Anno XVI | N° 16 | 20 ottobre 2015
2016 FIRENZE dal 18 al 20 Marzo www.farmacistapiu.it
DAI FARMACISTI PER I FARMACISTI
I.P.
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Giuseppina Marrapodi Inseguire un sogno
parliamone Tendenze in cosmetica
Mercato Un settore strategico
nutraceutica Quando l’antiage è nel piatto
Anno XVI | N° 16 | 20 ottobre 2015
2016 FIRENZE dal 18 al 20 Marzo www.farmacistapiu.it
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Sommario
6
Direzione, Redazione, Marketing
Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel.: 02.88184.1 Fax: 02.88184.302 www.puntoeffe.it Reg. Trib. di Milano n. 40 - 14/1/2000 ROC n. 23531 (Registro operatori comunicazione)
Editore
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Redazione
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Collaboratori
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Stampa
Tiber S.p.A., Via della Volta 179 - 25124 Brescia
Editoriale 5
Nutraceutica
PARLIAMONe Tra noi
Convegni
Tendenze in cosmetica
Quando l’antiage è nel piatto Quarto Forum Shackleton
6
Ecm
Appropriatezza prescrittiva
PRIMO PIANO Incontri
Giuseppina Marrapodi
Mercato
Un settore strategico
Marketing
AAA risorsa trade cercasi
Cosmesi
Il mondo dei profumi
Cosmetologia
La corretta detersione
Diritto
Mercanti in polpe
30 34 36
Prezzo di una copia euro 0,70. A norma dell’art. 74 lett. C del DPR 26/10/72 n° 633 e del DPR 28/12/72. Il pagamento dell’IVA è compreso nel prezzo di vendita. Ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.lgs 196/03. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Edra S.p.A. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Edra S.p.A., Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.lgs 196/03.
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10 14 19 22 26
RUBRICHE Spigolature 51 Iniziative 52 Intervista a...
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Belle farmacie
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Consigli per le vendite
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Farmacisti di carta
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Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica Per il periodo 1/1/2014-31/12/2014 Periodicità: Quindicinale Tiratura media: 13.498 Diffusione media: 13.107 Certificato CSST n. 2014-2521 del 3/3/2015 Società di Revisione: Metodo Testata Associata
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L’omeopatia un altro modo di curarti
Editoriale
Cambiamenti repentini I farmaci innovativi si troveranno solo nelle farmacie in catena. La disponibilità di tutti i medicinali in quelle non in catena non sarà scontata. Spariranno metà dei distributori intermedi. Il valore delle farmacie aumenterà ma solo nelle zone ad alto traffico e sarà svincolato dal fatturato. Cambieranno completamente i rapporti tra industria e distribuzione, con nuovi modelli organizzativi. L’entrata del capitale nella proprietà delle farmacie, come sottolineato da Erika Mallarini, docente presso il Public Management & Policy Department della Sda Bocconi, in un bel convegno organizzato da Ordine e università a Torino, provocherà tanti e repentini cambiamenti. Le banche, i fondi stanno già lavorando per creare gruppi da 1.300-1.500 farmacie: il pericolo non è la Gdo, a cui interessa più la fascia C della norma sul capitale. Ci sono invece grandi gruppi già molto noti in sanità, con importanti laboratori diagnostici, che, per fornire customer solutions globali, vogliono le farmacie e stanno già lavorando a marche private dell’automedicazione. Più attuale che mai, quindi, il titolo del convegno romano di Cef “Insieme verso nuovi traguardi”: l’offensiva - di questo si tratta - contro i “giganti”, come li ha definiti Vittorino Losio, presidente della più importante cooperativa di farmacisti, deve partire dalla categoria, dai titolari, dalla passione per il loro mestiere e dalla loro determinazione nel non voler finire annientati da grandi colossi. La passione e la professionalità le ritrovate anche in questo numero dedicato alla cosmesi, nella bella intervista di copertina, nei dati di mercato incoraggianti, perché il settore continua a dare soddisfazioni e opportunità, nell’articolo sulle nuove tendenze. Se ci si crede davvero, la farmacia professionale può avere un luminoso futuro, ce lo hanno ribadito i molti titolari di farmacia incontrati a Roma e a Torino. Certo bisogna essere consapevoli che sarà necessario “standardizzare” ma nel senso migliore del termine, per migliorare l’offerta al cliente, il business, per competere con le aggressive catene commerciali. Sono anni che si parla di aggregazione, ora non c’è più tempo per i dubbi. «Se non siete preparati a delegare a terzi una parte della vostra attività», ha detto ai farmacisti a Torino Sandro Castaldo, docente di Economia delle imprese alla Bocconi, «sbarazzatevi prima possibile della farmacia: tutto lo scenario cambierà in brevissimo tempo».
5 ottobre 2015
di Laura Benfenati
Parliamone Tra noi
Tendenze in cosmetica Le parole chiave degli sviluppi futuri del mondo beauty sono e-commerce, social, naturale, biologico e sostenibilità. E i prodotti? Stampanti 3 D di make up e cosmetotessili di Mariasandra Aicardi
L’
unica costante della vita è il cambiamento», diceva Budda. Quella più attuale, in campo cosmetico, è il cambiamento del rapporto tra chi produce e chi acquista. Se-
condo una ricerca Ipsos, i consumatori del terzo millennio sono poco inclini a credere ai messaggi pubblicitari, ed è stato calcolato che venti milioni di italiani condividono
facebook. Questa presenza in rete consente ai consumatori di raccogliere tutte le informazioni che vogliono e valutarle, con un ruolo sempre più privilegiato e decisionista. Francesco Morace, esperto di tendenze, l’aveva previsto già nel 2008, quando coniava il termine “consum-Autore”, una sorta di evoluzione della teoria del sociologo Giampaolo 6 ottobre 2015
Parliamone Tra noi
Fabris, che diversi anni prima parlava di “con-
prodotti, consumatori e canali. «Con questa
Prodotti multifunzione
sumatore infedele”. Infatti, quando un acqui-
attività, il Centro Studi di Cosmetica Italia ha
Le analisi delle tendenze, evidenziate dagli
rente ha a disposizione i mezzi per conoscere
voluto conoscere le opinioni degli imprendi-
operatori italiani, trovano conferma in quel-
meglio prodotti e servizi, può ambire a pro-
tori del settore circa le parole chiave in grado
la allargata a tutto il mondo ed elaborata
dotti sempre più fedeli alle sue esigenze. Ne
di rappresentare al meglio i futuri sviluppi del
da Mintel per Cosmetica Italia. I nuovi trend
consegue il profilarsi di una nuova etica, che
mondo beauty per i prossimi anni», annuncia
2015-17, nei prodotti cosmetici per la cura del
è una sorta di patto di lealtà fra produtto-
Gian Andrea Positano, direttore del Centro
viso, vedono il boom dei prodotti multifun-
re e consumatore, basato sul rispetto delle
Studi, presentando il progetto. «E-commerce
zione, degli anti-età e dei bio-naturali. Anche
promesse.
è la keyword maggiormente segnalata dagli
per il corpo i multifunzione sono in testa alle
operatori, seguita da social beauty e da tre
esigenze, qui sono privilegiate le caratteri-
le keywords
parole legate al concetto allargato di green,
stiche snellenti-tonificanti in prodotti prefe-
In campo cosmetico, per comprendere me-
ossia naturale, biologico e sostenibilità». Tra
ribilmente bio e naturali. I prodotti per capelli
glio le dinamiche del mercato, è nato il Beauty
gli altri temi rilevanti, a proposito di abitudini
di domani saranno all-in-one, possibilmente
Trend Watch, un contenitore delle tendenze
di consumo, spiccano le parole: fiducia, coc-
di derivazione naturale, e finalmente andran-
future con l’obiettivo di indagare, con il sup-
cole, cure e care. Altrettanto sentito è il tema
no a esaurimento le colorazioni aggressive
porto di esperti, operatori e piattaforme web,
della multiculturalità, così come quello della
per far posto a prodotti più soft. Per il make-
le tematiche che condizioneranno il futuro di
sobrietà di consumo.
up ci si rivolgerà a cosmetici multifunzionali, 7
ottobre 2015
Parliamone Tra noi
Una volta individuata la sfumatura che si vuole riprodurre, basterà copiare il codice colore su un nuovo documento e il dispositivo inizierà immediatamente la stampa dell’ombretto o della crema colorata
in cui la decorazione andrà a braccetto con il
creme in gel a base acquosa utilizzate come
personalizzazione del prodotto per il trucco
trattamento e le texture saranno altamente
struccanti e per la cura dei capelli, maschere
quotidiano. Mentre la super-personalizza-
performanti. Infine, per i profumi, l’aspetto
per il viso, maschere a uso specifico per la
zione del soin visage si otterrà con la diagnosi
emozionale avrà il sopravvento con la “nar-
notte e cushion compact, piccoli fondotinta
della pelle e lo studio del Dna, che ci consenti-
razione” del prodotto, speciale e per pochi, di
ricaricabili compatti, assorbiti in cuscinetti
ranno di avvalerci di un prodotto performante
nicchia, frutto della ricerca di nuove moleco-
o spugne, da utilizzare per tamponare deli-
creato realmente su misura. “Total wellness”
le. In quanto ai claim sui packaging, la scala di
catamente la pelle con la giusta quantità di
è l’ultimo dei macro-trend, con lo sviluppo di
importanza per gli anni 2015-17 vede in testa
prodotto in uno strato uniforme. Il secondo
cosmetici dedicati alla protezione del viso e
il termine “naturale -bio”, seguito da “fun-
macro trend è intitolato “convergenza ver-
del corpo e alla riparazione dei piccoli danni
zione”, “prodotto testato”, “valorizzazione”,
sus divergenza”. Vediamo la crescita in pa-
provocati dagli agenti esterni e dai ritmi di vi-
“etico-ambientale” e “senza”.
rallelo di prodotti ibridi, nati per semplificare
ta sempre più veloci. I prodotti: creme e ma-
la routine di bellezza quotidiana, e di prodotti
schere ad azione notturna, App dedicate allo
I macro trend dei mercati
specifici e ipersegmentati. Quindi cosmetici
studio del derma e prodotti mirati all’autodia-
I macro trend dei mercati, che rappresenta-
multifunzione a utilizzo “veloce”, creme e lo-
gnosi dello stato di salute della pelle e dei ca-
no le esigenze dei consumatori globali, sono
zioni ad effetto booster per i più esigenti, fino
pelli, nuove formulazioni con meno ingredienti
influenzati dai cambiamenti demografici e
alle stampanti 3D di make-up, come Mink,
e un minor utilizzo di acqua, a garanzia di uno
vedono un dualismo sempre più spiccato tra
inventata da Grace Choi, studentessa della
sviluppo sostenibile. Questa tendenza è già in
Oriente e Occidente, con la creazione di pro-
Harvard Business School, in cui il colore vie-
atto, pensiamo al tessuto cosmetico Orange
dotti “orientati al valore” per i consumatori
ne scelto attraverso i più diffusi programmi
Fiber, inventato da Adriana Santanocito e En-
asiatici che, in accelerazione, hanno supera-
di grafica; una volta individuata la sfumatura
rica Arena: un cosmetotessile ricavato dagli
to gli altri. I prodotti “orientati al gusto”, alla
che si vuole riprodurre, basterà copiare il co-
scarti delle arance utilizzando le nanotecnolo-
personalizzazione e alla teorizzazione sono
dice colore su un nuovo documento e il di-
gie, che rilascia vitamine sul corpo e funziona
invece i preferiti dai consumatori europei. Il
spositivo inizierà immediatamente la stampa
come una crema cosmetica da indossare che
primo macro trend è dettato dall’influenza
dell’ombretto o della crema colorata. Si può
resiste a una ventina di lavaggi. Questo trend
potente nipponica-coreana, che ha condot-
scegliere che sia stampato in forma di polve-
“total wellness” vivrà, a livello globale, il suo
to al lancio e al successo di BB, CC cream
re, per essere utilizzato sugli occhi, oppure in
pieno ritmo nei prossimi 3-5 anni, anche gra-
(alphabet cream), e oggi esige prodotti che
versione cremosa, per poter essere applicato
zie alla maggior diffusione di piccoli dispositivi
siano rinfrescanti per il viso e per il corpo,
anche sulle labbra, ottenendo così l’estrema
indossabili, come orologi e bracciali smart.
8 ottobre 2015
Ci sono 7 miliardi di persone nel mondo. E per noi ciascuna è speciale.
Parliamone Tra noi
“In Mylan crediamo che i farmaci a disposizione delle persone debbano essere sempre di alta qualità.” Heather Bresch, AD, Mylan
Una salute migliore per un mondo migliore
7MLD:1
La nostra visione “Una salute migliore per un mondo migliore” consiste nel fornire l’accesso a cure di qualità a 7 miliardi di persone nel mondo, una persona alla volta. Chiamiamo questa nostra aspirazione 7MLD:1. Ambiziosa? Senza dubbio. Possibile? Certamente. Per noi l’alta qualità è fondamentale, ci impegniamo costantemente per raggiungere e mantenere standard elevati. Mylan si impegna nel monitoraggio del profilo di sicurezza dei propri farmaci, grazie a misure che prevengano o minimizzino i rischi connessi all’uso dei medicinali e alla valutazione dei benefici effettivi della terapia. Per saperne di più: Mylanperunasalutemigliore.it
9 ottobre 2015
Primo piano Intervista
Inseguire un sogno Come valorizzare il reparto dermocosmetico ma non solo. Prima regola: puntare sulla specializzazione. Intervista a tutto campo con Giuseppina Marrapodi, farmacista a Roma di Mariasandra Aicardi
Attiva su più fronti Giuseppina Marrapodi si è laureata nel 1991 in Chimica e tecnologia farmaceutiche presso l’Università La Sapienza di Roma. Negli anni post laurea ha seguito numerosi corsi di specializzazione in omeopatia e medicine naturali, scienza dell’alimentazione, cosmetologia e dermoscosmesi. In farmacia dal 1991, dal 2006 è socio-direttore della farmacia Macedonio di Roma e dall’ottobre 2014 consigliere dell’Ordine di Roma e Provincia. Da sempre attiva e propositiva nelle attività riguardanti la professione, nel 2011 ha ideato e realizzato la piattaforma web www.farmaface.tv, vincitrice a Lisbona nel 2012 dell’In-
ternational award best pharmacy practice. Dal 2000 collabora con aziende cosmetiche per l’evoluzione del settore nel canale farmacia. Dal 2002 segue gli Ecm per i crediti formativi cercando di accrescere le proprie competenze nei vari settori che fanno del farmacista un educatore sanitario: attività sportiva, autoanalisi, prevenzione patologie, integrazioni dietetiche, gestione e marketing d’impresa. A livello pubblicistico collabora con la rivista Mondadori Starbene.
10 ottobre 2015
Primo piano Intervista
P
assione, creatività, profonda
Questa curiosità di andare avanti, di leggere
conoscenza del mondo della
e studiare, mi caratterizza anche oggi. Ricor-
farmacia e del dermocosme-
do che per gli aspetti tecnici di fabbricazione
tico in particolare, curiosità per
delle varie emulsioni trovai molto utile la let-
tutto ciò che è nuovo, dedizio-
tura dei testi del professor Properzio, docente
ne, capacità organizzative e grandi doti co-
all’Università di Ferrara. In seguito frequen-
municative che l’hanno condotta a diventare
tai un corso di Cosmetologia dermatologica
un esempio per tutti i farmacisti. Parliamo di
all’Università Cattolica del Sacro Cuore e più
Giuseppina Marrapodi, socio-direttore della
recentemente alcuni master in dermofar-
farmacia Macedonio di Roma.
macia. Questa formazione, per quanto spe-
La scelta di assortimento è stata influenzata dalla finalità di avere un reparto dermocosmetico altamente specializzato, da sempre gestito da collaboratori esperti, formati ad hoc
cifica, non era però sufficiente per allestire e Quando e come è nata la tua passione per il
condurre al meglio il reparto. Era necessario
mercato che mi fa pensare a una guerra fra-
cosmetico?
andare oltre la conoscenza dei prodotti e degli
tricida. Parlo della guerra dei prezzi a cui assi-
A pensarci bene già all’età di sedici anni mi
attivi, oltre lo studio della pelle e delle sue esi-
stiamo qui a Roma, che sta portando alcune
divertivo a vendere nei salotti domestici tal-
genze, dovevo formarmi anche sugli aspetti
farmacie a svendere i prodotti cosmetici fa-
chi profumati, fragranze e creme di una linea
tecnici e gestionali. Ho seguito perciò corsi di
cendo sconti estremamente alti, abbattendo
inglese. Gli acquirenti erano le nonne, le zie e
marketing, merchandising e gestione azien-
i margini. Evidentemente hanno una politica
le mamme delle amiche. Ma la vera passione
dale; in più, negli ultimi anni, mi ha entusiasma-
commerciale guidata e campagne pubblicitarie
nacque all’università, durante il corso di chi-
to seguire un corso di estetica, che mi ha fatto
sui giornali, per cui forse le aziende li suppor-
mica dei prodotti cosmetici, quando scoprii
ottenere prima il diploma di estetista profes-
tano, perché altrimenti non si spiegherebbe
altri aspetti di quel mondo che già mi affasci-
sionale, poi quello di estetista specializzata.
come possano sopravvivere. Questo andazzo
nava. Cominciai così a formulare e preparare
ha portato il consumatore romano a cambiare
i miei primi prodotti di bellezza, che, con mia
Come mai un corso di estetica?
atteggiamento, a entrare e chiedere, piuttosto
grande soddisfazione, vendevo poi ad ami-
Al di là delle tecniche manuali da cui ero incu-
che un consiglio o un trattamento, se ci sono
che e parenti e ai mercatini di Natale.
riosita, volevo capire cosa si insegnava in un
offerte. Noi di conseguenza siamo stati co-
corso di estetica. E mi sono resa conto, con
stretti a cambiare la strategia di marketing. Ma
Una volta laureata?
una certa soddisfazione, che un farmacista ri-
anziché svendere tutto, come fanno gli altri,
Ho fatto la scelta, condizionata - in parte dal
ceve dall’università un bagaglio di conoscen-
abbiamo deciso di tenere solamente una sele-
matrimonio e dall’arrivo dei figli, in parte da
za perfettamente sufficiente per vendere un
zione di prodotti in offerta, perché credo ancora
una nuova regolamentazione, più giusta e re-
cosmetico e di gran lunga superiore a quello
nel consiglio del farmacista, che dà valore a ciò
strittiva, che riguardava proprio questo tipo di
che si ottiene con un diploma da estetista.
che consiglia. Sono convinta che la vera sfida,
produzione - di occuparmi solo del reparto der-
quella che più mi appassiona, sia strappare i
mocosmetico della farmacia di famiglia, abban-
Descrivimi la tua farmacia, il contesto, i com-
clienti agli altri mercati, non ai colleghi, e lo si può
donando perciò la mia produzione di prodotti.
petitor e le tue scelte strategiche
fare solo con la professionalità e la personaliz-
La mia farmacia è ubicata in una zona molto
zazione, con una presa in carico del cliente tale
Qual è stata la tua formazione post laurea
commerciale di Roma ed è organizzata dalla
e quale a quella che si fa al banco etico.
per poter gestire in autonomia il reparto, in
fine degli anni Novanta a libero servizio assi-
tutti i suoi aspetti?
stito. Ricordo ancora quando smontammo le
Quanti brand trattate?
Al contrario di oggi, all’epoca non c’erano molti
vetrinette, che erano chiuse, non a chiave, ma
La scelta di assortimento è stata influenzata
corsi che formassero in questo campo, a parte
davvero poco accessibili. Il contesto in cui la far-
dalla finalità di avere un reparto dermocosme-
quelli scientifici, organizzati in alcune universi-
macia è ubicata è molto competitivo: a distan-
tico altamente specializzato, da sempre segui-
tà, o quelli sui lanci di nuovi prodotti, organizzati
za di 200 metri, in tutte le direzioni, ce ne sono
to da collaboratori esperti, formati ad hoc, con
dalle aziende. Chi, come me, desiderava avere
altre otto (in pianta organica cinque in sopran-
corsi di make-up e studi più approfonditi. Da
una preparazione più completa e conoscere
numero) ed è circondata da molti negozi, tra cui
qualche anno ho deciso che l’area dermoco-
tutti gli aspetti del cosmetico, doveva in qual-
profumerie, centri estetici e grandi magazzini.
smetica debba essere presidiata solo da far-
che modo arrangiarsi. Io avevo già cominciato
Nonostante abbia sempre pensato che i miei
macisti. Credo infatti che anche questo reparto
a imparare, e più imparavo, più mi accorgevo di
veri competitor non siano i colleghi farmacisti,
dia valore alla figura del farmacista, un profes-
quanto ci fosse ancora di sconosciuto e quan-
ma le altre attività che vendono cosmetici, sto
sionista che ha tutte le capacità per offrire un
to mi affascinasse approfondire la materia.
purtroppo osservando un cambiamento del
consiglio mirato e completo, sia dal punto di
11 ottobre 2015
Primo piano Intervista
aziende, ma la preoccupazione e l’attenzione
gradimento dei cosmetici che vengono testati
di chi gestisce la farmacia deve comunque mi-
in farmacia. Ci sono poi i tutorial su come ap-
rare a salvaguardare la figura del farmacista.
plicarli. Oggi Farmaface non è più solamente la
Mi capita a volte, nel corso delle ispezioni che
voce della farmacia Macedonio, ma è “La voce
faccio con la Asl, di visitare farmacie, con reparti
della farmacia”, pronta ad aprirsi ad altri farma-
dermocosmetici molto piccoli, dotate di cabina
cisti che volessero contribuire al progetto. Pos-
estetica. Ecco, io penso che la cabina estetica
sono scrivere a redazioneroma@farmaface.tv.
vada considerata un’evoluzione del reparto, ma quando questo è già ben strutturato, quando
Guardando avanti, quali saranno i driver del
c’è una buona offerta, con una scelta magari
futuro in farmacia?
contenuta di brand, ma con una bella profon-
Sono anni che il mondo della farmacia si trova
dità di assortimento. Solo un consiglio già al-
ad affrontare notevoli cambiamenti e continua
tamente professionale consente di inserire una
a subire numerosi shock, l’ultimo il Ddl sulla
vista della applicazione locale del prodotto, sia
figura nuova in farmacia, quella dell’estetista.
concorrenza. Nonostante questo io non perdo
sull’integrazione. Il servizio, quando è di qua-
Fondamentale è avere la capacità di legare la
la mia positività: vedo nella nostra professione
lità, è fatto anche di strategie, che compren-
squadra, perché qui il rischio di contrasti è alto.
e nelle nostre attività una possibile crescita. I
dono la scelta di posizionamento, la selezione
L’estetista, che entra più in intimità con la cliente
driver? La specializzazione. Avere una squadra
delle marche e un piano di marketing, struttu-
rispetto al farmacista, potrebbe arrivare a criti-
vincente. Creatività e immaginazione, per inno-
rato e condiviso con il team, che tenga conto
care e contestare i suoi consigli, se è in conflitto
vare il nostro punto vendita con eventi e iniziati-
della tempistica di eventi e promozioni. Anche
o in competizione con lui. È vitale una buona
ve che coinvolgano attivamente il cliente.
la scelta dei brand da trattare non è casuale,
armonia tra le figure ed è importante che la per-
ma è il risultato di indagini di mercato volte a
sona responsabile dell’area, quella che accoglie
Come mettere in pratica tutto questo?
capire le esigenze dei nostri clienti e il loro po-
la cliente, sia un farmacista formato, in grado
Sicuramente dobbiamo cambiare prospettiva
tere d’acquisto. Oggi abbiamo sui nostri scaf-
di risolvere tutte le problematiche della pelle e
di lavoro, fissarci un obiettivo, una direzione, un
fali undici linee complete, che comprendono
degli annessi cutanei, e sue siano la diagnosi e
ruolo avvincente, per costruire un nuovo modo
le biologiche, dermatologiche e medicina
le prescrizioni di trattamento, prima di indiriz-
di essere farmacia, quindi un nuovo modo di
estetica, premium e “democratiche”.
zare la cliente dall’estetista, dalla manicure o dal
vivere in quanto la nostra vita è strettamente
parrucchiere. No quindi al farmacista-direttore
collegata con quella della nostra farmacia. L’o-
Quanto incide il fatturato del cosmetico sul
di sala che passivamente riempie la agenda di
biettivo può essere anche quello di inseguire un
fatturato totale della tua farmacia?
appuntamenti in cabina, delegando il consiglio. Il
sogno, perché no? Assumersi il rischio di un in-
Con questa organizzazione il reparto dermo-
compito degli altri professionisti deve rimanere
vestimento per raggiungere questo sogno, che
cosmetico ha un incidenza del 24 per cen-
legato alla loro manualità, all’applicazione delle
può essere realizzato esplorando nuovi mondi,
to sul fatturato commerciale della farmacia,
creme, dello smalto o del make-up e all’integra-
ma mantenendo, anzi intensificando la specia-
considerando che questo è più elevato ri-
zione della prescrizione con ulteriori prodotti,
lizzazione. Oggi il tuttologo tra noi non deve più
spetto al fatturato Ssn.
che andranno concordati con il farmacista, per
esistere. Il leader della squadra deve investire di
essere inseriti con gli altri nella scheda-pro-
responsabilità l’intera organizzazione e cercare
gramma di bellezza della cliente.
di trarre il talento che ognuno ha per attingere la
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evolu-
linfa vitale dalle risorse umane, mettere a frutto
zione dei reparti dedicati: cabine estetiche per trattamenti, aree dedicate al trucco, alla ma-
Ci parli del tuo progetto Farmaface, di che cosa
la loro creatività, realizzarne le idee e stimolare
nicure, ai capelli, che prevedono l’impiego di
si tratta e in che modo contribuisce a divulgare
la voglia di fare qualcosa di mai fatto. Sono que-
diverse figure professionali. Qual è, in questo
la “cultura” dermocosmetica?
sti i passi fondamentali, conditi con una buona
contesto, il ruolo del farmacista?
Questa piattaforma web (www.farmaface.tv)
dose di allegria e buon umore, per una nuova
È vero, in questi ultimi anni anche la farmacia dei
è come un figlio per me. Approfondisce le te-
strada che dia soddisfazione e renda la vita in-
servizi ha portato a una evoluzione in questo
matiche del mondo della salute e la sua interat-
teressante e stimolante. Investire per evolversi
senso. Trovo che sia importante che il nostro
tività la rende del tutto simile a una farmacia sul
e non abbattersi per gli insuccessi, che posso-
mondo esplori nuovi mondi, ma è altresì impor-
territorio. In campo cosmetico racconta quelle
no sempre insegnarti qualcosa e stimolare la
tante che questi nuovi mondi siano realizzati in
che sono le innovazioni, nelle “news prodotto”
volontà di crescita. Insomma, costruire una vita
armonia con il contesto della farmacia. Altre fi-
ne spieghiamo le caratteristiche, con una scel-
professionale ricca e avvincente che renda an-
gure professionali si avvicendano nelle nostre
ta non commerciale, ma in base alla qualità e al
che più avvincente la nostra stessa vita.
