Professional Parquet n.2/2021

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ISSN 2612-3622

MAGAZINE DI INFORMAZIONE TECNICA E DI MARKETING PER IL POSATORE, L’IMPRESA E LO STUDIO DI PROGETTAZIONE

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QUINE SRL - VIA G. SPADOLINI, 7 - 20141 MILANO

ANNO 30 • N° 2 • MARZO/APRILE 2021

TENDENZE NUOVI PARQUET TECNOLOGICI

POSA

IL FUTURO È QUI

CASE HISTORY UN LAVORO SARTORIALE

AZIENDE GOLIATH, LA FRESA CHE DIVENTA PORTATILE





PROFESSIONAL

Sommario ANNO 30 • N° 2 • MAR-APR 2021

Parquet Periodico bimestrale edito da Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277 redazione@quine.it Fondatore Gabriele Marrazzini Direttore Responsabile Marco Zani Coordinamento editoriale - Redazione Silvia Martellosio | silvia.martellosio@quine.it Vanessa Martina | vanessa.martina@quine.it Consulenti tecnici Domenico Adelizzi - Massimo Corsico Mauro Errico - Antonio Viscardi Direttore commerciale Ornella Zanetti | o.zanetti@dimensionepulito.it Pubblicità e Sviluppo Luigi Mingacci | l.mingacci@lswr.it Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Ornella Foletti | ornella.foletti@quine.it Grafica e impaginazione LIFE sh.p.k. Collaboratori Domenico Adelizzi, Simone Biagiotti, Roberta Mutti Responsabile della produzione Paolo Ficicchia Stampa Aziende Grafiche Printing Srl - Peschiera Borromeo (MI)

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Prezzi e abbonamenti Abbonamento annuale: 44,50 euro (IVA compresa) Annuale estero: 155 euro Copia arretrata: 17 euro Costo di una copia: 1,30 euro

9 • News dal mondo

IL PUNTO

8 • Alla ricerca del punto di bellezza

Oggi sensori, intelligenza artificiale, realtà aumentata e tecnologie di ultima generazione trasformano gli oggetti della routine in strumenti che coniugano risultati eccellenti con un notevole risparmio di tempo di Massimo Corsico

INTERVISTE

Responsabilità Professional Parquet, periodico bimestrale registrato. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 250 dell’11/04/1992. Spedizione Posta Target Magazine - AUT.DBC centrale/PT Magazine Editori 96 valida dal 19/05/2004. La pubblicazione o la ristampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su Professional Parquet sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti.

INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs 196/2003. © Quine srl - Milano

In copertina: Goliath di ©Springa Srl www.goliathcnc.com

12 • Artigianalità 4.0

Il corso di Wood Design del Politecnico di Milano punta a formare progettisti più consapevoli affrontando la lavorazione del legno a 360 gradi di Vanessa Martina

15 • Goliath, la fresa che diventa portatile Piccola nelle dimensioni, ma grande nel risolvere il problema dell’accessibilità alle tecnologie di lavorazione a controllo numerico di Vanessa Martina

18 • Una tecnologia eco-sostenibile URBAN & PARTNER

Un punto fondamentale per un’azienda come Mapei, che da anni si impegna a sviluppare prodotti che guardano alla salute ambientale a cura della Redazione 5


Sommario ANNO 30 • N° 2 • MAR-APR 2021

CASE HISTORY

DESIGN

20 • Un lavoro sartoriale

38 • Ma quanto costa?

La realizzazione del nuovo hub di EF Solare Italia, un lavoro sinergico tra progettista e azienda per cucire su misura il comfort degli spazi di Vanessa Martina

“L’architettura per essere bella non deve essere necessariamente costosa” di Massimo Corsico

TENDENZE

42 • Il nuovo parquet è sempre più tecnologico

Dal taglio, alla posa, alle finiture, la tecnologia permette di avere infiniti decori e colori anche senza verniciature di Roberta Mutti

ANPP

48 • Vetrina

26 • Innovazione e aggiornamento Perché non investire su nuove attrezzature o prodotti di finitura più performanti? di Simone Biagiotti

28 • In sintonia con l’arredamento L’intervento in una villa di Frascati con una combinazione a quadro

36 • Elenco Soci ANPP

POSA

30 • Il futuro è qui

Processi produttivi innovativi per elementi lignei da posa di Domenico Adelizzi

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Sommario ANNO 30 • N° 2 • MAR-APR 2021

MERCATO

52 • Protezione naturale e sicurezza per il posatore

La nuova linea parquet Kerakoll a tecnologia SLC® per la cura del vostro parquet

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• Una spaziosa fabbrica dalle tecnologie all’avanguardia L’elevata qualità della produzione targata Stemau è certificata Made in Italy 100%

53 • Dal tronco al parquet

La collezione Assito delle Alpi di Italparchetti, quando il Made in Italy è eccellenza

54 • Il valore aggiunto del legno Per Stemau arricchire i nostri ambienti con un pavimento in legno significa vivere a contatto con la natura

56 • Sigillatura senza collante

Da un’idea semplice nasce rubber deck di Fase, la “gomma nera” facile da montare e ottima per una manutenzione del decking

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• Garbelotto 4.0: innovazione e sostenibilità Il Parchettificio Garbelotto è da sempre pioniere nelle nuove tecnologie e nella ricerca e sviluppo, sia nei macchinari che nelle soluzioni che possano rendere prodotti e produzione ecosostenibili

62 • Evoluzione al passo con i tempi

Idee che tramutano in prodotti i concept di architetti, supportati dalla parte ingegneristica per l’industrializzazione delle nuove idee

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Il punto EDITORIALE

Alla RICERCA del punto di BELLEZZA OGGI SENSORI, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, REALTÀ AUMENTATA E TECNOLOGIE DI ULTIMA GENERAZIONE TRASFORMANO GLI OGGETTI DELLA ROUTINE IN STRUMENTI CHE CONIUGANO RISULTATI ECCELLENTI CON UN NOTEVOLE RISPARMIO DI TEMPO di Arch. Massimo Corsico

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Il Rettore dell’Università degli Studi di Milano Elio Franzini (1956), Professore di Estetica e Filosofia dei Linguaggi, sottolinea che la bellezza è questione di relazione tra esperienza e ragione. Quindi la bellezza è qualcosa di concreto, tangibile e anche misurabile. Nello scorso appuntamento ho accennato al “Punto di bellezza” come il punto di incontro tra le tante energie che contribuiscono al raggiungimento del bello. Ad esempio, per fare una buona pastasciutta non serve solo della pasta di qualità. Serve anche un ottimo olio, del buon pomodoro, del fresco basilico, una giusta dose di cipolla, una pentola che contenga la corretta misura di acqua e sale. E il fuoco che genera l’adeguata quantità di calore per portare in ebollizione l’acqua nel giusto tempo di cottura. Insomma, un buon piatto di pastasciutta è la somma di tutte le energie e sapienze che sono state impiegate per ottenere il risultato dell’equilibrio, che inizia dall’ortolano e termina con la tovaglia apparecchiata. Così, il punto di bellezza vorrebbe misurare e indicare la qualità che si ottiene quando l’artificiosità diventa armonia. I nostri figli, per chi li ha, lo sanno benissimo: la bellezza si identifica nel 4.0. La realtà è popolata da utility App: oggi sensori, intelligenza artificiale, realtà aumentata e tecnologie di ultima generazione trasformano gli oggetti della routine in strumenti che coniugano risultati eccellenti con un notevole risparmio di tempo. La bella notizia è che proprio dalle App e dalla tecnologia arrivano i migliori alleati della bellezza, h/24 sul nostro smartphone e sugli strumenti della nostra routine quotidiana. La bellezza salverà il mondo (“L’idiota” di Dostoevskij - 1869) basta saperla usare.

on resta che consolarci da questa attualità, così ricca di delusioni da parte delle istituzioni. Queste, idealmente, cercano di dare risposte concrete ai problemi che la società è costretta a vivere, ma in realtà creano farraginose burocrazie che avviluppano il nostro quotidiano. Nel mondo dell’edilizia, moduli, autocertificazioni, tempi infiniti per gli accessi agli atti, giorni e giorni per le autorizzazioni presso le Belle Arti e mille altri adempimenti al fine di redigere una pratica edilizia, ci schiacciano quotidianamente. Infine, siamo tutti ingiustamente prigionieri, come Severino Boezio (475-524 d.C.), e quindi dobbiamo consolarci in qualche modo. Nella “Consolatio Philosophiae”, Boezio parte dalla sua condizione di prigioniero (ingiustamente accusato dall’Imperatore Teodorico e tradotto nel carcere di Pavia) e fa sì che gli venga in soccorso la Filosofia, affinché lo aiuti a superare l’iniqua condanna a morte. L’opera filosofica comincia con una poesia, nella quale, appunto, il filosofo espone la sua triste condizione di prigioniero condannato a morte e si lamenta della sua condizione. La sua detenzione è paragonabile alla nostra attualità, fatta di limitazioni anche dettate dalla pandemia. È sempre la poesia, questa volta di Ugo Foscolo (17781827), che ci accompagna nella ricerca del valore assoluto della bellezza e dell’Arte: dopo le delusioni politiche e le amarezze della vita, il poeta trova la consolazione nell’oltrepassare la precarietà delle vicissitudini, così umane e transitorie. Ne “Le Grazie”, carme incompiuto, composto nel 1812, dedicato allo scultore Antonio Canova, l’idea foscoliana di bellezza ha come centro la figura delle tre Grazie, le quali, come divinità, elargiscono agli uomini doni in grado di creare armonia tra i diversi aspetti della realtà.

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News DAL MONDO

PNRR, ECCO LE 6 MISSIONI DEL PIANO Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ammonta complessivamente a 222,1 miliardi di euro. Per la prima missione dedicata a “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura” sono stanziati 49,2 miliardi Piano Italia 5G per il potenziamento della connettività mobile in aree a fallimento di mercato. Il Piano prevede incentivi per l’adozione di tecnologie innovative e competenze digitali nel settore privato, e rafforza le infrastrutture digitali della pubblica amministrazione, ad esempio facilitando la migrazione al cloud. Per turismo e cultura, sono previsti interventi di valorizzazione dei siti storici e di miglioramento delle strutture turistico-ricettive.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento per cogliere la grande occasione del Next Generation EU, ovvero il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile. Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro.

LE 6 MISSIONI Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura La prima missione, “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, stanzia complessivamente 49,2 miliardi – di cui 40,7 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 8,5 miliardi dal Fondo. I suoi obiettivi sono promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura. Gli investimenti previsti nel piano assicurano la fornitura di banda ultralarga e connessioni veloci in tutto il Paese. In particolare, portano la connettività a 1 Gbps in rete fissa a circa 8,5 milioni di famiglie e a 9.000 edifici scolastici che ancora ne sono privi, e assicurano connettività adeguata ai 12.000 punti di erogazione del Servizio Sanitario Nazionale. Viene avviato anche un

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News DAL MONDO

Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica La seconda missione, “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, stanzia complessivamente 68,6 miliardi – di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo. I suoi obiettivi sono migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva. Il Piano prevede investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, per raggiungere target ambiziosi come il 65% di riciclo dei rifiuti plastici e il 100% di recupero nel settore tessile. Il Piano stanzia risorse per il rinnovo del trasporto pubblico locale, con l’acquisto di bus a bassa emissione, e per il rinnovo di parte della flotta di treni per il trasporto regionale con mezzi a propulsione alternativa. Sono previsti corposi incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica di edifici privati e pubblici. Le misure consentono la ristrutturazione di circa 50.000 edifici l’anno. Il Governo prevede importanti investimenti nelle fonti di energia rinnovabile e semplifica le procedure di autorizzazione nel settore. Si sostiene la filiera dell’idrogeno, e in particolare la ricerca di frontiera, la sua produzione e l’uso locale nell’industria e nel trasporto. Il Piano investe nelle infrastrutture idriche, con l’obiettivo di ridurre le perdite nelle reti per l’acqua potabile del 15 per cento, e nella riduzione del dissesto idrogeologico.

e dei corsi di laurea, ad esempio con l’aggiornamento della disciplina dei dottorati e un loro aumento di circa 3.000 unità. Si sviluppa l’istruzione professionalizzante e si rafforza la filiera della ricerca e del trasferimento tecnologico.

Inclusione e Coesione La quinta missione, “Inclusione e Coesione”, stanzia complessivamente 22,4 miliardi – di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,6 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo è facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale. Il Governo investe nello sviluppo dei centri per l’impiego e nell’imprenditorialità femminile, con la creazione di un nuovo Fondo Impresa Donna. Si rafforzano i servizi sociali e gli interventi per le vulnerabilità, ad esempio con interventi dei Comuni per favorire una vita autonoma alle persone con disabilità. Sono previsti investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali e interventi di rigenerazione urbana per le periferie delle città metropolitane.

Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile La terza missione, “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile”, stanzia complessivamente 31,4 miliardi – di cui 25,1 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 6,3 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo primario è lo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese. Il Piano prevede un importante investimento nei trasporti ferroviari ad alta velocità. A regime, vengono consentiti significativi miglioramenti nei tempi di percorrenza, soprattutto nel centro-sud. Ad esempio, si risparmierà 1 ora e 30 minuti sulla tratta Napoli-Bari, 1 ora e 20 minuti sulla tratta Roma-Pescara, e 1 ora sulla tratta Palermo-Catania. Il Governo investe inoltre nella modernizzazione e il potenziamento delle linee ferroviarie regionali, sul sistema portuale e nella digitalizzazione della catena logistica.

Salute La sesta e ultima missione, “Salute”, stanzia complessivamente 18,5 miliardi, di cui 15,6 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,9 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo è rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure. Il Piano investe nell’assistenza di prossimità diffusa sul territorio e attiva 1.288 Case di comunità e 381 Ospedali di comunità. Si potenzia l’assistenza domiciliare per raggiungere il 10 per cento della popolazione con più di 65 anni, la telemedicina e l’assistenza remota, con l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali. Il Governo investe nell’aggiornamento del parco tecnologico e delle attrezzatture per diagnosi e cura, con l’acquisto di 3.133 nuove grandi attrezzature, e nelle infrastrutture ospedaliere, ad esempio con interventi di adeguamento antisismico. Il Piano rafforza l’infrastruttura tecnologica per la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati, inclusa la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico. A corollario delle sei missioni il Piano prevede un ambizioso programma di riforme, per facilitare la sua attuazione e contribuire alla modernizzazione del Paese e all’attrazione degli investimenti. ■

Istruzione e Ricerca La quarta missione, “Istruzione e Ricerca”, stanzia complessivamente 31,9 miliardi di euro – di cui 30,9 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 1 miliardo dal Fondo. Il suo obiettivo è rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e tecnicoscientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Il Piano investe negli asili nido, nelle scuole materne, nei servizi di educazione e cura per l’infanzia. Crea 152.000 posti per i bambini fino a 3 anni e 76.000 per i bambini tra i 3 e i 6 anni. Il Governo investe nel risanamento strutturale degli edifici scolastici, con l’obiettivo di ristrutturare una superficie complessiva di 2.400.000 metri quadri. Inoltre, si prevede una riforma dell’orientamento, dei programmi di dottorato

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News DAL MONDO

SÌ AL SALONE DEL MOBILE 2021 La conferma ufficiale del Cda di FederlegnoArredo. Sarà un’edizione all’insegna dell’unicità e dell’innovazione Confermata la 59^ edizione del Salone del Mobile che si svolgerà dal 5 al 10 settembre 2021. La kermesse avrà una veste inedita, attenta a valorizzare le novità, le tecnologie e i progetti delle aziende. La decisione è stata presa analizzando i punti di forza della manifestazione, i valori storici e simbolici, quelli attuali e prospettici, la coerenza con il programma di rilancio dell’economia del Paese sotto la guida del nuovo Esecutivo, la rilevante condivisione della collettività, le aspettative sia di un pubblico professionale sia di quello generalista in Italia e nel mondo. I vertici del Salone del Mobile hanno definito i passaggi che determineranno il percorso che porterà all’organizzazione dell’edizione di settembre. Il progetto dell’evento 2021 sarà affidato e coordinato da un curatore di fama internazionale e punterà a rafforzare legame, relazioni e azioni concrete con il tessuto economico e sociale che riconosce centralità e rilevanza al Salone del Mobile. Il Salone, aperto a tutte le aziende espositrici internazionali e italiane, si terrà a FieraMilano Rho e vedrà mostre e percorsi tematici integrati con prodotti e le novità degli ultimi 18 mesi: questi dialogheranno con la nuova, inedita piattaforma digitale che sarà presentata a breve. Con attenzione e rispetto delle direttive e delle ordinanze di prevenzione e sicurezza previste per lo svolgimento di eventi fieristici. ■

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Intervista PROTAGONISTI

ARTIGIANALITÀ 4.0 IL CORSO DI WOOD DESIGN DEL POLITECNICO DI MILANO PUNTA A FORMARE PROGETTISTI PIÙ CONSAPEVOLI AFFRONTANDO LA LAVORAZIONE DEL LEGNO A 360 GRADI di Vanessa Martina

“N

mercato: oltre che un vantaggio didattico per gli studenti, credo sia anche un modo per migliorare il mio mestiere di docente. Non a caso, il motto del corso ‘Noi giochiamo a fare i falegnami per diventare progettisti più consapevoli’ intende sottolineare come risolvere concretamente un problema – esempio, ho due pannelli, come faccio a maschiare il materiale per avere una tenuta strutturale, e attraverso quali lamelle o quali biscotti, o con quale tipo di ferramenta, riesco a risolvere il mio problema? – permetta di ricordare meglio la soluzione. Non solo, la condizione sensoriale del legno fa la differenza, l’ha fatta per me come passione, ma la fa anche per gli studenti: per quanto siano molto tecnologicamente dipendenti dai dispositivi, appena hanno il materiale in mano è tutta un’altra storia. Ogni settimana affido ai miei studenti un tipo diverso di legno, che ho raccolto oppure ho ottenuto da parte di donazioni, con le forme più strane, e chiedo loro di tirar fuori una specie di ciottolo da fiume, una forma in cui tutte le parti siano raccordate, per far capire la progressione della levigatura e quanto sia importante per realizzare un oggetto piacevole da avere in mano. La differenza risiede proprio nel contatto tra l’oggetto, le mani e i piedi. Anche nel settore del parquet è inutile dire quanto sia fondamentale o determinante la scelta di un pavimento proprio per il piacere che si ha nel contatto con quel materiale”.

oi giochiamo a fare i falegnami per diventare progettisti più consapevoli”, è il motto del corso didattico di Wood Design del Politecnico di Milano, tenuto dal professor Mariano Chernicoff che, con un approccio teorico-pratico, vuole colmare il gap dovuto alla mancanza di esperienza tra percorso di studio e mondo del lavoro, e fornire agli studenti le conoscenze e le applicazioni che legano il design a uno dei materiali più diffusi e utilizzati al mondo: il legno. Ma per essere Progettisti 4.0 bisogna essere anche Artigiani 4.0.

