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L’architetture della fabbrica del futuro

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Fanuc Trail

Fanuc Trail

L’ARCHITETTURA DELLA FABBRICA DEL FUTURO TRA EDGE E D Dietro l’atteggiamento di chi guarda ai nuovi paradigmi tecnologici con scetticismo c’è CLOUD spesso qualche (spesso costosa) delusione tecnologica e il sospetto che le aziende fornitrici di tecnologie vadano avanti a colpi di slogan per vendere soluzioni talvolta sovradimensionate o ricche di caratteristiche poco utili. Con questo spirito è stato accolto da molte aziende manifatturiere la disponibilità di soluzioni software basate su Cloud. E con lo stesso spirito rischia di essere accolta anche la promettendoli in correlazione gli uni con posta di architetture basate sull’Edge o gli altri e rendendoli disponibili sempre su approcci ibridi Edge + Cloud. Ma e ovunque ai diversi livelli aziendali. cedere a questo pregiudizio sarebbe un È vero, però, che il Cloud non è per errore e in questo numero di Industry tutti e non è per tutto. 4.0 Design Magazine cerchiamo di Non è “per tutti” perché non ha spiegarvi perché. sempre senso portare i dati fuori dal

Da diversi anni ci stanno spiegando perimetro aziendale. Il cloud è sicuro, che il Cloud non è solo un luogo in ma perché mai dovremmo metterci cui conservare le fotografie dei nostri proprietà intellettuale, dati sensibili e viaggi, ma anche un’infrastruttura utile informazioni riservate che non serve sia per ospitare i nostri dati aziendali avere sempre a disposizione? E poi sì, sia per analizzarli. Il che è assolutale connessioni sono sempre più stabili, mente vero: soprattutto per chi gestima se per la nostra produzione la contisce asset distribuiti su sedi e territori nuità operativa è fondamentale, perché geograficamente diversificati, avere un dovremmo rischiare problemi nel caso luogo su cui far confluire la parte più in cui ci fosse un guasto ai sistemi di significativa dei dati aziendali è imporcomunicazione? tantissimo perché consente di sfruttare Inoltre, dicevamo, il Cloud non è “per appieno il loro potenziale informativo, tutto”. Intanto perché lo spazio e la capacità di analisi su cloud si pagano (e non poco): di conseguenza, meglio portare in cloud tutti e solo i dati che realmente ha senso tenere sulla nuvola. E poi ci sono alcuni processi i cui dati – se si vuole seguire quantomeno il buonsenso – devono essere processati vicino alla loro sorgente. Perché servono elaborazioni in tempo reale o perché si tratta di processi delicati. Per tutti questi casi c’è l’Edge computing. Che non è un’alternativa al Cloud, ma una cosa diversa, che serve ad altri scopi e non è nemmeno una novità di ultimo grido: gli edge computer altro non sono che dei PC industriali – dei mini-server – collocati “ai confini” del mondo dell’automazione. Quali siano questi confini dipende ovviamente da come sono strutturati i server aziendali: potrebbe essere una stazione per linea o una per l’intero impianto. Ma a che serve? Semplicemente a raccogliere tutti i dati delle apparecchiature di produzione, a gestire sistemi di analisi e pre-elaborazione di questi dati e – perché no – anche a far girare qualche algoritmo di machine learning. Lo scopo? Sfruttare i “big data” industriali e tirarne fuori sia le risposte immediate che servono all’impianto (per esempio un allarme), sia delle analisi statistiche (per esempio dei valori medi) da inviare magari ai sistemi in Cloud, se si vuole utilizzare le due architetture in combinazione. Un esempio: se un PLC legge i dati di un sensore di temperatura una volta al secondo, siamo sicuri che abbia senso mandare sul Cloud 28.800 temperature per un turno di otto ore? Forse (dipende dal processo) basta mandare un dato ogni 30 secondi e magari il valore medio della temperatura ogni minuto. Con un approccio ibrido Edge + Cloud, insomma, si avrebbe il vantaggio di poter elaborare tutti i dati vicino alla sorgente, all’interno della fabbrica; e mandare una “summa” di quelli più significativi in cloud, dove – se serve – metterli in correlazione con i dati di altri impianti o far girare algoritmi che richiedono potenza di calcolo superiore. 

