AiCARR Journal #76 - Qualità dell'aria | Tecnologie per la IAQ

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#76 Organo Ufficiale AiCARR

ISSN:2038-2723

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

ANNO13 - OTTOBRE 2022

NUOVI CAM EDILIZIA, QUALI NOVITÀ? SCUOLE PIÙ SALUBRI GRAZIE ALL’IOT DCV NEGLI EDIFICI RESIDENZIALI: L’IMPATTO DELLA EPBD III VERSO UNA NUOVA GENERAZIONE DI UTA CERTIFICATE TECNOLOGIE PER LA SALUBRITÀ DELL’ARIA ACCUMULO STAGIONALE NEL RESIDENZIALE

QUALITÀ DELL’ARIA TECNOLOGIE PER LA IAQ

POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - GIPA/LO/CONV/003/2013.


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Periodico Organo ufficiale AiCARR n. 76 ottobre 2022 www.aicarrjournal.org

EDITORS IN CHIEF Francis Allard (France) Filippo Busato (Italy)

AiCARR journal è una testata di proprietà di AiCARR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione Via Melchiorre Gioia 168 – 20125 Milano Tel. +39 02 67479270 – Fax. +39 02 67479262 www.aicarr.org

HONORARY EDITOR Bjarne Olesen (Denmark) ASSOCIATE EDITORS Karel Kabele (Czech Republic) Valentina Serra (Italy) SCIENTIFIC COMMITTEE Ciro Aprea (Italy) William Bahnfleth (USA) Marco Beccali (Italy) Umberto Berardi (Italy) Anna Bogdan (Poland) Alberto Cavallini (Italy) Iolanda Colda (Romania) Stefano Corgnati (Italy) Annunziata D’Orazio (Italy) Filippo de’ Rossi (Italy) Livio de Santoli (Italy) Marco Dell’Isola (Italy) Giorgio Ficco (Italy) Marco Filippi (Italy) Manuel C. Gameiro da Silva (Portugal) Cesare M. Joppolo (Italy) Dimitri Kaliakatsos (Italy) Essam Khalil (Egypt) Jarek Kurnitski (Latvia) Renato M. Lazzarin (Italy) Catalin Lungu (Romania) Anna Magrini (Italy) Zoltán Magyar (Hungary) Rita M.A. Mastrullo (Italy) Livio Mazzarella (Italy) Arsen Melikov (Denmark) Gino Moncalda Lo Giudice (Italy) Boris Palella (Italy) Federico Pedranzini (Italy) Fabio Polonara (Italy) Piercarlo Romagnoni (Italy) Francesco Ruggiero (Italy) Luigi Schibuola (Italy) Giovanni Semprini (Italy) Jorn Toftum (Denmark) Timothy Wentz (USA) Claudio Zilio (Italy)

REDAZIONE Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale – redazione.aicarrjournal@quine.it Hanno collaborato a questo numero | Luigi Cinquanta, Jacques Gandini, Arnaud Lacourt, Luca Alberto Piterà, Marco Surra, Alessandro Zivelonghi

MANAGEMENT BOARD Giorgio Albonetti Filippo Busato Luca Alberto Piterà Erika Seghetti EDITORIAL BOARD Carmine Casale Pino Miolli Marco Noro Luca Alberto Piterà Valentina Serra Luigi Schibuola Claudio Zilio

Gli articoli presenti all’interno di AiCARR Journal sono il risultato di una libera e personale interpretazione dei relativi autori. In nessun caso le idee espresse dall’autore possono essere considerate come parere di AiCARR. Nel caso in cui qualche diritto di autore sia stato involontariamente leso, si prega di contattare l’autore dell’articolo, al fine di risolvere ogni possibile conflitto.

Crediti Formativi Professionali per gli autori di AiCARR Journal Grazie all’accreditamento di AiCARR Journal presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, agli ingegneri iscritti all’Albo che forniranno contributi alla rivista verranno attribuiti 2,5 CFP ad articolo pubblicato. Per la proposta di articoli, potete scriverci all’indirizzo di redazione: redazione.aicarrjournal@quine.it SUBMIT YOUR PAPER Tutti i membri dell'associazione possono sottoporre articoli per la pubblicazione. Ricordiamo che dal 1 aprile 2014, tutti i contributi autorali sono sottoposti a Blind Peer Rewiew. www.aicarrjournal.org

PUBBLICITÀ Ilaria Tandoi | Ufficio traffico – i.tandoi@lswr.it SERVIZIO ABBONAMENTI abbonamenti.quine@lswr.it – tel. 02 864105 Abbonamento annuale (6 fascicoli): 55 € PRODUZIONE Antonio Iovene | Procurement Specialist – a.iovene@lswr.it – cell. 349 1811231 Grafica e Impaginazione: Marco Nigris Stampa: Aziende Grafiche Printing srl – Peschiera Borromeo (MI) EDITORE Quine srl Sede legale Via Spadolini, 7 – 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – tel. 02 864105

Testata Associata

Aderente

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Accelerated Active Transition La progettazione al centro della transizione energetica

CONCORSO DI IDEE 2022

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La progettazione ha un ruolo centrale nella transizione energetica. Una progettazione “all-round” che guarda alla produzione ed all’utilizzo dell’energia, al mondo termico ed elettrico, alla climatizzazione ed alla mobilità. ll Concorso di Idee Viessmann 2022 è il contest che premia i progetti che hanno una visione di sistema atta a massimizzare l’efficienza globale nel contesto in cui si opera. Partecipare è semplice! Fino al 30 novembre candida i progetti che meglio rappresentano le tue proposte di progettazione efficiente. Viessmann ti premia!

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EDITORIALE

#ABBASSO1GRADO Nelle settimane di ripresa del lavoro dopo la pausa estiva si sono susseguite molte e diverse notizie sul tema del costo dell’energia, delle prospettive di disponibilità di gas naturale per l’inverno e dei prezzi che fonti e vettori potrebbero raggiungere. Se da un lato, come scritto nell’editoriale del numero precedente, un aumento del costo dell’energia corrisponde a un aumento del valore del risparmio energetico generato da interventi di efficientamento, dall’altro la forte incertezza nei prezzi dell’energia per il futuro rende difficile la programmazione e la valutazione economica delle opportunità di investimento; se prevediamo che il prezzo dell’energia sia 100 €/tep (coincidente con il valore dell’energia risparmiata) e questo poi crolla drasticamente (esattamente com’è impennato) nel giro di pochi mesi, questo genera un critico allungamento dei tempi di ritorno. Quello che pare certo è che sarà un inverno molto costoso, per quanto riguarda il riscaldamento, e che speriamo ci conduca verso comportamenti virtuosi. L’idea di effettuare controlli nelle abitazioni per verificare la corretta gestione della temperatura con impianto autonomo, per quanto corretta in linea di principio, si scontra con ostacoli organizzativi (e immagino anche qualcuno di tipo legislativo) che potrebbero essere insormontabili allo stato attuale. D’altro canto le cose potrebbero andare ben diversamente per gli impianti centralizzati, in cui la figura del terzo responsabile potrebbe agire in telegestione (o comunque in maniera controllata e controllabile) con la riduzione delle temperature di mandata (curva climatica). In questo caso la contabilizzazione del calore potrebbe venire

in aiuto, in quanto ciascuno dei condomini dovrebbe essere maggiormente attento ed evitare il “furto di calore” che si genera quando le temperature delle diverse zone termiche differiscono di qualche grado. Se ci pensiamo bene, uno dei motivi che hanno causato la maggior diffusione dei sistemi di riscaldamento autonomi nei condomini (prima che fosse resa obbligatoria la contabilizzazione negli impianti nuovi) fu proprio il fatto che il singolo poteva beneficiare delle conseguenze (consumo volontario) del proprio comportamento virtuoso (regolazione parsimoniosa, quindi riduzione della spesa individuale). Il tema naturalmente dovrebbe essere affrontato anche per quanto concerne l’utilizzo estivo degli impianti di climatizzazione, in cui si riscontrano spesso temperature inadeguate non solo all’efficienza energetica, ma addirittura alla salute; basti ripensare all’estate torrida appena vissuta e alla transizione da un ambiente esterno a temperature oltre i 40 °C a un ambiente interno con 24 °C o addirituttura 23. Anche in questo caso servono dispositivi di controllo e sorveglianza sui responsabili d’impianto. Gli studi e l’esperienza dimostrano che l’abbassamento di un grado del set point dell’impianto di riscaldamento si traduce in un risparmio indicativo del 7% su base stagionale. Ragionamenti analoghi valgono per la programmazione del termostato. E se le “bollette” saranno salate, i risparmi saranno significativi per le nostre tasche e —mi permetto— anche per l’ambiente. Promuovo quindi un’idea per il nostro inverno che si avvicina: consapevolezza degli stili di vita, dell’abbigliamento in casa e… #abbasso1grado! Filippo Busato, Presidente AiCARR

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Editoriale 4

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Novità prodotti 8

NORMATIVA

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Una PA più decarbonizzata e sostenibile con i nuovi CAM edilizia Vediamo cosa cambierà con i nuovi Criteri Ambientali Minimi per l’edilizia, in vigore dal prossimo dicembre L.A. Piterà

SCUOLE

Smart Healthy Schools: il concept IoT “AulaSicura” per l’aerazione assistita e la ventilazione meccanica Al fine di mostrare le potenzialità della tecnologia IoT applicata al monitoraggio della IAQ viene illustrata una concreta applicazione di post-elaborazione real time dei dati durante una campagna di test effettuata in una scuola italiana da cui elaborare una scala di priorità di intervento per l’eventuale installazione di macchine a VMC distribuita su edifici esistenti A. Zivelonghi

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DCV Demand Controlled Ventilation (DCV) negli edifici residenziali: l’impatto della EPBD III L’impiego di sistemi di ventilazione intelligenti potrà influire nella valorizzazione dell’immobile attraverso lo Smart Readiness Indicator (SRI), un interessante strumento utile per valutare la capacità di un edificio di rispondere attivamente e in modo efficiente alle mutevoli condizioni impiantistiche e alle richieste degli occupanti J. Gandini

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UTA Verso una nuova generazione di Unità di Trattamento Aria certificate Eurovent ha lanciato una certificazione di parte terza che verifica gli aspetti igienici con cui sono realizzate le UTA, tra cui: la qualità dei materiali utilizzati, dei componenti, nonché il livello di manutenzione necessario dell’involucro e delle diverse sezioni J. Gandini e A. Lacourt

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UFFICI Tecnologie per la salubrità dell’aria Per garantire una qualità dell’aria ottimale all’interno degli uffici è possibile adottare una soluzione basata su unità di ventilazione localizzate a tutto ricircolo in grado di garantire elevate prestazioni di filtrazione e diluzione dei contaminanti ambientali con costi contenuti di investimento e di esercizio L. Cinquanta

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SISTEMI DI ACCUMULO Accumuli stagionali nel residenziale Gli accumuli in acqua rappresentano la soluzione più economica ed efficace se associati a sistemi in grado di aumentare la loro capacità termica M. Surra


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Novità Prodotti SEPARATORE IDRAULICO MULTIFUNZIONE Watts Industries Italia amplia la propria gamma di prodotti per la centrale termica con la serie SDDF, un dispositivo multifunzione che racchiude in un solo prodotto le funzioni di disgiuntore idraulico, defangatore magnetico e disaeratore. In particolare, si tratta di un’unità che, da una parte, separa idraulicamente il flusso primario da quello secondario e, dall’altra, rimuove in modo completamente automatico sporcizia, gas e aria dall’acqua o dalle miscele acqua/glicole. La presenza di aria negli impianti di distribuzione esistenti o nuovi è un fattore che non deve essere trascurato. Le bolle d’aria, infatti, si formano ogni qualvolta c’è un riempimento dell’impianto e/o quando c’è un abbassamento della pressione di esercizio. Inoltre, la velocità dell’acqua negli impianti favorisce la formazione di bolle e microbolle d’aria generando così rumore e una difficile circolazione dei fluidi, con un conseguente spreco di energia. Grazie alla tripla funzione, quindi, il Separatore Serie SDDF di Watts permette di separare e rendere indipendenti le portate e le prevalenze del circuito primario e secondario, di eliminare le microbolle d’aria del circuito attraverso il disaeratore, grazie alla riduzione di velocità del flusso e alla conformazione interna, e, infine, di intrappolare le impurità e i fanghi nella struttura interna, senza intasarla, in modo da essere facilmente eliminate attraverso la valvola di drenaggio. Inoltre, grazie al potente magnete di cui è costituito, il dispositivo elimina anche le impurità metalliche. I residui raccolti, infatti, sia quelli di natura terrosa che magnetica, possono essere evacuati attraverso la valvola di scarico, operazione che può essere fatta solo dopo aver disinserito il magnete permanente in modo che quest’ultimo non venga a contatto diretto con i fluidi. Costituito da un corpo in acciaio, il Separatore Serie SDDF è caratterizzato da connessioni flangiate che coprono le dimensioni dalla DN50 alla DN300 secondo la normativa europea EN1092-1 PN16 che regola le flange per le tubazioni e stabilisce i requisiti per le flange in acciaio secondo designazione di pressione nominale (PN) e dimensione nominale (DN). L’installazione del Separatore idraulico della Serie SDDF permette di risparmiare tempo e materiale, sostituendo tre apparecchi necessari per il buon funzionamento e rendimento dell’impianto con uno solo. In particolare, questo dispositivo multifunzione deve essere installato fra il generatore di energia (circuito primario) e il collettore di distribuzione verso l’impianto (circuito secondario) e sempre in posizione verticale ricordando di lasciare lo spazio sufficiente per le operazioni di manutenzione, pulizia del magnete e smontaggio del disaeratore. www.wattswater.it

HVAC CON TECNOLOGIA NANOE Garantire una buona qualità dell’aria in un ambiente interno è un requisito fondamentale per il benessere psico-fisico degli occupanti. Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning presenta air-e, il primo generatore indipendente di particelle nanoe™X a soffitto, disponibile a partire da ottobre 2022. Il nuovo generatore è ideale per una vasta gamma di applicazioni in cui la qualità dell’aria indoor è un elemento fondamentale, come ad esempio: strutture ricettive, negozi, ospedali, ristoranti, palestre, scuole, uffici, case di cura e abitazioni. Air-e è una soluzione a basso consumo energetico (4,0 W) e un singolo dispositivo può coprire una superficie di circa 20 m2, come ad esempio la camera di un hotel. In caso di superfici maggiori, è possibile installare più di un’unità per una copertura completa degli spazi. Air-e è una soluzione a soffitto dal design discreto, che non richiede l’installazione aggiuntiva di tubazioni, ed è l’ideale per lavori di ammodernamento di ambienti con impianti di climatizzazione privi di tecnologia nanoe™X. Il suo peso di soli 1,1 kg lo rende estremamente semplice da installare, mentre il livello di pressione sonora di 25,5 db (A) (simile a un bisbiglio) ne garantisce un funzionamento discreto. Il generatore rilascia fino a 4,8 trilioni di radicali ossidrilici (noti anche come radicali OH) al secondo. I radicali ossidrilici, abbondantemente presenti in natura, possono contribuire a inibire 5 tipi di inquinanti, tra cui alcuni virus, batteri e muffe, nonché a neutralizzare i cattivi odori, come ad esempio il fumo di sigaretta. Gli studi condotti negli ultimi anni da Panasonic hanno inoltre dimostrato che il generatore di nanoe™X è in grado di inibire anche il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) e il virus dell’influenza A sottotipo H1N1 fino al 99,9%. Panasonic offre una soluzione HVAC completa per la qualità dell’aria interna. L’azienda dispone di 8

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un’ampia gamma di soluzioni per il trattamento dell’aria di rinnovo, senza dimenticare le unità specifiche per la sola immissione di aria esterna. La tecnologia nanoe™X, implementata nella maggior parte delle unità interne per applicazioni residenziali e commerciali, rende gli ambienti più confortevoli e puliti 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. www.aircon.panasonic.eu.


MONOSPLIT AD ALTA EFFICIENZA Vitoclima 232-S di Viessmann è un climatizzatore di categoria superiore che raggiunge la classe energetica A+++ garantendo bassi consumi energetici, massimo comfort acustico e ottima qualità dell’aria all’interno degli spazi abitativi. La qualità dell’ambiente in cui viviamo dipende anche dal livello di rumore percepito e Vitoclima 232-S garantisce un elevato comfort acustico: la rumorosità percepita è 24 dB(A), prossima a quella del fruscio delle foglie. La tecnologia inverter consente di mantenere la temperatura costante, evitando i continui avvii e spegnimenti: diminuiscono così gli sprechi energetici mentre aumentano la sensazione di benessere e il risparmio. Tra le caratteristiche innovative di Vitoclima 232-S, il Wi-Fi di serie e la possibilità, tramite app dedicata, di gestire a distanza il condizionatore, per impostare le fasce orarie per la climatizzazione, così come la temperatura desiderata. L’unità interna del modello è dotata inoltre di regolazione dell’angolazione delle alette in 3D, che garantisce il flusso d’aria sul lato destro o sinistro, in alto e in basso, offrendo il massimo comfort in ogni punto della stanza. Il climatizzatore Vitoclima 232-S utilizza il refrigerante R32 che coniuga un basso GWP (Global Warming Potential) a prestazioni uniche. I rendimenti stagionali (SCOP/SEER) di Vitoclima 232-S permettono di classificare il prodotto in classe A+++ sia in caldo sia in freddo. Grazie alla tecnologia a plasma freddo o NTP (non thermal plasma), Vitoclima 232-S è in grado di ridurre fino al 91% la presenza di agenti patogeni in ambiente in sole due ore. La tecnologia NTP non introduce nell’aria sostanze chimiche, ma si basa sul naturale processo della ionizzazione realizzata tramite l’azione di un campo elettrico oscillante che causa l’aumento dell’energia cinetica delle molecole. Entrando in collisione, esse perdono o acquisiscono elettroni, diventando ioni; le molecole di ossigeno ionizzate hanno la capacità di danneggiare le membrane cellulari di virus e batteri, annientandoli. La tecnologia a plasma a freddo è pertanto efficace nella riduzione degli agenti patogeni in ambiente e in particolare dei batteri che rappresentano gli agenti più resistenti. L’unità interna di Vitoclima 232-S ha un design lineare ed elegante, studiato per inserirsi con gusto negli arredi domestici. Per soddisfare le esigenze di chi desidera un climatizzatore che possa essere un elemento di arredo più deciso e accattivante, è ora possibile scegliere anche l’elegante tonalità nera. www.viessmann.it

CONFORMI CLASSE A - UNI EN ISO 52120-1 Prestazione energetica degli edifici

Pannelli ambiente multisensore Belimo

Per un clima ambiente sano e confortevole Le nuove unità ambiente Belimo con display ePaper a basso consumo rilevano valori di temperatura, umidità e CO2 , con un indicatore semaforico che indica la qualità dell’aria. Parametrizzazione, visualizzazione dei dati di misura e modifica dei setpoint possono avvenire tramite il display touch o tramite uno smartphone via NFC e Belimo Assistant App, anche per le versioni senza display. Le nuove unità ambiente sono conformi al requisito 4.1 per la realizzazione di edifici in Classe A secondo la recente norma UNI EN ISO 52120-1:2022 che ha ora sostituito la precedente UNI EN 15232-1:2017 - Impatto dell’automazione, del controllo e della gestione tecnica degli edifici.

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Novità Prodotti VMC PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA NELLE SCUOLE La pandemia ha mostrato con chiarezza l’importanza dell’installazione nelle scuole di sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata – VMC (termine con il quale si designano comunemente i recuperatori di calore), gli unici in grado di coniugare un adeguato ricambio dell’aria con il mantenimento di condizioni di temperatura e di umidità relativa adatti al nostro metabolismo senza penalizzare i consumi energetici. In questo senso, grande attenzione va prestata alla qualità dei macchinari, al rispetto delle normative in materia di sicurezza e ambiente e alle prestazioni, senza dimenticare il tema dei bassi consumi finalizzati al risparmio energetico. Tra i dispositivi di Ventilazione Meccanica Controllata che Vortice propone per gli edifici scolastici, di rilievo sono i Recuperatori di Calore che garantiscono il costante ricambio d’aria mantenendo costante la temperatura interna. Purtroppo, come noto, la stragrande maggioranza degli edifici scolastici italiani è priva delle predisposizioni necessarie alla rapida installazione di VMC centralizzate, quali i modelli della gamma VORT NRG FLAT, concepiti per l’installazione nascosta in controsoffitti, o le Unità Trattamento Aria serie CTAE di VORTICE INDUSTRIAL, capaci di soddisfare le esigenze di un intero plesso scolastico. Per questo, negli ultimi mesi VORTICE ha sviluppato prodotti specificamente concepiti, grazie alle prestazioni erogate, alla semplicità di utilizzo e alla rapidità di messa in opera, per la ventilazione di aule scolastiche già esistenti. In particolare, il nuovo recuperatore di calore VORT HRW 450 AVEL BOX H è in grado di soddisfare le esigenze di ventilazione di un’aula scolastica. Installato a terra, in corrispondenza di una parete perimetrale, necessita unicamente di due fori per l’aspirazione dell’aria di rinnovo e l’espulsione all’esterno dell’aria viziata, mentre apposite griglie, ricavate nell’involucro in legno, richiudibile con serratura per preservare i settaggi impostati all’installazione, aspirano l’aria dal locale e diffondono in ambiente l’aria esterna. La presenza di uno scambiatore entalpico assicura altresì ideali condizioni di comfort, specie in climi freddi e secchi, tipici ad esempio delle località montane, evitando i fastidi di un’aria povera di umidità. È inoltre abbinato a un sensore di CO2, che gestisce automaticamente il ricambio dell’aria in base ai livelli di anidride carbonica nel locale per mantenerli al di sotto della soglia

di benessere, assicurando la miglior efficacia della didattica (elevati tassi di CO2, come noto, inducono sonnolenza), prevenendo l’accumulo di inquinanti e agenti patogeni e assicurando corretti valori di temperatura e umidità relativa senza sprechi energetici. Un’adeguata suite di filtri garantisce altresì la pulizia dell’aria esterna immessa nel locale VORT HRW 1200 FLAT differisce dal precedente apparecchio per le superiori prestazioni, adatte ad ambienti più affollati e di maggiori dimensioni, quali aule universitarie, palestre o sale riunioni, e l’installazione, in questo caso a soffitto, così da non occupare spazi preservando al contempo i già citati requisiti di rapidità ed economicità di installazione. Anche in questo caso il controllo automatico del tasso di ventilazione mediante un sensore di CO2, unito alla possibile programmazione del suo funzionamento, massimizza la fruibilità e l’efficacia d’uso dell’apparecchio, mentre l’accurato isolamento acustico dell’involucro ne favorisce l’utilizzo anche a fronte delle elevate portate trattate. www.vortice.it

VMC DECENTRALIZZATA

REHAU, azienda leader nello sviluppo di soluzioni per il risparmio energetico e massimo comfort abitativo, aggiorna la sua gamma per il trattamento dell’aria con un nuovo sistema di VMC decentralizzata capace di gestire i ricambi d’aria in modo automatico, risparmiando energia e assicurando massima salubrità negli ambienti confinati. Ideale in caso di ristrutturazioni edilizie, ad esempio in abbinamento alla sostituzione degli infissi, la novità REHAU è una soluzione facile, completa e silenziosa, che non richiede la realizzazione di un impianto di distribuzione dell’aria, ribassamenti e scarichi della condensa: è infatti sufficiente un foro sulla parete esterna e l’alimentazione elettrica a 220 V, per un’aria filtrata di qualità in diversi ambiti di applicazione, tra cui edifici residenziali, scolastici e uffici. Il nuovo sistema di VMC decentralizzata di REHAU è dotato di scambiatore di calore rigenerativo ad alta efficienza (fino al 93%), che permette di ricambiare l’aria all’insegna del risparmio energetico in modo semplice e veloce. Il ventilatore assiale brushless estrae l’aria viziata presente all’interno della stanza per 70 secondi, trattenendo l’energia termica nello scambiatore di calore ceramico finchè non viene raggiunta la capacità massima; per altrettanti secondi viene invertito il flusso, l’aria esterna passa attraverso lo scambiatore dove, a seconda della stagione, viene preriscaldata o pre-raffrescata, e immessa come aria nuova nella stanza. Disponibile in due versioni, con diametro da 100 mm e 160 mm e portate d’aria massima rispettivamente di 30 m3/h e 60 m3/h, la nuova soluzione REHAU viene fornita in un pratico kit di montaggio che rende l’installazione semplice e rapida, sia in caso di nuove costruzioni che in edifici esistenti. Il sistema può gestire fino a 16 unità (master-slave) per un funzionamento coordinato tra immissione ed estrazione, ad esempio in grandi locali, e offre la possibilità di installare filtri opzionali fino al PM10 e acustici, per migliorare le performance di filtrazione e isolamento acustico. Per assicurare la massima praticità di utilizzo, il sistema è provvisto di un telecomando di controllo che prevede tre modalità di funzionamento: la modalità automatica in recupero di calore, in cui l’unità viene gestita dal sensore di umidità (secondo tre livelli) e crepuscolare; la modalità manuale, in cui è possibile impostare la portata oraria della

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macchina (secondo tre livelli) e la modalità sorveglianza. La griglia interna, progettata per ridurre il rumore proveniente dall’esterno e ottenere il massimo comfort interno, si richiude automaticamente quando il sistema si spegne. Nella modalità notturna è invece possibile ridurre la rumorosità fino a 4 dB pur garantendo 10 m3/h. Oltre a controllare l’umidità e a ricambiare l’aria, scongiurando la formazione di muffe, condense e relativi lavori di manutenzione, la nuova soluzione di VMC decentralizzata di REHAU si caratterizza per consumi elettrici minimi, è dotata di etichetta energetica A e può essere considerata nei calcoli per la certificazione energetica, contribuendo a migliorare la classe energetica dell’immobile e risultando ideale in caso di ristrutturazioni edilizie finalizzate all’energy saving. www.rehau.com


BARRIERE D’ARIA PER GRANDI AMBIENTI Diloc dice addio a spifferi e sbalzi termici con il sistema di ventilazione “Green Line”, la linea di barriere d’aria per ambienti commerciali e grandi superfici in grado di offrire un comfort impeccabile e ottimizzare l’isolamento, eliminando le dispersioni termiche. Applicando le barriere Green Line sopra a porte e ingressi, il muro d’aria creato dal sistema di ventole protegge l’ambiente da flussi termici in entrata e in uscita, mantenendo il locale correttamente climatizzato ed evitando gli sprechi. Completo di tecnologia Eco e funzionalità smart, il sistema di ventilazione Green Line permette di lasciare aperte le porte di negozi, uffici, grandi magazzini e ingressi merci, e isola gli ambienti da sbalzi termici e infiltrazioni di smog, fumi o insetti. Gli sprechi energetici sono eliminati e le emissioni nell’ambiente sensibilmente ridotte, mantenendo sempre il massimo livello di comfort. Una scelta di benessere che salvaguarda il pianeta. Il sistema di ventilazione di Green Line combina l’azione di ventole multiple per offrire l’isolamento termico più adatto a ogni esigenza applicativa. La speciale ventola Centrifuga canalizza un flusso d’aria più intenso ed è progettata per installazioni a 300 cm d’altezza. La ventola tangenziale, discreta e silenziosa, permette un’installazione a partire da 250 cm. Grazie al flusso d’aria angolato a 105 gradi, le barriere d’aria Green Line possono inoltre essere utilizzate a moduli per aumentare la superficie coperta. La linea è disponibile in quattro modelli, con tagli di portata d’aria variabili da 1400 m2/h a 3600 m2/h e assorbimento energetico compreso tra 160 W e 350 W. Performance avanzate, sostenibilità e risparmio sono le parole chiave della gamma Diloc Green Line. Una scelta ad alta efficienza per isolare termicamente gli ambienti commerciali e professionali, garantendo consumi ridotti a difesa del comfort. www.naicon.com/company/diloc/ Nürnberg 11-13 October 2022 Hall 4 Stand 218


Novità Prodotti VMC PER GLI SMARTBOXX Lavorare indisturbati in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, nelle migliori condizioni di produttività, salubrità e comfort: con queste premesse nasce SmartBoxx, il modulo di edilizia prefabbricata ideato dall’omonima azienda altotesina come perfetto setting per il lavoro mobile. Realizzato completamente in legno e materiali ecosostenibili, questo ambiente modulare rappresenta una soluzione innovativa e versatile per rispondere alle più diverse necessità in termini di spazi lavorativi sia indoor che outdoor nel contesto di luoghi aziendali o ricettivi, ma anche per rendere disponibili locali a uso working in occasione di fiere ed eventi. Dotato delle migliori tecnologie e attrezzature per l’ufficio – pannello a infrarossi, controllo smart degli accessi, schermi e soundbar per la gestione di videoconferenze – SmartBoxx è concepito per essere un ambiente accogliente e assicurare la migliore user experience all’utilizzatore in ogni periodo dell’anno. Per questo, oltre alle pareti di legno massiccio e agli infissi con triplo vetro che assicurano eccellenti prestazioni in termini di isolamento termico e acustico, si è scelto di equipaggiare la struttura anche di un sistema intelligente per la gestione del comfort termoigrometrico: l’innovativo climatizzatore con VMC integrata All Season di Helty.

