LA SALUTE “AL CENTRO” Ubicato in mezzo al verde, sito vicino alla Oasi Rossi di Santorso, in un locale moderno, pulito e dove si respira quella “umanità” che non si trova ovunque, il Centro Medico Iris nasce pochi anni fa, ed è frutto della ventennale esperienza in campo sanitario della sua attuale responsabile. Daniela infatti ne è alla guida da quasi due anni, ma è una veterana nel campo. Per anni ha lavorato presso alcuni dei più grandi poliambulatori privati e convenzionati della provincia, ed ha portato con se un bagaglio di esperienza tale da essere riuscita, in collaborazione con il Direttore Sanitario del Centro dr. Roberto De Toni, ad avviare una realtà territoriale di tutto rispetto. Il Centro Iris nasce come Centro specializzato in problemi relativi alla “Salute Visiva”, ma piano piano si è aperto a nuove specialità. Abbiamo chiesto a Daniela perchè le persone dovrebbero scegliere il Centro Medico Iris? In questi anni c’è stato un proliferare di grandi strutture sanitarie, da qui la scelta di mantenerci “a misura di uomo”. Non volevamo in alcun modo perdere il contatto con il paziente, cosa che a volte può accadere laddove le dimensioni non permettono un diretto contatto con l’utenza. Il Centro Iris si sta ampliando, ma pur avendone le potenzialità, ha scelto di rimanere comunque una struttura medio grande. E’ una scelta anche quella di avere professionisti di un certo livello, con una certa professionalità ma anche con una buona dose di gentilezza. Stiamo uscendo, almeno lo spero, da un anno e mezzo di restrizioni, le persone che accedono ai servizi sanitari di qualsiasi livello, hanno oggi più che mai bisogno di essere accolte e ascoltate. Mantenendoci con queste dimensioni, ci è più facile non perdere di vista ogni persona che afferisce ai nostri servizi.
Cosa c’è nel futuro del Centro Iris? Molti progetti e “campagne di prevenzione” per offrire alcuni servizi a costi calmierati proprio per andare incontro alle esigenze di chi è stato colpito più duramente in questo periodo. Siamo forniti di quasi tutte le specialità e, laddove non arriviamo, abbiamo in atto delle collaborazioni per rispondere alla nostra utenza con un servizio a tutto tondo! Chi entra da noi, non uscirà mai senza una risposta. Quanto ha inciso la Pandemia anche nel vostro lavoro? Ovviamente moltissimo. Anche se la struttura ha garantito la continuità del servizio, è naturale che, laddove fosse possibile programmare, le persone abbiano deciso di aspettare tempi migliori. Noi però, ci siamo sempre stati e continueremo ad esserci, per rispondere a chiunque ne abbia bisogno. Coltiviamo la speranza che con il tempo si possa tornare ad organizzare qualche bella serata con i nostri professionisti, affrontando temi di interesse generale. Per ora bisogna essere molto “pazienti”.
Intervista a Daniela Brentan Responsabile e “Anima” del Centro Medico Iris di Santorso Via Europa, 41 - P1-P2 - Tel. 0445 1716774
Ambulatorio Infermieristico: l’assistenza quotidiana ai tuoi bisogni • Medicazioni semplici • Medicazioni complesse • Medicazione di lesioni cutanee come ustioni, ulcere diabetiche e vascolari, piaghe da decubito • Rimozione punti di sutura • Bendaggi semplici e fasciature • Sostituzione catetere vescicale • Lavaggio auricolare • Elettrocardiogramma • Holter cardiaco dinamico 24H e 48H • Istruzione alla prevenzione ed al trattamento delle lesioni cutanee croniche • PAP TEST Presso il Poliambulatorio S.S. Trinità di Schio e presso l’ ambulatorio di Arsiero abbiamo attivato un servizio ambulatoriale infermieristico ricco di prestazioni utili e richieste dalle persone che vivono nel territorio.
Perché questo servizio? Perché riteniamo necessario poter garantire dei servizi infermieristici di prima necessità o comunque ritenuti necessari dalle persone che vivono nelle comunità territoriali locali senza tempi d’ attesa ed erogati da personale qualificato e di esperienza. Quindi i servizi saranno erogati da personale infermieristico qualificato? La competenza della figura professionale dell’infermiere garantisce una risposta adeguata e personalizzata al bisogno dell’utente attraverso prestazioni, attività di educazione sanitaria e prevenzione integrate da esami strumentali disponibili presso il nostro centro.