Professore, cosa l’ha spinta a ideare questo corso?

“Il mio primo compito all’interno del Politecnico di Milano era seguire il laboratorio di Allestimenti e la costruzione di arredi per eventi. Successivamente ho voluto proporre un modulo didattico che consentisse agli studenti di avere un confronto materico e di prototipazione con il progetto, non più solo a livello di disegno e modellazione. Questo perché, prima di tutto, è una realtà a me vicina, e in secondo luogo perché credo che il corso vada a colmare proprio quel gap dovuto alla mancanza di esperienza tra percorso di studio e mondo del lavoro. Più si riescono ad anticipare alcune conoscenze, più si riesce a trasformare un’idea in un prodotto quasi pronto per essere inserito sul

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Intervista PROTAGONISTI

Riuscite a svolgere bene le esercitazioni in laboratorio?

“Fortunatamente il sistema Design all’interno della nostra Università dispone di laboratori strumentali abbastanza ricchi. Questi spazi permettono di realizzare alcune idee dei nostri studenti; nel settore dell’arredo, per esempio, oggetti come tavoli o letti di 2X2 m si possono costruire completamente. I laboratori sono forniti di macchine tradizionali (seghe circolari, frese), ma anche di qualche macchinario a controllo numerico (frese a controllo numerico a tre assi, laser, stampante 3D, etc). Questo assortimento permette di abbinare una lavorazione tradizionale alle nuove tecnologie durante la lavorazione del legno”.

A tal proposito, quali sono le ultime tecnologie per la lavorazione del legno?

Gli studenti del corso didattico Wood Design nel corso del Salone del Mobile 2019

“NOI GIOCHIAMO A FARE I FALEGNAMI PER DIVENTARE PROGETTISTI PIÙ CONSAPEVOLI”

“Personalmente ho notato un aumento della diffusione di alcune tecnologie già consolidate all’interno della didattica e del settore produttivo. Una volta le lavorazioni a controllo numerico, quindi le frese a controllo numerico, piccoli laser, stampanti 3D, erano investimenti industriali particolarmente gravosi, che solo alcune aziende o alcuni centri di ricerca si potevano permettere. Invece, la digitalizzazione e l’aumento di produzione di questa categoria di macchine ha permesso a più realtà di poterle impiegare, abbinandole alle lavorazioni tradizionali. Per questo motivo ritengo che non sia in atto un salto qualitativo, ma sia cambiata l’accessibilità di questa nuova tecnologia. Per

favorire le realtà che non hanno lo spazio per inserire una macchina di grandi dimensioni, per esempio, esiste la fresa a controllo numerico a tre assi Goliath, della startup Springa (si veda articolo pag. 15). Mi preme dire una cosa, per tutte queste soluzioni vale la metafora della bicicletta o di una moto: non serve a nulla ed è potenzialmente pericoloso avere una motocicletta che va a 200 all’ora se non sai mantenere l’equilibrio su una bicicletta. Quindi non si possono mai saltare i fondamentali, è una progressione di crescita, di consapevolezza come progettista e come realizzatore”.

CONOSCIAMO L’INTERVISTATO Dal 2003, dopo la laurea in Design del prodotto industriale e la laurea Magistrale in Design degli Interni presso il Politecnico di Milano, Mariano Chernicoff ha cominciato a lavorare per il Dipartimento di Design maturando vasta esperienza nel settore delle mostre, gli eventi e la modellazione/prototipazione con differenti materiali. La passione per la conoscenza del mondo legno è emersa in differenti attività: incarichi didattici, organizzazione di mostre, pubblicazioni scientifiche e partecipazione a convegni internazionali. Ha condotto workshop costruttivi, realizzato prototipi per aziende, sviluppato gadget e nuovi prodotti in legno. È stato anche membro in giuria per concorsi del settore. Dal 2011 è responsabile e coordina il team di lavoro del Laboratorio Allestimenti, la struttura interna del Politecnico di Milano che progetta, costruisce e cura gli eventi più importanti e visibili dell’Ateneo. Dal 2012 è docente incaricato per i corsi di Modelli per

Mariano Chernicoff

design e di Wood Design della Scuola del Design del Politecnico di Milano. Per la società consortile PoliDesign collabora come progettista di allestimenti ed eventi, inoltre insegna ed è consulente tecnico all’interno del Master in Furniture Design.

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Intervista PROTAGONISTI

La lavorazione dei manufatti in legno durante il Salone del Mobile 2019

Quindi, possiamo dire che anche l’artigianalità sta diventando un’Artigianalità 4.0, volendo utilizzare un termine ormai sdoganato...

Una curiosità: parteciperete al Fuorisalone?

“Assolutamente sì. Siamo sempre stati attori e fautori degli eventi realizzati nel Salone del Mobile e nel Fuorisalone. Il sistema design del Politecnico di Milano lo ritiene un appuntamento fondamentale come vetrina, ma anche come spazio di confronto. Nell’ultimo Salone del Mobile al quale siamo riusciti a partecipare in presenza, perché antecedente al Covid-19, abbiamo ricreato un piccolo laboratorio artigianale legato al legno. All’interno del campus gli studenti hanno creato un tavolo lungo 20 m, che è diventato il palcoscenico della performance dei nostri studenti impegnati in alcuni esercizi di stile. Ci siamo concentrati sul legno, per cercare di coinvolgere i visitatori, anche attraverso l’olfatto: abbiamo scelto tre legni molto profumati – cedro del Libano, cipresso e canfora – e le persone potevano comporre e portare con loro un profumatore da armadio realizzato con i trucioli di questi legni. Alcuni ragazzi erano impegnati, invece, nella realizzazione di ciottoli da banco: in questo caso il visitatore poteva sperimentare con il tatto il cambiamento che subisce il materiale da grezzo a prodotto finito”.

“Oggi le conoscenze artigianali cercano di sfruttare le potenzialità di tutte queste trasformazioni digitali. Per esempio, il laser potrebbe essere impiegato per un inserire un tag o delle scritte sul materiale, le frese a controllo numerico per ottenere geometrie complesse. Anche alcuni dei miei studenti avevano pensato di comprare le stampanti 3D o delle piccole macchine a controllo numerico per creare dei prototipi. Ecco che si sta allargando in maniera esponenziale il bacino di utenza delle macchine digitali. Vista questa evoluzione dell’artigianalità – verso il 4.0 se vogliamo – la mia chiave di lettura è quella di cercare di dare ai ragazzi le regole di questo nuovo gioco, di estendere questo concetto verso la figura di un Progettista 4.0. Se conosci come funzionano determinate tecnologie, progetti pensando a come saranno impiegate e quale risultato potrai ottenere. Se lo scenario cambia, devono cambiare ed evolversi anche gli artigiani e i progettisti, perché non esiste un unico sistema, ma un insieme di sistemi che collaborano”.

Con il legno parliamo anche di sostenibilità…

WOOD DESIGN

“La sostenibilità è uno dei pilastri della scelta di questo materiale, dopodiché è fondamentale affrontare e presentare in modo corretto i progetti, perché l’equazione ‘legno = sostenibilità’ è valida solo a certe condizioni. Purtroppo, la storia insegna che anche per la ricerca di legni particolarmente pregiati l’uomo è ricorso alla deforestazione. Ancora oggi, per la ricerca di legni esotici, presenti solo in alcune parti del mondo, emerge una non sostenibilità sociale di sfruttamento e di approvvigionamento illegale di legnami. Certamente, il legno è sfruttabile per esempi virtuosi nel campo della sostenibilità e dell’economia circolare. Durante il corso sono presentate le differenze tra pratiche corrette e scorrette, affinché gli studenti possano sviluppare consapevolezza delle certificazioni FSC, del modo migliore per abbinare il materiale. A mio avviso non bisogna dare per scontato che produrre in legno ci renda necessariamente sostenibili”.

Il corso didattico è offerto all’interno dei corsi di laurea di Design e Disegno industriale. Il modulo rientra tra i corsi ai quali gli studenti del terzo anno possono iscriversi per completare i 12 crediti a scelta previsti dal loro piani di studio. Il corso è di natura teorico-pratica: vengono affiancate alle lezioni una serie di esercitazioni dove saranno prototipati nell’ambito della costruzione di oggetti e arredi. Vengono effettuate dimostrazioni, visite in aziende del settore e saranno coinvolti ospiti specializzati nei diversi ambiti del ventaglio applicativo. In particolare vengono affrontati: Lavorazioni e processi produttivi tradizionali a livello artigianale e industriale; Nuove tecnologie e materiali del settore; Innovazione dei semilavorati; Ruolo dei Designer post-industriali: progetto e auto-produzione nel XXI secolo, i maker tra design, artigianato e imprenditorialità.

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Intervista AZIENDE

GOLIATH, la fresa che diventa PORTATILE PICCOLA NELLE DIMENSIONI, MA GRANDE NEL RISOLVERE IL PROBLEMA DELL’ACCESSIBILITÀ ALLE TECNOLOGIE DI LAVORAZIONE A CONTROLLO NUMERICO di Vanessa Martina

“H

di iniziare questa avventura a tempo pieno, e insieme a me Alessandro e Davide”.

o abbandonato il mio lavoro lavoro precedente e ho deciso di iniziare questa avventura a tempo pieno”, racconta Lorenzo Frangi, Amministratore Delegato e uno dei tre fondatori, insieme ad Alessandro Trifoni e Davide Cevoli, di Springa, PMI Innovativa nata nel 2016: un team composto oggi da 9 persone, le cui competenze variano dal marketing alla ricerca e sviluppo, dall’assistenza clienti allo sviluppo prodotto, alla supply chain. “All’interno dell’ambito ricerca e sviluppo, i nostri collaboratori si occupano di ingegneria meccanica, design del prodotto, sviluppo firmware, per il controllo e la movimentazione del robot, sviluppo software”. Springa ha progettato e sviluppato Goliath, la macchina utensile mobile per taglio e incisione senza limiti, vincitrice del Best of the Best Product Design nel Red Dot Award 2021, nata come progetto di tesi di Lorenzo Farangi, che ce ne parla in questa intervista.

Una piccola curiosità, qual era l’argomento della sua tesi di laurea?

“Mi sono laureato nel 2014 in un momento in cui si parlava molto di maker in Italia, conLORENZO FRANGI, cetto già ampiamente diffuso Amministratore negli Stati Uniti. Mi affasciDelegato di Springa nava come queste persone all’interno dei propri garage, banalmente, fossero interessate ad avere accesso alle tecnologie di fabbricazione digitale; una su tutte, quella che poi ha spopolato di più, è stata la stampa 3D. In questo scenario, il mio interesse era rivolto a tecnologie differenti, un po’ per background un po’ per passione: la fresatura. Per questo motivo mi sono dedicato allo studio del mercato di queste macchine nella versione da scrivania, che rispetto a quelle industriali hanno sicuramente il pregio di avere un prezzo e delle dimensioni accessibili a chiunque. Il problema principale di questi strumenti è l’area di lavoro, la quale è estremamente ridotta, raggiungendo mediamente la

Com’è nata l’idea di Springa?

“Springa è nata nel 2016. Tutto è iniziato dal progetto della mia tesi di laurea (Design e & Engineering al Politecnico di Milano), dopodiché ho coinvolto Alessandro Trifoni e Davide Cevoli, gli altri due fondatori. Dopo una serie di concorsi a cui abbiamo partecipato con successo, io ho abbandonato il mio lavoro precedente e ho deciso

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Intervista AZIENDE

grandezza di un foglio A4. Da questa analisi è nata l’idea di ribaltare completamente il paradigma e di fare un prodotto che va direttamente sul pannello da lavorare e non più un macchinario all’interno del quale va inserito un pannello”.

“IL VANTAGGIO E L’INNOVAZIONE DI QUESTO PICCOLO PRODOTTO È LA SUA POSSIBILITÀ DI ESSERE TRASPORTATO AL FABBISOGNO. QUESTO PERMETTE, PER ESEMPIO, DI ESEGUIRE UNA LAVORAZIONE SIA ALL’INTERNO DI UN LABORATORIO SIA IN CANTIERE”

Da qui l’idea di Goliath, giusto?

“Sì, Goliath è un robot portatile ideato con l’intento di risolvere il problema dell’accessibilità alle tecnologie di lavorazione a controllo numerico, quindi è una piccola macchina utensile che permette di lavorare grandi superfici, nonostante la sua dimensione molto ridotta. Il vantaggio e l’innovazione di questo prodotto è la sua possibilità di essere flessibile e trasportato al fabbisogno. Questo permette, per esempio, di eseguire una lavorazione sia all’interno di un laboratorio sia in cantiere”.

Quali sono le sue altre caratteristiche?

“Il Goliath System, quindi tutto il sistema prodotto, è costituito da tre elementi principali: l’elemento centrale è il robot, la cui area ha un ingombro di circa 50X50 cm; poi ci sono i sensori che permettono alla macchina di lavorare in maniera precisa (la ripetibilità è di 0,1 mm): sono due colonnine poste sul pannello e collegate alla macchina attraverso due cavi che, grazie a una comunicazione continua, permettono al robot di sapere sempre dove si trova all’interno dell’area di lavoro; l’ultimo elemento il software Slingshot, anche questa sviluppato internamente, che permette di generare il percorso macchina che sarà poi inviato al device. Per esempio, se dovessi elaborare la decorazione di un pavimento, posso sviluppare il progetto anche con

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Intervista AZIENDE

altri software di modellazione, come AutoCAD. Esportando il progetto in formato SVG, è possibile importare il disegno all’interno di Slingshot, a questo punto il programma permette di eseguire una fase di setup, quindi di rilievo dell’area di lavoro, e successivamente si posiziona il progetto all’interno di questa. Il passaggio seguente è inviare il percorso-macchina al robot tramite Wi-Fi. Finalizzata la fase di setup e dopo essere stato avviato, il robot inizia in totale autonomia la lavorazione. L’utente riceve delle notifiche che lo avvisano, per esempio, nel momento in cui è necessario sostituire la fresa, qualora sia stata scelta una lavorazione che richiede l’uso di frese differenti, oppure di svuotare il serbatoio dell’aspirazione e ulteriori richieste di questo tipo”.

Questa tecnologia può essere applicata anche al parquet, oppure no?

“Noi lavoriamo al 99% pannelli di legno, quindi mi verrebbe da dire che la risposta è sicuramente sì. Lavoriamo pannelli di diverse tipologie di legno con spessori fino a 58 mm. Quindi diciamo che il parquet rientra in una di queste categorie, sebbene non abbiamo ancora svolto test specifici. Ultimamente abbiamo ricevuto molte richieste di interesse da aziende nel mondo dell’edilizia e delle costruzioni, in particolare per la customizzazione di pavimentazioni, quindi questo è un’applicazione che approfondiremo nei prossimi mesi”.

sono costi fissi di produzione impianti e spese analoghe. La prima difficoltà che abbiamo incontrato è stata proprio quella di trovare i giusti partner che potessero supportarci sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Fortunatamente il mercato ha risposto in modo molto positivo. Nel 2017 abbiamo presentato l’idea su una piattaforma di crowdfunding, con l’obiettivo di raccogliere fondi, ma soprattutto vagliare il mercato. In un mese abbiamo raccolto un milione di dollari e raggiunto quasi 600 preordini. Le sfide per una realtà come la nostra sono molte, anche costruire un team che può sembrare un obiettivo banale. Oggi siamo in nove, ma abbiamo quattro posizioni aperte per integrare e impiegare sempre nuove competenze”.

Qual è l’ultimo progetto che avete realizzato?

“Internamente ci impegniamo a testare la macchina in maniera costante realizzando progetti di vario genere. L’ultimo progetto è stato un appendiabiti a incastro, ma abbiamo realizzato anche giocattoli in legno, sgabelli, sedie e altri elementi d’arredo. I nostri clienti, che attualmente utilizzano Goliath, sono sia privati che professionisti. Uno di questi è uno yacht designer, che ha utilizzato Goliath per la realizzazione dei pezzi necessari per la realizzazione di un motoscafo di 6m progettato per un cliente. Il committente, quindi, all’interno del proprio garage sta costruendo in autonomia gli elementi che andranno a costituire il pavimento interno della barca, così come i rivestimenti laterali o la parte della plancia di comando”.

Siete interessati a sviluppare un Goliath 2.0?

“Assolutamente sì. Ci piacerebbe semplificare l’accesso alla tecnologia industriale anche in altri ambiti, rendendo portatili e flessibili anche altre tecnologie, come il taglio laser, impiegabili nella lavorazione di più materiali. Il progetto da qui a tre anni è quello di integrare Goliath all’interno di una famiglia di prodotti, che permettano di servire un mercato più ampio e con performance più elevate. Nella prima metà di maggio sarà online il nostro nuovo sito con la possibilità di preordinare Goliath, gli ordini ricevuti saranno spediti nel corso dell’estate”.

Come startup avete riscontrato delle difficoltà nella promozione del prodotto?

“Partire da un’idea per arrivare a un prodotto industrializzato e commercializzato è chiaramente un percorso non semplice, soprattutto per una realtà come la nostra impegnata in ambito hardware, rispetto a chi sviluppa solo software, dove l’ingresso nel mercato è molto più rapido e richiede un impegno economico minore, in quanto non ci

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Scansiona il QR code per guardare Goliath mentre lavora due applicazioni in legno


Intervista PERSONAGGI

Una tecnologia ECO-SOSTENIBILE UN PUNTO FONDAMENTALE PER UN’AZIENDA COME MAPEI, CHE DA ANNI SI IMPEGNA A SVILUPPARE PRODOTTI CHE GUARDANO ALLA SALUTE AMBIENTALE a cura della Redazione

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Come è nata e si è sviluppata la Tecnologia Ultralite per l’adesivo Ultrabond Eco S Lite?

ome procede il comparto dell’edilizia e del pavimento in legno? La sezione Ricerca e Sviluppo di Mapei ha creato un adesivo alleggerito con microsfere per parquet, facilitando la movimentazione e costi di trasporto. La nostra intervista ad Angelo Giangiulio, Product Manager wooden flooring di Mapei.

