AiCARR Journal #73 - Design for all | Metodi numerici

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#73 Organo Ufficiale AiCARR

ISSN:2038-2723

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

ANNO13 - MARZOAPRILE 2022

NORMATIVA AGGIORNATE LE REGOLE APPLICATIVE DEL CONTO TERMICO COMFORT AMBIENTALE MULTIDOMINIO PER VALUTARE IL BENESSERE DEGLI OCCUPANTI CASE STUDY WELL BUILDING STANDARD PER LA SEDE ENEL DI MILANO SMART BUILDING LA (FONDAMENTALE) COLLABORAZIONE FRA PROGETTISTI E UTENTI I VANTAGGI DELLA SIMULAZIONE DEGLI EDIFICI PER I PROFESSIONISTI PREMIO TESI DI LAUREA CONFRONTO PRESTAZIONALE FRA MACCHINE A R290 E R410A PRESTAZIONI TERMICHE DI UN NUOVO PROTOTIPO DI VENTILCONVETTORE

DESIGN FOR ALL

METODI NUMERICI

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Periodico Organo ufficiale AiCARR n. 73 marzo-aprile 2022 www.aicarrjournal.org

EDITORS IN CHIEF Francis Allard (France) Filippo Busato (Italy) HONORARY EDITOR Bjarne Olesen (Denmark) ASSOCIATE EDITORS Karel Kabele (Czech Republic) Valentina Serra (Italy) SCIENTIFIC COMMITTEE Ciro Aprea (Italy) William Bahnfleth (USA) Marco Beccali (Italy) Umberto Berardi (Italy) Anna Bogdan (Poland) Alberto Cavallini (Italy) Iolanda Colda (Romania) Stefano Corgnati (Italy) Annunziata D’Orazio (Italy) Filippo de’ Rossi (Italy) Livio de Santoli (Italy) Marco Dell’Isola (Italy) Giorgio Ficco (Italy) Marco Filippi (Italy) Manuel C. Gameiro da Silva (Portugal) Cesare M. Joppolo (Italy) Dimitri Kaliakatsos (Italy) Essam Khalil (Egypt) Jarek Kurnitski (Latvia) Renato M. Lazzarin (Italy) Catalin Lungu (Romania) Anna Magrini (Italy) Zoltán Magyar (Hungary) Rita M.A. Mastrullo (Italy) Livio Mazzarella (Italy) Arsen Melikov (Denmark) Gino Moncalda Lo Giudice (Italy) Boris Palella (Italy) Federico Pedranzini (Italy) Fabio Polonara (Italy) Piercarlo Romagnoni (Italy) Francesco Ruggiero (Italy) Luigi Schibuola (Italy) Giovanni Semprini (Italy) Jorn Toftum (Denmark) Timothy Wentz (USA) Claudio Zilio (Italy)

REDAZIONE Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale – redazione.aicarrjournal@quine.it Hanno collaborato a questo numero | Marco Arnesano, Andrea Calvaresi, Sara Casaccia, Nicholas Croci, Claudia Fiabane, Matteo Fusaro, Andrea Gasparella, Daniele Guglielmino, Massimiliano Magri, Nicole Morresi, Giovanni Pernigotto, Ilaria Pigliautile, Anna Laura Pisello, Luca Alberto Piterà, Massimiliano Renzi, Gian Marco Revel MANAGEMENT BOARD Giorgio Albonetti Filippo Busato Luca Alberto Piterà Erika Seghetti EDITORIAL BOARD Carmine Casale Pino Miolli Marco Noro Luca Alberto Piterà Valentina Serra Luigi Schibuola Claudio Zilio

AiCARR journal è una testata di proprietà di AiCARR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione Via Melchiorre Gioia 168 – 20125 Milano Tel. +39 02 67479270 – Fax. +39 02 67479262 www.aicarr.org Gli articoli presenti all’interno di AiCARR Journal sono il risultato di una libera e personale interpretazione dei relativi autori. In nessun caso le idee espresse dall’autore possono essere considerate come parere di AiCARR. Nel caso in cui qualche diritto di autore sia stato involontariamente leso, si prega di contattare l’autore dell’articolo, al fine di risolvere ogni possibile conflitto.

Crediti Formativi Professionali per gli autori di AiCARR Journal Grazie all’accreditamento di AiCARR Journal presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, agli ingegneri iscritti all’Albo che forniranno contributi alla rivista verranno attribuiti 2,5 CFP ad articolo pubblicato. Per la proposta di articoli, potete scriverci all’indirizzo di redazione: redazione.aicarrjournal@quine.it SUBMIT YOUR PAPER Tutti i membri dell'associazione possono sottoporre articoli per la pubblicazione. Ricordiamo che dal 1 aprile 2014, tutti i contributi autorali sono sottoposti a Blind Peer Rewiew. www.aicarrjournal.org

PUBBLICITÀ Luigi Mingacci | Sales Manager – l.mingacci@lswr.it – cell. 320 4093415 Ilaria Tandoi | Ufficio traffico – i.tandoi@lswr.it SERVIZIO ABBONAMENTI abbonamenti.quine@lswr.it – tel. 02 864105 Abbonamento annuale (6 fascicoli): 55 € PRODUZIONE Antonio Iovene | Procurement Specialist – a.iovene@lswr.it – cell. 349 1811231 Grafica e Impaginazione: Marco Nigris Stampa: Aziende Grafiche Printing srl – Peschiera Borromeo (MI) EDITORE Quine srl Sede legale Via Spadolini, 7 – 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – tel. 02 864105

Testata Associata

Aderente

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EDITORIALE

TRA L’EMERGENZA E LA POLITICA Sembra che questi tempi siano segnati dalle emergenze, una sanitaria che è venuta per prima, ci mantiene in allerta e ci richiama a non abbassare la guardia anche ora che i dati della pandemia nel Paese sono un po’ più confortanti, e una più grave con lo spettro della guerra che pur al momento lontana dai nostri confini ci fa sentire impotenti e allo stesso tempo afflitti per quanta distruzione e sofferenza sta portando. Oltre la sofferenza e le tribolazioni delle genti in pericolo, in fuga da un fuoco che colpisce indistintamente tutti, ma soprattutto gli “ultimi”, ci sono le preoccupazioni contingenti per i risvolti geopolitici ed economici che questo conflitto può portare, in termini di garanzie e sicurezze quotidiane che la situazione potrebbe minare in maniera pesante. Il pensiero comune che intravede tra le notizie e gli aggiornamenti giornalieri una seria inquietudine per l’approvvigionamento energetico richiede un cambio di passo e di prospettiva. La proprietà e la gestione delle risorse energetiche stanno assumendo sempre più un ruolo strategico negli equilibri mondiali, diventando, ahimè, tristemente ma altresì inesorabilmente armi di ricatto. Nella speranza comune che la situazione bellica si risolva quanto prima, credo anche che questa sia un’occasione importante per l’Italia, per iniziare seriamente un percorso che porti alla definizione di una politica energetica condivisa e di lungo termine. Quale sia il ruolo di AiCARR in questo contesto, esso deve diventare un elemento programmatico del nostro agire. Siamo un’associazione che si occupa dell’impiantistica e della climatizzazione sostenibile. In molti si sono chiesti come mai l’Italia sia sbilanciata in maniera così decisa dai primi anni ’ verso l’utilizzo del gas naturale nella produzione di energia elettrica: la risposta è semplice, poiché negli impianti termoelettrici il gas consente la realizzazione di cicli combinati con efficienze di conversione molto più alte rispetto a quelle ottenibili con i cicli termodinamici di Hirn tradizionalmente utilizzati con i combustibili solidi e liquidi.

Questo ha portato il nostro Paese ad essere estremamente efficiente nell’utilizzo della fonte primaria rispetto agli altri stati dell’unione (aspetto molte volte ignorato nelle negoziazioni sulla riduzione delle emissioni di CO nel contesto europeo, che ci ha portati a vincoli se vogliamo leggermente sbilanciati rispetto ad altri paesi), ma altresì fortemente dipendente dal combustibile gassoso. La “coscienza energetica” che attraverso la nostra missione culturale dovrebbe svilupparsi, soprattutto negli ambiti di nostro interesse, deve portare a un diffuso senso di responsabilità nei confronti dell’utilizzo e della conversione dell’energia. L’energia è un bene comune, va conservata nell’interesse di tutti, e dovrebbe essere gestita da tutti con consapevolezza. Non si tratta semplicemente di un ritorno a ripensare la generazione elettrica (nucleare si? Nucleare no?), ma della creazione di una politica energetica complessiva e di lungo periodo, guidata dalla scienza e dalla tecnica, non solo dai contratti di breve e medio periodo. “Come raggiungere l’indipendenza energetica?” (da quali fonti? Da quali fornitori?) probabilmente è la domanda sbagliata. L’essere Europa va dimostrato proprio in questo, attraverso scelte condivise con la Comunità, che pongano come obiettivi di medio e lungo termine il risparmio energetico (prima vera “fonte” di energia), l’efficienza energetica, la riduzione nelle emissioni di gas climalteranti anche attraverso l’impiego massiccio di fonti rinnovabili come indicato nei piani comunitari a cui aderiamo. Quali sono le strade per raggiungere questi tre obiettivi? Gli ambiti di AiCARR riguardano tutti i e tre gli obiettivi indicati, possiamo fare la differenza con il nostro contributo sui tavoli di decisione, ma anche e soprattutto in maniera verticale a tutti i livelli, con la diffusione culturale che è il nostro fiore all’occhiello e la nostra missione principale. “Il petriolio un giorno finirà, la cultura no”. Filippo Busato, Presidente AiCARR

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PROGETTIAMO PER GARANTIRE GRANDE COMFORT E RESE ELEVATE

TRAVI FREDDE ATTIVE: L’IGIENE, L’EFFICIENZA E IL BENESSERE IN PRIMO PIANO Le travi fredde attive EHT integrano in un solo apparecchio le funzioni di controllo della temperatura, ventilazione, raffrescamento, riscaldamento e distribuzione dell’aria in locali con altezza variabile fino a 4 mt come uffici open space, aeroporti, stazioni ferroviarie, corsie ospedaliere e, in generale, in ambienti ampi. I vantaggi di un impianto così costituito sono molti: corretto ricambio dell’aria e omogeneità di temperatura nell’intero spazio occupato, massimo rispetto dell’ambiente e risparmio energetico grazie all’ottimizzazione delle batterie alettate che ha permesso il massimo coefficiente di scambio termico con ridotte perdite di carico lato aria e lato acqua, massimo comfort acustico garantito dall’innovativo design degli ugelli che raggiungono rapporti di induzione altissimi, facilità di manutenzione ed elevati standard di igiene. Sono compatibili con una vasta gamma di soffitti e controsoffitti modulari e installabili in impianti 4 tubi. L’utilizzo di questi terminali di raffrescamento è possibile all’interno di impianti con due differenti livelli di produzione dell’acqua refrigerata.

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Editoriale 4

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Novità prodotti 8

NORMATIVA

AiCARR Informa 63

Conto Termico: aggiornate a febbraio le regole applicative Una sintesi delle principali novità introdotte dall’aggiornamento delle regole applicative del D.M. 16 febbraio 2016 L. A. Piterà

QUALITÀ AMBIENTALE

Comfort ambientale multidominio: una metodologia olistica per la valutazione del benessere degli occupanti negli edifici La procedura, che ha lo scopo di ottenere un modello di comfort multidimensionale correlato alle specificità dei singoli occupanti, potrebbe essere integrata anche nei sistemi di controllo degli edifici per ottimizzarne le prestazioni I. Pigliautile, S. Casaccia, A. Calvaresi, N. Morresi, M. Arnesano, A. L. Pisello, G. M. Revel

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CASE STUDY Progettare e gestire immobili sostenibili per la salute e il benessere delle persone: il modello ENEL Nel 2019 Enel ha deciso di sperimentare l’applicazione della certificazione WELL Building Standard® nella sede di Milano Via Carducci. Ecco gli interventi messi in campo D. Guglielmino

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SMART BUILDING Il building sostenibile ora deve informare, comunicare, ma soprattutto con-vincere La gara all’efficienza energetica si vince anche grazie all’utente che è parte fondamentale del risultato, quindi deve essere correttamente coinvolto, sensibilizzato e convinto del suo ruolo determinante. Solo così utenti e progettisti possono essere con-vincenti M. Magri

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SCENARI La simulazione degli edifici nella professione: considerazioni e prospettive I vantaggi della simulazione possono incidere sul futuro della professione e dell’intera industria delle costruzioni. A patto che se ne sfruttino al meglio le potenzialità A. Gasparella

PREMIO TESI DI LAUREA Analisi delle prestazioni annuali di una macchina indiretta a R290 e confronto con macchine a R410A Il lavoro analizza in dettaglio una pompa di calore a compressione di vapore propano con una configurazione indiretta al fine di ridurre la carica di refrigerante e quindi l’impatto ambientale associato all’intero impianto N. Croci, M. Fusaro

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Caratterizzazione numerica delle prestazioni termiche di un nuovo prototipo di ventilconvettore Il prototipo di fan-coil studiato modifica il tradizionale design del terminale per consentirne l’accoppiamento con il sistema di ventilazione. Ecco i risultati delle simulazioni C. Fiabane, G. Pernigotto, M. Renzi, A. Gasparella


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Novità Prodotti CLIMATIZZATORE AD ALTE PRESTAZIONI Dopo il successo della serie Xtreme, Midea porta la tecnologia di areazione domestica a un livello ancora superiore col nuovo climatizzatore Xtreme Pro Tech, la soluzione innovativa ed efficiente progettata per offrire la massima qualità di climatizzazione senza rinunciare al risparmio e alla comodità di tutti i giorni. Dotata di compressore ad alta velocità di rotazione, in grado di erogare la temperatura desiderata in meno di 6 secondi, scambiatori di calore ad alta prestazione che consentono di ottenere la classe di efficienza A+++ e nuove esclusive funzionalità di controllo, Xtreme Pro Tech è la gamma Midea ad alte prestazioni, per ottenere il migliore comfort termico in modo efficiente e in qualsiasi condizione climatica. La nuova tecnologia di sanificazione UV PRO di Midea Xtreme Pro Tech, basata su raggi UV-C, permette di ridurre la trasmissione di germi e batteri nell’aria garantendo un am-

biente domestico più sano e sicuro. Grazie al filtro a tripla difesa, inoltre, il climatizzatore è capace di bloccare polveri sottili, polline e particelle nocive prevenendone la moltiplicazione e offrendo una qualità dell’aria mai vista prima. La speciale funzione di pulizia profonda a 56 °C, sfrutta il potere disinfettante delle alte temperature per mantenere l’apparecchio sempre pulito e igienizzato. Midea Xtreme Pro Tech offre performance estreme e comfort assoluti a basso impatto ambientale. L’innovativa funzione GearShift permette di mantenere il controllo sui consumi scegliendo tra tre livelli di potenza (50%, 70% o 100%) ed evitando così spese superflue e sorprese in bolletta. La modalità ECO limita il dispendio energetico, con risparmi fino al 60% in 8 ore rispetto ai climatizzatori tradizionali, e il controllo automatico di Stand-By rimuove l’alimentazione all’unità esterna durante le fasi inattività, eliminando gli sprechi. Benessere e praticità di utilizzo restano sempre al primo posto. La funzione Breeze Away consente di regolare la direzione del flusso d’aria in una posizione prossima all’orizzontale e migliorarne diffusione nell’ambiente, per un raffrescamento uniforme senza fastidiosi flussi diretti di aria fredda. L’esclusiva Smart Connection e le impostazioni di connettività con le tecnologie Echo Voice Command by Amazon Alexa e Google Home offrono un’eccezionale comodità di utilizzo sia dentro casa che fuori. Oltre alla possibilità di gestire il clima domestico semplicemente con la propria voce, l’utente è in grado di accendere, spegnere e regolare il climatizzatore in base alle esigenze tramite l’App dedicata di comando remoto. Altro punto di forza di Midea Xtreme Pro Tech è nel nuovo design, moderno e compatto, con l’unità interna disegnata per inserirsi armoniosamente in qualsiasi tipo di arredamento e l’unità esterna dotata di una scocca sicura e funzionale. www.midea.com

UNIRE DESIGN E INDOOR QUALITY AIR Sinclair, grazie all’esperienza ventennale maturata nel mercato dell’aria condizionata, vanta un’offerta di prodotti adatta a diverse tipologie di impianti, frutto dei continui investimenti in Ricerca & Sviluppo dai criteri di qualità e affidabilità chiari e ben definiti, in linea con i parametri europei. La gamma TERREL non colpisce solo per la forma elegante della sua unità interna, ma anche per la possibilità di scegliere tra 4 colori per integrarsi con qualsiasi stile di arredo: bianco, nero, silver e champagne. È composta da 4 taglie da 2,7 kW fino a 7 kW, con classe energetica fino A++/A+ e con SEER fino a 7,5 e SCOP fino a 4,2, sono equipaggiate con refrigerante R32 a basso impatto ambientale e posso essere installate sia in combinazioni mono che multisplit. Il range di funzionamento è efficiente sia quando l’unità funziona per rinfrescare (fino a+50 °C) o per riscaldare i locali (fino a –25 °C di temperatura esterna) e la sua unità esterna è compatta e di facile installazione. La gamma è pensata per chi ricerca un’unità interna dal design moderno e con un sistema di filtrazione per il ricircolo dell’aria efficace e sicuro grazie all’esclusiva tecnologia Plasmatec. Plasmatec è una tecnologia esclusiva dei climatizzatori Sinclair appositamente pensata per rendere l’aria più fresca e pulita. I dispositivi Sinclair non si limitano a scaldare o raffrescare, ma rendono anche gli ambienti domestici più salubre riducendo la presenta di agenti allergeni e particolato fine. Plasmatec introduce nell’ambiente ioni di ossigeno positivi e negativi in grado di ossidare le particelle di maggiori dimensioni come muffe e cattivi odori; questa azione contribuisce a migliore la qualità dell’aria all’interno di luoghi chiusi. Grazie a Plasmatec e alla funzione di ionizzazione, l’aria risulterà più pulita, a vantaggio della salute e del benessere. Queste unità sono anche dotate di tutte le funzioni per un comfort su misura come la possibilità attraverso il telecomando di selezionare tutte le principali funzioni. Con il tasto Quiet e quello Sleep 8

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ad esempio, è possibile avere maggiore silenziosità nelle stanze nelle ore notturne, o la funzione I-Feel per un controllo della temperatura più confortevole. Sempre dal telecomando, si possono impostare le alette in orizzontale e verticale con 7 livelli di posizionamento; questa funzione è pensata per controllare la direzione del flusso dell’aria per far sì che si diffonda in maniera uniforme nella stanza o solo in punti specifici o lontano dalle persone. I climatizzatori Sinclair sono gestibili tramite WIFI da smartphone o tablet con sistema operativo Android o iOS con possibilità di regolare a distanza le funzioni, in qualsiasi momento, e avere sempre la situazione sotto controllo, oltra a essere compatibili con i maggiori sistemi di domotica e con gli assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Assistant. I sistemi Terrel di Sinclair soddisfano i requisiti per accedere alle incentivazioni fiscali (Superbonus 110% ed Ecobonus 65%) oltre al Conto Termico. www.beijerref.it/AirConditioning/


RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO IN CLASSE A++ Toshiba lancia il nuovo sistema di climatizzazione SEIYA per gli ambienti con controllo climatico di precisione e bassi costi di gestione. Con l’aumento generale del costo dell’energia in tutta Europa, è evidente la necessità di aiutare i proprietari di immobili ad abbattere i costi energetici senza compromettere il comfort quotidiano. Con una pompa di calore reversibile come SEIYA diventa possibile ottimizzare il comfort e abbassare le bollette. Grazie al riscaldamento e raffrescamento fino alla classe A++ di efficienza energetica con il monitoraggio opzionale dell’energia per tenere traccia dei consumi elettrici, SEIYA offre la massima tranquillità per tutto l’anno. Il funzionamento ultra silenzioso di SEIYA offre un’elevata serenità, sia dentro che fuori casa. La modalità Silent permette di ridurre il livello di rumorosità dell’unità esterna di 5 dB(A), mentre l’elegante unità interna può funzionare fino a 19 dB(A), meno di un fruscio di foglie, offrendo a qualsiasi ora del giorno un ambiente rilassante e un riposo tranquillo. Il tema della salute e del benessere viene rafforzato dal filtro Ultra-Fresh di SEIYA, che cattura fino all’85% delle particelle sottili (PM2.5), per garantire una migliore qualità dell’aria interna. Il nuovo telecomando è dotato di funzioni utili adatte a svariati stili di vita, come la modalità vacanza preimpostata a 8 °C, il timer on-off, il comfort-sleep per un utilizzo notturno, e le modalità Quiet IDU e Silent CDU per un ideale comfort acustico. Opzioni accessorie di controllo includono un modulo Wi-Fi e un’APP intelligente e intuitiva che permette di accedere al climatizzatore quando si è fuori casa, mentre l’assistente vocale è disponibile anche per chi ama adottare un approccio più colloquiale alla tecnologia domestica. I sistemi SEIYA progettati per una facile e rapida messa in servizio e manutenzione, sono disponibili in 7 taglie diverse, e le taglie interne dalla 5 alla 16 sono compatibili anche con sistemi multi.

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Novità Prodotti PROTEGGERE GLI IMPIANTI IDRICI DAGLI SBALZI DI PRESSIONE Gli impianti idrici, sia domestici che industriali, possono essere soggetti a sbalzi di pressione soprattutto durante la notte, nel fine settimana o nei periodi di minor utilizzo collettivo. In queste occasioni l’impianto riceve sollecitazioni importanti, con ripercussioni e possibili danni sugli organi di intercettazione. L’applicazione di dispositivi che regolano la pressione, diventa inoltre imprescindibile se l’ente gestore dell’acquedotto non può controllare il flusso a causa della tipologia di rete. Ciò significa che, in mancanza di appositi sistemi di gestione della pressione, si possono verificare guasti e/o rotture inaspettate di componenti dell’impianto idraulico. Per la regolazione della pressione dell’acqua e per la protezione ottimale dell’impianto, con conseguente controllo del consumo d’acqua, Watts propone la linea di prodotti Desbordes Serie 11. La gamma previene le problematiche legate a sbalzi di pressione e/o a sovrapressioni dell’acqua negli impianti idrici, attraverso diversi modelli di riduttori di pressione a membrana ad azione diretta. I riduttori di pressione Desbordes sono progettati per occupare il minore spazio possibile e per assicurare un ottimo funzionamento. Sono caratterizzati da una realizzazione robusta con materiali quali corpo in bronzo e membrana in EPDM. La membrana separa la camera dove è situata la molla, dalla zona del riduttore a contatto con l’acqua. Questo li rende insensibili a calcare e impurità e non richiede la presenza di un filtro interno (che può intasarsi e causare perdite di carico). La struttura dei Desbordes presenta quindi vantaggi notevoli: le operazioni di manutenzione sono minime o più spesso del tutto assenti. Tali caratteristiche tecniche, combinate alle piccole dimen-

sioni, assicurano inoltre la possibilità di montare i dispositivi in qualsiasi posizione, facilitando le operazioni di installazione. La polivalenza di utilizzo e l’ottima resistenza agli sbalzi termici, che si rendono indispensabili durante i trattamenti di “shock termico” per combattere la legionella, sono tra le caratteristiche che rendono questi prodotti di elevata qualità. Grazie alla loro tecnologia, non svolgono solo una funzione di riduzione, ma di vera e propria regolazione della pressione: il riduttore rileva la pressione a valle grazie alla sua membrana interna. Quando la pressione a valle aumenta, la forza trasmessa dall’acqua comprime la membrana (e di conseguenza la molla) e appena diventa superiore alla taratura della molla provoca la chiusura del riduttore. La pressione a valle è così mantenuta al valore di regolazione impostato. Appena vi è consumo d’acqua, la pressione a valle diminuisce e la molla respinge la membrana provocando l’apertura del riduttore. In scorrimento prolungato, si crea un’autoregolazione dell’apertura della valvola e non una successione brusca di aperture e chiusure. La stabilità della pressione a valle, anche in caso di variazione di pressione a monte, le basse perdite di carico e i vantaggi costruttivi sopra descritti, fanno della linea Desbordes di Watts un alleato prezioso nell’installazione e gestione dell’impianto idrico. I riduttori di pressione Desbordes sono garantiti 5 anni. www.wattswater.it

POMPA DI CALORE PER INSTALLAZIONI A SEMI-INCASSO Le pompe di calore sono una tecnologia fondamentale per convertire all’elettrico il comfort domestico e sfruttare il più possibile le energie rinnovabili, anche in ambito residenziale. Per aiutare la transizione ecologica e favorire la diffusione di questa tecnologia, i produttori sono chiamati a lavorare per rendere sempre più flessibile l’installazione delle pompe di calore nelle nuove costruzioni e, ancora di più, nelle ristrutturazioni. In questo contesto, Olimpia Splendid presenta nel 2022 un sistema compatto in pompa di calore, che introduce nuove possibilità installative per una tecnologia brevettata particolarmente efficiente.

Il nuovo Kit Sherpa Flex Box AS Elemento-chiave del sistema è un armadio tecnico auto-portante in acciaio zincato (o con verniciatura a polvere RAL 9016) progettato per consentire un’elevata flessibilità d’installazione: ad appoggio o a semi-incasso, all’interno così come all’esterno dell’edificio, seppur in zona protetta dalle intemperie. Nell’armadio trovano spazio: 10

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• una pompa di calore Sherpa Aquadue S2 E Small, disponibile in 4 taglie di potenza fino a 10 kW con gas R32; • un bollitore sanitario da 150 litri in acciaio inox, caratterizzato da un elevato isolamento termico (classe C); • un accumulo tecnico da 28 litri in acciaio inox, per garantire un funzionamento efficiente (classe C) e sicuro.