12 ottobre 2015
Primo piano Intervista
13 ottobre 2015
Primo piano Mercato
Un settore strategico
Trend in crescita per la dermocosmesi nei dodici mesi terminanti con luglio 2015 di elena folpini e viki nellas New Line Ricerche di Mercato
I
l 2015 ha visto finalmente segnali positivi
parafarmaco per uso topico, mostra per la
corpo, il cui fatturato medio di 22.600 euro
per il mercato della farmacia: una maggio-
dermocosmetica, nei dodici mesi terminanti
copre ben il 21,5 per cento del totale mercato.
re incidenza della patologia nei primi mesi
a luglio 2015, un giro d’affari di circa 105.000
Questi prodotti hanno ottenuto ottimi risultati
dell’anno, la mancanza di scadenze bre-
euro medi per farmacia, con trend positivi sia
nel periodo considerato, con una crescita del
vettuali di rilievo e un’estate caldissima,
a fatturato (+2,3 per cento) sia a volumi (+4).
2,4 per cento a valori e del 7,6 a volumi.
hanno consentito, da una parte, di contrarre la
Al terzo posto si posizionano i trattamenti per
perdita che da anni si registrava sul fatturato
principali segmenti
i capelli, che si sono mantenuti stabili (-1,1 per
del farmaco e, dell’altra, di ottenere risultati
Il mercato è suddiviso in molti segmenti, dalle
cento a fatturato e +0,9 a pezzi).
davvero molto buoni nel parafarmaco.
caratteristiche, dal peso e dai risultati molto
Seguono i solari, che nei dodici mesi mobili
In questo contesto si collocano i dati della
differenti tra loro. I prodotti che trovano mag-
terminanti a luglio hanno realizzato davvero
dermocosmetica, area di grandissimo inte-
giore riscontro in farmacia sono quelli per il
buoni risultati, crescendo del 6,9 per cento a
resse perché offre al farmacista la possibilità
viso, che, con un fatturato medio sui dodici
fatturato e dell’8,6 a volumi.
di fornire un servizio qualitativo, legato al be-
mesi di 26.800 euro, rappresentano un quarto
Le performance positive di segmenti come
nessere, in un ambito corollario al farmaco e
dell’intero comparto. Qui la farmacia risponde
corpo, viso e solari, seppur aiutate dalle buo-
associato a buone marginalità.
evidentemente bene alle esigenze del consu-
ne condizioni climatiche, sono certamente
L’analisi, che si basa sul perimetro ricostru-
matore vista la complessiva crescita del 4,4
un indicatore importante di come la doman-
ito da New Line Ricerche di Mercato, a fron-
per cento a fatturato e del 5,2 a volumi.
da rivolta alla farmacia non venga signifi-
te di un accurato lavoro di classificazione del
Al secondo posto troviamo i prodotti per il
cativamente erosa dalla concorrenza extra
14 ottobre 2015
Primo piano Mercato
canale, molto aggressiva nel mercato di questi prodotti. Buoni trend anche per i prodotti per le patologie della pelle, che rappresentano circa il 6 per cento del mercato complessivo e che sono cresciuti del 4,9 a fatturato e del 7,3 a pezzi. Nell’ambito dell’igiene si registra un calo a fatturato di circa due punti percentuali per l’igiene intima e l’igiene del bambino e, al contrario, una crescita di circa lo stesso ammontare per i prodotti legati all’igiene della bocca. Tra gli altri segmenti interessanti per la farmacia, anche il maquillage continua a registrare
performance positive, che si riassumono nel +3,3 per cento a fatturato e nel +8 a volumi sui dodici mesi. Infine, tra i segmenti di minore peso, da notare i risultati dei prodotti per le mani, per le unghie e dei profumi.
Giro d’affari dermocosmesi agosto 2014-luglio 2015 DERMOCOSMESI TOTALE VISO CORPO CAPELLI
Fatturato in euro
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
104.900 26.800 22.600 10.300
+2,3% +4,4% +2,4% -1,1%
100,0% 25,5% 21,5% 9,9%
+4,0% +5,2% +7,6% +0,9%
SOLARI
8.000
+6,9%
7,6%
+8,6%
PATOLOGIE DELLA PELLE IGIENE INTIMA IGIENE BOCCA MAQUILLAGE IGIENE BAMBINO ACNE PIEDI MANI UOMO PROFUMI UNGHIE
6.700 6.300 6.200 6.000 5.100 2.700 1.200 1.100 700 700 500
+4,9% -2,3% +2,2% +3,3% -2,6% -3,2% +0,4% +5,7% -11,5% +6,0% +11,8%
6,4% 6,0% 5,9% 5,7% 4,8% 2,6% 1,2% 1,0% 0,7% 0,7% 0,4%
+7,3% -3,1% +2,8% +8,0% +1,6% -5,3% -2,1% +6,0% -6,4% +3,4% +8,0%
Fonte: Campione New Line pesato a Totale Italia, anno mobile agosto 2014 - luglio 2015
Tabella 1
aziende protagoniste Spostando ora il focus sulle principali aziende del comparto si osserva, innanzitutto, un grado di concentrazione del mercato non eccessivamente elevato, testimoniato dal
Graduatoria aziende dermocosmesi agosto 2014-luglio 2015 Fatturato in euro
Δ% valore
quota %
Δ% pezzi
104.900 6.600 5.600 5.200
+2,3% -0,6% +10,0% +4,4%
100,0% 6,3% 5,4% 5,0%
+4,0% -1,7% +16,6% +5,5%
con quote abbastanza simili, ma differenze
DERMOCOSMESI TOTALE VICHY I.C.I.M. (BIONIKE) IST.GANASSINI
significative nei trend dell’anno mobile.
AVENE
5.200
-0,1%
5,0%
+1,5%
UNIFARCO ALES GROUPE MEDA PHARMA LA ROCHE POSAY JOHNSON & JOHNSON CHEFARO PHARMA
4.800 4.700 4.500 3.800 2.200 2.200
+10,1% +9,1% -7,6% +6,2% -8,2% -11,4%
4,6% 4,5% 4,3% 3,7% 2,1% 2,1%
+8,5% +4,8% -8,7% +6,5% -0,0% -14,6%
fatto che le prime dieci aziende non coprono neppure la metà del giro d’affari complessivo,
In cima al ranking troviamo Vichy, tendenzialmente stabile a fatturato e a pezzi, così come Avène in quarta posizione. Buone per-
formance per Icim che è cresciuta in maniera rilevante, registrando un +10 per cento a fatturato e un +16,6 a volumi; risultati positivi
Fonte: Campione New Line pesato a Totale Italia, anno mobile agosto 2014 - luglio 2015
Tabella 2
anche per Istituto Ganassini, in terza posizione, che guadagna il 4,4 per cento a fatturato e il 5,5 a pezzi. Nelle successive posizioni si
Il bimestre giugno-luglio 2015 ha mostrato
Questi risultati vengono sicuramente esaltati
osservano ancora ottimi risultati per Unifarco
complessivamente una crescita del 7,2 per
dal confronto con lo stesso bimestre del 2014,
(+10,1 per cento a valori e +8,5 a volumi), Ales
cento a fatturato e del 9 a volumi, con buone
che era stato segnato da condizioni climatiche
Group (+9,1 a fatturato, +4,8 a pezzi) e per La
performance per la maggior parte dei seg-
molto negative, non consuete per la stagione
Roche Posay, in crescita di sei punti percen-
menti, con la sola eccezione dei prodotti per
estiva. Abbiamo quindi confrontato i risultati
tuali sia a valori sia a volumi.
l’acne, per l’uomo e per le mani. Buoni trend
del bimestre giugno-luglio 2015 anche con il
per corpo, viso e solari, con una crescita a va-
2013, allineato alle medie stagionali.
Estate 2015
lore compresa tra il 9 per cento e il 10 rispetto
È interessante osservare come la maggior
L’estate appena trascorsa è stata sicuramente
allo stesso bimestre del 2014. Si registrano poi
parte dei segni positivi evidenziati dal con-
molto favorevole dal punto di vista dei consu-
alcune performance particolarmente signifi-
fronto col 2014 permangano, anche quando i
mi di prodotti per l’igiene e la protezione: è in-
cative in due ambiti dal minore peso: i profumi,
risultati del 2015 vengono paragonati a quelli
teressante isolare questo effetto per valutare
con un +17,7 per cento a fatturato, e i prodotti
del 2013, con situazioni in cui la crescita è an-
una possibile crescita strutturale del mercato.
per le unghie, cresciuti del 19,5 a valori.
che di livello superiore.
15 ottobre 2015
Primo piano Mercato
I prodotti per le patologie della pelle sono cresciuti del 7,5 per cento rispetto al 2013, contro il +5,3 rispetto al 2014; i prodotti per il trucco dell’8,5 contro il +1,5 e i profumi del 35 contro il già ottimo +17,7. Gli altri segmenti importanti (corpo, viso, capelli, igiene bocca e unghie)
Trend dermocosmesi giugno-luglio 2015 Fatturato in euro
Δ% valore vs 2014
21.950
+7,2%
+1,6%
CORPO
5.400
+9,0%
+2,2%
DERMOCOSMESI TOTALE
Δ% valore vs 2013
VISO
4.300
+9,7%
+7,2%
hanno pure registrato performance positi-
SOLARI
4.100
+10,0%
-3,7%
ve rispetto a due estati fa, a conferma di una
CAPELLI
1.600
+3,6%
+2,0%
crescita non solo legata alla straordinarietà
PATOLOGIE DELLA PELLE
1.300
+5,3%
+7,5%
IGIENE INTIMA
1.100
-0,2%
-2,9%
IGIENE BOCCA
1.100
+6,4%
+4,5%
IGIENE BAMBINO
1.000
+7,3%
-1,4%
MAQUILLAGE
900
+1,5%
+8,5%
hanno perso 3,7 punti percentuali a fatturato
ACNE
400
-2,7%
-6,7%
in confronto al 2013. Questo risultato va va-
PIEDI
300
+5,0%
-19,0%
lutato però nell’ambito dell’intera stagione;
PROFUMI
200
+17,7%
+35,0%
UOMO
100
-16,2%
-25,8%
UNGHIE
90
+19,5%
+11,0%
MANI
60
-5,3%
-18,2%
dell’estate, ma anche strutturale. Se si guarda al solo bimestre luglio-agosto, i solari, sebbene in crescita rispetto al 2014,
infatti nel 2015, rispetto sia al 2014 sia al 2013, il giro d’affari di questi prodotti è aumentato notevolmente a maggio. Come mostra il grafico 1, a maggio 2015 le
Fonte: Campione New Line pesato a Totale Italia, bimestre giugno-luglio 2015
Tabella 3
vendite di solari sono cresciute del 13,9 per cento rispetto al 2014 e addirittura del 50,2 rispetto al 2013, a indicare come la proposta dei solari in farmacia sia ormai nettamen-
Trend solari del mese di maggio
te anticipata. Le performance del segmento nell’intero trimestre maggio-luglio mostrano quindi una crescita costante, con un +10,6 per
valori
volumi
+50,2%
cento a fatturato tra il 2015 e il 2014 e un +3,6 +37,8%
tra il 2015 e il 2013.
+31,9%
Un’ultima interessante osservazione è legata
+22,3%
al posizionamento dei vari segmenti all’interno del comparto che, nei tre anni, mostra una so-
+12,6%
+13,9%
stanziale stabilità. Questo aspetto rivela come la domanda di prodotti dermocosmetici in far-
2015 vs 2014
2015 vs 2013
2014 vs 2013
macia non dipenda in maniera rilevante dalle specificità di una stagione rispetto a un’altra.
Fonte: Campione New Line pesato a Totale Italia
Unica differenza (tabella 1) riguarda i solari che
Grafico 1
nel 2013 erano al secondo posto, mentre a partire dal 2014 si sono assestati al terzo, in concomitanza con l’anticipazione delle vendite a maggio, così come visto in precedenza. I risultati positivi della dermocosmesi rappresentano un segnale molto importante anche per la farmacia nel suo complesso. Oltre a confermare come il comparto possa resistere bene alla concorrenza extra canale, mostrano vincente l’orientamento verso l’area complementare al farmaco, come risposta seria a una più generale domanda di
elaborazioni e dati a cura di new line ricerche di mercato I dati riportati nell’articolo si riferiscono alle vendite rilevate su un campione di 5.400 farmacie, statisticamente rappresentativo del mercato italiano. I valori nelle tabelle e nei grafici indicano la vendita media ponderata per farmacia. La suddivisione nelle principali categorie del farmaco e del parafarmaco è realizzata a partire dalla Banca Dati Federfarma e perfezionata attraverso uno studio continuo mirato alla costruzione di mercati omogenei per area terapeutica e per bisogni di consumo.
benessere delle persone. 16 ottobre 2015
Primo piano Mercato
Azione antipiretica rapida e prolungata(1) Efficace sulla sintomatologia che accompagna il quadro febbrile(2) Elevato grado di soddisfazione dei familiari(3)
gusto FRAGOLA
gusto ARANCIA
INDICAZIONI TERAPEUTICHE Trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato. POSOLOGIA Nei bambini di etĂ compresa tra 3 e 6 mesi limitare la somministrazione a quelli di peso superiore ai 5,6 kg. Depositato presso AIFA in data 28/07/2015
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1. A D Hay et al. Paracetamol plus ibuprofen for the treatment of fever in children (PITCH): randomised controlled trial. British Medical Journal 2008; 337-a1302. 2. D Kanabar. A pratical approach to the treatment of low-risk childhood fever. Drugs in R&D 2014; 14: 45-55. 3. E Autret-Leca et al. Ibuprofen versus paracetamol in pediatric fever: objective and subjective findings from a randomized, blinded study. Current medical research and opinions 2007; 23(9): 2205-2211.
17 ottobre 2015
Primo piano Marketing
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Primo piano Marketing
AAA Risorsa trade cercasi È auspicabile che il titolare avverta la necessità di dotare la propria impresa di attività per incrementare l’affluenza, per reclutare nuovi clienti, per generare maggiori interazioni tra consumatori e prodotti, per alzare il numero di pezzi per scontrino di Bassano Gualteri , direttore Trade marketing di Pierre Fabre Italia
D
urante la mia attività “migro”
“chi fa”, perché il “che cosa” è piuttosto sem-
metodologia che contribuisce all’efficacia
da una farmacia all’altra affron-
plice da condividere e il “quando” altrettanto.
dell’azione di marketing dell’azienda, per il
tando con i titolari il percorso
L’importanza del “chi fa” è addirittura fon-
completo soddisfacimento delle esigenze dei
per sviluppare commercial-
damentale quando ci si riferisce alle attivi-
propri clienti.
mente il punto vendita. Questo
tà di trade marketing, quindi alle azioni da
In altri termini, il marketing è il processo che
significa affrontare prima o poi l’argomento
esercitare sul punto vendita a favore del
vuole collegare con successo un’azienda ai
del “chi fa, che cosa, quando”.
consumatore.
consumatori; il trade marketing fa la stessa
Questo noto metodo di programmazione di
Per chiarire meglio questo concetto ricor-
cosa nei confronti dei distributori.
un piano di lavoro, con precisa assegnazione
diamo che per trade marketing si intende
Nessun punto vendita di successo, farmacia
di compiti, responsabilità e rispetto del timing,
l’applicazione delle tecniche di marketing in-
inclusa, può rinunciare a questa leva e igno-
diventa frequentemente il problema da supe-
dirizzate al distributore (farmacia) piuttosto
rare i benefici reali e concreti indotti da que-
rare. Per essere precisi, il vero ostacolo sta nel
che al consumatore finale. Rappresenta una
sta attività.
19 ottobre 2015
Primo piano Marketing
Chi fa che cosa?
Allora, la funzione che possa dar vita a una
Da rilevazioni fatte durante le visite in far-
azione strutturata e continuativa sul punto
macia, sembrerebbe che la batteria di azio-
vendita va trovata e attivata.
ni necessarie per l’ottimizzazione del punto
Proviamo a tracciare il profilo della risorsa che
vendita siano difficilmente realizzabili per la
molti titolari immaginano ma non riescono a
mancanza di una risorsa dedicata all’attività di
trovare, ammesso che la stiano concretamen-
trade in tutte le sue declinazioni:
te cercando.
◆ pianificazione delle vetrine;
Le competenze non devono essere partico-
◆ impostazione di un piano promozionale;
larmente specifiche perché con una discreta
◆ creazione di materiali di comunicazione per
sensibilità di pianificazione del lavoro è tutto
le singole azioni commerciali;
ampiamente realizzabile.
◆ allestimento
Il tempo necessario per governare l’insieme
degli spazi promozionali e
stagionali;
Da una nostra stima, nel 70 per cento delle farmacie italiane non c’è “dialogo commerciale” tra il banco della regia (banco etico) e il reparto igiene-bellezza e non solo
delle sette attività sopra descritte, in una fardi un progetto di convenzio-
macia medio grande, viene oggi stimato tra le
commerciale. Stiamo parlando della leva di
ni con enti, centri, associazioni, palestre, ecc.
15 e le 20 ore settimanali e quindi un part time
trade marketing più efficace e redditizia in as-
nel bacino di utenza e non solo (creatività
sembrerebbe sufficiente.
soluto. Da una nostra stima, nel 70 per cento
della convenzione e aggiornamento della
Se il dubbio poi è come selezionare questo
delle farmacie italiane non c’è “dialogo com-
comunicazione);
◆ sviluppo
nuovo collaboratore, anche su questo fronte
merciale” tra il banco della regia (banco etico) e
dei sincronismi dei piani di
la soluzione sembra semplice perché qual-
il reparto igiene-bellezza … e non solo.
comunicazione: sinergia totale tra convenzioni,
siasi società di “lavoro interinale” sa gestire
Una recente osservazione in numerose far-
vetrine e comunicazione interna;
con successe simili ricerche.
macie, realizzata dai nostri specialisti dell’area
◆ analisi delle attività in essere con riflessioni
In qualche giorno la formazione erogata dal
marketing, ha dimostrato che i due ambienti
e azioni sui risultati ottenuti.
vissuto nel punto vendita e dall’esperienza,
(etico e commerciale) sono troppo spesso se-
oltre che dall’ambizione del titolare di farma-
parati fisicamente e intellettualmente.
◆ valorizzazione
Il profilo adatto
cia, basteranno per ottenere una performance
Il consumatore non percepisce continuità di
Su queste “magnifiche sette” attività è sem-
utile e proficua.
servizio e i collaboratori del titolare sembre-
plice avere la condivisione dei titolari. Le diffi-
L’aggiunta di pochi mezzi informatici per razio-
rebbero quasi ignorarsi da un punto di vista
coltà nascono quando bisogna decidere chi fa
nalizzare la pianificazione delle attività com-
operativo.
tutto questo. La risposta è classica e unifor-
pletano il quadro dei supporti per arrivare a un
Dunque il consumatore vive due ambienti di-
me: in farmacia manca il tempo.
risultato davvero apprezzabile.
visi, una sorta di shop in shop che non gene-
Pare proprio che sul punto vendita non ci sia
Se è difficile immaginare che un titolare di far-
ra link commerciali tra bisogni palesi e bisogni
una risorsa che possa adempiere a questi
macia possa svolgere in prima persona anche
latenti.
compiti.
la funzione di trade operativo, è d’altra parte
Con questo contesto gestionale interno e con
D’altra parte non è pensabile, sempre per
auspicabile che avverta la necessità di dotare
l’attuale stagnante situazione di mercato ri-
mancanza di tempo, che sia il titolare a mettere
la propria impresa di attività per incrementare
sulta impossibile rinunciare a una sistemati-
in pratica un piano di lavoro concreto e certa-
l’affluenza, per reclutare nuovi clienti del com-
ca analisi dei risultati per ogni singola attività
mente indispensabile.
parto commerciale, per generare maggiori in-
promozionale e di comunicazione. L’obiettivo
Manca quindi la risorsa che possa prendersi
terazioni tra consumatori e prodotti, per alzare
dovrà essere quello di capitalizzare il valore di
in carico la parte operativa di un vero e proprio
il numero di pezzi per scontrino.
ogni esercizio e valutare eventuali repliche o correzioni future. Ecco di nuovo il punto nume-
programma di sviluppo, riconosciuto d’altra
Sinergia banco etico-commerciale
ro “sette” sopra descritto.
della farmacia. Un acuto proverbio giapponese dice: «Si può
Quanto esposto sino a ora, se venisse con-
te di operare senza feedback e di dirigere una
rimanere fermi in un fiume che scorre, ma non
cretamente realizzato genererebbe già un
impresa al buio perché il rischio imprenditoriale
nel mondo degli uomini».
grande valore, che si arricchirebbe ulterior-
sembra davvero troppo grande.
In altre parole: non ci si può permettere di ri-
mente se pensiamo alla sinergia e alla coe-
“La grande metà della vita non è la conoscen-
nunciare allo sviluppo della performance di co-
sione che in una farmacia si potrebbe creare
za, ma l’azione”. Questo lo disse Thomas Hen-
municazione e alla realizzazione di un efficace
attraverso un’azione di “armonia gestionale
ry Huxley che, seppur biologo, di farmacia non
piano promozionale nel nostro canale.
del consumatore” tra banco etico e reparto
ne sapeva probabilmente nulla.
parte necessario per l’evoluzione del business
20 ottobre 2015
La situazione di mercato attuale non permet-
Primo piano Marketing
21 ottobre 2015
Primo piano Cosmesi
Un elemento distintivo
Il mondo dei profumi è strettamente legato alla formulazione dei cosmetici. Alla base una continua ricerca chimica, tecnologica e formulativa di Elena Bottazzi
E
ssenze naturali, semisintetiche
una, seppur minima, percentuale di profumo
L’evoluzione dell’olfatto
o realizzate interamente in la-
nell’Inci. In certi casi il consumatore sceglie un
I profumi e i medicamenti hanno in comune
boratorio; note agrumate, spe-
particolare prodotto proprio in funzione della
radici antichissime: già gli Egizi utilizzavano
ziate, dolci e amare. Il mercato
fragranza di cui è composto. Anche se in ap-
essenze e composti aromatici anche a scopo
delle fragranze è molto ampio e
parenza la cosmesi delle profumazioni può
curativo, ma è del XIV secolo l’Eau de la Reine
diversificato, in continua espansione, accan-
sembrare quasi “magica”, legata all’edonismo
de Hongrie (a base di essenze di vino e ro-
to all’incremento del settore della dermoco-
e a percezioni soggettive, la chimica delle fra-
smarino), prima fragranza a substrato alcolico
smesi e del beauty-care. Pochi sono i “nasi” di
granze è rigorosa e ricca di tecniche produttive
realizzata in Europa. Le nuove materie prime
eccellenza nel mondo, così come rare sono le
ben precise, oltre che sottoposta al nuovo re-
importate da oltreoceano nel Rinascimen-
formulazioni cosmetiche che non contengono
golamento europeo sui cosmetici.
to (cacao, vaniglia, baume du Peru, tabacco,
22 ottobre 2015
Primo piano Cosmesi
pepe, garofano) sono ancora oggi largamente
l’olfatto ha la capacità di suscitare impressioni
Oltre alla classificazione in famiglie, le essen-
usate nelle formulazioni. Firenze, città simbolo
durature: si ricorda molto più a lungo delle im-
ze vengono suddivise in una piramide, in base
di quell’epoca, diede i natali a illustri profumieri,
magini e per alcuni studiosi è questa la pro-
alla posizione occupata all’interno del profu-
che si trasferirono successivamente in Francia,
prietà dell’olfatto che, più delle altre, influisce
mo finito:
lanciando inconsapevolmente una disputa tra
sul comportamento umano. Queste evidenze
◆ note
il capoluogo toscano e la cittadina di Grasse
fanno comprendere che lo stato d’animo po-
patto” olfattivo della fragranza, la distinguo-
per la detenzione del primato per cultura e co-
sitivo indotto da una fragranza potrebbe ren-
no, la personalizzano, la rendono accattivante
noscenza di fiori, erbe e piante medicinali.
dere quest’ultima ancora più piacevole, dando
e attraente;
Nell’uomo primitivo il sistema nervoso era
luogo a un’interazione benefica, che farebbe
◆ note
organizzato verso lo sviluppo di un cervel-
delle fragranze uno strumento più efficace di
presentano l’anima, il corpo e il carattere in-
lo specializzato per l’odorato. In risposta alle
quanto non si pensi.
trinseco della fragranza; ◆ note
pressioni dell’evoluzione, tuttavia, il sistema
di testa: caratterizzano il primo “im-
di cuore: sono le più persistenti, rap-
di coda: composte da resine naturali,
limbico modificò le funzioni al di là di quella di
cinque famiglie
legni, muschi, fissatori naturali e sintetici, co-
organo preposto all’odorato, fino a diventare
Il riconoscimento e la distinzione delle diverse
stituiscono la base, le note che resistono più a
la sede delle emozioni, della sessualità, della
fragranze è fondamentale per poter poi ope-
lungo.
creatività e della memoria. Anche se la società
rare con esse e creare i corretti accostamenti.
attuale è fortemente dominata dalla vista e la
Le principali famiglie olfattive sono cinque:
Materie prime
sensibilità olfattiva si è via via ridotta, rima-
◆ floreale:
rappresenta la maggiore famiglia,
Il regno vegetale e i fiori in particolare sono la
ne comunque fondamentale. Secondo alcuni
può essere composta da un solo fiore o da un
principale fonte di materie odorose. L’insieme
studi le scelte nei confronti delle altre persone
bouquet, solitamente impiegata per fragran-
delle essenze di cui il profumiere può disporre
sono influenzate anche dall’odore: ciascuno
ze femminili;
è costituito infatti da circa 3.000 odori diver-
ha la propria “firma chimica” e il profumo per-
◆ chypre
(o cipriata): acuta e avvolgen-
si tra oli essenziali, estratti, resine, balsami e
sonale può provocare attrazione o avversione,
te, costituita principalmente da bergamotto,
materie prime singole derivate da intermedi e
anche se non sempre se ne ha consapevolez-
patchouli, cisto-labdano e muschio di quercia;
prodotti di sintesi.
za. L’epitelio olfattivo situato nella cavità nasale
◆ ambrata-orientale:
caratterizzata da note
Durante il ciclo vitale della pianta le essenze
è costituito da circa 10 milioni di neuroni distri-
dolci di vaniglia, ambra grigia, legni esotici, ac-
mutano di continuo la loro composizione chi-
buiti su un’area di circa 5 centimetri quadrati.
compagnati spesso da spezie; utilizzata prin-
mica e la loro localizzazione, perciò le piante
È ormai dato acquisito che la zona del bulbo
cipalmente per essenze femminili;
destinate all’estrazione di un olio essenziale
olfattivo si sviluppa già dai primi mesi di vita e
◆ agrumata:
combinazione di oli essenziali
devono essere raccolte in precise condizioni e
che nell’epitelio sono presenti almeno mille tipi
di alcuni agrumi (limone, arancia, pompelmo,
periodi, al fine di ottenere una resa qualitativa
differenti di recettori che “sentono” gli odori, in
mandarino…), fresca e leggera;
e quantitativa ottimale.
confronto ai tre tipi di ricettori della vista.
