Vicenza Salute La Piazza n 856

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Ne parliamo con Ilenia Dellai Optometrista - Ottico - Contattologo

Ottobre mese della vista EFFETTUA UN CONTROLLO GRATUITO DELLA VISTA

Ottobre , per eccellenza, è il mese dedicato alla vista. Aspetto che, purtroppo, viene troppo spesso sottovalutato come dimostra l’areogramma (dati raccolti da Commissione Difesa Vista Onlus). Il messaggio che si vuole trasmettere attraverso il controllo della vista in questo mese è proprio l’importanza nel controllare la vista, sottoposta sempre più spesso ad agenti stressanti quali dispositivi digitali e attività sedentarie.

Mediante il controllo optometrico della vista è possibile rilevare i disturbi della visione e consigliare, laddove ci fosse necessità, una visita più approfondita dal medico Oculista Specialista. Il vostro benessere ed efficienza visiva sono la nostra priorità e con competenza e serietà effettueremo test ed esami specifici, accompagnandovi poi nella scelta dell’ausilio più indicato per ogni personale esigenza.

L’ottico-Optometrista è in grado di offrire soluzioni innovative per qualsiasi problematica visiva, utilizzando lenti ed ausili di altissima qualità e tecnologicamente evoluti capaci di soddisfare ogni svariata esigenza. La competenza offerta dall’Ottico-Optometrista è tale da garantire una scelta mirata ed esaustiva dell’ausilio più indicato mirato a fornire la massima performance visita.

IL CONTROLLO DELLA VISTA SI EFFETTUA PREVIA APPUNTAMENTO TELEFONANDO AL NUMERO 0445-517795.

Centro Ottico 3D SRL Via Campagnola, 21/E Schio (VI) Tel. 0445/517795 centrottico3d@libero.it – www.centro-ottico3d.com Su appuntamento: Martedì-Mercoledì-Giovedì-Sabato 9.00/12.30-15.00/19.00 Venerdì orario continuato 09.00-19.00 - Lunedì Chiuso



I consigli della neurologa Cecilia Zivelonghi

Attivarsi ai primi sintomi... così l’ictus fa meno paura ICTUS. SOLO A PRONUNCIARLA È UNA PAROLA CHE FA PAURA. E a ragione, se si considera che è la prima causa di morte al mondo. In Italia colpisce quasi 200 mila persone ogni anno, per lo più maschi over 60. Quasi uno su cinque ci lascia la pelle e, fra chi sopravvive, uno su tre si porta disabilità gravi. Ma anche nel caso di una patologia che mostra tutta la sua gravità «Cura e prevenzione possono giocare un ruolo fondamentale» come spiega la dottoressa Cecilia Zivelonghi, neurologa del Poliambulatorio San Gaetano. ATTENZIONE ALLORA AI FATTORI DI RISCHIO: «Pressione arteriosa, diabete, obesità, fumo, familiarità e stile di vita - spiega la specialista - sono tutti elementi da prendere in considerazione». Vanno fatti controlli alla pressione, monitorato il diabete e fatte con regolarità le visite cardiologiche. Particolare cura va data all’alimentazione, limitando il consumo di grassi e tutto ciò che può favorire il colesterolo «perché tende a ostruire i vasi».

Quel sintomo può scomparire dopo un quarto d’ora, mezz’ora al massimo. Ma non va trascurato perché il cervello ci sta dicendo che qualcosa non va e che è il caso di correre ai ripari». «L’errore più grande - spiega - sia in caso di Tia che di ictus vero e proprio, è aspettare che passi, quando la principale arma a disposizione per contrastarlo senza avere conseguenze è l’intervento tempestivo. I primi 90 minuti dall’esordio dei sintomi sono considerati la finestra migliore per avere la massima ripresa possibile». Quando si avvertono i sintomi di un ictus bisogna dunque correre al pronto soccorso: «Ogni minuto in cui il cervello soffre per un’ischemia, una parte muore. Più è avanzata l’età e più è probabile che restino conseguenze». Le più gravi sono sul versante motorio e del linguaggio, perché compromettono la qualità della vita «Ma la riabilitazione fatta con costanza in un centro adeguato può fare miracoli».

«Per tenere in salute il cuore e le arterie è preziosa l’attività fisica - suggerisce la specialista - deve essere rigorosamente aerobica e fatta con continuità. Se non proprio tutti i giorni, due-tre volte alla settimana. Una passeggiata è più che sufficiente, senza voler strafare». Fra i nemici di cuore e vene anche il fumo di sigaretta «Strettamente correlato tanto nell’infarto quanto nell’ictus, perché rovina le pareti dei vasi e favorisce l’accumulo di colesterolo e quindi la formazione di placche». Se l’ictus si manifesta per lo più in modo improvviso, possono esserci a volte dei campanelli d’allarme da non sottovalutare: «Si tratta dei Tia, ovvero attacchi ischemici transitori - spiega la dottoressa - fenomeni per cui il vaso che porta il sangue al cervello si chiude e causa il sintomo neurologico, che può essere un problema di linguaggio, un formicolio o la perdita di forza.