La tecnologia brevettata Aquadue Il nuovo Kit Sherpa Flex Box AS è un sistema unico nel suo genere, perché offre nuove possibilità installative alla tecnologia brevettata Aquadue di Olimpia Splendid, già disponibile nelle versioni pensile e a torre. Nel polo produttivo di Cellatica (BS), l’azienda produce infatti da tempo pompe di calore polivalenti con doppio circuito frigorifero, che consentono di raffrescare in estate, riscaldare in inverno e produrre ACS fino a 75 °C in contemporanea, con la massima efficienza (fino alla A+++ in riscaldamento clima medio) e in modo autonomo, ovvero senza bisogno di caldaia né solare termico. Si tratta di un’innovazione che migliora il comfort e incrementa ulteriormente l’efficienza in presenza di un impianto fotovoltaico: le pompe di calore con tecnologia Aquadue sono infatti dotate di un contatto che consente di aumentare l’autoconsumo dell’energia prodotta dal fotovoltaico, immagazzinandone la sovraproduzione. Questo permette di ridurre la quantità di energia elettrica da acquistare dalla rete, anche quando l’irraggiamento solare è assente. www.olimpiasplendid.it


SISTEMA RADIANTE A BASSA INERZIA TERMICA Wavin Italia, la filiale italiana del Gruppo Wavin impegnata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche e di soluzioni per l’Indoor Climate nel settore edilizio e nelle infrastrutture, ha presentato il nuovo sistema RENOVA TRIO per impianti di riscaldamento e raffrescamento radianti. Naturale evoluzione di RENOVA ULTRA, la soluzione sviluppata da Wavin Italia per permettere l’installazione di un impianto radiante a pavimento con massetto in edifici con basso spessore o nelle situazioni in cui viene richiesta una bassa inerzia termica, il nuovo sistema mantiene inalterate le peculiarità del suo predecessore sul piano della versatilità, pur adeguandosi alle indicazioni della nuova norma UNI EN 1264:2021 in termini di calcolo dello spessore isolante.

Caratteristiche del sistema Il sistema RENOVA TRIO prevede un pannello costituito da una foglia plastica rigida, con speciali nocche triangolari, sagomate con apposite linee di rinforzo, che assicurano un elevato grado di resistenza alla compressione e che permettono anche l’installazione del tubo in diagonale. Rispetto alla precedente release è inoltre possibile utilizzare anche le tubazioni da 16 mm e 17 mm, in aggiunta a quelle da 14 mm. La parte inferiore della foglia è accoppiata con un pannello in EPS bianco, progettato per garantire la resistenza meccanica del massetto e per soddisfare le richieste di resistenza termica della normativa con gli spessori minimi possibili.

In diversi spessori Il pannello è disponibile con spessori di 23, 42 e 58 mm, offrendo livelli di resistenza termica pari rispettivamente a 0,16, 0,75 e 1,25 m2K/W. Le sue nocche, a incastro, permettono il fissaggio di tubi DN14, DN16 e DN17, con interasse di posa a partire da 50 mm. www.wavin.it


Novità Prodotti LIBRERIA COMPLETA DI OGGETTI BIM BIM & CO è una piattaforma collaborativa che permette a tutti di creare, pubblicare, contribuire e utilizzare gli oggetti BIM da tutto il mondo, a titolo gratuito, per la modellazione digitale (gestione multilingue, classificazione LOD, sistema di coordinamento delle proprietà standard, della compatibilità IFC, ecc.). La libreria BIM dei prodotti Clivet, che include i sistemi VRF, i sistemi di climatizzazione e le pompe di calore per il residenziale, le pompe di calore e i chiller idronici per il terziario e l’industria, i sistemi di rinnovo e purificazione aria e viene costantemente implementata, permette al progettista di trovare rapidamente il prodotto digitale di cui ha bisogno, nel formato più congeniale e con tutte le informazioni necessarie in quella precisa fase della progettazione. www.clivet.com

POMPA DI CALORE A BASAMENTO A R 32 BAXI presenta ALYA FS SLIM, la nuova gamma di pompe di calore a basamento aria-acqua splittate inverter la cui unità interna impiega il gas refrigerante R32, in grado di garantire un elevato tasso di efficienza con un impatto ambientale minimo. Adatta per appartamenti o nuove abitazioni di grandi dimensioni, fino a 200 m2, con impianti a bassa temperatura, ALYA FS SLIM è dotata di un bollitore ACS da 190 litri integrato (con produzione di ACS fino a 60 °C in pompa di calore e tempi di caricamento ridotti: solo 1 ora e 25 minuti per l’unità da 8 kW) e si caratterizza per la compattezza (195×56×58 cm) che la rende ideale per installazioni in spazi limitati. La presenza di tutta la componentistica idraulica sulla parte anteriore ne consente l’installazione anche in nicchie da

60×60 cm. La gamma comprende 3 modelli, con unità esterna da 4, 6 o 8 kW e resistenza elettrica di integrazione da 3 kW. La sua struttura a telaio con rubinetti a tenuta agevola le connessioni idrauliche e permette di installare il telaio e l’unità in momenti diversi. L’app ServiceTool – che assiste il centro assistenza in tutte le operazioni e velocizza la mappatura dei parametri via Bluetooth, ne consente una rapida messa in servizio. Il sistema è già completo, includendo circolatore ad alta efficienza, vaso di espansione e valvola di sicurezza lato impianto, filtro magnetico, manometro lato impianto, flussometro, sonda esterna, valvola termostatica ACS, valvola di sicurezza ACS e anodo elettronico sul bollitore di serie.

Silenziosità e compatibilità con gli incentivi fiscali L’unità interna di ALYA FS SLIM si attesta al di sotto dei 36 dBA ed è compatibile con Baxi Mago per la gestione del comfort da remoto (accessorio a richiesta). Consente la gestione integrata di una seconda zona miscelata o l’integrazione con il solare termico (a richiesta), nonché l’integrazione elettrica da 3 kW. La tecnologia DC inverter è ad alto range di modulazione. La nuova gamma soddisfa i requisiti per accedere alle detrazioni Ecobonus e Superbonus del 65% e 110%, Bonus Casa e Conto Termico 2.0.

Funzioni di serie e optional ALYA FS SLIM lavora di serie in riscaldamento, raffrescamento e ACS. Il funzionamento avviene tramite Baxi Mago o con termostato on/off. Sempre tramite Baxi Mago può essere attivata la conversione estate/inverno o, in alternativa, devono essere applicati dei selettori esterni e delle integrazioni nei sistemi di domotica esistenti. La gamma è dotata di serie di funzione Smart Grid, che la rende in grado di interagire con utenti e distributori di energia elettrica. La regolazione con curve climatiche del riscaldamento avviene con sonda esterna di serie o a punto fisso, mentre il raffrescamento è a solo punto fisso. Con ALYA FS SLIM è prevista la gestione di una zona diretta in riscaldamento e raffrescamento, la gestione della resistenza elettrica integrata e un ingresso per il fotovoltaico, con possibilità di accumulare energia. Rientrano tra gli optional il Kit di integrazione solare comprensivo di scambiatore a piastre, la pompa di circolazione ACS e le sonde di lettura. Optional anche il Kit idraulico per una seconda zona miscelata (pompa circuito secondario, valvola miscelatrice e filtro magnetico) e la gestione di una zona miscelata in riscaldamento e raffrescamento. www.baxi.it 12

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UNA NUOVA TECNOLOGIA PER IL TRATTAMENTO DELL’ARIA Future Motors, società specializzata in tecnologie verdi per l’efficienza energetica, annuncia lo sbarco in Italia delle soluzioni intelligenti di Turntide Technologies, l’azienda californiana che ha sviluppato lo Smart Motor System, uno dei primi motori elettrici a riluttanza magnetica commutata che permette ai grandi edifici di gestire il trattamento dell’aria con un risparmio energetico in media del 64%. La tecnologia adottata dai motori elettrici tradizionali è quella a induzione brevettata da Nikola Tesla nel 1888. Questi motori funzionano con efficienza ottimale a velocità e carico nominali ma, in condizioni diverse da quelle di progetto, perdono fino al 50% di rendimento. La regolazione della loro velocità avviene mediante appositi dispositivi (inverter) che introducono ulteriori perdite di efficienza e minore affidabilità complessiva. Infine, la loro caratteristica principale, ovvero il rotore dotato di avvolgimenti, comporta una perdita di energia sotto forma di calore che si scarica sui cuscinetti e ne accorcia la vita utile. La tecnologia “Smart Motor System” di Turntide è una evoluzione dei motori a riluttanza magnetica, che comporta un’efficienza costante al variare di velocità e carico, con funzionamento privo di perdite di rendimento. Questo motore non ha avvolgimenti intrecciati nello statore, sostituiti da bobine separate, e non ha avvolgimenti nel rotore, costituito da un blocco metallico opportunamente sagomato. Tutto questo affranca dalle perdite di energia e consente una maggiore vita utile dei cuscinetti, poiché il rotore non genera calore. Smart Motor è inoltre controllato da un apposito elaboratore BRENTA RENT è lo specialista del freddo a in grado di dialogare con sensori o con sistemi BMS e di noleggio, per applicazioni nella climatizzaziodecidere con quale logica attivare le bobine dello stane e nel raffreddamento di processo. tore, permettendo una completa gestione in potenza Presente da oltre 18 anni sul mercato del noleggio dei chiller anche con consulenze e velocità. Questo tipo di soluzione prevede un algoritmirate a risolvere con competenza i problemi mo che permette di controllare l’attivazione delle bodel cliente: professionalità ed efficienza bine 20.000 volte al secondo, permettendo di adattare sono le caratteristiche che contraddistinguono da sempre l’operato dell’azienda. la velocità del motore alle condizioni di funzionamento in tempo reale e generando un risparmio di elettricità in Se state cercando gruppi frigoriferi per la climedia del 64%, se integrato nei sistemi di gestione dematizzazione o processo industriale BRENTA RENT, con il suo vasto parco macchine da gli edifici. Il motore elettrico Turntide è privo di magne30 a oltre 1000 kW, è la soluzione. ti e terre rare, ed è quindi a basso impatto ambientale. Infine, tramite il sistema cloud Turntide, è possibile moBRENTA RENT è organizzata con una capillare rete di assistenza, oltre ad un servizio nitorare e gestire a distanza il motore e i sensori a esso di supervisione/teleassistenza operativo 24 collegati, generare avvisi e implementare la manutenore su 24. zione predittiva. www.futuremotors.co.uk/it/

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Novità Prodotti TERMOSTATI SMART DA PARETE WI-FI E 4G LTE Design elegante, linee pulite ed essenziali, spessore ridotto ed ergonomia funzionale. Questo è il nuovo termostato Smart da parete sviluppato da Vimar su due tecnologie: con connettività Wi-Fi e 4G LTE, per essere collegato alle reti mobili di ultima generazione. Facile da utilizzare grazie ai comandi intuitivi, il nuovo termostato si presenta con un display, animato a matrice di LED che ne facilita la lettura anche da distanza. La luminosità è regolabile su tre diversi livelli per offrire sempre il massimo comfort visivo. Discreto e minimale, il display riporta solamente l’indicazione della temperatura che, grazie a un lieve movimento basculante del frontalino, può essere impostata semplicemente facendo una breve pressione sul lato superiore o inferiore del termostato. Una lieve animazione movimenta i numeri che indicano i gradi della temperatura facendo così visivamente capire se l’impianto è in riscaldamento o raffrescamento. Tutte le informazioni relative allo stato di connessione e a quello funzionale sono delegate alle intuitive icone, discretamente illuminate, presenti su entrambi i lati del termostato che lasciano così pulito il fronte del dispositivo. Basta un semplice sguardo per conoscere lo stato di connessione al cloud, alla rete Wi-Fi, per sapere se il relè è attivo e quindi l’ambiente si sta portando in temperatura o per verificare l’attivazione, nella versione 4G LTE, dell’eventuale uscita ausiliaria. Il tasto multifunzione, posizionato sotto la cornice del lato inferiore, permette inoltre di accedere a una serie di funzioni supplementari quali, ad esempio, la scelta tra gradi Celsius o Fahrenheit. Come tutti i prodotti smart di Vimar, il nuovo termostato smart da parete è controllabile da remoto tramite app View attraverso la quale è possibile sia configurarlo, con l’ausilio di un wizard guidato, che gestirlo mediante semplici e intuitivi widget. E con la nuova release dell’app View è possibile gestire da un’unica schermata non solo più termostati all’interno della stessa abitazione ma anche più impianti. La sezione

energia permette inoltre una maggior consapevolezza della richiesta energetica fornendo il tempo di funzionamento dell’impianto. L’integrazione con Amazon e Google assicura infine il controllo locale o remoto tramite voce, mentre quella con il protocollo IFTTT (If This Than That) permette di creare piccole logiche e far interagire tra loro centinaia di dispositivi connessi. www.vimar.com

LINEA SPLIT SMART PER IL RESIDENZIALE Diloc presenta Ocean, la nuova linea Split residenziale ad alta efficienza energetica. Top di gamma del catalogo 2022, Ocean combina la qualità tecnologica a basso impatto ambientale firmata Diloc a consumi ridotti e nuove funzionalità smart, in una scocca esclusiva per la casa contemporanea. Grazie al refrigerante ecologico R32, al motore con compressore Inverter e alla funzione ECO, in grado di ottimizzare automaticamente i parametri di funzionamento per evitare sprechi, i climatizzatori Ocean raggiungono la classe di efficienza energetica A+++ in raffrescamento.

Le funzionalità smart Le altre prestazioni sono abbinate a un ampio range di funzionalità smart molto intuitive e che migliorano il comfort abitativo. Quando serve raffrescare rapidamente l’ambiente, l’opzione Turbo incrementa la frequenza del ventilatore per raggiungere la temperatura desiderata in meno di un mi-

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nuto. La funzione di raffrescamento 3D sfrutta il movimento sincronizzato dei deflettori per garantire una diffusione uniforme nei locali, mentre con la tecnologia Gentle Cooling è possibile godersi un fresco delicato senza getti fastidiosi, grazie al sistema di microfori multidirezionali che frammenta e disperde il flusso d’aria. La modalità Sleep adatta al funzionamento notturno perché rispetta le variazioni di temperatura del corpo durante il riposo, assicurando il massimo comfort e mantenendo un livello sonoro appena percepibile. In aggiunta alle funzione Auto e Timer per la regolazione programmata, Ocean è dotato di sensori Follow Me per rilevare la temperatura dell’ambiente e impostare automaticamente la modalità più appropriata. Il pannello comandi è completato dal display retroilluminato con oscuramento notturno e dal telecomando remoto di serie. Per un controllo totale in qualsiasi momento, le opzioni di connettività Wi-Fi di Ocean permettono di configurare il dispositivo anche tramite App o assistente vocale. Ocean è dotato di un sistema di rilevazione automatica dei guasti e di opzioni di auto-sbrinamento e igienizzazione automatica dell’unità. Lo speciale trattamento anticorrosione Golden Fin applicato sugli scambiatori di calore migliora inoltre la resistenza a pioggia, salsedine e altri agenti atmosferici. La livrea dell’unità interna, con un nuovo design dalle linee semplici e pulite, rende Ocean una scelta di grande effetto estetico, adatta a qualsiasi ambiente domestico e di arredamento. www.naicon.com/company/diloc/


MISCELATORI ELETTRONICI CON DISINFEZIONE TERMICA ANTILEGIONELLA La Legge di Bilancio 2022 (n. 234/2021) ha riconfermato anche per quest’anno diverse agevolazioni fiscali che interessano i lavori di rinnovamento ed efficientamento energetico degli edifici. Anche il miscelatore elettronico ibrido LEGIOMIX® 2.0 di Caleffi può rientrare in queste agevolazioni, sono infatti incluse le spese relative alle apparecchiature necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, degli impianti.

Come funziona LEGIOMIX® 2.0 Utilizzati negli impianti centralizzati per la produzione e distribuzione di acqua calda a uso sanitario con accumulo, i miscelatori hanno la funzione di garantire e mantenere la temperatura dell’acqua calda sanitaria distribuita all’utenza al variare delle condizioni di temperatura e pressione di alimentazione dell’acqua calda e fredda in ingresso oppure della portata prelevata. Oltre a svolgere questa funzione, il miscelatore elettronico LEGIOMIX® 2.0 di Caleffi è dotato di un apposito regolatore che gestisce una serie di programmi di disinfezione termica del circu-

ito contro la Legionella. Questo dispositivo permette anche di verificare l’effettivo raggiungimento delle temperature e dei tempi di disinfezione termica e di intraprendere le opportune azioni correttive. Tutti i parametri sono aggiornati giornalmente e storicizzati, con registrazione oraria delle temperature. A seconda del tipo di impianto e delle abitudini dell’utenza, è possibile programmare i livelli di temperatura e i tempi di intervento nella maniera più opportuna. Il regolatore è predisposto per la gestione remota con specifici protocolli di trasmissione MODBUS, tramite scheda opzionale, a uso nei Sistemi di Building Management (BMS). LEGIOMIX® 2.0 di Caleffi è adatto a impianti di strutture considerevoli, come grandi condomini, ospedali, case di cura, centri sportivi e commerciali, alberghi, campeggi e collegi. Si tratta di edifici a utilizzo collettivo, dove è necessario il controllo e la prevenzione della Legionellosi in modo programmato, gestendo al meglio i tempi di disinfezione. www.caleffi.com/italy/it

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ContoTermico: aggiornate a febbraio le regole applicative

Una sintesi delle principali novità introdotte dall’aggiornamento delle regole applicative del D.M. 16 febbraio 2016 L.A. Piterà*

P 18

artito nel 2012 con il D.M. 28 dicembre 2012 e aggior-

privati e della PA al fine di incentivare la

energetica e per la produzione di energia

nato nel 2016 con il D.M. 16 febbraio 2016, il Conto

realizzazione di interventi di piccole di-

termica da fonti rinnovabili, di cui il GSE è

Termico è lo strumento messo a disposizione dei

mensioni per l’incremento dell’efficienza

il Soggetto Responsabile.

#73


Il Conto Termico 2.0, che è quello riferito al decreto del 2016, ha determi-

• le modalità di calcolo e di erogazione degli incentivi;

nato nel 2020 l’invio di 113.498 richieste

• la gestione delle modifiche tecni-

volte a interventi che hanno promosso

co-amministrative dell’impianto in-

l’efficienza energetica e le rinnovabili

centivato;

termiche, in linea con quanto accaduto nel 2019, corrispondenti a 451 M€ di in-

• i controlli e le verifiche. Inoltre per ogni tipologia di inter-

atto, per operare in nome e per conto dei mandanti, per le finalità di cui al decreto e per la stipula del contratto di prestazione energetica di cui al D.Lgs. 102/2014; • il consorzio stabile, nei casi di consorzi stabili di cui all’art. 45, comma 2, lettera c), e all’art. 46, comma 1, lettera f) del D.lgs. 50/2016, nel caso in cui la consorziata che operi nella gestione del contratto di prestazione energetica di

centivi richiesti, di cui 320 M€ in accesso

vento sono riepilogati:

cui al D.Lgs. 102/2014 sia in possesso della certificazione,

diretto e 131 M€ relativi a interventi pre-

• i soggetti ammessi;

in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352;

notati dalla Pubblica Amministrazione.

• i requisiti tecnici previsti dal D.M. 16

• la società di progetto di cui all’art. 184 D.Lgs. n. 50/2016

Nell’ambito dei contratti attivi nel

febbraio 2016 (Governo italiano,

che sottoscrive il contratto di prestazione energeti-

2016a);

ca di cui al D.lgs. 102/2014, quando l’impresa che l’ha

2020 in accesso diretto, prevalgono le richieste relative ai generatori a biomassa (55% degli interventi, 135 M€ ri-

• le spese ammesse al calcolo dell’incentivo;

costituita sia aggiudicataria della gara di affidamento con la pubblica amministrazione e sia in possesso della

conosciuti) seguiti da pompe di calore

• l’algoritmo di calcolo dell’incentivo;

certificazione, in corso di validità, secondo la norma

(57 M€, in forte aumento rispetto agli

• la documentazione da allegare alla

UNI CEI 11352.

anni precedenti) e dagli impianti solari

scheda-domanda ad accesso diretto;

termici (56 M€). Le prenotazioni si riferiscono princi-

• la documentazione da conservare a cura del Soggetto Responsabile.

di illuminazione, e per la realizzazione di edifici NZEB, cui corrisponde la maggio-

Le novità L’aggiornamento delle regole applicative introduce le seguenti novità:

te del GSE del nuovo Conto Termico 3.0,

altre tipologie contrattuali con una ESCo, la PA dovrà fornire: a) in fase di prenotazione degli incentivi:

⚬ la documentazione idonea a dimostrare le spese da

sostenere dalla ESCO per la realizzazione delle opere,

re quota di incentivi prenotati (77 M€). In attesa della pubblicazione da par-

Nei casi di richiesta su prenotazione in cui la PA si configuri come SR, in presenza di un contratto EPC o di una delle

palmente a interventi sugli involucri edilizi, sulle chiusure trasparenti, sui sistemi

2. Erogazione degli incentivi

1. Soggetto Responsabile: ESCo

elencate in un prospetto che riporti i costi ripartiti per

(Energy Service Company)

tipologia di spesa ammissibile e che sia sottoscritto da

il 1° febbraio scorso è stato pubblicato

Rimane l’obbligo di ESCo certificate ai

sul sito del GSE un aggiornamento delle

sensi della UNI CEI 11352, nella versione

regole applicative del D.M. 16 febbraio

in corso di validità alla data di presenta-

2016 (Governo italiano, 2016a), cui il Con-

zione dell’istanza. I requisiti d’accesso

to Termico 2.0 fa riferimento.

agli incentivi inclusa la validità della cer-

delle opere, elencate in un prospetto che riporti i costi

tificazione sono richiesti per il periodo

ripartiti per tipologia di spesa ammissibile, con la speci-

mico 2.0 descrivono:

di incentivazione e per i cinque anni

fica indicazione dell’aliquota IVA applicata e la distinzio-

• le figure dei soggetti ammessi ai be-

successivi all’ottenimento degli incentivi.

ne dei servizi erogati quali le. spese di gestione e quelle

Qualora le ESCo si qualifichino come

di manutenzione, dell’utile d’impresa, desumibile dal

• le tipologie di intervento incentivabile;

Soggetto Responsabile (SR), possono

rapporto tra costi sostenuti e introiti e di eventuali spese

• l’iter istruttorio condotto dal GSE e le

presentare al GSE la richiesta di conces-

non ammissibili; il prospetto deve essere sottoscritto da

modalità di interazione durante il pro-

sione dell’incentivo:

entrambe le parti;

cedimento di valutazione;

• la società mandataria, nei casi di Asso-

Le regole applicative del Conto Ter-

nefici;

entrambe le parti; b) a conclusione degli interventi:

⚬ la documentazione idonea a dimostrare le spese effettivamente sostenute dalla ESCO per la realizzazione

⚬ il piano dei pagamenti previsti dal contratto oltre a

• le modalità di invio della richiesta di

ciazioni temporanee di impresa (ATI)

concessione dell’incentivo a seguito

o di raggruppamenti temporanei di

relativi al periodo precedente all’invio della richiesta di

della realizzazione dell’intervento (ac-

impresa (RTI), purché in possesso della

incentivo.

cesso diretto), ovvero di prenotazione

certificazione in corso di validità, se-

Dalla documentazione si deve evincere che l’incentivo del

dell’incentivo;

condo la norma UNI CEI 11352 e di un

Conto Termico non costituisce parte dell’utile della ESCO

mandato collettivo speciale, con rap-

e che, pertanto, non influisce nella determinazione del

presentanza, conferitole con un unico

canone in capo alla PA.

• la documentazione da presentare e conservare;

fatture e mandati di pagamento e ricevute di bonifico

#73 19


3. Cumulabilità degli incentivi È stata inserita la richiesta di trasmissione da parte del SR

5. Sostituzione di sistemi per l’illuminazione

la “data della determina” con la quale la PA approva il completamento dei

del modello di dichiarazione di provenienza delle risorse,

Per quanto riguarda l’illuminazione degli

lavori e accorda la liquidazione dei

al fine della verifica del rispetto dei limiti di cumulabilità

interni e delle pertinenze esterne de-

pagamenti;

previsti all’art. 12 del D.M. 16 febbraio 2016.

gli edifici esistenti sostituiti con sistemi

• in caso di intervento realizzato nell’am-

efficienti di illuminazione, la potenza

bito di un accordo quadro o di un con-

4. Trasformazione degli edifici esistenti in NZEB

installata delle lampade non deve su-

tratto d’appalto “multi-installazione”, la

Per l’ammissione all’incentivo nel caso di demolizione e

perare il 50% di quella sostituita per la

data di approvazione dell’ultimo SAL

ricostruzione, l’edificio da demolire deve essere necessaria-

stessa zona da illuminare, nel rispetto

da parte della PA per l’emissione dei

mente climatizzato, mentre nel caso di ampliamento della

dei criteri illuminotecnici previsti dalla

pagamenti contenente l’intervento

volumetria, è necessario verificare il rispetto dell’aumento

normativa vigente. Nel caso in cui nella

o il multi-intervento oggetto dell’in-

del volume entro il limite del 25% della volumetria com-

configurazione ante-operam i criteri illu-

centivo.

plessiva iniziale. Si sottolinea che il rispetto del requisito

minotecnici non siano rispettati, l’istan-

relativo alle volumetrie ante-operam e post-operam è va-

za dovrà essere corredata di un’analisi

7. Fatture e bonifici

lutato sulla base dei volumi lordi, comprensivi di eventuali

per la preliminare messa a norma nello

Oltre a quanto previsto per la PA, sono

ambienti non riscaldati.

stato ante-operam e il vincolo del 50%

esentati da produrre copia delle fatture

È stata inserita la possibilità, della demolizione di un unico

sarà valutato sulla base della potenza

attestanti il costo sostenuto e la ricevuta

edificio e ricostruzione di più di un edificio o, analoga-

dell’impianto ottenuta a seguito di tale

del bonifico, bancario o postale, con cui

mente, la demolizione di più edifici e ricostruzione di un

analisi. In ogni caso, l’incentivo sarà ri-

tali spese sono state pagate gli interventi

unico edificio, nel rispetto del limite di incremento della

conosciuto alla sola quota di potenza

realizzati su edifici di privati, di cui all’art.

volumetria totale del 25%, ed esclusivamente in presenza

dell’impianto pari al 50% della potenza

3, comma 1, lettera b) del D.M. 16 feb-

di un’unica attività progettuale pianificata a priori, dimo-

ante-operam effettiva e, per i soli inter-

braio 2016, per i quali sia stato stipulato

strata tramite l’invio della relazione tecnica progettuale e

venti di sostituzione dei sistemi di illu-

un contratto di prestazione energetica

del provvedimento di approvazione del progetto emesso

minazione ove la potenza ante-operam

tra Soggetto privato ed ESCo, quest’ulti-

dalla pubblica amministrazione. È esclusa la richiesta di

era inferiore al limite minimo di norma,

ma in qualità di Soggetto Responsabile

multi intervento che comprenda anche la realizzazione

le spese ammissibili dovranno essere

dell’intervento. Inoltre, viene meglio

di NZEB perché questo già comprende tutte le categorie

ridotte per tener conto delle spese im-

specificato che le fatture, oltre a essere

di intervento previste dal D.M. 16 febbraio 2016 (Governo

putabili alla sola potenza incentivabile.

intestate al SR, devono:

Italiano, 2016a).

