La scelta del luogo per il ricevimento è molto importante, e per garantire che il vostro gran giorno sia indimenticabile, per voi e per i vostri ospiti, è fondamentale non farsi prendere dalla fretta. Si valutino con calma tutte le possibili soluzioni, visitando personalmente la destinazione prescelta ed esaminando attentamente i costi proposti. Attenzione, poi, a non scegliere luoghi troppo lontani per i vostri ospiti. Se si vuole optare per un ricevimento all’aperto, si tenga in mente che la sua riuscita è soggetta anche al clima e alla stagione ed è per questo necessario predisporre un “piano di emergenza”, ovvero, un luogo al coperto dove proseguire nel caso facesse troppo caldo o dovesse piovere. Un luogo alternativo il cui allestimento sia possibile in tempi brevi, con l’aiuto del catering o dei ristoratori. Volete un ricevimento raffinato? Optate per aperitivo e taglio della torta all’aperto e banchetto nelle sale, dove gli ospiti possano man-
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giare al meglio e chiacchierare tranquillamente seduti al tavolo, magari a lume di candela. Ma vediamo, nel dettaglio, in che ordine è consigliabile procedere. La prima cosa da fare è decidere che tipo di soluzione vorremmo utilizzare: Una villa con giardino? Un ristorante? Un agriturismo in campagna? Una volta deciso dove si terrà la cerimonia di nozze, provate a delineare un’area entro la quale cercare il luogo adatto per il ricevimento. E’ poi fondamentale definire un budget almeno indicativo, e il numero degli invitati che prevedete. Una volta definito il budget di spesa, sarete in grado di capire quanti ospiti potrete accogliere, tenendo conto che se scegliete una soluzione con catering esterno, questo andrà aggiunto al costo della sala o luogo del rinfresco. A questo punto è bene organiz-
zare un giro di appuntamenti presso le località individuate, in modo da farvi un’idea più precisa di costi, menu, servizi previsti e quant’altro. Dovreste anche incominciare a pensare al tipo di menu che volete offrire ai vostri ospiti. Testate un paio di locali magari andandoci a cena, con amici e parenti così da farvi un’idea del tipo di cucina proposta. Fatta la scelta non resta che lavorare sulla conferma della data prescelta. Ancora qualche importante dettaglio da definire. Scegliete quale sarà il colore dominante che caratterizzerà il vostro matrimonio anche nelle decoraioni delle tavole e nella composizione floreale. Non per ultima scegliete la tematica del ‘tableau’, il quadro posto all’ingresso della sala, che semplifica per gli invitati l’individuazione del tavolo cui accomodarsi. Il tema viene scelto dalla sposa in base a una passione o un hobby che accomuna la coppia. Infine, per una buona riuscita della festa vi consigliamo di dedicate molta attenzione alla distribuzione degli inviatiti.
La scelta dell’abito: evitare errori comuni
La scelta dell’abito da sposa è il momento che tutte le donne aspettano con gioia. L’idea di passare alcune ore a provare splendidi vestiti mette in fibrillazione, ma bisogna essere preparate per non commettere qualche errore che rischierebbe di rendere la ricerca snervante e vana. Per prima cosa è necessario avere ben chiaro un budget complessivo, che ricomprenda non solo l’abito, ma anche le scarpe, l’intimo, gli accessori e il velo. Se non si ha in mente la cifra che si vuole (e soprattutto si può) investire nell’abito, si rischia di bruciare l’intero budget solo col vestito, oppure di trascorrere ore a provare degli abiti che non ci si può permettere. Quando si va alla ricerca dell’abito da sposa è meglio portare con sé poche persone. Di solito bastano la mamma, l’amica del cuore e, se è prevista, la wedding planner. Troppi commenti rischiano di confondere le idee, mentre è fondamentale tenere a mente che è alla futura sposa che deve piacere l’abito. Il giorno della ricerca dell’abito si cerchi poi di essere vestite comode, di avere un buon reggiseno indosso e di non essere truccate. Si ricordi infatti che bisognerà spogliarsi più volte, e che l’ultima cosa che le commesse vogliono è che i preziosi abiti di prova vengano macchiati con strisciate di fondotinta e ombretto. Si presti attenzione a non scegliere l’abito troppo presto o troppo tardi. Per poter fare una buona scelta è bene aver già stabilito la data del matrimonio e il luogo del ricevimento. Questi due fattori
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infatti influenzeranno sicuramente lo stile dell’abito. Allo stesso modo, una scelta tardiva è molto rischiosa, in quanto spesso gli abiti hanno bisogno di modifiche, e se la data del matrimonio è troppo vicina si potrebbe essere costrette a scegliere un modello che non necessita di modifiche, ma che magari piace meno di un altro. Si facciano delle ricerche sui vari modelli prima di presentarsi in un atelier, altrimenti si rischia di trascorrere una giornata intera a confondersi le idee, uscendo a mani vuote. Allo stesso modo, però, si eviti di focalizzarvi su un solo modello magari visto su internet: è sempre consigliabile provare almeno due o tre modelli diversi per vedere cosa sta meglio. Si eviti anche di acquistare un abito di una taglia più piccola, con la convinzione che “sarò più magra il giorno del matrimonio”, perché non è detto che si riesca davvero a dimagrire, ma soprattutto perché è molto più facile stringere un vestito all’ultimo momento, piuttosto che allargarlo. Quando si prova l’abito da sposa, infine, è bene tenere a mente che bisognerà passare un’intera giornata indossandolo e che probabilmente si parteciperà a delle danze. Durante la prova non ci si dimentichi quindi di considerare con attenzione come ci si sente una volta sedute, e si valuti bene la comodità del vestito. Ma, soprattutto, si eviti di acquistare un modello che non convince. E’ il vostro giorno, è il vostro matrimonio, è il vostro abito!
