#73 Organo Ufficiale AiCARR
ISSN:2038-2723
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R
ANNO13 - MARZOAPRILE 2022
NORMATIVA AGGIORNATE LE REGOLE APPLICATIVE DEL CONTO TERMICO COMFORT AMBIENTALE MULTIDOMINIO PER VALUTARE IL BENESSERE DEGLI OCCUPANTI CASE STUDY WELL BUILDING STANDARD PER LA SEDE ENEL DI MILANO SMART BUILDING LA (FONDAMENTALE) COLLABORAZIONE FRA PROGETTISTI E UTENTI I VANTAGGI DELLA SIMULAZIONE DEGLI EDIFICI PER I PROFESSIONISTI PREMIO TESI DI LAUREA CONFRONTO PRESTAZIONALE FRA MACCHINE A R290 E R410A PRESTAZIONI TERMICHE DI UN NUOVO PROTOTIPO DI VENTILCONVETTORE
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Periodico Organo ufficiale AiCARR n. 73 marzo-aprile 2022 www.aicarrjournal.org
EDITORS IN CHIEF Francis Allard (France) Filippo Busato (Italy) HONORARY EDITOR Bjarne Olesen (Denmark) ASSOCIATE EDITORS Karel Kabele (Czech Republic) Valentina Serra (Italy) SCIENTIFIC COMMITTEE Ciro Aprea (Italy) William Bahnfleth (USA) Marco Beccali (Italy) Umberto Berardi (Italy) Anna Bogdan (Poland) Alberto Cavallini (Italy) Iolanda Colda (Romania) Stefano Corgnati (Italy) Annunziata D’Orazio (Italy) Filippo de’ Rossi (Italy) Livio de Santoli (Italy) Marco Dell’Isola (Italy) Giorgio Ficco (Italy) Marco Filippi (Italy) Manuel C. Gameiro da Silva (Portugal) Cesare M. Joppolo (Italy) Dimitri Kaliakatsos (Italy) Essam Khalil (Egypt) Jarek Kurnitski (Latvia) Renato M. Lazzarin (Italy) Catalin Lungu (Romania) Anna Magrini (Italy) Zoltán Magyar (Hungary) Rita M.A. Mastrullo (Italy) Livio Mazzarella (Italy) Arsen Melikov (Denmark) Gino Moncalda Lo Giudice (Italy) Boris Palella (Italy) Federico Pedranzini (Italy) Fabio Polonara (Italy) Piercarlo Romagnoni (Italy) Francesco Ruggiero (Italy) Luigi Schibuola (Italy) Giovanni Semprini (Italy) Jorn Toftum (Denmark) Timothy Wentz (USA) Claudio Zilio (Italy)
REDAZIONE Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale – redazione.aicarrjournal@quine.it Hanno collaborato a questo numero | Marco Arnesano, Andrea Calvaresi, Sara Casaccia, Nicholas Croci, Claudia Fiabane, Matteo Fusaro, Andrea Gasparella, Daniele Guglielmino, Massimiliano Magri, Nicole Morresi, Giovanni Pernigotto, Ilaria Pigliautile, Anna Laura Pisello, Luca Alberto Piterà, Massimiliano Renzi, Gian Marco Revel MANAGEMENT BOARD Giorgio Albonetti Filippo Busato Luca Alberto Piterà Erika Seghetti EDITORIAL BOARD Carmine Casale Pino Miolli Marco Noro Luca Alberto Piterà Valentina Serra Luigi Schibuola Claudio Zilio
AiCARR journal è una testata di proprietà di AiCARR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione Via Melchiorre Gioia 168 – 20125 Milano Tel. +39 02 67479270 – Fax. +39 02 67479262 www.aicarr.org Gli articoli presenti all’interno di AiCARR Journal sono il risultato di una libera e personale interpretazione dei relativi autori. In nessun caso le idee espresse dall’autore possono essere considerate come parere di AiCARR. Nel caso in cui qualche diritto di autore sia stato involontariamente leso, si prega di contattare l’autore dell’articolo, al fine di risolvere ogni possibile conflitto.
Crediti Formativi Professionali per gli autori di AiCARR Journal Grazie all’accreditamento di AiCARR Journal presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, agli ingegneri iscritti all’Albo che forniranno contributi alla rivista verranno attribuiti 2,5 CFP ad articolo pubblicato. Per la proposta di articoli, potete scriverci all’indirizzo di redazione: redazione.aicarrjournal@quine.it SUBMIT YOUR PAPER Tutti i membri dell'associazione possono sottoporre articoli per la pubblicazione. Ricordiamo che dal 1 aprile 2014, tutti i contributi autorali sono sottoposti a Blind Peer Rewiew. www.aicarrjournal.org
PUBBLICITÀ Luigi Mingacci | Sales Manager – l.mingacci@lswr.it – cell. 320 4093415 Ilaria Tandoi | Ufficio traffico – i.tandoi@lswr.it SERVIZIO ABBONAMENTI abbonamenti.quine@lswr.it – tel. 02 864105 Abbonamento annuale (6 fascicoli): 55 € PRODUZIONE Antonio Iovene | Procurement Specialist – a.iovene@lswr.it – cell. 349 1811231 Grafica e Impaginazione: Marco Nigris Stampa: Aziende Grafiche Printing srl – Peschiera Borromeo (MI) EDITORE Quine srl Sede legale Via Spadolini, 7 – 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – tel. 02 864105
Testata Associata
Aderente
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EDITORIALE
TRA L’EMERGENZA E LA POLITICA Sembra che questi tempi siano segnati dalle emergenze, una sanitaria che è venuta per prima, ci mantiene in allerta e ci richiama a non abbassare la guardia anche ora che i dati della pandemia nel Paese sono un po’ più confortanti, e una più grave con lo spettro della guerra che pur al momento lontana dai nostri confini ci fa sentire impotenti e allo stesso tempo afflitti per quanta distruzione e sofferenza sta portando. Oltre la sofferenza e le tribolazioni delle genti in pericolo, in fuga da un fuoco che colpisce indistintamente tutti, ma soprattutto gli “ultimi”, ci sono le preoccupazioni contingenti per i risvolti geopolitici ed economici che questo conflitto può portare, in termini di garanzie e sicurezze quotidiane che la situazione potrebbe minare in maniera pesante. Il pensiero comune che intravede tra le notizie e gli aggiornamenti giornalieri una seria inquietudine per l’approvvigionamento energetico richiede un cambio di passo e di prospettiva. La proprietà e la gestione delle risorse energetiche stanno assumendo sempre più un ruolo strategico negli equilibri mondiali, diventando, ahimè, tristemente ma altresì inesorabilmente armi di ricatto. Nella speranza comune che la situazione bellica si risolva quanto prima, credo anche che questa sia un’occasione importante per l’Italia, per iniziare seriamente un percorso che porti alla definizione di una politica energetica condivisa e di lungo termine. Quale sia il ruolo di AiCARR in questo contesto, esso deve diventare un elemento programmatico del nostro agire. Siamo un’associazione che si occupa dell’impiantistica e della climatizzazione sostenibile. In molti si sono chiesti come mai l’Italia sia sbilanciata in maniera così decisa dai primi anni ’ verso l’utilizzo del gas naturale nella produzione di energia elettrica: la risposta è semplice, poiché negli impianti termoelettrici il gas consente la realizzazione di cicli combinati con efficienze di conversione molto più alte rispetto a quelle ottenibili con i cicli termodinamici di Hirn tradizionalmente utilizzati con i combustibili solidi e liquidi.
Questo ha portato il nostro Paese ad essere estremamente efficiente nell’utilizzo della fonte primaria rispetto agli altri stati dell’unione (aspetto molte volte ignorato nelle negoziazioni sulla riduzione delle emissioni di CO nel contesto europeo, che ci ha portati a vincoli se vogliamo leggermente sbilanciati rispetto ad altri paesi), ma altresì fortemente dipendente dal combustibile gassoso. La “coscienza energetica” che attraverso la nostra missione culturale dovrebbe svilupparsi, soprattutto negli ambiti di nostro interesse, deve portare a un diffuso senso di responsabilità nei confronti dell’utilizzo e della conversione dell’energia. L’energia è un bene comune, va conservata nell’interesse di tutti, e dovrebbe essere gestita da tutti con consapevolezza. Non si tratta semplicemente di un ritorno a ripensare la generazione elettrica (nucleare si? Nucleare no?), ma della creazione di una politica energetica complessiva e di lungo periodo, guidata dalla scienza e dalla tecnica, non solo dai contratti di breve e medio periodo. “Come raggiungere l’indipendenza energetica?” (da quali fonti? Da quali fornitori?) probabilmente è la domanda sbagliata. L’essere Europa va dimostrato proprio in questo, attraverso scelte condivise con la Comunità, che pongano come obiettivi di medio e lungo termine il risparmio energetico (prima vera “fonte” di energia), l’efficienza energetica, la riduzione nelle emissioni di gas climalteranti anche attraverso l’impiego massiccio di fonti rinnovabili come indicato nei piani comunitari a cui aderiamo. Quali sono le strade per raggiungere questi tre obiettivi? Gli ambiti di AiCARR riguardano tutti i e tre gli obiettivi indicati, possiamo fare la differenza con il nostro contributo sui tavoli di decisione, ma anche e soprattutto in maniera verticale a tutti i livelli, con la diffusione culturale che è il nostro fiore all’occhiello e la nostra missione principale. “Il petriolio un giorno finirà, la cultura no”. Filippo Busato, Presidente AiCARR
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EHT
PROGETTIAMO PER GARANTIRE GRANDE COMFORT E RESE ELEVATE
TRAVI FREDDE ATTIVE: L’IGIENE, L’EFFICIENZA E IL BENESSERE IN PRIMO PIANO Le travi fredde attive EHT integrano in un solo apparecchio le funzioni di controllo della temperatura, ventilazione, raffrescamento, riscaldamento e distribuzione dell’aria in locali con altezza variabile fino a 4 mt come uffici open space, aeroporti, stazioni ferroviarie, corsie ospedaliere e, in generale, in ambienti ampi. I vantaggi di un impianto così costituito sono molti: corretto ricambio dell’aria e omogeneità di temperatura nell’intero spazio occupato, massimo rispetto dell’ambiente e risparmio energetico grazie all’ottimizzazione delle batterie alettate che ha permesso il massimo coefficiente di scambio termico con ridotte perdite di carico lato aria e lato acqua, massimo comfort acustico garantito dall’innovativo design degli ugelli che raggiungono rapporti di induzione altissimi, facilità di manutenzione ed elevati standard di igiene. Sono compatibili con una vasta gamma di soffitti e controsoffitti modulari e installabili in impianti 4 tubi. L’utilizzo di questi terminali di raffrescamento è possibile all’interno di impianti con due differenti livelli di produzione dell’acqua refrigerata.
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Editoriale 4
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Novità prodotti 8
NORMATIVA
AiCARR Informa 63
Conto Termico: aggiornate a febbraio le regole applicative Una sintesi delle principali novità introdotte dall’aggiornamento delle regole applicative del D.M. 16 febbraio 2016 L. A. Piterà
QUALITÀ AMBIENTALE
Comfort ambientale multidominio: una metodologia olistica per la valutazione del benessere degli occupanti negli edifici La procedura, che ha lo scopo di ottenere un modello di comfort multidimensionale correlato alle specificità dei singoli occupanti, potrebbe essere integrata anche nei sistemi di controllo degli edifici per ottimizzarne le prestazioni I. Pigliautile, S. Casaccia, A. Calvaresi, N. Morresi, M. Arnesano, A. L. Pisello, G. M. Revel
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CASE STUDY Progettare e gestire immobili sostenibili per la salute e il benessere delle persone: il modello ENEL Nel 2019 Enel ha deciso di sperimentare l’applicazione della certificazione WELL Building Standard® nella sede di Milano Via Carducci. Ecco gli interventi messi in campo D. Guglielmino
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SMART BUILDING Il building sostenibile ora deve informare, comunicare, ma soprattutto con-vincere La gara all’efficienza energetica si vince anche grazie all’utente che è parte fondamentale del risultato, quindi deve essere correttamente coinvolto, sensibilizzato e convinto del suo ruolo determinante. Solo così utenti e progettisti possono essere con-vincenti M. Magri
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SCENARI La simulazione degli edifici nella professione: considerazioni e prospettive I vantaggi della simulazione possono incidere sul futuro della professione e dell’intera industria delle costruzioni. A patto che se ne sfruttino al meglio le potenzialità A. Gasparella
PREMIO TESI DI LAUREA Analisi delle prestazioni annuali di una macchina indiretta a R290 e confronto con macchine a R410A Il lavoro analizza in dettaglio una pompa di calore a compressione di vapore propano con una configurazione indiretta al fine di ridurre la carica di refrigerante e quindi l’impatto ambientale associato all’intero impianto N. Croci, M. Fusaro
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Caratterizzazione numerica delle prestazioni termiche di un nuovo prototipo di ventilconvettore Il prototipo di fan-coil studiato modifica il tradizionale design del terminale per consentirne l’accoppiamento con il sistema di ventilazione. Ecco i risultati delle simulazioni C. Fiabane, G. Pernigotto, M. Renzi, A. Gasparella
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Novità Prodotti CLIMATIZZATORE AD ALTE PRESTAZIONI Dopo il successo della serie Xtreme, Midea porta la tecnologia di areazione domestica a un livello ancora superiore col nuovo climatizzatore Xtreme Pro Tech, la soluzione innovativa ed efficiente progettata per offrire la massima qualità di climatizzazione senza rinunciare al risparmio e alla comodità di tutti i giorni. Dotata di compressore ad alta velocità di rotazione, in grado di erogare la temperatura desiderata in meno di 6 secondi, scambiatori di calore ad alta prestazione che consentono di ottenere la classe di efficienza A+++ e nuove esclusive funzionalità di controllo, Xtreme Pro Tech è la gamma Midea ad alte prestazioni, per ottenere il migliore comfort termico in modo efficiente e in qualsiasi condizione climatica. La nuova tecnologia di sanificazione UV PRO di Midea Xtreme Pro Tech, basata su raggi UV-C, permette di ridurre la trasmissione di germi e batteri nell’aria garantendo un am-
biente domestico più sano e sicuro. Grazie al filtro a tripla difesa, inoltre, il climatizzatore è capace di bloccare polveri sottili, polline e particelle nocive prevenendone la moltiplicazione e offrendo una qualità dell’aria mai vista prima. La speciale funzione di pulizia profonda a 56 °C, sfrutta il potere disinfettante delle alte temperature per mantenere l’apparecchio sempre pulito e igienizzato. Midea Xtreme Pro Tech offre performance estreme e comfort assoluti a basso impatto ambientale. L’innovativa funzione GearShift permette di mantenere il controllo sui consumi scegliendo tra tre livelli di potenza (50%, 70% o 100%) ed evitando così spese superflue e sorprese in bolletta. La modalità ECO limita il dispendio energetico, con risparmi fino al 60% in 8 ore rispetto ai climatizzatori tradizionali, e il controllo automatico di Stand-By rimuove l’alimentazione all’unità esterna durante le fasi inattività, eliminando gli sprechi. Benessere e praticità di utilizzo restano sempre al primo posto. La funzione Breeze Away consente di regolare la direzione del flusso d’aria in una posizione prossima all’orizzontale e migliorarne diffusione nell’ambiente, per un raffrescamento uniforme senza fastidiosi flussi diretti di aria fredda. L’esclusiva Smart Connection e le impostazioni di connettività con le tecnologie Echo Voice Command by Amazon Alexa e Google Home offrono un’eccezionale comodità di utilizzo sia dentro casa che fuori. Oltre alla possibilità di gestire il clima domestico semplicemente con la propria voce, l’utente è in grado di accendere, spegnere e regolare il climatizzatore in base alle esigenze tramite l’App dedicata di comando remoto. Altro punto di forza di Midea Xtreme Pro Tech è nel nuovo design, moderno e compatto, con l’unità interna disegnata per inserirsi armoniosamente in qualsiasi tipo di arredamento e l’unità esterna dotata di una scocca sicura e funzionale. www.midea.com
UNIRE DESIGN E INDOOR QUALITY AIR Sinclair, grazie all’esperienza ventennale maturata nel mercato dell’aria condizionata, vanta un’offerta di prodotti adatta a diverse tipologie di impianti, frutto dei continui investimenti in Ricerca & Sviluppo dai criteri di qualità e affidabilità chiari e ben definiti, in linea con i parametri europei. La gamma TERREL non colpisce solo per la forma elegante della sua unità interna, ma anche per la possibilità di scegliere tra 4 colori per integrarsi con qualsiasi stile di arredo: bianco, nero, silver e champagne. È composta da 4 taglie da 2,7 kW fino a 7 kW, con classe energetica fino A++/A+ e con SEER fino a 7,5 e SCOP fino a 4,2, sono equipaggiate con refrigerante R32 a basso impatto ambientale e posso essere installate sia in combinazioni mono che multisplit. Il range di funzionamento è efficiente sia quando l’unità funziona per rinfrescare (fino a+50 °C) o per riscaldare i locali (fino a –25 °C di temperatura esterna) e la sua unità esterna è compatta e di facile installazione. La gamma è pensata per chi ricerca un’unità interna dal design moderno e con un sistema di filtrazione per il ricircolo dell’aria efficace e sicuro grazie all’esclusiva tecnologia Plasmatec. Plasmatec è una tecnologia esclusiva dei climatizzatori Sinclair appositamente pensata per rendere l’aria più fresca e pulita. I dispositivi Sinclair non si limitano a scaldare o raffrescare, ma rendono anche gli ambienti domestici più salubre riducendo la presenta di agenti allergeni e particolato fine. Plasmatec introduce nell’ambiente ioni di ossigeno positivi e negativi in grado di ossidare le particelle di maggiori dimensioni come muffe e cattivi odori; questa azione contribuisce a migliore la qualità dell’aria all’interno di luoghi chiusi. Grazie a Plasmatec e alla funzione di ionizzazione, l’aria risulterà più pulita, a vantaggio della salute e del benessere. Queste unità sono anche dotate di tutte le funzioni per un comfort su misura come la possibilità attraverso il telecomando di selezionare tutte le principali funzioni. Con il tasto Quiet e quello Sleep 8
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ad esempio, è possibile avere maggiore silenziosità nelle stanze nelle ore notturne, o la funzione I-Feel per un controllo della temperatura più confortevole. Sempre dal telecomando, si possono impostare le alette in orizzontale e verticale con 7 livelli di posizionamento; questa funzione è pensata per controllare la direzione del flusso dell’aria per far sì che si diffonda in maniera uniforme nella stanza o solo in punti specifici o lontano dalle persone. I climatizzatori Sinclair sono gestibili tramite WIFI da smartphone o tablet con sistema operativo Android o iOS con possibilità di regolare a distanza le funzioni, in qualsiasi momento, e avere sempre la situazione sotto controllo, oltra a essere compatibili con i maggiori sistemi di domotica e con gli assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Assistant. I sistemi Terrel di Sinclair soddisfano i requisiti per accedere alle incentivazioni fiscali (Superbonus 110% ed Ecobonus 65%) oltre al Conto Termico. www.beijerref.it/AirConditioning/
RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO IN CLASSE A++ Toshiba lancia il nuovo sistema di climatizzazione SEIYA per gli ambienti con controllo climatico di precisione e bassi costi di gestione. Con l’aumento generale del costo dell’energia in tutta Europa, è evidente la necessità di aiutare i proprietari di immobili ad abbattere i costi energetici senza compromettere il comfort quotidiano. Con una pompa di calore reversibile come SEIYA diventa possibile ottimizzare il comfort e abbassare le bollette. Grazie al riscaldamento e raffrescamento fino alla classe A++ di efficienza energetica con il monitoraggio opzionale dell’energia per tenere traccia dei consumi elettrici, SEIYA offre la massima tranquillità per tutto l’anno. Il funzionamento ultra silenzioso di SEIYA offre un’elevata serenità, sia dentro che fuori casa. La modalità Silent permette di ridurre il livello di rumorosità dell’unità esterna di 5 dB(A), mentre l’elegante unità interna può funzionare fino a 19 dB(A), meno di un fruscio di foglie, offrendo a qualsiasi ora del giorno un ambiente rilassante e un riposo tranquillo. Il tema della salute e del benessere viene rafforzato dal filtro Ultra-Fresh di SEIYA, che cattura fino all’85% delle particelle sottili (PM2.5), per garantire una migliore qualità dell’aria interna. Il nuovo telecomando è dotato di funzioni utili adatte a svariati stili di vita, come la modalità vacanza preimpostata a 8 °C, il timer on-off, il comfort-sleep per un utilizzo notturno, e le modalità Quiet IDU e Silent CDU per un ideale comfort acustico. Opzioni accessorie di controllo includono un modulo Wi-Fi e un’APP intelligente e intuitiva che permette di accedere al climatizzatore quando si è fuori casa, mentre l’assistente vocale è disponibile anche per chi ama adottare un approccio più colloquiale alla tecnologia domestica. I sistemi SEIYA progettati per una facile e rapida messa in servizio e manutenzione, sono disponibili in 7 taglie diverse, e le taglie interne dalla 5 alla 16 sono compatibili anche con sistemi multi.
LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE TECNICHE • A++ SEER fino a 7,0 • A++ SCOP fino a 4,6 • Livello di pressione sonor a IDU minimo di 19 dB(A) • Livello di pressione sonora ODU minimo di 42 dB(A) • Unità da 7 taglie diverse: › Da 1,5 a 6,5 kW (raffrescamento) › Da 2,0 a 7,0 kW (riscaldamento) • A++ in raffrescamento e riscaldamento • Il filtro Ultra-Fresh cattura fino all’85% di PM2.5 www.toshibaclima.it
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Novità Prodotti PROTEGGERE GLI IMPIANTI IDRICI DAGLI SBALZI DI PRESSIONE Gli impianti idrici, sia domestici che industriali, possono essere soggetti a sbalzi di pressione soprattutto durante la notte, nel fine settimana o nei periodi di minor utilizzo collettivo. In queste occasioni l’impianto riceve sollecitazioni importanti, con ripercussioni e possibili danni sugli organi di intercettazione. L’applicazione di dispositivi che regolano la pressione, diventa inoltre imprescindibile se l’ente gestore dell’acquedotto non può controllare il flusso a causa della tipologia di rete. Ciò significa che, in mancanza di appositi sistemi di gestione della pressione, si possono verificare guasti e/o rotture inaspettate di componenti dell’impianto idraulico. Per la regolazione della pressione dell’acqua e per la protezione ottimale dell’impianto, con conseguente controllo del consumo d’acqua, Watts propone la linea di prodotti Desbordes Serie 11. La gamma previene le problematiche legate a sbalzi di pressione e/o a sovrapressioni dell’acqua negli impianti idrici, attraverso diversi modelli di riduttori di pressione a membrana ad azione diretta. I riduttori di pressione Desbordes sono progettati per occupare il minore spazio possibile e per assicurare un ottimo funzionamento. Sono caratterizzati da una realizzazione robusta con materiali quali corpo in bronzo e membrana in EPDM. La membrana separa la camera dove è situata la molla, dalla zona del riduttore a contatto con l’acqua. Questo li rende insensibili a calcare e impurità e non richiede la presenza di un filtro interno (che può intasarsi e causare perdite di carico). La struttura dei Desbordes presenta quindi vantaggi notevoli: le operazioni di manutenzione sono minime o più spesso del tutto assenti. Tali caratteristiche tecniche, combinate alle piccole dimen-
sioni, assicurano inoltre la possibilità di montare i dispositivi in qualsiasi posizione, facilitando le operazioni di installazione. La polivalenza di utilizzo e l’ottima resistenza agli sbalzi termici, che si rendono indispensabili durante i trattamenti di “shock termico” per combattere la legionella, sono tra le caratteristiche che rendono questi prodotti di elevata qualità. Grazie alla loro tecnologia, non svolgono solo una funzione di riduzione, ma di vera e propria regolazione della pressione: il riduttore rileva la pressione a valle grazie alla sua membrana interna. Quando la pressione a valle aumenta, la forza trasmessa dall’acqua comprime la membrana (e di conseguenza la molla) e appena diventa superiore alla taratura della molla provoca la chiusura del riduttore. La pressione a valle è così mantenuta al valore di regolazione impostato. Appena vi è consumo d’acqua, la pressione a valle diminuisce e la molla respinge la membrana provocando l’apertura del riduttore. In scorrimento prolungato, si crea un’autoregolazione dell’apertura della valvola e non una successione brusca di aperture e chiusure. La stabilità della pressione a valle, anche in caso di variazione di pressione a monte, le basse perdite di carico e i vantaggi costruttivi sopra descritti, fanno della linea Desbordes di Watts un alleato prezioso nell’installazione e gestione dell’impianto idrico. I riduttori di pressione Desbordes sono garantiti 5 anni. www.wattswater.it
POMPA DI CALORE PER INSTALLAZIONI A SEMI-INCASSO Le pompe di calore sono una tecnologia fondamentale per convertire all’elettrico il comfort domestico e sfruttare il più possibile le energie rinnovabili, anche in ambito residenziale. Per aiutare la transizione ecologica e favorire la diffusione di questa tecnologia, i produttori sono chiamati a lavorare per rendere sempre più flessibile l’installazione delle pompe di calore nelle nuove costruzioni e, ancora di più, nelle ristrutturazioni. In questo contesto, Olimpia Splendid presenta nel 2022 un sistema compatto in pompa di calore, che introduce nuove possibilità installative per una tecnologia brevettata particolarmente efficiente.
Il nuovo Kit Sherpa Flex Box AS Elemento-chiave del sistema è un armadio tecnico auto-portante in acciaio zincato (o con verniciatura a polvere RAL 9016) progettato per consentire un’elevata flessibilità d’installazione: ad appoggio o a semi-incasso, all’interno così come all’esterno dell’edificio, seppur in zona protetta dalle intemperie. Nell’armadio trovano spazio: 10
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• una pompa di calore Sherpa Aquadue S2 E Small, disponibile in 4 taglie di potenza fino a 10 kW con gas R32; • un bollitore sanitario da 150 litri in acciaio inox, caratterizzato da un elevato isolamento termico (classe C); • un accumulo tecnico da 28 litri in acciaio inox, per garantire un funzionamento efficiente (classe C) e sicuro.
