#82 Organo Ufficiale AiCARR
ISSN:2038-2723
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R
ANNO14 - OTTOBRE 2023
NORMATIVA NUOVA DIRETTIVA SULL'EFFICIENZA ENERGETICA ASSOCIAZIONI STORIA E ATTIVITÀ DI IIR/IIF POMPE DI CALORE: LO STATO DELL'ARTE IN ITALIA MODELLI DI DIMENSIONAMENTO DI IMPIANTI GEOTERMICI CASE STUDY IMPIANTO CON POMPA DI CALORE MULTISORGENTE RIGENERAZIONE URBANA DI UN QUARTIERE RESIDENZIALE SISTEMI IBRIDI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IN CONDOMINIO, DUE CASI DI STUDIO
POMPE DI CALORE SISTEMI IBRIDI
POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - GIPA/LO/CONV/003/2013.
Periodico Organo ufficiale AiCARR n. 82 ottobre 2023 www.aicarrjournal.org EDITORS IN CHIEF Francis Allard (France) Claudio Zilio (Italy) HONORARY EDITOR Bjarne Olesen (Denmark) ASSOCIATE EDITORS Karel Kabele (Czech Republic) Valentina Serra (Italy) SCIENTIFIC COMMITTEE Ciro Aprea (Italy) William Bahnfleth (USA) Marco Beccali (Italy) Umberto Berardi (Italy) Anna Bogdan (Poland) Busato Filippo (Italy) Alberto Cavallini (Italy) Iolanda Colda (Romania) Stefano Paolo Corgnati (Italy) Francesca R. d'Ambrosio (Italy) Annunziata D’Orazio (Italy) Filippo de’ Rossi (Italy) Livio de Santoli (Italy) Marco Dell’Isola (Italy) Giorgio Ficco (Italy) Marco Filippi (Italy) Manuel C. Gameiro da Silva (Portugal) Cesare M. Joppolo (Italy) Dimitri Kaliakatsos (Italy) Essam Khalil (Egypt) Risto Kosonen (Finland) Jarek Kurnitski (Latvia) Renato M. Lazzarin (Italy) Catalin Lungu (Romania) Anna Magrini (Italy) Zoltán Magyar (Hungary) Rita M.A. Mastrullo (Italy) Livio Mazzarella (Italy) Arsen Melikov (Denmark) Gino Moncalda Lo Giudice (Italy) Gian Luca Morini (Italy Boris Palella (Italy) Federico Pedranzini (Italy) Fabio Polonara (Italy) Piercarlo Romagnoni (Italy) Francesco Ruggiero (Italy) Giovanni Semprini (Italy) Jorn Toftum (Denmark) Timothy Wentz (USA)
REDAZIONE Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale – redazione.aicarrjournal@quine.it Hanno collaborato a questo numero | Eleonora Baccega, Michele Bottarelli, Enrico Casali, Marco Cavazzuti, Silvia Cesari, Marco Dall'Ombra, Giuseppe Emmi, Marco Fossa, Elena Mainardi, Giulio Mangherini, Fabio Minchio, Luca Alberto Piterà,Fabio Polonara, Simone Ronca, Filippo Simonetti, Manuel Toniolo, Donato Vincenzi. MANAGEMENT BOARD Giorgio Albonetti Luca Alberto Piterà Erika Seghetti Claudio Zilio EDITORIAL BOARD Umberto Berardi Filippo Busato Marco Noro Massimiliano Pierini Luca Alberto Piterà Giuseppe Romano
AiCARR journal è una testata di proprietà di AiCARR – Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione Via Melchiorre Gioia 168 – 20125 Milano Tel. +39 02 67479270 – Fax. +39 02 67479262 www.aicarr.org Gli articoli presenti all’interno di AiCARR Journal sono il risultato di una libera e personale interpretazione dei relativi autori. In nessun caso le idee espresse dall’autore possono essere considerate come parere di AiCARR. Nel caso in cui qualche diritto di autore sia stato involontariamente leso, si prega di contattare l’autore dell’articolo, al fine di risolvere ogni possibile conflitto.
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EDITORIALE
L’IMPORTANZA STRATEGICA DEL “FREDDO” Di recente, dal 21 al 26 agosto, si è tenuta a Parigi la 26ª edizione del Congresso Internazionale della Refrigerazione organizzato dall’International Institute of Refrigeration (IIR). La prima edizione si tenne nel 1908, proprio a Parigi: da allora il convegno è stato itinerante in diverse nazioni. L’edizione del 2023 è stata caratterizzata da 99 sessioni tecniche, 453 articoli presentati a fronte di più di 1000 abstract ricevuti, 22 workshop e circa 1000 partecipanti di 58 nazioni. Ho partecipato a questo evento presentando alcuni lavori e ho avuto il piacere di rinnovare ufficialmente l’accordo di collaborazione che da tanti anni lega AiCARR e IIR. Al convegno, oltre 50 articoli hanno avuto almeno un autore italiano e questo colloca l’Italia tra i Paesi che maggiormente contribuiscono alla ricerca e sviluppo nei settori tipici di interesse dell’International Institute of Refrigeration che spaziano dalla criogenia alle pompe di calore ad alta temperatura, passando per il condizionamento dell’aria e la catena del freddo come descritto in un articolo a firma del prof. Fabio Polonara in questo numero della rivista. Ho notato con piacere che una buona parte degli autori italiani che hanno contribuito al congresso sono anche soci AiCARR. Il contributo italiano al settore della refrigerazione è “storico” e, come riportato dal prof. Polonara, l’Italia è sempre stata tra i promotori dell’IIR fin dal primo accordo internazionale del 1920. La partecipazione dell’Italia come membro ufficiale dell’IIR ha ricevuto ratifica da parte del governo italiano nel 1959. Purtroppo, da qualche anno, a seguito di tagli alla spesa pubblica, il governo non finanzia più l’iscrizione italiana all’IIR. L’Italia continua quindi ad essere membro grazie al supporto economico di diversi enti, tra cui CNR, Università ed AiCARR. Secondo quanto riportato da Antonio
Marino in un volumetto dei primi del Novecento (A. Marino, L’Industria del Freddo, Sonzogno, Milano), il “Primo Convegno Nazionale degli Industriali del Freddo” venne tenuto a Roma nel dicembre del 1916 per portare all’evidenza della politica la criticità strategica del “freddo” per la conservazione delle derrate alimentari, e l’assoluta insufficienza dei pochissimi magazzini frigoriferi presenti all’epoca in Italia, come tragicamente evidenziato dalla Grande Guerra. Mi pare importante sottolineare che, come riportato da Marino, il Convegno vide la partecipazione di “tecnici e pratici, industriali e scienziati, rappresentanze ministeriali e personalità illustri del mondo industriale”. Proprio da questo primo convegno con il contributo di tutte le parti coinvolte, nacque a distanza di pochi mesi una “Commissione permanente del freddo” presso il Ministero dell’Agricoltura con l’intento di, come scrive Marino, “studiare i vari problemi dell’industria del freddo […], formulare proposte concrete in ordine e alle applicazioni pratiche […] dirette ad assicurare lo svolgersi dell’industria in parola”. Come noto, attualmente l’Italia è tra i maggiori produttori a livello mondiale di macchine e impianti per la refrigerazione, il condizionamento dell’aria e le pompe di calore. Inoltre, il contributo italiano a livello tecnico e scientifico è di altissimo livello. Il primo passo del lungo percorso che ha portato all’importante scenario attuale partendo dalle pochissime aziende italiane del “freddo” presenti circa un secolo fa, è stato l’aver riunito in un Congresso tutte le parti coinvolte. La strada da allora è stata lunga e con non poche criticità, ma sono ancora fortemente convinto che la condivisione delle informazioni e della cultura tecnica e scientifica allo scopo di promuovere azioni coordinate tra “tecnici e pratici, industriali e scienziati, rappresentanze ministeriali” sia fondamentale per affrontare le attuali sfide tecniche, ambientali e sociali. Claudio Zilio, Presidente AiCARR
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Editoriale 4
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NORMATIVA ENERGY EFFICIENCY FIRST: la nuova direttiva sull’efficienza energetica Analisi degli obiettivi, e delle disposizioni per raggiungerli, stabiliti dalla Direttiva (UE) 2023/1791 L.A. Piterà
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Novità prodotti 8
ASSOCIAZIONI
AiCARR Informa 73
IIR/IIF, la storia dell’organizzazione inter-governativa del settore della refrigerazione Come è nata e quali sono le attività dell’International Institute of Refrigeration/Institute International du Froid F. Polonara
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SCENARI Pompe di calore, lo stato dell’arte in Italia Breve panoramica sulla diffusione della tecnologia, cercando di delineare anche alcune prospettive per il futuro M. Dall’Ombra
CASE STUDY Impianto con pompa di calore multisorgente: un’applicazione sperimentale a scala reale Analisi dei risultati del monitoraggio, tutt’ora in corso, di un sistema MSHP a scala reale sviluppato nell’ambito del progetto europeo IDEAS e installato in un edificio dimostratore a Ferrara E. Baccega, M. Bottarelli, M. Cavazzuti, S. Cesari, G. Emmi, E. Mainardi, G. Mangherini, D. Vincenzi
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GEOTERMIA Modelli di dimensionamento degli impianti geotermici: stato dell’arte e limiti dei metodi esistenti A distanza di dieci anni dall’introduzione della UNI 11466:2012, che identifica una metodologia di riferimento e descrive le varie opzioni possibili, è interessante fare il punto della situazione F. Minchio, M. Fossa
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RIGENERAZIONE URBANA Riqualificazione energetica e urbana di un intero quartiere residenziale Analisi degli interventi di riduzione dei consumi energetici realizzati in 17 edifici a Verdellino Zingonia, in provincia di Bergamo E. Casali, F. Simonetti
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FOCUS SISTEMI IBRIDI Riqualificazione energetica di un edificio condominiale con sistema ibrido Analisi tecnico-economica di due schemi impiantistici differenti allo scopo di ottimizzare il bilancio annuale garantendo lo stesso livello di comfort ottenibile con altre soluzioni più onerose in termini di gestione M. Toniolo
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La riqualificazione energetica degli impianti condominiali Attraverso l’analisi di due casi di studio si evidenzia il vantaggio di poter utilizzare una pompa di calore ad alta temperatura in una configurazione ibrida S. Ronca
Novità Prodotti POMPA DI CALORE TOP GRADE Daikin Europe ha presentato la nuova Daikin Altherma 3 R MT, pompa di calore top grade in versione refrigerant split, disponibile in 3 classi di potenza da 08, da 10 e da 12 kW. Grazie ad Altherma 3 R MT, l’azienda, già leader del mercato, amplia la sua proposta di pompe di calore per il mercato della sostituzione. Daikin Altherma 3 R MT è in grado di produrre acqua calda fino a temperature di mandata di 65 °C, che sono sufficienti per riscaldare le abitazioni esistenti con impianti a radiatori, mostrando risultati notevoli anche durante gli inverni più rigidi. L’unità lavora alla perfezione anche fino a temperature esterne di –25 °C, riuscendo a produrre acqua calda in sola pompa di calore a 65 °C senza il supporto di resistenze di back-up fino a temperature esterne di –15 °C. Inoltre, la nuova pompa di calore raggiunge la classe di efficienza energetica fino A+++ in modalità riscaldamento e A+ in modalità di produzione acqua calda sanitaria. Tali performance permettono di avere un’efficienza molto alta pur mantenendo contenuto il costo della bolletta, massimizzando quindi l’efficienza energetica e, allo stesso tempo, minimizzando i consumi. Infine, anche Altherma 3 R MT risulta essere molto silenziosa grazie alla tecnologia silent: utlizzandola in questa modalità il livello di pressione sonora è di 35 dBA a una distanza di 3 m, comparabile all’ambiente di una biblioteca. www.daikin.it
STUFA A PELLET MININAL E INNOVATIVA Mako è una stufa a pellet che associa le più innovative tecnologie di funzionamento a un design accattivante, ispirato al gusto minimale nordico. Il rivestimento è realizzato interamente in acciaio verniciato. I quattro angoli smussati a 45 gradi alleggeriscono l’insieme della struttura e contemporaneamente le danno carattere. Mako è priva di fori di ventilazione frontali e la dissipazione del calore avviene attraverso una griglia in ghisa, estremamente discreta, posta nella parte superiore. La nuova tecnologia di combustione Core permette una combustione più pulita e sostenibile rispetto alle normali stufe, con un abbattimento del 40% delle emissioni di polveri sottili rispetto ai più severi limiti europei (certificazione 5 stelle ariaPulita). Rispetto ai limiti europei di Ecodesign le emissioni risultano fino a 55% più basse. Grazie all’ottimizzazione della combustione, inoltre, la pulizia del focolare diventa un’operazione rapida e semplice, il vetro rimane pulito molto più a lungo, mentre la fiamma risulta spettacolare, paragonabile al fuoco di legna. Mako è dotata di braciere autopulente per una gestione estremamente semplificata. Inoltre, la bocca serbatoio è generosa per facilitare il caricamento del pellet e, grazie alla nuova candeletta in ceramica, i tempi di accensione sono ridotti del 40% con una sensibile diminuzione anche dei consumi elettrici. Mako è una stufa canalizzata da 8 kW con la possibilità di scaldare contemporaneamente più stanze e, grazie alla tecnologia Maestro+, può essere gestita dal proprio smartphone, dal pannello di controllo a scomparsa di serie o dal telecomando fornito come optional. www.mczgroup.it 8
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Tutte le unità con pompa di calore possono accedere agli incentivi del Conto Termico 2.0
Hoval | Responsabilità per l'energia e l'ambiente
Novità Prodotti POMPE DI CALORE MULTIFUNZIONE INTEGRABILI CON SISTEMA SOLARE TERMICO Midea, colosso cinese leader nel settore HVAC e dei grandi e piccoli elettrodomestici, presenta M-Thermal, la nuova gamma di pompe di calore ad alta efficienza progettata per tutti i bisogni di climatizzazione, riscaldamento e produzione di acqua calda. Le pompe di calore M-Thermal sono in grado di operare in modalità raffrescamento e riscaldamento e, con l’ausilio di un serbatoio di accumulo esterno e di un sensore per la rilevazione della temperatura opzionale, provvedere alla produzione e stoccaggio di acqua calda sanitaria. Il sistema si distingue per la grande versatilità e per le prestazioni ottimali assicurate a ogni temperatura di utilizzo. L’eccellente rendimento rende la gamma di pompe di calore M-Thermal una soluzione per il comfort domestico indicata per tutte le stagioni, che vanta una classe di efficienza energetica A++/A+++ in qualsiasi condizione climatica. La funzione di controllo a doppia zona di M-Thermal consente di gestire contemporaneamente due terminali che operano a temperature di diffusione differenti. L’unità permette inoltre di impostare la temperatura di mandata acqua fino a 65 °C per riscaldamento radiante o radiatori e fino a 60 °C per la produzione di acqua calda. Il sistema è compatibile sia con impianti a bassa temperatura sia con impianti a media temperatura. Le pompe di calore M-Thermal sono equipaggiate con il pacchetto compatibilità smart Midea: dotate di comando a filo con Wi-Fi integrato, le unità sono direttamente controllabili attraverso l’app Midea MSmartHome, che consente di regolare la programmazione settimanale, monitorare la temperatura dell’ambiente e impostare i cicli di disinfezione dell’acqua calda sanitaria. www.midea.com/it
VRF A R32 PER PICCOLI LOCALI COMMERCIALI Toshiba amplia la sua offerta di sistemi di climatizzazione VRF (Variable Refrigerant Flow) con una nuova pompa di calore compatta che sfrutta il refrigerante R32 a basso GWP. Il sistema MiNi-SMMS VRF R32 di nuova generazione offre il massimo comfort e la migliore efficienza energetica per i piccoli locali commerciali e residenziali di pregio. Il nuovo sistema MiNi-SMMS offre una soluzione per garantire il massimo comfort in tutte le stagioni dell´anno grazie all’ampia gamma di temperature di funzionamento, da –20 °C per il riscaldamento e fino a +46 °C per il raffrescamento, e al nuovo algoritmo di sbrinamento adattivo che permette tempi di riscaldamento continuo decisamente più lunghi Per soddisfare tutte le esigenze imposte dalle diverse forme e vincoli delle stanze da condizionare, sono disponibili dodici tipi di unità interne, da 0,3 HP a 5 HP, inclusa l’unità a parete di design HAORI con 43 cover differenti per un’integrazione estetica perfetta in ogni ambiente. Alcune unità sono dotate di soluzioni avanzate di filtraggio dell’aria per i progetti che richiedono un’elevata qualità dell’aria interna. Il livello comfort sonoro è ugualmente notevole, fino a 23 dB(A), meno di un fruscio di foglie, mentre l’unità esterna emette fino a 52 dB(A) al massimo livello di funzionamento, che gli utenti possono ridurre fino a 44 dB(A) con tre livelli di modalità notturna, se necessario. Un altro vantaggio è la maggiore flessibilità offerta agli installatori, consulenti e progettisti. Ad esempio, il sistema è in grado di lavorare con tubazioni lunghe fino a 300 m e con dislivelli fino a 50 m tra l’unità esterna e quella interna. Per un monitoraggio agevole e efficace del funzionamento del sistema gli installatori e i professionisti della manutenzione possono accedere ai parametri di funzionamento connettendosi all’unità esterna o alle unità interne utilizzando l’apposito adattatore Toshiba. www.toshibaclima.it 10
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RECUPERATORE DI CALORE DA CONTROSOFFITTO VORT HRI FLAT IoT di VORTICE è la nuova gamma di Recuperatore di Calore da controsoffitto compatibile con Internet of Things ed è caratterizzato dalle ridotte dimensioni. In particolare il basso spessore ne consente l’installazione a controsoffitto, utile in assenza di locali dedicati. È un’unità centralizzata a doppio flusso dotata di modulo Wi-Fi in grado di connettere gli apparecchi al Cloud e consentirne la gestione anche da remoto tramite App. Tre i modelli caratterizzati da elevate efficienze di scambio termico, bassi consumi e ridotte dimensioni: VORT HRI 200 FLAT IoT, VORT HRI 350 FLAT IoT e VORT HRI 200 FLAT IoT H. Sono tutti compatibili con BRA.VO S: il nuovo sensore ambientale di VORTICE di ultimissima generazione, dispositivo per il monitoraggio della qualità dell’aria indoor. Tutti i modelli presentano un involucro in lamiera d’acciaio zincata rivestita internamente di materiale fonoassorbente resistente al fuoco e hanno attacchi di diametro nominale pari a 125 mm e 150 mm, a seconda del modello. Lo scambiatore di calore è ad altissima efficienza, del tipo a flussi incrociati in controcorrente. I ventilatori ad alta efficienza sono equipaggiati di ventole centrifughe a pale rovesce azionate da motori EC (brushless) a 3 velocità, che ne garantiscono la silenziosità, e il By-pass termodinamico è a funzionamento automatico. I filtri PM10 55% (M5) sono facilmente accessibili per la manutenzione e la
protezione antigelo ad attivazione automatica, per prevenire la formazione di brina in corrispondenza dello scambiatore di calore. Il Gruppo comandi remoto, a connessione filare, consente l’accensione e lo spegnimento, la selezione della velocità di funzionamento desiderata tra le 3 disponibili e la segnalazione, mediante spia luminosa, della condizione di filtri saturi. vmc.vortice.it
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COSTRUTTORI DI UNITÁ PER IL CONDIZIONAMENTO E PROCESSO INDUSTRIALE ACM Kälte Klima® dispone di una vasta gamma di configurazioni per le sue macchine, al fine di fornire ai clienti la massima personalizzazione: tutte le unità si adattano ad una varietà di conformazioni impiantistiche che coprono un ampio raggio di obiettivi e necessità: con potenze che vanno dai 13 fino ai 1600 kW. Dimensioni, caratteristiche tecniche e prestazioni di ciascuna soluzione, dai refrigeratori alle pompe di calore aria/acqua reversibili, possono essere definite preventivamente con il Cliente. ACM Kälte Klima S.r.l. via Dell’Industria, 17 - 35020 ARZERGRANDE (PD) - Italy - Tel. +39 049 5800981 - Fax +39 049 5800997
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Novità Prodotti SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE DECENTRALIZZATI PER GRANDI AMBIENTI Con la nuova generazione di pompe di calore Hoval ha aumentato le prestazioni e l’efficienza di questi sistemi. Le pompe di calore modulanti con evaporatore diretto garantiscono maggiori potenze termiche e frigorifere e sono quindi adattabili in modo ancora più preciso alla portata d’aria richiesta. Nell’ambito dell’implementazione è stata anche completata la gamma prodotti: tutti i modelli dei sistemi di ventilazione con ricambio e miscelazione, così come tutte le unità per l’aria di ricircolo, l’aria immessa e l’aria miscelata, sono ora disponibili provvisti di pompe di calore decentralizzate.
Un unico interlocutore per l’intero sistema di climatizzazione per grandi ambienti Le pompe di calore e il sistema di ventilazione vengono forniti come una sola unità e sono perfettamente integrati tra loro. La potenza termica e la potenza frigorifera, quindi, non devono più essere adattate dal progettista alla portata d’aria delle unità di ventilazione. Il sistema di regolazione TopTronic® C di Hoval controlla, regola e monitora l’efficiente interazione dei singoli componenti del sistema, consentendo di risparmiare energia durante il funzionamento. Nell’intero sistema è possibile combinare liberamente tra loro tutti gli apparecchi di climatizzazione Hoval per grandi ambienti. A seconda delle esigenze del capannone, le pompe di calore possono quindi essere combinate anche con semplici unità di ventilazione o con unità di ricircolo e immissione dell’aria. Anche la potenza termica e frigorifera possono variare, perché tutte le pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento sono disponibili in tre fasce di potenza da 33 a 67 kW. Suddividendo
più apparecchi in diverse “zone di regolazione”, è possibile soddisfare anche requisiti differenziati all’interno dello stesso grande locale. La nuova generazione di pompe di calore comprende sistemi con evaporatore diretto, che permettono la trasmissione immediata dell’energia al flusso dell’aria immessa nell’apparecchio di ventilazione, rendendo superflui un circuito intermedio con scambiatori di calore supplementari e i vettori energetici. La trasmissione dell’energia diventa pertanto efficiente e i costi di esercizio e d’investimento si abbassano. Rispetto ai modelli precedenti, è stata aumentata la potenza delle pompe di calore (fino al 20% in più di potenza frigorifera e fino al 34% in più di potenza termica), che può essere adattata in modo continuo grazie alla tecnologia a inverter. I compressori a iniezione diretta del vapore garantiscono potenze termiche e frigorifere costantemente elevate, anche in presenza di temperature esterne molto basse oppure molto alte, frequenti e tipiche del clima continentale europeo. www.hoval.it
FAN COIL VERSATILI LG Electronics presenta la nuova gamma di Fan Coil altamente flessibili e abbinabili alle soluzioni idroniche di LG, che comprendono Chiller e pompe di calore aria-acqua THERMA V, fornendo nuove opportunità di business per installatori e distributori. La serie è disponibile in sei versioni, in grado di adattarsi a diversi tipi di installazione e alle esigenze di riscaldamento e raffreddamento. Questa flessibilità, unita a un design elegante e a un’installazione semplice, li rende la scelta perfetta per ambienti residenziali, commerciali e professionali. Ogni famiglia della serie LG Fan Coil è stata progettata per soddisfare le esigenze dei nostri interlocutori e clienti, offrire vantaggi unici e massima efficienza. La serie VFL – disponibile in 7 modelli, alloggiata all’interno di un mobiletto, è adatta per l’installazione del tipo pavimento a vista. Caratterizzata da un flusso d’aria verticale, l’unità massimizza la distribuzione con ridotta rumorosità
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durante il funzionamento. La serie VFC – disponibile in 8 modelli – è, invece, predisposta per l’installazione a pavimento e soffitto con montaggio verticale e orizzontale. La gamma è dotata di un corpo in lamiera d’acciaio zincato isolato termicamente. Infine, la serie VFU – disponibile in 5 modelli – è ideale per l’installazione a pavimento e soffitto ma, come la serie VFL, è alloggiata all’interno di un mobiletto dotato di griglie di uscita e aspirazione con filtri integrati. La serie Fan Coil di LG comprende anche le gamme di unità canalizzate VFY e VFZ e le cassette a 4 vie. La serie VFY – disponibile in 7 modelli – prevede unità canalizzate a media prevalenza, adatte a un’installazione orizzontale; mentre quelle appartenenti alla serie VFZ – 4 modelli – sono unità canalizzate ad alta prevalenza che possono essere installate sia in orizzontale che in verticale. Questi modelli da incasso a soffitto offrono prestazioni affidabili di riscaldamento e raffreddamento, pur mantenendo un design compatto e funzionale, facile e veloce da installare. Infine, le cassette a 4 vie – 9 modelli – con il loro design moderno rappresentano una soluzione pratica e flessibile che combina funzioni tecnologicamente avanzate per offrire il massimo comfort. Per quanto riguarda i diversi contesti di applicazione, la combinazione di unità Fan Coil abbinate a Chiller si presta in maniera ideale all’installazione in ambito terziario commerciale e alberghiero, grazie a una gamma completamente personalizzabile che permette di progettare l’unità in base alla specifica esigenza. I sistemi composti da Fan Coil e Pompe di calore aria-acqua THERMA V risultano invece ideali per contesti residenziali in quanto le unità fan coil idroniche permettono un utilizzo bivalente per la gestione sia del raffrescamento che del riscaldamento, così come possono essere dedicate esclusivamente al raffrescamento, in abbinamento a impianti radianti per il riscaldamento a pavimento. www.lg.com/it/clima
POMPE DI CALORE PER IL NUOVO E LE RISTRUTTURAZIONI Yutaki S Combi di Hitachi è la pompa di calore compatta per la climatizzazione, il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria indicata per gli edifici nuovi ad alta efficienza energetica e in caso di ristrutturazioni di immobili con un fabbisogno energetico medio o basso. Grazie alle basse emissioni sonore e all’ingombro ridotto – 600 mm di larghezza per 600 mm di profondità – l’unità interna del sistema si installa facilmente in piccoli ambienti come una cucina, un ripostiglio o un vano tecnico esterno all’abitazione. Yutaki S Combi offre un’efficienza stagionale elevata: classe A+++ per il riscaldamento e in A+ per la produzione di ACS. L’accumulo, integrato nell’unità interna, è in acciaio Inox duplex, materiale di alta qualità che garantisce resistenza e massima igiene. Grazie a questo serbatoio per l’acqua calda sanitaria da 220 litri, Yutaki S Combi risulta ideale per appartamenti, B&B, negozi, bar e attività commerciali di piccole e medie dimensioni, da 40 fino a 300 m2. Disponibile nelle taglie da 2 a 10 Hp, Yutaki S è un sistema versatile sviluppato per l’installazione sia in caso di ristrutturazioni sia per nuove costruzioni con fabbisogno energetico variabile, da minimo a elevato. Questa gamma – compatibile con impianti di climatizzazione e riscaldamento nuovi o riqualificati – è una soluzione in classe A+++ per unità condominiali termoautonome, ville di piccole e medie dimensioni e anche per edifici che ospitano negozi, bar, ristoranti, fast food, pasticcerie e B&B che prevedono grandi distanze e dislivello tra unità esterna e unità interna. www.hitachiaircon.it
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Novità Prodotti VENTILAZIONE A INCASSO COMPATTA E SILENZIOSA Evoluzione dei sistemi di VMC a incasso nel muro, Helty Flow120 si configura come la perfetta soluzione per tutti gli ambienti che presentano esigenze di elevato ricambio dell’aria. Grazie alle quattro velocità di portata d’aria – con un range che varia da 15 m3/h a 120 m3/h – questo modello è infatti in grado di assicurare aria salubre e una ventilazione continua in diversi contesti, dai moderni spazi residenziali a piccoli uffici del settore terziario. Versatile e performante, Flow120 è progettata per risultare “invisibile” scomparendo all’interno della muratura e lasciando a vista solo la cover, disponibile in diverse tipologie (in lamiera verniciabile oppure in plexiglass bianco o nero) per una perfetta integrazione con l’ambiente circostante. Il design, inoltre, risulta particolarmente compatto: con soli 16 cm di larghezza e 92 cm di altezza, Flow120 minimizza gli ingombri e rende particolarmente semplice il processo di installazione, che può avvenire anche su pareti perimetrali di appena 34,5 cm di spessore. Oltre a equipaggiare il proprio sistema con un filtro F7 (ePM 2.5 = 65%) – che purifica l’aria di rinnovo da polveri sottili PM10 e PM2,5, pollini e agenti inquinanti – Helty ha prestato grande attenzione anche all’esecuzione sonora, progettandolo per recare il minimo disturbo durante il funzionamento. Infatti, con un’emissione inferiore a 40 dB durante la portata di lavoro standard (60 m3/h), Flow120 si conferma una macchina particolarmente silenziosa e discreta. Anche sull’efficienza energetica il nuovo modello dimostra tutte le sue qualità: la presenza di uno scambiatore di calore entalpico garantisce prestazioni di recupero termico fino all’88%.
