VicenzaSalute LaPiazza di Thiene n 853

Page 1



Lenti ZEISS Antivirus Platinum UV

Migliore igiene delle lenti per occhiali

Ne parliamo con Ilenia Dellai Optometrista - Ottico - Contattologo Lo sapevi che..? Oggi, come mai prima, siamo molto attenti alla presenza di germi e alla loro diffusione sulle superfici e sugli oggetti che tocchiamo. Gli occhiali, e più precisamente le lenti sono fra questi oggetti e possono influire sulla nostra igiene personale. Infatti, le lenti possono essere facilmente contaminate attraverso il contatto diretto e la diffusione di goccioline di saliva. Cos’è l’Antivirus Platinum UV? ZEISS Duravision Antivirus Platinum UV è un trattamento antimicrobico che elimina il 99,9% dei virus e dei batteri riducendo il rischio che questi sopravvivano sulla superficie delle lenti. Oltre all’elevata igiene, offre una protezione UV totale fino a 400nm. Infine, garantisce un eccellente trasparenza riducendo al minimo i riflessi e rendendo la lente esteticamente apprezzabile. Questo insieme di caratteristiche permette un’elevata resistenza alle abrasioni e una grande facilità di pulizia. Come funziona? La tecnologia alla base di questo trattamento consiste nell’integrazione dell’argento antimicrobico sugli strati dell’antiriflesso. Infatti, proprio grazie alle sue note proprietà curative, i virus e i batteri che si depositano sulla superficie delle lenti vengono inattivati al 99,9%. L’argento viene depositato sulla lente attraverso un processo sottovuoto ad alta temperatura rilasciando ioni che esercitano un’azione antivirale e antibatterica sulla superficie della lente stessa.

Per maggiori informazioni e per conoscere il nuovo trattamento ZEISS Duravision Antivirus Platinum UV vi invitiamo presso il nostro Centro Ottico 3D. A vostra disposizione troverete uno staff cordiale e preparato.

Centro Ottico 3D SRL Via Campagnola, 21/E Schio (VI) Tel. 0445/517795 centrottico3d@libero.it – www.centro-ottico3d.com Su appuntamento: Martedì-Mercoledì-Giovedì-Sabato 9.00/12.30-15.00/19.00 Venerdì orario continuato 09.00-19.00 - Lunedì Chiuso


ALLENARSI IN ESTATE....

Con la bella stagione e il caldo è fondamentale trovare il modo giusto per allenarsi in estate. In questo senso è sufficiente scegliere lo sport più adatto alle proprie esigenze, conoscere e rispettare i propri limiti e seguire alcune semplici regole per salvaguardare la propria salute durante il periodo estivo. Riuscire ad allenarsi con costanza può non essere facile, ma bastano pochi accorgimenti per mantenere alto il morale e trovare la forza giusta da dedicare agli allenamenti. QUALCHE CONSIGLIO • Privilegia le prime ore del mattino e quelle del tardo pomeriggio per allenarti. Questo primo accorgimento ti permetterà di evitare una eccessiva perdita d’acqua e sali minerali tramite il sudore. Ancora, approfittare di temperature molto più gradevoli, può fornirti sicuramente un’energia maggiore per affrontare qualsiasi sessione di allenamento. • Scontato ma davvero fondamentale: bevi tanto e spesso. Fai piccoli sorsi d’acqua fresca prima, durante e dopo gli allenamenti, per reintrodurre i liquidi persi con la sudorazione costante. Cerca di preferire sempre dell’acqua naturale, cercando di evitare bibite gassate e trop-

