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anno 1 numero 2
Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - S1/LE • cod. SAP n° 30912178-001
giugno luglio agosto 2011
Periodic o di Cu lt ura Eno g as tronomic a e d i Acc oglienza Tu risti c a
...spighe di un'umana fatica Ceramica il gallo canta a tavola
pag. 33
Lecce "stella" del Barocco
a tavola piacer i di gusto
pag. 80
pag. 110 verardi edizioni edizioni del gusto
ELISIR DEGLI Liberrima DEI stor ie all'Ombr a vino e seduzione del Barocco
pag. 67
pag. 22
blu notte open lunch_restaurant
Situato nel cuore del centro storico di Lecce, Blu Notte è un raffinato e storico ristorante, da sempre sinonimo di qualità e cortesia. via Brancaccio, 2 - 73100 Lecce tel - fax 0832.304286 mail: blunottelecce@libero.it
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a n n o 1 nu m e ro 2
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giugno luglio agosto 2011
con il patrocinio di
P e r i o D i C o D i C u Lt u r a e n o G a S t ro n o m i C a e D i aC C o G L i e n z a t u r i S t i C a
...spighe di un'umana fatica CeramiCa il gallo canta a tavola
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LeCCe "stella" del Barocco
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eLiSir DeGLi LiBerrima Dei stor ie all'ombr a vino e seduzione del Barocco
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verarDi eDizioni eDizioni DeL GuSto
PROVINCIA DI BARI
PROVINCIA DI BRINDISI
PROVINCIA DI LECCE
PROVINCIA DI TARANTO
città DI LECCE
direttore responsabile lucia accoto segreteria loredana verardi in redazione lucia accoto silvia capolupo albina olive redazione@pugliadavivere.it commerciale luciano caricato commerciale@pugliadavivere.it grafica verardi produzioni grafica@pugliadavivere.it editore
CAMERA DI COMMERCIO DI TARANTO
Si ringrazia: Giuseppe Barile, presidente del Consorzio per la tutela del Pane di Altamura; Maurizio Guagnano, titolare della Libreria Liberrima; Paolo Perrone, Sindaco di Lecce; Fernando Cartenì, Patron del Premio Barocco; Domenico Palmiotti, Capo redazione della Gazzetta del Mezzogiorno di Taranto; Luigi Perrone, Chef Executive Hilton Garden Inn Lecce; Luigi Derniolo, presidente dell’Associazione Pasticceri Salentini; Paolo Emilio Arrighi, Sommelier AIS Puglia. Collaborazioni Le fotografie negli articoli "il pane di Altamura, tutta la tradizione contadina in un morso" a p. 10,
sede via benedetto croce 23 73100 Lecce - Italy tel. e fax +39 (0) 832.520050 www.pugliadavivere.it Puglia da Vivere
"il vino e il gioco della seduzione" a p. 67 e "l'olio d'oliva, simbolo della civiltà di Puglia" a p. 90 sono state realizzate da Massimo Cordella.
Amici di Magie et Secrets des Pouilles
Registrazione presso il tribunale di Lecce il 22 Marzo 2011 n° 1085
La riproduzione, anche parziale, degli articoli e delle fotografie pubblicate in Puglia da Vivere senza la preventiva autorizzazione
stampa Arti Grafiche Panico - Galatina (LE)
immagini si assume la totale responsabilità circa quanto pubblicato e solleva l'editore circa le responsabilità civili e penali.
dell'editore non è consentita. Le fotografie presenti nella rivista rimangono proprietà dei rispettivi autori. L'inserzionista che pubblica
[pdv] • 4
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[pdv] • 5
[ in questo numero ] 7
49
74
10
59
80
[ editoriale puglia, un racconto millenario di storie ]
[ spighe di tradizione il pane di altamura, tutta la tradizione contadina in un morso ]
[ turistica... mente libera puglia, viaggio tra leggende e natura ]
[ turistica... mente libera alimini village e tocchi il sogno con un dito ]
[ di... vino profumo la puglia al vinitaly, un'etichetta per protagonisti ]
90
22
94
33
100
[ l'oro verde di puglia l'olio d'oliva, simbolo della civiltà di puglia ]
[ menti intraprendenti liberrima il profumo delle storie all'ombra del barocco ]
[ ritratti di ospitalità hilton garden inn lecce, un soggiorno da favola ]
110
[ idee di gusto in un primo i colori di un mattino d'estate ]
[ guida ai piaceri della tavola grotta palazzese e il sapore delle emozioni a picco sul mare ]
[ i segreti dell'arte le ceramiche di grottaglie, il gallo canta a tavola ]
41
[ eventi straordinari martina franca incanta con il virtuosismo della musica ]
[ comuni... terre da vivere cultura ed eventi, il futuro di lecce è qui ]
16
[ spighe di tradizione la mietitura, spighe di un'umana fatica ]
105
[ eventi straordinari 42° premio barocco festival ]
67
[ di... vino profumo il vino e il gioco della seduzione ]
112
[ idee di gusto finissima di baccalà, l'anima di un secondo ]
114
[ peccati di gola un peccato di gola... "diplomatico" ]
[pdv] • 6
Editoriale di Lucia Accoto
D
Puglia,
[pdv] • 7
un racconto millenario di storie
’estate quando il sole è forte, in alcune
Queste alcune storie dei nostri nonni che hanno
ore del giorno, tutto sembra fermarsi.
accompagnato il percorso di molte generazioni verso
Anche il volo degli uccelli pare il giro
la vita. Loro non conoscevano i colori dell’estate sotto
di un aquilone voluto da una forza
il nero di un’esistenza segnata dalla sacrificio, ma
celeste. Come una cartolina mi torna in
hanno trasmesso la gioia di afferrare i sogni. Sempre.
mente l’immagine di piccoli gruppi di gente seduta sul
Inseguivano la speranza come un bimbo insegue un
limitare delle case, dopo i vespri. Attendono la frescura. I
gioco. Scuotevano la testa, si segnavano, ci zittivano per
loro pensieri fanno meno rumore del respiro di un uomo
qualche istante prima di cominciare di nuovo racconti
addormentato. Molti si agitano per casa, in ufficio,
di signorotti, cavalieri, di fattucchiere, personaggi un
trascinandosi appresso i piedi, ma è fuori che vogliono
po’ misteriosi e un po’ fiabeschi, per ricordare, forse a se
sgusciare per essere invasi dagli odori, quelli dolci e
stessi che il tempo era cambiato e le rughe del viso ne
piccanti dei capperi in fiore, quelli aspri del rosmarino,
erano una delle testimonianze. Dalla foto in bianco e
quelli delicati delle rose nei giardini. A chi spettava la
nero di uno spaccato di vita quotidiana è facile passare
zappa o la falce per il lavoro nei campi il tempo era
ai giorni segnati dai colori dell’oggi. Viviamo il passato
comunque scandito da una cantilena insistente. Un
attraverso le parole, sincere e soffici, e dalle lezioni di
canto a bassa voce per farsi forza, per andare avanti.
vita impartite dai nostri padri apprezziamo le piccole
Ancora. Ricordo le terrazze delle case delle nonne. Non
cose per progettarne e realizzarne delle grandi. Il senso
c’era differenza tra le une con le altre. Tutte presentavano
della memoria ci guida nel presente. È la nostra forza. La
un manto rosso di pomodori spaccati in due e seccati al
linfa vitale. Nessuna storia dell’uomo può fare a meno
sole, uno accanto all’altro, come garibaldini in marcia.
di questo percorso che salda, in un ponte ideale di
Servivano per l’inverno quando dalla terra si strappavano
testimonianza e di vita vissuta, questi momenti diversi.
poche verdure e il mare tormentato per giorni, con
"Puglia da Vivere" vuol essere anche uno dei racconti
cavalloni e le onde impetuose, un gorgo di spuma e di
di ieri, una delle tante storie per ricordare e dare nuovo
acqua, impediva di pescare. C’erano giornate sempre
vigore all’identità di questa nostra stupenda terra.
uguali, da mangiare solo un po’ di pane con filo d’olio e pomodori, condito da fatica e speranza.
[pdv] • 8
Puglia,
Editoriale di Lucia Accoto
a millenary tale made of stories
I
n summer when the sun is strong, in some times
work and hope. These are some of our grandparents'
of the day, everything seems to stop. Even the
stories that have accompanied the course of many
flight of birds seems the turn of a kite required by
generations towards life. They didn't know the colours of
a celestial strenght. Like a postcard it reminds
the summer under the black of an existence marked by
me the image of small groups of people sat
sacrifice, but they have transmitted the joy to grab the
on the thresold of the houses, after the evenings. They
dreams. Always.
wait for coolness. Their thoughts make less noise than the breath of a sleeping man. Many seem to bustle
They pursued the hope like a child pursues his game. They
about, in the houses, in the office dragging their feet,
shook their heads, they crossed themselves, they silenced
but it's outside that they want to shell to be invaded
us for a moment before starting again to tell about stories
by the odours, the ones sweet and spicy of the capers
of squires, knights, whichcrafts, characters who were a
in flower, the ones acrid of the rosemary, the ones
little bit mysterious and fairy, just to remind, maybe to
delicate of the roses in the gardens. For those who had
themselves, that time was changed and the wrinkles of
to work in the field with the hoe and the scythe time was
their faces were one of the evidences. From the photo in
beated by the same tune. A song to low voice to master
black and white of a section of everyday life it is easy to
up courage, to go on. Still. I remember the terraces
pass to the days marked by the colours of today. We live
of grandmothers' houses. There was no difference
the past trough the words, sincere and soft, and from the
between the ones and the others. All of them showed
lessons of life given by our fathers, we appreciate the small
a red mantle of tomatoes, broken into two and dried
things to protect and realize the great ones. The sense of
up to the sun, one close to the other like "garibaldini" in
memory drives us into the present. It is our strength. The
march. They were for the winter when from the earth few
lifeblood. Any man's history can do without this course
vegetables were picked up and the continuos restless
that warms, in an ideal bridge of witness of real life,
sea, with breakers and impetuous waves, an eddy of
these different moments. “Puglia da Vivere” is also one of
foam and water, prevented from fishing. There were the
yesterday tales, one of so many stories to remember and
usual days, always the same, spent on eating only some
to give new force to the identity of our wonderful land.
bread with a thread of oil and tomatoes, seasoned with
[pdv] •9 a LECCE in via a. Lamarmora 19 e GaLLIpOLI in via Lecce 19
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[pdv] • 10
Spighe di tradizione
Il Pane di Altamura, tutta la tradizione contadina in un morso
I
l pendolo oscilla da tempo, secoli. Nel solco della tradizione consacrata dagli anni, la storia resta immutata.
Fedele a se stessa come una suora devota a Cristo. Eppure la stessa storia è animata da sentimento nuovo e profondo, da spirito di orgoglio, fiero ed onesto. Una storia che racconta di contadini dalle mani callose dalle unghie sporche di terra, di cappelli alzati in segno di
[pdv] • 11
The Altamura’s bread, the whole tradition in a peace of bread
The written word does not always
Murge. The methods for making
endure, but sometimes a piece of
this bread have not changed
bread can recall history. The bread
throughout the ages. The wheat
of Altamura, a city near the border
used to make the bread comes
of Puglia and Basilicata, is tied
from only the zone where the bread
to the agricultural tradition of this
is made, and this is a guarantee of
area. The bread of Altamura has a
the Consortium of Guardianship.
unique fragrance and taste, with a
The bread of Altamura is the first
yellow color, a crisp crust, soft and
product in Europe to have the mark
porous bread within the crust. This
DOP, denomination of protected
wonderful bread is produced only
origin, and it is always made in the
within the communes of Altamura,
original way with the “madre” yeast,
Gravina, Spinazzola and Minervino
sea salt and water.
rispetto, di sorrisi abbozzati ed impacciati. Narra anche le difficoltà, un tempo, dovute alla sopravvivenza strappata a morsi. Lotta quotidiana contro povertà e miseria. Sacrificio continuo contro un’esistenza grama. Oggi, invece, si sente il profumo di quel racconto lievitato con passione. Non c’è inchiostro che duri perché basta un tozzo di pane per rievocare la storia. E l’origine del pane di Altamura, città quasi al confine della Puglia con la Basilicata, è legata alla tradizione contadina della tipica zona di produzione.
[pdv] • 12
[pdv] • 13 Il pane di Altamura, unico per
il pasto ai contadini ed ai
fragranza e sapore, si produce
pastori che vivevano da soli
solo nel territorio murgiano,
per un lungo periodo, lontani
nella parte nord-occidentale,
da casa, nelle masserie
ovvero nei comuni di Altamura,
disseminate tra le alture
Gravina di Puglia, Spinazzola
murgiane. Non c’era, allora,
e Minervino Murge. Nel corso
la possibilità di tornare in
degli anni non ha subito
famiglia per approvvigionarsi
alcuna modifica nel sistema
di viveri. Il pane era tutto. Anzi,
di lavorazione. Da sempre
doveva essere tutto. Il pane
viene utilizzato solo grano
rappresentava infatti l’alimento
raccolto esclusivamente nelle
base di ogni famiglia, ricca o
zone d’origine ed ogni forma
povera. Condito con sale, olio
è garantita dal Consorzio
e pomodori era il piatto unico,
di Tutela. Su ogni pagnotta,
a pranzo e a cena.
prima di essere infornata, è impresso il marchio, il bollino
La pagnotta dal caratteristico
di origine protetta, biologico e
profumo presenta due
certificato. L’impasto si ottiene come si faceva una volta. Per la preparazione si usa il lievito madre o pasta acida, sale marino e acqua. La Leonessa di Puglia, così come è chiamata la città di Altamura per il temperamento fiero e ribelle dei suoi abitanti, è conosciuta in Italia e all’estero per il suo pane dal colore giallo, dalla crosta croccante, dalla mollica soffice e porosa, dalla lunga conservabilità. Il pane doveva durare, e dura, molti giorni: da una settimana ai quindici giorni, tempo indispensabile per garantire, in passato,
[pdv] • 14
forme tradizionali. Il pane
pagnotta viene capovolta e
Il pane di Altamura è
“accavallato”, dalle notevoli
con una leggera pressione
ufficialmente il primo
dimensioni ed alto. Un tempo
della mano, su un lato, viene
prodotto in Europa a
“u sckuanète ” era impastato
posta nella bocca di fuoco.
fregiarsi del marchio DOP,
e lavorato tra le mura
Nel forno a legna, in genere,
denominazione di origine
domestiche, poi confezionato
si usa la quercia perché non
protetta. Il Consorzio per
e cotto in forni pubblici. Alla
lascia odori, in alternativa, il
la Tutela del pane di
gente era vietato cuocere in
forno a gas deve raggiungere
Altamura svolge un ruolo
casa qualsiasi tipo di pane o
la temperatura di 250 °C. La
fondamentale per la
focaccia, pena il pagamento
prima parte della cottura
diffusione sicura e certificata
di un’ammenda. La forma
avviene a forno aperto. Dopo
del prodotto da forno. “Tutta
alta fa da contrappasso a
quindici minuti si chiude e
la filiera” - dichiara il pres. del
quella bassa localmente
si lascia cuocere per altri
Consorzio, Giuseppe Barile
chiamata “cappello di prete”.
quarantacinque minuti.