Oltre al sistema Standard, dotato di Free Cooling e sensore igrometrico, Flow120 è disponibile anche nella variante Pure, con sensore aggiuntivo per la rilevazione dei livelli di CO2 e di VOC nella stanza e la possibilità di gestire da rete wi-fi tutte le funzionalità tramite l’app Air Guard. www.heltyair.com
UNITÀ POLIVALENTE CON GAS R32 NPG è la nuova serie di unità polivalenti per la produzione contemporanea e indipendente di acqua calda e fredda che Aermec ha progettato con il refrigerante eco-friendly R32. Questo gas presenta un valore di indice GWP nettamente inferiore rispetto ai tradizionali gas refrigeranti che, abbinato ad una minore quantità necessaria al funzionamento, sensibilmente diminuita grazie ad un’ottimizzazione dei componenti frigoriferi, permette all’unità NPG di concorrere attivamente alla salvaguardia dell’ambiente. L’unità NPG è disponibile sia per impianti a 2 tubi che 4 tubi, permettendo di rispondere alle diverse
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esigenze impiantistiche: • la versione a 2 tubi, ideale per tutte quelle applicazioni (p.e: alberghi) che, in tutto l’arco dell’anno, richiedono produzione di acqua refrigerata o acqua calda contemporaneamente alla produzione di acqua calda sanitaria; • la versione a 4 tubi, ideale per tutte quelle applicazioni (p.e: uffici/strutture con ampie vetrate) dove è richiesta la produzione contemporanea di acqua refrigerata e calda, risultando essere alternativa al sistema chiller – caldaia o evitando continue commutazioni di una pompa di calore tradizionale. L’unità NPG garantisce continuità di funzionamento fino a -15 °C d’aria esterna nella stagione invernale e fino a 49 °C nella stagione estiva, mentre la massima temperatura d’acqua calda è pari a 60.0 °C. L’unità multifunzione è bicircuito, con configurazione tandem o trio dei compressori scroll, garantendo sia una maggiore efficienza ai carichi parziali, con ottimi valori di SEER conformemente a quanto richiesto dal Regolamento Europeo 2281/2016, sia una maggiore continuità di funzionamento anche in caso di manutenzione di uno dei circuiti. La possibilità di prevedere, da configuratore, il gruppo idronico integrato sia sul lato utenza che sul lato recupero, permette di facilitarne l’installazione, che risulta essere agevolata pure dalle dimensioni di ingombro della macchina. La serie NPG presentando, di serie, la valvola di espansione elettronica per ogni circuito e il controllo elettronico di condensazione, comporta una serie di vantaggi: • ottenere modulazioni di potenza in tempi più rapidi, minimizzando le pendolazioni della macchina (concordemente alla presenza del corretto contenuto d’acqua come indicato da manuale); • riduzione dei consumi legati alla ventilazione, durante il funzionamento a freddo, mediante una modulazione della portata dell’aria e miglioramento in emissioni sonore. global.aermec.com/it/
POMPE DI CALORE IBRIDE PER SOSTITUIRE LA CALDAIA SPHERA EVO 2.0 EASYHybrid è la nuova serie di pompe di calore splittate ibride da 4 a 16 kW per riscaldamento condizionamento, e produzione di acqua calda sanitaria in ambito residenziale si caratterizzano per: • Massimo risparmio economico. L’utente inserisce dall’interfaccia sul frontale dell’unità il costo al kWh dell’energia elettrica, il costo al m3 del gas ricavabile dal contratto di fornitura della compagnia energetica e la tipologia prevalente di terminali presenti nell’edificio (pannelli radianti, ventilconvettori, radiatori) e la funzione €/Switch calcola e attiva a seconda delle condizioni contingenti la risorsa (pompa di calore e/o caldaia) più efficiente e conveniente, sempre privilegiando le risorse rinnovabili. • Adattabilità a ogni ambiente e facile sostituzione della caldaia grazie agli armadi modulari che permettono di comporre la centrale termica a seconda delle esigenze dell’utente, combinando al meglio le diverse fonti rinnovabili • Altissima efficienza in classe A+++ con acqua a 35 °C (tipico abbinamento a pannello radianti) e classe A++ con acqua a 55 °C (tipico abbinamento con radiatori), grazie alla tecnologia inverter • Bassissimi livelli sonori delle unità esterne, che le rendono tra le unità più silenziose sul mercato • Ampio campo di funzionamento da –25 °C di temperatura dell’aria esterna in riscaldamento a +43 °C di temperatura aria esterna in condizionamento per adattarsi sia ai climi più rigidi che a quelli più caldi • Temperatura dell’acqua fino a 80 °C, che le rende perfette anche per quei casi in cui si vuole sosti-
tuire la caldaia, ma mantenere i radiatori esistenti. • Produzione di acqua a 60 °C fino a –15 °C di aria esterna con la pompa di calore • Accumulo per acqua calda sanitaria da 150 litri estendibile fino a 300 litri integrato nella versione Tower o esterno nella versione BOX per adattarsi alle esigenze di ogni famiglia e per utilizzare al meglio le energie rinnovabili per l’acqua calda sanitaria. • Possibilità di integrazione con risorse ausiliarie come il solare termico o fotovoltaico per una casa ancora più green • Refrigerante ecologico R-32 Grazie all’App dedicata è possibile infine gestire le funzionalità principali di SPHERA EVO 2.0 EASYHybrid, come la schedulazione dell’impianto e dell’acqua calda sanitaria dal proprio smartphone. www.clivet.com
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• H per impianti a 2 tubi con acqua calda sanitaria. Mediante l’utilizzo di uno scambiatore dedicato, SHI di ENEREN è in grado di recuperare il 100% del calore generato durante la fase di raffrescamento che può essere riutilizzato per scaldare l’acqua ad uso sanitario o per il funzionamento degli impianti a 4 tubi, aumentando l’efficienza complessiva dell’unità ed evitando fastidiose oscillazioni di temperatura negli impianti caratterizzati da bassa inerzia. SHI di ENEREN è accessoriata con un software di controllo in grado di dialogare con qualsiasi protocollo di comunicazione, per la gestione e il telecontrollo del funzionamento anche da remoto, che consente di effettuare tutte le regolazioni necessarie per massimizzare l’efficienza e la configurabilità alle differenti tipologie di impianto.
Le peculiarità di SHI di ENEREN L’utilizzo della doppia valvola di espansione a controllo elettronico (EEV) per massimizzare i rendimenti di SHI ad ogni condizione di temperatura e che ne stabilizza e ottimizza il funzionamento, sia in regime di raffrescamento che di riscaldamento, indipendentemente dalla lunghezza della linea frigorifera. Il compressore scroll BLDC inverter, ad altissima efficienza, che permette a SHI di produrre acqua calda fino a 65 °C e garantire rendimenti elevati in tutte le condizioni di utilizzo. La batteria con un passo alette maggiorato trattata con un rivestimento idrofilico, che facilita il drenaggio della condensa superficiale con conseguenti riduzioni dei cicli di sbrinamento fino al 30%. Un sistema completo per garantire la massima adattabilità dell’impianto ad ogni esigenza attraverso il controllo della portata modulante effettuato dal microprocessore, che gestisce le pompe elettroniche installate all’interno dell’unità per garantire il controllo della portata dell’acqua a temperatura costante o a ∆T costante. I ventilatori EC pilotati da inverter con motore a commutazione elettronica che rendono SHI una pompa di calore dalle altissime prestazioni energetiche e dai bassi livelli sonori, con possibilità di regolare le portate d’aria in funzione delle singole esigenze. www.eneren.it
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Normativa
ENERGY EFFICIENCY FIRST: la nuova direttiva sull’efficienza energetica Analisi degli obiettivi, e delle disposizioni per raggiungerli, stabiliti dalla Direttiva (UE) 2023/1791
L
L.A. Piterà* o scorso 20 settembre è stata pubblicata
di correzione previsto. La formula per
inoltre la Direttiva non considera il
sulla Gazzetta Europea la nuova Direttiva (UE)
il calcolo dei contributi nazionali, che
consumo energetico degli enti pubblici
2023/1791 (Unione Europea, 2023) sull’efficienta
sarà indicativa, con una tolleranza del
nelle unità amministrative locali, fino
energetica, approvata dal Consiglio Europeo lo scorso 25
2,5%, si baserà su diversi fattori, tra cui
al 31 dicembre 2026 per i Comuni che
luglio, che è la revisione della Direttiva 2017/27/UE (Unione
l’intensità energetica, il PIL pro capite,
hanno meno di 50.000 abitanti e fino
Europea 2012) e che prevede nuove disposizioni per far
lo sviluppo delle fonti rinnovabili e il
al 31 dicembre 2029 per quelli che ne
sì che gli Stati membri, nel loro complesso, garantiscano
potenziale di risparmio energetico.
hanno meno di 5.000.
entro il 2030 una riduzione del consumo di energia finale
Gli Stati membri saranno anche
del 11,7% rispetto alle previsioni fatte nel 2020. Questo
Risparmio energetico annuale
tenuti a ristrutturare ogni anno almeno
si traduce in un limite massimo di 763 milioni di tonnel-
L’obiettivo di risparmio energe-
il 3% della superficie totale degli immo-
late equivalenti di petrolio (TEP) per il consumo di ener-
tico annuale per il consumo di energia
bili di proprietà pubblica, intesa come
gia finale e di 993 milioni di TEP per il consumo primario,
finale aumenterà progressivamente dal
superficie totale coperta degli edifici
laddove il consumo di energia finale rappresenta l’ener-
2024 al 2030. Gli Stati membri dovranno
di proprietà pubblica di area maggiore
gia consumata dagli utenti finali, mentre quello di ener-
garantire una media di risparmio ener-
di 250 m2 che, al 1° gennaio 2024, non
gia primaria comprende anche l’energia utilizzata nella
getico annuale dell’1,49% sul consumo
soddisfano il requisito NZEB. Tali edifici
produzione e nella distribuzione. Il limite per il consumo
di energia finale durante questo
dovranno essere poi inseriti in un inven-
finale sarà vincolante per l’insieme degli Stati membri
periodo, raggiungendo l’1,9% entro
tario pubblico accessibile predisposto
(ciascuno Stato membro lo calcolerà con la procedura
il 31 dicembre 2030. Gli Stati membri
ad hoc.
indicata nell’Allegato I della direttiva), mentre l’obiettivo
avranno la possibilità di includere nel
per il consumo di energia primaria rimarrà indicativo.
calcolo le misure politiche già adottate nell’ambito delle direttive sulla presta-
Piani Nazionali Integrati Energia e Clima
zione energetica nell’edilizia, attuali e
Sistemi di gestione dell’energia e diagnosi energetiche
Tutti gli Stati membri contribuiranno al raggiungi-
riviste, quelle legate al sistema di scam-
La direttiva prevede che per cogliere
mento di questo obiettivo generale dell’UE, fissando nei
bio di quote di emissione dell’UE (per
le opportunità di risparmio energetico
loro piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNIEC)
gli impianti, edilizia e trasporti) e quelle
in specifici settori di mercato di solito
i contributi nazionali indicativi e i piani di percorso per
di emergenza energetica.
non soggetti a obblighi di diagnosi
raggiungerlo. I progetti PNIEC aggiornati dovevano essere pronti entro giugno 2023, mentre i piani definitivi dovrebbero essere presentati nel 2024.
energetica, quali sono le piccole e
Settore pubblico
medie imprese (PMI), gli Stati membri
L’obbligo specifico per il settore
dovrebbero creare programmi mirati a
La Commissione verificherà che tutti i contributi
pubblico di conseguire una riduzione
incoraggiare e sostenere queste ultime
raggiungono l’obiettivo dell’11,7%. Nel caso in cui ciò
annuale del consumo energetico
nell’eseguire diagnosi energetiche volte
non avvenga, saranno apportate correzioni ai contributi
dell’1,9% prevede alcune eccezioni per
ad attuare eventuali opportunità di
nazionali al di sotto di tale livello, utilizzando il meccanismo
i trasporti pubblici e le forze armate;
risparmio energetico.
18
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100
SPESSORE (mm)
D1
RESISTENZA MECCANICA
L1
TRAFILAMENTO
T1
TRASMITTANZA TERMICA
TB1 PONTE TERMICO
Quindi, si prevede che le imprese con un consumo
oppure calore cogenerato per il 75%
almeno il 75%, o un mix di energia
annuo medio di energia (riferito ai tre anni precedenti e
o anche una combinazione di ener-
rinnovabile e calore di scarto almeno
che tenga conto di tutti i vettori energetici) superiore a:
gia rinnovabile e calore di scarto e/o
per il 75%, oppure una combinazione
• 85 TJ attuino un sistema di gestione dell’energia da
cogenerato per il 50% (definizione
di energia rinnovabile, calore di scarto
simile a quella del D.Lgs102/2014);
e calore da cogenerazione ad alto
• 10 TJ e che non attuano un sistema di gestione dell’ener-
b. dal 1º gennaio 2028, deve usare ener-
rendimento, in cui la quota comples-
gia siano oggetto di una diagnosi energetica. Tale diagnosi
gia rinnovabile o calore di scarto per
siva di energia rinnovabile o calore
dovrà essere svolta in maniera indipendente ed efficace
almeno il 50%, oppure un mix di ener-
di scarto sia pari almeno al 35%, per
sotto il profilo dei costi da esperti qualificati o accreditati
gia rinnovabile e calore di scarto per
almeno il 95%;
(per l’Italia da EGE e ESCo), oppure eseguita e sorvegliata
almeno il 50%, o calore da cogenera-
e. dal 1º gennaio 2045, deve usare ener-
da autorità indipendenti ai sensi della legislazione nazio-
zione ad alto rendimento per almeno
gia rinnovabile o calore di scarto
nale. Le diagnosi dovranno essere svolte entro l’11 otto-
l’80% oppure una combinazione di
oppure un mix di energia rinnovabile
bre 2026 e rinnovate periodicamente ogni quattro anni.
energia termica immessa nella rete
e calore di scarto per almeno il 75%;
La Direttiva prevede che le diagnosi energetiche siano
con una quota di energia rinnova-
f. dal 1º gennaio 2050, deve usare
conformi alle normativa europea o internazionale perti-
bile pari almeno al 5% e una quota
esclusivamente energia rinnova-
nenti, ad esempio la UNI CEI EN ISO 50001 (UNI, 2018) o
complessiva di energia rinnovabile,
bile, esclusivamente calore di scarto
la UNI CEI EN 16247-1 (UNI, 2022), o, se includono aspetti
calore di scarto o calore da coge-
o esclusivamente un mix di energia
ambientali, alla UNI CEI EN ISO 14001 (UNI, 2015), e rispet-
nerazione ad alto rendimento pari
rinnovabile e calore di scarto.
tino la nuova direttiva, senza superarne i requisiti.
almeno al 50%;
adottare entro l’11 ottobre 2027;
In alternativa a quanto visto in precedenza,
Attualmente, il CEN sta elaborando una norma europea
c. dal 1º gennaio 2035, deve usare ener-
sarà possibile per gli Stati Membri adot-
specifica sulle diagnosi energetiche, che possono essere
gia rinnovabile o calore di scarto per
tare criteri di sostenibilità della presta-
indipendenti o integrate in un sistema di gestione ambien-
almeno il 50%, oppure un mix di ener-
zione energetica di un sistema di teleri-
tale più ampio (che dovrebbe rispettare i requisiti minimi
gia rinnovabile e calore di scarto per
scaldamento e teleraffrescamento che
stabiliti dalla nuova direttiva) oppure in un contratto di
almeno il 50%, oppure, per almeno
siano basati sulla quantità di emissioni
prestazione energetica (EPC). Inoltre, i meccanismi e i
l’80%, un sistema con una quota
di gas a effetto serra per unità di ener-
regimi specifici istituiti per monitorare le emissioni e il
complessiva di energia rinnovabile,
gia termica o frigorifera fornita ai clienti,
consumo di carburante di alcune imprese di trasporti, ad
calore di scarto o calore da coge-
tenendo conto delle misure attuate per
esempio l’EU ETS, possono essere considerati compati-
nerazione ad alto rendimento nel
adempiere all’obbligo di cui all’articolo 24,
bili con le diagnosi energetiche, anche nell’ambito di un
quale la quota complessiva di ener-
paragrafo 4, della direttiva (UE) 2018/2001
sistema di gestione dell’energia, a condizione che rispet-
gia rinnovabile o calore di scarto sia
(Comunità Europea, 2018). I valori massimi
tino i requisiti minimi stabiliti dalla direttiva.
pari almeno al 35%;
delle emissioni sono i seguenti:
Per le imprese che già adempiono all’obbligo di
d. dal 1º gennaio 2040, deve usare ener-
a. fino al 31 dicembre 2025: 200 g/kWh;
diagnosi energetica, tale diagnosi deve continuare a
gia rinnovabile o calore di scarto per
b. dal 1º gennaio 2026: 150 g/kWh;
essere effettuata almeno ogni quattro anni.
Teleriscaldamento e teleraffreddamento efficiente
CONTESTO DELLA REVISIONE DELLA EED La proposta di rivedere la Direttiva 2012/27 sull’efficienza energetica è una delle iniziative chiave
La Direttiva modifica la definizione di teleriscalda-
del pacchetto Fit for 55%, adottato dalla Commissione il 14 luglio 2021, il cui obiettivo è allineare la
mento e teleraffreddamento efficiente, prevedendo che
legislazione dell’UE in materia di clima ed energia con l’ambizioso piano di raggiungere la neutralità
nella fornitura dei servizi di riscaldamento e raffresca-
climatica entro il 2050 e di ridurre entro il 2030 le emissioni nette di gas serra del 55% rispetto ai livelli
mento, al fine di aumentare sia il consumo più efficiente
del 1990. In particolare, il pacchetto comprende una serie di proposte interconnesse che comportano
dell’energia primaria sia l’utilizzo di energia rinnovabile,
modifiche agli atti legislativi esistenti e l’introduzione di nuove iniziative che influiscono su una vasta
un sistema di teleraffrescamento e teleraffrescamento
gamma di settori politici ed economici.
efficiente deve soddisfare i seguenti criteri:
Il 18 maggio 2022, la Commissione ha poi lanciato il piano REPowerEU, che ha lo scopo di risparmiare
a. fino al 31 dicembre 2027, deve usare energia rinno-
energia, produrre energia “pulita” e diversificare l’approvvigionamento energetico dell’Unione e che
vabile o calore di scarto per almeno il 50% del totale, 20
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contiene una serie di emendamenti alla direttiva 2012/27 sull’efficienza energetica.
A2L
c. dal 1º gennaio 2035: 100 g/kWh;
18, 19 e 20 e gli allegati II, VIII, IX, XII, XIII
DEFINIZIONI
d. dal 1º gennaio 2045: 50 g/kWh;
e XIV, inerenti rispettivamente la Conta-
Nella Direttiva 2023/1791 viene rimossa la defi-
e. dal 1º gennaio 2050: 0 g/kWh.
bilizzazione e fatturazione del gas natu-
nizione di “governo centrale”, presente nella
rale, la contabilizzazione e il riparto dei
2012/27 e vengono introdotte le seguenti nuove
costi per il riscaldamento, il raffresca-
definizioni (per il cui dettaglio si rimanda al testo
Una importante novità riguarda l’introduzione di obbli-
mento e la produzione di ACS per uso
scaricabile on-line):
ghi per i data center con una potenza installata di almeno
domestico, la lettura da remoto e i relativi
• Efficienza energetica al primo posto;
500 kW, per i quali è previsto l’obbligo da parte dei tito-
costi, si applicheranno a decorrere dal 12
• Sistema energetico;
lari e dei gestori di divulgarne i dati relativi al consumo
ottobre 2025, mentre l’articolo 37 sulle
• Efficienza del sistema;
energetico, alla potenza utilizzata, alle impostazioni della
modifiche al regolamento (UE) 2023/955
• Energia dell’ambiente;
temperatura e all’uso di calore residuo, acqua ed energia
(Commissione Europea, 2023a) si appli-
• Amministrazioni aggiudicatrici;
rinnovabile. Gli Stati membri devono imporre questi requi-
cherà a decorrere dal 30 giugno 2024.
• Enti aggiudicatori;
siti entro il 15 maggio 2024 e poi modificarli o confermarli
In ogni caso, la procedura prevede
annualmente. Un database dell’UE raccoglierà e renderà
che ciascuno degli Stati membri dovrà
• Centro dati;
pubblici tali dati.
adottare le disposizioni dell’EED nel
• Povertà energetica;
proprio sistema legislativo, il che, nel
• Utente finale;
nostro Paese, comporta la pubblica-
• Divergenza di interessi;
La Direttiva 2023/1791 diventerà operativa il prossimo
zione di in un decreto legislativo che
• Strategia di coinvolgimento;
10 ottobre, e abrogherà la 2012/27/UE (Unione Euro-
modificherà e aggiornerà il D.Lgs. 102
• Parte statisticamente significativa delle misure
pea, 2012) a partire dal 12 ottobre 2025. Tuttavia, gli Stati
del 2014 e smi (Governo Italiano, 2014).
di miglioramento dell’efficienza energetica
Data Center
Applicazione
Viene poi data una nuova definizione di “tele-
membri sono ancora tenuti a rispettare gli obblighi relativi ai tempi di recepimento delle direttive elencate nell’al-
Conclusioni
riscaldamento e teleraffrescamento efficienti”,
legato XVI parte B nel loro diritto interno. Qualsiasi riferi-
Da quanto riportato in precedenza
mento alla Direttiva 2012/27 in data successiva a quella
dovrebbero essere chiare l’importanza e
della sua abrogazione si intenderà fatto alla nuova Diret-
la complessità operativa della Direttiva
tiva, che deve essere interpretata sulla base della tabella
2023/1791, che sarà oggetto di appro-
di concordanza inclusa nell’allegato XVII.
fondimenti in futuro in questa stessa
In ogni caso, l’allegato XIV parte B della Direttiva riporta
rubrica dell’AiCARR Journal.
n
tutte le attuazioni con i relativi termini di recepimento. Per quanto riguarda le date di applicazione dei diversi articoli della nuova Direttiva, gli articoli 13, 14, 15, 16, 17,
• Microimpresa;
* Luca A. Piterà, Segretario Tecnico di AiCARR
riportata in questo articolo.
DOWNLOAD TESTO DIRETTIVA Il testo della direttiva è scaricabile dal seguente
BIBLIOGRAFIA
∙ Governo Italiano. 2014. Decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102. Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. Gazzetta Ufficiale. Roma: Ente Poligrafico dello Stato. ∙ UNI EN ISO 14001:2015. Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l’uso. Milano: Ente Italiano di Normazione. ∙ UNI CEI EN ISO 50001. 2018. Sistemi di gestione dell’energia - Requisiti e linee guida per l’uso. Milano: Ente Italiano di Normazione. ∙ UNI CEI EN 16247-1:2022. Diagnosi energetiche - Parte 1: Requisiti generali. Milano: Ente Italiano di Normazione. ∙ Unione Europea. 2012. Direttiva 2012/27/UE del parlamento europeo e del consiglio del 25 ottobre 2012 sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. Gazzetta ufficiale europea. Bruxelles. ∙ Unione Europea. 2018. Direttiva (UE) 2018/2001 del parlamento europeo e del consiglio dell’11 dicembre 2018 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (rifusione). Gazzetta ufficiale europea. Bruxelles. ∙ Unione Europea. 2023a. Regolamento (UE) 2023/955 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023 che istituisce un Fondo sociale per il clima e che modifica il regolamento (UE) 2021/1060. Gazzetta ufficiale europea. Bruxelles. ∙ Unione Europea. 2023b. Direttiva (UE) 2023/1791 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 settembre 2023, sull’efficienza energetica e che modifica il regolamento (UE) 2023/955 (rifusione). Gazzetta ufficiale europea. Bruxelles.
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IIR/IIF, la storia dell’organizzazione inter-governativa del settore della refrigerazione Come è nata e quali sono le attività dell’International Institute of Refrigeration/Institute International du Froid F. Polonara*
Cosa è IIR/IIF
1909 da parte di delegati di 35 paesi.
ratificata la firma della Convenzione del
L’affermazione delle tecnologie per la produzione del
La Convenzione del 21 giugno 1920,
1954 e si rendeva ufficiale la partecipa-
freddo (se è permessa questa definizione che confligge
firmata dai 35 Paesi promotori riorga-
zione dell’Italia all’IIR/IIF con appartenenza
con tutte le regole della termodinamica che si imparano
nizzò l’Associazione stabilendone l’ori-
alla categoria 1a (di cui fanno parte, oltre
all’università), compressione di vapore e assorbimento in
gine come struttura promossa dai
all’Italia, solo Francia, Germania e Giap-
primis, risale al secolo XIX ma è il motivo per l’organizza-
Governi firmatari, modificandone il
pone; la più importante tra le 6 categorie
zione, nel 1908, del 1° International Congress of Refrige-
nome in International Institute of Refri-
in cui veniva strutturata la partecipazione
ration, tenutosi a Parigi, alla Sorbona, dal 5 al 10 ottobre
geration/Institute International du Froid
all’Istituto, quella con il contributo nazio-
con oltre 5.000 partecipanti.
(IIR/IIF) e fissandone la sede a Parigi.
nale più alto ma anche con più voti nella
Una spinta notevole all’organizzazione dell’evento,
Il mutato contesto geopolitico origi-
dal punto di vista scientifico, viene anche dalla corsa al
natosi dopo la II guerra mondiale portò
Il promotore della partecipazione
raggiungimento dello zero assoluto, tema di ricerca assai
alla firma, avvenuta il 1° dicembre 1954,
Italiana all’IIR/IIF è il prof. Fredolino Matta-
attuale in quel momento. Figura scientifica di spicco a
di un nuovo Accordo Internazionale
rolo dell’Università di Padova, che a buon
quel Congresso è lo scienziato olandese Kamerling Onnes,
con il quale IIR/IIF si è dotato dell’orga-
titolo può essere riconosciuto come il
che nel 1913 avrebbe ricevuto il Premio Nobel per la
nizzazione interna ancor oggi vigente
padre della Tecnica del Freddo italiana.
fisica proprio per i suoi studi sulla liquefazione dei gas e
che verrà descritta più avanti.
la superconduttività.
elezione delle cariche statutarie).
Tra le sue iniziative anche l’Isti-
L’Italia è sempre stata in prima fila tra
tuto per la Tecnica del Freddo del CNR,
Uno spin-off di quel Congresso fu la creazione della Inter-
i Paesi promotori dell’Istituto e infatti con
creato in Area di Ricerca CNR a Padova
national Association of Refrigeration, promossa il 25 gennaio
la Legge n. 697 del 24 luglio 1959 veniva
sul finire degli anni ’60 originariamente
24
#82
come Centro Studi CNR per la Tecnica
La struttura del’IIR/IIF
Commissioni e la lista completa spazia su tutti i temi
del Freddo e ancor oggi attivo come
Gli organi statutari dell’IIR/IIF sono la
oggetto delle attività dell’Istituto, quelli che oggi vengono
branca del più grande Istituto per le
Conferenza Generale, il Comitato Esecu-
sintetizzati dall’acronimo RACHP (Refrigeration, Air Condi-
Tecnologie delle Costruzione.
tivo, il Comitato di Gestione e il Consi-
tioning & Heat Pumps). In particolare:
Da allora la partecipazione italiana
glio Tecnico-Scientifico; a quest’ultimo
• Sezione A: Cryogenics and liquefied gases
all’IIR/IIF è stata gestita dal Ministero
fanno capo le diverse Sezioni e Commis-
degli Affari Esteri che ha curato i
sioni su cui è strutturata la parte scien-
rapporti tra IIR/IIF e Governo Italiano
tifica dell’Istituto.
