Puglia da Vivere | anno 1 numero 4 novembre - dicembre 2011

Page 1

€ 2,50 omaggio

anno 1 numero 4

Pe ri odic o di Cu ltu ra Enogastrono mic a e d i Accoglien za Turistic a

I presepi, quando l’arte racconta la Natività Le cartellate, quel profumo che rende unico il Natale

pag. 10

Le grotte di Massafr a tr a magia e mistero

pag. 62

© ph. Massimiliano Manno

Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - S1/LE • cod. SAP n° 30912178-001

novembre dicembre 2011

Terra e mare, in I fischietti di un piatto l’onda dei profumi Rutigliano

pag. 25 verardi edizioni edizioni del gusto

pag. 84

100 anni dell’oleificio Congedi, il successo di "Ter r a Nostr a"

pag. 14



€ 2,50 omaggIo

a n n o 1 nu m e ro 4

con il patrocinio di

P e R I o d I C o d I C u LT u R a e N o g a s T Ro N o M I C a e d I aC C o g L I e N z a T u R I s T I C a

I presepi, quando l’arte racconta la Natività Le cartellate, quel profumo che rende unico il Natale

pag. 10

Le grotte di Massafr a tr a magia e mistero

pag. 62

© ph. Massimiliano Manno

Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - S1/LE • cod. SAP n° 30912178-001

novembre dicembre 2011

Terra e mare, in I fischietti di un piatto l’onda dei profumi Rutigliano

pag. 25

100 aNNI dell’oleificio Congedi, il successo di "Ter r a Nostr a"

pag. 84

pag. 14

veRaRdI edIzIoNI edIzIoNI deL gusTo

PROVINCIA DI BARI

PROVINCIA DI BRINDISI

PROVINCIA DI LECCE

PROVINCIA DI TARANTO

città DI LECCE

direttore responsabile lucia accoto segreteria loredana verardi

CAMERA DI COMMERCIO DI TARANTO

redazione redazione@pugliadavivere.it commerciale luciano caricato vito de mola commerciale@pugliadavivere.it grafica verardi produzioni grafica@pugliadavivere.it

Si ringrazia: Renato e Mirko Congedi, proprietari dell’azienda Oleificio Congedi "Terra Nostra" Donato Marsano, Executive Chef Hotel Hermitage (Galatina) Paolo Emilio Arrighi, Sommelier AIS Puglia

editore

Collaborazioni sede via benedetto croce 23 73100 Lecce - Italy tel. e fax +39 (0) 832.520050

Le fotografie dell'articolo " I presepi, quando l’arte racconta la Natività" a pag. 41 sono di Massimiliano Manno. Adattamento e traduzione inglese di Domenic Vaccaro

Puglia da Vivere www.pugliadavivere.it Registrazione presso il tribunale di Lecce il 22 Marzo 2011 n° 1085 stampa Arti Grafiche Favia - Modugno (BA)

La riproduzione, anche parziale, degli articoli e delle fotografie pubblicate in Puglia da Vivere senza la preventiva autorizzazione dell'editore non è consentita. Le fotografie presenti nella rivista rimangono proprietà dei rispettivi autori. L'inserzionista che pubblica immagini si assume la totale responsabilità circa quanto pubblicato e solleva l'editore circa le responsabilità civili e penali.


[pdv] • 4

Cornetteria

Rosticceria

Sfizierie

aperti anche a pranzo Via B. Croce, 30 • 73100 - Lecce • Tel. 0832.315219


[pdv] • 5

[ in questo numero ] 7 [ editoriale gli ulivi: la forza delle nostre radici ]

33 [ ritratti di ospitalità Hotel Gran Paradiso, il fascino di un luogo da mille ed una notte ]

10 [ spighe di tradizione le cartellate, quel profumo che rende unico il Natale ]

41 [ turistica... mente libera i presepi, quando l’arte racconta la Natività ]

80 [ idee di gusto La sensibilità in un primo dal sapore delicato ]

62 [ comuni... terre da vivere le grotte di Massafra magia e mistero della leggenda di Greguro ]

68 [ l'oro verde di puglia gli uliveti, oasi di solitudine sul filo della tradizione ]

74 [ guida ai piaceri della tavola gusto e poesia si incontrano in riva all’Adriatico ]

14 [ menti intraprendenti i 100 anni dell’oleificio Congedi. La chiave del successo di “Terra Nostra” ]

25 [ i segreti dell'arte i fischietti di Rutigliano e la fantasia vola in un soffio ]

84 [ idee di gusto terra e mare, in un secondo l’onda dei profumi ]

50 [ turistica... mente libera un dolce percorso per un Natale delizioso ]

55 [ di... vino profumo “Per Bacco, ragazzi” ]

88 [ peccati di gola il dolce ti cambia l’umore ]


[pdv] • 6


[pdv] • 7

Editoriale di Lucia Accoto

Gli ulivi:

la forza delle nostre radici

L

avoravano la terra, a volte infeconda, per

dormito tra i giunchi ed ai primi chiarori del cielo se ne

tirare su la famiglia. Campavano a fatica

vanno, per fuggire di nuovo, per continuare a trovare

di zappa ed aria aperta. Alla sera, seduti

la loro terra. Nessuno scrollava le spalle. Sapevano

in ordine di età davanti al tavolo di legno,

che sarebbero arrivati tempi migliori, che le cose

consumato dall’uso, si stringevano davanti

sarebbero andate diversamente, che la vita sarebbe

al piatto fondo pieno di pane ammollato nell’acqua,

cambiata, con il tempo. Nelle voci sommesse sono

pomodori, cipolla e verdure. Era così tutti giorni, se si

cresciuti i pensieri, le idee e i semi della robusta gente di

era più disgraziati di altri. Le famiglie abbracciate dal

campagna. Quella che, un tempo lontano, indugiava

poco che avevano in una stanza spoglia, ma permeata

all’eco di antiche credenze, non ancora cancellate

da una religiosità profonda, si affidavano alla grazia

da voci nuove. Gli uomini dagli animi fiduciosi, senza

divina per chiedere la grazia di un raccolto buono ed

rallentare il passo, si incamminavano lungo i campi,

abbondante. I loro occhi brillavano in modo tale che

all’alba. Un manto rosso punteggiato da verde. Verdi gli

era impossibile non scoprirli nella penombra di un lume

alberi, verdi le olive. Chicchi di sorrisi che accoglievano

ormai al limite. Ma a Natale quelle famiglie sarebbero

mani callose, un po’ alla volta. La schiena sfondata di

state come le altre. Non più gocce di rugiada che

uomini e donne piegati per raccogliere “l’oro liquido” si

passano inavvertite tra i rovi sino a quando non è il sole

drizza, ancora oggi, al richiamo del profumo della vita.

a toccarle e scioglierle. Scrollatosi la polvere di dosso,

Risoluti, gli uomini di Puglia non hanno mai cessato di

avrebbero annusato, ancora una volta, il senso di

lasciarsi andare alla sorte, a restare indietro. Scivola

appartenenza, il calore dei ricordi, la magia dei gesti,

sulle loro mani la storia di una terra che accoglie, come

l’emozione di un animo sereno. Dalla fitta rassegnazione

ventre gravido, il valore dell’identità e della tradizione.

assopita sullo sguardo degli anziani non filtrava neanche

L’oro di Puglia unisce e raccoglie la vita della gente. Lo

un alito di novità. Era come una nuvola di cotone opaco

fa su un pezzo di pane, in modo semplice. Tanto per

appoggiato sull’acqua. Laggiù nel profondo dell’anima

iniziare. Schiena curva e alberi d’ulivo. Vigorosi e carichi

scivolavano parole sommesse, venute dalla voglia di

di quel verde che avvolge. Quegli ulivi che sono le nostre

cambiamento. Parole di riscatto, di determinazione,

radici, la nostra essenza e per questo restano la cartolina

che passavano come quegli uccelli selvatici che hanno

di una Puglia da Vivere.


[pdv] • 8

Editoriale

Olive trees

di Lucia Accoto

in the strength of our roots

T

hey worked the land, sometimes fruitless,

would slip through, born from the desire for change.

to raise their family. They survived on a hoe

Words of redemption, of determination, which passed

and the outdoors. In the evening, seated

by like those wild birds which slept among the reeds and

in order of age before their wooden table,

at the first glimmers of the sky they leave to flee again,

worn from use, they huddled in front of

to continue in search of their land. No one shrugged

the bowl full of bread which had been soaked in water,

their shoulders. They knew that better times would come,

tomatoes, onion and vegetables. It was this way every

that things would be different, that life would change

day, if they were less fortunate than others. Families

with time. In whispering voices thoughts would grow,

embraced by the little possessions they had in a bare

ideas and seeds from these sturdy country people. That

room, yet pervaded by a deep religiousness, relied on

lingering echo of ancient beliefs of long ago which had

divine grace to ask for the blessing of a good harvest and

not yet been obliterated by new voices. Men of trusting

plentiful. Their eyes shone in a way that it was impossible

souls, without slowing down their pace, walked along

not to discover them in the dim light produced by a lamp.

the fields at dawn. A red cloak dotted with green. Green

But at Christmas those families would be like any other.

trees, green olives. Grains of smiles that greeted calloused

No more drops of dew that go unnoticed among the

hands, a little at a time. The broken back of men and

thorns until the sun touched them and drying them up.

women bent to pick up the "liquid gold" straighten up

Shaking the dust off they would have breathe it in, the

still today to the call of the fragrance of life. Resolved, the

sense of belonging, the warmth of memories, the magic

people of Apulia have never ceased to leave things to

of gestures, the emotions of a serene soul. Not even a

fate, to lag behind. The history of a land that welcomes

glimpse of news would filter from the painful resignation

the value of identity and tradition like a womb slips into

which lay dormant in the look of the elderly. It was like

their hands. The treasure of Puglia unites and gathers

a cloud of opaque cotton resting on the water. In the

people's lives. It does it simply on a piece of bread. To

deepest chambers of the soul the humblest of words

begin with. Bent back and olive trees.