“Partiamo sempre da un punto fondamentale: l’eco-sostenibilità. Uno degli obiettivi primari di Mapei è infatti quello di sviluppare prodotti che possano portare un ulteriore benefiANGELO GIANGIULIO, cio all’eco-sostenibilità. Con Product Manager Ultrabond Eco S Lite siamo della linea Parquet Mapei riusciti a sviluppare un adesivo che a parità di volume pesa 4 kg in meno. Per fare un esempio pratico: i metri quadri che solitamente si realizzano con un secchio da 15 kg, con Ultrabond Eco S Lite è possibile farli con un secchio da 11 kg. Per i clienti questo si traduce in diversi vantaggi: maneggiare un secchio che pesa meno, di conseguenza più agevole, e un risparmio sui costi di trasporto, che si pagano a chilo. Quindi il prodotto, tenendo presente i vari obiettivi come l’eco-sostenibilità, è un vantaggio anche per i posatori. Nonostante in diversi paesi europei la tecnologia

A più di un anno dalla pandemia, come procede il mercato del parquet?

“In generale l’edilizia sta avendo un buon momento, questo è innegabile. Il buon momento dell’edilizia trascina anche le finiture, parquet incluso. C’è parecchio lavoro nella ristrutturazione e nel rinnovamento di pavimenti in legno: sicuramente gli incentivi stanno dando una grossa spinta a tutto il comparto, anche se il Superbonus 110% non è ancora decollato. Le difficoltà sono date da un’altra situazione, quella della carenza di materie prime che porta quindi a una difficoltà nel produrre il prodotto finito, ma soprattutto delle vere e proprie montagne russe dei prezzi. Tutto il comparto edilizio sta andando abbastanza bene, sia con la costruzione ex novo che nella ristrutturazione. Nonostante le complessità, noi di Mapei stiamo vivendo il momento in modo positivo, ottenendo buoni risultati”.

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Intervista PERSONAGGI

Alcuni scatti dell’applicazione delle vernici nell’Università di Padova, dove sono stati forniti anche gli adesivi per la posa del parquet

quello di ridurre il peso mantenendo inalterato il volume – ci siamo arrivati usando una tecnologia diversa: anziché avvalerci delle classiche cariche di carbonati, siamo andati a utilizzare delle sfere di vetro di ceramica cave. Manteniamo il volume, ma diminuiamo il peso”.

A proposito della manutenzione del pavimento in legno, quali sono i suoi consigli per esaltare la bellezza del legno?

“Il consiglio è semplice: una pulizia regolare del pavimento di legno e del parquet. Purtroppo in Italia c’è sempre timore nel trattare il legno. Ma, con il prodotto e gli strumenti giusti, si può fare una manutenzione quotidiana. Abbiamo bisogno di utilizzare prodotti idonei come detergenti che abbiano la capacità di rimuovere batteri e di igienizzare un pavimento, senza andare a rovinarli. È chiaro che una manutenzione ordinaria dipende poi dall’ambiente: 2/3 volte l’anno sarebbe auspicabile utilizzare del polish per proteggere il pavimento e per chiudere eventuali punti di fessurazione/congiungimento e impedire così allo sporco di accumularsi. Noi siamo partiti con i primi prodotti nel 2010. Successivamente, seguendo anche l’evoluzione del settore, abbiamo cercato di modificare i prodotti, cercando di avere sempre un occhio di riguardo per l’impatto ambientale. Ora stiamo cercando sia di migliorare la pulizia del pavimento che di abbattere l’aggressività dei prodotti, soprattutto le emissioni di sostanze organiche volatili che potrebbero essere dannose per chi vive l’ambiente. Abbiamo anche cercato di sviluppare – e direi che ci siamo riusciti – dei prodotti a protezione al pavimento, senza andare a snaturare la sua bellezza originaria. Siamo riusciti in questo grazie ai buoni rapporti instaurati con i produttori del legno: lavorando fianco a fianco siamo riusciti a sviluppare prodotti per il lavaggio e la manutenzione. Posso anticipare che siamo arrivati a produrre anche un polish in emulsione acquosa con argento colloidale nanometrico che aiuterà anche a mantenere il pavimento molto più igienizzato”. dei polimeri sililati è ormai ampiamente utilizzata, in Italia si fa ancora resistenza ad adottarla preferendo il prodotto epossipoliuretanico bicomponente. Mapei, attraverso la ricerca e una gamma di adesivi completa e specifica per ogni esigenza cerca di stimolare a nuove e migliori soluzioni proponendo prodotti che hanno diversi vantaggi”.

Questa tecnologia è stata sviluppata all’interno dei laboratori Mapei nel comparto Ricerca e Sviluppo, è corretto?

“È un dipartimento importantissimo a cui Mapei destina una percentuale importante del suo fatturato. Per il Dottor Squinzi è sempre stato il punto cardine. E anche Marco e Veronica Squinzi continuano a tenerlo come punto di riferimento e sviluppo all’avanguardia. Ultrabond Eco S Lite è partito da un’idea che ho lanciato al laboratorio chiedendomi se non fosse possibile realizzare un prodotto che permettesse la posa degli stessi metri quadri con un peso decisamente inferiore. All’obiettivo principale – ovvero

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Design CASE HISTORY

Un lavoro

SARTORIALE

La realizzazione del nuovo hub di EF Solare Italia, un lavoro sinergico tra progettista e azienda per cucire su misura il comfort degli spazi di Vanessa Martina

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occupandosi anche degli arredi fissi, contenitori, suddivisioni, partizioni in legno e soffitti metallici – lavorando a diretto contatto per consegnare uno spazio in cui il tema del risparmio energetico si fonde con materiali salubri e a basso impatto, per garantire il massimo beneficio a chi lo vive. “Un lavoro sartoriale, che esalta le scelte progettuali e rende unico e originale l’intervento”. Ma come nasce e si sviluppa un progetto “sartoriale” su misura? L’intervista a Nesite Interior (N.I.) e Danilo Vespier (D.V.) per Professional Parquet.

i troviamo a Trento, precisamente nel distretto terziario a nord della città: in questo contesto si colloca la nuova sede direzionale di EF Solare Italia, un edificio industriale degli anni ’60, completamente ristrutturato negli interni, con una nuova interpretazione estetica e degli spazi a cura dell’arch. Danilo Vespier. L’attenzione per l’ambiente è al centro del progetto a cui hanno puntato sia l’architetto sia Nesite Interior – azienda padovana che ha agito da general contractor

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PAVIMENTAZIONI SOPRAELEVATE, “INDUSTRIALI NELLE DIMENSIONI, ARTIGIANI NEL CUORE” Il motto di Nesite, azienda madre di Nesite Interior e produttrice di pavimentazioni sopraelevate per grandi progetti di architettura, è “industriali nelle dimensioni, artigiani nel cuore”. Come si coniuga questo binomio nel 2021? N.I.: “Il nostro obiettivo è sviluppare soluzioni personalizzate ad alte prestazioni tecniche, supportate da una filiera efficiente e capace di garantire rapide tempistiche di consegna e test di laboratorio direttamente in sede. Industriali nelle dimensioni, infatti, fa riferimento alla capacità produttiva giornaliera del nostro stabilimento a Piove di Sacco, in provincia di Padova, pari a circa 5.000 pannelli. Un quantitativo simile ci ha aperto le porte a grandi progetti di architettura, come l’aeroporto di Kuwait City, con

41.000 mq di superfici fornite, o l’ITCC Building in Arabia Saudita, con circa 150.000 mq di pavimentazioni sopraelevate. Questa identità aziendale si coniuga però a un’anima artigianale flessibile e a un’attenzione particolare al prodotto. La forza di Nesite consiste infatti nel saper adattare le soluzioni a catalogo con un approccio su misura, e non si parla solo della finitura superficiale. Per il Louvre di Abu Dhabi, firmato da Jean Nouvel, abbiamo ad esempio realizzato un pavimento in marmo con dimensioni speciali e una cornice in bronzo, con requisiti di resistenza meccanica e antisismica elevatissimi. Una sfida che abbiamo accolto con impegno e che ci ha spinti a raggiungere l’obiettivo con entusiasmo. Da questo desiderio di sperimentazione sono nati poi Cork, il pannello

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Design CASE HISTORY

in sughero con straordinarie prestazioni, e Juno, il pavimento sopraelevato luminoso che può diventare anche interattivo, come nel caso del corner realizzato per il National Museum del Qatar”. Parlando dei pavimenti sopraelevati da interno prodotti da Nesite, in questo caso di rovere chiaro, quali sono le caratteristiche che li rendono più performanti, in particolare poi in ufficio e nel progetto di EF Solare Italia? N.I.: “La pavimentazione sopraelevata che abbiamo scelto per la riqualificazione del nuovo centro direzionale di EF Solare Italia è realizzata con pannelli modulari con anima in solfato di calcio. Il pavimento offre non solo un elevato comfort al calpestio, ma anche da un punto di vista acustico e di resistenza ai carichi, qualità fondamentali in spazi collettivi. Inoltre, dal punto di vista prettamente tecnico, questo materiale riscontra un’alta capacità di isolamento termico in caso di incendio, con una resistenza al fuoco di classe A1 secondo EN13501-1 (60 minuti). Essendo un pavimento flottante, inoltre, mantiene tutti i plus della categoria, con le pannellature ispezionabili e utilizzabili per celare cavi o tubi facilmente raggiungibili, removibili e intercambiabili. La finitura scelta è in rovere chiaro a 8 liste, trattato superficialmente con vernice ecologica, che dona calore all’ambiente e lo rischiara, amplificando l’apporto di luce naturale, con condizioni ottimali di benessere. La scelta di utilizzare la medesima finitura per le armadiature, sfruttate come pause visive fra le differenti postazioni nell’open space, crea infine un effetto di grande pulizia formale”.

TRASFORMARE UNO SPAZIO INDUSTRIALE IN UNA SEDE DIREZIONALE EFFICIENTE E DI PRESTIGIO Prima e dopo, come sono stati concepiti gli spazi della nuova sede direzionale EF Solare Italia? D.V.: “La sfida è stata quella di trasformare uno spazio industriale, con le sue specifiche caratteristiche geometriche e strutturali, in una sede direzionale efficiente e di prestigio. Per farlo abbiamo condotto un attento studio tipologico e distributivo, per stabilire nuove proporzioni e gerarchie degli spazi, rispondendo alle esigenze programmatiche della committenza. Open space e uffici riservati sono distribuiti in modo da sfruttare al meglio la luce naturale e mantenere una percezione unitaria e ordinata degli ambienti. Lo studio delle proporzioni ha permesso poi di sfruttare al meglio tutto lo spazio a disposizione ricavando efficienti locali accessori a servizio delle

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aree operative. Il progetto crea un nuovo involucro tecnologicamente indipendente, che ricopre le strutture al rustico dell’edificio esistente, creando una nuova e inaspettata percezione, accogliente e identitaria”. Quanto influisce la scelta di materiali sostenibili nei confronti della creazione di un’estetica minimal e di un arredamento “su misura”? Infatti, negli uffici l’utilizzo prevalente del legno si intreccia con il metallo bianco e le pareti divisorie in vetro... D.V.: “L’intento era quello di riuscire a creare uno spazio riconoscibile e identitario proprio attraverso l’uso di pochi materiali e cromatismi declinati in maniera coerente, creando accostamenti che garantissero contrasti misurati e luminosità generale. La finitura in rovere


Design CASE HISTORY

Kai, il primo desk table di Nesite Interior, progettato dall’arch. Vespier, dettaglio

sbiancato nasce dal pavimento e continua sugli arredi fissi che danno ritmo in risonanza con la distribuzione delle postazioni e dell’illuminazione a soffitto. La trasparenza del vetro garantisce la percezione unitaria delle superfici e degli allineamenti modulari, permettendo al bianco dei muri e delle lavorazioni in metallo di unificare il tutto riverberando in maniera omogenea la luce”.

IL DESIGN DEGLI SPAZI E DEGLI ARREDI Riprendendo il dogma del team di sviluppo di Nesite Interior, cosa si intende con “tutto quello che va sopra” e come si è poi sviluppato nel design degli spazi e degli arredi? N.I.: “L’approccio sartoriale al progetto è un valore sempre più richiesto dal mercato, per questo Nesite ha deciso di potenziarlo con la creazione della divisione Interior e l’acquisizione del brand simonepiva. Complementi d’arredo per interni e spazi commerciali, ma anche allestimenti temporanei e altre soluzioni d’arredo: artigianalità, tecnologia e ricerca nell’ambito dei materiali anche di tutto quello che va sopra il pavimento. Nesite Interior, grazie all’esperienza di Simone Piva, è in grado di ricercare e ideare soluzioni

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Design CASE HISTORY

Come è nata l’idea di Kai, il primo desk table di Nesite Interior, progettato dall’arch. Vespier? D.V.: “L’idea nasce dal desiderio di cogliere l’opportunità di un intervento progettuale più ampio, come laboratorio per sviluppare un progetto di design applicandolo da subito sul campo. Il concept nasce così da un’idea formale ed estetica che trova contestualmente la possibilità di confrontarsi con la tecnica realizzativa e le esigenze di produzione, riuscendo da subito a misurarsi con temi quali la flessibilità delle configurazioni e la funzionalità operativa. Per me un importante risultato che nasce da una efficace sintesi e convergenza di sensibilità progettuale e realizzativa”.

particolari, portando nuove finiture (come il Cork) a facciata, e sistemi innovativi, come Floora, il progetto che porta il verde a pavimento attraverso una soluzione flessibile di grande eleganza. La realizzazione del nuovo hub di EF Solare è un esempio della duplice identità: il pavimento sopraelevato, le pareti divisorie in vetro, il controsoffitto a pannellature in metallo e liste lignee, le armadiature, le scrivanie e tavoli da riunione sono stati interamente realizzati dall’azienda, su misura per questo progetto, e ideati in collaborazione con l’architetto Vespier”.

N.I.: “L’entusiasmo per la realizzazione di questo oggetto nato dalla collaborazione con l’arch. Vespier ci ha spinto a voler replicare quello che doveva essere un elemento su misura, trasformandolo in un oggetto modulare e flessibile, rispettando la sua anima elegante. La ricerca dei materiali, l’estrema cura del dettaglio nella progettazione e produzione hanno dato vita a un elemento che si può collocare facilmente in ogni ambiente office raffinato ed essenziale. Kai è un termine giapponese con molteplici significati, come molteplici sono gli utilizzi che questo desk può avere, nelle sue diverse configurazioni”.

D.V.: “Da progettista è stato molto importante lavorare con un’azienda che ci ha affiancato per sviluppare in maniera organica e customizzata lo sviluppo delle varie lavorazioni, dai pavimenti al sistema di controsoffitti; dalle partizioni mobili agli arredi. Tutto è coordinato, dalle finiture alla definizione costruttiva dei dettagli. Un lavoro sartoriale che esalta le scelte progettuali e rende unico ed originale l’intervento”.

Vespier Architects Vespier Architects, fondato da Danilo Vespier, poggia le sue basi su due qualità complementari: da un lato una grande energia dedicata alla sperimentazione e alla ricerca di nuove forme espressive, dall’altro una consolidata esperienza, maturata in più di 15 anni di attività come Architetto Associato del Renzo Piano Building Workshop, durante i quali ha guidato numerosi progetti di rilievo internazionale, misurandosi su diverse scale di intervento e gestendo processi complessi e gruppi di lavoro multidisciplinari. La sensibilità verso il contesto e i suoi equilibri, lo studio sui materiali, la cura dei dettagli costruttivi e l’attenzione sui temi della sostenibilità, sono gli strumenti di un metodo di ricerca progettuale perseguito con passione ed ostinata determinazione. Esperienza, metodo e passione caratterizzano un team dinamico di architetti, supportato da un network multidisciplinare di professioni. Lo studio è una solida realtà nel campo della progettazione e della sperimentazione architettonica, e garantisce al tempo stesso un’affidabile e rigorosa gestione dell’intero processo, dal concept al cantiere.

Arch. Danilo Vespier

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Design CASE HISTORY

IL PROGETTO La nuova sede direzionale di EF Solare Italia è strutturata in un impianto a L lungo 700 mq. L’architetto Danilo Vespier ha creato un layout complesso, fatto di uffici privati, grandi isole di lavoro aperte, sale riunioni e aree relax collettive, alternate a vasche contenenti piante e vegetazione. La concezione degli spazi dona all’impianto a L una pulizia formale garantendo comfort ambientale grazie all’apporto della luce naturale. Nonostante tra progetto e fine cantiere siano intercorsi soli 6 mesi, Danilo Vespier ha infatti privilegiato soluzioni interamente su misura per creare uno spazio di rappresentanza, ideato e costruito interamente sulle necessità del cliente. I blocchi servizi sono stati collocati lungo le pareti cieche e comprendono anche un locale per le stampanti e archivio, con il risultato di zone di lavoro libere e ottimizzate. Sono state impiegate pareti divisorie in vetro e colori chiari: controsoffitti metallici bianchi, con illuminazione LED a linea continua integrata, sono alternati a porzioni trattate con listelli di legno di rovere chiaro, che consentono la ripresa dell’aria e celano gli impianti. I pavimenti, così come gli arredi, hanno invece finitura in rovere sbiancato: sopraelevati, consentono di celare i cavi nella loro intercapedine e sono facilmente removibili per ispezioni. Tutta la superficie orizzontale, realizzata con pannelli 60x60 cm in solfato di calcio e finitura personalizzata in essenza a 8 liste e trattata con vernice ecologica, è stata fornita da Nesite sulla base delle scelte dell’architetto, che ha coinvolto l’azienda anche per la sua divisione Interior. Il grande tavolo ovale per le riunioni e le postazioni open space sono state disegnate, prototipate e realizzate grazie alla collaborazione di Nesite Interior.

