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ISSN: 2612-3924
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DESIGN E AMBIENTE BAGNO Mentre la materia diventa sempre più argomento di progetto attraverso la ricerca di nuove finiture e tattilità, la tecnologia è più presente, sebbene nascosta da performance sempre migliori. Occorrerebbe sfornare meno prodotti, ma di qualità superiore
A CURA DI ROBERTA MUTTI BLU & ROSSO
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INSERTO DESIGN INSIDER
Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
MEETING PROVINCIALI
Fuori dal Covid, dentro la ripresa
CERSAIE 2021
Un ritorno in grande stile
TENDENZE
Un’immersione in vasca
BARBERI RUBINETTERIE Qualità Made in Italy
ECOBONUS Quando lo sconto raddoppia i prezzi
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Direttore responsabile Marco Zani Redazione Silvia Martellosio | silvia.martellosio@quine.it Diletta Gaggia | diletta.gaggia@quine.it Hanno collaborato a questo numero: Assocaaf, Marco Barbetti, Diletta Gaggia, Marco Monti, Roberta Mutti, Fabrizio Pirovano, Roberto Schiesari, Maruska Scotuzzi Realizzazione grafica Fabio Castiglioni Pubblicità Quine Srl - via Spadolini, 7 - 20141 Milano - Italy Tel. +39 02 864105 Luigi Mingacci – l.mingacci@lswr.it Tel. +39 320 4093415 Bimestrale ORGANO UFFICIALE DI ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno) Traffico, abbonamenti, diffusione Elena Genitoni | e.genitoni@lswr.it | Tel. 02 89293962 Responsabile ANGAISA per Blu&Rosso Enrico Celin Commissione ANGAISA per Blu&Rosso Bruno Corsini, Antonio Miele, Michele Pergola
Editore Presidente Giorgio Albonetti Amministratore delegato Marco Zani Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità Quine Srl - via Spadolini, 7 - 20141 Milano, Italy Tel. +39 02 864105 e-mail: info@quine.it | www.quine.it Servizio abbonamenti Quine Srl - via Spadolini, 7 - 20141 Milano, Italy Tel. +39 02 864105 e-mail: abbonamenti@quine.it Costo copia singola: euro 1,30 Stampa Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI) Iscrizione Tribunale di Milano n. 79/3.3.1986 Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/ CONV/003/2013 Omologazione n. DCOCI0168 Responsabilità Tutto il materiale pubblicato dalla rivista (articoli e loro traduzioni, nonché immagini e illustrazioni) non può essere riprodotto da terzi senza espressa autorizzazione dell’Editore. Manoscritti, testi, foto e altri materiali inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. Tutti i marchi sono registrati. INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 20141 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs. 196/2003. © Quine srl - Milano
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SETTEMBRE 2021
B&R IL PUNTO Pag. 4 RITORNI E PARTENZE di Enrico Celin STRATEGIE D’IMPRESA Pag. 7 LA FILIERA ITS STA CAMBIANDO IL RUOLO DEL DISTRIBUTORE? COMPLESSITÀ E OPPORTUNITÀ di Roberto Schiesari NEWS Pag. 10 VOCI DAL MONDO Pag. 16 COSA OFFRE IL MERCATO NELLA MENTE DEL CLIENTE Pag. 24 LETTERA APERTA A UN IMPRENDITORE
Al fine di valutare la propria offerta, una delle domande più importanti che l’imprenditore può farsi è: se fossi il cliente acquisterei i prodotti/servizi offerti dalla mia azienda? di Marco Monti e Fabrizio Pirovano
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DESIGN E AMBIENTE BAGNO Mentre la materia diventa sempre più argomento di progetto attraverso la ricerca di nuove finiture e tattilità, la tecnologia è più presente, sebbene nascosta da performance sempre migliori. Occorrerebbe sfornare meno prodotti, ma di qualità superiore
A CURA DI ROBERTA MUTTI BLU & ROSSO
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INSERTO DESIGN INSIDER
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno) Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168
Sommario #279 Settembre 2021
ISSN: 2612-3924
#279
MEETING PROVINCIALI
Fuori dal Covid, dentro la ripresa
CERSAIE 2021
Un ritorno in grande stile
TENDENZE
Un’immersione in vasca
BARBERI RUBINETTERIE Qualità Made in Italy
ECOBONUS Quando lo sconto raddoppia i prezzi
INTERVISTA Pag. 51 QUALITÀ MADE IN ITALY
Con Francesco Barberi, Amministratore Delegato di Barberi Rubinetterie Industriali, abbiamo percorso le tappe fondamentali dell’azienda, le strategie e i progetti per il futuro a cura di Maruska Scotuzzi
MERCATI TERRITORIALI Pag. 56 COME SCONGIURARE L’EFFETTO BOOMERANG?
Osservatorio sulla competitività delle province italiane, un focus sullo sviluppo dell’economia, dell’edilizia e del settore ITS a cura di Diletta Gaggia
LOGISTICA Pag. 62 LE NUOVE FRONTIERE DELLA LOGISTICA: REAL TIME LOCATION
Cosa fa e quali vantaggi può portare un RTLS al mondo della logistica, della produzione e del retail? di Marco Barbetti
TENDENZE Pag. 26 UN’IMMERSIONE IN VASCA
Negli ultimi anni la vasca da bagno sta incontrando un nuovo successo sia come elemento di arredo puro con le vasche freestanding, sia per le funzioni di idromassaggio in casa e nelle mini-piscine all’aperto di Roberta Mutti
INCHIESTA | ECOBONUS Pag. 36 FATTA LA LEGGE...
Multiutility o installatore di fiducia per caldaie e climatizzatori che beneficiano dell’Ecobonus? I prezzi rincarati dalle multiutility sono davvero giustificati? E ancora, chi controlla i preventivi?
CONSULENZA FISCALE Pag. 66 BONUS SANIFICAZIONE, ACQUISTO DI DISPOSITIVI E ADEGUAMENTO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
I criteri per usufruire del Bonus e gli step da compiere per una documentazione corretta a cura di Assocaaf
Pag. 70 ANGAISA: NUOVI INGRESSI Pag. 72 ULTIMISSIME DA…
a cura di Maruska Scotuzzi ANTEPRIMA CERSAIE Pag. 46 UN RITORNO IN GRANDE STILE
A Cersaie saranno presenti circa 600 espositori, il 41% dei quali esteri provenienti da 26 nazioni di Silvia Martellosio
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Il Punto di Enrico Celin, Presidente ANGAISA
Ritorni e partenze Con Cersaie che torna in presenza, non perdiamo di vista il fattore digital
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i torna in presenza, si torna a Cersaie. Un’ottima notizia che non può che rafforzare lo stato di ripresa che tutto il settore sta vivendo. Dopo l’anno di stop causato dall’avvento della pandemia è sicuramente un segnale importante, supportato anche da una nutrita presenza di espositori, molti dei quali provenienti dall’estero. Al momento, il numero dei visitatori è la vera incognita, ma ci aspettiamo una presenza importante. Almeno, questa è la speranza. Noi di ANGAISA saremo presenti alla fiera con uno stand (Pad. 29, Stand D1) che – come ogni anno – si propone di essere un punto d’incontro e di riferimento per gli espositori e i distributori associati che vogliono frequentare la fiera. Inoltre, avrò il piacere di essere uno dei relatori della conferenza “Superbonus e incentivi per la ceramica e i sanitari”, organizzata da Cersaie (30 settembre, ore 16.30, presso l’Agorà dei Media), che – insieme a Confindustria Ceramica – ci vede protagonisti sul prolungamento delle agevolazioni, sulla possibilità dello sconto in fattura o della cessione del credito alle banche o assicurazioni. Entrambe note positive che mi auguro possano essere un nuovo ritorno alla normalità. Parlando invece della ormai prossima scadenza del mio mandato (a fine ottobre ANGAISA sarà impegnata con le nuove elezioni), credo che durante questi quattro anni sia stato svolto un buon lavoro nel supportare e sostenere i soci, soprattutto in un momento così difficile dovuto alla pandemia e al conseguente lockdown; e lo abbiamo riscontrato dai molti apprezzamenti ricevuti per il lavoro fatto in questo particolare periodo. Del mio mandato ricorderò con piacere la lunga battaglia che l’Associazione ha intrapreso per contrastare 4
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l’art. 10 del Decreto Crescita che ci vedeva tagliati fuori dalla possibilità di essere protagonisti; abbiamo inoltre partecipato attivamente all’approvazione del Decreto Rilancio per rafforzare le agevolazioni alla cessione del credito e svolto consulenza e supporto agli associati per essere player nella gestione delle agevolazioni. Sicuramente, rimangono ancora molte cose da fare. Ma credo che questo mandato ci abbia lasciato uno spunto su cui lavorare: non possiamo più prescindere dall’evoluzione digitale, punto ancora debole del nostro settore. Questa “battaglia” deve necessariamente coinvolgere tutto l’assetto della produzione (nazionale e internazionale). Il lockdown ci ha insegnato che il privato si muove con dimestichezza con il digitale; ciò deve essere visto come un’opportunità anche per le nostre soluzioni da un punto di vista distributivo. L’augurio che mi sento di fare al mio successore è che, in un passaggio che abbiamo già visto essere in continuità, questo argomento sia da un lato un impegno, dall’altro un elemento di successo del mandato stesso. Per i prossimi quattro anni rimarrò comunque in ANGAISA come Past President e nell’esecutivo come consigliere. Come Presidente avrei voluto fare molte altre cose, alcune meglio, ma non ho rimpianti. È stata sicuramente una bellissima esperienza che mi ha permesso non solo di coltivare relazioni importanti, ma anche di acquisire esperienze che sono state e saranno assolutamente significative. Grazie ANGAISA!
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P I L E T T A b A s s A
Strategie d’impresa di Roberto Schiesari
La filiera ITS sta cambiando il ruolo del distributore? Complessità e opportunità Il distributore come problem solver. Servizi sempre più complessi, consulenza e soluzioni applicative
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n scenari di mercato in cui l’avvento della digitalizzazione sta modificando in modo rilevante le modalità di comunicazione e di interazione tra persone e organizzazioni, il ruolo della distribuzione specializzata ITS è stato oggetto di riflessione anche in numerosi convegni ANGAISA. Ci si è giustamente interrogati se vi sarebbe stata una crescente tendenza alla disintermediazione; se le strutture della grande distribuzione avrebbero eroso quote crescenti alla distribuzione specializzata e quale sviluppo e impatto avrebbe avuto l’e-commerce. Vi sono state ricerche e contributi di pregio, molti dei quali conservano un valore rilevante anche nello scenario “post Covid-19”. Dopo il lockdown del 2020, si ritiene che quanto sta avvenendo sul mercato meriti qualche riflessione per gli impatti sul sistema del valore dell’intera filiera, indotti sia dal periodo più acuto della pandemia, sia dalle politiche attuate per incentivare la ripresa, ponendo la ristrutturazione edilizia e l’efficientamento energetico come uno degli assi portanti. Ritengo si possa affermare che, in questo periodo, il comparto della distribuzione specializzata abbia assunto un’importanza crescente nella filiera, svolgendo funzioni creatrici di valore.
Distributori in prima linea
Nella primavera 2020, periodo in cui paura e incertezza dominavano il mercato a causa di una situazione mai vissuta prima, molti distributori non si sono solo limitati – spesso con la collaborazione e disponibilità del comparto produttivo – a sostenere finanziariamente molti clienti con un riscadenziamento anche massiccio di pagamenti; in molti casi hanno addirittura svolto attività di formazione e assistenza ai propri clienti (soprattutto di minori dimensioni),
affinché potessero accedere alle agevolazioni previste dai provvedimenti che si susseguivano con indicazioni non sempre chiare. I clienti hanno quindi potuto apprezzare i distributori che non solo continuavano a fornire servizi e materiale, incrementando la fruibilità di sistemi di comunicazione “a distanza”, e a organizzare i punti vendita conformemente alle disposizioni di sicurezza, ma li aiutavano anche a gestire problematiche finanziarie impellenti. L’importanza del distributore quale “problem solver” si è manifestata ulteriormente con l’introduzione delle modalità “sconto in fattura” e “cessione del credito” sia per gli eco-incentivi esistenti sia per il Superbonus 110%. La clientela professionale e privata si è rivolta ai distributori per poter accedere alle modalità di fruizione dei crediti di imposta, chiedendo informazioni, chiarimenti, indicazioni operative e, talora, eseguendo direttamente le procedure mettendo a disposizione strumenti e convenzioni per la fruibilità di tali crediti, anche tramite portali dedicati. In alcuni casi il distributore, per facilitare la fruizione del Superbonus, ha assunto il ruolo di global contractor. Tutte queste attività stanno impegnando in misura significativa i distributori e, nella gran parte dei casi, presuppongono un’importante attività nei confronti dei fornitori, sia per gli aspetti relativi alle caratteristiche dei prodotti coerenti con le normative, sia per eventuali facilitazioni finanziarie offerte dagli stessi. Il distributore ha assunto quindi un ruolo centrale, offrendo servizi sempre più complessi e fornendo non solo consulenza, ma soluzioni applicative. Non si possono sottacere gli impegni di risorse umane, tecniche e i correlati costi sostenuti per fornire tali servizi. Questi però possono essere considerati un importante investimento, che potrà avere effetti positivi rilevanti anche oltre il termine dei maggiori incentivi. B&R | 279
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Strategie d’impresa
Guanxi
Una questione di fiducia
Come insegnatoci da M.Porter, in qualunque “sistema del valore” che identifica il valore creato da ciascun componente della filiera nel valore finale percepito dal cliente, i partecipanti acquisiscono forza e margini tanto più sono in grado di essere percepiti dagli altri “attori” come creatori di attività a maggior valore aggiunto e di più difficile sostituibilità. La capacità che avranno i distributori di incrementare la fiducia da parte di clienti, fornitori, professionisti e intermediari finanziari nell’aver saputo affrontare proattivamente, con flessibilità e capacità di innovazione i significativi cambiamenti occorsi nell’ultimo anno potrà essere un patrimonio di grande valore su cui costruire le strategie future. La fiducia (o trust) è considerata da studiosi, managers e imprenditori di successo l’asset fondamentale su cui costruire le strategie in un contesto in rapida evoluzione. Fiducia del clienti, ma anche di fornitori e altri stakeholders nell’essere in grado di interpretare rapidamente le esigenze del mercato, tradurle in modelli di business e soluzioni “problem solver” e veicolare con efficacia le innovazioni produttive e i feedback, sono alcune delle peculiarità di una distribuzione 4.0.
Guanxi, l’arte del relazionarsi
Se nei mercati occidentali si parla di customer relationship, nel Far East si parla di “guanxi”, un concetto tipicamente cinese con cui si indica un rapporto interpersonale, un’interazione sociale basata sullo scambio reciproco di benefici. In Cina per avere una fruttuosa relazione d’affari o istituzionale è necessario infatti stabilire e costruire nel tempo un rapporto personale basato su reciproca conoscenza, rispetto e fiducia. Non a caso, studi recenti propongono il termine “guanxi” come emblematico della capacità di costruire, anche attraverso le piattaforme tecnologiche di comunicazione, legami stretti con clienti e fornitori Lo scopo è costruire e rendere duraturi rapporti basati sull’empatia, identificazione e fiducia. Per competere efficacemente è infatti necessario che la gestione aziendale sia focalizzata su tre fattori principali: 1. incrementare il valore delle proprie risorse intangibili, in 8
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particolare il proprio brand. Le più recenti ricerche sul valore del “marchio” nelle scelte di acquisto di beni e servizi enfatizzano come i consumatori scelgano un brand se possono riconoscere in esso l’abilità a rappresentare il modello di lifestyle che essi vogliono affermare con i loro acquisti e nutrano fiducia nella coerenza tra promesse e realtà. Tutti gli attori della filiera potranno quindi avere vantaggi competitivi se i loro prodotti e servizi saranno coerenti e ben identificabili dai potenziali acquirenti; 2. il rafforzamento delle relazioni dirette con i clienti con l’obiettivo di incrementare la loro identificazione nei valori espressi dal brand e la loro customer loyalty. Nei punti vendita si possono sviluppare relazioni soddisfacenti e coerenti con l’immagine del prodotto/ servizio. È infatti essenziale la coerenza del customer journey con i valori codificati nella mente dei clienti; 3. il miglioramento dei sistemi di gestione dei flussi informativi dal mercato e verso il mercato che facilitino una comunicazione personalizzata, interattiva e facilmente accessibile. L’obiettivo è combinare nella propria organizzazione l’abilità ad aprirsi e impiegare differenti modalità (fisiche e digitali) per cooperare e interagire con i propri interlocutori, in tempi rapidi pur mantenendo un elevato grado di personalizzazione ed efficacia. I tre fattori evidenziati devono essere considerati come fortemente integrati e vanno ricercate le massime sinergie per migliorare l’abilità a soddisfare segmenti di clientela molto esigenti con risposte rapide, innovative e possibilmente semplici. La pandemia e il “post pandemia” possono divenire un’opportunità ed essere una “nuova primavera” per i distributori che, anche tramite il rafforzamento di partnership orizzontali e verticali, sapranno al meglio intercettare queste esigenze ponendosi come “snodo” essenziale e riconosciuto del settore.
Voci dal Mondo Assoclima: cresce il mercato della climatizzazione anche nel secondo trimestre 2021 Dai dati dell’ultima rilevazione segno positivo per tutte le tipologie di prodotti, in calo solo i condizionatori trasferibili
La rilevazione trimestrale di Assoclima conferma anche per il periodo aprile-giugno 2021 il buon andamento del mercato Italiano della climatizzazione già registrato nel primo trimestre. I dati specifici per comparto Il comparto dell’espansione diretta, al 30 giugno 2021, registra per i condizionatori monoblocco +6,1% a volume e +6,6% a valore; per i climatizzatori monosplit +21% a volume e +22,8% a valore; per i sistemi multisplit +23% a volume e +26,5% a valore e per i miniVRF e VRF +47,4% a volume e +44,7% a valore. Guadagnano terreno rispetto al 2020 anche i condizionatori packaged e rooftop, che mostrano a fine giugno una crescita del 41,6% a volume e del 46,1% a valore. Nel comparto centralizzato prosegue il trend positivo delle apparecchiature idroniche condensate ad aria (+215,2% a volume e +128,7% a valore), con una crescita del +273,2% a volume e del 261,8% a valore per le macchine in versione a pompa di calore con potenze inferiori a 17 kW. Segnali positivi arrivano anche dai gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua, che chiudono il primo semestre 2021 con aumenti complessivi (raffreddamento + riscaldamento) del +102,7% a volume e +106,6% a valore,
registrando percentuali di crescita a tre cifre (+265,3% a volume e +260,7% a valore) per le pompe di calore acqua-acqua di potenza inferiore a 17 kW. Dalla rilevazione Assoclima risultano, inoltre, in crescita i dati per le unità di trattamento aria (+15,5% a volume e +36,5% a valore), per la nuova categoria merceologica, introdotta lo scorso anno, dei sistemi di ventilazione meccanica residenziale (+79,8% a volume e +68,1% a valore) e per i ventilconvettori di tipo standard, con e senza mantello, cassette e hi-wall (+53,4% a volume e +60,4% a valore) di settore e associazioni di pool di dati. La sua futura manutenzione e sviluppo è ora supportata da ETIM International. I condizionatori trasferibili In questo quadro di crescita i condizionatori trasferibili rappresentano l’eccezione. Al termine dei primi sei mesi del 2021 evidenziano cali del 15,4% a volume e 16,2% a valore rispetto allo stesso periodo del 2020; tutte le altre categorie di prodotto presentano dati in crescita, in qualche caso anche con valori a tre cifre. Alcune percentuali particolarmente elevate sono in parte spiegate dal fatto che il confronto avviene con i dati di mercato relativi ai primi sei mesi del 2020, per metà dei quali l’Italia è stata in lockdown.
Sanificazione, online criteri e modelli per la fruizione del credito La comunicazione relativa alle spese sostenute nel periodo giugno-agosto 2021 potrà essere inviata dal 4 ottobre al 4 novembre
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento 191910/2021, ha definito criteri e modalità di applicazione e fruizione del credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di Dpi e al contempo ha pubblicato modello di comunicazione e relative istruzioni. In particolare, la comunicazione relativa alle spese sostenute nel terzo trimestre 2021, da giugno ad agosto, potrà essere inviata dal 4 ottobre al 4 novembre. L’entità del credito d’imposta è però ora del 30%, come stabilito dal decreto Sostegni bis (Dl 73/2021, art. 32) rispetto al precedente 60% (Dl 34/2020, art. 125) fino a un massimo 60.000 euro per beneficiario. Lo stanziamento complessivo per la misura è di 200 milioni di euro per tutto il 2021. Restano invariati i beneficiari: imprese, lavoratori autonomi, enti non commerciali tra cui Terzo settore, enti religiosi e le strutture extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale (bed & breakfast). Queste ultime devono disporre di codice identificativo regionale o in alternativa dichiarare lo svolgimento di attività ricettiva di B&B mediante autocertificazione. Il credito d’imposta può essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui si è sostenuta la spesa o portato in compensazione con F24 dopo l’avvenuta comunicazione dell’effettivo importo da parte dell’Agenzia, attesa entro il 12 novembre 2021. 10
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Voci dal Mondo
Bonus rubinetti, in arrivo il decreto attuativo Il Ministero della Transizione Ecologica sta ultimando il decreto con le modalità di ottenimento e di erogazione dell’agevolazione che avrebbe dovuto essere emanato entro il 2 marzo 2021
È in fase di ultimazione il decreto attuativo riguardante il Bonus idrico (noto anche come bonus bagno o bonus rubinetti) per la sostituzione di rubinetti e sanitari, introdotto con la legge di Bilancio 2021. Lo ha fatto sapere al Corriere della sera il Ministero della Transizione Ecologica. Ricordiamo che il decreto attuativo con le modalità di ottenimento e di erogazione dell’agevolazione avrebbe dovuto essere emanato entro il 2 marzo 2021. La Legge di Bilancio 2021, ai commi 61-65, ha stabilito l’istituzione di un “Fondo per il risparmio di risorse idriche”, con una dotazione pari a 20 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato al riconoscimento di un Bonus idrico pari a 1000 euro per ciascun beneficiario, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021 per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
Il bonus dovrebbe essere impiegato per le spese sostenute per: • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti; • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata d’acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti. Al comma 64 la Legge di Bilancio 2021 stabilisce che il Bonus idrico non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore della situazione economica equivalente.
L’hub digitale di Grohe trionfa ai Red Dot Award 2021 Il gruppo è stato premiato nella categoria “Soluzioni digitali” grazie alla piattaforma creata in collaborazione con i partner Vok Dams, IBM e D’art
A pochi mesi dal lancio del hub digitale Grohe X, il brand Grohe ha ottenuto il premio di Red Dot Award Brands & Communication Design 2021 nella categoria “Soluzioni digitali”. Peter Zec, fondatore e CEO di Red Dot, commentando l’attribuzione del premio, ha sottolineato l’importanza delle soluzioni digitali per il successo di marchi e aziende, soprattutto oggi: “Grohe ha dimostrato di pensare ‘fuori dagli schemi’. Il brand ha saputo reagire rapidamente in tempi di crisi e sfruttare il cambiamento per adottare nuovi approcci progettuali. In questo modo, l’azienda non solo affronta sfide importanti, ma porta anche un prezioso contributo allo sviluppo progressivo della società”. La piattaforma Grohe X Con Grohe X, Lixil Emena ha creato la prima piattaforma digi12
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tale del settore per il suo brand, in collaborazione con i partner Vok Dams, IBM e D’art. Un hub di contenuti multimediali, informativi e ispirazionali pensati per i propri partner commerciali, dove esplorare le novità prodotto, trovare ispirazione, scambiare know-how con esperti, attraverso servizi su misura quali tutorial ed eventi specializzati. “Grohe X è molto più di un’alternativa a una fiera digitale e i 35.000 visitatori e le 70.000 visualizzazioni nella sola prima settimana dal lancio ci hanno dato ragione – ha commentato Jonas Brennwald, Co-CEO Grohe AG. La piattaforma è stata progettata pensando al futuro. Il riconoscimento Red Dot che abbiamo ricevuto è una conferma importante a livello internazionale che abbiamo creato non soltanto una piattaforma ben progettata, ma uno strumento di grande successo per comunicare il nostro brand”.
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Voci dal Mondo
Da CRISTINA Rubinetterie una donazione all’Ospedale SS. Trinità di Borgomanero Grazie alla donazione del Gruppo l’ospedale ha acquistato un software per il macchinario Tac
Il Gruppo Caleffi è impegnato nella tutela del territorio che ha molte facce: quella etico-sociale ha visto nel 2020 il Gruppo in prima linea contro la diffusione della pandemia per sostenere le strutture ospedaliere e dare un aiuto concreto a tutto lo staff di medici, infermieri e operatori sanitari con una donazione di un milione di euro al Policlinico di Milano e all’Ospedale SS. Trinità di Borgomanero. A completamento, nel 2021, CRISTINA Rubinetterie ha donato all’Ospedale SS. Trinità di Borgomanero un software per il macchinario Tac.
Geert Vos è il nuovo Presidente e AD di Daikin Italy Prende il timone da Takayuki Kamekawa che ha ricoperto questo ruolo negli ultimi sette anni e che è stato invece nominato Vice President di Daikin Europe
Daikin Italy il 20 luglio ha annunciato la nomina di Geert Vos in qualità di nuovo Presidente e GEERT VOS, Amministratore Delegato. L’ingegner Vos prende il timone da Takayuki Kamekawa, che ha ricoperto Presidente e Amministratore questo ruolo negli ultimi sette anni e che è stato nominato Vice President di Daikin Europe. Delegato di Daikin L’esperienza del neo presidente in Daikin inizia nel 1989 e questo nuovo incarico rappresenta per lui un ritorno in Italy Italia, dove nei primi anni 2000 ha ricoperto ruoli di responsabilità nelle vendite. In seguito, ha assunto altre funzioni strategiche nell’headquarter dell’azienda, tra cui Deputy General Manager Sales e General Manager European Supply Division, operando in diversi Paesi d’Europa. “Ho sempre lavorato per la stessa azienda, ma in Daikin ho potuto ricoprire tanti ruoli diversi e l’ho fatto all’interno di una realtà in continua evoluzione e crescita: da 25 milioni a 4 miliardi di euro – ha commentato Vos. Questo mi ha permesso di maturare un’esperienza lavorativa molto ampia ed è come se avessi lavorato in dieci aziende diverse; per questo sono molto favorevole alle politiche di change management e di job rotation e credo che favoriscano la produttività e la creatività in azienda. L’obiettivo dei prossimi anni – continua il neo-presidente – è quello di mantenere la posizione di leadership nel mercato del condizionamento, ma vogliamo anche crescere nel mercato del riscaldamento e come fornitore di soluzioni integrate. Vogliamo muoverci verso un sistema digitalizzato, sia internamente che all’esterno dell’azienda, e intendiamo per questo sviluppare una strategia digitale che possa distinguerci dai competitor in modo significativo”.