- “è soggetta a periodici
Prima di essere infornata la
controlli. È fondamentale
[pdv] • 15
garantire il rigoroso
Cerignola. Prodotti conosciuti
rispetto del Disciplinare di
ovunque, prodotti di qualità
produzione approvato dalla
certificata abbinati alle vere
Commissione Europea.
eccellenze”.
Sono solo dieci i panificatori certificati che producono
Sentire il profumo del pane
il pane con il marchio DOP.
appena sfornato è come
E tutti sono esclusivamente
accendere il desiderio di
della città di Altamura. Il
un sogno, divino. Mangiarlo
nostro pane arriva sulle
prima con gli occhi e poi
tavole degli italiani, e
con l’olfatto significa cadere
stranieri, che richiedono
in estasi. Irresistibile quanto
il nostro prodotto per le
il peccato. Con il pane di
sue le caratteristiche”. La
Altamura, a piccoli morsi, si
tradizione passa anche
gusta il sapore della tradizione
attraverso la promozione.
contadina. Anni di fatica, di
E il pane di Altamura è
sacrificio, di contrasti e sorrisi,
presente in tutte le più
quelli del piacere. E si rievoca
importanti fiere di settore
nell’oggi il tempo dell’antico.
nazionali ed internazionali.
Proprio perché in quest’angolo
“Lo scorso maggio, dall’8
di Puglia, storia e tradizione
all’11, abbiamo partecipato
non conoscono l’oblio della
a Milano a Tutto Food”
dimenticanza, ma vivono ogni
- conclude il pres. Barile -
giorno come una favola bella.
“evento dedicato al mercato
E insegnano, grazie soprattutto
alimentare mondiale in
ai pochi custodi di una
cui il pane di Altamura ha
tradizione antica, anche a chi
accompagnato il prosciutto
è fuori dalla Puglia, il valore di
di Parma, il grana padano,
un alimento frutto della fatica
il gorgonzola e le olive di
dell’uomo.
[pdv] • 16
La mietitura,
spighe di un’ umana fatica
U
scivano
raggi infuocati sui campi di
all’alba. In
terra color miele, ondulata
silenzio, con
da spighe che concedevano
calma, senza
gli ultimi sorrisi prima della
pretese, con
mietitura.
la sola consapevolezza di un giorno lungo e faticoso, come
Un tempo, non molto lontano,
molti altri, ancora. Il lavoro per
il grano rappresentava il
i contadini era sfiancante, lo
principale alimento di ogni
stesso da sempre, cadenzato
famiglia. Un raccolto mancato
da ritmi e poche soste. Il sole
avrebbe significato la fame,
di giugno, da lĂŹ a qualche
ed uno scarso avrebbe
ora, si sarebbe fatto sentire
reso difficile scegliere tra
di prepotenza, gettando
fare il pane, sacrificando il
[pdv] • 17
The Harvest of human work
They went out at dawn.
hand, just as it had been
In silence, calmly, without
harvested for many years.
pretensions, with the lone
The harvest was hard work,
awareness of one long and
requiring the help of the
tiring day, as many others
family and others. Today
do still. The sun within
the harvest is done with
hours would send rays
machines in great volumes
of heat upon the honey
every day and even during
colored earth, generating
the night. But still every
smiles before harvest. By
harvest and every crop has
the end of June, the wheat
a soul and spirit of sacrifice
would be harvested by
that is both old and new.
frumento per la semina, o
stati chiamati a raccolta,
soffrire e seminare sperando
quello per la mietitura. Il grano
in un successivo raccolto
veniva falciato verso la fine di
migliore ed abbondante. Se
giugno, i primi di luglio. Era un
le stagioni procedevano in
lavoro lungo e gravoso che
modo normale, senza violenti
necessitava di molte braccia,
temporali e grandinate, i
più del dovuto, per questo
campi, già a metà giugno,
si univano ai componenti
si presentavano ricchi di
di una famiglia, membri di
buon grano. Gli uomini con
altre. Un aiuto ricambiato per
in mano falci e le donne, con
una necessità futura, più che
otri pieni d’acqua sulla testa,
certa. Le spighe dovevano
avanzavano come soldati in
essere tagliate e raccolte in
trincea, piano e fieri, pronti per
covoni, fasci non molto grossi
il compito per il quale erano
con le spighe tutte da un
[pdv] • 18
lato. I contadini più esperti raccoglievano alcune spighe più lunghe e le arrotolavano preparando quella che sarebbe stata la legatura dei covoni. I mietitori con una mano afferravano un pugno di spighe e con l’altra, munita di falce, le tagliavano ponendole poi sopra le legature già preparate. Alla sera con un carro si raccoglievano i covoni e si trasportavano sull’aia, dove sarebbe avvenuta la trebbiatura. L’aia veniva preparata con cura e doveva essere sempre pulita. Bisognava bagnare e lisciare il terreno con scope di saggina per renderlo impermeabile, uniforme e duro affinché i chicchi di grano dei covoni non si perdessero. L’intero ciclo del lavoro, dalla mietitura alla trebbiatura, era svolto con grande attenzione. Si doveva disperdere la minor quantità possibile di chicchi. Quando i campi si presentavano spogli, ingialliti dagli steli monchi del grano falciato che ricoprivano
[pdv] • 19 la terra come una barba
La raccolta del grano da
che le gestivano. Le
mal rasata, arrivavano le
sempre avveniva falciando
trebbiatrici, molto pesanti
spigolatrici, donne giovani
le spighe a mano e il lavoro
e trainate da buoi, con
ed anziane delle famiglie
continuò così sino all’inizio
tempi di spostamento
più povere a raccogliere
degli anni ‘50. Poi sui campi si
lunghi, arrivavano in zona
attentamente le spighe rimaste
videro le trebbiatrici a vapore.
quando ormai molti o tutti i
abbandonate per ricavarne
Macchine molto costose che
contadini avevano finito la
farina e pane. Il loro era quasi
nessun contadino o fattore
mietitura. Quindi passavano
un diritto non dichiarato dalla
possedeva. Il loro utilizzo era
ad un’altra aia, perdendo
condizione di miseria.
richiesto alle organizzazioni
anche una giornata di
[pdv] • 20
lavoro per montare alcuni
tagliare e trebbiare quantità
ingranaggi indispensabili
impressionanti di grano ogni
per il funzionamento. Oggi
giorno e sono attrezzate a
le moderne mietitrici in una
lavorare anche di notte.
sola passata falciano una striscia di quattro metri e
Ogni raccolto ha un’anima.
più, e trebbiano il grano
Spirito di sacrificio, vecchio
depositandolo in un vano
e nuovo. Di riti che trovano il
interno pronto poi per essere
loro significato nella credenza
insaccato. La paglia viene
secondo la quale nel raccolto
compressa in grossi rotoli,
si manifestava una forza
lasciati poi cadere a terra.
racchiusa nell’ultimo covone, o
Queste macchine riescono a
nelle ultime spighe di grano.
[pdv] • 21
Nelle lunghe giornate di fatica arrivava sempre il momento in cui all’ombra di un albero, in mezzo ad una chioma di erbe sottili, ci si fermava per mangiare qualcosa. Pane, formaggio, peperoni. Una pausa, una “perduta” per raddrizzare la schiena curva dal lavoro e scambiare parole e sguardi. Si è stanchi sui campi quando il sole annega in un oceano di spighe. Troppo per pensare alla sera, alla fine di una dura giornata. E allora non restava che cantare per non addormentarsi e per sollecitare i cavalli al lavoro. Nascono così anche i ritornelli, i richiami d’amore, per darsi voce e rispondere ai segni di passioni segrete tra uomini e donne, lontani strisce di grano. Figure minuscole che si perdono in quelle distese di spighe. Puntini scuri in un mare giallo oro.
[pdv] • 22
MENTI INTRAPRENDENTI
Liberrima, di Lucia Accoto
il profumo delle storie
all’Ombra
del Barocco Un luogo dove si può trovare la misura artigianale della libreria
S
embra una storia. Una di
del tempo si sente, sempre, ogni qualvolta
quelle che seducono, che
si percorre quella lingua di asfalto, tra
si raccontano a fil di labbra,
basolato e cemento, quando anni e anni
senza segreti, se non i propri, a
fa passavano le carrozze con dame e
fare da cornice ad una trama
signori per fare ingresso nei sorprendenti
che si snoda lenta, all’Ombra del Barocco.
palazzi patrizi ed incantevoli monumenti.
Non servono le soste per trovare la strada.
Ma è all’interno di Liberrima che, oggi, si ha
Le parole si fanno strada da sole perché
la percezione di vagare sospesi nell’aria.
quando a guidarle è la passione il sentiero
Librati dalle voci di scrittori, da titoli, da
della vita appare chiaro e definito. E lungo
inchiostro che fluttuano come pensieri
Corso Vittorio Emanuele a Lecce, nel centro
sospesi dall’ardente desiderio di essere
storico, si vivono momenti di intimi abbracci
afferrati e fatti propri. Ognuno, ogni lettore,
con la città, in uno scorcio, quello di Corte
appassionato ed occasionale, con slancio
dei Cicala, dove da diciotto anni si trova
nuovo, ogni volta, come se fosse la prima
Liberrima, la libreria più nota del Salento,
e il principio di tutto, accosta lo sguardo
apprezzata anche da turisti mai stremati
agli scaffali, pronto a sentire il profumo dei
da novità di luoghi e di storie. La carezza
libri, per annusare le esitazioni, gli intenti, i
[pdv] • 24 desideri e i significati reconditi degli autori.
un libro e iniziare a sfogliarlo per sentire
Ad ogni passo sembra di affacciarsi ad
il cuore pulsare più forte. L’emozione di
una finestra spalancata sul mondo della
conoscere vie mai attraversate ma simili
cultura. La corrente delle parole scritte non
a molte altre sulle quali si fanno largo i
si arresta mai. Essa assorbe l’energia, la
ricordi, le fantasie, le speranze, insieme
carica, la verve di chi, quasi in un silenzioso
alla libertà di lasciar andare la mente, ci
raccoglimento di sé, entra a Liberrima per
regala la gioia di vedere luoghi attraverso
trovare la misura artigianale della libreria.
il racconto di altri. Vedere il nuovo significa
Qui si trovano testi di ogni tipo per tutte le
anche leggere. Basta poco. Toccare la
richieste. Dai classici alla letteratura, alla
carta, sentirne l’odore, passare le punta
saggistica, ai romanzi, per continuare
delle dita sui dorsi della copertina come
ancora ai libri storici, si passa anche ad
un pianista sulla tastiera per sentirne le
una ricca sezione dedicata agli hobby
vibrazioni. Il preludio di un sogno. Ogni
riservata ad un pubblico che non solo cura
libro ha la sua nota individuale e ogni
diversi interessi, ma che nello stesso tempo
lettore saprà dirvi esattamente dove si trova
allarga le proprie vedute indirizzandosi
grazie alla musica delle parole, sussurrate.
verso libri generici. Un posto, dunque,
E Liberrima è il luogo, per eccellenza, di
in cui la dimensione della dignità, del
tutto. Di incontro con i libri, con gli scrittori,
rispetto operano dentro di noi come una
con un pezzo di Lecce, suggestivamente
magia. Non so se i lettori cambiano pelle
artistica, con la luce che rischiara le
diventando viaggiatori in pianta stabile.
incertezze e i sacrifici iniziali di una libreria
Di certo, a volte, basta prendere in mano
che è divenuta il punto di riferimento anche
Liberrima, perfume of stories under “The Shadow of the Barroque“
This could be a story, luring us, revealing all of its secrets while unfolding slowly under “The Shadow
an artisanal character. This library
of the Barroque”.
is above all where everything can be found: Inside the small yard can
Located in corso Emmanuel Vittorio
be found Puglia’s traditional typical
at Lecce, in the old town, where
products. You can sit outside on the
one can enjoy pleasant moments
open space terrace in order not to
of intimacy with the town, in a little
miss a relaxing moment at "l’Ombra
yard, called “Yard dei Cicala”.
del Barocco” or enjoy services inside
There, Liberrima, which is the most
of the coffee bar, restaurant, wine
famous library of the Salento, has
bar, open all the day long, everyday.
nestled for 18 years. Who comes to Librerrima can find a library with
[pdv] • 25
per chi si accosta ai libri per sentito dire. Il
all’aperto per non perdere un momento
tocco lieve di penna di altre menti, invece,
rilassante e piacevole all’Ombra del
che hanno saputo leggere i comportamenti
Barocco, o usufruire del servizio interno del
e le esigenze del pubblico, ha fatto della
Caffè – enoteca – ristorante, aperto tutto il
libreria un contenitore culturale che
giorno e tutti i giorni della settimana. I turisti
abbraccia vari segmenti di attratività.