◆ fougère:
partendo da una struttura simile
Gli oli essenziali sono costituiti da una com-
Gli scienziati stanno ora cercando di compren-
a quella cipriata, è completata con lavanda,
plessa miscela di sostanze, riconducibili, da un
dere come possa il cervello decodificare tutte
geranio e cumarina, adatta soprattutto per
punto di vista strutturale, a differenti categorie:
le informazioni che riceve e come riesca poi
profumazioni maschili.
idrocarburi non ramificati, derivati del benzene,
a produrre risposte adeguate. L’odore risulta dalla combinazione di molteplici fattori, alcuni legati alle proprietà chimiche delle molecole, altri relativi agli effetti psico-fisici che esse producono quando vengono rilevate dall’olfatto, altri ancora più strettamente legati alla sfera soggettiva dell’individuo. Si può quindi affermare che l’esperienza di un odore avvenga soprattutto a livello cerebrale e che il naso rappresenti l’interfaccia diretta tra il sistema olfattivo centrale e l’ambiente esterno da cui riceve gli stimoli. Gli odori creano un ponte con i luoghi e le esperienze conservati nella memoria. Oltre a essere strettamente legato all’emotività, 23 ottobre 2015
Primo piano Cosmesi
terpeni aciclici e aromatici, composti vari ossi-
meno performanti e quindi possono creare in-
qualità di un solvente, associato alla fluidità di
genati (aldeidi, chetoni, alcoli, esteri, acidi) sol-
stabilità alla fragranza prima e al prodotto finito
un gas. Grazie a questa tecnica si possono ot-
forati o azotati.
poi. È inoltre essenziale selezionare il fornitore
tenere estratti di elevata qualità olfattiva e pu-
Secondo una particolare classificazione gli oli
e le specifiche che accompagnano la materia
rezza, senza nessuna traccia di solvente, non
essenziali sono distinti in base al costituente
prima; diversamente da quanto avviene nel
sottoposti ad alte temperature: si può parlare
chimico contenuto in maggior concentrazione,
farmaceutico, per la produzione dei profumi,
quindi di estrazione dolce. La CO2 permette
a seconda che prevalgano gli idrocarburi mono
oltre alla specifica dettagliata, anche l’odore
di estrarre sostanze odorose poco volatili, per
o sesquiterpenici (limone, ginepro), le aldeidi
del materiale di partenza è fondamentale per
esempio quelle che emanano le spezie, e più
(cannella), gli alcooli (geranio, sandalo, corian-
assicurare la qualità.
generalmente le materie prime secche, refrattarie alle tecniche di estrazione tradizionali. La
dolo), i chetoni (carvi, assenzio, salvia), i fenoli (garofano, timo) o gli esteri (lavanda).
Produzione
CO2 inoltre, riciclata all’interno del sistema, non
La quantità di prodotto naturale che deve es-
Le prime tecniche produttive impiegate per la
inquina: è un gas inoffensivo che può essere li-
sere impiegata per ottenere un certo quanti-
realizzazione dei profumi sono state la spre-
berato senza rischio nell’atmosfera.
tativo di olio essenziale è molto elevata; per
mitura, la distillazione e l’estrazione. Quest’ul-
La profumeria moderna impiega inoltre le me-
esempio, da ben 800 kg di arancio amaro si ri-
tima, tradizionalmente chiamata enfleurage,
todiche dello spazio di testa, cromatografiche
cava 1 kg di olio essenziale. Per questo nell’in-
era praticata a freddo su corpi grassi, per ot-
e la spettrometria di massa. Spesso i materiali
dustria moderna l’impiego di alcune essenze
tenere pomate e oli odorosi. Oggi il grasso è
utilizzati negli impianti, per essere meno rigidi,
(come la rosa, il gelsomino e l’Ylang Ylang)
sostituito da solventi volatili (etanolo, meta-
contengono ftalati come plasticizzanti. La pre-
è quasi esclusivamente limitato al mondo
nolo, esano…) che vengono scaldati e sono
senza in tracce di tali sostanze in quasi tutti i
dell’alta profumeria a causa delle difficoltà di
poi eliminati per evaporazione. Si isola così
prodotti lascia pensare che non siano aggiunti
lavorazione, della bassissima resa e, di con-
una materia cerosa: la concrète. Mescolata
ai prodotti intenzionalmente, ma siano impu-
seguenza, per i costi molto elevati. La mag-
con alcol, scaldata e poi raffreddata, viene pu-
rezze derivanti dal processo di produzione.
gior parte delle formulazioni moderne si basa
rificata dai composti vegetali e dalle cere che
Secondo lo Sccp (Scietific committee on con-
quindi soprattutto sull’impiego di materie pri-
contiene. Una volta poi eliminato l’alcol per
sumer product) 100 ppm di ftalati provenienti
me sintetiche, non solo per ragioni di carattere
evaporazione, resta l’assoluto (absolu).
dai profumi sono da considerare trascurabili ri-
economico, ma anche, per esempio, a causa
Esiste inoltre la tecnica Softact, o estrazione
spetto alla esposizione globale agli stessi pro-
dell’impossibilità di riprodurre e standardizza-
per mezzo di CO2: messa sotto pressione a
veniente da altre fonti e a livello legislativo non
re le fragranze con le sole materie prime na-
una temperatura inferiore a 40°C, la CO2 passa
devono essere considerati nella valutazione
turali. Lo sviluppo della chimica delle fragranze
allo stadio supercritico (liquid); acquista così le
della sicurezza del prodotto.
ha permesso anche di ottenere effetti odorosi diversi, non presenti in natura. Si possono comunque distinguere molecole interamente sintetiche e altre di derivazione naturale, ot-
La psicofisica della percezione olfattiva
tenute tramite l’isolamento di molecole da oli essenziali naturali. Alcuni esempi di “isolati” sono: ◆
il Citral ottenuto dal Lemongrass;
◆
il mentolo ottenuto dalla menta piperita;
◆
l’eugenolo ottenuto dall’olio essenziale di
garofano. Quando, al termine di uno o più anni di ricerca, una nuova molecola viene selezionata, sono impiegate tecniche sofisticate per riuscire a produrla pura, stabile e in grandi quantità. In ogni caso gli oli essenziali puri mantengono più facilmente nel tempo le loro caratteristiche olfattive. Quelli parzialmente ricostruiti, anche se costituiti da molecole naturali identiche e
Si compone di tre momenti: Detezione: indica l’intensità della stimolazione odorosa affinché si possa percepire la presenza di un odore. Dipende da molti fattori: molecole con lunghe catene di carbonio sono più facili da percepire rispetto alle catene corte. Le donne hanno generalmente soglie più basse (e quindi sensibilità più alta) degli uomini, specialmente durante il ciclo mestruale, ma contrariamente al credo popolare la loro sensibilità non aumenta nel periodo della gravidanza. Discriminazione: i professionisti possono distinguere fino a 100.000 odori diversi. Discriminare però non vuol dire riconoscere: per il riconoscimento sono necessarie notevoli quantità di odoranti. Identificazione: è un passo successivo nel processo di riconoscimento, consiste nell’“etichettare verbalmente” un odore, compito molto difficile. È il “fenomeno della punta del naso”, corrispettivo (ma non del tutto) del fenomeno della punta della lingua in visione, in quanto con l’olfatto non si ha una conoscenza implicita dettagliata del nome del profumo che si ricerca, però si può avere un’idea di come comportarsi con esso.
alle analisi gas cromatografiche identici, sono 24 ottobre 2015
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Primo piano Cosmetologia
La corretta detersione L’igiene intima femminile nelle diverse fasi della vita di Umberto Borellini, farmacista-cosmetologo
L
a globalizzazione lascia il segno
se non è troppo carico di tensioattivi anionici
del bidet, in un momento di cura e di piacere.
anche tra i detergenti intimi, e
considerati, a ragione, assai aggressivi, se
E soprattutto nel rispetto della particolare fi-
non soltanto su quelli, dato che,
non è intriso di fragranze sintetiche zeppe di
siologia della zona.
l’International
allergeni eccetera, può essere considerato un
L’Italia ama il bidet, con il 97 per cento di per-
leggendo
bene
nomenclature cosmetics ingre-
prodotto “universale”. In fin dei conti trattare
sone inclini al suo utilizzo, mentre l’Inghilterra lo
dients (Inci) - come insegna la bravissima
un cuoio capelluto unto e due ascelle maleo-
detesta: lo utilizza soltanto il 3 per cento della
collega Giulia Penazzi - potrete verificare
doranti è un po’ la stessa cosa. Ma il bidet no,
popolazione del Regno Unito. Divenuto ogget-
come shampo, doccia-schiuma e intimi, ab-
soprattutto per le femmine, alle quali il pittore
to di culto, metafora del rapporto tra l’uomo e la
biano differenze di packaging ma, a livello
francese Courbet ha dedicato uno dei quadri
propria natura sensuale, il bidet ha attraversa-
formulativo, siano spesso molto simili. Tant’è
più famosi al mondo. La zona della donna più
to due secoli e mezzo di storia tra diffidenze e
che quando entrate nel bagno di un albergo
preziosa va trattata con i guanti sia simboli-
riflessioni per giungere a noi, nella sua sempli-
trovate quelle bottiglie mignon con scritto:
camente sia per la reale struttura anatomica,
ce veste di articolo idro-sanitario di uso quoti-
detergente corpo-capelli che, soltanto in ho-
che rende la zona particolarmente delicata e
diano. Da quando comparve in Francia nel 1726
tel, diventa un tre in uno senza destare alcun
aggredibile. La cosmetologia delle zone inti-
come una vaschetta ovoidale appoggiata
sospetto.
me deve rasentare la poesia, l’arte figurativa e
su una cassetta di legno, denominata sedia
Allora io dico: se la formula di un detergente è
olfattiva, la polisensorialità allo stato puro, per
di pulizia, ha subito trasformazioni esteti-
buona e rispetta le caratteristiche epicutanee,
trasformare un atto meccanico, come quello
che e ideologiche. Dato che per usarlo era
26 ottobre 2015
Primo piano Cosmetologia
Negli scaffali dei supermercati sono pochi
menopausa ma anche durante l’assunzione di
i prodotti che tengono in considerazione la
anticoncezionali).
peculiare fisiologia dell’apparato genitale
Un altro problema è legato alla stretta vicinan-
femminile, che è quanto mai complessa e so-
za tra l’apparato genitale e la regione anale, co-
fisticata, ed è influenzata da fattori ormonali
lonizzata da numerosissime specie batteriche
che cambiano nel corso della vita:
potenzialmente patogene per le vie urinarie
◆
infanzia - pubertà;
che, non a caso, sono spesso attaccate da
◆
fertilità;
germi di provenienza intestinale. Ecco perché
◆
menopausa.
i preziosi lattobacilli esplicano un ruolo fonda-
L’apparato genitale femminile è una zona di
mentale come sentinelle in grado di difendere
frontiera e come tale è provvista di un sistema
la zona con sistemi fisici e biochimici. Le prin-
difensivo multifattoriale che comprende la flo-
cipali protezioni naturali delle mucosa vaginale
ra lattobacillare e altri componenti mucosali.
dipendono quindi, dalla presenza di lattobacilli
Istologicamente è fondamentale ricordare
che, attraverso il loro metabolismo contribui-
che, a differenza di altri distretti epidermici, la
scono a mantenere acido l’ambiente, limitando
zona genitale femminile è caratterizzata da
lo sviluppo di specie microbiche patogene.
uno strato corneo sottile che sfocia in mucosa,
Alla luce di queste evidenze è importante of-
quindi molto più sensibile e indifesa. Per non
frire soluzioni dermocosmetiche adatte alle
parlare delle scorrette abitudini legate all’uti-
tre fasi che caratterizzano la vita di una donna.
lizzo di indumenti poco adatti come slip sintetici o jeans super aderenti usati durante tutto
Infanzia e pubertà
l’arco dell’anno. Anche nei periodi più caldi. Ul-
Nell’infanzia e in età prepuberale non sono pre-
teriori problematiche possono essere causa-
senti in circolo gli estrogeni e di conseguenza
te da rapporti sessuali non protetti, piuttosto
sono assenti i lattobacilli che producono acido
che da una mancata valutazione dello stato di
lattico: il pH vaginale è dunque quasi neutro.
secchezza della mucosa vaginale (non solo in
necessario mettersi a cavalcioni, venne chiamato bidet, ovvero cavallino. Su quel cavallino però spesso si appoggiano prodotti sbagliati. Soprattutto quelli per uso femminile.
specificità La maggior parte dei cosiddetti “detergenti intimi” in commercio non possiede nessuna caratteristica distintiva rispetto ai prodotti formulati per le varie aree corporee. Infatti leggendo attentamente l’Inci di shampoo, doccia schiuma e detergenti intimi, si evidenza un appiattimento formulativo caratterizzato principalmente dalla presenza delle seguenti sostanze: acqua, tensioattivi anionici (Sles), addensanti, coloranti, profumi, acidificanti e conservanti. 27 ottobre 2015
In questo periodo sono consigliati prodotti
Primo piano Cosmetologia
In menopausa la formulazione più adatta deve avere un pH molto vicino alla neutralità e può contenere anche estratti quali la salvia, nota per le sue attività fitoestrogeniche, olio di cotone o altri oli vegetali ad azione emolliente
Camomilla, Malva, Rosa) e magari una piccola quantità di olio essenziali come quello diTea
tree o di agrumi che possono essere considerati batteriostatici naturali rinfrescanti, deodoranti e anche profumanti.
Menopausa In menopausa cessa la produzione di estrogeni che hanno la funzione di mantenere vitali ed elastici i tessuti dei genitali e di mantenere acido l’ambiente vaginale. Si verifica perciò un aumento di pH che diventa quasi neutro (pH 7) con conseguente diminuzione delle difese strutturali e della naturale idratazione. La formulazione più adatta a questo periodo deve avere un pH molto vicino alla neutralità e può contenere anche estratti quali la salvia, nota per le sue attività fito-estrogeniche, olio di cotone o altri oli vegetali ad azione emolliente per una maggiore elasticità e idratazione, probiotici naturali, oli essenziali dermopurificanti ed estratti altamente idratanti. detergenti delicati e a pH leggermente acido,
Fertilità
Le formulazioni fisio-cosmetiche sono anche
per mantenere un livello minimo di difesa con-
In età fertile il pH vaginale è acido ed è mante-
caratterizzate dalla presenza di acido lattico
tro possibili infezioni e irritazioni. Sono quindi
nuto dall’attività estrogenica che agisce sulla
(riequilibrante della naturale acidità delle aree
indicati prodotti specifici adatti a questo pe-
maturazione di cellule epiteliali in grado di pro-
intime) e vitamina E, antiossidante naturale in
riodo a base di attivi idratanti e lenitivi quali gli
durre acido lattico. I lattobacilli producono an-
grado di proteggere i tessuti epidermici.
estratti di Aloe, Malva, Calendula e la vitamina
che H2O2 (perossido di idrogeno) che svolge
Vi sono altri estratti vegetali molto utilizzati
E. Il formulato privo di Sls e Sles (tensioattivi
azione battericida, soprattutto contro alcuni
come ingredienti complementari, ma forse
assai aggressivi), coloranti e parabeni, deve
batteri. Alla luce di queste evidenze è consi-
quello che troviamo maggiormente presente
avere un pH acidulo, attorno al 5, fisiologica-
gliabile preferire un detergente specifico a pH
è quello ricavato dall’Aloe.
mente corretto, adatto all’igiene intima quo-
3,5 (acido), a base naturale, privo di Sls, Sles,
Infine ricordarsi che non necessariamente un
tidiana di bambine e pre-adolescenti (ricordo
parabeni e coloranti e arricchito con probiotici
buon detergente deve produrre montagne di
che i valori acidi sono inferiori al 7).
riequilibranti, estratti idratanti e lenitivi (Aloe,
schiuma… anzi. Buon bidet a tutti.
28 ottobre 2015
Primo piano Cosmetologia
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29 ottobre 2015
Primo piano Nutraceutica
Quando l’antiage è nel piatto Nuovi passi della ricerca verso molecole in grado di rallentare i processi di invecchiamento
alimentazione in favore di una cute più sana e
di Rachele Aspesi, farmacista e dietista
agenti esogeni che la possono opprimere. Ciò
C
giovane significa garantirle un ottimale processo di disintossicazione naturale dai vari è fattibile evitando cibi industriali e raffinati, ricchi di conservanti e additivi che si accumulano
oniugando i vocaboli “nutrizio-
In particolare, le ultime ricerche hanno portato
sottoforma di tossine, le quali, stratificandosi a
ne” e “farmaceutica”, il neolo-
alla luce come numerose molecole riconosciu-
livello corneo cutaneo, rendono la pelle spenta,
gismo “nutraceutica”, coniato
te nutraceutiche siano in grado di rallentare i
soggetta a ritenzione idrica (con la formazione
da Stephen De Felice nel 1989,
processi di invecchiamento cutaneo, contra-
di borse e occhiaie) e incapace di combattere
si riferisce allo studio dei nu-
stando l’azione dei radicali liberi, in qualità di
la formazione di radicali liberi, principali re-
trienti che si suppone abbiano una funzione
antiossidanti, potenziando la struttura della
sponsabili della formazione delle rughe.
benefica sulla salute umana. I nutraceutici
pelle e degli annessi, arricchendo le difese en-
Oltre a questa attenzione nella scelta quotidia-
vengono comunemente anche definiti ali-
dogene del sistema immunitario. Conoscere e
na di ciò che mettiamo in tavola, occorre arric-
menti funzionali, o pharma food, anche se,
consigliare alimenti e pietanze con proprietà
chire la propria alimentazione con cibi e principi
nella pratica scientifica, con questo termi-
antiage è fondamentale per garantire una resa
attivi nutraceutici antiage affinché sia possibile:
ne ci si dovrebbe riferire esclusivamente a
ottimale delle cure cosmetiche quotidiane.
◆ migliorare la salute di pelle, capelli e unghie,
un principio attivo, contenuto nell’alimento
Come già sosteneva Ippocrate, il cibo può es-
stimolando contemporaneamente la produ-
stesso, in grado di agire sui meccanismi bio-
sere cura e prevenzione per le patologie e per
zione di collagene, elastina e cheratina;
chimici e fisiologici dell’organismo umano,
l’invecchiamento biologico, il cui rallentamento
◆ favorire l’irrorazione sanguigna capillare per
come un vero e proprio farmaco.
può essere visibile sulla pelle. Curare la propria
un colorito più sano e roseo;
30 ottobre 2015
Primo piano Nutraceutica
◆ promuovere una spiccata azione antinfiam-
A livello cutaneo ha un ruolo importante nel-
matoria in grado di contrastare la maggiore
la protezione dai radicali liberi, attraverso la
sensibilità agli agenti esogeni pro-ossidanti,
presenza del radicale ascorbile, ma anche
come i raggi solari, responsabili primari della
un’azione mirata nella stimolazione del me-
formazione delle rughe.
tabolismo del collagene e dell’elastina, pro-
Tra i nutraceutici con comprovata azione an-
teine del tessuto connettivo sottocutaneo
tiage troviamo specifiche vitamine e minerali,
indispensabili per la tonicità, il turgore e la
acidi grassi essenziali omega 3 e 6 e gran parte
lucentezza di pelle e capelli.
di fitocomposti, come polifenoli e flavonoidi
La vitamina A, infine, il cui isomero retinolo è
attraverso gli alimenti, questi due nutrienti
la forma più attiva, si trova in alimenti di ori-
sono convertiti per via enzimatica in altri acidi
Vitamine e minerali antiossidanti
gine animale (latte e derivati grassi, fegato,
grassi polinsaturi (PUFA): in particolare, l’acido
rene) oppure può essere prodotta in buona
linoleico è il capostipite degli acidi grassi del-
Le vitamine e i minerali utili per la loro effica-
quantità, nell’organismo umano, a partire dai
la serie omega-6, mentre a partire dall’acido
cia antiage agiscono con un meccanismo d’a-
caroteni, tra i quali il principale rappresentan-
alfa-linolenico si ottengono gli analoghi della
zione antiossidante nei confronti dei radicali
te è il beta-carotene, di cui sono ricchi ortag-
serie omega-3.
liberi, prodotti dal nostro organismo, ma an-
gi e frutti di colore arancione-rosso.
Buone fonti di omega-6 sono gli oli di semi, la
che indotti dagli stili di vita, compreso quello
frutta secca e i legumi, mentre le migliori fon-
in tavola.
ti alimentari di omega-3 sono i pesci dei mari
In primis, la vitamina E o tocoferolo (moleco-
freddi, l’olio e i semi di lino.
la sotto) - termine che comprende differenti
Questi acidi grassi sono, inoltre, precursori
composti isoprenoidi tra cui l’alfa-tocoferolo
degli eicosanoidi, sostanze ormonali ad azio-
- è il più comune, svolge una spiccata azione
ne locale o paracrina (prostaglandine, trom-
antiossidante antinvecchiamento.
bossani e leucotrieni) che regolano diverse funzioni e parametri fisiologici. I livelli e l’equiLa vitamina A è indispensabile per mante-
librio degli acidi grassi delle due serie sono im-
nere integra l’epidermide, promuovendo la
portanti, oltre che per la nota prevenzione e il
sintesi di mucopolisaccaridi e acido ialuroni-
trattamento di disturbi cardiovascolari, anche
co, necessari per il mantenimento dell’idra-
per la modulazione dei processi infiammatori
In vivo è in grado di proteggere dall’ossida-
tazione e dell’elasticità cutanea.
cellulari. Le ultime ricerche hanno, infatti, con-
zione le strutture lipidiche e salvaguardare
Tra i minerali è bene citare lo zinco che,
fermato lo stretto legame tra invecchiamento
le membrane biologiche, contrastando la
presente nell’organismo umano in piccole
cellulare e infiammazione o inflamm-aging,
perossidazione degli acidi grassi insaturi in-
quantità, è un cofattore di numerosi e impor-
processo in cui le cellule iperproducono ra-
nescata dai radicali liberi. I tocoferoli proven-
tanti enzimi. Si trova contenuto in quantità
dicali liberi ed enzimi degradativi, generan-
gono principalmente dal mondo vegetale,
maggiori nel pesce azzurro, nella carne, nei
do un continuo stato infiammatorio latente,
dove si trovano abbondantemente diffusi nei
funghi, nella frutta secca e nelle uova e svol-
precursore della formazione di rughe e segni
germi di semi di cereali, negli ortaggi a foglia
ge un ruolo importante nella salute cutanea,
del tempo, come secchezza, lassità, macchie.
larga, nei semi, nei frutti oleosi e nei rispettivi
prevenendo le proliferazioni batteriche, re-
L’azione mirata preventiva degli omega 3 e 6
oli (oliva, lino).
sponsabili di macchie e impurità.
Anche la vitamina C o acido ascorbico (moleuna sostanza che l’uomo deve ricavare dall’a-
Acidi grassi omega 3 e 6 antinfiammatori
limentazione attraverso il consumo di frutta,
Tra i vari lipidi di interesse nutraceutico, due
principalmente agrumi e kiwi; è assente, in-
meritano particolare attenzione. Si tratta di
vece, nella maggior parte degli alimenti di ori-
acidi grassi polinsaturi, rispettivamente chia-
gine animale.
mati acido linoleico o LA e acido alfa-linole-
cola sotto) è uno scavenger di radicali liberi. È
nico o ALA, entrambi detti essenziali, poiché, considerata l’impossibilità dell’organismo di sintetizzarli, devono obbligatoriamente essere introdotti con la dieta. Una volta assunti 31 ottobre 2015
Primo piano Nutraceutica
sui processi infiammatori blocca conseguen-
loro qualità organolettiche, conferendo a frutta
Tra i fitocomposti con spiccate attività an-
temente la cascata radicalica a livello cellulare
e ortaggi i colori, gli odori e i sapori tipici: il rosso
tiage possiamo includere una buona parte
che si innesca con il passare degli anni, gene-
del pomodoro, l’arancione della zucca, il viola
di carotenoidi e polifenoli, come flavonoidi e
rando protezione e risposta antinfiammatoria
dei mirtilli, l’inconfondibile odore della cipolla, la
antocianine.
dall’interno. L’effetto di regimi alimentari an-
piccantezza del peperoncino. Chiamati anche
Tra i carotenoidi, spicca l’azione antiage del
tinfiammatori si estende, dunque, agli aspet-
sostanze bioattive, i phytochemicals non sono
betacarotene, che, oltre al suo caratteristico
ti estetici di pelle, capelli e unghie, i quali
dei veri e propri nutrienti essenziali né tanto-
ruolo biologico di potente antiossidante, rap-
risentono degli effetti positivi del corretto
meno costituenti energetici o plastici, ma han-
presenta un diretto precursore della vitamina
equilibrio degli eicosanoidi, che stimolano
no un ruolo biochimico in grado di modulare
A, sostenendo pertanto il pull di antiossidanti
contemporaneamente la produzione di col-
numerose attività biologiche dell’organismo:
endogeni. Si trova tipicamente nei vegetali
lagene ed elastina per l’elasticità della pelle
◆ attività
antiossidante anti-radicalica (spe-
con colorazione giallo-arancio, come carote,
e di cheratina per la formazione di unghie e
cialmente nei confronti dell’ossigeno mole-
patate dolci, mango, melone, albicocche, ma
capelli forti.
colare) pari a circa 2 g di acido ascorbico;
anche in crucifere e verdure a foglia verde.
◆ attività antinfiammatoria;
Data la sua natura lipofila, viene efficacemen-
Fitocomposti: I colori dell’antiage
◆ attivazione degli enzimi di detossificazione
te assorbito insieme ai grassi sottoforma di
e depurazione;
un complesso lipoproteico e successivamen-
Negli ultimi decenni, grazie alla ricerca scien-
◆ stimolazione del sistema immunitario;
te rimaneggiato dal fegato, dove viene poi, in
tifica, è stata individuata una grande varietà di
◆ regolazione
parte, trasformato in retinolo e, in parte, uti-
sostanze presenti in alimenti di origine vegeta-
delle funzionalità antibatteriche e antivirali.
lizzato come antiossidante endogeno. Date
le, capaci di influenzare positivamente la salute
Per questa ragione, le linee guida interna-
le importanti proprietà biologiche, è rientrato
dell’uomo, contribuendo alla prevenzione di
zionali suggeriscono un consumo minimo
a pieno titolo tra i fattori dotati di proprietà
processi di invecchiamento fisiologici o indotti
di tre porzioni di verdura e due di frutta al
antiaging, dimostrandosi efficace nella pro-
da agenti esterni (sole, inquinamento, fumo).
giorno, quantità che hanno mostrato effica-
tezione organica e cutanea dalle radiazioni
Sono sostanze organiche a basso peso mo-
cia nel ridurre il rischio di patologie cronico-
ultraviolette, potenziando l’attività dei linfociti
lecolare prodotte dai vegetali come risposta di
degenerative e di processi di invecchiamento,
T e B e, quindi, l’azione protettiva nei con-
difesa a stress ambientali e responsabili delle
compreso quello cutaneo.
fronti di radicali liberi indotti dall’esposizione
del metabolismo ormonale e
solare e di potenziali cellule maligne trasformate dall’azione genotossica delle radiazioni ultraviolette.
