Vivere La casa LA PIAZZA 863

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Colori & Sapori GENNAIO 2022 in Veneto - Viaggi, Sapori, Territorio

In questo numero:

A&Alpaca Una passeggiata con Alberto e i suoi amici speciali

La Casa del Pastore e il B&B Il Capriolo Felice Un piccolo angolo di paradiso nel cuore della Valle dell’Astico

Valore in Valle La Locomotiva Cooperativa Sociale Onlus ci racconta questo progetto di promozione culturale e sviluppo di attività didattiche sul territorio

Ciuchinando Un luogo di incontro e di scambio di esperienze per tutti coloro che desiderano immergersi in natura in modo consapevole ma anche divertente e dinamico!

Inoltre:

Creare benessere attraverso l’inclusione sociale - Ranch Olistico Pietra del Sole - Fattoria del Legno

a cura di Daniela Belfatto Colori & Sapori - GENNAIO 2022 - Allegato di La Piazza e Lira&Lira


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Colori & Sapori

Questa edizione di Colori e Sapori è speciale, nel vero senso della parola. Innanzitutto, perché non è la solita ricetta su come stilare la lista dei buoni propositi di inizio anno, promesse che facciamo a noi stessi e che poi puntualmente disattendiamo, perché non abbiamo mai tempo, non abbiamo voglia, perché non ci appartengono. Non abbiamo formule magiche né insegnamenti validi per tutti, diffidate sempre da chi vi dice di sapere esattamente cosa è giusto per voi. Solo voi sapete, se davvero vi ponete in ascolto, cosa vi fa stare bene, cosa davvero vi rende felici. L’importante

è imparare a rallentare, respirare, mettere in silenzio il mondo per qualche istante e porsi delle domande, rivedere le proprie priorità, praticare la gratitudine, apprezzare le piccole gioie di ogni giorno e abbandonare l’idea che sia troppo tardi per inseguire un sogno, per fare un piccolo cambiamento, per stare meglio. Da questo punto di vista, la natura e gli animali possono essere compagni e alleati nel nostro percorso per ritrovare noi stessi, il nostro benessere ed equilibrio: questa edizione di Colori e Sapori ci ha portati in giro per il vicentino e anche oltre, alla ricerca di belle storie e soprattutto di belle persone, che ci hanno accolti, ci hanno raccontato delle loro scelte di vita, del loro personale concetto di felicità e di cosa hanno imparato e continuano ad imparare ogni giorno dai loro straordinari compagni di avventura. Abbiamo fatto una passeggiata con gli alpaca, visto un lama da vicino per la prima volta, camminato al passo degli asini, sentito una forte energia nel contatto con i cavalli, scoperto il potere inclusivo del prendersi cura di un orto o di una gallina, visitato un bosco dove è Natale tutto l’anno. Esperienze che ci hanno strappato un sorriso, che ci hanno ispirato, che ci hanno dato spunti di riflessione. Non si tratta di fare scelte di vita radicali, di stravolgere l’ordine delle cose, di svegliarsi un mattino e decidere di mollare tutto. Non funziona così e nessuna delle storie che abbiamo ascoltato parla di

scelte impulsive o facili, di percorsi lineari, senza fatica o rinunce. Ci vogliono tempo e pazienza, ma alla fine queste persone hanno realizzato i propri piccoli o grandi sogni e si impegnano a portare avanti le loro scelte e i loro progetti e a condividere con altri il benessere e la gioia che loro hanno conquistato. Per cui, se volete diventare allevatori di alpaca o aprire una fattoria didattica, noi vi sosteniamo con entusiasmo. Altrimenti sappiate che non c’è bisogno di andare molto lontano o di stravolgere la vostra vita: le persone che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino vi aspettano per offrirvi varie esperienze che vi regaleranno momenti di benessere, di spensieratezza e di crescita personale.

Buon Anno e Buona Vita


Colori & Sapori

A&Alpaca

Una passeggiata con Alberto e i suoi amici speciali

Cosa sono gli Alpaca? Magia!

Così dice un bimbo in visita in fattoria ad Alberto, così ci racconta lui con gli occhi che gli sorridono, mentre lo intervistiamo nel suo ufficio vista alpaca, prima di iniziare la passeggiata con i suoi morbidi compagni di avventura. Siamo curiosi di scoprire tutto della sua Fattoria Didattica che si trova a Monteviale (precisamente a Costigiola), di com’è nato questo progetto e del percorso che ha fatto Alberto per realizzarlo. Nella storia della sua famiglia c’era già un legame con il mondo della fattoria: nel 1930 nasce l’azienda agricola grazie al bisnonno Vittorio, nonno Arcangelo e zio Lorenzo, che allevavano

vacche da latte e coltivavano il terreno per produrre foraggio e cereali, una produzione che oggi Alberto mantiene viva per supportare il progetto della fattoria didattica. “Vengo da un mondo completamente diverso, una formazione come programmatore ad indirizzo economico, tanti anni di lavoro in azienda. Ero ancora uno studente delle superiori quando è morto il nonno e ho deciso di portare avanti l’attività di coltivazione dell’azienda agricola. Qualche hanno dopo sono partito con il mio progetto di fattoria, diciamo, 4.0. Portare gli alpaca in questo territorio era una novità assoluta e avevo un duplice obiettivo: la lavorazione della fibra per creare prodotti ecosostenibili (già 5.000 anni fa gli INCA allevavano gli alpaca per la fibra) e la fattoria didattica, con laboratori ed escursioni atte a valorizzare e tutelare il territorio”. Nel 2017 sono arrivati Linus e Mirko e adesso questa allegra famiglia pelosa è composta da 19 amici. Nuove iniziative sono in cantiere, come l’ampliamento del personale per la gestione dei centri estivi e attività escursionistiche

