Colori & Sapori Agosto 2021 in Veneto - Viaggi, Sapori, Territorio
SPECIALE ESTATE
Oasi Rossi Tra natura e sociale, un posto magico tutto da scoprire
Fiab Vicenza Tuttinbici Per gli amanti della mobilità sostenibile
Social Food Estate: voglia di leggerezza! Le ricette della vicentina Daniela Boscariolo
Azienda vinicola Masari Vini dal cuore Bio nella Valle d’Agno
Estate: hai detto pic-nic? Allora è tempo di paninetti…ma con un tocco di creatività!
Rubrica 26 Recensione: Ilaria Tuti, Fiori sopra l’inferno
Colori & Sapori - Agosto 2021 - Allegato di La Piazza e Lira&Lira
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Social Food Estate: voglia di leggerezza! Le ricette della vicentina Daniela Boscariolo, autrice del Blog Timo e Lenticchie FROZEN YOGURT IN STECCO Tenetevi forte che comincia il tormentone dell’estate, i miei gelati in stecco. Comincio con un frozen yogurt in stecco ai frutti rossi. Cosa si intende per frozen yogurt? Un semplice sorbetto/ghiacciolo composto da yogurt vegetale e frutta frullata. Questa volta ho mischiato il mio yogurt di soia con lamponi e mirtilli, versato nei miei meravigliosi stampini e riposto in frigorifero. Mi piace rinfrescarmi così quando torno dal lavoro la sera. Preferisco i gelatini in stecco, primo perché sono piccoli, secondo perché non hanno bisogno di gelatiera e di panna vegetale. Ingredienti • 200 gr di yogurt di soia • 50 gr di lamponi • 50 gr di mirtilli • 1 cucchiaio di eritritolo
Frullate assieme yogurt, frutta e dolcificante.Versate negli stampini, battete bene perché non restino bolle di aria e riponete mezza giornata in freezer.
Una volta tolti dal freezer, passate un attimo lo stampino sotto l’acqua corrente. Consigli: Ho usato l’eritritolo perché dolcifica e perché ha 0 calorie, è insapore e bianco. A me non piace vedere nei gelati il marroncino del malto, ma potete usare quello che preferite. Anche la frutta può variare, provate il frozen yogurt con le albicocche o le pesche. GHIACCIOLO ANGURIA E MANDORLA Caldo? Niente paura, rinfreschiamoci con la frutta. Come? Con il ghiacciolo anguria e mandorla. Ghiaccioli semplicissimi, da fare in casa con gli stampini da gelato stecco. Pochi ingredienti, tanta freschezza! Ingredienti • 1 fetta di anguria • 50 gr di latte di mandorle • 1 cucchiaio di semi di chia • 3 foglie di menta Togliete la buccia dalla fetta di anguria e tutti i semi. Tagliatela a pezzetti e mettete nel frullatore assieme al latte di mandorla, alle foglie di menta e ai semi di chia. Frullate tutto bene. Trasferite negli stampini da gelato stecco e passate in freezer almeno 4 ore. Se vi fa piacere potete tenere in freezer i cubetti di anguria già congelata, la frullate all’occorrenza, unite gli altri ingredienti e mettete negli stampini. Prima di servire i ghiaccioli, lasciateli fuori dal freezer una decina di minuti.
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Fiab Vicenza Tuttinbici Per gli amanti della mobilità sostenibile D’estate, si sa, c’è tanta voglia di escursioni e gite all’aria aperta e la bicicletta è un valido alleato per muoversi in piena libertà, all’insegna della sostenibilità e del benessere. C’è chi la bici la ama tutto l’anno e si impegna a diffondere la cultura di una mobilità più rispettosa dell’ambiente, sia nella vita di tutti i giorni che nel tempo libero, attraverso iniziative atte a valorizzare il territorio dal punto di vista storico, ambientale e culturale. Tuttinbici, associazione aderente a FIAB Onlus - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ha proprio lo scopo di organizzare giornate ed eventi dedicati alla bicicletta per rilanciare questo straordinario mezzo di trasporto e di socializzazione. Intervistiamo Anna Pilastro, Presidente dell’Associazione, per raccontare ai nostri lettori com’è nato Tuttinbici e dove si trovano le varie sezioni del territorio vicentino. Tuttinbici di Vicenza nasce ufficialmente nel 1993. Da anni è impegnata nel richiedere un approccio sostenibile alla mobilità urbana attraverso la realizzazione di una rete ciclabile continua, sicura e protetta. Da subito aderisce alla FIAB-Onlus nazionale, organizzazione ambientalista no-profit che comprende oltre 160 associazioni in tutta Italia. L’associazione è riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente. Nel Vicentino, oltre alla Sede, annovera 3 sezioni: Isola Vicentina, Alto Vicentino (Thiene, Schio e limitrofi) e Noventa.
