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B&R

IL POWER PANEL C80 OFFRE LE MASSIME PRESTAZIONI PER OGNI SETTORE

Il nuovo Power Panel C80 offre i vantaggi combinati di un potente controllore e di un moderno terminale operatore in un unico dispositivo HMI. L’installazione del C80 è compatibile con i pannelli di automazione B&R. I costruttori di macchine hanno quindi piena flessibilità quando utilizzano il nuovo pannello e possono scalare la loro macchina per soddisfare le mutevoli esigenze di prestazioni e costi. Con la sua ridotta profondità di installazione, l’HMI multitouch C80 è adatto per macchine particolarmente compatte in cui lo spazio nel quadro elettrico è limitato. Inoltre, il funzionamento senza hard disk e ventola garantisce una bassa manutenzione.

Plug and play per risparmiare tempo

Il Power Panel C80 può essere messo in funzione in modo rapido e semplice, poiché tutti i pacchetti software necessari sono preinstallati. I moduli I/O, gli assi di controllo del movimento e i componenti di sicurezza possono essere collegati direttamente al pannello. Non sono necessari controller aggiuntivi. L’utente deve solo accendere il Power Panel C80 e trasferire l’applicazione.

Potente ed economico

Sul processore Intel Atom, il sistema operativo in tempo reale Automation Runtime di B&R viene eseguito parallelamente a un sistema operativo Linux integrato per l’applicazione HMI. Ciò è reso possibile dall’hypervisor di B&R che divide le risorse del processore tra i due sistemi operativi senza permettere loro di avere un impatto sulle prestazioni dell’altro. A differenza di una soluzione con controller e pannello di comando separato, questa soluzione integrata richiede meno spazio nel quadro elettrico. I costi vengono ulteriormente ridotti grazie a un utilizzo più efficiente delle risorse hardware disponibili.

Funzionamento touch intuitivo

Il Power Panel C80 ad alte prestazioni è ideale per l’esecuzione di applicazioni HMI mapp View. Con il pacchetto software mapp View, B&R offre un accesso diretto al vasto mondo della tecnologia web direttamente dall’ambiente di progettazione. Il touch screen capacitivo proiettato reagisce in modo preciso e affidabile anche se utilizzato con spessi guanti di pelle. Gesture come lo zoom o lo swipe forniscono un’esperienza utente intuitiva. La parte anteriore del pannello ha una protezione IP65, rendendo il Power Panel C80 ideale per l’uso in ambienti difficili. Questo pannello multitouch è disponibile con una superficie in vetro trasparente o antiriflesso in quattro diversi formati widescreen (7.0”, 10.1”, 12.1” e 15.6”) e un formato 4:3 (5.7”).

Il Power Panel C80 combina i vantaggi di un potente controller e di un moderno terminale operatore in un unico dispositivo HMI

PHOENIX CONTACT INNOVATION VENTURES INVESTE NELLA SICUREZZA INFORMATICA OT

L’azienda con sede in Israele sviluppa e distribuisce soluzioni OT e di sicurezza informatica per applicazioni industriali ed infrastrutture critiche. Dalla sua fondazione nel 2015, SIGA ha sviluppato la sua tecnologia di base in direzione di SigaPlatform, combinando un software proprietario con l’hardware di acquisizione dei dati, per rilevare ed analizzare le informazioni di processo prima che raggiungano il PLC. Monitorando direttamente i segnali elettrici grezzi a livello 0, piuttosto che i pacchetti di dati, la tecnologia è in grado di fornire un quadro più accurato e completo dei processi fisici. Utilizzando algoritmi proprietari di apprendimento automatico e di analisi, la startup aiuta i propri clienti a rilevare le anomalie di processo in tempo reale, siano esse dovute a malfunzionamenti tecnici o ad attacchi informatici. “Con la crescente convergenza di IT e OT, gli operatori industriali e delle infrastrutture critiche si trovano ad affrontare nuove minacce alla sicurezza informatica. La tecnologia di SIGA migliora l’affidabilità, la protezione e la sicurezza informatica degli impianti industriali analizzando la forma più pura dei dati e fornendo informazioni che altre soluzioni di livello superiore non possono raggiungere”, riconosce Marcus Böker, amministratore delegato di Phoenix Contact Innovation Ventures.

