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PAESE

“Questo passaggio è molto importante perché dimostra la volontà del Gruppo Bauwerk di investire e crescere nel nostro Paese, che resta un mercato chiave in ambito europeo anche perché i consumatori sono tra i più attenti alla qualità di prodotti e materie prime” sottolinea Luca Stacchiotti , Direttore generale .

Umbro, classe 1967, Luca Stacchiotti ha iniziato a lavorare nel mondo del parquet subito dopo aver conseguito una laurea in lingue. È stato a lungo Area Manager per i mercati di lingua tedesca, la Russia e l’Est Europa per uno dei principali marchi del settore e si è occupato anche di marketing e comunicazione.

Dal 2011 ricopriva la carica di direttore vendite Bauwerk Parquet e, dal 2021, quella di responsabile commerciale Boen. Da gennaio 2023 è Direttore

Generale della nuova società Bauwerk Group Italia, che unifica le attività dei marchi Bauwerk e Boen nel nostro Paese.

Luigi Gallo, in precedenza a capo di Interwood e punto di riferimento esclusivo del marchio BOEN, diventa Key Account Manager per i prodotti Boen Sport, per i maggiori clienti direzionali e per le attività di OSMO (oli e protettivi) in Italia.

Quali sono le decisioni che hanno spinto al passaggio di gestione diretta al Gruppo Bauwerk?

L.S. : A livello internazionale Bauwerk e Boen sono due aziende dello stesso gruppo dal 2013, quindi l’unificazione strategica delle attività era un passaggio che si preannunciava come inevitabile anche nel nostro Paese. La decisione, presa due anni fa, non riguarda però mere economie di scala, ma è invece la dimostrazione del peso crescente dell’Italia nelle strategie del Gruppo Bauwerk. Un’importanza che potremmo far risalire a 3 fattori. Il primo : l’Italia è il secondo mercato europeo per consumo di pavimenti in legno dopo la Germania, tradizionalmente prima in questo campo. Non è una cosa da poco. Secondo punto : i nostri consumatori sono sensibili al bello ma anche molto attenti alla qualità dei prodotti e delle materie prime. Per noi questi sono temi chiave, strettamente connessi all’identità del Gruppo Bauwerk ma anche alle sue strategie di sviluppo future. Terzo e ultimo punto : in questi anni le strategie commerciali Bauwerk e Boen sono state portate avanti da organizzazioni differenti. Coordinate sì, ma ognuna con i suoi obiettivi specifici. Unire tutte le attività sotto un’unica regia significa lavorare con ancora più efficacia e far sentire la nostra vicinanza ai clienti di ogni settore. Per me si tratta di un elemento fondamentale”.

La fusione cambia le strategie Bauwerk per l’Italia?

“Le strategie del Gruppo Bauwerk in Italia sono ben delineate e non verranno influenzate dalla fusione, se non in chiave positiva ovviamente. Prova ne è il fatto che la squadra di collaboratori che ha lavorato in questi anni alla commercializzazione dei prodotti Bauwerk e Boen è stata interamente riconfermata.

Prosegue dunque anche l’attività legata ai prodotti OSMO (oli e protettivi per il parquet), seguita fino a qualche mese fa da Interwood, così come la partnership con ENNOVA per i pavimenti sportivi a marchio BOEN SPORT. Nel complesso, quindi, parliamo di un’offerta estremamente completa, con una maggior forza di penetrazione sul mercato in tutti i settori connessi ai pavimenti in legno”.

Quali sono le linee che perseguirete per quest’anno?

“Vogliamo consolidare ulteriormente i rapporti con i nostri clienti storici, ma allo stesso tempo intendiamo moltiplicare gli sforzi per sviluppare nuove collaborazioni con i grandi player che operano nel settore delle pavimentazioni. In Italia il mercato ha delle peculiarità che lo distinguono da quelli delle altre nazioni europee, con una distribuzione più frammentata e una divisione meno marcata tra la vendita dei cosiddetti pavimenti caldi e di quelli freddi. In questo senso potenzieremo certamente anche la nostra squadra commerciale, sviluppando l’attività in diverse zone del paese. Siamo già alla ricerca di nuovi agenti in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Romagna e Liguria. Credo che il Gruppo Bauwerk possa offrire notevoli vantaggi a tutti i partner, vecchi e nuovi, partendo ovviamente dalla qualità dei parquet, ma senza dimenticare un altro elemento che in questo periodo è più che mai importante: la stabilizzazione dei prezzi. La nostra capacità di gestire un magazzino di prodotti in pronta consegna, ma anche il pieno controllo di tutta la filiera – dalle materie prime che arrivano direttamente da foreste europee gestite in maniera sostenibile, alla lavorazione delle singole plance – ci ha consentito infatti di “sterilizzare” le oscillazioni che nell’ultimo periodo hanno caratterizzato anche il nostro settore.Si aggiunga la solidità di un grande gruppo internazionale, che produce annualmente oltre 11 Mio di m2 di parquet, e che a maggio dello scorso anno ha acquisito negli Stati Uniti l’azienda Somerset Hardwood Flooring, rafforzando una pre - senza sui mercati in crescita di USA e Canada che consentirà di dare vita a nuove sinergie operative”.

Come si pone l’azienda nell’ottica della sostenibilità?

La sostenibilità è all’origine della nostra storia e al centro delle strategie di sviluppo del Gruppo Bauwerk. Utilizziamo unicamente legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, curiamo l’efficienza energetica di ogni processo e ci impegniamo ad abbattere le emissioni di gas serra anche ottimizzando ogni fase della logistica. Un controllo che estendiamo a tutta la nostra filiera, coinvolgendo partner e fornitori nell’impegno di ridurre le emissioni inquinanti. In pratica non esiste aspetto della produzione e commercializzazione dei nostri parquet che non riservi la massima attenzione alla tutela dell’ambiente. Prendiamo la nostra responsabilità ambientale molto seriamente e non ci accontentiamo dei risultati raggiunti fin qui. Siamo determinati a stabilire nuovi standard di sostenibilità nei prossimi anni”.

Come si pone il mercato del parquet nello scenario attuale?

“L’aumento dei costi delle materie prime, nell’ultimo anno, ha causato una generale crescita dei prezzi dei prodotti finiti anche nel campo del parquet, come avvenuto, in generale, in tutto il settore dell’edilizia. Una turbolenza che però si sta via via riassorbendo in favore di un ritrovato equilibrio. Se ci concentriamo sul mercato italiano, osserviamo come quello che io definisco “lo zoccolo duro” degli amanti del parquet abbia sostanzialmente resistito a questo periodo di incertezza e continuato a investire in prodotti di qualità.Lo abbiamo visto tutti: dopo il periodo più duro della pandemia, gli italiani hanno acquisito una nuova consapevolezza sul valore delle loro abitazioni e su quanto sia importante vivere in un ambiente sano e accogliente. A livello commerciale questa consapevolezza si è tradotta in un consolidamento del nostro mercato, che è ormai stabilmente al secondo posto in Europa per il consumo di pavimenti in legno. Per il Gruppo Bauwerk l’Italia è anche il quinto Paese per fatturato, dopo Svizzera, Germania, Austria e Norvegia. Una nazione strategica, quindi, anche in ottica futura; per ragioni che però, a mio modo di vedere, vanno anche oltre i freddi numeri e che riguardano quella passione tutta italiana per il bello e per la qualità che da noi, più che in ogni altro posto, vengono riconosciuti e apprezzati a livello trasversale da tutti i consumatori”.

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