sull’Altopiano (Alberto non ci svela proprio tutto…meglio, dovremo tornare a trovarlo). Un grande sogno, un grande impegno, al quale Alberto ha deciso di dedicarsi completamente, lasciando di recente il suo lavoro in azienda. Man mano che lo ascoltiamo, capiamo che per intraprendere questo percorso non sono necessarie solo passione, ma anche tanta preparazione e una formazione dedicata: “Inizialmente mi sono documentato molto prima di acquistare questi animali. Dal punto di vista veterinario mi supporta Lucia, un dottore molto preparato sugli alpaca. Mi sono formato per la tosatura, ho sostenuto dei corsi online e poi ho fatto uno stage in Austria. Non è semplicissimo e non ci si può improvvisare”. E’ arrivato il momento della passeggiata! E noi bambini un po’ cresciuti non stiamo nella pelle. Alberto ci fa entrare nel recinto, ci presenta Sven, Olaf e gli altri alpaca che oggi saranno i nostri compagni di viaggio, ci spiega come approcciarsi a loro, rispettando il fatto che, seppur il loro aspetto ispiri valanghe di coccole, non sono da confondere con gli animali che sono più abituati al contatto. Sono empatici, sentono se siamo nervosi e impazienti, dobbiamo rispettare loro scelte e i loro tempi. Passeggiare insieme deve essere piacevole per noi quanto per loro. Quello che possono insegnarci, se ci mettiamo in ascolto, è rallentare, osservare la natura che ci circonda, dedicarci un momento di assoluta tranquillità. Durante la passeggiata l’energia di Alberto è contagiosa, ci fa condurre gli alpaca, ci racconta tante cose su di loro. Un’ora e mezza di spensieratezza, che in fondo è la cosa che lo gratifica di più del suo lavoro, vedere andar via le persone dalla sua fattoria sorridendo. Oggi più che mai, dopo lunghi periodi di isolamento e di restrizioni, abbiamo bisogno di riconnetterci, tra di noi e con l’ambiente.


Colori & Sapori

Siete curiosi di scoprire quali altre attività si svolgono in fattoria?

Ce n’è per tutte le età: • Avvicinamento al mondo degli alpaca di A&A: primo avvicinamento al mondo degli alpaca con un mini trekking in Fattoria (1 h e 15 minuti, adatto a tutti e consigliato per bambini dai 3 ai 6 anni). • Breve passeggiata immersi nella natura: visita in Fattoria e passeggiata di 4 km per sentieri di campagna e collina (1 h e 30 minuti, escursione per tutte le stagioni).

Escursione semplice con gli alpaca: ognuno con il proprio alpaca alla cavezza, si parte per un facile trekking di 8 km su dolci colline al ritmo tranquillo di passeggiata (2 h e 30 minuti, consigliato per adulti e ragazzi). Crea il tuo prodotto a km zero in Fattoria: con la fibra ottenuta in primavera dalla tosatura degli alpaca si ricavano soffici gomitoli 100% naturali con cui organizzare laboratori di telaio, ferri e uncinetto. .

Alberto preferisce piccoli gruppi, perché ci tiene a dedicarsi ai suoi ospiti e a garantirgli un’esperienza unica. Siamo pronti a salutare i nostri piccoli amici e a ringraziarli per questa bellissima passeggiata. Non prima di aver chiesto ad Alberto come scegli i nomi degli alpaca e di scoprire che quelli che nascono qui ricevono un nome dei cartoni animati Disney. E allora, che dire, è davvero magia!

www.aealpaca.it Facebook: @aealpaca info@aealpaca.it




Colori & Sapori

Fattoria del Legno Dove è Natale tutto l’anno Che dire, iniziamo dalla fine dell’intervista: Andrea ci invita a sederci a tavola con lui, tira fuori il suo tagliere di legno e del formaggio, ci prepara un bombardino con la panna…ed è già come se ci conoscessimo da una vita. E’ una bellissima giornata di sole, si sta bene fuori, anche se fa freddo, ma l’accoglienza di Andrea è talmente calorosa che ci sentiamo al caldo, a casa. E allora lo ascoltiamo con trasporto, mentre ci racconta di com’è nato questo posto incredibile, una Tree Farm fuori dal comune, dove si percepiscono un profondo rispetto per la natura e la volontà di contribuire a salvaguardare il territorio e l’ambiente. Andrea, come hai unito il mondo della Fattoria a quello del legno?

Dal 1998 ho lavorato nel settore delle costruzioni di legno, dapprima come operatore, poi dal 2007 con la mia attività, l’Istituto Lazzari Zenari, con la quale ho collaborato per vario con il governo austriaco nell’ambito delle certificazioni. Ho viaggiato in Italia, in Europa e anche nel mondo, finché non ho deciso di dedicarmi solo alla didattica e al bosco. Ho intrapre-

so l’attività agricola, inizialmente legata alla produzione di legna da ardere, delle betulle e degli alberi di Natale, avendo la concessione come vivaio. Poi ho cominciato con i corsi di carpenteria, il primo è durato 5 giorni e abbiamo costruito la nostra baita, che funge anche da aula didattica. Dalla tempesta Vaia in poi, ho cominciato a recuperare i tronchi degli alberi caduti e a realizzare vari manufatti, come aule didattiche esterne alle scuole, con tavoli e sgabelli, in modo che si potesse studiare anche all’aperto. Ho una segheria mobile e per tre mesi all’anno mi occupo degli alberi di Natale, per i quali ho clienti soprattutto stranieri, gli americani che vivono a Vicenza, che vivono di più la tradizione delle Tree Farm e che devo avere l’albero pronto a novembre, prima della Festa del Ringraziamento. Una Tree Farm vocata alla produzione di alberi di Natale. Spiegaci perché da voi, come si legge sul vostro sito, “è Natale tutto l’anno?”

Anche se venite a trovarci ad agosto, la baita è addobbata come se fosse la casetta di Babbo Natale, ma soprattutto, quel-

lo che faccio con gli alberi di Natale è davvero molto particolare: normalmente una Tree Farm, o chi li vende, li taglia e quindi li fa morire. Io li consegno in vaso e poi a gennaio vado a riprenderli per ripiantarli qui in Fattoria. Cerco di dare una seconda vita a più alberi possibile e di rendere questa festa più sostenibile. In una decina d’anni spero di avere qualche migliaio di alberi e di accogliervi in un bosco permanente di Natale. Veniamo alla Fattoria Didattica: che esperienze si possono fare a contatto con gli animali?

Dallo scorso anno abbiamo le pecore di Foza, le alleviamo con il metodo che usavano i pastori, vale a dire al pascolo. I bambini si divertono e imparano molto dal contatto con gli animali, oppure a raccogliere il fieno, a rotolare sull’erba o semplicemente a sedersi attorno a me e ad ascoltare le storie del bosco. Un esempio di attività è quella che abbiamo fatto con una scuola internazionale di Thiene: abbiamo parlato della vita del bosco, della lavorazione del legno e del caminetto, tutte esperienze che faccio quotidianamente. Piccoli boscaioli crescono: qui alla Fattoria de legno i bambini imparano a conoscere e a rispettare gli alberi e il bosco, mentre gli adulti, più o meno professionisti, affinano la lavorazione del legno.