� Commissione A1: Cryophysics and cryoengineering
� Commissione A2: Liquefaction and separation of
gases
attraverso l’Ambasciata d’Italia a Parigi
La Conferenza Generale viene
• Sezione B: Thermodynamics, equipment and systems
prima e poi, dal 2019, attraverso la Dele-
convocata ogni 4 anni, in corrispon-
� Commissione B1: Thermodynamics and transfer
gazione Permanente d’Italia presso le
denza del Congresso Internazionale
Organizzazioni Internazionali a Parigi.
della Refrigerazione (ICR). Ne fanno
Per descrivere l’IIR/IIF si può ripren-
parte i Paesi membri, con un numero
dere la definizione della propria
di delegati pari ai voti derivanti della
missione che l’Istituto dà nella pagina
Categoria di appartenenza (l’Italia è in
iniziale del sito web (https://iifiir.org).
categoria 1a e dispone di 6 voti).
L’IIR/IIF è un’organizzazione inter-go-
La Conferenza Generale discute e
vernativa indipendente, attualmente
approva la relazione quadriennale del
con 60 paesi membri. È l’unica al mondo
Direttore Generale ed elegge, su propo-
a raccogliere conoscenze scientifiche e
sta del Comitato Tecnico-Scientifico, i
tecniche in ogni settore della refrige-
Presidenti di Sezioni e Commissioni.
razione. Fondata nel 1908, ha svilup-
Discute e approva anche le even-
pato una rete mondiale di esperti ed è
tuali modifiche di Statuto che si rendes-
impegnata a diffondere la conoscenza
sero necessarie.
processes � Commissione B2: Refrigerating equipment
• Sezione C: Biology and food technology
� Commissione C1: Cryobiology, cryomedicine & health
products � Commissione C2: Food science & engineering
• Sezione D: Storage and transport
� Commissione D1: Refrigerated storage
� Commissione D2: Refrigerated transport
• Sezione E: Air conditioning, heat pumps and heat recovery � Commissione E1: Air conditioning
� Commissione E2: Heat pumps and energy recovery
Le attività
della refrigerazione per migliorare la
Il Comitato Esecutivo si riunisce ogni
qualità della vita, nel rispetto dell’am-
anno (normalmente in giugno a Parigi)
Le attività di IIR/IIF sono sostanzialmente la produzione
biente e tenendo conto dei vincoli
ed è composto dai delegati nazionali
scientifica e la divulgazione scientifica in tutti i settori
tecnico-economici.
dei Paesi membri, ciascuno dotato di
RACHP rappresentati da Sezioni e Commissioni.
L’IIR/IIF è diventato nel tempo uno dei principali attori globali, agendo per
un numero di voti corrispondente alla categoria del proprio Paese.
Queste attività si estrinsecano nella organizzazione di Convegni e Congressi scientifici cui segue la pubblicazione
implementare la refrigerazione soste-
Il Comitato Esecutivo discute e
dei Proceedings, in una vasta pubblicistica in cui spiccano
nibile in tutti i suoi usi. Ciò è eviden-
approva la relazione annuale del Diret-
l’International Journal of Refrigeration, edito da Elsevier, e
ziato dal rapporto (disponibile sul sito)
tore Generale e, soprattutto, elegge
le Informatory Notes, sorta di riassunto tecnico-scientifico
sulle azioni che perseguono gli SDG
quest’ultimo alla scadenza del mandato
su argomenti specifici, ormai giunte al loro numero 55.
(Sustainable Development Goals) delle
di 5 anni (prorogabile).
Nazioni Unite. Il referente scientifico dell’IIR/IIR
Il Comitato di Gestione sovrintende alla gestione dell’Istituto.
Tra i Congressi spicca il già citato International Congress of Refrigeration (ICR) organizzato ogni 4 anni direttamente dall’IIR/IIF in cui si confrontano tutte le principali compo-
presso ogni paese membro è il delegato
Il Comitato Tecnico-Scientifico è
nazionale, nel caso dell’Italia nominato
costituito da un Presidente e dai Presi-
dal Ministero degli Affari Esteri.
denti delle Sezioni e delle Commissioni
Nel secolo XXI l’ICR si è tenuto a Washington, DC nel
Per oltre trent’anni il delegato nazio-
dell’Istituto, organismi che curano la
2003, a Pechino, PRC nel 2007, a Praga, CR nel 2011, a
nale per l’Italia è stato il prof. Mattarolo
parte scientifica, quella con cui l’Istituto
Yokohama, Giappone nel 2015, a Montreal, Quebec nel
che poi ha passato il testimone a Giro-
si presenta alla comunità tecnico-scien-
2019 e, nello scorso mese di agosto a Parigi, Francia.
lamo Panozzo, dirigente di ricerca dell’I-
tifica e che costituisce la principale atti-
stituto per la Tecnica del Freddo del CNR,
vità dell’Istituto.
sostituito, nel 2013, dal sottoscritto. 26
#82
Ogni Sezione comprende due
nenti del settore RACHP e a cui partecipano non meno di 1000 scienziati e addetti ai lavori.
Ogni Commissione organizza poi Congressi e Convegni di settore in giro per il mondo. A titolo di esempio si portano le Herrick Conferences che, con scadenza bien-
MIC
EFFICIENZA COMPATTA E ADATTABILITÀ MODULARE: LA SCELTA INTELLIGENTE REFRIGERATORE MODULARE CONDENSATO AD ARIA PER LA PRODUZIONE DI ACQUA REFRIGERATA MIC, progettato e realizzato per soddisfare le esigenze di refrigerazione nei complessi industriali, è un prodotto estremamente affidabile, compatto e rapido da installare, ideale nelle situazioni in cui sia necessaria una soluzione di modularità. Il funzionamento a pieno carico è garantito fino a 45 °C di temperatura aria in ambiente e può produrre acqua refrigerata da 20 °C fino a -10 °C. La potenza frigorifera può essere incrementata in qualsiasi momento aggiungendo fino a 4 moduli in parallelo con un costo limitato. Il circuito idraulico e frigorifero separabili fanno di MIC un prodotto estremamente funzionale, che consente facili operazioni di pulizia, o rapida rimozione di una delle due parti. La regolazione è a microprocessore completo di tastiera e display LCD che permette una facile consultazione e l’intervento sull’unità attraverso un menù disponibile in più lingue.
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nale, ormai dagli anni ’70 del secolo scorso la Purdue
cui è segretario Claudio Zilio, attuale
RACHP, ha trovato come concorrente la
University organizza insieme alle Commissioni B1, B2, E1,
presidente AiCARR. Antonio Rossetti
dottoressa Josr Allouche, di nazionalità
E2 a West Lafayette, Indiana.
e Stefano Rossi del CNR/ITC sono poi
tunisina e norvegese, con dottorato
L’organo più importante dal punto di vista scientifico è
segretari della Commissione D2 mentre
all’università di Porto, Portogallo e atti-
poi l’International Journal of Refrigeration, pubblicato da
Giovanni Antonio Longo dell’Univer-
vità di ricerca svolta presso il SINTEF di
Elsevier, vero e proprio punto di riferimento della ricerca
sità di Padova è vice-presidente della
Trondheim, Norvegia.
nel settore RACHP, il quale, con un Impact Factor di 3,9
Commissione E1.
si situa nel primo quartile tra le riviste scientifiche sia nel
Le specifiche competenze della candidata Josr Allouche nel settore
L’elezione del nuovo Direttore Generale
RACHP le hanno conquistato la maggio-
Ultimo ma non ultimo, è necessario citare il database
All’ultimo International Congress
Esecutivo, tanto da essere eletta Diret-
FRIDOC, accessibile dalla pagina web dell’IIR/IIF, il quale
of Refrigeration, conclusosi a Parigi alla
tore Generale in controtendenza con
riporta oltre 100.000 riferimenti bibliografici nel settore
fine di agosto 2023, si è tenuta l’elezione
la tradizione IIR/IIF che in passato ha
RACHP e si pone ormai come indispensabile strumento
del nuovo Direttore Generale, visto che
sempre avuto un Direttore Generale
di lavoro per ricerca & sviluppo del settore.
Didier Coulomb, che ha rivestito la
di cittadinanza francese.
raggruppamento “Mechanical Engineering” sia in “Building and Construction”.
carica per oltre 20 anni, cesserà dall’in-
La partecipazione italiana
carico alla fine del 2024.
ranza dei voti dei delegati del Comitato
Allouche entrerà in carica alla fine del 2024 e, se non sono in discussione
La partecipazione italiana alle attività dell’IIR/IIF è
La carica di Direttore Generale
le sue competenze specifiche RACHP,
sempre stata ampia e di qualità, sia nelle persone che
riveste enorme importanza nell’orga-
il terreno su cui verrà giudicata sarà
nei contributi.
nigramma dell’IIR/IIF perché essa è il
soprattutto la sua capacità di intera-
Si è già citato il prof. Mattarolo dell’Università di Padova
terminale politico e tecnico-scientifico
gire coi Governi dei Paesi membri, in
che non è peregrino considerare come uno dei ri-fonda-
di tutte le iniziative dell’Istituto. Nella
particolare col Governo Francese.
tori dell’Istituto nel secondo dopoguerra, avendo presie-
parte politica del suo incarico il Diret-
duto per diversi mandati il Science & Technology Coun-
tore Generale interagisce con tutti i
cil. Dopo di lui, lo stesso ruolo ha ricoperto per diversi
Governi dei Paesi membri dell’IIR/IIF
AiCARR e IIR/IIF hanno una lunga
mandati a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, anche Alberto
e questa attività riveste una estrema
consuetudine di collaborazione che
Cavallini dell’Università di Padova, tra le altre cose anche
importanza in un momento in cui i
si è esplicitata negli ultimi anni nella
ex presidente di AiCARR.
Governi, per ragioni di bilancio, tendono
firma di un Memorandum of Understan-
a disimpegnarsi dal contribuire alla vita
ding, rinnovato durante il 26° convegno
dell’Istituto.
Internazionale della Refrigerazione a
L’Università di Padova, centro della ricerca italiana nel settore RACHP, ha anche avuto Renato Lazzarin, anche lui
AiCARR e IIR/IIF
ex presidente di AiCARR, come presidente della Commis-
La carica di Direttore Generale, in
Parigi in agosto 2023. Questo Memo-
sione E2 per due mandati e, ancora per due mandati,
passato, è sempre stata appannag-
randum nasce dalla considerazione che
presidente della Sezione E, incarico appena completato
gio di un dirigente pubblico espresso
AiCARR e IIR hanno l’obiettivo comune
con il Congresso di Parigi.
dal Governo Francese, in ragione
di diffondere la cultura della refrigera-
Attualmente la Commissione D2 è presieduta, per
della presenza del quartier generale
zione. Le azioni condivise sono nume-
il suo secondo mandato, da Silvia Minetto del CNR/ITC.
dell’IIR/IIF in territorio francese e anche
rose e vanno dalla co-organizzazione di
La ricerca nel campo della refrigerazione non si svolge
del sostanzioso contributo da sempre
eventi, allo scambio di informazioni nel
solo a Padova: se infatti si guardano le cariche rivestite
riconosciuto dalla Francia al bilancio
campo normativo fino all’esclusiva per
dai ricercatori italiani nelle diverse Commissioni si scopre
dell’IIR/IIF.
AiCARR della traduzione in italiano delle
che, oltre a parecchi membri che sarebbe troppo lungo
Solitamente all’elezione del Diret-
pubblicazioni dell’IIR come gli articoli
citare qui, Alessia Arteconi dell’Università Politecnica
tore Generale si presentava solo il candi-
presentati nei convegni IIR e le Infor-
delle Marche, è segretario della Commissione A2, Sergio
dato del Governo Francese e la sua
matory Notes.
Bobbo del CNR/ITC è vice-presidente della Commissione
nomina era poco più che una formalità.
B1 di cui è segretario Davide Del Col dell’Università di
Quest’anno, invece, il candidato del
Padova, Alfonso William Mauro dell’Università Federico
Governo Francese, un dirigente con
Politecnica delle Marche, delegato
II di Napoli è vice-presidente della Commissione B2, di
nessuna esperienza specifica nel settore
nazionale per l’Italia presso IIR/IIF
28
#82
n
* Fabio Polonara, Università
LA RIVOLUZIONE INDOOR NELL’INDOOR AIR QUALITY Purificatori aria a perossido di idrogeno Airow Installabili in:
ventilconvettori (fancoil)
cassette a soffitto
mini split ductless
MASSIMA SICUREZZA
ELEVATA EFFICIENZA
GRANDE RISPARMIO
Bassi livelli di perossido di idrogeno
Elimina gli agenti patogeni fino al 99%, con risultati testati e metodo brevettato
Ottimo rapporto qualità/prezzo
Nessuna produzione di ozono
Effetto duraturo, anche quando l’aria condizionata è spenta
Non richiede nessuna manutenzione
Zero emissioni di ioni
Copre ambienti di grandi dimensioni, raggiungendo anche gli spazi più inaccessibili
Bassi consumi energetici
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SCENARI
Pompe di calore, lo stato dell’arte in Italia Breve panoramica sulla diffusione della tecnologia, cercando di delineare anche alcune prospettive per il futuro M. Dall’Ombra*
H
o accettato con piacere l’invito a cimentarmi sul tema pompe di calore, confidando di contribuire al confronto su un argomento complesso,
che tanto impatto avrà sul nostro futuro.
Quali e quante pompe di calore sono installate in Italia?
delle considerazioni che andremo a esprimere, è certamente accettabile. La Tabella 1 ci consente di descrivere,
L’esercizio è possibile, utilizzando un
sia in termini quantitativi che qualitativi,
Considerata l’ampiezza dei temi che toccherò mi scuso
lasso di tempo di quindici anni come
lo stock di pompe di calore presente
sin da ora, con gli esperti in ciascuno di questi ambiti, per le
periodo di riferimento per la vita media
in Italia. Dei 18,82 mio di macchine,
semplificazioni, imprecisioni o errori commessi. Se avranno
delle apparecchiature. I risultati conten-
la quasi totalità utilizza l’aria come
la cortesia di darmene evidenza, ne prenderò buona nota.
gono un margine di errore che, ai fini
sorgente termica, riversando il calore
30
#82
prodotto in aria (97%) e la restante parte
TABELLA 1
in acqua (3%). Le macchine aria/aria sono “heat pump native” (mono e multi split, rooftop&package, VRV ) mentre le aria/acqua e acqua/acqua, un tempo in prevalenza solo freddo, si sono evolute in reversibili per rispondere a una crescente domanda del mercato terziario, commerciale, industriale e solo di recente residenziale. A questo proposito, il 52% dell’attuale stock di unità aria/acqua fino a 17 kW è stato venduto nel biennio 2021-2022. Questo
elevata nel settore dei servizi, in crescita
Il Green Deal conferma questi tre obiettivi, ne adegua
spiega perché, per questa tipologia, l’età
in quello industriale e stabilmente bassa
i valori da raggiungere, ponendo però la riduzione delle
media dello stock sia poco più della
in quello residenziale.
emissioni (-55%) al centro dell’intera strategia.
metà rispetto a tutte le altre categorie. L’età media è un indicatore preciso della penetrazione delle pompe di calore elettriche nei segmenti di
In Italia, nell’ambito residenziale, l’azione del legisla-
Il Green Deal e la decarbonizzazione del parco residenziale
tore si è sin qui concentrata sul miglioramento dell’efficienza energetica (in termini di energia primaria) e sulla quota di energia rinnovabile ma limitatamente alle nuove
mercato per attività. Tanto più è elevata,
Risale al dicembre 2008 l’approva-
tanto maggiore e “antica” è la presenza
zione della “strategia 20-20-20” con la
Il confronto pubblico che si è avviato in queste setti-
di questa tecnologia in ciascun ambito.
quale la EU si prefiggeva di ridurre del
mane sulla prossima generazione di incentivi fiscali si
Una conferma viene dalla Figura 1
20% le emissioni di CO2 (rispetto ai valori
muove sui binari del passato. In assenza di correttivi il
(tratto dalla 4ª edizione del Libro Bianco
1990), produrre il 20% di energia da fonti
risultato non potrà che essere quello già attestato dal
delle Pompe di Calore a cura di Asso-
rinnovabili, migliorare del 20% l’efficienza
Rapporto Efficienza Energetica 2022 pubblicato da ENEA,
clima) che mostra come la penetrazione
energetica così da ridurre la domanda di
nel quale si afferma che l’Italia non ha raggiunto l’obiet-
del vettore elettrico sia storicamente
energia primaria non rinnovabile.
tivo 2014-2020 in termini di riduzione dell’energia primaria.
FIGURA 1
abitazioni (Dgls 28 e 199).
Penetrazione del vettore elettrico per settore. Fonte: elaborazione Amici della Terra su dati Eurostat
#82 31
FIGURA 2
Nuove priorità richiedono nuovi schemi per gli incentivi
Unica voce in controtendenza quella del risparmio otte-
politiche in essere.
C’è un nuovo clima in Italia
nuto grazie agli incentivi per l’efficientamento energetico,
Ciò che serve è un nuovo schema
C’è un nuovo clima in Italia, se lo
che ha rappresentato il 45% del totale dei risparmi otte-
di obiettivi. L’infografica in Figura 2 ne
leggiamo attraverso i dati Eurostat rela-
nuti. Questo dimostra come un incentivo correttamente
sintetizza i contenuti e mostra come
tivi all’andamento dei gradi giorno (in
indirizzato produca un buon risultato.
l’APE sia lo strumento adatto a calcolare
riscaldamento e raffreddamento) dal
Quanto alle riduzione delle emissioni di CO2 nel
i risultati pre e post intervento, poiché
1979 a oggi (Figura 3).
settore residenziale, lo studio “Zero Carbon Policy 2022”
è già in grado di misurare le tre gran-
Nel periodo considerato, il valore
del POLIMI evidenzia come il settore degli edifici sia –
dezze d’interesse, consentendoci di
medio HDD (Heating Degree Day) in Italia
subito dopo quello dei trasporti – il più distante dagli
ottenere ben più di un “semplice salto
è diminuito del 22%, passando da 2.234
obiettivi di decarbonizzazione al 2030, sulla base delle
di classe”.
a 1.734. La zona climatica media di riferimento per il clima invernale non è quindi più la E (2.101-3.000) bensì la D (1.4012.100). Significa passare da 2.016 a 1.510 ore di riscaldamento a stagione: –25%. La conseguenza pratica di questa variazione è che i comuni nelle zone F-E-D sono “scalati” di una classe verso il basso. In questo periodo di transizione, dal riscaldamento basato su fonti fossili alle pompe di calore elettriche, questa variazione ha una serie di importanti implicazioni sia sul dimensionamento dell’impianto che sulle emissioni di CO2 a esso associate. È importante che la comunità
FIGURA 3
32
Andamento HDD e CDD|ITALIA
#82
tecnica si confronti sul tema decidendo
COME SARÀ LA PROSSIMA GENERAZIONE DI POMPE DI CALORE? Efficiente, leggera e silenziosa
sempre più vantaggioso per l’utente. Si occuperà di gestire la macchina sulla base
Aumentare la scala della produzione, dagli attuali milioni alle decine di milioni,
delle continue richieste che riceverà dagli aggregatori, che assumeranno un ruolo
renderà possibile segmentare la produzione per fascia climatica di utilizzo, mante-
decisivo nel mantenere in costante equilibrio domanda e offerta sulla rete elettrica.
nendo invariata l’efficienza. Questo consentirà di passare dallo schema “one fit all”
Saprà comprendere il contesto fisico e impiantistico nel quale si trova, svolgendo in
all’avere gamme pensate per le diverse condizioni d’impiego. Sarà così che avremo
quasi totale autonomia le operazioni di primo avviamento. Dialogherà con l’installa-
una pluralità di dimensioni e materiali impiegati, oltre alla possibilità di proporre al
tore incaricato dell’assistenza, programmando gli interventi manutentivi sulla base
mercato gamme differenziate sulla base della loro silenziosità.
del reale stato di salute della macchina. Attiverà la chiamata d’emergenza in caso di
L’attenzione all’ottimizzazione dei materiali è indispensabile per assicurare la soste-
guasto, fornendo una precisa sequenza di informazioni così che il tecnico possa arri-
nibilità delle risorse (principalmente alluminio, rame e acciaio) necessarie alla costru-
vare sul posto, risolvere il problema e ripristinare rapidamente la piena efficienza
zione di una pompa di calore che richiede circa 3 volte più materiali (in peso) rispetto
dell’apparecchio. Saprà interagire con i dispositivi in “realtà aumentata” che saranno
a quelli utilizzati in una caldaia.
nella “cassetta dei ferri” del tecnico, insieme a pinza e cacciavite Sarà in costante dialogo con il produttore dell’apparecchiatura, al quale invierà un
Facilmente riparabile, riutilizzabile e riciclabile
continuo flusso di dati che saranno preziosi per lo sviluppo di pompe di calore, sempre
L’impatto sulle risorse materiali sarà mitigato nel tempo poiché la vita utile della
più ottimizzate per l’utilizzo nel mondo reale, più efficienti, leggere e silenziose.
pompa di calore salirà a 20-25 anni grazie a riparazioni più semplici e meno costose. Una volta giunta a fine vita la macchina sarà recuperata, riportata in azienda dal
Adatta all’attivazione di accumuli di energia avanzati
produttore che la inserirà in un processo di “remanufacturing industriale” che punterà
Entro il prossimo decennio, gli accumuli a cambio di fase (CFM) avranno sostituito quelli
a preservare tutto quanto riutilizzabile (involucro, e scambiatori principalmente) per
convenzionali ad acqua, superandoli per compattezza, quantità di energia accumula-
realizzare, su questa base, una apparecchiatura nuova. Solo nel caso in cui non sia
bile e attivazione anche diretta tramite i pannelli fotovoltaici. La nuova generazione
possibile fare altrimenti, la macchina sarà avviata allo smaltimento nell’ambito di
di pompe di calore sarà in grado di comprendere il tipo di accumulo collegato (CFM o
un ciclo tracciato ed efficiente che garantisca la produzione di nuovi materiali con
convenzionale) e di adattarsi automaticamente.
un’altissima percentuale di materia prima/seconda. Tutto questo sarà reso possibile da una progettazione orientata al raggiungimento
Multi refrigerante
di questi risultati e non solo al costo di produzione.
La revisione del regolamento F-GAS e l’iniziativa ECHA relativa ai PFAS, pur offrendo (al momento in cui scrivo) molte meno certezze di quante ne servirebbero, delineano
Connessa all’utente, alla rete e al fabbricante
senza ombra di dubbio uno scenario multi refrigerante. Siano essi naturali (R290 su
L’intelligenza artificiale trasformerà ogni pompa di calore in una “smart heat pump”
tutti), HFC, HFO o ancora sconosciuti, questi refrigeranti saranno tutti caratterizzati
che saprà informare, consigliare e rassicurare l’utente offrendogli un’esperienza
da un bassissimo GWP e non in grado di generare sostanze pericolose all’atto della
realmente superiore.
loro decomposizione in ambiente.
Andrà alla ricerca della migliore tariffa istantanea così da rendere il costo di esercizio
Importante sarà anche il ruolo che svolgeranno i refrigeranti (HFC) recuperati dalle apparecchiature a fine vita e rigenerati industrialmente. Non essendo inclusi nella limitazione delle quote imposte dal Regolamento F-Gas, il loro utilizzo sarà prezioso per mantenere in esercizio l’attuale generazione di pompe di calore, oltre che permetterne l’utilizzo in situazioni nelle quali un refrigerante infiammabile (R290) non sia consentito.
34
#82
Le Pompe di calore dal tuo punto di vista
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FIGURA 4 (a)
Ore di accensione del sistema prevalente di riscaldamento di una giornata media(a) nei mesi di, per ripartizione e tipo di sistema. Anno 2021, numero medio, espresso in ore e minuti.
Il numero medio di ore è calcolato con riferimento alle sole famiglie che utilizzano il sistema di riscaldamento con frequenza “tutti i giorni o quasi” o “qualche giorno a settimana”. Fonte: Istat, Consumi energetici delle famiglie, anno 2021
se sia opportuno e urgente aggiornare i dati inclusi nei
TABELLA 2
Confronto dei dati in Figura 4 con quelli del DPR 26/08/1993 n. 412. - art.9 e D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74 - art. 4
decreti e nelle norme in uso, così che si abbia la certezza che rispecchino la realtà del clima attuale, assai diverso da quello degli anni ’80 e ’90. Una conferma che il clima sia cambiato ci viene dall’indagine ISTAT sui consumi energetici delle famiglie 2021 (Figura 4), che ci aggiorna sul comportamento degli utenti. La Tabella 2 ci consente di confrontare questi dati con quanto contenuto nel DPR 26/08/1993 n. 412. – art.9 e D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74 – art. 4. La sensazione che un profondo aggiornamento legislativo sia opportuno si rafforza. Altrettanto importante è la (ri)conferma e la validazione della temperatura minima di progetto. Da questa dipende in gran parte la potenza che avrà la pompa di calore elettrica.
a gas, ci sono 17,4 milioni di pompe
persino un “modesto” boiler elettrico
Nel prossimo decennio ne dovranno essere installate alcuni
di calore aria/aria con caratteristiche
(anche questo presente in milioni di
milioni. Sovradimensionarle significa richiedere alla rete elet-
tali da potere riscaldare le abitazioni,
abitazioni) tornerebbe a essere un’op-
trica un adeguamento eccessivo rispetto al reale fabbisogno,
quasi per l’intera stagione invernale. Alla
zione da considerare. Che il clima sia
con conseguente spreco di risorse economiche e di materiali.
luce della prospettiva di decarbonizza-
cambiato è ormai accettato da tutti:
zione degli edifici esistenti, può sorgere
è sempre meno freddo d’inverno e
il dubbio che la strategia utilizzata sino a
sempre più caldo in estate. Valutare
Il mio gioco preferito ne “La settimana enigmistica” è
oggi, cioè sostituire l’impianto di riscal-
l’impatto di questo cambiamento sul
sempre stato “La pista cifrata” meglio noto come “unisci
damento esistente, sia l’opzione più effi-
contesto normativo esistente, consen-
i puntini”. Collegando tra loro i diversi argomenti trattati
cace nella prospettiva costi/benefici.
tirà agli esperti di assicurare ai decisori
in questo articolo vediamo che immagine ne scaturisce.