Presso Poliambulatori San Gaetano è disponibile l’ambulatorio di Neurologia senza attese contattando il numero 0445372205 o scrivendo al numero WhatsApp 327 4310025 Ricordiamo che è sempre attiva la prenotazione tramite l’App ufficiale di Poliambulatori San Gaetano.



Riabilitazione del ginocchio LA RIABILITAZIONE DEL GINOCCHIO, APPROCCIO TERAPEUTICO Alla presenza di un problema la fisioterapia deve essere iniziata il prima possibile. Durante la prima visita il fisioterapista raccoglierà tutte le informazioni necessarie alla stesura del piano riabilitativo,quanto più in linea con i tuoi bisogni e si avvarrà delle migliori tecniche fisioterapiche per favorire una pronta guarigione. La riabilitazione del ginocchio è quel processo che comprende tutti i trattamenti necessari per ripristinare la funzionalità di questa articolazione in seguito a traumi o operazioni chirurgiche, sovraccarichi o alterazioni dello sviluppo. Il ginocchio è un’articolazione del nostro corpo molto particolare perchè ha un’ampia mobilità ma quasi esclusivamente su un unico piano di movimento. Questo la rende molto dipendente da altri distretti corporei. Troppo spesso dolori al ginocchio vengono inquadrati senza considerare il piede, l’anca e il bacino e il risultato è che ci sono pazienti che non riescono a trovare una soluzione al loro problema.

Gli obiettivi della riabilitazione sono: La Riduzione del dolore La Guarigione Tissutale Il ritorno alle normali attività della vita quotidiana (siano esse sportive o non) Evitare le recidive Per raggiungere questi obiettivi, ed arrivare così, a completa guarigione, il tuo piano di terapia sarà continuamente monitorato e personalizzato. La durata del periodo di riabilitazione varia a seconda del quadro clinico. Dott. Dalla Vecchia Stefano Fisioterapista

Ci si imbatte spesso, infatti, in problematiche muscolari, articolari o legamentose. La riabilitazione è parte fondamentale per la risoluzione di tutte queste problematiche, può aiutarti in ognuna di queste situazioni, avvalendosi di diverse tecniche: • TERAPIA MANUALE; • TERAPIA STRUMENTALE; • ESERCIZIO TERAPEUTICO; • BENDAGGIO FUNZIONALE, TAPING, TUTORI.

MARANO VICENTINO viale Europa, 17/B INFO 0445 560966 info@centrojovis.it www.centrojovis.it



La chiropratica è una professione sanitaria che ricorre esclusivamente a tecniche manuali per individuare e risolvere problemi derivati da anomalie della colonna vertebrale e ripristinare il benessere della persona. L’approccio chiropratico rileva, riduce e aiuta le disfunzioni del sistema nervoso a ripristinare il benessere dell’organismo. La visita chiropratica viene effettuata per contribuire a risolvere alcuni problemi di salute che interessano principalmente la colonna vertebrale, lavorando sul sistema nervoso effettuando correzioni manuali (aggiustamenti) e senza ricorrere all’utilizzo di farmaci. Tra questi disturbi, rientrano il dolore cervicale, o cervicalgia, e le vertigini, problemi molto diffusi nella popolazione che possono comportare delle limitazioni per la persona sia in ambito professionale che sociale. Ne parliamo con il Dr. Gaetano Fin dello Studio Chiropratica di Zanè.

Cervicalgia e Chiropratica QUALI SONO LE CAUSE DEL DOLORE CERVICALE E DELLE VERTIGINI? «Le cause scatenanti il dolore cervicale sono numerose ed eterogenee – afferma -. Nella maggioranza dei casi l’insorgenza avviene nel tempo, lentamente o in maniera brusca e repentina dopo un semplice movimento. Può essere un dolore locale, diffuso alle spalle e/o ci può essere il coinvolgimento degli arti superiori. A volte ci sono altri sintomi associati quali mal di testa, vertigini, nausea, vomito e acufeni. Le cause posso essere diverse: sedentarietà, postura errata nel lavoro, sport traumatici, traumi generali, incidenti che causano il colpo di frusta, artrosi alla colonna, modificazione delle curva fisiologica cervicale, problemi alla masticazione e sublussazioni alla colonna. Molto spesso, le vertigini si presentano su pazienti con problemi cervicali. La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale dell’individuo. Viene descritta come perdita dell’equilibrio (vertigine soggettiva) o di vedere il mondo che gira intorno a sé e che ruota vorticosamente (vertigine oggettiva). Le vertigini posso derivare da molteplici cause: malfunzionamento dell’apparato neurologico, gastrointestinale o vascolare, patologie dell’orecchio interno (labirintite, Ménière), patologie del sistema nervoso (neurite vestibolare) e molto spesso le vertigini sono collegate ad un problema della colonna cervicale ossia a sublussazioni specialmente del tratto C0-C1-C2 (tratto cervicale superiore).

