MUSEO
REALI FERRIERE BORBONICHE
MUSEO REALI FERRIERE BORBONICHE
A completamento dei lavori di restauro iniziati nel 1975 a cura della Comunità Montana delle Serre Calabre, un finanziamento della Regione Calabria al Comune di Mongiana ha permesso di realizzare il Museo delle Reali Ferriere Borboniche. Il museo darà al visitatore la possibilità di riscoprire un periodo della storia calabrese nel quale le numerose risorse del suo territorio furono sapientemente valorizzate e trasformate industrialmente. In particolare, la siderurgia interessò un’ampia area delle Serre, con le miniere di ferro di Pazzano, i boschi per la produzione di carbone, i fiumi come forza motrice, la fonderia di Mongiana e la sua succursale Ferdinandea. Scomparsa dalla storiografia postunitaria, Mongiana fu riscoperta di recente, anche grazie alle ricerche di Brunello de Stefano Manno e Gennaro Matacena. Per mongianesi e calabresi che, dopo l’Unità d’Italia e la chiusura della ‘Mongiana’, emigrarono al nord d’Italia, il museo costituirà uno strumento per riappropriarsi di una fase importante della loro storia. Il museo favorirà inoltre la raccolta di documenti storici, oggetti e armi prodotti nel villaggio operaio e dispersi, soprattutto al nord d’Italia. L’allestimento museale è stato dunque orientato alla flessibilità espositiva, che permetterà l’agevole integrazione dei futuri ampliamenti. Con il contributo di istituzioni pubbliche e di privati, il museo aspira a diventare un polo di aggregazione culturale e di sviluppo del turismo, inserito nel più ampio contesto internazionale di siti di archeologia industriale.
To bring to completion the restoration works begun in 1975 by the Montana delle Serre Community, Calabre, funds provided by the Regional Government of Calabria have enabled the Town Council of Mongiana to open the Museo delle Reali Ferriere Borboniche, or Museum of the Royal Bourbon Iron Foundries. The museum will offer the visitor a chance to delve into a period of Calabrian history during which the numerous resources of the area were cleverly exploited and transformed into industries. In particular, a wide area of the Serre was involved in iron metallurgy, withincluding the iron mines of Pazzano, the forests for coal production, the rivers as driving forces, the foundry at Mongiana and its branch at Ferdinandea. Hardly mentioned in post-unification history, Mongiana was recently rediscovered, thanks in large part to research carried out by Brunello de Stefano Manno and Gennaro Matacena. For the people of Mongiana and Calabria who, after the Unification of Italy and the closure of the Mongiana foundry, emigrated to the North of Italy, the museum will be a means to take possession once more of an important phase of their history. The museum will also foster the collecting of historic documents, items and arms produced in the working district, and those dispersed, especially to north Italy. The museum’s displays have, therefore, been arranged to be as flexible as possible to allow for future items and expansion. With the contribution of public and private institutions, the museum aspires to become a cultural centre and a focus point for tourism, part of the wider international context of sites of industrial archaeology.
Il percorso del museo The Museum itinerary
WC WC
2 1 PORTA ENTRANCE F.M. CONTY
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C 1
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2
1 1 4
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3
A
1
4
PORTA ENTRANCE D.F. SAVINO
F 3
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INGRESSO MUSEO MUSEUM ENTRANCE
SALA A ROOM
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Ingresso Museum entrance
SALA B ROOM Biglietteria Bookshop
3 4
SALA C ROOM 1 2 3 4
Nel ventre delle Serre In the depths of the Calabrian Serre Carbonaie a cielo aperto The earth pit kiln La forza dell’acqua Water power Le ferriere itineranti Itinerant iron foundries Dal Medioevo fucine e certose Forges and Carthusians 1771 Nasce Mongiana 1771 Mongiana is founded
SALA D ROOM
L’acciaio calabrese dalle armi all’architettura Calabrian steel from arms to architecture Il trasporto dei materiali da Mongiana a Napoli Transport of the material from Mongiana to Naples La fabbrica succursale di Ferdinando The Ferdinando branch factory
SALA F ROOM 1 2 3 4
La fabbrica d’Armi The arms factory Le armi bianche Side-arms Il fucile modello Mongiana The Mongiana rifle model Attrezzi e prodotti della fonderia Equipment and products from the foundry Scienza e industria nel Regno Borbonico Science and industry under Bourbon rule La chiusura e la vendita The closure and sale
1 2
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SALA E ROOM
Sala videoproiezioni Video projection room
Architettura senza architetti Architecture without architects
1
La Fonderia, sempre rinata come la Fenice The foundry always rose again like the phoenix
SALA 1 ROOM SALA 2 ROOM Sala conferenze Conference room
C
Cenni storici
Historical background
Le ricche miniere di ferro della Calabria furono sfruttate già in epoca normanna, e durante i secoli la regione ha ospitato numerose “ferriere itineranti”. La fonderia di Mongiana fu fondata nel 1771. Grazie alla politica di salvaguardia ambientale voluta dai Borbone, perse la caratteristica itinerante e divenne un’industria stabile. Il complesso siderurgico fu chiuso nel 1864, e il Governo unitario lo vendette all’asta nel 1874. Gran parte dei macchinari furono reimpiegati nel nuovo stabilimento siderurgico fondato a Terni nel 1884, dove si trasferirono operai mongianesi che avevano perduto il lavoro, mentre altri emigrarono nel Nord Italia, negli Stati Uniti e in Canada.
