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Foglizzo, Scalenghe
A FOGLIZZO “IL COMUNE INFORMA …” ANCHE SUI TABELLONI E NEI NEGOZI
INFORMA SCALENGHE: UN’INFORMAZIONE TRADIZIONALE E INNOVATIVA NELLA SCELTA E ATTUAZIONE DEI PROGETTI
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Nel Comune di Foglizzo il servizio di newsletter comunale è stato avviato nell’ottobre 2013, ed a oggi ha raggiunto quasi il 200esimo invio ad una mailing list di oltre 640 contatti su una popolazione di circa 2300 residenti. La newsletter nasce con l’intento di garantire ameno un invio mensile, normalmente a fine mese, per diffondere il calendario delle iniziative delle associazioni del paese nel mese successivo. Oltre alle date degli eventi, viene data evidenza di bandi comunali o sovra comunali, possibili contributi, scadenze, informazioni utili, contributi ottenuti dall’Ente o progetti realizzati. Viene inoltre dato avviso delle convocazioni dei Consigli comunali con allegato l’ordine del giorno. Lo strumento si è rivelato di grande utilità durante il lockdown della primavera 2020, affiancandosi alla comunicazione sui social in una fase di grande incertezza e sete di informazioni da parte della popolazione. Il taglio scelto per le informazioni è sempre oggettivo ed impersonale, di puro servizio di informazione, in modo da garantire un servizio pubblico super partes. Quindi ogni notizia diffusa deriva da fonti o atti ufficiali. Una volta inviata via mail, la newsletter viene stampata in locandine formato A3 e affissa in tabelloni ed esercizi del paese, in modo da dare la possibilità anche a chi non utilizza strumenti informatici di essere aggiornato sulle notizie comunali. E spesso gli Amministratori ricevono feedback che cominciano con “avete scritto che …”, oppure si vedono recapitare la richiesta di pubblicare qualche informazione sulle attività associative, o ancora ricevono lamentele su qualche notizia mancante, segno comunque che il canale informativo funziona ed ha un suo pubblico attento. In epoca di comunicazione social, la newsletter riveste probabilmente un aspetto di maggiore ufficialità, senza però dar la possibilità di condividere o commentare le notizie (ed a volte può essere un bene, visto la necessità di moderare alcuni commenti). La possibilità poi di stampare il testo ed affiggerlo dà vita inoltre ad un “giornalino” comunale mensile a costo zero. L’intento dell’Amministrazione è quindi quello di proseguire nel suo invio, mantenendo il servizio attivo ed aggiornato.
Flavio Gallenca sindaco di Foglizzo
L’attuale amministrazione comunale, in carica dal giugno 2018, ha da subito dato alla comunicazione con i cittadini un’importanza fondamentale, organizzando incontri con la popolazione, diretti alle singole associazioni o a categorie ben precise di cittadini e pubblicando, a fine 2018, la prima “Carta dei Servizi” preparata con l’idea di riunire in un unico documento, a disposizione di tutti, i servizi e le attività offerti dal Comune, dal privato sociale e dalle attività di pubblica utilità.
