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Le parole-chiave sono evidenziate e ti permetteranno di fissare le informazioni più importanti.
• Alla fine di ogni unità, gli Esercizi ti consentiranno di accertare le conoscenze acquisite, mentre con la Mappa potrai ripassare in modo sintetico tutto quello che hai imparato.
La fonologia studia i suoni (vocali e consonanti) e come si uniscono per formare le parole.
L’alfabeto
• L’alfabeto è l’insieme delle lettere (grafemi) con cui vengono scritti i suoni (fonemi).
• Ogni lettera ha una forma maiuscola e una forma minuscola:
- lettere maiuscole:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
- lettere minuscole:
a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z
• Le lettere dell’alfabeto sono 26 e si dividono in vocali, consonanti e lettere straniere (j, k, w, x, y).
• In base all’alfabeto, le parole si possono mettere in ordine alfabetico: anno, balena, casa…
Le vocali
• Le vocali sono suoni che si pronunciano senza l’aiuto di altri suoni.
• L’alfabeto italiano comprende cinque lettere per scrivere le vocali:
a e i o u
• I suoni delle vocali però sono sette, perché la e e la o possono essere aperte o chiuse (la pronuncia corretta è segnalata dal dizionario):
- quando l’accento è grave (è, ò) la vocale è aperta, come in cièlo e fuòco; - quando l’accento è acuto (é, ó) la vocale è chiusa, come in néro e ómbra.
• Le consonanti sono suoni che si uniscono a una vocale per essere pronunciati.
• L’alfabeto italiano comprende 16 consonanti:
b c d f g h l m n p q r s t v z
• La h è detta muta perché non ha un suono, è solo un segno grafico.
• La c e la g possono essere pronunciate in due modi:
suono dolce cena, ciotola, giro, giovane suono duro coro, chiave, gamba, grande
• La s può essere pronunciata in due modi:
suono dolce sbattere, caso, analisi suono aspro sedia, stampa, osso, gas
• La z può essere pronunciata in due modi:
suono dolce zampa, organizzare suono aspro pigrizia, durezza, tolleranza
• I dittonghi e i trittonghi sono gruppi di vocali che si pronunciano insieme.
• Il dittongo è l’unione delle vocali i e u con un’altra vocale, oppure l’unione di i e u fra loro.
• I possibili dittonghi sono:
ià piano uì guida iè piede ài mai
iò fioco èi lei
iù fiume òi poi
uà guardia ùi lui
uè guerra àu pausa uò uomo èu neutro
• Il trittongo è l’unione di tre vocali.
• I possibili trittonghi sono:
iài cambiai
ièi miei
iuò aiuola uài attuai
uòi suoi
uiè inquieto uià reliquia
• Lo iato è l’incontro di due vocali che si pronunciano separatamente.
• Lo iato si crea:
- quando le vocali a, e, o si incontrano tra loro: a-or-ta, cre-a-to, po-e-ta;
- quando le vocali a, e, o si incontrano con i o u accentata: mi-o, ba-u-le, bu-e.
• I digrammi sono coppie di lettere che formano un unico suono.
• I digrammi sono sette:
gn agnello, ragni, gnomi
ch panche, orchi
gh streghe, laghi
ci + a, o, u camicia, ciondolo, ciuffo
gi + a, o, u giardino, gioco, giudice
sc + e, i scena, scivolo
gl + i scogli, figli
• I trigrammi sono gruppi di tre lettere che formano un unico suono.
• I trigrammi sono due:
gli + a, e, o, u fogliame, raccogliere, artiglio, pagliuzza
sci + a, o, u sciarpa, guscio, asciutto
1 Separa con una barra i seguenti gruppi di lettere, in modo da ottenere frasi di senso compiuto.
1. Tuttiloaspettavamoconansia.
2. Prestolavatilafacciaevestiti.
3. Sauropassatuttoiltempodavantiallatelevisione.
4. LucianaforsevieneaPalermoconnoi.
2 In ogni frase c’è una parola con una lettera sbagliata. Sottolineala e riscrivila con la lettera corretta.
1. Antonio lavora giorno e botte. ( )
2. Apri il raso di marmellata! (...................................)
3. L’auto si fermò a un vetro dal fosso. (...................................)
4. Alzarsi al manto del gallo. (...................................)
5. Ha fatto una fossa falsa. ( )
3 Metti in ordine alfabetico i seguenti gruppi di parole, inserendo i numeri da 1 a 4.
1. tavolo gatto anno corsa
2. sedia bevanda rettile pallone
3. borsa berretto bullone ballo
4. veleno vittoria volume vulcano
5. parente pulsante piacere perno
4 In ciascuna parola, cambia la vocale evidenziata per formare una nuova parola. arto
nda
cervo ....................................................................................
