Dimensione Pulito Novembre/Dicembre 2021, Speciale Igiene alimentare

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CHEMlCA GROUP GEL LAVAMANI IGIENIZZANTE ENZA RISCIACQUO a base di Alcol 65-75% Alcol 65-75% AR-CO CHI MICA S.r.l. 9 test batteriologici Via Canalazzo, 22 41036 Medolla (MO) Italy www.arcochimica.it info@arcochim ica. it 5 formati di vendita disponibili
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SPECIALE IGIENE ALIMENTARE / SOMMARIO

IN COPERTINA

Tra le più importanti aziende nel settore chimico nazionale, Rubino Chem offre innovazione e tecnologia in una vasta gamma di prodotti per la detergenza professionale, garantendo l’alta qualità. L’azienda dispone di un reparto interdisciplinare di Ricerca & Sviluppo d’avanguardia. La nostra parola d’ordine è eccellenza.

CONSUMI

VI

Le scelte alimentari ai tempi della pandemia

Guendalina Graffigna

INTERVISTA GRUPPO

GERMINAL

X

Covid-19: implementato il piano sicurezza Maurizio Pedrini

PACKAGING

XIV

Economia circolare per una plastica sostenibile Francesca De Vecchi

SICUREZZA

XXII

La sanificazione vista dal Tecnologo Alimentare Silvia Monguzzi

FOOD EXPERIENCE

XXIV

La chimica degli aromi Luca Ilorini

TECNOLOGIE XXVIII

Sanitizzazione dei prodotti caseari freschi Francesco Emilio Ricciardi, Valentina Lacivita, Amalia Conte, Matteo Alessandro Del Nobile in collaborazione con GSICA

DIRITTO ALIMENTARE

XXX

Allerte alimentari: le nuove linee guida Chiara Marinuzzi

RUBRICA

XXXIV

Oggi sul mercato a cura di Loredana Vitulano

EVENTI XXXVIII

Parasitec 2021: Pest Control and Public Health

XL

Copyr festeggia 60 anni: invitato speciale… la natura Cristina Cardinali

DISINFESTAZIONE

XLIV

Norme in tutela dell’ambiente Michele Ruzza

XLVIII

Un felice incontro: ULV e micro-incapsulati Graziano Dassi

09/2021 | DIMENSIONE PULITO V S
XXII XXIV XXVIII XIV

Le scelte alimentari ai tempi della PANDEMIA

Guendalina Graffigna Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e della Salute, Università Cattolica del Sacro Cuore

Focalizzando l’atten zione sulle relazioni tra alimentazione e difese immunitarie, è recentemente uscito uno studio dell’Università Cattolica che inizia a far luce su un aspetto peculiare di questa fase storica: il cambiamento che il Covid-19 sta causando nell’approccio psicologico alle scelte e ai consumi alimentari. Da questa ricerca – condotta attra verso una survey su un campione

rappresentativo della popolazione – emerge subito un dato partico larmente rilevante: il 40% della popolazione italiana percepisce la propria alimentazione come “poco importante” al fine di rafforzare il sistema immunitario per ridurre il rischio di contagio da Covid-19. E in tal senso sono soprattutto i giovani a pensarla così: nella fascia della popolazione tra i 18 e i 34 anni, il 51% del campione non ritiene che le proprie scelte alimentari possano

aiutare a difendersi dal Covid-19. Seppur ad oggi non esistano evi denze scientifiche che testimoniano una relazione diretta tra l’alimenta zione e la prevenzione da Covid-19, è pur sempre vero che da sempre gli esperti sottolineano l’importanza di avere un sistema immunitario sano per affrontare al meglio eventi come questo. Risulta quindi interessante offrire una panoramica sugli orienta menti degli italiani rispetto al ruolo che l’alimentazione possa avere in

Se ancora oggi, in buona parte del Mondo, la pandemia da Covid-19 è un’emergenza sanitaria, è sempre più evidente come la crisi che ne sta derivando impatti su molti ambiti della nostra vita quotidiana
C ONSUMI SPECIALE IGIENE ALIMENTARES

questa pandemia, anche a fronte delle sfide che essa ha comportato per gli italiani in termini di stile di vita. In questa fetta della popola zione, quelli che attribuiscono meno importanza al cibo come fattore di prevenzione differiscono, dal punto di vista psicologico, sull’atteggia mento nei confronti della salute e del cibo.

Lo studio – condotto da Mariaro saria Savarese, Greta Castellini e Guendalina Graffigna dell’Engage Minds HUB, centro di ricerca della Cattolica in psicologia dei consumi e della salute e da Lorenzo Morelli, Ordinario di microbiologia e diret tore del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile (Distas) dello stesso Ateneo e pubblicato sulla rivista scientifica Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases – ha fatto emergere anche altri elementi che coinvolgono la sfera psicologica dei cittadini e che possono fornire una chiave di lettura interessante per questo fenomeno. In particolare, fra coloro che hanno una bassa preoccupazione di con tagio da Covid-19 e mostrano diffi coltà nel gestire la propria salute in condizione di forte stress, la percen tuale di persone che non percepisce l’alimentazione come un fattore di protezione aumenta, rispettiva mente, di 6 e 15 punti percentuali (46% e 55%).

Per quanto riguarda le abitudini di consumo alimentare, fra coloro che non percepiscono l’alimentazione come un’arma di difesa contro il con tagio da Covid-19, solamente il 18% dichiara che, nei prossimi sei mesi, il rafforzamento del sistema immu nitario diverrà un principale driver di consumo alimentare. Per questo motivo, probabilmente, affermano che, anche nei prossimi mesi, l’85% delle persone non darà ai propri consumi alimentari la valenza di sostegno al proprio sistema immu nitario e dunque di difesa da Covid19. Nemmeno attraverso prodotti ricchi di vitamine e antiossidanti. Di conseguenza, la maggior parte di queste persone non sarà inten

zionata ad aumentare l’acquisto di alimenti ricchi di vitamine e antios sidanti ma, al contrario, ne prevede una diminuzione (15%). Ma ripartiamo dal contesto. La dif fusione del coronavirus Sars-Cov-2, che sta determinando la pandemia da Covid-19 – sta sfidando i com portamenti delle persone, e questo è particolarmente vero nel campo degli stili di vita e delle scelte ali mentari. Molte delle misure di conte nimento della curva epidemiologica, quali la forte riduzione degli sposta menti, il lavoro da casa e il distan ziamento sociale che elimina la convivialità stanno cambiando l’ap proccio delle persone all’acquisto del cibo. E in questa fase, dall’altro lato, gli sforzi di molti soggetti isti tuzionali per comunicare buoni stili di vita e corrette scelte alimentari, sembrano essere vanificati dall’o

LA RICERCA

tra l’orientamento dei cittadini alla salute e come questo aspetto possa riconfigurare i consumi alimentari di oggi e del futuro.

In questo contesto, la situazione determinata dal Covid-19 sembra aver polarizzato nelle persone gli atteggiamenti psicologici nei con fronti della salute e abbia influenzato le loro scelte alimentari aumentando potenzialmente il rischio di diete scorrette. Seppur evidenziato dalla letteratura scientifica, il legame tra alimentazione e sistema immunita rio rischia di essere sottovalutato proprio a causa del disorientamento emotivo che i consumatori stanno vivendo in questa pandemia. Il pericolo è quello che le scelte dei consumatori italiani si allontanino da un’alimentazione sana ed equi librata – rappresentata nel nostro Paese dal modello della dieta medi

I dati della ricerca sono stati raccolti tramite un questionario posto a campione rappresen tativo della popolazione italiana per genere, età, professione, area geografica. Il sondaggio è stato condotto utilizzando la metodologia CAWI (computer-assisted web interviewing)

tra il 12 e il 18 maggio 2020. Il campione era costituito da 1004 soggetti selezionati in modo casuale dal panel dei consumatori gestito da Norstat srl (https://norstat.it/).

Nella ricerca sono state esplorate le differenze tra quanti credono che il rafforzamento delle difese immunitarie attraverso la nutrizione sia importante per ridurre il rischio di contrarre Covid-19 e coloro che pensano il contrario; e i dati sono stati incrociati con variabili socio-de mografiche e un insieme di item ad hoc.

rientamento psicologico di molti cittadini. Sono d’altro canto diversi gli studi recenti che indicano come l’emergenza da Covid-19 abbia influ ito sui consumi alimentari tramite l’impatto psicologico che essa ha avuto sui consumatori. È ad esem pio frequente il caso di persone che per affrontare lo stress passino a diete scorrette e talvolta nocive per la salute, attraverso un abbondante ricorso a cibi ricchi di zuccheri, sali o grassi.

Considerando che il cibo ha un ruolo importante nel buon funzionamento del sistema immunitario, questa ricerca è stata orientata alla com prensione degli atteggiamenti delle persone sul ruolo dell’alimentazione come misura di prevenzione nel corso della pandemia da Covid-19, allo studio della relazione che esiste

terranea - verso forme più estreme di alimentazione che oscillano tra una visione del cibo come “rifugio emotivo” ad una visione dello stesso come panacea per tutti i mali. Ecco il motivo per cui è sempre più importante comprendere l’orienta mento psicologico delle persone, anche e soprattutto al fine di trovare le leve giuste, dal punto di vista della comunicazione in senso lato e delle policy da adottare a vari livelli, per orientare favorevolmente le dina miche individuali e sociali, e di con seguenza le scelte alimentari dei consumatori. Anche attraverso cam pagne educative che mirino a diffon dere informazioni efficaci e corrette, a rafforzare la motivazione positiva degli individui verso un sano con sumo di cibo e ostacolare così l’insor gere di comportamenti a rischio. ■

09/2021 | DIMENSIONE PULITO VII

RUBIK EVO, la proposta “differenziata” di MEDIAL INTERNATIONAL

In un mondo che produce sempre più rifiuti, la raccolta differenziata rappresenta uno strumento indispensa bile ai fini della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare. La sua introduzione ha ormai indotto un cam biamento radicale nella cultura stessa dello smaltimento dei rifiuti e, come tutti i cambiamenti, ha richiesto tempo per poter essere appresa e applicata proficuamente.  Se è vero che la separazione dei materiali di scarto è ormai un’abitudine consolidata tra le mura domestiche, ancora critica è invece la sua applicazione nei luoghi pubblici, ove la differenziata finisce per essere di pura forma più che sostanza, sia per mancanza di collabora zione da parte dei cittadini, sia per l’effettiva assenza di attrezzature idonee a praticarla. Così, nei cestini di parchi, aeroporti, ospedali e centri commerciali vengono spesso e indistintamente riversati rifiuti di ogni genere.

CESTINI PORTARIFIUTI A SCOMPARTI DIFFERENZIATI

Una valida soluzione per ovviare a questo inconveniente, quanto meno da un punto di vista strumentale, consiste nel dotare gli spazi d’uso comune con cestini portarifiuti a scomparti differenziati. È esattamente questo principio che ha ispirato Medial International nella progettazione di Rubik Evo, la nuova gamma di contenitori mono flusso dedicata alla raccolta differenziata nelle aree indoor a medio ed elevato traffico.

Capienza, funzionalità e colore sono i tratti distintivi di questa linea, caratterizzata da una geometria regolare ed essenziale. L’allestimento alla base del cestino pre vede un corpo a struttura singola realizzato in acciaio verniciato nero, con 80 L di capacità massima. L’accesso al sacco di raccolta – che viene agganciato al pratico supporto interno – è facilitato dall’apertura verticale del coperchio, anch’esso realizzato in lamiera d’acciaio e opportunamente incernierato alla base dell’unità. I coperchi sono disponibili in sei differenti cromie – grigio, bianco, blu, giallo, rosso e verde – e presentano una bocca di conferimento apprezzabilmente ampia. Per rendere più facile e intuitivo il corretto conferimento dei rifiuti all’utente finale – e così enfatizzare il concetto di raccolta differenziata – l’anta frontale del contenitore è stata valorizzata con un adesivo “skyline”, colorato e sagomato, che richiama il colore del coperchio superiore. Tutti i contenitori sono ulteriormente personalizzabili dall’utente con etichette – simboli o scritte – identifica tive del tipo di rifiuto da riporre. In opzione viene offerto un kit di quattro ruote da Ø 40 mm per facilitarne lo spo stamento durante le operazioni di pulizia. Concepiti per essere disposti in serie o batteria, grazie ai contenitori della linea Rubik Evo è possibile creare isole di raccolta

Medial International

VIII DIMENSIONE PULITO | 09/2021 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
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COVID 19: implementato il piano sicurezza

A colloquio con Nicola Facchinelli, responsabile Qualità e Sviluppo dell’industria trevigiana, leader nel comparto BIO

Le dure restrizioni igienico-sanitarie e le misure di preven zione e sicurezza con nesse all’emergenza messe in campo dal Governo per contenere la diffusione del Covid 19 hanno avuto un significativo impatto sull’industria alimentare italiana. Negli stabilimenti di produ zione ci si è concentrati soprattutto sui nuovi protocolli, sui processi di sanificazione, sulle necessarie modifiche alle modalità di lavoro, con l’introduzione della distanza di sicurezza e di nuove procedure operative finalizzate a tutelare la salute delle maestranze. La ricerca della massima pulizia, a garanzia dell’ottimale sicurezza, ha fatto da filo conduttore al grande impegno assunto dalle aziende, anche in ter mini di investimento su tecnologie e prodotti e nella formazione dei lavoratori. Le innovazioni intro dotte hanno comportato nuove, stimolanti sfide nella gestione della sicurezza alimentare, mettendo le imprese nella condizione di dover fare i conti anche con la potenziale interruzione delle filiere di fornitura, le assenze del personale e l’accesso di nuovi lavoratori temporanei in questo delicato settore.

Giornalista di settore e Direttore tecnico della rivista Dimensione Pulito
X DIMENSIONE PULITO | 09/2021 I NTER v ISTA G RUPPO G ERMINAL SPECIALE IGIENE ALIMENTARES

CHI È NICOLA FACCHINELLI

Nicola Facchinelli lavora presso il Gruppo Germinal dal 2006, occupandosi di coordinare gli aspetti relativi alla qualità e allo sviluppo prodotti. In questi anni ha collaborato all’implementazione degli standard GFSI e di altri standard internazionali di qualità e sicurezza alimentare. Con il team dedicato ha messo a punto un ampio assortimento che comprende la realizzazione di prodotti free from e rich in. “Siamo orgogliosi - afferma Facchinelli - della nostra gestione degli allergeni che ci consente di produrre alimenti adatti anche a consumatori che seguono o devono seguire una specifica dieta”.

Abbiamo chiesto al dottor Nicola Facchinelli, responsabile Qualità e Sviluppo del noto Gruppo Germinal, di Castelfranco Veneto (TV), leader in Italia nel comparto biologico, di raccontarci la sua esperienza azien dale e le strategie messe in atto durante la Pandemia.

Partiamo presentando in breve l’azienda in cui lei opera, ovvero Germinal BIO.… Germinal BIO è il brand principale del Gruppo Germinal, specializzato, da quarant’anni, nella produzione di prodotti biologici, salutistici e fun zionali senza glutine, vegan e baby food, realizzati con materie prime da filiere controllate. Da sempre Ger minal BIO s’impegna a favore della sostenibilità alimentare e ambien tale. Più in generale, per quanto con cerne la storia aziendale, nel 1981 è nato il Mangiarsano, di cui Emanuele Zuanetti è stato il fondatore. Oggi, cresciuto, grazie a successive acqui sizioni, è diventato Gruppo Ger minal, con sede in via Staizza 50 a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso. Vi operano circa centocin quanta dipendenti distribuiti in tre stabilimenti dedicati alla produzione biologica che occupano una superfi

cie complessiva di trentacinquemila metri quadri. I siti produttivi sono rispettivamente dedicati, il primo ai prodotti dolciari e salati da forno biologici, senza glutine e vegan; il secondo ai piatti pronti freschi bio logici, senza glutine e vegan; il terzo alla pasta biologica. Il fatturato com plessivo riferito al 2020 è stato di cinquantacinque milioni di euro.

Lei gestisce il Piano di autocontrollo (HACCP) e il Sistema di Qualità aziendale: come vive questo importante incarico?