po zuccherate, che finiscono con l’appesantire l’organismo. Ancora, se hai problemi di idratazione e non riesci a bere almeno i 2 litri di acqua al giorno consigliati dagli esperti, puoi optare per bevande aromatizzate alla frutta, che daranno un sapore migliore all’acqua. • Fai sempre riscaldamento prima di cominciare il workout e al termine della seduta di lavoro, esegui sempre dello stretching. Anche se la temperatura esterna è alta, non pensare che saltare lo stretching iniziale e finale sia una buona idea: i muscoli hanno sempre bisogno di preparazione per poter affrontare un workout nel modo giusto. Anche il defaticamento è un’azione necessaria per ridurre al minimo il rischio di contratture e/o strappi muscolari. • Dal momento che i processi digestivi sottraggono sangue ai muscoli, evita di fare attività nelle 2/3 ore successive ai pasti. Questo ti aiuterà ad avere delle performance di allenamento migliori e a ridurre il rischio di reflusso gastroesofageo. • indossa l’abbigliamento giusto. Per evitare le vesciche ai piedi, una vera maledizione per qualsiasi atleta, usa calze ben aderenti, cerca di mantenere i piedi asciutti e – prima dell’allenamento – puoi anche applicare delle pomate a base di vaselina, per ridurre gli attriti da sfregamento. Ancora, usa delle scarpe adatte al tipo di attività che stai facendo e cerca di indossare dei capi aderenti al corpo e che abbiano un tessuto traspirante, in modo da non ostacolare la naturale sudorazione.



I CAMPANELLI D’ALLARME DEL

CUORE nei mesi caldi Caldo, afa, temperature alte non fanno bene al nostro cuore. La pressione si abbassa e gli effetti sulla salute possono essere pericolosi. Il cuore deve sopperire al calo di pressione, all’aumento della sudorazione, alla perdita di sali e liquidi, lavora di più, per questo è importante prevenire e sapere cosa fare in caso di malore. Ne abbiamo parlato con il dottor Carlo Dal Lin, medico specialista in cardiologia presso i Poliambulatori San Gaetano. Dottore quali sono i segnali di malessere cui prestare la massima attenzione? In caso di sensazioni strane come giramenti di testa, mancanza di respiro, dolori al petto o palpitazioni è bene controllare il ritmo cardiaco tastandosi il polso e misurare la pressione con un semplice dispositivo elettronico. In caso di irregolarità è bene fare un bel respiro a fondo, eventualmente ripetere le misurazioni e se la situazione non dovesse migliorare è opportuno rivolgersi a un medico. Le abitudini da evitare in estate? Le abitudini da evitare per non esporre il cuore ai rischi legati alla calura estiva includono: - ridurre il più possibile il consumo di vino, così come quello degli altri alcolici, perché induce vasodilatazione e spossatezza; - evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornata (in generale, tra le 11 e le 17); - l’attività fisica non deve invece essere sospesa; ciò che conta è praticarla nelle ore più fresche della giornata e senza esagerare, evitando affanni. È possibile utilizzare l’aria condizionata per mantenere freschi gli ambienti interni, purché non si crei una differenza di temperatura eccessiva rispetto all’esterno, con il condizionatore che non dovrebbe essere impostato al di sotto dei 26 °C. Quali sono le cattive abitudini da abbandonare per la salute del cuore? Esistono poi dei nemici del cuore che sono sempre in agguato, non solo d’estate: - fumare (o vivere con un fumatore); - fare poca attività fisica e poco movimento; - fare esercizio fisico intenso senza essere in forma; - ignorare il russamento; - non prestare attenzione alla salute della bocca; - non tenere sotto controllo stress, aggressività e depressione. - bere (troppi) alcolici; - consumare sale in eccesso; - esagerare con la carne rossa; - non consumare abbastanza frutta e verdura; - mangiare in eccesso;

