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igus, energia in movimento

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IGUS, ENERGIA IN MOVIMENTO

LE NOVITÀ MOTION PLASTICS 2022 IGUS PER MIGLIORARE LE APPLICAZIONI DINAMICHE, RIDURRE LE EMISSIONI E RAGGIUNGERE LA NEUTRALITÀ IN CO2, ELIMINARE SCARTI E RIFIUTI PLASTICI E DIVENTARE UN’AZIENDA CON CUI È VERAMENTE SEMPLICE COLLABORARE

di Sofia Rossi

AAlla igus GmbH di Colonia sono state installate 500 nuove macchine per lo stampaggio a iniezione, mentre 100 macchine più vecchie sono state sostituite da modelli con prestazioni in termini di consumo energetico superiori del 40%. Entro il 2025, igus intende raggiungere una produzione “climate-neutral” - obiettivo già raggiunto al 95%. Essere “the easiest company to deal with” – l’azienda con cui è più facile lavorare, ecco il claim con il quale si è aperta la conferenza stampa digitale annuale di igus lo scorso 12 maggio 2022 nel corso della quale, dallo stand real-virtuale 3.0, l’azienda ha presentato alcune delle numerose novità igus. “Migliorare le applicazioni dinamiche, ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità in CO2, eliminare scarti e rifiuti plastici” – gli altri obiettivi ai quali igus sta puntando, quest’anno più che mai.

Ad oggi, sono 175 le novità “motion plastics” esenti da lubrificazione e da manutenzione che raccontano l’impegno che si nasconde dietro queste dichiarazioni: dalle nuove serie di prodotti realizzati interamente in polimero riciclato alla robotica low-cost e intelligente, dalla possibilità di calcolare la durata d’esercizio di ogni tribo-componente al primissimo materiale al mondo studiato per la stampa 3D

DLP di parti soggette all’usura, fino ad altre due novità assolute nei settori delle catene portacavi flessibili e del monitoraggio delle condizioni. Questi sono solo alcuni esempi di novità igus, presentati dal team dell’azienda nel corso dell’anteprima mondiale.

Una crescita del 32% nel 2021

Un anno record, il 2021, superato grazie a 188.000 clienti attivi, nel corso del quale igus ha aumentato la capacità di delivery ed è cresciuta del 32% rispetto al 2020, che significa anche il 26% in più rispetto all’anno record 2019. Il piano investimenti partito nel 2019 per aumentare la capacità produttiva e l’intera supply chain ha permesso di soddisfare l’impennata della domanda. Questo intenso scale-up proseguirà fino al 2023, anche alla luce del conflitto ucraino. “Ben 234 milioni di euro fatturati in un anno, con quasi gli stessi prezzi di vendita fino alla fine dell’anno, il tutto con prodotti e sistemi fabbricati e forniti direttamente dall’azienda – non era mai accaduto prima”, ha affermato Frank Blase, CEO. “I colleghi hanno fatto miracoli. È stata anche una fortuna aver potuto portare avanti e realizzare i nostri piani di investimento anche nel 2020 “. Nel 2021, il fatturato ha raggiunto 961 milioni di euro. “La crescita delle vendite è stata quasi la stessa in tutte le linee di prodotti”, ha affermato Blase. Anche gli shop online hanno registrato degli incrementi. Le vendite online sono aumentate del 55% nel 2021. “I clienti devono essere in grado di decidere direttamente sul web se la soluzione in polimero è adatta alla loro applicazione e, in tal caso, poterla ordinare e ricevere rapidamente. Essere l’azienda “easiest to deal with” è, infatti, uno dei nostri principali obiettivi”, ha spiegato Frank Blase.

32% di crescita e 80.000 prodotti in più disponibili da magazzino - igus GmbH continua a investire nella propria capacità di produzione e di consegna: sul Campus igus di Colonia (Germania) sono in corso di realizzazione nuovi fabbricati industriali su un’area di 20.000 m² (vedi foto, completamento previsto Maggio 2023).

Continuano i grandi investimenti

Oltre ad un maggiore investimento nella disponibilità dei materiali a breve termine per far fronte alla carenza e alle difficoltà di approvvigionamento che si stanno verificando in molti mercati anche come conseguenza della guerra in Ucraina, igus continua a investire anche in maggiori capacità produttive. Dal 2020 la produzione presso la sede centrale di Colonia è stata aumentata e modernizzata con l’introduzione di 300 macchine per lo stampaggio a iniezione. Altre 200 sono in ordine. Il 1 maggio 2023, a Colonia è previsto il completamento del nuovo capannone con 20.000 m² di spazi produttivi addizionali. Nel 2021 sono già stati costruiti nuovi magazzini per 12.000 posti pallet. E’ in corso il progetto per un’ulteriore espansione del’”igus Campus” di Colonia, su aree già acquisite dall’azienda. Nelle 35 filiali estere, le espansioni hanno raggiunto una superficie totale di 60.000m².