hanno la possibilità di trovare nell’enoteca
Liberrima incentiva anche l’economia di
una cantina ben fornita, ma soprattutto
un territorio conosciuto non solo per le
libri a tema di enogastronomia. Già,
sue bellezze architettoniche, ma anche
Liberrima ha proposto un’idea nuova di
per la tradizione della cartapesta, per i
luogo. E’ anche uno spazio per quanti si
sapori, per la cucina. Nel cortile, infatti,
lasciano incantare dal gusto del luogo,
che si affaccia su uno dei fazzoletti più
dal fascino della storia, dai segreti dei libri
caratteristici della città di Lecce, si ha
e dalla tipicità dell’enogastronomia in
modo di trovare i prodotti tipici della terra
un gioco di seduzione. Se le storie hanno
di Puglia. Ci si può fermare, sedersi ai tavoli
bisogno di parole per essere conosciute
[pdv] • 26
[pdv] • 27
[pdv] • 28
allora, attraverso quelle del dott. Maurizio
La nostra storia comincia in un momento
Guagnano - imprenditore e titolare della
in cui il centro storico di Lecce non era
libreria - capiremo come niente è stato
molto frequentato ed è stato veramente
trascurato, e l’elemento essenziale, i libri,
arduo ed ambizioso poter pensare di
valorizzato insieme all’originalità di alcune
costruire un luogo in cui si proponevano
idee.
addirittura libri! Il percorso che ci ha
Quasi 20 anni di storia nel centro
portato poi ad essere riconosciuti
storico di Lecce. In che modo la libreria
anche come brand è stato veramente
Liberrima è riuscita a diventare un
impegnativo, ma anche molto bello:
marchio?
ascoltare il pubblico che veniva a trovarci
Sono esattamente 18 anni che Liberrima
è stata un po’ la nostra palestra. Siamo
esiste sul territorio. Quest’anno raggiunge
cresciuti insieme. Abbiamo scelto da
la maggiore età e stiamo pensando di
subito un modo per incontrare i nostri
festeggiare quest’evento “liberrimamente”.
lettori: farli accogliere dai libri. Questa è
[pdv] • 29 stata la nostra scommessa più grande. Il luogo “Liberrima” che diventa una grande vetrina di libri. Leggere significa custodire. Bisogna votarsi ad idee frizzanti per allargare gli orizzonti e soddisfare le richieste di un pubblico sempre più esigente. Che cosa offre Liberrima di diversamente esclusivo? Offriamo semplicemente la nostra filosofia, nient’altro. Non pensiamo di offrire qualcosa di esclusivo, ma il nostro sforzo mira a comprendere meglio quello che il pubblico ci chiede di diventare. Il nostro obiettivo esclusivo è questo! Non solo libri, ma anche caffè, enoteca, ristorante. All’Ombra del Barocco si respirano i profumi di Puglia. Come si è riusciti a sposare luoghi, momenti, offerte in un unico contenitore culturale? Abbiamo sempre pensato Liberrima come un luogo unico. In Italia è il primo esempio di libreria diffusa, cioè di più luoghi, tutti vicini tra loro, con un unico brand di riferimento. Ciascun luogo ha un proprio carattere, ma risponde fedelmente alla filosofia di Liberrima. È come se ci fossero tanti figli che, anche se diversi tra loro, hanno in comune chi li ha generati. Concerto di Capodanno, ceneconcerto, cesto letterario e molto ancora, tutto sul filo della continuità dell’attenzione speciale rivolta al pubblico oppure un giusto riconoscimento all’identità culturale, oggi sempre più sbiadita? Entrambe le cose. Il concerto di
[pdv] • 30
[pdv] • 31 Capodanno, le ceneconcerto, il cesto letterario sono un prolungamento della libreria che ama incontrare un pubblico più ampio. La musica ci ha aiutato a farci conoscere anche da chi non ci conosce affatto, perché magari non interessata ai libri e alle iniziative legate ai libri. Il cesto letterario, poiché viaggia in tutto il mondo (perché si può anche spedire) offre l’occasione di far conoscere i libri insieme ai prodotti e ai vini del nostro territorio. Cosa si aspettano i lettori nei prossimi mesi? Ci avviamo al grande caldo salentino, per cui le prossime iniziative proporranno da giugno a settembre orari di apertura ampissimi, eventi all’aperto, libri, concerti e deliziosi pranzi e cene all’Ombra del Barocco! Si addolcisce l’animo all’Ombra del Barocco a contatto con la bellezza. Molti di sicuro avranno reimparato a parlare. Gli occhi cercano lo spazio, luminoso, instancabile, gravido di pensieri sino a scrutarne il mistero. Ciò che dovrebbe svanire, secondo le leggi della natura, viene conservato grazie al miracolo dell’inchiostro sulla carta. Una specie di magia. Liberrima custodisce i libri e permette piccoli sogni, ad occhi aperti. Chiunque entrando si rende conto che, a parte gli scaffali colmi di libri, niente separa il nero-bianco delle pagine con i colori della vita, dei desideri. Voluti, rincorsi, realizzati in una via d’accesso illuminata dal sole e riparata all’Ombra del Barocco.
[pdv] • 32
Il gallo canta le di
a tavola ceramiche Grottaglie
I Segreti dell'arte
una storia pugliese conosciuta nel mondo
C
i sono trame che ci chiamano come sirene. Ci sussurrano di fermarci, sostare un attimo per dare respiro alla curiosità. Qualcuno soffia via da una coppa la polvere dei ricordi. E i pensieri, sottili, irrilevanti, danzano insieme
al pulviscolo in un raggio di sole. Il silenzio fa da sottofondo perché le parole sono prigioniere nel labirinto della storia, del racconto. A volte si è presi da una vertigine. Un tremito del corpo, quel sussulto che suggerisce una leggera felicità, inespressa. Il segreto risiede nella nostra anima, aperta alla finezza dell’arte. Come incantati ci lasciamo condurre dalle immagini per cogliere l’essenza della tradizione.
Gli scatti fotografici della bottega "Cocci d'Autore" sono di Emanuele Patronelli e Simona Mitrangolo. Agenzia proprietaria degli scatti: Frascella.net
[pdv] • 33
[pdv] • 34
Si percorrono tante strade nella vita, ma non si ha mai la sensazione di volgere le spalle all’antico, a ciò che è il nostro passato. Niente è in grado di dissolvere la tradizione di un’arte che resiste nel tempo. Ogni cosa sembra ancora fresca, pulita. Tutto si libera in una pennellata: sogno, desiderio di stupire, passione di resistere. Un tempo, non molto lontano, le donne di casa facevano cadere nel piatto reale, quello grande che si piazzava al centro della tavola, fave, verdure, pane duro e pomodori. Un piatto per tutta la famiglia, quello più importante del servizio, il più decorato. Da sempre sullo sfondo, nel mezzo del piatto, a colorare uno squarcio di miseria ed a svegliare una pacata rassegnazione in forza nuova e vitale, troneggia impettito il gallo ruspante, simbolo di fertilità. Piume gialle e coda azzurra, insieme ai fiorellini blu, sono emblema e firma delle ceramiche di Grottaglie, caratteristica cittadina dell’entroterra di Taranto. Quanti apprendisti e maestri al colmo della stanchezza, allo sfinimento delle forze, con visi imperlati di sudore nell’estrarre le ceramiche dalle fornaci, hanno dato vita al canto del gallo. Troppi. Nessuno, però, ha mai detto che sarebbe stato faticoso far uscire il galletto dall’aia, perché l’artigianato può regalare la magia di un sogno che
[pdv] • 35
[pdv] • 36
inebria, che fermenta dentro ogni artista. E farlo conoscere in tutto il mondo ripaga da ogni sforzo e sacrificio. Nel cuore di Grottaglie, nei secoli, si è formato il quartiere dei ceramisti, ai piedi del Castello Episcopio. Il lavoro procede a fasi come se fosse il canovaccio di uno spettacolo teatrale. Prima dell’esposizione dei manufatti nelle botteghe si resta incantati alla vista della ceramica fresca color grigio scuro. Due sono gli stili principali che si sono sviluppati nel corso dei secoli per la produzione della ceramica: la “Ceramica Capasonara” che comprende la produzione di tutti gli utensili da cucina e di uso quotidiano, e la “Ceramica Faenzara” che annovera una serie di oggetti unici ed originali in uso ai ceti più abbienti, con uno stile più ricercato e decorativo. Da ricordare anche i “Bianchi di Grottaglie” nella cui manifattura artistica risalta essenzialmente la forma pura e semplice attraverso l’utilizzo dello smalto bianco stannifero. Gli artigiani dell’arte modellano successi, dolore, talento, capolavori. E nel quartiere dei ceramisti si forgia la tradizione. La storia indimenticabile di chi, con assoluta passione, restituisce a tutti l’immagine di una quotidianità un tempo strappata a
[pdv] • 37
fatica. Nelle botteghe, nei laboratori, nelle cantine ricavate
A guardarli tutti i pezzi di ceramica, in ordine di
nelle grotte, si sente il canto del gallo. Lo stesso che molti,
grandezza, posti sulle terrazze e negli slarghi ad
poi, portano a tavola per ricordare il trionfo dell’arte,
asciugare al sole si ha la certezza che ogni cosa è fatta
l’abilità dei maestri, la storia di un territorio. E Grottaglie,
come una volta. Preparata la materia prima, adagiata
oggi, con le sue numerose botteghe di ceramisti è inserita
sul tornio per farne la forma, il manufatto ottenuto è poi
nel ristretto cerchio delle 28 città della ceramica italiana.
lasciato ad asciugare. Solo dopo viene infornato. Alla
Importante anche il museo della ceramica a Grottaglie,
fine si passa alla decorazione. Una reale testimonianza
un itinerario da fare sul solco della tradizione.
dell’artigianato in gesti, opere d’arte.
[pdv] • 38
La ceramica di Grottaglie è anche emblema di credenze.
Provate a chiudere gli occhi. Lì chiusi davanti a piatti,
Si racconta, infatti, che il piatto reale divenne presto il
coppe, vasi, otri e molto altro ancora della ceramica di
simbolo nuziale. Veniva posto colmo al centro del tavolo
Grottaglie, sentirete l’abilità delle mani degli artigiani
degli sposi, di fronte all’uomo. Alla fine del pranzo, una
come due ancore che vi tengono ferme alle radici. Sarà
volta esaurito il contenuto, appariva la decorazione sul
il gallo ruspante a svegliarvi da un dipinto che raffigura
fondo: se c’erano degli uccelli l’augurio era di avere una
l’orgoglio di una terra: la Puglia.
figlia, se c’era il gallo, invece, un figlio maschio.
Lucia Accoto
[pdv] • 39
The rooster crows at the table
The Ceramics of Grottaglie, a success story of Puglia known around the world
There are stories that call us like sirens.
they are the emblem and signature
They whisper to us to stop, pause for
of the ceramics of Grottaglie, a
a moment to give life to the curiosity
characteristic town in the hinterland
and substance of the soul, open to
of the province of Taranto. And in the
the refinement of art. That of tradition.
heart of Grottaglie, at the foot of the
Once, not long ago, the women
Bishop’s Castle, is the district of the
would fill the large centerpiece dish
potters which has developed over
placed at the centre of the table
the centuries. In the workshops and
with broad beans, vegetables, hard
the cellars in the district of the potters
bread and tomatoes. A plate for all
you can hear the crowing of the
the family, the most important and
cock ranging freely. The same one
the most decorated of all. From
that many then bring to the table to
its beginning there has been a
remind them of the triumph of art. Try
picture of a cock in the background.
to close your eyes. It will be the cock
Yellow feathers and light blues tail
to awaken you from the painting that
feathers, together with blue flowers,
depicts the pride of Puglia.
AZIENDA SPECIALIZZATA NELLA
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[pdv] • 41
Ritratti di ospitalità
un
soggiorno da favola
S
i scorge da lontano. Non si
solo un anno a Lecce, l’Hilton Garden Inn
può fare a meno di guardarlo,
Lecce, il settimo in Italia. Fedele al noto
per un po’. Si esita a lungo,
marchio di hotel, la struttura si presenta
fuori, con gli occhi fissi in alto,
imponente. Situato a poca distanza dal
prima di entrare come se un
centro di Lecce, in via Cosimo De Giorgi,
legame forte di antica data ci legasse da
è raggiungibile dalle principali strade
sempre a ciò che il desiderio ha covato
che collegano la città e dista circa trenta
da tempo. In segreto. Eppure è sorto da
minuti dall’aeroporto internazionale e dal
[pdv] • 42
porto di Brindisi. L’eleganza dell’ Hilton
meeting e conferenze, bar, ristorante, 143
Garden Inn Lecce avviluppa come una
camere per i suoi ospiti, di cui dieci fra
rete. Tutto ha il fascino del pudore angelico
suite e junior suite dalla calda atmosfera
e la raffinatezza dei luoghi e degli arredi
con arredamenti contemporanei ed
sembrano il riflesso del cuore di chi lo
eleganti, coniuga stile e design, ospitalità
sceglie per un soggiorno indimenticabile.
e funzionalità. Sono inoltre disponibili
È ideale per il viaggiatore d’affari e per gli
camere per disabili e per fumatori.
amanti della pausa all’insegna del relax
Rilassarsi in una camera accogliente e
e del benessere, per chi cerca anche
confortevole, gustare un drink sul balcone
splendidi scenari da ammirare. L’albergo
è un piacere che bisognerebbe regalarsi,
dotato di ogni tipo di comfort, di otto sale
senza troppi sforzi ed esigenze. L’hotel a
[pdv] • 43
quattro stelle permette di entrare in un
viso e corpo lasciandosi accarezzare
mondo nel mondo. Un viaggio quasi
dal vapore rigenerante del bagno turco,
in punta di piedi nella dimensione del
della sauna o della grotta di sale dopo
bello nel reale. All’Hilton ci si sente a
un idromassaggio, non ha pari. Chi
casa, si può restare perennemente
intende mantenere una forma perfetta
aggiornati e in contatto con tutti grazie
sempre, anche in viaggio può, durante
all’accesso a internet gratuito, ma nello
il soggiorno all’Hilton Garden Inn Lecce,
stesso tempo si è proiettati nella magia
allenarsi nella luminosa e moderna
che una Beauty & Spa può dare. Come
palestra con equipaggiamento cardio-
dire, il benessere al di sopra di tutto.
fitness by Precor ®, aperta ventiquattro
Riequilibrarsi con trattamenti specialistici
ore su ventiquattro. Dopo una giornata
[pdv] • 44 impegnativa il passaggio è d’obbligo.
panoramica sulla città di Lecce riscalda
L’hotel offre questo e molto altro ancora. Per
l’animo a bordo piscina. La struttura, inoltre,
gli ospiti più esigenti la piscina all’aperto
offre un servizio di navetta gratuito da e
rappresenta uno dei diversi gioielli che
per il centro di Lecce su prenotazione ad
la struttura mette a disposizione. Nuotare
orari prestabiliti. Gli ospiti non troveranno
sotto il sole del Salento è un piacere da
solo un hotel di prima categoria, ma anche
ricordare a lungo. La piscina di ottanta
tecnologie avanzate per gruppi ed eventi.
mq è situata sul tetto dell’albergo. Aperta
L’albergo rappresenta anche un valore
durante i mesi estivi ha a disposizione
aggiunto per la città di Lecce, sempre più
lettini e asciugamani. Godere di una vista
votata al turismo.