Quali prestazioni infermieristiche comprende questo servizio? Il paziente può rivolgersi al nostro ambulatorio infermieristico per: • Esami del sangue e test di laboratorio • Tamponi rapidi e molecolari COVID-19 • Test sierologici per il controllo degli anticorpi anche post vaccino COVID-19 • Somministrazione di terapie prescritte per via orale, intramuscolare, sottocutanea singole o a cicli • Rilevazione della pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione periferica dell’ossigeno • Rilevazione del peso corporeo / BMI • Rilevazione della glicemia ed istruzione all’autocontrollo della glicemia
Quando è disponibile il servizio? Il servizio è disponibile tutti i giorni a Schio ed alcuni giorni presso l’ ambulatorio di Arsiero. Si richiede comunque di chiamare la segreteria al numero 0445 1857100 per fissare l’ appuntamento. L’ appuntamento può essere anche dato per il giorno stesso senza tempi d’ attesa.
Poliambulatorio SS. Trinità Vicolo S. Bernadette So birous, 1/D Quartiere S.S. Trinità (di fronte al Supermercato Famila) - Tel. 0445 1857100 - 342 9482239
IL DOLORE CERVICALE:
attenzione al computer e alla struttura! Lo stare a lungo seduti (la cosiddetta “sedentarietà”), come richiedono numerosi tipi di lavoro o lo studio, è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il quarto fattore di rischio di mortalità globale (per gli effetti negativi a livello cardiocircolatorio e metabolico). Ma un aspetto del quale si stanno sempre più occupando i clinici è quello del rapporto tra postura seduta prolungata (come quella che viene mantenuta da chi utilizza a lungo il computer) e dolore cervicale. Quest’ultimo, infatti, è divenuto uno dei primi motivi per i quali viene richiesta una valutazione da parte dello specialista Fisiatra. Il cosiddetto “mal di collo”, accompagnato da “mal di testa” (cefalea muscolo-tensiva) e “dolore irradiato alle spalle” e talvolta anche agli arti superiori rappresentano i tre principali sintomi riferiti dai pazienti. A questi possono poi associarsi disturbi neurovegetativi, come nausea (talvolta anche vomito), senso di instabilità (vertigine cervicale), disturbi del sonno. Spesso i pazienti (frequentemente donne, ma in questo ultimo anno anche numerosi studenti di entrambi i sessi, costretti dall’emergenza COVID alla cosiddetta “DAD = Didattica A Distanza) arrivano alla visita fisiatrica con già eseguita la radiografia della colonna cervicale, ma se sono in giovane età questo esame può essere completamente negativo o al massimo dare segni indiretti di sofferenza (con una frase tipica che si ritrova sui referti del Radiologo: “rettilineizzata la fisiologica lordosi cervicale”: questa frase significa che, a causa della contrattura muscolare dolorosa, la colonna cervicale perde la sua normale conformazione a “C” aperta posteriormente e diventa sostanzialmente diritta). E’ l’esame clinico allora lo strumento più importante che permette al Medico di valutare la resistenza che incontra nella mobilizzazione passiva della colonna cervicale e il dolore che provoca la pressione con le dita sui punti trigger (quei punti dove si concentra e da cui si diffonde il dolore) dei vari muscoli cervicali (muscoli cervicali posteriori superficiali e profondi e scaleni) e dove si irradia (verso il capo, verso le spalle, verso il torace, verso gli arti superiori). Naturalmente il tipo di dolore riferito dal paziente e l’esame clinico (con forza muscolare e sensibilità conservata in tutti i distretti degli arti superiori e riflessi osteotendinei presenti) consentono di porre la diagnosi differenziale con la possibile presenza di un’ernia discale cervicale (ma se vi fossero dubbi in questo senso l’unico esame veramente utile è rappresentato dalla Risonanza Magnetica Nucleare che permette di evidenziare i dischi intervertebrali ed il loro stato di salute). Ma siamo tutti predisposti al dolore cervicale? In linea di massima tutte le persone che mantengono posture scorrette davanti al pc per tempi prolungati prima o poi sviluppano dolore,
