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ISSN: 2612-3924
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MARZO/APRILE 2022
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IL BAGNO: NUOVI MATERIALI E NUOVE IDEE La ricerca trasforma l’ambiente bagno che diventa sempre più bello, oltre che funzionale, e più rispettoso dell’ambiente grazie alle nuove tecnologie e finiture
A CURA DI ROBERTA MUTTI BLU & ROSSO
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INSERTO DESIGN INSIDER
Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
PARTNERSHIP ASSOBAGNO
Al servizio della filiera
PARTNERSHIP MCE
Le relazioni che vincono
TENDENZE
La doccia e l’organizzazione dello spazio
LOGISTICA
Bricoman diventa Tecnomat
COVID-19 E DISTRIBUZIONE ITS
Nulla come prima
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CONTO TERMICO
DETRAZIONE
65%
SUPERBONUS
110%
5,0 kW
8,0 kW
11,0 kW
16,0 kW
Sommario #283 Marzo/Aprile 2022
Redazione
www.bluerosso.it
Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile
Silvia Martellosio | Coordinamento Editoriale GDS a confronto
Elettrico e ITS silvia.martellosio@quine.it - Cell. 349.1801063 Collaboratori | Assocaaf, Marco Barbetti, SOCIAL NETWORK
Una miniera da sfruttare
Enzo Cartaregia, Marco Monti, Roberta Mutti,
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MARZO/APRILE 2022
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IL BAGNO: NUOVI MATERIALI E NUOVE IDEE La ricerca trasforma l’ambiente bagno che diventa sempre più bello, oltre che funzionale, e più rispettoso dell’ambiente grazie alle nuove tecnologie e finiture
A CURA DI ROBERTA MUTTI BLU & ROSSO
79
INSERTO DESIGN INSIDER
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno) Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168
BLLU& OSS SSO O RO
n. 283 Marzo/Aprile 2022
BL LU& OSS SSO O RO
ISSN: 2612-3924
#283
PARTNERSHIP ASSOBAGNO
Al servizio della filiera
PARTNERSHIP MCE
Le relazioni che vincono
TENDENZE
La doccia e l’organizzazione dello spazio
LOGISTICA
Bricoman diventa Tecnomat
COVID-19 E DISTRIBUZIONE ITS
Nulla come prima
CONVEGNO ANGAISA
Implementare il digital nell’ITS
Fabrizio Pirovano, Roberto Schiesari, BIM
Rivoluzionare la progettazione
Maruska Scotuzzi
Organo ufficiale di ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno) Responsabile ANGAISA per Blu&Rosso Maurizio Lo Re Commissione ANGAISA per Blu&Rosso Bruno Corsini, Riccardo Fiorentini, Antonio Miele, Giulia Orsolini, Michele Pergola Pubblicità
Luigi Mingacci | Sales Manager
l.mingacci@lswr.it - Cell. 320.4093415 Elena Genitoni | Ufficio traffico e.genitoni@lswr.it Servizio abbonamenti
abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02.864105 Abbonamento annuale: 40 € Costo copia singola: 1,30 € (presso l’editore)
Produzione
Antonio Iovene | Procurement Specialist
a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231 Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni Stampa: Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI) Editore
Quine Srl Sede legale Via Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – Tel. 02.864105
Quine è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 12191 del 29/10/2005. Registrazione del Tribunale di Milano n° 79 del 3/3/1986. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. Testata associata
IL PUNTO Pag. 5 PRODUTTORI, FIERE, MERCATI: UNA RIPRESA DA NAVIGARE CON L’OTTICA DELLA FILIERA di Maurizio Lo Re STRATEGIE D’IMPRESA Pag. 6 LA FINANZA STRATEGICA COME TIMONE PER LE PROSSIME SFIDE DEL MERCATO ITS di Roberto Schiesari NEWS Pag. 10 Pag. 22
della distribuzione specializzata a cura di Maruska Scotuzzi
PARTNERSHIP Pag. 54 LE RELAZIONI CHE VINCONO
Più spazio al settore ITS, con le agevolazioni migliori di sempre per la clientela professionale dei distributori ANGAISA. A quattro anni di distanza, un programma rinnovato per l’appuntamento in Fiera Milano. L’intervista a Massimiliano Pierini
a cura di Enzo Cartaregia VOCI DAL MONDO COSA OFFRE IL MERCATO
NELLA MENTE DEL CLIENTE Pag. 31 “IT’S MAGIC!” OVVERO: IL PENSIERO ILLUSIONISTICO
Diverse le analogie tra magia e management. Dal pensiero creativo per il problem solving al misdirection applicato alla negoziazione di Marco Monti e Fabrizio Pirovano
ITS E DINTORNI Pag. 34 VIENIMI A TROVARE PERCHÉ…
Visitare un punto vendita può essere un’occasione per scoprire curiosità, location e siti interessanti che si trovano nei dintorni a cura di Maruska Scotuzzi
TENDENZE Pag. 36 LA DOCCIA E L’ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO
Da sostituto veloce del bagno in vasca, la doccia si è evoluta nel tempo e oggi è un momento di benessere che dona comfort alla routine quotidiana. Pareti, porte, piatti, profili, e addirittura le canaline, consentono di progettare box e cabine doccia indipendenti, che si possono collocare in ogni stanza della casa, soggiorno compreso di Roberta Mutti
Pag. 59
AL SERVIZIO DELLA FILIERA
Si confrontano ANGAISA e Assobagno. Formazione e innovazione tecnologica costituiscono le basi per sviluppare un’intesa. Le voci dei presidenti Lo Re e Vismara, nel primo incontro per consolidare i rapporti con la produzione a cura di Enzo Cartaregia
LOGISTICA Pag. 62 BRICOMAN DIVENTA TECNOMAT
Dopo 14 anni dalla sua apertura, avvenuta nel 2008, il primo Bricoman italiano si rinnova cambiando posizione, ma soprattutto adottando una nuova insegna di Marco Barbetti
CONSULENZA FISCALE Pag. 66 BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto una detrazione del 75% delle spese sostenute nel 2022 per consentire a tutti di muoversi in casa in sicurezza a cura di Assocaaf Pag. 68
ANGAISA: NUOVI INGRESSI
Pag. 72
ULTIMISSIME DA…
INCHIESTA COVID-19 E ITS Pag. 46 QUALCOSA È CAMBIATO
Quali sono stati i principali cambiamenti nel settore in questi due anni? Quali priorità si sono dovute rivedere a causa della pandemia? Abbiamo chiesto ad alcuni distributori di esprimere un parere circa le principali problematiche riscontrate e i bisogni oggi
Pag. 79 – IL BAGNO: NUOVI MATERIALI E NUOVE IDEE a cura di Roberta Mutti
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TECNO POLIS
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ANGAISA
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Il Punto di Maurizio Lo Re – Presidente ANGAISA
Produttori, fiere, mercati: una ripresa da navigare con l’ottica della filiera
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ossiamo tracciare una rotta verso il porto sicuro della stabilità? Sì. Rifletto in queste settimane insieme ai colleghi che animano la vita associativa ANGAISA, che pure nelle loro aziende fanno i conti con incertezze e carenze di prodotti. La navigazione di questo 2022 ci sta riservando ancora turbolenze. La capacità della distribuzione specializzata di guardare oltre si rivelerà decisiva per la ripresa. Faremo la nostra parte, schiarendo la voce dei nostri associati negli snodi che segnano l’evoluzione del mercato. Ma c’è di più, se vogliamo agganciare una crescita stabile. Questa rotta ci apparirà chiara, davvero sicura, soltanto quando l’avremo condivisa con tutta la filiera dell’idrotermosanitario. L’impegno di ANGAISA è rivolto in questa direzione. Potrete constatarlo leggendo gli articoli di Blu&Rosso a proposito di Mostra Convegno Expocomfort (quella in arrivo è forse l’edizione più attrattiva di sempre per il nostro circuito e la clientela dei soci ANGAISA) e riguardo l’incontro con Assobagno di FederlegnoArredo, prima tappa del percorso di confronto con le parti industriali che segna il mandato associativo con destinazione 2025. Siamo convinti che la ripresa scalata creando occasioni come queste: sono utili a trovare visioni comuni per la sfida di un cambiamento che non si fermerà alle trasformazioni descritte dall’inchiesta che avete tra le mani. In queste circostanze fluide, abbiamo con noi la bussola del dialogo. Alle associazioni dei produttori manifestiamo, per esempio, la necessità di un confronto aperto, che possa reggersi su partnership esistenti e altre ancora da sviluppare. Pensiamo che al fondo di problemi che possono certo manifestarsi in modo diverso agli occhi di chi sta in fabbrica o nei punti vendita, si debbano individuare interessi condivisi. È il caso di rincari che non sembrano essersi fermati e, di conseguenza, di un aggiornamento dei listini che rende difficile programmare il lavoro dei prossimi mesi.
Come potremmo affrontare in modo serio queste ristrettezze se non tenendo insieme i punti di vista di produttori e distributori? Ma più urgente è la questione degli approvvigionamenti, che vorremmo discutere condividendo il tavolo proprio con la produzione. Gli ordini inevasi sono sempre di più e sono balzati in cima ai pensieri delle nostre aziende associate. Fatichiamo a mettere in calendario le consegne per la nostra clientela, mancando talvolta l’appuntamento con la ripresa che ci sta trascinando fuori dalla pandemia. È questo il momento adeguato per ragionare in termini di mercato, trovando soluzioni che ci portino a concentrarci (di nuovo) sul futuro. In questo quadro, ci fa male pensare al conflitto aperto in Ucraina, una ferita che sanguina anche nel mondo professionale. Le immagini strazianti di queste settimane si porteranno dietro un ulteriore fattore di incertezza che è difficile stimare per il suo impatto. Alcuni comparti legati all’idrotermosanitario, penso all’arredo, hanno visto interrompersi i loro contatti con i clienti ucraini. Alcune commesse cadranno nello strapiombo dell’isolamento economico in cui è finito il mercato russo. C’è da sperare in un ritorno della ragionevolezza, “materia prima” ben più preziosa di quelle che vanno in rovina sotto il fragore delle bombe. Desideriamo per quest’anno che il ritorno delle fiere in presenza, delle strette di mano possa avvenire al centro di mercati internazionali che crescono trainati dalla pace. Nutriamo un forte ottimismo per Mostra Convegno Expocomfort, che da sempre conta anche su una solida presenza dai mercati esteri. ANGAISA, dal 28 giugno al 1° luglio, celebrerà quella ricchezza delle relazioni che resiste agli shock dei nostri affari e non solo. L’accoglienza nello stand di Tecnopolis/CasANGAISA permetterà ai distributori e alla loro clientela professionale di incontrarsi in un percorso segnato in misura ancora maggiore dalla formazione e dal dialogo. Perché prima che con innovazione e prodotti, ci prendiamo cura del mercato con i valori della cultura d’impresa. Vi aspettiamo in Fiera Milano. ANGAISA c’è! B&R | 283
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Strategie d’impresa di Roberto Schiesari
La finanza strategica come timone per le prossime sfide del mercato ITS Tante le opportunità e i rischi che aspettano le aziende del settore nei prossimi anni: dagli incentivi fiscali all’impatto delle multiutility, passando per la transizione digitale ed ecologica
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l settore dell’ITS ha vissuto nel 2021 una crescita che non ha precedenti da decenni. I dati dell’Osservatorio Vendite di ANGAISA, resi pubblici dal Presidente Maurizio Lo Re durante il Meeting Invernale hanno evidenziato un +33,11% rispetto al 2020 e +27,61% rispetto al 2019. L’effetto dei bonus edilizi e dello sconto in fattura è stato certamente dirompente. Le previsioni per l’anno in corso e per il 2023, pur se la crescita è attesa in riduzione, sono ancora significativamente positive (+5,26% per il 2022 e +1,84% per il 2023), mentre è oggi difficile prevedere quale sarà l’effetto sul settore quando incentivi – in alcuni casi “molto generosi” come il 110% – chiuderanno il loro ciclo. La mia personale posizione nei confronti del “Superbonus” (e anche del bonus facciate nella misura originaria del 90%) è stata fin dall’inizio critica per motivazioni sia legate al rischio sotteso a operazioni in cui l’acquirente ha un interesse nullo o molto basso a valutare con attenzione i prezzi dei prodotti/servizi offerti in rapporto alla loro qualità, sia per il rischio di “effetto bolla” derivante dall’esigenza di concentrare gran parte degli investimenti in periodi brevi con conseguenze significative sulla dinamica dei prezzi, sulla qualità degli interventi, sulle difficoltà di approvvigionamento e, al momento in cui tali incentivi cessassero senza adeguati “scivoli”, per gli effetti che potrebbe avere una caduta della domanda. A mio modesto parere per il settore una proroga 6
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a medio termine (senza l’alea ogni anno del loro rinnovo) di incentivi come l’Ecobonus al 65% e il Bonus ristrutturazioni al 50% – eventualmente ritoccati in aumento, permettendo lo sconto in fattura e/o la cedibilità dei crediti con meccanismi anti abusi, auspicabilmente accompagnata da una riduzione da 10 a 5 anni della deducibilità dei crediti d’imposta – avrebbe permesso una più efficiente allocazione delle risorse e una crescita di tutto il settore, probabilmente meno impetuosa ma probabilmente più sostenibile nel medio periodo e con un più efficiente e efficace impatto delle risorse pubbliche dedicate. È infatti innegabile che il risparmio energetico e un crescente utilizzo delle fonti rinnovabili sia obiettivo prioritario meritevole di incentivazione adeguata, data l’emergenza ambientale e climatica, e lo sia ancora di più per l’Italia, che è fortemente dipendente da risorse fornite da Paesi esteri con i conseguenti rischi anche politici che la recente guerra in Ucraina ha drammaticamente evidenziato, ma è necessario che queste siano indirizzate limitando sprechi, speculazioni e comportamenti truffaldini.
Gli ultimi trend del settore
Se un troppo rapido ridimensionamento degli incentivi potrebbe creare un effetto negativo di non facile prevedibilità sul settore post 2023, come avvenuto in passato in altri comparti dell’economia, va anche considerato che alcuni “trend ” positivi manifestatisi con più evidenza in seguito alla
pandemia non dovrebbero esaurirsi in breve tempo. La rinnovata consapevolezza emersa durante il lockdown dell’importanza del “ben abitare”, gli effetti della diffusione dello smart working come fenomeno non transitorio per molte attività, con i conseguenti effetti sulle ristrutturazioni di edifici in zone anche più lontane dai centri delle metropoli, i più ridotti tempi di recupero degli investimenti in fonti rinnovabili, l’esigenza improrogabile di ridurre i consumi energetici e di acqua sono fattori che inducono a un “ottimismo della ragione” anche per gli anni successivi al 2023, pur se gli avvenimenti dell’ultimo biennio ci hanno fatto comprendere la difficoltà di effettuare previsioni affidabili. Anche la Direttiva Europea di luglio 2021, che prevede un nuovo sistema separato di scambio delle quote di emissione per la distribuzione di carburante per il trasporto stradale e di combustibile per gli edifici è un fatto positivo per il settore. Alla luce di questo obiettivo si fisseranno i contributi nazionali raddoppiando praticamente l’obbligo annuo in termini di risparmio energetico per gli Stati membri e il settore pubblico sarà tenuto a ristrut-
turare il 3% dei suoi edifici ogni anno in modo da incentivare la cosiddetta “ondata” di ristrutturazioni al fine di ridurre il consumo di energia. Seppur con alcune incertezze, certamente acuitesi per gli effetti della guerra in Ucraina, i cui effetti anche a medio e lungo termine sono di difficile prevedibilità, lo scenario di medio termine del settore può quindi considerarsi positivo, ma le imprese operanti nella filiera dell’ITS non possono non considerare che la loro competitività futura dipende in misura rilevante dalle decisioni strategiche, e relative scelte di investimento, che assumeranno in questi decisivi anni.
La digitalizzazione e la transizione ecologica
È generalmente riconosciuto l’impatto crescente sulla competitività per tutta la filiera della digitalizzazione, sia sul lato della riduzione dei costi, sia da quello delle vendite e della comunicazione. Anche la transizione ambientale, dal canto suo, non può essere sottovalutata, in quanto le scelte che dovranno ulteriormente essere fatte a livello nazionale ed europeo e la crescente consapevolezza
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Strategie d’impresa di ampi strati della popolazione indirizzerà verso sistemi e prodotti in grado di avere un minore impatto ambientale sia in termini di consumo di risorse, sia per il coefficiente di circolarità dei prodotti. La capacità di comunicare correttamente il livello di sostenibilità offerta dalle soluzioni e dai manufatti, orientando le scelte degli utilizzatori, potrà essere elemento dirimente di competitività.
L’impatto delle multiutility
Nello scenario competitivo futuro ci si attende anche una crescita del ruolo dei grandi operatori dell’energia e delle multiutility, che hanno approcciato il mercato in modo più sistematico e raccolto preziose informazioni, anche grazie alla loro capacità finanziaria nella acquisizione e gestione di crediti fiscali, e una maggiore presenza di distributori specializzati di altri settori e di operatori multi settore quali Bricoman. Il cambio di denominazione in Tecnomat ha infatti come obiettivo il rafforzamento dell’identità del gruppo come riferimento nei materiali tecnici, ribadendo la specializzazione su prodotti per i professionisti. In quest’ottica la finanza d’azienda, spesso accusata (talora non a torto) di avere un approccio troppo orientato al breve termine deve dimostrare di essere “finanza strategica” volta a favorire processi di crescita (quantitativa e qualitativa) nel medio-lungo periodo. Si sta evidenziando sempre più diffusamente l’importanza di costruire una migliore partnership tra finanza e strategia, con un approccio orientato al futuro (forward looking) finalizzato ad accrescere il valore dell’impresa e la sua sostenibilità con crescente attenzione al rischio. Analisi svolte su dati post pandemia di imprese anche della distribuzione specializzata hanno evidenziato come le aziende con una struttura finanziaria più equilibrata, non solo hanno meglio sopportato, come era prevedibile, il periodo di crisi, ma hanno anche intercettato più efficacemente la ripresa, evidenziando tassi di crescita del fatturato notevoli. La rilevanza in termini di impatto commerciale della gestione degli incentivi fiscali con le ricadute derivanti dai crediti di imposta ha evidenziato il ruolo della finanza d’azienda nel valutare l’impatto di scelte strategico-commerciali sulla sostenibilità economico-finanziaria.
La gestione finanziaria dell’azienda
Una gestione finanziaria proattiva non può prescindere da un accurato e tempestivo controllo di gestione, essenziale anche per poter struttu8
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rare adeguati sistemi incentivanti per il personale. Il ruolo di una funzione amministrativa e finanziaria integrata nei processi decisionali dell’azienda implica un suo pieno coinvolgimento nel processo di pianificazione economico-finanziaria, di valutazione degli investimenti in innovazione e degli impatti di scelte commerciali in termini di circolante operativo. Un coinvolgimento che non può limitarsi al pur fondamentale reperimento di risorse adeguate alle tipologie di fabbisogno, ma che implica una corretta valutazione del rapporto rischio rendimento. Un ruolo fondamentale risiede anche nelle operazioni di fusione e acquisizione, sia nella fase di valutazione dell’opportunità in termini di ritorno dell’investimento e di rischio connesso, sia per strutturare adeguatamente le fonti di finanziamento per il fabbisogno che ne derivi. Nella fase di valutazione dell’impresa target e delle modalità di integrazione, che possono prevedere concambi partecipativi, pur essendo fondamentale la scelta dei consulenti, il coinvolgimento del responsabile amministrativo-finanziario è spesso essenziale sia per la profonda conoscenza della propria azienda e del settore, sia per valutare ex ante opportunità e problematiche dell’integrazione. Questa fase, essenziale per il buon esito delle operazioni di aggregazione, coinvolge in modo rilevante tale funzione. Adeguare tempestivamente processi amministrativi e report gestionali, integrare politiche e procedure di gestione del rischio di credito, dialogare efficacemente con il sistema bancario e con i fornitori permette di realizzare più rapidamente ed efficacemente le sinergie attese, riducendo i rischi. I compiti a cui è chiamata la funzione finanziaria, anche nelle PMI, sono quindi sempre più ampi e decisivi per la competitività delle imprese della filiera ITS e richiedono un allargamento di competenze delle persone che ne fanno parte. Sarà importante sia l’inserimento di figure professionali adeguate, anche per poter innovare i processi e utilizzare strumenti tecnologici consoni, sia la strutturazione di un idoneo programma di formazione continua dei propri addetti. Avere una funzione finanziaria con competenze e approccio anche strategico, di supporto e stimolo alle scelte imprenditoriali e manageriali può costituire un elemento di vantaggio competitivo per affrontare consapevolmente le sfide, le opportunità e i rischi che si presenteranno in un settore in piena evoluzione sia nel comparto produttivo sia in quello distributivo.
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Voci dal Mondo Crisi Ucraina, nel distretto di Sassuolo oltre il 50% delle aziende rischia di spegnere i forni Dall’Ucraina vengono normalmente importati nell’Unione Europea circa l’80% dell’argilla e si stima che nel distretto emiliano le scorte attuali basteranno a coprire non oltre otto settimane di produzione
Il 2022 si conferma un anno irto di difficoltà per le imprese italiane della ceramica colpite già a fine 2021 dal caro energia. La guerra in Ucraina non ha fatto altro che aggravare una situazione già molto difficile e come conseguenza diretta della scarsità di materie prime e degli aumenti esponenziali dei costi di produzione tra il 50% e il 60% delle aziende del distretto ceramico di Sassuolo starebbe contemplando la chiusura dei forni. Dall’Ucraina vengono normalmente importati nell’Unione Europea circa l’80% dell’argilla e il 12% del caolino e si stima che nel distretto emiliano le scorte attuali basteranno a coprire non oltre otto settimane di produzione. A loro volta, i prezzi del gas sono decuplicati, infatti, l’energia da sola è arrivata a pesare la metà del costo di un metro quadrato di piastrelle. Oggi la situazione per i lavoratori e per le imprese del comparto è veramente critica. Per più di 4.000 persone per le quali si è dovuta attivare la cassa integrazione straordinaria; circa 30 unità produttive sono state fermate e altre stanno lavorando a ciclo ridotto. Le prospettive sono sconfortanti, a fronte di portafoglio ordini che invece sarebbe brillante. “Ma come si fa a produrre una piastrella che ci costa più del prezzo al quale la vendiamo?” commenta Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica. Il problema è stato esposto dallo stesso Presidente durante un’audizione alla Commissioni Ambiente ed Attività Produttive della Camera dei Deputati lo scorso 11 marzo in merito alla legge di conversione del Dl Bollette. I punti dell’audizione L’intervento ha posto in evidenza come il settore abbia dovuto affrontare criticità derivanti dal rincaro nei prezzi del gas, iniziato a metà dello scorso anno, e divenuto oggi una vera e propria emergenza a causa 10
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di quotazioni non compatibili con la prosecuzione dell’attività. Una situazione drammatica a cui si è sommata la guerra in Ucraina che, oltre a portare i valori del metano ai massimi storici, ha comportato anche l’interruzione dei flussi di materie prime (principalmente argille) provenienti da quell’area. Oggi la situazione per i lavoratori e le imprese della ceramica appare critica, alla luce delle oltre 4.000 persone per le quali si è dovuta attivare la cassa integrazione straordinaria e per le circa 30 unità produttive che si sono fermate – a cui ne vanno aggiunte altre che stanno lavorando a ciclo ridotto. Il tutto pur in presenza di un portafoglio ordini che invece sarebbe brillante. Confindustria Ceramica ha richiesto, in merito all’articolo 16 del decreto legge 17/2022, che il prezzo riconosciuto ai concessionari sia equo ed effettivamente in grado di consentire alle imprese industriali di ricostruire, per alcuni anni, un prezzo medio delle forniture sostenibile. Rispetto al testo dell’articolo stesso, l’Associazione segnala tre criticità, che potrebbero indebolire l’efficacia della norma, su cui intervenire. La prima è relativa all’opportunità di introdurre un criterio di priorità verso i settori e le imprese a ciclo termico, per le quali il gas riveste una posizione preminente nei consumi. Fondamentale sarà inoltre la semplificazione delle procedure e il consentire la partecipazione delle PMI, anche in forma aggregata. Infine, la possibilità per le imprese di utilizzare una garanzia pubblica, tramite fondo gestito da Sace, alla luce dell’attuale situazione di liquidità delle imprese. L’emergenza in atto – ha sottolineato Confindustria Ceramica – rende necessarie anche la presenza di misure anticipatorie degli effetti, in quanto i tempi tecnici per l’approvazione dei piani, la realizzazione degli investimenti e l’espletamento delle diverse procedure saranno necessariamente lunghi e non compatibili con la drammatica crisi in atto.
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Rubinetterie, prezzi dell’ottone mai così alti da due anni Maurizio Bellosta, Vicepresidente AVR, lancia l’allarme: “La guerra ha dato il colpo di grazia, il settore rischia di non reggere”
Già la pandemia aveva fatto salire i prezzi dell’ottone, ma da quando è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina i prezzi sono fuori controllo e segnano il massimo storico superando quota 8 euro. “Dallo scoppio della guerra in Ucraina, le quotazioni della barra d’ottone sono fuori controllo: se il 5 settembre 2018 un chilo di ottone costava 3 euro e 76 centesimi, il 29 gennaio 2021 si era passati a 5,34 euro e oggi siamo arrivati a quota 8,60 euro. Si tratta di una situazione
oggettivamente insostenibile, come denunciato da alcune fra le più rappresentative aziende produttrici della rubinetteria nazionale”. In un articolo pubblicato sul
quotidiano La Stampa, si evidenzia il rischio concreto di andare fuori mercato: dopo le problematiche causate dalla pandemia, si era già innescata una spirale di rincari, che i produttori non saranno in grado di continuare ad assorbire. “A questo punto – come ha sottolineato Maurizio Bellosta, Vicepresidente AVR – per il settore cromato, il timore è che sia in gioco la sopravvivenza stessa di uno dei comparti che trainano l’economia nazionale”.