Silvia Capolupo
[pdv] • 45
Hilton Garden In Lecce, a dream holiday
C a n b e s e e n f ro m a fa r. O n e c a n' t re s i st w ith o u t w a tc h i n g i t. O n e h e s ita te s fo r a l o n g ti m e o u ts i d e, sta ri n g u p w i th th e eye s f i x e d o n th e to p b e fo re e nte ri n g , a s i f a stro n g a n d l o n g - sta n d i n g ti e h a s a l w ays b o u n d u s to a s e c re t d e s i re. Ye t th e H i l to n G a rd e n I n n , th e s eve nth i n I ta ly, h a s o n ly b e e n i n Le c c e fo r o n e ye a r. Th e
h ote l i s e q u i p p e d w ith eve r y c o m fo r t. I t h a s e i g ht m e e ti n g ro o m s a n d c o n fe re n c e fa c i l iti e s , a b a r, a re sta u ra nt, 143 ro o m s , i n c l u d i n g th o s e fo r d i s a b l e d p e o p l e a n d s m o ke rs. Th e h ote l o f fe rs its g u e sts th e B e a u t y & S p a, a m o d e rn a n d fu l ly e q u i p p e d gym a n d a n o u td o o r sw i m m i n g p o o l o n th e ro o f o f th e h ote l.
[pdv] • 46
[pdv] • 47
Cornetteria
Rosticceria
Sfizierie
aperti anche a pranzo Via B. Croce, 30 • 73100 - Lecce • Tel. 0832.315219
[pdv] • 49
Turistica… mente
Puglia, libera
viaggio tra leggende e natura
L
a linea dell’orizzonte cambia
cui il verde dei pini d’Aleppo si specchia
senza sparire del tutto.
nell’azzurro cristallino del mare. Sulla
Campi di grano, boschi
litoranea tra Peschici e Vieste è possibile
lussureggianti, lagune e
ammirare gli antichi “trabucchi” abbarbicati
cavità sotterranee sono
sulle rocce. Si tratta di imponenti macchine
l’emblema di una terra che gioca a
da pesca realizzate in legno. Oggi sono
restituire fascino e leggende. Tramonti
il simbolo culturale della civiltà costiera
dorati, terra rosso fuoco dal Gargano a
garganica. Alcuni sono stati trasformati in
Santa Maria di Leuca, le vacanze in Puglia
caratteristici ristoranti.
sono emozioni a prima vista. I circuiti turistici del Gargano sono famosi grazie
La capitale turistica del promontorio
al mare. Si gode ovunque un paesaggio
del Gargano è Vieste. Il centro storico
mozzafiato con baie e faraglioni.
conserva importanti testimonianze del passato, come la cattedrale ed il castello.
Le case a picco sul mare, con i tetti a
Ma è il costone roccioso di rara bellezza
cupola, tinte di calce bianca fanno di
chiamato “Pizzomunno”, punta del mondo,
Peschici una città appollaiata e guardinga
a sorvegliare la lunghissima spiaggia di
dove la costa è punteggiata da grotte in
un luogo che offre indimenticabili scenari.
[pdv] • 50
Castel del Monte
Puglia,
a journey between legends and nature Th e s k yl i n e c h a n g e s w ith o u t eve r d i s a p p e a ri n g. Wh e a t f i e l d s , l u s h fo re sts , l a ke s a n d u n d e rg ro u n d c a ve s a re th e sym b o l o f a l a n d th a t e m its i ntri g u e a n d c h a rm. G o l d e n s u n s e ts , th e f i e r y re d e a r th f ro m G a rg a n o to th e I tri a n va l l ey, h o l i d ays i n Pu g l i a a re e m oti o n s a t f i rst g l a n c e. N ot to b e m i s s e d o n th e to u ri st c i rc u it a re th e c iti e s o f P e s c h i c i a n d Vi e ste i n G a rg a n o, n ot to m e nti o n C a ste l D e l M o nte a n d Po l i g n a n o a M a re i n th e M u rg e. Th e ro u te th a t l e a d s to Fa s a n o a n d O stu n i i n B ri n d i s i i s a l s o fa nta sti c. I n S a l e nto yo u m u st vi s it O tra nto, S a nta M a ri a d i Le u c a a n d G a l l i p o l i. A n d th e n c l o s e th i s ex p e ri e n c e vi s iti n g M a n d u ri a a n d C ri s p i a n o i n th e I tri a n va l l ey.
A questo luogo è legata una romantica
stesso tempo. Si tratta di un enigmatico
leggenda. Si narra che Pizzomunno, un
maniero attribuito a Federico II di Svevia.
giovane alto e bello, fu trasformato in roccia
Il castello ruota interamente attorno al
dalle sorelle invidiose della sua amata, la
numero otto. Ottagonale è la sua forma,
sirena Cristalda. Il racconto vuole che ogni
otto sono le torri che la incorniciano, otto le
cento anni, a mezzanotte di ferragosto,
stanze interne tanto al piano terra quanto
Pizzomunno torni ad essere uomo per
a quello superiore. Otto e poco più sono i
trascorrere una notte con il suo amore.
secoli che ci separano dall’avvento terreno del mito di Federico, il falco della pace.
Un’altra meta da non perdere è Castel del Monte, la corona imperiale delle Murge. Il
D’incantevole bellezza è anche Polignano
viaggio diventa reale ed immaginario nello
a Mare, città che sorge su uno sperone
Peschici
Foggia
Vieste Polignano a Mare Castel del Monte
Fasano
Crispiano
BAT
Ostuni
Bari
Manduria Taranto
Peschici
Santa Maria di Leuca Brindisi
Gallipoli
Lecce
Otranto
[pdv] • 52
Vieste
roccioso a strapiombo sul mare Adriatico, a
Fasano, si può incontrare lo Zoosafari, tra i più
33 chilometri da Bari. Nella scogliera l’erosione
grandi parchi faunistici d’Europa, il più grande
marina ha creato grotte altamente suggestive
d’Italia, dotato anche di delfinario, lago dei
come Grotta Palazzese. Il piccolo isolotto che
mammiferi e villaggio delle scimmie.
fronteggia lo sperone porta il nome di Scoglio dell’Eremita, per ricordare il santo monaco
C’è una città sul mare, in provincia di
che venne fin qui per vivere in solitudine e
Brindisi, che ipnotizza per la sua bellezza.
contemplazione.
Ostuni, detta anche la “Città Bianca” è abbarbicata su tre colli. Le case sono
Affascinante è il territorio di Fasano
ricoperte di calce rinnovata di continuo
disseminato da trulli, ville nobiliari e masserie
dentro e fuori le abitazioni. Il bianco è
fortificate. Alla Selva, storica contrada di
accecante come una coltre di neve.
[pdv] • 53
Polignano a Mare
Nel Salento è Otranto il borgo più orientale
nella cattedrale. Bello il centro storico. Le
d’Italia. La città risuona di storia e di mistero.
strade sono lastricate di pietra viva, i vialetti
Il Capo d’Otranto riceve i raggi del primo
che conducono al mare brulicano di
sole ogni giorno e nella Cattedrale di
botteghe. A nord della città si raggiungono
Santa Maria riecheggiano ancora le mille
i Laghi Alimini, lagune di acque dolci
storie raccontate dal suo celebre mosaico.
comunicanti con il mare, davanti alle quali
La storia del castello di Otranto è legata
si estendono le omonime spiagge.
all’assedio dei turchi del 1480. Ottocento cittadini vennero decapitati. I morti furono
Nell’estremo lembo meridionale del Salento
subito nominati martiri e i loro resti si trovano
si trova Santa Maria di Leuca. Imperdibile
[pdv] • 54
una passeggiata sul lungomare tra le
tempesta che trascinò giù i due innamorati.
ville ottocentesche ed un mare da favola.
Li battè più volte sugli scogli fino ad ucciderli
A Leuca è legata una delle più belle
e a separare definitivamente i loro corpi.
leggende di Puglia. Si dice che la regina
La dea Minerva vide tutto e si impietosì.
dello specchio di mare dove si incontrano
Decise di pietrificare i corpi degli amanti
Jonio ed Adriatico fosse una bianca sirena,
dando loro l’eternità. Nascono così “Punta
chiamata Leucàsia, che attirava i marinai.
Meliso” e “Punta Risola”, dai loro nomi.
Una volta volle attirare un pastore che stava
Anche Leucàsia finì pietrificata dal rimorso
sugli scogli. Il ragazzo le resistette perché
e si trasformò nella bianca città di Santa
innamorato della sua donna. Leucàsia,
Maria di Leuca. Affascinante quanto bella
offesa per il rifiuto, si vendicò quando
è la perla dello Jonio: Gallipoli. Nell’antico
li sorprese abbracciati sulla scogliera.
borgo si assapora vita e storia di una città
Scatenò con la sua coda ed il suo fiato una
di mare dalla genuinità della sua gente e
Ostuni
[pdv] • 55
Santa Maria di Leuca.
Gallipoli
[pdv] • 57 dalla singolarità dei suoi scorci. Apprezzata Otranto
è anche la cucina gallipolina: zuppa di pesce, ricci di mare, molluschi, i celebri gamberoni rossi tanto osannati dagli chef, ma la tradizione del luogo vanta “la scapece”, pesce conservato con mollica di pane, aceto e prezzemolo. A Gallipoli non si possono perdere i tramonti che si godono dalle balconate. Ci sono mete da visitare in Puglia anche per i loro prodotti. Manduria, un tempo nota per la lavorazione e produzione di fichi e tabacco, oggi è conosciuta per il suo vitigno autoctono: il Primitivo, da cui si ottiene un rosso Doc, forte e robusto. Ai piedi della Murgia e a due passi dalla Valle d’Itria si trova un paesaggio costellato da splendide masserie. È il territorio delle cento masserie di Crispiano. In un suggestivo percorso tra colline mediterranee e pianure ricoperte da ulivi secolari, si incontrano masserie costruite nel periodo che va dal XV al XIX secolo. Tra palazzi padronali e chiese affrescate, tra torri di vedetta e stalle nei trulli, tra olivi settecenteschi e frantoi ipogei lungo interminabili muri a secco, ogni masseria fa storia a sé. E molte di esse sono in piena attività agricola con produzioni vitivinicole, olearie, casearie e frutticole. In Puglia, lungo gli ottocento chilometri di costa, grotte, anfratti, centri di notevole interesse naturalistico si aprono anche misteri sussurrati.
Silvia Capolupo
[pdv] • 58
pelle - tessuti c a p i s u m i s u r a e r i pa r a z i o n i p e l l e Via del mare , 2 - lecce te l . 0 8 3 2 5 2 0 9 0 9 - c e l l . 3 2 8 9 5 4 0 0 2 0 w w w. n a d i a l o m b a r d o. c o m
[pdv] • 59
Turistica… mente libera
Alimini Village e tocchi il
sogno con un
dito
V
oglia di mare. L’infilata di ombrelloni sull’ampia spiaggia privata di Serra degli Alimini 1 che orla la costa Adriatica del
Salento, sulla litoranea Otranto Torre dell’Orso, invita al relax, ad una vacanza da sogno. Il panorama è d’incanto. Alte dune sabbiose, ricche di vegetazione mediterranea, avvolgono la spiaggia di finissima sabbia che va ad abbracciare un mare cristallino. E il Villaggio Serra degli Alimini 1 offre ai turisti quello che
[pdv] • 60 si può chiedere in un soggiorno da
quattrocento metri nella suggestiva pineta.
favola. Comfort, ospitalità, divertimento,
Il residence è il luogo ideale anche per
animazione con spettacoli e giochi,
i bambini. Il villaggio infatti dispone di
serate danzanti, sport, non sono altro che
aree attrezzate dedicate al divertimento
attenzioni, frutto di trent’anni di esperienza
per i più piccoli. Il tutto accompagnato
nella gestione di una struttura ricettiva
dalla professionalità riservata e discreta
conosciuta in Puglia, dedicate a quanti
di animatori che, da giugno a settembre,
scelgono accoglienza, funzionalità e mare.
allietano le vacanze di grandi e piccini.
In spiaggia si può arrivare a piedi, in bici
A Serra degli Alimini 1 è possibile praticare
o con un singolare trenino attraverso
ogni sport: il windsurf e la vela con istruttori
un sentiero, interno al villaggio, di circa
qualificati, la canoa, il diving che vi
[pdv] • 61
permetterà di immergervi negli incantevoli fondali marini circostanti e godere della strepitosa bellezza. Il villaggio è dotato anche di un campo di calcetto e beachvolley. Ma per gli amanti della natura si può fare jogging, mountain-bike oppure una passeggiata a cavallo. Il residence è composto da appartamenti di varie tipologie, studiati per permettere la massima abitabilità e il massimo comfort. Per chi è particolarmente esigente ci sono villette con giardini privati, ricchi di boungaville di ogni colore. Cenare sotto un manto di stelle è un piacere senza confini. In vacanza le tentazioni enogastronomiche sono all’ordine del giorno. Il ristorante e pizzeria “La Piazzetta”, situato nel cuore del
[pdv] • 62
[pdv] • 63
Villaggio, offre i sapori di una cucina tipica
passi dalla spiaggia. I tavoli immersi nel
e di tradizione. I prodotti locali e il pesce
verde consentono il giusto relax dopo ore
rappresentano l’essenza della tradizione
al sole. Quando scende la sera il Bikini si
gastronomica salentina.
trasforma in un disco-bar per accendere il divertimento sotto le stelle.