In quest’ottica, nel 2019 è ripartita la pubblicazione del giornalino “Informa Scalenghe”, che dal 2004 al 2013 arrivava nella case degli scalenghesi alla fine di ogni anno. Il primo numero della nuova edizione era stato impostato, come da tradizione, in sezioni dedicate alle notizie relative alle attività coordinate dal Comune, dai singoli assessorati o dai gruppi di lavoro, per poi dare spazio a ogni singola associazione che ha avuto modo di descrivere le attività della propria annata. La preparazione dell’edizione del 2020 ha posto noi redattori di fronte a una questione davvero intricata: come potevamo organizzare al meglio un giornalino informativo su un’annata cosi complessa? La soluzione è stata quella di organizzarlo in forma di diario, in quanto solo un diario poteva esprimere al meglio questa altalena di avvenimenti. Sfogliando “Informa Scalenghe 2020” ci ricordiamo di come l’anno sia partito
normalmente, con lo svolgimento di tutte le attività programmate dalle associazioni, poi tutto si è fermato. È stato necessario tempo per riorganizzarsi, fronteggiare l’emergenza per andare avanti, nonostante tutto. Una piccola pausa estiva per tirare fuori un po’ la testa, organizzare qualche evento, piccole serate da passare all’aperto e in compagnia, prima che la nuova ondata ci costringesse nuovamente a bloccare le attività. Abbiamo voluto impostare questo diario in forma positiva, leggendo il giornalino è possibile scoprire il meglio che è venuto fuori, nonostante tutto, quest’anno: dalla gente, dal volontariato, dalle azioni di solidarietà, dalla voglia di stare vicini almeno con il pensiero, nell’impossibilità di abbracciarci. La nuova edizione ha anche introdotto due importati novità. La prima è stata la stampa dei QR code, gli ormai noti codici a barre a due dimensioni che posso essere letti da qualsiasi cellulare o tablet e che rimandano a pagine web, notizie sui social o video. Le associazioni, le classi delle nostre scuole, l’amministrazione stessa hanno affrontato l’impossibilità di organizzare eventi e di incontrarsi pubblicando video, letture ad alta voce, lezioni o semplici messaggi di speranza. Abbiamo quindi pensato di raccogliere tutta questa energia e di metterla su carta. I link includono anche tutte le sedute del Consiglio comunale ed estendono il giornalino con ore e ore di filmati rendendo il diario davvero completo. La seconda novità è stata l'inserto centrale del giornalino, intitolato "I racconti degli scalenghesi", nato con l'intento di raccontare, ascoltare storie, dare voce a diverse figure che hanno vissuto e vivono sul nostro territorio l'emergenza sanitaria. Abbiamo contattato mamme, papà, bambini, nonni, maestre, volontari e tanti altri, a loro abbiamo rivolto la nostra intervista, per chiacchierare, per empatizzare, per dare il senso di comunità che questa pandemia a volte rischia di oscurare. Le risposte sono state sintetizzate all'interno dell'inserto e vengono anche offerte in forma estesa in un file, rintracciabile ovviamente tramite QR-code. Gli scalenghesi hanno raccontato di un periodo di incertezza, di paura ma anche di ingegno e ri-organizzazione della loro quotidianità. Abbiamo scoperto che per alcuni ci sono stati anche aspetti positivi in questa esperienza, come il senso di comunità, il ricordarsi di apprezzare le piccole cose, trascorrere tempo con la famiglia e dedicare sé stessi agli altri. Dall'altra parte della medaglia ci sono state le preoccupazioni e il timore per le persone care, per i nostri anziani e i soggetti fragili. Vivere a Scalenghe, secondo alcuni, è stato rassicurante, alcuni hanno messo a disposizione il loro tempo e sono stati reclutati come nuovi volontari e questo ha avuto un duplice beneficio: per loro stessi e per tutta la comunità, che ha percepito un maggiore senso di sicurezza. La natura e i giardini sono stati per molti un grande vantaggio rispetto alla vita in città. Infine, è necessario evidenziare come il giornalino sia davvero molto curato dal punto di vista grafico ed editoriale. La collaborazione con la grafica professionista Simona Rossini, che segue le nostre pubblicazioni fin dalla stesura del nostro programma elettorale, si è nuovamente rivelato fondamentale nel trovare sempre le giuste soluzioni grafiche per le nostre esigenze, anche se spesso sembravano davvero impossibili. Desideriamo, inoltre, ringraziare tutta l’amministrazione che, come sempre, si è attivata per la diffusione capillare del giornalino nelle buche delle lettere di tutti i cittadini scalenghesi, e ricordiamo che il giornalino è disponibile anche in formato digitale nelle pagine del sito web del nostro Comune.
