8 minute read

Il parere di alcuni distributori ANGAISA

È passato più di un anno da quando il Consiglio Direttivo ha deciso di affidare a Maurizio Lo Re il ruolo di Presidente ANGAISA. Il Presidente, insieme con l’attuale Comitato esecutivo, ha definito un intenso programma per il quadriennio 2022-2025. Un parere su questo primo periodo…

Risponde Giuseppe Agoglitta: A distanza di poco più di un anno, il bilancio è assolutamente positivo. Considero l’attuale Presidente, Maurizio Lo Re, tra i migliori presidenti che l’Associazione abbia avuto. Io mi definisco un “angaisiano” che ama l’associazione, promuovendola molto anche nel mio ambito territoriale. Lo Re lo fa da molto più tempo di me con la stessa passione e grinta, in generale, per il mondo dell’associazionismo e, in particolare, per ANGAISA. Il suo programma per il quadriennio è certamente complesso e ricco di novità. Un esempio: le nuove commissioni di lavoro composte da colleghi che hanno specifiche competenze. Intensa anche la collaborazione con il Consiglio direttivo – formato dai presidenti di Regione e dai consiglieri – coinvolto nelle attività dell’Esecutivo. In questo periodo, se guardiamo al contesto economico e al periodo post-pandemico, lo sforzo è stato veramente lodevole.

Risponde Giacomo Parodi: Maurizio Lo Re è un Presidente con le idee molto chiare sul futuro e lo sviluppo di ANGAISA. La sua visione è sintetizzata nel programma relativo ai prossimi quattro anni: un programma sfidante e ambizioso, per il quale sono state poste tutte le premesse perché possa essere realizzato.

Il Presidente crede molto nel talento personale, ma è consapevole che solo con il “gioco di squadra” si ottengono nel tempo i risultati. È per questo motivo che ogni punto del programma associativo ha un responsabile e un gruppo di lavoro che lo sostiene e contribuisce fattivamente al perseguimento degli obiettivi. Un’altra peculiarità dell’attuale gestione è il coinvolgimento del Consiglio Direttivo alle attività dell’Esecutivo. Ritengo che un maggior coinvolgimento di tutti sia una garanzia ulteriore per lo svolgimento e la realizzazione del programma associativo.

Risponde Giovanni Tiritiello: Mi sembra che il nuovo Esecutivo e il suo Presidente si siano messi subito all’opera per portare avanti il programma di lavoro; questo non può che essere molto positivo per la nostra Associazione. Vedo coinvolgimento e nuova responsabilizzazione anche grazie alla creazione delle commissioni di lavoro tematiche che stanno già portando i primi e ottimi risultati del loro lavoro. Ho valutato, inoltre, con piacere le nuove collaborazioni intraprese da ANGAISA; in particolare quella con Nomisma – società di consulenza strategica e aziendale – che ritengo una voce autorevole in grado di aiutarci a meglio comprendere il nostro mercato e gli scenari economici futuri.

Quale tra i punti del programma associativo (innovazione tecnologica, relazioni, sinergie con tutti gli attori della filiera, ANGAISA Giovani, formazione, comunicazione) ritiene, tuttavia, impellente/prioritario considerato il contesto del settore?

Risponde Giuseppe Agoglitta: Considero prioritaria la sinergia con tutti gli attori della filiera. L’Associazione sta promuovendo ed è attiva sul fronte collaborazione e sinergia con le altre associazioni di categoria. Il Presidente ha promosso la collaborazione con ANCE e credo che in questo momento sia fondamentale aprire o rinforzare il dialogo con attori che operino all’interno dello stesso contesto. Mi riferisco al mondo elettrico, ma anche ad associazioni come ASSISTAL, ASSOBAGNO e, quindi, con il mondo delle associazioni del nostro settore per fare squadra e affrontare le problematiche del nostro mercato. Un mercato che ha vissuto due anni decisamente positivi se guardiamo al forte incremento di fatturato registrato dalle aziende: si tratta, tuttavia, di un mercato “drogato”, “euforico” – termini ormai consueti – rispetto al quale sia i distributori sia l’industria non hanno avuto gli strumenti necessari per capire come fronteggiarlo. Per contro, non sono mancati i problemi; mi riferisco alla poca disponibilità dei prodotti, ai listini aggiornati in tempi sempre più brevi con aumenti non previsti dei prodotti o dei componenti.