A volte le vertigini sono accompagnate da altri sintomi quali nausea, vomito, forte sudorazione, disturbi visivi, confusione mentale». LA CHIROPRATICA PUÒ RISOLVERE QUESTI PROBLEMI? «Attraverso la chiropratica ricerchiamo l’origine e la causa del dolore cervicale e dei sintomi associati – prosegue il Dr. Fin - valutando e analizzando il paziente in maniera globale: posizioni e posture errate, traumi, cadute, incidenti avvenuti anche molti anni fa, malocclusioni dentali, mancanza di esercizio fisico, regime alimentare disordinato con conseguente sovrappeso, cattiva gestione dello stress emotivo. In pratica si va alla ricerca dei tre tipi di stress fisico, chimico ed emotivo che causano la sublussazione vertebrale e, quindi, un’interferenza neurologica che a lungo andare fa scatenare i sintomi. Nel nostro studio garantiamo un veloce recupero e un miglioramento dello stato di salute generale della persona grazie alla nostra specializzazione in chiropratica e kinesiologia applicata. Valutiamo infatti i nostri pazienti in maniera funzionale in modo da risalire alla causa del problema, evitando programmi di cura lunghi che risultano a volte inefficaci e difficili da seguire e non affrontando aggiustamenti senza aver prima valutato in maniera oggettiva il paziente con specifici test atti a rilevare dove effettivamente il chiropratico deve agire».

DOTT. GAETANO FIN dello Studio Chiropratica Zanè Via Prà Bordoni, 12 - Tel. 391 7058381



Ne parliamo con la Dottoressa Elena Calza

Artrosi:

come aiutarsi con la Fisioterapia COS’È L’ARTROSI L’artrosi è una patologia degenerativa cronica che può colpire tutte le articolazioni del corpo. Si sviluppa nel tempo in modo progressivo, causando una degenerazione più o meno rapida di ossa e delle cartilagini che ricoprono le superfici dell’osso articolare. L’artrosi non è una patologia infiammatoria e non deve essere confusa con l’artrite! L’infiammazione può però comparire episodicamente come effetto secondario. L’artrosi può colpire tutte le articolazioni compresa la colonna vertebrale e provoca una progressiva modificazione dell’osso, che si deforma e può ridurre la mobilità, e della cartilagine, che si deteriora fino anche ad essere totalmente consumata. Per alcuni aspetti è una patologia “naturalmente” collegata all’invecchiamento, ma può essere a sviluppo più rapido in soggetti geneticamente predisposti, a causa di altre patologie, interventi chirurgici e comportamenti e posture errati che spesso possono accelerare i processi degenerativi, SINTOMI E MANIFESTAZIONE Non per forza l’artrosi provoca subito dolore! Come detto infatti è un processo progressivo di degenerazione articolare che porta a limitazione del movimento e della funzionalità muscolare. Insieme alla limitazione funzionale può però comparire il dolore, causato per esempio dalle compressioni dell’osso degenerato e deformato e i conseguenti carichi e movimenti errati. A volte il dolore può essere accentuato da infiammazione e gonfiore negli episodi “acuti”. l dolore è spesso maggiore durante i primi movimenti, per esempio la mattina o dopo essere rimasti fermi a lungo, tendendo poi a diminuire man mano che le articolazioni si “riscaldano”.

Può inoltre accentuarsi con i cambiamenti climatici. In base alla parte del corpo colpita ci possono essere inoltre dei disturbi associati come per esempio vertigini e cefalee per la cervicale, deformità di ginocchia o mani, riduzione del tono muscolare, cammino con zoppia ecc. Spesso per sfuggire al dolore si assumono delle posture non corrette che, mantenute nel tempo, diventano sempre più difficili da eliminare, generando sovraccarichi articolari e andando a complicare ed ad aggravare il problema. COSA FARE? Dall’artrosi non si può guarire, dato che la cartilagine non si può rigenerare e l’osso deformato non torna indietro, ma è possibile rallentare il suo decorso e compensarla attraverso terapie adeguate. A livello preventivo è invece importante un corretto stile di vita e alimentare, il controllo del peso corporeo, un’attività fisica corretta ed evitare traumi o sollecitazioni eccessive sulle articolazioni. Prima di tutto è necessario consultare il proprio Medico per una corretta diagnosi e in seguito specialisti come Ortopedico o Fisiatra che valuteranno la necessità di un trattamento riabilitativo con fisioterapia, farmaci o eventuali interventi chirurgici in base alla gravità. ARTROSI E FISIOTERAPIA La Riabilitazione, la fisioterapia e il movimento rappresentano spesso le armi migliori per combattere l’artrosi. Il movimento è infatti l’elemento fondamentale della terapia dell’artrosi, dovrà essere però controllato e corretto, affinché non possa addirittura essere dannoso. E’ importante rivolgersi a un fisioterapista competente che potrà seguire il paziente con terapia manuale passiva per aiutare a risolvere la rigidità e recuperare l’articolarità limitata, con eventuali terapie fisiche come Tecar terapia, Laser terapia e Magnetoterapia, per velocizzare gli effetti antalgici e infine studiare un programma di kinesiterapia attiva da sviluppare nel tempo per ottenere il massimo risultato. Dr.ssa Elena Calza Fisioterapista