n Mappa della dislocazione degli stabilimenti lungo il corso dell’Allaro, realizzata tra il 1881 e il 1900 (collezione Pino Pisani, SSB). n Map of the locations of the factories along the course of the Allaro, made between 1881 and 1900 (collection Pino Pisani, SSB).
n Sopra:
Stilo, Pazzano e le antiche ferriere di Stilo, 1812. Sotto: Pazzano. Una bocca d’ingresso alla galleria del Monte Stella. Above: Stilo, Pazzano and the old Stilo foundry, 1812. n Pazzano. An entranceway to the gallery of Monte Stella. n n
The rich iron mines of Calabria were already being exploited in the Norman epoch, and over the centuries the Region has seen many “itinerant iron foundries”. The foundry at Mongiana was founded in 1771. Thanks to the Bourbons’ policy of safeguarding the environment, it ceased being an itinerant industry and became a stable plant. The iron metallurgy complex was closed down in 1864 when the - by then - central Government auctioned it off in 1874. A large amount of machinery was re-employed in the new iron plant founded at Terni in 1884, to which some of the workers from Mongiana transferred after losing their jobs, while others emigrated to North Italy, the USA and Canada.
C
Dalle miniere a Mongiana
From the mines to Mongiana
Dal XVI secolo in poi le miniere calabresi cominciarono a essere sfruttate con sempre maggiore intensità per l’accresciuta richiesta di armi e oggetti di ferro. Le prime ferriere erano spostate all’esaurirsi dei boschi, la cui legna, trasformata in carbone, alimentava i forni per la fusione; le località prescelte erano vicine a corsi d’acqua, necessari a muovere ingranaggi e alle fasi di produzione. Verso la metà del XVII secolo fu realizzata la prima ferriera stabile calabrese, a Stilo. Dopo l’alluvione del 1771, fu autorizzata la costruzione di una nuova ferriera nella località Mongiana, alla confluenza dei fiumi Ninfo e Allaro. La ferriera, strategica per il giovane Regno delle Due Sicilie, aveva una produzione diversificata. Dal 1813 vi fu stabilita una fabbrica d’armi che lavorò alle dipendenze del Ministero della Guerra. Le alluvioni del 1850 e del 1855 arrecarono gravi danni al complesso industriale. La fabbrica d’armi fu ricostruita
nel 1852, e la fonderia nel 1856. entrambe su progetto del Reale Ingegnere Domenico Fortunato Savino. In epoca borbonica la fonderia raggiunse una produzione annua di 1.150 tonnellate di ferro (oltre alle armi, oggetti d’uso quotidiano e materiale ferroviario); nel 1863 si ridusse a 500 tonnellate. La buona qualità della produzione fu premiata con la medaglia d’oro all’Esposizione di Firenze del 1861 e all’Esposizione Universale di Londra del 1862.
In alto: carta delle miniere calabresi, 1840 circa. Sotto: ruota idraulica del tipo verticale adoperata a Mongiana. n Above: map of the Calabrian mines, about 1840. n Below: waterwheel of the vertical type adopted at Mongiana. n n
n n
Sezione Nord-Sud della fabbrica d’armi. Rilievo del 1977. North-South section of the arms factory. Survey of 1977.