È stato infine meglio definito il significa-

• riportare il riferimento al D.M. 2016a;

Con riferimento alle spese ammissibili ai fini del calcolo

to della superficie Sint, utilizzata nel cal-

• descrivere con chiarezza la tipologia

dell’incentivo, tra i “costi sostenuti per le opere prov-

colo dell’incentivo, che per gli interventi

d’intervento oggetto dell’incentiva-

visionali e accessorie” si possono computare anche le

interni è da intendersi come la superficie

zione;

opere che, pur non contribuendo alla riduzione del fab-

utile calpestabile della porzione di edi-

• riportare la Partita IVA del soggetto

bisogno energetico, sono necessarie per l’esecuzione

ficio soggetta a intervento, mentre per

emittente beneficiario del pagamento

degli interventi di rifacimento, ad esempio massetti e

gli interventi sulla illuminazione esterna

e il nominativo del SR, oltre al codice fi-

tinteggiature, purché le soluzioni adottate siano in linea,

rappresenta la superficie utile calpe-

scale e/o alla Partita IVA di quest’ultimo.

in termini di costi, con quelle offerte dal mercato e dai

stabile dell’edificio a cui le pertinenze

relativi prezzi medi.

afferiscono.

Per quanto riguarda infine la documentazione da allegare

8. Mandato irrevocabile di incasso Al fine di agevolare l’accesso al regime

alla richiesta di incentivo, sono stati aggiunti gli schemi

6. Data di conclusione dell’intervento

incentivante del Conto Termico 2.0

funzionali d’impianto e, nel caso di ampliamento della vo-

È stato meglio specificato che per gli

vengono definite le modalità di utilizzo

lumetria iniziale, la descrizione delle superfici e volumetrie

interventi effettuati dalle PA, per data

dello strumento del mandato irrevoca-

ante e post-operam, per verificare il rispetto dei requisiti

di conclusione dell’intervento è da in-

bile all’incasso per il conferimento a ter-

imposti dal D.M. 16 febbraio 2016 e il corretto riconosci-

tendersi:

zi dell’incentivo riconosciuto. I dettagli

mento dell’incentivo spettante.

• in caso di intervento realizzato nell’am-

sono riportati nel paragrafo 6.10 delle

bito di un unico contratto di appalto, 20

#73

regole applicative


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9. Contratti EPC Sono state fornite alcune puntualizzazioni su requisiti

10. Incentivazione su edifici scolastici e ospedalieri

F, in quanto per gli edifici del Demanio Pubblico dello Stato – Ramo Militare

peculiari del Conto Termico 2.0 in materia di contratti di

È stata definita la quantificazione degli

destinati alla difesa nazionale, in deroga

prestazione energetica e di servizio energia, recependo

incentivi per gli interventi realizzati su

all’obbligo di iscrizione al catasto edili-

al contempo le disposizioni previste dalla L. 58/2019. Ad

edifici pubblici adibiti a uso scolastico

zio urbano può essere fornita eviden-

esempio, viene meglio specificato che al fine di assicurare

e su edifici pubblici di strutture ospe-

za della registrazione presso il sistema

il mantenimento dei requisiti che in origine hanno consen-

daliere del Servizio Sanitario Nazionale,

informatizzato denominato GePaDD 2

tito l’ammissione agli incentivi, la stipula dei contratti e la

in attuazione a quanto stabilito dal D.L.

“Gestione Patrimonio Demaniale della

relativa efficacia devono rispettare le seguenti condizioni

104/2020. Tali incentivi sono fissati al

Difesa”.

temporali.

100% delle spese ammissibili sostenute

Interventi ad accesso diretto:

per la realizzazione degli interventi, ma

Ovviamente questa è solo una sin-

• la stipula del contratto deve avvenire in una data antece-

restano le limitazioni sul costo specifico,

tesi delle principali novità introdotte

dente a quella di presentazione dell’istanza di accesso agli

le regole sulle modalità di calcolo degli

dall’aggiornamento delle Regole Ap-

incentivi nel caso di interventi ad accesso diretto;

incentivi previsti per gli interventi di Ca-

plicative. Sul sito del GSE non solo c’è il

tegoria 2 del Conto Termico 2.0 e i limiti

testo integrale delle regole applicative,

sui valori massimi dell’incentivo indivi-

ma sono anche disponibili alcuni mo-

• il contratto deve risultare efficace almeno fino a 5 anni

duati dall’Allegato II del CT2.0. I dettagli

delli e una documentazione aggiunti-

dopo la data del pagamento dell’ultima rata degli in-

sono contenuti nel paragrafo 6.12 delle

va, volti ad agevolare l’interazione con

centivi;

regole applicative.

il GSE, standardizzando le modalità di

• il contratto deve risultare efficace, al più tardi, alla data di accoglimento dell’istanza di accesso agli incentivi;

• il contratto non può essere ceduto in un momento antecedente il termine dei 5 anni successivi all’ultima erogazione dell’incentivo.

invio delle domande. della Difesa

Interventi ad accesso su prenotazione:

Sono state inserite opportune specifica-

• il contratto deve risultare efficace almeno fino a 5 anni

zioni sulla definizione di edifici esistenti

dopo la data del pagamento dell’ultima rata degli in-

e fabbricati rurali e relative pertinenze,

centivi;

che prevedono per l’accesso al Conto

• il contratto non può essere ceduto in un momento an-

Termico 2.0 l’iscrizione al catasto edilizio

tecedente il termine dei 5 anni successivi all’ultima ero-

urbano alla data di presentazione dell’i-

gazione dell’incentivo.

stanza di incentivazione. Sono escluse

I dettagli sono riportati nel paragrafo 6.11 delle regole

le opere destinate alla difesa nazionale

applicative.

e gli edifici in costruzione, in categoria

BIBLIOGRAFIA

* Luca A. Piterà, Segretario Tecnico di AiCARR QR code per scaricare il documento.

∙ Governo italiano. 2012. D.M. 28 dicembre 2012 – Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. Poligrafico dello Stato. Roma ∙ Governo italiano. 2014. D.Lgs. 4 luglio 2014, n. 102 – Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. Poligrafico dello Stato. Roma ∙ Governo italiano. 2016a. D.M. 16 febbraio 2016 – Aggiornamento della disciplina per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Poligrafico dello Stato. Roma ∙ Governo italiano. 2016b. D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 – Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché’ per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Poligrafico dello Stato. Roma ∙ Governo italiano. 2019. L. 28 giugno 2019, n. 58 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi. Poligrafico dello Stato. Roma

22

#73

11. Edifici di pertinenza del Ministero


PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

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Qualità ambientale Edifici pilota per le misure di comfort multidominio e il test di componenti innovative per l’involucro del Laboratorio di Environmental Applied Physics presso l’Università di Perugia www.eaplab.net

Comfortambientale multidominio: una metodologia olistica per la valutazione del benessere degli occupanti negli edifici

La procedura, che ha lo scopo di ottenere un modello di comfort multidimensionale correlato alle specificità dei singoli occupanti, potrebbe essere integrata anche nei sistemi di controllo degli edifici per ottimizzarne le prestazioni I. Pigliautile, S. Casaccia, A. Calvaresi, N. Morresi, M. Arnesano, A. L. Pisello, G. M. Revel*

Introduzione

identificato come “performance gap”:

identificando quali siano i principali fat-

Il parco edilizio è oggi responsabile del consumo di più

lo scollamento tra previsione e realtà

tori e stimoli che provocano determinati

di un terzo dell’energia primaria globale (IEA, 2022). Ridurre

dei consumi energetici. La ragione di

comportamenti o abitudini. Tra questi,

questa domanda energetica e il relativo consumo di risorse

tali discrepanze è stata riconosciuta nel

la percezione del comfort ha un ruolo

è quindi un obiettivo chiave all’interno della più ampia lotta

comportamento degli occupanti che

importante, come evidenziato nella re-

ai cambiamenti climatici e alla realizzazione di città sosteni-

viene eccessivamente semplificato nella

visione di Ortiz et al. su comfort, salute

bili (Di Foggia, 2018). Nell’ultimo decennio è stato compiuto

modellazione e nell’analisi previsionale a

e consumo di energia (Ortiz, et al., 2017).

un lungo percorso verso la realizzazione di edifici a energia

causa della sua natura stocastica, com-

Le normative vigenti, sia su scala na-

zero, o quasi zero (nZEB). Passi avanti sono stati condotti

plessa e multidimensionale (Mahdavi &

zionale che internazionale, considerano

nell’efficientamento delle componenti dell’involucro e

Berger, 2019). In quest’ambito, la comu-

la percezione di comfort degli occupan-

nell’ottimizzazione delle prestazioni dei sistemi energivori

nità scientifica sta affrontando questo

ti definendo, per alcuni parametri fisici

di cui gli edifici sono dotati (principalmente impianti di

problema studiando come le persone

rappresentativi della qualità ambientale

climatizzazione e illuminazione artificiale) (de Gracia, et al.,

interagiscono con l’edificio (attraverso

interna, specifici valori limite e obiettivi

2018). Tuttavia, il progressivo efficientamento energetico

le diverse componenti che ne deter-

da dover raggiungere in fase di proget-

del parco edilizio ha evidenziato sempre più ciò che viene

minano i consumi) e perché, ovvero

tazione. Si tratta di parametri misurabili

24

#73


e afferenti ai diversi domini del comfort

valutare il livello di eccitazione (Arousal)

ambientale interna tenendo conto della definizione olistica

umano quali il comfort termico (e.g.,

nei pazienti, ed è quindi utile per otte-

e multidominio di comfort. A seguire, la metodologia viene

temperatura, umidità relativa, correnti),

nere informazioni circa lo stato emoti-

dettagliata focalizzando sui seguenti aspetti: il setup speri-

visivo (e.g., livello di illuminamento sul

vo del soggetto (Benedek & Kaernbach,

mentale, la procedura di laboratorio, e il protocollo di analisi

piano di lavoro), acustico (e.g., tempo ti

2010). Per quanto riguarda il segnale ECG,

dei dati. Quindi viene presentata una breve panoramica dei

riverbero), e di qualità dell’aria (e.g., con-

la letteratura mostra che la variabilità

primi risultati che verificano la bontà della metodologia

centrazione di CO2, VOC). Questi stan-

della frequenza cardiaca (Heart Rate

proposta.

dard però non tengono conto delle ca-

Variability, HRV) sia un valido indice del-

La campagna sperimentale descritta si concentra in

ratteristiche personali di varia natura che

lo stato di comfort dell’utente. L’HRV è

particolare sul dominio di comfort termico che è stato

influenzano i meccanismi di percezione

infatti associato al funzionamento del

dimostrato avere un ruolo preponderante nella percezione

dell’ambiente. Slater nel 1985 fornisce la

sistema nervoso autonomo (Autonomic

complessiva della qualità ambientale (Geng, et al., 2017).

seguente definizione olistica di comfort

Nervouse System, ANS) che gestisce la

Inoltre, è il dominio su cui si concentra gran parte della

umano (Slater, 1985): il piacevole stato di

termoregolazione del corpo in risposta

letteratura scientifica a oggi e risulta quindi particolarmente

armonia fisiologica, psicologica e fisica

a uno stimolo esterno. (Nkurikiyeyezu,

idoneo in una prima fase di validazione del setup speri-

tra un essere umano e l’ambiente circo-

et al., 2017)hanno proposto di adottare

mentale proposto (Liu, et al., 2018), (Nkurikiyeyezu, et al.,

stante. La percezione è quindi il risulta-

l’HRV per progettare sistemi di controllo

2017). In studi futuri, lo stesso approccio sarà adottato per

to di un complesso processo cognitivo

a esso associati che possano garantire il

approfondire anche modelli di comfort multidominio, nei

che scaturisce in specifiche risposte fi-

raggiungimento delle migliori condi-

quali tener conto degli effetti combinato e cross-modale tra

siologiche e comportamentali. Ulteriori

zioni di comfort termico in tempo reale.

le diverse sfere, sottoponendo simultaneamente i soggetti

ricerche sono quindi necessarie per po-

La registrazione del segnale ECG è an-

a diversi stimoli ambientali.

tenziare la normativa vigente nell’ottica

che alla base del metodo di stima del

di minimizzare i consumi energetici e

comfort termico sviluppato da (Zhu, et

massimizzare il comfort degli occupanti.

al., 2018). La loro analisi evidenzia come

La metodologia proposta ha lo scopo di valutare, con

I benefici attesi da questo approccio

il rapporto tra le componenti di bas-

approccio olistico, la percezione del comfort umano e

sono molteplici. Infatti, un maggiore

sa e alta frequenza dell’HRV (LF/HF) sia

quindi ottenere un modello di comfort multidimensionale

livello di comfort corrisponde anche a

correlato alle variazioni della sensazione

correlato alle specificità dei singoli occupanti. L’attività

migliori prestazioni negli ambienti di

termica. LF/HF più elevati sono previsti

comprende la raccolta simultanea di (i) parametri fisici

lavoro, a un più elevato benessere e a

in ambienti freddi e caldi, mentre valori

ambientali, (ii) parametri fisiologici e (iii) risposte soggettive

migliori condizioni di salute fisica della

più bassi sono osservati in condizioni di

degli occupanti.

persona (Olesen, 2005).

potenziale neutralità. Infine, il segnale

Metodologia

È quindi compito della ricerca inve-

EEG è stato più comunemente impie-

stigare i legami esistenti tra stimoli fisici

gato per investigare la relazione tra la

Tutti i test si sono svolti nello stesso ambiente mecca-

e risposta fisiologica del corpo umano,

percezione della qualità ambientale e

nicamente controllato. Si tratta di un edificio, test room,

considerando le caratteristiche perso-

la produttività dei soggetti (Nayak, et

situato all’interno del campus di Ingegneria dell’Università

nali di ciascuno. In questa prospettiva,

al., 2018). Tiago-Costa et al. (Tiago-Costa,

di Perugia (Italia) le cui dimensioni e il ridotto volume in-

l’utilizzo di strumentazione indossabile

et al., 2016) hanno osservato la variazio-

terno (3 × 3 × 2,7 m) lo rendono facilmente controllabile

a ridotta invasività e in grado di monito-

ne in ampiezza di specifiche frequenze

termicamente, tramite il sistema di climatizzazione installato.

rare i principali segnali fisiologici è una

spettrali dell’EEG (le onde α e β) al variare

Questo è costituito da una pompa di calore con inverter, è

tendenza in continua crescita. I segnali

degli stimoli termici esterni. Shan et al.

caratterizzato da tre livelli di ventilazione, e non prevede

più studiati in questo ambito sono: l’at-

(Shan, et al., 2018)hanno invece analiz-

alcun ricambio d’aria automatizzato. La parete sud presenta

tività elettrodermica della pelle (EDA),

zato il segnale EEG al fine di migliorare

una finestra rettangolare che è stata ombreggiata durante

l’elettrocardiogramma (ECG), e l’elettroe-

l’interazione uomo-edificio.

tutte le prove per mantenere il livello di illuminamento all’in-

Setup sperimentale

terno dello spazio pressoché costante, unicamente dovuto

ncefalogramma (EEG) (Mansi, et al., 2021).

Partendo da quanto presentato fin

Il segnale EDA consente di quantificare i

qui, la presente ricerca propone una

cambiamenti nel sistema nervoso sim-

nuova procedura sperimentale tramite

La stanza è continuamente monitorata per mezzo di

patico ed è principalmente utilizzato per

cui indagare la percezione della qualità

una stazione microclimatica situata al centro della stanza,

ai corpi illuminanti interni alla stanza (Pisello, et al., 2014).

#73 25


con tempo di campionamento di un minuto. I parametri monitorati sono: temperatura dell’aria sia a 1,1 che a 0,1 m [°C], umidità relativa [%], temperature superficiali del pavimento, del tetto e delle pareti esposte a nord e sud [°C], temperatura di globotermometro [°C], irraggiamento netto tra superfici vetrate e opache [W/m2], velocità dell’aria [m/s], concentrazione di CO2 [ppm] e livello di illuminamento [lx]. Questi parametri sono quindi utilizzati per valutare (i) il comfort termico globale e (ii) locale, calcolando il gradiente di temperatura verticale, l’asimmetria radiante dell’ambiente e le correnti d’aria, e (iii) la qualità dell’aria interna, in termini di concentrazione di CO2. Inoltre, il comfort visivo è valutato attraverso la raccolta dei dati sull’illuminamento, tenendo conto che il soggetto che partecipa alla prova non deve svolgere compiti visivi specifici. Tutti i sensori utilizzati sono conformi alla UNI EN ISO 7726 (2002). I parametri fisiologici del soggetto che partecipa al

FIGURA 1 Dispositivi utilizzati per il monitoraggio: (a) caschetto neurale, EPOC+, (b) cinta multiparametrica Bioharness 3.0, (c) sensore EDA, BITalino; (d) configurazione dell’utente durante la prova

test, vengono raccolti attraverso tre dispositivi indossabili. Il soggetto indossa infatti:

soggetto e viene sottoposto all’utente

soggetti coinvolti sono tutti volontari

• una cintura multiparametrica, BioHarness 3.0. dell’azienda

direttamente nella stanza durante le di-

e le caratteristiche dei partecipanti in

Zephyr, con annesso modulo elettronico, posizionato

verse parti della prova, come descritto

inverno e in estate sono riportate nei

a livello del torace per il rilevamento del segnale ECG

in dettaglio nel paragrafo successivo. Il

grafici di Figura 2. Ai soggetti non sono

(Johnstone, et al., 2012)(Casaccia, et al., 2016). I dati rac-

questionario è stato formulato seguen-

imposti vincoli particolari nel vestiario,

colti vengono memorizzati all’interno del dispositivo e

do la norma UNI EN ISO 10551 (2019). Le

considerando l’attitudine di ciascuno ri-

scaricati al termine della prova;

domande sono relative alla sensazione

spetto al clima e alle proprie preferenze.

• Un caschetto neurale wireless con 14 elettrodi che forni-

percepita, al livello di comfort, alle pre-

Le informazioni sull’abbigliamento sono

sce il segnale EEG con una frequenza di campionamento

ferenze, all’accettabilità e alla tollerabilità,

comunque registrate.

di 128 Hz per canale (Ekanayake, 2015);

e la stessa scala di valutazione è stata

Le due serie di prove hanno la stes-

• una scheda di acquisizione BITalino sviluppata dagli au-

quindi applicata all’intero dominio del

sa configurazione sperimentale prece-

tori (da Silva, et al., 2014)per la registrazione del segnale

comfort, ovvero alla componente termi-

dentemente descritta, ma differiscono

EDA. Al soggetto sono applicati due elettrodi sull’indice e

ca, visiva, acustica e della qualità dell’aria.

leggermente per procedura seguita.

sul medio della mano sinistra mentre la scheda di acquisi-

In particolare, il voto della sensazione

Durante entrambe le stagioni, il sog-

zione e il modulo dei sensori sono fissati sull’avanbraccio

per ogni dominio è dato attraverso una

getto viene dapprima esposto a un

sinistro. Un software open source consente l’acquisizione

scala di 7 punti che va da –3 a +3 dove 0

periodo di stabilizzazione di 20 minuti

delle forme d’onda tramite il protocollo di comunicazione

corrisponde alla neutralità. Le immagini

fuori dalla sala prove, negli spazi con-

Bluetooth.

di Figura 1 mostrano la configurazione

dizionati dell’edificio vicino. In questo

sperimentale sopra descritta.

ambiente, la temperatura è la stessa a

Infine, le informazioni personali dei soggetti e le loro

cui poi il soggetto sarà esposto nella

percezioni vengono raccolte tramite l’utilizzo di questionari composti di tre macro-aree. La prima registra informazioni

Procedura sperimentale

test room per la prima parte della prova.

personali generali: sesso, età, statura, peso, paese/città di

Questa attività di ricerca include i

Questa dovrebbe corrispondere a una

origine, titolo di studio, fumatore o non fumatore e indu-

risultati di due diverse serie di test spe-

neutralità termica, secondo gli standard

menti indossati. La seconda si concentra sullo stato di salute

rimentali effettuati rispettivamente

(UNI EN ISO 7730, 2006; ANSI/ASHRAE 55,

e la descrizione psicologica del soggetto ed è un adatta-

nell’inverno 2017 e nell’estate 2018. Du-

2020), ed è pari a 20 °C, in inverno, e 25 °C,

mento del questionario Physiological General Well-Being

rante la serie invernale sono state svolte

in estate. Il set point della temperatura

Index, PGWBI (Grossi, et al., 2002). L’ultima parte del questio-

34 prove, mentre le prove estive sono

iniziale in estate è di 1 °C inferiore al va-

nario riguarda la percezione dell’ambiente in cui si trova il

28, per un totale di 62 prove eseguite. I

lore suggerito dalle norme (26 °C), per

26

#73


22 °C), 15 minuti di riscaldamento con un set point di 30 °C, 15 minuti a temperatura costante (circa 28 °C). Durante questi test, la velocità di ventilazione è sempre impostata al massimo. L’operatore chiede al soggetto di rispondere alla terza parte del questionario al termine di ogni periodo caratterizzato da temperatura stabile, ovvero a 25 °C, 22 °C e 28 °C. Durante l’intero test e per entrambe le stagioni, il soggetto esprime qualsiasi tipo di cambiamento nella sua percezione nei confronti dell’ambiente all’operatore che le registra. La figura 3 mostra schematicamente la procedura sperimentale seguita per entrambe le stagioni. È necessario precisare che le caratteristiche della test room non garantiscono un perfetto controllo dell’ambiente termico, ma il monitoraggio costante della temperatura e la sua rilevazione in tempo reale hanno permesso all’operatore di mantenersi il più possibile in linea con la procedura proposta in entrambe le stagioni.

FIGURA 2

Caratteristiche dei partecipanti delle due serie di esperimenti

Analisi dei dati Data la varietà dei sensori adottati durante le prove, è necessario un primo processo di sincronizzazione per fornire l’esatta corrispondenza tra tutte le serie temporali di dati a disposizione per l’analisi (dati ambientali, segnali EDA, ECG ed EEG). I dati fisiologici grezzi vengono quindi elaborati per ridurre il rumore del segnale, ottenere una forma

FIGURA 3

Descrizione delle prove svolte nella stagione invernale (W) e nella stagione estiva (E)

d’onda uniforme ed estrarre caratteristiche utili da correlare ai dati ambientali e alle risposte soggettive provenienti dai

garantire il completamento della prova

Nella sessione invernale, la prova ha

questionari. Queste grandezze caratteristiche vengono

in tempi ragionevoli, considerando la

una durata complessiva di 40 minuti: 5

estratte ogni minuto che corrisponde alla frequenza di

doppia rampa di temperatura realizzata,

minuti di acclimatamento a 20 °C, 30

campionamento dei dati ambientali. Per quanto riguarda

come specificato in seguito.

minuti di riscaldamento con set point

il segnale ECG, i cui risultati in termini di validazione della

Durante il periodo di stabilizzazione

a 30 °C, 5 minuti di mantenimento alla

procedura sono presentati nella sezione seguente, le gran-

il soggetto compila le prime due par-

stessa temperatura, ma aumentando

dezze estratte sono la variabilità cardiaca (HRV) calcolata

ti del questionario e indossa la fascia

la velocità di ventilazione, e 5 minuti a

dal segnale ECG e il rapporto LF/HF calcolato dall’HRV. La

toracica per la registrazione dell’ECG.

impianto di condizionamento spento.

correlazione tra queste grandezze fisiologiche e i segnali

Una volta nella sala prove, il soggetto si

L’operatore chiede al soggetto di rispon-

ambientali, ovvero temperatura dell’aria (ta), temperatura

siede tra la stazione microclimatica e la

dere alla terza parte del sondaggio al

media radiante (tr) e la concentrazione di CO2, viene effet-

finestra e l’installazione dei dispositivi è

termine del primo periodo di acclima-

tuata calcolando il coefficiente di correlazione di Pearson

completata collegando il caschetto e l’e-

tamento, ovvero a 20 °C, e al termine

(R). L’analisi effettuata calcola R-ta, R-tr e R-CO2, per finestre

lettrodo, rispettivamente per la registra-

dell’intero test.

temporali di segnale consecutive, della durata di 5 minuti.

zione dei segnali EEG ed EDA. Queste

Durante l’estate, la prova ha una du-

Questo tipo di approccio sembra essere più adatto, rispetto

azioni sono compiute da un operatore

rata complessiva di 65 minuti: 10 minuti

a una correlazione fatta fra segnali di tutta la prova, perché

che starà con il soggetto nella stanza

di acclimatamento a 25 °C, 10 minuti di

evidenzia minuto per minuto se eventuali cambiamenti

per l’intera prova. Una volta completata

raffreddamento con set point a 18 °C,

dell’ambiente esterno hanno influenzato l’LF/HF e di con-

la configurazione, viene avviato il test.