Risponde Giacomo Parodi: L’innovazione tecnologica è senza dubbio il punto del programma che merita una priorità in termini di risorse economiche e temporali. Come argomento prioritario di innovazione tecnologica è stato scelto il B2B, un tema da sempre dibattuto per il quale non si è mai trovata in questi anni una soluzione adottabile da tutti gli associati. Anche in questo caso, si è lavorato molto intensamente in questo ultimo anno e al Convegno ANGAISA è stata presentata la soluzione “pronta” per essere adottata da tutti coloro che credono che il B2B sia una delle attività sulla quale valga la pena investire per migliorare l’efficienza di uno dei nostri importanti ambiti aziendali. L’adozione di nuove procedure automatiche che facilitino lo scambio documentale tra cliente e fornitore azzerano, di fatto, il rischio di errore, facendo al contempo risparmiare tempo nelle operazioni, precedentemente manuali.

Risponde Giovanni Tiritiello: Considero l’aspetto della formazione un tema di assoluta priorità, da destinare ad aziende come la nostra, di mediopiccola dimensione, in quanto, è proprio nella formazione che possiamo trovare strumenti in più per poter affrontare i “colossi” del nostro mercato di riferimento. L’Associazione dovrebbe investire in progetti formativi che raggiungano quasi tutti i livelli delle nostre organizzazioni: tecnici, venditori, amministrativi e management

Su quale/i è utile riaggiustare il tiro?

Risponde Giuseppe Agoglitta: Mi riferisco alla comunicazione del brand ANGAISA. Da Presidente siciliano ho portato otto nuovi soci perché credo fortemente che l’Associazione debba crescere e debba avere un futuro. In tal senso, mi sento di dire che occorre essere attrattivi. Il mio riferimento è ad ANGAISA Giovani: occorre puntare sulle nuove leve per il rinnovamento delle aziende associate. Per rinnovamento intendo il ricambio generazionale presso le nostre strutture, ma anche quello all’interno dell’Associazione stessa. Ecco perché occorre lavorare molto sul senso di appartenenza al brand ANGAISA. Il senso di appartenenza cresce in misura proporzionale al coinvolgimento degli associati nelle varie attività. Il percorso che stiamo facendo con la dott. ssa Veronica Verona, ottima formatrice, e le visite al mondo dell’industria sono esempi di attività che consentono ai giovani di fare squadra, di confrontarsi e al contempo di guardare all’Associazione come punto di riferimento per crescere e formarsi. Non diamo per scontato che un’azienda associata debba sempre esserlo per generazioni.

Risponde Giacomo Parodi: Credo sia presto per valutare se aggiustare il tiro su qualche punto del programma. L’Esecutivo si riunisce con molta frequenza e tiene monitorata la situazione. Saranno loro a giudicare il buon grado di avanzamento dei lavori e adottare, eventualmente, correttivi alle attività svolte.

Risponde Giovanni Tiritiello: Non penso che sia necessario riaggiustare il tiro su quanto programmato dall’Esecutivo, ma nutro un po’ di “dispiacere” perché solo oggi rinasce con entusiasmo ANGAISA Giovani. La ritengo una bellissima esperienza associativa e formativa per i nostri ragazzi che attualmente si affacciano al mondo del lavoro e devono confrontarsi all’interno delle proprie aziende con le problematiche relative al passaggio generazionale. Sicuramente, questa forma di scambio e confronto non può che far bene a loro e alle nostre aziende; rappresenta una fonte importante di crescita.

A fronte delle serie problematiche (approvvigionamenti, ordini inevasi, calendarizzazione consegne, etc.) che si sono acuite in questi mesi e malgrado i numerosi comunicati di sensibilizzazione in tal senso inviati dall’Associazione stessa a tutta la filiera, ritenete che ANGAISA e l’attuale Comitato esecutivo abbiano messo in campo tutte le forze necessarie per far sentire la propria voce?

Risponde Giuseppe Agoglitta: Si può sempre fare di più. Tuttavia, occorre riconoscere le oggettive difficoltà incontrate in questi ultimi due anni con la pandemia che ha oltretutto fortemente limitato per un certo periodo gli spostamenti e gli incontri. Ecco perché ritengo che la sinergia con le altre associazioni possa dare più forza per stimolare il dialogo con le istituzioni e con il Governo. Mi riferisco, se vogliamo fare un esempio tra i tanti, alle molteplici variazioni in ambito “bonus”. Insieme e coesi aumentiamo la nostra rappresentatività.