[pdv] • 9

pelle - tessuti c a p i s u m i s u r a e r i pa r a z i o n i p e l l e Via del mare , 2 - lecce te l . 0 8 3 2 5 2 0 9 0 9 - c e l l . 3 2 8 9 5 4 0 0 2 0 w w w. n a d i a l o m b a r d o. c o m


[pdv] • 10

Spighe di tradizione

Le cartellate,

quel profumo che rende unico il Natale

L

a storia delle cartellate non la conoscevo ancora. Il primo assaggio del racconto lo ascoltai nel giardino di limoni e nel roseto di mia

nonna. Veniva a prendermi a casa. Mi trovava impaziente di uscire e con i capelli raccolti. Tenendomi per mano stringevo anche i suoi incoraggiamenti spontanei e le carezze leggere delle parole. Mi raccontava che i profumi fanno rumore nell’animo. E che noi dei ricordi inspiriamo gli odori delle immagini, che poi ci parlano nel cuore tutti insieme. Fotogrammi di un tempo passato, indimenticabile. Mi diceva anche di stare attenta alle rose, delicate


[pdv] • 11

e belle. Di guardarle come

Non si conosce l’origine

si guarda un bambino,

delle cartellate. Le prime

pronto all’abbraccio con

tracce si fanno risalire al

la mamma, ma di saper

1517 quando furono servite

prendere lo stelo perché

al banchetto nuziale di

le spine avrebbero fatto

Bona Sforza, duchessa

male. Piccola com’ero

di Bari e futura regina di

avvertivo in lei una serenità

Polonia. La preparazione

ed un forte attaccamento

è semplice come genuini

alla famiglia. Nel periodo

sono gli ingredienti. La

di Natale, poi, la sua fede

forma regale o solo perché

passava tra le mie mani

sono buone le elevano a

in gesti di genuina bontà.

dolce molto apprezzato

Mi accompagnava in

e ricercato. La loro forma

cucina. E lì ogni anno,

ricorda una rosa, ma la

per molti anni ancora, mi

tradizione attribuisce a

raccontava, anche quando

questo dolce un simbolo

ormai ero padrona di

diverso. Alcuni dicono che

quelle parole, la storia delle

le cartellate richiamano

cartellate, il dolce natalizio

l’aureola di Gesù Bambino,

pugliese più conosciuto

altri invece che ricordano la

in Italia. Lei conosceva la

corona di spine che Gesù

sua cucina, metteva il naso

Cristo indossò al momento

fuori per entrare nella nostra

della crocifissione. Le fasce

o per chinare la schiena nei

con cui si formano le “dolci

campi, ma la preparazione

corone” simboleggiano,

delle “le dolci corone”

invece, le fasce che

come la storia, lasciava

avvolgono Gesù Bambino.

nell’aria odore di festa e di religiosità.

La fede e la devozione di


[pdv] • 12

mia nonna, in quel momento,

piatta. Si diceva, sottile come

si versa il vino intiepidito e

erano riposte nelle cartellate.

la carta oleata che si usava

l’olio. Si scioglie un pizzico

L’irrinunciabile rito della

un tempo, simile all’attuale

di sale in 50 cl di acqua

tradizione doveva essere

carta da forno. I nastri sono

tiepida da utilizzare per

trasmesso alle donne di

delle fasce sottili di sfoglia

impastare tutto il composto

casa, piccole o grandi che

di pasta, unita ed avvolta su

affinchè risulti né troppo duro

fossero. Solo le bambine

stessa sino a formare una

né troppo morbido. Dalla

potevano far parte del rito

specie di rosa che viene poi

massa si composto bisogna

della preparazione, senza

fritta in olio d’oliva bollente.

ottenere delle palline che

intralciarne la sacralità

Ogni famiglia ha il suo modo

poi verranno stese con il

del momento, iniziando a

di preparare il dolce di Natale.

mattarello. A questo punto si

sbucciare i mandarini. La

Si sistema la farina a corona

possono tagliare delle strisce

sfoglia deve essere molto

sul tavolo da lavoro. Nel centro

con la rotella. Piegate le due


[pdv] • 13

strisce ed unitele con le dita,

dalla luce, in ambienti interni

a distanza di tre centimetri.

e si possono mangiare per

In questo modo si creano

diverse settimane.

delle conchette. Arrotolatele su stesse a spirale e fatele

In quasi tutte le famiglie

asciugare e riposare per

l’eredità veniva trasmessa ai

circa sei ore. A questo punto

discendenti secondo il diritto

le cartellate si possono

di maggiorasco, ma in cucina

friggere in abbondante olio

la tradizione viene ancora

bollente ed infine impregnate

tramandata alle donne. Una

di vincotto di fichi o miele.

rosa che si apre al rito della

Una spolverata di cannella,

religiosità e della famiglia.

zucchero a velo o confetti colorati. Le dolci corone sono pronte. Si conservano lontano

Cartellate pastry, the fragrance which makes Christmas unique

I didn’t know the history of the

ingredients. Their shape resembles

Cartellate pastry at that time. My

that of a rose, but tradition attributes

first taste of the story was listening to

the shape to the "sweet crowns",

it in my grandmother’s garden full

a different symbol. Some say the

of lemon trees and roses. She told

cartellate recall the halo of the

me that the scents stirred the soul.

baby Jesus, others say, however,

Our memories inspire the smells,

that they resemble the crown of

and together they communicate in

thorns that Jesus wore at the time

our hearts. The preparation of the

of his crucifixion. The cartellate. At

cartellate is simple. This Christmas

Christmas, the smell of these sweet

sweet from Puglia is renowned

crowns fills the air with the spirit of

throughout Italy as are its genuine

Christmas and its festivities.


[pdv] • 14

MENTI INTRAPRENDENTI

I

100 anni

Chiara Schiavano

dellʼoleificio

L

Congedi

a produzione dell’ultima

mare, delle pietre secolari dei muretti a

stagione olivicola ha

secco, del verde brillante delle foglie d’ulivo”.

raggiunto i 750 quintali di olio extravergine di oliva, come

L’Oleificio Congedi è una storia di famiglia

ogni buona campagna

che si appresta a festeggiare il centesimo

agricola che si rispetti. La soddisfazione di

anniversario di attività. Da tre generazioni,

Renato Congedi, proprietario insieme con

prima con la nonna Luce, donna dalle

il fratello Mirko dell’Oleificio Congedi “Terra

spiccate abilità imprenditoriali, e poi con il

Nostra” di Ugento, cittadina in provincia di

papà Luigi, dinamico e operoso, l’attività è

Lecce, è soprattutto per il livello qualitativo

stata portata avanti con lo stesso impegno e

conquistato. “Il grado di acidità del nostro

la stessa passione da Renato e Mirko Congedi.

extravergine è sempre al di sotto delle cinque linee - ci racconta con fierezza - e il sapore

Se dovesse fare un bilancio del settore

del Fruttato Leggero ha i sentori gradevoli

olivicolo pugliese, più in particolare quello

dell’erba, del carciofo e della mandorla. L’olio

del Salento, cosa direbbe?

salentino racchiude il gusto e la memoria

La situazione è complessa, resa ancor più

delle terre arse dal sole, della brezza del

difficile dalla crisi economica, dalle sfide


La chiave del successo di “ T e r r a Nostra”


[pdv] • 16


[pdv] • 17


[pdv] • 18

lanciate dalla sostenibilità ambientale,

i prodotti greci o spagnoli, qual è la vostra

dai mutamenti delle politiche agricole

esperienza?

comunitarie.Tutto ciò fa del settore agricolo,

La quantità è importante, ma per noi prima

potenzialmente ancora trainante per

di tutto viene la qualità del prodotto. L’olio

l’economia del territorio, un comparto investito

extravergine d’oliva di nostra produzione

da forti incertezze. L’agricoltura nel Sud

non è una miscela di varie qualità, non è

dovrebbe raggiungere risultati strategici, essere

un miscuglio di provenienze diverse. È 100%

il centro degli interessi politici di rilancio e di

italiano e la provenienza è garantita dalla

investimento, perché possa ritornare ad essere

tracciabilità di filiera CSQA, attraverso la quale

la leva della ripresa economica.

è possibile identificare il prodotto dal campo alla tavola.

Il mercato olivicolo è ancora competitivo oppure fa fatica a reggere il confronto con

Qual è la vostra esperienza?


[pdv] • 19

Conosciamo spanna per spanna i nostri

“lotta integrata”, limitando fortemente le

200 ettari di oliveti, si trovano tutti nel territorio

concimazioni e i trattamenti fitosanitari contro

ugentino, nelle località i cui nomi tipici

insetti e organismi dannosi, per lasciare intatto

richiamano le contrade di appartenenza e

l’equilibrio biologico fatto di ecosistemi ormai

la storia delle famiglie: Acquarelli, Masseria

troppo fragili per poterne approfittare senza

De Pandis, Le Mandorle, Monti Conomi,

una adeguata programmazione responsabile.

Cazzacapre. Le varietà sono quelle più diffuse, la Ogliarola e la Cellina di Nardò.

Quando avviene la raccolta? La raccolta delle olive avviene a partire

Quale metodo impiegate per la conduzione

dalla seconda decade di ottobre attraverso

nei campi?

scuotitori e reti. La molitura è garantita

Nei campi applichiamo il sistema di

nelle 24 ore successive alla raccolta, con il


[pdv] • 20


[pdv] • 21

controllo della temperatura inferiore ai 27° C. Le olive sono estratte a freddo e l’olio viene fatto decantare naturalmente, con travasi intermedi in silos d’acciaio, a cui segue l’imbottigliamento. Quali sono le soddisfazioni maggiori che il vostro lavoro vi permette di raggiungere? Il risultato finale è quasi sempre pari all’impegno impiegato. Quel filo di oro giallo, aromatico e gustoso, che scorre su una fetta di pane è apprezzato dai nostri consumatori e dagli esperti del settore. Nel 2011 il nostro extravergine Etichetta Nera ha ottenuto il II posto nel concorso L’Oro del Salento. Un riconoscimento che ci onora e che garantisce un marchio di qualità indiscussa. Inoltre le percentuali di vendita sono sempre costanti, l’olio è venduto al dettaglio e per


[pdv] • 22

corrispondenza in tutta Italia, anche in zone

operata dal territorio salentino, la bellezza dei

di alta produzione olivicola quali la Toscana.

paesaggi e la trasparenza dell’acqua del

Chi apprezza il nostro olio ne ha gustato

mare. Ugento conta più di 10.000 posti letto,

personalmente la bontà, nei nostri tre punti

una preziosa e ricca offerta turistico-culturale

vendita sul territorio, oppure lo ha conosciuto

costituita dalle testimonianze storiche e

tramite il passaparola di amici e conoscenti.

archeologiche, dai complessi museali, dalla gastronomia e dalle tradizioni popolari. I

Funzionano meno, quindi, i canali consueti di

prodotti tipici, quali l’olio e il vino, respirano

marketing e pubblicità?

i tratti mediterranei di questa terra e se ne

La nostra migliore sponsorizzazione è

fanno ambasciatori nel mondo del gusto.