15 minuti a temperatura costante (circa

seguenza il sistema termoregolatore.

#73 27


Risultati e discussioni 3

dell’assetto sperimentale, che riguardano le registrazioni

2

2

dell’ECG e la sua relazione tra parametri ambientali già di-

LF/HF

3

LF/HF

Qui sono presentati i risultati relativi alla validazione

1

sponibili in letteratura, ovvero variazione di ta in relazione al

0 35

0 35

rapporto LF/HF. Il tutto consente di validare la procedura spe-

30

30

rimentale adottata in termini di correttezza dei dati registrati

25

25

e del processo di sincronizzazione. Inoltre, vengono studiate

20

20

le correlazioni con altre grandezze ambientali quali tr e CO2.

1500

1500

1000

1000

35

35

30

30

25

25

I grafici della Figura 4 mostrano i risultati ottenuti con due soggetti che sono esplicative del complesso rapporto tra le caratteristiche dell’ambiente e la fisiologia umana. Il soggetto 1 mostra un incremento del rapporto LF/HF, all’incirca tra il minuto 10 e 15 della prova, in linea con le

20

tendenze di tutti i parametri fisici considerati (tr, CO2 e ta). Durante la prova del soggetto 2, invece, l’andamento di LF/HF sembra unicamente correlato alla concentrazione di

20 5

FIGURA 4

10

15

20

25

30

2

4

6

8

10

12

14

Andamento dei segnali di LF/HF, tr, CO2 e ta per il soggetto 1 (sinistra) e soggetto 2 (destra)

CO2 in ambiente, soprattutto considerando il primo picco verificatosi intorno al minuto 5. La mancanza di correlazione tra la tendenza osservata in LF/HF e i parametri tr e ta può essere dovuta alla piccola variazione di questi parametri nella prima parte del test. Le correlazioni osservate sono mostrate quantitativamente in Figura 5 in cui ciascuna mappa di colore si riferisce a un valore di R specifico che mostra il grado di correlazione tra il rapporto LF/HF e uno dei tre parametri, ovvero R-ta, R-tr e R-CO2. Il coefficiente di Pearson, R, calcolato tra LF/HF e CO2 e tra LF/HF e tr è generalmente superiore all’80% per l’intera durata del test del soggetto 1. Inoltre, R-CO2 è maggiore in corrispondenza dei due picchi nel rapporto LF/HF al minuto 5 e 12 del test del soggetto 2. Questi risultati mettono in evidenza come il rapporto LF/HF, e quindi il sistema di termoregolazione, non dipende solo da ta, come più approfonditamente studiato in letteratura (Nkurikiyeyezu, et al., 2017) (Zhu, et al., 2018), ma anche dalla concentrazione di CO2 nella stanza e da tr.

Conclusioni I consumi energetici degli edifici sono fortemente correlati alla percezione di comfort degli occupanti che

FIGURA 5 Trend dell’LF/HF e mappa di colori corrispondente, associate a R-tr, R-CO2 and R-ta per il soggetto 1 (in alto) e il soggetto 2 (in basso)

sulla base di questa agiscono e interagiscono con i sistemi di interfaccia, controllo e attuazione sulle componenti

È infatti chiaro che il comfort deve es-

multidominio, o multifisiche. Questo

impiantistiche e di involucro. Oggi la comunità scientifi-

sere studiato tenendo conto di tutte le

lavoro si propone quindi di presentare

ca sta approcciando il tema della percezione di comfort

variabili che lo determinano, comprese

una nuova procedura sperimentale so-

cercando di superare gli schemi unicamente legati a spe-

le caratteristiche personali, fisiologiche

lida e ripetibile pensata per restituire una

cifiche variabili ambientali presenti nella normativa vigente.

e psicologiche anche di provenienza

visione completa della percezione della

28

#73


qualità ambientale da parte degli occupanti. I test effettuati

RIFERIMENTI

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prevedono infatti il simultaneo monitoraggio di parametri ambientali afferenti a diversi domini fisici del comfort, di tre diversi segnali fisiologici e delle sensazioni percepite da parte del soggetto sotto osservazione, del quale viene anche stilato il profilo psicologico e raccolte informazioni personali tramite questionario. La campagna sperimentale qui presentata si è incentrata principalmente sull’osservazione delle risposte personali a diversi stimoli termici. La stessa procedura, però, potrebbe essere applicata per investigare gli effetti dovuti a stimoli afferenti ad altri domini di comfort (visivo, acustico, o di qualità dell’aria) o dovuti alla combinazione di questi. I risultati presentati validano la attendibilità del processo di collezione dei vari dati facendo riferimento alle relazioni più verificate in letteratura: la correlazione tra HRV e LF/HF (estratti dal segnale ECG) e la temperatura dell’aria. Inoltre, correlazioni a oggi poco esplorate sono emerse grazie alla varietà di dati ambientali raccolti, quali quelle tra LF/HF e la concentrazione di CO2 o la temperatura media radiante. Tecniche di machine learning verranno applicate sul database generato dalle prove per comprendere quali siano le correlazioni più significative tra parametri personali, fisiologici e ambientali. Si ritiene quindi che questa metodologia potrebbe portare alla definizione di un complesso e quanto più possibile esaustivo modello di comfort da poter integrare in sistemi di controllo degli edifici per ottimizzarne le prestazioni, minimizzando i consumi e garantendo, allo stesso tempo, livelli di comfort “globale” adeguati per i propri occupanti.

* Ilaria Pigliautile, Anna Laura Pisello, Università di Perugia Sara Casaccia, Andrea Calvaresi, Nicole Morresi, Gian Marco Revel, Università Politecnica delle Marche Marco Arnesano, Università Telematica eCampus Lo studio qui trattato ha posto le basi verso il progetto NEXT.COM (codice 20172FSCH4) finanziato attraverso il bando Prin 2017, a cui partecipano il Politecnico di Torino (prof. Enrico Fabrizio) in qualità di coordinatore, l’Università Federico II di Napoli (prof.ssa Annamaria Buonomano), l’Università di Perugia (prof.ssa Anna Laura Pisello) e l’Università eCampus (prof. Marco Arnesano), oggi in corso.

#73 29


Case Study

Progettare e gestire immobili sostenibili per la salute e il benessere delle persone: il modello Enel Nel 2019 Enel ha deciso di sperimentare l’applicazione della certificazione WELL Building Standard® nella sede di Milano Via Carducci. Ecco gli interventi messi in campo D. Guglielmino*

Introduzione

declinazioni sociali ed economiche. Un

principi di ecologia ed equità sociale,

La nuova dimensione della sostenibilità: il rapporto tra

edificio sostenibile è da intendersi come

connesso ad un sistema ambientale, so-

l’uomo e l’ambiente costruito

un edificio sano, progettato e costruito

ciale esteso a scala di comunità [1], che

La definizione di sostenibilità in edilizia si è recentemen-

in modo efficiente rispetto all’uso delle

include strategie orientate a garantire

te articolata includendo prospettive nuove che integrano

risorse nel suo ciclo di vita, utilizzando

la salute e al benessere delle persone

30

#73


WELL Building Standard. Contrariamen-

annuale) e psicologico (es., valutazione della salute men-

te ad altri sistemi di certificazione quali

tale). La salute cambia a lungo termine;

LEED o BREEAM, WELL non si rivolge alle

• benessere (Well-being): l’atteggiamento o la percezione

problematiche del consumo di risorse

soggettiva di una persona nei confronti delle proprie

indotto dal mercato immobiliare, altresì

condizioni fisiche, mentali e sociali. Caratterizzato da scale

si focalizza sugli elementi del progetto,

di soddisfazione di vita, felicità e prosperità. Sebbene i

della costruzione e della gestione degli

fattori di salute possano contribuire al benessere di una

immobili, che influenzano direttamente

persona, anche altri fattori (ad esempio le circostanze del-

e indirettamente la salute e il benessere

la vita) contribuiscono. È misurabile attraverso sondaggi.

delle persone [2].

E può cambiare nel medio-lungo termine;

D’altronde l’uomo dipende, per la

• benessere (Wellness): Il processo attraverso il quale un

sua esistenza dall’ambiente naturale e

individuo diventa consapevole e compie scelte verso una

dai sistemi viventi che lo circondano,

vita sana e uno stato di benessere più elevato. Un’impresa

poiché lo sostengono nella vita di tutti

attiva. Potrebbe essere misurato attraverso sondaggi che

i giorni regolandone il ritmo, nutren-

stabiliscono la conoscenza di un individuo e le azioni

dolo, influenzandone lo stato di salute

intraprese verso scelte di vita sane. In alternativa, il benes-

e il comportamento[3]. Gli edifici rap-

sere potrebbe essere misurato indirettamente attraverso

presentano oggi l’ambiente artificiale

miglioramenti delle misure di salute e benessere.

nel quale le persone trascorrono la

L’ambiente costruito deve pertanto essere concepito

maggior parte del loro tempo (si stima

quale strumento di “preventive care” ossia non solo in

il 90% circa) e per questo interagiscono

grado di supportare il benessere e il comfort bensì la salute

con l’uomo, influenzandolo significa-

stessa delle persone che lo vivono, e quale mezzo per forni-

tivamente attraverso la ricreazione di

re agli occupanti le “environmental cues”, ossia un insieme

scenari sociali, visivi, sonori, olfattivi e

di stimoli che inducano a migliorare le proprie abitudini

percettivi in generale.

alimentari, di vita (es. livello di fitness) e a incrementare il

Il WELL Building Standard si basa sull’idea che l’ambiente costruito, nei

livello di consapevolezza dell’importanza di alcuni fattori ambientali rispetto al proprio benessere.

suoi vari aspetti, interagisce con fattori

A titolo di esempio, si consideri che secondo uno studio

personali, genetici e comportamentali

dell’OMS, nel solo 2014, circa il 92% della popolazione mon-

(abitanti, occupanti). Tale visione è sup-

e incide sulla salute e il benessere psi-

diale viveva in contesti in cui la qualità dell’aria non soddisfa

portata dalla crescente diffusione di un

co-fisico delle persone.

i livelli di concentrazione di contaminanti definiti dall’OMS

approccio alla progettazione incentrato

A partire dalla definizione dell’Or-

medesima [4]. A livello globale, la qualità dell’aria esterna è

sulla persona (human-centered design)

ganizzazione Mondiale della Sanità

contaminata da azioni antropiche connesse all’edilizia, ai

e dalla consapevolezza dell’incidenza

è possibile sviscerare il senso dei ter-

processi industriali, all’attività agricola, ed in generale da

del fattore umano nella valutazione

mini salute e benessere, in particolare

tutte le fonti di combustione.

delle prestazioni reali degli edifici e dal

quest’ultimo nelle due accezioni anglo-

dibattuto rapporto fra qualità ambienta-

sassoni: “Well-being” e “Wellness”:

singolo giorno[5], e questo dato evidenzia come gli effetti

le interna e salute e performance degli

• salute (health): uno stato di equilibrio

sulla salute associati all’esposizione agli inquinanti atmo-

tra stati fisici, mentali e sociali in assen-

sferici possono essere a breve e lungo termine e posso-

Promotore di questa visione della

za di malattia. Una componente del

no variare in gravità. Sintomi meno gravi di esposizione

sostenibilità incentrata sull’uomo è l’In-

benessere che comprende indicatori

possono includere mal di testa, gola secca, irritazione alle

ternational Well Building Institute (IWBI),

sia mentali o psicologici (ad es. livelli

vie respiratorie, mentre esiti più gravi possono includere

organizzazione fondata nel 2013, che

di stress e ansia, meccanismi,..) che

attacchi di asma, infezione da batteri della legionella, forme

ha sviluppato un sistema di certificazio-

fisici o fisiologici (ad es. pressione del

di avvelenamento e cancro[6]. È stato inoltre dimostrato

ne del livello di benessere degli utenti

sangue, livelli di colesterolo). Misurato

che l’esposizione agli inquinanti atmosferici aumenta il

all’interno di edifici/città, denominato

attraverso un work-up fisico (es., fisico

rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari, ischemia

occupanti.

Gli esseri umani respirano più di 15.000 litri di aria ogni

#73 31


Figura 1 Impegni del gruppo Enel - Immagine tratta dal piano di sostenibilità del Gruppo

miocardica, angina, ipertensione e malattie cardiache[7].

ne statica, adozione di batterie ai carboni

Un nuovo approccio al progetto,

Nel più recente studio globale sul carico di malattie, l’inqui-

attivi – specifici per tipo di contaminante

costruzione e gestione degli edifici

namento atmosferico domestico è stato valutato come il

da trattare, uso di lampate UVGI,…) e

Da quanto sopra si deducono al-

terzo importante causa di problemi salute per la popola-

della strategia di gestione identifican-

cune considerazioni, fondanti per l’ap-

zione mondiale[8].

do le migliori pratiche di manutenzione

proccio alla progettazione, costruzione

La considerazione del problema della qualità dell’aria

(frequenza di verifica del bilanciamento

e gestione degli edifici, quali ambienti

all’interno degli ambienti confinati e non, nella logica sopra

dell’impianto di ventilazione, frequenza

nei quali le persone vivono:

descritta, dovrebbe tradursi in una maggior attenzione alla

di sostituzione e pulizia dei filtri, verifica

• l’approccio deve essere olistico: la vi-

progettazione e gestione del sistema edificio-impianto in

periodica dell’insorgenza di fenomeni

sione di salute e benessere (nelle due

una logica prestazionale più che prescrittiva. Implica focaliz-

di condensazione,..) di monitoraggio

definizioni citate) richiede un coinvol-

zarsi sull’analisi della qualità dell’aria esterna su base annuale

del livello di contaminanti in ambiente

gimento multidisciplinare, sia di figure

al fine di identificare la eventuale presenza di contaminanti

e di gestione delle pulizie e delle attività

usualmente coinvolte nei processi edi-

che possono presentarsi in ragione di diverse condizioni

di fit-out interno (manutenzioni edilizie,

lizi (architetto, interior designer, pro-

esterne (stagione di riscaldamento, congestione del traffico

sostituzione arredi, etc.).

gettista del verde, impiantista, acusti-

veicolare, temperature esterne calde e umide) e interne, ana-

Analoghe considerazioni possono

co, illuminotecnico, costruttore, facility

lizzare le possibili fonti di inquinamento interno (presenza di

essere poste per altri aspetti, relativa-

manager,..) sia di figure afferenti ad

materiali emissivi –TVOC, Formaldeide – presenza di fondi

mente alla qualità dell’ambiente visivo,

altri comparti (psicologo, nutrizionista,

di combustione o di altre sostanze in generale – processi

acustico e/o termico.

ergonomista, sociologo);

produttivi, cucina, stampe, pulizie, manutenzione, etc…).

In ragione dell’impatto che questo

• il progetto del sistema edificio-im-

L’esito di tali analisi guida la definizione delle strategie di

ambiente artificiale ha sull’uomo, è ne-

pianto necessità l’integrazione di un

progetto delle qualità dell’aria, scegliendo tra ventilazione

cessario che esso sia progettato, costru-

approccio prescrittivo (spesso adot-

naturale e meccanica, e successivamente, al caso, definendo

ito e gestito al fine di garantirne la salute

tato nella norma tecnica cogente) e di

le più opportune strategie di trattamento dell’aria (filtrazio-

e il benessere.

un approccio prestazionale che con-

32

#73


IL CASO PILOTA DELLA SEDE DI VIA CARDUCCI A MILANO La sede di Milano Via Carducci è un edificio, di circa 9.500 m2, progettato dall’architetto Giò Ponti nel 1952 per la società Edison, e oggetto di una ristrutturazione importante completata nel 2019. La ristrutturazione ha portato ad una organizzazione funzionale degli spazi interni orientati a supportare un modello di lavoro collaborativo e innovativo. Gli spazi ufficio sono organizzati con ampi open space, spazi informali per riunioni e/o lavoro collaborativo in gruppo, aree break e sale meeting di diverse dimensioni. Al piano terra sono presenti spazi di rappresentanza e spazi di supporto quali sala conference, sale meeting, una caffetteria e una sala fitness. L’edificio integra soluzioni ad alto contenuto tecnologico per raggiungere elevati standard di qualità di illuminazione (naturale e artificiale), acustica degli spazi, bassa/ Caffetteria

nulla concentrazione di contaminanti nell’aria, ergonomia degli spazi e delle postazioni, integrazione del verde e di elementi biofilici, valorizzazione culturale e artistica del sito. Inoltre, è stato implementato un esteso programma di comunicazione, attraverso letteratura, segnaletica, grafiche a parete, volto a informare gli occupanti circa le caratteristiche di sostenibilità dell’edificio e l’impatto delle stesse sulla salute e benessere e a creare consapevolezza circa stili di vita e comportamenti salutari. Ai fini del perseguimento della certificazione iniziale WELL e ricertificazione è stata implementata una procedura di monitoraggio post-occupazione conforme ai requisiti del protocollo di certificazione che metodologicamente rientra a pieno titolo nei processi di post occupancy evaluation, ossia un’analisi sistematica e rigorosa delle prestazioni di un edificio nella sua fase di esercizio. Rispetto alle tematiche della qualità ambientale interna tale procedura si compone di valutazioni oggettive e soggettive delle condizioni di comfort, includendo pertanto misure spot, misure in continuo, e somministrazione periodica di sondaggi di soddisfazione agli occupanti. La procedura di monitoraggio ambientale implementata risponde alle seguenti caratteristiche: • ove tecnicamente possibile continua nel tempo, con frequenze di campionamento ed intervalli temporali brevi al fine di registrare in continuo la risposta dell’edificio a forzanti interne ed esterne impulsive e non, rispetto alle condizioni di comfort termico e qualità dell’aria e al fine di raccogliere una quantità di dati

Integrazione di elementi di arte negli spazi di circolazione e comuni

Aree svago e socialità per i dipendenti

Uffici open space

#73 33


Auditorium Carducci

TABELLA 1

Descrizione sintetica del piano di monitoraggio sui temi della qualità dell’aria

Parametro misurato

Frequenza di campionamento

Modalità di elaborazione del dato

Concentrazione di particolato (PM 2.5, PM10) Composti organici volatili1 Monossido di carbonio (CO)

Finalità del monitoraggio Verificare le condizioni istantanee di qualità

Misure spot con frequenza annuale

Campionamento di almeno

dell’aria all’interno degli ambienti al fine

un’ora in ambiente e restituzione

di identificare la presenza di eventuali

del valore istantaneo misurato

contaminanti (e dunque sorgenti)

Ozono (O3)

in concentrazione non ottimale Verificare le condizioni in continuo di

Misure in continuo Particolato (PM 2.5,

con sensori dislocati in

PM10), TVOC, CO2

ambiente con frequenza di campionamento ogni 10 min

Restituzione in tempo

qualità dell’aria all’interno degli spazi

reale dei dati misurati.

regolarmente occupati al fine di identificare

Analisi trimestrale dei trend

eventuali situazioni critiche dovute a

temporali e analisi statistica (analisi

forzanti interni (es. attività di manutenzione

dei valori medi, mediani, percentili)

o pulizia non controllata, sovraffollamento

durante le ore di occupazione.

degli spazi, problematiche dei sistemi di

Ulteriori analisi statistiche con

ventilazione,..) o esterni (es. condizioni

valutazione dei Performance

di pessima qualità dell’aria esterna, …)

Index potranno essere svolte

Comunicare in modo trasparente le prestazioni dell’edificio agli occupanti

1

Formaldeide, Benzene, Disolfuro di carbonio, Tetracloruro di carbonio, Clorobenzene, Cloroformio, Diclorobenzene (1,4-), Dicloroetilene (1,1), Etilbenzene, Esano (n-), Alcool isopropilico, Metile cloroformio, Cloruro di metilene, Metil terz-butil etere, Stirene, Tetracloroetene, Toluene, Tricloroetilene, Acetato di vinile, Xilene (m, o, p combinato)

34

#73


TABELLA 2

Descrizione sintetica del piano di monitoraggio sui temi del comfort termico

Parametro misurato

Frequenza di campionamento

Temperatura dell’aria,

Modalità di elaborazione del dato

Finalità del monitoraggio

Restituzione del valore

temperatura media

Misure spot con

di PMV e PPD per ciascun

radiante, umidità relativa,

frequenza semestrale

punto di monitoraggio

velocità dell’aria

Verificare le condizioni istantanee di comfort termico negli ambienti regolarmente occupati

all’interno dell’ambiente

Verificare le condizioni in continuo di

Misure in continuo Temperatura e umidità

con sensori dislocati in

relativa dell’aria interna

ambiente con frequenza di campionamento ogni 10 min

Restituzione in tempo

comfort termico degli spazi regolarmente

reale dei dati misurati.

occupati al fine di identificare eventuali

Analisi trimestrale dei trend

situazioni critiche dovute a criticità del

temporali e analisi statistica (analisi

sistema edificio impianto nella risposta

dei valori medi, mediani, percentili)

alle forzanti interne ed esterne o a

durante le ore di occupazione.

errata programmazione delle logiche di

Ulteriori analisi statistiche con

regolazione e controllo in relazione al

valutazione dei Performance

profilo di occupazione dell’edificio.

Index potranno essere svolte

Comunicare in modo trasparente le prestazioni dell’edificio agli occupanti.

TABELLA 3

Descrizione sintetica del piano di monitoraggio sui temi del comfort acustico

Parametro misurato

Frequenza di campionamento

Modalità di elaborazione del dato

Finalità del monitoraggio

Acquisizione di un campione Rumore di fondo

Verificare i livelli di rumore di fondo

Misure spot da eseguirsi

compreso tra 30s e 5 minuti in

ogni tre anni

relazione alla destinazione d’uso e

generati dal funzionamento degli

definizione del valore di riferimento Tempo di riverberazione Rumore da calpestio

Misure spot da eseguirsi

Acquisizione di un campione

ogni tre anni

alle frequenze medie.

Misure spot da eseguirsi ogni tre anni

Acquisizione di un campione

impianti e/o provenienti dall’esterno Verificare la riverberazione negli ambienti Verificare i livelli di rumore da calpestio trasmessi negli ambienti sottostanti

aventi una rilevanza statistica soddisfacente; • configurabile con i sistemi di supervisione presenti in campo (Building Management

TABELLA 4

Estratto degli esiti dei test di qualità dell’aria PM2.5 (ug/m3)

PM10 (ug/m3)

Formaldehyde (ppb)

Benzene (ug/m3)

Ozone (ppb)

15

50

13.4

3

51 (53.55)

groundfloor reception

4,00

7,00

0,02

0,84

0,00

groundfloor auditorium

3,00

3,00

0,02

1,42

0,00

groundfloor cafeteria

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

• leggibile negli output al fine di fornire ai diver-

Floor 4 open office

3,00

3,00

0,00

0,00

0,00

si utenti (occupanti, building manager, facility

Floor 5 open office

3,00

3,00

0,00

0,00

0,00

manager) un’agevole lettura delle prestazioni

Floor 6 open office

3,00

3,00

0,00

0,00

0,00

Floor 7 open office

3,00

3,00

0,00

0,85

0,00

Floor 8 open office

3,00

3,00

0,00

0,82

0,00

System); • affidabile nella possibilità di registrare i dati nel tempo e renderli disponibili per la selezione dei dati misurati durante le ore di occupazione e per le successive elaborazioni statistiche;

reali del sistema edificio-impianto in relazione agli obiettivi specifici (es. consapevolezza delle prestazioni reali, verifica del funzionamento

Location WELL Building Standard threshold limit (limit with tolerance)

#73 35


TABELLA 5

reale del sistema di ventilazione e climatizza-

Estratto degli esiti dei test di comfort termico Temperatura dell’aria (°C)

Temperatura media radiante (°C)

Open office, piano 2

24,3

24,0

48,3

-0,19

6%

+/- 0,5 PMV ≤ 10% PPD

Sala meeting, piano 2

24,4

24,0

50,5

-0,16

6%

+/- 0,5 PMV ≤ 10% PPD

Localizzazione

TABELLA 6

Umidità PPD relativa (%) PMV (%)

WELL Tresholds

zione, etc.) Le Tabelle 1, 2 e 3 illustrano sinteticamente, per ciascuna area, le grandezze misurate, la frequenza di campionamento, le modalità di elaborazione principale dei dati misurati e la finalità nella rilevazione del dato a scopi informativi e/o gestionali. Gli strumenti con i quali

Estratto degli esiti dei test di illuminamento

vengono effettuate le misure e i campionamen-

Target Illuminance (lux)

Average Illuminance per Task/Space Use (lux)

Minimum Illuminance per Task/Space Use (lux)

WELL Tresholds (lux)

Workstation, piani 3 - 4

500

588,04

262,00

500

per approfondimenti [9].

meeting room, piani 3 - 4

500

502,78

300,00

500

L’esito della prima campagna di misure spot ef-

Task/Space Use Type

ti così come il numero di punti di misura sono conformi ai requisiti WELL, ai quali si rimanda

fettuate in novembre 2021 ha dato dei risultati TABELLA 7

soddisfacenti consentendo di verificare la quasi

Estratto degli esiti dei test di illuminamento melanopico equivalente

Location / Description

Nighttime Testing Results (EML)

WELL Tresholds (EML)

floor 3 workstation office

214,23

Minimo 150 Avanzato 240

floor 3 workstation office

371,70

Minimo 150 Avanzato 240

floor 3 workstation office

216,29

Minimo 150 Avanzato 240

floor 3 workstation office

150,49

Minimo 150 Avanzato 240

floor 3 workstation office

187,70

Minimo 150 Avanzato 240

floor 3 workstation office

197,12

Minimo 150 Avanzato 240

floor 3 workstation office

167,25

Minimo 150 Avanzato 240

totalità dei requisiti WELL ad esse connesse. A titolo di esempio si riporta, nelle Tabelle 4, 5, 6 e 7, l’esito della campagna di monitoraggio spot su un piano tipo per uffici.

in grado di rispondere in esercizio ai requisiti ambientali

L’approccio di Enel al benessere delle persone

sostenibilita), Enel considera la salute,

attesi dal Committente;

La visione del corporate

la sicurezza e l’integrità psicofisica delle

senta di sviluppare soluzioni tecniche e tecnologiche

https://www.enel.com/it/investitori/

• l’efficacia delle azioni implementate nelle diverse fasi

La visione strategica di Enel, leader

persone il bene più prezioso da tutelare

(concept, sviluppo della progettazione, costruzione, ge-

della transizione energetica, si esplicita

in ogni momento della vita, al lavoro

stione in esercizio) deve essere misurata attraverso metri-

in un modello di business in cui inno-

come a casa e nel tempo libero, e si im-

che oggettive e processi strutturati, che consentano una

vazione e sostenibilità sono un bino-

pegna quindi a sviluppare e promuove-

effettiva valutazione e una presa di coscienza da parte

mio inscindibile. Le persone, con la loro

re una solida cultura della sicurezza che

degli operatori, integrando valutazioni predittive (calcoli,

capacità di innovazione sono al centro

garantisca un ambiente di lavoro sano e

valutazioni previsionali) e dati reali;

di questo modello. Le parole chiave

la tutela di tutti coloro che lavorano con

• al fine di promuovere una visione olistica sulla costru-

sono inclusione e coinvolgimento, in

e per il Gruppo. Si veda la Figura 1.

zione e gestione degli edifici, in fase di progetto occorre

linea con il purpose del Gruppo “Open

valutare le soluzioni tecniche proposte rispetto al loro

Power”.

Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute,

costo globale includendo pertanto l’analisi del costo di

Come riportato nell’Informativa

basato su misure di prevenzione per svi-

prima installazione, manutenzione nel tempo ed even-

di sostenibilità semestrale aggiornata

luppare una cultura aziendale orientata

tuali impatti sui costi di gestione ad esse correlate.

al 30 giugno 2021 (accessibile al link

alla promozione della salute psico-fisica

36

#73


e del benessere organizzativo e all’e-

e rappresenta l’essenza più profonda del

mento di certificazione di parte terza che da evidenza degli

quilibrio tra vita personale e professio-

nuovo modo di lavorare di Enel, basato sul

impegni di Enel nel tempo. In tal senso l’elemento di valore

nale. In quest’ottica, il Gruppo realizza

“ben-essere” e sulla “cura delle persone”.

del protocollo WELL sta proprio nella verifica in campo

campagne di sensibilizzazione globali

Nell’ambito di tale visione, il sistema

delle prestazioni di qualità ambientale interna degli edifici

e locali per promuovere stili di vita sani,

WELL Building standard rappresenta lo

nel tempo richiedendo un monitoraggio continuo e un

sponsorizza programmi di screening

strumento di progettazione, costruzione

processo di ricertificazione periodico.

volti a prevenire l’insorgenza di malattie

e gestione degli edifici più appropriato.

Nel 2019 Enel ha deciso di sperimentare pragmatica-

e garantisce la fornitura di servizi medici.

WELL enfatizza il tema della sostenibilità

mente l’applicazione della certificazione WELL Building

Il Gruppo Enel mette in atto un processo

sociale individuando una serie di strate-

Standard® sulla sede di Milano Via Carducci. L’edificio ha

sistematico e continuo di identificazione

gie, programmi, tecnologie e metriche

recentemente conseguito la certificazione con livello Plati-

e valutazione dei rischi da stress lavoro

atte a incoraggiare la salute, l’adozione

num, primo in Italia, attestandosi tra gli edifici certificati con

correlato, in accordo con la policy “Stress

di comportamenti e stili di vita salutari

uno dei punteggi più alti al mondo, 91/100. Inoltre nel 2020

at Work Prevention and Wellbeing at

e sostenibili, l’implementazione di azioni

Enel ha aderito al programma WELL Portfolio come parte

Work Promotion”, per la prevenzione,

di responsabilità sociale di impresa, etc.

del suo impegno per le prestazioni ambientali, sociali e di

l’individuazione e la gestione dello

Il protocollo WELL definisce requisiti pre-

governance (ESG), estendendo i vantaggi di WELL su larga

stress in situazioni lavorative, fornendo

stazionali misurabili che devono essere

scala a quasi 30.000 impiegati in 547 sedi in Italia, Perù e

anche una serie di indicazioni volte a

soddisfatti e/o strategie di progetto e

Brasile. Con WELL, Enel stabilisce un alto livello di leadership

promuovere la cultura del benessere

gestione i cui benefici nell’implemen-

per le aziende in Italia e nel mondo.

organizzativo.

tazione sono ampiamente riconosciuti.

Considerazioni finali

La traduzione dei principi sopra

Nella visione di Enel il protocollo

espressi ha portato a ripensare gli uffici

WELL è inteso sia come linea guida per

Lo spostamento dell’attenzione verso la persona, da al-

come hub di relazioni che valorizzano

un modello gestionale efficace e coe-

cuni definita la seconda onda della sostenibilità, costituisce

creatività, imprenditorialità e talento in-

rente con gli obiettivi del Gruppo dell’in-

un motore di diffusione del concetto stesso di sostenibilità

dividuale: anche questo è Open Power

tero portfolio immobiliare sia come stru-

estremamente efficace poiché tocca la sensibilità di ciascuno. Nelle applicazioni di mercato più avanzate nel contesto nazionale e internazionale, il protocollo il WELL Building

BIBLIOGRAFIA

[1] Berardi U. (2013). Clarifying the new interpretations of the concept of sustainable building. Sustainable Cities and Society, 8, pp. 72–78. [2] Sirombo, Filippi, Fabrizio, Dalla certificazione LEED® (leadership in energy and environmental design) alla certificazione WELL Building Standard®, in atti del convegno Colloqui.AT.e 2019 Ingegno e costruzione nell’epoca della complessità, Torino 25-27 settembre 2019. [3] Klepeis NE, Nelson WC, Ott WR, et al. The National Human Activity Pattern Survey (NHAPS): a resource for assessing exposure to environmental pollutants. Journal of exposure analysis and environmental epidemiology. 2001;11(3):231-252. https://www.nature.com/articles/7500165 [4] World Health Organization. Ambient (outdoor) air quality and health. 2016, http://www.who.int/ mediacentre/factsheets/fs313/en/ [5] McDowell J. Encyclopedia of Human Body Systems. Greenwood; 2011. [6] Joshi S. The sick building syndrome. Indian J Occup Environ Med. 2008;12(2):61. doi:10.4103/00195278.43262. Selgrade MK, Plopper CG, Gilmour MI, Conolly RB, Foos BSP. Assessing The Health Effects and Risks Associated with Children’s Inhalation Exposures—Asthma and Allergy. J Toxicol Environ Heal Part A. 2007;71(3):196-207. doi:10.1080/15287390701597897. [7] Brook RD, Franklin B, Cascio W, et al. Air Pollution and Cardiovascular Disease. Circulation. 2004;109(21). doi:10.1161/01.CIR.0000128587.30041.C8 [8] Lim SS, Vos T, Flaxman AD, et al. A comparative risk assessment of burden of disease and injury attributable to 67 risk factors and risk factor clusters in 21 regions, 1990-2010: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2010. Lancet (London, England). 2012;380(9859):2224-2260. doi:10.1016/S0140-6736(12)61766-8. [9] The WELL Performance Verification Guidebook, accessibile al seguente link: https://resources.wellcertified.com/tools/performance-verification-guidebook/

Standard è riconosciuto quale innovazione di mercato atta a guidare non solo il progetto e la costruzione, ma anche la gestione del costruito verso soluzioni che garantiscano condizioni avanzate di salute e benessere per gli occupanti all’interno degli edifici, efficaci e verificate attraverso un processo di misura in opera. Enel rappresenta in tal senso un modello all’avanguardia poiché ha sposato la filosofia del protocollo WELL integrando efficacemente all’interno delle proprie policy di gestione degli asset immobiliari i principi fondanti così come i requisiti di qualità ambientale del sistema. La certificazione ottenuta sulla sede di Milano via Carducci costituisce pertanto un primo riconoscimento dell’impegno di Enel nel mettere le persone al centro della propria azione, attraverso strumenti che garantiscano la presenza e il mantenimento delle condizioni di benessere fisico e psicologico nel tempo.

* Daniele Guglielmino, WELL AP WELL Faculty WELL PTA, GET s.r.l.

#73 37


Smart Building

Il building sostenibile ora deve informare, comunicare, ma soprattutto con-vincere La gara all’efficienza energetica si vince anche grazie all’utente che è parte fondamentale del risultato, quindi deve essere correttamente coinvolto, sensibilizzato e convinto del suo ruolo determinante. Solo così utenti e progettisti possono essere con-vincenti M. Magri*

L

a Direttiva 844/2018 EPBD ha introdotto un nuovo in-

vità sulla prestazione energetica degli

È oramai una certezza che un edi-

dicatore chiamato SRI, Smart readiness indicator che

edifici nata dal principio del green deal

ficio automatizzato a un buon livello

è stato tradotto come “indicatore di predisposizione

europeo e dalla spinta alla digitalizzazio-

può ottenere prestazioni energetiche

ne di oggetti e servizi.

importanti, riducendo il suo fabbisogno

all’intelligenza degli edifici”. Questo indicatore è la vera no-

38

#73


CONCEPT  SMART READINESS INDICATOR  SRI

The MOBISTYLE PROJECT VISION

FIGURA 2

Il concetto del SRI: automazione e comunicazione [3]

suo importante ruolo. Se l’utente non collabora, i risultati REFERENCE: UserTEC – User Practices, Technologies and Residential Energy Consumption. P. Heiselberg, AAU, Denmark LINK.

FIGURA 1

possono essere molto diversi da quelli attesi.

Discrepanza tra consumo reale e atteso a seconda del livello di efficienza di un oggetto o servizio [2]

4

Nell’efficienza energetica la parte psicologica e di conseguenza quella comportamentale degli utenti del buil-

IMPACTS

DOMAINS

Energy Maintenance and fault Comfort Convenience Efficiency protection

ding sono fondamentali; avete mai notato come vengono Health and wellbeing

Information Energy to flexibility occupants & storage

SRI

soprattutto negli uffici? Molto spesso sono settati al mas-

Total

39%

18%

60%

71%

48%

59%

0%

Heating

32%

18%

62%

55%

24%

74%

0%

Sanitary hot water

17%

0%

45%

70%

67%

83%

0%

Cooling

65%

51%

78%

72%

61%

55%

0%

Controlled ventilation

41%

0%

55%

60%

34%

44%

0%

termini energetici. Sembra strano, addirittura paradossale,

Lighting

85%

14%

90%

100%

83%

15%

0%

infatti si tratta proprio di un paradosso: il famoso “parados-

simo consumo possibile. Quante volte si vedono finestre aperte inutilmente (emergenza pandemica a parte)? Esiste un effetto molto insidioso che porta gli utenti a consumare maggiormente proprio quando sono a conoscenza che un certo servizio è particolarmente efficiente in

so di Jevons” conosciuto anche come “effetto rimbalzo” [1].

Dynamic building envelope

10%

0%

31%

56%

22%

46%

0%

Electricity

10%

0%

68%

0%

Electric vehicole charging

38%

82%

84%

0%

Senza entrare nei particolari scientifici, peraltro ben documentati [1], vorrei citare un progetto europeo chiamato Mobistyle [2] che ha evidenziato questo effetto anche con gli elettrodomestici dotati di etichetta energetica. Nella Figura 1 che si vede come il consumo reale di un oggetto

Monitoring and control FIGURA 3

42%

lasciate le valvole termostatiche e i variatori di temperatura

52%

43%

62%

72%

45%

64%

0%

Matrice che determina l’SRI finale in funzione dei singoli indici di impatto [4]

non particolarmente performante dal punto di vista energetico (classe G) sia molto più basso rispetto a quello teorico. Quando invece un oggetto è molto efficiente (classe A), il consumo reale è molto maggiore rispetto a quello atteso. Possiamo quindi concludere che a un oggetto in classe A non corrisponde un utente “in classe A” purtroppo. Quindi l’SRI (si veda Figura 2), come si differenzia prin-

FIGURA 4

cipalmente dalla norma dell’automazione di un edificio EN

I 7 criteri di impatto dell’SRI [4]

15232-1 citata in precedenza? anche del 30% (Fonte: UNI EN 15232-1,

gettuali finalizzati all’efficienza energeti-

L’SRI aggiunge ai sistemi di automazione e controllo, i

BAC factor riscaldamento uffici, da classe

ca possono essere compromessi, se non

cosiddetti BACS oppure HBES (Building Automation and

di automazione C a classe A)

addirittura vanificati, dal comportamen-

Control Systems, Home and Building Electronic Systems),

to di un utente non consapevole del

una parte fondamentale: la comunicazione.

Ma c’è un problema: gli sforzi pro-

#73 39


code

service

E-12

Reporting information regarding electricity consumption

0

Functionality levels

Service group:

Energy efficiency

level 3

real-time feedback or benchmarking on appliance level

0 0 1 2

level 4

real-time feedback or benchmarking on appliance level with automated personalized recommendations

3

level 0

None

level 1

reporting on current electricity consumption on building level

level 2

real-time feedback or benchmarking on building level

FIGURA 5

Feedback - Reporting information IMPACTS

Energy flexibility and storage

Comfort

Convenience

0 0 0 0

0 0 0 0

0 0 0 0

0

0

1

Health, well-being and accessibility

Maintenance and fault prediction

Information to occupants

0

2

3

0 0 0 0

0 0 0 1

0 1 2 3

La funzione E-12: “informazioni sul consumo di elettricità” [4]

Per comunicazione in questo caso si intende un meccanismo di interazione tra: 1. oggetti dello stesso building (network del sistema tecnologico: BACnet, KNX, modbus, ecc.); 2. building e smart grid, quindi verso il distributore del vettore energetico (principalmente elettricità ma anche calore); 3. building e occupanti. L’SRI è un indice espresso in una percentuale da 0 a 100% di valutazione della intelligenza dell’edificio basato sulla determinazione del livello di implementazione di una

FIGURA 6

Schermata di un servizio di informazione agli utenti di un condominio

serie di servizi (SRS, smart readiness services), che determina un peso 0-100% sui criteri di impatto che infine determinano il valore dell’indicatore finale. Si tratta di una matrice di indici che, correlati con dei pesi opportuni, arrivano a un unico indice (vedi Figura 3 e 4). [4] Una delle novità più importanti del SRI è l’impatto n.6: “informazione all’occupante”. Facciamo un esempio, prendiamo in considerazione la funzione o SRS E-12: “informazioni sul consumo di elettricità’”. Come si vede dalla Figura 5 che segue il massimo del punteggio sul criterio “information to occupants” si ottiene a livello 4. Il livello 4 di questa funzione prevede che il sistema di automazione dia dei consigli (automated personalized recommendations) agli utenti su come poter agire in maniera energeticamente virtuosa sia per l’edificio stesso, sia per gli elettrodomestici (appliance level). Altri esempi su funzioni che prevedono di dare informazioni agli utenti sui consumi previsti a seconda di come l’utenza sta utilizzando i servizi

FIGURA 7 Una mera informazione tecnica può non stimolare a sufficienza gli utenti finali o occupanti a comportamenti virtuosi

dell’edificio particolarmente energivori, sono sul sito della comunità europea [3]. L’SRI ci dice quindi cosa fare, ma non dice nulla sul come. Quindi? Per essere efficaci nella informazione agli occupanti 40

#73

dobbiamo non solo informare ma an-

zione verso gli utenti finali di un condo-

che comunicare.

minio (Figura 6).

Vediamo un esempio di comunica-

Grazie a un progetto con ENEA e l’u-


niversità di Cassino si sta cercando una

Questa emozione può essere gene-

cui spesso non pagano le bollette energetiche, e quindi

forma comprensibile di comunicazione

rata da elementi che stimolano i sensi

non spinti da un risparmio economico, bisogna convincerli

con gli utenti finali per sensibilizzarli a

umani e i sistemi audio-visivi di ultima

tramite emozioni suscitate da sistemi di comunicazione

un uso più virtuoso dei sistemi di riscal-

generazione hanno questa opportuni-

multimediali che possono stimolare la vista e l’udito degli

damento, consumi elettrici e qualità

tà. Non è sufficiente solo informare ma

utenti per convincerli a comportamenti energeticamente

dell’aria interna agli appartamenti. La

serve evocare sentimenti che portano

più virtuosi.

comunicazione per ora è affidata a del-

gli utenti al cambiamento del proprio

Un esempio? Cosa succede se in auto non si allacciano

le faccine (smiles) molto simili a quelle

usuale comportamento. È una forma di

le cinture di sicurezza? Se utilizzassimo lo stesso principio

dell’APE (attestato di prestazione ener-

educazione alla sostenibilità con mezzi

anche negli edifici? Per esempio, se in un ufficio si lascias-

getica degli edifici) pubblicate tramite

molto accomodanti. Si potrebbero an-

sero le finestre aperte si potrebbe generare temporanea-

un servizio WEB o APP. Manca però an-

che usare gli assistenti vocali che oggi

mente un suono non piacevole, oppure visualizzare una

cora un passaggio fondamentale, quello

sono molto in auge per lanciare mes-

immagine di una discarica di rifiuti. Al contrario quando

dalla comunicazione al convincimento

saggi finalizzati a orientare l’occupante

i dati di consumo di una zona sono ottimali, si potrebbe

degli utenti a un comportamento vir-

verso comportamenti più virtuosi, op-

comunicare non con freddi e incomprensibili “kWh rispar-

tuoso evitando così l’effetto rimbalzo di

pure anche solo avvertendolo di avere

miati”, ma visualizzando in un mega schermo dei prati

cui abbiamo parlato in precedenza. Si

tali informazioni. In un’epoca in cui i co-

verdi con cavalli al galoppo e musica rilassante. Sono solo

veda Figura 7.

sti energetici saranno sempre maggiori,

esempi che potrebbero apparire banali ma è un modo

l’attenzione a questi temi sarà sempre

con cui emozionare visto che solo informare non è più

maggiore.

sufficiente. Non per nulla non si parla più di “interfaccia

Gli utenti possono essere convinti tramite un sistema di comunicazione

utente” (UI) ma di “user experience” (UX) quindi un mecca-

audio visiva di impatto, qualcosa che possa generare una emozione di sod-

Conclusioni

nismo esperienziale finalizzato a evocare emozioni e quindi rimanere radicato nel cervello di utenti inconsapevoli del

disfazione quando un utente chiude

Per arrivare ad avere edifici al mas-

una finestra lasciata aperta, oppure una

simo efficienti, l’automazione è di certo

emozione di disagio quando per esem-

fondamentale, così come la connettività

Pare poco usuale, ma gli utenti non cambiano le abitu-

pio si lascia al massimo un termostato

dell’edificio verso il fornitore di energia e

dini con delle semplici informazioni, ma tramite le proprie

che riscalda o raffredda una zona di un

i sistemi di monitoraggio e telegestione.

emozioni. Gli utenti sono così convinti di ciò che fanno per

edificio.

Un elemento chiave è però anche l’u-

l’efficienza energetica e a vincere è la sostenibilità e una

Per passare dalla informazione alla

tente che deve modificare alcune delle

qualità di vita migliore per tutti noi.

comunicazione bisogna essere chiari,

sue abitudini che spesso non sono so-

Questo è davvero con-Vincere.

ma per passare dalla comunicazione al

stenibili (luci accese, finestre aperte, re-

convincimento bisogna emozionare gli

golatori al massimo, ecc.). Per modificare

utenti o occupanti.

le abitudini degli utenti di un edificio di

loro determinante ruolo.

* Massimiliano Magri, Costergroup srl – Membro del Consiglio Direttivo AiCARR e ANIE CSI

BIBLIOGRAFIA

∙ UNI. 2017. Prestazione energetica degli edifici – Parte 1: Impatto dell’automazione, del controllo e della gestione tecnica degli edifici – Moduli M10-4,5,6,7,8,9,10. Norma UNI EN 15232-1. Milano: Ente Italiano di normazione

WEBGRAFIA

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_rimbalzo_(economia) [2] https://www.mobistyle-project.eu/ [3] https://energy.ec.europa.eu/topics/energy-efficiency/energy-efficient-buildings/smart-readiness-indicator/smart-technologies-buildings_en [4] https://energy.ec.europa.eu/topics/energy-efficiency/energy-efficient-buildings/smart-readiness-indicator/sri-methodology_en

#73 41


Scenari

La simulazione degli edifici nella professione: considerazioni e prospettive I vantaggi della simulazione possono incidere sul futuro della professione e dell’intera industria delle costruzioni. A patto che se ne sfruttino al meglio le potenzialità Di A. Gasparella*

Introduzione

Association, hanno tenuto un seminario

fessione. Il titolo, “La simulazione degli

Lo scorso 16 luglio, Aicarr e IBPSA Italia, la sezione ita-

congiunto sul tema della simulazione

edifici: promesse incompiute o poten-

liana dell’International Building Performance Simulation

degli edifici e del suo impiego nella pro-

zialità inespresse?”, intenzionalmente

42

#73


sistema edificio, è una realtà riconosciu-

ne possono limitare un positivo impatto? Quali le strategie

ta e apprezzata. Rispetto alle possibilità

e le valenze che possono riportarla al centro non solamen-

di analisi che sulla carta mette a dispo-

te del progetto ma dell’intero ciclo di vita dell’edificio? Quali

sizione del progettista, sorprende però

i segreti per farne uno strumento di riqualificazione della

che il processo di integrazione nella pra-

propria professionalità e la base per ripensare modelli di

tica professionale sia stato e sia non solo

business consolidati?

incompiuto ma ancora piuttosto lento.

Anziché rappresentare uno strumento per potenziare

Considerata la storia pluridecennale

il proprio ruolo e rendere più efficace il proprio contributo,

e numerose applicazioni di successo, ma

il rischio che la simulazione possa essere percepita come

anche la diffusione di tecnologie che

eccessivamente onerosa in termini di tempo e non sempre

consentono di gestire comodamente

accurata in termini di risultati è probabilmente ciò che ne

su personal computer il peso di elabora-

previene o ne rallenta la diffusione. Interrogarsi su tali criti-

zioni complesse, a prima vista non può

cità non solo può ampliare il contributo della simulazione

non sorprendere il fatto che la simula-

nella progettazione e nella gestione degli edifici ma anche

zione delle prestazioni degli edifici non

dare un nuovo impulso alle professionalità collegate.

riesca a trovare una collocazione più sistematica e una maggiore diffusione nel processo progettuale che riguarda gli edifici e gli impianti.

Calcolo e simulazione: una questione di complessità Molto spesso il risultato atteso della simulazione è rap-

In molte occasioni il suo impiego

presentato da un parametro prestazionale più o meno

è legato alla necessità, in contesti di

aggregato in termini geometrici e temporali, conducendo

particolare complessità o limitatamen-

a quello che forse è un primo equivoco, ovvero che la si-

te ad aspetti ritenuti di elevata criticità

mulazione non sia altro che un metodo di calcolo al pari di

o interesse, quali ad esempio il rischio

altri in uso. È abbastanza chiaro che questo tipo di lettura

di surriscaldamento, in ambito termi-

non facilita la diffusione della simulazione nella pratica pro-

co ed energetico, o di abbagliamento,

fessionale. Essa può ben essere un metodo di calcolo per

in ambito visivo. Altre volte è imposto

valutare alcuni aspetti prestazionali, ma è primariamente

da standard e regolamentazioni, o da

una rappresentazione dello stato di un sistema, nel caso

particolari protocolli di qualificazione e

specifico dell’edificio, e della sua evoluzione in relazione

certificazione.

alla variazione delle condizioni al contorno. Lo stato è de-

Spesso, il dettaglio richiesto dalla

scritto da un insieme di grandezze fisiche che sono quelle

simulazione per la descrizione dell’edi-

di interesse per l’aspetto o gli aspetti considerati (termico,

ficio non corrisponde alle informazioni

visivo, acustico, di qualità dell’aria). La capacità rappresenta-

disponibili, specie nelle fasi preliminari

tiva della simulazione deriva dal fatto di essere basata sulla

della progettazione, rendendo incerti e

definizione matematica di un modello del sistema e delle

un po’ scomodo, almeno per quanti si

apparentemente non accurati i risultati

sue parti, così come delle sue interazioni con ciò che ne è

occupino a vario titolo di simulazione,

del calcolo, al punto da indurre il proget-

a contatto. Nel caso dell’edificio l’ambiente esterno, con le

intendeva favorire l’avvio di un percorso

tista ad affidarsi in maniera conservativa

sollecitazioni climatiche e quello interno con il comporta-

condiviso, che possa aumentare il con-

a metodologie e approcci più familiari

mento e le esigenze degli occupanti. Questa capacità è

tributo progettuale della simulazione,

e meglio gestibili. Lo stesso valore ag-

molto limitata se non assente in tutti gli altri approcci di

ma soprattutto valorizzare le competen-

giunto della simulazione non è quindi

calcolo prestazionale o di dimensionamento, nei quali lo

ze specialistiche dei professionisti che la

immune a un certo scetticismo, sia rela-

stato diventa spesso una condizione al contorno di riferi-

usano o che ne beneficiano.

tivamente alla sua utilità, sia rispetto alla

mento o un requisito.