All Seasons: benessere e salubrità indoor tutto l’anno Rivoluzionaria tecnologia brevettata pensata per la gestione smart del comfort, Helty All Seasons combina la funzione di condizionamento caldo/freddo e deumidificazione con quella di rinnovo continuo dell’aria, attraverso un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata integrato che permette di evitare l’accumulo di anidride carbonica e di immettere nel locale nuova aria purificata dagli inquinanti esterni. All Seasons si compone di due elementi complementari, entrambi progettati e industrializzati per un inserimento

a totale incasso nella sezione perimetrale dell’edificio. Da un lato, un’unità trivalente con pompa di calore aria-aria basata su tecnologia DC inverter e circuito refrigerante con gas ecologico R32, cui si aggiunge un sistema VMC ad alta efficienza dotato di filtro F7 e scambiatore di calore a doppio flusso incrociato controcorrente per il recupero fino al 90% dell’energia termica. Dall’altro, posizionata a filo parete, un’unità di diffusione del comfort eroga, a seconda delle necessità, aria calda o fredda e aria purificata dal sistema di ventilazione. Tutte le funzionalità della macchina possono essere controllate direttamente attraverso un pannello LCD touch screen, che consente sia di impostare scenari di utilizzo in base alle esigenze sia di controllare in qualsiasi momento i principali valori di IAQ, come umidità, CO2, VOC e particolato PM2,5. www.heltyair.com

CLIMATIZZATORE CHE GARANTISCE LA QUALITÀ DELL’ARIA LG Electronics (LG) amplia la gamma di climatizzatori residenziali con il nuovo ARTCOOL Color che, grazie alla sua elegante colorazione beige, si adatta perfettamente a tutti gli stili e a ogni ambiente della casa. Disponibile in configurazione mono e multi split (9000 e 12000 Btu), il nuovo ARTCOOL Color integra le innovative funzionalità antibatteriche e contro le allergie che contraddistinguono la gamma residenziale di LG Electronics. L’avanzato e completo sistema di filtrazione AirCare Complete System™ mantiene fresca e pulita l’aria emessa dal condizionatore e l’unità stessa, affinché sia emessa aria sana e pulita. Il Pre-Filter intrappola le particelle di polvere di dimensione maggiore e la funzione Auto Cleaning contribuisce a mantenere l’unità interna priva di umidità, prevenendo la formazione di muffe e batteri, oltre che il diffondersi di cattivi odori. L’innovativa tecnologia UVnano™ elimina il 99,99% microrganismi batterici presenti sul ventilatore grazie alla luce LED UV e lo ionizzatore Plasmaster™ rimuove gli odori sgradevoli e immette in ambiente oltre 3 milioni di ioni che attraggono gli inquinanti dispersi nell’aria e li trasformano in molecole d’acqua. Infine, il nuovo Allergy Filter, certificato BAF da parte di AllergyUK, permette di filtrare l’aria interna grazie a un particolare rivestimento e di rimuovere le sostanze in sospensione, come acari della polvere, polline, funghi e muffe, che possono essere causa di allergie, garantendo ambienti confortevoli e al contempo salubri. Il cuore tecnologico del nuovo LG ARTCOOL Color è l’innovativo compressore LG DUAL Inverter™, che rinfresca l’ambiente in modo più rapido, confortevole ed efficiente. Con una velocità fino a 120 Hz, permette di ridurre del 40% il tempo necessario per raffreddare l’ambiente e di mantenere costante la temperatura desiderata con una riduzione dei consumi fino al 70% rispetto ai tradizionali climatizzatori. Inoltre, grazie alla qualità progettuale e costruttiva, il compressore DUAL Inverter™, garantito 10 anni, riduce vibrazioni e rumorosità rendendolo ideale nelle ore notturne per sonni 12

#76

tranquilli e indisturbati o quando si devono svolgere attività che richiedono una particolare concentrazione. Così come gli altri modelli delle famiglie residenziali di LG Electronics, il nuovo ARTCOOL Color unisce l’efficienza di climatizzazione e purificazione dell’aria con la semplicità di utilizzo e gestione grazie al Wi-Fi integrato. L’app LG ThinQ e la compatibilità con gli smart speaker Google Assistant e Amazon Alexa consentono, infatti, di controllare il climatizzatore in modo intuitivo, rendendo la casa ancora più smart. Grazie ai comandi vocali è possibile accendere e spegnere l’unità, controllare la temperatura e modificarla secondo le proprie esigenze, oltre che impostare la velocità di ventilazione e la modalità operativa. L’app LG ThinQ, disponibile per smartphone e tablet Android e sistema iOS, consente inoltre di controllare e gestire comodamente la qualità dell’aria, anche quando si è fuori casa, per ritrovare al proprio rientro il clima ideale così come personalizzare le principali impostazioni, temporizzare la manutenzione dei filtri, impostare programmi settimanali e utilizzare la funzionalità Smart Diagnosis per l’invio di notifiche di funzionamento e il supporto per una vasta gamma di problemi tecnici. www.lg.com/it


Informazioni dalle aziende

BLUMARTIN FREEAIR100 E FREEAIRPLUS: VENTILAZIONE ECCEZIONALE L’impianto intelligente che unisce i vantaggi del centralizzato con quelli del decentralizzato, eliminando i punti deboli

D

i recente il mercato della ventilazione meccanica ha visto crescere gli impianti decentralizzati o “single room”. Facilità di posa, soprattutto nelle abitazioni esistenti, e assenza di canali da pulire nel tempo sono i punti di forza principali. La sanificazione dei canali di mandata è infatti una criticità degli impianti centralizzati e molti utenti vogliono evitare questa costosa incombenza. Il decentralizzato comporta tuttavia l’installazione di diversi apparecchi per poter servire al meglio l’unità abitativa e ciò implica l’esecuzione di più fori in facciata e la gestione di più macchine con relativi costi per la sostituzione dei filtri. freeAir100 si configura come un sistema ibrido: una singola unità è collocata nella parete perimetrale e gestisce quell’ambiente. Con il kit opzionale di estrazione per altre stanze, è possibile estrarre aria da altri locali come ad esempio bagni, cucina, cabina armadio, lavanderia. La mandata resta a bordo macchina e l’aria pulita si distribuisce negli ambienti vicini grazie alla differenza di pressione creata dalle estrazioni canalizzate. Le unità interne freeAirPlus, con sensori VOC, modulano l’aria nelle camere da letto, quando è necessario, senza la necessità di canali di mandata. L’impianto è flessibile e ideale per abitazioni fino a 80mq circa, sia per ristrutturazioni sia per nuovi edifici (anche come predisposi-

INTERNO

Estrazione opzionale (fino a 5 canali)

Min. 32 cm ESTERNO

zione) grazie alla controcassa da murare e canali ridotti al minimo. freeAir100 modula la portata (fino a 100mc/ora) in base al fabbisogno reale tramite 8 sensori, compreso CO2. Recupero 94% certificato Passiv House e con Sigillo Qualità CasaClima. Si collega al software freeAir Connect anche via Wi-Fi in cloud, con e-mail alert, monta filtri antiparticolato e pollini fino a ePM1, bypass automatico. Ha vinto Passivhaus Component Award, Iconic Design Award, TopStar Hotel Award. Partner tecnico di Biosphera Project. Per maggiori informazioni: info@ventilazionecasa.it – tel. 0423651159


Novità Prodotti NUOVA GAMMA DI UNITÀ ESTERNE E INTERNE Clivet lancia la nuova gamma VRF CVT8, disponibile dal 2023, caratterizzata da elevate efficienze energetiche, funzionalità avanzate, flessibilità d’impiego e installazione, per soddisfare pienamente le più specifiche esigenze del mercato, grazie alle sue caratteristiche distintive: • ampio campo di funzionamento: da –15 °C a +55 °C in raffrescamento, fondamentale nei locali tecnici con apparecchiature elettriche, e da –30° a +30 °C in riscaldamento • design compatto e lunghezze frigorifere ancor più incrementate per adattarsi alle diverse esigenze impiantistiche • silenziosità • controllo intelligente tramite app • installazione flessibile ed efficiente grazie a procedure automatizzate. Le unità esterne assicurano un elevato risparmio e un’alta affidabilità: è infatti possibile controllare accuratamente le variabili ambientali per ottenere le massime prestazioni e un consumo minimo (3 W) in stand by. L’installazione è flessibile e semplificata così come la manutenzione. L’impiego della Tecnologia Mild Air migliora il benessere e la purezza dell’aria, mentre il nuovo EasyCom, bus avanzato di comunicazione e controllo a due cavi autoalimentato e indipendente delle unità interne, basato su una tecnologia sviluppata internamente con una tipologia d’installazione libera, assicura una comunicazione rapida ed estremamente resistente a eventuali disturbi elettromagnetici. La capacità del singolo sistema VRF si estende fino a 90 kW per singolo modulo e 270 kW in combinazione, il funzionamento è controllato approfonditamente tramite 19 sensori

distribuiti su tutto il circuito frigorifero e il box dove sono alloggiate le schede elettroniche è completamente isolato dalla polvere ed eventuali schizzi d’acqua. Completano la gamma di unità esterne le unità Mini VRF con gas R32 da 8-18 kW e gas R410 da 8 fino a 67 kW, combinabili fino a 3 moduli (200 kW) e con espulsione aria canalizzabile (80 Pa), anche queste con ampio range di funzionamento da –15 a +55 °C in freddo e da –30 a +30 °C in caldo. L’estesa gamma di unità interne composta da 13 serie con potenze da 1,5 a 56 kW, compatibili sia con refrigerante R32 che con R410, assicura un ottimo controllo, un accurato filtraggio, la massima purificazione dell’aria con un indice di capacità fino al 200%. I principali punti di forza sono: • controllo evoluto basato su più parametri ambientali e contatti input/output • salute e comfort assicurati dall’impiego di unità silenziose, dotate di eccellente filtrazione opzionale (Plasma, filtri HEPA) e regolazione della direzione del flusso di aria • risparmio energetico reso possibile dai sensori di presenza e dai ventilatori full DC che garantiscono un alto livello di efficienza • installazione semplificata e veloce. www.clivet.com

SISTEMA DI CONTROLLO DEL CLIMATIZZATORE Aidoo di Airzone è un dispositivo di piccole dimensioni che si integra con gli impianti di aria condizionata e fancoil dei principali produttori, per garantire un controllo completo ed efficiente del sistema. Grazie alla sua compatibilità con la maggior parte di marchi esistenti, Aidoo permette di controllare anche le unità meno recenti grazie alle apposite interfacce programmate con i protocolli originali dei costruttori. Facile da installare si connette direttamente all’unità o al termostato esistente per consentire un miglior controllo bidirezionale dell’impianto grazie all’utilizzo dei protocolli di comunicazione. Attraverso la connessione Wi-Fi e l’app

14

#76

Airzone Cloud è inoltre possibile trasformate ogni smartphone in un telecomando per controllare l’impianto da fuori casa o con Amazon Alexa e Google Assistant. La connessione diretta all’impianto consente un controllo dell’unità con la conferma di azioni e stati, grazie alla comunicazione bidirezionale tra il dispositivo e la macchina, così come un sistema di diagnosi dell’impianto che facilita la manutenzione. Aidoo è inoltre l’unico dispositivo in commercio che si può installare anche con split da condotto, oltre che con split da parete. Il collegamento diretto all’impianto consente di raggiungere un livello di affidabilità del segnale che un sistema a infrarossi non può garantire, essendo soggetto a molte variabili che possono comprometterne il funzionamento (segnale debole, ostacoli che bloccano il segnale, ecc.). Questo tipo di collegamento, inoltre, utilizza una comunicazione bidirezionale tra il dispositivo e il sistema al quale è collegato, consentendo di verificare l’esito del comando inviato e di rilevare eventuali errori o malfunzionamento nel sistema. A differenza dei sistemi a infrarossi, che devono essere necessariamente posti in prossimità dello split a parete con il quale devono interfacciarsi, i dispositivi Aidoo, grazie alla connessione WiFi, offrono la possibilità di scegliere il posto migliore dove essere collocati, integrandosi armoniosamente con il contesto nel quale vengono inseriti. www.airzoneitalia.it


REFRIGERATORI D’ARIA E POMPE DI CALORE REVERSIBILI PER INSTALLAZIONE ESTERNA MECH-iS-G07 e MEHP-iS-G07 sono le nuove linee di chiller e pompe di calore Mitsubishi Electric che mostrano un grande progresso nella tecnologia e nella cura dei dettagli. Adatti a una vasta gamma di applicazioni, dal comfort ambientale al raffreddamento industriale e IT, MECH-iS-G07 e MEHP-iS-G07 racchiudono i massimi livelli di efficienza energetica in un ingombro estremamente compatto. Con 7 nuove taglie in 3 moduli e carichi termici fino a 110 kW, MECH-iS-G07 e MEHP-iS-G07 possono essere estesi fino a 220 kW attraverso una configurazione opzionale a doppio modulo, che collega due moduli della stessa dimensione. Il cuore del sistema è il software W3000+, disponibile sia in versione standard che touchscreen. MECH-iS-G07 e MEHP-iS-G07 raggiungono i più alti standard di qualità grazie alla filosofia progettuale giapponese nota come poka-yoke, una tecnica che mira a prevenire errori di montaggio e rendere la manutenzione il più semplice possibile. MECH-iS-G07 e MEHP-iS-G07 forniscono livelli di prestazioni impeccabili, soprattutto a carico parziale, che aiutano a ridurre significativamente il consumo di energia. Gli esterni insonorizzati, che sono di serie sia sui compressori che sui kit idronici, fanno sì che questi due nuovi prodotti siano tra i più silenziosi sul mercato senza la necessità di componenti aggiuntivi. Il loro ingombro ridotto riduce anche al minimo le esigenze di spazio durante il trasporto e l’installazione. L’attenzione all’ambiente è al centro della filosofia di Mitsubishi Electric, e questo è incarnato anche in MECH-iS-G07 e MEHP-iS-G07. Questi due nuovi modelli utilizzano inoltre l’R32, un refrigerante a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP), che li rende una scelta sostenibile. www.mitsubishielectric.com

VMC a scomparsa

La ventilazione on demand invisibile e intelligente Ingombri e canali ridotti a zero, design essenziale, sensori di qualità dell’aria. Semplifica la realizzazione dell’impianto VMC. Esalta comfort e benessere in ogni stanza.

T +39 0445 16.70.174 marketing@heltyair.com www.heltyair.com


Novità Prodotti REFRIGERATORI CONDENSATI AD ACQUA CON COMPRESSORI A DOPPIA VITE ACM presenta la sua ultima gamma di refrigeratori raffreddati ad acqua LCWT R1234ze dotati di compressori a vite. Questo modello è pienamente conforme alla normativa ERP 2021. I refrigeratori hanno un robusto telaio in acciaio saldato protetto con verniciatura a polvere poliestere, per installazione interna. Sono dotati di compressori semiermetici “a doppia vite” con motore di protezione termica incorporato completo di: valvole di intercettazione in aspirazione (opzionale) e in mandata, separatore olio, step control, resistenza carter, interruttore di livello olio (opzionale), spia olio, termostato di sicurezza, filtro olio, filtro aspirazione, dispositivo iniezione liquido (opzionale), antivibranti. Altre caratteristiche sono: • Evaporatore a fascio tubiero, realizzato con tubi di rame e guscio in acciaio al carbonio e con uno o due circuiti frigoriferi indipendenti e un circuito dell’acqua. L’isolamento termico è costituito da un rivestimento flessibile a cellule chiuse. Il pressostato differenziale arresterà l’unità in caso di mancanza di circolazione dell’acqua. • Condensatori a uno o due tubi e mantello, realizzati con tubi di rame e mantello in acciaio al carbonio. • Uno o due circuiti frigoriferi indipendenti; ognuno comprende: filtro disidratatore, spia del refrigerante, valvola di espansione elettronica, compressore di scarico e valvola di intercettazione della linea del liquido, valvola di servizio, indicatori HP/LP. A protezio-

ne del circuito frigorifero sono installati i seguenti dispositivi: pressostato di bassa pressione a riarmo automatico, pressostato di alta pressione a riarmo manuale, valvola di sicurezza, termostato antigelo. www.acmonline.it

INFRASTRUTTURA PER DATA CENTER Eaton presenta il sistema xModular, la più recente novità nel suo portfolio di sistemi critici che porta innovazione, integrazione e una nuova dimensione digitale alla progettazione, all’implementazione e al funzionamento dei data center. Il nuovo sistema xModular di Eaton riduce la complessità del progetto, della costruzione in loco e del coordinamento. Ciò consente di ottenere tempi di costruzione inferiori a quelli dei metodi tradizionali e di ridefinire la tecnologia e il modo di pensare all’infrastruttura. Inoltre, Eaton offre elevati livelli di customer experience grazie alla competenza sviluppata in termini di progettazione del sistema, qualità, flessibilità, sicurezza, installazione, test e messa in servizio e risponde all’esigenza dei clienti

16

#76

di ottenere più rapidamente sviluppo, scalabilità e sostenibilità. Il nuovo sistema xModular include la tecnologia UPS Eaton EnergyAwareTM. Grazie a un UPS grid-interactive, la rete elettrica di un’unità data center xModular è in grado di agire da Risorsa di Energia Distribuita (DER) e di fornire all’operatore di rete servizi fondamentali, quali l’accelerazione e l’eliminazione dei rischi legati all’adozione delle rinnovabili. Questo supera di gran lunga molti dei tradizionali sforzi fatti in termini di sostenibilità della progettazione dell’infrastruttura e delle operation. L’integrazione di un software per il monitoraggio dell’energia elettrica e la gestione dell’infrastruttura sicure a livello informatico, in loco o da remoto, offre poi agli utenti la sicurezza di ottenere visibilità e comando completi per la loro infrastruttura critica. Eaton si occupa dell’intero modulo e delle prestazioni del sistema e, in qualità di leader di mercato nella produzione di quadri elettrici, apparecchiature per la distribuzione dell’energia e UPS, ricopre una posizione strategica per ottimizzare, integrare e modularizzare l’energia. Oltre a interessare gli aspetti relativi all’infrastruttura (grey space), xModular può essere configurato per fornire ampio spazio anche all’apparecchiatura IT di calcolo (white space). Tale spazio è progettato secondo i requisiti elettrici, di raffreddamento, di comando e di sicurezza, fornendo un sistema all-in-one. www.eaton.com


PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

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www.build.it


Novità Prodotti NUOVA UNITÀ MOTO-CONDENSANTE A CO2 Anche il mercato della refrigerazione commerciale, soprattutto europeo, si sta naturalmente spingendo verso una necessaria transizione energetica. Ciò comporta da un lato la riduzione del GWP delle installazioni, per limitare le emissioni dirette, dall’altro la ricerca di maggiore efficienza al fine di ottenere una riduzione delle emissioni indirette. La nuova unità moto-condensante per installazioni waterloop, Heosbox CO2, è una soluzione che risponde a entrambe le esigenze: dotata di tecnologia ad alta efficienza Heos e progettata per operare con refrigerante CO2 in condizioni subcritiche, necessita di una minore carica di refrigerante installata e garantisce una drastica riduzione del rischio di perdite. Inoltre, la regolazione puntuale e ottimizzata delle singole utenze e la sincronizzazione delle azioni di compressore BLDC e valvola elettronica consentono di massimizzare l’efficienza complessiva. Infine, in un sistema subcritico l’utilizzo della CO2 (in alternativa a refrigeranti infiammabili come il propano) permette di superare i limiti di carica e di contenere i costi tecnologici, grazie a pressioni di lavoro più basse. www.carel.it

VALVOLE DI MISCELAZIONE TUTTOFARE Si chiamano NovaMix le valvole di miscelazione progettate da Taconova per garantire la massima efficienza a sistemi di riscaldamento, impianti di acqua calda sanitaria e solari termici. Una versatilità che permette l’impiego nelle aree strategiche di un edificio, anche grazie a un funzionamento in totale autonomia che non richiede l’impiego di energia ausiliaria. Negli impianti di acqua potabile, ad esempio, le valvole NovaMix si installano in posizione centrale – per interagire in maniera ottimale anche con un eventuale sistema solare termico – oppure direttamente davanti al punto di prelievo. La loro funzione è quella di ridurre le temperature più elevate dell’acqua a un valore costante, per evitare il rischio di pericolose scottature e migliorare il rendimento dell’acqua calda disponibile. Nei sistemi di riscaldamento radiante, invece, permettono di ottenere la temperatura di mandata desiderata, con evidenti vantaggi in termini di efficienza energetica e riduzione degli sprechi. Sempre nel campo del riscaldamento e della climatizzazione possono inoltre essere impiegate come valvole

18

#76

deviatrici per la separazione dei fluidi. Le valvole Taconova svolgono un ruolo centrale anche nei sistemi di energia rinnovabile, in particolare nel caricamento dell’accumulo da parte di caldaie a combustibile solido. Grazie al loro utilizzo, contrastano la formazione di condensa, soprattutto nel processo di accensione, riducendo notevolmente la formazione di catrame e la corrosione della caldaia.

Valvole “tuttofare” per ogni tipo di edificio Come valvola miscelatrice termostatica automatica, NovaMix Value non solo garantisce una temperatura costante dell’acqua miscelata al punto di prelievo, ma dispone anche di tre intervalli di temperatura controllabili (20-50 °C, 45-65 °C, 35-70 °C) e – con i DN 15, 20 e 25 – di tre diverse dimensioni della valvola. Il catalogo Taconova prevede anche valvole di non ritorno con un valore di kvs* (il coefficiente di portata) inferiore di 0,1 rispetto alle normali valvole, che non richiedono l’utilizzo di guarnizioni aggiuntive. Un’altra caratteristica speciale: il pistone di regolazione è dotato di una guarnizione su entrambi i lati – anche nel miscelatore caldo/freddo – che, da un lato, garantisce la protezione contro le scottature e, dall’altro, riduce al minimo le miscelazioni indesiderate di acqua fredda. Ciò consente di sfruttare al massimo la temperatura del bollitore. Inoltre, il rivestimento antiaderente dell’alloggiamento della valvola contrasta i depositi di calcare e garantisce l’assenza di manutenzione e una lunga durata. Tutte le valvole di miscelazione NovaMix sono regolabili in continuo e presentano un’elevata precisione di controllo. Per le applicazioni nel settore solare non è necessario ricorrere ad altre versioni, in quanto il funzionamento è coperto da un’unica valvola di Taconova. In questo modo si riducono i tempi di consegna e i costi di magazzino. Le speciali guarnizioni delle valvole riducono al minimo la miscelazione dell’acqua fredda nelle varie valvole. I rivestimenti antiaderenti per prevenire i depositi di calcare garantiscono un funzionamento affidabile e una lunga durata. www.taconova.com


Costruire

IL P R IMO C ONV EGNO DIGI TALE DELL A FILIER A DELLE C O S T RUZIONI

7-10 FEBBRAIO 2023 Dal 7 al 10 febbraio 2023 i protagonisti del settore si incontrano per discutere dei temi cruciali e delle principali sfide che attendono il mondo dell’edilizia. Un appuntamento fondamentale per professionisti, aziende e stakeholder, per confrontarsi sul futuro di un mercato in continua evoluzione, con la partecipazione dei massimi esperti in ambito accademico, istituzionale, associativo e del mondo imprenditoriale. Il convegno prevede l’erogazione di CFP per ingegneri e architetti platinum sponsor

con il patrocinio di

www.costruirepiu.it Per sponsorizzazioni: dircom@quine.it




Normativa

Una PA più decarbonizzata e sostenibile con i nuoviCAM edilizia Vediamo cosa cambierà con i nuovi Criteri Ambientali Minimi per l’edilizia, in vigore dal prossimo dicembre

I

L.A. Piterà* l prossimo 4 dicembre 2022 entreranno in vigore i nuovi

La diffusione e l’applicazione dei

CAM edilizia, come accennato, sono

Criteri Ambientali Minimi per l’edilizia, noti come CAM

CAM edilizia sul territorio nazionale sono

strutturati in 3 capitoli: criteri per l’affida-

edilizia, per l’affidamento del servizio di progettazione di

previste dall’art. 18 della L. 221/2015 e

mento del servizio di progettazione di

interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi

dall’art. 34 del D.Lgs. 50/2016, noto come

interventi edilizi, criteri per l’affidamento

edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e la-

“Codice degli appalti” e modificato dal

dei lavori per interventi edilizi e criteri

vori per interventi edilizi. Approvati con Decreto 23 giugno

D.Lgs. 56/2017, che ne hanno reso ob-

per l’affidamento congiunto di proget-

2022 del Ministro della Transizione Energetica e pubblicati

bligatoria l’applicazione da parte di tutte

tazione e lavori per interventi edilizi. Il

il 6 agosto scorso sulla Gazzetta Ufficiale n. 183, i nuovi CAM

le stazioni appaltanti (vedi Box 1). I Criteri

primo capitolo contiene i criteri per la

edilizia sostituiranno quelli attuali, previsti dal DM dell’11

Ambientali Minimi per l’edilizia devono

selezione dei candidati, in cui vengo-

ottobre 2017 del Ministro dell’Ambiente e della tutela del

obbligatoriamente essere rispettati dal

no individuati i requisiti minimi di qua-

territorio e del mare.

progettista o dagli uffici tecnici della

lificazione volti a verificare le capacità

stazione appaltante (vedi Box 1) in tutte

tecniche di questi ultimi e le specifiche

le fasi progettuali, dalla redazione del

tecniche di livello territoriale-urbanistico

progetto di fattibilità fino al progetto

e quelle relative agli edifici e ai prodotti,

I CAM Edilizia rientrano nel Piano d’Azione Nazionale sul

esecutivo, mentre l’operatore econo-

ovvero gli standard minimi di prodotto

Green Public Procurement (PANGPP), ovvero di un mercato

mico deve obbligatoriamente tenerne

costi come disposti dal D.Lgs. n. 50/2016,

degli appalti della pubblica amministrazione improntato

conto “nella redazione del progetto de-

e al cantiere. Tutti i capitoli contengono

verso la sostenibilità ambientale e che favorisce il conse-

finitivo o esecutivo nei casi consentiti dal

le clausole contrattuali, volte a garantire

guimento degli obbiettivi di sostenibilità, con particolare

Codice dei Contratti o di affidamento

una migliore esecuzione dell’appalto

riferimento ad alcuni DGs dell’Agenda 2030, e l’incentiva-

congiunto di progettazione ed ese-

sotto il profilo della sostenibilità ambien-

zione dell’innovazione tecnologica, oltre che l’accesso al

cuzione lavori, sulla base del progetto

tale, e i criteri premianti, ovvero i requisiti

mercato ad aziende sempre più qualificate dal punto di

posto a base di gara”, tenendo presente

vista ambientale. I CAM edilizia, che riguardano tutti gli

che in quest’ultimo caso scatta un’altra

interventi edilizi di lavori disciplinati dal Codice dei Contratti

clausola, prevista all’art. 1.3.3 del testo.

I Criteri Ambientali Minimi per l’edilizia: generalità

già nelle varie fasi del processo di acquisto, soluzioni pro-

BOX 1

Amministrazione aggiudicatrice, ente aggiudi-

pubblici, anche quelli su edifici storici e tutelati, forniscono indicazioni alla pubblica amministrazione per individuare,

“Stazione appaltante”

I nuovi Criteri Ambientali Minimi per l’edilizia

catore o soggetto aggiudicatore che affida a un operatore economico un contratto pubblico di

gettuali, prodotti e servizi che garantiscano la massima

Qui di seguito vengono sintetizzati

appalto o di concessione avente per oggetto l’ac-

sostenibilità ambientale lungo tutto il loro ciclo di vita e

i nuovi CAM edilizia per le parti di inte-

quisizione di servizi o forniture oppure l’esecu-

rispondono all’esigenza della PA di razionalizzare i propri

resse di AiCARR.

zione di lavori o opere. (D.Lgs. 18 aprile 2016, n.

consumi, riducendone ove possibile la spesa. 22

#76

Per quanto riguarda i contenuti, i

50 Codice Contratti Pubblici art. 3 “Definizioni”).


CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA SUGLI IDRAULICI.

Alessandro Pavoni Blutermo Servizi Srl Roma

Quella degli idraulici è una tra le categorie più maltrattate. Luoghi comuni, stereotipi, falsità. Come quella che per chi fa questo mestiere tutti gli impianti di climatizzazione sono uguali, e a contare è solo il prezzo. Balle. Un bravo installatore sa che per offrire un buon servizio ai suoi clienti ha tante opzioni: dal solare termico (l’energia pulita, rinnovabile e gratuita per eccellenza) alle pompe di calore, alla biomassa, alle caldaie a condensazione, ai sistemi ibridi… In Paradigma lo sappiamo: da sempre proponiamo sistemi integrati, soluzioni e tecnologie evolute, performanti, sostenibili. Che proteggono l’ambiente. E anche l’immagine degli idraulici che si affidano a noi. Paradigma Italia S.p.A. socio unico - Via Campagnola, 19/21 - 25011 Calcinato (BS) Tel. 030 9980951 - commerciale@paradigmaitalia.it

paradigmaitalia.it

paradigmaitalia


finalizzati alla selezione di prodotti o tecnologie o

damente rivisti, soprattutto per quanto

servizi con prestazioni ambientali superiori a quelle

riguarda le clausole contrattuali e le spe-

CAM in vigore

definite dalle specifiche tecniche, premiate con un

cifiche tecniche, riorganizzate a seconda

• Arredi per interni

punteggio migliore.

degli ambiti di intervento a scala urbana,

• Arredo urbano

di edificio e di prodotto, come spiega-

• Acquisto di articoli per l’arredo urbano (approvato con

to nell’ambito di applicazione del testo.

DM 5 febbraio 2015, in G.U. n. 50 del 2 marzo 2015)

Ambito di Applicazione

BOX 2

L’applicazione completa dei nuovi CAM edilizia

Un’altra novità di rilievo è un’attenzione

• Ausili per l’incontinenza

è obbligatoria per tutti gli interventi edilizi di lavori

particolare alla riqualificazione degli edi-

• Calzature da lavoro e accessori in pelle

disciplinati dal Codice dei Contratti Pubblici (art. 3

fici che ricadono sotto il codice dei beni

• Carta

c.1 lettera nn, oo quarter, oo quinquies), ovvero, in

culturali e del paesaggio e di valore sto-

• Cartucce

sintesi, ad attività di costruzione, demolizione e

rico-culturale e testimoniale individuati

• Edilizia (N.d.A. in vigore al momento la versione del

recupero, ristrutturazione urbanistica ed edilizia,

dalla pianificazione territoriale, ferma re-

sostituzione, restauro, manutenzione di opere, alla

stando la priorità delle esigenze di con-

• Affidamento di servizi di progettazione e affidamento

manutenzione “ordinaria” e “straordinaria”.

servazione su qualunque altro criterio.

di lavori per interventi edilizi (approvato con DM 23

Infine, ma non da ultimo, i nuovi CAM

giugno 2022 n. 256, GURI n. 183 del 6 agosto 2022)

edifici l’applicazione dei CAM edilizia è limitata a:

edilizia danno grande rilievo alla qualità

• Illuminazione pubblica (fornitura e progettazione)

• 2.5 – Specifiche tecniche per i prodotti da co-

ambientale interna, già richiamata nei

• Illuminazione pubblica (servizio)

precedenti ma con una serie di lacune.

• Illuminazione, riscaldamento/raffrescamento per edifici

Nel caso invece l’intervento non riguardi interi

struzione • 2.6 – Specifiche tecniche progettuali relative al

Tra i criteri premianti, sono da segna-

2017 dal 4 dicembre 2022 la nuova versione 2022)

• Lavaggio industriale e noleggio di tessili e materasseria

lare nuovi approcci nella progettazione

• Rifiuti urbani

Per quanto riguarda invece l’appalto di servizi di

e nell’uso di materiali, ad esempio il ri-

• Ristorazione collettiva

manutenzione di immobili e impianti i nuovi CAM

chiamo ai protocolli di sostenibilità, l’a-

• Sanificazione

edilizia si applicano limitatamente a:

dozione dell’analisi del ciclo di vita o LCA,

• Stampanti

• 2.5 – Specifiche tecniche per i prodotti da co-

la valutazione del livello di esposizione

• Tessili

ai rischi non finanziari o ESG (Environ-

• Veicoli

mental Social, and corporate Governan-

• Verde pubblico

ce) e l’implementazione della base dati

CAM in corso di adozione

• 3.1.2 – Macchine operatrici

del BIM (Building Information Model)

• Servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzio-

• 3.1.3 – Grassi e oli lubrificanti per i veicoli utilizzati

con le informazioni ambientali relative

cantiere

struzione • 2.6 – Specifiche tecniche progettuali relative al cantiere

durante i lavori È prevista la possibilità da parte del progettista

a determinate specifiche tecniche, da parte dell’operatore economico.

ne e manutenzione di strade (nuovo) • Fornitura e noleggio di prodotti tessili (Revisione DM 30 giugno 2021) CAM in corso di definizione

di motivare nella relazione tecnica di progetto

La novità forse più importante per

l’eventuale inapplicabilità di uno o più criteri am-

quanto riguarda l’ambito di compe-

• Eventi culturali (nuovo)

bientali minimi per l’edilizia, sia quando questi sono

tenza di AiCARR riguarda il tema della

• Servizi di vendita bevande e alimenti (bar interni e

in contrasto con norme tecniche di settore, sia nel

qualità dell’aria interna: i nuovi CAM

caso nel caso degli edifici ricadenti nell’ambito

edilizia richiedono di garantire un’ade-

• Arredo urbano (revisione DM 5 febbraio 2015)

della disciplina recante il codice dei beni culturali e

guata qualità dell’aria interna in tutti i

• PC e server (revisione DM 13 dicembre 2013)

del paesaggio e di quelli di valore storico-culturale

locali abitabili tramite la realizzazione

• Servizio trasporto pubblico (nuovo)

e testimoniale individuati dalla pianificazione, per

di impianti di ventilazione meccanica,

• Servizi energetici per gli edifici (N.d.A. attualmente

i quali, come detto, vanno privilegiati i criteri della

facendo riferimento alle norme vigenti.

