Punto effe 7 14

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Anno XV | N° 7 | 22 aprile 2014

ECM 2014 - 3 corsi

37,5

manchette Fad.indd 1

CREDITI FORMATIVI ECM

fad Farmaci innovativi per le patologie croniche: diabete, malattia di Alzheimer, sclerosi multipla

07/02/14 09.44

Luigi D’Ambrosio Lettieri In gioco il futuro, sapendolo governare

Parliamone FarmacistaPiù

farmacoeconomia Il costo dell’osteoporosi

medicina Ipoacusia e declino cognitivo




FARMACEUTICI



Sommario Direzione, Redazione, Marketing

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6

Redazione

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17

Immagini

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Editoriale 5

Medicina

Ipoacusia e declino cognitivo

PARLIAMONE Tra noi

Farmacologia

I nuovi anticoagulanti orali

FarmacistaPiù 6

Catene

Un’indagine di Farmondo

PRIMO PIANO Incontri

Luigi D’Ambrosio Lettieri

Convegni

Appello ai giovani

Nutrizione

Nutraceutici per il diabete 10

Diritto

Cabina estetica in farmacia

Fisco

Nuovi adempimenti 12 17

Stampa

36 40 43

50 Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica

RUBRICHE Iniziative 53

La malattia di Alzheimer 22

Belle farmacie

56

Farmacoeconomia

Consigli per le vendite

60

Farmacisti di carta

64

Il costo dell’osteoporosi

32

Prezzo di una copia euro 0,70. A norma dell’art. 74 lett. C del DPR 26/10/72 n° 633 e del DPR 28/12/72. Il pagamento dell’IVA è compreso nel prezzo di vendita. I dati relativi agli abbonati sono trattati elettronicamente e utilizzati dall’editore per la spedizione della presente pubblicazione e di altro materiale medico-scientifico. Ai sensi dell’articolo 7 del D.lgs del 30 giugno 2003 n.196, in qualsiasi momento è possibile consultare, modificare e cancellare i dati o opporsi al loro utilizzo scrivendo a: EDRA LSWR S.p.A, Responsabile dati, Via Spadolini n. 7 - 20141 Milano.

48

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Per il periodo 1/1/2013-31/12/2013 Periodicità: Quindicinale Tiratura media: 15.011 Diffusione media: 14.707 Certificato CSST n. 2013-2424 del 25/02/2014 Società di Revisione: Metodo Testata Associata



PRIMI.

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Editoriale

Messaggi positivi

di Laura Benfenati

Della prima edizione di FarmacistaPiù, oltre alle belle foto dei convegni, al ricordo di una cena di gala strepitosa - come ci hanno raccontato in tanti - agli incontri interessanti per chi non era, come chi scrive, a malincuore collegato in streaming a causa di una caviglia rotta - di questa edizione romana della prima assise dei farmacisti italiani, dicevamo, rimarranno soprattutto i messaggi positivi. Questo ci hanno raccontato molti dei partecipanti: messaggi di ottimismo per il futuro della categoria, finalmente un po’ di prospettive. Basta lamentarsi, è giunto il momento di agire. A livello progettuale, sicuramente, e il largo consenso che ha ottenuto Andrea Manfrin quando ha raccontato il progetto Fofi sulla pharmaceutical care lo dimostra. A livello sindacale: sala piena la domenica mattina al convegno organizzato dai laziali che, come è noto, non condividono la linea di difesa della categoria di Federfarma. A livello imprenditoriale: si è parlato di e-commerce, ma anche di impresa, di spazi. A livello di strategie. Uno degli interventi più apprezzati è stato sicuramente quello del direttore generale di Aifa, Luca Pani, che ha aperto il convegno di sabato mattina. I cambiamenti che si stanno verificando nel settore farmaceutico sono tutt’altro che momentanei e i farmacisti, secondo Pani, devono tornare sui libri, studiare le biotecnologie: «Dei primi 10 farmaci nel mercato mondiale del 2008, due erano biotecnologici, nel 2013 cinque e nel 2018 saranno 8. Sono in arrivo 370 molecole biotecnologiche nei prossimi anni, soprattutto farmaci oncologici e antinfettivi». Un quarto delle vendite mondiali fino al 2020 sarà per gli oncologici. A seguire per gli antinfettivi, perché aumentano sempre di più le resistenze e poi per i farmaci per il Ssn: non certo benzodiazepine, ma per esempio anticorpi monoclonali per il morbo di Alzheimer. I primi dieci principi attivi per spesa del Ssn sono oggi quasi tutti oncologici. Sarà possibile spostarli sul territorio? «I farmacisti devono avere il coraggio della formazione», ha spiegato Pani, «perché questi medicinali hanno effetti collaterali che richiedono rapidità di scelte, la catena di sicurezza di questi farmaci è completamente diversa da quella degli altri. Il lancio di prodotti innovativi porterà grandi cambiamenti. Il sistema ospedale non ce la può fare a gestire i cronici, se ne dovranno occupare medici e farmacisti». E non solo di cronici: Pani ha ricordato che, per esempio, le campagne vaccinali negli Stati Uniti si svolgono grazie al supporto delle farmacie. «I farmacisti dovranno investire nella formazione. Siamo pronti a darvi di più in gestione ma voi siete pronti?». Nella risposta alla domanda del direttore generale dell’Aifa c’è tutto il futuro della farmacia. 5 aprile 2014


Parliamone Tra noi

FarmacistaPiù: appuntamento a Expo 2015

Oltre 2.200 partecipanti, 40 espositori, 30 convegni alla prima edizione dell’assise annuale dei farmacisti italiani

Quest’anno a Roma In alto il Palazzo dei congressi di Roma Eur, che ha ospitato la prima edizione della manifestazione voluta dalla Fondazione Cannavò con il patrocinio della Fofi e organizzata da Edra Lswr. A destra il taglio del nastro di Giacomo Leopardi, presidente della Fondazione Cannavò

L’anno prossimo a Milano Alcuni momenti dei lavori congressuali: a sinistra Giacomo Leopardi, Luigi D’Ambrosio Lettieri, vicepresidente Fofi, Andrea Mandelli, presidente Fofi e il generale Cosimo Piccinno, comandante dei Nas. In alto Laura Iacovone, docente di marketing all’università di Milano 6 aprile 2014


Parliamone Tra noi

La Fofi protagonista Il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, introduce i lavori di uno dei momenti congressuali. Da sinistra Giacomo Leopardi, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Cosimo Piccinno

PHARMACEUTICAL CARE Andrea Manfrin, ricercatore all’università del Kent, racconta a una platea molto attenta il progetto della Fofi sulla pharmaceutical care, giunto alla fase 3

La cena di gala Nella splendida cornice del Complesso monumentale Santo Spirito in Sassia si è tenuta la cena di gala per oltre 400 ospiti

Oltre 50 relatori Sale piene e relazioni di alto livello, agli oltre 30 convegni della manifestazione, a cui hanno partecipato più di 50 relatori. In alto da sinistra, Ettore Novellino, presidente della Conferenza dei direttori dei corsi di laurea in farmacia, Maurizio Pace, segretario Fofi, Maurizio Imperiali, capo ufficio stampa Fofi e Felice Ribaldone, referente Fofi nella commissione Ecm 7 aprile 2014


Parliamone Tra noi

L’impresa professionale Molto seguito il convegno sulla farmacia impresa professionale: da sinistra l’avvocato Quintino Lombardo, Antonio Mastroianni, direttore generale Fofi, l’avvocato Paolo Leopardi, Marcello Tarabusi, avvocato e commercialista, il segretario della Fofi Maurizio Pace. C’era anche, fuori obiettivo, Giovanni Trombetta, commercialista

La sostenibilità del sistema Al convegno del sabato mattina hanno partecipato, oltre a Luca Pani, Maria Carmela Lanzetta, ministro per gli Affari regionali, Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato CittadinanzaAttiva, Enrique Hausermann, presidente di Assogenerici, Andrea Mandelli, presidente Fofi, Annarosa Racca, presidente Federfarma, Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria (nella foto a pagina 9)

Gli innovativi in farmacia Molto apprezzato il bell’intervento del direttore generale di Aifa Luca Pani, al convegno del sabato mattina. Per fare tornare i farmaci innovativi in farmacia ci vuole innanzitutto formazione: i farmacisti sono pronti?

Il ministro farmacista In alto Maria Carmela Lanzetta, ministro per gli Affari regionali e farmacista rurale, a sinistra Annarosa Racca, Andrea Mandelli, Il ministro e Francesco Giorgino, giornalista del Tg1 che ha moderato il convegno 8 aprile 2014


Parliamone Tra noi

Farmaci on line e contraffazione Sala piena anche al convegno su farmaci on line e contraffazione, organizzato in collaborazione con Fenagifar. Al centro il presidente Claudio Distefano

il lazio a convegno Domenica mattina si è tenuto il convegno organizzato da Federfarma Lazio e dagli Ordini dei farmacisti del Lazio. Nella foto, con i vertici della Fofi, Franco Caprino, presidente di Federfarma Lazio, ed Emilio Croce, presidente dell’Ordine di Roma e dell’Enpaf

Il congresso Sifap In contemporanea a FarmacistaPiù si è tenuto il congresso della Società italiana dei farmacisti preparatori, presieduta da Paola Minghetti (a sinistra nella foto)

interventi dalla platea Attenzione e partecipazione durante la tre giorni romana di convegni. Appuntamento a Milano l’8, 9 e 10 maggio per la seconda edizione di FarmacistaPiù

9 aprile 2014


Parliamone Catene

U

na dimensione relazionale di fiducia reciproca tra clienti e farmacisti: è questo il dato più rilevante che emerge dall’analisi del bacino d’utenza e della valu-

tazione del grado di soddisfazione della clientela circa il servizio reso, voluta da Farmondo, la rete che raggruppa le 105 farmacie indipendenti di Pisa, Livorno, Lucca, Pistoia e Firenze. La ricerca è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Daniele Dalli, docente di Marketing e comportamento del consumatore presso il dipartimento di Economia e commercio dell’Università di Pisa, Marco Mariani, direttore marketing e vendite presso Cofapi e responsabile del network Farmondo, e Giovanni Marrazzo, studente del Master Ma alla facoltà di Economia di Pisa e stagista in Cofapi.

I risultati La ricerca ha coinvolto 1.230 clienti che nel corso del trimestre settembre-novembre 2013 sono entrati negli esercizi di Livorno, Pisa, Pistoia e Lucca per acquistare prodotti di vario genere. Dall’analisi emerge una vera e propria ovazione di consensi per i 105 esercizi aderenti al network. Su una scala da 1 a 10, complessivamente il campione ha espresso verso la farmacia un valore medio vicino ai 9,5 punti. Un risultato assolutamente ecla-

Alto gradimento Confortanti gli esiti di un’indagine di Farmondo sul rapporto di fiducia tra clienti e farmacisti di CLAUDIO BUONO

tante, superiore a quello di ricerche analoghe condotte a livello nazionale sulla customer

satisfaction e che molti altri settori vorrebbero avere. Un tipo di soddisfazione basato

fidelizzazione raggiunto, con un 81 per cento

clienti stessi in un’urna in maniera anonima)

su elementi di sostanza molto concreti, co-

del campione che dichiara di recarsi regolar-

è stato scelto in modo casuale tra gli utenti

me la dotazione di servizi, la disponibilità dei

mente nella propria farmacia di fiducia. Ol-

dei vari punti vendita ed è rappresentativo

prodotti, la capacità di accogliere i clienti in un

tretutto, le ricerche da noi reiterate nel tempo

della popolazione maggiorenne frequentan-

ambiente gradevole e accogliente, ma anche

- quella che abbiamo condotto lo scorso anno

te le farmacie esaminate, per sesso, età e

su fattori di tipo relazionale, e cioè su come i

è infatti successiva a due analoghe risalenti

area geografica. Scopo dell’analisi era quel-

farmacisti e più in generale tutto il persona-

al 2007 e al 2011 - ci hanno permesso di svi-

lo di individuare il profilo del cliente tipo, le

le che lavora all’interno delle farmacie riesca

luppare tutta una serie di servizi che fino a

modalità di accesso alla farmacia, i prodotti

a mettere il cliente in condizioni di uscire con

qualche anno fa non erano attivati in farma-

acquistati, i servizi utilizzati e la conoscenza

un’esperienza di acquisto e di servizio asso-

cia, basti pensare ai 7.800 screening che fino

di quelli nuovi offerti, i motivi di scelta della

lutamente soddisfacente. «L’immagine della

al 2008 non erano pensabili nelle farmacie di

farmacia, i punti di debolezza e di forza e in

farmacia Farmondo che ne scaturisce è quel-

Pisa e Livorno».

conclusione il livello di soddisfazione dell’u-

la di un centro di eccellenza, dove spiccano la

tente. A ogni farmacia partecipante all’inda-

gentilezza e la professionalità del farmacista e

Il metodo

gine è stato infine consegnato un report che

la sua vicinanza al pubblico», sottolinea Ma-

Il campione di soggetti intervistati tramite

riportava i propri punti di forza e di debo-

riani. «Non stupisce quindi l’elevato grado di

questionario personale (poi imbucato dai

lezza e gli scostamenti rispetto al modello

10 aprile 2014


Parliamone Catene

che fungeva da benchmark, fornendo co-

sono risultati i seguenti: per il 46 per cento

poco distante dello studio medico di fiducia.

sì un utilissimo strumento per correggere

l’auto, mentre il 39 per cento va a piedi, il 10 in

Sommando tutti questi dati, otteniamo una

eventuali errori di rotta nella conduzione del

bicicletta e il 4 in scooter. Invece, per quanto

percentuale pari al 46 per cento che ci fa capi-

proprio esercizio. Ma ecco più in dettaglio i

concerne la frequenza di visita, il 51 per cen-

re come il fattore “comodità” abbia un grosso

risultati della ricerca.

to del campione va in farmacia da una (24

peso nella scelta di questa o quella farmacia.

per cento) a più volte la settimana (27). Si

Un punto di forza altamente fidelizzante e dif-

tratta quindi di soggetti che hanno assidua

ficilmente attaccabile è rappresentato dalla

In linea di tendenza con la media naziona-

frequentazione del punto vendita. C’è poi un

gentilezza: il 32 per cento sceglie la farmacia

le dei frequentatori di farmacia, anche la

44 per cento che ha una frequenza almeno

perché il farmacista è gentile e disponibile.

popolazione campione presa in esame dal

mensile: da una (18 per cento) a più volte (26)

Le persone sono spesso legate “personal-

sondaggio Farmondo ha mostrato un netto

nell’arco di trenta giorni. Aggregando questi

mente” al farmacista, un confidente di cui si

sbilanciamento della clientela verso il lato

due valori, scopriamo che il 95 per cento de-

fidano ciecamente. Anche questo è un punto

Un profilo del cliente

femminile, che normalmente supera di circa il doppio il numero dei frequentatori maschi. Più specificamente, il risultato ci racconta di un 66 per cento di donne (contro il 34 di uomini) che hanno visitato le farmacie della rete, al fine di acquistare prodotti per sé e per il resto della famiglia. Riguardo all’età media del fruitore dei servizi

Dal sondaggio si evince che la convenienza non è discriminante: i prezzi bassi sono un fattore di scelta solo per una percentuale bassissima del campione (0,1 per cento). Va meglio con l’assortimento dei prodotti, che influisce per il 5 per cento sulla fidelizzazione della clientela

della farmacia, possiamo senz’altro dire che è indirizzata verso soggetti maturi se non addirittura anziani. Questo implica che i servizi devono essere orientati principalmente

gli intervistati fa visita al farmacista almeno

di forza difendibile, frutto della propria prepa-

a soddisfare le necessità di questo target.

una volta mensilmente, mentre il restante 5

razione professionale. Il 7 per cento sceglie

Per entrare ancor più nel dettaglio, il 76 per

in modo saltuario, praticamente solo quan-

la farmacia per abitudine e il 5 per cento per

cento dei frequentatori presenta un’età su-

do lo ritiene proprio necessario. È il caso, per

l’assortimento dei prodotti. Solo una per-

periore ai 45 anni, mentre il 56 per cento

esempio, di quando gli occorre, magari con

centuale bassissima, lo 0,1 per cento sceglie

ha oltrepassato i 55. La fascia di età mag-

urgenza, un farmaco prescritto dal medico

la farmacia per i prezzi convenienti. La con-

giormente rappresentata è piuttosto alta, e

di famiglia o dallo specialista. E proprio l’esi-

venienza non è un fattore di scelta, non è

va oltre i 65 anni (35 per cento); in seconda

genza di comprare un farmaco giustifica il 76

discriminante.

posizione quella 55-64 anni (21 per cento); a

per cento delle visite in farmacia.

seguire le classi che vanno dai 45 ai 54 anni

Tra i vari fattori presi in considerazione dal

Più comunicazione

(20 per cento), dai 35 ai 44 anni (16) e infine

sondaggio, c’è anche quello relativo alla fe-

«Una nota dolente viene», conclude Ma-

quella 25-34 anni (7).

deltà alla farmacia. Il 54 per cento dichiara di

riani, «dalla notorietà dei servizi. Infatti, solo

Circa il grado d’istruzione, il 43 per cento del

andare sempre e solo nella stesso esercizio,

la misurazione della pressione è conosciuta

campione è risultato avere un basso grado

il 27 si reca nel medesimo la maggior parte

dalla quasi totalità dei clienti (87 per cento),

di istruzione (licenza elementare o di scuola

delle volte. Stupisce quindi l’elevato grado di

mentre gli altri servizi oscillano in una forbice

media inferiore), mentre il 41 è in possesso di

fidelizzazione raggiunto: l’81 per cento degli

compresa tra il 38 e l’8 per cento. Questo ci

un diploma di scuola superiore e il 15 di una

intervistati dichiara di recarsi regolarmen-

fa capire che bisogna fare ancora molto nella

laurea. Il dato è particolarmente interessante

te nella farmacia di fiducia, mentre solo il 19

comunicazione di queste nuove attività, che

perché fa capire come le forme di comunica-

ammette la propria “infedeltà”.

sono per i farmacisti altamente marginan-

zione adottate dalla farmacia verso il pub-

Le motivazioni di scelta della farmacia ve-

ti, fidelizzanti e graditissime al pubblico. Per

blico dovrebbero essere chiare, semplici e

dono primeggiare il fattore ‘vicinanza’, con

farli funzionare non basta attivarli, bisogna

dirette, proprio per illustrare meglio i servizi

un 34 per cento del campione che mette al

formarsi per gestirli e comunicarli al pub-

offerti anche alla clientela meno scolarizzata.

primo posto la prossimità al proprio domici-

blico in maniera massiva e attraverso tutto

Vediamo ora come si reca in farmacia il clien-

lio, mentre per un 4 per cento di clienti conta

lo staff della farmacia. Chi lo ha fatto, ha in-

te e con che frequenza. Relativamente alle

la vicinanza al posto di lavoro; l’8 per cento

cassato anche 16.000 euro in un anno e solo

modalità di spostamento, i mezzi utilizzati

frequenta quel determinato esercizio perché

con i nostri servizi».

11 aprile 2014


Primo piano Intervista

In gioco il futuro, sapendolo governare

Un farmacista no stop, su fronti plurimi Luigi d’Ambrosio Lettieri nasce a Bari il 3 dicembre 1955 e risie-

Nel maggio 2000 è stato eletto consigliere della Regione Puglia

de nel capoluogo pugliese dove esercita la sua attività di titolare

per la VII legislatura con funzioni di Vice Presidente della terza

di farmacia. È sposato e ha un figlio di nome Alessio. Autore di

Commissione (Sanità e Servizi Sociali) e componente della VII

numerose pubblicazioni a carattere scientifico, docente delle

Commissione (Rapporti istituzionali). Nell’aprile 2008 è stato

tematiche connesse con la terapia farmacologica del dolore, le

eletto Senatore della Repubblica nella XVI Legislatura per la Cir-

tossicodipendenze, la galenica farmaceutica e la legislazione

coscrizione Puglia ricoprendo l’incarico di Segretario della 12ma

farmaceutica, è vicepresidente della Federazione degli Ordini dei

Commissione Igiene e sanità di Palazzo Madama. Nel febbraio

Farmacisti Italiani e presidente dell’Ordine interprovinciale dei

2013 è stato riconfermato Senatore della Repubblica nella XVII

Farmacisti di Bari e della Bat.

Legislatura per la Circoscrizione Puglia.

12 aprile 2014


Primo piano Intervista

Con il Senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri abbiamo affrontato gli scenari prossimi venturi della categoria: dal welfare compatibile alle dinamiche del mercato, dalla pharmaceutical care all’e-commerce di Sergio Meda

P

roposto dalla Fondazione Cannavò sotto l’egida e l’impulso della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, FarmacistaPiù è andato in scena a Roma

configurato in tre giorni molto intensi in cui si è discusso, a vario titolo e su piani diversi, del futuro della categoria. Un week end lungo punteggiato di occasioni utili a inquadrare i non pochi fronti con cui una bella porzione del nostro servizio sanitario - le oltre 18mila farmacie che operano sul territorio - deve fare i conti, rapportandosi in primo luogo ai decisori politici (Governo e Parlamento, senza dimenticare le Regioni), in seconda battuta agli organismi regolatori (Aifa), in nome e per conto del welfare

compatibile, elemento decisivo per qualsiasi sistema sanitario, non solo il nostro. Il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, farmacista che per la categoria si spende da sempre con acume e lucidità, dell’assise romana era il presidente del Comitato scientifico, che ringrazia per l’ottimo lavoro svolto. Con lui ci siamo confrontati muo-

situazione occupazionale, la tenuta economica

al costante adeguamento delle competenze

vendo da una provocazione, inevitabile.

della farmacia sono temi prioritari nel dibattito

scientifiche quali presupposti di legittimazione

interno alla professione su cui si impongono

per un nuovo ruolo nel sistema di governance.

Senatore, c’era davvero la necessità di un

scelte importanti e coraggiose. Come ha ricor-

nuovo appuntamento, visti quelli già presenti,

dato il presidente Mandelli in più occasioni, su

Entriamo nel merito…

tutti indispensabili a detta dei promotori?

questi temi delicatissimi era giunto il momen-

Prendiamo il farmaco, lo strumento straordi-

È vero, gli appuntamenti sono diventati tanti e

to di un confronto pubblico della classe far-

nario intorno al quale ruota il ruolo, la compe-

anche per questo il comitato centrale della Fofi

maceutica con i suoi partner istituzionali, con

tenza del farmacista, mentre alcuni lo valutano

ha ritenuto necessario riportarne uno sotto

la rappresentanza dei cittadini, con il mondo

soltanto in termini economici. Il farmaco come

la stretta regia della Federazione degli Ordini

politico, con gli organismi regolatori e con i rap-

un vero e proprio lettore di fenomeni, la cui

quale massimo organismo rappresentativo

presentanti della filiera. In questo percorso la

evoluzione propone aspetti culturali, socia-

della professione e dotato di funzioni pubbli-

Fofi ha voluto assumersi la responsabilità delle

li, etici, persino antropologici. Si pensi anche

cistiche. La difficile e complessa congiuntu-

proprie scelte e rilanciare un progetto moder-

solo all’evoluzione storica che lo caratterizza:

ra economica, i processi di globalizzazione, il

no ed efficiente di politica farmaceutica salda-

dall’empirismo alla galenica, dalle officine/

finanziamento delle politiche per la salute, la

mente ancorato al primato della professione e

laboratori all’industria, oggi alla postindustria 

13 aprile 2014


Primo piano Intervista

visti i problemi legati alla protezione limitata nel

I tagli alla spesa farmaceutica negli ultimi 10

Un momento, a chi si riferisce? Ai farmacisti?

tempo del brand, perché gli equivalenti hanno

anni vedono un contraccolpo netto, un -7 per

E chi vi ha definito in questi termini?

rivoluzionato il sistema. Ora, senza smania di

cento sulla spesa pubblica convenzionata,

Una semplice constatazione, un dato di fatto.

protagonismo, siamo tornati in prima linea,

mentre quella privata vede un incremento del

Lo siamo in quanto cerniera di congiunzione

indicando un percorso di politica professiona-

25 per cento.

tra domanda e offerta di salute attraverso il

le adeguato ai tempi e alle sfide. Indietro non

farmaco, che conosce dinamiche di vario ge-

si torna e per andare avanti dobbiamo sapere

Molto avrà a che fare con la riforma del Tito-

nere, talvolta complesse. talvolta scomposte,

che le risorse del Ssn saranno sempre inferio-

lo V, con la possibilità che le Regioni perdano

ma nelle quali il farmacista assume un ruolo

ri ma la spesa sanitaria privata è destinata ad

di ruolo in sanità, tornando alle scelte dello

sempre più centrale e rilevante con due finali-

aumentare. Il delta tra spesa pubblica e spe-

Stato centrale. Lei se lo augura?

tà: maggiore efficacia delle terapie e governo

sa privata nell’ambito farmaceutico presenta

Adesso, così com’è, la sanità in Italia funziona

della spesa.

potenzialità che consideriamo enormi e non

in modo profondamente diverso a seconda

ancora sufficientemente espresse. Per questo

del territorio. Non va bene. Anche le modalità

Pharmaceutical care, lei si riferisce al suo cavallo di battaglia? Non mio, nostro, di Fofi: c’è un impegno che

Senza smania di protagonismo, siamo tornati in prima linea, indicando un percorso di politica professionale adeguato ai tempi e alle sfide. Indietro non si torna

muove nel 2001, passa dal documento programmatico Fofi di Palazzo Marini del 2006 e prosegue nel 2010, con l’aiuto di tecnici, come il professor Andrea Manfrin, che hanno maturato esperienze negli Usa, nel Regno Unito e in altre realtà, canadesi e australiane. La Pharmaceu-

tical care ha cominciato il suo percorso sperimentale anche da noi con il preciso obiettivo di motivo, pur vivendo nel pieno di una grave cri-

e i tempi di accesso all’assistenza farmaceu-

aggiungere funzioni importanti e non sostituibili

si di sistema che coinvolge anche la farmacia,

tica sono molto differenti tra le varie Regioni

all’attività professionale del farmacista. L’obiet-

sono prudentemente ottimista. Naturalmente

e questo vulnera financo i principi di equità e

tivo è quello di definire metodiche validate per il

si tratterà di cogliere le opportunità che si ac-

universalità che sono la cifra distintiva del no-

monitoraggio e l’efficientamento della terapia

compagnano sempre ai momenti di crisi.

stro Ssn: auspico che il dibattito parlamentare

farmacologica, con conseguente beneficio per

tra le forze politiche e la posizione dello stesso

la salute e vantaggio per il governo della spesa.

FarmacistaPiù vale come una bussola

Governo accompagnino il progetto di riforma

Non è pensabile che l’attività del farmacista si

professionale?

del titolo V verso un approdo che lasci impre-

limiti al solo atto della dispensazione dei medi-

Senz’altro, si tratta di un appuntamento an-

giudicato il Ssn, che considero una conquista

cinali, può e deve proseguire nel monitoraggio

nuale della classe farmaceutica per un co-

di civiltà per la nostra storia democratica.

del corretto uso del farmaco per misurare i livelli di aderenza terapeutica. In questo percor-

stante confronto sulle tematiche di maggiore attualità per la professione e la farmacia. Vi-

Torniamo a FarmacistaPiù. Quello andato in

so impegnativo ci viene in soccorso la health

viamo una fase di importanti cambiamenti, ac-

scena a Roma è un esperimento destinato a

technology e il fascicolo sanitario elettronico

canto alla ridefinizione del ruolo della farmacia

repliche?

con il dossier farmaceutico.

nel Ssn c’è anche la congiuntura economico-

Numerose e attente, con cadenza annua-

finanziaria negativa che il Paese attraversa.

le. Roma è stato un numero zero, una felice

Chiarisca, per cortesia.