MANUFACTURING | INDUSTRIAL IT | AUTOMATION | MECHATRONICS

#1/2 MAGGIO GIUGNO 2020 Design Industry 4.0 magazine

BLOCKCHAIN IN ITALIA UN MERCATO DA 30MILIONI DI EURO

EDGE E FOG COMPUTING IL COMPLEMENTO IDEALE AL CLOUD

IA LA VISIONE EUROPEA IN UN LIBRO BIANCO CYBERSECURITY L’IMPATTO DELLE TECNOLOGIE QUANTISTICHE SULLA SICUREZZA DELL’IIOT

EDITORIALE

5 L’architetture della fabbrica del futuro tra edge e cloud Franco Canna

PUNTO E VIRGOLA

8 Automazione ieri Carlo Marchisio

CYBERSECURITY

10 L’impatto delle tecnologie quantistiche sulla sicurezza dell’IIoT Umberto Cattaneo 16 Password rubate e vulnerabilità: l’evoluzione del cyber crime Nicoletta Pisanu 20 Un Honeypot per smascherare gli attacchi Nicoletta Pisanu 22 Il 2019 un nuovo anno nero per la cyber security a cura della redazione

CLOUD

24 Alla conquista del cloud Silvano Corridolo

EDGE COMPUTING

28 Edge e Fog Computing, il complemento ideale al cloud Silvano Corridolo

BLOCKCHAIN

32 In Italia un mercato da 30milioni di euro, ma il potenziale è molto superiore Stefano Casini

IA

37 La visione europea sull’IA in un libro bianco Francesco Bruno 42 Mercato italiano ancora agli albori, ma il potenziale è enorme Stefano Casini

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LOGISTICA MOBILE

a cura della redazione 46 Il ruolo della robotica mobile nell’era post-covid 48 Bosch lancia Activeshuttle

ROBOT

50 I robot ? Creano crescita e occupazione, ma solo nelle aziende che li acquistano Francesco Bruno

AC/DC

52 Fabbriche a corrente continua, più che un’ipotesi? Renzo Zonin

TECNOLOGIE

56 Il 5G alla sfida dell’industria, ecco quali sono le nuove frontiere Fabrizio Cerignale

PRODUCT NEWS

a cura della redazione 60 Sei modi in cui IIoT può trasformare il tuo business 64 Comunicativo e ad altissima efficienza 65 Proglove presenta un nuovo guanto scanner 66 Produzioni complesse e infrastrutture critiche con cimplicity 67 Da Yaskawa un controllore unico per robot, servoazionamenti e inverter 68 Dall’edge al cloud al motion 70 Rockwell presenta un nuovo servoazionamento pensato per gli OEM 71 Fanuc Trail 72 igus apre la fiera digitale delle novità 2020

Design Industry magazine 4.0

DIRETTORE RESPONSABILE Marco Zani

PUBLISHER Marco Tenaglia

DIRETTORE TECNICO Franco Canna

REDAZIONE Cristina Gualdoni (coordinamento) - cristina.gualdoni@quine.it Eleonora Panzeri - redazione.b2b@quine.it

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Francesco Bruno, Stefano Casini, Umberto Cattaneo, Fabrizio Cerignale, Silvano Corridolo, Carlo Marcahisio, Nicoletta Pisanu, Renzo Zonin

RESPONSABILE PRODUZIONE Paolo Ficicchia

REALIZZAZIONE GRAFICA Fabio Castiglioni

DIREZIONE PUBBLICITÀ Stefano Busconi - dircom@quine.it

UFFICIO TRAFFICO Donatella Tardini (Responsabile) - d.tardini@lswr.it Stefania Bruno - s.bruno@lswr.it

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