Dottoressa FT Elena Calza Centro Medico FKT- SCHIO Piazza Almerigo da Schio, 22 Tel.0445 530700 - centrofktschio@gmail.com - www.centrofktschio.it



Giornata mondiale dell’Alzheimer Eventi in programma al Centro Medico RIABILITA in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer Lunedì 27.09.2021 ore 17.00-18.30 Sportello informativo Sportello informativo: la psicologa è a disposizione per breve colloqui e\o informazioni riguardanti la problematica del deterioramento cognitivo Drssa Annalisa Gaspari-Psicologa Prenota il tuo colloquio gratuito al 0445.521198 – 329.3898683

21.09.2021 XXVIII GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER Con il termine “deterioramento cognitivo” si intende una “perdita delle diverse funzioni cognitive” con conseguente diminuzione della propria funzionalità operativa nel quotidiano; i “vuoti, la confusione, le dimenticanze” possono essere percepite anche dai familiari con un senso di sofferenza e inadeguatezza crescenti con il passare del tempo. Una diagnosi precoce, accertamenti mirati, una adeguata stimolazione cognitiva possono rallentare l’evoluzione del deficit cognitivo. Il Centro Medico Riabilita si rivolge all’anziano che presenta problemi legati all’invecchiamento fisiologico, alle fasi prodromiche del deterioramento cognitivo, al quadro di demenza lieve-moderata con particolare riferimento alla malattia di Alzheimer.

Giovedì 30.09.2021 ore 15.30-18.30 Screening delle funzioni cognitive Screening delle funzioni cognitive: potrai accertare, con alcuni facili test ed un colloquio, le capacità effettive a livello neuropsicologico tue o di una persona cara drssa Paola Anzolin-Neuropsicologa Prenota il tuo screening gratuito al 0445.521198 – 329.3898683 o inviando la tua mail a riabilita@manoamica.it Giovedì 07.10.2021 ore 17.00-18.00 Attivazione cognitiva: cos’è, come funziona? Incontro: partecipa ad un incontro dimostrativo gratuito prenotando al 0445.521198 – 329.3898683 o inviando la tua mail a riabilita@manoamica.it drssa Flora Dal Sasso - Neuropsicologa Giovedì 14.10.2021 ore 17.00-18.30 Incontro on-line “Alzheimer: il furto della mente” drssa Flavia Favaron- Geriatra Iscriviti all’evento gratuito telefonando al 0445.521198 – 329.3898683 o inviando la tua mail a riabilita@manoamica.it

Centro Medico Riabilita Schio Via Venezia 17 Tel. 0445 521198 - 329 389 8683





L’importanza della prevenzione e delle visite di controllo. Ne parliamo con il Dr. Giuseppe Frascogna, Dirigente Medico Oculista presso l’Ospedale Alto Vicentino di Santorso (VI) Si occupa di chirurgia della cataratta, chirurgia vitreoretinica e glaucoma

Prendersi cura dei propri occhi PERCHÉ SOTTOPORSI AD UNA VISITA OCULISTICA? Gli occhi sono il principale mezzo attraverso cui interagiamo con l’ambiente che ci circonda e la vista è senza dubbio il più importante dei nostri sensi. Le patologie oculari possono presentarsi a tutte le età: dalla nascita fino all’età avanzata. Non tutte le malattie degli occhi si manifestano con dei segni o dei sintomi francamente riconoscibili dal paziente. Per questo non sottoporsi a visite oculistiche regolari può aiutare queste subdole patologie a rimanere silenti, continuando ad aggravarsi senza che il paziente se ne renda conto, se non quando il danno è ormai irreversibile. Esempi di queste patologie sono in età giovanile l’ambliopia, che se non trattata in tempo porta a danno visivo permanente di un occhio. In età più avanzate il glaucoma, una malattia degenerativa del nervo ottico dovuta ad un’aumentata pressione intraoculare, che se non riconosciuta e trattata può portare alla cecità. Altro esempio è la maculopatia senile, una malattia degenerativa della macula, che se viene idetentificata e gestita precocemente è ragionevolmente probabile un buon successo terapeutico. E’ necessario, quindi, sottoporsi regolarmente alle visite oculistiche di controllo anche in assenza di sintomi specifici e fare un’adeguata prevenzione per godere di una buona qualità visiva anche da anziani. QUANDO FARE UNA VISITA OCULISTICA AD UN BAMBINO? Secondo l’American Academy of Ophthalmology, un bambino su venti in età prescolare e un bambino su quattro in età scolare hanno un problema agli occhi che, se non trattato, potrebbe causare una perdita permanente della vista. La buona notizia è che la maggioranza di questi problemi possono essere risolti se identificati e trattati in tempo. In caso di bambini nati a termine, con occhi sani e senza necessità di correzioni rifrattive, è consigliabile una valutazione ogni 1 o 2 anni, con particolare attenzione verso l’inizio della scuola elementare. Ma ci sono delle condizioni che rappresentano dei campanelli d’allarme per disfunzioni che vanno seguite più a stretto giro. In particolare, occorre rivolgersi all’oculista di fiducia se il vostro bambino presenta: • mal di testa frequente o cronico • episodi saltuari di disallineamento degli occhi fino a franchi strabismi • vista annebbiata o doppia per vicino o per lontano • gonfiore o prurito oculare o perioculare con strofinio degli occhi • lacrimazione eccessiva o arrossamento • difficoltà a riconoscere i diversi colori • iride o pupilla pallide • pupille di diametro differente