NESITE Già attiva in numerosi paesi del mondo – con una particolare diffusione in Europa, Medio Oriente, Stati Uniti e Canada – Nesite Interior propone pavimentazioni sopraelevate, ma anche complementi e sistemi di arredo su misura, cucine tailor-made e soluzioni illuminotecniche per una pluralità di tipologie architettoniche, confermando l’inclinazione sostenibile e l’attenzione per l’ambiente e il consumo delle risorse. A guidare la realizzazione dei “su misura” Simone Piva, artigiano e designer proprietario dell’omonimo brand che è stato acquisito dal gruppo nell’ottica di una naturale evoluzione verso una realtà imprenditoriale orientata a un approccio chiavi in mano di grande qualità.

n e s i t e raising your projects Via San Marco 11 – 35100, Padova www.nesite.com | nesite@nesite.com FB: @Nesite | IG: @nesite_raisedfloor | IN: @Nesite

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A DIALOGO CON IL PRESIDENTE

Parola ai POSATORI

INNOVAZIONE e aggiornamento PERCHÉ NON INVESTIRE SU NUOVE ATTREZZATURE O PRODOTTI DI FINITURA PIÙ PERFORMANTI? di Simone Biagiotti

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Ho notato che la propensiona riflessione degli ultimi giorni ha riguardane delle nuove leve riguarto la propensione dei colleghi all’innovaziodo all’innovazione è molto ne e all’aggiornamento sulla scelta di proSIMONE BIAGIOTTI diversa rispetto alla vecchia dotti e attrezzature per il miglioramento del Presidente di ANPP generazione. Chiedono, nostro lavoro sui pavimenti di legno. provano, partecipano con Ho partecipato in questi anni a decine di meeting proentusiasmo alle dimostrazioni e spesso cambiano sisteposti dalle aziende e ho constatato che una buona ma. Segno evidente che la voglia di imparare è tanta ed parte dei colleghi resta sempre ancorata ai vecchi sisteè tanto l’entusiasmo e la passione che vengono messi mi di levigatura e, ancora peggio, preferisce rimanere in questo splendido mestiere, dove l’artigianalità e la fedele ai vecchi sistemi di verniciatura. manualità sono fondamentali per portare a compimento Tutto ciò si spiega semplicemente sulla risposta che il un’opera a regola d’arte. soggetto dà alla tua domanda, io per trent’anni ho fatto I conclusione, un appunto che mi sento di esternare nei sempre così. Questo tipo di risposta la sento dire molto confronti delle aziende produttrici, in particolare alle spesso da chi ha ormai raggiunto un livello di anzianità nuove attrezzature, riguarda principalmente l’eccessivo lavorativa più alto, e non ha intenzione di rinnovarsi e costo che queste ultime hanno sul mercato. Credo che tanto meno investire su nuove attrezzature o prodotti di adottare un prezzo leggermente più basso agevolerebfinitura più performanti. be anche chi non è ancora molto convinto nel cambiare Il mercato odierno offre una vasta gamma di attrezzatue innovare. Spero che prima o poi questo mio appello re. Dalle levigatrici con sistema rotativo multidisco, alle venga ascoltato. macchine di finitura con sistema rotoorbitale, che offrono una qualità di levigatura eccellente su tutti i tipi di ANPP, CHI SIAMO? legno, sistemi di aspirazio"Avanti a piccoli passi", è questo il motto di ANPP, Associazione Nazionale Parchettisti ne delle polveri dust free, Professionisti. L'obiettivo primario dell'associazione è quello di qualificare e proteggere gli per poi passare alle finituinteressi professionali ed economici dei propri associati, nonché per la reputazione della professione; ciò attraverso una serie di iniziative, volte a informare gli stessi su tutti gli aggiornare. Dagli olii colorati o neutri menti tecnico-giuridici del settore. Lo scopo è valorizzare al massimo la nostra professione, alle vernici con sempre più contando anche sulle idee e i suggerimenti di chi vorrà unirsi alla nostra squadra. basso impatto ambientale, Visita il nostro sito: anpp.it ottenendo risultati eccellenti Social sotto il profilo della durata Sono stati attivati un profilo Instagram @anppitalia dove verranno inserite a rotazione le foto dei lavori dei nel tempo e della bellezza soci, aggiornata la pagina Facebook Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti. In questa pagina superficiale ottenuta. verranno inserite notizie e comunicazioni ai soci, collegamenti a siti e articoli di interesse per la categoria.

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PREZZARI PER L’EDILIZIA dal 1959

Prezzari p er incentivo

SUPERBO NUS 110%

Ogni mese, tutti i prezzi del mercato delle costruzioni, oltre 80.000 descrizioni e prezzi a carattere NAZIONALE Materiali ed opere compiute dal 1959

1° SEMESTRE

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

Materiali ed opere compiute dal 1959

IMPIANTI

1° SEMESTRE

1° SEMESTRE

2 1 TECNOLOGICI

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

NUOVE

USCITA

dal 1959

1° SEMESTRE

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

URBANIZZAZIONE

1° SEMESTRE

IMPIANTI

1° SEMESTRE

2° SEMESTRE

DESIGN

2° SEMESTRE

2° SEMESTRE

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

dal 1959

NUOVE

2° SEMESTRE

URBANIZZAZIONE AMBIENTE

2° SEMESTRE

RECUPERO

MANUTENZIONE

USCITA

dal 1959

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

2 1 RISTRUTTURAZIONE

SETTEMBRE

Materiali ed opere compiute

2 1 INFRASTRUTTURE

USCITA

AGOSTO

Materiali ed opere compiute

2 1 COSTRUZIONI

USCITA

dal 1959

ARCHITETTURA

2 1 E INTERIOR

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

SETTEMBRE

Materiali ed opere compiute

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

USCITA

dal 1959

IMPIANTI

dal 1959

LUGLIO

Materiali ed opere compiute

2 1 TECNOLOGICI

USCITA

GIUGNO

Materiali ed opere compiute

2 1 ELETTRICI

USCITA

2° SEMESTRE

MANUTENZIONE

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

GIUGNO

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

RECUPERO

2 1 RISTRUTTURAZIONE

USCITA

dal 1959

AMBIENTE

dal 1959

1° SEMESTRE

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

MAGGIO

Materiali ed opere compiute

2 1 INFRASTRUTTURE

Materiali ed opere compiute

dal 1959

2 1 COSTRUZIONI

APRILE

Materiali ed opere compiute

Materiali ed opere compiute

USCITA

OTTOBRE

PREZZI INFORMATIVI DELL’EDILIZIA

IMPIANTI

2 1 ELETTRICI

www.build.it Tel. 064416371

USCITA

NOVEMBRE

USCITA

DICEMBRE


IL LAVORO DEI SOCI - DESIGN INTERIOR

In sintonia CON

L’ARREDAMENTO L’intervento in una villa di Frascati con una combinazione a quadro

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vere un pavimento di legno è il sogno di tutti: il parquet arreda già dalla posa, riuscendo a trasmettere calore e rendendo accogliente una casa ancora prima di essere abitata. Non ci stupisce che da anni venga considerato il re dell’interior design; un prodotto duttile, che grazie all’innovazione unita alla tecnologia e a una costante ricerca, è riuscito negli ultimi 25 anni, a trasformarsi, seguendo le esigenze di una società sempre più veloce, mantenendo però inalterate le sue qualità strutturali e di arredo.

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Design INTERIOR

Antonio Zilli

“LAVORARE CON PASSIONE CONSIGLIANDO AL CLIENTE I MIGLIORI PARQUET SUL MERCATO”

Alessandro Cirulli

I soci si raccontano Era il 2002 quando Alessandro Cirulli e Antonio Zilli fondavano la CIZETA PARQUET e aprivano il loro showroom a Grottaferrata, alle porte di Roma. Oggi come allora gli obiettivi sono sempre gli stessi: lavorare con passione e guardare sempre avanti, consigliando al cliente i migliori parquet sul mercato e usando materie prime di ottima qualità.

casa. Composizione a binario, a quadro oppure a spina italiana. 3 disegni di posa che il cliente potrà scegliere a suo piacimento seguendo il proprio gusto e l’ispirazione del momento. In ogni caso, parliamo di un formato che non fa che aumentare l’eleganza e raffinatezza degli ambienti. Per ottenere una giusta sintonia con l’arredamento è stata utilizzata la combinazione a quadro; l’acquirente ha optato per il Modulo Noce Europeo spazzolato verniciato Natura, un legno che presenta forti stonalizzazioni e variazioni di colore e che, in questa posa, trova la sua massima espressione.

Nello specifico intervento in questione, una villa a Frascati, comune in provincia di Roma, è stato utilizzato un pavimento della CP Parquet, azienda storica del trevigiano che lavora il legno dagli anni ’60 e che ha sviluppato per i suoi clienti la collezione Modulo. Sostanzialmente si tratta di tavole 2 strati, con un spessore di 14 mm che racchiude 5 mm di legno nobile (noce, rovere oppure olmo) e 9 mm di supporto in multistrato di betulla. Un formato unico (lunghezza 720mm e larghezza 240mm) che permette, scegliendo per ogni stanza una geometria diversa, di utilizzarlo in tutti gli ambienti della

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APPUNTI TECNICI

Il FUTURO è QUI

PROCESSI PRODUTTIVI INNOVATIVI PER ELEMENTI LIGNEI DA POSA di Domenico Adelizzi

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rispondere rapidamente alle variazioni delle richieste della clientela. Tempi brevissimi e costi limitati sembrano essere gli unici fattori da considerare nei nuovi processi tecnologici (a volte a scapito della qualità), e il parquet multistrato (erroneamente spesso definito prefinito), non è sfuggito a questi nuovi obblighi commerciali per cui, oggi, si tende a completare il prodotto solo al momento della sua spedizione. I vantaggi si dimostrano eccellenti perché la diminuzione delle scorte determina una riduzione dello stoccaggio e del capitale investito. Dall’ultimo Xilexpo, è emerso che la totalità degli impianti e delle macchine utensili è ormai informatizzata e i computer gestiscono, con una veloce flessibilità, lotti produttivi più economici e controllati da programmi le cui istruzioni si sono talmente semplificate che chiunque, con un minimo

alla visita dell’ultima edizione del salone dedicato alle macchine per la lavorazione del legno Xylexpo tenutesi prima del Covid19 in Fiera a Rho-Milano, si può affermare che ormai è giunta l’ora di accantonare processi tradizionali e rigidi a favore di nuove strutture produttive che considerano maggiormente un’alta flessibilità. Il colpo di grazia al tradizionalismo l’hanno dato recentemente molte aziende sia italiane, sia europee sia asiatiche che della programmazione just in time ne hanno fatto un punto di forza. Nell’ultimo decennio il mercato si è profondamente trasformato e la spietata concorrenza dei Paesi in via di sviluppo ha costretto molti produttori di elementi lignei per pavimentazioni alla scelta di impianti in grado di

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Parola ai POSATORI

(grezzo o deformato) con velocità d’avanzamento di 240 m/min e con lettore della larghezza e lunghezza per avere un resoconto dei volumi tagliati. La scelta della troncatrice è subordinata alla sezione massima del legno massiccio da tagliare. Le linee automatiche non richiedono operatori specializzati e offrono un rendimento costante mentre la linea ottimizzata, rispetto a quella automatica, può garantire un’elevata resa (pochi scarti e forte produttività). Le troncatrici con ottimizzatore sono regolarmente utilizzate per eliminare sprechi e velocizzare il taglio delle specie legnose pregiate ma, per la loro altissima velocità e rendimento, sono impiegate anche per specie legnose non particolarmente pregiate. I difetti sono rilevati da scanner automatici o da laser

tirocinio, può programmare. Anche la robotizzazione di alcune fasi di trasformazione, evidenziata dai centri di lavoro e dagli impianti logistici, ha reso il processo nel settore del parquet, sia esso un elemento da posa tradizionale di legno massiccio (elemento monostrato) che stratificato (elemento multistrato) molto più flessibile e spesso più economico. Il robot è un meccanismo ripetitivo di operazioni elementari il cui intervento rende elevata la produttività e il suo utilizzo ha dato un notevole incremento all’automazione industriale. Robot cartesiani, ibridi e antropomorfi sono stati presentati da molte aziende italiane e internazionali la cui affidabilità è ormai garantita dalle normative internazionali. Non è assurdo ormai asserire che il futuro prevedibile è quello della fabbrica automatica con tutta la gestione della produzione via CIM (Computer Integrated Manufacturing) , o ss i a con il computer completamente integrato per la fabbricazione.

CICLI E PROCESSI PRODUTTIVI

L’avventura del parquet multistrato inizia con la piallatura e troncatura del legno massiccio che avviene su impianti di alto livello qualitativo adatti per ogni esigenza produttiva. Le troncatrici automatiche possiedono un ottimizzatore per ridurre al minimo gli sfridi e, per chi realizza elevate produzioni, ci sono anche linee di troncatura eccellenti con ottimizzatore ideale veloce e semplice da usare (meno di 0,002 secondi per tutti i calcoli di taglio). Il trasporto raggiunge velocità elevatissime con accelerazioni e tempi di taglio rapidissimi e la possibilità di ottenere diverse misure mediante un semplice selezionatore rende le troncatrici adeguate a qualsiasi esigenza del cliente. Esistono anche troncatrici assolutamente all’avanguardia per il taglio ottimizzato con rulli di traslazione adatti a ogni pezzatura

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APPUNTI TECNICI

DEPOSITO MATERIALE (BLOCCHI; TAVOLE; FRISE)

Deposito di arrivo e scarico Deposito di arrivo e scarico

Sezionatura in lunghezza

PREPARAZIONE DEL MATERIALE

con l’alta frequenza. Le lamelle e i masselli per parquet tagliati con le lame a telaio possono essere ricavati da tavole troncate e lavorate sulle tre superfici (con regolo laterale o centrale) o sulle quattro (con guida in canali) e sia le lamelle sia il massellino possono essere calibrati con portautensili posizionati alla fine del modulo di taglio, con una precisione di 0,05 mm. Le lamelle lignee possono essere tagliate con uno spessore minimo di 3 mm con utensili in materiale stellite di 1,1 mm con un notevole aumento di produttività. Mentre le unità di taglio a lame possiedono una velocità di avanzamento di 2 m/ min, quelle a disco possono raggiungere i 36 m/min con uno spessore di 1,2 mm e possibilità di avere un incisore inferiore di soli 1,1 mm. Ciò comporta una maggior resa di circa il 20% nella produzione di elementi per parquet a più strati, e le macchine utensili utilizzate possiedono ormai tutte il centro lavoro di piallatura preventiva in grado di calibrare, sui quattro lati, i masselli con possibilità di inserire in linea, ovviamente, tavolette grezze. I processi automatizzati sono capaci iniziare la lavorazione del massello piallandolo e trasformandolo in lamelle, accoppiarle, pressarle ed essiccarle in continuo. Le tavole si essiccano in celle sottovuoto con o senza piastre riscaldanti; la prima tecnologia è usata in celle cilindriche nelle quali il vuoto non solo essicca, ma esercita anche una pressione di 10 ton/mq sulle tavole di massello con vantaggi sulla qualità e sulla velocità del processo. Il processo senza piastre s’utilizza sia in celle cilindriche che parallelepipedi con vuoto continuo o discontinuo con ventilazione ad aria calda; questo sistema è più adatto per cataste di legno listellato. Esistono in commercio sezionatrici verticali adatte per lo strato di legno nobile dell’elemento multistrato che possono essere inserite in una linea di produzione composta di una zona caricamento lamelle (con il vincolo della stessa larghezza mentre la lunghezza può essere variabile) seguito da una zona di composizione e successivo incollaggio. In ultimo, una zona di assemblaggio ed essiccazione definisce un listone unico e continuo dal quale si ricavano pezzature uguali composte, in base al modello di macchina utilizzata, da lamelle su due, tre o quattro file. Le nuove linee per l’incollaggio dei singoli strati dell’elemento multistrato da posa a due o tre strati utilizzano adesivi poliuretanici spalmati a 120/140°C o vinilici (70-80°C) per rendere l’assemblaggio sicuro e non soggetto a deformazioni di natura ambientale. È applicato fuso sugli strati da pressare mentre per la produzione dell’elemento a tre strati s’utilizza anche l’adesivo melamminico perché ha una migliore resistenza chimica e all’acqua. Gli strati accoppiati sono, ovviamente quello di legno nobile esterno (da 3 a 6 mm. di spessore) e gli altri due o tre o più realizzati con tavolette di specie botaniche povere oppure da fogli di compensato o multistrato (da 5 a 10 mm. di spessore) di Betulla o di altre specie legnose anche non prettamente di pregio. L’essiccazione dell’adesivo tra il supporto e lo strato di legno nobile dell’elemento stratificato, può avvenire rapidamente mediante un impianto di alta frequenza con regolazione della potenza in stadi successivi (12 posizioni) e con triodi in ceramica. Tra le profilatrici e squadratrici spesso totalmente automatizzate, si evidenziano quelle (incastro tradizionale o a clic) con lunghezza albero portautensili di 110 mm e con velocità di avanza-

Ricupero

Spaccatura sullo spessore Essiccazione Cascami Accatamento

SALA DI TRASFORMAZIONE MATERIALE

Raddrizzatura Evacuazione Controllo visivo difetti e difformita Piallatuta delle quattro face Eventuale maschiatura in lunghrzza Eventuale maschiatura in lunghrzza

Eventuale trattamento o finitura

Controllo qualita e Selezionatura

DEPOSITO ELEMENTI

Etichettatura Imballo Deposito

Tipiche fasi di un ciclo di fabbricazione per elementi di legno massiccio naturale

manovrati dall’operatore e possono avere traino a rulli, a tappeto e a spintore. Con dischi da 550 mm si possono eseguire troncature su masselli larghi fino a 800 mm con spessore di 25 mm. Il taglio delle lamelle per parquet multistrati (lo stato di legno nobile) può essere eseguito a disco o a lama sulle segatrici multilama, mentre le superfici delle lamelle sono già adatte per essere subito incollate. Il gruppo di taglio ha un controllo elettronico centralizzato che permette una perfetta precisione di taglio con minimo gioco (0,1 mm) e una velocità d’avanzamento fino a 20 m/min. L’utilizzo delle lame con moto alternativo consente una maggior produttività (20%) rispetto ai processi tradizionali ed è possibile anche tagliare lamelle da legni umidi, quando si devono incollare le stesse, a due o tre strati,

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Parola ai POSATORI

1) Incollatrice a rulli 2) Tappeto motorizzato a dischi

1) Incollatrice a rulli

4) Quadro comando

2) Tappeto motorizzato a dischi

5) Pressa monovano a freddo o a caldo

3) Caricatore a tappeto

6) Scaricatore

3) Caricatore a tappeto 4) Pressa monovano a freddo o a caldo 5) Scaricatore

Due esempi di linee d’incollaggio / pressatura per elementi multistrato

mento sino a 70 m/min., adatte per parquet con larghezza variabile da 65 a 400 mm e con lunghezze fino a 4 m. Vi sono anche unità di piallatura-levigatura accoppiate mediante le quali si possono risparmiare tempi morti tra le due tradizionali fasi di trasformazione. Nell’ambito delle attrezzature logistiche per parquet, sono anche emersi alcuni introduttori, caricatori e scaricatori automatici, in grado di listellare pacchi per le lavorazioni successive.