ma negli ultimi anni l’attenzione degli studiosi sì è concentrata in particolare su quelle che presentano una colonna cervicale “ipermobile”, cioè che non presta resistenza al Medico quando la mobilizza e consente di raggiungere i massimi gradi di escursione articolare (ruotare il capo di 180° senza difficoltà, portare le orecchie a toccare le spalle, ecc.). Queste persone sono quelle che presentano maggiori livelli di dolore e che, se non bene istruite sulle attenzioni posturali da avere nel lavoro e nello studio, sviluppano più precocemente della media quadri radiologici di grave “cervicodiscoartrosi” (v.foto) . In questi pazienti di 4550 anni, che sono per lavoro davanti ad un computer da 20-25 anni, si ritrovano infatti quadri radiologici di compromissione della colonna cervicale che si ritrovavano 40 anni fa in uomini e donne di 70 anni che svolgevano però lavori faticosi (portare pesi sulle spalle, ecc.). Quali consigli allora può dare lo Specialista Fisiatra? Prima di tutti indicazioni di tipo “ergonomico” rispetto a come stare seduti: è preferibile stare seduti sul bordo anteriore della sedia (non ricercare cioè l’appoggio posteriore), cercando di mantenere la testa allineata rispetto al baricentro del corpo (v.disegno), perché se è posizionata davanti aumenta il peso scaricato sulle vertebre cervicali; per favorire il mantenimento delle tre curve fisiologiche della colonna vertebrale (lordosi cervicale, cifosi dorsale e lordosi lombare) lo schermo del computer dev’essere sufficientemente alto e quindi posizionato al livello degli occhi con un’inclinazione di circa 10-20°, gli avambracci devono essere in appoggio sul piano della scrivania ed il polso allineato (utilizzare appositi mouse ergonomici); i piedi vanno tenuti leggermente sotto la sedia. Se non si consce a memoria la tastiera, questa va tenuta inclinata (in modo che basta muovere gli occhi e non flettere continuamente il capo) e se il lavoro richiede continuamente di immettere dati nel computer, sarebbe bene posizionare due tavolette ai lati del computer sulle quali appendere i fogli con i dati da riportare, in modo sempre da muovere gli occhi al posto del capo. Naturalmente bisogna interromper la posizione seduta ogni 30-45 minuti assumendo la stazione eretta e facendo qualche passo. Se queste attenzioni “posturali” non bastano, soprattutto in una fase di particolare dolore, allora lo Specialista può consigliare l’intervento del Fisioterapista che può affrontare questa patologia o con tecniche tradizionali come la tecnica francese del “pompage” (tecnica Bienfait) basata su tecniche di medicina manuale “dolce” che segue il ritmo dell’inspirazione-espirazione, o con esercizi innovativi che fanno riferimento ai principi della riabilitazione neurocognitiva dove il paziente viene guidato a percepire il proprio corpo ed a prendere consapevolezza delle posture che generano il dolore (v.foto)
Dott. Giuseppe Filippi – Fisiatra Specialista in Terapia Fisica e Riabilitazione. Visita presso il Centro Medico Riabilita (autore dell’articolo) Schio Via Venezia 17 Tel. 0445 521198 - 329 389 8683
LE “PALPITAZIONI” o ARITMIE CARDIACHE Nell’uomo il battito cardiaco normale varia da 50 battiti al minuto a riposo, ed arriva fino a 140-160 durante sforzo (nei più giovani arriva ai valori più elevati). Il numero di battiti cardiaci e se sono regolari si può facilmente contare mettendo un dito sul polso, sul collo sotto la mandibola, o utilizzando apparecchi della pressione o cardiofrequenzimetri. Si definisce palpitazione o aritmia un battito cardiaco troppo rapido, troppo lento e soprattutto irregolare. Cosa provoca le aritmie? Le forme più importanti sono sempre legate ad una causa cardiaca dimostrabile con indagini cardiologiche accurate. Le aritmie possono nascere nella parte alta del cuore (atrio) e sono meno importanti, o nella parte principale del cuore (ventricolo) e di solito devono essere valutate con attenzione. Può essere un problema del muscolo cardiaco, delle valvole o delle coronarie. Non raramente sono ereditarie. Nella maggior parte dei casi soprattutto dei giovani è quasi impossibile trovare una causa in quanto si tratta di alterazioni minime, visibili solo al microscopio. In tal caso va sempre utilizzato il buon senso ed una esperienza specifica nel settore. Quasi sempre chi ha una aritmia ha anche una causa scatenante che può essere un problema digestivo, della tiroide o una situazione stressante. Quali sono i sintomi delle aritmie? I sintomi di un’aritmia dipendono dal tipo di disturbo del ritmo cardiaco. Un ritmo cardiaco troppo lento può manifestarsi con vertigini, debolezza e perdita di coscienza a breve termine; un ritmo troppo veloce con sfarfallio dentro il torace, palpitazioni e battiti fortemente accelerati. Alcune persone avvertono un polso irregolare, mancanza di respiro, sudorazione o una pressione sul petto e riduzione del rendimento. Altri, d’altro canto, non si accorgono quasi per niente della loro aritmia cardiaca. I disturbi possono verificarsi sotto forma di crisi e poi scomparire di nuovo, durare diversi giorni o essere permanenti. Quali sono le più frequenti aritmie cardiache? Le principali aritmie cardiache, quelle che si presentano con maggiore frequenza, sono: -extrasistole, è un battito supplementare che può essere presente anche in persone dal cuore sano e può originare dai ventricoli o dagli atri.
