Gusto Locale La Piazza 818

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NOVEMBRE

N° 010 ANNO I

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PROTAGONISTA D’AUTUNNO

Vino al Vino il Vino Novello

to n le o c o fu a e tt e ic R il Castagnaccio

e n ia s u in V te is v r i s te o Speciale Sp in Matrimonio perfetto?

by

Barbara Palazzo Ristoratrice & Sognatrice



k n D i r Food

In questo numero di Gustolocale... “San Martino, castagne e vino!â€? Ăƒ XQ SURYHUELR GLĆŞXVR LQ SUHvalenza nell’Italia del Nord, che con l’11 novembre sta ad indicare quei tre giorni e mezzo di temperature quasi estive in cui terminano le attivitĂ agricole, si apre il vino novello e si da inizio al periodo natalizio. In questo mese è anche tempo di sbizzarrirsi con i primi minestroni, poichĂŠ arrivano sulle nostre tavole tanti WLSL GL{RUWDJJL FKH VL SRVVRQR JXVWDUH LQ SUHOLEDWH ]XSSH{H{PLQHstre, povere di calorie ma ricche di sali minerali, molto apprezzate nelle giornate piĂš fredde. Tra queste spicca sicuramente la zucca, dolce, polposa, colorata, da gustare anche in preparazioni alternative. Novembre è anche tempo di castagne, che qualFXQR GHĆŹQLVFH pLO SDQH GHL SRYHULq 7UD OoDOWUR FRPSOHWDPHQWH SULYD GL JOXWLQH UDSSUHVHQWD XQoRWWLPD DOWHUQDWLYD SHU FKL VRĆŞUH di celiachia. E per gli amanti della carne, spiedi rigorosamente accompagnati dalla classica “poenta ontaâ€?! Nelle nostre interviste incontreremo Barbara Palazzo, ristoratrice genovese che, in una chiacchierata con Stefano Bertuol, ci VYHOD WXWWL L GHWWDJOL GHOOD VXD SDUWHFLSD]LRQH DO SURJUDPPD p 5LVWRUDQWLq FRQ $OHVVDQGUR %RUJKHVH (G DQFRUD DSSXQWDPHQWR D WDYROD FRQ qOoXRPR GHO ND\DNq Giuseppe Faresin, vicentino che a bordo della sua imbarcazione ha VROFDWR L ĆŹXPL SLĂ” LPSRUWDQWL H SHULFRORVL GHO PRQGR ,QĆŹQH VSXQWL LGHH HG LQWHUYLVWH D ULVWRUDWRUL GHOOoDOWR YLFHQWLQR GD OHJJHUH FRPH VHPSUH LQ TXHVWR pJXVWRVRq LQVHUWR GD VWDFFDre e conservare! La Redazione

c i s u M d an

Selezioni musicali, ottimo vino e piatti squisiti per la tua serata perfetta!

Dal 9 al 13 NOVEMBRE COSMOFOOD ‹ HGL]LRQH GHOOD PDQLIHVWD]LRQH GL ULIHULPHQWR nel Triveneto per il mondo food, beverage e SURIHVVLRQDO HTXLSPHQW /oDEELQDWD QDVFH SHU permettere agli espositori di ottenere contatti commerciali e di farsi conoscere grazie ad alcune aree dove è possibile la vendita. FIERA DI VICENZA 9LDOH GHOOo2UHĆŹFHULD 9LFHQ]D

VENERDĂŒ 22 NOVEMBRE DOPPIO MALTO LIVE MUSIC 3URVHJXRQR L YHQHUGÇ PXVLFDOL DO 'RSSLR 0DOWR FRQ 'LDSDVRQ %DQG 9DVFR 5RVVL WULEXWH EDQG DOPPIO MALTO /LYH 0XVLF 3XE s3L]]HULD s 5LVWRUDQWH s %LUUHULD 9LD 6DQ *LRYDQQL %RVFR 7KLHQH 7HO

VENERDĂŒ 22 NOVEMBRE ANELLO PICCOLE DOLOMITI CON MENĂ™ A TEMA 6L ULSURSRQH OD UDVVHJQD p0HQX D WHPDq OHJDWL alla stagionalitĂ , che coinvolge alcune attivitĂ di ristorazione aderenti al progettodi valorizzazione delle realtĂ e i prodotti locali e De.Co.

Inserto al numero odierno de

9LD 5RPD 5HFRDUR WHUPH INFO e PRENOTAZIONI: 0445 75070

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EDITRICE | Pubblistudio PubblicitĂ s.r.l. 9LD /DJR GL /XJDQR 6FKLR 9,

DIRETTORE RESPONSABILE | Paolo Zami REDAZIONE | Tatiana Branchi, Stefano Bertuol redazionepubblistudio@gmail.com PROGETTO GRAFICO | Studio Pasquariello STAMPA E LEGATORIA | /LWRWLSRJUDĆŹD $OFLRQH

24 -25 NOVEMBRE SAGRA DELLA TRIPPA E DEL MANDORLATO $PSLR VWDQG JDVWURQRPLFR GRYH GHJXVWDUH SLDWWL GL WULSSH pPLQHVWURQ GH VWDJLRQq SDQLQL FDOGL strudel, cioccolata calda, vin brulÊ e maroni. $QLPD]LRQH PXVLFDOH LQ VHUDWD WUDGL]LRQDOL bancarelle di mandorlato e il mercato di prodotti tipici formaggi di malga, salumi, miele, grappe, antiche varietà di frutta locale e prodotti dell’artigianato. 6DQWD &DWHULQD GL /XVLDQD 9,

TUTTI I SABATI Questo inserto è stato creato in collaborazione con la rivista Gustolocale. Tutte le immagini, articoli, contenuti, elaborati ed estratti dalla rivista Gustolocale sono ad uso esclusivo di Pierregi di Paolo Gasparin - Schio (VI). Eventuali utilizzi impropri senza previa autorizzazione scritta da parte nostra saranno perseguiti a norma di legge. Le collaborazioni in testi o foto sono gratuite e sono di completa proprietĂ della Pierregi. Ăˆ vietata la riproduzione, anche parziale, di redazionali e di avvisi pubblicitari senza autorizzazione scritta dell’editore.

MERCATO DEI “CUSTODI DELLA TERRA� A CA’ DELL’AGATA Bio mercato che accoglie un gruppo di produttori vicentini con i loro prodotti: pane da frumento antico, gli ortaggi di stagione, formaggi di capra e mucca di montagna, birre agricole, vini dei Berici, farina, riso, fagioli di Posina CA’ DELL’AGATA 9LD 0RQWH 5RVD *UXPROR 3HGHPRQWH


“SUCA BARĂ™CAâ€? il ritratto dell’autunno Con il suo colore vivo e luminoso, la zucca è protagonista indiscussa della cucina autunnale e non solo... Le zucche sono approdate in Europa nel XVI secolo, dopo una lunga navigazione che le ha viste salpare dall’America latina, ove erano coltivate giĂ 10.000 anni fa.

Le varietĂ /H ]XFFKH VRQR GHJOL ortaggi tipicamente autunnali, di dimensioni e peso molto variabili, possono pesare dai pochi etti alle centinaia di chilogrammi: il piĂš granGH PDL FROWLYDWR SHVDYD EHQ FKLOL Presentano una scorza coriacea, quasi legnosa, che può avere diverse tonalitĂ , dal verde, anche variegato, al giallo, all’arancione, al bruno-rossiccio.

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La storia

Il frutto contiene un’elevata percentuale d’acqua, è ricco di betacarotene, sali minerali IRVIRUR LQ SDUWLFRODUH H XQD discreta quantitĂ di vitamina B, C e potassio. 5DĆŞRU]D OH difese immunitarie, favorisce il ricambio e rallenta l’invecchiamento della pelle, mentre la polpa risulta rinfrescante, lassativa e diuretica. Un alimento ideale per la dieta, poichĂŠ non fa certo ingrassare, basti pensare che un etto di polpa sviluppa meno di FDORULH DSSHQD XQ GHFLPR ULVSHWWR D quelle di una banana‌

/D ]XFFD WLSLFD GHO QRVWUR WHUULWRULR Ăƒ OD gialla “suca barucaâ€?, deve il suo nome alle protuberanze di cui è cosparsa, ed è quella che, ai tempi della Serenissima, veniva cotta al forno e venduta per le strade di Venezia. Per i primi periodi la zucca fu consumata esclusivamente dai contadini, che potevano cosĂŹ avere a disposizione un ortaggio fresco anche durante i freddi mesi invernali, e dagli animali, a cui erano riservate le qualitĂ piĂš grossolane. 2JJL LQYHFH JUD]LH DO VXR VDSRUH GHOLFDto, i suoi colori e la sua versatilitĂ nell’abbinarsi in mille ricette, spicca nei migliori piatti della nostra cucina.

Un frutto delizioso, digeribile e nutriente che si conserva a lungo, purchÊ venga conservato in un luogo fresco. 3HU EHQHƏFLDUH DSSLHno delle sue proprietà è bene mangiarla cruda: tagliata a dadini, mescolata ad altre verdure di stagione; i piÚ schizzinosi avranno da ridire per il gusto simile al melone, ma in questo modo se ne mantengono inalterate le proprietà . Della zucca è commestibile praticamente tutto: frutti, ƏRUL, estremità erbacee e semi.

In cucina /oXWLOL]]R GHOOD ]XFFD LQ FXFLQD HUD TXDQWR mai vario, anche la semplice cottura in acqua, nel forno della cucina o sotto la cenere del camino, creava un piatto in qualche modo speciale per la sua morbidezza e il suo gusto dolce. /H PLQHVWUH DXWXQQDOL SHU HFFHOOHQ]D erano “risi e suca�, dove la zucca fondendosi nel brodo creava una crema, e il “minestron de suca� in cui patate e zucca sostituivano i consueti fagioli. Un piatto particolare era la “mosa�, zucca e latte si univano, plasmando una delicatissima crema, a cui si poteva aggiungere della farina di mais per creare una morbida polentina. Un primo asciutto e molto gustoso sono i prelibati “gnochi de suca�, dove la polpa e la farina bianca formano un impasto da far colare in acqua bollente con l’aiuto di un cucchiaio.


Il Rinascimento della Zucca

Dolci e creativitĂ /D ]XFFD GLPRVWUDYD XQD SDUWLFRODUH vocazione anche nella preparazione dei dolci: le pIULWROH GH ĆŹRUL GH VXFDq nel pieno dell’estate, e la “torta de suca barucaâ€? WLSLFD GHOOoLQYHUQR $QFKH L VHPL dopo essere stati tostati al forno e salati, diventavano una ghiottoneria delle lunghe giornate invernali.

spicca in cucina grazie alla sua morbidezza, al sapore dolce e delicato, e alla sua versatilità nell’abbinarsi a mille ricette

Poi via alla fantasia, protagonista in zuppe, al forno, bollita, stufata o come ingrediente di pizze, tortelli, torte e gnocchi.

Consigli utili PerchĂŠ una zucca sia fresca, matura e soda, dovrĂ avere una buccia pulita e senza ammaccature, e colpendola leggermente dovrĂ emettere un suono sordo.

Da prodotto povero a protagonista indiscusso delle tavole dei migliori ristoranti. Questa cucurbitacea, dalle strane forme e dalla polpa soda di color giallo arancio, sta divenendo sempre di piÚ la protagonista GHOOH WDYROH DXWXQQDOL 0HULWR GL TXHO VXR sapore dolce e della sua versatilità , che la rendono un ingrediente prezioso per molti piatti della stagione fredda. Originaria dell’America centro-meridionale, dove era conoVFLXWD JL GDO D & OD ]XFFD UDJJLXQVH Oo(XURSD VROR QHO ;9 VHFROR $OOoLQL]LR FUHVFHYD VSRQWDQHD OXQJR L FRUVL GoDFTXD R QHL ritagli degli appezzamenti destinati ad altre attività produttive.

A partire dal 1700 LQL]LĂ? D GLĆŞRQGHUVL FRPH FROWXUD YHUD H propria nelle campagne padane, grazie all’estensione delle aree colWLYDELOL H DOOD ERQLĆŹFD GHOOH SDOXGL /D SRVVLELOLWÂť GL FRQVXPDUH TXHVWR RUWDJJLR pVHQ]D JHWWDUH YLD QXOODq OR UHVH EHQ SUHVWR XQ VLPEROR GL abbondanza ed una fonte di sostentamento per le famiglie meno abbienti tanto da essere considerato la “carne dei poveriâ€?. Era sicuramente un’ottima riserva alimentare nei periodi di carestia, ma anche nutrimento per gli animali, in particolare i suini. q SarĂ per questa tradizione, che la vede ancorata per secou condizione di fame e miseria, che la zucca sta li ad una tro trovando solo negli ultimi anni una degna valorizz zazione dal punto di vista gastronomico ed una riscoperta delle sue proprietĂ .


Non c’è castagna senza spine Un tempo era un frutto prezioso e ambito, oggetto di un pesante lavoro di raccolta. Ma anche di liti e bastonate.

A inizio ottobre i primi ricci cominciano a schiudersi per lasciar ruzzolare lungo i pendii i loro frutti, tanto saporiti quanto umili: le castagne.

Un tempo, quando le piante erano mature tutti i membri liberi della famiglia dovevano andare nel bosco per la raccolta, talvolta aiutati da gente giunta dalla pianura per fornire il proprio aiuto in cambio di parte del raccolto. 0D D GLƪHUHQ]D GHOOD YHQGHPPLD OD raccolta delle castagne non era un momento altrettanto gioioso, poichÊ arrampicarsi sui castagni era assai faticoso e liberare le castagne dal riccio spinoso richiedeva una certa cautela. Il battitore saliva sulla castegnara o sulla maronara e, con l’aiuto di pertiche ƎHVVLELOL GL YDULD OXQJKH]]D SHUFXRWHYD ripetutamente i gruppi di riccioli, facendoli cadere a terra. Solamente al termine della battitura di un gruppetto di piante si passava alla minuziosa raccolta, si liberavano le castagne dai ricci e le si riponevano in un sacco.

0D QRQ HUDQR VRODPHQWH L SDGURQL DG andare a raccogliere le castagne, poichÊ spesso giovani e meno giovani non resistevano e DƪROODYDQR L ERVFKL alla ricerca del gustoso frutto dell’autunno. Il problema era che la maggior parte delle volte, quella che doveva essere la raccolta delle castagne dimenticate, diveniva una vera e propria raccolta che anticipava sul tempo i luoghi ove la battitura non aveva ancora avuto luogo.

$ SRFR VHUYLYDQR JOL RULJLQDOL VWUDWDJHPmi che i raccoglitori abusivi escogitavano per farla franca: andando ad esempio vestiti con i calzoni alla zuava, stretti da una cinghietta appena sotto il ginocchio e facendovi scivolare dentro le castagne dalle tasche bucate. Nasceva allora una gara tra il montanaro e gli spigolatori che scaturiva spesso in liti e che terminava il piĂš delle volte a bastonate!



e t t e c i Ra fuoco lento la ricetta veneta del

Un dolce antico e semplice che fino a pochi decenni fa veniva venduto sui banchetti nelle piazze, forse immeritatamente caduto in disuso, mai dimenticato. Nato dall’unione di acqua e farina di castagne, questo dolce povero è ricco di valori nutritivi ed era considerato un alimento scacciafame. Nel corso dei secoli con l’aumento del benessere, ha beneficiato di ingredienti come uvette, gherigli di noce, zucchero e latte, molto preziosi nell’antichitĂ .

“CASTAGNACCIO� 1

Reidratate l’uvetta, tritate grossolanamente i gherigli delle noci, e sfogliate il rosmarino fresco. In un contenitore capiente, p , setacciate la farina con il cacao, lo zucchero ed il pizzico di sale. 0HVFRODWH SRFR DOOD YROWD LO ODWWH ĆŹQR RWWHQHUH 0HVFRODWH SRFR DOOD YROWD LO ODWWH ĆŹQR R un composto omogeneo, unite ž di gherigli ghe di noce, ž di pinoli, ž di uvetta.

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A questo punto oliate una tortiera bassa ba tonda del diametro di 30 cm e versate l’impasto l’impa avendo cura di livellarlo. &RVSDUJHWH OD VXSHUĆŹFLH FRQ L SLQROL &RVSDUJHWH OD VXSHUĆŹFLH FRQ le noci e l’uvetta che avre avrete tenuto GD SDUWH ,QĆŹQH DJJLXQJHWH GD SDUWH ,QĆŹQH DJJLXQJ anche gli aghi di rosmarino e rosm XQ ĆŹOR GoROLR HYR Fate cuocere in for forno statico preriscaldato a 195 195° per circa PLQXWL ĆŹQR D FRPSOHWD PLQXWL ĆŹQR D FRP doratura, sfornate e lasciate UDĆŞUHGGDUH

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Buon o Appetit 5

INGREDIENTI • 250 g di farina di castagne • 350 g di latte scremato • 50 g di pinoli • 1 rametto di rosmarino • 50 g di uvetta

• 50 g di gherigli di noci • 1 pizzico di sale • 50 g di zucchero • 25 g di cacao amaro • 20 g di olio extravergine d’oliva

L’ingrediente segreto del castagnaccio... Il rosmarino è una pianta dall’azione afrodisiaca, è considerata la pianta balsamica per HFFHOOHQ]D FRQRVFLXWD HG XWLOL]]DWD ĆŹQ GDL WHPSL SLĂ” DQWLFKL 8QD URPDQWLFD OHJJHQGD narra che aghi di rosmarino utilizzate per profumare il castagnaccio costituissero un SRWHQWH HOLVLU GoDPRUH LO JLRYDQH FKH DYHVVH PDQJLDWR LO GROFH RĆŞHUWRJOL GD XQD UDJD]]D si sarebbe subito innamorato di lei e l’avrebbe chiesta in sposa.

Un dolce non dolce da gustare con il Recioto della Valpolicella

Non solo dolce‌ gustatelo in abbinamenti salati. Con salumi di grande personalitĂ e formaggi saporiti, stupefacente con il “verdeâ€? di capra, oppure con una scaloppa di fegato di vitello accompagnato con un calice di Gambellara Recioto.


PASTICCERIA e RISTORANTE

CAROLLO La genuinità è di casa da sempre sinonimo di bontà /D VWRULD GHOOD IDPLJOLD &DUROOR QDVFH FRQ XQ SLFFROR{ODERUDWRULR DUWLJLDQDOH GL SDVWLFFHULD{D Thiene. Successivamente l’attività si trasferisce a San Tomio di Malo. A casa Carollo la sveglia suonava prestissimo. Ogni mattina all’alba ci si svegliava per preparare e consegnare la pasticceria fresca ai vari locali della città . Non solo: oltre alle consegne, i Carollo si dedicavano con dedizione al bar di proprietà , accogliendo ogni giorno i clienti di passaggio e quelli abituali. 4XDQGR OoDWWLYLW» Ã SDVVDWD QHOOH PDQL GHL ƬJOL TXHVWL XOWLPL QRQ KDQQR SHUVR OoRFFDVLRQH GL GDUH prova di essere in possesso di tutte le carte in regola per portare avanti con successo la tradizione di IDPLJOLD $ OXJOLR GHO il laboratorio di San Tomio di Malo è stato ristrutturato, aggiungendo alla pasticceria il servizio di pizzeria.

Deliziose le produzioni artigianali, che si possono gustare, anche nel punto vendita di 9LOODYHUOD H &RVWDELVVDUD SDVWH IUHVFKLVVLPH torte, pasticceria secca e la rinomata treccia, per la quale la pasticceria Carollo è conosciuta in WXWWD OD SURYLQFLD /oDWWLYLW» GL IDPLJOLD FRPSUHQGH anche il 5LVWRUDQWH $ƯWWDFDPHUH GL 9LFHQ]D QHO quale la proposta culinaria si distingue per bontà e genuinità . Da esperti di pasticceria, i Carollo si sono specializzati anche nella SUHSDUD]LRQH GL{ SLDWWL tipici /H SUHOLEDWH]]H SUHSDUDWH GDOOH ORUR abili mani possono essere gustate anche nel QXRYLVVLPR ORFDOH UHFHQWHPHQWH DSHUWR D 9LFHQ]D dove vengono preparati e serviti piatti tipici della WUDGL]LRQH YHQHWD H FDUQH DOOD JULJOLD $O ULVWRUDQWH &DUROOR QXOOD Ã ODVFLDWR DO FDVR 2JQL SLDWWR YLHQH FXUDWR QHL PLQLPL GHWWDJOL DO ƬQH GL DQGDUH LQFRQWUR DOOH HVLJHQ]H GL WXWWL L SDODWL /R FKHI H OR VWDƪ GHO ristorante Carollo sono a disposizione di tutti i clienti per sorprendere il loro palato, oltre che i loro occhi, grazie a piatti particolarmente gustosi in cui la freschezza, la genuinità , la tradizione e l’innovazione YDQQR GL SDUL SDVVR { 7UD OH proposte dello chef, ci sono i tortelloni ripieni di zucchine e gamberi e chips di polenta. Senza contare che il ristorante Carollo è sinonimo anche di un ottimo rapporto tra qualità e prezzo { /oDPELHQWH Ã SDUWLFRODUPHQWH UDƯQDWR OD VROX]LRQH migliore per ogni genere di occasione. /D VWUXWWXUD Ã LQIDWWL GRWDWD GL XQD grande sala interna arredata con gusto e particolarmente{LGHDOH SHU FHULPRQLH eventi e/o ricorrenze.

8QD FRVD Ã FHUWD D IDUH OD GLƪHUHQ]D Ã l’accoglienza curata nei dettagli che i Carollo ULVHUYDQR DL SURSUL RVSLWL LQ RJQL RFFDVLRQH /oDPELHQWH ROWUH DG HVVHUH SDUWLFRODUPHQWH UDƯQDWR H FXUDWR QHL PLQLPL GHWWDJOL Ã D GLU SRFR ULODVVDQWH {&RPSOHWDPHQWH LPPHUVR QHO YHUGH H{D SRFKL FKLORPHWUL GDO FHQWUR GL 9LFHQ]D TXHVWR ORFDOH Ã SHUIHWWR VLD SHU una cena o un pranzo informali che per un’occasione particolare. Tra l’altro, la struttura è stata recentemente oggetto di una ristrutturazione che gli ha donato un tocco ancora più di classe. Carollo, dunque, è uno spazio attrezzato in cui poter gustare buona cucina e godere della tranquillità e del fresco della natura. Puntualità , gentilezza e professionalità , poi, fanno da corollario a questa location decisamente d’eccezione, a pochi passi da Vicenza.

PASTICCERIE Villaverla 9LD &DSRYLOOD WHO Costabissara 9LD *LREHUWL WHO

PIZZERIA & PASTICCERIA Santomio di Malo 9LD 9LFHQ]D WHO RISTORANTE CON CAMERE Vicenza 6WU 6DQWo$QWRQLQR WHO


Giovani cuochi in Cina... Orgoglio Italiano! Ăˆ ORO! anche un Vicentino sul tetto del mondo, nel team della Nazionale Italiana Cuochi Il team junior, composto da Andrea Del Villano e Tommaso Bonseri Capitani, con Pierluca Ardito e Marco Tomasi, ha infatti rappresentato l’Italia nei giorni scorsi, primeggiando nel “Ningbo International Young Chefs - Culinary Chef Challenge â€?, il concorso mondiale con migliori cuochi giovani del globo, che si è svolto in Cina, a Ningbo.

il pia piattto tt vincente

Gioco di squadra, afďŹ atamento, organizzazione, sincronismo e la massima cura del dettaglio sono state le armi vincenti.

6HOH]LRQDWL SHU OH HFFHOOHQWL SUHVWD]LRQL DL 0RQGLDOL FXOLQDUL H DOOH VHPLĆŹQDOL UHJLRQDOL GL :RUOGFKHIV L WHDP GL TXDOLĆŹFD]LRQH VL VRQR DĆŞURQWDWL LQ XQD ĆŹQDOH combattuta, nella quale i talenti italiani hanno brillato per la maestria delle arti culinarie. /D Nazionale Italiana Cuochi è un compartimento della FIC Federazione Italiana Cuochi, di cui è emanazione ufĆŹFLDOH ÂŁ OoRUJDQR UDSSUHVHQWDWLYR GHOOD ),& DPEDVFLDWULFH GHL cuochi e della cucina italiana in ogni competizione, in Italia e DOOoHVWHUR *XLGDWD GDO *HQHUDO 0DQDJHU &KHI Gaetano RagunĂŹ, SHU LO TXDGULHQQLR Ăƒ XQD VTXDGUD FKH KD QHO ODYRUR LQ team, nell’innovazione, nella ricerca, nella tecnica e nella qualitĂ in campo gastronomico la propria forza. I membri che ne fanno parte vengono selezionati tra gli associati della Federazione Italiana Cuochi e provengono dalle diverse aree territoriali del Nord, Centro e Sud Italia. Un orgoglio anche un po’ vicentino dal momento che Marco Tomasi Ăƒ ĆŹJOLR GL *LDQOXFD FKHI GL “Cucina Tomasiâ€?, gastronomia, pescheria e catering a Creazzo e responsabile del CompartimenWR *DUH GHOOD 1Dzionale Italiana Cuochi.

Il concorso Il concorso prevedeva la realizzazione e il serYL]LR GL XQR VWDUWHU H XQD{ PDLQ FRXUVH SHU tre porzioni LQ XQD VROD RUD GL WHPSR {/D VFHOWD GHO menu è stata studiata e condivisa per valorizzare alcuni prodotti del patrimonio nazionale, LQIDWWL SHU OR VWDUWHU pEUDQ]LQR DOOH DOJKH FRQ OD sua salsa al plancton, tartare di capasanta agli DJUXPL{ FRQ FHWULROR PDULQDWR H URFKĂ„ GL EUDQ]LQR DOOD PHGLWHUUDQHDq KDQQR XWLOL]]DWR VSLJROH H OH FDSHVDQWH GHOOo$GULDWLFR DEELQDWH DOOH DUDQFH GL 6LFLOLD /D{PDLQ FRXUVH{p/RPER GL DJQHOOR DOOH HUEH H FDPRPLOla, spuma di sedano rapa, carota brasata, raviolo ripieno di stufaWR GL DJQHOOR YHJHWDOL VDOWDWL HG LO VXR IRQGRq DYHYD LQYHFH FRPH LQJUHGLHQWH SULQFLSDOH OoDJQHOOR DEUX]]HVH H LO VHGDQR GL 9HURQD 5HVSRQVDELOH GHOOR -XQLRU WHDP Ăƒ{$QWRQLR 'DQLVH {FKH KD VHJXLto la preparazione dei ragazzi d’oro della cucina italiana. Il coach Ăƒ{3LHUOXFD $UGLWR PHQWUH 0DUFR 7RPDVL LO VXR YLFH

3RGLR SLĂ” DOWR GXQTXH SHU L QRVWUL pJROGHQ ER\Vq GLYHQXWL XĆŻFLDOPHQWH il miglior team internazionale della cucina calda 2019 “Two to Tangoâ€?.

Prossimo appuntamento con la competizione PRQGLDOH SHU JLRYDQL FKHI WDOHQWXRVL VDUÂť QHO GDO DO OXJOLR D 6DQ 3LHWUREXUJR 5XVVLD

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Ristorante

LA LUCE passione vegana e vegetariana Il Ristorante “La Luceâ€? trova la sua location ideale immerso nella natura, lontano dai frastuoni della cittĂ , a Poianella di Bressanvido, una piccola frazione in mezzo alla campagna vicentina. Per avere un legame piĂš intenso con la terra, anche l’arredamento è ideato in armonia e rispetto per la natura. 0DQJLDUH YHJDQR RUDPDL QRQ Ăƒ SLĂ” XQ FRQFHWto riservato a pochi ma un vero e proprio stile di vita che sempre piĂš persone hanno preso a PRGHOOR $QFKH WUD L ULVWRUDWRUL TXHVWR WLSR GL proposta sta diventando una scelta sempre piĂš convinta e consapevole, grazie ad una valorizzazione dei prodotti della terra e ad un pizzico d’innovazione che rende i piatti delle creazioni XQLFKH 5HJLQD %LOHOOR H $QGUHD /HGHU WLWRODUL GHO 5LVWRUDQWH /D /XFH D 3RLDQHOOD GL %UHVVDQvido, hanno maturato questa scelta di ristorazione vegetale che propongono con creativitĂ , amore e passione culinaria. - Avete realizzato un vostro “sogno nel cassettoâ€?: proporre non una cucina qualsiasi, ma una cucina che non usa carne e pesce e che avete battezzato come “naturaleâ€?. PerchĂŠ questa scelta? ÂŤPrincipalmente la voglia d’innovazione. I vanWDJJL VRQR PROWHSOLFL VLD VXO SLDQR ĆŹVLFR FKH mentale: con questo tipo di alimentazione si riescono ad introdurre i nutrienti necessari al proprio corpo attraverso prodotti che spesso sono sottovalutati, come legumi, semi oleosi, IUXWWD VHFFD FHUHDOL PLVWL 1H KD EHQHĆŹFLR SULma di tutto la nostra digestione, poichĂŠ ci si sente sazi ma comunque leggeri, non appesanWLWL {6HJXLUH XQoDOLPHQWD]LRQH D EDVH YHJHWDOH dove ritrovare gusto, sapore, sorpresa, sazietĂ ed energia è possibile, non è un’utopiaÂť. /D YRVWUD ĆŹORVRĆŹD SDUWH LQGXEELDPHQWH GDOla selezione degli ingredienti e dalla loro preparazione‌ †6FHJOLDPR SURGRWWL D NP ]HUR FKH FROWLYLDPR personalmente nel nostro orto o che reperiaPR GD SURGXWWRUL /H IRUQLWXUH VRQR SUHVVRFKĂ„ giornaliere, per cui trattiamo solo ingredienti freschi e di prima qualitĂ , per garantire il massimo della genuinitĂ e la disponibilitĂ stagionale. 3HU OD SUHSDUD]LRQH FL DĆŻGLDPR D WHFQLFKH GL cottura a bassa temperatura per mantenere vive le caratteristiche organolettiche del proGRWWR $WWUDYHUVR LO FRQWUROOR FRVWDQWH GHO FDlore, oltretutto, i succhi degli alimenti vengono mantenuti inalterati rendendo particolarmen-

te piacevole, anche a livello di consiVWHQ]D L FLEL FRVÇ FXFLQDWL {/D QRVWUD SX� GHƏQLUVL XQD pFXFLQD HVSUHVVDq SRLFKÄ il piatto viene preparato al momento e non preconfezionato.

COTOLETTA

di sedano rapa con crema alle castagne

- Che tipo di clientela avete? †6LFXUDPHQWH LO QRVWUR FOLHQWH pWLSRq Ăƒ YHJDQR R YHJHWDULDQR PD QRQ VROR /D nostra cucina ha attirato l’attenzione anche di persone carnivore, o comunque onnivore, che nei piatti da noi proposti ULWURYDQR ULFHWWH GLĆŞHUHQWL PD FRPXQTXH LQWHQVH H LQDVSHWWDWH /D FXFLQD YHJDQD H vegetariana, infatti, può essere sorprendentemente buona, ricca, varia e di altissima qualitĂ . Il nostro desiderio è quello di nobilitare H{SURPXRYHUH TXHVWR WLSR GL DUWH FXOLQDria, perchĂŠ si liberi dallo stereotipo di essere una cucina di serie B, divulgando idee per una cucina piĂš sana ed eticamente corretta. Se un pasto risulta saporito, dona il giusto nutrimento lasciando un senso di sazietĂ ma anche di leggerezza, e ci si alza da tavola sentendo che QRQ FL PDQFD QXOOD QHSSXUH FDUQH R SHVFH DOORUD DEbiamo centrato l’obiettivoÂť. - La promozione della vostra cucina passa anche attraverso altre attivitĂ che organizzate proprio nel vostro ristorante. Di cosa si tratta? ÂŤRecentemente abbiamo organizzato dei corsi di cucina, sia per adulti che per bambini, per realizzare in chiave vegetale numerosi piatti, anche quelli piĂš famosi della tradizione. ÂŁ VWDWD XQD IDQWDVWLFD HVSHULHQ]D FKH ULSURporremo sicuramente anche in futuro. Non mancano, poi, le serate a tema che organizziamo praticamente tutti i mesi, nelle quali rendiamo protagonisti delle ricette tutti i prodotti di stagioneÂť.

Pulire e tagliare in fette da 2 cm un sedano rapa da 1 kg circa. Cuocere a vapore le fette ricavate. Nel frattempo aggiungere a mezzo litro di bevanda di mandorla, un trito di erbe aromatiche (rosmarino, salvia, maggiorana, ecc), sale e pepe a piacere. A parte, mescolare farina di mais (2/3) con farina di ceci (1/3). Ăˆ possibile aggiungere alle farine anche un WULWR ĆŹQH GL PDQGRUOH H R QRFFLROH Una volta cotte le fettine di sedano rapa, immergerle nel miscuglio liquido e SDVVDUH LQĆŹQH QHOOH IDULQH )ULJJHWHOH LQ abbondante olio. Servire assieme alla crema di castagne: in padella, scaldare 150 g di olio evo con 200 g di farina di castagne continuando a mescolare. Ottenuto il roux, aggiungere brodo vegetale q.b. ĆŹQR D FUHDUH OD crema con la consistenza desiderata.

Ingredienti x 4 persone

9LD /RQJKHOOD 3RLDQHOOD GL %UHVVDQYLGR 9,

WHO info@ristorantelaluce.it

www.ristorantelaluce.it


LO SPIEDO Da arma a moneta. Viaggio nella storia del piĂš amato attrezzo per la preparazione degli arrosti

3UHVHQWH ĆŹQ GDOOoDQWLFKLWÂť Stiamo parlando di un oggetto che può sembrare quanto mai banale e che accompagna l’uomo da tempo immemorabile, celando risvolti inaspettati. Tutto cominciò quando nella seconda metĂ dell’era paleolitica arriYĂ? OoXOWLPD JODFLD]LRQH /oXRPR ĆŹQRUD SUHYDlentemente vegetariano, rischiò l’estinzione e dovette adottare una dieta prevalentemente carnea per VRSUDYYLYHUH /D scoperta del fuoco giocò per la sua sopravvivenza un ruolo fondamentale, e cosĂŹ la lancia che accompagnava i nostri capostipiti nella caccia divenne naturalmente una sorta di rudimentale spiedo per cucinare la carne. Da allora l’arrosto, sicuramente diverso da come noi oggi lo conosciamo, ha accompagnato la FLYLOWÂť ĆŹQR DL JLRUQL QRVWUL DQFKH VH SHU PROto tempo è stato per lo piĂš ad appannaggio dei nobili e dei loro banchetti.

Importanza non solo in cucina Se la cottura delle carni allo spiedo è molto antica, ed è il sistema preferito dai buongustai per l’arrosto, lo spiedo cela la nascita della moneta greca. Citato nei poemi omerici come premio dei giochi, vari ritrovamenti archeologici svelano come lo spiedo fu utilizzato originariamente come strumento di saFULĆŹFLR con funzione religiosa, per poi trasformarsi progressivamente in strumento di scambio.

Nell’antica Grecia veniva usato come compenso per il lavoro dei giudici.

Quando si parla dell’antica cucina greca il pensiero va ai poemi omerici, che costituiscono una fonte letteraria dettagliata sull’argomento Qui infatti l’alimentazione si basava principalmente sul pescato e la carne compariva GL UDGR H VROWDQWR LQ RFFDVLRQH GHL VDFULĆŹci ove si mangiava agnello o bue cotti allo spiedo, immolati in onore di Zeus. Era infatti vietato uccidere animali domestici fuori GDOOoRUL]]RQWH VDFULĆŹFDOH &RPoĂƒ QRWR OH forme piĂš primitive di vita sociale si basarono per lungo tempo sul baratto, traslando progressivamente verso l’utilizzo, come denaro, di conchiglie e pietre, e successivamente di manufatti metallici. I primi ad utilizzare il metallo come merce di scambio furono i Sumeri, veri fautori del primo impero commerciale GHOOD VWRULD 1HOOoDQWLFD *UHFLD OH SULPH pPRQHWHq erano spiedi di ferro lunghi poco piĂš di un metro, dati inizialmente come compenso ai giudici per il loro lavoro. Questi, muniti del frutto del loro lavoro, si recavano poi dal sacerdote, il quale, assegnava loro uno o piĂš pezzi di carne sulla base del numero di spiedi ottenuti. Questi spiedi erano detti obelos, nome che mutò poi in obolos OoXQLWÂť PRQHWDULD GHOOD *UHFLD Il termine Obolo, nel corso della storia KD DYXWR DQFKH LO VLJQLĆŹFDWR GL WDVVD R GL tributo, tanto che veniva deposta in bocca ai defunti per pagare il viaggio ultraterreno al barcaiolo Caronte, ricompensato DĆŻQFKĂ„ OL WUDJKHWWDVVH VDQL H VDOYL nel regno dei morti.


RISTORANTE AEROPORTO la perfetta location per eventi prenatalizi Magari non vi è mai capitato di mangiare circondati da hangar, aeroplani, HOLFRWWHUL DOLDQWL H PRQJROƏHUH $O 5LVWRUDQWH $HURSRUWR GL 7KLHQH VL SX� HG DQFKH PROWR EHQH

/D QXRYD JHVWLRQH DYYLDWD TXDOFKH PHVH fa dalla titolare, Virna, si può dire sia davvero decollata nel migliore dei modi.

- Quali sono le novitĂ che hai apportato? ÂŤInnanzitutto sono stati rinnovati i locali, dalla sala alla cucina e tutti i servizi, in modo da rendere piĂš fresco, giovane H JUDGHYROH OoDPELHQWH $QFKH OD YLVWD all’esterno è molto particolare perchĂŠ siamo proprio all’interno dell’aeroporto Ferrarin, ed è quindi normale veder decollare o atterrare aerei, elicotteri e la monJROĆŹHUD WXULVWLFD 'DO SXQWR GL YLsta culinario, ho deciso di puntare molto sulle ricette tipiche del nostro territorio, proponendo piatti della tradizione, sia a pranzo che a cena, e sulla carne alla braceÂť.