Il Bikini Beach Bar, moderna struttura realizzata interamente in legno e materiali
Serra degli Alimini 1: quando la vacanza
naturali che ben si sposano con l’ambiente
non è un miraggio, ma un raggio di vita.
naturale, permette agli ospiti di gustare uno spuntino o un pranzo leggero a due
[pdv] • 64
[pdv] • 65
Alimini Village
Touch the dream with your finger The row of large beach umbrellas on the spacious private beach of Serra of Alimini 1, which run across the Adriatic coast of Salento, on the coastline between Otranto and Torre dell’Orso, invites you to relax on a dream holiday. The tourist village has areas with facilities dedicated to the entertainment of children. At Serra of Alimini you can do all water sports: windsurfing, sailing, canoeing, diving and others. The residence consists of apartments of various types. There are also cottages with private gardens. The restaurant offers the best in taste of the typical and traditional Salento cuisine.
[pdv] • 67
Di…vino profumo
Il vino
e il gioco
della seduzione
B
asta un
i piedi in recipienti dove
sorso per
sarebbe venuto fuori vino
ritrovare il
buono. Schiacciavano,
gusto del
taluni stanchi e altri divertiti,
tempo.
i grappoli con ritmo veloce
Un’esplosione di ricordi e
e fraterno, uniti dal comune
profumi in un solo bicchiere.
destino. Ritmi e riti da cui si
I pensieri si sciolgono in
spremeva la storia. Tempi
leggere degustazioni. E la
in cui la seduzione era un
mente vaga sospinta da
gioco di caviglie appena
storie a volte vissute e il
accennate, di guance
più delle volte raccontate.
colorate dal sole.
Storie di nonni, di uomini e ragazzi, un tempo figli di
Un tempo dove non poteva
contadini, che affondavano
esserci fretta o frenesia,
[pdv] • 68
se non per il lavoro nei campi dove il resto era un’altra storia. Il vino è fatto anche di silenzi e di attesa. Sorseggiarlo significa lasciarsi andare al sapore, alle cose belle della vita, alla forza e alla pazienza di chi, con riguardo, ha conquistato se stesso e gli altri. E il vino conquista prima di tutto il cuore. La Puglia è terra di grandi vini, di rosati, famosi in tutto il mondo per il loro prestigio. La lunga tradizione vitivinicola per anni ha dato da vivere ad intere famiglie trovando terreno fertile anche per quanti ne hanno fatto una professione. E le donne, che traducono la passione con la propria terra con la determinazione che le caratterizza, sono riuscite
[pdv] • 69
a ritagliarsi un posto tutto loro e di rispetto nel mondo vitivinicolo. Le donne, oggi, amano sempre di più il vino: circa il 74% ha frequentato corsi di degustazione vini. È anche vero che, alcune, lo fanno per civetteria, per dimostrare al maschio che al ristorante vogliono scegliere personalmente il vino, senza, a volte, capirne molto, sapendo solo distinguerne il colore. E gli uomini, a quanto pare, trovano estremamente sexy le donne esperte di vino. La curiosità del nuovo affascina e inebria i sensi. All’inizio. Ma
[pdv] • 70
a dispetto dei luoghi comuni
c’era l’imprenditrice,
sesso si impegna e studia.
ci sono donne che hanno
adesso ci sono anche
Tutte, facendo sistema,
scelto di essere donne del
l’enologa, la sommelier,
promuovono e valorizzano
vino in modo consapevole.
l’enotecaria, la giornalista
il territorio. Si dice anche
E hanno puntato su vari
enogastronomica, settori
che le donne abbiano
mestieri. Mentre prima
specializzati dove il gentil
un rapporto diverso con
[pdv] • 71
il vino rispetto agli uomini.
inevitabilmente il bicchiere
agio. Ma il vino ci chiama
Se fosse vero, dipenderà
di vino. Le donne conoscono
con il suo profumo, ci porta
dalla diversa sensibilità,
i tempi. Una cena, per
a scoprirlo, ci spinge ad
ma anche dalla creatività,
esempio, va pensata, in
essere raccontato sorso
dalla percezione differente.
alcuni casi, anche sognata
dopo sorso. Le parole si
Le donne, per natura, sono
se bisogna conquistare un
sciolgono, libere, in un gioco
legate di più ai profumi,
uomo. I particolari di una
di seducente complicità.
ai sapori. Sono abituate a
tavola apparecchiata fanno
cucinare e la cucina attira
sì che l’ospite si trovi a suo
[pdv] • 72
Wine
and the game of seduction
Just one sip is enough to rediscover the taste of time. An explosion of memories and aromas in a single glass. Wine wins first of all the heart. It is also made up of silence, of waiting and seduction. And today women appreciate wine more and more. About 74% of people who attended courses in wine tasting are women. Men, on the other hand, seem to find it extremely sexy when women show their expertise in wine and choose the wine personally
when at a restaurant. The curiosity of the new fascinates and intoxicates the senses. In the beginning. But despite the clichĂŠs and stereotyping, there are women who have chosen to be women of wine in a conscious and determined way. Wine calls us with its scent, it entices us to discover it and encourages us to be talk about it sip by sip. The words melt and move freely in a game of seductive complicity ..
[pdv] • 74
Di…vino profumo
La Puglia al
un’etichetta per protagonisti
Bandito il 1° concorso nazionale dedicato ai rosati
U
,
n pezzo di
odori e profumi, ma si è
sentiva il profumo di Puglia
Puglia nel
pronti anche a cogliere
attraverso il buon vino.
cuore di
la scia dei segreti. E per la
Corner, totem, vetrofanie,
Verona.
45° edizione del Vinitaly,
materiale promozionale
La terra
Salone internazionale
invitavano al banchetto
passa attraverso l’olfatto
dei vini e dei distillati, la
con la nostra regione, ma
per scoprire profumi
novità dell’iniziativa “I vini
la possibilità di pasteggiare
nuovi che si mesciano ai
di Puglia vanno dritti al
gratuitamente con un vino
vecchi. Quando si vuol
cuore” ha creato consensi
pugliese, inserito sulla carta
crescere e scoprire la vita,
ed attenzione. Negli
dei vini appositamente
bisognerebbe girare per i
angoli più suggestivi di
preparata per l’occasione,
campi, sulle spiagge, nei
Verona, nel cuore della
ha arricchito il viaggio
centri storici con le narici al
città, nelle vie dove sono
dei sapori. “La Puglia al
vento, come una lepre in
concentrati osterie, locali
Vinitaly 2011 si è presentata
caccia di cibo. Si afferrano
tipici e alla moda, si
da protagonista” – ha
[pdv] • 75
dichiarato l’assessore
territoriale della Puglia
corso degli anni sono il
all’agroalimentare della
rappresenta un asset
frutto non solo dell’utilizzo di
Regione Puglia, Dario
da spendere sui mercati
nuove tecnologie, ma anche
Stefàno – “forte di un
internazionali”.
dell’audacia dei produttori, della preparazione dei tecnici
risultato eccellente conseguito nella passata
Il programma stilato
che affinano la propria
edizione. Il ruolo che ha
dall’assessorato alle Risorse
competenza, e dell’estro
avuto la nostra regione è
agroalimentari della Regione
creativo degli enologi.
indicativo del lavoro svolto
Puglia, in collaborazione
sinora dal comparto, ma
con l’Unione delle Camere
I riflettori della stampa
anche delle potenzialità
di Commercio di Puglia,
specializzata internazionale,
emerse da un vantaggio
ha valorizzato la qualità
la curiosità dei visitatori e
competitivo strategico.
del vino pugliese. I risultati
le esigenze degli esperti
La straordinaria diversità
di eccellenza raggiunti nel
del settore, sono stati
[pdv] • 76
puntati anche su un’altra novità. La Regione Puglia ha bandito il 1° concorso enologico nazionale dei vini rosati d’Italia, “Divino Rosè”. Un’opportunità per valorizzare tanto una tipologia enologa, che ha radici profonde nella storia produttiva della Puglia, con slanci di espansione sul mercato nazionale ed estero quanto il consolidamento del percorso delle aziende sul fronte della qualità. La presentazione del concorso, inserita nella serata "Puglia in Rosè", si è svolta nel Palazzo Giardini Giusti di Verona. Serata dedicata ai piatti tipici in abbinamento ai rosati pugliesi. 137 le aziende pugliesi con oltre 1500 etichette presenti alla fiera di Verona. 4000 gli espositori provenienti da tutto il mondo, 156.000 i visitatori, dei quali oltre
[pdv] • 77
48.000 esteri, oltre 2.500
da Stati Uniti e Canada.
i giornalisti accreditati.
Resiste il Giappone.
Numeri e dati, questi, che fanno impressione, che
“La crescita degli operatori
strizzano l’occhio ad una
internazionali” – ha detto
maggiore crescita e visibilità.
Giovanni Mantovani,
Il bilancio della rassegna
direttore generale di
più importante del settore
Veronafiere – “è un evidente
è più che positivo. “Tutti
segno del mercato
hanno lasciato il Vinitaly
mondiale. Inoltre, nonostante
soddisfatti” – ha sostenuto
i drammatici eventi che
Lucio Mastroberardino, nel
hanno colpito il Giappone è
duplice ruolo di produttore
stata confermata presenza
e pres. dell’Unione Italiana
di buyer provenienti dal Sol
Vini – “abbiamo visto
Levante”.
una manifestazione estremamente dinamica
Ci sono momenti che
che ha offerto grandi
sembrano non finire mai.
possibilità di contatti
Istanti in cui ognuno pare
specialmente alle aziende
prigioniero in un mondo suo,
meno dimensionate. Tocca
in cui gli altri entrano solo
ora alle imprese cogliere
di striscio. I profumi di una
le opportunità che questa
terra, al Vinitaly, catturano
fiera ha dato”. Il Vinitaly si
chi vuol inebriarsi di identità,
presenta sempre, anno
successo e conoscenza.
dopo anno, come un business. La top ten ha visto la Germania in testa, seguita
Silvia Capolupo
fonte fotografica: www.vinitaly.it
[pdv] • 78
Puglia to the Vinitaly, a label for protagonists.
For the 45th edition of the Vinitaly, international Saloon of the wines
around the world and 156.000
and the distillates, the novelty of
visitors, including 48.000 foreigners,
the initiative "The wines of Puglia
over 2.500 accredited journalists.
go straight to the heart" has
Puglia to the Vinitaly 2011 has been
generated attention and approval.
introduced by wine enthusiasts and
This is an important new campaign
provides the opportunity to exhibit
initiated by the Region Puglia: the
new technologies. The Vinitaly has
1° Contest national oenological
become a business. The head of the
A national contest
of the rose’ wines of Italy. There
top ten is Germany, followed by the
are 137 firms of Puglia with over
United States and Canada. Japan
devoted to rose’ wines
1500 labels presented to the fair
was absent.
in Verona. Plus 4000 exhibitor from
[pdv] • 79
Qualità da vivere al giusto prezzo
Francavilla Fontana (Br) S.S. 7 per Grottaglie (Zona Industriale) Tel. 0831.810825 • Fax 0831.810830 info@centroessemobili.it W W W
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C E N T R O E S S E M O B I L I
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I T
[pdv] • 80
Comuni… terre da vivere
Cultura ed eventi, di Lucia Accoto
il futuro di
Lecce è qui
S
Paolo Perrone, Sindaco di Lecce.
embra di seguire il filo della
di elementi decorativi, splendono di
storia. Di ricomporla pezzo
luce propria. Anche di notte come una
dopo pezzo, guardando solo
seconda luna.
la pietra millenaria. Quella pietra leccese che è divenuta
Comincia così, leggendo l’arte, il racconto
lo scrigno di ogni piccolo segreto e che
della città di Lecce. Le parole si snodano
da anni e anni raccoglie sguardi carichi
lente per non perdere spessore, soprattutto
di ammirazione. Tenere testa alla trama
nel centro storico. Come un libro che
non è cosa da poco, perché tutto sembra
si apre e si chiude tra le mani, il cuore
aggrovigliarsi per rendere il lavoro più
del capoluogo salentino va conosciuto,
complicato, ma anche più bello. È facile,
vissuto e letto a fil di voce. A fare da guida
però, perdersi tra i merletti dei gioielli del
balaustre, trafori, ghirlande, fiori, colonne,
barocco. Autentici capolavori di un’arte
angeli svolazzanti, palazzi antichi, teatri
che, per eleganza di forme e ricchezza
e chiese, balconi dalle inferriate ricurve.
L’evidente bellezza dei monumenti conforta chi si affaccia alla città da estraneo e chi la conosce da sempre, ma ne apprezza un pezzo alla volta. Quando si arriva a Lecce, è in piazza Sant’Oronzo, un tempo chiamata piazza dei Mercanti, che la città sembra accoglierci nel suo grembo come una terra vivace e rigogliosa. Lo sguardo, i sensi, vagano alla ricerca delle bellezze e dei sapori che si celano ovunque, dove ogni profumo, ogni tassello di storia trova il suo posto. Mai ci si abitua al fascino di un luogo che allarga i confini della purezza facendoli risuonare fin dentro le cavità dei muri che ci chiamano, ci sussurrano di sostare per tendere le orecchie alle grida secche nell’ombra. I volti espressivi d’incanto si aprono simili a melagrane alla vista di Piazza Duomo. Il grande cortile, dove domina il barocco, è uno dei rari esempi di “piazza chiusa”. Un tempo di sera le porte, delle quali sono ancora visibili gli imponenti mozzi, venivano serrate. Chi entra in piazza Duomo si trova di fronte una facciata di chiesa che, solo guardando attentamente, si rivela “posticcia”. La Cattedrale quindi non accoglie frontalmente il visitatore, ma si fa vedere in modo parallelo per evitare di
Palazzo Marrese
[pdv] • 81
Porta Napoli
trovarsi faccia a faccia con un muro piatto e senza decori. Il calore notturno delle stelle e delle luci infiamma i piccoli cuori in tumulto per lo splendore. Arte, estro, architettura, tutto si fonde qui in modo sublime. Melodia di pacata approvazione. Quasi fosse un canto al cielo. Un inno alla bellezza che rinfranca. Che dà piacere e gusto alla vita. Ma il nostro viaggio non si ferma qui. Perché nel cuore del salotto elegante di Lecce, piazza Sant’Oronzo, è situato l’Anfiteatro Romano. Costruito in età augustea riusciva a contenere oltre 25mila spettatori. Del monumento restano solo l’arena, le gradinate inferiori e parte delle mura esterne. Attualmente è possibile ammirare solo un terzo dell’ intera struttura. Il
Colonna di S. Oronzo
[pdv] • 83 Basilica di Santa Croce, particolare resto rimane ancora nascosto nel sottosuolo di piazza Sant’Oronzo. Il Sedile rappresenta il fulcro attorno a cui ha ruotato la storia della piazza. Tra i monumenti più rappresentativi della città, per i contenuti storici che evoca, per il valore artistico e per la posizione centrale occupata, veniva utilizzato in passato come sede del Municipio dove i Governatori della città davano udienza al popolo. Oggi è destinato come spazio per mostre d’arte ed esposizioni. Lo scorso mese di maggio è stato riconsegnato alla città dopo due anni di lavori di restauro. La basilica di Santa Croce è il monumento simbolo del barocco leccese, costruita a cavallo di due secoli, dal 1549 al 1695. Il prospetto massiccio è scandito da una parata di decorazioni che trasformano i profili delle finestre in vorticose cornici. Lecce d’incanto, Lecce barocca. “La Firenze del Sud” l’ha definita qualcuno. Sì, perché Lecce parla ai turisti, alla gente con una voce particolare: quella degli scalpellini, dei maestri della pietra che con la loro inventiva e capacità ci raccontano, con il linguaggio unico dell’arte, cos’è questa città. Le parole, invece, sono affidate al sindaco, Paolo Perrone che ci accompagna per mano in giro per la città. Lecce è diventata nel corso degli anni la città scelta per eventi importanti come il G8. Come si è arrivati a questo significativo risultato? Noi puntiamo a far diventare Lecce la città degli eventi. È diventato questo ormai il
[pdv] • 84 Duomo - Campanile
nostro slogan. Una scelta non affatto casuale
In che modo si valorizzano arte e cultura?
