Restauri da scoprire
La chiesa di Santa Maria Maggiore nel borgo vecchio di Avigliana
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a rubrica dedicata ai restauri d’arte ci porta questa settimana a scoprire la storia legata alla chiesa di Santa Maria Maggiore nel borgo vecchio di Avigliana. Avigliana – che è per collocazione ambientale un terrazzo sulla Valle di Susa e sulla pianura torinese, ai piedi della Sacra di San Michele e ai margini delle colline moreniche con i suoi due laghi – ha sviluppato un borgo medioevale di primario interesse. In questa preziosa cornice e in un’incantevole posizione panoramica affacciata sull’antico borgo, si trova la chiesa di Santa Maria Maggiore. Le origini della chiesa sono incerte e le prime notizie narrano di rifacimenti eseguiti nel 774 in seguito ai danni subìti dall’edificio durante la battaglia tra Carlo Magno e i Longobardi. Dopo una serie di distruzioni e ricostruzioni, prima della fine del XVII secolo, la chiesa è stata riedificata per la quin-
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ta volta con le attuali linee di ispirazione barocca. Si sono poi susseguiti diversi interventi di restauro e riplasmazione fino all’abbandono del borgo medioevale negli anni sessanta del secolo scorso e il conseguente trasferimento del culto nella nuova chiesa di Santa Maria, situata nel borgo basso di Avigliana.
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Numerosi furti l’hanno poi spogliata degli arredi sacri e la decadenza strutturale è stata accentuata dalla vandalizzazione dei locali che ha rovinato affreschi e contenuti. Grazie al parroco don Balbiano, aiutato dai borghigiani e da alcune associazioni di volontari, nel 1984 han preso il via diversi importanti interventi strutturali. Oggi la chiesa è sede del Centro culturale “Vita e pace” che, da oltre vent’anni, ne promuove i lavori di restauro, le indagini archeologiche, e ospita la collezione permanente delle opere scultoree dell'artista Elsa Veglio Turino. La restauratrice Raffaella Bianchi, accreditata dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della città metropolitana di Torino, dal 2015 collabora con l’associazione “Vita e pace” e ci ha raccontato i recenti interventi per il recupero delle pareti della prima e seconda