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Una caldaia a cippato di legna per le scuole di Ceres
Passare da una spesa annua di oltre 60.000 euro in gasolio a circa 25.000 (compresa la manutenzione dell’impianto) per scaldare le scuole dell’infanzia, elementare e media di Ceres, che accolgono oltre 150 allievi: quello economico è solo uno dei vantaggi della centrale termica alimentata a cippato di legna locale inaugurata ufficialmente lunedì 19 settembre dalle autorità locali alla presenza degli allievi delle scuole del paese della Val d’Ala. Grazie all’impegno del GAL (il Gruppo di azione locale delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone) e delle amministrazioni comunali e grazie alle risorse del Piano di sviluppo rurale la filiera legno-energia si sta consolidando, aiutando i Comuni a risparmiare sul riscaldamento degli edifici pubblici e creando prospettive concrete per le aziende forestali e per chi in esse investe e lavora. Perché il legno cippato che alimenta i due generatori di calo-
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re installati a Ceres è tutto di provenienza locale. La realizzazione della centrale termica è costata 220.000 euro, per metà finanziati dal GAL tramite fondi europei e per metà stanziati dal Comune di Ceres. Il progetto consente anche di abbattere le emissioni inquinanti, perché le due caldaie installate dalla ditta KWD Italia sono quanto di meglio offre l’attuale tecnolo-
gia. Le emissioni sono comunque monitorate da sofisticate sonde. Il GAL e alcune Amministrazioni locali delle Valli di Lanzo si sono proiettate con convinzione verso la transizione ecologica green, con una lungimiranza evidenziata anche dagli esperti del settore. Prima di quello di Ceres, infatti, è stato il Comune di Pessinetto a scegliere di scaldare gli uffici pubblici con il cippato. Presto toccherà a Balangero, poi a Groscavallo, Lemie, Rubiana e La Cassa. Mario Poma, direttore del GAL, sottolinea che, grazie ad un investimento complessivo di 900.000
euro da parte del Gruppo di azione locale, sarà possibile disporre nel territorio di una potenza di un megawattora con un ricavato di 150.000 euro l'anno da reinvestire nelle imprese locali. “Questo progetto è uno stimolo alla filiera forestale, che, grazie a contratti di fornitura decennale con le imprese locali, garantisce i posti di lavoro attuali e pone le premesse per crearne di nuovi”. “Il legname locale cippato utilizzato nelle due caldaie, da 120 kilowatt ciascuna, è certificato” spiega Fabrizio Gugliermetto, tecnico commerciale della KWD Italia. “L’alimentazione delle caldaie avviene attraverso un sistema di tramogge. Più che il volume di cippato bruciato, viene contabilizzato il calore erogato agli edifici. La potenza delle caldaie necessaria a scaldare le scuole è stata valutata grazie a calcoli termotecnici sul fabbisogno degli edifici”.
m.fa.