ira .........................................................................................
p
5 In ciascuna parola, cambia la consonante evidenziata per formare una nuova parola.
sapore ................................................................................
pane ....................................................................................
moglie
orzo
tavola .................................................................................
lago ......................................................................................
gatto
cuccia
6 Indica se nelle seguenti parole la c e la g hanno un suono dolce o duro.
riga dolce duro carta dolce duro
gesto dolce duro cerimonia dolce duro
gelido dolce duro vicolo dolce duro
cura dolce duro vicenda dolce duro
7 Completa le parole nelle seguenti frasi con i dittonghi, i trittonghi e gli iati dell’elenco.
io – ia – uo – eo – uo – iu – ui – uoi – ia
1. Il l ne è considerato il re della savana.
2. La b.............................log............................. stud............................. le caratteristiche degli organismi viventi.
3. Il t rlo e l’albume sono all’interno dell’ vo.
4. Se v............................. un a.............................to rivolgiti a L.............................gi.
8 Completa le parole delle seguenti frasi con i digrammi e i trigrammi dell’elenco.
gi – sci – gi – gli – sc
1. Ho imparato un nuovo oglilingua.
2. Sandra è una ragazza affa inante.
3. Il mio orolo o va indietro.
4. Vorrei man are le ta atelle con il ragù.
fonemi (suoni della lingua)
studia
a volte formano
dittonghi per esempio: piede, mai, pausa trittonghi per esempio: miei, suoi iati per esempio: aorta, poeta
vocali cioè:
a, e, i, o, u
grafemi (lettere che rappresentano i fonemi)
sono a volte formano
tra le quali
consonanti cioè:
b, c, d, f, g, h, l, m, n, p, q, r, s, t, v, z
tra le quali
possono avere possono avere possono avere
suono aperto: cièlo, fuòco
suono chiuso: néro, ómbra
suono dolce: cena, giro
digrammi per esempio: agnello, aghi, chiave trigrammi per esempio: aglio, ascia
suono aspro: sedia, pigrizia e e o c e g s e z
suono duro: coro, gamba
suono dolce: sbattere, zampa
L’ortografia studia le regole per scrivere correttamente le parole e usare i segni di punteggiatura.
• Quando scrivi devi fare attenzione ad alcuni gruppi di lettere che si pronunciano in modo simile.
CU, QU
• Si usa sempre cu:
- nelle parole cuoco, cuore, cuoio, scuola, innocuo;
- quando dopo c’è una consonante: aculeo, custode.
• Si usa qu in tutti gli altri casi: questo, liquido, quoziente, colloquio.
CQU, QQU, CCU
NI, GN, GNI + vocale
• Si usa cqu quando il suono qu raddoppia: acqua, nacque, acquisto.
• Si usa qqu solo nella parola soqquadro.
• Si usa ccu quando dopo c’è una consonante: accusa.
• Si usa ni davanti a una vocale solo in poche parole: niente, genio, Campania.
• Si usa gn in tutti gli altri casi: agnello, sognare, ognuno.
• Si usa gni:
- quando la i è accentata: compagnia;
- nei verbi in -gnare: noi disegniamo, che voi sogniate.
LI, GLI + vocale
MP, MB
• Si usa sempre li:
- all’inizio di parola: liana, lievito (fanno eccezione i pronomi glielo, gliela…);
- quando il suono è doppio: allievo, allietare;
- in parole come olio, cavaliere, Italia, Giulio, Giulia.
• Si usa gli in tutti gli altri casi: coniglio, famiglia.
• Si usa sempre la m davanti alle consonanti p e b: tempo, lampada, ambizione, bambino.
• Fanno eccezione i composti di bene: benparlante, benpensante.
SCIE, SCE
CE, CIE, GE, GIE
• Si usa scie solo in scienza, coscienza e nei loro derivati (scienziato, incosciente, coscienzioso).
• Si usa sce in tutti gli altri casi: scena, ascensore, scelta, conoscenza.
• Si usano ce e ge nel plurale dei nomi che hanno una consonante prima della c o della g: provincia – province, frangia – frange.
• Si usano cie e gie:
- nel plurale dei nomi che hanno una vocale prima della c o della g: acacia – acacie, valigia – valigie;
- nel plurale dei nomi che hanno la -i accentata: farmacìa – farmacìe, bugìa – bugìe;
- nelle parole cielo, cieco, pasticciere, specie, società, sufficienza, igiene.
• In italiano tutte le consonanti si possono raddoppiare, tranne la h.
• Non si raddoppia mai:
- la b davanti al gruppo -ile (abile, mobiletto, incredibile);
- la z davanti ai gruppi -ia, -ie, -io, -ione (malizia, grazie, prezioso, nazione);
- la g davanti al gruppo -ione (prigione, ragionevole).