Insegno a fare le baite e manufatti con i tronchi, compresi elementi di arredo. Un corso è in partenza proprio a fine gennaio. Mi sposto anche per fare formazione nelle scuole, ad esempio con la Scuola Ceccato abbiamo lavorato alla costruzione di un’aula didattica esterna da 20 posti coperta da una tettoia, grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Istruzione finalizzato a mettere nella condizione le scuole di fare didattica all’aria aperta. Stessa cosa ad Asiago, Chiuppano e Carrè: io insegno come fare, poi il manufatto gli rimane, ovviamente usiamo solo legno di recupero, dalla foresta Vaia o di seconda mano, sempre nell’ottica della sostenibilità e della lotta allo spreco.


Colori & Sapori

La vostra vocazione alla valorizzazione turistica del territorio avendo come filo conduttore il bosco e gli alberi vi ha portati a progettare un agri-campeggio per i viaggiatori con lo zaino in spalla.

E’ un progetto in corso, devo ancora fare il deposito in Comune: l’obiettivo è quello di realizzare dei bagni e delle docce nella seconda parte della baita e poi di aprire un campeggio solo per le tende e per i turisti con lo zaino in spalla. Anche qui, impatto zero: l’acqua per i bagni la recupero dal cielo, la corrente dal pannello fotovoltaico. Gli lascio anche i fornelli, se vogliono cucinare qualcosa. Perché qui si può ritrovare la pace, anche se siamo vicini alla città? Perché a differenza di Asiago e Cortina, che lavorano tanto a livello turistico, e della pianura, dove si lavora con l’agricoltura, la Pedemontana è stata per lungo tempo abbandonata, quindi la natura si è ripresa i suoi spazi, l’intervento antropico si è ridotto.

Parlaci dei prodotti dell’azienda agricola, in particolare delle vostre patate, che hanno ottenuto un riconoscimento speciale.

Ho le zucche, soprattutto ornamentali, e le patate, che hanno ottenuto il riconoscimento di “Prodotto di Montagna: Caltrano è Pedemontana, ma avendo i boschi è considerato anche comune di montagna. Le zucche sono soprattutto ornamentali, le patate le coltivo e le raccolgo a mano, niente macchine, solo la zappa, per cui non possono costare meno di 2 € al kilo, non 0,50 € come al supermercato.

Andrea sei felice qui? Sì, io sono felice. Avevo una società che fatturava quasi 300.000 all’anno, anche se alla fine il guadagno si riduceva tanto, date le spese. Tante responsabilità, tanti chilometri percorsi, c’era da correre come matti. Era un bel lavoro, si lavorava in partnership con il governo austriaco, insomma era una attività ben avviata. Anche se ne fosse valsa la pena dal punto di vista economico, non ne valeva dal punto di vista umano, per cui ad un certo punto ho deciso che era arrivato il momento di smettere e ho cambiato vita, dedicandomi completamente alla Fattoria. Un lavoro che ti consente di avere una migliore qualità di vita, anche la mia famiglia è contenta e mia moglie, laureata in Giurisprudenza e che ha lavorato in Studio, ha deciso di aprire una fioreria e di seguire un suo sogno. Ho una bimba che fa la quarta elementare ed una al primo anno di liceo. Qui c’è tutto, sento talmente tanto calore in mezzo alla natura, tanta serenità, che mi scalda il cuore anche se fa freddo, anche se si fa fatica. Per chi vo-

lesse provare a lavorare in mezzo alla natura, metto a disposizione i tavoli esterni. Dove c’è lo spazio didattico si possono organizzare serate in compagnia, scaldarsi con il fuoco, preparare da mangiare. Non manca niente e non ti manca niente qui, alcune cose che sembrano essenziali nella vita di tutti i giorni, qui passano in secondo piano e molte cose smettono di essere un problema. E’ arrivato il momento di andare a trovare gli agnellini appena nati e la figlia di Andrea ci accompagna. Ci fermiamo a salutare gli asini e i pastori maremmani, una massa di pelo e coccole, e Andrea ci spiega che gli agnelli sono in totale 14 e che per il momento si occupano di mangiare l’erba e tenere pulito il paesaggio. Ci fermiamo ancora un po’ ad assaporare il silenzio, l’aria frizzante, il sole che filtra tra gli alberi e poi salutiamo la Fattoria, con l’intento di tornare a trovare Andrea e lasciarsi ispirare dal suo amore per la vita e per la natura.

Strada silvopastorale delle Pianezze km 0,300 36030 Caltrano (VI) Cell. 328 848 8222 www.fattoriadellegno.it fattoriadellegno@gmail.com Facebook: fattoriadellegno



Colori & Sapori

Creare benessere attraverso l’inclusione sociale Intervistiamo Paola Benedini, Presidente di Futuro Diffuso

Nata dal sogno di un gruppo di amici, Futuro Diffuso è diventata un’Organizzazione di Volontariato che, con i suoi progetti, vuole creare benessere per le nostre comunità, attraverso l’inclusione di chi rimane indietro. Quali sono i principi guida dell’Organizzazione?

Siamo una ODV Giovane (nata nel 2018) di genitori di ragazzi e bambini con disabilità, operatori del terzo settore, professionisti e volontari che mettono in campo le proprie competenze e si mettono in gioco personalmente per contribuire al benessere delle nostre comunità. Principio che ci guida: progettiamo, realizziamo e gestiamo progetti per l’inclusione di chi rimane indietro. Tutto parte dal nostro nome “Futuro Diffuso”: un nome che racchiude un’esistenza. Un genitore, quando viene catapultato nel mondo della disabilità “grazie” (e non a causa del) figlio, inizia un percorso obbligato, dove non è contemplata la scelta di cambiare strada…anzi deve raccogliere tutte le forze ed energie, attingere ad ogni risorsa per comprendere, prendere decisioni e “agire in fretta”. E il pensiero e preoccupazione principali che ci accompagna

è quella del “futuro” del figlio, da qui il nome della nostra associazione, proprio come obiettivo a cui tende tutto il nostro impegno, diffuso perché siamo aperti ad ogni tipo di esperienza, dove ognuno dei nostri ragazzi possa trovare identità. Il progetto di vita va costruito partendo dal singolo, non è preconfezionato, ma costruito con lui e dalla famiglia. Oggi siamo impegnati su tre fronti, a breve, medio e lungo periodo. La nostra associazione è aperta a chiunque voglia contribuire, condividere un percorso o ritagliare uno spazio per il figlio. Aperta anche alle associazioni per una fattiva collaborazione sia di progetti che di scambio di competenze, aperta anche a chi vuole impegnare un po’ del suo tempo come volontario per arricchirsi e non solo per “aiutare”. Socializzare, lavorare, vivere e condividere sono i temi e obiettivi principali dei vostri progetti. Facciamo conoscere ai nostri lettori alcuni dei progetti che avete realizzato e quelli che sono attualmente in cantiere.