La tecnologia brevettata Aquadue Il nuovo Kit Sherpa Flex Box AS è un sistema unico nel suo genere, perché offre nuove possibilità installative alla tecnologia brevettata Aquadue di Olimpia Splendid, già disponibile nelle versioni pensile e a torre. Nel polo produttivo di Cellatica (BS), l’azienda produce infatti da tempo pompe di calore polivalenti con doppio circuito frigorifero, che consentono di raffrescare in estate, riscaldare in inverno e produrre ACS fino a 75 °C in contemporanea, con la massima efficienza (fino alla A+++ in riscaldamento clima medio) e in modo autonomo, ovvero senza bisogno di caldaia né solare termico. Si tratta di un’innovazione che migliora il comfort e incrementa ulteriormente l’efficienza in presenza di un impianto fotovoltaico: le pompe di calore con tecnologia Aquadue sono infatti dotate di un contatto che consente di aumentare l’autoconsumo dell’energia prodotta dal fotovoltaico, immagazzinandone la sovraproduzione. Questo permette di ridurre la quantità di energia elettrica da acquistare dalla rete, anche quando l’irraggiamento solare è assente. www.olimpiasplendid.it
SISTEMA RADIANTE A BASSA INERZIA TERMICA Wavin Italia, la filiale italiana del Gruppo Wavin impegnata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche e di soluzioni per l’Indoor Climate nel settore edilizio e nelle infrastrutture, ha presentato il nuovo sistema RENOVA TRIO per impianti di riscaldamento e raffrescamento radianti. Naturale evoluzione di RENOVA ULTRA, la soluzione sviluppata da Wavin Italia per permettere l’installazione di un impianto radiante a pavimento con massetto in edifici con basso spessore o nelle situazioni in cui viene richiesta una bassa inerzia termica, il nuovo sistema mantiene inalterate le peculiarità del suo predecessore sul piano della versatilità, pur adeguandosi alle indicazioni della nuova norma UNI EN 1264:2021 in termini di calcolo dello spessore isolante.
Caratteristiche del sistema Il sistema RENOVA TRIO prevede un pannello costituito da una foglia plastica rigida, con speciali nocche triangolari, sagomate con apposite linee di rinforzo, che assicurano un elevato grado di resistenza alla compressione e che permettono anche l’installazione del tubo in diagonale. Rispetto alla precedente release è inoltre possibile utilizzare anche le tubazioni da 16 mm e 17 mm, in aggiunta a quelle da 14 mm. La parte inferiore della foglia è accoppiata con un pannello in EPS bianco, progettato per garantire la resistenza meccanica del massetto e per soddisfare le richieste di resistenza termica della normativa con gli spessori minimi possibili.
In diversi spessori Il pannello è disponibile con spessori di 23, 42 e 58 mm, offrendo livelli di resistenza termica pari rispettivamente a 0,16, 0,75 e 1,25 m2K/W. Le sue nocche, a incastro, permettono il fissaggio di tubi DN14, DN16 e DN17, con interasse di posa a partire da 50 mm. www.wavin.it
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POMPA DI CALORE A BASAMENTO A R 32 BAXI presenta ALYA FS SLIM, la nuova gamma di pompe di calore a basamento aria-acqua splittate inverter la cui unità interna impiega il gas refrigerante R32, in grado di garantire un elevato tasso di efficienza con un impatto ambientale minimo. Adatta per appartamenti o nuove abitazioni di grandi dimensioni, fino a 200 m2, con impianti a bassa temperatura, ALYA FS SLIM è dotata di un bollitore ACS da 190 litri integrato (con produzione di ACS fino a 60 °C in pompa di calore e tempi di caricamento ridotti: solo 1 ora e 25 minuti per l’unità da 8 kW) e si caratterizza per la compattezza (195×56×58 cm) che la rende ideale per installazioni in spazi limitati. La presenza di tutta la componentistica idraulica sulla parte anteriore ne consente l’installazione anche in nicchie da
60×60 cm. La gamma comprende 3 modelli, con unità esterna da 4, 6 o 8 kW e resistenza elettrica di integrazione da 3 kW. La sua struttura a telaio con rubinetti a tenuta agevola le connessioni idrauliche e permette di installare il telaio e l’unità in momenti diversi. L’app ServiceTool – che assiste il centro assistenza in tutte le operazioni e velocizza la mappatura dei parametri via Bluetooth, ne consente una rapida messa in servizio. Il sistema è già completo, includendo circolatore ad alta efficienza, vaso di espansione e valvola di sicurezza lato impianto, filtro magnetico, manometro lato impianto, flussometro, sonda esterna, valvola termostatica ACS, valvola di sicurezza ACS e anodo elettronico sul bollitore di serie.
Silenziosità e compatibilità con gli incentivi fiscali L’unità interna di ALYA FS SLIM si attesta al di sotto dei 36 dBA ed è compatibile con Baxi Mago per la gestione del comfort da remoto (accessorio a richiesta). Consente la gestione integrata di una seconda zona miscelata o l’integrazione con il solare termico (a richiesta), nonché l’integrazione elettrica da 3 kW. La tecnologia DC inverter è ad alto range di modulazione. La nuova gamma soddisfa i requisiti per accedere alle detrazioni Ecobonus e Superbonus del 65% e 110%, Bonus Casa e Conto Termico 2.0.
Funzioni di serie e optional ALYA FS SLIM lavora di serie in riscaldamento, raffrescamento e ACS. Il funzionamento avviene tramite Baxi Mago o con termostato on/off. Sempre tramite Baxi Mago può essere attivata la conversione estate/inverno o, in alternativa, devono essere applicati dei selettori esterni e delle integrazioni nei sistemi di domotica esistenti. La gamma è dotata di serie di funzione Smart Grid, che la rende in grado di interagire con utenti e distributori di energia elettrica. La regolazione con curve climatiche del riscaldamento avviene con sonda esterna di serie o a punto fisso, mentre il raffrescamento è a solo punto fisso. Con ALYA FS SLIM è prevista la gestione di una zona diretta in riscaldamento e raffrescamento, la gestione della resistenza elettrica integrata e un ingresso per il fotovoltaico, con possibilità di accumulare energia. Rientrano tra gli optional il Kit di integrazione solare comprensivo di scambiatore a piastre, la pompa di circolazione ACS e le sonde di lettura. Optional anche il Kit idraulico per una seconda zona miscelata (pompa circuito secondario, valvola miscelatrice e filtro magnetico) e la gestione di una zona miscelata in riscaldamento e raffrescamento. www.baxi.it 12
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UNA NUOVA TECNOLOGIA PER IL TRATTAMENTO DELL’ARIA Future Motors, società specializzata in tecnologie verdi per l’efficienza energetica, annuncia lo sbarco in Italia delle soluzioni intelligenti di Turntide Technologies, l’azienda californiana che ha sviluppato lo Smart Motor System, uno dei primi motori elettrici a riluttanza magnetica commutata che permette ai grandi edifici di gestire il trattamento dell’aria con un risparmio energetico in media del 64%. La tecnologia adottata dai motori elettrici tradizionali è quella a induzione brevettata da Nikola Tesla nel 1888. Questi motori funzionano con efficienza ottimale a velocità e carico nominali ma, in condizioni diverse da quelle di progetto, perdono fino al 50% di rendimento. La regolazione della loro velocità avviene mediante appositi dispositivi (inverter) che introducono ulteriori perdite di efficienza e minore affidabilità complessiva. Infine, la loro caratteristica principale, ovvero il rotore dotato di avvolgimenti, comporta una perdita di energia sotto forma di calore che si scarica sui cuscinetti e ne accorcia la vita utile. La tecnologia “Smart Motor System” di Turntide è una evoluzione dei motori a riluttanza magnetica, che comporta un’efficienza costante al variare di velocità e carico, con funzionamento privo di perdite di rendimento. Questo motore non ha avvolgimenti intrecciati nello statore, sostituiti da bobine separate, e non ha avvolgimenti nel rotore, costituito da un blocco metallico opportunamente sagomato. Tutto questo affranca dalle perdite di energia e consente una maggiore vita utile dei cuscinetti, poiché il rotore non genera calore. Smart Motor è inoltre controllato da un apposito elaboratore BRENTA RENT è lo specialista del freddo a in grado di dialogare con sensori o con sistemi BMS e di noleggio, per applicazioni nella climatizzaziodecidere con quale logica attivare le bobine dello stane e nel raffreddamento di processo. tore, permettendo una completa gestione in potenza Presente da oltre 18 anni sul mercato del noleggio dei chiller anche con consulenze e velocità. Questo tipo di soluzione prevede un algoritmirate a risolvere con competenza i problemi mo che permette di controllare l’attivazione delle bodel cliente: professionalità ed efficienza bine 20.000 volte al secondo, permettendo di adattare sono le caratteristiche che contraddistinguono da sempre l’operato dell’azienda. la velocità del motore alle condizioni di funzionamento in tempo reale e generando un risparmio di elettricità in Se state cercando gruppi frigoriferi per la climedia del 64%, se integrato nei sistemi di gestione dematizzazione o processo industriale BRENTA RENT, con il suo vasto parco macchine da gli edifici. Il motore elettrico Turntide è privo di magne30 a oltre 1000 kW, è la soluzione. ti e terre rare, ed è quindi a basso impatto ambientale. Infine, tramite il sistema cloud Turntide, è possibile moBRENTA RENT è organizzata con una capillare rete di assistenza, oltre ad un servizio nitorare e gestire a distanza il motore e i sensori a esso di supervisione/teleassistenza operativo 24 collegati, generare avvisi e implementare la manutenore su 24. zione predittiva. www.futuremotors.co.uk/it/
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Novità Prodotti TERMOSTATI SMART DA PARETE WI-FI E 4G LTE Design elegante, linee pulite ed essenziali, spessore ridotto ed ergonomia funzionale. Questo è il nuovo termostato Smart da parete sviluppato da Vimar su due tecnologie: con connettività Wi-Fi e 4G LTE, per essere collegato alle reti mobili di ultima generazione. Facile da utilizzare grazie ai comandi intuitivi, il nuovo termostato si presenta con un display, animato a matrice di LED che ne facilita la lettura anche da distanza. La luminosità è regolabile su tre diversi livelli per offrire sempre il massimo comfort visivo. Discreto e minimale, il display riporta solamente l’indicazione della temperatura che, grazie a un lieve movimento basculante del frontalino, può essere impostata semplicemente facendo una breve pressione sul lato superiore o inferiore del termostato. Una lieve animazione movimenta i numeri che indicano i gradi della temperatura facendo così visivamente capire se l’impianto è in riscaldamento o raffrescamento. Tutte le informazioni relative allo stato di connessione e a quello funzionale sono delegate alle intuitive icone, discretamente illuminate, presenti su entrambi i lati del termostato che lasciano così pulito il fronte del dispositivo. Basta un semplice sguardo per conoscere lo stato di connessione al cloud, alla rete Wi-Fi, per sapere se il relè è attivo e quindi l’ambiente si sta portando in temperatura o per verificare l’attivazione, nella versione 4G LTE, dell’eventuale uscita ausiliaria. Il tasto multifunzione, posizionato sotto la cornice del lato inferiore, permette inoltre di accedere a una serie di funzioni supplementari quali, ad esempio, la scelta tra gradi Celsius o Fahrenheit. Come tutti i prodotti smart di Vimar, il nuovo termostato smart da parete è controllabile da remoto tramite app View attraverso la quale è possibile sia configurarlo, con l’ausilio di un wizard guidato, che gestirlo mediante semplici e intuitivi widget. E con la nuova release dell’app View è possibile gestire da un’unica schermata non solo più termostati all’interno della stessa abitazione ma anche più impianti. La sezione
energia permette inoltre una maggior consapevolezza della richiesta energetica fornendo il tempo di funzionamento dell’impianto. L’integrazione con Amazon e Google assicura infine il controllo locale o remoto tramite voce, mentre quella con il protocollo IFTTT (If This Than That) permette di creare piccole logiche e far interagire tra loro centinaia di dispositivi connessi. www.vimar.com
LINEA SPLIT SMART PER IL RESIDENZIALE Diloc presenta Ocean, la nuova linea Split residenziale ad alta efficienza energetica. Top di gamma del catalogo 2022, Ocean combina la qualità tecnologica a basso impatto ambientale firmata Diloc a consumi ridotti e nuove funzionalità smart, in una scocca esclusiva per la casa contemporanea. Grazie al refrigerante ecologico R32, al motore con compressore Inverter e alla funzione ECO, in grado di ottimizzare automaticamente i parametri di funzionamento per evitare sprechi, i climatizzatori Ocean raggiungono la classe di efficienza energetica A+++ in raffrescamento.
Le funzionalità smart Le altre prestazioni sono abbinate a un ampio range di funzionalità smart molto intuitive e che migliorano il comfort abitativo. Quando serve raffrescare rapidamente l’ambiente, l’opzione Turbo incrementa la frequenza del ventilatore per raggiungere la temperatura desiderata in meno di un mi-
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nuto. La funzione di raffrescamento 3D sfrutta il movimento sincronizzato dei deflettori per garantire una diffusione uniforme nei locali, mentre con la tecnologia Gentle Cooling è possibile godersi un fresco delicato senza getti fastidiosi, grazie al sistema di microfori multidirezionali che frammenta e disperde il flusso d’aria. La modalità Sleep adatta al funzionamento notturno perché rispetta le variazioni di temperatura del corpo durante il riposo, assicurando il massimo comfort e mantenendo un livello sonoro appena percepibile. In aggiunta alle funzione Auto e Timer per la regolazione programmata, Ocean è dotato di sensori Follow Me per rilevare la temperatura dell’ambiente e impostare automaticamente la modalità più appropriata. Il pannello comandi è completato dal display retroilluminato con oscuramento notturno e dal telecomando remoto di serie. Per un controllo totale in qualsiasi momento, le opzioni di connettività Wi-Fi di Ocean permettono di configurare il dispositivo anche tramite App o assistente vocale. Ocean è dotato di un sistema di rilevazione automatica dei guasti e di opzioni di auto-sbrinamento e igienizzazione automatica dell’unità. Lo speciale trattamento anticorrosione Golden Fin applicato sugli scambiatori di calore migliora inoltre la resistenza a pioggia, salsedine e altri agenti atmosferici. La livrea dell’unità interna, con un nuovo design dalle linee semplici e pulite, rende Ocean una scelta di grande effetto estetico, adatta a qualsiasi ambiente domestico e di arredamento. www.naicon.com/company/diloc/
MISCELATORI ELETTRONICI CON DISINFEZIONE TERMICA ANTILEGIONELLA La Legge di Bilancio 2022 (n. 234/2021) ha riconfermato anche per quest’anno diverse agevolazioni fiscali che interessano i lavori di rinnovamento ed efficientamento energetico degli edifici. Anche il miscelatore elettronico ibrido LEGIOMIX® 2.0 di Caleffi può rientrare in queste agevolazioni, sono infatti incluse le spese relative alle apparecchiature necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, degli impianti.
Come funziona LEGIOMIX® 2.0 Utilizzati negli impianti centralizzati per la produzione e distribuzione di acqua calda a uso sanitario con accumulo, i miscelatori hanno la funzione di garantire e mantenere la temperatura dell’acqua calda sanitaria distribuita all’utenza al variare delle condizioni di temperatura e pressione di alimentazione dell’acqua calda e fredda in ingresso oppure della portata prelevata. Oltre a svolgere questa funzione, il miscelatore elettronico LEGIOMIX® 2.0 di Caleffi è dotato di un apposito regolatore che gestisce una serie di programmi di disinfezione termica del circu-
ito contro la Legionella. Questo dispositivo permette anche di verificare l’effettivo raggiungimento delle temperature e dei tempi di disinfezione termica e di intraprendere le opportune azioni correttive. Tutti i parametri sono aggiornati giornalmente e storicizzati, con registrazione oraria delle temperature. A seconda del tipo di impianto e delle abitudini dell’utenza, è possibile programmare i livelli di temperatura e i tempi di intervento nella maniera più opportuna. Il regolatore è predisposto per la gestione remota con specifici protocolli di trasmissione MODBUS, tramite scheda opzionale, a uso nei Sistemi di Building Management (BMS). LEGIOMIX® 2.0 di Caleffi è adatto a impianti di strutture considerevoli, come grandi condomini, ospedali, case di cura, centri sportivi e commerciali, alberghi, campeggi e collegi. Si tratta di edifici a utilizzo collettivo, dove è necessario il controllo e la prevenzione della Legionellosi in modo programmato, gestendo al meglio i tempi di disinfezione. www.caleffi.com/italy/it
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ContoTermico: aggiornate a febbraio le regole applicative
Una sintesi delle principali novità introdotte dall’aggiornamento delle regole applicative del D.M. 16 febbraio 2016 L.A. Piterà*
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artito nel 2012 con il D.M. 28 dicembre 2012 e aggior-
privati e della PA al fine di incentivare la
energetica e per la produzione di energia
nato nel 2016 con il D.M. 16 febbraio 2016, il Conto
realizzazione di interventi di piccole di-
termica da fonti rinnovabili, di cui il GSE è
Termico è lo strumento messo a disposizione dei
mensioni per l’incremento dell’efficienza
il Soggetto Responsabile.
#73
Il Conto Termico 2.0, che è quello riferito al decreto del 2016, ha determi-
• le modalità di calcolo e di erogazione degli incentivi;
nato nel 2020 l’invio di 113.498 richieste
• la gestione delle modifiche tecni-
volte a interventi che hanno promosso
co-amministrative dell’impianto in-
l’efficienza energetica e le rinnovabili
centivato;
termiche, in linea con quanto accaduto nel 2019, corrispondenti a 451 M€ di in-
• i controlli e le verifiche. Inoltre per ogni tipologia di inter-
atto, per operare in nome e per conto dei mandanti, per le finalità di cui al decreto e per la stipula del contratto di prestazione energetica di cui al D.Lgs. 102/2014; • il consorzio stabile, nei casi di consorzi stabili di cui all’art. 45, comma 2, lettera c), e all’art. 46, comma 1, lettera f) del D.lgs. 50/2016, nel caso in cui la consorziata che operi nella gestione del contratto di prestazione energetica di
centivi richiesti, di cui 320 M€ in accesso
vento sono riepilogati:
cui al D.Lgs. 102/2014 sia in possesso della certificazione,
diretto e 131 M€ relativi a interventi pre-
• i soggetti ammessi;
in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352;
notati dalla Pubblica Amministrazione.
• i requisiti tecnici previsti dal D.M. 16
• la società di progetto di cui all’art. 184 D.Lgs. n. 50/2016
Nell’ambito dei contratti attivi nel
febbraio 2016 (Governo italiano,
che sottoscrive il contratto di prestazione energeti-
2016a);
ca di cui al D.lgs. 102/2014, quando l’impresa che l’ha
2020 in accesso diretto, prevalgono le richieste relative ai generatori a biomassa (55% degli interventi, 135 M€ ri-
• le spese ammesse al calcolo dell’incentivo;
costituita sia aggiudicataria della gara di affidamento con la pubblica amministrazione e sia in possesso della
conosciuti) seguiti da pompe di calore
• l’algoritmo di calcolo dell’incentivo;
certificazione, in corso di validità, secondo la norma
(57 M€, in forte aumento rispetto agli
• la documentazione da allegare alla
UNI CEI 11352.
anni precedenti) e dagli impianti solari
scheda-domanda ad accesso diretto;
termici (56 M€). Le prenotazioni si riferiscono princi-
• la documentazione da conservare a cura del Soggetto Responsabile.
di illuminazione, e per la realizzazione di edifici NZEB, cui corrisponde la maggio-
Le novità L’aggiornamento delle regole applicative introduce le seguenti novità:
te del GSE del nuovo Conto Termico 3.0,
altre tipologie contrattuali con una ESCo, la PA dovrà fornire: a) in fase di prenotazione degli incentivi:
⚬ la documentazione idonea a dimostrare le spese da
sostenere dalla ESCO per la realizzazione delle opere,
re quota di incentivi prenotati (77 M€). In attesa della pubblicazione da par-
Nei casi di richiesta su prenotazione in cui la PA si configuri come SR, in presenza di un contratto EPC o di una delle
palmente a interventi sugli involucri edilizi, sulle chiusure trasparenti, sui sistemi
2. Erogazione degli incentivi
1. Soggetto Responsabile: ESCo
elencate in un prospetto che riporti i costi ripartiti per
(Energy Service Company)
tipologia di spesa ammissibile e che sia sottoscritto da
il 1° febbraio scorso è stato pubblicato
Rimane l’obbligo di ESCo certificate ai
sul sito del GSE un aggiornamento delle
sensi della UNI CEI 11352, nella versione
regole applicative del D.M. 16 febbraio
in corso di validità alla data di presenta-
2016 (Governo italiano, 2016a), cui il Con-
zione dell’istanza. I requisiti d’accesso
to Termico 2.0 fa riferimento.
agli incentivi inclusa la validità della cer-
delle opere, elencate in un prospetto che riporti i costi
tificazione sono richiesti per il periodo
ripartiti per tipologia di spesa ammissibile, con la speci-
mico 2.0 descrivono:
di incentivazione e per i cinque anni
fica indicazione dell’aliquota IVA applicata e la distinzio-
• le figure dei soggetti ammessi ai be-
successivi all’ottenimento degli incentivi.
ne dei servizi erogati quali le. spese di gestione e quelle
Qualora le ESCo si qualifichino come
di manutenzione, dell’utile d’impresa, desumibile dal
• le tipologie di intervento incentivabile;
Soggetto Responsabile (SR), possono
rapporto tra costi sostenuti e introiti e di eventuali spese
• l’iter istruttorio condotto dal GSE e le
presentare al GSE la richiesta di conces-
non ammissibili; il prospetto deve essere sottoscritto da
modalità di interazione durante il pro-
sione dell’incentivo:
entrambe le parti;
cedimento di valutazione;
• la società mandataria, nei casi di Asso-
Le regole applicative del Conto Ter-
nefici;
entrambe le parti; b) a conclusione degli interventi:
⚬ la documentazione idonea a dimostrare le spese effettivamente sostenute dalla ESCO per la realizzazione
⚬ il piano dei pagamenti previsti dal contratto oltre a
• le modalità di invio della richiesta di
ciazioni temporanee di impresa (ATI)
concessione dell’incentivo a seguito
o di raggruppamenti temporanei di
relativi al periodo precedente all’invio della richiesta di
della realizzazione dell’intervento (ac-
impresa (RTI), purché in possesso della
incentivo.
cesso diretto), ovvero di prenotazione
certificazione in corso di validità, se-
Dalla documentazione si deve evincere che l’incentivo del
dell’incentivo;
condo la norma UNI CEI 11352 e di un
Conto Termico non costituisce parte dell’utile della ESCO
mandato collettivo speciale, con rap-
e che, pertanto, non influisce nella determinazione del
presentanza, conferitole con un unico
canone in capo alla PA.
• la documentazione da presentare e conservare;
fatture e mandati di pagamento e ricevute di bonifico
#73 19
3. Cumulabilità degli incentivi È stata inserita la richiesta di trasmissione da parte del SR
5. Sostituzione di sistemi per l’illuminazione
la “data della determina” con la quale la PA approva il completamento dei
del modello di dichiarazione di provenienza delle risorse,
Per quanto riguarda l’illuminazione degli
lavori e accorda la liquidazione dei
al fine della verifica del rispetto dei limiti di cumulabilità
interni e delle pertinenze esterne de-
pagamenti;
previsti all’art. 12 del D.M. 16 febbraio 2016.
gli edifici esistenti sostituiti con sistemi
• in caso di intervento realizzato nell’am-
efficienti di illuminazione, la potenza
bito di un accordo quadro o di un con-
4. Trasformazione degli edifici esistenti in NZEB
installata delle lampade non deve su-
tratto d’appalto “multi-installazione”, la
Per l’ammissione all’incentivo nel caso di demolizione e
perare il 50% di quella sostituita per la
data di approvazione dell’ultimo SAL
ricostruzione, l’edificio da demolire deve essere necessaria-
stessa zona da illuminare, nel rispetto
da parte della PA per l’emissione dei
mente climatizzato, mentre nel caso di ampliamento della
dei criteri illuminotecnici previsti dalla
pagamenti contenente l’intervento
volumetria, è necessario verificare il rispetto dell’aumento
normativa vigente. Nel caso in cui nella
o il multi-intervento oggetto dell’in-
del volume entro il limite del 25% della volumetria com-
configurazione ante-operam i criteri illu-
centivo.
plessiva iniziale. Si sottolinea che il rispetto del requisito
minotecnici non siano rispettati, l’istan-
relativo alle volumetrie ante-operam e post-operam è va-
za dovrà essere corredata di un’analisi
7. Fatture e bonifici
lutato sulla base dei volumi lordi, comprensivi di eventuali
per la preliminare messa a norma nello
Oltre a quanto previsto per la PA, sono
ambienti non riscaldati.
stato ante-operam e il vincolo del 50%
esentati da produrre copia delle fatture
È stata inserita la possibilità, della demolizione di un unico
sarà valutato sulla base della potenza
attestanti il costo sostenuto e la ricevuta
edificio e ricostruzione di più di un edificio o, analoga-
dell’impianto ottenuta a seguito di tale
del bonifico, bancario o postale, con cui
mente, la demolizione di più edifici e ricostruzione di un
analisi. In ogni caso, l’incentivo sarà ri-
tali spese sono state pagate gli interventi
unico edificio, nel rispetto del limite di incremento della
conosciuto alla sola quota di potenza
realizzati su edifici di privati, di cui all’art.
volumetria totale del 25%, ed esclusivamente in presenza
dell’impianto pari al 50% della potenza
3, comma 1, lettera b) del D.M. 16 feb-
di un’unica attività progettuale pianificata a priori, dimo-
ante-operam effettiva e, per i soli inter-
braio 2016, per i quali sia stato stipulato
strata tramite l’invio della relazione tecnica progettuale e
venti di sostituzione dei sistemi di illu-
un contratto di prestazione energetica
del provvedimento di approvazione del progetto emesso
minazione ove la potenza ante-operam
tra Soggetto privato ed ESCo, quest’ulti-
dalla pubblica amministrazione. È esclusa la richiesta di
era inferiore al limite minimo di norma,
ma in qualità di Soggetto Responsabile
multi intervento che comprenda anche la realizzazione
le spese ammissibili dovranno essere
dell’intervento. Inoltre, viene meglio
di NZEB perché questo già comprende tutte le categorie
ridotte per tener conto delle spese im-
specificato che le fatture, oltre a essere
di intervento previste dal D.M. 16 febbraio 2016 (Governo
putabili alla sola potenza incentivabile.
intestate al SR, devono:
Italiano, 2016a).