CICLI E PROCESSI PRODUTTIVI PER LA FINITURA

L’alternativa alla vernice è il rivestimento a caldo delle superfici dell’elemento multistrato da parquet che, in un solo passaggio in continuo, evita alcune fasi di lavoro tradizionali spesso manuali come la stuccatura, la levigatura, l’applicazione del fondo riempitivo e la levigatura, accorciando enormemente i tempi per la finitura. Vi sono molti prodotti che ormai possiedono un’elevata stabilità ai raggi UV, un’eccellente resistenza agli urti, un’ottima durezza e buona resistenza chimica. Questi sono applicati liquidi mediante un pre-fusore e solidificano a temperatura ambiente. Le tavolette richiedono però uno stoccaggio di tre o quattro giorni prima di essere profilate. Per chi utilizza processi tradizionali, in commercio sono emerse ormai da più tempo le vernici ad acqua, uniche a rispettare l’ambiente, seppure la loro diffusione a volte sia vincolata dalla maggior commerciabilità dei prodotti a solvente. Gli impianti sono progettati in funzione del tipo di vernice e del tipo di finitura desiderata dai produttori di parquet, considerando anche l’eventualità di tintura leggera o pesante. I sistemi e i cicli di applicazione e di essicca-

Esempio di un impianto personalizzato per la produzione di elementi stratificati a 3 strati Le richieste Materiali dell’elemento da posa Piano di calpestio: larice, faggio, betulla, specie legnose tradizionali per parquet Strato intermedio: legno resinoso Terzo strato (strato di controbilanciatura): specie legnose di 2° qualità Dimensioni elemento da posa Larghezza: min. 140 mm; max. 205 mm Lunghezza: min. 1.020 mm; max 2.400 mm Spessore: min. 12; max 22 mm Tipo di profilo: tradizionale “maschiofemmina” Produttività impianto Max. 25pz/min per lunghezza di 1.830 mm; Max. 3200 mq/turno; Max 700.000 mq/anno per turno di lavoro.

Dimensioni barellata d’entrata Larghezza: max. 205 mm; Lunghezza: max 2.400 mm; Spessore: min.12, max 22 mm. Macchine e processi interessati 1 sistema di carico della linea con prelievo delle barellate. 1 calibratrice inferiore. 1 calibratrice superiore. 1 levigatrice superiore. 1 squadratrice longitudinale. 1 squadratrice trasversale. 1 levigatrice superiore nel processo di riparazioni listoni. 1 sistema di scarico a pinze. Automazione e messa in linea delle macchine. Gestione della linea tramite PLC.

Il Lay Out dell’impianto 1. Carico singola barellata 2. Calibratura e levigatura 3. Singolarizzazione e capovolgimento dei listoni 4. Profilatura, spazzole e tramoggia 5. Raddrizzamento e controllo qualità visivo 6. Deviazione listoni da riparare

7. Levigatura superiore e formazione pacco listoni 8. Formazione pacco e catasta listoni 9. Formazione catasta 10. Uscita catasta

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APPUNTI TECNICI

piccole super specializzate e l’Italia è uno dei principali paesi esportatori. Alcune delle imprese specialistiche continuano ad avere una configurazione artigianale, però tutte hanno raggiunto un’organizzazione produttiva ben strutturata anche per l’esportazione; altre si sono consorziate sia per vendere impianti industriali completi, sia per produrre elementi monostrato di legno massiccio che le tante e diversificate tipologie di quelli multistrato. Un aspetto fondamentale che è stato basilare per lo sviluppo del comparto macchine-impianti è che la realizzazione di queste ha richiesto non solo una grande esperienza nel campo della meccanica, ma anche una profonda conoscenza del processo di trasformazione tecnologica del legno, dei pannelli lignei, dei semilavorati, dei prodotti adesivi e delle miscele vernicianti. Si può asserire con ragionevole certezza, che il progresso e le innovazioni tecnologiche per le macchine e gli impianti per produrre sia lamelle da mosaico, sia tavolette, listoni e plance, dipendono dalla stretta e fattiva collaborazione tra le aziende costruttrici e quelle utilizzatrici, come dire il comaker (facciamo insieme). Alle prime, spetta l’importante compito di realizzare la messa a punto delle attrezzature e la rispondenza alle peculiari necessità dei vari tipi di produzione; alle seconde quello di svolgere un’attività nel promuovere il progresso tecnico trasferendo quelle esperienze e quelle innovazioni che possono essere adattate convenientemente alle esigenze tecniche della produzione dei differenti elementi da posa per parquet e pavimentazioni lignee in genere. Per quanto concerne il progresso tecnologico, va osservato che si è realizzato in modo continuo specializzandosi sempre più in funzione del comparto. Oggigiorno esistono impianti completamente automatizzati che permettono di produrre sia elementi di legno massiccio sia multistrati. Vi sono aziende che hanno messo a punto specifici impianti che producono tavolette e listoncini solo con l’impiego di una-due persone che non intervengono direttamente nel ciclo, ma con la funzione di controllare quanto le singole macchine (o l’intero impianto in un unico blocco) compiono mediante istruzioni avute dal computer. Nel comparto degli elementi lignei per parquet (ma anche

zione sono dunque variabilissimi, ma esistono macchine polivalenti e flessibili adatte a una rapida e conveniente predisposizione per la finitura desiderata. Un processo, ormai diffusosi in tutto il mondo, per la verniciatura degli elementi di multistrato per parquet è quello che utilizza tre applicazioni del fondo riempitivo a rullo, ognuna di 10 gr/mq con la semi-polimerizzazione intermedia, polimerizzazione finale e susseguente levigatura intermedia; seguita da due applicazioni di finitura a rullo di 10 gr/ mq ognuna, con la semi-polimerizzazione intermedia e polimerizzazione finale UV. L’impianto può avere larghezza minima di 30 cm e le macchine utilizzate sono laccatrice a rulli standard (fornita di rullo applicatore e rullo dosatore con tre comandi separati per consentire al dosatore di ruotare in senso contrario nel caso di minime applicazioni), essiccatoio a moduli UV (polimerizza in pochi secondi il prodotto verniciante al quale è aggiunto un fotoiniziatore) e levigatrice intermedia (serve per spianare la superficie col fondo e prepararla all’applicazione della finitura. La tecnologia dei prodotti vernicianti UV consente un’elevata produttività permettendo di usare minime grammature con notevole risparmio di materiale. Le aziende produttrici di vernici si sono ormai specializzate diversificando i prodotti per tipo di finitura e per ciclo così si possono trovare in commercio fondi e finiture per elementi multistrato per pavimentazioni su base acrilica e poliesteri UV adatti per cicli brevissimi con elevate resistenze all’abrasione ed eccellente aderenza ed elasticità.

IMPIANTI, MACCHINE E ATTREZZATURE INNOVATIVE

La razionalizzazione dell’attività produttiva e del processo di standardizzazione dei differenti tipi di elementi lignei da posa sono stati possibili grazie anche alla contemporanea e accentuata specializzazione delle aziende produttrici di macchine attrezzature e impianti, le quali hanno messo a punto sistemi e tecniche di fabbricazione che hanno permesso di costituire il ciclo continuo di lavorazioni in linea che, fino a pochi anni fa, richiedeva un grosso contributo manuale. Nel settore delle macchine per parquet operano sia imprese grandi che medie e

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Parola ai POSATORI

che rilevante incentivo per gli imprenditori di poter migliorare la qualità specifica dei manufatti: seppure elementari nella forma, sono sempre il risultato di un progetto specifico che, attraverso un preciso e analitico iter tecnico-produttivo coinvolge in primis l’azienda produttrice e consente di trovare soluzioni personalizzate che non solo caratterizzano la qualità degli elementi monostrato o multistrato per parquet e pavimentazioni di legno, ma ne caratterizzano e ne evidenziano anche le qualità degli utensili, delle attrezzature, delle macchine, degli impianti e delle linee che quotidianamente consentono la fabbricazione di milioni e milioni di listelli, doghe, listoni e maxi listoni per tutti i gusti e per tutte le tasche.

per altri manufatti a base legno), vi sono macchine automatiche e semiautomatiche che consentono di eseguire anche 10-15 e più fasi di lavorazioni diverse che, di conseguenza, abbassano notevolmente i tempi di lavorazione ed eliminano i cosiddetti “tempi morti” tra una fase e l’altra. Per esempio, nel comparto della produzione degli elementi stratificati preverniciati, vi sono impianti in cui l’addetto ha solo la funzione di sorvegliare che tutto il ciclo proceda senza inconvenienti. Certo è, a fronte di quanto la tecnica mette a disposizione, non appare utopistico pensare che, prossimamente, la ricerca e la continua innovazione tecnologica porteranno a realizzare un sogno: la cosiddetta “fabbrica a luci spente” in cui, grazie alle tecniche informatiche quali ad esempio CAD (Computer Aited Design), CAM (Computer Aited Machinary) e CIM (Computer Integrated M a c h i n a r y ) , l ’a p p o r to degli addetti non sarà operativo, ma completamente di “supervisore della linea”.

CONCLUSIONI

È oramai sempre più vicino il futuro del processo produttivo che prevede la fabbrica automatica con la gestione CAM e CIM, cosi come è indubbio che la robotizzazione di alcune fasi di trasformazione, così anche i centri di lavoro e gli impianti logistici innovativi, assieme a cicli e processi produttivi sempre più flessibili e personalizzati, porteranno sempre più tanti e positivi vantaggi, sia in termini di produzione (tempi di fabbricazione sempre più bassi con rese di produzione sempre più alte), sia in termini economici (costi fissi ridotti e razionalizzazione delle risorse) e sia in termini di scelte qualitative e commerciali degli elementi lignei. Però, a mio avviso, tutto ciò non dovrebbe determinare la standardizzazione qualitativa degli elementi lignei da posa. Anzi, l’oggettiva e reale possibilità di avere s i n g o l e a t t re z z a t u re , macchine e linee di fabbricazione più innovative, dovrebbe essere un più

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ANPP 2021

ELENCO SOCI CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente

Vicepresidenti

Simone Biagiotti

Marco Brivio

M.B. WOOD Via Vasari, 11 20851, Lissone (MB) Tel.: 339 2075172 marco.brivio@tin.it

LA GALLERIA DEL PARQUET Via Yuri Gagarin, 4 50013, Campi Bisenzio (FI) Tel.: 348 3349271 www.lagalleriadelparquet.it info@lagalleriadelparquet.it

Pasquale Commissione

GAMMA PARQUET Via S. G. Battista, 46/6 16154, Genova (GE) Tel.: 339 6556096 gammaparquet@yahoo.it

Consiglieri Roberto Rubessi

Flavio Ragno

Gianluca Incerpi

Tommaso Marino

ART PARQUETS Via Lega Lombarda, 11 24035, Curno (BG) Tel.: 035 463055 - 335 7105423 info@artparquets.com.it

RAGNO PARQUET ROMA Via Pian Braccone, 7, 00060, Castelnuovo di Porto (RM) Tel.: 06 503291004 - 340 7405610 flavioragno@gmail.com

IRIS PARQUET SRL Via Pisana 99/r, 50143, Firenze (FI) Tel.: 393 3367354 amministrazione@irisparquet.it www.irisparquetsrl.it

Via Padre Donzelli, 48, 51015, Monsummano Terme (PT) Tel.: 338 6379593 gianluca.incerpi@gmail.com

Soci ordinari Taddeo Albanese

Alfiero Bulgarelli

Roberto Cellucci

Marco Grossi

Rosario Gaetano Fundarò

Antonio Zilli

L'ARTE DEL PARQUET Via Selinunte, 89, 90036, Misilmeri (PA) Tel.: 327 8720474 fundarorosario@gmail.com

CIZETA PARQUET Via Del Boschetto, 45 00046, Grottaferrata (RM) Tel.: 347 4668361 info@cizetaparquet.it | cizetaparquet.it

Massimiliano Orfei

Walter Ragno

Martino Castellana

Leonardo Pelli

Giuseppe Denora

Gianluca Riboldi

PAVIMENTI IN LEGNO TADDEO Via dello Stadio, 16, 50058, Signa (FI) Tel.: 055 8734963 - 335 5216994 taddeopavimenti@gmail.com www.pavimentiinlegnotaddeo.com

BULGARELLI ALFIERO E C. SNC Viale Virgilio, 20, 46024, Moglia (MN) Tel.: 0376 598096 - 348 0708700 info@bulgarelli1921.it www.bulgarelli1921.it

LEGNOMANIA DESIGN Via Arabona, 45, 67039, Sulmona (AQ) Tel.: 329 4859719 info@legnomaniadesign.it www.legnomaniadesign.it

MARCO PARQUET Via Di Vittorio, 20, 27015, Landriano (PV) Tel.: 348 5860545 info@marcoparquet.it www.marcoparquet.it

WALTER RAGNO Via Asterio, 13, 00166, Roma (RM) Tel.: 0661564405 - 337 748282 walterragno@gmail.com

TECNO FLOOR Via del Carzolese, 67 00030 San Cesareo (RM) Tel.: 339 8562525 orfeimassimiliano@gmail.com www.tecnofloorlazio.it

PL PARQUET Via S. Bandini, 23, 50134, Firenze (FI) Tel.: 333 2532201 leonardo.pelli@live.it

OPERA SRL Via Fasano, 93, 70010, Locorotondo (BA) Tel: 080 4306267 - 333-1397576 castellanamartino@gmail.com

DENORA PARQUET Via Isonzo, 13, 20030, Solaro (MI) Tel.: 335 1257623 parquet.denora@alice.it

RIBOLDI SNC Via F. Filzi, 13, 20846, Macherio (MB) Tel.: 338/8168711 gianlucariboldi@gmail.com

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Parola ai POSATORI

Ettore Tironi

Michele Giorgio

STUDIO PARQUET Via Alessandro Volta, 8 20030, Travagliato (BS) Tel.: 030 686476, 338 2058698 info@studioparquet.it

GRAVINA PARQUET GROUP SRL Via Isacco Newton snc, Zona PIP 70024, Gravina di Puglia (BA) Tel.: 080 3266237 - 335 6974890 info@gravinaparquet.it www.gravinaparquet.it

Alessio Chiappe

Christian Lovisari

VALEX PARQUET Via dei Pelaghi, 104 57124 Livorno Tel.: 340 7236053 valexparquet@icloud.com

LOVISARI PARQUET Via Marsala, 27, 21052, Busto Arsizio (VA) Tel.: 339 3724355 info@lovisariparquet.it www.lovisariparquet.it

Bassel Kanaan

Romagnolo Giovanni

BK PARQUET Via Matteotti, 12 22066, Mariano Comense (CO) Tel.: 0313 555819, 338 5363463 info@bkparquet.it

VIA ROIO DEL SANGRO, 13 00132 Roma Tel.: 333/3886625 giovanni.romagnolo72@gmail.com

Daniele Mealli

Cicala Vincenzo

DM PARQUET MEALLI SRLS Via Arno, 124 52025 Montevarchi (AR) Tel.: 339/4992092 dmparquetmealli@gmail.com

ARTISAN PARQUET Clontarf Road, 103 Perth Western Australia Tel.: +61 457620873 info@memeflooring.com.au

Marco De Venuto

Alberto Dal Bo

PIAZZA CRISTOFORO BONAVINO, 3/A 16156 Genova Pegli (GE) Tel.: 333/6666117 marcodevenuto@gmail.com

Nino Lustrati

PARQUET DAL BO Via Marcorà, 35/f, 31015, Conegliano (TV) Tel.: 348 1081877 amministrazioneparquetdalbo@gmail.com

Marella Cinelli

TROPICAL PARQUET Via Livorno 8/46 50142, Firenze (FI) Tel.: 055 7327108, 335 5335544 nino@tropicalparquet.it www.tropicalparquet-firenze.it

SEA Via Mandorli, 19/A 50025, Montespertoli (FI) Tel.: 393 1575999 seaeccellenze@libero.it

Abdelaziz Chafra

Via San Marco, 3 51100, Pistoia (PT) Tel.: 338 7143721 abdelaziz2323@gmail.com

Giuseppe Balzano

Daniele Bianchi

Marcello Pagano

Stefano Gori

Alessandro Fatticcioni

Danci Ioan

Colonna Antonio

Vasile Detesan

Radoslav Stojanovic

Marco De Venuto

Graziano Calzone

Sandro Ruzza

Roberto Paganini

Gianluca Comensoli

Becciolini Paolo

Marco Rosa

Costantino Pruteanu

Marco Rosa

Fabio Sulic

Via Nomentana, 491 00013, Fonte Nuova (RM) Tel.: 329 0998503 fsparquet@gmail.com

Piazza Mosca, 3 50065, Pontassieve (FI) Tel.: 338 8811000 gori.ste@alice.it

Via Raffaello Sanzio, 12 20092, Cinisello Balsamo (MI) Tel.: 328 3837599 vasiledetesan41@gmail.com

EMILIANA PARQUET SNC Via Mulini, 62/A 29015, Castel San Giovanni (PC) Tel.: 335 392141 drillo1970@gmail.com

FRATELLI ROSA SRL Via Industriale 37 23804 Monte Marenzo (LC) Tel.: 349/0811809 amministrazione@fratellirosapavimenti.it

DIMENSIONE PARQUET Via Matteotti, 5 29010, Sarmato (PC) Tel.: 335 5327522 giuseppe.balzano@live.it

F.LLI BIANCHI SRL Via Marsiliana, 3 58100, Grosseto (GR) Tel.: 335 336792 danielebianchi@alice.it

Via Gramsci, 40 56030, Perignano di Lari (PI) Tel.: 392 1929943, 348 3817849 info@afparquetdesign.it www.afparquetdesign.it

Via Spallanzani, 62 20851, Lissone (MB) Tel.: 349 7389187 radoslav01031966@gmail.com

PAGANINI PARQUET Via Mansueto, 70/5 16159 Genova (GE) Tel.: 339/7711874 paganiniparquet@libero.it

Via E. Borsa, 3 20900, Monza (MB) Tel.: 329 7887616 ioandanci.id@gmail.com

PIAZZA CRISTOFORO BONAVINO, 3/A 16156 Genova Pegli (GE) Tel.: 333/6666117 marcodevenuto@gmail.com

VIA CAMPELLO, 76 25053 Ma legno (BS) Tel.: 339/4713121 ciesse.pavimenti@gmail.com

PRUTY PARQUET Via Braccio da Montelupo, 32/L 50142, Firenze (FI) Tel.: 320 6473122 prutyparquet@yahoo.it

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INFINITY PARQUET E RESINE Via Alfieri, 13 Monza (MB) Tel.: 338 213669 infinityparquet@gmail.com

A.C.S. SRLS Piazza Sant’Anna, 11/a 16035 Rapallo (GE) Tel.: 393/3598125 acartelegno@hotmail.it

C&C PERQUET Via Pescaiola, 10 52100, Arezzo (AR) Tel.: 333 9547879 info@cecparquet.it

Via Roma, 144 50012 Bagno a Ripoli (FI) Tel.: 347/3015375 paolobecciolini@gmail.com

FRATELLI ROSA SRL Via Industriale 37 23804 Monte Marenzo (LC) Tel.: 349/0811809 amministrazione@fratellirosapavimenti.it


Design PROGETTI

Ma quanto COSTA?