In effetti in diversi ambiti la simula-

sua affidabilità.

Utilizzare la simulazione solo per valutare un aspetto

zione, intesa quantomeno come rappre-

Quali sono i limiti intrinseci e quali in-

prestazionale aggregato, come ad esempio il fabbisogno

sentazione dinamica dell’evoluzione del

vece i malintesi applicativi e gli errori che

di energia per riscaldamento o per raffrescamento, non

#73 43


considerando che essa è in grado di fornire una descri-

È abbastanza naturale attendersi

nodo-aria. Secondo tale approccio, le

zione dettagliata dell’evoluzione dello stato dell’edificio,

che all’aumentare della complessità del-

interazioni che modificano le condi-

come ad esempio la temperatura dell’aria e delle superfici

la rappresentazione che deriva dall’in-

zioni del sistema sono riconducibili a

dell’involucro, in relazione alla configurazione scelta e alla

troduzione di un crescente numero di

due meccanismi principali: gli scambi

variabilità delle condizioni interne ed esterne, significa

parametri e di ipotesi di calcolo, la pro-

di massa (primariamente ventilazione e

perdere opportunità importanti: la possibilità da un lato di

pagazione dell’incertezza di ciascuno

infiltrazioni) e gli scambi convettivi, tra

cogliere la natura delle interazioni e il contributo che ciascu-

di essi abbia conseguenze pesanti sul

cui quelli con le superfici interne dell’in-

na componente del sistema porta al risultato complessivo,

risultato finale. Allo stesso modo, è al-

volucro. Se fosse possibile conoscere le

e dall’altro di considerare tutti gli aspetti che caratterizzano

trettanto naturale che quanti più fattori

temperature di tali superfici, si potreb-

congiuntamente lo stato del sistema.

vengano presi in considerazione, tanto

bero stimare direttamente gli scambi

meno scontato sia il comportamento

convettivi e condure una simulazione

del sistema.

molto semplice. Dato che invece le tem-

In altri termini, non si simula solamente per determinare il fabbisogno di energia stagionale, ma per comprendere la sua evoluzione e dipendenza dalle condizioni climatiche,

Un aspetto che tuttavia favorisce

perature non sono generalmente note,

dalle azioni degli occupanti, dalle scelte progettuali relative

questa visione è legato all’uso di stru-

si devono allargare i confini del sistema,

a involucro, impianto e sistema di regolazione, in combina-

menti di modellazione in larga parte

includendovi anche l’involucro, che

zione con l’andamento delle temperature e dell’umidità, e

preconfigurati, che non consentono di

diventa parte del modello, arrivando a

quindi ad esempio del comfort termoigrometrico degli

adeguare la complessità e il dettaglio

considerare come condizioni al contor-

occupanti e magari delle loro reazioni di adattamento.

della simulazione alle fasi della proget-

no le condizioni dell’ambiente esterno.

Quello che può essere in effetti percepito come un limite della simulazione, ovvero la complessità, diventa

tazione.

Su come modellare le componenti

La definizione del modello che sta

dell’involucro, se considerarle come ele-

alla base della simulazione implica la

menti puramente resistivi oppure dotati

In tal senso, il potenziale della simulazione è ancora

scelta consapevole di rappresentare il

di capacità termica, se analizzarli come

maggiore, perché non solo può descrivere le interazioni

sistema in funzione degli elementi che

una sequenza di strati con diverse carat-

delle componenti fisiche e tecnologiche del sistema edi-

sono noti e degli aspetti che invece

teristiche o come sistemi omogenei, se

ficio relativamente a un particolare ambito, ma anche rap-

non lo sono. In altre parole, per simu-

includere o meno componenti di flusso

presentare l’interdipendenza di aspetti prestazionali diversi,

lare un sistema o un edificio sarebbe

non monodimensionale, dovrebbe di-

come quello visivo e quello termico (ad esempio l’effetto di

opportuno partire direttamente dalla

pendere da quanto questi aspetti siano

una determinata strategia di ombreggiamento rispetto sia

definizione del suo modello, attraver-

rilevanti per determinare il risultato e da

all’illuminazione naturale, sia al fabbisogno energetico o al

so l’identificazione dei suoi confini, la

quanto le informazioni necessarie per

comfort termico degli occupanti), o quello termico e quello

determinazione delle interazioni con

includerli siano effettivamente dispo-

di qualità dell’aria (la relazione tra le condizioni termiche e

l’esterno e la rappresentazione del suo

nibili. Questo tipo di logica dovrebbe

la ventilazione naturale), e così via.

stato e delle sue variazioni come fun-

ispirare anche il modo di simulare nelle

Naturalmente il ricorso a tecniche di co-simulazione

zione di tali interazioni. In presenza di

diverse fasi di sviluppo del progetto.

come quelle descritte richiede competenze altamente

aspetti non completamente definibili, si

Un ulteriore elemento di scelta poi

specializzate, ma questo non dovrebbe disincentivare il

dovrebbe intervenire direttamente sulla

deriva dalle scelte che si possono ope-

professionista, semmai aumentarne la competenza e il

loro rappresentazione piuttosto che az-

rare relativamente ai metodi di soluzio-

peso nel team di progettazione e nell’intera filiera della

zardare ipotesi sul valore di parametri o

ne delle equazioni matematiche che

realizzazione.

grandezze che non sono conosciute e

descrivono il modello. Anche in questo

che sono richiesti dai modelli predefiniti.

caso, ciò dovrebbe dipendere dalla pos-

D’altro canto, l’adattamento del

sibilità di assumere o meno determinate

pertanto il suo vantaggio.

Simulazione e modellazione: una questione di accuratezza

modello o della rappresentazione del

Un pregiudizio che spesso accompagna la simulazione

sistema non corrisponde sempre a una

Tutto ciò non è sempre consentito

riguarda l’accuratezza dei risultati. La complessità della rap-

riduzione della complessità. È quanto

e nemmeno trasparente per l’utente di

presentazione sembra inesorabilmente destinata a essere

già accade nella modellazione del bilan-

uno strumento di simulazione, che si

associata ad un aumento dell’incertezza e in alcuni casi alla

cio energetico a partire dal volume d’aria

trova quindi a fare i conti con interfac-

produzione di risultati difficili da interpretare.

contenuto nell’ambiente, il cosiddetto

ce predefinite, che richiedono un set di

44

#73

ipotesi semplificative.


informazioni tipicamente riferibili agli

coinvolte nella definizione di un pro-

corretto funzionamento, diagnosticare guasti, prevedere

approcci più dettagliati, e che rendendo

getto e nel funzionamento di un edifi-

strategie di controllo, ri-ottimizzare la sua prestazione at-

difficile o costoso il ricorso alla simulazio-

cio una efficacia e una efficienza senza

traverso azioni che riguardano la sua gestione o la riqua-

ne specie nelle prime fasi.

precedenti. Per raggiungere questo

lificazione.

obiettivo, tuttavia, l’attuale focus sulla

In questo quadro lo sforzo intrinseco richiesto dalla

questione dello scambio di informazio-

raccolta e dal popolamento dei dati dei sistemi BIM e dalla

ni tra applicativi diversi, che è al centro

definizione dei building performance model può ripagare

Lo sforzo di descrivere dettaglia-

delle tecnologie e della logica BIM, deve

in un numero più vasto e generale di casi, grazie a una mag-

tamente il sistema edificio-impianto

estendersi al vero obiettivo di questi

giore efficienza del processo, ma soprattutto al concreto

attraverso un modello di simulazione

strumenti, ovvero rendere più efficien-

raggiungimento delle prestazioni tecniche, economiche e

può risultare particolarmente costoso

te la collaborazione. In particolare, se

ambientali dei risultati previsti dalla progettazione.

e decisamente sproporzionato se si

facilitare la condivisione e l’interazione

punta solamente a calcolare indicatori

tra le diverse professionalità coinvolte è

prestazionali che possono essere stimati

il risultato immediato, lo sviluppo di un

anche attraverso approcci più semplici

modello di collaborazione e di business

Una delle esigenze emerse grazie al confronto con alcu-

e immediati.

profondamente rinnovato, in cui i diver-

ni progettisti nell’ambito di IBPSA Italia è che sia necessario

È necessario chiarire come il risultato

si esperti hanno interazioni più strette,

un uso più competente della simulazione. La formazione

più importante della simulazione non

costanti e bidirezionali e i progetti si svi-

è spesso lasciata a pochi corsi dedicati ai professionisti,

sia il valore di uno o più indicatori, ma il

luppano secondo un modello circolare,

talvolta focalizzati su un determinato software, e in larga

modello stesso. Valorizzare tale modello

sarebbe il risultato più desiderabile.

misura all’autoapprendimento.

Simulazione e progettazione: una questione di costi

Simulazione e formazione: una questione di competenze

è essenziale per giustificare l’investimen-

In questo contesto, la simulazione

Anche se non è infrequente a livello universitario che

to in simulazione anche per interventi

non va più considerata solo come uno

la simulazione venga presentata e utilizzata, specialmente

contenuti o non particolarmente critici.

strumento per fornire valutazioni di per-

nella redazione delle tesi di laurea, sarebbe forse opportu-

La sua definizione dovrebbe inoltre se-

formance, ma per generare una rappre-

no introdurre alcuni elementi di innovazione nella didat-

guire di pari passo lo sviluppo del pro-

sentazione dell’edificio, nel paradigma

tica, che consentano agli studenti di acquisire un nuovo

getto, permettendo di affinare i dettagli

dei digital twin, in grado di replicare la

approccio alla professione, grazie anche alla simulazione.

in maniera graduale, in una iterazione

complessità delle interazioni di tutti gli

La sensazione è che il legame tra i contenuti relativi alla ter-

costante con chi ha la responsabilità del-

aspetti coinvolti, e di rendere vitale il

mofisica degli edifici e alla termotecnica, e l’impiego della

la progettazione e delle scelte.

dataset di informazioni incluso nel BIM.

simulazione non sia sempre percepito correttamente dagli

Da questo punto di vista, le siner-

La simulazione, con la sua intrinse-

studenti e che nella ricerca di un collegamento più stretto,

gie con nuove attività e strumenti del

ca e unica capacità di cogliere la rete

talvolta sia posta una eccessiva attenzione agli aspetti

processo progettuale possono rappre-

multidimensionale delle interazioni, è

di natura numerica (in qualche caso molto legati a uno

sentare un elemento di discontinuità

uno strumento per fornire ben più di un

specifico applicativo) piuttosto che di interpretazione dei

rispetto al passato, in grado di offrire alla

confronto parametrico delle prestazioni

fenomeni e delle loro interazioni attraverso la simulazione.

simulazione un nuovo slancio.

a supporto delle decisioni progettuali.

È sicuramente importante che chi sarà chiamato a uti-

La raccolta sistematica e la condi-

Offre una migliore comprensione del

lizzare uno strumento di simulazione conosca almeno per

visione delle informazioni attraverso

comportamento complesso dell’edificio

sommi capi gli algoritmi che vi sono implementati. Tuttavia,

l’introduzione del BIM, producono un

e rappresenta ambiente di progetta-

la corretta interpretazione dei risultati così come la natura

contesto favorevole alla integrazione

zione più completo per ottimizzare la

degli input utilizzati richiedono una consapevolezza che

della simulazione non solo nel percorso

prestazione dell’edificio, non solamente

può derivare solamente dalla completa padronanza dei

di progettazione, ma anche nella fase di

nella fase della sua progettazione, ma

concetti fondamentali della termofisica dell’edificio e dalla

gestione, manutenzione e riqualificazio-

durante l’intera vita. L’esistenza di un

comprensione dei meccanismi che vi intervengono, delle

ne dell’edificio.

modello consente infatti di aggiorna-

loro interazioni e della loro descrizione matematica. In molti

Le nuove tecnologie e gli strumenti

re la configurazione in funzione delle

casi è piuttosto semplice tradurre le equazioni e i modelli in

connessi, inclusa la simulazione, permet-

variazioni che intervengono nella realtà,

esercizi numerici risolubili anche con l’uso di un semplice

tono al progettista e alle figure tecniche

offrendo un feedback utile a valutare il

foglio elettronico o di poche righe di programmazione,

#73 45


senza ricorrere ad alcun software specifico, consentendo

garantire agli occupanti un ambiente sa-

trend legato al BIM e ai digital twins;

allo studente di acquisire confidenza con il fenomeno così

lubre, adeguato a ospitare le diverse atti-

4. Aumentare la competenza dei futuri

come con la sua rappresentazione.

vità a cui è destinato, involucro, impianto

professionisti attraverso una maggio-

Una delle iniziative allo studio da parte di IBPSA Italia

e sistemi di controllo e regolazione de-

re integrazione della modellazione

è proprio quella di promuovere una standardizzazione

vono integrarsi in maniera intelligente

negli insegnamenti legati alla termo-

dei contenuti degli insegnamenti universitari, legati alla

e reagire in maniera dinamica. Questo

fisica dell’edificio e il ricorso a forme

simulazione.

impone al progettista un approccio

di experiential learning condivise da

Esiste tuttavia un secondo aspetto che la formazione

multidisciplinare e creativo, in grado di

corsi di studio diversi;

universitaria deve iniziare a considerare: è necessario dotare

ispirare l’uso più corretto dell’edificio

5. Favorire il ricorso all’ottimizzazione

i laureati dei diversi corsi che preparano alle professioni

combinando tecnica ed estetica. Tut-

multiobiettivo, imponendo ad esem-

progettuali di un bagaglio di conoscenze comuni, che

to ciò però rende anche indispensabile

pio anche a livello normativo requisiti

permetta loro di usare lo stesso linguaggio e di collaborare.

l’evoluzione degli approcci organizzativi

prestazionali complessi, che includa-

L’interdisciplinarità non va però confusa con una formazio-

alla progettazione e delle tecniche con-

no gli aspetti tecnici, economici e di

ne più generalista. La suggestione è invece quella di vedere

nesse, con il ricorso a strumenti in grado

comfort relativi a tutti gli ambiti ri-

che sempre più frequentemente nei corsi di studio ven-

di modellare la complessità delle intera-

levanti, in particolare per gli edifici a

gono inclusi laboratori interclasse (architettura, ingegneria

zioni tra le diverse dimensioni prestazio-

elevate prestazioni.

civile, ingegneria meccanica, ecc.) che consentano agli

nali come avviene con la simulazione.

lamente nella prospettiva di garantire

studenti di diversa formazione di mettere a frutto le competenze specifiche acquisite, collaborando alla soluzione

Un simile sforzo non si giustifica so-

Prospettive

una maggiore diffusione della simu-

“La simulazione degli edifici: promes-

lazione o alla qualità dei risultati della

se incompiute o potenzialità inespres-

progettazione e delle realizzazioni, ma

se?”, non è solamente un interrogativo

soprattutto nell’opportunità di ridefini-

retorico ma un invito a ricercare e realiz-

re in maniera radicale l’intero processo

Se nell’edilizia tradizionale la ridondanza e il sovradi-

zare le condizioni per sfruttare appieno

progettuale, facendo emergere nuovi

mensionamento dei sistemi, la non estremizzazione del

le opportunità che la simulazione offre.

ruoli, valorizzandone la professionalità,

ruolo degli apporti gratuiti, unitamente alla minore ermeti-

Questo richiede in particolare di:

e portando il team di progettazione

cità degli ambienti, riescono a contemperare esigenze con-

1. Valorizzare la sua capacità di ripro-

sempre più al centro dell’industria delle

trastanti, a spese dell’efficienza e della sostenibilità, negli

durre la complessità delle interazioni,

edifici ad alte prestazioni i margini di manovra si riducono

esplorare diversi aspetti prestazionali,

e gli errori e le lacune progettuali si enfatizzano. Il ricorso a

le loro interazioni e la loro evoluzione

involucri estremamente isolati e a tenuta, l’estremizzazione

dinamica, sia in ottica progettuale che

del contributo delle componenti passive e degli apporti, la

gestionale;

di un problema o alla definizione di un progetto.

Simulazione e sostenibilità: una questione di necessità

riduzione della potenza per esigenze di costo e di compati-

2. Rendere i tool di simulazione adatta-

bilità con lo sfruttamento delle rinnovabili, minimizzano la

bili al livello di informazione disponi-

possibilità di rispondere in maniera dinamica alla variabilità

bile in funzione della fase progettuale

delle condizioni esterne e delle necessità interne esponen-

d’impiego, prevedendo diversi gradi

do potenzialmente gli occupanti a situazioni di disagio o di

di dettaglio della modellazione, as-

rischio per la stessa salute.

sicurandone l’adeguatezza e l’affida-

Proprio nel caso degli edifici ad alte prestazioni, un

bilità;

approccio di progettazione tradizionale individua molto

3. Valorizzare lo sforzo compiuto nella

spesso solo soluzioni parziali o sub-ottimali, frequentemen-

definizione del modello, non limitan-

te inadeguate e che possono indurre presso gli occupanti

done l’uso alla valutazione puntuale

reazioni comportamentali e di adattamento in grado di

di pochi aspetti progettuali, ma ren-

alterare, vanificandoli, i vantaggi delle scelte più avanzate.

dendolo disponibile ad accompagna-

Per realizzare nuovi edifici e riqualificare quelli esistenti

re le varie fasi della vita dell’edificio,

secondo i requisiti più ambiziosi ma anche in modo da

ricercando maggiori sinergie con il

46

#73

costruzioni.

* Andrea Gasparella, Libera Università di Bolzano


Informazioni dalle aziende

IL NUOVO SISTEMA ARIASILENT DI VALSIR Una rivoluzione nell’ambito della Ventilazione Meccanica Controllata

P

oche settimane fa è stata presentata la nuova gamma di Valsir dedicata alla distribuzione dell’aria nei sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata. Una proposta al 100% Made in Italy che ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il settore. AriaSilent, questo è il nome del sistema, nasce con un obiettivo molto chiaro: riscrivere gli standard del comfort abitativo, nel rispetto delle prescrizioni normative, semplificando notevolmente le operazioni di installazione. La massima qualità dell’aria negli ambienti indoor è la prerogativa al centro della tecnologia di AriaSilent: per questo i componenti, realizzati quasi totalmente in materiali plastici, hanno caratteristiche di antibattericità e antistaticità, e contribuiscono a ridurre la diffusione di agenti patogeni e nocivi. La gamma, principalmente dedicata all’applicazione residenziale, prevede 5 diverse taglie di tubazioni corrugate, complete di tutti gli accessori e i raccordi utili alla realizzazione dell’impianto. Le differenti sezioni di tubo corrugato - tonde e ovali – ne consentono l’installazione anche dove gli spazi a disposizione sono ridotti, facendone la soluzione ideale anche nel contesto della ristrutturazione. Uno dei punti cardine della nuova soluzione di Valsir è il raccordo universale AriaSilent Link disponibile in 5 versioni, una per ciascuna sezione di tubazione corrugata, che consente di connettere la tubazione a qualsiasi accessorio del sistema (box di distribuzione, porta griglia, ecc.). I raccordi AriaSilent Link sono confezionati singolarmente e già completi di guarnizioni per ridurre al minimo le operazioni necessarie per installare il sistema. Utilizzando soltanto 2 geometrie per quanto riguarda i box di distribuzione, AriaSilent permette di realizzare impianti VMC in ambienti residenziali fino a 450 mq: una soluzione finalmente semplificata ed efficiente, che supera le innumerevoli versioni metallo-plastiche dei box di distribuzione delle altre VMC.

Ogni box è compatibile con tutte le tipologie di tubazione corrugata, e funzionale a qualsiasi combinazione di profili (tondi o ovali) richiesta dal tipo di installazione: questo grazie alle aperture a strappo brevettate di cui sono dotati sia i box di distribuzione che le bocchette portagriglia – pensate per l’apertura delle sole connessioni necessarie all’installazione, e per l’aggancio tramite il profilo universale di tutti i raccordi AriaSilent Link. Il box di distribuzione, nella taglia maggiore, è poi dotato di uno speciale deflettore interno brevettato (che garantisce la diffusione ottimale del flusso d’aria verso tutte le uscite), ed è disponibile anche con caratteristiche di isolamento adatte alla deumidificazione e integrazione termica. Il concetto di flessibilità è alla base di ogni elemento del sistema AriaSilent: oltre che ai raccordi e ai box di distribuzione, si applica naturalmente anche alle bocchette porta griglia, che consentono un’installazione immediata e la completa adattabilità a tutti i sistemi corrugati Valsir; l’aggancio brevettato è anche in grado di evitare lo sgancio accidentale della griglia (essenziale quando quest’ultima è installata a soffitto). L’ottimizzazione dei componenti del sistema consente di ridurre drasticamente il numero di codici a catalogo rispetto alle altre gamme (parliamo di una differenza che arriva all’80%!), e di realizzare qualsiasi impianto VMC con un numero estremamente contenuto di articoli. La rivoluzione, dunque, è iniziata davvero: finalmente un sistema semplice da installare, ad alte prestazioni, che contribuirà a ridefinire negli anni a venire il concetto di qualità dell’aria negli ambienti domestici.


Premio tesi di laurea

Analisi delle prestazioni annuali di una macchina indiretta a R290 e confronto con macchine a R410A Il lavoro analizza in dettaglio una pompa di calore a compressione di vapore propano con una configurazione indiretta al fine di ridurre la carica di refrigerante e quindi l’impatto ambientale associato all’intero impianto N. Croci, M. Fusaro*

Introduzione

aspetto è regolato anche da normative

pone una drastica riduzione degli HFC

Il tema basilare di questo trattato è legato alla riduzione

comunitarie, come la F-Gas, che intro-

a partire dal 2015. Dopo la transizione

dell’impatto ambientale causato dall’utilizzo di sostanze

duce un programma di riduzione delle

che ha portato all’abbandono dei re-

che contribuiscono ad aumentare l’effetto serra. Questo

emissioni di gas serra entro il 2030 e im-

frigeranti CFC, l’obiettivo è cercare di

48

#73


superare definitivamente l’uso dei refri-

macchina, rispettando i severi limiti im-

scambiatori di calore composti da microcanali possono

geranti fluorurati [2]. A oggi il fluido refri-

posti dalle normative europee. Tenendo

ridurre efficacemente la carica [9]. Inoltre, i coefficienti di

gerante più utilizzato è l’R410A, mentre

conto dell’impatto ambientale, l’utilizzo

scambio termico nei microcanali sono superiori a quelli

il propano rappresenta l’alternativa più

di un fluido refrigerante come il propa-

che caratterizzano i classici tubi lisci: questo aspetto è fon-

ecosostenibile ai classici refrigeranti, gra-

no consente di ridurre notevolmente

damentale poiché potrebbe consentire di ridurre la carica

zie alle sue ottime proprietà termodina-

la carica di refrigerante. D’altro canto, il

senza perdere efficienza [4]. Tale documento analizza in

miche e al suo basso impatto sull’effetto

passaggio da una struttura di macchina

dettaglio una pompa di calore a compressione di vapore

serra. Tuttavia, poiché il propano è un

classica a una struttura indiretta, com-

propano con una configurazione indiretta al fine di ridurre

idrocarburo, è altamente infiammabi-

porta una diminuzione dell’efficienza

la carica di refrigerante e quindi l’impatto ambientale asso-

le. L’infiammabilità limita fortemente la

complessiva dell’intero sistema. Al fine

ciato all’intero impianto. Questo sistema viene confrontato

diffusione massiccia del propano negli

di minimizzare la carica, gli scambiatori

con un sistema indiretto e diretto a R410A.

impianti di compressione del vapore,

di calore sono gli elementi principali su

soprattutto nei sistemi diretti. Infatti, al

cui agire, poiché hanno volumi interni

fine di ridurre al minimo il rischio di per-

elevati. La struttura indiretta prevede l’u-

Sono progettate tre diverse pompe di calore invertibili:

dite e prevenire possibili incendi, viene

tilizzo di scambiatori a piastre che hanno

pompa di calore indiretta a R290, pompa di calore indiret-

imposto un limite di carica di 150 g [3].

volumi interni inferiori rispetto ai classici

ta a R410A e pompa di calore diretta a R410A. Grazie alla

In questa applicazione viene introdotto

scambiatori a pacco alettato. Tuttavia, le

valvola di inversione, tutti le macchine sono in grado di

e progettato il sistema indiretto perché

quantità di refrigerante contenute negli

soddisfare i profili di carico sia per il riscaldamento sia per il

rappresenta una possibile soluzione

scambiatori di calore a piastre di un siste-

raffreddamento, definiti per una casa unifamiliare. L’edificio

all’infiammabilità delle sostanze e con-

ma indiretto sono ancora troppo elevate

si compone di due livelli, con una superficie calpestabile di

sente di ridurre la carica all’interno della

[8]. Studi sperimentali mostrano come

70 m per livello. La simulazione per il calcolo dei carichi ter-

Set up del modello

mici è stata effettuata in TRNSYS, considerando i due livelli come un’unica zona termica [15]. L’edificio è caratterizzato da un periodo di riscaldamento più lungo del periodo di raffreddamento. Per tale motivo il sistema funziona principalmente come pompa di calore. La linea guida utilizzata per la scelta dei componenti è quella di prediligere e garantire la massima efficienza in condizioni invernali e di sacrificare la modalità in raffreddamento. La macchina diretta ha un’architettura più snella rispetto a un sistema indiretto. Infatti, in una configurazione diretta sono presenti solo i due scambiatori di calore in cui avviene la condensazione e l’evaporazione del fluido frigorigeno. La pompa di calore indiretta ha una architettura più articolata. La principale differenza rispetto a un sistema classico è l’aggiunta di uno scambiatore di calore oltre la coppia condensatore-evaporatore. Analizzando la pompa di calore indiretta, come mostrato in Figura 1, si ha un circuito secondario lato evaporatore. Dal punto di vista dell’effetto utile (utenza), la configurazione è la stessa di un impianto classico. Tuttavia, l’evaporatore non si interfaccia direttamente con l’aria, ma con un fluido secondario, che nell’evaporatore si raffredda e nello scambiatore aggiuntivo si riscalda, estraendo la potenza necessaria dall’aria. Viceversa, quando la macchina funziona come refrigeraFIGURA 1

Configurazione invernale della pompa di calore a evaporazione indiretta

tore, il fluido secondario trasmette la potenza termica dal

#73 49


condensatore all’aria attraverso lo scambiatore di calore

mizzati per il funzionamento invernale.

i bilanci di massa, quantità di moto ed

ad alette e tubi [7].