Informazioni su Phoenix Contact Innovation Ventures

Phoenix Contact Innovation Ventures è la società di venture capital del gruppo Phoenix Contact, produttore leader di componenti e sistemi per la connettività elettrica e l’automazione industriale. La società investe in aziende start-up con tecnologie e modelli di business legati ai mercati della tecnica di connettività elettrica, digitalizzazione industriale, automazione e tecnologia di controllo. www. phoenixcontact-innovationventures.com

Phoenix Contact Innovation Ventures, la società di corporate venture capital del gruppo Phoenix Contact, ha investito nella startup high-tech SIGA come parte di un nuovo ciclo di finanziamenti.

RIVIT

NUOVI SVILUPPI PER BRACCIO PER RIV949

Rivit s.r.l. di Bologna è conosciuta in Italia e nel mondo come azienda leader nella produzione e distribuzione di sistemi per il fissaggio e utensili per l’assemblaggio e la lavorazione della lamiera. Pensata per quei settori dove l’automatizzazione del lavoro è diventata una necessità, Rivit ha progettato RIV949, rivettatrice oleopneumatica per inserti, ideale per postazioni fisse dove si pensa di lavorare per applicazioni verticali. L’ausilio di un braccio bilanciatore è importante per permettere un posizionamento rapido e preciso e un’installazione ottimale. Per ampliare le possibilità di fissaggio e la mobilità dell’utensile, Rivit ha ideato soluzioni che forniscono alla rivettatrice il necessario supporto per garantire un bilanciamento e una movimentazione dell’utensile facile e precisa. Il braccio a triplo snodo articolato era già disponile nella gamma Rivit, ma con i nuovi sviluppi sono stati aggiunti i supporti che permettono l’utilizzo anche delle rivettatrici RIV503, RIV504 e RIV506, sia in orizzontale che in verticale. Di nuova concezione è invece il braccio cartesiano con bilanciatore predisposto per RIV949, costruito in acciaio temprato al cromo. Grazie al movimento su pattini a ricircolo di sfere, permette un allineamento sulle forature veloce e preciso ed elevata scorrevolezza. I principali vantaggi sono: • Testata multidirezionale che permette di rivettare in qualsiasi posizione; • Grande flessibilità nell’estensione e nella rotazione; • Fluidità nei movimenti e riduzione dell’affaticamento dell’operatore. Anche per il nuovo braccio sono stati pensati i supporti (sia orizzontali che verticale) che ne permettono l’uso con le rivettatrici RIV503, RIV504 e RIV506. Dati tecnici braccio cartesiano Raggio min – max: 500 – 850mm Portata min. - max: 2 – 7Kg Altezza di lavoro min – max: 200 – 1000mm Per garantire il massimo della mobilità, Rivit propone anche un carrello di alloggiamento per i bracci e rivettatrici, completo di ruote e piano inferiore.