Tre gli obiettivi dell’associazione e i relativi progetti realizzati e in cantiere:

1. Socializzazione fin da giovani: abbiamo organizzato e gestito corsi di Attività Ludico Ricreative che creino relazioni, possibilmente durature nel tempo, sia tra i bambini sia tra le famiglie che negli anni restano in contatto, si sentono, si confrontano e fanno incontrare i figli: a. Danceability, una danza che fa ballare assieme bambini con e senza disabilità, ognuno secondo le proprie capacità dove i propri limiti non sono un impedimento. b. Il corso di arte che è in svolgimento, anzi a febbraio partirà il secondo ciclo e sono aperte le adesioni, attraverso le varie tecniche artistiche i ragazzi si esprimono liberamente. c. In estate al parco del Bosco abbiamo offerto delle lezioni di Circo in Valigia per quei bambini che non potevano permettersi attività a pagamento. 2. Lavoro: ruolo attivo e riconosciuto nella Società che porta ad una autocoscienza dei propri limiti, ma anche allo sviluppo di nuove competenze, che permettono di veicolare autostima e realizzazione. Stiamo offrendo esperienze di stage lavorativi in agricoltura 3. Residenzialità e dopo di noi: incognita del futuro, le famiglie di ragazzi con disabilità sanno bene che bisogna iniziare a costruire prima possibile un’idea del dopo di noi, affinché si riesca ad arrivare pronti all’adultità. Stiamo studiando delle soluzioni abitative su misura, di comunità e operose, progetto che va costruito con il territorio e condiviso con la comunità perché sia integrato con essa. Riguardo al DOPODINOI, ripeteremo nei primi mesi del 2022 un convengo molto interessante sulla nuova legge (per informazioni per le date sul sito e social).


Colori & Sapori

In questo speciale di Colori e Sapori parliamo di come ritrovare il proprio benessere attraverso il rapporto con la natura e con gli animali. Può raccontarci dei vostri progetti di agricoltura sociale?

Grazie ad un bando della Regione Veneto che abbiamo vinto, quest’anno abbiamo attivato un progetto di stage lavorativi in agricoltura, i ragazzi con disabilità vengono a svolgere un’attività agricola leggera, quindi alla portata di

tutti, imparano a gestire un pollaio e nel corso di orto hanno creato un semenzaio per far crescere le piantine da vendere. L’agricoltura, lo sappiamo tutti, ha i suoi tempi, ma aspetta anche i nostri, quindi ci insegna l’attesa, ci insegna ad osservare e a considerare i cambiamenti della piantina che cresce, della gallina che ha un comportamento diverso, insomma, per una volta tanto siamo noi che ci prendiamo cura e non siamo noi oggetto di cura… Il luogo di lavoro poi, spazi aperti immersi nella natura e a contatto con piccoli animali, hanno effetti benefici, rigeneranti e a volte calmanti sui vari temperamenti delle persone. Allo stesso tempo, l’ambiente aiuta a far nascere qualità relazionali che in altri contesti frenetici non possono svilupparsi. E sappiamo bene quanto oggi, e in particolare questi apprendisti, abbiano bisogno di tro-

vare amici e compagni di lavoro. Diciamo che in agricoltura si può imparare ad accettare le “regole” da rispettare al lavoro e si può anche trovare la soddisfazione di partecipare almeno ad una fase produttiva e quindi ad essere considerato un lavoratore. Poi l’autostima va a mille quando gli apprendisti possono vendere e spiegare qual è stato il loro compito.

Per approfondimenti e per eventuali informazioni: info@futurodiffuso.it www.futurodiffuso.org Facebook: FuturoDiffusoOdV Instagram: futurodiffuso



Colori & Sapori

Ciuchinando

Un luogo di incontro e di scambio di esperienze per tutti coloro che desiderano immergersi in natura in modo consapevole ma anche divertente e dinamico!

Una fredda giornata di dicembre in piazza a Valdagno, ma quando arrivano Barbara e Giampaolo con i loro ciuchini, si crea un’atmosfera magica. I loro occhi e le loro parole raccontano di una bellissima storia, che ci scalda il cuore e ci fa venire voglia di andare a trovarli nella loro Fattoria a Castelvecchio (Valdagno, VI) per conoscere i loro asini, i conigli, le galline e i loro pastori maremmano-abruzzesi, affidabili guardiani che proteggono gli altri animali dai lupi. Oggi le protagoniste sono loro, Rosina e Gina, che si preparano a fare delle piccole passeggiate per intrattenere i bambini, che accorrono ad accarezzarle e a che ascoltano con grande attenzione i racconti di Giampaolo. Noi

ne approfittiamo e li seguiamo, perché vogliamo sentirci un po’ bambini anche noi e per fare due chiacchiere con Barbara “E’ stata una scelta di vita della quale siamo ogni giorno più felici. Giampaolo, prima imprenditore nei trasporti, ha deciso di diventare muratore per dedicare più tempo ai nostri progetti. Io sono traduttrice e interprete e, dopo anni di lavoro in ufficio, sentivo che era arrivata l’ora di fare un cambiamento, sapevo cosa avrebbe potuto rendermi veramente felice”. Così scopriamo che Ciuchinando nasce come associazione nel 2012 e che il suo nome si ispira a Chiuchino, il primo asino arrivato in fattoria. Giampaolo e Barbara hanno seguito dei corsi di formazione specifici per operare con questi meravigliosi animali, ottenendo vari attestati, tra cui Coadiutore dell’Asino e Referente di A.A.A., Tecnici di Asino Someggiato, Operatore in Turismo Esperienziale, Operatori di Fattoria Didattica. Tanta preparazione, quindi, insieme ad una grande passione e all’amore per la natura e gli animali: per questo riescono ad offrire vari tipi di esperienza nella loro fattoria, attività strutturate sulle esigenze