La potenza assorbita e la portata ela-

energia a tutti gli elementi nei quali è

Per limitare la carica di refrigerante, nel sistema indiret-

borata dal compressore sono calcolati

stato suddiviso l’intero volume dello

to, il condensatore e l’evaporatore della pompa di calore

attraverso le curve polinomiali fornite

scambiatore di calore [12]. Lo scambio

sono progettati come scambiatori a piastre. Questo tipo

dal costruttore. Tali curve dipendono

termico all’interno del singolo elemen-

di scambiatore di calore permette di avere volumi inferiori

dalla frequenza di rotazione del com-

to viene risolto applicando il metodo

rispetto a un tipico scambiatore di calore a pacco alettato,

pressore e dalla temperatura di conden-

ε–NTU, modellando le condizioni di

riducendo la carica interna di refrigerante. Tuttavia, il siste-

sazione e di evaporazione. La frequenza

scambio di potenza sensibile e latente,

ma indiretto, richiede un circuito secondario. La pompa

di rotazione è regolata tramite inverter.

considerando la deumidificazione dell’a-

di calore deve funzionare anche quando la temperatura

Tuttavia, se l’energia richiesta dall’utenza

ria con anche la possibile formazione

dell’aria esterna scende sotto lo 0 °C, pertanto è neces-

è inferiore rispetto alla minima erogabile

di brina.

sario trovare una soluzione liquida che abbia proprietà

dal compressore a 35 Hz, la rego lazione

termofisiche simili a quelle dell’acqua, ma con un punto di

è garantita dai cicli on-off.

La Figura 2 illustra il confronto tra

congelamento più basso. In tale campo, la soluzione più comune per abbassare il punto di congelamento dell’ac-

Risultati

Valvola di espansione

SCOP e SEER calcolati per la singola mac-

qua è utilizzare una miscela di acqua e glicole. La percen-

La valvola di espansione è elettroni-

china e per l’intero impianto, includendo

tuale di glicole è scelta in modo da evitare ogni rischio di

ca: è settata per mantenere un surriscal-

i consumi ausiliari. Nel funzionamento in

congelamento della miscela.

damento di 5 K nell’evaporatore.

pompa di calore, la macchina diretta è caratterizzata dallo SCOP maggiore, pari

La soluzione di una macchina con una configurazione indiretta permette di ridurre la carica di refrigerante. Tale

Scambiatore a piastre

a 4,10: tale valore rispecchia ampiamente

aspetto, rappresenta una questione fondamentale per

Gli scambiatori a piastre sono mo-

il coefficiente di prestazione stagionale

l’impatto ambientale e inoltre permette di evitare la fuori-

dellati sfruttando il metodo dei volu-

di macchine aria-acqua che si possono

uscita di pericolose quantità di refrigerante. Tuttavia, questa

mi finiti. Essi sono stati progettati per

trovare sul mercato. Particolare atten-

configurazione fornisce una serie di svantaggi [7]:

funzionare in modalità controcorrente

zione deve essere posta al decremento

• aggiunta di una pompa di circolazione del fluido secon-

durante il funzionamento invernale al

dello SCOP delle macchine indirette: lo

fine di ottenere migliori efficienze e con

SCOP dell’impianto è diminuito del 25%,

• aggiunta di uno scambiatore di calore. Questa scelta

modalità equicorrente durante il fun-

passando da 3,98 a 2,88 per la macchina

è sicuramente svantaggiosa in quanto ha un impatto

zionamento estivo. Nello scambiatore a

a R290 e, da 3,91 a 2,85 per la macchina

negativo sull’efficienza della pompa di calore poiché

piastre, la potenza viene trasferita tra il

a R410A. A pari configurazione indiretta,

l’interposizione di uno scambiatore di calore aggiuntivo

refrigerante e l’acqua (potenza richiesta

la macchina a propano risulta legger-

tra il refrigerante e l’aria comporta la necessità di un salto

dall’utenza). Nei sistemi indiretti, l’ulterio-

mente più efficiente della macchina a

termico aggiuntivo per garantire il corretto trasferimento

re scambiatore a piastre è sfruttato per

R410A. Tale risultato è riconducibile alle

di calore. Pertanto, si ha un abbassamento della tempera-

trasferire potenza tra il refrigerante e la

buone proprietà termodinamiche del

tura di evaporazione (o un aumento della temperatura di

miscela acqua e glicole.

propano. Nel funzionamento da refri-

dario, che aumenta i consumi finali dell’impianto;

geratore, la macchina diretta è caratte-

condensazione in raffrescamento) che coincide con una riduzione dell’efficienza della pompa di calore.

Scambiatore a pacco alettato

rizzata dal SEER maggiore. Tuttavia, si

Il modello di calcolo della batteria

nota che l’R410A presenta un’efficienza

alettata è sviluppato con il metodo dei

stagionale nel periodo estivo maggiore

L’obiettivo è creare un modello di calcolo che, in fun-

volumi finiti [12]. Inoltre, dal momento

rispetto alla macchina indiretta a propa-

zione delle condizioni al contorno, simuli il funzionamento

che la portata di fluido viene suddivisa

no a pari configurazione indiretta. Tale

delle macchine indirette e della macchina diretta con due

in ugual modo nei circuiti dello scam-

risultato inaspettato può essere giustifi-

diversi refrigeranti: R290 e R410A.

biatore, si è deciso di modellare un solo

cato dalla scelta del compressore a R290.

circuito per ogni batteria alettata per

Infatti, le prestazioni del refrigeratore

ridurre i tempi computazionali. Per risol-

a R290 sono comparabili o addirittura

I compressori sono a velocità di rotazione variabile in

vere lo scambio termico all’interno della

maggiori rispetto all’R410A nell’intorno

modo da soddisfare la richiesta dell’utenza. Essi sono otti-

batteria alettata, è necessario applicare

della condizione nominale per la quale è

Descrizione del modello

Compressore

50

#73


rando due diversi fluidi refrigeranti, R290 e R410A, e due configurazioni di macchina, diretta e indiretta, sono stati confermati in parte i risultati auspicati a inizio trattazione. Infatti, durante il funzionamento invernale, i valori di SCOP tra la macchina indiretta e diretta a R410A, differiscono solo del 3% e, a pari configurazione indiretta della macchina, il propano risulta più efficiente. Tuttavia, tale comportamento, atteso anche durante il funzionamento estivo, non è confermato: a pari configurazione indiretta, l’R290 risulta meno efficiente rispetto all’R410A. Quest’ultima osservazione rimanda al corretto dimensionamento dei componenti e, in particolare, al compressore scelto per il propano. A oggi, la gamma di compressori a propano sul mercato è limi tata e ancora in via di sviluppo. In particolare, i compressori a R290 risultano ottimizzati per funzionare in un solo regime di lavoro della macchina. Nello studio presentato, le basse prestazione emerse nel caso estivo, sono imputabili al sovradimensionamento del compressore presente nella macchina, dovuto alla scelta obbligata di dimensionare la macchina sui carichi nominali invernali. Tale osservazione non è invece generalizzabile per il compressore a R410A, in quanto già fortemente utilizzato e ottimizzato anche per macchine invertibili. Si confida che, con la diffusione di macchine a propano e quindi una selezione più specifica FIGURA 2

Confronto tra SCOP e SEER riferiti alla macchina e all’intero impianto

anche in relazione all’evoluzione della tecnologia sul mercato, la macchina indiretta possa lavorare con efficienze più alte anche nel funzionamento estivo. Un’ulteriore tematica

stato progettato. Viceversa, quando ci si

di calore a propano, il ventilatore pre-

emersa alla quale prestare particolare attenzione è legata

allontana da tale condizione nel funzio-

senta un consumo maggiore rispetto

al consumo degli ausiliari presenti per il corretto funziona-

namento fuori progetto, il compressore

alla pompa, rispettivamente 21% e 7%.

mento delle due tipologie di macchine. Spesso, i consumi

a R410A risulta fortemente più efficiente

Invece, durante il funzionamento estivo,

ausiliari non sono dettagliati in maniera accurata, ma, gra-

rispetto al propano. Il compressore a

i consumi ausiliari sono 15% per il venti-

zie al codice di calcolo elaborato, si è evidenziato il forte

propano è ottimizzato dal costruttore

latore e 3% per la pompa. Un consumo

impatto che essi hanno sull’efficienza totale. Analizzando i

per l’applicazione in pompa di calore,

più elevato degli ausiliari nel periodo in-

risultati ottenuti per i sistemi indiretti, considerando anche

mentre il suo funzionamento per il con-

vernale è giustificato dall’extra consumo

i consumi ausiliari, si osserva un decremento di efficienza

dizionamento è sacrificato. Tale scelta è

del ventilatore dovuto alla formazione

circa del 25%. Tale diminuzione è ricollegabile sia alla pom-

in accordo con le logiche del mercato

di brina.

pa di circolazione del fluido secondario sia al ventilatore

attuale, dove l’uso di propano nelle macchine a compressione di vapore è spinto

della batteria alettata. Per ridurre tali consumi, e avvicinare

Conclusioni

maggiormente l’efficienza di una macchina indiretta a una

per applicazioni stagionali e non annuali,

Il presente elaborato si è posto l’o-

diretta, si può agire attraverso due ottimizzazioni. La prima

quindi in funzionamento singolare da

biettivo di analizzare e confrontare le

è legata alla tipologia del liquido secondario utilizzato: nel

pompa di calore o da refrigeratore.

prestazioni annuali di una macchina

presente elaborato si è sfruttata una miscela acqua e glicole

Il decremento di SCOP e SEER tra

propano con macchine a R410A. Attra-

etilenico al 40%, in accordo con le condizioni nominali.

l’impianto e la macchina è proporziona-

verso lo sviluppo di codici dedicati che

Una percentuale così alta di glicole comporta un’elevata

le ai consumi ausiliari ed è maggiore per

simulano il funzionamento stagionale

viscosità del fluido in questione, generando alte perdite di

sistemi indiretti. Considerando la pompa

delle macchine progettate, conside-

carico e quindi fabbisogni energetici per la circolazione del

#73 51


fluido piuttosto significativi. Inoltre, come già sottolineato, la viscosità del fluido ha un impatto negativo anche sul processo di scambio termico che avviene nella batteria alettata, poiché limita fortemente la turbolenza associata al flusso e di conseguenza anche i coefficienti di scambio convettivi. Pertanto, al fine di incrementare le prestazioni, è opportuno rivedere la scelta del fluido secondario, selezionando fluidi termovettori, che, nel campo di lavoro delle temperature invernali, garantiscano prestazioni molto più elevate. La seconda ottimizzazione è legata alla velocità del ventilatore. I ventilatori analizzati sono fissati su una velocità fissa. Tuttavia, se si sfruttassero ventilatori a portata variabile in funzione della potenza da fornire, trovando il corretto punto di ottimo in relazione al consumo del compressore, si otterrebbe una riduzione dei consumi di movimentazione dell’aria. Un’ultima tematica sulla quale ci si deve focalizzare è legata ai valori di carica di fluido refrigerante presenti per ogni tecnologia. Per quanto riguarda l’R410A, il passaggio da una configurazione diretta a una indiretta permette di ottenere una riduzione della carica presente di circa il 75%. Il propano, grazie alle migliori proprietà termodinamiche, permette una riduzione ancora più elevata. Tuttavia, nonostante la carica di propano sia notevolmente più bassa rispetto ai sistemi a R410A, non si è ancora riusciti a rispettare il limite di 150 g citato nelle norme Comunitarie. Si osservi che, rispetto a tale questione, vi sono ampi margini di miglioramento per avvicinarsi significativamente a tale limite. Infatti, come già sottolineato, la carica maggiore è presente in parte negli scambiatori e in parte è disciolta nell’olio lubrificante. Un’attenta selezione dell’olio di lubrificazione del compressore ridurrebbe ulteriormente la carica. Inoltre, è opportuno rivedere anche la carica contenuta degli scambiatori a piastre. In questo senso, la ricerca si sta muovendo verso l’utilizzo di scambiatori a microcanali che riducono notevolmente la carica di refrigerante.

BIBLIOGRAFIA

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* Nicholas Croci, Matteo Fusaro, Politecnico di Milano Il presente lavoro, frutto di adattamento successivo, è fra i vincitori del Premio Tesi di Laurea 2021 assegnato da AiCARR per le migliori tesi focalizzate su tematiche inerenti l’efficienza energetica e il benessere sostenibile.

52

#73


Informazioni dalle aziende

BRENTARENT: LA SOLUZIONE PER “IL FREDDO A NOLEGGIO” B

RENTA RENT festeggia quest’anno i 18 anni di attività nel noleggio di macchine per il condizionamento dell’aria e refrigerazione di processo. L’azienda infatti nasce dall’esperienza sul campo dei propri fondatori, che hanno messo a disposizione del mercato del noleggio il proprio background professionale come ex costruttori di chiller per impianti di condizionamento industriale. I clienti Brent Rent possono scegliere la soluzione ideale per le proprie esigenze tra un vasto parco macchine che comprende gruppi frigoriferi industriali (chiller) con resa frigorifera che va dai 15 kW fino a più di 1000 kW, roof-top, unità di trattamento aria e armadi condizionatori. Brenta Rent, proprio grazie alla consolidata esperienza, è a disposizione per supportare il cliente nell’individuazione della macchina più adatta alle specifiche esigenze, anche organizzando sopralluoghi in tutta Italia con i propri tecnici o centri assistenza autorizzati. La soluzione a noleggio è sempre più utilizzata dai più svariati settori, sia per il condizionamento estivo o per il riscaldamento invernale, che per raffreddamento di processo: il noleggio è vantaggioso sia in situazioni di emergenza (manutenzioni, picchi di produzione, stand-by, test, guasti improvvisi) che nella normale gestione dell’attività aziendale. I principali vantaggi del noleggio di chiller sono: • Nessun investimento di capitale, spesa facile da deliberare; • Recupero fiscale del costo nell’esercizio; • Nessuna svalutazione del macchinario; • Utilizzo solo per il tempo necessario; • Macchine sempre in perfetta efficienza. • Manutenzione e adempimenti F-GAS inclusi • Noleggio da “specialisti” del settore • Tariffa prefissata quindi costo certo • Macchine in teleassistenza Le macchine della flotta a noleggio BRENTA RENT sono tutte progettate e costruite dalla consociata ACM KÄLTE KLIMA con caratteristiche tecniche secondo il nostro standard per il FREDDO A NOLEGGIO. Le macchine fornite sono dotate di tutti gli accessori necessari per un collegamento all’impianto in modo rapido e non invasivo (in particolare, per i chiller, connessioni idrauliche ad innesto rapido e tubazioni flessibili)

Gruppo frigorifero BR 600 – resa frigorifera circa 600 kW L’installazione non comporta infatti costi aggiuntivi o progetti strutturali. Il quadro elettrico permette la visualizzazione immediata dello stato macchina e delle temperature di lavoro. Il collegamento elettrico viene eseguito in prossimità del quadro elettrico dotato di sezionatore ed apposita morsettiera. La perfetta efficienza delle macchine viene assicurata da un controllo continuo ed accurato delle macchine, sulle quali viene effettuato un collaudo dinamico ogni volta che rientrano da un periodo di noleggio. Tutte le attività di deposito, movimentazione e manutenzione sono svolte presso lo stabilimento di Arzergrande, in provincia di Padova. L’azienda assicura inoltre massima qualità al proprio servizio grazie ad una rete organizzata di esperti frigoristi, estesa su tutto il territorio nazionale ed estero, che garantisce il corretto avviamento delle macchine e l’assistenza per tutto il periodo di noleggio (anche grazie alla teleassistenza installata sulle macchine che permette di visualizzare eventuali allarmi in tempo reale).

La flotta dei chiller BRENTA RENT consente di soddisfare tutte le esigenze di resa frigorifera dai 15 kW ai 1.100 kW

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Premio tesi di laurea

Caratterizzazione numerica delle prestazioni termiche di un nuovo prototipo di ventilconvettore Il prototipo di fan-coil studiato modifica il tradizionale design del terminale per consentirne l’accoppiamento con il sistema di ventilazione. Ecco i risultati delle simulazioni C. Fiabane, G. Pernigotto, M. Renzi, A. Gasparella*

Introduzione e obbiettivi della ricerca Secondo i dati EUROVENT, nel 2020 il mercato europeo dei ventilconvettori ha avuto un volume di 1,29 milioni di unità, confermando la sua rilevanza significativa nel pano54

#73

rama dei sistemi di condizionamento e

verse le ricerche presenti nella recente

lasciando supporre una notevole matu-

letteratura tecnico-scientifica che si

rità sotto il profilo tecnologico [1].

focalizzano su questi sistemi [2], andan-

Nonostante ciò, sono ancora di-

doli a studiare, in particolare in regime


FIGURA 1

Prototipo di fan-coil brevettato da Enolgas SpA in collaborazione con Area Tecnica KlimatiFast: vista esterna (a sinistra), vista interna frontale (al centro) e vista interna posteriore (a destra) [5, 6]

ventilconvettori e terminali generici includono test sperimentali in ambiente controllato (e.g., [3]) e modellazioni numeriche, come ad esempio codici di fluidodinamica computazionale CFD (e.g., [4]) e di simulazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Tra le varie opzioni per il miglioramento delle prestazioni, la soluzione analizzata nel presente studio ha riguardato la modifica del tradizionale design del terminale per consentirne l’accoppiamento con il sistema di ventilazione. Obbiettivo di tale proposta è, da un lato, di aumentare l’efficienza dello scambio termico della batteria del fan-coil e di migliorare l’immissione del calore e, dall’altro, di consentire un parziale rinnovo dell’aria nell’ambiente confinato. Il presente studio ha quindi interessato la caratterizzazione numerica di questa soluzione innovativa di fan-col, impiegando simulazioni termofluidodinamiche eseguite con il software ANSYS Fluent sia per la valutazione delle prestazioni termiche sia per l’analisi del comportamento fluidodinamico. A partire dai risultati delle simulazioni del concept di base del prototipo, sono state studiate diverse configurazioni geometriche e condizioni operative, con lo scopo di identificare la soluzione massimizzante lo scamFIGURA 2

Dettaglio della mesh sviluppata nella prima analisi sullo scambiatore (sopra) e della mesh adottata nella seconda per la caratterizzazione del comportamento fluidodinamico del terminale (sotto)

bio termico e minimizzante le perdite di carico del fluido termovettore. A conclusione della ricerca, si sono simulate alcune modalità di installazione del prototipo in una stanza, con la finalità di studiare la circolazione dell’aria indotta dal sistema e il relativo impatto sul comfort termico.

Descrizione del prototipo di fan-coil studiato

di raffrescamento, spaziando dalla ca-

dendo potenziali modifiche al suo desi-

ratterizzazione dell’impatto sul comfort

gn al fine di incrementarne l’efficienza

Il prototipo di fan-coil oggetto di questo studio (Figura

percepito dagli occupanti allo sviluppo

energetica. Le metodologie solitamen-

1), brevettato da Enolgas SpA in collaborazione con Area

di soluzioni di controllo avanzate, inclu-

te adottate nell’ambito della ricerca sui

Tecnica KlimatiFast, è basato su di una batteria alettata con

#73 55


una serpentina in rame su una piastra in alluminio inclusi in un involucro esterno dotato di filtro, plenum, ugelli di accelerazione, griglie di mandata e ritorno [5, 6]. Il concept del terminale prevede varianti modulari, in grado di consentire flessibilità in merito alla potenza termica nominale del sistema. È pensato per l’installazione a parete e può essere configurato per la connessione con sistemi di ventilazione centralizzati o decentrati. In regime di riscaldamento, acqua calda percorre a 1 m s-1 la serpentina alloggiata sulla piastra alettata modulare. Una portata d’aria di rinnovo di 20 m3 h-1 viene immessa alla base del fan-coil, che, per effetto Venturi, aspira tramite la griglia inferiore circa ulteriori 70 m3/h dall’ambiente condizionato. La portata d’aria complessiva di circa 90 m3 h-1 viene filtrata e, grazie a sezioni opportunamente sagomate, condotta in prossimità dello scambiatore e riscaldata. A questo punto viene immessa nello spazio condizionato

FIGURA 3

Profilo di temperatura per la geometria iniziale avente alette dritte e tubo circolare.

attraverso la griglia superiore di mandata.

Modellazione numerica

Riduzione della velocità in ingresso

L’analisi numerica è stata sviluppata adottando un ap1. caratterizzazione dell’efficienza termica dello scambiatore (serpentina e piastra alettata), 2. caratterizzazione fluidodinamica dell’intero terminale, comprensivo di griglie di aspirazione e mandata, plenum e ugelli,

Potenza termica [W]

proccio multi-scala basato su tre livelli, finalizzati alla:

3. valutazione del ricircolo dell’aria nell’ambiente condi-

240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0

zionato e verifica del rispetto dei requisiti di comfort termico locale.

210,0

1,5

206,9

1

198,5

0,5

Velocità dell'acqua [m/s]

Tutte le analisi sono state eseguite tramite codici di fluidodinamica computazionale (Computational Fluid-Dynamics, CFD), secondo schemi ai volumi finiti atti a risolvere

Riduzione della velocità in ingresso

le equazioni generali di trasporto e conservazione della

20

massa, della quantità di moto e dell’energia. Laddove pos-

18

sibile, i risultati numerici sono stati confrontati con modelli Ciascuna attività di modellazione si è basata sulla costruzione della geometria dei componenti interessati e, quindi, sulla creazione di una mesh discretizzante il dominio di interesse. Per quanto riguarda le prime due analisi, si sono costruiti dei modelli tridimensionali mentre per

Perdita di pressione [kPa]

analitici da letteratura a scopo di validazione.

16 14 12 10

56

#73

9,17

6 4 2

2,73 1,5

1

0,50

Velocità dell'acqua [m/s]

sentativo della sezione verticale di una stanza di prova. al fine di garantire di volta in volta la convergenza della

8

0

l’ultima si è ricorso a un modello bidimensionale, rapprePer ciascun modello si è ottimizzata la mesh adottata,

18,78

FIGURA 4

Effetto della riduzione della velocità dell’acqua in ingresso sulla potenza scambiata (in alto) e sulle perdite di pressione nel circuito idraulico (in basso)


simulazione e l’indipendenza dei risultati

modelli da circa 300.000 nodi e 400.000

dalle caratteristiche della mesh stessa,

elementi mentre nella seconda, interes-

minimizzando nel contempo il costo

sante un dominio più grande, sono stati

computazionale. Nel caso della prima

necessari 350.000 nodi e 1.000.000 di

analisi, per esempio, si sono sviluppati

elementi (Figura 2). In considerazione

Potenza ternica [W]

Aumento del coefficiente convettivo 600 550 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0

538,1

385,1

210,0

9,93

20,00

30,00

Coefficiente termico di convezione forzata [W/(m2K)] FIGURA 5

Effetto dell’aumento del coefficiente convettivo, causato dell’incremento della velocità dell’aria

Modifiche geometriche e potenza termica

Potenza termica [W]

300 250

274,6

200

279,8 211,1

209,5

FIGURA 6

150

Modifiche geometriche testate (V1 sopra, V2 al centro e V3 sotto)

100 50 0

delle caratteristiche geometriche, in generale si sono preIniziale

V1

V2

V3

Geometria

ferite mesh a celle esaedriche.

Risultati Modifiche geometriche e perdita di pressione Perdita di pressione [kPa]

12

base del fan-coil

10 8

10,06

9,17

9,90

L’obbiettivo della prima analisi è stata la caratterizzazione dell’efficienza termica del concept di base del

6

prototipo, con un sistema costituito da una serpentina

4

dalla sezione circolare e da una piastra con alette dritte.

3,83

2 0

Caratterizzazione dell’efficienza termica per il concept di

Il modello sviluppato ha accoppiato il dominio solido e Iniziale

V1

V2

Geometria

V3

quello fluido – quest’ultimo relativo solamente all’acqua calda nella serpentina. L’aria con cui la piastra scambia calore non è stata mo-

FIGURA 7

Influenza delle modifiche geometriche sulla potenza termica e sulla perdita di pressione

dellata in questa fase. Conseguentemente si è effettuata

#73 57


FIGURA 8

Linee di flusso e campo di velocità simulato per la configurazione con 19 ugelli

Δp [Pa] 2,50

2,22

0,30

0,26

0,25

2,00

0,20 1,50 0,94

1,00 0,50 0,00

FIGURA 9

sono stati confrontati con i modelli ana-

Δv [m/s]

senza filtro

inferiore al 3% e confermando la sostan-

0,17

ziale attendibilità del modello numerico

0,10

sviluppato.