AUTOMAZIONE ELEVATA DEL MAGAZZINO

Mobile Industrial Robots (MiR) pioniere della robotica mobile autonoma, e Modula, azienda italiana specializzata nei magazzini verticali automatici, hanno avviato una collaborazione che vede l’interazione automatizzata fra gli AMR e i magazzini verticali. Modula è un’azienda italiana che, da oltre 30 anni, si occupa della realizzazione di magazzini verticali completamente automatizzati che semplificano tutte le operazioni logistiche, velocizzando il picking, permettendo un significativo risparmio di spazio e garantendo un elevato livello di sicurezza per gli operatori. All’interno delle aziende, una gestione intralogistica efficiente richiede alcune caratteristiche fondamentali come lo stoccaggio rapido delle merci, la loro rapida movimentazione attraverso picking e dropping, nonché la completa gestione dei flussi tramite un software semplice e intuitivo. MiR e Modula hanno deciso di combinare le loro tecnologie di robotica mobile autonoma e magazzini automatici, per realizzare una soluzione che permette di stoccare, prelevare e depositare i materiali senza la necessità di un intervento del personale. È possibile personalizzare le applicazioni grazie alla varietà di moduli top, come ad esempio il MiR Hook 250, o l’installazione di bracci antropomorfi a bordo dei robot mobili. La combinazione degli AMR MiR con i magazzini verticali automatici Modula permette di effettuare prelievo, deposito e movimentazione delle merci in completa autonomia. I software WMS del magazzino Modula e il MiR Fleet sono interattivi fra loro, permettendo così una precisa sincronia delle operazioni. Il magazzino verticale prepara il materiale e lo dispone nella propria baia di carico/ scarico. Il robot MiR, dotato di modulo top dedicato in grado di prelevare e depositare i cassetti contenenti il materiale, si presenta di fronte alla baia e in modo autonomo preleva il cassetto dirigendosi poi verso il luogo di destinazione e consegnando il materiale. Questa soluzione è modulare e scalabile poiché è in grado di adattarsi a numerosi ambienti con caratteristiche differenti grazie anche alla rapidità di installazione. Infatti, l’implementazione degli AMR MiR così come le soluzioni Modula non richiedono alcuna modifica strutturale. Questa nuova soluzione proposta dalle due aziende offre numerosi vantaggi poiché, attraverso la combinazione di due tecnologie, si sviluppa il livello di automazione delle operazioni intralogistiche, permettendo un notevole risparmio di tempo e spazio. Vengono valorizzati anche gli operatori, che d’ora in avanti non dovranno più svolgere compiti ripetitivi, gravosi e non esenti da infortuni. “La collaborazione con MiR ci rende particolarmente soddisfatti poiché possiamo realmente ampliare il nostro range di offerta e incontrare le esigenze dei nostri clienti. Le nostre soluzioni di magazzini automatici unite agli AMR MiR diventano una soluzione perfetta per chi aspira a un magazzino sempre più automatizzato.” Afferma Massimiliano Gigli, CEO di Modula. “Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Modula, poiché la soluzione che abbiamo realizzato insieme rispecchia e trae vantaggio dalle caratteristiche di flessibilità e sicurezza dei nostri robot mobili autonomi, mettendo in pratica una nuova interpretazione del concetto di automazione.” Commenta Davide Boaglio, Area Sales Manager MiR per l’Italia. “La combinazione delle tecnologie MiR e Modula ha permesso il raggiungimento di un elevato livello di automazione con una soluzione altamente modulare e scalabile. Offriamo inoltre la possibilità di personalizzazione, sia attraverso i moduli top che i moduli customizzati, per soddisfare qualunque tipo di esigenza della clientela. Con queste premesse siamo certi che la soluzione realizzata con Modula renderà le operazioni logistiche ancora più lean.” Conclude Boaglio.

SMC

LA VERSIONE MODULARE DEL FLUSSOSTATO DIGITALE PER GRANDI PORTATE

Il flussostato digitale PF3A8#H monitora il consumo della linea principale con un rapporto 100:1. È compatibile con IO-Link e si può collegare in modo semplice alle unità di trattamento dell’aria. Il PF3A8#H è l’ultima novità della famiglia di flussostati di SMC che copre un ampio campo di misura della portata e dispone di un display chiaro e di facile lettura, fondamentale per il monitoraggio della linea principale, delle linee derivate o di apparecchiature specifiche. Soluzione all-in-one, il modello PF3A8#H ha integrati un sensore di pressione che misura da 0 a 1.0 MPa e un sensore di temperatura che misura da 0 a 50ºC. Non è quindi necessaria l’installazione di un pressostato digitale aggiuntivo. Questa soluzione offre la possibilità di installare contemporaneamente sia le unità di trattamento dell’aria sia i sensori di portata. Il tutto in modo facile e semplice, senza la necessità di ulteriori operazioni di connessione durante l’installazione o la rimozione del sensore. “Questo flussostato di nuova generazione offre ai nostri clienti una soluzione all-in-one con maggiore flessibilità e funzionalità, pur essendo molto semplice da impostare e utilizzare” evidenzia Betis Zeneli, Product Manager di SMC. La precisione delle informazioni è un must del modello PF3A8#H grazie a un display a 3 colori e 4 visualizzazioni in cui è possibile monitorare a colpo d’occhio la portata accumulata e istantanea, la pressione e la temperatura. Il display può ruotare con incrementi di 90°consentendo agli operatori di prendere appunti e impostare il flussostato durante il controllo del valore misurato. Con un rapporto di portata di 100:1 (definito come il rapporto tra la portata massima e il punto minimo di misura), il PF3A8#H è in grado di rilevare le perdite e monitorare il consumo d’aria della linea principale. Vengono fornite informazioni più dettagliate sulle prestazioni di un’applicazione, grazie alla compatibilità IO-link attraverso informazioni istantanee sui principali parametri dell’installazione. Grazie a una struttura a foro passante in lega di alluminio, il PF3A8#H è molto resistente in quanto la costruzione del bypass riduce i livelli di aria umida e di materiale estraneo all’interno del flussostato.