La farmacia continua ad avere grande credi-

sperimentazione, ma la Fofi con il suo pre-

Mi riferisco ai farmaci che ciascun cittadino

bilità, gode di una forte legittimazione popo-

sidente sta già lavorando all’edizione 2015

assume nel corso della sua vita, vale a dire

lare, il Censis ancora una volta ci fa uscire con

in programma a Milano in coincidenza con

all’attività di monitoraggio per valutare se

i galloni, ma gli effetti della crisi si riverberano

Expo, che segnerà un respiro diverso, di tipo

il farmaco assunto sortisce i benefici tera-

anche sull’assetto economico della farmacia.

internazionale. Non dimentichiamo che l’oc-

peutici che il medico si attendeva oppure va

I farmaci ospedalieri sono usciti dalla logica di-

casione consentirà di estendere il perimetro

modificato. Parliamo di sinergia tra medico e

spensativa della farmacia sin dal 2001, quan-

del dibattito scientifico ad altri ambiti quali il

farmacista, avendo ben chiara la centralità del

do la legge 405 ha segnato un vero e proprio

comparto alimentare, gli stili di vita, il contra-

paziente. Naturalmente si tratta di modalità

spartiacque legislativo e si è introdotto il prin-

sto alle sostanze da abuso (alcol, fumo). Noi

operative che impongono una convinta si-

cipio della concorrenza tra pubblico e privato.

sacerdoti laici della salute…

nergia e una proficua collaborazione tra tutti

14 aprile 2014


Primo piano Intervista

benefici della terapia. Pensate a un diabetico nel quale, a fronte di un farmaco ad hoc, non ci sono esiti positivi nei valori di glicemia che permangono elevati, pensiamo alla sua dieta che li annulla. Con il dossier farmaceutico si può fare moltissimo. I confronti ci sono e su quali tavoli? Dobbiamo logicamente dare conto al paziente e alle istituzioni, intesi come decisori politici ed enti regolatori, italiani ed europei, prima di aprire i negoziati per il rinnovo della convenzione, abbiamo davanti il futuro della farmacia. Noi partiamo dall’orgoglio dell’appartenenza, da un ruolo rinnovato dei saperi, dal nostro patrimonio di competenza. Poi occorre energia, una buona dose di coraggio in una situazione economica certamente traballante come quella che stiamo vivendo. Per la Pharmaceutical care si prevedono aggravi di spesa, quantomeno in investimento, per ritorni che potranno essere soltanto a medio/lungo termine? Al momento se ne fa carico la Fofi, e con oculatezza. Non a caso le sperimentazioni sul territorio sono state svolte nel centro-nord Italia, in quattro sedi, ma le prossime avranno per teatro tutto il resto del Paese, dove l’interesse è ben testimoniato dal numero di adesioni di farmacisti, in alcuni casi quadruplo rispetto alle disponibilità. Ultimo punto, che spaventa la categoria: l’e-commerce. Non possiamo pensare di frenare o cambiare i processi di globalizzazione dei mercati. La rivoluzione digitale ha portato cambiamenti con benefici incalcolabili. L’e-commerce comporta dei rischi. Sono personalmente scettico che possa essere un’opportunità per il farmacista. Non lo è dal punto di vista professionale poii soggetti della filiera sanitaria e in particolare

di meno. Siamo di fronte a sempre più nume-

ché modifica il valore dell’atto dispensativo.

tra medico e farmacista.

rose patologie cronico-degenerative, a poli-

Non appena ci saranno le regole dell’Unione

trattamenti farmacologici che determinano

Europea, il bollino blu che legittimerà il canale

Lei ragiona di efficienza, c’è dell’altro?

condizioni favorenti l’errore. Qui entra in gioco

di vendita limitato a chi ne sarà munito, valu-

Ragioniamo di effetti iatrogeni del farmaco e

la farmacovigilanza e le funzioni in proposito

teremo gli effetti, ma conoscendo gli italiani e

di una società che invecchia a fronte di farmaci

svolte dai farmacisti, andando oltre gli effet-

come si rapportano alla salute privilegeranno il

che curano sempre di più e guariscono sempre

ti avversi, ma per comprendere gli effettivi

rapporto diretto con il farmacista.

15 aprile 2014


Primo piano Convegni

eglab.it

Anche i farmaci generici hanno un nome. EG ®

Anche i farmaci generici equivalenti hanno un nome: EG®, da sempre, garanzia di sicurezza e qualità. Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci di marca e più attenzione al prezzo. Quando scelgo un generico, chiedo EG ® 16 aprile 2014


Primo piano Convegni

Al nono congresso nazionale di Fenagifar, svoltosi a Catania, la categoria converge su alcune parole d’ordine: ritrovare l’orgoglio della professione e partecipare di più alla vita associativa

Appello ai giovani

di Giuseppe Tandoi

D

ifficile tirare le fila di una due giorni densa di interventi e di spunti come quella ben organizzata a Catania dalla Federazione nazionale dei giovani

farmacisti in occasione del nono congresso nazionale. Riguardando il taccuino degli appunti ti sembra di perdere un po’ la bussola, di navigare in un mare di sollecitazioni diverse e a volte contrastanti, che si stenta a mettere in ordine. Eppure dalla tavola rotonda conclusiva emergono chiari due richiami ai giovani farmacisti, e non solo a loro: alla passione e alla partecipazione. Non sono strumenti di marketing, non sono corsi di aggiornamento, non sono ricette infallibili per elevare la redditività, ma aiutano a interpretare la professione in chiave moderna e ad affrontare il futuro con ottimismo. E scusate se è poco.

La strada della rete Farmacisti in rete, per fare sistema. Già nelle sue premesse il congresso Fenagifar fa intendere che il concetto di rete, comunque lo si voglia declinare, è alla base di ogni possibile sviluppo professionale. Lo ricorda il presidente della Federazione Claudio Distefano, in apertura: «Il farmacista deve essere al centro di un sistema di relazioni che coinvolge il medico di medicina generale, le strutture sanitarie, le istituzioni, le aziende e - non ultimo, anzi - il cittadino». E Gioacchino Nicolosi, presidente di Federfarma Catania e vice presidente di Federfarma Nazionale, conferma che almeno a Catania questo sistema di relazioni funziona e dà i suoi frutti. Certo il clima nel quale crescono le nuove generazioni di farmacisti non è dei migliori, tra 17 aprile 2014


Informazioni riservate ai signori medici e farmacisti

Primo piano Convegni

Ogni sonno è un buon sonno con Armonia

Melatonina pura al 99,9% e una scelta di formulazioni per rispondere a ogni singola esigenza di riequilibrio del ritmo del sonno. Tutto questo è NATHURA.COM 18 aprile 2014


Primo piano Convegni

La platea del congresso Fenagifar

Da sinistra: Annarosa Racca, Ettore Novellino, Andrea Mandelli e Claudio Distefano

crisi economica e fatale ridimensionamento

ora più che mai necessaria: «Fare rete? Sia-

- prima tra tutte il “Festival delle professioni”

della spesa pubblica. Dove va la professione?

mo tutti d’accordo ma a volte nella categoria

che si tiene annualmente a ottobre - e il fatto

- si chiede Erika Mallarini, docente alla Sda

prevale la conflittualità. Stop agli individua-

che «le liberalizzazioni di Monti hanno fallito.

Bocconi: «Siamo sicuri che la farmacia del fu-

lismi e maggiore collaborazione». Del resto

Il sistema è ancora bloccato. Oggi gli iscrit-

turo sia quella dei sani? Il cliente sano è meno

anche l’Unione europea sta lavorando sulla

ti agli ordini professionali sono 2,5 milioni,

fedele, non si cura di dove va a ad acquistare

formazione del farmacista con tre progetti

pensate se riuscissimo a unire le forze». Ga-

- lo ricorda Giuseppe Ronsisvalle, vice presi-

etano Cardiel, consigliere di amministrazio-

dente dell’European association of faculties

ne di Farmacia Servizi (la società di servizi di

of pharmacy (Eafp), l’associazione europea

Federfarma Catania), illustra da parte sua i

delle facoltà di Farmacia - di cui l’ultimo, sui

risultati ottenuti a livello locale con il proget-

farmaci biotecnologici, coinvolge anche l’Uni-

to Farm.Pro, finalizzato proprio alla messa in

versità di Catania.

rete delle farmacie territoriali della provincia,

A proposito di strada da percorrere, il titolare

utilizzando, da un lato, i fondi europei e gio-

di farmacia ne ha ancora tanta davanti, sul

vandosi, dall’altro, del supporto tecnologico

cammino dell’imprenditorialità, come fa no-

di alcune imprese private.

tare Nicola Posa, senior partner di Shackleton

Tutti sembrano concordare sul fatto che la pri-

Consulting: «Il primo lavoro del farmacista è

ma rete da sviluppare è quella tra farmacia e

scegliere i prodotti, non si può vendere tutto,

medicina generale. «Nel 1970», ricorda Ettore

bisogna selezionare. Poi c’è molto da inse-

Novellino, presidente della Conferenza nazio-

gnare sulla gestione dei rapporti di lavoro, sul

nale direttori farmacia e farmacia industriale,

un prodotto. Non così per il paziente cronico,

visual merchandising. Fare formazione signi-

«la vita media era di 65 anni, oggi è salita a

che invece predilige la farmacia. Il futuro della

fica anche contribuire a creare diversi profili di

83. Ne consegue che si deve passare sempre

farmacia sta nel farmaco e, di conseguenza,

farmacista».

più da una medicina di attesa a una medicina

Siamo sicuri che la farmacia del futuro sia quella dei sani? Il cliente sano è meno fedele, non si cura di dove va ad acquistare un prodotto. Non così per il paziente cronico, che invece predilige la farmacia

occorre che il farmacista abbia maggiori co-

di iniziativa, basata sulla prevenzione, di cui la

noscenze sui medicinali biotech, sulle target

Aggregazioni

therapies. Sembra una cosa ovvia ma in re-

E se i giovani delle professioni si riunissero non

Considerazioni sulle quali si allinea in toto Do-

altà non lo è». Non lo è in effetti perché una

per singola categoria ma in una aggregazione

menico Grimaldi, segretario provinciale della

delle correnti di pensiero più accreditate invi-

interprofessionale? Ottima idea, ma qualcuno

Federazione italiana medici di medicina gene-

ta il titolare ad allargare lo sguardo ben oltre il

ci ha già pensato. Parliamo di Gipro-Giovani e

rale, anche se la sinergia medici-farmacisti è

farmaco, dove ci sono più margini di crescita

professioni, il tavolo costituito a Trento dai rap-

più facile da ribadire che da realizzare poi nella

commerciale. E invece la strada maestra, per

presentanti dei vari Ordini e collegi professio-

pratica quotidiana. Di certo non può esistere

Mallarini, è quella della pharmaceutical care,

nali con età inferiore a 38 anni. La presidente

pharmaceutical care senza un forte legame tra

una funzione di sussidio all’attività dei medici

Alessia Buratti ricorda le iniziative di Gipro

i professionisti della sanità territoriale.

19 aprile 2014

farmacia può diventare il braccio operativo».


Primo piano Convegni

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Primo piano Convegni

nostri progetti e ora stiamo cercando di capire che cosa si può fare ancora per migliorare la presa in carico del cittadino da parte delle farmacie. Al di là di tutto, quando si svolge la professione con serietà si è tranquilli e al riparo dagli tsunami che ogni tanto imperversano sulla categoria». Da parlamentare Mandelli rivendica l’emendamento alla legge di stabilità sul “Pht in farmacia”, nuovo tassello a una più moderna concezione della professione. Bisogna conoscere le nuove molecole e per questo Utifar sta organizzando corsi di aggiornamento ad hoc, come sottolinea il presidente Eugenio Leopardi, che torna sul tema del “fare prevenzione in farmacia” per contribuire, tra le altre cose, a far risparmiare il Servizio sanitario nazionale.

Morena Moccia, la vincitrice del premio di laurea Fenagifar 2014, premiata dal sindaco di Catania Enzo Bianco

Motivo d’orgoglio, per il sindacato nazionale, è, nelle parole della presidente di Federfar-

Più in generale, sottolinea Novellino, la farmacia deve occuparsi del benessere della persona a 360 gradi. Servirà anche una revisione del corso di laurea in Farmacia, perché sia più consono alle novità normative degli ultimi anni. Meno chimica e più biomedicina, sintetizza

Più in generale, sottolinea Novellino, la farmacia deve occuparsi del benessere della persona a 360 gradi. Servirà anche una revisione del corso di laurea in Farmacia, perché sia più consono alle novità normative degli ultimi anni

Novellino, che proprio sul rinnovamento del piano di studi sta lavorando nella Conferenza di cui è a capo. Gioia, passione, ottimismo, parole forse un po’

ma Annarosa Racca, «l’avere evitato, per il

Provocazioni

desuete o semplicemente poco associate alla

sistema farmacia italiano, una deriva com-

«Rete sì ma non gabbia». Ci vuole la provoca-

dimensione lavorativa. «Non dobbiamo creare

merciale “all’americana”. Anche noi ci siamo

zione toscana di Franco Falorni, commercialista

pessimismo o depressione», concorda Luigi

fatti portavoce di una filosofia che mette al

pisano e gran conoscitore di questo mondo, in

D’Ambrosio Lettieri, senatore e vice presidente

centro il “noi”, la collettività, invece del sin-

apertura della tavola rotonda domenicale. Be-

Fofi, «la farmacia è cambiata e sta continuando

golo». Non ultima, la soddisfazione di avere

ne il concetto di network, purché non sia un

a cambiare. Professionalità e imprenditorialità

incontrato, alla fine, un ministro della Salute,

sistema per imbrigliare la libera iniziativa, per

non sono che due facce della stessa meda-

Beatrice Lorenzin, con la quale il dialogo è

omologare tutte le farmacie su un modello uni-

glia». E poi la partecipazione. Pensare al futuro

proficuo e dalla quale (forse) non ci sono da

co. Falorni lo rimarca con forza: nonostante il 55

significa anche occuparsi della categoria nella

temere colpi bassi.

per cento delle farmacie sia capitalizzato la resa

sua totalità. Sollecitato da un giovane farmaci-

E l’industria, che dice? Con Stefano Brovelli,

è inferiore alle premesse. Quindi le parole d’or-

sta che siede in platea, D’Ambrosio Lettieri alla

presidente di Assosalute (comparto autome-

dine sono ben chiare: imprenditorialità, compe-

fine sbotta: «Dove sono i farmacisti che voglio-

dicazione), afferma che anche per i produtto-

titività, innovazione e, perché no, sostenibilità.

no fare rete? Quanti sono? Quando gli Ordini

ri è un vantaggio intrattenere rapporti con una

«Certo», spiega il commercialista, «un minino

organizzano a livello locale incontri sull’attualità

rete di cooperative di distribuzione forte. Le

comune denominatore, per tutte le 18.000

la partecipazione è scarsa».

aggregazioni aiutano, eccome. E poi un pic-

farmacie italiane, deve esserci e non può che

«Fofi ha fatto la sua parte, in questi anni»,

colo mea culpa che corrisponde a un preciso

consistere nella professionalità, ma non solo.

ribadisce il senatore Andrea Mandelli, presi-

impegno: «L’industria deve fare meno pubbli-

L’etica e la gioia sono da considerare come ele-

dente della Federazione. «Dal 2006 siamo

cità e più informazione». Un altro modo di fare

menti di forza, di positività di tutto il settore».

stati propositivi, abbiamo portato avanti i

rete con le farmacie.

21 aprile 2014


ECM La malattia di Alzheimer

Malattia di Alzheimer: il paziente, la famiglia, la società Abstract I concetti generali sui meccanismi della memoria e le più comuni forme di demenza primitiva. In questo modulo sono poi illustrati i dati aggiornati sull'epidemiologia che dimostrano la notevole diffusione delle demenze nel mondo

Pietro Biagio Carrieri, Ilaria Cerillo Dipartimento di Neuroscienze, Università Federico II, Napoli

“L’uomo mortale non ha che questo di immortale, il ricordo che porta e il ricordo che lascia” Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò

LA MEMORIA: CONCETTI GENERALI La memoria è una funzione nervosa, che permette a tutti gli esseri animali di poter utilizzare al meglio le conoscenze provenienti dall’esperienza, per affrontare, con accorgimenti adeguati, nuovi o vecchi problemi che possano via via presentarsi. Nell’uomo la memoria ha assunto un valore cruciale perché ha permesso, insieme all’utilizzo delle altre funzioni cognitive, la diffusione del linguaggio o poi lo sviluppo della cultura e della conoscenza. La memoria inizia con l’apprendimento che è la capacità di acquisire nuove informazioni dall’ambiente esterno. Tali informazioni vengono consolidate e conservate nel tempo in apposite aree cerebrali per poi essere recuperate e utilizzate (i processi mnemonici sono illustrati nel box a pag. 23). Le informazioni o le rappresentazioni interne, basate su esperienze avute in passato, sono in grado di influenzare il comportamento futuro del soggetto. Si possono pertanto identificare tre differenti momenti nei processi mnemonici (figura 1): ◆ acquisizione di nuove informazioni o esperienze provenienti dall’ambiente esterno; ◆ consolidamento e conservazione delle informazioni; ◆ richiamo e utilizzo delle informazioni archiviate. Un aspetto importante della memoria è il consolidamento delle informazioni acquisite. Si attua attraverso la formazione di nuove proteine, l’attivazione di geni e modifiche delle sinapsi e dei dendriti, in modo tale da immagazzinare il ricordo. Le tracce mnemoniche vengono poi trasferite in sedi definitive come la corteccia prefrontale.

Gli stadi di elaborazione della memoria Consolidamento

Acquisizione

Conservazione Richiamo Figura 1

Vengono considerate due differenti forme di memoria: - memoria a breve termine (short term memory); - memoria a lungo termine (long term memory). Nella memoria a breve termine l’informazione è conservata per un breve intervallo di tempo, secondi o minuti, mentre nella memoria a lungo termine l’informazione permane per lunghi intervalli di tempo, anche anni.

MEMORIA A BREVE TERMINE (SHORT TERM MEMORY) La memoria a breve termine indica la capacità di conservare e di richiamare per un brevissimo lasso di tempo (da trenta secondi a due minuti) un ricordo acquisito poco prima: può essere fonologica o visuo-spaziale, ma ha capacità limitate. Si riconosce, nell’ambito della memoria a breve termine, la cosiddetta memoria immediata o working memory o memoria di lavoro. Il suo ruolo consiste nell’archiviare l’informazione e impiegarla per eseguire una determinata attività. È anche la capacità di conservare informazioni senza

MEMORIA IN RELAZIONE ALL’INTERVALLO DI RITENZIONE La memoria viene suddivisa in base alla durata dell’intervallo di ritenzione, cioè al tempo di mantenimento dell’informazione all’interno delle strutture cerebrali, prima che venga recuperata e utilizzata.

22 aprile 2014


ECM La malattia di Alzheimer

a seguito della scarica simultanea di due o più sinapsi su un unico neurone. L’attivazione di tali recettori determina l’aumento dell’ingresso di Ca++ che stimolano la sintesi del nerve growth factor, impiegato a livello delle membrane pre-sinaptiche. Nella memoria a breve termine vengono attivati anche i recettori AMPA (alfa-amino-3-idrossi-5-metil-4-isoxazolone propionato).

Processi della memoria Nei processi mnemonici un ruolo chiave è rappresentato dall’ippocampo, una formazione encefalica posta nel rinencefalo al cui interno si trovano parti filogeneticamente antiche, tra cui il bulbo olfattivo, le vie olfattive, l’uncus, il giro dentato, l’amigdala. Aree del cervello associate con i disturbi della memoria Fornice

Talamo

MEMORIA A LUNGO TERMINE (LONG TERM MEMORY) Proencefalo basale

La memoria a lungo termine è il processo di apprendimento mnemonico che si completa con la conservazione e il successivo consolidamento di una informazione acquisita (figura 1). Tale processo può avvenire sia attraverso una partecipazione attiva, con l’impegno personale dell’individuo, sia in maniera passiva, senza una partecipazione diretta. La memoria a lungo termine comporta tutta una serie di mutamenti a carico di neuroni, sinapsi e dendriti. La memoria a lungo termine viene a sua volta distinta in implicita ed esplicita. ◆ La memoria implicita, detta anche procedurale o non dichiarativa, è una forma di memoria che riguarda le modalità di eseguire una determinata attività, come nuotare, andare in bicicletta o suonare uno strumento musicale. È collegata all’addestramento e viene richiamata alla mente in modo non cosciente. La memoria procedurale avviene spesso attraverso un processo definito “per tentativi ed errori”. ◆ La memoria esplicita, detta anche dichiarativa, è la memoria relativa ad avvenimenti, persone, situazioni, luoghi, oggetti e al loro significato. Viene richiamata alla mente in maniera cosciente e necessita sempre di consapevolezza. È, in altri termini, la memoria del linguaggio parlato e, per dirla con J. Stein (1966), la «capacità mentale di trattenere e rivivere impressioni oppure di richiamare o riconoscere precedenti esperienze o conservare impressioni mentali». Mentre la memoria esplicita è molto flessibile, quella implicita è meno duttile e strettamente collegata alle condizioni in cui si è verificato l’apprendimento. La memoria esplicita viene distinta in: ◆ episodica o autobiografica, quando riguarda esperienze o fatti personali della propria vita, contraddistinti da un senso soggettivo del tempo; ◆ semantica, quando si riferisce a nozioni, concetti o a conoscenze di cultura generale. Perché avvenga un corretta memorizzazione è necessario anche un processo di selezione delle informazioni, selezione su cui agiscono sia l’interesse del soggetto, sia la sua attenzione e la sua capacità di concentrazione, mentre un coinvolgimento emotivo di solito peggiora l’apprendimento. Ne consegue che non tutti i ricordi vengono immagazzinati. Nella memoria a lungo termine aumenta invece la sintesi di recettori e proteine e l’attivazione di geni, con incremento del numero dei recettori e delle sinapsi e modifiche dei dendriti. Sono probabilmente coinvolti anche processi di neurogenesi (box a pag. 24).

Corteccia prefrontale Corpo mamillare Amigdala

Ippocampo Corteccia rinale

Ippocampo La prima osservazione della funzione cruciale dell’ippocampo nei processi mnemonici è del 1955: essa è scaturita dalla descrizione di un soggetto sottoposto ad asportazione bilaterale dell’ippocampo per combattere una forma di epilessia farmaco-resistente. Il paziente non ricordava gli avvenimenti successivi all’intervento chirurgico, ma soprattutto non era in grado di ricordare per più di un minuto nuove informazioni relative a fatti, luoghi e persone. All’interno dell’ippocampo si riconoscono aree distinte tra cui il giro dentato, il subiculum, le cortecce entorinale e peririnale e inoltre cellule piramidali, i cui assoni convergono verso l’ipotalamo omolaterale e l’ippocampo controlaterale. La maggioranza delle fibre termina nei corpi mammillari, da cui parte il fascio mammillotalamico che raggiunge il talamo omolaterale e da qui la circonvoluzione del cingolo. Le vie nervose si riportano poi all’ippocampo attraverso la corteccia entorinale. L’ippocampo è collegato con l’ipotalamo per le reazioni emotive e con il lobo temporale per i processi mnemonici, nei quali è parzialmente coinvolta anche l’amigdala, piccola espansione a forma di mandorla, che fornisce una colorazione emotiva ad alcuni ricordi. Le suddette formazioni sono collegate tra di loro attraverso un circuito (corteccia cerebrale-ipotalamo-ippocampo-talamo-corteccia cerebrale), il cosiddetto circuito di Papez, implicato nell'emozione e nella memoria. Mentre l’ippocampo è coinvolto nella memoria episodica autobiografica, vale a dire nella creazione di nuovi ricordi riguardanti eventi della propria vita, il lobo temporale mediale sarebbe coinvolto nella memoria dichiarativa. Il ruolo più importante dell’ippocampo è sicuramente nella memoria a breve termine e nell’apprendimento: i ricordi vengono inizialmente elaborati in una o più delle cortecce associative polimodali (cortecce prefrontale, limbica e parieto-temporo-occipitale) e da qui le informazioni vengono trasferite alle corteccia entorinale e quindi all’ippocampo. Le prime alterazioni che si osservano nella malattia di Alzheimer, che è la forma degenerativa più importante che colpisce la memoria esplicita, si localizzano a livello della corteccia entorinale. Due sono i modelli teoretici riguardanti il ruolo dell’ippocampo nella memoria autobiografica: il modello standard di consolidamento e la teoria della traccia multipla. Il primo modello suggerisce che la funzione dell’ippocampo nella memoria autobiografica è limitata nel tempo e le memorie diventano gradualmente indipendenti da tale struttura. Raccoglie più consensi la teoria della traccia multipla. Gli eventi vengono codificati dall’ippocampo che poi richiamerebbe le informazioni dalla corteccia con la formazione di nuove tracce mnesiche senza un consolidamento continuo. Il processo di richiamo di un episodio di memoria autobiografica non tiene conto di quanto antiche siano le memorie e non è pertanto legato al trasferimento in corteccia, ma al numero di tracce archiviate nell’ippocampo. Ogni volta che si riattiva un ricordo una nuova traccia si crea nell’ippocampo: in questo modo le memorie remote sono codificate da tracce multiple e rispondono al cosiddetto gradiente di Ribot, neurologo francese che nel 1881 affermava che «le memorie remote sono più resistenti al danno cerebrale rispetto a quelle più recenti».

una partecipazione attiva, come, per esempio, un numero di telefono per il tempo necessario per digitarlo. Si potrebbe affermare che la memoria immediata si avvale di una attività prevalentemente elettrochimica, senza una successiva conversione in una forma di memoria stabile. Da un punto di vista biochimico, l’apprendimento a breve termine è determinato dall’apertura, legata al glutammato, del recettore NMDA (N-MetilD-Aspartato) che avviene quando si avvia il processo di depolarizzazione

DISTURBI DELLA MEMORIA: AMNESIE Il disturbo più importante della memoria è l’amnesia, che è il deficit di memoria transitoria o definitiva di parte o di tutto il bagaglio dei ricordi. Si può manifestare come una difficoltà ad acquisire o a consolidare nuovi ricordi oppure a rievocare le informazioni immagazzinate. Possono essere distinte in: ◆ transitorie o permanenti, sulla base della durata;  23

aprile 2014


ECM La malattia di Alzheimer

◆ retrograde o anterograde, sulla base del gradiente temporale;

NOTE SULLA NEUROGENESI

◆ globali o lacunari, sulla base del contenuto mnesico; ◆ acute o croniche, sulla base dell’esordio.

L'ippocampo, struttura coinvolta nei processi mnemonici, continua a produrre nuovi neuroni per tutta la vita. Tale processo, detto neurogenesi dell’adulto e inteso come proliferazione, migrazione e differenziazione di nuovi neuroni (newborn neurons), potrebbe rappresentare un mezzo per la codifica di nuove informazioni. La neurogenesi ippocampale contribuirebbe in tal modo alla elaborazione e alla memorizzazione di nuove informazioni; d’altro canto, è stato dimostrato sperimentalmente che una ridotta produzione di nuovi neuroni può compromettere l'apprendimento e la memoria. La capacità di produrre nuovi neuroni proviene da cellule progenitrici situate nella zona sub-granulare del giro dentato dell’ippocampo e vicine alle cellule endoteliali e astrogliali. Migliaia di nuovi neuroni vengono prodotti ogni giorno nell’ippocampo dei giovani vertebrati e questa attività continua, anche se a un livello molto inferiore, per tutta l'età adulta. Studi sperimentali sull’animale hanno dimostrato che più del 40 per cento del totale di cellule presenti nel giro dentato di soggetti adulti sono comparse dopo la nascita. Queste nuove cellule neuronali sono più eccitabili e hanno maggiore connettività rispetto ai neuroni maturi. La neurogenesi ippocampale si riduce drasticamente nel corso dell'invecchiamento e il declino della capacità neurogenica contribuisce, probabilmente, alla comparsa dei disturbi cognitivi tipici della senescenza. Una notevole riduzione della neurogenesi potrebbe anche concorrere al manifestarsi dei primi sintomi della AD, e tra questi, in particolare, l'impossibilità di acquisire e memorizzare nuove informazioni. La neurogenesi ippocampale può essere alterata da comportamenti alimentari errati, come restrizioni caloriche, diete non ben bilanciate oppure ricche di grassi, eccessivo consumo di alcool o abuso di sostanze stupefacenti. La possibilità che la neurogenesi possa essere manipolata attraverso interventi esterni apre la strada a procedure terapeutiche innovative, mentre la produzione di nuove cellule neuronali potrebbe rappresentare un indice di efficacia in risposta a nuovi farmaci.

