![](https://assets.isu.pub/document-structure/230208104250-a1b19cf6253a6625bd13b024554359da/v1/dc8809f8eced9dcec9b80368d5cebce1.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
5 minute read
Quale logistica per il 2023?
Scenari ed evoluzione per il nuovo anno di Marco Barbetti – Logicà
Come confermato anche durante il XXIII Convegno nazionale ANGAISA, il 2022 è sicuramente stato per il comparto idrotermosanitario un anno straordinario, con crescite di volumi e fatturati che ha coinvolto tutte le realtà del settore, a prescindere dalle singole dimensioni aziendali. Questa crescita ha coinvolto a tutti i livelli anche la logistica (dai trasporti fino fino alle attività logistiche interne) al fine soddisfare, appunto, una domanda fuori dall’ordinario; non sempre però sono stati forniti servizi adeguati, diventando in alcuni casi un limite alla crescita stessa. Se l’aumento dei fatturati ITS in Italia ha visto crescite a due cifre, la logistica nel suo complesso ha segnato una crescita nominale di circa il 3% (dopo un +4,7 % del 2021) e ha dovuto affrontare una serie di difficoltà:
• aumenti dei costi operativi;
• scarsità capacità operativa nel trasporto e nei magazzini (mancanza di spazi su aerei, container e navi; carenza di autisti e addetti di magazzino; scarsità di spazi di stoccaggio e difficoltà a reperire le competenze);
• rallentamenti nelle supply chain internazionali;
• criticità a reperire energia e combustibili; • forte aumento dei costi di funzionamento delle filiere.
Costi operativi, scenari
I dati presentati da Mariano Bella, direttore Ufficio Studi di Confcommercio, confermano l’apertura di nuovi possibili scenari. Il primo, di recessione tecnica, conseguirebbe una riduzione moderata del traffico merci. Il secondo, più allarmante, porterebbe a una recessione più sostanziale, profonda e duratura con una perdita in termini di PIL di oltre 23 miliardi e un’occupazione inferiore di circa 160.000 unità. In altre parole, si genererebbe un ulteriore stress sui conti delle imprese di trasporto che rientrerebbero di forza tra i settori più a rischio, strette tra fatturati in riduzione e costi in crescita (specialmente energetici). Dallo studio emerge anche il cambiamento delle imprese di trasporto, divenute via via sempre più strutturate, con meno padroncini e più società di capitali. Mentre l’economia nel complesso perde il 10,2% di ditte individuali, il comparto logistico ne perde quasi un terzo; a compensazione di questo, se l’economia guadagna il 44,7% di società di capitali, autotrasporto e logistica ne guadagnano quasi il 58%.
Difficoltà di reperimento di capacità nei trasporti e nei magazzini
Dallo studio emerge una carenza del numero di autisti: si stima ne manchino circa 20.000 in Italia e 400.000 in tutta Europa; di contro, le aspettative di trovare un impiego e le iniziative finalizzate alla formazione stanno dando buoni risultati, evidenziando un forte incremento (14.000 nuove richieste) da parte di giovani che vogliono conseguire la carta di qualificazione del conducente (CQC). Tale situazione nel corso del 2022 – congiuntamente con la scarsità di materie prime e un inevitabile aumento dei costi – ha comportato una forte incertezza sui tempi di consegna, elemento che ha costretto i distributori ad attivare politiche di overstocking al fine di poter rispondere alla forte domanda, che inevitabilmente ha impattato sui magazzini sia in termini di spazio che di organizzazione degli stessi.
Continua la crescita della terziarizzazione
Nel 2020 (n.d.r. ultimo dato disponibile) il valore del mercato della logistica conto terzi, ossia il fatturato diretto ai soli clienti, è di 50,7 miliardi di euro, pari al 43,6% del valore totale della logistica in
Italia (116,4 miliardi di euro). Si riscontra una riduzione del numero di operatori del settore (-2,1%) che arrivano a 84.500 imprese, 30.000 in meno rispetto al 2009. Un consolidamento che riguarda soprattutto l’autotrasporto, acuendo i problemi di mancanza di capacità.