AiCARR sta partecipando alla revisione del DM 7 marzo

conservazione.

Il criterio impone requisiti diversi per le

2012)

distributori automatici) (nuovo)

nuove costruzioni e ristrutturazioni di

Categorie merceologiche dei CAM

primo livello e per le ristrutturazioni di

• Il PAN GPP rinvia ad appositi decreti emanati dal Mini-

Rispetto ai CAM edilizia del 2017, i nuovi CAM

secondo livello e le riqualificazioni ener-

stero della Transizione Ecologica, l’individuazione dei

edilizia, cui AiCARR ha fornito un contributo per

getiche; ovviamente per queste ultime

CAM per gli acquisti e le forniture relativi a ciascuna

gli aspetti di sua competenza, sono stati profon-

sono previsti requisiti meno restringenti,

delle “categorie merceologiche”

Principali novità

24

#76


X-WALL

1

Sistema di scarico della condensa dell’impianto di condizionamento dell’aria integrato

2

Griglia in acciaio inox, lucido o satinato, regolabile

3

Altezza minima d’installazione: X-Wall30 = 70 mm X-Wall50 = 90 mm

4

Possibilità di connessione scarico acqua sia a destra che a sinistra in base alle esigenze di installazione

5

Telo impermeabilizzante premontato

1

2

4 5

X-Wall, il sifone a parete per docce filo pavimento X-Wall è il nuovo sifone per docce a filo pavimento, completamente ispezionabile, con predisposizione per lo scarico condensa dell’impianto di condizionamento, appositamente studiato per evitare il ritorno di cattivi odori.

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3

4


ma i requisiti di benessere termico e di contenimento del

In caso di interventi sui Beni Culturali tute-

fabbisogno di energia termica per ventilazione devono

lati è richiesta l’attestata capacità di progetta-

essere rispettati, a prescindere dalla tipologia di intervento.

zione sulle superfici decorate di beni architet-

Tutto ciò di fatto esclude l’aerazione come strategia di ven-

tonici e materiali storicizzati di beni immobili

tilazione. In questo senso, i nuovi CAM edilizia confermano

di interesse storico artistico e archeologico.

la necessità di installare impianti di ventilazione meccanica negli edifici scolastici e non solo.

Conclusioni

QR code per scaricare

Scansionando il QRcode presente in questo articolo

Queste sono le principali novità dei CAM

sarà possibile scaricare una tabella comparativa che mette

edilizia, che sicuramente contribuiranno a una

a confronto le due versioni dei CAM edilizia 2017 e 2022,

futura pubblica amministrazione più decar-

in cui sarà possibile trovare un maggior dettaglio delle

bonizzata e sostenibile.

il documento.

modifiche. * Luca A. Piterà, Segretario Tecnico di AiCARR Competenze tecnico professionali Le stazioni appaltanti devono assicurare che la proget-

BOX 3

tazione degli interventi venga affidata a tecnici compe-

D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 Codice Contratti Pubblici art. 3 “Definizioni” comma 1:

tenti ed esperti (art. 24 del D.Lgs. 18 aprile 2016 n.50), la cui

nn) “lavori” di cui all’allegato I, le attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione

formazione specialistica e la cui esperienza professionale maturata devono essere verificate mediante l’analisi del curriculum vitae.

urbanistica ed edilizia, sostituzione, restauro, manutenzione di opere; oo-quater) “manutenzione ordinaria”, fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, le opere di ripara-

Viene inoltre previsto che le stazioni appaltanti possano,

zione, rinnovamento e sostituzione necessarie per eliminare il degrado dei manufatti e delle relative

in base alla tipologia e alla complessità dell’intervento og-

pertinenze, al fine di conservarne lo stato e la fruibilità di tutte le componenti, degli impianti e delle

getto di progettazione, richiedere che l’operatore econo-

opere connesse, mantenendole in condizioni di valido funzionamento e di sicurezza, senza che da ciò

mico sia in possesso delle capacità tecniche e professionali

derivi una modificazione della consistenza, salvaguardando il valore del bene e la sua funzionalità;

indicate di seguito, secondo quanto previsto all’art. 83 com-

oo-quinquies) “manutenzione straordinaria”, fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente

ma 1 lettera “c” del decreto legislativo 18 aprile 2016 n.50:

della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, le opere e le

• progetti che integrano i Criteri Ambientali Minimi di cui

modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali dei manufatti e delle relative

ai decreti del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del

pertinenze, per adeguarne le componenti, gli impianti e le opere connesse all’uso e alle prescrizioni vi-

Territorio e del Mare;

genti e con la finalità di rimediare al rilevante degrado dovuto alla perdita di caratteristiche strutturali,

• progetti sottoposti a certificazione sulla base di protocolli

tecnologiche e impiantistiche, anche al fine di migliorare le prestazioni, le caratteristiche strutturali,

di sostenibilità energetico ambientale degli edifici di cui

energetiche e di efficienza tipologica, nonché per incrementare il valore del bene e la sua funzionalità.

al paragrafo Verifica dei criteri ambientali e mezzi di prova di cui al paragrafo 1.3.4 del testo; • progetti che abbiano conseguito documentate prestazioni conformi agli standard Nearly Zero Energy Building (nZEB), Casa Passiva, Plus Energy House e assimilabili; • progetti con impiego di materiali e tecnologie da costruzione a basso impatto ambientale lungo il ciclo di vita, verificati tramite applicazione di metodologie Life Cycle Assessment (LCA), ed eventualmente anche di Life Cycle Costing (LCC), in conformità alle norme UNI EN 15804 e UNI EN 15978 nel settore dell’edilizia e dei materiali edili, per la comparazione di soluzioni progettuali alternative; • progetti sottoposti a Commissioning, ad esempio secondo la Guida AiCARR “Processo del Commissioning”), per consentire di ottimizzare l’intero percorso progettuale. 26

#76

BIBLIOGRAFIA

∙ Governo italiano. 2015. Legge 28 dicembre 2015, n. 221 – Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. Roma: Poligrafico dello Stato. ∙ Governo italiano. 2016. Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 – Codice dei contratti pubblici. Roma: Poligrafico dello Stato. ∙ Governo italiano. 2017. Decreto legislativo 9 aprile 2017, n. 56 – Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Roma: Poligrafico dello Stato. ∙ Governo italiano. 2017. Decreto 11 ottobre 2017 – Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici. Roma: Poligrafico dello Stato. ∙ Governo italiano. 2022. Decreto 23 giugno 2022 – Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi. Poligrafico dello Stato. Roma. ∙ UNI. 2011. Sostenibilità delle costruzioni – Valutazione della prestazione ambientale degli edifici – Metodo di calcolo. UNI EN 15978. Milano: Ente Nazionale Italiano di Unificazione. ∙ UNI. 2021. Sostenibilità delle costruzioni – Dichiarazioni ambientali di prodotto – Regole quadro di sviluppo per categoria di prodotto. UNI EN 15804. Milano: Ente Nazionale Italiano di Unificazione.


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Scuole

SmartHealthySchools: il concept IoT“AulaSicura” per l’aerazione assistita e la ventilazione meccanica Al fine di mostrare le potenzialità della tecnologia IoT applicata al monitoraggio della IAQ viene illustrata una concreta applicazione di post-elaborazione real time dei dati durante una campagna di test effettuata in una scuola italiana da cui elaborare una scala di priorità di intervento per l’eventuale installazione di macchine a VMC distribuita su edifici esistenti A. Zivelonghi*

Introduzione

nell’IoT e nella Building Automation e

particolare il potenziale di SHS dotate

Nell’era post-pandemica, dotare le scuole di una rete

mostra un ottimo potenziale di impiego

di sensori IoT wireless (IoT SHS) per il

di sensori smart IoT (Internet of Things) è diventato fonda-

negli edifici scolastici, grazie alla trasmis-

controllo ottimale della qualità dell’aria

mentale per ottenere un controllo ottimale della venti-

sione a lunga distanza e il bassissimo

interna e dei cicli di aerazione manuale

lazione, della qualità dell’aria e dei consumi energetici

consumo di energia [1]. Il presente

e ventilazione meccanica. Tali sistemi

negli edifici scolastici. L’innovativo protocollo di radio-

studio vuole illustrare il concetto di

mirano da un lato a un innalzamento

comunicazione LoRa si sta affermando da alcuni anni

una Smart Healthy Schools (SHS), e in

dei volumi d’aria mediamente ricam-

28

#76


biati nelle aule scolastiche (fondamen-

vuole proporre una strada con approc-

Un sistema di controllo IoT con precisa segnalazione

tale per la mitigazione del rischio di

cio ingegneristico che consideri tutte

visuo-acustica degli intervalli di apertura di serramenti

contagio aereo di svariate patologie a

le opzioni disponibili a seconda dello

interni ed esterni può essere un’opzione per contribuire ad

trasmissione aerea nelle scuole, tra cui

specifico caso di edificio scolastico, a

aumentare i livelli di ricambio dell’aria rispetto ad apertura

Covid-19 [2], [3]) e dall’altro a contenere

cui adattare un sistema di controllo fles-

casuale o demandata alla libera iniziativa degli occupanti.

i consumi energetici dell’edificio scola-

sibile di ultima generazione. Le nuove

Il target elevato di 10 l/s/persona è raggiungibile mediante

stico, proponendosi come soluzione

Linee Guida ministeriali [6] in merito

ventilazione naturale segnalata solo in alcuni casi e diffi-

flessibile e adattabile alle diverse latitu-

agli standard minimi di qualità dell’a-

cilmente in maniera continuativa durante le lezioni, per

dini, non solo in Italia in un’ottica inno-

ria negli ambienti scolastici, esplicitano

cui si raccomanda l’adozione di macchine di ventilazione

vativa di “building as a service” [4]. Nel

chiaramente come la qualità dell’aria

meccanica in grado di fornire stabilmente nel tempo tali

recente documento ISS [5] è stata enfa-

interna (IAQ) sia un requisito essenziale

livelli di ricambio d’aria. I livelli medi di ventilazione natu-

tizzata l’importanza del ricambio dell’a-

per la salute degli occupanti e per il suo

rale dipendono fortemente dall’ubicazione della classe

ria, che deve essere frequente e sempre

sviluppo conoscitivo, ovvero come una

all’interno dell’edificio e della zona climatica dell’edifi-

garantito al fine di ridurre la trasmis-

buona IAQ garantisca salute e migliori

cio stesso, mentre valori istantanei dipendono sia dalla

sione del virus e migliorare la qualità

l’apprendimento. Esse riportano inoltre

contingente situazione climatica che dalla contingente

dell’aria. Tuttavia, in esso non vengono

l’indicazione OMS che considera otti-

situazione di occupancy interna (se una classe nominal-

ancora chiarite le modalità precise di

male un ricambio dell’aria indicativo

mente è di 25 alunni, diminuzioni del suo organico per

attuazione, mentre il presente articolo

di almeno 10 l/s/persona.

svariati motivi, possono portare nella realtà a molti giorni dell’anno in cui sono presenti meno alunni con un valore reale di l/s/persona più alto e più vicino al target value). Teoricamente un sistema di building automation IoT con logiche di controllo avanzate come quello illustrato nel presente articolo può monitorare in real-time anche la variazione nel tempo del numero di presenti e controllare sia ventilazione naturale che meccanica (qualora presente) mediante monitoraggio continuo della CO2 e delle temperature indoor e outdoor, optando per l’una o per l’altra modalità di ventilazione a seconda della situa-

FIGURA 1

Concept di Smart Healthy School con dispositivi di monitoraggio e segnalazione in ogni aula e controlroom dedicata per la gestione centralizzata

zione, in base a criteri quantitativi definibili dall’utente gestore. Un tale sistema di controllo IoT può contribuire all’effettivo miglioramento delle performance energetiche dell’intero edificio scolastico, grazie al monitoraggio continuo e capillare delle temperature indoor in tutto l’edificio, dati che combinati a informazioni sull’involucro offrono la possibilità di identificare le zone più critiche dal punto di vista della ventilazione e della dispersione termica (dove intervenire subito ad esempio con ventilazione meccanica a recupero di calore). La parte centrale di un sistema professionale di controllo IAQ è il monitoraggio ambientale continuo di CO2, Tindoor e Toutdoor. Tuttavia anche una post-elaborazione in tempo reale o quasi tempo reale dei dati ambientali sta assumendo un’importanza crescente data la complessità dei processi fisici alla base dei feno-

FIGURA 2 Piattaforma di visualizzazione dati in remoto del sistema AulaSicura IoT SHS raffigurante 9 metriche di qualità dell’aria monitorate contemporaneamente in due aule (Tindoor, CO2 indoor, UR% indoor, ON-OFF apertura finestre/outdoor, Toutdoor). Il segnale verde si riferisce ad aula dotata di sistema di segnalazione di apertura delle finestre mentre quello giallo indica un’aula standard di confronto priva di tale sistema

meni di ventilazione/aerazione e dei modelli di rischio. Sul monitoraggio ambientale e una eventuale post-analisi dei parametri può basarsi sia l’apertura segnalata di

#76 29


porte e finestre, sia il controllo automatico di sistemi di ventilazione meccanica, in qualsivoglia forma (centralizzata o decentralizzata). La naturale estensione di un tale approccio è l’integrazione di sistemi di intelligenza artificiale (IA), volti ad autogestire in maniera ottimizzata gli impianti di ventilazione meccanica, ma anche più complessi cicli ibridi di ventilazione che possono combinare i vantaggi della ventilazione meccanica e di quella naturale sulla base ad esempio di previsioni meteo geolocalizzate. Nel presente articolo ci limiteremo a illustrare i vantaggi di un approccio IoT SHS in merito alle possibilità

FIGURA 3 Display di segnalazione interattiva AulaSicura by Gizero Energie, con sistema di allarme a tre soglie e richieste di apertura personalizzabili. Il dispositivo IoT può integrare qualsiasi ulteriore parametro di qualità dell’aria indoor e outdoor trasmesso digitalmente da sensori IoT (fino a 1000 dispositivi per nodo)

di controllo dinamico dei livelli di ventilazione/aerazione. Senza precludere sviluppi di indagine futuri con sistemi di

tecnologia LoRa integra sensori di CO2

termine delle lezioni, con alcuni scosta-

ventilazione meccanica, il presente articolo mostra dati

miniaturizzati (20 × 33 × 8 mm) a ultra-

menti anche dovuti all’ingresso del

di ventilazione naturale segnalata,

basso consumo (12 mJ/rilevazione) con

personale addetto alle pulizie. In ogni

ampio range di misura (0-10.000 ppm)

caso, poiché l’edificio scolastico veniva

e accuratezza dichiarata dal costrut-

chiuso dopo le 17, è stato preliminar-

tore di ± 3% fino a 2000 ppm post

mente verificato che il valore ambien-

calibrazione. Il dispositivo è in grado

tale di 410 ppm ± 10 ppm venisse

di convertire digitalmente il segnale

raggiunto in tutto l’edificio (pre-moni-

Una IoT-SHS si implementa, nella sua configurazione

misurato con intervallo di campiona-

torando diverse classi per alcuni giorni).

minima, mediante una rete di sensori IoT in grado di misu-

mento minimo di 20 s e trasmetterlo

Durante la campagna di test, le letture di

rare in continua la concentrazione di anidride carbonica,

con protocollo radio LoRa, ricevibile da

concentrazione assoluta di CO2, tempe-

la temperatura interna e l’umidità relativa in ogni classe

nodo LoRaWAN situato fino a ca. 3 km

ratura indoor e umidità relativa sono

occupabile da studenti e insegnanti. La CO2 viene solita-

dal dispositivo in dipendenza dell’in-

stati campionati in quattro classi di uno

mente misurata tramite tecnologia NDIR e i sensori devono

tensità di campo locale. Durante la

stesso edificio scolastico da Novem-

essere posizionati nelle aule normalmente seguendo i

campagna di test effettuata, tale rice-

bre 2021 a Maggio 2022 e archiviati su

criteri della norma UNI EN ISO 16000 e la UNI/PdR 122:2022.

vente era ubicata a ca. 1 km dalla sede

un’infrastruttura cloud IoT dedicata (con

Se il sistema è wireless con sensori a batteria i vantaggi

della scuola. I sensori impiegati nella

frequenza di campionamento variabile

sono molteplici, tra cui il risparmio di lavori di cablaggio

campagna di test sono a tecnolo-

da 3 a 4 mHz). La visualizzazione dei dati

elettrico sull’edificio esistente e la possibilità di muovere

gia NDIR e utilizzano un algoritmo di

e la stima in tempo reale dei parametri

i sensori in diverse posizioni. A questa configurazione di

auto-calibrazione brevettato denomi-

statistici di base (tabella di Fig. 2) sono

base possono aggiungersi altri sensori per monitorare i

nato Automatic Baseline Correction

state implementate su piattaforma IoT

più svariati parametri di interesse di qualità dell’aria (es

(ABC), che autoregola il livello di CO2 sul

dedicata, ulteriormente esportabili in

VOC) purché tali sensori siano IoT ovvero permanen-

valore di background a intervalli rego-

MS-Excel/Matlab.

temente connettibili a internet. Tale connessione può

lari (settabili, normalmente di qualche

avvenire utilizzando protocolli diversi, ad esempio LoRa

giorno). L’algoritmo ABC tiene costan-

Controllo IAQ in autosorveglianza:

o IEEE804.15. Nel presente articolo viene descritto un

temente traccia della lettura più bassa

l’importanza delle segnalazioni

sistema a protocollo LoRa.

del sensore in un intervallo di tempo

acustiche

Implementare il concetto di IoT Smart Healthy School Rete di sensori IAQ distribuiti con protocollo LoRaWAN

preconfigurato e corregge qualsiasi

Sono state testate due modalità di

IoT Smart Healthy School in autosorveglianza:

deriva a medio-lungo termine rilevata

allarme: modalità visiva pura e moda-

segnalazioni interattive

rispetto al valore di riferimento atteso

lità visivo-acustica, entrambe basate

Di seguito viene descritto il sistema IoT SHS in autosor-

di 400 ppm (o 0,04% vol). È stato veri-

su soglie di CO2. In quest’ultimo caso,

veglianza per ventilazione naturale segnalata denominato

ficato come la curva di anidride carbo-

sono stati aggiunti brevi segnali acustici

“AulaSicura Windows IoT”, prodotto in collaborazione con

nica giornaliera nelle aule decadesse

alle emoticon visualizzate, segnalando

l’azienda GiZero Energie. Il dispositivo per le rilevazioni a

ai livelli di fondo dopo circa 2 ore dal

i diversi livelli di qualità dell’aria. L’in-

30

#76


(ma con studenti istruiti secondo con la procedura ufficiale di aerazione di 5-10 minuti al cambio di lezione e di 15 minuti di apertura della finestra con uscita dall’aula durante le due ricreazioni) hanno mostrato livelli di CO2 medi moderatamente più alti (fino a circa il 20%) ma indici IAQ integrali notevolmente più bassi (ovvero forme FIGURA 4 Segnalazioni visive e acustiche per autogestione segnalata di apertura delle finestre (“AulaSicura Windows IoT”)

del segnale con picchi notevolmente pi alti), poichè gli occupanti nelle aule non segnalate spesso non hanno nemmeno aperto le finestre al cambio di lezione come

Ven�lazione Naturale vs Ven�lazione Naturale Segnalata

richiesto dalla direttiva scolastica. È stato tuttavia rilevato come le segnalazioni acustiche abbiano talvolta interferito con la lezione. Per questo schemi acustici ingegnerizzati, ad esempio con brevi beeps riservati per i primi due livelli di allarme e un lungo segnale acustico riservato al più alto livello di “emergenza” sono stati meglio accolti dagli occupanti e hanno motivato gli stessi ad aprire efficacemente le finestre per mantenere l’intervallo di sicurezza di 800-1000 ppm ed evitare l’interruzione della lezione. Si

FIGURA 5 Monitoraggio continuo della CO2 in classe dotata del sistema di segnalazione per ventilazione naturale AulaSicura IoT Win (verde) a confronto con classe standard priva di tale sistema (gialla), contemporanamente monitorata dal 29/11 al 01/12/2021. La differenza media% di concentrazione assoluta di CO2 sui tre giorni negli intervalli 8:00-13:55 è stata pari a (942-1313)/942 = –39,4%. Entrambe le aule erano ubicate nel lato Nord dell’edificio scolastico

conferma inoltre che durante i giorni più freddi di dicembre (con temperatura esterna che raggiunge una minima di circa 0 °C tra le 6 e le 7), le richieste di apertura, in particolare tra le 8 e le 10 abbiano causato anche notevole discomfort termico per gli studenti con Tindoor scesa fino a

terfaccia dell’unità di visualizzazione

giunta delle segnalazioni acustiche ai

16 °C nonostante il sistema di riscaldamento acceso fino

è infatti un sistema semaforico a 3 o 4

sistemi di segnalazione visiva. Ciò è facil-

alle 11. Tali considerazioni, a fronte di un indubbio vantag-

livelli, con un display più grande da 9",

mente riconducibile a una migliore effi-

gio in termini economici (la soluzione in autosorveglianza

in grado anche di visualizzare “istruzioni”

cacia nell’implementare le richieste di

con apertura delle finestre costerebbe dalle 5 alle 6 volte

leggibili agli occupanti.

apertura (anche in durata) da parte

di meno che una soluzione impianti meccanici ad hoc),

L’analisi del segnale degli eccessi di

degli occupanti grazie a più efficaci

fanno propendere per raccomandare tale concept solo

CO2, per i cui dettagli si rimanda a [7]

segnalazioni visuo-acustiche. Le aule

a latitudini climatiche favorevoli, che presentino tempe-

ha mostrato l’impatto benefico dell’ag-

non dotate del sistema di segnalazione

rature esterne minime mai al di sotto dei i 5 °C.

FIGURA 6

Monitoraggio continuo delle temperature indoor e outdoor nello stesso intervallo di Figura 5

#76 31


IoT Smart Healthy School: controllo centralizzato di impianti a VMC distribuita Il concept SHS IoT può raggiungere performance di ventilazione ed energetici certamente migliori gestendo impianti VMC di ventilazione meccanica controllata a recupero di calore. In questa configurazione i segnali dai sensori IAQ nelle singole classi viaggiano in LoRaWAN in tutto l’edificio senza bisogno di cablaggi dedicati, amplificati da eventuale antenna LoRaWAN ubicata in prossimità dello stesso. Le unità di ventilazione meccanica, solitamente collegate in MODBUS, vengono interfacciate con dispositivi puntali di conversione MODBUS-LoRa in grado di dialogare con la postazione dedicata di monitoraggio e controllo centralizzata. Nelle Figure 5 e 6 viene illustrato

FIGURA 7 Sistema di controllo centralizzato AulaSicura Smart Healthy School by Gizero Energie con monitoraggio giornaliero delle presenze. Per ogni aula sono indicati i livelli min / max giornalieri di CO2, il numero di occupanti e gli attuali livelli di rischio stimati in tempo reale con indicatore semaforico (in questo caso mediante il modello di Peng-Jimenez [7])

il concept AulaSicura VMC. Un approccio centralizzato con control-room dedicata consente sia il monitoraggio centralizzato di tutte le macchine con pronta individuazione di eventuali malfunzionamenti, che anche una programmazione dei cicli di accensione e spegnimento differenziata per classe e/o spazio didattico (ivi comprese spazi scolastici richiedenti rates di ventilazione maggiori, come le mense), eventualmente integrabile con contapersone o sensori di presenza. Tale concept di Building Automation avanzata a tecnologia LoRa cloud IoT può essere ulteriormente estesa con algoritmi di maggiore complessità in grado di operare la post-elaborazione dei segnali monitorati in tempo reale o quasi tempo reale (con ritardi massimi stabiliti dalla frequenza di campionamento massima di settaggio dei sensori LoRa, solitamente non superiore a 30-40 mHz).

FIGURA 8 Ipotesi di configurazione SHS IoT VMC con gestione centralizzata di unità VMC decentralizzate. La figura illustra anche una possibile modalità ibrida, in cui un baseload di ventilazione garantito dalla VMC può essere integrato da apertura segnalata delle finestre, nei casi in cui lo stesso sistema di controllo lo valuti opportuno, secondo criteri configurabili dal gestore

Tali sono ad esempio algoritmi di intelligenza artificiale in grado di individuare per ogni macchina la portata ottimale,

classi monitorate, ovviamente dotati

Dove C0 è il livello di fondo ambien-

anche in base ai livelli di occupazione rilevati in tempo

di mascherine, è stato chiesto di aprire

tale e il livello di riferimento Cend è stato

reale mediante contapersone.

entrambe le finestre e la porta prima di

scelto alle ore 14:45, ovvero dopo 50

lasciare l’aula al termine dell’ultima ora

minuti dalla fine delle lezioni. Chia-

di lezione (anche mediante la display

ramente l’applicazione di questo

unit interattiva che, opportunamente

metodo è soggetta a errori e di misura

I tassi di ricambio d’aria per ventilazione naturale

programmata, ricordava questa richie-

e di post-elaborazione, in particolare

massimi raggiungibili nelle classi (ove con massimo ci

sta). Il metodo di stima del tasso di

da interpolazione del sotteso modello

si riferisce alla configurazione di massima apertura atta

ricambio d’aria per ventilazione natu-

di decadimento esponenziale, che

ad attivare i massimi flussi di aerazione nell’aula, ovvero

rale si basa, in una sua forma sempli-

presuppone una sola costante di

entrambe le finestre e la porta aperte) sono stati stimati

ficata, sull’applicazione della formula

decadimento, mentre nella realtà il

secondo il noto metodo del decadimento della CO2 a

seguente:

complesso fenomeno dei flussi d’aria

Scuole “smart” in grado di autostimare i tassi di ricambio d’aria nelle singole classi

seguito di evacuazione dell’aula, come riportato nella guida della Harvard Healthy Buildings Program [8]. Per applicare tale metodo, agli studenti e i docenti delle 32

#76

 C − C 0  ln end   C start − C 0  max AERNV =− tend − t start

per ventilazione naturale associato all’e(1)

vacuazione dell’aula può portare a variazioni delle costanti di decadimento. Ad


esempio, è stato notato come l’errore

rilevato un livello di concentrazione di

anche di 6 vol/h, valori che si ritengono anche sottosti-

della procedura di fitting porti spesso

CO2 al termine delle lezioni significativa-

mati per gli errori di stima numerica precedentemente

a una sottostima del valore di AER se

mente inferiore rispetto a quello misu-

esposti. Tali valori, considerati i livelli di occupazione delle

Cend è scelto troppo distante da Cstart.

rato nell’aula di riferimento priva di tale

due classi (21 e 18 alunni rispettivamente) e il volume

Una stima migliore si può ottenere

sistema (1300 ppm vs 2600 ppm, quasi

ridotto di 135 m3 equivarrebbero a valori di rinnovo d’aria

mediante fit non-lineare utilizzando

la metà). Questa significativa differenza

massimi raggiungibili in questo particolare edificio di circa

più punti sempre con curva di decadi-

è stata inoltre riscontrata in quasi tutti i

9-10 l/s/persona, apparentemente in linea con quanto

mento esponenziale (Eq. 1).

giorni in cui era attiva la centralina (con

richiesto dalle recenti linee guida. Si sottolinea tuttavia

In Figura 5 è mostrata la concen-

un range di variazione intorno al 30%).

come tali valori siano appunto valori massimi di aera-

trazione assoluta di CO2 durante le

Chiaramente gli occupanti nelle aule

zione associata alla totale apertura di porte e finestre e

ultime due ore di lezioni in un giorno

“segnalate” hanno effettuato maggiori

a significativi gradienti termici, scenari che difficilmente

di dicembre 2021 in aule situate a un’al-

intervalli di aerazione antecedenti

possono ipotizzarsi come costanti durante le lezioni inver-

tezza di 4 m sul livello di campagna in

l’ultima ora per tenere sotto soglia la

nali in scuole del Nord Italia, in quanto causanti notevole

scuola in provincia di Verona (in zona

concentrazione di CO2, risultando il

discomfort termico agli occupanti e spreco energetico.

climatica E). Nell’aula test il sistema

valore a fine lezioni in media più basso.

Appare ragionevole ritenere che i valori di picco siano

di segnalazione AulaSicura Windows

I valori massimi di AER per ventilazione

stati innescati in parte anche da forti gradienti termici tra

IoT è stato configurato con tre soglie

naturale segnalata (SNV), pur con un’im-

la temperatura indoor e outdoor rilevata in taluni giorni

di allarme (700, 1100, 1300 ppm). Si

portante varianza nell’arco dei 30 giorni

invernali, ovvero con temperature outdoor particolar-

può notare come nella classe dotata

computati, si sono attestati su buoni

mente basse, in linea con i modelli teorici mostrati in [3] per

del sistema di segnalazione sia stato

livelli intorno ai 3-5 vol/h, con picchi

tipiche superfici finestrate di aule italiane di 140-150 m3. I significativi livelli di rinnovo d’aria ottenuti grazie a ventilazione naturale segnalata rendono però interessante testare in futuro sistemi ibridi a ventilazione mista naturale e meccanica controllati da un unico sistema di controllo avanzato, in grado di effettuare segnalazioni di apertura e/o aperture automatiche controllando contemporaneamente un dispositivo di ventilazione meccanica, ovvero commutare tra le due modalità in base a condizioni climatiche più o meno favorevoli [10].