[pdv] • 23

sun, the sea breeze, the stones of the old stone walls, and the bright green of the olive leaves. "The Congedi oil mill is the story of a family which is getting ready to celebrate its hundredth anniversary of business. For three generations, the first being their grandmother, Luce, a woman with strong entrepreneurial skills, and then their father Luigi, dynamic and active, the business has continued to be run with the same commitment and passion by Renato and Mirko Leave. If you were to take stock of the Apulian olive sector, most notably

The 100 years of olive oil of the Congedi family. The key to success of “Terra Nostra”

Last season's olive oil production reached 750 tons of extra virgin olive oil, like any respectable good agricultural year. The satisfaction expressed by Renato, together with his brother Mirko, owners of the oil mill "Terra Nostra" of Ugento, a small town in the province of Lecce, is above all for the level of quality achieved. "The degree of acidity of our extra virgin olive oil is always below the five lines – He tells us with pride - and the light fruit flavour gives a pleasant scent of grass, artichoke and almond. This Salento oil contains the taste and memory of the land scorched by the

that of Salento, what would you say? The situation is complex, made even harder by the economic crisis, the challenges of environmental sustainability and by changes in the agricultural policies of the EU. All this makes this agricultural sector, even if potentially it leads the local economy, a sector hit by strong uncertainty. Agriculture in the South should achieve strategic results in order to become the centre of political interest for recovery and investment, so that it can again become the stimulus of economic recovery.


[pdv] • 24


[pdv] • 25

I Segreti dell'arte

I fischietti di Rutigliano e la fantasia vola in un soffio

E

ra una buia serata d’autunno, quando cala la notte alle quattro di pomeriggio. Varcare la soglia di casa era quasi un

delitto. Il nero seppia del cielo non incupiva animo e fisico. Anzi. Il nero chiamava a raccolta i colori dei sorrisi e dell’infanzia. Di quell’infanzia fatta di giochi per strada, di nascondigli, di polvere sollevata da rincorse a perdifiato, di piedi scalzi e capelli arruffati. Perché i bambini, una


[pdv] • 26


[pdv] • 27

volta, avevano viuzze e vicoli, giardini e campi, e se stessi come finestra aperta alla gioia. Senza riserva, alcuna. Eppure gli occhi dei figli della miseria, in mezzo agli schizzi d’acqua, alle urla di richiamo verso nuove mete, sussurravano una felicità infinita di fronte ad un fischietto dipinto a mano. Un passatempo che come un soffio, insieme a quello della fantasia, librava i pensieri e permetteva il volo verso orizzonti straordinari, mete fantastiche. Non c’erano giochi né diavolerie elettroniche, la modernità era sconosciuta. Forza di una fanciullezza che si accontentava dI poche, semplici cose. Nella città della terra rossa, a Rutigliano, in provincia di Bari, i fischietti di terracotta sono un simbolo culturale di una identità che dura nel tempo. Non c’è soffio di vento nuovo a trascinare via una tradizione popolare conosciuta oltre i confini della Puglia. Oggetti di piccole dimensioni, dai colori vivaci e dalle forme bizzarre, i fischietti di terracotta trovano origine negli usi e nei costumi del popolo. Fino a non molto tempo


[pdv] • 28

fa, ogni 17 gennaio per la festa di S. Antonio Abate, protettore e patrono dei contadini, ogni ragazzo regalava alla sua amata un cesto di frutta, come legame forte con la terra. All’interno si inseriva un fischietto a forma di gallo, simbolo di virilità. I fischietti di Rutigliano sono un richiamo irresistibile per tutti gli appassionati ed i collezionisti. Rimandano nella loro sostanza alla materia prima, l’argilla, che si pensa abbia dato il nome alla stessa città di Rutigliano. Oltre agli esemplari ormai divenuti commerciali, i veri pezzi d’arte della tradizione rutiglianese riproducono, in modo caricaturale, i personaggi tipici della vita paesana: il frate, il prete, il carabiniere, l’uomo e la donna dalle forme strabordanti. Ma rimane il variopinto galletto portafortuna, l’antenato per eccellenza di questi manufatti artigianali. Il fischietto più antico risale all’età medioevale. Dipinti a mano, oggi, hanno una valenza culturale e simbolica che supera la magia di un passatempo. Gli


[pdv] • 29

artigiani che in genere realizzano i fischietti

Quelli dei figurini sono caratterizzati dalla

sono vasai o figurini – entrambi artisti e

forma umana e sono dipinti con molti colori.

maestri di creatività - ed usano una diversa tecnica di produzione: a mano i vasai, a

La sera, quando il nero divora anche

stampo i figurini. I fischietti dei vasai sono

l’animo, bastava un fischio per illuminarsi dei

di forma più arcaica e fantasiosa, legati al

colori della vita. Per far volare i sogni con un

mondo animale e smaltati con pochi colori.

soffio, come in una magia.


[pdv] • 30


[pdv] • 31

The whistles of Rutigliano and the imagination flies with one breath

In the city of red clay, Rutigliano, in

was a whistle shaped like a rooster,

the province of Bari, clay whistles

a symbol of virility. The whistles of

are a symbol of a cultural identity

Rutigliano refer to their substance

which has lasted through time.

in the raw material, clay, which is

There is no new wind to drag away

thought to have given the town

a popular tradition also known

of Rutigliano its name. These real

beyond the borders of Apulia. Small

pieces of art of Rutigliano’s tradition

objects, in bright colours and bizarre

reproduce, in caricature form,

shapes, the terracotta whistles

characters typical of village life: the

have their origin in the traditions

monk, the priest, the policeman, the

and customs of the people. Until

man and the fully formed woman.

not long ago, every January 17 on

But the lucky charm colourful

the feast day of St. Anthony, the

rooster still remains the principle

patron saint of farmers, every boy

figure par excellence of these crafts.

gave his beloved a basket of fruit,

It just takes a blow of the whistle to

which represented a strong bond

illuminate the colours of life, to set

with the earth. Inside this basket

your dreams in flight, as if magic.


unmondosofficedizuccheriefarine

Pa s t i c c e r i a • C i o c c o l a t e r i a • G e l a t e r i a • P r o d o t t i T i p i c i

Natale srl • Laboratorio Via Tevere, 10 • 73016 San Cesario (LE) tel: +39 0832 202614 • P.IVA 03558330753

Punti Vendita: • Lecce Via Trinchese, 7 +39 0832 256060

• San Cesario Piazza Garibaldi, 17 +39 0832 202462

mail: info@natalepasticceria.it web: www.natalepasticceria.it


[pdv] • 33

Ritratti di ospitalitĂ

Hotel Gran Paradiso, il fascino di un luogo da mille ed una notte

A

volte sono i luoghi a parlare. Raccontano storie infinite intrecciate ad altre storie. Il profumo delle parole sprigiona

il desiderio di procedere con calma, di fermarsi a respirare il fascino di un posto. Un luogo dove bisogna lasciarsi andare, senza correre dietro al tempo. Un luogo dove bisogna camminare a passi lenti, per non perdersi nulla, a testa alta e con occhi liberi per errare ovunque come per contare le meraviglie che tornano a noi per magia. A volte sono i luoghi ad aggiungere qualcosa al nostro animo. Una pausa, un tempo senza tempo, per ricordarci della bellezza


[pdv] • 34


[pdv] • 35

degli attimi, di quelli che ricorderemo sempre, se in un luogo fantastico. E l’Hotel Gran Paradiso a San Giovanni Rotondo, nel Gargano, vanta un panorama spettacolare. Si tratta di un prestigioso albergo che, oltre agli standard di un quattro stelle, offre uno scenario unico. Da mille e una notte. Si può vivere una favola grazie anche ad un soggiorno che porterete nel cuore. La piscina solletica l’animo. A fil d’acqua si aprono, poi, nuove emozioni. Al passaggio delle meravigliose fontane musicali senti il soffio della leggera carezza della vita, di un luogo che ti prende per mano per poi abbracciarti. L’Hotel Gran Paradiso, di nuova costruzione con architettura moderna, è gestito e curato nei minimi particolari dalla famiglia Fini. Situato a ridosso della nuova Basilica di San Pio, rappresenta uno dei posti più incantevoli


[pdv] • 36

di San Giovanni Rotondo. Ciò che rende unica la struttura ricettiva è la ricercatezza dei suoi ambienti. Le camere, belle ed accoglienti, sono accuratamente arredate con mobili e tendaggi su misura. Tutte dispongono di aria condizionata, di tv color satellitare, telefono con selezione diretta, servizio sveglia, frigobar, scrivania. L’albergo dispone anche di Junior Suite che vantano una superficie maggiore. Si posso trovare una cabina doccia con idromassaggio, una sauna di vapore, una veranda esterna ed un arredamento ancora più ricercato. All’interno dell’Hotel Gran Paradiso si trovano ancora un centro benessere, una moderna sala congressi, locali commerciali, cappella, garage e parcheggio pullman. La ricercatezza e l’eleganza dei suoi ambienti, dalle


[pdv] • 37


[pdv] • 38

ampie terrazze alla piscina, dagli open

pedonale, la nuova Chiesa di San Pio, il

space alle sale ricevimento e alle camere

Santuario di santa Maria delle Grazie, la

dallo stile raffinato regalano quel tocco

Chiesa Antica.

di magia che si estende in ogni angolo della struttura. L’hotel, inoltre, vanta una

All’Hotel Gran Paradiso, a cui è stato

posizione strategica. Per la sua vicinanza

riconosciuto il marchio Ospitalità Italiana

vi consentirà di raggiungere a piedi ed in

2011, le favole si vivono percorrendo ogni

pochi minuti, percorrendo il viale alberato

ambiente.


[pdv] • 39

Hotel Gran Paradiso,the charm of a

One Thousand and One Nights

Sometimes it is the location that talks.

all tastefully decorated with custom

Telling endless stories intertwined

furniture and draperies. All the rooms

with other stories. And these places

have air conditioning, satellite TV,

add something special to our soul.

direct dial telephone, alarm clock,

A pause, a time without time, to

mini bar, and desk. The hotel also

remind us of moments of beauty,

offers suites which boast a larger area

of those which we will remember

and comfort. These are equipped

always, when we find ourselves in a

with ensuites including a shower with

great location. And the Hotel Gran

hydromassage and a steam sauna,

Paradiso in San Giovanni Rotondo in

they have an outdoor veranda and

the Gargano area is such a place,

a more sophisticated dĂŠcor. Inside

boasting a spectacular view. This is

the Hotel Gran Paradiso you will

a prestigious hotel that, in addition

also find a swimming pool, a spa,

to its four-star rating, offers a unique

a modern conference room, shops,

setting, like that of One Thousand

chapel, garage and bus parking. The

and One Nights. What makes this

sophistication and elegance of its

accommodation unique is the

refined style rooms offer that touch of

elegance of its rooms. The rooms are

magic that extends to every corner of

beautiful and welcoming and are

the complex.