Il taglio della torta è un momento importante: unendo le loro mani gli sposi sanciscono l’inizio della loro vita coniugale.
Come ogni festa che si rispetti, anche il matrimonio ha il suo momento “dolce”. Non esiste banchetto nuziale che non si concluda con la degustazione di deliziosi dolci e della torta, concepita per stupire gli occhi e per deliziare i palati. Torte e dolci allietano le tavole delle ricorrenze importan-
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ti sin dai tempi più remoti; già gli antichi romani erano soliti offrire alla giovane sposa un dolce rotondo fatto di miele e frutta, come augurio di fertilità, e lo stesso facevano prima di loro i greci che, in occasione dei matrimoni, consumavano dolcetti di sesamo e miele in segno di augurio e di fecondità.
Il nome “boutonnière” deriva dal termine francese “asola”. Se lo sposo sceglie di mettere il fiore all’occhiello, dovranno fare lo stesso anche il padre e i testimoni. • Il nodo delle grandi occasioni: nodo Windsor. Deve il nome al Duca di Windsor, considerato l’uomo più elegante del XX secolo e chiamato “principe romantico” perché rinunciò al trono per amore. Nodo complesso, ma dal risultato ineccepibile. • Sì ai fiori di stagione per la boutonnière: in primavera si può scegliere tra narcisi, orchidee, fresie e narcisi, in estate tra mughetti, gardenie, gigli o calle, in autunno iris o genziane e d’inverno camelie. Le rose sono sempre indicate, in qualsiasi momento dell’anno.
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• Tight per tutti. Se lo sposo opta per tight, mezzo tight o frac, dovranno fare lo stesso anche il padre e i testimoni. • Sì all’abito bianco, avorio, panna o champagne anche per lo sposo. Condicio sine qua non: avere la personalità per indossarlo. • Il giorno delle nozze, i capelli devono essere ordinati, in linea con il look dello sposo, ma senza eccedere con gel, cere, lacche o fissanti. “Ordinato” non significa “ingessato’. • Una rosa come boutonnière. La tradizione vuole che sia la sposa a puntarla sulla giacca dello sposo, dopo averla sfilata dal suo bouquet. Sì alla rosa bianca: meglio da sola o con un rametto di velo di sposa. • Sconsigliato per lo sposo, perfetto per un invitato: l’abito con giacca a doppiopetto va benissimo anche nella versione gessato, con cravatta di seta a micro-pois e pochette. • Tight con cravatta: e chi dice che non si può? • Per una visione d’insieme impeccabile, gli sposi devono accordarsi sul tono e lo stile da dare della cerimonia: formale, elegante o informale? La risposta alla coppia.
Le partecipazioni sono da stampare su un cartoncino doppio o semplice, bianco, avorio, o al massimo in colore pastello molto chiaro, con caratteri corsivo inglese grigi, neri o seppia, adottando la classica di forma in cui i genitori annunciano il matrimonio. Una volta pronte, vanno spedite via posta o consegnate a mano almeno due mesi prima del matrimonio, come prevede la tradizione. Nell’era dei social network, poi, c’è anche chi si spinge a spedire le partecipazioni solo via email, magari con una foto o un video. Una scelta corretta? a voi la scelta.