Sono provocate in genere da situazioni di stress, dalla presenza di cardiopatie o da disturbi digestivi -aritmie sopraventricolari, tra le quali le più note sono la fibrillazione atriale, la tachicardia parossistica sopraventricolare, il flutter atriale, la Wolf-Parkinson-White (WPW) -aritmie ventricolari, che possono essere causate da eventi ischemici cardiaci e possono rappresentare emergenze mediche, come nel caso della fibrillazione ventricolare o della tachicardia ventricolare -bradicardia, caratterizzata da una frequenza cardiaca inferiore al normale e che può causare un’improvvisa perdita di coscienza (sincope). L’unico modo per fare una diagnosi precisa è registrare un elettrocardiogramma durante il disturbo. È fondamentale comunque che il paziente descriva al Cardiologo che si occupa di aritmie (Aritmologo) accuratamente i sintomi Come si individuano le aritmie? L’aritmia cardiaca può essere individuata attraverso una visita cardiologica corredata da elettrocardiogramma. Per verificare se l’aritmia riscontrata nel corso della visita non sia un episodio isolato e occasionale o per cercare di individuare aritmie non riscontrate durante la visita, è fondamentale registrare il battito cardiaco per un periodo continuativo di 24 o 48 ore attraverso l’utilizzo di un Holter. In ogni caso il paziente con aritmie cardiache necessita di una valutazione cardiologica completa che include un ecocardiogramma, un test da sforzo, ed in casi particolari anche di una risonanza per identificare la causa, ove sia possibile. Come si possono curare le aritmie cardiache? La cura delle aritmie cardiache varia a seconda della loro natura e origine. Nella maggior parte delle forme è essenziale modificare alimentazione e stili di vita, abolendo il fumo, stress alimentari e psicologici. . Nelle forme più importanti possono essere necessari farmaci aritmici, o un Pace-Maker nelle aritmie in cui il cuore batte troppo lentamente. In casi molto selezionati, da un paio di decenni si utilizza una tecnica detta “ablazione” per cui, in certi casi si può interrompere l’aritmia entrando nel cuore con dei cateteri e “bruciando” la zona dove origina l’aritmia.
Dr. Bortolo Martini Specialista in Cardiologia, già Primariodell’Ospedale di Santorso ULSS7, effettua presso il Centro Medico BIOS visite cardiologiche con Elettrocardiogramma, Prove da sforzo ed ECG secondo Holter (24 ore). Fin da giovane si è occupato di Aritmologia Clinica ed interventistica soprattutto nel settore delle aritmie dei giovani, delle cause degli svenimenti e dell’arresto cardiaco sia presso l’Università di Padova per oltre 15 anni che a Santorso. È autore di oltre 200 pubblicazioni prevalentemente su riviste internazionali ed è stato lo scopritore assieme al suo Maestro, Prof. Andrea Nava di una delle cause della morte improvvisa dei giovani (la cosiddetta sindrome di Brugada).
Centro Medico Bios Zanè Via Monte Pasubio, 212 Tel. 0445 314741
La Farmacia di Giavenale è donna..... “Millecinquecento chilometri per aprire una farmacia e dare una sterzata alla propria vita”. Con queste parole, Stefano Tomasoni descriveva, in un articolo di qualche anno fa, “il viaggio di sola andata” della dottoressa Lucia Monaco “dal mare assolato di Siracusa alla cornice montana di Schio”. La storia di una farmacista e della sua famiglia, il coraggio di una scommessa con il futuro, la consapevolezza di una scelta di vita, forse anche l’incoscienza di un sogno. “Come il Papa, anche io sono venuta dalla fine del mondo” era solita dire la nuova farmacista di Giavenale alla comunità curiosa, forse anche un po’ stupita, della novità. La voglia di mettersi in gioco per una nuova avventura aveva spinto la dottoressa Lucia, una Laurea in Matematica, una seconda Laurea in Farmacia, Farmacista per tradizione familiare, a voler diventare titolare di farmacia, a gestire una farmacia tutta sua. Con lei i suoi più cari, la famiglia, il marito Ufficiale della Marina Militare, due figlie ancora adolescenti: avevano una casa, un lavoro, amici e parenti, una vita serena e felice ma, nel cuore, la voglia di novità, di provare a realizzare qualcosa di diverso. Un giorno, su una rivista specialistica, la notizia della vendita della Farmacia di Giavenale. Perché no, si è detta Lucia, quindi il viaggio per vedere la farmacia e conoscere il luogo: “Ho avuto subito la sensazione che fosse il posto giusto per noi. Difficile spiegare