Vivere la Casa La Piazza n 829

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Superbonus 110% Chi l’avrebbe mai detto che un giorno lo Stato avrebbe dato l’opportunità di fare dei lavori di ristrutturazione gratis in casa. Di solito, quando vengono annunciati questi tipi di provvedimenti il contribuente si chiede dov’è il trucco: possibile che il Governo regali qualcosa in cambio di niente? In realtà, almeno sulla carta, con il superbonus al 110% introdotto dal decreto Rilancio non ci perde nessuno. Non ci perde il contribuente, che può fare determinati interventi mirati al miglioramento energetico del suo immobile a certe condizioni senza spendere un solo euro. Non ci perde l’impresa che effettua il lavoro, perché – teoricamente – avrà molte più richieste di intervento e potrà usufruire del credito d’imposta ceduto dal cliente. Non ci perde nemmeno il Governo, tranquilli: il superbonus è un incentivo per effettuare dei lavori che, altrimenti, non sareb-

bero mai stati fatti e per muovere più soldi alla luce del sole, il ché vuol dire meno lavoro in nero e più tasse da portare in cassa. Come ogni legge che concede delle agevolazioni, anche il decreto Rilancio ha introdotto il superbonus al 110% mettendo dei paletti ben precisi per poterne usufruire. Ecco, allora, che potrà essere estremamente utile questa guida completa per capire quando si ha diritto alla detrazione, per quali tipi di lavori e in quali immobili. Serve anche capire nel dettaglio come funziona la cessione del credito d’imposta e lo sconto in fattura, per non perdere ogni beneficio. Va fatta una premessa obbligatoria. Il decreto Rilancio si trova ancora al vaglio del Parlamento. Dalla sua approvazione (che avverrà, comunque, a breve), l’Agenzia delle Entrate avrà 30 giorni di tempo per far conoscere tutti i dettagli sull’applicazione del superbonus. E anche sui controlli e sulle sanzioni previste per chi cercherà – non mancano mai – di fregare il Fisco cercando di ottenere quello che non gli spetta.


Avv. Alessandro Dall’Igna L’oscurantismo del nostro potere legislativo ha una pervicacia inaudita, tale da rendere incomprensibile al popolo la sua voce ed allontanarlo dalle istituzioni. Ho provato a chiedere a qualche piccolo imprenditore edile se la sua ditta esegue i lavori di riqualificazione energetica scontando la fattura al 110%: ve lo immaginate il muratore/piccolo imprenditore, che magari ha iniziato a lavorare a 14 anni dopo la licenza di scuola media inferiore, cercare di capire e poi spiegare ai propri clienti quali lavori rientrano nell’ambito dell’ecobonus e come fare per non pagarli direttamente? Provateci voi: ………… Per coloro che non sono avvocati o dottori commercialisti, tenterò di tradurre, con parole semplici, il significato dell’art. 119 del decreto legge N. 34/2020 . E’ stata introdotta la possibilità di “risparmiare” il 110% delle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica e la riduzione del rischio sismico degli edifici, effettuate nell’arco temporale tra l’1/7/2020 ed il 31/12/2020. La modalità prevista per ottenere questo incentivo è la detrazione delle spese documentate, in 5 rate annuali, dall’IRPEF che dovrebbe essere versata. ESEMPIO: se pago € 15.000 di IRPEF ogni anno potrò effettuare lavori sull’edificio per complessivi € 82.500 (€ 15.000 x 5 anni + 10%) risparmiandoli dalle tasse che ometterò quindi di versare per 5 anni.