Auspicando che la sempre crescente
politici che gli ingenti investimenti in
Limitandosi all’ambito del riscaldamento residenziale,
quota di energia prodotta da rinnova-
incentivi, che andremo a sostenere nei
l’Italia è un paese fortemente dipendente dal gas metano.
bili comporti una drastica riduzione del
prossimi decenni, producano i risultati
Decarbonizzare implica sia una sostituzione energetica
costo dell’energia elettrica, l’incentivo
attesi in termini di riduzione delle emis-
(vettore elettrico in luogo della fonte fossile) che tecnolo-
a utilizzare (quasi) sempre la pompa
sioni di CO2, riduzione del consumo di
gica (pompa di calore elettrica aria/acqua o aria/aria verso
di calore aria/aria diventa molto forte.
energia primaria e incremento dell’uti-
caldaia a gas). Questo renderà (almeno fino al 2030-2035)
La caldaia esistente verrebbe attivata
lizzo di energia rinnovabile termica. n
il processo di decarbonizzazione meno rapido rispetto a
solo nelle giornate più fredde (sempre
quanto sarebbe necessario per rispettare gli impegni EU.
meno frequenti) e utilizzata per l’acqua
Nelle abitazioni degli italiani, insieme a una caldaia
calda sanitaria, senza dimenticare che
Conclusioni
36
#82
* Marco Dall’Ombra, libero professionista
Sistema intelligente ed intuitivo, con controllo della temperatura in base alle condizioni meteo Connettività wireless di serie, con tecnologia smart per il massimo comfort Sostenibilità per un basso impatto ambientale
Domusgaia srl Via Tazio Nuvolari, 10 44019 Voghiera (FE) info@domusgaia.com T 0532 449243
Case Study
Impianto con pompa di calore multisorgente: un’applicazione sperimentale a scala reale Analisi dei risultati del monitoraggio, tutt’ora in corso, di un sistema MSHP a scala reale sviluppato nell’ambito del progetto europeo IDEAS e installato in un edificio dimostratore a Ferrara E. Baccega, M. Bottarelli, M. Cavazzuti, S. Cesari, G. Emmi, E. Mainardi, G. Mangherini, D. Vincenzi*
Introduzione
mento hanno raggiunto un accordo
fico obiettivo del 49% per il consumo
Dall’inizio della crisi energetica nel settembre 2021,
politico provvisorio per portare la quota
energetico degli edifici [2]. Conside-
la Commissione Europea ha adottato misure sempre
di energie rinnovabili nel consumo
rando che la metà di tali consumi sono
più stringenti per affrontare tale fenomeno [1]. Alla fine
energetico complessivo dell’UE dal 32%
destinati al riscaldamento e al raffre-
di marzo 2023, il Consiglio dell’Unione Europea e il Parla-
al 42,5% entro il 2030, con uno speci-
scamento degli ambienti [3], e che il
38
#82
42% dei fabbisogni di riscaldamento è
tano una maggiore stabilità e, di conse-
tenendo conto del contributo del PVT, della temperatura
soddisfatto utilizzando il gas naturale,
guenza, indicatori di prestazione stagio-
ambiente, della radiazione solare e del costo dell’elettricità.
è necessario attuare misure di rispar-
nale superiori [8, 9]. Infatti, l’acqua e il
I risultati del loro studio evidenziano un risparmio energe-
mio soprattutto in questi usi finali. Nel
terreno offrono temperature più favo-
tico del 32% con una relativa riduzione dei costi di circa
2021, il riscaldamento degli spazi e la
revoli e stabili rispetto alle temperature
il 9% rispetto a un comune sistema GSHP. Cruz-Peragon
produzione di acqua calda sanitaria
dell’aria esterna [10, 11].
et al. [14] hanno studiato la progettazione e l’ottimizza-
hanno rappresentato quasi la metà
Negli ultimi anni, si è manifestato
zione di un sistema ibrido composto da due diverse HP,
della domanda di energia degli edifici,
un crescente interesse verso sistemi HP
che utilizzavano aria e terreno. La fonte d’aria era sfruttata
generando l’80% delle emissioni dirette
capaci di sfruttare diverse fonti energe-
per il condizionamento e per la rigenerazione termica del
di CO2 nel settore edilizio [4]. Allo stesso
tiche in un unico impianto: i cosiddetti
terreno quando l’impianto lato utenza era spento. Gli autori
modo, i consumi dovuti al raffresca-
sistemi ibridi o sistemi a pompe di calore
hanno utilizzato dati sperimentali per la progettazione del
mento sono quelli a crescere più rapi-
multi-sorgente (MSHP). I sistemi MSHP
campo geotermico (GHEs), mentre l’intero sistema è stato
damente a livello globale, con valori – e
sono in grado di rispondere ai fabbiso-
analizzato mediante simulazioni dinamiche. La disposi-
relative emissioni di CO2 – quasi triplicati
gni di riscaldamento, raffreddamento e
zione ottimale dell’impianto ha mostrato un risparmio
rispetto al 1990 [5].
di produzione di acqua calda sanitaria
energetico del 33,12%, dove l’89% del carico totale dell’e-
I sistemi a pompa di calore (HP)
degli edifici garantendo un’elevata effi-
dificio era coperto dal terreno. Besagni et al. [15] hanno
utilizzano l’elettricità per funzionare e
cienza energetica. Il potenziale rispar-
presentato i risultati di una HP alimentata da energia solare
fornire riscaldamento e raffrescamento.
mio energetico è legato alla possibilità
per il condizionamento dell’aria e la produzione di acqua
Per produrre elettricità, l’HP può sfrut-
di utilizzare differenti fonti di energia.
calda sanitaria. Il sistema MSHP è stato progettato e instal-
tare l’energia rinnovabile proveniente
Più precisamente, la HP sfrutta di volta
lato in una piccola casa indipendente di un edificio prefab-
da una vasta varietà di fonti energeti-
in volta la sorgente più vantaggiosa tra
bricato a Milano. Gli autori hanno riscontrato un significa-
che. Per questo motivo, essa è consi-
quelle disponibili al fine di migliorare le
tivo miglioramento delle prestazioni energetiche dovuto
derata la tecnologia più promettente
prestazioni del sistema. A seconda del
all’evaporatore alimentato ad acqua grazie all’eliminazione
nella transizione energetica globale e
tipo di installazione, le fonti di energia
dei cicli di sbrinamento. Nouria et al. [17] hanno simulato
nell’elettrificazione, in grado di garan-
possono essere utilizzate contempora-
diverse configurazioni di sistemi MSHP a energia solare,
tire la sicurezza energetica e ridurre i
neamente o singolarmente.
aria e terreno per il riscaldamento, il raffreddamento e la
costi per gli utenti. Inoltre, le HP utiliz-
In letteratura numerosi studi
produzione di acqua calda di una casa in Iran. Lo studio
zano refrigeranti caratterizzati da un
hanno investigato le MSHP. Han et al.
ha dimostrato che la configurazione ottimale era quella
basso o molto basso GWP (Potenziale
[12] hanno studiato un nuovo sistema
con espansione indiretta in parallelo. Il sistema ha otte-
di Riscaldamento Globale) e TEWI
MSHP con stoccaggio termico stagio-
nuto un COP di 3,96 con un periodo di ritorno di 13 anni
(Impatto Globale Equivalente sul Riscal-
nale, confrontandolo con un sistema
rispetto a un sistema HP convenzionale, ridotto a 6 anni
damento), e rappresentano quindi uno
GSHP in diversi climi. Hanno utilizzato
considerando i costi ambientali e di esportazione del gas.
strumento efficace nella decarbonizza-
un modello matematico del sistema
La maggior parte degli studi in letteratura consi-
zione degli usi finali di riscaldamento e
di riscaldamento e condizionamento
ste quindi in sole analisi numeriche volte a ottimizzare
raffrescamento degli spazi, e nella lotta
dell’aria. I risultati dello studio mostrano
la progettazione del sistema e dei singoli componenti
al cambiamento climatico [6]. Circa il
un risparmio energetico di circa il 30%
dell’impianto. Sono pochi i lavori sviluppati sulla base di
10% dei fabbisogni di riscaldamento a
per il nuovo impianto a fronte di un
consistenti attività di monitoraggio di impianti sperimen-
livello globale è stato soddisfatto dalle
aumento delle spese di circa il 10%, con
tali. Quando presenti, i dati di monitoraggio spesso riguar-
HP nel 2021, e il numero di installazioni
un periodo di ritorno dell’investimento
dano solo singole parti dell’impianto, senza considerare
sta crescendo rapidamente, con vendite
di circa 4 anni. Chen et al. [13] hanno
l’intero sistema, o piccole installazioni a scala di laboratorio.
a livelli record [7].
utilizzato un modello di simulazione di
In questo contesto, un sistema MSHP a scala reale
Rispetto alle pompe di calore ad
un sistema di riscaldamento alimentato
è stato progettato e installato in un edificio dimostra-
aria (ASHP), la cui efficienza è influen-
da collettori termici fotovoltaici (PVT) e
tore a Ferrara, in Italia. Il sistema, tutt’ora monitorato, è
zata dalla temperatura dell’aria esterna,
da un sistema GSHP. Hanno analizzato
stato sviluppato nell’ambito del progetto europeo IDEAS
le pompe di calore ad acqua (WSHP)
le prestazioni energetiche, ambientali,
(novel building Integration Designs for increased Efficien-
e quelle geotermiche (GSHP) presen-
economiche e di flessibilità energetica,
cies in Advanced climatically tuneable renewable energy
#82 39
Systems), finanziato dal programma europeo Horizon 2020
edifici (Figura 1). L’esercizio commer-
da pareti in mattoni non isolati termi-
per la ricerca e l’innovazione [18], nel quale l’Università di
ciale consiste in un volume a un piano,
camente. Le pareti interne includono
Ferrara è stata impegnata insieme a una cordata interna-
adiacente su due lati all’edificio accade-
una parete in muratura e una parete in
zionale di 14 partner. Scopo di IDEAS è massimizzare le
mico. Le facciate esterne sono orientate
vetro con telaio in ferro verniciato. Il tetto
prestazioni e l’autosufficienza elettrica e termica di edifici
a sud-est, a sud-ovest e a nord-ovest.
piano è caratterizzato da due diversi
residenziali multifamiliari, commerciali e pubblici, in diffe-
L’accesso è consentito sia dal polo acca-
livelli. La parte che copre l’area del bar
renti condizioni climatiche, mediante l’utilizzo diffuso di
demico adiacente che direttamente
è più alta rispetto alle aree accessorie, e
materiali a cambiamento di fase (PCM) per superare lo
dall’esterno (Figura 2).
un controsoffitto è installato in tutto lo
sfasamento tra domanda e offerta di energia termica, al
La struttura non è di epoca recente,
spazio del bar. Esternamente, il tetto è
fine di aumentare lo sfruttamento di energie rinnova-
e l’involucro edilizio non è stato oggetto
coperto da una membrana impermeabi-
bili. Il prototipo a piccola scala del sistema IDEAS è stato
negli anni di alcun intervento di riquali-
lizzante bituminosa rivestita con granuli
dapprima installato in un piccolo edificio sperimentale
ficazione energetica. Le pareti esterne
minerali. Alcune viste esterne dell’edi-
(48 m3) presso il Laboratorio TekneHub dell’Università di
sono costituite da finestre a tutta altezza
ficio sono riportate in Figura 3. I valori
Ferrara, nel 2020, nell’ambito del Work Package n.3 (WP3),
con telaio in ferro verniciato e vetro
di superficie, spessore e trasmittanza
di cui UNIFE era WP leader [19]. Scopo di tale installazione
singolo. Solo una piccola parte delle
termica dei componenti dell’involucro
era una prima validazione del prototipo e l’ottimizzazione
chiusure verticali esterne è costituita
edilizio sono riportati nella Tabella 1.
del sistema installato a scala reale nell’ambito del Work Package n.5 (WP5) in 2 edifici dimostratori: uno in Italia, a Ferrara, e uno in Irlanda, a Mayo.
Il caso studio L’edificio esistente Il sistema MSHP sviluppato nel progetto IDEAS è stato installato a scala reale in un edificio universitario situato all’interno delle mura storiche della città di Ferrara, Patrimonio Unesco. L’edificio dimostratore è lo snack-bar a servizio del Polo Chimico Biomedico dell’Università di Ferrara, un vasto complesso accademico comprendente diversi
FIGURA 1
40
Posizione dell’edificio dimostratore, situato entro le mura storiche di Ferrara
#82
FIGURA 2
Pianta dello snack-bar con la distribuzione degli spazi
FIGURA 3
Snack bar, vista sud (sinistra) e nord-est (destra)
TABELLA 1
Caratteristiche dell’involucro edilizio
mente. La rete di riscaldamento e raffreddamento del
Componente
Superficie m2
Spessore m
Trasmittanza termica W/(m2 . K)
Facciata vetrata
128
0,005
5,00
da una sottostazione della rete di teleriscaldamento di
Solaio
134
0,215
0,64
Ferrara e da un refrigeratore aria-acqua.
Copertura
134
0,400
1,40
complesso edilizio a cui è collegato il bar è alimentata
L’installazione del nuovo MSHP non ha influenzato il sistema di distribuzione, che ha mantenuto la sua disposizione esistente. Sono state apportate solo alcune modifiche all’UTA per poter utilizzare il nuovo sistema unita-
Pertanto, a causa dell’involucro
110 m2. Vi sono poi gli spazi di servizio
edilizio in gran parte vetrato e scarsa-
(magazzino, cucina, spazi distributivi e
mente isolato, lo snack-bar è caratte-
servizi igienici), la cui superficie totale
rizzato da un elevato consumo ener-
è pari a circa 24 m2 (Figura 2).
getico sia per il riscaldamento degli spazi che per il loro raffrescamento. La
mente all’impianto esistente.
Il Sistema MSHP IDEAS Il sistema IDEAS è stato installato nell’edificio dimostratore a Ferrara tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Il
L’impianto esistente
fulcro dell’impianto è rappresentato dalla pompa di calore
rilevante domanda energetica è anche
Prima dell’installazione del nuovo
acqua-acqua reversibile da 25 kW, che opera mediante
dovuta al continuo flusso di persone
sistema MSHP, lo snack-bar era dotato
due circuiti primari tra due serbatoi, uno sul lato sorgente
che entrano ed escono sia dal polo
di un impianto a tutt’aria, ovvero una
(denominato BF1, 800 litri) e uno sul lato utente (due
universitario che direttamente dall’e-
unità di trattamento aria (UTA) con uno
serbatoi collegati in serie, denominati BF2.1 e BF2.2, 500
sterno. Inoltre, il locale è aperto tutto
scambiatore di calore alettato, utilizzato
litri ciascuno). L’HP è di tipo standard con compressore
l’anno, dal lunedì al venerdì, dalle 7:00
per il condizionamento e per garantire
on/off (Figura 4 e 5).
alle 17:00, ed è utilizzato da studenti,
il necessario ricambio d’aria. Il sistema
Sono state inoltre installate due pompe (denominate
professori, dipendenti e utenti esterni
di distribuzione dell’aria era installato
P1 e P2), e i circuiti primari dell’HP sono stati collegati idrau-
del complesso accademico.
nel controsoffitto dello snack-bar. L’im-
licamente ai serbatoi sul lato sorgente e utente. Questa
Lo spazio climatizzato mediante il
pianto di distribuzione del fluido termo-
disposizione del sistema consente di evitare problemi di
MSHP IDEAS riguarda l’area dove viene
vettore nel complesso universitario è di
bilanciamento idraulico durante il funzionamento dell’im-
svolto il servizio di ristorazione, identi-
tipo a quattro tubi, e la selezione della
pianto. Inoltre, i serbatoi di stoccaggio sono stati progettati
ficata come snack-bar in Figura 2, che
stagione di riscaldamento/raffresca-
in base alle dimensioni dell’HP, per evitare un’eccessiva
consiste in un volume di circa 370 m3
mento a livello del bar è effettuata attra-
accensione/spegnimento della stessa, poiché il compres-
e si estende su una superficie di circa
verso valvole a tre vie azionate manual-
sore non è di tipo inverter. Il sistema MSHP IDEAS utilizza
#82 41
FIGURA 4
Piping and instrumentation diagram (P&I) del sistema IDEAS
quindi serbatoi tampone per evitare problemi idraulici,
Lo sfruttamento delle tre fonti
pannelli con concentratore parabo-
mentre la gestione delle fonti energetiche e delle unità
energetiche: terreno, sole e aria
lico CPC-PV/T (denominati PVTp nella
terminali richiede il controllo della portata del fluido nei circuiti secondari. Lato sorgente, il sistema opera tra tre fonti termiche
Le fonti energetiche impiegate dal
Figura 4), sviluppati dal Trinity College di
sistema attraverso l’HP sono il terreno,
Dublino (TCD) e dall’Università dell’Ul-
il sole e l’aria.
ster (UU), che sono stati installati verti-
(terreno, sole e aria) per ottimizzare la temperatura in BF1,
Il terreno è utilizzato tramite scam-
calmente sulla parete dell’aula che
al fine di provvedere al riscaldamento e raffrescamento
biatori di calore geotermici orizzon-
supera il tetto dello snack-bar, rivolti
dello snack-bar. Lato utenza, l’impianto comprende infatti
tali (denominati GHX nella Figura 4)
a sud (Figura 5). Purtroppo, solo due
un pavimento radiante (RF) integrato con PCM, installato
noti come Flat-Panels (brevetto UNIFE,
prototipi sono stati forniti da TCD-UU
nella zona del bar destinata ai clienti, su una superficie di
EP2418439A2) [25], già utilizzati nel WP3.
a causa delle difficoltà riscontrate
110 m2. Prima di essere installata nell’edificio dimostratore,
Sono state installate 7 linee composte
dai 2 partner durante il COVID e nel
tale tecnologia è stata ampliamente investigata dall’U-
da quasi 6 Flat-Panels per linea nell’a-
periodo successivo nel realizzare un
niversità di Ferrara, sia numericamente che sperimental-
rea verde di fronte al bar, sul lato sud,
gran numero di pannelli per coprire
mente, prima a scala di laboratorio [20] e poi nel piccolo
per un totale di 46 Flat-Panels (92 m di
l’elevata domanda di potenza dell’edifi-
edificio dimostratore realizzato nel WP3 [21]. Nello snack-
GHX) (> 10 kW di potenza continua di
cio. Per questo motivo, sono stati instal-
bar è stata quindi realizzata la versione finale e ottimizzata
picco), come illustrato nella Figura 5.
lati anche 14 pannelli ibridi commer-
di tale sistema. I PCM impiegati sono sali idrati macro-in-
Diversamente dall’installazione a picco-
ciali PV/T (denominati PVTc nella Figura
capsulati in contenitori in HDPE, denominati ThinICE [22],
la-scala (WP3), in questo caso i PCM non
4) (400 Wp, 80 celle ognuno) sul tetto
e forniti dalla PCMP [23], partner del progetto. Circa 420
sono stati integrati nella sezione geoter-
piatto del bar (Figura 5), come richiesto
ThinICE con una temperatura di cambio di fase pari a 27 °C
mica. Infatti, i risultati del WP3 hanno
dalla Soprintendenza, a causa della vici-
(destinati alla stagione di riscaldamento) e 420 ThinICE con
evidenziato che sarebbe stato neces-
nanza delle mura storiche della città.
una temperatura di cambio di fase di 17 °C (per il raffre-
sario molto più PCM per aumentare le
L’aria è sfruttata attraverso il dry-co-
scamento) [24] sono stati posizionati alternativamente a
prestazioni termiche dei GHX, e l’inte-
oler (denominato AHX nella Figura 4)
formare una scacchiera. La tecnologia di accoppiamento
grazione dei PCM sarebbe stata troppo
per scopi diversi, come lo smaltimento
RF-PCM impiegata nel bar rappresenta un esempio reali-
costosa per applicazioni geotermiche
del calore proveniente dal circuito
stico di ristrutturazione che fornisce un’elevata capacità
così estese. Ulteriori dettagli su questo
termo-fotovoltaico o per rigenerare il
di stoccaggio termico attraverso l’installazione di PCM in
tipo di GHX e sulle loro applicazioni si
terreno quando le condizioni clima-
uno spessore particolarmente limitato a causa di vincoli
possono trovare in [26, 27].
tiche lo rendono conveniente. L’AHX,
strutturali esistenti. 42
#82
Il sole è sfruttato mediante 2
caratterizzato da una potenza di 20 kW
FIGURA 5
Schema assonometrico dell’impianto e focus sulle tecnologie del sistema IDEAS
#82 43
(20 kWt, 0,5 kWe), è stato installato sul tetto piano della
impianto MSHP ha così la possibilità di
d’aria. Questa scelta si è resa neces-
cucina a servizio del bar (Figura 5).
utilizzare, singolarmente o simultane-
saria per evitare la miscelazione tra i
L’intero impianto è stato progettato per essere control-
amente, l’AHU esistente modificata e la
fluidi dei due impianti. Questo approc-
lato da un sistema di intelligenza artificiale (IA) in grado di
nuova sezione IDEAS, che comprende il
cio di progettazione assicura il funzio-
massimizzare e allo stesso tempo ottimizzare l’uso delle
RF integrato con PCMs. Il collegamento
namento dell’UTA indipendentemente
diverse fonti di energia.
idraulico del sistema IDEAS all’AHU
dallo stato dell’impianto sperimentale,
esistente è stato ottenuto mediante
specialmente nel primo periodo di avvio,
l’installazione di un nuovo scambiatore
che ha richiesto molto tempo per i test e
L’unità di trattamento aria (UTA) esistente, destinata
di calore alettato in aggiunta a quello
l’aggiornamento dei sistemi di gestione,
al condizionamento, è stata modificata integrando una
originale. I due scambiatori di calore
di monitoraggio e raccolta dati. Il piping
nuova sezione collegata all’impianto IDEAS. Il nuovo
alettati sono disposti in serie al flusso
and instrumentation diagram (P&I) del
L’integrazione tra i due sistemi UTA: esistente e IDEAS
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44
#82
sistema IDEAS è illustrato in Figura 4.
Una ulteriore potenzialità del sistema è
alcune delle funzioni previste per questo livello inclu-
Il diagramma mostra tutte le connes-
quella di poter usufruire di un algoritmo
dono la possibilità di caricare termicamente il serbatoio
sioni idrauliche del sistema e la confi-
di ottimizzazione basato su intelligenza
tramite il circuito solare, per lavorare parallelamente sul
gurazione dell’AHU, che comprende
artificiale alla cui base vi è sempre l’al-
circuito geotermico, consentendo quindi una rigenera-
la sezione esistente (AHU UNIFE) e la
goritmo di gestione principale di cui
zione termica della sorgente terreno nel breve periodo.
nuova sezione (AHU IDEAS).
sopra. Il compito dell’algoritmo è quello
Similmente, nella stagione di raffrescamento il circuito
Dallo stesso diagramma è possibile
di gestire l’intero impianto garantendo
geotermico può lavorare in abbinamento al circuito ad
notare che le sezioni delle tre fonti ener-
le temperature di soggiorno nel locale
aria per desurriscaldare il terreno durante i periodi notturni
getiche (terreno, sole e aria) sono colle-
climatizzato e sfruttando le sorgenti
di inattività dell’impianto di climatizzazione. Per quanto
gate in parallelo e il serbatoio BF1 funge
disponibili al fine di ottenere la più alta
riguarda la parte utenza, la gestione delle accensioni e
da collettore del flusso totale elaborato
(per il riscaldamento) e la più bassa (per il
spegnimenti dei terminali di impianto è affidata a un
dalla pompa P1, la quale serve tutti e
raffrescamento) temperatura del fluido
termostato installato nel locale climatizzato. La HP gestisce
tre i circuiti. Il circuito diretto è colle-
all’interno del serbatoio lato sorgente
autonomamente il controllo della temperatura del fluido
gato al campo geotermico GHXs, che
(BF1). Per garantire questo funziona-
termovettore lato utenza, il cui setpoint è impostato dall’u-
rappresenta la principale fonte/bacino
mento la parte hardware del sistema
tente. Il funzionamento dei terminali di impianto è gestito
di stoccaggio termico del sistema MSHP.
prevede una serie di sensori che valu-
dal sistema di controllo IDEAS, che prevede il pilotaggio
Va sottolineato che uno degli obiet-
tano le temperature in gioco, ovvero la
di pompe e valvole nel circuito secondario dell’impianto.
tivi principali del progetto IDEAS è
temperatura del serbatoio, dell’aria, del
quello di studiare il comportamento
fluido nel circuito solare e del terreno, le
del MSHP con il campo GHXs sottodi-
quali rappresentano informazioni indi-
I dati raccolti, frutto di un monitoraggio durato più
mensionato. Per il circuito dell’aria e del
spensabili per la gestione dell’impianto.
di un anno e tutt’ora in corso, hanno dimostrato che il
solare, la ripartizione della portata del
Un confronto tra le temperature e le
sistema MSHP aumenta significativamente il potenziale
fluido termovettore avviene control-
potenze termiche teoricamente otte-
risparmio energetico di un semplice sistema HP. Nono-
lando le valvole V1 e V2 mostrate nel
nibili dalle singole sorgenti consente al
stante il sottodimensionamento del campo GHX, l’im-
diagramma P&I, mentre il flusso totale
sistema, grazie alle regole di gestione
pianto ha ottenuto buoni risultati in termini di prestazioni
è controllato variando la velocità della
implementale, di stabilire quale o quali
energetiche, superiori all’impianto esistente, specialmente
pompa P1 a inverter.
sorgenti utilizzare nell’immediato per
in modalità di raffrescamento.
Conclusioni
Un approccio simile viene utilizzato
ripristinare la temperatura di setpoint
La domanda di energia elettrica per garantire il raffre-
lato utenza dell’impianto. In questo
all’interno del BF1. L’algoritmo gestisce
scamento degli spazi ha visto una riduzione del 20%, valore
caso, la valvola V4, insieme alla pompa
autonomamente le velocità di funziona-
che aumenta fino al 70% se si considera la produzione
a inverter P2, operano per controllare il
mento dei dispositivi pilotati da inver-
fotovoltaica del sistema PTV. Per quanto riguarda il riscal-
carico termico presso lo scambiatore di
ter per ottimizzare quando possibile gli
damento, il sistema MSHP ha prestazioni energetiche
calore alettato. Il RF è alimentato da un
assorbimenti elettrici dalla rete. Nel caso
simili al teleriscaldamento già utilizzato. Nel complesso,
gruppo di pompe standard progettato
di scostamenti nel funzionamento del
la domanda di energia primaria è stata ridotta del 14% e
per sistemi RF; la sua valvola di misce-
sistema, l’utente è in grado di intervenire
del 40% rispettivamente per il riscaldamento e il raffre-
lazione interna opera per controllare
mediante opportuni coefficienti corret-
scamento degli spazi. Infine, la sorgente aria deve essere
la temperatura di mandata al circuito.
tivi che consentono di privilegiare una
gestita attentamente per limitare i suoi costi energetici.
sorgente, restando comunque come
Essa presenta infatti il più alto consumo di energia. n
La gestione del sistema IDEAS:
primaria la sorgente terreno a servizio
l’algoritmo di controllo
del sistema. Il controllo e l’utilizzo delle
*
Eleonora Baccega, Michele Bottarelli, Marco Cavazzuti,
La gestione delle tre sorgenti termi-
sorgenti termiche prevede due livelli di
Silvia Cesari, Giuseppe Emmi, Dipartimento di
che avviene mediante un algoritmo
funzionamento: uno primario, in cui le
Architettura, Università di Ferrara
di controllo sviluppato per il progetto,
sorgenti sono completamente a servi-
ma facilmente adattabile e personaliz-
zio della HP, e uno secondario, la cui
zabile per impianti di taglia e configu-
operatività risulta possibile nei periodi
razione diverse da quello qui descritto.
di non attività della HP. In particolare,
* Elena Mainardi, CFR Consorzio Futuro in Ricerca, Ferrara * Giulio Mangherini, Donato Vincenzi, Dipartimento di Fisica, Università di Ferrara
#82 45
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Geotermia
Modelli di dimensionamento degli impianti geotermici: stato dell’arte e limiti dei metodi esistenti A distanza di dieci anni dall’introduzione della UNI 11466:2012, che identifica una metodologia di riferimento e descrive le varie opzioni possibili, è interessante fare il punto della situazione F. Minchio, M. Fossa*
Introduzione
ficato, è indispensabile conoscere le
pianto, oltre le caratteristiche tecniche
La progettazione di un impianto geotermico è un
caratteristiche termofisiche del terreno
dei sistemi di geoscambio scelti (Es.
processo complesso, che richiede una valutazione e un’a-
(tipicamente negli impianti più grandi,
sonde geotermiche verticali a doppia
nalisi preliminare attenta delle caratteristiche del terreno,
attraverso l’utilizzo di uno o più Ther-
o singola U), per arrivare infine a deter-
delle pompe di calore che si intendono impiegare, nonché
mal Response Test), l’andamento dei
minare il numero e le caratteristiche
necessita di dati dettagliati relativi a fabbisogni energetici
fabbisogni energetici in riscaldamento
delle sonde geotermiche necessarie.
e ai carichi di progetto dell’edificio.
e raffrescamento durante l’anno e le
Per un dettaglio del processo di dimen-
potenze di progetto richieste dall’im-
sionamento si rimanda a [1].