Risponde Giacomo Parodi: Le problematiche relative agli approvvigionamenti e agli ordini inevasi di questi ultimi due anni rappresentano un fenomeno imprevisto e imprevedibile che non possiamo ancora sapere per quanto tempo durerà. ANGAISA e il Comitato Esecutivo hanno fatto la loro parte, ma questo tema ha colto impreparato un po’ tutto il settore; ogni azienda ha dovuto trovare individualmente delle soluzioni per ottenere dal mondo della produzione risposte accettabili. Ci sono settori produttivi che sono riusciti a riportarsi in una condizione di “normalità”, mentre per altri ci sarà bisogno ancora di tutto il 2023 per ritrovare tale condizione.

Risponde Giovanni Tiritiello: Purtroppo, in questo anno appena trascorso, abbiamo assistito a un continuo verificarsi di fatti imprevedibili e quasi impossibili da governare: continua modifica normativa in tema di bonus, caro energia, tempi biblici di consegna, continui aumenti di listino, aumento costo del denaro, etc. Penso che l’Associazione, con tempismo e puntualità, abbia rimarcato quelle che sono le esigenze e le richieste di tutta la nostra filiera e dell’intero settore edile che tanto ha contribuito ai risultati straordinari dell’Italia nei due anni appena passati.

Digitalizzazione dei processi. Siamo nei tempi?

Risponde Giuseppe Agoglitta: Perfettamente. Il programma relativo al nodo B2B prevedeva di iniziare a gennaio ed essere operativi. Durante il Convegno dell’Associazione, a dicembre, lo abbiamo presentato e ci sono state aziende pilota che hanno già intrapreso questo percorso facendo da apripista. Ora tocca ai singoli associati nei prossimi mesi aderire al progetto.

Risponde Giacomo Parodi: La digitalizzazione dei processi è un argomento molto ampio che ci vede sempre in ritardo rispetto al punto in cui si vorrebbe essere. Uno dei temi cruciali che vede impegnata ANGAISA, a fianco di Idrolab, riguarda le informazioni di prodotto da parte dei fornitori. Proprio su questo tema c’è ancora molto da lavorare perché i tempi con i quali il mondo della produzione sta fornendo i dati sono molto lenti e, contemporaneamente, la distribuzione sembra avere altre priorità rispetto all’obiettivo di ricezione delle informazioni di prodotto.

Risponde Giovanni Tiritiello: La digitalizzazione di molte procedure di lavoro nelle nostre aziende è un processo ineludibile e inevitabile. Solo che oggi tutto questo cambiamento sta diventando non più fattore critico di successo per le nostre aziende, bensì la condizione necessaria e basilare per poter affrontare certe sfide e confrontarsi con certi nostri concorrenti che fanno della digitalizzazione il loro principale punto di forza.

Visibilità e riconoscibilità del brand ANGAISA: riflessioni su quanto fatto finora e suggerimenti.

Risponde Giuseppe Agoglitta: Come già accennato, il brand ANGAISA dovrà necessariamente essere sempre più riconoscibile e capace di esercitare un forte richiamo. Ritengo in tal senso fondamentale la presenza dell’Associazione alle fiere di pertinenza e, perché no, anche al Salone del mobile. Tale presenza, attraverso uno stand riconoscibile, consentirebbe a chi è socio di ritrovarsi tra colleghi in uno spazio che sente proprio e, al contempo, lo stesso spazio fungerebbe da vetrina per i distributori non associati che possono in questo modo conoscere la nostra realtà. Io sono poi un forte sostenitore del ritorno dei convegni di più giorni – come avveniva diversi anni fa – con momenti conviviali che permettono di confrontarsi e di stare bene insieme.

Risponde Giacomo Parodi: Il lavoro finora svolto ha dato i suoi primi risultati positivi con una maggiore presenza e attività sui social. Lavorare sulla visibilità e riconoscibilità di un brand è un compito impegnativo. Credo ci siano ampi spazi per lavorare sul sito di ANGAISA che può e deve rappresentare uno strumento di consultazione e condivisione delle informazioni molto importante.

Risponde Giovanni Tiritiello: Non so se il senso della domanda sia riferito alla riconoscibilità della nostra Associazione all’interno di una serie di rapporti tra Associazioni del comparto edilizio. Se questo è il senso, fa bene il nostro Presidente a creare le basi e i presupposti per un più approfondito scambio di relazioni tra i diversi attori del nostro comparto che possano mettere in chiaro importanti punti a difesa dei nostri interessi e dei nostri clienti. È l’unione a fare la forza. 

This article is from: