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Le domande dei genitori, insegnanti, educatori
tuo figlio. Se è stato deciso di prendere un’altra strada, diversa da quella consigliata, a maggior ragione si devono ripercorrere tutti i punti a favore di questa scelta per motivare tuo figlio a mantenere la direzione presa. L’impegno nello studio va continuamente motivato soprattutto dove si presentano delle fragilità. Tocca a tuo figlio dimostrare maggiore impegno e onorare l’aiuto che gli stai offrendo, tuttavia un’alternativa è riflettere su un ri-orientamento. È una possibilità da valutare con molta cautela perché, trattandosi di un cambiamento, comporta inevitabilmente delle conseguenze che devono essere ben ponderate.
so un Istituto Professionale, ma i voti non lo confermavano, perché la sua media era del 7. Da Ottobre viene affiancato 2 pomeriggi a settimana per la Matematica, ma con scarsi risultati, sto valutando di tenerlo a casa dall’allenamento di calcio per vederlo più impegnato nello studio, anche se considero lo sport una parte fondamentale per la sua crescita. Cosa posso fare ancora?”
Cara mamma ho poche informazioni e vorrei poterti fare molte domande, tuttavia cerco di risponderti ripercorrendo le parole chiavi della tua richiesta di aiuto. Non ho certamente la ricetta pronta, ma desidero stimolare una riflessione. Innanzitutto chiediti tu per prima che importanza dai allo studio e alla scuola. Queste riflessioni richiedono tempo e impegno che spesso i genitori mi raccontano non riuscire a prendersi, altri invece danno per scontato, così come i valori che condividono nella crescita dei figli. Quindi la prima indicazione che voglio offrirti è la seguente: quando avrai raccolto almeno venti motivazioni sull’importanza dello studio, potrai affrontare un confronto sereno con tuo figlio, ma soprattutto potrai usare le tue argomentazioni per motivarlo ad un maggiore impegno nello studio.
Impegno. La sollecitudine e l’impegno di tutte le forze con cui un individuo porta avanti un determinato programma nell’intento di raggiungere un obiettivo. Rif. Dizionario di Pedagogia Clinica. Ed. Scientifiche ISFAR Firenze.
Per quanto riguarda la , andrebbe fatta una riflessione a parte, perché le metriche, le misurazioni, i voti spesso rispecchiano il risultato e la media di una o più prove, ma non raccontano nulla dell’impegno nello studio e del come lo studente apprende, come si comporta a scuola, se segue ed è attento oppure si distrae, chiacchiera e se lo fa per quale motivo lo fa? L’insegnante non riesce a coinvolgere la classe? L’argomento è complesso, noioso, oppure difficile? Come affronta lo studio a casa? Come trascorre i pomeriggi? C’è un carico eccessivo oppure una mancanza di organizzazione nello studio? Queste sono solo alcune delle diverse cause che andrebbero indagate per poi riflettere su ognuna e lavorare per migliorare se stessi e non cercare responsabilità esterne come la lezione, la materia, l’insegnante, ecc.
Un’altra parola chiave su cui riflettere è la “voglia di studiare” perché la “voglia” centra poco con l’impegno nello studio. Puoi infatti confrontarti con tuo figlio e argomentare sostenendo che anche noi adulti spesso ci lasciamo andare in espressioni come “oggi non ho voglia di lavorare”, eppure raggiungiamo lo stesso il posto di lavoro. Prendersi un impegno significa essere responsabili verso se stessi, ma anche verso i colleghi e la nostra famiglia. Significa inoltre fortificare il carattere, costruire la propria personalità ed educare alla volontà e al senso del dovere.
Tutte queste caratteristiche portano ad una maggiore responsabilizzazione e alla maturazione corticale del nostro cervello, la parte deputata alla riflessione e al pensiero critico che contrasta l’impulso.
E poi qualche parola sulla scelta della scuola a cui iscriversi rispetto al consiglio orientativo ricevuto. Non conosco i dettagli di questa scelta mamma, ma vale la pena far riflettere
E infine il togliere lo sport per raggiungere un risultato “migliore” è pedagogicamente un errore per diverse ragioni. Meglio puntare su un percorso di motivazione allo studio supportato da un buon metodo, da una buona organizzazione e ottime strategie per raggiungere il proprio personale successo scolastico. Ogni percorso intrapreso va monitorato e misurato in termini di risultati e darsi il tempo per testare il percorso.
Concludo informando che è stata stanziata una cifra molto importante dal PNRR che non si vedeva da anni per supportare la scuola. Tra le istruzioni operative sono previsti percorsi di mentoring e orientamento, di potenziamento delle competenze di base e di motivazione con il coinvolgimento delle famiglie. Quindi l’augurio e la speranza che si attivino progettualità per motivare e supportare i ragazzi nel loro percorso scolastico e motivarli allo studio. Avrei giusto-giusto qualche proposta nel cassetto (...)
Se hai domande da porre scrivile a: info@iocomerisorsa.it Per approfondire il tema dell’impegno scolastico segui i video del Canale YouTube di Iocomerisorsa, inquadra il QR code https://www.iocomerisorsa.it/2019/11/14/apprendimento/ Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Ricevo a Schio su appuntamento in presenza e online. Mail: info@iocomerisorsa.it. Cell. 346 21 95 783 https://www.iocomerisorsa.it