Date le importanti proprietà biologiche, il betacarotene è rientrato a pieno titolo tra i fattori dotati di proprietà antiaging, dimostrandosi efficace nella protezione organica e cutanea dalle radiazioni ultraviolette, potenziando l’attività dei linfociti T e B
I polifenoli, dal canto loro, rappresentano un vasto gruppo di composti organici di origine vegetale, caratterizzati dalla presenza di uno o più anelli fenolici: il che li rende responsabili del colore tipico di molti frutti che li contengono. Gli ultimi studi hanno confermato la loro
32 ottobre 2015
Primo piano Nutraceutica
importante funzione protettiva nei confronti
Accanto alle antocianine, infine, nelle ultime
precoce, azione riconducibile alla sua capacità
del rischio ossidativo rappresentato dalla luce
ricerche è stata data ampia importanza alla
di contrastare l’attività negativa delle radia-
solare e da altri agenti ambientali.
quercetina (molecola sotto), un flavonoide ubi-
zioni solari, le quali, come visto in precedenza,
All’interno di questo vasto gruppo, dal punto
quitario presente in una grande varietà di frutti
stimolando la sintesi di radicali liberi, sono in
di vista strutturale, si distinguono i flavonoidi
(mele, uva, olive, agrumi, frutti di bosco), ortaggi
grado di produrre alterazioni strutturali nella
e i flavonoli, tra i phytochemicals più utilizza-
(pomodori, cipolle, broccoli, capperi) e bevande
sintesi di collagene ed elastina da parte dei fi-
ti come antiossidanti naturali in farmacologia
(tè e vino rosso).
broblasti dermici.
sperimentale. Una ricerca effettuata nel 2010
Saper consigliare alimenti corretti e inte-
e pubblicata sulla rivista scientifica Europe-
grazioni alimentari utili alla prevenzione dei
an journal of clinical nutrition ha permesso
naturali processi di invecchiamento può con-
di compilare un database di ben 452 alimenti
ferire maggior valore a un trattamento co-
contenenti 502 diversi tipi di polifenoli. Dai da-
smetico, affinché la bellezza e la prevenzione
ti raccolti si evince come i principali alimenti
La vasta letteratura scientifica ne dimostra
dei segni del tempo vengano dall’interno,
contenenti polifenoli siano tutti derivati dal
la potenziale utilità nel trattamento e nel-
attraverso il gesto necessario e quotidiano
mondo vegetale: spinaci, broccoli, mais rosso,
la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo
dell’alimentazione.
bacche rosse (maqui, acai, mirtilli), cacao, caffè, noci, azuki e fagioli. In particolare, si sono moltiplicati negli ultimi anni studi riguardanti l’azione antiossidante e
antiage delle antocianine, composti poliaromatici poliossidrilati della famiglia dei flavonoidi, molto diffusi in natura, il cui colore può variare dal rosso al blu. Gli alimenti più ricchi in queste sostanze sono il ribes, la ciliegia, il cavolo rosso, l’uva, la fragola, il sambuco e le bacche in generale. Altri alimenti in cui le antocianine sono presenti, seppur in minor quantità, sono la banana, l’asparago, il pisello, la pera e la patata. Grazie al loro potere antiossidante, proteggono le piante dai danni causati dalle radiazioni ultraviolette, assorbendo luce di una determinata lunghezza d’onda. Infatti in caso di esposizione a grandi quantità di radiazioni Uv, la loro produzione aumenta immediatamente per compen-
La beauty breakfast
sare questa emergenza. Sono, inoltre, in grado di assorbire luce blu-verde per proteggere le
La crema Budwig, ideata dalla dottoressa Kousmine alla base della sua omonima dieta,
piante nei momenti di illuminazione elevata,
è un’ottima alternativa per una colazione completa, antinfiammatoria e antiage. La ver-
durante periodi di condizioni estreme di siccità
sione riportata risulta più semplice da preparare rispetto alla rigorosa ricetta originale,
o basse temperature. Dalle ricerche si evin-
ma contiene vitamine, acidi grassi essenziali e polifenoli indispensabili per il manteni-
ce che le antocianine sono in grado di reagire
mento di un benessere antiage visibile sulla pelle:
con gli ossidanti come l’ossigeno molecolare
◆
e i radicali liberi, riducendo i danni che queste
gro bianco o di yogurt di soia fino a ottenere una crema omogenea;
molecole possono provocare alle cellule e ai
◆
sbattere due cucchiaini di olio di lino con quattro cucchiaini di ricotta o di yogurt maaggiungere un cucchiaio di succo di limone, una banana schiacciata o due cucchiaini
tessuti. Le antocianine possono essere mol-
di miele e mescolare per eliminare i grumi;
to utili in medicina antiage e cosmetica anche
◆
aggiungere un cucchiaio di semi oleosi misti e quattro cucchiai di fiocchi di avena in-
grazie alla loro attività protettiva nei confronti
tegrali senza zuccheri;
della fragilità capillare, garantendo un’adeguata
◆
irrorazione sanguigna a livello cutaneo, per un
bosco e una tazza di the verde senza zuccheri aggiunti.
consumare, in aggiunta alla crema preparata, una buona quantità di piccoli frutti di
colorito più sano e roseo. 33 ottobre 2015
Primo piano Convegni
Immergersi nella conoscenza Cambiano i consumi, i consumatori e i luoghi di acquisto. E in farmacia? Il punto al quarto Forum Shackleton di Genova di Giuseppe Tandoi
L’
invito ad “andare in profondità”
ricordare quanto sia basilare «l’importanza, in
Puntare sulla sensorialità, insomma, si può.
rivolto dal quarto Forum Shac-
ambito Gdo, delle ricerche di mercato: inda-
Anche in farmacia.
kleton alla numerosa platea con-
gini on line, telefoniche, questionari all’uscita
venuta all’Acquario di Genova trae
del punto vendita. Tutto per individuare gusti
Dittatura digitale?
spunto, sì, dalla splendida location
e tendenze del cliente». I supermercati? Da
Piaccia o no l’Italia è un Paese a forte dimen-
ma rappresenta al tempo stesso una solle-
punti vendita dove acquistare semplicemente
sione digitale: per i 25 milioni di utenti attivi in
citazione alla conoscenza. Conoscere bene
ciò che serve si sono trasformati nei decen-
internet, i 18 milioni di smartphone e tablet,
il settore, studiarlo in ogni suo aspetto e poi
ni in luoghi dove si moltiplicano, per il cliente,
l’uso moderno dei device. Soprattutto per le
agire. Caratterizzare la propria farmacia, non
gli stimoli e le suggestioni e, di conseguenza,
giovani generazioni il “cellulare” serve a tutto
andare in cerca di standard che forse una volta
le possibilità di acquisto. Il punto di approdo
tranne a che a telefonare e mettersi davanti
erano buoni per tutti ma non lo sono di certo
finale è quella customer experience di cui
al televisore per guardare la televisione ap-
ora, in un sistema che, al termine di tre lustri di
Rebora ricorda alcuni esempi recenti, e parti-
pare ormai obsoleto, perché altri sono i mo-
cambiamenti, vede ora vacillare anche l’ultimo
colarmente innovativi, come Bilder & de Cler-
di di fruire dei contenuti televisivi. Il quadro
(o quasi) baluardo: la riserva di proprietà.
cq in Olanda, un negozio di alimentari che di
fornito a Genova da Stefano Cini, business
tradizionale non ha più nulla.
development manager di Nielsen, è ad ampio
Esperienze
Gli anglismi saranno troppi e invadenti ma
spettro: «Il 30 per cento del mercato pubbli-
Le sollecitazioni che arrivano dalle Coop non
hanno il pregio della brevità mentre spiegare
citario complessivo è digitale e il 18 per cento,
sono certo graditissime ai titolari, propensi a
in italiano cosa si intenda per “esperienza del
ovvero 61 milioni di euro, degli investimenti in
identificare nel colosso nazionale della coo-
cliente” è arduo. Di certo la possibilità di creare
pubblicità delle aziende farmaceutiche è on
perazione - 150 imprese associate per 1.300
ambienti e atmosfere suggestivi (inebrianti?)
line. Un trend in crescita, che fa segnare un
punti vendita - il nemico pubblico numero
non è solo appannaggio di chi propone ali-
+12 per cento rispetto all’anno precedente».
uno, con la sua vocazione a omologare anche
menti, articoli sportivi e abiti più o meno alla
L’Osservatorio Multicanalità di Nielsen con-
il farmaco nel mare magnum della Grande
moda: è una potenzialità che si può svilup-
sente inoltre di delineare il profilo di chi acqui-
distribuzione. Eppure l’intervento di Lidia Re-
pare anche in un luogo nel quale la presen-
sta on line: «Abbiamo identificato una prima
bora di Coop Liguria non è privo di spunti. Nel
za del farmaco è solo una delle componenti.
tipologia di utente, lo smart shopper. Sopra i
34 ottobre 2015
Primo piano Convegni
45 anni, informato e acculturato, lo definiamo
ai farmacisti: il processo di acquisto comincia
cliente deve respirare sensazioni positive».
“esintelligente”, esigente e intelligente al con-
fuori e, di conseguenza, va mutato il paradig-
Fermo restando che «il consiglio del farma-
tempo; cerca di conciliare nell’acquisto qualità
ma dei rapporti con il cliente.
cista è tuttora fondamentale. Nella scelta
e convenienza. Una categoria che compren-
degli integratori, per esempio, prodotti che
de circa 9 milioni di italiani. C’è poi la tipologia
Mutamenti
l’80 per cento degli italiani consuma. In ge-
degli hyper reloaded: tra i 20 e i 44 anni, ama-
Il cambiamento si realizza attraverso il lin-
nerale, l’autocura non è in contrasto con il
no la tecnologia e acquistano quasi esclu-
guaggio e anche in farmacia le parole,
ruolo di consulente del farmacista. Prendia-
sivamente on line, o nel modo tradizionale
pronunciate o omesse, sono importanti.
mo gli antinfluenzali, il 75 per cento dei clienti
o con il click and drive. Si prenota il prodotto
«Bisogna cambiare registro, nel rapporto
si reca in farmacia sulla spinta di un bisogno:
su internet e poi si passa a ritirarlo nel punto
con il cliente», auspica Gadi Schoeneit, vice
in questo caso il consiglio del farmacista è
vendita. Qui siamo sui venti milioni di italiani».
presidente di Doxa Pharma, «e passare dal
molto richiesto».
Cifre a parte, il digital shopping è realtà con-
“Serve altro?” all’”Io le consiglierei anche…».
Cerca poi di fare un po’ di luce sul geomar-
solidata anche da noi e tra i clienti della farma-
I cittadini, nella loro grande maggioranza re-
keting, altra parola misteriosa. In farmacia è
cia si calcola una quota di smart shopper che
putano la farmacia un’organizzazione sanita-
possibile, anzi caldamente raccomandato,
sfiora il 50 per cento. Non solo, ma quindici
ria di eccellenza. Quanto alle farmacie vere e
«profilare il bacino d’utenza». Ma per farlo
milioni di italiani sono soliti informarsi sui te-
proprie una recente indagine di Doxa Pharma
occorre allargare lo sguardo, osservare quel-
mi della salute sui siti internet (e qui lasciamo
su 500 titolari ha consentito di suddividerle in
lo che succede nei dintorni delle proprie ve-
stare il discorso dell’attendibilità delle fonti, da
quattro diversi cluster:
trine, insomma studiare il territorio. Obiettivo
verificare caso per caso). Promemoria di Cini
◆ farmacie all, che offrono un po’ di tutto (30
finale quello di «costruire la mappa della pro-
per cento);
pria farmacia», elaborando un profilo - arti-
◆ farmacie dei servizi (11 per cento);
colato sugli aspetti socioculturali e sugli stili
◆ farmacie
focalizzate sul benessere (21 per
di vita - della potenziale clientela.
che sono ancora in cerca di un
In conclusione
Il digital shopping è realtà anche in Italia e tra i clienti della farmacia si calcola una quota di smart shopper che sfiora il 50 per cento. E quindici milioni di italiani sono soliti informarsi on line sui temi della salute
cento); ◆ farmacie
posizionamento (38 per cento).
«Poche farmacie scelgono cosa vogliono
Più di una farmacia su tre, dunque, è in cerca
essere, mentre sono necessarie scelte ben
di identità; da rimarcare che l’appartenenza a
definite». Nicola Posa, amministratore dele-
un cluster piuttosto che a un altro non dipen-
gato di Shackleton Group, invita ad «andare
de da fattori generazionali.
in cerca di nuove opportunità». Puntare sul
Anche per Isabella Cecchini, direttrice del
“commerciale”? Già fatto e comunque non
Dipartimento ricerche sulla salute di Gfk Eu-
è puntando tutto sul parafarmaco che si dà
risko, «conta molto l’experience nel punto
una svolta. Prima viene la professionalità e,
vendita, farmacia compresa, luogo dove il
al contempo, la consapevolezza che ogni postazione dietro il banco può valere molto. «Anche sulla specializzazione bisogna intendersi. Quando chiedo a un titolare in cosa è specializzato, spesso mi sento rispondere “sulla cosmetica”. Poi vado a vedere i dati di vendita e scopro che la cosmetica copre una quota del 5 per cento al mese. Evidentemente c’è qualcosa che non va». Ricette? Fare geomarketing sul serio, cercare di attirare i giovani locali che in farmacia non mettono mai piede e invece si potrebbero coinvolgere. E ricordarsi che il comparto benessere non è mai stato così “gettonato” come in questo periodo. Tutto questo significa andare in profondità, «conservando però uno spirito etico molto forte».
35 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
Epatite C Abstract In questo modulo è discussa l’epatite virale C. In particolare, vengono illustrati gli aspetti relativi alla epidemiologia, alle caratteristiche biomolecolari, alla struttura del virus e all’immunopatogenesi. Vengono, altresì, affrontati gli interventi relativi alla prevenzione della trasmissione, la diagnosi e la storia naturale della malattia. Infine, sono presentate le strategie terapeutiche attuali con particolare attenzione alle nuove terapie IFN-free e ai criteri di eleggibilità
Silvia Camera1, Laura Donnarumma1, Rocco Granata1, Filomena Morisco1, Ettore Novellino2, Nicola Caporaso1 1 Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Unità di Gastroenterologia, Università Federico II di Napoli 2 Dipartimento di Farmacia, Università Federico II di Napoli
INTRODUZIONE L’epatite da virus C è una malattia infettiva causata dal virus dell’epatite C (HCV). L’infezione acuta decorre nella maggior parte dei casi in maniera asintomatica e solo una piccola percentuale dei pazienti guarisce spontaneamente dall’infezione; in circa l’85 per cento dei soggetti infetti l’infezione diventa cronica. Sebbene l’infezione sia asintomatica, il danno epatico è continuo e determina un processo infiammatorio cronico con deposito di materiale fibrotico. Nel lungo termine si sviluppa cirrosi epatica che è gravata da complicanze, come l’insufficienza epatica, l’ascite, le emorragie digestive e il cancro del fegato.
Struttura molecolare del virus dell’epatite C (HCV)
IL VIRUS DELL’EPATITE C Il virus dell’epatite C è un virus a RNA appartenente alla famiglia Flaviviridae, genere Hepacivirus, ed è costituito da una particella sferica di 50 nm di diametro. Il genoma è costituito da una molecola di RNA lineare ad elica singola di circa 5,9 Kb. L’analisi delle sequenze dei geni del virus isolati in diverse aree geografiche ha evidenziato almeno sei sottoclassi genetiche maggiori, dette genotipi, ed altre minori. Secondo la classificazione attuale esistono undici genotipi virali, identificati con i numeri arabi, di cui i primi sei rappresentano i genotipi maggiori, ovvero i genotipi più rappresentati nella popolazione. All’interno di uno specifico genotipo sono classificati numerosi sottotipi (identificati con le lettere minuscole) che, pur fra loro diversi nella sequenza, non lo sono in misura tale da permetterne la classificazione in un genotipo diverso. La distribuzione geografica dei genotipi di HCV è molto variabile. Benché i genotipi 1, 2 e 3 sembrino ubiquitari, la loro prevalenza nelle diverse aree geografiche non è omogenea. I sottotipi 1a e 1b, per esempio, sono rispettivamente molto diffusi in America e in Europa; in Giappone risulta largamente prevalente il sottotipo 1b, responsabile del 73 per cento dei casi di infezione. I sottotipi 2a e 2b sono diffusi in Nord America e in Europa e il sottotipo 2c soprattutto nel nord Italia (figura 2). Le conseguenze dell’eterogeneità ge-
Figura 1
netica dell’HCV e delle sue capacità di mutazione genotipica sono probabilmente alla base dell’elevata frequenza di cronicizzazione dell’infezione, della possibile reinfezione e della difficoltà di allestire vaccini.
EPIDEMIOLOGIA Secondo le stime della World Health Organization (WHO) ci sono 170 milioni di persone infette dal virus dell’epatite C (HCV), corrispondenti a circa il 3 per cento della popolazione mondiale; tra questi circa 30 milioni sono affetti da cirrosi e ogni anno circa 500.000 soggetti con infezione da HCV sviluppano cancro del fegato. Nel 2014 è stato registrato che negli Stati Uniti l’infezione da HCV ha interessato dai 2,7 ai 3,9 milioni di persone (HCSP GUIDES) e 9 milioni in Europa (Vietri et al, 2013).
36 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
Dati della letteratura internazionale mostrano che la prevalenza1 di HCV nel mondo varia in funzione dell’area geografica e della popolazione considerata. L’Europa occidentale registra tassi di prevalenza che oscillano dallo 0,4 al 3 per cento, mentre emerge l’Egitto con il dato di prevalenza più alto al mondo: dal 9 a livello nazionale a un 50 per cento in alcune zone rurali. (http://fad. saepe.it/approfondimenti/NF13_epatiteC.1.pdf). Inoltre, diversi sono gli studi che conseguono stime di prevalenza in funzione dei genotipi: ◆ Genotipo 1 (con sottotipi 1a e 1b): il più diffuso a livello globale, con una grande prevalenza della variante 1b in Europa e 1a negli Stati Uniti; ◆ Genotipo 2: predominante in Africa Occidentale, ma diffuso anche in altre parti del mondo; ◆ Genotipo 3: caratteristico del Sud-Est Asiatico, con una diffusione variabile in diversi Paesi; ◆ Genotipo 4: riscontrabile nelle zone del Medio Oriente, Egitto e Africa Centrale; ◆ Genotipo 5: diffuso quasi esclusivamente in Sud-Africa; ◆ Genotipo 6: diffuso in Asia. In Italia si ritiene che le persone infette da HCV siano circa 1.600.000, con una prevalenza media del 3 per cento (1,2-5,4 per cento). Nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni contratte tra gli anni ’70 e ’90, in seguito a procedure chirurgiche o mediche invasive, a trasfusioni di sangue, all’uso promiscuo di siringhe infette tra tossicodipendenti. Attualmente, nel nostro Paese, l’infezione da HCV rappresenta la causa più frequente di cirrosi, di epatocarcinoma (HCC) e di reclutamento per il trapianto epatico, ed è responsabile di circa 10.000 decessi l’anno. È molto difficile ottenere stime reali sull'incidenza2 delle epatiti acute da HCV, poiché la fase acuta della malattia decorre quasi sempre in modo del tutto asintomatico. Il tasso stimato in Italia è attualmente di circa un paziente per 100.000 abitanti. Negli ultimi anni si sta assistendo a una diminuzione dell’incidenza dell’infezione dovuta alle migliorate condizioni igieniche e socio-economiche e alla maggiore conoscenza delle vie di trasmissione.
Distribuzione mondiale dei genotipi maggiori dell’HCV
Figura 2
Descrizione del virus dell’HCV ll virus dell’HCV è racchiuso in una struttura proteica definita capside. Quest’ultimo a sua volta è circondato da un involucro lipidico, su cui sono incorporate due glicoproteine virali: E1 ed E2, indispensabili per l’ingresso del virus nella cellula da infettare (figura 1). Questi componenti che proteggono il genoma (RNA) rappresentano le parti strutturali del virus. Quando il virus dell’HCV infetta l’epatocita, sfrutta le strutture della cellula ospite per replicare il materiale genetico e quindi diffondere l’infezione. Durante tale processo, l’RNA codifica per una poliproteina, che a opera di peptidasi, presenti nella cellula epatica o proteasi, prodotte dallo stesso RNA virale, viene scissa in proteine strutturali (Core, capside, E1, E2), dove alloggerà l’RNA dei futuri virus e proteine non strutturali (NS1 (p7), NS2, NS3, NS4A e B, NS5 A e B) indispensabili per la riproduzione virale (figura 1a).
Proteine strutturali e non strutturali Modalità di trasmissione dell’epatite C
Da: Mc Govern B et al., Hepatology, 48, 1700-1712, 2008, modificata
Figura 1a Da: dati del Center for Disease Control Usa
Box 1
1 2
Figura 3
Prevalenza: rappresenta il numero totale di casi esistenti a una certa data riferiti a una determinata patologia. Incidenza: : si riferisce al numero di nuovi casi insorti in una unità di tempo che normalmente è l’anno per una determinata patologia.
37 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
PREVENZIONE La trasmissione del virus avviene primariamente attraverso l’esposizione parenterale apparente o inapparente a liquidi biologici di una persona infetta. La maggior parte dei pazienti ha acquisito l’infezione attraverso il contatto con sangue infetto o lo scambio di siringhe contaminate (per esempio tossicodipendenti). Esiste inoltre la possibilità, anche se non frequente, della trasmissione per via sessuale. L’infezione si trasmette preferenzialmente da individuo a individuo (per via orizzontale), e in minor misura, con una frequenza del 3-5 per cento, da madre a figlio. In alcune situazioni tale rischio può aumentare, come in caso di malattia epatica in fase acuta, di rapporti sessuali promiscui, e in presenza di lesioni genitali. Attualmente il rischio di contrarre l’infezione è molto alto tra i tossicodipendenti che fanno uso di droghe per via endovenosa, nei quali l’incidenza di infezione da HCV oscilla dal 50 al 95 per cento. Si stima che la maggior parte delle nuove infezioni avvenga in persone che fanno uso di droghe. Prima che fosse introdotto lo screening obbligatorio del sangue basato sulla ricerca degli anticorpi anti-HCV e dell’HCV-RNA, le trasfusioni di sangue e derivati hanno rappresentato il principale fattore di rischio per la diffusione del virus. Il rischio di trasmissione mediante trasfusione di sangue infetto è attualmente divenuto trascurabile o quasi nullo. Gli strumenti con cui vengono praticati piercing, tatuaggi, agopuntura, interventi odontoiatrici e endoscopie, e in generale tutti gli oggetti di uso sanitario o domestico (forbici, rasoi, spazzolini) possono, se non opportunamente sterilizzati, fungere da vettori di infezione (figura 3). Nel mondo circa 2 milioni di infezioni da HCV sono acquisite annualmente attraverso iniezioni contaminate durante l’assistenza sanitaria e possono rappresentare fino al 40 per cento di tutte le infezioni da HCV. Inoltre, il Global Alert and Response (GAR) della WHO riporta che circa 5 neonati su 100 nati da madri affette da HCV contraggono l’infezione al momento della nascita. La trasmissione è rara se la mamma presenta livelli di viremia <1 milione di copie per ml. Attualmente non esistono vaccini, né immunoglobuline specifiche, data la grande variabilità genetica del virus HCV per cui la prevenzione può essere attuata esclusivamente intervenendo sulla catena di contagio.
Ciclo replicativo di HCV
Figura 4
Alterazioni di questi meccanismi comporterebbero una risposta delle cellule T virus-specifiche e una risposta immunitaria adattativa (produzione di anticorpi) non in grado di contrastare efficacemente l'infezione da HCV. C’è stato quindi un crescente interesse su come l’HCV venga rilevato dal sistema immunitario innato e come il virus riesca a superare le difese dell’ospite. È stato dimostrato che l’HCV compromette la risposta immunitaria innata a vari livelli: ◆ altera l’induzione della sintesi di Interferone dopo il riconoscimento dell’infezione da parte di alcuni recettori cellulari come il Toll-like 3; ◆ riduce l’induzione di altri geni che vengono stimolati dall’interferone stesso, riducendone quindi anche la funzione effettrice. Le alterazioni dell’immunità innata influenzano lo sviluppo dell’immunità acquisita, che è essenziale per la clearence dell’HCV. Le cellule dendritiche convenzionali (CDC) sono cellule presentanti l’antigene (APC) altamente specializzate che possono attivare le risposte sia dell’immunità primaria che di quella secondaria attraverso la presentazione di antigeni mediate dal complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) classe I o II. Nei pazienti con epatite cronica sembra esserci un’alterazione precoce della loro funzione che può portare alla compromissione delle funzione effettrice delle cellule T e quindi ad una ridotta risposta cellulare. Grazie a questi meccanismi di escape immunologico, unitamente alla capacità del virus di mutare il suo genoma, l’infezione riesce a cronicizzare nella maggior parte degli individui.
IMMUNOPATOGENESI Il virus dell’epatite C, una volta avvenuto il contagio, va a localizzarsi principalmente nelle cellule del fegato, anche se è stata dimostrata la possibilità di replica all’interno delle cellule del sangue periferico. Il ciclo replicativo di HCV avviene in varie sedi e fasi. Dapprima entra nella cellula ospite legandosi a specifiche proteine delle cellule epatiche, con conseguente liberazione dell’RNA virale genomico nella cellula. Il secondo passaggio consiste nella traduzione dell’RNA, ovvero le informazioni genetiche contenute nell’RNA vengono trasformate attraverso le strutture della cellula ospite, nelle proteine che poi andranno a costituire l’involucro del virus (virione). In seguito viene replicato l’RNA virale e infine vengono rilasciate in circolo nuove particelle infettanti (figura 4). La maggior parte delle persone con infezione acuta da HCV progrediscono verso l’epatite cronica. La risoluzione o la cronicizzazione dell’infezione dipendono dall’interazione di fattori dell’ospite e del virus. Sembrerebbe che l’outcome dell’infezione dipenda in gran parte dall’attività dei primi sistemi di difesa immunitaria, ovvero l’immunità cellulo-mediata e dalla risposta innata precoce (citochine e chemochine).