In alto: n Foto successiva al 1860 che raffigura una scena della carbonizzazione come quella eseguita nelle Serre. n La Fabbrica d’armi nel 1974, ridotta ad abitazione e magazzini privati (foto G.M.) n Sotto: Fonderia. L’altoforno antico da est. Above: n A post-1860 photo depicting a scene of carbonization like that carried out in the Serre. n The Arms Factory in 1974, having become a habitation and private warehouses (photo G.M.) n Above: Foundry. East view of the old smelting furnace.
From the 16th century onwards, Calabrian mines began to be exploited with ever greater intensity, owing to the growing demand for arms and iron objects. The first iron foundries were constantly being re-located as the woods were cleared, whose timber - transformed into charcoal - fuelled the furnaces for the smelting. The best locations were adjacent to the waterways necessary to drive the mechanism, and for the production stages. Towards the second half of the 17th century the very first Calabrian iron foundry to remain at a fixed location was set up at Stilo. After the flood of 1771, a new iron foundry was was authorized in the locality of Mongiana, at the confluence of the rivers Ninfo and Allaro. The foundry had a
differentiated production, strategic for the young Kingdom of the Two Sicilies. From 1813 it operated as an arms factory that worked for the Ministry of War. The floods of 1850 and of 1855 caused serious damage to the industrial complex. The arms factory was rebuilt in 1852, and the foundry in 1856, both on a plan by the Royal Engineer Domenico Fortunato Savino. During the Bourbon period, the foundry’s annual output reached 1,150 tons of iron (besides arms, everyday utensils and railway materials); by 1863 this had been reduced to 500 tons. The high quality of the production was rewarded with a Gold Medal at the Exposition of Florence in 1861 and at the Universal Exposition in London in 1862.
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Urbanistica ed edilizia
Planning and construction
La nuova ferriera si sviluppò gradatamente, intorno a uno stabilimento di legno. Ingrandendosi, in epoca borbonica e poi napoleonica, vennero costruiti edifici piÚ solidi, di muratura. Per il suo interesse strategico, la gestione della Mongiana fu affidata a un colonnello, con funzione di sindaco. Alla nuova fonderia si aggiunsero le case degli operai, la casa del comandante, la casa del capitano, la caserma per la truppa e una chiesa. Nel 1833 Mongiana fu affiancata da una fonderia succursale, la Ferdinandea, che consisteva in edifici per la produzione, alloggi per operai e soldati, e un Casino Reale, oltre circa 2.000 ettari di bosco dal quale si ricavava il carbone.
La tipologia delle case, pur con alcune differenze, era sostanzialmente costituita da due livelli: al piano terra soggiorno-pranzo e cucina, a quello superiore due stanze da letto. n The type of habitation, though with slight variation, mainly consisted of two floors: on the ground floor living and dining room and kitchen, on the first floor two bedrooms. n
In alto: n La chiesa. n La caserma. n La casa del Comandante. Above: n The church. n The barracks. n Casa del Comandante.
The new iron foundry developed progressively around a timber mill. As it grew, during the Bourbon and later Napoleonic periods, the buildings were more solidly constructed in brickwork. Because of its strategic importance, the management of the Mongiana was entrusted to a colonel, who acted as mayor. Further additions after the new foundry were the workers’ terraced houses, the commander’s house, the captain’s house, the barracks and a church. In 1833 Mongiana was flanked by a branch foundry, the Ferdinandea, that consisted of edifices for the production, workers’ and soldiers’ lodgings and a Casino Reale or Royal Hunting Lodge, over 2,000 hectares of woods from which the charcoal was extracted.
E
Dalla fusione al prodotto
From the smelting to the product
Il ferro prodotto dal minerale estratto nelle vicine miniere di Pazzano veniva spedito a Napoli dove era rilavorato e trasformato in prodotti di uso civile e militare, in fabbriche private e statali, come i cantieri navali di Castellammare, la Fabbrica dei fucili di Torre Annunziata, la fabbrica di treni di Pietrarsa. I “pani” di ghisa o le palle di cannone venivano trasportati con carri da Mongiana a Pizzo Calabro e, da qui, imbarcati per Napoli. Il ferro calabrese fu anche utilizzato per la costruzione dei primi ponti sospesi di acciaio in Italia, sui fiumi Calore e Garigliano, nel decennio 1830. Intorno al 1840 erano attivi tre altoforni. Dopo il 1850, con l’introduzione della macchina a vapore, la produzione fu estesa a tutto l’anno.