FIGURA 9 Decadimento della concentrazione assoluta di CO2 al termine delle lezioni misurato in aula dotata del sistema AulaSicura Windows IoT (curva verde) e in aula priva di tale sistema (curva gialla). L’intervallo di decadimento 13:55-14:45 è stato utilizzato per la stima di AERmax mediante non-linear fit con curva di decadimento esponenziale

Flessibilità del concept SHS e roadmap verso una diffusione su larga scala In edifici scolastici esistenti, il concept di IoT Smart Healthy School presuppone interventi di retrofitting leggero e può essere esteso a partire da un livello minimo, atto a garantire il monitoraggio IAQ continuo in tutte le aule e un primo miglioramento dei livelli di aerazione mediante segnalazione e autosorveglianza, verso un modello certamente più auspicabile di retrofitting impiantistico con ventilazione meccanica controllata a recupero di calore in tutte le aule che lo necessitino. L’infrastruttura di automazione IoT LoRa qui presentata offre, accanto alla possibilità di integrare qualsivoglia parametro di qualità dell’aria misurabile con sensore IoT, la possibilità di controllare centi-

FIGURA 10

Scalabilità del concept SHS AulaSicura: grazie alla tecnologia IoT LoRA-WAN (combinabile con Statistica Predittiva e ad algoritmi di Intelligenza Artificiale) è possibile intervenire su interi distretti scolastici in ottica Smart City

naia di unità a VMC distribuite per nodo LoRa, prospettiva indicata per on-demand ventilation (ODV) e ottimizza-

#76 33


zione dei consumi e del ciclo di vita delle macchine. Tale gestione centralizzata anche in ottica service e manutenzione predittiva ci pare particolarmente interessante per i gestori degli edifici scolastici. In questo senso, è stata preliminarmente verificata la fattibilità tecnica di un sistema AulaSicura VMC ottenibile mediante upgrade di una pregressa installazione con sensori AulaSicura Windows IoT perfettamente riutilizzabili allo scopo, in particolare nel caso in cui gli enti gestori decidano di optare prima per una soluzione di monitoraggio IAQ e autosorveglianza, rimandando più onerosi interventi di retrofitting impiantistico. I vantaggi di questo approccio sono un immediato miglioramento delle performance di ventilazione naturale in edifici esistenti e l’ottenimento di dati da monitoraggio IAQ preventivo utili per l’individuazione delle aule e gli spazi didattici più critici, a fronte di un

FIGURA 11 Ipotesi di roadmap per trasformare edifici scolastici esistenti in Scuole Salubri Intelligenti (Smart Healthy Schools) secondo criteri di prioritizzazione di intervento a partire dal monitoraggio capillare IAQ nelle singole aule e tenendo conto delle zone climatiche di ubicazione degli edifici. La fascia D è stata volutamente omessa in quanto zona climatica di confine che interessa diverse latitudini in Italia e richiede una valutazione specifica mensile dell’impatto energetico della SNV (temperature outdoor e livelli di insolazione con variazioni mensili importanti alle diverse latitudini)

investimento iniziale dalle 5 alle 7 volte inferiore rispetto a un immediato retrofitting impiantistico in tutto l’edificio. L’opzione VMC distribuita rimane certamente la più

raggio IAQ preliminare, estesa spazial-

RINGRAZIAMENTI

raccomandabile per considerazioni innanzitutto energeti-

mente a più aule possibili di un edificio

L’autore desidera esprimere un sentito

che, ma, nel caso di budget limitati, il finanziamento di tali

esistente e temporalmente distribuita in

ringraziamento a Paolo Marani e Michele

iniziative su larga scala può incontrare ostacoli burocratici

almeno due stagioni climatiche signifi-

Ferrari (GiZero Energie), al ricercatore Ales-

importanti, per cui appare sensato suggerire per interventi

cative dell’anno scolastico.

sandro Giuseppi (Dip. di Informatica, Univ. La Sapienza) e all’ Ing. Clara Peretti (Consu-

in edifici esistenti, anche una strategia di intervento più dilazionata nel tempo, partendo dall’immediata installa-

* Alessandro Zivelonghi, ITS Calabrese-

lente Prov. di BZ). Si desidera inoltre ringra-

zione di unità di VMC nelle aule più critiche, che interessi

Levi; Powerconsulting Studio

ziare HELTY Srl per il prezioso supporto tecnico sulle macchine di VMC.

progressivamente zone più ampie dell’edificio ritenute più meritorie sulla base delle stime di criteri ingegneristici (es. i livelli attesi di ventilazione/aerazione e criteri energetici), per riguardare poi tutte le aule. Inoltre, a livello nazionale potrebbe essere presa in considerazione una prioritizzazione di interventi in base alle ubicazioni e differenti fasce climatiche degli edifici esistenti, non escludendo l’opzione della ventilazione naturale segnalata nelle zone più favorevoli (Figura 11), che, come detto, non preclude successivi “upgrades” con unità VMC distribuite. La procedura illustrata al paragrafo 4.2 infine per la valutazione dei tassi di aerazione per ventilazione naturale raggiungibili attraverso monitoraggio preventivo con occupanti durante le lezioni, integrata con un’attenta analisi climatica delle temperature indoor, in particolari minime, e dei gradi giorno può essere utilmente impiegata per un censimento preliminare di tutte le aule dell’edificio scolastico, sulla cui base stabilire priorità di interventi di retrofitting impiantistico progressivo. Fondamentale a questo proposito appare la necessità di avviare una campagna estesa di monito34

#76

BIBLIOGRAFIA

[1] L. P. Fraile, S. Tsampas, G. Mylonas, e D. Amaxilatis, «A comparative study of LoRa and IEEE 802.15. 4-based IoT deployments inside school buildings», IEEE Access, vol. 8, pagg. 160957–160981, 2020. [2] L. Ricolfi, L. Stabile, L. Morawska, e G. Buonanno, «Increasing ventilation reduces SARS-CoV-2 airborne transmission in schools: a retrospective cohort study in Italy’s Marche region». arXiv, 5 luglio 2022. doi: 10.48550/arXiv.2207.02678. [3] A. Zivelonghi e M. Lai, «Mitigating aerosol infection risk in school buildings: the role of natural ventilation, volume, occupancy and CO2 monitoring», Building and Environment, vol. 204, pag. 108139, ott. 2021, doi: 10.1016/j.buildenv.2021.108139. [4] L. C. Tagliabue, F. R. Cecconi, S. Rinaldi, e A. L. C. Ciribini, «Data driven indoor air quality prediction in educational facilities based on IoT network», Energy and Buildings, vol. 236, pag. 110782, 2021. [5] Istituto Superiore di Sanità, «Monitoraggio della CO2 per prevenzione e gestione negli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2». 2022. [Online]. Disponibile su: https://www.iss.it/documents/20126/6703853/NT_co2_DEF.pdf/ [6] MINISTERO DELL’INTERNO, «Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici. – DM 26 luglio 2022». [7] Z. Peng e J. L. Jimenez, «Exhaled CO2 as a COVID-19 Infection Risk Proxy for Different Indoor Environments and Activities», Environ. Sci. Technol. Lett., vol. 8, n. 5, pagg. 392–397, mag. 2021, doi: 10.1021/acs.estlett.1c00183. [8] J. Allen, J. Spengler, E. Jones, e J. Cedeno-Laurent, «5-step guide to checking ventilation rates in classrooms», Healthy Buildings. Harvard Healthy Buildings Program, 2020. [9] L. Stabile, M. Dell’Isola, A. Frattolillo, A. Massimo, e A. Russi, «Effect of natural ventilation and manual airing on indoor air quality in naturally ventilated Italian classrooms», Building and Environment, vol. 98, pagg. 180–189, mar. 2016, doi: 10.1016/j.buildenv.2016.01.009. [10] Zivelonghi, A. Kumar, P., Giuseppi, A. A CO2-based self-surveillance system to improve ventilation in school classrooms, submitted manuscript.



DCV

Il nuovo complesso residenziale nel quartiere di Mezzocammino, alle porte di Roma, è stato realizzato integrando moderne tecniche costruttive con tecnologie ad alta efficienza energetica. Particolare attenzione è stata prestata all’aspetto del benessere indoor: tutti e 410 i fori finestra del complesso sono dotati di monoblocchi termoisolanti Ingenius VMC Alpac con ventilazione meccanica controllata integrata in logica decentralizzata ai fini della migliore performance anche in ottica di valutazioni a livello SRI (Smart Readiness Indicator).

DemandControlled Ventilation (DCV) negli edifici residenziali: l’impatto della EPBD III L’impiego di sistemi di ventilazione intelligenti potrà influire nella valorizzazione dell’immobile attraverso lo Smart Readiness Indicator (SRI), un interessante strumento utile per valutare la capacità di un edificio di rispondere attivamente e in modo efficiente alle mutevoli condizioni impiantistiche e alle richieste degli occupanti Jacques Gandini

A 36

lla luce delle nuove necessità dettate dall’edilizia

previsto dalla Direttiva Europea 2010/31/

e integrata dalle EPBD Recast 2018 (Diret-

nZEB (nearly Zero Energy Building) obbligatoria

UE [1] del 19 maggio 2010 sulla presta-

tiva Europea (UE) 2018/844) [2] che intro-

sul suolo Europeo dal 01.01.2021, secondo quanto

zione energetica nell’edilizia, modificata

duce il concetto di Smart Readiness Indi-

#76


cator (SRI), un indicatore che misura la “predisposizione all’intelligenza” dell’edificio, il presente articolo tecnico si pone

Prospettive di crescita nell’impiego della ventilazione al 2050

all’edificio) oltre che favorire l’accumulo di livelli eccessivi di CO2 e/o umidità e/o VOC all’interno dell’edificio occupato dalle persone. In tutti questi edifici efficienti il corretto

l’obiettivo di illustrare quali possono

Negli edifici efficienti di oggi

uso della ventilazione è diventato estremamente impor-

essere i vantaggi e gli svantaggi deri-

(nZEB – nearly Zero Energy Buildings)

tante e se ne prevede uno sviluppo enorme negli anni a

vanti dall’impiego delle diverse tecniche

e carbon free di domani (nZCB – net

venire, anche per lo sfruttamento del free-cooling ad aria.

di ventilazione e della valorizzazione che

Zero Carbon Building), grazie a involu-

Guardando, ad esempio, ai prossimi 25-30 anni, al di

favorirà quelle basate sul controllo del

cri edilizi sempre più energeticamente

là dei trend naturali di mercato dell’IAQ, di breve e medio

ricambio d’aria in base alle specifiche

performanti, una parte considerevole

periodo, è necessario tenere conto del fatto che l’azione

necessità dei diversi ambienti indoor,

del fabbisogno energetico invernale

legislativa comunitaria, a livello centrale, e quella degli

ormai necessarie per garantire, ulteriore

può essere soddisfatta dagli apporti

stati membri, a livello locale, potrà avere un peso deter-

risparmio energetico, comfort e salute

di calore gratuiti per la climatizzazione

minante nell’influenzare un ulteriore sviluppo delle tecno-

all’interno degli edifici efficienti di oggi

durante i mesi freddi. D’altra parte,

logie della ventilazione, rinnovo, purificazione, igienizza-

(nZEB) e carbon free di domani (nZCB –

questi apporti di calore gratuiti possono

zione, disinfezione e sanificazione dell’aria. Al di là degli

net Zero Carbon Building).

diventare svantaggiosi nella stagione

inquinanti che possono entrare negli ambienti confinati

L’articolo tecnico evidenzia come

estiva, in quanto l’elevato isolamento

dall’ambiente esterno, nell’edificio si verificano sostanzial-

la definizione di una “balanced score-

dell’involucro edilizio ne contrasta la

mente due tipologie di emissioni: quelle relative all’edificio

card” possa essere di grande utilità al

dissipazione verso l’esterno.

stesso (esempio: i materiali con cui l’edificio è costruito o

fine di identificare non solo l’impatto dei

In questo contesto tali edifici, con

i mobili e l’arredamento, ecc. possono rilasciare sostanze

risparmi energetici che la ventilazione

involucri edilizi sempre più performanti

nell’aria interna) e quelle causate dagli occupanti (esempio:

può determinare sull’edificio, ma anche

ed ermetici, richiedono una maggiore

la cottura dei cibi, umidità relativa, CO2, ecc.). La ventila-

il suo impatto in termini di ciclo vita su

attenzione alla corretta ventilazione,

zione meccanica può rappresentare una soluzione molto

numerosi altri fattori, a seconda delle

rinnovo e purificazione dell’aria degli

efficace per la corretta evacuazione degli inquinanti dagli

diverse tecnologie, quali ad esempio:

spazi confinati (es. sale riunioni, uffici,

edifici. Attraverso l’ingresso di aria esterna opportuna-

la fruibilità degli utenti, la semplicità

scuole ma anche luoghi della vita quoti-

mente filtrata e purificata, più ricca di ossigeno e con

impiantistica, la variazione delle presta-

diana come abitazioni private, ecc.),

(nella maggior parte dei casi) minor concentrazione di

zioni nel ciclo vita, consumo di volu-

poiché edifici così conformati tendono,

inquinanti di quella interna, gli inquinanti presenti all’in-

metrie e superfici, aspetti manutentivi,

per propria natura, a imprigionare inqui-

terno dell’edificio verranno diluiti e allontanati dall’edifi-

impiego dei materiali e loro riciclo.

nanti dell’aria (sia interna che esterna

cio, impedendone l’accumulo e la concentrazione negli spazi indoor. Per tutte queste ragioni, quello della ventilazione è un mercato che (con diverse percentuali a seconda dei diversi segmenti, tecnologie e Paesi Europei) è previsto in forte crescita negli anni a venire. Nelle stime della Comunità Europea la ventilazione potrebbe avere un tasso di copertura (ad esempio per il settore residenziale) del 58% degli alloggi residenziali nel 2050 (nel 2020 questo valore era stimato al 25%) e dunque ci si aspetta che solo il 42% degli alloggi residenziali nel 2050 potrebbe essere sprovvisto di ventilazione. In sostanza stiamo parlando di milioni di edifici che nei prossimi 27 anni verranno dotati di

FIGURA 1

Review study on Regulations EU 1253/2014 [3] (Ecodesign requirements for ventilation units) and EU 1254/2014 (Energy labelling of residential ventilation units) of the European Commission – September 2020 – Residential Buildings ⏹ Ventilazione di tipo Centralizzata a doppio flusso normalmente con recupero di calore ⏹ Ventilazione di tipo Decentralizzata a doppio flusso normalmente con recupero di calore ⏹ Ventilazione di tipo a singolo flusso, Centralizzata, normalmente senza recupero calore ⏹ Ventilazione di tipo a singolo flusso, Decentralizzata, normalmente senza recupero calore

ventilazione ai fini del comfort, la salubrità degli ambienti interni e l’efficienza energetica. In termini invece di mercato (vedasi Figura 1) le attese sono di passare da un volume di unità di ventilazione residenziali vendute nel 2020 pari a circa 1,5 Milioni di a un

#76 37


volume di 3,3 milioni nel 2025, con un punto di atterraggio al 2050 con un mercato di oltre 6 milioni di unità di ventilazione all’anno.

Distribuzione dei diversi sistemi di ventilazione in Europa a seconda dei diversi Paesi Esistono diverse soluzioni tecniche per la ventilazione residenziale e in Europa esse si sono sviluppate in maniera abbastanza disomogenea, con diverse influenze a seconda principalmente di: abitudini installative, storia e clima specifici del singolo mercato, normative locali per Paese e direttive a livello EU-27. Non è facile identificare una segmentazione univoca

Ventilazione di tipo a singolo flusso, normalmente senza recupero di calore

Ventilazione di tipo Centralizzata a doppio flusso normalmente con recupero di calore

FIGURA 2 Immagine esemplificativa e non esaustiva di una delle possibili segmentazioni delle diverse tecnologie di ventilazione residenziale elaborata a partire da informazioni di mercato gentilmente offerte da InterConnection Marketing & Information Consulting GmbH (Vienna, Austria) – Residential Ventilation in Europe in 2020

e universalmente rappresentativa della ventilazione resi-

Ventilazione Residenziale in Europa 2020 Top 5 [Stima valore di mercato in €]

denziale in Europa, in quanto le diverse soluzioni (ad esempio: centralizzate, decentralizzate, singolo flusso, ecc.) a seconda di come si combinano con i diversi sistemi di recupero (ad esempio: a piastre, entalpici e non entalpici, run-around coils, rotativo, passivo, attivo, di tipo termodinamico, a singolo flusso alternato, ecc.) e con le tecniche di realizzazione o meno dei condotti di aspirazione e/o immissione, prendono connotazioni e nomenclature specifiche e non sempre univoche. Senza pretendere di

Ventilazione di tipo a singolo flusso, normalmente senza recupero di calore

Germany

France

Ventilazione di tipo Centralizzata a doppio flusso normalmente con recupero di calore Ventilazione di tipo Decentralizzata a doppio flusso normalmente con recupero di calore

UK

Netherlands

Italy

riuscire a mappare tutte le soluzioni di ventilazione residenziale, ma semplicemente con l’obiettivo di mappare le tipologie più significative, ci siamo soffermati su una delle possibili segmentazioni che può rappresentare (vedasi

Ventilazione di tipo Decentralizzata a doppio flusso normalmente con recupero di calore

0

50.000.000

100.000.000

150.000.000

200.000.000

250.000.000

300.000.000

FIGURA 3 Elaborazione a cura di Studio GANDINI S.R.L. (Verona) che mette in luce come nei diversi Paesi Europei le abitudini e scelte impiantistiche in fatto di ventilazione siano decisamente differenti su base dati Residential Ventilation in Europe in 2020 di InterConnection Marketing & Information Consulting GmbH (Vienna, Austria)

Figura 2) le tipologie di sistemi di ventilazione maggiormente utilizzati a livello Europeo e che sono: • Ventilazione di tipo Centralizzata normalmente con recupero di calore e doppio flusso; • Ventilazione di tipo a singolo flusso, normalmente senza recupero di calore; • Ventilazione di tipo Decentralizzata a doppio flusso, normalmente con recupero di calore. Nonostante la strada per lo sviluppo della ventilazione

tive, ma rappresentative e molto diffuse,

attenzioni verso un ulteriore concetto:

vedranno numerosi cambiamenti nelle

quello di edificio non solo efficiente, ma

loro applicazioni negli anni a venire e

anche “intelligente” dove la gestione

la loro adozione dipenderà anche da

e l’utilizzo dei dati potranno generare

come sapranno rispondere alle logi-

ulteriori risparmi energetici e ulteriori

che determinate dallo SRI applicato al

tagli delle emissioni clima alteranti diret-

“dominio ventilazione”.

tamente o indirettamente dovute agli

con sistemi di recupero calore (sia Centralizzata che Decentralizzata) sia ormai una scelta chiara e privilegiata dalle direttive come la EPBD [1] e la RES [4], non deve passare inosservato che grandi e storici mercati di ventilazione

edifici. Il concetto chiave è che l’ap-

Il concetto dello Smart Readiness Indicator (SRI) applicato alla ventilazione

proccio degli interventi di ottimizzazione energetica degli edifici è stato, specie nel decennio 2010-2020, preva-

come l’Inghilterra, piuttosto che la Francia, la Germania

Al già chiaro orientamento ai bassi

lentemente basato sull’efficientamento

o i Paesi Bassi vedono una storia impiantistica molto forte

consumi energetici (uno dei core focus

del singolo componente (costruttivo o

di ventilazione a singolo flusso spesso di tipo senza recu-

della direttiva EPBD) e all’utilizzo di fonti

impiantistico) o di una serie di compo-

pero di calore e/o con dispositivi igroregolabili, questi

di energia rinnovabile (uno dei core

nenti che concorrevano al consumo

ultimi, ad esempio, estremamente diffusi in paesi come la

focus della direttiva RES) la Commis-

energetico, ai fini del miglioramento

Francia (vedasi Figura 3). Queste 3 soluzioni esemplifica-

sione Europea sta orientando le proprie

complessivo della classe energetica dei

38

#76


fabbricati e all’aumento dell’impiego di fonti rinnovabili.

Esso si compone di una scala di approccio a 3 livelli e si basa su 3 tipo-

Sebbene tale approccio conservi

logie di funzioni e indicatori, che, come

la sua validità e importanza, nel corso

indicato nel documento “Final report

degli ultimi anni, si è sempre più spesso

on the technical support to the deve-

riscontrato che il risparmio energetico

lopment of a smart readiness indica-

non si consegue solo sulla base dell’in-

tor for buildings” [5] (vedasi Figura 4)

troduzione di componenti, sistemi o

commissionato dalla Comunità Europea,

impianti atti a migliorare la mera presta-

possono essere riassunti in 3 categorie:

zione energetica, ma anche attraverso

• “Key smart readiness capabilities”: 3

numerosi altri fattori quali ad esempio:

abilità di prontezza all’intelligenza

il controllo efficiente ed efficace del

dell’edificio;

loro corretto utilizzo e il monitoraggio

• “Smart readiness technical domains”:

delle prestazioni energetiche. Molto

9 domini tecnici di prontezza all’in-

importante è anche che il consumo

telligenza dell’edificio (tra cui uno è

di energia dell’edificio avvenga sulla

proprio la ventilazione);

base dell’effettivo bisogno (ad esem-

• “Smart readiness impact criteria”: 7

pio tenendo conto della reale occupa-

criteri di impatto all’intelligenza dell’e-

zione dei locali da parte delle persone)

dificio che sono:

e che grazie alla disponibilità di nuove

1. Risparmi energetici: si riferisce all’im-

tecnologie di monitoraggio e controllo

patto dei servizi smart-ready che

si possa interagire in maniera sempre

consentono risparmi energetici;

più intelligente ai sistemi di produ-

non viene considerata l’intera presta-

zione di energia da fonte rinnovabile

zione energetica degli edifici, ma

ed eventuale storage, che sono sempre

solo il contributo dato dalle tecno-

più frequenti negli “smart buildings” di

logie smart-ready.

nuova generazione.

2. Manutenzione e prevenzione: si rife-

FIGURA 4 Copertina del Final Technical report Study [5], un documento di oltre 400 pagine, commissionato dall’Unione Europea a un consorzio di società di consulenza VITO NV and Waide Strategic Efficiency Europe – iniziato a dicembre 2018 e concluso a giugno 2020

5. Accesso alle informazioni: si riferisce all’impatto dei servizi in merito alla fornitura agli occupanti delle informazioni sul funzionamento dell’edificio.

In questo senso, un’ulteriore spinta

risce al rilevamento e alla diagnosi

6. Benessere: si riferisce agli impatti dei servizi sul benes-

all’efficienza e intelligenza in edilizia è

automatizzata dei guasti; essa ha il

sere e sulla salute degli occupanti; ad esempio, controlli

giunta nel 2018 con la Direttiva (UE)

potenziale di migliorare significati-

più intelligenti possono fornire una migliore qualità

2018/844 (cosiddetta EPBD III) [2] sull’ef-

vamente manutenzione e gestione

dell’aria rispetto ai controlli tradizionali, aumentando

ficienza energetica negli edifici, nata

di sistemi tecnici per l’edilizia.

così il benessere degli occupanti con un impatto

come rifusione della precedente Diret-

3. Comfort: si riferisce all’impatto dei

adeguato sulla loro salute.

servizi sul comfort degli occupanti; in

7. Flessibilità per la rete: si riferisce agli impatti dei servizi

La EPBD III di fatto ha introdotto il

particolare, si riferisce alla percezione

sulla potenziale “flessibilità energetica” dell’edificio; in

concetto di Smart Readiness Indicator

conscia e inconscia dell’ambiente

questa categoria si include anche la flessibilità offerta

(SRI): l’indicatore che mira nel decen-

fisico, compreso il comfort termico,

alle reti di teleriscaldamento e raffreddamento.

nio 2020-2030 a promuovere ristruttu-

il comfort acustico e le prestazioni

razioni digitalmente compatibili, inte-

visive.

tiva 2010/31/UE [1].

Impatti previsti dall’applicazione dello SRI alle soluzioni di ventilazione residenziale

grare l’energia rinnovabile e consentire

4. Convenienza: si riferisce all’im-

la misurazione del consumo effettivo

patto dei servizi sulla comodità per

La risposta alle logiche previste dallo SRI, a seconda

di energia, tenendo conto delle neces-

gli occupanti, ovvero i servizi che

del tipo di sistema di ventilazione adottato e a seconda

sità degli utenti e delle ottimizzazioni

”rendono la vita più facile” per l’oc-

delle tecnologie impiegate, prende connotati diversi ed

possibili derivanti dalla gestione della

cupante (ad esempio servizi che

è per questo che (considerato che le tipologie di sistemi

enorme mole di dati sempre più dispo-

permettono una minore interazione

di ventilazione utilizzate nei diversi Paesi Europei sono

nibili relativamente all’edificio.

manuale da parte dell’occupante).

spesso disomogenee), c’è da attendersi proprio a livello

#76 39


SRI anche un diverso tipo di impatto a seconda dei diversi stati membri EU27. Prendendo in esame gli impatti previsti a livello del dominio “ventilazione” e confrontandolo con i requisiti premianti in termini di livelli di funzionalità per lo SRI, appare evidente sotto ogni punto di vista che la Demand Controlled Ventilation (DCV) ha senz’altro un livello di interesse molto alto. La DCV viene normalmente definita come una soluzione di ventilazione in grado di regolare il flusso d’aria, anche zona per zona e stanza per stanza, per soddisfare l’esatta esigenza in un dato momento. Se ad esempio una stanza è vuota e non necessita di ricambio

FIGURA 5 Soluzione a titolo esemplificativo e non esaustivo di ventilazione meccanica decentralizzata a doppio flusso dotata di sensoristica °C – UR% – CO2 – VOC che consente di gestire la portata d’aria, stanza per stanza e dunque in grado di ottenere i migliori punteggi (level 4) a livello “dominio ventilazione” per la definizione dello SRI

d’aria, l’aria di rinnovo verrà diminuita, se invece un’altra stanza è affollata e/o necessita di ricambio aria, il sistema aumenterà il flusso d’aria in questa parte, per garantire che l’ambiente interno sia sano e confortevole. Questo tipo di soluzione si contrappone in maniera sostanziale a molti sistemi di ventilazione installati negli ultimi 10-15 anni, molto spesso con sistemi di controllo inesistenti o basici e tipicamente a portata fissa (ad esempio 0,5 volumi/ora costanti H24 – 7/7). In molti casi i parametri che impattano sullo SRI danno punteggi molto bassi ai sistemi privi di controllo intelligente della ventilazione. Di seguito vengono discussi 6 “smart ready services” in chiave di “balanced scorecard” in base al “dominio ventilazione” così come espresso all’interno del documento “Final report on the technical support to the development of a smart readiness indicator for buildings” commissionato e supervisionato dalla Commissione Europea e presentato nel mese di giugno 2020.

Smart ready service I: controllo della portata d’aria a livello stanza per stanza

FIGURA 6 Soluzione a titolo esemplificativo e non esaustivo di ventilazione meccanica controllata centralizzata con sistema di recupero di calore dotata di sensoristica °C – UR% – PM1 – PM2,5 – PM10 – CO2 – VOC che consente di gestire vari parametri di IAQ stanza per stanza, pertanto, laddove previste opportune serrande di intercettazione dei flussi d’aria per ogni stanza, potrà ottenere i migliori punteggi (level 4) a livello di “dominio ventilazione” che concorre alla definizione dello SRI

In questo tipo di dominio (vedasi Tabella 1) la ventilazione centralizzata con controllo manuale è letteralmente

equiparata al Functionality Level 0 (zero) che è lo stesso livello che viene dato in caso di assenza del sistema di venti-

TABELLA 1

Dominio Ventilazione: Smart ready service I così come espresso nel documento “Final report on the technical support to the development of a smart readiness indicator for buildings”. ANNEX F. SRI METHOD B: DETAILED SERVICE CATALOGUE

lazione, proprio per il concetto stesso che un set manuale non può avere un comportamento intelligente al variare

Smart ready service I

dalla domanda di ventilazione, ad esempio, per un maggiore o minore grado di affollamento. I punteggi più alti (Functionality level 4) vengono raggiunti con Local Demand Controlled Ventilation con 40

#76


flussi d’aria intercettati per ogni stanza e con sonde di CO2, VOC, ecc. in grado di comandare la giusta

TABELLA 2 Dominio Ventilazione: Smart ready services II – III – IV – V – VI così come espressi nel documento “Final report on the technical support to the development of a smart readiness indicator for buildings”. ANNEX F. SRI METHOD B: DETAILED SERVICE CATALOGUE

quantità di aria in maniera intelligente. Le soluzioni privilegiate in questo tipo di configurazione sono a doppio flusso, specie se con recupero di calore ed equipaggiate di un set di sensori almeno a livello di °C, UR%, CO2, VOC (vedasi a titolo

Smart ready service II

certamente quelle decentralizzate

esemplificativo e non esaustivo in maniera puntuale alle esigenze delle singole stanze, in base agli input della sensoristica. Per ottenere soluzioni pregevoli e premiate a livello di SRI impiegando

Smart ready service III

Figura 5), poiché possono rispondere

unità di ventilazione centralizzata è controllo e regolazione in grado di gestire stanza per stanza i parametri di controllo e tra questi, considerando che il parametro di CO2 è un indicatore rilevante e preferendo i

Smart ready service IV

necessario avvalersi di soluzioni di

controlli di CO2 reale rispetto a quelli con CO2 parametrizzata. La gestione delle serrande per singolo ambiente, tale per ottenere i massimi punteggi (level 4), vedasi a titolo esemplificativo e non esaustivo (Figura 6). Smart ready service II: controllo

Smart ready service V

sebbene più sofisticata, è fondamen-

della portata aria o di pressione a livello di unità di trattamento Le unità centralizzate dotate di d’aria a livello “Room by Room” con sistemi automatici (su base dati di portata aria o pressione) sono privilegiate e raggiungono il massimo

Smart ready service VI

sistemi di controllo della portata

punteggio (Functionality Level 4). I sistemi senza controllo di portata automatico, ottengono il punteggio più basso (Functionality Level 0).

#76 41


Smart ready service III: prevenzione overheating In questo caso le unità dotate di bypass del sistema di

TABELLA 3 Modello esemplificativo e non esaustivo di “Balanced Scorecard” per la comparazione di diversi sistemi di ventilazione a seconda delle caratteristiche a livello di Smart Ready Service

recupero calore, se dotate di controllo stanza per stanza e controlli predittivi raggiungono il massimo punteggio (Functionality Level 2). I sistemi senza controllo overheating ottengono il punteggio più basso (Functionality Level 0). Smart ready service IV: controllo della temperatura di

Balanced Scorecard (esempio) Caratteristiche del sistema di ventilazione Smart Ready Service

mandata Le unità dotate di controllo della temperatura, con set point variabile stanza per stanza – a titolo esemplificativo vedasi Figura 7 – ottengono i punteggi migliori (Functionality Level 3) di quelle non dotate di controllo

VMC

VMC

VMC

Centralizzata

Centralizzata

De-centralizzata

Portata costante

Portata variabile

Portata variabile

Non room by room

Room by room con serrande

Room by room

Con by pass

Con by pass

Con by pass

Sensored

Sensored

Sensored

Senza controllo automatico Con controllo automatico

Con controllo automatico

Senza data logging

Con data logging

Con data logging

Tabella I - Controllo portata aria a livello “Room”.

Level 0 su 4

Level 4 su 4

Level 4 su 4

Tabella II - Controllo della portata aria o di pressione a livello di unità di trattamento.

Level 0 su 4

Level 4 su 4

Level 4 su 4

Tabella III - Prevenzione overheating.

Level 1 su 2

Level 1 su 2

Level 2 su 2

Tabella IV - Controllo della temperatura di mandata.

Level 2 su 3

Level 2 su 3

Level 3 su 3

Tabella V - Freecooling.

Level 2 su 3

Level 3 su 3

Level 3 su 3

Tabella VI - Reporting informazioni relative a IAQ.