- Quali sono le specialitĂ dello chef? ÂŤTra i piatti piĂš appetitosi, troviamo pollo alla veneta, quaglie con polenta onta, bigoli co’ l’arna e l’immancabile carne alla brace di altissima qualitĂ : FRVWDWH GL VRUDQD ĆŹOHWWL EUDFLROH WXWWR FXFLQDWR D YLVWD /D VFHOWD GHL SURGRWWL Ăƒ sempre attenta ed accurata per poter RĆŞULUH DL QRVWUL FOLHQWL VROR FDUQH PRUELda e gustosa, cotta sempre nel migliore dei modi. SĂŹ, perchĂŠ la sala è in parte separata dalla cucina vera e propria da una parete di vetro, nella quale è inserito il camino, e dalla quale è possibile osservare lo chef all’opera. E poi, pensate ad una bella tavolata, magari insieme a tanti amici, con del buon vino ed il profumo delle eccellenti carni cucinate alla brace‌ sono davvero momenti impagabili! Da noi, una cena è profumo, sapore, convivialitĂ e spettacolo, tutto insiemeÂť

Alcuni piloti amano volare da un aeroporto all’altro e fermarsi proprio per venire a mangiare

- A quale clientela si rivolge il tuo ristorante? †$ PH]]RJLRUQR LO ULVWRUDQWH accoglie principalmente persone che si fermano per pranzi di lavoro. Pasti veloci, quindi, in cui tuttavia non manca la vaULHWÂť H OD TXDOLWÂť QHO PHQX $Qche i prezzi sono molto competitivi. Il locale è un posto

adatto a trascorrere quel poco tempo che si ha a disposizione, poichĂŠ è situato ad un chilometro di distanza dalla zona industriale di Thiene, ma è nel mezzo della tranquillitĂ della campagna. /D VHUD LQYHFH LO ULVWRUDQWH FDPELD YHVWH e diventa un luogo dove poter trascorrere una serata piĂš tranquilla, in coppia R WUD DPLFL 0D LO ORFDOH VL DGDWWD PROWR bene anche a cene aziendali, eventi privati, circoli, gruppi sportivi o scolastici. In questo periodo siamo giĂ disponibili a raccogliere le prenotazioni per le feste prenatalizie ,O 5LVWRUDQWH $HURSRUWR ROWUH DOOD ULFFD RĆŞHUWD GL FXFLQD RĆŞUH VLcuramente anche uno spazio accogliente, un’atmosfera familiare e cordiale, in cui lo spirito di aggregazione diventa un elemento protagonista anche a tavolaÂť.

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UCCELLI ARROSTO secondo Pellegrino Artusi La ricetta originale dal manuale di cucina del 1891 “La scienza in cucina e l’arte di mangiar beneâ€? Pellegrino Artusi )RUOLPSRSROL DJRVWR )LUHQ]H PDU]R †*OL XFFHOOL GHYRQR HVVHUH IUHVFKL H JUDVVL 0D soprattutto freschi. In que’ paesi dove si vendono giĂ pelati bisogna essere tondi bene per farsi mettere in mezzo. Se li vedete verdi o col brachiere, cioè col buzzo nero, girate largo; ma se qualche volta rimaneste ingannati, cucinateli come il piccione LQ XPLGR Q SHUFKĂ„ se li mettete allo spiede, oltrechĂŠ aprirsi tutti durante la cottura, tramandano, molto piĂš che fatti in umido, quel fetore della putrefazione, ossia della carne faisandĂŠe come la chiamano i Francesi: puzzo intollerabile alle persone di buon gusto, ma che purtroppo non dispiace in qualche provincia d’Italia ove il gusto, per lunga consuetudine, si è depravato fors’anche a scapito della salute. Un’eccezione potrebbe farsi per le carni del fagiano e della beccaccia, le quali,

quando sono frolle, pare acquistino, oltre alla tenerezza, un profumo particolare, specialmente poi se il fagiano lasciasi frollare senza pelarlo. 0D EDGLDPR GL QRQ IDU loro oltrepassare il primo indizio della putrefazione perchĂŠ altrimenti potrebbe accadervi come accadde a me quando avendomi un signore invitato a pranzo in una trattoria molto rinomata, ordinò, fra le altre cose per farmi onore, una beccaccia coi crostini; ebbene questa tramandava dal bel mezzo della tavola un tale fetore che, sentendomi rivoltar lo stomaco, non fui capace neppure di appressarmela alla bocca, lasciando lui PRUWLĆŹFDWR HG LR FRO GRORUH GL QRQ DYHU potuto aggradire la cortesia dell’amico. *OL XFFHOOL GXQTXH VLDQR WRUGL DOORGROH R altri piĂš minuti, non vuotateli mai e prima GoLQĆŹODUOL DFFRQFLDWHOL LQ TXHVWD JXLVD URvesciate loro le ali sul dorso onde ognuna di esse tenga ferme una o due foglie di salvia; le zampe tagliatele all’estremitĂ ed incrociatele facendone passare una sopra il ginocchio dell’altra, forando il tendine, e in questa incrociatura poneWH XQD FLRFFKHWWLQD GL VDOYLD 3RL LQĆŹODteli collocando i piĂš grossi nel mezzo tramezzandoli con un crostino, ossia una fettina di pane di un giorno grossa un centimetro e mezzo, oppure, se trovasi, un bastoncino tagliato a sbieco. Con fettine di lardone, salate avanti e sottili quanto la carta, fasciate il petto dell’uccello in modo che si SRVVD LQĆŹODUH QHOOR VSLHGH LQVLHPH FRO

ÂŁ VWDWR XQR scrittore, gastronomo e critico letterario italiano, autore di un notissimo libro di ricette: La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Il manuale, dopo un iniziale insuccesso alla sua priPD SXEEOLFD]LRQH QHO IHFH raggiungere invece al suo autore la popolaritĂ . Il volume è tuttora in stampa da oltre cent’anni ed è stato tradotto in diverse lingue, tra le quali, ultima in ordine cronologiFR LO SRUWRJKHVH /oRSHUD GL $UWXVL è considerata la prima trattazione gastronomica dell’Italia.

SDQH &XRFHWHOL D ĆŹDPPD H VH LO ORUR EHFFR QRQ OoDYHWH FRQĆŹWWR QHOOR VWHUQR WHQHWHOL prima fermi alquanto col capo penzoloni onde facciano, come suol dirsi, il collo; ungeteli una volta sola coll’olio quando cominciano a rosolare servendovi di un pennello o di una penna per non toccaUH L FURVWLQL L TXDOL VRQR JLÂť D VXĆŻFLHQ]D conditi dai due lardelli e salateli una volta VROD 0HWWHWHOL DO IXRFR EHQ WDUGL SHUFKĂ„ dovendo cuocere alla svelta c’è il caso che arrivino presto e rinsecchiscano. QuanGR OL PDQGDWH LQ WDYROD VĆŹODWHOL SDUL SDUL onde restino uniti sul vassoio e composti LQ ĆŹOD FKH FRVÇ IDUDQQR SLĂ” EHOOD PRVWUD Quanto all’arrosto d’anatra o di germano, che sa di selvatico, alcuni gli spremono sopra un limone quando comincia a colorire e l’ungono con quell’agro e coll’olio insieme raccolto nella ghiotta.Âť da “La scienza in cucina e l’arte di mangiar beneâ€?


COTTURA SOTTOVUOTO a bassa temperatura Albert Carollo conquista il secondo premio al Valkocbt Contest

La qualitĂ e la professionalitĂ degli chef YLFHQWLQL ULVXOWD DQFRUD XQD YROWD YLQFHQWH Albert Carollo, titolare e cuoco del “Ristorante Lago di Posinaâ€? ha infatti conquistato il secondo posto del “Valkocbt Contestâ€?, il FRQFRUVR SURPRVVR GD 9DONR H JLXQWR DOOD seconda edizione, dedicato alla cottura sottovuoto $ SURFODPDUH L YLQFLWRUL GHOOD PDQLIHVWD]LRQH FKH VL VYROWD DO p6DORQH LQWHUQD]LRQDOH GHOOoRVSLWDOLWÂť SURIHVVLRQDOHq DOOD ĆŹHUD GL 0LODQR XQD JLXULD FRPSRVWD GD SHUsonaggi di spicco nel mondo della ristorazione e competenti in materia di CBT, quali: Pino &XWWDLD &KHI VWHOOH 0LFKHOLQ 0DUFR 3LURWWD &%7 )RXQGHU H FKHI /XFD 0RQLFD )RRG %HYHUDJH $GYLVRU H OR FKHI VWHOODWR )HOLFH /R %DVVR $OEHUW &DUROOR KD FRQTXLVWDWR L JLXUDWL con un piatto gourmet a base di beccaccia.

servito uno “Snails burgerâ€?, un panino di lumache preparato con scalogno in agrodolce cotto a bassa temperatura, una maionese di soia all’aJOLR QHUR H XQ IXQJR SRUFLQR /D VHFRQGD SRUWDta prevedeva un antipasto che ho composto con SHWWR GL JDOOR IRUFHOOR XQ IDJLDQR GL PRQWH accompagnato da muschio saltato con burro di malga aromatizzata al ginepro, una salsa al lampone e una al ribes, del tartufo nero; il tutto condito con gocce di olio agli ultrasuoni profuPDWR DO SLQR PXJR /D WHU]D HG XOWLPD SLHWDQ]D Ăƒ TXHOOD FKH KR DQFKH SUHVHQWDWR LQ ĆŹQDOH 6L tratta di una EHFFDFFLD DĆŞXPLFDWD che ho sezionato e presentato in diverse versioni: la testa ODFFDWD DO PLHOH H OLTXLUL]LD FRQ SROHQWD GL 0DLV 0DUDQR IULWWD H ODUGR VRĆŻDWR XQ WRUWHOOR ULSLHQR GL EHFFDFFLD FRQ EURGR GL PDQ]R DĆŞXPLFDWR un petto di beccaccia al sangue con mostarda di mirtilli; cosce in tempura di riso su letto di radic- Ci vuoi raccontare la tua esperienza? chio rosso di Chioggia, condito con gocce di olio †£ VWDWD D GLU SRFR HPR]LRQDQWH 0L VRQR agli ultrasuoni al lemongrasÂť. LVFULWWR SHU FDVR FRQ LO PLR DLXWR FKHI *LXVHSSH /RPEDUGL VSLQWR SLĂ” GDO PLR 0DH- - Non c’è che dire‌ piatti gourmet a tutti gli VWUR 0DUFR 3LURWWD FKH SHU FRQYLQ]LRQH 0L HĆŞHWWL 0D TXDOL VRQR L YDQWDJJL GL XQD FRWsono sempre considerato una persona che tura sottovuoto? DPD FXFLQDUH H IRUWXQDWDPHQWH PL ULHVFH EHQH PD QRQ KR PDL SUHVR LQ FRQVLGHUDzione il fatto di poter partecipare a delle competizioni nazionali. Comunque l’emozione è stata davvero grande. Io, che provengo da un piccolo paese di montagna, mi sono trovato di fronte a chef di alto livello, in un concorso nazionale!Âť. - In dieci concorrenti avete partecipato DOOD VHPLĆŹQDOH DG DJRVWR H VROR LQ FLQTXH VLHWH DUULYDWL DOOD ĆŹQDOLVVLPD GHO RWWRbre scorso. Con quali piatti hai superato queste tappe e quale è stato quello vincente? †'XUDQWH OD VHPLĆŹQDOH KR SUHVHQWDWR tre piatti gourmet. Sono partito con un “Amuse boucheâ€?, una pietanza che si serve prima dei pasti e che corrisponde ad un aperitivo. Ho

ÂŤIn primo luogo, la possibilitĂ di ottenere cotture uniformi ed estremamente precise, senza dispersione delle preziose proprietĂ nutritive degli alimenti, mantenendo intatti tutti gli aromi della materia prima, favorendone l’esaltazione del gusto e garantendo consistenze morbide e succose. I sapori risultano marcati e, grazie al minor uso di grassi, si ottiene una maggiore digeribilitĂ . Si ottiene cosĂŹ carne tenera e delicata, mentre le verduUH PDQWHQJRQR JXVWR H FRORUH /D FRWWXUD D bassa temperatura, inoltre, tende ad esaltare sia i pregi che i difetti di un ingrediente, per cui è sempre importante avere a disposizione prodotti di alta qualitĂ Âť. - Quanto è presente questo tipo di cucina nel tuo ristorante? †/D FRWWXUD VRWWRYXRWR D EDVVD WHPSHUDWXUD costituisce l’80 per cento dei piatti che presento nel mio ristorante. Per quanto riguarda il menu, invece, il nostro è decisamente piĂš tradizionale, molto meno gourmet, anche perchĂŠ questo tipo di cucina richiede preparazioni molto lunghe e complicate. Tuttavia, ho giĂ in programma un evento che si svolgerĂ a dicembre, in cui proporremo sei o sette portate gourmet, con cottura a bassa temperatura. Una serata riservata ad una ventina di persone, esclusivamente su prenotazioneÂť.