“L’architettura per essere bella non deve essere necessariamente costosa” Di Massimo Corsico*

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Ma non voglio annoiarvi con questi aneddoti da architetto. Pluto, il Dio del denaro (nipote di Dardano fondatore di Troia, è protagonista della omonima commedia di Aristofane del 388 a.C., è incentrata sulla diseguale distribuzione tra gli uomini del denaro), ci porta con mano nella Divina Commedia, dove Dante lo pone come guardiano del IV Cerchio dell’Inferno (Canto VII), in cui vengono puniti avari e prodighi. Ma chi sono gli avari e i prodighi? Il vocabolario Treccani ci viene in soccorso: • “Avaro”: che o chi, per un eccessivo attaccamento al denaro o un esagerato senso del risparmio, è estremamente restio a spendere, non solo per altri ma anche per sé; • “Prodigo”: che spende o dona senza misura, con prodigalità eccessiva.

ono passati molti anni quando da studente ascoltavo con molta attenzione le lezioni di Composizione e di Progettazione del Professore Remo Dorigati presso il Politecnico di Milano. Devo dire, in piena sincerità, che all’epoca ero più interessato alle giarrettiere che all’architettura, ma mi colpì una frase pronunciata dal Professore Dorigati che, da allora, è sempre stata il fulcro della mia etica progettuale: “L’architettura per essere bella non deve essere necessariamente costosa”. Era l’epoca del minimalismo, Álvaro Siza ex collaboratore del Professore Vittorio Gregotti, era uno dei paladini di questa filosofia, che con una sola bacchetta di metallo caratterizzava una stanza. Souto de Moura si applicava nel costruire abachi per enfatizzare l’imbotte di una finestra solo con l’ombra.

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Design PROGETTI

L’appartamento prima

Insomma le due facce della stessa medaglia, chi per un verso o chi per l’altro, per Dante Alighieri sono peccatori. A Pluto Dante fa recitare uno dei versi più famosi dell’intero poema: “Pape Satàn, pape Satàn aleppe” che secondo la traduzione di Abbūd Abū Rāshid, primo traduttore arabo della Divina Commedia (Tripoli, 1930 - 1933), potrebbe significare: “La porta di Satana. La porta di Satana. Fermati”. Cioè la strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni: questo rappresenta quell’indeterminatezza minacciosa che spesso si cela nei computi metrici e nelle scelte progettuali che affrontiamo per i nostri clienti. “Il Creatore di tutte le cose mantiene con cura le proprie opere” (Sator Arepo Tenet Opera Rotas). Questa, infatti, di mantenere con cura le proprie opere (cose e proprietà) è l’aspettativa dei clienti. Dopo anni di scarso utilizzo di un appartamento in un condominio degli anni ’70 la proprietà decise di ristrutturare l’appartamento. Il condominio, costruito all’interno di un parco di una villa dei primi dell’Ottocento, sulla sponda Piemontese del Lago Maggiore, offre una vista spettacolare del lago proprio a pochi

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L’appartamento prima

chilometri da dove Ernest Hemingway (Nobel per la letteratura nel 1954) scrisse “Addio alle Armi”. Le richieste della committenza erano concise: ristrutturare l’immobile badando alla funzionalità, svecchiare l’estetica degli anni ’70 per affittarlo per brevi periodi e spendere il meno possibile. Si è optato quindi per un aggiornamento tecnico degli impianti, sostituendo lo scaldabagno e collegandolo in rete come per altro è stato fatto per il termostato dell’im-

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Design PROGETTI

L’appartamento dopo

L’appartamento dopo

NOTE SULL’AUTORE Architetto Massimo Corsico

Laurea Magistrale in Architettura al Politecnico di Milano. Nel 2005 ha iniziato a collaborare prima con IUSS-Pavia e successivamente con l’Università di Pavia. Fino al 2012 è stato professore a contratto del corso “Principi e tecniche di pianificazione urbana” (ICAR/20). Autore di apprezzate pubblicazioni scientifiche. Dal 2017 al 2018 Assistant Project Manager presso J&A consultant sulle commesse Area Falck di Sesto San Givanni, Allianz Refurbishment sede di Trieste, torre Libenskind (TcC) City Life Fit Out – PwC. Nel 2016 ha frequentato il programma EPFIRE – Programma esecutivo in finanza immobiliare e immobiliare della SDA Bocconi. Dal 2016 membro di Commissione del Paesaggio del Comune di Segrate a Milano. Negli ultimi anni, ha lavorato come architetto per la progettazione architettonica preliminare e definitiva di hotel, negozi, abitazioni ed edifici pubblici. Affianca un’esperienza ventennale in architettura e urbanistica, oltre a una solida esperienza analitica che ha sviluppato negli otto anni è stato stretto collaboratore del prof. Vittorio Gregotti sotto il quale ha sviluppato progetti di pianificazione urbana a scala urbana e metropolitana. Tra questi: il Progetto preliminare della centralità urbana di Acilia Madonnetta, Pujang New Town, il progetto definitivo ed esecutivo per lo stadio Agadir, la nuova sede di UBI Banca e la Trasformazione dell’area Cecchetti a Civitanova Marche.

L’appartamento dopo

pianto centralizzato e per la stufa pellet. In secondo luogo è stato montato un portoncino di primo ingresso dotato di una serratura della ditta Sicuremme anche esso gestibile in remoto. Il tutto per garantire il massimo comfort possibile agli affittuari e alla proprietà. Per quanto riguarda la pavimentazione (85 mq), che avrebbe potuto essere una delle spese più rilevanti nella ristrutturazione, si è optato per una soluzione non convenzionale, economica e pratica da mantenere. Le necessità: schiarire la pavimentazione di capitolato degli anni ’70; non alzarsi con la quota di pavimento; non dover sostituire le porte e le finestrature. La praticità di lavaggio e di manutenzione ha portato a scegliere il prodotto Smart Vinyl SV855 collezione SV8 vinile. Questi pavimenti vinilici sono già dotati di un tappetino XPE. Ciò è fonte di molti vantaggi prima fra tutti la velocità di installazione poiché, non è necessario stendere un materassino prima della posa, essendo già incluso e offrendo una particolare morbidezza e calore al calpestio.

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Design TENDENZE

Il nuovo parquet È SEMPRE

più tecnologico Collezione di parquet Biscuit, progettato da Patricia Urquiola per Listone Giordano

Dal taglio, alla posa, alle finiture, la tecnologia permette di avere infiniti decori e colori anche senza verniciature

controllata, dunque sostenibile e riciclabile. In tempi moderni, tuttavia, la naturalezza del legno si avvantaggia di un uso sapiente della tecnologia, in continua evoluzione. Dal taglio, alla posa, alle finiture, la tecnologia permette di avere infiniti decori e colori anche senza verniciature. Oppure di smontare e riutilizzare il pavimento quando si trasloca, e di posarlo senza la necessità di usare colle. In tempi in cui siamo tutti molto attenti all’igiene, alcune finiture permettono di igienizzare la superficie, con un semplice trattamento. Inoltre, la tecnologia consente anche di avere parquet industriali che sembrano artigianali, e di avere parquet dal tatto e dall’aspetto di legno, ma dall’anima in altri materiali. Vediamo più nel dettaglio come la tecnologia influisca sulla trasformazione del parquet.

di Roberta Mutti

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uando si pensa a un pavimento naturale, di solito si immagina un parquet. Il parquet è in legno, uno dei materiali più naturali che ci siano, che oggi in genere proviene da foreste a gestione

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Dettaglio del parquet con incastro 5G Click per parquet a due strati, dell’azienda norvegese Boen

Sezione di parquet con incastro 5G Click per parquet a due strati, dell’azienda norvegese Boen

Il sistema di incastro 5G Click per parquet a due strati, dell’azienda norvegese Boen

La nuova posa: semplice e senza colla Tra le prime aziende a utilizzare la tecnologia a 3 strati, l’azienda norvegese Boen ha progettato un sistema di posa a incastro, Click 5G. Grazie al Click 5G, il parquet a 3 strati “galleggia” sul pavimento, con una posa flottante che non usa colle. Una tecnologia semplice ma efficace che permette di unire le tavole una alla volta,

con un risultato garantito dal clic emesso da ogni incastro. Si riducono così anche i tempi di installazione, senza che sia necessario utilizzare utensili speciali. Uno degli evidenti vantaggi di questa posa, è la possibilità di sganciare il pavimento, e di trasportarlo, per essere rimontato in un’altra casa, senza danneggiare le plance.

LA NUOVA FRONTIERA DELL’INCASTRO Listone Giordano esplora il tema dell’incastro, e lo fa con due nuovi prodotti: Biscuit, di Patricia Urquiola, e Cross Fingers, un parquet progettato da Marc Sadler. Biscuit è una rivisitazione del parquet tradizionale, con le doghe smussate e curvate e la superficie leggermente bombata. L’incastro decorativo, all’interno della geometria della doga, crea diversi motivi, che reinterpretano il parquet classico, consentendo pose a spina di pesce, a mosaico, intarsio, cassero regolare, caratterizzati da curvature e disegni morbidi, che ricordano “tessuti intrecciati”. Biscuit è disponibile anche nella versione per esterni.

Collezione di parquet Biscuit, progettato da Patricia Urquiola per Listone Giordano. La particolarità è nel dettaglio dell’incastro, che consente di comporre disegni originali e inusuali

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Design TENDENZE

Marc Sadler, invece, ha progettato Cross Fingers, un nuovo, rivoluzionario, sistema di fissaggio, per le pavimentazioni all’interno e all’esterno. È un pavimento in legno che riesce a coniugare il calore del legno con la tecnologia più avanzata, grazie alla conoscenza approfondita del materiale. L’incastro tra le doghe si effettua con un sistema di fissaggio “a pettine” dei listoni, che rivoluziona la forma e l’aspetto degli incastri. Nella versione per esterni, Decking Cross Fingers, questo sistema brevettato è in grado di ancorare i listoni in legno alla sottostruttura tecnologica in alluminio, evitando l’utilizzo delle viti a vista. Il risultato è un disegno decisamente fuori dall’usuale, in una pavimentazione decisamente innovativa.

Parquet Decking Cross Finger, progettato da Marc Sadler per Listone Giordano, vista panoramica e dettaglio dell’incastro

Parquet con finitura agli ioni d’argento CP Parquet

Illustrazione della finitura agli ioni d’argento per parquet, di CP Parquet

LE SUPERFICI PROTETTE E IGIENIZZATE Sotto quest’aspetto, i produttori di parquet hanno sviluppato molte tecnologie, che consentono di avere superfici antibatteriche e igienizzate. Una speciale vernice agli ioni d’argento può creare una barriera trasparente e completamente naturale contro germi e microbi, ed elimina fino al 99% deI batteri in 24 ore. La vernice agli ioni d’argento funziona in modo semplice e meccanico: quando un microrganismo entra in contatto con la superficie del legno protetta da questa speciale vernice, gli ioni di argento si attivano e ne azzerano la carica batterica. La finitura dei pavimenti

in legno con la vernice agli ioni d’argento coniuga bellezza e funzionalità, per tutti gli ambienti dove si vogliono garantire elevati standard igienici, siano ambienti domestici come le stanze dei bambini e le cucine, o pubblici come studi dentistici, centri estetici, asili, scuole, ristoranti, panetterie, piscine e saune. La speciale vernice trasparente igienizzante mantiene inalterata la bellezza originale del pavimento in legno, e protegge il parquet, senza modificarne il colore e l’aspetto naturale.

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Il parquet di legno Pergo ha una finitura di superficie eccezionalmente resistente a usura e abrasione. Ma c’è di più: la tecnologia Stay Clean evita l’annerimento progressivo delle giunte di testa e delle spazzolature, che resteranno più a lungo come nuove. Naturalmente un pavimento in legno ha bisogno di una certa cura, con una pulizia regolare, e qualche segno, nel corso del tempo, inevitabilmente potrà comparire. Tuttavia, la finitura studiata da Pergo, opaca e resistente, è la migliore garanzia che il pavimento sia destinato a durare nel tempo, diventando più bello e vissuto, senza deteriorarsi. Oltre alla tecnologia che mantiene il parquet giovane a lungo, l’innovazione Pergo offre l’incastro PerfectFold, a caduta verticale, per una posa perfetta anche senza colla.

Parquet Pergo, con finitura di superficie Stay Clean, eccezionalmente resistente a usura e abrasione, che dura nel tempo

Collezione di parquet a due strati Studio-park, di Bauwerk, con vernice B-Protect® in color Farro

Bauwerk invece usa la speciale vernice B-Protect®, un trattamento invisibile che protegge il parquet a due strati, conservando l’aspetto del legno naturale. Questa speciale finitura mette al riparo le plance da macchie e graffi ed è a base d’acqua, completamente priva di solventi e altre sostanze nocive. Una soluzione particolarmente indicata per chi ama l’effetto oliato, ma vuole ridurre al minimo la manutenzione. Allo stesso tempo B-Protect® impedisce che le plance cambino colore negli anni per effetto della luce del sole. Oggi, la vernice B-Protect® di Bauwerk è proposta nella nuova colorazione Farro, disponibile per le collezioni di parquet a due strati Studio-park, Villapark e Cleverpark.

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COLORI E DECORI SENZA ADDITIVI CHIMICI La tecnologia può aiutare anche a ridurre l’impatto dei pavimenti in legno, riducendo l’uso di prodotti chimici. Così per le plance Villapark, di Bauwerk, che hanno diversi colori grazie all’uso della tecnologia Next. Il sistema di applicazione del colore Next, sviluppato da Bauwerk, garantisce omogeneità e profondità cromatica a ogni plancia. Una tecnologia insieme antica e all’avanguardia per valorizzare le nuance di colore sul Rovere leggermente fumé. La collezione True Colors, della designer tedesca Gesa Hansen, comprende colori caldi, ispirati alla terra, o tonalità più fredde, ispirate dal cielo grigio. Anche le plance Villapark hanno un cuore tecnologico, con un supporto in HDF su cui poggia il legno nobile.

Collezione di parquet con plance Villapark, di Bauwerk, nella versione True Color Edition, design Gesa Hansen

Nelle collezioni di parquet Bisazza Wood, il laser si affianca al colore per decori sorprendenti. La designer olandese Kiki Van Ejik con il laser incide sulla superficie del legno motivi floreali e foglie, ispirandosi alla natura che la circonda. Edward Van Vliet, invece, usa i motivi geometrici generati dallo pirografo e dalle interpretazioni della stella e della rosa dei venti, per decori che disegnano lo spazio e donano una nuova forma agli ambienti.

Parquet della collezione Undici, di Inkiostro Bianco, con infinite decorazioni incise al laser

Un altro aiuto per decorare senza usare i colori, o in supporto ai colori, è il laser. La collezione Undici, realizzata da Inkiostro Bianco su tavole tre strati di Listone Giordano, impiega la tecnica al laser per incidere la superficie del materiale, creando decori che personalizzano il pavimento. Texture, geometrie e decori si insinuano nel legno, e si intrecciano alle venature e alle rugosità naturali del legno, per creare nuove connessioni tra la materia e il decoro. Il risultato è una collezione di tavole con intagli indelebili, che creano un decoro inciso da cui emerge una nuova forza evocativa: naturale come quella del legno, profonda come quella di un’opera scolpita a mano.

Collezione di parquet Bisazza Wood, decoro Floral Spicy, con incisioni al laser, di Kiki Van Ejik. Foto: Matteo Imbriani

Collezione di parquet Bisazza Wood, decoro Pirouette Navy, con incisioni al laser, di Edward Van Vliet

IL MODULO PER LA POSA SEMPLICE L’obiettivo di Arrow, il nuovo formato di parquet della collezione Signature di Woodco, è semplificare al massimo la posa. Per questo l’azienda ha messo a punto Arrow, un modulo di 45 x 450 x 18 mm, che si può ripetere all’infinito, dando forma a infiniti schemi di posa. Disponibile in otto diverse colorazioni, tutte realizzate in rovere di Slavonia spazzolato, Arrow

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consente di comporre diversi disegni, a spina di pesce classica, oppure con schemi più elaborati, con accostamenti e intrecci di respiro più o meno ampio, che danno vita a pattern modulari facilmente replicabili anche in grandi metrature. Il risultato è un pavimento mutevole e scenografico, una superficie ricca di sfaccettature e dalla forte personalità.