Level 0 su 3

Level 3 su 3

Level 2 su 3

5

17

18

automatico (Functionality Level 0). Smart ready service V: Free-cooling Le unità dotate di free cooling, specie se di tipo entalpico con controllo automatico ai fini della limitazione del mechanical cooling da parte dell’impianto di climatizzazione principale, ottengono i punteggi migliori (Functio-

Score

nality Level 3). Il free-cooling senza controllo automatico ottiene punteggio minimo (Functionality Level 0).

minate caratteristiche (a titolo esempli-

Lo Smart Readiness Indicator

ficativo e non esaustivo) al fine di valu-

(SRI) implica un approccio ai dati, alla

Smart ready service VI: reporting informazioni relative a IAQ

tare i punteggi delle diverse soluzioni.

gestione e al controllo degli impianti

Le unità dotate di sistemi di monitoraggio IAQ oltre

Attraverso il modello di indicatori

per il comfort molto capillare e può

che di registrazione storica delle variabili, disponibili per

proposto per la determinazione dello

essere applicato anche alla ventilazione

gli occupanti e per il service ottengono i migliori punteggi

SRI è possibile dunque stabilire a carat-

meccanica degli edifici, che compare tra

(Functionality Level 3) (si veda Tabella 2).

tere generale dei punteggi indicativi,

i “domini tecnici” di prontezza all’intelli-

che possono aiutare nelle valutazioni

genza dell’edificio indicati dalla EPBD.

Un esempio di possibile balanced scorecard per mettere

del sistema di ventilazione più adeguato

La ventilazione vedrà nei prossimi

a confronto diversi sistemi di ventilazione

o nella comparazione di sistemi di venti-

decenni un grande sviluppo e i sistemi

lazione con livelli di smartness differenti.

opportunamente dotati di: soluzioni

Attraverso la lettura integrata dei 6 Smart Ready Service per il dominio ventilazione, oltre ad avere una base dati utile per i computi del contributo al SRI da parte della

di controllo della portata d’aria (anche

Conclusioni

stanza per stanza – a titolo esemplifica-

ventilazione, è possibile (ed estremamente interessante)

L’applicazione della direttiva EPBD

tivo vedasi Figura 7) in grado di preve-

sfruttare il modello dei 6 “Smart Ready Service” per ulte-

Recast 2018 (Direttiva Europea (UE)

nire l’overheating, di favorire il free-co-

riori valutazioni anche comparative tra diversi sistemi di

2018/844) [2] che introduce il concetto

oling, di gestire le informazioni IAQ sia

ventilazione.

di Smart Readiness Indicator (SRI), offre

in ottica informativa (utente) che manu-

Fermo restando che ogni professionista è in condi-

numerose opportunità di migliora-

tentiva (ad esempio: allarmi e serie di

zione di selezionare gli Smart Ready Service significativi

mento al tema dell’efficienza energe-

dati storica registrata e/o visibile da

per la propria comparazione, nella simulazione che segue

tica in edilizia e comporta sicuramente

remoto) favoriranno migliori punteggi

(vedasi a titolo esemplificativo e non esaustivo Tabella 3)

un notevole passo avanti in direzione

a livello di SRI.

con la “balanced scorecard” esemplificativa, a sinistra sono

dello “smart building”, elemento chiave

In questo modo l’impiego di sistemi

riportati tutti e 6 gli Smart Ready Service mentre in alto

nella strategia di decarbonizzazione a

di ventilazione intelligenti potrà influire

sono riportati 3 diversi sistemi di ventilazione con deter-

cui l’Europa mira al 2050.

in una migliore valorizzazione dell’im-

42

#76


FIGURA 7 Così come il riscaldamento ed il condizionamento dell’aria sono passati, nel corso dei decenni recenti, da una gestione dell’intera abitazione con un singolo controllo (tipico degli impianti degli anni ‘80) alla gestione indipendente delle singole zone (es. Zona Giorno, Zona notte, ecc.) e di singoli locali in maniera differenziata, le logiche dello “Smart Readiness Indicator” favoriranno, anche nel campo della ventilazione, lo sviluppo di logiche “stanza per stanza”, “dove e quando serve” in base ai parametri energetici e di fruibilità degli ambienti interni agli edifici in base al reale utilizzo e fabbisogno di rinnovo e purificazione dell’aria.

RINGRAZIAMENTI Si ringraziamo per il prezioso contributo in ordine alfabetico: • AIR CONTROL S.r.l. (Milano, Italia) nelle persone di Luca Gatti e Tommaso Balsamo per il supporto tecnico offerto nella definizione dei parametri impattanti a livello SRI per i controlli IAQ relativi alla ventilazione centralizzata; • HELTY S.r.l. – Gruppo ALPAC (Schio, Italia) nelle persone di Matteo Grisi e Dario Barone per il supporto offerto nella valutazione dei parametri impattanti a livello SRI per la ventilazione meccanica decentralizzata e le relative valumobile attraverso lo Smart Readiness

tazioni a livello di balanced scorecard;

Indicator (SRI), che potrà a sua volta

• INTERCONNECTION MARKETING & INFORMATION CONSULTING GmbH (Vienna, Austria) nelle persone di Maurizio Nuzzaci e

diventare un interessante strumento

Andreas Erdpresser per il supporto specialistico offerto nelle stime di mercato Europeo, nei vari segmenti della ventilazione.

utile per valutare la capacità di un edificio o di un unità immobiliare di recepire, interpretare, comunicare e rispondere attivamente in modo efficiente alle mutevoli condizioni in relazione al funzionamento dei sistemi/impianti tecnici/meccanici dell’edificio o all’ambiente esterno (comprese le reti energetiche) e alle richieste degli occupanti dell’edificio.

BIBLIOGRAFIA

[1] Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia; [2] Energy Performance of Buildings Directive (EU) 2018/844 of the European Parliament and of the Council of 30 May 2018 amending Directive 2010/31/EU on the energy performance of buildings and Directive 2012/27/EU on energy efficiency; [3] Review study on Regulations EU 1253/2014 (Ecodesign requirements for ventilation units) and EU 1254/2014 (Energy labelling of residential ventilation units) of the European Commission – September 2020 – Residential Buildings; [4] Renewable Energies Sources Directive 2018/2001/UE del parlamento europeo e del consiglio dell’11 dicembre 2018 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili precedentemente identificata come Direttiva 2009/28/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009; [5] Final report on the technical support to the development of a smart readiness indicator for buildings. Directorate-General for Energy Directorate C – Renewables, Research and Innovation, Energy Efficiency Unit C4 – Energy Efficiency: Buildings and Products. June 2020;

* Jacques Gandini, Studio GANDINI

#76 43


Informazioni dalle aziende

COSA DEVE SAPERE OGNI ATTIVITÀ ECONOMICA SULLA SCELTA DEI REFRIGERANTI Perché valutare l’utilizzo del refrigerante? Fermati un momento e rifletti sull’impatto positivo che ha la refrigerazione nella nostra società. Dalla catena del freddo per la lavorazione, il trasporto e la distribuzione di alimenti, di prodotti farmaceutici e di altri prodotti deperibili, fino ai data center, all’aria condizionata ed al riscaldamento, la vita moderna non potrebbe esistere senza l’ingegno delle tecnologie di raffreddamento e dei refrigeranti. I benefici del raffreddamento sono indiscutibili e toccano letteralmente molti aspetti della nostra vita quotidiana. Con l’evolversi della scienza e della tecnologia nelle applicazioni di raffreddamento e riscaldamento, anche le nostre conoscenze sui gas serra si evolvono. Alcuni tipi di refrigeranti, compresi gli idrofluorocarburi (HFC), sono considerati fattori del riscaldamento globale. Questa è la causa per cui negli ultimi 30 anni i comitati scientifici e normativi internazionali hanno lavorato per promuovere una legislazione e una regolamentazione che ne riducesse gradualmente la produzione e l’uso. L’Unione Europea, ad esempio, ha fissato l’obiettivo di ridurre gli HFC di due terzi entro il 2030, con lo scopo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Recentemente ha anche annunciato ulteriori e più ambiziosi traguardi per controllare le emissioni di gas fluorurati a effetto serra (F-gas), tra cui gli HFC. Perciò, si aspettano nuove revisioni delle attuali direttive F-gas. Tra questi, probabilmente, un sistema di quote più rigido per gli HFC, una riduzione del 98% della quantità di HFC immessa sul mercato entro il 2050 e la creazione di migliori condizioni per la rendicontazione, l’applicazione e il monitoraggio. Contemporaneamente, i produttori come Chemours, hanno sviluppato refrigeranti alternativi di nuova generazione, che sono conformi o addirittura superano i requisiti delle normative in evoluzione, mantenendo e migliorando le prestazioni. Le imprese di tutti i settori sono anche consapevoli di essere parte della soluzione per combattere il cambiamento climatico. Ma oltre a considerare la conformità, stanno anche esaminando la situazione da tutti i lati, in modo che

È tempo di guardare all’efficienza energetica I fondamenti del risparmio energetico domestico

includa la sostenibilità a lungo termine, l’efficienza energetica, l’idoneità del loro patrimonio in termini di sistemi refrigeranti, e di proteggere i loro investimenti nel futuro.

Garantire la conformità in un panorama normativo in continua evoluzione Gli idrofluorcarburi (HFC) sono stati messi sotto inchiesta perché, anche se il loro potenziale di riduzione dello strato di ozono è pari a zero, tuttavia sono dei gas che contribuiscono all’effetto serra e quindi hanno un potenziale di riscaldamento globale (GWP). Per questo motivo, nel 1997, il Protocollo di Kyoto ha decretato la loro graduale riduzione. Successivamente sono stati introdotti ulteriori impegni di riduzione graduale da parte della UE e degli Stati membri, per promuovere l’uso di refrigeranti non HFC e vietarne l’uso per alcune applicazioni. Questo ha portato a un calo dei livelli esistenti di emissioni di HFC nell’UE dal 2014. Dal 2017, anche gli HFC utilizzati nella refrigerazione, per l’aria condizionata e in altre applicazioni tradizionali, sono disciplinate da quote di una riduzione graduale di HFC, vincolate legalmente e destinate a diminuire progressivamente. Inoltre, nel 2020 è entrato in vigore il divieto in tutta l’UE di utilizzare refrigeranti con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) superiore a 2500 per la manutenzione o la ricarica di frigoriferi o congelatori per uso commerciale.

La nostra infografica fornisce un’istantanea delle fasi e della normativa vigente per i refrigeranti. Nel complesso, questi sviluppi segnalano chiaramente un declino della futura disponibilità commerciale degli HFC. Dovrebbero indurre le aziende, che utilizzano o


forniscono servizi per i sistemi di refrigerazione commerciale, a riflettere su come e quando passare ai refrigeranti alternativi sostenibili come le idrofluoroolefine (HFO). Questi refrigeranti di nuova generazione non sono dannosi per l’ozono e hanno un GWP molto basso: nel caso di Opteon™ XL20, è minore di 150 GWP.

Quali sono le considerazioni principali da fare per abbandonare i refrigeranti con un GWP maggiore nelle vostre attività? Massimizzare le prestazioni e minimizzare l’impatto ambientale sembra che sia la priorità assoluta per la maggior parte delle aziende. Tra le altre aree che meritano di essere valutate e le domande che si possono porre, vi sono:

Il refrigerante è conforme? È importante ricordare che i refrigeranti con un elevato GWP sono in via di riduzione. Così, se stai scegliendo un nuovo prodotto, pensa al futuro e assicurati di essere in conformità, prima dei cambiamenti. Con un GWP minore di 150, Opteon™ XL20 garantisce di essere conformi con le nuove normative, che impongono la riduzione graduale dei refrigeranti ad alto GWP.

È sostenibile? Un prodotto con un GWP molto basso riduce le emissioni dirette di GWP nell’ambiente. I refrigeranti della gamma Opteon™ XL hanno l’Ozone Depletion Potential (ODP) uguale a zero ed un basso GWP, il che significa un impatto minore. Questo li pone tra i refrigeranti ambientali più sostenibili sul mercato.

È energeticamente efficiente? Scegli un refrigerante che utilizzi efficientemente l’energia. Con l’aumento dell’efficienza ed il minor consumo energetico, le soluzioni a basso GWP riducono le emissioni indirette del sistema, perché consumano meno elettricità per far funzionare i sistemi di refrigerazione, che altrimenti contribuirebbero in misura molto maggiore al cambiamento climatico. Se utilizzati nelle apparecchiature di refrigerazione o nei sistemi di recupero del calore, i refrigeranti Opteon™ XL a basso GWP hanno prestazioni superiori rispetto alle tecnologie alternative basate sull’R-744. Ciò può tradursi in un notevole risparmio, fino al 15%, sui costi del ciclo di vita utile (LCC), se si confrontano soluzioni alternative.

È compatibile? Il refrigerante, che stai considerando, offre opzioni più semplici di progettazione, di facilità di installazione e di manipolazione in sicurezza? I refrigeranti Opteon™ XL sono stati progettati per una vasta gamma di applicazioni, consentendo una migliore efficienza delle apparecchiature moderne e sostituendo i sistemi ad alto impatto ambientale. Il loro comportamento termodinamico è simile a quello dei refrigeranti che andranno a sostituire, consentendo una progettazione, un’installazione e una manutenzione più semplici.

È sicuro? I refrigeranti Opteon™ XL rientrano nella classificazione di sicurezza A2L, il che significa che hanno una tossicità e infiammabilità bassa. Per questo motivo è difficile che

brucino, non hanno la tendenza a formare concentrazioni infiammabili rispetto ai refrigeranti A3 e sono meno combustibili. Le pressioni operative sono simili a quelle dei refrigeranti attualmente usati. Oltre a essere più sicuri dal punto di vista operativo, il rischio di violare la sicurezza è minore durante l’installazione e la manutenzione delle applicazioni. Questo aumenta anche la versatilità dell’applicazione negli ambienti domestici e di consumo.

È economicamente vantaggioso? I refrigeranti Opteon™ XL sono versatili, hanno costi di installazione, funzionamento e manutenzione più bassi, consentendo di risparmiare sugli investimenti iniziali in apparecchiature e per la durata della vita utile di un sistema di refrigerazione commerciale. Essendo tra le soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico, i refrigeranti Opteon™ XL garantiscono un basso costo di esercizio.

La strada da seguire Se tu o i tuoi colleghi lavorate nel settore della refrigerazione, del riscaldamento o dell’aria condizionata, intervenendo adesso, ancora prima che le normative sulla riduzione graduale inizino a farsi sentire, vi consentirà di prepararvi per essere conformi e di contribuire a identificare e salvaguardare le forniture future. La nostra infografica può aiutarti a orientarti nel mare delle normative e a comprendere i termini che descrivono le caratteristiche delle alternative a basso GWP rispetto agli HFC, ed il potenziale che offrono alla tua organizzazione. Per scaricare l’infografica, scansiona il QR o copia il link https://bit.ly/Opteon_B2R_AiCARR.


UTA

OODI Helsinki Central Library: la Finlandia ha realizzato nel 2019, nel centro della sua capitale Helsinki, la più grande biblioteca di tutti i paesi scandinavi. Per la qualità dell’aria interna è stato stabilito il requisito di classificazione della purezza più elevato possibile. Per gli impianti incluse le UTA è stato fissato come standard di purezza il livello P1, che richiede che non vengano rilasciate impurità nel sistema di ventilazione dell’aria fin dalle fasi di costruzione e che il sistema, nella sua interezza, sia conforme ai più elevati standard di qualità dell’aria interna all’edificio. Fonte: https://www.oodihelsinki.fi/en/breathe-easy-in-oodi/

Verso una nuova generazione di Unità di Trattamento Aria

certificate

Eurovent ha lanciato una certificazione di parte terza che verifica gli aspetti igienici con cui sono realizzate le UTA, tra cui: la qualità dei materiali utilizzati, dei componenti, nonché il livello di manutenzione necessario dell’involucro e delle diverse sezioni J. Gandini, A. Lacourt*

L’

evoluzione prevista per il mercato delle UTA (Unità

sviluppo sostenibile come elemento

di energia primaria, la Commissione

di Trattamento Aria) a livello Europeo indica una

indispensabile per garantire prospe-

Europea ha pubblicato, il 14 ottobre

crescita molto consistente come naturale conse-

rità economica e qualità della vita alle

2020, il documento “A Renovation

guenza del percorso di decarbonizzazione degli edifici

persone, nel rispetto del pianeta. Per

Wave for Europe – greening our buil-

intrapreso dall’Unione Europea che implica maggiore

questi motivi, con particolare atten-

dings, creating jobs, improving lives”

attenzione anche alla ventilazione degli edifici ed il

zione agli edifici, ritenuti responsa-

(COM(2020)662) [1] una nuova stra-

trattamento dell’aria. La Commissione Europea negli

bili, direttamente o indirettamente,

tegia per promuovere un’azione in

ultimi 15 anni ha maturato un forte impegno per lo

di quasi il 40% del consumo totale

questo senso.

46

#76


Questa strategia mira a raddoppiare i tassi annuali di rinnovamento energe-

tante dotare le UTA delle migliori tecno-

mance of Buildings Directive), un sostanziale abbattimento

logie anche in fatto di igiene.

dei consumi energetici, sia nel pubblico che nel settore

tico degli edifici nei prossimi dieci anni,

L’iniziativa “A Renovation Wave for

privato, sia negli edifici di nuova costruzione che esistenti,

giacché il patrimonio edilizio esistente

Europe” si baserà sulle misure adottate

è possibile grazie all’utilizzo di materiali altamente isolanti,

Europeo è considerevole ci si aspetta

con il pacchetto “Clean energy for all

soluzioni impiantistiche HVAC ad alta efficienza energetica

che questa iniziativa catalizzi la maggior

Europeans package” [2], in particolare

e tecniche costruttive all’avanguardia, che fanno sì che

parte delle risorse sulle ristrutturazioni,

l’obbligo per ciascun paese dell’UE di

il fabbisogno energetico dei nuovi edifici tenda a essere

lasciando alle nuove costruzioni una

pubblicare una strategia di ristruttura-

sempre più basso, utilizzando il più possibile energia da

parte relativamente piccola degli inve-

zione edilizia a lungo termine (LTRS –

fonte rinnovabile, come previsto dalla Direttiva RES [5].

stimenti, che comunque ci saranno e

Long Term Renovation Strategies) per

In questi edifici molto efficienti, con un involucro edili-

che saranno in un’ottica di nZEB (nearly

sostenere la ristrutturazione del parco

zio molto ben isolato, una parte considerevole del fabbi-

Zero Energy Buildings) e nZCB (nearly

immobiliare nazionale favorendone la

sogno energetico invernale può essere soddisfatta dagli

Zero Carbon Buildings). Nei piani dell’U-

trasformazione in un parco immobiliare

apporti di calore gratuiti che consentono un risparmio

nione Europea, queste ristrutturazioni

decarbonizzato e ad alta efficienza ener-

energetico per la climatizzazione durante i mesi freddi.

miglioreranno la qualità della vita delle

getica entro il 2050.

D’altra parte, questi apporti di calore gratuiti possono

persone che vivono negli edifici e li

L’obbligo per i paesi dell’UE di adot-

diventare svantaggiosi nella stagione estiva, poiché l’ele-

utilizzano, ridurranno le emissioni di

tare una strategia di ristrutturazione a

vato isolamento dell’involucro edilizio ne contrasta la

gas serra in Europa e creeranno ulteriori

lungo termine è stabilito nella direttiva

dissipazione verso l’esterno.

posti di lavoro verdi nel settore edile ed

sulla prestazione energetica nell’edilizia

Per questo sono attesi incrementi sostanziali nel

impiantistico HVAC.

(2010/31/UE) [3], che è stata rivista nel

mondo delle schermature intelligenti (per limitare la

Nel campo delle UTA già oggi a

2018 (2018/844/UE) [4]. Queste strate-

componente solare diretta in estate) e considerato il

livello Europeo si stima che il 50% delle

gie fanno parte dei Piani Nazionali inte-

fatto che questi edifici (come effetto collaterale di un

UTA immesse sul mercato EU-27 serva

grati per l’Energia e il Clima (PNEC) dei

elevato grado di isolamento dell’involucro edilizio) sono

per sostituire vecchie UTA ormai arri-

paesi dell’UE.

sempre più ermetici, essi richiedono a tendere tassi di

vate a fine ciclo vita e si prevede che

Proprio in base a quanto previsto

ventilazione aggiuntivi per mantenere adeguati livelli di

negli anni a venire questa percentuale

dalla Direttiva Europea (UE) 2018/844

“Indoor Air Quality” negli spazi confinati (es. sale riunioni,

arriverà anche al 75% del totale UTA

sull’efficienza energetica negli edifici

uffici, scuole ma anche luoghi della vita quotidiana come

immesse sul mercato, questa dimen-

come rifusione della precedente Diret-

abitazioni private, ecc.), poiché gli edifici così ermetici

sione fa subito intuire quanto sia impor-

tiva 2010/31/UE (EPBD – Energy Perfor-

tendono, per loro natura, a imprigionare gli inquinanti dell’aria (entrambi interni ed esterni all’edificio) e favorire l’accumulo di livelli eccessivi di CO2 e/o umidità e/o VOC

Mechanical Building Services

all’interno dell’edificio occupato dalle persone. In tutti questi casi il corretto uso della ventilazione è

Control Systems

Ventilation and air conditioning systems

Heating systems

estremamente importante e ben normato da specifici standards a livello internazionale, come ad esempio nel

Ductwork

Air handling units

Installation

caso delle Unità Trattamento Aria, con particolare riferimento al CEN/TC 156 che inquadra la ventilazione degli

Ratings and performance: components and sections

Mechanical performance

edifici e si occupa della standardizzazione della terminologia, dei metodi di prova e valutazione, del dimensionamento e dell’idoneità allo scopo di sistemi e componenti

Air handling units as a whole

Fan section

Coils

Heat recovery sections

di ventilazione naturale e meccanica per edifici soggetti a occupazione umana. All’interno del CEN/TC 156 sono presenti 2 standard molto importanti per le UTA, essi sono:

Damper section

FIGURA 1

Mixing section

Filter section

Humidifiers

Schema esemplificativo e non esaustivo della posizione della norma EN 1886: “Ventilation for buildings – Air Handling Unit – Mechanical performance” nel campo dei “Mechanical Building Services” per le Unità di Trattamento Aria

• La norma Europea EN 1886 [6] specifica i metodi di prova, i requisiti di prova e le classificazioni per le unità di trattamento aria, che forniscono e/o estraggono aria attra-

#76 47


verso condotti, per la ventilazione/condizionamento di

Mechanical Building Services

un intero edificio o sue parti. I metodi di prova ei requisiti si applicano sia all’unità completa che a sezioni separate (vedere FIGURA 1);

Control Systems

Ventilation and air conditioning systems

Heating systems

Ductwork

Air handling units

Installation

Mechanical performance

Ratings and performance: components and sections

• La norma Europea EN 13053 [7] specifica i requisiti e le prove per la valutazione e le prestazioni delle unità di ventilazione non residenziali, comprese le unità di trattamento dell’aria. Specifica i requisiti, le classificazioni e le prove dei componenti e delle sezioni delle unità di trattamento aria. Può essere applicato a test di laboratorio e in loco ed è applicabile sia per unità di trattamento aria di serie che per unità di trattamento aria su

Air handling units as a whole

Fan section

Coils

Heat recovery sections

Damper section

Mixing section

Filter section

Humidifiers

misura con portate d’aria >250 m3/h (vedere FIGURA 2).

Evoluzione prevista per il mercato delle UTA nel periodo 2030-2050 a livello EU-27 Nel decennio 2020-2030 e poi fino al 2050, si prevede

FIGURA 2 Schema esemplificativo e non esaustivo della posizione della norma EN 13053: “Ventilation for buildings – Air Handling Units – Rating and performance for unit’s components and sections” nel campo dei “Mechanical Building Services” per le Unità di Trattamento Aria

un grande sviluppo delle UTA e in generale di tutti i sistemi HVAC che utilizzano il “vettore d’aria” per fornire comfort e al contempo i necessari tassi di ventilazione, rinnovo e purificazione dell’aria con recupero di calore, perché, soprattutto nell’ambito di edifici efficienti, ormai obbligatori su tutto il territorio dell’UE-27, come richiesto dalla Direttiva Europea (UE) 2018/844, l’impiego di sistemi di climatizzazione a ciclo annuale ad aria si sta rivelando energeticamente efficiente e al contempo in grado di ben rispondere alle esigenze di IAQ, bassa inerzia e di intelligenza di funzionamento. In particolare, negli edifici non residenziali, ad esempio dove le persone lavorano, studiano o trascorrono il tempo libero, il trend di crescita atteso è molto importante. Si stima che, considerando il 100% della superficie interna totale dello stock di edifici non residenziali, la quota di edifici non residenziali con “almeno un tipo di sistema di ventilazione incluse le UTA” sia già oggi circa il 70% (anno di riferimento 2020) e che questa quota passerà a circa il 90% nel 2050 (riferimento: Figura 3), quando la Commissione Europea prevede di diventare sostanzialmente “carbon neutral”.

FIGURA 3 Andamento previsto del tasso di copertura dell’impiego delle UTA negli edifici non residenziali basato sulle proiezioni del documento “Review study on Regulations EU 1253/2014 (Ecodesign requirements for ventilation units) and EU 1254/2014 (Energy labelling of residential ventilation units) of the European Commission – September 2020” [8]

Air Handling Unit, large (UTA con portate d’aria > 14.500 m3/h) Air Handling Unit, medium (UTA con portate d’aria da 5.500 a 14.500 m3/h) Air Handling Unit, small (UTA con portate d’aria da 2.500 a 5.500 m3/h) Non-Residential Bidirectional VU (Unità di Ventilazione (UV) a doppio flusso con portate d’aria da 250 a 2.500 m3/h) Non-Residential Unidirectional VU (Unità di Ventilazione (UV) a singolo flusso con portate d’aria da 250 a 2.500 m3/h) Non-residential building area without NRVU (Edifici senza alcun tipo di UTA o Ventilazione)

Nella visione dell’Unione Europea dunque le UTA vedranno un impego vasto e crescente in edilizia, sia sul nuovo che sull’esistente.

sistemi di ventilazione siano saldamente

UTA realizzate con determinate

Con volumi così grandi e l’aumento dell’adozione

garantiti dai produttori e dagli installa-

accortezze dal punto di vista igienico,

di UTA e sistemi di ventilazione in generale, è estrema-

tori di impianti HVAC, in particolare al

oltre a essere performanti in base, ad

mente importante assicurare agli utenti degli edifici che

momento di consegna dell’immobile

esempio, alla EN 1886 ed EN 13053,

gli standard di pulizia e igiene dei nuovi (o rinnovati)

agli utenti.

precedentemente citate, possono

48

#76


essere anche più adatte al manteni-

sempre più cruciale per l’effetto degli

in linea con le disposizioni legislative di salubrità e igiene

mento nel tempo della qualità dei mate-

obiettivi di efficientamento energetico

a tutela degli occupanti.

riali e della salubrità dell’UTA stessa che

degli edifici, che comporteranno varia-

È purtroppo ancora frequente il caso in cui i problemi

tratta l’aria che poi le persone respirano.

zioni sostanziali nel rapporto tra carichi

di manutenzione derivino da errori progettuali e diviene

D’altronde è anche estrema-

termici e quantità di aria da rinnovare

dunque molto problematico, se non addirittura impos-

mente importante comprendere che

con impatto (anche) nella conforma-

sibile, intervenire sui sistemi aeraulici già installati per

le tendenzialmente buone condizioni

zione delle UTA stesse. Come è possi-

curarne l’igiene e la pulizia. Per questi motivi, ai fini di

iniziali (impianto UTA o di ventilazione

bile apprezzare qualitativamente da

una buona manutenzione, occorre progettare, costruire

nuovo) di pulizia e igiene, possono dete-

Figura 4, l’importanza della UTA negli

e installare i sistemi aeraulici tenendo sempre presenti

riorarsi anche molto velocemente. In

edifici ad alta efficienza energetica (EE)

le esigenze manutentive. Tutti i componenti di una UTA,

particolare, ciò può accadere se durante

che negli edifici nZEB sta crescendo

ad esempio, non devono rappresentare nel tempo, un

il ciclo di vita delle UTA e/o del sistema di

molto, rispetto agli edifici tradizionali

rischio non necessario per la salute delle persone presenti.

ventilazione le attività di manutenzione

del passato (BAU – Buildings As Usual)

Il rischio non necessario è rappresentato dal possibile accu-

programmate non vengono eseguite

con bassi criteri di efficienza energetica.

mularsi nel tempo di “sporco” su tutte o in parte, le super-

Ad esempio nel campo della clima-

fici aerauliche (orizzontali e verticali) che possa sviluppare

In tali circostanze, ad esempio, in

tizzazione estiva, a causa della tendenza

colture batteriche, fungine o di altro genere patogene

assenza (o impropria) manutenzione degli

generale all’aumento dei tassi di rinnovo

e non. I depositi di polvere possono contenere infatti,

impianti di ventilazione, i materiali presenti

e purificazione dell’aria e al contempo

diverse sostanze organiche, già prima presenti nell’aria

nelle UTA o nelle unità di ventilazione o

ai minori carichi invernali dovuti alle

e che poi sedimentandosi, grazie alle stabili condizioni

nei condotti dell’aria possono degra-

bassissime dispersioni dell’involucro

interne, umidità, buio e presenza di nutrienti, possono

darsi e raccogliere e accumulare sporci-

edilizio tendenzialmente sempre più

svilupparsi e colonizzare l’interno dell’impianto stesso.

zia, influendo così negativamente sulla

isolato termicamente, sia negli edifici

Ecco perché i provvedimenti normativi e legislativi

qualità dell’aria immessa negli ambienti

ad alta efficienza energetica (EE) che

a questo riguardo, parlano espressamente di “pulizia e

interni e di conseguenza generando

negli edifici nZEB si nota un maggior

successiva disinfezione” delle super fici aerauliche nella

diversi rischi per gli occupanti all’interno

peso della voce AHU Cooling rispetto

loro interezza. Tali provvedimenti, non solo indicano i limiti

di quegli edifici, influenzando le condi-

alle altre voci.

massimi accettabili (g/m2), ma anche stabiliscono il limite

correttamente o sistematicamente.

zioni microclimatiche a cui sono esposti.