È stato infine meglio definito il significa-
• riportare il riferimento al D.M. 2016a;
Con riferimento alle spese ammissibili ai fini del calcolo
to della superficie Sint, utilizzata nel cal-
• descrivere con chiarezza la tipologia
dell’incentivo, tra i “costi sostenuti per le opere prov-
colo dell’incentivo, che per gli interventi
d’intervento oggetto dell’incentiva-
visionali e accessorie” si possono computare anche le
interni è da intendersi come la superficie
zione;
opere che, pur non contribuendo alla riduzione del fab-
utile calpestabile della porzione di edi-
• riportare la Partita IVA del soggetto
bisogno energetico, sono necessarie per l’esecuzione
ficio soggetta a intervento, mentre per
emittente beneficiario del pagamento
degli interventi di rifacimento, ad esempio massetti e
gli interventi sulla illuminazione esterna
e il nominativo del SR, oltre al codice fi-
tinteggiature, purché le soluzioni adottate siano in linea,
rappresenta la superficie utile calpe-
scale e/o alla Partita IVA di quest’ultimo.
in termini di costi, con quelle offerte dal mercato e dai
stabile dell’edificio a cui le pertinenze
relativi prezzi medi.
afferiscono.
Per quanto riguarda infine la documentazione da allegare
8. Mandato irrevocabile di incasso Al fine di agevolare l’accesso al regime
alla richiesta di incentivo, sono stati aggiunti gli schemi
6. Data di conclusione dell’intervento
incentivante del Conto Termico 2.0
funzionali d’impianto e, nel caso di ampliamento della vo-
È stato meglio specificato che per gli
vengono definite le modalità di utilizzo
lumetria iniziale, la descrizione delle superfici e volumetrie
interventi effettuati dalle PA, per data
dello strumento del mandato irrevoca-
ante e post-operam, per verificare il rispetto dei requisiti
di conclusione dell’intervento è da in-
bile all’incasso per il conferimento a ter-
imposti dal D.M. 16 febbraio 2016 e il corretto riconosci-
tendersi:
zi dell’incentivo riconosciuto. I dettagli
mento dell’incentivo spettante.
• in caso di intervento realizzato nell’am-
sono riportati nel paragrafo 6.10 delle
bito di un unico contratto di appalto, 20
#73
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9. Contratti EPC Sono state fornite alcune puntualizzazioni su requisiti
10. Incentivazione su edifici scolastici e ospedalieri
F, in quanto per gli edifici del Demanio Pubblico dello Stato – Ramo Militare
peculiari del Conto Termico 2.0 in materia di contratti di
È stata definita la quantificazione degli
destinati alla difesa nazionale, in deroga
prestazione energetica e di servizio energia, recependo
incentivi per gli interventi realizzati su
all’obbligo di iscrizione al catasto edili-
al contempo le disposizioni previste dalla L. 58/2019. Ad
edifici pubblici adibiti a uso scolastico
zio urbano può essere fornita eviden-
esempio, viene meglio specificato che al fine di assicurare
e su edifici pubblici di strutture ospe-
za della registrazione presso il sistema
il mantenimento dei requisiti che in origine hanno consen-
daliere del Servizio Sanitario Nazionale,
informatizzato denominato GePaDD 2
tito l’ammissione agli incentivi, la stipula dei contratti e la
in attuazione a quanto stabilito dal D.L.
“Gestione Patrimonio Demaniale della
relativa efficacia devono rispettare le seguenti condizioni
104/2020. Tali incentivi sono fissati al
Difesa”.
temporali.
100% delle spese ammissibili sostenute
Interventi ad accesso diretto:
per la realizzazione degli interventi, ma
Ovviamente questa è solo una sin-
• la stipula del contratto deve avvenire in una data antece-
restano le limitazioni sul costo specifico,
tesi delle principali novità introdotte
dente a quella di presentazione dell’istanza di accesso agli
le regole sulle modalità di calcolo degli
dall’aggiornamento delle Regole Ap-
incentivi nel caso di interventi ad accesso diretto;
incentivi previsti per gli interventi di Ca-
plicative. Sul sito del GSE non solo c’è il
tegoria 2 del Conto Termico 2.0 e i limiti
testo integrale delle regole applicative,
sui valori massimi dell’incentivo indivi-
ma sono anche disponibili alcuni mo-
• il contratto deve risultare efficace almeno fino a 5 anni
duati dall’Allegato II del CT2.0. I dettagli
delli e una documentazione aggiunti-
dopo la data del pagamento dell’ultima rata degli in-
sono contenuti nel paragrafo 6.12 delle
va, volti ad agevolare l’interazione con
centivi;
regole applicative.
il GSE, standardizzando le modalità di
• il contratto deve risultare efficace, al più tardi, alla data di accoglimento dell’istanza di accesso agli incentivi;
• il contratto non può essere ceduto in un momento antecedente il termine dei 5 anni successivi all’ultima erogazione dell’incentivo.
invio delle domande. della Difesa
Interventi ad accesso su prenotazione:
Sono state inserite opportune specifica-
• il contratto deve risultare efficace almeno fino a 5 anni
zioni sulla definizione di edifici esistenti
dopo la data del pagamento dell’ultima rata degli in-
e fabbricati rurali e relative pertinenze,
centivi;
che prevedono per l’accesso al Conto
• il contratto non può essere ceduto in un momento an-
Termico 2.0 l’iscrizione al catasto edilizio
tecedente il termine dei 5 anni successivi all’ultima ero-
urbano alla data di presentazione dell’i-
gazione dell’incentivo.
stanza di incentivazione. Sono escluse
I dettagli sono riportati nel paragrafo 6.11 delle regole
le opere destinate alla difesa nazionale
applicative.
e gli edifici in costruzione, in categoria
BIBLIOGRAFIA
* Luca A. Piterà, Segretario Tecnico di AiCARR QR code per scaricare il documento.
∙ Governo italiano. 2012. D.M. 28 dicembre 2012 – Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. Poligrafico dello Stato. Roma ∙ Governo italiano. 2014. D.Lgs. 4 luglio 2014, n. 102 – Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. Poligrafico dello Stato. Roma ∙ Governo italiano. 2016a. D.M. 16 febbraio 2016 – Aggiornamento della disciplina per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Poligrafico dello Stato. Roma ∙ Governo italiano. 2016b. D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 – Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché’ per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Poligrafico dello Stato. Roma ∙ Governo italiano. 2019. L. 28 giugno 2019, n. 58 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi. Poligrafico dello Stato. Roma
22
#73
11. Edifici di pertinenza del Ministero
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
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Comfortambientale multidominio: una metodologia olistica per la valutazione del benessere degli occupanti negli edifici
La procedura, che ha lo scopo di ottenere un modello di comfort multidimensionale correlato alle specificità dei singoli occupanti, potrebbe essere integrata anche nei sistemi di controllo degli edifici per ottimizzarne le prestazioni I. Pigliautile, S. Casaccia, A. Calvaresi, N. Morresi, M. Arnesano, A. L. Pisello, G. M. Revel*
Introduzione
identificato come “performance gap”:
identificando quali siano i principali fat-
Il parco edilizio è oggi responsabile del consumo di più
lo scollamento tra previsione e realtà
tori e stimoli che provocano determinati
di un terzo dell’energia primaria globale (IEA, 2022). Ridurre
dei consumi energetici. La ragione di
comportamenti o abitudini. Tra questi,
questa domanda energetica e il relativo consumo di risorse
tali discrepanze è stata riconosciuta nel
la percezione del comfort ha un ruolo
è quindi un obiettivo chiave all’interno della più ampia lotta
comportamento degli occupanti che
importante, come evidenziato nella re-
ai cambiamenti climatici e alla realizzazione di città sosteni-
viene eccessivamente semplificato nella
visione di Ortiz et al. su comfort, salute
bili (Di Foggia, 2018). Nell’ultimo decennio è stato compiuto
modellazione e nell’analisi previsionale a
e consumo di energia (Ortiz, et al., 2017).
un lungo percorso verso la realizzazione di edifici a energia
causa della sua natura stocastica, com-
Le normative vigenti, sia su scala na-
zero, o quasi zero (nZEB). Passi avanti sono stati condotti
plessa e multidimensionale (Mahdavi &
zionale che internazionale, considerano
nell’efficientamento delle componenti dell’involucro e
Berger, 2019). In quest’ambito, la comu-
la percezione di comfort degli occupan-
nell’ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi energivori
nità scientifica sta affrontando questo
ti definendo, per alcuni parametri fisici
di cui gli edifici sono dotati (principalmente impianti di
problema studiando come le persone
rappresentativi della qualità ambientale
climatizzazione e illuminazione artificiale) (de Gracia, et al.,
interagiscono con l’edificio (attraverso
interna, specifici valori limite e obiettivi
2018). Tuttavia, il progressivo efficientamento energetico
le diverse componenti che ne deter-
da dover raggiungere in fase di proget-
del parco edilizio ha evidenziato sempre più ciò che viene
minano i consumi) e perché, ovvero
tazione. Si tratta di parametri misurabili
24
#73
e afferenti ai diversi domini del comfort
valutare il livello di eccitazione (Arousal)
ambientale interna tenendo conto della definizione olistica
umano quali il comfort termico (e.g.,
nei pazienti, ed è quindi utile per otte-
e multidominio di comfort. A seguire, la metodologia viene
temperatura, umidità relativa, correnti),
nere informazioni circa lo stato emoti-
dettagliata focalizzando sui seguenti aspetti: il setup speri-
visivo (e.g., livello di illuminamento sul
vo del soggetto (Benedek & Kaernbach,
mentale, la procedura di laboratorio, e il protocollo di analisi
piano di lavoro), acustico (e.g., tempo ti
2010). Per quanto riguarda il segnale ECG,
dei dati. Quindi viene presentata una breve panoramica dei
riverbero), e di qualità dell’aria (e.g., con-
la letteratura mostra che la variabilità
primi risultati che verificano la bontà della metodologia
centrazione di CO2, VOC). Questi stan-
della frequenza cardiaca (Heart Rate
proposta.
dard però non tengono conto delle ca-
Variability, HRV) sia un valido indice del-
La campagna sperimentale descritta si concentra in
ratteristiche personali di varia natura che
lo stato di comfort dell’utente. L’HRV è
particolare sul dominio di comfort termico che è stato
influenzano i meccanismi di percezione
infatti associato al funzionamento del
dimostrato avere un ruolo preponderante nella percezione
dell’ambiente. Slater nel 1985 fornisce la
sistema nervoso autonomo (Autonomic
complessiva della qualità ambientale (Geng, et al., 2017).
seguente definizione olistica di comfort
Nervouse System, ANS) che gestisce la
Inoltre, è il dominio su cui si concentra gran parte della
umano (Slater, 1985): il piacevole stato di
termoregolazione del corpo in risposta
letteratura scientifica a oggi e risulta quindi particolarmente
armonia fisiologica, psicologica e fisica
a uno stimolo esterno. (Nkurikiyeyezu,
idoneo in una prima fase di validazione del setup speri-
tra un essere umano e l’ambiente circo-
et al., 2017)hanno proposto di adottare
mentale proposto (Liu, et al., 2018), (Nkurikiyeyezu, et al.,
stante. La percezione è quindi il risulta-
l’HRV per progettare sistemi di controllo
2017). In studi futuri, lo stesso approccio sarà adottato per
to di un complesso processo cognitivo
a esso associati che possano garantire il
approfondire anche modelli di comfort multidominio, nei
che scaturisce in specifiche risposte fi-
raggiungimento delle migliori condi-
quali tener conto degli effetti combinato e cross-modale tra
siologiche e comportamentali. Ulteriori
zioni di comfort termico in tempo reale.
le diverse sfere, sottoponendo simultaneamente i soggetti
ricerche sono quindi necessarie per po-
La registrazione del segnale ECG è an-
a diversi stimoli ambientali.
tenziare la normativa vigente nell’ottica
che alla base del metodo di stima del
di minimizzare i consumi energetici e
comfort termico sviluppato da (Zhu, et
massimizzare il comfort degli occupanti.
al., 2018). La loro analisi evidenzia come
La metodologia proposta ha lo scopo di valutare, con
I benefici attesi da questo approccio
il rapporto tra le componenti di bas-
approccio olistico, la percezione del comfort umano e
sono molteplici. Infatti, un maggiore
sa e alta frequenza dell’HRV (LF/HF) sia
quindi ottenere un modello di comfort multidimensionale
livello di comfort corrisponde anche a
correlato alle variazioni della sensazione
correlato alle specificità dei singoli occupanti. L’attività
migliori prestazioni negli ambienti di
termica. LF/HF più elevati sono previsti
comprende la raccolta simultanea di (i) parametri fisici
lavoro, a un più elevato benessere e a
in ambienti freddi e caldi, mentre valori
ambientali, (ii) parametri fisiologici e (iii) risposte soggettive
migliori condizioni di salute fisica della
più bassi sono osservati in condizioni di
degli occupanti.
persona (Olesen, 2005).
potenziale neutralità. Infine, il segnale
Metodologia
È quindi compito della ricerca inve-
EEG è stato più comunemente impie-
stigare i legami esistenti tra stimoli fisici
gato per investigare la relazione tra la
Tutti i test si sono svolti nello stesso ambiente mecca-
e risposta fisiologica del corpo umano,
percezione della qualità ambientale e
nicamente controllato. Si tratta di un edificio, test room,
considerando le caratteristiche perso-
la produttività dei soggetti (Nayak, et
situato all’interno del campus di Ingegneria dell’Università
nali di ciascuno. In questa prospettiva,
al., 2018). Tiago-Costa et al. (Tiago-Costa,
di Perugia (Italia) le cui dimensioni e il ridotto volume in-
l’utilizzo di strumentazione indossabile
et al., 2016) hanno osservato la variazio-
terno (3 × 3 × 2,7 m) lo rendono facilmente controllabile
a ridotta invasività e in grado di monito-
ne in ampiezza di specifiche frequenze
termicamente, tramite il sistema di climatizzazione installato.
rare i principali segnali fisiologici è una
spettrali dell’EEG (le onde α e β) al variare
Questo è costituito da una pompa di calore con inverter, è
tendenza in continua crescita. I segnali
degli stimoli termici esterni. Shan et al.
caratterizzato da tre livelli di ventilazione, e non prevede
più studiati in questo ambito sono: l’at-
(Shan, et al., 2018)hanno invece analiz-
alcun ricambio d’aria automatizzato. La parete sud presenta
tività elettrodermica della pelle (EDA),
zato il segnale EEG al fine di migliorare
una finestra rettangolare che è stata ombreggiata durante
l’elettrocardiogramma (ECG), e l’elettroe-
l’interazione uomo-edificio.
tutte le prove per mantenere il livello di illuminamento all’in-
Setup sperimentale
terno dello spazio pressoché costante, unicamente dovuto
ncefalogramma (EEG) (Mansi, et al., 2021).
Partendo da quanto presentato fin
Il segnale EDA consente di quantificare i
qui, la presente ricerca propone una
cambiamenti nel sistema nervoso sim-
nuova procedura sperimentale tramite
La stanza è continuamente monitorata per mezzo di
patico ed è principalmente utilizzato per
cui indagare la percezione della qualità
una stazione microclimatica situata al centro della stanza,
ai corpi illuminanti interni alla stanza (Pisello, et al., 2014).
#73 25
con tempo di campionamento di un minuto. I parametri monitorati sono: temperatura dell’aria sia a 1,1 che a 0,1 m [°C], umidità relativa [%], temperature superficiali del pavimento, del tetto e delle pareti esposte a nord e sud [°C], temperatura di globotermometro [°C], irraggiamento netto tra superfici vetrate e opache [W/m2], velocità dell’aria [m/s], concentrazione di CO2 [ppm] e livello di illuminamento [lx]. Questi parametri sono quindi utilizzati per valutare (i) il comfort termico globale e (ii) locale, calcolando il gradiente di temperatura verticale, l’asimmetria radiante dell’ambiente e le correnti d’aria, e (iii) la qualità dell’aria interna, in termini di concentrazione di CO2. Inoltre, il comfort visivo è valutato attraverso la raccolta dei dati sull’illuminamento, tenendo conto che il soggetto che partecipa alla prova non deve svolgere compiti visivi specifici. Tutti i sensori utilizzati sono conformi alla UNI EN ISO 7726 (2002). I parametri fisiologici del soggetto che partecipa al
FIGURA 1 Dispositivi utilizzati per il monitoraggio: (a) caschetto neurale, EPOC+, (b) cinta multiparametrica Bioharness 3.0, (c) sensore EDA, BITalino; (d) configurazione dell’utente durante la prova
test, vengono raccolti attraverso tre dispositivi indossabili. Il soggetto indossa infatti:
soggetto e viene sottoposto all’utente
soggetti coinvolti sono tutti volontari
• una cintura multiparametrica, BioHarness 3.0. dell’azienda
direttamente nella stanza durante le di-
e le caratteristiche dei partecipanti in
Zephyr, con annesso modulo elettronico, posizionato
verse parti della prova, come descritto
inverno e in estate sono riportate nei
a livello del torace per il rilevamento del segnale ECG
in dettaglio nel paragrafo successivo. Il
grafici di Figura 2. Ai soggetti non sono
(Johnstone, et al., 2012)(Casaccia, et al., 2016). I dati rac-
questionario è stato formulato seguen-
imposti vincoli particolari nel vestiario,
colti vengono memorizzati all’interno del dispositivo e
do la norma UNI EN ISO 10551 (2019). Le
considerando l’attitudine di ciascuno ri-
scaricati al termine della prova;
domande sono relative alla sensazione
spetto al clima e alle proprie preferenze.
• Un caschetto neurale wireless con 14 elettrodi che forni-
percepita, al livello di comfort, alle pre-
Le informazioni sull’abbigliamento sono
sce il segnale EEG con una frequenza di campionamento
ferenze, all’accettabilità e alla tollerabilità,
comunque registrate.
di 128 Hz per canale (Ekanayake, 2015);
e la stessa scala di valutazione è stata
Le due serie di prove hanno la stes-
• una scheda di acquisizione BITalino sviluppata dagli au-
quindi applicata all’intero dominio del
sa configurazione sperimentale prece-
tori (da Silva, et al., 2014)per la registrazione del segnale
comfort, ovvero alla componente termi-
dentemente descritta, ma differiscono
EDA. Al soggetto sono applicati due elettrodi sull’indice e
ca, visiva, acustica e della qualità dell’aria.
leggermente per procedura seguita.
sul medio della mano sinistra mentre la scheda di acquisi-
In particolare, il voto della sensazione
Durante entrambe le stagioni, il sog-
zione e il modulo dei sensori sono fissati sull’avanbraccio
per ogni dominio è dato attraverso una
getto viene dapprima esposto a un
sinistro. Un software open source consente l’acquisizione
scala di 7 punti che va da –3 a +3 dove 0
periodo di stabilizzazione di 20 minuti
delle forme d’onda tramite il protocollo di comunicazione
corrisponde alla neutralità. Le immagini
fuori dalla sala prove, negli spazi con-
Bluetooth.
di Figura 1 mostrano la configurazione
dizionati dell’edificio vicino. In questo
sperimentale sopra descritta.
ambiente, la temperatura è la stessa a
Infine, le informazioni personali dei soggetti e le loro
cui poi il soggetto sarà esposto nella
percezioni vengono raccolte tramite l’utilizzo di questionari composti di tre macro-aree. La prima registra informazioni
Procedura sperimentale
test room per la prima parte della prova.
personali generali: sesso, età, statura, peso, paese/città di
Questa attività di ricerca include i
Questa dovrebbe corrispondere a una
origine, titolo di studio, fumatore o non fumatore e indu-
risultati di due diverse serie di test spe-
neutralità termica, secondo gli standard
menti indossati. La seconda si concentra sullo stato di salute
rimentali effettuati rispettivamente
(UNI EN ISO 7730, 2006; ANSI/ASHRAE 55,
e la descrizione psicologica del soggetto ed è un adatta-
nell’inverno 2017 e nell’estate 2018. Du-
2020), ed è pari a 20 °C, in inverno, e 25 °C,
mento del questionario Physiological General Well-Being
rante la serie invernale sono state svolte
in estate. Il set point della temperatura
Index, PGWBI (Grossi, et al., 2002). L’ultima parte del questio-
34 prove, mentre le prove estive sono
iniziale in estate è di 1 °C inferiore al va-
nario riguarda la percezione dell’ambiente in cui si trova il
28, per un totale di 62 prove eseguite. I
lore suggerito dalle norme (26 °C), per
26
#73
22 °C), 15 minuti di riscaldamento con un set point di 30 °C, 15 minuti a temperatura costante (circa 28 °C). Durante questi test, la velocità di ventilazione è sempre impostata al massimo. L’operatore chiede al soggetto di rispondere alla terza parte del questionario al termine di ogni periodo caratterizzato da temperatura stabile, ovvero a 25 °C, 22 °C e 28 °C. Durante l’intero test e per entrambe le stagioni, il soggetto esprime qualsiasi tipo di cambiamento nella sua percezione nei confronti dell’ambiente all’operatore che le registra. La figura 3 mostra schematicamente la procedura sperimentale seguita per entrambe le stagioni. È necessario precisare che le caratteristiche della test room non garantiscono un perfetto controllo dell’ambiente termico, ma il monitoraggio costante della temperatura e la sua rilevazione in tempo reale hanno permesso all’operatore di mantenersi il più possibile in linea con la procedura proposta in entrambe le stagioni.
FIGURA 2
Caratteristiche dei partecipanti delle due serie di esperimenti
Analisi dei dati Data la varietà dei sensori adottati durante le prove, è necessario un primo processo di sincronizzazione per fornire l’esatta corrispondenza tra tutte le serie temporali di dati a disposizione per l’analisi (dati ambientali, segnali EDA, ECG ed EEG). I dati fisiologici grezzi vengono quindi elaborati per ridurre il rumore del segnale, ottenere una forma
FIGURA 3
Descrizione delle prove svolte nella stagione invernale (W) e nella stagione estiva (E)
d’onda uniforme ed estrarre caratteristiche utili da correlare ai dati ambientali e alle risposte soggettive provenienti dai
garantire il completamento della prova
Nella sessione invernale, la prova ha
questionari. Queste grandezze caratteristiche vengono
in tempi ragionevoli, considerando la
una durata complessiva di 40 minuti: 5
estratte ogni minuto che corrisponde alla frequenza di
doppia rampa di temperatura realizzata,
minuti di acclimatamento a 20 °C, 30
campionamento dei dati ambientali. Per quanto riguarda
come specificato in seguito.
minuti di riscaldamento con set point
il segnale ECG, i cui risultati in termini di validazione della
Durante il periodo di stabilizzazione
a 30 °C, 5 minuti di mantenimento alla
procedura sono presentati nella sezione seguente, le gran-
il soggetto compila le prime due par-
stessa temperatura, ma aumentando
dezze estratte sono la variabilità cardiaca (HRV) calcolata
ti del questionario e indossa la fascia
la velocità di ventilazione, e 5 minuti a
dal segnale ECG e il rapporto LF/HF calcolato dall’HRV. La
toracica per la registrazione dell’ECG.
impianto di condizionamento spento.
correlazione tra queste grandezze fisiologiche e i segnali
Una volta nella sala prove, il soggetto si
L’operatore chiede al soggetto di rispon-
ambientali, ovvero temperatura dell’aria (ta), temperatura
siede tra la stazione microclimatica e la
dere alla terza parte del sondaggio al
media radiante (tr) e la concentrazione di CO2, viene effet-
finestra e l’installazione dei dispositivi è
termine del primo periodo di acclima-
tuata calcolando il coefficiente di correlazione di Pearson
completata collegando il caschetto e l’e-
tamento, ovvero a 20 °C, e al termine
(R). L’analisi effettuata calcola R-ta, R-tr e R-CO2, per finestre
lettrodo, rispettivamente per la registra-
dell’intero test.
temporali di segnale consecutive, della durata di 5 minuti.
zione dei segnali EEG ed EDA. Queste
Durante l’estate, la prova ha una du-
Questo tipo di approccio sembra essere più adatto, rispetto
azioni sono compiute da un operatore
rata complessiva di 65 minuti: 10 minuti
a una correlazione fatta fra segnali di tutta la prova, perché
che starà con il soggetto nella stanza
di acclimatamento a 25 °C, 10 minuti di
evidenzia minuto per minuto se eventuali cambiamenti
per l’intera prova. Una volta completata
raffreddamento con set point a 18 °C,
dell’ambiente esterno hanno influenzato l’LF/HF e di con-
la configurazione, viene avviato il test.
15 minuti a temperatura costante (circa
seguenza il sistema termoregolatore.
#73 27
Risultati e discussioni 3
dell’assetto sperimentale, che riguardano le registrazioni
2
2
dell’ECG e la sua relazione tra parametri ambientali già di-
LF/HF
3
LF/HF
Qui sono presentati i risultati relativi alla validazione
1
sponibili in letteratura, ovvero variazione di ta in relazione al
0 35
0 35
rapporto LF/HF. Il tutto consente di validare la procedura spe-
30
30
rimentale adottata in termini di correttezza dei dati registrati
25
25
e del processo di sincronizzazione. Inoltre, vengono studiate
20
20
le correlazioni con altre grandezze ambientali quali tr e CO2.