Design TENDENZE

I MATERIALI TECNOLOGICI PER I PARQUET ALTERNATIVI La tecnologia ha messo a punto doghe e listoni a due strati e a tre strati, che danno una maggior stabilità, sottofondi e trattamenti che aiutano ad attutire il rumore, per ambienti più silenziosi e confortevoli. Oggi, però, accanto a doghe e listoni in legno, diverse sono le tecnologie che consentono pavimenti molto simili al parquet, anche se fatti con materiali alternativi al legno. Clap!3D di Déco, è uno di questi. Costituito da doghe in polvere di pietra e polimeri, Clap!3D di Déco rappresenta perfettamente il legno naturale, sia al tatto che alla vista. Le doghe ricreano fedelmente le venature, le fibre, i nodi e i colori del legno naturale, suggellando la rivoluzione tridimensionale dei rivestimenti. La superficie morbida e la riproduzione fedele della superficie, donano agli ambienti il calore di un parquet di legno naturale, con performance di tutto rispetto, in termini di robustezza, resistenza e prestazioni uniche, perfette anche per gli ambienti umidi, come bagno e cucina. Clap!3D può quindi essere posato in tutte le stanze, per progetti che ricercano un effetto di uniformità nei pavimenti e dilatazione ottica dello spazio; l’assenza di fughe, oltre all’effetto visivo, rende il pavimento immune da infiltrazioni di umidità. Le doghe, con differenti texture ed effetti materici, permettono una grande libertà progettuale per l’interior design, grazie anche all’introduzione della maxi plancia, che misura 1.800 x 228 x 6 mm. Inoltre le doghe sono provviste di un materassino acustico incorporato, posato a secco sul massetto o sul pavimento preesistente, per l’isolamento acustico e un elevato livello di assorbimento dei rumori da calpestio. Il pavimento non prevede l’uso di colle di nessun tipo.

Collezione di parquet Intenso, di Quick-Step, formato da listelli di diverse dimensioni preassemblati su un core in HDF, sagomato in doghe romboidali con l’incastro Uniclic

Il parquet Quick-Step ha l’aspetto di un parquet classico, disponibile in un’ampia gamma di essenze, forme e colori e con diverse finiture di superficie. Dalle tavole spazzolate ai tagli sega, alle diverse geometrie, le infinite scelte oggi sono facilitate da FloorExplorer, un software che aiuta scegliere il pavimento giusto, in base alle proprie esigenze e al proprio stile. I parquet Quick-Step inoltre, sono molto resistenti all’usura, grazie a sette strati protettivi di vernice o due strati di olio UV, che beneficiano dei decenni di innovazione tecnologica Quick-Step nel campo dei laminati tecnici. La collezione di parquet Intenso è la spina ungherese rivisitata da Quick-Step. La spina è una tipologia di parquet molto classica, ma i listelli di differente dimensione e le diverse lavorazioni della superficie conferiscono alla gamma Intenso il fascino tipico del legno di recupero. Ma il vero segreto del parquet Intenso è nella tecnologia che racchiude. Infatti, i listelli di diverse dimensioni sono preassemblati su un solido core in HDF dall’elevata stabilità, sagomato in doghe romboidali con l’incastro Uniclic, per pose veloci e stabili. Questo significa che l’installazione, a differenza della classica spina, può essere anche flottante e soprattutto che i tempi e i costi di posa sono notevolmente più contenuti. Il trattamento a olio, infine, restituisce tutto il calore della materia prima naturale, senza filtri e barriere.

Il parquet in polvere di pietra e polimeri Clap!3D, di Déco

Modulo Arrow di Woodco, un modulo prefinito ripetibile per comporre diversi schemi di posa, in rovere Slavonia

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VETRINA

J Sistemi radianti e parquet Isolmant Top è stato scelto nell’intervento di ristrutturazione di un appartamento signorile di Piacenza per migliorare il comfort acustico e abitativo Isolmant Top è stato recentemente utilizzato in un intervento di ristrutturazione di un appartamento signorile su due livelli, inserito in un complesso condominiale storico di Piacenza, in cui il parquet è protagonista delle aree living e della zona notte. In particolare, la scelta della committenza è ricaduta su una pavimentazione in legno prefinito a tre strati per un risultato estetico di grande effetto, applicato in presenza di nuovo sistema radiante a bassa inerzia per il massimo comfort termico e ambientale. L’azienda Belloni Parquet – che si è occupata della posa dei 170 mq di parquet prefinito nell’appartamento di Piacenza – in collaborazione con l’azienda Tiles Pavimenti, ha scelto la tecnologia di Isolmant Top per realizzare l’intervento, unendo finiture di prestigio a innovazione e avanguardia tecnologica per un elevato benessere acustico e abitativo. Specificamente indicato nelle applicazioni con sistema di riscaldamento a pavimento a basso spessore, Isolmant Top è il materassino di alta gamma di Isolmant per la posa flottante: una soluzione naturale, VOC free, certificata Blue Angel e in linea con i requisiti CAM, costituita da materiale termoconduttivo e viscoelastico di elevata densità, di soli 1,8 mm di spessore, rivestito da uno strato di alluminio che funge da barriera a vapore per la protezione dalla risalita di umidità. Una volta terminata la posa in opera del parquet, per favorire le successive lavorazioni nell’appartamento la finitura è stata protetta con Isolmant Cover Plus, il telo protettivo antiscivolo impermeabile e traspirante appositamente ideato per garantire la protezione di pavimentazioni sensibili al vapore acqueo di recente installazione.

Risultati termocamera

sua bassa resistenza termica, l’isolante acustico svolge la funzione di strato di separazione tra la pavimentazione e il sistema stesso per evitare un ancoraggio diretto tramite collante tra questi elementi, rendendo più agevoli eventuali interventi successivi e lasciando il legno più libero di modificare le proprie dimensioni in funzione dell’umidità senza appunto deformarsi. La scelta di soluzioni specifiche e altamente performanti, come quelle firmate Isolmant, per l’attenuazione dei rumori impattivi si rivela strategica per garantire il massimo comfort acustico, oltre che la stabilità della pavimentazione, oltre che per esaltare le prestazioni dell’impianto radiante stesso, con cui lo strato resiliente lavora in sinergia, garantendone la piena efficienza energetica. www.isolmant.com

Stabile e duraturo nel tempo Rapida da posare, questa tipologia di parquet vanta una particolare struttura e composizione che garantisce grande stabilità e durata nel tempo alla pavimentazione, evitando eventuali deformazioni. Deformazioni che possono essere scongiurate anche grazie alla scelta della posa flottante, modalità ideale nei sistemi a bassa inerzia termica per contrastare le tensioni meccaniche sviluppate dalla pavimentazione in legno in stato di equilibrio termoigrometrico ambientale. Se correttamente eseguita con l’utilizzo di materassini acustici dalle accentuate caratteristiche tecniche, come quelli messi a punto da Isolmant, la posa flottante rappresenta la soluzione ideale per ottenere pavimenti dalle prestazioni acustiche elevate e meccanicamente stabili. In questo tipo di posa, grazie alla

Applicazione di Isolmant Cover Plus

Applicazione Isolmant TOP

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VETRINA

J Il parquet ispirato dalle onde del mare Corà Parquet presenta una nuova interpretazione di Wave nei toni inediti dell’azzurro marino Re-interpretato da Corà, il parquet Wave, prefinito in Rovere Europeo FSC, gioca su finiture lucide e opache alternate che ricreano il moto ondoso del mare per un parquet dal forte impatto scenografico. Wave nasce dalla magia del passato che suggerisce sempre l’industrializzazione di un pavimento ispirato ai tavoloni non rettificati dei paesi nordici che in passato si posavano accostati uno a fianco all’altro con le loro sagome irregolari date dal disegno naturale della pianta. Oltre alla nuance azzurro, sono presenti altri toni raffinati come il verde, il vinaccia, il nero, il grigio e anche il bianco, con diverse finiture che alternano il Matt per un effetto naturale, al Glossy coreografico e di grande impatto estetico. Wave è un parquet prefinito a due strati e, come tutti i prodotti della Collezione Design, ha una speciale vernice igienizzante denominata HC “High Care Corà”: una protezione dello strato nobile che si traduce in garanzia di salubrità e benessere indoor. www.coraparquet.it

Il portale professionale dei parquettisti italiani

www.professionalparquet.it

Passione per il mondo del legno 49


VETRINA

J Realizzare pavimenti flottanti Prosupport Tube System e Prorail System sono i due nuovi sistemi brevettati di Progress Profiles per realizzare pavimenti flottanti fino a 1 metro di altezza Progress Profiles ha brevettato due sistemi modulari, Prosupport Tube System e Prorail System, che permettono di realizzare pavimenti flottanti con altezze variabili da 29 mm fino a 1 metro senza demolire o rimuovere le superfici sottostanti e assicurando risultati durevoli nel tempo. I due nuovi sistemi possono essere usati su qualsiasi tipo di superficie, dai massetti cementizi, al calcestruzzo lisciato, dai solai in legno alle vecchie pavimentazioni. Prosupport Tube System è dotato di una resistenza al carico di 1.300 kg per pezzo e si compone di 7 elementi in polipropilene riciclato: una base, due viti, una ghiera, un disco antirumore e antiscivolamento in gomma e due teste. Grazie al nuovo disegno delle teste è possibile realizzare il rivestimento in maniera autolivellante o fissa, in totale sicurezza: per ottenere pavimentazioni con pendenza del supporto fino al 5% è necessario avvitare le due viti con la parte concava rivolta verso l’alto; ruotandole di 180° si hanno invece teste fisse. Per garantire una sottostruttura stabile e resistente, l’azienda ha inoltre studiato e brevettato il sistema modulare Prorail System: all’installatore vengono forniti i travetti in alluminio Prorail o Prorail Ret (sagomati i primi, lisci i secondi), gli anelli per il fissaggio Prorail Ring e i distanziatori Prorail Spacer, che consentono di posare in maniera veloce lastre in ceramica, marmo, listoni in legno, WPC e materiali compositi di qualsiasi formato; le gomme Prorail Rubber garantiscono inoltre un effetto anti scivolamento e antirumore. I supporti modulari di nuova generazione sono una soluzione tecnica flessibile, performante e vantaggiosa: assicurano il

controllo delle altezze, eliminano eventuali difetti di planarità del sottofondo, creano una perfetta continuità tra interni ed esterni e non necessitano di giunti di dilatazione. Facilmente ispezionabili, le superfici sopraelevate consentono una buona manutenzione del sistema impermeabilizzante sottostante, mentre i fori perimetrali presenti sulle basi garantiscono il deflusso delle acque ed evitano il proliferare di batteri. www.progressprofiles.com

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VETRINA

Le nuance

J Innovative vernici ad acqua

Per completare la linea ricca di smalti, finiture e impregnanti, San Marco propone nuove soluzioni pensate per i professionisti. Unimarc Antitannino è il fondo/finitura semicoprente in grado di contrastare la formazione di antiestetici aloni e macchie provocati dalla presenza di tannini. Unimarc Preserver Legno – utilizzato prima dell’impregnante – penetra in profondità aumentando la stabilità del legno e prevenendo i fenomeni di ingrigimento, senza alterare la naturalezza dei supporti ed è ideale contro insetti xilofagi, termiti e funghi.

San Marco arricchisce la linea Unimarc per proteggere e dare nuova vita al legno e introduce una collezione di dieci moderne nuance Il legno è un materiale che può essere recuperato e restaurato con semplicità regalando una nuova vita ad arredi, oggetti ed elementi costruttivi. È importante però utilizzare soluzioni specifiche, soprattutto in caso di esposizione agli agenti atmosferici, al degrado biologico e ai raggi UV. San Marco, azienda specializzata nel settore delle pitture e vernici per l’edilizia professionale, arricchisce la gamma Unimarc con innovative soluzioni a base acqua per proteggere il legno. Unimarc Duo Legno, infatti, è il nuovo impregnante e finitura con cere micronizzate in grado di ravvivare le tonalità delle venature, assicurando protezione dai raggi UV e prevenendo la formazione di funghi e muffe. Idonea per la cantieristica su legni assorbenti, questa soluzione è perfetta anche per il fai da te e il bricolage, perché permette di far rivivere vecchi oggetti e supporti deteriorati. Unimarc Duo Legno racchiude in un unico prodotto le funzioni dell’impregnante e della finitura cerata per interventi veloci e di qualità. È applicabile su superfici in legno nuove o già precedentemente verniciate quali porte, battiscopa, infissi in genere, travi e pannelli. Colorazione tavolo di legno. Prima e dopo Unimarc

Unimarc Antitannino, Preserver Legno ed Expert Impregnante

Per esaltare la naturalezza del legno con un tocco di contemporaneità e dare vita a un elegante connubio tra modernità e tradizione, l’azienda presenta, inoltre, una nuova proposta cromatica di dieci nuance. La collezione si compone sia di toni freddi e neutri sia di toni caldi. I primi, come il Cenere, il Betulla Bianca e l’Ebano sono concepiti per avvicinarsi alle ultime tendenze del design; i secondi, come Coriandolo, Canapa e Mosto, sono ideali per rinnovare le tonalità del legno più classiche senza ricorrere a tinte più tradizionali quali Noce o Mogano. www.san-marco.com

Unimarc Duo Legno

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Mercato PROTAGONISTI

Protezione naturale e SICUREZZA per il POSATORE

LA NUOVA LINEA PARQUET KERAKOLL A TECNOLOGIA SLC® PER LA CURA DEL VOSTRO PARQUET

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L34 Hybrid, grazie al doppio tempo aperto, non fa pelle garantendo bagnabilità totale del retro del parquet e allo stesso tempo ha un’adesione accellerata a basso e alto spessore, infatti sviluppa il 50% delle prestazioni entro le prime 8 ore e indurisce in tempi rapidi anche in alti spessori (5 mm). Facile da pulire durante e dopo la posa, non macchia e non rovina la superfice dei parquet prefiniti anche più delicati.

esperienza SLC® e la ricerca GreenLab Kerakoll riscrivono nuovamente le regole dell’evoluzione della posa e finitura del parquet. Innovazione, ricerca della perfezione e applicazione di nuove tecnologie green sono alla base dei nuovi prodotti della linea Parquet Kerakoll a tecnologia SLC®. Preparatori di fondi, adesivi semplici e affidabili basati su innovative matrici ibride organico-minerali, cicli di finitura che fissano nuovi valori come alta protezione naturale e sicurezza per il posatore e il cliente finale. Una linea di prodotti dalle performance avanzate, sistemi di posa e finitura semplici e chiari che soddisfano ogni esigenza di rivenditori e applicatori specializzati, rispettando l’ambiente, la salute degli utilizzatori e la qualità di comfort abitativo degli edifici. Con la nuova linea Parquet Kerakoll a tecnologia SLC® è facile orientarsi, ogni scelta è quella giusta.

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Aqua-Pur HPX è l’acqua-vernice certificata per il trattamento del parquet, che valorizza la naturalezza del legno e garantisce altissimi livelli di protezione dall’usura e dall’abrasione ai pavimenti in legno, sottoposti anche a traffico pedonale estremo. La rivoluzionaria tecnologia HP - High Protection è l’unica che genera un’innovativa combinazione tra il legno e il film di vernice, disponendo il polimero con la parte più resistente in superficie e la parte più affine al legno in profondità. Il L34 Hybrid sottile film di Aqua-Pur HPX crea un doppio strato protetL34 Hybrid è il nuovo adesivo organico minerale monocomponente certificato, tivo, che garantisce superiore resistenza ai graffi e all’usura eco-compatibile per la posa ad alta in superficie e perfetta adesione al legno in profondità. resistenza di parquet. Nasce per sodL’acqua-vernice Aqua-Pur HPX impiega resine purissidisfare le nuove esigenze applicative e me ad elevata resistenza ed elasticità, che conferiscono tecniche imposte dalla varietà di foruna superiore trasparenza e capacità di assecondare mati e tipologie di parquet e di fondi. i micromovimenti delle fibre legnose, garantendo una protezione duratura ed esteticamente perfetta. Certificata a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili e a ridotto contenuto di solvente. Headquarters: Via dell’Artigianato, 9 Disponibile in 4 effetti estetici e diversi 41049 Sassuolo (MO) Italia Tel. 0536 816 511 | Fax 0536 816 594 gradi di brillantezza: Lucida, Satinata, Piero Viscardi, Product Manager Kerakoll Opaca, Extra-opaca e da oggi anche piero.viscardi@kerakoll.com nella versione Aqua-Pur HPX Natural. ■

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Mercato PROTAGONISTI

Dal tronco al PARQUET LA COLLEZIONE ASSITO DELLE ALPI DI ITALPARCHETTI, QUANDO IL MADE IN ITALY È ECCELLENZA

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talparchetti è pragmatismo, passione, concretezza. L’esperienza nella lavorazione e nella posa del legno in Italparchetti è passata di padre in figlio attraverso tre generazioni, mantenendo l’obiettivo della qualità e della correttezza. Tutto questo per rendere gli spazi indoor e outdoor caldi, eleganti e confortevoli, luoghi dove ritrovarsi è un piacere. Un parquet di qualità è un elemento imprescindibile quindi per un habitat familiare elegante, caldo, confortevole.

Assito delle Alpi

Italparchetti per la collezione Assito delle Alpi (certificata 100% Made in Italy) ha scelto di iniziare la lavorazione direttamente dal tronco per avere il completo controllo di tutti i passaggi e garantire standard di qualità e dimensioni. Ogni passaggio della lavorazione, dalla sezionatura del tronco all’essiccazione alla composizione delle assi, è eseguito da personale esperto e con macchinari ad alta precisione. Assi per pose a correre, a spina pesce o ungherese o composizioni geometriche prendono forma nella esclusiva tradizione Made in Italy.

Assito delle Alpi rappresenta il fiore all’occhiello di tutta la produzione Italparchetti; un prodotto prefinito multistrato di grandi dimensioni da 16 mm di spessore adatto anche alla posa su pavimenti riscaldati. È composto da uno strato di pregiato legno massello incollato su un multistrato di betulla fenolico; un connubio che garantisce stabilità e praticità di posa, sia incollata che flottante. L’uso di vernici ad acqua e oli naturali completa la finitura di un parquet resistente e salubre. Varie larghezze e lunghezze disponibili consentono varie soluzioni di posa per adeguare il pavimento allo stile della tua casa. ■

ITALPARCHETTI S.R.L Via Aleardo Aleardi, 77 31029 – Vittorio Veneto (TV) Tel. 0438.500.939/0438.501.464 Fax 0438 501 461 info@italparchetti.it www.italparchetti.it

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NON TUTTI gli oli-cera dura SONO UGUALI

GLI OLI NATURALI CONTENUTI IN OSMO POLYX®-OIL PENETRANO NEI PORI DEL LEGNO PROTEGGENDOLO DALL’INTERNO

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uando gli oli-cera dura, come Osmo Polyx®-Oil, vennero introdotti per la prima volta sul mercato, furono una vera pietra miliare nell’ambito delle finiture per pavimenti in legno in quanto incorporavano le cere con gli oli. Fino a quel momento, i pavimenti venivano oliati tradizionalmente per creare uno splendido effetto bagnato permanente, ma restavano sprovvisti di protezione, e rendendo necessario applicare successivamente la cera. Un metodo che richiedeva parecchio lavoro e molta manutenzione. Da allora, la popolarità degli oli-cera dura crebbe sempre di più.

legno proteggendolo dall’interno. Le cere invece si depositano sulla superficie creando una protezione altamente resistente ai liquidi e non permettendo allo sporco di entrare in profondità.