• La h serve per distinguere alcune parole che si pronunciano allo stesso modo.
ho (verbo avere) o (congiunzione) oh (esclamazione)
Io ho un cane. Vuoi la pasta o la pizza? Oh, che bello!
hai (verbo avere) ai (preposizione) ahi (esclamazione)
Tu hai molti amici. Andiamo ai giardinetti? Ahi, che dolore!
ha (verbo avere) a (preposizione) ah (esclamazione)
Alice ha sonno. Sono a casa. Ah, che sbadato!
hanno (verbo avere) anno (nome)
Loro hanno fame. Buon anno!
• La sillaba è un gruppo di suoni all’interno di una parola.
• Ogni sillaba contiene almeno una vocale: fo-to, Ro-ma, ra-gaz-zo, al-be-ri
• Quando scriviamo, per andare a capo correttamente bisogna fare la divisione in sillabe.
• Fanno parte della stessa sillaba:
le vocali di un dittongo cau-sa
le vocali di un trittongo co-piai
le lettere di un digramma i-gno-ran-za
le lettere di un trigramma o-ri-glia-re
il gruppo s + consonante pa-sta
i gruppi di consonanti che possono stare anche all’inizio di parola ca-pra
• Fanno parte di sillabe diverse:
le vocali di uno iato pa-e-se le consonanti doppie pal-la
il gruppo cq ac-qua
i gruppi di consonanti che non possono stare all’inizio di parola for-za
• L’accento è un fenomeno per cui il tono della voce si alza in corrispondenza di una sillaba della parola: Oggi faremo una verifica.
• L’accento viene sempre pronunciato, e in questo caso si parla di accento tonico.
• A volte l’accento viene anche scritto, e in questo caso si parla di accento grafico.
• È obbligatorio scrivere l’accento:
- sulle parole di due o più sillabe che hanno l’accento sull’ultima vocale: felicità, trentatré, lunedì, comò, lassù;
- sulle parole di una sola sillaba con due vocali: già, ciò, più (fanno eccezione qui e qua);
- su alcune parole di una sola sillaba, per distinguerle da altre che hanno un significato diverso:
dà (verbo dare) da (preposizione)
Chi mi dà una mano? Da dove vieni?
né (congiunzione) ne (pronome)
Né carne né pesce. Ne vuoi un po’?
è (verbo essere) e (congiunzione)
Sara è una ragazza. Hai carta e penna?
sé (pronome) se (congiunzione)
Pensava tra sé e sé. Dillo se lo sai.
là (avverbio) la (articolo e pronome)
Andiamo là. La vuoi la pizza?
sì (avverbio) si (pronome)
Ho detto di sì. Alessio si spaventò.
lì (avverbio) li (pronome)
Sei lì? Li conosco quei due.
L’elisione
• L’elisione è la caduta dell’ultima vocale di una parola davanti a un’altra parola che comincia per vocale.
• Quando si fa l’elisione, al posto della vocale caduta si segna l’apostrofo: la amica l’amica
• L’elisione è obbligatoria:
- con gli articoli lo, la e con le preposizioni articolate formate con lo e la: l’occhio, l’anima, sull’albero, dell’acqua;
- con gli aggettivi bello (bell’esempio), quello (quell’anno) e quella (quell’isola);
- con ci + i verbi essere ed entrare: c’era, c’entrava;
• L’elisione è vietata:
- davanti alle parole che iniziano con ia, ie, io, iu: lo iato, quella iena;
- con ci + le parole che iniziano per a, o, u (ci aiuterà, ci offrì, ci unisce) e le forme ho, hai, ha, hanno del verbo avere (ci ha invitato);
- con i pronomi li e le: li aspetto, le inviterò;
- con l’articolo le (le isole) e gli aggettivi quelle (quelle isole) e belle (belle isole);
- con l’articolo uno, perché davanti alle parole che iniziano per vocale o per h si usa la sua forma tronca un: un amico, un hotel.
• Il troncamento è la caduta dell’ultima vocale o sillaba di una parola davanti a un’altra parola.
• Quando si fa il troncamento, non si mette mai l’apostrofo: uno amico un amico
• Il troncamento è obbligatorio:
- con l’articolo uno e con alcuno, nessuno, ciascuno: un armadio, alcun aiuto, nessun altro, ciascun ragazzo;
- con gli aggettivi bello, quello + nomi che iniziano per consonante: bel libro, quel giorno;
- con l’aggettivo buono: buon anno, buon riposo;
- con i nomi signore, professore, ingegnere, dottore + un nome proprio: il signor Carli, il professor Said, l’ingegner Totti, il dottor Pieri.
• I segni di punteggiatura indicano le pause e il tono della voce quando scriviamo.