Quali sono le principali attività organizzate dall’Associazione? L’associazione promuove l’uso della bicicletta come forma di mobilità sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita, con l’obiettivo di favorire benessere e salute. A tal riguardo vengono organizzate escursioni nel nostro territorio, ma anche su itinerari più lontani, in bici, a piedi e ciaspolando. Cerchiamo di coinvolgere persone di ogni età e le famiglie, organizziamo cicloescursioni di uno o più giorni, di diversa difficoltà altimetrica e chilometrica, in cui cerchiamo di trasmettere e condividere la voglia di vivere diversamente il territorio e di impegnare il tempo. Le uscite sono varie e diversamente caratterizzate, con priorità paesaggistiche, naturalistiche, artistiche e sportive. Dal cammino Roi Fogazzaro al giro degli Euganei, dall’escursione in Val Posina alla visita alle Ville Palladiane, solo per fare qualche esempio. Durante le nostre uscite vengono favorite la socializzazione e la conoscenza dei luoghi e della storia. Non vi è competizione, l’andatura è quella del più lento. Per i bambini FIAB organizza da anni la giornata BIMBINBICI, incontri didattico formativi nelle scuole, per sensibilizzare genitori e docenti alla necessità di tornare a muoversi attivamente, a piedi o in bici e contrastare la crescente tendenza all’obesità, come consigliato dai pediatri. Non mancano nel nostro calendario momenti di formazione tramite biciforum de-
dicati, per esempio, all’alimentazione, alla postura in bicicletta, all’uso del GPS, alla fotografia cicloturistica, a consigli per cicloviaggiatori e condivisione di esperienze di viaggio e mappe. Nel periodo di lockdown abbiamo attivato un servizio sul nostro sito e sul nostro canale YouTube dove sono stati presentati reports con filmati di viaggi effettuati negli anni. Ci rapportiamo con le amministrazioni dando la nostra disponibilità e contributo per favorire interventi volti ad incrementare la possibilità di rendere il nostro territorio più vivibile, cercando di affrontare temi legati alla sicurezza della persona e dell’ambiente, insistendo sulla necessità di togliere traffico dai centri abitati e renderlo più lento. Importante per noi incrementare progetti di bike to work, di bike to school e di spostamento quotidiano in bicicletta, prevedendo parcheggi sicuri per le bici. Senza dimenticare la formazione del ciclista, proponendo incontri su temi di comportamento virtuoso e rispettoso del codice della strada. Un calendario sempre ricco di gite ed escursioni. Su quali canali possiamo seguirvi per rimanere sempre aggiornati? Sul nostro sito www.fiabvicenza.it trovate il calendario degli eventi, ma se siete soci potete aderire a tutti i cicloviaggi organizzati da FIAB nazionale e da tutte le FIAB locali. Ci sono proposte per ogni desiderio, anche “bicigastronomiche”. La nostra sede in Vicolo Cieco Retrone 25 a Vicenza è aperta il giovedì sera ed il sabato mattina. Venite a trovarci, la bicicletta è una risposta all’emergenza climatica! Cambiare lo stile di vita non significa regredire, anzi, è il futuro! E pedalare è bello, tanto più se in compagnia!