Caro energia, nel 2022 effetto al ribasso dello 0,7% sul Pil La stima nella nuova nota sull’andamento dell’economia italiana diffusa dall’Istat relativa a febbraio 2022
“Utilizzando il modello macroeconomico dell’Istat MeMo-It, il confronto evidenzia un effetto al ribasso sul livello del Pil nel 2022 di 0,7 punti percentuali”. Lo evidenzia l’Istat nella sua nuova nota sull’andamento dell’economia italiana - Febbraio 2022. “Ai preesistenti fattori di rischio al ribasso che caratterizzavano la congiuntura mondiale si è aggiunta la crisi geopolitica internazionale che ha innescato un’ulteriore accelerazione dei prezzi delle commodity energetiche e alimentari, giunti a livelli eccezionalmente elevati”, rileva l’Istituto di statistica. “In Italia, la decelerazione della ripresa economica nel quarto trimestre del 2021 è stata seguita, a gennaio, dalla caduta della produzione industriale e da una flessione delle vendite al dettaglio. L’evoluzione del mercato del lavoro si è associata a quella dell’attività produttiva con un rallentamento tra ottobre e dicembre della crescita delle unità di lavoro e delle ore lavorate e, a gennaio, una stabilizzazione del tasso di occupazione. A febbraio, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo IPCA ha segnato un ulteriore significativo aumento tendenziale, raggiungendo il 6,2%, quattro decimi di punto in più rispetto alla media dell’area euro. Il differenziale dell’indice al netto dei beni energetici si mantiene, tuttavia, a favore dell’Italia. La stima dell’impatto della crisi sull’economia italiana è estremamente difficile. L’evoluzione del conflitto e gli effetti delle sanzioni finanziarie ed economiche decise dai paesi occidentali sono caratterizzati da elevata incertezza. Al momento, è possibile valutare l’impatto dello shock sui prezzi dei beni energetici rispetto a uno scenario base”. 12
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Estensione di garanzia Resideo Attivata una nuova estensione di garanzia da 2 a 5 anni su un’ampia gamma di prodotti per il controllo del riscaldamento e dell’acqua
Resideo ha annunciato l’estensione della garanzia da 2 a 5 anni su una serie di prodotti per il controllo del riscaldamento e dell’acqua, tra cui quelli facenti parte della gamma Honeywell Home e Braukmann. La garanzia di cinque anni è offerta esclusivamente ai distributori partner diretti di Resideo su una gamma di 2.000 prodotti ed è soggetta alle sue condizioni di vendita. Tra i prodotti coperti dall’estensione della garanzia Resideo ci sono: • valvole di zona; • termostati programmabili (Honeywell Home T3/T4); • termostati connessi (Honeywell Home T6); • gamma evohome; • valvole termostatiche per radiatori; • riduttori di pressione; • prodotti per l’acqua Braukmann di Resideo. “Installatori e proprietari di case vogliono prodotti affidabili. Tuttavia, vogliono anche sapere che, se qualcosa va storto, la risoluzione del problema non richieda uno spreco né in termini di denaro né di tempo. La nostra garanzia estesa dà loro quella rassicurazione, mostrando allo stesso tempo la fiducia che abbiamo nell’affidabilità delle nostre soluzioni di comfort”, spiega Mario Moura, Direttore Generale Prodotti e Soluzioni EMEA di Resideo. L’elenco completo dei prodotti, insieme ai termini e alle condizioni della politica di garanzia, è disponibile sul sito dell’azienda all’indirizzo resideo.com/warranty.
In ogni attimo di freschezza
Voci dal Mondo
La VMC di Helty ottiene il Sigillo di Validazione Biosafe® Il protocollo brevettato Biosafe® ha verificato le potenzialità emissive, analizzando il livello di purificazione d’aria raggiunto all’interno dei locali di utilizzo durante il loro funzionamento
I sistemi di ventilazione meccanica controllata di Helty, dopo la validazione SIMA Verified, ottengono un altro importante riconoscimento: il Sigillo di Validazione Biosafe®. Attraverso un protocollo certificativo brevettato, Biosafe ha sottoposto le soluzioni Helty Flow a un’analisi effettuata su due livelli: mediante prelievo e verifica di campioni d’aria con CG-MS (secondo UNI-EN-ISO 16000-9 e 16000-6) e attraverso rilievi ambientali (secondo UNIEN-ISO 16000-4 e UNIEN-ISO 16017-2 con riferimento alle prescrizioni UNI-EN 14412), tramite l’utilizzo del prodotto sul
campo e successiva analisi in loco degli effetti sulla qualità dell’aria interna. I sistemi Helty Flow hanno superato il percorso analitico, soddisfacendo il Protocollo di Certificazione di Salubrità Ambientale per la verifica, la progettazione e la gestione dell’indice di qualità dell’aria interna negli edifici ad altissima efficienza energetica. Il Sigillo di Validazione Biosafe® ne attesta dunque i benefici per la salute e il benessere abitativo all’interno degli ambienti chiusi, rappresentando una garanzia, sia a livello progettuale che in termini di comfort indoor a installazione completata.
Nuova linea di produzione robotizzata per Ponte Giulio L’investimento ha previsto la progettazione di un’isola di produzione composta di macchinari interamente interconnessi tra loro
A inizio 2022 Ponte Giulio ha inaugurato una nuova area produttiva incentrata sulla lavorazione dell’acciaio inox: un nuovo modo di approcciare il processo produttivo, basato su automazione e digitalizzazione. L’investimento ha previsto la progettazione di un’isola di produzione composta di macchinari interamente interconnessi tra loro. Attraverso i diversi componenti, l’impianto è in grado di coprire gran parte delle fasi di lavorazione del tubo in acciaio inox, dal suo taglio alla sua finitura, passando per operazioni di precisione quali la piegatura (attività necessaria per la realizzazione di ausili curvi) e la realizzazione dei fori per il montaggio. La maggiore efficienza nelle tempistiche e nei volumi di produzione non nasce per sostituire l’attività manifatturiera tradizionale, ma per affiancarla: la nuova isola automatizzata consentirà infatti lo sviluppo di nuovi prodotti, permettendo una maggiore focalizzazione dell’impianto tradizionale su soluzioni “custom”, caratterizzate da minori volumi ma da specifiche richieste di personalizzazione. Un progetto che non mira dunque a sostituire semplicemente i vecchi metodi di produzione, più artigianali ma meno performanti sotto un profilo di volumi realizzati, ma che si propone come un’occasione per aumentare la competitività (in termini di prezzo e di quantità) senza dover rinunciare all’attenzione per il particolare che contraddistingue i prodotti Ponte Giulio. Tra questi, la maniglia di sicurezza, prodotto di punta dell’azienda orvietana, che sarà prodotta in house per essere proposta anche in grandi formati, orizzontali e verticali, in modo da diventare elemento irrinunciabile per tutti. 14
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Scopri tutto sui Sistemi Radianti di Giacomini.
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Giacomini Spa - Via Per Alzo, 39 - 28017 San Maurizio d’Opaglio (NO) - Italia - Telefono +39 0322 923111 - giacomini.com
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Il mondo Il mondo radiante radiante nelle nelle tuetue mani. mani.
Catalogo Catalogo completo, completo, consulenza consulenza continua, continua, eccellenza eccellenza costante. costante. Progettiamo Progettiamo e realizziamo e realizziamo tutti i componenti tutti i componenti per l’impianto per l’impianto radiante radiante più efficiente, più efficiente, sempre: sempre: dalle ristrutturazioni dalle ristrutturazioni alle nuove alle costruzioni, nuove costruzioni, dai dai piccoli aipiccoli grandiai edifici. grandi Pavimenti, edifici. Pavimenti, pareti e soffitti pareti e radianti, soffitti radianti, pompe di pompe di calore, collettori, calore, collettori, sistemi di sistemi termoregolazione di termoregolazione e trattamento e trattamento dell’aria:dell’aria: il nostro catalogo il nostro catalogo offre le soluzioni offre le soluzioni più all’avanguardia, più all’avanguardia, mentre i mentre nostri i nostri servizi diservizi consulenza, di consulenza, formazione formazione e assistenza e assistenza ci rendono ci rendono il partneril partner capace di capace rispondere di rispondere a ogni esigenza. a ogni esigenza.
Voci dal Mondo
Un motore innovativo per migliorare l’efficienza dei sistemi di trattamento aria Smart Motor System sbarca in Italia con l’obiettivo di rivoluzionare i sistemi di trattamento aria negli edifici
Lo Smart Motor System è un motore elettrico a riluttanza magnetica commutata sviluppato dall’azienda californiana Turntide Technologies, che permette ai grandi edifici di gestire il trattamento dell’aria con un risparmio energetico in media del 64% (misurato sugli impianti installati negli Stati Uniti). Questa tecnologia arriva ora anche in Italia grazie a Future Motors, società specializzata in tecnologie verdi per l’efficienza energetica. Mentre i motori elettrici tradizionali, con tecnologia a induzione, perdono fino al 50% del rendimento quando operano in condizioni diverse da quelle di progetto, la tecnologia “Smart Motor System” comporta un’efficienza costante al variare di velocità e carico, con funzionamento privo di perdite di rendimento. Il motore non ha avvolgimenti intrecciati nello statore, sostituiti da bobine separate, e non ha avvolgimenti nel rotore, costituito da un blocco metallico opportunamente sagomato. Tutto questo affranca dalle perdite di energia e consente una maggiore vita utile dei cuscinetti, poiché il rotore non genera calore. Smart Motor è inoltre controllato da un apposito elaboratore in grado di dialogare con sensori o con sistemi BMS e di decidere con quale logica attivare le bobine dello statore, permettendo una completa gestione in potenza e velocità. Questo tipo di soluzione prevede un algoritmo che permette di controllare l’attivazione delle bobine 20.000 volte al secondo, permettendo di adattare la velocità del motore alle condizioni di funzionamento in tempo reale e generando un risparmio di elettricità in media del 64%, se integrato nei sistemi di gestione degli edifici. Il motore elettrico Turntide è privo di magneti e terre rare, ed è quindi a basso impatto ambientale.
Il 2021 è stato un anno record per Baxi Superato il traguardo delle 600.000 caldaie prodotte e registrato un fatturato di 345 milioni di euro
Nel 2021 Baxi ha superato il traguardo delle 600 mila caldaie prodotte e registrato un fatturato di 345 milioni di euro, con una crescita del 30% sul mercato globale e di oltre il 40% su quello nazionale rispetto all’anno precedente. Un anno record, nonostante le incertezze dovute al protrarsi della crisi pandemica. “La filiera ha tenuto bene, grazie soprattutto agli incentivi fiscali che, con particolare riferimento alla cessione del credito con sconto in fattura, ha mantenuto alto il trend legato all’efficientamento energetico degli edifici. Da qui l’importante richiesta delle caldaie a condensazione Baxi, ma soprattutto dei nostri sistemi ibridi factory made”, commenta il Direttore Generale dell’azienda di Bassano del Grappa, Ing. Alberto Favero (in foto). Le performance eccellenti del 2021 hanno portato a un premio di risultato del valore pari a 4.600 € distribuito a tutto il personale, andando per la prima volta oltre il 100% dell’obiettivo: gli indicatori di redditività, fatturato, efficienza e qualità hanno raggiunto l’obiettivo massimo del 110%, valore che ora i lavoratori potranno distribuire anche tra i diversi servizi di welfare proposti dalla piattaforma aziendale come rimborsi spese per l’istruzione e pacchetti per la salute e il benessere personale o della famiglia. Baxi conta 900 dipendenti e distribuisce i propri prodotti in oltre 70 Paesi; lo stabilimento di Bassano del Grappa, esteso su 100 mila metri quadri, è il più grande in Europa nel settore: produce 3000 caldaie al giorno ed è provvisto di 6000 metri quadri di pannelli fotovoltaici che soddisfano il 100% della richiesta energetica necessaria per la produzione. 16
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è clima
è casa
Da più di trent’anni Clivet progetta soluzioni sostenibili per garantire il comfort e il clima perfetto alla tua casa. Una gamma di prodotti per riscaldare, raffreddare, produrre acqua calda sanitaria e purificare l’aria per il massimo dell’efficienza energetica, della praticità di utilizzo grazie all’App di controllo e i vantaggi dei bonus fiscali.
CLIVET, è clima, è casa www.clivet.com
Voci dal Mondo
Viessmann è partner ufficiale del Giro d’Italia 2022 Il truck arancione dell’azienda accompagnerà gli atleti in ogni tappa italiana del tour dal 10 al 29 maggio
C’è un po’ di arancione nel tradizionale rosa del Giro d’Italia: Viessmann ha annunciato che sarà partner ufficiale dell’edizione di quest’anno, in programma dal 10 al 29 maggio. Per l’azienda sarà innanzitutto una grande occasione di visibilità, anche sul web: nel 2021 il Giro ha totalizzato 759 milioni di Total Worldwide Audience, con 219 milioni di pagine visitate sulle pagine web delle gare e 630 milioni di impression totali generate sui social. Anche grazie al prestigio di questa gara, il ciclismo è un trend consolidato e in continua crescita in Italia: si contano circa 10,7 milioni di appassionati, tra cui 4 milioni di praticanti amatoriali di ciclismo sportivo e cicloturismo. Viessmann accompagnerà gli atleti del
Giro lungo tutte le 18 tappe italiane con il proprio truck arancione, già protagonista dei road show dell’azienda. Il truck sarà allestito seguendo il principio del “sistema integrato”: tutti i componenti saranno connessi, in grado di dialogare tra loro, riflettendo l’attuale trend di integrazione dei sistemi: l’impianto fotovoltaico con moduli Vitovolt abbinato all’accumulo elettrico Vitocharge, la pompa di calore Vitocal o i sistemi ibridi, il climatizzatore Vitoclima, il nuovo sistema VMC Vitoair e tutte le utenze domestiche. L’impianto così configurato viene gestito in modo centralizzato dal sistema HEMS (Home Energy Management System): un sistema completo, fornito da un unico installatore appartenente alla rete degli installatori Partner per l’Efficienza Energetica.
LG interromperà quest’anno la produzione di pannelli solari La decisione è stata presa dall’azienda il 22 febbraio 2022, a causa delle incertezze nel business globale dei pannelli solari. La chiusura sarà completata entro il 30 giugno
LG Electronics ha annunciato la chiusura del business dei pannelli solari, decisione approvata dal Cda dell’azienda il 22 febbraio. A pesare sulla decisione ci sono le incertezze nel business globale dei pannelli solari, dovute a diversi fattori, tra cui l’intensificazione della concorrenza sui prezzi e l’aumento del costo delle materie prime. La chiusura sarà completata entro il 30 giugno. LG garantisce comunque che resterà attivo il servizio di assistenza per gli attuali clienti e partner per un certo periodo di tempo dopo che la chiusura dell’attività sarà stata completata. La stessa produzione di pannelli solari continuerà fino al secondo trimestre di quest’anno, per garantire uno stock adeguato al futuro servizio di supporto. LG Business Solutions (BS) Company, che gestisce il business dei pannelli solari, riorganizzerà il proprio portfolio prodotti intorno ai suoi pilastri: Information Technology (IT) e Information Display (ID). L’azienda mira ad accelerare la crescita delle diverse gamme di prodotti avanzati e servizi su misura. In futuro, LG sfrutterà la propria esperienza nelle energie rinnovabili per offrire valore aggiunto ai propri clienti. L’azienda si concentrerà sui settori in crescita e si inserirà in una nuova era di sostenibilità attraverso prodotti e soluzioni in rapida evoluzione, tra cui Energy Storage System (ESS), soluzioni di gestione dell’energia e altri progressi ancora da annunciare. 18
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PROGETTI
INFORMAZIONE DALLE AZIENDE
Funzionali e sostenibili i nuovi prodotti a marchio Hansgrohe
VALJIEVO, SERBIA. Nuovo stabilimento produttivo
Il Gruppo amplia il proprio assortimento con due nuove collezioni e progetta un nuovo stabilimento produttivo
H
ansgrohe, leader mondiale dal 1901 nella produzione di rubinetterie e docce di gamma premium, amplia il proprio portfolio prodotti nel segmento di prezzo più attrattivo, portando il know how tedesco al servizio di nuove gamme di prodotto funzionali e abbordabili da un ampio pubblico.
Le nuove collezioni
Hansgrohe risponde alla crescente richiesta del mercato europeo di prodotti accattivanti per design e prezzo con il lancio delle collezioni Vernis e Logis Fine. Vernis è una linea completa di miscelatori lavabo e doccia, disponibile in due varianti di design: Blend, morbida e arrotondata, ideale nei bagni dall’aspetto più classico; Shape, decisa e squadrata, perfetta in tutti gli ambienti moderni. La serie Vernis – sia Blend che
Shape – è disponibile anche nella finitura Nero Opaco, una vera novità per una collezione di fascia prezzo entry level. La linea Logis Fine, invece, è un aggiornamento, in chiave più contemporanea, della storica serie Logis di hansgrohe. In questa reinterpretazione, le forme sono state rese più snelle e fluide, la maniglia è stata assottigliata e l’aspetto generale ne ha guadagnato in modernità e adattabilità. Entrambe le collezioni sono particolarmente adatte a un pubblico giovane, che desidera arredare con stile il proprio bagno, pur contenendo il budget di spesa.
Una risposta concreta alla domanda crescente di prodotti Nell’ultimo
COLLEZIONE VERNIS
anno, il Gruppo Hansgrohe ha registrato una crescita esponenziale nella domanda dei propri prodotti. I fattori più influenti di questa tendenza sono stati certamente l’entusiasmo generale del mercato per la ripartenza dopo la prima fase della pandemia, nonché le tantissime novità in ambito di prodotti e tecnologie immesse sul mercato da
Hansgrohe. Questo massiccio aumento della domanda ha posto l’azienda di fronte a una nuova sfida: la necessità di garantire l’immissione sul mercato di un numero sufficiente di prodotti mantenendo un buon livello di servizio, soprattutto in termini di tempi di consegna garantiti. La risposta del Gruppo è stata concreta e decisiva: la costruzione di un nuovo stabilimento produttivo nella città di Valjievo in Serbia, che sarà operativo a partire dalla fine del 2023 e vedrà impiegate oltre mille nuove risorse. “L’impianto di produzione previsto in Serbia rafforzerà ulteriormente le nostre competenze nel settore della rubinetteria. Ora stiamo creando ulteriori capacità, soprattutto per il mercato europeo, che ci permetteranno di essere ancora più vicini ai nostri clienti”, commenta così Hans Juergen Kalmbach, CEO Hansgrohe SE.
Hansgrohe S.r.l. C.so Trieste, 170 10024 – Moncalieri (TO) www.hansgrohe.it
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Voci dal Mondo
VitrA conquista quattro Good Design Award 2022 Nell’edizione 2022 hanno trionfato la collezione bagno Archiplan e la serie di piastrelle Atelier 01 a cura del Vitra Design Team, il sistema VitrA V-Care Smart Panel e V-Care Smart Toilet Prime di Arik Levy
VitrA è stata insignita di ben quattro Good Design Awards. Giunta al 71° anniversario, la manifestazione promossa da The Chicago Athenaeum: Museum of Architecture and Design e The European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies si conferma tra le più prestigiose a livello internazionale. Con i premi vinti quest’anno VitrA raggiunge i 44 Good Design Awards complessivamente ricevuti. Nell’edizione 2022 hanno trionfato la collezione bagno Archiplan e la serie di piastrelle Atelier 01 a cura del Vitra Design Team, il sistema VitrA V-Care Smart Panel e V-Care Smart Toilet Prime di Arik Levy: soluzioni caratterizzate da originalità, innovazione e sperimentazione, da sempre tratti distintivi dell’azienda. La collezione Archiplan Archiplan è una collezione di sanitari, accessori e mobili da bagno che comprende soluzioni originali per una gestione intelligente dello spazio, ideali per ambienti residenziali, contract e hotellerie. Un design unico quello delle piastrelle Atelier 01, che invitano gli utenti a sperimentare e giocare con le forme geometriche
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ispirate alla tendenza Bauhaus. Ma l’azienda non si limita alla cura del design. Il bagno VitrA è anche smart, grazie a un ecosistema di soluzioni intelligenti. Tra queste V-Care Smart Panel, un elemento indispensabile per rendere l’ambiente bagno igienico e sano. La sua tecnologia previene la necessità di toccare le superfici riducendo il rischio di contaminazione, soprattutto in spazi pubblici e molto frequentati. Un’attenzione alla pulizia, all’igiene e al benessere che si conferma in V-Care Smart Toilet Prime: progettato da Arik Levy questo prodotto combina la funzionalità di un WC standard con le proprietà di pulizia personale di un bidet e integra la più recente tecnologia per il bagno. I Good Design Awards sanciscono il contributo di VitrA al mondo del design con prodotti, frutto di un’attenta ricerca stilistica combinata ad altissime funzionalità tecnologiche. Il 60% delle collezioni VitrA sono create dal VitrA Design Team, che – oltre ai Good Design Awards – ha collezionato numerosi altri premi internazionali tra i quali EDIDA, Design Innovation, Design Plus, Iconic Awards, Interior Innovation, iF, Plus X, Red Dot, Wallpaper.