Monitoraggio in tempo reale delle condizioni

Il ritmo dell’innovazione in igus non ha rallentato nel secondo anno di smartworking. Lo dimostrano 175 novità, tra cui gli ingranaggi in “motion plastics” prodotti tramite stampaggio a iniezione, con 740 diversi articoli disponibili nello shop online. Nel solo 2021, la Business Unit Smart Plastics, al quarto anno di attività, ha lanciato ben dodici nuovi prodotti per il monitoraggio delle condizioni, la manutenzione preventiva e l’IoT. Il nuovo sensore di durata i.Sense EC.W per sistemi per catene portacavi in scorrimento, a partire da soli 248 euro, consente di rilevare l’usura in tempo reale e, grazie ai contatti a potenziale zero integrati, può essere collegato direttamente al sistema PLC di controllo della macchina anche senza una connessione internet. Sensore, cavo ed elettronica di analisi sono inclusi nel pacchetto. Gli utenti possono inoltre collegare il sensore a una varietà di reti e sistemi IoT tramite il modulo i.Cee, integrandolo in un programma di manutenzione predittiva. Un’atra novità è il sistema di monitoraggio per cavi i.Sense CF.D II, nel quale i sensori vengono “cliccati” su ambo i lati del cavo da monitorare e un piccolo filo di misurazione si avvolge intorno al cavo, creando una piccola “antenna” (8 cm) grazie alla quale è possibile misurare le caratteristiche di trasmissione dei cavi Bus, Ethernet, sistemi di misura o di qualunque cavo dati durante il funzionamento, senza dover intervenire sulla connessione dati. Il processo riduce i costi di assemblaggio, diminuisce i rischi di guasti di funzionamento e rende superflue le procedure di ricalibrazione dopo l’assemblaggio. Un altro esempio, sono i sistemi di alimentazione in cleanroom per la produzione di microchip: “Le soluzioni innovative come l’e-skin flat sono molto richieste, specialmente nell’industria dei semiconduttori, un comparto in piena espansione”, ha dichiarato Peter Mattonet, Industry Manager Cleanroom alla igus. “La possibilità di sostituire un cavo in pochi istanti rappresenta una vera rivoluzione nei processi e permette di aumentare la produttività per stare al passo con questa crescita”. Il sistema per la guida di cavi e-skin flat, insieme alla soluzione chainflex CFCLEAN, rappresenta l’ulteriore sviluppo logico dei cavi autoportanti in PTFE disponibili in commercio per la guida dei cavi nella produzione di display a schermo piatto e semiconduttori, e nella realizzazione di OLED nonché nella tecnologia medica. Dallo scorso anno, igus propone oltre 210 cavi di fascia alta con omologazione UL. “Garantendo per la prima volta la nuova omologazione igus UL AWM per cavi chainflex con guaine di fascia alta in TPE, Underwriters Laboratories riconosce che assicurare il funzionamento dei cavi in movimento è importante quanto tutti i fattori di prevenzione della diffusione degli incendi. In virtù dell’omologazione UL AWM, igus può quindi ampliare la propria gamma di cavi chainflex di fascia alta”, ha spiegato Rainer Rossel, Vice-President – Head of chainflex cables (immagine in copertina).

iglidur i3000, la prima resina per la stampa 3D DLP di parti soggette a usura

iglidur i3000 permette di produrre con tecnologia additiva componenti particolarmente piccoli e precisi, con durata da 30 a 60 volte superiore rispetto alle più comuni resine per la stampa 3D. Le stampanti 3D con tecnologia Digital Light Processing (DLP - fotopolimerizzazione) sono particolarmente adatte per componenti millimetrici. Il processo permette di raggiungere risoluzioni estremamente precise. Sono infatti possibili risoluzioni di 0,035 millimetri, circa la metà dello spessore di un capello umano. Per garantire questo livello di precisione, un dispositivo proietta i

Dispositivi di gestione delle catene portacavi a partire da 248 euro: il sensore i.Sense EC.W è conveniente e permette di monitorare le condizioni e di pianificare la manutenzione – per tutta la durata utile della catena. La nuova resina per la stampa 3D igus permette la produzione additiva di parti molto piccole, soggette a usura, con una durata fino a 60 volte superiore.