1500
1500
1000
1000
35
35
30
30
25
25
I grafici della Figura 4 mostrano i risultati ottenuti con due soggetti che sono esplicative del complesso rapporto tra le caratteristiche dell’ambiente e la fisiologia umana. Il soggetto 1 mostra un incremento del rapporto LF/HF, all’incirca tra il minuto 10 e 15 della prova, in linea con le
20
tendenze di tutti i parametri fisici considerati (tr, CO2 e ta). Durante la prova del soggetto 2, invece, l’andamento di LF/HF sembra unicamente correlato alla concentrazione di
20 5
FIGURA 4
10
15
20
25
30
2
4
6
8
10
12
14
Andamento dei segnali di LF/HF, tr, CO2 e ta per il soggetto 1 (sinistra) e soggetto 2 (destra)
CO2 in ambiente, soprattutto considerando il primo picco verificatosi intorno al minuto 5. La mancanza di correlazione tra la tendenza osservata in LF/HF e i parametri tr e ta può essere dovuta alla piccola variazione di questi parametri nella prima parte del test. Le correlazioni osservate sono mostrate quantitativamente in Figura 5 in cui ciascuna mappa di colore si riferisce a un valore di R specifico che mostra il grado di correlazione tra il rapporto LF/HF e uno dei tre parametri, ovvero R-ta, R-tr e R-CO2. Il coefficiente di Pearson, R, calcolato tra LF/HF e CO2 e tra LF/HF e tr è generalmente superiore all’80% per l’intera durata del test del soggetto 1. Inoltre, R-CO2 è maggiore in corrispondenza dei due picchi nel rapporto LF/HF al minuto 5 e 12 del test del soggetto 2. Questi risultati mettono in evidenza come il rapporto LF/HF, e quindi il sistema di termoregolazione, non dipende solo da ta, come più approfonditamente studiato in letteratura (Nkurikiyeyezu, et al., 2017) (Zhu, et al., 2018), ma anche dalla concentrazione di CO2 nella stanza e da tr.
Conclusioni I consumi energetici degli edifici sono fortemente correlati alla percezione di comfort degli occupanti che
FIGURA 5 Trend dell’LF/HF e mappa di colori corrispondente, associate a R-tr, R-CO2 and R-ta per il soggetto 1 (in alto) e il soggetto 2 (in basso)
sulla base di questa agiscono e interagiscono con i sistemi di interfaccia, controllo e attuazione sulle componenti
È infatti chiaro che il comfort deve es-
multidominio, o multifisiche. Questo
impiantistiche e di involucro. Oggi la comunità scientifi-
sere studiato tenendo conto di tutte le
lavoro si propone quindi di presentare
ca sta approcciando il tema della percezione di comfort
variabili che lo determinano, comprese
una nuova procedura sperimentale so-
cercando di superare gli schemi unicamente legati a spe-
le caratteristiche personali, fisiologiche
lida e ripetibile pensata per restituire una
cifiche variabili ambientali presenti nella normativa vigente.
e psicologiche anche di provenienza
visione completa della percezione della
28
#73
qualità ambientale da parte degli occupanti. I test effettuati
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prevedono infatti il simultaneo monitoraggio di parametri ambientali afferenti a diversi domini fisici del comfort, di tre diversi segnali fisiologici e delle sensazioni percepite da parte del soggetto sotto osservazione, del quale viene anche stilato il profilo psicologico e raccolte informazioni personali tramite questionario. La campagna sperimentale qui presentata si è incentrata principalmente sull’osservazione delle risposte personali a diversi stimoli termici. La stessa procedura, però, potrebbe essere applicata per investigare gli effetti dovuti a stimoli afferenti ad altri domini di comfort (visivo, acustico, o di qualità dell’aria) o dovuti alla combinazione di questi. I risultati presentati validano la attendibilità del processo di collezione dei vari dati facendo riferimento alle relazioni più verificate in letteratura: la correlazione tra HRV e LF/HF (estratti dal segnale ECG) e la temperatura dell’aria. Inoltre, correlazioni a oggi poco esplorate sono emerse grazie alla varietà di dati ambientali raccolti, quali quelle tra LF/HF e la concentrazione di CO2 o la temperatura media radiante. Tecniche di machine learning verranno applicate sul database generato dalle prove per comprendere quali siano le correlazioni più significative tra parametri personali, fisiologici e ambientali. Si ritiene quindi che questa metodologia potrebbe portare alla definizione di un complesso e quanto più possibile esaustivo modello di comfort da poter integrare in sistemi di controllo degli edifici per ottimizzarne le prestazioni, minimizzando i consumi e garantendo, allo stesso tempo, livelli di comfort “globale” adeguati per i propri occupanti.
* Ilaria Pigliautile, Anna Laura Pisello, Università di Perugia Sara Casaccia, Andrea Calvaresi, Nicole Morresi, Gian Marco Revel, Università Politecnica delle Marche Marco Arnesano, Università Telematica eCampus Lo studio qui trattato ha posto le basi verso il progetto NEXT.COM (codice 20172FSCH4) finanziato attraverso il bando Prin 2017, a cui partecipano il Politecnico di Torino (prof. Enrico Fabrizio) in qualità di coordinatore, l’Università Federico II di Napoli (prof.ssa Annamaria Buonomano), l’Università di Perugia (prof.ssa Anna Laura Pisello) e l’Università eCampus (prof. Marco Arnesano), oggi in corso.
#73 29
Case Study
Progettare e gestire immobili sostenibili per la salute e il benessere delle persone: il modello Enel Nel 2019 Enel ha deciso di sperimentare l’applicazione della certificazione WELL Building Standard® nella sede di Milano Via Carducci. Ecco gli interventi messi in campo D. Guglielmino*
Introduzione
declinazioni sociali ed economiche. Un
principi di ecologia ed equità sociale,
La nuova dimensione della sostenibilità: il rapporto tra
edificio sostenibile è da intendersi come
connesso ad un sistema ambientale, so-
l’uomo e l’ambiente costruito
un edificio sano, progettato e costruito
ciale esteso a scala di comunità [1], che
La definizione di sostenibilità in edilizia si è recentemen-
in modo efficiente rispetto all’uso delle
include strategie orientate a garantire
te articolata includendo prospettive nuove che integrano
risorse nel suo ciclo di vita, utilizzando
la salute e al benessere delle persone
30
#73
WELL Building Standard. Contrariamen-
annuale) e psicologico (es., valutazione della salute men-
te ad altri sistemi di certificazione quali
tale). La salute cambia a lungo termine;
LEED o BREEAM, WELL non si rivolge alle
• benessere (Well-being): l’atteggiamento o la percezione
problematiche del consumo di risorse
soggettiva di una persona nei confronti delle proprie
indotto dal mercato immobiliare, altresì
condizioni fisiche, mentali e sociali. Caratterizzato da scale
si focalizza sugli elementi del progetto,
di soddisfazione di vita, felicità e prosperità. Sebbene i
della costruzione e della gestione degli
fattori di salute possano contribuire al benessere di una
immobili, che influenzano direttamente
persona, anche altri fattori (ad esempio le circostanze del-
e indirettamente la salute e il benessere
la vita) contribuiscono. È misurabile attraverso sondaggi.
delle persone [2].
E può cambiare nel medio-lungo termine;
D’altronde l’uomo dipende, per la
• benessere (Wellness): Il processo attraverso il quale un
sua esistenza dall’ambiente naturale e
individuo diventa consapevole e compie scelte verso una
dai sistemi viventi che lo circondano,
vita sana e uno stato di benessere più elevato. Un’impresa
poiché lo sostengono nella vita di tutti
attiva. Potrebbe essere misurato attraverso sondaggi che
i giorni regolandone il ritmo, nutren-
stabiliscono la conoscenza di un individuo e le azioni
dolo, influenzandone lo stato di salute
intraprese verso scelte di vita sane. In alternativa, il benes-
e il comportamento[3]. Gli edifici rap-
sere potrebbe essere misurato indirettamente attraverso
presentano oggi l’ambiente artificiale
miglioramenti delle misure di salute e benessere.
nel quale le persone trascorrono la
L’ambiente costruito deve pertanto essere concepito
maggior parte del loro tempo (si stima
quale strumento di “preventive care” ossia non solo in
il 90% circa) e per questo interagiscono
grado di supportare il benessere e il comfort bensì la salute
con l’uomo, influenzandolo significa-
stessa delle persone che lo vivono, e quale mezzo per forni-
tivamente attraverso la ricreazione di
re agli occupanti le “environmental cues”, ossia un insieme
scenari sociali, visivi, sonori, olfattivi e
di stimoli che inducano a migliorare le proprie abitudini
percettivi in generale.
alimentari, di vita (es. livello di fitness) e a incrementare il
Il WELL Building Standard si basa sull’idea che l’ambiente costruito, nei
livello di consapevolezza dell’importanza di alcuni fattori ambientali rispetto al proprio benessere.
suoi vari aspetti, interagisce con fattori
A titolo di esempio, si consideri che secondo uno studio
personali, genetici e comportamentali
dell’OMS, nel solo 2014, circa il 92% della popolazione mon-
(abitanti, occupanti). Tale visione è sup-
e incide sulla salute e il benessere psi-
diale viveva in contesti in cui la qualità dell’aria non soddisfa
portata dalla crescente diffusione di un
co-fisico delle persone.
i livelli di concentrazione di contaminanti definiti dall’OMS
approccio alla progettazione incentrato
A partire dalla definizione dell’Or-
medesima [4]. A livello globale, la qualità dell’aria esterna è
sulla persona (human-centered design)
ganizzazione Mondiale della Sanità
contaminata da azioni antropiche connesse all’edilizia, ai
e dalla consapevolezza dell’incidenza
è possibile sviscerare il senso dei ter-
processi industriali, all’attività agricola, ed in generale da
del fattore umano nella valutazione
mini salute e benessere, in particolare
tutte le fonti di combustione.
delle prestazioni reali degli edifici e dal
quest’ultimo nelle due accezioni anglo-
dibattuto rapporto fra qualità ambienta-
sassoni: “Well-being” e “Wellness”:
singolo giorno[5], e questo dato evidenzia come gli effetti
le interna e salute e performance degli
• salute (health): uno stato di equilibrio
sulla salute associati all’esposizione agli inquinanti atmo-
tra stati fisici, mentali e sociali in assen-
sferici possono essere a breve e lungo termine e posso-
Promotore di questa visione della
za di malattia. Una componente del
no variare in gravità. Sintomi meno gravi di esposizione
sostenibilità incentrata sull’uomo è l’In-
benessere che comprende indicatori
possono includere mal di testa, gola secca, irritazione alle
ternational Well Building Institute (IWBI),
sia mentali o psicologici (ad es. livelli
vie respiratorie, mentre esiti più gravi possono includere
organizzazione fondata nel 2013, che
di stress e ansia, meccanismi,..) che
attacchi di asma, infezione da batteri della legionella, forme
ha sviluppato un sistema di certificazio-
fisici o fisiologici (ad es. pressione del
di avvelenamento e cancro[6]. È stato inoltre dimostrato
ne del livello di benessere degli utenti
sangue, livelli di colesterolo). Misurato
che l’esposizione agli inquinanti atmosferici aumenta il
all’interno di edifici/città, denominato
attraverso un work-up fisico (es., fisico
rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari, ischemia
occupanti.
Gli esseri umani respirano più di 15.000 litri di aria ogni
#73 31
Figura 1 Impegni del gruppo Enel - Immagine tratta dal piano di sostenibilità del Gruppo
miocardica, angina, ipertensione e malattie cardiache[7].
ne statica, adozione di batterie ai carboni
Un nuovo approccio al progetto,
Nel più recente studio globale sul carico di malattie, l’inqui-
attivi – specifici per tipo di contaminante
costruzione e gestione degli edifici
namento atmosferico domestico è stato valutato come il
da trattare, uso di lampate UVGI,…) e
Da quanto sopra si deducono al-
terzo importante causa di problemi salute per la popola-
della strategia di gestione identifican-
cune considerazioni, fondanti per l’ap-
zione mondiale[8].
do le migliori pratiche di manutenzione
proccio alla progettazione, costruzione
La considerazione del problema della qualità dell’aria
(frequenza di verifica del bilanciamento
e gestione degli edifici, quali ambienti
all’interno degli ambienti confinati e non, nella logica sopra
dell’impianto di ventilazione, frequenza
nei quali le persone vivono:
descritta, dovrebbe tradursi in una maggior attenzione alla
di sostituzione e pulizia dei filtri, verifica
• l’approccio deve essere olistico: la vi-
progettazione e gestione del sistema edificio-impianto in
periodica dell’insorgenza di fenomeni
sione di salute e benessere (nelle due
una logica prestazionale più che prescrittiva. Implica focaliz-
di condensazione,..) di monitoraggio
definizioni citate) richiede un coinvol-
zarsi sull’analisi della qualità dell’aria esterna su base annuale
del livello di contaminanti in ambiente
gimento multidisciplinare, sia di figure
al fine di identificare la eventuale presenza di contaminanti
e di gestione delle pulizie e delle attività
usualmente coinvolte nei processi edi-
che possono presentarsi in ragione di diverse condizioni
di fit-out interno (manutenzioni edilizie,
lizi (architetto, interior designer, pro-
esterne (stagione di riscaldamento, congestione del traffico
sostituzione arredi, etc.).
gettista del verde, impiantista, acusti-
veicolare, temperature esterne calde e umide) e interne, ana-
Analoghe considerazioni possono
co, illuminotecnico, costruttore, facility
lizzare le possibili fonti di inquinamento interno (presenza di
essere poste per altri aspetti, relativa-
manager,..) sia di figure afferenti ad
materiali emissivi –TVOC, Formaldeide – presenza di fondi
mente alla qualità dell’ambiente visivo,
altri comparti (psicologo, nutrizionista,
di combustione o di altre sostanze in generale – processi
acustico e/o termico.
ergonomista, sociologo);
produttivi, cucina, stampe, pulizie, manutenzione, etc…).
In ragione dell’impatto che questo
• il progetto del sistema edificio-im-
L’esito di tali analisi guida la definizione delle strategie di
ambiente artificiale ha sull’uomo, è ne-
pianto necessità l’integrazione di un
progetto delle qualità dell’aria, scegliendo tra ventilazione
cessario che esso sia progettato, costru-
approccio prescrittivo (spesso adot-
naturale e meccanica, e successivamente, al caso, definendo
ito e gestito al fine di garantirne la salute
tato nella norma tecnica cogente) e di
le più opportune strategie di trattamento dell’aria (filtrazio-
e il benessere.
un approccio prestazionale che con-
32
#73
IL CASO PILOTA DELLA SEDE DI VIA CARDUCCI A MILANO La sede di Milano Via Carducci è un edificio, di circa 9.500 m2, progettato dall’architetto Giò Ponti nel 1952 per la società Edison, e oggetto di una ristrutturazione importante completata nel 2019. La ristrutturazione ha portato ad una organizzazione funzionale degli spazi interni orientati a supportare un modello di lavoro collaborativo e innovativo. Gli spazi ufficio sono organizzati con ampi open space, spazi informali per riunioni e/o lavoro collaborativo in gruppo, aree break e sale meeting di diverse dimensioni. Al piano terra sono presenti spazi di rappresentanza e spazi di supporto quali sala conference, sale meeting, una caffetteria e una sala fitness. L’edificio integra soluzioni ad alto contenuto tecnologico per raggiungere elevati standard di qualità di illuminazione (naturale e artificiale), acustica degli spazi, bassa/ Caffetteria
nulla concentrazione di contaminanti nell’aria, ergonomia degli spazi e delle postazioni, integrazione del verde e di elementi biofilici, valorizzazione culturale e artistica del sito. Inoltre, è stato implementato un esteso programma di comunicazione, attraverso letteratura, segnaletica, grafiche a parete, volto a informare gli occupanti circa le caratteristiche di sostenibilità dell’edificio e l’impatto delle stesse sulla salute e benessere e a creare consapevolezza circa stili di vita e comportamenti salutari. Ai fini del perseguimento della certificazione iniziale WELL e ricertificazione è stata implementata una procedura di monitoraggio post-occupazione conforme ai requisiti del protocollo di certificazione che metodologicamente rientra a pieno titolo nei processi di post occupancy evaluation, ossia un’analisi sistematica e rigorosa delle prestazioni di un edificio nella sua fase di esercizio. Rispetto alle tematiche della qualità ambientale interna tale procedura si compone di valutazioni oggettive e soggettive delle condizioni di comfort, includendo pertanto misure spot, misure in continuo, e somministrazione periodica di sondaggi di soddisfazione agli occupanti. La procedura di monitoraggio ambientale implementata risponde alle seguenti caratteristiche: • ove tecnicamente possibile continua nel tempo, con frequenze di campionamento ed intervalli temporali brevi al fine di registrare in continuo la risposta dell’edificio a forzanti interne ed esterne impulsive e non, rispetto alle condizioni di comfort termico e qualità dell’aria e al fine di raccogliere una quantità di dati
Integrazione di elementi di arte negli spazi di circolazione e comuni
Aree svago e socialità per i dipendenti
Uffici open space
#73 33
Auditorium Carducci
TABELLA 1
Descrizione sintetica del piano di monitoraggio sui temi della qualità dell’aria
Parametro misurato
Frequenza di campionamento
Modalità di elaborazione del dato
Concentrazione di particolato (PM 2.5, PM10) Composti organici volatili1 Monossido di carbonio (CO)
Finalità del monitoraggio Verificare le condizioni istantanee di qualità
Misure spot con frequenza annuale
Campionamento di almeno
dell’aria all’interno degli ambienti al fine
un’ora in ambiente e restituzione
di identificare la presenza di eventuali
del valore istantaneo misurato
contaminanti (e dunque sorgenti)
Ozono (O3)
in concentrazione non ottimale Verificare le condizioni in continuo di
Misure in continuo Particolato (PM 2.5,
con sensori dislocati in
PM10), TVOC, CO2
ambiente con frequenza di campionamento ogni 10 min
Restituzione in tempo
qualità dell’aria all’interno degli spazi
reale dei dati misurati.
regolarmente occupati al fine di identificare
Analisi trimestrale dei trend
eventuali situazioni critiche dovute a
temporali e analisi statistica (analisi
forzanti interni (es. attività di manutenzione
dei valori medi, mediani, percentili)
o pulizia non controllata, sovraffollamento
durante le ore di occupazione.
degli spazi, problematiche dei sistemi di
Ulteriori analisi statistiche con
ventilazione,..) o esterni (es. condizioni
valutazione dei Performance
di pessima qualità dell’aria esterna, …)
Index potranno essere svolte
Comunicare in modo trasparente le prestazioni dell’edificio agli occupanti
1
Formaldeide, Benzene, Disolfuro di carbonio, Tetracloruro di carbonio, Clorobenzene, Cloroformio, Diclorobenzene (1,4-), Dicloroetilene (1,1), Etilbenzene, Esano (n-), Alcool isopropilico, Metile cloroformio, Cloruro di metilene, Metil terz-butil etere, Stirene, Tetracloroetene, Toluene, Tricloroetilene, Acetato di vinile, Xilene (m, o, p combinato)
34
#73
TABELLA 2
Descrizione sintetica del piano di monitoraggio sui temi del comfort termico
Parametro misurato
Frequenza di campionamento
Temperatura dell’aria,
Modalità di elaborazione del dato
Finalità del monitoraggio
Restituzione del valore
temperatura media
Misure spot con
di PMV e PPD per ciascun
radiante, umidità relativa,
frequenza semestrale
punto di monitoraggio
velocità dell’aria
Verificare le condizioni istantanee di comfort termico negli ambienti regolarmente occupati
all’interno dell’ambiente
Verificare le condizioni in continuo di
Misure in continuo Temperatura e umidità
con sensori dislocati in
relativa dell’aria interna
ambiente con frequenza di campionamento ogni 10 min
Restituzione in tempo
comfort termico degli spazi regolarmente
reale dei dati misurati.
occupati al fine di identificare eventuali
Analisi trimestrale dei trend
situazioni critiche dovute a criticità del
temporali e analisi statistica (analisi
sistema edificio impianto nella risposta
dei valori medi, mediani, percentili)
alle forzanti interne ed esterne o a
durante le ore di occupazione.
errata programmazione delle logiche di
Ulteriori analisi statistiche con
regolazione e controllo in relazione al
valutazione dei Performance
profilo di occupazione dell’edificio.
Index potranno essere svolte
Comunicare in modo trasparente le prestazioni dell’edificio agli occupanti.
TABELLA 3
Descrizione sintetica del piano di monitoraggio sui temi del comfort acustico
Parametro misurato
Frequenza di campionamento
Modalità di elaborazione del dato
Finalità del monitoraggio
Acquisizione di un campione Rumore di fondo
Verificare i livelli di rumore di fondo
Misure spot da eseguirsi
compreso tra 30s e 5 minuti in
ogni tre anni
relazione alla destinazione d’uso e
generati dal funzionamento degli
definizione del valore di riferimento Tempo di riverberazione Rumore da calpestio
Misure spot da eseguirsi
Acquisizione di un campione
ogni tre anni
alle frequenze medie.
Misure spot da eseguirsi ogni tre anni
Acquisizione di un campione
impianti e/o provenienti dall’esterno Verificare la riverberazione negli ambienti Verificare i livelli di rumore da calpestio trasmessi negli ambienti sottostanti
aventi una rilevanza statistica soddisfacente; • configurabile con i sistemi di supervisione presenti in campo (Building Management
TABELLA 4
Estratto degli esiti dei test di qualità dell’aria PM2.5 (ug/m3)
PM10 (ug/m3)
Formaldehyde (ppb)
Benzene (ug/m3)
Ozone (ppb)
15
50
13.4
3
51 (53.55)
groundfloor reception
4,00
7,00
0,02
0,84
0,00
groundfloor auditorium
3,00
3,00
0,02
1,42
0,00
groundfloor cafeteria
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
• leggibile negli output al fine di fornire ai diver-
Floor 4 open office
3,00
3,00
0,00
0,00
0,00
si utenti (occupanti, building manager, facility
Floor 5 open office
3,00
3,00
0,00
0,00
0,00
manager) un’agevole lettura delle prestazioni
Floor 6 open office
3,00
3,00
0,00
0,00
0,00
Floor 7 open office
3,00
3,00
0,00
0,85
0,00
Floor 8 open office
3,00
3,00
0,00
0,82
0,00
System); • affidabile nella possibilità di registrare i dati nel tempo e renderli disponibili per la selezione dei dati misurati durante le ore di occupazione e per le successive elaborazioni statistiche;
reali del sistema edificio-impianto in relazione agli obiettivi specifici (es. consapevolezza delle prestazioni reali, verifica del funzionamento
Location WELL Building Standard threshold limit (limit with tolerance)
#73 35
TABELLA 5
reale del sistema di ventilazione e climatizza-
Estratto degli esiti dei test di comfort termico Temperatura dell’aria (°C)
Temperatura media radiante (°C)
Open office, piano 2
24,3
24,0
48,3
-0,19
6%
+/- 0,5 PMV ≤ 10% PPD
Sala meeting, piano 2
24,4
24,0
50,5
-0,16
6%
+/- 0,5 PMV ≤ 10% PPD
Localizzazione
TABELLA 6
Umidità PPD relativa (%) PMV (%)
WELL Tresholds
zione, etc.) Le Tabelle 1, 2 e 3 illustrano sinteticamente, per ciascuna area, le grandezze misurate, la frequenza di campionamento, le modalità di elaborazione principale dei dati misurati e la finalità nella rilevazione del dato a scopi informativi e/o gestionali. Gli strumenti con i quali
Estratto degli esiti dei test di illuminamento
vengono effettuate le misure e i campionamen-
Target Illuminance (lux)
Average Illuminance per Task/Space Use (lux)
Minimum Illuminance per Task/Space Use (lux)
WELL Tresholds (lux)
Workstation, piani 3 - 4
500
588,04
262,00
500
per approfondimenti [9].
meeting room, piani 3 - 4
500
502,78
300,00
500
L’esito della prima campagna di misure spot ef-
Task/Space Use Type
ti così come il numero di punti di misura sono conformi ai requisiti WELL, ai quali si rimanda
fettuate in novembre 2021 ha dato dei risultati TABELLA 7
soddisfacenti consentendo di verificare la quasi
Estratto degli esiti dei test di illuminamento melanopico equivalente
Location / Description
Nighttime Testing Results (EML)
WELL Tresholds (EML)
floor 3 workstation office
214,23
Minimo 150 Avanzato 240
floor 3 workstation office
371,70
Minimo 150 Avanzato 240
floor 3 workstation office
216,29
Minimo 150 Avanzato 240
floor 3 workstation office
150,49
Minimo 150 Avanzato 240
floor 3 workstation office
187,70
Minimo 150 Avanzato 240
floor 3 workstation office
197,12
Minimo 150 Avanzato 240
floor 3 workstation office
167,25
Minimo 150 Avanzato 240
totalità dei requisiti WELL ad esse connesse. A titolo di esempio si riporta, nelle Tabelle 4, 5, 6 e 7, l’esito della campagna di monitoraggio spot su un piano tipo per uffici.
in grado di rispondere in esercizio ai requisiti ambientali
L’approccio di Enel al benessere delle persone
sostenibilita), Enel considera la salute,
attesi dal Committente;
La visione del corporate
la sicurezza e l’integrità psicofisica delle
senta di sviluppare soluzioni tecniche e tecnologiche
https://www.enel.com/it/investitori/
• l’efficacia delle azioni implementate nelle diverse fasi
La visione strategica di Enel, leader
persone il bene più prezioso da tutelare
(concept, sviluppo della progettazione, costruzione, ge-
della transizione energetica, si esplicita
in ogni momento della vita, al lavoro
stione in esercizio) deve essere misurata attraverso metri-
in un modello di business in cui inno-
come a casa e nel tempo libero, e si im-
che oggettive e processi strutturati, che consentano una
vazione e sostenibilità sono un bino-
pegna quindi a sviluppare e promuove-
effettiva valutazione e una presa di coscienza da parte
mio inscindibile. Le persone, con la loro
re una solida cultura della sicurezza che
degli operatori, integrando valutazioni predittive (calcoli,
capacità di innovazione sono al centro
garantisca un ambiente di lavoro sano e
valutazioni previsionali) e dati reali;
di questo modello. Le parole chiave
la tutela di tutti coloro che lavorano con
• al fine di promuovere una visione olistica sulla costru-
sono inclusione e coinvolgimento, in
e per il Gruppo. Si veda la Figura 1.
zione e gestione degli edifici, in fase di progetto occorre
linea con il purpose del Gruppo “Open
valutare le soluzioni tecniche proposte rispetto al loro
Power”.
Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute,
costo globale includendo pertanto l’analisi del costo di
Come riportato nell’Informativa
basato su misure di prevenzione per svi-
prima installazione, manutenzione nel tempo ed even-
di sostenibilità semestrale aggiornata
luppare una cultura aziendale orientata
tuali impatti sui costi di gestione ad esse correlate.
al 30 giugno 2021 (accessibile al link
alla promozione della salute psico-fisica
36
#73
e del benessere organizzativo e all’e-
e rappresenta l’essenza più profonda del
mento di certificazione di parte terza che da evidenza degli
quilibrio tra vita personale e professio-
nuovo modo di lavorare di Enel, basato sul
impegni di Enel nel tempo. In tal senso l’elemento di valore
nale. In quest’ottica, il Gruppo realizza
“ben-essere” e sulla “cura delle persone”.
del protocollo WELL sta proprio nella verifica in campo
campagne di sensibilizzazione globali
Nell’ambito di tale visione, il sistema
delle prestazioni di qualità ambientale interna degli edifici
e locali per promuovere stili di vita sani,
WELL Building standard rappresenta lo
nel tempo richiedendo un monitoraggio continuo e un
sponsorizza programmi di screening
strumento di progettazione, costruzione
processo di ricertificazione periodico.
volti a prevenire l’insorgenza di malattie
e gestione degli edifici più appropriato.
Nel 2019 Enel ha deciso di sperimentare pragmatica-
e garantisce la fornitura di servizi medici.
WELL enfatizza il tema della sostenibilità
mente l’applicazione della certificazione WELL Building
Il Gruppo Enel mette in atto un processo
sociale individuando una serie di strate-
Standard® sulla sede di Milano Via Carducci. L’edificio ha
sistematico e continuo di identificazione
gie, programmi, tecnologie e metriche
recentemente conseguito la certificazione con livello Plati-
e valutazione dei rischi da stress lavoro
atte a incoraggiare la salute, l’adozione
num, primo in Italia, attestandosi tra gli edifici certificati con
correlato, in accordo con la policy “Stress
di comportamenti e stili di vita salutari
uno dei punteggi più alti al mondo, 91/100. Inoltre nel 2020
at Work Prevention and Wellbeing at
e sostenibili, l’implementazione di azioni
Enel ha aderito al programma WELL Portfolio come parte
Work Promotion”, per la prevenzione,
di responsabilità sociale di impresa, etc.
del suo impegno per le prestazioni ambientali, sociali e di
l’individuazione e la gestione dello
Il protocollo WELL definisce requisiti pre-
governance (ESG), estendendo i vantaggi di WELL su larga
stress in situazioni lavorative, fornendo
stazionali misurabili che devono essere
scala a quasi 30.000 impiegati in 547 sedi in Italia, Perù e
anche una serie di indicazioni volte a
soddisfatti e/o strategie di progetto e
Brasile. Con WELL, Enel stabilisce un alto livello di leadership
promuovere la cultura del benessere
gestione i cui benefici nell’implemen-
per le aziende in Italia e nel mondo.
organizzativo.
tazione sono ampiamente riconosciuti.
Considerazioni finali
La traduzione dei principi sopra
Nella visione di Enel il protocollo
espressi ha portato a ripensare gli uffici
WELL è inteso sia come linea guida per
Lo spostamento dell’attenzione verso la persona, da al-
come hub di relazioni che valorizzano
un modello gestionale efficace e coe-
cuni definita la seconda onda della sostenibilità, costituisce
creatività, imprenditorialità e talento in-
rente con gli obiettivi del Gruppo dell’in-
un motore di diffusione del concetto stesso di sostenibilità
dividuale: anche questo è Open Power
tero portfolio immobiliare sia come stru-
estremamente efficace poiché tocca la sensibilità di ciascuno. Nelle applicazioni di mercato più avanzate nel contesto nazionale e internazionale, il protocollo il WELL Building
BIBLIOGRAFIA
[1] Berardi U. (2013). Clarifying the new interpretations of the concept of sustainable building. Sustainable Cities and Society, 8, pp. 72–78. [2] Sirombo, Filippi, Fabrizio, Dalla certificazione LEED® (leadership in energy and environmental design) alla certificazione WELL Building Standard®, in atti del convegno Colloqui.AT.e 2019 Ingegno e costruzione nell’epoca della complessità, Torino 25-27 settembre 2019. [3] Klepeis NE, Nelson WC, Ott WR, et al. The National Human Activity Pattern Survey (NHAPS): a resource for assessing exposure to environmental pollutants. Journal of exposure analysis and environmental epidemiology. 2001;11(3):231-252. https://www.nature.com/articles/7500165 [4] World Health Organization. Ambient (outdoor) air quality and health. 2016, http://www.who.int/ mediacentre/factsheets/fs313/en/ [5] McDowell J. Encyclopedia of Human Body Systems. Greenwood; 2011. [6] Joshi S. The sick building syndrome. Indian J Occup Environ Med. 2008;12(2):61. doi:10.4103/00195278.43262. Selgrade MK, Plopper CG, Gilmour MI, Conolly RB, Foos BSP. Assessing The Health Effects and Risks Associated with Children’s Inhalation Exposures—Asthma and Allergy. J Toxicol Environ Heal Part A. 2007;71(3):196-207. doi:10.1080/15287390701597897. [7] Brook RD, Franklin B, Cascio W, et al. Air Pollution and Cardiovascular Disease. Circulation. 2004;109(21). doi:10.1161/01.CIR.0000128587.30041.C8 [8] Lim SS, Vos T, Flaxman AD, et al. A comparative risk assessment of burden of disease and injury attributable to 67 risk factors and risk factor clusters in 21 regions, 1990-2010: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2010. Lancet (London, England). 2012;380(9859):2224-2260. doi:10.1016/S0140-6736(12)61766-8. [9] The WELL Performance Verification Guidebook, accessibile al seguente link: https://resources.wellcertified.com/tools/performance-verification-guidebook/
Standard è riconosciuto quale innovazione di mercato atta a guidare non solo il progetto e la costruzione, ma anche la gestione del costruito verso soluzioni che garantiscano condizioni avanzate di salute e benessere per gli occupanti all’interno degli edifici, efficaci e verificate attraverso un processo di misura in opera. Enel rappresenta in tal senso un modello all’avanguardia poiché ha sposato la filosofia del protocollo WELL integrando efficacemente all’interno delle proprie policy di gestione degli asset immobiliari i principi fondanti così come i requisiti di qualità ambientale del sistema. La certificazione ottenuta sulla sede di Milano via Carducci costituisce pertanto un primo riconoscimento dell’impegno di Enel nel mettere le persone al centro della propria azione, attraverso strumenti che garantiscano la presenza e il mantenimento delle condizioni di benessere fisico e psicologico nel tempo.
* Daniele Guglielmino, WELL AP WELL Faculty WELL PTA, GET s.r.l.
#73 37
Smart Building
Il building sostenibile ora deve informare, comunicare, ma soprattutto con-vincere La gara all’efficienza energetica si vince anche grazie all’utente che è parte fondamentale del risultato, quindi deve essere correttamente coinvolto, sensibilizzato e convinto del suo ruolo determinante. Solo così utenti e progettisti possono essere con-vincenti M. Magri*
L
a Direttiva 844/2018 EPBD ha introdotto un nuovo in-
vità sulla prestazione energetica degli
È oramai una certezza che un edi-
dicatore chiamato SRI, Smart readiness indicator che
edifici nata dal principio del green deal
ficio automatizzato a un buon livello
è stato tradotto come “indicatore di predisposizione
europeo e dalla spinta alla digitalizzazio-
può ottenere prestazioni energetiche
ne di oggetti e servizi.
importanti, riducendo il suo fabbisogno
all’intelligenza degli edifici”. Questo indicatore è la vera no-
38
#73
CONCEPT SMART READINESS INDICATOR SRI
The MOBISTYLE PROJECT VISION
FIGURA 2
Il concetto del SRI: automazione e comunicazione [3]
suo importante ruolo. Se l’utente non collabora, i risultati REFERENCE: UserTEC – User Practices, Technologies and Residential Energy Consumption. P. Heiselberg, AAU, Denmark LINK.
FIGURA 1
possono essere molto diversi da quelli attesi.
Discrepanza tra consumo reale e atteso a seconda del livello di efficienza di un oggetto o servizio [2]
4
Nell’efficienza energetica la parte psicologica e di conseguenza quella comportamentale degli utenti del buil-
IMPACTS
DOMAINS
Energy Maintenance and fault Comfort Convenience Efficiency protection
ding sono fondamentali; avete mai notato come vengono Health and wellbeing
Information Energy to flexibility occupants & storage
SRI
soprattutto negli uffici? Molto spesso sono settati al mas-
Total
39%
18%
60%
71%
48%
59%
0%
Heating
32%
18%
62%
55%
24%
74%
0%
Sanitary hot water
17%
0%
45%
70%
67%
83%
0%
Cooling
65%
51%
78%
72%
61%
55%
0%
Controlled ventilation
41%
0%
55%
60%
34%
44%
0%
termini energetici. Sembra strano, addirittura paradossale,
Lighting
85%
14%
90%
100%
83%
15%
0%
infatti si tratta proprio di un paradosso: il famoso “parados-
simo consumo possibile. Quante volte si vedono finestre aperte inutilmente (emergenza pandemica a parte)? Esiste un effetto molto insidioso che porta gli utenti a consumare maggiormente proprio quando sono a conoscenza che un certo servizio è particolarmente efficiente in
so di Jevons” conosciuto anche come “effetto rimbalzo” [1].
Dynamic building envelope
10%
0%
31%
56%
22%
46%
0%
Electricity
10%
0%
–
–
–
68%
0%
Electric vehicole charging
–
38%
–
82%
–
84%
0%
Senza entrare nei particolari scientifici, peraltro ben documentati [1], vorrei citare un progetto europeo chiamato Mobistyle [2] che ha evidenziato questo effetto anche con gli elettrodomestici dotati di etichetta energetica. Nella Figura 1 che si vede come il consumo reale di un oggetto
Monitoring and control FIGURA 3
42%
lasciate le valvole termostatiche e i variatori di temperatura
52%
43%
62%
72%
45%
64%
0%
Matrice che determina l’SRI finale in funzione dei singoli indici di impatto [4]
non particolarmente performante dal punto di vista energetico (classe G) sia molto più basso rispetto a quello teorico. Quando invece un oggetto è molto efficiente (classe A), il consumo reale è molto maggiore rispetto a quello atteso. Possiamo quindi concludere che a un oggetto in classe A non corrisponde un utente “in classe A” purtroppo. Quindi l’SRI (si veda Figura 2), come si differenzia prin-
FIGURA 4
cipalmente dalla norma dell’automazione di un edificio EN
I 7 criteri di impatto dell’SRI [4]
15232-1 citata in precedenza? anche del 30% (Fonte: UNI EN 15232-1,
gettuali finalizzati all’efficienza energeti-
L’SRI aggiunge ai sistemi di automazione e controllo, i
BAC factor riscaldamento uffici, da classe
ca possono essere compromessi, se non
cosiddetti BACS oppure HBES (Building Automation and
di automazione C a classe A)
addirittura vanificati, dal comportamen-
Control Systems, Home and Building Electronic Systems),
to di un utente non consapevole del
una parte fondamentale: la comunicazione.
Ma c’è un problema: gli sforzi pro-
#73 39
code
service
E-12
Reporting information regarding electricity consumption
0
Functionality levels
Service group:
Energy efficiency
level 3
real-time feedback or benchmarking on appliance level
0 0 1 2
level 4
real-time feedback or benchmarking on appliance level with automated personalized recommendations
3
level 0
None
level 1
reporting on current electricity consumption on building level
level 2
real-time feedback or benchmarking on building level
FIGURA 5
Feedback - Reporting information IMPACTS
Energy flexibility and storage
Comfort
Convenience
0 0 0 0
0 0 0 0
0 0 0 0
0
0
1
Health, well-being and accessibility
Maintenance and fault prediction
Information to occupants
0
2
3
0 0 0 0
0 0 0 1
0 1 2 3
La funzione E-12: “informazioni sul consumo di elettricità” [4]
Per comunicazione in questo caso si intende un meccanismo di interazione tra: 1. oggetti dello stesso building (network del sistema tecnologico: BACnet, KNX, modbus, ecc.); 2. building e smart grid, quindi verso il distributore del vettore energetico (principalmente elettricità ma anche calore); 3. building e occupanti. L’SRI è un indice espresso in una percentuale da 0 a 100% di valutazione della intelligenza dell’edificio basato sulla determinazione del livello di implementazione di una
FIGURA 6
Schermata di un servizio di informazione agli utenti di un condominio
serie di servizi (SRS, smart readiness services), che determina un peso 0-100% sui criteri di impatto che infine determinano il valore dell’indicatore finale. Si tratta di una matrice di indici che, correlati con dei pesi opportuni, arrivano a un unico indice (vedi Figura 3 e 4). [4] Una delle novità più importanti del SRI è l’impatto n.6: “informazione all’occupante”. Facciamo un esempio, prendiamo in considerazione la funzione o SRS E-12: “informazioni sul consumo di elettricità’”. Come si vede dalla Figura 5 che segue il massimo del punteggio sul criterio “information to occupants” si ottiene a livello 4. Il livello 4 di questa funzione prevede che il sistema di automazione dia dei consigli (automated personalized recommendations) agli utenti su come poter agire in maniera energeticamente virtuosa sia per l’edificio stesso, sia per gli elettrodomestici (appliance level). Altri esempi su funzioni che prevedono di dare informazioni agli utenti sui consumi previsti a seconda di come l’utenza sta utilizzando i servizi
FIGURA 7 Una mera informazione tecnica può non stimolare a sufficienza gli utenti finali o occupanti a comportamenti virtuosi
dell’edificio particolarmente energivori, sono sul sito della comunità europea [3]. L’SRI ci dice quindi cosa fare, ma non dice nulla sul come. Quindi? Per essere efficaci nella informazione agli occupanti 40
#73
dobbiamo non solo informare ma an-
zione verso gli utenti finali di un condo-
che comunicare.
minio (Figura 6).
Vediamo un esempio di comunica-
Grazie a un progetto con ENEA e l’u-
niversità di Cassino si sta cercando una
Questa emozione può essere gene-
cui spesso non pagano le bollette energetiche, e quindi
forma comprensibile di comunicazione
rata da elementi che stimolano i sensi
non spinti da un risparmio economico, bisogna convincerli
con gli utenti finali per sensibilizzarli a
umani e i sistemi audio-visivi di ultima
tramite emozioni suscitate da sistemi di comunicazione
un uso più virtuoso dei sistemi di riscal-
generazione hanno questa opportuni-
multimediali che possono stimolare la vista e l’udito degli
damento, consumi elettrici e qualità
tà. Non è sufficiente solo informare ma
utenti per convincerli a comportamenti energeticamente
dell’aria interna agli appartamenti. La
serve evocare sentimenti che portano
più virtuosi.
comunicazione per ora è affidata a del-
gli utenti al cambiamento del proprio
Un esempio? Cosa succede se in auto non si allacciano
le faccine (smiles) molto simili a quelle
usuale comportamento. È una forma di
le cinture di sicurezza? Se utilizzassimo lo stesso principio
dell’APE (attestato di prestazione ener-
educazione alla sostenibilità con mezzi
anche negli edifici? Per esempio, se in un ufficio si lascias-
getica degli edifici) pubblicate tramite
molto accomodanti. Si potrebbero an-
sero le finestre aperte si potrebbe generare temporanea-
un servizio WEB o APP. Manca però an-
che usare gli assistenti vocali che oggi
mente un suono non piacevole, oppure visualizzare una
cora un passaggio fondamentale, quello
sono molto in auge per lanciare mes-
immagine di una discarica di rifiuti. Al contrario quando
dalla comunicazione al convincimento
saggi finalizzati a orientare l’occupante
i dati di consumo di una zona sono ottimali, si potrebbe
degli utenti a un comportamento vir-
verso comportamenti più virtuosi, op-
comunicare non con freddi e incomprensibili “kWh rispar-
tuoso evitando così l’effetto rimbalzo di
pure anche solo avvertendolo di avere
miati”, ma visualizzando in un mega schermo dei prati
cui abbiamo parlato in precedenza. Si
tali informazioni. In un’epoca in cui i co-
verdi con cavalli al galoppo e musica rilassante. Sono solo
veda Figura 7.
sti energetici saranno sempre maggiori,
esempi che potrebbero apparire banali ma è un modo
l’attenzione a questi temi sarà sempre
con cui emozionare visto che solo informare non è più
maggiore.
sufficiente. Non per nulla non si parla più di “interfaccia
Gli utenti possono essere convinti tramite un sistema di comunicazione
utente” (UI) ma di “user experience” (UX) quindi un mecca-
audio visiva di impatto, qualcosa che possa generare una emozione di sod-
Conclusioni
nismo esperienziale finalizzato a evocare emozioni e quindi rimanere radicato nel cervello di utenti inconsapevoli del
disfazione quando un utente chiude
Per arrivare ad avere edifici al mas-
una finestra lasciata aperta, oppure una
simo efficienti, l’automazione è di certo
emozione di disagio quando per esem-
fondamentale, così come la connettività
Pare poco usuale, ma gli utenti non cambiano le abitu-
pio si lascia al massimo un termostato
dell’edificio verso il fornitore di energia e
dini con delle semplici informazioni, ma tramite le proprie
che riscalda o raffredda una zona di un
i sistemi di monitoraggio e telegestione.
emozioni. Gli utenti sono così convinti di ciò che fanno per
edificio.
Un elemento chiave è però anche l’u-
l’efficienza energetica e a vincere è la sostenibilità e una
Per passare dalla informazione alla
tente che deve modificare alcune delle
qualità di vita migliore per tutti noi.
comunicazione bisogna essere chiari,
sue abitudini che spesso non sono so-
Questo è davvero con-Vincere.
ma per passare dalla comunicazione al
stenibili (luci accese, finestre aperte, re-
convincimento bisogna emozionare gli
golatori al massimo, ecc.). Per modificare
utenti o occupanti.
le abitudini degli utenti di un edificio di
loro determinante ruolo.
* Massimiliano Magri, Costergroup srl – Membro del Consiglio Direttivo AiCARR e ANIE CSI
BIBLIOGRAFIA
∙ UNI. 2017. Prestazione energetica degli edifici – Parte 1: Impatto dell’automazione, del controllo e della gestione tecnica degli edifici – Moduli M10-4,5,6,7,8,9,10. Norma UNI EN 15232-1. Milano: Ente Italiano di normazione
WEBGRAFIA
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_rimbalzo_(economia) [2] https://www.mobistyle-project.eu/ [3] https://energy.ec.europa.eu/topics/energy-efficiency/energy-efficient-buildings/smart-readiness-indicator/smart-technologies-buildings_en [4] https://energy.ec.europa.eu/topics/energy-efficiency/energy-efficient-buildings/smart-readiness-indicator/sri-methodology_en
#73 41
Scenari
La simulazione degli edifici nella professione: considerazioni e prospettive I vantaggi della simulazione possono incidere sul futuro della professione e dell’intera industria delle costruzioni. A patto che se ne sfruttino al meglio le potenzialità Di A. Gasparella*
Introduzione
Association, hanno tenuto un seminario
fessione. Il titolo, “La simulazione degli
Lo scorso 16 luglio, Aicarr e IBPSA Italia, la sezione ita-
congiunto sul tema della simulazione
edifici: promesse incompiute o poten-
liana dell’International Building Performance Simulation
degli edifici e del suo impiego nella pro-
zialità inespresse?”, intenzionalmente
42
#73
sistema edificio, è una realtà riconosciu-
ne possono limitare un positivo impatto? Quali le strategie
ta e apprezzata. Rispetto alle possibilità
e le valenze che possono riportarla al centro non solamen-
di analisi che sulla carta mette a dispo-
te del progetto ma dell’intero ciclo di vita dell’edificio? Quali
sizione del progettista, sorprende però
i segreti per farne uno strumento di riqualificazione della
che il processo di integrazione nella pra-
propria professionalità e la base per ripensare modelli di
tica professionale sia stato e sia non solo
business consolidati?
incompiuto ma ancora piuttosto lento.
Anziché rappresentare uno strumento per potenziare
Considerata la storia pluridecennale
il proprio ruolo e rendere più efficace il proprio contributo,
e numerose applicazioni di successo, ma
il rischio che la simulazione possa essere percepita come
anche la diffusione di tecnologie che
eccessivamente onerosa in termini di tempo e non sempre
consentono di gestire comodamente
accurata in termini di risultati è probabilmente ciò che ne
su personal computer il peso di elabora-
previene o ne rallenta la diffusione. Interrogarsi su tali criti-
zioni complesse, a prima vista non può
cità non solo può ampliare il contributo della simulazione
non sorprendere il fatto che la simula-
nella progettazione e nella gestione degli edifici ma anche
zione delle prestazioni degli edifici non
dare un nuovo impulso alle professionalità collegate.
riesca a trovare una collocazione più sistematica e una maggiore diffusione nel processo progettuale che riguarda gli edifici e gli impianti.
Calcolo e simulazione: una questione di complessità Molto spesso il risultato atteso della simulazione è rap-
In molte occasioni il suo impiego
presentato da un parametro prestazionale più o meno
è legato alla necessità, in contesti di
aggregato in termini geometrici e temporali, conducendo
particolare complessità o limitatamen-
a quello che forse è un primo equivoco, ovvero che la si-
te ad aspetti ritenuti di elevata criticità
mulazione non sia altro che un metodo di calcolo al pari di
o interesse, quali ad esempio il rischio
altri in uso. È abbastanza chiaro che questo tipo di lettura
di surriscaldamento, in ambito termi-
non facilita la diffusione della simulazione nella pratica pro-
co ed energetico, o di abbagliamento,
fessionale. Essa può ben essere un metodo di calcolo per
in ambito visivo. Altre volte è imposto
valutare alcuni aspetti prestazionali, ma è primariamente
da standard e regolamentazioni, o da
una rappresentazione dello stato di un sistema, nel caso
particolari protocolli di qualificazione e
specifico dell’edificio, e della sua evoluzione in relazione
certificazione.
alla variazione delle condizioni al contorno. Lo stato è de-
Spesso, il dettaglio richiesto dalla
scritto da un insieme di grandezze fisiche che sono quelle
simulazione per la descrizione dell’edi-
di interesse per l’aspetto o gli aspetti considerati (termico,
ficio non corrisponde alle informazioni
visivo, acustico, di qualità dell’aria). La capacità rappresenta-
disponibili, specie nelle fasi preliminari
tiva della simulazione deriva dal fatto di essere basata sulla
della progettazione, rendendo incerti e
definizione matematica di un modello del sistema e delle
un po’ scomodo, almeno per quanti si
apparentemente non accurati i risultati
sue parti, così come delle sue interazioni con ciò che ne è
occupino a vario titolo di simulazione,
del calcolo, al punto da indurre il proget-
a contatto. Nel caso dell’edificio l’ambiente esterno, con le
intendeva favorire l’avvio di un percorso
tista ad affidarsi in maniera conservativa
sollecitazioni climatiche e quello interno con il comporta-
condiviso, che possa aumentare il con-
a metodologie e approcci più familiari
mento e le esigenze degli occupanti. Questa capacità è
tributo progettuale della simulazione,
e meglio gestibili. Lo stesso valore ag-
molto limitata se non assente in tutti gli altri approcci di
ma soprattutto valorizzare le competen-
giunto della simulazione non è quindi
calcolo prestazionale o di dimensionamento, nei quali lo
ze specialistiche dei professionisti che la
immune a un certo scetticismo, sia rela-
stato diventa spesso una condizione al contorno di riferi-
usano o che ne beneficiano.
tivamente alla sua utilità, sia rispetto alla
mento o un requisito.
In effetti in diversi ambiti la simula-
sua affidabilità.
Utilizzare la simulazione solo per valutare un aspetto
zione, intesa quantomeno come rappre-
Quali sono i limiti intrinseci e quali in-
prestazionale aggregato, come ad esempio il fabbisogno
sentazione dinamica dell’evoluzione del
vece i malintesi applicativi e gli errori che
di energia per riscaldamento o per raffrescamento, non
#73 43
considerando che essa è in grado di fornire una descri-
È abbastanza naturale attendersi
nodo-aria. Secondo tale approccio, le
zione dettagliata dell’evoluzione dello stato dell’edificio,
che all’aumentare della complessità del-
interazioni che modificano le condi-
come ad esempio la temperatura dell’aria e delle superfici
la rappresentazione che deriva dall’in-
zioni del sistema sono riconducibili a
dell’involucro, in relazione alla configurazione scelta e alla
troduzione di un crescente numero di
due meccanismi principali: gli scambi
variabilità delle condizioni interne ed esterne, significa
parametri e di ipotesi di calcolo, la pro-
di massa (primariamente ventilazione e
perdere opportunità importanti: la possibilità da un lato di
pagazione dell’incertezza di ciascuno
infiltrazioni) e gli scambi convettivi, tra
cogliere la natura delle interazioni e il contributo che ciascu-
di essi abbia conseguenze pesanti sul
cui quelli con le superfici interne dell’in-
na componente del sistema porta al risultato complessivo,
risultato finale. Allo stesso modo, è al-
volucro. Se fosse possibile conoscere le
e dall’altro di considerare tutti gli aspetti che caratterizzano
trettanto naturale che quanti più fattori
temperature di tali superfici, si potreb-
congiuntamente lo stato del sistema.
vengano presi in considerazione, tanto
bero stimare direttamente gli scambi
meno scontato sia il comportamento
convettivi e condure una simulazione
del sistema.
molto semplice. Dato che invece le tem-
In altri termini, non si simula solamente per determinare il fabbisogno di energia stagionale, ma per comprendere la sua evoluzione e dipendenza dalle condizioni climatiche,
Un aspetto che tuttavia favorisce
perature non sono generalmente note,
dalle azioni degli occupanti, dalle scelte progettuali relative
questa visione è legato all’uso di stru-
si devono allargare i confini del sistema,
a involucro, impianto e sistema di regolazione, in combina-
menti di modellazione in larga parte
includendovi anche l’involucro, che
zione con l’andamento delle temperature e dell’umidità, e
preconfigurati, che non consentono di
diventa parte del modello, arrivando a
quindi ad esempio del comfort termoigrometrico degli
adeguare la complessità e il dettaglio
considerare come condizioni al contor-
occupanti e magari delle loro reazioni di adattamento.
della simulazione alle fasi della proget-
no le condizioni dell’ambiente esterno.