Faccio parte del gruppo HACCP, e ho avuto la possibilità di affrontare un’analisi per pericoli e una valuta zione dei rischi associati su flussi di produzione che spaziano tra tre categorie di prodotto molto diverse tra loro: dai prodotti da forno, a quelli pronti di gastronomia, fino alla pasta. È stato un lavoro utile e, per molti aspetti, davvero prezioso.

Che importanza ha, per la sua azienda, il controllo della qualità, non intesa solo nel senso burocratico, ma quale fondamentale garanzia della piena integrità del prodotto

alimentare, anche sotto il profilo della sostenibilità e genuinità, a beneficio del consumatore?

Direi fondamentale. Infatti seguiamo con la massima attenzione ogni fase del ciclo produttivo, dalla selezione del fornitore di materie prime, fino all’ar rivo del prodotto finito sullo scaffale di vendita. Ci impegniamo ogni giorno a portare nelle tavole di tutti i consuma tori, anche di quelli con intolleranze e allergie, prodotti buoni e sicuri, orien tati anche al target baby food. Per fare tutto ciò, investiamo costantemente sulla formazione e sull’addestramento di tutti i nostri collaboratori, tramite specifici piani di formazione, con contenuti mirati per ogni mansione. Un altro filone sul quale puntiamo molto, con investimenti mirati, è quello dei sistemi informativi, per assicurare una corretta pianificazione, gestione e analisi della produzione. Infine, per noi è essenziale un’attenta manuten zione degli impianti e di tutte le aree produttive.

Analizziamo i processi di pulizia e igienizzazione degli spazi relativi agli impianti interni dell’azienda: da chi vengono effettuati gli interventi sotto l’aspetto organizzativo e chi si occupa di controllare la loro efficacia? L’attività di sanificazione viene effettuata direttamente dai nostri collaboratori interni: riteniamo infatti che siano le figure più com petenti per applicare le istruzioni di lavaggio in quanto figure che, ope rando direttamente sull’impianto, ne conoscono ogni eventuale criticità e possono efficacemente raggiungere gli standard previsti. Tutti i processi di detersione e disinfezione sono sottoposti ad un severo protocollo di validazione, monitoraggio e veri fica, che assicura la conformità di ogni attrezzatura e superficie a con tatto con il prodotto.

Come ha vissuto l’azienda la difficile fase della Pandemia da SARS CoV 2? Quali nuovi protocolli di sanificazione

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XI

ALIMENTARE

avete adottato per garantire la sicurezza?

RUPPO

ISTA

Fortunatamente, gli standard di igiene previsti dall’azienda erano già sufficienti a garantire la mitiga zione della diffusione del virus SARS CoV 2. Abbiamo solo implementato e previsto nel nostro piano di sicu rezza alcune procedure integrative. Mi preme solo sottolineare che, nella pratica quotidiana, il trattamento di disinfezione viene applicato in modo assolutamente rigoroso. Per esem pio:  la concentrazione del germicida deve essere quella esatta, così come la durata dell’esposizione e la tem peratura della soluzione.  In campo alimentare, infatti, anche solo una piccola disattenzione, un tempo di applicazione insufficiente o giocare al risparmio sulla quantità di disinfet tante significa far sopravvivere bat teri molto nocivi e mettere a rischio la salute dei consumatori finali dei prodotti alimentari.

In particolare, come avete rafforzato le misure e le procedure a tutela del personale nei vari ambienti di lavoro, dagli uffici alle linee di produzione?

Il Gruppo ha ritenuto prioritario rafforzare varie misure e procedure con l’obiettivo di mitigare la diffu sione della Pandemia. In particolare

abbiamo implementato i proto colli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse stato possibile rispettare la distanza interperso nale di almeno un metro come prin cipale misura di contenimento, sono stati adottati vari tipi di strumenti di protezione individuale. Inoltre, abbiamo incentivato le operazioni di sanificazione, limitato gli sposta menti all’interno del sito produttivo e contingentato l’accesso agli spazi comuni. I processi di sanificazione sono stati estesi a tutti gli uffici ed alle aree comuni tramite l’impiego di prodotti, anche a base di diclo roisocianurato di sodio, clorexidina o quaternari d’ammonio.

Avete introdotto nuove soluzioni di distanziamento fisico tra le persone e misure più stringenti di igiene e sanificazione, anche promuovendo più frequenti ed efficaci lavaggi delle mani da parte del personale? Sì, il Gruppo si è mosso proprio in questa direzione, introducendo e adottando da subito un proto collo con l’intento di proteggere la salute e garantire la sicurezza

di tutti i suoi clienti, dipendenti e i loro familiari, puntando così a con trastare efficacemente la diffusione del virus Covid 19 nell’ambiente di lavoro. Obiettivo prioritario è stata la prosecuzione delle atti vità produttive, con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza dell’ambiente di lavoro e delle modalità lavorative.

In prospettiva, come intendete affrontare la problematica della qualità ed efficacia della pulizia, della sicurezza igienica e della sanificazione delle superfici e degli impianti aziendali, in un’ottica di miglioramento continuo?

Produciamo bio da sempre e con i nostri prodotti rispettiamo l’am biente, anche grazie all’apporto di fornitori e partner commerciali che condividono il nostro impegno volto alla sostenibilità. Coerenti con la nostra mission aziendale, rivolta alla sostenibilità, stiamo ricer cando soluzioni a sempre più basso impatto ambientale, che assicurino i nostri standard produttivi e di qualità, al servizio della clientela. ■

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G
G ERMINAL SPECIALE IGIENE

Una LINEA di prodotti TRASVERSALI per tutti gli ambienti da igienizzare

Amuchina Multiuso Area Food, lo sgrassa tore ad azione igienizzante per le pulizie delle superfici, può essere utilizzato in tutte le aree di produzione e di confezionamento dell’industria alimentare e della ristorazione. Si asciuga rapidamente ed è particolarmente indi cato per forni a microonde, affettatrici e super fici in acciaio. Non produce schiuma e non c’è alcun rischio di graffi o striature perché non con tiene sostanze abrasive.

Amuchina Spray Vetri Multiuso Igienizzante rimuove germi e batteri ed è l’alleato ideale per l’igiene delle piccole superfici, ma è particolar mente indicato per l’igiene e la pulizia di specchi, vetri e vetrate. Oltre a questo, rimuove germi e batteri da tavoli, sedie, piani di lavoro. Non necessita di risciacquo.

Amuchina Sgrassante Tecnico è un prodotto igienizzante pronto all’uso per il trattamento delle cappe, dei piani di cottura, dei piani di lavoro, delle griglie, dei laminati, degli acciai, dei filtri di aspirazione, degli utensili e degli arredi. Ideale per tutte le superfici unte in cui sia richie sto uno sgrassaggio rapido e totale.

Amuchina Detergente Bagno, ad azione igieniz zante, lascia le superfici brillanti. Grazie alla sua formula ricca di agenti pulenti, elimina le tracce di calcare lasciando le superfici brillanti senza bisogno di strofinare a lungo.

Una linea trasversale per tutti gli ambienti da igienizzare

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XIII I IGIENIZZANTI
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Economia CIRCOLARE per una PLASTICA sostenibile

Migliorare la gestione delle vaschette alimentari in plastica a fine vita, tramite l’integrazione e la responsabilizzazione di tutti gli attori della filiera e soprattutto con il coinvolgimento diretto del consumatore. I risultati del progetto “Ricircola”

XIV DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S P AC k AGING SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

Non esiste una sola via o un unico approc cio alla sostenibi lità del packaging alimentare. Ma una cosa è certa: un modello di busi ness sostenibile deve generare valore, riducendo l’impatto nega tivo sull’ambiente e aumentando i benefici per la società, che si tratti di imballaggio, di tecnologie di tra sformazione o di sistemi di produ zione primaria.

Lo sanno bene le aziende della filiera che devono affrontare la difficile transizione verso un’eco nomia circolare. Non è semplice identificare e soprattutto passare a modelli di business sostenibili, per i quali servono mezzi, strumenti e competenze adeguati alla valuta zione quantitativa dei benefici e dei rischi. Le barriere sono di diverso tipo: dall’organizzazione interna aziendale che deve essere coinvolta nel suo complesso; alle competenze tecniche e tecnologiche; dalle bar riere poste dal mercato per il pas saggio ad un’economia circolare, alla necessità di disporre di risorse economiche che supportino i costi di gestione di tutto il piano.

Nell’ambito di un webinar organiz zato dall’Università di Bologna lo scorso 6 maggio è stato presentato il progetto “Ricircola - Plastic Waste Free”, che ha riportato i risultati della prima sperimentazione di un modello di gestione delle vaschette

alimentari in plastica lungo l’intera filiera, pensato per ridurre gli scarti e mantenere il valore del packaging in plastica.

Il progetto Ricircola ha scelto di pun tare al recupero di vaschette attra verso l’implementazione di una filiera integrata secondo i principi di eco nomia circolare. L’iniziativa ha coin volto 6 aziende dell’Emilia-Romagna (Amadori, Apofruit, BPER, Cia-Co nad, Hera, Ilip), ognuna con un ruolo fondamentale per la buona riuscita del progetto, dimostrando, attraverso numeri, benefici e potenziali barriere il possibile sviluppo su scala indu striale di un modello di recupero di vaschette alimentari in plastica che costituiscono uno dei packaging maggiormente diffusi, con almeno il 50% di plastica riciclata da bottiglie (rPET), ma che risultano difficili da riciclare (Figura 1).

«L’obiettivo principale della speri mentazione - dice Augusto Bianchini, Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna a capo del progetto - era capire in quanto tempo saremmo potuti arri vare a regime e con quale sforzo». Il progetto ha puntato sulla completa tracciabilità delle vaschette 100% PET - monomateriale, dal produttore alla fase di post-consumo, grazie a un tag RFID posto sulla vaschetta stessa; sul coinvolgimento del con sumatore finale, definendo un incen tivo economico per la riconsegna e infine, sull’efficienza di riciclo delle

La vaschetta di Amadori per il progetto Ricircola

RICIRCOLA IN BREVE

Da metà settembre a metà novembre 2020, in 3 punti ven dita Conad della Romagna, sono stati commercializzati 2 prodotti aventi il packaging innovativo (una referenza Amadori e una Apofruit). Ai consumatori è stato richiesto di riconsegnare, dopo l’utilizzo, la vaschetta in plastica vuota presso i punti di raccolta allestiti negli stessi supermercati, a fronte di un rimborso di 0.20 euro/vaschetta riconsegnata. Le vaschette raccolte, prodotte da Ilip, sono state portate, tramite una gestione dedicata da parte di Hera, all’impianto di recupero del pro duttore stesso, chiudendo quindi il ciclo per produrre altre vaschette. L’intero progetto, completamente sviluppato in Emilia-Romagna, è stato sponsorizzato anche da BPER Banca

vaschette tramite l’implementazione di una logistica inversa dedicata. Oggi la plastica è diffusa per la sua funzionalità, economicità in ogni settore produttivo. L’imballaggio da solo copre circa il 40%, ricorda Loris Giorgini, Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna. Sicuri che possiamo farne a meno? O la questione dovrebbe più che altro focalizzarsi sul corretto smaltimento (per non inquinare) e sull’efficiente recupero, perché le materie prime che la generano non sono infinite e i processi di produzione di nuovi polimeri hanno a loro volta un certo impatto sull’ambiente?

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XV

k

ALIMENTARE

LA RICHIESTA DI PLASTICA NON ACCENNA A DIMINUIRE

ll mondo al momento consuma circa 450 milioni di tonnellate di polimeri per anno (soprattutto nei paesi svi luppati), con la previsione di rag giungere 1.2 miliardi di tonnellate nel 2050, spiega ancora Giorgini. Per non parlare dell’indotto economico: nella sola Europa il fatturato 2018 dell’industria della plastica valeva 340 miliardi euro e 63 per l’Italia. D’altra parte, non si può negare che la plastica sia oggi ad un bassis simo livello di percezione sociale, nonostante la presenza di rifiuti

polimerici nell’ambiente dipenda da una scorretta gestione del fine-vita anche da parte degli utilizzatori.

I RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE

L’economia circolare fornisce una risposta, perché mantiene il valore dei prodotti e dei materiali più a lungo. In questa logica il progetto Ricircola - Plastic Waste Free ha rivisto le attuali modalità di gestione del packaging plastico per alimenti, responsabilizzando tutti gli attori coinvolti nella filiera, incluso il con sumatore. I risultati di questa prima sperimentazione su piccola scala

sono stati incoraggianti: il modello consente di aumentare l’efficienza di recupero della plastica del +120%, grazie alle modalità di raccolta e separazione del rifiuto. Inoltre, proiettando su un anno i risultati ottenuti in soli 2 mesi di sperimen

CIA CONAD: sostenibilità a lungo termine

Cia, commercianti Indipendenti Associati, una delle cinque cooperative socie del consorzio Conad, nasce a Forlì nel 1959 e associa gli imprenditori al dettaglio a marchio Conad nei territori della Romagna, San Marino, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, con 274 negozi (al 31/12/2020). Abbiamo chiesto a Maurizio Pelliconi, Presidente Cia Conad, di parlarci di come CIA Conad interpreta i valori della sostenibilità

Perché avete partecipato al progetto Ricircola?

C’è una consapevolezza che guida sempre più le scelte politiche e governative, quelle di molti privati cittadini e delle imprese; una con sapevolezza che guarda al rispetto dell’ambiente, delle persone, della qualità delle relazioni. Ci siamo quindi trovati in sintonia con quanto il progetto ha voluto proporre, anche per la forte connotazione territoriale. I tre punti vendita coinvolti sono negozi gestiti da soci imprenditori, che sono anche consiglieri di ammi nistrazione della cooperativa, con delle sensibilità abbastanza mature verso la tematica. CIA Conad ha rappresentato il punto di contatto fra la produzione e il cliente, impe gnandosi anche nell’attività di sen

sibilizzazione, svolta dal personale dei punti vendita, a supporto delle ragazze e dei ragazzi dell’Università.

Come interpretate il concetto di sostenibilità come CIA? Pensiamo che bisogna ragionare e agire in termini di sostenibilità a livello ambientale (tutela dell’am biente), sociale (inclusione sociale) ed economica (crescita economica), nel locale e su scala più ampia, con un orizzonte temporale di lungo periodo. Sono questi i temi che ci riguardano come cooperativa; temi comuni al consorzio Conad nel com plesso, che è largamente impegnato sulla sostenibilità in modo struttu rato: per esempio ha attivato il pro getto “Sosteniamo il futuro”, un sito web nel quale sono raccolte tutte

le iniziative che Conad realizza in ambito ambientale, economico e sociale; attività che ci vedono impe gnati anche come Cia. Tutte le ini ziative di sostenibilità ambientale, sociale ed economica svolte ven gono comunicate anche in punto vendita, a riprova di quanto sia importante l’aspetto della relazione con il territorio che ci circonda.

Quali sono i vostri progetti?

Partiamo dalla sostenibilità economica

Maurizio Pelliconi, Presidente CIA Conad
XVI DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S P AC
AGING SPECIALE IGIENE

MODELLO TIPICO

Estrazione MP e raffinazione

Produzione del materiale plastico Produzione del packaging

Produzione di alimenti confezionati Grande distribuzione

Utilizzo Raccolta Separazione Riciclo Discarica

MODELLO RICIRCOLA

Produzione di alimenti confezionati Produzione del packaging

Utilizzo Grande distribuzione

Per noi “sostenibilità economica” significa ragionare in un’ottica di lungo periodo con risorse che la cooperativa reinveste per dare continuità nel tempo alla crescita. Siamo un’azienda fortemente patri monializzata - 770 milioni di euroche quindi riesce a fare investimenti e sviluppo; che distribuisce sul ter ritorio ricchezza anche sotto forma di contratti di lavoro, per lo più a tempo indeterminato. Come Cia lavoriamo con oltre 600 fornitori locali, che valgono circa 175 milioni di fatturato, che vanno a sostenere aziende locali di dimensioni anche medio piccole, legate al territorio e che devono rispondere a discipli nari definiti da Conad, che richie dono anche il rispetto degli aspetti di sostenibilità ambientale e qualità del lavoro in termini di eticità.