• I segni di punteggiatura principali sono:
Punto . Indica una pausa lunga alla fine della frase. Dopo che ha piovuto, è tornato il sereno.
Punto e virgola ; Separa gli elementi di un elenco complesso.
Alla festa c’erano: Alice e Sara, le mie amiche di scuola; Ahmed e Flavio, due ragazzi molto simpatici; i miei cugini e le mie cugine.
Due punti : Introducono un elenco o un discorso diretto.
La professoressa disse: «Ognuno vada al proprio posto».
Virgola , Separa gli elementi di un elenco.
In Toscana ho visitato Firenze, Siena, Pisa e Lucca.
Punto interrogativo ? Si usa alla fine di una domanda diretta.
Cosa vuoi mangiare per pranzo?
Punto esclamativo ! Si usa alla fine di una frase esclamativa, che esprime un ordine o un’emozione.
Vai subito in camera tua! Che gioia rivederti!
Puntini di sospensione …
Virgolette « » “ ”
Indicano che il discorso viene lasciato in sospeso, per esprimere imbarazzo o incertezza.
In effetti non saprei…
Possono essere basse (« ») o alte (“ ”).
Si usano all’inizio e alla fine di un discorso diretto.
Flavio disse: «Chi viene al cinema con me?».
• La maiuscola è obbligatoria: - all’inizio della frase: Arrivarono in ritardo;
- dopo il punto, il punto interrogativo e il punto esclamativo: Pensi di uscire? Non lo so ancora. Ci penserò. Che fame! Mi preparo un bel pranzo; - all’inizio di un discorso diretto: Paolo disse: «Preparatevi, usciamo!»; - nei nomi propri di persona (Carmen), di animale (il cane Pluto), di luoghi (la Sicilia); - nei nomi di festività (Natale, Ramadan).
1 Sottolinea l’alternativa corretta.
geniale / gegniale
discendere / disciendere
licuido / liquido ingenio / ingegno
igniorante / ignorante sonio / sogno
scuola / squola tenpo / tempo
gnente / niente
giocoliere / giocogliere
bilance / bilancie
ognuno / oniuno
2 Sottolinea l’alternativa corretta.
cosidetto / cosiddetto sopralluogo / sopraluogo
visibbile / visibile realizzazzione / realizzazione
sopramobile / soprammobile ragione / raggione contabbile / contabile seppure / sepure
priggione / prigione botola / bottola
polizia / polizzia
allarme / alarme
milennio / millennio
grattuggia / grattugia
3 Completa le frasi con le parole dell’elenco.
ho – oh! – hai – ai – ahi – anno – ho
1. già detto tuoi genitori che vuoi andare al cinema?
2. ............... che sorpresa! ............... appena ricevuto un messaggio di Bianca di cui non avevo notizie da un .
3. che male! sbattuto la testa contro l’armadietto del bagno!
4 Dividi in sillabe le seguenti parole.
bussola ...................................................... concreto ................................................... antologia scatolame campeggio canneto
5 Segna l’accento sulle parole che lo richiedono.
1. Berro una tazza di te e mangero solo meta di quella fetta di torta.
2. Su, decidetevi, ditemi di si.
3. Certamente questa situazione non fa piacere ne a me ne a voi.
4. Non parliamone piu. Decideremo quando saremo li.
5. Dove sara andato il gatto? Di qua o di la?
6 Fai l’elisione quando è possibile.
1. La nonna ha cucinato una ottima torta alla arancia.
2. Martina adora andare alla isola di Elba con i suoi amici.
3. Questo anno ho conosciuto una amica simpaticissima.
4. Uscito dalla acqua trovai sulla riva una ostrica.
5. Ci erano molti passeggeri sullo aereo.
7 Completa le frasi con i segni di punteggiatura mancanti.
1. Al ristorante abbiamo mangiato un antipasto un primo un secondo e un dolce
2. Teresa mi chiese Vuoi venire a fare una passeggiata
3. Buon compleanno
4. Nel museo c’erano molte opere statue dipinti gioielli preziosi e reperti archeologici
8 Nelle seguenti frasi inserisci le maiuscole dove servono.
1. attraverso via verdi si giunge in via leopardi.
2. la rai ha sede a roma.
3. il fiume ticino divide il piemonte dalla lombardia.
4. vuoi venire a palermo a pasqua?