specifiche delle persone o semplici momenti di aggregazione, inclusione e convivialità. Dai trekking ed escursioni, alle attività inclusive, dai campi someggiati agli interventi assistiti con gli animali, fino alla visita in fattoria: il focus della loro progettazione è stimolare nuovi modi di pensare e vivere il tempo libero, l’educazione, la didattica, l’aggregazione e l’inclusione sociale. Ci sono anche nuovi progetti cui si stanno dedicano. “Quando abbiamo trovato il terreno che avremmo poi acquistato, abbiamo sentito una forte energia, abbiamo capito che era il posto giusto per iniziare un nuovo capitolo” ci racconta Barbara, fiera di aver intrapreso la strada della coltivazione e di essere diventati Società Agricola nel 2020 e grata perché il terreno che hanno scelto, che non era mai stato coltivato, gli restituisce con generosità bellissimi ortaggi: cavo-

li, zucchine e zucche da varietà antiche, biete, coste, catalogne, radicchio, fagioli, fagiolini. “Abbiamo anche seminato 300 metri di fiori per le api, le erbe aromatiche, mele e frutti rossi. E’ bello vedere che, giorno dopo giorno, mangiamo sempre più cose che produciamo noi stessi. In futuro attiveremo il punto vendita presso la fattoria. Per noi è importante che le persone vengano a trovarci, il fine non è solo quello di vendere, ma di offrire un’esperienza, di far comprendere le dinamiche e il lavoro che ci sono dietro, di creare una relazione di fiducia. Non parliamo di agricoltura biologica, nel senso di certificazione, ma di agricoltura naturale, che va oltre le etichette, in cui si crea un rapporto diretto con il produttore”.


Colori & Sapori

Ci rendiamo conto che non è una vita semplice, richiede un impegno continuo, studio e capacità di adattamento: vivere di agricoltura non è un hobby, come fare un orto, richiede pazienza, osservazione, studio, capacità di progettazione, fatica, se si vuole creare qualcosa che si auto-sostenga. Anche per le esperienze con gli animali è così: non si tratta di una vetrina e di qualche coccola, ma di immergersi nella natura, osservare gli animali da vicino, prendersi cura degli asini, capire le dinamiche del gruppo, imparare dal modo in cui si relazionano tra di loro.

Mentre passeggiamo, osserviamo come i bambini ascoltano Giampaolo e come lui si relaziona con loro. “Dai bambini mi sento di ricevere di più di quello che do, di imparare da loro. Sono istintivi, puri, come gli asini, per questo si relazionano bene con loro e con gli animali in generale. Impariamo ogni giorno dalla natura, è una scuola di vita continua.” Giampaolo ci racconta delle sue estati da ragazzino, nella fattoria dello zio, e di come il suo sia stato più un ritorno alle origini, ad un mondo che già gli apparteneva e che, insieme a Barbara, vuole condividere con gli altri per consentirgli di avvicinarsi a scelte di vita più consapevoli e di raccogliere gli insegnamenti della natura. Le attività di Ciuchinando hanno un altro filo conduttore: prendersi cura del territorio e farlo conoscere attraverso le escursioni e con percorsi di valorizzazione della sua storia, ad es-

empio quelli organizzati da Barbara sulle tracce dei cimbri nelle alte valli vicentine. Vi invitiamo ad andare a trovare Barbara e Giampaolo nella loro fattoria, un luogo incontro e di scambio di esperienze per tutti coloro che desiderano immergersi nella natura in modo consapevole, ma anche divertente e dinamico!

Ciuchinando C/Da Mecceneri, 1 36078 Valdagno Cell. 348 3424501 www.ciuchinando.it Facebook: ciuchinandovaldagno.italy


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La giornata che termina è l’inizio, è il preludio per un nuovo giorno.

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Ranch Olistico Pietra del Sole Ci sono incontri che ti illuminano, dovessero durare anche poche ore, il tempo di una chiacchierata e di una tisana; ti fanno intravedere che c’è un mondo di possibilità che non avevi ancora esplorato, ti fanno sentire che hai dentro un’energia e un potenziale che non avevi ascoltato, ti fanno capire non è mai troppo tardi per fare un cambiamento. Ero venuta qui per intervistare Elisa, sono andata via dal suo Ranch Olistico con una nuova consapevolezza e la visione di un nuovo percorso che mi piacerebbe iniziare con lei, con i suoi splendidi cavalli, con me stessa. Vi invito, attraverso le sue parole, a scoprire questo luogo speciale e ad avvicinarvi ad esso con la mente ed il cuore aperti. Qual è il percorso che ti ha portato a realizzare il Ranch Olistico?

Quando avevo 19 anni sono partita con gli Apache e sono stata insieme a loro per due anni, mi interessava la loro spiritualità, il loro modo di trattare l’emotività, la loro relazione con gli animali e con la natura, la loro libertà mentale e la loro gratitudine, nonostante vivano, dal punto di vista materiale, con molto meno di noi. Per me che da adolescente sentivo di non essere propriamente in sintonia con i ragazzi

della mia età e che cercavo il mio posto nel mondo, ho capito che quello lo era, che finalmente mi sentivo a casa. Per i cavalli ho sempre avuto una grande passione, infatti ho intrapreso gli studi in Psicologia e Linguaggio Naturale del Cavallo, che ho interrotto per fare questa esperienza di vita con gli Apache e che ho continuato quando sono tornata, decisa a creare la mia realtà con i cavalli e ad iniziare gli studi in Discipline Olistiche. Che i cavalli avessero un potere di guarigione l’ho scoperto osservando che le persone che venivano qui per fare un percorso con me beneficiavano del contatto con loro ed iniziavano a stare meglio e ho notato che io stessa cambiavo man mano che mi relazionavo e creavo con loro un legame sempre più forte. Ho continuato a lavorare su questo e, grazie alla telepatia animale e alla conoscenza di come funzionano le energie sottili, ho creato un canale di comunicazione attraverso il quale loro mi trasmettono delle immagini che mi indicano quali sono i blocchi energetici della persona con cui entrano in con-

tatto e, insieme, la aiutiamo ad elaborarli e a superarli. Cosa cercano le persone che vengono qui?