n Particolare del ritratto “Ferdinando II di Borbone” di Vincenzo De Mita, detto il Foggiano (Museo Nazionale di San Martino, Napoli). n Resti del portale d’ingresso alla Fonderia, in stile neoclassico. n La fonderia oggi. n A detail of the portrait “Ferdinando II di Borbone” by Vincenzo De Mita, known as Il Foggiano (National Museum of San Martino, Naples). n Remains of the Foundry entranceway, in neoclassical style. n The foundry today.
n In alto: dipinto commemorativo di S. Fergola per la realizzazione del ponte sospeso “Real Ferdinando”sul fiume Garigliano, su progetto di L. Giura. 1829. Insieme a quello sul fiume Calore, furono i primi due ponti sospesi con struttura di acciaio costruiti in Italia. Alcuni pezzi furono prodotti con acciaio di Mongiana. n La fonderia reale detta la Ferdinandea, fra Mongiana e Pazzano (foto F. Donato, 1978). n Above: a commemorative painting by S. Fergola for the realization of the “Real Ferdinando” suspension bridge over the River Garigliano, a project by L. Giura. 1829. This and the one over the River Calore were the first two steel suspension bridges built in Italy. Some pieces were manufactured with steel from Mongiana. n The foundry edifice, Ferdinandea (photo F. Donato, 1978).
The iron produced from the ore of the nearby mines of Pazzano was sent to Naples, where it was processed and transformed into products, for civil and military purposes, in private and state factories, such as the naval dockyards at Castellammare, the Rifle Factory at Torre Annunziata, and the locomotive factory at Pietrarsa. The pig iron “ingots” and the cannon balls were transported in carts from Mongiana to Pizzo Calabro and, from there, shipped to Naples. Calabrian iron was also utilized for the construction of the first steel suspension bridges in Italy, over the rivers Calore and Garigliano, in the 1830s. Around 1840, three smelting furnaces were operating. After 1850, with the introduction of the steam engine, production was extended to all year round.
F
La fabbrica d’armi The arms factory
La fabbrica delle canne da fucile fu impiantata nel 1813; successivamente fu ampliata e trasformata in fabbrica delle armi per la produzione completa di fucili. L’alluvione del 1850 distrusse la fabbrica. Nell’atrio d’ingresso della nuova, ricostruita nel 1852 con impianto neoclassico, furono impiegati, tra i primi in Italia, elementi architettonici di ghisa: due colonne alte 4.80 metri, e una trabeazione istoriata. L’organizzazione planoaltimetrica dell’edificio permetteva di sfruttare la caduta dell’acqua captata dal fiume Ninfo per alimentare le differenti fasi produttive. La fabbrica produsse armi bianche e da sparo, di eccellente fattura, premiate in esposizioni nazionali e internazionali.
n Pugnale di produzione calabrese. Sul tallone portano incisioni di mostri e scene antropomorfe. n Dagger produced in Calabria. On the back of the foot are engravings of monsters and anthropomorphous scenes.
n n
L’atrio di ingresso prima del restauro. The entrance-way before restoration.
n Particolare della guardia di parata della sciabola donata dagli operai di Mongiana al Re Vittorio Emanuele II. n Detail of the sabre which was given to the King V.E. II by Mongiana’s factory workers.
n In alto: marchi e punzoni (da S. Cimino, La Manifattura Reale di Mongiana in Calabria, in Armi Antiche 1977, Bollettino dell’Accademia di S. Marciano - Torino). n Above: proof-marks and perforations (from: S. Cimino, La Manifattura Reale di Mongiana in Calabria, in Armi Antiche 1977, Bollettino dell’Accademia di S. Marciano - Turin).
n Pistola con canna prodotta dalla Real Fabbrica di Mongiana, presumibilmente nel periodo francese, con piastrina a firma dell’armiere napoletano Giovanni Oliva (Civica raccolta di arti applicate del Museo del Castello Sforzesco di Milano). n Pistol, with barrel produced by the Royal Factory (Real Fabbrica di Mongiana), presumably in the French period with tag signed by the Neapolitan armourer Giovanni Oliva (Civic Applied Arts Collection of the Castello Sforzesco Museum in Milan).
n In alto: fucile da fanteria modello “Mongiana”, dopo il 1861 accorciato di circa 30 cm, e passato in dotazione all’esercito italiano. Lunghezza 1118 mm. (Collezione Matacena, Napoli). n Above: infantry rifle, model “Mongiana”, after 1861 shortened by about 30 cm. and adopted by the Italian army. Length 1118 mm. (Matacena Collection, Naples).
n Piastrina del fucile tipo “molla indietro”, con dicitura “Ma. Re. di Mongiana” (1854). n Tag on a “back-spring” type of rifle, with the wording “Ma. Re. di Mongiana” (1854).