La formulazione corretta

Esistono molte differenze nella composizione; alcuni marchi contengono più cera e altri meno. Solo la vera formulazione di olio e cera contenuta in Osmo Polyx®Oil però aggiunge resistenza e durata al prodotto. Per sapere se si tratta di una vera formulazione di olio e cera, basta guardare la disponibilità dei diversi glossaggi. Se è disponibile solo il glossaggio opaco, probabilmente il prodotto contiene poche o persino nessuna cera dura. Con Osmo Polyx®-Oil invece è possibile scegliere tra diversi glossaggi, ad esempio lucido, satinato oppure opaco.

Gli ingredienti più importanti

Come suggerisce il nome “olio-cera dura”, gli oli e le cere sono i due ingredienti principali. Gli oli naturali contenuti in Osmo Polyx®-Oil penetrano nei pori del

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Applicazione manuale o a macchina

La scelta è dettata dall’esperienza. L’applicazione a macchina è eccellente per massaggiare o lucidare. Per via del loro basso contenuto di cera, alcuni oli-cera dura richiedono una lucidatura per ottenere maggiore lucentezza. L’applicazione di Osmo Polyx®-Oil a pennello o rullo risulta più facile di un’applicazione a macchina in quanto si riesce a raggiungere qualsiasi punto del pavimento.

Ripristini e riparazioni

Col tempo tutti i pavimenti diventano spenti. Per i pavimenti trattati con olio-cera dura, ciò significa che la protezione di cera superficiale si è oramai consumata. Come regola di base, queste cere hanno bisogno di essere ripristinate e un modo per farlo è quello di applicare Osmo Olio di Manutenzione sull’intera area senza dover ricarteggiare. Basta pulire in maniera approfondita la superficie e applicare una sottile mano di prodotto. Osmo Olio-cera dura inoltre consente una riparazione facile e veloce dei segni. È sufficiente isolare l’area con del nastro adesivo, carteggiare la superficie e applicare una mano sottile.

OSMO HOLZ UND COLOR GMBH & CO. KG Affhüppen Esch, 12 D-48231 Warendorf (Germania) Tel. (+49)02581.922-100 Fax (+49)02581.922-200 www.osmo.de | info@osmo.de

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Per garantire ottimi risultati, è consigliabile effettuare dei test campione di vari oli di cera dura utilizzando i propri metodi di finitura. Indipendentemente dall’olio-cera dura che sceglierete, la qualità dell’aria interna e del pavimento in legno sarà indubbiamente migliore. ■


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SIGILLATURA senza collante DA UN’IDEA SEMPLICE NASCE RUBBER DECK DI FASE, LA “GOMMA NERA” FACILE DA MONTARE E OTTIMA PER UNA MANUTENZIONE DEL DECKING

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sigillatura viene fatta semplicemente inserendo Rubber Deck tra le doghe senza necessità di collante in modo da poter, in qualsiasi momento, toglierlo con estrema facilità per fare manutenzione o, magari dopo qualche anno, per sostituirlo. La gomma EPDM della quale è costituito Rubber Deck resiste alle alte e basse temperature e tollera la maggior parte dei prodotti chimici che si utilizzano per il lavaggio del legno.

on abbiamo inventato niente di straordinario con Rubber Deck. Abbiamo solo provato a dare una forma particolare a un profilo di gomma che potesse essere più compatibile possibile con fughe di varia larghezza tra le tavole del decking. Il prestigioso pavimento per esterni a doghe, infatti, bellissimo da vedere quando è in ordine e pulito, diventa problematico quando bisogna fare la manutenzione.

FASE S.R.L.

Zero colla

All’apertura della bella stagione, se da una parte non risulta complicato lavare e oliare il legno, dall’altra bisogna fare i conti con lo sporco che si è insinuato nelle fughe. Con Rubber Deck il problema si evita a monte andando a sigillare gli spazi tra le doghe in modo che non possa entrare niente al di sotto del pavimento. La

Via della Vittoria, 98 20861 Brugherio (MB) Tel. +39.039.831301 Email. info@faseitalia.it www.faseitalia.it

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Rapidità e costi ridotti

l vantaggi di utilizzare Rubber Deck sono anche la facilità, la rapidità di montaggio e il risparmio rispetto all’utilizzo di siliconi o silanici neri solitamente molto costosi. Tutto questo ha fatto si che un’idea semplice come la nostra “gomma nera” sia stata apprezzata e abbia avuto molto successo. In questi ultimi anni Rubber Deck è stata montata in ristoranti, verande di hotel, piscine e stabilimenti balneari dove si è rivelata una scelta azzeccata e apprezzata dal cliente finale. Ma anche nel privato, nelle terrazze e balconi dove si è voluto montare un accogliente pavimento in legno, Rubber Deck è la giusta e pratica finitura.

Rispondere a ogni esigenza

Ricordo inoltre che FASE è comunque specializzata nelle attrezzature e prodotti dedicati al trattamento dei pavimenti per esterni. Nella nostra gamma di articoli sono presenti, spazzolatrici professionali di varia grandezza, detergenti e oli di manutenzione, accessori per la posa quali clips di nostra produzione e magatelli in alluminio e supporti regolabili per la posa sopraelevata. ■

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Una spaziosa fabbrica dalle TECNOLOGIE all’avanguardia L’ELEVATA QUALITÀ DELLA PRODUZIONE TARGATA STEMAU È CERTIFICATA MADE IN ITALY 100%

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Marcatura CE

intero ciclo di produzione di Stemau viene effettuato interamente presso lo stabilimento con sede a Roma ed è quindi certificato Made in Italy al 100% e tutti i pavimenti riportano la marcatura CE. Per poter garantire l’alta qualità che contraddistingue i prodotti derivanti dalla produzione del legno, Stemau si avvale delle migliori tecnologie: nella spaziosa fabbrica sono presenti e attivi più di quindici macchinari, rigorosamente italiani, di ultima generazione. A conferma del fatto che la produzione targata Stemau sia di elevata qualità ci sono una serie di certificazioni dei più accreditati enti italiani.

La prima marcatura distintiva è quella CE. La marcatura CE indica la conformità ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive o dai regolamenti comunitari. Tutti i pavimenti in legno prodotti da Stemau S.r.l. riportano il marchio CE e pertanto sono assolutamente conformi ai requisiti previsti dalle direttive comunitarie.

Certificazione 100% Made in Italy

La certificazione 100% Made in Italy, ai sensi della normativa vigente, è un marchio di garanzia concentrato sulla tutela, sulla valorizzazione e sulla promozione delle produzioni di qualità interamente realizzate in

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Mercato PROTAGONISTI

Italia. Tutti i pavimenti in legno prodotti da Stemau S.r.l. riportano il marchio 100% Made in Italy e garantiscono quindi l’autenticità totalmente italiana, in quanto lavorati interamente presso lo stabilimento con sede a Roma (dal taglio all’essicazione, dal disegno alla progettazione, dalla scelta alla sezionatura, dalla calibratura alla listellatura, dalla piallatura alla lavorazione, dalla verniciatura al confezionamento).

Certificazione Catas Quality Award

La certificazione CATAS QUALITY AWARD attribuisce ed attesta al prodotto certificato la conformità nel tempo a specifici requisiti tecnici, tramite prove biologiche e meccaniche e tramite analisi di sicurezza chimica. CATAS è infatti è il più prestigioso istituto di ricerca e test di laboratorio italiano nel settore del legno. Tutti i pavimenti in legno prodotti da Stemau S.r.l. sono regolarmente sottoposti a rapporti di prova, attestanti la certificazione del sistema di conformità e di qualità.

Taber Test

Taber Test è, secondo la normativa UNI EN 9115, una metodologia di prova di applicazione internazionale che può essere impiegata anche nella misurazione della resistenza all’abrasione delle vernici per i pavimenti in legno. Il risultato della prova è espresso in forma di numero di giri necessari per consumare interamente la vernice, e dunque pregiudicare la protezione del legno, per effetto dell’azione di una speciale mola rivestita di abrasivo, avente caratteristiche normate. I risultati dei test, effettuati dai laboratori CATAS, attestano che le vernici utilizzate da Stemau S.r.l. sono altamente resistenti all’abrasione.

Certificazione FSC

Ultima, ma non per importanza, la considerazione che Stemau aderisce al programma FSC Consultation Platform. FSC è un’organizzazione internazionale non governativa dedicata alla promozione della gestione responsabile delle foreste del mondo e il certificato FSC assicura la provenienza del legno da foreste controllate.

STEMAU S.R.L. Sede Legale e Showroom: Via Pieve Ligure n.15 00168 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 30601438 Deposito e Showroom: Via Refrancore n.26 00166 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 45502260 Stabilimento di Produzione: Via Morsasco n.41 00166 Roma (RM) Italia | Tel: +39 06 45502260 e-mail: info@stemausrl.it | www.stemausrl.it

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Garbelotto 4.0: INNOVAZIONE e sostenibilità

IL PARCHETTIFICIO GARBELOTTO È DA SEMPRE PIONIERE NELLE NUOVE TECNOLOGIE E NELLA RICERCA E SVILUPPO, SIA NEI MACCHINARI CHE NELLE SOLUZIONI CHE POSSANO RENDERE PRODOTTI E PRODUZIONE ECOSOSTENIBILI

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viene invece instradato verso lo smaltimento che avviene in altiforni specializzati. La gestione avviene non sono il modo completamente automatica, ma anche tramite un sistema di intelligenza artificiale che ne regola i flussi per ottimizzare i consumi energetici. Un altro investimento volto a ottimizzare le materie prime per ridurre gli sprechi è il nuovo sistema per il taglio delle lamelle. La macchina utensile calcola gli spessori ideali per ogni tavola in modo tale da gestire al meglio la materia prima, ottenendo il maggior numero di lamelle con la massima qualità. La stessa filosofia è stata applicata in generale a tutta l’azienda nella sua complessità: robot antropomorfi gestiscono i carichi automatizzando e ottimizzando i processi nel reparto dove avvengono le operazioni di carico e scarico, un potente software gestionale coordina non solo il magazzino ma anche la parte produttiva, individuando sprechi e inefficienze.

nche in questo ultimo anno, che per tutti è stato sfidante, l’azienda non si mai fermata e non ha mai smesso di investire in nuove tecnologie che permettano di avere un controllo maggiore dei processi produttivi e quind di migliorarli e di renderli più efficienti. Sensorizzazione e digitalizzazione dei processi produttivi per poter ottenere un monitoraggio dell’azienda nella sua complessità e ricavare dati utili per una gestione più integrata e intelligente.

Le nuove tecnologie

Alcuni degli ultimi investimenti hanno riguardato i silos dove viene stoccata la segatura e la polvere di legno che derivano dalle varie lavorazioni. Un sistema completamente automatico smista il materiale dividendolo in vergine e non vergine: il primo viene destinato a un impianto a biomasse per il riscaldamento, il secondo

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Mercato PROTAGONISTI

Tutti gli investimenti in automazione e in digitalizzazione dei processi è stata compiuta con lo scopo di avere un’azienda sempre più connessa ed efficiente, con la conseguenza di poter offrire prodotti e servizi sempre più competitivi sul mercato. M a n o n s o l o i n n ov a z i o n e : d a s e m p r e i l Parchettificio Garbelotto è attento alle tematiche ambientali e alla sostenibilità. Tutta la nuova sede direzionale e il nuovo magazzino sono stati costruiti per essere energicamente neutri e utilizzare solo fonti di energia autoprodotte e rinnovabili: sul tetto troviamo infatti 4000mq di pannelli fotovoltaici con una produzione massima di 200 kwh, che durante il week end o le ore in cui l’azienda è chiusa, cede corrente elettrica alla rete. L’edificio è anche dotato di un impianto geotermico da 40kw per il raffreddamento e il riscaldamento.

PARCHETTIFICIO GARBELOTTO Via Mescolino 12 31012 Cappella Maggiore (Treviso) www.garbelotto.it

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EVOLUZIONE al PASSO con i TEMPI Collezione PRESTIGE

IDEE CHE TRAMUTANO IN PRODOTTI I CONCEPT DI ARCHITETTI, SUPPORTATI DALLA PARTE INGEGNERISTICA PER L’INDUSTRIALIZZAZIONE DELLE NUOVE IDEE

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Da questo reparto nascono linee nuove, si elabora e da un’idea si tramutano in prodotti i concept di architetti, supportate dalla parte ingegneristica per l’industrializzazione delle nuove idee. Tavar, nel suo programma di ristrutturazione anche commerciale, con un occhio oggi certamente più rivolto ai mercati esteri a livello globale oltre che a quello interno, è ancor più stimolata a “raccogliere” da queste nuove aree, potenzialmente molto più “fertili” dello statico mercato del real estate italiano. I Contatti soprattutto con Studi di Architettura e Interior Designers a livello mondiale suggeriscono, contribuiscono e coadiuvano a comprendere le tendenze dei

anni di presenza costante sul mercato significano molte cose. Significano una realtà solida, significa anche la flessibilità e la rapidità di adattamento al mercato che soprattutto nell’ultimo ventennio ha rivoluzionato completamente tecnologie costruttive e tipologie di prodotti richiesti dalla clientela e dal mercato dell’edilizia. Nel nuovo millennio siamo passati dal monopolio del massello a una presenza pressoché totale di prodotto ingegnerizzato a più strati con un nobile ed un supporto diversamente costruiti. Tavar è sempre stata al passo con i tempi su queste evoluzioni ma essere al passo con i tempi è ciò che anche la concorrenza, che davvero produce in Italia e non si limita a commercializzare, ha fatto e sta facendo. Diverso discorso invece è “creare tendenza”, ovvero studiare continuamente nuove soluzioni e linee innovative oltre a design originali e particolari per essere sempre “un passo avanti” e crearsi delle nicchie di “vantaggio”. Come i grandi Brand, nei settori dove il brand conta davvero (moda, automotive, etc...), la “preoccupazione” di essere copiati non viene mai interpretata come un problema ma come un punto di orgoglio, sapendo che la vera forza è la consapevolezza di poter creare ogni anno qualcosa di ulteriormente nuovo e di tendenza. Questa oggi è TAVAR dove un reparto di Ricerca e Sviluppo (non solo nel ramo tecnico ma anche e soprattutto in quello del “design”) è la punta di diamante e il core focus dell’azienda.

Collezione LIBERTY

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Tutti i segni del consumo del tempo, dei vecchi tagli sega fatti a mano su tavole e travi sono unici su ogni singolo pezzo e ne viene mantenuta l’originalità intervenendo solo con una leggerissima spazzolatura per eliminare eventuali schegge che possano essere origine di pericolo calpestando questi pavimenti a piedi nudi. La collezione TAVAR DECK, dove storicamente Tavar è leader (ricordiamo che già dall’anno 2000 Tavar ha ottenuto la certificazione MADE IN ITALY su questi prodotti poiché lavora il grezzo profilando, maschiando e processando l’intero prodotto all’interno dei suoi stabilimenti produttivi). In questo ambito (Decking) Tavar ha brevettato, e sta ancora brevettando, nuove soluzioni oltre al classico listone che molti altri competitors producono o commercializzano. Si tratta di Geometrie a “disegno” di altrettanto facile installazione ma che sono una NOVITA’ assoluta nel settore della pavimentazione in legno per esterno. Su questi prodotti, oltre a un brevetto sul design, e stata ottenuta la certificazione NTC 2018 per le categorie A-C-D che sono relative alla applicabilità negli ambienti affollati Alberghiero – Commerciale – Ristorazione. La collezione LYBERTY oggi è la punta di diamante nel settore SPINE. Tutti i produttori hanno una ampia gamma di Spina ma soprattutto dalla ns collaborazio-

Collezione MEMENTO

prodotti potenzialmente più ricercati e danno un importante supporto, prima in fase di studio comune e poi in fase di supporto alla vendita e alla divisione Ricerca e Sviluppo prodotti. In tal senso oggi quattro collezioni in particolare segnano una “peculiarità” delle novità che TAVAR pone sul mercato. La collezione PRESTIGE, all’apparenza una tavola in tre strati come molte altre presenti già sul mercato, ma interamente costruita in rovere dallo strato nobile alla lamella intera di controbilanciatura fino alle lamelle trasversali dello strato centrale. La gamma colori su PRESTIGE non è quella tradizionale della tinta monocolore ma è sempre un complesso di trattamenti misti tra reagenti, termotrattamenti e finiture di colore in passaggio semplice o doppio per dare un effetto unico a un prodotto che si presenta nella sua rusticità nodata (caratteristica della materia prima legno) unitamente ad una piallatura profonda eseguita a mano pezzo per pezzo. La collezione MEMENTO che si arricchisce oggi del pregiatissimo legno di TEAK, tutto in prima patina, ovvero derivante dal taglio della prima lamella di vecchie travi o tavole provenienti da demolizioni di edifici dell’epoca coloniale Olandese dell’arcipelago indonesiano, che pian piano vengono rimpiazzati da nuove costruzioni in cemento e mattoni.

Collezione TAVAR DECK

ne e presenza su mercati medio orientali è nata l’idea di uscire dallo schema delle spine “lineari”, siano esse italiane francesi o ungheresi, ed avventurarci nella ricerca e messa a punto di SPINE CURVE che ovviamente hanno ben diversa tecnologia produttiva non essendo profilate in linea ma lavorate a pantografo. Nei prossimi anni certamente, seguendo la medesima filosofia, TAVAR presenterà ancora altre novità esclusive a cui il reparto Ricerca e Sviluppo sta già alacremente lavorando. L’innovazione è il futuro.

TAVAR SRL via Medulino, 12 48122 Ravenna (RA) – Italy Tel. +39 0544 422727 Fax +39 0544 423931 www.tavar.it

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