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Senza dubbio lo stile delle partecipazioni anticipa quello dell’intera cerimonia, è una sorta di biglietto da visita delle nozze. Secondo il galateo delle nozze le partecipazioni sono a carico della famiglia di lei, sia dal punto di vista economico che materialmente per la spedizione. Sarà a carico della famiglia della futura sposa anche la stesura della lista degli invitati, che andrà fatta con l’aiuto della famiglia di lui. In realtà, al giorno d’oggi, sono i futuri sposi che decidono il numero degli invitati e si occupano delle partecipazioni.
Ogni stagione ha le sue caratteristiche, non solo meteorologiche. Dalla scelta dei fiori alle attitudini psicologiche della coppia, ecco qualche dritta per scegliere una data che sia in armonia con il vostro stile.
Estate: la passione La natura al massimo del suo splendore è lo sfondo ideale per una cerimonia nuziale piena di carattere e di colore. La peculiarità della stagione estiva è quella di consentire cerimonie all’aperto, nel verde, meno formali e più “da vacanza”, soprattutto di giorno. Sposarsi d’estate è dunque la scelta giusta per una coppia giovane, estroversa, attiva e fantasiosa. La scelta delle location è più vasta - si può spaziare da un giardino botanico a un vigneto, fino alla spiaggia - ma il caldo talora può rendere meno gradevole una festa nel cemento cittadino. Anche le cerimonie troppo lunghe e solenni stridono con il periodo e con la voglia di evasione. In compenso, le giornate più lunghe e la luce del tramonto fino a tardi regalano preziose occasioni per organizzare feste serali con ricchi aperitivi e torce accese. A patto di premunirsi contro zanzare e moscerini. Inverno: la suggestione Una volta le nozze d’inverno erano una “seconda scelta”, dettata da esigenze tecniche o dal desiderio di volare nell’altro emisfero per la luna di miele. Ma oggi, assistiamo ad una riscoperta delle nozze invernali: cariche di suggestione, sono la cornice ideale per una cerimonia intima, raffinata e piena di calore allo stesso tempo.La neve, anche “down under”, quindi con trasferta in montagna per l’occasione, è il miglior “effetto speciale” offerto dalla natura. E se la neve non è il dono abituale delle nostre città, la si può ricreare spruzzandola sui fiori, sulle decorazioni, perfino sugli sposi all’uscita dalla chiesa. Se non bianco fuori, bianco dentro: la luminosità del colore più puro è in grado di far splendere anche la giornata più breve, rendendo la sposa ancora più radiosa. All’atto pratico, alcune considerazioni regalano altri punti al sì d’inverno: sapendo in anticipo che farà sicuramente freddo (a meno che non viviate ai Tropici), nessun ten-
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tennamento sulla scelta dell’abito e meno problemi nella scelta del luogo per il pranzo (o la cena, superilluminata ma a ridotta resa fotografica): dovendo restare all’interno, infatti, il campo si restringe notevolmente. Ma, in più, ci sarà magari la piacevole aggiunta di qualche scenografico caminetto acceso. Autunno: l’anticonformismo È in assoluto la stagione meno inflazionata, e per questo la più originale. I vantaggi offerti dalle nozze autunnali sono diversi: maggiore disponibilità (e minore costo) per le sedi dei rinfreschi, minor rischio di sovrapposizioni di impegni per gli invitati, giornate ancora calde ma meno afose di quelle estive. Naturalmente, molto dipende dalla latitudine. Scelta con attenzione la data, non resta che ispirarsi alla palette autunnale per trovare senza fatica il filo conduttore del sì, con un bouquet che potrebbe essere all’insegna dei gialli dorati e rossi ramati. Primavera: la tradizione La stagione della rinascita è da secoli quella più associata alle nozze, per il suo valore simbolico di “nuova vita e nuova linfa”. Per il gran numero di richieste, la primavera è dunque anche la stagione più costosa, e quella che richiede un maggiore anticipo nelle prenotazioni per quanto riguarda il luogo della cerimonia e del ricevimento. Per contro, la primavera offre in assoluto la maggiore varietà di fiori e profumi, ma anche la possibilità di godere di una temperatura mite e di una luce “fresca” e non aggressiva. Attenzione, però, agli sbalzi climatici frequenti: la sposa dovrà prevedere un abito con coprispalle, stola o maniche che si staccano, e munirsi (non si sa mai...) di un ombrello bianco. Infine, chi sceglie di sposarsi in questa stagione dovrà tenere conto del calendario e della cadenza della Pasqua: in Quaresima di solito non ci si sposa!