QUALI SONO LE PATOLOGIE DI MAGGIORE INSORGENZA NEI BAMBINI E COME PREVENIRLE? I problemi oculari più comuni nei bambini sono: STRABISMO Si verifica in circa il 4% dei bambini e si manifesta con un occhio che guarda pressoché dritto verso il punto di fissazione mentre l’altro è deviato nasalmente, temporalmente, in alto od in basso. Lo strabismo può essere già presente alla nascita o svilupparsi durante l’infanzia. Il trattamento può prevedere degli speciali occhiali o la chirurgia oculare. Se non trattato, lo strabismo può portare a problemi permanenti alla vista molto più gravi del semplice difetto estetico che esso comporta. AMBLIOPIA (OCCHIO PIGRO) Due bambini su cento soffrono di ambliopia. In questi piccoli pazienti un occhio è più “debole” dell’altro. Il sistema nervoso centrale dà priorità alle immagini provenienti dall’occhio migliore, “spegnendo” progressivamente le immagini che invece provengono dall’occhio più debole. Se non trattata precocemente, l’ambliopia può causare il mancato sviluppo di un occhio. Dopo l’età pediatrica qualsiasi trattamento sarà inefficace per il recupero funzionale, con danno permanente alla vista. Il trattamento è quindi una sorta di corsa contro il tempo e può includere occhiali, la chirurgia o la penalizzazione oculare, che consiste nell’applicare un cerotto sull’occhio più forte con determinate cadenze al fine di “stimolare” l’occhio più debole. MIOPIA La miopia è rara nei neonati e nei bambini piccoli, mentre è più comune nei bambini in età scolare. Consiste nella difficoltà a vedere gli oggetti lontani, mentre si vedono bene gli oggetti vicini. Gli occhiali di solito aiutano a migliorare la visione a distanza. IPERMETROPIA I bambini affetti da ipermetropia fanno fatica a vedere chiaramente gli oggetti vicini, ma possono vedere bene gli oggetti a distanza. Un certo grado di ipermetropia è considerato normale nei neonati e nei bambini, ma se l’ipermetropia supera determinati livelli, è necessario l’utilizzo degli occhiali. CONGIUNTIVITE Nei neonati e nei lattanti, la congiuntivite è più frequentemente causata da un’infezione virale o batterica. Nei bambini più grandi invece, un’allergia può esserne la causa. I sintomi includono arrossamento, lacrimazione, secrezioni oculari, prurito oculare. Va trattata con colliri o unguenti a base di antibiotici od antistaminici, a seconda dell’eziologia.


ASTIGMATISMO E’ un difetto di rifrazione causato da una curvatura corneale non regolare. Può provocare visione offuscata. A seconda del grado di astigmatismo, possono essere consigliati gli occhiali. Nell’astigmatismo progressivo va escluso il cheratocono, una temibile patologia corneale, che va identificata in tempo per attuare la più corretta terapia (non basta il semplice occhiale). CHE DISTURBI PORTA LA MANCANZA DI VISTA? I deficit visivi possono manifestarsi con un ampio range di disturbi. Il più comune è il visus centrale ridotto, che in termini semplici consiste nel non riuscire a leggere i caratteri dell’ottotipo, cioè la tabella luminosa utilizzata durante la visita. Questo è il disturbo che più spesso porta a rivolgersi all’oculista per un controllo, ma esiste una lunga serie di altri disturbi visivi: i deficit del campo visivo come gli scotomi, la visione doppia, le miodesopsie o visione di “mosche volanti”, le fotopsie o flash luminosi, i fosfeni, le metamorfopsie, la fotofobia e molti altri. Ma la mancanza di vista non sempre porta disturbi visivi: molto più spesso di quanto si creda anche un semplice mal di testa può sottendere un problema di pertinenza oftalmologica.