DIAGNOSI Nei pazienti con un sospetto di epatite acuta C vanno ricercati nel prelievo ematico sia gli anticorpi anti-HCV sia l’HCV-RNA sierico con una tecnica sensibile, per esempio un saggio dell’HCV-RNA con un limite inferiore di rilevamento almeno di 50 UI/mL. La presenza dell’HCV-RNA, in assenza degli anticorpi anti-HCV, è fortemente indicativa di un’infezione acuta, che sarà confermata attraverso la com-
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ECM Appropriatezza prescrittiva
parsa degli anticorpi in un successivo controllo. In media questo avviene dopo circa due settimane dal riscontro di positività dell’HCV-RNA. I pazienti con infezione acuta possono risultare positivi sia all’HCV-RNA che agli HCV-Ab3 al momento della diagnosi. È difficile in questo caso distinguere un’epatite acuta C da un’esacerbazione di una epatite cronica C o di una epatite acuta dipendente da altra causa patogena in un paziente con epatite cronica C. La diagnosi di epatite acuta C è da escludere se sono assenti sia l’HCV-RNA che gli HCV-Ab o se sono presenti gli anticorpi senza l’RNA. I pazienti che presentano quest’ultimo profilo dovrebbero comunque essere ritestati dopo alcune settimane, in quanto l’HCV-RNA può essere temporaneamente non rilevabile a causa di un transitorio e parziale controllo della replicazione virale prima che l’infezione diventi cronica. A parte questi rarissimi casi, la presenza di anticorpi anti-HCV e l’assenza di HCV-RNA è tipica dei pazienti che hanno superato l’infezione da virus C. In pazienti con segni clinici o biologici di danno epatico cronico, l’eziologia da virus C è certa quando sono presenti sia l’HCV-RNA sia gli anticorpi anti-HCV. Una replicazione virale rilevabile, in assenza di positività per gli anticorpi, è eccezionale con i correnti test immunoenzimatici, ed è quasi esclusivamente osservata in pazienti profondamente immunodepressi e in pazienti emodializzati. ◆ Indagini ematochimiche Per quanto riguarda gli esami laboratoristici nei pazienti con infezione cronica da virus C, l’alterazione più frequente è l’aumento dei livelli degli enzimi di citolisi epatica, le transaminasi. Si possono accompagnare altre alterazioni come aumento di gamma-GT e fosfatasi alcalina. Nei soggetti con cirrosi epatica si possono osservare elevati livelli di bilirubina, alterazioni dell’assetto coagulativo in particolare riduzione dell’attività protrombinica e aumento dell’INR4, riduzione dei valori di albumina e di altre proteine di origine epatica, alterazioni dell'emocromo, in particolare riduzione del numero delle piastrine. ◆ Indagini strumentali Dal punto di vista strumentale le indagini utili sono: l’ecografia addominale, la biopsia epatica e il Fibroscan (figura 5). - L’ecografia addominale è in grado di dare delle informazioni sulla gravità del danno epatico ed eventuali complicanze della malattia epatica in stadio avanzato; in particolare, è fondamentale sia per la valutazione della struttura del fegato, sia per la valutazione dell’ipertensione portale. Inoltre l’ecografia del paziente cirrotico permette la diagnosi precoce di cancro del fegato. Infatti, i pazienti con malattia epatica avanzata devono effettuare un esame ecografico ogni sei mesi. - La biopsia epatica è indispensabile a definire il grado di danno epatico, ovvero l'evoluzione dell'epatite cronica verso la cirrosi. La biopsia è una metodica invasiva che comporta il prelievo di un frustolo di tessuto epatico attraverso un ago che viene introdotto nel fegato sotto visione ecografica. Considerata la natura invasiva, questa metodica è spesso sostituita da modalità diagnostiche non invasive, come la misurazione della Stiffness tramite Fibroscan, che è in grado di valutare il grado di durezza del fegato e che risulta essere una misura indiretta nel definire il grado di fibrosi epatica.
Esami strumentali in epatologia. Da sinistra verso destra: ecografia addome, biopsia epatica, Fibroscan
Figura 5
- Il Fibroscan è un apparecchio molto simile a un ecografo, che attraverso una sonda, poggiata sulla parete toracica, tra gli spazi intercostali, invia al fegato onde elastiche. La velocità di propagazione di queste onde attraverso il tessuto epatico viene elaborata da un calcolatore, che fornisce in tempo reale una stima quantitativa dell’elasticità/rigidità del fegato. L’esame è indolore, dura circa 5-10 minuti.
CLINICA L’infezione acuta da HCV è generalmente asintomatica (60-70 per cento) e, pertanto, di difficile individuazione. I casi diagnosticati sono quelli sintomatici che presentano stanchezza, malessere generale (10-20 per cento) e ittero (10-20 per cento); può essere identificata nei soggetti sottoposti a monitoraggio dopo esposizione a rischio. L’infezione acuta cronicizza nel 60-85 per cento dei casi. Dei soggetti con infezione cronica, il 30-40 per cento presenta una forma con scarsa attività citolitica, mentre il 60-70 per cento sviluppa una epatite cronica con livelli di transaminasi elevate o fluttuanti. Dei soggetti con epatite cronica il 20-30 per cento sviluppa cirrosi epatica in un periodo di 20-30 anni. Fattori che favoriscono la progressione di malattia sono: ◆ età avanzata al momento dell’infezione: ◆ sesso maschile; ◆ consumo di alcol; ◆ stati di immunodepressione, in particolare l’infezione da HIV (Human Immunodeficiency Virus); ◆ co-infezioni quali HBV e HDV; ◆ accumulo di ferro; ◆ steatosi epatica; ◆ uso di farmaci epatotossici; ◆ esposizione a contaminanti ambientali epatotossici (figura 6). L’infezione cronica da HCV può essere associata anche a manifestazioni extraepatiche. Si tratta in genere di manifestazioni di tipo immunologico quali la crioglobulinemia mista, la cheratocongiuntivite secca, il lichen planus, la glomerulonefrite, i linfomi di derivazione dalle cellule B. Inoltre, sono state associate anche manifestazioni dermatologiche, come la porfiria cutanea tarda, e psichiatriche, come la depressione e altri deficit psico-intellettivi. La crioglobulinemia mista è la sindrome extraepatica più frequentemente osservata. È causata dalla presenza nel sangue delle crioglobuline che pro-
3 HCV-Ab: Hepatitis C Virus Antibody o anticorpo dell’epatite C. La sua presenza è indice del fatto che il paziente è stato infettato dal virus dell’epatite C, ma non è in grado di stabilire quando è avvenuto il contagio né se l'infezione è ancora in atto. 4 INR: è l’acronimo di Rapporto Internazionale Normalizzato e misura il tempo di protrombina, che si aggira intorno ai 10-13 secondi. Il range di normalità dei valori è pari a 0,8-1,2.
39 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
◆ IFN- γ per il tipo II. L’IFN- α è definito anche leucocitario perché rilasciato dai monociti e dai linfociti T. Sulla base dell’omologia strutturale della sequenza amminoacidica, di tale famiglia si identificano due sottogruppi: IFN-α1 e IFN -α2. A tutt’oggi sono disponibili, in commercio, le forme ricombinanti dell’IFN– 2: α -2a e α -2b; ottenute attraverso tecniche di DNA ricombinante e vengono impiegati nel trattamento delle epatiti croniche. L’IFN- β è prodotto dai fibroblasti perciò detto anche fibroblastico, di cui sono note le forme ricombinanti 1a e 1b. L’IFN- γ è rilasciato dai linfociti T e dai linfociti natural killer (NK) in risposta all’interleuchina 2 e 8 (IL-2 e 8); e rispetto alle classi di interferoni precedenti è dotato di minore attività antivirale. L’interferone peghilato (PEG-IFN) è costituito da IFN legato a macromolecole inerti di polietilen-glicole (PEG), presentando il sostanziale vantaggio di un significativo incremento dei tempi di clearance, con valori di emivita che passano, per l’IFN non peghilato, dalle originali 2-3 ore a oltre 50 ore. Tale incremento concede la somministrazione settimanale invece di tre volte. I principali effetti collaterali del Peg-IFN sono: neutropenia, piastrinopenia, depressione, insonnia, stanchezza, calo del peso corporeo, ricomparsa di malattie autoimmunitarie latenti. Questi disturbi, generalmente, tendono ad attenuarsi progressivamente nel corso delle prime settimane e sono comunque transitori e reversibili alla sospensione della terapia.
Storia naturale dell’infezione HCV
Figura 6
curano danno ai piccoli vasi. Si manifesta principalmente con la comparsa di lesioni cutanee localizzate particolarmente agli arti inferiori (figura 7) ma può provocare anche danno d'organo (insufficienza renale, nevriti periferiche).
FARMACI IMPIEGATI NEL TRATTAMENTO DELL’HCV
INTERFERONI IMPIEGATI NEL TRATTAMENTO DELL’HCV
◆ Interferone (IFN); ◆ ribavirina; ◆ antivirali di I generazione: boceprevir e telaprevir;
I tipi di interferone peghilato, impiegati nel trattamento dell’HCV e presenti in commercio sono: ◆ Peg-Interferone alfa-2a (180 µg/settimana in dose fissa). Tale farmaco va somministrato sottocute una volta a settimana, generalmente sull’addome o sulla coscia con una penna o siringa pre-riempita di semplice utilizzo per l’autosomministrazione; ◆ Peg-Interferone alfa-2b alla dose di 1.5 µg/kg/settimana. La forma peghilata dell’interferone alfa (PEG-IFN alfa) è caratterizzata da una concentrazione ematica media maggiore dell’interferone non peghilato; tale concentrazione si mantiene per tempi più lunghi consentendo una sola somministrazione settimanale anziché tre somministrazioni.
◆ antivirali di II generazione “DAA” (+ associazioni).
INTERFERONI: CARATTERISTICHE GENERALI Gli interferoni (IFN), appartengono alla famiglia delle citochine, sono molecole proteiche naturali rilasciate dalle cellule in risposta a infezioni virali o a induttori biologici con attività immunomodulante, antiproliferativa ad ampio spettro antivirale. Gli IFN sono disponibili, per l’impiego in terapia, sia nella forma ricombinante che naturale. Tuttavia la forma naturale veniva utilizzata nei pazienti non-responder o intolleranti all’IFN ricombinante. Degli IFN è possibile distinguere due differenti tipologie: tipo I e tipo II. Per ciascuna tipologia, in funzione dell’origine cellulare, sono state identificate diverse classi: ◆ IFN-α, IFN-β, IFN-ὠ per il tipo I;
RIBAVIRINA La ribavirina è un analogo nucleosidico della guanosina con attività antivirale diretta, impiegata per bloccare la sintesi dell’RNA virale e la sua trasformazione in RNA maturo (processo di capping o “rivestimento”). È un farmaco impiegato per la terapia dell’epatite C che va sempre assunto in associazione ad altri farmaci antivirali e mai in monoterapia. La ribavirina è assorbita rapidamente dopo somministrazione orale e non si lega alle proteine plasmatiche. Subisce il metabolismo di primo passaggio e pertanto la biodisponibilità assoluta risulta approssimativamente del 45-65 per cento. È disponibile in forma di compresse e capsule, da assumere quotidianamente ogni 12 ore. Il numero di compresse è valutato in relazione al peso corporeo del paziente. L’effetto collaterale più frequente è l’anemia ma può causare anche tosse secca, reazioni cutanee di tipo orticarioide anche se non frequentemente.
Manifestazioni cutanee di crioglobulinemia mista HCV-correlata
Figura 7
40 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
IL BOCEPREVIR E IL TELAPREVIR Boceprevir è assorbito rapidamente dopo somministrazione orale. Si lega per il 75 per cento alle proteine plasmatiche e ha un volume apparente medio di distribuzione pari a circa 772 l allo stato stazionario. Viene eliminato principalmente per via epatica. È somministrato durante i pasti ed è disponibile nella forma farmaceutica di capsule. Gli effetti collaterali frequentemente riscontrati sono: l’anemia (50 per cento) e la disgeusia (alterazione del senso del gusto). Un controllo frequente dei valori emocromocitometrici è indispensabile durante la terapia con questi antivirali, in particolar modo durante i primi mesi di trattamento.
Telaprevir è somministrato per via orale durante i pasti. Assorbito nell’intestino tenue, raggiunge concentrazioni plasmatiche massime dopo generalmente 4-5 ore. Ha un’affinità per le proteine plasmatiche di circa il 59-76 per cento. Il volume di distribuzione apparente è di 252 l ed è ampiamente metabolizzato a livello epatico dal CYP3A4 e dalle aldo-chetoreduttasi. L’emivita è di circa 9-11 ore. È disponibile in nella forma farmaceutica di compresse. Gli effetti collaterali più frequenti sono: rash cutaneo (55 per cento), anemia (40), diarrea, irritazione rettale e nausea. È indispensabile stabilire tempestivamente il grado di severità del rash stimandone la gravità e l'estensione e prescrivere un’adeguata terapia sintomatica o - se necessario - interrompere la terapia con telaprevir o tutta la terapia nei pazienti che presentano un rash severo o grave.
Box 2
ANTIVIRALI DI I GENERAZIONE
ANTIVIRALI DI II GENERAZIONE (+ ASSOCIAZIONI)
Boceprevir e telaprevir sono farmaci antivirali, che inibiscono la serinproteasi NS3/4A, un enzima necessario per la replicazione del virus dell’epatite C (HCV) (figura 8). Entrambi i farmaci si legano reversibilmente al sito attivo di NS3, bloccando il clivaggio della suddetta poliproteina e prevenendo la replicazione di HCV. Oltre a questa azione antivirale diretta, l’inibizione della proteasi NS3 può anche permettere il ripristino delle vie di segnalazione innescate dall’Interferone negli epatociti. Entrambi i farmaci, attualmente non impiegati più in terapia, sono stati progettati utilizzando sistemi specifici in vitro per HCV genotipo 1, e presentano limitata attività contro altri genotipi di HCV. Quando impiegati in monoterapia, si sviluppa rapidamente resistenza virologica nei confronti di boceprevir e di telaprevir; è necessario, pertanto, combinare questi inibitori della proteasi con Peg-Interferone/ribavirina (PEG-IFN/RBV).
◆ Sofosbuvir: inibitore della proteina non strutturale NS5B polimerasi; ◆ simeprevir: inibitore della serina NS3/4A proteasi; ◆ ledipasvir + sofosbuvir: inibitore della NS5A proteasi; ◆ daclatasvir: inibitore della NS5A proteasi; ◆ paritaprevir/ ombitasvir/ ritonavir + dasabuvir: inibitore della NS3, NS5A proteasi e NS5B polimerasi.
SOFOSBUVIR Sofosbuvir è un nuovo farmaco antivirale che inibisce l’enzima RNA polimerasi RNA-dipendente (NS5B), essenziale per la replicazione dell’HCV (figura 9). La differenza sostanziale tra sofosbuvir e altri farmaci usati per eliminare il virus dell’epatite C (come Peg-IFN e ribavirina) sta nel fatto che questo nuovo farmaco agisce direttamente contro il virus, bloccandone il processo di replicazione.
Meccanismo di azione degli antivirali di I generazione: boceprevir e telaprevir
Da: www.epatitec.info/default.asp?id=1742
Meccanismo d’azione del Sofosbuvir
Da: www.epatitec.info/default.asp?id=2587
Figura 9
Figura 8
41 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
associazione a peg-interferone alfa e ribavirina, nei pazienti con HCV di genotipo 1a, è fortemente raccomandato, prima di iniziare il trattamento, il test per valutare la presenza del virus con polimorfismo NS3 Q80K. La dose di simeprevir non deve essere ridotta né interrotta. Gli effetti collaterali più comuni sono: nausea, prurito, eritema (rash) .
Sofosbuvir è il primo inibitore nucleotidico della polimerasi con attività pangenotipica. Per somministrazione orale, il farmaco è assorbito rapidamente a livello gastrointestinale, si lega per l’85 per cento alle proteine plasmatiche e viene ampiamente metabolizzato nel fegato (> 90 per cento) nell’analogo nucleosidico trifosfato, GS-461203, farmacologicamente attivo; è prevalentemente escreto per via renale. È disponibile in commercio nella forma farmaceutica di compresse da 400 mg, da assumere una volta al giorno durante i pasti. È somministrato, secondo diversi schemi di trattamento, in associazione a ribavirina con o senza interferone peghilato (peg-IFN) o con simepervir, o ledispavir o con daclatasvir, ma mai da solo. Gli eventi avversi più comuni verificatisi sono: stanchezza, mal di testa, nausea, insonnia, vertigini, prurito e anemia.
LEDIPASVIR Ledipasvir è un inibitore della proteina NS5A, proteina non strutturale del virus dell’HCV, essenziale sia per la replicazione dell’RNA sia per l’assemblaggio dei virioni (figura 11). Questo principio attivo è impiegato nel trattamento di pazienti infetti da HCV in associazione a sofosbuvir. Dopo somministrazione orale ledispavir si lega per più del 99,8 per cento alle proteine plasmatiche mentre sofosbuvir per il 61-65 per cento circa. Ledispavir è escreto, in forma immodificata, per via intestinale per il 70 per cento, per il 2,2 per via biliare e per l’1 per via renale. La combinazione ledipasvir/sofosbuvir interferisce con la replicazione di HCV e può essere somministrato, con risposte ottimali, per il trattamento di pazienti con genotipi 1a o 1b senza PEG-IFN o ribavirina, e nel genotipo 4. La suddetta associazione è disponibile in commercio nella forma farmaceutica di un’unica compressa al dosaggio di 90 mg/400 mg. Gli effetti collaterali più comuni per la suddetta associazione sono il mal di testa e la stanchezza mentre quelli più rari sono nausea, diarrea e insonnia.
SIMEPREVIR Simeprevir è un farmaco antivirale che inibisce la serina proteasi (NS3/4A), fondamentale per la replicazione del virus dell'epatite C (HCV) (figura 10). A seguito somministrazione orale il simeprevir è assorbito dal tratto gastrointestinale raggiungendo una biodisponibilità assoluta del 62 per cento. Si lega ampiamente alle proteine plasmatiche (>99,9 per cento), in particolare all’albumina e, in misura minore, all’alfa-1-glicoproteina acida. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) è in genere raggiunta dopo 4-6 ore. Viene metabolizzato nel fegato da parte degli enzimi CYP3A4, CYP2C8 e CYP2C19 ed eliminato per via biliare. L’emivita di eliminazione terminale è compresa tra le 10 e le 41 ore. È disponibile sotto forma di capsule rigide da 150 mg. Simeprevir non può essere assunto da solo, ma in associazione a interferone peghilato e/o ribavirina, o in aggiunta a sofosbuvir in duplice o triplice terapia nel genotipo 1 e 4. Inoltre, quando si prende in considerazione il trattamento di simeprevir in
OMBITASVIR/PARITAPREVIR/RITONAVIR + DASABUVIR ◆ Ombitasvir: inibitore del NS5A (L-P: 99 per cento); ◆ paritaprevir: inibitore della proteasi NS3/4A (L-P: 97- 98,6 per cento); ◆ ritonavir: inibitore del NS5A (L-P: 99 per cento);
Meccanismo d’azione del simeprevir
Meccanismo d’azione di ledipasvir + sofosbuvir
Da: www.epatitec.info/default.asp?id=3283
Da: www.epatitec.info/default.asp?id=2884
Figura 11
Figura 10 42 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
◆ dasabuvir: inibitore non nucleosidico della polimerasi NS5B (L-P: 99,5 per cento). Ombitasvir/paritaprevir/ritonavir ± dasabuvir rappresentano un nuovo trattamento farmacologico antivirale per la cura dell’HCV in pazienti adulti. Questa combinazione è anche chiamata 3D. Ombitasvir/paritaprevir/ritonavir costituiscono un’associazione precostituita a dose fissa, assemblata in un’unica compressa (disponibile ai dosaggi di: 12,5 mg/75 mg/50 mg) che in terapia si associa a dasabuvir (disponibile al dosaggio di 250 mg), inibitore della polimerasi NS5B (figura 12). Dopo somministrazione orale ombitasvir, paritaprevir e ritonavir vengono assorbiti a livello gastrointestinale e si legano fortemente alle proteine plasmatiche. La biodisponibilità assoluta è del 50 per cento circa. Sono metabolizzati a livello epatico, principalmente, dal CYP3A4 ed eliminati per via biliare. Dasabuvir, somministrato per os è assorbito dal tratto gastro-intestinale; si lega fortemente alle proteine plasmatiche e viene metabolizzato, prevalentemente, dal CYP2C8 e, in misura minore, dal CYP3A. È eliminato per via renale e intestinale. Il regime terapeutico dell’assunzione è completamente orale, senza interferone (interferone free), ed è il solo che preveda la combinazione di tre agenti antivirali ad azione diretta con tre diversi meccanismi farmacodinamici. Ombitasvir/paritaprevir/ritonavir ± dasabuvir possono essere usati in combinazione con o senza ribavirina per il trattamento di adulti con HCV di genotipo 1 e 4. I principali effetti indesiderati che si possono manifestare quando si assumono ombitasvir/paritaprevir/ritonavir ± dasabuvir e ribavirina sono: anemia, sensazione di stanchezza, nausea, prurito, iperbilirubinemia e insonnia.
Meccanismo d’azione dell’associazione Ombitasvir/Paritaprevir/Ritonavir + Dasabuvir
Da: www.epatitec.info/default.asp?id=3312
Figura 12
Meccanismo d’azione del daclatasvir
DACLATASVIR Daclatasvir è un potente inibitore pan-genotipico del complesso di replicazione NS5A, bloccando sia la replicazione dell’RNA virale sia l’assemblaggio dei virioni (figura 13). Somministrato per via orale è rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale raggiungendo un picco di concentrazione plasmatica tra 1 e 2 ore. La biodisponibilità assoluta è pari al 67 per cento. Il legame di daclatasvir alle proteine plasmatiche è del 99 per cento. Viene metabolizzato a livello epatico dal CYP3A4 ed eliminato principalmente per via intestinale (53 per cento) come farmaco immodificato mentre per il 6,6 per cento è escreto nelle urine. È disponibile nella forma farmaceutica di compressa da 30 mg o 60 mg. Negli studi clinici, i regimi terapeutici con daclatasvir sono stati generalmente ben tollerati con basse percentuali di interruzioni Gli eventi avversi più comuni manifestati sono: astenia, cefalea e nausea.
Da: www.epatitec.info/default.asp?id=2981
Figura 13
TERAPIA DELL’EPATITE C Nel corso degli ultimi 15 anni la terapia standard per l’epatite C cronica è stata basata sulla combinazione di interferone pegilato (PEG-IFN) e ribavirina. Dal 2011 si è aperto un nuovo scenario per la terapia del virus C genotipo 1, con l’ingresso in terapia di due inibitori delle proteasi, boceprevir e telaprevir, che sono stati utilizzati in combinazione con PEG-IFN- e ribavirina e che hanno migliorato il tasso di risposta virologica sostenuta (SVR). Nel corso dell’ultimo anno, sono stati sviluppati molti farmaci che agiscono direttamente sulla replicazione virale, tanto che sono possibili terapie senza IFN. Le nuove terapie sono più brevi, più efficienti e caratterizzate da minori effetti
collaterali. Negli studi registrativi le diverse combinazioni senza IFN (combinazioni a base Sofosbuvir, ABT-450 / ombitasvir / dasabuvir / ribavirina, daclatasvir / asunaprevir, e MK-5172 in combinazione con MK-8742) hanno dato risultati sorprendenti in termini di efficacia (90-100 per cento), tollerabilità e sicurezza. Come conseguenza sono applicabili in diverse categorie di pazienti prima preclusi al trattamento quali, cirrosi avanzate, pazienti con grave comorbidità e negli immunocompromessi. 43
ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
◆ in lista per trapianto di fegato con cirrosi MELD <25 e/o con HCC all’interno dei criteri di Milano con la possibilità di una attesa in lista di almeno due mesi; ◆ epatite cronica dopo trapianto di organo solido (non fegato) o di midollo con fibrosi METAVIR ≥2 (o corrispondente Ishak); ◆ terapia del paziente con epatite cronica con fibrosi metavir F0-F2 (o corrispondente Ishak).
◆ Terapia standard La terapia standard per la cura dell'epatite cronica da virus C consiste nella somministrazione di interferone pegilato (Peg-IFN) e ribavirina. Come precedentemente riportato, i tipi di interferone pegilato in commercio utilizzati sono due: ◆ Peg-Interferone alfa-2a (180 µg/settimana in dose fissa). Il suddetto farmaco va somministrato sottocute una volta a settimana, generalmente sull’addome o sulla coscia con una penna o siringa preriempita di semplice utilizzo tanto che il paziente lo può autosomministrare; ◆ Peg-Interferone alfa-2b (alla dose di 1.5 µg/kg/settimana). Ribavirina è un inibitore ad azione diretta che interferisce sulla produzione di RNA virale, è disponibile in forma di capsule e compresse. La durata del trattamento dipende dal genotipo virale, dalla carica virale pre-trattamento e dalla modifica di tale valore in corso di trattamento. Per pazienti con genotipo 1 e 4 la durata prevista del trattamento è di 48 settimane. Per pazienti con genotipo 2 e 3 la durata prevista del trattamento è di 24 settimane. I pazienti con genotipo 1 trattati con terapia standard per 48 settimane hanno una percentuale di eradicazione del virus del 45-55 per cento, i pazienti con genotipo 2 o 3, invece, dopo un trattamento di 24 settimane, hanno un tasso di risposta virologica sostenuta che varia dal 60 all’85 per cento. Il ritrattamento è efficace nel 32-53 per cento dei pazienti che recidivano (relapser) e nel 9-15 per cento dei pazienti con risposta parziale o nulla. Le percentuali di risposta sono leggermente inferiori nei pazienti nei quali la infezione cronica è già evoluta in cirrosi. I principali effetti collaterali di Peg-IFN sono stati descritti in precedenza (neutropenia, piastrinopenia, depressione, insonnia, stanchezza, calo del peso corporeo, ricomparsa di malattie autoimmunitarie latenti). Questi disturbi, generalmente, tendono ad attenuarsi progressivamente nel corso delle prime settimane e sono comunque transitori e reversibili alla sospensione della terapia. Per quanto riguarda ribavirina, l’effetto collaterale più frequente e importante è l’anemia che deve essere trattata con l’impiego di fattori di crescita che stimolano il midollo osseo a produrre più globuli rossi (eritropoietina) o globuli bianchi (granulochine), ciò può consentire di evitare riduzioni di dose o sospensione precoce del trattamento.
PROSPETTIVE TERAPEUTICHE DEL FUTURO La prospettiva più promettente del futuro è l’ampliamento delle categorie dei soggetti candidabili alle terapie IFN-free. Sono, infatti, molte le persone, a oggi, “escluse” dal trattamento antivirale con i nuovi DAA. Basti pensare ai soggetti affetti da epatite cronica da virus C con fibrosi lieve oppure ai soggetti affetti da manifestazioni extraepatiche del virus C, non incluse nelle tipologie dei pazienti candidabili attualmente alle terapie IFN-free. Tra i farmaci “del futuro”, in attesa di approvazione EMA, si riscontra l’associazione grazoprevir/elbasvir (100 mg/50 mg), una terapia che prevede la monosomministrazione giornaliera in forma orale per il trattamento di pazienti adulti affetti da infezione da HCV cronica per genotipo 1, 3, 4 o 6. I trial sperimentali clinici hanno valutato l’elevata efficacia e tollerabilità di tale associazione in diversi genotipi (GT1, 3, 4 e 6), anche in popolazioni di pazienti già trattati in precedenza e pazienti affetti da cirrosi o da specifiche comorbidità (ossia co-infezione da HIV, malattia renale cronica agli stadi 4 e 5). Nell’aprile 2015 la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso la designazione di terapia innovativa a grazoprevir/elbasvir per il trattamento di pazienti affetti da epatite cronica da HCV (genotipo 1) con malattia renale allo stadio terminale sottoposti a emodialisi e pazienti affetti da HCV genotipo 4.