perché, è stata una sensazione, una sorta d’intuizione… abbiamo lasciato decidere al cuore. Era settembre, splendide giornate di sole, l’impatto è stato positivo, Schio ci è apparsa una città ordinata, con servizi efficienti, a misura d’uomo”. E così, messo in vendita tutto quello che avevano a Siracusa ed essersi aggiudicati la Farmacia, a dicembre 2013 hanno salutato parenti e amici e sono partiti. Da Febbraio 2014 Lucia Monaco è la nuova titolare della farmacia di Giavenale. “Inutile dire che non è stato facile, dal clima alle abitudini ai ritmi di vita tutto era diverso ma ci siamo adattati; ancora oggi abbiamo nostalgia, certo, ma qui stiamo benissimo, siamo stati accolti bene; qui è ormai il nostro futuro”. Del resto, Siracusa ha legami decennali con il Veneto: negli anni Cinquanta e Sessanta molti tecnici si trasferirono per lavoro dal petrolchimico di Marghera alla città di Archimede, dove stava nascendo l’industria del petrolio e poi tanti, molti, sono rimasti, creando un legame affatto particolare tra Sicilia orientale e Veneto. Adesso, un’altra svolta, un’altra tappa: la farmacia si è totalmente rinnovata e ristrutturata nei nuovi locali di via Giavenale di Sopra n. 24, in pratica quasi di fronte alla vecchia sede ma in uno spazio decisamente bello ed elegante, accogliente, fruibile. Uno spazio di oltre 200 metri a servizio del territorio. La farmacia svolge un servizio
pubblico essenziale; la pandemia ha ulteriormente dimostrato come la farmacia sia un presidio di prossimità fondamentale, un punto nevralgico per i cittadini. Il farmacista è sempre stato vicino alla gente, spesso la sola figura presente a dare fiducia ed assistenza nei giorni tristi del lockdown. “Proprio l’esperienza del Covid-19 ci ha convinti a voler cambiare, complice l’esigenza di dover lasciare i vecchi locali in affitto per mancato rinnovo del contratto di locazione da parte della proprietà. Decisione impegnativa soprattutto per lo sforzo economico in un momento di gravissima recessione e di contrazione dei consumi e delle spese, con l’incertezza sul futuro che non è solo psicologica ma basata sulla consapevolezza di una crisi globale senza precedenti” Ma la voglia di rinnovamento era ed è tanta. “Una Farmacia con ampi spazi per essere sempre più un luogo di informazione, prevenzione e benessere con maggiori servizi, più prodotti, consulenze per assicurare risposte e soluzioni ad ogni esigenza”. Uno studio per consulenze e servizi, una cabina dermo-estetica, laboratorio analisi e telemedicina, ma anche un angolo relax come servizio benessere dove offrire un caffè o una tisana, dove potersi rilassare facendo due chiacchiere o sfogliando una rivista. E poi un corner veterinario, il reparto mamma e bimbo con uno spazio giochi per i piccoli, la zona totalmente dedicata alla cosmesi ed alla bellezza e tanto altro ancora. Non manca l’attenzione alle esigenze delle persone, di tutte le persone: due ingressi con apertura automatica, una delle quali direttamente dall’ampio parcheggio con percorso facilitato per chi ha problemi, un spazio del banco realizzato per chi si muove in carrozzella, servizi per i diversamente abili. “Non si trattava di abbattere le barriere in maniera, per così, dire tradizionale, ma pensare uno spazio e servizi fruibili da tutti in maniera immediata, facile e semplice perché, ancora una volta, il Covid ci ha insegnato che tutti siamo fragili: basti pensare alla necessità di percorsi differenziati, di sosta, della disinfezione delle mani, eccetera”. Da ultimo, ma non per ultimo, una farmacia sempre più digitale e tecnologica, attiva su Facebook e Instagram, con la possibilità di prenotazione su WhatsApp e consegna a domicilio. Ma anche un distributore H24 con smart locker per chi non ha la possibilità di recarsi in farmacia in orari di apertura. Il funzionamento è semplice, intuitivo: si depositano i prodotti acquistati in uno degli armadietti a disposizione, il cliente riceve con sms o whatsapp il codice di sblocco dell’armadietto e ritira i prodotti anche di notte, nei festivi o semplicemente per non fare ulteriori file ed attese. Lasciamo la Farmacia di Giavenale con il sorriso della dottoressa Lucia e delle sue collaboratrici Ilenia, Ilaria e Ginevra, un team di donne e, del resto, come ama ripetere Lucia,
“la Farmacia è donna perché la sensibilità, la cura e l’attenzione proprie di una donna fanno bene anche agli uomini”.
