STORIA E IDENTITÀ
di Massimo Faraggi
MITI DA SFATARE: porter e stout “Insomma, qual è la differenza fra porter e stout?”
A questo interrogativo risponde per noi Martyn Cornell, forse il maggiore esperto di stili di birra inglesi: “Non c’è alcuna differenza tra porter e stout.” Questa risposta lapidaria (citata verbatim) è data nelle prime righe di un articolo di Cornell di seguito riportato per gentile concessione dell’Autore. È nello stile di Cornell trattare gli argomenti birrari (che spesso altri scrittori affrontano senza il necessario approfondimento e senza la giusta competenza) fornendo giudizi tranchant, per poi sviluppare più ampiamente il
concetto in articoli ben documentati e argomentati, dove possono emergere posizioni meno nette. È il caso anche di questo articolo su porter e stout dove, nonostante l’incipit, emerge che forse, in alcune epoche e situazioni, qualche differenza può esserci stata. Ma attualmente? Invitiamo alla lettura dell’articolo di Cornell, per poi fare qualche altra riflessione in proposito.
Alcune considerazioni Martyn è stato esauriente, ma vale la pena di aggiungere alcune considerazioni. Assodato che in origine il termine stout indicava semplicemente una porter “forte” (stout porter), questo ci
porta a escludere che in generale il grist fosse sostanzialmente diverso fra porter “standard” e “stout” e, di conseguenza, tra porter e stout. È difficile, infatti, pensare che i birrifici dell’epoca si prendessero la briga di variare la selezione dei malti per birre dello stesso stile, semplicemente di gradazione differente, per esempio usando orzo tostato in un caso e malto black in un altro. Poteva invece succedere che un produttore facesse scelte diverse rispetto a un altro, come nel caso delle porter e stout londinesi che, al contrario di quelle irlandesi (basate solo su malto pale e black già a partire dal 1830), impiegavano ancora una percentuale di malti amber e brown. Una certa differenza ci poteva essere solo per le stout più forti quali le imperial e double stout.
La differenza della gradazione alcolica Riguardo all’unica differenza storicamente accertata (ovvero la gradazione), questa si può considerare ancora valida? Al riguardo è necessario fare una considerazione: quello delle porter attuali è uno stile che, in sostanza, è stato riesumato dopo essersi pressoché estinto. Questo fatto può sembrare strano agli occhi dei birrofili più giovani, abituati a degustare porter di birrifici di tutto il mondo: in realtà sul finire del XX secolo le birre denominate porter erano quasi del tutto scomparse. L’ultimo grande produttore, Guinness, cessò la produzione della sua popolare Porter negli anni ’70. Lo stile delle porter (come tanti
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BIRRA NOSTRA MAGAZINE
gennaio-febbraio 2022