Uno dei temi di cui si parla meno è quello della sostenibilità sociale...

Sì. Lo scambio è nelle due direzioni: il cliente ci sceglie e noi restituiamo una serie di risorse che vanno a finanziare iniziative solidaristiche, culturali e sportive a beneficio

della collettività. Si pensi che solo negli ultimi 3 anni CIA e i soci sul territorio hanno erogato oltre 13 milioni di euro tra sponsorizzazioni, erogazioni e devoluzione di merce. Siamo fortemente impegnati infatti anche nel recupero a fini solidari stici della merce vicina a scadenza: una buona percentuale dei nostri punti vendita svolge in maniera strutturata il recupero della merce che può essere ancora consumata devolvendola a ONLUS, per un equivalente ogni anno di circa 2 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli impatti ambientali?

In termini di sostenibilità ambien tale come CIA ci siamo attivati per una serie di iniziative ad ampio spettro su più fronti. In ambito logistico collaboriamo con partner attenti e impegnati a sviluppare soluzioni sempre meno negative per l’ambiente, specie per quanto concerne il sistema degli imballi per la consegna della merce sulla rete e i trasporti; per la riduzione dei consumi energetici abbiamo adot tato diverse strategie: dal chiudere

i frigoriferi dei surgelati in punto vendita fino a soluzioni costrut tive energeticamente più efficienti, sia nelle ristrutturazioni sia per la costruzione dei nuovi punti vendita.

Per la nuova sede della Coopera tiva, in fase di ultimazione a Forlì, sono state adottate soluzioni per l’autosufficienza energetica (dai pannelli fotovoltaici a materiali e scelte costruttive che vanno in questa direzione).

Parteciperete all’eventuale prosieguo del progetto?

La tematica del packaging ci vede allineati con le politiche di Conad che, da questo punto di vista, si sta muovendo verso la promozione di soluzioni di prodotti che permet tano la maggior differenziazione possibile del packaging e verso una riduzione del consumo delle plasti che e l’utilizzo di plastiche riciclate. Probabilmente non seguiremo il progetto semplicemente per motivi organizzativi perché rimaniamo comunque impegnati sulle atti vità territoriali, lasciando a Conad l’impegno e la gestione su progetti nazionali di più ampio respiro.

Fig. 1 - Economia circolare nella filiera della plastica – il modello Ricircola
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AC k AGING SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

tazione, si potrebbe arrivare ad un aumento del +126% della plastica riciclata, una riduzione del -57% del rifiuto inviato in discarica e la sosti tuzione del 36% di plastica vergine con plastica secondaria. Abbiamo però evidenziato dei limiti che sono prevalentemente logistici, spiega Bianchini. «Non in tutti i punti vendita, infatti, è possi bile destinare spazio per il recupero delle vaschette. E anche la gestione della raccolta dei rifiuti è un punto che richiede particolare attenzione». Ora il progetto dovrebbe proseguire. Spiega ancora Bianchini: «Riteniamo che ci siano i presupposti per ragio nare su scala industriale e per questo abbiamo presentato una proposta di progetto europeo per portare la sperimentazione a livello regionale:

30/40 supermercati di diverse tipo logie per avere risultati che possono essere usate da tutti».

RICIRCOLA si avvale anche dell’uti lizzo di un sistema innovativo della valutazione della sostenibilità. Si chiama VIVACE ed è stato messo a punto dal Dipartimento di Inge gneria Industriale dell’Università di Bologna. Vivace permette la visua lizzazione e quantificazione dei flussi di risorse in diversi scenari di business, rendendo immediata mente visibili opportunità nuove e/o inesplorate e fornendo i dati per il calcolo di KPI di interesse (ambien tali, economici, sociali).

«Vivace non lavora sull’indicatore finale ma sui dati di base - dice Bian chini. Quindi da un lato organizza i dati, dall’altro permette di certificarli

ILIP: il valore della ricerca

Ilip, azienda del Gruppo ILPA, è stata partner del progetto Ricircola, fornendo vaschette in rPET post-consumo per le carni fresche avicole in MAP e clamshell in rPET post-consumo per il confezionamento di uva. Abbiamo chiesto a Luigi Garavaglia, Quality Assurance e R&D Manager del Gruppo, di spiegare i motivi di questa partecipazione e di come l’azienda interpreta la sostenibilità del packaging alimentare.

Chi è Ilip e quali tipologie di materiali e packaging alimentare produce?

Ilip fa parte del Gruppo ILPA, realtà presente sul territorio emiliano dal 1962 ed esporta in più di 60 paesi nel mondo. Produce per la filiera agroali mentare e i settori della ristorazione, del foodservice e della Moderna Distri buzione, ogni tipo di packaging rigido/ vaschette e cestelle per carni, orto frutta e prodotti lattiero caseari (PP, rPET, PS, biopolimeri compostabili).

Del gruppo fanno parte anche MP3, specializzate nella produzione di lastre per termoformatura di articoli industriali per arredamento, automo tive, e foglie per il comparto alimen

tare ed AMP recycling (Ferrara) che opera nel riciclo di bottiglie di pet post-consumo (25.000 ton/anno).

AMP recycling acquista balle di botti glie di PET provenienti dalla raccolta differenziata di plastica da Corepla, Coripet (consorzio volontario, rico nosciuto dal Ministero dell’Ambiente, tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in PET) e da altri opera tori; ne fa una selezione, un lavaggio sino a produrre flakes per un succes sivo reimpiego. Il Gruppo Ilpa, con un fatturato di 205 milioni di euro/anno, è uno delle poche realtà europee ad essere integrata verticalmente, dal riciclo del PET sino alla produzione di foglie e vaschette per alimenti.

con qualsiasi standard specifico per ogni categoria e settore merceolo gico». Fornisce alle organizzazioni una struttura dati utile alla gestione e comunicazione. Soddisfatte anche le aziende che hanno partecipato al progetto. Per Amadori, azienda leader del com parto avicolo, che ha confezionato in vaschette 100%PET un petto di pollo Qualità10+ da 400g, il pro getto potrebbe aprire nuovi sce nari di sviluppo di una filiera a ciclo chiuso, secondo l’approccio «dalla culla alla culla», in cui la vita del pro dotto packaging viene valorizzata all’infinito in ottica di economia cir colare. Apofruit Cooperative ortofrutticola ha distribuito una bianca senza semi; nell’applicazione su scala industriale di un simile schema

Come è nata la vostra partecipazione al progetto Ricircola?

La nostra presenza sul territorio e i contatti con le principali Università dell’Emilia-Romagna ci hanno con sentito di essere coinvolti sin dall’i nizio nel progetto Ricircola. Ilip è tra i principali fornitori di imballaggi in rPET post consumo/riciclabili della

Luigi Garavaglia, Quality Assurance e R&D manager di Ilip
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intravede una riduzione dei costi della materia prima delle confezioni; ma anche un importante strumento di comunicazione che valorizza

maggiormente i brand del Gruppo. Nei box riportiamo le testimonianze delle altre due aziende della filiera, Cia Conad e Ilpa Group

Interessante in prospettiva anche la risposta dei consumatori: solo il 7% ha detto di aver preso parte all’iniziativa per il rimborso econo mico, il 67%per il prodotto stesso e il 26% per la volontà di aiutare l’am biente. Ben l’86% degli intervistati ha dichiarato infine che avrebbe riconsegnato le vaschette anche per meno denaro o gratis. Ricircola è un esempio di approc cio che mette al centro la plastica e il suo corretto smaltimento e ricircolo. Un’analisi su cosa signi fichi essere “circolari”, quali siano ad oggi i limiti del sistema, e quali gli strumenti per affrontare un passaggio ad un modello sosteni bile misurabile e realmente inno vativo. È necessario un approccio diverso perché lo sviluppo econo mico conservi le risorse della terra e Ricircola può essere un esempio virtuoso al quale ispirarsi. ■

filiera agro-alimentare dell’Emilia-Ro magna, italiana ed europea. Inoltre, disponiamo dei packaging mono PET riciclabili per le due applicazioni richieste e delle soluzioni per appli care sulle singole vaschette l’etichetta con i TAG RFID. A suo tempo, in forma di ricerca, avevamo già avviato la sperimentazione sul riciclo delle vaschette, che oggi fa registrare una quantità elevata di vaschette multi strato che riducono la frazione utile monomateriale (Corepla ha avviato la separazione della frazione vaschette dalla raccolta differenziata). La rac colta sul punto-vendita, infatti, per mette un recupero totalmente utile per un efficace riciclo tray to tray.

Qual è il vostro approccio ai temi della sostenibilità’?

Da anni Ilip è impegnata sul tema della sostenibilità. Come azienda diamo molto valore alla ricerca. Abbiamo collaborazioni con Università Italiane (Torino, Tuscia, Bologna, Modena, Parma, Tor vergata-Roma) in molti temi di ricerca e sviluppo. Siamo

parte di Unionplast, siamo associati al Consorzio Bioplastica e partecipiamo attivamente in Pro Food (gruppo di aziende associate a Unionplast, pro duttrici di contenitori e stoviglie in pla stica per cibi e bevande). In Europa, infine siamo associati a PET Sheet Europe (PSE), un gruppo settoriale di produttori di pellicole e fogli in PET con impianti di produzione, nell’UE e nell’EFTA/AELE (Associazione euro pea di libero scambio). È stato creato nel 2016 come gruppo settoriale di EuPC (European Plastics Converters) e rappresenta gli interessi dell’indu stria presso i legislatori europei e altre organizzazioni professionali. Svi luppiamo il concetto di sostenibilità in tre distinte aree: la riduzione del food waste, la riduzione del packaging waste, l’utilizzo di risorse rinnovabili abbinando anche studi di LCA (un esperto in azienda è formato per l’uso di SimPro - software per lo studio del LCA - e per condurre gli studi di LCA).

Quali soluzioni proponete alle aziende alimentari per un

packaging “sostenibile”?

Per quanto riguarda la riduzione del food waste lavoriamo sull’esten sione della shelf life, il monitorag gio della qualità, la protezione agli urti e sulla mitigazione della rottura della catena del freddo. Parlando di riduzione del packaging waste invece siamo focalizzati su solu zioni di riduzione del peso, uso di monomateriali, impiego di Pet da riciclo (da bottiglie e vaschette post consumo). E poi sistemi per il rico noscimento e gestione del rifiuto sul punto vendita e sulla progetta zione in base a criteri di ecodesign e LCA. In ultimo, siamo presenti anche nel settore dell’utilizzo delle risorse bio-rinnovabili con l’impiego di biopolimeri biodegradabili, com postabili per carni fresche, prodotti caseari, ready meals, monouso e capsule caffè. Di conseguenza, la nostra proposta varia da vaschette ecosostenibili monomateriale alleg gerite in rPET, a vaschette ed articoli monouso piatti e bicchieri in biopo limeri compostabili.

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TORK WASHSTATION, i nuovi dispenser per l’industria alimentare

Il controllo dell’igiene nell’industria della lavorazione degli alimenti, un settore con standard già molto rigo rosi, l’anno scorso è ulteriormente aumentato. Da una recente ricerca1 emerge che l’82% delle aziende di trasformazione alimentare ha subito una riduzione della capacità produttiva a causa della contaminazione incro ciata dovuta al mancato rispetto dei protocolli di sicu rezza e igiene da parte della forza lavoro nell’ultimo anno. C’è poco spazio per gli errori quando si tratta di igiene nella lavorazione degli alimenti. Sostenere gli standard è una sfida significativa e il 54% dei responsabili della pro duzione sa che è difficile motivare i lavoratori a rispettare i protocolli di sicurezza e igiene.

Proprio per affrontare le sfide dell’Industria Alimentare, Tork, leader mondiale dell’igiene professionale di Essity, ha proget tato Tork Washstation, un nuovo dispenser certificato Haccp International. Ne parliamo con Riccardo Trionfera, diret tore Commerciale di Essity Professional Hygiene. “Mentre i responsabili della produzione si impegnano a sostenere un’elevata conformità igienica, la scelta delle corrette solu zioni può fare una grande differenza e a questo proposito siamo orgogliosi di presentare Tork Washstation, un dispen ser progettato proprio per le esigenze dell’industria alimen tare, sostenendo al contempo produttività e sostenibilità.”

Tork Washstation Dispenser promuove:

■ Igiene

 ricariche ad alta capacità in modo che gli asciuga mani di carta siano sempre disponibili

 erogazione di un solo asciugamano per volta, in modo che i lavoratori tocchino solo ciò che prendono

 il design impedisce il ristagno dell’acqua e la con seguente crescita batterica

■ Produttività

 la continua disponibilità degli asciugamani, assicu rata da ricariche ad alta capacità, riduce gli intervalli di servizio per la sostituzione dei rotoli

 resistente all’acqua per proteggere le ricariche e costruito per resistere agli spruzzi ad alta tempe ratura, senza bisogno di essere coperto o rimosso dal muro

■ Sostenibilità

 ricariche certificate FSC

Con il dispenser Washstation e le altre solu zioni come i dispenser per panni intercalati e di saponi Tork, i responsabili della pro duzione possono essere sicuri che la loro struttura è attrezzata per sostenere l’igiene, aumentare l’efficienza e gestire le pressioni di un ambiente complesso.

TORK www.tork.it ESSITY www.essity.it

1 Sondaggio condotto da PRS In Vivo nel marzo 2021. Il sondaggio ha riguardato gli Stati Uniti e la Germania, con 100 intervistati in ogni mercato.

Riccardo Trionfera, direttore commerciale di Essity Professional Hygiene
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ISPENSER

Promuovi la conformità

alle pratiche di igiene e migliora la produttività

Il 97% dei responsabili della produzione conviene che dispenser di prodotti per la pulizia e l’igiene robusti, ben riforniti e di facile manutenzione, collocati in punti strategici, possano contribuire a incrementare la conformità alle pratiche di igiene.*

Tork Washstation, il dispenser per postazioni di lavaggio certificato HACCP International:

- Robusto e impermeabile, protegge le ricariche durante i lavaggi a getto negli ambienti umidi.

- Elevata capacità per una costante disponibilità di asciugamani.

- Risparmi garantiti in termini economici e di manodopera grazie a una delle maggiori capacità di ricarica del mercato.

fotocamera del tuo smartphone.

Ottieni consigli personalizzati gratuiti Inquadra il codice con la
www.tork.it/lavorazionealimenti *Sondaggio 2021 condotto da PRS Invivo a marzo 2021. Il sondaggio ha coinvolto Stati Uniti e Germania con 100 intervistati in ciascun mercato.
Tork, un marchio di Essity

La SANIFICAZIONE

vista dal Tecnologo Alimentare

L’igiene degli alimenti è un concetto costi tuito da diversi fat tori e richiede un approccio multidi sciplinare, il Tecnologo Alimentare che si occupa di sanificazione nelle industrie alimentari sa che: “La sicu rezza igienico-sanitaria nei confronti della salute del consumatore è con siderata la prima qualità di un ali mento”. Nell’applicazione di questo principio e indipendentemente dalla natura del prodotto e dalle dimen sioni dell’azienda è necessario consi derare che l’igiene di prodotto porta con sé altre responsabilità in termini di sostenibilità e formazione del per sonale. Ogni processo è a sé e il T.A. applica le sue conoscenze e la sua esperienza nella scelta e nella messa a punto del metodo di pulizia di un impianto: conosce la composizione dell’alimento, studia le caratteristi che progettuali e costruttive delle macchine, la possibilità di essere facilmente pulite, sanificate e ispezio nate al fine di eliminare e prevenire o ridurre i rischi di natura igienico-sani taria legati al processo di produzione. Incontriamo il Dott. Paolo Barchiesi si occupa di sanificazione alimentare.

Può descrivere il suo lavoro? Lavoro nella divisione della Gem Chimica srl che si occupa di sani

ficazione nelle industrie alimentari. Come responsabile di zona seguo diversi clienti in Piemonte e Valle d’A osta. L’obiettivo aziendale è quello di creare una relazione tecnica diretta con i nostri clienti, garantendo quindi il supporto tecnico di cui le aziende necessitano, su temi riguardanti la detergenza (ossia la rimozione pre ventiva dello sporco da una super ficie) e la sanitizzazione (ossia la rimozione finale della popolazione microbica batterica, virale e fungina da una superficie).