[pdv] • 41

Turistica… mente libera

© ph. Massimiliano Manno

I presepi, quando l’arte racconta la Natività

L

a nebbia

natalizi che vestono a

avvolgeva

festa le vie delle città. Il

ogni cosa

selciato, madido di pioggia,

con la sua

sfavillava sotto i lampioni

ovatta,

mentre i colori delle luci

squarciata e punteggiata

si riflettono nell’acqua

qua e là, in lontananza,

delle pozzanghere. Per

dagli aloni rossastri dei

strada non manca nulla

fanali e dalle sottili lame

della poesia del Natale.

di luce che filtravano

Quell’atmosfera dolce si

dalle finestre illuminate. I

sente nell’aria, si annusa

filamenti colorati arrivavano

ad ogni passo. La magia,

anche dal merletto di

come un’amante in

lampadine, sospese

cerca di respiri accordati,

nell’aria dagli addobbi

abbraccia l’animo per


[pdv] • 42 accarezzarne i pensieri. Ma basta allungare lo sguardo ai presepi per sentirsi catturati, rapiti e trasportati in un’altra dimensione, surreale. Il fascino del Natale passa anche attraverso l’arte di artigiani che con la passione di un lavoro antico, creano statuette sul filo della tradizione. In Puglia, i presepi, non sono solo frammenti di tenerezza, piccoli sogni e identità culturale, ma svelano anche i segreti che animano il cuore di tutti, in silenzio. Davanti ad un presepe, solitamente, si resta in silenzio, in una sorta di raccoglimento con se stessi perché la bellezza conquista e mozza le parole. Poi una voce affiora dal cuore. Racconta, incanta, prega e ritrova se stessa. È libera di penetrare in ogni leggera fessura di un presepe. All’inizio di dicembre - ancora oggi in alcuni casi - sono gli zampognari, musicanti, che suonano strumenti simili alle cornamuse, ad annunciare l’avvio del Natale. E le Feste cominciano con tanti presepi che mostrano


Š ph. Massimiliano Manno


Š ph. Massimiliano Manno

[pdv] • 44


© ph. Massimiliano Manno

[pdv] • 45

il meglio dell’artigianato

guardare, non si staccano

meravigliosi nei quali si

regionale. L’emozione

facilmente dai presepi,

rinnova la tradizione della

cresce anche alla vista dei

si ritirano solo quando le

Natività. Le ricostruzioni

Presepi Viventi. Ripercorre

labbra tremano ancora,

storiche messe in piedi

le fasi di un tempo padre

per la commozione. Oltre

dal Gargano al Salento,

del nostro tempo, rompe

cinquanta comuni in

rievocano la notte di Natale

quel mutismo soffocato

Puglia ospitano affreschi

attraverso personaggi in

dalla magia. La vita

di vita e fondono religione

costume, sapori ed odori

semplice, i costumi di una

ed arte nel solco della

della cucina locale in vicoli,

volta, gli antichi mestieri, la

tradizione. Tra le stradine

angoli e piazze. A Rignano

quotidianità passano piano

dei borghi antichi, nelle

Garganico, il paese più

e restano nel nostro animo.

grotte carsiche sulle colline,

piccolo del Parco nazionale

Gli occhi non smettono di

si può assistere a scenari

del Gargano, va in scena


Š ph. Massimiliano Manno

[pdv] • 46


la Natività più grande della

Vallone, che si assiste alla

un viaggio nella memoria,

Puglia. Più di quattrocento

rappresentazione sacra

assaporando “pittule”

i figuranti. A Canosa di

della Natività più famosa

calde. Ma a registrare il

Puglia, vicino Bari, il presepe

e visitata della Puglia.

pienone, come sempre,

vivente vanta, invece, più

Ostuni, nel brindisino,

è la rappresentazione di

di trecento figuranti di tutte

incanta i visitatori con il

Tricase. Surreale il clima

le età che offrono una

suo presepe nel cuore del

che caratterizza uno dei

ricostruzione autentica

centro storico. Nel Salento,

più suggestivi presepi

della Natività. È in provincia

a Sanarica, la ricostruzione

viventi pugliesi, gemellato

di Taranto, a Crispiano

fedele di un vecchio

con Betlemme. Sulla

nello scenario rupestre del

frantoio consente di fare

collina di Monte Orco,

© ph. Massimiliano Manno

[pdv] • 47


© ph. Massimiliano Manno

[pdv] • 48

innevata artificialmente,

città conosciuta per la

in un’arte antica che va

si snoda un percorso di

sua ceramica. Si resta

tutelata. La loro bellezza

quattro ettari con oltre

incantati, ma emergono le

invade e rivela qualcosa di

duecento figuranti. Andare

sensazioni di meraviglia e

più. La magia del Natale

per presepi non è solo

di approvazione per un’arte

bisogna cercarla in noi,

un’esperienza da non

che dura nel tempo. Se si

attraverso piccole cose per

perdere per tutti coloro che

vuole vedere gli artigiani

scoprirne, poi, di grandi. In

si trovano in Puglia durante

all’opera, allora, vale la

silenzio. Come, appunto,

le Feste, ma è anche un

pena fare tappa anche

il mistero della Natività e

modo per avvicinarsi allo

a Lecce, dove i presepi

l’incanto della notte stellata

spirito natalizio nel modo

sono fatti di cartapesta e

di Betlemme.

più genuino. Suggestivi

terracotta. I presepi aiutano

sono i presepi di Grottaglie,

a ritrovare il senso della

in provincia di Taranto,

semplicità e del tempo

Lucia Accoto


Š ph. Massimiliano Manno

[pdv] • 49

The Crib, when art tells the Nativity

excitement grows just at the sight

Ostuni, in the province of Brindisi,

of the Live Nativity. The simple life,

enchants visitors with its nativity

the customs of the past, ancient

in the heart of the historic centre.

crafts and daily life pass by slowly

But the nativity which always

and remain in our souls. Rignano

reaches records a full house is the

Garganico, the smallest village in

representation of Tricase. The surreal

the Gargano National Park, hosts

atmosphere characterizes one of

the largest Nativity display in all of

the most breathtaking live nativities

Puglia, with more than four hundred

of Puglia, and is for this reason

participants making up the scene.

a twin city with Bethlehem. This

The charm of Christmas also passes

At Canosa of Puglia, near Bari, a

nativity situated on the hill of Mount

through the art of craftsmen who

live nativity scene has more than

Orc, with a winding path extended

work with the passion of an ancient

three hundred participants of

over an area of four hectares and

craft, creating statues following

all ages who provide a genuine

covered in artificial snow, has

tradition. In Puglia, the cribs are

reconstruction of the nativity.

over two hundred participants

not only fragments of tenderness,

Crispiano, in the province of

involved in the scene. The magic of

little dreams and cultural identity,

Taranto, with the rocky landscape

Christmas must be found in each

but they also reveal the secrets

and scenery of Vallone adding

one of us, through the discovery

which silently drive all our hearts.

to the authenticity of the sacred

of little things and great things. In

The festivities begin with many

representation of the nativity, is

silence. Precisely like the mystery of

nativities putting on display the

where the most famous and most

the original Nativity and the magic

best of the region’s handicraft. The

visited nativity in Puglia is located.

of that starry night in Bethlehem.


[pdv] • 50

Un dolce percorso per un Natale delizioso

O

gni anno

stata capace anche lei

lo stesso

di seguire la propria tela.

gruppo

Presto avrebbe visto riuniti,

di donne

a tavola, il vecchio ed il

si ritirava

nuovo. Avrebbe anche

nella sua cucina. Un

allargato le braccia per

appuntamento consolidato

accogliere la delicatezza

dalla tradizione, dallo spirito

di gesti che sprigionano

di avere la famiglia accanto

passione, tenerezza e fede.

per il Natale. Prima però

Il gruppo di donne godeva

bisognava procedere con

di un grande credito, in

i preparativi. Sprigionare

paese ed in famiglia, per

nell’aria l’odore di buono,

essere delle brave massaie.

di cose semplici, la gioia

Donne che in cucina

di un sorriso ed il profumo

sapevano il fatto loro,

di ricordi. Storie raccontate

che riuscivano a mettere

per essere poi tramandate.

d’accordo tutti con un

Le donne di famiglia le

solo assaggio. A Natale,

osservava come merlettaie

però, in un’atmosfera

al lavoro, chiedendosi

resa ancora più calda ed

se un giorno sarebbe

intensa dai giorni di festa


[pdv] • 51 che riempiono l’animo con la vivacità di storie di un tempo, di chiacchere davanti al camino, di giochi prolungati per il piacere di starsi accanto, si rivive la tradizione anche grazie alle tipicità culinarie di una Puglia da vivere. E il dolce di Natale tipico della tradizione contadina pugliese è il “mandorlaccio”. Si tratta di una bontà barese, nata in epoca preromana dalla perfetta alchimia tra uova, miele e mandorle tritate. Dopo un periodo oscuro durante il quale questo dolce natalizio era stato completamente dimenticato per lasciare spazio al più noto panettone, un pasticcere di Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, ha deciso di rivalutarne la ricetta. Ne ha esaltato il valore promuovendone le origini. Ricetta trovata, per caso, sul quaderno della sua bisnonna. Un’eredità deliziosa. Semplice la preparazione del mandorlaccio. Bisogna separare gli albumi dalle uova, montarli a neve,


[pdv] • 52

unire lo zucchero ai tuorli

a scaglie o anche con

preparazione. Si impasta la

ed amalgamare con cura.

mandorle pralinate prima

farina con il vino bianco e

Poi occorre aggiungere

di farlo cuocere per

mezzo bicchiere di olio. Se

gli albumi montati a neve,

circa trenta minuti nel

l’impasto dovesse risultare

il miele e le mandorle

forno a 180°. A Taranto,

troppo duro bisogna

tritate. Bisogna sempre

invece, si preparano i

aggiungere un po’ d’acqua

amalgamare il composto

“Sanacchiudere”. È la

tiepida fino ad ottenere una

e versarlo in una tortiera

prelibatezza che più si

massa morbida e vellutata.

imburrata. Il dolce, infine,

consuma a tavola nei

A questo punto bisogna

si decora con mandorle

giorni di festa. Semplice la

tagliare la pasta a piccoli


[pdv] • 53

pezzi che devono essere

“purciddhruzzi”. Si tratta

solo nel periodo di festa. I

incavati sulla parte liscia di

del dolce per eccellenza

purciddhruzzi si modellano

una grattugia. Un tempo,

della tradizione natalizia.

a palline arricchite da

per questo scopo, si usava

In passato erano anche

confetti, pinoli, miele e

un cestino di vimini. Infine

preparati per feste e

mandorle. E le mandorle

bisogna friggere nell’olio

celebrazioni importanti. I

sono un’altra componente

bollente e, quando sono

purciddhruzzi sono il dolce

principale del Natale

ben dorati, occorre scolare

più antico del Salento. Già

salentino. Pesci di pasta

su carta assorbente l’olio in

all’epoca dei romani si

di mandorla, dolcetti di

eccesso. Poi, una volta tirati

usava friggere della pasta

pasta di mandorla morbida

fuori dall’olio si lasciano

e condirla con miele, frutta

e secca non possono

riposare e si passano nel

secca e qualche spezia.

mancare sulle tavole

miele o nel vino cotto. Tutti i

Il tempo ha reso questi

imbandite a festa per il

salentini, quando pensano

piatto sempre più dolce e

Natale.

al Natale, richiamano alla

diffuso tra il popolo perché

mente la croccantezza dei

poteva consumare i dolci


QualitĂ da vivere al giusto prezzo

Francavilla Fontana (Br) S.S. 7 per Grottaglie (Zona Industriale) Tel. 0831.810825 • Fax 0831.810830 info@centroessemobili.it W W W

.

