Racconti al tempo del Covid
Vivere la montagna Le guide escursionistiche raccontano...
tici. ientali, oppure accompagnatori naturalis Si chiamano guide escursionistiche amb ientale, ne illustrano le caratteristiche, amb io nte in zone di preg ame attiv oli end volg coin pi grup o oli ni, storia, storia dell’arte Accompagnano sing li e sono documentati su folclore, tradizio loca e tich ralis natu ze rgen eme le ano illustrano e valorizz della zona. naturalistico ed escursionistico. onale 33 del 2001 - avendo E ancora, elaborano itinerari a carattere ione turistica - correlata alla legge regi fess pro pria pro e vera una è che sta ecologia, geografia del Sono abilitati a que nozioni di zoologia, botanica, geologia, con li fina ve pro le o erat sup e ifico seguito un corso spec tici, topografia. 2 che segue l’emergenza territorio piemontese e aspetti naturalis particolarmente interessante in questa fase ità attiv sta que vere muo pro le vuo na a pochi km da casa è una La Città metropolita le e quella delle escursioni in giornata rego ve nuo con rtire ripa rà dov smo del coronavirus: il turi di comunicazione ad alcune strada che sarà certamente utilissima. zia settimanale e su tutti i nostri canali agen tra nos a sull ri ntie vole io spaz o Per questo, offriam loro racconti. Carla Gatti guide escursionistiche e soprattutto ai
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'esperienza più bella che ho vissuto in questo periodo di distanziamento è stato vedere come margari e bovini hanno unito i bambini della borgata in cui vivo. Unico assembramento quello dei bovini; i pastorelli a distanza guidano e accompagnano la mandria al pascolo, fonte di sostentamento per le bestie. In questi giorni i margari si stanno preparando per una nuova transumanza, pratica antichissima riconosciuta dall'Unesco come patrimonio culturale immateriale dell'umanità, che consiste nello spostare in montagna il bestiame per far consumare la nutriente e profumata erba dei pascoli. La monticazione dei bovini richiede strutture più complesse che anche in passato venivano realizzate in modo funzionale e pratico. E come non parlare dell'Alpe Balmetta Vecchia nel parco Orsiera Rocciavrè in Val di Susa? È un alpeggio comunale dato in
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gestione a una società agricola, nato verso la metà dell'800, usato ancora oggi e costituito da più strutture realizzate in pietra, losa e legno. Vi è una cucina-caseificio, una cantina per la maturazione dei formaggi, prodotti assolutamente da gustare, le camere degli addetti all'alpeggio, la stalla per gli ovicaprini e quella per i bovini. Quest'ultima, lun-
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
ga 44,30 metri e larga 8,70, ha la particolarità di avere un tetto in lose sorretto da una trave di colmo su cui appoggiano 13 capriate di legno di abete bianco posate su colonne laterali di pietra e malta. I liquami all'interno della stessa vengono scaricati nella letamaia attraverso un sistema di canalizzazione dell'acqua, proveniente dal Rio Gerardo.