VANTAGGI DELLE NUOVE TERAPIE ANTIVIRALI ◆ Sofosbuvir: inibitore della proteina non strutturale NS5B polimerasi. ◆ Simeprevir: inibitore della serina NS3/4A proteasi. ◆ Ledipasvir + sofosbuvir: inibitore della NS5A proteasi. ◆ Daclatasvir: inibitore della NS5A proteasi. ◆ Paritaprevir/ ombitasvir/ ritonavir + dasabuvir: inibitore della NS3, NS5A proteasi e NS5B polimerasi.
TERAPIA CON I NUOVI ANTIVIRALI AD AZIONE DIRETTA (DAA)
◆ DURATA DELLA TERAPIA
Si riduce a 3-6 mesi contro i 6-12 mesi del trattamento standard.
Di seguito sono riportate le tipologie dei pazienti candidabili al trattamento con terapia a base di DAA nell’ordine progressivo di priorità in base all’urgenza clinica definita dalla Commissione Tecnico Scientifica dell’Aifa secondo le indicazioni del Tavolo tecnico Aifa sull’epatite C: ◆ pazienti con cirrosi in classe di Child A o B e/o con HCC con risposta completa a terapie resettive chirurgiche o loco-regionali non candidabili a trapianto; ◆ epatite ricorrente HCV-RNA positiva del fegato trapiantato in paziente stabile clinicamente e con livelli ottimali di immunosoppressione; ◆ epatite cronica con gravi manifestazioni extra-epatiche HCV-correlate (sindrome crioglobulinemica con danno d'organo, sindromi linfoproliferative a cellule B); ◆ epatite cronica con fibrosi METAVIR ≥3 (o corrispondente Ishak);
◆ EFFICACIA DEL TRATTAMENTO
L’efficacia nell’eradicazione del virus arriva a percentuali molto alte (superiori al 95 per cento). ◆ EFFETTI COLLATERALI
I nuovi farmaci antivirali, gravati da un minor numero di effetti collaterali, risultano più tollerabili. ◆ PIÙ PAZIENTI DA TRATTARE
Sono farmaci rivoluzionari, perché tutti i pazienti che finora non hanno potuto praticare la terapia antivirale interferonica avranno adesso la possibilità concreta di curarsi e guarire. Inoltre i nuovi farmaci antivirali hanno un minor numero di controindicazioni. È opportuno, tuttavia, prestare attenzione alle interazioni farmacologiche con i farmaci già in uso dal paziente o eventualmente assunti durante la terapia antivirale.
Box 3 44
ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
SCHEMI TERAPEUTICI IN RELAZIONE AL GENOTIPO 5
Terapia senza interferone- genotipo 1 SOFOSBUVIR + SIMEPREVIR
SOFOSBUVIR + DACLATASVIR
SOFOSBUVIR +LEDIPASVIR
3D
Pazienti non cirrotici
12 settimane ± RBV
12 settimane ± RBV
12 settimane ± RBV
12 settimane (G1b) 12 settimane + RBV (G1a)
Pazienti con cirrosi compensata (Child-Pugh A)
12 settimane + RBV
12 settimane + RBV 24 settimane ± RBV
12 settimane + RBV 24 settimane ± RBV
12 settimane + RBV (G1b) 24 settimane + RBV (G1a)
Pazienti con cirrosi scompensata (Child-Pugh B)
12 settimane + RBV (SUBOTTIMALE)
12 settimane + RBV 24 settimane ± RBV
12 settimane + RBV 24 settimane ± RBV
12 settimane + RBV (G1b) 24 settimane + RBV (G1a) (SUBOTTIMALE)
Ribavirina è consigliata nei pazienti non responder a un precedente trattamento con Peg-IFN + IFN e nei pazienti con predittori sfavorevoli, in particolare conta piastrinica ≤ 75.000 μL. I pazienti non responder a inibitori di proteasi di prima generazione (boceprevir, telaprevir) non dovrebbero essere trattati con combinazioni contenenti inibitori della proteasi.
Tabella 1
Terapia senza interferone- genotipo 2 SOFOSBUVIR + RIBAVIRINA Pazienti non cirrotici
12 settimane
Pazienti con cirrosi
12 -24 settimane
Tabella 2
Terapia senza interferone- genotipo 3 SOFOSBUVIR + RIBAVIRINA (RBV)
SOFOSBUVIR + DACLATASVIR
SOFOSBUVIR + LEDIPASVIR
Pazienti non cirrotici
24 settimane
12 settimane
12 settimane + RBV (SUBOTTIMALE)
Pazienti con cirrosi compensata (Child-Pugh A)
24 settimane (SUBOTTIMALE)
24 settimane ±RBV
24 settimane + RBV (SUBOTTIMALE)
Pazienti con cirrosi scompensata (Child-Pugh B-C)
24 settimane (SUBOTTIMALE)
24 settimane ±RBV
24 settimane + RBV (SUBOTTIMALE)
Tabella 3
Terapia senza Interferone- genotipo 4 SOFOSBUVIR + SIMEPREVIR
SOFOSBUVIR + DACLATASVIR
SOFOSBUVIR + LEDIPASVIR
2 D paritepravir/r + ombitasvir
12 settimane ± RBV
12-24 settimane± RBV
12 settimane
12 settimane + RBV
Pazienti con cirrosi compensata (Child-Pugh A)
12 settimane + RBV
12 settimane + RBV 24 settimane ± RBV
12 settimane + RBV 24 settimane ± RBV
24 settimane +RBV
Pazienti con cirrosi scompensata (Child-Pugh B)
12-24 settimane + RBV (SUBOTTIMALE)
12 settimane + RBV 24 settimane
12 settimane + RBV 24 settimane
24 settimane + RBV (SUBOTTIMALE)
Pazienti non cirrotici
Ribavirina è consigliata nei pazienti non responder a un precedente trattamento con Peg-IFN + RBV e nei pazienti con predittori sfavorevoli, in particolare conta piastrinica ≤ 75.000 μL.
Tabella 4
5 PDTA- Regione Campania - Decreto n.70 del 18.06.2015 - BURC n.41 del 29.06.2015, di cui alle Determine AIFA n.495 del 30.04.2015, n.544 del 08.05.2015, n.633 del 18.05.2015, n.634 del 18.05.2015.
45 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
Farmaci impiegati nella terapia dell’epatite c (hcv) Principio attivo
Meccanismo d’azione
Posologia
Effetti collaterali
Peg-Interferone alfa-2°
Bloccano in modo selettivo la traduzione e la trascrizione dell’RNA virale, arrestando la replicazione del virus senza interferire con le normali funzioni delle cellule dell’ospite.
180µg /settimana
Neutropenia e piastrinopenia; Depressione; Insonnia Stanchezza; Calo del peso corporeo; Ricomparsa di malattie autoimmunitarie latenti
Peg-Interferone alfa-2b
1.5 µg/kg/ settimana
L’esatto meccanismo di azione del farmaco non è definito. Probabilmente inibisce la formazione dell’RNA messaggero e quindi la replicazione di molti virus a RNA e a DNA.
Ribavirina
400 mg/die
Anemia; Tosse secca; Reazioni cutanee di tipo orticarioide
Antivirali ad azione diretta di I generazione (attualmente in disuso) Boceprevir
Inibitore della serino NS3/4A proteasi
800 mg (t.i.d.)
Anemia; Disgeusia
Telaprevir
Inibitore della serino NS3/4A proteasi
1.125 mg (b.i.d)
Rush cutaneo; Anemia; Diarrea; Irritazione anorettale; Nausea
Antivirali ad azione diretta di II generazione Sofosbuvir
Inibitore della proteina non strutturale NS5B polimerasi
400 mg/die
Stanchezza; Cefalea e Nausea; Insonnia; Vertigini; Prurito; Anemia
Simeprevir
Inibitore della serina NS3/4A proteasi
150 mg/die
Nausea; Insonnia; Prurito; Dispnea
Ledipasvir+Sofosbuvir
Inibitore della NS5A proteasi
90 mg/ 400 mg /die
Stanchezza; Dissenteria; Nausea; Insonnia
Daclatasvir
Inibitore della NS5A proteasi
60 mg/die
Astenia; Cefalea; Nausea
Ombitasvir Paritaprevir/ Ritonavir+Dasabuvir
Inibitore della NS3; NS5A proteasi e NS5B polimerasi
25 mg/ 150 mg/ 50 mg + 250 mg/ die
Stanchezza; Nausea; Insonnia; Prurito; Anemia; Iperbilirubinemia
Tabella 5
Test
Modalità di partecipazione al corso Punto Effe, per il 2015, propone 3 corsi FAD per complessivi 37,5 crediti formativi, aperti a tutti i farmacisti territoriali. è possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Per maggiori informazioni www.edracorsi.it
1) QUAL È LA PREVALENZA MEDIA DELL’INFEZIONE DA VIRUS C IN ITALIA?
4) QUAL È LA MANIFESTAZIONE EXTRAEPATICA PIÙ FREQUENTE DELL’INFEZIONE DA VIRUS C?
a) 3% b) 5% c) 4% d) 10%
a) Lichen planus b) Linfoma a cellule B c) Crioglobulinemia mista d) Glomerulonefrite
2) QUALI ESAMI DI LABORATORIO DEVONO ESSERE RICHIESTI NEL SOSPETTO DI EPATITE ACUTA DA VIRUS C?
5) IL TELAPREVIR É:
a) b) c) d)
a) b) c) d)
HCVAb HCVRNA qualitativo HCVAb e HCV-RNA quantitativo AST e ALT
Un immunosoppressore Un inibitore delle proteasi di I generazione Un inibitore delle proteasi di II generazione Un inibitore della serin-proteasi NS3/4B
3) QUAL È LA PERCENTUALE DI CRONICIZZAZIONE DELL’INFEZIONE ACUTA DA VIRUS C?
6) QUALE FARMACO COSTITUISCE LA SCELTA OTTIMALE NELLA TERAPIA IFN-FREE DELL’EPATITE CRONICA DA VIRUS C (GENOTIPO 2)?
a) 60-85% b) 30-40% c) 80% d) 50-60%
a) Ritonavir b) Sofosbuvir c) Dasabuvir d) Simeprevir
46 ottobre 2015
ECM Appropriatezza prescrittiva
2016 LA FORMAZIONE, L’AGGIORNAMENTO E LE RISPOSTE PER LA PROFESSIONE
ti aspettano a Firenze dal 18 al 20 Marzo DAI FARMACISTI PER I FARMACISTI
VALORE DEI CONTENUTI
SUCCESSO CRESCENTE
Con il patrocinio di
Segreteria organizzativa
FPIÙ 3-16
Fondazione Francesco Cannavò
47 ottobre 2015
Primo piano Legale
Mercanti in polpe Il commercio del farmaco in termini di concorrenza immune da antitrust? a cura dello studio dell’avvocato bruno riccardo nicoloso Firenze - Roma (b.r.nicoloso@tin.it)
N
on è passata sotto silenzio
veniva rivendicata, da parte della industria tito-
anche su quello del medicinale “originario”,
nelle riviste giuridiche (Foro
lare del diritto d’esclusiva, la tutela nei confronti
ma che la conclusione degli accordi transattivi
Italiano, 2015, fascicolo 6) la
delle industrie del relativo medicinale “generi-
in questione ha invece potuto far mantenere
decisione di condanna adot-
co”, che si è conclusa con accordi transattivi le
la propria posizione monopolistica di prezzo
tata dalla Commissione dell’U-
cui caratteristiche hanno messo in guardia la
all’industria che l’aveva prodotto, previa una
Commissione dell’Unione Europea.
parziale distribuzione del relativo ricavato tra
nione Europea nei confronti di una industria farmaceutica multinazionale per la violazione
le potenziali industrie concorrenti, produttrici
dell’articolo 101 del Trattato, configurabile a
Inversio obbligationis?
del medicinale “generico”, che hanno accon-
seguito dalla conclusione di una serie di ac-
Le transazioni hanno infatti avuto la peculia-
sentito a non pregiudicarla: ciò ben al di là di
cordi transattivi che avrebbero consentito di
rità di non vedere pattuito un corrispettivo
un’ipotesi di “compravendita di concorren-
ritardare l’introduzione in alcuni Stati membri
posto a carico delle industrie produttrici del
za” che si rende immune dall’antitrust. In una
dell’Unione Europea le versioni generiche di
medicinale “generico” in favore dell’industria
parola per la Commissione dell’Unione Euro-
un medicinale antidepressivo “originario”
titolare dei brevetti sul medicinale “origina-
pea (ma la giurisprudenza delle Corti euro-
prodotto da detta industria, alla quale è stata
rio”, ma al contrario hanno visto la pattuizione
pee sembra già orientata in tal senso: Corte
erogata una rilevante sanzione pecuniaria. La
di un corrispettivo da pagare in loro favore da
di giustizia UE, 11 settembre 2014, C-67/13,
decisione è stata impugnata avanti il Tribuna-
parte dell’industria produttrice del medici-
Grupement des cartes bancaries) il fatto che
le di primo grado dell’Unione Europea.
nale di riferimento. Il che ha generato ben più
l’industria del farmaco “originario” corrispon-
In linea di fatto si precisa che il brevetto del
che un sospetto di un’intesa volta a ritardare
da un prezzo alle industrie di un concorrente
medicinale “originario” di riferimento era sca-
l’introduzione del medicinale “generico”, con
farmaco “generico” costituisce una violazione
duto, ma perdurava la validità di alcuni brevetti
una conseguente riduzione del relativo prez-
dei Trattati dell’Unione Europea.
relativi ai relativi procedimenti produttivi di cui
zo che avrebbe potuto avere una ricaduta
C’è da dire che tutto questo si è verificato in
48 ottobre 2015
Primo piano Legale
danno dell’interesse generale degli utenti del
dell’articolo 117, che li considera quali para-
sul farmaco inteso come il contenuto di una
medicinale “originario” e di quello “generico”
metri di norma integrata nel tessuto costitu-
prestazione sanitaria che è dovuta a monte
ovvero dell’interesse particolare del Servizio
zionale (Corte Costituzionale n. 406/2005
di ogni sua speculazione mercantile e che non
sanitario nazionale degli Stati membri dell’U-
e n.129/2006). Un tale percorso appare pe-
può essere così oggetto di incentivi strategici,
nione Europea (ove esistente) che hanno
raltro difficile e accidentato anche in questo
come quelli qui delineati, se poi ricadano sugli
così sopportato le conseguenze del maggior
settore strategico dell’Unione Europea e dello
Stati membri dell’Unione Europea e sulla qua-
prezzo dovuto alla mancata concorrenza tra il
Stato sociale voluto dalla nostra Costituzione
lità e dignità della vita dei loro cittadini. Ciò in
medicinale “originario” e il suo “generico”.
in cui si muove la produzione e la distribuzio-
termini che si pongono in antitesi alla prospet-
ne intermedia e finale del farmaco.
tiva del Manifesto di Ventotene, scritto non
Si tratta - come diceva Calamandrei (in rela-
già da parte di mercanti in polpe, ma da parte
zione all’architettura costituzionale) che viene
di intellettuali al confino, antesignani di quella
Detto questo e tenuto in debito conto che tali
qui parafrasato (in riferimento all’ordinamen-
“magnifica illusione” che si sta traducendo nei
accordi strategici per il ritardato “lancio” del
to comunitario di Stati non ancora membri di
fatti, se pure recenti ben più gravi accadimenti
medicinale generico insieme a un’ottusa di-
uno Stato federale) - di un edificio tirato su in
abbiano rialzato muri divisori in violazione dei
sinformazione sul loro utilizzo rappresentano
fretta dove si è andati ad abitare, per necessi-
diritti naturali (prima ancora che comunitari)
le principali cause che ancora ostacolano la
tà, ancor prima che siano usciti i muratori e in
della persona e così hanno allontanato una ta-
razionalizzazione dell’assistenza farmaceu-
cui arrivano di tanto in tanto dei nuovi inquilini.
le prospettiva (politica e non solo economica)
tica nei Paesi dell’Unione Europea, rimane
L’edificio è nelle sue grandi linee armonico, se
che supera gli stessi Trattati comunitari e la lo-
da porsi in dubbio se allora il farmaco sia un
pure qua e là, su questa mura, si vedano spun-
ro interpretazione, ma che può trovare campo
comune bene mercantile ovvero il conte-
tare erbe insidiose. Però in questo edificio non
solo nelle logiche di quel Manifesto.
nuto di una prestazione sanitaria oggetto
ancora compiuto i muri maestri ci sono.
dell’incontro di una rigorosa diagnosi e coe-
L’architettura dei Trattati comunitari e l’appor-
* Si informano i lettori che a pag. 58 del numero
rente terapia da parte del medico, il consen-
to della giurisprudenza comunitaria (che ne
15/2015 di Punto Effe è stato erroneamente attri-
so informato del paziente e la disponibilità
sa dare l’interpretazione che conta) possono
buito a una sentenza del Consiglio di stato il numero
del farmaco da parte del farmacista che ne
però fugare il dubbio metodico di cui s’è detto
4280 , mentre si tratta della sentenza n. 4128.
Il farmaco come bene mercantile
è il custode. È quanto da sempre si ritiene in questo osservatorio legale ove del pari si sostiene l’eticità dei farmaci, di tutti i farmaci (la cui somministrazione è graduata in termini di pericolosità e non già di efficacia), che non possono rappresentare un comune bene di mercato per l’intrinseca loro natura teleologica all’interesse generale. Per contro gli accordi strategici che riconducono il farmaco a un bene mercantile di consumo comune possono far dubitare, come s’è detto, della stessa natura del farmaco, ma si tratta di un dubbio metodico che si pone e si risolve in termini di tutela della qualità e della dignità della vita, garantite attraverso la cura della salute e la terapia del dolore, che viene assicurata dalla legislazione e dalla giurisprudenza dell’Unione Europea, le quali si sono dimostrate attente nel coordinare i principi di tutela del diritto europeo della persona con il diritto europeo dell’economia, così come codificato nei Trattati comunitari cui fa riferimento nel nostro Paese la Costi-
Cceeps in restauro La composizione della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (Cceeps) deve essere riformata. La Corte di Cassazione è intervenuta in materia sotto un duplice profilo: mettendo in discussione la mancata nomina di membri supplenti e la terziarietà dei membri ministeriali. Sotto il primo profilo ha promosso, con l’ordinanza 3 settembre 2013, il giudizio di legittimità costituzionale che ha condotto alla decisione della Consulta 7 luglio 2014, n. 193, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 17, primo e secondo comma, lettera c) del Dlcps n. 233/1946 nella parte in cui non prevede la nomina di membri supplenti nella Commissione centrale per l’esame degli affari concernenti la professione dei sanitari che consenta la costituzione, per numero e categoria, di un collegio giudicante diversamente composto rispetto a quello che abbia pronunciato una decisione annullata con rinvio da parte della stessa Corte di Cassazione. Sotto il secondo profilo ha promosso, con ordinanza 15 gennaio 2015, n. 596, un giudizio di legittimità costituzionale del medesimo articolo 17, primo e secondo comma, del Dlcps n. 233/1946 nella parte in cui prevede che della Commissione faccia parte una componente di membri designati dal ministero della Salute, per il condizionamento dovuto alla loro posizione di dipendenza da tale amministrazione che inficia la loro terziarietà. Avremo così (tra poco) una Commissione riformata nella sua composizione di collegio di giurisdizione speciale chiamato a decidere in materia di albi professionali e di sanzioni disciplinari conseguenti alla appartenenza all’ordine professionale.
tuzione, secondo una lettura massimalista 49 ottobre 2015
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il nuovo Manuale di ispezione piemontese La Regione Piemonte ha recentemente approvato il “nuovo modello di verbale di ispezione delle farmacie aperte al pubblico” nato dalla collaborazione tra Università di Torino, Ordine dei Farmacisti di Torino e Federfarma Piemonte con il supporto di Agifar Torino e Cuneo. Tale documento sarà adottato dalle Asl del Piemonte a partire dal mese di ottobre 2015 nell’espletamento dei compiti istituzionali di vigilanza. Al fine di fornire alcuni approfondimenti sui vari aspetti contenuti nel nuovo verbale, l’Università e le citate rappresentanze di categoria sono stati partner anche nella realizzazione del Manuale
di ispezione in farmacia. Adeguamento normativo 2015, che è stato presentato ai responsabili dei servizi farmaceutici delle Asl piemontesi, ai farmacisti accompa-
la Carta della qualità della farmacia A vent’anni dalla prima stesura, Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato e Federfarma hanno realizzato la nuova Carta della qualità della farmacia. L’obiettivo? Rinnovare l’impegno assunto dalle farmacie per favorire il rispetto dei diritti dei cittadini, alla luce delle novità del panorama sanitario attuale (farmacia dei servizi, riorganizzazione dell’assistenza territoriale…) e del contesto sociale ed economico (difficoltà economiche di moltissime famiglie, difficoltà di accesso a servizi e prestazioni socio sanitarie). Aderendo alla Carta della qualità, le farmacie si impegnano a rispettare e diffondere i principi contenuti nella Carta europea dei diritti del malato, a tenere conto in ogni fase della propria attività dei bisogni delle persone e delle difficoltà che esse possono incontrare nell’esercitare il proprio diritto alla salute. I principi ispiratori della Carta della qualità sono: accessibilità, accoglienza e personalizzazione, informazione, sicurezza e standard di qualità dei servizi erogati. Per ognuna di queste categorie la Carta elenca gli impegni che la farmacia assume e i diritti da garantire al cittadino. La Carta della qualità è stata inviata a tutte le farmacie aderenti a Federfarma insieme a una locandina per informare i cittadini dell’adesione della singola farmacia all’iniziativa. I cittadini possono, quindi, richiederla in farmacia, consultarla e ricevere maggiori informazioni. La Carta è anche scaricabile dai siti www.federfarma.it e www.cittadinanzattiva.it.
gnatori designati dagli Ordini, ai consigli direttivi degli Ordini piemontesi, ai consigli direttivi delle Federfarma provinciali e alla Direzione sanità della Regione Piemonte. Seguendo l’articolazione del verbale stesso, il Manuale illustra le aree oggetto di verifica, riservando spazi di trattazione più ampia e rigorosa agli aspetti professionali relativi alla gestione del medicinale - a uso umano e a uso veterinario - che maggiormente qualificano il servizio della farmacia e sono un importante indice della sua corretta conduzione. La necessità di risposte alle criticità più ricorrenti nella pratica professionale è inoltre agevolata dalla predisposizione di apposite tabelle o schemi riassuntivi.
il prezioso Museo di Roccavaldina
Pharmait a Vicenza
Roccavaldina, Comune di 1.100 abitanti nei pressi di Messina, ospita un “Museo farmacia” con una preziosissima collezione di maioliche del XVI secolo. La maggior parte dei 238 oggetti - fiasche, brocchette, anfore e albarelli raffiguranti scene bibliche, mitologiche e storiche - è attribuita alla bottega di un misterioso ceramista di Urbino, cui furono commissionati da un aromataio messinese nel 1580. Della collezione, soprattutto, fa parte uno dei tre unici vasi al mondo firmati da Antonio Patanazzi, raffinatissimo ceramista urbinate.
Si tiene alla Fiera di Vicenza, il 28 e 29 ottobre prossimi, Pharmait Health Innovation, evento che unisce una parte convegnistica sui temi di attualità nella filiera del farmaco e una parte commerciale, con relativa area espositiva. Tra i temi che verranno trattati nel corso degli incontri con i farmacisti: ricambio generazionale in farmacia, ingresso del capitale, revisione del prontuario terapeutico, dematerializzazione della prescrizione, percorsi di studio e opportunità di lavoro. Tutti i dettagli su www.pharmaitfiera.it.
51 ottobre 2015
Iniziative
di Francesca Giani
Pazienti oncologici, dai trattamenti estetici una presa in carico globale dell’iter di cura. Il metodo Oti in Italia
La formazione
Un supporto alla terapia
S
Un percorso formativo in tre giornate, pensato da Morag Currin sotto la supervisione di medici oncologi e personale infermieristico. Sono strutturati così i corsi di specializzazione rivolti ai professionisti del settore estetico di Oti Oncology Training International-Oncology Esthetics. «Il corso», spiega il direttore Noviello, «si svolge presso l’Ospedale San Raffaele di Milano e prevede una parte di pratica fondamentale con il paziente oncologico. Vengono trattati contenuti elaborati da medici specialisti in oncologia e professionisti del settore estetico volti a trasferire agli allievi nozioni sulla malattia, le terapie e gli effetti collaterali, a insegnare a eseguire trattamenti non invasivi studiati appositamente per i pazienti oncologici, a effettuare consulenze dermocosmetiche, consigliare ed eseguire protocolli viso e corpo estetici sicuri e personalizzati, tenendo conto della storia clinica del paziente». Al termine del corso è previsto un esame teorico e pratico per ottenere la certificazione internazionale Oti.
e fino a poco fa era impostazione
allo specchio” del San Raffaele di Milano. Ci rac-
diffusa da parte dei medici vie-
conta le problematiche che possono presenta-
tare qualsiasi tipo di trattamento
re i pazienti oncologici ma anche l’importanza,
qualunque esso sia, deve essere avallato
estetico a pazienti che iniziassero
nella percezione di sé e nel processo di cura, che
dall’oncologo curante. Anche perché va stu-
le terapie oncologiche, oggi ci so-
può derivare dal confronto con i cambiamenti
diato e valutato per quel determinato pazien-
che la patologia e la terapia impongono.
te e momento della patologia e della terapia.
peutico, in una presa in carico globale. Ma per
Partiamo dal nodo: per chi è in terapia onco-
Che problemi possono derivare dai tratta-
trattare il paziente oncologico occorrono co-
logica è possibile sottoporsi a trattamenti
menti estetici?
no esperienze che considerano tale supporto un elemento fondamentale del percorso tera-
noscenze specifiche e un lavoro in team con il
estetici?
