MENO

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LA RESA DEI CONTI ENTRATE SCELTE

Il patto di stabilità è un paradosso amministrativo: da una parte si chiede rigore, dall’altra si obbligano gli Enti a non rispettare il rapporto responsabile con i propri cittadini. Il patto, che sarà inasprito nel 2013, colpisce in particolare le imprese che lavorano con il pubblico, i lavoratori e le loro famiglie. I suoi effetti sono concreti nell’economia reale e nella diminuzione dei servizi ai cittadini.

MENO by Lo Scoiattolo Onlus

B I L A N C I O

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La Provincia di Grosseto ha scelto di destinare le proprie risorse ai settori più importanti: edilizia scolastica, trasporto pubblico, agricoltura, viabilità, formazione professionale, centri per l’impiego.

ENTRATE Abbiamo fatto il possibile, ma non basta ancora. Abbiamo ridotto le spese per gli incarichi professionali, per gli organi politici, per i beni di consumo, abbiamo ridimensionato il parco auto e quasi azzerato le spese per gli affitti e per il funzionamento dell’Ente. Ma ci viene chiesto di tagliare ancora, di bloccare le risorse che abbiamo, senza poterle utilizzare. La conseguenza, inevitabile, a cui andiamo incontro è una rottura del patto democratico che voi cittadini avete stretto con noi dandoci fiducia. Sempre meno servizi, sempre meno qualità dei servizi. Ecco il risultato di questo paradosso amministrativo creato dai tagli scriteriati e dal patto di stabilità sempre più soffocante. Noi abbiamo scelto di concentrare le risorse che possiamo utilizzare nei settori più importanti: formazione professionale, edilizia scolastica, trasporto pubblico, agricoltura. Siamo disposti a fare la nostra parte di sacrifici e lo stiamo dimostrando, ma ci vuole equità e volontà di colpire realmente gli sprechi. Noi accettiamo la sfida dell’efficienza, ma ci piacerebbe vedere che i limiti fossero applicati anche allo Stato. Federico Balocchi Assessore provinciale al Bilancio

Le entrate complessive sono diminuite in maniera significativa negli ultimi anni, in particolare, facendo riferimento al rapporto tra il 2011 e al 2012, si registra un calo di oltre 20milioni di euro.

2011: 88milioni 2012: 66milioni

= -22milioni

*

*Nel 2013 ci sarà un ulteriore taglio dallo Stato di 9,1milioni di euro

COSA SONO Fanno parte della voce di bilancio “entrate”: le entrate tributarie, derivanti da imposte e tasse, le entrate derivanti da trasferimenti da altri enti pubblici e le entrate extratributarie.


AFFITTI Nel 2009 la Provincia di Grosseto spendeva, complessivamente, 300.800 euro per l’affitto di immobili. Oggi, dopo aver disdetto sei contratti di locazione riportando gli uffici negli immobili di proprietà, la quota è di poco superiore ai 120mila euro (di questi oltre 80mila servono per l’affitto del Convitto per studenti di Arcidosso).

UTENZE DIBENI CONSUMO Tagliata del 25% la spesa per utenze e canoni, con un risparmio di quasi 300mila euro negli ultimi due anni.

Per l’acquisto di beni di consumo, dal 2010 al 2012, sono stati risparmiati oltre 600mila euro.

INCARICHI PROFESSIONALI Nel 2010 la Provincia di Grosseto spendeva 2,5milioni di euro per l’affidamento di incarichi professionali esterni. Nel 2012 la somma è scesa a 410mila euro, con un risparmio di oltre l’80%.

AUTOMEZZI E MEZZI D’OPERA Dal 2009 al 2012 il parco motorizzato è stato ridotto notevolmente: da un totale di 317, tra automezzi e mezzi d’opera, a 185 veicoli. Nel 2012 sono stati incassati oltre 300mila euro. L’intero ricavato dalla vendita dei veicoli è stato, e sarà, destinato alla manutenzione straordinaria degli edifici di proprietà della Provincia.

COSA SONO COSA SONO I sei immobili in affitto ospitavano gli uffici provinciali dei settori Sviluppo sostenibile, Sviluppo rurale, Contenzioso, Ambiente e di Lamma Cres.

COSA SONO Della voce utenze e canoni fanno parte le uscite per l’energia elettrica, la telefonia, l’acqua, il metano e vari altri canoni o quote associative.

Si parla di beni di consumo generali e settoriali. Di questa voce fanno parte le spese per i libri, i giornali, le riviste, ma anche per il combustibile da riscaldamento, per la cancelleria, per la manutenzione ordinaria di beni mobili e immobili.

COSA SONO Le spese per gli organi politici includono: le indennità del Presidente e degli assessori, i gettoni di presenza dei consiglieri, le competenze del collegio dei revisori e del nucleo di valutazione, i rimborsi spese. Le auto di rappresentanza sono quelle che comunemente vengono chiamate “auto blu”.

COSA SONO Gli automezzi e i mezzi d’opera sono: le autovetture, gli autocarri leggeri (cioè con peso inferiore ai 35 quintali) e pesanti, i ciclomotori, i veicoli utilizzati per le attività cantieristiche


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