Gli impianti HVAC e le UTA, in questi

massimo di deposito che si deve avere e verificare all’av-

edifici efficienti, non assolvono più solo

vio di ogni nuovo impianto, e/o dopo aver provveduto

a funzioni legate al mantenere un deter-

alla loro pulizia nel caso si sia rilevato un superamento

minato “comfort” termico ambientale,

di detti limiti durante una programmata e necessaria

La ventilazione e il trattamento

ma contribuiscono sempre più anche

ispezione agli impianti stessi. Tra le superfici aerauliche

dell’aria con UTA svolgeranno un ruolo

a garantire una qualità dell’aria interna

di un impianto sono da comprendere non solo le UTA o

La crescente importanza delle UTA negli edifici nZEB

le pareti interne della canalizzazione dell’aria, ma anche batterie di scambio termico, serrande, diffusori, ventilatori, silenziatori ecc. e anche e soprattutto i filtri dell’aria. Il loro scopo è appunto quello di trattenere tutto quanto viene veicolato dall’aria, virus compresi, e questo comporta necessariamente un accumulo di sporco e di sostanze organiche che col tempo possono inficiare e vanificare il loro utilizzo anzi, possono essere loro stessi la causa di problematiche sanitarie indoor se non vengono correttamente gestiti e manutenuti. Per tutte queste ragioni l’igiene negli impianti HVAC e ancor più nelle UTA cuore dell’impiantistica ad aria sarà FIGURA 4

Ricerca “Energy performance analysis of an office building in three climate zones: Monthly zone and AHU heating and cooling demand simulation for Office Building” edited by Elsevier B.V. a company of the Reed-Elsevier group, one of the world’s largest scientific publisher.

sempre più un fattore abilitante per i nuovi impianti o per le riqualificazioni di impianti obsoleti.

#76 49


L’importanza dell’igiene nel settore UTA e le implicazioni giuridiche introdotte dal Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro: D.Lgs. 81/2008 allegato IV, prescrizioni per i luoghi di lavoro Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 [9]: Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in attuazione dell’articolo 1 della legge n. 123 in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, ivi inclusa la specifica Valuta-

Progettisti e Architetti potere impiegare

• Level 3: indicato per applicazioni

nei propri progetti UTA con standard di

come industria alimentare, farma-

pulizia e igiene adatti alle diverse appli-

ceutica, camera bianche, ecc.

cazioni, non solo quelle critiche.

Il precedente elenco di applicazioni relative ai 3 livelli non è esaustivo e deve

Certificazione Eurovent Appendice H dell’ECP-05 UTA per unità di trattamento aria igieniche (HAHU)

essere utilizzato solo come riferimento, poiché le applicazioni possono essere le più varie e dunque con esigenze non sempre facilmente identificabili a priori

zione dei Rischi (DVR) delle condizioni microclimatiche e

Consapevole dell’importanza dell’i-

semplicemente sulla base della destina-

della ventilazione, offre a Progettisti e Architetti, un’utile

giene nelle UTA, Eurovent Certita Certi-

zione d’uso del’edificio. Il cliente/utente

base di informazioni a cui fare riferimento per tener conto

fication ha lanciato l’opzione igienica per

finale, il Progettista e l’Architetto che hanno

delle necessità di manutenzione.

il programma Eurovent Certified Perfor-

una conoscenza completa e dettagliata

In particolare, l’articolo 64 del D.Lgs. 81/2008, negli

mance (ECP), una certificazione volon-

dell’applicazione dell’edificio possono

edifici non residenziali, obbliga il Datore di Lavoro a prov-

taria per i produttori di UTA che forni-

decidere con grande dimestichezza su

vedere alla regolare manutenzione e pulizia degli impianti

sce indicazioni precise su come proget-

quale sia il livello di classificazione igienica

di ventilazione e, nello specifico, l’Allegato IV che parla dei

tare UTA igieniche. Lo scopo di questo

appropriato. La parte rilevante della certi-

“Requisiti per i luoghi di lavoro” fornisce indicazioni molto

programma di valutazione è di stabilire

ficazione Eurovent HAHU (Hygienic Air

precise in merito alle caratteristiche degli impianti, pulizia

definizioni e specifiche per i test e la valu-

Handling Units) è che fissa diversi requisiti

e manutenzione, evidenziate nella sezione “1.9 Microclima”

tazione igienica delle unità di trattamento

per i produttori di UTA al fine di rendere

capitolo “1.9.1. Ventilazione dei luoghi di lavoro chiusi”.

dell’aria (HAHU – Hygienic Air Handling

la UTA una soluzione più igienica rispetto

In questo contesto è evidente che quanto più le UTA

Units) per il relativo programma di certifi-

alle UTA standard. In particolare, di seguito

(parte cruciale di un impianto HVAC) saranno proget-

cazione Eurovent Certified Performance

vengono citati alcuni punti chiave rilevanti

tate fin dall’inizio, a partire dal complesso e professionale

(ECP). L’opzione igienica del programma

coinvolti nell’“Appendix H of the ECP-05

lavoro di progettazione dei Progettisti e Architetti, con

UTA propone 3 livelli di certificazione:

AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS”

attenzione all’igiene e pulizia, tanto più l’impianto sarà a

più alto è il rating, più alto è il livello delle

[10] dove vengono individuati 3 ambiti

prova di futuro per la salute degli occupanti.

prescrizioni igieniche per le UTA.

generali di importanza:

• Level 1: indicato per applicazioni

• Generale;

Il punto cruciale è che molto spesso è normale immaginare standard igienici “alti” o “molto alti” in UTA per diversi

come Scuole, Alberghi, ecc.;

• Involucro UTA;

“settori critici”, come ad esempio (in forma esemplificativa

• Level 2: indicato per applicazioni

• Trattamento Aria.

e non esaustiva): Ospedali, Industria Alimentare, Industria

come Ospedali (a eccezione di sale

Questi 3 campi coinvolgono ben

Chimica, Farmaceutica, ecc. ma è anche molto impor-

per le quali vi siano ulteriori e speci-

17 aree di attenzione, come espresso

tante soffermarsi sul fatto che, in base all’evoluzione della

fici standard igienici dedicati);

nella Figura 5.

Ventilazione e UTA in tutte le applicazioni non residenziali da qui al 2050, anche negli altri edifici sono comunque necessarie soluzioni igieniche a livello UTA, perché il campo applicativo ha dimostrato che molte installazioni UTA, magari utilizzate ad esempio (in forma esemplificativa e non esaustiva) in: scuole, uffici, supermercati, hotel, ecc. richiedono una cura dell’igiene (se non ai livelli “alti” o “molto alti” dei “settori critici” di cui sopra) almeno con prescrizioni “medie” o “di base” per l’UTA, al fine di garantire comunque salubrità all’aria interna agli edifici. Tenendo conto della sempre maggiore copertura percentuale della presenza di UTA nel parco edifici Europeo, sarà sicuramente un elemento cruciale, nel prossimo decennio, per 50

#76

FIGURA 5 Requisiti per le UTA igieniche con riferimento al programmam di certificazione Eurovent per le HAHU (Hygienic Air Handling Units) “Appendix H of the ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS” edito da Eurovent Certita Certification.


A loro volta le 17 aree di attenzione

zata con requisiti igienici e a seconda

bile fare riferimento al documento “Appendix H of the

si declinano in circa 59 Requisiti (59 è il

del recepimento dei 59 Requisiti è possi-

ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS” edito

numero attuale dei requirements, che

bile assegnare alla UTA il Livello 1-2-3.

da Eurovent Certita Certification e disponibile gratuita-

è in costante evoluzione e aggiorna-

Per maggiori informazioni sui requi-

mente online (https://www.eurovent-certification.com/it/

mento) che toccano un po’ tutti gli

rements per le UTA certificate secondo

third-party-certification/certification-programmes/hahu),

ambiti di una UTA progettata e realiz-

l’opzione igienica di Eurovent è possi-

che illustra in maniera molto dettagliata tutti i Requisiti. Di seguito a titolo esemplificativo e non esaustivo citiamo alcuni Requirements per facilitare il lettore nel comprendere il livello di dettaglio delle prescrizioni contenute nel documento “Appendix H of the ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS”: • Requisito R20 Il design dell’UTA deve essere tale che un addetto alla manutenzione possa raggiungere manualmente qualsiasi superficie interna dell’involucro (esempio indicato in Figura 6) per:

⚬ Pulizia con spugna o simili. Nessun residuo deve rimanere dopo la pulizia;

⚬ Accesso a tutti i componenti e relativi elementi di FIGURA 6

Requisito R20, immagine esplicativa e non esaustiva di coretto accesso e materiali delle pannellature interne adatti per agevole pulibilità dell’interno dell’UTA.

fissaggio.

• Requisito R22 “Qualsiasi componente interno (es.: filtri dell’aria, scambiatori di calore sistemi e batterie di recupero dell’energia, separatori di gocce, ventilatori, umidificatori, deumidificatori, serrande, silenziatori, bacinelle dell’acqua degli umidificatori e bacinelle della condensa delle sezioni di raffreddamento o sistemi di recupero dell’energia) deve essere facilmente accessibile”.

OW: Opening Width OH: Opening Height IMC-D: IMC Depth IMC-H: IMC Height IMC-L: IMC Length FIGURA 7 Requisito R22, imagine esplicativa alla voce Requirements R22 del documento “Appendix H of the ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS” edito da Eurovent Certita Certification.

Il requisito R22 non si limita poi a dare indicazioni generali ma entra proprio in merito alle dimensioni dei passaggi, ecc. come espresso in figura 7, presa dal documento “Appendix H of the ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS”. In figura 8 è invece possibile vedere un caso tipico di accesso a tutti i componenti interni di una UTA.

FIGURA 8

Esempio (non esaustivo) di sezioni interne facilmente accessibili e componenti interni di UTA secondo requisito R22 del “Appendix H of the ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS”

#76 51


RINGRAZIAMENTI Si ringraziamo per il prezioso contributo in ordine alfabetico: • EUROVENT CERTITA CERTIFICATION SAS (Parigi, Francia) nella persona del Presidente, Silvain Courtey, per il supporto offerto nella valutazione dei parametri impattanti a livello di certificazione delle HAHU in accordo con gli standard igienici EUROVENT e di Maxiline Tamko per il coordinamento nella raccolta dei contributi tecnici nel campo dei costruttori UTA certificati Hygienic AHU; • SAIVER S.R.L. (Monza, Italia) nelle persone di Marco Saita e Renato Chioda per il supporto tecnico FIGURA 9

Esempio (non esaustivo) di vaschette di raccolta condensa drenanti in accordo con le prescrizioni del requisito R32 del documento “Appendix H of the ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS”

offerto nelle valutazioni relative ai technical requirements per l’applicazione del “Appendix H of the ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS” alle UTA; • STUDIO GANDINI S.R.L. (Verona, Italia) nella persona di Francesca Cipriano Ferriani per gli approfondimenti offerti in merito alla pubblicazione “Analysis of the obligations for the

• Requisito R32: “Tutte le bacinelle di drenaggio, le baci-

assessment of the health risks related to the hygiene of air conditioning systems in indoor

nelle della condensa e i serbatoi dell’acqua devono avere

workplaces, with reference to the Risk Assessment Document (DVR) and to the microclimate

una pendenza sufficiente da qualsiasi punto del fondo

conditions” [11] e utilizzati in parte nel presente articolo tecnico per le valutazioni inerenti il

al tubo di scarico”. Un esempio in Figura 9.

Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro: implicazioni per gli impianti ad aria.

Conclusioni La progettazione igienica delle UTA è un elemento rilevante negli impianti HVAC sia per i nuovi edifici moderni che per quelli riqualificati e interessa in modo importante il lavoro di Progettisti e Architetti chiamati a curare non solo gli aspetti energetici e di comfort, ma anche e sempre più gli aspetti di igiene e salubrità degli impianti, dove le UTA hanno un ruolo cruciale. Un nuovo concetto di HAHU (Hygienic Air handling Units) sta prendendo piede non solo nei settori critici, come ad esempio: Ospedali, Industria alimentare, Industria chimica, ecc. dove sono obbligatori standard igienici “alti”, ma anche in tutte le applicazioni non residenziali, quali ad esempio: scuole, uffici, supermercati, hotel, ecc. che comunque richiedono soluzioni almeno basilari per garantire igiene nelle UTA. I Progettisti e gli Architetti che desiderano offrire ai propri Clienti impianti e UTA con standard di Pulizia & Igiene “alti, medi o di base”, possono finalmente trovare nella certificazione Eurovent “HYGIENIC AIR HANDLING UNITS” gestita da Eurovent Certita Certificazione un ottimo punto di riferimento per stabilire adeguate prescrizioni sin dalle prime fasi della progettazione su come le UTA dovranno essere realizzate per garantire standard igienici all’altezza dei tempi. * Jacques Gandini, Studio Gandini Arnaud Lacourt, Eurovent Certita Certification

52

#76

BIBLIOGRAFIA

[1] Comunicazione della commissione al parlamento europeo, al consiglio, al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni“A Renovation Wave for Europe – greening our buildings, creating jobs, improving lives” (COM(2020)662); [2] Il pacchetto “Clean energy for all Europeans package” stabilisce il giusto equilibrio tra le decisioni a livello dell’UE, nazionale e locale. Gli Stati membri continueranno a scegliere il proprio mix energetico, ma dovranno rispettare i nuovi impegni per migliorare l’efficienza energetica e l’adozione delle energie rinnovabili in tale mix entro il 2030; [3] Energy Performance of Buildings Directive 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia; [4] Energy Performance of Buildings Directive (EU) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, emendante le Direttive 2010/31/EU on the energy performance of buildings e la Direttiva 2012/27/EU on energy efficiency; [5] Direttiva RES – Renewable Energies Sources Directive 2018/2001/UE del parlamento europeo e del consiglio dell’11 dicembre 2018 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili precedentemente identificata come Direttiva 2009/28/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009; [6] Norma EN 1886: “Ventilation for buildings – Air Handling Unit – Mechanical performance” [7] Norma EN 13053: “Ventilation for buildings – Air Handling Units – Rating and performance for unit’s components and sections”; [8] Review study on Regulations EU 1253/2014 (Ecodesign requirements for ventilation units) and EU 1254/2014 (Energy labelling of residential ventilation units) of the European Commission – September 2020 – Non-Residential Buildings; [9] Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 [9]: Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in attuazione dell’articolo 1 della legge n. 123 in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro; [10] EUROVENT CERTITA CERTIFICATION SAS (Parigi, Francia) – Appendix H of the ECP-05 AHU for HYGIENIC AIR HANDLING UNITS; [11] “Analysis of the obligations for the assessment of the health risks related to the hygiene of air conditioning systems in indoor workplaces, with reference to the Risk Assessment Document (DVR) and to the microclimate conditions”. Dagli atti del“52nd AiCARR International Conference”del 3-4 settembre 2021 (Vicenza, Italy). Relazione tecnica presentata da Studio Gandini (Verona).


Informazioni dalle aziende

POMPA DI CALORE HOVAL BELARIA® FIT Nuova, sul mercato, un’efficiente pompa di calore aria/acqua Hoval: Belaria® fit è disponibile in due taglie di potenza e può funzionare come unità singola o in modo modulare in cascata fino a circa 1.5 megawatt, anche con sistemi ibridi

L

a nuova pompa di calore Hoval Belaria® fit è stata studiata per fornire elevate potenze in versione monovalente o come sistema ibrido, sfruttando un’alta percentuale di energie rinnovabili. Ė un sistema efficiente, modulare e sostenibile, in grado di rendere efficienti le funzioni di riscaldamento, raffrescamento e preparazione di acqua calda in svariati contesti: industrie, hotel, centri commerciali, ospedali, uffici, ma anche in ambito residenziale nelle case plurifamiliari.

Utilizzo modulare, anche in cascata Belaria® fit è disponibile in due taglie di potenza. Può funzionare come unità singola o in modo modulare in cascata fino a circa 1.5 megawatt, anche con sistemi ibridi. Grazie alla tecnologia inverter utilizzata, l’unità può modulare in un intervallo compreso tra il 40 e il 100 percento, adattando in modo ottimale la sua capacità di riscaldamento e raffreddamento alla rispettiva domanda e in questo modo si riduce il consumo di energia dei compressori e dei ventilatori. La modularità del sistema Belaria® fit consente alla pompa di calore di funzionare in modo efficiente in un’ampia gamma di potenza, in base alla domanda: il

sistema può essere utilizzato in cascata fino a 16 macchine. Ad esempio, quattro Belaria® fit in cascata sono in grado di adattare la potenza di riscaldamento necessaria in un range compreso tra 44 e 385 kW, che corrisponde a un intervallo di modulazione di 1:9. Con Belaria® fit in cascata gli impianti aumentano l’affidabilità operativa grazie alla ridondanza dei generatori di calore e alla flessibilità e scalabilità del sistema modulare, particolarmente importante per le soluzioni di ristrutturazione. I sistemi ibridi, in cui il sistema Belaria® fit in cascata è integrato da una caldaia a gas a condensazione per la massima potenza, offrono inoltre rapporti prezzo/prestazioni particolarmente interessanti. Il rivestimento idrofilo posto sulle alette della batteria dell’evaporatore garantisce una migliore pulizia, un aumento delle prestazioni di scambio termico e una riduzione dei tempi di sbrinamento. Tutto questo, abbinato all’utilizzo del refrigerante R32, consente di ottenere un’elevata efficienza raggiungendo un elevato coefficiente di prestazione stagionale (SCOP) e una classe di efficienza energetica A++.

Sostenibile L’impianto Belaria® fit funziona con refrigerante R32, considerato una soluzione a prova di futuro grazie alle sue proprietà che contribuiscono a ridurre l’effetto serra. Inoltre, la capacità volumetrica di raffreddamento dell’R32 è molto elevata - circa 1,6 volte quella del refrigerante R410A.

Sistemi ibridi con energie rinnovabili Con Belaria® fit è possibile progettare soluzioni ibride con vantaggi ecologici ed economici che soddisfano anche le normative sulla percentuale di energia rinnovabile richiesta. Utilizzando Belaria® fit in un sistema ibrido, ad esempio, insieme a una caldaia UltraGas® o UltraGas®2, è possibile ottenere una copertura annuale di energia rinnovabile pari a oltre l’80%, garantendo cosi, oltre che un funzionamento efficiente, anche l’ammissibilità agli incentivi attualmente in vigore.


Uffici

Tecnologie per la salubrità dell’aria Per garantire una qualità dell’aria ottimale all’interno degli uffici è possibile adottare una soluzione basata su unità di ventilazione localizzate a tutto ricircolo in grado di garantire elevate prestazioni di filtrazione e diluzione dei contaminanti ambientali con costi contenuti di investimento e di esercizio L. Cinquanta*

L

a pandemia di COVID-19 ha agito da cartina da torna-

sia importante migliorare le condizioni

sione dell’aria, siano in grado di ridurre

sole delle carenze degli impianti HVAC installati in

di salubrità rispetto agli standard attuali.

al minimo la concentrazione dei conta-

molti edifici per uffici in termini di qualità dell’aria.

Questa maggiore consapevolezza

minanti (inclusi i virus, finora trascurati)

La scienza ha infatti confermato che la trasmissione del

deve ora essere messa a frutto attra-

e al tempo stesso garantire gli obiet-

virus è avvenuta anche per via aerea all’interno di ambienti

verso l’adozione di soluzioni progettuali

tivi di comfort, risparmio energetico

affetti da bassi livelli di ventilazione. L’aspetto positivo di

che, agendo sull'efficienza della filtra-

e controllo dei costi di investimento.

questa esperienza è stata la presa di coscienza di quanto

zione, della ventilazione e della diffu-

54

#76

Come base di riferimento per la


ficazione MERV adottata dall’ASHRAE.

valutazione delle azioni da intrapren-

sia stato mai dimostrato che il ricircolo

dere per raggiungere questi obiettivi è

dell’aria nelle UTA abbia causato infe-

La soluzione per garantire un’efficace rimozione dei

opportuno considerare quanto conte-

zioni di qualsiasi malattia, tantomeno

contaminanti dall’aria trattata consiste nell’impiego di

nuto nel paper Core Recommendations

COVID-19.

filtri tradizionali a tasche ad alta efficienza. È questo il

for Reducing Airborne Infectious Aerosol

Infine, risulta molto importante la

risultato di una ricerca pubblicata sull’ASHRAE Journal

Exposure, pubblicato dall’ASHRAE nel

raccomandazione relativa al controllo

che ha confermato che questi filtri sono efficaci anche nei

mese di ottobre 2021.

della diffusione dell’aria che deve evitare

confronti delle particelle infette. Come mostra la figura

la trasmissione del virus all’interno degli

1, a differenza dei filtri G3 (MERV 5), tipicamente utilizzati

ambienti.

per i fan-coil e che catturano soltanto circa il 30% delle

In questo documento, frutto dei risultati delle ricerche condotte durante il periodo della pandemia, si consiglia in

Per valutare le soluzioni migliori

particelle virali, i filtri F8 (MERV 14), abitualmente utiliz-

primo luogo di far funzionare gli impianti

per garantire la IAQ negli edifici nuovi

zati nelle UTA, presentano un’efficienza superiore al 90%.

esistenti con le portate di progetto, in

ed esistenti, è necessario premettere

Ciò rappresenta uno dei motivi per cui il ricircolo dell’aria

conformità a quanto prescritto dalle

una serie di considerazioni in merito ai

viene ora ammesso dall’ASHRAE negli impianti a tutt’aria

normative. È infatti risultato come non

seguenti aspetti:

se dotati di questi filtri. La Figura 1 mostra anche l’efficienza

sia possibile, nella maggior parte dei casi,

• sistemi di filtrazione;

dei filtri nei confronti di particelle di varie dimensioni. Per

attuare un aumento della portata dell’a-

• sistemi di depurazione;

garantire una rimozione ottimale di tutti i tipi di contami-

ria di ventilazione, se non a scapito del

• depuratori d’ambiente;

nanti (virus compresi) da un flusso d’aria forzata, è quindi

mantenimento delle condizioni ambien-

• portate di ventilazione;

necessario e sufficiente utilizzare, sia negli impianti nuovi

tali, che risultano anch’esse altrettanto

• sistemi di diffusione aria.

sia in quelli esistenti, i tradizionali filtri a tasche con effi-

importanti per la salute delle persone. Inoltre, l’ASHRAE ha eliminato il

cienza F8 o, ancor meglio, F9 (figura 2).

Sistemi di filtrazione

Non risulta invece tecnicamente fattibile l’impiego dei

divieto del ricircolo nelle UTA impie-

Quando si parla di filtri il riferimento

filtri HEPA, tipicamente utilizzati per applicazioni ospeda-

gate negli impianti a tutt’aria, che ora

corretto è rappresentato dalla classifica-

liere e in camere bianche, a causa del loro costo e dell'ele-

risulta possibile a condizione che l’aria

zione introdotta dalla UNI EN 16978-1.

vata perdita di carico che può causare un aumento della

sia trattata con filtri ad alta efficienza. A

Tuttavia, per comodità in questa sede

potenza del ventilatore delle UTA di oltre il 50%. Inoltre

tale proposito è da notare come finora,

ci prendiamo la licenza di utilizzare l’or-

alcune ricerche hanno dimostrato che la loro efficienza di

in alcune ricerche e studi effettuati, non

mai superata norma UNI 779 e la classi-

rimozione dei virus è di poco superiore a quella dei filtri F9.

100

Efficienza (%)

80 60 40 20 0

FIGURA 1

A MERV 5 (G3)

B MERV 12 (F6)

C MERV 13 (F7)

Efficienza filtrazione virale

E2 (1,0 - 3,0 μm)

E1 (0,3 - 1,0 μm)

E3 (3,0 - 10 μm)

D MERV 14 (F8)

Efficienza nella rimozione dei virus e di particelle con filtri di diversa efficienza (Zhang)

FIGURA 2 I filtri a tasche con efficienza F9 risultano efficaci per la rimozione di tutti i contaminanti ambientali, compresi i virus

#76 55


Sistemi di depurazione Durante il periodo della pandemia sono state propo-

senza peraltro avere la garanzia di trat-

di ventilazione equivalente” definita

tare in modo adeguato tutto lo spazio.

come la somma della portata dell’aria

ste per le UTA di nuova installazione ed esistenti altre tecnologie “innovative” per la depurazione dell’aria. Il loro impiego richiede tuttavia un'attenta analisi per valutare

esterna e dell’aria di ricircolo, quest’ul-

Portata di ventilazione

tima filtrata in modo tale da mantenere

Ai fini della diluzione ottimale dei

una IAQ accettabile. Per il calcolo della

contaminanti ambientali il parametro più

portata è stato sviluppato un software

L’unica tecnologia da tempo consolidata è quella

importante è sicuramente rappresentato

che tiene conto della portata d’aria ricir-

basata sui sistemi UV-C che possono essere installati, anche

dalla portata di ventilazione immessa in

colata e dell’efficienza del filtro.

a posteriori, nelle UTA. Tuttavia, bisogna considerare che

ambiente. Più questa è elevata, maggiore

l’impiego delle lampade ad alta intensità richieste per la

risulta l’effetto di rimozione, ovviamente

disinfezione del flusso d'aria comporta elevati costi di

con un vincolo costituito dagli ingombri

Nella valutazione della portata di

investimento e di esercizio, oltre a richiedere l’adozione

e dai costi di investimento e di esercizio

ventilazione equivalente entra in gioco

di opportuni sistemi di sicurezza e interblocchi per garan-

del sistema di ventilazione.

la tipologia di impianto HVAC, che può

l’effettiva efficacia e convenienza.

Le tipologie di impianto

tire un funzionamento privo di rischi. Inoltre, i sistemi UV-C

Nel periodo della pandemia, la

essere di tipo misto (con terminali

sono efficaci soltanto se la velocità di passaggio non è

maggior parte degli studi e delle linee

ambienti di tipo idronico o VRF) oppure

superiore a 2,5 m/s ed è per questa ragione che non è

guida che hanno identificato la trasmis-

a tutt’aria VAV.

raccomandato il loro impiego a bordo di fan-coil.

sione via aerosol come un rischio hanno

I sistemi di tipo misto prevedono una

Le altre tecnologie di depurazione dell'aria proposte

suggerito per la mitigazione azioni

UTA che fornisce il 100% di aria esterna

dal mercato, come ad esempio i sistemi a ionizzazione

come “aumento della ventilazione”,

a terminali ambiente come fan-coil, travi

bipolare e i filtri elettrostatici, non sono state ancora testate

“miglioramento della ventilazione”,

fredde o pannelli radianti. La portata

da enti indipendenti, anche perché mancano standard di

“fornitura di una ventilazione adeguata”,

d’aria è solitamente pari al valore

prova rispetto ai quali misurarne prestazioni. Inoltre, analo-

tutte espressioni che non hanno una

minimo da normativa (circa 2 vol/h) o

gamente ai sistemi UV-C e a differenza dei filtri mecca-

precisa definizione.

leggermente superiore in modo tale

nici, si tratta di dispositivi di purificazione dell'aria che

A tale proposito, spesso si commette

non solo da migliorare la qualità dell'aria

richiedono un’alimentazione elettrica, con i relativi costi

l’errore di confondere la definizione di

interna, ma anche fornire maggiore fles-

energetici e i rischi di interruzione del servizio in caso di

“aria di ventilazione” con “aria esterna”,

sibilità per le varie tipologie di ambienti

guasto o black-out.

presumendo quindi che l'aria immessa

serviti e potenziare la capacità di riscal-

In conclusione, non esiste né la necessità né la conve-

per garantire una corretta ventilazione

damento e raffreddamento.

nienza a utilizzare nelle UTA tecnologie alternative, o

debba essere aria esterna al 100%,

aggiuntive, ai tradizionali filtri a tasche con efficienza F9.

mentre in realtà non è così.

I fan-coil muovono un flusso d’aria complessivo di valore simile a quella

Lo standard ASHRAE 62.1 defini-

dei sistemi a tutt’aria, pari a circa 6 vol/h,

sce la ventilazione come “il processo

tuttavia la portata di ventilazione equi-

I depuratori portatili da installare in ambiente, dotati

di immissione o di estrazione di aria

valente è molto più bassa in quanto il

di filtri HEPA, sono efficaci nel filtrare i patogeni presenti

da uno spazio allo scopo di controllare

contributo dell’aria ambiente rimessa

e quindi immettere aria essenzialmente priva di parti-

i livelli di contaminanti dell'aria, l'umi-

in circolo risulta modesto dato che essa

celle, batteri e virus. Essi presentano tuttavia il problema

dità o la temperatura all'interno dello

viene trattata con filtri G4 aventi un’effi-

di riuscire a trattare superfici molto ridotte e quindi di

spazio”. Non si parla di aria esterna o di

cienza del 30%. Ai fini del calcolo della

essere una soluzione adatta soltanto ad ambienti di piccole

percentuale di aria esterna, di conse-

portata equivalente il contributo della

dimensioni, come ad esempio camere di ospedali o di RSA,

guenza la diluzione può essere fornita

portata di ricircolo, pari a 4 vol/h, può

dove è necessario garantire un elevato livello di prote-

da qualsiasi flusso d’aria immesso in

essere considerato soltanto pari al 30%,

zione direttamente nei locali occupati. Negli uffici la loro

ambiente, anche ricircolata, a patto di

quindi pari a 1,4 vol/h, di conseguenza

applicazione non risulta invece fattibile in considerazione

avere una concentrazione inferiore del

la portata d’aria equivalente risulta di

dell’ingombro e dell’impatto in termini di flussi d’aria e di

contaminante che viene diluito.

3,4 vol/h.

Depuratori d’ambiente

rumore se installati vicini alle postazioni di lavoro. Inoltre,

Nel documento Building Readiness

Le travi fredde induttive di tipo tradi-

negli uffici open-space la quantità degli apparecchi richie-

Guide pubblicato nel 2020, l’ASHRAE

zionale funzionano con una portata

sti (e quindi il costo complessivo) sarebbe esorbitante,

ha introdotto il concetto di “portata

d’aria primaria superiore al valore

56

#76


minimo (solitamente pari a 3 vol/h)

tie rispetto ai sistemi misti. Tuttavia

possibile ridurre la portata d’aria di ricambio oppure mante-

per garantire l’effetto di induzione,

presentano lo svantaggio di richiedere

nere il valore nominale, ottenendo un livello di qualità

movimentando una portata equiva-

UTA e canali di distribuzione dell’aria di

dell’aria indoor più elevato di quello minimo accettabile.

lente (inclusa quella indotta) che può

maggiori dimensioni con ingombri che

Anche la norma UNI 10339 nella versione in fase di

superare i 6 vol/h. Ai fini della ventila-

rendono più problematica l’installazione.

aggiornamento, prevede l’utilizzo di un parametro defi-

zione è tuttavia possibile considerare soltanto quella esterna, data l’assenza di filtri sull’aria di ricircolo.

nito efficienza convenzionale di ventilazione per i diversi

Diffusione dell’aria Per una corretta diluzione dei conta-

sistemi di diffusione aria, per le quali si possono usare i valori nella Tabella 1.