Per far capire la situazione, posso portare alcuni
medico oncologo curante. Ogni intervento va
Assolutamente sì. Il paziente oncologico può
esempi. Pensiamo alla pelle di chi è sottoposto
studiato e valutato sul paziente - tenendo conto
e deve essere trattato, ma va fatto nel pieno
a chemioterapia che rimane assottigliata, fra-
della sua situazione clinica - e per il determinato
rispetto delle condizioni complessive di salu-
gile, diventa estremamente sensibile, con una
momento della patologia e della terapia.
te e delle terapie, in modo da dare benesse-
delicatezza simile a quella del neonato. Esi-
Un ambito, quello dell’oncologia estetica, nel
re, senza interferire con la malattia e la cura.
stono ingredienti di cosmetici o trattamenti
quale anche farmacie e farmacisti possono
Per questo è indispensabile che gli operatori
che andrebbero evitati, perché potrebbero
avere un ruolo importante e possono colmare
- estetisti, infermieri... - siano formati, qua-
infiammarla o irritarla ulteriormente, e occorre
lacune del sistema assistenziale. Angela No-
lificati, certificati, possiedano un bagaglio di
prestare una grande attenzione nella scelta del
viello è il direttore Italia e coordinatore Europa
conoscenze su malattia, terapia, effetti colla-
prodotto più adatto, che deve essere sempli-
di Oti Oncology Training International-Oncology
terali, interazioni, e lavorino secondo protocolli
ce. A volte - come per esempio nelle 48 ore
Esthetics, ente americano di formazione di
validati. Ma è anche fondamentale che siano
successive alla chemioterapia - è addirittura
operatori dell’oncologia estetica, di cui ha im-
informati sulla situazione clinica, lo stadio del-
importante escludere qualsiasi altra interfe-
portato il metodo di riferimento in Italia. Succes-
le terapie e della patologia del paziente e che
renza per poter identificare con certezza che
sivamente è nata la collaborazione con “Salute
operino in sinergia con i medici. Il trattamento,
eventuali reazioni, come rush cutanei, siano
52 ottobre 2015
Iniziative
attribuibili alla terapia e non ad altri ingredien-
Raffaele di Milano con il progetto “Salute allo
i pazienti in terapia hanno spesso bisogno di
ti. Ma pensiamo anche al complesso capitolo
specchio”, con il quale collaboro, che non solo
essere orientati anche solo nella scelta di un
delle infezioni: nel corso delle terapie le difese
sono a favore dei trattamenti ma li considera-
prodotto più adatto, come nell’alleviare o nel
immunitarie sono molto basse, in particolare
no un momento fondamentale del percorso
trattare piccoli disturbi legati alle terapie. Ma
in determinati periodi. Soprattutto con tratta-
terapeutico. In sostanza, la filosofia alla base è
poi c’è sicuramente anche una funzione di
menti quali pedicure e manicure occorre fare
quella di cercare di dare una risposta concreta
sensibilizzazione: far conoscere al paziente la
molta attenzione ed evitarli in alcune fasi. Que-
al disagio oncologico, prendendo in carico il pa-
possibilità di tali trattamenti complementari in
sto non è legato solo al fatto che, nel momento
ziente in modo ancora più globale. Per questo
modo che ne possano discutere con il medico
in cui si scatena un’infezione, la paziente deve
a un supporto di natura medico-psicologica
curante. Occorre fare in modo infatti che il pa-
sottoporsi a ulteriori cure, magari antibiotiche,
ne viene affiancato uno legato al benessere
ziente non ricorra al fai da te.
ma c’è un aspetto ancora più importante da
psicofisico, attraverso l’offerta di consigli e sug-
tenere in considerazione. Se le condizioni di sa-
gerimenti pratici per affrontare i cambiamenti e
Veniamo alla sua esperienza: da quando si oc-
lute non sono ottimali, i pazienti rischiano di non
prendersi cura di sé e del proprio aspetto.
cupa di pazienti oncologici?
poter essere sottoposti alla seduta della terapia
Dirigo la divisione di estetica funzionale di Mila-
che era stata prevista, di doverla rimandare. E
Con il presupposto che la percezione di sé può
no Estetica. Questa è stata un’esigenza che ho
questo, oltre ad avere conseguenze mediche,
condizionare l’andamento della cura?
raccolto direttamente dalle persone in terapia
presenta un forte impatto anche psicologico,
Il problema che si pone ai pazienti oncologici è
oncologica che desideravo seguire. Tutto ha
perché è chiaro che i pazienti fanno il conto alla
l’impatto visivo che deriva dagli effetti collaterali
origine due anni fa, quando ho seguito a Seat-
rovescia rispetto alle terapie mancanti.
delle terapie, con la conseguenza che all’ester-
tle un corso Oti, con qualifica e certificazione. È
no si viene immediatamente riconosciuti come
stato anche sulla base di questa mia formazio-
Anche i massaggi richiedono una gestione
malati e questo passaggio ha un grande peso
ne che il San Raffaele ha deciso di coinvolgermi
particolare?
emotivo e psicologico. Ma è anche una questio-
nel progetto. Al momento sono due anni che
I pazienti hanno spesso valori relativi a piastrine
ne di come ci si percepisce: a parte tutti quegli
è attiva questa esperienza e adesso abbia-
e globuli rossi bassi. Il rischio, in queste situazioni,
effetti legati alla cura, come rush cutanei, la pelle
mo pensato di dare un seguito e di formare
è che con una manualità troppo intensa si pos-
stessa, a causa delle cure, cambia e quando ci
estetiste italiane. Abbiamo importato in Italia il
sano generare ecchimosi e, in ogni caso, bisogna
si guarda allo specchio quella che appare è una
metodo che fa riferimento a Oti Oncology Trai-
far attenzione a non stancare troppo il paziente
persona diversa. E poi c’è anche il discorso, per la
ning International-Oncology Esthetics, l’istituto
che potrebbe essere soggetto a stati di debo-
donna, della sensazione di perdita di femminilità,
americano presso il quale ho seguito il percorso
lezza improvvisi o a svenimenti. È importante,
difficile da gestire. Tutto questo costituisce un
di formazione, creando una filiale europea (di cui
allora, relazionarsi con attenzione e farsi dire dai
bagaglio psicologico che va a incidere su come si
sono direttore) che organizza corsi per la certifi-
pazienti, che sono sempre sotto controllo e ben
affronta la patologia e più in generale sulla qualità
cazione internazionale di operatrici dell’estetica
informati sullo stato di salute, i valori sanguigni
della vita. Si tratta di un vissuto che può avere un
oncologica. In un anno abbiamo formato circa
per valutare come meglio procedere. D’altra
impatto sul sonno, su stati di ansia, sulla nausea,
un centinaio di operatori, abbiamo fatto cinque
parte, il massaggio è un momento molto impor-
un impatto, quindi, che si trasferisce alle condi-
corsi - il prossimo sarà a fine gennaio - con
tante, di rilassamento, di contatto con se stessi,
zioni complessive di salute.
l’obiettivo di fornire strumenti per trattare il paziente sia in ospedale ma anche in serenità nei
e per chi affronta un iter così provante da un punto di vista emotivo e psicologico può essere
Un tipo di supporto su cui anche i farmacisti e le
loro centri, in un lavoro che deve essere sempre
davvero utile. Sarebbe un peccato rinunciarvi,
farmacie possono essere d’aiuto?
di team, con l’oncologo di riferimento della pa-
come era cultura consolidata fino a poco fa.
Assolutamente sì. Innanzitutto perché in
ziente e gli psicologi.
diverse farmacie può essere già presente Finora non è stato così?
un’assistenza dermocosmetica o un’area be-
Occorre considerare che, almeno per quanto ri-
nessere ed estetica. Ma poi c’è anche una fun-
guarda l’Italia, fino a poco tempo fa, nel momen-
zione di consiglio, informativa, che il farmacista
to in cui il paziente iniziava le terapie oncologiche
può svolgere al banco. Ma ancora di più occorre
era tendenza da parte dei medici vietare qual-
considerare che certi supporti non si riescono a
◆ Diagnosi della pelle
siasi tipo di trattamento estetico e addirittura il
ricevere dall’ospedale o dall’oncologo per una
◆ Trattamenti specifici viso personalizzati
massaggio per cinque anni. L’unica operazione
mancanza di tempo e la farmacia potrebbe
consentita era il camouflage. Ora invece ci so-
andare a riempire un vuoto. Un primo elemen-
◆ Make up correttivo (camouflage, trucco correttivo delle sopracciglia)
no alcune esperienze di ospedali, come il San
to che può arrivare dalle farmacie è il consiglio:
◆ Consulenze dermocosmetiche
Trattamenti eseguibili da un operatore formato
◆ Trattamenti mani e piedi
53 ottobre 2015
◆ Massaggi
Intervista a...
di GIULIA BONFINI
Un modello made in pharmacy
P
iù valore alla farmacia” è la mis-
sion di Unifarco, società per azio-
ni bellunese in cui i farmacisti soci sono parte attiva nelle strategie. Ne parliamo con Luigi Corvi, far-
macista, specializzato alla Bocconi in sales
management e dal 1992 socio, consigliere
«Chi abita la nostra casa diventa più competitivo, è in grado di contrastare le catene e i gruppi, si distingue dalla concorrenza con prodotti a marchio proprio e non cede alla logica degli sconti»: ce lo racconta Luigi Corvi, direttore commerciale e marketing di Unifarco
di amministrazione, direttore commerciale e marketing di Unifarco spa.
metri quadri, situati nella splendida cornice del
sottende il nostro operato venga sposata dai
parco nazionale delle Dolomiti bellunesi.
farmacisti che decidono di aderire al nostro
Come nasce Unifarco?
progetto: diffondiamo la cultura del benesse-
Nel 1982 dall’incontro di Ernesto Riva, attuale
Ci racconti l’azienda in numeri.
re attraverso il consiglio qualificato dei nostri
presidente, e Massimo Slaviero, attuale ammi-
Unifarco è una realtà complessa e affascinante.
farmacisti. Come? Con prodotti di cosmesi,
nistratore Delegato, come innovativo laborato-
Oltre a Unifarco spa, nel gruppo ci sono altre
nutraceutica e igiene personale garantiti dal
rio di ricerca e sviluppo. Nel 1994 si arricchisce
società, la controllata tedesca Unifarco Gmbh,
nome dei nostri farmacisti e con referenze di
della professionalità di Gianni Baratto, oggi di-
la partecipata PMpack, azienda di produzione
dermatologia e make up di grande innovazio-
rettore Ricerca & Sviluppo, e della mia. Da allora
di packaging, la partecipata spagnola Unifarco
ne: prodotti di alta qualità, al giusto prezzo e
ricopro il ruolo di direttore commerciale Unifar-
Sl e Unired, lo spin-off di ricerca e sviluppo at-
servizi mirati al benessere, di tutti.
co, ma sono anche socio della farmacia di fa-
tivato con l’Università di Padova. Siamo la casa
miglia. Una scelta mirata, condivisa anche con i
di 4.000 farmacie europee, dislocate in Italia,
Perché una farmacia dovrebbe scegliere
colleghi Baratto e Riva, anch’essi farmacisti, che
Germania, Austria, Svizzera, Spagna e Francia.
Unifarco?
ci consente di avere una posizione privilegiata,
Tra queste, 250 credono talmente in noi da es-
“Più valore alla farmacia” è uno dei nostri
di essere presenti sul campo, di capire le esi-
sere diventate azioniste. 250 dipendenti e 50
claim e la nostra mission: grazie all’innovazione
genze dei nostri clienti farmacisti e dei cittadini.
agenti dislocati sul territorio europeo parteci-
che apporta la nostra ricerca e alla formazione
Dal 2005 siamo una società per azioni, aperta
pano a questa grande avventura.
continua a disposizione delle farmacie ade-
solo a farmacisti, che partecipano alla strategia
Siamo molto orgogliosi della felice applica-
renti al gruppo, chi abita la nostra casa diventa
aziendale. Oggi i laboratori Unifarco sono uno
zione del nostro modello di business made in
più competitivo, è in grado di contrastare le
stabilimento di innovazione e qualità di 10.000
pharmacy in Europa e di come la filosofia che
catene e i gruppi, non subisce i grandi brand, si
54 ottobre 2015
Intervista a...
distingue dalla concorrenza con prodotti a mar-
Unifarco si è strutturata in tre divisioni. Far-
web con un’area del portale riservata nella quale
chio proprio, non cede alla logica degli sconti.
macisti Preparatori è la linea di prodotti di der-
si può formare e informare e stiamo mettendo a
I nostri farmacisti non sono clienti, sono partner,
mocosmesi funzionale, igiene e integrazione
punto tutta una serie di servizi per supportarlo
sono parte integrante di Unifarco e collaborano
alimentare firmati dal farmacista con il proprio
nel dialogo con la propria clientela, anche on line.
nella formulazione di prodotti di grande qualità,
marchio. Unifarco Biomedical concentra le atti-
al punto tale che li garantiscono con il loro nome.
vità che ruotano attorno alla ricerca scientifica
Ci spiega il progetto Rete farmacisti
Credere nelle farmacie significa per noi so-
per creare maggiori sinergie tra i medici spe-
preparatori?
stenerle e tutelarle con una politica di esclu-
cialisti, i ricercatori, gli informatori scientifici, i
Dalla collaborazione professionale con i nostri
siva territoriale e di rispetto distributivo,
farmacisti e gli utilizzatori finali. Il suo obiettivo
clienti farmacisti e dalla volontà di potenziare i
assegnando loro un’area specifica. Investiamo
è quello di identificare le aree di ricerca più in-
servizi per i cittadini, nel 2014 è nato il progetto
quotidianamente in qualità, sicurezza, ricerca,
novative per offrire dei prodotti efficaci in aree
Rete farmacisti preparatori, una vera e propria
ambiente, struttura, cultura e solidarietà. Non
specifiche di Health Care (dermatiti, eczemi,
rete di servizi per il cittadino. Oggi la Rete si av-
scendiamo a compromessi nella scelta delle
invecchiamento cutaneo, acne, psoriasi…). Do-
vale di un innovativo Centro studi e Ricerche, una
migliori materie prime e abbiamo una relazione
lomia è il make-up che esalta la bellezza natu-
rete scientifica vera e propria costituita da medi-
diretta con i migliori produttori internazionali. Le
rale di ogni donna nel pieno rispetto della pelle,
ci, esperti del mondo scientifico, università e isti-
nostre certificazioni di qualità, ambientale, sicu-
anche quella sensibile.
tuti di eccellenza, che supporta la Rete farmacisti preparatori nell’elaborazione di percorsi di salute
rezza e pratiche di buona fabbricazione dominano i nostri processi produttivi in ogni singolo
Una vostra caratteristica è la personalizza-
e benessere, dossier e documenti scientifici. I
passaggio. Con noi il farmacista è a casa.
zione del packaging.
protocolli, sintesi di medicina tradizionale e olisti-
Lei allude a Farmacisti Preparatori, la nostra pri-
ca, costituiscono parte integrante del patrimonio
Quali caratteristiche deve avere una farma-
ma linea, avviata 30 anni fa. Non si tratta di una
conoscitivo del farmacista e strumento indi-
cia per entrare nel gruppo Unifarco?
mera personalizzazione del packaging, ma di
spensabile per rispondere con efficacia, perti-
Come in ogni casa, tutti gli abitanti devono avere
una partnership stretta tra farmacista e Unifar-
nenza e professionalità alle esigenze di cura e
comportamenti comuni e seguire regole condi-
co per elaborare prodotti di alta qualità al giusto
salute dei cittadini.
vise. In particolare cerchiamo farmacisti che si
prezzo, accessibili a tutti e presenti nelle sole
impegnino a fondo, che conoscano bene i pro-
farmacie che condividono la nostra filosofia. Nei
Unifarco solidale: ci racconti le vostre attività.
dotti e che li promuovano con entusiasmo. Una
nostri prodotti il farmacista ci mette il nome, ci
Un’azienda solida è anche in grado di aiutare gli
farmacia cliente di buon livello sviluppa oltre il 6
mette la faccia, è protagonista.
altri. Concluso il progetto di avvio di un laboratorio di produzione farmacologica nell’ospe-
per cento del suo fatturato con Unifarco. Come vede oggi la realtà della farmacia
dale missionario di Wamba, in Kenya, nel 2005
La vostra offerta comprende tre linee di pro-
italiana?
abbiamo avviato il progetto Ikonda Pharmacy,
dotti, ce le racconti.
Quello che è successo negli ultimi 10-15 anni,
nel sud della Tanzania, una struttura di cui be-
dal decreto Storace in poi, ha cambiato radi-
neficiano oltre 100.000 persone estremamente
calmente la nostra professione, ma non ha
povere, spesso in precarie condizioni di salute e
scalfito la fiducia che i cittadini ripongono nel
flagellate dall’Aids. Sono inoltre attive sul terri-
loro farmacista. Questo secondo me è il punto
torio bellunese collaborazioni con cooperative
fermo da cui ripartire. Un farmacista preparato
sociali e nel 2014 è nata la Fondazione Unifarco,
e disponibile, in grado di gestire il proprio team,
a sostegno dei dipendenti in difficoltà.
non può e non deve temere la concorrenza di catene che fanno del prezzo la loro bandiera. Ci
Quali sono i programmi di Unifarco e le novità
sarà sempre spazio per un farmacista indipen-
per il 2016?
dente, professionale ed empatico.
Molti e ambiziosi, dal consolidamento del nostro rapporto con 2.500 farmacisti italiani, allo svi-
Luigi Corvi, direttore commerciale e marketing di Unifarco
In che modo aiutate i vostri farmacisti nello
luppo all’estero, dal potenziamento della Rete
svolgimento della loro attività?
farmacisti preparatori con l’integrazione di inno-
Investiamo molto nella formazione: nel 2014
vativi test diagnostici, al lancio di nuovi prodotti
sono stati più di 3.000 i farmacisti che hanno
e linee cosmetiche e di integrazione alimentare
partecipato ai corsi che organizziamo in sede e in
per soddisfare e coprire le esigenze di tutti i po-
tutta Europa. Sosteniamo il farmacista anche sul
tenziali clienti delle nostre farmacie.
55 ottobre 2015
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Dopo l’uso avvitare il tappo per chiudere il flacone e lavare la siringa con acqua calda. Lasciarla asciugare, tenendola fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
1-DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero
4.3-Controindicazioni • Ipersensibilità all’ibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti. • Bambini di età inferiore a 3 mesi o di peso inferiore a 5,6 kg. • Ipersensibilità all’acido acetilsalicilico o ad altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quando l’ipersensibilità è associata a poliposi nasale e asma. • Ulcera peptica attiva. • Grave insufficienza renale o epatica. • Severa insufficienza cardiaca. • Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). • Uso concomitante di FANS, compresi gli inibitori specifici della COX-2. • Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
2-COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni ml di sospensione orale contiene: Principio attivo: ibuprofene 20 mg. Eccipienti: sciroppo di maltitolo 753,30 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3-FORMA FARMACEUTICA Sospensione orale. 4-INFORMAZIONI CLINICHE 4.1-Indicazioni terapeutiche Trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato. 4.2-Posologia e modo di somministrazione La dose giornaliera è strutturata in base al peso ed all’età del paziente. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Nei bambini di età compresa tra 3 e 6 mesi limitare la somministrazione a quelli di peso superiore ai 5,6 kg. La somministrazione orale a lattanti e bambini di età compresa fra 3 mesi e 12 anni dovrebbe avvenire mediante siringa dosatrice fornita con il prodotto. La scala graduata presente sul corpo della siringa riporta in evidenza le tacche per i diversi dosaggi; in particolare la tacca da 2,5 ml corrispondente a 50 mg di ibuprofene e la tacca da 5 ml corrispondente a 100 mg di ibuprofene. La dose giornaliera di 20-30 mg/kg di peso corporeo, suddivisa 3 volte al giorno ad intervalli di 6-8 ore, può essere somministrata sulla base dello schema che segue.
PESO
ETÀ
DOSE SINGOLA IN ML
5,6 -7 Kg 7 -10 Kg 10 - 15 Kg 15 - 20 Kg 20 - 28 Kg 28 - 43 Kg
3 - 6 mesi 6 - 12 mesi 1 - 3 anni 4 - 6 anni 7 - 9 anni 10 - 12 anni
2,5 ml 2,5 ml 5 ml 7,5 ml (5 ml + 2,5 ml) 10 ml 15 ml
N° MASSIMO DI SOMMINISTRAZONI/ GIORNO
3 nelle 24 ore
Nel caso di febbre post-vaccinazione riferirsi al dosaggio sopra indicato, somministrando una dose singola seguita, se necessario, da un’altra dose dopo 6 ore. Non somministrare più di due dosi nelle 24 ore. Consultare il medico se la febbre non diminuisce. Il prodotto è inteso per trattamenti di breve durata. Nel caso l’uso del medicinale sia necessario per più di 3 giorni nei lattanti e bambini di età superiore ai 6 mesi e negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico. Nei lattanti di età compresa tra 3 e 5 mesi deve essere consultato il medico qualora i sintomi persistano per un periodo superiore alle 24 ore o nel caso di peggioramento della sintomatologia. Istruzioni per l’utilizzo della siringa dosatrice: 1 – Svitare il tappo spingendolo verso il basso e girandolo verso sinistra. 2 – Introdurre a fondo la punta della siringa nel foro del sottotappo. 3 – Agitare bene. 4 – Capovolgere il flacone, quindi, tenendo saldamente la siringa, tirare delicatamente lo stantuffo verso il basso facendo defluire la sospensione nella siringa fino alla tacca corrispondente alla dose desiderata. 5 – Rimettere il flacone in posizione verticale e rimuovere la siringa ruotandola delicatamente. 6 – Introdurre la punta della siringa nella bocca del bambino, ed esercitare una lieve pressione sullo stantuffo per far defluire la sospensione.
4.4-Avvertenze speciali e precauzioni di impiego Dopo tre giorni di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). L’uso di FLUIBRON FEBBRE E DOLORE deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei possono causare reazioni di ipersensibilità, potenzialmente gravi (reazioni anafilattoidi), anche in soggetti non precedentemente esposti a questo tipo di farmaci. Il rischio di reazioni di ipersensibilità dopo assunzione di ibuprofene è maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo l’uso di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei e nei soggetti con iperreattività bronchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedema (vedere paragrafo 4.2 e paragrafo 4.8 ). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono FLUIBRON FEBBRE E DOLORE, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. FLUIBRON FEBBRE E DOLORE deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Cautela è richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. ≤ 1200 mg/die) siano associati ad un aumento del rischio di infarto del miocardio.
I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). L’uso di ibuprofene, di acido acetilsalicilico o di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei, richiede particolare cautela: • in caso di asma: possibile broncocostrizione; • in presenza di difetti della coagulazione: riduzione della coagulabilità; • in presenza di malattie renali, cardiache o di ipertensione: possibile riduzione critica della funzione renale (specialmente nei soggetti con funzione renale o epatica compromessa, insufficienza cardiaca o in trattamento con diuretici), nefrotossicità o ritenzione di fluidi; • in presenza di malattie epatiche: possibile epatotossicità; • reidratare il soggetto prima dell’inizio e nel corso del trattamento in caso di disidratazione (ad esempio per febbre, vomito o diarrea); Nei bambini e negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalità renale. Le seguenti precauzioni assumono rilevanza nel corso di trattamenti prolungati: • sorvegliare i segni o sintomi di ulcerazioni o sanguinamenti gastrointestinali; • sorvegliare i segni o sintomi di epatotossicità; • sorvegliare i segni o sintomi di nefrotossicità; • se insorgono disturbi visivi (vista offuscata o ridotta, scotomi, alterazione della percezione dei colori): interrompere il trattamento e consultare l’oculista; • se insorgono segni o sintomi di meningite: valutare la rara possibilità che essa sia dovuta all’uso di ibuprofene (meningite asettica; più frequente nei soggetti affetti da lupus eritematoso sistemico o altre collagenopatie). Poiché FLUIBRON FEBBRE E DOLORE contiene maltitolo, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. FLUIBRON FEBBRE E DOLORE non contiene zucchero ed è pertanto indicato per quei pazienti che devono controllare l’apporto di zuccheri e calorie. Ogni dose da 2,5 ml di sospensione contiene 4,51 mg (0,20 mmol) di sodio; ciò deve essere tenuto in considerazione nei casi sia raccomandata una dieta povera di sodio. 4.5-Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Le seguenti interazioni sono comuni all’ibuprofene, all’acido acetilsalicilico e agli altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS): • evitare l’uso contemporaneo di due o più analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei: aumento del rischio di effetti indesiderati • corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4) • antibatterici: possibile aumento del rischio di convulsioni indotte da chinolonici • anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4) • agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragie gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4) • antidiabetici: possibile aumento dell’effetto delle sulfaniluree • antivirali: ritonavir, possibile aumento della concentrazione dei FANS • ciclosporina: aumentato rischio di nefrotossicità • citotossici: metotressato, riduzione dell’escrezione (aumentato rischio di tossicità) • litio: riduzione dell’escrezione (aumentato rischio di tossicità) • tacrolimus: aumentato rischio di nefrotossicità • uricosurici: probenecid, rallenta l’escrezione dei FANS (aumento delle concentrazioni plasmatiche) • metotrexato: potenziale aumento della concentrazione plasmatica di metotrexato. • Zidovudina: rischio aumentato di emartrosi ed ematomi in emofilici HIV (+) se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. • diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell’angiotensina II: i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono FLUIBRON FEBBRE E DOLORE in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante. Dati sperimentali indicano che l’ibuprofene può inibire gli effetti dell’acido acetilsalicilico a basse
dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, l’esiguità dei dati e le incertezze relative alla loro applicazione alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l’uso continuativo di ibuprofene; sembra che non vi siano effetti clinicamente rilevanti dall’uso occasionale dell’ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). 4.6- Fertilità, gravidanza e allattamento È improbabile che soggetti di età inferiore a 12 anni vadano incontro a gravidanza, o allattino al seno. Peraltro, in tali circostanze bisogna tenere presente le seguenti considerazioni. L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); • disfunzione renale che può progredire a insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. 4.7-Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari Non pertinente, considerata l’età del paziente. 4.8-Effetti indesiderati Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono comuni agli altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei. Reazioni di ipersensibilità Raramente: reazioni anafilattoidi (orticaria con o senza angioedema), dispnea (da ostruzione laringea o da broncospasmo), shock, sindrome caratterizzata da dolore addominale, febbre, brividi, nausea e vomito; broncospasmo (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Patologie gastrointestinali Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo somministrazione di FLUIBRON FEBBRE E DOLORE sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Dolore epigastrico, pirosi gastrica. I disturbi gastrici possono essere ridotti assumendo il farmaco a stomaco pieno. Raramente: epatite, ittero, alterazione dei test della funzione epatica, pancreatite, duodenite, esofagite, sindrome epatorenale, necrosi epatica, insufficienza epatica. Patologie del sistema nervoso e degli organi di senso Vertigine, cefalea, irritabilità, tinnito. Raramente: depressione, insonnia, difficoltà di concentrazione, labilità emotiva, sonnolenza, meningite asettica, convulsioni, disturbi uditivi e visivi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raramente: broncospasmo, dispnea, apnea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente). Eruzioni cutanee (anche di tipo maculopapulare), prurito. Raramente: eruzioni vescicolo-bollose, orticaria, eritema multiforme, alopecia, dermatite esfoliativa, dermatite da fotosensibilità. Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raramente: neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica (possibile test di Coombs positivo), piastrinopenia (con o senza porpora), eosinofilia, riduzione di emoglobina ed ematocrito, pancitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Riduzione dell’appetito.