visto che Lecce ha dimostrato, soprattutto
Innanzitutto preservando i monumenti dal
nel corso degli ultimi anni, di poter offrire
degrado e dall’incuria. È fondamentale ridare
un’ampia gamma di possibilità al turista.
vita ai nostri beni artistici ed architettonici per
Siamo riusciti a portare a Lecce eventi di
restituirli alla città e ai cittadini in tutto il loro
carattere internazionale. Basti pensare al
splendore. È quello che stiamo facendo. Gli
G8 e all’Aspen grazie ai quali economisti
esempi sono numerosi. Ne cito solo due, l’Arco
ed esperti di fama mondiale hanno potuto
di Trionfo che troneggia a porta Napoli, tirato
ammirare le bellezze del nostro immenso
a lucido dopo i lavori di restyling a cui è stato
patrimonio storico-architettonico e la grande
sottoposto. Il gioco di luci e di colori che sono
generosità dei miei cittadini.
riusciti a creare i tecnici regala sensazioni uniche a turisti e residenti, dando una nuova
Il capoluogo salentino è definito "la Firenze
veste scenografica anche alla piazza che si
del Sud", centro culturale di maggior respiro.
affaccia sull’Arco. L’ultimo gioiello restituito ai
[pdv] • 85 Sedile - Piazza S. Oronzo
[pdv] • 86
Fontana dell'Armonia
leccesi è il Sedile di piazza S. Oronzo. Un lavoro
e di offrire suggestioni di ogni tipo. In ogni angolo
certosino che è servito a valorizzare uno dei
si riscoprono nuove sensazioni. Sono luoghi
monumenti più belli della nostra città. Ma c’è
dell’anima che ti ammaliano e ti fanno sentire
dell’altro. Accanto a queste operazioni diventa
subito a casa. Non a caso Lecce, nel corso degli
fondamentale promuovere attività ed iniziative
anni, si è trasformata in un grande palcoscenico
di grande segno culturale per far acquistare ai
naturale dove poter girare film di grande interesse.
cittadini la consapevolezza dell’importanza del
Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek è stato il miglior spot
nostri ricco patrimonio.
realizzato a Lecce nell’ultimo decennio. Ma sono state le sfaccettature che rendono Lecce unica. Sul
Il turismo a Lecce ha raggiunto livelli molto alti
piano enogastronomico, ad esempio, il capoluogo
in tutte le stagioni. Che cosa offre la città oltre ai
salentino offre piatti unici e una cucina di grande
suoi splendidi monumenti?
qualità e genuinità. E poi non dimentichiamo che
Questa è una città avvolgente, capace di
abbiamo un mare meraviglioso, capace di rendere
accogliere il turista fra le proprie braccia rassicuranti
piacevole qualsiasi tipo di soggiorno.
[pdv] • 87
Lecce ha cambiato immagine da tempo. Che cosa manca ancora e qual è uno dei sogni, progetti, da sindaco? Guardi, Lecce da tempo sta scommettendo sulla cultura. Lo dimostrano i numerosi monumenti che abbiamo restaurato. Ora stiamo lavorando ad un progetto di grande spessore culturale. Vogliamo regalare alla città il Museo storico di Lecce, all’interno del quale troverà posto pure la Pinacoteca comunale. Verrà allestito nelle sale del Castello Carlo V. E’ un progetto che mi sta particolarmente a cuore. Come pure quello che punta al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’Ex Convento degli Agostiniani, dove verranno create una cittadella giudiziaria e un polo di servizio per la ricerca giuridica, denominata “Centro della Cultura Giuridica”. Per non parlare poi del progetto di recupero del Teatro Apollo, un teatro storico per Lecce ed i leccesi. L’obiettivo è quello di rispettare con rigore l’identità del luogo capace di accogliere spettacoli di grande interesse. Insomma, la cultura dovrà diventare il miglior biglietto da visita di questa città.
Anfiteatro Romano, particolare
[pdv] • 88
Culture and events, vthe future of Lecce is here
It seems to follow a timeline. It all
the sculpturing chisel and of the
comes together piece by piece,
master stone sculptors with their
as you look at the ancient stone.
creativity, expressing the essence
This local stone which has become
of this city through the unique
a veritable treasure chest of every
language of art. From Saint Oronzo
little secret and for years and
Square, to Cathedral Square to the
years has accumulated an infinite
Basilica of Santa Croce, in every
number of admiring looks. It is
corner of the historic centre there
easy to lose yourself among the
is a reminder of the beauty of this
laced work of this jewel of baroque
place where its charm extends
architecture. Genuine works of art
beyond all boundaries. The mayor
which splendour even at night like
of Lecce, Paolo Perrone, focuses on
a second moon. Enchanting Lecce,
culture and special events to offer a
Lecce Baroque. Lecce speaks to the
wide range of possibilities for tourists
tourists with a special voice: that of
and citizens..
Anfiteatro Romano, particolare
[pdv] • 89
AziendA AgricolA e AgrituristicA Ristoro Agrituristico • Frantoio Oleario Degustazione e Vendita Olio Extra Vergine d’Oliva Prov.le Surbo - Torre Rinalda Km 5 - Agro di Surbo (LECCE) • info: +39 368 95 83 24
www.masseriamelcarne.it • info@masseriamelcarne.it
[pdv] • 90
L’oro verde di Puglia
L’
Olio di Oliva simbolo della civiltà di Puglia
L
’olivo era
Mare nel barese, a Fasano
considerato
nel brindisino, sono state
dai Greci
eseguite le prime scoperte.
una pianta
Sono emersi alla luce
sacra. Chi la
reperti risalenti al periodo
danneggiava o la sradicava
neolitico che attestano
era punito con l’esilio
come le olive costituivano
perché esso era simbolo
un alimento di importanza
di forza, di fede e di pace.
fondamentale. I Greci come
Secondo la mitologia greca
i Romani avevano imparato
fu la dea Atena a piantare
a fare largo uso dell’olio
il primo albero d’ulivo che,
per la cura del corpo. Tutti,
con i suoi frutti, avrebbe
infatti, lo usavano più volte
donato agli uomini un
al giorno. Veniva usato
succo meraviglioso. In terra
come detergente, spalmato
di Puglia, invece, da Torre a
sul corpo prima e dopo
[pdv] • 91
Olive oil, the symbol of the culture of Puglia
il bagno, arricchito con profumi ricavati da fiori e piante. L’olio, prodotto tipico pugliese, era usato anche per alimentare lampade e lucerne. Diversi sono stati i ritrovamenti di navi olearie affondate nei mari del Mediterraneo. L’olivo è una pianta molto longeva che può essere coltivata, oltre che su terreni collinari, anche su zone calcaree e argillose. La composizione dell’olio d’oliva lo rende un prodotto con qualità organolettiche ideali per una corretta alimentazione. L’olio d’oliva
Puglia, with its 50 million olive
in Puglia is strictly extra virgin, a
trees have pride and place for
virgin olive oil of impeccable taste.
the production of olives and olive
The most delicate quality of olive
oil. Our region is, therefore, the
oil, golden yellow in colour and
most important olive growing
sweet in taste with a slight tang,
area in Italy. Olive oil is not just
is ideal for uncooked dishes. But
for flavouring food, but also to
there are varying grades and
introduce substances into the body
characteristics of oil, taste and
that contribute to its development,
intensity in colour, to choose from
protection against degenerative
depending on the dish you wish
diseases, and finally, the slowing of
to flavor such as various fried and
the aging process. The oil produced
steamed vegetables.
[pdv] • 92
non serve solo per insaporire
seconda delle olive. La
i nostri cibi, ma anche per
qualità più delicata di olio
introdurre nell’organismo
extravergine, dal colore
sostanze che contribuiscono
giallo oro, dal gusto dolce
al suo sviluppo, alla
con lieve pizzicore, è ideale
protezione contro le malattie
per i piatti serviti crudi. Il
degenerative ed infine al
tipo medio, dal colore giallo
rallentamento di processi di
intenso, dal sapore un po’
invecchiamento.
erbaceo, è adatto per i piatti cotti al vapore e al sale. Il
La Puglia, con i suoi
tipo più intenso, invece, dal
cinquanta milioni di alberi di
colore giallo verdognolo,
ulivo, occupa il primo posto
con ricco aroma fruttato
per la produzione di olive ed
e leggermente piccante,
olio. La nostra terra, quindi,
è scelto per grigliate ed
è la più importante regione
arrosti. L’olio extravergine
olivicola d’Italia. L’olio che
d’oliva è ideale anche per
si produce in Puglia è
le fritture dal momento che
rigorosamente extravergine,
non modifica la sua struttura
olio di oliva vergine dal
chimica fisica a temperature
gusto impeccabile. Diverse
alte, quindi non è dannoso
sono le caratteristiche a
per la salute.
Albina Olive
[pdv] • 93
Dal 1983 Enzo si impegna, con la sua costanza e determinazione, a portare nel Salento un adeguato ristoro, da qui il merito di aver fondato il primo e il piÚ antico luogo di ristorazione nel basso Salento, precisamente ad Alessano, tra l’incontro e i colori della campagna salentina e monumentali ulivi secolari.
Via Matine n. 168 • 73031 Alessano (Le) Per info e prenotazioni tel: 0833.784107 mail: info@enzoricevimenti.it
[pdv] • 94
Guida ai piaceri della tavola
Grotta Palazzese e il sapore delle emozioni
a picco sul mare
P
er alcuni istanti, lunghi quanto un ricordo, si fissa l’acqua verdazzurra. Lì, riflesso nel mare, balza agli occhi il groppo delle emozioni, intrappolate da piccole onde e stralci di nuvole. A volte si scorge la luna, velata e
segreta, sul letto oscillante, tanto pigro quanto rabbioso. Ci sono anche le stelle quasi a fare da faro a quel pizzo nero ricamato da luce fioca. E arriva, senza essere attesa, la meraviglia quando non resta altro che abbandonarsi ad un posto incantato. Le parole non servono a molto, fanno solo da contorno, perché tutto a Grotta Palazzese parla con gli occhi. La grotta, la più grande e più bella di Polignano a Mare, a 30 chilometri a sud di Bari, è attraente come una donna vanitosa e sensuale.
[pdv] • 95 Il ristorante Grotta Palazzese, scavato nella roccia, è uno dei luoghi più romantici e suggestivi di Puglia. Un ambiente unico, quasi un sorprendente abbraccio tra sole e luna. La vista mozzafiato a strapiombo sul mare regala la magia delle favole. Il paesino di Polignano a Mare con strette viuzze e bianche case a picco sulla costa frastagliata, disseminata da cale e calette, è ricco di grotte naturali. Ma solo Grotta Palazzase mostra uno squarcio di sorprendente bellezza che ti incanta, che ti prende, che ti fa toccare con un dito cielo e mare. In una distesa infinita di azzurro. Le stradine si spingono quasi fin sulla riva e poi volgono di colpo le spalle al mare risalendo il pendio, quasi fossero andate a dare un’occhiata clandestina alle onde. La roccia di tipo carsico e il mare, nei milioni di anni, hanno creato antri, grotte che si insinuano sin sotto le case del paese, costruite con il tufo originario della zona. Quello che, però, si vive a Grotta Palazzese, da maggio ad ottobre, sembra molto di più di un viaggio in mare. Più di un racconto, se mai ce l’avesse. Eppure si narrano leggende come quella della regina d’Ungheria, che qui si rifugiò con il paggio preferito. Un tempo la Grotta era chiamata Grotta di Palazzo, cioè Grotta di proprietà del feudatario. Viaggiatori francesi ed inglesi nel loro tours nel Regno di Napoli inclusero la Grotta di Polignano. Fu soprattutto nel ‘700 che, per la bellezza e la maestosità, venne utilizzata come sala di festa dove il duca Leto
[pdv] • 96
ospitava amici e personalità di passaggio.
mare uniti a qualità, tradizione e fantasia. Aragoste, pesce e molluschi, piatti tipici
Nessuna lenta carezza del tempo sembra
della tradizione mediterranea sono l’essenza
sfiorare pensieri e suggestioni. Il respiro
del menù che, accanto a quello a base di
del mare culla i ricordi di traversate
carne, soddisfa i palati più esigenti. I piatti
immaginarie. Grotta Palazzese spande
sono scelti da un’attenta selezione di vini
ovunque profumo di mare, fragranza di
regionali, nazionali ed internazionali.
pietra, terra secca, sale. Tutto come filtro d’amore. Nei mesi invernali il servizio
Grotta Palazzese è anche Hotel.
ristorante si svolge nella sala a picco sul
Venticinque le camere, alcune delle
mare. La cucina conquista con i sapori di
quali dotate di balconcino vista mare
[pdv] • 97
con panorama incantevole, offrono ogni
da vivere per ricordarla ancora e sempre.
comfort. Le prestigiose suite sono realizzate
Onda dopo onda, in un mare di emozioni
totalmente in tufo, ricavate da antichi
e stordimento. Questa è Grotta Palazzese.
locali del centro storico, arredate con
Una perla dell’Adriatico. Di quel mare che
gusto e arricchite da piccoli ma importanti
unisce popoli, culture e storie diverse. In un
oggetti di produzione locale.
grande abbraccio ideale, senza tempo e senza confini.