Nel processo di progettazione, per quanto sempli48
#82
Le peculiari caratteristiche dello
decennale) del sistema.
sempre una sovrapposizione degli effetti di breve e lungo
scambio termico con il terreno, rendono
Nel caso di richiesta termica dell’ap-
periodo, attraverso cui viene determinata la lunghezza
necessario l’utilizzo di metodi di model-
plicazione, se QH è il fabbisogno ener-
complessiva della sonda:
lazione in regime transitorio e più
getico per riscaldamento richiesto, il
• l’effetto di breve periodo è correlato con la potenza di
complessi rispetto a quanto è normal-
terreno fornisce il calore pari a:
mente necessario nel settore HVAC
QHg = QH · (COP – 1) ⁄ COP
picco prelevata/immessa a terreno; • l’effetto di lungo periodo è invece correlato all’energia
per dimensionare uno scambiatore. In
Nel caso di richiesta in raffresca-
netta immessa o estratta dal volume di terreno interes-
particolare dalla fine degli anni ’80 sono
mento, detta QC l’energia frigorifera
sato dallo scambio rispetto a un orizzonte temporale
stati sviluppati metodi ormai consoli-
richiesta, il terreno smaltisce il calore
decennale o ultradecennale.
dati nell’approccio e universalmente
pari a:
Qualsiasi sia la metodologia scelta per la determinazione
adottati, così come sono state pubbli-
QCg = QC · (EER + 1) ⁄ EER
di numero e profondità delle sonde geotermiche da realiz-
cate anche specifiche norme tecniche
Analoghe formule, con opportuni
zare, è importante ricordare come il risultato finale, oltre
adattamenti, possono essere definite
che dalle caratteristiche termofisiche del terreno, sia deter-
In Italia ad oggi per il dimensiona-
anche per le pompe di calore ad assor-
minato soprattutto dal valore dei fabbisogni energetici
mento del Campo Sonde, il riferimento
bimento. Se si opera in free-cooling o
dell’utenza da servire e dal loro andamento nel tempo, che
normativo è la UNI 11466:2012 “Sistemi
free-heating, il calore estratto o iniettato
si traducono in energia prelevata/immessa da e verso il
geotermici a pompa di calore – Requisiti
nel terreno coincideranno con i corri-
terreno in funzione delle caratteristiche degli scambiatori
per il dimensionamento e la progetta-
spondenti fabbisogni termici dell’edi-
di calore o delle macchine termiche che vengono utilizzate.
zione” [2], che identifica una metodo-
ficio, QC o QH.
di progettazione.
logia di riferimento e descrive le varie
L’interazione fra i flussi termici e l’andamento degli
Una volta note le proprietà termofi-
stessi nel tempo e il terreno interessato dallo scambio
siche del terreno (conducibilità termica
termico, sono l’elemento caratterizzante la struttura dei
Dopo circa 10 anni dalla sua introdu-
in primis), i fabbisogni dell’edificio e le
metodi di calcolo impiegabili nella progettazione dei
zione è interessante analizzare quale sia
caratteristiche della pompa di calore
campi sonde verticali.
lo stato dell’arte dei metodi di dimen-
scelta, gli obiettivi prestazionali in
Una prima distinzione, come descritta anche nel para-
sionamento, così come mettere in luce
termini di temperatura di ingresso e
grafo 4.4 della Norma UNI, è connessa al livello di integra-
limiti o criticità dell’approccio utilizzato.
uscita del fluido e la tipologia di sonda
zione fra il calcolo dei fabbisogni energetici e la modella-
con le relative portate di progetto, è
zione del geoscambio.
opzioni possibili.
Norme UNI 11466: metodologie di dimensionamento
necessario procedere alla determina-
Esiste infatti l’opzione di realizzare una simulazione
zione della lunghezza complessiva degli
dinamica integrata dell’edificio, della pompa di calore e
scambiatori a terreno. Questa lunghezza
del terreno; o in alternativa i carichi termici e frigoriferi
Per la progettazione di un impianto
dipende inoltre dalla configurazione
dell’edificio vengono calcolati separatamente e vengono
geotermico oltre alla conoscenza delle
geometrica scelta per gli scambiatori:
utilizzati come input per il sistema pompa di calore-terreno.
caratteristiche del terreno e della sonda,
sonde geotermiche allineate richie-
Al di là di particolari situazioni, nella stragrande
illustrate in precedenza, nonché della
dono per esempio una lunghezza
maggioranza dei casi l’approccio utilizzato è il secondo.
pompa di calore selezionata, è fonda-
complessiva minore rispetto a sonde
I fabbisogni in ingresso al dimensionamento possono
mentale conoscere i fabbisogni termici
disposte secondo una matrice, quando
essere tuttavia determinati con passo orario o con passo
(in riscaldamento e raffrescamento) del
l’interdistanza tra esse è assegnata.
mensile; secondo la norma UNI 11466 [2] è la potenza di
sistema edificio.
Lo scambio termico fra sonda
progetto dell’edificio e la destinazione d’uso dell’appli-
Dalla conoscenza di questi valori e
geotermica e terreno è un fenomeno
cazione a dare indicazioni su quale sia il passo di calcolo
delle prestazioni attese dalla pompa
intrinsecamente transitorio e piutto-
minimo accettabile, nonché la metodologia di calcolo
di calore in termini di COP ed EER medi
sto complesso. Praticamente tutte le
da adottare.
stagionali, si determina infatti la quan-
metodologie di calcolo sviluppate sono
Come si può osservare in Tabella 1, per impianti più
tità di energia immessa ed estratta nel
basate sull’ipotesi di trasmissione del
piccoli e residenziale i fabbisogni energetici dell’edificio
terreno, che determina sia il comporta-
calore puramente in regime di condu-
possono essere determinati con analisi basate su passo
mento di breve (transitorio orario) che
zione; alla base dei metodi più o meno
temporale a scala mensile, che a sua volta si avvalgono
di lungo periodo (decennale e ultra
complessi adottati vi è in ogni caso
di modelli semi-stazionari mensili, mentre per edifici più
#82 49
TABELLA 1
Criteri per la determinazione dei fabbisogni degli edifici e delle potenze di progetto definiti dalla UNI 11466 [2] Potenza di progetto
Fabbisogno netto invernale
Fabbisogno netto estivo
ACS
Potenza di Progetto Invernale
Potenza di progetto Estiva
fino a 20 kW
Calcolo mensile semistazionario – UNI TS 11300-1
Calcolo mensile semistazionario – UNI TS 11300-1
UNI/TS 11300-2
UNI EN 12831
Calcolo dinamico/ Metodo Carrier
oltre 20 kW
Calcolo mensile semistazionario – UNI TS 11300-1
Calcolo dinamico
UNI/TS 11300-2
UNI EN 12831
Calcolo dinamico
qualsiasi potenza
Calcolo dinamico
Calcolo dinamico
UNI/TS 11300-2
UNI EN 12831
Calcolo dinamico
Settore
Residenziale
Terziario
complessi è necessario sviluppare un modello dinamico
in funzione del tempo, è convertita
ficativa inerzia termica del terreno e del
con calcolo orario.
in fattori di risposta non dimensio-
fatto che l’edificio e la pompa di calore
Noto l’andamento dei fabbisogni energetici dell’edi-
nali, definiti appunto g-functions. È
che si interfaccia con il terreno operano
ficio, secondo quanto descritto dalla norma UNI 11466
possibile sviluppare una g-function
in regime dinamico.
[2], in particolare al paragrafo 4.5.2, la modellazione del
per ciascun layout grazie alla sovrap-
I modelli utilizzati per descrivere
campo sonde può essere realizzata attraverso tre diffe-
posizione spaziale delle soluzioni per
lo scambio termico del campo sonde
renti opzioni:
sonda singola. Le g-function variano
geotermico con il terreno circostante
1) soluzione analitica corretta: fa parte di questa catego-
in funzione dunque del layout (dispo-
sono puramente conduttivi e ipotiz-
ria il metodo ASHRAE (Kavanaugh, Rafferty, 1997), che
sizione delle sonde nel campo sonde)
zano di norma proprietà termofisiche
è proprio scelto dalla norma come metodo base, defi-
e del rapporto fra il la distanza fra le
del terreno uniformi con la profondità
nendo anche le modalità per la determinazione degli
sonde e la profondità della sonda
e all’interno del campo sonde
input necessari al calcolo. Il metodo Ashrae richiede la
stessa;
La modellazione sia nel caso dei
stima della cosiddetta temperature di penalizzazione
3) soluzione “numerica”: metodi nume-
metodi semi-analitici, sia nel caso di
(Temperature Penalty), anch’essa associata alle funzioni
rici “esatti” agli elementi finiti, diffe-
metodi che utilizzano le funzioni di
di trasferimento sotto descritte (Temperature Response
renze finite o ai volumi finiti; tali
trasferimento, si basa su un modello a
Factors) [3];
soluzioni risultano particolarmente
due resistenze, rappresentato in Figura
2) soluzione mediante funzioni di trasferimento: metodi
complesse e richiedono sia tempi di
1: sono rappresentate temperatura del
basati sulle funzioni di trasferimento, le cosiddette g-fun-
elaborazione al calcolatore significa-
terreno indisturbato (Tgr,∞), temperatura
ctions funzioni che riassumono la risposta in tempe-
tivamente lunghi sia una necessaria
alla periferia della sonda (Tbhe) e tempe-
ratura a impulsi termici in successione di un campo
esperienza per gestirli e definirli. Sono
ratura media del fluido all’interno dei
sonde qualsivoglia disposto. La prima formulazione
nei fatti utilizzati soltanto quando il
tubi di mandata e ritorno (Tf,ave).
delle stesse è dovuta a Eskilson (1987), mentre succes-
campo sonde è costituito da poche
Questo schema, nella sua appa-
sivamente vi sono state alcune rielaborazioni da parte
sonde e l’orizzonte temporale è breve
rente semplicità, nasconde la grande
di esperti dell’Università di Lund in Svezia (tali metodi
(orario, giornaliero).
difficoltà della stima delle resistenze
sono anche noti come “metodi di Lund”), dell’Oklahoma
Le peculiarità, vantaggi e limiti delle tre
termiche Rbhe, che riguarda gli scambi
State University e di gruppi di ricerca presso Politech
soluzioni sono descritte nei successivi
termici all’interno della sonda interrata,
ed ETS Montreal. I software più diffusi e utilizzati in
paragrafi.
e Rground, che descrive il comportamento
Europa nel settore sono basati su questo approccio che risulta particolarmente efficiente dal punto di vista
tempovariante del terreno.
Resistenza tempo variante
Se sotto opportune ipotesi sempli-
della velocità di calcolo. Il principio sulla base del quale
L’analisi del comportamento
ficative la resistenza termica Rbhe può
tali software eseguono il calcolo è il seguente: la rispo-
termico degli scambiatori di calore
considerarsi invariante nel tempo e
sta in temperatura del campo generato da una asse-
geotermici è intrinsecamente
stimabile con opportuni modelli [4],
gnata configurazione geometrica del campo sonde,
tempo-variante, in ragione della signi-
note le caratteristiche del fluido, delle
50
#82
Tf, ave
Rbhe
Rground()
Tbhe
La formulazione comunemente utilizzata per il metodo ASHRAE è la seguente [7], fornita da Bernier:
Tground,∞
.
Q/L Dove L è la necessaria lunghezza totale delle perfora-
Tf, in
zioni, ottenuta come prodotto tra la profondità attiva H del singolo BHE e il numero Ntot di BHE del campo sonde.
GCHP
,
e
rappresentano proprio i tre carichi termici
H
COP (heating mode)
elementari, relativi al periodo di 10 anni (∆τy), 1 mese (∆τm) 8
e 6 ore (∆τh), rispettivamente. Il tempo τN rappresenta il
7
periodo dell’analisi sulla quale si basa il dimensionamento,
6
somma dei tre precedenti sottoperiodi (vedi Figura 2).
5
L’equazione ASHRAE contiene il termine chiamato
4
Temperature Penalty Tp che costituisce l’elemento critico
COP
3
della metodologia. Il metodo ASHRAE è basato infatti sulla
2
B
-10
0
10
20
Inlet Fluid T emp. T fi [°C]
FIGURA 1 Modello a due resistenze termiche per la descrizione degli scambi di calore nel terreno e schema di una pompa di calore geotermica [5]
soluzione elementare di sorgente cilindrica infinita (ICS), che comporta un’approssimazione nel lungo periodo del comportamento della sonda reale EED il Temperature Penalty costituisce una correzione a tale approssimazione, tenendo in considerazione gli effetti dovuti alla presenza dei molteplici BHE nel campo. Nonostante i punti di forza
tubature e del materiale di riempimento
Modelli semi-analitici
del metodo ASHRAE siano la semplicità e la solidità, la
utilizzato nella perforazione, altret-
La necessità di costruire un modello
sua accuratezza dipende proprio dalla corretta stima del
tanto non può dirsi della resistenza del
semplice dal punto di vista computa-
parametro Temperature Penalty; applicando il metodo in
terreno Rground, che varia nel tempo in
zionale, in grado di ricondurre il dimen-
situazioni ad esempio con elevato sbilanciamento annuo
funzione di diversi parametri, incluse
sionamento dei campi sonde geoter-
fra energia prelevata e immessa, e confrontando i risultati
le caratteristiche (tipicamente tempo-
mici a quello di un comune scambia-
con quelli ricavati con metodi che impiegano g-functions,
varianti anch’esse) del carico termico
tore di calore, ha portato Kavanaugh
si potrà riscontrare un significativo sottodimensionamento.
cui il terreno è sottoposto.
e Rafferty [6] a proporre un metodo, a
Diversi metodi sono stati proposti per la valutazione
oggi raccomandato dall’ASHRAE e di
del Temperature Penalty, spesso caratterizzati da procedure
fatto integrato all’interno della norma
lunghe e complesse e talvolta non accurate [8].
UNI 11466 [2], basato sull’ipotesi che
Il gruppo di ricerca dell’Università di Genova ha
il comportamento del campo sonde
sviluppato un metodo denominato Tp8 [9] veloce e accu-
in condizione di reale funzionamento
rato, ampiamente validato di seguito sinteticamente
possa essere rappresentato dalla sua
descritto.
risposta a tre carichi elementari:
FIGURA 2
Metodo ASHRAE per il dimensionamento del campo sonde geotermiche: i tre carichi termici elementari Δτy = 10 anni; Δτm = 1 mese; Δτh = 6 ore [9]
Il modello Tp8 è stato sviluppato nel 2015 da Fossa e
• un carico pluriennale (10 anni almeno);
Rolando [9] e utilizza la soluzione elementare ILS nella
• un carico mensile;
sovrapposizione degli effetti per il calcolo di Tp. La geome-
• un carico multiorario (6 ore).
tria elementare di riferimento per il calcolo è una matrice
Tali flussi termici costituiscono una
regolare dove un singolo BHE è circondato da altri 8 (Figura
rappresentazione sintetica dello scam-
3). In questa configurazione base, il BHE centrale è circon-
bio termico al terreno su un orizzonte
dato da 4 BHE alla distanza B (interdistanza tra le perfo-
temporale di 10 anni, e vengono calco-
razioni nel campo sonde) e da altri 4 alla distanza
lati a partire dalla conoscenza dei carichi
Applicando una sovrapposizione spaziale, l’incremento
mensili od orari dell’edificio.
di temperatura indotto sul BHE centrale dalla presenza
.
#82 51
riducendo al minimo la necessità di iterare su numero
può essere determinata descrivendo
e lunghezza dei BHE in funzione della configurazione
tale serie temporale come una funzione
geometrica del campo sonde.
lineare a tratti (“funzione a gradini”), e sovrapponendone gli effetti.
Modelli con g-function FIGURA 3
Geometria elementare di riferimento del metodo Tp8 per il dimensionamento del campo sonde geotermiche
degli altri 8 può essere stimato come:
Tipicamente l’input dei comuni
Date le ipotesi di caratteristiche del terreno uniforme
software di calcolo è rappresentato da
e scambio termico puramente conduttivo, sono dispo-
fabbisogni mensili a cui si aggiunge
nibili diverse soluzioni base della risposta termica del
un fabbisogno di picco relativo alla
terreno alla presenza del campo sonde, dette Tempera-
potenza massima scambiata con il
ture Response Functions (TRF).
terreno in ciascun mese; in alternativa
Il singolo scambiatore geotermico (in inglese Borehole
appunto è possibile applicare diretta-
Heat Exchanger, BHE) può essere modellato come sorgente
mente fabbisogni energetici determi-
lineare infinita (Infinite Line Source, ILS), come sorgente cilin-
nati con simulazione dinamica oraria.
Dove l’integrale esponenziale E1 può
drica infinita (Infinite Cylindrical Source, ICS), una sorgente
Da questo punto di vista il metodo
essere stimato con l’approssimazione di
linerare finita (Finite Line Source, FLS), o un sistema di di molte-
può essere applicato a flussi termici
Abramovitz and Stegun [10], accurata
plici sorgenti lineare finite descritte da opportune g-function.
con profilo temporale di qualsiasi tipo,
Le g-function consentono di esprimere la variazione di
essendo basato sulla sovrapposizione
all’1% per For > 0,145.
temperatura media delle perforazioni del campo sonde
degli effetti.
Tave (rb) rispetto alla temperatura del terreno indisturbato
Allo stato attuale il metodo è conso-
a0 = –0,7721566 a1 = 0,99999193
Tground,∞ , in funzione del flusso termico scambiato per unità
lidato; vi sono diversi studi per analiz-
a2 = –0,24991055
a3 = 0,05519968
di lunghezza (valore medio del campo sonde) Q′ave e la
zare metodologie alternative di calcolo,
a4 = –0,00976004
a5 = 0,00107857
conduciilità del terreno kgr.
ma nella sostanza non vi sono modi-
Infine, secondo il modello propo-
Ogni specifica g-function dipende poi dalla configura-
sto, il Temperature Penalty della formula
zione geometrica del campo, dalla interdistanza adimen-
ASHRAE, denominato ora Tp8, viene
sionale tra i BHE ⁄ H e dal raggio adimensionale della perfo-
calcolato come:
razione rb ⁄ H.
fiche di rilievo all’approccio generale del modello.
Altri modelli di simulazione e modelli numerici Fra i più noti modelli di simulazione
Le costanti a, b, c, d sono state calco-
vi è il modello DST (Duct Ground Heat
late con lungo processo di ottimizza-
Storage model) sviluppato da Hellstrom
zione per confronto tra i valori Tp8 e i
Sulla base di questo tipo di modellazione, varie proce-
nel 1989 e riadattato nel 1993 per la
valori di Tp calcolati con g-function di
dure per il dimensionamento del campo sonde sono
simulazione in ambiente TRNSYS da
riferimento, determinate secondo il
state proposte e attualmente implementate nei codici
Mazzarella; la versione più recente è
modello originale di Eskilson, poi imple-
di calcolo più diffusi nel mondo tra cui Earth Energy Desi-
stata aggiornata da Hellstrom e Pahud
mentato nel codice commerciale EED
gner (EED) [11] e GLHEPRO [12].
nel 1996 [13]. Si tratta di modello quasi
[11], per un totale 1200 “vere” configurazioni di campo sonde.
Le g-functions permettono il calcolo delle variazioni
– 3D costruito attraverso la sovrapposi-
di temperatura nel terreno al confine dello scambiatore
zione spaziale di 3 parti:
L’algoritmo è stato inoltre confrontato
geotermico in risposta a un impulso di calore a gradino.
• una cosiddetta differenza di tempe-
con successo rispetto ai risultati di altri
I fabbisogni energetici come richiesta dall’edificio,
rature “globale” fra l’accumulo e il
codici commerciali. Il campo di validità è
vengono applicati dai codici di calcolo come una succes-
stato analizzato per interdistanze adimen-
sione di impulsi. grazie a tecniche di sovrapposizione
• una differenza di temperature fra la
sionali nel range 0,03 < B ⁄ H < 0,125.
degli effetti, per time-step che possono essere orari ma
soluzione “locale” e l’accumulo;
terreno indisturbato;
I vantaggi del metodo Tp8 includono
anche mensili. Dal momento che la risposta di una confi-
• una differenza di temperature deter-
la possibilità di considerare, durante
gurazione di scambiatori a un singolo impulso termico a
minata da un modello “locale” in
la procedura di dimensionamento,
gradino è rappresentata da una g-function, la risposta a
regime stazionario.
molteplici geometrie del campo sonde,
ogni arbitraria serie temporale del flusso termico al terreno,
52
#82
Di fatto l’accumulo nel suo complesso
è suddiviso “a matriosca”, con geome-
alla geometria cilindrica ripetitiva della
poi suddiviso in volumi finiti (dischi e poi ciascun disco
tria cilindrica a cilindri concentrici. Il
capacità termica associata al terreno e
a sua volta in corone circolari). Ciascun volumetto così
codice DST è considerato spesso come
non espressamente sistemi geotermici
individuato diventa un nodo, secondo la classica analo-
il punto di riferimento nella validazione
con maggiori distanze fra la sonde e
gia elettrica, caratterizzato da una temperatura, una capa-
di altri modelli; in realtà non è esatta-
disposizioni più varie.
cità termica e due resistenze termiche che lo collegano
mente un modello numerico puro ma
Esistono anche altre metodologie
ai nodi adiacenti. Il principale limite di questo tipo di
un modello ibrido analitico-numerico
anche se meno diffuse, fra le quali merita
modelli a resistenze e capacità termiche risiede nel fatto
realizzato con l’obiettivo di ottimiz-
attenzione il modello sviluppato dal DFT
che tali quantità, per ogni nodo, sono assegnate e priori e
zare i tempi di elaborazione. Presenta
dell’Università di Padova, denominato
sono invarianti nel tempo, cosa che rende questi metodi
tuttavia alcuni limiti dovuti ad esempio
CARM (CApacity Resistance Model) [15].
efficaci soltanto per gli orizzonti temporali (tipicamente
al fatto che non consente di apprez-
Tale modello è basato su una suddivi-
giorni o mesi) rispetto ai quali resistenze o capacità sono
zare le differenze fra diversi layout [14].
sione del volume in volumi concentrici
state assegnate.
In realtà in modello è nato infatti per
aventi per asse la sonda geotermica;
Sono presenti inoltre metodi numerici alle differenze
simulare grandi accumuli di calore
il raggio del cilindro è scelto in modo
finite, quali quelli adottati in software di uso comune
nel terreno con disposizioni a matrice
da includere la parte di accumulo inte-
nell’ambito della simulazione dei modelli di trasporto del
regolare (square and rectangular confi-
ressata termicamente dall’azione della
calore nel terreno (ad esempio quelli adottati da FeFlow)
gurations), più facilmente riconducibili
sonda stessa; il volume cilindrico viene
[16], anche se vi sono in questi casi difficoltà di calcolo se si vuole simulare il l’effetto di lungo periodo a carico
BIBLIOGRAFIA
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variabile e con numero elevato di sonde geotermiche.
Conclusioni Nell’ultimo decennio, dopo la pubblicazione della norma UNI 11466:2012, la modellazione dello scambio termico col terreno finalizzata al dimensionamento ha visto un ulteriore consolidarsi dell’uso dei metodi basati sulle funzioni di trasferimento g-function, senza particolari modifiche rispettato alle formulazioni sviluppate nei primi anni 2000. Si tratta di un metodo computazionalmente molto efficiente e in grado di fornire una rappresentazione adeguata dei campi sonde geotermiche. Il metodo semi-analitico, il metodo ASHRAE, è utilizzato soprattutto da chi non opera nel settore specialistico della geotermia a circuito chiuso e ha un approccio più semplice; alcune analisi interessanti hanno messo in luce alcuni limiti del metodo, fornendo soluzioni alternative, con particolare riferimento alla stima accurata del Temperature Penalty, anche grazie all’implementazione dell’algoritmo su piattaforma web (https://en.geosensingdesign.org/). Il diffondersi di strumenti di calcolo dinamico dei fabbisogni energetici degli edifici a livello professionale e non più esclusivamente in ambito universitario, sta consentendo di migliorare la qualità dei dati di input, rendendo maggiormente solido il processo di dimensionamento.
n
* Fabio Minchio, Studio 3F Engineering Marco Fossa, Università degli Studi di Genova
#82 53
Informazioni dalle aziende
PRODUZIONE ACS NEGLI EDIFICI NZEB Di Per. Ind. Marco Dal Corso
I
n considerazione della volontà del normatore di rendere i nuovi immobili sempre più prestanti e meno energivori, richiedendo vengano rispettati i requisiti per gli edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building): edifici a consumo energetico quasi nullo, diventa essenziale ricercare soluzioni tecniche adeguate al fine di superare tali requisiti evitando che vengano a meno le prestazioni impiantistiche richieste; un caso tipico è la produzione di acqua calda sanitaria al servizio degli spogliatoi di centri sportivi in cui sia presente un discreto numero di docce con utilizzo contemporaneo. Portiamo come esempio la progettazione di un impianto di produzione di acqua calda sanitaria per un immobile ad uso sportivo contenente alcuni spogliatoi a servizio della squadra primavera di una nota società calcistica di Serie A, risultato della sinergica collaborazione tra Studio Dal Corso ed Elbi S.p.A.; l’opera da costruzione risulta essere composta da: n.4 spogliatoi atleti, n.4 spogliatoi per lo staff ed un’infermeria, con un totale di n.46 utenze calde, composte a loro volta da: n.9 lavabi, n.32 docce e n.5 doccini. Il servizio di produzione di acqua calda sanitaria può essere soddisfatto con molteplici soluzioni ma, in considerazione dell’importante richiesta di acqua calda si è optato per una coppia di sistemi di generazione indipendenti collegati in parallelo costituiti ciascuno da: un preparatore rapido di acqua calda fornito da ELBI S.p.A., modello H2-FAST, collegato ad un termoaccumulatore con scambiatore di calore integrato marca ELBI S.p.A., modello PPS1, alimentato a sua volta da una pompa di calore del tipo aria-acqua costituita da unità esterna ad espansione diretta, ad inverter, a compressione di fluido refrigerante (R410A) ed unità interna ad espansione diretta, a compressione di fluido refrigerante (R134a) dotata di scambiatore lato circuito refrigerante primario e scambiatore lato impianto idronico, dedicata alla produzione di acqua calda tecnica ad alta temperatura (fino a 80 °C) destinata unicamente alla successiva produzione di acqua calda sanitaria. Il sistema di generazione primario in pompa di calore assorbe energia autoprodotta dall’impianto solare fotovoltaico presente o da rete nazionale in caso di insufficiente produzione fotovoltaica. Il termoaccumulatore a servizio del preparatore rapido di ACS è predisposto per essere asservito oltre che dal sistema di generazione primario anche da un’ulteriore fonte rinnovabile quale un impianto solare termico grazie alla presenza di una serpentina dedicata a tale funzione. Vi è inoltre prevista la presenza di una resistenza elettrica, anch’essa fornita da ELBI, per ogni termoaccumulatore quale sistema di back-up in caso di avaria o manutenzione del sistema di generazione principale o anche nel caso di sovraproduzione di energia elettrica per mezzo dell’impianto fotovoltaico che altrimenti verrebbe dispacciata nella rete elettrica nazionale. La scelta dell’utilizzo di un volume discretamente grande per il termoaccumulatore nasce dall’esigenza di avere un generatore primario in pompa di calore non eccessivamente potente che lavora con periodi di preriscaldo
Preparatore rapido di acqua calda sanitaria per installazione a basamento, modello FB 160
più lunghi consentendo allo stesso tempo di avere assorbimenti elettrici distribuiti nel tempo al fine di massimizzare l’autoconsumo di energia prodotta da fotovoltaico. Un preparatore rapido di acqua calda sanitaria è un dispositivo che riscalda l’acqua in modo rapido e continuo, in modo da poterla utilizzare per le attività quotidiane come la doccia, il lavaggio delle mani e la pulizia. Questi dispositivi sono disponibili in diverse dimensioni e modelli, a seconda delle esigenze e del budget del consumatore. I preparatori rapidi di acqua calda sanitaria sono solitamente alimentati da gas, elettricità o da inerziali termici a loro volta alimentati da altre fonti termiche anche in combinazione con fonti di energia rinnovabile come l’energia solare; esistono in mercato modelli installati a zaino su termoaccumulatori o modelli indipendenti per installazione a parete (es. ELBI mod. H2-FAST) o a basamento (es. ELBI mod. FB). I preparatori sono costituiti generalmente da: uno scambiatore di calore a piastre saldobrasate o ispezionabili (fortemente indicato in caso di acque particolarmente dure o non addolcite), un circolatore elettronico
per il lato primario, una valvola miscelatrice, la strumentazione di regolazione (sonde di temperatura) ed un carter di protezione delle apparecchiature; a seconda della tipologia di alimentazione possono essere dotati di un sistema di adduzione del combustibile, un bruciatore ed un sistema di espulsione dei fumi di combustione. Uno dei vantaggi dei preparatori rapidi di acqua calda sanitaria è che riducono i tempi di attesa e l’acqua calda è sempre disponibile quando se ne ha bisogno; altro aspetto da non sottovalutare è l’assenza di rischio di formazione di legionella poiché non vi sono scorte di acqua calda sanitaria ma vengono prodotte rapidamente. Scegliere i preparatori rapidi di acqua calda sanitaria rispetto ai tradizionali bollitori rappresenta un investimento economico ripagato dall’alta qualità dei prodotti e dalla capacità di fornire elevate quantità di acqua calda. Inoltre, con un valido sistema di trattamento dell’acqua impiegata per la produzione di acqua calda sanitaria (costituito a sua volta da apparecchiature di filtrazione meccanica, di addolcimento e di condizionamento chimico dove questo sia reso necessario in funzione delle caratteristiche dell’acqua disponibile), si possono evitare problemi di corrosione o ostruzione che potrebbero causare una maggiore manutenzione rispetto ai tradizionali boiler. Il dimensionamento dell’impianto di produzione di acqua calda sanitaria e dunque del preparatore rapido di acqua calda sanitaria è stato eseguito rispettando la regola tecnica UNI 9182 dedicata agli impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda ed applicabile sia negli impianti realizzai negli edifici ad uso abitazione che a quelli ad uso collettivo quali uffici, alberghi, ospedali, scuole, caserme, servizi generali di industrie, centri sportivi e simili. La regola prevede l’identificazione del numero di utenze per il calcolo delle unità di carico, del fabbisogno medio giornaliero di
Preparatore rapido di acqua calda sanitaria per installazione a parete, modello H2-FAST E120 acqua in funzione della tipologia di utenza e della frequenza di utilizzo dell’impianto con il calcolo del periodo di punta e del periodo di preriscaldo. Tali informazioni sono ricercabili nelle planimetrie fornite dai progettisti architettonici (qualità e quantità degli apparecchi utilizzatori) e nelle indicazioni della committenza circa il numero degli occupanti e della frequenza di utilizzo. In conclusione, per il caso oggetto di studio, il preparatore rapido di acqua calda sanitaria è risultato la soluzione più valida sotto l’aspetto tecnologico ed economico, in grado di rispondere all’esigenza progettuale di disporre di un prodotto energeticamente efficiente garantendo allo stesso tempo il comfort e il benessere dei fruitori dell’impianto. Investire in un preparatore rapido di acqua calda sanitaria può portare a un notevole risparmio energetico e a una migliore gestione delle risorse idriche, contribuendo anche alla riduzione dell’impatto ambientale. Sistema in cascata di preparatori rapidi di acqua calda sanitaria per installazione a parete, modelli H2-FAST E120
Rigenerazione urbana
Riqualificazione energetica e urbana di un intero quartiere residenziale Analisi degli interventi di riduzione dei consumi energetici realizzati in 17 edifici a Verdellino Zingonia, in provincia di Bergamo E. Casali, F. Simonetti*
L
a riqualificazione energetica degli edifici resi-
Ne è un significativo esempio
riqualificazione, essendo questi inse-
denziali del nostro territorio è certo un tema
un quartiere residenziale, composto
riti in un tessuto sociale che nel tempo
di grande attualità. L’opportunità offerta dalle
da 17 condomini, immerso nell’area
di era degradato, a pari passo con la
agevolazioni fiscali, in particolare il SuperBonus 110% e
industriale di Zingonia, in provincia di
degenerazione energetica, rischiando
la spinta europea verso l’aumento della classe energetica
Bergamo, che è oggetto di una riquali-
di compromettere l’ecosistema sociale
degli edifici, contenuta nella nuova Direttiva EPBD in fase
ficazione energetica e urbana (Figura 1).