Qual è la differenza tra sanificare e sanitizzare? Sanificare rimanda all’insieme delle operazioni in grado di risanare una

superficie, quindi alla fase di deter genza e sanitizzazione. La sanitizza zione, svolta con un sanitizzante dopo la fase di detergenza, riguarda invece la fase di rimozione della contamina zione microbiologica dalla superficie.

Il settore alimentare è un sistema complesso e articolato, caratterizzato da diverse attività la cui sicurezza igienico-sanitaria è un prerequisito fondamentale. Come T.A. in che modo utilizza le sue conoscenze al servizio delle imprese alimentari?

I punti di forza del Tecnologo Ali mentare sono le competenze “oriz zontali” nel campo della chimica,

XXII DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S SICUREZZA SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

(generale e analitica) nella micro biologia (comportamento dei bat teri e formazione dei biofilm), nella tecnologia alimentare e nei sistemi di qualità (come gli schemi di cer tificazione BRC/IFS). Lavorando con chimici tutti i giorni, mi rendo conto della loro maggiore com petenza “verticale” sulla tematica delle formulazioni e sulla capacità di prevedere il comportamento di una determinata specie chimica applicata durante la sanitizzazione. Il lavoro sinergico tra le due pro fessioni è quello che ci permette di risolvere le più svariate proble matiche di detergenza industriale, garantendo al contempo, l’ottimiz zazione dei costi.

Oltre alla fornitura di prodotti specifici per la detergenza, in che modo supporta le aziende?

Come consulenti tecnici delle aziende, ci poniamo l’obiettivo di spostare il focus dal prodotto ai servizi che vengono offerti alle nostre aziende clienti. Un esempio dei servizi che siamo in grado di offrire e che sono sempre più richiesti oggi dal mercato sono: assistenza tecnica e consulenza per quanto riguarda l’applicazione dei prodotti; affiancamento degli operatori durante le prime fasi di applicazione; controlli periodici di concentrazione dei prodotti e ser vizio di taratura degli impianti dosa

tori, con rilascio di report specifici, utilizzabili per le certificazioni BRC, IFS, Iso 22000; corsi di formazione specifici per il personale sul prodotto chimico, al fine di garantirne il con sumo consapevole e piani di igiene forniti sotto forma di cartellonistica plastificata personalizzata.

La gestione dell’igiene ha effetti diretti non solo sulla qualità degli alimenti ma anche sulla sostenibilità dei processi e dei prodotti, in che modo gestisce questo aspetto?

Una sanificazione carente, alla lunga, può portare a problematiche di inquinamento microbiologico. Le problematiche di questo tipo, che causano la necessità di ritiro/ richiamo dei lotti inquinati dal mer cato, comportano l’eliminazione fisica del prodotto (tramutando l’a limento in un codice CER).

Il concetto di igiene è un insieme complesso di requisiti e attività, quale consapevolezza ha riscontrato tra gli operatori che lavorano nelle aziende alimentari?

La consapevolezza è scarsa nella misura in cui l’operatore è poco formato, non dotato di mezzi ade guati e con procedure di lavoro pesanti dal punto di vista fisico. Un operatore formato, con impianti di lavaggio funzionanti e con proce dure chiare e validate ha consape volezza dell’importanza del lavoro che sta eseguendo. Fondamentale è quindi il contributo che l’alta dire

PAOLO BARCHIESI

zione fornisce ai propri dipendenti relativamente alla formazione e alla fornitura di strumenti idonei per le procedure di lavaggio.

Quali requisiti nella progettazione degli impianti alimentari determinano la buona riuscita delle operazioni di pulizia?

Gli impianti progettati ultimamente hanno accorgimenti che facilitano le operazioni di sanificazione. Lavoro in questo settore da un anno e mi è capitato di dover sanificare impianti progettati nel 1960. Ovviamente in questo caso le procedure si compli cano perché la progettazione dello stesso non ha previsto materiali e possibilità di detergenza con i mezzi in uso attualmente (per esempio gli impianti schiumogeni a medio-alta pressione).

Il servizio è rivolto ad aziende di diverso genere e dimensione, nell’approcciarsi ai clienti ci sono procedure standard che possono essere valide per tutti o ogni programma va adattato all’utente?

Ogni responsabile tecnico di zona opera in una zona definita, per poter seguire al meglio i propri clienti e poter “studiare” un piano di igiene adatto alle caratteristiche aziendali, considerando capacità di spesa, per sonale coinvolto, tempistiche dispo nibili, materiali presenti, obiettivi qualitativi e particolari necessità (ad esempio qualità richieste delle acque in ingresso o dei reflui in uscita). ■

Il dott. Paolo Barchesi, laureato in scienze e tecnologie agroalimentari presso l’Università degli Studi di Torino, ricopre il ruolo di tecnico commerciale per la divisione detergenza e sanificazione della Gem Chimica di Busca. Con esperienza nella certificazione BRC, valutatore di Sistemi interni Haccp-Csqa è in continua formazione sullo standard ISO 22000 e sulla metodologia lean six sigma (sistema con lo scopo di eliminare sprechi (MUDA), ottimizzando l’utilizzo delle risorse, delle aree di lavoro, dei cicli produttivi, assicurando allo stesso tempo elevata qualità nella produzione e nella gestione dei processi).

La sua pregressa esperienza lavorativa come Responsabile Assicurazione Qualità in diverse aziende alimentari gli ha consentito di applicare le sue conoscenze nella gestione e progettazione del layout di impianti di produzione e nello sviluppo di prodotti innovativi stabilizzati con pastorizzazione e surgelazione e nello sviluppo di prodotti vegani.

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XXIII

La CHIMICA degli AROMI

Un labirinto di molecole presenti nella maggior parte degli alimenti confezionati e un mondo affascinante da scoprire: gli aromi rappresentano senza dubbio uno dei mondi più interessanti da scoprire e conoscere nell’universo alimentare

Gli aromi, nonostante occupino una posi zione terminale nella lista degli ingredienti, sono quasi ubiquitari nella maggior parte degli alimenti, salvo qualche illustre eccezione in prodotti caseari e nel cacao amaro per esempio. Un universo che presenta

regole ben precise dal punto di vista normativo e in continua evoluzione come vedremo nel prosieguo dell’ar ticolo ma anche un settore estrema mente aperto all’innovazione in ambito tecnologico per cercare di cogliere le possibilità di sviluppo future senza snaturarsi e perdere la tradizione che rappresenta un forte valore aggiunto.

AROMI E PROFUMI: LE ANALOGIE

Due termini spesso abusati e con fusi nel linguaggio comune rap presentano in realtà due entità ben distinte ma con forti analogie: profumi e aromi si caratterizzano per essere al loro interno costituiti da numerose molecole in quantità

XXIV DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S F OOD E x PERIENCE SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

variabile e la loro realizzazione è il frutto del sapiente lavoro di mae stri profumieri e aromatieri per rea lizzare composizioni uniche in cui alcune molecole sono proprietà unica di determinate aziende e rap presentano materie prime che, pur dosate in tracce infinitesimali, rap presentano un valore aggiunto per il prodotto finito, caratterizzando l’aroma in maniera univoca: ad esempio l’aroma di un frutto come la fragola è composto da oltre 250 molecole, per il cioccolato sono più di 600, mentre per il caffé tostato arriviamo a 900. L’industria indi vidua alcune di queste molecole, le ricostruisce in laboratorio e le mette a disposizione delle aziende alimentari, che utilizzano solo quelle che rappresentano meglio l’odore, chiamate molecole target. Un ali mento confezionato contiene un numero variabile e significativo di materie prime che costituiscono le note aromatiche principali della composizione che possono spaziare dalla fragola alla menta, dalla vani glia al cioccolato. Un’altra analogia fra le due categorie è rappresentata dall’origine che è doppia in entrambi i casi: i vari aromi, infatti, possono essere ottenuti attraverso un pro cesso di sintesi chimica oppure mediante procedimenti fisici, enzi matici o microbiologici a partire da sostanze di origine animale, vege tale o microbiologica, nel segno di una bivalenza che fa parte anche del mondo essenziero al cui interno la sintesi e la natura rappresentano i due bacini di utenza per la maggior parte delle materie prime di uso profumistico. Le più grandi multi nazionali nel mondo aroma non a caso possiedono oltre alla divisione food una parte legata alla creazione di essenze, dal momento che alcune volte alcune materie prime di natura alimentare utilizzate nel mondo ‘aroma’ come ad esempio le pira zine possono essere utilizzate per creare essenze di natura gourmand, che abbracciano il mondo del caffè e del pane appena sfornato per creare emozioni dove il confine fra profumo e aroma è difficile da defi nire e davvero sottile.

EFSA E LA BANCA DATI OPEN TOX

Inaugurata nel 2017 la banca dati Open Tox rappresenta il registro più completo di sostanze valu tate dall’EFSA, che in precedenza erano sparse in migliaia di pub blicazioni scientifiche, e ora com prende dati sulla tossicità di quasi 5000 sostanze chimiche ricavati da oltre 2000 valutazioni scientifiche condotte dall’EFSA dal 2002 in poi. Con i primi anni del 2020 si stanno moltiplicando le idee per uno svi luppo futuro della tecnologia Open FoodTox con una versione demo 2.0, che include l’arricchimento del modello dati con indicazioni sempre più puntuali su metabolismo, bioac cumulo ed esposizione, collegando la banca dati ai modelli informatici per avere stime di tossicità e tossico cinetica sempre più dettagliate: lo sviluppo è partito da modelli per esseri umani, animali d’allevamento e anche animali selvatici, tra cui api e pesci. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare oltre alla grande attenzione per i dati sulla sicurezza dei principali compo nenti degli alimenti presta grande attenzione ad abitudini e modelli di consumo in tutta l’UE, fornendo informazioni dettagliate relative a diversi Paesi europei, suddivise per categorie alimentari più mirate e gruppi specifici con una serie di dati statistici estratti dalla banca dati, che consentono di effettuare una rapida selezione tra esposi zione cronica ed esposizione acuta a sostanze che potrebbero essere presenti nella catena alimentare. La presenza di un’agenzia in costante aggiornamento come EFSA è fon damentale per la sicurezza del mondo alimentare fornendo con sulenza scientifica e una comuni cazione efficace in materia di rischi, esistenti ed emergenti, associati alla catena alimentare. L’Autorità comu nica con il pubblico in modo aperto e trasparente su tutte le materie che rientrano nel suo ambito di competenza. Le attività scientifiche dell’EFSA vengono utilizzate dalle autorità responsabili delle decisioni politiche per adottare o revisionare

F OOD E x PERIENCE SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

la legislazione europea in materia di sicurezza dei cibi e dei mangimi, per decidere in merito all’approva zione di sostanze regolamentate, come fitofarmaci e additivi alimen tari, oppure per introdurre nuovi quadri normativi e formulare nuove politiche, ad esempio nel settore della nutrizione dove la prerogativa è il mantenimento della salute degli individui, nel segno di un’armonizza zione che permetta di evitare noti fiche e continui adeguamenti senza un filo conduttore comune.

AROMI NATURALI

NEL MONDO BIO

Un segmento di straordinaria importanza nell’universo alimen tare è quello del biologico e a tal proposito è giusto sottolineare le principali novità che il nuovo Rego lamento europeo sull’etichettatura dei prodotti biologici introdurrà con la sua entrata in vigore nel 2021: vi saranno regole più severe per l’im piego di aromi naturali che saranno compresi nella percentuale del 95% delle materie che devono arrivare da agricoltura biologica oppure essere ottenuti al 100% da agricoltura bio logica. Al momento attuale al fine di essere etichettato come bio e dotato di certificazione connessa, il 95% degli ingredienti deve essere biologico e solo il 5% del totale degli ingredienti agricoli può provenire da fonti non biologiche: a tal proposito attualmente è giusto ricordare che gli aromi naturali sono esclusi dal computo del 95% perché non sono considerati ingredienti agricoli. Dal 2021 quest’ultimo aspetto è cam biato e gli aromi naturali sono con siderati ingredienti agricoli a tutti gli effetti, entrando a far parte della totalità del famoso 95% e al fine di essere ammessi nella ricetta la per centuale di materiale derivato da ‘fonte naturale’ dovrà essere supe riore al 95%. L’armonizzazione si è resa necessaria a livello UE anche in questo settore, come accaduto

in passato per il mondo biologico legato all’universo cosmetico, dove si moltiplicavano gli enti e le singole associazioni che fornivano autocer tificazioni biologiche al prodotto: nel mondo alimentare settore bio questa armonizzazione è fonda mentale per evitare sovrapposi zioni tra deroghe e decreti di paesi diversi membri dell’UE e garantire a tendere una notevole semplifica zione delle procedure.

ria, che non solo verificano che gli ingredienti selezionati dall’intelli genza artificiale siano sani e stiano bene insieme, ma anche per aiutarla ad arrivare dove non potrebbe da sola. Ad esempio, per comprendere qual è la giusta consistenza del latte per il nostro palato o anche che una maionese di colore ros sastro (com’era il primo prototipo della NotMayo) è inaccettabile per il nostro cervello, quale che sia il suo

LA TECNOLOGIA PER RICREARE UN SAPORE

Una delle ultime novità nel settore alimentare è rappresentata da un’in novazione lanciata da una start up cilena in grado di ricreare il cibo attraverso l’intelligenza artificiale: un’idea assolutamente incredibile fino a qualche decennio fa, uscita sul mercato all’insegna del ‘non-a limento’. Grazie alla presenza di un super computer e all’abilità di alcuni programmatori è possibile intro durre nello strumento la struttura molecolare di ogni cibo che si voglia riprodurre, in particolare quelli di derivazione vegetale: ovviamente il programma non lavora da solo ma è affiancato da alcuni colleghi umani, con specializzazioni diverse, da quelle informatiche ad altre più strettamente legate all’arte culina

sapore. Il prossimo passo sarà pro babilmente rappresentato dall’ap proccio al mondo del pesce con l’introduzione del concetto del nonfish, in particolar modo con i primi test per la riproduzione artificiale del tonno. L’utilizzo di tecnologie come la biologia sintetica, l’internet delle cose, l’intelligenza artificiale, l’ingegneria genetica, la stampa 3d, i droni e la robotica permetteranno di raggiungere la food security e abbassare drasticamente  i numeri fornendo un supporto sostenibile ad agricoltori e allevatori, così come a ridurre i costi e le risorse per favo rire una migliore nutrizione alla gran parte della popolazione: un nuovo modo di intendere l’alimentazione che non potrà mai raggiungere o darci il piacere degli stessi prove nienti dalla natura. ■

XXVI DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S

PUNTO KEMIKA: un servizio su MISURA

Kemika, da sempre attenta alle esigenze del com parto produttivo alimentare e della ristorazione collettiva, ritiene che il proprio compito non possa esaurirsi nella produzione e commercializzazione di uno o più prodotti chimici destinati alla pulizia e alla disinfezione di questi ambienti, ma deve, necessaria mente, essere integrato da un servizio di consulenza, attento e continuo, che pone al centro le esigenze dei propri Clienti che in questo settore operano da anni. L’obiettivo è di proporsi come Partner stabile, pronto ad offrire una serie di servizi completi e integrati che permette, al Cliente Kemika, una sempre maggiore pro fessionalità e competitività nell’ambito di un mercato in continua evoluzione e sempre più attento nei pro cessi e nelle tecniche di intervento legate alla pulizia degli ambienti a tematiche quali detersione, disinfezione, basso impatto ambientale.

Per questo motivo si è deciso di costruire un comparto, interno all’Azienda, in grado di erogare tre fondamentali servizi:

■ Assistenza all’interno dei reparti di produzione

■ Consulenza sulla progettualità e la pianificazione dei processi e delle tecniche di intervento

■ Formazione del Personale

La filosofia dell’intervento fornito è “su misura”, cioè vestito sulle esigenze del singolo Cliente.

Ogni realtà ha una sua unicità, delle sue specifiche esi genze, di conseguenza, la consulenza di Kemika ad un Cliente a cui eroga il servizio è gestito come se questo fosse, in quello specifico momento, l’unico Cliente dell’A zienda di Ovada.