- consumare cibi ipercalorici; - credere che i problemi di cuore “non colpiranno me”; - non considerare i pericoli perché sono “silenziosi”; - assumere irregolarmente o sospendere le medicine; - ignorare i sintomi fisici. Il caldo è un nemico del cuore? Quando le temperature aumentano, la pressione si abbassa. È questo solo uno dei possibili effetti del caldo sulla salute cardiovascolare, che durante la bella stagione deve affrontare le conseguenze dell’aumento della sudorazione: maggiori perdite di sali e fluidi e, di conseguenza, cali di pressione e aumento della frequenza cardiaca. Il caldo poi aumenta il rischio di trombosi. Alcune fasce della popolazione sono più a rischio: le donne in gravidanza, chi ha recentemente affrontato un intervento chirurgico, chi assume ormoni, ma non solo. Anche chi è alle prese con malattie croniche, chi è in sovrappeso, chi fuma, chi beve troppo e chi ha subito traumi agli altri inferiori ha una maggiore probabilità di avere a che fare con questo evento, che ogni anno causa 400 mila decessi nella sola Italia fra vittime della trombosi venosa profonda, dell’infarto e dell’ictus. Se un soggetto ha un momentaneo calo di pressione, che cosa deve fare? Molto probabilmente è legato alla disidratazione. L’obiettivo da perseguire è reintegrare prontamente le perdite di fluidi e di sali minerali bevendo acqua fresca ed eventualmente un integratore salino. Consiglio, soprattutto alle persone anziane, un bicchiere d’acqua ogni ora, per un totale di circa 2 litri al giorno, lontano dai pasti. Alimenti da preferire per far fronte alle perdite dovute alla sudorazione sono quelli ricchi di acqua, come l’insalata, i meloni e l’anguria. Perché la montagna e il mare potrebbero essere pericolosi per un cardiopatico? Chi va in montagna deve ricordare che l’alta quota tende ad aumentare la pressione e pertanto occorrerebbe aggiustare il dosaggio dei farmaci antiipertensivi consultando il proprio medico. In ogni caso meglio rimanere sotto i 1500 metri ed eventualmente programmare accuratamente dei soggiorni in quota prevedendo soggiorni prolungati a quote crescenti per consentire all’organismo di adattarsi al nuovo clima. Anche chi va al mare deve prestare attenzione: le immersioni sono sconsigliate a chi ha avuto una ischemia cardiaca e cerebrale, a chi ha un difetto delle valvole del cuore o il forame ovale pervio. Per gli altri è meglio chiedere consulto al proprio medico ma in generale è bene immergersi con pochi fattori di rischio, se non si è sovrappeso, se non si è stati recentemente operati al cuore o se non si deve affrontare un lungo volo nelle ore successive.

Dott. Carlo Dal Lin, Medico Chirurgo Specialista in Malattie dell’ Apparato Cardiovascolare, Cardiologo. Presso Poliambulatori San Gaetano è disponibile l’ambulatorio di Cardiologia senza attese contattando il numero 0445372205 o scrivendo al numero WhatsApp 327 4310025 Ricordiamo che è sempre attiva la prenotazione tramite l’App ufficiale di Poliambulatori San Gaetano.