Molto spesso si tratta di persone stanche della superficialità che le circonda, che non si rassegnano a credere che la vita sia uguale a sé stessa giorno dopo giorno, che non ci sia altro da scoprire, che le cose non siano più profonde di come appaiono. E iniziano un percorso dal quale poi non tornano più indietro, come fosse un viaggio che ti cambia per sempre e ti fa sentire una persona nuova. Non sono i cavalli che guariscono le persone, sono le persone che scoprono, anche grazie alla relazione con i cavalli, di avere dentro di loro questo potenziale e, al tempo stesso, la responsabilità delle proprie scelte e del proprio benessere. Durante l’inverno svolgo prevalentemente sedute individuali in studio, in primavera e in estate i percorsi con i cavalli. La cosa più bella è che le persone che vengono qui a volte creano dei legami anche fuori, si relazionano e confrontano, si aiutano, creando una piccola comunità.


Colori & Sapori

Spieghiamo ai nostri lettori in cosa consiste l’Approccio Olistico.

Io ho studiato il Theta Healing, una tecnica di riprogrammazione del subconscio: si individua il trauma, si fanno delle domande alla persona in base alla situazione per la quale è arrivata e si individua il blocco energetico e la sua localizzazione nel corpo. Obiettivo è superare una convinzione limitante e far sì che non si ripeta più. La guarigione fisica arriva nel momento in cui le energie si riarmonizzano e si raggiunge un equilibrio. La durata del percorso varia da persona a persona, perché ognuno necessita di un tempo diverso per ascoltarsi ed elaborare le emozioni forti che prova fin dal primo incontro. Posso dire che le guarigioni che avven-

gono grazie ai cavalli durano nel tempo e che ogni cavallo ha una sensibilità e una specialità diversa nei confronti di determinati tipi di problematiche: quando una persona entra nel recinto è il cavallo che si avvicina in base a quello che sente, è lui che sceglie. Non ci sono forzature e, soprattutto, il cavallo capisce se la persona è pronta o meno ad iniziare un percorso con lui. Quando ho cominciato a studiare la psicologia del cavallo il mio istruttore mi diceva “Quando il cavallo sbaglia, chiedigli scusa, perché siamo sempre noi che sbagliamo, il cavallo sa già quello che deve fare e ti chiede di accettarlo così com’è, altrimenti sei tu che devi lavorare su di te”. Gli incontri di meditazione sono aperti a tutti?

Certamente, si tratta di singole giornate e non ci sono requisiti di accesso: tutti gli esseri umani hanno la capacità di meditare, non è una esclusiva di pochi. Un problema che accomuna molti è che non vivono nel presente, sono dappertutto tranne che nel qui ed ora.

Ringrazio Elisa, Stone, Speedy e Aquene per avermi accolta. Nel breve tempo del nostro incontro, mi hanno dato un insegnamento che porterò con me in questo nuovo anno: il futuro è adesso, il fatto di procrastinare alcune scelte o cambiamenti si basa a volte su delle scuse o alibi che ci costruiamo. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti di noi stessi e del nostro benessere e invece di concentrarci solo su quelli che consideriamo dei fallimenti o delle mancanze, invece di imporci modelli di vita cui aspirare, ma che a volte non ci appartengono, dovremmo chiederci cosa ci rende veramente felici nella vita e praticare la gratitudine. Ognuno con i propri tempi, anche a piccoli passi, ciascuno può contribuire a creare un mondo fatto di relazioni più armoniose, tra di noi e con la natura, che ci insegna e ci dona sempre con grande generosità. Daniela

Facebook: Ranch Olistico Pietra Del Sole


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La Casa del Pastore & il B&B Il Capriolo Felice Un piccolo angolo di paradiso nel cuore della Valle dell’Astico Perché questo posto è speciale? Siamo venuti a Montepiano, frazione di Lastebasse (VI), per scoprire la storia di una famiglia che si è trasferita qui in cerca di un luogo tranquillo, vicino alla montagna, a contatto con la natura e che ha poi deciso che la loro contrada meritava di essere valorizzata e rivitalizzata. Ci racconta Fanny: “Non siamo originari di questa contrada. Quando ci siamo trasferiti qui ci siamo resi conto che questo posto era abbandonato da molto tempo e che dovevamo fare qualcosa per prendercene cura. Abbiamo iniziato con qualche recinto con le caprette, poi per il nostro matrimonio abbiamo ricevuto un asinello e sono via via arrivate le galline, le oche, un maialino…praticamente una fattoria multietnica si andava formando spontaneamente! Per ridare veramente vita a questo posto servivano o un B&B, così da attrarre dei turisti, o un agriturismo con gli animali, anche per tenere pulito l’ambiente. Alla fine ci siamo resi conto che servivano entrambi! Abbiamo quindi aperto il B&B, poi trasformato in Agriturismo”.Mentre Fanny ci racconta di come tutto è iniziato, ci guardiamo un po’ intorno nel piccolo negozio di filati: calzini, berretti, sciarpe e tante altre creazioni sono lì in attesa di essere scelti

per scaldare i mesi più freddi. Le chiediamo un po’ di più questa attività: “Per il nostro progetto dei filati ci siamo subito imbattuti in un problema, comune a molti piccoli allevatori: in Italia non esistevano impianti che lavorassero piccoli lotti. Finché 5 anni fa non abbiamo scoperto un’azienda canadese che realizza piccoli impianti e così siamo partiti con Lanatura,

il nostro impianto di filatura a Pedemonte, nel quale filiamo sia la nostra lana che quella in conto terzi per allevatori da tutta Italia, garantendo la tracciabilità e occupandoci di tutte le fasi, dal lavaggio alla filatura, fino anche all’imbottitura di cuscini e trapunte. Siamo partiti con la lana delle capre d’angora e poi con quella di alpaca”. Lama e alpaca sono entrati nella loro grande famiglia e convivono con gli altri animali della fattoria didattica, pronti ad accogliere i bambini e le loro famiglie e ad accompagnarli in passeggiate e trekking escursionistici alla scoperta del territorio circostante, in piccoli gruppi e su prenotazione. Sono animali pacifici, ma non vi aspettate le coccole, sono riservati e non amano il contatto. Accontentatevi di una passeggiata, il loro passo tranquillo e il loro visetto buffo e peloso vi trasmetteranno tanta serenità. “Organizziamo anche laboratori di feltro con la lana dei nostri animali, attività che appassiona bambini ed adulti”. Per quanto riguarda il B&B, tre stanze ospitano turisti un po’ da tutta Italia, in cerca di un posto tranquillo dove stare in pace e a contatto con la natura oppure diretti a Folgaria e Lavarone (Lastebasse è l’ultimo comune veneto al confine con il Trentino).