Lista di nozze. È il primo ricorso a cui vi verrà in mente di rivolgervi e molte coppie ancora oggi ne stilano una. È più facile che questo accada per le coppie che ancora non vivano insieme o che abbiano deciso di comprare un nuovo appartamento o una nuova casa che sarà necessario arredare. È molto facile dunque scegliere il regalo che apparirà sulla lista di nozze. L’unico accorgimento da prendere è di arrivare già con un budget in testa e poi scegliete l’oggetto. Chilometri per luna di miele. Alcune coppie vivono già insieme
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o non hanno bisogno di suppellettili e oggetti da decorazione d’interni. La loro lista di nozze viene depositata in un’agenzia di viaggio, i futuri sposini scelgono il viaggio e l’agenzia divide il percorso in chilometri ed escursioni. Potrete essere i protagonisti della luna di miele scegliendo in vostro chilometraggio e/o le escursioni da regalare, in funzione del vostro presupposto. Contanti. Vi sono coppie che scelgono di ricevere direttamente il denaro da investire come meglio
credono. È possibile che aprano direttamente un conto corrente per l’occasione o che decidano di farsi recapitare una busta. In alcuni paesi, esiste una regola non scritta secondo la quale la cifra raccolta servirebbe a pagare le nozze. E quindi, niente di più facile: decidete la quantità di denaro che potete stanziare e “versatela per la causa”. I futuri sposi ve ne saranno comunque grati. Chiedere direttamente agli sposi. Se nessuno di questi casi corrisponde al vostro, allora sarà bene porre la domanda ai diretti interessanti, prima di rischiare un acquisto che, nonostante l’esborso di denaro, potrebbe poi non risultare gradito
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Immancabile da abbinare all’abito da sposa è il bouquet. Proprio perché costituisce un abbinamento, è fondamentale che sia ben intonato all’abito, in particolare nei colori e nelle forme, ma non si dimentichino neppure i tessuti. Se prevale la linea classica, allora il miglior bouquet è quello bianco, a composizione tondeggiante, compatto e composto da piccoli fiori non troppo appariscenti e accompagnato da qualche nastro compatibile con il tessuto dominante nell’abito. In linea di massima questa è la soluzione tradizionale, adatta a ogni abito, fatta eccezione per i più eccentrici. Per tradizione il bouquet viene consegnato direttamente a casa della sposa, dal fiorista o dal testimone dello sposo, più raramente dallo sposo stesso. Conclusa la cerimonia, uno dei momenti più attesi è proprio il lancio del bouquet agli invitati, posti alle spalle della sposa: è di buon auspicio per chi lo riceve al volo. Esistono poi regole “non scritte” anche per quanto riguarda la composizione del bouquet che accompagna la sposa passo passo fino al lancio conclu-
sivo. Tali regole di buon gusto, così potremmo definirle, sono relative alla forma del mazzo, ai fiori di cui è composto e dal loro colore. Pezzo unico (non è consigliabile farne uno uguale per lanciarlo alle nubili presenti alla festa), il bouquet può essere realizzato con fiori diversi da quelli utilizzati per la chiesa o per gli allestimenti al ricevimento. Quanto alla scelta del fiore, essa dipende innanzitutto dalla stagionalità delle specie. Oggigiorno è possibile trovare di tutto, ma è sempre meglio optare per fiori di stagione. Un altro importante criterio di scelta è dato dal colore, dalla forma e dal tessuto dell’abito, con il quale il bouquet deve costituire un insieme armonioso. Ecco allora che se l’abito è bianco si utilizzeranno fiori della stessa tonalità. Ugualmente deve avvenire nel caso di un abito di colore avorio, per il quale sono consigliabili fiori panna. Ai colori candidi è bene unire, per ottenere un effetto delicato, fiori in tinta pastello come il rosa e il giallino. Molte spose oggi amano osare con una macchia di colore rosso acceso o giallo sole. Per finire, ricordatevi che l’abito a stile impero bene si sposa con fiori allungati, l’abito a ballerina, al contrario, bene si accompagna con un bouquet dalle forme più tondeggianti.