SIXTH SENSE LA PIATTAFORMA DEDICATA ALLE START UP

La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon, che offre tecnologia e servizi di ingegneria, produzione e qualità ai maggiori e più innovativi leader del settore della produzione a livello mondiale, da Audi a Boeing a Zimmer Biomet, ha annunciato un approccio rivoluzionario per supportare le start up. Lanciata oggi, la piattaforma di innovazione aperta Sixth Sense metterà in comunicazione start up e aziende leader del settore della produzione per creare soluzioni innovative che siano a vantaggio di tutti. Promuove la condivisione di risorse, dati e idee per accelerare il progresso e risolvere i problemi pratici che riguardano alcune delle più grandi sfide dell›umanità, come il raggiungimento della neutralità del carbonio. Le aree di intervento includono sostenibilità, Big Data, Machine Learning, intelligenza artificiale, sensori e robotica. La prima tematica affrontata da Sixth Sense, l’Intelligenza Artificiale (IA) per la produzione intelligente sostenibile, include tutte queste aree e prende anche in considerazione applicazioni dedicate, invitando le start up a manifestare il loro interesse nei confronti di future sfide ed eventi che riguardano questo tema. Parth Joshi, Responsabile Prodotto e Tecnologia della divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon, ha affermato: “Siamo alla ricerca di soluzioni intelligenti ed efficaci che non solo migliorino le prestazioni, ma che vadano a vantaggio delle persone e del pianeta. L’industria 4.0 si sta evolvendo ed è impegnata a rispondere a questioni complesse, ma il punto è che non si possono risolvere grandi problemi senza trovare una soluzione a tanti piccoli interrogativi che si incontrano durante ogni tappa del percorso di innovazione”.Le dieci proposte più innovative saranno scelte per un programma intensivo di crescita basata sull’innovazione supportato da Hexagon, da clienti importanti e da consulenti leader a livello mondiale. A tre progetti finali verrà offerta l’opportunità di internazionalizzare e scalare la propria attività come joint venture commerciale. Milan Kocić, Responsabile di Sixth Sense per la divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon, ha dichiarato: “Sixth Sense costruirà un ponte tra le piccole imprese e le aziende produttrici più grandi, contribuendo a superare le problematiche incontrate dalle start up grazie alla scalabilità e soddisfando allo stesso tempo il bisogno di nuove idee nel settore industriale”. La piattaforma ha già promosso collaborazioni con un certo numero di giovani aziende emergenti e si basa sul principio secondo il quale la diversità è fondamentale per l’innovazione e la creazione di un ecosistema aperto così promettente. I criteri di selezione per Sixth Sense includono: 1 milione di dollari o meno di fatturato 1-5 anni di attività Fase post avviamento, Serie A, Serie A+ Presenza comprovata e posizionamento del prodotto sul mercato Propensione alla scalabilità Caratteristiche preferenziali: Verifica dell’investimento da parte di terzi IP e licenze Per conoscere i criteri completi relativi al programma Sixth Sense, le problematiche specifiche e per candidarsi, visitare sixthsense.hexagon.com

LEUZE

CODICE A BARRE PER L’IDENTIFICAZIONE CON LE MIGLIORI RACCOMANDAZIONI DALL’ AI

L’USO DELL’ARTIFICIAL INTELLIGENCE (AI) PUÒ ESSERE MOLTO UTILE QUANDO SI TRATTA DI IDENTIFICARE I CODICI A BARRE SU DEI PRODOTTI. I FATTORI DI INTERFERENZA POSSONO ESSERE IDENTIFICATI RAPIDAMENTE E FACILMENTE SIA DURANTE LA MESSA IN FUNZIONE DI UN SISTEMA CHE DURANTE IL FUNZIONAMENTO