5. mia zia anna abita in spagna.
scrivere bene le parole
dà le regole per
dividere le parole in sillabe per esempio: al-be-ri
usare i segni grafici
gruppi di lettere problematici per esempio:
cuore, acqua, sogno, compagnia consonanti doppie per esempio: palla, osso, rotto h per esempio: ho, hai, ha, hanno
apostrofo
accento per esempio: felicità
usare i segni di punteggiatura
si usa anche in a volte richiedono in particolare
va messo in caso di
non va messo in caso di
lettera maiuscola per esempio: punto, punto esclamativo, punto interrogativo
elisione per esempio: l’aquila, quell’isola
troncamento per esempio: un anno, bel libro
altri casi per esempio: nomi propri
Il verbo è una parte variabile del discorso. Questo vuol dire che cambia la sua forma per comunicare diverse informazioni.
Il verbo può indicare:
- un’azione compiuta dal soggetto (Flavio lancia il pallone);
- un’azione subita dal soggetto (Il pallone è lanciato da Flavio);
- un modo di essere del soggetto (Flavio è allegro).
La radice e la desinenza
• In tutti i verbi ci sono due parti:
- la prima parte si chiama radice: è invariabile, cioè non cambia, e contiene il significato del verbo (scriv-o, scriv-evate);
- la parte finale si chiama desinenza: è variabile, cioè cambia per indicare la persona, il numero, il modo e il tempo del verbo (scriv-o = prima persona singolare, modo indicativo, tempo presente; scriv-evate = seconda persona plurale, modo indicativo, tempo imperfetto).
• La persona è il soggetto del verbo.
• Le persone del verbo sono sei, tre per il singolare e tre per il plurale:
Prima io parl-o noi parl-iamo
Seconda tu parl-i voi parl-ate
Terza lui/lei parl-a loro parl-ano
• Il modo indica l’atteggiamento del soggetto verso l’azione o la situazione espressa dal verbo:
- certezza (Io vado a casa);
- desiderio o timore (Vorrei che tu andassi a casa);
- possibilità (Andrei a casa, se potessi);
- comando (Vai a casa!).
• I modi sono sette:
- quattro modi sono finiti, cioè indicano la persona e il numero:
Indicativo Congiuntivo Condizionale Imperativo io parlo che io parli io parlerei parla!
- tre modi sono indefiniti, cioè non indicano la persona e il numero:
Infinito Participio Gerundio parlare parlato parlando
• Il tempo indica quando avviene l’azione o la situazione espressa dal verbo:
- nello stesso momento in cui si parla (arrivo);
- in un momento precedente (arrivai);
- in un momento successivo (arriverò).
• I tempi principali sono tre:
Presente Passato Futuro io parlo io parlavo io parlerò
• I tempi si distinguono in semplici e composti:
- i tempi semplici sono formati da una sola parola: io parlavo, noi parleremo, voi parlaste, parlare, parlando;
- i tempi composti sono formati dall’ausiliare essere o avere + il participio passato: io avrei parlato, tu avevi parlato, che loro avessero parlato, avendo parlato.
L’indicativo
• L’indicativo esprime tutto ciò che è vero e sicuro: Il Sole illumina la Terra. Ieri ho comprato un giornale.
• L’indicativo ha otto tempi: - uno per il presente; - cinque per il passato; - due per il futuro.
Presente
indica un’azione che avviene nello stesso momento in cui si parla, oppure un’abitudine
Maria parla al telefono.
Ogni lunedì Maria va in piscina.
Imperfetto
indica un’azione avvenuta nel passato e che viene descritta nella sua durata
Passato prossimo
indica un’azione avvenuta in un passato non troppo lontano e che ha ancora un effetto sul presente
Maria ha rivisto con piacere le sue amiche.
Trapassato prossimo
indica un’azione avvenuta prima di un’altra nel passato
Maria prima parlava con un’amica. Maria parlava con l’amica che le aveva fatto un regalo.
Passato remoto
indica un’azione che è avvenuta e si è conclusa nel passato
Trapassato remoto
indica un’azione avvenuta prima di un’altra nel passato
Cristoforo Colombo sbarcò in America. Dopo che ebbe viaggiato per l’Oceano, Cristoforo Colombo sbarcò in America.
Futuro semplice
Futuro anteriore indica un’azione che deve ancora accadere indica un’azione che accadrà prima di un’altra
Il film finirà tra un’ora.
Quando il film sarà finito, torneremo a casa.
• Il congiuntivo esprime i fatti come li speriamo, li desideriamo o li ipotizziamo: Avessi ascoltato i tuoi consigli!
• Il congiuntivo ha quattro tempi:
Presente
esprime una possibilità, un desiderio, un timore o un dubbio riferito al presente
Passato
esprime una possibilità, un desiderio, un timore o un dubbio riferito al passato
Luca spera che la verifica vada bene. Luca spera che la verifica sia andata bene.
Imperfetto
esprime una possibilità, un desiderio, un timore o un dubbio riferito al presente e che non si può realizzare o di cui non si ha la certezza
Trapassato
esprime una possibilità, un desiderio, un timore o un dubbio riferito al passato e che non si è realizzato
Magari piovesse tutto il giorno! Ho temuto che Luca si fosse fatto male.