Quello che può essere in effetti percepito come un limite della simulazione, ovvero la complessità, diventa
tazione.
Su come modellare le componenti
La definizione del modello che sta
dell’involucro, se considerarle come ele-
alla base della simulazione implica la
menti puramente resistivi oppure dotati
In tal senso, il potenziale della simulazione è ancora
scelta consapevole di rappresentare il
di capacità termica, se analizzarli come
maggiore, perché non solo può descrivere le interazioni
sistema in funzione degli elementi che
una sequenza di strati con diverse carat-
delle componenti fisiche e tecnologiche del sistema edi-
sono noti e degli aspetti che invece
teristiche o come sistemi omogenei, se
ficio relativamente a un particolare ambito, ma anche rap-
non lo sono. In altre parole, per simu-
includere o meno componenti di flusso
presentare l’interdipendenza di aspetti prestazionali diversi,
lare un sistema o un edificio sarebbe
non monodimensionale, dovrebbe di-
come quello visivo e quello termico (ad esempio l’effetto di
opportuno partire direttamente dalla
pendere da quanto questi aspetti siano
una determinata strategia di ombreggiamento rispetto sia
definizione del suo modello, attraver-
rilevanti per determinare il risultato e da
all’illuminazione naturale, sia al fabbisogno energetico o al
so l’identificazione dei suoi confini, la
quanto le informazioni necessarie per
comfort termico degli occupanti), o quello termico e quello
determinazione delle interazioni con
includerli siano effettivamente dispo-
di qualità dell’aria (la relazione tra le condizioni termiche e
l’esterno e la rappresentazione del suo
nibili. Questo tipo di logica dovrebbe
la ventilazione naturale), e così via.
stato e delle sue variazioni come fun-
ispirare anche il modo di simulare nelle
Naturalmente il ricorso a tecniche di co-simulazione
zione di tali interazioni. In presenza di
diverse fasi di sviluppo del progetto.
come quelle descritte richiede competenze altamente
aspetti non completamente definibili, si
Un ulteriore elemento di scelta poi
specializzate, ma questo non dovrebbe disincentivare il
dovrebbe intervenire direttamente sulla
deriva dalle scelte che si possono ope-
professionista, semmai aumentarne la competenza e il
loro rappresentazione piuttosto che az-
rare relativamente ai metodi di soluzio-
peso nel team di progettazione e nell’intera filiera della
zardare ipotesi sul valore di parametri o
ne delle equazioni matematiche che
realizzazione.
grandezze che non sono conosciute e
descrivono il modello. Anche in questo
che sono richiesti dai modelli predefiniti.
caso, ciò dovrebbe dipendere dalla pos-
D’altro canto, l’adattamento del
sibilità di assumere o meno determinate
pertanto il suo vantaggio.
Simulazione e modellazione: una questione di accuratezza
modello o della rappresentazione del
Un pregiudizio che spesso accompagna la simulazione
sistema non corrisponde sempre a una
Tutto ciò non è sempre consentito
riguarda l’accuratezza dei risultati. La complessità della rap-
riduzione della complessità. È quanto
e nemmeno trasparente per l’utente di
presentazione sembra inesorabilmente destinata a essere
già accade nella modellazione del bilan-
uno strumento di simulazione, che si
associata ad un aumento dell’incertezza e in alcuni casi alla
cio energetico a partire dal volume d’aria
trova quindi a fare i conti con interfac-
produzione di risultati difficili da interpretare.
contenuto nell’ambiente, il cosiddetto
ce predefinite, che richiedono un set di
44
#73
ipotesi semplificative.
informazioni tipicamente riferibili agli
coinvolte nella definizione di un pro-
corretto funzionamento, diagnosticare guasti, prevedere
approcci più dettagliati, e che rendendo
getto e nel funzionamento di un edifi-
strategie di controllo, ri-ottimizzare la sua prestazione at-
difficile o costoso il ricorso alla simulazio-
cio una efficacia e una efficienza senza
traverso azioni che riguardano la sua gestione o la riqua-
ne specie nelle prime fasi.
precedenti. Per raggiungere questo
lificazione.
obiettivo, tuttavia, l’attuale focus sulla
In questo quadro lo sforzo intrinseco richiesto dalla
questione dello scambio di informazio-
raccolta e dal popolamento dei dati dei sistemi BIM e dalla
ni tra applicativi diversi, che è al centro
definizione dei building performance model può ripagare
Lo sforzo di descrivere dettaglia-
delle tecnologie e della logica BIM, deve
in un numero più vasto e generale di casi, grazie a una mag-
tamente il sistema edificio-impianto
estendersi al vero obiettivo di questi
giore efficienza del processo, ma soprattutto al concreto
attraverso un modello di simulazione
strumenti, ovvero rendere più efficien-
raggiungimento delle prestazioni tecniche, economiche e
può risultare particolarmente costoso
te la collaborazione. In particolare, se
ambientali dei risultati previsti dalla progettazione.
e decisamente sproporzionato se si
facilitare la condivisione e l’interazione
punta solamente a calcolare indicatori
tra le diverse professionalità coinvolte è
prestazionali che possono essere stimati
il risultato immediato, lo sviluppo di un
anche attraverso approcci più semplici
modello di collaborazione e di business
Una delle esigenze emerse grazie al confronto con alcu-
e immediati.
profondamente rinnovato, in cui i diver-
ni progettisti nell’ambito di IBPSA Italia è che sia necessario
È necessario chiarire come il risultato
si esperti hanno interazioni più strette,
un uso più competente della simulazione. La formazione
più importante della simulazione non
costanti e bidirezionali e i progetti si svi-
è spesso lasciata a pochi corsi dedicati ai professionisti,
sia il valore di uno o più indicatori, ma il
luppano secondo un modello circolare,
talvolta focalizzati su un determinato software, e in larga
modello stesso. Valorizzare tale modello
sarebbe il risultato più desiderabile.
misura all’autoapprendimento.
Simulazione e progettazione: una questione di costi
Simulazione e formazione: una questione di competenze
è essenziale per giustificare l’investimen-
In questo contesto, la simulazione
Anche se non è infrequente a livello universitario che
to in simulazione anche per interventi
non va più considerata solo come uno
la simulazione venga presentata e utilizzata, specialmente
contenuti o non particolarmente critici.
strumento per fornire valutazioni di per-
nella redazione delle tesi di laurea, sarebbe forse opportu-
La sua definizione dovrebbe inoltre se-
formance, ma per generare una rappre-
no introdurre alcuni elementi di innovazione nella didat-
guire di pari passo lo sviluppo del pro-
sentazione dell’edificio, nel paradigma
tica, che consentano agli studenti di acquisire un nuovo
getto, permettendo di affinare i dettagli
dei digital twin, in grado di replicare la
approccio alla professione, grazie anche alla simulazione.
in maniera graduale, in una iterazione
complessità delle interazioni di tutti gli
La sensazione è che il legame tra i contenuti relativi alla ter-
costante con chi ha la responsabilità del-
aspetti coinvolti, e di rendere vitale il
mofisica degli edifici e alla termotecnica, e l’impiego della
la progettazione e delle scelte.
dataset di informazioni incluso nel BIM.
simulazione non sia sempre percepito correttamente dagli
Da questo punto di vista, le siner-
La simulazione, con la sua intrinse-
studenti e che nella ricerca di un collegamento più stretto,
gie con nuove attività e strumenti del
ca e unica capacità di cogliere la rete
talvolta sia posta una eccessiva attenzione agli aspetti
processo progettuale possono rappre-
multidimensionale delle interazioni, è
di natura numerica (in qualche caso molto legati a uno
sentare un elemento di discontinuità
uno strumento per fornire ben più di un
specifico applicativo) piuttosto che di interpretazione dei
rispetto al passato, in grado di offrire alla
confronto parametrico delle prestazioni
fenomeni e delle loro interazioni attraverso la simulazione.
simulazione un nuovo slancio.
a supporto delle decisioni progettuali.
È sicuramente importante che chi sarà chiamato a uti-
La raccolta sistematica e la condi-
Offre una migliore comprensione del
lizzare uno strumento di simulazione conosca almeno per
visione delle informazioni attraverso
comportamento complesso dell’edificio
sommi capi gli algoritmi che vi sono implementati. Tuttavia,
l’introduzione del BIM, producono un
e rappresenta ambiente di progetta-
la corretta interpretazione dei risultati così come la natura
contesto favorevole alla integrazione
zione più completo per ottimizzare la
degli input utilizzati richiedono una consapevolezza che
della simulazione non solo nel percorso
prestazione dell’edificio, non solamente
può derivare solamente dalla completa padronanza dei
di progettazione, ma anche nella fase di
nella fase della sua progettazione, ma
concetti fondamentali della termofisica dell’edificio e dalla
gestione, manutenzione e riqualificazio-
durante l’intera vita. L’esistenza di un
comprensione dei meccanismi che vi intervengono, delle
ne dell’edificio.
modello consente infatti di aggiorna-
loro interazioni e della loro descrizione matematica. In molti
Le nuove tecnologie e gli strumenti
re la configurazione in funzione delle
casi è piuttosto semplice tradurre le equazioni e i modelli in
connessi, inclusa la simulazione, permet-
variazioni che intervengono nella realtà,
esercizi numerici risolubili anche con l’uso di un semplice
tono al progettista e alle figure tecniche
offrendo un feedback utile a valutare il
foglio elettronico o di poche righe di programmazione,
#73 45
senza ricorrere ad alcun software specifico, consentendo
garantire agli occupanti un ambiente sa-
trend legato al BIM e ai digital twins;
allo studente di acquisire confidenza con il fenomeno così
lubre, adeguato a ospitare le diverse atti-
4. Aumentare la competenza dei futuri
come con la sua rappresentazione.
vità a cui è destinato, involucro, impianto
professionisti attraverso una maggio-
Una delle iniziative allo studio da parte di IBPSA Italia
e sistemi di controllo e regolazione de-
re integrazione della modellazione
è proprio quella di promuovere una standardizzazione
vono integrarsi in maniera intelligente
negli insegnamenti legati alla termo-
dei contenuti degli insegnamenti universitari, legati alla
e reagire in maniera dinamica. Questo
fisica dell’edificio e il ricorso a forme
simulazione.
impone al progettista un approccio
di experiential learning condivise da
Esiste tuttavia un secondo aspetto che la formazione
multidisciplinare e creativo, in grado di
corsi di studio diversi;
universitaria deve iniziare a considerare: è necessario dotare
ispirare l’uso più corretto dell’edificio
5. Favorire il ricorso all’ottimizzazione
i laureati dei diversi corsi che preparano alle professioni
combinando tecnica ed estetica. Tut-
multiobiettivo, imponendo ad esem-
progettuali di un bagaglio di conoscenze comuni, che
to ciò però rende anche indispensabile
pio anche a livello normativo requisiti
permetta loro di usare lo stesso linguaggio e di collaborare.
l’evoluzione degli approcci organizzativi
prestazionali complessi, che includa-
L’interdisciplinarità non va però confusa con una formazio-
alla progettazione e delle tecniche con-
no gli aspetti tecnici, economici e di
ne più generalista. La suggestione è invece quella di vedere
nesse, con il ricorso a strumenti in grado
comfort relativi a tutti gli ambiti ri-
che sempre più frequentemente nei corsi di studio ven-
di modellare la complessità delle intera-
levanti, in particolare per gli edifici a
gono inclusi laboratori interclasse (architettura, ingegneria
zioni tra le diverse dimensioni prestazio-
elevate prestazioni.
civile, ingegneria meccanica, ecc.) che consentano agli
nali come avviene con la simulazione.
lamente nella prospettiva di garantire
studenti di diversa formazione di mettere a frutto le competenze specifiche acquisite, collaborando alla soluzione
Un simile sforzo non si giustifica so-
Prospettive
una maggiore diffusione della simu-
“La simulazione degli edifici: promes-
lazione o alla qualità dei risultati della
se incompiute o potenzialità inespres-
progettazione e delle realizzazioni, ma
se?”, non è solamente un interrogativo
soprattutto nell’opportunità di ridefini-
retorico ma un invito a ricercare e realiz-
re in maniera radicale l’intero processo
Se nell’edilizia tradizionale la ridondanza e il sovradi-
zare le condizioni per sfruttare appieno
progettuale, facendo emergere nuovi
mensionamento dei sistemi, la non estremizzazione del
le opportunità che la simulazione offre.
ruoli, valorizzandone la professionalità,
ruolo degli apporti gratuiti, unitamente alla minore ermeti-
Questo richiede in particolare di:
e portando il team di progettazione
cità degli ambienti, riescono a contemperare esigenze con-
1. Valorizzare la sua capacità di ripro-
sempre più al centro dell’industria delle
trastanti, a spese dell’efficienza e della sostenibilità, negli
durre la complessità delle interazioni,
edifici ad alte prestazioni i margini di manovra si riducono
esplorare diversi aspetti prestazionali,
e gli errori e le lacune progettuali si enfatizzano. Il ricorso a
le loro interazioni e la loro evoluzione
involucri estremamente isolati e a tenuta, l’estremizzazione
dinamica, sia in ottica progettuale che
del contributo delle componenti passive e degli apporti, la
gestionale;
di un problema o alla definizione di un progetto.
Simulazione e sostenibilità: una questione di necessità
riduzione della potenza per esigenze di costo e di compati-
2. Rendere i tool di simulazione adatta-
bilità con lo sfruttamento delle rinnovabili, minimizzano la
bili al livello di informazione disponi-
possibilità di rispondere in maniera dinamica alla variabilità
bile in funzione della fase progettuale
delle condizioni esterne e delle necessità interne esponen-
d’impiego, prevedendo diversi gradi
do potenzialmente gli occupanti a situazioni di disagio o di
di dettaglio della modellazione, as-
rischio per la stessa salute.
sicurandone l’adeguatezza e l’affida-
Proprio nel caso degli edifici ad alte prestazioni, un
bilità;
approccio di progettazione tradizionale individua molto
3. Valorizzare lo sforzo compiuto nella
spesso solo soluzioni parziali o sub-ottimali, frequentemen-
definizione del modello, non limitan-
te inadeguate e che possono indurre presso gli occupanti
done l’uso alla valutazione puntuale
reazioni comportamentali e di adattamento in grado di
di pochi aspetti progettuali, ma ren-
alterare, vanificandoli, i vantaggi delle scelte più avanzate.
dendolo disponibile ad accompagna-
Per realizzare nuovi edifici e riqualificare quelli esistenti
re le varie fasi della vita dell’edificio,
secondo i requisiti più ambiziosi ma anche in modo da
ricercando maggiori sinergie con il
46
#73
costruzioni.
* Andrea Gasparella, Libera Università di Bolzano
Informazioni dalle aziende
IL NUOVO SISTEMA ARIASILENT DI VALSIR Una rivoluzione nell’ambito della Ventilazione Meccanica Controllata
P
oche settimane fa è stata presentata la nuova gamma di Valsir dedicata alla distribuzione dell’aria nei sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata. Una proposta al 100% Made in Italy che ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il settore. AriaSilent, questo è il nome del sistema, nasce con un obiettivo molto chiaro: riscrivere gli standard del comfort abitativo, nel rispetto delle prescrizioni normative, semplificando notevolmente le operazioni di installazione. La massima qualità dell’aria negli ambienti indoor è la prerogativa al centro della tecnologia di AriaSilent: per questo i componenti, realizzati quasi totalmente in materiali plastici, hanno caratteristiche di antibattericità e antistaticità, e contribuiscono a ridurre la diffusione di agenti patogeni e nocivi. La gamma, principalmente dedicata all’applicazione residenziale, prevede 5 diverse taglie di tubazioni corrugate, complete di tutti gli accessori e i raccordi utili alla realizzazione dell’impianto. Le differenti sezioni di tubo corrugato - tonde e ovali – ne consentono l’installazione anche dove gli spazi a disposizione sono ridotti, facendone la soluzione ideale anche nel contesto della ristrutturazione. Uno dei punti cardine della nuova soluzione di Valsir è il raccordo universale AriaSilent Link disponibile in 5 versioni, una per ciascuna sezione di tubazione corrugata, che consente di connettere la tubazione a qualsiasi accessorio del sistema (box di distribuzione, porta griglia, ecc.). I raccordi AriaSilent Link sono confezionati singolarmente e già completi di guarnizioni per ridurre al minimo le operazioni necessarie per installare il sistema. Utilizzando soltanto 2 geometrie per quanto riguarda i box di distribuzione, AriaSilent permette di realizzare impianti VMC in ambienti residenziali fino a 450 mq: una soluzione finalmente semplificata ed efficiente, che supera le innumerevoli versioni metallo-plastiche dei box di distribuzione delle altre VMC.
Ogni box è compatibile con tutte le tipologie di tubazione corrugata, e funzionale a qualsiasi combinazione di profili (tondi o ovali) richiesta dal tipo di installazione: questo grazie alle aperture a strappo brevettate di cui sono dotati sia i box di distribuzione che le bocchette portagriglia – pensate per l’apertura delle sole connessioni necessarie all’installazione, e per l’aggancio tramite il profilo universale di tutti i raccordi AriaSilent Link. Il box di distribuzione, nella taglia maggiore, è poi dotato di uno speciale deflettore interno brevettato (che garantisce la diffusione ottimale del flusso d’aria verso tutte le uscite), ed è disponibile anche con caratteristiche di isolamento adatte alla deumidificazione e integrazione termica. Il concetto di flessibilità è alla base di ogni elemento del sistema AriaSilent: oltre che ai raccordi e ai box di distribuzione, si applica naturalmente anche alle bocchette porta griglia, che consentono un’installazione immediata e la completa adattabilità a tutti i sistemi corrugati Valsir; l’aggancio brevettato è anche in grado di evitare lo sgancio accidentale della griglia (essenziale quando quest’ultima è installata a soffitto). L’ottimizzazione dei componenti del sistema consente di ridurre drasticamente il numero di codici a catalogo rispetto alle altre gamme (parliamo di una differenza che arriva all’80%!), e di realizzare qualsiasi impianto VMC con un numero estremamente contenuto di articoli. La rivoluzione, dunque, è iniziata davvero: finalmente un sistema semplice da installare, ad alte prestazioni, che contribuirà a ridefinire negli anni a venire il concetto di qualità dell’aria negli ambienti domestici.
Premio tesi di laurea
Analisi delle prestazioni annuali di una macchina indiretta a R290 e confronto con macchine a R410A Il lavoro analizza in dettaglio una pompa di calore a compressione di vapore propano con una configurazione indiretta al fine di ridurre la carica di refrigerante e quindi l’impatto ambientale associato all’intero impianto N. Croci, M. Fusaro*
Introduzione
aspetto è regolato anche da normative
pone una drastica riduzione degli HFC
Il tema basilare di questo trattato è legato alla riduzione
comunitarie, come la F-Gas, che intro-
a partire dal 2015. Dopo la transizione
dell’impatto ambientale causato dall’utilizzo di sostanze
duce un programma di riduzione delle
che ha portato all’abbandono dei re-
che contribuiscono ad aumentare l’effetto serra. Questo
emissioni di gas serra entro il 2030 e im-
frigeranti CFC, l’obiettivo è cercare di
48
#73
superare definitivamente l’uso dei refri-
macchina, rispettando i severi limiti im-
scambiatori di calore composti da microcanali possono
geranti fluorurati [2]. A oggi il fluido refri-
posti dalle normative europee. Tenendo
ridurre efficacemente la carica [9]. Inoltre, i coefficienti di
gerante più utilizzato è l’R410A, mentre
conto dell’impatto ambientale, l’utilizzo
scambio termico nei microcanali sono superiori a quelli
il propano rappresenta l’alternativa più
di un fluido refrigerante come il propa-
che caratterizzano i classici tubi lisci: questo aspetto è fon-
ecosostenibile ai classici refrigeranti, gra-
no consente di ridurre notevolmente
damentale poiché potrebbe consentire di ridurre la carica
zie alle sue ottime proprietà termodina-
la carica di refrigerante. D’altro canto, il
senza perdere efficienza [4]. Tale documento analizza in
miche e al suo basso impatto sull’effetto
passaggio da una struttura di macchina
dettaglio una pompa di calore a compressione di vapore
serra. Tuttavia, poiché il propano è un
classica a una struttura indiretta, com-
propano con una configurazione indiretta al fine di ridurre
idrocarburo, è altamente infiammabi-
porta una diminuzione dell’efficienza
la carica di refrigerante e quindi l’impatto ambientale asso-
le. L’infiammabilità limita fortemente la
complessiva dell’intero sistema. Al fine
ciato all’intero impianto. Questo sistema viene confrontato
diffusione massiccia del propano negli
di minimizzare la carica, gli scambiatori
con un sistema indiretto e diretto a R410A.
impianti di compressione del vapore,
di calore sono gli elementi principali su
soprattutto nei sistemi diretti. Infatti, al
cui agire, poiché hanno volumi interni
fine di ridurre al minimo il rischio di per-
elevati. La struttura indiretta prevede l’u-
Sono progettate tre diverse pompe di calore invertibili:
dite e prevenire possibili incendi, viene
tilizzo di scambiatori a piastre che hanno
pompa di calore indiretta a R290, pompa di calore indiret-
imposto un limite di carica di 150 g [3].
volumi interni inferiori rispetto ai classici
ta a R410A e pompa di calore diretta a R410A. Grazie alla
In questa applicazione viene introdotto
scambiatori a pacco alettato. Tuttavia, le
valvola di inversione, tutti le macchine sono in grado di
e progettato il sistema indiretto perché
quantità di refrigerante contenute negli
soddisfare i profili di carico sia per il riscaldamento sia per il
rappresenta una possibile soluzione
scambiatori di calore a piastre di un siste-
raffreddamento, definiti per una casa unifamiliare. L’edificio
all’infiammabilità delle sostanze e con-
ma indiretto sono ancora troppo elevate
si compone di due livelli, con una superficie calpestabile di
sente di ridurre la carica all’interno della
[8]. Studi sperimentali mostrano come
70 m per livello. La simulazione per il calcolo dei carichi ter-
Set up del modello
mici è stata effettuata in TRNSYS, considerando i due livelli come un’unica zona termica [15]. L’edificio è caratterizzato da un periodo di riscaldamento più lungo del periodo di raffreddamento. Per tale motivo il sistema funziona principalmente come pompa di calore. La linea guida utilizzata per la scelta dei componenti è quella di prediligere e garantire la massima efficienza in condizioni invernali e di sacrificare la modalità in raffreddamento. La macchina diretta ha un’architettura più snella rispetto a un sistema indiretto. Infatti, in una configurazione diretta sono presenti solo i due scambiatori di calore in cui avviene la condensazione e l’evaporazione del fluido frigorigeno. La pompa di calore indiretta ha una architettura più articolata. La principale differenza rispetto a un sistema classico è l’aggiunta di uno scambiatore di calore oltre la coppia condensatore-evaporatore. Analizzando la pompa di calore indiretta, come mostrato in Figura 1, si ha un circuito secondario lato evaporatore. Dal punto di vista dell’effetto utile (utenza), la configurazione è la stessa di un impianto classico. Tuttavia, l’evaporatore non si interfaccia direttamente con l’aria, ma con un fluido secondario, che nell’evaporatore si raffredda e nello scambiatore aggiuntivo si riscalda, estraendo la potenza necessaria dall’aria. Viceversa, quando la macchina funziona come refrigeraFIGURA 1
Configurazione invernale della pompa di calore a evaporazione indiretta
tore, il fluido secondario trasmette la potenza termica dal
#73 49
condensatore all’aria attraverso lo scambiatore di calore
mizzati per il funzionamento invernale.
i bilanci di massa, quantità di moto ed
ad alette e tubi [7].
La potenza assorbita e la portata ela-
energia a tutti gli elementi nei quali è
Per limitare la carica di refrigerante, nel sistema indiret-
borata dal compressore sono calcolati
stato suddiviso l’intero volume dello
to, il condensatore e l’evaporatore della pompa di calore
attraverso le curve polinomiali fornite
scambiatore di calore [12]. Lo scambio
sono progettati come scambiatori a piastre. Questo tipo
dal costruttore. Tali curve dipendono
termico all’interno del singolo elemen-
di scambiatore di calore permette di avere volumi inferiori
dalla frequenza di rotazione del com-
to viene risolto applicando il metodo
rispetto a un tipico scambiatore di calore a pacco alettato,
pressore e dalla temperatura di conden-
ε–NTU, modellando le condizioni di
riducendo la carica interna di refrigerante. Tuttavia, il siste-
sazione e di evaporazione. La frequenza
scambio di potenza sensibile e latente,
ma indiretto, richiede un circuito secondario. La pompa
di rotazione è regolata tramite inverter.
considerando la deumidificazione dell’a-
di calore deve funzionare anche quando la temperatura
Tuttavia, se l’energia richiesta dall’utenza
ria con anche la possibile formazione
dell’aria esterna scende sotto lo 0 °C, pertanto è neces-
è inferiore rispetto alla minima erogabile
di brina.
sario trovare una soluzione liquida che abbia proprietà
dal compressore a 35 Hz, la rego lazione
termofisiche simili a quelle dell’acqua, ma con un punto di
è garantita dai cicli on-off.
