RUBRICA
SISTEMI NATURALI
Un Piano forestale per la gestione e la salvaguardia dei boschi di Almese
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er i prossimi 15 anni i boschi del territorio di Almese saranno tutelati e gestiti in modo corretto. Il Consiglio comunale ha adottato il Piano forestale aziendale, uno strumento tecnico operativo per la valorizzazione e la gestione sostenibile del patrimonio boschivo che riguarda una superficie di 750 ettari.
Almese è il primo Comune della bassa valle di Susa ad adottare questo strumento, il Piano forestale, importante come spiegano i rappresentanti dell’amministrazione comunale, per valorizzare il patrimonio boschivo sia dal punto di vista naturalistico, sia dal punto di vista turistico e della vita all’aria aperta. Il testo contiene le informazioni generali descrittive sulla situazione delle foreste oggetto della pianificazione divise per categorie, la compartimentazione delle superfici forestali suddivise per destinazione prevalente, infine le indicazioni gestionali, ovvero qualità, incidenza, estensione, priorità e valore degli
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UNA FORESTA IN PIÙ AL PARCO LA MANDRIA Un nuovo bosco verrà letteralmente ricostruito su un’area di dieci ettari, con il reimpianto di specie vegetali autoctone. L’operazione verrà avviata attraverso i finanziamenti del bando nazionale “Decreto clima” dall’Ente Parchi Reali in collaborazione con la Città metropolitana di Torino. L’area in questione, di proprietà del Parco La Mandria e collocata nel territorio del Comune di Druento, vedrà presto decollare la ricostruzione di un bosco naturale, visibile dalla pista ciclopedonale che conduce alla Cascina Peppinella. Il terreno era stato acquisito dalla Regione Piemonte nel lontano 1995 con la “Tenuta del Laghi”. Lo scopo dell’iniziativa è la creazione di foreste urbane e periurbane con valenze ambientali e sociali, per la riqualificazione dell'area e il miglioramento dei livelli di qualità dell'aria, argomento da tempo al centro dell’attenzione di tutti.
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
interventi selvicolturali previsti o prevedibili sulle superfici forestali a gestione attiva come previsto dal Piano per i prossimi 15 anni. Le categorie forestali individuate nelle aree oggetto della pianificazione sono i rimboschimenti a prevalenza di pino nero e pino silvestre, i querceti di rovere, le boscaglie, i robinieti e i castagneti. Inoltre il Piano consentirà di accedere ai finanziamenti pubblici per il miglioramento del suolo forestale e per valorizzare il materiale legnoso presente nel rispetto della valenza naturalistica, paesaggistica e idrogeologica dei boschi, il tutto attuando anche politiche di salvaguardia dagli incendi boschivi. Sempre in tema di forestazione ricordiamo che la Città metropolitana di Torino, dopo un lungo e complesso lavoro, ha presentato nel marzo scorso il dossier per partecipare