• Il condizionale indica un’azione che si può verificare solo a certe condizioni: Se facesse più caldo, mi tufferei in piscina.
• Il condizionale ha due tempi:
Presente
esprime un evento che si può realizzare nel presente o nel futuro a certe condizioni
Passato
esprime un evento che si poteva realizzare nel passato a certe condizioni
Se avessi tempo, preparerei il pranzo. Se avessi avuto tempo, avrei preparato il pranzo.
• L’imperativo esprime un comando, un ordine: Studia!
• L’imperativo ha solo il tempo presente.
• L’imperativo ha solo la 2a persona singolare (Mangia!) e plurale (Mangiate!).
• L’infinito esprime il significato generale del verbo: disegnare, leggere, dormire.
• L’infinito ha due tempi:
Presente
Passato
indica un’azione contemporanea o successiva rispetto alla frase precedente indica un’azione anteriore rispetto alla frase precedente
Andrei a fare due passi. Temo di aver fatto un errore nel compito.
• Il participio è un modo verbale che condivide delle caratteristiche con il nome, l’aggettivo e il verbo. Come il nome e l’aggettivo, cambia la desinenza in base al genere e al numero; come il verbo, esprime un tempo (presente o passato).
• Il participio ha due tempi:
Presente
Passato
ha valore di verbo, aggettivo o nome si usa per formare i tempi composti dei verbi
Ho visto un film emozionante = che emoziona. Sono andato a Roma l’anno scorso.
• Il gerundio spiega il significato della frase a cui è legato: Avendo perso (= Dato che avevo perso) l’autobus, arrivai in ritardo.
• Il gerundio ha due tempi:
Presente
Passato indica un’azione che avviene nello stesso momento di ciò che viene detto nella frase a cui è legato
indica un’azione che avviene prima di ciò che viene detto nella frase a cui è legato
Camminando per strada, inciampai e caddi. Avendo camminato molto, ero stanco.
• La coniugazione è l’insieme di tutte le forme che un verbo assume per indicare la persona, il numero, il modo e il tempo di una certa azione o situazione.
• I verbi essere e avere hanno una coniugazione propria, cioè diversa da quella di tutti gli altri verbi.
• Tutti gli altri verbi sono suddivisi in tre coniugazioni.
• Le coniugazioni si distinguono in base alla desinenza (la parte finale) dell’infinito presente:
prima coniugazione (-are) mangiare, raccontare, giocare
seconda coniugazione (-ere) temere, correre, prendere…
terza coniugazione (-ire) udire, fuggire, dormire…
• I verbi essere e avere hanno una coniugazione propria.
• I verbi essere e avere si chiamano verbi ausiliari quando si uniscono al participio passato di un verbo per formare i tempi composti: Io ero partito. Io ho vinto.
• I verbi essere e avere, quando sono usati da soli, hanno un significato proprio.
• Quando è usato da solo, il verbo essere può significare:
esistere Un tempo lì c’era una fattoria.
stare Le posate sono nel primo cassetto della credenza.
appartenere Questa matita è di Francesco.
• Inoltre il verbo essere ha la funzione di copula nel predicato nominale, quando unisce il soggetto a un nome o a un aggettivo: Il mare (soggetto) è (copula) calmo (aggettivo).
• Quando è usato da solo, il verbo avere può significare:
possedere Ho una casa sul lago.
ottenere Hai avuto un ottimo risultato in quella gara! sentire Oggi ho mal di testa.
Modi finiti
Tempi semplici Tempi composti Tempi semplici Tempi composti Indicativo
presente passato prossimo imperfetto trapassato prossimo io sono tu sei lui/lei è noi siamo
voi siete loro sono
io sono stato
tu sei stato
lui/lei è stato/a
noi siamo stati
voi siete stati
loro sono stati
io ero tu eri
lui/lei era
noi eravamo
voi eravate loro erano
io ero stato tu eri stato
lui/lei era stato/a noi eravamo stati
voi eravate stati loro erano stati
passato remoto trapassato remoto futuro semplice futuro anteriore io fui tu fosti
lui/lei fu noi fummo voi foste loro furono
io fui stato tu fosti stato
lui/lei fu stato/a noi fummo stati
voi foste stati
loro furono stati
io sarò tu sarai
lui/lei sarà
noi saremo
voi sarete loro saranno
Congiuntivo
io sarò stato tu sarai stato
lui/lei sarà stato/a noi saremo stati
voi sarete stati loro saranno stati
presente passato imperfetto trapassato
che io sia
che tu sia
che lui/lei sia che noi siamo
che voi siate che loro siano
che io sia stato
che tu sia stato
che lui/lei sia stato/a che noi siamo stati
che voi siate stati che loro siano stati
che io fossi
che tu fossi
che lui/lei fosse che noi fossimo
che voi foste che loro fossero
che io fossi stato
che tu fossi stato che lui/lei fosse stato/a che noi fossimo stati che voi foste stati che loro fossero stati
Condizionale Imperativo
presente passato presente io sarei tu saresti lui/lei sarebbe noi saremmo voi sareste loro sarebbero
io sarei stato tu saresti stato lui/lei sarebbe stato/a noi saremmo stati
voi sareste stati loro sarebbero stati
/ sii tu!