La Figura 2 illustra il confronto tra
congelamento più basso. In tale campo, la soluzione più comune per abbassare il punto di congelamento dell’ac-
Risultati
Valvola di espansione
SCOP e SEER calcolati per la singola mac-
qua è utilizzare una miscela di acqua e glicole. La percen-
La valvola di espansione è elettroni-
china e per l’intero impianto, includendo
tuale di glicole è scelta in modo da evitare ogni rischio di
ca: è settata per mantenere un surriscal-
i consumi ausiliari. Nel funzionamento in
congelamento della miscela.
damento di 5 K nell’evaporatore.
pompa di calore, la macchina diretta è caratterizzata dallo SCOP maggiore, pari
La soluzione di una macchina con una configurazione indiretta permette di ridurre la carica di refrigerante. Tale
Scambiatore a piastre
a 4,10: tale valore rispecchia ampiamente
aspetto, rappresenta una questione fondamentale per
Gli scambiatori a piastre sono mo-
il coefficiente di prestazione stagionale
l’impatto ambientale e inoltre permette di evitare la fuori-
dellati sfruttando il metodo dei volu-
di macchine aria-acqua che si possono
uscita di pericolose quantità di refrigerante. Tuttavia, questa
mi finiti. Essi sono stati progettati per
trovare sul mercato. Particolare atten-
configurazione fornisce una serie di svantaggi [7]:
funzionare in modalità controcorrente
zione deve essere posta al decremento
• aggiunta di una pompa di circolazione del fluido secon-
durante il funzionamento invernale al
dello SCOP delle macchine indirette: lo
fine di ottenere migliori efficienze e con
SCOP dell’impianto è diminuito del 25%,
• aggiunta di uno scambiatore di calore. Questa scelta
modalità equicorrente durante il fun-
passando da 3,98 a 2,88 per la macchina
è sicuramente svantaggiosa in quanto ha un impatto
zionamento estivo. Nello scambiatore a
a R290 e, da 3,91 a 2,85 per la macchina
negativo sull’efficienza della pompa di calore poiché
piastre, la potenza viene trasferita tra il
a R410A. A pari configurazione indiretta,
l’interposizione di uno scambiatore di calore aggiuntivo
refrigerante e l’acqua (potenza richiesta
la macchina a propano risulta legger-
tra il refrigerante e l’aria comporta la necessità di un salto
dall’utenza). Nei sistemi indiretti, l’ulterio-
mente più efficiente della macchina a
termico aggiuntivo per garantire il corretto trasferimento
re scambiatore a piastre è sfruttato per
R410A. Tale risultato è riconducibile alle
di calore. Pertanto, si ha un abbassamento della tempera-
trasferire potenza tra il refrigerante e la
buone proprietà termodinamiche del
tura di evaporazione (o un aumento della temperatura di
miscela acqua e glicole.
propano. Nel funzionamento da refri-
dario, che aumenta i consumi finali dell’impianto;
geratore, la macchina diretta è caratte-
condensazione in raffrescamento) che coincide con una riduzione dell’efficienza della pompa di calore.
Scambiatore a pacco alettato
rizzata dal SEER maggiore. Tuttavia, si
Il modello di calcolo della batteria
nota che l’R410A presenta un’efficienza
alettata è sviluppato con il metodo dei
stagionale nel periodo estivo maggiore
L’obiettivo è creare un modello di calcolo che, in fun-
volumi finiti [12]. Inoltre, dal momento
rispetto alla macchina indiretta a propa-
zione delle condizioni al contorno, simuli il funzionamento
che la portata di fluido viene suddivisa
no a pari configurazione indiretta. Tale
delle macchine indirette e della macchina diretta con due
in ugual modo nei circuiti dello scam-
risultato inaspettato può essere giustifi-
diversi refrigeranti: R290 e R410A.
biatore, si è deciso di modellare un solo
cato dalla scelta del compressore a R290.
circuito per ogni batteria alettata per
Infatti, le prestazioni del refrigeratore
ridurre i tempi computazionali. Per risol-
a R290 sono comparabili o addirittura
I compressori sono a velocità di rotazione variabile in
vere lo scambio termico all’interno della
maggiori rispetto all’R410A nell’intorno
modo da soddisfare la richiesta dell’utenza. Essi sono otti-
batteria alettata, è necessario applicare
della condizione nominale per la quale è
Descrizione del modello
Compressore
50
#73
rando due diversi fluidi refrigeranti, R290 e R410A, e due configurazioni di macchina, diretta e indiretta, sono stati confermati in parte i risultati auspicati a inizio trattazione. Infatti, durante il funzionamento invernale, i valori di SCOP tra la macchina indiretta e diretta a R410A, differiscono solo del 3% e, a pari configurazione indiretta della macchina, il propano risulta più efficiente. Tuttavia, tale comportamento, atteso anche durante il funzionamento estivo, non è confermato: a pari configurazione indiretta, l’R290 risulta meno efficiente rispetto all’R410A. Quest’ultima osservazione rimanda al corretto dimensionamento dei componenti e, in particolare, al compressore scelto per il propano. A oggi, la gamma di compressori a propano sul mercato è limi tata e ancora in via di sviluppo. In particolare, i compressori a R290 risultano ottimizzati per funzionare in un solo regime di lavoro della macchina. Nello studio presentato, le basse prestazione emerse nel caso estivo, sono imputabili al sovradimensionamento del compressore presente nella macchina, dovuto alla scelta obbligata di dimensionare la macchina sui carichi nominali invernali. Tale osservazione non è invece generalizzabile per il compressore a R410A, in quanto già fortemente utilizzato e ottimizzato anche per macchine invertibili. Si confida che, con la diffusione di macchine a propano e quindi una selezione più specifica FIGURA 2
Confronto tra SCOP e SEER riferiti alla macchina e all’intero impianto
anche in relazione all’evoluzione della tecnologia sul mercato, la macchina indiretta possa lavorare con efficienze più alte anche nel funzionamento estivo. Un’ulteriore tematica
stato progettato. Viceversa, quando ci si
di calore a propano, il ventilatore pre-
emersa alla quale prestare particolare attenzione è legata
allontana da tale condizione nel funzio-
senta un consumo maggiore rispetto
al consumo degli ausiliari presenti per il corretto funziona-
namento fuori progetto, il compressore
alla pompa, rispettivamente 21% e 7%.
mento delle due tipologie di macchine. Spesso, i consumi
a R410A risulta fortemente più efficiente
Invece, durante il funzionamento estivo,
ausiliari non sono dettagliati in maniera accurata, ma, gra-
rispetto al propano. Il compressore a
i consumi ausiliari sono 15% per il venti-
zie al codice di calcolo elaborato, si è evidenziato il forte
propano è ottimizzato dal costruttore
latore e 3% per la pompa. Un consumo
impatto che essi hanno sull’efficienza totale. Analizzando i
per l’applicazione in pompa di calore,
più elevato degli ausiliari nel periodo in-
risultati ottenuti per i sistemi indiretti, considerando anche
mentre il suo funzionamento per il con-
vernale è giustificato dall’extra consumo
i consumi ausiliari, si osserva un decremento di efficienza
dizionamento è sacrificato. Tale scelta è
del ventilatore dovuto alla formazione
circa del 25%. Tale diminuzione è ricollegabile sia alla pom-
in accordo con le logiche del mercato
di brina.
pa di circolazione del fluido secondario sia al ventilatore
attuale, dove l’uso di propano nelle macchine a compressione di vapore è spinto
della batteria alettata. Per ridurre tali consumi, e avvicinare
Conclusioni
maggiormente l’efficienza di una macchina indiretta a una
per applicazioni stagionali e non annuali,
Il presente elaborato si è posto l’o-
diretta, si può agire attraverso due ottimizzazioni. La prima
quindi in funzionamento singolare da
biettivo di analizzare e confrontare le
è legata alla tipologia del liquido secondario utilizzato: nel
pompa di calore o da refrigeratore.
prestazioni annuali di una macchina
presente elaborato si è sfruttata una miscela acqua e glicole
Il decremento di SCOP e SEER tra
propano con macchine a R410A. Attra-
etilenico al 40%, in accordo con le condizioni nominali.
l’impianto e la macchina è proporziona-
verso lo sviluppo di codici dedicati che
Una percentuale così alta di glicole comporta un’elevata
le ai consumi ausiliari ed è maggiore per
simulano il funzionamento stagionale
viscosità del fluido in questione, generando alte perdite di
sistemi indiretti. Considerando la pompa
delle macchine progettate, conside-
carico e quindi fabbisogni energetici per la circolazione del
#73 51
fluido piuttosto significativi. Inoltre, come già sottolineato, la viscosità del fluido ha un impatto negativo anche sul processo di scambio termico che avviene nella batteria alettata, poiché limita fortemente la turbolenza associata al flusso e di conseguenza anche i coefficienti di scambio convettivi. Pertanto, al fine di incrementare le prestazioni, è opportuno rivedere la scelta del fluido secondario, selezionando fluidi termovettori, che, nel campo di lavoro delle temperature invernali, garantiscano prestazioni molto più elevate. La seconda ottimizzazione è legata alla velocità del ventilatore. I ventilatori analizzati sono fissati su una velocità fissa. Tuttavia, se si sfruttassero ventilatori a portata variabile in funzione della potenza da fornire, trovando il corretto punto di ottimo in relazione al consumo del compressore, si otterrebbe una riduzione dei consumi di movimentazione dell’aria. Un’ultima tematica sulla quale ci si deve focalizzare è legata ai valori di carica di fluido refrigerante presenti per ogni tecnologia. Per quanto riguarda l’R410A, il passaggio da una configurazione diretta a una indiretta permette di ottenere una riduzione della carica presente di circa il 75%. Il propano, grazie alle migliori proprietà termodinamiche, permette una riduzione ancora più elevata. Tuttavia, nonostante la carica di propano sia notevolmente più bassa rispetto ai sistemi a R410A, non si è ancora riusciti a rispettare il limite di 150 g citato nelle norme Comunitarie. Si osservi che, rispetto a tale questione, vi sono ampi margini di miglioramento per avvicinarsi significativamente a tale limite. Infatti, come già sottolineato, la carica maggiore è presente in parte negli scambiatori e in parte è disciolta nell’olio lubrificante. Un’attenta selezione dell’olio di lubrificazione del compressore ridurrebbe ulteriormente la carica. Inoltre, è opportuno rivedere anche la carica contenuta degli scambiatori a piastre. In questo senso, la ricerca si sta muovendo verso l’utilizzo di scambiatori a microcanali che riducono notevolmente la carica di refrigerante.
BIBLIOGRAFIA
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* Nicholas Croci, Matteo Fusaro, Politecnico di Milano Il presente lavoro, frutto di adattamento successivo, è fra i vincitori del Premio Tesi di Laurea 2021 assegnato da AiCARR per le migliori tesi focalizzate su tematiche inerenti l’efficienza energetica e il benessere sostenibile.
52
#73
Informazioni dalle aziende
BRENTARENT: LA SOLUZIONE PER “IL FREDDO A NOLEGGIO” B
RENTA RENT festeggia quest’anno i 18 anni di attività nel noleggio di macchine per il condizionamento dell’aria e refrigerazione di processo. L’azienda infatti nasce dall’esperienza sul campo dei propri fondatori, che hanno messo a disposizione del mercato del noleggio il proprio background professionale come ex costruttori di chiller per impianti di condizionamento industriale. I clienti Brent Rent possono scegliere la soluzione ideale per le proprie esigenze tra un vasto parco macchine che comprende gruppi frigoriferi industriali (chiller) con resa frigorifera che va dai 15 kW fino a più di 1000 kW, roof-top, unità di trattamento aria e armadi condizionatori. Brenta Rent, proprio grazie alla consolidata esperienza, è a disposizione per supportare il cliente nell’individuazione della macchina più adatta alle specifiche esigenze, anche organizzando sopralluoghi in tutta Italia con i propri tecnici o centri assistenza autorizzati. La soluzione a noleggio è sempre più utilizzata dai più svariati settori, sia per il condizionamento estivo o per il riscaldamento invernale, che per raffreddamento di processo: il noleggio è vantaggioso sia in situazioni di emergenza (manutenzioni, picchi di produzione, stand-by, test, guasti improvvisi) che nella normale gestione dell’attività aziendale. I principali vantaggi del noleggio di chiller sono: • Nessun investimento di capitale, spesa facile da deliberare; • Recupero fiscale del costo nell’esercizio; • Nessuna svalutazione del macchinario; • Utilizzo solo per il tempo necessario; • Macchine sempre in perfetta efficienza. • Manutenzione e adempimenti F-GAS inclusi • Noleggio da “specialisti” del settore • Tariffa prefissata quindi costo certo • Macchine in teleassistenza Le macchine della flotta a noleggio BRENTA RENT sono tutte progettate e costruite dalla consociata ACM KÄLTE KLIMA con caratteristiche tecniche secondo il nostro standard per il FREDDO A NOLEGGIO. Le macchine fornite sono dotate di tutti gli accessori necessari per un collegamento all’impianto in modo rapido e non invasivo (in particolare, per i chiller, connessioni idrauliche ad innesto rapido e tubazioni flessibili)
Gruppo frigorifero BR 600 – resa frigorifera circa 600 kW L’installazione non comporta infatti costi aggiuntivi o progetti strutturali. Il quadro elettrico permette la visualizzazione immediata dello stato macchina e delle temperature di lavoro. Il collegamento elettrico viene eseguito in prossimità del quadro elettrico dotato di sezionatore ed apposita morsettiera. La perfetta efficienza delle macchine viene assicurata da un controllo continuo ed accurato delle macchine, sulle quali viene effettuato un collaudo dinamico ogni volta che rientrano da un periodo di noleggio. Tutte le attività di deposito, movimentazione e manutenzione sono svolte presso lo stabilimento di Arzergrande, in provincia di Padova. L’azienda assicura inoltre massima qualità al proprio servizio grazie ad una rete organizzata di esperti frigoristi, estesa su tutto il territorio nazionale ed estero, che garantisce il corretto avviamento delle macchine e l’assistenza per tutto il periodo di noleggio (anche grazie alla teleassistenza installata sulle macchine che permette di visualizzare eventuali allarmi in tempo reale).
La flotta dei chiller BRENTA RENT consente di soddisfare tutte le esigenze di resa frigorifera dai 15 kW ai 1.100 kW
Contatti: www.brentarent.it – brenta@brentarent.it Tel. 049 5800034
Premio tesi di laurea
Caratterizzazione numerica delle prestazioni termiche di un nuovo prototipo di ventilconvettore Il prototipo di fan-coil studiato modifica il tradizionale design del terminale per consentirne l’accoppiamento con il sistema di ventilazione. Ecco i risultati delle simulazioni C. Fiabane, G. Pernigotto, M. Renzi, A. Gasparella*
Introduzione e obbiettivi della ricerca Secondo i dati EUROVENT, nel 2020 il mercato europeo dei ventilconvettori ha avuto un volume di 1,29 milioni di unità, confermando la sua rilevanza significativa nel pano54
#73
rama dei sistemi di condizionamento e
verse le ricerche presenti nella recente
lasciando supporre una notevole matu-
letteratura tecnico-scientifica che si
rità sotto il profilo tecnologico [1].
focalizzano su questi sistemi [2], andan-
Nonostante ciò, sono ancora di-
doli a studiare, in particolare in regime
FIGURA 1
Prototipo di fan-coil brevettato da Enolgas SpA in collaborazione con Area Tecnica KlimatiFast: vista esterna (a sinistra), vista interna frontale (al centro) e vista interna posteriore (a destra) [5, 6]
ventilconvettori e terminali generici includono test sperimentali in ambiente controllato (e.g., [3]) e modellazioni numeriche, come ad esempio codici di fluidodinamica computazionale CFD (e.g., [4]) e di simulazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Tra le varie opzioni per il miglioramento delle prestazioni, la soluzione analizzata nel presente studio ha riguardato la modifica del tradizionale design del terminale per consentirne l’accoppiamento con il sistema di ventilazione. Obbiettivo di tale proposta è, da un lato, di aumentare l’efficienza dello scambio termico della batteria del fan-coil e di migliorare l’immissione del calore e, dall’altro, di consentire un parziale rinnovo dell’aria nell’ambiente confinato. Il presente studio ha quindi interessato la caratterizzazione numerica di questa soluzione innovativa di fan-col, impiegando simulazioni termofluidodinamiche eseguite con il software ANSYS Fluent sia per la valutazione delle prestazioni termiche sia per l’analisi del comportamento fluidodinamico. A partire dai risultati delle simulazioni del concept di base del prototipo, sono state studiate diverse configurazioni geometriche e condizioni operative, con lo scopo di identificare la soluzione massimizzante lo scamFIGURA 2
Dettaglio della mesh sviluppata nella prima analisi sullo scambiatore (sopra) e della mesh adottata nella seconda per la caratterizzazione del comportamento fluidodinamico del terminale (sotto)
bio termico e minimizzante le perdite di carico del fluido termovettore. A conclusione della ricerca, si sono simulate alcune modalità di installazione del prototipo in una stanza, con la finalità di studiare la circolazione dell’aria indotta dal sistema e il relativo impatto sul comfort termico.
Descrizione del prototipo di fan-coil studiato
di raffrescamento, spaziando dalla ca-
dendo potenziali modifiche al suo desi-
ratterizzazione dell’impatto sul comfort
gn al fine di incrementarne l’efficienza
Il prototipo di fan-coil oggetto di questo studio (Figura
percepito dagli occupanti allo sviluppo
energetica. Le metodologie solitamen-
1), brevettato da Enolgas SpA in collaborazione con Area
di soluzioni di controllo avanzate, inclu-
te adottate nell’ambito della ricerca sui
Tecnica KlimatiFast, è basato su di una batteria alettata con
#73 55
una serpentina in rame su una piastra in alluminio inclusi in un involucro esterno dotato di filtro, plenum, ugelli di accelerazione, griglie di mandata e ritorno [5, 6]. Il concept del terminale prevede varianti modulari, in grado di consentire flessibilità in merito alla potenza termica nominale del sistema. È pensato per l’installazione a parete e può essere configurato per la connessione con sistemi di ventilazione centralizzati o decentrati. In regime di riscaldamento, acqua calda percorre a 1 m s-1 la serpentina alloggiata sulla piastra alettata modulare. Una portata d’aria di rinnovo di 20 m3 h-1 viene immessa alla base del fan-coil, che, per effetto Venturi, aspira tramite la griglia inferiore circa ulteriori 70 m3/h dall’ambiente condizionato. La portata d’aria complessiva di circa 90 m3 h-1 viene filtrata e, grazie a sezioni opportunamente sagomate, condotta in prossimità dello scambiatore e riscaldata. A questo punto viene immessa nello spazio condizionato
FIGURA 3
Profilo di temperatura per la geometria iniziale avente alette dritte e tubo circolare.
attraverso la griglia superiore di mandata.
Modellazione numerica
Riduzione della velocità in ingresso
L’analisi numerica è stata sviluppata adottando un ap1. caratterizzazione dell’efficienza termica dello scambiatore (serpentina e piastra alettata), 2. caratterizzazione fluidodinamica dell’intero terminale, comprensivo di griglie di aspirazione e mandata, plenum e ugelli,
Potenza termica [W]
proccio multi-scala basato su tre livelli, finalizzati alla:
3. valutazione del ricircolo dell’aria nell’ambiente condi-
240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0
zionato e verifica del rispetto dei requisiti di comfort termico locale.
210,0
1,5
206,9
1
198,5
0,5
Velocità dell'acqua [m/s]
Tutte le analisi sono state eseguite tramite codici di fluidodinamica computazionale (Computational Fluid-Dynamics, CFD), secondo schemi ai volumi finiti atti a risolvere
Riduzione della velocità in ingresso
le equazioni generali di trasporto e conservazione della
20
massa, della quantità di moto e dell’energia. Laddove pos-
18
sibile, i risultati numerici sono stati confrontati con modelli Ciascuna attività di modellazione si è basata sulla costruzione della geometria dei componenti interessati e, quindi, sulla creazione di una mesh discretizzante il dominio di interesse. Per quanto riguarda le prime due analisi, si sono costruiti dei modelli tridimensionali mentre per
Perdita di pressione [kPa]
analitici da letteratura a scopo di validazione.
16 14 12 10
56
#73
9,17
6 4 2
2,73 1,5
1
0,50
Velocità dell'acqua [m/s]
sentativo della sezione verticale di una stanza di prova. al fine di garantire di volta in volta la convergenza della
8
0
l’ultima si è ricorso a un modello bidimensionale, rapprePer ciascun modello si è ottimizzata la mesh adottata,
18,78
FIGURA 4
Effetto della riduzione della velocità dell’acqua in ingresso sulla potenza scambiata (in alto) e sulle perdite di pressione nel circuito idraulico (in basso)
simulazione e l’indipendenza dei risultati
modelli da circa 300.000 nodi e 400.000
dalle caratteristiche della mesh stessa,
elementi mentre nella seconda, interes-
minimizzando nel contempo il costo
sante un dominio più grande, sono stati
computazionale. Nel caso della prima
necessari 350.000 nodi e 1.000.000 di
analisi, per esempio, si sono sviluppati
elementi (Figura 2). In considerazione
Potenza ternica [W]
Aumento del coefficiente convettivo 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0
538,1
385,1
210,0
9,93
20,00
30,00
Coefficiente termico di convezione forzata [W/(m2K)] FIGURA 5
Effetto dell’aumento del coefficiente convettivo, causato dell’incremento della velocità dell’aria
Modifiche geometriche e potenza termica
Potenza termica [W]
300 250
274,6
200
279,8 211,1
209,5
FIGURA 6
150
Modifiche geometriche testate (V1 sopra, V2 al centro e V3 sotto)
100 50 0
delle caratteristiche geometriche, in generale si sono preIniziale
V1
V2
V3
Geometria
ferite mesh a celle esaedriche.
Risultati Modifiche geometriche e perdita di pressione Perdita di pressione [kPa]
12
base del fan-coil
10 8
10,06
9,17
9,90
L’obbiettivo della prima analisi è stata la caratterizzazione dell’efficienza termica del concept di base del
6
prototipo, con un sistema costituito da una serpentina
4
dalla sezione circolare e da una piastra con alette dritte.
3,83
2 0
Caratterizzazione dell’efficienza termica per il concept di
Il modello sviluppato ha accoppiato il dominio solido e Iniziale
V1
V2
Geometria
V3
quello fluido – quest’ultimo relativo solamente all’acqua calda nella serpentina. L’aria con cui la piastra scambia calore non è stata mo-
FIGURA 7
Influenza delle modifiche geometriche sulla potenza termica e sulla perdita di pressione
dellata in questa fase. Conseguentemente si è effettuata
#73 57
FIGURA 8
Linee di flusso e campo di velocità simulato per la configurazione con 19 ugelli
Δp [Pa] 2,50
2,22
0,30
0,26
0,25
2,00
0,20 1,50 0,94
1,00 0,50 0,00
FIGURA 9
sono stati confrontati con i modelli ana-
Δv [m/s]
senza filtro
inferiore al 3% e confermando la sostan-
0,17
ziale attendibilità del modello numerico
0,10
sviluppato.