Ezio Portis (vicesindaco, assessore alla cultura) Carlotta Baravalle (consigliere delegato alle politiche giovanili)
Il Rettore dell’Università degli Studi di Torino Stefano Geuna è lieto di invitarla alla
Firma del protocollo di intesa per la realizzazione del POLO UNIVERSITARIO DI GRUGLIASCO
Presentazione del progetto
Cristina Prandi - Vicerettrice Università di Torino Sandro Petruzzi - Dirigente Università di Torino
2 febbraio 2021 ore 13.00
Diretta streaming su unito.it/media
Intervengono
Stefano Geuna - Rettore Università di Torino Alberto Cirio - Presidente Regione Piemonte Chiara Appendino - Sindaca Città Metropolitana di Torino Roberto Montà - Sindaco Comune di Grugliasco Guido Saracco - Rettore Politecnico di Torino Dario Gallina - Presidente CCIAA Torino Teresio Testa - Direttore regionale Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo
LA VOCE DEL Consiglio IN QUESTO NUMERO
Resoconto della seduta a cura di Michele Fassinotti
Sedute del 21 e 25 gennaio
NELLA SEDUTA DEL 21 GENNAIO IL REGOLAMENTO DELLE GEV E QUELLO SULL'ARMAMENTO DEGLI APPARTENENTI AL CORPO DI POLIZIA LOCALE
Nella seduta del 21 gennaio la I Commissione ha proseguito il confronto sul nuovo regolamento che normerà l’attività della Guardie Ecologiche Volontarie (GEV). Il responsabile della direzione Sistemi naturali ha illustrato alcuni aspetti tecnici della normativa. È poi intervenuto Massimo Ramello, una GEV con esperienza ventennale, per 12 anni rappresentante del gruppo AMT Nord, coordinatore generale pro tempore delle Guardie Ecologiche Volontarie e coinvolto nella fase di stesura di un regolamento che è stato adeguato alla realtà venutasi a creare a seguito dell’istituzione del corpo della Polizia locale metropolitana e dell’entrata in vigore di nuove norme che incidono sull’attività di vigilanza. Le modifiche al regolamento riguardano il modello organizzativo poiché le GEV, essendo inquadrate come dipendenti onorari, non si configurano come un’associazione di volontariato, ma come parte integrante dell’Ente Città metropolitana di Torino. L’attività all’interno dell’Ente, ha spiegato Ramello, deve quindi seguirne gli indirizzi organizzativi e deve essere gestita da figure di coordinamento che ne seguano e attuino gli obiettivi strategici ed operativi. Occorre ridefinire l’iniziativa personale sul campo, poiché le criticità verificatesi in questi anni hanno riguardato la forte disomogeneità operativa sui territori e la mancanza di coordinamento e univocità fra le diverse situazioni operative. Nel nuovo regolamento è prevista una suddivisione tra le GEV che ricopriranno funzioni ordinarie e quelle che avranno ruoli direttivi, a seguito di un’adeguata preparazione e dell’acquisizione delle necessarie competenze. Dopo la formazione, tutti potranno ricoprire, se ritenuti idonei, ruoli direttivi, di coordinatore generale o responsabile dei diversi settori, tra cui quello amministrativo, ormai indispensabile per sostituire il personale dell’Ente non più presente. Il capogruppo che rappresenterà le GEV sarà nominato scegliendo fra una rosa di candidati individuati dal gruppo tramite elezioni. I coordinatori, che saranno chiamati a svolgere delicate funzioni loro delegate, saranno invece nominati dal dirigente responsabile all’interno del gruppo di volontari inquadrati nei ruoli direttivi. Ramello ha poi ricordato l’impegno già ora richiesto alle GEV: servizi di vigilanza e di educazione della cittadinanza, servizi amministrativi, presenza e attività nella sala operativa, riunioni, corsi e uscite sul campo a scopo formativo. Ogni GEV dovrà assicurare ogni anno un numero minimo di ore di servizio, dovrà svolgere attività di ricerca e rendicontazione e redigere relazioni sulle attività svolte. L’attività svolta in coordinamento con la Polizia locale metropolitana sarà oggetto di indicazioni operative da parte del comandante della Polizia stessa. Il nuovo regolamento delle GEV ha come obiettivo la valorizzazione e organizzazione delle attività dei volontari in un contesto istituzionale e operativo fortemente mutato rispetto al precedente regolamento, approvato nel 2003 e revisionato nel 2008. La GEV Antonio Primucci, operante dal 2005 a Beinasco e nell’area metropolitana Torino Nord, ha illustrato una proposta di modifica al comma 5 dell’articolo 16 del regolamento, che contempla i casi di incompatibilità familiari. È previsto che nei servizi a cui partecipano due congiunti siano