LA FISIOTERAPIA è BLU Incontriamo il Dott. Luca Buzzacchera, titolare dello studio professionale FisioBLu di Zanè (VI), ci racconta quali patologie possono essere curate dal suo Team e del particolare percorso di riabilitazione appositamente studiato per i pazienti che sono stati affetti da polmonite interstiziale da Covid-19. Dottore, di quali tipi di paziente vi prendete cura e quali patologie prende in carico il Team di FisioBLu. Qual è la chiave del vostro successo nella progettazione del programma terapeutico e riabilitativo dei vostri pazienti? Presso la mia clinica fisioterapica abbiamo cercato di differenziare e definire tre grandi aree di intervento. Le patologie, quindi, sono state suddivise in: di origine ortopedica/traumatologica, di origine neurologica, di origine geriatrica. Con questa suddivisione e con il personale presente facciamo fronte a tutte le patologie citate. Dalla classica lombalgia alla riabilitazione post grandi chirurgie. La logica terapeutica vede strutturate all’interno della clinica varie figure professionali che, come in un’orchestra, completano la sinfonia. Non sarà quindi discriminante la patologia, ma la presa in carico della persona. Resta oggettivo che abbiamo alcune peculiarità, come ad esempio il lavoro per le spalle. Abbiamo una serie di terapie strumentali adatte a risparmiare qualche intervento di cuffia dei rotatori o per il trattamento delle periartriti o la risoluzione delle calcificazioni. Lo stesso può dirsi per il ginocchio, dal trattamento conservativo del ginocchio alla presa incarico post chirurgia. Il trattamento post-chirurgico del legamento crociato anteriore ACL è sempre un ambito piuttosto specifico per la funzione del ginocchio. Oltre al lavoro riabilitativo, ci occupiamo della ripresa alle attività sportive, data la presenza della palestra interna. Per esempio, il “RETURN TO PLAY” è per il calciatore, lo sportivo in genere, un FONDAMENTALE passaggio per poter tornare alle attività di gioco, poter attestare l’avvenuta guarigione è un aspetto estremamente delicato. Noi abbiamo corredato il lavoro di fisioterapia alle attrezzature di valutazione, per cui possiamo accertare, certificandola, la possibile ripresa al gioco. Il nostro sistema BIA (Back in Action), è uno strumento validato e certificato a livello internazionale per poter attestare se un atleta con infortunio al ginocchio possa ritornare alla pratica attiva agonistica senza rischiare una recidiva o una lesione al ginocchio controlaterale. Per le lesioni midollari, data l’esperienza statunitense, applichiamo e replichiamo parte di quanto appreso con un programma terapeutico strutturato per ogni singolo paziente. La chiave del successo sta nella valutazione iniziale. La corretta progettazione del processo riabilitativo necessita, a mio avviso, di una curata e profonda valutazione del paziente che mi trovo d’innanzi. Spesso accade che il paziente si rechi in studio con una decurtazione di alcuni sintomi e una serie di tera-

pie destinate da uno specialista. Senza prevaricare l’evidenza, la nostra valutazione considera l’individuo nella sua globalità. Se prendiamo, ad esempio, una diagnosi di periartrite alla spalla diagnosticata dallo specialista, oltre che trattare segni e sintomi espliciti, valuteremo e tratteremo le strutture annesse, tratto cervicale, gomito, polso, mano. Nel complesso del trattamento, partendo da un dolore alla spalla, andremo a ristabilire un equilibrio alle componenti corporee del nostro paziente. Polmonite interstiziale da Covid-19: avete studiato un percorso di riabilitazione specifico per questo tipo di pazienti per accompagnarli verso un recupero della funzionalità alveolare e, in senso più ampio, verso il ritorno ad una vita normale. In relazione alla gestione della polmonite interstiziale da Covid-19, presso la nostra clinica abbiamo protocollato un percorso riabilitativo che preveda, nel caso di compromissione polmonare, l’applicazione della Risonanza Quantica Molecolare attraverso degli elettrodi cutanei atti a rigenerare il normale tessuto alveolare. A tale patologia è spesso associato un lungo allettamento. Tale evento determina un crollo generico delle funzionalità umane, le più basilari, anche il solo rimanere in piedi può divenire estremamente difficoltoso e dispendioso. Questa patologia, oltre alla compromissione polmonare, porta in maniera secondaria ad una sofferenza del sistema nervoso, presentando tipicamente dolori articolari nelle articolazioni prossimali. Motivo per il quale molti pazienti lamentano anche dolore a livello muscolare. Ecco che, ancora una volta, la riabilitazione ci soccorre in tal senso. L’educazione ad una corretta igiene posturale, il continuo stimolo al movimento, passivo inizialmente e via via di intensità sempre maggiore, permette a queste persone di ritornare alla vita, uscendo dalla fragilità dei loro letti-gusci e riscoprendo il senso della vita attraverso la ritrovata capacità di interazione con il mondo esterno. Ringraziamo il Dott. Buzzacchera, torneremo a trovarlo per conoscere il Team di FisioBLu, le patologie curate nel suo studio e le innovative tecniche di riabilitazione impiegate.