Ma quali sono i lavori che rientrano nel bonus

e qual e’ il limite di spesa che si puo’ detrarre? 1) interventi di messa in sicurezza per adeguamento antisismico individuati dall’articolo 16 del Decreto Legge N. 63/2013, convertito con modificazioni dalla L. 90/2013, esattamente dai commi: 1-bis 1-quater 1-quinquies 1-septies (ecco, ci risiamo, qui serve un interprete!); 2) isolamento termico: è il cosiddetto cappotto da applicare ai muri dell’immobile per contenere la sua dispersione termica. Vale per i lavori eseguiti su un’area superiore al 25% della superficie d’intonaco, con una soglia di spesa massima di € 60.000,00 per singola unità immobiliare; 3) sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali con impianti a pompa di calore per le abitazioni unifamiliari. Si tratta della sostituzione della caldaia tradizionale adottando la pompa di calore, ovvero un macchinario in grado di trasferire energia termica (calore) da un ambiente più freddo ad uno più caldo. L’incentivo vale per le sole case singole e non per gli appartamenti inseriti in un condominio, con un tetto di spesa massimo di € 30.000,00; oppure 4) sostituzione degli impianti di climatizzazione nelle parti comuni dei condomini. Si tratta della sostituzione degli impianti termici esistenti con impianti centralizzati (che possono avere funzione di riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda sanitaria a

condensazione), con efficienza almeno pari alla classe A. L’agevolazione si applica ad una spesa massima di € 30.000, importo moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio; 5) altri interventi di efficentamento energetico. Sono quelli già previsti dall’art. 14 del Decreto Legge N. 63/2013: ad esempio sostituzione e posa di infissi, schermature solari (sono tende da sole, persiane, tapparelle, pergolati, veneziane), sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione con efficienza di classe A o superiore, pannelli fotovoltaici connessi alla rete elettrica, installazione di strutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Attenzione: questi lavori devono essere abbinati ad almeno uno dei tre interventi precedentemente descritti: significa che non si può usufruire della detrazione al 110% se non si effettua uno di questi lavori insieme con uno di quelli elencati nei punti precedenti. IMPORTANTE! Gli interventi devono garantire che l’edificio migliori di almeno due classi energetiche o che confluisca nella classe energetica più alta che si può ottenere: ne consegue che, per poter ottenere l’ecobonus 2020 al 110%, è necessario dimostrare il miglioramento della classe energica facendosi rilasciare l’Attestato di prestazione energetica (APE) da un tecnico certificato. Per richiedere la detrazione è poi necessario inoltrare la richiesta tramite il sito istituzionale dell’Agenzia ENEA: qui le cose si complicano ulteriormente per il piccolo imprenditore edile, perche dovrà registrarsi al sito dell’ente, accedere al sistema, inserire una serie di dati, compilare allegati, spiegare il comma di legge da applicare per la detrazione…

Ma come si ottiene concretamente il beneficio?

Il contribuente può scegliere di usufruire dell’ecobonus al 110% con 3 distinte modalità: 1) non pagando l’IRPEF per 5 anni nel limite della spesa che ha sostenuto (Ad esempio, se paghi € 30.000,00 di IRPEF in 5 anni, non potrai fare lavori che superino tale somma); 2) farsi scontare la fattura che viene emessa dal fornitore dei lavori cedendogli il credito d’imposta; 3) cedere il credito d’imposta ad una banca o ad altri intermediatori finanziari; A sua volta l’impresa che esegue i lavori potrà: a) recuperare il credito d’imposta cedutogli dal committente non pagando a sua volta le tasse per 5 anni nel limite dell’importo fatturato; b) Cedere a sua volta il credito di imposta ad una banca, una finanziaria, etc. LE SANZIONI Chi rilascia ai cittadini attestazioni infedeli relative all’ecobonus 110%, oltre all’eventuale responsabilità penale per il reato che dovesse commettere, sarà punito con sanzioni pecuniarie da € 2.000,00 ad € 15.000,00 per ogni dichiarazione. Cari piccoli imprenditori, se non volete lasciare che le grandi imprese, strutturate con avvocati, commercialisti ed appoggiate a finanziarie acquisiscano tutti gli appalti (e magari vi chiedano di lavorare per loro nei Vs. Comuni di appartenenza a prezzi eteroimposti), non vi resta che rinunciare a lavorare o rivolgervi a dei professionisti onerandovi di un costo aggiuntivo.