Cosa offre il mercato
Miscelatori elettronici con disinfezione termica antilegionella Utilizzati negli impianti centralizzati per la produzione e distribuzione di acqua calda a uso sanitario con accumulo, i miscelatori Legiomix® 2.0 di Caleffi hanno la funzione di garantire e mantenere la temperatura dell’acqua calda sanitaria distribuita all’utenza al variare delle condizioni di temperatura e pressione di alimentazione dell’acqua calda e fredda in ingresso oppure della portata prelevata. Oltre a svolgere questa funzione, il miscelatore elettronico è dotato di un apposito regolatore che gestisce una serie di programmi di disinfezione termica del circuito contro la Legionella. Questo dispositivo permette anche di verificare l’effettivo raggiungimento delle temperature e dei tempi di disinfezione termica e di intraprendere le opportune azioni correttive. Tutti i parametri sono aggiornati giornalmente e storicizzati, con registrazione oraria delle temperature. A seconda del tipo di impianto e delle abitudini dell’utenza, è possibile programmare i livelli di temperatura e i tempi di intervento nella maniera più opportuna. Il regolatore è predisposto per la gestione remota con specifici protocolli di trasmissione MODBUS, tramite scheda opzionale, a uso nei Sistemi di Building Management (BMS). Legiomix® 2.0 è adatto a impianti di strutture considerevoli, come grandi condomini, ospedali, case di cura, centri sportivi e commerciali, alberghi, campeggi e collegi. Si tratta di edifici a utilizzo collettivo, dove è necessario il controllo e la prevenzione della Legionellosi in modo programmato, gestendo al meglio i tempi di disinfezione. www.caleffi.com
Kit di contabilizzazione da incasso per acqua sanitaria Il nuovo kit di contabilizzazione per acqua sanitaria K4CC E-READY, realizzato da Teco, è un prodotto dagli elevati standard tecnici e qualitativi, pratico da installare e da utilizzare. Grazie all’inserimento del motore della Serie E100 e al collegamento ai sistemi di domotica, presenta la possibilità di essere gestito da remoto. Estremamente compatto, può essere installato ovunque lo si desideri, assecondando le esigenze tecniche di ricircolo e di comfort, come richiesto dalla normativa vigente (UNI EN 806, UNI 9182:2014 e UNI 8065:2019). K4CC è fornito in una cassetta premontata con profondità da 85 a 100 mm per le versioni DN15 e DN20 e dotata di parti pretranciate, squadrette di fissaggio e livella a bolla, per permettere un’installazione rapida e precisa. È caratterizzato, inoltre, dalla tecnologia Fastec®: un sistema di connessione rapida, che consente di lavorare in sicurezza anche in spazi ristretti e di realizzare un collegamento idraulico tra raccordo e valvole senza attrezzi, con un semplice click sul perno di bloccaggio. Per assicurare la possibilità di una futura gestione da remoto, è necessaria la predisposizione per un collegamento elettrico all’interno della cassetta. Sarà, poi, possibile decidere di motorizzare K4CC E-READY in qualunque momento e in pochi passaggi. Il kit è in grado di armonizzarsi allo stile di ogni ambiente: l’unico elemento visibile esternamente è, infatti, l’elegante placca di copertura. www.tecosrl.it
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Sistema radiante a bassa inerzia termica Wavin Italia presenta il nuovo sistema Renova Trio per impianti di riscaldamento e raffrescamento radianti. Naturale evoluzione di Renova Ultra, la soluzione permettere l’installazione di un impianto radiante a pavimento con massetto in edifici con basso spessore o nelle situazioni in cui viene richiesta una bassa inerzia termica, il nuovo sistema mantiene inalterate le peculiarità del suo predecessore sul piano della versatilità, pur adeguandosi alle indicazioni della nuova norma UNI EN 1264:2021 in termini di calcolo dello spessore isolante. Il sistema prevede un pannello costituito da una foglia plastica rigida, con speciali nocche triangolari, sagomate con apposite linee di rinforzo, che assicurano un elevato grado di resistenza alla compressione e che permettono anche l’installazione del tubo in diagonale. Rispetto alla precedente release è inoltre possibile utilizzare anche le tubazioni da 16 mm e 17 mm, in aggiunta a quelle da 14 mm. La parte inferiore della foglia è accoppiata con un pannello in EPS bianco, progettato per garantire la resistenza meccanica del massetto e per soddisfare le richieste di resistenza termica della normativa con gli spessori minimi possibili. Il pannello è disponibile con spessori di 23, 42 e 58 mm, offrendo livelli di resistenza termica pari rispettivamente a 0,16, 0,75 e 1,25 m2 K/W. Le sue nocche, a incastro, permettono il fissaggio di tubi DN14, DN16 e DN17, con interasse di posa a partire da 50 mm. www.wavin.it
Cosa offre il mercato
VMC con sistema di distribuzione dell’aria “Click-and-Go” Vitoair è il nuovo sistema di ventilazione centralizzato di Viessmann, con portata d’aria fino a 300 m3/h. L’unità di ricambio aria Vitoair FS, alta 245 mm, è l’ideale per l’installazione domestica. L’unità può essere posta orizzontalmente – a soffitto o pavimento – oppure in verticale a muro, e non richiede alcuno scarico di condensa. L’elevata silenziosità è garantita anche al massimo livello di funzionamento. Grazie alla membrana polimerica dello scambiatore di calore entalpico, Vitoair riesce a recuperare calore e umidità dall’aria interna: le molecole di vapore acqueo contenute nell’aria in fase di espulsione trasmigrano all’aria pulita in ingresso attraverso la membrana del recuperatore, evitando che nel periodo invernale l’aria interna diventi troppo secca, recuperando, oltre al calore, anche l’umidità. La membrana polimerica impedisce anche la trasmissione di virus, muffe o batteri, disperdendoli attraverso l’aria in espulsione. Facilità di gestione e installazione Tramite il software Vitoguide, il tecnico si collega al sistema Vitoair per una rapida messa in funzione e per il controllo remoto. Inoltre, tramite l’app ViCare, l’utente può tenere sotto controllo tutto il sistema dal proprio smartphone. Il sistema di distribuzione dell’aria Click-and-Go è stabile, sicuro e veloce per agevolare il lavoro dell’installatore. I canali di distribuzione sono disponibili sia in versione rotonda sia piatta e sono flessibili: consentono di realizzare facilmente raggi di curvatura stretti con un’elevata stabilità. La parete interna blu dei condotti è antistatica e antibatterica e soddisfa i più alti requisiti di igiene. www.viessmann.it
Termoarredo personalizzabile Proheater, il nuovo termoarredo di Progress Profiles, ha uno spessore di soli 42 mm ed è interamente rivestito da una lastra di ceramica che, grazie all’elevata conducibilità termica, si riscalda facilmente, irradiando calore immediatamente e in modo omogeneo. Il pannello portante Profoil Panel, in polistirene estruso ad alta densità (33 kg/m3), ha una elevata capacità isolante ed è rivestito su entrambi i lati da una membrana impermeabile all’acqua e al vapore che conferisce al pannello una elevata rigidità. Per propagare calore in maniera uniforme, Proheater sfrutta il sistema di riscaldamento brevettato Prodeso Heat Grip System, composto da una membrana desolidarizzante e impermeabilizzante, realizzata in polietilene e provvista di un tessuto non tessuto in polipropilene termosaldato nella parte inferiore. Sulla membrana sono presenti rilievi semicircolari che creano sedi di incastro alle quali è possibile agganciare il cavo Prodeso Heat Grip Cable. Il cavo elettrico a potenza costante, dal diametro di 6,5 mm, è dotato di resistenze lunghe 60 cm montate in parallelo che, se danneggiate, non interrompono il funzionamento dell’intero sistema. Proheater è disponibile in 18 rivestimenti ceramici ed è facile da fissare alla parete grazie alle apposite staffe. Sono disponibili anche delle barre scaldasalviette da agganciare al corpo centrale della struttura per asciugare teli e asciugamani. www.progressprofiles.com
L’eleganza del piatto doccia L’offerta dei piatti doccia Geberit si completa con la nuova collezione Olona, dal design raffinato ed elegante. Disponibile in bianco opaco e in 25 dimensioni, dalla forma quadrata o rettangolare, varie per lunghezza e larghezza, il nuovo piatto doccia è ideale come soluzione per rendere raffinato un bagno nuovo o ristrutturato, combinandosi con pavimenti e rivestimenti di ogni tipo. Realizzato in resin stone con rivestimento in gelcoat altamente resistente, Olona si contraddistingue per una superficie confortevole e performante, con ottime proprietà antiscivolo. Il bordo di soli 4 cm permette la classica installazione in appoggio o a filo pavimento, facilitata dai piedini di supporto che garantiscono un montaggio più rapido e preciso. Oltre alla vasta gamma di misure standard, uno dei vantaggi del piatto doccia Olona è che si può tagliare in funzione delle misure del bagno, personalizzandolo nella lunghezza. Olona viene fornito con copertura piletta bianca opaca impreziosita dal bordino cromato, facilmente removibile per accedere all’inserto a pettine. Oltre che nella finitura bianca opaca di serie la copertura piletta è disponibile anche come accessorio opzionale bianca lucida con anello cromosatinato, cromata lucida con anello cromosatinato e nera satinata con anello nero lucido. www.geberit.it
Flow MANHATTAN
La VMC puntuale per riqualificazioni con cappotto Una soluzione completamente esterna. Minimo impatto nel design di casa, massimi livelli di comfort.
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Cosa offre il Mercato Filtro autopulente Il filtro autopulente è indicato in tutti gli impianti, sia civili che industriali, in cui le impurità costantemente presenti nell’acqua potrebbero danneggiare o intasare gli apparecchi presenti. L’acqua che comunemente utilizziamo proveniente da acquedotto o pozzi contiene una moltitudine di particelle che, a seconda delle loro dimensioni, vanno a interagire negativamente con gli accessori installati e quindi a pregiudicarne il corretto funzionamento. Il filtro autopulente di F.A.R.G. ha la cartuccia filtrante 400 micron ( Art. 600) oppure 100 micron (Art.601). Gli attacchi per il collegamento all’impianto sono femmina filettati secondo la norma ISO 228/1. Due attacchi da 1/4”G, posti sul corpo, permettono il collegamento di due manometri di controllo. Disponibili in versione con o senza manometri, la pressione massima d’esercizio consigliata è di 16 bar, mentre la temperatura massima di utilizzo 80 °C. www.farg.it
Sifone per sanitari disabili Dall’unione di un semplice ma ben progettato sistema di scarico nasce il sifone Spazio NT Flexa. Lira aggiunge dunque alla famiglia degli Spazio il nuovo sifone per sanitari disabili in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di scarico in lavabi per il bagno utilizzati da persone con ridotte capacità motorie. Grazie al suo braccio flessibile, da cui deriva il nome, è adattabile a tutte le altezze desiderate e a lavabo basculante. Inoltre, la forma rettangolare e le ridotte dimensioni del sifone (70 mm di larghezza e 40 mm di spessore) permettono di aderire alla parete di fondo occupando poco spazio. La sua doppia compatibilità sia con un Ø32 che con un semplice adattatore a un Ø40 ne permette l’installazione in qualsiasi bagno. Onde facilitare lo scorrimento dell’acqua ed evitare ingorghi, l’interno del tubo è perfettamente liscio. Come tutti i sifoni della gamma NT è dotato di un tappo ispezionabile nella parte anteriore che consente, semplicemente svitandolo, di rimuovere eventuali residui accumulati nel sifone. NT Flexa è disponibile senza piletta oppure accessoriato con la Piletta Bagno Bassa dalla ridotta altezza di soli 60 mm che lo completa nella sua funzione “salvaspazio” e facilita l’avvicinamento al lavabo alle persone utilizzatrici di carrozzine disabili. NT Flexa è stato studiato per sanitari disabili, ma la peculiarità del suo braccio flessibile e il ridotto ingombro lo rendono utilizzabile in qualsiasi ambiente bagno che necessiti di queste caratteristiche. www.lira.com
Gamma di miscelatori termostatici anti-legionella OMBG presenta la serie HPM – High Performance Mixers, miscelatori termostatici realizzati in ottone, resistenti e facili da installare. La manopola di regolazione è provvista di un anello che indica la temperatura predefinita di 38 °C e quella limite di 46 °C. Caratteristica particolare del prodotto è il bottone “Legionella”, con il relativo fermo, che permette di aumentare la temperatura fino a 70 °C (o comunque fino al massimo consentito dal sistema idraulico) allo scopo di pulire il miscelatore dall’eventuale presenza del batterio della Legionella. Tale procedimento può essere eseguito solo da un tecnico o da personale qualificato, usando un ago o un attrezzo molto fine per premere il pulsante speciale. Per agevolare l’utilizzo da parte di utenti con disabilità la manopola di chiusura è fornita di una leva, lunga 40 mm oppure 10 mm. Tutti i modelli esterni (doccia, vasca, lavabo e temporizzato) possono essere forniti di valvole di chiusura a sfera, mentre gli articoli a incasso con rubinetto di chiusura o deviatori sono dotati di valvole di chiusura e filtri, per facilitare la manutenzione o la sostituzione dei componenti “fai da te”. www.ombg.net
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ACQUAMAS
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La nuova generazione di termoaccumulatori per POMPE DI CALORE Efficienza senza sprechi energetici
Facilità di manutenzione
Flessibilità
Massima igiene in funzione anti-legionellosi
Alte performance di produzione ACS
I nuovi termoaccumulatori per pompe di calore ad altissime prestazioni Acquamas® garantiscono elevate performance in produzione di ACS, grazie alla gestione elettronica dello scambio termico ad alta sensibilità. Disponibili in 3 configurazioni: Acquamas® 1 per l’utilizzo con la sola pompa di calore (o con un solo generatore principale); Acquamas® 2 con un serpentino per l’integrazione della fonte di calore ausiliaria; la più completa versione Acquamas® 3 CTS® con il sistema di scambio termico interno a caricamento stratificato dall’alto per un’integrazione ottimizzata con l’impianto solare.
Made in Italy | www.cordivari.it
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ACQUAMAS® Termoaccumulatore per produzione istantanea di ACS progettato per l’utilizzo con POMPE DI CALORE
Cosa offre il mercato
Sistema compatto per l’installazione di pompe di calore split polivalenti Olimpia Splendid presenta un sistema compatto che introduce nuove possibilità installative per le proprie pompe di calore. Elemento chiave del sistema è il Kit Sherpa Flex Box AS un armadio tecnico auto-portante in acciaio zincato (o con verniciatura a polvere RAL 9016) che può essere installato ad appoggio o a semi-incasso, all’interno così come all’esterno dell’edificio, seppur in zona protetta dalle intemperie. Nell’armadio trovano spazio: • una pompa di calore Sherpa Aquadue S2 E Small, disponibile in 4 taglie di potenza fino a 10 kW con gas R32; • un bollitore sanitario da 150 litri in acciaio inox, caratterizzato da un elevato isolamento termico (classe C); • un accumulo tecnico da 28 litri in acciaio inox. In caso di installazione all’esterno, è possibile abbinare al nuovo Kit Sherpa Flex Box AS un accessorio per remotizzare il display di comando della pompa di calore (fino a 10 metri di distanza). La tecnologia brevettata Aquadue di Olimpia Splendid, già disponibile nelle versioni pensile e a torre, consente di raffrescare in estate, riscaldare in inverno e produrre ACS fino a 75°C in contemporanea, con la massima efficienza (fino alla A+++ in riscaldamento clima medio) e in modo autonomo, ovvero senza bisogno di caldaia né solare termico. In presenza di un impianto fotovoltaico la tecnologia incrementa ulteriormente l’efficienza, grazie a un contatto che consente di aumentare l’autoconsumo immagazzinando la sovrapproduzione. www.olimpiasplendid.it
Tubo di collegamento adatto anche agli spazi più ridotti Grazie alla particolare conformazione del tubo interno, Flexcore® di Neoperl può raggiungere un raggio di curvatura di 25 mm. Questa caratteristica lo rende il tubo ideale per il collegamento di qualsiasi rubinetto alla rete idrica, anche nelle situazioni più difficili con spazi altamente ridotti. Prodotto secondo i requisiti stabiliti dalla Normativa Europea EN13618, e avendo ottenuto certificazioni da tutti i più importanti Enti Certificatori internazionali, nonché dall’Istituto per la tutela dei Produttori Italiani, è impiegabile con garanzia di igiene nel contatto con acqua potabile e nel comparto alimentare. Flexcore® è proposto nella versione con maschio normale o prolungato, con o senza anello in PTFE che si autofiletta e si comprime nel filetto dell’attacco a muro, garantendo così un’assoluta sicurezza di tenuta. Nella versione femmina è sempre fornito di guarnizione in EPDM inserita nel raccordo. www.neoperl.com
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Mini cassette a 4 vie Panasonic Heating & Cooling Solutions ha lanciato una nuova linea di mini cassette a 4 vie 60x60 PY3, ideale per applicazioni residenziali e impianti commerciali di piccole e medie dimensioni. La nuova unità interna è ora disponibile in cinque capacità da 2,0 a 6,0 kW ed è compatibile con la gamma residenziale Free Multi Z e commerciale PACi NX di Panasonic. Nella nuova unità è integrata di serie la tecnologia nanoeX Mark 2, che produce 9.600 miliardi di radicali ossidrilici al secondo, inibendo gli inquinanti. Le nuove unità PY3 sono più compatte e leggere: la profondità di installazione richiesta a soffitto è di soli 250 mm e il peso è di soli 15 kg. La nuova griglia dedicata CZ-KPY4, grazie a uno spessore di soli 30 mm, garantisce un’installazione discreta all’interno di ogni arredamento. L’orientamento delle 4 alette può essere impostato separatamente e grazie ai quattro motori consente una distribuzione dell’aria che riduce le correnti fredde e aumenta il comfort. Le mini cassette PY3 sono compatibili con una vasta gamma di soluzioni di controllo e di connettività, tra cui i nuovi comandi CONEX CZ-RTC6, il sistema AC Smart & Service Cloud e il sensore intelligente Econavi di Panasonic. www.aircon.panasonic.eu
Gruppi di distribuzione e miscelazione per la centrale termica I gruppi di rilancio della Serie HK di Watts garantiscono al sistema di riscaldamento e raffrescamento la circolazione dell’acqua in modo diretto, favorendo la circolazione del liquido secondo le esigenze impostate dal termostato. Il gruppo installato preleva il fluido termovettore dal circuito primario e lo rilancia alle unità terminali del circuito secondario in funzione della potenza termica richiesta. La pompa garantisce la prevalenza richiesta per la circolazione del fluido termovettore nel circuito secondario. La temperatura di andata e ritorno del fluido nel circuito secondario è leggibile sui termometri integrati nelle valvole di intercettazione ed è visibile anche con la coibentazione montata. La valvola di intercettazione della mandata è dotata di sistema gravity flow stop, che impedisce la circolazione naturale a pompa ferma. Questo permette di inserire le unità terminali del circuito secondario, senza necessità di un’ulteriore regolazione di temperatura, integrando perfettamente i Collettori VB32. Nel gruppo di rilancio è inserita anche una valvola di miscelazione termostatica a punto fisso che mantiene costante la temperatura di mandata del circuito secondario, miscelando opportunamente la mandata del circuito primario e il ritorno del circuito secondario. È particolarmente indicata negli impianti di riscaldamento a pannelli radianti, dove è necessario mantenere costante la temperatura del fluido termovettore prima di poter essere inviato ai circuiti radianti. Modularità e facilità di installazione Il prodotto è premontato e nella fase di installazione dell’impianto può essere fissato a parete in pochi minuti, grazie alla staffa integrata, al peso e alle dimensioni compatte. I gruppi di rilancio sono progettati secondo un principio di installazione modulare che consente di collegare più zone di riscaldamento e sono premontati con la mandata a destra e il ritorno a sinistra. La reversibilità del prodotto permette in poche e semplici mosse di invertire i flussi. www.wattswater.it
Con i prodotti IVAR per il trattamento acque è possibile mantenere inalterate nel tempo le prestazioni anche degli impianti di nuova generazione con POMPE DI CALORE.
Dosatore PROPORZIONALE di polifosfati e silicati in sfere con sistema BYPASS integrato e FILTRO conforme alla norma UNI 8065.
Defangatore orientablie a TRIPLICE AZIONE FILTRANTE con DOPPIO MAGNETE. Kv
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172 l/min
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Nella mente del cliente di Fabrizio Pirovano e Marco Monti*
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“IT’S MAGIC!” Ovvero: il pensiero illusionistico Fabrizio Pirovano
Diverse le analogie tra magia e management. Dal pensiero creativo per il problem solving al misdirection applicato alla negoziazione
P
rovate a immaginare una riunione aziendale con una ventina di persone coinvolte dove venite a scoprire che il relatore – oltre a essere naturalmente qualificato per l’obiettivo della riunione – è anche un prestigiatore. Vi starete domandando: cosa può fare un mago in un’azienda invece che sul palcoscenico? Perché si dovrebbe coinvolgere un illusionista per rafforzare alcune abilità manageriali o commerciali in azienda? In realtà, c’è un’interessante correlazione tra magia e management. Nonostante la prima sia un’arte antica, entrambe richiedono allenamento, preparazione, capacità di coinvolgimento, competenza tecnica, relazionale e comunicativa, salvo un’eccezione significativa: il mago non può sbagliare! Questo è un elemento di estremo interesse per una metafora sull’impegno, sul rigore e sulla qualità del lavoro. Se il mago fallisce non ha più alcuna possibilità di mantenere la propria credibilità ed è costretto a uscire dal gioco, mentre se un nostro venditore, fornitore, collega o consulente sbaglia può adottare mille giustificazioni (che noi chiamiamo “alibi”) per continuare a stare nel gioco fino a renderlo sempre meno qualificato, ma con l’illusione – è il caso di dirlo – che sia la natura del lavoro a essere così. Senza preparazione, impegno e costante studio è molto difficile per un prestigiatore avere successo; senza preparazione, impegno e costante studio NON dovrebbe essere così facile continuare a fare quel che si fa, eppure sovente accade (sia capi, che collaboratori).
Stimolare la creatività per risolvere problemi
In che modo si può sfruttare il pensiero illusionistico applicato al management? Innanzitutto al problem solving, laddove il problema è il gap tra stato presente e desiderato. Se il collegamento tra causa ed effetto è
Marco Monti
spontaneamente logico, quando non ne troviamo la connessione ci viene normale supporre che la soluzione sia impossibile. Presentare un’illusione magica in cui non è possibile comprendere come possa esistere un effetto senza una causa connessa apparente, ma all’evidenza degli occhi di tutti è possibile, costringe gli scettici ad aprire la mente verso nuove possibilità d’indagine e di ricerca delle soluzioni possibili in quanto, nella magia, nulla è impossibile. Il pensiero illusionistico è molto vicino al pensiero creativo; anzi, probabilmente, ne è un’affascinante espressione a tal punto che quando qualche soluzione inaspettata prende forma, di fatto, abbiamo reso possibile ciò che fino all’ultimo non lo era e questo è magico, oltre che irreversibile – cioè si crea un precedente che stimola la ricerca di nuove soluzioni alternative in futuro. Il manager-mago – facendo sperimentare ai partecipanti un gioco di carte o simili (si chiama close-up la disciplina di micro-magia che si fa a distanza ravvicinata) – sta chiedendo di scoprire come si possa creativamente trovare il modo di fare una cosa per tutti irrealizzabile quando non lo è, che si traduce nello stimolare un’abilità fondamentale per chiunque svolga un ruolo manageriale: la creatività. Il manager-magico esprime una leadership unica perché – per dirla con le parole di Davide Costi, grande manager e stimatissimo mago professionista – “applica alle sue decisioni ed azioni il pensiero illusionistico, ossia la capacità di pensare in modo alternativo, individuando soluzioni creative ed originali per problemi o situazioni apparentemente senza via d’uscita”[1].
Misdirection: l’arte di guidare l’attenzione
Un’altra innegabile abilità del mago è la sua capacità di comunicare e raccontare storie (storytelling). Sappiamo tutti quanto sia importante sviluppare questa B&R | 283
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Nella mente del cliente *Pirovano Monti Associati | | Formatori ANGAISA – Esperti di Intelligenza Relazionale per il successo degli operatori del settore e di Bagno Accademia abilità. Ogni volta che ci troviamo a condurre una riunione, a presentare un prodotto o un progetto ai nostri clienti/colleghi o, semplicemente, a guidare un gruppo (per esempio, un team di venditori di sala mostra) stiamo parlando in pubblico e a un pubblico che cerca sempre di distrarsi a meno che non riusciamo a impedirglielo. Un prestigiatore, così come ogni altro protagonista della scena, sa tenere molto alta l’attenzione, creando aspettativa e grande sorpresa, come un vero comunicatore efficace dovrebbe saper fare. Un manager deve sapere coinvolgere, interessare e soddisfare l’attenzione di un interlocutore e quest’arte, magari, la si può imparare da un formatore-mago – esperto anche di storytelling – che conosce i segreti della scena, i misteri dell’animo umano e, soprattutto, sa in ogni momento come guidare l’attenzione dove serve. Quest’ultima abilità di “guidare l’attenzione dove serve” in arte magica si chiama misleading direction o misdirection, ovvero la capacità di condurre contemporaneamente due azioni. La prima, elusiva, è quella che impatta sull’atto tecnico, la seconda, palese, genera il magico effetto.
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In quale ambito manageriale l’abilità della misdirection può trovare applicazione? Va da sé che la negoziazione è la giusta arte dove trovano grande soddisfazione alcuni stimoli dell’arte magica. Certamente non si deve confondere l’arte con il raggiro. Il buon negoziatore/venditore che sa condurre trattative vincenti applicando tutte le tecniche del caso, di fatto, sta facendo un lavoro magico nel momento in cui c’è rispetto, eleganza e qualità dell’operato. In conclusione, il fascino dell’arte antica della magia, che è un’abilità che si tramanda e che si può imparare, ha certamente lasciato un segno molto positivo in chi si è lasciato rapire dalla sua alea di mistero e, innegabilmente, l’idea di coinvolgerla in qualche misura nell’attività di ogni giorno è di per sé straordinario… soprattutto magico! Note [1] Intervista tratta da “Hi-Performance” sul corso “Magic-Leader” tenuto da Davide Costi
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Vienimi a trovare perché… Visitare un punto vendita può essere un’occasione per scoprire curiosità, location e siti interessanti che si trovano nei dintorni. Con l’aiuto dei distributori, Blu&Rosso porta i lettori a conoscere itinerari inediti, senza tralasciare suggerimenti per una piacevole sosta enogastronomica Marco Miele – socio e amministratore della Miele Srl, azienda fondata nel 1936 ad Atripalda (Avellino) e oggi specializzata con due punti vendita
nella distribuzione idrotermosanitaria/riscaldamento e condizionamento/ pavimenti – suggerisce alcuni luoghi da visitare nella verde Irpinia, terra tra
il Tirreno e l’Adriatico attraversata dal tracciato romano della via Appia. Un distretto ricco di storia tra laghi, montagne e borghi.
Castello di Gesualdo
Fiero e imponente, il Castello di Gesualdo si erge nel cuore dell’Irpinia sulla sommità di un colle che domina l’ampia valle del fiume Calore. Per secoli fulcro del potere del casato dei Gesualdo, con l’avvento del Principe di Venosa, Carlo Gesualdo, uno dei padri della musica polifonica moderna, è divenuto la sede di un’illuminata e sfarzosa corte musicale. È annoverato tra i monumenti più significativi della storia dell’Irpinia e della Campania. Il maniero è delimitato da quattro torrioni circolari con cortine cinte da rivellini e con corte centrale. La facciata richiama gli schemi architettonici ottocenteschi, mentre all’interno sono ben evidenziate testimonianze di arte gotica ed elementi architettonici di stile rinascimentale.
Lago Laceno
Villa Raiano
Nel borgo di Raino del Comune di Serino si trova Villa Raiano, impresa vitivinicola appartenente ai fratelli Basso. Nata nel 1996 e rinnovata nel 2009 con la costruzione di una cantina completamente inserita nel contesto paesaggistico, l’azienda conta poco più di 22 ettari vitati, che vengono curati meticolosamente e condotti secondo metodologie biologiche certificate. Dalla linea “Classica” alla linea “Vigne”, l’intera gamma di etichette proposta dalla cantina Villa Raiano è veramente in grado di soddisfare tutti i gusti, fino ad accontentare anche i palati più sofisticati.
Laceno è una frazione di Bagnoli Irpino, caratterizzata da uno spettacolare altopiano nel quale “sorge” un caratteristico lago. Il lago Laceno è situato a quota 1100 metri in una conca carsica immersa nel verde dei Monti Picentini, contornata da cime alte e significative come il Monte Cervialto (1809 metri la vetta più alta dei picentini), Monte Raiamagra, Monte Cervarolo, Montagna Grande e Monte Piscacca. Il Laceno è un centro turistico irpino estivo e invernale grazie alla varietà di sentieri escursionistici, alle piste da sci, ai maneggi e alle numerose attività di ristorazione che favoriscono lo sviluppo della località in tutte le stagioni. Numerosi i ristoranti che riscoprono sapori di una tradizione che unisce in modo sapiente la genuinità dei prodotti tipici locali con l’originalità di antiche ricette. I prodotti tipici per eccellenza sono: il tartufo nero di Bagnoli Irpino, i funghi, il pecorino bagnolese, il provolone podolico e la ricercatissima castagna di Montella.
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SERIE BHP + SERIE HMI
LA GAMMA COMPLETA, INNOVATIVA ED EFFICIENTE PER LA CLIMATIZZAZIONE RESIDENZIALE POMPE DI CALORE ARIA/ACQUA REVERSIBILI, SOSTENIBILI E AD ALTA EFFICIENZA BHP e HMI rappresentano una scelta vantaggiosa per la climatizzazione in ambito residenziale, sia in ristrutturazioni che in nuove costruzioni: due nuove gamme di pompe di calore reversibili ad alta efficienza, con refrigerante ecologico R32 a basso GWP. È possibile scegliere tra versioni monoblocco o split (queste ultime dotate di valvola a tre vie), tutte dotate di un ampio ventaglio di potenze, esteso fino a 16 kW in riscaldamento. La produzione di acqua calda è garantita fino a 60°C. In dotazione anche il pannello di controllo touch screen e il modulo wi-fi per il controllo da remoto.