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Il carrello della spesa

di

e r b m e Nov 1RYHPEUH Ã DUULYDWR FRQ L VXRL FRORUDWLVVLPL FLEL In un mese che sa essere così uggioso, OoDLXWR GHOOD QDWXUD Ã IRQGDPHQWDOH 7RUQDQR WDQWLVVLPL{DOLPHQWL alleati del nostro sistema immunitario $EELDPR OH{ PHOH FKH FRPH UHFLWD LO SURYHUELR{ pXQD PHOD DO JLRUQR WRJOLH LO PHGLFR GL WRUQRq VRQR PROWR{SRYHUH GL SURWHLQH H GL JUDVVL{PHQWUH DO FRQWUDULR VRQR{ULFFKH GL{vitamine & {33 {% {% {H{$ ,QROWUH VWXGL UHFHQWL KDQQR PHVVR LQ HYLGHQ]D OH{SURSULHW» DQWLWXPRUDOL{GHOOH PHOH LQ SDUWLFRODUH GHOOD YDULHW»{p5HG 'HOLFLRXVq 1HO PHVH GL{ QRYHPEUH{ DUULYDQR VXOOH QRVWUH WDYROH DQFKH XQD gran varietà di ortaggi, come cavoli, rape e zucche che si possono JXVWDUH LQ JXVWRVH{]XSSH{H{PLQHVWUH SRYHUH GL FDORULH H ULFFKH GL sali minerali, molto apprezzate nelle giornate più fredde. 7LSLFR VDSRUH DXWXQQDOH LO{ FDYROƬRUH{ Ã ULFFR GL YLWDPLQH HG Ã XQoRWWLPD IRQWH GL IHUUR /H VXH SURSULHW» DQWLRVVLGDQWL H depurative lo rendono un grande alleato della nostra salute.

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LA PANĂ€ i piatti del ricupero 6L SUHSDUDYD FRQ LO SDQH UDĆŞHUPR perchĂŠ buttarlo via era “peccato mortaleâ€?. Ora sta tornando di moda, con qualche variante...

Pan, tanto el sior che el poareto te brama, ma par averlo gh’è chi pianxe e siga; sia maledeto quel che no te ama, sia benedeto chi par ti sfadiga! CosĂŹ si esprime il poeta sentimentale $GROIR *LXULDWR LQ XQD SRHVLD GHGLFDWD al pane ed al rispetto per tale alimento. Era, un tempo, opinione comune che il pane fosse un dono di Dio e quindi sacro. 'oDOWUD SDUWH IX SURSULR *HVĂ” &ULVWR FKH FRPH QDUUDQR L 9DQJHOL SUHVH LO SDQH OR VSH]]Ă? H GLVVH pSUHQGHWH H PDQJLDWH TXHVWR Ăƒ LO PLR FRUSRq ,O SDQH QRQ YHQLYD quindi mai gettato ma, per dirla in termini moderni, riciclato ,O SDQH UDĆŞHUPR VHUYLva per fare un primo piatto molto in uso o per fare un dolce.

Le ricette Il primo piatto era la cosiddetta PanĂ . Si metteYD GHOOoDFTXD R EURGR VH FH QoHUD LQ XQD SHQWROD GL WHUUDFRWWD LO pignato VL LPPHWWHYD LO SDQH UDĆŞHUPR VSH]]DWR JURVsolanamente e si lasciava riposare perchè il pane si inzuppasse per bene, poi si faceva bollire perchĂŠ amalgamasse per bene, si versava su piatti fondi e si cospargeva sopra un po’ d’olio ‘na croxe $YHQGRQH OD GLVSRQLELOLWÂť prima di versare la panĂ nel piattio, si amalgamava un uovo. Io ricordo che gustavo moltissimo la crostina che si formava sul pignato, perchĂŠ, al contrario della panĂ che era morbida, la crostina

era croccante e scricchiolava sotto i denti. Una variante era la Panadela, dove il SDQH UDĆŞHUPR YHQLYD JUDWWXJLDWR DQ]LFKĂ„ spezzato: risultava piĂš delicata anche se, ogni tanto, veniva in bocca un boccone di pane in pezzo, risultato di quella parte che non era stato possibile grattugiare per non condire la panadela con‌ polvere di unghie. 2JJL OD SDQÂť Ăƒ ULWRUQDWD GL PRGD LQ PROWL ULVWRUDQWL VSHFLH QHOOD ]RQD GHOOD 9DO /HRgra, ma in edizione riveduta e corretta, perchĂŠ non è piĂš integrata con solo olio ma, secondo la stagione, vi si aggiungono funghi o verdure, e ciò è un esempio classico di innovazione dei piatti tradizionali per adeguarli ai gusti attuali. $OWUD PDQLHUD GL ULFLFODUH LO SDQH UDĆŞHUPR HUD TXHOOR di farne un dolce che, nella YDOOH GHOOo$JQR HUD FKLDPDWD Torta Moja H QHOOD YDO /HRJUD Maccafame. /D SUHSDUD]LRQH HUD DEbastanza semplice: si metteva in bagno nel ODWWH GHO SDQH UDĆŞHUPR H OR VL ODVFLDYD ĆŹQFKĂ„ VL scioglieva amalgamandosi. Si aggiungevano allora uova, zucchero,

Il pane vecchio non veniva buttato ma riciclato per farne un primo piatto semplice o un dolce

frutta secca XYHWWD SLQROL ƏFKL H DOWUR D SLDFHUH LQ VWDJLRQH DQFKH TXDOFKH IHWtina di mela renetta, si insaporiva con fettine di buccia di limone e con un bicchierino di grappa. Si poneva il tutto in uno stampo piatto, imburrato e cosparso di pan grattato, si infornava per una mezzora circa e si mangiava tiepido. Ricordo che a Schio, nell’anteguerra, il maccafame lo vendevano anche i fornai a fette, cosÏ come in Toscana si vendeva il castagnaccio. Questo dolce non ha niente a che fare con l’altrettanto famosa Putana, che si prepara con farina bianca e JLDOOD H QRQ FRQ LO SDQH UDƪHUPR 6RQR LQYHFH DƯQL LQ TXDQWR FRPSUHQGRno il medesimo impasto, i Gnocheti de Pin tipici dell’alta val del Chiampo, solo che questi non vengono cotti in uno stampo GD WRUWD PD IRJJLDWL D IRUPD GL SLJQD GD qui il nome pin

Nonostante la semplicità dei suoi ingredienti, la Panà è un piatto davvero buono e saporito, ottimo nelle fredde serate invernali.




o n V i l a o n iV storie terre e sapori Il vino Novello

Il sapore d’autunno che svela la nuova vendemmia.

'D RWWREUH VL SXĂ? ĆŹQDOPHQWH GHJXVWDUH LO QXRYR 1RYHOOR XQ URVVR FKH LQ ,WDOLD QDFTXH QHO DG RSHUD GHL 0DUFKHVL $QWLQRUL Di un vino giovane e non molto alcolico, troviamo notizie sin dagli scritti degli imperatori Tiberio e Caligola, risalenti al primo secolo dopo cristo, allora conosciuto con il nome di Gauranum. 0D LO 1RYHOOR GL RJJL QRQ KD QXOOD D FKH YHGHUH FRQ OoDQWLFR *DXUDQXP GLĆŞHUHQ]LDQGRVL DQFKH GDO p1RYHOORq GHO VHFROR VFRUVR ,Q PROWL FUHGRno che il vino Novello sia semplicemente un vino pQXRYRq PD LQ UHDOWÂť KD XQ SDUWLFRODUH PHWRGR GL YLQLĆŹFD]LRQH la macerazione carbonica. Questo è un processo di fermentazione alternativa scoSHUWR QHO GD XQoHTXLSH GL ULFHUFDWRUL IUDQFHVL GXUDQWH DOFXQL WHVW di conservazione dell’uva in atmosfera carbonica a temperatura controllata. Questi dopo alcune settimane notarono con sorpresa che gli acini erano divenuti gassosi e frizzanti, oramai impossibili da commerFLDOL]]DUH SURYDURQR SHUFLĂ? D YLQLĆŹFDUOL 1DFTXH FRVÇ XQ vino inedito, un rosso fresco, fruttato e poco tannico, dalle piacevoli caratteristiche.

La macerazione carbonica /D PDFHUD]LRQH FDUERQLFD HVLJH XQoattenta manipolazione delle uve, gli acini vengono immessi ancora interi in cisterne ermetiche, in atmosfera carbonica, ad una temperatura controllata di circa ‹& &RQ TXHVWR SURFHVVR DO ORUR LQWHUQR VL VFDturisce un autofermentazione che vede gli enzimi impegnati nella produzione di anidride carbonica, trasformando lo zucchero in alcol. Si sviluppa cosĂŹ una fermentazione intracellulare che nulla ha a che vedere con quella tradizionale. Trascorse due o tre settimane, a seconda della temperatura, l’uva è pronta per essere pigiata e posta in tini, ove in tre giorni completerĂ la fermentazione. Il processo di macerazione carbonica a temperatura controllata e quello che segue di fermentazione breve, permettono di estrarre colori e profumi dalle bucce, ma non la componente fondamentale dei rossi, il tannino, renGHQGR LO YLQR IUHVFR H GL SURQWD pEHYDq ,O ULVXOWDWR Ăƒ TXHOOR FKH WXWWL QRL conosciamo, un vino che va bevuto giovane, di colore rosso rubino-violaceo, con sentori intensi e fruttati che ricordano ciliegie, lamponi e fragoOH GDO WLSLFR VDSRUH IUHVFR DVFLXWWR H EULRVR LO YLQR 1RYHOOR /D PDFHUDzione carbonica non perdona i difetti della frutta d’origine e dice molto sulla qualitĂ dell’annata, poichĂŠ si può fare Novello con decine e decine di varietĂ diverse di uve, autoctone e non: una ricchezza italiana, che ci GLĆŞHUHQ]LD GDL pSULPHXUVq VWUDQLHUL EDVDWL VX XQD VROD YDULHWÂť

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DIMAGRIRE MANGIANDO Mangiare per dimagrire rire sembra un ossimoro. e in aiuto. Ma la natura ci viene

Non è una nuova falsa profezia sulla linea. Ma un educativo decalogo degli alimenti che aiutano il metabolismo e diminuiscono le calorie ie

Le diete che impongono ono un’eccessiva riduzione one delle calorie ingerite rite sono dannose per la salualute 6RSUDWWXWWR TXHOOH pIDL WR GL GL GD WHq VHQ]D LO VXSSRUWR uno specialista, che ci sappia re verso consigliare e indirizzare datto al noun regime dietetico adatto stro organismo. Ci sono però alimenti, che possiamo chiamare tranquillamente snack, in grado di far bruciare, solo con la loro masticazione e digestione, piĂš calorie di quelle LQJHULWH FRQ OR VQDFN VWHVVR 6RQR SUDWLFDPHQWH GHJOL DOLPHQWL D pcalorie negativeq che ci permettono anche di aumentare il metabolismo e di diminuire l’apporto calorico giornaliero. Irrinunciabile in ogni buffet vegetariano che si rispetti, il sedano è uno spuntino croccante che potete godere senza preoccuparvi delle calorie; anche se contiene una buona percentuale di zuccheri e sodio. Suo compagno irrinunciabile sono le carote, note per la loro azione posiWLYD QHL FRQIURQWL GHOOD YLVWD *UD]LH DO ORUR colore arancione e al fatto di essere presenti in svariati cartoni animati, sono uno spuntino ben accetto anche per i bambini. I pomodori, invece, tagliati a fette sono il FRPSDJQR LGHDOH GL RJQL SDQLQR $XPHQWDno la quantitĂ di cibo ingerita, permettendo di aumentare il senso di sazietĂ , e ne migliorano il sapore. Sempre restando nel campo delle verdure, le zucchine sono un alimento molto versatile, da preparare alla griglia, cotte a vapore o saltate in padella

con uno spicchio d’aglio. E contengono solo NFDO RJQL JUDPPL ( QRQ GLPHQWLin chiamoci una bella insalata a ogni pasto, magari prima di iniziare: in questo sa piĂš digeribile e vi modo sarĂ aiute a mangiare meno. aiuterĂ $Q $QFKH QHOOD IUXWWD WURvi viamo degli alleati id ideali per la salute e la dieta. In questa s stagione ricordatevi d mettere in borsa di u un’arancia per un gusto stoso e sano spuntino matt mattutino o pomeridiano. s Sarete soddisfatti e avrete LQJHULWR VROR NFDO 9DOLGD DOWHUQDWLYD all’arancia sono i mandarini, saporiti e gustosi, ricchi di vitamina C importante per difendere l’organismo durante l’inverno. Non fatevi invece ingannare dalle dimensioni del pompelmo, perchĂŠ a ragione è considerato il re degli alimenti a calorie negative &RQWLHQH VROR Kcal ed è ricco di potassio, perfetto per contrastare l’alta pressione del sangue. Quando le temperature si fanno piĂš calde l’anguria è irresistibile: disseta, è golosa, senza calorie e mette allegria agli occhi. Praticamente priva di controindicazioni, al di lĂ dell’ingestione dei semi che KDQQR HĆŞHWWL ODVVDWLYL 8Q GROFH ULsveglio lo regalano le fragole: mangiate a colazione danno una spinta al metabolismo. E per lo spuntino di metĂ mattina una buona albicocca, ricca di 9LWDPLQD $ XQ WRFFDVDQD DQFKH SHU OD PHrenda dei piĂš piccoli. I piĂš temerari possono mantenersi in gran forma con il peperoncino, una vera miniera d’oro per la salute ed il benessere. Condite i vostri piatti con alcuni peperoncini e lasciate in dispensa salse e

condimenti pesanti. Ne guadagneranno il sapore dei piatti e la vostra linea. Se siete pigri e cercate in unico prodotto tutti i beQHĆŹFL GHOOD IUXWWD OD mela è la vostra risposta. Evitiamo fraintendimenti e cerchiamo GL FDSLUH SHUFKĂ„ pXQD PHOD DO JLRUQR WRJOLH LO PHGLFR GL WRUQRq (FFR TXLQGL LQ RUGLQH le ragioni della mela: vanta una grande concentrazione di Vitamina C, ottimo per UDĆŞRU]DUH LO VLVWHPD LPPXQLWDULR; ha proprietĂ antiossidanti e previene le malattie cardiache e i tumori; ben masticata abbassa il colesterolo. Il succo delle mele, inoltre, è nemico di batteri e allontana carie H GHQWLVWD %HQHĆŹFLR FKH SRFKL FRQRVFRQR è quello di proteggere dalle malattie celebrali FRPH Oo$O]KHLPHU H LO PRUER GL 3DUNLQVRQ H GDOOH PDODWWLH UHVSLUDWRULH ( SRL OD mela piace a tutti gli italiani. Rosse, verdi, JLDOOH 5HQHWWD *ROGHQ *UDQQ\ 6PLWK