Esempi di amnesie: incapacità a acquisire nuovi ricordi, come succede in corso di demenze; ◆ di rievocazione, a sua volta distinta in globale, riguardante tutto il passato o lacunare, per periodi limitati; ◆ retrograda, per eventi accaduti prima dell’inizio del disturbo mnesico (figura 2); ◆ anterograda, per eventi accaduti dopo l’inizio del disturbo mnesico (figura 2); ◆ globale transitoria, deficit transitorio della memoria di fissazione, accompagnato da stato confusionale, disorientamento temporo-spaziale, della durata di alcune ore; ◆ diacronica, difficoltà a collocare gli eventi nella giusta sequenza temporale; ◆ confabulazione, falsi ricordi oppure frammenti di esperienze del proprio passato in collegamento tra di loro senza una esatta sequenza temporale anche per riempire lacune mnesiche. è legata alla presenza di un disturbo della memoria di fissazione. ◆ di fissazione,

DEMENZE: INTRODUZIONE I miglioramenti nella gestione della salute pubblica e della qualità di vita nei Paesi più industrializzati hanno comportato un aumento della aspettativa di vita nella popolazione. A seguito di ciò vi è stato un cambiamento nelle patologie predominanti, con notevole riduzione delle malattie infettive e un considerevole aumento delle patologie cardiovascolari, tumorali, neurodegenerative e psichiatriche. È ormai evidente che più di metà degli individui riesce a superare gli 80 anni di età con aumento su larga scala dei soggetti che presenteranno un deterioramento progressivo delle funzioni cognitive sino a una vera e propria condizione di demenza. Le epidemie del Medioevo, che mietevano milioni di vittime, sono state sostituite da un’altra forma di epidemia, molto più subdola e silenziosa, che, anziché uccidere in maniera rapida, trasforma milioni di uomini e donne in entità completamente differenti, con uno stravolgimento della loro identità personale, delle loro emozioni, dei loro sentimenti, del loro valore culturale e sociale e di tutto quello che essi rappresentavano nel loro mondo.

DEFINIZIONE DELLE DEMENZE E CLASSIFICAZIONE La demenza è un disturbo delle funzioni intellettive, acquisito e di natura organica, caratterizzato da compromissione della memoria a breve termine e da almeno una delle attività mentali primarie, come il linguaggio, il pensiero astratto, la capacità critica e l’orientamento topografico, in assenza di alterazioni della coscienza e con significativo impatto sul funzionamento sociale e lavorativo (DSM1 IV TR, 2001). I deficit cognitivi non devono essere considerati durante il decorso di un delirium (stato confusionale acuto) e non devono essere giustificati da altri disturbi come il disturbo depressivo maggiore o la schizofrenia. Le alterazioni cognitive che compaiono soprattutto nelle fasi avanzate di malattia sono: - afasia (disturbo del linguaggio); - aprassia (compromissione della capacità di eseguire sequenze motorie complesse nonostante l’integrità della comprensione e della funzione motoria); - agnosia (incapacità di riconoscere o identificare soggetti oppure oggetti in assenza di deficit sensoriali); - disturbo delle funzioni esecutive (ovvero della capacità di pianificare, organizzare in sequenza, fare ragionamenti astratti). Nella definizione di demenza rientrano diverse malattie, alcune classificabili come "primarie" e altre come "secondarie" (tabella 1). Le demenze primarie includono le forme di demenza dovute a una degenerazione primitiva delle strutture cerebrali e in cui il deterioramento cognitivo rappresenta l'aspetto caratterizzante del quadro clinico. Le demenze secondarie sono conseguenza di altre condizioni patologiche e includono forme su base vascolare, infiammatoria/infettiva, dismetabolica, disendocrina, tossica, carenziale, da idrocefalo normoteso. È possibile anche riscontrare forme

Memoria retrograda e anterograda AMNESIA RETROGRADA Non si ricordano eventi avvenuti prima del trauma

AMNESIA ANTEROGRADA Non si ricordano eventi avvenuti dopo il trauma

LESIONE CEREBRALE PRIMA DELL'EVENTO

DOPO L'EVENTO

Figura 2

1

DSM IV TR. Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, Masson, Milano, 2001

24 aprile 2014


ECM La malattia di Alzheimer

miste in cui si rilevano caratteristiche patologiche delle forme degenerative con lesioni tipiche delle forme secondarie, soprattutto vascolari. Le demenze primarie vengono altresì classificate in forme corticali e sottocorticali, in base alla specifica localizzazione del danno anatomico e del corrispondente profilo neuro-psicologico. Le demenze corticali sono caratterizzate da precoci alterazioni delle funzioni simboliche (turbe afasiche, prassiche e gnosiche), alterazioni della memoria di rievocazione, difficoltà a immagazzinare informazioni e incapacità di pensiero astratto, mentre le demenze sottocorticali sono contraddistinte da precoce rallentamento dei processi cognitivi, alterazione meno accentuata della memoria di rievocazione, turbe della personalità con apatia e inerzia, depressione, rallentamento psico-motorio.

Classificazione delle demenze

PRINCIPALI FORME DI DEMENZA La Malattia di Alzheimer (AD) è la forma più comune di demenza. È del 1906 la prima descrizione della malattia, da parte di Alois Alzheimer: riguardava una donna di 51 anni, Auguste Deter, che presentava contemporaneamente deficit cognitivi, turbe psichiatriche e lesioni cerebrali. Fu poi lo psichiatra tedesco Emil Kraepelin, nel 1910, a delineare per primo tale patologia assegnandole il nome di “Malattia di Alzheimer”. La AD colpisce il 6 per cento delle persone oltre i 65 anni e il 30 per cento delle persone oltre gli 80 anni di età. Ha un andamento progressivo e il soggetto colpito da questa patologia sopravvive per un massimo di 8-10 anni. È caratterizzata da atrofia cerebrale con notevole riduzione del numero di cellule neuronali e di sinapsi e istologicamente dalla presenza di placche senili al cui interno è possibile rilevare amiloide (A) β, mentre nei neuroni si riscontrano grovigli neuro fibrillari (figura 2 bis). La malattia esordisce con turbe cognitive e comportamentali e il primo sintomo è di solito la compromissione della memoria recente. Successivamente vengono interessate altre funzioni cognitive, come l’attenzione, la concentrazione, l’astrazione, le capacità di critica e di giudizio, l’orientamento temporo-spaziale. Nelle fasi più avanzate compaiono deficit neurologici, come afasia, aprassia, disfagia e nelle fasi finali turbe sfinteriche e perdita dell’autonomia. Oltre alla Malattia di Alzheimer, sono illustrate brevemente le patologie che più comunemente possono comportare un deterioramento progressivo delle facoltà cognitive. ◆ La Demenza a corpi di Lewy (LBD) è la seconda causa di demenza dopo la AD, con una percentuale oscillante tra il 10 e il 20 per cento di tutti i ◆

DEMENZE PRIMARIE

DEMENZE SECONDARIE

DEGENERATIVE ◆ Malattia di Alzheimer ◆ Demenza fronto-temporale ◆ Malattia di Pick ◆ Afasia primaria progressiva ◆ Demenza semantica ◆ Demenza fronto-temporale con amiotrofia ◆ Demenza frontotemporale e parkinsonismo associata al cr.17 ◆ Malattia a corpi di Lewy

VASCOLARI ◆ Demenza multi-infartuale ◆ Demenza da infarto strategico ◆ Malattia di Binswanger ◆ Demenza da ipoperfusione ◆ Demenza emorragica

DEMENZA ASSOCIATA A MALATTIE CON DEGENERAZIONE NEURONALE PRIMARIA ◆ Malattia di Parkinson ◆ Corea di Huntington ◆ Paralisi Sopranucleare Progressiva ◆ Degenerazione cortico-basale ◆ Degenerazione spino-cerebellare ◆ Malattia di Hallervorden-Spatz ◆ Epilessia mioclonica progressiva ◆ Sclerosi Laterale Amiotrofica

DEMENZE DA DISTURBI ENDOCRINI E METABOLICI ◆ Alterazioni tiroidee ◆ Alterazioni paratiroidee ◆ Ipopituitarismo ◆ Epatopatie ◆ Malattia di Wilson ◆ Demenza dialitica ◆ Uremia

DEMENZA E MALATTIE DA PRIONI ◆ M. di Creutzfeld-Jacob ◆ Kuru ◆ M. di Gerstmann-Sträussler-Scheinker ◆ Insonnia familiare fatale ◆ Variante della m. di Creutzfeld-Jacob

DEMENZA DA IDROCEFALO NORMOTESO DEMENZA DA MALATTIE CARENZIALI ◆ Sindrome di Korsakoff-Wernicke ◆ Pellagra ◆ Malattia di Marchiafava-Bignami ◆ Deficit di vitamina B12 ◆ Deficit di folati

DEMENZA DA ENCEFALOPATIE TOSSICHE E DA FARMACI ◆ Alcol ◆ Metalli pesanti ◆ Solventi industriali ◆ Monossido di carbonio DEMENZA DA PATOLOGIA DELL'ENCEFALO ◆ Processi espansivi endocranici

(tumori, ematomi, ascessi)

◆ Traumi cranici ◆ Infezioni ◆ Sindromi paraneoplastiche ◆ M. di Whipple

DEMENZA DA ENCEFALITI, MENINGITI, M. AUTOIMMUNI ◆ Criptoccocosi ◆ Neurosifilide ◆ Aids ◆ Sclerosi Multipla ◆ Sindromi paraneoplastiche ◆ Da anticorpi anti-recettore del glutammato Fonte: Carlo Loeb, Neurologia 2003, modificata da Vascular e Multi-Infarct Dementia, Futura Pubbl. Co. Inc., Mount Kisco, New York, 1988

Tabella 1 

Figura 2 bis 25 aprile 2014


ECM La malattia di Alzheimer

deterioramento cognitivo è il risultato della compromissioni delle strutture cerebrali a seguito di patologie vascolari, come ictus cerebrali, ischemici o emorragici, oppure lesioni lacunari multiple da patologie dei piccoli vasi cerebrali. In molti casi si può assistere a un “andamento a gradini”, vale a dire a peggioramenti improvvisi legati a nuovi eventi cerebrovascolari. La demenza vascolare è irreversibile e non trae alcun beneficio dai farmaci abitualmente utilizzati nella AD. Nei soggetti anziani la demenza vascolare può spesso coesistere con i segni tipici della AD, quali placche senili e grovigli neurofibrillari. È la cosiddetta demenza mista che riflette le caratteristiche sia della AD sia della demenza vascolare.

casi di demenza. I criteri diagnostici per la LBD comprendono una demenza progressiva e turbe cognitive fluttuanti, associate ad allucinazioni visive, parkinsonismo e ipotensione ortostatica. La LBD è per alcuni aspetti sovrapponibile alla Demenza in corso di Malattia di Parkinson (PDD), ma non vi è unanimità nel considerare le due patologie come un’unica entità o come due condizioni distinte. Vi sono indubbiamente delle diversità: una di queste è la differente sensibilità ad alcuni farmaci, come neurolettici, anti-Parkinson e inibitori delle colinesterasi cerebrali; inoltre nella PDD i disturbi motori sono inizialmente isolati e le turbe cognitive esordiscono dopo almeno un anno dall’inizio dei disturbi motori. Nella LBD vi è invece una comparsa quasi contemporanea di deficit extra-piramidali, deterioramento cognitivo fluttuante e turbe comportamentali, come apatia e allucinazioni. Le allucinazioni sono per lo più visive, descritte come vivaci, colorate e ben strutturate e, per questo, denominate anche allucinazioni cinematografiche. Da un punto di vista istologico la patologia è caratterizzata dalla presenza di corpi di Lewy, inclusioni intra-citoplasmatiche, costituite da alfa-sinucleina e localizzate soprattutto nella corteccia cerebrale e nel sistema limbico, ma anche nella substantia nigra. Corpi di Lewy sono osservabili anche nella malattia di Parkinson, a carico della substantia nigra e del locus coerulus, e raramente in soggetti senza deficit cognitivi. ◆ La Demenza fronto-temporale compare più precocemente rispetto alla AD ed è la terza causa di demenza. La prevalenza nella popolazione europea oscilla tra 4 e 15 casi per 100.000 abitanti, ma l’aspetto più preoccupante è che colpisce soggetti più giovani rispetto alla AD. La malattia può esordire tra i 30 e 90 anni di età, con una media intorno ai 60 anni. La patologia è caratterizzata da degenerazione progressiva dei lobi frontali e temporali o di entrambi, oltre che da un declino cognitivo e da turbe comportamentali. Possono essere individuate altre tre varianti: - variante comportamentale della demenza fronto-temporale; - afasia primaria progressiva; - demenza semantica. Alcuni autori includono nelle demenza fronto-temporale anche la Degenerazione Cortico-Basale (CBD) e la Paralisi Sovranucleare Progressiva (PSP). ◆ La Demenza vascolare è descritta come una condizione in cui il

EPIDEMIOLOGIA DELLE DEMENZE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA MALATTIA DI ALZHEIMER Con il progredire dell’età e l’inizio dei processi di invecchiamento, si verificano nell’organismo umano alcuni cambiamenti interessanti varie funzioni fisiologiche, come la compromissione del trofismo e del tono muscolare o il declino della vista e dell’udito, legati alla progressiva degenerazione cellulare. Nel corso del normale invecchiamento anche i processi mnemonici declinano, soprattutto la memoria a breve termine, ma si tratta di un processo naturale che non impedisce tuttavia il normale svolgimento delle attività della vita quotidiana, anche se richiede una modifica del proprio stile di vita. Quando, invece, le funzioni mentali vengono alterate a un punto tale da compromettere l’autonomia della persona, allora si manifesta una sindrome, la demenza, in cui la degenerazione delle cellule è di gran lunga maggiore di quanto avviene nell’invecchiamento normale. Attualmente i soggetti con più di 60 anni costituiscono il segmento in più rapida espansione della popolazione mondiale. Nel 2000 vi erano in tutto il mondo oltre 600 milioni di persone di età superiore ai 60 anni, che rappresentavano poco più del 10 per cento della popolazione mondiale, mentre nel 2050 si stima che gli ultrasessantenni saranno quasi due miliardi, circa il 22 per cento della popolazione mondiale. Anche la percentuale di soggetti con 65 anni e oltre è destinata a crescere in tutto il mondo, inclusa l’Italia (figura 3). Tale tendenza non sarà più limitata ai Paesi più industrializzati, come accadeva in passato, ma sarà destinata a diventare più marcata anche nel resto della popolazione mondiale. Nazioni, che solo in questi ultimi anni stanno conoscendo un maggior sviluppo industriale, in particolare Cina, India e alcune regioni dell’America Latina, mostreranno un sempre maggiore incremento di malattie legate all’invecchiamento (Prince, International journal of geriatric psychiatry, 2000). Si prevede che entro il 2040 ci saranno più persone con demenza in Cina che nel mondo più sviluppato (Ferri et al., Lancet, 2005). Le demenze rappresentano la quarta causa di morte negli ultrasessantacinquenni dei Paesi occidentali e il 60 per cento di tutti i casi di demenza è rappresentato dalla AD. La AD colpisce entrambi i sessi con prevalenza per le donne, come dimostra la tabella 4 anche per l’Italia; si ipotizza che la carenza postmenopausale di estrogeni sia il fattore biologico che rende più vulnerabile il sesso femminile. Il maggior fattore di rischio è l’età (tabelle 2A e 2B), seguito dalla familiarità; altri fattori di rischio sono la bassa scolarità e i traumi. In una minoranza di casi, valutabile intorno all’1-2 per cento, la malattia è trasmessa in modo dominante, a penetranza completa e tutte le generazioni sono pesantemente colpite da una forma a esordio precoce (anche 30-35 anni) ed è molto aggressiva.

Popolazione italiana di età ≥65 anni, in milioni, anni 1992-2050 30 25

Milioni

20 15 10 5 0 1992

Fonte: dati istat

2001

2011

2020 Anni

2030

2040

2050

Figura 3 26

aprile 2014


ECM La malattia di Alzheimer

Come si evidenzia negli studi Eurocode ed Eurodem (tabelle 2A e 2B) la prevalenza1 aumenta con l’età. I dati della suddetta ricerca indicano (tabella 2C) che le persone affette da demenza in Europa erano 7,3 milioni contro i 6,5 milioni stimati in precedenza (1991) e che la malattia ha una prevalenza maggiore negli over 85; inoltre sempre dai dati del suddetto rapporto si dimostra che nell’Unione Europea il numero degli ottantacinquenni è in rapida crescita. Nel Rapporto Mondiale Alzheimer 2013 si riporta che le persone affette da demenza sono 35,6 milioni in tutto il mondo e che questo numero è destinato a raddoppiarsi nei prossimi vent’anni: si prevedono 65,7 milioni di malati nel 2030 e 115,4 milioni nel 2050. Gli incrementi non saranno 

Confronto delle prevalenze e delle proiezioni future tra i Paesi industrializzati e in via di sviluppo

Numero persone con demenza (in millioni)

Prevalenza delle demenze Paesi in via di sviluppo 100

Paesi industrializzati

115,4

90 65,7 60 35,6 30 0

Numero di persone con demenza in Europa 2010

2030

2050

Eurocode (2009)

anni

Fonte: Rapporto Mondiale Alzheimer 2010

Figura 4

12.296

111.294

Belgio

163.511

144.594

Bulgaria

99.291

90.584

Cipro

8.024

7.285

123.194

111.141 70.108

Repubblica Ceca

Prevalenza della demenza per fasce d’età nella popolazione europea femminile Età

Studio Eurocode

30-59 0,2%

1,58%

65-69

1,8%

2,17%

70-74

3,2%

4,61%

75-79

7,0%

5,04%

80-84

14,5%

12,12%

78.744 17.825

15.831

Finlandia

77.516

68.738

974.391

854.219

1.368.330

1.214.085

Grecia

159.275

144.745

Ungheria

131.995

118.169

Germania

0,16%

60-64

Danimarca Estonia Francia

Studio Eurdoem

Eurodem (1991)

Austria

Irlanda Italia

37.417

33.719

1.012.819

896.688

Lettonia

29.846

26.583

Lituania

40.619

36.423

85-89

20,9%

18,45%

Lussemburgo

5.814

5.178

90-94

29,2%

32,1%

Malta

4.524

4.122

>95

32,4%

31,58%

Olanda

210.666

187.912

Polonia

391.344

354.160

Fonte: Eurocode2 - Eurodem3 2009

Tabella 2A

Prevalenza della demenza per fasce d’età nella popolazione europea maschile Età

Studio Eurocode

30-59

Studio Eurodem

0,9%

0,47%

65-69

1,4%

1,10%

70-74

3,8%

3,86%

75-79

7,6%

6,67%

80-84

16,4%

13,50%

85-89

28,5%

22,76%

90-94

44,4%

32,25%

>95

48,8%

36,00%

Fonte: Eurocode2 - Eurodem4 2009

153.386

137.403

Romania

227.036

207.789

Slovacchia

51.622

46.607

Slovenia

25.380

22.822

Spagna

690.922

611.734

Svezia

161.327

141.948

Regno Unito

931.134

822.679

7.299.318

6.486.560

Totale Ue

0,09%

60-64

Portogallo

Islanda Norvegia

3.319

2.967

71.447

62.679

Svizzera

125.614

110.654

Turchia

253.367

242.771

7.753.065

6.905.631

Fonte: Alzheimer Europe in base ai dati Eurocode e statistiche Onu

Tabella 2C

1 Prevalenza: viene definita come il numero totale di casi esistenti a una certa data riferiti a una determinata patologia.

Tabella 2B

2

Eurocode: European collaboration on dementia

3

Eurodem: European community concerted action on the epidemiology and prevention in dementia

27 aprile 2014


ECM La malattia di Alzheimer

Epidemiology,1997) la demenza interessa il 5,3 per cento degli uomini e il 7,2 per cento delle donne oltre i 65 anni (figura 7). I tassi di prevalenza raddoppiano approssimativamente ogni cinque anni d’età, variando dall’1 per cento dei soggetti di età compresa fra i 65 e i 69 anni, fino a oltre il 20 per cento delle classi di età più avanzate (figura 8). Queste stime portano a valutare in circa 150.000 i nuovi casi di demenza attesi nel nostro Paese ogni anno, con un prevedibile aumento costante nei prossimi decenni, relativo a un ipotizzabile costante ulteriore aumento della popolazione anziana. I dati Istat riportati nelle tabelle 3 e 4 sono corrispondenti alla letteratura internazionale. Si osserva un tasso di mortalità uniformemente distribuito su tutto il territorio nazionale. Tuttavia è necessario tener presente che tali dati risultano sottostimati data la difficoltà di diagnosticare in modo certo questa patologia. In molti casi il medico certificatore, in assenza di una diagnosi certa, può riportare la più

Incidenza di demenza per fascia d’età per 1.000 anni-persona in Europa 100

Per 1.000 anni-persona

80 60 40 20 0 Nord-Ovest

Incidenza di demenza per fascia d’età per 1000 anni- persona, riscontrata in studi americani e asiatici

Figura 5

100 Frazione di incidenza per 1.000 anni-persona

uniformi in tutto il mondo: l’aumento maggiore sarà nei Paesi con un più forte sviluppo industriale e maggiormente popolati, come Cina e India. Anche in alcune nazioni dell’America Latina e dell’Africa la prevalenza potrebbe raddoppiare o triplicare nei prossimi vent’anni (figura 4). In studi recenti si sottolinea che l’AD è in rapida espansione negli Stati Uniti: più di 5 milioni di persone colpite nel 2013 e una previsione di incremento di tre volte nel 2050 (Mielke, MM et al., 2014, Clinical Epidemiology). A causa di questi numeri in progressivo e drammatico aumento, la demenza, nelle sue varie forme, è stata dichiarata priorità sanitaria mondiale del XXI secolo (Rapporto Mondiale Alzheimer 2013). Nel Rapporto Mondiale Alzheimer 2010 il costo della demenza a livello mondiale veniva stimato in 604 miliardi di dollari: questo costo rappresenta circa l’1 per cento del Pil mondiale. In uno studio effettuato a Rochester, Minnesota, i tassi di incidenza4 di AD e demenza sono rimasti stabili tra il 1960 e il 1984 (Kokmen et al., Neurology, 1993). Nello studio Lundby, eseguito in Svezia (Hagnel et al., European archives of psychiatry and clinical neuroscience, 1991), i tassi di incidenza per la demenza vascolare e per le demenze degenerative sono rimasti altrettanto stabili nel periodo 1947-1972. I tassi d’incidenza per la AD, osservati in Europa, indicano un incremento nei maschi oscillante da 0,9 casi per 1.000 annipersona nella fascia d’età compresa tra i 65 e i 69 anni a 20 casi nei soggetti con età maggiore di 90 anni. Nelle donne, invece, l’incremento varia da 2,2 casi nella classe 65-69 anni a 69,7 casi per 1.000 anni-persona in quella >90 anni (Di Carlo et al., Journal of the American Geriatrics Society, 2002), vedi figura 5. L’incidenza in Asia dal 1991 al 1998 ha subito un netto incremento nella fascia di età tra gli 80 e gli 84 anni, superando oltre il 40 per cento; anche negli Usa c’è stato un incremento nella fascia di età tra gli 85-89 anni da un valore lievemente superiore al 20 per cento a quasi il 40 per cento (figura 6).

80

60

40 20

0 64 60-

69 65-

74 70-

79 75-

84 80-

89 85-

94 90-

99 95-

Fonte: Pierri, 2003

Figura 6

Incidenza della demenza in percentuale suddivisa per anni 2,5

'98

2

'99

1,5 2000 1

La malattia di Alzheimer in Italia

Fonte: Pierri, 2003

INCIDENZA viene intesa come il numero di nuovi casi insorti in una unità di tempo che normalmente è l’anno per una determinata patologia

28 aprile 2014

2030

0

'98

0,5

Secondo la Federazione Alzheimer Italia, nel nostro Paese si stima che la demenza colpisca circa un milione di persone e di queste circa 600.000 soffrono di AD. Secondo quanto rilevato dallo studio Ilsa (International Journal of 4

USA, 1993 USA, 1998 Asia, 1993 Asia, 1998

Incidenza mondiale

Fonte: Pierri, 2003

2000

Sud

90+

'99

50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89

Figura 7


ECM La malattia di Alzheimer

generica espressione di demenza. Ai fini delle analisi epidemiologiche, pertanto, per evitare problematiche di confrontabilità dei dati a livello territoriale e internazionale spesso si preferisce utilizzare il valore aggregato dato dalla somma della mortalità per Alzheimer e per demenza non specificata (tabella 3 bis). Si osserva un picco maggiore nel 2011 per la fascia d’età 85-89; negli anni 2007-2008 la fascia d’età più colpita era quella tra gli 80-84 anni, verosimilmente per l’aumento dell'aspettativa di vita. Le donne sembrano essere più colpite anche nelle fasce di età inferiore e in effetti gli studi internazionali sono a favore di una maggiore prevalenza nel genere femminile. Impressionante è la progressione della malattia nelle donne con l’età: appare raddoppiata rispetto agli uomini nella fascia 80-84, più che triplicata nella fascia 90-94, per  le migliori aspettative di vita nel genere femminile.