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Presto ci saranno anche una zona relax con la sauna e un piccolo salottino. Alcuni ospiti sanno già che organizzano le passeggiate, altri scoprono con piacere quando arrivano che possono fare delle escursioni di circa un’ora e mezza insieme ai lama e agli alpaca o intrattenersi un po’ di più per un pic-nic sul prato, magari gu-

stando i sottaceti e i chutney preparati alla Casa del Pastore. A colazione non mancano i dolci e le marmellate fatte in casa con la frutta raccolta a Montepiano. Adesso abbiamo capito perché questo posto è un piccolo paradiso e anche se non si può dire sia semplicissimo vivere qui, Fanny e suo marito sono felici della scelta fatta e le loro figlie hanno la possibilità di vivere in un ambiente sano, a contatto con la natura, e di conoscere tante persone che provengono da luoghi diversi, grazie al B&B, dove si creano anche legami, ci si racconta storie, ci si promette di ritornare. Veniamo al momento tanto atteso: ci rivestiamo e andiamo fuori in mezzo alla neve a trovare gli animali. Ci sono anche gli asini e Fanny ci racconta del nuovo progetto dell’allevamento della linea

vacca vitello mantenendo l’alimentazione naturale del vitello dalla madre e con svezzamento naturale. Un lama curioso ci osserva, ci salutano le pecore nane D’ouessant, gli alpaca si fanno desiderare. Vorrà dire che torneremo a fare una bella escursione in compagnia. Venite insieme a noi, il 2022 è l’anno della T e tutti i nuovi cria, i cuccioli di alpaca, riceveranno un nome che comincia con questa lettera. “Questa è la nostra tradizione, ogni anno una lettera, seguendo l’ordine alfabetico. Quest’anno toccava alla S…abbiamo dato il benvenuto a Susan, Sasha, Sissy, Snoopy, Silvestro e Scooby Doo!”

La Casa Del Pastore Via Montepiano, 30 36040 Lastebasse Cell. 339 751 6230 www.lacasadelpastore.it Facebook: LaCasaDelPastore ilcapriolofelice.it info@ilcapriolofelice.it Facebook: ilcapriolofelice



Colori & Sapori la programmazione dell’intervento fin dal principio, intendendo in ogni caso estendere la partecipazione a quante più realtà possibili nel corso dello sviluppo progettuale, obiettivo necessario per la reale diffusione di una rete di azioni orientate alla promozione del territorio come meta per un turismo lento, sostenibile, intelligente.

Valore in Valle La Locomotiva Cooperativa Sociale Onlus ci racconta questo progetto di promozione culturale e sviluppo di attività didattiche sul territorio Quali sono gli obiettivi per cui è nato questo progetto finanziato grazie al Programma di Sviluppo Locale “F.A.R.E. Montagna” del GAL Montagna Vicentina?

Valore in Valle, Rete di cooperazione per la promozione e valorizzazione del settore didattico-culturale in Alta Val d’Astico Posina e Laghi è un progetto finanziato grazie al Programma di Sviluppo Locale “F.A.R.E. Montagna” del GAL Montagna Vicentina, misura 16.9.1 nell’ambito del Progetto Chiave 3 “Acqua Ferro Fuoco”. É stato previsto per dare vita e movimento alle azioni dal più ampio Progetto Chiave, connettendo i territori che godono degli interventi strutturali previsti dalle misure finanziate dal Piano di sviluppo rurale 2014-2020 in quest’area nel triennio 2019-2021. Obiettivo principale: organizzare una rete di aziende agricole che lavorasse sullo sviluppo di proposte didattiche e culturali, col sostegno di un coordinamento esterno che ne supportasse e promuovesse le iniziative. É stato utilizzato un approccio alla didattica dai confini virtuosamente labili, che non poteva prescindere dal contesto ambientale in cui le aziende sono inserite, orientato a un ampio pubblico, dalla scolaresca in gita alla famiglia, a gruppi di adulti interessati ad esperienze parti-

colari a contatto con la natura e le attività agricole. La caratterizzazione del progetto è infatti data dalla natura del territorio oltre che dalle specifiche realtà agricole coinvolte, insediate in contesti montani o vallivi, nelle quali è centrale il tema della multifunzionalità dell’impresa. É necessario che le persone comprendano la fondamentale funzione di presidi culturali e ambientali svolta dalle aziende agricole di montagna, che devono essere sostenute nell’opportunità di raccontarsi ad un pubblico più ampio possibile. Le finalità collaterali di tale azione sono il potenziamento della conoscenza e del senso civico nella tutela di aree che garantiscono risorse naturali di incommensurabile valore per le aree urbane e periurbane. La multifuzionalità delle imprese agricole può contribuire così a dare beneficio all’intera comunità, attraverso lo sviluppo di un’attrattività diffusa e interdipendente (L’acceso all’area territoriale individuata sarà quindi motivata dalla differenziazione dell’offerta che dalla produzione specifica passa alla narrazione della stessa, all’esplorazione dell’ambiente in cui si struttura, all’approccio ad una conoscenza consapevole della funzione svolta.) Quali i partner pubblici e privati coinvolti?

