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SALVIAMOLI INSIEME
Pipistrelli in chiesa a Casalborgone Tutelati nel periodo di riproduzione
L
o scorso 30 luglio Casalborgone ha ospitato una speciale “bat night”, una serata divulgativa sui pipistrelli che non a caso si è tenuta nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena: è qui infatti che una colonia riproduttiva di chirotteri si trattiene fra maggio e agosto. Testimoni locali riferiscono che i pipistrelli utilizzavano l’edificio già 50 anni fa; nel 2015 la presenza della colonia è stata notata da un naturalista che per primo ne ha identificato gli esemplari come appartenenti alla specie di particolare interesse conservazionistico vespertilio smarginato (Myotis emarginatus). In seguito, la Stazione Teriologica Piemontese insieme al Comune di Casalborgone e l’allora Ente di Gestione delle Aree protette del Po torinese, ha effettuato alcuni interventi al fine di proteggere i chirotteri e nel contempo stimolarli a utilizzare parti dell’edificio dove non si ponessero conflittualità con la conservazione dei beni presenti e la fruizione antropica. La colonia si è insediata prontamente in uno di tali vani, ma gli esemplari hanno continuato a utilizzare, come via di comunicazione fra il rifugio e l’ambiente esterno, un accesso che comportava il transito all’interno della chiesa. Oggi è in corso un progetto finanziato dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese in collaborazione con l’associazione Attorno alla Ro
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Verda e il Comune di Casalborgone finalizzato proprio a rendere pienamente compatibile la presenza della colonia con le esigenze di conservazione e fruizione dell’edificio: il vano dedicato ai pipistrelli è stato reso ancora più accogliente e sono stati effettuati interventi per favorire l’utilizzo, da parte degli esemplari, di accessi che evitano il passaggio nell’interno della chiesa. Il caso di Casalborgone rappresenta un esempio di tutela integrata dei beni ambientali e culturali che, nel territorio metropolitano si ritrova anche in altri edifici tra i quali la Reggia
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
di Venaria e la Fortezza di Verrua Savoia. Come ci ha spiegato la chirotterologa Elena Patriarca della Stazione Teriologica Piemontese, questa vicinanza tra pipistrelli e uomo richiede attenzione: se da un lato esistono disposizioni di stretta tutela dei pipistrelli che derivano dalle normative nazionali e internazionali, dall’altro lato è necessario, laddove le colonie sono presenti, di risolvere le eventuali conflittualità che possono generarsi e che sono sempre risolvibili. Proprio in questo senso si inserisce la collaborazione tra la Città metropolitana di Torino