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Ala di Stura

IL GRAND HOTEL

La costruzione della strada carrozzabile Ceres-Ala nel 1879 favorì una prima fase di turismo incrementata poi dal prolungamento della ferrovia fino a Ceres. Posizione incantevole, aria buona, passeggiate, escursioni e ascensioni resero Ala di Stura uno dei centri più frequentati. Per le caratteristiche di alta montagna, le ville che vi sorsero tra fine 800 e inizio 900 presentarono una maggiore caratteristica alpina con digressioni di gusto Art nouveau declinato in stile montano. Nel 1866 sorse l’albergo Bruneri, il più antico di Ala e vennero poi il Grand Hotel ed edifici come il Villino Treves, la Palazzina Migliore e Villa Serena a valorizzare una valle allora denominata la “Piccola Svizzera alle porte di Torino”. Nel luglio del 1910 un accattivante manifesto di gusto Liberty annunciava l’inaugurazione del Grand Hotel Ala di Stura definendolo “la cura migliore contro la nevrastenia, il surmenage e la noia del mondo degli affari”. A progettarlo fu l’ingegner Migliore che optò per un basamento in pietra a vista, legata a sabbia e ghiaia scavati in loco. L’imponente fabbricato si eleva su quattro piani oltre a seminterrato e mansarda illuminata da abbaini allineati e deputati a caratterizzare la particolare copertura a spiovente retta e ritmata da mensole in legno modanato che, nelle due ali laterali alla fronte maggiore, divengono travature intrecciate tipiche del Nord Europa. Ospitò personaggi come Guglielmo Marconi, il duca degli Abruzzi e Luigi Einaudi

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A cura di Cesare Bellocchio e Denise Di Gianni

Tutto il secondo itinerario su:

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/risorse/patrimonio-artistico-culturale-storico/dwd/biblioteca-storica/curiosita-digitalizzate/ilpt_itinerario_2.pdf

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