Chi ne ha diritto? Chi ne ha diritto? Condòmini Persone fisiche

Si può beneficiare del superbonus del 110% nel casoalin Possono ottenere il superbonus del 110% le persone fisiche, di cui interventi di vengano realizzati comuni. Le fuorigli dell’esercizio attività di impresa,sulle arti eparti professioni. La despese vanno ripartiteanche tra i gli beneficiari vale comuni a dire tra trazione comprende interventifinali, sulle parti se lei condòmini, in base ai millesimi posseduti. unità immobiliari si trovano in edifici con più case, uffici o negozi Possono essere, ad esempio, persone fisiche, professionisti di un unico proprietario e, quindi, non condominiali. Non ci sono evincoli imprese, le società di persone o capitali. sullacomprese tipologia dell’immobile. L’agevolazione interessa sia le abitazioni se Il superbonus non viene riconosciuto alle(anche persone non sono adibite abitazione principale) fisiche, al di fuori ad di attività di impresa, artisia e uffici o negozi. L’Agenzia delle Entrate dovrà professioni, su edifici unifamiliari, diversi da precisare se rientrano nella categoria sogquello adibito ad abitazione principale, a gettiva dei condòmini anche i proprietari meno che si tratti di interventi antisismici o di più unità immobiliari chesolari costituiscono dell’installazione di impianti fotovoltaun unico edificio, con parti comuni, e se i ici e sistemi di accumulo. condòmini beneficiare superSi ha diritto,potranno invece, nel caso in cuidell’edificio bonus del 110% anche per le spese sulle sinunifamiliare sia adibito ad abitazione princigole immobiliari per le spese sulle pale,unità cioè quella in cui oil solo contribuente dimora parti comuni. abitualmente con la sua famiglia e ha la sua res-

Possono ottenere il superbonus del 110% fisiche, al viene parzialmente affittata e, quindi restaleilpersone diritto al superbonus. di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni. La detrazione comprende anche gli interventi sulle parti comuni se le unità immobiliari si trovano in edifici con più case, uffici o negozi di Condòmini un unico proprietariodel e, quindi, non condominiali. Non ci sono vinSi può beneficiare superbonus del 110% nel caso in cui gli coli sulla tipologia dell’immobile. Il superbonus nonLe viene interventi vengano realizzati sulle parti comuni. spericonosciuto alle persone fisiche, al difinali, fuori vale di attività se vanno ripartite tra i beneficiari a dire di arti e professioni, edifici unifamiliari, traimpresa, i condòmini, in base aisumillesimi posseduti. diversi da quello ad abitazione principale, Possono essere,adibito ad esempio, persone fisiche, aprofessionisti meno che si tratti di interventi antisismici o e imprese, comprese le socidell’installazione di impianti solari fotovoltaici età di persone o capitali. L’agevolazione ine sistemisia di accumulo. Si ha diritto,seinvece, nel teressa le abitazioni (anche non sono caso in cui l’edificio unifamiliare sia adibito ado adibite ad abitazione principale) sia uffici abitazione principale, cioè quella dovrà in cui ilprecisconnegozi. L’Agenzia delle Entrate tribuente dimora abitualmente con la sua famiare se rientrano nella categoria soggettiva dei glia e ha la sua residenza anagrafica. L’abitazione condòmini anche i proprietari di più unità imprincipale rimane tale anche se viene parzialmente mobiliari che costituiscono un unico edificio, con affittata e, quindi resta il diritto al superbonus.

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Danno diritto al superbonus del 110% gli interventi antisismici che già oggi godono delle agevolazioni, quindi quelli effettuati nelle zone sismiche 1, 2 e 3 sempre dal 1° luglio al 30 settembre.

Quali lavori

Le opere per le quale si riconosce la detrazione sono quelle finalizzate alla messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici abitativi. La detrazione non interessa, invece, gli interventi combinati eseguiti sulle parti comuni di edifici condominiali, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica.

Tetto di spesa

Il tetto di spesa è fissato in 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno.

I beneficiari

Il superbonus interessa anche gli acquirenti delle nuove unità immobiliari risultanti dalla ricostruzione degli edifici demoliti per ridurne il rischio sismico, da parte di imprese di costruzione e ristrutturazione, in relazione al prezzo di acquisto delle stesse ed entro il massimale di spesa già citato. Possono beneficiare del superbonus le persone fisiche che detengono le unità immobiliari al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, articoli e professioni. L’agevolazione è valida anche per le seconde case. La detrazione spetta anche a soggetti Ires come gli ex Iacp, alle società aventi le stesse finalità sociali (per gli immobili di edilizia residenziale pubblica di loro proprietà o da loro gestiti per conto dei Comuni) e alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Il credito d’imposta

Il decreto dà la possibilità o di godere direttamente della detrazione fiscale o di trasformarla in credito d’imposta, con la facoltà di cederlo all’impresa che effettua i lavori o a terzi. È anche possibile convertire la detrazione in un pari contributo a mezzo sconto in fattura da parte del fornitore, il quale potrà, a sua volta, utilizzarlo come credito d’imposta, a sua volta cedibile.