della zona, una volta punto di riferi-
di approvazione, ha portato ad un incremento dell’atten-
Gli edifici, realizzati negli anni ’60,
zione sugli interventi di ristrutturazione del parco edilizio
che necessitavano di una serie di
nazionale, avviando in alcuni casi interventi massicci di
adeguamenti strutturali, sono stati
ammodernamento che non si sono limitati all’involucro,
oggetto, da un gruppo di professio-
Il quartiere è composto da 17 condo-
ma che hanno coinvolto anche l’aspetto urbano e sociale
nisti e di aziende della zona, di un
mini, ciascuno dei quali comprendenti
della zona di intervento.
complesso e profondo intervento di
16 appartamenti suddivisi su quattro
56
#82
mento industriale a sud di Bergamo.
La situazione pre-intervento
piani, oltre al piano terra, adibito ai box (Figura 2). Tutti i condomini sono praticamente di identica superficie, conformazione e geometria (Figura 3), con varie esposizioni solari in relazione alla loro posizione all’interno del quartiere. L’impiantistica iniziale, prevedeva, per ogni edificio condominiale, un impianto di riscaldamento centralizzato e sistemi autonomi per la produzione dell’acqua calda FIGURA 1
Vista complessiva del quartiere denominato “Nido” di Zingonia, con i 17 condomini oggetto dell’intervento di riqualificazione energetica e urbana
sanitaria. Interventi successivi su praticamente tutti gli immobili, realizzati dai singoli proprietari, hanno portato all’installazione di caldaie autonome per i singoli appartamenti, installate spesso sui balconi, con soluzioni impiantistiche in alcuni casi di dubbia regolarità impiantistica. Ciò è stato dovuto a causa di ripetuti e diffusi casi di insolvenza e morosità, situazione insostenibile in un contesto centralizzato. Tutti i condomini sono stati costruiti nella seconda
FIGURA 2 Vista esterna di uno dei 17 condomini oggetto dell’intervento di riqualificazione, prima dell’inizio dei lavori e a lavori ultimati
parte degli anni ’60, prima dell’avvento delle norme sull’isolamento termico obbligatorio per gli edifici, risultando quindi fortemente disperdenti energeticamente, con serramenti di scarsa qualità con vetri singoli, piano di calpestio del primo piano abitato verso box non isolato e soffitto dell’ultimo piano verso il sottotetto, anch’esso senza adeguato isolamento termico.
Gli interventi previsti sugli immobili Gli interventi, avviati anche grazie alla possibilità di accesso offerta dal Superbonus 110%, hanno interessato FIGURA 3
Pianta di un piano tipo di uno dei condomini oggetto della riqualificazione energetica
2 diversi aspetti: quello dell’efficientamento energetico, con un importante salto di classe, e quello di adegua-
I PRINCIPALI DATI DI BASE PRE-INTERVENTO
mento sismico degli edifici. In merito all’efficientamento energetico, prima di
Di seguito le principali caratteristiche tecniche dimensionali di ogni condominio:
procedere esecutivamente, sono stati presi in conside-
Volume delle parti di edificio abitabili (al lordo delle strutture) 4 623,78 m3
razione e valutate diverse soluzioni impiantistiche che,
Superficie disperdente delimitante il volume riscaldato
nel rispetto dei requisiti minimi per l’accesso agli incen-
Rapporto S/V (fattore di forma) Superficie utile riscaldata
2 407,06 m2 0,52 m-1 1 279,68 m2
L’edificio “tipo” presenta dispersioni termiche diffuse, rappresentate prevalentemente pareti perimetrali, con il 51% dell’intera dispersione complessiva (Figura 4). Le prestazioni energetiche del sistema edificio-impianto prima degli interventi di riqualificazione sono risultate: Fabbisogno globale di energia primaria (EPgl, tot) Energia consegnata (o fornita) (Edel)
263,1630 kWh /(m2 anno) 315 614,69 kWh /anno
Energia rinnovabile (EPgl,ren)
0,87 kWh /(m2 anno)
Energia rinnovabile in situ
0,00 kWh /anno
La classe energetica risultante (APE-Pre) prima degli interventi di miglioramento energetico è risultata G.
FIGURA 4 Suddivisione delle dispersioni termiche degli edifici oggetto degli interventi
#82 57
tivi, tenessero anche conto del fatto che tutti gli interventi sarebbero dovuti avvenire con gli appartamenti occupati, in quanto non era pensabile poter liberare i locali durante le attività di efficientamento energetico. La progettazione degli interventi non si è però fermata al soddisfacimento dei requisiti minimi, ma si deciso di studiare una serie di interventi che potessero fornire il massimo delle prestazioni, alle condizioni operative previste. Si sono quindi simulate le classi energetiche ottenibili dall’edificio, aggiungendo progressivamente interventi di efficientamento sulle diverse strutture e sui componenti d’impianto. Le simulazioni hanno dato indicazione del “peso” di riduzione dei consumi che ogni intervento avrebbe portato agli edifici. I dati risultanti sono riportati in Tabella 1. Gli interventi previsti hanno compreso anche modi-
TABELLA 1 Tipologia di intervento di efficientamento e risultanze energetiche. Nota importante: gli interventi indicati sono aggiuntivi al precedente (cioè all’ultima riga si ha il risultato di tutti gli interventi elencati)
Fabb. energia globale (EPgl, tot) kWh /(m2 anno)
Classe energetica risultante
Stato di fatto
263,1630
G
Realizzazione di parete ventilata con coibentazione termica di 16 cm di lana di roccia
169,3390
F
Coibentazione termica su intradosso solaio verso piano terra (box) con pannelli in lana di roccia e coibentazione su estradosso solaio di copertura (sottotetto) con pannelli in poliuretano.
111,5270
E
Sostituzione di finestre e porte finestre con serramenti in PVC con taglio termico e vetro triplo basso emissivo.
92,3290
D
Sostituzione delle caldaie installate nei singoli appartamenti, con pompe di calore ad assorbimento a gas aria-acqua, per riscaldamento produzione di ACS centralizzati
40,5560
A2
installazione di impianto solare fotovoltaico da 20 kWp + installazione di impianto solare termico da 10,55 m2
22,8064
A3
Tipo di intervento
fiche strutturali dell’immobile, allo scopo di renderlo maggiormente idoneo al nuovo assetto impiantistico
appartamenti, senza influire sull’eroga-
di fiocchi in lana di vetro di 200 mm di
ed energetico. Il tetto a doppia falda è stato rimosso e
zione termica verso gli altri.
spessore, contenuto da una lastra di
sostituito da un tetto piano, sul quale sono stati posati i pannelli solari, le pompe di calore a gas e realizzato un vano tecnico nel quale sono stati collocati i serbatoi iner-
cemento rinforzata da 12 mm, sul quale
Gli interventi sull’involucro
è stata ancorata la sottostruttura del
Il miglioramento dell’efficienza
rivestimento, quest’ultimo composto da
energetica degli edifici ha richiesto
piastrelle in cotto 500 x 250 x 25 mm, in
La realizzazione degli impianti di distribuzione del
la realizzazione di una coibentazione
modo da realizzare una parete ventilata.
calore è stata pensata anche tenendo conto dei poten-
dell’involucro opaco e la riduzione delle
Per migliorare le prestazioni ener-
ziali problemi generati da condomini insolventi predispo-
dispersioni dalle parti finestrate.
ziale e di produzione dell’acqua calda sanitaria.
getiche della copertura, si è deciso di
nendo, all’interno del vano tecnico posto in copertura,
Partendo dalla struttura muraria
rimuovere completamente il tetto a
le partenze delle tubazioni di distribuzione del calore e
esistente (composta da una doppia
doppia falda in eternit (Figura 5), per
dell’acqua calda sanitaria per ogni appartamento servito,
fila di mattoni con interposta una
lasciare posto ad un tetto piano (Figura
in modo indipendente. In questo modo, sarà possibile
camera d’aria) si è utilizzato un isola-
6), capace di accogliere l’installazione
intercettare l’erogazione del calore a uno qualsiasi degli
mento termoacustico, con insufflaggio
degli impianti tecnologici: le pompe di calore, il locale tecnico con i serbatoi termici, l’impianto solare termico e quello fotovoltaico.
Gli interventi antisismici Nel progetto di riqualificazione si è anche previsto un importante intervento di adeguamento sismico, anche in considerazione della loro vetustà strutturale. Per ottemperare ai requisiti necessari, si è proceduto alla realizzazione di FIGURA 5
Particolare della copertura del tetto esistente, prima della sua rimozione (motivo della presenza di una copertura temporanea superiore)
58
#82
FIGURA 6
Fasi di realizzazione del nuovo tetto piano, sul quale verrano posati tutti gli impianti tecnologici
una innovativa struttura ad esoscheletro in tubi d’acciaio posti in facciata,
che ha “ingabbiato” l’immobile in una
consente di poter interrompere l’ero-
maglia di acciaio (Figura 7), in grado di
gazione del calore verso uno speci-
assicurare la stabilità sismica, fissandola
fico appartamento, semplicemente
ad un cordone di fondazione specifica-
intercettando le tubazioni nel locale
tamente progettato e realizzato intorno
tecnico posto in copertura. Essendo
al perimetro dell’edificio (Figura 8). L’eso-
il locale tecnico ad uso esclusivo del
scheletro e tutti gli impianti termici di
Terzo Responsabile, la gestione dell’e-
distribuzione verso i singoli apparta-
rogazione del calore può essere gestita
menti sono poi stati coperti e incapsulati
di fatto come singole utenze sotto la
nell’isolamento in lana di vetro, insufflata
responsabilità di un unico referente
nell’intercapedine posta sotto il rivesti-
nominato dal condominio.
mento esterno della parete ventilata.
Una volta definito lo schema di impianto e di distribuzione, la proget-
L’impianto di climatizzazione
tazione si è concentrata sulla tecnolo-
Anche l’impianto di climatizzazione è
gia da utilizzare, considerando 2 diverse
stato oggetto di un’attenta analisi di valu-
soluzioni: la prima costituita da pompe
tazione delle convenienze energetiche
di calore aerotermiche alimentate elet-
ed economiche, mettendo a confronto
tricamente (EDHP), la seconda compo-
diverse soluzioni tecnologiche che offris-
sta da pompe di calore aerotermiche ad
sero i necessari servizi di riscaldamento
assorbimento alimentate a gas (TDHP).
e produzione di acqua calda sanitaria.
Entrambe le soluzioni offrivano
La situazione esistente prevedeva
specifici vantaggi, rispetto alla situa-
la presenza per ogni appartamento di
zione ex-ante, pur utilizzando un
una caldaietta autonoma funzionante
diverso vettore di alimentazione.
a gas installata, per la maggior parte dei casi, sul balcone. Nella riprogettazione degli impianti, si è valutato che il sistema di tipo centralizzato era quello che avrebbe consen-
FIGURA 7 Realizzazione dell’esoscheletro antsismico, che ingabbia tutta la struttura dell’edificio
Per le pompe di calore elettriche: • elevato utilizzo di energia rinnovabile aerotermica; • nessuna necessità di locale centrale
FIGURA 8 Particolare del cordone di fondazione per il fissaggio a terra dell’esoscheletro antisismico
termica;
tito il maggior incremento di efficienza
• posizionamento all’esterno in coper-
• l’assenza di necessità di una manutenzione specializzata
dei servizi di riscaldamento e produ-
tura, senza problemi di rumorosità
per la gestione dei refrigeranti F-Gas (patentino F-gas e
zione di acqua calda sanitaria, e che
molesta;
denuncia dell’impianto);
rispondesse al meglio ai requisiti richiesti per l’accesso del meccanismo di
• parziale sfruttamento dell’impianto fotovoltaico.
• utilizzo del combustibile gassoso già presente nel sito di installazione;
incentivazione. Dovendo comunque
Per le pompe di calore ad assorbimento
• temperatura di mandata dell’acqua calda fino a 70 °C,
rispettare la volontà manifestata dai
a gas, i vantaggi applicativi erano prati-
molto utile in particolare per la produzione dell’acqua
condomini, l’impianto è stato pensato
camente simili a quelli delle pompe di
calda sanitaria in accumulo.
e realizzato in modo centralizzato, ma
calore elettriche, ad eccezione dell’uti-
La scelta quindi è caduta sulle pompe di calore ad assorbi-
garantendo l’autonomia di ogni appar-
lizzo dell’impianto fotovoltaico, se non
mento a gas, sia per il riscaldamento che per la produzione
tamento per quanto attiene all’eroga-
in minima parte per l’alimentazione
di acqua calda ad uso sanitario. Bisogna infatti considerare
zione del calore. In pratica, il calore viene
dei ventilatori e delle pompe. A favore
che per ogni condominio sarebbe stato necessaria una
generato dall’impianto centralizzato e
di quest’ultima tecnologia, hanno però
potenza elettrica installata non inferiore a 30 kW per le
quindi smistato ai vari appartamenti
giocato alcuni aspetti tecnici, peculiari per
sole pompe di calore elettriche. Un utilizzo simile per i 17
ognuno con proprie e indipendenti
le pompe di calore ad assorbimento a gas:
condomini che costituiscono il quartiere, avrebbe signifi-
linee di mandata e di ritorno dell’ac-
• l’utilizzo di fluido refrigerante naturale
cato richiedere un aumento della capacità elettrica della
qua calda. In questo modo il sistema
(ammoniaca);
zona di oltre 500 kW di potenza elettrica in bassa tensione,
#82 59
FIGURA 9 Gruppo preassemblato di pompe di calore ad assorbimento a gas per riscaldamento e ACS a servizio di ogni edificio condominiale
oppure la realizzazione di cabina elettrica dedicata alla trasformazione da media a bassa tensione.
Caratteristiche dell’impianto di climatizzazione
FIGURA 10 Schema unifilare del circuito primario di produzione del calore per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria, attraverso due serbatoi, uno dei quali alimentato dall’impianto solare
I risultati ottenuti
sto i dati di prestazione.
Dalla situazione iniziale, il nuovo impianto è stato
L’intervento sull’intero quartiere, al
Moltiplicando quanto emerso dal
realizzato con n. 2 pompe di calore ad assorbimento a gas.
momento della redazione di questo
primo condominio a tutto il quartiere,
L’installazione del gruppo preassemblato è stata previ-
articolo non è ancora completamente
otteniamo:
sta in copertura, a fianco del locale tecnico, nel quale sono
concluso (Figura 11), ma possiamo
• riduzione dei consumi gas:
posizionati i serbatoi inerziale e di accumulo dell’acqua
estrapolare i risultati di quanto fatto
calda sanitaria, alimentati dalle pompe di calore e dall’im-
sui primi condomini, per trarne una
pianto solare termico (Figura 9).
valutazione complessiva.
250.825,99 m3/anno; • riduzione delle emissioni di anidride carbonica: 7.911,88 ton/anno.
Lo schema di funzionamento è stato progettato in
Le misure messe in campo hanno
modo che le due pompe di calore possano funzionare
portato i primi 8 edifici realizzati e
in parallelo per il riscaldamento, mentre una di esse può
completati dalla classe energetica G
essere deviata temporaneamente per caricare termica-
alla classe energetica A3. Al comple-
Il confronto tra i due impianti di climatizzazione a diverso vettore energetico
mente il serbatoio di accumulo dell’ACS (Figura 10).
tamento dell’intero intervento sui 17
Essendo l’obiettivo primario degli
Le pompe di calore ad assorbimento a gas selezionate
condomini, auspicando la successiva
interventi previsti, quello della riduzione
sono particolarmente idonee a questo tipo di impianto,
cantierizzazione dei restanti 9 quanto
dei consumi energetici, per ovvie ragioni
in quanto capaci di erogare acqua calda anche ad alte
prima, possiamo riassumere i risul-
era necessario valutare con attenzione
temperature, sia per il riscaldamento, ma soprattutto per
tati ottenuti confrontando i dati della
anche la tipologia di impianto di clima-
la produzione di acqua calda sanitaria (fino a 70 °C), senza
situazione ex-ante, con dati rilevati in
tizzazione da realizzare. Assodato che
particolari deficit in termini di prestazione.
un condominio “tipo” e la situazione
l’impianto doveva essere del tipo
Il gruppo di pompe di calore è controllato da un
ex-post assunta sulla base dei dati di
centralizzato, due distinte tecnologie,
sistema di regolazione capace di gestire i generatori in
prestazione alle varie condizioni di eser-
come detto, avrebbero potuto soddi-
modulazione in cascata, impostando un set-point di
cizio del sistema edificio-impianto. I
sfare i servizi di riscaldamento: quella
funzionamento dinamico, in base al servizio richiesto
dati di confronto sono contenuti nella
rappresentata dalle pompe di calore
(riscaldamento o produzione di ACS). Inoltre, il controllore
seguente Tabella 2.
elettriche e quella rappresentata dalle
è connesso in rete per una supervisione da remoto. Ciò
Come detto, l’intero intervento
permette di acquisire in tempo reale e in modo continua-
riguarda edifici condominiali tra loro
tivo i dati di funzionamento delle pompe di calore, utili per
del tutto paragonabili sotto l’aspetto
Il vettore di alimentazione è quindi il
eventuali ottimizzazioni di settaggio e parametrizzazione
delle dimensioni e delle dispersioni con
primo elemento che distingue le tecno-
del funzionamento delle pompe di calore.
l’edificio “tipo” del quale abbiamo espo-
logie, in conseguenza del quale vi sono
60
#82
pompe di calore ad assorbimento a gas, entrambe di tipo aerotermico.
della situazione impiantistica, in quanto: • consente la riduzione della temperatura di mandata dell’acqua calda grazie al minor carico termico indotto dall’isolamento degli elementi più disperdenti (pareti, copertura e elementi finestrati); • installazione di un impianto fotovoltaico. Quest’ultimo elemento spesso viene associato all’utilizzo di una pompa di calore ad attivazione elettrica, essendo l’energia elettrica da fotovoltaico rinnovabile e a costo nullo. Ma essendo in gioco la climatizzazione invernale e FIGURA 11 Vista complessiva dei lavori di riqualificazione energetica e sismica del quartire “Nido” di Zingonia (Bergamo) TABELLA 2 Dati di confronto di consumo energetico e di emissioni di anidride carbonica prima e dopo gli interventi di riqualificazione dei condomini del quartiere
Dati edificio Pre intervento Indice di prestazione energetica non rinnovabile condominio “tipo”
Dati edificio Post intervento
263,1630 kWh/(m2 anno) 22,81 kWh/(m2 anno)
Indice di prestazione energetica rinnovabile condominio “tipo”
0,85 kWh/(m2 anno)
11,39 kWh/(m2 anno)
Energia elettrica da rete
3.772,82 kWh
0,24 kWh
Combustibile gassoso (metano) complessivo
17.695,29 Sm3
2.940,85 Sm3
non quella estiva, la quantità di energia elettrica necessaria al funzionamento delle pompe di calore elettriche non sarebbe stata erogabile dall’impianto fotovoltaico, se non in minima parte. Come noto, infatti, l’irraggiamento solare, nelle regioni del nord Italia, consente di fornire energia elettrica per circa 1.300 kWh annui, dei quali solo il 27% circa riguarda i 6 mesi invernali, da ottobre a marzo (Tabella 3). L’utilizzo di una pompa di calore elettrica aerotermica avrebbe necessitato di un assorbimento elettrico di punta di circa 30 kW, richiedendo quindi un impianto fotovoltaico da almeno 100 kWp, cioè circa 4 volte maggiore di
Combustibile gassoso (metano) per singolo appartamento (convenzionale)
1.105,95 Sm3
183,80 Sm3
Emissioni di CO2 condominio “tipo”
432,12 kg/(m2 anno)
68,43 kg/(m2 anno)
Emissioni di CO2 per singolo appartamento (convenzionale)
27,01 kg/(m2 anno)
4,28 kg/(m2 anno)
Emissioni complessive condominio “tipo”
552,97 ton CO2/anno
87,57 ton CO2/anno
Risparmio di combustibile gassoso condominio “tipo”
-14.754,47 m3/ anno
Riduzione delle emissioni di CO2 condominio “tipo”
-465,40 ton/anno
quello previsto. Esiste un altro aspetto non trascurabile che ha determinato una scelta diversa: l’utilizzo dell’impianto di riscaldamento nel periodo meno favorevole per il fotovoltaico, cioè durante giornate invernali caratterizzate da sole basso sull’orizzonte, spesso offuscato da nubi e nebbie, con il massimo carico di assorbimento concentrato nelle ore serali, nelle quali la produzione di energia elettrica sarebbe stata praticamente nulla, costringendo il condominio ad utilizzare quasi esclusivamente energia elettrica da rete,
determinate scelte impiantistiche da
• sistema di emissione del calore in
fornibile attraverso un contatore idonea capacità, ben
considerare. Nel caso in questione, che
ambiente con elementi che richie-
maggiore di quello esistente, con i relativi costi di instal-
potrebbe essere riscontrato nella stra-
dono temperature medio-alte, per
lazione e mantenimento.
grande maggioranza di tutti gli inter-
assicurare l’emissione del calore negli
venti di retrofit, riqualificazione o anche
ambienti;
semplice sostituzione di un impianto di
• ridotta potenza elettrica installata
riscaldamento, queste sono le generi-
disponibile, idonea solo a sostenere
che condizioni di stato di fatto:
gli assorbimenti di energia elettrica
• presenza in sito di gas combustibile
per apparecchiature ausiliarie e di
in quantità adeguata ai servizi erogati;
piccola potenza.
Le differenze tra queste tecnologie non si limitano al vettore energetico, ma si evidenziano anche in altri aspetti impiantistici, quali: • influenzabilità delle prestazioni alle condizioni climatiche esterne; • massime temperature di mandata per riscaldamento e acqua calda sanitaria;
• impianto di distribuzione esistente e
La riqualificazione energetica profonda
• utilizzo di refrigeranti più o meno climalteranti (GWP).
dimensionato per salto di tempera-
degli edifici, d’altra parte, porta spesso
In merito al primo punto, è da evidenziare che il ciclo
tura di 10 °C;
con sé delle modifiche almeno parziali
termodinamico ad assorbimento è influenzato dalle
#82 61
condizioni esterne in modo meno netto rispetto al ciclo
TABELLA 3
Radiazione solare globale su piano orizzontale in provincia di Bergamo – valori medi mensili1
a compressione di vapore, e lo stesso avviene alle elevate
Mese
Radiazione kWh/m2
Percentuale sull’anno
temperature di mandata dell’acqua calda. Le pompe di
gennaio
42,47
3
calore ad assorbimento a gas GAHP hanno la capacità
febbraio
58,66
5
marzo
104.38
8
aprile
135,66
10
maggio
168,11
12
giugno
186,57
14
luglio
202,37
15
agosto
171,28
13
settembre
119,94
9
ottobre
75,27
6
warming potential) elevato, oggi utilizzati nelle pompe di
novembre
41,22
3
calore elettriche, quali l’R410a, che è caratterizzato da un
dicembre
33,70
2
GWP superiore a 2000, o il più recente R32, con un GWP
TOTALE
1339,62
100
di produrre acqua calda fino a 70 °C, temperature che possono certamente essere idonee anche in impianti esistenti ad alta temperatura e che consentono di produrre acqua calda sanitaria in accumulo senza integrazioni termiche per la gestione dei cicli anti-legionella. Anche il tema dei refrigeranti ha un ruolo sempre più importante nella scelta delle pompe di calore: le recenti regolamentazioni europee in fase di definizione vogliono limitare in modo deciso i refrigeranti con GWP (global
pari a circa 640, per spingere il mercato verso refrigeranti
1
ENEA – Atlante solare della radiazione solare – Tabelle della radiazione solare – http://www.solaritaly.enea.it/TabelleRad/TabelleRadIt.php
di tipo naturale come ad esempio l’R290 (propano) o l’ammoniaca, che è il refrigerante utilizzato dalle pompe
sul rinnovo degli spazi comuni intorno
che hanno riguardato l’intero involucro
di calore ad assorbimento a gas GAHP.
agli edifici, con nuovi spazi verdi, un
esterno degli edifici, l’utilizzo di mate-
nuovo percorso ciclopedonale che
riali basso emissivi e impianti termo-
renda più vivibile e moderno il quar-
tecnici in grado di utilizzare al meglio
tiere, che finora era considerato al limite
le energie rinnovabili dall’aria esterna
del degrado sociale e ambientale.
e dal sole.