Nella supply chain vola il digitale
Entro la fine del 2023 l’intelligenza artificiale sarà integrata nel 50% delle soluzioni tecnologiche delle catene di approvvigionamento. Secondo uno studio del World Economic Forum, la digitalizzazione ha il potenziale di stravolgere la logistica potendo liberare nel periodo 2016-2025 circa 4 trilioni di dollari cumulativi di valore per l’industria e la società in generale. Nel trasporto marittimo si sta diffondendo l’automazione dei terminal portuali (sono circa 50 i terminal container automatizzati nel mondo); si registrano, inoltre, grandi sviluppi nei Port Community Systems, interfacce telematiche doganali uniche, e nel sistema di identificazione automatico, che consente a tutti di conoscere posizione, rotta, velocità e carico di una nave.
Intralogistica 4.0
Per quanto riguarda la logistica interna, un numero importante di aziende ha effettuato investimenti finalizzati all ’ottimizzazione della propria logistica: il
72% delle imprese ha avviato progetti di digitization, il 32% delle imprese ha avviato progetti di automation, mentre il 14% delle imprese ha avviato progetti di analytics In particolare, per quanto riguarda le aziende del settore ITS gli interventi hanno riguardato il rinnovamento del parco mezzi destinati alla movimentazione congiuntamente con l’ interconnessione tra i mezzi, gli strumenti per l’acquisizione dei dati e i sistemi informatici dedicati alla logistica e alla gestione. Anche in questo caso, per le criticità logistiche prima citate e la forte richiesta di mezzi, i produttori (senza distinzione) hanno affrontato diverse difficoltà che si sono tradotte in prima analisi nella dilatazione dei tempi di consegna (anche 50 settimane di attesa dall’ordine), mettendo a rischio il rispetto delle tempistiche previste dai bonus investimenti ordinari e strumentali 4.0.
L Mondo Dei Carrelli Elevatori
Per il 2022 si stima una crescita com- plessiva di circa il 10% del mercato dei carrelli elevatori, come detto, agevolata dall’utilizzo dei benefici fiscali. L a forte richiesta, inoltre, ha facilitato l ’entrata sul mercato italiano di produttori extraeuropei, in particolare a provenienza cinese, che hanno conquistato quote abbastanza significative di mercato. È bene sottolineare come alcune proposte per accedere alle agevolazioni previste non sempre rispondono ai requisiti di legge, che prevedono, appunto, l’interconnessione tra macchine e sistemi informatici di fabbrica e l’adozione di sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto mirati al monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo. In altre parole, non è sufficiente installare un tablet sul carrello per renderlo accessibile al credito. Dal 2023 al 2025, pur se con aliquote ridotte, restano in vigore i Bonus 4.0 con i seguenti parametri:
• 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
• 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
• 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro. I contributi sono cumulabili con il credito di imposta Sud, in corso di rifinanziamento anche per il 2023 da parte del Governo.
E dunque quale logistica ci aspettiamo per il 2023? Dato per scontato che i processi di innovazione logistici rappresentano un’opportunità, ma anche un obbligo per piccole e grandi realtà aziendali, il 2023 sarà un’ulteriore occasione per ottimizzare i propri processi e i costi correlati, che partono dalla rintracciabilità dei prodotti fino alla introduzione di automazione, mirate al servizio della clientela. Efficienza, precisione e rapidità di esecuzione per competere su un mercato che si preannuncia sempre più competitivo.
Il Prezzario per il Restauro dei Beni Culturali 2023 è specificatamente dedicato ai costi dei materiali e delle opere necessarie per realizzare interventi di restauro dei beni culturali e raccoglie descrizioni e prezzi relativi al restauro di opere in pietra, paramenti murari a faccia vista, mosaici, dipinti murali, dipinti su tela, dipinti su tavola, intonaci, stucchi, calchi e opere in gesso, opere su carta, manufatti in rame e leghe di rame, manufatti ceramici.
L’edizione 2023 è stata complessivamente rivisitata sia nelle descrizioni sia per la revisione generale di tutte le analisi dei prezzi alla base delle quotazioni riportate sia per l’implementazione del numero delle voci con l’introduzione di nuove tecnologie e metodologie di restauro. Sono stati ampiamente implementati i capitoli relativi alla Sicurezza e ai mosaici. Numerose modifiche sono state introdotte nel capitolo delle opere su carta ed è stato inserito un nuovo capitolo riguardante i manufatti scolpiti in legno e le strutture lignee.
Il Prezzario è la base per una corretta redazione di un capitolato speciale d’appalto per interventi di restauro. Le voci del Prezzario fungono da check list per un corretto preventivo comprensivo di ogni passaggio procedurale di intervento. Il Prezzario consente la redazione di preventivi e perizie su manufatti di pregio dal valore inestimabile