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E se provassimo a giocare a curling?

Sono quattro e si sono messi in gioco al Palaghiaccio Tazzoli di Torino: sono dipendenti della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città metropolitana che nel loro tempo libero sono stati contagiati dalla “febbre” del curling, sport un tempo pressoché sconosciuto in Italia, lanciato in termini di immagine dalle Olimpiadi invernali del 2006, rapidamente attecchito nella location a cinque cerchi di Pinerolo e tornato recentemente all’attenzione dell’opinione pubblica grazie alle medaglie conquistate dagli azzurri alle Olimpiadi di Pechino. Lanciare con grande attenzione e maestrìa la stone sul ghiaccio dell’impianto di corso Tazzoli è la sfida raccolta, per gioco, ma fino ad un certo punto, da Giulia Renata Morra, Gabriella De Renzo, Marco Negro e Fabio Sola. Solo quest’ultimo ha esperienze agonistiche nel curling, in seno alla Virtus Piemonte Ghiaccio asd, società nata nel 2016 dalla fusione della Yellowstones Torino e dalla sezione curling dell'Hockey Club Pinerolo. Fabio gioca ormai da 16 anni e ha coinvolto con il suo entusiasmo i colleghi, che hanno deciso di mettersi in gioco utilizzando l’attrezzatura che viene messa a di-

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sposizione a coloro che affittano una pista al Palaghiaccio Tazzoli. Alla curiosità si è in pochissimo tempo sostituita la passione e ora, dopo aver appreso i primi rudimenti e mostrato con orgoglio sul ghiaccio il logo della Città metropolitana, Giulia, Gabriella, Marco e il loro mentore Fabio rivolgono un invito a tutti i colleghi,

perché provino anche loro a mettersi in gioco. Essere buoni giocatori di bocce, purtroppo, non aiuta, perché il comportamento della stone sul ghiaccio è completamente diverso da quello di una sfera d’acciaio sulla terra battuta o sulla resina sintetica di un bocciodromo. Ma è proprio questo il bello di una disciplina mai provata prima: mettersi in gioco, per capire se si ha talento proprio in quello sport. La sfida è lanciata e chi volesse coglierla non ha che da mettersi in contatto con Fabio Sola, scrivendo a fabio.sola@ cittametropolitana.torino.it

m.fa.

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