Infine, i soffitti radianti sono abbi-

minanti ambientali risulta fondamen-

Tale parametro consente quindi di valutare la capacità

nati con sistemi ad aria primaria con

tale l’utilizzo del sistema corretto di

del flusso dell’aria immessa nel garantire un accettabile

portata pari al valore minimo richiesto

diffusione dell’aria.

qualità dell’aria nella zona occupata dalle persone.

dalla normativa oppure leggermente

L’ASHRAE Standard 62.1 sulla venti-

In fase di raffreddamento l’indice è pari a 1 con la diffu-

lazione degli spazi confinati prevede

sione a miscelazione a soffitto mentre scende a 0,8 per i

I sistemi a volume d'aria variabile

l’utilizzo in fase di progetto dell’indice

sistemi con lancio tangenziale a effetto Coanda. Ciò signi-

(VAV) multizona sono invece basati su

di efficienza di diffusione, detto Zone

fica che, utilizzando un sistema di diffusione più efficiente,

UTA che trattano una miscela di aria

Air Distribution Effectiveness (Ez), quale

è possibile garantire, a parità di portata immessa, un livello

esterna e di ricircolo che vene poi fornita

parametro per valutare la capacità del

di qualità dell’aria indoor più elevato. Di conseguenza

alle cassette terminali che controllano

sistema di diffusione di utilizzare il flusso

risulta necessario optare per sistemi a soffitto a elevata

la portata immessa in ambiente per

dell’aria immessa per garantire un’accet-

induzione che garantiscono un’efficace miscelazione tra

soddisfare i carichi di riscaldamento e

tabile qualità dell’aria nella zona occu-

aria immessa e aria ambiente in prossimità del soffitto con

raffreddamento. Il valore medio della

pata. Per ogni tipologia di sistema di

basse velocità residue dell’aria nella zona occupata. L’as-

portata di progetto per gli uffici è in

diffusione è previsto un diverso valore

senza di correnti d’aria è di grande importanza non solo

genere compreso tra 3 vol/h in riscal-

di efficienza.

in termini di comfort, ma anche per evitare la trasmissione

superiore (3 vol/h).

damento e 6 vol/h in raffreddamento,

Tale parametro è di fondamentale

diretta di virus o altri contaminanti da persona a persona.

con un valore medio pari quindi a

importanza in quanto può essere utiliz-

circa 3 volte la portata minima dell'a-

zato nel calcolo della portata d’aria

ria esterna. Grazie all’utilizzo di filtri F9,

minima di ventilazione. Una volta indi-

In caso di impiego di impianti di tipo misto (fan-coil,

tutta la portata di progetto, sebbene

viduato il valore nominale del ricam-

travi fredde, soffitti radianti) le prestazioni in termini di

in parte ricircolata, può essere consi-

bio (Qn), sulla base dell’affollamento e

IAQ possono essere migliorate adottando un sistema

derata come portata equivalente di

della superficie dell’ambiente, il valore di

semplice quanto efficace, che può essere applicato sia

ventilazione.

progetto della portata di aria esterna (Qp)

negli impianti esistenti sia nei nuovi progetti.

Una soluzione semplice ed efficace

I sistemi VAV prevedono inol-

risulta infatti dalla equazione Qp = Qn/Ez.

Come si è visto, la soluzione per migliorare la qualità

tre la possibilità di funzionare in free

È quindi chiaro che, utilizzando un

dell’aria ambiente consiste nel garantire la diluzione dei

cooling e tutta aria esterna per gran

sistema di diffusione più efficiente, è

contaminanti mediante l’immissione di adeguate portate

parte dell’anno, con indubbi vantaggi dal punto di vista della qualità dell’a-

TABELLA 1

Valori dell’efficienza convenzionale di ventilazione per i diversi sistemi di diffusione aria

ria e dei consumi energetici. Grazie al free-cooling i sistemi a tutt’aria consentono inoltre di effettuare in tempi molto rapidi e in modo efficace il flussaggio degli ambienti nei periodi di non occupazione, procedura raccomandata per garantire le migliori condizioni di igiene. I sistemi VAV forniscono quindi una migliore qualità dell'aria interna e un minor rischio di trasmissione di malat-

#76 57


d’aria, anche di ricircolo, trattate con filtri ad alta efficienza.

La realizzazione pratica di questo concetto consiste nell’impiego di unità di ventilazione a ricircolo locale dotate di filtri F9. La loro funzione è la stessa dei purificatori portatili d’ambiente, con la differenza di essere installati a soffitto e di essere collegati a un sistema di mandata e di ripresa dell’aria ambiente (figura 3). Ciò consente di garantire la diffusione ottimale dell’aria trattata in tutto l’ambiente, che viene flussato in modo omogeneo e completo,

FIGURA 3

Unità di ventilazione a ricircolo locale dotata di filtri F9, collegata a canali di mandata e ripresa aria

FIGURA 4

Ambiente per ufficio con impianti a vista

FIGURA 5

Bolla per la dimostrazione delle prestazioni del sistema di ventilazione localizzato

senza avere ingombri a pavimento e senza generare disagio dovuto a correnti d’aria e rumore. Grazie all’impiego di filtri F9 è possibile una portata di ventilazione equivalente dell’impianto di tipo misto pari o superiore a quella di un impianto a tutt’aria. Il concetto è per certi versi simile a quello che ha portato allo sviluppo delle unità di ventilazione a ricircolo utilizzate nelle sale operatorie per chirurgia pulita in Classe ISO 5. Queste unità sono dotate di filtri in classe ISO ePM1 90% secondo la UNI EN ISO 16798-1 e consentono di garantire le elevate portate d’aria immessa richieste dai plafoni a flusso unidirezionale. Nel caso dell’utilizzo di queste unità negli ambienti di lavoro, l’efficacia nella rimozione dei contaminanti ambientali è legata alla portata d’aria immessa e alle modalità di diffusione dell’aria. In fase di progetto è quindi necessario determinare le prestazioni delle unità in funzione dell’area servita e, in base alla superficie da trattare, definire la quantità complessiva di unità che devono essere installate nello spazio. Le unità di ventilazione possono essere installate sia nel controsoffitto, se presente, sia a vista (figura 4) e consentono di utilizzare la portata minima di aria esterna prevista dalle normative. Il sistema può risultare molto utile per aumentare la portata di ventilazione equivalente nelle sale riunioni. Nelle nuove costruzioni l’ubicazione di questi ambienti viene spesso decisa dopo la progettazione dell’impianto di distribuzione dell’aria primaria che quindi spesso non è in grado di fornire la portata d’aria adeguata all’affollamento. La medesima problematica può verificarsi negli edifici esistenti in caso di riconfigurazione del lay-out.

I risultati della bolla sperimentale Per dimostrare l’efficacia del sistema basato sulle unità

Nel controsoffitto di questo ambiente

zione (figura 6). All’interno della bolla è

di ventilazione a ricircolo, in occasione dell’ultima edizione

confinato, delimitato da pareti in vetro,

stata collocata la strumentazione per la

di MCE è stata allestita presso lo stand di Sagicofim una

è stata installata un’unità di ventilazione

misurazione in continuo della concen-

bolla di vetro denominata “IAQ tasting room” (figura 5).

collegata a un diffusore ad alta indu-

trazione dei contaminanti ambientali al

58

#76


variare della portata di ventilazione (figura 7), unitamente a un display con l’indicazione dei valori impostati del sistema (portata aria, perdita di carico, velocità del ventilatore) e di quelli rilevati in ambiente relativi a concentrazione di PM di varie dimensioni, efficacia di filtrazione, consumo energetico, potenza assorbita e costo energetico espresso in euro/m2 (figura 8). Il modello sperimentale ha permesso di dimostrare come, in uno spazio trattato con questo sistema, la concentrazione del particolato misurata in ambiente sia strettaFIGURA 6

Diffusore d’aria a elevata induzione

mente dipendente dalla portata dell’aria immessa. Ad esempio, la concentrazione del PM2,5 è risultata pari 1,9 µ/m3 con una portata di 250 m3/h e una concentrazione esterna di PM2,5 di 20 µ/m3. Inoltre, la riduzione ottenuta con filtri F9 risulta significativa per rispettare i valori massimi stabiliti dall’OMS e dalla norma UNI EN 13779. Last but not least il sistema consente di ottenere questi risultati a fronte di un consumo e di un costo energetico molto contenuto.

Conclusioni Per migliorare la qualità dell’aria all’interno degli spazi confinati bisogna evitare di fare salti nel buio adottando sistemi costosi e di dubbia efficacia. È infatti a portata di FIGURA 7

Strumentazione per la misurazione del particolato

mano una soluzione, adatta sia ai nuovi impianti sia a quelli esistenti, che si basa semplicemente sull’impiego di unità ventilanti a tutto ricircolo dotate di filtri ad alta efficienza. Abbinate a un sistema di diffusione dell’aria a perfetta miscelazione, queste unità permettono di ottenere una portata di ventilazione equivalente in grado di garantire una diluzione ottimale dei contaminanti ambientali.

* Luigi Cinquanta, Sagicofim S.p.A.

BIBLIOGRAFIA

∙ ASHRAE – Core Recommendations for Reducing Airborne Infectious Aerosol Exposure, Ottobre, 2021. ∙ ASHRAE – Commercial Building Readiness Guide. Commercial Technical Resources. ∙ Taylor Engineering, COVID-19 White Paper. October 14, 2020. ∙ WHO – Transmission of SARS-CoV-2: Implications for Infection Prevention Precautions. 2020. ∙ Zhang et al. – Study of Viral Filtration Performance of Residential HVAC Filters. ASHRAE Journal, Agosto 2020. FIGURA 8

Screenshot dei valori operativi riportati sul display

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Sistemi di accumulo

Accumuli stagionali nel residenziale

Gli accumuli in acqua rappresentano la soluzione più economica ed efficace se associati a sistemi in grado di aumentare la loro capacità termica M. Surra*

L’

obiettivo NZEB (Nearly Zero Energy Building) per gli

hanno consentito di ottenere un bilan-

gia elettrica e il solare termico per l’ac-

edifici residenziali, in particolare per quelli unifamiliari,

cio energetico totalmente sostenibile

qua calda, è evidente che la produzione

in cui il rapporto tra superficie disponibile per la instal-

su base annua.

energetica nel periodo estivo, sia per

lazione di sistemi di FER (fonti energetiche rinnovabili) e la

Quindi la produzione energetica

numero di ore di insolazione che per

superficie utile da climatizzare è elevato, costituisce ormai

mediante FER può superare il fabbiso-

inclinazione dell’eclittica, è decisamente

un traguardo agevolmente conseguibile.

gno annuo, ma raramente si presenta

superiore ai fabbisogni, mentre quella

“in fase” con esso.

invernale è generalmente insufficiente.

Infatti, da un lato la riduzione del fabbisogno energetico, legato all’aumentato isolamento dell’involucro

Infatti, se consideriamo due tra le

Quindi il riscaldamento invernale

edilizio, dall’altro il moderato incremento dell’efficienza

fonti rinnovabili più facilmente impiega-

richiede necessariamente dei sistemi

delle FER, l’affermazione di nuove tecnologie (pompe di

bili nell’ambito dell’edilizia residenziale,

di accumulo. Escludendo l’idrogeno,

calore) e specialmente i ridotti costi di implementazione,

e cioè il solare fotovoltaico per l’ener-

soluzione al momento non ancora effi-

62

#76


RFV

RTA

RCS QBE

QVM

QDI

QIL

FEINV

FEEST

QSW

QRS

QCI

QHP QAC

QTR

FEEST = QHP + QVM + QSW + QIL + QTR + QRE + QRS + QCI + QPE – RTA – RFV – RCS – QBE – QAC FEINV = QHP + QVM + QSW + QIL + QTR + QDI – QRS – QCI – QPE – RTA – RFV – RCS – QBE – QAC

cacemente praticabile per ragioni di

parte dell’energia prodotta.

FIGURA 1 Bilancio energetico di un edificio LEGENDA FEest = fabbisogno energetico estivo FEinv = fabbisogno energetico invernale QHP = energia elettrica pompa di calore QVM = energia elettrica ventilazione QSW = energia termica acqua sanitaria QIL = energia elettrica illuminazione QTR = energia elettrica trasporti interni QRE = energia termica rientrate estive QDI = energia termica dispersioni invernali QRS = energia termica rientrate solari QCI = energia termica carichi interni QPE = energia termica persone presenti RTA = recupero energia elettrica turbina RFV = recupero energia elettrica fotovoltaica RCS = recupero energia termica collettori QBE = accumulo energia batterie elettriche QAC = accumulo energia termica in acqua

Accumuli in acqua

sicurezza e di efficienza, in ambito resi-

Allo stato attuale, anche se la ricerca

Nell’attuale impostazione impiantistica per i sistemi di

denziale sono adottabili sistemi di accu-

nel settore è molto promettente, le

riscaldamento invernale, in cui il vettore termico è costi-

mulo di tipo termico in acqua o di tipo

batterie al litio presentano elevati costi

tuito dall’acqua calda, si utilizzano sistemi di produzione,

elettrochimico.

di produzione, per la scarsità delle mate-

da fonte rinnovabile o meno, a diverse temperature, che

L’attuale incentivazione dell’efficien-

rie prime, e di smaltimento (le più ecolo-

possono essere costituiti da caldaie a combustibile di

tamento energetico nel settore edili-

giche batterie a base di ioni di sodio

origine fossile (di tipo liquido o gassoso), di tipo tradizio-

zio favorisce l’installazione di sistemi di

sono ancora poco efficienti).

nale ad alta temperatura o a condensazione, da caldaie a

autoproduzione dell’energia elettrica

Vedremo quindi nel presente arti-

biomassa, da pompe di calore, da collettori solari termici.

mediante pannelli fotovoltaici la cui

colo come gli accumuli in acqua rappre-

La compresenza di diversi sistemi di produzione a

potenza di picco va commisurata alle

sentino la soluzione più economica ed

differenti temperature e la contemporanea necessità di

utenze da servire che, oltre ad ascen-

efficace se associati a sistemi in grado

alimentare sistemi di emissione operanti anch’essi a diverse

sori e impianti di illuminazione (le cui

di aumentare la loro capacità termica.

temperature (radiatori, ventilconvettori, unità termoventi-

potenze assorbite stanno drasticamente scendendo in ragione dell’elevata effi-

lanti, sistemi radianti a pavimento o soffitto, ecc.), giustifica

Schema flusso energetico

l’adozione di serbatoi di accumulo di acqua tecnica, defi-

cienza dei corpi illuminanti a LED e

In ingresso al nostro sistema fabbri-

niti inerziali in quanto in grado di incrementare la capacità

dei nuovi motori sincroni brushless in

cato-impianto avremo delle fonti ener-

termica del sistema di riscaldamento nel suo complesso.

corrente continua) sono costituite dagli

getiche non rinnovabili (combustibili

Tali accumuli sono in genere alimentati in modo stra-

elettrodomestici, dalle piastre di cottura

fossili, tipicamente gas metano e ener-

tificato, favorendo cioè il gradiente termico verticale che

a induzione e specialmente dai sistemi

gia elettrica di rete in corrente alternata)

si viene a creare per effetto della diversa densità dell’ac-

di riscaldamento in pompa di calore.

e delle FER (acqua calda proveniente da

qua alle varie temperature al fine di rendere più efficace

Infatti, non ha senso installare delle

collettori solari termici e energia elet-

l’utilizzo, andando a prelevare l’acqua per le utenze nella

elevate potenze di picco (anche per le

trica in corrente continua proveniente

zona verticale di maggior convenienza.

colonnine di ricarica delle auto elettri-

da pannelli fotovoltaici). Si veda Figura 1.

L’immissione avviene sulla base del criterio della

che [A]) e conseguentemente grandi

Avremo quindi un accumulo in parte

potenza termica, cioè dell’energia erogabile nell’unità di

sistemi di accumulo di tipo elettrochi-

di tipo elettrochimico e in parte di tipo

tempo. Per tale ragione, pur potendo entrambi produrre

mico, per poi cedere al Gestore gran

termico, in acqua.

acqua a elevata temperatura, l’immissione di una caldaia

#76 63


BOX 1

TIPOLOGIE DEI SISTEMI DI ACCUMULO IN ACQUA Sistemi di accumulo termico sensibile (SHTES) Nei sistemi di accumulo termico sensibile, l’energia viene stoccata attraverso la variazione di temperatura di un materiale liquido o solido. Questo processo non prevede alcun cambiamento di fase nell’intervallo di temperature di esercizio, infatti ciò che varia è solo la temperatura del mezzo di accumulo. In un sistema SHTES la quantità di calore accumulabile dipende dalla massa m del mezzo, dal suo calore specifico e dalla variazione di temperatura ammissibile. L’energia associata a un accumulo sensibile, che provoca un innalzamento della temperatura del materiale è data da: (1) dove Qs = quantità di calore immagazzinata [J] o [kWh/(3,6 ∙ 106)]; m = massa del mezzo di accumulo di calore [kg]; cp = calore specifico [J/(kg K)];

FIGURA 2

Esempio di serbatoio di accumulo stratificato

ti = temperatura iniziale [°C]; tf = temperatura finale [°C]. Il materiale più comune utilizzato in un sistema di accumulo di calore sensibile è l’ac-

dal sistema TES risulta:

qua. Un TES (Thermal Energy Storage) a calore sensibile è costituito dalla sostanza di accumulo (acqua), da un serbatoio, da uno scambiatore contenente un fluido

(2)

termovettore diverso da quello utilizzato per l’accumulo e da dispositivi di ingresso e uscita. L’efficienza dell’accumulo può essere migliorata garantendo una stratifica-

dove

zione termica dell’acqua nel serbatoio e un efficace isolamento termico. Un esem-

tm = temperatura di fusione [°C];

pio di un serbatoio di accumulo di acqua calda stratificato è mostrato in figura 2.

m = massa del mezzo PCM [kg];

Sistemi di accumulo termico latente (LHTES)

cps = calore specifico medio della fase solida compreso tra ti e tm [J/(kg K)];

Nei sistemi LHTES il mezzo di accumulo cambia di fase nell’intervallo delle tempe-

cpl = calore specifico medio della fase liquida tra tm e tf [J/(kg K)];

rature di esercizio. Il mezzo rilascia o assorbe energia con un cambiamento di stato

f = frazione di fusione;

(quasi del tutto isotermico). Il calore immagazzinato è legato al calore latente del

λ = calore latente di fusione [J/kg];

materiale. Rispetto ai sistemi SHTES, la densità di accumulo di energia è maggiore

Ogni sistema di accumulo di energia termica latente possiede almeno i seguenti

e quindi è possibile ridurre il volume del serbatoio.

tre componenti:

L’energia accumulabile sotto forma di calore latente QL [J] del sistema LHS con un

1. una sostanza adatta con il punto di fusione nell’intervallo di temperatura desiderato;

supporto di PCM (materiale a cambiamento di fase) è funzione della massa m e del

2. un’adeguata superficie di scambio termico;

salto entalpico λ che è necessario fornire per far avvenire il cambiamento di fase,

3. un serbatoio adatto compatibile con il mezzo a cambiamento di fase.

ed è data da:

I principali vantaggi del sistema LHTES rispetto al SHTES dell’acqua sono: • la possibilità di ridurre il volume del serbatoio per una data quantità di ener-

dove:

gia immagazzinata, cosa che può essere eseguita solo se l’accumulo viene fatto

QL = energia termica accumulata [J] o [kWh/(3,6 ∙ 106)];

funzionare in un intervallo di temperatura molto ristretto, vicino alla tempera-

λ = calore latente di fusione [J/kg];

tura di transizione di fase;

m = massa del mezzo [kg].

• minor numero di cicli di accensione/spegnimento delle resistenze ausiliarie (per

Tuttavia, nella pratica, è difficile operare isotermicamente alla temperatura di

impianti con accumulo lato caldo) e chiller (per impianti con accumulo lato freddo).

cambiamento di fase; il sistema opera in un intervallo di temperature (ti, tf) che

In passato l’accumulo latente era ottenuto quasi esclusivamente tramite ghiaccio.

include la temperatura di fusione tm. In questo caso, oltre al calore latente, si deve

Recentemente la ricerca ha individuato sostanze che operano il cambiamento di fase

considerare anche il contributo del calore sensibile accumulato in parte dal solido

nelle condizioni e alle temperature più diverse, consentendo di realizzare accumuli

e in parte dal liquido. In definitiva l’energia termica totalmente accumulata Qtot [J]

per applicazioni che vanno dalla climatizzazione degli edifici a quelle di potenza.

64

#76


avverrà nella parte alta dell’accumulo,

sistema anche alle ore notturne e ridurre

zare un accumulo di tipo stagionale. E’ interessante valu-

mentre quella di un sistema solare

la dipendenza dai combustibili fossili.

tare le dimensioni che dovrebbe avere tale accumulo in

termico avverrà nella parte bassa. In

L’accumulo di energia termica può anche

funzione della durata per la quale esso viene calcolato.

questo modo un sistema “lento” di

essere implementato come parte di un

riscaldamento agirà su tutto l’accumulo,

sistema a pompa di calore, supportato

mentre i picchi di potenza potranno

da energia elettrica da solare fotovol-

Consideriamo un edificio in classe energetica A4

essere gestiti scaldando rapidamente

taico e accumulata in batterie elettrochi-

(condizione agevolmente conseguibile, sia in termini di

solo la parte alta del serbatoio.

miche, per consentire il funzionamento

nuova costruzione che di retrofit), ubicato in Torino (zona

durante la notte e nei giorni nuvolosi.

climatica E), con un valore di EPnren = 40 kWh/(m2a) avente

Accumulo stagionale

Ipotizziamo di realizzare un accu-

Accumulo sensibile in acqua

superficie utile 150 m2. L’edificio presenta un fabbisogno

L’impianto solare termico può imma-

mulo termico in acqua di dimensioni

di 6000 kWh termici annui pari a 21,6 GJ/a.

gazzinare energia termica solo sensi-

tali da garantire l’autonomia energetica

Valutiamo le dimensioni che dovrebbe avere un accu-

bile, o sensibile e latente, nei serbatoi di

per un periodo più lungo in assenza di

mulo termico sensibile in acqua in grado di garantire il

stoccaggio, per estendere l’efficacia del

alimentazione, in altri termini di utiliz-

funzionamento stagionale dell’impianto.

BOX 2

ANDAMENTO DELLA TEMPERATURA NELL’ACCUMULO [1] Raffreddamento dell’accumulo in assenza di prelievo Il raffreddamento di un accumulatore può essere espresso con la funzione esponenziale:

Integrando si ottiene: (3)

dove: ∆tt = sovratemperatura dell’accumulatore al tempo τ [°C];

essendo T = costante di tempo del raffreddamento [h] = m ∙ cp / (AV ∙ k).

∆ti = sovratemperatura dell’accumulatore all’inizio del raffreddamento [°C]; τ = durata del raffreddamento [h];

da cui

m = massa della sostanza accumulatrice che si raffredda [kg];

(6)

cp= calore specifico della sostanza accumulatrice (acqua) = 4,186 [kJ/(kg K)] = 1,16 [Wh/(kg K)];

Per τ = 0 si ha la temperatura dell’accumulatore all’inizio del raffreddamento:

AV = superficie disperdente dell’accumulatore [m2]; k = coefficiente globale di scambio termico parete accumulatore [W/(m2 K)]. T = costante di tempo del raffreddamento [h] = m ∙ cp / (AV ∙ k).

da cui:

Risolvendo l’equazione (3) rispetto alla costante di tempo T si ottiene: (4)

sostituendo nella (6) si ottiene:

Raffreddamento dell’accumulo in presenza di prelievo Finora ci siamo limitati a considerare il mantenimento in temperatura dell’accumulo.

L’equazione vale solo per il periodo di tempo τ in cui Qacc può essere considerato

Nel funzionamento effettivo l’accumulatore cede calore utile e disperde contempo-

costante.

raneamente calore dalla sua superficie.

ti,acc e t sono sovratemperature quindi la (3) diventa:

Il bilancio termico dell’accumulatore per ogni mese considerato è dato da:

(7)

(5) Fornitura di calore

Perdita di calore

Cessione di Calore calore utile accumulato

essendo T = costante di tempo del raffreddamento [h] = m ∙ cp / (AV ∙ k).

Durante l’inverno si assume prudenzialmente che la fornitura di calore sia nulla.

Questa equazione è paragonabile alla (3) nel primo termine che tiene conto del

Separando le variabili:

raffreddamento dell’involucro, ma comprende anche un secondo termine che fornisce l’effetto del prelievo di energia termica.

#76 65


Immaginiamo di scaldare durante l’estate l’accumu-

Calcolo spessore dell’isolamento termico

latore, mediante dei collettori solari, fino a una tempe-

Consideriamo che l’accumulatore sia costituito da un serbatoio interrato. Con

ratura di 80 °C e che in inverno possa essere raffreddato

una temperatura iniziale dell’accumulo di 80 °C e una temperatura media invernale

fino a 40 °C, considerando di alimentare un impianto di

del terreno tg = 10 °C la differenza di temperatura iniziale risulta essere: ∆ti = ti - tg

riscaldamento di tipo radiante a pavimento. Per semplicità

= 80 - 10 = 70 °C.

l’apporto solare viene considerato solo in estate, e l’uti-

Poniamo che il raffreddamento dell’accumulatore per dispersioni termiche

lizzo solo in inverno. In prima istanza non si considerano

∆tV, quando non viene sottratto calore utile sia al massimo del 20% della caduta di

le dispersioni dell’involucro.

temperatura utile ∆tut, cioè ∆tV = 40 ∙ 0,2 = 8 °C.

Quindi la differenza di temperatura corrispondente al

Quindi, in assenza di prelievo di energia termica, alla fine del periodo di accu-

calore utile è data da ∆tut = 80 - 40 = 40 °C

mulo termico la sovratemperatura sarebbe ancora di ∆tt = ∆ti - ∆tV = 70 - 8 = 62 °C Dall’equazione (4) si può calcolare la costante di tempo

[h].

Consideriamo che l’accumulo sia di forma cilindrica di volume V = πr2 h con raggio

Determinazione del volume dell’accumulo stagionale

2,25 m e altezza 10 m tale per cui V = π2,252 ∙ 10 = 159 m3 da cui Av = 2πr(h + r) = 173 m2.

Al netto delle perdite, il volume dell’accumulatore termico stagionale è dato dalla (1), che possiamo scri-

Il coefficiente globale di scambio termico è dato da:

vere come:

[W/(m2 K)] (2)

Considerando di utilizzare un isolamento in schiuma di poliuretano con una conducibilità 0,024 W/(m K) occorrerebbe uno spessore di isolante s = 0,024/0,029 = 83 cm.

dove: Vacc = volume accumulatore [m3]; Qacc = energia termica da immagazzinare [kJ];

Andamento della temperatura in presenza di sottrazione di calore utile

cp = calore specifico acqua [4,186 kJ/(kg K)];

Il raffreddamento dell’accumulo viene determinato secondo la procedura descritta

ρ = densità acqua [1000 kg/m3].

nel box 2.

Se consideriamo che l’accumulatore presenti il 20%

Ritornando al caso in esame applicando la (7) può essere calcolato l’andamento

di dispersioni, occorre maggiorare il fabbisogno calco-

delle temperature nell’accumulatore in presenza di prelievo come risulta nelle ultime

lato Qs di 21,6 GJ/a che diventa Qacc = Qs ∙ 1,2 = 25,92 GJ/a.

due colonne della tabella 1.

Risulta un volume Vacc = 25920000/(4,186 ∙ 1000 ∙ 40)

Accumulo in acqua con PCM (materiale a cambiamento di fase)

= 155 m3. L’energia termica dovrebbe essere approvvigionata

Dalle valutazioni eseguite si evince come le dimensioni e lo spessore di isola-

per il periodo di riscaldamento invernale, tipicamente

mento, richiesti per un accumulo stagionale in acqua di tipo solamente sensibile,

dal 15 ottobre al 15 aprile, per 183 giorni. Trattandosi di

lo rendano difficilmente proponibile.

impianto radiante non vengono considerate intermittenze

Se consideriamo di far cambiare di fase all’acqua (situazione che sarà considerata

di funzionamento. La durata dell’accumulo sarà quindi

nel prossimo paragrafo), o più semplicemente di introdurre all’interno dell’accumulo

d = 183 ∙ 24 = 4392 [h].

un materiale in grado di cambiare stato nel range delle temperature in cui deve operare

TABELLA 1

Energia termica utile che deve cedere l’accumulatore in assenza di generazione ausiliaria Giorni

Tmedia est. [°C]

Δt = (20 - te) [°C]

GG

Q [%]

Q [GJ/mese]

[s/mese]

QN [kW] [h/mese]

Δti [°C]

Δtf [°C] solo dispersioni

Δtf [°C] con dispersioni e prelievo

Ottobre

17

12,6

7,4

126

4,8

1,032

1468800

0,70

408

80

70

70

Novembre

30

6,8

13,2

396

15,0

3,248

2592000

1,25

720

69,22

67,65

Dicembre

31

2

18

558

21,2

4,577

2678400

1,71

744

66,31

61,39

Gennaio

31

0,4

19,6

608

23,1

4,984

2678400

1,86

744

60,14

53,21

Febbraio

28

3,2

16,8

470

17,9

3,859

2419200

1,60

672

52,13

44,58

Marzo

31

8,2

11,8

366

13,9

3,001

2678400

1,12

744

43,76

37,91

Aprile

15

12,7

7,3

110

4,2

0,898

1296000

0,69

360

37,14

32,60

2633

100,0

21,6

4392

32,27

30,91

Mese

183

66

#76


l’accumulo, possiamo aumentare consi-

POMPA

derevolmente la capacità termica dello

POMPA

stesso e conseguentemente siamo in COMPRESSORE DELLA POMPA DI CALORE

grado di ridurne proporzionalmente le dimensioni, rendendo possibile un utilizzo stagionale del sistema di stoc-

COLLETTORE SOLARE

caggio dell’energia termica.

POMPA

EVAPORATORE DELLA POMPA DI CALORE

ACCUMULO PER A.C.S.

In presenza di accumulo solamente

VALVOLA DI ESPANSIONE POMPA DI CALORE

sensibile, il calore immagazzinato dipende dalla massa m (prodotto del

CONDENSATORE DELLA POMPA DI CALORE

IMPIANTO TERMICO

volume per la densità), dal calore specicome riportato nella (8). (8)

VALVOLA A TRE VIE

VALVOLA A TRE VIE

fico della sostanza e dal salto termico, FIGURA 3

VALVOLA A TRE VIE

Schema di sistema di accumulo con pompa di calore

dove: Qacc = energia termica da immagazzinare [kJ];

stagionale utilizzando un materiale a cambiamento di fase

Vacc = volume accumulatore [m3];

diventa praticabile trasformando ad esempio dei serbatoi

cp = calore specifico acqua [4,186 kJ/(kg K)];

di gasolio interrati esistenti, previa realizzazione di camera

ρ = densità acqua [1000 kg/m3];

di tenuta, oppure installando dei nuovi serbatoi in resina.

∆tut = differenza di temperatura utile [°C].

Il calcolo eseguito è comunque cautelativo in quanto

Se inseriamo all’interno dell’accumulo un materiale a cambiamento di fase (gene-

non considera alcun apporto solare nella stagione invernale.

ralmente contenuto entro sfere o cilindri di piccole dimensioni), esso può cambiare di stato nella fase di accumulo del calore (ad esempio durante la stagione estiva

Accumulo in acqua con pompa di calore

attraverso l’energia termica direttamente ricavata da un sistema di collettori solari

Le dispersioni termiche all’involucro del sistema di

oppure da cascami termici quali il calore ceduto al condensatore da un gruppo

accumulo stagionale possono essere notevolmente ridotte

frigorifero oppure indirettamente prodotta attraverso una pompa di calore o una

attraverso la diminuzione della temperatura con cui viene

resistenza elettrica alimentata dalla sovrapproduzione estiva di un campo fotovol-

accumulata l’energia termica nel serbatoio.

taico) aumentando di molto la capacità dell’accumulo.