C E N T R O E S S E M O B I L I

.

I T


Di…vino profumo

“Per Bacco, ragazzi”

I

l profumo dei petali di rosa, bagnati dalla rugiada, si sente al solo tocco di

un calice. In un sorso si annusa la delicatezza di un campo in fiore, e non solo. Si degusta anche la storia, la tradizione, la cultura di un luogo, perché il vino è anima. L’anima di chi lavora la terra per spremere il gusto della vita. L’anima di chi

[pdv] • 55


[pdv] • 56

la vita la vuole degustare abbandonandosi alla forza della natura, moderatamente. Il vino non può essere cultura di pochi. In ogni grappolo è concentrato il succo della tradizione da tramandare a tutti. E con il progetto “Vino e Giovani” voluto dal ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con le Regioni e le Università, si lancia il messaggio legato all’idea positiva del consumo consapevole e corretto del vino tra i giovani. L’Enoteca Italiana cura la parte esecutiva del progetto. Solo negli anni che vanno dal 2008 al 2010 si sono registrati circa ventimila under trenta coinvolti in quindici Università d’Italia.

uno stile


[pdv] • 57

I giovani vanno informati

ampiamente sperimentato

guidate, questionari,

e formati. E l’unico mezzo

negli atenei. In questo

momenti di intrattenimento

necessario è quello di

modo si stilano programmi

con il coinvolgimento di

una comunicazione

dedicati a convegni,

personaggi del mondo

basata su un programma

degustazioni libere e

dello spettacolo e della


[pdv] • 58

musica. La campagna di educazione alimentare e di comunicazione per le nuove generazioni promossa dal ministero delle politiche agroalimentari parla, quindi, la lingua dei giovani. Attraverso il loro mondo, i loro modelli di vita, i loro idoli ed ideali, si pigia la giovane anima di chi intende approcciarsi alla cultura del vino in modo giudizioso e sano.


[pdv] • 59

Il vino è, oggi, momento

celebrazioni dei 150 anni

Oscilla da parte a parte

di socializzazione e di

dell’Unità d’Italia non

nei bicchieri quotidiani il

marketing territoriale.

si può non riconoscere

liquido fruttato della vita

“Il vino non deve essere

che il nettare di Bacco

intrecciando storie di chi

demonizzato, ma insegnato

unisce il Bel Paese e che è

conosce il sacrificio e di chi

perché è storia e cultura”

importante farlo conoscere

ne degusta la fatica e la

- spiega il presidente di

nel modo giusto ai giovani

tradizione

Enoteca Italiana, Claudio

nel rispetto verso loro stessi,

Galletti - “Nell’anno delle

il territorio ed i suoi prodotti”.


[pdv] • 60

"Here’s To Bacchus"

by the Ministry of Agriculture and Forestry in collaboration with the Regions and the University, it promotes the message on the positive idea of proper and

The scent of rose petals is noticed

responsible consumption of

at the touch of a chalice. With

wine among young people. The

only a sip one breathes in the

Italian Wine industry manages the

delicacy of a field in bloom, and

feasibility aspect of the project.

more. The history, tradition and

Young people are informed and

culture of a place is also tasted

trained. In this way programs

because the wine is blood. The

are drawn up dedicated to

soul of those who work the land to

conferences, free wine tasting

squeeze the taste of life. The soul

and tours, questionnaires,

of the person who wants to enjoy

entertainment events with the

life and abandon themselves to

involvement of celebrities from the

the force of nature, in moderation.

entertainment and music sector.

The culture of wine cannot

In our daily glass of wine, moving

belong to just a few. In each

back and forth, is the fruity liquid

bunch of grapes is concentrated

of life which interlaces the stories

the juice of tradition to be passed

of those who know the sacrifice

on to all. And with the project

and taste the hard work and

"Wine and the Young" requested

tradition involved in producing it.


[pdv]19 • 61 a LECCE in via a. Lamarmora 19 e GaLLIpOLI in via Lecce

Con la professionalità Gabetti al tuo fianco, acquistare casa è più facile.

Entra in agenzia LECCE

INFO 0832 25 61 23 GaLLIpOLI

INFO 0833 26 16 14

www.gabetti.it


[pdv] • 62

Comuni… terre da vivere

Le grotte di Massafra,

magia e mistero della leggenda di Greguro

Lucia Accoto

I

n un giorno freddo e velato di

Come per magia. E la tradizione popolare

novembre sentivo il viso in fiamme.

di Massafra alimenta la leggenda di

Mi si presentò l’immagine di donne

Greguro e di sua figlia Margarita che, nella

che gridavano il loro nome, in

loro grotta da raggiungere solo con una

mezzo al fumo. La mia non era

corda, praticavano la magia. Si narra

una febbre di stagione, ma l’ardente

che Margherita andasse in giro di notte

desiderio di conoscere quello che un

a raccogliere erbe mediche per curare

luogo racconta attraverso le sue pietre.

i malati del suo villaggio. Tutti gli uomini

A Massafra, in provincia di Taranto, terra

la desideravano, mentre le donne la

di santoni, mi sembrava di sentire la

invidiavano. Accusata di essere una strega

voce dei “masciari”, uomini e donne con

fu poi condannata al rogo, ma l’igumeno

il potere di guarire il male dal corpo e

Anselmo la salvò all’ultimo minuto e da

dall’anima. Immagini sfuggenti e precise,

quel giorno Greguro venne visto con

che passano, ritornano e spariscono.

disprezzo. Non possiamo conoscere la


[pdv] • 63 verità su questa credenza popolare e sui segreti che la gravina nasconde, ma possiamo ammirare ciò che la gravina con le sue grotte ci offre. Dei santoni che svolgevano pratiche divinatorie e magiche, confezionando filtri per la ricchezza, l’amore e la felicità restano ancora i toponimi di alcuni luoghi: la Gravina della Zingara, del Velo, il Noce dei Maghi, il Corno della Strega, la Grotta del diavolo. Posti da osservare e scrutare, sebbene a volte impervi. Chi si avventura, con un pizzico di fantasia e d’immaginazione può, forse, ascoltare voci, echi e rumori. Tutto ciò che rimanda a quel tempo. A quell’incrocio fra sortilegio e superstizione. Fra pratiche singolari e fede. Nel ‘500 l’abitato di Massafra si estendeva nella zona bassa della gravina di San Marco e su di essa è tuttora dominante il castello medioevale. Un quadrilatero massiccio con quattro torrioni agli angoli che si erge minaccioso all’inizio della gravina, le cui origini risalgono probabilmente al X secolo. La Gravina di San Marco, in qualche modo, rappresenta una sorta di limite tra la civiltà antica e quella moderna, legate da tre ponti di cui il più antico è il ponte Garibaldi.


A venti chilometri da Taranto, Massafra è una cittadina ricca di fascino. È tutta da scoprire, da fotografare e ricordare come in un diario di viaggio. È soprattutto una patria di un’antichissima civiltà: quella rupestre. Ovvero la vita in grotta, negli anfratti, nei dirupi. Un periodo scrutato ed osservato anche dagli storici medievisti. Un luogo che vi possiede, vi riempie il cuore, vi agita i sensi con le sue strade, grotte, cripte, affreschi. La cripta di Santa Marina, quella della Madonna della Candelora, la cripta di Sant’Antonio Abate e la Bona Nova presentano aspetti architettonici ed iconografici di grosso interesse artistico. Percorrevo “la terra dei masciari” in ogni suo angolo e non mi sentivo sola, non soffrivo dello strano turbamento di quei fantasmi leggendari evocati dalla credenza popolare. Avvertivo una dolcezza leggera, avvolgente. Nel centro storico di Massafra si ha la sensazione di non essere presi per mano da chi sorregge silenziosamente gli animi. A poco a poco il desiderio di vedere la città, dapprima confuso, poi vivo, divenne, infine, sempre più forte. Quel giorno, rubando con gli occhi ogni pezzo di Massafra, mi portai dietro il profumo di una terra e la magia di una leggenda. Ero euforica perché il fuoco di un racconto narrato attraverso i munenti architettonici, palazzi antichi e chiese non annegò mai nel fiume di riflessi rossi della passione per una terra di Puglia.


[pdv] • 65


[pdv] • 66

The caves of Massafra, magic and mystery of the legend of Greguro

In Massafra, in the province of

the names of some places: Gypsy

Taranto, the land of holy men, I

Ravine, the Flight, the Wallnut of the

could almost hear the voice of the

Wizards, the Horn of the Witch and

"Masciari", men and women with the

the Devil’s Cave. All places to see

power to heal both body and soul

and study, although they are at

from evil. Fleeting vivid images pass

times inaccessible. Whoever decides

by, return and then disappear as if

to venture, with a touch of fantasy

by magic. And the folklore traditions

and imagination. may perhaps

of Massafra feed the legend of

hear voices, echoes and other

Greguro and his daughter, Margarita,

noises. Situated twenty kilometres

in their cave practicing magic. We

from Taranto, Massafra is a town full

cannot know the truth about this

of charm. It is worth discovering,

popular belief and the secrets this

photographing and remembering.

ravine hides, but we can see what

It is home to an ancient civilization

the ravine and its caves offer us. Left

which has its roots in the rock. As I

behind by the holy men or wizards,

captured each piece of Massafra

who performed divinatory practices

through my eyes, it took me be back

and magic, crafting magic potions

to the fragrance of a land and the

for wealth, love and happiness, are

magic of a myth.