0,00 filtro nuovo

rilevando una deviazione percentuale

0,15

0,05

0,24

litici per superfici alettate da letteratura,

filtro vecchio

0,01 senza filtro

filtro nuovo

filtro vecchio

Caratterizzazione dell’efficienza termica: analisi di sensibilità

Differenza di pressione (a sinistra) e di velocità (a destra) tra ingresso e uscita della sezione alloggiante il filtro per la soluzione senza filtro, con filtro pulito (nuovo) e con filtro sporco (vecchio)

Un’analisi di sensibilità è stata quindi eseguita per determinare le condizioni operative ottimali e per valutare l’incidenza di alcune modifiche al design della piastra.

un’analisi adimensionale per la stima dei coefficienti con-

do temperature dell’aria indisturbata e

vettivi da attribuire nelle condizioni al contorno della pia-

dell’acqua in ingresso rispettivamente

Si è provato in primo luogo a ridurre

stra. È stato dunque compiuto un calcolo basato su numeri

di 20 °C e 40 °C e una velocità dell’ac-

la velocità dell’acqua nella serpentina

adimensionali e sulle correlazioni sperimentali disponibili

qua in ingresso di 1,5 m s-1, si è ottenuta

(Figura 4). Come risultato, è emerso che,

in letteratura per una lastra verticale. Precisamente, sono

una potenza scambiata di 210 W, pari

sebbene una velocità d’ingresso di 1,5 m

stati calcolati i numeri di Prandtl, Reynolds e Nusselt per

a 174 W m-2 in termini specifici (Figura

s-1 massimizzi la potenza termica scam-

la convezione forzata (lato interno del fan-coil) e i numeri

3). Quando invece sono state imposte

biata, la variazione ottenuta in caso di

di Prandtl, Grashof, Rayleigh e Nusselt per la convezione

una temperatura dell’acqua in ingresso

velocità ridotta a 1 m s-1 è appena infe-

naturale (lato esterno del fan-coil). Sono stati così ricavati

di 45 °C, una temperatura indisturbata

riore a 5 W. Nonostante il risultato leg-

coefficienti convettivi pari a 9,93 W m-2 K-1 per il lato alettato

dell’aria di 18 °C e una velocità dell’acqua

germente inferiore, si è osservato che la

interno e 4,16 W m-2 K-1 per la convezione naturale sul lato

in ingresso di 1,0 m s-1, il terminale è risul-

perdita di pressione dell’acqua nel caso

posteriore del fan-coil.

tato scambiare 274 W, ovvero 228 W m-2.

di velocità pari a 1 m s-1 risulta dimezzata

Impiegando i coefficienti convettivi stimati e ipotizzan58

#73

Al fine di validare questi risultati,

rispetto a caso a 1,5 m s-1.


in termini di scambio termico sono il numero di alette e la loro dimensione. Al contrario, il parametro più impattante sulle perdite di pressione è la sezione del tubo. Di conseguenza, la configurazione iniziale e la (V2), che hanno alette più lunghe e numerose, scambiano maggior potenza. Tuttavia, la soluzione (V1) con tubo ellittico causa minori perdite di pressione: infatti, le perdite di carico concentrate diminuiscono per via del minor numero di curve dettato da un maggiore raggio di curvatura e le perdite di carico FIGURA 10

Profilo di temperatura in una stanza per dispositivo installato in alto

distribuite diminuiscono del 28% rispetto al tubo circolare. Caratterizzazione fluidodinamica dell’intero terminale La seconda analisi ha riguardato l’intero fan-coil e si è focalizzata sulla verifica dell’effetto Venturi, valutando la portata d’aria aspirata dall’interno del terminale in due configurazioni geometriche. La prima prevede una lamiera metallica con 30 ugelli di diametro pari a 4 mm mentre la seconda 19 ugelli con 5 mm di diametro. Per prima cosa ci si è focalizzati sull’effetto Venturi complessivo, osservando che la portata d’aria forzata è solo 2⁄9 della portata totale processata dal dispositivo nella confi-

FIGURA 11

Profilo di velocità in una stanza per dispositivo installato in alto

gurazione con 19 fori e 1⁄4 in quella con 30 fori. Si è osservato poi che, diminuendo il diametro dei fori e aumentando la loro numerosità, l’effetto negativo (aumento delle perdite di carico a causa del restringimento del tubo)

Similmente, aumentando la velocità

biata del 15%, nel secondo caso del 2%

supera quello positivo (aumento della velocità a causa della

dell’aria e quindi i coefficienti convettivi,

e nell’ultimo caso trascurabile rispetto al

restrizione della sezione di passaggio per il fluido). La solu-

si registrano significativi incrementi della

caso iniziale con contatto ideale.

zione con 19 fori (Figura 8), infatti, risulta essere migliorativa,

potenza scambiata (Figura 5). Va tuttavia

Infine, si sono studiate delle poten-

ricordato che a ciò si accompagna un

ziali modifiche geometriche rispetto al

incremento della rumorosità del sistema,

design iniziale con alette dritte e sezione

Uno specifico approfondimento è stato dedicato ai filtri,

con conseguenti problematiche relative

del tubo circolare (Figura 6). In particolare,

confrontando il gradiente di pressione e di velocità nella

al comfort acustico.

sono stati studiati un sistema con alette

sezione in cui il filtro è alloggiato rispetto ai medesimi in

Al fine di tener conto delle reali pro-

più corte e curve e tubo ellittico (V1), un

assenza di filtro. Come atteso [7], la presenza di un filtro

blematiche di contatto tra la serpentina

sistema con alette dritte e tubo ovale re-

comporta l’aumento di differenza di pressione e velocità

e la piastra alettata, si è valutata l’inci-

golare (V2) e un sistema con alette dritte

rispetto al caso in sua assenza (Figura 9). Se il filtro è pulito, la

denza della resistenza di contatto. Se-

e tubo ovale regolare ruotato di 90°, con

portata aspirata dallo spazio condizionato si riduce del 9%

condo la letteratura, si può assumere

un maggiore ingombro della piastra e

e la depressione cala del 17%. Se invece è sporco, si ha un

una resistenza di contatto di 0,001 m2 K

quindi un minor numero di alette (V3).

maggiore aumento delle differenze di pressione e velocità

riuscendo ad aspirare dall’ambiente condizionato il 17% di aria in più rispetto alla soluzione con 30 ugelli.

W-1 per superfici rugose con bassa pres-

La Figura 7 riporta i risultati ottenuti

sione di contatto, 0,0001 m2 K W-1per

assumendo una temperatura dell’ac-

superfici con media rugosità e media

qua in ingresso di 45 °C, una tempera-

pressione di contatto e 0,00001 m2 K W-1

tura indisturbata dell’aria di 18 °C e una

Prestazione in regime di condizionamento invernale di un

per superfici lisce con alta pressione di

velocità dell’acqua in ingresso di 1,0 m

ambiente

contatto. Nel primo caso si è osservata

s-1. Confrontando i risultati, è possibile

Infine, è stato valutato il ricircolo dell’aria provocato

una diminuzione della potenza scam-

osservare che i parametri più influenti

all’interno di una stanza dal prototipo di fan-coil simulato,

tra ingresso e uscita e la portata aspirata viene diminuita del 22% e la depressione del 35%.

#73 59


verificando anche l’incidenza sul discomfort termico locale

ca scambiata ma si riesce a ridurre le

del 9% se nuovo e del 22% se vecchio.

in corrispondenza di diverse installazioni. In base ai risultati

perdite di carico del circuito idraulico

5. L’installazione raccomandata è ad al-

ottenuti, la migliore posizione per il terminale è in alto sulla

di oltre il 50%.

tezze superiori rispetto al livello del

parete, in quanto ciò comporta una maggiore uniformità

3. Tra le diverse configurazioni di piastra

pavimento, in quanto ciò va a ridurre

della temperatura della stanza e al più una percentuale di

alettata che sono state testate, la mi-

il rischio di discomfort termico locale

insoddisfatti del 19% per via del discomfort locale causato

gliore si distingue per un più elevato

per gli occupanti.

dalla velocità dell’aria movimentata. Si osserva comunque

numero di alette (32) dalla maggiore

Sviluppi numerici futuri di questa

che, nonostante ciò, anche un’installazione ad altezza infe-

lunghezza. Si è altresì osservato che

ricerca saranno focalizzati sul problema

riore può soddisfare i requisiti della classe di comfort II o B,

una serpentina dalla sezione ellittica

del raffrescamento e considereranno, in

prescritta per edifici di nuova costruzione o riqualificati [8].

può ridurre ulteriormente le perdite

particolare, l’incidenza della formazione

di pressione del circuito idraulico. Se

di condensa sull’efficienza di scambio

piastra e serpentina sono adeguata-

termico del sistema. Potrà inoltre essere

In questo lavoro, sono stati sviluppati diversi modelli

mente installati, la resistenza di con-

svolta una campagna sperimentale nel

termo-fluidodinamici con codici CFD per la caratterizza-

tatto ha un’incidenza inferiore al 2%

“Building Envelope Lab” della Libera Uni-

zione di un prototipo di fan-coil innovativo e per lo studio

sulla potenza scambiata.

versità di Bolzano presso il NOI TechPark

Conclusioni

di potenziali varianti migliorative. Analizzando ed elaborando i risultati delle simulazioni,

4. La griglia di aspirazione dell’aria

di Bolzano a scopo di validazione e per

dall’ambiente con un minor nume-

lo studio delle prestazioni acustiche. 

è stato possibile concludere che:

ro di ugelli (19) risulta migliorativa

1. Il prototipo studiato è in grado di scambiare una potenza

rispetto alla configurazione con più

termica specifica di 174 W m-2, assumendo una portata

alta numerosità (30), in quando con-

Massimiliano Renzi, Andrea

d’acqua entrante a 40 °C e 1,5 m s-1 e condizioni di aria

sente una maggior portata aspirata

Gasparella, Libera Università di

indisturbata pari a 20 °C.

per effetto Venturi. Tale portata è chia-

Bolzano

2. Riducendo la velocità della portata d’acqua a 1 m s-1 si va

ramente influenzata dalla presenza

incontro a una leggera diminuzione della potenza termi-

del filtro, che può ridurla nell’ordine

* Claudia Fiabane, Giovanni Pernigotto,

RINGRAZIAMENTI

Gli autori ringraziano Enolgas SpA e Area Tecnica KlimatiFast per il supporto prestato durante lo sviluppo di questa ricerca.

BIBLIOGRAFIA

[1] McDowall, R. (2008). Fundamentals of HVAC Systems. ASHRAE Learning Institute. [2] Afram, A., and Janabi-Sharifi, F. (2014). Review of modeling methods for HVAC systems. Applied Thermal Engineering 67(1–2): 507–519. [3] Adhikari, R. C., Wood, D. H., & Pahlevani, M. (2020). An experimental and numerical study of forced convection heat transfer from rectangular fins at low Reynolds numbers. International Journal of Heat and Mass Transfer 163: 120418. [4] Ayli, E., Bayer, O., & Aradag, S. (2016). Experimental investigation and CFD analysis of rectangular profile FINS in a square channel for forced convection regimes. International Journal of Thermal Sciences 109: 279-290. [5] Mattioli, G. Corpo scaldante per riscaldamento d’ambiente. Italia, Brescia Patent 102019000022353. 29 11 2019. [6] Enolgas Bonomi S.p.a., Dispositivo per il condizionamento termico di ambienti. Italia, Brescia Patent I0188759/GP. n.d. [7] Mahwachi, M., & Mihoubi, D. (2020). Pressure and Porosity Profiles During Filtration–Expression Process. Theoretical Foundations of Chemical Engineering 54: 370–379. [8] CEN (2019). EN 16798-1:2019 – Energy performance of buildings – Ventilation for buildings – Part 1: Indoor environmental input parameters for design and assessment of energy performance of buildings addressing indoor air quality, thermal environment, lighting and acoustics – Module M1-6. CEN.

Il presente lavoro, frutto di adattamento successivo, è fra i vincitori del Premio Tesi di Laurea 2021 assegnato da AiCARR per le migliori tesi focalizzate su tematiche inerenti l’efficienza energetica e il benessere sostenibile

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In Memoria GRAZIE AROLDO Questa pagina è dedicata ad Aroldo Bargone, architetto, Socio AiCARR dal 1985 e Delegato territoriale dell’Umbria dal 1996. Fra le sue numerose attività, Bargone è stato membro del Consiglio Direttivo nel triennio 2011-2013, coordinatore del volume “L’impiantistica antisismica” della Collana Tecnica AiCARR e, nel 2016, ha ricevuto il Premio Sanguineti per il suo articolo “Antisismica degli impianti. Confronto USA-Italia” pubblicato su AiCARR Journal 31. Sempre attivo e presente alle iniziative dell’Associazione fino a poco prima della sua scomparsa, avvenuta il 3 febbraio scorso, Aroldo Bargone viene qui ricordato per il suo grande contributo alla crescita di AiCARR, per la profonda cultura condivisa generosamente, per la sua disponibilità e la sua vivace convivialità da alcuni Soci che hanno avuto il piacere di percorrere un tratto di strada insieme a lui. Aroldo Bargone ci ha lasciati. Con lui scompare una bella persona e un amico sincero. Sono più che certo che tutti noi ricordiamo con piacere e forse anche con un po’ di nostalgia i molteplici bellissimi momenti trascorsi insieme a lui negli anni del nostro sodalizio, che iniziava proprio nella sua Umbria, a Spello, nel lontano 2002, giacché fu lui ad organizzare il nostro primo incontro. Aroldo non mancava mai a nessuno dei nostri appuntamenti perché provava grande gioia a stare con tutti noi per il semplice motivo che ci voleva bene. Anche noi ti abbiamo voluto bene, caro amico di altri tempi, e ti porteremo per sempre nei nostri cuori. MATTEO BO È stato un piacere conoscere Aroldo, prima della mia presidenza siamo stati Delegati territoriali insieme. Di lui conserverò sempre un bellissimo ricordo, la sua cultura umanistica oltre che tecnica, e la sua passione per l’ingegneria erano contagiose! È stato il decano dei Delegati territoriali, memoria storica dell’Associazione e grande istrione durante i nostri incontri conviviali. Il suo testo sull’impiantistica antisismica è un onore per la collana tecnica AiCARR. FILIPPO BUSATO

Negli oltre 35 anni del mio impegno in AiCARR, Aroldo è certamente la persona più presente avendo condiviso con lui, ininterrottamente sin dal 1999, le periodiche riunioni della Commissione Delegati territoriali e numerosi incontri tecnici. Al di là del ruolo di “reporter” che ha sempre ricoperto con gioia, mi piace ricordare lo spessore della persona e la sua grande cultura. Ogni incontro era occasione di arricchimento. Inutile dire che mancherà moltissimo. GENNARO LOPERFIDO Aroldo era un gran signore, un elegante architetto colto e sempre cordiale. Fui suo ospite a pranzo a Foligno nei primi anni 2000, poco dopo il meeting di Spello, e rimasi quasi incantato dal suo entusiasmo. Sì era il suo entusiasmo a colpirti, ti coinvolgeva. GIAN PAOLO PERINI Le riunioni dei Delegati territoriali sono un momento importante di condivisione e socializzazione. Grazie ad Aroldo, uomo colto e generoso che amava condividere le sue conoscenze nel campo dell’architettura, queste riunio-

ni sono state per me anche un’occasione di crescita culturale. Non dimenticherò mai la passeggiata con lui per le strade di Acireale alla scoperta delle bellezze del Barocco siciliano. MARA PORTOSO Quando fui nominato Delegato regionale dell’AiCARR cominciai a proporre una serie di iniziative dedicate ai Soci della mia regione e delle regioni limitrofe. Il 13 ottobre 1995 organizzai la visita tecnica presso il centro direzionale di una banca locale, ormai scomparsa, e, tra i tanti partecipanti, incontrai Aroldo. Non lo conoscevo, ma ricordo che fu tra i più interessati alla esposizione del progetto e alla sua realizzazione, mi stette quasi sempre vicino e mi fece molte domande, in particolare sul ruolo che stavo svolgendo, lasciandomi poi il suo recapito a fine giornata. Alcuni giorni dopo mi telefonò in ufficio, dicendomi che era molto interessato ad assumere l’incarico di Delegato per la Regione Umbria; parlammo al telefono e gli diedi il numero di telefono dell’allora coordinatore del Delegati, ing. Ettore Zaccari. Così iniziò Aroldo, che da quel momento non ha mai mancato un nostro incontro, fin dal primo organizzato a Sirolo nel maggio 1997. Lui c’era sempre e sempre interveniva, esponendo, con grande proprietà di linguaggio e indubbia cultura, le sue proposte. Io lo ricorderò così, partecipe, colto e affabile. REMO ROMANI

Lo ricordo con molto piacere. Persona sempre trasparente, dalle idee chiare, ma sempre disposta ad ascoltare un punto di vista diverso. DAVIDE TRUFFO Mi rimane un ricordo vivo di Aroldo, belle discussioni avvenute soprattutto durante i nostri raduni sia in ambito tecnico che non. Persona veramente poliedrica, dotata di un orgoglio di appartenenza all’Associazione esemplare e motivante; un Professionista appassionato. L’ironia, la passione e la competenza ci segneranno sempre positivamente. FRANCESCO CIRILLI Di Aroldo rimarrà per sempre nella mia memoria il sorriso con il quale mi ha accolto nell’Associazione, facendomi sentire in famiglia. Mi mancheranno i suoi saggi consigli. EMANUELE MICHELANGELI Ricordo bene la prima occasione in cui l’ho conosciuto, e ad ogni incontro era un piacere chiacchierare con lui. PINO MIOLLI


AiCARR informa

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a cura di Lucia Kern

Il 38º Convegno nazionale AiCARR a MCE “Edifici e impianti per il clima futuro” è il titolo del 38º Convegno nazionale AiCARR che si terrà il 29 giugno a Fieramilano nel corso di Mostra Convegno Expocomfort. Il Convegno, con un programma di relazioni libere e a invito, presenterà contributi di interesse per il settore HVAC, e non solo, relativi alle nuove strategie di riqualificazione, con l’adozione di innovativi approcci di progettazione, nell’ottica di una maggiore resilienza dei sistemi edificio-impianto e dei relativi componenti per la sostenibilità energetica e ambientale e per la salute, il tutto alla luce dell’impatto sui cambiamenti climatici. In particolare, il programma delle relazioni si svilupperà intorno ai seguenti temi: Edifici resilienti ai cambiamenti climatici; Metodi innovativi di progettazione e simulazione per edifici resilien-

ti ai rischi climatici; Impatto dei sistemi di condizionamento sul comfort e la salute di occupanti e operatori; Sistemi innovativi di monitoraggio e controllo e IoT; Impatto ambientale, economico e sociale delle nuove tecnologie. Per informazioni aggiornate vi invitiamo a visitare la sezione dedicata del sito AiCARR.

AiCARR e Mostra Convegno Expocomfort, il commento del Presidente Busato “È nei tempi difficili che si riconoscono i veri amici. Questi ultimi due anni, così complessi per tutti e in particolar modo per chi promuove eventi culturali e momenti di incontro, hanno rafforzato notevolmente i rapporti tra AiCARR e MCE, portando alla realizzazione di eventi digitali che hanno registrato affluenze considerevoli. MCE 2022 sarà finalmente il momento di tornare ad incontrarci di persona e AiCARR ne sarà parte attiva con il proprio Convegno nazionale “Edifici e impianti per il clima futuro” e con Seminari nazionali e internazionali, in grado di coinvolgere sia profes-

sionisti di alto livello da tutto il Paese, sia rivolti ad un pubblico di progettisti da tutto il mondo, per celebrare insieme il 60º anniversario dalla fondazione. Unione e sinergia, per la climatizzazione e il comfort sostenibili” Così ha commentato il Presidente di AiCARR Filippo Busato in una dichiarazione rilasciata all’ufficio stampa di MCE.

I risultati dell’elezione del Presidente AiCARR 2023-2026 Claudio Zilio è il candidato vincitore dell’elezione del Presidente AiCARR per il triennio 2023-2026. Le votazioni, che si sono concluse il 28 febbraio scorso, hanno visto la partecipazione di 493 votanti. La Commissione Elettorale si è riunita il 1° marzo e ha validato i seguenti risultati: Claudio Zilio 253 voti, Stefano Corgnati 234 voti, schede bianche 6. In qualità di Presidente Eletto, Zilio affiancherà l’attuale Presidente Filippo Busato nel suo ultimo anno di mandato, per assumere la carica di Presidente in occasione dell’Assemblea Generale dei Soci 2023. Claudio Zilio è ingegnere meccanico e dottore di ricerca in Fisica Tecnica presso l’Università degli Studi di Padova, dove attualmente è professore ordinario per i corsi di Termotecnica e di Gestione delle Energie Rinnovabili. Svolge atti-

vità di ricerca sull’ottimizzazione energetica per la sostenibilità nel condizionamento dell’aria e nella refrigerazione, con particolare interesse per i nuovi fluidi frigorigeni, l’ottimizzazione degli scambiatori per macchine frigorifere e pompe di calore. Socio AiCARR dal 2007, ha ricoperto il ruolo di Consigliere nel triennio 2008-2010 e attualmente è membro della Giunta Esecutiva e Presidente della Commissione Convegni, è Responsabile del Comitato Tecnico Refrigerazione dal 2012, membro dell’Editorial Board di AiCARR Journal e autore di capitoli della Miniguida.

La gestione dell’energia nell’industria: da maggio, il nuovo Percorso L’attuale dibattito sul costo delle fonti energetiche focalizza ulteriormente l’attenzione sui concetti di “risparmio energetico” e “riduzione degli sprechi”. Ma, mentre si parla ampiamente di accorgimenti e strategie per il settore residenziale e terziario-commerciale, una minore attenzione viene rivolta ai consumi e alla loro possibile riduzione in ambito industriale. L’impiantistica industriale, sia di processo o finalizzata alla climatizzazione degli ambienti o alla loro illuminazione, necessita di conoscenze, ma soprattutto di valutazioni, decisamente differenti da quelle applicabili negli altri settori, con vincoli e condizioni che possono influire in maniera determinante sulle scelte progettuali da adottare. Gli impianti presenti negli stabilimenti industriali necessitano di grande competenza, non solo in fase di progettazione, ma anche di installazione e soprattutto di gestione e di manutenzione, perché il loro funzionamento ottimale comporta grandi risparmi in termini energetici e quindi economici. Per affrontare questi e altri argomenti legati alla gestione dell’energia nell’industria, AiCARR Formazione ha creato un nuovissimo Percorso formativo caratterizzato da una serie di moduli, alcuni della durata di 4 ore e altri di 8 ore, in cui affrontare singoli temi: dalle caratteristiche costruttive degli ambienti industriali a quelle degli impianti al loro servizio, a quelle degli impianti specifici per le lavorazioni, quali aria compressa, vapore tecnologico, recupero termico e altri. All’interno del Percorso, e di ciascun modulo, viene posta grande attenzione ai problemi connessi alla tariffazione dei singoli servizi di stabilimento con i relativi aspetti contrattuali. Questi, più nel particolare, gli argomenti trattati nei diversi moduli: : • • • • • • • • • • • • •

Energia nell’industria: aspetti tecnici ed economici I sistemi di combustione negli impianti industriali Il vapore tecnologico Aria compressa L’isolamento termico negli impianti industriali La cogenerazione nel settore industriale Il recupero termico industriale Le pompe di calore nell’industria Il riscaldamento negli ambienti dell’industria L’illuminazione degli ambienti nell’industria Il controllo del rumore nell’ambiente industriale Pompe e ventilatori nelle applicazioni industriali Impianti frigoriferi industriali e del terziario

Il Percorso, rivolto a progettisti termotecnici, Energy Manager, EGE, responsabili di stabilimento e a chi si occupa di gestione dell’energia all’interno di stabilimenti industriali, prenderà il via a fine maggio e proseguirà nel corso dell’autunno, le date sono in fase di definizione e verranno pubblicate a breve sul sito di AiCARR Formazione.

Tutte le informazioni relative ai corsi sono pubblicate sul sito www.aicarrformazione.org


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Fascicolo

DOSSIER MONOGRAFICO

FOCUS TECNOLOGICO

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Strategie per lo sviluppo energetico

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Design for people

Metodi numerici

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Pompe di calore

Sistemi ibridi

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Edifici e il futuro

Modelli climatici predittivi

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Qualità dell’aria

Tecnologie per la IAQ

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Reti di distribuzione Commissioning

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Organo Ufficiale AiCARR

ANNO12 - MAGGIOGIUGNO 2021

Organo Ufficiale AiCARR

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LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

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Impiantistica terziario Integrazione rinnovabili

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ISSN:2038-2723

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DL 183/2020 PROROGHE ANTINCENDIO PER STRUTTURE RICETTIVE CASE STUDY RESORT DAL RECUPERO DI UN EDIFICIO STORICO MODERNI IMPIANTI IDRONICI IN AMBITO ALBERGHIERO POMPE DI CALORE MULTIFUZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI UN COMPLESSO TURISTICO CHILLER RAFFREDDATI CON ACQUA DI MARE PER MITIGARE L’ISOLA DI CALORE

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ANNO12 - OTTOBRE 2021

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Organo Ufficiale AiCARR

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ANNO12 - DICEMBRE 2021

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APPROXIMATE AND CFD ENERGY PERFORMANCE ANALYSES OF INDUSTRIAL HEATING BY WATER STRIP MODULES  PART 1 ANALISI APPROSSIMATA E CFD DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DI SISTEMI DI RISCALDAMENTO INDUSTRIALE CON TERMOSTRISCE - PARTE 1

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A THEORETICAL STUDY OF AIR CHANGE IN ITALIAN SCHOOLS: ENERGETIC ASPETCS, AIR QUALITY AND SARSCOV2 INFECTION RISK ASSESSMENT PART 1 APPROCCIO TEORICO SUL RICAMBIO D’ARIA NELLE SCUOLE ITALIANE: ASPETTI ENERGETICI, QUALITÀ DELL’ARIA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INFEZIONE DA SARS-COV-2 (PARTE 1) VERSO GLI EDIFICI ZEROCARBON: SCENARI DI RETROFIT PER UN HOTEL IN ITALIA TOWARDS ZERO-CARBON BUILDINGS: RETROFIT SCENARIOS FOR A REFERENCE HOTEL IN ITALY

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