IL GINOCCHIO DOLOROSO DA SOVRACCARICO: SCOPRI COME AFFRONTARLO CON L’AIUTO DELLA FISIOTERAPIA
CHE COS’E’ IL SOVRACCARICO Il ginocchio è un’articolazione sottoposta al carico del corpo, per questo eventuali traumi o un uso non corretto possono essere causa di un sovraccarico di questa articolazione. Sovraccarico significa un generico affaticamento articolare in rapporto con carichi di lavoro anomali o eccessivi. Si manifesta con dolore dopo l’attività e difficoltà a muovere l’articolazione. Questo problema interessa varie articolazioni corporee, ma il ginocchio è spesso il primo a risentirne. Inoltre può avere origine da alterazioni della colonna vertebrale, dell’anca, del piede e non solo dal ginocchio in sé. TIPI DI SOVRACCARICO E CAUSE
Ci sono molteplici tipologie di sovraccarico. Il sovraccarico ponderale causato dall’eccesso di peso corporeo, il sovraccarico postraumatico che si instaura dopo traumi apparentemente innocenti, il sovraccarico costituzionale che si ha quando alcune anomalie costituzionali del ginocchio o del piede possono alterare il modo di camminare e utilizzare l’articolazione e infine il sovraccarico funzionale che si instaura per esempio in presenza di un’attività motoria senza adeguata preparazione e progressione dei carichi. Altre cause scatenanti possono essere i problemi di colonna vertebrale e altre articolazioni che alterano il modo di camminare e l’assetto posturale. Inoltre l’artrosi, che è una patologie cronica con periodiche acutizzazioni, si riscontra spesso nei casi di sovraccarico di ginocchio.
COME SI PUÒ CURARE IL SOVRACCARICO? Alcuni accorgimenti per ridurre i sintomi sono: • Calo ponderale con l’aiuto di un dietologo. • Terapie mediche analgesiche e antiflogistiche per combattere il dolore e l’infiammazione. • Terapie fisiche (Laser-terapia, Tecar) e Terapia manuale. • Plantare su misura per compensare le eventuali anomalie di carico del piede. • La riabilitazione e la rieducazione posturale. LA RIABILITAZIONE - FISIOTERAPIA La fase riabilitativa è molto importante e si propone di recuperare: • La muscolatura deficitaria • Una postura corretta • Una deambulazione corretta • Un corretto utilizzo dell’articolazione e il rispristino di una corretta meccanica articolare. Solo una muscolatura della coscia valida e bilanciata e una corretta meccanica articolare possono consentire di correggere il passo assicurando nel contempo un valido sostegno all’arto inferiore durante il carico. L’obbiettivo finale sarà una correzione del passo, un miglioramento della muscolatura e della meccanica articolare e un corretto utilizzo dell’articolazione. Per questo è importante affidarsi a un fisioterapista competente per essere seguiti in ogni fase del recupero. IL RUOLO DEL FISIOTERAPISTA Il ruolo del fisioterapista è importante per ottenere dei risultati validi. Per questo è necessario affidarsi a un Centro Medico di Fisioterapia in modo che il programma di recupero sia mirato e personalizzato, oltre che eseguito con i più moderni macchinari e tecniche fisioterapiche. Oltre al lavoro con il fisioterapista sarà importante anche la collaborazione del paziente a domicilio, che dovrà seguire i consigli del terapista sull’utilizzo del ginocchio ed eseguire semplici esercizi per rendere il trattamento ancora più efficace.
Dottoressa FT Elena Calza Centro Medico FKT- SCHIO Piazza Almerigo da Schio, 22 Tel.0445 530700 - centrofktschio@gmail.com - www.centrofktschio.it
CURA PER ELIMINARE
LE VENE VARICOSE In collaborazione con l’equipe di Top Clinic Padova S.r.l. proponiamo un innovativo trattamento mini-invasivo, effettuato secondo il Protocollo “Vene Varicose Padova®”, sicuro ed indolore che in una sola seduta consente di eliminare le vene varicose.
Al termine della Prima Visita viene rilasciato un preventivo scritto con tutti i costi degli eventuali trattamenti. Quali sono le cure a disposizione per eliminare le Vene Varicose? L’Equipe è in grado di offrire ai propri Pazienti tutte le tecniche più moderne per il trattamento mini-invasivo dell’insufficienza venosa, adattandole ad ogni singolo caso e prevede: Anestesia esclusivamente locale Nessun punto di sutura - Recupero immediato
Prima e dopo
Questo approccio garantisce la completa personalizzazione e la scelta del trattamento più appropriato per il singolo caso: nel corso del primo incontro vengono esaminate le caratteristiche delle gambe ma anche le motivazioni, le abitudini di vita e di lavoro del Paziente.
Trattamento Ambulatoriale mini-invasivo per le Vene Varicose
Come si svolge la prima visita per la Cura delle Vene Varicose? La prima parte del colloquio con i Medici dell’equipe prevede la raccolta della storia clinica (anamnesi) del paziente, vengono discusse le patologie pregresse o attive, l’eventuale assunzione di farmaci e/o la presenza di allergie. Nella seconda parte della visita si procede con gli esami strumentali, effettuati direttamente dai Medici dell’Equipe: Mappaggio anatomico Ecocolordoppler: esame ecografico indispensabile per la definizione dell’anatomia vascolare e la scelta della tecnica correttiva più indicata; Termografia Digitale: analisi innovativa per la rilevazione delle differenti temperature della pelle delle gambe. Permette di visualizzare in una fotografia sia le aree cutanee patologiche che il decorso sottocutaneo dei vasi da trattare. È sempre utile portare con sé i referti medici precedenti (referti di visite specialistiche, esami del sangue, radiografie, ecc), la lista degli eventuali farmaci che si assumono ed eventualmente l’elenco delle sostanze alle quali si risulta allergici.