I Partner progettuali sono i soggetti pubblici e privati che hanno condiviso

Partner pubblici sono stati il Comune di Arsiero, con compiti di coordinamento generale, affidato a La Locomotiva Cooperativa sociale onlus di Cogollo del Cengio e Unione Montana Alto Astico, con compiti di divulgazione e supporto. Come partner privati sono state individuate tre aziende agricole che hanno aderito agli intenti progettuali, dislocate in punti diversi del territorio, così caratterizzate: •

Azienda agrituristica Il Giglio Rosso, Capofila di progetto, con sede in località Castana, Comune di Arsiero. La titolare, Susanna Miola produce confetture, conserve ed essiccati anche conto terzi, ed è una grande appassionata della storia dei luoghi che abita, ad un passo dallo scenario incantato del centro di Laghi. Azienda agricola Giorgio Cusinato, con sede ad Arsiero: azienda apistica con apiari stanziali e nomadi nelle aree incontaminate delle Alte Valli dell’Astico. Giorgio, maestro di yoga, ha una passione profonda e coinvolgente per i misteri della Natura, e per le sue api, che tratta con grande rispetto e amore. Azienda agricola La Casa del Pastore, località Montepiano, Lastebasse: allevamento di animali da fibra, principalmente lama e alpaca, con pascoli e recinti molto suggestivi sui terrazzamenti attorno al piccolo borgo. La titolare gestisce anche un accogliente B&B e un’azienda artigiana di lavorazione della lana, garantendo la filiera completa dal campo al prodotto finito.


Colori & Sapori Anche se siamo adulti, ci ha appassionato la storia di Alan Turingo, che ci ha insegnato che non c’è bisogno di andare tanto lontano per imparare ciò che la natura può insegnarci. Scopriamo insieme il manuale didattico per piccoli geografi ‘Zac! Un Volo’. Il manuale didattico Zac! Un volo è nato nell’ambito del Progetto Valore in Valle in un momento critico, nel pieno dei limiti normativi imposti nel 2020, nella ricerca di un’alternativa di lavoro concreta ed efficace per portare avanti gli obiettivi progettuali al di fuori delle forme di socialità diretta. L’elaborazione di un “documento” che rimanesse a disposizione di territorio e aziende è sembrata una forma utile di rielaborazione e restituzione delle tematiche fondamentali da trasmettere al pubblico dei visitatori e clienti delle aziende. Il manuale, infatti, cerca di mettere insieme le esigenze di promozione territoriale, la curiosità per la storia dei luoghi e la valorizzazione delle risorse naturali presenti, il tutto con un prodotto che possa essere letto da bambini a scuola e in famiglia. La pubblicazione è stata curata dalla cooperativa sociale La Locomotiva in collaborazione con Ezio Sartore e Lucia Ballardin per l’elaborazione dei testi e di Irene Moresco per lo sviluppo delle illustrazioni. Il manuale è stato pensato come strumento utile alla didattica delle classi 4a e 5a della Scuola Pri-

maria, ma si rende versatile e fruibile da tutte le età. Si tratta di un racconto d’avventura i cui protagonisti sono una classe di bambini che si trovano a vivere un viaggio fantastico dentro la Lim, con un volo dentro le valli del Posina e dell’Astico. Attraverso diverse metamorfosi (prima in nuvole, poi in pioggia, poi in marsoni, api e infine merli acquaioli), gli alunni esplorano le caratteristiche del territorio e imparano come l’acqua lo ha plasmato e ne ha influenzato le attività umane. L’impaginazione ha seguito criteri di alta leggibilità: il testo non è giustificato e le parole chiave sono evidenziate con colori diversi. Le immagini aiutano a seguire il filo narrativo, e in fondo al manuale c’è un piccolo glossario con spiegazioni semplici e chiare di alcuni concetti chiave. All’interno si trovano inoltre delle tavole tecniche dove vengono illustrati temi specifici (la ruota idraulica, le api, il processo di lavorazione della lana). Infine una mappa centrale permette di individuare il viaggio dei piccoli protagonisti e di avere una visione d’insieme dei territori di interesse. Il manuale è corredato di tre schede didattiche collegate alle aziende partner del progetto, che focalizzano le attività produttive specifiche: gli attrezzi dell’apicoltore, le erbe spontanee, gli animali da fibra. É una presentazione originale dei temi vitali per queste zone, della loro storia e delle risorse che custodiscono, così come del lavoro che le aziende agricole svolgono quotidianamente per la manutenzione del paesaggio e l’offerta di prodotti di alta qualità. Quali altri iniziative e materiali sono stati realizzati nell’ambito di Valore in Valle? Qual è il messaggio e l’insegnamento che sperate che resti quando il progetto sarà concluso? Nel corso del 2021 abbiamo sperimentato i laboratori didattici nelle aziende, sulla scorta delle esperienze pregresse, potenziate e arricchite dai consigli

dei consulenti di progetto e messi in sinergia tra loro per restituire l’immagine di un territorio da esplorare, visitare e in cui fermarsi e farsi coinvolgere dagli attori privilegiati che ne hanno cura e lo vivono quotidianamente. Dalle ricette a base di erbe selvatiche ai segreti del processo di filatura, passando per il mondo delle api, con i suoi prodotti preziosi e i suoi insegnamenti all’uomo moderno. Gli eventi pubblici organizzati hanno visto la presenza di un pubblico curioso e sensibile, numeroso e vario grazie agli approfondimenti studiati per avere contenuti di qualità, ma accessibili e godibili da tutti nella consapevolezza che la sensibilizzazione passa per un coinvolgimento completo della persona, emotivo e intellettuale. Il turista, il visitatore, l’appassionato deve portare a casa un’impressione che genera un interesse duraturo e desiderio di ritornare a luoghi ed argomenti che si sono sentiti positivi e familiari. C’è stata inoltre un’ottima collaborazione con le Biblioteche della rete dell’Unione Montana Alto Astico, risorsa preziosa per veicolare messaggi e attività culturali a sostegno delle attività locali. A conclusione del progetto, confidiamo che le iniziative messe in campo in questi anni possano essere replicate, ricreate e potenziate per aumentare l’attrattività di un territorio meraviglioso e garantire supporto alle aziende agricole e alle comunità locali che si impegnano a garantirne paesaggi e tutela delle risorse naturali per tutti. Le sinergie fra attività produttive, enti pubblici, associazioni e privati cittadini sono fondamentali per dare sostenibilità ai progetti che si occupano dello sviluppo delle aree marginali. Si auspica che il settore privato si attivi per appoggiare le iniziative di interesse pubblico e che le istituzioni riconoscano sempre più la bontà di un approccio intelligente (nel suo senso etimologico di saper leggere dentro, comprendere) allo sviluppo delle comunità e delle attività turistiche, che sappia rivisitare e attualizzare le tradizioni e favorire nuove consapevolezze dell’immensa ricchezza che i territori come le nostre valli tra il Posina e l’Alto Astico custodiscono e possono offrire alla collettività.


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