Prevalenza della demenza in Italia Età

Maschi (% di malati)

Femmine (% di malati)

Totale (% di malati)

65-69

1,0

1,3

1,2

70-74

2,3

4,6

3,5

75-79

9,5

8,8

9,0

80-84

18,5

22,7

21,1

Totale

5,3

7,2

6,4

Fonte: Associazione italiana malattia di Alzheimer, sezione Cuneo

Figura 8

Morti per Alzheimer per anno di decesso ripartizione di residenza. Numeri assoluti e tassi grezzi e standardizzati. Anni 2009-2011 2009 Morti Italia Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole

Quoziente di mortalità (per 10.000 abitanti)

9.397 2.810 1.521 2.209 1.797 1.060

1,6 1,8 1,3 1,9 1,3 1,6

2010 Tasso standardizzato di mortalità (per 10.000 abitanti) 1,3 1,4 1,0 1,4 1,2 1,5

Morti 9.526 2.806 1.520 2.236 1.920 1.044

Quoziente di mortalità (per 10.000 abitanti) 1,6 1,8 1,3 1,9 1,4 1,6

2011 Tasso standardizzato di mortalità (per 10.000 abitanti) 1,3 1,4 1,0 1,4 1,3 1,4

Morti

Quoziente di mortalità (per 10.000 abitanti)

10.108 2.903 1.726 2.327 1.997 1.155

1,7 1,8 1,5 2,0 1,4 1,7

Tasso standardizzato di mortalità (per 10.000 abitanti) 1,4 1,4 1,1 1,5 1,3 1,5

Fonte: Istat sezione "Salute e sanità - cause di morte" http://dati.istat.it/

Tabella 3

Mortalità per Alzheimer (G30) e demenza (F01, F03) per regione. Anno 2011. Tasso standardizzato di mortalità per 10.000 abitanti Italia Nord-ovest Piemonte Valle d’Aosta / Vallée d’Aoste Liguria Lombardia Nord-est Trentino Alto Adige / Südtirol Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Centro Umbria Marche Lazio Sud Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Isole Sicilia Sardegna

Alzheimer G30.1,35 1,39 1,1 1,55 1,49 1,52 1,11 1,37 1,4 0,77 0,89 1,47 1,31 1,66 1,27 1,32 1,66 1,13 1,22 1,55 1,07 0,95 1,53 1,44 1,79

Demenza (F01, F03) 1,91 2,11 3,75 2,2 1,92 2,43 1,88 2,55 2,38 2,44 1,51 1,56 1,66 1,88 1,27 1,49 1,89 1,32 1,48 1,45 1,53 1,26 1,95 1,89 2,1

Fonte: Istat sezione "Salute e sanità - cause di morte" http://dati.istat.it/

Somma demenza +Alzheimer 3,26 3,5 4,85 3,75 3,41 3,95 2,99 3,92 3,78 3,21 2,4 3,03 2,97 3,54 2,54 2,81 3,55 2,45 2,7 3 2,6 2,21 3,48 3,33 3,89

Tabella 3 bis 29 aprile 2014


ECM La malattia di Alzheimer

Morti per Alzheimer per anno di decesso età e sesso Anno

40-64

65-74

75-79

2007 2008 2009 2010 2011

113 136 141 133 117

927 948 931 902 917

1.524 1.557 1.542 1.478 1.503

2007 2008 2009 2010 2011

52 54 67 61 48

432 442 442 443 417

616 650 685 614 629

2007 2008 2009 2010 2011

61 82 74 72 69

495 506 489 459 500

908 907 857 864 874

80-84 85-89 Maschi e femmine 2.530 2.048 2.616 2.462 2.708 2.880 2.578 2.986 2.643 3.170 Maschi 884 610 929 720 970 798 963 859 979 898 Femmine 1.646 1.438 1.687 1.742 1.738 2.082 1.615 2.127 1.664 2.272

90-94

95-99

100 e più

Totale

917 980 868 1.083 1.356

257 287 307 335 364

12 19 20 31 38

8.328 9.006 9.397 9.526 10.108

227 190 202 212 315

42 51 48 50 50

1 1 4 3

2.863 3.038 3.213 3.206 3.339

690 790 666 871 1.041

215 236 259 285 314

12 18 19 27 35

5.465 5.968 6.184 6.320 6.769

Fonte: Istat sezione "Salute e sanità - cause di morte" http://dati.istat.it/

Test

Tabella 4

Modalità di partecipazione al corso Punto Effe, per il 2014, propone 3 corsi FAD per complessivi 37,5 crediti formativi, aperti a tutti i farmacisti territoriali. è possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Per maggiori informazioni www.edracorsi.it

1) Dove si trova l’ippocampo? a) b) c) d)

b) Beta-sinucleina c) Amyloid precursor protein d) Amiloide Beta

Nel rinencefalo Nel tronco encefalo Nel lobo frontale Nel lobo temporale

5) Che cos'è la prevalenza di una determinata patologia? a) b) c) d)

2) A cosa serve la memoria di lavoro o working memory? a) b) c) d)

Archiviare un’informazione e impiegarla per una determinata attività Richiamare una informazione per eseguire un determinato lavoro Consolidare un’informazione proveniente da una specifica attività lavorativa È una forma di memoria a lungo termine

6) Quanti sono oggi i dementi nel mondo? a) b) c) d)

3) Che cos’è la memoria procedurale? a) b) c) d)

Numero totale di casi esistenti a una certa data Numero di nuovi casi in un anno Rapporto tra numero di nuovi casi in un anno e numero totale dei casi Numero totale di casi in un lasso di tempo predefinito

È la memoria che serve per eseguire una determinata attività È la memoria relativa a persone, situazioni, fatti È una memoria a breve termine È la memoria che riguarda avvenimenti della propria vita passata

Almeno 35 milioni Almeno 15 milioni Almeno 24 milioni Almeno 5 milioni

7) In quale forma di demenza vi sono allucinazioni cinematografiche? a) b) c) d)

4) Nella Demenza a corpi di Lewy da cosa sono costituite le inclusioni intra-citoplasmatiche? a) Alfa-sinucleina

30 aprile 2014

Demenza a corpi di Lewy Demenza di Alzheimer Demenza fronto-temporale Demenza vascolare


SECONDO CORSO 2014

ECM La malattia di Alzheimer

fad

Malattia di Alzheimer: il paziente, la famiglia, la società

P2-2014

13,5

CREDITI FORMATIVI ECM

Responsabile Scientifico:

Ettore Novellino Direttore Dipartimento di Farmacia, Università degli studi “Federico II” di Napoli Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società consortile di Diagnostica e Farmaceutica Molecolare - Presidente della Conferenza Nazionale dei Direttori di Farmacia e Farmacia Industriale - Direttore del CIRFF (Centro Interdipartimentale di ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Professore ordinario di Chimica farmaceutica e tossicologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Punto Effe propone 3 corsi FAD per l’anno 2014, per complessivi 37,5 crediti formativi, realizzati con la pubblicazione dei Dossier che costituiscono i contenuti di base. I corsi sono realizzati da Edra Lswr S.p.A. che ha conseguito accreditamento ECM FAD (Rif.n° 4252) presso la commissione Nazionale per la Formazione Continua. Edra Lswr S.p.A. è accreditata dalla Commissione nazionale ECM a fornire programmi di formazione continua per tutte le professioni. Edra Lswr S.p.A. si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza etica di questa attività ECM.

37,5

CREDITI FORMATIVI ECM PER 3 CORSI FAD

Modalità di partecipazione: La Fad di Punto Effe è aperta a tutti i Farmacisti territoriali. È possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Modalità di fruizione: Autoapprendimento con tutoraggio Durata della formazione: 9 ore, articolate su 7 moduli didattici, Punto Effe n° 7 – 8 – 9 – 10 – 11-12 e 13 ObiettivO Del SeCONDO CORSO: La Demenza di Alzheimer (AD) rappresenta una malattia di indiscussa rilevanza sociale e di preoccupante incidenza epidemiologica nell’immediato futuro a causa dell’invecchiamento generale della popolazione soprattutto nella società industrializzata: infatti, l’età è un’incontestabile fattore di rischio. Il corso, dedicato al farmacista territoriale o di comunità (legge 69/2009), si pone come valido strumento di approfondimento ed aggiornamento culturale su una patologia cronica che richiede complessi servizi assistenziali. Sulla Malattia di Alzheimer vengono fornite ai partecipanti sintetiche ed esaustive trattazioni, scientificamente rigorose, sulle diverse problematiche di natura clinico-epidemiologica, diagnostica, terapeutica ed assistenziale per questa tipologia di paziente. L’acquisizione di nuove competenze tecnico-scientifiche costituiscono gli elementi fondamentali indispensabili perché il farmacista intervenga per l’applicazione della pharmaceutical care. Avvio e conclusione del corso: L’avvio del corso è fissato in data 3 aprile 2014. La compilazione e superamento dei questionari di valutazione dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2014, data di chiusura del corso stesso. Questionario di valutazione: L’erogazione dei crediti formativi è subordinata al superamento dei questionari di valutazione (75% di risposte esatte totali), e allo svolgimento del percorso formativo dei 7 moduli didattici.

31 aprile 2014


Primo piano Farmacoeconomia

Il costo dell’osteoporosi

Il trattamento di questa patologia sul territorio presenta alcune incongruenze, che si accompagnano a un cattivo utilizzo delle risorse disponibili di Enrica Menditto, CIRFF, Centro di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione, Università degli Studi Di Napoli Federico II

L’

allungamento della vita media

salute (amplificato dall’espansione dell’of-

e il progressivo invecchiamento

ferta dei servizi sanitari) e risorse econo-

della popolazione ha determi-

mico-finanziarie disponibili. La complessità

nato, da un punto di vista epi-

del rapporto tra domanda e offerta, in am-

demiologico, un cambiamento

bito sanitario, ha reso necessaria la scelta di

dei Sistemi sanitari, caratterizzati, a oggi,

un paradigma alternativo, basato sul prin-

dal prevalere di patologie croniche ad al-

cipio di costo-opportunità, che ricercasse

to impatto assistenziale. Si è assistito, di

il massimo risultato in termini di salute in

conseguenza, a un’enorme crescita della

confronto alle risorse impiegate, ovvero il

domanda di prestazioni sanitarie che ha

miglior rapporto tra costi e benefici. La far-

generato un rapporto critico tra bisogno di

macoeconomia è una disciplina nata come

32 aprile 2014


I.P.

Di Guido Arpaia, angiologo medico, responsabile Uos di Angiologia, Ao di Desio e Vimercate, presidio di Vimercate

Sollievo immediato Al primo insorgere dei sintomi di insufficienza venosa è consigliato il ricorso a rimedi topici efficaci


I primi caldi spesso coincidono con l’insorgere di sintomi riferibili a un quadro di insufficienza venosa. Dolore, pesantezza, formicolii, crampi notturni, gonfiore compaiono come a comando, rischiando di rovinare quanto di piacevole l’esplosione della primavera ci regala. Nella maggior parte dei casi chi soffre di insufficienza venosa non ha evidenza clinica di malattia. Con questa definizione infatti ci si riferisce a quelle situazioni nelle quali sono comparsi segni evidenti di sofferenza dei tessuti cutanei delle gambe, attribuibili a una carenza della perfusione ematica causata dalla stasi. In effetti una volta che il sangue ha superato il microcircolo e ha raggiunto le più piccole vene periferiche, la spinta del cuore si è esaurita e per favorire il ritorno venoso devono intervenire una serie di “pompe” - dalla plantare alla muscolare, alla respiratoria - deputate a spingere e aspirare il sangue verso l’alto. Il tutto condizionato dalla indispensabile efficienza delle valvole venose, disposte e posizionate in modo da costringere il flusso dal basso verso l’alto e dalla superficie alla profondità. In tutte le situazioni di insufficienza venosa abbiamo disfunzioni più o meno marcate di uno di questi sistemi.

I primi stadi, caratterizzati dalla presenza di sintomi ma non di segni, di teleangiectasie o al massimo di piccole varici reticolari sottocutanee - di diametro non superiore a 3-4 mm - a volte accompagnati da lievi edemi declivi serotini, non vengono definiti malattia ma disturbo. Paradossalmente anche le varici, se isolate, non sono malattia.

Cause e possibili soluzioni Quali le cause? Ereditarietà familiare, predisposizione personale ma anche l’esplosione improvvisa di caldo umido possono causare l’insorgenza di sintomi, cui si aggiungono sovrappeso, gravidanza, sedentarietà, condizioni lavorative non favorevoli con prolungata stazione eretta o seduta. In una recente indagine epidemiologica è emersa con forza la diffusione di tutti questi problemi. In persone di età compresa tra i 45 e i 69 anni il 48 per cento è sovrappeso o obeso, il 30 per cento svolge un lavoro sedentario, il 66 per cento non pratica alcuna attività sportiva. Il 16 per cento fuma, l’11 per cento lamenta edemi alle gambe la sera. La clinica era suggestiva per problematiche di possibile pertinenza venosa nel 61 per cento dei casi. Che fare? La correzione degli stili di vita è basilare. Prima di tutto occorre ridurre il sovrappeso.


Evitare di saltare i pasti, ridurre le quantità, modificare la dieta incrementando frutta e verdura, preferire pane e pasta integrali e i legumi pur senza abolire totalmente altri alimenti. Tra le carni preferire le magre, scegliere formaggi “magri”, quelli che contengono meno del 20 per cento di grassi, aumentare il consumo di pesce, soprattutto azzurro. Abolire dolci, dolciumi, bibite zuccherate, succhi di frutta, ridurre il consumo di alcolici. Preferire le cotture al vapore, al forno, alla piastra. Incrementare l’attività fisica anche solo modificando le consuetudini giornaliere, salire e scendere dai mezzi pubblici alla fermata successiva alla più vicina, parcheggiare l’auto lontano da casa e dal lavoro, camminare quanto più possibile o andare in bicicletta nei weekend. L’Organizzazione mondiale della sanità consiglia dai 150 ai 300 minuti di attività alla settimana (da mezz’ora a un’ora al giorno). Ricordiamoci che le nostre vene necessitano di movimento per svuotarsi. Dare maggior tono ai nostri muscoli migliora molto il ritorno venoso. Bisogna poi correggere le alterazioni posturali. Ginocchio valgo e piede piatto peggiorano la funzionalità delle pompe venose, la correzione con un plantare può

influenzare positivamente eventuali problemi osteo-muscolari ma anche la funzionalità venosa. Il medico saprà indirizzare al meglio la paziente verso un programma fisioterapico mirato che potrebbe prevedere anche terapie di tipo termale. Percorsi vascolari e ginnastica in acqua influenzano il tono venoso, migliorano l’efficienza delle pompe vascolari, non caricano le articolazioni in caso di patologie concomitanti. Nell’ambito di questa serie di provvedimenti altrettanto fondamentale è l’automassaggio. È noto che il massaggio delle gambe è in grado di alleviare molti dei sintomi descritti. In molti casi inoltre i quadri di insufficienza venosa sono accompagnati da secchezza e perdita di elasticità cutanea, espressione di alterazione degli scambi metabolici e del trofismo a livello microcircolatorio nel sottocute.


Cod. 1205670

assorbimento cutaneo di glicosaminoglicanopolisolfato Glicosam. 0,35%

Eparina 0,35%

Rapporto 1:1

Epidermide

158,1 µm/g

24,5 µm/g

6,5:1

200 µm/g

Derma

44,1 µm/g

2,1 µm/g

21:1

800 µm/g

Derma inferiore

15,7 µm/g

0,42 µm/g

37:1

Sottocutaneo

4,05 µm/g

0,08 µm/g

51:1

0 µm/g 40 µm/g

3500 µm/g

Allegra C., Pharmaco Therapia, 3-17, 1989; Stuttgen G. et al., Arzn Forsch., 40, 4, 484-489, 1990

Ai primi sintomi Per agire sugli stadi iniziali della malattia e sui primi sintomi, l’utilizzo topico di glicosaminoglicanopolisolfato ha effetto clinico documentato, altamente assorbibile attraverso la cute sana, ha effetto antiinfiammatorio, antiedematoso e accelera il riassorbimento di infiltrati ed ematomi grazie alle proprietà regolatrici sulla capacità di ritenzione idrica della sostanza intercellulare, che si aggiungono al miglioramento della idratazione di cute e sottocute. Glicosaminoglicanopolisolfato è caratterizzato da un’elevata capacità di penetrazione percutanea (vedi tabella sopra).

Studi clinici dimostrano che le concentrazioni di principio attivo negli strati cutanei risultano da 6,5 a 51 volte superiori a quelle raggiunte da concentrazioni di eparina topica e più elevate dove sono presenti la maggior parte dei vasi sanguigni. In virtù della rapidità d’azione e dei risultati ottenuti nella riduzione dei principali sintomi, glicosaminoglicanopolisolfato è da considerarsi un trattamento topico a elevata efficacia clinica nelle affezioni venose superficiali.


Primo piano Farmacoeconomia

In particolare, gli studi di Costo della malattia

La maggior parte dei costi totali è attribuibile

(Cost of Illness), stimando il carico econo-

alla gestione acuta della frattura (quindi i costi

mico delle diverse patologie, sono in grado

affrontati nel primo anno successivo alla frat-

di fornire informazioni sul livello di attenzione

tura) mentre la prevenzione e il trattamento

che i decisori pubblici dovrebbero avere nei

farmacologico rappresentano solo il 5 per

confronti di ciascuna patologia.

cento dei costi, costituendone, pertanto, una

L’osteoporosi è una condizione clinica ad alta

parte marginale. L’Italia è risultata seconda

prevalenza nel nostro Paese, soprattutto tra

sola alla Germania con costi pari a 7 miliardi/

le donne. Le fratture osteoporotiche possono

anno di euro corrispondenti a circa il 5-6 per

influenzare negativamente la qualità di vita

cento dell’intera spesa sanitaria.

degli individui colpiti e comportare un forte

Altro dato interessante emerso dallo studio

impatto sociale ed economico generando,

è che i costi sanitari e sociali delle fratture

frequentemente, perdita di autosufficienza e

da osteoporosi superano quelli attribuibili ad

aumentata mortalità. Secondo i dati dell’Or-

altre importanti patologie croniche quali ma-

ganizzazione mondiale della sanità l’impatto

lattia di Parkinson, stroke e sclerosi multipla.

dell’osteoporosi è secondo solo a quello delle

La proiezione al 2025 dell’incidenza di frat-

patologie cardiovascolari.

tura, tenendo conto dell’evoluzione demo-

L’analisi dei costi dell’osteoporosi compor-

grafica, stima una crescita del 29 per cento,

ta una serie di problematiche associate alla

determinando un numero di fratture pari a 3,2

difficoltà di quantificare il carico di malattia,

milioni e relativi costi per l’assistenza sanitaria

soprattutto in termini di fratture imputabili e

pari a 38,5 miliardi di euro. Dallo studio emer-

relativa disabilità.

ge, inoltre, che solo una bassa percentuale dei

Un recente studio di Costo della malattia, con-

pazienti eleggibili risulta in trattamento far-

dotto dall’International Osteoporosis Founda-

macologico. Gli autori concludono che il mi-

tion (IOF) e dall’ European Federation of

glioramento e l’implementazione delle linee

Pharmaceutical Industry Associations (EFPIA)

guida sulla patologia potrebbero rappresen-

ha stimato l’impatto dell’osteoporosi sia da un

tare la strategia più appropriata per ridurre i

Dallo studio emerge che nel 2010, in Europa, si sono verificate circa 2,5 milioni di nuove fratture, di cui circa il 67 per cento nelle donne. L’impatto economico è stato stimato pari a 30,7 miliardi di euro, corrispondenti a circa il 3,5 dell’intera spesa sanitaria nei Paesi analizzati

punto di vista epidemiologico che economico

costi. Aumentare il numero di pazienti in trat-

applicazione dell’economia al farmaco per

nei sei principali Paesi europei, compresa l’Italia.

tamento rappresenterebbe un investimento

rispondere all’esigenza di destinare, in mo-

Dallo studio emerge che nel 2010, in Europa,

in grado di ridurre circa 700.000 fratture.

do ottimale, le risorse economico-finanzia-

si sono verificate circa 2,5 milioni di nuove

rie tra i possibili usi alternativi.

fratture, di cui circa il 67 per cento nelle don-

Generalmente i benefici prodotti dall’utilizzo

ne. L’impatto economico è stato stimato pari

Il valore economico dell’aderenza alle terapie

degli interventi sanitari vengono riportati in

a 30,7 miliardi di euro, corrispondenti a circa il

Tali dati fanno riflettere sulla necessità di un in-

termini di Qaly (Quality Adjusted Life Years)

3,5 dell’intera spesa sanitaria nei Paesi analiz-

cremento delle azioni di prevenzione da realiz-

che rappresentano il numero di anni di vita, pe-

zati. Circa 34.000 sono stati i decessi conse-

zarsi a livello nazionale, regionale e locale. Per

sati per la qualità, ottenibili con un determinato

guenti alle fratture da osteoporosi e l’impatto

cercare di ridurre l’impatto di una tale condizio-

trattamento. Tanto più è elevato il Qaly tanto

in termini di Qaly persi è stato stimato pari a

ne, per lo più asintomatica, ma potenzialmente

più efficace è il trattamento.

850.000 Qaly.

invalidante, appare innanzitutto prioritario un 33 aprile 2014


Primo piano Farmacoeconomia

approccio olistico di promozione della salute e

che ricevono la prescrizione); tale percentua-

hanno stimato che un intervento in grado di

di sensibilizzazione della popolazione sui van-

le sale a circa il 20 per cento al Sud. Ancora,

migliorare del 10 per cento i livelli di aderenza

taggi dell’adozione di stili di vita sani.

la percentuale di soggetti aderenti al tratta-

al trattamento dell’osteoporosi risulta costo-

Per quanto riguarda il trattamento farmaco-

mento risulta inferiore al 50 per cento.

efficace per un costo massimo compreso tra

logico, nel nostro Paese, la prescrivibilità dei

Sulla base della situazione descritta, il tratta-

45 e 70 euro/anno. Per un ipotetico interven-

farmaci per l’osteoporosi è regolamentata

mento dell’osteoporosi sul territorio presenta

to in grado di migliorare l’aderenza del 50 per

dalla nota Aifa 79. Dai dati più recenti dell’Os-

una serie di incongruenze: probabilmente i

cento è costo-efficace spendere tra 140 e

servatorio nazionale sui medicinali (OsMed)

criteri di individuazione dei soggetti a rischio

239 euro/anno, anche se il valore economico

risulta che i farmaci inclusi in nota 79 rappre-

sono poco applicati e molti pazienti ad alto

del miglioramento dell’aderenza è influenzato

sentano circa il 10 per cento della spesa so-

rischio non vengono trattati; le misure non

dalla situazione specifica e dal rischio di base

stenuta per tutti i farmaci sottoposti a nota

farmacologiche sono poco prescritte e sot-

di frattura dei pazienti.

Aifa, per un totale di circa 300 milioni di euro

tovalutate nella loro importanza; il livello di

In conclusione appare evidente come il nu-

(12 DDD per 1000 abitanti/die). Tutti i farmaci

aderenza e persistenza alla terapia prescritta

mero di pubblicazioni di natura epidemiologica

è inadeguato, con prevedibi-

ed economica su tale tematica sia in costante

li ricadute di carattere clinico

crescita. Gli studi hanno messo in luce l’enor-

ed economico. Tutto ciò si ac-

me peso delle fratture osteoporotiche e le

compagna inevitabilmente a

previsioni di crescita attese sulla base delle at-

un cattivo utilizzo delle risorse

tuali dinamiche demografiche. Inoltre, le analisi

disponibili.

economiche hanno suggerito come i recenti

Il gap terapeutico nel tratta-

progressi nella prevenzione e nel trattamento

mento dell’osteoporosi appa-

dell’osteoporosi, compresi i nuovi trattamen-

re dunque causato in parte da

ti, la valutazione del rischio di frattura, e una

una non ottimale selezione dei

migliore aderenza alle terapie, rappresentino

pazienti da mettere in tratta-

delle strategie appropriate ed efficienti per l’al-

Probabilmente i criteri di individuazione dei soggetti a rischio sono poco applicati e molti pazienti ad alto rischio non vengono trattati; le misure non farmacologiche sono poco prescritte e sottovalutate nella loro importanza; il livello di aderenza e persistenza alla terapia prescritta è inadeguato inclusi nella nota Aifa 79 ammontano a meno

mento ma anche da una sub-ottimale ade-

del 3 per cento del totale della spesa farma-

renza al trattamento.

ceutica nazionale. I farmaci maggiormen-

La valutazione di nuove opzioni terapeuti-

te utilizzati sono i bifosfonati, in particolare

che e di interventi comportamentali volti al

alendronato.

miglioramento della aderenza alle terapie

Bibliografia

Il dato più interessante che emerge dal rap-

rappresenta attualmente una tematica am-

porto OsMed è l’analisi dei profili prescrittivi

piamente discussa in relazione al loro impatto

B, Stoddart G, Torrance G. Methods for

realizzata in riferimento all’anno 2011 per al-

sugli outcome sia clinici sia economici. Nume-

the economic evaluation of health care

cune patologie croniche, tra cui l’osteoporosi.

rosi studi hanno valutato l’effetto del miglio-

programmes, 3rd edn. Oxford University

Tale analisi mette in evidenza ampi margini

ramento dell’aderenza alle terapie sull’esito di

Press, New York (2007).

di miglioramento in termini di appropriatezza

frattura mentre altri ne hanno stimato il po-

d’uso dei farmaci. La percentuale di soggetti

tenziale valore economico, in termini di costo

con frattura vertebrale o di femore o in terapia

per Qaly guadagnati. Attualmente non ci sono

al. Health Technology Assessment in

con corticosteroidi trattati con farmaci per l’o-

studi che abbiano valutato il costo-efficacia di

Osteoporosis. Calcif Tissue Int (2013)

steoporosi, nell’anno successivo alla frattura

un intervento specifico mirato al miglioramen-

93:1–14

o alla terapia con corticosteroidi risulta pari al

to dei livelli di aderenza dei pazienti ma sono

28,1 per cento. Ciò vuol dire che circa il 70 per

stati utilizzati una varietà di interventi ipote-

cento dei soggetti che ha l’indicazione non è

tici che differiscono per tipologia di costo (i.e.

Osteoporosis: burden, health care pro-

in trattamento. La percentuale di soggetti con

marginale, una tantum) e di percentuale di in-

vision and opportunities in the European

calcio o vitamina D in associazione con le al-

cremento dell’aderenza (dal 10 per cento al 50

Union. Arch (2011) Osteoporos 6:59–155

tre classi di trattamento per l’osteoporosi è

per cento). I risultati di tali studi suggeriscono,

risultata solo del 50,5 per cento. Un’altra cri-

comunque, degli scenari favorevoli. Secondo

◆ http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites

ticità riguarda la percentuale di soggetti oc-

quanto riportato, per esempio, in una recente

/default/files/Rapporto_OsMed_2012.

casionali al trattamento pari al 16,0 per cento

revisione di Health Technology Assessment

pdf (ultimo accesso dicembre 2013).

(verosimilmente soggetti senza indicazione

(HTA), studi condotti in Belgio, Svezia, e Irlanda, 34 aprile 2014

locazione delle risorse sanitarie.

Drummond M, Sculpher M, O’Brien

Hiligsmann M, Kanis JA,Compston J et

Strom O, Borgstrom F, Kanis J et al.