Ognuno ha la sua preferita, un regalo di gusto, vitamine e allegria. Provare per credere. Magari addentandone una biologica con la buccia,per fare incetta di tutte le proprietĂ .





MATRIMONIO PERFETTO? Scegli attentamente location e menĂš

La data in calendario è giĂ stata segnata, ma una delle prime cose da mettere in lista per l’organizzazione di un matrimonio è sicuramente la scelta del ristorante dove poter festeggiare l’evento. Una valutazione non sempre facile, che passa anche dalle proposte di menu che vi verranno presentate dalle varie location che contatterete e che dovranno tener conto delle vostre disponibilitĂ economiche e dei vostri gusti. Da dove cominciare, quindi, per scegliere il vostro menĂš di QR]]H SHUIHWWR"{ Partite dal budget che, naturalmente, è il primo fattore da WHQHUH LQ FRQVLGHUD]LRQH FDOFRODQGR FKH QRUPDOPHQWH{ OH VSHVH GL ULVWRUD]LRQH QH FRSURQR FLUFD LO Scegliete comunque la qualitĂ , assaggiando le diverse SURSRVWH FKH LO VHUYL]LR GL ULVWRUD]LRQH D FXL YL VLHWH DĆŻGDWL YL servirĂ , ricordando che la buona riuscita di un banchetto di nozze QRQ VL PLVXUD FRQ OD TXDQWLWÂť GL SLDWWL RĆŞHUWL PD QHOOD loro particolaritĂ { &DOFRODWH EHQH LQROWUH LO periodo in cui vi sposerete e scegliete i piatti in base alla stagionalitĂ . 2SWDWH TXLQGL SHU SURGRWWL IUHVFKL H GL SULPD TXDOLWÂť FHUFDQGR di presentare ai vostri ospiti una vasta gamma di gusti, profumi e colori.

/D VFHOWD GHO PHQĂ” di nozze deve ovviamente tener conto del numero di invitati. PiĂš esso è numeroso, meno il menĂš di nozze dovrĂ HVVHUH FRPSOLFDWR DO ĆŹQH GL JDUDQWLUH FKH D WXWWL YHQJDQR serviti i piatti nel medesimo lasso di tempo. Inoltre, è fondamentale considerare il fatto che tra gli ospiti VLDQR SUHVHQWL{YHJHWDULDQL SHUVRQH FRQ LQWROOHUDQ]H R DOOHUJLH{H anche bambini. Tra le particolaritĂ alimentari piĂš comuni, vi ricordiamo l’intolleranza al lattosio, la celiachia e la scelta di non mangiare carne, per credo religioso o per ideologia. 0DJDUL ULFKLHGHWH DQFKH XQ PHQĂ” VSHFLĆŹFR SHU L EDPELQL semplice come i loro gusti. $QFKH{ OD location Ăƒ PROWR LPSRUWDQWH QHOOD GHĆŹQL]LRQH GHO PHQĂ”{ GL QR]]H 6H DG HVHPSLR DYHWH GHFLVR GL RUJDQL]]DUH un matrimonio in campagna, privilegiate la naturalezza degli ingredienti; per un matrimonio rustico, invece, il menĂš potrĂ prevedere salumi, formaggi o carni magari di produzione propria della location.






Lo sai che... Pane e pasta integrali non sono migliori di pane e pasta fatti con farina raffinata?

“integraleâ€? non vuol dire “biologicoâ€? cioè coltivato con certe cautele

/HJJHYR XQ YROXPH VXL PLWL GHOOoDOLPHQWD]LRQH VFULWWR GD Cannella, professore di Scienza dell’alimentazione alla Sapienza di Roma e da Carrada, biologo, dove si dice:

“gli studiosi dell’alimentazione non sono ancora riusciti a trovare una buona ragione SHU SUHIHULUH SDQH H SDVWD LQWHJUDOL DL SURGRWWL IDWWL FRQ IDULQD UDĆŻQDWDq

0DQJLDUH LQWHJUDOH VHPEUD VLD XQD pPRGDq H QHSSXUH WURSSR LQWHOOLJHQWH /D farina integrale è prodotta con grano ai cui chicchi è stata lasciata la cuticola esterna: OD IDPRVD FUXVFD /D farina bianca Ăƒ TXHOOD DOOD TXDOH Ăƒ VWDWD WROWD /D crusca è fatta di celOXORVD FLRĂƒ GL ĆŹEUD PDWHULDOH FKH LO QRVWUR VLVWHPD GLJHUHQWH QRQ DVVLPLOD H QRQ GLJHULVFH ma che ha un’importante attivitĂ regolatrice dell’intestino e contiene vitamine e sali minerali 0D GL ĆŹEUH YLWDPLQH H VDOL PLQHUDOL VRQR PROWR SLĂ” ULFFKH OD frutta e la verdura che, in una sana alimentazione, devono essere sempre presenti e che comportano meno LQFRQYHQLHQWL /D FUXVFD FRPSUHQGH LQIDWWL L FRVLGGHWWL “antinutrientiq FKH DGGLULWWXUD ostacolano l’assorbimento da parte dell’intestino di alcuni nutrienti quali gli zuccheri e le proteine, inibendo l’azione di alcuni enzimi digestivi. Inoltre, togliere la cuticola esterna al grano vuol dire allontanare tutto ciò che vi si è depositato: inquinanti atmosferici portati dalle piogge, pesticidi e cosĂŹ via. Insomma “integraleq QRQ YXRO GLUH “biologicoâ€? cioè coltivato con certe cautele‌

Ă t i s o i r Csuul piatt o

VARIETĂ€ /H QXPHURVH varietĂ di zucca conosciute appartengono a due specie principali: la Cucurbita maxima e la Cucurbita Moschata. $OOD SULPD VSHFLH FDUDWWHUL]]DWD GD IUXWWL molto grossi, globosi oppure allungati, con polpa gialla di consistenza soda e SRFR ĆŹEURVD VL ULPDQGDQR DOFXQH GHOOH tipologie piĂš note: la p0DULQD GL &KLRJJLDq, la p3LDFHQWLQDq, la p0DQWRYDQDq e il “Cappello GHO 3UHWHq /H SULPH ]XFFKH DUULYDQR VXO mercato a giugno, ma il periodo della raccolta si concentra essenzialmente nei mesi di settembre ed ottobre.

IN CUCINA A

Ieri e oggi Il pane integrale poteva, insomma, andar bene per i contadini di una volta che l’accompagnavano con poco companatico. Noi oggi abbiamo a disposizione tante cose in piÚ, frutta, verdura, latte in abbondanza e non abbiamo piÚ bisogno dei pochi nutrienti SHUVL LQVLHPH DOOD FUXVFD GXUDQWH OD UDƯQDzione della farina.

PROPRIETĂ€ Questo ortaggio, adatto a diverse soluzioni gastronomiche, è ricchissimo di vitamina A, ma sono anche presenti vitamine del gruppo B e sali minerali, potassio soprattutto. Per i suoi contenuti è indicata nelle diete dimagranti e disintossicanti: molto ricca d’acqua, il suo apporto calorico è scarso ed ha un alto SRWHUH VD]LDQWH ÂŁ FRQVLJOLDWD D FKL VRĆŞUH di stipsi, di pressione alta, di fegato, di FLVWLWL H GL GLVWXUEL SURVWDWLFL ÂŁ XQoRWWLPD cura contro l’ingrossamento della prostata e contro la tenia e altri vermi intestinali, oltre ad essere utilizzabile come ingrediente per una perfetta bevanda rinfrescante. Funge anche da calmante e da lenitivo da applicare sulle scottature.

'HOOD ]XFFD LQ FXFLQD VL PDQJLD WXWWR VRQR FRPPHVWLELOL ROWUH LO IUXWWR L ƏRUL L VHPL OH IRJOLH e i getti teneri delle piante: rinomato il suo utilizzo in risotti o nei famosi pWRUWHOOL GL ]XFFDq; non sono da meno il minestrone alla zucca e la zucca fritta, che si prepara cospargendo di farina o di pastella le fette di zucca, successivamente immerse in olio d’oliva bollente.


e n a i e s t u s i n v i r inte V Barbara Palazzo Ristoratrice & Sognatrice

BARBARA PALAZZO classe 1971 Diplomata in Analista Contabile. Dal 1997 ad oggi impiegata tecnica presso Prosoft ,QWHV\V FKH{VL RFFXSD GL progettazione e modellazione 3D e servizi innovativi per il PRQGR GHOOoLQJHJQHULD {%,0 0DQDJHU {9LUWXDO 5HDOLW\ Augmented Reality, Academy Autodesk e Agenzia per il lavoro. Nel 2013 apre il cassetto dei desideri e inizia l’attività di ristorazione prendendo in gestione uno dei posti piÚ belli della riviera ligure Marina di %DUGL D =RDJOL FKH VL FRQFOXGHU nel settembre 2017. Nel 2015 inizia attività a Genova al 20 TRE

&RQ p,QWHUYLVWH 9LQXVLDQHq PL SLDFH LQGDJDUH VH SXU FRQ OHJJHUH]]D OoDPELWR HQRJDVWURQRPLFR andando a scoprire le sue sfaccettature meno note. Una sorta di “dietro le quinteâ€?. Ed è proprio TXHOOR FKH DQGUHPR D VFRSULUH LQ TXHVWR QXPHUR 1HOOR VSHFLĆŹFR FRVD VXFFHGH QHO EDFNVWDJH GHO fortunato format Sky “4 Ristorantiâ€? con l’eclettico Alessandro Borghese, che proprio in questi giorni ha iniziato la nuova serie. Lo faccio attraverso la viva testimonianza di una dei protagonisti della puntata svoltasi a Genova: Barbara Palazzo, anima del ristorante 20TRE nel cuore di Genova. Luogo dove la cucina genovese della tradizione incontra l’innovazione. - Buongiorno Barbara! Innanzitutto, come viene comunicata la scelta del locale da parte della redazione di 4 Ristoranti? Arriva un telegramma, come si usava una volta, per le comunicazioni importanti? ÂŤNo niente telegramma. Si viene contattati dalla redazione, tramite telefonata o via mail. Nel PLR FDVR Ăƒ VXFFHVVR YLD PDLO $G HVVHUH VLQFHUD FUHGHYR { IRVVH XQR VFKHU]R R XQD VSDP { PD PL VRQR GHWWD WUD PH H PH pLR ULVSRQGR QRQ VL VD PDLq ( GLUHL FKH KR IDWWR EHQH 9HQJRQR ULFKLHVWL l’invio di foto tessera, foto del menĂš e del locale, dopodichĂŠ si viene contattati una prima volta telefonicamente e ti invitano a una breve interYLVWD YLD 6N\SH 'RSR TXDOFKH JLRUQR VH OoLQWHUvista ha avuto successo, redazione e produzione si presentano direttamente nel locale con la teOHFDPHUD GRYH VL ID XQ YHUR H SURSULR pSURYLQRq CosĂŹ hanno modo di vedere location, cucina, spa]L HFF $O WHUPLQH GHOOoLQWHUYLVWD QRQ WL GLFRQR QXOOD 5LQJUD]LDQR H VDOXWDQR 8QD VRUWD GL pOH IDUHPR VDSHUHq 6H YHUUDL VFHOWR FLUFD TXDWWUR JLRUQL prima delle riprese vieni contattato per comunicarti luogo ed orario dove incontrare $OHVVDQGUR H TXDQGR VDUÂť LO JLRUQR GL ULpresa del proprio localeÂť.