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R u b r i c a
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Ilaria Tuti Fiori sopra l’inferno Considerando che siamo in piena estate mi permetto di suggerirvi un best seller, voluminoso, che potrete gustarvi in tutta tranquillità sotto l’ombrellone. Questa interessante opera prima di Ilaria Tuti, datata 2018, ha catturato un po’ tutti; in primis la casa editrice Longanesi che ne ha apprezzato lo stile fresco ma maturo allo stesso tempo, nonché l’interessante meccanismo narrativo; in secundis altre importanti case editrici internazionali hanno intuito la particolarità di questo romanzo e hanno subito deciso di tradurlo. Sin dalle prima pagine vi innamorerete di Teresa Battaglia, un commissario profiler sessantenne. Teresa è una donna caparbia, determinata, molto legata al suo lavoro, con un carattere spigoloso e scontroso. Debilitata fisicamente dal diabete, che non le lascia respiro, e con la memoria che comincia a tradirla scopriamo, nel corso della lettura, molto del suo essere interiore. Come tutte le persone forti ed ostili, che erigono muri e indossano corazze, Teresa nasconde fragilità e paure represse, mai superate perché mai affrontate (ma la vita, prima o poi, chiede il conto di tutto anche a lei). Nonostante questo suo caratteraccio il personaggio risulta però essere estremamente empatico ed emozionante, cinico e colmo di umanità allo stesso tempo. Trattandosi di un thriller la trama è, giustamente, molto intrigante. Il tutto si svolge in una località immaginaria, Travenì, piccolo paese tra le Dolomiti friulane in cui iniziano ad avvenire degli efferati omicidi, che turbano la quiete di quel luogo. Gli abitanti sono sconvolti non solo
dall’aggressività dei crimini ma anche dal fatto che la loro montagna e la loro foresta hanno cessato di essere luoghi sicuri e confortevoli, diventando invece zone spaventose e colme di pericolo. Dimenticatevi però il solito giallo: qui non è quello che succede a farla da protagonista. Qui è Teresa a farla da padrona: il suo modo di condurre l’indagine, di fare ricerche, di pensare, di agire o non agire; il senso di giustizia che si scontra con la voglia di vendetta; il bene che si confonde con il male. Qui nulla è bianco o nero. Ci sono una gamma di sfumature che mettono in crisi tutti, lettore compreso. E alla fine ognuno dovrà liberamente scegliere da che parte stare.
A cura di Paola Pasqualotto
La struttura narrativa è abbastanza articolata perché l’ambientazione temporale passa dal presente al passato; e se il presente è quello che ha come trama il lavoro di profiling dell’assassino condotto da Teresa, la trama del passato si svolge in un orfanotrofio, in cui sono avvenuti esperimenti scientifici illegali. Ecco perché questo romanzo è, a tutti gli effetti, un thriller psicologico. La bravura della scrittrice è duplice: in primo luogo c’è l’ambientazione. Ilaria Tuti, originaria di Gemona del Friuli, per la descrizione si fa aiutare dai posti a lei cari, dalle montagne silenziose che la circondano e le usa per far entrare il lettore nel ritmo incalzante della narrazione. Ci offre perciò quei punti di vista, quelle sfumature, quei colori, quei suoni e quegli odori che solo un abitante della montagna è abituato a cogliere e quindi a condividere. Questo modo di fare entrare il lettore “dentro” l’ambientazione non è molto comune in libri di questo genere letterario in cui si predilige, solitamente, l’azione tout court. Dall’altra parte troviamo una ricerca minuziosa ed attenta della psicologia dei personaggi; un tentativo di capire il perché della scelta di condurre illegalmente sperimentazioni su bambini orfani: le conseguenze delle inevitabile crisi di coscienza postume, ma, soprattutto, gli effetti che tali esperimenti hanno avuto su quei bambini diventati adulti. Un libro che conquista, un’eroina anomala, una donna che scrive di un’altra donna. Attenzione: in libreria troverete già il terzo romanzo di questa scrittrice, che racconta le indagini del commissario Teresa Battaglia, ma per entrare in sintonia con la protagonista vi consiglio di partire da Fiori sopra l’inferno. Buona lettura.
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Apertura straordinaria tutti i venerdì dal 30 luglio al 24 settembre pizza al piatto, bruschette e piatti freddi da gustare nel giardino estivo Chiusi per ferie dal 16 al 22 agosto Pensieri Golosi, Via A. Manzoni 119 Zanè - www.pensierigolosi.it - facebook.com/pensierigolosi - 0445 382653 - info@pensierigolosi.it
Colori & Sapori dei vini oltre alla vitalità e resistenza delle piante. Per la stessa ragione non si fa uso dell’irrigazione.
Regola dell’Uomo
L’uomo, le sue conoscenze e le sue esperienze costituiscono il legame tra l’ambiente e il terreno. A lui la responsabilità di rispettare nella totalità della sua produzione questi principi di agricoltura consapevole.