[pdv] • 67


[pdv] • 68

L’oro verde

Gli uliveti, di Puglia

R

oasi di solitudine sul filo della tradizione

icordo una

sera qualcuno aveva cura

lampada,

di accenderla come se

incrostata

fosse il tesoro nel forziere. La

di ruggine,

luce avrebbe illuminato gli

sospesa

sguardi della famiglia, ma

ad una catena laccata

non i pensieri. Le parole,

d’argento. Scendeva

invece, andavano alle

dalla trave del soffitto che

fatiche del domani. Un

chiamavano la nera, perché

giorno uguale a tanti per

più esposta al fumo che si

riprendere il corso della vita

alzava dal camino. Ogni

sul filo della speranza. Al


[pdv] • 69

mattino in molti uscivano da casa sotto i deboli raggi di un sole che riscaldava appena. Si dirigevano nei campi, negli uliveti. Appezzamenti di terreno ricchi di alberi carichi di gocce verdi come pioggia d’inverno. Gli uomini e le donne, sparsi lungo il cerchio di ogni albero a testa china, raccoglievano un pezzo di vita, un filo di genuina semplicità. L’olio è l’oro verde di Puglia. Una risorsa per le famiglie e ricchezza per il territorio. Passa il tempo, ma restano i gesti. Il profumo della tradizione passa anche attraverso il luccichio dello sguardo di chi, con sacrificio, sa poi abbandonarsi alla soddisfazione per un lavoro


[pdv] • 70

che terminerà oliva dopo oliva, albero dopo albero, sulle tavole di tutte le famiglie. Schiena curva e parole sussurrate fanno da cornice nel quadro della raccolta della olive. Secchi e sacchi, pieni e da riempire, scandiscono il ritmo delle giornate di lavoro, prima nei campi e poi nei frantoi. Gli uliveti sembrano oasi di solitudine. Ognuno stava al suo posto, poi - come soldati in ritirata - si riunivano in cerchio durante la pausa, a metà giornata, davanti ad un pezzo di pane con olio e peperoni. Un profumo che ricorda casa, ma ricorda anche la terra, che lega di più alla terra. Quanti di noi, alla vista degli uliveti, sprofondano in una muta contemplazione. Gli occhi tracciano nell’aria vaghi


[pdv] • 71

contorni per poi pennellare un quadro. Se potessimo staremmo a guardarlo per ore, perchĂŠ il paesaggio incanta, come le storie che maturano con la fatica. Alla fine della giornata, gi occhi si alzano alla vita, al futuro, al filo verde della speranza per continuare a conservare una risorsa profumata di genuinitĂ .


[pdv] • 72

The olive trees,

an oasis of solitude on the edge of tradition

I remember a lamp, encrusted

brighten the looks of the family, but

with rust, suspended by a chain of

not their thoughts. The words would

silver lacquer. It hung down from

express the hard work of tomorrow.

the ceiling beams they called the

One day, the same as any other. Like

black, because they were more

many a day to resume the course of

exposed to the smoke rising from

life guided by hope. In the morning

the chimney. Every night someone

many would leave their homes

had the task of carefully lighting it

under the faint rays and slight

as if it were a precious item from

warmth of the early sun. They went

a treasure chest. The light would

in to the fields, the olive groves. Plots of land full of trees laden with green drops as rain in winter. The men and women, scattered around the edge of each tree with their heads down, picked up a piece of life, a thread of genuine simplicity. Oil is the green gold of Puglia. A resource for the families and wealth for the area. Time passes, but the movements remain the same. The scent of tradition transmitted through the glint of an eye of those who know that, with sacrifice, they can then surrender to the satisfaction of a job that, olive by olive, tree after tree, will end up as olive oil on the tables of households everywhere. Bent back and whispered words are the images portrayed in the collection of olives. Buckets and bags, both full and yet to be filled, beat out the rhythm of the days of work, first in the fields and then in the mills.


[pdv] • 73

IMPIANTI P U BBLICITARI

A D V E R T I S I N G

S O G L I A N O C AV O U R ( L E ) I NFO: 3 3 3 . 1 2 6 4 8 9 1


[pdv] • 74

Guida ai piaceri della tavola

Gusto e poesia si incontrano in riva all’Adriatico

A

volte mi siedo ai piedi di una quercia, in mezzo ad una chioma di erba sottile. Alta, lucente di vita. E respiro, come una carezza

deliziosa, il fremito leggero della corrente dei pensieri, perché è in riva al mare che vorrei stare. Sempre. Lì dove il sole lo senti infuocato, ardente, che avvampa il cielo. Ti brucia l’anima e ti rincuora come la luna quando cammina lungo lo scialle trapuntato di gocce di luce. Girovagando così alla ricerca di quel sorriso giallo miele, che risveglia i ricordi, giunsi a La


[pdv] • 75

Veranda di Giselda, a San Vito. Arrivai da Polignano a Mare lungo la costiera, dritta ed alta come una muraglia con sporgenze a picco sul mare. Sentivo crescere, sul bordo dell’abisso, il desiderio di un posto accogliente, morbido, sotto il vento salato del mare del nord di Puglia. Senza intralci di sorta, senza preoccupazioni, senza pensare al giorno dopo, mi abbandonai alle due insenature che si aprirono davanti agli occhi. Mi fecero da guida. Fu, ancora una volta, il profumo dell’acqua verdazzurro a decidere sulla scelta. Non venni tradita. Il panorama mi catturò, a lungo. Rimasi ferma a guardare oltre la linea dell’orizzonte anche quando bastava vedere una barca per capire che mi trovavo nel posto giusto. Respiravo salsedine e storia. Quella della famiglia Carrieri che non ha mai ammainato le vele, navigando lungo la rotta della tradizione di casa. Sentivo l’abbraccio della famiglia e della loro storia che si dipanava in La Veranda di Giselda. Era il 1915 quando nonno Giovanni Carrieri, detto “Giuannil u candnir”, invalido di guerra, decise di aprire “a cantin”. Lo Stato lo ripagò del suo impegno sul fronte con un appezzamento di terreno e lui, su


[pdv] • 76

quella terra frutto del suo sangue, costruì

corpi seccavano sotto il sole, in barca o nei

una cantina. Dapprima una stanza per

campi, alla sera era alla “a cantin” che gli

accogliere i pescatori ed i contadini della

uomini si lasciavano andare senza pensieri.

zona di San Vito, frazione di Polignano a

Braccia forti le loro, capaci di stringere il

Mare. Era il ritrovo di uomini che lavoravano

poco di una vita magra e grosse mani

tutto il giorno. Lavoravano con la zappa e

callose per afferrare la vita che scivola

con le lenze. Piantavano il grano per il pane

anche tra le dita. La Veranda di Giselda mi

bianco e pescavano il pesce. Che le donne

fece annusare la fatica di quegli uomini,

di casa facevano saltare in padella con

i profumi di un viaggio, di una stirpe di

aglio e pepe ardente. In un paese dove i

uomini e donne, i Carrieri, segnata dal dono


[pdv] • 77

dell’accoglienza. Tre generazioni che con il tempo hanno dato vita ad un piccolo emporio, ad un bar ed infine a la Veranda di Giselda. La magia del panorama, l’attrattiva e il gusto del cibo, che mette il mare al centro di tutto, fanno de La Veranda di Giselda, un posto unico. Da gonfiare il cuore di emozioni. Ho ancora nella testa e negli occhi il rumore della risacca, delle onde che si infrangono sugli scogli, della spuma bianca che abbraccia la riva. E poi i profumi freschi del pescato, le reti colme di pesce, i colori intensi dell’Adriatico. Sì, perché La Veranda di Giselda è molto di più di un ristorante. Qui troverete i sapori e i colori della terra di Puglia. Un paragone per capirci? È la vostra isola. La porterete con voi sempre. Immobili con lo sguardo incantato di fronte al mare resterete in silenzio. Si quieta l’animo e sussurrano i ricordi. Vi guarderete indietro e penserete che le onde di una chiara distesa di acqua non porteranno via il profumo della Veranda di Giselda, la storia dei fratelli Carrieri, e la luminosità di un posto che risveglia, sorride e scuote i sentimenti, lasciandoli sopiti da dicembre a gennaio, periodo di chiusura, prima di rivedere il sorriso giallo miele del sole.

Lucia Acooto


[pdv] • 78

Flavour and poetry come together on the Adriatic coast It is by the sea where I want

edge of the abyss, for a

to stay forever. Wandering

soft cozy place with the

here and there in search

salty sea wind of northern

of that memory stirring

Puglia. Without an obstacle

honey-yellow smile I arrived

of any kind, without a

at La Veranda Giselda,

care, without a thought to

in San Vito. I set off from

tomorrow, I abandoned

Polignano a Mare along

myself to the two bays

the coast, straight and

which opened before my

tall like a wall with ledges

eyes. I let it guide me. It

overlooking the sea. I felt

was once again the blue-

the desire growing, on the

green waters to help me


[pdv] • 79

decide. I was not disappointed. The

everything, make La Veranda Giselda

back and think to yourself that

view caught my eye for a long time.

a unique place. Still present in my

the waves of this clear expanse

I breathed in its salt and the history.

head and in my eyes are the sound

of water will not carry away the

That of the Carrieri family, who has

of the surf, the waves crashing on the

fragrance of the Veranda Giselda,

never once lowered their sails as

rocks, the white foam that embraces

the history of the Carrieri brothers,

they navigate along the route of their

the shore. The Veranda Giselda is

and the brightness of a place which

home’s tradition. I felt the embrace

much more than a restaurant. Here

awakens, smiles and shakes our

of the family and their history which

you will find the flavours and colours

feelings, leaving them only dormant

unfolded in La Veranda Giselda.

of Puglia. Shall I put it simpler? It

from December to February, during

The magic of the landscape, the

is your island. You will carry it with

their period of closing, before seeing

presentation and taste of the food,

you forever. It soothes the soul and

the return of the smile of the honey-

which puts the sea at the centre of

whispers the memories. You look

yellow sun.