Sembra facile, ma non lo è: scegliere le fedi nuziali è un impegno serio e severo. Oggi poi che la scelta è così vasta diventa tutto più complicato. Comunque iniziamo i nostri “consigli” dalla tradizione di portarle all´anulare sinistro perché le credenze vogliono che da lì passi la vena amoris, dallo stesso lato del cuore. Oggi materiali, colori e fogge delle fedi nuziali sono i più vari. Ma il fascino che promanano rimane intatto dato che si tratta dell’anello più denso di significato che esista. La fede nuziale ha già in sè l’emblema della circolarità della vita, contiene l’espressione della fertilità e del continuo divenire delle cose. Tanto che un tempo, intorno ai novelli sposi, veniva segnato un cerchio che li conteneva a sottolineare la nascita di una vita nuova, quella in comune naturalmente, e quella della prole che ne sarebbe derivata. Le fedi nuziali hanno dunque una storia antica, tradizionalmente
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suggella l’unione fra due persone: in sostanza è quello che quotidianamente vi ricorderà il legame con il vostro compagno, un simbolo che il tempo non ha scalfito, per quanto la moda lo stia trasformando in un gioiello sempre più ricercato. Tipologia di fedi nuziali Tra i vari modelli di fedi nuziali è possibile distinguere tra: La fede classica, costituita da una fascia tondeggiante con i bordi smussati, denominata francesina, sottile e un po’ bombata. La fede mantovana, quella più piatta e alta. La fede etrusca, piatta e decorata con scritte beneauguranti. La fede sarda, lavorata a pizzo La fede di taglio moderno, in oro bianco invece che giallo, oppure in platino, talvolta con un piccolissimo diamante incastonato che la rende ancora più preziosa. Alcune volte è solo quella femminile ad
essere caratterizzata da una pietra preziosa, mentre quella maschile è mantenuta liscia. Sposi particolarmente anticonvenzionali scelgono anche design assolutamente lontani dalla forma della fede tipica. Fasce larghe o strette fatte da tre tipi di oro fusi fra loro o da tre fedi incrociate in stile Cartier o ancora in stile etnico, lavorate in oro bianco e dalle forme volutamente irregolari. Qualunque sia la vostra scelta, non dimenticate le incisioni nella parte interna dell’anello. Lì scriverete la data del giorno delle nozze ed il nome del vostro futuro sposo/a, con una breve dedica romantica, se volete.
E dopo le nozze? Per vivere bene all’interno della coppia è importante sforzarsi di rispettare alcuni principi fondamentali. La vita insieme è fatta anche di piccoli sforzi per appianare le difficoltà, attenzioni che permettono di addolcire le relazioni ed errori che bisogna assolutamente evitare.
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Rispetto reciproco Accettare le differenze Gli spazi vitali Aver cura di sé Non decidere da soli Ritagliare del tempo per voi Saper dialogare Ascoltare ciò che l’altro ha da dire Conservare le piccole attenzioni Dominare la gelosia Litigare con eleganza
Con gli occhi di tutti puntati addosso e il fotografo pronto a immortalarvi in qualsiasi momento, il giorno delle nozze è un vero e proprio giorno da star. Ecco alcuni consigli per sfoggiare un viso radioso e a prova di emozioni. Se si decide di presentarsi all’altare con un velo di abbronzatura, è necessario pensarci per tempo, questo perché la pelle, per difendersi dall’aggressione dei raggi UV, secerne sostanze grasse che renderebbero difficile la tenuta del trucco. Ma attenzione, anche un viso troppo idratato non regge il make up. Se si ha la pelle normale o grassa è bene non usare la crema il giorno delle nozze. Per rendere il viso più resistente all’effetto lucido, agli aloni e alle occhiaie, è meglio scegliere un trucco opaco. Si evitino quindi riflessi madreperlati, gloss e glitter: una superficie opaca non riflette la luce (del flash, ma anche del sole) e i difetti si camuffano meglio. Al posto del fondotinta fluido, che è più facile da stendere ma richiede frequenti
ripassate di cipria per diventare opaco, è preferibile un fondotinta compatto in stick o piatto. Ha natura idrorepellente e dura per molte ore senza bisogno di ritocchi. Per riprendere il trucco, se ci si sente accaldate soprattutto dopo il pranzo, basterà rinfrescare il viso bagnandolo con acqua fredda (evitando, ovviamente, gli occhi) e tamponandolo con fazzolettini di carta. Sì al madreperla, invece, per occhi e bocca. Si stenda l’ombretto perlato solo sulla palpebra mobile, però, cioè sulla parte di palpebra che va dalla radice delle ciglia alla piega. Per le labbra è importante usare un prodotto a tenuta durevole, che non sia da ripassare a ogni bacio. La scelta di ombretto e rossetto dipende dalle caratteristiche personali. Una eterea bionda sta bene con un trucco naturale. Mentre un tipo mediterraneo può puntare su tinte accese anche il giorno del matrimonio. Ma quali sono le tendenze per il 2020? Leggerezza e semplicità sono le parole d’ordine, questo non significa che il tuo trucco sarà banale, anzi.