Azienda vinicola Masari Vini dal cuore Bio nella Valle d’Agno Quali sono le vostre quattro regole per una viticoltura rispettosa e sostenibile? Da quando è nata l’azienda MASARI nel 1998 ci siamo posti l’obbiettivo di creare un’azienda che fosse sostenibile e rispettosa dell’ambiente ricercando l’eccellenza nei vini. Siamo stati la prima azienda vitivinicola della Valle d’Agno e abbiamo sentito la responsabilità di scrivere delle regole di coltivazione, poi definite Regole della Valle d’Agno, che potessero perseguire l’obiettivo della sostenibilità sul lungo periodo della coltivazione: Regola dell’Ambiente
L’ambiente va curato nel suo insieme, rispettandone la flora e la fauna; e al fine di conservarne l’habitat naturale non più dell’80%
della superficie può essere destinata a una qualsiasi forma di coltivazione specializzata, mantenendo così almeno il 20% di aree a prato o bosco. Regola del Terreno
Per mantenere le specifiche caratteristiche del terreno, che rendono unico ogni vino, non si fa uso di concimi sintetici, erbicidi, insetticidi di qualsiasi tipo, che recano grave danno alla microflora e alle falde acquifere, oltre ad eliminare indistintamente insetti utili e dannosi. Regola della Coltivazione
Le lavorazioni meccaniche hanno il fine di controllare la crescita del manto erboso e di accentuare l’approfondimento delle radici per aumentare la mineralità e l’espressività
Quali vini producete e quali sono le caratteristiche del terroir della Valle d’Agno? Produciamo vini bianchi da uve Riesling e Durella e vini rossi da uve Pinot Nero, Cabernet e Merlot. Nella Valle d’Agno sono presenti due importanti aree viticole, una di origine calcareo-marina e l’altra di origine vulcanica. La zona di origine calcareo-marina dona vini rossi importanti e profondi e quella di origine vulcanica vini verticali e minerali, risulta dunque più adatta alla produzione di vini bianchi. Importanti riconoscimenti per il vostro MONTEPULGO 2013 da parte della Guida Slow Wine 2021 Montepulgo 2013 ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti tra cui menzioniamo: • il massimo riconoscimento dalla guida Slow Wine 2021 (Vino Slow) • il massimo riconoscimento dall’ Associazione Italiana Sommelier come Miglior Vino Rosso da Invecchiamento del Veneto (Premio Fero) • 95 punti come miglior vino rosso Veneto della importante guida in lingua tedesca Falstaff.
Colori & Sapori svolazzano senza timore tra gli increduli visitatori. Alle farfalle dedicano il loro tempo e la loro cura i volontari e i ragazzi coinvolti nei progetti di reinserimento sociale e lavorativo. La vita è bellissima e delicata, come quella delle farfalle, per questo bisogna imparare a volare con leggerezza e con amore.
Oasi Rossi Tra natura e sociale, un posto magico tutto da scoprire In geografia, un’oasi è un’area di vegetazione isolata in un deserto, che di solito circonda una sorgente o una fonte d’acqua. Anche il territorio vicentino ha la sua oasi, un luogo speciale dove i bambini posso divertirsi a fare i pirati, visitare gli animali e giocare spensierati e gli adulti possono tornare un po’ bambini, godersi una giornata in famiglia e tra amici, tra grigliate, picnic e sorrisi. Questo posto speciale è l’Oasi Rossi e si trova a Santorso, ai piedi del Monte Summano. Diversamente dalle oasi nel deserto, questa non è affatto piccola e nascosta: è un’area verde di oltre 100.000 mq, attrezzata con parchi gioco, aree con tavoli, sedie e caminetti, tanti animali da cortile e persino un trenino a motore. Un posto che fa stare bene chi lo visita e anche chi ci lavora: Oa-
si Rossi è un progetto della Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti, che ha l’obiettivo di favorire l’inserimento sociale e lavorativo di persone in condizione di forte disagio, nonché recuperare e promuovere beni botanici e renderli patrimonio comune della collettività. Un parco, quindi, dove natura e sociale hanno un legame speciale: la coltivazione e la vendita dei fiori, delle verdure e delle piante che trovate nella Fioreria consente l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà. Si coltivano piante e, al tempo stesso, sogni e progetti. E da sogno è anche il Giardino delle Farfalle Tropicali, la più estesa area protetta d’Italia dedicata alle farfalle, un angolo di foresta tropicale che riesce a incantare adulti e bambini, mentre passeggiano tra la ricca vegetazione, i piccoli corsi d’acqua e le coloratissime farfalle che
Anche il bar ristorante di Oasi Rossi, prosegue il progetto di inserimento lavorativo e di occupazione di persone con situazioni di disagio e invalidità e offre tante proposte per chi vuole pranzare o fare merenda al parco. Tanto spazio anche per chi vuole organizzare eventi speciali, rinfreschi e ricorrenze, potendo usufruire anche delle attrezzature tecniche audio-video presenti. Un’atmosfera speciale, accogliente, inclusiva, per famiglie, scuole e per chi, semplicemente, ha bisogno di trovare per un attimo la sua oasi di pace e staccare dalla vita frenetica di tutti i giorni.