AL SOLE... SENZA RISCHI Negli ultimi anni, anche per l’aumento della produzione dei gas responsabili dell’effetto serra, la temperatura media del nostro pianeta è sensibilmente aumentata. La riduzione dello strato di ozono, causa dell’aumento delle radiazioni UV sulla superficie della Terra, costituisce un fenomeno particolarmente dannoso per la salute umana: basti solo pensare che gli effetti negativi più comuni comprendono l’aumento di determinati tipi di tumore della pelle, della cataratta e dei disturbi di deficienza immunitaria. Insomma, Il sole fa bene, senz’altro, ma se preso in maniera scorretta, senza preparazione e senza protezione, può essere dannoso. Da farmacista desidero suggerire qualche consiglio per una esposizione al sole sicura e per una pelle sì abbronzata, ma senza rischi. Indubbiamente sarebbe bene preparare la pelle sin dalla primavera con integratori a base di sostanze antiossidanti, quali vitamine A (betacarotene), C ed E, ovvero piante (mirtillo, the rosso) utili per il microcircolo. In farmacia è possibile trovare integratori specifici che, ad esempio, migliorano i processi di produzione della melanina favorendo un’abbronzatura più omogenea e prevenendo la formazione di macchie della pelle. Anche una alimentazione ricca di antiossidanti è importante per prevenire e limitare i danni derivanti dall’accumulo dei radicali liberi prodotti dai raggi ultravioletti, responsabili dell’invecchiamento cellulare. CIÒ DETTO, IN BREVE ALCUNI CONSIGLI: • Evitare le ore più calde (dalle 12 alle 16) soprattutto per i bambini e i soggetti di fototipo I e II ed applicare uno schermo ad alta protezione ogni 2-3 ore e dopo ogni bagno; • le prime volte, non esporsi al sole per più di 20 minuti. Oltre, infatti, viene saturata la nostra capacità di produrre melanina e si otterrebbe solo l’effetto di favorire la scottatura; • utilizzare sempre un doposole subito dopo la doccia, al lido o a casa, perché la pelle ha bisogno di idratazione, senza aspettare la sera. • errata esposizione al sole? Segni di rossore, prurito, vescicole e bolle sulla pelle (ustione di II grado)? Nei casi più lievi può essere utile applicare creme alla calendula o all’aloe vera, dalle proprietà lenitive; nei casi più seri interpellare il prima possibile il medico o il farmacista. Spesso un buon doposole o una crema all’aloe applicati prima di andare a casa possono alleviare di molto i sintomi dell’eritema solare. • i bambini al di sotto dei tre anni non devono assolutamente essere esposti al sole senza protezione perché non hanno ancora sviluppato la capacità di produrre melanina; i danni alla pelle in questa età possono avere conseguenze pericolose anche successivamente, in età adulta! • per le persone con carnagione chiara e capelli rossi, biondi o castano chiaro, poco capaci di produrre melanina, valgano le regole adottate per i bambini, quindi no all’esposizione nelle ore più calde ed applicare sempre una protezione massima. • le donne in gravidanza stiano attente alle macchie della pelle (cloasma gravidico) che tendono a formarsi sul viso, soprattutto negli zigomi e nella fronte. Di solito queste macchie scompaiono dopo il parto, ma una errata esposizione al sole potrebbe aumentare in modo eccessivo la produzione di melanina, lasciando una discromia difficilmente eliminabile. • in caso di tatuaggi o piercing bisogna aspettare almeno 1 mese prima di esporsi al sole, per evitare possibili reazioni della pelle. • alcuni farmaci possono essere fotosensibilizzanti (si pensi agli anti concezionali, ad alcuni antibiotici o antinfiammatori): in tal caso è sempre bene consultare il medico o il farmacista. Da esperta in dermocosmesi, vorrei aggiungere ancora qualche consiglio specifico per la pelle. Innanzitutto, la pelle non deve essere “stressata”. Pertanto, attenzione sopratutto alla detersione del viso e del corpo: meglio l’acqua tiepida, che molto calda o fredda e utilizzare detergenti delicati. Anche lo scrub prepara la pelle al sole purché non sia aggressivo. Una esfoliazione delicata, infatti, aiuta a rinnovare la pelle rimuovendo le impurità e le cellule non più vitali, favorendo quindi l’uniformità dell’abbronzatura. In tanti mi chiedono “come accelerare l’abbronzatura”: abbiamo già detto di come preparare la pelle soprattutto con antiossidanti e dell’importanza di una corretta alimentazione, ma anche “dall’esterno” è possibile agire. Ad esempio, a cominciare da circa due settimane prima dell’esposizione solare si può usare un “acceleratore” di abbron-