presenti altre due GEV. La proposta di emendamento sostituisce il divieto per i congiunti di effettuare servizi senza la presenza di altre due GEV con un criterio di inopportunità, che sconsiglia anziché proibire. Federico Perrone, GEV chivassese che si occupa di questioni amministrative, ha rilevato come il ridotto turnover del personale della Città metropolitana abbia fatto venir meno progressivamente il supporto amministrativo dell’Ente alle Guardie Ecologiche Volontarie, che hanno quindi la necessità di provvedere direttamente alla gestione della sala operativa, del magazzino, delle attività sul territorio, delle pratiche di rimborso delle spese e di rinnovo dei decreti prefettizi e in genere di tutti gli adempimenti burocratici indispensabili alle attività dei volontari. In assenza di questo settore operativo, attualmente avviato in termini sperimentali e previsto nel nuovo regolamento, l’attività delle GEV si interromperebbe. Giuseppe Stuardi, GEV dal 1985, ha affermato a sua volta che il nuovo regolamento è scaturito dall’esperienza dei colleghi formati nel tempo e che, nell’attività di vigilanza, le GEV non possono rapportarsi con corpi professionali come i Carabinieri Forestali, la Guardia di Finanza e i Vigili Urbani senza avere alle spalle una buona formazione operativa, oltre ad una conoscenza adeguata della normativa ambientale e del territorio. A giudizio di Stuardi, la vigilanza non è assolutamente una passeggiata, ma ha come fine operativo l’eventuale produzione di atti ufficiali, da redigere correttamente e sulla base di una professionalità che il nuovo regolamento potrà garantire; perché le GEV devono rappresentare al meglio l’Ente sul territorio. Luisa Avetta, una GEV di nuova nomina, ha giudicato come fondamentale il collegamento con la Polizia metropolitana, che consente ai dipendenti onorari di disporre di una direzione e di un coordinamento. Avetta ha anche fatto presente che, a monte e a valle di ogni servizio sul territorio, è necessario un intenso lavoro per la preparazione dell’attività sul campo e per la gestione dei verbali. Il consigliere metropolitano Mauro Carena, della lista “Città di città”, ha chiesto di poter leggere tutte le osservazioni scritte presentate in merito al regolamento. Ha inoltre chiesto precisazioni sull’articolo 2, che riguarda gli ambiti di competenza e le materie di intervento delle GEV. Carena ha inoltre proposto di coinvolgere approfonditamente e preventivamente i sindaci nel dibattito in corso. Massimiliano Pampaloni, assessore alla Protezione Civile e guardia ittico-ambientale volontaria del Comune di Carmagnola, ha giudicato come accettabili le modifiche al regolamento, anche se non ha nascosto il pericolo che le persone scelte come coordinatori non riscuotano la piena fiducia dei volontari. A giudizio di Pampaloni, non sarà facile fare accettare un regolamento restrittivo e impositivo a persone che esercitano la loro funzione a titolo volontario e potrebbero concepire il cambiamento come una diminutio del loro ruolo. Dal dibattito nella I Commissione è poi emerso che il capogruppo delle GEV di Chivasso ha proposto per iscritto alcune modifiche alla bozza di nuovo regolamento, che alcuni volontari hanno presentato una richiesta di accesso agli atti e che vi sono gruppi, come quello di Moncalieri, che hanno chiesto più tempo per valutare le modifiche. Un gruppo di GEV avrebbe lamentato la mancanza di informazioni in merito alla redazione del nuovo regolamento. Vi sarebbero inoltre contestazioni al testo, che fanno riferimento alla legislazione regionale, con l’intento di negare l’attribuzione della funzione di Polizia giudiziaria alle GEV; attribuzione che è invece prevista per legge per quanto concerne ad esempio la tutela degli animali d’affezione. Sull’argomento si è espresso il responsabile della direzione Sistemi naturali, il quale ha ricordato la fase di verifica sperimentale del regolamento iniziata nel maggio 2020. Il dirigente ha fatto presente che, proprio per testare il nuovo regolamento, è stata predisposta ed inviata a tutte le 250 GEV una determina di riorganizzazione che citava espressamente e più volte la fase di predisposizione del nuovo regolamento. Il dirigente ha precisato che nessun volontario ha ritenuto di richiedere chiarimenti. Ha precisato inoltre che il regolamento è stato redatto in collaborazione con un gruppo di GEV e successivamente verificato puntualmente con il comandante della Polizia metropolitana, su mandato dei Consiglieri