Quali sono i vantaggi per il paziente? Attraverso le tecniche tradizionali non è possibile ottenere questi ottimi risultati. È prevista una singola seduta, della durata media di 60 minuti con recupero immediato delle attività quotidiane. Il trattamento viene svolto ambulatorialmente (no sala operatoria) in anestesia locale e l’utilizzo della calza elastica è limitato a soli 6 giorni dopo la procedura. Le caratteristiche tecniche del Protocollo “Vene Varicose Padova®” consentono di evitare qualsiasi assunzione di antibiotici o antidolorifici. Qual è il periodo migliore per il trattamento delle vene varicose? Il Protocollo utilizzato consente di effettuare il trattamento in tutti i mesi dell’anno, incluso il periodo estivo. Le tecniche utilizzate sono indolori e consentono di esporsi al sole poche settimane dopo il trattamento. Quali sono i costi per eliminare le vene varicose? Il costo del trattamento varia in base al tipo di tecnica utilizzata: da 700 a 2500€ per arto.
Presso Poliambulatori San Gaetano è possibile effettuare la Prima Visita per programmare il Trattamento mini-invasivo per le Vene Varicose secondo il Protocollo “Vene Varicose Padova®” con la Dottoressa Nicole Pelizza e il Dottor Giulio Tognin. chiamando allo 0445 372205 o scrivendo al numero WhatsApp 327 4310025
IL TRAINING NEUROPSICOLOGICO L’anno scolastico si avvia verso la conclusione e per alcuni bambini e ragazzi può essersi rivelato particolarmente impegnativo. A scuola, infatti, possono essere emerse alcune difficoltà come ad esempio: · Stare attento e concentrato durante le lezioni; · Tendenza a distrarsi e a perdersi nei propri pensieri; · Difficoltà nel seguire le istruzioni complesse; · Scarsa autonomia nel fare i compiti o organizzare le attività pomeridiane; · Difficoltà a leggere o scrivere in modo fluido; · Difficoltà a fare i calcoli; · Difficoltà a colorare all’interno degli spazi assegnati; · Oppositività o ansia nei confronti delle attività scolastiche più complesse. Migliorare queste abilità è possibile attraverso un TRAINING NEUROPSICOLOGICO: una vera e propria palestra per la mente che permette di intervenire sulle aree di vulnerabilità del bambino. Poniamo alcune domande alla Dottoressa Federica Galvan Psicologa e Psicoterapeuta in formazione con Master in Neuropsicologia. Che cos’è il training neuropsicologico? Il training consiste in un trattamento altamente individualizzato, perché è costruito sulle specifiche esigenze del bambino o ragazzo a cui si rivolge. Per questo, prima di iniziare il training, viene fatta una breve valutazione neuropsicologia specifica sulla funzione cognitiva che si vuole stimolare. È costituito da incontri di un’ora ciascuno in cui una neuropsicologa proporrà al bambino o al ragazzo l’utilizzo di software specifici, compiti carta e matita e giochi divertenti. Dove si interviene? Il trattamento può essere indirizzato a diverse funzioni cognitive, quali:
•ATTENZIONE: Esercizi per aumentare la vigilanza, l’inibizione di stimoli distraenti, la concentrazione per tempi prolungati. •MEMORIA: Esercizi per mantenere più informazioni in memoria, strategie per ricordare più a lungo le informazioni apprese. •FUNZIONI ESECUTIVE: Esercizi per aumentare le capacità di attenersi alle istruzioni date, di pianificare i passi per svolgere un compito in modo efficiente. •APPRENDIMENTI: Esercizi per sostenere le abilità di lettura, scrittura e di calcolo. •ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE: Esercizi per allenare le capacità di gestione degli spazi, aumentare la precisione nello svolgimento di compiti grafici, migliorare l’orientamento. Com’è strutturato? Affinché sia efficace e riesca a potenziare le connessioni cerebrali, è necessario che le sedute siano intensive: si consiglia un percorso della durata di almeno due mesi con incontri a frequenza bisettimanale. Per questo motivo, l’estate si dimostra il momento ideale per cogliere questa opportunità. A chi si rivolge? Il training nasce per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni con ADHD, disturbi dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disgrafia) e altri disturbi del neurosviluppo, ma è indicato anche per bambini che semplicemente presentano delle fragilità che li penalizzano a scuola o nelle attività quotidiane.