Colori & Sapori Gustosissima anche la versione con prosciutto cotto alla brace. Potete usare i carciofini sott’olio o dei cuori di carciofo ripassati in padella. Gnam. E con l’Asiago DOP, non si sbaglia mai. PANINETTO CON SOPPRESSA, ASIAGO DOP E CREMA DI OLIVE
Estate: hai detto pic-nic? Allora è tempo di paninetti…ma con un tocco di creatività! Escursioni in montagna, scampagnate, gite al lago. Cos’hanno in comune? Che bisogna mangiare fuori, che servono piatti comodi da trasportare e che non necessitano di troppi utensili. Cosa c’è di meglio, allora, dei panini? Semplici da realizzare, da mangiare, appunto, con le mani! Al bando la banalità, si può essere gourmet anche realizzando dei piccoli bocconi di gusto: un tocco di creatività per stupire familiari e amici! Perché non provare i mini-buns? I buns sono i famosi panini morbidi al latte utilizzati in America per gli hamburger e che ormai spopolano anche qui. Potete realizzarli voi seguendo le ricette che trovate in rete (oltre alla ricetta originale, se ne trovano altre versioni, ad esempio ai cereali, vegane o con il lievito madre) o, se non volete usare il forno con questo caldo, potete comprarli già pronti, al supermercato o in panificio. Ecco alcune idee semplicissime per realizzare dei “Paninetti” creativi.
E per finire…non saranno panini, ma nel pic-nic veneto non può mancare la polenta! Che ne dite di presentarla in piccoli dischetti sovrapposti a mo’ di millefoglie, con il classico baccalà mantecato e una spolverata di pepe nero?
PANINETTO CON ROAST-BEEF, SCAGLIE DI GRANA, NOCI
PANINETTO ALLE VERDURE GRIGLIATE, POMODORINI SECCHI E MANDORLE
Che sia roast-beef o carpaccio, questo è davvero gourmet, soprattutto se ci aggiungete qualche goccia di riduzione di aceto balsamico.
Questa una soluzione per gli amici vegani (o vegetariani, se aggiungiamo anche qualche cubetto di formaggio di capra). Le mandorle possono anche essere tritate con un po’ d’olio per creare un’emulsione molto mediterranea! O un pesto di basilico, pinoli o anacardi.
Il pane e soppressa non sarà originale. Ma quanto è buono? In questa versione in miniatura abbiamo aggiunto un tocco di verde (vanno bene il songino, lo spinacino o la valeriana) e un cucchiaio di patè di olive nere. E l’Asiago DOP, invece che a pezzi, in leggeri riccioli realizzati con il pelapatate.
PANINETTO CON FESA DI TACCHINO, CARCIOFI, ASIAGO DOP
Qualche regola per un pic-nic rispettoso dell’ambiente:
Evitare di acquistare bottiglie di plastica e portare con sé delle borracce già riempite Fare sempre la raccolta differenziata Non utilizzare pellicola per avvolgere i paninetti: basta un contenitore tipo Tupperware e dei tovaglioli di carta, possibilmente biodegradabili, ecosostenibili. Niente posate e piatti: optate per paninetti e finger food, da mangiare con le mani, il web è pieno di ricette creative per creare dei piccoli bocconi gustosi. Se possibile, optate per prodotti locali e a Km0.