Mapei è Digital Star 2021/22 della chimica Lo studio sulle eccellenze digitali è stato realizzato dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza ITQF partendo da una “long list” di oltre 2.000 aziende
Il 19 luglio Mapei ha vinto il riconoscimento come “Digital Star 2021/2022” del settore della chimica secondo lo studio sulle eccellenze digitali realizzato dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza ITQF e il suo Media Partner La Repubblica Affari&Finanza. Partendo da una long list di oltre 2.000 aziende potenzialmente rilevanti, con almeno 50 dipendenti in Italia, lo studio ha utilizzato la metodologia del social listening per individuare i 300 campioni digitali di quest’anno. Sono state 438 milioni le fonti web analizzate in italiano, tra cui social media, portali news, blog, forum e video, per scoprire quello che media, partner commerciali e dipendenti dicono di un’azienda. Le 1,5 milioni di citazioni rilevate su tematiche come tecnologia, innovazione e digitalizzazione sono state successivamente suddivise per tonalità e rilevanza per dare vita alla classifica delle Digital Stars in Italia. STEFANO “La presenza di Mapei tra i campioni digitali – ha commentato Stefano Ranghieri, Direttore MarRANGHIERI, keting & Comunicazione Mapei (nella foto) – conferma la fiducia dei consumatori in questo marDirettore chio che da 85 anni è garanzia di qualità nell’edilizia e, al tempo stesso, premia l’impegno costante Marketing & Comunicazione dell’azienda nella ricerca, nell’innovazione e nella trasformazione digitale per una crescita sempre Mapei più sostenibile”. 14
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come funziona?
Cosa offre il Mercato Rubinetto a galleggiante Il rubinetto a galleggiante 511 di F.A.R.G. è un rubinetto a 5 copiglie con misure comprese tra 3/4”G a 4”G, che lo rendono adatto per serbatoi di raccolta di medie e grandi dimensioni. È dotato di asta piatta in acciaio AISI 430 con collegamento alla sfera galleggiante tramite attacco scorrevole. Lo stesso materiale viene utilizzato per la fabbricazione di tutti i leveraggi. La sede di tenuta, ricavata in ottone, è disponibile anche in acciaio AISI 304, adatta per acque particolarmente dure e corrosive. Su tutti i particolari in ottone viene eseguito un trattamento di nichelatura. Le Sfere in plastica (530 – 531 – 532), applicabili a richiesta, sono anch’esse prodotte all’interno dell’azienda www.farg.it
Sistema di VMC completo e modulare FITT Agix® è il sistema completo e modulare, silenzioso e performante, che si adatta a ogni condizione di installazione per offrire le migliori soluzioni di VMC a doppio flusso. Certificato da Kiwa secondo la norma europea EN 17192:2019, garantisce qualità, sicurezza e massima durata dell’impianto di VMC nel tempo. FITT Agix® è realizzato con tubazioni in HDPE a doppia parete, flessibili e con raggi di curvatura estremamente ridotti, in grado di adattarsi facilmente al percorso di posa in cantiere, aggirare eventuali ostacoli e limitare – o perfino evitare – l’utilizzo di raccordi, diminuendo così il rischio di perdite di pressione. Le tubazioni, trattate con Sanitized®, garantiscono un abbattimento pari al 99% della carica batterica comunemente presente sulla superficie interna dei condotti e prevengono la formazione di batteri e funghi. Grazie alla tecnologia Clean Air System, FITT Agix® non emette sostanze nocive nel circuito d’aria e garantisce silenziosità in esercizio. Le griglie e le valvole di diffusione in metallo, con diversi design e finiture, si adattano a ogni stile di progettazione e sono disponibili in 3 taglie. Le unità di ventilazione possono essere installate sia verticalmente che orizzontalmente, a parete oppure nel controsoffitto. Sono complete di pannello touch screen con controllo Wi-Fi e hanno la possibilità di essere comandate da smartphone, tramite app dedicata. Possono, infine, lavorare in by-pass e sono dotate di motori brushless silenziosi ed efficienti. agix.fitt.com
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Più spazio sotto il lavello Il Sifone Spazio 2NT aderisce alla parete di fondo, recuperando spazio nel sottolavello. È disponibile nella versione per foro parete, con diametro 40 mm, oppure con adattatore per foro parete (diametro 50 o 56 mm). È ispezionabile: presenta infatti un’apertura nella parte anteriore che, svitando il tappo di chiusura, consente di rimuovere i residui accumulati nello scarico del sifone, causa principale di fastidiosi ingorghi. Garantisce, inoltre, rapidità e facilità di montaggio: è infatti composto da pochi elementi, facilmente assemblabili fra di loro, e i bracci del sifone possono avere una lunghezza e un orientamento differente a seconda delle necessità, adattandosi perfettamente a ogni struttura del sottolavello. Disponibile anche nella versione 1NT per lavelli a una vasca e nei colori bianco e grigio metallizzato. Abbinato alla Piletta Basket Bassa (solo 87 mm di altezza) regala maggior spazio al sottolavello, che diventa utilizzabile come “ripostiglio”. Basket Bassa ha un diametro di 90 mm per velocizzare il sistema di scarico ed eliminare la formazione di ingorghi, favorendo maggiore igienicità alle tubazioni; è dotata di un tappogriglia capiente, asportabile e facilmente pulibile, che raccoglie i residui rimasti dopo il lavaggio delle stoviglie. È disponibile nella versione con o senza troppo pieno; è costruita in polipropilene e ha la griglia in acciaio inox, disponibile in numerose soluzioni cromatiche. www.lira.com
AMBIENTE BAGNO
INFORMAZIONE DALLE AZIENDE
Il piatto doccia si fonde con il pavimento
Disponibile in 8 formati e 31 colori diversi, BetteAir viene fornito in gran parte pre-assemblato e pronto per l’installazione
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isegnato dallo studio t e s s e r a u x + p a r t n e r, BetteAir rappresenta un’evoluzione in ambito arredobagno in quanto, per la prima volta, il piatto doccia – con soli 10 mm di spessore – riesce a fondersi perfettamente con il pavimento dando spazio a un’assoluta libertà creativa. Disponibile in otto misure (da 900x900 mm a 1400x1000 mm), BetteAir consente la progettazione di soluzioni doccia sia di formato standard, sia di grandi dimensioni. Trentuno i colori disponibili, tra cui i colori opachi esclusivi di Bette e un colore a effetto speciale.
Antiscivolo Pro che, oltre a non compromettere in alcun modo le proprietà estetiche e funzionali di BetteGlazur®, offre una resistenza allo scivolamento corrispondente al gruppo di valutazione B per le aree bagnate calpestate a piedi nudi secondo DIN 51097 con classe di valutazione R10 riferita alla resistenza antiscivolo negli ambienti e nelle aree di lavoro con maggior pericolo di scivolamento secondo DIN 51130.
Materiali e installazione
Come tutti i piatti doccia Bette, anche BetteAir è stato realizzato in acciaio al titanio vetrificato; un materiale che, attraverso la finitura BetteGlazur®, è praticamente indistruttibile e permette di avere una superficie totalmente priva di porosità, resistente a graffi e radiazioni UV. Oltre a poter installare il piatto doccia direttamente sul pavimento grezzo (utilizzando il sistema di montaggio Universale Bette), BetteAir è fornito in gran parte pre-assemblato e pronto per l’installazione. Grazie a questa soluzione plug-and-play è possibile risparmiare tempo prezioso nella
posa del piatto doccia e, di conseguenza, abbattere i relativi costi. BetteAir viene fornito di serie, inoltre, con un isolamento acustico di base che lo rende il prodotto ideale da utilizzare in appartamenti o altri edifici in cui è richiesta la riduzione del suono: se installato utilizzando anche il supporto Slim e il box Easy Connect di Bette, il livello sonoro è di soli 19 dB/A (isolamento acustico di livello 3 di VDI 4100, certificato DEKRA), uno dei più bassi della sua categoria.
Garanzia e sostenibilità
BetteAir è garantito 30 anni e la sua sostenibilità è dovuta all’utilizzo di materie prime naturali come vetro, acqua e acciaio con cui si producono prodotti di alta qualità completamente riciclabili, verificati in base alla Dichiarazione dei prodotti ambientali (EPD) secondo ISO 14025 e a LEED.
Antiscivolo
Su richiesta, BetteAir può anche essere dotato delle superfici antiscivolo BetteAnti-Slip Sense – trattamento antiscivolo che, attivandosi automaticamente nel momento in cui la superficie bagnata entra in contatto con qualsiasi peso corporeo, garantisce la massima sicurezza e protezione – oppure Bette-
Bette GmbH & Co. KG Heinrich-Bette-Strasse 1 D-33129 Delbrück Tel. +49 5250 511-130 info@bette.de | www.my-bette.com
Cosa offre il mercato
Soluzione a incasso per pompe di calore Aquarea Panasonic presenta una nuova soluzione da incasso compatibile con la pompa di calore Aquarea per la produzione di riscaldamento, raffreddamento e acqua calda sanitaria. Il vantaggio principale è la facilità di installazione, resa possibile dalle dimensioni compatte (con soli 36 cm di profondità). La versione base comprende l’unità interna della pompa di calore, un bollitore da 160 litri e la valvola by-pass tarabile. La soluzione più completa invece include la versione base con l’aggiunta di un puffer di acqua tecnica con una zona diretta. Per esigenze impiantistiche particolari, come per esempio l’utilizzo di due terminali a temperature differenti dell’acqua (radiante a bassa temperatura, termoarredi ad alta temperatura), è disponibile un ulteriore kit che prevede una zona miscelata. In funzione della classe energetica dell’abitazione, le potenze da 3 a 16 kWt permettono di soddisfare molteplici esigenze, dal monolocale al quadrilocale sino alla villetta. La soluzione da incasso è compatibile sia con Aquarea Alta Connettività che con Aquarea T-CAP. Le possibilità di installazione sono molteplici: all’esterno, incassata nel muro perimetrale dell’abitazione, o al suo interno come in un ripostiglio, in un corridoio, in corrispondenza di un balcone, in un complesso condominiale. Le ante dell’armadio possono essere personalizzate verniciandole dello stesso colore della parete in cui è incassato. Tutta la linea Aquarea può essere gestita attraverso le piattaforme Aquarea Smart Cloud e Aquarea Service Cloud, riservate rispettivamente all’utente finale e al tecnico della manutenzione. La gestione da remoto consente, infatti, l’accensione e lo spegnimento dell’unità e l’impostazione delle temperature ambiente e di produzione dell’acqua calda sanitaria, oltre a un completo controllo dei malfunzionamenti e dei consumi energetici. www.aircon.panasonic.eu
Il kit per facilitare l’installazione di un sistema ibrido Baxi ha lanciato un nuovo accessorio, il kit Hybrid Auriga, pensato per facilitare la riqualificazione energetica di impianti di riscaldamento e produzione di ACS pre-esistenti in appartamenti, abitazioni singole e villette. Insieme a una caldaia a condensazione della gamma Luna Duo-tec E e a una pompa di calore monoblocco Auriga, il kit permette di creare un sistema “Factory Made” con le stesse caratteristiche di un sistema ibrido. Dall’integrazione di diverse tecnologie (pompa di calore aria/acqua e caldaia a gas a condensazione), il Kit Hybrid Auriga crea un sistema integrato in un’unica soluzione dalle dimensioni compatte. Il sistema ibrido consente di ottimizzare l’economia di esercizio, prediligendo il migliore generatore di energia in una data situazione (sulla base delle condizioni meteo-climatiche e di impianto presenti) e andando a richiedere energia alla caldaia solo durante i periodi più freddi dell’anno, o quando la pompa di calore non riesce a soddisfare le richieste dell’impianto. Il kit si caratterizza per la facilità di installazione (non sono necessarie opere murarie né spostamenti dei raccordi idraulici), per la compattezza (è alto solo 18 cm, 21 cm con kit di estensione chiusura inferiore Luna Duo-tec E), per la presenza di filtro defangatore magnetico, sonda esterna e pannello comandi digitale remoto con display LCD a colori retroilluminato forniti di serie, pompa di circolazione ad alta prevalenza per circuito secondario e compatibilità con caldaie della gamma Luna Duo-tec E (1.12, 1.24, 1.28, 24, 28, 33) e pompe di calore aria-acqua monoblocco inverter Auriga da 7 e 9 kW. Il nuovo sistema ibrido Baxi viene gestito da Think easy 2.0, un’interfaccia che permette di gestire l’impianto e monitorare il corretto funzionamento di tutti i componenti idraulici ed elettrici massimizzando il funzionamento della pompa di calore per il raggiungimento del miglior comfort ambientale. www.baxi.it
Cosa offre il mercato
Il climatizzatore diventa WiFi ready Disponibile come accessorio, il nuovo modulo WiFi può essere integrato nei climatizzatori Vaillant trasformando lo smartphone o il tablet in un sistema di controllo a distanza: la gestione avviene tramite l’app gratuita Ewpe Smart, che consente l’accesso multiplo e la gestione di tutte le unità presenti. Il modulo WiFi Vaillant ha ricevuto il VDE Smart home label Certificates, certificazione che garantisce i criteri chiave di sicurezza e gestione dei dati dei sistemi connessi, per offrire il comfort più smart in totale sicurezza. La linea climaVAIR exclusive di Vaillant permette di raggiungere la temperatura desiderata in breve tempo grazie alla funzione Turbo e consente una distribuzione armoniosa dell’aria fresca, grazie all’oscillazione dei due deflettori, verticale e orizzontale. Lo ionizzatore attivo presente nell’unità interna purifica l’ambiente, mantenendolo fresco, privo di odori, batteri e spore di muffa. Tra le altre funzioni: X-Fan rimuove l’umidità dallo scambiatore interno, prevenendo la formazione di ruggine e batteri; la funzione I Feel permette di rilevare e ottimizzare la temperatura ambientale utilizzando il sensore presente nel telecomando; Quiet riduce al minimo la rumorosità; Auto-sbrinamento intelligente; Sleep – durante le ore notturne il climatizzatore aumenta o diminuisce in maniera automatica la temperatura impostata di 1-2ºC ogni ora per le prime due, fino a spegnersi dopo 5 ore. Grazie al gas refrigerante R32, alla tecnologia inverter 3D e alla valvola di espansione elettronica è possibile raggiungere una classe energetica in raffrescamento fino ad A+++ (SEER fino a 8,5).I modelli monosplit disponibili sono 4, con potenze in raffrescamento da 2,7 kW a 7 kW. www.vaillant.it
Miscelatore per hotel e palestre Per le attività ricettive, così come per i centri sportivi, è il momento giusto per ripensare uno degli ambienti più delicati: il bagno. Idral propone i rubinetti a leva clinica, più lunga di quelle standard in modo tale da consentire l’apertura con il gomito, perfetti per limitare il contatto con le superfici esposte. Altre due soluzioni per arginare il contatto sono rappresentate dal rubinetto a pedale, da installare sotto il lavabo, e dal miscelatore elettronico, azionabile tramite sensore. Infine, un’altra soluzione pratica e igienica per i centri sportivi riguarda i pannelli e le colonne doccia con rubinetti temporizzati con chiusura automatica del flusso d’acqua. www.idral.it
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Sistemi di scarico insonorizzati Per la riduzione delle fonti sonore di un impianto, Geberit propone due prodotti: Silent-PP (nella foto), un sistema di tubazioni multistrato ideale per le diramazioni al piano, e Silent-PRO, tubazioni a elevato potere fonoisolante studiate per le colonne di scarico montanti (75, 90, 110 mm). Le tubazioni Geberit Silent-PP garantiscono una minor propagazione dei rumori di scarico grazie all’ottimizzazione idraulica dei raccordi e alla costruzione a 3 strati di materiale minerale. Il primo, bianco, facilita l’ispezione interna, quello intermedio, grigio, costituisce la struttura della tubazione, mentre il terzo, nero, lo protegge dai raggi solari. Geberit Silent-PRO presenta un potere fonoassorbente superiore dovuto al notevole peso, esito di una speciale miscela di materie plastiche addizionate di sostanze minerali. Silent-PP e Silent-PRO sono entrambi sistemi a innesto, che non richiedono attrezzature particolari per la loro installazione. Grazie al basso coefficiente di dilatazione dei tubi, non è più necessario compensare l’allungamento o l’accorciamento con particolari accorgimenti, o con altri prodotti come un manicotto di dilatazione. Su ogni raccordo sono presenti delle tacche ogni 30 gradi, che consentono di allineare facilmente i componenti, a cui si aggiunge un anello di battuta per assicurare la giusta profondità di innesto e una maggiore protezione da eventuali graffi. Le guarnizioni dei tubi e dei raccordi sono in EPDM e questo assicura migliori prestazioni e una maggiore durata nel tempo rispetto a guarnizioni costituite da altri tipi di polimeri. www.geberit.it
5 • 7 •
3•1H
L1 • 3
7 • 5•
Giacomini Spa - Via Per Alzo, 39 - 28017 San Maurizio d’Opaglio (NO) - Italia - Telefono +39 0322 923111 - giacomini.com
PATENTED Compensazione della pressione. Grazie a questa accortezza tecnica, le valvole PICV Giacomini hanno bisogno di poca forza per essere comandate: di conseguenza sono facilmente azionabili da attuatori semplici, a tutto vantaggio dell’affidabilità impiantistica e degli aspetti economici.
La vera efficienza è trovare la soluzione più semplice. Valvola PICV R206A per la regolazione indipendente della pressione. Doppia scala di regolazione del flusso (Low e High), affidabile chiusura ermetica, compensazione della pressione per utilizzo di attuatori semplici, estrema compattezza: sono le caratteristiche uniche della nuova valvola PICV brevettata da Giacomini. La soluzione che semplifica il lavoro di progettisti e installatori per garantire sempre il massimo del comfort e dell’efficienza energetica, soprattutto in impianti di grandi dimensioni.
D I T U P P E
C D O P P I A
S O A L A C S
C F N U O V A
NUOVA PICV CON DOPPIA SCALA
Nella mente del cliente di Fabrizio Pirovano e Marco Monti*
www.pirovanomonti.it
Lettera aperta a un imprenditore Fabrizio Pirovano
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Al fine di valutare la propria offerta, una delle domande più importanti che l’imprenditore può farsi è: se fossi il cliente acquisterei i prodotti/ servizi offerti dalla mia azienda?
ari amici, ben ritrovati. Buone notizie! Finalmente possiamo iniziare a muoverci con un po’ più di libertà e questo offre anche lo stimolo per fare qualche giro per negozi. Da clienti stiamo sperimentando alcune esperienze d’acquisto, come è normale che sia, e certamente con un occhio “attento” alla qualità dell’esperienza. Fin qui niente di strano: lo facciamo tutti. Dobbiamo però dire che la nostra esperienza d’acquisto – che per noi significa soprattutto di studio e aggiornamento visto il lavoro che facciamo – è legata ai servizi più che ai prodotti: hotel, ristoranti, organizzazione eventi, mobilità etc. Tuttavia, anche qualche “prodotto” in senso stretto potrebbe rientrare tra le nostre decisioni d’acquisto: tecnologia, abbigliamento, libri e, perché no, anche accessori bagno. Dopo tanto, troppo tempo bloccati nella nostra voglia di uscire, fare e ricostruire, adesso che possiamo farlo liberamente abbiamo anche una grandissima voglia di qualità nell’esperienza d’acquisto. Vorremmo fosse memorabile. L’aspettativa di attenzione al “cliente ritrovato” è alle stelle; come se ci fossimo conosciuti online e, finalmente, fosse arrivato il momento di guardarci negli occhi e stringerci la mano. Che emozione! Ci siamo privati del piacere delle relazioni con i commessi, i ristoratori e i venditori di showroom e, ora che i tempi sono finalmente opportuni, arriviamo carichi di motivazione e di aspettative. Saranno pienamente soddisfatte? Sarà migliorato il modo di vendere rispetto al periodo precedente le restrizioni? Saranno felici di vederci? Ebbene, abbiamo visto cose che non acquisteremmo mai e fatto esperienze che ci hanno mosso nella stessa direzione! Peccato. Ci eravamo illusi di essere clienti importanti, contenti di comprare dopo tanto tempo. Allora, pensando a voi che ci state leggendo, abbiamo immaginato di essere quel che siamo: dei clienti, ma con 24
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Marco Monti
la possibilità di parlare direttamente al produttore o al fornitore di certi servizi per chiedere lumi sulla ratio di alcune scelte di prodotto o di servizio che non acquisteremmo mai, neanche sotto tortura. Ecco la nostra lettera aperta
“
Caro imprenditore, sono il tuo cliente. Quello che paga lo stipendio dei tuoi collaboratori. Molti in azienda pensano che lo stipendio lo paghi tu o l’amministrazione, ma si sbagliano: sono io, il tuo cliente, a pagare tutto. E visto che sono io a sostenere la tua azienda, avrò pure qualche diritto. Per esempio, posso avere la pretesa di ricevere il massimo? Perché sai, molto spesso non ci capiamo: chiedo ai tuoi venditori certe cose, ma loro non mi stanno ad ascoltare e io mi arrabbio.
*Pirovano Monti Associati | | Formatori ANGAISA – Esperti di Intelligenza Relazionale per il successo degli operatori del settore e di Bagno Accademia È vero, lo ammetto, a volte sono un tipo difficile. Certamente tu quando sei nei panni del cliente (capita anche a te ogni tanto) accetti i disservizi senza battere ciglio. È perché sei un tipo accomodante? Forse. In fondo lo dici sempre anche tu: il tuo cliente è così esigente da essere quasi insopportabile. È vero, sono fatto così; devi portare pazienza. Però stai tranquillo che se sono contento, quando mi trovo a cena con un amico, parlo di quanto i tuoi prodotti siano buoni, i tuoi prezzi interessanti e di quanto sia stato affidabile il tuo servizio. Sono un tipo strano, lo so. Sono il tuo cliente. Dillo pure ai tuoi venditori, ma per rendermi felice, in fondo, basta poco. Devono solo starmi ad ascoltare e capire i miei bisogni. Invece spesso i tuoi venditori non mi ascoltano, parlano, parlano di tutto tranne che di me. Sono però molto attenti al mercato. Credono che ascoltando il mercato possano fare contenti i loro clienti. Ma io non sono il “mercato”, sono il tuo cliente. E, credimi, non è la stessa cosa! Dopo tutto questo, caro imprenditore, ti faccio una
domanda. Rispondimi in tutta sincerità, ti prego, sarà utile anche a te: se fossi nei miei panni, se fossi tu il “tuo cliente”, compreresti i tuoi prodotti? Saresti pienamente soddisfatto dell’esperienza d’acquisto a cui ti hanno sottoposto? Se la tua risposta non fosse un SI pieno, consentimi di aggiungere una seconda domanda: perché allora dovrei comprarli io? Fabrizio e Marco
”
Cari amici, voi quanto spesso vi mettete nei panni dei vostri amati clienti? Siete oggettivi? Chissà se avete in bagno il box doccia che vendete (proprio quello che avete suggerito faticosamente di acquistare al vostro ultimo cliente). Se non fosse così, perché scegliete la concorrenza? Ai fini di questa nostra ultima riflessione la risposta corretta non è “perché c’è libertà di scelta e libero mercato”. Lo sapete bene perché non siete ancora i migliori clienti di voi stessi. Come sempre siamo a un tiro di e-mail. Potete inviare i vostri commenti, consci di avervi provocato quanto basta.
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tendenze vasca
UN’ IMMERSIONE IN
Negli ultimi anni la vasca da bagno sta incontrando un nuovo successo sia come elemento di arredo puro nelle versioni freestanding, sia per le funzioni di idromassaggio in casa e nelle mini-piscine all’aperto
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di Roberta Mutti
Già da diverso tempo la vasca freestanding è uscita dalla stanza da bagno per andare a occupare spazi a volte inusuali, come la camera da letto e il soggiorno, o spazi all’aperto, come giardini e terrazzi. Anche le vasche incassate nel pavimento conoscono nuove collocazioni, per esempio nei pavimenti delle verande, mentre i pannelli di rivestimento delle vasche, più tradizionali, sono proposti con nuove finiture e materiali.
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e VASCA OPAL di Acquabella in Akron, con finitura Quiz
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Idromassaggio futuristico
L’idromassaggio si genera grazie ad appositi getti d’acqua emessi a una determinata pressione, orientati e posizionati per favorire la circolazione del sangue di ritorno e interessare specifiche fasce muscolari. Per questo, le vasche idromassaggio Jacuzzi® sono progettate con una particolare attenzione al posizionamento dei getti, studiato per ottimizzare gli effetti dell’azione idroterapica. Le bocchette TargetPro, inoltre, consentono di regolare e orientare il getto a piacimento, con un’attenzione particolare all’igiene e alla manutenzione della vasca, grazie al meccanismo di chiusura automatico dei getti autodrenanti, che evitano il ristagno di acqua. Le vasche Jacuzzi®, inoltre, sono più profonde rispetto alle tradizionali vasche da bagno e hanno fondo e fiancate ergonomiche per facilitare l’immersione del corpo.