Il primo farmaco approvato in Europa per il trattamento sintomatico della IBS-C1* Migliora i sintomi della sindrome dell‘intestino irritabile con stipsi (IBS-C)2 Dolore addominale

Gonfiore

Stipsi

già dalla prima settimana ed è efficace per tutta la durata del trattamento.3

1 capsula una volta al giorno, 30 minuti prima di un pasto.4

Classe C - RR Prezzo o 32,84 * Da moderata a grave-pazienti adulti. Bibliografia: 1. European Medicines Agency. Press release. European Medicines Agency recommends authorisation of first medicine specifically for irritable bowel syndrome. Available at: http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Press_release/2012/09/ WC500132887.pdf. 2012 2. Rao S, Lembo AJ, Shiff SJ, et al. A 12-week, randomized, controlled trial with a 4-week randomized withdrawal period to evaluate the efficacy and safety of linaclotide in irritable bowel syndrome with constipation. Am J Gastroenterol. 2012;107:1714-24 3. Chey WD, Lembo AJ, Lavins BJ, et al. Linaclotide for irritable bowel syndrome with constipation: A 26-week, randomized, double-blind, placebo-controlled trial to evaluate efficacy and safety. Am J Gastroenterol. 2012;107:1702-12 4. Constella® Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto 2014

Under license of

35 aprile 2014

Data Deposito AIFA 19/03/2014

Primo piano Farmacoeconomia


Primo piano Medicina

L’orecchio che ascolta allena la mente

P

oco considerata, l’ipoacusia è un disturbo molto serio, che comporta principalmente una ridotta percezione dei suoni e difficoltà nel capire le paro-

le, soprattutto se pronunciate a bassa voce

Gli individui ipoacusici coprono gran parte della popolazione, a partire dai 60 anni, senza escludere le altre fasce d’età. E c’è uno stretto legame tra questa patologia e il declino cognitivo di ELENA BOTTAZZI

e/o in presenza di un rumore in sottofondo. Recenti studi stanno poi mettendo in lu-

rischio di sviluppare demenza». Nonostante

di relazione. In Italia si stima che oggi circa 7-8

ce un rapporto stretto tra questo disturbo

ciò, mancano ancora screening uditivi verso

milioni di persone convivano con una qualche

e il decadimento cognitivo: «Tra ipoacusia

i 50-60 anni, e l’utilizzo e l’applicazione de-

forma di ipoacusia», afferma Martini. «Si trat-

e demenza esiste una relazione bidirezio-

gli appositi apparecchi acustici riguarda solo

ta, dunque, di una problematica molto diffusa e

nale», spiega Alessandro Martini, direttore

una piccola percentuale di malati.

strettamente correlata con l’età: se 1-2 neonati su mille presentano un problema uditivo già

del dipartimento di Neuroscienze e organi di senso e ordinario di Otorinolaringoiatria,

Percepire i dati

alla nascita, questa percentuale si attesta a

presso l’Azienda ospedaliera Università di

«Recenti indagini epidemiologiche hanno sti-

circa il 5 per cento a 45 anni, mentre raggiun-

Padova, «e un grave deficit uditivo è in gra-

mato che il 10 per cento della popolazione

ge un quarto della popolazione dopo i 65 anni

do di aumentare di ben cinque volte, in ma-

mondiale è affetto da problemi uditivi in grado

e addirittura il 90 per cento nella fascia d’età

niera indipendente rispetto ad altri fattori, il

di comprometterne le capacità comunicative e

degli ultraottantenni». Fascia, quest’ultima,

36 aprile 2014


Primo piano Medicina

cento (dal 14,9 per cento del periodo 1988-

sono significativamente più predisposti a svi-

zie alle cure sempre più efficaci. «Nel 2050

1994 al 19,5 per cento tra il 2004-2005).

luppare la demenza. In uno dei primi studi,

gli ultrasessantacinquenni rappresenteranno

Molto difficile la prevenzione: i giovani non

pubblicato nel 1989, Richard Uhlmann e Colle-

ben il 36 per cento della popolazione italiana

sembrano recepire gli allarmi e i moniti loro

ghi hanno stabilito che esiste una relazione di

e l’aspettativa di vita media sarà di 82,5 an-

rivolti, anche a causa dell’elevato volume pre-

proporzionalità diretta: maggiore il livello d’i-

ni. Questo invecchiamento sarà direttamen-

sente nei locali che comunemente frequen-

poacusia, maggiori le possibilità di sviluppare

te proporzionale alla comparsa di patologie

tano. Un altro elemento potenzialmente in

decadimento cognitivo. La ricerca sottolineava

croniche e degenerative correlate con l’età»,

grado di incidere sul numero di giovani affetti

inoltre che l’ipoacusia si associa a ridotta fun-

precisa Roberto Bernabei, direttore del dipar-

da ipoacusia è rappresentato dal diabete. Nel

zione cognitiva, anche in pazienti non colpiti

timento per l’Assistenza sanitaria di geriatria,

mondo si prevede che la percentuale di adulti

da demenza.
 Infatti, anche se la demenza è

neuroscienze e ortopedia alla Cattolica di

diabetici passerà dal 2,8 del 2000 al 4,4 per

frequentemente indicata come “disfunzione 

Roma e presidente della Rete di ricerca Italia

cento nel 2030; la causa principale è attribu-

Longeva. «L’ipoacusia, per esempio, è una

ibile al drammatico problema dell’obesità. Gli

delle problematiche croniche più frequenti e

adulti diabetici, di età compresa tra 20 e 69

disabilitanti dell’età geriatrica; la sua preva-

anni, hanno un 21 per cento di possibilità di es-

lenza aumenta con l’età». Attualmente vi so-

sere affetti da ipoacusia, contro il 9 per cento

Stima della popolazione mondiale affetta da ipoacusia dall’anno 2000 al 2050.

no 590 milioni di persone nel mondo affette

dei non diabetici. È stata inoltre verificata una

La quota di sessantenni aumenta ogni decennio

da sordità. Con il costante aumento della po-

maggiore predisposizione in individui di ses-

polazione mondiale, è prevedibile che questo

so maschile, poiché nelle donne tra i 30 e i 50

numero raddoppi entro il 2050, fino ad arri-

anni interviene una protezione ormonale, ma

vare a 1,2 miliardi di persone. La diffusione di

la causa è probabilmente da attribuire anche

questa patologia, continua Bernabei, «si tra-

alla maggiore esposizione al rumore da parte

duce in una spesa annua di 3,6 miliardi di euro,

degli uomini, nelle attività ludiche e lavorative.

pari al 5 per cento del Fondo sanitario nazio-

Il deficit uditivo può essere generato pure da

nale e, in parallelo, in un aumento del numero

patologie, come l’otosclerosi, o da infezioni di

di ricoveri».

origine virale o batterica (per esempio scarlattina, rosolia, meningite), così come da un’otite eccessivamente trascurata. Anche fumo,

L’eziologia che accompagna i disturbi uditivi

alcol e alcuni farmaci (antibiotici, cisplatino…)

è multifattoriale: possono colpire già a partire

sono ototossici.

dalla nascita, per fattori ereditari o a causa di

L’ipoacusia si presenta sotto diverse forme:

rare malattie insorte durante la gravidanza e

trasmissiva, se risulta compromesso l’orec-

il parto, oppure essere causati dall’eccessivo

chio esterno o medio, mentre qualora il danno

rumore sul posto di lavoro o nell’ambiente.

risieda nell’orecchio interno, si parla di ipoacu-

Negli ultimi anni, i dispositivi di otoprotezione

sia neurosensoriale. Vi possono essere an-

hanno contribuito in maniera significativa alla

che forme miste, o addirittura di tipo centrale,

prevenzione di danni per coloro che svolgono

con coinvolgimento e compromissione della

mansioni a rischio. Diverso è il discorso per gli

corteccia cerebrale. Inoltre, precisa Bernabei,

adolescenti e i giovani: la musica che ascolta-

«numerosi studi hanno documentato una

no spesso supera la soglia del dolore (120 de-

forte associazione tra ipoacusia e deteriora-

cibel o dB), toccando a volte addirittura i 150

mento cognitivo nella persona anziana».

dB, quando invece i rumori non dovrebbero avere un effetto dannoso sulle cellule nervose

Ipoacusia e demenza: gli studi confermano

sensibili dell’orecchio interno, che sono così

La relazione fra ipoacusia e decadimen-

indotte a vibrare con intensità eccessiva fino a

to cognitivo in persone anziane è al centro di

rompersi e a morire. Non è dunque un caso se

numerose ricerche cliniche. Si è riusciti a di-

negli ultimi 15 anni il numero degli adolescen-

mostrare che i soggetti affetti da ipoacusia,

ti affetti da ipoacusia è aumentato del 30 per

confrontati con i coetanei che non ne soffrono,

superare i 90-95 dB. Il volume eccessivo può

37 aprile 2014

1400

HI > 60 years

HI =< 60 years

1200 1000 800 600 400 200 2000

2010

2020

2030

2040

2050

Fonte: Lin et al, Arch Intern Med, 2011 and United Nations - Department of Economic and Social Affairs - Population Division

Figura 1

Il rischio di sviluppare demenza aumenta con il livello d’ipoacusia Risk of developing dementia

Ogni età, una causa

Estimated global population (in millions) with hearing loss: > 25 d BHL in both ears

in continuo aumento numerico, anche gra-

6 Mild Hearing Loss

5 4

Moderate Hearing Loss

3

Severe Hearing Loss

2 1 0 Uhlmann et al (1989)

Lin et al (2011)

La ricerca di Uhlmann (istogrammi di sinistra), definisce sordità lieve quella compresa tra 21 e 29 dB, media tra 30 e 39 dB e grave come medio-grave => 40 dB, mentre nella ricerca di Lin et al (istogrammi a destra) l’ipoacusia lieve è compresa tra 25 e 40 dB, la media tra 41 e 70 dB, la grave => 70 dB di perdita uditiva Fonte: Uhlmann et al, JAMA 1989 & Lin et al, Arch Neurol, 2011

Figura 2


Primo piano Medicina

operatori sanitari che si relazionano con il paziente hanno l’importante compito di indiriz-

Esempio di audiogramma Orecchio destro

zarlo verso un approfondimento del disturbo. L’audioprotesista, persona qualificata che ha

Orecchio sinistro Soglia della perdita uditiva

compiuto studi specifici, fornisce un servizio di applicazione personalizzata dell’apparecchio acustico, individuando l’apparecchio idoneo non solo in base al livello d’ipoacusia, ma anche

Mite

in merito allo stile di vita, ai suoni ricorrenti che

Moderata

vengono ascoltati, alle preferenze estetiche e

Grave

a particolari condizioni di salute e psicologiche.

Profonda

Il processo di recupero uditivo è composto di alcune fasi. Inizialmente, l’audioprotesista inquadra il caso specifico, raccogliendo la storia del soggetto, le aspettative e motivazioni ed esegue le prove di audiometria protesica, se-

Figura 3

guendo le eventuali indicazioni del medico curante. Dall’analisi di tutti i dati in suo possesso, viene proposta la soluzione più adatta, tenen-

cognitiva”, i termini non dovrebbero essere

soggetti di sesso maschile, si è nuovamente

do in considerazione gli aspetti extrauditivi so-

confusi; la demenza è una sindrome aspeci-

evidenziato un forte legame fra la presenza

pracitati. Successivamente, il dispositivo viene

fica, con molte aree della funzione cognitiva

d’ipoacusia, demenza e declino cognitivo: per

personalizzato, utilizzando sistemi compute-

colpite simultaneamente, quali memoria, at-

ogni 10 dB di aumento del livello d’ipoacusia,

rizzati, per adattare l’apparecchio acustico alle

tenzione e parola. è caratterizzata dal declino

paragonato a normali livelli uditivi per la stessa

capacità di ascolto della persona. Sono infine

della funzione cognitiva, che è più rapido di

fascia d’età, il rischio di demenza aumentava di

misurati i miglioramenti e i vantaggi che la so-

quanto ci si potrebbe attendere da un normale

2,7 volte. Anche se la causa del legame fra ipoa-

luzione uditiva porta alla vita reale del sogget-

processo d’invecchiamento, ed è irreversibile.

cusia e invecchiamento cognitivo resta tuttora

to. Da questi dati scaturisce un programma di

Frank Lin, otorinolaringologo ed epidemiologo

sconosciuta, l’ipotesi più accreditata afferma

follow-up, per consolidare i risultati a breve,

presso la Johns Hopkins School of Medicine

che ci possa essere lo stesso meccanismo che

medio e lungo periodo. Soprattutto al primo

di Baltimora, insieme ai suoi collaboratori ha

interviene nel morbo di Alzheimer. In alternati-

approccio con gli apparecchi acustici e i relati-

pubblicato nel 2011 i risultati del trial in cui ha

va, probabilmente, gli sforzi necessari all’elabo-

vi accessori è importante il supporto umano e

seguito i pazienti per quasi vent’anni. All’ini-

razione dei suoni durante l’arco di vita possono

psicologico, sia per affrontare il deficit uditivo,

zio della ricerca, in nessuno dei soggetti era

sovraccaricare il cervello delle persone affette

sia per avere una corretta percezione dei pro-

stato riscontrato un danno cognitivo, benché

da difficoltà uditive, rendendole maggiormente

gressi compiuti durante il percorso applicativo.

alcuni fossero affetti da ipoacusia. Durante gli

esposte all’insorgenza della demenza. Un’altra

Alcune ricerche sono inoltre in grado di confer-

anni di follow up, fra i 639 pazienti sono stati

teoria afferma che l’ipoacusia conduca all’in-

mare che anche l’utilizzo del training cognitivo,

diagnosticati 58 casi di demenza. Effettuando

vecchiamento cerebrale, rendendo gli individui

non invasivo e non farmacologico, possa in-

una comparazione con individui normouden-

più isolati socialmente e predisposti a depres-

vertire la tendenza al declino cognitivo legato

ti, i soggetti affetti da ipoacusia lieve, media e

sione, fattori di rischio conclamati sia per la de-

all’età. Oltre a essere privo di effetti collaterali,

grave, avevano rispettivamente 2, 3 e 5 volte

menza sia per altri disturbi cognitivi.

questo tipo di allenamento è facilmente fruibile

un rischio più alto di sviluppare demenza. An-

È dunque importante cercare di ritardare l’in-

e a elevato rapporto costo/beneficio.

che dopo aver preso in considerazione altri

vecchiamento cognitivo tramite l’adozione di

fattori associati al rischio di demenza (diabete,

alcuni rimedi, come l’uso di apparecchi acustici

Migliorare la compliance

pressione sanguigna elevata, età, sesso e raz-

e una maggiore attenzione verso la preven-

«Gli apparecchi acustici, nonostante una do-

za), è stato possibile dimostrare il forte legame

zione e l’identificazione precoce della sordità.

cumentata efficacia, sono fortemente sotto-

ipoacusia-demenza. Un’ulteriore conferma è

Per questo, in fase di diagnosi di demenza, i

utilizzati nella popolazione geriatrica. Si stima

giunta dalla ricerca effettuata da Gallacher e

clinici devono essere particolarmente attenti

che tra la scoperta dell’ipoacusia e la riabilita-

Colleghi, pubblicata nel 2012. In questo studio,

a segnalare un’eventuale presenza d’ipoacu-

zione tramite apparecchi acustici trascorrano

monitorando per diciassette anni più di mille

sia. Allo stesso modo, il farmacista e gli altri

in media dieci anni e in Italia l’età media dei

38 aprile 2014


Primo piano Medicina

portatori di apparecchi acustici è di 74 anni contro una media europea di 60,5 anni. Utilizzare un apparecchio acustico è ancora oggi considerato da molti uno stigma di vecchiaia e la persona anziana prova molto spesso un senso di vergogna. Oltretutto, circa un terzo delle persone che possiedono un apparecchio acustico lo sottoutilizza», puntualizza Bernabei. È quindi fondamentale l’opera di sensibilizzazione e convincimento da parte della famiglia e degli operatori sanitari. Senza dimenticare che, attualmente, esistono dispositivi molto piccoli e discreti alla vista, e che per la maggior parte di essi le spese sono a carico del Sistema sanitario nazionale.

È fondamentale l’opera di sensibilizzazione e convincimento, da parte della famiglia e degli operatori sanitari. Senza dimenticare che, attualmente, esistono dispositivi molto piccoli e discreti alla vista, e che per la maggior parte di essi le spese sono a carico del Sistema sanitario nazionale

«Rallentare anche di un solo anno l’evoluzione del quadro clinico porterebbe a una riduzione del 10 per cento del tasso di prevalenza della demenza nella popolazione generale, con un notevole risparmio in termini di risorse umane ed economiche», conferma Martini. Anche alla luce dei risultati degli studi effettuati sinora, e dei riscontri ottenuti da parte di chi già utilizza correttamente le metodiche di ausilio uditivo, emerge come il prezzo degli apparecchi acustici possa ridurre l’enorme costo sociale che porta con sé la demenza.


Primo piano Farmacologia

Dai trial clinici alla vita reale

prevenzione di recidiva e morte nei pazienti con tromboembolismo venoso. Passando all’uso clinico nel mondo reale è auspicabile che gli specialisti angiologi, cardiologi, ortopedici, neurologi, internisti e i medici di medicina generale lavorino per ottimizzare la scelta del paziente, per educare se

Excursus sui nuovi anticoagulanti orali

stessi e i pazienti all’impiego di questi farmaci,

di Adriana Visonà, presidente Società italiana angiologia e patologia vascolare e direttore Uoc Angiologia Azienda Ulss 8, Castelfranco Veneto

scarsa compliance, di problematiche inerenti

I

per definire comportamenti comuni in caso di sia all’efficacia che alla sicurezza. Le istituzioni hanno dato direttive per monitorare il numero di pazienti in trattamento con i Nao;

Nuovi anticoagulanti orali (Nao) sono

laboratorio. I Nao sono stati testati in trial cli-

l’aderenza alle presenti linee di indirizzo; i ca-

agenti che vanno a inibire importanti fat-

nici randomizzati e si sono rivelati efficaci e si-

si di abbandono e sospensione della terapia;

tori della cascata coagulativa ovvero il Fat-

curi al pari di eparina a basso peso molecolare

protocolli per la gestione delle complicanze e

tore Xa (rivaroxaban, apixaban, edoxaban,

e di warfarina nella profilassi antitrombotica

delle emergenze; il follow-up dei pazienti; la

betrixaban) o la trombina (dabigatran).

in chirurgia ortopedica maggiore in elezio-

formazione dei prescrittori; l’educazione dei

Questi farmaci si assumono per via orale,

ne, nella prevenzione di eventi cardioembo-

pazienti; il monitoraggio della spesa farma-

a dosi fisse, senza necessità di controlli di

lici nei pazienti con fibrillazione atriale e nella

ceutica dei Nao.

40 aprile 2014


Primo piano Farmacologia

Il corretto uso

Non avendo la necessità di eseguire esami

Pur non essendo necessario controllare para-

L’utilizzo dei Nao deve tenere conto delle con-

ematochimici, vi è il pericolo che l’attenzione

metri della coagulazione durante il trattamento

troindicazioni: dabigatran è controindicato nei

del paziente per una terapia importante come

come per la warfarina, è raccomandato sotto-

pazienti con insufficienza renale severa o in-

quella anticoagulante cali e il paziente si possa

porre il paziente ad accertamenti di laboratorio

sufficienza epatica o con malattia epatica che

dimenticare di assumere il farmaco. Che cosa

prima di intraprendere la terapia con Nao. È

possa avere un qualsiasi impatto sulla soprav-

fare in caso di mancata assunzione di una dose?

consigliabile eseguire una valutazione a livello

vivenza. Non è raccomandato nei pazienti con

Per dabigatran la dose dimenticata può essere

basale dosando i parametri della coagulazione,

enzimi epatici elevati al di sopra del doppio del

assunta fino a sei ore prima dell’assunzione

funzionalità renale ed epatica. Il monitoraggio

limite superiore dei valori normali. Rivaroxa-

della dose successiva, ed è consigliabile non

della funzione renale del paziente in terapia con

ban è controindicato nei pazienti con patologie

assumere la dose dimenticata a meno di sei

i nuovi anticoagulanti orali è indicato: almeno

epatiche associate a coagulopatia e rischio

ore dalla dose successiva. Per rivaroxaban, es-

una volta all’anno; ogni sei mesi se il paziente è

emorragico clinicamente significativo, com-

sendo prevista una singola somministrazione

affetto da insufficienza renale cronica o se ha

presi i cirrotici cn Child Pugh B, e insufficienza

giornaliera, il paziente dovrà assumere la dose

età >75 anni; ogni volta che ci siano condizio-

renale grave.

dimenticata immediatamente, proseguendo, il

ni morbose acute (infezioni, disidratazione), in

Sono consigliabili aggiustamenti della dose rac-

giorno successivo, con l’assunzione monogior-

cui si sospetta un decremento della funzione

comandata con un dosaggio inferiore in caso di

naliera raccomandata. È consigliabile non assu-

renale, soprattutto nel grande anziano (>80

pazienti con età ≥ 80 anni, o con terapie conco-

mere mai una dose doppia in uno stesso giorno

anni). Se la funzione renale si deteriora, è pos-

mitanti (per esempio verapamil) che assumo-

per compensare la dimenticanza della dose.

sibile ridurre la dose di dabigatran, mentre non

no dabigatran. Nei pazienti con età 75-80 anni,

Se i pazienti in terapia con Nao devono esse-

è indicata riduzione della dose con rivaroxaban.

insufficienza renale moderata, gastrite, esofa-

re sottoposti a interventi di chirurgia elettiva/

La valutazione dei parametri della coagulazio-

gite o reflusso gastroesofageo il trattamento

procedura invasiva sospenderanno dabigatran

ne in pazienti in terapia con i Nao è d’obbligo in

con dabigatran deve essere valutato su base

in fase pre-operatoria in relazione alla funzio-

urgenze/emergenze cliniche quali chirurgia;

individuale, considerando il rischio tromboem-

ne renale e alla tipologia di intervento con più

complicanze emorragiche/tromboemboliche;

bolico e di sanguinamento. Per rivaroxaban non

o meno elevato rischio di sanguinamento o

sovradosaggio; necessità di sottoporre i pa-

sono necessari aggiustamenti della dose nei

chirurgia maggiore. Nella fase post-operatoria

zienti a procedure invasive; necessità di anta-

pazienti con lieve o moderata compromissione

dabigatran può essere ripreso al raggiungi-

gonizzare rapidamente l’effetto anticoagulante del farmaco; insufficienza renale o epatica; interazione con altri farmaci che possono ridurre

I Nao si sono rivelati efficaci e sicuri al pari di eparina a basso peso molecolare e di warfarina nella profilassi antitrombotica in chirurgia ortopedica maggiore in elezione, nella prevenzione di eventi cardioembolici nei pazienti con fibrillazione atriale e nella prevenzione di recidiva e morte nei pazienti con tromboembolismo venoso

o potenziare l’effetto dei nuovi anticoagulanti orali; soggetti con estremi di peso.

Complicanze Protocolli/percorsi assistenziali per la gestione delle complicanze emorragiche dovrebbero essere redatti e condivisi dai team multidisciplinari. In caso di emorragia lieve va valutata la ripresa del trattamento con Nao e riconsiderata la terapia farmacologica associata. Per

renale, mentre non è raccomandato l’uso in pa-

mento di un’emostasi normale. Rivaroxaban

la terapia di emorragie maggiori - l’emorragia

zienti con insufficienza renale grave.

deve essere sospeso almeno ventiquattro

sintomatica in un’area o organo critico, per

I pazienti che sono in terapia con warfarina

ore prima dell’intervento. Se la procedura non

esempio intracranico, intraspinale, intraocula-

possono passare ai Nao immediatamente o

può essere rimandata, l’aumentato rischio

re, retroperitoneale, intrarticolare o pericardico

aspettando quarantotto ore dalla sospensio-

emorragico deve essere valutato in rapporto

o intramuscolare con sindrome del compar-

ne di warfarina in base al valore di Inr. Anche

all’urgenza dell’intervento. Rivaroxaban deve

timento - o per emorragie pericolose per la

con Ebpm o calciparina o fondaparinux si può

essere ripreso al più presto dopo la procedura

vita si possono considerare fattori della coa-

passare ai Nao sospendendo Ebpm o calci-

invasiva o l’intervento chirurgico, non appe-

gulazione quali concentrato di complesso pro-

parina o fondaparinux, e assumendo la prima

na la situazione clinica lo consenta e sia stata

trombinico (aPCC), Complesso protrombinico

dose Nao qualche ora prima della dose previ-

raggiunta un’emostasi adeguata, in base alla

attivato (Feiba) oppure r- FVIIa, ed emodialisi

sta di eparina.

valutazione del medico.

se realizzabile.

41 aprile 2014


Primo piano Nutraceutica

42 aprile 2014


Primo piano Nutraceutica

Nutraceutici per i diabetici

4 volte maggiore rispetto alla popolazione non afflitta da Dm. Osservando il pianeta, sono almeno 60 milioni le persone inserite in una fase prediabetica, con un forte rischio di evolvere in diabete mellito nel prossimo futuro. Il Dm è una malattia cronica, che riduce la capacità di metabolizzare carboidrati, grassi

Gli integratori alimentari per il diabete di tipo II, da affiancare alla terapia farmacologica o da utilizzare a scopo preventivo

e proteine.

di Alberto Ritieni Chimica degli alimenti, Università di Napoli Federico II

questo tipo di patologia non vi è alcuna produ-

I

Il Dm tipo I è insulino dipendente e affligge circa il 10 per cento della popolazione dei diabetici; in zione di insulina da parte del pancreas e si verifica già prima dei 40 anni di vita, richiedendo l’adozione di una dieta povera in carboidrati,

l diabete mellito (Dm) è considerato negli

2030. In Italia, la prevalenza del Dm si attesta

molto esercizio fisico e uso di insulina.

Stati Uniti la settima causa di morte, con un

sul 7,1 per cento, ponendo il nostro Paese al non

Nel Dm tipo II, che riguarda il restante 90 per

costo economico e sociale pari a oltre 150

invidiabile decimo posto fra tutte le nazioni del

cento dei diabetici, vi è la produzione di insu-

miliardi di euro.

mondo. La percentuale della popolazione ultra-

lina, ma o è insufficiente oppure si è creata

Nella popolazione mondiale i casi di Dm

sessantenne afflitta da Dm raggiunge il 25 per

una resistenza insulinica tale da impedirne il

sono in forte crescita, soprattutto perché

cento e la malattia rappresenta la sesta causa di

suo funzionamento a livello delle membrane

sta crescendo nei Paesi emergenti, primi fra

morte in assoluto. È inoltre la prima causa di ce-

cellulari.

tutti la Cina, l’India e, in generale, l’emisfero

cità per la retinopatia diabetica, è causa dell’am-

Questa forma di diabete è fortemente associa-

meridionale.

putazione degli arti inferiori per la neuropatia

ta all’obesità e al sovrappeso e spesso si verifi-

In prospettiva il Dm crescerà dai 30 milioni di

periferica e l’arteriopatia cronica obliterante. Nel

ca nella popolazione ultraquarantenne.

pazienti del 1985 fino a oltre 370 milioni del

diabetico il rischio cardiovascolare risulta da 2 a

I pazienti ammalati di Dm di tipo II sono 

43 aprile 2014


Primo piano Nutraceutica

44 aprile 2014


Primo piano Nutraceutica

trattati con ipoglicemizzanti orali, con modi-

un miglioramento del tessuto muscolare e del

fiche della dieta e con un maggiore esercizio

tono stesso. L’Ala non si dimostra tossico nei

fisico. Occorre aggiungere che una diagno-

pochi casi di sovradosaggio che comportano

si precoce di perdita funzionale delle cellule

cali del tasso glicemico e reazioni allergiche cu-

beta non può precedere l’apparizione dei

tanee. Un effetto collaterale interessante è la

sintomi di diabete mellito e di solito coincide

produzione di urine maleodoranti, con un odore

con una distruzione dell’80 per cento delle

molto simile a quando si mangiano aspara-

cellule produttrici di insulina.

gi. La presenza naturale dell’Ala è comune nei

Attualmente l’approccio considerato inno-

tessuti, animali e vegetali, ricchi di mitocondri

vativo è quello di affiancare alle più comuni e

e si ritrova in abbondanza in patate, broccoli e

cellule beta del pancreas con una dose giorna-

diffuse scelte nutrizionali prodotti nutraceu-

spinaci, anche se le fonti principali rimangono le

liera di circa 30-50 mg al giorno.

tici. Questi prodotti, da non confondere con gli

carni rosse e in particolare fegato e cuore.

Fra gli altri microelementi vanno citati il man-

alimenti funzionali, si è dimostrato già dal 2002

Solo negli Usa il mercato dei nutraceutici destinati ai diabetici è di circa 80 milioni di euro con un trend di crescita del 20 per cento annuo

ganese, che è necessario per il funzionamento

che sono ben accetti dai pazienti diabetici. Ne-

Dalla carnitina allo zinco

gli Usa l’Associazione americana dei diabetici

Sono potenziali nutraceutici utili per il control-

sintesi insulinica oltre a essere un cofattore ne-

(Ada) raccomanda l’uso dei nutraceutici per il

lo del diabete anche la carnitina, con una dose

cessario per gli enzimi glicolitici, con una dose

controllo della glicemia così da contrastare l’in-

di 1-2 grammi due volte al giorno; i flavonoidi

giornaliera di circa 5-10 mg al giorno. Infine il

sorgenza del diabete fra la popolazione già am-

che incrementano la produzione di insulina e la

magnesio che, con 500 mg al giorno, permette

malata e fra i cosiddetti prediabetici.

conseguente riduzione della glicemia, con un

di migliorare la secrezione e la sintesi dell’insu-

Solo negli Usa il mercato dei nutraceutici desti-

vantaggio anche nella riduzione del sorbitolo

lina in assenza di danni al rene e comunque con

nati ai diabetici è di circa 80 milioni di euro con

nel cristallino oculare.

una contemporanea somministrazione di 50-

un trend di crescita del 20 per cento annuo.

La biotina è un nutraceutico che migliora l’atti-

100 mg di vitamina B6.

delle cellule pancreatiche coinvolte nella bio-

vità glucochinasica e con una dose di 16 mg/

L’acido lipoico

giorno nei diabetici di tipo II si osserva un mi-

da fonti vegetali

L’acido lipoico è stato isolato per la prima vol-

glioramento della tolleranza al glucosio e una

Alcuni vegetali come sedano, cipolle, fagioli-

ta nel 1951 dal fegato, inizialmente considerato

migliore risposta insulinica.

ni, foglie di mango sono noti per la loro azione

come vitamina N, oggi è ritenuto un cofattore

Parallelamente l’utilizzo di acido gamma-lino-

positiva nel trattamento del diabete (Diet He-

enzimatico necessario per il metabolismo cel-

leico in dosi di 0,5-1 grammo al giorno sembra

alth Club 2008), ma vi sono altri interessanti

lulare. Siamo capaci di biosintetizzarlo, per cui

fornire un’adeguata protezione e un riduzione

prodotti che possono dare ottimi risultati nel

non è essenziale e non si può stabilire una do-

delle neuropatie di origine diabetiche; un da-

controllo del diabete.

se giornaliera raccomandata (Rda); al contrario

to interessante è che l’aggiunta di acidi grassi

Il melone amaro o zucca amara, pianta di origi-

nelle persone ammalate di diabete II diversi

omega 3 (900 mg di Epa e 600 mg di Dha in

ne asiatica, fornisce un estratto noto come “in-

studi individuano una dose utile di 600 mg/die

due dosi giornaliere) porta a una ulteriore ridu-

sulina vegetale”, molto utilizzata nella medicina

o più. La sua assunzione riduce la disponibilità

zione del livello di glicemia e a un miglioramento

ayurvedica, che è capace di riattivare l’insulina

di vitamine del gruppo B, per cui ne è richiesta

della risposta insulinica.

ematica e di “ringiovanire” il pancreas. La sua

la cosomministrazione. L’acido lipoico (Ala) mi-

Fra i potenziali prodotti con effetti nutra-

somministrazione riduce il livello della glicemia

gliora la sensibilità insulinica negli animali dia-

ceutici vanno anche ricordati la taurina, un

dopo soli 15 minuti dalla sua somministrazione.

betici, perché stimola il recettore dell’insulina

amminoacido semi-essenziale, che produ-

La quantità efficace è di circa 50 ml di succo al

e le corrispondenti proteine segnale collegate

ce effetti sul livello d’insulina con dosi di 3-6

giorno; gli effetti indesiderati più comuni attri-

all’insulina: ciò si traduce in una riduzione del

grammi al giorno.

buiti a chi assume la zucca amara in quantità

livello di glicemia ematica e di conseguenza

La stessa N-acetil-cisteina, se introdotta a dosi

eccessiva sono collegati alla digestione, a dolori

anche della formazione di depositi di gras-

non superiori a 3 grammi giornalieri, migliora i

addominali, a gonfiori, diarrea, eccetera.

si. Questi studi hanno un punto debole nella

livelli di insulina e di glicemia.

La cannella è una delle spezie più diffuse ed è

scelta di testare l’Ala in cellule adipose che non

In affiancamento a tutta questa serie di mole-

dimostrato che possiede effetti reali e verificati

rappresentano tutti i tessuti insulino-sensibili.

cole si possono ritrovare alcuni microelementi

sul diabete di tipo II. La cannella possiede vari

Questo porta a definire l’Ala come “l’insulina

come il selenio (200 microgrammi al giorno)

meccanismi fra cui l’attivazione della glicoge-

per l’assorbimento del glucosio specifica per il

che funge da insulino-mimetico; oppure lo

no sintetasi per catturare glucosio dal flusso

grasso”. Parallelamente l’Ala migliora le riserve

zinco che migliora la risposta all’insulina, la sua

ematico e l’inibizione della defosforilazione del

di glicogeno muscolare e la sintesi proteica, con

biosintesi, secrezione oltre a proteggere le

recettore dell’insulina.

45 aprile 2014


Primo piano Nutraceutica

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO NOME DELLA SPECIALITÀ MEDICINALE Hirudoid 40000 U.APTT 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Principio attivo per 100 g di crema: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700-13700) mg 445 pari a 40000 U.APTT; principio attivo per 100 g di gel: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700-13700) mg 445 pari a 40000 U.APTT. 3. FORMA FARMACEUTICA Crema e gel.

botica è stata documentata su trombi sperimentali in varie specie animali, e nell’uomo, utilizzando fibrinogeno marcato. 5.2. Proprietà farmacocinetiche È stato dimostrato sia il suo assorbimento cutaneo che la sua efficacia nel trattamento percutaneo di essudati o ematomi indotti sperimentalmente. 5.3. Dati preclinici sulla sicurezza d’impiego Il prodotto non presenta tossicità acuta o cronica, non interferisce con il processo gestativo ed è sprovvisto di attività teratogena, pur essendo stato somministrato agli animali da laboratorio in dosi notevolmente superiori a quelle terapeutiche, e, comunque, le massime possibili tenuto conto della forma farmaceutica e della via di somministrazione.

4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1. Indicazioni terapeutiche Tromboflebiti e flebiti superficiali. Edema da stasi venosa. Dolore, infiammazione, edema, disturbi trofici negli stati post-flebitici e varicosi. Ematomi. 4.2. Posologia e metodo di somministrazione Perforare la membrana del tubetto con la spina della capsula. Crema: salvo diversa prescrizione, disporre sulla parte malata 2-3 volte al giorno, 3-5 cm di crema (in caso di necessità e nelle applicazioni iniziali anche di più) e massaggiare leggermente fino all’assorbimento della crema. Nel caso di infiammazioni particolarmente dolenti ed in presenza di trombosi, spalmare con cautela Hirudoid 40000 U.APTT su tutta l’area cutanea interessata ed anche intorno ad essa, e coprire con garza di cotone o simili. In questi casi l’effetto terapeutico di Hirudoid 40000 U.APTT può essere amplificato frizionando anche zone più lontane dalla parte. Gel: salvo diversa prescrizione, 3-5 cm di gel 2-3 volte al giorno. Hirudoid 40000 U.APTT gel è adatto all’impiego nelle tecniche fisioterapeutiche quali ionoforesi e fonoforesi. Nel caso sia utilizzato con tecnica ionoforetica, esso va applicato sul catodo. 4.3. Controindicazioni Ipersensibilità già nota verso il medicamento e gli eparinoidi in genere. 4.4. Speciali avvertenze e speciali precauzioni per l’uso Uso esterno; se compaiono fenomeni di sensibilizzazione, che possono originarsi con l’uso protratto dei prodotti per applicazione topica, occorre interrompere il trattamento. Non applicare su cute lesa. 4.5. Interazioni con altri medicinali e interazioni di qualsiasi altro genere Non sono segnalate particolari interazioni medicamentose. 4.6. Uso in gravidanza e allattamento Non sono segnalate particolari modalità d’uso in corso di gravidanza e di allattamento. 4.7. Effetti sulla capacità di guidare veicoli ed usare macchinari Non sono segnalati particolari effetti sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine. 4.8. Effetti indesiderati Non sono segnalati particolari effetti indesiderati. 4.9. Sovradosaggio Non sono segnalati particolari effetti dovuti a iperdosaggio.

6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1. lista degli eccipienti Eccipienti per 100 g di crema: cutina LE g 10, trigliceridi a catena media g 6.25, alcool miristico g 3.75, isopropile miristato g 2.5, bentonite g 1, essenza profumata g 0.025, alcool isopropilico g 1, imidurea g 0.2, fenossietanolo g 1, acqua depurata q.b. a g 100; eccipienti per 100 g di gel: isopropanolo g 20, 1,2- propilenglicole g 0.5, acido poliacrilico g 1.5, sodio idrossido g 0.3, essenza profumata g 0.025, acqua depurata q.b. a g 100. 6.2. Incompatibilità Non sono segnalati particolari tipi di incompatibilità. 6.3. Validità Crema: tre anni a confezionamento integro; gel: cinque anni a confezionamento integro. 6.4. Speciali precauzioni per la conservazione Hirudoid 40000 U.APTT gel: nessuna Hirudoid 40000 U.APTT crema: conservare a temperatura inferiore a 25°C 6.5. Natura e contenuto del contenitore Tubi di alluminio flessibile e a foro cieco con capsula a vite in polietilene. Tubo g 50 crema, Tubo g 50 gel 6.6. Istruzioni per l’uso e per l’impiego Nessuna in particolare.

5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1. Proprietà farmacodinamiche Il prodotto si è dimostrato attivo su vari parametri chimico-fisici della sostanza intracellulare, quali la sintesi e la decomposizione degli acidi nucleici, i sistemi enzimatici coinvolti nel processo infiammatorio, nonchè dotato di azione inibitoria sull’attività ialuronidasica. L’attività antitrom-

12. REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO Medicinale non soggetto a prescrizione medica.

7. TITOLARE AIC Crinos SpA - Via Pavia, 6 - Milano 8. NUMERO AIC Tubo 50 g crema, codice n. 010386062; tubo 50 g di gel, codice n. 010386074. 9. DATA DI PRIMA AIC/RINNOVO Giugno 2005 10. DATA REVISIONE DEL TESTO Novembre 2006 11. TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 Il preparato non appartiene ad alcuna tabella della legge in questione.

Prezzo al pubblico: HIRUDOID 40000 U.APTT gel 50g € 12,50 HIRUDOID 40000 U.APTT crema 50g € 12,50

FARMACEUTICI 46 aprile 2014


Primo piano Nutraceutica

conseguenza insulinici molto meno traumatici per il metabolismo, permettendogli di modulare meglio l’entrata del glucosio nelle cellule.

Un’opzione in più Gli integratori alimentari per il controllo del diabete di tipo II possono migliorare l’azione dei farmaci assunti; resta però necessario verificare con il medico curante e il farmacista le terapie adottate per evitare, per esempio, un eccesso di agenti anticoagulanti, oppure l’uso contemporaneo di niacina che riduce il colesterolo, ma aumenta la glicemia. Gli integratori alimentari e i nutraceutici non possono escludere i farmaci convenzionali prescritti dal medico, ma possono far parte di un programma completo che comprende anche Uno studio condotto su 60 pazienti ha dimo-

dannosi in generale per l’organismo (Science

l’esercizio fisico, l’adozione di una dieta oppor-

strato la capacità di ridurre il diabete mellito

Daily 2008).

tuna, la riduzione dello stress, il monitoraggio

del 18-29 per cento con una dose di cannella

La concentrazione di proantocianidine oligo-

frequente della glicemia, una migliore comuni-

pari a 1-6 grammi al giorno per 60 giorni (Ho-

meriche derivate dall’uva è collegata al suo co-

cazione con il proprio medico e il farmacista.

ney and Cinnamon 2008).

lore, per cui il vino rosso ne è più ricco e dà più

La sindrome metabolica è un insieme di pro-

La cannella purtroppo veicola anche delle

benefici rispetto al vino bianco, mentre il succo

blemi in cui predomina sostanzialmente l’in-

sostanze nocive di cui tenere conto, quali la

di uva non fermentato non produce effetti pa-

sulino-resistenza e ormai nel mondo si parla

cumarina. Quest’ultima è epatotossica, ne-

ragonabili dal punto di vista salutistico.

di pandemia della sindrome metabolica, che

frotossica e a elevate concentrazioni ha effetti

Il tè verde invece è una riconosciuta fonte di

conduce al diabete mellito, all’obesità e a altre

anticoagulanti per cui va tenuto conto dell’uso

epigallocatechine, che riducono molto rapida-

complicazioni.

della cannella con farmaci anticoagulanti.

mente il valore di glicemia in fase post prandiale,

La terapia farmacologica per il trattamento

Storicamente la cannella è associata al miele,

migliorando la resistenza insulinica. Inoltre que-

del diabete tipo II e la sindrome metabolica

il più naturale dolcificante che non dà problemi

sti composti proteggono le cellule beta pancre-

comporta anche un cambio dello stile di vita,

ai diabetici: il migliore rapporto è dato dall’in-

atiche con una dose consigliata di circa 500 mg

l’esercizio fisico, l’adozione di stili alimentari

gestione di due parti di miele e una di cannella.

per due volte al giorno.

più salutistici.

Il fieno greco contiene l’alcaloide trigonellina,

Oggi sono molto diffuse le Bacche di Goji che

L’uso di integratori alimentari e di nutraceutici è

che riduce la glicemia e in particolare il rischio

possono ridurre lo stress ossidativo specie a

la pietra angolare per la prevenzione del diabe-

di avere la cataratta; inoltre è presente anche

livello oculare nella retinopatia diabetica dovuta

te di tipo II e della sindrome metabolica e per la

il 4 idrossisoleucine che stimola la secrezione

al diabete di Tipo 2. Nonostante la loro elevata

gestione clinica di queste patologie.

dell’insulina, ne riduce la resistenza e, di con-

capacità nutrizionale, le Bacche di Goji han-

Attualmente le nazioni registrano un critico au-

seguenza, diminuisce i livelli di glicemia.

no un bassissimo indice glicemico (Ig del Goji

mento dei costi economici e sociali da soste-

L’uva contiene fra le tante molecole un fenolo,

pari a 28, fatto 100 quello del glucosio puro), e

nere per queste patologie, che ne minaccia la

il resveratrolo, che protegge le cellule dei vasi

sono ricche di antiossidanti con elevati livelli di

sostenibilità.

sanguigni da valori elevati di glicemia. Que-

zeaxantina, luteina, polisaccaridi e polifenoli.

A questi macro-aspetti si affiancano l’insod-

sta molecola nutraceutica è presente nella

In generale, l’utilizzo di cereali integrali e di ce-

disfazione dei pazienti, il costo della terapia, la

buccia degli acini d’uva, nel vino rosso e nelle

reali con alto contenuto di fibre riduce il rischio

richiesta di terapie più personalizzate e mirate,

arachidi.

di sviluppare il diabete di tipo 2, dimostrando gli

l’invecchiamento generale della popolazione di

Una ricerca condotta in Inghilterra ha dimo-

effetti positivi sulla glicemia e sui livelli di insu-

questi Paesi; l’insieme di questi aspetti induce a

strato che il diabete provoca nei pazienti danni

lina in pazienti non diabetici e diabetici. Questo

dare maggiore attenzione alla prevenzione del

microvascolari e macrovascolari soprattutto

effetto è del tipo meccanico, perché si riduce la

diabete e all’uso più ampio, accanto alle terapie

alterando la fisiologia dei mitocondri, che si

velocità di assorbimento degli zuccheri, specie

di tipo convenzionale, di nutraceutici e integra-

tramutano in iperproduttori di radicali liberi

i semplici, e si ottengono picchi glicemici e di

tori alimentari, laddove necessario.

47 aprile 2014


Primo piano Legale

Le Bain

Un centro estetico in farmacia è consono al suo esercizio? a cura dello studio dell’avvocato bruno riccardo nicoloso Firenze - Roma (b.r.nicoloso@tin.it)

V

iene pubblicizzato come un

Nel primo caso, viene detto: nulla quaestio,

le attività imprenditoriali della farmacia nel

esempio da seguire quello

atteso che tali strutture non ricadono nel

contesto della licenza commerciale nell’a-

dell’impianto di cabine esteti-

divieto della adiacenza degli studi medici

rea del salutare, che è complementare alla

che in farmacia, se non addi-

alla farmacia, che è vietata dall’articolo 45

concessione sanitaria per l’esercizio della

rittura di una Spa (dalla città

del R.D. n. 1706/1938. Mentre ogni proble-

farmacia nell’area del farmaco.

balneare belga), intese come centri benes-

matica relativa allo svolgimento della relativa

sere allocati nelle farmacie. Si pone, al riguar-

attività ricade sul gestore abilitato al relativo

L’estetista in farmacia

do, una preliminare distinzione: se la cabina

esercizio, residua al titolare della farmacia il

Nell’una come nell’altra ipotesi è comune, co-

o la Spa siano riferibili a un soggetto terzo

solo approntamento di locali idonei secondo

me s’è detto, l’idoneità dei locali nel rispetto,

rispetto al titolare di farmacia che gli affitta

la normativa di livello regionale e comunale

tra l’altro, della normativa sulla privacy, ma la

solo i locali, traendo profitto dal passaggio

che ne disciplina i requisiti. Nel secondo ca-

vera questione riguarda l’esercizio dell’atti-

di un’utenza altrui e dall’impiego di cosme-

so, viene sostenuto: parva quaestio, atteso

vità d’estetista nella farmacia, atteso che la

tici vendibili dalla farmacia ovvero se appar-

che, a prescindere dalla idoneità dei locali,

questione, tutt’altro che parva, si presta a più

tengano allo stesso titolare della farmacia.

la relativa attività può essere ricondotta tra

di una riflessione di legittimità e di merito.

48 aprile 2014


Primo piano Legale

In via preliminare può essere sgomberato il

La ratio

umana, recte della qualità e della dignità di

campo da una forzata riconduzione dell’at-

Tutto questo vien detto invocando «la ratio

vita, attraverso la cura della salute e la terapia

tività di un estetista tra i servizi che possono

di liberalizzazione delle attività commercia-

del dolore, e che, in tale ottica, è «marginale»

essere svolti in farmacia a norma dell’artico-

li sottesa alla normativa primaria nel tem-

l’indubbia natura imprenditoriale della relativa

lo 11 della Legge n. 69/2009 (tanto meno in

po sopravvenuta, come dettata dal decreto

attività (Corte Costituzionale, 11 marzo 2006,

relazione all’articolo 1, comma 2, del Decreto

legge n. 138 del 2011, ai sensi del quale deve

n. 87). Di tal che la postulata liberalizzazione

legislativo n. 153/2009) mediante le speci-

intendersi consentita qualsiasi attività eco-

non può essere applicata tout court alle far-

fiche e tassative prestazioni professionali di

nomica privata non espressamente vieta-

macie (Punto Effe n. 14/2011: “Il Grido”), tan-

supporto previste dal Decreto ministeriale 16

ta dalla legge, e dal decreto legge n. 201 del

to meno nella logica che le equipara ai centri

dicembre 2010. Deve essere altresì escluso

2011, sulla cui base devono intendersi abro-

commerciali.

che il possesso del requisito professionale

gate tutte le norme che impongono divieti e

per l’esercizio dell’attività d’estetista a nor-

restrizioni alle attività economiche non ade-

In conclusione

ma della Legge n. 1/1990 debba riguardare il

guati o non proporzionati alle finalità pubbli-

A tacere di ogni considerazione sul concetto

titolare di farmacia e non solo il soggetto che

che perseguite, con conseguente necessità

di liberalizzazione (sinonimo di sviluppo ma

l’intende esercitare in farmacia.

di adottare un’interpretazione restrittiva delle

non di progresso) e a tacere del fatto che

Rimane il problema dell’attivazione della

disposizioni che recano limiti o divieti».

non sempre tutto ciò che sembra legittimo

procedura Scia per l’esercizio dell’attività

Dimentica peraltro il Giudice nomofilattico

sul piano normativo sia coerente sul piano

di estetista in farmacia e della richiesta del nulla osta igienico-sanitario per il suo avvio all’interno della farmacia. Una benevola sentenza del Giudice amministrativo (Tar del Lazio, Roma, Sezione seconda, 20 maggio 2013, n. 5036) ha risolto, a quanto pare, in senso favorevole entrambe le questioni, ritenendo che «sebbene la disciplina regolamentare (nel contesto dell’articolo 1 della Legge n. 1/1990, ndr) non preveda espressamente la possibilità di esercizio dell’at-

Si può ben difficilmente ritenere che le ragioni dell’impresa portino al Bagno di Ingres in farmacia, palesando se non un mutamento di campo quanto meno un’allettevole alternativa, proprio quando le logiche del servizio, fin qui riservato alle farmacie, ascrivono sempre di più alle strutture aziendali del Servizio sanitario nazionale l’erogazione dell’assistenza farmaceutica (magari) direttamente al domicilio dell’assistito

tività di estetista presso le farmacie, non può annettersi a tale mancata previsione valenza ostativa a detta possibilità, doven-

che la stessa normativa liberalizzante che

deontologico quanto meno in termini di de-

do ritenersi l’elenco delle attività presso i cui

viene citata in termini apodittici prevede che

coro professionale, si può ben difficilmente

locali può essere svolta l’attività di estetista

le restrizioni all’accesso e all’esercizio della

ritenere che le ragioni dell’impresa portino

di carattere meramente esemplificativo, e

attività economica devono essere oggetto

necessariamente e in modo consono al Ba-

non esaustivo, tenuto conto della locuzio-

d’interpretazione restrittiva «fermo restan-

gno di Ingres in farmacia, palesando se non

ne di chiusura, ivi contenuta, riferita ad “al-

do quanto previsto per le professioni» (ar-

un mutamento di campo quanto meno

tre strutture similari”, che attesta la natura

ticolo 3, comma 6, Dl n. 138/2011 convertito

un’allettevole alternativa, proprio quando le

non tassativa dell’elencazione ed il carattere

nella Legge n. 148/2011) e impone che «la li-

logiche del servizio, fin qui riservato alle far-

aperto della tipologia di attività che possono

mitazione sia funzionale a ragioni d’interesse

macie, ascrivono sempre di più alle struttu-

essere svolte congiuntamente con quella di

pubblico tra cui in particolare quelle connes-

re aziendali del Servizio sanitario nazionale

estetista». Di tal che «posto che sia le far-

se alla tutela della salute umana» (articolo 5,

l’erogazione dell’assistenza farmaceutica

macie che i centri commerciali sono acco-

comma 11, lettera a, Dl n. 138/2011 converti-

(magari) direttamente al domicilio dell’assi-

munati dalla vendita di farmaci, non si vede

to nella Legge n. 148/2011) ed è pacifico che

stito (Punto Effe n. 1/2014: Il postino suona

per quale ragione solo all’interno dei primi

le farmacie, recte il sistema farmacia, quale

due volte), il quale - se tanto mi dà tanto -

sarebbe consentita l’attività di estetista, e

unicum di professione, struttura e servizio

potrà in un futuro pur sempre frequentare

non nelle farmacie, non potendo ravvisarsi

(Corte Costituzionale, 4 febbraio 2003, n.

una Spa in cui è ubicata anche una farmacia

alcuna incompatibilità o interferenza tra tale

27), afferisca una professione svolta attra-

ma ridotta a un centro commerciale: il che

ultima attività e quella sanitaria cui la farma-

verso un’impresa che garantisce un servi-

non sembra proprio gratificante in termini

cia è deputata in via principale». Sic.

zio pubblico e sociale a tutela della salute

professionali per il suo titolare.

49 aprile 2014


Primo piano Fiscale

Oneri ulteriori

In origine La vicenda non manca certo di originalità. Il tutto nasce dall’ articolo 2 comma 36

septiesdecies del Decreto legge 138/2011, che, riferendosi alla precedente imposizione di una comunicazione dei valore dei beni dati in godimento ai soci, recita: «L’Agenzia delle entrate procede a controllare sistematicamente la posizione delle persone fisiche che hanno utilizzato i beni concessi in godimento e ai fini della ricostruzione sintetica del reddito tiene conto, in particolare, di qualsiasi forma di finanziamento o capitalizzazione effettuata nei confronti della società». A qualsiasi persona dotata di capacità mentali comuni verrebbe semplicemente da pensare che il contenuto del comma si traduca in una possibilità esplicita a favore dell’Amministrazione finanziaria di accertare con modalità sintetica/induttiva ciò che già era scontato e cioè che il trasferimento di denaro a favore di un soggetto terzo costituisca un indice di redditività tale da dover essere giustificato. Ma evidentemente gli uomini del fisco hanno delle capacità intellettive non comuni se da un passaggio normativo così innocuo riescono a estrapolare un nuovo obbligo dichiarativo che magicamente prende corpo con il provvedimento dell’Agenzia del 16 dicembre 2011. Il grottesco è che si legge sul sito dell’Agenzia che «le modalità e termini per l’adempimen-

Nel nome della semplificazione amministrativa un nuovo, inutile, adempimento, a carico delle imprese, farmacie incluse

to, dapprima contenuti nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 16 novembre 2011, sono state riviste, in un’ottica di semplificazione, con il provvedimento del 2 agosto 2013». Nei palazzi romani devono

di Stefano De Carli Studio Guandalini, Bologna-Modena-Parma

avere le idee un po’ confuse di cosa si intenda per “semplificazione” nella realtà operati-

è

va. Perché estendere indiscriminatamente a ogni soggetto operante in regime d’impresa veramente paradossale che po-

2013, a uno dei più inutili adempimenti del pur

un impegno che prima era limitato solo agli

chi giorni prima (9 agosto 2013)

ricco teatrino degli obblighi imposti ai contri-

sporadici casi di chi ha concesso beni in go-

della conversione in legge del

buenti italiani: la dichiarazione, telematica, e

dimento ai soci o familiari non sembra proprio

Decreto legge 69/2013 con-

con cadenza annuale, di tutti gli apporti di va-

rientrare in tale ottica. Già perché la prima

tenente una sbandieratissima

lore superiore a 3.600 euro, a qualunque titolo

stesura prevedeva l’obbligo solo in capo a

sezione dedicata alle semplificazione fisca-

effettuati da soci e familiari a favore delle so-

coloro che «effettuano qualsiasi forma di fi-

le, con tanto di proclami ufficiali del direttore

cietà/ditte individuali, che ha avuto il suo pri-

nanziamento o capitalizzazione nei confronti

Befera, la stessa Agenzia delle entrate abbia

mo epilogo il 31 gennaio 2014 relativamente al

della società concedente». Ancor più curioso

dato il via, con il provvedimento del 2 agosto

periodo d’imposta 2012.