The factory for turning out rifle barrels was set up in 1813; later it was enlarged and transformed into an arms factory for the production of the complete rifle. The flood of 1850 destroyed the factory. The entrance to the new edifice, rebuilt in 1852 on neoclassical lines, boasted some of the first cast iron architectural features in Italy: two 4.80 metre-high columns, and an entablature. The topographic arrangement of the building meant it could exploit the downward flow of the water from the River Ninfo to drive the different production stages. The factory produced side-arms and firearms of excellent quality that were awarded prizes at national and international expositions.
F
La chiusura e la vendita The closure and sale
Dopo l’Unità d’Italia, nonostante i buoni risultati raggiunti, per le ferriere calabresi iniziò un inesorabile declino. Fra le cause l’arretratezza degli impianti, non adatti all’impiego del carbon fossile, e soprattutto la volontà politica del nuovo governo unitario, che si manifestò con aggravi fiscali, riduzione delle commesse statali e soppressione dei dazi protezionisti sulle importazioni dall’estero. Nel 1862 il governo autorizzò la vendita di proprietà e immobili demaniali non destinati a uso pubblico o richiesti dal pubblico servizio, fra cui Mongiana. Il 25 agosto 1874 gli stabilimenti furono messi all’asta dall’Intendenza di Catanzaro, insieme a boschi e miniere, con prezzo di base di lire 524.667,10. La gara fu vinta dal senatore Achille Fazzari (ex sarto, poi divenuto garibaldino), con un’offerta di circa un milione di lire. Dopo qualche anno, Fazzari vendette la Mongiana a privati e tenne per sé la Ferdinandea e i 2.000 ettari di bosco annessi.
n Bando d’asta per l’alienazione per lo stabilimento metallurgico di Mongiana e suoi beni di dotazione (1874, ACSB). n Call for tenders for the sale of the metallurgic factory of Mongiana and its equipment (1874, ACSB).
n Achille Fazzari e lettera autografa di G. Garibaldi (collezione Jorfida, MO). n Achille Fazzari and a letter in G. Garibaldi’s hand (Jorfida collection, MO).
n Diploma rilasciato nel 1861 allo Stabilimento metallurgico di Mongiana (collezione C. Parisi, Palmi). n The diploma issued in 1861 to the Metallurgic Factory of Mongiana (C. Parisi collection, Palmi).
n L’ultimo altoforno fu spento nel 1881. Da questo momento, a molti mongianesi non restò che emigrare. n The last furnace was shut down in 1881. As a result, many people of Mongiana were obliged to emigrate.
Lombardia
Terni
America
After the Unification of Italy, not withstanding the good results achieved, the Calabrian foundries entered a period of relentless decline. Among the causes were the outdated plants, not adapted to the use of coal, and especially the political policies of the new unitary government - evidenced by increased taxes, a reduction in public service contracts and the abolition of the protectionist duties on foreign imports. In 1862, the government authorized the sale of state holdings and real estate not otherwise allocated for public use or required by the public service, among which Mongiana. On 25 August 1874 the plants were put up for auction by the Superintendency of Catanzaro, together with the woods and mines, at a starting price of 524,667.10 lire. The bid was won by senator Achille Fazzari (ex-tailor and one time follower of Garibaldi) with an offer of about one million lire. After some years, Fazzari sold Mongiana to private owners and kept the Ferdinandea and the adjacent 2,000 hectares of woodland.
NUMERI UTILI USEFUL NUMBERS Comune/Town Council Tel. 0963-311087 A.F.O.R. Tel. 0963-311200 Ufficio Informazione Turistica ProLoco Local Tourist Information Office Tel. 0963-311108 prolocomongiana@tiscali.it Guardia medica/First-aid Station Corpo Forestale dello Stato State Forestry Corps
La Fonderia di Mongiana
Tel. 0963-311214 Tel. 0963-311022/26
COME ARRIVARE HOW TO ARRIVE In auto Da nord: A3 uscita Pizzo (bivio Angitola) - SS 110 fino al bivio per Mongiana - SS 501 fino al paese
By car From the north: A3 exit for Pizzo (Angitola junction) - SS 110 as far as the junction for Mongiana - SS 501 as far as the town From the south: A3 exit for Da sud: A3 uscita Serre Serre - SS 182 fino a Serra S. Bruno - SS 182 as far as Serra S. - SS 110 fino al bivio per Bruno Mongiana - SS 110 as far as the junction - SS 501 fino al paese. for Mongiana - SS 501 as far as the town In treno/By train: Fs a lunga percorrenza stazione di Lamezia Terme /mainline trains station of Lamezia Terme. In Autobus da/By coach or bus from: Lamezia Terme - Vibo Valentia - Soverato - Catanzaro. In Aereo, aereoporti di/By aeroplane, airport of: Lamezia Terme - Reggio Calabria.