Non c’è bisogno di ricerche dispendiose in termini di

I lettori di codici a barre sono sensori utilizzati per identificare merci e materiali nella produzione o nella logistica. Lo fanno rilevando i codici a barre che soddisfano uno di una serie di standard e fornendo poi gli ID dei codici a barre a un sistema superiore. Quando si utilizzano questi dispositivi in applicazioni automatizzate, l’obiettivo principale è quello di ottenere la massima qualità di lettura possibile: Essenzialmente, quando i lettori di codici a barre rilevano le etichette, la qualità con cui eseguono questo compito varia, e questa qualità può essere indicata in percentuale. La percentuale si riferisce al contrasto rilevato. Se il valore è inferiore a una certa soglia, l›etichetta non viene più letta. Una sfida per gli operatori del sistema è quella di trovare il più rapidamente possibile i lettori di codici a barre quando questi non forniscono più una qualità di lettura sufficiente, e di determinarne le ragioni - senza ulteriori dati relativi alle possibili fonti di errore, questo può essere un compito che richiede molto tempo. Soprattutto nei grandi sistemi, per esempio nell›intralogistica, che hanno fino a 1.000 lettori di codici a barre e percorsi di trasporto lunghi chilometri, la ricerca è come cercare un ago nel pagliaio: In caso di dubbio, un tecnico deve tracciare l’intero percorso di un materiale di trasporto per identificare un sensore mal allineato o i fattori di interferenza nel suo ambiente diretto, il tutto sotto la pressione del tempo. La situazione è peggiorata da casi limite, come quando il lettore di codici a barre è in qualche modo allineato e legge con successo per la maggior parte del tempo, ma occasionalmente non rileva le etichette. Questo può essere dovuto al fatto che il lettore di codici a barre è leggermente inclinato o legge solo nella zona di confine, o altri fattori possono giocare un ruolo, per esempio etichette di qualità insufficiente.

Fattori che influenzano la qualità della lettura

Tuttavia, la generazione di dati corrispondenti per trovare le cause degli errori utilizzando il lettore di codici a barre stesso è possibile solo in determinate circostanze. È vero che i sensori monitorano il proprio stato e trasferiscono i dati al sistema superiore tramite OPC UA se necessario. Tuttavia, questo automonitoraggio ha solo una funzionalità molto limitata - un sensore considera solo la propria vista. Ciò significa che invia informazioni come «Sto leggendo attualmente», «Lettura eccellente» o «Lettura molto scarsa» - cioè la sua qualità di lettura percentuale calcolata. La ragione della scarsa qualità di lettura non può essere identificata dal singolo dispositivo. Ci sono tre possibili fattori influenti in questo caso: Il dispositivo stesso, l›etichetta del codice a barre e i fattori di interferenza nell›ambiente. Le possibili fonti di errore relative al lettore di codici a barre stesso includono un cattivo allineamento alle etichette da rilevare o un guasto tecnico. A loro volta,

le etichette possono essere danneggiate, sporche o stampate male, il che, a seconda del grado di danno o della qualità di stampa, può ridurre solo la qualità di lettura o impedire del tutto l›identificazione. I fattori di interferenza nell›ambiente includono vibrazioni, polvere e riflessi causati dalla luce del sole o da emettitori sullo sfondo. L›umidità, per esempio nelle celle frigorifere, può essere un fattore di interferenza se questa causa l›appannamento della finestra di scansione del lettore di codici a barre.

L’intelligenza artificiale fornisce il contest

L’AI può aiutare a distinguere le varie cause l›una dall›altra e così facendo identificare le ragioni delle interferenze o della scarsa qualità di lettura. Leuze sta lavorando con un produttore di automobili per sviluppare una soluzione che valorizza i sensori con i dati del contesto generale. Il vantaggio è che i lettori di codici a barre restano in funzione come al solito, senza che il cliente debba sopportare ulteriore lavoro durante l’installazione. I volumi di dati sono grandi: Molte etichette passano da molti lettori di codici a barre durante il processo e vengono lette in vari punti dell’installazione. È da qui che proviene il contesto generale. In termini matematici, questo contesto generale può essere descritto come un›equazione con molte incognite - innumerevoli lettori di codici a barre, etichette che spuntano ancora più spesso e le varie posizioni di installazione dei lettori. Ad ogni stazione e per ogni etichetta c›è un risultato diverso in termini di percentuale di qualità di lettura. L›AI risolve questo complicato sistema di equazioni e risponde alle domande se una scarsa qualità di lettura si verifica sempre con un particolare lettore di codici a barre, solo con un›etichetta o un particolare tipo di etichetta o sempre in un particolare luogo di installazione. Apprendimento automatico tramite algoritmi di raccomandazione Per raggiungere questo obiettivo, Leuze utilizza algoritmi di raccomandazione, cioè metodi di raccomandazione basati sull›AI. Sono gli stessi metodi che vengono utilizzati dai servizi di streaming, per esempio, per valutare il comportamento degli utenti e raccomandare i film o le serie corrispondenti sulla base di questa analisi. In questa analogia del comportamento degli utenti, i codici a barre corrispondono ai film e i lettori di codici a barre agli utenti dei servizi di streaming.