VENDESI

Schio/Giavenale: vendesi casetta affiancata abitabile da subito composta da zona giorno, 2 camere matrimoniali e 2 bagni, cantina e garage per 2 auto. Occasione Euro 89.000 Tratt. C.E. in definizione

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San Vito: vendesi rustico singolo con terreno di circa 600 mq, composto da cucina, soggiorno, 2 camere, 2 stanze mansarda, bagno, deposito. Parzialmente da ristrutturare. Euro 125.000 CLASSE ENERGETICA: In fase di richiesta.

Schio: a cinque minuti dal centro, su lotto di circa 2000 mq, vendesi due stabili indipendenti. Il primo costruito nei primi anni 80, è composto da un locale commerciale al piano terra e da un appartamento tricamere al piano primo ed ultimo. Il secondo è un grande stabile su tre livelli. Possibilità di realizzare appartamenti e/o case a schiera. Euro 400.000 poco trattabili. CLASSE ENERGETICA: In fase di richiesta

Schio: Vendesi casa singola composta da due unità indipendenti. Al piano terra veranda, zona giorno, bagno, 2 camere e cantina. Al piano primo, ristrutturato di recente, ampia zona giorno, bagno e 3 camere. Terreno privato di 1.200 mq. Euro 340.000 tratt.

Thiene: vendesi a 500 metri dal centro appartamento al piano terra composto da zona giorno, 2 camere, bagno, posto auto di proprietà. Ben tenuto, poche spese condominiali. Ape in def. Euro 80.000

Piovene Rocchette/Grumello In ottima posizione vendesi terreno edificabile di circa 600 mq gia lottizzato. Possibilità edificatoria di circa 780 metri cubi. Ideale per costruire una villetta singola. Euro 89.000

Santorso: vendesi in contesto di sole 4 unità, appartamento al piano secondo, composto da cucina e soggiorno separati, 2 camere matrimoniali, bagno, garage doppio, cantina, terrazzi, orto. No spese condominiali (solo luce scale). Ristrutturato recentemente. Tetto appena rifatto. Euro 97.000. CLASSE ENERGETICA: In fase di richiesta

Santorso: Vendesi recente appartamento in zona tranquilla ma comoda ai servizi sito al piano primo composto da zona giorno, 3 camere, 2 bagni, garage doppio, terrazzi, orto. Occasione. Euro 99.000 CLASSE ENERGETICA: In fase di richiesta

Santorso: vendesi in zona centrale, casa affiancata anni 70 libera su 3 lati, composta da zona giorno, 2 camere, bagno, garage e ripostiglio. Occasione Euro 47.000 Tratt. CLASSE ENERGETICA: In fase di richiesta

Valli del Pasubio: vendesi rustico di testa in discrete condizioni con 2000 mq di terreno adiacente, composto da cucina, soggiorno con caminetto, due camere, un bagno, soffitta. Completano la proprietà due fienili adiacenti, compresi nella vendita. Ape in def. Euro 59.000.

Torrebelvicino: vendesi in zona soleggiata limitrofa al centro, appartamento di recente costruzione di ampie dimensioni, composto da zona giorno, cucina, 3 camere, 2 bagni, 3 terrazzi di cui uno abitabile di circa 20 mq, garage doppio. C.E. da definire Occasione. Euro 135.000 trattabili.