metropolitani e in ottemperanza alle normative regionali e nazionali in materia. Tali normative attribuiscono al dirigente le medesime responsabilità di un datore di lavoro, mentre le GEV sono equiparate ai preposti e devono applicare rigorosamente le misure di sicurezza, al pari dei dipendenti di ruolo dell’Ente. La norma sui servizi effettuati da congiunti è stata prevista a tutela dei volontari stessi, su indicazione della Regione Piemonte, perché, in caso di contenziosi con trasgressori, la testimonianza di un congiunto non è valida se non confermata da altre GEV che abbiano partecipato al servizio. La consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo
“Città di città” ha ringraziato i partecipanti al confronto su di un regolamento che, personalmente, lei credeva fosse già stato oggetto di condivisione. Grippo ha poi annunciato l’intenzione del gruppo “Città di città” di fare tesoro delle sollecitazioni e di verificare se sono praticabili ipotesi di miglioramento del testo, al fine di chiudere un percorso iniziato un anno e mezzo fa. Il capogruppo della lista “Città di città”, Roberto Montà, ha rilevato che la proposta del nuovo regolamento scaturisce dal coinvolgimento dei volontari e che l’amministrazione deve compiere un’istruttoria definitiva sulle osservazioni presentate. A giudi-
zio di Montà alcune di quelle osservazioni sono puntuali e ammissibili, mentre altre non sono coerenti con il nuovo modello organizzativo delle GEV, che è qualcosa di diverso dalla realtà dell’associazionismo. Il capogruppo della lista “Città di città” ha quindi chiesto alla consigliera delegata all’ambiente e alla vigilanza ambientale, Barbara Azzarà, di operare in tempi brevi una sintesi e una valutazione delle osservazioni, per individuare quelle plausibili e migliorative, che possono essere portate all’attenzione del Consiglio. A questo punto, secondo Montà, potrebbe essere necessario un ulteriore passaggio nella I Commissione, prima che la Conferenza dei capigruppo decida quando portare il regolamento all’approvazione del Consiglio. Il consigliere delegato e capogruppo del Movimento 5Stelle, Dimitri De Vita, è intervenuto per sottolineare l’ampia condivisione dei criteri ispiratori di un regolamento che può essere approvato dal Consiglio. Secondo De Vita il regolamento potrebbe essere oggetto di una successiva verifica, alla luce dell’esperienza operativa. Paolo Ruzzola, capogruppo della Lista civica per il territorio, ha ringraziato i volontari e tutti coloro che hanno lavorato alla stesura del nuovo regolamento, associandosi alle considerazioni del collega Carena sulla necessità che il testo, che introduce cambiamenti nella struttura e negli obiettivi operativi delle GEV, individui con grande precisione gli obiettivi e i limiti della loro azione. Ruzzola ha fatto riferimento a quanto previsto dalla legge regionale 32, che definisce quella delle GEV come un’attività da parte di cittadini di buona volontà, volta alla sensibilizzazione ambientale e alla collaborazione con le figure istituzionalmente preposte al controllo sul rispetto delle normative in materia. Il nuovo regolamento delle GEV, ha rilevato il capogruppo della Lista civica per il territorio, prevede un forte raccordo con la Polizia metropolitana. Esso è stato testato e applicato sperimentalmente ma, secondo Ruzzola, non è stato concordato con tutti i consiglieri. Occorre quindi stabilire bene compiti e limiti di azione delle GEV e verificare se è legittimo strutturare la loro azione e organizzazione nel modo previsto dal nuovo regolamento; tenendo presente che, a torto o a ragione, decine di volontari hanno dichiarato di non conoscere le modifiche apportate. La consigliera delegata Barbara Azzarà ha ringraziato le GEV coinvolte nella revisione del regolamento, ha chiesto di poter consultare le richieste di emendamenti, ha ricordato che le GEV non sono un’associazione di volontari ma un corpo di dipendenti onorari dell’Ente e si è detta d’accordo con il collega De Vita sulla necessità di una verifica degli effetti del nuovo regolamento a distanza di un anno dalla sua approvazione da parte del Consiglio. Il comandante della Polizia locale metropolitana, Massimo Linarello, ha sottolineato che l’istituzione del corpo da lui comandato ha richiesto una revisione del regolamento delle GEV, per garantire ai dipendenti onorari il necessario supporto e il necessario coordinamento tecnico e giuridico da parte della Polmetro. Anche Linarello si è espresso sul fatto che non è opportuno che congiunti svolgano servizi insieme se non sono presenti altri operatori, perché potrebbero verificarsi comportamenti non imparziali. Concludendo la discussione, il presidente della I Commissione, Antonio Castello, della Lista civica per il territorio, ha fatto presente che, essendo emerse diverse valutazioni sul regolamento, la conferenza dei capigruppo dovrà decidere se portarlo all’approvazione del Consiglio o valutare l’opportunità di nuovi approfondimenti.