L›algoritmo di raccomandazione valuta un›etichetta come più o meno «attraente» per diversi lettori di codici a barre. In questo modo, è possibile determinare quale sensore o quale etichetta con una certa percentuale è «poco attraente», cioè al limite o notevolmente problematica.

Per dispositivo di bordo o cloud

In termini tecnici, una soluzione basata sull’AI di questo tipo può essere implementata tramite dispositivi periferici o un cloud, a seconda delle esigenze del cliente e del rispettivo sistema. Un dispositivo edge è un dispositivo separato che si trova nelle vicinanze di un gruppo di sensori e raccoglie, analizza e trasmette i dati del gruppo di sensori. È possibile collegare più dispositivi periferici l›uno all›altro. Poiché un dispositivo periferico è capace di una comunicazione bidirezionale, non solo raccogliendo e valutando i dati, ma anche rimandando l›analisi ai sensori, un lettore di codici a barre può anche trasmettere queste informazioni e segnalare che c›è un problema. Il vantaggio di questo è che non c›è bisogno di apportare modifiche all›architettura IT del cliente. In alternativa, la soluzione può essere gestita tramite un cloud se i dati provenienti da luoghi separati devono essere uniti.

Potenziale di risparmio significativo

L’approccio di Leuze che utilizza raccomandazioni basate sull’AI per identificare gli errori offre enormi vantaggi sia durante la messa in servizio che durante il funzionamento di un sistema. Una rapida messa in servizio fa risparmiare tempo e denaro. In questo caso, è utile se le cause della scarsa qualità di lettura vengono identificate immediatamente. Durante il funzionamento, questo metodo permette una manutenzione predittiva. Ciò significa che se presto sarà necessario un arresto, i gestori dell›impianto possono prendere per tempo le misure adeguate e, per esempio, produrre ed esternalizzare in anticipo in modo da poter continuare a rifornire i loro clienti. In alcuni casi, i dati di più anni possono essere utilizzati per facilitare questo rilevamento precoce. Inoltre, il sistema impara continuamente. Pertanto, l›uso dell›AI è sempre utile quando si tratta di identificare rapidamente e in modo affidabile i fattori che interferiscono con l›identificazione dei codici a barre sui prodotti. 

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti Publisher Marco Tenaglia Direttore tecnico Chiara Tagliaferri Redazione Cristina Gualdoni (Coordinatrice) cristina.gualdoni@quine.it Eleonora Panzeri redazione.ma@quine.it Hanno collaborato a questo numero Simona Arena, Ferdinando Auricchio, Bianca Maria Colosimo, Andrea Mazzoleni, Patrizia Ricci, Eleonora Segafredo, Chiara Tagliaferri Realizzazione grafica Fabio Castiglioni Direzione pubblicità Luigi Mingacci dircom@quine.it Responsabile produzione Paolo Ficicchia

Ufficio traffico Elena Genitoni | e.genitoni@lswr.it |Tel. 02 89293962

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© 2017 QUINE S.r.l. via Spadolini, 7 - 20141 Milano m&a meccanica&automazione - mensile (9 numeri annui) Registrazione del Tribunale di Milano n. 653 del 21.09.2005. Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su m&a meccanica &automazione sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03. RESPONSABILE DATI PERSONALI QUINE S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740 Per i diritti di cui all’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 196/03, è possibile consultare, modificare o cancellare i dati personali ed esercitare tutti i diritti riconosciuti inviando una lettera raccomandata a: QUINE S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano

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