Il mare si infrange contro gli scogli come gli amanti avviluppati ad intrecci vitali, di passione di impeto. Trascinati dalla corrente dell’amore sognano una favola
[pdv] • 98
Palazzese Cave and the taste of the emotions overlooking the sea
For a few moments, as long as a
The Palazzese Cave restaurant
memory, it stares out to the blue-green
is one of the most romantic and
water.There, reflected in the water, a
evocative of Puglia. A unique
squall of emotions, trapped by waves
setting, an almwost surprising
and small snippets of clouds. And it
embrace between the sun and
arrives, unexpectedly, the beautiful
the moon. Palazzese Cave spreads
wonder of letting yourself go and be
the scent of the sea everywhere,
absorbed by this magical place. Words
the fragrance of stone, dry earth,
are rendered superfluous, acting
and salt. Like a filter of love. The
as a trimming, because everything
traditional Mediterranean seafood
in Palazzese Cave communicates
menu is complimented by that
through one’s eyes.The cave, the most
of meat, and satisfies the most
beautiful and largest in Polignano
demanding palates. The dishes
a Mare, located 30 kilometres south
are accompanied by a careful
of Bari, is as attractive as a vain and
selection of regional, national and
sensual woman.
international wines.
[pdv] • 99
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[pdv] • 100
eventi straordinari
42° Premio Barocco Festival,a Gallipoli ritorna la
storia di un evento tra
passione e personalità
A
ffiora dal
di maggior successo,
mare una
di quelli più attesi del
volta sola,
palinsesto Rai. Sono passati
in una sera
tanti anni, quarantadue,
di giugno.
eppure l’entusiasmo, la
È una ninfa, “Galatea”,
grinta, l’impegno nonché
una delle cinquanta della
il sacrificio, è quello di
mitologia greca. Con la
sempre. Lo sa bene il
sua figura bronzea chiama
patron Fernando Cartenì
a sé talento e grazia di chi
che sin dall’inizio, nel 1969,
è riuscito a farsi strada e
grazie ad un comitato di
storia. Ma la Galatea è
promotori da lui stesso
soprattutto il simbolo del
guidato, trasforma, la sua
Premio Barocco, l’evento
città natale, Gallipoli, in un
di apertura dell’estate
grande palcoscenico su cui
salentina. Uno degli
far brillare, con la consegna
appuntamenti mediatici
di un riconoscimento,
[pdv] • 101
alcuni dei migliori tesori:
targata 2011, in scena nel
Scongiurato il pericolo di far
i personaggi del mondo
teatro Italia. Ma è con la
emigrare il Premio Barocco
della cultura, del cinema,
42° edizione che il Premio
fuori regione, apprezzata la
dello spettacolo, dell’arte
Barocco ritorna nel suo punto
disponibilità del sindaco di
e dello sport che, con il
di partenza, dove tutto ebbe
Bari di far svolgere la serata
loro contributo, hanno reso
inizio: nell’antico porto di
al Teatro Petruzzelli, la 42°
grande il nome dell’Italia
Gallipoli. Il patron Cartenì
edizione del Premio Barocco
nel mondo.
è abituato a stupirci. Da
Festival ritorna a casa, nel
sempre legato ad un amore
porto. Come ha vinto la
Fabrizio Frizzi il conduttore
ancestrale con la sua terra,
battaglia?
del 42° Premio Barocco
non tradisce il desiderio di
Il Premio Barocco quest’anno
Festival trasmesso in prima
ricucire strappi e ridare luce
sarebbe emigrato
serata, in diretta televisiva su
propria alla perla dello Ionio
tranquillamente a Bari. Infatti,
Rai Uno, lunedì 6 giugno. La
con una manifestazione che,
grazie alla disponibilità del
manifestazione, dall’ampio
prima fra tutte, ha portato e
sindaco Michele Emiliano,
valore culturale, si fregia del
continua a farlo, il Salento e la
avevamo già firmato alcune
patrocinio della Presidenza
Puglia alla ribalta nazionale
carte affinché il Petruzzelli
del Consiglio dei Ministri.
ed internazionale. Per questo
di Bari ospitasse la 42°
Dopo tre anni d’esilio a
ha voluto che si aprisse un
edizione. Ma la storia ha
Lecce, dal 2007 al 2009, la
fitto percorso di eventi artistici
preso, improvvisamente,
kermesse ritorna a casa,
e culturali culminati, poi, con
un’altra direzione. Il sindaco
nella città bella, nell’edizione
la diretta di Rai Uno.
di Gallipoli, Giuseppe
[pdv] • 102 Venneri, e il vice sindaco
Qual è il segreto del
città di Gallipoli e cittadini,
e assessore al turismo,
successo del Premio
tra bellezze e personalità.
Francesco Errico, mi hanno
Barocco, da 42 anni?
Non bisogna mai staccare il
riferito che l’evento doveva
Quando ci si pone degli
cordone ombelicale?
restare a Gallipoli. Grazie
obiettivi e questi si realizzano
Assolutamente. Il Premio
al loro interesse, avverto
con sacrificio, amore e
nasce come esaltazione delle
grande sinergia e stiamo
passione, ecco il risultato.
bellezze e delle personalità
lavorando fattivamente in
L’entusiasmo e l’amore per
del nostro territorio. Grazie al
collaborazione.
questa terra ci fanno lavorare
nostro premio, Gallipoli ed
giorno e notte senza sosta,
anche il Salento godono di
Per l’edizione targata 2011
grazie anche a una squadra
una vetrina internazionale
per che cosa ha dovuto
vincente che da anni, ormai,
che non può che avere
insistere per ottenere ciò che
lavora in sinergia: lo staff del
dei ritorni positivi per l’intera
cercava?
Premio Barocco Festival e la
città e per il territorio che la
Nulla. Gli eventi sono andati
Nibbio Produzioni.
circonda. Diamo l’immagine di una Puglia viva, attiva e
in questa direzione. Sono felice di tornare nell’antico
Lei, per questa edizione del
che ama il suo territorio e la
porto di Gallipoli per
Premio Barocco, ha voluto
gente che lo abita.
un’edizione da ricordare.
suggellare il legame tra
[pdv] • 103 Qual è la richiesta più stravagante
Patron quanto è difficile, oggi,
passate edizioni sono stati assegnati
che le è stata rivolta dai premiati?
organizzare il Premio Barocco? A
i riconoscimenti della Galatea a
In questi quarantadue anni di storia
cosa ha rinunciato?
personaggi come Sofia Loren, Papa
ce ne sarebbero a centinaia da
Organizzare il Premio Barocco è molto
Benedetto XVI, Luciano Pavarotti,
raccontare. Non saprei, davvero, da
difficile, soprattutto realizzato senza
Rita Levi Montalcini, Franco Zeffirelli,
dove cominciare. Mi creda.
il supporto di enti pubblici. Tutto si
Gigi Proietti, Alberto Sordi, tanto per
può realizzare grazie alla disponibilità
citarne alcuni.
Come trovano Gallipoli, il Salento e la
dei tanti imprenditori locali, nazionali
Puglia i personaggi e i conduttori del
ed internazionali. Ho rinunciato a
La ninfa, ora, torna al suo mare.
Premio Barocco che si sono susseguiti
qualcosa? Se l’ho fatto, semplicemente
Ritrovato il sorriso illuminato dalle
nel corso degli anni?
per l’amore nei confronti di questa
stelle, si lascia accarezzare dalle
Chi viene per il Premio Barocco ci
terra che merita una manifestazione di
onde, prima di arrendersi e seguire
ritorna per le vacanze. Tutti, nessuno
questa caratura.
la corrente. Tornerà, ancora, in una sera d’estate. L’aspetteremo
escluso, si innamorano a prima vista della nostra terra, dei paesaggi e
Il compito di scegliere i premiati è
delle sue bellezze architettoniche.
affidato all’Università del Salento. Il
Basti pensare a Gerard Depardieu
Premio Barocco è ritenuto oggi uno
che esalta i piatti della nostra
dei premi più importanti d’Italia.
tradizione culinaria. Più di questo!
Basti ricordare come nel corso delle
42 Prize Barocco Festival, nd
the story of an event between passion and personality back at Gallipoli
insieme all’urlo ubriaco delle cicale.
Lucia Accoto
Once emerged from the sea, in a June evening, a nimph called Gallatea, one of the 50 from Greek mithology. Gallatea is above all, the symbol of the Barocco Prize, the great opening of the Salentine summer that, this year, takes place at the ancient Gallipoli Port. The event is also one of the most succesful RAI broadcast. Fabrizio Frizzi has been the presenter of the 42nd Barocco Price, live on RAI prime time on June 6th. Fernando Carteni, the patron, will show his usual passion, enthusiasm, energy and sacrifice. “Love for this land deserves an international event like this” mentions Carteni “that requires an extremely hard work from our ever winning team”.
Gli scatti fotografici sono stati gentilmente forniti dall'Ufficio Stampa del Premio Barocco
[pdv] • 104
I MPIANTI P U BBLICITARI
A D V E R T I S I N G
S O G L I A N O C AV O U R ( L E ) I NFO: 3 3 3 . 1 2 6 4 8 9 1
[pdv] • 105
Martina Franca
incanta con il virtuosismo della musica
Domenico Palmiotti, capo redazione Gazzetta del Mezzogiorno - Taranto
S
e nei primi
che si esercitano in vista
giorni di luglio
di qualche esame da
vi trovaste a
sostenere. No. E' l'orchestra
percorrere
internazionale d'Italia
quel dedalo
che prova e prova per il
di stradine che circonda
Festival della Valle d'Itria,
l'imponente Palazzo Ducale,
un appuntamento ormai
sede del Municipio di
consolidato nell'estate di
Martina Franca, sareste
Martina, forte dei suoi 37
colpiti dai suoni dolci di
anni di vita.
un pianoforte, o dei violini, o dell'arpa. O di qualche
Trentasette anni fa. Il Festival
altro strumento musicale
nasce da una felice
ancora. Suoni che si
intuizione di Paolo Grassi,
mescolano con i rumori
figlio illustre di questa terra
urbani e che sono segnati
martinese, di cui di recente
da frequenti interruzioni. Ma
si è celebrato il trentennale
non siamo nelle vicinanze
della morte, fondatore con
di un Conservatorio, nè
Giorgio Strelher del Piccolo di
sono giovani musicisti
Milano e sovrintendente di un
[pdv] • 106 tempio della lirica come La
ridotta e ridimensionata,
la decisione di puntare sul
Scala di Milano. Insieme ad
del cartellone dell'Arena di
belcanto, sulla musica del
un pugno di coraggiosi tra
Verona dove ogni estate
'700 partenopeo e soprattutto
cui Lorenzo D'Arcangelo - e sì
trionfano i capolavori
sugli autori pugliesi (da
che ci voleva tanto coraggio
dell'opera. Grassi capì subito
Paisiello a Mercadante),
e forse più di un pizzico
- e qui stava la significatività
sull'inedito o, comunque, su
di follia a quel tempo per
della sua intuizione - che
quelle pagine sconosciute
un'intrapresa del genere in
Martina doveva mettere in
ai più. Non un Festival di
un paese del Sud -, Grassi
scena altro. Doveva buttare
massa, da grande pubblico,
volle che Martina, la sua
il seme di una pianticella
ma un'enclave della musica,
Martina, avesse un momento
che poi, negli anni, con le
un angolo per i cultori. E su
importante dedicato alla
cure, con la pazienza, con la
questo filo il Festival di Martina
musica. Ma non un Festival
passione, sarebbe cresciuta
- città che la scorsa estate
qualsiasi. Non una riedizione,
sino a fortificarsi. Ecco allora
ha festeggiato i suoi 700
Napoli Milionaria! di N. Rota (2010)
[pdv] • 107
Rodelinda, Regina de' Longobardi di G. F. Handel (2010)
anni dalla fondazione - ha
del Festival è nelle mani
costruito, anno dopo anno, la
del direttore Alberto Triola,
sua storia, prima ritagliandosi
quest'appuntamento di
un suo spazio nel panorama
metà luglio-primi di agosto
dell'offerta musicale, e poi
va spedito per la sua strada.
imponendosi all'attenzione
L'anno scorso, marcando
internazionale.
una discontinuità con l'opera di Segalini, Triola volle esordire
Prof. Franco Punzi - Pres. del Festival della Valle d'Itria
Oggi il Festival della Valle
con <Napoli Milionaria>,
d'Itria è realtà consolidata.
dalla celebre commedia
Che direttori artistici del
di Eduardo, musicata da
calibro di Virgilio Celletti
pugliese Nino Rota. Un
prima e di Sergio Segalini
successo. Quest'anno, invece,
poi (che l'ha diretto per
il Festival - che parte il 15
16 anni sino al 2009, ma
luglio prossimo nell'atrio di
con esperienze anche alla
Palazzo Ducale - sembra voler
Fenice di Venezia e al San
riabbracciare la sua missione
Carlo di Napoli) hanno
originaria. Ecco allora,
contribuito a far crescere. E
come si legge nelle note
ora che da un anno l'eredità
di presentazione, che i titoli
[pdv] • 108
Napoli Milionaria! di N. Rota (2010)
operistici della trentasettesima edizione del disegnano un itinerario nella storia del teatro musicale dal XVII al XX secolo: da Cavalli a Krenek, dalla Scuola pugliese-napoletana a Rossini e Korngold. Opere di raro o rarissimo ascolto, tra cui una prima ripresa mondiale in tempi moderni e due prime assolute italiane: Aureliano in Palmira di Rossini, con la parte di Arsace restituita a un interprete
secolo nella versione rivisitata in
Martina va quindi a scavare tra
maschile, secondo la volontà originaria
chiave “modernista” da Stradella;
partiture e pentagrammi, tra opere
dell’autore, che scrisse l’opera per la
l’inedito dittico con Der Ring des
ed autori, con l'intento di proporre
fulgida voce di Giovanni Battista Velluti,
Polycrates di Korngold e Das geheime
una lettura musicale colta e raffinata,
di cui ricorre il 150° anniversario della
Königreich di Krenek, che riaccosta i
com'è appunto nella sua tradizione.
morte; Il novello Giasone di Francesco
due musicisti protagonisti di una delle
Ma sbaglieremmo se attribuissimo alla
Cavalli riadattato da Alessandro
più accese querelle della storia del
<creatura> di Paolo Grassi un ruolo
Stradella, prima esecuzione mondiale
teatro musicale novecentesco, quella
semplicemente ed esclusivamente
dopo lo straordinario rinvenimento
che nel 1927 divise la Germania tra
elitario. Perchè, fermo restando
del manoscritto autografo creduto
i fautori avanguardisti di Krenek e i
l'originalità della proposta musicale,
perso, che riporta alla luce il più
puristi depositari della tradizione, che
nel tempo si è comunque delineata
acclamato capolavoro del XVII
inneggiavano a Korngold.
un'apertura al territorio e alla realtà
Martina Franca digs between the land lots and
Martina Franca enchants with the virtuosity of the music
pentagrams, between works of literature and authors to propose a cultured and refined musical interpretation for those who attend the Itrian Valley festival, now well established after 37 years in its running. An appointment always eagerly awaited not only by those from the Taranto province but from all over Puglia. The legacy of the festival is in the good hands of director Alberto Triola, the artistic director who follows the likes of Virgil Celetti first and then Sergio Segalini. Martina Franca becomes, therefore, the temple of music from mid July to early August.