GLI AGGIORNAMENTI SUL BILANCIO DI PREVISIONE
Nella seduta del 21 gennaio sono anche proseguite le comunicazioni degli aggiornamenti relativi al Bilancio di previsione. Il responsabile della direzione Finanza e Patrimonio, Enrico Miniotti, ha ricordato che il Bilancio di previsione che sarà portato all’attenzione del Consiglio ha carattere tecnico, tiene conto della previsioni sull’autofinanziamento dell’Ente e non contempla entrate al momento non sicure. È un Bilancio forzatamente stringato, che sarà modificato nel corso dell’anno in base alle conferme sulla disponibilità di risorse. L’amministrazione cercherà di chiudere il Bilancio consuntivo del 2020 prima possibile, per poter procedere alla salvaguardia degli equilibri di Bilancio con un certo anticipo rispetto all’anno scorso. Il preventivo 2021 tiene conto della perdita di gettito fiscale relativa all’IPT (Imposta provinciale di trascrizione) e all’addizionale sulla RC Auto già registrata nel 2019, per un ammontare di 12 milioni. Gli effetti della successiva pandemia, ha ricordato Miniotti, potrebbero essere attenuati dagli incentivi alla rottamazione dei veicoli più inquinanti, anche se al momento l’incertezza non consente di fare previsioni esatte. In ogni caso la redazione del preventivo è stata portata avanti con grande prudenza per quanto riguarda l’applicazione dell’avanzo, Non si esclude una possibile espansione dell’avanzo libero applicabile, a seguito dell’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio. La quantificazione definitiva dell’introito proveniente dai canoni idrici e dai dividendi delle società partecipate dovrebbe rendere disponibili ulteriori risorse per investimenti. Al momento, il Bilancio preventivo privilegia le spese di funzionamento dell’Ente e l’implementazione del Piano dei fabbisogni di personale. Il capogruppo della lista “Città di città”, Roberto Montà, ha rilevato che l’impostazione data alla redazione del preventivo è ispirata al buon senso, consente di evitare l’esercizio provvisorio e non esclude successivi aggiustamenti migliorativi consentiti dalle entrate. Montà ha proposto che, a seguito dell’accertamento dell’avanzo disponibile, si
proceda ad erogare ulteriori risorse ai Comuni che hanno partecipato al bando pubblicato nello scorso mese di dicembre, vedendo i loro progetti accolti ma non ancora finanziati. Su questo argomento, il consigliere delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, ha proposto un confronto nella II Commissione con i portavoce delle Zone omogenee, poiché alcuni Comuni che non avevano potuto partecipare al bando hanno comunque segnalato esigenze di intervento. Il dottor Miniotti ha precisato che l’ammontare dell’avanzo libero utilizzabile per gli investimenti e per l’applicazione del Piano dei fabbisogni dovrebbe essere definito tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. È emersa l’opportunità che nel prossimo DUP (Documento unico di programmazione) venga inserito un indirizzo del Consiglio relativo alla destinazione dell’avanzo libero ancora prima dell’approvazione del rendiconto e della salvaguardia degli equilibri. In merito al bando per il finanziamento di lavori pubblici a cui hanno partecipato nel mese di dicembre i Comuni, il consigliere delegato e capogruppo del Movimento 5Stelle, Dimitri De Vita, ha proposto la pubblicazione di un nuovo bando, che tenga conto dei progetti già presentati ma non finanziati per mancanza di risorse. La verifica degli equilibri di bilancio prima della fine del mese di luglio consentirebbe secondo De Vita di pubblicare in tempi accettabili il nuovo bando. La consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo “Città di città” ha infine chiesto al dottor Miniotti, alla luce delle simulazioni che sono state operate nella fase di predisposizione del preventivo, a quanto ammonta l’avanzo libero ipotizzabile per il 2021. Miniotti ha risposto che al momento ammonta a 50 milioni.