Più efficienti dei comuni generatori a combustione, le pompe di calore splittate aria-acqua ad inverter BHP sono estremamente silenziose e più efficienti dei normali sistemi a caldaia; l’unità interna è disponibile in versione con o senza accomulo di A.C.S.; la funzione anti-legionella è un ulteriore plus di questo sistema. HMI, per installazione da esterno, è perfetto in sostituzione o in affiancamento delle caldaie convenzionali, può essere abbinato a sistemi di emissione a basse temperature come riscaldamento a pavimento o ventilconvettori, ma anche ai più tradizionali radiatori, ed è inoltre già fornito dei principali componenti idronici.
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_TENDENZE
LA
doccia E L’ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO
Da sostituto veloce del bagno in vasca, la doccia si è evoluta nel tempo e oggi è un momento di benessere che dona comfort alla routine quotidiana. L’arredo bagno ne ha preso atto e ha trasformato box e cabine doccia in elementi dalla forte connotazione funzionale ed estetica. Pareti, porte, piatti, profili, e addirittura le canaline, consentono di progettare box e cabine doccia indipendenti, che si possono collocare in ogni stanza della casa, soggiorno compreso di Roberta Mutti
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CABINA DOCCIA LIBERO 3000 DI DUKA
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Il box doccia salvaspazio
BOX DOCCIA ETO DI FLAIR nella versione nero opaco
Il box doccia ETO ALL Black Infold (rototraslante) di Flair ha una porta dotata di un sistema di collegamento magnetico, formato da doppi cuscinetti a sfere, con anima e corpo in acciaio inox, che assicura un’apertura e chiusura estremamente fluide. Il braccio di connessione in acciaio inox si fonde direttamente nel vetro e contribuisce a creare un’estetica minimalista. Questo design innovativo rende superflue le guarnizioni magnetiche e conferisce alla porta un profilo senza interruzioni, perfettamente “pulito”. Il vetro del box doccia è temperato da 8 mm di spessore e ricoperto da un film protettivo che rende la superficie idrorepellente, prevenendo così la formazione del calcare. La maniglia è disegnata artigianalmente e l’impugnatura è ergonomica e funzionale al tempo stesso, integrando il gancio portasciugamano nel design della maniglia stessa. La versione 2022 ha profili nero opaco e prevede – su richiesta del cliente – la maniglia “italiana”, più sottile e delicata. Inoltre, è dotato di un brevetto click-fit, esclusivo sistema di assemblaggio senza viti, e l’installazione è compatibile sia su piatto doccia che a filo pavimento. www.flairshowers.com
Cabine doccia “Libere” I box doccia walk-in ormai sono molto diffusi come soluzioni per l’arredo contemporaneo. Gli spazi con le cabine doccia walk-in sono molto scenografici per l’arredamento, ma – essendo costantemente a contatto con acqua e umidità – richiedono naturalmente accorgimenti speciali. Le docce walk-in, proprio perché separate solo da una parete in vetro, solitamente hanno bisogno di più spazio di una tradizionale cabina. duka, per esempio, propone cabine doccia progettate appositamente per open space, per adattarsi a tutti gli ambienti: dai bagni di ampie dimensioni a quelli meno generosi e a volte più complessi, come gli spazi che si sviluppano in lunghezza, senza mai compromettere la resa estetica e la funzionalità della doccia. Design essenziale, praticità e performance caratterizzano la linea Libero di duka, che contribuisce a creare una zona totalmente dedicata alla doccia. Le docce walk-in duka assicurano il massimo del comfort, della qualità e della sicurezza. Libero 3000, Libero 4000, Libero 5000 e Libero 5000 Inlab – nelle loro differenti configurazioni, finiture del vetro, serigrafie e varietà dei profili – rendono possibile le più svariate personalizzazioni dello spazio bagno o wellness, domestico o contract. Libero 5000 Inlab è la proposta più recente duka, dotata di uno speciale sistema di apertura per cui la porta scorre e scompare completamente dietro l’elemento fisso. Inoltre, grazie alle diverse possibilità di installazione – con profilo a parete, senza profilo (soluzione a tutto vetro, con elementi di fissaggio a parete) e con profilo integrato nel muro – soddisfa qualsiasi esigenza estetica e progettuale. Le pareti della serie Libero 3000, 4000 e 5000 sono disponibili in cristallo Securit di sicurezza, di spessore 6 o 8 mm; pareti e porte sono disponibili CABINA DOCCIA in varie larghezze, da 800 a 1200 mm, o da 900 a 1600, in altezza LIBERO 5000 standard 2 metri. I vetri possono essere trasparenti, serigrafati, con profili INLAB in molte diverse finiture. www.duka.it 38
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Il box doccia che si installa in pochi passaggi Fast2000 di Kinedo è un box doccia che si installa in modo semplice e veloce, grazie a un sistema a incastro che consente di assemblare il box doccia che si desidera in pochi passaggi. La serie comprende docce con doppia porta scorrevole, porta scorrevole + lato fisso, porta pieghevole, porta corner scorrevole, porta pivot e porta pivot + lato fisso: moltissime soluzioni per personalizzare l’ambiente bagno che si desidera. Il sistema di sganciamento dei cristalli rende particolarmente agevole la pulizia dei vetri e degli interni del box, mentre il trattamento anticalcare applicato di serie sul cristallo aiuta a migliorare e proteggere la superficie, rendendolo meno ricettivo a trattenere l’acqua e/o il calcare e di conseguenza più liscio. A questo si aggiunge una cura maniacale per i dettagli, completata dai profili in alluminio e dai particolari cromati. Il vetro, con spessore 6 mm, è disponibile fino a un’altezza di 2 metri, per una maggiore personalizzazione nelle dimensioni, e anche con una serigrafia effetto pixel per la privacy. www.kinedo.it
BOX DOCCIA FAST 2000
BOX DOCCIA FAST 2000 PIXEL
Doccia luxury AYO di Flair è una cabina doccia walk-in caratterizzata dai profili in alluminio con finitura oro lucido per un bagno dall’arredamento sofisticato. I vantaggi di un profilo in alluminio sono diversi; l’alluminio anodizzato può avere una finitura in oro lucida dalla superficie morbida e setosa, che resiste perfettamente all’umidità e alla corrosione. Inoltre, in caso di micro-graffi, si autoripara ed è anche leggerissimo. La cabina doccia, nella nuova versione Gold, con finitura in oro lucido, ha vetri di sicurezza dallo spessore di 10 mm; i profili e le barre di stabilizzazione si assemblano in un sistema che coniuga estetica del design a facilità di montaggio e tenuta CABINA DOCCIA all’acqua. I punti di fissaggio sono WALK-IN AYO progettati per essere nascosti. con rubinetteria e soffione doccia Il risultato è una cabina doccia con finitura in oro elegante e raffinata per bagni dalla lucido personalità decisa. www.flairshowers.com
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Per i grandi spazi Toga TI è la cabina doccia di Provex, ideale per i grandi spazi, stanze da bagno di grandi dimensioni, oppure ambienti aperti, con un’area wellness molto ampia. La variante in nicchia Toga TI è caratterizzata da due porte scorrevoli affiancate a due vetri fissi in linea. Perfetta per chi ama uno stile minimal e ricercato, è realizzata con vetro temperato di sicurezza 6 mm, trasparente con serigrafia satinata centrale e profili brillante lucido, e garantisce un’ottima stabilità unita a una semplice installazione, che si ottiene con un innovativo sistema di montaggio studiato nei minimi dettagli. Tutti i modelli hanno porte reversibili ed estensibili da 25 a 50 mm; inoltre, possiedono il meccanismo di scorrimento alloggiato nelle ruote con regolazione eccentrica, collocate nella parte superiore del vetro per non avere problemi con l’eventuale pendenza del pavimento, e porte sganciabili per semplificare le operazioni di pulizia. Porte e pannelli sono alti 2 metri e sono dotati di tecnologia Silicon Free, sviluppata e realizzata in esclusiva da Provex, che consiste in una speciale guarnizione in pvc resistente all’acqua, fissata sul profilo verticale interno al muro. Con l’eliminazione del silicone, l’azienda assicura una maggiore igiene e pulizia. Le lastre possono avere il trattamento High Glass, che riduce l’aggressione del calcare; con questo sistema, i vetri sono sempre puliti, liberi da calcare e rimangono brillanti nel tempo. L’intera serie offre soluzioni personalizzate su misura per soddisfare qualsiasi esigenza estetica o funzionale, ed è disponibile nelle finiture brillante lucido e nero matt; i profili sempre più sottili permettono al box doccia di “scomparire” e trasformare lo spazio in un angolo wellness dall’estetica molto piacevole. www.provex.eu
CABINA DOCCIA TOGA TI
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SOFFIONE DOCCIA/LAMPADA di Brian Sironi
Luce e acqua, il soffione ibrido Da antoniolupi, un soffione che è al tempo stesso lampada e fonte di acqua. Progettato da Brian Sironi, Apollo è un oggetto ibrido in cui nessuna delle due funzioni prevale percettivamente: è una lampada, ma allo stesso tempo un soffione. I soffioni sono una composizione di linee tubolari che creano soffioni di vari tipi, la lampada è una sfera circolare che rende l’esperienza della doccia particolarmente piacevole, grazie all’esperienza della pioggia luminosa. La collezione è formata da un elemento a parete e due elementi a soffitto. Il pezzo più iconico, l’elemento a parete, è realizzato in fusione di ottone a forma di Y, con tre rami di fissaggio dell’acqua-luce uguali. L’aspetto tecnologico gioca un ruolo fondamentale nell’intero progetto, perché ha permesso la piena realizzazione dell’idea originale, soprattutto dal punto di vista della miniaturizzazione dei componenti. I soffioni sono dotati di getti a pioggia o a chiodo di ultima generazione. Apollo è disponibile nero o in altri colori con finitura matt. www.antoniolupi.it
Un anello d’oro per la doccia luxury Graff presenta una nuova versione del pluripremiato soffione doccia ad anello Ametis, progettato da Davide Oppizzi/DCube. Premiato con ASID Design Excellence Award, Interior Design Best of Year Award, e K + BB Product Innovator Awards, ora è disponibile con una finitura in oro 24K. Il soffione doccia dalla forma caratteristica ad anello, integra diverse funzioni, come la cromoterapia con luci a LED; nella versione in oro, diventa un segno distintivo per bagni dalla forte personalità. www.graff-designs.com
AMETIS, anello doccia di Davide Oppizzi, con finitura oro
SOFFIONE DOCCIA A.ZETA di Alberto Apostoli
Per il wellness quotidiano A.Zeta è un soffione progettato da Alberto Apostoli per Newform. In acciaio, ha una linea netta, con un profilo a zigzag, che consente di avere acqua che esce a pioggia dalla bocca con microfori, e a cascata da una lama rettangolare. Installabile solo a parete, può avere finitura in acciaio lucido, satinato, o nei colori bianco o nero. A.Zeta, dunque, è un soffione doccia per un’esperienza di wellness quotidiana, sia nella propria casa, sia nei contesti alberghieri; al tempo stesso è un elemento di arredo dall’identità chiara e decisa. www.newform.it
Il piatto doccia antiscivolo È il sistema di scarico a fare la differenza nel piatto doccia Linear Matt di Kinedo. Realizzato in un materiale naturale, composito di minerali e resine, ha una superficie morbida e confortevole, oltre che igienica e antisdrucciolo. Il nuovo sistema di scarico, permette l’installazione della piletta sia contro il muro che contro il vetro. Oltre a essere funzionale e a permettere una maggiore personalizzazione del box doccia, questo scarico consente di avere un piatto dalle linee pulite e rigorose. Disponibili in sei diversi colori (bianco, grigio, antracite, panna, greige e nero), i nuovi piatti doccia hanno uno spessore di 2,6 cm. La versatilità dei materiali consente un’installazione su disegno e prevede la possibilità di creare pannelli a parete coordinati, per un arredo bagno personalizzato. www.kinedo.it
PIATTO DOCCIA LINEAR MATT
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Piatto ultrasottile in ceramica Longlife di SDR è un piatto doccia molto sottile, dallo spessore di 3 cm, dalla superficie resistente a macchie, graffi e agli agenti chimici. Tra le caratteristiche fondamentali del piatto, la speciale piletta sifonata di ultima generazione a scomparsa, che dona al prodotto un design dall’aspetto essenziale. La piletta permette di avere la superficie complanare e piatta che, PIATTO DOCCIA LONGLIFE DI PIATTO DOCCIA LONGLIFE DI SDR nella nuance verde SDR nella nuance rosa combinata alla pendenza delicata per il deflusso veloce dell’acqua, fanno di Longlife un piatto doccia ideale da installare sia a filo pavimento che in appoggio. Il piatto doccia è disponibile in 34 misure, in bianco lucido e grafite, e in 5 nuance di colore, rosa, celeste, verde, beige, grigio e panna. La piletta ha una portata di scarico di circa 60 lt/min ed è facilmente ispezionabile grazie all’accesso al tubo di scarico e alle due vaschette dotate di speciale filtro fermacapelli. Il suo particolare design, inoltre, consente di limitare lo spessore della versione da appoggio a soli 3 cm fuori terra. Il piatto doccia in ceramica può essere reso antiscivolo con un trattamento con le nanotecnologie eseguito direttamente in azienda, su richiesta; in alternativa, SDR fornisce un kit antiscivolo che rende la superficie del piatto sicura, anti-slip e molto facile da pulire. www.sdrceramiche.it
Canaline di scarico colorate Le canalina di scarico lineari Viega Advantix Cleviva sono strumenti flessibili per la progettazione della zona doccia. Con moduli da 80, 100 e 120 cm, possono essere accorciate con precisione fino a un minimo di 30 cm in fase di posa, ma anche prolungate senza limiti, affiancando diversi profili in serie. È possibile combinare diverse finiture tra il profilo della canalina e l’inserto centrale della griglia di scarico, con una o due fessure dalla forma arrotondata o più spigolosa, per dare vita a diverse soluzioni di arredo. Disponibili in nero, champagne, oro e oro rosa, le finiture si abbinano a ogni rivestimento della doccia filo pavimento. I profili con pendenza integrata in acciaio inossidabile spazzolato hanno uno spessore di 4 mm; le canaline hanno finitura antigraffio PVD, che aggiunge un ulteriore film protettivo alla superficie. www.viega.it CANALINA DI SCARICO ADVANTIX CLEVIVA disponibile in diverse finiture
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2020 /Dicembre Novembre I - N. 8 Anno LXVII
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cambia Quali sono stati i principali cambiamenti nel settore in questi due anni? Quali priorità si sono dovute rivedere a causa della pandemia? C’è un prima e un dopo? Abbiamo chiesto ad alcuni distributori di esprimere un parere circa le principali problematiche riscontrate e i bisogni oggi della distribuzione specializzata. Ma anche un’opinione sul cliente privato e professionale e la loro interazione con lo showroom o il punto vendita con un occhio anche alle tecnologie digitali sempre più presenti a cura di Maruska Scotuzzi
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Diversi i temi toccati durante le interviste ai distributori che hanno espresso la loro opinione in merito. Sicuramente la pandemia ha influenzato il mondo ITS e si sono riviste le priorità in tempi rapidi. Il mercato è cambiato. Dopo un rallentamento nel 2021, si registra una situazione positiva in termini di fatturato grazie alle normative che hanno sostenuto l’edilizia. Tuttavia, si assiste a criticità che mettono a dura prova il comparto e non solo. Emergono i problemi legati all’aumento del prezzo delle materie prime e al ritardo delle consegne – queste ultime dovute a un incremento della domanda – rispetto ai quali i distributori si sono necessariamente dovuti organizzare a livello logistico. Inoltre, l’aumento dei costi energetici sta gravando sulle imprese del settore ITS e da un mese all’altro gli showroom hanno visto triplicare le bollette. Secondo gli intervistati è necessario che ci siano degli interventi mirati per contenere questi aumenti. Quali sono i principali bisogni oggi della distribuzione specializzata? Da più parti emerge la necessità di una maggiore stabilizzazione a livello normativo affinché si possa programmare e organizzare in modo efficiente. La confusione che si è creata nei mesi scorsi ha, infatti, causato una forte dispersione di risorse. Tale caos normativo non ha agevolato il settore. Un settore che, come altri, necessita di riferimenti certi. I distributori coinvolti nell’inchiesta hanno espresso un parere anche sull’acquisto nel punto vendita nel dopo Covid. È chiaro che la pandemia ha influenzato l’approccio all’acquisto da parte del cliente finale. Tuttavia prevale ancora – nel settore ITS – la preferenza per la visita in showroom, ritenuto fondamentale. Per venire incontro alle esigenze del consumatore, in alcuni casi, ci si è organizzati attraverso visite su appuntamento. In altri, soprattutto a ridosso delle riaperture dopo il lockdown, è stato fatto scegliere quali modalità utilizzare: essere seguito in presenza all’interno dello showroom o da remoto attraverso il supporto di strumenti digitali. Per tutti la relazione è risultata prioritaria. Le aziende sono chiamate a dimostrare un forte grado di empatia e capacità di interazione. Cercare di anticipare i bisogni del cliente, dimostrare un’attitudine al problem solving sono tutti elementi che lo fidelizzano. E il rapporto con l’installatore? L’operatore professionale, oggi, è certamente più preparato e si deve necessariamente e costantemente aggiornare, non più solo dal punto di vista tecnico, ma anche normativo. È una figura che si interfaccia con il cliente finale che, a sua volta, chiede prestazioni efficienti e di qualità.
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_INCHIESTA | INTERVISTE STEFANO RIOLFI, Presidente e Amministratore delegato SVAI Srl
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ROSSELLA BALIANO, Sales & Marketing director Alfonso Baliano Tiles Srl
DAVIDE RUGGERI, Amministratore Delegato ITER di Ruggeri Srl
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B&R: Com’è cambiato il mercato ITS in questi due anni? Un’opinione in merito Risponde Rossella Baliano: A causa della pandemia si sono dovute rivedere tutte le priorità; tutto il tessuto lavorativo si è rivoluzionato in tempi estremamente rapidi anche nel mondo ITS. Diciamo che proprio la pandemia ha “tracciato” uno spartiacque tra un “prima” e un “dopo”. L’interazione tra uomo e tecnologia è diventata necessaria e il nostro comparto – che già strizzava l’occhio ai nuovi strumenti di comunicazione e non solo – ha dovuto mostrare maggiore flessibilità, capacità di previsione e reattività. Lo smart working, trasformandosi in una metodologia permanente, ha sostituito in parte il lavoro in sede e l’impossibilità di essere presenti in ufficio ha imposto alle aziende investimenti in infrastrutture digitali. Risponde Michele Felisio: Il nostro core business è legato alla ristrutturazione e alla finitura di interni e si rivolge prettamente a una clientela privata con assistenza a imprese e operatori professionali, architetti o interior designer. Pertanto abbiamo visto che durante l’evoluzione del periodo pre-Covid abbiamo registrato un trend in costante crescita. Abbiamo poi, come tutti, subito un rallentamento durante il periodo Covid a causa delle chiusure forzate e successivamente una forte ripresa dell’attività. Questo ci ha consentito di recuperare la fase precedente. Nel 2021 abbiamo mantenuto uno sviluppo costante, sostenuto da un mercato molto euforico che ha manifestato voglia di ripresa. Abbiamo registrato un incremento a due cifre e prevediamo di mantenere questo trend nel 2022. Un’osservazione: sono cresciuti in 48
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percentuale i clienti “giovani” e giovani coppie e, considerando le fasce di età, abbiamo rilevato un incremento della fascia tra i 20 ai 35 anni, con richieste di preventivazione. Si manifesta una maggiore voglia di cambiare e ristrutturare casa grazie anche, ma non solo, alla spinta data dalle agevolazioni. Risponde Stefano Riolfi: Il mercato è passato da un trend positivo nel 2019 a uno decisamente in discesa verso marzo/aprile 2020, per registrare successivamente un’ulteriore ripresa. Ora, pur avendo una situazione positiva in termini di fatturato, stiamo assistendo a una serie di criticità (per esempio, il caro energia) che mettono a dura prova tutto il comparto e non solo. Inoltre, la situazione attuale con una guerra in corso (pensiamo all’approvvigionamento delle materie prime) sta certamente condizionando il sistema. Complessivamente, in questi due anni, il mercato della distribuzione specializzata è molto cambiato: sono emerse in numero maggiore operazioni di acquisizioni o fusioni, soprattutto nel periodo post lockdown, quasi per il timore in alcuni casi di non farcela da soli. Risponde Davide Ruggeri: A mio avviso, non ci sono stati grossi cambiamenti strutturali. Si evidenziano, tuttavia, delle difficoltà gestionali dovute all’aumento delle materie prime e alla disponibilità dei prodotti. È evidente che oggi più che mai è importante poter disporre di tutti gli strumenti digitali necessari per gestire in maniera performante il rapporto con il cliente. Quanti di noi hanno una logistica verticale organizzata con l’ubicazione dei prodotti? Quanti utilizzano un CRM per ottimizzare
l’interazione con i propri clienti? Possiamo, quindi, sostenere – senza possibilità di smentita – che questa situazione di emergenza sta facendo spiccare le aziende più strutturate e organizzate sia dal punto di vista logistico, che della digitalizzazione dei processi. Quali sono i vantaggi e le problematiche che vi hanno maggiormente coinvolto in qualità di distributori ITS? Pensiamo, per esempio, alla crescita della domanda grazie agli incentivi statali per l’efficientamento energetico, ma anche all’annosa questione relativa all’aumento delle materie prime e ai ritardi nelle consegne? R.B.: Dopo lo shock del primo lockdown c’è stato un rimbalzo che avevamo di fatto previsto, ma la cui onda d’urto è stata decisamente sopra le aspettative. Gli showroom si sono riempiti e, malgrado la situazione di incertezza che ancora si viveva, il desiderio di rinnovare ha prevalso. Una rilevante spinta alla crescita della domanda è stata data dagli incentivi statali e contributi a fondo perduto erogati per il turismo. Tuttavia, il 2021 ha visto la grande difficoltà delle piccole e medie imprese e non solo: scarsa liquidità, mancate entrate, costi fissi. Come azienda abbiamo ritenuto opportuno rispettare gli impegni finanziari assunti con i nostri fornitori senza ricorrere al credito bancario. Una scelta maturata a seguito di questa valutazione: bloccare i pagamenti avrebbe comportato ulteriori disagi nella filiera, sia per i fornitori che per i nostri clienti. Situazione complessa anche per i fornitori già penalizzati a causa della produzione bloccata prima e rallentata poi dalla decimazione del personale dovuta alla pandemia. Una situazione che ha generato ritardi nelle consegne e malcontento, considerando che canali come Amazon, invece, rispettavano le consegne previste. In un primo momento queste realtà contrapposte hanno minato anche la credibilità di noi distributori. Tutta la filiera non era pronta a fronteggiare questo nuovo scenario. M.F.: C’è stato sicuramente un aumento dei volumi generato nel 2021 anche grazie alle normative che hanno sostenuto l’edilizia. Quindi, in tal senso, vi è stata una spinta alla crescita. Un trend che si prevedeva anche nel 2022. Tuttavia, a fine 2021 vi sono state rettifiche con il nuovo decreto relativo alle detrazioni fiscali e sconto in fattura che hanno creato circa tre mesi di forte incertezza sul mercato. Ora, dal punto di vista normativo, verifichiamo un riassestamento però, di contro in coda all’anno 2021 e inizi 2022, ci siamo ritrovati gli aumenti generati dalle energie (elettriche e gas). Pertanto l’industria, soprattutto il comparto ceramiche, ha accusato il colpo e in parte sta cercando di calmierare gli aumenti
per non gravare sulla filiera. Questa doveva essere una situazione temporanea con un incremento tra i 4 e i 5 punti in percentuale. Pochi mesi dopo, la situazione internazionale e le tensioni che hanno portato alla guerra in corso, generando una rincorsa all’approvvigionamento di materie prime di ogni genere proveniente dai Balcani e, nello specifico, dall’Ucraina; di conseguenza abbiamo subito incrementi con una media del 10% e con punte anche del 15% globalmente e trasversalmente da tutti i settori. Questa è la situazione generale. A questo va aggiunta un’altra importante considerazione: il boom post-Covid e la forte ripresa del mercato, grazie anche agli incentivi statali, hanno fatto saltare i cronoprogrammi di produzione dell’industria per cui i distributori hanno subito, dalla metà del secondo semestre 2021, forti ritardi delle consegne dovuti, appunto, a un eccesso di domanda. Ritardi che a oggi permangono; addirittura alcuni si sono cronicizzati. S.R.: Con l’aumento del prezzo delle materie prime i vantaggi si possono avere se ti sei approvvigionato per tempo così da comprare al “vecchio” prezzo e rivendere al prezzo “nuovo” che, insieme alla crescita dei volumi, danno un importante vantaggio sul conto economico; questo apparirà sui bilanci del nostro settore con risultati molto positivi. Tra gli svantaggi, sicuramente, i tempi di consegna che destabilizzano il cliente abituato ad avere i prodotti o le soluzioni in tempi brevi. Ora i tempi di consegna sono decisamente dilatati e con i prezzi dei prodotti più alti. Rispetto a certe tipologie di prodotto il fornitore consegna addirittura ciò che ha in casa con serie o sistemi incompleti. Questo sicuramente rende anche difficoltosa la gestione di chi vende in showroom o nel punto vendita. Quindi, un’operatività complessissima da gestire. L’aspetto positivo, sembrerebbe paradossale, è l’aumento del fatturato, malgrado queste criticità. D.R.: Le criticità dovute all’aumento dei prezzi delle materie prime, l’irreperibilità dei prodotti e il conseguente ritardo delle consegne si ripercuotono inevitabilmente sui distributori specializzati. Conseguentemente, il processo di fidelizzazione del cliente ne risulta condizionato negativamente. In tal senso, mezzi finanziari (liquidità) e logistica (disponibilità di spazio) risultano ancora più determinanti di prima perché consentono di organizzare per tempo grandi rifornimenti a magazzino e garantire i livelli di fatturato ordinari. I distributori che hanno implementato il magazzino in modo significativo stanno riuscendo, in parte, a sopperire ai ritardi da parte dei fornitori. Di fatto, il servizio che precedentemente assicurava il fornitore con una disponibilità accettabile di referenze è stato profondamente disatteso e quindi i sinB&R | 283
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_INCHIESTA | INTERVISTE goli distributori si sono trovati nella necessità di aumentare le scorte disponibili in casa. Chi non può investire per difficoltà logistiche o finanziarie risulta particolarmente colpito da questa situazione. Quali pensate siano i bisogni della distribuzione specializzata ora? Cosa vi sentite di chiedere al Governo considerando anche il recente Decreto Legge 13/2022 che abroga l’art. 28 del Decreto Sostegni ter? R.B.: Analizzando la situazione attuale è complicato fare previsioni. Basti pensare alla programmazione: prima, fatta a inizio anno, consentiva di stabilire una rotta e seguirla. Il budget prefissato per la gestione interna era sicuramente un’ottima strategia a lungo termine. Ora diventa necessaria una programmazione quasi giornaliera, basata sull’osservazione di agenti interni ed esterni. In merito all’abrogazione dell’art. 28 del Decreto Sostegni ter, siamo sicuramente favorevoli al mantenimento della possibilità di cedere il credito sia per il Superbonus sia per i bonus ordinari, anche se condividiamo la limitazione dei trasferimenti in favore di altri soggetti. Ovviamente, si spera, anche in una riduzione del costo che i contribuenti sostengono nei confronti di banche e intermediari finanziari. M.F.: Sicuramente una stabilizzazione della normativa, affinché si possa programmare e organizzare. C’è stata molta confusione e dispersione di risorse da parte dei distributori per organizzarsi a creare il servizio per la cessione del credito con evidenti costi aggiunti. Rispetto al Decreto, abbiamo visto positivamente l’introduzione della figura professionale dell’asseveratore con le sue responsabilità, anche penali, in merito alla verifica della congruità dei prezzi secondo un prezzario nazio-
nale; riteniamo corretta anche la scelta di individuare la responsabilità del commercialista. S.R.: Quanto è successo dal 12 novembre (blocco della cessione del credito) al 25 febbraio (Decreto Legge 13/2022 che abroga l’art. 28 del precedente Decreto Sostegni ter) è l’esempio eclatante di come il sistema/governo e quello fiscale abbiano creato una paralisi enorme. Non si possono cambiare in modo così repentino le leggi creando difficoltà al comparto. Occorre chiarezza. Quindi, se dovessi pensare ai maggiori bisogni della distribuzione, oggi certamente metterei al primo posto la necessità di avere una Pubblica Amministrazione, in senso lato, efficiente e oltremodo coerente. Tutto ciò in maniera uniforme perché si verificano situazioni in cui alcuni comuni sono efficientissimi (penso, per esempio, ai tempi tecnici dell’apertura di un punto vendita) e altri meno efficienti. E, dunque, come è importante essere diligenti nei confronti di una pubblica amministrazione questa deve fare altrettanto nei confronti di una impresa. In Italia abbiamo una situazione ancora troppo eterogenea. Tuttavia, visto che esistono anche delle eccellenze significa che ci sono i presupposti per avviare un più ampio miglioramento. D.R.: Sarebbe opportuno mantenere le agevolazioni fiscali per dare rilancio al comparto che, come sappiamo, crea un forte indotto all’economia in generale. Al contempo, necessitiamo di regole più chiare, più stabili, ma soprattutto più facili da interpretare. Tutti noi operatori del settore siamo dovuti ricorrere a consulenti esterni di società specializzate per comprendere le normative. Cosa chiederei al Governo? Maggiori garanzie sui costi che ormai sono degenerati e incontrollabili. Un semplice esempio: il costo del gasolio. Ci troviamo costretti a suggerire agli agenti esterni di vendita programmi di visite ai clienti precisi, ottimizzando così i percorsi con un conseguente risparmio. Altro esempio: in precedenza, offrivamo un servizio di consegne gratuite, ma ora siamo costretti a far pagare una piccola percentuale sull’imponibile con non poche discussioni con la clientela fidelizzata. Quali pensate siano, più in generale, i bisogni delle PMI oggi in Italia? Considerando anche il contesto internazionale R.B.: Maggiore stabilità e che ci siano le condizioni per continuare a lavorare come è stato fatto nell’ultimo periodo, utilizzando gli incentivi statali e le diverse agevolazioni. Certamente, il caos normativo degli ultimi mesi non ha agevolato il lavoro dei professionisti del settore. Un settore che, come altri del resto, necessita di certezze e riferimenti certi.