La riqualificazione urbana I risultati ottenibili da questi interventi non sono solo di tipo economico ed ambientale, ma si spingono alla volontà di ottenere, come effetto positivo indiretto, l’in-
Nuovi regolamenti condominiali, la
Il risultato netto di questo complesso
tegrazione e riqualificazione sociale dell’intero quartiere.
possibilità di avviare Comunità Energe-
intervento, ancora in fase di attuazione,
Gli interventi previsti hanno consentito di ampliare
tiche Rinnovabili, grazie alla presenza
visto che sono stati ormai completati
la visione di una riqualificazione più estesa e profonda,
di tanti impianti fotovoltaici, non solo
gli interventi di 8 dei 17 condomini del
comprendendo anche una riconversione sociale ed
sugli edifici residenziali ma anche nelle
quartiere, è la riduzione dei consumi di
urbana.
aziende limitrofe, ci si augura possa
gas metano di oltre 250.000 m3/anno,
La startup innovativa specializzata nei processi di rige-
essere da rilancio e di rigenerazione
e la contestuale riduzione delle emis-
nerazione urbana, capofila di questo intervento, ha fatto
di un tessuto sociale che merita possa
sioni complessive di CO2 per oltre 8.000
da aggregatore di diverse aziende costruttrici del territo-
vivere ambienti interni ed esterni a vera
tonnellate/anno.
rio, dei Comuni, della Provincia e della Regione per esten-
misura d’uomo.
dere il processo di riqualificazione energetica a quello sociale ed urbano. Contestualmente ai lavori sugli edifici, si sta lavorando
In concreto, gli inquilini di questo quartiere, composto da circa 600
Conclusioni
persone in totale, dovrebbero vedere
La riqualificazione energetica, che è
le loro bollette energetiche scendere
stato possibile avviare in questo quar-
dal valore indicativo di 1.100 € anno,
tiere di Verdellino Zingonia, in provincia
a circa 250 €, con un risparmio signi-
di Bergamo, che non era certamente
ficativo, a fronte di un miglior comfort
tra i più rappresentativi di un benes-
interno agli appartamenti.
sere sociale, ha permesso da un lato
62
#82
di realizzare interventi di riduzione dei
* Enrico Casali, Robur SpA
consumi energetici e delle emissione
Filippo Simonetti, Architetto libero
di anidride carbonica molto significa-
professionista e Amministratore
tivi, grazie ad una serie di interventi
Unico di “Concreta”
n
Informazioni dalle aziende
INCONTRO TECNICO AiCARR IN BELIMO ITALIA Il 28 settembre 2023 alle ore 14.00 presso la sede Belimo in Via Zanica 19H a Grassobbio (BG) si è svolto l’incontro tecnico AICARR dal tema IMPIANTI IDRONICI ED AERAULICI ALLA LUCE DELLA UNI EN ISO 52120-1: Nuovi requisiti dei BACS per la riqualificazione degli edifici secondo il Decreto Requisiti Minimi e CAM
L
a Norma UNI EN ISO 52120-1:2022, in vigore dal mese di novembre 2022, è fortemente connessa alla prestazione energetica degli edifici poiché occupandosi di controllo, automazione e gestione degli impianti presenti in un edificio impatta fortemente sulla scelta di soluzioni e componenti meccanici. La nuova Norma, di fondamentale importanza per i progettisti di sistemi HVAC e i loro interlocutori, sostituisce la UNI EN 152321:2017 richiamata in vari decreti attinenti la prestazione energetica degli edifici fra i quali il D.M. 23 giugno 2022 “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi”, cosiddetto decreto CAM. L’incontro tecnico si pone l’obiettivo di fornire a progettisti, installatori e building manager, sia privati che pubblici, una panoramica completa degli aspetti legati agli impianti HVAC citati dalla Norma, esplicitando le funzioni obbligatorie in relazione alle tipologie di edifici. Nel corso dell’incontro sono state descritte modalità ed accorgimenti che permettono il conseguimento delle prestazioni richieste in caso di impianti idronici e aeraulici, da un punto di vista teorico e successivamente eseguendo prove pratiche in diretta, alcune delle quali in presenza e altre in collegamento con un laboratorio di prova, verificando le potenzialità delle diverse soluzioni proposte. Infine, è stata presentata una visione com-
plessiva dello stato dell’arte dei sistemi di gestione degli edifici e degli sviluppi futuri, tenendo in conto sia l’evoluzione normativa che quella tecnologica, con il consueto taglio pratico e rigoroso. Inoltre sono stati approfonditi gli aspetti che hanno portato all’adozione di queste nuove tecnologie, le motivazioni che ne suggeriscono l’utilizzo, lo stato di fatto e la portata di questa innovazione tecnologica, con un focus sugli aspetti di sicurezza e di prevenzione incendi. Questo appuntamento è stato il primo di una serie di incontri sul tema, che si svolgeranno sia in presenza che in streaming, le prossime date saranno: • Siena 4 ottobre • Cuneo 12 ottobre • Bologna 26 ottobre • Roma 9 novembre • Mestre 22 novembre. Per ulteriori informazioni: https://www.aicarr.org/IncontriTecnici/IncontriTecnici_Dettaglio.aspx?id = 901
Focus sistemi ibridi
Riqualificazione energetica di un edificio condominiale con sistema ibrido Analisi tecnico-economica di due schemi impiantistici differenti allo scopo di ottimizzare il bilancio annuale garantendo lo stesso livello di comfort ottenibile con altre soluzioni più onerose in termini di gestione M. Toniolo*
I
l mercato della riqualificazione energetica nel
mento del sistema andando a ottimiz-
nibile con altre soluzioni più onerose in
settore edilizio italiano è notevolmente superiore
zare la gestione di due fonti energetiche
termini di gestione.
a quello delle nuove costruzioni, dove la possibi-
diverse in base alle condizioni di carico
lità di scelta dei generatori è limitata alle pompe di calore
richieste. In questa trattazione il focus
Presentazione del caso studio
grazie a stringenti normative europee e nazionali. Relativa-
è sui sistemi ibridi commerciali e sull’a-
Il caso studio analizzato in questa
mente alla riqualificazione il ventaglio in termini di propo-
nalisi tecnico economica di due schemi
trattazione si riferisce alla valutazione
ste è molto più ampio, passando dalle caldaie a condensa-
impiantistici differenti allo scopo di
preliminare per la riqualificazione ener-
zione alle pompe di calore tramite i sistemi ibridi. L’obiet-
ottimizzare il bilancio annuale garan-
getica di un edificio residenziale situato
tivo del sistema ibrido è quello di migliorare il funziona-
tendo lo stesso livello di comfort otte-
in provincia di Milano. L’edificio è costitu-
64
#82
S CU FO
ito da 6 appartamenti con una superfice
invernale, puntando quindi a minimiz-
• il sistema prevede l’utilizzo di un accumulo inerziale di
media di circa 110 m2/appartamento
zare fastidiose correnti d’aria gene-
1500 litri per la gestione del riscaldamento, dal quale poi
predisposti su 3 piani che si affacciano
rate da sistemi dotati di ventilatore e
si dipartono due mandate distinte di cui una diretta per
su una scala comune centrale interna.
a massimizzare l’effetto radiante dei
i radiatori e una miscelata per il radiante a pavimento;
La struttura è di concezione relati-
terminali ad alta temperatura;
La richiesta da parte del committente consisteva, in questo
vamente recente, essendo stato costru-
• nella zona giorno/notte è stato utiliz-
caso, nell’installazione di un sistema ibrido per aumentare
ito nei primi anni 2000, pertanto l’isola-
zato un sistema radiante, consen-
la quota di produzione tramite energia rinnovabile per la
mento delle pareti perimetrali, del solaio
tendo di lavorare a temperatura
generazione del calore necessario al riscaldamento inver-
di copertura e del solaio verso il piano
inferiore e di migliorare il comfort e
nale. Relativamente alla produzione di acqua calda sanita-
interrato è previsto ma ridotto rispetto
la distribuzione del calore nelle stanze
ria, essa viene demandata esclusivamente alle caldaie su
agli standard normativi attualmente in
più ampie dell’edificio.
espressa richiesta del committente e pertanto non verrà
vigore. In particolare l’isolamento delle
L’impianto prima dell’intervento di sosti-
trattata all’interno del seguente caso studio.
superfici perimetrali consiste in 6 cm di
tuzione della centrale termica risulta
L’intervento di riqualificazione energetica non prevede
EPS, 8 cm di lana di roccia in copertura e
costituito da una caldaia standard da
installazione di isolamenti delle pareti perimetrali o di
4 cm di EPS verso il locale con destina-
140 kW a gas metano che consente di
copertura, pertanto il carico termico richiesto dall’edifi-
zione d’uso “magazzino”. Nell’ipotesi di
sopperire al riscaldamento e alla produ-
cio non subisce alcuna variazione.
garantire il massimo comfort agli utiliz-
zione di ACS per il complesso residen-
zatori, il progettista ha optato per una
ziale. Analizzando con un maggiore
distinzione dei terminali di impianto in
grado di dettaglio il sistema si eviden-
base alle differenti destinazioni d’uso
ziano i seguenti aspetti:
impianto si è effettuato uno studio basato sul valore dei
dell’edificio.
• la caldaia si occupa della produzione
bin della località analizzata, metodo che tiene conto della
Nel caso studio analizzato la predispo-
di calore per il riscaldamento inver-
forte variabilità di temperatura dell’aria esterna durante
sizione dei terminali è stata la seguente:
nale, lavorando su un unico collettore
l’anno.
• all’interno dei servizi igienici si sono
posto in sequenza a uno scambiatore
L’analisi è consistita nella valutazione del funziona-
adottati i radiatori per garantire un
a piastre per la separazione del circu-
mento delle macchine (caldaie e pompe di calore) sia in
maggior comfort durante il periodo
ito primario dal circuito secondario;
base alle richieste di energia termica dell’impianto che in
Metodologia adattata Per effettuare l’analisi energetica degli schemi di
base alle condizioni climatiche esterne.
Soluzioni impiantistiche analizzate Il confronto che si riporta in questo articolo fa riferimento a due diverse tipologie impiantistiche relativamente alla distribuzione e alla generazione dell’energia. I generatori vengono mantenuti uguali nelle due soluzioni e viene fatto variare il sistema di distribuzione, puntando quindi a ottimizzare la gestione del sistema a parità di generazione simulata. Soluzione A – Sistema ibrido con unico accumulo inerziale per la gestione delle due zone ad alta e bassa temperatura La soluzione A prevede l’utilizzo di un accumulo inerziale all’interno del quale viene fatta convogliare la portata di acqua destinata al circuito radiante e quello a radiatori. Analizzando lo schema in Figura 1 è possibile evidenziare FIGURA 1
Schema di impianto riferito alla Soluzione A
come la temperatura dell’accumulo inerziale sia necessariamente maggiore della temperatura di mandata dell’im-
#82 65
FO CU S
pianto a radiatori per consentire di fornire il carico richie-
sto in ogni condizione. Soluzione B – Sistema ibrido con accumulo inerziale per la gestione del sistema radiante e mandata diretta per i radiatori La soluzione B prevede invece la gestione separata dei due circuiti gestiti dai diversi terminali di impianto come mostrato in Figura 2. Nonostante la generazione del calore venga sempre demandata alla pompa di calore e alla caldaia, in questo caso l’accumulo inerziale è al solo servizio dell’impianto radiante per massimizzare la resa della pompa di calore alle basse temperature, mentre il circuito costituito dai radiatori viene gestito in maniera produzione e il calore necessario viene generato esclusivamente dalla caldaia.
Risultati energetici
FIGURA 2
Schema di impianto riferito alla Soluzione B
In seguito all’analisi delle temperature di mandata e di ritorno e alla potenza della macchina è possibile deterTABELLA 1
minare la copertura del fabbisogno di energia tramite le
Consumo di energia primaria annuale per le due soluzioni analizzate
diverse fonti energetiche. operative in funzione della temperatura esterna e la potenza termica richiesta, si riportano in Tabella 1 i fattori
Soluzione A 10000 Consumo energia primaria [kWh]
di copertura relativi all’energia primaria annuale. Il risparmio in termini di energia primaria consumata
Soluzione B
Consumo di energia primaria annuale 4044 - Soluzione A
Ore di funzionamento Consumo di energia primaria [kWh]
Complessivamente, considerando il numero di ore
84600
4044 77742
8000 6000
due comparate. La maggiore efficienza
nell’accumulo e conseguenti minori
tra la soluzione A e la soluzione B è pari quindi all’8,1%.
della Soluzione B è legata a:
dispersioni di energia termica.
Risulta quindi evidente da questa prima analisi che l’uti-
• funzionamento delle pompe di calore
4000 2000 0
Per analizzare i contributi forniti dalle
lizzo di un accumulo inerziale alimentato dal sistema
16 ottenendo 15 14 13 12 11 10 singole 9 8 7 fonti 6 5 di4energia 3 2 1sul0totale -1 -2 si-3può -4 a temperature inferiori,
ibrido per la gestione del radiante e la mandata diretta
quindi una maggiore efficienza di [kWh] fare riferimento al spesa grafico di Figura Energia metano spesa per radiante Energia metano per radiatore [kWh]3
dalla caldaia per l’alimentazione del circuito a radiatori
generazione del calore (COP);
siano la soluzione energeticamente più efficiente tra le
T. ext. [°C]
Energia elettrica spesa per radiante [kWh]
• minore temperatura di stoccaggio
Consumo di energia primaria [kWh]
Consumo di energia primaria [kWh]
10000 8000 6000 4000 2000 16 15 14 13 12 11 10 9
FIGURA 3
ia
7
6
T. ext. [°C]
Energia metano spesa per radiante [kWh] Energia elettrica spesa per radiante [kWh]
66
8
5
4
3
2
1
0 -1 -2 -3 -4
Energia metano spesa per radiatore [kWh] Energia elettrica spesa per radiatore [kWh]
Analisi del consumo di energia primaria per la Soluzione A
Consumo di energia primaria annuale - Soluzione B
#82
soluzione B.
Consumo di energia primaria annuale - Soluzione B
Consumo di energia primaria annuale - Soluzione A
0
Energia elettrica spesa per radiatore [kWh]
per la soluzione A e alla Figura 4 per la
10000 8000 6000 4000 2000 0
16 15 14 13 12 11 10 9
8
7
6
5
4
3
2
1
0 -1 -2 -3 -4
T. ext. [°C] Energia metano spesa per radiatore [kWh] Energia elettrica spesa per radiatore [kWh] FIGURA 4
Energia elettrica spesa per radiante [kWh]
Analisi del consumo di energia primaria per la Soluzione B
COP di pareggio nel tempo, in funzione
Spesa annuale totale ‐ Confronto
L’analisi economica delle soluzioni
del costo dell’energia elettrica e del gas
35.000 €
è di fondamentale importanza per
metano, il quale viene calcolato tramite
30.000 €
valutare in maniera coerente l’aspetto
la Formula 1.
25.000 €
S CU FO
Risultati economici
20.000 €
tecnico sviluppato per il caso studio.
(1)
Il costo delle soluzioni risulta quindi
Per analizzare le soluzioni in maniera
perfettamente comparabile, con un
coerente con le variazioni di prezzo veri-
maggiore costo per la soluzione A pari
ficatesi a partire dal 2021, i calcoli relativi
0€
2019
2020
2021
2022
a circa lo 0,5% rispetto alla soluzione B,
ai costi energetici sono stati effettuati
Soluzione A
11.693 €
10.129 €
12.958 €
29.825 €
legata esclusivamente alle dimensioni
per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022,
Soluzione B
10.266 €
8.895 €
11.346 €
25.586 €
dell’accumulo inerziale.
i quali vengono riportati in Tabella 2. La fonte adottata per la determina-
Analisi di convenienza economica
zione del prezzo medio annuale dell’e-
nella gestione d’impianto
nergia elettrica e del gas naturale deri-
15.000 € 10.000 € 5.000 €
FIGURA 5 Analisi economica annuale per le soluzioni impiantistiche analizzate. Per ciascun anno analizzato il prezzo dell’energia elettrica e del gas metano è quello riportato in Tabella 2
L’analisi di convenienza economica
vano da Arera (Autorità di Regolazione
in riscaldamento. Nei sistemi ibridi il cut-off solitamente
relativamente alla gestione del sistema
per Energia Reti e Ambienti) e fanno rife-
viene impostato a una temperatura notevolmente supe-
nelle due soluzioni analizzate è neces-
rimento a un consumatore domestico
riore rispetto ai limiti funzionali della macchina, consen-
sariamente dipendente dai prezzi dell’e-
nel regime di maggior tutela. Il valore
tendo quindi di ottimizzare l’efficienza della pompa di
nergia elettrica e del gas metano. La
del PCIgas adottato nelle simulazioni è
calore. All’interno di questa trattazione questo valore non è
variabilità dei prezzi nel corso degli
di 9,94 kWh/m3, ηCALDAIA considerato è
stato modificato nelle varie simulazioni ed è rimasto fissato
ultimi anni ha comportato enormi
pari a 0,98.
a 0 °C, per consentire di analizzare in maniera omogenea
difficoltà nella valutazione degli inve-
Si può dunque evidenziare come la
le soluzioni anche al variare dei prezzi dell’energia.
stimenti in ambito energetico, compor-
variazione dei prezzi di energia elettrica
In Figura 5 viene riportato il costo annuale di gestione
tando quindi enorme incertezza nei
e gas naturale abbia comportato una
in base ai consumi energetici esplicitati in Figura 8. È possi-
confronti del committente. Il COP di
sostanziale variazione del COP di pareg-
bile evidenziare che la Soluzione B risulti sempre più conve-
pareggio è un parametro che serve a
gio, spostando in maniera considere-
niente rispetto alla soluzione A per le annualità analizzate.
valutare se l’efficienza della pompa di
vole il punto di convenienza economica
calore, con una determinata tempera-
relativamente all’utilizzo della pompa
tura di mandata e temperatura dell’a-
di calore.
Conclusioni L’obiettivo dello studio era quello di sviluppare in
ria esterna, risulta maggiore di quello
Nell’ottica di ottimizzazione della
maniera analitica l’aspetto energetico ed economico
della caldaia in termini economici. Se il
gestione economica del sistema, per
per le due diverse soluzioni impiantistiche analizzate. In
COP con cui sta lavorando la pompa di
ovviare a questa variazione dei prezzi,
base alle simulazioni svolte è possibile evincere che l’im-
calore è inferiore a quello di pareggio
una modalità operativa consiste nel
pianto energeticamente più efficiente risulta essere quello
allora risulta economicamente conve-
modificare il valore di cut-off, ovvero
indicato nella Soluzione B. Le migliori prestazioni ener-
niente utilizzare la caldaia, viceversa se
la temperatura alla quale la pompa di
getiche dell’impianto consentono inoltre di confermare
il COP è superiore a quello di pareggio.
calore viene completamente spenta per
che, considerando anche le variazioni dei prezzi verifica-
La Tabella 2 riporta la variazione del
far funzionare esclusivamente la caldaia
tesi negli ultimi anni, la Soluzione B risulta essere la più sostenibile anche sotto il profilo economico.
TABELLA 2
Prezzo medio annuale di energia elettrica e gas metano per un utente domestico in regime di maggior tutela e valore del COP di pareggio
Prezzo energia elettrica[€/kWh] Prezzo gas metano [€/Sm3] COP pareggio 2019
0,2068
0,766
2,63
2020
0,1789
0,6660
2,62
2021
0,2337
0,8140
2,79
2022
0,6135
1,2789
4,67
I motivi della maggiore efficienza della Soluzione B rispetto alla soluzione A sono da ricercarsi principalmente nella gestione più efficiente delle pompe di calore (lavoro a temperature inferiori) consentendo un importante miglioramento del valore di COP medio annuale.
n
* Manuel Toniolo, Baxi s.p.a.
#82 67
Focus sistemi ibridi
La riqualificazione energetica degli impianti condominiali
Attraverso l’analisi di due casi di studio si evidenzia il vantaggio di poter utilizzare una pompa di calore ad alta temperatura in una configurazione ibrida S. Ronca*
L’
introduzione di forme di incentivazione dei
altra tecnologia, che pertanto oggi è
subentra solo quando è necessario, ad
sistemi energetici degli edifici, e in modo parti-
di fatto la scelta privilegiata nel caso di
esempio nei giorni più freddi dell’anno
colare del Superbonus 110%, ha posto al centro
abitazioni mono o bifamiliari, oppure
quando la sola pompa di calore farebbe
dell’attenzione la condizione del parco edilizio residenziale
in appartamenti termoautonomi, sia
“fatica” a funzionare con la massima effi-
in Italia, costituito da edifici nella maggioranza dei casi
di nuova costruzione che in caso di
cienza. Il sistema di gestione elettronico
costruiti prima del 1976 con scarsa attenzione per l’aspetto
riqualificazione energetica completa
a bordo farà in modo che l’edificio sia
energetico. L’esigenza di puntare su tecnologie in grado
con abbinamento a impianto di distri-
riscaldato sempre nel modo migliore e
di assicurare significativi miglioramenti nelle prestazioni
buzione a bassa temperatura.
più economico possibile, privilegiando
e nel contenimento delle emissioni inquinanti, requisito
In determinati contesti, tuttavia, è
il funzionamento della pompa di calore
essenziale per accedere ai vari incentivi, ha permesso di
necessario far ricorso a soluzioni ibride
ogni volta che ci siano le condizioni più
evidenziare, forse per la prima volta, il potenziale ruolo
caldaia-pompa di calore, in luogo di
vantaggiose.
delle pompe di calore nel contesto di riqualificazione
una pompa di calore pura. Una situa-
Nell’approfondimento che segue
energetica degli edifici.
zione tipica è quella di edifici non bene
vogliamo però dedicarci a un’appli-
In condizioni di funzionamento ottimali, i vantaggi
isolati in zone climatiche con tempe-
cazione ancora abbastanza comune,
delle pompe di calore sono ineguagliati da qualsiasi
rature esterne rigide, dove la caldaia
quella della riqualificazione degli
68
#82
S CU FO
impianti condominiali centralizzati, in
considerare è la UNI EN 442:2015, da
La presenza o meno di una contestuale riqualificazione
particolare dove vengono mantenuti
cui discende la relazione esponenziale
dell’involucro edilizio determina un chiaro effetto sulla
gli impianti a radiatori esistenti. Nel
seguente:
potenza di progetto dell’edificio e dei singoli locali; solo
momento in cui si affronta un inter-
a valle della definizione dell’intervento edilizio è possibile
vento di questo tipo, non si possono
verificare quale sia la temperatura media minima dell’ac-
non considerare le caratteristiche
dove,
qua d’impianto tale da garantire la copertura del carico
peculiari dell’impiantistica condomi-
θm: temperatura media del fluido tra
di progetto, ipotizzando il mantenimento dei radiatori
niale, caratterizzata da sottosistemi
ingresso e uscita dal radiatore [°C];
esistenti.
di generazione costituiti da caldaie,
θamb: temperatura dell’aria ambiente
spesso anche non a condensazione,
[°C];
significativo la temperatura di mandata del sistema in
e, radiatori come corpi scaldanti. Tali
P: potenza termica del radiatore (o
condizioni di progetto (il valore massimo della curva clima-
impianti spesso operano con regola-
elemento del radiatore) anelle condi-
tica), soprattutto per i condomini con impianti centralizzati
zione a temperatura di mandata fissa,
zioni effettive (θm; θamb) [W];
per i quali è necessario tenere in considerazione anche
comandati da un orologio program-
Pnom: potenza termica nominale del
le perdite termiche nella rete di distribuzione. In tali casi,
matore, o nella migliore delle ipotesi
radiatore nelle condizioni di riferimento
in funzione anche della potenza termica complessiva in
hanno una regolazione climatica, che
(70 °C, 20 °C) [W];
gioco, pare più naturale ipotizzare l’installazione di un
tuttavia presenta curve climatiche con
n: esponente caratteristico della tipo-
sistema ibrido caldaia-pompa di calore, in luogo di una
valori di temperatura massima molto
logia di elemento.
pompa di calore pura.
Tuttavia, non sempre è possibile diminuire in modo
elevati corrispondenti alle condizioni di
Come si può notare nel grafico di
A prescindere tuttavia da questo, se si vuole garantire
progetto. I valori di temperatura impo-
Figura 1, un radiatore a potenza nomi-
la massima copertura annuale con la pompa di calore, può
stati sono necessari al fine di superare
nale di 1 kW, con una temperatura
diventare importante avere a disposizione una pompa di
le perdite di distribuzione e garan-
media di 55 °C, presenta una potenza
calore elettrica in grado di operare anche a temperature
tire che i radiatori presenti nei diversi
termica effettiva di 600 W, circa il 60%
più elevate rispetto ai classici 55 °C.
locali possano soddisfare le condizioni
di quella nominale.
di progetto.
Nel momento in cui si impiegano
Sistemi ibridi commerciali e parametri chiave di funzionamento
È ben noto infatti che la potenza
pompe di calore, è primario obiettivo
termica emessa da un radiatore è
minimizzare la temperatura di mandata,
Quando si parla di applicazioni di sistemi ibridi calda-
funzione della differenza tra la tempe-
al fine di massimizzare il COP della
ia-pompa di calore condominiali (o analogamente impie-
ratura media dell’acqua fra ingresso
pompa di calore stessa (per ogni grado
gati in edifici del terziario, edifici pubblici, alberghi ecc.), si
e uscita e la temperatura dell’aria
di temperatura in meno, si incrementa
usa normalmente la terminologia sistemi ibridi “commer-
ambiente. La norma di riferimento da
infatti il COP di circa 2-2,5%!).
ciali”, per distinguerli dai ben più noti sistemi ibridi destinati al residenziale. Ai fini dell’accesso ai meccanismi di incentivazione così come attualmente definiti (detrazioni fiscali e Conto
Potenza termica radiatore [W]
Potenza termica radiatori 1600
Termico), è necessario che il sistema ibrido sia costituito
1400
da pompa di calore e caldaia a condensazione, espressa-
1200
mente concepiti dal costruttore per funzionare in abbi-
1000
namento tra loro, rispettando tre condizioni:
800
• il rapporto tra la potenza termica utile nominale della
600
pompa di calore e quella della caldaia debba essere
400
sempre ≤ 0,5; • il COP della PdC deve essere ≥ ai valori minini definiti da
200 0 20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
Temperatura media θm FIGURA 1
Esempio di curva di potenza termica di un radiatore (Pnom = 1 kW, n = 1,3, θamb = 20 °C)
85
ciascun specifico sistema di incentivazione; • la caldaia deve essere del tipo a condensazione e il suo rendimento termico utile a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale deve essere ≥ 93 + 2 log Pn.
#82 69
FO CU S
Poiché in applicazioni di questo tipo le potenze termiche richieste dagli edifici, anche a valle di riqualificazione energetica, sono comunque significative, l’architettura costrut-
tiva del sistema ibrido prevede tipicamente una pompa di
ACS (opzionale)
1. Pompa di calore
2. Kit idraulico - Puffer + Termostato
3. Caldaia/e
calore elettrica aria-acqua, una caldaia a condensazione, fisicamente separata, e un accumulo inerziale sul quale operano entrambi i generatori. A questo si aggiunge anche l’accumulo per la produzione di acqua calda sanitaria (Figura 2). Un sistema ibrido può di fatto operare secondo tre diversi regimi di funzionamento: • solo pompa di calore, dalla temperatura bivalente a salire;
FIGURA 2
• pompa di calore + caldaia, con pompa di calore in
Schema tipico di un sistema ibrido commerciale
priorità, per temperature comprese fra la temperatura bivalente e la temperatura settata di cut-off (Ta in Figura 3); • solo caldaia, al di sotto della temperatura dell’aria esterna definita limite, detta temperatura di cut-off, impostata secondo le valutazioni del progettista o gestore dell’impianto. Dal punto di vista della regolazione e del funzionamento di un sistema ibrido, i parametri chiave che influenzano il funzionamento del sistema, la copertura ottenibile con la pompa di calore e pertanto gli effettivi consumi, sono:
Ta
P O T E N Z A T E R M I C A
Punto di bivalenza Potenza termica PDC
Solo caldaia
Caldaia + PDC
Solo PDC Carico termico edificio
TEMPERATURA ARIA ESTERNA
• la temperatura di cut-off, al di sotto della quale si decide di spegnere la pompa di calore elettrica, a prescindere
Tb
FIGURA 3
Schema delle configurazioni operative del sistema ibrido in funzione della regolazione
dal fatto che possa ancora funzionare; • la temperatura massima di esercizio della pompa di calore a una data temperatura esterna: se l’impianto per via delle caratteristiche dei propri corpi scaldanti, deve operare a temperature più elevate, impostando in tal
Pompe di calore ad alta temperatura e refrigeranti a basso GWP
unità immobiliari, tuttavia sono meno frequenti pompe di calore aria-acqua di potenza maggiore, abbinabili anche
senso la climatica, a un certo punto l’impianto richie-
Dal punto di vista normativo, non
derà una temperatura di mandata superiore al limite
esiste una vera e propria definizione di
massimo ammissibile per la pompa di calore, lasciando
pompa di calore ad alta temperatura.