zatura che faciliti lo sviluppo della melanina. Esistono diverse creme abbronzanti che, utilizzate anche durante l’esposizione, sviluppano velocemente un colorito intenso e luminoso. L’importante è utilizzarle assieme ad un prodotto protettivo perché l’abbronzante non contiene filtri solari. DA ULTIMO, NON PER ULTIMO, COME LEGGERE L’ETICHETTA DI UN SOLARE? La radiazione solare è costituita da diversi raggi e la pelle va protetta da tutti. In particolare: i raggi UVB che sono i maggiori responsabili di edemi, eritemi ed ustioni, danni che si manifestano nell’immediatezza (ad esempio la pelle arrossata dopo qualche ora al mare senza protezione); raggi UVA che penetrano più in profondità nella pelle e provocano danni più a lungo termine (invecchiamento cutaneo ma anche problemi più gravi); la radiazione infrarossa (IR) che causa danni ossidativi a livello cellulare e favorisce la formazione di inestetismi cutanei. Fatta questa essenziale premessa, ecco cosa guardare in etichetta per valutare il solare da utilizzare: • presenza di filtri UV che assorbono o riflettono la luce; • full spectrum, ovvero una protezione dai raggi UVA, UVB e IR; • bollino UVA che indica che il prodotto protegge dai raggi UVA; • resistenza all’acqua; • texture: spray, mousse o olio. Per gli amanti della cura del corpo la texture cremosa è certamente la più indicata. Ricca di componenti lipidiche, e quindi idratante, la crema è adatta a zone delicate come viso, collo e décolleté. Lo spray, quasi sinonimo di dinamicità, è veloce da applicare e facile da distribuire sulle zone del corpo più scomode, come la schiena. Deve però essere applicato con maggiore frequenza perché la vaporizzazione è meno precisa del tocco della mano. Anche la direzione del vento o una imprecisa impugnatura della bomboletta può compromettere la corretta diffusione del prodotto. La mousse è più indicata per pelli delicate e naturali in quanto le micro bolle d’aria presenti rendono questa texture particolarmente delicata, adatta a pelli secche e soprattutto al viso. Forse meno usato, lo stick per i dettagli come il contorno occhi, naso, labbra, zigomi, ha una densità adatta per rifinire le zone più delicate, più facilmente danneggiabili dai raggi UV. L’acqua non rimuove facilmente tale protezione in quanto molto grassa. Se si hanno tatuaggi, cicatrici, nei particolarmente grossi, è il solare accessorio ideale. Per quanto riguarda l’olio, è sconsigliato con temperature troppo calde perché, anche se sembra strano, con temperatura alte l’effetto dell’olio è simile a quello delle fritture alimentari: surriscalda la pelle ostacolando la traspirazione. L’effetto satinato che la texture oleosa dona alla cute è accattivante, tuttavia meglio usare questa consistenza con clima asciutti, ventosi, magari per le passeggiate in città; • SPF ovvero il fattore di protezione solare che indica qual è il grado di protezione che un prodotto solare riesce a garantire contro i raggi UV. E’ espresso con un valore numerico che si trova sempre sulle creme solari: più è alto il numero, maggiore è la protezione offerta dalle radiazioni ultraviolette. Anche il fototipo è fondamentale nella scelta del solare più adatto. Ricordando che il fototipo è, come dire, una sorta di carta d’identità cutanea che ci dice come la pelle risponde ai raggi solari sulla base di alcune caratteristiche fisiche come il colore della pelle e dei capelli, esistono 6 fototipi diversi e più il fototipo è basso, più il fattore di protezione deve essere alto. • Fototipo 1 tipico delle persone dalla carnagione molto chiara e occhi chiari, richiede sempre una protezione molto alta; • Fototipi 2-3-4 richiedono protezione più elevate nei primi giorni di esposizione, per poi eventualmente diminuire con protezione medie; • Fototipo 5-6 tipici di persone con occhi e capelli scuri, per i quali sono sufficienti SPF medie. In conclusione, prima di andare in vacanza o anche solo di trascorrere una giornata al mare, rivolgiti con fiducia al tuo farmacista che saprà senz’altro consigliarti al meglio. Nella mia Farmacia di Giavenale potrai anche richiedere l’analisi GRATUITA della pelle per avere un report scientifico e quindi il consiglio più adatto. Dott.ssa Lucia MONACO Titolare FarmaciaPiù SCHIO - Giavenale