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Altro aspetto fondamentale è il concetto di “sostenibilità”, oggi di gran moda, ma non tra i piccoli imprenditori. Questi ultimi infatti la vedono come costo e non come investimento; essa, invece, è la condizione di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni presenti nell’impresa anche in futuro. Intesa così, la sostenibilità d’impresa non è altro che un invito per gli imprenditori a spostare l’asse di attenzione dalla situazione contingente e immediata a quella di medio e lungo termine o, almeno, di porre attenzione alle conseguenze sul futuro delle decisioni prese obbligatoriamente per rispondere al presente. M.F.: Tra le molte cose mi sento di evidenziare l’incremento dei costi energetici per le nostre attività. Per esempio, faccio riferimento agli showroom, aperti sei giorni su sette per i quali abbiamo visto triplicare le bollette energetiche da un mese all’altro. Credo siano fondamentali degli interventi ad hoc per le nostre aziende. Occorre ricordare alle istituzioni che il nostro settore è la base primaria di tutta una economia circolare in quanto la generazione di una nuova casa, intesa come nuova famiglia, genera un indotto che va oltre i materiali di finitura. Se la centralità del nostro Paese sono la casa e la famiglia diventa prioritario puntare sul nostro settore. S.R.: Anche più in generale, credo che le PMI necessitino di efficienza e coerenza. Il grande problema italiano è di fatto la trasparenza da parte della pubblica amministrazione. L’approccio delle aziende italiane non è diverso da quelle francesi o altre realtà europee. Tuttavia, è proprio il sistema che deve garantire maggiore efficienza. D.R.: Potere e sapere investire maggiormente nelle competenze sia gestionali che commerciali e organizzative con agevolazioni e supporto in tal senso. Mi riferisco anche alle attività di marketing e di promozione del marchio aziendale per le quali anche le piccole imprese potranno trarne vantaggio. Noto, per esempio, che nel nostro comparto la piccola rivendita utilizza sostanzialmente il banco per interfacciarsi con il cliente, tralasciando altri strumenti che potrebbero renderla più competitiva. Deve, invece, essere sostenuta per poter investire in servizi innovativi. Altre agevolazioni dovrebbero essere fornite alle PMI per la formazione. Il cliente privato desidera ancora acquistare nel punto vendita? E cosa si aspetta dall’esperienza in showroom nel dopo Covid-19? Secondo voi desidera riscoprire il contatto umano all’interno dei negozi attraverso la presenza di personale, assistenza in negozio o promoter o preferirebbe trovarvi un maggiore utilizzo di tecnologie digitali compresi gli assistenti virtuali e i
sistemi di intelligenza artificiale, che possono aiutare a mantenere un elevato livello di sicurezza nel punto vendita. In tal caso vi siete riorganizzati e come? R.B.: Sì, il cliente privato desidera ancora acquistare nel punto vendita. Sicuramente la tensione iniziale è stata alta. Noi abbiamo elaborato una campagna prima della riapertura utilizzando dei video che evidenziassero come per la nostra azienda fosse fondamentale garantire sicurezza agli ospiti in showroom. Nella fase iniziale, interpretando il timore di chi si rivolgeva a noi, abbiamo fatto scegliere la modalità di interazione. Il cliente poteva scegliere se essere seguito in presenza all’interno dello showroom o da remoto attraverso il supporto di strumenti digitali. Questa strategia ci ha premiati. M.F.: Il cliente che viene in showroom è preparato e arriva con la consapevolezza di chiedere assistenza. Dopo questi due anni, desidera riscoprire il contatto umano. Noi facciamo anche analisi dei sistemi di vendita a distanza. Posso ancora affermare, rispetto alla nostra realtà, che l’utilizzo dello showroom per toccare con mano e vedere i prodotti che andranno poi ad arredare e ristrutturare la propria casa viene considerato ancora fondamentale. Poi si possono certamente reperire informazioni del punto vendita da internet o si possono fare acquisti online. L’acquisto online presuppone dei costi diversi rispetto a quelli relativi ai prodotti esposti in showroom e questo può creare distorsioni. La differenza sta nel servizio e nella possibilità da parte del cliente di osservare dal vivo le ambientazioni. La permanenza sul punto vendita è rilevante con una media di 3 ore a preventivo. Generalmente vi è un coinvolgimento della famiglia nella scelta delle soluzioni. S.R.: È chiaro che la pandemia ha influenzato l’apB&R | 283
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_INCHIESTA | INTERVISTE proccio all’acquisto da parte del consumatore finale. Il timore del contagio permane. Tuttavia, prevale la preferenza per la visita in showroom. Noi ci siamo organizzati attraverso appuntamenti predefiniti. Questo consente al nostro interlocutore di sentirsi sicuro in un ambiente dove gli operatori possono prestargli la massima attenzione. È raro, quindi, che un cliente arrivi in showroom e trovi un operatore già occupato. Questo è decisamente un aspetto positivo dal punto di vista organizzativo e della gestione dei tempi. Permane la ricerca del rapporto personale diretto. Sono da sempre convinto che – al di là dello showroom, che può essere certamente accattivante e coinvolgente dal punto di vista espositivo – ciò che, inevitabilmente, marca la differenza è la qualità dei venditori. Questo significa avere professionisti che pur nelle differenze e nelle specifiche peculiarità caratteriali siano in grado di creare con il consumatore una relazione che crei fiducia. Il contatto nel nostro lavoro serve, è basilare e non sostituibile. Certamente le tecnologie possono essere da supporto. Credo che il cliente si aspettia anche di vedere un rendering del bagno che ha acquistato e, dunque, anche questo aspetto non va sottovalutato. Oggi gli strumenti a disposizione all’interno del punto vendita consentono di prendere visione dei progetti sia in showroom, sia a casa attraverso il collegamento online con il cliente. D.R.: Sostengo da sempre che il cliente, anche se utilizza gli strumenti digitali più attuali nel processo di acquisto, necessita comunque di una relazione efficace. Questa può instaurarsi in presenza o anche da remoto; non importa il modo ma l’intensità. Il bisogno di relazione dopo gli anni del Covid è cresciuto e se gli strumenti digitali sono oggi molto più performanti, questi non attenuano la necessità di un contatto diretto con il consulente che lo segue e gli illustra il prodotto. Abbiamo notato che il cliente, anche se utilizza strumenti digitali per interfacciarsi, ha bisogno di più tempo e di maggiore qualità nel supporto. Ciò che deve emergere da parte dell’operatore ITS è la forte propensione alla disponibilità e questo può succedere anche online, non solo offline. Quindi, credo che non sia tanto determinante lo spazio (reale o virtuale) in cui viene instaurata la relazione, ma la qualità della relazione intrapresa a fare la differenza. Quanto sono aumentate le vostre vendite online? R.B.: Sono aumentati gli investimenti online. Peter Drucker, economista austriaco, diceva: “I cambiamenti della società impattano sulle aziende: i leader oggi devono prendere in considerazione tutte le sfide che la società pone”. Ecco perché come azienda, per il 2022, 52
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abbiamo previsto un piano di investimento che riguarda il mondo digitale. Consideriamo il virtuale come stimolo/supporto e non sostituzione dell’operato umano. M.F.: Non facciamo vendite online. Al momento siamo ampiamente soddisfatti del servizio offerto in showroom. Nei nostri due punti vendita transitano mediamente 80.000 persone all’anno. S.R.: La nostra strategia aziendale non prevede vendite online al pubblico. D.R.: Del 100%. Siamo titolari di un sito e-commerce abbastanza conosciuto in ambito nazionale dell’arredo bagno e proprio in questo ultimo periodo le vendite sono cresciute enormemente. Sono aumentati i visitatori, che poi diventano clienti e vogliamo investire sempre di più nell’implementazione di questo strumento. Vetrina digitale: quanto avete investito sulla comunicazione/informazione online delle vostre offerte? E come? R.B.: Crediamo che la tecnologia debba essere uno stimolo per attirare e coinvolgere il cliente e un modo per farsi conoscere. È bene che il marketing venga fatto attraverso gli strumenti digitali e che sia accessibile a livelli globali. La customer experience, parametro del giudizio cruciale del cliente, è per noi fondamentale; infatti, chiediamo di raccontare l’esperienza a 360° dal primo approccio con l’interfaccia del sito web fino al contatto con il customer care. Le aspettative di personalizzazione, tempestività ed esperienza sono oggi molto elevate e le nostre aziende sono chiamate a dimostrare un forte grado di empatia e comprensione degli aspetti che rendono unico il cliente. Cercare di anticipare i suoi bisogni e dimostrare un’attitudine al problem solving sono tutti elementi che lo fidelizzano. Come già detto, per il 2022,
abbiamo previsto un grande investimento che riguarda il mondo digitale. Il nostro obiettivo è l’omnicanalità, ovvero l’integrazione tra esperienza fisica e virtuale. I clienti di domani saranno i figli di questa generazione, pertanto ci stiamo preparando in tal senso. Le visite fisiche, secondo noi, in futuro saranno sostituite dagli spazi virtuali (come peraltro già sta avvenendo in ambito automotive), dove l’esperienza di vendita è digitalizzata. M.F.: Abbiamo certamente investito in comunicazione online e siamo molto attivi sui social media. S.R.: La comunicazione online va supportata con tutti gli strumenti necessari perché è giusto poter interfacciarsi utilizzando il digitale per fornire informazioni utili a chi vuole conoscere in modo più approfondito le nostre offerte. In tal senso, questa comunicazione è rivolta, però, all’installatore e non all’utente finale. D.R.: Abbiamo fatto molti investimenti in comunicazione e ci siamo organizzati affinché, proprio nel periodo della pandemia, il cliente potesse visitare il nostro showroom online. Per non perdere poi il contatto con i clienti fidelizzati abbiamo messo a punto un piano di appuntamenti telefonici attraverso videochiamata. Calata l’emergenza Covid, comunque, i clienti hanno ripreso a visitare lo showroom. Tuttavia, diversi sono ancora reticenti e con loro abbiamo mantenuti contatti da remoto. In ogni caso, abbiamo investito moltissimo nella comunicazione. In questi due anni, com’è cambiato – se è cambiato – il rapporto con l’installatore? R.B.: Il nostro interlocutore non è l’idraulico. Avendo uno showroom in prossimità della Costiera Amalfitana ci interfacciamo con strutture alberghiere molto impor-
tanti e grandi a conduzione familiare. Quindi gli acquisti vengono decisi direttamente dai titolari delle strutture stesse. Tuttavia, ciò che ho analizzato in questi due anni e che credo sia giusto rimarcare è che il comparto ITS debba prendere spunto da quello alberghiero. In primis, per la loro propensione all’ospitalità, ma in particolare la loro reattività relativamente al periodo pandemico. Malgrado abbiano vissuto maggiori criticità, questi operatori hanno investito e, soprattutto, si sono preparati alla ripresa. Mentre noi distributori e professionisti del settore ci siamo trovati, in fase post pandemia, di fronte a un eccezionale aumento della domanda, ma non siamo stati in grado di organizzarci per tempo. La carenza di materiale – e i conseguenti ritardi nelle consegne – sono un effetto di tale mancanza di visione. Diciamo che noi operatori del settore ITS ci siamo immobilizzati o “chiusi” in difesa, mentre quelli del settore alberghiero non hanno perso tempo, prevedendo un’ondata di prenotazioni che poi si è verificata. Hanno investito anche per dare un segnale di volontà di ripresa e positività. Proprio questo approccio va analizzato e preso come modello. M.F.: Il rapporto con l’operatore professionale è sempre più mirato a fornire un servizio back office per migliorare le sue competenze e renderlo sempre più performante. L’installatore è cambiato? Diciamo che è più preparato e si deve necessariamente aggiornare costantemente non più dal punto di vista tecnico, ma rispetto alle diverse normative. È una figura che si interfaccia con il cliente finale che, a sua volta, richiede prestazioni efficienti, di qualità anche da parte dell’impresa di installazione. S.R.: L’installatore, indubbiamente è più preparato e sempre più esigente. Certamente è stato anche molto penalizzato a causa del caos normativo degli ultimi mesi. Senza dubbio, necessita, da parte nostra, di una comunicazione veloce, immediata ed efficace; molto più oggi che in passato. In generale, i nostri clienti professionali apprezzano – e qui la pandemia ha sicuramente influenzato – anche la comunicazione online. Infatti, transitano meno nei nostri punti vendita per le informazioni perché le stesse possono averle con gli strumenti digitali a disposizione. D.R.: Abbiamo tre banchi termoidraulica: il rapporto con l’installatore è stato fortemente condizionato dalla pandemia. Anche in questo caso ci siamo messi a disposizione per svolgere tutte le pratiche per ottenere le agevolazioni fiscali e questo ha creato una maggiore fidelizzazione. B&R | 283
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Le relazioni che vincono Più spazio al settore ITS, con le agevolazioni migliori di sempre per la clientela professionale dei distributori ANGAISA. A quattro anni di distanza, un programma rinnovato per l’appuntamento in Fiera Milano. L’intervista a Massimiliano Pierini
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a cura di Enzo Cartaregia
La filiera del settore idrotermosanitario torna a connettersi nel suo habitat fieristico per eccellenza, quello dei padiglioni di Mostra Convegno Expocomfort. Quattro anni dopo l’ultima edizione “tradizionale” debutta, infatti, il programma rinnovato della fiera promossa da Reed Exhibitions Italia, che vede da sempre protagonista la distribuzione specializzata rappresentata da ANGAISA. La 42a edizione di MCE prenderà il via il prossimo 28 giugno, accompagnata da eventi collaterali sia prima dell’apertura degli spazi espositivi che dopo la loro chiusura, fissata il 1° luglio. Attorno a innovazione e prodotti saranno costruite numerose occasioni di formazione e di dialogo, curate anche dall’associazione dei distributori del comparto ITS nel consueto spazio di Tecnopolis/CasANGAISA. L’accoglienza per i distributori associati e la loro clientela professionale torna dunque in una versione più ampia e aggiornata nei contenuti, per sostenere la forte voglia di “ritorno in presenza” testimoniata da Maurizio Lo Re, Presidente dell’associazione. “Prevarrà la voglia di tornare a stringerci la mano
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MAURIZIO LO RE, PRESIDENTE ANGAISA, E MASSIMILIANO PIERINI, MANAGING DIRECTOR DI REED EXHIBITIONS (a destra)
e coltivare relazioni professionali nei padiglioni di Mostra Convegno Expocomfort” – ha puntualizzato Maurizio Lo Re lo scorso 8 marzo, a margine di un incontro con i vertici di Reed Exhibitions nella sede milanese dell’operatore fieristico. “Percepisco molto entusiasmo da parte dei colleghi distributori per il ritorno di MCE – ha continuato il Presidente ANGAISA – e mi auguro davvero che tutti prenderemo ‘a braccetto’ i nostri clienti per accompagnarli in fiera. Tocca a noi comunicare in modo efficace, a tutto il mercato, che Reed Exhibitions ha messo a disposizione del comparto gli incentivi a partecipare più forti di sempre. Un’occasione da non perdere per essere professionisti accogliendo in fiera la platea di installatori e progettisti più ampia possibile. Non dobbiamo porci limiti, ci sono tutte le condizioni per essere ambiziosi”.
MCE, tutte le novità per l’ITS
Le agevolazioni riservate ai distributori associati ANGAISA, anche a beneficio della loro clientela professionale, e le attività dell’associazione all’interno di MCE 2022 saranno illustrate con comunicazioni specifiche. In questo colloquio è invece Massimiliano Pierini, managing director di Reed Exhibitions, a parlare delle novità previste per questa edizione e del ruolo che giocherà la distribuzione idrotermosanitaria. B&R: Dott. Pierini, la prossima edizione di Mostra Convegno Expocomfort sarà diversa da tutte quelle precedenti. Il comparto ITS tro-
verà a Milano l’occasione per mettere definitivamente tra parentesi l’impatto della pandemia? M.P.: Ci siamo mobilitati per garantire ai visitatori del settore ITS il contesto ideale, la massima resa per i loro contatti e il loro business. Vogliamo così agevolare uno slancio di unità per il settore idrotermosanitario, che attende occasioni come questa fiera per mettersi alle spalle le turbolenze di questi mesi. Siamo anche certi che a fine giugno imprenditori e professionisti potranno incontrarsi in totale sicurezza. Godremo, infatti, di protocolli sanitari molto efficienti che Fiera Milano ha perfezionato in periodi di forte pressione. La speranza è che gli spostamenti internazionali possano essere altrettanto liberi, offrendoci la consueta presenza di imprese e persone da ogni parte del mondo. Spazi espositivi a parte, MCE sta proponendo iniziative di formazione e spazi di dialogo che siano utili a sviluppare cultura d’impresa. E non avete abbandonato il canale digitale su cui la fiera si era temporaneamente trasferita… I convegni sono una parte rilevante dell’offerta della 42° edizione di Mostra Convegno Expocomfort, ma puntiamo molto sulla possibilità per le imprese di fare networking e creare occasioni professionali. La pandemia ha rafforzato questi bisogni; oggi abbiamo ben chiaro che negli affari è la relazione che vince. Il digitale dà forza a un evento come il nostro quando affianca la presenza e le strette di mano, invece che sostituirle. La fiera sarà anche (sottolineo anche) digitale perché ci si possa connettere e fare business B&R | 283
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Da sinistra verso destra: Antonino Mascellaro – Responsabile Ufficio Soci ANGAISA, Corrado Oppizzi – Segretario Generale ANGAISA, Maurizio Lo Re – Presidente ANGAISA, Massimiliano Pierini – Managing Director RX Italy, Antonio Miele – Presidente Sezione ANGAISA Calabria e Coordinatore Commissione Relazioni Interne e Esterne ANGAISA, Gloria Gualdi – Marketing and eBusiness Manager MCE
sia online che offline. Questo è il formato “ibrido” su cui investe MCE, con una piattaforma rinnovata che estenderà l’evento fino al 6 luglio, arrivando negli uffici e nelle case dei professionisti che non potranno raggiungere Milano. Il catalogo online è già disponibile e consentirà ai visitatori di scoprire in anticipo prodotti e aziende espositrici, ottimizzando la loro esperienza in fiera. La normalità è nuovamente di casa, almeno sotto il profilo sanitario, ma le abitudini delle imprese e dei loro collaboratori sono cambiate. Alla luce di queste novità, qual è il valore aggiunto che offre oggi la partecipazione a un evento come Mostra Convegno Expocomfort? Chi sarà in fiera potrà contare su un parterre di ospiti di sicuro valore professionale. La profilazione dei nostri contatti diventa più accurata edizione dopo edizione e conta oggi una percentuale ampia di professionisti esteri. A completare MCE, ben oltre l’aspetto fieristico, ci saranno gli eventi collaterali inclusi nella sua offerta. I percorsi proposti su temi di stringente attualità come l’efficienza energetica, l’innovazione o l’economia circolare aiutano ad avere una visione 56
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completa del mercato. Ogni azienda espositrice può essere protagonista di questa ambizione, accreditando i propri prodotti innovativi o sistemi in opera in queste aree di eccellenza. L’edizione 2022 conterà su una partnership con ANGAISA che si è decisamente rafforzata. MCE sarà sempre più la fiera di riferimento del settore idrotermosanitario? Siamo onorati di poter proseguire la collaborazione con ANGAISA, un’associazione che lavora bene a vantaggio dell’intero mercato. I numeri del 2018 danno l’idea di una relazione molto forte con le aziende associate e ci danno la certezza che l’edizione di quest’anno sarà ulteriormente positiva. MCE vedrà un incremento delle attività legate alla filiera idrotermosanitaria nel suo complesso, grazie agli accordi ad hoc già realizzati con le sue maggiori realtà. Questo impegno a favore dei distributori serve a sostenerli in un momento come quello che stiamo vivendo, che è sicuramente difficile, ma è anche di ripresa. Aspettiamo in fiera tutti gli operatori del settore per offrire loro importanti opportunità di networking e di business e dare nuovo slancio alle loro attività.