Un esempio concreto su come opera Kemika è il Progetto Formazione, seri e concreti seminari a tema, ero gati non come spot pubblicitari legati all’evidenziare la qualità del prodotto chimico venduto al mercato, ma training che lavorano sul:

■ Saper essere (la testa delle persone)

■ Saper fare (le loro competenze)

Questa metodologia di pianificazione del lavoro per mette, a tutti coloro che sono coinvolti nei progetti formativi di Punto Kemika, di crescere come Persone e come Professionisti.

Gli argomenti trattati nei corsi sono divisi per aree di competenza, di seguito l’elenco dei seminari che oggi Kemika è in grado di organizzare e sviluppare, destinati al mercato della produzione alimentare e della ristora zione collettiva:

■ Procedure di detersione e disinfezione all’interno di una Industria Alimentare

■ La Pulizia nella Ristorazione collettiva

■ I Disinfettanti: cosa sono e come si utilizzano

■ Procedure di detersione e disinfezione nella lotta al CoViD 19

■ Il Progetto Tecnico e il Progetto Economico

Quello che in Kemika si vuole ottenere è di diventare il “Punto” di riferimento, non occasionale ma continuo, dove gli Attori protagonisti del comparto alimentare e ristorativo possono acquisire preziose informazioni che, trasferite nel loro lavoro quotidiano, permettono di otte nere il massimo rendimento sotto il profilo professionale ed economico.

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XXVII C C ONSULENZA
www.kemikaspa.com

SANITIZZAZIONE dei prodotti CASEARI freschi

Da qualche decennio, il mondo scientifico è impegnato nello studio di tecnologie alternative alla classica sanitizzazione termica. Il caso dei raggi X applicati a Fiordilatte e Ricotta.

La luce pulsata, i campi elettrici pulsati, gli ultrasuoni, le radiazioni ionizzanti, le alte pres sioni e il plasma freddo sono tecniche note per abbattere la carica microbica e/o ridurre l’attività enzimatica, promuovendo quindi un incremento della shelf life dell’ali mento trattato. Tuttavia, il loro uti lizzo è ancora molto limitato su scala industriale poiché di queste tecno

logie non si conoscono a fondo gli effetti collaterali, perché è ancora necessario ottimizzare il trattamento per le specifiche categorie alimen tari, perché possono causare altera zioni delle proprietà sensoriali.

Francesco Emilio Ricciardi, Valentina Lacivita, Amalia Conte, Matteo Alessandro Del Nobile Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente, Università di Foggia IN COLLABORAZIONE CON GSICA Gruppo Scientifico Italiano di Confezionamento Alimentare
XXVIII S T ECNOLOGIE PER LA S h ELF LIFE SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

LE POTENZIALITÀ DEI RAGGI X

In questo ambito, il gruppo di ricerca dell’Università di Foggia, ha voluto esplorare le potenzialità dei raggi X applicati ad alcuni prodotti caseari freschi, quali fiordilatte e ricotta (sia ricotta artigianale che industriale). Fiordilatte e ricotta artigianale sono prodotti lattiero-caseari che, a causa della loro composizione e dell’elevato livello di umidità, hanno un’alta proliferazione microbica che li rende inaccettabili nel giro di pochi giorni. La ricotta industriale ha una shelf life più lunga poiché sottoposta a pastorizzazione. L’applicazione dei raggi X sui pro dotti scelti si è rivelata molto inte ressante poiché il prolungamento della vita di scaffale dei campioni trattati è stato significativo. I raggi X sono una tecnologia ad elevato potere penetrante, in grado di sani ficare la matrice alimentare, garan tire un’efficace azione antimicrobica e sono applicabili sul prodotto già confezionato, senza che ci sia quindi rischio di ri-contaminazione del pro dotto in fase di confezionamento.

I RISULTATI

DELLA RICERCA

Anche se la dose massima con sentita sugli alimenti è di 10 kGy, nell’ambito della ricerca sono state utilizzate dosi molto più basse. Nello specifico, campioni confezionati di ciascun prodotto sono stati trattati a dosi di 0.5, 2.0 e 3.0 kGy. Durante la conservazione a temperature

di leggero abuso termico (9°C), a intervalli di tempo regolari, sono state eseguite analisi microbiologi che per identificare lo sviluppo di agenti deterioranti/patogeni (Pseu domonas spp., lieviti, Enterobacte riaceae, Mesofili e Bacillus cereus), valutare il pH e analizzare la qua lità sensoriale mediante panel test.

Tutte le analisi sono state eseguite anche su campioni di controllo, cioè non trattati e tenuti nelle stesse condizioni di conservazione.

In Figura 1 è mostrata l’efficacia del trattamento ai raggi X per ricotta artigianale e industriale rispetto ai prodotti non trattati. La ricotta arti gianale, di cui si stima normalmente una durata di circa 4-6 giorni, dopo trattamento a 0.5 kGy ha esteso la shelf life a 2 settimane, mentre, alle dosi irradianti di 2.0 e 3.0 kGy, la durata si è allungata fino a 24 giorni.

Anche la ricotta industriale, che generalmente registra una shelf life di poco superiore al mese, ha dato risultati interessanti. Il campione di controllo è durato circa 38 giorni, mentre a tutte le dosi di trattamento utilizzate, si è avuta una shelf life più che duplicata (84 giorni).

La Figura 2 mostra l’efficacia del trattamento sul fiordilatte rispetto al campione non trattato. Il fiordilatte fresco ha mostrato una durata di circa 10 giorni, tempo in cui le Ente robacteriaceae hanno raggiunto il limite di accettabilità di 105 cfu/g, mentre per i prodotti irradiati si è verificato un’estensione della shelf life di 20 giorni per il trattamento

eseguito a 0.5 kGy e di circa 44 giorni per i restanti trattamenti (2.0 e 3.0 kGy), così confermando che nei campioni in cui è stata inibita la crescita microbica sono state apprezzate più a lungo anche le pro prietà sensoriali. In tutte le matrici il pH risultava leggermente superiore rispetto al controllo.

Ad oggi l’uso dei raggi X, a livello nazionale, è consentito solo per pre venire la germogliazione di patate e liliacee e per il trattamento di erbe e spezie aromatiche. Tale tecnolo gia potrebbe davvero cambiare lo scenario di molti prodotti freschi di qualità e renderli disponibili anche su mercati molto lontani dal luogo di produzione. Pertanto, la ricerca dovrà proseguire e approfondire le conoscenze per dare maggiori informazioni al mondo industriale, che possa sentirsi motivato nell’o perare scelte mirate all’innovazione di processo, e maggiori garanzie di sicurezza al consumatore finale, ad oggi ancora scettico sulle radiazioni ionizzanti applicate agli alimenti. ■

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle seguenti pubblicazioni scientifiche:

■ Lacivita, V., Mentana, A., Centonze, D., Chieravalle, E., Zambrini, Conte, V.A. & Del Nobile, M.A. (2019) Study of X-ray irradiation applied to fresh dairy cheese. LWT. 103, 186-191.

■ Ricciardi, E.F., Lacivita, V., Conte, A., Chiaravalle, E., Zambrini, A.V. & Del Nobile, M.A. (2019) X-ray irradia tion as a valid technique to prolong food shelf life: The case of ricotta cheese. International Dairy Journal. 99, 104547.

Figura 1. Shelf life di ricotta artigianale e industriale Figura 2. Shelf life del fiordilatte.
09/2021 | DIMENSIONE PULITO XXIX

Allerte alimentari: le nuove LINEE GUIDA

Per l’individuazione del livello di rischio e quindi per l’attivazione dell’allerta alimentare, le Linee guida fanno riferimento ai criteri definiti dalla Commissione Europea. Rientrano nel campo di applicazione delle Linee guida anche eventuali riscontri provenienti dall’autocontrollo

Avv. Chiara Marinuzzi Studio Legale Avv. Gaetano Forte Diritto penale agroalimentare e sicurezza alimentare

del 5 maggio 2021 l’emanazione delle “Linee Guida per la gestione operativa del Sistema di allerta per alimenti, mangimi e materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti” che sicuramente hanno trovato il proprio banco di prova nell’importante allerta sull’ossido di etilene che ha attraversato l’Europa da giugno 2021.

IL CAMPO DI APPLICAZIONE

Il documento disciplina il funziona mento del sistema sia nei casi di un grave rischio, sia nei casi di rischio meno grave o meno urgente, ma per cui sia necessario uno scambio di informazioni tra i membri della rete. Emerge l’esigenza di adeguarsi al reg. Ue 625/17 che ha rimodulato il mondo dei controlli ufficiali. Nell’all.to A, ad esempio, si nota immediatamente l’estensione dell’applicazione anche per la salubrità dell’ambiente dovuto ad alimenti e materiali od oggetti desti nati a venire a contatto con alimenti (MOCA).

XXX DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S D IRITTO A LIMENTARE SPECIALE IGIENE ALIMENTARE
È

Interessante è il passaggio in cui si afferma che “Sono compresi, nel campo di appli cazione, anche eventuali riscontri ottenuti nell’ambito dell’autocontrollo su alimenti, mangimi o MOCA già immessi sul mercato”. Viene inoltre ribadito il principio dell’art. 14/6 del Reg. CE 178/2002 che istituisce una pre sunzione di rischio della partita lotto o con segna di alimenti o mangimi di cui fa parte l’alimento a rischio. È un passaggio spesso controverso tra gli operatori, soprattutto nel caso di prodotti a marchio in cui talvolta l’av vio di ritiri e richiami indiscriminati può creare acerrimi contenziosi risarcitori.

Viene infine chiarita l’esclusione dalle allerte per:

■ criteri microbiologici di igiene di pro cesso;

■ frodi commerciali che non rappresentano un rischio attuale o potenziale per il con sumatore.

Quando parte l’allerta

a) Controllo ufficiale

Se nel corso di attività ispettive/audit/ campionamento ufficiali si rilevano evi denze di non conformità su un prodotto che non è più sotto il controllo dell’OS parte l’allerta. Si precisa tuttavia che in tale caso non dovrà essere sottoposto ad ulteriore indagine un medesimo lotto risul tato non conforme, mentre verrà valutata I‘opportunità di effettuare campioni uffi ciali su lotti diversi dello stesso prodotto.

b) Autocontrollo

Questa è una novità.

L’OS deve valutare, in caso di non confor mità, se il prodotto è “a rischio” ai sensi del Reg. (CE) 178/2002 e agire per tute lare la salute pubblica nonché informare I’Autorità competente, che, una volta venuta a conoscenza della problematica, valuta le attività condotte dall’OS e attiva il sistema di allerta.

c) reclamo consumatore

La denuncia di un consumatore per pro dotto non conforme non attiva il sistema di allerta. Rimane facoltà delle Autorità com petenti locali valutare se la non conformità denunciata costituisca motivo per deter minare I’attivazione del sistema di allerta, eventualmente procedendo a campiona mento ufficiale su confezione integra. Si tratta di una precisazione importante che definisce un caso molto discusso.

d) Malattia trasmessa da alimenti (MTA)

In caso di MTA dovuta a prodotti immessi sul mercato, compresa la som ministrazione, viene attivato il sistema d’allerta qualora sia individuato, anali ticamente e/o tramite indagine epide miologica il prodotto che ha originato l’episodio tossinfettivo.

Verifiche sull’OS

Come devono essere le liste di distribu zione? Vanno consegnate in formato elet tronico, senza indicazioni relative ai prezzi o altre informazioni lesive della “traspa renza e riservatezza”. Non devono ripor tare le sedi legali, ma le sedi operative dei destinatari del prodotto.

Le autorità verificano l‘immediato avvio del ritiro/richiamo del prodotto non conforme e le modalità con cui è stato effettuato dall’OS. È facoltà dell’autorità competente fare controlli a campione con i seguenti cri teri: il rischio; il periodo di vita commerciale del prodotto; l’ampiezza della rete di com mercializzazione; la fascia di popolazione a cui sono destinati i prodotti.

Interessante il passaggio in cui si fa riferi mento all’affidabilità dell’operatore accer tata in corso di precedenti controlli. Non si può escludere che lo strumento del rating, individuato nell’art. 11 Reg. UE 625/17, ma ad oggi ancora non attivo, possa svolgere un ruolo significativo. Il documento prosegue nel dettaglio della gestione dei flussi informativi e dei ruoli dei diversi uffici centrali e periferici.

VALUTAZIONE DEI RISCHI



Casi in cui il RASFF non trova applicazione

Si tratta di una elencazione nuova che esemplifica i casi in cui non sussiste un rischio diretto o indiretto per la salute.

Si citano i casi di riscontrate carenze igieniche, deterioramento o infestazioni che potrebbero produrre solo elementi di non commerciabilità dei prodotti, interruzioni della catena del freddo, superamento di limiti di legge non supportate da elementi di valutazione dell’effettivo rischio, Moca che creino condizioni inaccettabili di composizioni o di proprietà organolettiche che non abbiano conseguenza per la salute.

L’obiettivo è evitare l’avvio di un’allerta per mere non conformità, non suppor tate da valutazioni sul rischio effettivo.

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XXXI

IRITTO A LIMENTARE



IGIENE ALIMENTARE

Casi di azione rapida in altro Paese membro

Sono citate: la presenza di sostanze vietate o di valore superiore alle dosi acute di rife rimento o di esposizione che possano creare un rischio.

Particolare il caso degli allergeni: la presenza di un allergene non indicato in etichetta è automati camente oggetto di allerta.

Interessante la fattispecie delle “salmonelle rilevanti” che costitu iscono l’elemento che fa scattare l’allerta nel caso siano rilevati in allevamenti di uova da consumo.

non solo nel caso nel caso di allerte, ma anche in caso di contenziosi civi listici per il risarcimento danni con nessi non solo alle stesse allerte ma più in generale a vizi del prodotto.

Per quanto concerne la conserva zione della documentazione sono indicati i seguenti tempi:

■ 3 mesi per i prodotti freschi (es. prodotti di panetteria o pastic ceria, ed ortofrutticoli);

■ i 6 mesi successivi alla data di conservazione del prodotto deperibile, prodotti “da consu marsi entro il”;

tare se quest’ultimo sia stato informato dal proprio fornitore per definire il livello di responsabilità. Attualmente l’omesso ritiro/richiamo è sanzionato in via amministrativa dall’art. 3 D.lgs. 190/2006, tuttavia nel progetto di legge di riforma dei reati agroalimen tari (n. 2427 presentato alla Camera il 06.03.2020) si ipotizza di trasformare il fatto in illecito penale punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

DISPOSIZIONE

OPERATIVE



Casi in cui può essere richiesta una valutazione di rischio ad hoc Si tratta di situazioni specifiche in cui mancano parametri di rife rimento o che vanno verificate in relazione all’entità della contami nazione.

Qui si parla finalmente dei corpi estranei, che saranno oggetto di allerta se presentano un rischio. La specificazione è molto importante per evitare allerte per queste con taminazioni spesso non influenti sulla salute del consumatore.

Il provvedimento contempla un albero decisione che dovrebbe uniformare le azioni a livello europeo.

RINTRACCIABILITÀ

Le linee guida si soffermano molto sulla rintracciabilità insistendo sull’opportunità di dotarsi di un sistema di rintracciabilità interna pur non essendo questa espressa mente prevista dal regolamento. Questa, collegando le materie prime con i prodotti finiti, faciliterebbe I‘operatore nelle proprie procedure, consentendogli di effettuare ritiri mirati dei prodotti che condividono lo stesso rischio sanitario e di limi tare, pertanto, il quantitativo di pro dotti da ritirare.

Vi è da dire che la rintracciabilità svolge un ruolo molto significativo

■ i 12 mesi successivi alla data di conservazione consigliata, per i prodotti “da consumarsi preferi bilmente entro”;

■ un periodo minimo di 2 anni suc cessivi alla vendita per i prodotti per i quali non è prevista dalle norme vigenti l’indicazione del TMC nonché per i MOCA.