Dove si svolge? Presso il Gruppo Empathie, equipe specializzata nelle neurodiversità, in Via San Vincenzo 53 a Thiene (VI). la Dottoressa Federica Galvan Psicologa e Psicoterapeuta in formazione con Master in Neuropsicologia sarà disponibile per un primo colloquio gratuito informativo di 30min, per valutare la possibilità di intraprendere un percorso e strutturarlo in base alle esigenze. Per maggiori informazioni telefonare allo 0445 382422 o scrivere al numero WhatsApp 324 7944900.
TESTIMONIAL DI
VITA SANA
Da una collaborazione fra il Gruppo Sociale e Missionario San Giorgio ODV, ASD Novatletica Città di Schio e Centro Medico la Piazzetta è nato il corso “Testimonial di vita sana”. Si tratta di un percorso formativo cui partecipano una quindicina di atleti/e della società scledense per acquisire conoscenze a tutto tondo sui benefici derivanti dalla pratica sportiva. Aver intrapreso ora questa iniziativa non è stato casuale, poiché la recente pandemia ha causato molte e diverse problematiche, soprattutto nelle fasce di età più giovani, rallentandone la mobilità e minando gravemente i rapporti sociali. I sei incontri in cui è stato calendarizzato il corso hanno avuto un taglio ovviamente sportivo, ma hanno affrontato anche temi che coinvolgono completamente la vita di ogni individuo, sia quando si allena o gareggia, sia quando va a scuola o lavora.
Si sono pertanto approfonditi temi come l’alimentazione equilibrata (dr. Davide Brazzo), la gestione dell’ansia con la possibilità di sfruttarla a nostro favore (dr. Daniela Bonato), i benefici dell’attività motoria che permangono per tutta la vita (dr. Luca Giaretta), i modi e le tecniche per riuscire a concentrarsi (dr. Lucia Lanaro). Sono stati anche ospitati due atleti top, Martina Dogana (triathlon) e Federico Rossi (maratoneta in carrozzina), che hanno portato la loro esperienza di vita e di sportivi raggiundendo risultati di rilievo. L’aspettativa, alla fine del corso, sarà quella di aver dato a questi/e ragazzi/e degli elementi utili per vivere una vita sana, magari rendendosi disponibili a presentare questi loro valori ai propri coetanei, durante incontri che verranno proposti alle Scuole del territorio. Il Covid ha fatto moltissimi danni, e molti dobbiamo ancora scoprirli. Per una società sportiva questo periodo di sospensione (o rallentamento) comporterà dei veri e propri “buchi neri” di preparazione nelle fasce di età in cui gli atleti cominciano a specializzarsi, con un conseguente calo generalizzato del livello qualitativo e delle prestazioni agonistiche. Sarà quindi necessario cercare di chiudere questo “buco” con iniziative di ritorno molto consapevole all’attività motoria, riconoscendole un ruolo di massima importanza nello sviluppo fisico e sociale degli individui. L’organizzazione del corso è stata inserita nel progetto “Irretiamo il Covid” e ha beneficiato di un finanziamento della Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in cui il Gruppo Sociale e Missionario San Giorgio ODV ha raggruppato varie organizzazioni di volontariato del nostro territorio, attive in vari ambiti della cura della persona.
CENTRO PILATES SCHIO
“CORPO KOSMIKO” Il Centro Pilates Schio ‘Corpo KosmiKo” da qualche anno propone corsi specifici di Pilates e discipline correlate. Il segreto del metodo sta nella sua completezza e impostazione. Unendo controllo, respiro e consapevolezza, si guida il fisico ad ottenere una totale tonicità muscolare e fluidità di movimento. Corpo Kosmiko propone anche corsi di Hata Yoga, lo yoga del movimento, dove non è prevista la fase meditativa. Stretching a corpo libero o con uso di piccoli attrezzi. Back School, o ginnastica per la schiena. Questo programma di esercizi mirati alla prevenzione e la cura delle patologie del rachide - colonna cervicale, spinale e lombo sacrale -, è adatta anche per chi ha subito interventi chirurgici o traumi.
COS’ È IL PILATES? Il Pilates è una Ginnastica che si fa eseguendo esercizi particolari, con tutte le loro varianti e messi a punto da Joseph Hubertus Pilates, il creatore del metodo. I corsi prevedono il Pilates Mat, Pilates su materassino con o senza l’uso di piccoli attrezzi. Il Pilates Chair, esercizi da svolgere con l’aiuto di una piccola macchina simile ad una sedia e il Reformer Pilates, individuale, con una macchina più grande dotata di accessori che sviluppano punti specifici del corpo.
Il motto del Pilates, che Corpo Kosmiko fa suo, e’ FAI FARE AL CORPO CIÒ CHE VUOLE LA TUA MENTE.
L’istruttrice Daniela Marchesini si è formata, per quanto riguarda le specialità del Pilates, alla scuola americana di Michael Miller, studente diretto di Joseph Pilates. Scuole riconosciute CONI per tutte le altre discipline.