Un’esperienza avvolgente Arga è una vasca freestanding progettata da Whynot Design per Jacuzzi®. Dotata di tecnologia Swirlpool, Whisper+ Technology e dei getti Illumatherapy, illuminati a led multicolore, la vasca produce un vortice di acqua che “abbraccia il corpo”, generando benessere con un suono sussurrato e l’illuminazione a led per la cromoterapia. La forma avvolgente ne fa un elemento di arredo perfetto per ambienti contemporanei. ARGA. Vasca freestanding di Whynot Design per Jacuzzi
VASCA SHARP EXTRA di Carlo Urbinati per Jacuzzi
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Per tre Sharp, disegnata da Carlo Urbinati per Jacuzzi®, è una famiglia di vasche idromassaggio estremamente versatile, che si adatta a differenti contesti abitativi, grazie alle quattro dimensioni e alle quattro diverse finiture dei pannelli. In particolare Sharp Extra, con le sue tre ampie sedute, è ideale per un nuovo concept di bagno dalle grandi dimensioni, ispirato dalla condivisione del benessere. È dotata di un faro subacqueo con luce led multicolore, di rubinetteria meccanica a bordo vasca e di un morbido poggiatesta in gel. Offre le migliori performance dell’idromassaggio classico con le bocchette TargetPro, e dell’idromassaggio dorsale, con i microgetti rotanti Jacuzzi®, con quattro diversi programmi. www.jacuzzi.it
Il lavabo per tutta la famiglia. La nuova collezione di rubinetteria hansgrohe Finoris con la pratica doccetta estraibile rivoluziona il modo di utilizzare il lavabo e semplifica la tua routine quotidiana. hansgrohe: innovazione dal 1901.
hansgrohe.it
_TENDENZE
Immersione totale
VASCA MYWAY di Mario Ferrarini per Jacuzzi
Grazie alla sua profondità, MyWay, di Mario Ferrarini per Jacuzzi®, garantisce un’immersione totale del corpo, arricchita dal poggiatesta integrato che consente l’appoggio su una superficie morbida e piacevole, con poggiabraccia integrati per sedersi e alzarsi con facilità e rilassarsi in vasca alleggerendo gli arti superiori. L’idromassaggio si genera grazie a 5 bocchette TargetPro orientabili e 3 getti rotanti, specificatamente mirati alla zona dorsale. La funzione Rainbow illumina e colora la vasca, creando l’atmosfera desiderata in una sequenza di colori rilassanti o stimolanti. In MyWay, i comandi touch, semplici e a portata di mano, sono integrati al bordo vasca e possono essere percepiti a occhi chiusi. I pannelli nelle nuove finiture con effetto cemento, legno o color tortora, insieme al classico bianco brillante, si abbinano perfettamente al bagno contemporaneo. www.jacuzzi.it
SISTEMA SKIN TOUCH con microbollicine di ossigeno. Brevettato da Kaldewei
VASCA MEISTERSTÜCK CLASSIC DUO OVAL in acciaio smaltato di Kaldewei
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Acciaio smaltato e ossigeno puro Da Kaldewei, la vasca freestanding Meisterstück Classic Duo Oval, un classico tra le vasche, perfetta anche per i bagni con un interior design contemporaneo. La superficie esterna è perfettamente liscia, come l’interno, grazie all’acciaio smaltato, un materiale perfetto per le vasche attuali. Piacevole al tatto, durevole e facile da pulire, l’acciaio smaltato è ideale per delineare la forma della vasca con contorni ovali e morbidi, la forma esterna conica, e il bordo sottile. Due comodi poggia schiena garantiscono il piacere di un bagno rilassante, per una persona o per due. La vasca può essere dotata di Skin Touch, un sistema di massaggio nell’acqua che sfrutta l’effetto rivitalizzante dell’ossigeno puro, rendendo possibile un’esperienza che dona uno straordinario effetto cosmetico. Microscopiche bollicine d’aria affluiscono nella vasca da bagno, arricchendola di ossigeno naturale, con un effetto antiaging immediatamente percepibile. www.kaldewei.it
TECE OCTa II: l’EvOluzIOnE ChE aspETTavI! la cassetta di scarico WC più compatta, più universale, più semplice.
www.tece.it
Dimensioni ridotte per il massimo della versatiltà, sistema “Easy Fit” per una rapida installazione delle placche di comando, serbatoio di sicurezza in materiale plastico ad alta resitenza, volume del serbatoio di 7 litri. Migliorata non solo nel design ma anche nella funzionalità, mantiene tutte le peculiarità nella componentistica che l’hanno resa popolare negli anni, ma grazie al suo design ultra-piatto e compatto, si presenta oggi con una gamma completa e rinnovata.
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L’esperienza immersiva outdoor Minipiscina da incasso Da Kos una serie di minipiscine progettate per outdoor, FARAWAY POOL che possono essere installate anche indoor. Faraway di Kos in resine Pool, la più grande tra le proposte Kos, è una minipiscina poliestere e a sfioro incassata e caratterizzata da un segno grafico vinilestere a pavimento, realizzata in resine poliestere e vinilestere, con finitura in gelcoat. Grazie al sistema a piastre che circonda il perimetro irregolare, questa minipiscina si inserisce perfettamente in ogni contesto e con ogni pavimentazione. Lo spazio interno – ideale per accogliere fino a 6 persone – si suddivide in una zona dove poter riposare distesi e una zona con sedute e con differenti tipologie di getti massaggianti. Le fonti luminose integrate consentono, inoltre, di virare le luci per la cromoterapia.
Salotto informale Minipool di Kos è un vero salotto informale in metacrilato per momenti di relax e rigenerazione. La forma cilindrica perfetta accoglie fino a 5 persone comodamente sedute, permette di godere dei benefici di diversi getti idromassaggio. Il bordo a sfioro e il sistema idrocolore a led completano l’esperienza benessere. MINIPISCINA DA INCASSO. Minipool di Kos in metacrilato
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Freestanding o incasso Quadrat Pool di Kos è una minipiscina a sfioro disponibile sia nella versione freestanding che a incasso, in cui il bordo si fonde con la superficie MINIPISCINA dell’acqua e consente FREESTANDING. un agevole accesso Quadrat in vetroresina/gelcoat alla vasca. Quadrat anti osmosi Pool, in vetroresina/ gelcoat speciale anti osmosi, è concepita come una piccola spa: con cromoterapia, varie postazioni idromassaggio e l’esclusivo sistema Milk, che sfrutta le proprietà dell’ossigeno per regalare una esperienza rigenerante. Quadrat Pool Relax, evoluzione del progetto Quadrat Pool, offre un’esperienza spa personalizzabile grazie al solarium integrato con lettino prendisole. Una combinazione perfetta tra le proprietà massaggianti dell’acqua e l’azione rigenerante di una pausa relax in pieno sole. www.zucchettikos.it
Il nero seducente
Superato il bianco della vasca, unico colore proposto fino a qualche tempo fa, oggi le vasche freestanding esibiscono vari colori e finiture. Tra questi emerge il nero, che dona effetti diversi, a seconda delle texture e dei materiali.
Le texture alternate
DETTAGLIO DELLA VASCA OPAL con finitura Quiz. Realizzata da Acquabella in Akron
Opal Quiz di Acquabella è una vasca in Akron, un materiale formato da poliuretano e cariche minerali. La superficie è trattata con un rivestimento in poliuretano acrilico, che assicura un’integrazione totale con il supporto. Akron ha proprietà antibatteriche e antiscivolo, e resiste a graffi, urti o shock termici. Opal Quiz, la prima vasca da bagno freestanding in Akron, è caratterizzata dalla finitura Quiz, che accosta l’effetto cemento di Beton, le venature naturali di Ethnic e la consistenza microtexturizzata di Zero. L’accogliente forma ovale di questa vasca da bagno presenta inoltre un bordo più spesso, che consente di appoggiare flaconi, spugne e dispenser, per avere tutto a portata di mano. www.acquabella.com
Un monolite di “ebano”
VASCA DEA della collezione Atelier di Ideal Standard in acrilico bicolore
Starlet di Bette è una vasca in acciaio al titanio vetrificato, in versione nero opaco. Il nero opaco del titanio vetrificato, oltre a essere scenografico, è un materiale molto resistente, che respinge sporco e batteri, ed è resistente ai raggi UV. Il colore nero opaco rimane inalterato nel corso degli anni. Il materiale tollera diversi piccoli imprevisti ed è anche possibile appoggiare una candela sul bordo, senza temere danni. www.my-bette.com VASCA STARLET in acciaio al titanio vetrificato con finitura nero opaco
La vasca da centro stanza in nero bicolore La vasca Dea della collezione Atelier di Ideal Standard, con il design a cura di Palomba Serafini Associati, è una vasca in acrilico dalle forme morbide che trova la sua giusta collocazione al centro di una stanza; dunque è perfetta per essere posizionata fuori dalla sala da bagno. Il contrasto tra il bianco dell’interno e il nero dell’esterno rende la vasca protagonista di ogni arredo contemporaneo. www.idealstandard.it B&R | 279
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Nuovi materiali, dimensioni e finiture In resina: il Sentec Toan Nguyen ha progettato per Laufen la collezione INO, che comprende anche una vasca da centro stanza. Realizzata in Sentec, una resina polimerica, INO è proposta in due versioni, con o senza bordo laterale. La leggerezza del materiale rende la vasca eterea, perfetta per gli arredi contemporanei. Il materiale, durevole all’abrasione e agli agenti, resiste anche all’usura del tempo ed è facile da pulire e da ripristinare in caso di danno accidentale. www.laufen.it
VASCA COCOON in Cristalplant di Planit
VASCA IN SENTEC della collezione INO di Ton Nguyen per Laufen
La vasca in Cristalplant Semplice da posizionare, perfetta per diversi tipi di ambiente, la vasca freestanding Cocoon di Planit, in Cristalplant, presenta un pratico spazio invisibile, che si estende per tutta la zona di appoggio al pavimento, come un piedistallo. L’utilità dell’invenzione è proprio quella di nascondere i tubi di scarico, per evitare di dover intervenire sul pavimento quando si deve effettuare la manutenzione. Al posto del troppopieno, Cocoon è dotata di una piletta di scarico a livello autoregolante. Le proprietà di un materiale come Cristalplant rendono la vasca resistente all’usura di luce, alle alte temperature, all’utilizzo quotidiano e alle macchie. Inoltre, mantiene un alto livello di igiene e di sicurezza grazie alle proprietà antiscivolo e ignifughe. www.planit.it
Indoor o outdoor: la vasca tonda VASCA TONDA L’architetto e designer cinese Steve Leung ha disegnato per Victoria + TAIZU di Steve Albert, Taizu, una vasca imponente che trova la sua collocazione migliore al Leung per Victoria+Albert in centro di una stanza o in un giardino. La forma rotonda e contemporanea ha Quarrycast lati leggermente inclinati, un bordo smussato e dettagli esterni molto curati. La vasca è realizzata in Quarrycast, una pietra vulcanica che si forma naturalmente quando le forze elementali associate al magma liquido agiscono sul calcare morbido e calcareo circostante. L’immenso calore e la pressione del magma trasformano la roccia vicina in un nuovo materiale composto da trefoli molto duri. Il calcare vulcanico finemente fresato è miscelato con resine di alta qualità per legare questi filamenti in una complessa matrice 3D. La vasca, in questo materiale, può essere posizionata in ambienti chiusi o all’aperto, in quanto resistente agli agenti atmosferici; inoltre, dispone di uno spazio vuoto sottostante, che facilita l’installazione su pavimenti solidi. www.vandabaths.com
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La vasca da centro stanza coordinata VASCA TRADIZIONALE in Quarrycast di Victoria+Albert
Il colore verde secondo Victoria+Albert Per chi apprezza il modello di vasca tradizionale con piedi da appoggio, Victoria + Albert propone una vasca in colore verde. La finitura è multistrato, con una vernice speciale catalizzata, lucidata a mano tra un’applicazione e l’altra. Questa tecnica si traduce in una profondità eccezionale e lucentezza ed è più resistente, rispetto alle superfici dipinte a mano. La verniciatura esterna contrasta con l’interno bianco del Quarrycast, il materiale caldo al tatto che contraddistingue l’azienda inglese, apprezzato per la brillantezza naturale, la leggerezza (il peso medio delle vasche è 72 kg), la lunga durata nel tempo (non scricchiola e non flette) e la facilità di pulizia. www.vandabaths.com
Di Patrick Norguet per Rak Ceramics, la vasca freestanding della collezione Rak-Valet, che debutta a Cersaie 2021. Disponibile nelle finiture Matt (opaco) e Glossy (lucida), la vasca è un elemento da centro stanza perfetto per gli arredi in stile contemporaneo. Per l’ambiente bagno più tradizionale, Rak-Valet prevede la collezione completa di arredo bagno, con sanitari dalla linea allungata, lavabo con bordi sottili e vasca dalla presenza importante. www.rakceramics.com VASCA FREESTANDING della collezione Rak-Valet di Patrick Norguet per Rak Ceramics
Il relax in dimensioni ridotte VASCA MASTELLO di Mario Ferrarini per antoniolupi
Perfetta per gli spazi più contenuti, con soli 135 cm di larghezza la vasca Mastello, di Mario Ferrarini per antoniolupi, può accogliere persone alte fino a 195 cm. Inoltre, grazie alla comodità della seduta integrata e al bordo che si innalza dolcemente verso una delle estremità e funziona da poggiatesta, la vasca è anche ergonomica. Comodità ed ergonomia sono accentuate dalla seduta interna e dal gradino esterno, che permette di accedere più comodamente. La vasca è proposta in Colormood, con finitura Soft Touch, particolarmente morbida e vellutata, e in Flumood, con finitura rame e ottone, una verniciatura cangiante che dona riflessi luminosi e vibranti. www.antoniolupi.it B&R | 279
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_INCHIESTA ECOBONUS
Fatta Fatta la legge... Multiutility o installatore di fiducia per caldaie e climatizzatori che beneficiano dell’Ecobonus? I prezzi rincarati dalle multiutility sono davvero giustificati? E ancora, chi controlla i preventivi? Un’inchiesta condotta lo scorso luglio dai giornalisti Milena Gabanelli e Marco Bonarrigo per Dataroom, ha visto in un live la partecipazione di Enrico Celin, Presidente ANGAISA a cura di Maruska Scotuzzi
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Non vi è dubbio che gli incentivi statali per l’efficientamento energetico degli edifici abbiano portato a un decisivo rialzo delle vendite di climatizzatori e caldaie in questi due ultimi anni. Da maggio 2020, infatti, grazie alle agevolazioni introdotte dal Decreto Legge n. 34, il rivenditore può concedere all’utente finale uno “sconto in fattura” particolarmente significativo, legato agli interventi da effettuare sull’edificio, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni fiscali previste dal Bonus ristrutturazioni (50%), dall’Ecobonus (65%) e dal Superbonus 110%. Un’opportunità di business che vede coinvolti diversi attori del mercato. A cambiare, però, sono i prezzi.
L’indagine
Secondo l’indagine svolta lo scorso luglio dai giornalisti Milena Gabanelli e Marco Bonarrigo per Dataroom, rubrica del Corriere della Sera, le “multiutility emettono fatture con importi addirittura triplicati rispetto a quelli proposti dai negozi, a parità di prodotto e servizio offerti”. Confrontando, infatti, diversi modelli di caldaie e climatizzatori, si è potuto verificare come lo stesso prodotto proposto dalle multiutility avesse un costo non giustificato se rapportato a quello richiesto da un punto vendita. “La vendita e l’installazione a prezzi decisamente superiore crea, inoltre, un danno per lo stato – spiega
Milena Gabanelli Corriere della Sera
Enrico Celin Presidente ANGAISA
Gabanelli – non solo per le tasche dei consumatori”. Secondo il calcolo di Dataroom si rischia un buco di 470 milioni di euro: una cifra, questa, che si ottiene se il ricarico viene applicato su tutte le 171.000 caldaie e 80.000 condizionatori che risultano installati. I limiti di spesa, fino a 30.000 euro, sono dimensionati sui condomini e non sui singoli appartamenti. Significa che chi fattura il doppio del suo valore non rischia nulla. Peraltro, l’Agenzia delle Entrate controlla i rimborsi dei crediti, ma non la maggiorazione dei prezzi. Le multiutility interpellate giustificano i ricarichi con le spese di gestione della pratica, cioè gli adempimenti normativi necessari per ottenere la detrazione e l’anticipo del credito. Propongono all’utente finale interventi “chiavi in mano” pagabili in comode rate inserite nelle bollette. Ma se il consumatore volesse verificare e quantificare ogni singola voce non sarebbe possibile perché, difatti, non gli viene indicato un listino chiaro, ufficiale, che separi il costo del prodotto dai servizi successivi.
Non chiamiamoli negozi
Marco Bonarrigo Corriere della Sera
Il presidente ANGAISA, Enrico Celin, invitato a esprimere un parere in merito alla questione, ha rimarcato, per prima cosa, l’importanza di dare una precisa identità alle strutture che genericamente nel corso dell’inchiesta vengono definite “negozi”. “Chiamarli negozi è riduttivo. Al contrario, è opportuno parlare di distribuzione specializzata ITS”.
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Nel 2020 sono state vendute 1.771 caldaie e circa 80.000 condizionatori. Questi dati non includono gli apparecchi acquistati con iluperbonus 110%
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IL MECCANISMO DEI RIMBORSI
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_INCHIESTA ECOBONUS
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Da sempre le associazioni di settore hanno denunciato le condizioni non eque di un mercato in cui le grandi Multiutility dell’energia possono permettersi molto più facilmente di offrire lo sconto in fattura e la cessione del credito, godendo di una liquidità necessaria per anticipare il costo degli interventi in attesa di recuperare i crediti fiscali dello Stato. Una disparità solo parzialmente appianata dalla possibilità, introdotta con il Decreto Rilancio, di cedere i crediti anche a banche e istituti di credito
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PREZZI A CONFRONTO
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IMPIANTI INCENTIVATI. Siamo passati dalle 16.000 pompe di calore e 62.000 caldaie vendute nel 2018 ai quasi 70.000 condizionatori e 171.000 caldaie del 2020. Con previsione di superare le 206.000 nel 2021. I dati non includono i tanti apparecchi acquistati con il Superbonus 110%
Secondo Celin è certamente vero che esistono grandi catene che propongono offerte vantaggiose agli occhi dell’utente finale che “spesso è concentrato sul prezzo finale, che è di gran lunga più conveniente rispetto al preventivo di partenza non incentivato, e non presta attenzione all’effettivo costo dei prodotti e del servizio e non ha una corretta percezione del risparmio che sta ottenendo”, come suggerisce la stessa Gabanelli. “Tuttavia – sottolinea Celin – occorre informare il consumatore che esistono, e in ogni città ce ne sono almeno cinque, punti vendita specializzati, a prescindere che siano associati ANGAISA o meno, in riscaldamento e climatizzazione. Queste realtà distributive, inoltre, se associate ANGAISA sono supportate dall’Associazione stessa che li rappresenta attraverso formazione, webinar, documentazione dedicata per la contrattualistica”. Quindi non si può parlare di “buco d’offerta” come sostiene Gabanelli. Alla questione privilegi delle multiutility, il presidente ANGAISA risponde: “Non si può negare che chi normalmente offre luce e gas abbia già un contatto fidelizzato e diretto con l’utente finale. Le multiutility hanno il vantaggio dell’acquisizione diretto del credito e della rateizzazione dei pagamenti legata al rapporto post-contatore e, indubbiamente, fanno una concorrenza forte. Ma gli installatori e la distribuzione
Il modello francese Il sistema italiano dei bonus per l’efficienza energetica presenza diverse criticità: la complicazione e la diluizione in tempi troppo lunghi del rimborso, ma anche l’applicazione indistinta del bonus, indipendentemente da criteri di reddito e dalla composizione del nucleo familiare. Il confronto con il modello francese è evidente a favore di quest’ultimo. Oltralpe, lo Stato rimborsa in soli 5 anni dal 40% al 90% dell’importo speso, in base alle fasce di reddito, e vengono svolti controlli rigorosi, non a campione come in Italia.
possono avere ugualmente uno spazio importante con offerte competitive rispetto alle multiutility stesse. Se è vero, infatti che i piccoli negozi si trovano – come rilevato dall’inchiesta – fuori dal business perché non concedono la cessione del credito, diversamente gli installatori possono stare all’interno di questo circuito in collaborazione con i distributori”.