Belle farmacie
Patologie cardiache e vascolari Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati riportati in associazione al trattamento con FANS. Ritenzione di fluidi (generalmente risponde prontamente all’interruzione del trattamento). Molto raramente: accidenti cerebrovascolari, ipotensione, insufficienza cardiaca congestizia in soggetti con funzione cardiaca compromessa, palpitazioni. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Patologie renali ed urinarie Molto raramente: insufficienza renale acuta nei soggetti con preesistente significativa compromissione della funzione renale, necrosi papillare, necrosi tubulare, glomerulonefrite, alterazione dei test della funzione renale, poliuria, cistite, ematuria. Disturbi del sistema immunitario In pazienti con malattie auto-immuni preesistenti (ad esempio: lupus eritematoso sistemico, malattie del sistema connettivo) sono stati segnalati casi singoli di sintomi di meningite asettica come tensione nucale, cefalea, nausea, vomito, febbre, disorientamento (vedere paragrafo 4.4). Vari Raramente: secchezza degli occhi e della bocca, ulcere gengivali, rinite. “Segnalazione delle reazioni avverse sospette.” La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. 4.9-Sovradosaggio I sintomi di sovradosaggio si possono manifestare in bambini che abbiano assunto più di 400 mg/ kg. L’emivita del farmaco in caso di sovradosaggio è 1.5-3 ore. Sintomi La maggior parte dei pazienti che ingeriscono accidentalmente quantitativi clinicamente rilevanti di FANS sviluppano al più nausea, vomito, dolore epigastrico o raramente diarrea. Sono possibili anche tinnito, cefalea e sanguinamento gastrointestinale. In caso di ingestioni di quantitativi più importanti, si osserva tossicità del sistema nervoso centrale che si manifesta con sonnolenza, occasionalmente eccitazione e disorientamento o coma, convulsioni. Nei casi più seri si può verificare acidosi metabolica, prolungamento del tempo di protrombina (INR). Si possono manifestare anche insufficienza renale e danni epatici. Nei soggetti asmatici si può verificare un’esacerbazione dei sintomi della malattia. Trattamento Non esiste alcun antidoto dell’ibuprofene. Il trattamento è sintomatico e consiste negli idonei interventi di supporto. Mantenimento della pervietà delle vie aeree e monitoraggio di funzione cardiaca e segni vitali. Particolare attenzione è dovuta al controllo della pressione arteriosa, dell’equilibrio acido-base e di eventuali sanguinamenti gastrointestinali. In caso di sovradosaggio acuto lo svuotamento gastrico (vomito o lavanda gastrica) è tanto più efficace quanto più precocemente è attuato; può inoltre essere utile la somministrazione di alcali e l’induzione della diuresi; l’ingestione di carbone attivo può contribuire a ridurre l’assorbimento del farmaco.
minuti. Quando assunto in concomitanza a cibo, i livelli massimi nel sangue si raggiungono tra un’ora e mezzo e 3 ore. L’ibuprofene si lega in larga misura alle proteine plasmatiche, si distribuisce a livello tissutale e nel liquido sinoviale. L’emivita plasmatica della molecola è di circa due ore. L’ibuprofene è metabolizzato nel fegato in due metaboliti inattivi e questi, unitamente all’ibuprofene immodificato, vengono escreti dal rene sia come tali che coniugati. L’eliminazione dal rene è rapida e completa. L’ibuprofene viene escreto nel latte in concentrazioni molto basse. 5.3-Dati preclinici di sicurezza Non vi sono ulteriori informazioni su dati preclinici oltre a quelle già riportate in altre parti di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (vedere paragrafo 4.6). 6-INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1-Elenco degli eccipienti FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero Acido citrico monoidrato, sodio citrato, acesulfame di potassio, gomma xantana, sodio benzoato, aroma fragola, sciroppo di maltitolo, glicerina, acqua depurata FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero Acido citrico monoidrato, sodio citrato, acesulfame di potassio, gomma xantana, sodio benzoato, aroma arancia, sciroppo di maltitolo, glicerina, acqua depurata 6.2-Incompatibilità Non pertinente. 6.3-Periodo di validità FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero 36 mesi Periodo di validità dopo la prima apertura: 6 mesi. FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero 36 mesi Periodo di validità dopo la prima apertura: 6 mesi. 6.4-Precauzioni particolari per la conservazione Nessuna particolare. 6.5-Natura e contenuto del contenitore FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero Flacone color ambra in polietilene tereftalato (PET) con tappo e sottotappo in polietilene con chiusura a prova di bambino. Siringa dosatrice con corpo e stantuffo in polietilene. FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero Flacone color ambra in polietilene tereftalato (PET) con tappo e sottotappo in polietilene con chiusura a prova di bambino. Siringa dosatrice con corpo e stantuffo in polietilene.
5-PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE 6.6-Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione 5.1-Proprietà farmacodinamiche Nessuna istruzione particolare. Categoria farmacoterapeutica: farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei, derivati dell’acido propionico. Codice ATC: M01AE01 7-TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Ibuprofene è un analgesico-antiinfiammatorio di sintesi, dotato di spiccata attività antipiretica. ChiTitolare A.I.C.: Chiesi Farmaceutici S.p.A. – Via Palermo, 26/A – 43122 Parma (PR) micamente è il capostipite dei derivati fenil-propionici. L’attività analgesica è di tipo non narcotico. Ibuprofene è un potente inibitore della sintesi prostaglandinica ed esercita la sua attività inibendone 8-NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO la sintesi perifericamente. FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucDati sperimentali indicano che l’ibuprofene può inibire gli effetti dell’acido acetilsalicilico a basse chero - flacone da 150 ml con siringa dosatrice: AIC n. 043188010 dosi sull’aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. In uno FLUIBRON FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucstudio, dopo la somministrazione di una singola dose di 400 mg di ibuprofene, assunto entro 8 chero - flacone da 150 ml con siringa dosatrice: AIC n. 043188022 ore prima o dopo 30 minuti dalla somministrazione di acido acetilsalicilico (81 mg), si è verificata una diminuzione dell’effetto dell’acido acetilsalicilico sulla formazione di trombossano e sull’ag9-DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE gregazione piastrinica. Tuttavia, l’esiguità dei dati e le incertezze relative alla loro applicazione alla Prima Autorizzazione: 26/08/2014 situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l’uso continuativo di ibu10-DATA DI REVISIONE DEL TESTO profene; sembra che non vi siano effetti clinicamente rilevanti dall’uso occasionale dell’ibuprofene. Maggio 2015 5.2-Proprietà farmacocinetiche Ibuprofene è ben assorbito dopo somministrazione orale ed è distribuito in tutto l’organismo 58 rapidamente. Se assunto a stomaco vuoto, i livelli serici massimi sono raggiunti dopo circa 45ottobre 2015
Belle farmacie
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Farmacia Lo Re & Oberto Un trasferimento da una superficie di 50 mq a una di più di 200 mq per diventare punto di riferimento per coloro che visitano Piazza Armerina, in provincia di Enna. Il tutto in uno spazio accogliente e luminoso, per una shopping experience dedicata al benessere.
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La colorazione che arriva dalla natura Specchiasol aggiunge alla linea Tricolor per i capelli tre nuove nuance: noce, sabbia e tabacco Tricolor presenta una formula senza ammoniaca, resorcina e parafenilendiammina per garantire massimo rispetto anche per le pelli più delicate. Contiene Aq-Save, attivo ottenuto dal frutto biologico della castagna. Favorisce il nutrimento e la riparazione dei capelli, agendo efficacemente anche su quelli particolarmente stressati e/o danneggiati. Il risultato è un capello più luminoso, sano e idratato. È un attivo certificato EcoBio da Icea. Ximenia, ad azione rivitalizzante e ristrutturante, è un olio naturale di origine africana noto per essere particolarmente ricco in acidi grassi insaturi, ad attività nutriente e fortemente idratante; aiuta a ricostruire e
preservare l’integrità della struttura capillare. Rep’Hair è un complesso di ceramidi vegetali utili per contrastare l’eccessiva secchezza, ripristinando e mantenendo l’equilibrio idrolipidico del cuoio capelluto. Protegge e ripara i capelli spesso messi a dura prova da condizioni climatiche mutevoli, esposizione solare, trattamenti chimici (permanenti, meches, piastra, phon), donando nuova lucentezza e vigore. È approvato Ecocert. Il trattamento completo prevede anche l’applicazione dello Shampoo Hc+ Probiotici per capelli tinti e decolorati e della Maschera Hc+ Probiotici Professional Hair Mask ad azione nutriente e ristrutturante.
TRATTAMENTO RIPARATORE
CEROTTI COSMETICI
Dalla texture luminescente e molto sensoriale, Skin-Absolute Day di Filorga svolge un effetto antietà tramite il contrasto di rughe e macchie, donando compattezza e migliorando il colorito e la grana della pelle. Nella formula è presente la fotoliasi, enzima sviluppato dall’alga anacystis nidulans che favorisce la riduzione dei segni d’invecchiamento: rughe, macchie, rilassamento, incarnato irregolare. Enzimi termostabili, estratti da un batterio marino (Thermus thermophilus) aiutano a catturare l’energia potenzialmente nociva dei raggi Uv e infrarossi. I fruttani di tarassaco aiutano a liberare le cellule dall’inquinamento urbano, purificando la pelle. Zaffiro bianco e agenti soft focus formano sulla superficie dell’epidermide un velo riflettente che aumenta la luminosità del viso.
FaceD 3-Luronics presenta i nuovi Patch Schiarenti Anti-Macchia, ideati per favorire l’attenuazione delle iperpigmentazioni della pelle. Sono piccoli sticker ricchi di principi attivi in grado di favorire lo schiarimento e il peeling; agiscono sulle discromie dovute a eccessi di melanina, macchie solari o da gravidanza e lentigo senile. Garantiscono un’azione potenziata tramite l’occlusione nell’area specifica da trattare. La contemporanea presenza di estratti di camomilla e achillea, calmanti e lenitivi, aiuta a bilanciare l’azione degli attivi esfolianti. Sono privi di parabeni, allergeni, oli minerali e coloranti.
L’ARTE DI STRUCCARSI Dedicato a tutti i tipi di pelle, anche quelle grasse, l’Olio Struccante Uriage è utile per detergere la pelle del viso e gli occhi, eliminando l’eccesso di sebo e trucco, senza lasciare residui untuosi. La formula idrosolubile è a base di vitamina E che ha un’azione antiossidante, olio di girasole che riduce la perdita d’acqua trans-epidermica e mirtillo rosso per favorire la protezione e la luminosità del viso. Commercializzato in confezione da 150 ml.
60 ottobre2015
Consigli per le vendite
CONTRO L’ACNE
FIALE UOMO-DONNA
Svr presenta Sebiaclear, linea che aiuta a contrastare le componenti dell’acne: iperseborrea, ipercheratosi, proliferazione batterica e infiammazione. La formula presenta 14 per cento di gluconolattone con azione cheratolitica e antinfiammatoria, per attenuare i segni residui dell’acne, normalizzando l’eccesso di sebo. La niacinamide al 4 per cento è antibatterica e sebo-regolatrice. I prodotti detergenti della linea sono l’acqua micellare detergente, purificante e opacizzante, che contribuisce a eliminare impurità ed eccesso di sebo, senza seccare; il gel detergente, purificante ed esfoliante, senza sapone, deterge, purifica, aiutando a liberare i pori e a normalizzare l’eccesso di sebo.
Bioclin Phydrium-Advance Fiale Anti-Caduta Uomo è un trattamento intensivo particolarmente adatto alle esigenze del cuoio capelluto maschile che, grazie al complesso Stimoxidil, in sinergia con un pool di vitamine del gruppo B, contribuisce a riattivare il microcircolo locale, stimolare la rigenerazione cellulare e contrastare l’invecchiamento della radice dei capelli. Phydrium-Advance Fiale Anti-Caduta Donna è un trattamento intensivo studiato per fortificare il bulbo pilifero. Contiene Stimoxidil, vitamine del gruppo B e fotocheratina, per rivitalizzare la chioma dalle radici, conferire ai capelli maggiore morbidezza e lucentezza, donando corpo e volume alla capigliatura.
SOLUZIONE PER LE UNGHIE lIl nuovo solvente Dissolvant Crystal di Mavala favorisce l’eliminazione dello smalto senza aggredire l’unghia, rispettando quindi anche le unghie più delicate e sensibili. La formulazione è incolore, inodore e non contiene acetone, ma presenta un ingrediente ammorbidente con potere solubilizzante che consente l’eliminazione dei residui. Il prodotto rispetta l’ambiente in quanto la produzione avviene a basso consumo di energia e la plastica del flacone è riciclabile.
SIERO ANTIETà iRejuvenate Siero Antiossidante Spf 15 è un siero antietà formulato per contribuire a rigenerare le strutture cutanee, riducendo rughe e segni dell’età. Contiene il brevetto Dermcom che favorisce la produzione di collagene e di elastina, donando elasticità all’epidermide; Hyanify aiuta a combattere la disidratazione e le rughe, riducendo i segni visibili dell’età. Progeline e Adipofill favoriscono la riduzione della comparsa dei segni di espressione e il controllo del rilassamento cutaneo, mentre Phytocelltec e Argan aiutano a combattere l’invecchiamento dell’epidermide, la formazione delle rughe e la riduzione della compattezza
NUTRIENTE E PROTETTIVA
OMBRETTI FASHION Dolomia presenta la nuova limited edition degli ombretti Stylo in formato stick che li rende pratici e scorrevoli. Sono multiuso, ideali per realizzare trucchi sfumati o smokey eyes o ancora veloci linee di eyeliner. Sono dotati di un temperino apposito che lima la punta per renderla più fine. La texture cremosa garantisce una facile sfumabilità del tratto dopo l’applicazione. Sono adatti anche agli occhi più sensibili o per portatrici di lenti a contatto. Non sono presenti conservanti a rischio (kathon, bromo-derivati) ed è stata eseguita la verifica dei residui di metalli pesanti. 61 ottobre 2015
Crème Relipidante Omegas 3-6-7-9 è la nuova referenza di Resultime a base di omega 3-6-7-9 micro-incapsulati di origine biotecnologica che contribuiscono al mantenimento della barriera epidermica. L’azione è completata in sinergia con il fitosqualene, la vitamina E e il microcollagene vettorizzato, per donare un corretto nutrimento alla pelle favorendo la correzione di eventuali problematiche. La formulazione consente un utilizzo nelle diverse stagioni; durante l’inverno contribuisce alla protezione dal freddo e dagli agenti atmosferici.
Consigli per le vendite
ANTIMICOTICO NATURALE
CREMA RIGENERANTE
DERIGYN Tea Tree Oil Travel è il nuovo prodotto della storica referenza Derigyn Tea Tree Oil, a base di Tea Tree, conosciuto come potente antibatterico e antimicotico naturale che aiuta a prevenire le infezioni dell’epidermide; sono presenti inoltre glicerina e vitamina E. Può essere utilizzato per le situazioni a rischio per l’igiene intima, come piscine, luoghi affollati, dove diventa più semplice contrarre micosi. è prodotto da Sella in pratica confezione da 100 ml.
Con il complesso brevettato Premium Cellular (esapeptide Fx, terpenoide, estratto di tre fiori neri) l’acido ialuronico e il concentrato nutriente (burro di karité, glicerina vegetale e oli vegetali), la Crème Voluptueuse di Lierac agisce sui segni dell’invecchiamento e sul nutrimento della pelle, senza appesantire o renderla lucida. In particolare le proprietà antiossidanti, nutrienti e addolcenti dei tre fiori neri donano un importante effetto rigenerante sulla pelle. Viene così fornito un contributo alla riduzione delle rughe, dei pori dilatati e al mantenimento dell’uniformità del colorito. è commercializzata in vasetto di vetro da 50 ml.
CORREGGERE IN UN ISTANTE Il Correttore Uniformante Immediato della linea Ophycee di Galénic è un trattamento multifunzione pensato per i diversi tipi di pelle, associando un effetto antiage a un effetto ottico molto rapido. Micro-capsule con polveri e minerali insieme ad agenti correttori favoriscono l’eliminazione dell’effetto lucido, evitando allo stesso tempo l’evaporazione dell’acqua. L’estratto di alghe blu ha un effetto antiage tramite la stimolazione dei fibroblasti e un impulso alla formazione di cheratinociti. è commercializzato in tubo da 10 ml.
PER I PRIMI SPOSTAMENTI Mustela presenta la Borsa Primi Viaggi, dotata di comode tasche frontali e laterali, tracolla e ganci per passeggino. Contiene il necessario per l’igiene e la cura del bebè fuori casa, oltre a un pratico fasciatoio lavabile. Sono presenti PhysiObébé 300 ml senza risciacquo, per la detersione di viso e sederino. La Pasta Cambio 123 50ml da applicare fin dalla nascita, a ogni cambio, sulla pelle pulita e asciutta; le Salviette Cambio, comode e pratiche da portare in viaggio, non necessitano di risciacquo. Il detergente 2 in 1 si può utilizzare su corpo e capelli. Hydra Bébé Viso idrata e rafforza la pelle fin dalla nascita.
PRIMER INNOVATIVO
DENTRO E FUORI Il trattamento In & Out è costituito dalla Crema Viso Antiossidante Eco Bio Vegana di Cola Cosmetics per un’azione dall’esterno e, dall’interno, dall’estratto da bere Therabeauty Activ&Tea Bellezza. La formulazione della crema è a base di attivi antiossidanti e idratanti utili per pelli secche e facilmente aggredibili dagli agenti atmosferici: bisabololo, burro di Karite bio, tocoferolo e pantenolo. La bevanda ha le proprietà antiossidanti del tè verde, le cui foglie sono rivestite degli estratti secchi erboristici antiossidanti di melograno, viola del pensiero, alga dunaliella e gelsomino, per dare maggiore biodisponibilità e incrementare l’effetto antiage anche dall’interno. 62 ottobre2015
IsaDora presenta Protect face primer tinted, prodotto versatile con azione antietà per favorire la riduzione delle rughe e rassodare la pelle. La formulazione consente di idratare in profondità creando una base delicatamente colorata, senza coprire eccessivamente la pelle e proteggendo dai raggi Uva e Uvb, grazie al filtro Spf 30. La texture in gel oil free è adatta ai diversi tipi di pelle e ridona luminosità al viso. Base ideale per il make up o utilizzato anche da solo, può essere applicato direttamente sulla pelle pulita, grazie alla formula altamente idratante. Come tutti i prodotti IsaDora è clinicamente testato, senza profumo.
Consigli per le vendite
NO ALLA CELLULITE
ARROSSAMENTI E IRRITAZIONI
La Crema Anticellulite Medicare contiene estratto di sambuco con proprietà tonificanti per favorire compattezza e tonicità della pelle; l’estratto d’iperico è snellente e favorisce la circolazione. L’equiseto aiuta a contrastare la cellulite, le smagliature e la ritenzione idrica. L’ippocastano ha un’azione vasoprotettrice, capillarotropa, venotonica, antinfiammatoria e antiradicalica. L’acido ialuronico agisce sull’idratazione e la compattezza cutanea.
Calendula Pomata Eudermica Bio di Bios Line può essere consigliata in caso di arrossamenti e irritazioni e infiammazioni dovuti a diversi fattori, così come per eventuali ispessimenti cutanei. La calendula è l’attivo principale della formulazione, dotato di proprietà calmanti e lenitive in grado di attenuare l’arrossamento e l’irritazione. Sono presenti inoltre olio di mandorle dolci, gel d’aloe, bisabololo e idrolato di amamelide. Prodotto in tubo di alluminio da 50 ml.
CORREGGERE E PROTEGGERE Disponibile in sei varianti di colore, Cover Stick è un pratico correttore in stick ad alta coprenza dalla texture confortevole e facile da sfumare. La formula innovativa, ricca di cere e oli, nutre a fondo la pelle e offre una copertura modulabile. Tra gli ingredienti presenta la ceramide 2 che favorisce il ripristino e il mantenimento della barriera cutanea, contribuendo a prevenire la disidratazione e a conservare l’elasticità cutanea, e la vitamina E, antiage con elevata attività antiossidante. La formulazione è inoltre arricchita dalle proprietà del riso, potente antinfiammatorio, utile a calmare irritazioni e arrossamenti. Ideale per pelli sensibili.
RIPARAZIONE CUTANEA Rilastil Multirepair S-Ferulic Siero Bi-Gel è ideale per pelli secche, segnate dal tempo e stressate, debilitate da fattori esterni. L’acido ferulico, la superossido dismutasi e l’estratto di vite rossa agiscono come antiossidanti e anti-età, favorendo una protezione importante dagli Uv. Il Ginko Biloba ha un effetto antiossidante a livello tissutale. L’acido Ialuronico agisce come idratante e antirughe; il micro-collagene stimola la sintesi di collagene ed elastina. Infine l’acido mandelico, un alfa-idrossiacido ad azione esfoliante, è rigenerante e antirughe. Prodotto in flacone airless da 30 ml.
CAPELLI SOTTILI
PROMOZIONE AUTUNNALE Per ogni acquisto di un prodotto della linea Normaderm, Vichy regala il Travel Kit, dotato di due nuove referenze della linea, da provare anche fuori casa, nel pratico formato ridotto. Il Gel detergente purificante profondo (in confezione da 15 ml) accompagna l’atto della detersione contribuendo a eliminare le impurità e a liberare i pori in profondità. Il Trattamento anti-imperfezioni rivelatore di bellezza (in formato da 3 ml) agisce sui segni dell’acne e sulla pelle impura, grazie all’acido salicilico e all’Lha; la formula è arricchita con Phe-resorcinolo e Air Licium, per un’azione intensa su segni e lucidità. 63 ottobre 2015
Buothymus Ac Active è uno shampo volumizzante per la donna con nutrienti che favoriscono il ciclo vitale del capello, come Condralact complex, bioattivatore metabolico a base di lattoglobuline e condramina che favorisce l’attività delle cellule del bulbo pilifero. Sh-Polypeptide -9 agisce sul microcircolo favorendo i processi metabolici indispensabili per la crescita dei capelli. Glicina, metionina e taurina favoriscono la sintesi delle cheratine, mentre piroctone olamina aiuta a purificare il cuoio capelluto riducendo l’eccesso di sebo. Il pantenolo rende i capelli più morbidi, lucidi, idratati e più resistenti. è prodotto da Rottapharm.
Farmacisti di carta
Uomini e pillole
l’opera Aleotti, Angelini, Bracco, Cavazza, Chiesi, Dompé… lunga è la schiera dei pro-
La storia dell’industria farmaceutica italiana nei ricordi di un protagonista
fili delineati da Francesco Costantini in questo suo excursus sulla storia dell’industria farmaceutica italiana, dall’epoca pionieristica al nuovo millennio. Storie
sulla forza della comunicazione e sull’effi-
in gran parte raccontate con una pro-
cienza della distribuzione, tutte doti che, al-
spettiva “dal di dentro” che le rende in-
lora, lo connotavano come “il trentenne ano-
teressanti e per certi versi uniche. Non
malo dell’ambiente industriale farmaceutico”.
l’ottica dello storico ma quella di chi ha
Un personaggio che, con queste convinzioni,
vissuto in prima persona l’evoluzione
apparirà sempre armato di un elitarismo in-
della farmaceutica italiana dagli anni
telligente, ferreo e garbato.
Sessanta alla nascita di Farmindustria,
E sarà proprio a Igino e alle sue convinzio-
nel 1978, ai complessi e spesso delica-
ni che l’Angelini sarà debitrice di una visione
ti rapporti delle aziende con il Servizio
insieme concreta e lungimirante, aperta all’in-
sanitario nazionale. «Un volume molto
novazione, alla qualità, alla forza dei marchi e
pregevole, incisivo e ricco d’informazio-
dei brevetti: concetti semplici ed essenziali,
ni», scrive Silvio Garattini nella sua pre-
tuttavia lontani dalla visione imprenditoriale
fazione, «che non può essere ignorato
imperante, angusta e provinciale salvo ecce-
da chi vuole rendersi conto delle ragioni
zioni, nell’Industria Farmaceutica Nazionale.
per cui l’Italia si ritrova in una posizione
L’Italia degli anni ’50 era un po’ la giungla del
di retroguardia in campo farmaceutico.
farmaco e la visione prevalente era “pren-
Si tratta di una situazione che dovrebbe
di i soldi e scappa”. Era così per quasi tutte
preoccupare politici e forze sociali, per-
le piccole e medie Aziende; non così, invece,
ché l’industria farmaceutica costituisce
in quel clima di perfetta sintonia familiare ca-
per Igino, per il quale la mission era dar vita
oggi una delle principali attività econo-
ratteristico dell’Italia Pontificia, aveva iniziato
a un’azienda diversificata che si dedicasse,
miche, capace oltretutto di essere trai-
a percorrere con convinzione il sentiero trac-
sì, ai farmaci, ma ancor più compiutamente
nante per altre funzioni collegate: dalla
ciato dal padre Francesco senza mai metter-
si dedicasse al benessere, e quindi avesse la
diagnostica ai dispositivi medici, dalla
ne in discussione l’autorità, piuttosto cercan-
capacità di competere sia nel mercato farma-
dietetica alla cosmetica».
do di convincerlo che i tempi esigevano una
ceutico sia nel più difficile mercato dell’auto-
nuova visione imprenditoriale.
medicazione e del parafarmaco.
Così Francesco, vecchio gentiluomo, bei baffi,
Una mission nuova per il mercato farmaceu-
sorriso compiacente, grande aplomb, aveva
tico italiano perché basata sull’attenzione al
lasciato che suo figlio aprisse la sede di Roma,
consumatore finale (e non soltanto a quell’im-
mettesse in atto la sua visione imprendito-
portante mediatore che era e resta il medico);
L’autore
riale e desse il via a un nuovo corso d’impresa,
una mission ovvia per chi era cresciuto nella
Francesco Costantini, laureato in Far-
ma aveva riservato a se stesso quell’attività
cultura della diversificazione; una mission che,
macia presso l’Università di Perugia
tutta commerciale nella quale aveva ottenuto
finalmente, relegava in soffitta stereotipi come
nel 1951, ha operato per tutta la vita
strepitosi successi grazie a una genialità sen-
“lo sciroppo deve avere un cattivo sapore per-
nel mondo delle multinazionali far-
za pari nel “cogliere le occasioni”.
ché il paziente abbia fede nella sua efficacia”.
maceutiche americane, terminando la
Igino Angelini era nato nel 1913 ad Ancona e,
carriera come presidente della Warner
Si era creato un binomio perfetto: Francesco continuava la sua strada di genio del com-
(Da Uomini e pillole. Storie dell’industria far-
Lambert, Morris Plains Usa per l’Euro-
mercio, mentre Igino ampliava l’orizzonte
maceutica italiana e dei suoi protagonisti,
pa meridionale. Negli anni 1994-95 è
aziendale con la sua logica imprenditoriale
Edra, 2015, pp. 29-30 ).
stato presidente di Farmindustria.
basata sulla concorrenza, sull’innovatività,
Tutte le informazioni su www.edizioniedra.it 64 ottobre 2015
Sindrome da insulino-resistenza? LDL
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Sfidare il tempo con fermezza
Création SYMBIOSE - Photo : P. Strube.
Rughe evidenti, solchi profondi, perdita di tonicità, mancanza di luminosità: con il passare del tempo, l’architettura del viso si modifica. PHYSIOLIFT offre una gamma inedita e completa di trattamenti “architetto” anti-età, affine alla fisiologia cutanea, per contrastare il tempo con fermezza. Il suo trio di principi attivi esclusivi aiuta a ricaricare* la pelle in collagene, acido ialuronico e vitamina A, elementi costitutivi fondamentali della sua struttura. PHYSIOLIFT si distingue anche per le sue texture uniche e sensoriali che inondano di piacere tutti i tipi di pelle, anche quelle sensibili.
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