Nel documento sono disciplinate le procedure di notifica, i provvedimenti sui prodotti ritirati nonché la traspa renza e la riservatezza. L’allerta verrà gestita unicamente mediante lo stru mento informatico RASFF da inte grare nell’IMSOC per lo scambio di informazioni. L’obiettivo è evidente mente quello di assicurare maggiore efficacia e gestione del rischio.

RICHIAMO

Viene ribadito che quando un ali mento/mangime/MOCA a rischio, oggetto di notifica, è ancora sul mercato e ha raggiunto il consu matore, l’OS deve provvedere, oltre agli adempimenti sulla tracciabilità e di ritiro, anche al richiamo in con formità alle note del Ministero della Salute 31.05.2016 e 15.12.2016. Cosa succede in caso in cui l’OS viola tale obbligo?

Nel caso in cui, nel corso di un con trollo, I’A.C. verifica che I‘operatore che ha ricevuto un prodotto oggetto di notifica di allerta non adempie i propri obblighi sul ritiro/richiamo, deve accer

CONCLUSIONI

Le Nuove linee guida sulle allerte costituiscono uno strumento importante non solo per le auto rità ma anche per gli operatori. Il maggiore dettaglio delle proce dure non può che essere visto con favore, anche se ogni situazione rimane a sé e deve essere sempre attentamente valutata tenendo conto delle conseguenze. Rimane sempre il tema della leva commer ciale e dei rapporti di forza che spesso introducono elementi ulte riori che si innestano su quelli pret tamente legali e operativi previsti dalle Linee Guida. ■

XXXII DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S D
SPECIALE

ARCO, prevenzione e SICUREZZA

Arco Chimica sta seguendo con attenzione l’attuale diffusione dell’epidemia del Coronavirus. Quali sono le rac comandazioni?

Le raccomandazioni standard per prevenire la diffusione dell’infezione comprendono il lavaggio frequente delle mani, in particolare prima e

dopo la preparazione degli alimenti, prima di mangiare, dopo l’uso della toilette e dopo aver maneggiato

animali o rifiuti animali, coprire la bocca e il naso quando si tossisce e si starnutisce.

In aggiunta al lavaggio delle mani è consigliabile l’utilizzo di un Gel Lavamani senza risciacquo a base alcolica.

GEL LAVAMANI IGIENIZZANTE

A tal fine propone Hygi Gel un gel igienizzante, a base di alcol 65-75%, che consente di lavare le mani senza la necessità di risciacquarle. È facile e veloce da applicare ed agisce in pochi secondi, pratico in ogni situa zione in cui si desidera igienizzare e lavare le mani quando non si dispone di acqua e sapone. In ottica di rispondere ai requisiti dettati dalle normative vigenti in termini di prevenzione da Covid-19, si comu nica che il prodotto ha ottenuto le seguenti certificazioni: UNI EN 1040, 13727, 13624, 1275, 1499, 1500, 1650, 1276. Hygi Gel è disponibile in più formati di vendita: 100ml - 500ml –1000ml e tanica da 5kg.

www.arcochimica.it

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XXXIII G G EL LA v AMANI

Prodotti in sintonia con L’AMBIENTE

Tecnologia, ricerca, sviluppo: le ultime dal mondo del cleaning

R-QUARTZ LAVASCIUGA A GUIDA AUTONOMA

R-Quartz di Adiatek è una lavasciuga per la pulizia di superfici medio-grandi che può lavorare sia in modalità autonoma che manuale. È equipaggiata con il Solution Saving System Dispenser (3SD) e ha una capacità di 100l del serbatoio soluzione. Il pacco batteria al Litio 24V 330Ah offre fino a 6 ore di autonomia di lavoro e una ricarica rapida in 5 ore. R-Quartz ha due modalità di apprendimento e la possibilità di creare sequenze di lavoro combinando diversi percorsi, memorizzati anche in modalità e con caratteristiche differenti tra loro.

Dotata di un “touch screen” da 7”, consente un’interfaccia semplice ed intuitiva. La macchina è sempre in contatto con l’operatore attraverso il Telematics, grazie agli avvisi in tempo reale trasmesse direttamente sullo smartphone. R-Quartz è soggetta al credito d’imposta “industria 4.0”.

www.adiatek.com

SPECTRE: IL SISTEMA DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEGLI INFESTANTI DA REMOTO Oggi le moderne aziende di disinfestazione scelgono sistemi di monitoraggio e di controllo degli infestanti innovativi, sostenibili, non cruenti. Dalla collaborazione tra Vebi Tech, azienda con più di 75 anni di esperienza e Byron, leader nei servizi integrati per il pest control, nasce Spectre, tra i primi sistemi di monitoraggio e cattura degli infestanti da remoto. Spectre è composto da una centralina e da una rete di sensori, i quali rilevano il passaggio o la cattura e avvisano l’operatore. Ciò permette di organizzare le uscite dei tecnici solo nei casi ove è necessario, garantendo il controllo dei cantieri H24, 7/7, la riduzione dei costi di intervento, il risparmio di tempo nella gestione del cliente e un aumento considerevole di efficienza. Vebi Tech offre inoltre ai suoi clienti un servizio di consulenza personalizzata tramite la valutazione tecnica del cantiere e il supporto nell’attivazione di Spectre così da garantire il suo corretto funzionamento. www.vebitech.it

NUOVE CS700 E CS800: LE SPAZZATRICI VERSATILI, CONFORTEVOLI E ROBUSTE

Comac presenta CS700 e CS800, una gamma di spazzatrici uomo a bordo che offrono la massima semplicità di utilizzo e grande comfort per l’operatore. Estremamente robuste e affidabili, sono state progettate per offrire grande produttività e una pulizia efficace. Sono disponibili con alimentazione a batterie o con motore a benzina, e con due differenti piste di lavoro per soddisfare qualsiasi esigenza di pulizia. Estremamente efficaci anche in presenza di sporco grossolano, queste spazzatrici sono adatte alla pulizia di spazi interni o esterni di ambienti industriali, magazzini, aree commerciali, parcheggi e nei settori pubblico, automotive, dei trasporti e delle superfici che misurano fino a 15.000 m2

www.comac.it

Loredana Vitulano
XXXIV DIMENSIONE PULITO | 09/2021 V v ETRINA SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

SYNCLEAN, ACCESSORI E RICAMBI MACCHINE

La società Synclean è da 25 anni nel settore della pulizia professionale e partner delle migliori case produttrici di macchine e accessori. È un’azienda moderna e dinamica ma con un’esperienza di alto livello e un know-how specifico nel mondo delle macchine per la pulizia industriale. Nel suo listino, è possibile trovare: Motori aspirazione diretti / periferici / tangenziali - l’azienda è distributrice ufficiale AMETEK; Motori per aspirapolveri e impianti centralizzati; Turbine soffianti; Gomme tergipavimento e paraspruzzi; Dischi abrasivi; Batterie e Caricabatterie; accessori per aspirapolvere; Spazzole per lavasciuga, Spazzatrici e Monospazzole; ricambi originali. www.syncleanservice.com

NUOVA LINEA PAPERDÌ

Paperdì amplia la sua gamma prodotti con una linea di Tovaglioli completamente rinnovata. Dal tovagliolo monovelo al doppio velo, dal formato 33*33 al maxi formato 38*38, dal pacchetto singolo a quello doppio: una linea nata per offrire il giusto prodotto per ogni differente esigenza del mercato. Tutti prodotti certificati Ecolabel e FSC, un unico fattore comune: l’attestata qualità delle materie prime combinata alle elevate caratteristiche tecniche. www.paperdi.it

MODULE: LA SOLUZIONE KÜNZLE&TASIN PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE

Künzle&Tasin dispone della macchina multifunzione Module, soluzione per una pulizia efficace e completa nel rispetto dell’ambiente e della salute. Disponibile in 2 varianti, con pista di pulizia da 35 e 50 cm (versione a cavo o a batteria), Module è l’unico prodotto “compact size” sul mercato con funzioni di spazzatrice, lavasciuga e aspirapolvere/liquidi. Soluzione economica (3 macchine in 1) e indicata in ambienti molto diversi. È Perfetta nelle varie strutture del settore alimentare che necessitano di trattamenti diversificati: dall’aspirazione di polveri fini, al lavaggio in profondità di superfici, alla pulizia in angoli nascosti.

www.kunzletasin.com

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XXXV

OLÈ RESSENZA NUOVO BRAND RUBINO CHEM

Olè RESSENZA è il nuovo brand di Rubino Chem, identificativo del formulato polifunzionale ad alta concentrazione con spiccata azione igienizzante e a pH neutro utilizzato per detergere, rimuovere germi e batteri con azione meccanica, spolverare, profumare e deodorizzare ambienti e superfici. Come Olè ESSENZA lanciato nel 2002, Olè RESSENZA è stato progettato per rispondere alle necessità degli utilizzatori professionisti. Il marchio registrato Trademark e il formulato hanno mantenuto nel tempo la peculiare alta qualità ed identità riconosciuta ed apprezzata dagli utilizzatori finali.

www.rubinochem.it

MIRA CON FILTRO

HEPA

La pulizia professionale è uno degli aspetti fondamentali dell’accoglienza e l’utilizzo di adeguate tecnologie appare fondamentale per una reale igienizzazione. In particolare i modelli di lavasciuga pavimenti più compatti risultano molto utili in questo settore, garantendo un alto livello di igiene, operazioni rapide, pavimenti subito asciutti e calpestabili senza fatica. 4CleanPro propone l’applicazione, alla più piccola delle lavasciuga pavimenti presente nel suo catalogo MIRA, di un filtro assoluto di tipo HEPA classe H13 che filtra completamente l’aria aspirata garantendo così un’efficace sanificazione dell’aria di riflusso riemesso nell’ambiente.

www.4cleanpro.com

SANIFICAZIONE AMBIENTALE

PER IL CONTROLLO DEI RODITORI

Muskil è un rodenticida basato su un’associazione unica ed esclusiva di 2 principi attivi, Bromadiolone 0,0025% e Difenacoum 0,0025%, che conferisce al prodotto un’efficace azione contro ratti e topi. Muskil è l’unico rodenticida bi-componente in Europa autorizzato come biocida e la speciale combinazione dei 2 principi attivi è un brevetto europeo di ZAPI SpA (n. 2090164B).

www.pestnet-europe.it

Spray Team è un’azienda nata nel 1994 dalla volontà di un gruppo di tecnici decisi a mettere a frutto la loro ventennale esperienza maturata nella costruzione di atomizzatori e nebulizzatori. Oltre alla produzione dei tradizionali atomizzatori trainati, come Start e Wind, Spray Team si specializza nella produzione e la vendita di attrezzature e macchinari per la disinfestazione e disinfezione urbana e per il trattamento del verde pubblico e urbano. L’azienda offre inoltre una gamma di prodotti per la sanificazione e disinfezione in grado di produrre ed erogare acido ipocloroso e di generare grandi volumi di acqua fortemente disinfettante, che, più che per la disinfestazione urbana, trova impiego nella sanificazione ambientale. Spray Team ha inoltre messo a punto gli atomizzatori per la nebulizzazione dell’acqua elettrolizzata, progettando ugelli specifici in grado di ottenere un’aria secca. Con questa tecnologia l’azienda intende entrare nel settore dell’hospitality.

www.sprayteam.it

XXXVI DIMENSIONE PULITO | 09/2021 V v ETRINA SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

PARASITEC 2021:

Pest Control & Public Health

a cura di Cristina Cardinali

Parasitec Paris 2021 si conferma un impor tante appuntamento per il mercato del Pest Control e la salute pub blica in Europa. L’ultima edizione si è tenuta dal 17 al 19 novembre 2021 a Parigi presso Paris Event Center, 20 avenue de la Porte de la Villette. La fiera internazionale, sviluppata su una ben organizzata superficie di oltre 2000 mq, ha visto la presenza di circa 100 espositori tra laboratori, produttori di attrezzature e prodotti biocidi provenienti da 30 nazioni diverse. Una significativa vetrina di opportunità per centinaia di soluzioni.

Di seguito alcuni degli incontri orga nizzati con i migliori esperti del set tore nelle tre giornate della fiera:

Prodotti per la disinfezione: immissione sul mercato e requisiti normativi in periodi transitori e perenni. Sophie Aviron-Violet & Augustin Debacker – Normativa Staphyt

Disinfezione in periodo di crisi sanitaria.

Pierre Deschamps –Batiment&Entretien & Olivier Haution – Deppik

Monitoraggio genetico della resistenza della cimice dei letti agli insetticidi. Dr Romain Lasseur – Izinovation

Panoramica di strumenti comprovati per soddisfare i requisiti della gestione integrata dei parassiti. Protocollo e sistema di gestione per il 3D di domani. Thomas Le Louarn – RatDown

XXXVIII DIMENSIONE PULITO | 09/2021 F F IERE
MARTIGNANI S.r.l. Via Fermi, 63 (Zona Industriale Lugo 1) - 48020 S. Agata sul Santerno (RA) Tel. +39 0545 23077 - Fax +39 0545 30664 - martignani@martignani.com www.martignani.com Controllo da remoto tramite dispositivo CNC Interfaccia utente semplice ed intuitiva Nebulizzatore connesso all’azienda tramite cloud Possibilità di impostare aree geografiche di lavoro Sistema completo di autodiagnosi e flusso di dati continuo Possibilità di monitorare il numero di giri del motore e la pressione istantanea di esercizio da remoto DISINFESTAZIONE SOLUZIONI INTELLIGENTI PER UN’IGIENE AMBIENTALE MODERNA ED ECO-SOSTENIBILE

festeggia

60 ANNI: invitato speciale...la natura

Un 60° anniversario vissuto con entusiasmo e partecipazione. Il modo migliore per festeggiare un importante traguardo e per rinnovare l’impegno di sostenibilità

Copyr compie 60 anni, una cifra che solo le aziende più solide e capaci di adattarsi attivamente al mer

cato possono raggiungere; e per festeggiare questo importante tra guardo Copyr ha voluto organizzare un evento con i propri collaboratori e partner nella splendida cornice di

Fondazione Minoprio. Una location esclusiva che riassume nelle sue attività l’essenza stessa del rispetto per la natura e l’attenzione alla sostenibilità condivisi con Copyr.

Guarda il video
XL DIMENSIONE PULITO | 09/2021 E Ev ENTI COPYR

Una grande festa di una bella azienda, a cui Dimensione Pulito ha avuto il piacere di partecipare. Appena arrivati la sensazione è stata quella di essere accolti in una “squadra ben amalgamata”.

LA GIORNATA

Folta la partecipazione dei prota gonisti dell’azienda: le due reti di vendita Igiene Ambientale e Home& Garden alle quali si è aggiunta la nuova rete GDO di recentissima costituzione. Non sono mancati i principali business partner strategici (Sumitomo, Basf, Syngenta, Endura, Limaru, Valagro, etc.), nonché il Con siglio di Amministrazione presieduto da Juan Ameneiro, Pedro Gonzalez e Monica Mascato, rispettivamente amministratore e consigliere dele gato, il collegio sindacale, tutto lo staff dirigente guidato dal Country Manager Mario di Leva, i dipendenti e le loro famiglie.

Una giornata con tanti momenti di svago nella quale i partecipanti sono stati suddivisi in team contrad distinti da diversi colori, per sfidarsi in gare dove hanno potuto cimen tarsi e dare sfoggio di insospettabili e apprezzate doti da giardiniere. Bellissime le creazioni del logo del 60esimo realizzate con i fiori, e la gara delle aiuole fiorite piene di colori e di profumi. Ci sono stati anche momenti di relax con itine rari studiati per scoprire le piante meravigliose e rare delle serre della Fondazione Minoprio. Tutte attività ricreative che mettevano la natura al centro, come indiscutibile e unico protagonista.