Tonezza: Vicino al centro, vendesi schiera di testa composta da cucina, soggiorno, 2 camere, bagno, garage, cantina, terrazzo abitabile. Zona panoramica e vicina al centro. Classe G. OCCASIONE. EURO 67.000

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Uso del credito d’imposta

Chi sostiene delle spese per i lavori tra poco elencati, può optare come alternativa alla detrazione diretta per: la trasformazione dell’importo in credito di imposta con possibilità di successiva cessione ad altri soggetti (fornitori, istituti di credito, altri intermediari finanziari); un contributo sotto forma di sconto in fattura, pari, al massimo, all’importo della spesa fatturata, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari. Significa che è possibile effettuare gli interventi anche gratis.

ficio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, i contribuenti potranno usufruire della super detrazione del 110%. Interventi per l’installazione di impianti solari fotovoltaici, compresi quelli agevolabili al 110% se rispondenti ai requisiti. Interventi per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, normalmente agevolate con la detrazione del 50%. Occorrerà fare generalmente riferimento al criterio di cassa, ossia alla data dell’effettivo pagamento, indipendentemente dalla data di avvio degli interventi cui i pagamenti si riferiscono. Per le imprese individuali, per le società e per gli enti commerciali, si dovrà far riferimento al criterio di competenza.

Lavori per cessione del credito o sconto in fattura

Modalità per la cessione del credito

Interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo. Interventi di ristrutturazione edilizia sulle parti comuni condominiali nonché sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze, normalmente agevolati con la detrazione del 50%. Sulle parti comuni condominiali sono compresi anche gli interventi di manutenzione ordinaria e cioè le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Interventi di efficienza energetica, inclusi quelli per cui è prevista la detrazione del 110%. Interventi per l’adozione di misure antisismiche, incluse anche in questo caso le spese per cui sarà possibile godere della super detrazione del 110%. Interventi per il recupero o il restauro della facciata degli edifici esistenti, già in precedenza agevolati dalla legge di stabilità 2020 con il riconoscimento della maxi detrazione del 90% (bonus facciate). Nel caso in cui i lavori sulla facciata siano di isolamento termico con interessamento dell’involucro dell’edi-

L’Agenzia delle Entrate ha creato una piattaforma telematica per la cessione del credito d’imposta a cui il contribuente può accedere per visualizzare i crediti ricevuti, accettarli o rifiutarli. In seguito all’accettazione, i crediti visibili nel proprio cassetto fiscale sono utilizzabili in compensazione tramite modello F24. Altrimenti, i crediti ricevuti possono essere ulteriormente ceduti. La piattaforma è accessibile anche ai fornitori che hanno realizzato interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico, per confermare l’opzione per lo sconto già comunicata, tramite la piattaforma stessa, dai soggetti aventi diritto alle relative detrazioni.

Controlli e sanzioni

L’Agenzia delle Entrate controllerà tutta la documentazione presentata dal contribuente e relativa ai lavori e ai requisiti che danno diritto al superbonus del 110%. In caso di assenza dei requisiti, provvederà a recuperare l’importo corrispondente alla detrazione non spettante, maggiorato degli interessi e delle sanzioni.













Sostituzione degli impianti di riscaldamento nei condomini

Il secondo intervento trainante che dà diritto al superbonus del 110% è quello effettuato sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore (compresi gli impianti ibridi o geotermici) o con impianti di microcogenerazione. Questa dicitura suggerisce che non basterà cambiare la caldaia ma anche le tubazioni, poiché si parla di «sostituzione di impianti» e non di singole parti.

Sostituzione degli impianti di riscaldamento in edifci unifamiliari

Si parla della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore (compresi quelli ibridi o geotermici), o

con impianti di microcogenerazione, come nel caso anteriore, ma per edifici unifamiliari e, quindi, non condominiali. Viene richiesta la ristrutturazione dell’impianto termico, comprensiva di sostituzione del generatore di calore, intervento sulle tubazioni di distribuzione e sostituzione dei terminali di emissione. Requisiti tecnici: Tutti questi interventi danno diritto al superbonus del 110% se il contribuente presenta: progetto; relazione di conformità prima dell’inizio dei lavori; attestato di qualificazione energetica per la chiusura dei lavori; attestato di prestazione energetica (l’Ape). Sarà vincolante per ottenere il bonus che gli interventi comportino un salto di due classi energetiche dell’edificio. Nel caso non fosse possibile, deve essere garantito il passaggio alla classe energetica più alta, da dimostrare con l’attestato della prestazione prima e dopo i lavori rilasciato da un tecnico abilitato come dichiarazione asseverata.


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