Si considera nel caso in esame una
operare la caldaia.
Se si considera la norma UNI EN 14511-
pompa di calore ad alta temperatura
La combinazione dei due precedenti fattori determina
2:2018, la condizione di prova definita
con un campo di lavoro in termini di
l’effettivo fattore di copertura della pompa di calore elet-
ad alta temperatura, per le macchine
temperatura descritto in Figura 4. Come
trica, che, a parità di potenze termiche, può essere più o
aria-acqua e acqua-acqua, considera
si può notare, la macchina può operare
meno elevato.
una temperatura di mandata in uscita
fino a 65 °C con aria fra –5 e 10 °C, garan-
Poter utilizzare in sistemi ibridi commerciali pompe di
dalla pompa di calore pari a 65 °C; in
tendo 62 °C anche con aria a –10 °C.
calore ad alta temperatura, in luogo di pompe di calore
generale si può considerare “ad alta
In Figura 5 si possono osservare i
tradizionali, consente di ottimizzare al meglio le presta-
temperatura” una pompa di calore elet-
valori di COP, fermo restando le presta-
zioni energetiche del sistema una volta installato.
trica in grado di operare con tempera-
zioni comunque interessanti anche a
ture superiori a 55 °C.
temperatura dell’acqua a 65 °C.
Di seguito si descriveranno le caratteristiche tecniche di pompe di calore ad alta temperatura, prendendo come riferimento un prodotto presente sul mercato. 70
#82
a sistemi ibridi destinati ad applicazioni condominiali.
Sul mercato sono proposti molti
Caratteristica particolare del
prodotti ad alta temperatura per singole
prodotto è anche l’impiego di un refri-
S CU FO
gerante a basso GWP, l’R454C (miscela
dal Regolamento UE 517/14 e dalla sua
è possibile operare nella maggior parte dei casi anche in
di R410 A e dell’HFO R1234yf ), caratte-
attuazione nazionale). Si tratta di un
presenza di radiatori esistenti non sostituiti che richie-
rizzato da un GWP pari a 146 e quindi
refrigerante A2L (secondo la classifi-
dono una curva climatica con temperature più elevate
inferiore alla soglia di 150, che defini-
cazione della UNI EN 378-1), pertanto
per soddisfare il carico, aumentando la copertura della
sce il limite minimo di assoggettabilità
leggermente infiammabile.
pompa di calore con i sistemi ibridi.
alla disciplina F-gas (così come definita
Con un campo di lavoro così ampio
Caso studio: edificio condominiale a Verona e Firenze Allo scopo di analizzare il vantaggio di poter utilizzare
-5°C; +65°C
una pompa di calore ad alta temperatura in una configu-
-10°C; +62°C Temperatura acqua prodotta [°C]
razione ibrida, si è considerato un caso studio relativo a un condominio, composto da due palazzine affiancate (Figura 6), con le seguenti caratteristiche: • superficie utile riscaldata: 4215 m2; • numero unità: 47. Il condominio è oggetto di riqualificazione energetica, con la realizzazione di un sistema a cappotto e la sostituzione di serramenti, che ha ridotto la potenza termica di
Temperatura aria esterna [°C] FIGURA 4
progetto. Nonostante questo, per soddisfare il carico nei
Campo di lavoro Pompa di calore ad alta temperatura
locali più critici, la temperatura di mandata di progetto non può scendere al di sotto di 65 °C.
-25
-20
-15
-10
COP
Si considera l’applicazione del caso studio in due
5,25 5 4,75 4,5 4,25 4 3,75 3,5 3,25 3 2,75 2,5 2,25 2 1,75 1,5
diverse località: Verona (zona climatica E) e Firenze (zona
-5
climatica D). Il sistema ibrido scelto è caratterizzato da: • pompa di calore con potenza termica nominale pari a circa 70 kW • n. 2 caldaie a condensazione modulanti con potenza nominale da 240 kW Si confrontano fra loro una pompa di calore standard e una 0
5
10
15
20
Temperatura aria esterna [°C] 35 °C
FIGURA 5
45 °C
55 °C
Andamento del COP per diverse temperature di mandata al variare della temperatura aria esterna
pompa di calore ad alta temperatura, di potenza termica analoga, accoppiate alle medesime caldaie a condensazione a comporre un sistema ibrido certificato. Al variare della temperatura di cut-off, e al variare della temperatura massima di mandata ammissibile, pari a 65 °C per la pompa di calore ad alta temperatura e 55 °C per la pompa di calore standard, si ottengono i risultati riportati in Tabella 1, considerando calcoli eseguiti in regime standard (asset rating) secondo le norme UNI TS 11300. La curva climatica impostata nell’edificio prevede una temperatura massima di 65 °C alle condizioni di progetto, a valle della riqualificazione energetica. Nel caso di Verona, le temperature medie mensili di mandata variano da 55,1 °C di gennaio ai circa 40 °C di aprile e ottobre. Chiaramente le differenze più marcate sono rela-
FIGURA 6
Rendering 3D del complesso condominiale oggetto di simulazione
tive soprattutto alla percentuale di copertura ottenibile con le pompe di calore sul fabbisogno energetico
#82 71
FO CU S
in riscaldamento.
TABELLA 1
Confronto in regime standard fra pompa di calore standard e pompa di calore ad alta temperatura per le due località scelte
Va precisato che le due pompe di calore presentano
un andamento delle prestazioni leggermente diverso
VERONA
fra loro, con quella standard che produce una potenza termica superiore a temperature più elevate, che rendono
PDC ALTA T 65 °C Tcut off
Epgl
°C
kWh/m2
più rigido, poter beneficiare della pompa di calore ad alta
–15
66,27
temperatura consente di migliorare la copertura ottenibile
0
con la pompa di calore elettrica di quasi il 14% (in termini
5
maggiore la copertura estiva in sanitario. Si può osservare, come prevedibile, che con un clima
SPF calcolato
PDC STANDARD 55 °C Tcut off
Epgl
°C
kWh/m2
3,13
62,33% –15
66,52
3,17
60,67%
71,07
3,39
42,77%
% PDC
% PDC
69,24
3
54,77%
0
68,91
3
54,77%
5
70,93
3,17
44,60%
FIRENZE
relativi) rispetto alla situazione standard. PDC ALTA T 65 °C
Si è sviluppata anche una simulazione dinamica oraria secondo la UNI EN ISO 52016, ipotizzando di considerare
Tcut off
Epgl
la condizione di temperatura di cut-off a –15 °C, al fine di
°C
kWh/m2
verificare con maggiore precisione l’effettiva copertura
–15
36
ottenibile e il valore di COP mensile raggiungibile.
0 5
Effettuando il calcolo per la stagione di riscaldamento,
SPF calcolato
SPF calcolato
PDC STANDARD 55 °C Tcut off
Epgl
°C
kWh/m2
3,24
90,73% –15
36
3,24
90,73%
37,78
3,26
80,03%
% PDC
SPF calcolato
% PDC
39,02
3,16
88,48%
0
39,02
3,16
88,48%
5
40,09
3,23
81,00%
con profili di occupazione tipici per appartamenti (definiti dal progetto di norma), si ottengono risultati in linea con
TABELLA 2
quelli del metodo semi-stazionario mensile.
Valori delle prestazioni energetiche ottenute con simulazione dinamica in località Verona VERONA – SIMULAZIONE ORARIA
I valori di COP calcolati per la pompa di calore ad alta
PDC ALTA TEMPERATURA
temperatura, considerando anche l’effetto delle perdite a carico parziale secondo l’algoritmo della UNI TS 11300-
Tcut off
Epgl
4, sono comunque molto interessanti nonostante i valori
°C
kWh/m2
elevati di temperatura di mandata (Figura 7).
–15
75,23
Conclusioni
nella riqualificazione condominiale, specialmente in zona Climatica E (o chiaramente anche in climi più rigidi), l’im-
Epgl
°C
kWh/m2
–15
78,91
62,68%
SPF calcolato
% PDC
2,98
55,14%
novembre ottobre
temperatura consente di aumentare in modo significativo
aprile
la percentuale dei fabbisogni coperti da pompa di calore.
marzo
Nei condomini, per quanto oggetto di riqualificazione,
febbraio
e la difficoltà nel sostituire totalmente i sistemi di emis-
Tcut off
dicembre
piego nei sistemi ibridi di pompe di calore elettriche ad alta
considerando le difficoltà operative della distribuzione
3,13
% PDC
COP medio mensile in riscaldamento
Sia attraverso considerazioni di carattere tecnico sia attraverso il caso studio presentato, si è evidenziato come
SPF calcolato
PDC STANDARD
gennaio
sione esistenti, nell’operatività reale si è spesso costretti a
2
operare con temperature di mandata elevate per assicu-
FIGURA 7
2,2
2,4
2,6
2,8
3
3,2
3,4
3,6
3,8
COP medio mensile in riscaldamento, località Verona, per PDC alta temperatura
rare un adeguato comfort a tutti gli utenti. L’effetto delle dispersioni termiche della rete di distribuzione condiziona l’impostazione della curva climatica. Ciò concretamente
consente di estendere il periodo di
impianti fotovoltaici e l’incremento
porta a una riduzione della percentuale di copertura della
funzionamento della pompa di calore,
della percentuale di autoconsumo.
pompa di calore se quest’ultima è vincolata a una tempe-
con i conseguenti vantaggi connessi
ratura massima di 55 °C, o inferiore.
all’impiego del vettore elettrico, in parti-
L’impiego di pompe di calore ad alta temperatura 72
#82
colare il possibile accoppiamento con
* Simone Ronca, Viessmann Italia
AiCARR informa
www.aicarr.org
a cura di Lucia Kern
Ottimo bilancio per il Convegno di Napoli, il commento del Presidente Zilio Grande soddisfazione in AiCARR per i risultati registrati dal 39° Convegno nazionale, che si è svolto l’8 settembre scorso a Napoli. L’evento, focalizzato sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, ha richiamato oltre 130 partecipanti nell’Aula Magna del Centro Congressi Federico II e sollevato grande interesse per i temi trattati. “Gli argomenti oggetto di dibattito nella giornata di Convegno - ha commentato Claudio Zilio, Presidente di AiCARR - avranno impatti rilevanti dal punto di vista tecnico, finanziario e sociale su tutto il panorama nazionale già nell’immediato futuro. Le dinamiche dell’ormai necessario efficientamento degli edifici saranno guidate dalle azioni normative e di legge, come ad esempio la prossima EPBD. AiCARR trarrà spunto anche dai risultati di questo Convegno per rafforzare il proprio contributo nei tavoli di lavoro normativi e di consultazione e per continuare a supportare a livello tecnico-culturale i professionisti e le aziende impegnati a rendere “green” quell’80% di edifici realizzati in Italia prima delle leggi sul contenimento dei consumi energetici”. La giornata è stata scandita da contributi particolarmente attuali e stimolanti, a partire dai saluti iniziali del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e di Rita Maria Antonietta Mastrullo, Pro-Rettrice Vicaria dell’Università Federico II. Due le relazioni a invito che hanno, rispettivamente, evidenziato esiti e criticità dei vent’anni trascorsi dalla prima EPBD alla Direttiva Case Green, e illustrato il
progetto Greenroad nato per facilitare la mobilitazione degli investimenti per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano e favorire il dialogo tra attori, stakeholder e decisori del settore. “Gli spunti di approfondimento messi sul tavolo dalle relazioni a invito sono stati poi declinati nelle trenta relazioni libere, che hanno sviluppato gli aspetti normativi, finanziari e tecnici degli interventi di riqualificazione contestualizzati in ambito residenziale e non, e nel patrimonio immobiliare storico e pubblico. Nutrito il numero degli sponsor che hanno creduto nell’evento, testimoniando l’impatto che i temi proposti hanno anche a livello industriale. Il successo del Convegno è il risultato virtuoso dei contributi condivisi delle varie componenti dell’Associazione: il mondo accademico, le aziende, i progettisti e i giovani” ha concluso il Presidente di AiCARR.
Premiate al Convegno di Napoli le vincitrici italiane dei REHVA Professional Awards Si è tenuta nel corso del 39° Convegno nazionale AiCARR a Napoli la premiazione ufficiale delle due vincitrici italiane dei prestigiosi REHVA Professional Awards. Mariapia Colella, Amministratore Unico di AiCARR Educational Srl, ha ricevuto il REHVA Professional Award in Education, e a Francesca Romana d’Ambrosio, ex Presidente AiCARR, è stato assegnato il REHVA Professional Award in Science. Complimenti da tutta l’Associazione.
Quantificare e valorizzare il risparmio energetico, il nuovo corso Pensato in particolare per project ed energy manager di enti pubblici e aziende private, tecnici progettisti dei settori climatizzazione ed edilizia e per tecnici che operano presso le ESCO, questo nuovo modulo, proposto a novembre nel Percorso Specializzazione, è dedicato alla determinazione e conseguente rendicontazione del risparmio energetico connesso ad una serie di attività poste in essere quando ci si occupa di efficientamento energetico. A partire dalla definizione dei concetti di misurazione e risparmio si introducono quelli legati alla disponibilità delle misure e, quindi, alla necessità delle simulazioni ponendo l’accento sull’effetto dell’incertezza nelle misurazioni e sui diversi scenari di valorizzazione che si possono generare al variare dell’interesse e dell’inflazione. CFP: per ingegneri Il calendario 9 e 10 novembre
A novembre, i moduli conclusivi del Percorso Industria Gli impianti presenti negli stabilimenti industriali necessitano dell’intervento di professionisti di grande competenza, non solo in fase di progettazione, ma anche di installazione e soprattutto di gestione e di manutenzione, perché il loro funzionamento ottimale comporta grandi risparmi in termini energetici e quindi economici. È quindi sempre molto seguito e apprezzato il Percorso di AiCARR Formazione dedicato alla gestione dell’energia nell’industria, che prosegue e si conclude a novembre con 5 moduli, come sempre affidati a professionisti fra i migliori esperti in materia e rivolti a progettisti termotecnici, Energy Manager, EGE, responsabili di stabilimento e a chi si occupa di gestione dell’energia all’interno di stabilimenti industriali. CFP: per ingegneri Il calendario 7 novembre - L’illuminazione degli ambienti nell’industria 9 e 14 novembre - Il controllo del rumore nell’ambiente industriale 16 novembre - Pompe e ventilatori nelle applicazioni industriali 21 e 23 novembre - Impianti frigoriferi industriali e del terziario 28 e 29 novembre - Il riscaldamento negli ambienti dell’industria
AiCARR informa Edifici NZEB, come progettare gli impianti di climatizzazione È organizzato in diretta streaming il 28 e 30 novembre il corso “La progettazione degli impianti di climatizzazione negli edifici NZEB”, che affronta dal punto di vista pratico la progettazione e la gestione di impianti a basso consumo energetico, condizione sine qua non per la realizzazione di edifici NZEB. Il corso si rivolge a progettisti e ai tecnici delle PA e di aziende, illustrando, con particolare attenzione all’aspetto pratico, alcune scelte fondamentali per il corretto dimensionamento e funzionamento delle apparecchiature, temi generalmente non considerati dalle norme. Più in generale, il modulo fornisce indicazioni utili per affrontare la progettazione di impianti HVAC&R a servizio di un edificio NZEB, le cui caratteristiche di involucro siano state opportunamente definite e condivise fra i progettisti in un’ottica di progettazione integrata. CFP: per ingegneri Il calendario 28 e 30 novembre
In anteprima, il Percorso Fondamenti 2024 Nell’ambito della Scuola di Climatizzazione di AiCARR Formazione, frequentata con successo da oltre vent’anni da professionisti e neolaureati che intendono ampliare le proprie competenze e tenersi sempre aggiornati sulle novità tecnologiche e normative, prende il via il 13 febbraio il Percorso Fondamenti. Si tratta di corsi sui principi di base della progettazione termotecnica, rivolti in modo particolare a chi intraprende una professione nel settore HVAC. Il Percorso, che offre Crediti Formativi Professionali per gli ingegneri, è frequentabile integralmente oppure selezionando i corsi di interesse grazie alla struttura modulare. IAQ, calcolo dei carichi termici estivi e invernali, progettazione delle diverse tipologie di impianti di climatizzazione (ad aria, ad acqua, misti), centrali termofrigorifere, caratteristiche di pompe di calore, di unità di trattamento aria e regolazione automatica degli impianti sono le aree tematiche che verranno sviluppate nel corso delle dirette web. Il calendario completo del Percorso è disponibile sul sito di AiCARR Formazione.
www.aicarr.org
a cura di Lucia Kern
Call for Papers per il 53º Convegno internazionale AiCARR
Sono attesi entro il 25 ottobre gli abstract per il 53° Convegno internazionale AiCARR, dal titolo “Dagli NZEB agli ZEB: gli edifici dei prossimi decenni per un futuro salubre e sostenibile”, che si terrà il 12 e 13 marzo 2024 in occasione di Mostra Convegno Expocomfort, a Fieramilano Rho. La revisione della Direttiva europea sulla Prestazione Energetica degli Edifici - EPBD in corso nel 2023 prevede che entro il 2028 tutti gli edifici di nuova costruzione siano ad emissioni zero e che tutti gli edifici esistenti diventino a emissioni zero entro il 2050. L’obbligo riguarderà tutti gli edifici, sia residenziali sia con altre destinazioni d’uso (con alcune eccezioni), e prevederà il raggiungimento di classi energetiche davvero sfidanti: gli immobili residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033; agli altri edifici, compresi quelli di proprietà di enti pubblici, è invece richiesta la classe E a partire dal 2027 e la D dal 2030. Gli esoneri previsti potranno mitigare l’impatto di tale obbligo, ma certamente gli effetti della Direttiva saranno davvero importanti in un paese come l’Italia in cui gran parte del patrimonio edilizio residenziale è stato costruito prima del 1991 e, quindi, la ristrutturazione profonda degli edifici più vecchi richiederebbe tempi decisamente più lunghi rispetto
a quelli decisi in sede europea, e a costi elevati. Inoltre, la sempre maggiore diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e la spinta crescente all’elettrificazione dei consumi sta introducendo questioni urgenti circa l’ottimizzazione dei sistemi ibridi, l’utilizzo di sistemi a pompa di calore multisorgente, l’accumulo di energia nelle sue forme più diverse (compreso l’utilizzo dei nuovi vettori energetici come l’idrogeno), nell’ottica di una decarbonizzazione sempre più spinta degli edifici. In questo contesto, AiCARR ritiene fondamentale indagare, attraverso il contributo di relazioni di ampio respiro e di interventi più specialistici, le opportunità fornite da un approccio in grado di integrare le tecnologie, i sistemi e la progettazione dell’edificio nel passaggio dal paradigma NZEB a ZEB, non trascurando le nuove necessità di qualità dell’ambiente interno. Con il Call for Papers, AiCARR invita tutti gli interessati a inviare, entro il 25 ottobre attraverso il sito, proposte di contributi di interesse per il settore HVAC, relativi ad approcci progettuali innovativi, nuovi sistemi di monitoraggio e controllo, nuovi componenti e sistemi, con relativi approfondimenti del loro impatto sul consumo energetico, sul comfort (termoigrometrico, acustico, visivo, qualità dell’aria) e sulla salubrità degli ambienti.
Save the date
40º Convegno Nazionale AiCARR Strategie e tecnologie per un’industria competitiva, energeticamente efficiente e pulita Peschiera del Garda (VR), 26 settembre 2024
Esperti e professionisti a livello mondiale per Clima 2025 a Milano Dopo l’edizione 2022, organizzata dall’associazione olandese TVVL, il testimone passa ora ad AiCARR per l’organizzazione di CLIMA 2025, il 15° Congresso Mondiale HVAC di REHVA che si terrà a Milano, presso il Politecnico di Milano Bovisa, dal 4 al 6 giugno 2025. Il tema di questa edizione italiana è “Decarbonized, healthy and energy conscious buildings in future climates”, un argomento che evidenzia l’importanza fondamentale del settore HVAC in tutti i suoi aspetti. “In occasione di CLIMA World Congress 2025, tutti
gli esperti di settore saranno chiamati a condividere le loro più recenti conoscenze sulle nuove tecnologie HVAC e le loro riflessioni sugli aspetti economici e sociali legati alla prossima generazione di edifici energeticamente consapevoli e salubri. Partecipare al Congresso significa dunque avere l’opportunità di incontrare una vasta comunità di esperti e professionisti a livello mondiale. Inoltre, a chi viene da fuori, l’evento offrirà l’opportunità di visitare Milano e, con brevi spostamenti, lasciarsi ispirare da numerose
AiCARR informa
www.aicarr.org
a cura di Lucia Kern
Progettare impianti HVAC e classi BACS con sistemi BMS aperti
città italiane che nella loro unicità rappresentano un patrimonio dell’umanità”, ha illustrato
Claudio Zilio, Presidente AiCARR e Presidente del Congresso.
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale europea la nuova EED È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale europea la Direttiva 2023/1791, la revisione della Direttiva europea sull’Efficienza Energetica 2012/27. Il provvedimento fa parte del pacchetto Fit for 55 della Commissione europea, mirato ad allineare la normativa dell’UE in materia di clima ed energia all’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e a quello di ridurre entro il 2030 le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. Obiettivo principale della Direttiva è che gli Stati membri garantiscano collettivamente una riduzione del consumo di energia finale di almeno l’11,7% nel 2030, rispetto allo scenario del 2020, percentuale che si traduce in un limite massimo al consumo di energia finale dell’UE pari a 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 993 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per il consumo primario. Il limite per il consumo finale, che rappresenta l’energia consumata dagli utilizzatori finali, sarà vincolante per gli Stati membri a livello collettivo, mentre l’obiettivo per il consumo di energia primaria, comprensivo anche di ciò che viene utilizzato per la produzione e la fornitura di energia, sarà indicativo. In base alla Direttiva, tutti gli Stati membri stabiliranno contributi nazionali indicativi e traiettorie per il conseguimento dell’obiettivo nei rispettivi Piani Nazionali Integrati per l’Energia e il Clima. La formula per il calcolo dei contributi nazionali, che viene definita nell’allegato I del documento e che si basa fra l’altro sull’intensità energetica, sul PIL pro capite, sullo sviluppo delle energie rinnovabili e sul potenziale di risparmio energetico,
sarà indicativa, con la possibilità di discostarsene del 2,5%. Nel caso l’impegno degli Stati membri non sia sufficiente a raggiungere il target dell’11,7%, la Commissione apporterà correzioni ai contributi nazionali. La Direttiva stabilisce inoltre nuovi obiettivi di risparmio energetico annuale per il consumo di energia finale di ciascuna nazione; il risparmio di energia dovrà aumentare gradualmente a partire dal 2024, raggiungendo l’1,9% al 31 dicembre 2030. È previsto un obbligo specifico per il settore pubblico, che dovrà conseguire una riduzione annuale del consumo energetico dell’1,9% rispetto al 2021, con la possibilità di escludere eventualmente dal conteggio trasporti pubblici e forze armate. Inoltre, gli Stati membri saranno tenuti a ristrutturare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli immobili di proprietà di enti pubblici. La Direttiva, pubblicata il 20 settembre, è in vigore dal 10 ottobre e dovrà essere poi recepita negli ordinamenti nazionali degli Stati membri: in particolare in Italia dovrà essere emesso un provvedimento che aggiorni e integri il Dlgs 102/2014. Per approfondimenti vi invitiamo a leggere nella rubrica Normativa di questo numero l’articolo di Luca A. Piterà, Segretario Tecnico di AiCARR.
Si intitola “Progettare impianti HVAC raggiungendo le classi prestazionali BACS della Norma UNI ISO 52120-1:2022 con sistemi BMS aperti” il nuovo corso di AiCARR Formazione della durata di 10 ore. I BACS, Building & Automation Control System, sono l’insieme degli strumenti di automazione e regolazione intelligente che permettono di “controllare” e rendere automatiche alcune operazioni all’interno di un edificio, contribuendo anche alla riduzione dei consumi energetici, mentre i BMS (Building Management Systems) sono sistemi per la gestione integrata di tutte le funzioni tecnologiche di un edificio (controllo accessi, sicurezza, rilevazione incendi, luci, ascensori intelligenti, climatizzazione). Sono sempre più numerose le norme che prescrivono l’adozione di sistemi di automazione degli impianti e i professionisti che si occupano di impianti HVAC devono quindi progettarli rispettando tali norme e prevedendo i componenti necessari a garantire le funzioni BACS del sistema di gestione dell’edificio (BMS), anche nei casi in cui quest’ultimo non sia di loro competenza. Per ottenere i risultati desiderati, è necessario conoscere la Norma UNI ISO 52120-1:2022, che prescrive le funzioni da attuare al fine di conseguire la classe prestazionale prescritta, e, quindi, selezionare i componenti necessari da prevedere per attuare le suddette funzioni. Inoltre, per ottenere i giusti livelli di automazione degli edifici, è fondamentale comprendere quali siano i protocolli di comunicazione da utilizzare e le loro caratteristiche. Il corso, proposto in diretta web a novembre, non solo approfondisce la conoscenza della Norma UNI ISO 52120-1:2022, ma fornisce anche utili strumenti pratici da impiegare nella progettazione. Il corso illustra: gli elementi da prevedere in un progetto HVAC per attuare le funzioni BACS richieste dalla Norma UNI ISO 52120-1:2022; i protocolli di comunicazione più adatti alle differenti tipologie di impianti HVAC; le differenze tra protocolli aperti e protocolli standard; le caratteristiche di un sistema BMS integrato e indipendente dal produttore. CFP: per ingegneri Il calendario 27 novembre, 1 e 4 dicembre
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#75
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R
ANNO13 - MAGGIO-GIUGNO 2022
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EPBD, LE NOVITÀ DELLA QUARTA REVISIONE COMUNITÀ DELL’ENERGIA PER IL FUTURO ENERGETICO IL RUOLO DELLE PDC NELLA DECARBONIZZAZIONE VERSO L’INVOLUCRO EDILIZIO 4.0 DATI CLIMATICI DATI METEREOLOGICI PER LA SIMULAZIONE ENERGETICA CAMBIAMENTO CLIMATICO E COMFORT INTERNO L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE APPLICATA AI MODELLI DI CLASSIFICAZIONE DEL CONSUMO ENERGETICO CASE STUDY TRIGENERAZIONE PER L’AEROPORTO
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ISSN:2038-2723
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Organo Ufficiale AiCARR
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DOSSIER MONOGRAFICO
LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R
ANNO13 - OTTOBRE 2022
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Organo Ufficiale AiCARR
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ANNO13 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2022
DECRETO REQUISITI MINIMI: LE NOVITÀ NELLA REVISIONE IL BILANCIAMENTO IDRONICO ALLA LUCE DELLA EN ISO 52120-1 SISTEMA DI CONTROLLO PER OTTIMIZZARE IL RADIANTE WATER LOOP HEAT PUMP PER LA RIQUALIFICAZIONE DIMENSIONAMENTO DEI CAMPI SONDA GEOTERMICI, UNA WEBAPP IPMVP LA DISCIPLINA DEL M&V NEI CONTRATTI SERVIZIO ENERGIA L’APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO IPMVP PER LA VALORIZZAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO INDUSTRIALE
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