6LFXUDPHQWH XQD VRUSUHVD PDJQLĆŹFD VDSHUH GL essere tra i candidati per questo fortunatissimo format di Sky Uno. Una vetrina straordinaria. &RQ OD SUHVHQ]D LQROWUH GHOOoDĆŞDVFLQDQWH $OHVVDQGUR %RUJKHVH { ÂŤSinceramente, quando mi hanno telefonato e mi KDQQR GHWWR †,O WXR ORFDOH IDUÂť SDUWH GL ULVWRUDQWLq TXDVL QRQ FL FUHGHYR HUR HXIRULFD H VSDYHQWDWD allo stesso tempo. Insomma una gran bella responsabilitĂ . Però devo dire che riuscire a far parte di questo format è stata una gran bella esperienza. $OHVVDQGUR %RUJKHVH SRVVR FRQIHUPDUWL FKH Ăƒ XQ XRPR DĆŞDVFLQDQWH VLPSDWLFR H pDOOD PDQRq ULHVFH D IDUWL VHQWLUH D WXR DJLR 2YYLDPHQWH WUD GL QRL c’era una gara interna per chi aveva gli occhiali piĂš EHOOLf &KL DYUÂť YLQWR TXHVWD VĆŹGD"– - Io credo di saperlo! Ma torniamo a noi, com’è VWDWD OoHVSHULHQ]D GL ODYRUDUH VRWWR L ULĆŽHWWRUL" †/D SULPD SDUROD FKH PL YLHQH LQ PHQWH Ăƒ VWDQFDQWH VLD LQ VHQVR ĆŹVLFR FKH SVLFKLFR SHUĂ? DOOD ĆŹQH YLQFH OD IHOLFLWÂť GL HVVHUH WUD L SURWDJRQLVWL $OOoLQL]LR{GHYR GLUH FKH VL{Ăƒ{XQ SRo LQ LPEDUD]]R {SRFR disinvolti, ma poi grazie alla bravura di tutto lo VWDĆŞ TXDVL QRQ WL DFFRUJL GL DYHUH WXWWH TXHOOH telecamere puntate addosso. Insomma, tutto ti sembra normale e allora inizi a divertiti, ti lasci DQGDUH H QRQ FL SHQVL SLԖ {

Vinus Eventi & Gusto Locale Quando l’amico Paolo Dal Cucco, editore GH /D 3LD]]D PL KD LQIRUPDWR GHO SURJHWWR p*8672 /2&$/(q H PL KD FKLHVWR VH YROHVVL farne parte, la mia risposta è stata viscerale e istantanea: ÂŤSĂŹ!Âť. Il mio ruolo sarĂ quello di intrattenervi mensilmente con interviste, racconti e storie di personaggi che ho avuto l’opportunitĂ e la fortuna di conoscere, attraverso OoDWWLYLWÂť GL 9LQXV (YHQWL H GL FRQRVFHUH LQVLHPH D YRL QXRYH SHUVRQH FKH DEELDQR GD UDFFRQWDUH WXWWR FLĂ? FKH FRQFHUQH LO p*XVWRq 1HOOD VXD DFFH]LRQH SLĂ” DPSLD


a cura di

Stefano Bertuol

Chi sono - Un grande orgoglio esser stato il ristorante che ha DYXWR{L YRWL SLĂ” DOWL ( VRSUDWWXWWR LO ERQXV SHU LO PLJOLRU SHVWR GD SDUWH GL $OHVVDQGUR %RUJKHVH {{{ ÂŤSicuramente sĂŹ, senza ombra di dubbio! Ti confesso che ci tenevo moltissimo a vincere il bonus del pesto. Per me valepiĂš che la vittoria in sĂŠ. Il pesto rappresenta *HQRYD HG HVVHUH SUHPLDWL SHU LO ORFDOH GRYH VL PDQJLD LO PLJOLRU SHVWR{Ăƒ VWDWD XQD JUDQGLVVLPD VRGGLVID]LRQH che mette in secondo piano i voti piĂš alti di BorgheVH 1R VFKHU]R 'XH HPR]LRQL GLYHUVH FKH WL pULSDJDQRq GHOOD SDVVLRQH GHGLFDWD D TXHVWR VSOHQGLGR ODYRUR– { - Come è cambiato, se lo è, il rapporto con i clienti dopo la partecipazione a “4 Ristorantiâ€?? ÂŤSicuramente ci sono stati episodi molto divertenti OHJDWL DOOD WUDVPLVVLRQH &KL VL VHGHYD H PL GLFHYD pPL VHPEUD GL FRQRVFHUOD GD VHPSUHq RSSXUH pPD QRQ Ăƒ FRPH LQ 7Y Ăƒ VLPSDWLFDfq H FKL DO FRQWUDULR qQR FRQIHUPR Ăƒ DOWH]]RVD q ,QVRPPD LO UDSSRUWR FRQ LO FOLHQWH un po’ è cambiato, perchĂŠ c’è curiositĂ , voglia si sapere, di conoscerti meglio, di scoprire la cucina, di fare la

SURSULD pFODVVLĆŹFDq H FRQIHUPDUH o ribaltare il risultato! PraticamenWH GL pLPSHUVRQDUHq %RUJKHVH { ( tutto questo è molto divertente. 2YYLR QRQ VL SXĂ? piacere a tutti ma questo lo insegna JLÂť OD YLWD– { Bene Barbara, ringraziandoti della tua squisita FRUWHVLD LQYLWR WXWWL FRORUR GL SDVVDJJLR D *HQRYD a venire a provare l’altissima qualitĂ della cucina del tuo 20TRE, avendola potuta sperimentare in un paio di occasioni, per conoscere te e il tuo straRUGLQDULR VWDĆŞ 0DJDUL GLFHQGR p0L PDQGD 6WHIDQR GL 9LQXV q

Di professione faccio qualcosa che è molto legato al “buon gusto e alla bellezzaâ€?. Forse questo, seppur indiretto legame, mi ha portato a ricercare il buono e il bello in ogni cosa. Questa ricerca mi ha spinto a sviluppare anche dei percorsi sui temi del cibo e del vino D PH FDUL 0D QRQ VROR /oDmore che ho nello stare con la gente e le mie attivitĂ precedenti, mi hanno permesso di conoscere molte persone e di sviluppare molti interessi. E, da curioso quale sono, scoprire cose e fare esperienze nuove. NonchĂŠ approfondire argomenti dei quali avevo solamente i rudimenti e di condividerli con voi. Condivisione che ha preso corpo con la fondazioQH QHO QRYHPEUH GHO GL Vinus – Un Gruppo per Bene. Un gruppo di organizzazione e promozione di eventi nell’ambito dell’enogastronomia PD QRQ VROR FRQ LO ĆŹQH XOWLmo della sensibilizzazione dell’opeUD GL 0DULD 7HUHVD 1DUGHOOR D /DNND LQ 6LHUUD /HRQH



CAFFÈ CARRARO

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la boutique del caffè È la storia di un successo tutto italiano, TXHOOD GL &DƪÃ &DUUDUR A Schio /D WRUUHID]LRQH YHQHWD FKH YDQWD oltre 90 anni di storia, è infatti XQoHFFHOOHQ]D GHO QRVWUR SDHVH H GL 6FKLR LQ SDUWLFRODUH £ TXD che l’azienda ha il suo polo produttivo, con impianti che tostano, confezionano e spediscono l’espresso italiano in tutto il mondo. Presso la sede centrale di &DƪÃ &DUUDUR è presente anche uno spaccio D]LHQGDOH FKH VL SUHƬJXUD DO FRQWHPSR FRPH YHWULQD OXRJR GoLQFRQWUR e punto vendita delle numerose miscele prodotte dalla torrefazione.

La torrefazione veneta vanta oltre 90 anni di storia, un’eccellenza del nostro paese, di Schio in particolare.

Otto milioni di Kg tostati ogni anno, import del prodotto d’origine da oltre venti paesi, una presenza capillare sui mercati esteri e una OLQHD GL PLVFHOH LQ JUDGR GL FRSULUH HƯFDFHPHQWH JXVWL H DELWXGLQL dei consumatori di tutto il mondo. Dati che connotano &DƪÃ &DUUDUR come una delle realtà di riferimento del tessuto industriale vicentino, territorio a cui l’azienda è fortemente legata. $O GL O» GHL QXPHUL &DUUDUR KD VHPSUH DGRWWDWR XQ DSSURFFLR D PLVXUD d’uomo, cercando di mantenere un contatto personale tanto con i VXRL SDUWQHU LQGXVWULDOL JURVVH FDWHQH DOLPHQWDUL EDU HWF FKH FRQ L FRQVXPDWRUL ƬQDOL ,Q TXHVWR FDVR LO OXRJR GHSXWDWR DOOoLQFRQWUR Ã OR spaccio aziendale, un posto dove, a chiunque entri, YLHQH RƪHUWD SHU SULPD FRVD XQD WD]]LQD GL FDƪÃ. 6L WUDWWD GL XQ SXQWR YHQGLWD RSHUDWLYR GD SLÔ GL WUHQWoDQQL FKH RƪUH XQD VFHOWD FKH DEEUDFFLD WXWWH OH GLYHUVH TXDOLW» GL FDƪÃ SURGRWWH dall’azienda, dalle capsule per tutti i principali sistemi compatibili agli pVSHFLDOW\ FRƪHHq XQD WLSRORJLD SDUWLFRODUPHQWH ULFHUFDWD H UDƯQDWD SDVVDQGR SHU L SLÔ WUDGL]LRQDOL VDFFKHWWL H EDUDWWROL SHU PRND

&RPSOHWDQR OoRƪHUWD SURGRWWL GLYHUVL PD FRPSOHPHQWDUL DO PRQGR GHO FDƪÃ WUD FXL WLVDQH FLRFFRODWH SDVWH H GROFL GD IRUQR confezioni regalo, tutti all’insegna della massima qualità .

CAFFÈ CARRARO 9LD /DJR GL 3XVLDQR 6&+,2 Ǔ9,ǔ Ǖ Orario spaccio aziendale: /81 9(1 GDOOH DOOH _ GDOOH DOOH 6$%$72 GDOOH DOOH

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n o c a l o v a aT

Beppe Faresin Agente plurimandatario per l’estero e “moderno esploratore�

NO LIMITS per “l’uomo del Kayakâ€?! Nella sua scheda personale si descrive come un “moderno esploratoreâ€?, ma Giuseppe (Beppe) Faresin, 66 anni originario di Sandrigo, è sicuramente molto di piĂš: un uomo che non si pone limiti. &RQRVFLXWR RUDPDL FRPH pOoXRPR GHO ND\DNq D SDUWLUH GDJOL DQQL o Beppe Faresin ha compiuto undici viaggi a bordo della VXD FDQRD DWWUDYHUVDQGR L ĆŹXPL SLĂ” OXQJKL e pericolosi del mondo: Rodano, Danubio, 0LVVLVVLSL 0XUUD\ 5HQR 0RVHOOD 3R *ROIR GHO 0HVVLFR <XNRQ H 5LR GHOOH $PD]]RQL /oXOWLPD HPR]LRQDQWH DYYHQWXUD Ăƒ GHOOR VFRUVR OXJOLR TXDQGR KD DĆŞURQWDWR L ĆŹXPL <XNRQ H 7HVOLQ SDUWHQGR GDO &DQDGD HG DUULYDQGR LQ $ODVND 8Q YLDJJLR GL PLOOH FKLORmetri che Faresin ha compiuto in solitaria. - Che preparazione bisogna avere per compiere tali imprese? †2JQL VSHGL]LRQH SUHVHQWD GHOOH SUREOHPDWLFKH GLĆŞHUHQWL HG Ăƒ TXLQGL LQGLVSHQVDbile che la preparazione sia assolutamente meticolosa.

