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Diamo luce alla ricerca

Palazzo della Loggia a Brescia (foto Matteo Marioli)

“Diamo luce alla ricerca”

In questi mesi, sta emergendo sempre più la fragilità dell’essere umano davanti all’incertezza della malattia. Brescia è stata scelta da AIRC quale ambasciatrice della campagna del Nastro Rosa

a cura della Redazione

Nel contesto attuale, si evidenzia ancora di più la forte necessità di investire nella ricerca e nelle professionalità in campo sanitario e farmaceutico. Palazzoli, con la determinazione di lasciare un’impronta nel mondo elettrotecnico e illuminotecnico, opera nella distribuzione dell’energia in bassa tensione e dell’illuminazione con il proposito di mettere al centro il bisogno dell’uomo di potersi esprimere in ciò che realizza, permettendone l’evoluzione costante. «Camminando lungo la via, tracciata nel 1904 dal fondatore, la Palazzoli di oggi non ha dimenticato la dimensione filantropica dell’uomo», cita il Cavaliere del Lavoro ing. Luigi Moretti, «il segno umanistico già tracciato nella comunità bresciana si amplia al contesto nazionale e internazionale». Responsabilità sociale, ricerca, innovazione continua sono valori che accomunano Palazzoli al mondo AIRC. Per questo, Palazzoli ha deciso di perpetuare il proprio credo costruendo insieme ad AIRC un percorso di ricerca e promozione della salute all’avanguardia, sia nel campo medico sia nel campo imprenditoriale. Nel mese di gennaio del 2020 è nato “Diamo Luce alla Ricerca”, un piano triennale in cui l’attitudine per la sicurezza a tutto tondo di Palazzoli e l’assoluto primato in termini di ricerca e salute di AIRC

Brescia e Palazzo della Loggia si accendono di rosa

Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro e il Comune di Brescia sono tornati lunedì 4 ottobre a illuminare in rosa Palazzo della Loggia dopo un incontro dal titolo: “Il Nastro Rosa AIRC: ricerca e prevenzione per battere il tumore al seno”, tenutosi nel Salone Vanvitelliano. I progressi della ricerca per la diagnosi e la cura del cancro al seno hanno portato oggi fino all’87% la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. L’attenzione deve però rimanere alta perché la malattia colpisce circa 55.000 donne in Italia ogni anno, una su otto nell’arco della vita, confermandosi come il tumore più diffuso nel genere femminile. Grazie al sostegno di Fondazione AIRC e di Palazzoli, Giampaolo Bianchini, responsabile Oncologia della mammella presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, sta studiando nuove prospettive di cura per le donne colpite dal tumore al seno triplo negativo: «Fino a pochi anni fa l’immunoterapia nel tumore del seno era una scommessa e molti miei colleghi non ci credevano. Nel giro di pochi anni le cose sono cambiate e l’immunoterapia oggi rappresenta un’importante opzione terapeutica per le donne con tumore triplo negativo, una forma molto aggressiva. Con il progetto sostenuto da AIRC punto a comprendere perché alcune pazienti beneficiano di questo trattamento e altre no, condizione fondamentale per poter poi definire nuove strategie terapeutiche».

Da Sinistra, il ricercatore Giampaolo Bianchini, il presidente del comitato lombardo di fondazione AIRC Esmeralda Gnutti e il Presidente di Palazzoli ing. Luigi Moretti (foto Matteo Marioli)

ha dato e darà luogo a importanti risultati per quanto concerne lo studio dell’Immunoterapia applicata alla cura del tumore al seno. Il Cavalier Luigi Moretti, presidente di Palazzoli, ha scelto di sostenere, attraverso AIRC, il progetto di ricerca del dottor Giampaolo Bianchini, responsabile Oncologia della mammella presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e ricercatore AIRC, permettendo di portare avanti la ricerca senza vincoli e/o necessità di fondi ulteriori. «Di fronte a questa fragilità umana e sociale», nota il Presidente Luigi Moretti, «è importante marciare uniti. Con il nostro programma, vogliamo anche essere ambasciatori presso i nostri clienti, installatori, industriali, Enti pubblici. D’altronde la responsabilità sociale gioca ormai da tempo un ruolo centrale nell’impegno dell’industria più … illuminata, per restare in tema Palazzoli». Coinvolgere, creare identità e rendere orgogliosi i propri dipendenti, sembrano concetti “scontati”, ma non lo sono affatto. Quindi, proprio grazie a questa rivoluzione umanistica, da anni in atto in azienda, ecco nascere questo progetto che va ancora di più a rafforzare l’attenzione della direzione verso la salute, in primis dei propri collaboratori e, in generale, della comunità. Tutti coinvolti nel progetto: dai fornitori ai clienti, la sfida è aumentare il lavoro affinché le percentuali da devolvere alla causa siano sempre più alte. Palazzoli è un’azienda che si distingue perché costantemente impegnata nella creazione di valore: prevenzione antinfortunistica, controllo delle emissioni, risparmio energetico, rispetto dell’ambiente. Tutto contribuisce a migliorare il posto di lavoro e la qualità della vita, un capitale che qualche sociologo chiama la “Felicità Interna Lorda”.

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