0,00 filtro nuovo
rilevando una deviazione percentuale
0,15
0,05
0,24
litici per superfici alettate da letteratura,
filtro vecchio
0,01 senza filtro
filtro nuovo
filtro vecchio
Caratterizzazione dell’efficienza termica: analisi di sensibilità
Differenza di pressione (a sinistra) e di velocità (a destra) tra ingresso e uscita della sezione alloggiante il filtro per la soluzione senza filtro, con filtro pulito (nuovo) e con filtro sporco (vecchio)
Un’analisi di sensibilità è stata quindi eseguita per determinare le condizioni operative ottimali e per valutare l’incidenza di alcune modifiche al design della piastra.
un’analisi adimensionale per la stima dei coefficienti con-
do temperature dell’aria indisturbata e
vettivi da attribuire nelle condizioni al contorno della pia-
dell’acqua in ingresso rispettivamente
Si è provato in primo luogo a ridurre
stra. È stato dunque compiuto un calcolo basato su numeri
di 20 °C e 40 °C e una velocità dell’ac-
la velocità dell’acqua nella serpentina
adimensionali e sulle correlazioni sperimentali disponibili
qua in ingresso di 1,5 m s-1, si è ottenuta
(Figura 4). Come risultato, è emerso che,
in letteratura per una lastra verticale. Precisamente, sono
una potenza scambiata di 210 W, pari
sebbene una velocità d’ingresso di 1,5 m
stati calcolati i numeri di Prandtl, Reynolds e Nusselt per
a 174 W m-2 in termini specifici (Figura
s-1 massimizzi la potenza termica scam-
la convezione forzata (lato interno del fan-coil) e i numeri
3). Quando invece sono state imposte
biata, la variazione ottenuta in caso di
di Prandtl, Grashof, Rayleigh e Nusselt per la convezione
una temperatura dell’acqua in ingresso
velocità ridotta a 1 m s-1 è appena infe-
naturale (lato esterno del fan-coil). Sono stati così ricavati
di 45 °C, una temperatura indisturbata
riore a 5 W. Nonostante il risultato leg-
coefficienti convettivi pari a 9,93 W m-2 K-1 per il lato alettato
dell’aria di 18 °C e una velocità dell’acqua
germente inferiore, si è osservato che la
interno e 4,16 W m-2 K-1 per la convezione naturale sul lato
in ingresso di 1,0 m s-1, il terminale è risul-
perdita di pressione dell’acqua nel caso
posteriore del fan-coil.
tato scambiare 274 W, ovvero 228 W m-2.
di velocità pari a 1 m s-1 risulta dimezzata
Impiegando i coefficienti convettivi stimati e ipotizzan58
#73
Al fine di validare questi risultati,
rispetto a caso a 1,5 m s-1.
in termini di scambio termico sono il numero di alette e la loro dimensione. Al contrario, il parametro più impattante sulle perdite di pressione è la sezione del tubo. Di conseguenza, la configurazione iniziale e la (V2), che hanno alette più lunghe e numerose, scambiano maggior potenza. Tuttavia, la soluzione (V1) con tubo ellittico causa minori perdite di pressione: infatti, le perdite di carico concentrate diminuiscono per via del minor numero di curve dettato da un maggiore raggio di curvatura e le perdite di carico FIGURA 10
Profilo di temperatura in una stanza per dispositivo installato in alto
distribuite diminuiscono del 28% rispetto al tubo circolare. Caratterizzazione fluidodinamica dell’intero terminale La seconda analisi ha riguardato l’intero fan-coil e si è focalizzata sulla verifica dell’effetto Venturi, valutando la portata d’aria aspirata dall’interno del terminale in due configurazioni geometriche. La prima prevede una lamiera metallica con 30 ugelli di diametro pari a 4 mm mentre la seconda 19 ugelli con 5 mm di diametro. Per prima cosa ci si è focalizzati sull’effetto Venturi complessivo, osservando che la portata d’aria forzata è solo 2⁄9 della portata totale processata dal dispositivo nella confi-
FIGURA 11
Profilo di velocità in una stanza per dispositivo installato in alto
gurazione con 19 fori e 1⁄4 in quella con 30 fori. Si è osservato poi che, diminuendo il diametro dei fori e aumentando la loro numerosità, l’effetto negativo (aumento delle perdite di carico a causa del restringimento del tubo)
Similmente, aumentando la velocità
biata del 15%, nel secondo caso del 2%
supera quello positivo (aumento della velocità a causa della
dell’aria e quindi i coefficienti convettivi,
e nell’ultimo caso trascurabile rispetto al
restrizione della sezione di passaggio per il fluido). La solu-
si registrano significativi incrementi della
caso iniziale con contatto ideale.
zione con 19 fori (Figura 8), infatti, risulta essere migliorativa,
potenza scambiata (Figura 5). Va tuttavia
Infine, si sono studiate delle poten-
ricordato che a ciò si accompagna un
ziali modifiche geometriche rispetto al
incremento della rumorosità del sistema,
design iniziale con alette dritte e sezione
Uno specifico approfondimento è stato dedicato ai filtri,
con conseguenti problematiche relative
del tubo circolare (Figura 6). In particolare,
confrontando il gradiente di pressione e di velocità nella
al comfort acustico.
sono stati studiati un sistema con alette
sezione in cui il filtro è alloggiato rispetto ai medesimi in
Al fine di tener conto delle reali pro-
più corte e curve e tubo ellittico (V1), un
assenza di filtro. Come atteso [7], la presenza di un filtro
blematiche di contatto tra la serpentina
sistema con alette dritte e tubo ovale re-
comporta l’aumento di differenza di pressione e velocità
e la piastra alettata, si è valutata l’inci-
golare (V2) e un sistema con alette dritte
rispetto al caso in sua assenza (Figura 9). Se il filtro è pulito, la
denza della resistenza di contatto. Se-
e tubo ovale regolare ruotato di 90°, con
portata aspirata dallo spazio condizionato si riduce del 9%
condo la letteratura, si può assumere
un maggiore ingombro della piastra e
e la depressione cala del 17%. Se invece è sporco, si ha un
una resistenza di contatto di 0,001 m2 K
quindi un minor numero di alette (V3).
maggiore aumento delle differenze di pressione e velocità
riuscendo ad aspirare dall’ambiente condizionato il 17% di aria in più rispetto alla soluzione con 30 ugelli.
W-1 per superfici rugose con bassa pres-
La Figura 7 riporta i risultati ottenuti
sione di contatto, 0,0001 m2 K W-1per
assumendo una temperatura dell’ac-
superfici con media rugosità e media
qua in ingresso di 45 °C, una tempera-
pressione di contatto e 0,00001 m2 K W-1
tura indisturbata dell’aria di 18 °C e una
Prestazione in regime di condizionamento invernale di un
per superfici lisce con alta pressione di
velocità dell’acqua in ingresso di 1,0 m
ambiente
contatto. Nel primo caso si è osservata
s-1. Confrontando i risultati, è possibile
Infine, è stato valutato il ricircolo dell’aria provocato
una diminuzione della potenza scam-
osservare che i parametri più influenti
all’interno di una stanza dal prototipo di fan-coil simulato,
tra ingresso e uscita e la portata aspirata viene diminuita del 22% e la depressione del 35%.
#73 59
verificando anche l’incidenza sul discomfort termico locale
ca scambiata ma si riesce a ridurre le
del 9% se nuovo e del 22% se vecchio.
in corrispondenza di diverse installazioni. In base ai risultati
perdite di carico del circuito idraulico
5. L’installazione raccomandata è ad al-
ottenuti, la migliore posizione per il terminale è in alto sulla
di oltre il 50%.
tezze superiori rispetto al livello del
parete, in quanto ciò comporta una maggiore uniformità
3. Tra le diverse configurazioni di piastra
pavimento, in quanto ciò va a ridurre
della temperatura della stanza e al più una percentuale di
alettata che sono state testate, la mi-
il rischio di discomfort termico locale
insoddisfatti del 19% per via del discomfort locale causato
gliore si distingue per un più elevato
per gli occupanti.
dalla velocità dell’aria movimentata. Si osserva comunque
numero di alette (32) dalla maggiore
Sviluppi numerici futuri di questa
che, nonostante ciò, anche un’installazione ad altezza infe-
lunghezza. Si è altresì osservato che
ricerca saranno focalizzati sul problema
riore può soddisfare i requisiti della classe di comfort II o B,
una serpentina dalla sezione ellittica
del raffrescamento e considereranno, in
prescritta per edifici di nuova costruzione o riqualificati [8].
può ridurre ulteriormente le perdite
particolare, l’incidenza della formazione
di pressione del circuito idraulico. Se
di condensa sull’efficienza di scambio
piastra e serpentina sono adeguata-
termico del sistema. Potrà inoltre essere
In questo lavoro, sono stati sviluppati diversi modelli
mente installati, la resistenza di con-
svolta una campagna sperimentale nel
termo-fluidodinamici con codici CFD per la caratterizza-
tatto ha un’incidenza inferiore al 2%
“Building Envelope Lab” della Libera Uni-
zione di un prototipo di fan-coil innovativo e per lo studio
sulla potenza scambiata.
versità di Bolzano presso il NOI TechPark
Conclusioni
di potenziali varianti migliorative. Analizzando ed elaborando i risultati delle simulazioni,
4. La griglia di aspirazione dell’aria
di Bolzano a scopo di validazione e per
dall’ambiente con un minor nume-
lo studio delle prestazioni acustiche.
è stato possibile concludere che:
ro di ugelli (19) risulta migliorativa
1. Il prototipo studiato è in grado di scambiare una potenza
rispetto alla configurazione con più
termica specifica di 174 W m-2, assumendo una portata
alta numerosità (30), in quando con-
Massimiliano Renzi, Andrea
d’acqua entrante a 40 °C e 1,5 m s-1 e condizioni di aria
sente una maggior portata aspirata
Gasparella, Libera Università di
indisturbata pari a 20 °C.
per effetto Venturi. Tale portata è chia-
Bolzano
2. Riducendo la velocità della portata d’acqua a 1 m s-1 si va
ramente influenzata dalla presenza
incontro a una leggera diminuzione della potenza termi-
del filtro, che può ridurla nell’ordine
* Claudia Fiabane, Giovanni Pernigotto,
RINGRAZIAMENTI
Gli autori ringraziano Enolgas SpA e Area Tecnica KlimatiFast per il supporto prestato durante lo sviluppo di questa ricerca.
BIBLIOGRAFIA
[1] McDowall, R. (2008). Fundamentals of HVAC Systems. ASHRAE Learning Institute. [2] Afram, A., and Janabi-Sharifi, F. (2014). Review of modeling methods for HVAC systems. Applied Thermal Engineering 67(1–2): 507–519. [3] Adhikari, R. C., Wood, D. H., & Pahlevani, M. (2020). An experimental and numerical study of forced convection heat transfer from rectangular fins at low Reynolds numbers. International Journal of Heat and Mass Transfer 163: 120418. [4] Ayli, E., Bayer, O., & Aradag, S. (2016). Experimental investigation and CFD analysis of rectangular profile FINS in a square channel for forced convection regimes. International Journal of Thermal Sciences 109: 279-290. [5] Mattioli, G. Corpo scaldante per riscaldamento d’ambiente. Italia, Brescia Patent 102019000022353. 29 11 2019. [6] Enolgas Bonomi S.p.a., Dispositivo per il condizionamento termico di ambienti. Italia, Brescia Patent I0188759/GP. n.d. [7] Mahwachi, M., & Mihoubi, D. (2020). Pressure and Porosity Profiles During Filtration–Expression Process. Theoretical Foundations of Chemical Engineering 54: 370–379. [8] CEN (2019). EN 16798-1:2019 – Energy performance of buildings – Ventilation for buildings – Part 1: Indoor environmental input parameters for design and assessment of energy performance of buildings addressing indoor air quality, thermal environment, lighting and acoustics – Module M1-6. CEN.
Il presente lavoro, frutto di adattamento successivo, è fra i vincitori del Premio Tesi di Laurea 2021 assegnato da AiCARR per le migliori tesi focalizzate su tematiche inerenti l’efficienza energetica e il benessere sostenibile
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In Memoria GRAZIE AROLDO Questa pagina è dedicata ad Aroldo Bargone, architetto, Socio AiCARR dal 1985 e Delegato territoriale dell’Umbria dal 1996. Fra le sue numerose attività, Bargone è stato membro del Consiglio Direttivo nel triennio 2011-2013, coordinatore del volume “L’impiantistica antisismica” della Collana Tecnica AiCARR e, nel 2016, ha ricevuto il Premio Sanguineti per il suo articolo “Antisismica degli impianti. Confronto USA-Italia” pubblicato su AiCARR Journal 31. Sempre attivo e presente alle iniziative dell’Associazione fino a poco prima della sua scomparsa, avvenuta il 3 febbraio scorso, Aroldo Bargone viene qui ricordato per il suo grande contributo alla crescita di AiCARR, per la profonda cultura condivisa generosamente, per la sua disponibilità e la sua vivace convivialità da alcuni Soci che hanno avuto il piacere di percorrere un tratto di strada insieme a lui. Aroldo Bargone ci ha lasciati. Con lui scompare una bella persona e un amico sincero. Sono più che certo che tutti noi ricordiamo con piacere e forse anche con un po’ di nostalgia i molteplici bellissimi momenti trascorsi insieme a lui negli anni del nostro sodalizio, che iniziava proprio nella sua Umbria, a Spello, nel lontano 2002, giacché fu lui ad organizzare il nostro primo incontro. Aroldo non mancava mai a nessuno dei nostri appuntamenti perché provava grande gioia a stare con tutti noi per il semplice motivo che ci voleva bene. Anche noi ti abbiamo voluto bene, caro amico di altri tempi, e ti porteremo per sempre nei nostri cuori. MATTEO BO È stato un piacere conoscere Aroldo, prima della mia presidenza siamo stati Delegati territoriali insieme. Di lui conserverò sempre un bellissimo ricordo, la sua cultura umanistica oltre che tecnica, e la sua passione per l’ingegneria erano contagiose! È stato il decano dei Delegati territoriali, memoria storica dell’Associazione e grande istrione durante i nostri incontri conviviali. Il suo testo sull’impiantistica antisismica è un onore per la collana tecnica AiCARR. FILIPPO BUSATO
Negli oltre 35 anni del mio impegno in AiCARR, Aroldo è certamente la persona più presente avendo condiviso con lui, ininterrottamente sin dal 1999, le periodiche riunioni della Commissione Delegati territoriali e numerosi incontri tecnici. Al di là del ruolo di “reporter” che ha sempre ricoperto con gioia, mi piace ricordare lo spessore della persona e la sua grande cultura. Ogni incontro era occasione di arricchimento. Inutile dire che mancherà moltissimo. GENNARO LOPERFIDO Aroldo era un gran signore, un elegante architetto colto e sempre cordiale. Fui suo ospite a pranzo a Foligno nei primi anni 2000, poco dopo il meeting di Spello, e rimasi quasi incantato dal suo entusiasmo. Sì era il suo entusiasmo a colpirti, ti coinvolgeva. GIAN PAOLO PERINI Le riunioni dei Delegati territoriali sono un momento importante di condivisione e socializzazione. Grazie ad Aroldo, uomo colto e generoso che amava condividere le sue conoscenze nel campo dell’architettura, queste riunio-
ni sono state per me anche un’occasione di crescita culturale. Non dimenticherò mai la passeggiata con lui per le strade di Acireale alla scoperta delle bellezze del Barocco siciliano. MARA PORTOSO Quando fui nominato Delegato regionale dell’AiCARR cominciai a proporre una serie di iniziative dedicate ai Soci della mia regione e delle regioni limitrofe. Il 13 ottobre 1995 organizzai la visita tecnica presso il centro direzionale di una banca locale, ormai scomparsa, e, tra i tanti partecipanti, incontrai Aroldo. Non lo conoscevo, ma ricordo che fu tra i più interessati alla esposizione del progetto e alla sua realizzazione, mi stette quasi sempre vicino e mi fece molte domande, in particolare sul ruolo che stavo svolgendo, lasciandomi poi il suo recapito a fine giornata. Alcuni giorni dopo mi telefonò in ufficio, dicendomi che era molto interessato ad assumere l’incarico di Delegato per la Regione Umbria; parlammo al telefono e gli diedi il numero di telefono dell’allora coordinatore del Delegati, ing. Ettore Zaccari. Così iniziò Aroldo, che da quel momento non ha mai mancato un nostro incontro, fin dal primo organizzato a Sirolo nel maggio 1997. Lui c’era sempre e sempre interveniva, esponendo, con grande proprietà di linguaggio e indubbia cultura, le sue proposte. Io lo ricorderò così, partecipe, colto e affabile. REMO ROMANI
Lo ricordo con molto piacere. Persona sempre trasparente, dalle idee chiare, ma sempre disposta ad ascoltare un punto di vista diverso. DAVIDE TRUFFO Mi rimane un ricordo vivo di Aroldo, belle discussioni avvenute soprattutto durante i nostri raduni sia in ambito tecnico che non. Persona veramente poliedrica, dotata di un orgoglio di appartenenza all’Associazione esemplare e motivante; un Professionista appassionato. L’ironia, la passione e la competenza ci segneranno sempre positivamente. FRANCESCO CIRILLI Di Aroldo rimarrà per sempre nella mia memoria il sorriso con il quale mi ha accolto nell’Associazione, facendomi sentire in famiglia. Mi mancheranno i suoi saggi consigli. EMANUELE MICHELANGELI Ricordo bene la prima occasione in cui l’ho conosciuto, e ad ogni incontro era un piacere chiacchierare con lui. PINO MIOLLI
AiCARR informa
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a cura di Lucia Kern
Il 38º Convegno nazionale AiCARR a MCE “Edifici e impianti per il clima futuro” è il titolo del 38º Convegno nazionale AiCARR che si terrà il 29 giugno a Fieramilano nel corso di Mostra Convegno Expocomfort. Il Convegno, con un programma di relazioni libere e a invito, presenterà contributi di interesse per il settore HVAC, e non solo, relativi alle nuove strategie di riqualificazione, con l’adozione di innovativi approcci di progettazione, nell’ottica di una maggiore resilienza dei sistemi edificio-impianto e dei relativi componenti per la sostenibilità energetica e ambientale e per la salute, il tutto alla luce dell’impatto sui cambiamenti climatici. In particolare, il programma delle relazioni si svilupperà intorno ai seguenti temi: Edifici resilienti ai cambiamenti climatici; Metodi innovativi di progettazione e simulazione per edifici resilien-
ti ai rischi climatici; Impatto dei sistemi di condizionamento sul comfort e la salute di occupanti e operatori; Sistemi innovativi di monitoraggio e controllo e IoT; Impatto ambientale, economico e sociale delle nuove tecnologie. Per informazioni aggiornate vi invitiamo a visitare la sezione dedicata del sito AiCARR.
AiCARR e Mostra Convegno Expocomfort, il commento del Presidente Busato “È nei tempi difficili che si riconoscono i veri amici. Questi ultimi due anni, così complessi per tutti e in particolar modo per chi promuove eventi culturali e momenti di incontro, hanno rafforzato notevolmente i rapporti tra AiCARR e MCE, portando alla realizzazione di eventi digitali che hanno registrato affluenze considerevoli. MCE 2022 sarà finalmente il momento di tornare ad incontrarci di persona e AiCARR ne sarà parte attiva con il proprio Convegno nazionale “Edifici e impianti per il clima futuro” e con Seminari nazionali e internazionali, in grado di coinvolgere sia profes-
sionisti di alto livello da tutto il Paese, sia rivolti ad un pubblico di progettisti da tutto il mondo, per celebrare insieme il 60º anniversario dalla fondazione. Unione e sinergia, per la climatizzazione e il comfort sostenibili” Così ha commentato il Presidente di AiCARR Filippo Busato in una dichiarazione rilasciata all’ufficio stampa di MCE.
I risultati dell’elezione del Presidente AiCARR 2023-2026 Claudio Zilio è il candidato vincitore dell’elezione del Presidente AiCARR per il triennio 2023-2026. Le votazioni, che si sono concluse il 28 febbraio scorso, hanno visto la partecipazione di 493 votanti. La Commissione Elettorale si è riunita il 1° marzo e ha validato i seguenti risultati: Claudio Zilio 253 voti, Stefano Corgnati 234 voti, schede bianche 6. In qualità di Presidente Eletto, Zilio affiancherà l’attuale Presidente Filippo Busato nel suo ultimo anno di mandato, per assumere la carica di Presidente in occasione dell’Assemblea Generale dei Soci 2023. Claudio Zilio è ingegnere meccanico e dottore di ricerca in Fisica Tecnica presso l’Università degli Studi di Padova, dove attualmente è professore ordinario per i corsi di Termotecnica e di Gestione delle Energie Rinnovabili. Svolge atti-
vità di ricerca sull’ottimizzazione energetica per la sostenibilità nel condizionamento dell’aria e nella refrigerazione, con particolare interesse per i nuovi fluidi frigorigeni, l’ottimizzazione degli scambiatori per macchine frigorifere e pompe di calore. Socio AiCARR dal 2007, ha ricoperto il ruolo di Consigliere nel triennio 2008-2010 e attualmente è membro della Giunta Esecutiva e Presidente della Commissione Convegni, è Responsabile del Comitato Tecnico Refrigerazione dal 2012, membro dell’Editorial Board di AiCARR Journal e autore di capitoli della Miniguida.
La gestione dell’energia nell’industria: da maggio, il nuovo Percorso L’attuale dibattito sul costo delle fonti energetiche focalizza ulteriormente l’attenzione sui concetti di “risparmio energetico” e “riduzione degli sprechi”. Ma, mentre si parla ampiamente di accorgimenti e strategie per il settore residenziale e terziario-commerciale, una minore attenzione viene rivolta ai consumi e alla loro possibile riduzione in ambito industriale. L’impiantistica industriale, sia di processo o finalizzata alla climatizzazione degli ambienti o alla loro illuminazione, necessita di conoscenze, ma soprattutto di valutazioni, decisamente differenti da quelle applicabili negli altri settori, con vincoli e condizioni che possono influire in maniera determinante sulle scelte progettuali da adottare. Gli impianti presenti negli stabilimenti industriali necessitano di grande competenza, non solo in fase di progettazione, ma anche di installazione e soprattutto di gestione e di manutenzione, perché il loro funzionamento ottimale comporta grandi risparmi in termini energetici e quindi economici. Per affrontare questi e altri argomenti legati alla gestione dell’energia nell’industria, AiCARR Formazione ha creato un nuovissimo Percorso formativo caratterizzato da una serie di moduli, alcuni della durata di 4 ore e altri di 8 ore, in cui affrontare singoli temi: dalle caratteristiche costruttive degli ambienti industriali a quelle degli impianti al loro servizio, a quelle degli impianti specifici per le lavorazioni, quali aria compressa, vapore tecnologico, recupero termico e altri. All’interno del Percorso, e di ciascun modulo, viene posta grande attenzione ai problemi connessi alla tariffazione dei singoli servizi di stabilimento con i relativi aspetti contrattuali. Questi, più nel particolare, gli argomenti trattati nei diversi moduli: : • • • • • • • • • • • • •
Energia nell’industria: aspetti tecnici ed economici I sistemi di combustione negli impianti industriali Il vapore tecnologico Aria compressa L’isolamento termico negli impianti industriali La cogenerazione nel settore industriale Il recupero termico industriale Le pompe di calore nell’industria Il riscaldamento negli ambienti dell’industria L’illuminazione degli ambienti nell’industria Il controllo del rumore nell’ambiente industriale Pompe e ventilatori nelle applicazioni industriali Impianti frigoriferi industriali e del terziario
Il Percorso, rivolto a progettisti termotecnici, Energy Manager, EGE, responsabili di stabilimento e a chi si occupa di gestione dell’energia all’interno di stabilimenti industriali, prenderà il via a fine maggio e proseguirà nel corso dell’autunno, le date sono in fase di definizione e verranno pubblicate a breve sul sito di AiCARR Formazione.
Tutte le informazioni relative ai corsi sono pubblicate sul sito www.aicarrformazione.org
ABBONATISU
Fascicolo
DOSSIER MONOGRAFICO
FOCUS TECNOLOGICO
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Strategie per lo sviluppo energetico
Idrogeno
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Design for people
Metodi numerici
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Pompe di calore
Sistemi ibridi
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Edifici e il futuro
Modelli climatici predittivi
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Qualità dell’aria
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Reti di distribuzione Commissioning
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LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R
ANNO12 - SETTEMBRE 2021
NORMATIVA SUPERBONUS 110%, A CHE PUNTO SIAMO? SPECIALE IEQ QUALITÀ DELL’ARIA INTERNA: PRESCRIZIONI PER IL COMFORT COME ILLUMINARE GLI AMBIENTI INTERNI IL COMFORT ACUSTICO NEI LUOGHI DEDICATI ALL’ASCOLTO COMFORT TERMOIGROMETRICO, UNO STRUMENTO DI PROGETTO E VERIFICA CASE STUDY GRIGLIE AFONICHE PER UN RESIDENCE IN RIVA AL MARE
Organo Ufficiale AiCARR
ANNO12 - MAGGIOGIUGNO 2021
Organo Ufficiale AiCARR
Organo Ufficiale AiCARR
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R
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Impiantistica terziario Integrazione rinnovabili
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ISSN:2038-2723
ISSN:2038-2723
ISSN:2038-2723
DL 183/2020 PROROGHE ANTINCENDIO PER STRUTTURE RICETTIVE CASE STUDY RESORT DAL RECUPERO DI UN EDIFICIO STORICO MODERNI IMPIANTI IDRONICI IN AMBITO ALBERGHIERO POMPE DI CALORE MULTIFUZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI UN COMPLESSO TURISTICO CHILLER RAFFREDDATI CON ACQUA DI MARE PER MITIGARE L’ISOLA DI CALORE
Retail VRF
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R
ANNO12 - OTTOBRE 2021
NORMATIVA DIRETTIVA FER, APPROVATA LA PROPOSTA AiCARR RETAIL SISTEMI WATERLOOP PER LA REFRIGERAZIONE RIQUALIFICAZIONE IMPIANTISTICA DEL CENTRO COMMERCIALE VRF E REFRIGERANTI A BASSO GWP COVID-19 ALLESTIMENTO DI UNA UNITÀ DI TERAPIA INTENSIVA DI EMERGENZA SUPERBONUS 110% SISTEMI IBRIDI FACTORY MADE PER IL CONDOMINIO
ISSN:2038-2723
Organo Ufficiale AiCARR
Strutture ricettive Climatizzazione estiva
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R
ANNO12 - DICEMBRE 2021
NORMATIVA EGE, PRONTA LA REVISIONE DELLA NORMA UNI CEI 11339 STRUMENTI L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL SERVIZIO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE CASE STUDY CLIMATIZZAZIONE E ACUSTICA PER L’AEROPORTO PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA NEGLI AEROPORTI TECNOLOGIE PER DECARBONIZZARE GLI EDIFICI NON RESIDENZIALI RISPARMIO ENERGETICO RECUPERO TERMODINAMICO VS RECUPERO TRADIZIONALE
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APPROXIMATE AND CFD ENERGY PERFORMANCE ANALYSES OF INDUSTRIAL HEATING BY WATER STRIP MODULES PART 2 ANALISI APPROSSIMATA E CFD DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DI SISTEMI DI RISCALDAMENTO INDUSTRIALE CON TERMOSTRISCE - PARTE 2 A THEORETICAL STUDY OF AIR CHANGE IN ITALIAN SCHOOLS: ENERGETIC ASPECTS, AIR QUALITY AND SARSCOV2 INFECTION RISK ASSESSMENT PART 2 APPROCCIO TEORICO SUL RICAMBIO D’ARIA NELLE SCUOLE ITALIANE: ASPETTI ENERGETICI, QUALITÀ DELL’ARIA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INFEZIONE DA SARS-COV-2 - PARTE 2
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APPROXIMATE AND CFD ENERGY PERFORMANCE ANALYSES OF INDUSTRIAL HEATING BY WATER STRIP MODULES PART 1 ANALISI APPROSSIMATA E CFD DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DI SISTEMI DI RISCALDAMENTO INDUSTRIALE CON TERMOSTRISCE - PARTE 1
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A THEORETICAL STUDY OF AIR CHANGE IN ITALIAN SCHOOLS: ENERGETIC ASPETCS, AIR QUALITY AND SARSCOV2 INFECTION RISK ASSESSMENT PART 1 APPROCCIO TEORICO SUL RICAMBIO D’ARIA NELLE SCUOLE ITALIANE: ASPETTI ENERGETICI, QUALITÀ DELL’ARIA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INFEZIONE DA SARS-COV-2 (PARTE 1) VERSO GLI EDIFICI ZEROCARBON: SCENARI DI RETROFIT PER UN HOTEL IN ITALIA TOWARDS ZERO-CARBON BUILDINGS: RETROFIT SCENARIOS FOR A REFERENCE HOTEL IN ITALY
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