[pdv] • 109 circostante: vedi la creazione di una Fondazione per il Festival con il coinvolgimento degli enti locali, vedi le rappresentazioni che nel periodo del Festival vengono <esportate> anche in altri comuni pugliesi trovando ospitalità in chiostri e chiese, vedi infine la creazione di un'Accademia dedicata a Rodolfo Celletti con il compito di selezionare, attraverso delle prove, i giovani talenti. E sì che il Festival nei suoi 37 anni ne ha visti passare di talenti, cantanti e direttori d'orchestra che poi sono stati <baciati> dal successo e dalla notorietà. Martina, dunque, tempio di musica. Ma anche angolo in cui ristorare l'anima guardando le facciate barocche dei suoi palazzi importanti o della Cattedrale di San Martino, in cui riscoprire la magia dei trulli che punteggiano con le loro cupole il verde della valle, quella valle che guarda verso Locorotondo e Cisternino, in cui riassaporare una dimensione che inneggia alla qualità della vita. E magari smarrirsi tra quelle stradine dove il bianco della calce con cui sono tinteggiati gli esterni delle case ti conquista e ti affascina. Come una leggenda. Come una favola. Che malgrado tanti problemi e gli scempi compiuti dall'uomo, per fortuna ha
Napoli Milionaria! di N. Rota (2010)
ancora la forza di svelarsi a noi.
Scatti fotografici di Mimmo Laera
[pdv] • 110
Idee di gusto
A first course, the colors of a summer morning My mouth starts watering when they brought me my dish. In the kitchen I knew of the presence of the chef. The chef had promised me two dishes of our land. Full of colour and flavours of the sea.
In un primo, i colori di un mattino d'estate
M
Until the very last moment, however, the chef kept it a mystery. He would not tell me what he had prepared. I did not insist. I liked to show my faith in his judgement so I awaited the outcome. A pleasant smile made its way across my face and the conversation with my friends ended. The sound of silver on plate woke my attention. The palate was in ecstasy. This delight sat at the table as if it were a new diner. I tried to note every ingredient of the macaroni pasta with fried strips of cuttlefish. To know the secret, however, was not an issue to be explored. The dish speaks for itself. Complimented by drops of negramaro wine and grated young pecorino cheese it seals a marriage of delicate flavours and colours. Green and gold as a spring morning. When creativity has no limits.
i venne l’acquolina
amici cessò. Il tintinnio dell’argento sulla
in bocca quando mi
ceramica svegliò l’attenzione. Il palato era
portarono il piatto.
in estasi. Il piacere si sedette a tavola come
In cucina sapevo
un nuovo commensale. Cercai di cogliere
della presenza del
ogni ingrediente dei maccheroni rigati
capocuoco. Lo chef mi aveva promesso
saltati con fettuccine di seppie. Conoscere
due piatti della nostra terra. Colorati e dal
il segreto, però, fu una questione da
sapore di mare. Sino all’ultimo, però, mi ha
non approfondire. Il piatto parla da sé.
lasciata con il mistero. Non ha voluto dirmi
Contornato da gocce di negramaro e
cosa avrebbe preparato. Non ho insistito.
polvere di pecorino giovane sigilla un
Mi piaceva il fare sicuro per cui attendevo
matrimonio di delicati sapori e colori.
l’esito. Un sorriso piacevole si fece strada
Verde e oro come un mattino di primavera.
sul mio viso e la conversazione con gli
Quando l’inventiva non ha limiti.
[pdv] • 111
Maccheroni rigati
Ingredienti per quattro persone ∙∙ gr 350 di maccheroni rigati ∙∙ gr 150 seppia pulita ∙∙ gr 500 vongole veraci ∙∙ 12 gamberi violetto di Gallipoli media grandezza ∙∙ gr 200 pomodorino fiaschetto di Torre Guaceto ∙∙ gr 5 aglio ∙∙ sale q.b. ∙∙ gr 15 pepe bianco ∙∙ gr 100 basilico ∙∙ gr 30 vino rosso negramaro ridotto ∙∙ gr 30 cerfoglio ∙∙ gr 50 pecorino salentino semi stagionato giovane ∙∙ gr 80 olio leccino Per il fondo:
∙∙ gr 30 per il pesto di basilico
Vini consigliati
Preparazione
Nella preparazione si usa un vino negroamaro e data la varietà degli ingredienti, molti dei quali con una lunga persistenza gusto olfattiva, proporrei un vino rosato dai profumi intensi e di lunga persistenza.
Maccheroni rigati selezione
aprire le vongole a
gamberi. Lasciare riposare
garofano saltati con
mezzo guscio a crudo
la salsa. A parte cuocere i
fettuccina di seppie,
conservando l'acqua,
maccheroni in abbondante
vongole a mezzo guscio
sgusciare i gamberi,
acqua salata, dopo tre
e gamberi violetti di
condire con sale, pepe,
quarti di cottura scolare
Gallipoli cotti a bassa
cerfoglio e olio. Fare un
lasciando un po’ di acqua
temperatura, pomodorino
fondo in una padella con
e saltare il tutto con la
di Torre Guaceto al pesto
olio e aglio in camicia,
salsa precedentemente
leggero di basilico, gocce di
appena caldo mettere
preparata servire con una
negramaro ridotto e polvere
la seppia, le vongole, i
spolverata di pecorino.
Rosa del Golfo, Azienda Rosa del Golfo, Negroamaro 90% e Malvasia Nera Leccese 10%
di pecorino giovane
pomodorini, sale e pepe q.b. Far cuocere per minuti
A cura di Gigi Perrone, Chef
A cura di Paolo Emilio
Tagliare la seppia a
5 a fuoco moderato,
Executive Hilton Garden Inn
Arrighi (sommelier AIS
fettuccina molto sottile,
spegnere e aggiungere i
Lecce
Puglia)
Girofle, Azienda Monaci Negroamaro100% rosato
[pdv] • 112
Fine salt cod, the soul of a main course Food has power. Each dish works its own magic. Inspires confidence and enjoyment of the simple things. A kind of alchemy that changes the body
Finissima di baccalà, l’anima di un secondo
I
and the mind. The dishes relax and do not betray, because they always find the flavours of our land. One of the finest gifts for those who want to maintain the link with their origins. Almost a feast for the heart, rather than the palate. Then you have the sensation of understanding the soul of a dish. And I think what you are presented with is much more than a main dish, it is fine cod, a delicacy. And memories come to mind like games to children. You can hear the noise travel, the people, the cries of those who sell octopus, seafood, banquets with eggs and vegetables and you feel as if you are nor here nor there. It is these dishes which guide us. There is nothing else to do but wait. Filled with satisfaction for a main dish that gives not faded but vivid memories.
l cibo ha potere. Ogni piatto
quello che ti viene presentato è molto di
opera una propria magia. Ispira
più di un secondo, finissima di baccalà. E
fiducia e il godimento delle cose
i ricordi tornano alla mente come i giochi
semplici. Una sorta di alchimia
ai bambini. Si fanno strada i rumori, la
che cambia il corpo e la mente.
gente, le urla di chi al mercato vendeva
I piatti rilassano e non tradiscono perché
polipi e frutti di mare, i banchetti con
si ritrovano sempre i sapori della nostra
uova e verdure e pensi di vivere ovunque
terra. Uno dei doni più belli per chi vuol
e da nessuna parte. Sono i piatti a fare
mantenere saldo il legame con le origini.
da guida. Dopo non c’è altro da fare,
Quasi una festa per il cuore, più che per
aspettare. Carichi di soddisfazione per
il palato. Allora si ha la sensazione di
un secondo che regala memorie non più
capire l’anima di un piatto. E pensi che
scolorite.
Finissima di baccalà
[pdv] • 113
Ingredienti per quattro persone ∙∙ gr 600 di filetto di baccalà ∙∙ gr 100 di pomodori ramati ∙∙ gr 50 fiori di cappero salati ∙∙ gr 80 olive nere leccine ∙∙ gr 100 basilico ∙∙ gr 40 di aceto di vincotto ∙∙ gr 50 olio leccino ∙∙ gr 20 polvere di liquirizia ∙∙ gr 20 sale ai semi di sedano ∙∙ gr 20 pepe nero di sarawak
Vini consigliati Per questo piatto il vino più adatto deve avere una lunga persistenza
Preparazione
gusto olfattiva; questo tipo di baccalà non
Selezione “rafols” cotto a bassa temperatura
basilico, lasciare coperto con pellicola
è particolarmente
con salsa in crudaiola di pizzaiola con
a marinare.
salato, necessita di un vino con una buona
gocce di aceto di vincotto originale, olio leccino e polvere di liquirizia.
Dal filetto di baccalà tagliare, dalla parte
sapidità e al naso deve
dorsale, 12 veli di baccalà sottile, adagiare
essere molto profumato
In acqua bollente far bollire i pomodori
direttamente sulla base del piatto e cuocere
per non essere coperto
per circa 3 minuti e passarli in acqua
su piatto in forno preriscaldato a 70° per 3
dalla liquirizia.
fredda, togliere la pelle e i semi interni e
minuti. Togliere il piatto dal forno e condire
tagliarli a piccoli dadini. Denocciolare le
con la salsa precedentemente preparata.
Quindi un vino bianco,
olive e ridurre a dadini come il pomodoro,
Condire con olio restante, gocce di aceto
strutturato e complesso
tagliare i capperi in due dalla parte alta
di vincotto e polvere di liquirizia, sale e pepe
nei profumi…
fare essiccare nel forno a 60 gradi le foglie
e servire. Va mangiato con crostini di pane
uno Chardonnay,
di basilico. Una volta secche, con un
molto sottili grigliati.
(Teresamanara Chardonnay Cantele,)
minipimer fare della polvere di basilico, in un recipiente mettere tutti gli ingredienti
A cura di Gigi Perrone, Chef Executive Hilton
A cura di Paolo Emilio
tagliati e condire con sale, sedano, olio
Garden Inn Lecce
Arrighi (sommelier AIS
e una spruzzata di pepe e di polvere di
Puglia)
[pdv] • 114
Peccati di gola
Un peccato di gola… “diplomatico”
H
o sentito dire che il pasto
occhi degli altri. Come dire, il commensale
è una scusa per arrivare
per non apparire fuori luogo ed istupidito
al dessert. Non ne sono
dall’eccesso deve essere “diplomatico”.
sicura, ma di certo mi
Al dolce si è sempre pronti. Non si ha mai
sono accorta che i
fretta per fermarsi dinanzi al piacere, ad
commensali accolgono il dolce con un
un peccato di gola. E di fronte, poi, al
sorriso, anche se sono già pieni. Il dessert
diplomatico alla vaniglia ci si innamora
incontra sempre il favore della gente che
al primo assaggio. Semplice, buono,
a volte, senza alcun invito, ripete il gesto
confortante e morbido come le guance e
come se fosse stregata da prelibatezze
le labbra di una donna. Il dolce soverchia
servite a tavola. Al dolce non si rinuncia
in pochi istanti i piccoli piaceri della vita…
mai. Risulta alquanto difficile non essere
quasi diplomaticamente.
terribilmente sfacciati, non esagerare agli
Preparazione
[pdv] • 115
Diplomatico alla vaniglia
(composta da panna montata, zucchero a velo e
Ingredienti ∙∙ Pasta sfoglia ∙∙ Pan di spagna ∙∙ Crema chantilly alla vaniglia (Crema Chantilly 125 gr; crema pasticcera 250 gr)
vaniglia).
Farcire il primo strato di pasta sfoglia con uno strato di
La “crema diplomatica” si prepara dall’unione di due creme: la crema pasticcera (composta da uova, farina, latte e zucchero) e la crema Chantilly
crema alla vaniglia, sovrapporre uno strato di pan di Le proporzioni per la realizzazione della crema
spagna, bagnare con liquore allo strega, farcire con
diplomatica consistono in 1/3 di crema Chantilly
un altro strato di crema e concludere con un ultimo
e 2/3 di crema pasticcera che dovranno essere
strato di sfoglia.
unite mischiandole delicatamente dall’alto verso il basso con un mestolo di legno. Se volete ottenere un
Spolverare con zucchero a velo e caramellare con
composto ancor più soffice, allora dovrete mischiare
ferro rovente.
uguali quantità di crema Chantilly e crema pasticcera. A cura di Luigi Derniolo, Presidente Associazione Pasticceri Salentini
Vini consigliati Questo è un dolce apparentemente semplice, ma di una notevole complessità di sapori. Crema, fragola, amarena, cioccolato… tutti di lunga persistenza gusto olfattiva. Un primitivo di manduria dolce naturale (Azienda Agricola Attanasio) oppure un Aleatico di Santi Dimitri A cura di Paolo Emilio Arrighi (sommelier AIS Puglia)
[pdv] • 116
[pdv] â&#x20AC;˘ 117
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