[pdv] • 80

Idee di gusto

La sensibilità in un primo dal sapore delicato

A

veva imparato a vivere in

stata la più adatta ad occupare il posto

cucina. Spesso restava in

vacante in cucina. Niente sarebbe sfuggito

un angolo, stupita da ciò

al suo controllo. Né gli ingredienti, né i loro

che vedeva. Affascinata

eventuali effetti. Era pronta a rimboccarsi

dal ritmo dei movimenti,

le maniche. Per uno strano fenomeno di

attratta dai profumi, si godeva gli odori

alchimia la sua sensibilità si dissolse su

che riportano a tempi passati, insieme a

un letto di purea di fave. Voluttuosa si

suoni e sapori mai uguagliati nel presente.

abbandonò anche al codice sensuale di

A lei piaceva viaggiare nei meandri

ogni piatto ed ai suoi colori. Alla vista del

della memoria con il fumo e gli odori che

rosso intenso dei gamberi di Gallipoli si

sentiva. E rinasceva, ogni volta. Annusava

accese la passione fusa alla leggerezza

per non rinunciare alla gioia di un piatto.

del sapore delicato. Riandò con la mente

Sceglieva come un ventre materno le storie

ai tramonti, al mare che chiama come una

da raccontare tra i fornelli. Abbassò la

nenia i pensieri, per poi cullare i ricordi in

testa ed il destino cadde su di lei. Sarebbe

un primo dall’intenso profumo della vita.


[pdv] • 81


[pdv] • 82

Tagliolini con vongole veraci e gamberetti rossi di Gallipoli, su letto di purea di fave Ingredienti per 4 porzioni: Per la purea di fave:

∙∙ cipolla bianca 20 gr ∙∙ patate 20 gr ∙∙ fave bianche sgusciate 200 gr ∙∙ olio extra-vergine d'oliva qb

Per la salsa::

∙∙ vongole veraci 80 gr ∙∙ gamberetti rossi di Gallipoli sgusciati 40 gr ∙∙ aglio 1 spicchio ∙∙ olio extra-vergine d' oliva qb ∙∙ basilico fresco qb ∙∙ origano qb ∙∙ vino bianco 1/2 bicchiere ∙∙ peperoncino qb ∙∙ tagliolini di semola 80 gr

Vini consigliati Un vino bianco, un Greco di Tufo, intenso e profumato e di lunga

Preparazione Per la purea di fave : Imbiondire la cipolla con un fondo di olio extravergine d'oliva, aggiungere le patate e le fave precedentemente lavate. Far stufare un paio di minuti e coprirle d'acqua, salare. Cuocere per 10-15 minuti e passare con il mixer. Per la salsa:

persistenza.

lievemente ed aggiungere le vongole veraci già lavate, farle aprire leggermente. Successivamente aggiungere i gamberetti e soffriggere il tutto. Bagnare con vino bianco e far asciugare. Una volta cotti i tagliolini, saltarli con la salsa e risaltare il sapore con un po' di basilico fresco ed un filo d'olio extra-vergine d'oliva a crudo. Posare al centro del piatto la purea e adagiare sopra i tagliolini.

Preparare un fondo con olio extra vergine d'oliva, aglio tritato, un pizzico di origano,

A cura di Donato Marsano, Executive Chef

peperoncino e basilico fresco. Soffriggere

dell'Hotel Hermitage (Galatina)

A cura di Paolo Emilio Arrighi (sommelier AIS Puglia)


w living in finibus terr [pdv] • 83

Il borgo "DELLE ANTICHE ROTTE" nasce come complesso di dimore dislocate sui vari corpi per offrire ai Suoi Ospiti la possibilità di vivere una vacanza a stretto contatto con le bellezze del Salento, un un clima di relax e benessere, seguendo una filosofia che si può definire slow living.

Slow

Slow living in finibus terræ

Borgo DELLE ANTICHE ROTTE - ANDRANO Lecce Italy tel +39 329 6102295- +39 329 2596457


[pdv] • 84

Idee di

Terra e mare, in un secondo l’onda dei profumi

L

gusto

e aveva insegnato le basi

in campagna. Il ricordo era vivido.

della vita. La chiamava

Nessuna sbavatura offuscava i gesti muti

nella sua cucina e le

di una folata di semplice quotidianità.

parlava in un dialetto

Insieme al capofamiglia raccoglieva

stretto. Raccontava di

cicorie selvatiche. Un piatto unico, a

sogni, della sua infanzia, della fame.

volte. L’amaro della verdura le ricordava

Afferrava la musica delle parole che

la dolcezza della famiglia, a tavola.

danzava nelle orecchie. Erano momenti

L’intera famiglia avrebbe apprezzato la

segreti vissuti con l’anima un po’ febbrile

spontanea raccolta da accompagnare

di chi sa di voler continuare la tradizione

con i sorrisi e pane bianco, se c’era. Lei,

di famiglia, in cucina. Il profumo del

dai ricordi, avrebbe tirato fuori le novità.

mare lo portava con sé in un secondo

Avrebbe fuso terra e mare insieme in

che rievocava i sapori ed i colori della

un unico abbraccio per un piatto da

sua terra. Non venne tradita. Poi le

ricordare.

passò un’immagine, di lei bambina,


[pdv] • 85


[pdv] • 86

Involtini di pesce spada farciti con cicorine selvatiche su vellutata di patate, porro croccante e pan fritto. Ingredienti:

∙∙ pesce spada 2 fettine di 100 gr l'una ∙∙ cicorine selvatiche 100 gr ∙∙ patate 50 gr ∙∙ porro 50 gr ∙∙ pane di semola di grano duro 50 gr ∙∙ aglio qb ∙∙ peperoncino qb ∙∙ olio extra-vergine d' oliva qb ∙∙ timo qb ∙∙ sale qb ∙∙ semola rimacinata qb

Vini consigliati Un rosato anch'esso profumato, per esempio

Preparazione

un Posta Arignano, da uve Montepulciano e Sangiovese, della zona

Posizionare le due fettine di pesce spada su di

Frullare il tutto.Tagliare il porro a fiammifero,

un foglio di carta stagnola, aromatizzandole

infarinare nella semola e friggere. Friggere

con sale ed un pizzico di timo. Mettere al

anche il pane tagliato a cubetto.

centro le cicorine precedentemente saltate con un fondo di olio extra-vergine d'oliva,

Per la composizione mettere la crema al

aglio e peperoncino. Arrotolare il pesce spada

centro del piatto, adagiare il pesce spada

in modo da formare un rotolino e chiudere

tagliato in modo da formare due involtini.

la carta stagnola a caramella. Cuocere in

Posizionare il porro sopra il pesce spada ed il

forno ad una temperatura di 180° C per 15

pane a bordo piatto con un filo di olio extra-

minuti. Preparare a parte una crema di patate,

vergine d'oliva a crudo.

soffriggendo mezza cipolla in olio extra-vergine d'oliva, stufando un po' le patate e lasciando

A cura di Donato Marsano, Executive Chef

cuocere in acqua per 10/15 minuti circa.

dell'Hotel Hermitage (Galatina)

di San Severo A cura di Paolo Emilio Arrighi (sommelier AIS Puglia)


[pdv] • 87

Corso Vittorio Emanuele (c/o Corte dei Cicala) LECCE - Tel. 0832.242535


[pdv] • 88

Peccati di gola

Il dolce ti cambia l’umore

L

a vita sarebbe molto più

nostra mente, passando dall’anticamera

piacevole se si potesse

dell’animo. Di fronte al dolce siamo sempre

portare sempre con sé i

pronti, vivaci, incantati. Dapprima siamo

sapori e gli odori della casa

ipnotizzati da una deliziosa immagine. Poi

materna. A volte bastava

catturati dal gusto intenso, come quello del

il profumo del cioccolato a risvegliare

cioccolato fondente, e delicato nello stesso

dolci abitudini cullate da ricordi. Eppure,

tempo, dei frutti di bosco. Nei meandri

di fronte al cioccolato, abbiamo sognato

dell’animo affondano i dolci sapori, quelli

chiudendo gli occhi al primo assaggio.

che ti cambiano l’umore.

Quante visioni si sono presentate alla


[pdv] • 89


[pdv] • 90

Fondente al cioccolato con frutti di bosco flambati agli agrumi in cialda dolce Ingredienti per il fondente (per 10 porzioni): ∙∙ - uova 4 pz ∙∙ - zucchero 140 gr ∙∙ - cacao amaro in polvere 60 gr ∙∙ - burro 140 gr ∙∙ - farina 100 gr ∙∙ - lievito 3 gr Ingredienti per la cialda dolce : ∙∙ - latte parzialmente scremato 180 gr ∙∙ - zucchero a velo 200 gr ∙∙ - farina "00" 200 gr Altri ingredienti : ∙∙ - frutti di bosco 100 gr ∙∙ - burro 30 gr ∙∙ - buccia di arancia e limone qb ∙∙ - zucchero semolato 20 gr ∙∙ - brandy 1/2 bicchiere

Preparazione

Vini consigliati

Preparazione per il fondente:

Preparazione per i frutti di bosco:

Montare le uova con lo zucchero,

Sciogliere il burro in un saltiere, con le

aggiungervi il burro fuso ed infine la farina

bucce di agrumi, soffriggere leggermente

Vista la presenza di

con il lievito setacciati. Porre in stampini di

ed aggiungervi i frutti di bosco. Stufarli

cioccolato fondente e

alluminio imburrati ed infarinati, e

appena e bagnare con il brandy.

agrumi, senza dubbio è consigliabile un Passito

cuocere a 180°C per 8 minuti. Per la composizione del piatto adagiare Preparazione per la cialda: Mescolare gli ingredienti con una frusta, e formare su una teglia calda imburrata una colata sottile di circa 15 cm di ampiezza. Far cuocere in forno a circa 180° C, staccarla e copparla fino a farla raffreddare.

di Pantelleria.

al centro la cialda croccante, metterci dentro i frutti di bosco flambati e sopra

A cura di Paolo Emilio

il fondente con una spolverata leggera

Arrighi (sommelier AIS

di zucchero a velo. Decorare, infine, con

Puglia)

delle foglioline di menta fresca. A cura di Donato Marsano, Executive Chef dell'Hotel Hermitage (Galatina)


[pdv] • 91


[pdv] • 92

puglia bari

che

ospita

le strutture ricettive pugliesi in evidenza

A bate M asseria Resort Zona F nr.83/C (S.P. 211 per Massafra km 0,300) - 70015 Noci (BA) - tel. 080 4978288 - www.abatemasseria.it

D imora Intini Via Porta Barsento - 70015 Noci (Ba) - tel. 080 4949237 - www.dimoraintini.it

Oriente Hotel Bari Corso Cavour 32 - 70122 Bari - tel.080 5255100 - www.orientehotelbari.com

H otel M ajesty Via Gentile 97b - Tang.Sud - S.S.16 Adriatica - 70126 Bari - tel.080 5491099- www.hotelmajesty.it

I l M elograno H otel Contrada Torricella 345 - 70043 Monopoli (Ba) - tel.080 6909030 - www.melograno.com

H otel C ovo dei S araceni Via Conversano 1A - 70044 Polignano a Mare (Ba) - tel. 080 4241177 - www.covodeisaraceni.com

La Peschiera H otel & R esort Contr. Losciale 63 - 70043 Monopoli (Ba) - tel.080 801066 - 392 9288448 - www.peschierahotel.com