Sito Reale Ferdinandea, interno
LUOGHI D’INTERESSE PLACES OF INTEREST - La Fonderia di Mongiana - Sito Reale Ferdinandea - La Certosa di Serra San Bruno, Museo - La Forestale, Villa Vittoria, Mongiana
- The Foundry of Mongiana - Sito Reale Ferdinandea - La Certosa di Serra San Bruno, Monastery Museum - La Forestale, Villa Vittoria, Mongiana
La Certosa di Serra S. Bruno
ESCURSIONI EXCURSIONS
sentiero naturalistico Frassati segnaletica approvata dal C.A.I. nazionale. The Frassati nature trail signs approved by the National Alpine Club (C.A.I.) La Forestale, Villa Vittoria
di Calábria Morano Cálabro Orsomarso
Scalea
Castrovíllari
Spezzano Albanese Terme
Buonvicino
Diamante
Cassano allo Jónio
A3
Lungro
Verbicaro
Marina di Belvedere
Síbari
Terranova da Sibari
Marina Schiavonea
Roggiano Gravina
Bonifati Fagnano Castello
S. Marco Argentano
Rossano
Corigliano Calabro
S. Demétrio Corone
Paludi
Acri
Longobucco
Luzzi
A 921 metri sul livello del mare, Mongiana è una piccola cittadina montana a metà tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, nel centro del promontorio delle Serre Calabre. Luogo ideale dove trascorrere giorni di vero relax. Si può respirare aria pulita e bere acqua che sgorga limpida direttamente dalle sorgenti, gustare le fragoline di bosco, le castagne, le noci, le more, i pinoli, i funghi porcini, lungo le escursioni ricche di baite e rifugi.
Fuscaldo
Bocchigliero Campana
Rose
Montalto Uffugo
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Rocca di Neto
L. Ampollino S. Severina
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At 921 metres above sea-level, Mongiana is a small mountain town midway between the Ionian Sea and the Tyrrhenian Sea, in the centre of the Serre Calabre promontory. An ideal place to spend days of true relaxation, here you can breathe the clean air and drink the limpid water that gushes out of the springs, taste the wild strawberries, the chestnuts, the walnuts, the blackberries, the pine nuts and porcini mushrooms while wandering the slopes dotted with chalets and huts.
Progetto di restauro e allestimento/ RA Consulting srl Restoration and setting up Gennaro Matacena - coordinamento Valerio Mangoni di S. Stefano Federico Massimo Mazzolani Collaborazioni/ Collaborators Michele Apicella Brunello De Stefano Manno Francesco Ferraro Antonio Gravagnuolo Impresa Esecutrice/Contractor DE.CO. srl Ricerca Storico-Scientifica/ Gennaro Matacena - coordinamento Historic and Scientific Research Francesco Ferraro Multimedia Riccardo De Menna Schedatura/Archives Ruggiero Ferrajoli Bruno Matacena Grafica pannelli espositivi/ Publileo srl Display panel graphics Si ringraziano, per la gentile collaborazione, la concessione di immagini, di documenti e autorizzazioni alla pubblicazione/Thanks for the kind collaboration, concession of images and documents, and permission for publication Archivio Certosa Serra San Bruno Archivio di Stato Catanzaro Archivio di Stato Sezione Militare di Napoli Armerie Francesco Pastore Biblioteca Nazionale di Napoli Collezione Catemario di Quadri Collezione Iorfida Collezione privata FP. SSB. Roberto Avati Guido Anau Leonardo Calabbretta Silvio Cimino Giorgio Clementi Brunello De Stefano Manno Fabio Donato Danilo Franco Gennaro Matacena MIBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, Roma Francesco Morabito Museo Castello Sforzesco di Milano Museo Nazionale di San Martino di Napoli C. Parisi Pino Pisani Bruno Tripodi