QUALI PATOLOGIE COMPORTANO LA COMPROMISSIONE DELLA VISTA? LA PREVENZIONE QUANTO CI AIUTA NEL CASO DELLE PATOLOGIE DEGENERATIVE? GLAUCOMA Il glaucoma è una patologia degenerativa del nervo ottico. Per la maggiore il danno è causato da una pressione intraoculare insolitamente alta. Se non riconosciuta in tempo questa patologia porta ad un danno irreversibile, che avanza spesso in modo totalmente asintomatico. Il glaucoma può avere una base familiare, possono influire alla sua insorgenza il diabete, i traumi oculari e la mancanza di esercizio fisico. I sintomi sono spesso sfumati e non tutti i casi possono essere prevenuti, identificare un glaucoma appena insorto può salvare la vista in quanto esistono terapie utili e consolidate che se instaurate precocemente sono ancora più efficaci. Risulta cruciale quindi un adeguato screening oculistico con misurazione della pressione intraoculare, esame del fundus oculi ed esame del campo visivo, soprattutto se si è affetti da diabete o se in famiglia ci sono casi di glaucoma. In presenza di questi fattori di rischio è necessario fare regolari controlli di screening già a partire dai 35 anni circa e consigliare un controllo anche a tutti i membri della famiglia coinvolta, negli altri casi lo screening va iniziato intorno ai 40 anni, con controlli sempre più ravvicinati man mano che l’età avanza.

MACULOPATIA Quando si parla di prevenzione della maculopatia si fa principalmente riferimento ad uno specifico tipo di maculopatia, la più frequente: la cosiddetta degenerazione maculare legata all’età o AMD. Un terzo degli adulti sopra i 75 anni ne è affetto. Questa malattia è la principale causa di cecità nei pazienti sopra i 60 anni. La macula è la parte più importante della retina. Essa ci permette la visione distinta perché possiede una concentrazione altissima di fotorecettori. Nella maculopatia senile c’è danno delle cellule retiniche della regione maculare con conseguente visione centrale distorta o scotomi centrali (cioè delle vere e proprie lacune del campo di visione distinta). Esistono due forme di maculopatia senile: la forma secca e la forma umida e per ciascuna esistono degli specifici trattamenti. Si conoscono relativamente bene i meccanismi patogenetici della AMD, ma purtroppo non si è ancora del tutto certi circa la sua esatta eziologia. Per fortuna, però, sono stati identificati i fattori di rischio che aumentano la probabilità di svilupparla. Per alcuni di essi possiamo fare ben poco: ci sono infatti delle predisposizioni all’AMD che sono di fatto dei fattori non modificabili. Questi sono l’età avanzata, la familiarità per questa malattia, il sesso femminile (più colpito probabilmente per un’aspettativa di vita più generosa), il colore chiaro della pelle e/o degli occhi (si è visto infatti che sia i caucasici sia chi ha poca pigmentazione iridea è a maggior rischio di AMD). COME POSSO PREVENIRE LA MACULOPATIA SENILE? La prevenzione della maculopatia senile si può attuare agendo suoi fattori di rischio modificabili. Le strategie sono: • seguire una dieta sana e varia che includa ortaggi a foglia verde, frutti gialli e arancioni, pesce e cereali integrali. Mantenere un buon peso forma e fare regolare esercizio fisico (l’obesità e l’inattività fisica aumentano il rischio) • non fumare (il fumo aumenta la probabilità di AMD da due a cinque volte) • mantenere la pressione sanguigna controllata. • proteggere gli occhi dai raggi UV con occhiali da sole e non, e utilizzare cappelli quando si è all’aperto. Soprattutto è importante sottoporsi a controlli oculistici regolari dopo i 50 anni, prenotando repentinamente una valutazione oculistica in presenza di cambiamenti visivi. GLAUCOMA, MACULOPATIE, ETC. SONO EREDITABILI? Purtroppo sì. Le prove scientifiche mostrano che i geni svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo di queste patologie. In particolare, quasi tre casi su quattro di maculopatia degenerativa legata all’età sono ereditari e i pazienti che possiedono familiarità per il glaucoma hanno una probabilità di svilupparlo da 6 a 9 volte superiore rispetto ai pazienti che non hanno casi di glaucoma in famiglia. Ancora una volta, in caso di familiarità per queste patologie, la prevenzione e lo screening fatti con cadenze stabilite, rivestono un ruolo cruciale per salvaguardare la vista negli anni a venire. Dr. Giuseppe Frascogna

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Sette donne uccise negli ultimi 10 giorni, due nel Vicentino. Sono i drammatici dati di un 2021 che conta già 83 femminicidi, quasi tutti avvenuti in ambito familiare, l’ultimo dei quali avvenuto in questi giorni a Montecchio Maggiore. COSA FARE PER DIFENDERMI DALLA VIOLENZA IN CASO DI EMERGENZA? In caso di pericolo immediato o di violenza subita rivolgiti alle Forze dell’Ordine, al Pronto Intervento, o a un Centro Antiviolenza. Se non riesci a farlo da sola chiedi a qualcuno di chiamarli per te Se puoi scappare porta con te i tuoi figli/e e aspetta l’arrivo delle Forze dell’Ordine