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Al servizio
Filiera della
Da sinistra verso destra: Corrado Oppizzi – Segretario generale ANGAISA, Antonino Mascellaro – Responsabile ufficio soci ANGAISA, Maurizio Bellosta – Consigliere Assobagno, Maurizio Lo Re – Presidente ANGAISA, Elia Vismara – Presidente Assobagno, Antonio Miele – Coordinatore commissione relazioni interne e esterne ANGAISA, Andrea Lanza – Consigliere Assobagno e Paolo Pastorino – Consigliere Assobagno
Si confrontano ANGAISA e Assobagno di FederlegnoArredo, associazione dei produttori di arredobagno. Formazione e innovazione tecnologica costituiscono le basi per sviluppare un’intesa. Le voci dei presidenti Lo Re e Vismara, nel primo incontro per consolidare i rapporti con la produzione a cura di Enzo Cartaregia
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Programmi di formazione che guidino il prodotto dalla fabbrica allo showroom, fino all’installazione. Un ciclo dell’ordine che sia al 100% digitale. Dialogo per la cultura d’impresa e la cura dei dati di mercato. Sono queste le priorità di ANGAISA e Assobagno per un’agenda condivisa, che possa essere di riferimento per tutti gli attori della filiera. A discuterne i presidenti delle due associazioni, Maurizio Lo Re ed Elia Vismara, in un incontro avvenuto lo scorso martedì 8 marzo. La sede milanese di FederlegnoArredo, federazione a cui fa capo l’associazione dei produttori di arredobagno, ha infatti segnato la prima tappa istituzionale lungo la rotta tracciata per consolidare i rapporti tra ANGAISA e le parti industriali. Per l’associazione della distribuzione specializzata del settore idrotermosanitario erano presenti anche Antonio Miele, coordinatore della commissione relazioni interne e esterne, Corrado Oppizzi, segretario generale e Antonino Mascellaro, responsabile dell’ufficio soci. Per Assobagno, i consiglieri Maurizio Bellosta, Andrea Lanza, Paolo Pastorino e la responsabile di associazione Federica Begnini. Le delegazioni associative si sono sedute attorno a un tavolo per ragionare sulle convergenze possibili. Ce le illustrano i presidenti Lo Re e Vismara, in questa intervista. B&R: ANGAISA e Assobagno discutono di obiettivi comuni, al servizio delle loro imprese associate. Cosa vi suggerisce la necessità di sviluppare una sinergia? M.L.R.: I distributori ANGAISA si stanno specializzando sempre di più anche nel settore estetico, completando quell’anima tecnica dell’idrotermosanitario che resta molto forte. Non è dunque un caso che tra i primissimi impegni istituzionali del nuovo mandato associativo abbiamo previsto un incontro con Assobagno, un interlocutore che riteniamo fondamentale per attuare strategie di filiera. Con le industrie che rappresenta abbiamo interessi comuni e desideriamo fare squadra negli anni a venire. E.V.: Assobagno ha volontà ed energia da impiegare in relazioni che attraversino il mercato, dopo mesi quasi fermi a scaldarsi ai blocchi di partenza con un inizio di mandato associativo che è coinciso con lo shock della pandemia. Adesso il percorso si incrocia necessariamente con ANGAISA, voce di un settore rilevante per i produttori di arredobagno. Il prossimo futuro ci presenta molte opportunità, che possiamo
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cogliere con obiettivi e strumenti condivisi. Il vostro dialogo si è soffermato più volte sulla formazione, in cima all’agenda di entrambe le presidenze. È possibile, su questo fronte, integrare gli sforzi di produttori e distributori? M.L.R.: Impieghiamo molte risorse in offerte formative per i nostri associati, ma bisogna guardare oltre. ANGAISA punta a realizzare una formazione che abbracci tutta la filiera. Per farlo serve consolidare i rapporti con i produttori, valutando insieme come raggiungere attori professionali che vanno dagli installatori fino ai progettisti. È l’innovazione di prodotto che traina la domanda di formazione; dunque Assobagno è un interlocutore privilegiato nel tentativo di spiegare la complessità del nuovo, che è esattamente ciò che migliora le performance del mercato. E.V.: In Assobagno sono stati creati dei gruppi tecnici di lavoro suddivisi sulla base delle caratteristiche merceologiche, che si occupano di individuare e sviluppare progetti utili a tutte le aziende associate. Formazione è una parola molto ricorrente in questi appuntamenti associativi. Condivido questa prospettiva: vogliamo dare valore aggiunto a una platea completa di attori che lavora con i nostri prodotti. ANGAISA può sostenerci in un’integrazione verticale che va iniziata, ma bisognerà completare con altri interlocutori, penso alla clientela professionale dei distributori.
gno ha l’ambizione di riuscire a fare da apripista di un cambiamento che, scommetto, alcune aziende vivrebbero come una rivoluzione positiva. Ogni settore si rivolge alle associazioni di imprese per ottenere quei dati che servono a interpretare performance e scenari futuri. Ma per capire il mercato non servono forse punti di vista che non siano solo “di categoria”? M.L.R.: Gli scenari futuri ci suggeriscono la necessità di essere sempre più puntuali nella gestione dei dati di mercato. La distribuzione specializzata ANGAISA è molto attenta a questi servizi, che possono fare un ulteriore salto di qualità proprio con l’aiuto della produzione. E.V.: Il centro studi di FederlegnoArredo elabora quei dati di produzione che sono fondamentali per fare intelligenza di mercato. Dati che potrebbero essere completati con quelli relativi alle vendite su cui proprio la distribuzione può aiutarci. Integrare queste informazioni sarebbe davvero un punto di svolta. I servizi più richiesti dalle imprese sono quelli che le guidano attraverso il cambiamento. Quali sono le vostre priorità, in questo senso, per remare nella stessa direzione? M.L.R.: L’innovazione tecnologica è, ormai da tempo, uno dei capitoli di attività principali per la nostra associazione. Oggi più che mai occorre accelerare su alcuni aspetti, come quelli legati al commercio elettronico e in particolare alla digitalizzazione del ciclo dell’ordine. Per farlo, stiamo cercando di mettere a sistema diverse competenze e professionalità di cui pensiamo di avvalerci in futuro, sempre con l’obiettivo di aiutare le aziende associate, a partire da quelle medio-piccole, a essere sempre più efficienti, abbattendo i costi relativi alle transazioni commerciali. E.V.: Una spinta alla digitalizzazione arriverà, forte e decisa, anche da parte dei fornitori. Mi piace ricordare che innovazione tecnologica significa anche adottare standard condivisi. Per fare un esempio, nel nostro business a volte fornitori diversi utilizzano definizioni diverse per lo stesso tipo di prodotto. Partner tecnologici e associazioni a noi vicine, come ANGAISA, possono senz’altro aiutarci in questo percorso evolutivo per favorire l’utilizzo generalizzato di strumenti e di linguaggi “comuni”, come nel caso del modello di classificazione merceologica internazionale ETIM. Assoba-
Si parte dunque da un’agenda condivisa e dall’aspirazione di lavorare per il mercato, mettendo a disposizione il proprio ruolo più che rivendicandolo. ANGAISA e Assobagno possono sostenere una la crescita dell’altra? M.L.R.: Saremo entusiasti di consolidare ulteriormente la collaborazione con Assobagno, valorizzando la sensibilità e le competenze della distribuzione specializzata del settore idrotermosanitario. I soci ANGAISA hanno un punto di vista attento e pragmatico e sono ben consapevoli delle principali problematiche che pesano su tutta la filiera. Insieme possiamo creare nuovo “valore aggiunto”, all’insegna della cultura di impresa e della conoscenza del mercato, aiutando anche il settore estetico nei suoi ulteriori percorsi di sviluppo. E.V.: Il settore estetico è a sua volta caratterizzato anche da aspetti “tecnici”. Le sinergie con la distribuzione specializzata rappresentano la strada corretta per far crescere le nostre imprese, cogliendo nuove opportunità anche in un mercato complesso come il nostro. Abbiamo l’occasione di creare insieme nuovi programmi di lavoro su temi chiave come la formazione e la digitalizzazione. Assobagno conferma la volontà di rafforzare ulteriormente questa partnership, anche all’interno di un tavolo comune allargato a tutti i rappresentanti delle principali realtà di filiera. B&R | 283
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Logistica
Bricoman diventa Tecnomat Dopo 14 anni dalla sua apertura, avvenuta nel 2008, il primo Bricoman italiano si rinnova cambiando posizione, ma soprattutto adottando una nuova insegna: Tecnomat di Marco Barbetti – Logicà
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ono passati 14 anni da quando, per la prima volta, scrivemmo di Bricoman e della sua prima apertura ad Assemini (CA), cercando di raccontare le particolarità della nascente catena rivolta principalmente all’utenza professionale. Un progetto di insegna molto chiaro: divenire leader dei prodotti tecnici di qualità per la costruzione e la ristrutturazione della casa con vendita sia all’ingrosso che al dettaglio. Bricoman – che a breve diventerà Tecnomat – fa parte della galassia di Groupe Adeo, che riunisce altri marchi, tra i quali: Aki, Bricocenter, Leroy Merlin, Dompro, Weldom e i più recenti Zodio e Kbane. Il Gruppo è il primo player francese nel mercato internazionale del bricolage e del fai-da-te; al primo posto in Europa e terzo nel mondo, con un fatturato di 26 miliardi di euro nel 2020.
tutto nel nord e al centro, ma anche in Sicilia (2), Sardegna (2) e Puglia (1), a cui si aggiungeranno, a breve, i nuovi punti vendita di Rimini, Ravenna e Capodrise (CE).Relativamente al negozio di Assemini, ricordiamo che si tratta di un trasferimento di negozio: dalla precedente (e vicina) sede di Elmas a quella attuale, di dimensioni maggiori. Il punto vendita di Assemini si qualifica per un’area espositiva di 12.300 mq, di cui 4.500 mq di area esterna, con circuito drive in per permettere alla clientela di entrare con il proprio mezzo di trasporto e caricare la
Un format di successo
Se allora molte furono le perplessità e i diversi pareri tra chi ne intravedeva un pericoloso competitor e chi non lo riteneva in grado di soddisfare le imprese e i clienti del settore della distribuzione grossista specializzata, è innegabile come Bricoman abbia acquisito nel tempo quote significative di mercato. Il format dei punti vendita, pur mantenendo l’impostazione basata sulla vendita a libero servizio, si è modificato nel corso degli anni. Si è assistito a un progressivo aumento delle superfici di vendita, a cui è corrisposto l’ampliamento dell’offerta merceologica. Inoltre, sono stati realizzati banchi di assistenza rivolti alla clientela, introducendo elementi di servizio e consulenza tecnica quasi del tutto assenti nei primi store. Attualmente sono 28 i punti vendita operativi in Italia, presenti soprat-
merce. Nell’assortimento – composto da circa 22.000 referenze – spicca la completezza di gamma, soprattutto dei segmenti piastrelle, sanitari, idraulica, ferramenta, utensileria, vernici, edilizia, falegnameria ed elettricità. Ben sviluppato, inoltre, il servizio di assistenza al cliente; si segnalano, in particolare, il banco servito del reparto idraulica e del reparto ferramenta e il servizio tintometro.
Riferimento nella vendita di materiali tecnici
Ed è proprio il negozio di Cagliari il primo a essere coinvolto nel cambio insegna, adottando, appunto, il nuovo brand Tecnomat. Un nuovo nome per la
rete commerciale che, secondo le intenzioni del gruppo, rappresenta meglio sia il brand che l’offerta. Il nuovo marchio, nello specifico, intende rafforzare l’identità di Bricoman come punto di riferimento sul mercato nella vendita di materiali tecnici. Sembrerebbe evidente il tentativo di “smarcarsi” dal concetto Brico – sicuramente più indirizzato verso un utenza privata – rivolgendosi in maniera ancora più diretta ai professionisti del settore. Certo è che – insieme al cambio di insegna, prevista in maniera progressiva nel corso del 2022 – si accompagnerà il nuovo piano di sviluppo della rete commerciale che punta a raggiungere 70 negozi sul territorio nazionale entro il 2030 (attualmente sono 28). Dunque, nel complesso, le nuove aperture attese saranno 42. Questo importante incremento della rete di vendita avrà una ricaduta notevole dal punto di vista dell’occupazione. Considerando che un negozio del Gruppo occupa in media 150 dipendenti e che si prevede una media di 4 aperture l’anno da qui al 2030, l’azienda stima il reclutamento di circa 600 risorse l’anno. In totale, quindi, sono 6.300 i posti di lavoro Bricoman-Tecnomat che potrebbero essere creati grazie al programma di crescita.
Le vendite del canale Bricolage
Gli ultimi dati sull’andamento delle vendite nel canale del bricolage, provenienti dai principali mercati europei, risentono inevitabilmente dell’effetto Covid-19 che, in parte, influirà anche sui dati del 2022. Nonostante tutto, si evidenzia un trend sicuramente positivo con differenze significative tra gli Stati europei. Per esempio, in Germania – che ha superato quasi indenne (almeno B&R | 283
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Logistica
dal punto di vista economico) la prima ondata pandemica del 2020 – due anni fa si è registrato un risultato storico per il canale del bricolage, con un +14% sul 2019. Ma nel 2021, il fatturato del settore Brico ha segnato una flessione del 10%, riportando i fatturati ai livelli del 2019. Meglio di tutti la Francia, le cui vendite di prodotti Brico hanno chiuso ampiamente in positivo nel 2020 (+13%) e nel 2021 sono cresciute di un ulteriore 15% circa (gennaio-ottobre. Dati FMBBanque de France). Per quanto riguarda l’Italia, il mercato Brico ha chiuso in sostanziale parità il 2020 (-0,3%), con un forte rimbalzo nel primo semestre 2021 (+14,3%. Dati GfK). L’insegna con il valore della produzione più elevato è Leroy Merlin con il 39,7% di quota di mercato rispetto agli altri sei competitor e del 31,7% rispetto al totale del mercato stimato. Bricoman è la seconda azienda per valore della produzione (nel 2019 ha superato il miliardo di euro), rappresentando il 21% di quota di mercato a livello nazionale; segue Obi che con 467 milioni di euro 64
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è il terzo player nazionale, con quasi il 10% di quota di mercato. Bricoman detiene la migliore performance di crescita del volume d’affari: +11,3% sul 2018, seguita da Bricofer Group – che considera i bilanci consolidati di Bricofer e Bricoself – con un +5,6% e dall’ottima performance di Leroy Merlin che è cresciuta nel 2019 del 5,2%.
per il 6%, quasi la metà di quella complessiva. Da questo punto di vista vorrei evidenziare il sito: installatorieposatori. it, collegato con il sito di Bricoman; un sito gratuito che consente di mettere in contatto le imprese e i professionisti nell’ambito delle costruzioni, ristrutturazioni e manutenzione della casa, previa registrazione, e i clienti privati.
Online
In conclusione
Interessanti i dati relativi alle vendite online che stanno progressivamente guadagnando terreno. Per esempio, in Francia – dove i player online stanno affermandosi in maniera decisa – le vendite online delle grandi superfici del bricolage contribuiscono alla crescita
Quattordici anni fa ci chiedevamo se fossimo di fronte a un nuovo competitor o il tipo di concorrenza sarebbe risultata indiretta e sostanzialmente marginale nei confronti dei grossisti ITS. Nel frattempo lo scenario distributivo è radicalmente cambiato e con lui anche gli strumenti e i canali di vendita. Il cambio di insegna e la nascita di Tecnomat è conseguenziale al cambiamento in corso: un messaggio forte verso l’utenza professionale, pur non disdegnando il privato. Per concludere, ricordo un grossista idrotermosanitario che considerava Bricoman poco pericoloso, soprattutto quando lontano dalla propria azienda.
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Bonus barriere architettoniche La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto una detrazione del 75% delle spese sostenute nel 2022 per consentire a tutti di muoversi in casa in sicurezza
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l comma 42 dell’articolo 1 della Legge di bilancio 2022 (Legge n. 234/2021) introduce la detrazione del 75% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 relative a interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti. La detrazione per la rimozione delle barriere architettoniche in edifici esistenti non è riservata alle sole persone con disabilità, ma ne può usufruire chiunque. La finalità, infatti, è quella di rendere le case accessibili a tutti. L’importo massimo della detrazione varia a seconda del numero di unità immobiliari che costituiscono l’edificio. La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a: • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e con accesso autonomo dall’esterno; • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari; • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari. L’agevolazione – che consiste in una detrazione d’imposta del 75% delle spese sostenute e correttamente documentate – va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo. Lavori agevolati È possibile usufruire dell’agevolazione sia per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per esempio, la costruzione di un ascensore) sia per la realizzazione di strumenti che – attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico – siano idonei a 66
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favorire la mobilità interna ed esterna delle persone gravemente disabili, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge n. 104 del 1992. Rientrano tra i lavori che possono usufruire dell’agevolazione anche la ristrutturazione dei viali d’accesso (prevedendo un percorso per le persone ipovedenti); la sistemazione dei posti auto (inserendo aree di parcheggio riservate ai disabili); la sostituzione di citofoni, cassette della posta, portone e scale d’ingresso, inserendo, se necessario, dei montascale. Beneficiari, alcuni esempi Per poter beneficiare del bonus, tutti gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal D.M. 236 del 14 giugno 1989 sull’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati. Per l’installazione dell’ascensore, ad esempio, è previsto che – ove non sia possibile il montaggio di cabine di dimensioni superiori – possa avere le seguenti caratteristiche: • cabina di dimensioni minime di 1,20 m di profondità e 0,80 m di larghezza; • porta con luce netta minima di 0,75 m posta sul lato corto; • piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di 1,40 x 1,40 m. Le porte di cabina e di piano devono essere del tipo a scorrimento automatico. Nel caso di adeguamento, la porta di piano può essere del tipo ad anta incernierata purché dotata di sistema per l’apertura automatica. In tutti i casi, le porte devono rimanere aperte per almeno 8 secondi e il tempo di chiusura non deve essere inferiore a 4 secondi. L’arresto ai piani deve avvenire con autolivellamento con tolleranza massima ± 2 cm, mentre lo stazionamento della cabina ai piani di fermata deve avvenire con porte chiuse. La bottoniera di comando interna ed esterna deve avere i bottoni a un’al-
tezza massima compresa tra 1,10 e 1,40 m. Nell’interno della cabina, oltre il campanello di allarme, deve essere posto un citofono ad altezza compresa tra 1,10 m e 1,30 m e una luce d’emergenza con autonomia minima di 3 ore. I pulsanti di comando devono prevedere la numerazione in rilievo e le scritte con traduzione in Braille; anche in adiacenza alla bottoniera esterna deve essere posta una placca di riconoscimento di piano in caratteri Braille. Infine, si deve prevedere la segnalazione sonora dell’arrivo al piano e, ove possibile, l’installazione di un sedile ribaltabile con ritorno automatico. Barriere architettoniche, altre agevolazioni Il bonus barriere architettoniche 75% si aggiunge ad altri due bonus prorogati dalla Legge di bilancio 2022. Il primo è il bonus ristrutturazioni, che prevede la detrazione Irpef del 50%, calcolata su un importo massimo di 96.000 euro, delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024. Il secondo è il Superbonus per interventi “trainati”. In questo caso, per richiedere la detrazione del 110%, è necessario che i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche (“trainati”) siano eseguiti congiuntamente a lavori “trainanti”, quali: interventi di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti. La presenza di un proprietario o un inquilino disabili o che abbiano un’età superiore ai 65 anni è totalmente irrilevante ai fini dell’applicazione del beneficio. Quando i lavori vengono effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali, il singolo condomino usufrui-
sce della detrazione per i lavori, sulla base dei millesimi di proprietà o dei diversi criteri applicabili ai sensi degli articoli 1123 e seguenti del Codice Civile. Nel caso in cui i lavori sulle parti comuni di un edificio residenziale vengano sostenuti solo da alcuni condomini, per questi è possibile avvalersi delle detrazioni fiscali previste dalle norme agevolative utilizzando un criterio diverso da quello legale di ripartizione delle spese condominiali (previsto dall’art.1123 del C.C.); condizione necessaria, però, è che l’assemblea dei condomini autorizzi l’esecuzione dei lavori e all’unanimità acconsenta al sostenimento delle relative spese solo da parte di alcuni condomini. Nel caso in cui i lavori sulle parti comuni vengano eseguiti senza delibera assembleare, i costi saranno detraibili dai condomini che hanno sostenuto le relative spese, limitatamente alla parte di spesa a loro imputabile sulla base della tabella condominiale di ripartizione millesimale. Opzioni alternative Per queste tre detrazioni, l’art. 121 del Decreto Rilancio ha previsto la possibilità di essere utilizzate tramite le seguenti opzioni alternative: • la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante; • lo sconto in fattura da parte del fornitore. In caso di utilizzo delle opzioni alternative, fatta esclusione per gli interventi di edilizia libera e per quelli di importo inferiore a 10.000 euro, è richiesto: • il visto di conformità; • l’asseverazione di congruità delle spese sostenute.
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La Caielli e Ferrari rappresenta la storia di una famiglia con la passione per il lavoro e la voglia di affermarsi in un mercato da sempre in evoluzione continua.
Specializzata nella distribuzione di materiale idrotermosanitario e nell’arredo bagno, nasce nel 1 dei suoi fondatori: Enrica Caielli e Ivo Ferrari. Oggi l’azienda si compone di quattro sedi, di Piemonte e la Lombardia: la sede storica a Vergiate, in provincia di Varese, due in provincia d Mergozzo e Domodossola e a Borgosesia nel Vercellese.
Da più di 60 anni, l’azienda fornisce un servizio specializzato e professionale alla propria Clientel la formazione mirata del personale e la scelta di marchi che offrano un vantaggioso rapporto q e garanzie nel post vendita. Grande attenzione viene poi riservata alla promozione e distribuzion che difendono l’ambiente attraverso il risparmio energetico, la tutela del consumatore e all’ava punto di vista tecnologico.
Luigi e Marco Ferrari, che seguono le orme dei genitori, portano avanti con orgoglio e en tradizione di famiglia, con la voglia inesauribile di innovare e di stupire il Cliente. Onestà, affidabilità, professionalità, orgoglio, senso di appartenenza, rispetto per le regole del mercato della Caielli e Ferrari.
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a Caielli e Ferrari Srl rappresenta la storia di una famiglia con la passione per il lavoro e la voglia di crescere e di affermarsi in un mercato da sempre in evoluzione continua. Specializzata nella distribuzione di materiale idrotermosanitario e nell’arredobagno, nasce nel 1961 a opera dei suoi fondatori: Enrica Caielli e Ivo Ferrari. Oggi l’azienda si compone di quattro sedi, dislocate tra Piemonte e Lombardia: la sede storica a Vergiate (VA), due in provincia di Verbania, a Mergozzo e Domodossola, e una a Borgosesia nel Vercellese. Da più di 60 anni, l’azienda fornisce un servizio specializzato e professionale alla propria clientela attraverso la formazione mirata del personale e la scelta di marchi che offrono un vantaggioso rapporto qualità prezzo e garanzie nel post vendita. Grande attenzione viene poi riservata alla promozione e distribuzione di prodotti che difendono l’ambiente attraverso il risparmio energetico, alla tutela del consumatore e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Luigi e Marco Ferrari, che seguono le orme dei genitori, portano avanti con orgoglio e entusiasmo la tradizione di famiglia, con la voglia inesauribile di innovare e di stupire il cliente. Onestà, trasparenza, affidabilità, professionalità, orgoglio, senso di appartenenza e rispetto per le regole del mercato sono i valori della Caielli e Ferrari. Ogni sede dispone di magazzini, uffici e showroom dove gli allestimenti delle soluzioni d’arredo rispondono alle esigenze della clientela più esigente e raffinata. La Caielli e Ferrari Srl oggi si avvale di un’organizzazione aziendale strutturata come le aziende di grandi dimensioni, mantenendo comunque una gestione snella ed efficiente e investendo sul capitale umano attraverso la formazione continua dei suoi manager e collaboratori, che rappresentano le basi solide su cui costruire il futuro.
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a SA.I.T. SPA nasce nel 1973 a Salò (BS) come società di vendita di materiale idraulico da un’intuizione di Orazio Raggi che, per soddisfare le necessità del settore, decide di avviare un magazzino dedicato in zona periferica. Successivamente, negli anni ‘80, apre il primo negozio di arredobagno (200 mq) a ridosso del centro storico di Salò. Il passo definitivo, però, viene compiuto negli anni ‘90 quando costruisce la sede definitiva nella zona industriale di Salò con 10.000 mq di magazzino. Qui amplia sempre di più lo spazio dedicato all’arredobagno con uno showroom di 700 mq dedicato all’esposizione di prodotti ricercati e innovativi. Sotto la sapiente guida del suo storico direttore, Claudio Righettini, ha sempre fornito un servizio molto apprezzato dalla sua clientela grazie a un magazzino ampiamente fornito, a una logistica diffusa – garantita da 11 mezzi commerciali di diversa portata – e alla sua risorsa più importante: il personale motivato, professionale e legato all’azienda. Ha investito anche in Veneto, in delle realtà caratterizzate dal suo stesso dinamismo e dall’orientamento al servizio al cliente: la Clima 2000 a Cavalcaselle (VR) e la Sesa Srl di Legnago (VR) dove ha portato il suo know how. Nel 2018 ha completamente rinnovato gli showroom di Salò e diCavalcaselle, caratterizzati da una cura dei particolari e da un servizio competente e personalizzato.
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elty è l’azienda del Gruppo Alpac specializzata nelle soluzioni decentralizzate per la Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con filtrazione aria e recupero di calore. I sistemi VMC proposti sono del tipo a doppio flusso continuo e permettono di ricambiare costantemente l’aria indoor, purificandola da agenti inquinanti, pollini e polveri sottili, e assicurando prestazioni di recupero di calore certificate sino al 91%. La gamma offre differenti linee di VMC di tipo decentralizzato che non richiedono canalizzazioni, né opere murarie particolarmente invasive, ideali quindi per migliorare la salubrità dell’aria e il benessere abitativo in edifici già esistenti o soggetti a riqualificazione. Sono disponibili prodotti retrofit per montaggio a parete, soluzioni a incasso nella muratura pensate per nuove costruzioni o ristrutturazioni, VMC per riqualificazioni con cappotto, sistemi per utilizzi in ambito community progettati per semplificare l’adeguamento impiantistico di uffici e scuole. Qualità costruttiva e prestazioni dei sistemi di ventilazione Helty sono riconosciute dal Sigillo VMC Qualità CasaClima e dal protocollo di certificazione di salubrità ambientale BioSafe. L’efficacia nella riduzione di inquinanti indoor, come polveri sottili e VOC, è stata validata da SIMA – Società Italiana Medicina Ambientale.