(sia lui/lei!) (siamo noi!)
siate voi! (siano loro!)
Modi indefiniti
Infinito Participio
Gerundio
presente passato presente passato presente passato essere essere stato essente o ente stato essendo essendo stato
Tempi semplici Tempi composti
Modi finiti
Tempi semplici Tempi composti Indicativo
presente passato prossimo imperfetto trapassato prossimo io ho tu hai
lui/lei ha noi abbiamo
voi avete loro hanno
io ho avuto
tu hai avuto
lui/lei ha avuto
noi abbiamo avuto
voi avete avuto
loro hanno avuto
io avevo tu avevi
lui/lei aveva noi avevamo
voi avevate loro avevano
io avevo avuto tu avevi avuto
lui/lei aveva avuto
noi avevamo avuto
voi avevate avuto
loro avevano avuto
passato remoto trapassato remoto futuro semplice futuro anteriore io ebbi tu avesti
lui/lei ebbe
noi avemmo voi aveste loro ebbero
io ebbi avuto tu avesti avuto
lui/lei ebbe avuto
noi avemmo avuto
voi aveste avuto
loro ebbero avuto
io avrò tu avrai
lui/lei avrà
noi avremo voi avrete loro avranno
Congiuntivo
che io abbia avuto
che tu abbia avuto
che lui/lei abbia avuto che noi abbiamo avuto
io avrò avuto tu avrai avuto
lui/lei avrà avuto
noi avremo avuto
voi avrete avuto loro avranno avuto
presente passato imperfetto trapassato che io abbia che tu abbia che lui/lei abbia che noi abbiamo che voi abbiate che loro abbiano
che voi abbiate avuto che loro abbiano avuto
Condizionale
io avrei avuto tu avresti avuto lui/lei avrebbe avuto noi avremmo avuto
che io avessi che tu avessi che lui/lei avesse che noi avessimo che voi aveste che loro avessero
presente passato presente io avrei tu avresti lui/lei avrebbe noi avremmo voi avreste loro avrebbero
voi avreste avuto loro avrebbero avuto
che io avessi avuto che tu avessi avuto che lui/lei avesse avuto che noi avessimo avuto che voi aveste avuto che loro avessero avuto
Imperativo
/ abbi tu! (abbia lui/lei!) (abbiamo noi!) abbiate voi! (abbiano loro!)
Modi indefiniti
Infinito Participio Gerundio presente passato presente passato presente passato avere avere avuto avente avuto avendo avendo avuto
La prima coniugazione attiva: il verbo parlare
Modi finiti
Tempi semplici Tempi composti
Tempi semplici Tempi composti
Indicativo
presente passato prossimo imperfetto trapassato prossimo io parlo
tu parli
lui/lei parla
noi parliamo
voi parlate
loro parlano
io ho parlato
tu hai parlato
lui/lei ha parlato
noi abbiamo parlato
voi avete parlato
loro hanno parlato
io parlavo tu parlavi
lui/lei parlava
noi parlavamo
voi parlavate
loro parlavano
io avevo parlato tu avevi parlato
lui/lei aveva parlato
noi avevamo parlato
voi avevate parlato
loro avevano parlato
passato remoto trapassato remoto futuro semplice futuro anteriore io parlai
tu parlasti
lui/lei parlò noi parlammo voi parlaste
loro parlarono
io ebbi parlato
tu avesti parlato
lui/lei ebbe parlato
noi avemmo parlato
voi aveste parlato
loro ebbero parlato
io parlerò tu parlerai
lui/lei parlerà
noi parleremo
voi parlerete
loro parleranno
Congiuntivo
io avrò parlato tu avrai parlato
lui/lei avrà parlato noi avremo parlato voi avrete parlato
loro avranno parlato
presente passato imperfetto trapassato che io parli che tu parli che lui/lei parli che noi parliamo che voi parliate che loro parlino
che io abbia parlato che tu abbia parlato che lui/lei abbia parlato che noi abbiamo parlato che voi abbiate parlato che loro abbiano parlato
Condizionale
che io parlassi che tu parlassi che lui/lei parlasse che noi parlassimo che voi parlaste che loro parlassero
presente passato presente io parlerei tu parleresti lui/lei parlerebbe noi parleremmo voi parlereste loro parlerebbero io avrei parlato tu avresti parlato
lui/lei avrebbe parlato noi avremmo parlato voi avreste parlato loro avrebbero parlato / parla tu!