è il contenuto del deleterio testo del 2 agosto,

50 aprile 2014


Primo piano Fiscale

e successivi chiarimenti, in virtù dei quali la

condotte quasi sempre nelle forme giuridi-

è che costringe a porre un po’ di ordine ai tra-

comunicazione:

che della ditta individuale o della società per-

sferimenti di denaro tra disponibilità perso-

◆ non va inviata da parte delle imprese in con-

sonale (che nel settore della farmacia privata

nali e aziendali, che, come detto, sono trattati

tabilità semplificata che non hanno un conto

sono peraltro le uniche consentite) è molto

spesso in modo superficiale. Con conseguen-

corrente dedicato all’ attività;

frequente che vi sia un utilizzo libero dei con-

ze di un certo rilievo sia a livello di imposte di-

non deve esporre il passaggio di denaro

ti correnti bancari personali e aziendali con

rette che indirette. Ci si riferisce in particolare

dalla sfera personale a quella imprenditoriale

conseguente incerta demarcazione tra pre-

(ma non solo) agli apporti di denaro che i soci

in caso di ditta individuale;

lievo utili, anticipazioni di pagamenti o ver-

effettuano a favore delle loro società a titolo di

samenti a vario titolo. Così come è spesso

finanziamento fruttifero o infruttifero. Il testo

non deve esporre gli apporti di denaro fatti

unico delle imposte dirette stabilisce infatti all’

In un bilancio di aziende di medie/piccole dimensioni condotte quasi sempre nelle forme giuridiche della ditta individuale o della società personale è molto frequente che vi sia un utilizzo libero dei conti correnti bancari personali e aziendali

articolo 45, comma 2, una presunzione di fruttuosità delle somme date a mutuo a un tasso di interesse pari a quello legale (attualmente l’1 per cento). Tale presunzione può essere vinta stabilendo una diversa misura, o anche l’infruttuosità, mediante un atto scritto, redatto tra il socio e la società, che per essere opponibile al fisco deve avere data certa. In mancanza dell’atto, gli organi ispettivi possono contesta-

dai familiari del socio ma solo quelli dell’im-

arduo risalire a una precisa individuazione del

re la fruttuosità delle somme date a mutuo in

prenditore individuale;

soggetto a cui imputare le somme conferite.

capo al socio erogante, mentre nessun rilievo

non deve esporre gli apporti da parte di

Sono infatti diffusissimi i casi di contitolarità di

sarà a carico della società nel caso che questa

soggetti non legati da vincoli di parente-

conti correnti bancari all’interno di una fami-

non abbia messo in deduzione il corrispon-

la tra i quali anche conviventi more uxorio o

glia e non è detto che la proprietà sia da attri-

dente onere finanziario. Ogni finanziamento a

fidanzati/e;

buirsi pro-quota agli intestatari.

favore della società, nell’ipotesi quasi certa di

deve invece riportare l’apporto di denaro

una infruttuosità della somma erogata, deve

da parte delle (poche) categorie residue (in

Astrusità

pratica solo i soci e i familiari dell’imprendito-

L’obbligo dichiarativo è talmente astruso e

scrittura tra le parti. Per evitare che la stes-

re) anche se nello stesso periodo di imposta

improbabile che anche il compendio sanzio-

sa debba essere registrata scontando il 3 per

il versamento è stato, in tutto o in parte resti-

natorio è così carente da convincere per gran

cento di imposta di registro, sarà opportuno

tuito senza peraltro potere o dovere indicare

tempo la stampa specializzata che nessuna

che venga redatta per scambio di corrispon-

le restituzioni.

sanzione fosse stata prevista in caso di ina-

denza, in modo che l’imposta sia dovuta solo in

Per cui la domanda che sorge spontanea è:

dempimento. Solo negli ultimi tempi la zelante

caso d’uso, ovvero quando il documento è uti-

ma a cosa può servire questo ridicolo adem-

amministrazione finanziaria ha invece riesu-

lizzato per il deposito in cancelleria giudiziaria,

pimento? A niente ovviamente se non a fare

mato una disposizione di carattere particolare,

presso le amministrazioni dello Stato, ecce-

perdere tempo e denaro a operatori e consu-

e adattata forzatamente alla fattispecie, previ-

tera. La società dovrà pertanto formulare una

lenti che dovranno oltretutto fare attenzio-

sta dall’articolo 7, comma 12, del Dpr 605/73

richiesta di finanziamento infruttifero al socio

ne a rispettare gli altrettanti inutili obblighi di

secondo la quale il direttore dell’Agenzia delle

che, per rispettare il requisito della data cer-

riportare l’ultima data degli apporti in caso di

entrate, ai fini dei controlli delle dichiarazione

ta, sarà inviata tramite raccomandata in plico

versamenti multipli o la suddivisione tra ap-

dei contribuenti, può richiedere alle imprese,

aperto (ma va bene anche una Pec destinata

porti a titolo di finanziamento o conferimento

anche limitatamente ad alcune categorie, di

alla Pec personale del socio) cui il socio dovrà

non rimborsabile che non ha motivo di essere

effettuare comunicazioni all’Anagrafe tribu-

rispondere dando il proprio assenso ed utiliz-

richiesto perché se lo spirito è quello di moni-

taria di dati e notizie in loro possesso. Per cui il

zando le medesime formalità di invio. Chiu-

torare il passaggio di denaro ai fini del reddito-

rischio, in caso di omissione, è di vedersi punire

diamo richiamando una disposizione di favore,

metro a nulla serve sapere se il conferimento

da una sanzione amministrativa da 206,58 a

d’altronde scontata: qualora il socio rinuncias-

potrà o meno essere restituito. Tanto più che

5.164,57 euro, ridotta alla metà in caso di co-

se a riscuotere i propri crediti, la rinuncia non

i rimborsi non vanno segnalati. Oltretutto non

municazioni incomplete o inesatte.

costituisce sopravvenienza attiva (art. 88

ci vuole molto capire e sapere che in un bilan-

Se proprio dobbiamo trovare un minimo di po-

comma 4 del Tuid), in sostanza viene esentata

cio di aziende di medie/piccole dimensioni

sitività in questo ennesimo carico burocratico,

da qualsiasi tassazione.

essere assistito quindi dal formalismo della

51 aprile 2014


Premi

di giuseppe tandoi

in collaborazione con

PREMIO DI LAUREA PER L’AREA “FARMACOLOGIA E FARMACOTERAPIA” Stefania Mazzotta PREMIO DI LAUREA PER L’AREA “NUTRIZIONE E NUTRACEUTICA” Francesca Desideri PREMIO DI LAUREA PER L’AREA “MARKETING E GESTIONE DELLA FARMACIA” Valeria Mantellino PREMIO ALLA RICERCA Prof. Nicola Antonio Colabufo PREMIO AL VOLONTARIATO Don Tommaso Lerario

www.FarmacistaPiu.it 58 aprile 2014

Fpiù01-2014

Iniziative


Iniziative

di elena bottazzi

La salute insieme alla felicità Un evento che racconta ed esplora il concetto fondamentale di benessere psicofisico

G

ià da circa cinquant’anni l’Or-

scrittura, fotografia, architettura, collage, ar-

<<L’arte può portare ogni persona a scoprire

ganizzazione Mondiale della

te tessile, digitale, grafica, fumetto e poesia.

se stessa. Essere se stessi è la chiave del-

Sanità ha esplicitato quella

Differenti e variegati anche i macro-temi che

la felicità e della salute>>, sono le parole di

che rimane ancora oggi la de-

animano le opere, come l’approfondimento

Christian Boiron, “manager-filosofo” della

finizione di salute: <<non solo

della femminilità, nelle varie sfaccettature:

nota azienda produttrice di medicinali ome-

l’assenza di malattia, ma anche uno stato di

la donna-madre, fonte di vita, di armonia; la

opatici, che ha profondamente creduto nel

completo benessere fisico, mentale e so-

donna simbolo di bellezza e sensualità; l’in-

progetto di portare il colore e l’arte all’interno

ciale>>. Sposando quest’idea, l’associazione

dagine dell’animo femminile. Tema che s’in-

di tutte le filiali. La filiale italiana di Segrate,

Omeoart (nata nel 2006 in seno a Boiron

terseca con quello della natura e dell’acqua

in particolare, è anche la sede di Omeoart,

Italia, per creare un connubio tra arte e ome-

come principio di vita, di forza rigeneratrice.

fondata nel 2006 poiché, come ha ricordato

opatia) ha deciso di organizzare a Milano un

L’iniziativa non intende “mescolare” sola-

Boiron, è anche grazie allo sviluppo dell’arte

evento lungo dieci giorni, per approfondire lo

mente i generi artistici, ma integrare la mostra

che i medicinali omeopatici dell’azienda si

stretto e particolare legame che intercorre

vera e propria con un corollario di appun-

sono diffusi negli anni in Italia. <<La medicina

tra lo stato di salute dell’uomo e la sua feli-

tamenti per approfondire il binomio salute-

oggi ha il dovere etico di integrare al suo in-

cità, sia a livello individuale sia collettivo. Dal

felicità; durante i dieci giorni si susseguiranno

terno la felicità come espressione autentica

16 al 25 maggio, presso lo spazio espositivo

infatti iniziative culturali, anche per i più piccoli,

del proprio essere>>, ha affermato inoltre il

“Garage Milano” si realizzerà la mostra col-

sedute di yoga e meditazione, oltre a incontri

manager; per questo motivo, una delle at-

lettiva “Salute Felicità”, con protagonisti noti

con coach e counselor, per trattare il tema da

tività centrali di Omeoart è la realizzazione

autori e giovani talenti del panorama artistico

differenti punti di vista. “Salute Felicità” ben

d’interventi artistici all’interno di strutture

contemporaneo internazionale. Un dialogo tra

s’integra anche nello slogan “Nutrire il piane-

sanitarie e ospedaliere, soprattutto in ambi-

diverse discipline, generalmente concluse nel

ta” dell’Expo 2015 milanese, con la consape-

to pediatrico, per sensibilizzare gli operatori

proprio ambito e territorio; sarà infatti pos-

volezza che l’uomo non si nutre solo di cibo,

sanitari a una diversa visione della medicina

sibile ammirare, tra le altre, opere di pittura,

ma anche di arte, cultura e spiritualità.

e della salute.

53 aprile 2014


Spigolature

l’innovativo percorso formativo in lombardia Un software dedicato, capace di stampare in 18 lingue differenti indicazioni personalizzate sul farmaco prescritto o consigliato al paziente, uno strumento fondamentale per operare in una società multietnica, ma praticamente indispensabile in previsione di Expo 2015. Questo uno degli strumenti che l’Ordine dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza metterà a disposizione dei 300 farmacisti che hanno partecipato al percorso formativo sull’aderenza terapeutica organizzato dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti della Lombardia. È però solo uno dei molti aspetti innovativi del progetto, a cominciare dalle modalità con cui si è svolto il corso: cinque lezioni dedicate alla revisione dell’uso dei medicinali svolte nella sede milanese collegata audio e video in piena interattività con le sedi degli altri Ordini lombardi. Il sistema ha permesso di svolgere, al termine del corso, un’esercitazione basata sull’e-

a cura della redazione

In farmacia per i bambini La collaborazione tra il mondo delle farmacie, Federfarma e la Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus tra il 2013 e il 2014 si è consolidata e rafforzata. L’iniziativa “In Farmacia per i bambini”, promossa dalla Fondazione Rava con il patrocinio di Federfarma e svoltasi in tutte le farmacie aderenti il 20 novembre 2013, Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, grazie alla proattiva collaborazione di tanti farmacisti ha permesso di raccogliere circa 24.000 confezioni tra farmaci da banco a uso pediatrico e prodotti per il baby care. I prodotti sono stati poi donati a 70 enti sul territorio italiano dedicati alla cura dell’infanzia, che vivono gravi condizioni di povertà sanitaria e all’Ospedale NPH St Damien e Casa NPH a Tabarre, Haiti. Proprio per questo motivo anche quest’anno la Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus sarà presente a Cosmofarma dal 9 all’11 maggio con l’obiettivo di coinvolgere la categoria sul tema della responsabilità sociale, spiegare le iniziative che hanno coinvolto e coinvolgeranno nuovamente la farmacia, raccontare la case history dell’edizione 2013 dell’iniziativa “In Farmacia per i bambini” e lanciare la prossima edizione che si volgerà il 20 novembre. Ci saranno due momenti di confronto nella sala convegni, in cui sarà presente Martina Colombari (nella foto) testimonial della Fondazione Rava e dell’iniziativa “In Farmacia per i bambini”, e uno stand dove le farmacie potranno dare la proprio adesione all’iniziativa, ascoltare i racconti di farmacisti che hanno aderito durante la precedente edizione e conoscere l’attività della Fondazione Francesca Rava. Per informazioni: www.nphitalia.org, emanuela.ambreck@nphitalia.org, tel 02 54122917.

secuzione dell’Mur su casi simulati. «È una delle ricadute importanti della sperimentazione federale dell’Mur (revisione dell’uso dei medicinali)” spiega Andrea Mandelli (nella foto), presidente dell’Ordine milanese e della Fofi. «Dopo che il progetto pilota ha dimostrato la capacità del professionista italiano di svolgere questa prestazione avanzata, abbiamo cominciato a trasferire queste conoscenze al maggior numero possibile di farmacisti. Oggi la Lombardia e a breve, grazie alla Fad, il resto d’Italia».

SPECCHIASOL, AL VIA IL TOUR FORMATIVO È in partenza il tour formativo che porterà Specchiasol in 15 città italiane per incontrare i farmacisti con appuntamenti mirati a fornire conoscenze, competenze e strumenti utili in ambito fitoterapico. Il tema della formazione è “Crescere come farmacia e come farmacista”: il tour vuole essere, infatti, un modo per essere più vicini alle esigenze dei farmacisti, grazie alla presentazione di casi studio, proprio per fornire consigli utili e soluzioni concrete. Gli argomenti affrontati toccheranno l’ambito della comunicazione, della gestione, del team, nella direzione di una maggiore specializzazione, capace di aumentare la marginalità della farmacia. Gli incontri del tour saranno coordinati e gestiti da docenti Shackleton Consulting, partner del progetto, avranno inizio giovedì 13 maggio a Bari e termineranno venerdì 10 ottobre a Vicenza. Gli incontri sono riconosciuti come corsi Ecm, con 6,5 crediti formativi ciascuno. Per informazioni su date, location e programma dettagliato è possibile contattare gli agenti Specchiasol oppure telefonare in azienda ai numeri 045 6752311 - 045 6752302. Indirizzo mail: grp_commerciale@specchiasol.it 54 aprile 2014


Spigolature

Niente male Roma 2014: parte il progetto contro il dolore Si chiama Niente Male Roma 2014 l’iniziativa che Fondazione Gigi Ghirotti, Ordine dei Farmacisti e Federfarma Roma, in stretta collaborazione, hanno realizzato nelle farmacie della capitale e della provincia, dal 31 marzo al 6 aprile, per raccogliere dati sulla gestione del dolore e valorizzare il ruolo di supporto che farmacie e farmacisti possono assicurare ai cittadini nell’ambito del contrasto al dolore. L’idea alla base del progetto, patrocinato dal Ministero della Salute e coordinato da Leopoldo Mannucci, consigliere dell’Ordine di Roma e tesoriere della Fondazione Gigi Ghirotti, è quella che il binomio farmacia-farmacista possa recitare un ruolo di primo piano nella gestione in appropriatezza terapeutica del dolore minore attraverso i farmaci Sop e Otc, nell’indicazione dello specialista di riferimento al paziente con dolore, nonché nella sensibilizzazione del paziente verso la possibilità di trattare sempre il dolore con un percorso validato. Per un’intera settimana, dal 31 marzo al 6 aprile, attraverso la compilazione di appositi questionari somministrati ai cittadini che si recano per acquistare farmaci analgesici, con obbligo di prescrizione o meno, sono stati raccolti dati riferiti al trattamento del dolore, ai quali si aggiungono quelli ricavati da un altro questionario (compilato dal farmacista) finalizzato a “fotografare” la situazione in termini di trend e comportamenti nella gestione del paziente con dolore. I dati relativi ai pazienti (totalmente anonimi) si riferiscono alla tipologia di dolore sofferto, alla sua durata (cronico, saltuario), al suo livello secondo la scala Vas, al farmaco analgesico prescritto o autonomamente acquistato nell’occasione specifica (se farmaco Sop-Otc), nonché da chi e/o come è curato il dolore (specialista, medico di base, consiglio del farmacista, scelte autonome automedicazione), grado di soddisfazione (espresso in una scala da 1 a 5) verso la terapia analgesica utilizzata, altri farmaci eventualmente assunti. Altre informazioni, richieste direttamente alle farmacie, riguardano gli atteggiamenti di cura dei pazienti, i trend di vendita dei principali farmaci analgesici nel proprio esercizio, la vendita di morfina fiale la frequenza e il numero di indicazioni del centro di riferimento più vicino per la terapia del dolore. I dati raccolti da Ordine e Federfarma Roma saranno poi elaborati a cura della Fondazione Ghirotti e le conclusioni saranno rese disponibili, al ministero della Salute e alle autorità sanitarie della Regione e di Roma. 55 aprile 2014

www.syrio.net


Belle farmacie

Soluzioni personalizzate e materiali di effetto Dal giardino verticale, agli espositori in plexiglass trasparente: ambienti luminosi e originali in queste nuove farmacie

farmacia fumagalli Ampi spazi per questa farmacia realizzata con materiali di grande effetto come il pavimento in battuto e i banchi in Corian retroilluminati con sorgente a Led

Antica farmacia giusti La Farmacia del Dr. Riccobono di Palermo è stata rinnovata creando elementi di design molto incisivi come il pilastro centrale con giardino verticale, elemento innovativo e catalizzante dell’attenzione

farmacia CAPORALE Recentissima realizzazione a Villabate (PA), innovativa nel design con ottima concentrazione degli spazi e distribuzione degli elementi espositivi che favoriscono la piu alta redditivitĂ 56 marzo 2014


Belle farmacie

farmacia FUSCA Nuova visione espositiva dei prodotti, in questa farmacia di Gerocarne (VV): una chiara identificazione dei reparti e uno studio degli spazi e del colore che massimizzano la funzionalità del servizio alla clientela

farmacia cardillo Il titolare di questa farmacia ha voluto realizzare una soluzione personalizzata, dal carattere elegante, accattivante e piena di luce. Lo spazio dedicato alle prove è sopraelevato rispetto al pavimento di ingresso, così è nata l’idea di una grande vetrata che rende visibile questo spazio dedicato ai servizi

Farmacia comunale 1 Lainate La farmacia Comunale n° 1 di Lainate è stata rinnovata e ampliata. I colori sono naturali e sono stati scelti per creare un atmosfera accogliente e calda; il rovere chiaro si abbina al pavimento esistente color sabbia; le pareti espositive sono a cremagliera ma si è dedicato il giusto spazio anche ai prodotti blisterati

farmacia FARMACRIMI EUROPEA Spaccature del locale caratterizzato da estrema eleganza con finiture nero lucido e disegno scenografico realizzato a mano. Espositori da centro sala in plexiglass trasparente

farmacia san carlo Materiali pregiati e naturali come cristallo e legno caratterizzano la farmacia San Carlo di Dalmine, in cui i locali sono stati rinnovati aumentando gli spazi dedicati ai servizi al cliente 57 marzo 2014


Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalità di segnalazione delle reazioni avverse. 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE. Constella® 290 microgrammi capsule rigide. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA. Ogni capsula contiene 290 microgrammi di linaclotide. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA. Capsula rigida. Capsula opaca da bianca a bianco-arancio (18 mm x 6,35) contrassegnata con “290” con inchiostro grigio. 4. INFORMAZIONI CLINICHE. 4.1 Indicazioni terapeutiche. Constella® è indicato per il trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile da moderata a grave con costipazione (IBS-C) negli adulti. 4.2 Posologia e modo di somministrazione. Posologia La dose raccomandata è di una capsula (290 microgrammi) una volta al giorno. I medici devono periodicamente valutare la necessità di proseguire il trattamento. L’efficacia del linaclotide è stata stabilita in studi in doppio cieco controllati verso placebo, della durata massima di 6 mesi. Se i pazienti non riscontrano un miglioramento dei loro sintomi dopo 4 settimane di trattamento, è opportuno visitare nuovamente il paziente e riconsiderare il beneficio e i rischi di proseguire il trattamento. Popolazioni speciali Pazienti con insufficienza renale o epatica Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con insufficienza epatica o renale (vedere paragrafo 5.2). Pazienti anziani Per i pazienti anziani, sebbene non siano necessari aggiustamenti della dose, il trattamento deve essere attentamente monitorato e periodicamente rivalutato (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia del linaclotide nei bambini da 0 a 18 anni non è ancora stata stabilita. Non ci sono dati disponibili. Constella® non deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Modo di somministrazione Per uso orale. La capsula deve essere assunta almeno 30 minuti prima di un pasto (vedere paragrafo 4.5). 4.3 Controindicazioni. Ipersensibilità al linaclotide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Pazienti con ostruzione gastrointestinale meccanica accertata o presunta. 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego. Constella® deve essere utilizzato esclusivamente laddove siano state escluse patologie organiche e sia stata accertata una diagnosi di IBS-C da moderata a grave (vedere paragrafo 5.1). I pazienti devono essere consapevoli della possibile comparsa di diarrea durante il trattamento. Devono inoltre essere avvisati di informare il loro medico in caso di diarrea grave o prolungata (vedere paragrafo 4.8). Qualora si manifesti una diarrea prolungata (ad es., per più di una settimana) o grave, si deve prendere in considerazione la sospensione temporanea del linaclotide fino alla risoluzione dell’episodio di diarrea e ci si deve rivolgere al medico. Occorre prestare particolare cautela nei pazienti soggetti a disturbi dell’equilibrio idrico o elettrolitico (ad es., gli anziani, i pazienti con malattie CV, diabete, ipertensione), e prendere in considerazione il controllo degli elettroliti. Il linaclotide non è stato studiato in pazienti con condizioni infiammatorie croniche del tratto intestinale, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa; pertanto non è raccomandato l’uso di Constella® in questi pazienti. Pazienti anziani Vi sono dati limitati sui pazienti anziani (vedere paragrafo 5.1). A causa del rischio accresciuto di diarrea osservato nelle sperimentazioni cliniche (vedere paragrafo 4.8), occorre prestare particolare attenzione a questi pazienti e il rapporto beneficio-rischio deve essere accuratamente e periodicamente valutato. Popolazione pediatrica Constella® non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti perché non è stato studiato su questa popolazione. Poiché è noto che il recettore GC-C è sovraespresso in giovanissima età, i bambini al di sotto dei 2 anni potrebbero essere particolarmente sensibili agli effetti del linaclotide. 4.5 Interazione con altri medicinali e altre forme di interazione. Non sono stati condotti studi di interazione medicinale medicinale. Il linaclotide è raramente rilevabile nel plasma in seguito a somministrazione delle dosi cliniche raccomandate e gli studi in vitro hanno dimostrato che il linaclotide non è né un substrato né un inibitore/induttore del sistema enzimatico del citocromo P450 e non interagisce con una serie di trasportatori comuni di efflusso e assorbimento (vedere paragrafo 5.2). Uno studio clinico di interazione con il cibo in soggetti sani ha dimostrato che il linaclotide a dosi terapeutiche non era rilevabile nel plasma sia in condizioni di stomaco pieno che di digiuno. L’assunzione di Constella® a stomaco pieno ha causato feci più frequenti e più molli, nonché più eventi avversi gastrointestinali, rispetto all’assunzione a digiuno (vedere paragrafo 5.1). La capsula deve essere assunta 30 minuti prima di un pasto (vedere paragrafo 4.2). Il trattamento concomitante con inibitori della pompa protonica, lassativi o FANS può aumentare il rischio di diarrea. In caso di diarrea grave o prolungata, essa può influire sull’assorbimento di altri medicinali per via orale. L’efficacia dei contraccettivi orali potrebbe essere ridotta e si raccomanda l’uso di un metodo contraccettivo aggiuntivo per prevenire la possibile insufficienza della contraccezione orale (vedere il MedDRa classificazione per sistemi e organi

Molto comune

Infezioni ed infestazioni Patologie gastrointestinali

Comune

foglio illustrativo del contraccettivo orale). È necessario usare cautela nel prescrivere medicinali assorbiti nel tratto intestinale con un indice terapeutico ristretto come la levotiroxina, dal momento che la loro efficacia potrebbe essere ridotta. 4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento. Gravidanza I dati sull’uso del linaclotide sulle donne in gravidanza sono limitati. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso durante la gravidanza. Allattamento Poiché l’esposizione sistemica al linaclotide è minima, è improbabile l’escrezione nel latte materno, benché ciò non sia stato ancora valutato. Nonostante a dosi terapeutiche non si siano riscontrati effetti su neonati/ bambini allattati al seno, in assenza di dati sull’uomo, l’uso durante l’allattamento non è raccomandato. Fertilità Gli studi condotti sugli animali dimostrano che non esiste alcun effetto sulla fertilità maschile e femminile. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Constella® non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati. Riassunto del profilo di sicurezza Linaclotide è stato somministrato oralmente a 1.166 pazienti con IBS-C in studi clinici controllati. Di questi pazienti, 892 hanno ricevuto linaclotide alla dose raccomandata di 290 microgrammi al giorno. L’esposizione totale nel piano di sviluppo clinico superava 1.500 anni-paziente. La reazione avversa più frequentemente riferita con la terapia a base di Constella® è stata la diarrea, generalmente di intensità da lieve a moderata, che si è manifestata in meno del 20% dei pazienti. In casi rari e particolarmente gravi ciò potrebbe, di conseguenza, condurre all’insorgenza di disidratazione, ipokaliemia, riduzione del bicarbonato nel sangue, capogiri e ipotensione ortostatica. Altre reazioni avverse comuni (>1%) erano dolori addominali, distensione addominale e flatulenza. Tabella delle reazioni avverse In studi clinici controllati, alla dose raccomandata di 290 microgrammi al giorno, sono state riferite le seguenti reazioni avverse con frequenze corrispondenti a: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Descrizione di reazioni avverse selezionate La diarrea è la reazione avversa più frequente ed è compatibile con l’azione farmacologica del principio attivo. Negli studi clinici, il 2% dei pazienti trattati ha sperimentato diarrea di intensità grave e il 5% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa della diarrea. La maggior parte dei casi riferiti di diarrea era di intensità da lieve (43%) a moderata (47%); il 2% dei pazienti trattati ha avuto diarrea di intensità grave. Circa la metà degli episodi di diarrea ha avuto inizio durante la prima settimana di trattamento. Relativamente alla durata della diarrea, la durata di oltre 28 giorni è stata riferita nel 21% dei pazienti con diarrea; circa un terzo dei casi di diarrea si è risolto entro 7 giorni. Negli studi clinici, il 5% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa della diarrea. Nei pazienti in cui la diarrea ha portato all’interruzione del trattamento, essa si è risolta entro pochi giorni dall’interruzione del trattamento. I pazienti anziani (>65 anni), gli ipertesi e i diabetici hanno riferito diarrea più frequentemente rispetto alla popolazione IBS-C generale inclusa nelle sperimentazioni cliniche. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili 4.9 Sovradosaggio. Un sovradosaggio può causare sintomi derivanti da un eccesso degli effetti farmacodinamici noti del medicinale, principalmente la diarrea. In uno studio condotto su volontari sani che hanno assunto un’unica dose da 2.897 microgrammi (fino a 10 volte la dose terapeutica raccomandata), il profilo di sicurezza in questi soggetti era compatibile con quello della popolazione generale, con la diarrea come evento avverso più comunemente riferito. Qualora si verifichi un sovradosaggio, il paziente deve essere trattato sintomaticamente e, se necessario, occorre adottare le misure di supporto. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE. 5.1 Proprietà farmacodinamiche. Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci per la costipazione, codice ATC: A06AX04. Meccanismo d’azione Linaclotide è un agonista dei recettori della guanilato ciclasi C (GC-C) con attività analgesica e secretiva viscerale. Linaclotide è un peptide sintetico di 14 aminoacidi strutturalmente correlato alla famiglia dei peptidi della guanilina endogena. Sia il linaclotide che il suo metabolita attivo si legano al recettore della GC-C, sulla superficie luminale dell’epitelio intestinale. Attraverso la sua azione a livello di GC-C, il linaclotide ha dimostrato di ridurre il dolore viscerale e aumentare il transito gastrointestinale in modelli animali e aumentare il transito nel colon nell’uomo. L’attivazione della GC-C causa un aumento delle concentrazioni di guanosina monofosfato ciclico (cGMP), sia a livello extracellulare che intracellulare. La cGMP extracellulare diminuisce l’attività delle fibre del dolore, riducendo il dolore viscerale in modelli animali. La cGMP intracellulare induce la secrezione di cloruro e bicarbonato nel lume intestinale, attraverso l’attivazione del regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica (CFTR), che comporta l’aumento del fluido intestinale e l’accelerazione del transito. Effetti farmacodinamici In uno studio di interazione incrociata con il cibo, Constella® 290 microgrammi è stato somministrato per 7 giorni sia a digiuno che a stomaco pieno a 18 soggetti sani. L’assunzione di Constella® immediatamente dopo una colazione molto grassa ha causato feci più frequenti e più molli, nonché più eventi avversi gastrointestinali, rispetto all’assunzione a digiuno. Efficacia e sicurezza clinica L’efficacia del linaclotide è stata stabilita in due studi clinici randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo, di fase III in pazienti affetti da IBS-C. In uno studio clinico (studio 1), 802 pazienti sono stati trattati con Constella® 290 microgrammi o placebo una volta al giorno per 26 settimane. Nel secondo studio clinico (studio 2), Non comune