Masseria P ietrasole Via Amendola (complanare ovest SS 100) 243 - 70126 Bari - tel. 080 5461217 - www.pietrasoleresort.it

S H E R ATO N N ICOLAUS HOTEL & CONFERENCE CENTER Via Cardinale A. Ciasca, 27 - 70124 Bari - tel. 080 5682111 - www.starwoodhotels.com/sheraton/

brindisi R elais la SommitĂ Via Scipione Petrarolo, 7- 72017 Ostuni (Br) - tel. 0831 305925 - www.lasommita.it

Masseria Torre C occaro C.da Coccaro - 72015 Savelletri di Fasano (Br) - tel.080 4829310 - www.masseriatorrecoccaro.com

R elais la F ontanina S.P. 28 Ostuni - Francavilla Fontana, Km 9,00 - 72013 Ceglie Messapica (Br) - tel. 0831 380932 - www.lafontanina.it


brindisi

[pdv] • 93

Hotel del L evante Via Appia, 20 - 72010 Torre Canne (Br) - tel. 080 4820160 - www.dellevante.com

Sierra S ilvana Via Don Bartolo Boggia, 5 - 72010 Selva di Fasano (Br) - tel.080 4331322 - www.sierrasilvana.com

M asseria S an Domenico Strada Litoranea 379 - 72015 Savelletri di Fasano (Br) - tel.080 4827769 - www.masseriasandomenico.com

Hotel Ostuni Palace Corso Vittorio Emanuele 218/222 - 72017 Ostuni (Br) - tel. 0831 338885 - www.ostunipalace.com

Hotel Relais S ant'E ligio Via G. Pinto, 48/50 - 72017 Ostuni (Br) - tel.0831 334754 - www.santeligiorelais.it

Hotel Masseria l'Ovile Loc. Rosa Marina - Pilone - 72017 Marina di Ostuni (Br) - tel.0831 304039 - www.masserialovile.com

Hotel Corte di F erro C.da Corte di Ferro - 72012 Carovigno (Br) - tel. 0831 990903 - www.cortediferro.it

R iva M arina R esort Via Paola e Daniela Bastianutti 25 - 72015 Carovigno (Br) - tel. 0832 351321 - www.rivamarinaresort.it

foggia Baia dei Faraglioni B each Resort Lit. Mattinata – Vieste - 71030 Mattinata Gargano (Fg) - tel. 0884 559584 - www.baiadeifaraglioni.it

Hotel Baia delle Z agare 71030 Mattinata Gargano (Fg) - tel.0884 550155 - www.hotelbaiadellezagare.it

Palace Lucera H otel S.P. 5 per Pietra Montecorvino Km 3 - 71036 Lucera (Fg) - tel.0881 539072 - www.hotelpalacelucera.it

G rand H otel V igna N ocelli S.S. 17 Km 329 Lucera - Foggia - 71036 Lucera (Fg) - tel. 0881 548109 - www.grandhotelvignanocelli.com


[pdv] • 94

lecce

H ilton Garden Inn Via Cosimo De Giorgi 62 - 73100 Lecce - tel. 0832 5252 - www.hgilecce.com

Grand H otel Tiziano e C ongressi Viale Porta D'Europa - 73100 Lecce - tel. 0832 272111 - www.grandhoteltiziano.it

H otel P resident Via Salandra, 6 - 73100 Lecce - tel.0832 456111 - www.hotelpresidentlecce.it

A rthotel e Park L ecce Via G. De Chirico 1 - 73100 Lecce - tel.0832 214214 - www.arthotel-lecce.com

H otel delle Palme Via Leuca, 90 - 73100 Lecce - tel. 0832 347171www.hoteldellepalmelecce.it

Cristal Hotel Via Martino Marinosci 16 - 73100 Lecce - tel. 0832 372314 - www.hotelcristal.it

R isorgimento R esort Via Augusto Imperatore, 19 - 73100 Lecce - tel.0832 246311 - www.risorgimentoresort.it

Grand H otel Via Oronzo Quarta, 28 - 73100 Lecce - tel. 0832 309405 - www.grandhoteldilecce.it

H otel Palazzo del C orso Corso Roma, 145 - 73014 Gallipoli (Le) - tel. 0833 264040 - www.hotelpalazzodelcorso.it

H otel Palazzo Papaleo Via Rondachi 1 - 73028 Otranto (Le) - tel.0836 802108 - www.hotelpalazzopapaleo.com

R esort Baia dei Turchi Via Fontanelle Alimini - 73028 Otranto (Le) - tel. 0836 805643 - www.baiadeiturchi.it

B orgo delle A ntiche R otte nei pressi di C.da Madonna del Lattarico - 73032 Andrano (Le) - tel. 329 6102295 - www.delleanticherotte.it

Acaya Golf R esort L ecce Strada Com. di Acaya Km. 2 - 73029 Acaya (Le) - tel. 0832 861385 - www.acayagolfclub.it

Patria Palace Hotel Piazzetta Riccardi, 13 - 73100 Lecce - tel. 0832 245111 - www.patriapalacelecce.com


[pdv] • 95

ta r a n to R elais Histò S an P ietro sul Mar Piccolo Via Santandrea Circummarpiccolo - 74100 Taranto - tel. 099 4721188 - www.relaishisto.it

M asseria C hiancone Torricella Str.Trasconi Chiancone - 74015 Martina Franca (Ta) - tel. 080 4490600 - www.masseriachiancone.it

Tenuta del Barco di E m éra Masseria porvica C.da Porvica 29000 - 74026 Marina di Pulsano(Ta) - tel. 099 5333051 - www.tenutadelbarco.it

puglia l a

r i s t o r a z i o n e

da

gustare

p u g l i e s e

i n

e v i d e n z a

bari R istorante I l P oeta C ontadino Via Indipendenza 21 - 70011Alberobello (Ba) - tel. 080 4321917 - www.ilpoetacontadino.it

R istorante L a Veranda di Giselda Fraz. San Vito 342 - 70044 Polignano a Mare (Ba) - tel.080 4240863

M adonna della S tella Resort Via Madonna della Stella - 70024 Gravina in Puglia (Ba) - tel. 080 3256383 - www.madonnadellastellaresort.com

R istorante I l Don A ntonio C.da Marzagaglia - Km. 4,5 - 70020 Gioia del Colle (Ba) - tel.080 3499303 - www.ildonantonio.it

R istorante L a F ontanina Prov. Alberobello, 33 - 70013 Castellana Grotte (Ba) - tel. 080 4968010 - www.lafontaninaristorante.it

b aT Osteria Caccianferno Via S. Nicola 9 (Zona Cattedrale) - 70059 Trani (Bt) - tel.0883 585978 - www.osteriacaccianferno.it

Il C ovo delle sirene Via Carso, 2 ang. C.so Cavour - 70051 Barletta (Bt) - tel.0883 346514 - www.ilcovodellesirene.it


[pdv] • 96 Osteria Bastian C ontrario Via Don Lotti, 172 - 70031 Andria (Bt) - tel. 0883.546767 - www.osteriabastiancontrario.com

brindisi Osteria Gi Ă sotto l 'arco Corso Vittorio Emanuele 71 - 72012 Carovigno (Br) - tel.0831 996286 - www.giasottolarco.it

R istorante P ortanova Via G. Petrarolo 38 - 72017 Ostuni (Br) - tel.0831 338983 - www.ristoranteportanova.com

B orgo D ucale S ala Ricevimenti Contrada Trullo, 5 C.P. 25 - 72020 Tuturano (Br) - tel. 0831.502992 - www.borgoducale.it

I l Vittoriano R estaurant Via Virgilio, 12 - 72022 Latiano (Br) - tel.0831 726221 - www.ilvittoriano.it

foggia R istorante Il C ortiletto Via De Nicastri, 26 - 71036 Lucera (Fg) - tel.0881 542554 - www.ristoranteilcortiletto.it

R istorante P orta di Basso Via Colombo 38 - 71010 Peschici (Fg) - tel. 0884 915364 - www.portadibasso.it

I l Ventaglio - R itrovo Gastronomico Via Gaetano Postiglione, 6 - 71122 Foggia - tel. 0881 661500 - www.ristoranteventaglio.it

L E CC E Osteria degli S piriti Via Cesare Battisti, 4 - 73100 Lecce - tel. 0832 246274 - www.osteriadeglispiriti.it

L ' angolo di Beppe Via Zanella, 36 - 73010 Torre Lapillo Porto Cesareo (Le) - tel. 0833 565305 - www.angolodibeppe.it

A lex R istorante Via Vito Fazzi 19 - 73100 Lecce (Le) - tel. 0832 301107 - www.alexbaristorante.com


L E CC E

[pdv] • 97

Tenuta Caradonna SS 101 Lecce-Gallipoli km. 8 - 73010 Lequile (Le) - tel. 0832 639108 - www.tenutacaradonna.com

R istorante B lu N otte Via Brancaccio 2 - 73100 Lecce - tel. 0832 304286 - www.ristoranteblunotte.com

Gib ò Località Ciolo - 73040 Santa Maria di Leuca (Le) - tel. 0833 548979 - www.gibo.it

R istorante Z ia F ernanda Via XXV Aprile - 73028 Otranto (LE) - tel. 0836 801884 - www.ziafernanda.it

C osimino Ristorante Via Cosimo Albano - Riviera di Ponente - 73010 Porto Cesareo (LE) - Telefono 0833 569076 - www.cosimino.com

Il Bacaro S teak House Via Gobetti ang. Via Parini - 73100 Lecce - tel. 0832 316857 - www.bacarocafe.it

R istorante da E nzo Via Matine - 73031 Alessano (Le) - tel. 0833 784107

Agriturismo P ietragrande Via Pagliarone - Loc.Fontanella - Laghi Alimini - 73028 Otranto (Le) - tel. 368 7209918 - www.pietragrande.it

TARANTO R istorante L a Fattoria Via Abruzzo, 9 - 74100 Taranto - tel. 099 7362560 - www.ristorantelafattoria.net

R istorante L e Vecchie Cantine Via Girasoli 23 - 74020 Leporano (Ta) - tel.099 7772589

R istorante Trattoria L a Tana Via Mascagni, 2-4-6 (f.ta destra del Palazzo Ducale) - 74015 Martina Franca (Ta) tel. 080 4805320 - www.ristorantelatana.it


[pdv] • 98


[pdv] • 99

I Nuovi Vini del Salento

Sede: GuaGnano (Le) • Via ProVinciaLe 222 | cantina: Marina di pulsano (ta) • contrada PorVica

info 0832.70.43.98


[pdv] • 100


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.