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LUCIANO DALLA VIA CEO “La mission di Helty è contribuire alla diffusione di una nuova cultura della salute e del benessere nelle abitazioni, negli uffici e nelle scuole. Rispondiamo a questa sfida progettando e realizzando soluzioni per il ricambio e la purificazione dell’aria compatte, veloci da installare, tecnologicamente avanzate e ad alta efficienza” MATTEO GRISI Direttore Marketing “Siamo quotidianamente al fianco di chi propone e installa impianti e sistemi evoluti per portare aria sana e comfort in ogni ambito di vita e lavoro. Ai professionisti offriamo la più estesa gamma di VMC puntuali a doppio flusso – dai 42 m3/h sino agli 800 m3/h – e un mondo di servizi dedicati che comprende consulenza qualificata, supporto alla progettazione ed eventi di aggiornamento e formazione” ANDREA TASETTI Sales Manager “La distribuzione del canale ITS è il nostro interlocutore prioritario. Vogliamo stringere relazioni di valore con partner qualificati con i quali lavorare in sinergia per intercettare le opportunità di un mercato in forte espansione che registra una domanda importante di tecnologie di ventilazione decentrate di qualità” LORENZO FOLLADORE Communication manager “La pandemia ha definitivamente acceso i riflettori sull’importanza del rinnovo continuo dell’aria in ambiente confinato. Con un certo anticipo, Helty ha creato un brand con un posizionamento distintivo in un mercato che oggi denota una consapevolezza più matura sui temi dell’indoor air quality”
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Accordo-quadro ANGAISA/INFORMATICA CENTRO L’accordo-quadro sottoscritto da ANGAISA consente alle aziende associate di avvalersi, a condizioni di particolare favore, degli strumenti e servizi erogati da Informatica Centro, leader di settore in Soluzioni software ERP ed e-commerce. Informatica Centro Srl è nata nel 1989 e opera in Italia da oltre 30 anni avvalendosi di una solida struttura diretta e indiretta fatta di consulenti e partner storici con i quali sviluppa e rinnova le soluzioni. L’azienda è focalizzata sullo
sviluppo tecnologico e funzionale di Soluzioni ERP, e-commerce, DMS, CRM, B.I. ed è dotata di un centro di ricerca e sviluppo interno che sperimenta continuamente le nuove tecnologie, di un team dedicato allo sviluppo degli standard applicativi e di una importante squadra dedita alla consulenza, formazione e assistenza dei clienti. A completare l’area tecnica, l’ufficio sistemistico eroga servizi professionali ai soli clienti che utilizzano le soluzioni
aziendali, mentre per le grandi infrastrutture è attiva una collaborazione con un partner di eccellenza nazionale. Informatica Centro ha indirizzato tutto il suo know-how unicamente verso lo sviluppo, la vendita e l’assistenza di soluzioni ERP ed e-commerce per l’impresa distributiva (ingrosso e dettaglio), lasciando in secondo ordine la vendita delle infrastrutture hardware e lo sviluppo di soluzione per il settore manifatturiero. www.angaisa.it | Area Soci/Convenzioni
Accordo-quadro ANGAISA/JUNGHEINRICH ANGAISA e Jungheinrich hanno rinnovato l’accordo quadro grazie al quale tutti i soci ANGAISA potranno avvalersi, a condizioni particolarmente interessanti, dei prodotti e dei servizi di una delle aziende leader a livello mondiale nel settore dei mezzi di movimentazione interna, nella tecnica di magazzino e del flusso di materiali. Jungheinrich è presente in Italia dal 1958 e, ad oggi, possiede con le sue sette filiali la rete di vendita e assistenza diretta più capillare presente sul territorio. Il
servizio di assistenza si avvale di circa 530 tecnici di assistenza che, in caso di necessità, intervengono entro 8 ore lavorative con un furgone attrezzato e dotato di un completo assortimento delle parti di ricambio. I tecnici del servizio assistenza sono equipaggiati con le più moderne attrezzature che ne facilitano il lavoro e che quindi accorciano i tempi di intervento e conseguentemente di fermo macchina. www.angaisa.it | Area Soci/Convenzioni
ANGAISA – Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno – Associazione Sindacale di Categoria aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia – Membro della FEST (Fédération Européenne des Grossistes en Appareils Sanitaires et de Chauffage) – www.angaisa.it. ANGAISA associa con la qualifica di Soci Ordinari 243 aziende distributrici, con oltre 800 unità locali presenti sul territorio. I soci ANGAISA rappresentano circa il 40% del fatturato della distribuzione ITS nazionale; per caratteristiche dimensionali e organizzative, quella dei Soci ANGAISA è definita la Grande Distribuzione Specializzata del Settore Idrotermosanitario. ANGAISA associa inoltre – con la qualifica di Soci Sostenitori – 125 industrie, leader dei rispettivi ambiti merceologici, e 13 Gruppi di distribuzione.
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FISCO
Corrispettivi telematici: due applicativi per la lotta all’evasione fiscale Nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, con riferimento a commercianti al minuto e categorie assimilate, la Guardia di Finanza ha diffuso le istruzioni operative per l’utilizzo di due applicativi (denominati “Fatture e Corrispettivi” e “@-Fattura”) che, attraverso interrogazioni puntuali e massive dei dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici, permettono di individuare possibili alert di rischio. Essi consentono di acquisire una pluralità di informazioni utili per la pianificazione dell’attività di contrasto. È utilizzabile, poi, un terzo applicativo denominato “Pro.S.A.” (Provvedimenti di Sospensione Attività”) che permette di monitorare gli atti di contestazione emessi dall’Agenzia delle Entrate a seguito dei controlli strumentali con esito irregolare e gli eventuali provvedimenti di sospensione adottati.
Cessione dei crediti di imposta Si informa che, nella Gazzetta Ufficiale del 25 febbraio 2022, n. 47, è stato pubblicato – ed è entrato in vigore il giorno successivo – il decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 13, recante “Misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia, nonché sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili”. In particolare, si analizzano le disposizioni relative alla cessione dei crediti d’imposta, di cui agli artt. 121 e 122 del c.d. decreto “Rilancio” (art. 1, commi 1 e 2). Come noto, l’art. 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. decreto “Rilancio”) consente ai contribuenti, i quali sostengono spese in materia di recupero edilizio e di miglioramento energetico, per cui beneficiano di una detrazione d’imposta IRPEF, di optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente: • per un contributo, in termini di sconto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, che viene anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi, i quali possono recuperarlo sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi le banche e gli intermediari finanziari; • per la cessione di un credito d’imposta pari all’importo detraibile, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. L’art. 122 del medesimo decreto, inoltre, prevede la possibilità, fino al 31 dicembre 2021, di cedere a terzi alcuni crediti d’imposta introdotti dal decreto “Rilancio”, con meccanismi sostanzialmente analoghi a quelli previsti dall’art. 121. Il beneficiario del credito può optare, infatti, per la cessione del credito stesso ad altri soggetti, ivi inclusi il locatore o il
concedente (a fronte, in tal caso, di uno sconto di pari ammontare sul canone da versare), nonché gli istituti di credito e altri intermediari finanziari. Con l’articolo 28 del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 (c.d. decreto “Sostegni-ter”), è stato introdotto, con decorrenza dal 7 febbraio 2022, il limite di una sola cessione del credito d’imposta, al fine di evitare le catene di cessioni multiple. Il limite si applica anche allo sconto in fattura, nel momento in cui si trasforma in credito di imposta per l’impresa. Il decreto in esame interviene nuovamente sul tema della cessione dei crediti di imposta, risultanti dalle operazioni di cui ai menzionati artt. 121 e 122 del decreto “Rilancio”, abrogando il suddetto articolo 28 e mantenendo il limite di una sola cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’art. 106 del TUB, ovvero imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia. Le banche e gli altri istituti finanziari, in ogni caso, non possono procedere all’acquisizione di detti crediti ove ricorrano i presupposti previsti per la segnalazione di operazioni sospette, anche in relazione alla cessione successiva alla prima. Inoltre, mediante l’aggiunta all’art. 121 del comma 1-quater, è stabilito che i crediti, derivanti dall’esercizio delle opzioni di cui al medesimo articolo, non possono formare oggetto di cessioni parziali, successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate. A tal fine, al credito dovrà essere attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni. Tale nuova regola troverà applicazione per le comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022.
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Ultimissime da ANGAISA
FISCO
Limitazioni all’uso del contante Sul Supplemento alla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2022, è stata pubblicata la Legge n. 15 di conversione, con modificazioni, del D.l. n. 228/2021 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” (c.d. Decreto Milleproroghe). In particolare, la legge di conversione, in vigore dal 1° marzo 2022, interviene anche sul regime di utilizzo del denaro contante. Come noto dal 1° gennaio 2022 la soglia minima per il trasferimento del denaro contante, (prima pari a €
2.000,00) veniva abbassata a € 1.000,00. Con la modifica introdotta dalla Legge di conversione all’art. 49, comma 3 bis del D.lgs. 231/2007, il legislatore torna nuovamente indietro e stabilisce che il valore soglia oltre il quale è fatto divieto di trasferire denaro contante torni a essere pari a € 2.000,00 fino al 31 dicembre 2022. Viene pertanto posticipata dal 1° gennaio 2022 al 1°gennaio 2023 la riduzione a € 1.000,00 di tale valore soglia.
LAVORO
Dirigenti Terziario, integrazione welfare contrattuale e implementazione Piattaforma Nell’ambito dell’accordo sottoscritto il 16 giugno 2021 per la proroga del CCNL per i dirigenti di aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, le Parti firmatarie hanno inteso ottimizzare e integrare il sistema di welfare contrattuale dedicato ai dirigenti ricompresi nella sfera di applicazione del CCNL sopra richiamato. È stata, pertanto, prevista la possibilità per i datori di lavoro di riconoscere volontariamente ai dirigenti in argomento un importo annuo, cosiddetto “credito welfare”, spendibile in beni e servizi di welfare. Tale credito, che gode di una disciplina di favore sia fiscale che contributiva, può essere utilizzato per la fruizione o integrazione di coperture e prestazioni di welfare contrattuale nonché per spese e servizi mirati al benessere e alla conciliazione tra vita privata e professionale. Al fine di semplificare la fruibilità del credito welfare – e del welfare contrattuale in generale, anche con l’implementazione di progetti di welfare aziendale – è stata creata la Piattaforma Welfare Contrattuale Dirigenti Terziario, che consente di gestire le principali funzionalità, servizi e
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prodotti di welfare messi a disposizione dei dirigenti. Attraverso tale Piattaforma – strutturata in macro-aree dedicate alla previdenza complementare, all’assistenza sanitaria integrativa, alle coperture assicurative, alla formazione e al welfare aziendale – è possibile, infatti, accedere ai servizi e alle prestazioni previste sia dalla contrattazione collettiva che dai regolamenti aziendali. Con specifico riferimento alla previdenza di secondo pilastro, grazie all’accordo tra le Parti sopra
richiamato, il credito welfare può essere devoluto al Fondo di Previdenza Mario Negri, potendo così il dirigente incrementare la propria posizione individuale accantonata al Fondo e, dunque, godere maggiormente dei vantaggi offerti dalla partecipazione alla previdenza complementare. L’importo massimo destinabile al Fondo pensione, a titolo di versamenti aggiuntivi, è pari a € 5.000, comprensivo di una quota del contributo integrativo stabilito nella misura del 2%.
LAVORO
Codice alfanumerico unico dei CCNL L’INPS, attraverso il messaggio del 7 marzo 2022, n. 1058, ha disposto che, dalla competenza del mese di febbraio 2022, nella compilazione delle denunce mensili, è ammesso inserire solo il codice alfanumerico unico dei contratti collettivi nazionali di lavoro, che il CNEL assegna a ciascun CCNL del settore privato. Pertanto, l’INPS non provvede più a codificare i CCNL, terminando la fase transitoria di coesistenza dei due codici prevista per le competenze dei mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022. Infatti, l’articolo 16-quater del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, in legge 11 settembre 2020, n. 120, ha istituito il codice alfanumerico unico per indicare i contratti collettivi nazionali di lavoro, prevedendo che, nelle comunicazioni obbligatorie dei datori di lavoro al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e nelle denunce retributive mensili all’INPS, il dato relativo al CCNL applicato al lavoratore venga indicato mediante il codice alfanumerico unico attribuito dal CNEL. L’elemento da utilizzare continua a essere <CodiceContratto> di <DenunciaIndividuale> e l’elemento <TipoCodiceContratto> dovrà essere valorizzato con il codice “02”, come indicato nell’Allegato tecnico Uniemens e nella circolare n. 170/2021. L’INPS aggiornerà mensilmente i nuovi codici comunicati dal CNEL, a seguito del deposito di contratti, e la disattivazione di codici esistenti, per cessazione di contratti depositati.
FAQ – SUPERBONUS 110%
Quesito Nel caso di condominio che effettua un intervento trainante che consente il miglioramento di due classi energetiche, quale è il limite massimo di potenza per l’intervento trainato fotovoltaico? 20 kW per unità abitativa come indicato nella circolare 24/E del 2020, oppure 20 kW per edificio? Risponde il Governo italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri Si ritiene che se l’impianto è al servizio del condominio il limite di 20 KW è riferito all’edificio condominiale. Se invece l’impianto è al servizio delle singole unità abitative tale limite va riferito alla singola unità.
Quesito Si chiede se il Superbonus spetti per le spese sostenute per l’installazione di impianti solari fotovoltaici su: parti comuni di edifici residenziali in condominio, edifici unifamiliari residenziali e relative pertinenze, unità immobiliari residenziali e relative pertinenze funzionalmente indipendenti che dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari, unità immobiliari residenziali e relative pertinenze, site all’interno di edifici in condominio, pensiline di parcheggio aperto in area condominiale? Risponde il Governo italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri L’installazione di impianti fotovoltaici rientra tra gli interventi trainati a condizione che si esegua un intervento trainante di efficienza energetica di cui al comma 1 dell’articolo 119 del decreto Rilancio o che si esegua un intervento antisismico ai sensi del comma 4 dello stesso articolo. In particolare, l’installazione di impianti fotovoltaici può essere agevolata se è effettuata: sulle parti comuni di un edificio in condominio, sulle singole unità immobiliari che fanno parte del condominio medesimo, su edifici unifamiliari e su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con accesso autonomo dall’esterno. Ai fini del Superbonus l’installazione degli impianti in parola può essere effettuata anche sulle pertinenze dei predetti edifici e unità immobiliari. In applicazione di tale principio, pertanto, il Superbonus spetta anche nel caso in cui l’installazione sia effettuata in un’area pertinenziale dell’edificio in condominio, per esempio, sulle pensiline di un parcheggio aperto.
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Ultimissime da ANGAISA
EMERGENZA COVID-19
Luoghi di lavoro, pubblicata la Legge di conversione del D.L. n. 1/2022 Pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale n. 56 dell’8 marzo, la Legge n. 18 del 4 marzo 2022 di conversione del D.L. n. 1/2022 recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore”. Nel corso dell’iter parlamentare sono confluite nel provvedimento, senza subire modifiche sostanziali, le disposizioni del D.L. n. 5/2022, del quale è stata contestualmente disposta l’abrogazione, con salvezza degli effetti prodottisi e dei rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge. Di seguito una breve illustrazione delle modifiche intervenute in sede di conversione. Verifica dei certificati vaccinali e di guarigione nei luoghi di lavoro (art. 1, comma 1, capoverso art. 4-quinquies) La disposizione, che introduce l’articolo 4-quinquies nel D.L. n. 44/2021, è stata integrata in sede di conversione, prevedendo la possibilità per il datore di lavoro di delegare soggetti terzi per la verifica del possesso delle certificazioni verdi Covid-19 di vaccinazione o di guarigione dei lavoratori ultracinquantenni. Durata delle certificazioni verdi Covid19 di avvenuta somministrazione della dose di richiamo della vaccinazione anti SARS- CoV-2 o di avvenuta guarigione dal Covid-19 (art. 2-bis) La disposizione, aggiunta in sede di conversione, costituisce la trasposizione nel provvedimento dell’articolo 1 del D.L. n. 5/2022, con il quale, modificando l’articolo 9 del D.L. n. 52/2021, è stato soppresso il limite temporale di validità di 6 mesi del certificato verde Covid per i casi in cui esso sia generato in relazione all’assunzione della dose di richiamo del vaccino (successiva al completamento del ciclo primario) o in relazione a
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una guarigione successiva al completamento del ciclo primario del vaccino o successiva all’assunzione della dose di richiamo. Di conseguenza, per gli altri certificati, ottenuti a seguito di guarigione o completamento del ciclo vaccinale primario è confermata la validità di 6 mesi. Ulteriori disposizioni sul regime dell’autosorveglianza (art. 2-ter) L’articolo 2-ter, inserito in sede di conversione, costituisce la trasposizione dell’articolo 2 del D.L. n. 5/2022, avente a oggetto l’estensione dell’applicazione del regime di autosorveglianza – oltre ai casi in cui il contatto stretto si sia verificato entro i 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario (contro il Covid-19), o successivamente alla somministrazione della dose vaccinale di richiamo, ovvero entro i 120 giorni dalla guarigione (da un’infezione al medesimo Covid-19) – ai casi in cui il predetto contatto stretto con un soggetto positivo al virus SARS-CoV-2 riguardi un soggetto guarito dal Covid-19 dopo il completamento del ciclo primario di vaccinazione contro la medesima malattia. Rientro del lavoratore precedentemente sprovvisto di certificazione verde (art.3, comma 1, lettera c) La disposizione, introdotta in sede di conversione, modifica il comma 7 dell’articolo 9-septies del D.L. n. 52/2021. Tale modifica consente il rientro immediato nel luogo di lavoro del lavoratore, precedentemente sprovvisto del cd. green-pass, che entri in possesso della certificazione necessaria, purché il datore di lavoro non abbia già stipulato un contratto di lavoro per la sua sostituzione. Più nel dettaglio, l’articolo 9-septies, al comma 7, prevede che dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata del lavoratore sprovvisto di certificazione verde,
il datore di lavoro può sospenderlo per la durata corrispondente a quella del contratto stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi, rinnovabili fino al termine del 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso. Riguardo ai soggetti ultracinquantenni, tenuti a esibire il cd. green-pass “rafforzato” per accedere ai luoghi di lavoro, il suddetto termine per il rinnovo dei contratti di sostituzione viene ricondotto alla fine della vigenza dell’obbligo vaccinale di cui all’articolo 4-quater del D.L. n. 44/2021, ad oggi fissata al 15 giugno 2022. Con la suddetta modifica normativa, pertanto, il legislatore ha chiarito che, qualora il datore di lavoro stipuli un nuovo contratto per sostituire il lavoratore sospeso, quest’ultimo dovrà attendere la scadenza naturale del contratto di sostituzione prima del rientro al lavoro, seppur in possesso di certificazione verde. Lavoro agile per genitori di figli con disabilità (art. 5-ter, comma 1) La disposizione, introdotta nell’iter di conversione, prevede che, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza, ad oggi stabilita al 31 marzo 2022, i genitori lavoratori dipendenti privati che hanno almeno un figlio in condizioni di disabilità grave riconosciuta ai sensi della Legge n. 104/1992, o almeno un figlio con bisogni educativi speciali, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, fermo restando il rispetto degli obblighi informativi previsti dagli articoli 18-23 della Legge n. 81/2017. Tale diritto è concesso solo a condizione che nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore non lavoratore e che l’attività lavorativa non richieda necessariamente la presenza fisica.
EMERGENZA COVID-19
Ulteriore funzionalità del servizio “Greenpass50+” per la verifica del green-pass agli over 50 L’INPS, con messaggio n. 721 del 14 febbraio, comunica che – in ottemperanza al D.l. n. 1/2022 – il servizio per la verifica della certificazione verde Covid-19 denominato “Greenpass50+”, a partire dal 15 febbraio 2022, è stato implementato per procedere alla verifica del green-pass rafforzato per gli ultracinquantenni. Conseguentemente, l’INPS fornirà l’esito della verifica del green-pass (positivo o negativo) tenendo conto del requisito anagrafico. In particolare: • per gli over 50, è verificato il green-pass “rafforzato” (da vaccinazione o da guarigione); • per i restanti soggetti è verificato il green-pass “base” (da vaccinazione, da guarigione o da tampone negativo). In fase di controllo, i “Verificatori” selezionano, tra i dipendenti presenti nell’elenco visualizzato, solo il personale effettivamente in servizio, di cui è previsto l’accesso ai luoghi di lavoro ossia escludono gli assenti dal servizio e i dipendenti in lavoro agile, e, unicamente per le posizioni selezionate, possono verificare il possesso del greenpass.
www.bluerosso.it La voce quotidiana del mercato ITS
OGNI GIORNO NOTIZIE E COMMENTI PER CONOSCERE MEGLIO IL SETTORE IN CUI OPERI. PERCHÈ L’INFORMAZIONE IN TEMPO REALE È UN VANTAGGIO COMPETITIVO B&R | 283
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Ultimissime da ANGAISA
PREVIDENZA
Operativo dal 28 aprile il nuovo applicativo per l’invio dei certificati di infortunio L’INAIL, con comunicato del 21 febbraio, informa che dal 28 aprile 2022 sarà operativo il nuovo applicativo per l’invio dei certificati di infortunio nelle tre modalità di trasmissione online, offline e cooperazione applicativa/interoperabilità. Le novità riguardano i contenuti del certificato, nel tracciato del file da inviare in modalità offline in formato .xml, nell’interfaccia utente del servizio online, aggiornata in base alle nuove linee guida dell’INAIL, nell’architettura tecnologica e nella modalità di interoperabilità, adeguata alle linee
guida Agid, in sostituzione della cooperazione applicativa. Gli utenti che attualmente si avvalgono delle moda-
lità di invio offline e in cooperazione applicativa devono adeguare i propri sistemi entro il 28 aprile, seguendo le istruzioni fornite nella documentazione (manuale utente, cronologia delle versioni, xml schema, tabelle tipologiche e specifiche tecniche), disponibile nelle pagine del portale dedicate. Gli utenti che trasmettono i certificati in cooperazione applicativa possono continuare a usufruire dell’attuale servizio per il solo anno 2022. Dal mese di gennaio 2023, infatti, sarà operativo solo il nuovo servizio Rest.
INPS, omesso versamento delle ritenute previdenziali Il D.Lgs. n. 8/2016 dispone la depenalizzazione di numerose ipotesi di reato in materia di lavoro e previdenza obbligatoria, prevedendone la trasformazione in illeciti amministrativi. Tra le ipotesi di reato interessate dall’intervento normativo figura quello di omesso versamento delle ritenute previdenziali effettuate dal datore di lavoro. L’INPS ha illustrato, con circolare n. 121/2016, il nuovo quadro normativo che ha introdotto due diverse fattispecie sanzionatorie collegate all’importo dell’omissione. Per effetto dell’intervento legislativo, la sanzione penale della reclusione fino a tre anni, congiunta alla multa fino a 1.032 euro, si applica ai soli omessi versamenti di importo superiore a 10mila euro annui mentre se l’importo omesso è inferiore alla predetta soglia si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 euro a 50.000 euro. Ora l’INPS, con circolare n. 32 del 25 febbraio scorso, fornisce le indicazioni necessarie all’emissione dell’ordinanza-ingiunzione per l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria in caso di fondatezza dell’accertamento e di assenza del pagamento delle ritenute omesse ovvero di assenza del pagamento della sanzione in misura ridotta entro i termini normativamente previsti, nonché all’emissione dell’ordinanza motivata di archiviazione. Il pagamento deve essere effettuato in unica soluzione entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza-ingiunzione. Su richiesta dell’interessato che si trovi in condizioni economiche disagiate la sanzione può essere rateizzata. La richiesta di rateizzazione si presenta all’Inps via PEC, raccomandata o direttamente presso gli uffici, utilizzando il modulo SC97 “Richiesta di pagamento rateale dell’Ordinanza Ingiunzione”.
COMMERCIO
Locazione di immobili urbani a uso non abitativo. Indici ISTAT Si informa che sulla Gazzetta Ufficiale n. 50 del 1° marzo 2022 è stato pubblicato il comunicato ISTAT concernente l’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di gennaio 2022, necessario per l’aggiornamento del canone di locazione degli immobili ai sensi della Legge 392/78 e ai sensi della Legge 449/97. • La variazione annuale gennaio 2021 gennaio 2022 è pari a 4,7 (75% = 3,525); • la variazione biennale gennaio 2020 gennaio 2022 è pari a 4,9 (75% =3,525).
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IL BAGNO: NUOVI MATERIALI E NUOVE IDEE La ricerca trasforma l’ambiente bagno che diventa sempre più bello, oltre che funzionale, e più rispettoso dell’ambiente grazie alle nuove tecnologie e finiture
A CURA DI ROBERTA MUTTI BLU & ROSSO
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A CURA DI ROBERTA MUTTI BLU & ROSSO
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IN QUESTO NUMERO
PROGETTI Pag. 82
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Il bagno e il total look
INTERVISTA
Pag. 86 Il bagno del futuro è materico ed elettronico
OSPITALITÀ Pag. 90
Uno showroom permanente per l’ospitalità
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_P R O G E T TI Il bagno è sempre più protagonista nell’arredamento della casa, grazie a nuovi materiali e finiture. Francesco Lucchese, architetto e designer, racconta l’evoluzione dell’area bagno, sempre più simile a una spa domestica, e sempre più sostenibile
Il bagno e il total look Francesco Lucchese, architetto e designer, lavora da oltre trent’anni con lo Studio Lucchesedesign, sviluppando progetti di architettura, interior design e product design, in tutto il mondo. Collabora come direttore artistico e consulente aziendale per aziende di fama internazionale e, parallelamente, svolge attività di docenza presso la Facoltà di Design del Politecnico di Milano. La sua lunga e vasta esperienza spazia in molti campi dell’area bagno, dai sanitari ai rubinetti, alla ceramica. Nel 2021, il miscelatore LifeSteel®, da lui progettato per Fir, ha meritato una Menzione d’Onore al Compasso d’Oro. Sempre nel 2021, lo Studio Lucchese ha avviato il progetto Atmosfere, in collaborazione con Terratinta Group, un nuovo brand che comprende proposte di arredamento per la casa, che vedono come protagonista il grès porcellanato. Tavoli, mobili e accessori hanno il comune denominatore della ceramica, che diventa elemento distintivo e catalizzatore. Le proposte d’arredo sono caratterizzate da una grande trasversalità: l’obiettivo del total look ha spinto l’azienda a proporre sempre più un’unione tra le collezioni dei diversi brand, ognuno fortemente caratterizzato, ma anche perfettamente in grado di unirsi alle collezioni degli altri marchi, che diventano, con Atmosfere, complementari l’una con l’altra, dando vita a soluzioni personalizzate con cui arricchire i propri ambienti. 82
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● CONSOLLE DELLA COLLEZIONE ATMOSFERE di Lucchesedesign
● FRANCESCO LUCCHESE, architetto e designer Credit: Maurizio Marcato
Francesco Lucchese ci racconta Atmosfere e, sempre nell’area bagno, altri progetti che lo studio ha seguito.