Consigli per una corretta idratazione Prima di tutto occorre tenere presente lo stato fisico e di salute di ognuno. Una persona affetta da ipertensione arteriosa, ad esempio, non può eccedere nel bere dal momento che assume la terapia necessaria per mantenere i valori pressori nei limiti della norma. È molto importante, in questo caso, consultare il proprio medico per valutare la terapia antipertensiva durante il periodo estivo. Attenzione poi se si soffre di calcolosi renale: nel periodo estivo il rischio di formazione di concrezioni litiasiche aumenta con la disidratazione. In linea generale, in assenza di particolari situazioni di salute, sarebbe opportuno assumere almeno 2 litri di acqua al giorno. Ma questa quantità deve necessariamente aumentare in caso di attività fisica importante o prolungata, soprattutto se all’aperto o in ambienti non climatizzati. Ecco alcune buone pratiche e consigli utili per una corretta idratazione, da seguire soprattutto quando il caldo si fa sentire di più: • Tieni sempre a portata di mano una bottiglia di acqua. Se vuoi darle un po’ di gusto in più puoi aggiungere limone o altri aromi. • Bevi frequentemente e a piccoli sorsi, senza aspettare lo stimolo della sete. • Non bere acqua o bevande troppo fredde: possono creare problemi e fare male alla circolazione. • Assumi pasti leggeri e frequenti in modo da ridurre l’impegno della digestione. Prediligi frutta e verdura fresche, che contribuiscono ad arricchire il patrimonio salino oltre a quello idrico.

• Indossa abiti freschi in fibre vegetali, come il cotone. I colori chiari possono aiutarti a contrastare ulteriormente il caldo. • Attenzione quando ti espo ni al sole, soprattutto nelle ore più calde. L’esposizione ai raggi solari nelle prime ore pomeridiane può determinare una massiccia perdita di liquidi. • Quando sei al mare o in piscina ricorda di bagnarti frequentemente e di utilizzare protezioni solari adeguate, per evitare fastidiose ustioni ed eritemi solari. • Tieni d’occhio in particolare l’idratazione dei bambini e degli anziani, soprattutto al mare. Fa’ in modo che non si espongano al sole durante le ore più calde, bagnali frequentemente e scegli per loro protezioni solari specifiche. • Evita le bevande alcoliche e soprattutto i superalcolici. Per rinfrescarti, meglio bere un tè verde o un caffè freddo. • Ultimo consiglio, ma non per importanza: non dimenticare di portare dell’acqua per i tuoi amici pelosetti: assicurati che il tuo cane e il tuo gatto bevano a sufficienza durante tutto l’arco della giornata. In qualsiasi situazione, quindi, è importante essere preparati a prevenire la disidratazione prima che si verifichi. Portate sempre con voi un contenitore d’acqua insieme ad asciugamano, costume e ombrellone e…




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.