CENA DI GALA

Altro momento di forte partecipa zione è stata la cena di gala, con circa 130 commensali, durante la quale hanno preso la parola il presidente Juan Ameneiro che ha ricordato che “Ogni azienda ha tra le sue opzioni anche quella di decidere come tutelare la sopravvi venza del nostro pianeta. Perché è un impegno quotidiano” e ha pro seguito ricordando che “Bisogna davvero guardare avanti con una

SONO FELICE DI INCONTRARE TUTTO LO STAFF COPYR... CON UN SOLO SGUARDO POSSO INTRAVEDERE IN OGNUNO DI VOI LA VOSTRA DEDIZIONE PER QUESTA AZIENDA E PERCEPIRE L’ORGOGLIO DI APPARTENERE A QUESTA GRANDE FAMIGLIA”

nuova visione. Copyr vuole fare la sua parte, con scelte sempre più motivate e coscienti. La ricerca che i nostri laboratori mettono in atto quotidianamente ci aiuta a svilup pare prodotti che assicurano una totale sostenibilità e una sicurezza straordinaria. Ecosostenibilità non è solo una parola; per noi signi fica visione del domani e rispetto dell’ambiente”.

Anche l’amministratore delegato Pedro Gonzalez ha voluto portare il suo pensiero: “I valori portanti di un’azienda riguardano molti aspetti, tutti ugualmente importanti. La sua storia, la tradizione, la qualità dei prodotti, la capacità di evolversi sul

mercato, la bravura nell’immaginare il nuovo” e poi ha sottolineato l’im portanza dell’italianità dell’azienda. “Ognuno di voi in Copyr si ricono sce in tre semplici, ma fondamentali, parole: professionalità, soddisfa zione, crescita, e ne aggiungerei una quarta altrettanto importante: italianità. Sì, italianità, in cui sono concentrate fantasia, unicità, crea tività, stile. Un modo unico di stare in azienda e lavorare”.

La cena ha concluso una 3 giorni di meeting commerciali con le 3 reti di vendita per la presentazione delle iniziative di fine anno; importanti le novità per la neonata rete GDO, che dovrà presentare al mercato il rilan

Juan Ameneiro, presidente Copyr e amministratore delegato Zelnova Zeltia
09/2021 | DIMENSIONE PULITO XLI

cio del brand Stira&Ammira, recente acquisizione del Gruppo Zelnova Zeltia-Copyr.

In un clima di festa, sereno e collaborativo, abbiamo raccolto la testimonianza di Angela Novembre, direttore marketing e di Pedro Gonzalez, amministratore delegato Copyr.

“Noi di Copyr - ci racconta Angela Novembre - abbiamo iniziato nel 1961 a importare il Fiore del Piretro, per ricercare delle soluzioni che difen dessero l’uomo, gli ambienti e gli organismi vegetali stessi dagli insetti molesti e dannosi, nella maniera più naturale possibile e rispettando i tempi della natura, per garantire un futuro di benessere e sostenibilità alle generazioni a venire. L’azienda, nel corso degli anni, grazie allo svi luppo continuo che c’è stato intorno al Piretro e ai principi attivi soste nibili e a basso impatto ambientale è riuscita a sviluppare formulazioni sempre più efficienti da portare nel mercato, soprattutto nel comparto dell’igiene ambientale. Il Piretro,

del resto, è tra le poche molecole ammesse in agricoltura biologica e trova impiego anche per la cura della casa, dell’orto e del giardino”.

L’anno scorso, durante la Pandemia, è aumentata la necessità di avere soluzioni igienizzanti e disinfettanti. Come avete risposto a questa crescente richiesta?

“Grazie al nostro team di Ricerca & Sviluppo molto qualificato e compe tente e al contributo del laboratorio interno di Zelnova Zeltia - continua Novembre - siamo riusciti a reagire in maniera tempestiva e a ottenere delle registrazioni di prodotto , riu scendo a inserire delle soluzioni specifiche per rispondere a questa esigenza contingente. Inoltre, da tempo , offriamo attrezzature per la nebulizzazione, apparecchiature di fondamentale importanza per la tipologia di trattamenti richiesti.

L’anno scorso le macchine della fami glia Nebulo sono state tra le più uti lizzate per effettuare i trattamenti di sanificazione ambientale. In Spagna - aggiunge - c’è stata anche una col

PERCHÉ LA FONDAZIONE MINOPRIO?

Lo spiega bene il Presidente Juan Ameneiro nel discorso introduttivo alla giornata di festa. “Ci troviamo in questa meravigliosa tenuta della Fondazione Minoprio, che ringrazio perché ci ha permesso di poter orga nizzare il nostro evento. ‘Dalla natura un futuro verde…’ è lo slogan della Fondazione con la quale abbiamo scoperto di avere tanti punti in comune come la ricerca, la forma zione, la passione per l’agricoltura e il giardinaggio. Abbiamo vissuto l’ultimo anno e mezzo isolati nelle nostre abitazioni o con limiti all’ag gregazione. La cornice all’aperto della Fondazione ci garantisce sicurezza e tranquillità per trascorrere finalmente questo pomeriggio insieme, divertirci e rigenerarci, godendo del benessere che questo parco naturale ci mette a disposizione”.

laborazione con il settore pubblico, per la fornitura di gel per le mani. Abbiamo promosso tutta una serie di brand, che sono stati poi introdotti anche nella grande distribuzione ita liana - in questo ambito la nostra casa madre è tra le aziende di riferi mento per la parte di cura della casa e igiene degli ambienti. Un esempio

Angela Novembre, direttore marketing e Pedro Gonzalez, amministratore delegato Copyr
XLII DIMENSIONE PULITO | 09/2021 E Ev ENTI

di come la flessibilità e la capacità di reagire e di andare a risolvere i pro blemi dei nostri clienti caratterizzi il nostro Gruppo. Per noi è stata sicura mente un’opportunità, ma anche un motivo di orgoglio, possiamo infatti dire di avere avuto un ruolo attivo nel contenimento della Pandemia”.

Nel 2020 il Gruppo ha registrato un’importante crescita di fatturato. Quali sono state le scelte strategiche vincenti e come vedete il futuro?

Risponde Pedro Gonzalez: “La fusione con Zelnova Zeltia, quindici anni fa, ha dato vita ad un Gruppo dalle dimen sioni orgogliosamente internazionali che è diventato una delle principali realtà europee nello sviluppo e nella produzione di formulati per la difesa e la cura della casa e della persona.

Unendosi, Copyr e Zelnova Zeltia hanno esaltato le loro valenze posi tive, avvalorando la capacità di svi luppare insieme sinergie progettuali vincenti.

Nuovi impegni ci attendono, con scelte che saranno certamente in grado di concretizzare nuovi progetti e realizzare appaganti sviluppi futuri.

Oggi siamo presenti in oltre 20 paesi europei, grazie anche alla relazione e alla collaborazione in essere con par tner strategici che ci hanno scelto, si fidano di noi e con i quali abbiamo in comune molti valori.

La nostra strategia prevede di svi luppare nuove soluzioni per i clienti e nello stesso tempo creare nuovi mercati per il Gruppo”.

Concludiamo con le parole del presi dente Ameneiro nel discorso tenuto durante la cena di gala. “Si dice spesso che il valore di un’azienda sia rappresentato dalle persone che vi lavorano. Basta guardarvi per essere d’accordo con quest’affermazione.

Perchè è grazie alla validità di per sone di ogni livello e mansione che Copyr in tutti questi anni ha svilup pato e sviluppa anche oggi, soluzioni efficaci e rispettose dell’ambiente per ogni tipo di esigenza.”

Come redazione non possiamo che condividere queste affermazioni. ■

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XLIII

Norme in tutela dell’AMBIENTE

Decreto Legislativo N°102 del 30 luglio 2020

Èsempre più evidente come nel Pest Mana gement sarà neces saria una costante e corretta conoscenza delle normative cogenti, una attenta lettura delle Schede di Sicurezza dei prodotti e come il tutto si dovrà “sposare” con un utilizzo sempre più consapevole dei biocidi attualmente a disposizione

Se in Italia vogliamo parlare di Tutela dell’Ambiente dobbiamo certamente rifarci al “Testo Unico Ambientale (T.U.A)”, emanato con il Decreto-legge n°152 del 3 Aprile 2006. Questo decreto, che, come si evidenzia in epigrafe al titolo stesso, identifica le “norme in tutela dell’ambiente”. Naturalmente queste norme abbracciano molte plici aspetti, e nella prima stesura si possono evidenziare sei parti fonda mentali quali: 1) Disposizioni comuni e principi generali; 2) Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizza zione ambientale integrata (IPPC);

3) Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche;

4) Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati;

5) Norme in materia di tutela dell’a ria e di riduzioni delle emissioni in atmosfera; 6) Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente. Negli anni il T.U.A. ha

subito varie modifiche come l’inseri mento di altri due titoli quali il 5bis e il 6bis, oltre a Disposizioni Attuative, Integrative e Correttive.

Tra i vari Decreti, può destare inte resse per le Aziende che operano nel Pest Management il “Decreto Legislativo n° 102 del 30 luglio 2020” che introduce alcune modi

fiche fondamentali a T.U.A. aggiun gendo all’art. 271 il comma 7 bis. Nello specifico tale comma iden tifica come “Le emissioni delle sostanze classificate come cance rogene o tossiche per la riprodu zione o mutagene (H340, H350, H360) e delle sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente ele

XLIV DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S P EST MANAGEMENT SPECIALE IGIENE ALIMENTARE

vata devono essere limitate nella maggior misura possibile dal punto di vista tecnico e dell’esercizio. Dette sostanze e quelle classificate estrema mente preoccupanti dal rego lamento (CE) n°1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 Dicembre 2006, concerne la registra zione, la valutazione, l’autoriz zazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) devono essere sostituite non appena tecnicamente ed eco nomicamente possibile nei cicli produttivi da cui origi nano emissioni delle sostanze stesse” e inoltre possiamo leggere come “Ogni cinque anni, a decorrere dalla data di rilascio o di rinnovo dell’auto rizzazione i gestori di stabi limenti o delle installazioni… [Omissis]…inviano all’autorità competente una relazione con la quale si analizza la disponi bilità di alternative, se ne con siderano i rischi e si esamina la fattibilità tecnica ed econo mica della sostituzione delle predette sostanze”. Secondo il Regolamento REACH le Sostanze estrema mente preoccupanti (Sub stances of Very High Concern SVHC) sono le sostanze che rispondono ai criteri di classifi cazione come sostanze cancerogene o mutogene o tossiche per la riproduzione (categorie 1A o 1B, a norma del regola mento CLP – art. 57 lettere a), b), c) del regolamento REACH), le sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto bioaccumulabili (secondo i criteri stabiliti nell’allegato XIII del regolamento REACH – art. 57 lettere d), e); le sostanze, iden tificate caso per caso per le quali l’evidenza scientifica cer tifichi probabili effetti gravi per la salute umana o l’ambiente (art. 57 lettera f).

Per l’utilizzo di queste sostanze il Decreto-legge identifica inol

tre come entro il 28 agosto 2021 doveva essere elaborata una relazione con la quale si analizzava la disponibilità di alternative, se ne considerano i rischi e si esamina la fatti bilità tecnica ed economica della loro sostituzione e da ripresentare ogni cinque anni, e per tale elaborato può venire in aiuto quanto prodotto dalla Regione Friuli Venezia Giulia dove è possibile trovare un allegato per facilitare la com pilazione e produzione della relazione sopracitata. (https:// suap.regione.fvg.it/por tale/cms/it/informazioni/ notizie/Emissioni-in-atmo sfera-nuovi-adempimen ti-entro-il-28-agosto-2021/) Spostando il focus sui pro dotti impiegati per il Pest Control, tra i diversi prodotti attualmente in commercio, quelli che presentano una frase di rischio tra quelle evi denziate nel Decreto-legge possiamo identificare i pro dotti rodenticidi con ppm 50, dove in etichetta è evidente la presenza della frase di rischio “H360D – Può nuocere al feto”. Sulla base di utilizzo degli stessi, considerando anche il largo uso che ne

viene fatto nei territori comu nali per il contenimento delle specie sinantropiche, sarà cer tamente importante andare a valutare come e in che modo le Aziende di Pest Control andranno ad inserirsi all’in terno dell’attuale normativa, ovvero se dovranno essere loro a produrre la documen tazione richiesta sulla base di quanto richiesto o se la stessa sarà a carico degli utenti finali, fermo restando al momento attuale poter virare su composti rodenticidi Trai ned Professional con ppm 25 che non presentano tale frase di rischio, ma in ogni caso sempre soggetti alle misure della mitigazione del rischio. È quindi sempre più evidente come nel Pest Management sarà necessaria una costante e corretta conoscenza delle normative cogenti, una attenta lettura delle Schede di Sicurezza dei prodotti e che il tutto si dovrà “sposare” con un utilizzo sempre più consa pevole dei biocidi attualmente a disposizione, in un’ottica di un’attenta analisi dei prodotti che non presentano nella loro composizione le frasi di rischio H340, H350, H360. ■

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XLV

Rischio BLATTE

La lotta alle blatte non subi sce certamente momenti di rallentamento. Capace di penetrare in depositi, stabilimenti e ambienti produttivi, la blatta può rivelarsi sorgente di contaminazione dal notevole tasso di pericolosità, i cui effetti, possono determinare un grave pregiudizio per la conserva bilità degli alimenti, nonché una dif fusione, talvolta capillare, di germi e miceti.

BASF offre varie soluzioni innova tive contro gli scarafaggi tra queste Mythic® 10 SC, un insetticida non repellente, senza piretroidi, per il controllo anche di cimici dei letti e formiche. Contiene Clorfenapyr, sostanza attiva con un esclusivo meccanismo di azione: si attiva solo una volta assorbito e impedisce alle cellule dell’insetto di generare ener gia, causando paralisi e morte.

A differenza dei piretroidi, non è repellente e non viene quindi rile vato dagli insetti, per questa ragione

è ideale in strategie applicative in abbinamento ai gel antiblatta. Inol tre il suo meccanismo d’azione non rapido come i neurotossici, non lascia scampo. Gli insetti che ven gono a contatto con questo pro dotto si comportano normalmente per un breve periodo dopo l’inge stione, per poi morire tranquilla mente, in genere nei loro nidi, senza indurre gli altri insetti ad evitare le aree trattate e senza generale pro blemi di resistenze.

Mythic® 10 SC è una sospensione concentrata a base acquosa, facile da miscelare e da applicare su crepe, fessure e altri punti generalmente considerati difficili da raggiungere tramite normali applicatori a spruzzo.

La sua formulazione permette inoltre una copertura superficiale uniforme e un’ottima adesione a tutte le super fici, incluse quelle difficili e porose come malta, legno e cemento.

Mythic® 10 SC è in grado di mante nere la residualità fino a tre mesi nella maggior parte degli ambienti trattati in funzione dell’infestazione.

PRATICITÀ E FACILITÀ

D’USO

Mythic® 10 SC si può utilizzare nei locali commerciali, industriali, edifici pubblici, domestici, ed anche nelle aree dedicate alla conservazione, alla trasformazione e alla prepara zione degli alimenti.

La sua formulazione antimacchia, a basso impatto olfattivo e che non lascia residui visibili, può essere uti lizzato anche negli ambienti sensibili, evitando lamentele da parte dei clienti.

Applicando il prodotto corretta mente, persone e animali domestici possono ritornare negli ambienti trat tati non appena le superfici spruzzate sono completamente asciutte al tatto.

www.pestcontrol.basf.it

XLVI DIMENSIONE PULITO | 09/2021 D DISINFESTAZIONE

non sapranno cosa

ha colpiti

Mythic® SC I parassiti
li
Modalità di azione unica, chimica non repellente Aiuta a controllare anche gli insetti più problematici Azione residuale sostenuta attiva nella maggior parte degli ambient Strumento complementare per programmi di gestione integrata dei parassiti www.pestcontrol.basf.it Mythic® contiene Chlorfenapyr Mythic® è un marchio registrato di BASF. Usare i biocidi in modo responsabile. Prima dell’uso, leggere sempre l’etichetta e le informazioni riguardo al prodotto
Graziano Dassi
XLVIII DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S DISINFESTAZIONE SPECIALE IGIENE ALIMENTARE Un felice incontro: ULV e MICRO-INCAPSULATI Dove si arriva a pesare ogni micro-goccia erogata da un nebulizzatore ULV e soprattutto a renderci conto che usarlo significa entrare nel mondo dell’ultra piccolo e stupirci dei risultati igienico-sanitari che contemporaneamente possiamo raggiungere

Sono tentato di iniziare proponendo la formula per calcolare il volume della sfera (che per inciso è V = 4⁄3 πr3) con il rischio di interrompere da subito la lettura, ma garantisco che ogni aspetto matematico sarà possibile saltarlo senza quasi nulla togliere all’enunciato. Sono convinto che la lettura dei vari passaggi consente di entrare nel merito delle problemati che che nell’utilizzo dei nebulizza tori a ULV può comportare. Colgo l’occasione per rimarcare, per l’en nesima volta, che il lavoro del disin festatore è tutt’altro che facile, e contemporaneamente metto in luce alcuni principi che sono alla base del nostro operare, come strumento per valorizzare la concretezza di questa professione.

