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» Der Hornschlitten _ La slitta di corno
Der Hornschlitten
Vom bäuerlichen Arbeits- zum Sportgerät
Er ist quasi der „große Bruder“ des herkömmlichen Schlittens, der Hornschlitten. Einst als Transportmittel im Winter unerlässlich, werden sie als solche von Bauern zum Teil immer noch genutzt, dienen aber auch dem Freizeitspaß.
Früher war der Hornschlitten aus dem Bergbauernleben nicht wegzudenken. Im Winter diente er dazu, das Heu von abgelegenen Almhütten ins Tal zu transportieren oder geschlagenes Holz zum Hof zu befördern – eine gefährliche Arbeit, bei der es nicht selten zu (tödlichen) Unfällen kam. Im Gelände abzustürzen, vom Schlitten
überrollt oder unter den Schneemassen begraben zu werden, gehörten durchaus zu einem nicht zu unterschätzenden Risiko beim Heu- und Holzziehen mit dem Hornschlitten.
Will geübt sein
Seinen Namen verdankt der spezielle Schlitten den vorne nach oben verlängerten Kufen, die zum Lenken und Schieben des Schlittens und als Haltegriffe dienen. So einen Schlitten zu lenken, ist vor allem für Ungeübte gar nicht so einfach. Durch Druck und Zug auf die „Hörner“ kann der Lenker den Rahmen verziehen und damit die Laufrichtung der Kufen bestimmen. Und wie bei jedem anderen Schlitten auch wird mit den Füßen gesteuert und gebremst. Links und rechts vom Schlitten ragen Stangen in die Höhe, die zum Sichern der Ladung und zum Festhalten vorgesehen sind. Der Lenker nimmt vorne zwischen den Hörnern Platz. Es gibt kleinere Exemplare, aber auch größere für zwei oder mehrere Männer: Vorne der Lenker, hinten der Bremser, eventuell zusätzlich auch die Läufer, die den Schlitten anschieben und während der Fahrt durch Gewichtsverlagerung helfen, das Gerät zu kontrollieren.
Hornschlittenrennen
Mittlerweile findet der Hornschlitten inzwischen vor allem aber Verwendung im Wintersport. In vielen europäischen Ländern gibt es aktive Vereine für Hornschlittenrennen, die als Variante des Naturbahnrodelns gilt. Sogar eine Europameisterschaft wird in dieser Disziplin ausgetragen. Für sportliche Wettbewerbe wurden die Rennschlitten allerdings den Anforderungen angepasst. Gefahren wird zu dritt: Das Team besteht aus einem Lenker, der Skischuhe mit angeschraubten Stahlplatten zum Lenken und Bremsen trägt, einem Bremser sowie einem Läufer. Auch im Hochpustertal hat man sich der Tradition des Hornschlittenrennens verschrieben. Vor über 20 Jahren trug die Bauernjugend in Toblach schon Hornschlittenrennen aus, damals noch auf der Rodelbahn am Trenkerlift, eine Riesen-Gaudi, die bis heute nicht abgeklungen ist. Aber nicht nur in Toblach lebt die Tradition weiter. Auch in Niederdorf wurden beispielsweise Mitte der 80er Jahre bereits Rennen abgehalten, und mit Begeisterung wird die spektakuläre Wintersportart dort bisweilen noch betrieben, ebenso wie im Gsiesertal und, unlängst beim Europacup 2020 im vergangenen Jahr auch von Rodlern aus St. Lorenzen/Ohnach. // jst
La slitta di corno
Da mezzo di lavoro contadino ad attrezzatura sportiva
È più o meno il „fratello maggiore“ della slitta tradizionale, la slitta a corno. Una volta indispensabili come mezzo di trasporto in inverno, sono ancora utilizzati come tali dagli agricoltori in alcuni casi, ma servono anche come mezzo di divertimento ricreativo.
In passato, era impossibile immaginare la vita in montagna senza la slitta di corno. In inverno, veniva usato per trasportare il fieno da capanne alpine a valle o per trasportare la legna abbattuta alla fattoria - un lavoro pericoloso che spesso portava a incidenti (mortali). Cadere per terra, essere investiti dalla slitta o essere sepolti sotto le masse di neve erano rischi da non sottovalutare quando si trasportava fieno e legna con la slitta di corno.
Ci vuole pratica
La slitta speciale deve il suo nome alle guide estese verso l‘alto nella parte anteriore del mezzo, che servono a guidare e spingere la slitta. Guidarla non è così facile, soprattutto per chi non è esperto. Spingendo e tirando sulle „corna“, il manubrio può distorcere il telaio e quindi determinare la direzione di marcia dei corridori. E come per qualsiasi altra slitta, si sterza e si frena con i piedi. A sinistra e a destra della slitta, dei pali si alzano in aria per assicurare il carico e tenerlo in posizione. Il manubrio si trova nella parte anteriore tra le corna. Ce ne sono di più piccoli, ma anche di più grandi per due o più uomini: il manubrio davanti, il frenatore dietro, ed eventualmente anche i corridori, che spingono la slitta e aiutano a controllarla durante la corsa spostando il loro peso.
Gare di slitte a corno
Nel frattempo, però, la slitta di corno è utilizzata principalmente negli sport invernali. In molti paesi europei ci sono club attivi per le gare di slitta a corno, che sono considerate una variante dello slittino su pista naturale. C‘è anche un campionato europeo in questa disciplina. Per le competizioni sportive, tuttavia, le slitte da corsa sono state adattate alle esigenze. La squadra è composta da un pilota, che indossa scarponi da sci con piastre d‘acciaio avvitate per sterzare e frenare, un frenatore e un corridore. L‘Alta Pusteria è anche dedicata alla tradizione della corsa con la slitta di corno. Più di 20 anni fa, la gioventù contadina di Dobbiaco organizzava delle gare di slittino a corna, allora ancora sulla pista da slittino dell‘impianto Trenker, un divertimento enorme che non si è spento fino ad oggi. Ma la tradizione non viene vissuta solo a Dobbiaco. A Villabassa, per esempio, si tenevano gare anche a metà degli anni ottanta, e lo spettacolare sport invernale vi è ancora praticato con entusiasmo, come in Val Casies e, più recentemente alla Coppa Europa 2020 dell‘anno scorso, anche dagli slittinisti di San Lorenzo/Onies. // jst