LA SEDUTA DI LUNEDÌ 25 GENNAIO DEDICATA AL CANONE UNICO
La seduta di lunedì 25 gennaio della I Commissione consiliare è stata dedicata al nuovo regolamento per l'applicazione del canone patrimoniale di concessione e autorizzazione in materia di occupazione e mezzi pubblicitari. Il regolamento sancisce una revisione normativa e
tariffaria, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 160 del 27 dicembre 2019. Durante la seduta è stato precisato che, come indicato nella bozza di deliberazione del Consiglio metropolitano esaminata dalla I Commissione, il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali e per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del Bilancio di previsione. I regolamenti sulle entrate, anche se approvati successivamente all'inizio dell'esercizio, purché entro quel termine, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento. Il regolamento esaminato dalla I Commissione prevede che il canone unico sostituisca alcune delle imposte che riguardavano le strade provinciali, per quanto riguarda l’occupazione del sedime stradale (Cosap) e le insegne pubblicitarie. L’ingegner Matteo Tizzani, responsabile della direzione Coordinamento Viabilità-Viabilità 1, ha spiegato che, approvando la deliberazione, il Consiglio conserverà l’impianto normativo dei vecchi regolamenti e adeguerà le tariffe minime applicate. Il nuovo regolamento ridefinisce e razionalizza le disposizioni per i distributori di carburante e conferma l’assenza di imposizione sugli accessi carrai da proprietà private alle strade provinciali. Come ha spiegato il dottor Miniotti, responsabile della direzione Finanza e Tributi, gli effetti fiscali derivanti dall’introduzione del canone unico oggetto di regolamentazione saranno contemplati in una variazione al Bilancio. La consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo “Città di città” ha chiesto se il regolamento dovrà essere approvato contestualmente al Bilancio di previsione e se vi è stato un approfondimento su eventuali ristori, in considerazione della difficile situazione economica creata dall’emergenza Covid-19. Il consigliere delegato al lavori pubblici, Fabio Bianco, ha risposto che le tariffe applicate sono quelle previste dalla nuova normativa. Il segretario generale Alberto Bignone ha a sua volta precisato che i regolamenti che riguardano le entrate per essere efficaci dal 1° gennaio 2021 devono essere approvati entro il termine di approvazione del Bilancio di previsione. Ha precisato inoltre che il ristoro della Cosap è previsto dai decreti legge dedicati all’emergenza Covid-19 soprattutto per le tariffe di occupazione del suolo pubblico, che non sono riscosse dalla Città metropolitana. L’Ente di area vasta può infatti contare su entrate fiscali derivanti dalle installazioni pubblicitarie fisse e dall’occupazione temporanea delle sedi stradali per lavori che interessano le reti di sottoservizi. Il consigliere Mauro Carena della lista “Città di città” ha chiesto che il regolamento venga portato all’attenzione del Consiglio in occasione della discussione sulla prima variazione di bilancio.