fondo, anche dello Stato che si trova a essere vittima del rincaro dei prezzi dei colossi dei servizi energetici. “In tal senso – continua Celin – sarebbe importante valorizzare l’operato dei distributori specializzati che offrono un servizio trasparente con prezzi chiari per ogni voce in questione. Chiaramente, il supporto per la compilazione dei documenti ha un costo che non va svilito, e deve essere trasmesso in modo chiaro nel rispetto del proprio cliente”. Una questione rimane aperta: e i produttori? Come si rapportano a questa situazione? Fornendo gli stessi prodotti sia alle multiutility sia agli specializzati? “Non entriamo nel merito delle scelte strategiche commerciali di ogni singola realtà produttiva. Tuttavia, nel rispetto di tali scelte, lancio un warning – afferma Celin. È vero che molti produttori hanno in qualche modo ‘strizzato l’occhio’ alle multiutility portando in contrazione la disponibilità verso gli specializzati. È altrettanto vero che le stesse multiutility non sempre
La questione del controllo… e non solo
È anche su questo punto che bisogna fare chiarezza. La questione dei controlli non va sottovalutata perché una situazione di disparità così evidente necessita inevitabilmente di regole chiare che a oggi non esistono. Certo è opportuno verificare la correttezza dei preventivi presentati dalle multiutility, oltre che accertarsi del rispetto dei requisiti tecnici per godere dei benefici fiscali offerti per gli interventi di efficientamento energetico. Secondo Celin, il tema di fondo è la trasparenza e la correttezza nei confronti del proprio cliente, e, in PRIVATO
INSTALLATORE
fattura fornitura+posa+prestazioni professionali sconto in fattura di cui 50% paga con bonifico 50% sconto in fattura (a carico dello Stato) oneri di attualizzazione paga con bob
2300 1150 * 1150 250 *
totale esborso del privato
1400 *
SCONTO IN FATTURA E SUCCESSIVA CESSIONE DEL CREDITO. Come funziona
DISTRIBUTORE
incassa da privato ceduto a distributore incassa da distributore incassa da privato
1150
totale incassato
2300
900 250
ceduto a banca incassa da banca al netto di oneri bonifica a installatore al netto di oneri oneri trattenuti a installatore oneri trattenuti da banca
BANCA o FINANZIARIA
900 -900 250 -250
riceve da distributore oneri trattenuti a distributore bonifica a distributore
NB: il distributore fattura all'installatore le prestazioni di consulenza e gestione della procedura dello sconto in fattura e la successiva cessione del credito
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1150 -250 900
_INCHIESTA ECOBONUS | INTERVISTA MAURIZIO LO RE, Lo Re Srl – Messina
LORENZO CORSINI, Titolare Chiessi & Fedi Spa – Firenze
CORRADO NOVELLI, Amministratore delegato Imeter Srl – Ancona
ELISA GIUSSANI, Acquatica S.p.a. – Cologne (BS)
Il parere di alcuni distributori ANGAISA
B&R: Un’opinione sull’inchiesta condotta dalla giornalista Milena Gabanelli in merito a Ecobonus e ruolo delle multiutility. Ritiene corretta la situazione fotografata? È vero, e se sì perché, che ci sono differenze marcate tra i prezzi proposti dalle multiutility e quelli della distribuzione specializzata a parità di prodotto e servizio offerto? Risponde Lorenzo Corsini: Ritengo la situazione fotografata dalla giornalista Milena Gabanelli veritiera, anche se non è possibile fare una valutazione oggettiva e attendibile sui prezzi proposti dalle multiutility. Quello che però possiamo affermare è che la distribuzione specializzata, oltre a essere più economica, offre un servizio più puntuale e tracciabile, dando la possibilità all’utente finale (privato) di avere un contatto sul territorio di residenza sempre disponibile. Risponde Elisa Giussani: Assolutamente corretta la situazione fotografata dalla giornalista Milena Gabanelli. Perché ci sono queste differenze? Quando un installatore propone un preventivo, lo redige sulla base di prezzi sicuramente in aumento, ma per ragioni diverse dalla “questione” bonus. In ogni caso, il privato è messo nelle condizioni di poter raffrontare le varie voci (prodotto, servizio di installazione, gestione pratica). Diversamente, quando la multiutility fa un preventivo propone un pacchetto completo di cui metà verrà pagata dallo Stato e l’altra metà il consumatore la troverà dilazionata in un certo numero di rate; la percezione dell’utente è quella di un costo più sostenibile anche se, in realtà, è decisamente più alto rispetto a quanto troverebbe proposto presso un punto vendita specializzato. Risponde Maurizio Lo Re: Il problema delle mul40
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tiutility è certamente reale, ma non recente. Da tempo questi competitor hanno la possibilità di entrare a casa degli utenti finali in quanto fornitori di energia. Dalla loro hanno la forza e la potenza del brand che li rappresenta, ma è anche vero che l’utente finale a casa propria fa entrare chi di sua fiducia, quindi l’installatore o il manutentore che conosce. Rispetto alla differenza tra i prezzi proposti dalle multiutility e quelli di altri player è evidente che questa esiste perché le multiutility approfittano del ruolo “privilegiato” che ricoprono. Tuttavia, sono convinto che noi specialisti possiamo dare, anche a condizioni differenti, lo stesso servizio, se non più performante. Risponde Corrado Novelli: Un’inchiesta – quella condotta dalla giornalista Gabanelli – centrata, con un focus importante, attuale e di interesse. Come evidenziato, ci sono sicuramente delle differenze tra le multiutility e il settore ITS, nel caso specifico gli installatori o anche la stessa distribuzione specializzata. Tuttavia, ritengo esagerata la differenza di prezzo messa in risalto nel servizio: la differenza è sicuramente marcata, ma non nella misura rappresentata. B&R: Come sono organizzati attualmente i distributori specializzati ANGAISA sulla questione Ecobonus e Superbonus? Sono tutti attrezzati per trattare questa offerta? Pensa siano dei validi competitor sul mercato, in tal senso? Quali, secondo lei, i vantaggi/privilegi, delle multiutility oggi? L.C.: La maggioranza dei distributori ITS, soprattutto se iscritti ad ANGAISA, è sicuramente organizzata per gestire al meglio le opportunità derivanti
dal Decreto Legge n. 34. Essendo degli specialisti del settore, siamo però relegati a un canale informativo che passa solamente dall’installatore qualificato; di contro le multiutility possono contare su un contatto diretto e capillare con l’utenza finale attraverso le loro anagrafiche di distribuzione dell’energia, proponendo rateizzazioni direttamente in bolletta. E.G.: Non c’è una organizzazione omogenea: c’è chi si limita ad accettare il credito, lasciando all’installatore l’onere della gestione della pratica, oppure chi – come noi – ha deciso di offrire un servizio che accompagni il cliente professionale mettendolo nella condizione di fare delle proposte al committente e, quindi, al cliente finale. Più in generale, pensiamo che i distributori ANGAISA siano dei validi competitor in questo senso e il vantaggio rispetto alla multiutility è la trasparenza. Questo significa che il prodotto – caldaia o climatizzatore – ha oggi lo stesso costo rispetto a prima dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 34. Certamente, tale costo sarà influenzato da quello della materia prima. Alla domanda “siamo tutti attrezzati” devo rispondere: non lo so. C’è chi ha strutture più complesse e più strutturate che permettono di gestire anche attraverso consulenti o risorse interne tutto il processo, altri forse meno. Dipende poi dalle opportunità di business che ogni distributore pensa di cogliere. Sicuramente ANGAISA, in tal senso, ha dato un aiuto ai distributori associati mettendo loro a disposizione strumenti formativi e informativi utili per supportare questa attività. M.L.R.: I distributori specializzati, soprattutto gli Associati ANGAISA, grazie all’Associazione, sono stati messi nella condizione di poter essere operativi e presenti in questo momento di cambiamento; di saper rispondere alle domande in questione rivolte sia dall’utente finale sia dalla piccole medie imprese. Credo che possano essere altamente competitivi rispetto alla multiutility e rappresentino per il mercato un valido player. C.N.: I distributori specializzati ANGAISA sono sicuramente molto preparati e attrezzati per essere operativi in ambito Ecobonus e Superbonus. Sono interlocutori validi su questo mercato perché conoscono la filiera da tempo, si rapportano ai clienti con professionalità, supportandoli con un servizio decisamente performante. Attraverso l’installatore riescono a interagire con l’utente finale, rappresentando una valida alternativa alle multiutility. Quali i vantaggi per le multiutility? Credo, senza tanti giri di parole, che lo sconto in fattura sia stato definito per loro tanto che due anni fa ci siamo opposti alla sua realizzazione. I grandi vantaggi di questo competitor sono proprio quelli di offrire lo sconto in fattura con relativa facilità
e la rateizzazione in bolletta. Ciononostante, installatore e distributori ANGAISA riescono a rimanere competitivi grazie alla loro grande professionalità. B&R: Cosa state facendo come azienda? Quando siete partiti? Riscontri? Criticità? L.C.: Noi come Chiessi & Fedi Spa siamo partiti per tempo con la gestione della cessione del credito, sia per l’utenza privata sia per quella professionale. Abbiamo preparato il nostro personale interno usufruendo di aziende specializzate nella consulenza, indicate da ANGAISA, e inserendo inoltre una nuova figura, esclusivamente dedicata a questo tipo di servizio. E.G.: In Acquatica ci siamo attrezzati di recente. Siamo partiti concretamente a fine aprile 2021, proponendo un servizio completo che accompagnasse l’installatore nella predisposizione della documentazione e nella verifica delle operazioni da completare per ottenere lo sconto in fattura e poi il credito. Riscontri positivi? Gli installatori che hanno compreso che intraprendere questo percorso rappresenta realmente una buona opportunità per incrementare il proprio business ci sono e sono partiti bene; altri sono più scettici perché considerano tutti gli adempimenti complicati. Tuttavia, con il servizio che stiamo proponendo ai nostri interlocutori professionali, pensiamo che ne valga la pena. Le criticità? Sono rappresentate dai tanti documenti da redigere. Il cliente finale non sempre ha la documentazione aggiornata e, quindi, i tempi per la definizione delle pratiche si allungano. M.L.R.: La Lo Re di Messina si è fatta trovare pronta a questa richiesta del mercato. Sin da ottobre 2020 siamo operativi rispetto a quanto richiesto dagli
Lo Re Srl – Messina
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_INCHIESTA ECOBONUS | INTERVISTA utenti finali, sia per quanto riguarda il riscaldamento che il condizionamento. Non stiamo effettuando in maniera diretta lo sconto in fattura o le varie agevolazioni fiscali, ma abbiamo formato una rete di installatori e piccole imprese di ristrutturazione per poter essere a disposizione di chi ne faccia richiesta. Non ci sono grandi criticità, solo sfide da cogliere. C.N.: Noi come Imeter non operiamo direttamente con lo sconto in fattura, ma abbiamo creato una rete di professionisti che gestisce la cessione del credito. Abbiamo messo a punto un networking a disposizione dell’installatore affinché possa essere in grado di gestire questo passaggio senza alcuna difficoltà e, anzi, essere addirittura molto competitivo. B&R: Il Decreto Legge n. 34 può rappresentare una reale opportunità per gli operatori ITS specializzati? I piccoli distributori, anche se specializzati, rischiano di essere svantaggiati rispetto ad altri più grandi? Un mercato, dunque, non per tutti? L.C.: È indubbio che tale Decreto sia una grande opportunità per tutta la filiera distributiva, che deve utilizzare questo cambiamento per evolversi e crescere dal punto di vista commerciale e professionale. E.G.: Il Decreto è una reale opportunità per gli operatori ITS. Mi rendo conto che i piccoli distributori, che magari hanno risorse – soprattutto umane – limitate, rischiano di essere svantaggiati. In tal senso, fare rete potrebbe essere una soluzione e una via da intraprendere. M.L.R.: Chiaramente, è una opportunità per tutti gli operatori del settore nel senso ampio del termine. Occorre però farsi trovare preparati attraverso la formazione. Non credo che noi piccoli imprenditori possiamo essere svantaggiati perché a nostro favore gioca
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la conoscenza capillare del mercato locale e, quindi, una maggiore prontezza nel soddisfare le sue esigenze, supportati da specializzazione e servizi di consulenza mirati. A queste condizioni credo fortemente che il mercato sia per tutti C.N.: È una grande opportunità per tutti perché dà la possibilità a chiunque di migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile. Occorre saperla cogliere ed essere attrezzati con gli strumenti opportuni per poterlo fare. Ritengo che anche i piccoli distributori specializzati non abbiano nessun svantaggio rispetto ai grandi, ma nemmeno rispetto alle multiutility. Dico questo perché, in quanto operatori ITS, siamo riusciti a organizzarci riuscendo comunque ad agevolare sia il nostro cliente installatore sia – a cascata – l’utente finale senza far loro percepire le differenze con strutture più grandi, ma non certo più organizzate di noi. B&R: In tale contesto qual è il ruolo dell’installatore? Come vi rapportate? L.C.: Per quanto riguarda la nostra filiera distributiva, l’installatore ha un ruolo fondamentale in quanto vettore tecnico informativo e pubblicitario. Da anni promuoviamo corsi di formazione per la clientela professionale per accrescere sempre di più la preparazione di una figura così importante del nostro settore. E.G.: Il ruolo dell’installatore è chiaramente fondamentale perché è la figura che si rapporta direttamente con l’utente finale. Va formato, fidelizzato e aiutato a trasformarsi in attore attivo all’interno di questo business. Soprattutto, questa è una nuova occasione e non è detto che in futuro non se ne possano presentare altre. In tal senso, è necessario imparare a essere flessibili, aperti al cambiamento, curiosi e studiare. Studiare sempre per trovare la soluzione più consona a un servizio performante. M.L.R.: Fondamentale in questo percorso. Viviamo un momento particolare in cui l’installatore è al centro del mercato ITS. Ha una grande opportunità di crescita. Deve, tuttavia, saper fare bene il proprio mestiere. L’installatore non deve più solo essere installatore tout court, ma imprenditore di se stesso. Noi come distributori specializzati dobbiamo a nostra volta essere in grado di formarlo attraverso corsi dedicati. Anche ANGAISA avrà un ruolo centrale in tal senso per riuscire non solo a formare le imprese e i distributori, ma anche, direttamente o indirettamente, gli installatori C.N.: Il ruolo dell’installatore è inevitabilmente di primaria importanza. In questo periodo si aprono per tale figura professionale nuovi scenari con maggiori occasioni di lavoro e maggiori possibilità di mettersi in gioco, offrendo competenza e capacità di installare
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prodotti a regola d’arte. L’evoluzione che lo accompagnamo a realizzare è quella di diventare un imprenditore a 360 gradi. L’installatore è colui che rende possibile l’efficientamento energetico e noi con lui ci rapportiamo nel modo in cui crediamo maggiormente, ovvero supportandolo tecnicamente, commercialmente – se serve – e mettendogli a disposizione una grande quantità di materiale. B&R: Come comunicare all’utente finale il vantaggio (non solo economico) di rivolgersi a una struttura specializzata? Avete messo a punto alcune iniziative di comunicazione mirate per incentivare il consumatore? Se sì quali? L.C.: Nell’ultimo periodo abbiamo investito molto in pubblicità e comunicazione sui principali organi di stampa e radio regionali, insieme a una continua informazione tramite canali social per la nostra clientela professionale. E.G.: Questo è un aspetto decisamente importante ma complesso. Al momento abbiamo redatto delle newsletter e formato il nostro personale. Da questo punto di vista siamo ancora un po’ carenti e c’è da fare ancora tanto. Tuttavia, riteniamo che l’installatore sia il primo veicolo di comunicazione diretta con il privato, quindi i nostri sforzi, in tal senso, sono rivolti agli installatori. Il passaparola rimane sempre un ottimo strumento di comunicazione: quando un cliente è soddisfatto lo comunica ad altri. M.L.R.: Siamo partiti lo scorso ottobre e da subito abbiamo comunicato in modo massiccio utilizzando i social. Una volta che si è creato questo tam tam sul nostro operare lo sconto in fattura attraverso gli installatori e piccole imprese di ristrutturazione è bastato poco. Diciamo che, ancora una volta poi, il passaparola si è rivelato vincente: l’utente finale
realmente soddisfatto, che ha toccato con mano il tipo di servizio offertogli, diventa il miglior veicolo pubblicitario. C.N.: Non comunichiamo all’utente finale in quanto il nostro cliente è l’installatore. La comunicazione avviene all’installatore che potrà poi spiegare all’utente finale i numerosi vantaggi insiti nella scelta di una struttura specializzata. Grazie ai fornitori e ad ANGAISA siamo in grado di offrire webinar e supporto su molteplici argomenti, dai più tecnici a quelli più squisitamente commerciali B&R: Cosa crede possa o debba fare, invece, l’Associazione per coinvolgere maggiormente i propri associati? E di conseguenza l’installatore e l’utente finale? Pensa ci sia una carenza in termini di comunicazione? L.C.: Dal mio punto di vista gradirei che ANGAISA, insieme a tutte le altre associazioni di categoria, avesse un ruolo politico nello studio e nella legiferazione di tali normative. Un confronto proattivo con il legislatore avrebbe sicuramente contribuito alla messa a punto di una norma più fluida, semplice e meno burocratizzata. La semplicità avrebbe sicuramente migliorato la comunicazione della filiera distribuzione, installatore, utente finale, oltre che calmierarne i costi. E.G.: Credo che l’Associazione abbia coinvolto a sufficienza i propri associati mettendo loro a disposizione le informazioni e gli strumenti che servono. Quello che manca è la comunicazione: non solo all’installatore, ma soprattutto all’utente finale relativamente al servizio e alle possibilità che ci sono – anche di risparmio – affidandosi a una struttura specializzata. Su questo aspetto sarebbe opportuna la creazione di un team di lavoro composto da esponenti dell’associazione dei distributori ITS e quella degli installatori per mettere a punto, sinergicamente, delle campagne informative mirate. Queste sinergie consentirebbero di sostenere insieme dei costi che altrimenti sarebbero proibitivi, e – al contempo – di mettere in luce le peculiarità che caratterizzano la categoria: trasparenza, specializzazione, servizi personalizzati. Così facendo, sotto questo aspetto, saremo competitivi anche rispetto alle multiutility. M.L.R.: Da diversi mesi ANGAISA sta formando i propri distributori attraverso webinar dedicati tenuti da formatori specifici su Ecobonus e Superbonus. Ripeto: è un’opportunità. C’è chi riesce e vuole coglierla al volo e chi meno. ANGAISA relativamente a questo importante tema sta svolgendo un B&R | 279
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ruolo centrale, attivandosi affinché tutti gli associati possano non perdere questa partita. Non vi è stata carenza di comunicazione in tal senso. C.N.: L’Associazione ha fatto e sta facendo quello che sa fare meglio, cioè offrire conoscenza e competenza a tutti gli associati che, a loro volta, possono trasferire agli installatori e utenti finali. ANGAISA è molto attiva in termini di comunicazione e fa della formazione uno dei suoi fiori all’occhiello. La grande forza dell’Associazione sta proprio in questa sua particolare capacità di far crescere professionalmente gli operatori ITS. B&R: Come viene sottolineato dalla stessa Gabanelli, non vi è, a oggi, controllo sui prezzi. L’Agenzia delle entrate non può fare controlli diversi da quelli formali perché il legislatore non ha previsto un tetto massimo all’acquisto, occupandosi piuttosto di altri parametri (veridicità della fattura, cessione del credito, conformità dell’apparecchio, avallo della banca). Si tratta di un problema serio che andrebbe maggiormente denunciato/indagato? Soprattutto in caso di concorrenza sleale, se vogliamo chiamarla così? L.C.: Ritengo che il problema non sia quello del prezzo più alto, ma del perché l’utente finale non valuti altre offerte economicamente più vantaggiose. Questo a conferma che la visibilità di una multiutility è notevolmente superiore a quella di uno specialista del settore che non può permettersi di spendere qualche milione di euro in campagne pubblicitarie studiate ad hoc. Concludendo, sicuramente le multiutility hanno tratto e trarranno forti benefici da tale Decreto, ma non credo che la soluzione vada indivi44
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duata in non meglio precisati controlli da parte del legislatore o dell’Agenzia delle Entrate che, comunque, avrà tempo di farlo in un secondo momento. E.G.: In realtà dei massimali di costo esistono. Diventa sicuramente difficile per l’Agenzia delle entrate verificarli. Sarebbe opportuno trovare delle soluzioni che consentano all’Agenzia di fare dei controlli massivi e non specifici perché il controllo a tappeto sarebbe impossibile. Il supporto alla compilazione e la gestione delle varie pratiche per la cessione del credito ha un costo di cui occorre tenere conto e che va spiegato al cliente finale in quanto aggiuntivo. Chiaro che se il lavoro è fatto a regola d’arte, quanto richiesto dal professionista sarà proporzionato all’intervento che verrà fatturato con l’aggiunta dei costi per le pratiche; tuttavia non si spenderanno cifre occultate all’interno delle bollette. Credo che quanto stia succedendo possa effettivamente definirsi concorrenza sleale perché in primo luogo vi è una disparità nelle condizioni di “aggancio” del cliente finale. Infatti, i distributori non sono in possesso di database completi degli utenti finali, mentre le multiutility sì. Inoltre, queste ultime offrono un pacchetto “chiuso”, dilazionato, apparentemente conveniente. M.L.R.: È vero che non ci sono dei parametri, ma è altrettanto vero – a mio avviso – che il cliente finale non è stupido. C’è chi si fida delle multiutility, ha sottoscritto dei contratti e, probabilmente, ha comprato male. Oggi, tuttavia, la stessa comunicazione via social – come anche quella delle associazioni di categoria, ma soprattutto degli installatori preparati e dei distributori – fanno sì che il cliente possa venire realmente informato. Sempre di più sono gli utenti finali che si rivolgono a noi direttamente o indirettamente attraverso l’installatore. Credo che ormai ci sia un tetto di spesa, non scritto ma che si conosce; quindi, la possibilità che il cliente finale possa essere così “ingannato” sia minore, anche perché oggi il prezzo di sostituzione di un climatizzatore in tripla classe A o di una caldaia ad altissima prestazione può essere individuato da tutti. C.N.: L’Italia è il Paese che ha le leggi migliori in molti ambiti. Tuttavia, il nostro problema è sempre stato quello dei controlli e anche questa legge ne paga lo scotto. Tale problema – il controllo dei prezzi – andrebbe maggiormente indagato?. Assolutamente sì, perché il rischio che alcuni attori non proprio del settore se ne approfittino evidentemente c’è. Per contro, consideriamo oggi l’utente finale sempre più informato è preparato, oltre al fatto che conosce da sempre il suo installatore e può fidarsi.
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_CERSAIE 2021 ANTEPRIMA PRODOTTI
Cersaie 2021 Cersaie 2021 un ritorno in grande stile In questa 38a edizione (27 settembre - 1° ottobre 2021) Cersaie occuperà integralmente i 15 padiglioni del Quartiere fieristico di BolognaFiere, dove saranno presenti circa 600 espositori, il 41% dei quali esteri provenienti da 26 nazioni di Silvia Martellosio
Superbonus e incentivi per la ceramica e i sanitari Giovedì 30 settembre alle ore 16.30 presso l’Agorà dei Media si terrà la conferenza “Superbonus e incentivi per la ceramica e i sanitari”. L’incontro vede la presenza del vice Presidente di Confindustria Ceramica, Emilio Mussini, del Presidente di ANGAISA, Enrico Celin, e di Lucia Positano, Tax Director di PwC TLS Avvocati e Commercialisti. L’incontro mira a fare il punto della situazione a poco più di un anno dall’entrata in vigore dei primi decreti attuativi.
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Un periodo di tempo durante il quale se da un lato il profilo normativo dell’intervento sembra essersi assestato – pur restando e altissima l’attenzione sul come la prossima Legge di Bilancio prorogherà gli stessi per il 2023 – dall’altro emergono ancora ampi spazi di miglioramento in termini di conoscenza sul tema da parte del pubblico, degli amministratori di condomini, dei progettisti e dei professionisti del mondo delle costruzioni. L’ampiezza delle agevolazioni, la
presenza di molteplici incentivi che ben si ritagliano rispetto alle diverse dimensioni dell’intervento, la possibilità dello sconto in fattura o della cessione del credito alle banche o assicurazioni, ma soprattutto quali interventi e per quali ambienti e spazi della casa rientrano tra quelli incentivati rappresentano aspetti fondamentali. Un momento di confronto e di dibattito che, lontano dall’essere una attività consulenziale, intende approfondire alcuni degli aspetti di maggior attualità e interesse.
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La seduta per una doccia in totale sicurezza
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Ponte Giulio presenta gli accessori dell’“Area Shower”, tra cui le sedute e il box doccia ad ante sdoppiabili della collezione HUG completate dalla colonna doccia di sicurezza SOLO. Il sedile doccia in acciaio inox, alluminio e poliuretano, è stato concepito per rispondere a qualunque esigenza di installazione. Sono state previste tre diverse versioni per altrettante metodologie di fissaggio. Di queste due prevedono un ancoraggio per mezzo di piastre fisse, la terza include una piastra rimovibile che consente la possibilità di togliere il sedile all’occorrenza. Disponibili nelle stesse tre finiture standard – Bianco segnale, Grigio grafite e Rosso corallo – anche lo sgabello e la sedia con braccioli, idrorepellenti e dotate di un foro ovale nel centro per migliorare la presa e per consentire all’acqua di defluire. www.pontegiulio.com
Essenzialità contemporanea Il mondo del design è sempre alla ricerca di nuove forme e idee all’avanguardia. Rubinetterie Treemme risponde a questa 2 .2 PADAN D esigenza proponendo soluzioni originali, ST 0-B9 innovative e allo stesso tempo funzionali 1 A come Watertube che, in occasione della fiera bolognese, entra ufficialmente nel catalogo dell’azienda. Caratterizzata da linee essenziali e arrotondate che ricordano appunto un “tubo dell’acqua”, firmata dal designer Massimiliano Braconi, Watertube è una collezione completa di rubinetti e soffioni doccia contraddistinta da un design davvero innovativo nel suo genere. “Per Watertube mi sono lasciato ispirare dalle classiche fontane pubbliche del passato, quelle dalle quali l’acqua scrosciava attraverso un semplice tubo di rame. Ho voluto ricercare l’essenza primitiva di quella purezza visiva, regalandola a un prodotto moderno perfetto per un bagno contemporaneo e industriale”. Così Massimiliano Braconi racconta l’origine del progetto. Realizzata in acciaio, la collezione è disponibile in tutte le finiture PVD. www.rubinetterie3m.it
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Scaldasalviette minimale in acciaio al carbonio verniciato
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FEDERICA è il nuovo scaldasalviette a marchio Cordivari che coniuga estetica e funzionalità nell’ambiente bagno, composto da due collettori verticali che sostengono i corpi radianti disposti in gruppi omogenei in grado di fungere da utili porta-asciugamani. Grazie ai suoi elementi radianti dal diametro di 38 mm, FEDERICA è uno scaldasalviette dal design minimal e dallo stile vigoroso, pur mantenendo una linea elegante ed essenziale. Il termoarredo è reversibile e offre la possibilità di essere posizionato per assecondare le necessità d’uso e l’ergonomia di ciascun ambiente bagno. L’allacciamento con interasse 50 mm assicura un’installazione ordinata e compatta. La qualità di realizzazione, la pulizia delle saldature e il processo di verniciatura garantiscono un’elevata affidabilità. Il progetto del circuito termico garantisce rese molto elevate. FEDERICA è personalizzabile in oltre 80 colori, tra tinte lucide, opache e materiche. www.cordivari.it
Tra arte e design
. 22 PADAN D ST -B87 A98
Il bagno e l’area wellness hanno assunto nel tempo una grande importanza nelle abitazioni. Il mosaico SICIS ha un forte impatto estetico, radicalmente differente rispetto al mosaico tradizionale, non solo per il risultato che si ottiene grazie alla geometria, alle forme di tessere diverse e alle incredibili varianti decorative, ma anche per la funzionalità del materiale stesso e per le sue prestazioni. Oltre al mosaico si sono realizzati ambienti con l’utilizzo di Vetrite, lastre di vetro e Vetrite tile, con inedite proposte del tutto inaspettate. Si tratta di un prodotto antibatterico e autopulente. Per quanto riguarda i sanitari, anche nei bagni più minimalisti si fa spazio la tendenza colore, toni accesi come il verde muschio o l’azzurro o il rosso rubino. Il lavabo diventa elemento a sé, un componente di design puro, come il il lavabo Dho. Così anche per vasche da bagno SICIS, pezzi unici e spesso personalizzati per l’ambiente, che garantiscono al contempo i livelli di semplicità, purezza ed eleganza del gusto contemporaneo. Un accessorio funzionale e decorativo, un pezzo iconico che dona preziosità alla casa stessa. www.sicis.com
Mobili da bagno pratici, raffinati e moderni
. 22 PADAN D ST -B59 A80
Street è la collezione Arbi che si caratterizza per la comoda presa integrata nell’anta. L’esclusivo dettaglio, oltre ad assicurare una impugnatura sicura e confortevole, enfatizza l’aspetto moderno e contemporaneo della proposta di arredo, dalle linee estremamente pulite ed essenziali. L’assenza delle maniglie aumenta, infatti, la leggerezza dei volumi e garantisce una visione completa dei frontali delle ante, permettendo alle finiture di risaltare al meglio. La vasta modularità consente di creare molteplici configurazioni, coniugando ricercatezza ed eleganza e adattandosi facilmente a ogni stanza da bagno. Ogni composizione può essere abbinata ai lavabi, piani top, specchiere, faretti, accessori e complementi presenti nel listino Arbi e ai piatti doccia, box doccia, vasche freestanding e termoarredo presenti nel programma Ibra. Dal punto di vista stilistico, la personalizzazione è garantita dalla possibilità di scegliere tra 51 finiture laccate – lucido, opaco o velvet – e 6 nuance Rovere; disponibile anche una variante Special in noce canaletto. www.arbiarredobagno.it
Reinterpretare la doccia a filo pavimento Nelle docce walk-in, Proshower System di Progress Profiles permette all’acqua di defluire senza ristagni. Si compone di diversi elementi: Proshower Panel Linear per creare una perfetta pendenza dopo la posa del rivestimento, Profoil, membrana impermeabilizzante, e una canalina di raccolta, disponibile in acciaio inox o polipropilene. Cinque griglie personalizzano il piatto doccia; in alternativa è possibile utilizzare lo stesso rivestimento del pavimento per dare continuità all’ambiente. Non solo. Per completare l’ambiente e renderlo ancora più funzionale, il gruppo ha sviluppato altre due soluzioni. Si tratta di Proshelf e Proshelf Design, mensole triangolari o rettangolari progettate come supporti comodi e spaziosi per i prodotti da bagno. Il primo modello è piastrellabile e può essere montato durante la posa del rivestimento; il profilo molto sottile del secondo, invece, esalta l’aspetto minimalista e contemporaneo della mensola stessa. Proheater è, invece, un sistema di riscaldamento a parete rivestito in ceramica, programmabile da remoto grazie al termostato di ultima generazione. Proheater, che ha linee essenziali e pulite, è disponibile in tre eleganti rivestimenti ceramici: bianco classico, nero raffinato con striature bianche e dorate e grigio. Infine, Prodeso® Drain System in soli 5 mm di spessore impermeabilizza, drena e desolidarizza qualsiasi pavimentazione in ceramica o in marmo, anche di grande formato, assicurando risultati sempre perfetti e duraturi con un notevole risparmio di tempo e costi di lavoro. www.progressprofiles.com
PROSHOWER SYSTEM LINEAR E PROHEATER
. 31 PADAN D ST 15 A
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_INTERVISTA
Qualità Made in Italy
Specializzata nella produzione di valvole e componenti per impianti termici e idrosanitari, l’azienda Barberi Rubinetterie Industriali – presente sul mercato da oltre 60 anni – lancia la nuova serie di valvole di zona per un cliente professionale attento alla qualità e al servizio. Con Francesco Barberi, Amministratore Delegato, abbiamo percorso le tappe fondamentali dell’azienda, le strategie e i progetti per il futuro
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a cura di Maruska Scotuzzi Capacità di crescere e innovarsi, senza dare nulla per scontato. È questo – secondo Francesco Barberi, Amministratore Delegato dell’omonima azienda – il segreto del successo di Barberi Rubinetterie, realtà produttiva fondata nel 1954 da Aldo Barberi in una frazione del Comune di Valduggia (VC), specializzata nella produzione e distribuzione di valvole e componenti per impianti termici e idrosanitari. Con Francesco Barberi abbiamo parlato delle peculiarità dell’azienda, di controllo qualità, di mercato e prodotti, fino all’ultima serie di valvole di zona BS5.