Numeri utili in caso di violenza: CARABINIERI – 112 Cosa succede se chiamo i carabinieri? Chiamando il 112 si viene collegati ad un operatore. A seconda dei sistemi nazionali, l’operatore potrà gestire direttamente la richiesta di aiuto oppure trasferirla al servizio di emergenza competente (ambulanza, vigili del fuoco, ecc.). ANTIVIOLENZA DONNA – 1522 Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. PER AVERE AIUTO O ANCHE SOLO UN CONSIGLIO CHIAMA IL 1522 (IL NUMERO È GRATUITO ANCHE DAI CELLULARI) POLIZIA DI STATO – 113 EMERGENZA SANITARIA – 118


Obiettivo A.S.S.O. STUDIARE E APPRENDERE IN AUTONOMIA A: autonomia nello studio e nell’apprendimento S: scuola viverla con motivazione S: Studio dinamico, attivo ed efficace O: Ottimizzare tempo ed energia di tutta la famiglia Per apprendere è necessario imparare a studiare, e per imparare a studiare non è sufficiente fare i compiti per casa… Obiettivo A.S.S.O. è più di un doposcuola, è un percorso di 8 incontri settimanali di un’ora e mezza mirato al guadagno di autonomia nello studio e al miglioramento del vissuto scolastico e famigliare! Il percorso è svolto in coppia tra ragazzi di pari classe, ma è consentito lo scarto di una classe nell’appaiamento; le coppie vengono create sulla base delle esigenze dei ragazzi analizzate tramite un questionario fornito

alle famiglie e successivamente analizzato attraverso metodiche statistiche che rilevano i bisogni comuni. Il percorso mira ad attivare nell’immediato risorse utili per essere autonomi, al migliorare la motivazione nei confronti dello studio e della scuola. Altro obiettivo fondamentale è ottimizzare i tempi di studio e svolgimento dei compiti. Qualora sia necessario avviare e migliorare l’uso di strumenti compensativi e dispensativi (in caso di DSA o BES) questo verrà fatto all’interno del percorso, pertanto Obiettivo A.S.S.O. è adatto anche a chi ha Disturbi Specifici di Apprendimento o Bisogni Educativi Speciali. Il percorso non si sostituisce alla riabilitazione, ma fornisce autonomia e strumenti fondamentali al fare da soli, vivendosi la scuola con serenità e curiosità.

Il percorso si terrà presso lo Studio del dr. Alberto Mariotto, sito in Zanè, via del Costo 10. Il costo del percorso sarà detraibile come spesa sanitaria. Obiettivo A.S.S.O. è coordinato dal DR. ALBERTO MARIOTTO, psicologo e logopedista che si occuperà delle analisi dei questionari e degli appaiamenti.

Il percorso sarà tenuto dalla DR.SSA MARIA ELISA DELLE FAVE (psicologa e psicoterapeuta i.f. esperta in neuropsicologia)

e dalla DR.SSA JESSICA DRAGO (psicologa, master in Disturbi Specifici dell’Apprendimento)

Informazioni e iscrizioni: www.studioalbertomariotto.it/obiettivo-asso obiettivoasso@gmail.com info@albertomariotto.it - Tel. 347 8165156


Lo Studio dr. Alberto Mariotto è uno spazio dove un’equipe di professionisti dell’area psicologica, sanitaria e medica si occupa del benessere della persona, delle relazioni e della famiglia. Il gruppo di professionisti si occupa nello specifico di diverse aree del benessere della persona. Il benessere psicologico attraverso le figure di psicologhe, psicologi e psicoterapeute/i, sia in età evolutiva che in età adulta, specialmente in questo periodo delicato post-COVID. Stare bene psicologicamente non significa soltanto non avere patologie che richiedano attenzione per la loro gravità, significa saper affrontare le sfide quotidiane senza esaurire le proprie risorse, fronteggiando le sfide quotidiane. La comunicazione è un’altra area molto importante di cui si occupa l’equipe dello Studio dr. Alberto Mariotto, attraverso la figura del logopedista che si occupa di problematiche legate al linguaggio in età evolutiva e della voce in età adulta.

DR. ALBERTO MARIOTTO psicologo e logopedista

DR.SSA MARIA ELISA DELLE FAVE psicologa e psicoterapeuta i.f.

Il medico foniatra diviene un importante alleato dell’equipe, permettendo diagnosi accurate nei disturbi linguistici in età evolutiva, nonché nelle diagnosi e valutazioni funzionali e strumentali (strobolaringoscopia) della voce sia in età evolutiva che adulta. La sinergia del gruppo di professionisti permette di portare avanti attività di tipo informativo sul territorio: ai medici pediatri, ai medici di medicina generale, ai genitori e ai giovani adulti. Condividere le informazioni attraverso momenti di aggregazione ed eventi creati ad hoc permette di avere un impatto positivo sul territorio, generando salute e benessere. Richiedere una consulenza, a volte, è un grande passo verso la salute propria e di chi ci circonda, e un enorme salto verso la conoscenza di sé stessi.

DR.SSA ELENA CARRARO Medico foniatra

DR.SSA SILVIA BASSETTO psicologa e psicoterapeuta i.f.

Contatti: www.studioalbertomariotto.it - info@albertomariotto.it Tel. 347 8165156


Cosa bisogna fare per imparare bene una lingua? Intervista a Julie Wallis, direttrice di The London School, una delle scuole più conosciute per livello di qualità nell’insegnamento e apprendimento nel Veneto. DOTT.SA WALLIS, QUALI SONO LE COSE A CUI DOBBIAMO PENSARE QUANDO VOGLIAMO IMPARARE UNA LINGUA? La prima cosa da capire è che una lingua non si impara in due minuti e nemmeno in un anno. Non si può andare da un livello 0 ad un livello intermedio in poco tempo. Ci vuole dedizione, pazienza e studio costante. La conferma è arrivata anche dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), grazie soprattutto a ricerche e studi, a cui The London School ha preso parte. Il QCER ha sei livelli ben definiti: A1, A2, B1, B2, C1, C2, ovvero da Elementary ad Advanced. È necessario tenere a mente però, che per poter passare da un livello ad un altro sono richieste solitamente dalle 100 alle 250/300 ore. Per questo motivo i livelli vengono suddivisi ulteriormente in quelli che potremmo chiamare “sottolivelli” (i.e. A2+, B1+, B2+ e C1+). È poi da sottolineare l’importanza della motivazione personale, che deve essere forte e tarata sugli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere. Sicuramente procedere a piccoli passi e rivedere sempre gli argomenti imparati è di grande aiuto, ma anche la qualità dell’insegnamento gioca un ruolo di fondamentale importanza. Non è essenziale che l’insegnante sia madrelingua ma che abbia un livello da madrelingua (C2 certificato) e soprattutto che abbia conseguito anche degli studi di insegnamento delle lingue a stranieri (come L2 certificato con CELTA o Lingua Franca). COM’È POSSIBILE RICONOSCERE LA QUALITÀ DI UNA SCUOLA DI LINGUE? Innanzitutto, lo si vede dagli accreditamenti della scuola stessa; molte scuole in Veneto sono riconosciute dalla Regione: ciò vuol dire che vengono sottoposte a dei controlli, che sono però riguardanti la gestione della scuola stessa. Ciò che è più rilevante invece, sono gli accreditamenti sull’insegnamento e la capacità di costruire i corsi: controllare sempre che il materiale sia più che adeguato, seguire gli studenti in modo che siano sempre tutti in linea con il programma, avere uno schema di lavoro settimanale da seguire. Sono tutti punti importanti che AISLi (Associazione Italiana Scuole di Lingua) della quale siamo membri, va a considerare e accreditare, durante i suoi controlli. L’accreditamento più elevato, che è poi sinonimo di qualità, è l’essere membro di Eaquals, un ente internazionale coinvolto nelle ricerche sull’insegnamento delle lingue.

Quando Eaquals conduce un’ispezione, il focus è sulle lezioni in aula, sulla preparazione degli insegnanti e dei direttori, sul materiale proposto. The London School è tutto questo. THE LONDON SCHOOL È ACCREDITATA? Sì, assolutamente. Innanzitutto, The London School è stata una delle prima scuole in Veneto ad essere stata accreditata. Ha inoltre ottenuto dei fondi regionali per la formazione di aziende, scuole e anche persone disoccupate. Tutti gli insegnanti sono accreditati e preparati al meglio nell’ambito dell’insegnamento delle lingue. Infine, la scuola è come già anticipato membro di AISLI e Eaquals, e io come Direttrice faccio parte anche del comitato dell’ente internazionale. SI SENTE PARLARE SPESSO DELLE CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE. A COSA SERVONO? Per prima cosa sicuramente le certificazioni linguistiche arricchiscono il curriculum. C’è poi una motivazione esterna vitale, soprattutto per le aziende che decidono di investire nel personale. Ci sono diversi tipi di certificazioni che si possono ottenere. La nostra scuola prepara soprattutto per il Cambridge Assessment English, ma non è l’unica opzione di certificati che offriamo. Proponiamo certificazioni Oxford, IELTS, certificazioni per entrare in università americane, australiane e britanniche, e certificazioni per chi vuole trasferirsi e lavorare in paesi anglofoni. La cosa più importante è riferire con esattezza le tempistiche e per cosa serve la certificazione, non lasciando niente al caso. LA VOSTRA SCUOLA È ANCHE UN CENTRO ESAMI? Sì, la nostra scuola è un centro Cambridge da diversi anni, ma anche un centro Language Cert e Oxford Test of English. Ogni certificazione ha determinate caratteristiche, e non sono tutte uguali. Quindi è importante informarsi bene e capire per cosa si richiede una certificazione. DOTT.SA WALLIS, LA SUA SCUOLA È CONOSCIUTA DA TEMPO NEL TERRITORIO PER LA QUALITÀ. COS’ALTRO CI SA DIRE? Il nostro staff è superbo, molto preparato e professionale. Conoscere due o più lingue permette di crescere sia da un punto di vista professionale che personale.

PER INFORMAZIONI SUI CORSI, SCRIVICI A info@thelondonschool.it O CHIAMACI ALLO 0445 368085




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