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Nel 2023 rallenta l’inflazione, ma consumi in frenata

Il 2023 è iniziato tra alti e bassi per l’economia italiana. Da un lato si registra un azzeramento della crescita dei consumi nell’ultimo quarto del 2022 con produzione e occupazione in riduzione tra novembre scorso e gennaio, dall’altro segnali positivi arrivano dalla situazione inflazione che sembrerebbe in significativa riduzione. A evidenziare questi dati è la Congiuntura Confcommercio di gennaio; secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella: “Date le nostre stime, nel mese di gennaio i prezzi al consumo dovrebbero registrare un incremento dello 0,6% su dicembre, portando il tasso di variazione tendenziale al 10,5% (dall’11,6% di dicembre). L’importante eredità del 2022 (il trascinamento è stato pari al 5,1%) e la perdurante crescita dell’inflazione di fondo rendono, comunque, difficile ipotizzare una crescita dei prezzi nella media del 2023 sotto il 6%”. I servizi si confermano in forte ritardo (-11,2%), così come il segmento dell’automotive (-23,8%) e dell’abbigliamento e calzature (-6,6%). In linea con un deterioramento mostrato dai principali indicatori nella parte finale dello scorso anno, a gennaio il PIL, secondo le nostre stime, dovrebbe registrare una riduzione dello 0,9% congiunturale e una crescita dello 0,4% nel confronto annuo, ponendo le premesse per un primo trimestre recessivo. Gli ultimi dati sull’inflazione e i segnali di rallentamento sul versante dei costi delle materie prime energetiche, sembrerebbero indicare l’inizio di una fase meno espansiva dei prezzi. Secondo le stime di Confcommercio nel mese di gennaio i prezzi al consumo dovrebbero registrare un incremento dello 0,6% su dicembre, portando il tasso di variazione tendenziale al 10,5% (dall’11,6% di dicembre). L’importante eredità del 2022 (il trascinamento è stato pari al 5,1%) e la perdurante crescita dell’inflazione di fondo rendono, comunque, difficile ipotizzare una crescita dei prezzi nella media del 2023 sotto il 6%.

CIICAI, fatturato a quota 96 milioni e welfare aziendale

In occasione del proprio evento di fine anno (al quale hanno partecipato oltre 700 invitati), il Gruppo CIICAI ha presentato i lusinghieri risultati conseguiti nel 2022, con un giro d’affari di circa 96 milioni di euro che colloca CIICAI fra le realtà più rilevanti della distribuzione idrotermosanitaria nazionale, sia per fatturato che per utile netto. “Il 2022 – ha sottolineato il Direttore Generale, Stefano De Maria – è stato anche l’anno in cui il consorzio ha varato il primo piano di welfare aziendale, destinando 1.000 euro a ciascuno dei 210 dipendenti ad integrazione della normale retribuzione. Per l’anno prossimo, questa cifra verrà aumentata a 1.200 euro, segno di un’attenzione particolare ai collaboratori che sono di fatto il fulcro che genera il valore dell’azienda”.

Premiato il miscelatore cucina hansgrohe Aqittura M91

hansgrohe Aqittura M91 è stato premiato con il riconoscimento più prestigioso alla cerimonia degli ICONIC AWARDS 2022: Innovative Architecture. Il rubinetto da cucina, presentato nella categoria “Product”, ha convinto l’intera giuria del concorso internazionale di architettura e design ricevendo il premio “Best of Best” per il suo straordinario design e la sua carica innovativa. Nella stessa categoria, anche l’innovativo rubinetto a risparmio idrico hansgrohe Rebris, è stato premiato come “ICONIC AWARDS 2022: Innovative Architecture Winner”. “Sono orgoglioso di ricevere il premio più importante per la nostra performance nella categoria Cucina – ha dichiarato entusiasta Martin Kiefer, Product Manager Kitchen; che ha poi aggiunto: “Con hansgrohe Aqittura M91 abbiamo creato un prodotto di design che guarda al futuro e mira a diventare il cuore pulsante dell’ambiente living, ma che allo stesso tempo promuove uno stile di vita sostenibile. Il riconoscimento come Best of Best sottolinea la nostra pretesa di sviluppare, senza compromessi, prodotti innovativi e sostenibili”.

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