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La linea 1 della metropolitana è arrivata alla Certosa di Collegno

Mercoledì 30 giugno, una nuova tappa per la linea 1 della metropolitana che viaggia in direzione di Rivoli Cascine Vica attraversando Collegno. Si è concluso il primo tratto di galleria e i lavori sono arrivati alla futura stazione Certosa. Il crollo della parete del tunnel è stato al centro di una piccola cerimonia a cura di Infra.To che ha voluto segnare ufficialmente questo momento, dopo aver realizzato il cosiddetto solettone di fondo della stazione Certosa ed ultimato il primo tratto di tunnel che collega via Torino con la stazione. Presenti le maestranze che lavorano al progetto, il sindaco di Collegno Francesco Casciano, l’amministratore delegato di Infra.To Massimiliano Cudia, ma anche il sottosegretario ai Trasporti Giancarlo Cancelleri, la sindaca metropolitana Chiara Appendino e i sindaci di Rivoli e Grugliasco Andrea Tragaioli e Roberto Montà.

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Intanto parallelamente proseguono i lavori in tutti i cantieri delle stazioni, dei pozzi di ventilazione e del parcheggio a Cascine Vica.

DA COLLEGNO A CASCINE VICA

Il tracciato attraversa in galleria il territorio dei Comuni di Collegno e Rivoli, per una lunghezza complessiva di 3,4 km. Partendo dalla diramazione del deposito metro di Collegno, in prossimità dell’attuale capolinea Fermi, il tracciato si sviluppa in galleria lungo via De Amicis fino all’incrocio con corso Pastrengo; sottopassa la ferrovia Torino/Modane e, dopo aver percorso via Risorgimento, procede al di sotto di corso Francia, fino alla frazione Cascine Vica nel Comune di Rivoli, terminando in corrispondenza dell’intersezione con la tangenziale ovest.

Lungo questo percorso saranno realizzate quattro nuove stazioni: Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica. La fermata Certosa costituirà inoltre il nodo di interscambio con la stazione ferroviaria di Collegno, mentre a Cascine Vica sarà realizzato un parcheggio di interscambio con le auto private.

TECNICHE DI SCAVO E TEMPI

La galleria di linea viene realizzata utilizzando due tecniche di scavo. La prima parte, compresa tra l’inizio della nuova tratta e il suo sviluppo lungo via De Amicis, è scavata con il metodo del “cut and cover”, mentre la restante parte, compresa tra l’incrocio con via San Massimo e Cascine Vica, viene scavata con metodi tradizionali (foro cieco). Il progetto è anche accompagnato da interventi complementari per migliorare la mobilità e i collegamenti locali, con la realizzazione di un nuovo movicentro in corrispondenza dell’attuale capolinea Fermi e di un parcheggio di interscambio interrato in prossimità della stazione Cascine Vica, vicino alla tangenziale.

c.ga.

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