Rara

Gastroenterite virale Diarrea

Dolori addominali, Flatulenza Distensione addominale

Incontinenza fecale Urgenza di defecare

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Rash

Disturbi del metabolismo e della nutrizione Patologie del sistema nervoso Patologie vascolari Esami diagnostici

Non nota

Ipokaliemia, Disidratazione Riduzione dell’appetito Capogiri Ipotensione ortostatica Riduzione del bicarbonato nel sangue


Effetto di Constella® sui sintomi di IBS-C durante le prime 12 settimane di trattamento nell’insieme degli studi clinici di fase III sull’efficacia (studi 1 e 2) Placebo (N=797)

Principali parametri di efficacia secondaria

Linaclotide (N=805)

Media basale

Media 12 settimane

Deviazione dalla media basale

Media basale

Media 12 settimane

Deviazione dalla media basale

Differenza media LS

Gonfiore (11 punti NRS)

6,5

5,4

–1,0

6,7

4,6

–1,9

–0,9*

CSBM/settimana

0,2

1,0

0,7

0,2

2,5

2,2

1,6*

Consistenza delle feci (punteggio BSFS)

2,3

3,0

0,6

2,3

4,4

2,0

1,4*

Tensione (scala ordinale a 5 punti)

3,5

2,8

– 0,6

3,6

2,2

–1,3

–0,6*

*p<0,0001, linaclotide vs placebo. LS: minimi quadrati. CSBM: movimento intestinale spontaneo completo. 800 pazienti sono stati trattati per 12 settimane e poi nuovamente randomizzati per un ulteriore linaclotide è raramente rilevabile nel plasma a seguito di dosi terapeutiche, non sono stati condotti periodo di trattamento di 4 settimane. Durante il periodo basale pre-trattamento di 2 settimane, i studi standard sulla distribuzione. Si prevede che la distribuzione del linaclotide sia trascurabile o pazienti hanno registrato un punteggio di dolore addominale medio pari a 5,6 (su una scala da 0 a non sistemica. Biotrasformazione Linaclotide è metabolizzato localmente entro il tratto 10) con il 2,2% di giorni privi di dolori addominali, un punteggio di gonfiore medio pari a 6,6 (su gastrointestinale nel suo metabolita primario, des-tirosina. Sia il linaclotide che il metabolita attivo una scala da 0 a 10) e una media di 1,8 movimenti intestinali spontanei (SBM)/settimana. des-tirosina sono ridotti ed enzimaticamente proteolizzati nel tratto gastrointestinale in peptidi più Le caratteristiche della popolazione dei pazienti inclusi nella sperimentazione clinica di fase III erano piccoli e in aminoacidi naturali. La potenziale attività inibitoria del linaclotide e del suo metabolita le seguenti: età media di 43,9 anni [età compresa tra 18-87 anni con 5,3% ≥65 anni di età], 90,1% primario attivo MM-419447 sui trasportatori di efflusso umani BCRP, MRP2, MRP3 e MRP4 e i di sesso femminile. Tutti i pazienti soddisfacevano i criteri di Roma II per l’IBS-C e dovevano riferire trasportatori di assorbimento umano OATP1B1, OATP1B3, OATP2B1, PEPT1 e OCTN1 è stata un punteggio medio di dolore addominale di ≥3 su una scala numerica di valutazione da 0 a 10 esaminata in vitro. I risultati di questo studio hanno dimostrato che nessuno dei peptidi è un punti (criteri corrispondenti ad una popolazione con IBS da moderata a grave), <3 movimenti inibitore dei comuni trasportatori di efflusso e di assorbimento studiati a concentrazioni clinicamente intestinali spontanei completi e ≤5 SBM a settimana per un periodo basale di due settimane. rilevanti. L’effetto del linaclotide e dei suoi metaboliti di inibire gli enzimi intestinali comuni (CYP2C9 Gli endpoint co-primari in entrambi gli studi clinici erano il grado del tasso di risposta con sollievo e CYP3A4) e gli enzimi epatici (CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4) o per indurre gli per l’IBS a 12 settimane e il dolore addominale/tasso di risposta con malessere a 12 settimane. enzimi epatici (CYP1A2, 2B6 e 3A4/5) è stato studiato in vitro. I risultati di questi studi hanno Un grado di risposta con sollievo per l’IBS corrispondeva a un paziente considerevolmente o dimostrato che il linaclotide e il metabolita des-tirosina non sono inibitori o induttori del sistema completamente sollevato dal dolore per almeno il 50% del periodo di trattamento; una risposta con enzimatico del citocromo P450. Eliminazione A seguito di una dose unica di 2.897 microgrammi di dolore/fastidio addominale corrispondeva a un paziente con un miglioramento del 30% o più per linaclotide il giorno 8, dopo una somministrazione di 290 microgrammi/giorno per 7 giorni su 18 almeno il 50% del periodo di trattamento. Per i dati a 12 settimane, lo studio 1 mostra che il 39% volontari sani, circa il 3-5% della dose è stato recuperato nelle feci, virtualmente tutto nella forma dei pazienti trattati con linaclotide rispetto al 17% dei pazienti trattati con placebo ha mostrato una del metabolita attivo des-tirosina. Età e sesso Non sono stati condotti studi clinici per determinare risposta al grado di sollievo per l’IBS (p<0,0001) e il 54% dei pazienti trattati con linaclotide rispetto l’impatto di età e sesso sulla farmacocinetica clinica del linaclotide poiché esso è raramente rilevabile al 39% dei pazienti trattati con placebo ha mostrato una risposta al dolore/fastidio addominale nel plasma. Non si prevede che il sesso abbia alcun impatto sulla dose. Per le informazioni relative (p<0,0001). Lo studio 2 mostra che il 37% dei pazienti trattati con linaclotide rispetto al 19% dei all’età, vedere i paragrafi 4.2, 4.4, e 4.8. Insufficienza renale Constella® non è stato studiato in pazienti trattati con placebo ha mostrato una risposta al grado di sollievo per l’IBS (p<0,0001) e il pazienti con insufficienza renale. Il linaclotide è raramente rilevabile nel plasma, pertanto, non si 55% dei pazienti trattati con linaclotide rispetto al 42% dei pazienti trattati con placebo ha mostrato prevede che l’insufficienza renale influisca sulla clearance del composto originale o del suo una risposta al dolore/fastidio addominale (p=0,0002). Per i dati a 26 settimane, lo studio 1 mostra metabolita. Insufficienza epatica Constella® non è stato studiato in pazienti con insufficienza che il 37% e il 54% dei pazienti trattati con linaclotide rispetto al 17% e al 36% dei pazienti trattati epatica. Il linaclotide è raramente rilevabile nel plasma e non è metabolizzato dagli enzimi epatici del con placebo ha mostrato una risposta al grado di sollievo per l’IBS (p<0,0001) e al dolore/fastidio citocromo P450, pertanto, non si prevede che l’insufficienza epatica influisca sul metabolismo o la addominale (p<0,0001), rispettivamente. In entrambi gli studi, questi miglioramenti sono stati clearance del farmaco originale o del suo metabolita. 5.3 Dati preclinici di sicurezza. I dati riscontrati entro la settimana 1 e mantenuti per tutto il periodo di trattamento (Figura 1 e 2). preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali farmacologici Linaclotide non ha dimostrato di causare effetto rebound quando il trattamento è stato interrotto sulla sicurezza, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità della dopo 3 mesi di trattamento costante. Gli altri segni e sintomi di IBS-C inclusi gonfiore, frequenza di riproduzione e dello sviluppo. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE. 6.1 Elenco degli eccipienti. movimenti intestinali spontanei completi (CSBM), tensione, consistenza fecale, sono migliorati nei Contenuto della capsula Cellulosa microcristallina, ipromellosa, calcio cloruro diidrato, leucina. pazienti trattati con linaclotide rispetto ai pazienti trattati con placebo (p<0,0001) come dimostrato Rivestimento della capsula Biossido di titanio (E171), gelatina, ossido di ferro rosso (E172), ossido di nella tabella seguente. Questi effetti sono stati raggiunti a 1 settimana e sono proseguiti per tutti i ferro giallo (E172). Inchiostro della capsula Gommalacca, glicole propilenico, soluzione di ammoniaca periodi di trattamento. Il trattamento con linaclotide ha prodotto anche significativi miglioramenti concentrata, potassio idrossido, biossido di titanio (E171), ossido di ferro nero (E172). 6.2 nella misura della Qualità della Vita convalidata e specifica per la malattia (IBS-QoL; p<0,0001) ed Incompatibilità. Non pertinente. 6.3 Periodo di validità. Flacone non aperto: 3 anni. Una volta EuroQoL (p=0,001). Una risposta clinicamente significativa nella IBS-QoL complessiva (>14 punti di aperto il flacone, le capsule devono essere utilizzate entro 18 settimane. 6.4 Precauzioni particolari differenza) è stata raggiunta nel 54% dei pazienti trattati con linaclotide rispetto al 39% dei pazienti per la conservazione. Non conservare a temperatura superiore ai 30ºC. Tenere il flacone ben trattati con placebo. Popolazione pediatrica L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo chiuso per proteggerlo dall’umidità. Il flacone contiene uno o più contenitori sigillati, contenenti gel di presentare i risultati degli studi clinici con Constella® in uno o più sottogruppi della popolazione di silice per tenere anidre le capsule. Tenere i contenitori nel flacone. 6.5 Natura e contenuto del pediatrica in costipazione funzionale. Vedere paragrafo 4.2 per le informazioni sull’uso pediatrico. contenitore. Flacone bianco, in polietilene ad alta densità (HDPE) con un sigillo antimanomissione 5.2 Proprietà farmacocinetiche. Assorbimento Generalmente, il linaclotide è minimamente e un tappo a prova di bambino, con uno o più contenitori essiccanti contenenti gel di silice. rilevabile nel plasma in seguito a dosi terapeutiche orali e pertanto i parametri farmacocinetici Confezioni da: 10, 28, 60 e 90 capsule. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate. standard non possono essere calcolati. A seguito di singole dosi fino a un massimo di 966 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento. Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivanti da microgrammi e di dosi multiple fino a un massimo di 290 microgrammi di linaclotide non si sono tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente. 7. TITOLARE rilevati livelli plasmatici del composto originale o del metabolita attivo (des-tirosina). Quando si sono DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMISSIONE IN COMMERCIO. Almirall, S.A. - Ronda General Mitre, somministrati 2.897 microgrammi il giorno 8, dopo una somministrazione di 290 microgrammi/ 151 - 08022 Barcelona - Spagna. 8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMISSIONE IN giorno per un periodo di 7 giorni, il linaclotide era rilevabile in solo 2 dei 18 soggetti a concentrazioni COMMERCIO. AIC n. 042491011/E confezione da 10 capsule rigide; AIC n. 042491023/E di poco al di sopra del limite inferiore di quantificazione pari a 0,2 ng/ml (le concentrazioni variavano confezione da 28 capsule rigide; AIC n. 042491035/E confezione da 60 capsule rigide; AIC n. da 0,212 a 0,735 ng/ml). Nei due studi pivotal di fase III, in cui i pazienti sono stati trattati con dosi 042491047/E confezione da 90 capsule rigide. 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ di 290 microgrammi di linaclotide una volta al giorno, il linaclotide è stato rilevato solamente in 2 RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE. Data della prima autorizzazione: 26 novembre 2012. dei 162 pazienti circa 2 ore dopo la dose iniziale di linaclotide (le concentrazioni erano comprese tra 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO. 03/2014. Informazioni più dettagliate su questo 0,241 ng/ml e 0,239 ng/ml) e in nessuno dei 162 pazienti dopo 4 settimane di trattamento. medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali http://www. Il metabolita attivo non è mai stato rilevato in nessuno dei 162 pazienti. Distribuzione Poiché il ema.europa.eu Fig 1. Grado di risposta con sollievo IBS 70

Fig 2. Risposta dolore/fastidio addominale

* valore p<0,0001

50 40 30 20 10 0

70

Placebo

60

Risposte (%)

Risposte (%)

60

290 µg

* valore p<0,0001

50 40 30 20 10

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

0

1

2

Settimana sperimentazione Insieme di studi clinici di fase III sull’efficacia (studio 1 e 2). Approccio OC (popolazione ITT).

3

4

5

6

7

8

9

Settimana sperimentazione

10 11

12


Consigli per le vendite

di elena bottazzi

Idratazione ottimale Unendo i benefici dell’acqua termale Avène alla ricerca sull’idratazione cutanea è nata la linea di creme idratanti e protettive dai raggi solari, studiate anche per le pelli più sensibili

La linea di creme Hydrance Optimale di Avène ha formule che permettono di idratare la pelle sensibile del viso secondo un modello “lacromimetico”, grazie alla lipomucina, associazione di due attivi: Lipocalina-like e Mucina-like, queste proteine hanno un ruolo importante nella secrezione delle lacrime e nella loro stabilizzazione sulla cornea. Imitando l’azione delle due proteine lacrimali e favorendo la ripartizione omogenea degli attivi a livello cutaneo ne permette un corretto assorbimento, stabilizzando il film idrolipidico. Disponibile nella versione Riche, come trattamento d’idratazione quotidiana per la pelle

secca e molto secca, grazie alla consistenza cremosa, oppure nella variante Légère, formula idratante studiata per pelli normali o miste. Avène ha inoltre immesso sul mercato l’ultima versione delle creme Hydrance Optimale, adatte in particolar modo nel periodo primaverile ed estivo: Uv Riche e Uv Légère, arricchite con filtro spf 20 per proteggere dai raggi Uva e Uvb e dai radicali liberi, aiutando a prevenire l’invecchiamento cutaneo. In tutte le formule è poi presente l’acqua termale Avène, che esplica un’azione lenitiva, in particolar modo per le pelli più sensibili.

visione nitida

EQUILIBRIO ACIDO-BASE

Soluzione oftalmica sterile idratante e lubrificante con acido ialuronico ad alto peso molecolare allo 0,4 per cento che aiuta a mantenere l’occhio idratato per diverso tempo: Iridina Gocce Lubrificanti. Il flacone, da 10 ml, è dotato di una tecnologia che permette il flusso della soluzione oculare solo in uscita e di un filtro sterilizzante per l’aria in entrata dopo l’utilizzo, per evitare contaminazioni batteriche e consentire una durata di tre mesi dall’apertura. Questa caratteristica permette di escludere dalla formula i conservanti, consentendo di utilizzare il prodotto anche con le lenti indossate, come avviene per i colliri monodose.

Il sangue leggermente alcalino è in grado di neutralizzare quantità definite di scorie metaboliche acide. Qualora queste aumentassero, i minerali alcalinizzanti come potassio, calcio e magnesio e i sistemi tampone coadiuvano nel mantenimento dell’equilibrio acido-base. Alko 2 compresse di ProAction è il nuovo integratore alimentare a base di calcio, magnesio, vitamina E e astaxantina. L’astaxantina è un potente carotenoide antiossidante e antinfiammatorio che, assieme alla vitamina E, protegge dagli Uvb, riducendo quindi il potenziale danno cellulare.

RISVEGLIARE IL METABOLISMO ArkoCaffè verde 800 è un integratore alimentare a base di estratto di caffè verde e zinco. Molte proprietà benefiche del caffè sono perse durante la tostatura: il caffè verde, non ancora sottoposto a questo processo, mantiene le sue caratteristiche. Arkocaffè verde 800 è titolato al 50 per cento in acido clorogenico, antiossidante e con un’azione tonica e di sostegno metabolico, mentre lo zinco contribuisce al metabolismo di carboidrati e grassi e alla sintesi proteica. Con un tenore in caffeina inferiore al 2 per cento, è disponibile nel formato 30 capsule. È un prodotto Arkopharma.

60 aprile 2014


Consigli per le vendite

CANDIDA INFANTILE

CURARE LE GAMBE

Halykoo presenta un nuovo dispositivo medico che può essere consigliato per alleviare la sintomatologia che accompagna le infezioni da Candida albicans del cavo orale dei più piccoli: le Salviettine Rimuovi Mughetto della linea Sensia. Con una soluzione imbibente a base di calendula e malva e con una particolare tessitura aiutano a rimuovere fisicamente e meccanicamente le placche, arrecando sollievo alla mucosa. La soluzione rilasciata crea un ambiente che contribuisce ad ostacolare la sopravvivenza del fungo. Confezionate singolarmente e monouso, possono essere utilizzate dalla nascita.

Micromassage magic è la linea di collant Solidea a compressione graduata velato, con corpino in tessuto brevettato a onda in rilievo tridimensionale per un effetto micromassaggiante. In questo modo l’azione combinata del micromassaggio nel corpino, che aiuta a ridurre la cellulite, e della compressione graduata nella gamba offre sostegno e favorisce il benessere circolatorio. I collant sono disponibili in diversi gradi di compressione: 30, 50, 70 e 140 denari e in differenti colori.

DIMAGRIMENTO CONTROLLATO Libramed di Aboca, grazie al brevetto Policaptil Gel Retard®, aiuta a controllare i picchi glicemici, riducendo l’accumulo dei grassi e il senso di fame.
 Il brevetto, complesso di macromolecole polisaccaridiche, nell’intestino forma un gel che agisce riducendo la quantità e la velocità di assorbimento (effetto retard) dei carboidrati.
Si ha inoltre limitato assorbimento dei grassi, aumentato transito intestinale e regolarizzazione della consistenza fecale. Indicato in caso di sovrappeso o obesità ed elevati valori di circonferenza ombelicale, per adulti e bambini a partire dagli 8 anni. Dispositivo medico in compresse solubili in liquidi in caso di problemi di deglutizione.

CUORE E METABOLISMO Cardionam di Named, integratore in compresse a base di riso rosso fermentato, estratto di carciofo, banaba, vitamine B3, B6 e B12, acido folico e coenzima Q10, per aiutare ad abbassare il colesterolo, riducendo il rischio cardiovascolare. Il riso rosso fermentato modula la sintesi del colesterolo e il carciofo funge da epatoprotettore. Si favorisce inoltre la riduzione dell’indice glicemico attraverso l’estratto di banaba, mentre il coenzima Q10 inibisce l’ossidazione del colesterolo Ldl. L’acido folico e le vitamine del gruppo B abbassano i livelli di omocisteina, contribuendo a mantenere corretti i parametri correlati al rischio cardiovascolare.

PREPARARE LA PELLE

FORMULA VEGETALE L’inadeguata assunzione di fibre e/o acqua, ma anche stress, sedentarietà e cambiamenti nelle abitudini alimentari possono essere causa d’irregolarità intestinale. Magnesia S. Pellegrino® erbal, integratore alimentare di Sanofi in bustine monodose, aiuta il funzionamento dell’intestino grazie all’azione del finocchio, che favorisce l’eliminazione dei gas, della senna, che stimola la motilità del colon, e del tarassaco, che svolge un’azione drenante e aiuta a mantenere attiva la flora batterica. Infine, i succhi di prugna e mela, ricchi in zuccheri e acidi organici, svolgono un’importante azione osmotica, coadiuvando peristalsi e transito delle feci. 61 aprile 2014

Il sole è un alleato dell’organismo, a patto che si adoperi una protezione adeguata e si prepari la pelle con prodotti e trattamenti specifici. L’Esfoliante Levigante Gentle della linea Love System di Green Remedies, grazie alle microsfere e alla formulazione, elimina impurità, cellule morte e make up senza danneggiare il film protettivo cutaneo, idratando e aiutando la pelle a ritrovare luminosità . Per la detersione si può consigliare il Siero Detergente Dynamis al Citrus da usare la mattina, per rigenerare, mentre il Siero Detergente Purifyng alla rosa, utilizzato per la sera, aiuta a purificare e lenire.


Consigli per le vendite

di elena bottazzi

BETULLA DEPURATIVA

PER NON PERDERLO DI VISTA

Weleda propone Betulla 100% Bio Trattamento Anticellulite Dentro&fuori: olio cellulite alla betulla, decotto di betulla e coppetta per il massaggio, per drenare e depurare sia la cute sia dall’interno. Il decotto è a base di foglie di giovani betulle, con l’aggiunta di succo di limoni da coltivazione biodinamica, favorisce i processi fisiologici di depurazione, aiutando a eliminare le tossine e riattivando il metabolismo. L’olio comprende estratti di foglie giovani di betulla, rosmarino e rusco per sostenere il sistema dei liquidi; gli oli vegetali (nocciolo d’albicocca, germe di grano, jojoba) hanno un’azione rassodante e levigante.

iBaby Monitor è la videocamera che permette di monitorare e vedere il bambino direttamente dal proprio iPhone o iPad tramite App dedicata (a breve disponibile anche per Android). Ruota di circa 360 gradi verso l’alto, il basso e di lato e permette di scattare istantanee. Il microfono incorporato cattura i rumori, consentendo di attivare un alert se viene superata una certa soglia personalizzabile; può quindi inviare un avviso in caso siano rilevati movimenti. Collegando un altoparlante esterno è possibile parlare al bambino e grazie al sensore a infrarossi, infine, si visualizzano immagini anche al buio o quando la luminosità della stanza è molto scarsa. Commercializzato da Gima.

SPAZZOLAMENTO DELICATO Tau-marin Sensitive Denti è lo spazzolino della Linea Sensitive studiato per la rimozione della placca di denti sensibili e colletti dentali scoperti. Le setole sono morbide, forate da canalini e microsezionate all’estremità, per garantire efficacia nella pulizia e delicatezza in caso di sensibilità. La piumatura nella parte alta consente un utilizzo giornaliero in grado di escludere il dolore della pressione di spazzolamento. Realizzata in tynex, fibra che evita la proliferazione di batteri e garantisce una maggiore durata allo spazzolino. Il manico è dritto e anatomicamente studiato per una corretta impugnatura.

IMPERFEZIONI CUTANEE Un olio cosmetico per viso e corpo con formulazione a base di vitamina E, calendula, lavanda, rosmarino e camomilla, ad azione lenitiva, restitutiva, idratante e per ritardare i segni dell’invecchiamento. Prep Derm Oil Coswell può essere utilizzato per migliorare l’aspetto delle smagliature esistenti ed evitare la formazione di nuove, ridurre le cicatrici di varia origine (escoriazioni, acne, interventi chirurgici), oltre a contribuire al miglioramento dell’aspetto di imperfezioni e macchie cutanee. Può essere usato come trattamento idratante o anche come olio da bagno. Oltre agli attivi già citati, la presenza del Celisir Oil permette un migliore assorbimento dell’olio da parte della pelle.

RESPIRO NATURALE

DENTI PIù BIANCHI Un dentifricio ad azione sbiancante, per mezzo della formula con microcristalli brevettati ActiluX®, attivata anche grazie all’acceleratore BlanX® Led, che illumina la pasta dentifricia. BlanX White Shock contribuisce a rendere i denti più bianchi per diverse ore, creando una barriera invisibile che riduce l’ingiallimento. Il principio attivo fotocatalitico si attiva con la luce naturale, aiutando così ad eliminare le molecole di sporco e a sbiancare i denti. La luce dell’acceleratore permette di potenziare l’azione. 62 aprile 2014

Dai laboratori Novartis Consumer Health nasce Narhinel® Spray Nasale con Aloe Vera, soluzione isotonica con le proprietà detergenti dell’acqua di mare e l’azione emolliente dell’estratto di aloe vera (5 per cento), utile per l’idratazione e la detersione del naso dei bambini d’età superiore ai due anni e degli adulti. Grazie alla nebulizzazione di micro gocce umidifica le cavità nasali per alleviare l’irritazione, liberandole dal muco. Può essere consigliato sia in caso di raffreddore sia per condizioni allergiche, per eliminare l’eccesso di muco, polvere o polline.


La nuova linea di pannolini, ancora più competitivi con i leader di categoria. Perché con il nuovo fluff, più sottile e assorbente, i pannolini Sempre Asciutto Ultra si affiancano alla gamma dei pannolini Sempre Asciutto per offrire un nuovo e vincente mix di qualità e convenienza, con più risparmio per i tuoi clienti e più margine per la tua Farmacia.


Farmacisti di carta

Dalle calorie alle molecole Un agile volume divulgativo sulla cosiddetta “alimentazione molecolare” Il decalogo del metodo molecolare 1) Scegliere i cibi in modo da controllare il pic-

Per la salute e per recuperare e mantenere un sano peso corporeo è molto più efficace seguire la strada della qualità e combinazione molecolare degli alimenti e dei pasti piuttosto che stare a pesare in grammi e a calcolare le calorie dei singoli alimenti e piatti. Ho sottoli-

l’opera

co glicemico, insulinemico e lipemico post

Un piatto di pasta o una porzione di

prandiale.

formaggio possono avere lo stes-

2) Assicurare una dose adeguata di modula-

so numero di calorie ma hanno una

tori genici attivi sul Dna (genomica nutri-

diversa composizione in principi e

zionale). Gli ortaggi e la frutta, in particolare,

molecole nutritive. Recenti scoperte

contengono molecole protettive della fun-

sulla genomica nutrizionale hanno

zione e integrità dei geni contenuti nei

dimostrato che il cibo modula la ri-

cromosomi di ogni cellula (polifenoli, caro-

sposta del Dna delle cellule e orienta

tenoidi, antociani, flavonoidi, catechine).

l’organismo verso una condizione di

3) Evitare la chetosi, considerata un’emer-

salute. «Prima occorre conoscere

genza energetica che, se protratta, è

il proprio organismo, poi imparare a

patologica.

scegliere il cibo migliore per vivere

4) Garantire una continua e adeguata dose di

in salute», spiega l’autore nell’intro-

glucosio al cervello e a tutte le cellule per la

duzione. Il volume è infatti diviso in

formazione di acidi nucleici (Dna e Rna) e

due parti: la prima sull’organismo, la

per garantire l’integrità della matrice extra-

seconda, con un valore prettamente

cellulare e del tessuto connettivo.

educativo, insegna a scegliere la pro-

5) Mantenere uno stato alcalinizzante e an-

pria alimentazione.

tiossidante per tutte le cellule. 6) Scaricare il fegato dall’eccesso di glicogeno e grassi.

neato fin dall’inizio che le calorie non esistono

7) Dimagrire perdendo solo massa grassa

all’interno del corpo umano. Portiamo a con-

(senza attaccare la massa magra mu-

L’autore

clusione questa scelta. Imparare ad alimentar-

scolare e senza perdere acqua e massa

Pier Luigi Rossi, medico, è specialista

si in modo corretto, superando il calcolo delle

ossea), evitando la sindrome da adatta-

in Scienza dell’alimentazione e Igiene

calorie, e guardare al nostro cibo quotidiano

mento metabolico che porta al blocco della

e medicina preventiva. Docente del

perdita di peso in breve tempo.

master di Alimentazione ed educa-

come la principale fonte di molecole nutrienti utili per vivere e far funzionare il nostro orga-

8) Gestire l’igiene e il benessere intestinale.

zione alla salute dell’università degli

nismo, oltre che un valido alleato per perdere

9) Garantire un dimagrimento graduale e

studi di Bologna e all’università degli

peso e mantenerci in salute, vuol dire attuare

continuo fino al raggiungimento del perso-

studi di San Marino, ha ideato il meto-

un’alimentazione consapevole finalizzata ad

nale peso forma.

do molecolare di alimentazione con-

acquisire e mantenere un sano stile alimentare

10) Mantenimento del peso forma raggiunto.

sapevole ed è autore di numerosi libri e ricerche scientifiche.

nella vita. Il modello di alimentazione consapevole basato sulle molecole prende il nome di

(Da Dalle calorie alle molecole, pagine 77-78-

“alimentazione molecolare”. (…)

79, Aboca) 64 aprile 2014






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