● CONSOLLE DELLA COLLEZIONE ATMOSFERE di Lucchesedesign
Com’è nata l’idea del nuovo brand Atmosfere? Quando noi cominciamo una collaborazione con una nuova azienda, in genere, cerchiamo di inquadrare sia il loro approccio al progetto, sia la loro politica commerciale. Nel caso di Terratinta Group avevamo davanti un’azienda che stava già collaborando con Arbi per la distribuzione e aveva già in mente un’evoluzione verso il total look dell’ambiente bagno. Le lastre di grès porcellanato, dunque, venivano già impiegate per parti di mobili – come ante, rivestimenti e top – ed era un ottimo punto di partenza per sviluppare un progetto di arredamento di più ampio respiro. Cersaie 2019, dunque, è stata il teatro di quattro proposte di total look, ambientazioni di bagni che traevano ispirazione da quattro diversi stili musicali: Rock, Jazz, Blues e Opera. I quattro ambienti rispecchiavano altrettante moodboard, che definivano quattro immagini, realizzate con i rivestimenti e i pavimenti Terratinta, i mobili Arbi e la rubinetteria Fir. Da questo primo progetto abbiamo capito che l’idea avrebbe potuto funzionare, in quanto i rivenditori apprezzavano questa filosofia di esposizione. Pensiamo sia importante collaborare attivamente con i rivenditori, senza calare dall’alto prodotti che magari non vanno bene per quel negozio in particolare. Il nostro approccio maturo al progetto è stato molto apprezzato dall’amministratore delegato di Terratinta Group, Luca Migliorini, e da lì è cominciato lo sviluppo del nuovo brand, Atmosfere. In cosa si differenzia il brand Atmosfere? Il nuovo brand nasce per produrre e commercializzare elementi di arredo in cui il grès porcellanato è protagonista, comprimario insieme a materiali altrettanto belli e sostenibili. Tra i prodotti già in collezione, ci sono una consolle da bagno – in legno con il piano in grès –, un tavolo, anch’esso con il piano in grès e le gambe in legno, e una sedia in legno. Allo studio ci sono altri elementi e accessori, come una fioriera che potrebbe diventare un elemento per l’orto domestico, oltre al classico uso outdoor.
● CONSOLLE DELLA COLLEZIONE ATMOSFERE di Lucchesedesign
Qual è il valore aggiunto del grès porcellanato nei progetti di arredamento e industrial design? Oggi che il grès porcellanato è diventato molto popolare emergono sempre più i suoi molti requisiti
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● MISCELATORE PLAYONE di Lucchesedesign per Fir, 2004
● MISCELATORE NEW PLAYONE di Lucchesedesign per Fir, 2020
positivi. Una delle caratteristiche che ritengo più rilevanti è la sua sostenibilità. Di fatto, il grès porcellanato è un materiale naturale, riciclabile al 100%, che, per esempio, impatta meno sull’ambiente rispetto al marmo. Inoltre, viene lavorato dagli stessi artigiani che utilizzano il marmo; dunque si sostituisce a marmo e pietra con molta facilità. Infine, grazie alle maxi-lastre, può essere utilizzato per piani, anche di grandi dimensioni, lasciando così libertà progettuale ai designer e agli architetti di interni. Tra i suoi progetti, si annovera anche Lifesteel®, il miscelatore che ha avuto una Menzione d’Onore nell’ADI Index 2021. Come sta cambiando il mondo della rubinetteria? Lifesteel 59, progettato per FIR, è un miscelatore in acciaio AISI 316L, un acciaio particolarmente resistente alla corrosione; le parti in ottone sono a piombo zero per avere un miscelatore riciclabile al 100%. La nostra collaborazione con FIR è cominciata nel 2016, con Playsteel, un miscelatore rivoluzionario che puntava sull’essenzialità della linea. L’dea, infatti, era di avere un rubinetto senza leve sporgenti; un rubinetto sintetico, asciutto, in cui maniglia, corpo e bocca disegnavano una linea netta nello spazio. Il miscelatore Playsteel era in ottone; in seguito, abbiamo progettato il Playone 90, in acciaio. Negli ultimi anni, l’acciaio si sta diffondendo sempre più come materiale per miscelatori e rubinetti e, da diversi punti di vista, si rivela un’ottima
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scelta. Innanzitutto, è molto più resistente alla corrosione e permette di evitare il bagno galvanico, dunque è più sostenibile; inoltre, essendo molto resistente alla corrosione, è ideale per le zone saline. Certo, ha anche alcune limitazioni; per esempio, non ha una grande varietà di finiture. Infine, è molto costoso, dunque si colloca in una fascia di prezzo diversa rispetto all’ottone. Dove sta andando l’ambiente bagno dal punto di vista del design? Negli ultimi tempi, da quello che vediamo come studio, i clienti privati stanno investendo molto di più nell’ambiente bagno. Se prima il bagno valeva circa il 10% di un progetto residenziale, oggi si avvicina e spesso supera anche il 30% del totale del progetto. La spesa dedicata al bagno, dunque, è decisamente superiore rispetto al passato sia per lo spazio più ampio che viene dedicato all’ambiente, sia per la presenza di tecnologia nei sanitari. Rubinetti e miscelatori, in genere, costano di più, anche se – proprio grazie alla tecnologia – consentono di risparmiare una notevole quantità di acqua. Dal punto di vista dell’architettura, il bagno si sta sempre più estendendo nella casa, uscendo dai confini della stanza tecnica per diventare parte integrante dello spazio, con docce aperte e pareti doccia trasparenti. Nel complesso, il bagno diventa sempre più confortevole e materia di progetto sempre più interessante, per architetti e designer.
● SOFFIONE DOCCIA ENERGY di Lucchesedesign per Fir ● LAVABO LE MUSE di Lucchesedesign per Toto Indonesia, 2011
_I N T E R V I STA Luca Papini, designer, ha frequentato la facoltà di Architettura a Firenze e si è diplomato in Disegno Industriale allo IED di Milano. Dopo aver collaborato con alcuni studi di progettazione, nel 2006 ha aperto il proprio studio, focalizzandosi sul design del prodotto. Diversi suoi lavori hanno vinto premi internazionali: nel 2006 e nel 2010 il Chicago Good Design Award, nel 2010 ha ottenuto una menzione speciale per il suo prodotto “innovativo ed ecologico” dalla giuria del Gran Design Etico di Milano; nel 2011 ha ricevuto la nomination per il German Design Preis, e infine, ha vinto l’Archiproducts Design Award nel 2018. La sua lunga esperienza nel settore bagno comprende la direzione artistica di SDR e diversi prodotti per l’area bagno. Attualmente è art director di Terzofoco, brand di lavabi in ceramica, e sta portando avanti altri prodotti di ● LUCA PAPINI, art director di Terzofoco industrial design, oltre a progetti di interior design
Il bagno del futuro è materico ed elettronico Com’è cambiato lo spazio del bagno negli ultimi 20 anni? In generale, il progetto di un’abitazione oggi attribuisce molta più importanza allo spazio destinato al bagno rispetto al passato. Come risultato, il bagno non è più solo uno spazio tecnico e di servizio, ma una stanza da arredare, per un comfort totale. I materiali di finitura, per esempio, acquistano più rilievo e si registra sempre più anche l’uso delle carte da parati – che prima non si utilizzavano – o la ricerca di colori per creare ambienti rilassanti. Oltre a essere uno spazio da arredare, in molti casi, la stanza da bagno si è trasformata in un’autentica spa domestica, con docce super-accessoriate, vasche idromassaggio e, a volte, anche sauna e bagno turco. Possiamo dire che il bagno è diventato un nuovo protagonista dell’abitazione, che occupa un peso maggiore nel progetto sia dal punto di vista concettuale, sia come dimensione molto più ampia. In pratica, l’evoluzione del bagno è analoga a quella che ha subito la cucina, che si è distribuita, cambiando radicalmente le funzioni e la configurazione dello spazio domestico. Una volta, infatti, la casa comprendeva cucina, sala da pranzo e soggiorno. Oggi, invece, spesso un’abitazione ha un unico grande spazio aperto, con cucina a vista e area living: in questo spazio si accolgono gli ospiti e il bancone diventa un palcoscenico per showcooking o per l’aperitivo. È un nuovo trend, che esprime anche la volontà di mostrare la propria 86
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● CONDIZIONATORE 2.0 di Luca Papini per Innova
casa ad amici e parenti, specie se si è orgogliosi dell’arredamento. Tra l’altro, è un trend trasversale, diffuso sia in Occidente sia in Oriente; di recente, infatti, ho progettato due appartamenti a Shanghai, in cui i clienti hanno richiesto un progetto con l’obiettivo di mostrarlo ai propri amici. In quest’ottica di casa come luogo di accoglienza e comfort totale, il bagno è una parte fondamentale per completare l’estetica di un progetto.
● LAVABO DA APPOGGIO CANYON per Relax Design in Luxolid®
● CANYON FLOW soffione doccia per Relax Design in Luxolid®
Quali sono i materiali più utilizzati per i sanitari? Quali sono i pro e i contro per i diversi materiali? In genere, per i sanitari, la ceramica è ancora molto ricercata, anche se le resine polimeriche sono sempre più diffuse. Nella mia esperienza come art director di SDR ho imparato ad appezzare la ceramica e a valutarne i molti lati positivi, accanto a qualche aspetto più problematico. Tra gli aspetti a cui bisogna prestare più attenzione, c’è sicuramente la lavorazione. La ceramica, infatti, dev’essere colata, quindi vi sono molte più possibilità che un pezzo esca con qualche imperfezione. Per ridurre la possibilità di imperfezioni, con SDR, abbiamo sviluppato progetti con LivinStone, un materiale il cui componente principale è una carica minerale naturale denominata triidrato di alluminio, un minerale derivato dalla Bauxite, legato da una bassa percentuale di materia “acrilatata”, che conferisce malleabilità e lavorabilità. Va da sé, che con le solid surface, invece, trattandosi sostanzialmente di un materiale plastico, il margine di errore si riduce ulteriormente. Un altro lato da considerare è che con il solid surface si possono avere spigoli vivi o forme particolari, mentre la ceramica richiede forme più morbide che non prevedono spigoli accentuati poiché ci vuole sempre un minimo di curvatura. Infine, la superficie richiede speciali accorgimenti. Per esempio, con SDR, siamo stati i primi a fare un bidet interamente in solid surface, mentre il wc ha l’esterno in resina e l’interno in ceramica. Dal punto di vista estetico, ceramica e resine polimeriche sono molto diverse. Entrambe le superfici possono essere molto belle, ma possiedono alcune differenze sostanziali che dipendono dalla lavorazione e dalla composizione materica. La ceramica può sembrare fredda, ma in realtà offre la possibilità di scegliere l’impasto, dunque di decidere quale sarà l’aspetto finale. Il nuovo brand di cui seguo l’art direction, Terzofoco, per esempio, si avvale ancora di artigiani che lavorano al tornio e questo apre a molte possibilità per il risultato finale. Specie con la lavorazione manuale, infatti, si può lavorare sulla superficie
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● MISCELATORE MODO per Quadrodesign
● VASCA MARGOT per Relax Design in Luxolid®
per determinarne la ruvidezza e avere texture differenti, più o meno materiche. Per ottenere texture con le solid surface, invece, bisogna intervenire sulla facciata interna dello stampo e il risultato è molto più “artificiale”. D’altro canto, però, le solid surface hanno una superficie molto morbida, vellutata. E poi sono riparabili con molta facilità, mentre la ceramica danneggiata rimane danneggiata. La scelta di un materiale, dunque, dipende dalle proprie esigenze; non ci sono materiali migliori di altri. E dal punto di vista della sostenibilità? Il settore della rubinetteria sta implementando moltissimo l’uso dell’acciaio; questo, dal punto di vista della sostenibilità, è senz’altro positivo. L’acciaio è riciclabile al 100% e, inoltre, i rubinetti in acciaio non richiedono né cromature né ottone, dunque sono più ecocompatibili. Penso che in futuro potrebbero esserci parti in ceramica anche nei rubinetti, eliminando così ulteriormente cromo e ottone. Per mobili e sanitari, invece, vedo un’avanzata di materiali bio-derivati, come sughero, legno, vetro, argilla. Marmi e pietre possono essere più sostenibili, ma personalmente li ritengo più adatti per i rivestimenti. Un lavabo in marmo può essere bello e funzionale, ma una vasca in marmo è complessa, richiede di scavare un grande blocco e alla fine ne esce un manufatto molto pesante, che
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potrebbe anche richiedere rinforzi a pavimenti e soffitti. Non la trovo molto pratica. Penso che ceramica e solid surface siano molto più adatti alle vasche. Come possiamo immaginare il bagno del futuro? Dal punto di vista del progetto architettonico, penso che assisteremo a un ritorno del colore. Il gioco delle cromie è fondamentale. Per l’ambiente bagno il colore è ancora più importante; può far rilassare e aiutare a stare meglio. Un altro elemento che acquisterà ancora più rilievo sarà l’illuminazione, che potrà beneficiare dell’elettronica. La regolazione elettronica, infatti, consente di abbassare le luci quando si è sotto la doccia o nella vasca e di avere molta più luce quando serve, per esempio, davanti allo specchio. Ma l’elettronica può essere d’aiuto anche nell’attivazione di funzioni come la regolazione dei flussi d’acqua, per esempio, nel settore dell’ospitalità; mi aspetto anche che man mano in bagno avremo nuove funzioni, con l’internet delle cose. Questo non significa che il segno grafico della leva di un miscelatore o l’ergonomia di un’impugnatura passino in secondo piano: sarà semplicemente un’evoluzione. Del resto, non si può negare che alcune nuove finiture, come il PVD, abbiano una componente sensoriale dovuta alle superfici satinate opache, morbide e setose al tatto.
L’ADI Index 2021, tra i vari prodotti, comprendeva la pompa di calore Støne, progettata per Innova. Quali sono le principali innovazioni progettate nel settore del raffrescamento/riscaldamento? Støne di Innova ha un sistema di aspirazione frontale con un ventilatore plug fan che dirige il flusso d’aria verso le batterie di scambio, riducendo al minimo il rumore, assorbito quasi interamente dalla struttura. Non solo: il flusso d’aria in uscita può essere verticale o orizzontale per scegliere la direzione che ottimizza il comfort acustico. Le unità esterne possono essere installate in diversi contesti e modalità,
● BIDET E WC DELLA SERIE REVOLUTION, in solid surface, per SDR
con la possibilità di posizionarle completamente a ridosso della parete, facendole scomparire interamente o parzialmente nel muro e con combinazioni modulari innovative, per esempio schiena/schiena. E poi c’è il lato estetico: lo split Støne è sottile e bello da vedere. Con Innova stiamo lavorando da tempo per avere fancoil sempre più piccoli, vicini agli 8 cm di spessore. Inoltre, abbiamo messo a punto il condizionatore 2.0 che ha solo due fori di collegamento con l’esterno, senza unità esterna. Questi prodotti, dalla massima efficienza e dal minimo ingombro, sono sempre più popolari.
● LAVABO IN CERAMICA DELLA SERIE REVOLUTION per SDR
● POMPA DI CALORE STØNE per Innova
● SHANGHAI. Progetto di un bagno
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Uno showroom permanente per l’ospitalità Un’idea di hotel con diversi concept di bagno
● DRAMA, PROGETTO DI LAURA VERDI. In primo piano, il radiatore Milano di Tubes Credit: Flavio Ricci ● DRAMA, PROGETTO DI LAURA VERDI Credit: Flavio Ricci
● DETTAGLIO DI DRAMA, PROGETTO DI LAURA VERDI. Contenitore/ radiatore Montecarlo di Tubes Credit: Flavio Ricci
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DEMO Design Emotion, a Rimini, è un progetto di ospitalità e al tempo stesso di esposizione permanente. Partendo dal recupero di una pensione locale in disuso, il progetto ha previsto il coinvolgimento di diversi studi di architettura per ripensare gli spazi di quello che è già un hub di sperimentazione dell’hospitality. L’idea di Demo Hotel è venuta a Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality, società di consulenza alberghiera. Già il nome e il pay off sono programmatici: DEMO Design Emotion, un hotel di design che dà emozione ed è, allo stesso tempo, un progetto virtuoso e sostenibile che concentra le novità di un intero settore. L’origine del progetto risale a un evento, Rooms – ideato da Teamwork Hospitality – sviluppato in due annate consecutive (2018 e 2019), che ha previsto la realizzazione di camere di hotel progettate ognuna da un differente architetto e visitabili durante i tre giorni della manifestazione fieristica. Da lì, Santinato ha pensato che se le aziende accettano di mettersi in gioco per tre giorni di fiera, perché non potrebbero farlo per riproporre il concept in uno showroom permanente, ambientato in un hotel che funziona veramente? DEMO Design Emotion, dunque, è uno showroom permanente che è anche un hotel funzionante. Il progetto ha coinvolto 14 studi di architettura, ognuno dei quali ha progettato un’area differente, o una suite, e 90 brand diversi.
● IN A LIGHT WAVE bagno/spa nella suite Fragment Hospitality. Progetto di Alessia Galimberti Credit: Flavio Ricci
Il brand
Il brand e la visual identity sono stati sviluppati dallo studio di comunicazione Santacroce DDC. “Abbiamo voluto sottolineare il carattere dinamico e in divenire di DEMO – spiega Paolo Santacroce – studiando un brand in grado di comporsi e ricomporsi, capace di comunicare anche per sottrazione”. Il colore gioca un ruolo fondamentale: non a caso è il linguaggio scelto per le parti comuni. B&R | 283
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● INTO THE CLOUD. Progetto dello studio Barbara Vannucchi Credit: Flavio Ricci
I quattordici progetti DEMO comprende nove suite, una lobby, un’area co-working, una lavanderia e servizi al piano terra. Ogni spazio ha una propria identità, anticipata dal titolo del progetto. Gli esterni e le aree comuni, identificate dall’incipit di una nota canzone italiana (“Cerco l’estate tutto l’anno”), sono progettati dallo studio CaberlonCaroppi che ha ideato un concept basato sul colore, con ogni piano caratterizzato da una differente tonalità. Tra il piano terra e le suite, i diversi concept di bagno offrono un ampio panorama del bagno contemporaneo, con progetti di diversi architetti e la partecipazione di diverse aziende. Più che i singoli prodotti, è interessante analizzare come 92
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● SEA SUITE, penthouse. Progetto di Studio Bizzarro Credit: Flavio Ricci ● SMOOVE!!, suite progettata da FDA Fiorini D’Amico Architetti. Soffione doccia e rubinetteria Meta di Dornbracht, in nero opaco Credit: Flavio Ricci
ogni area e ogni suite corrisponda a un concetto di ospitalità diverso, sviluppato con una propria identità. Al piano terra, si trova un bagno aperto al pubblico; la restroom Drama, a cura di Laura Verdi, è dedicata alle eroine delle opere liriche italiane. In questo ambiente tutto è studiato per esaltare la femminilità: dai termoarredi di design ai lavabi freestanding. “Ai bagni si accede tramite un corridoio. – commenta Laura Verdi – Ho trasformato questo luogo di passaggio in un momento esperienziale, fatto di oscurità e tagli di luce: preludio a uno scenario che si aprirà a sorpresa dietro un sipario teatrale”. Qui trovano posto radiatori Milano di Tubes, caloriferi dal corpo sinuoso e scultoreo disegnato da Antonia Astori e Nicola De Ponti, proposti in due differenti colori, e Montecarlo, di Peter Jamieson sempre per Tubes, scaldasalviette ed elegante contenitore a giorno, attrezzabile con accessori come mensole e comodi ripiani liberamente posizionabili per piccoli oggetti
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_O S P I TA L I TÀ ● CIRCLE ROOM progettata da Silvia Ticchi Credit: Flavio Ricci
● SUITE TROPICANA CLUB di Rizoma Architetture. Miscelatori e doccia Tara di Dornbracht Credit: Francesca Pagliai
da bagno. La rubinetteria è Dornbracht. Sempre al piano terra, adiacente ai bagni comuni, Spin the wheel, di Ovre.design, è la lavanderia per gli ospiti e spogliatoi. “Gli spazi di servizio sono sempre troppo non pensati. Con DEMO, invece, abbiamo voluto creare una lavanderia e uno spogliatoio dinamici e divertenti in cui la gente ha la curiosità di andarci e di tornare”, spiegano Giulia Del Piano e Corrado Conti. Qui, si trovano anche lavabi Alape e miscelatori Meta di Dornbracht.
Le suite
Le nove suite di DEMO hanno una zona living, attrezzata in alcuni casi con kitchenette, una zona notte importante, anche con due camere da letto, e uno o due bagni. Al primo piano, Circle Room, progettata da Silvia Ticchi, è uno spazio fluido senza barriere fisiche, con tendaggi al posto delle porte e ante scorrevoli. L’interior design è basato sulla forma del cerchio, vagamente rétro, con uno stile casual e accogliente, profondamente armonico. Tra gli arredi, Soho di Tubes, un radiatore disegnato da Ludovica+Roberto Palomba che si distingue per la versatilità data dalla possibilità di installazione sia verticale che orizzontale, e a singola o doppia colonna. Sempre al primo piano, SMOOVE!!, progettata da FDA Fiorini D’Amico Architetti, è invece un invito a evadere. È organizzata su un elemento trasversale allo 94
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spazio, una parete che alterna le normali attrezzature di una moderna e confortevole camera d’hotel a una completa dotazione per lo sport e il benessere psicofisico. Tra i materiali naturali e le superfici tecnologiche di SMOOVE!!, spiccano i miscelatori lavabo a parete – per bidet e con deviatore doccia della serie Meta di Dornbracht in finitura nero opaco – abbinati agli accessori, al soffione e alla doccetta. Al secondo piano, invece, si trovano le suite Una vita da (A)mare, Fragment Hospitality e Hub 48 di Alessia Galimberti. Con il concept Una vita da (A) mare, lo studio Galimberti realizza una suite legata al genius loci caratterizzata da colori mediterranei, l’ottanio e il sabbia. L’interior è volutamente neutro, flessibile e versatile, pronto per essere ‘vestito’ con accessori che andranno a identificare e personalizzare lo stile. Colour Episodes di Hub48 inneggia al colore, con superfici fluide e volumi che vengono definiti da differenti tonalità, dove gli arredi si inseriscono per la loro forma e funzione. Fragment Hospitality crea invece un’esperienza immersiva che gioca sull’elemento fluido acqua. È una suite completamente accessibile, progettata con la consulenza di Roberto Vitali di Village for all. Il concept si chiama In a Light Wave e, oltre ad avere un bagno con doppio lavandino a differente altezza per garantire flessibilità di utilizzo a un’utenza ampliata – anche ai più piccoli –, dispone di un’area wellness
● SUITE TROPICANA CLUB di Rizoma Architetture. Miscelatori e doccia Tara di Dornbracht Credit: Flavio Ricci
completa. Al terzo piano ci accolgono Just Like Home di Contract Lab, Tropicana Club di Rizoma Architetture e Into the cloud di Barbara Vannucchi. Contract Lab, con Just like home, ha voluto creare uno spazio multifunzione che rispondesse alle esigenze di relax ma anche di adattabilità. Living e zona cucina possono diventare postazioni di lavoro, separate visivamente da una libreria sospesa, come anche le camere da letto, materiche e poliedriche. Una suite smart e green. Tropicana Club, di Rizoma Architetture, racconta una storia fatta di divertimento e colore. Un’esplosione di forme che ammiccano ad atmosfere pop giocate su materiali industrial e tonalità accese. Qui, i partner di
progetto sono Dornbracht, con la serie di rubinetteria Vaia e una composizione doccia, tutto nella finitura platinato opaco. Into the cloud, disegnata dallo Studio Vannucchi, è un invito alla leggerezza e a prendersi cura di sé, espresso con un format ripetibile. Qui sono presenti un radiatore di Tubes, Square verticale, di soli 28 mm di spessore, sottile come un ‘foglio di calore’, che si presta a svariate composizioni, e un Eve oro opaco, un oggetto scaldante ad alimentazione elettrica, che grazie a una luce dimmerabile regala una sensazione di benessere e comfort nell’ambiente. La penthouse di DEMO, al quarto e ultimo piano, è Sea Suite, studiata dallo Studio Bizzarro con i colori del mare. Non una semplice suite ma un’esperienza rilassante, in un ambiente fatto di luce, esperienze tattili, profumi e colori rassicuranti. Una grande terrazza che mette in comunicazione interno ed esterno, un living con kitchenette a scomparsa, una stanza doppia, con annessa una zona doccia multisensoriale.
● UNA VITA DA (A)MARE. Progetto di studio Alessia Galimberti Credit: Flavio Ricci
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