In questo caso una pompa di calore acqua-acqua può

Immaginiamo di inserire nel nostro accumulo in acqua un volume pari all’80%

estrarre calore dall’accumulo, inteso come sorgente a bassa

costituito da involucri sigillati di un PCM avente una temperatura di fusione in un

temperatura fino al congelamento dell’accumulo stesso

intervallo di temperatura tra 80 °C e 40 °C, utile per la nostra utenza. Per semplicità

sfruttando il calore dovuto al cambiamento di fase liqui-

consideriamo che la temperatura di fusione sia prossima a 40 °C.

do-solido dell’acqua: l’energia accumulata risulta essere

In questo caso il volume dell’accumulo sarà dato dalla (9 bis):

molto maggiore. Si veda Figura 3. (9)

da cui

In questo caso l’energia termica accumulata è data ancora dalla (8) che possiamo scrivere come: (10)

(9 bis) Considerando la necessità di accumulare, come nel caso in esempio, 25,92 GJ nel

dove:

Calore sensibile

Calore latente di congelamento

periodo di riscaldamento e adottando un PCM (ad esempio un sale idrato a smalti-

Qacc = energia termica da immagazzinare [kJ];

mento sostenibile a fine ciclo di vita) avente le seguenti caratteristiche:

Vacc = volume accumulatore [m3];

λ = calore latente di fusione del PCM = 200 [kJ/kg];

cp = calore specifico acqua [4,186 kJ/(kg K)];

ρPCM = densità del PCM =1540 [kg/m3];

ρH20 = densità acqua a 4 °C [1000 kg/m3];

cPCM = calore specifico del PCM = 3,14 [kJ/(kg K)];

ρICE = densità ghiaccio [999,8 kg/m3];

si ottiene Vacc = 60 m3.

∆tut = differenza di temperatura utile [°C];

Si evince come l’utilizzo di un accumulo latente ha ridotto di più del 60% la dimensione dell’accumulo che è passato da 155 m3 a 60 m3. La realizzazione di un accumulo

f = grado di congelamento; λ = entalpia di congelamento o di fusione = [335 kJ/kg].

#76 67


Il grado di congelamento deve essere inferiore a 1 per

della pompa di calore, più grande deve

1) l’accumulo viene mantenuto a bassa

tenere lontana dalle pareti dell’accumulatore l’azione di

essere il volume dell’accumulo a fronte

temperatura (es. 12 °C) utilizzandolo

spinta generata dal congelamento. Ricordiamo infatti che

di una minor energia elettrica spesa.

non direttamente sull’impianto radiante

l’acqua è una delle poche sostanze che passando allo stato

Per ridurre le dispersioni all’involucro

a pavimento, ma come sorgente

solido aumenta di volume e quindi diminuisce di densità

dell’accumulatore, e limitare lo spessore

termica a bassa temperatura per una

[B]. Tuttavia, ai fini del calcolo possiamo assumere che

dell’isolante, potremmo abbassare la

pompa di calore acqua-acqua [fig. 4];

ρH20 = ρICE che continueremo a chiamare ρ.

temperatura a cui scaldare l’accumulo

2) vengono installati collettori solari in

in estate, ad esempio al valore di 12 °C.

grado di garantire una adeguata resa

In questo caso il volume dell’accu-

anche in condizioni invernali [2], quali

mulatore sale a 79 m3, ma occorre osser-

quelli a tecnologia a tubi sottovuoto

di cui si richiama l’analogia con la (2), ricavata in assenza

vare che i collettori solari possono riscal-

(heat-pipe) [Box 3];

di calore latente.

dare l’accumulo a 12 °C anche in inverno,

3) viene massimizzata la produzione del

riducendo di conseguenza il volume

campo fotovoltaico invernale instal-

dell’accumulo stagionale.

lando una parte di pannelli solari, per

Quindi la (10) diventa: (11)

Sostituendo i valori del nostro caso esempio: Qacc = energia termica da immagazzinare = 25,92 [GJ]; cp = calore specifico acqua [4,186 kJ/(kg K)];

Potremmo infine pensare di portare

le esigenze elettriche di alimenta-

ρ = densità acqua [1000 kg/m3];

il grado di congelamento all’80%, attra-

zione della pompa di calore, con l’in-

∆tut = differenza di temperatura utile [°C];

verso un preciso sistema di controllo.

clinazione ottimale di 60°.

f = grado di congelamento = 0,5 (solo il 50% dell’acqua

In questo caso l’accumulo si ridur-

L’equazione alla base di tale tecno-

viene trasformata in ghiaccio);

rebbe ulteriormente, partendo da acqua

logia sarà ancora la (11 bis), che regola

λ = entalpia di congelamento o di fusione = [335 kJ/kg].

a 12 °C, da 79 a 54 m3, mentre partendo

l’accumulo di calore sensibile e latente,

da 80 °C scenderebbe da 52 a 40 m3.

nella quale viene introdotto il termine Qs:

Si ottiene un volume Vacc dell’accumulatore di 77 m3. Ma utilizzare un accumulo a bassa temperatura, sfrut-

In questa condizione più favore-

tando il calore di congelamento dell’acqua, presuppone

vole occorre inserire, sullo scambia-

l’utilizzo di una pompa di calore e la conseguente forni-

tore, un sistema di regolazione in modo

tura di energia elettrica per il suo funzionamento (che

da prelevare l’acqua dall’accumulo a

esempio:

potrebbe derivare, anche in condizioni invernali, da ener-

temperature non troppo elevate per

Qacc = energia termica da immagazzi-

gia fotovoltaica accumulata entro batterie a ciclo diurno).

non mandare in crisi la pompa di calore.

nare = 25,92 [GJ];

Occorre considerare che il lavoro motore della pompa di calore può essere convertito in calore andando ad aumentare il calore estraibile dall’accumulatore. In altri termini il calore accumulato, a parità di fornitura di calore per il riscaldamento, può essere diminuito in misura pari al lavoro motore della pompa di calore.

(12) Sostituiamo i valori del nostro caso

Qs = energia termica recuperata dai

Accumulo con pompa di calore acqua-acqua e collettori heat-pipe Abbiamo visto che, sia sfruttando il

collettori solari nel periodo invernale = 14,72 [GJ]; cp = calore specifico acqua = 4,186 [kJ/(kg K)];

calore di fusione del ghiaccio, sia sfrut-

ρ = densità acqua [1000 kg/m3];

Quindi il volume dell’accumulo Vacc può essere ridotto

tando il calore di passaggio di fase di

∆tut = differenza di temperatura utile

del rapporto (COP - 1/COP) essendo COP (Coefficient Of

un PCM, raggiungiamo ottimi risultati in

= 40 [°C];

Performance) l’efficienza della pompa di calore intesa

termini di riduzione del volume dell’ac-

f = grado di congelamento = 0,8 (l’80%

come il rapporto tra il calore erogato e il lavoro mecca-

cumulo stagionale, tuttavia non ancora

dell’acqua viene trasformata in ghiaccio);

nico necessario al suo funzionamento.

tali da consentire un utilizzo diffuso di

λ = entalpia di congelamento o di

tale tecnologia, per ragioni di costi e

fusione = [335 kJ/kg].

Quindi la (11) diventa: (11 bis)

specialmente per esigenze di spazio.

Con i parametri dell’esempio consi-

Occorre tuttavia osservare che finora

derato il volume dell’accumulatore

Possiamo assumere, per una pompa di calore acqua-ac-

non abbiamo considerato nessun tipo di

scende da 40 m3 a 18 m3, dimensione in

qua, un valore COP = efficienza della pompa di calore

apporto da parte dei collettori solari nel

molti casi già accettabile, che può essere

nel periodo di riscaldamento = 3. Conseguentemente il

periodo invernale. Questa ipotesi, estre-

ulteriormente ridotta mediante l’instal-

volume dell’accumulo diventa Vacc = 52 m3.

mamente cautelativa, può essere superata

lazione di un campo solare termico di

operando secondo tre criteri applicativi:

maggiori dimensioni.

È immediato osservare che maggiore è l’efficienza 68

#76


RESA INVERNALE COLLETTORI A TUBI SOTTOVUOTO I collettori solari a tubi sottovuoto (heat-pipe) presentano una produzione estiva leggermente inferiore a quelli piani, ma l’efficienza invernale risulta decisamente più elevata (42%). Si veda Figura 4. Possiamo determinare i valori di irraggiamento attraverso la procedura PV-GIS con inclinazione di 20° pari a quella del tetto.

TABELLA 2 Media mensile di irraggiamento al m2 [kWh/m2] – Fonte PV-GIS [3]

Mese

Hi(m)

15-31 Ottobre

53,2

Novembre

75,1

a tubi sottovuoto di 2,19 ∙ 0,42 = 0,92 GJ/m2

Dicembre

75,9

Immaginando di poter installare n. 5 pannelli solari sottovuoto della dimensione di 200 × 160 cm otteniamo una superficie di 16 m2 corri-

Gennaio

84,2

spondente a un valore energetico Qs = 14,72 GJ nel periodo di riscaldamento considerato.

Febbraio

96,4

Marzo

143,2

1-15 Aprile

79,9

La tabella 2 indica i valori di irraggiamento medio mensile al m2 per una inclinazione di 20°. Risulta per l’intero periodo di riscaldamento un valore complessivo di 607,9 kWh/m2 pari a 2,19 GJ/m2. Considerando un’efficienza del 42% del collettore, risulta un valore di energia termica per il periodo invernale captata dal sistema solare

1

K K0 a1

(Tm Ta ) ª (T T ) º a2G « m a » G ¬ G ¼

2

607,9

Efficienza (%)

0,8

0,6

Collettore a tubi evacuati

0,4 Collettore scoperto Collettore vetrato

0,2

0 0

0,01

0,02

0,03

0,04

0,05

0,06

0,07

0,08

0,09

0,1

FIGURA 4 Curve di efficienza collettori solari [4] Dove: Tm = temperatura media nel collettore [°C] Ta = temperatura aria ambiente [°C] G = intensità radiazione solare [W/m2] η = rendimento η0 = efficienza ottica caratteristica del collettore a1 = coefficiente angolare caratteristico dell’assorbitore [W/Km2] a2 = off-set caratteristico dell’assorbitore [W/K2m2]

T* = (Tm-Ta)/G [m²K/W]

BOX 3

Conclusione

contenute (es. serbatoi interrati in resina).

NOTE

Le norme da osservare nella costru-

Il fluido stoccato, in fase liquida e

zione di nuovi edifici e quelle da adot-

prevalentemente solida (ghiaccio o

[A] Un’auto elettrica di prestazioni elevate (autonomia

tare per l’ottenimento di benefici fiscali

materiale a cambiamento di fase), può

superiore a 500 km) ha una batteria che solitamente

nel retrofit di edifici esistenti, favori-

essere utilizzato come sorgente a bassa

non supera gli 80 kWh. Infatti i consumi medi in ciclo

scono la transizione verso un patrimo-

temperatura per un sistema di gene-

urbano sono di 16 kWh per 100 km. Con una normale

nio edilizio dalle elevate prestazioni

razione termica in pompa di calore

presa domestica monofase da 3 kW (assorbimento 13

energetiche.

acqua-acqua, alimentato tramite produ

A) si ha una efficienza di ricarica di circa 18 km/h. Nella

La compresenza di bassi carichi

zione elettrica da pannelli fotovoltaici,

ricarica notturna (si considerano 8 ore) può quindi essere

termici e di fonti rinnovabili aventi

dotata di accumulo in batterie di tipo

agevolmente ricaricata una percorrenza di circa 140 km,

buona efficienza anche in condizioni

elettrochimico.

più che sufficienti per un normale utilizzo in città. Quindi la ricarica notturna consente già una elevata percorrenza,

invernali, quali i collettori solari a tubi sottovuoto, rende possibile la realizzazione di accumuli bifasici in acqua di

* Marco Surra, Studio Surra Engineering – Socio AICARR

durata stagionale aventi dimensioni

senza la necessità di installare una wallbox o colonnina di ricarica. Per dimensionare in modo adeguato il campo fotovoltaico e il sistema di accumulo, limitandosi a considerare una sola auto elettrica in ricarica notturna è sufficiente quindi una batteria da 24 kWh.

BIBLIOGRAFIA

[1] Kirn H., Hadenfeldt A., 1981. Le pompe di calore. Tecniche Nuove, Milano. 196-207 [2] UNI TS 11300-4, 2016. Appendice C. Prospetto C.2 [3] European Commission Joint Research Centre. Photovoltaic Geographical Information System (PVGIS) [4] Sabatelli V., Marzo 2011. Atti giornata seminariale. Solare termico. ENEA – Centro Ricerche TRISAIA. 26

[B] Questa caratteristica rende possibile la vita sulla terra in quanto se l’acqua fosse più densa allo stato solido i ghiacci non galleggerebbero e gli oceani sarebbero una massa congelata.

#76 69


AiCARR informa Percorso Commissioning, una risposta al nuovo Decreto CAM Ora c’è un motivo in più per prendere parte al Percorso Specialistico “Il processo del Commissioning”, proposto da AiCARR Formazione secondo una formula unica in Italia. Oltre a permettere ai professionisti di affinare le proprie competenze in un’ottica internazionale e a offrire a coloro che sono in possesso dei requisiti necessari la possibilità di affrontare l’esame di certificazione per Commissioning Authority, il Percorso consente infatti di acquisire le competenze necessarie per rispondere a uno dei requisiti premianti indicati dal nuovo Decreto Ministeriale 23 giugno 2022, che aggiorna il DM 11 ottobre 2017 recante i Citeri Ambientali Minimi per l’affidamento del servizio di progettazione e dei lavori per interventi edilizi. Il nuovo DM, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 agosto scorso ed entrerà in vigore il 4 dicembre prossimo, nella sezione relativa ai criteri per la selezione dei candidati, indica che le stazioni appaltanti possano richiedere all’operatore definite capacità tecniche e professionali, fra cui avere eseguito progetti sottoposti a Commissioning (il DM cita in proposito la Guida AiCARR “Il Processo di Commissioning”) per consentire di ottimizzare l’intero percorso progettuale. Il professionista in possesso di una buona conoscenza del processo del Commissioning avrà dunque una “marcia in più” e potrà fruire di nuove opportunità sul mercato del lavoro. Ricordiamo che il Percorso offre una formazione ampia ed esauriente sul tema, affiancando le ore di lezione teorica all’analisi di casi studio e al confronto fra le esperienze maturate dai partecipanti e dai docenti. Nel corso delle giornate di lezione verranno affrontati tutti gli argomenti necessari a fornire una dettagliata conoscenza del Commissioning: Concept Pre-Design, Design, Construction, Occupancy, Operation, Retrocommissioning. Verranno richiesti Crediti Formativi Professionali per ingegneri e periti industriali. Il calendario 10-11-16-18-28-29 novembre e 5-6 dicembre

Dal 3 novembre, il corso sulla progettazione di impianti di climatizzazione negli edifici NZEB Per conseguire le prestazioni richieste dalla legislazione vigente a un edificio NZEB è indispensabile, oltre alla progettazione e gestione di impianti a basso consumo, una progettazione integrata di involucro e impianto. Su questo tema AiCARR Formazione propone in diretta streaming, il 3 e 4 novembre, il corso “La progettazione degli impianti di climatizzazione negli edifici NZEB”, che affronta dal punto di vista pratico la progettazione e gestione di impianti a basso consumo

www.aicarr.org

a cura di Lucia Kern

Sistemi per la riduzione del rischio biologico, il Seminario AiCARR al Saie di Bologna AiCARR organizza il 20 ottobre nell’ambito di Saie a Bologna il Seminario “Sistemi per la riduzione del rischio biologico negli ambienti pubblici e nei locali ad elevata asepsi”. La recente emergenza pandemica ha evidenziato la vulnerabilità al rischio infezioni degli spazi confinati pubblici e privati a elevato affollamento e degli ambienti sanitari ad elevata asepsi. Inoltre, in un’ottica più ampia, la globalizzazione con maggiori flussi di persone e cose, l’incremento demografico specie nei paesi più poveri e la maggiore promiscuità tra umani e animali ha portato ad un aumento della proliferazione di virus e batteri in rapida mutazione spesso sconosciuti per il nostro sistema immunitario. Alla luce di queste considerazioni è necessario ripensare ai materiali, agli impianti e alle procedure di manutenzione e gestione degli stessi al fine di rendere più sicuri gli ambienti pubblici costruiti, in modo tale da ridurre il rischio di infezioni attraverso la neutralizzazione o la diluizione degli agenti patogeni sulle superfici e nell’aria. Nel corso dell’evento specialisti del settore affronteranno il tema della riduzione del rischio biologico illustrando lo stato dell’arte della ricerca nel campo dell’ingegneria e dell’architettura, fornendo spunti interessanti per chi quotidianamente

progetta e gestisce ambienti confinati ad elevato affollamento. Interverranno al Seminario: Filippo Busato, Presidente AiCARR, Francesco Ruggiero, Politecnico di Bari (moderatore), Gaetano Settimo, Dipartimento Ambiente e Salute, Istituto Superiore di Sanità, Susanna Azzini, CNETO, Centro Nazionale per l’Edilizia e la Tecnica Ospedaliera, Cesare Maria Joppolo, AIRLAB, Dipartimento di Energia, Politecnico di Milano, Claudia L. Bianchi, Università degli Studi di Milano, Christian Rossi, Coordinatore CT 242 CTI, Sagicofim spa, Cernusco sul Naviglio, un rappresentante della Indoor Enviromental Quality Global Alliance, Sergio La Mura, Professore a contratto, Politecnico di Milano. Sono stati richiesti Crediti Formativi Professionali per ingegneri e periti industriali.

Progetto U-CERT, il 22 novembre il Workshop finale U-CERT è un progetto Horizon 2020 (settembre 2019 – novembre 2022) che si è posto l’obiettivo principale di introdurre una nuova generazione di sistemi di valutazione e certificazione delle prestazioni energetiche degli edifici che siano maggiormente incentrati sull’utente finale, che analizzino i diversi aspetti del vivere un ambiente costruito in maniera olistica e che siano in grado di esplicitare i risultati di tale analisi nel modo più chiaro possibile ai meno esperti. U-CERT si concentra in particolare sul rafforzamento dell’effettiva attuazione dell’EPBD, fornendo approfondimenti dal punto di vista dell’utente e creando condizioni di parità per condividere

l’esperienza di implementazione con tutte le parti interessate coinvolte, il tutto facilitato e legittimato dall’EPB Center. In occasione della conclusione del progetto, AiCARR organizza il “Workshop finale del progetto U-CERT in Italia: valutazione e certificazione delle prestazioni energetiche degli edifici incentrate sull’utente”, in programma a Milano il 22 novembre. La giornata sarà suddivisa in due parti – il roadshow dell’EPB Center e il roadshow U-CERT – e sarà dedicata a illustrare i temi e i risultati raggiunti dal progetto U-CERT e a declinarne gli argomenti in ambito nazionale, ragionando sulla situazione attuale e futura.

A novembre appuntamento con il webinar sulle nuove frontiere dei sistemi di accumulo per le rinnovabili La sempre più diffusa spinta verso l’impiego di fonti di energia rinnovabile determina anche la necessità di introdurre un sistema intelligente di accumuli

dell’energia capace di operare su diverse scale temporali. Il webinar organizzato da AiCARR il 24 novembre


AiCARR informa

www.aicarr.org

rivolge l’attenzione ai sistemi di accumulo di energia elettrica e termica che sono sicuramente necessari per conferire flessibilità e capacità di regolazione al sistema energetico. Nel corso dell’evento si fornirà un inquadramento del ruolo degli accumuli elettrici nella rete elettrica con impiego diffuso di FER, si presenteranno i più recenti sviluppi della ricerca nel campo degli accumuli termici con materiali in cambiamento di fase (PCM), si offriranno spunti sull’impiego del terreno come accumulo termico. Inoltre, verrà affrontato l’impiego di accumuli idrici di grosso

a cura di Lucia Kern

volume negli impianti di teleriscaldamento attraverso un caso di studio rappresentativo. Interverranno al Seminario: Filippo Busato, Presidente AiCARR, Claudio Zilio, Università di Padova, Presidente eletto AiCARR (moderatore), Morris Brenna, Politecnico di Milano, Giulia Righetti, DTG, Università di Padova, Daniele Pasinelli, A2A Calore & Servizi srl, Filippo Spertino, Politecnico di Torino, Fabio Minchio, Libero Professionista, Vicenza. Sono stati richiesti CFP per ingegneri e periti industriali.

Si terrà a Milano REHVA Clima World Congress 2025 Sarà Milano, nel maggio 2025, a ospitare la 15ª edizione di REHVA Clima World Congress, il Convegno internazionale triennale del settore HVAC, di cui AiCARR curerà l’organizzazione. Come già annunciato dal Presidente di AiCARR Filippo Busato nel corso della cerimonia di chiusura dell’edizione 2022, REHVA Clima 2025 avrà per titolo “Decarbonized, healthy and energy conscious buildings in future climates” e il Conference Team vedrà impegnati: Filippo Busato, che sarà Presidente del Convegno, il Presidente Eletto Claudio Zilio, nel ruolo di Chair del Comitato Scientifico, e

Giorgio Albonetti, Presidente di LSWR Group, nella veste di Chair del Comitato Organizzatore. Il Convegno offrirà un qualificato spazio di confronto internazionale sugli argomenti legati ai temi del cambiamento climatico e della decarbonizzazione, sottolineando il ruolo essenziale giocato dal settore HVAC in quest’ottica.

La risposta è in AgorAiCARR Domande di natura professionale, tecnica o normativa: AiCARR offre ai Soci risposte qualificate attraverso il servizio AgorAiCARR, disponibile sul sito e pensato come un luogo di incontro virtuale per lo scambio di know how. Scegliendo fra otto diverse aree tematiche, è possibile porre un quesito a cui risponderà un Socio

identificato da AiCARR come esperto nella materia. Domande e risposte, che potranno essere di supporto a tutti i lettori, sono corredate da nome e cognome degli autori, in modo da creare un vero e proprio dialogo “da Socio a Socio”. Il servizio è accessibile dalla home page del sito, previa autenticazione Socio.

Pubblicato il nuovo Decreto CAM in edilizia, con il contributo di AiCARR È stato pubblicato lo scorso 6 agosto in Gazzetta Ufficiale il Decreto 23 giugno 2022 relativo ai CAM per interventi edilizi, a cui AiCARR ha contribuito sia dal punto di vista tecnico in relazione a diversi temi, quali ad esempio la qualità dell’aria interna, l’efficienza energetica, le rinnovabili e il processo del Commissioning, sia nell’ottica di moderazione tra le varie posizioni portate dalle Associazioni presenti al tavolo. I CAM, Criteri Ambientali Minimi, lo ricordiamo, sono requisiti di cui la Pubblica Amministrazione deve tenere conto per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale, considerando l’intero ciclo

di vita del progetto o prodotto (filiera produttiva, disponibilità sul mercato, smaltimento). Il Decreto del MiTE, che aggiorna le disposizioni del DM 11 ottobre 2017, entrerà in vigore il 4 dicembre prossimo, 120 giorni dopo la sua pubblicazione, e reca appunto i Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento, congiunto o disgiunto, del servizio di progettazione e dei lavori per interventi edilizi. È possibile approfondire l’argomento con l’articolo a firma del Segretario Generale AiCARR Luca A.Piterà, pubblicato su questo numero della rivista. Il Decreto è disponibile per i Soci nella sezione Normativa/Legislazione nazionale del sito.

energetico. Il corso entra nel dettaglio di alcune scelte fondamentali per il corretto dimensionamento e funzionamento delle apparecchiature, temi generalmente non considerati nelle norme, e presenta una serie di considerazioni e indicazioni utili per affrontare, scegliendo la tipologia impiantistica più adeguata, la progettazione di un impianto HVAC&R a servizio di un edificio NZEB, le cui caratteristiche di involucro siano state opportunamente definite e condivise fra i progettisti. Verranno richiesti CFP per ingegneri e periti industriali.

Il corso su idrogeno e fuel cells, per puntare sul futuro La profonda trasformazione in atto nel settore energetico, accelerata dalla necessità di riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, ha portato all’attenzione dei tecnici del settore, ma non solo, la tecnologia dell’idrogeno: la Commissione europea guarda con molto interesse a questa tecnologia e stima che dall’attuale quota del 2% di idrogeno si passerà a oltre il 15% nel 2050. Alla tecnologia dell’idrogeno e alla sua più naturale applicazione, le fuel cells, è dedicato il corso in programma in diretta streaming il 3 e 4 novembre, già molto apprezzato nelle precedenti edizioni e proposto ora con un programma ampliato, sviluppato in 7 ore. Sono previsti CFP per gli ingegneri.

Percorso energia nell’industria: il riscaldamento negli ambienti industriali Sono in programma a novembre, in modalità FAD, i 5 moduli conclusivi del nuovo Percorso dedicato alla gestione dell’energia nell’industria, pensati per offrire a progettisti termotecnici, energy manager, E.G.E., responsabili di stabilimento e a quanti ricoprono ruoli di responsabilità nella gestione dell’energia all’interno di stabilimenti un’articolata panoramica sul tema, fondamentale nell’ottica del risparmio energetico, della gestione dell’energia in tutti i processi e le applicazioni industriali. Il primo appuntamento di novembre è con il modulo “Il riscaldamento negli ambienti dell’industria”, che tratta i seguenti argomenti: Requisiti degli impianti di riscaldamento negli ambienti dell’industria. Scambi termici per radiazione. Temperatura media radiante e temperatura operante. La teoria del benessere applicata agli ambienti industriali. Voto Medio Previsto (PMV) e Percentuale Prevista di Insoddisfatti (PPD). Generatori di aria calda a basamento. Generatori pensili. Termoventilazione. Aerotermi. Tubi radianti a gas. Termostrisce radianti. Climatizzazione estiva negli ambienti dell’industria. Confronto tecnico ed economico dei diversi sistemi. Il riscaldamento delle postazioni di lavoro all’aperto. Il calendario 8 e 10 novembre Tutte le informazioni relative ai corsi sono pubblicate sul sito www.aicarrformazione.org


ABBONATISU

Fascicolo

DOSSIER MONOGRAFICO

FOCUS TECNOLOGICO

#72

Strategie per lo sviluppo energetico

Idrogeno

#73

Design for people

Metodi numerici

#74

Pompe di calore

Sistemi ibridi

#75

Edifici e il futuro

Modelli climatici predittivi

#76

Qualità dell’aria

Tecnologie per la IAQ

#77

Reti di distribuzione Commissioning

IPMVP

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per avere la copia cartacea e la copia digitale in anteprima

Qualità ambientale Comfort

#69

#68

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

ANNO12 - SETTEMBRE 2021

NORMATIVA SUPERBONUS 110%, A CHE PUNTO SIAMO? SPECIALE IEQ QUALITÀ DELL’ARIA INTERNA: PRESCRIZIONI PER IL COMFORT COME ILLUMINARE GLI AMBIENTI INTERNI IL COMFORT ACUSTICO NEI LUOGHI DEDICATI ALL’ASCOLTO COMFORT TERMOIGROMETRICO, UNO STRUMENTO DI PROGETTO E VERIFICA CASE STUDY GRIGLIE AFONICHE PER UN RESIDENCE IN RIVA AL MARE

Organo Ufficiale AiCARR

ANNO12 - MAGGIOGIUGNO 2021

Organo Ufficiale AiCARR

Organo Ufficiale AiCARR

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

#70

Impiantistica terziario Integrazione rinnovabili

#71

ISSN:2038-2723

ISSN:2038-2723

ISSN:2038-2723

DL 183/2020 PROROGHE ANTINCENDIO PER STRUTTURE RICETTIVE CASE STUDY RESORT DAL RECUPERO DI UN EDIFICIO STORICO MODERNI IMPIANTI IDRONICI IN AMBITO ALBERGHIERO POMPE DI CALORE MULTIFUZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI UN COMPLESSO TURISTICO CHILLER RAFFREDDATI CON ACQUA DI MARE PER MITIGARE L’ISOLA DI CALORE

Retail VRF

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

ANNO12 - OTTOBRE 2021

NORMATIVA DIRETTIVA FER, APPROVATA LA PROPOSTA AiCARR RETAIL SISTEMI WATERLOOP PER LA REFRIGERAZIONE RIQUALIFICAZIONE IMPIANTISTICA DEL CENTRO COMMERCIALE VRF E REFRIGERANTI A BASSO GWP COVID-19 ALLESTIMENTO DI UNA UNITÀ DI TERAPIA INTENSIVA DI EMERGENZA SUPERBONUS 110% SISTEMI IBRIDI FACTORY MADE PER IL CONDOMINIO

ISSN:2038-2723

Organo Ufficiale AiCARR

Strutture ricettive Climatizzazione estiva

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

ANNO12 - DICEMBRE 2021

NORMATIVA EGE, PRONTA LA REVISIONE DELLA NORMA UNI CEI 11339 STRUMENTI L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL SERVIZIO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE CASE STUDY CLIMATIZZAZIONE E ACUSTICA PER L’AEROPORTO PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA NEGLI AEROPORTI TECNOLOGIE PER DECARBONIZZARE GLI EDIFICI NON RESIDENZIALI RISPARMIO ENERGETICO RECUPERO TERMODINAMICO VS RECUPERO TRADIZIONALE

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APPROXIMATE AND CFD ENERGY PERFORMANCE ANALYSES OF INDUSTRIAL HEATING BY WATER STRIP MODULES  PART 2 ANALISI APPROSSIMATA E CFD DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DI SISTEMI DI RISCALDAMENTO INDUSTRIALE CON TERMOSTRISCE - PARTE 2 A THEORETICAL STUDY OF AIR CHANGE IN ITALIAN SCHOOLS: ENERGETIC ASPECTS, AIR QUALITY AND SARSCOV2 INFECTION RISK ASSESSMENT  PART 2 APPROCCIO TEORICO SUL RICAMBIO D’ARIA NELLE SCUOLE ITALIANE: ASPETTI ENERGETICI, QUALITÀ DELL’ARIA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INFEZIONE DA SARS-COV-2 - PARTE 2

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APPROXIMATE AND CFD ENERGY PERFORMANCE ANALYSES OF INDUSTRIAL HEATING BY WATER STRIP MODULES  PART 1 ANALISI APPROSSIMATA E CFD DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DI SISTEMI DI RISCALDAMENTO INDUSTRIALE CON TERMOSTRISCE - PARTE 1

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A THEORETICAL STUDY OF AIR CHANGE IN ITALIAN SCHOOLS: ENERGETIC ASPETCS, AIR QUALITY AND SARSCOV2 INFECTION RISK ASSESSMENT PART 1 APPROCCIO TEORICO SUL RICAMBIO D’ARIA NELLE SCUOLE ITALIANE: ASPETTI ENERGETICI, QUALITÀ DELL’ARIA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INFEZIONE DA SARS-COV-2 (PARTE 1) VERSO GLI EDIFICI ZEROCARBON: SCENARI DI RETROFIT PER UN HOTEL IN ITALIA TOWARDS ZERO-CARBON BUILDINGS: RETROFIT SCENARIOS FOR A REFERENCE HOTEL IN ITALY

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