vari strati del modello 3D sulla superficie di una speciale resina liquida. Sotto l’influenza della luce, le regioni coinvolte si interconnettono. Al termine della fase di indurimento, il letto di stampa si abbassa per consentire l’esposizione del livello successivo. In questo modo si possono realizzare - strato per strato - componenti minuscolo, compresi ingranaggi con denti di soli 0,2 millimetri. Questi denti hanno superfici talmente lisce che non richiedono alcuna rilavorazione. Con la nuova resina per stampa 3D iglidur i3000-PR, e grazie a questa avanzata tecnologia di stampa 3D, gli utenti possono trarre vantaggio delle tecnologie e dei materiali igus ottimizzati in termini di usura, aumentando significativamente la durata delle loro applicazioni in movimento. “Dai test di laboratorio è emerso che la durata d’esercizio di iglidur i3000 è almeno 30 volte superiore rispetto ad altre 10 tradizionali resine per la stampa 3D. In alcune applicazioni, si evidenzia addirittura una durata d’esercizio 60 volte maggiore” ha spiegato Tom Krause, Responsabile della divisione Additive Manufacturing di igus. “Un altro vantaggio? Non richiedendo lubrificazione, non serve manutenzione. Infatti, nel materiale sono incorporati lubrificanti solidi microscopici, che vengono rilasciati man mano durante il movimento”. Nell’ottica di una economia sostenibile, uno degli obiettivi di igus “è migliorare il mondo del movimento con le beni di consumo nel ciclo biologico o tecnico per continuare a valorizzare risorse preziose e materie prime. Per raggiungere una produzione con impatto zero sul clima entro il 2025 - obiettivo ora al 95% - l’anno scorso igus si è impegnata in diversi progetti: 100 macchine obsolete per lo stampaggio a iniezione sono state sostituite con modelli più efficienti del 40%. La gestione dei consumi energetici è stata ulteriormente ottimizzata e a fine Marzo igus ha per questo ottenuto un certificato ISO. Partendo dal suo programma di riciclo “chainge” per catene portacavi, igus ha sviluppato la nuova cradle-chain E2.1.CG, la prima catena portacavi al mondo realizzata interamente con materiale riciclato. Dal 2019, igus si occupa di raccogliere le catene portacavi usate dei clienti per evitare che esse finiscano tra i “non meglio identificati” rifiuti industriali. Il servizio viene proposto - oltre che per le catene portacavi igus - anche per le catene di altri produttori. Fino ad oggi, sono state raccolte oltre 32 tonnellate di materiale in ben 13 paesi e, per il 2022, igus si propone di raggiungere le 500 tonnellate. Il materiale di scarto viene recuperato, suddiviso per tipologia, ripulito e rilavorato. “Il processo - per fare in modo che il rigranulato presenti le caratteristiche richieste atte ad assicurare la qualità costante del prodotto - prevede un accurato lavoro di analisi chimica e di ottimizzazione della formula. Il materiale ottenuto da questo processo, igumid CG, viene quindi utilizzato per realizzare la cradle-chain riciclata - senza alcuna perdita qualitativa in termini di resistenza all’usura, stabilità o affaticamento da flessione”, ha spiegato Jörg Ottersbach, Responsabile igus della Business Unit catene portacavi. “Questo ciclo sostenibile delle materie prime riduce le emissioni di CO2 del 28%”. 

Maggiore sostenibilità a fronte di una qualità costante: la nuova cradle-chain in materiale riciclato permette di preservare le risorse, secondo il principio dell’economia circolare.

sue motion plastics, per esempio eliminando la lubrificazione”, come ha dichiarato Frank Blase. Secondo le informazioni fornite dall’azienda, un litro di olio disperso nell’ambiente finisce per contaminare fino a un milione di litri di acqua potabile. E secondo un’indagine del 2006, ogni anno sono ben 22,7 milioni di tonnellate di lubrificanti che inquinano il suolo e le acque di tutto il mondo. Sempre più clienti si rivolgono a igus alla ricerca di soluzioni esenti da lubrificazione.

La prima catena portacavi al mondo con materiale riciclato

igus si impegna nello sviluppo di prodotti che garantiscano una produzione più efficiente dal punto di vista delle risorse, senza scendere a compromessi con la qualità del prodotto. “Cradle-to-cradle”, “dalla culla alla culla”, è il principio dell’economia circolare, per proteggere la natura, il cui scopo è reimmettere i

ReBeL igus, il ribelle dell’automazione ReBeL è il robot di servizio, già disponibile sul mercato anche in versione intelligente e plug and play, a soli 4.970 euro, con cui igus arricchisce la sua gamma LCA di automazione low-cost. I polimeri igus fanno di questo robot, che pesa solo 8,2 chilogrammi, il più leggero nella sua categoria. Con un carico utile di 2 Kg e un raggio di azione di 664 mm, ripetibilità di +/-1 millimetro e fino a sette prese al minuto, il fulcro di questo sistema è il riduttore per cobot realizzato in polimero, il primo al mondo nel suo genere. I servizi digitali come il RBTXpert e i nuovi prodotti disponibili online permettono ai clienti di creare soluzioni di automazione complete ed economiche, in pochi giorni.

Padiglione 16 stand C13

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