Giuseppe Faresin

classe 1953

Diplomato all’Istituto Tecnico ITIS Rossi di Vicenza settore telecomunicazioni e tecnico addetto ai lavori subacquei, nel 1972 lavora come sub nelle piattaforme Agip al largo di Ravenna. Dal 1974 al 1988 è tecnico riparatore e dimostratore presso un’industria metalmeccanica vicentina. Dal 1988 lavora come agente plurimandatario per l’estero. IN KAYAK: 1977 'LVFHVD GHO ĆŹXPH 5RGDQR GD %ULJD 6YL]]HUD

a Marsiglia(France) - 970 km in 24 giorni 2009 'LVFHVD GHO ĆŹXPH 3R GD 3LDFHQ]D D 9HQH]LD 370 km in 7 giorni 2010 Il Danubio da Vienna a Turnu Severin(Romania) - 1.000 km in 21 giorni 2011 Il Mississippi da Minneapolis a Saint Louis 1.400 km in 1 mese 2012 Il Golfo del Messico, da New Orleans (Louisiana) a Tampa(Florida) 1.000 Km 2013 Yukon (Canada/Alaska) 1500 km in 30 giorni 2014 Fiume Po, (Italy) 630 Km da Torino a Venezia in 11 giorni 2014 Fiume Murray Australia, 25 giorni, 1.200Km 2016 Mosella e Reno: Francia, Lussemburgo, Germania, 2ODQGD ĆŹQR DO 0DUH GHO 1RUG NP 2017 Il Rio delle Amazzoni 1600 km - PerĂš, Colombia, %UDVLOH

0HQWDOPHQWH VRSUDWWXWWR ELVRJQD HVVHUH VHPSUH pVXO SH]]Rq &RPH VL DUULYD" &RPH VL DĆŞURQWD" &RVD VHUYH" 'LVSRQJR GL WXWWR LO QHFHVVDULR" 6RQR GRPDQGH FKH FRQWLQXR a ripetermi, prima ma anche durante il viaggio, per mantenere sempre alta l’attenzioQH /oLPSURYYLVD]LRQH QRQ HVLVWH RFFRUURno allenamento, esperienza e coraggio. $QFKH XQ PLQLPR HUURUH R GLPHQWLFDQ]D in certe circostanze, può essere pericoloso se non addirittura fatale. Fisicamente, mi tengo sempre in forma, anche se, nella mia ultima spedizione, sono partito poco allenato a causa di una frattura allo scafoide del polso sinistro per la quale ho dovuto ULFRUUHUH DG XQD LQĆŹOWUD]LRQH H DOOoDVVXQ]LRQH GL DQWLQĆŹDPPDWRUL FRQWUR LO GRORUH Poi‌ avanti tutta! Come dico sempre, i limiti sono spesso solo nella nostra testaÂť. - La tua ultima avventura ti ha visto proWDJRQLVWD GL XQD VSHGL]LRQH GL NP OXQJR OH DFTXH GHL ĆŹXPL <XNRQ H 7HVOLQ SHU JLXQJHUH DL FRQĆŹQL FRQ Oo$ODVND +DL DĆŞHUPDWR FKH Ăƒ VWDWD OD SLĂ” LPSHJQDWLYD GL WXWWH TXHOOH FKH KDL DĆŞURQWDWR 3HUFKĂ„" ÂŤInnanzitutto perchĂŠ è stata la mia prima in solitaria. Da solo non puoi sbagliare nulOD $YHYR JLÂť DĆŞURQWDWR LO ĆŹXPH <XNRQ QHO DVVLHPH DG XQ FRPSDJQR GL YLDJJLR e mi ero ripromesso di tornarci.

CosĂŹ ho fatto. PerchĂŠ le promesse vanno mantenute, prima di tutto a noi stessi. E’ VWDWD XQoLPSUHVD GLĆŻFLOH PROWR ULVFKLRVD Sei da solo, se ti succede qualcosa ti trovi in mezzo al niente. Pensa che il primo inseGLDPHQWR DELWDWLYR OoKR LQFRQWUDWR GRSR JLRUQL 1RQ SXRL SHUPHWWHUWL GL VRĆŞULUH GL FODXVWURIRELD GL VROLWXGLQH R GL GLUWL pQRQ FH OD IDFFLR SLĂ”q 7L ULWURYL D SDJDLDUH SHU RUH DO JLRUQR WUD PRQWDJQH H YDOODWH LQ PH]]R DG XQ ĆŹXPH WDOPHQWH YDVWR FKH SHU raggiungere la riva ci vuole un’ora. Da soli si fatica il doppio, sia per proseguire, sia per allestire il campo per la notte che ho VHPSUH LQGLYLGXDWR pD YLVWDq YDOXWDQGR OH migliori situazioni ma, soprattutto, grazie all’esperienza maturata in tanti anniÂť. - Come si organizza un viaggio di questo tipo? ÂŤNon è facile dovendo gestire sicurezza, vestiario, logistica, attrezzatura per le ULSUHVH FLER SHU JLRUQL NJ GL PDWHULDOH FDQRD FRPSUHVD /D FRVD IRQGDmentale da tener presente è comunque, e sempre, la sicurezza. Non si può lesinare su VWUXPHQWL FRPH XQ *36 FKH PRQLWRUL]]D LO SHUFRUVR H FKH QH WLHQH WUDFFLD 0D DQFKH la mappa deve essere sempre seguita scrupolosamente. Una piccola distrazione può costare cara.


6H VL ULEDOWD LO ND\DN LO WHPSR GL VRSUDYYLYHQ]D LQ TXHOOH DFTXH QRQ VXSHUD L PLQXWL– - Come ti sostenevi durante il viaggio? ÂŤHo portato tutto da casa; cibo comodo da preparare e il piĂš leggero possibile, per non appesantire il carico: pasta, ragĂš pronto, risotti in busta‌ Quattro pasti al giorno per XQ WRWDOH GL FDORULH 1RQRVWDQWH TXHVWR DO PLR ULWRUQR DYHYR SHUVR NJ GL SHVR– - Quanto è importante per te il cibo? ÂŤFaccio parte della Confraternita del BacalĂ GL 6DQGULJR H QH YDGR PROWR ĆŹHUR 6RVWHQJR GD VHPSUH LQROWUH FKH pOoDPLFL]LD VL VWULQJH VRSUDWWXWWR D WDYRODqf 0HJOLR DQFRUD se siamo davanti ad un piatto di polenta e baccalĂ !Âť +DL DĆŞURQWDWR SHULFROL H WDQWD IDWLFD PD sicuramente tutto questo ti avrĂ lasciato grandi emozioni‌ pÂŁ VHQ]D GXEELR XQD SDOHVWUD GL YLWD

,PSDUL D VRĆŞULUH D VWULQJHUH L GHQWL a portare a termine ciò che hai progettato e capisci cosa sei capace di IDUH $L JLRYDQL GLFR )DWH EHQH DQche ciò che può non piacervi, se lo portate a termine vi darĂ soddisfazione e vi servirĂ lungo la strada della vita. Quest’ultima esperienza, poi, mi ha fatto toccare con mano anche il problema del surriscaldamento gloEDOH /o$ODVND QRQ Ăƒ PDL VWDWD FRVÇ FDOda: gli incendi hanno devastato ettari di vegetazione e l’inverno scorso il ĆŹXPH QRQ KD JKLDFFLDWR 6HJQDOH SUHoccupante di un pianeta che sta cambiando e del fatto che bisogna cercare di correre ai ripari in fretta, prima di giungere ad un punto di non ritornoÂť. - Le tue imprese hanno anche un risvolto solidale e sei pure stato nominato “Ambasciatore dell’Italia e del Venetoâ€?. †+R GHFLVR GL GRQDUH XQ HXUR SHU RJQL NP SHUFRUVR D SURJHWWL FKH ULWHQHYR PHULWHYROL DOOD SRSROD]LRQH GL +DLWL DG 8QLFHI H 0HGLFL FRQ Oo$IULFD PD DQFKH DG DOWUL SLFFROL SURJHWWL 'XUDQWH L PLHL viaggi, poi, ho incontrato tante persone come il sindaco di Dawson &LW\ FLWWÂť QHO .ORQGLNH FKH GLHGH LO YLD QHO DOOD FRUVD DOOoRUR H DO TXDOH QHO FRQVHJQDL LO JDJOLDUGHWWR GHOOD &LWWÂť GL 9LFHQ]D XQD ULSURGX]LRQH GHOOoRVHOOD YHQH]LDQD H XQD ERWWLJOLD GL $PDURQH Quando sono tornato a trovarlo nel luglio scorso, era ancora tutto HVSRVWR RUJRJOLRVDPHQWH QHO VXR XĆŻFLR– +DL DQQL PD QHVVXQD LQWHQ]LRQH GL IHUPDUWL ( DOORUD TXDOH VDUÂť OD WXD SURVVLPD PHWD" †&L VWR PHGLWDQGR 3RWUHL QDYLJDUH WXWWR LO ĆŹXPH <XNRQ ĆŹQR DO PDUH GL %HULQJ RSSXUH WHUPLQDUH LO 0LVVLVVLSL GD 6DLQW /RXLV D 1HZ <RUN proseguendo nel mio impegno ad alzare l’asticellaÂť.


lo

o o c t t a a i i p d l e o n Z

Sagittario dal 23 novembre al 21 dicembre

Il segno zodiacale del Sagittario, libero e avventuriero, è rappresentato da un centauro che punta la sua freccia verso il cielo. *RYHUQDWR GD *LRYH SLDQHWD GHOOoHVSDQVLYLWÂť TXHVWR VHJQR Ăƒ WUD i piĂš vitali e allegri dello Zodiaco. I nativi del segno non stanno mai fermi: si muovono sempre, con il corpo e con la mente, alla ricerca di stimoli che possano appagare la loro vivace curiositĂ , alimentata dalla loro natura mutevole. Sensuale e amante della buona tavola, il Sagittario non ha di certo la puzza sotto il naso: adora provare ogni tipo di cucina, non teme alcun accostamento particolare, sa apprezzare gli esperimenti ai fornelli. Il cibo, per il Sagittario, deve trasmettere un racconto, una storia: anche a tavola i nativi del segno adorano YLDJJLDUH $ YROWH QRQ VL WUDWWHQJRQR KDQQR XQ DSSHWLWR YRUDFH che li rende poco disciplinati nei periodi di dieta.

o n i d Bdui stagne Ca INGREDIENTI

- dosi x 6 porzioni

• 1 kg di Castagne • 150 g Cioccolato fondente • 500 g Latte intero • 8 g Gelatina in fogli • 50 g Zucchero • 30 g Cioccolato fondente • 260 g Panna fresca liquida (per decorare)

1 Innanzitutto mettete a bollire le castagne in una pentola con un coperchio per circa 30 minuti. Una volta cotte, scolatele e tenetele da 2 parte in una ciotola coperte; in questo modo, grazie al vapore il rivestimento esterno si ammorbidirĂ e potrete sbucciarle piĂš facilmente.

3 Una volta tiepide, sbucciatele togliendo anche la pellicina e versatele in una pentola, aggiungendo il latte. Cuocete a fuoco moderato per almeno un’ora. 7UDVIHULWHOH LQ XQ SDVVDYHUGXUH H SDVVDWHOH ƏQR 4 a ridurle in purea. Mettete in ammollo in acqua fredda la colla di pesce per almeno 10 minuti.

Forse non tutti sanno che‌ 8Q VHJQR GRPLQDWR GD{*LRYH{QRQ SXĂ? FKH SURGXUUH SHUVRQH{“giovialiâ€?, che amano stare in compagnia. Tra i vip del Sagittario troviamo molti sportivi, ma anche grandi WUDVFLQDWRUL DĆŞDELOL H LQWHOOLJHQWL Sono nati sotto questo segno: Nostradamus GLFHPEUH Andrea Palladio QRYHPEUH Ludwig van Beethoven{ GLFHPEUH Winston Churchill{ QRYHPEUH Walt Disney{ GLFHPEUH Frank Sinatra{ GLFHPEUH Maria Callas{ GLFHPEUH 8PEHUWR 9HURQHVL{ QRYHPEUH Woody Allen GLFHPEUH Gianni Morandi GLFHPEUH Steven Spielberg{ GLFHPEUH Maria De Filippi{ GLFHPEUH Antonella Clerici{ GLFHPEUH Brad Pitt GLFHPEUH Roberto Mancini{ QRYHPEUH Fabio Fazio{ QRYHPEUH

Il cibo preferito del SAGITTARIO? ,O{6DJLWWDULR{Ăƒ XQ WLSR VHPSOLFH H JRGHUHFFLR *OL SLDFH PDQJLDUH piatti gustosi e genuini, senza una particolare ricercatezza... per fare felice l’eterno bambino che è in lui, basterebbe preparargli un piatto GL{SDWDWLQH IULWWH{IDWWH LQ FDVD

5 Tritate il cioccolato fondente, trasferite di nuovo in un tegame la purea di castagne e aggiungete la panna fresca e lo zucchero e fate cuocere a fuoco dolce. Unite il cioccolato fondente tritato, mescolate per farlo sciogliere, poi con un frullatore ad LPPHUVLRQH IUXOODWH LO FRPSRVWR ĆŹQR DG RWWHQHUH XQD consistenza cremosa e liscia. 6 Strizzate quindi la colla di pesce, versatela nel FRPSRVWR PHVFRODWH FRQ OD IUXVWD ĆŹQR a quando si sarĂ sciolta completamente, quindi spegnete il fuoco. Riempite i vostri stampini, 7 lasciateli intiepidire a temperatura ambiente e poi riponeteli in frigo per circa 2 ore. Con un pelaverdure grattugiate il cioccolato fondente sopra i budini per decorare. 8

H LQĆŹQH

degustare con gioia )217( *LDOOR]DĆŞHUDQR LW


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