Il problema mi è stato proposto per la bonifica di un piccolo magazzino dismesso da un anno affittato da un’azienda per stoccare prodotti alimentari confezionati: pasta, riso, prodotti in scatola, bevande. Sotto lineo prodotti confezionati e posti in cartoni.

Lo stato di pulizia iniziale lasciava a desiderare: vi era di tutto, persino due vecchi malconci materassi. Gli interventi sono stati affidati a un Consorzio che prima ha fatto intervenire una squadra di pulitori (che previa disinfezione e disinfe stazione) sommaria ha provveduto prima allo sgombro e poi alla pulizia del locale. Sono seguiti interventi di manutenzione edile, di tinteggiatura e messa a norma dell’impianto elet trico e misure anti-incendio. Poi il riassetto di porte, finestre e un pic colo impianto di condizionamento e infine una seconda disinfestazione che voleva garantire l’assenza di parassiti e, soprattutto, dal rischio di reinfestazione. Essendo il Consor zio alle prime armi di quest’ultimo lavoro mi ha interpellato per testare procedure che, se avessero dato i risultati sperati, sarebbero state adottate come standard.

AMBIENTE E RISORSE TECNICHE

Cubatura del magazzino ≈ 3.000 m3

Caratteristiche del nebulizzatore

ULV:

■ Dimensione micro gocce 30 ÷ 50 µm (il diametro delle microgocce è un poco superiore a quello che un ULV dovrebbe avere, ma dovendo aumentare la portata per diminuire i tempi di erogazione i diametri indicati sono attendibili).

■ Portata: da O a 36 litri/ora

■ Capacità del serbatoio: 6 litri

Formulato micro incapsulato a base di Permetrina (tralascio la compo sizione per dare carattere generale all’esposizione):

1. Concentrazione d’uso: 2%

2. Dosaggio indicato come effi cace: 100 ml / 500 m3

3. Dosaggio unitario di prodotto commerciale: 0,2 ppm = 0,2 ml/ m3

4. Dosaggio unitario di soluzione d’uso: 10 ppm = 10 ml/ m3

5. Quantità di soluzione d’uso per 500 m3 = 10 ml/ m3 x 500 m3 = 5.000 ml = 5 litri

6. Verifica: 5.000 ml x 2% = 100 ml cvd (come volevasi dimostrare) – vedi punto 2

7. Essendo il magazzino di 3.000 m3 è necessario erogare (3.000 m3: 500 m3) x 100 ml = 600 ml di prodotto commerciale

8. Dato che ogni 5 litri di solu zione d’uso contengono 100 ml di prodotto commerciale basta moltiplicare per 6 (5 L x 6) = 30 L (litri, indicati con L maiuscola anche se il simbolo esatto sarebbe l che però potrebbe confondersi con la i maiuscola I) ricordo che 30 L equivalgono a 30.000 ml

9. Verifica: 30.000 ml x 2% = 600 ml di formulato commerciale che corrispondono esattamente a quanto è esposto al punto 7).

Tempi di erogazione

a) L’ULV è regolato alla portata massima di 36 L/h

b) Essendo il serbatoio di 6 litri si svuoterà in un sesto di ora pari a 10 min’

c) Per erogare i 30 L necessari sarà necessario svuotare 5 serbatoi, quindi 50 min’ più i tempi di riempimento.

Il responsabile dell’azienda e il tec nico disinfestatore non erano per niente soddisfatti, avrebbero eseguito quanto derivante dai conteggi, ma hanno rimarcato che era una proce dura che comportava tempi di lavoro troppo lunghi. Per successivi lavori sarebbe stato scelto un nebulizzatore più potente (una portata di “almeno” 120 L/h) e un serbatoio di “almeno” 30 L in modo da ridurre il tempo di lavoro in 15 min’ senza dover effet

09/2021 | DIMENSIONE PULITO XLIX

ALIMENTARE

ESEMPIO DI CALCOLO

Codice colore:

attivo:

1. Dato che il dosaggio unitario per avere più del 90% di abbattenza degli insetti volanti bersaglio è stato testato pari a 2 ml/ha (≈ g/ha) di p.a. di Deltametrina [l’ha equivale a 10.000 m2 (un quadrato di 100 m x 100 m oppure una striscia di 10 m per 1 km) avremo 0,0002 ml/m2] più avanti indagheremo anche sui m3

2. Quanto premesso fa riferimento a test effettuati in Camargue con applicazioni a Ultra Basso Volume nella lotta adulticida alle zanzare.

3. La domanda è la quantità di insetticida (prodotto com merciale) al 2% di p.a. dovrò mettere nel serbatoio di un nebulizzatore ULV montato su pick-up che procede a 8 km/h posto che la velocità di avanzamento sia di 8 km/h (8.000 m/h) stimando la fascia orizzontale larga 10 m e quella verticale alta 9 m e la portata sia di 100 L/h (il litro ha come simbolo l ma dato il possi bile fraintendimento con la i maiuscola I, si utilizza la L maiuscola)

4. NB: l’evaporabilità delle micro-gocce non è tenuta in considerazione, ma è una variabile che nella pratica di tale tecnica di lotta non dovrebbe mai essere trascurata un conto è distribuire una soluzione oleosa, un conto è distribuire una soluzione acquosa.

Durata e distanza di caduta di una micro-goccia di acqua in differenti condizioni di umidità [UR%] e temperatura [°C] in assenza di vento (da G.A. Matthews)

TEMPERATURA 20°C - ∆ T 2,2° C - UR% 80

Dimensione iniziale micro-gocce in µm

Durata in secondi Distanza di caduta in metri

50 14 0,5 100 57 8,5 200 227 136.4

TEMPERATURA 30°C

Dimensione iniziale micro-gocce in

m

UR%

Durata in secondi Distanza di caduta in metri

50 4 0,15

100 16 1,4 200 227 39

Impostazione del calcolo

5. L’area orizzontale trattata in un’ora di lavoro è: (8.000 m/h x 10 m) = 80.000 m2 pari a 8 ha

6. La cubatura interessata sarà invece di 720.000 m3 = (80.000 m2 x 9 m)

7. Dato che il dosaggio unitario è di 2 ml/ha dovrò mettere nel serbatoio di 100 L (2 ml x 8 ha) = 16 ml/ha di p.a.

8. Essendo il formulato scelto al 2% di p.a. ogni litro conterrà 20 ml di p.a. quindi dovrò mettere circa 0,8 L di prodotto commerciale. Verifica: 800 ml x 2% = 16 ml – Quindi nel serbatoio sarà necessario versare 0,8 litri. Quindi la con centrazione della soluzione d’uso sarà allo 0,8%)

9. Il dosaggio unitario rapportato alla superficie a terra di formulato commerciale sarà: 0,8 L diviso 8 ha = 0,1 L/ha = 100 ml: 10.000 m2 = 0.01 ml/ m2 che al 2% di p.a. equivale a 0,00002 ml/ m2 [l’esatta dose indicata al punto 1)]

10. Andando oltre possiamo calcolare il dosaggio unitario di formulato commerciale rapportato al volume della cubatura interessata: 100 ml: 720.000 m3 [vedi punto 6)] ≈ 0,000139 ml/ m3 che al 2% di p.a. equivarrebbero a 0,00000278 ml/m3

Anche la valutazione dei volumi di soluzione d’uso per Ha portano a cifre difficili da interpretare soprattutto in relazione ai risultati indicati dalla pubblicazione a cui faccio riferimento (abbattimento ≥ al 90% delle zanzare presenti), per mia e spero per vostra curiosità la riporto: 100 L/su 8 ha equivalgono a 12,5 L/ha di soluzione d’uso che all’0,8% di prodotto commerciale 12,5 L/ha x 0,8% = 0,1 L/ha che al 2% di p.a. confermerebbero i 2 ml/ha come dosaggio sufficiente al risultato riscontrato.

RIASSUMENDO: se in un nebulizzatore ULV montato su un pick-up che procede a 8 km/h (in grado di interessare una fascia di erogazione di 10 m di larghezza e 9 m di altezza) con una portata di 100 L/h mettiamo 0,8 L di un formulato al 2% di Deltametrina distribuiremmo 2 ml (≈ grammi) di p.a. In assenza di vento e di evaporabilità delle micro-gocce (del cui diametro non abbiamo volutamente approfondito) avremmo buone probabilità di abbattere ≥ 90% della popolazione di zanzare. Cosa testata in Camargue i cui risultati sono stati pubblicati.

NB: questo esempio si presta bene, a livello metodologico ai trattamenti adulticidi negli enormi magazzini degli interporti e alla lotta adulticida all’aperto. Per quanto riguarda i trattamenti all’aperto saranno oggetto di una specifica trattazione in un prossimo futuro, magari in uno speciale mosche e zanzare.

L DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S DISINFESTAZIONE SPECIALE IGIENE
- ∆ T 7,7° C -
50
µ
principio
p.a. <> formulato commerciale <> soluzione d’uso
Distribuito da:

DISINFESTAZIONE

IGIENE ALIMENTARE

tuare rifornimenti. Il che sancisce che ogni attrezzatura ha un suo campo di applicazione ottimale. Il nebuliz zatore utilizzato è fra i miglior ULV in commercio ma nei limiti della sua portata e della capacità del serbatoio per i biocidi. Se si usano attrezzature inadatte alle cubature da trattare il rischio è che non siano rispettati i dosaggi unitari necessari a raggiun gere l’effetto desiderato.

In tal senso l’Ufficio Acquisti è stato attivato, come dare loro torto, si sa “il tempo è denaro”. Sfogliando dei cata loghi ho dato delle indicazioni di nebu lizzatori più potenti (sempre a motore elettrico) disponibili sul mercato. Concludo dicendo che erogando for mulati micro-incapsulati si evita, in buona parte, il rischio che una quota parte delle micro-gocce erogate in base acqua vaporizzino. Questo aspetto il più delle volte trascurato è, a parer mio, una delle cause che dimi nuiscono l’efficacia dei trattamenti adulticidi. Argomento che merita una specifica trattazione magari in un prossimo Speciale Zanzare. Ora si rende necessario un ulteriore sforzo aritmetico: i sacri testi affer

Se volessimo spingerci oltre potremmo chiederci quanto p.a. si trova in questa micro-goccia. Quindi 0,000.000.033 g x 2% = 0,000.0000.000.660 g pari a 660 pico grammi (pg = un bilionesimo di grammo = milionesimo di milionesimo di grammo).

Al di là di questi virtuosismi aritmetici si intravedono alcuni aspetti interessanti e critici della professione della disinfestazione: in particolare le infinitesime grandezza biochimiche con cui ci cimentiamo.

Se non ci fosse stato un rigoroso progetto rispettoso delle prescrizioni riportate in etichetta e nella letteratura tecnica probabilmente l’operatore avrebbe rite nuto concluso il proprio compito dopo aver svuotato il primo serbatoio.

Una scorciatoia sarebbe possibile: aumentare di 6 volte la concentrazione d’uso, portandola al 12% ma ciò comporterebbe aumentare di 6 volte la % d’uso indicate in etichetta Scorciatoia quindi da evitare. Inoltre, non è detto che la soluzione a quella concentrazione rimarrebbe stabile.

mano che da un ml ≈ g di acqua si ricavano 30 milioni (30.000.000) di micro-gocce (ecco spiegata la ragione della formula del volume della sfera riportata in testa all’articolo), se il dato è esatto avendo distribuito 30 L (ossia 30.000 ml di soluzione d’uso) ne risulta che abbiamo erogato, nel nostro magazzino: 30.000.000 x 30.000 = 900.000.000.000 (900 miliardi!!). Pari a 300.000.000 di micro-gocce per m3 (i 900 miliardi di micro-gocce diviso i 3.000 m3 del magazzino); ovvero a 300.000 micro-gocce per dm3; il che equivale a 300 micro-gocce per cm3 Non male come copertura; difficile

pensare che qualche parassita possa sfuggire a cotante micro-gocce.

Tanto per non tralasciare nulla, visto che per ogni m3 si hanno 300.000.000 micro-gocce e che per ogni m3 si distribuiscono 10 ml di soluzione d’uso [vedi punto 4)] ne deriva che 300 milioni di gocce dovrebbero pesare, salvo errori o omissioni, ≈ 10 grammi, quindi ogni goccia peserebbe ≈ 0,000.000.033 g pari a ≈ 33 ng (nanogrammi) come dire 33 miliardesimi di grammo. Mi sembra quindi che in questi casi sia necessario operare con la preci sione di un farmacista.

DERATTIZZAZIONE E MONITORAGGI

Dal sopralluogo e da alcune intervi ste è emerso che non sono presenti roditori, che i controlli delle merci sono effettuati con scrupolosità; si è deciso quindi di posizionare 12 con tenitori di sicurezza: 4 per ratti e 8 per i topolini. Il controllo è delegato al magazziniere ogni volta che pre leverà delle derrate. All’uopo è stato informato e addestrato. Sa chi con tattare nel caso ravvisi rosicchiature o tracce, comprese presenze di insetti che saranno monitorate una volta a regime con due lampade elettro-lu minose con basi collanti e trappole a feromoni o attrattivi alimentari. Cadenza delle ispezioni e monito raggi saranno oggetto di trattativa fra il direttore dell’azienda e il respon sabile commerciale del consorzio. ■

LII DIMENSIONE PULITO | 09/2021 S
SPECIALE

D-GEL: la rivoluzionaria esca per blatte efficace in soli 30 MINUTI

Forte della sua esperienza e competenza, Colkim si è concentrata sulla ricerca di un principio attivo innovativo e per formante che garantisse l’assenza di attività repellente ma avesse un ampio spettro d’azione, un’ottima velocità di mortalità (Flash Out) del target e un miglior livello di dose giornaliera tollerabile (ADI). La solu zione è la nuova esca per blatte D-Gel a base di Dinotefuran.

Analizzando le caratteristiche del principio attivo del D-Gel, si osserva come il Dinotefuran sia un neo-ni cotinoide di terza generazione la cui struttura deriva dal neurotrasmet titore acetilcolina che agisce sui recettori nicotinici dell’acetilcolina delle sinapsi nervose degli insetti. Una volta legata a questi recettori,

l’azione agonistica degli impulsi eccitatori ripetuti, porta alla mor talità dell’insetto. Per questo princi pio attivo è importante evidenziare che la sua ADI (Acceptable Daily Intake), ovvero la quantità massima di sostanza chimica che può essere ingerita giornalmente nella vita senza causare effetti dannosi. Tra le altre caratteristiche che collocano il Dinotefuran fra i migliori principi attivi, sono da sottolineare l’assenza di attività repellente, un ampio spet tro d’azione e una bassa tensione di vapore.

Valutate le caratteristiche chimi co-tossicologiche del principio attivo, e studiato un adescante rivo luzionario specifico per le blatte, Colkim ha confrontato l’attività del D-Gel rispetto ad altri principi attivi

presenti in alcuni gel per blatte. Dopo numerosi test che comparano l’efficacia tra il D-Gel a base di Dino tefuran e altri principi attivi contenuti nei gel per blatte, i risultati hanno evidenziato come il D-Gel elimini le blatte 23 volte più velocemente di altri prodotti, con un Flash Out, ovvero la mortalità delle blatte, che avviene dopo solo 30 minuti rispetto alle 10 ore necessarie.

Un ulteriore test cioè il bait-averse (avversione all’esca), ovvero quel fenomeno che porta i blattoidei a non volersi più nutrire di una determi nata tipologia di esca, ha dimostrato come il D-Gel presenti una attrattività del composto nettamente superiore rispetto ai competitor con principi attivi diversi, risultando quindi più attrattivo.

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