B&R: Qual era l’attività principale dell’azienda nel 1954? F.B.: “L’attività principale dell’allora Barberi Aldo Torneria Metalli era la lavorazione per conto terzi di componentistica per valvole industriali, utilizzando torni azionati da una turbina ad acqua. Quando i figli Giuseppe e Michele iniziano a lavorare con il padre, l’attività si sposta in una sede più grande e iniziano i primi investimenti in macchinari e le prime assunzioni di personale. La società diventa così la Aldo Barberi B&R | 279
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_INTERVISTA
Sistema di gestione della qualità e certificazioni FRANCESCO BARBERI, Amministratore Delegato
e Figli. Vengono realizzati i primi prodotti a marchio Barberi. Il primo prodotto storico, brevettato nel 1965 e utilizzato ancora oggi, è la valvola di fondo. La produzione si è ampliata negli anni ’70 grazie alle valvole a clapet e le successive valvole di ritegno nel 1974. Barberi comincia così a far conoscere il proprio nome in Italia e all’estero, sviluppando un proprio mercato. La società da artigianale diventa industriale. Il trasferimento di sede nel 1992 ha dato modo di incrementare fortemente la gamma produttiva, passando alla realizzazione di filtri e, nel 1997, alla produzione di valvole di regolazione. A seguire sono state prodotte le prime valvole miscelatrici termostatiche e kit nel 1998, valvole di zona dal 2002, gruppi solari dal 2006 e gruppi di distribuzione dal 2008. Le strategie dell’azienda sono, dunque, rivolte allo sviluppo di nuovi prodotti che introducono la società in nuovi settori e mercati. Significativo in questi anni è stato anche un cambio generazionale che ha consentito una continuità solida ed equilibrata grazie alle fondamenta del passato, alla buona gestione e al sostegno dei collaboratori. Oggi la terza generazione, composta dai figli Marco, Francesco, Monica, Laura e Mauro, ha il compito di traghettare l’azienda nel nuovo millennio”. A proposito di mercato, dove siete principalmente presenti con i vostri prodotti? 52
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Per migliorare l’efficienza della propria organizzazione, fin dal 1996 Barberi Rubinetterie ha implementato un Sistema di gestione della qualità. “Questo sistema – spiega Francesco Barberi – ha seguito le evoluzioni delle normative fino ad essere oggi certificato in accordo alla UNI EN ISO 9001:2015. Fin dall’inizio, il raggiungimento della certificazione del Sistema di gestione della qualità non ha rappresentato un traguardo, ma un punto di partenza per ottenere il miglioramento continuo. L’ottenimento delle certificazioni UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015 conferma una conduzione aziendale strutturata, presente in ogni punto del processo e sempre più attenta all’ambiente e al miglioramento delle performance dei prodotti finali. Gli stessi brevetti e certificazioni ottenuti negli anni dimostrano standard elevati anche in quest’ottica: i nostri prodotti superano tutti i test necessari per l’approvazione delle singole componenti, come controlli dimensionali, carico delle molle, verifiche geometriche con proiettori di profili, controllo con calibro 3D”. Qualità, flessibilità, professionalità sono i punti sui quali l’azienda ha basato il suo lavoro e la soddisfazione del cliente è il risultato del suo impegno. “Per soddisfare le richieste specifiche di ogni prodotto abbiamo riservato un reparto dell’azienda a clienti OEM. Il servizio OEM permette al cliente di entrare a stretto contatto con esperti e ricevere costanti report sia in fase di progettazione che di validazione post industrializzazione, fornendo dimensional report, Functional test, Certification test, Quality products documentation, PPAP documentation, FMEA – valutazione dei rischi di progettazione, che verranno visionati e approvati direttamente dal cliente”.
“I nostri prodotti vengono distribuiti sul territorio nazionale, ma soprattutto all’estero: l’80% della nostra produzione è destinata ai paesi europei, fino alla Russia. Anche la Cina rappresenta un buon mercato. In totale sono oltre 40 i Paesi in cui esportiamo attraverso una rete commerciale ben strutturata e seguita da noi. Certamente l’Europa rappresenta da sempre il nostro principale mercato. Una scelta, quella di aprirsi ai mercati internazionali maturata sin dal 1982 a seguito della nostra partecipazione alla fiera di Hannover e l’anno seguente alla fiera di Francoforte. Lo sviluppo dei prodotti, in linea con le normative e le certificazioni vigenti in ogni singolo Paese, consente di soddisfare le esigenze più estreme, proponendo soluzioni per lavorare con diverse tipologie di acque con gruppi di distribuzione forniti in numerose varianti per fronteggiare anche ambiti fuori standard. La nostra presenza sul mercato nazionale risulta omogenea, sebbene sappiamo che il nostro marchio in Italia non sia conosciuto come in altri paesi proprio a causa del nostro percorso più esterofilo. Oggi la nostra sfida per il mercato italiano è proprio quella di affermarci come produttore con una profonda conoscenza alle spalle, acquisita sviluppando internamente prodotti di alta qualità e utilizzati in tanti Paesi con differenti tipologie di normative e condizioni d’impianto. Sia per il mercato nazionale sia per quello estero ci avvaliamo della collaborazione di partner, principalmente grossisti e distributori ITS, che lavorano con noi da anni per offrire al meglio i nostri prodotti e assistere l’installatore in tutte le sue richieste cercando di dare un servizio completo ed efficiente sul territorio”. Quali sono i vostri punti di forza? Insieme all’aggiornamento costante a livello tecnologico, con un occhio sempre attento all’innovazione e continui investimenti in strutture e risorse umane, il nostro principale punto di forza è rappresentato dal controllo e dalla gestione interna di tutte le fasi per processo produttivo che consente di garantire al prodotto massima qualità sotto tutti gli aspetti. L’intero processo produttivo, infatti, dalla materia prima al prodotto finito, viene svolto all’interno dell’azienda utilizzando i più elevati standard di qualità, sicurezza sul lavoro ed efficienza produttiva, a garanzia di un reale e concreto Made in Italy. Il sistema si fonda sul controllo digitalizzato dei singoli pezzi e sulla loro tracciabilità attraverso codice a barre, seguito da un ‘total control’ mirato sia alla produzione interna sia a quella fornita dagli stretti collaboratori inseriti nel processo. Tutto questo per ridurre il più possibile i problemi logistici e per incentivare la formazione di un magazzino reattivo.
Barberi lancia BS5
È la nuova serie di valvole di zona recentemente messa a punto dall’azienda piemontese. Spiega Francesco Barberi: “Nell’ultimo decennio abbiamo prodotto oltre un milione di valvole di zona, contraddistinte da affidabilità, velocità di rotazione, facilità d’installazione ed elevata portata. Caratteristiche che ci hanno consentito di essere riconosciuti ed apprezzati dai più grandi costruttori del settore. Questa esperienza ci ha spronati ad ‘alzare ulteriormente l’asticella’ in termini di tecnologia, prestazioni ed efficienza energetica del prodotto. Le valvole di zona a rotore motorizzate Barberi® BS5 sono utilizzate nella gestione delle zone degli impianti di riscaldamento e condizionamento, nelle centrali termiche, in caldaie, generatori a combustibile solido e pompe di calore. A rendere innovativo questo prodotto è la sinergia fra due tecnologie: Soft-Torque technology e ARP technology. Il corpo valvola dispone di tecnologia SoftTorque, caratterizzata dal design brevettato e dai materiali a bassissimo attrito, che permettono una commutazione rapida e morbida in soli 8 secondi rendendo il prodotto di facile utilizzo e ad alto risparmio energetico. La versione ARP (Automatic Return in Position) dispone di una funzione di ritorno automatico in posizione mediante supercondensatore elettrico, rendendo il funzionamento e l’utilizzo della valvola più vantaggioso rispetto ai tradizionali servomotori con ritorno a molla meccanico, con un risparmio energetico fino al 90%. La sinergia fra le due tecnologie permette, quindi, di abbinare alte prestazioni ai consumi più bassi della categoria. Grazie alle minori sollecitazioni termiche e meccaniche prodotte dalla Soft Torque Technology, è stato possibile ridurre sensibilmente le dimensioni del servomotore, consentendo così maggiori opportunità di applicazione. Disegnato per un impiego intuitivo, i sistemi One hand assembly, Push and turn system e Mid-point ne semplificano l’installazione e la fase di utilizzo”.
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Si consolidano negli anni due divisioni all’interno dell’azienda, con uffici tecnici e struttura commerciale dedicata. Una divisione lavora con i costruttori di caldaie, pompe di calore, generatori a combustibile solido, produttori di pompe e tutte le macchine che hanno a che fare con l’acqua. L’altra, che rappresenta il 50% del fatturato totale, si occupa del canale della distribuzione collaborando con grossisti termoidraulici per i prodotti a marchio Barberi
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Il sistema di Real Time Management, monitorato dai diversi compartimenti aziendali, fornisce un’immediata visibilità sull’andamento e sul progresso della produzione, connette direttamente i dati tra compartimenti e fornisce sincronizzazione tra automazione e software gestionale. Infine, la sicurezza dei feedback e il controllo rapido di tutta la catena produttiva in caso di criticità, permette repentini interventi in caso di messa a punto”. Ricerca e Sviluppo: verso quali traguardi? “Il nostro ufficio di Ricerca e Sviluppo solo nel 2020 è riuscito a realizzare oltre 110 nuovi codici prodotto. Abbiamo un piano di ampliamento di tutti i reparti produttivi nei prossimi due anni. Grazie al nuovo stabilimento, il cui completamento è previsto per la fine del prossimo anno e che accoglierà il reparto di assemblaggio e un nuovo reparto di logistica, potremo ingrandire nell’attuale stabilimento i vari reparti di stampaggio a caldo e lavorazioni meccaniche. La volontà è di creare un nuovo laboratorio dove poter potenziare le attività di R&S, sempre più centrali per i nostri progetti e le esigenze dei costruttori di macchine e per i prodotti Barberi”. Come si concretizza l’attenzione dell’azienda verso l’ambiente? “In un’ottica di qualità totale, anche l’ambiente con 54
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il suo impatto sul sistema sociale, politico ed economico riveste un’importanza notevole, considerando le risorse naturali come beni collettivi, così come le tematiche relative alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Abbiamo quindi deciso di compiere una scelta consapevole nella direzione della salvaguardia e nel rispetto dell’ambiente, implementando nel 2008 un Sistema di gestione ambientale, certificato in riferimento alla UNI EN ISO 14001:2015, progettato ottimizzando i processi e le risorse. Noi sviluppiamo prodotti che hanno lo scopo di migliorare l’efficientamento energetico e vogliamo non solo soluzioni con alte prestazioni e bassi consumi, ma anche che siano prodotti con un processo produttivo con sempre meno emissioni”. Progetti per il futuro? La pandemia ha influenzato il vostro approccio al mercato? Come vi siete organizzati durante questo particolare periodo? “La pandemia ha segnato tutti e ha cambiato molto il modo di comunicare con i nostri clienti, soprattutto perché è stato imposto dalla situazione. La nostra volontà è quella di tornare concretamente a fianco dei nostri clienti, anche attraverso le manifestazioni fieristiche, ma al contempo continuare a utilizzare gli strumenti che ci hanno permesso di rimanere in contatto con il mercato in questo periodo di pandemia per poter offrire maggiori ser-
RETI DI DISTRIBUZIONE
INFORMAZIONE DALLE AZIENDE
Facile da installare grazie alla cassetta premontata e alla connessione rapida FASTEC®, il collettore K4.3 di TECO permette di creare una rete di distribuzione sicura e performante
Collettore multi-intercettazione per impianti sanitari
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l collettore K4.3 di TECO è il collettore da incasso compatto che consente di creare una rete di distribuzione idrosanitaria performante nelle portate e dagli elevati standard di sicurezza, permettendo all’installatore di risparmiare tempo in fase di montaggio. Disponibile in due versioni (5 acqua fredda + 4 acqua calda e 4 acqua fredda + 3 acqua calda), K4.3 è pratico da installare perché fornito premontato in cassetta e dispone della connessione rapida FASTEC®. La cassetta premontata ispezionabile permette una pronta installazione del collettore, grazie anche alle apposite staffe che rendono il fissaggio veloce, preciso e permettono di regolare la profondità. La tecnologia FASTEC® è il sistema di connessione rapida TECO compatibile con i maggiori sistemi idrosanitari multistrato o PEX e consente di lavorare in piena sicurezza anche negli spazi molto ristretti. Con FASTEC®, dopo avere effettuato l’innesto del raccordo, basta una semplice pressione sulla spina di bloccaggio per realizzare un collegamento idraulico tra raccordo e collettore rapido, preciso e sicuro nel tempo. Il
collettore multi-intercettazione di TECO non è però solamente pratico da installare, ma, grazie alle soluzioni tecnico-costruttive adoperate, si rivela essere funzionale nell’utilizzo e affidabile nel tempo. Tutte le uscite del collettore sono intercettabili: grazie alla presenza di rubinetti con valvole a sfera a passaggio totale, K4.3 consente un flusso d’acqua adeguato, secondo quanto indicato dalla norma EN 806-2. Le valvole a sfera sono state, inoltre, appositamente studiate per garantire la fuoriuscita e il risciacquo dell’acqua nella valvola: in
questo modo viene impedita la formazione di depositi e il ristagno d’acqua, possibili fonti di proliferazione di batteri come, ad esempio, quello della legionella. I materiali selezionati per il gruppo di intercettazione garantiscono una manovrabilità morbida nel tempo, mentre il sistema TOPENTRY permette l’estrazione del gruppo di intercettazione per eventuali necessità di manutenzione e sostituzione. Grazie alla compattezza e al design elegante delle placche di copertura, disponibili in quattro diverse finiture, il collettore K4.3 è facile da posizionare, e permette l’installazione a vista, in quanto si armonizza completamente con l’estetica dell’ambiente. Il collettore K4.3 risulta così essere accessibile e completamente ispezionabile in qualunque momento: con K4.3 hai sempre il massimo controllo della rete di distribuzione idrosanitaria con un comando di manovra semplice e pratico da utilizzare.
Teco S.r.l. Via S. Pertini 39/41 25050 – Provaglio d’Iseo (BS) info@tecosrl.it | www.tecosrl.it
_MERCATI TERRITORIALI
Cresce il mercato delle costruzioni grazie ai bonus. Come scongiurare l’effetto
boomerang? Osservatorio sulla competitività delle province italiane, un focus sullo sviluppo dell’economia, dell’edilizia e del settore ITS a cura di Diletta Gaggia
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Nel corso di un ciclo di otto incontri online e uno in presenza, è stata presentata la nuova edizione dell’Osservatorio sulla competitività delle province 2021 realizzato da ANGAISA in collaborazione con Cresme. Come avvenuto nelle due edizioni precedenti, l’Osservatorio mette a fuoco le prospettive di sviluppo dell’economia all’interno delle singole province, le loro caratteristiche demografiche, l’andamento dei comparti edilizio e immobiliare, le opere pubbliche, i redditi delle famiglie, il tasso di occupazione, etc. Inoltre vengono presi in esame i dati più aggiornati relativi agli scenari post-Covid che si stanno lentamente concretizzando e le ulteriori potenzialità di crescita legate alla “ripartenza”, con il volano positivo creato dal meccanismo degli incentivi fiscali (Bonus e Superbonus) e relativi sconto in fattura e cessione del credito. “Il titolo di quest’anno – Fuori dal Covid, dentro la ripresa – era un auspicio che si sta concretizzando per il mercato di riferimento”, ha esordito Corrado Oppizzi, Segretario Generale ANGAISA. Secondo Enrico Celin, Presidente di ANGAISA: “Gli interventi dei relatori offrono spunti e riflessioni legati al trend di mercato e alla digital transformation, tema fondamentale per stare al passo con il mercato e con l’evoluzione dei processi operativi. Il nostro settore sta vivendo un buon momento, ma la preoccupazione è sicuramente rivolta all’inaspettato aumento del costo dei materiali e alla scarsa disponibilità di prodotti finiti”.
Informazione di prodotto per cavalcare il futuro
Massimo Minguzzi, CEO di distribuite o utilizzate. Queste IdroLAB S.r.l., è intervenuto informazioni e dati che asseriscono per parlare di digitalizzazione, a un determinato prodotto sono standard, informazioni di prodotto generate dal produttore, ma il compito e dei servizi messi a disposizione del distributore è personalizzarle per dei soci ANGAISA. INel temi2020 della sono ciascuno dei canale a cui si rivolge. modernizzazionestate e dell’evoluzione vendute 1.771 La base di partenza quindi deve sono inesorabilmente legati al tema80.000 essere la medesima, perché caldaie e circa della digitalizzazione dei processi e se ogni produttore confluisse condizionatori. quindi della maggiore efficienza delle informazioni secondo linee guida Questi dati non filiere e degli operatori dei segmenti stabilite individualmente, le reti non includono gli delle singole filiere. Il mercato è opererebbero in modo integrato. Le apparecchi acquistati pronto afferma Minguzzi. Ci sono le informazioni strutturate permettono di con il Superbonus offrire un numero maggiore di prodotti metriche, gli standard e le linee guida 110%”le informazioni per sfruttare al meglio sul web, passando, per esempio, da di prodotto. Ogni classe/tipologia di 5.000 a 150.000 unità. Offrire più prodotto ha le proprie caratteristiche; prodotti non aumenta solamente il se non vengono seguite regole e margine di vendita del singolo, ma metriche prestabilite non possono genera anche un aumento del 29% però essere condivise, generate, dei profitti; la conversione offerta-
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vendita passa dal 17% al 56%; il time to market migliora, così come vengono incrementati il servizio sui clienti e la produttività degli operatori. I costi di gestione delle informazioni e dei dati legati alla vita del prodotto, di contro, si riducono al 67%. Le informazioni di prodotto giocano, inoltre, un ruolo chiave nella personalizzazione dell’offerta. Tracciare tutte le informazioni che provengono dai clienti (CRM), dai prodotti (informazioni di prodotto) e dai canali distributivi (agenti e showroom) permette di creare profili unici. Tuttavia, per applicare tale strategia di profilazione, è indispensabile che le informazioni siano organizzate secondo metriche standard. B&R | 279
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_MERCATI TERRITORIALI
Mercato delle costruzioni e non solo “Sicuramente siamo in uno scenario di ripresa”. È fiducioso Lorenzo Bellicini, Direttore Tecnico di Cresme. Ma, per comprendere i trend in atto all’interno del settore delle costruzioni è necessario considerare, non solo gli effetti delle ondate pandemiche, ma anche il contesto sociale, culturale, ambientale e demografico di riferimento.
DIVERSE DINAMICHE DI RIPRESA
Sebbene lo scenario di ripresa sia differente nei diversi Paesi, si prevede una crescita del PIL mondiale del 6%. Il tasso di ripresa in Germania, paese dove è stato registrato un calo del 4,9%, è stimato al 3,6%. L’Italia, invece, che ha registrato una caduta del 9% circa, dovrebbe avere un rimbalzo del 4,2%. La ripresa ci sarà, ma non sarà sufficiente a recuperare la caduta del 2020. Bisognerà, infatti, attendere il 2022 in quanto il settore delle costruzioni, pur andando molto bene dal punto di vista dell’economia generale, nel nostro Paese continua a mostrarsi in difficoltà. Tuttavia, la pandemia ha ridisegnato significativamente il rapporto tra domanda e offerta.
MATERIE PRIME
Per quanto riguarda le materie prime, l’eccezionale rimbalzo dei metalli deriva da un periodo di forte caduta, seguito da uno di stabilizzazione. Nonostante l’incertezza rispetto allo scenario dei prezzi, l’ipotesi del Fondo monetario internazionale è un prossimo riequilibrio tra le dinamiche inflattive. L’inflazione è sicuramente un fattore chiave da porre in relazione con la rilevante quantità di denaro disponibile in questo momento e con la ripresa del potere d’acquisto, perché tale variazione dei prezzi comporta “l’erosione” di questo scenario positivo. In questo momento il rapporto tra domanda e offerta è critico; la domanda è infatti molto più forte, perché il sistema dell’offerta viene da una fase in cui si sono ridotte le capacità produttive. “Questa situazione – spiega Bellicini – ci preoccupa molto, perché un incremento continuo e significativo dell’inflazione può porre un problema sulla tenuta e sui caratteri della ripresa. Il settore delle costruzioni, sia pubbliche che private, è alimentato da importanti 58
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incentivi e ingenti risorse. Secondo noi il problema principale è appunto il rapporto tra domanda e offerta, il quale determina chiaramente uno squilibrio nel quadro di mercato”.
MERCATO IMMOBILIARE
Nel 2020 lo scenario internazionale ha subito una perdita di quasi 500 miliardi di investimenti, ma nel 2021 si assisterà a un significativo rimbalzo, soprattutto grazie al settore delle costruzioni che alimenta il mercato mondiale. In questo momento stiamo assistendo a una corsa verso la casa. Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, il mercato ha segnato un +38%. Nel nostro Paese per il mercato immobiliare – alimentato prevalentemente dalla riqualificazione del patrimonio esistente, sostenuta anche dagli incentivi fiscali e dalla possibilità dello sconto in fattura o della cessione del credito – si prevede un rimbalzo intorno al 17%. Gli indici di fiducia delle imprese di costruzione, che erano crollati, sono rapidamente risaliti. Crescono, inoltre, gli investimenti nelle opere del Genio Civile e nelle opere pubbliche. “Anche questi ambiti, già molto positivi, sono condizionati da scenari di ripresa più forti di quelli che ci si attendeva in autunno – spiega Bellicini. L’unico settore che continua a mostrare elementi di criticità è il non residenziale. Fattore comune su tutto il territorio nazionale è la mancanza di manodopera, perché i giovani sono poco interessati al settore delle costruzioni e i flussi di migrazione si sono ristretti”.
CRESCITA DEGLI IMPIANTI
L’ITS guarda con poca attenzione alle opere pubbliche, ma in realtà il mondo degli impianti sta crescendo. Dal 7° Rapporto Congiunturale e Previsionale del Cresme sugli impianti emerge che oggi il 37% degli addetti è legato agli impianti e così il 30% delle imprese. La crisi del 2020 per il settore degli impianti è stata molto meno pesante che per altri settori dell’economia e la ripresa è molto più forte. Il 62% dell’importo dei bandi di gara ha come principale realizzazione gli impianti. Quindi il settore è destinato a essere protagonista dello scenario di riferimento nel contesto europeo del nostro Paese.
Un viaggio all’interno dei
territori
VENETO, TRENTINO ALTO ADIGE E FRIULI VENEZIA GIULIA
Il Triveneto è la seconda area demografica del Paese, la seconda per economia e la terza per numero di comuni. Nel Triveneto si colloca il 14% della popolazione italiana e il 12% del PIL; è anche l’area in cui si registrano quasi 35.000 euro di PIL pro capite con una media di 30.000 euro a livello nazionale. Il Veneto da solo è la terza area demografica del Paese e la terza in termini di prodotto interno lordo, dopo Lombardia e Lazio. Il Trentino, al contrario, è una regione interessante perché è la prima in Italia per PIL pro capite e per dinamica demografica. Nonostante uno dei problemi maggiori in Italia riguardi tasso di occupazione, quest’area è quella che maggiormente si avvicina al modello europeo. Nel 2010 l’Europa ha imposto come obiettivo il 75% (67% per l’Italia vista la situazione di partenza). Mentre nel 2020 a livello nazionale la percentuale risulta essere del 63%, in Trentino Alto Adige il tasso di occupazione è dell’81,7%, quello del Friuli Venezia Giulia è del 72%, mentre quello del Veneto 71%. Alcuni esempi delle nuove stime per il biennio 2020/2021: - Condizionatori e pompe di calore: Bolzano +12,5% (9.108 pezzi nel 2021), Trento +15,3% (12.888), Verona +12,8% (31.456), Vicenza +10,1% (30.809), Udine +9,4 (28.641), Trieste +4,6 (14.877). - Rubinetti: Bolzano +9,4% (105.249 pezzi), Trento +9,1 (94.011), Verona +7,3 (171.196), Venezia +7,4 (167.888), Udine +11,5% (102.992), Trieste +2,2 (58.827).
il
LOMBARDIA
Se a causa della pandemia l’Italia ha perso l’8,9% del PIL, per la Lombardia la perdita è dell’11,9%. Nel quadro generale economico, la locomotiva d’Italia ha pagato molto più di altre regioni in quanto è stata una delle protagoniste della pandemia e ha subito maggiori blocchi rispetto ad altre realtà. All’interno di questo scenario, l’ipotesi è di una crescita del 6,2%. Bene il settore delle costruzioni, trainato dall’impiego degli incentivi da parte della Regione. A Milano la riqualificazione vale 2,5 miliardi di euro l’anno. L’accessibilità territoriale della Regione è una delle caratteristiche che rende la Lombardia la regina del nostro Paese. Altra caratteristica che la rende attrattiva, in particolare la città di Milano, è il tasso di occupazione che le consente di posizionarsi al quinto posto con 71,9%. L occupazione femminile è solo al 63%.
EMILIA-ROMAGNA E MARCHE
L’Emilia-Romagna è la sesta area demografica del Paese e la quinta per PIL con 164 miliardi di euro. Le Marche sono dodicesime per PIL e hanno un PIL pro capite di 28.000 euro, il più basso della media italiana, mentre quello dell’Emilia-Romagna è di 37.000 euro. L’EmiliaRomagna ha il 9,2% del PIL del Paese, mentre il 2,4% è prodotto dalle Marche. L’Emilia-Romagna ha però il 7,5% della popolazione e le Marche il 2,5%. Un indicatore di innovazione importante è il numero di brevetti: l’area Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma è l’area più dinamica del Paese e leader da questo punto di vista. Nel 2020 l’Emilia ha perso l’11,4% rispetto al 2019 e ha una previsione di crescita del 4%. Mentre le Marche hanno perso meno (9%), ma hanno una previsione di crescita dell’1,4%. Nessun territorio riesce a recuperare nel 2021 la caduta del prodotto interno lordo. Vicino all’obiettivo europeo il tasso di occupazione dell’Emilia-Romagna (73,8%); rilevante il gender gap in cui le donne occupate sono il 66,4% e gli uomini l’81,2%. Situazione più critica nelle Marche dove gli occupati sono solo il 68,9%. Il mondo delle costruzioni: nel 2020 a Bologna sono state costruite 1712 abitazioni, a Modena 1400, a Ferrara 400, ad Ancona 308 e a Macerata 446. Le compravendite hanno fatto un salto del 36,8%. Nel 2020 a Bologna si sono compravenduti 12.135 edifici residenziali, a Modena 7500, a Parma 5000 e ad Ancora 3827. B&R | 279
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_MERCATI TERRITORIALI
TOSCANA E UMBRIA
La Toscana è la nona area demografica del Paese (3,7 milioni), ma la sesta per prodotto interno lordo con 119 miliardi di euro nel 2020. Sebbene sia considerato un’area molto attrattiva per gli immigrati che cercano lavoro grazie all’ottima qualità della vita, tra il 2013 e il 2019 la Regione ha perso quasi 60.000 abitanti. L’Umbria è la diciassettesima area per prodotto interno lordo con 23 miliardi e popolazione (870 mila), però ha un PIL pro capite più basso della media italiana. In percentuale la Toscana produce il 6,6% del PIL e l’Umbria l’1,3%, mentre la popolazione toscana è il 6% e quella umbra l’1,5%. Essendo una regione turistica, nel 2020 la Toscana ha perso il 10% del suo PIL, mentre l’Umbria il 9%. La previsione di crescita per le due regione è rispettivamente di +1,3% e +1,2%. Uno dei problemi di questi territori è il tasso di occupazione: l’Umbria si attesta al 68%, mentre la Toscana al 63,8%, percentuali che non raggiungono l’obiettivo europeo del 75%. Alcuni esempi delle nuove stime per il biennio 2020/2021: - Generatori di calore in impianti fissi: Massa-Carrara +12,8 (6.027 generatori nel 2021), Lucca +10,7% (11.233), Firenze +12% (22.998), Perugia +14,7% (16.130) e Terni +12,4% (5.878); - Sanitari: Massa-Carrara +11,4% (24.980 pezzi previsti per il 2021), Lucca +9,3% (55.435), Firenze 9,3% (160.542), Perugia +11,5% (113.054) e Terni +8,3% (32.604).
LAZIO, ABRUZZO E MOLISE
Nel 2020 il Lazio ha perso il 12,6% del PIL, l’Abruzzo il 7,9% e il Molise il 5,8%, ma per il 2021 si attende un +5,9% per il Lazio, +2,5% per l’Abruzzo, mentre il Molise continuerà a registrare una perdita dell’1%. Lo studio si concentra su undici provincie, ma cuore del territorio analizzato è sicuramente Roma. La capitale ha 4 milioni e 300.000 abitanti, Frosinone non raggiunge i 500.000 abitanti, Viterbo 316.000 e Rieti 154.000. Chieti è la provincia più grande dell’Abruzzo con 383.000 abitanti; seguono Pescara con 318.000, Teramo (307.000) e L’Aquila che ha una popolazione inferiore ai 300.000. La provincia di Campobasso è abitata da 218.000 persone, mentre quella di Isernia ne conta 83.000. Le regioni analizzate si collocano
CAMPANIA E SARDEGNA
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nelle aree interne appenniniche, territori che non garantiscono una buona accessibilità. Questo ha contribuito a determinare la perdita costante di popolazione, verificatasi anche prima della pandemia. Il tasso di occupazione nel Lazio è del 65%, in Abruzzo si attesta al 62%, mentre in Molise solo il 57% della popolazione ha un’occupazione. Tuttavia Campobasso emerge come territorio in cui operano il maggior numero di lavoratori dell’ambito high tech, dato dal numero di stabilimenti adibiti a tale ambito presenti nella zona. Alcuni esempi delle nuove stime per il biennio 2020/2021: - Generatori di calore in impianti fissi: Roma +11,1% (101.757 i generatori che si prevede saranno installati nel 2021), Viterbo +16,2% (8.735), Frosinone +14,4% (13.370), L’Aquila +13,6% (7.854), Rieti +8,9% (6.709); - Rubinetti: Roma +8,4% (748.765 i pezzi che dovrebbero essere venduti nel 2021), Viterbo +13,9% (52.869), Frosinone +7,8% (59.568), L’Aquila +12% (94.221), Rieti +8,9% (33.746).
La Campania è la nona area demografica del Paese con 5,7 milioni di abitanti e la sesta per il PIL con 109 miliardi di euro; con 3 milioni di abitanti Napoli è la terza area insediativa del Paese. La Sardegna registra quasi 35 miliardi di euro di prodotto interno lordo con 1,6 milioni di abitanti. In termini di prodotto interno lordo pro capite, la Sardegna si attesta a 22.000 euro, mentre la Campania a 19.000 euro. Con la ripresa, 2020 su 2019, la Sardegna ha registrato un calo del 9,1%, mentre la Campania del 6,9%. Il rimbalzo atteso per il 2021 è dello 0,2% per entrambe le regioni. Essendo aree fortemente turistiche hanno risentito fortemente dell’impatto della pandemia. In Sardegna il 55,6% delle persone tra i 20 e i 64 anni (48% donne e 63% uomini) hanno un lavoro. In Campania il tasso di occupazione è al 44,5% (31,2% donne e 58,1% uomini). I dati del tasso di occupazione sono probabilmente influenzati anche dal tipo di economia che caratterizza questi territori, principalmente un’economia sommersa. Gli occupati nel settore delle costruzioni sono 56.700 nella provincia di Napoli, 18.000 a Salerno, 16.800 a Caserta e 13.000 a Cagliari e Sassari. Alcuni esempi delle nuove stime per il biennio 2020/2021: - Generatori di calore in impianti fissi: Caserta +14,2% (13.580 i generatori che si prevede saranno installati nel 2021), Napoli +13,6% (38.358), Sassari +15,3% (8.482), Cagliari +13,7% (5.258); Sanitari: Caserta +8,3% (80.531 i pezzi che si prevede saranno venduti nel 2021), Napoli +9,3% (344.251), Sassari +7,4% (37.877), Cagliari +8% (93.104).
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PUGLIA E BASILICATA
La Puglia, regione con 4 milioni di abitanti, si colloca al nono posto per prodotto interno lordo con 76 miliardi di euro. Più piccola la Basilicata: solo 553.000 abitanti e diciottesima per il PIL con 13 miliardi di euro. La Puglia ha il 4,3% del prodotto interno lordo del Paese, ovvero 1.800 miliardi di euro, mentre la Basilicata il 2%. Analizzando il PIL pro capite, 19.000 euro è il guadagno in Puglia e 23.000 euro in Basilicata. Entrambe le regioni, così come altre realtà del mezzogiorno, hanno problema di accessibilità e di mobilità. A causa del Covid-19, la Basilicata ha perso il 9,3% del PIL, ma per il 2021 si attende un rimbalzo di quasi l’8%. Secondo queste stime, nel 2020 la Puglia ha perso il 7,7%, ma rimane negativa anche la ripresa, -0,4%. Confrontando il 2021 con il 2019, la Puglia è a -8% e la Basilicata a -2,3%. Affrontando uno dei grandi problemi del nostro Paese, le due regioni prese in esame hanno un tasso di occupazione tra i più alti del mezzogiorno, considerando la media del 48% di quest’ultimo con un tasso di occupazione femminile del 31,3%. La Basilicata ha un’occupazione il 54% della popolazione compresa tra i 20 e i 64 anni, mentre in Puglia solo il 50%. Alcuni esempi delle nuove stime per il biennio 2020/2021: - Generatori di calore in impianti fissi: Bari +10% (13.944 generatori che si prevede saranno installati nel 2021), Brindisi +15,1% (5.422), Potenza +21,6% (6.325), Matera +8,9% (3.338); - Sanitari: Bari +8,9% (159.376 i pezzi che si prevede saranno venduti nel 2021), Brindisi +9,8% (39.411), Potenza +21,2% (33.875), Matera +7,9% (27.861).
PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA
Il Piemonte è la settima area demografica del Paese e la quinta per prodotto interno lordo (138 miliardi di euro). La Liguria è dodicesima per popolazione e decima per PIL (50 miliardi di euro). La Valle d’Aosta ha 125 mila abitanti e 4,9 miliardi di euro di PIL. Nel 2020 il Piemonte ha perso il 10,6% e si prospetta una ripresa del 4%; la Liguria con -10,4% recupererà solo il 2,4%, mentre la Valle d’Aosta con -9,4% non riuscirà a recuperare in termini di prodotto interno lordo. Mentre la Valle d’Aosta ha un tasso di occupazione di 72,4% con un’occupazione femminile di 68,2% contro quella maschile che è al 76,6%, il Piemonte si attesta a 69,2% (61,8% occupazione femminile e 76,6% quella maschile) e la Liguria raggiunge il 67,1% (59,9% occupazione femminile e 74,5% quella maschile). La competizione tra i porti del nord Europa e quelli del Mediterraneo rivoluziona la logistica. Al momento le grandi navi non hanno convenienza a fermarsi nei nostri porti, ma quando saranno terminati i lavori nel porto di Genova, gli studi dicono che il 60% del traffico portuale passerà per il Mediterrano. Non si investe però solo sul trasporto marittimo, le ferrovie hanno investito 14 miliardi di euro e Anas quasi 6 miliardi. Stiamo assistendo a una forte crescita delle opere pubbliche: nel biennio 2019-2020 si sono toccati i picchi massimi degli importi di gara, raggiungendo i livelli dei primi anni 2000.
CALABRIA E SICILIA
La Sicilia è la quinta area demografica del Paese, sebbene nel periodo 2013-2019 la Regione abbia perso 219.000 abitanti, e l’ottava per PIL (89 miliardi di euro). La Calabria è decima per popolazione e quindicesima per PIL con 33 miliardi di euro. La media del PIL pro capite in Sicilia è di soli 18.000 euro e in Calabria di 17.000 euro. La grande problematica di questi territori è di non riuscire a garantire un progetto di futuro (posti di lavoro, qualità di vita, mobilità etc.) malgrado le enormi potenzialità turistiche. Nonostante le perdite nel 2020 non siano state ingenti come quelle di molte altre aree del Paese (-5% per la Sicilia e -4,9% per la Calabria), nel 2021 non assisteremo a una vera ripresa. Il tasso di occupazione di entrambe le regioni è ben lontano dall’obiettivo richiesto dall’Europa. Nonostante la percentuale di occupati sia molto bassa, il settore delle costruzioni si dimostra attrattivo: 14.000 sono gli addetti a Cosenza, 15.000 a Palermo, 14.700 a Catania, 9.000 a Reggio Calabria e 9.300 Messina. Alcuni esempi delle nuove stime per il biennio 2020/2021: - Generatori di calore in impianti fissi: Catanzaro +19,8% (5.412 generatori che si prevede saranno installati nel 2021), Reggio Calabria +17,5% (7.112), Palermo +13,3% (11.417), Catania +10,6% (9.923); - Rubinetti: Catanzaro +12,4% (46.016 i pezzi che si prevede saranno venduti nel 2021), Reggio Calabria +14,2% (46.448), Palermo +8,1% (94.410), Catania +8,3% (91.981). B&R | 279
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Logistica
Le nuove frontiere della logistica: Real Time Location Cosa fa e quali vantaggi può portare un RTLS al mondo della logistica, della produzione e del retail? di Marco Barbetti – Logicà
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all’inglese Real Time Location System, ovvero sistemi di localizzazione in tempo reale (noti anche come sistemi di tracciamento in tempo
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reale), gli RTLS vengono utilizzati per identificare e tracciare automaticamente la posizione di oggetti o persone in tempo reale, sia all’interno che nelle aree esterne dell’edificio. Questa tecnologia ha trovato applicazione
concreta in ambito distributivo solo da poco tempo attraverso le prime applicazioni orientate alla gestione della flotta interna di carrelli. Nei primi progetti, infatti, l’utilizzo era finalizzato alla gestione della sicurezza nell’ambito della
movimentazione, in particolare quale sistema di anticollisione. Successivamente si è passati a un utilizzo che ha coinvolto anche i prodotti, tracciandone movimentazione e posizionamento in tempo reale. Ma, andiamo con ordine.
Come funziona la tecnologia RTLS
I sistemi in grado di fornire la posizione in tempo reale di un asset (carrello, Unità di Carico - UdC, pallet) sono costituiti da diversi componenti, il cui nome può variare a seconda della tecnologia utilizzata. Normalmente, i tre elementi più comuni che compongono un sistema RTLS sono: • TAG/transponder: apparecchiature wireless che vengono applicate agli oggetti. Nel nostro caso, ogni carrello operativo in azienda viene dotato di singola “antenna” che consente il tracciamento del percorso in tempo reale; • ANCORE/antenne: posizionate all’interno dei magazzini garantiscono una copertura totale. Raccolgono i dati provenienti dai singoli carrelli e ne individuano la posizione; SOFTWARE di gestione, firmware e middleware finalizzati alla gestione dei processi e all’interfacciamento con WMS (Warehouse Management System) e gestionale aziendale. Tale infrastruttura consente di individuare, ad esempio, i migliori percorsi da seguire per gli operatori all’interno di un magazzino, rendere più sicure le logiche di movimentazione di mezzi e persone e analizzarne i flussi per ottenere una maggiore efficienza. Infine, permette di conoscere l’esatta posizione dei diversi colli in magazzino e nei piazzali con un margine di errore contenuto (entro i 30 cm). La precisione del sistema varia a seconda delle tecnologie utilizzate che, anche in questo caso, possono essere molteplici. Nei due progetti che abbiamo recentemente coordinato – uno per la piattaforma logistica di un’azienda operante nell’ambito della grande distribuzione del comparto elettronica di consumo, l’altro nell’ambito della produzione
Cos’è la Ultra Wideband?
La UWB, o banda ultralarga, è un protocollo di comunicazione wireless a corto raggio che, come le tecnologie Bluetooth e Wi-Fi, utilizza le onde radio. Si differenzia da Bluetooth e Wi-Fi in quanto opera a una frequenza molto alta. Come indica il nome, la UWB utilizza un ampio spettro di banda di diversi GHz. Possiamo immaginarla come un radar in grado di scansionare continuamente un intero magazzino o area e identificare con precisione un oggetto per scoprirne la posizione e comunicare eventuali dati. La tecnologia UWB è stata sviluppata all’inizio degli anni 2000 con un uso limitato ai radar militari e alle comunicazioni segrete; per breve tempo è stata utilizzata come strumento di imaging medico in sistemi come il monitoraggio cardiaco remoto. La sua adozione è rimasta limitata fino a poco tempo fa, quando gli interessi commerciali hanno iniziato a esplorarne le potenzialità.
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RTLS. Allestimento carrello
LOCALIZZAZIONE UDC
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Logistica In pratica...
TABLET VEICOLARE tramite il quale gli operatori interagiscono con il sistema allestimento carrello
e distribuzione alimentare – a fronte della sua alta affidabilità, è stata preferita la tecnologia UWB (Ultra Wideband). In funzione delle caratteristiche fisiche del magazzino e della sostenibilità economica, si stanno proponendo progetti anche con altre tecnologie RTLS: l’innovativa Computer Vision per l’indoor e il GPS di Precisione (GNSS) per le realizzazioni outdoor (piazzali).
Quali strumenti servono?
Premesso che l’impiego della tecnologia RTLS in ambito logistico richiede un livello informatico aziendale elevato e non può prescindere, per il momento, da un programma logistico dedicato (WMS), la tecnologia richiede prima di tutto di predisporre i carrelli al suo utilizzo. Tipicamente il kit carrelli comprende: • Tecnologia per la localizzazione: i carrelli vengono dotati di sensori di movimento; • Sensori per la movimentazione UdC: 64
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presenza carico e altezza forche ; • Barcode reader: pistola Wi-Fi/lettore di barcode; • Tablet veicolare tramite il quale gli operatori interagiscono con il sistema. Per finire, serve un modulo software in grado di interfacciarsi nativamente con il gestionale di magazzino WMS, di garantire l’anagrafica delle UdC e l’invio delle missioni di movimentazione al sistema RTLS. Quest’ultimo comunica tutte le operazioni di movimentazione effettuate, tracciandole e gestendo tutti gli spostamenti di UdC effettuate spontaneamente dagli operatori di magazzino, consentendo così di monitorarne lo stato in tempo reale. Nei progetti prima citati, le aziende si sono avvalse di Jungheinrich Italiana per il parco carrelli e il loro allestimento, e di Onit Group srl – azienda specializzata in soluzioni IT con sede a Cesena – per la parte RTLS. La realizzazione della infrastruttura “Ancore” è stata affidata a Engynya srl, PMI innovativa con sede a Rimini.
Proviamo a immaginare come potrebbe funzionare un magazzino gestito tramite RTLS. Il sistema prevede che ogni collo (UdC) in arrivo a magazzino venga identificato e dotato di etichetta UdC. L’operatore dedicato alla movimentazione della merce prende in carico sul carrello il pallet/UdC; tramite il lettore portatile Wi-Fi legge l’etichetta UdC e riceve sul veicolare/tablet del carrello le coordinate della missione da eseguire. Il tablet indica il percorso da eseguire in realtà aumentata e, basandosi sulle coordinate ricevute dal carrello e dal sistema RTLS (posizione, altezza etc), convalida l’esecuzione della missione una volta che il pallet è giunto a destinazione. Lo stesso principio è applicabile sia alle missioni di prelievo per colli interi o per singoli articoli, sia a quelle di refill e di carico mezzi. L’aspetto visivo è decisamente impattante. Ad esempio, di fronte a una serie di pallet, il sistema indica all’operatore quale tra i tanti è di sua competenza colorandolo di verde e controllando l’esatta effettuazione della missione.
Vantaggi
Tra i molteplici vantaggi possiamo elencare: • la rintracciabilità totale e puntuale; • il controllo della giacenza di magazzino con posizione esatta 3D di ogni UdC; • il tracciamento di qualsiasi operazione di movimentazione; • il controllo della corretta esecuzione/ tracking di ogni missione WMS; • l’eliminazione quasi totale dell’utilizzo di strumenti di lettura ottica. Il tutto si traduce in maggiore rapidità nell’esecuzione delle diverse missioni. Ad oggi il sistema RTLS è evidente che non sia accessibile a tutti; in prima analisi per i costi, ma anche in funzione del livello informatico e organizzativo che solo aziende di grandi dimensioni possono esprimere. L’utilizzo di sistemi basati sull’Auto-ID rappresenta però una delle nuove frontiere di sviluppo in ambito logistico che vedremo quasi sicuramente affermarsi nell’immediato futuro.
TAPPI E SIFONI
INFORMAZIONE DALLE AZIENDE
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l tappo con meccanismo di apertura Up&Down® consente il riempimento del sanitario preservando la pulizia estetica delle forme del rubinetto, che risulta così privo del dispositivo di apertura e chiusura dello scarico. Nella versione equipaggiata con il sistema “No Return System” permette, inoltre, l’ottimale deflusso dell’acqua, impedendo il ritorno di cattivi odori. Il meccanismo garantisce un’eccellente affida-
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in ottone cromato che in materiale termoplastico ad alta resistenza e permette con una minima escursione di ottenere la chiusura e l’apertura del tappo di scarico; questo particolare meccanismo è protetto da un brevetto che ne certifica il carattere di unicità SILFRA, nonostante gli svariati tentativi di imitazione che si sono verificati negli anni. Spesso viene identificato con il termine di “click clack” proprio per ricordarne il “suono” durante il suo funzionamento. Ma CRISTINA Rubinetterie, attraverso il marchio SILFRA, non si è limitata a questo. Il suo spirito di innovazione, volto sempre ad un maggiore comfort di utilizzo, l’ha portata a realizzare un sistema di Up&Down® con movimento di apertura e chiusura silenziato (versione silenziata “S”), anch’esso oggetto di brevetto.
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Consulenza Fiscale a cura di Assocaaf
Bonus sanificazione, acquisto di dispositivi e adeguamento degli ambienti di lavoro I criteri per usufruire del Bonus e gli step da compiere per una documentazione corretta
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l D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) ha introdotto alcune agevolazioni fiscali per i contribuenti che, durante l’emergenza epidemiologica, abbiano adottato misure di adeguamento degli ambienti di lavoro, di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione. Il provvedimento del 10 luglio 2020 ha definito i criteri e le modalità per la fruizione dei crediti d’imposta e per la relativa cessione. Adeguamento degli ambienti di lavoro (Art. 120) L’articolo 120 del D.L. 34/2020 disciplina il credito d’imposta riconosciuto a imprese, professionisti associazioni, fondazioni ed enti privati – compresi gli enti del terzo settore – per le spese sostenute nel 2020 per l’adeguamento degli ambienti di lavoro. Tale credito è rivolto ai soli soggetti la cui attività economica sia rappresentata da uno dei codici ATECO presenti nell’elenco allegato al provvedimento del 10 luglio 2020 (a titolo esemplificativo: codice ATECO: 551000 -ALBERGHI; 56011 - RISTORAZIONE CON SOMMINISTRAZIONE; 561030 - GELATERIE E PASTICCERIE; 910200 - ATTIVITÀ DI MUSEI). Per poter accedere al credito d’imposta i contribuenti interessati hanno dovuto presentare una specifica domanda in via telematica all’Agenzia delle Entrate con indicazione delle spese sostenute e/o da sostenere fino al 31 dicembre 2020. La comunicazione poteva essere inviata dal 20 luglio 2020 al 31 maggio 2021; se la domanda veniva presentata dopo il 31 dicembre 2020 dovevano essere indicate le sole spese sostenute nel 2020. 66
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Sanificazione degli ambienti di lavoro e acquisto dei dispositivi di protezione (Art. 125) L’articolo 125 disciplina invece il credito d’imposta riconosciuto a imprese, professionisti ed enti non commerciali – compresi enti del terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti – per le spese sostenute nel 2020 riguardanti: 1. la sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l’attività lavorativa e istituzionale; e/o per la sanificazione degli strumenti utilizzati nell’ambito di tali attività; 2. per l’acquisto di: • dispositivi di protezione individuale (DPI): mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea; • prodotti detergenti e disinfettanti; • dispositivi di sicurezza diversi da quelli precedenti, quali: termometri; termo scanner; tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione; • dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale: barriere e pannelli protettivi, incluse le eventuali spese di installazione. Per accedere al credito d’imposta i contribuenti interessati hanno dovuto presentare una specifica domanda in via telematica all’Agenzia delle Entrate con indicazione delle spese sostenute e da soste-
nere fino al 31 dicembre 2020. La comunicazione poteva essere inviata dal 20 luglio 2020 al 7 settembre 2020. La percentuale del credito d’imposta è stata determinata con Provvedimento del 16 dicembre 2020 nel 47,1617% delle spese sostenute (vedi Box). Il credito d’imposta può essere utilizzato dai beneficiari fino all’importo massimo fruibile: • nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa; • in compensazione, utilizzando il codice tributo 6917. Inoltre, fino al 31 dicembre 2021 può essere ceduto, anche parzialmente, ad altri soggetti, ivi compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito. Contabilizzazione del credito d’imposta Per quanto riguarda il momento in cui rilevare il provento, nella Circolare n. 20/E del 10 luglio 2020, con riferimento alle imprese individuali, le società,
gli enti commerciali e gli enti non commerciali in regime di contabilità ordinaria, si deve far riferimento al criterio di competenza e, quindi, alle spese da imputare al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2020, indipendentemente dalla data di avvio degli interventi cui le spese si riferiscono e indipendentemente dalla data dei pagamenti. La rilevazione del credito cambia in base alla tipologia di spesa da cui detto credito è sorto. Se tale credito è volto a ridurre costi – in base alle indicazioni del principio contabile OIC 12 – dovrà essere rilevato quale contributo in conto esercizio alla voce A5 del conto economico, andando a impattare sul risultato dell’esercizio 2020. Questa sarà l’ipotesi evidentemente più frequente. Qualora la spesa sostenuta sia invece relativa a beni ammortizzabili (ipotesi meno frequ ente), la rilevazione avverrà con le regole del contributo in conto impianti. Il principio contabile OIC 16 stabilisce due ipotesi:
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Consulenza Fiscale a cura di Assocaaf A titolo esemplificativo
Spese sostenute dal contribuente per le quali viene richiesto il credito d’imposta pari a 20.000 euro (il limite massimo è 60.000 euro): • 20.000,00 euro *60% (valore del credito d’imposta stabilito dal D.L. Rilancio) = 12.000,00 euro; • 12.000,00 euro *47,1617% (percentuale su cui riparametrare il credito d’imposta) = 5.659,40 euro. • primo metodo (metodo indiretto): i contributi vengono portati indirettamente a riduzione del costo. Più precisamente vengono imputati a conto economico nella voce A5 “altri ricavi e proventi” e quindi rinviati per competenza agli esercizi successivi attraverso l’iscrizione di risconti passivi. Tale provento viene quindi imputato a conto economico con la stessa temporalità con la quale il bene imputa il suo costo tramite ammortamento; • secondo metodo (metodo diretto): i contributi sono portati a riduzione del costo delle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono. Credito d’imposta e dichiarazione dei redditi Dal punto di vista dichiarativo, il credito spettante e i corrispondenti utilizzi andranno indicati nel quadro RU della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale la spesa per la sanificazione degli ambienti di lavoro e per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale si considera sostenuta. Deve essere specificata sia la quota utilizzata in dichiarazione, sia la quota compensata tramite modello F24 sia l’eventuale quota ceduta. In particolare, va compilata la Sezione I del quadro RU dedicata ai Crediti d’imposta, indicando quale codice credito nel rigo RU1, il codice H9 – Sanificazione e acquisto dispositivi di protezione. Per il credito d’imposta in oggetto possono inoltre essere compilati solo alcuni dei righi del quadro RU (si rimanda alle istruzioni del quadro). In caso di cessione del credito, l’eventuale cessionario, invece, non deve compilare il quadro RU del modello Redditi 2021, salvo non utilizzi il credito ceduto nel periodo d’imposta oggetto del modello Redditi 2021 in diminuzione delle imposte sui redditi. Poiché il credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi, e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, la relativa variazione in diminuzione (nel 68
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caso di dichiarazione dei redditi SC) andrà indicata a rigo RF55 con il codice generico 99 nel quadro RF del modello Redditi e a rigo IQ37 nel quadro IQ del modello Irap. Decreto Sostegni bis L’art.32 del Decreto Sostegni bis prevede un credito d’imposta in misura pari al 30% delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti; sono ricomprese anche le spese per la somministrazione di tamponi per Covid-19. Il credito d’imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ogni beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2021. Il credito spetta a: soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni; enti non commerciali, compresi enti del terzo settore; enti religiosi civilmente riconosciuti; strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale, in possesso del codice identificativo di cui all’art.13-quater, comma 4, del D.L. 30/04/2019 n. 34 convertito dalla Legge n. 58 del 28/06/2019 (articolo modificato dalla Legge di Bilancio 2021). Le spese per le quali spetta il credito sono: 1. la sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l’attività lavorativa e istituzionale e/o per la sanificazione degli strumenti utilizzati nell’ambito di tali attività; 2. la somministrazione di tamponi a coloro che prestano la propria opera nell’ambito delle attività lavorative e istituzionali; 3. per l’acquisto di: • dispositivi di protezione individuale; • prodotti detergenti e disinfettanti; • dispositivi di sicurezza diversi da quelli precedenti, quali: termometri, termo scanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione; • dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale: barriere e pannelli protettivi, incluse le eventuali spese di installazione. In data 15 luglio 2021 è stato pubblicato dall’Agenzia delle Entrate il provvedimento per la definizione dei criteri e delle modalità di applicazione e fruizione del credito di cui all’art.32 D.L. n.73 del 25/05/2021. Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.
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Ultimissime da ANGAISA
ANGAISA ACCORDI
Accordo-quadro ANGAISA/Cribis Parola d’ordine sostenibilità. L’attenzione verso pratiche sostenibili in qualunque settore e livello è ormai un requisito fondamentale per poter ambire a uno sviluppo costante e duraturo nel tempo. Non è un caso se la sostenibilità, soprattutto nell’accezione green di transizione ecologica, energie rinnovabili e mobilità sostenibile, sia l’ambito a cui vengono dedicate ingenti risorse del PNRR: alla rivoluzione verde saranno infatti destinati ben 69,96 mld dei 235,14 mld previsti dal piano. L’attenzione a fattori ambientali e sociali ha portato anche a un cambiamento della mentalità sui mercati finanziari: sempre più operatori sono sensibili alla sostenibilità anche quando devono decidere su cosa investire, dal canto loro le imprese sono sempre più impegnate nell’intraprendere strategie con risvolti ambientali, etici e sociali. Investimenti “responsabili” verso una realtà ESG È in questo contesto che si inseriscono gli investimenti “responsabili”, ovvero quelli che puntano sulle realtà ESG (Environmental, Social, Governance): imprese o progetti dove il rispetto per l’ambiente, la responsabilità sociale (nei confronti di chi ci lavora e del contesto in cui si inserisce) e la corporate governance (animata da identità e valori che ispirano l’azienda) sono i tratti distintivi dell’azione strategica e dell’operatività. Alla luce del crescente interesse verso la sostenibilità,
non sorprende dunque che domanda e offerta di investimenti ESG stiano aumentando rapidamente negli ultimi anni: in base alle stime di Morningstar i fondi sostenibili europei hanno chiuso il primo trimestre del 2021 con una raccolta netta di 120 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al trimestre precedente. Tale raccolta rappresenta ben il 51% di tutti gli afflussi registrati nel settore. A fine marzo, i fondi sostenibili gestivano 1,3 trilioni di euro, dopo aver superato la soglia dei mille miliardi l’anno scorso. Non solo, sempre secondo un’analisi di Morningstar, un fondo su quattro in Europa è ESG. Viene spontaneo ora chiedersi: investire in sostenibilità rende? La risposta è tendenzialmente sì: i fondi sostenibili hanno dimostrato di preservare il capitale anche durante la prima ondata di Covid-19, e in genere gli investimenti ESG risultano avere un rendimento di lungo periodo maggiore e stabile. Questo nuovo modo di approcciarsi agli investimenti ha portato a un’evoluzione anche normativa. Il 2020 ha visto infatti la nascita a livello europeo di provvedimenti chiave come il Sustainable finance disclosure regulation (Sfdr), in vigore da marzo 2021, mentre dal gennaio 2022 sarà operativa in Europa anche la legge sulla tassonomia delle attività eco-sostenibili. I fattori ESG con cui viene valutata un’azienda Tutto ciò va a sottolineare quanto disporre di dati ESG
FISCO
Credito d’imposta per le commissioni addebitate: definite le regole tecniche per il collegamento dei POS ai fini del tax credit Come noto, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate in relazione ai pagamenti elettronici mediante carte di credito, di debito o prepagate o altri mezzi di pagamento ricevuti da privati agli esercenti attività d’impresa, arti e professioni, a condizione che nell’anno d’imposta precedente abbiano avuto ricavi e compensi di ammontare non superiore a 400.000 euro (art. 22, D.L. n. 124/2019; ex art. 1, D.L.99/2021). Per le commissioni maturate nel periodo dal 1° luglio 2021 al
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30 giugno 2022 il suddetto credito d’imposta è incrementato al 100% delle commissioni, nel caso in cui gli esercenti attività d’impresa, arte o professioni, che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali, adottino strumenti di pagamento elettronico collegati ai registratori telematici che consentono la trasmissione telematica dei corrispettivi ovvero strumenti di pagamento evoluto che permettono la memorizzazione, l’inalterabilità e la sicurezza dei dati nel rispetto delle caratte-
ristiche tecniche da stabilire con apposito e successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Agli esercenti attività di impresa, arte o professioni che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali e che, tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022, acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti che consentono forme di pagamento elettronico collegati ai registratori telematici, spetta un credito d’imposta parametrato al costo di acquisto, di noleggio, di utilizzo degli strumenti stessi, nonché delle
relativi a ogni singola attività commerciale stia acquisendo un’importanza fondamentale dal momento che un’azienda viene valutata non solo in base a bilanci e informazioni contabili, ma anche a fattori extra finanziari, che hanno a che vedere con i valori, l’identità e le strategie aziendali in un’ottica di responsabilità ambientale, etica e sociale. Se rispetta criteri ESG, riesce e riuscirà sempre più in futuro a intercettare più agevolmente clienti e finanziatori.
Per questo motivo Crif ha realizzato il primo portale per le PMI e le imprese che attesta l’impegno verso i criteri ESG. Grazie all’attestato CRIF ESG ogni azienda potrà così far conoscere a clienti, fornitori, istituzioni come i principi ESG ispirano la propria operatività. Impegnarsi per il futuro è indispensabile, far sapere come lo si sta facendo non è solo necessario, ma anche strategico. www.angaisa.it | Area Soci/Convenzioni
Accordo-quadro ANGAISA/Ecoped–Ridomus È stato rinnovato l’accordo-quadro con Ecoped-Ridomus, in funzione del quale le aziende associate potranno avvalersi, a condizioni di particolare favore, degli strumenti e servizi erogati dai consorzi. I due consorzi, congiuntamente, garantiscono un servizio di raccolta dei RAEE domestici e professionali presso centri di raccolta comunali, distributori di AEE, utilizzatori professionali di AEE. Il sistema dei Consorzi Ecoped e Ridomus attraverso il servizio denominato “Easy-RAEE” può offrire a tutte le aziende distributrici associate ad ANGAISA la gestione completa degli aspetti burocratici legati ai diversi adempimenti previsti dalla normativa vigente, garantendo la raccolta dei RAEE ritirati presso i loro punti vendita e il loro successivo trattamento presso gli impianti accreditati per la gestione dei RAEE. www.angaisa.it | Area Soci/Convenzioni
ANGAISA – Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredobagno – Associazione Sindacale di Categoria aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia – Membro della FEST (Fédération Européenne des Grossistes en Appareils Sanitaires et de Chauffage) – www.angaisa.it. ANGAISA associa con la qualifica di Soci Ordinari 243 aziende distributrici, con oltre 800 unità locali presenti sul territorio. I soci ANGAISA rappresentano circa il 40% del fatturato della distribuzione ITS nazionale; per caratteristiche dimensionali e organizzative, quella dei Soci ANGAISA è definita la Grande Distribuzione Specializzata del Settore Idrotermosanitario. ANGAISA associa inoltre – con la qualifica di Soci Sostenitori – 125 industrie, leader dei rispettivi ambiti merceologici, e 13 Gruppi di distribuzione.
spese di convenzionamento ovvero delle spese sostenute per il collegamento tecnico tra i predetti strumenti. Le suddette disposizioni rinviano ai provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate le regole tecniche previste per il collegamento tra strumenti che consentono il pagamento elettronico e strumenti che consentono la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi ai fini fiscali. L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 6 agosto 2021, ha definito le suddette regole tecniche, richieste ai fini degli specifici crediti d’imposta. In particolare, i requisiti tecnici previsti per il collegamento degli strumenti che consentono forme di pagamento elettronico agli strumenti che consentono la memorizzazione elettronica e trasmissione telema-
tica dei dati dei corrispettivi giornalieri sono quelli stabiliti al paragrafo 2.1 dalle specifiche tecniche allegate al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28 ottobre 2016 e successive modificazioni. Ulteriori modalità tecniche di collegamento tra strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e gli strumenti che consentono la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi possono essere stabilite con successivi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.Lipe dovranno inviare quella del primo trimestre. Coloro che invece intendono richiedere il contributo in relazione al peggioramento del conto economico invece dovranno indicare i campi delle dichiarazioni dei redditi dai quali ricavare i dati dei risultati
economici d’esercizio da utilizzare per il riconoscimento e la definizione del contributo. Inoltre dovranno anticipare la presentazione della dichiarazione dei redditi, entro il 10 settembre 2021.
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Ultimissime da ANGAISA
FISCO
Precompilata Iva, al via la fase sperimentale Con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate dell’8 luglio 2021 sono state definite le regole per l’avvio della fase sperimentale della precompilata IVA, grazie ai dati delle e-fatture e dei corrispettivi. L’articolo 4, comma 1, del D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 127, modificato, di recente, dall’articolo 1, comma 10 del D.L. 22 marzo 2021 n. 41 prevede che, a partire dalle operazioni IVA effettuate dal 1° luglio 2021, in via sperimentale, nell’ambito di un programma di assistenza online basato sui dati delle operazioni acquisite con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei soggetti passivi
dell’IVA residenti e stabiliti in Italia: • le bozze dei registri di cui agli articoli 23 e 25 del decreto IVA; • le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell’IVA. A partire dalle operazioni IVA effettuate dal 1° gennaio 2022, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione anche la bozza della dichiarazione annuale IVA. Ora, con il provvedimento in esame, sono individuate le regole tecniche per l’elaborazione delle bozze dei suddetti documenti, la platea dei destinatari e le modalità di accesso da parte degli operatori IVA e degli intermediari delegati. Per tutti i dettagli vedi il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Fatturazione elettronica, Provv. Direttore dell’Agenzia Entrate del 30 giugno 2021 Con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 21 dicembre 2018, sono state modificate le modalità – previste dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018 – con cui l’Agenzia delle Entrate memorizza e rende disponibili in consultazione agli operatori IVA (o intermediari dagli stessi delegati) le fatture elettroniche emesse e ricevute nonché, ai consumatori finali, le fatture elettroniche ricevute. In particolare, con il citato Provvedimento è stata prevista l’introduzione di una specifica funzionalità, disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, per consentire agli operatori IVA (o intermediario appositamente delegato) ovvero al consumatore finale di aderire espressamente al servizio di “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati
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informatici”. Ciò premesso, l’articolo 14 del D.L. n. 124 del 2019 – intervenendo sull’articolo 1 del D. Lgs. n. 127 del 2015, recante la disciplina della “Fatturazione elettronica e trasmissione telematica delle fatture o dei relativi dati” – ha previsto nuovi termini per la memorizzazione delle fatture elettroniche e ha disposto che i dati contenuti nelle fatture possano essere utilizzati dalla Guardia di Finanza, nell’assolvimento delle funzioni di polizia
economica e finanziaria, e dall’Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per le attività di analisi del rischio e di controllo a fini fiscali. Il citato articolo 14 stabilisce, inoltre, che l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, adottano idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, mediante la previsione di apposite misure di sicurezza. Ora, considerato che è ancora in corso l’interlocuzione con l’Autorità Garante per definire le misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, l’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento del 30 giugno 2021, ha disposto un’ulteriore proroga, fino al 30 settembre 2021, del periodo per effettuare l’adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche e dei loro duplicati informatici.
In Gazzetta il D.L. n. 59/2021: proroga al Superbonus 110% Si informa che nella Gazzetta Ufficiale del 6 luglio 2021, n. 160, è stata pubblicata – ed è entrata in vigore il giorno successivo – la legge di conversione, con modificazioni, del decreto legge 6 maggio 2021, n. 59, recante “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”. Segnaliamo le novità che hanno riguardato in particolare la disciplina del “Superbonus 110%” (art. 1, co. 3, 4 e 5). Le disposizioni, che non sono state oggetto di modifica durante l’iter di conversione, intervengono sull’impianto della disciplina del “Superbonus 110%”, di cui all’articolo 119 del decretolegge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio), convertito, con modificazioni, in legge 17 luglio 2020, n. 77. In particolare, si è prevista una modifica al comma 8-bis del citato art. 119, con cui si stabilisce la proroga delle detrazioni per gli interventi svolti dagli Istituti Autonomi Case Popolari (IACP): il termine per usufruire del “Superbonus 110%” è prorogato al 30 giugno 2023 e, nel caso in cui sia stato ultimato più del 60% dell’intervento complessivo, fino al 31 dicembre 2023. Si prevede, inoltre, per gli interventi effettuati dalle persone fisiche – al di fuori dell’esercizio di
attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche – per i quali alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, il “Superbonus 110%” spetta anche per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022. Per quanto attiene ai lavori all’interno dei condomini, sono ricomprese nel “Superbonus 110%” le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022, indipendentemente dallo stato di avanzamento dei lavori (attualmente previsto nella misura di almeno il 60% al 30 giugno 2022). Parte degli oneri necessari per la proroga del “Superbonus 110%” sono coperti tramite risorse previste per l’attuazione del progetto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Gli eventuali minori oneri rilevati dal monitoraggio degli effetti del “Superbonus 110%”, rispetto alla previsione tendenziale, sono vincolati alla proroga del termine della fruizione della detrazione al 110%, da definire con successivi provvedimenti legislativi. Il monitoraggio è effettuato dal Ministero dell’economia e delle finanze sulla base dei dati comunicati con cadenza trimestrale dall’ENEA.
Emissione della nota di credito L’Agenzia delle Entrate, richiamando la propria prassi precedente (ris. n. 449/2008) e il principio di diritto 6 agosto 2021 n. 11, ha confermato che il cedente o prestatore, che abbia emesso fattura e assolto l’obbligo di pagamento dell’IVA in relazione a un’operazione, ha diritto di emettere la nota di variazione in diminuzione e di detrarre l’imposta al verificarsi di una causa di estinzione del
contratto sottostante; ciò, senza che sia necessario un formale atto di accertamento (negoziale o giudiziale) del verificarsi dell’anzidetta causa di risoluzione. Nella fattispecie in esame, un soggetto passivo riteneva di poter attendere, per l’emissione della nota di credito, sino alla data della sentenza che avrebbe definito la lite con la controparte nei cui confronti era stata originariamente emessa fattura.
L’Agenzia delle Entrate afferma, però, che, nel caso di specie, il presupposto per l’emissione della nota di credito si è verificato per effetto del decorso del termine di cui all’art. 1454 c.c. (secondo cui “Alla parte inadempiente l’altra può intimare per iscritto di adempiere in un congruo termine, con dichiarazione che, decorso inutilmente detto termine, il contratto s’intenderà senz’altro risoluto”).
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Ultimissime da ANGAISA
LAVORO
Emergenza Covid-19, modifiche in materia di integrazioni salariali L’INPS, con circolare n. 99 dell’8 luglio scorso, illustra le modifiche apportate ai trattamenti di integrazione salariale Covid-19 apportate dalla legge n. 69/2021, di conversione, con modificazioni, del Decreto Sostegni (D.L. n. 41/2021). La legge n. 69/2021, ha introdotto il comma 2-bis all’articolo 8 del Decreto Sostegni, consentendo ai datori di lavoro di richiedere i trattamenti previsti da tale decreto in continuità con quelli precedentemente disciplinati dalla legge n. 178/2020 (Legge di Bilancio 2021). La finalità è quella di consentire, ai datori di lavoro che hanno sospeso l’attività lavorativa senza soluzione di continuità a partire dal 1° gennaio 2021, di proseguire a utilizzare i trattamenti di integrazione salariale legati all’emergenza epidemiologica. Il citato comma 2-bis si applica esclusivamente ai datori di
lavoro che, avendo già avuto integralmente autorizzate le 12 settimane introdotte dalla legge n. 178/2020, in assenza di tale modifica, sarebbero rimasti privi di ammortizzatori sociali per alcune giornate. L’accesso ai trattamenti di integrazione salariale previsti dai commi 1 e 2 del menzionato articolo 8 del D.L. n. 41/2021 (13 settimane per la CIGO e 28 settimane per l’ASO e la CIGD), per periodi che decorrono dal 1° aprile 2021, prescinde, invece, dal ricorso e dalle modalità di utilizzo degli ammortizzatori sociali introdotti dalla legge n. 178/2020. I citati trattamenti, quindi, potranno continuare a essere richiesti da tutti i datori di lavoro privati, a prescindere dal precedente ricorso agli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro previsti dalla normativa emergenziale, nel rispetto dei termini di presentazione delle domande di accesso.
Trattamento di fine rapporto. Indice ISTAT luglio 2021 L’ISTAT, ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto di cui alla legge 29 maggio 1982, n. 297, comunica che l’indice nazionale generale dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati, con base 2015=100, è risultato, per il mese di luglio, pari a 104,2.
CCNL dirigenti Terziario, variazione Contributi Fondo Mario Negri Il Fondo Mario Negri, con circolare n. 1/2021, evidenzia le modifiche, apportate dall’Accordo di proroga del CCNL per i dirigenti di aziende del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi, sottoscritto in data 16 giugno 2021, alla contribuzione dovuta, per gli anni 2020 e 2021, al Fondo stesso. Tale accordo proroga la validità del contratto al 31 dicembre 2021. La retribuzione convenzionale resta invariata in € 59.224,54, mentre variano le aliquote applicate per il calcolo della contribuzione trimestrale. Contributo ordinario: con decorrenza 1° ottobre 2021 l’aliquota è fissata al 13,86%. La quota a carico del dirigente rimane invariata in 1%, così come l’aliquota complessiva della contribuzione agevolata in base al requisito di età pari al 5,13%. Contributo integrativo a carico azienda: per le aziende iscritte all’Organizzazione imprenditoriale stipulante il CCNL l’aliquota passa: dal 1° gennaio 2020 al 2,19%; dal 1° gennaio 2021 al 2,31%. Conseguentemente, l’aliquota prevista per le aziende non iscritte all’Organizzazione è del 2,49% per il 2020 e del 2,61% per il 2021. L’accordo prevede che, con decorrenza 1° ottobre 2021, il contributo annuo sarà di complessivi € 420,00, di cui € 290,00 a carico del datore di lavoro e € 130,00 a carico del dirigente. Pertanto, l’importo trimestrale complessivo, a decorrere dall’1° ottobre 2021, sarà di € 105,00 (di cui € 72,50 azienda e € 32,50 dirigente). I conguagli dovuti a titolo di contributo integrativo, anche per l’eventuale periodo di indennità sostitutiva del preavviso cadente nel 2020 e 2021,
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INPS
Tutela per la quarantena per i lavoratori “fragili” e per la malattia conclamata da Covid-19
L’INPS, con messaggio n. 2842 del 6 agosto scorso, riguardo all’indennità di malattia in caso di quarantena ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.L. n. 18/2020, ha comunicato che, ai fini del riconoscimento dell’indennità previdenziale per l’anno 2020, saranno considerate valide le certificazioni attestanti la quarantena con isolamento fiduciario redatte dai medici curanti, anche nei casi in cui non sia stato possibile reperire alcuna indicazione riguardo al provvedimento emesso dall’operatore di sanità pubblica. Il legislatore attualmente non ha previsto, per l’anno 2021, appositi stanziamenti volti alla tutela della quarantena di cui al comma 1 del citato articolo 26. Pertanto, salvo eventuali interventi normativi, l’INPS non potrà procedere a riconoscere la tutela previdenziale per gli eventi riferiti all’anno in corso. In merito alla tutela per i lavoratori “fragili”, la cui assenza dal lavoro è stata equiparata a ricovero ospedaliero ai sensi del comma 2 dell’articolo 26 del D.L. n. 18/2020, la prestazione, nel limite degli importi stanziati, verrà riconosciuta per gli eventi fino al 30 giugno 2021. L’INPS evidenzia invece l’avvenuta proroga fino al 31 ottobre 2021 della previsione secondo cui i lavoratori fragili svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto. Per gli eventi certificati come malattia conclamata da Covid-19, di cui al comma 6 dell’articolo 26 in parola, l’INPS procederà al riconoscimento della tutela della malattia secondo l’ordinaria gestione.
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Ultimissime da ANGAISA
COMMERCIO
Locazione di immobili urbani a uso non abitativo. Indici ISTAT Si informa che sulla Gazzetta Ufficiale n. 199 del 20 agosto 2021 è stato pubblicato il comunicato ISTAT concernente l’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di luglio 2021, necessario per l’aggiornamento del canone di locazione degli immobili ai sensi della Legge 392/78 e ai sensi della Legge 449/97. La variazione annuale luglio 2020 – luglio 2021 è pari a 1,9 (75% = 1,425). La variazione biennale luglio 2019 – luglio 2021 è pari a 1,5 (75% = 1,125).
FAQ – SUPERBONUS 110%
Quesito
Si chiede se, qualora con la sola sostituzione dei serramenti siano rispettati i valori di trasmittanza necessari ai fini dell’accesso al Superbonus, la sostituzione della chiusura “oscurante” (tapparella, persiana, scuro) possa ritenersi intervento “autonomo” rispetto alla sostituzione del serramento. Risponde il Governo italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri Come si evince dall’Allegato I al decreto interministeriale 6 agosto 2020, nel caso in cui le chiusure oscuranti siano installate congiuntamente alla sostituzione del serramento l’intervento è da considerarsi in maniera unitaria. La sostituzione delle chiusure oscuranti, disgiunta dalla sostituzione dei serramenti, e l’installazione delle schermature solari costituiscono, invece, interventi autonomi a fronte dei quali è possibile fruire dell’Ecobonus di cui all’articolo 14 del decreto legge n. 63 del 2013. Pertanto, in base al richiamo contenuto nel comma 2 dell’articolo 119 del decreto Rilancio al citato articolo 14, i predetti interventi sono ammessi al Superbonus, quali interventi trainati nel rispetto delle condizioni e dei limiti stabiliti nel comma 3 del medesimo articolo 119, se eseguiti congiuntamente agli interventi trainanti e sempreché assicurino il miglioramento di almeno due classi energetiche o, ove non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.
Quesito
Cosa si intende per impianto di riscaldamento? Una stufa a legna o a pellet può essere considerata impianto di riscaldamento? Risponde il Governo italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri Ai sensi del punto l-tricies del comma 1 dell'articolo 2 del d.lgs. 19 agosto 2005, n. 192, come recentemente modificato dal d.lgs. 10 giugno 2020, n. 48, per impianto termico si intende: «impianto tecnologico fisso destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, o destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione, accumulo e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo, eventualmente combinato con impianti di ventilazione. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate». Ciò implica, pertanto, che anche ai fini del Superbonus è necessario che l'impianto di riscaldamento, funzionante o riattivabile con un intervento di manutenzione, anche straordinaria, sia presente nell'immobile oggetto di intervento. Pertanto, per gli interventi realizzati a partire dall'11 giugno 2020, data di entrata in vigore del citato d.lgs. 10 giugno 2020 n. 48, per effetto della nuova definizione normativa di impianto termico, le stufe a legna o a pellet, anche caminetti e termocamini, purché fissi, sono considerati «impianto di riscaldamento». Per gli interventi realizzati prima di tale data, invece, in base alla previgente disposizione, opera l'assimilazione agli impianti termici delle stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldacqua unifamiliari; se fissi e quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 KW (cfr. Risoluzione 12 agosto 2009 n. 215/E). Di conseguenza sarà possibile accedere al Superbonus, sempre che vi sia il conseguimento di un risparmio energetico e che vi sia il conseguimento del miglioramento di due classi energetiche dell'edificio.
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A CURA DI ROBERTA MUTTI BLU & ROSSO
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IN QUESTO NUMERO
OUTDOOR E INDOOR
PG. 82 Il design esce dai confini del bagno
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INTERVISTA PG. 86
IN VOGA PG. 90
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SAUNE
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Il bagno deve ritrovare le sue origini L’ADI Design Index e l’arredo bagno Il design dell’area wellness
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Laura Fiaschi, designer e grafica, e Gabriele Pardi, architetto, sono i fondatori dello studio Gumdesign. Grazie alla loro preparazione ed esperienza, diversa e complementare, si occupano di graphic design, industrial design, interior design e direzione creativa per aziende ed eventi. Tra le varie aziende con cui collaborano come designer e art director possiamo citare antoniolupi, De Castelli, Friul Mosaic, Styl’editions. Hanno inoltre collaborato a diversi eventi, progettando allestimenti alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, al Museo Pecci. Abbiamo parlato con loro dello stato dell’arte nel design dell’ambiente bagno, cercando di trarne indicazioni per il futuro
Il design esce dai confini del bagno
● GABRIELE PARDI e LAURA FIASCHI
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Dal vostro punto di vista e secondo la vostra esperienza, in che direzione sta andando il design dell’ambiente bagno? “Attualmente stiamo sviluppando con antoniolupi un progetto molto articolato e completo che punta a eliminare i confini della stanza da bagno. La collezione – o meglio, il contenitore – Tra Le Righe (vedi Box 1), per esempio, comprende gli elementi fondamentali, come lavabo o vasca, ma include anche molti altri prodotti, come tappeti, carte da parati, specchi e piccoli accessori, come bicchieri di cristallo, che possono essere utilizzati sia in bagno, sia in altri ambienti della casa. Inoltre, sempre con antoniolupi, stiamo esplorando la possibilità di progettare prodotti che possano uscire dalla stanza da bagno, per espandersi nel mondo dell’outdoor. Molti dei materiali impiegati per l’arredo bagno, come il marmo o le resine, per esempio, sono materiali che possono stare all’aperto senza problemi, come alcuni elementi funzionali, quali per esempio le docce. Del resto la vasca è presente in camera da letto o in soggiorno già da diversi anni; dunque probabilmente è tempo che anche altri elementi escano dalla “sala da bagno”, per raggiungere altri ambienti della casa. In aggiunta a questa presenza di alcuni elementi tipici del bagno in altre stanze della casa, oggi lo spazio esterno sta acquistando una nuova importanza. Lo spazio all’aperto è sempre stato molto apprezzato, ma oggi, dopo la pandemia, si è capito che giardi-
● CRISTALMOOD. I nuovi colori 2021
● LAVABO DELLA COLLEZIONE RIGATI di Gumdesign per antoniolupi con il tappeto Tramato
● LAVABO DELLA COLLEZIONE RIGATI di Gumdesign per antoniolupi con tappeto Tramato e carta da parati Tralerighe
La carta da parati Tralerighe
BOX 1
Tralerighe è la prima carta da parati prodotta da antoniolupi, parte dell’omonimo “grande contenitore” Tra Le Righe, ideato da Gumdesign per antoniolupi, che comprende, oltre alla carta da parati, i lavabi Borghi, I Gessati, I Rigati, Fonte e 024. La carta da parati è una nuova ulteriore sfida accolta da antoniolupi ed è una collezione che completa il progetto bagno nella sua globalità. Il fil rouge che lega tutte le proposte del concept sono appunto le geometrie e i colori; in Boghi i colori sono caldi e intensi, ma non sono riconducibili a un codice o pantone preciso, sono una sfumatura. All’opposto, nelle altre proposte di questo grande contenitore, è il contrasto tra il bianco, caldo e ovattato, e il nero, che crea luce e che parla con la sua intensità. I disegni della collezione di carte da parati Tralerighe sono studiati su un algoritmo matematico: rette orizzontali, verticali e oblique si intersecano come se fossero vive e in continuo movimento, dialogando tra loro, con 20 disegni in positivo e 20 in negativo. La carta da parati è disponibile anche su un supporto con fibra di vetro, idrorepellente, adatto per le zone a contatto diretto con l’acqua, dunque applicabile sia sotto la doccia, sia su pareti all’esterno. Per questo tipo di supporto è necessario applicare una resina protettiva bicomponente. ● CARTA DA PARATI TRALERIGHE di Gumdesign per antoniolupi
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_O U T D O O R E I N D O O R La collezione Borghi
BOX 2
Borghi è una collezione di lavabi, progettati da Gumdesign per antoniolupi, che ha nei materiali il suo punto di forza. Il fusto, infatti, è rivestito da un foglio di ● LAVABO DELLA COLLEZIONE sughero, riciclato post-consumo. Il sughero è un materiale BORGHI di Gumdesign per Antoniolupi particolarmente interessante dal punto di vista della sostenibilità, in quanto non richiede l’abbattimento di alberi; infatti, si ricava dalla corteccia e si riforma in un tempo piuttosto breve. Il sughero di Borghi, in aggiunta, si ottiene dalla macinazione di tappi di sughero, che vengono ricomposti con resine naturali. Il materiale che risulta è leggero, flessibile, resistente e anche il processo di realizzazione è a basso impatto ambientale. Anche il bacino è ecosostenibile, essendo realizzato in Cristalmood. Trasparente come il cristallo, ma resistente come la pietra, Cristalmood è composto da resina poliestere di alta qualità e pigmenti coloranti. Il risultato è un materiale versatile ed estremamente performante, anticorrosione, a prova di graffi, atossico e ripristinabile. Può essere pulito con tutti i detergenti più comuni, resistendo ad alcool denaturato, acetone, oli, benzene e gasolio. Grazie alla sua composizione permette di creare oggetti più leggeri di circa il 30% rispetto a quelli realizzati con altre resine. I lavabi Borghi sono disponibili in due finiture di sughero, naturale e tostato, e in diversi colori di Cristalmood, tratti dalla natura toscana e dai colori del cielo. ni, terrazzi e anche piccoli balconi hanno la stessa importanza degli spazi al chiuso; dunque è tempo di guardare anche l’arredamento outdoor con un altro occhio. Noi, dunque, nel futuro della stanza da bagno, vediamo una commistione sempre maggiore tra gli elementi dell’arredamento, che saranno sempre più intercambiabili tra indoor e outdoor”.
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● LAVABO FONTE di Gumdesign per antoniolupi in marmo nero Marquinia
● LAVABI DELLA COLLEZIONE GESSATI in marmo rigenerato con resina di Gumdesign per antoniolupi
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Gli arredi per esterni richiedono materiali diversi dagli arredi per interni? “Diversi materiali con cui lavoriamo, come marmo o Cristalmood – una delle resine brevettate da antoniolupi – sono adatti all’uso all’aperto. La carta da parati della serie Tralerighe esiste in due versioni, di cui una con fibra di vetro, che, oltre a poter essere posata anche all’interno della doccia, si può posare anche sulle pareti all’aperto”. In un futuro più sostenibile, quali materiali saranno da prediligere per il design del bagno? “Oggi la cosa più importante non è quali materiali si usano, ma come li si usa. Con antoniolupi, per esempio, abbiamo cominciato un percorso di ricerca sui materiali, nella direzione di un uso più consapevole
delle risorse, naturali e non. Bisogna considerare, però, che la ricerca di un materiale nuovo o di un uso differente di un materiale già esistente, è un processo molto lungo, laborioso e, a volte, può richiedere anni di investimenti e lavoro. Per la collezione di lavabi Borghi (vedi Box 2), per esempio, abbiamo accostato un bacino in Cristalmood a un fusto rivestito in sughero. Il sughero di Borghi si ottiene dalla macinazione di tappi di sughero riciclati, dunque post-consumo, amalgamati con resina di caucciù, e poi colati dentro gli stampi: un esempio di materia prima rigenerata e riutilizzata in modo ecosostenibile. Una volta che si è riusciti a raggiungere un materiale che funziona, l’azienda può immettere sul mercato un prodotto davvero innovativo, che a quel punto può incontrare un importante successo commerciale. Un altro filone di ricerca che abbiamo avviato con antoniolupi è un uso alternativo degli scarti del marmo, che nelle zone con le cave abbondano. Quando si usa un grande blocco di marmo lapideo, in genere, avanza materiale che viene ripulito e tagliato in piccole lastre con cui si creano le piastrelle di marmo. La nostra idea è stata di recuperare queste piastrelle, incollarle con resine, e ricreare un blocco che può venire lavorato di nuovo con una fresa a controllo numerico. Con questo materiale rigenerato abbiamo progettato le collezioni di lavabi I Gessati, I Rigati, Fonte e 024 (vedi Box 3). È stato sufficiente disporre in modo diverso le lastre per ottenere risultati diversi e sorprendenti. Collezioni diverse, accomunate dalla ricerca sui materiali”. Il futuro della stanza da bagno, dunque, è nella contaminazione di materiali e funzioni? “Molte funzioni sono ormai sovrapposte e gli arredi per interni ed esterni sono intercambiabili liberamente. La ricerca sulla materia, l’accostamento di materiali di diversa natura, per esempio sughero e resina, e l’uso del colore consentono un’infinita personalizzazione. Un aspetto importante dell’interior design del futuro è sicuramente la personalizzazione, che sarà facilitata dall’uso di materiali innovativi con colori inusuali e dalla capacità delle aziende di produrre in modo flessibile. Ma la ricerca ha ampi spazi per progredire nella direzione del riciclo e del riuso per trovare nuovi materiali, per inventare nuove forme, migliorare l’ergonomia e permettere una maggiore creatività nel progetto dell’architettura d’interni. A proposito di architettura d’interni, possiamo
● LAVABI DELLA COLLEZIONE RIGATI di Gumdesign per antoniolupi con il tappeto Tramato
aggiungere che antoniolupi tornerà a Cersaie 2021, dopo qualche anno di assenza, e che stiamo progettando lo spazio espositivo. Lo stand, di dimensioni importanti e progettato dal nostro studio, ospiterà prodotti esistenti – ma declinati in nuove cromie e/o materiali – e nuove collezioni, in un concept quasi museale. Una nuova concezione di stand fieristico che esce dallo schema della fiera commerciale per trasformarsi in un concept di pura esposizione, quasi contemplazione. Una filosofia di progetto che proietta l’ambiente bagno nella dimensione della meditazione, a sottolineare la rigenerazione che deriva dalla purificazione dell’acqua”.
I Gessati, I Rigati, Fonte e 024
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I Gessati, I Rigati, Fonte e 024 sono collezioni di lavabi, che hanno in comune l’origine del materiale, il marmo rigenerato. Le lastre e i blocchi da cui vengono tagliati i lavabi delle varie collezioni, derivano dagli scarti della lavorazione dei grandi blocchi, che vengono riassemblati con resine colorate. Il contrasto che si crea tra materiale naturale e collante conferisce il caratteristico motivo a righe alternate, che contraddistingue tutte le collezioni. Nei Gessati, i listelli di marmo sono incollati in senso verticale, nei Rigati in senso orizzontale, in 024 e Fonte in senso radiale. Il risultato sono lavabi di varie forme, tonde, tondeggianti, ovali, caratterizzati da forme morbide e rigore essenziale. ● IL LAVABO 024 in marmo rigenerato con resina di Gumdesign per antoniolupi
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_I N T E R V I STA ● SILVANA ANGELETTI e DANIELE RUZZA
Silvana Angeletti e Daniele Ruzza hanno iniziato l’attività con il loro studio professionale nel 1994. Nel corso degli anni hanno collaborato con molte aziende in diversi settori del design industriale: dagli imbottiti all’illuminazione, dai complementi d’arredo agli elettrodomestici, dall’arredo bagno ai sanitari, lavorando con Azzurra Ceramica, Flaminia, Fantini, Gedy, Ceramica Globo, Graff e Teuco
Il bagno deve ritrovare le sue origini Dove sta andando il design dell’ambiente bagno? “Il bagno, come il resto della casa, diventa sempre di più il luogo dove ci sentiamo al sicuro, protetti e accolti. In questo periodo, in cui per forza di cose abbiamo trascorso molto più tempo in casa, abbiamo riscoperto una voglia di sana semplicità e l’importanza dello spazio vuoto. Immagino un bagno molto essenziale, ma di grande qualità, capace di offrire serenità. Gli aspetti più importanti in bagno sono l’atmosfera e il suo sapore, l’uso sapiente della luce e l’armonia che trasmette. Le forme sempre pure, quasi ancestrali, della memoria, rotonde e morbide. La materia diventa sempre più argomento di progetto, attraverso la ricerca di nuove finiture e tattilità, che rendono gli oggetti più profondi e vicini. La tecnologia sarà sempre più presente, ma continuo a vederla nascosta al servizio di performance sempre migliori. I sanitari, per esempio, hanno sempre maggiori funzionalità e qualità tecniche sia dal punto di vista della facilità di pulizia, grazie a smalti altamente igienici, sia dal lato dell’attenzione allo scarico idrico, che deve risparmiare acqua e pulire perfettamente. La pandemia ci ha cambiati profondamente e credo abbia accelerato un processo che era già in atto, un’attitudine a cercare di consumare meno, ma meglio. In questo senso, sia le aziende sia noi designer stiamo raggiungendo la consapevolezza che occorre sfornare meno prodotti, ma di qualità migliore. La durabilità degli oggetti torna a essere un valore primario, sia nel senso della resistenza 86
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● MISCELATORI DELLA COLLEZIONE EAST SIDE di Angeletti Ruzza per Cristina Rubinetterie. Finitura nero opaco
● MISCELATORI DELLA COLLEZIONE EAST SIDE di Angeletti Ruzza per Cristina Rubinetterie. Finitura oro
del materiale, sia nel senso di stili e colori che durano a lungo nel tempo”. Quali sono i vostri materiali preferiti per l’ambiente bagno? “Noi vediamo una richiesta crescente di ‘ritorno alla natura’, e – di conseguenza – una sempre maggior attenzione ai materiali naturali come la ceramica, un materiale che deriva dalla terra, vivo e vibrante sia ai cambiamenti nella luce, sia al tocco delle mani. Trovo che le finiture opache siano sempre emozionali, ‘calde’: il mio bagno ideale è un bagno che riconduce all’archetipo della grotta, un luogo carico di energia, esoterico. Penso che il bagno sia, più di ogni altro, un ambiente completo, in cui non si possono semplicemente accostare pezzi (sanitari, rubinetterie. etc.), ma si deve sviluppare un progetto globale, per avere un risultato armonioso, che abbracci ogni singolo aspetto”. Sostenibilità e ambiente bagno: su quali elementi è più necessario lavorare? “I materiali sono componenti essenziali, per la soste-
● SISTEMA D’ARREDO OPI, ambiente Ring, di Angeletti Ruzza per Ceramica Globo
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● SISTEMA D’ARREDO OPI, ambiente Tile, di Angeletti Ruzza per Ceramica Globo
nibilità. Oggi l’offerta di materiali è veramente ampia, ma la prima domanda a cui rispondere è: “Meglio materiali naturali o materiali sintetici? I materiali sintetici sono più sostenibili?”. Entrambe le scelte presentano vantaggi e svantaggi; a volte è anche una questione ideologica. Io non ho problemi ad accettare un laminato che imita il legno, se le sue performance sono ottime, è resistente e ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Però deve essere chiaro che risulterà sempre più statico e spento del materiale originale. La ceramica per i sanitari, essendo formata da componenti che derivano dalla terra, è un materiale naturale: nella sua autenticità io la trovo bellissima. Inoltre, in generale, le aziende stanno mettendo a punto processi di lavorazione molto più sostenibili, che rendono il materiale ancora più interessante. In bagno, anche l’acqua svolge un ruolo fondamentale. Per questo, in futuro, sarà sempre più necessario lavorare sull’ottimizzazione dello scarico del WC, per consumare meno acqua possibile. Come studio Angeletti Ruzza, abbiamo cominciato a lavorare sull’ottimizzazione dello scarico già dal 2009. Nel frattempo, molte aziende hanno cominciato a seguire questa direzione, ed è anche possibile che si possa arrivare, con il tempo, a un nuovo concetto di scarico”.
● MISCELATORE TABULA di Angeletti Ruzza per Cristina Rubinetterie
La vostra esperienza si estende anche alla rubinetteria. Che futuro vedete in questo settore? “Anche nella rubinetteria si può ancora migliorare, sia nel consumo di acqua, sia nelle tecnologie. La rubinetteria, inoltre, offre molte possibilità di ricerca nelle finiture, che possono spaziare dalla classica cromatura alle finiture opache e morbide. Noi preferiamo le vernici opache, perché donano un senso di morbidezza, sono vellutate e hanno una mano soffice, simile alla seta. Penso che la stanza da bagno debba essere sempre più accogliente e avvolgere come un abbraccio. È la stanza in cui ci si mette in relazione con se stessi, ci si purifica e si cerca un radicamento. Materiali morbidi e accoglienti sono ideali per questa “riconciliazione” con il proprio corpo. In questo momento, mi piacerebbe molto progettare una vasca piccola, ancora più piccola di quelle giapponesi, che permetta di immergersi nell’acqua fino alle spalle, per rilassarsi. Un luogo in cui rilassarsi anche più volte al giorno, semplicemente con un’immersione in acqua calda. Quando penso al bagno del futuro, immagino qualcosa di molto semplice, una sorta di ritorno alle origini, di bagno dal sapore contadino. Schietto, semplice e ruvido come tutte le tradizioni popolari che portano con sé una narrazione potente”.
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PREZZARI PER L’EDILIZIA
Prezzari p er incentivo
SUPERBO NUS 110%
dal 1959
Ogni mese, tutti i prezzi del mercato delle costruzioni, oltre 80.000 descrizioni e prezzi a carattere NAZIONALE Materiali ed opere compiute dal 1959
1° SEMESTRE
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
Materiali ed opere compiute dal 1959
IMPIANTI
1° SEMESTRE
1° SEMESTRE
2 1 TECNOLOGICI
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
NUOVE
USCITA
dal 1959
1° SEMESTRE
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
URBANIZZAZIONE
1° SEMESTRE
IMPIANTI
1° SEMESTRE
2° SEMESTRE
DESIGN
2° SEMESTRE
2° SEMESTRE
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
dal 1959
NUOVE
2° SEMESTRE
URBANIZZAZIONE AMBIENTE
2° SEMESTRE
RECUPERO
MANUTENZIONE
USCITA
dal 1959
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
2 1 RISTRUTTURAZIONE
SETTEMBRE
Materiali ed opere compiute
2 1 INFRASTRUTTURE
USCITA
AGOSTO Materiali ed opere compiute
2 1 COSTRUZIONI
USCITA
dal 1959
ARCHITETTURA
2 1 E INTERIOR
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
SETTEMBRE
Materiali ed opere compiute
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
USCITA
dal 1959
IMPIANTI
dal 1959
LUGLIO Materiali ed opere compiute
2 1 TECNOLOGICI
USCITA
GIUGNO
Materiali ed opere compiute
2 1 ELETTRICI
USCITA
2° SEMESTRE
MANUTENZIONE
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
GIUGNO PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
RECUPERO
2 1 RISTRUTTURAZIONE
USCITA
dal 1959
AMBIENTE
dal 1959
1° SEMESTRE
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
MAGGIO
Materiali ed opere compiute
2 1 INFRASTRUTTURE
Materiali ed opere compiute
dal 1959
2 1 COSTRUZIONI
APRILE
Materiali ed opere compiute
Materiali ed opere compiute
USCITA
OTTOBRE
PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA
IMPIANTI
www.build.it
2 1 ELETTRICI
Tel. 064416371
USCITA
NOVEMBRE
USCITA
DICEMBRE
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ADI Design Index è la pubblicazione annuale dei progetti e prodotti selezionati da ADI, Associazione per il Disegno Industriale, che conduce al Compasso d’Oro, premio assegnato ogni tre anni. Anche nell’ADI Design Index 2020 – uscito nel 2021 a causa della pandemia – sono numerosi i prodotti di arredo bagno segnalati
L’ADI Design Index e l’arredo bagno
LAVABO INTONDO di Viviana Maggiolini per Pavimenti Sansone Intondo, di Viviana Maggiolini per Pavimenti Sansone, è una serie di lavabi essenziali in cemento (nelle varianti Circle e Ovoidale), un materiale di tradizione locale. I lavabi sono realizzati artigianalmente nei colori delle spiagge siciliane (bronzo, prugna, blu). Il cemento dei lavabi Intondo si ottiene da sabbie finissime e polveri di marmo e quarzo, tutte provenienti dal territorio nazionale, associate a resine e a pigmenti ad altissima stabilità, idrorepellenti, antimicrobici, con cariche minerali di varia natura, per un materiale performante e resistente. Il processo di produzione è caratterizzato dall’assenza di esalazioni e da un bassissimo residuo di scarti, comunque in buona parte reinseriti nel processo di trasformazione. 90
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IRIDE, lavabo di Francesca Corneli per Corneli Iride, di Francesca Corneli per Corneli, è un lavabo progettato in varie dimensioni e forme, realizzato in marmo e pietra riciclati post-consumo. Ogni lavabo è un pezzo unico per le policromie e le combinazioni della materia da cui nasce. I marmi di scarto vengono rifilati e calibrati, mentre un incollaggio ricostruisce un blocco grezzo, che viene scavato con macchine a controllo numerico. Il processo evita l’estrazione di nuovo materiale dalle cave e consente di ottenere un prodotto con caratteristiche pressoché equivalenti al materiale vergine, con un notevole risparmio di risorse e un’effettiva riduzione degli scarti.
BOX DOCCIA IUNIX di Provex Industrie Iunix, prodotto da Provex Industrie su progetto dell’ufficio progetti interno all’azienda, è una collezione di cabine doccia senza telaio, con profili e cerniere essenziali, realizzate su misura e disponibili in acciaio inox spazzolato, nero opaco e lucido effetto cromo. Il supporto è in tubo d’acciaio, mentre i componenti sono in acciaio inossidabile resistente alla corrosione e ai graffi, di facile pulizia grazie alle viti planari. La cerniera può ruotare fino a 360° gradi in tutte e due i sensi, mentre il meccanismo di sollevamento/abbassamento della porta, sempre attivo, garantisce una maggiore durata della guarnizione inferiore. La guarnizione verticale non utilizza silicone.
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DOCCETTA JK21
KORE, box doccia
di Fabrizio Batoni/Studio Batoni per Rubinetterie Zazzeri
di Alberto Collovati per Arblu Kore, di Alberto Collovati per Arblu, è un box doccia disponibile ad angolo oppure a nicchia. La parete doccia, senza telaio, si distingue per la maniglia ergonomica e per le cerniere dell’anta a bilico, integrate nel telaio a filo con il vetro senza alcuna vite a vista. Le finiture dei profili sono disponibili in argento lucido, Alublack (alluminio anodizzato ossidato) oppure laccati, come tutti i componenti, con vernici certificate UNI a base d’acqua; quattro le finiture proposte per il vetro temperato. Tutti i particolari sono stati ingegnerizzati dal centro ricerche Arblu.
JK21, di Fabrizio Batoni-Studio Batoni per Rubinetterie Zazzeri, è una doccetta in due versioni: una con manico e una palmare. La doccetta con il manico riprende la sagoma delle bocche di erogazione dei miscelatori di lavabi e bidet, mentre la doccetta palmare ricorda la forma a capitello delle manette. La doccetta palmare, inoltre, su un apposito braccio, diventa un soffione con doccetta estraibile. Le doccette sono bicolori: il lato ugelli ha un rivestimento in finitura carbon, mentre il resto della superficie è disponibile in sette varianti.
P’TIT, lavabo di Monica Graffeo per Rexa Design P’tit, di Monica Graffeo per Rexa Design, è un piccolo lavamani progettato per avere tutte le funzioni di un lavabo anche in spazi di dimensioni ridotte; inoltre, la forma stondata consente l’inserimento in spazi limitati senza l’intralcio di spigoli. Può accogliere mensole, contenitori e appendini. Realizzato in Korakril, un resina interamente acrilica, è disponibile in cinque colori (bianco ghiaccio, grigio scuro, grigio, sabbia e tortora). Gli accessori hanno un supporto in acciaio verniciato a polvere, la mensola può essere realizzata in multistrato marino con una finitura in frassino oppure in Korakril. L’appendino è in frassino tinto olmo e la vaschetta contenitore ha una finitura in cuoio. 92
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NATURE SAUNA, di studio aledolci&co. per Starpool Nature Sauna, di studio aledolci&co. per Starpool, è una sauna per esterni progettata per integrarsi nell’ambiente, grazie all’ossidazione naturale dei materiali di rivestimento, in abete della Val di Fiemme, cerato nero e termotrattato chiaro, lo stesso materiale usato per la struttura. Il rame brunito riveste la bussola d’ingresso e protegge il legno alle spalle della stufa; la facciata principale e la porta di ingresso sono di vetro, mentre la copertura è in lamiera. La protezione e la tinta del legno avvengono con oli a base naturale, che non rilasciano elementi tossici ad alte temperature. La brunitura delle lastre di rame di grandi dimensioni è realizzata con sistemi tradizionali in bottega.
SECRET SYSTEM, di Claudio Papa per Albatros Secret System, di Claudio Papa per Albatros, è un sistema progettuale e produttivo applicato a più vasche (Modula Pool, Syraka), dalle superfici piacevoli al tatto, dotate di sistemi integrati di idromassaggio silenzioso e di cromoterapia. Le bocchette dell’idromassaggio scompaiono, sostituite da piccoli tagli pressoché invisibili. La superficie interna è perfettamente liscia, mentre i getti aria/ acqua nascono dal cuore della vasca. Il sistema di cromoterapia a led RGB può essere integrato nel materiale e invisibile a luci spente. Un sistema di controllo a comandi vocali permette anche agli ipovedenti la gestione delle funzioni principali, mentre una pompa a inverter silenziosa riduce i consumi energetici di circa l’80%. B&R | 279
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_S A U N E
Approfittiamo della selezione ADI Design Index 2020, per approfondire la conoscenza delle saune di Starpool
Il design dell’area wellness
● SWEET SAUNA XL
La sauna che si integra nella natura NatureSauna, la sauna selezionata per l’ADI Index, è un progetto nato dal rispetto per la natura. Progettata dallo studio Aledolci&co, è realizzata in abete della Val di Fiemme, con inserti in rame spazzolato. Il legno nel tempo maturerà, assumendo sfumature ogni volta nuove. Il rame utilizzato per la parete antistante l’ingresso e nel retro della stufa, a evocare un tepore domestico, si ossiderà in modo diverso a seconda del clima e dell’utilizzo. Nel corso degli anni, dunque, la sauna si integrerà sempre più nella natura circostante, diventando parte del paesaggio. NatureSauna è disponibile nelle versioni in legno naturale e cerato nero, in diverse dimensioni. 94
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● NATURE SAUNA, di studio aledolci&co. per Starpool
La sauna nel container riciclato Lo studio MFOR ha sviluppato per Starpool un progetto di riuso di container industriali, icon.spa, i.con sauna e i.con relax. I.con sauna può ospitare ogni modello di sauna della gamma ed è possibile scegliere il design, i materiali, i colori, le essenze. Le pareti esterne sono attrezzate con una doccia che permette di rigenerare il corpo dopo l’esposizione alle alte temperature. ● ZEROBODY. Lettino per il dry floating I.con relax è una ‘camera con vista’, dotata di ampie vetrate per Foto: Gaia Panozzo immergersi nell’ambiente circostante. All’interno, essenze e suoni della natura disegnano uno spazio di assoluto comfort, corredato da chaise longue per il rilassamento. È possibile trasformare i.con relax in un’area dedicata alla rigenerazione profonda, inserendo delle postazioni Zerobody, l’innovativo lettino per il dry floating progettato da Starpool. Per armonizzare i.con spa al contesto circostante, Starpool ha ideato quattro concept tra cui scegliere: Mountain, Urban, Country e Beach.
Il cuore della sauna Con SoulCollection, design Cristiano Mino, Starpool accentua il ruolo di sauna e bagno di vapore come oggetti di arredamento capaci di creare nuove scenografie d’interni dedicate al benessere. SoulCollection si veste di 5 colori emozionali: il verde DeepSoul, il prugna IntenseSoul, l’azzurro LightSoul, insieme al bianco PureSoul e al nero FullSoul. Il risultato è un’inedita palette cromatica che, in realtà, non ha limiti di sfumature, perché, oltre alle cinque proposte elaborate dell’azienda, è possibile personalizzare sauna e bagno di vapore SoulSauna e SoulSteam in base al proprio stile. Le pareti in abete naturale vengono sottoposte a un trattamento cerato che utilizza esclusivamente pigmenti naturali. SoulSteam, nella tradizione del bagno a vapore, combina doccia e lama cervicale nel segno della massima funzionalità. Tecnologia brevettata e dimensioni contenute risolvono le diverse tipologie e richieste degli spazi benessere. L’interno è rivestito da un cristallo retroverniciato satinato. Tutti i dettagli e gli accessori (la panca, la rubinetteria del vapore e il copristufa della sauna) hanno una finitura nera opaca che sottolinea, per contrasto, il valore cromatico dei due ambienti wellness. SoulSteam è proposito negli stessi colori di SoulSauna.
● SOULSAUNA in colore bianco PureSoul Foto: Gaia Panozzo
● SOULSAUNA in verde DeepSoul Foto: Gaia Panozzo ● SOULSAUNA e SOULSTEAM in azzurro LightSoul Foto: Germano Borrelli
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