(parli lui/lei!) (parliamo noi!) parlate voi! (parlino loro!)
Modi indefiniti
Infinito Participio
che io avessi parlato che tu avessi parlato che lui/lei avesse parlato che noi avessimo parlato che voi aveste parlato che loro avessero parlato
Imperativo
Gerundio presente passato presente passato presente passato parlare avere parlato parlante parlato parlando avendo parlato
Modi finiti
Tempi semplici Tempi composti
Tempi semplici Tempi composti Indicativo
presente passato prossimo imperfetto trapassato prossimo io credo tu credi
lui/lei crede noi crediamo voi credete loro credono
io ho creduto tu hai creduto
lui/lei ha creduto
noi abbiamo creduto
voi avete creduto loro hanno creduto
io credevo tu credevi
lui/lei credeva noi credevamo voi credevate loro credevano
io avevo creduto tu avevi creduto
lui/lei aveva creduto noi avevamo creduto
voi avevate creduto loro avevano creduto
passato remoto trapassato remoto futuro semplice futuro anteriore io credetti tu credesti
lui/lei credette noi credemmo voi credeste loro credettero
io ebbi creduto tu avesti creduto
lui/lei ebbe creduto
noi avemmo creduto
voi aveste creduto loro ebbero creduto
io crederò tu crederai
lui/lei crederà noi crederemo voi crederete loro crederanno
Congiuntivo
io avrò creduto tu avrai creduto
lui/lei avrà creduto
noi avremo creduto
voi avrete creduto loro avranno creduto
presente passato imperfetto trapassato che io creda che tu creda che lui/lei creda che noi crediamo che voi crediate che loro credano che io abbia creduto che tu abbia creduto che lui/lei abbia creduto che noi abbiamo creduto che voi abbiate creduto che loro abbiano creduto
Condizionale
che io credessi che tu credessi che lui/lei credesse che noi credessimo che voi credeste che loro credessero che io avessi creduto che tu avessi creduto che lui/lei avesse creduto che noi avessimo creduto che voi aveste creduto che loro avessero creduto
Imperativo presente passato presente io crederei tu crederesti lui/lei crederebbe noi crederemmo voi credereste loro crederebbero
io avrei creduto tu avresti creduto lui/lei avrebbe creduto noi avremmo creduto voi avreste creduto loro avrebbero creduto / credi tu! (creda lui/lei!) (crediamo noi!) credete voi! (credano loro!)
Modi indefiniti
Infinito Participio Gerundio presente passato presente passato presente passato credere avere creduto credente creduto credendo avendo creduto
Modi finiti
Tempi semplici Tempi composti
io ho sentito tu hai sentito
lui/lei ha sentito noi abbiamo sentito
Tempi semplici Tempi composti Indicativo
io sentivo tu sentivi
lui/lei sentiva noi sentivamo
io avevo sentito tu avevi sentito
lui/lei aveva sentito noi avevamo sentito
presente passato prossimo imperfetto trapassato prossimo io sento tu senti lui/lei sente noi sentiamo voi sentite loro sentono
voi avete sentito loro hanno sentito
voi sentivate loro sentivano
voi avevate sentito loro avevano sentito
passato remoto trapassato remoto futuro semplice futuro anteriore io sentii tu sentisti lui/lei sentì noi sentimmo voi sentiste loro sentirono
io ebbi sentito tu avesti sentito
lui/lei ebbe sentito noi avemmo sentito
voi aveste sentito loro ebbero sentito
io sentirò tu sentirai
lui/lei sentirà
noi sentiremo
voi sentirete loro sentiranno
Congiuntivo
io avrò sentito tu avrai sentito
lui/lei avrà sentito
noi avremo sentito
voi avrete sentito loro avranno sentito
presente passato imperfetto trapassato che io senta che tu senta che lui/lei senta che noi sentiamo che voi sentiate che loro sentano che io abbia sentito che tu abbia sentito che lui/lei abbia sentito che noi abbiamo sentito che voi abbiate sentito che loro abbiano sentito
Condizionale
che io sentissi che tu sentissi che lui/lei sentisse che noi sentissimo che voi sentiste che loro sentissero
che io avessi sentito che tu avessi sentito che lui/lei avesse sentito che noi avessimo sentito che voi aveste sentito che loro avessero sentito
Imperativo presente passato presente io sentirei tu sentiresti lui/lei sentirebbe noi sentiremmo voi sentireste loro sentirebbero io avrei sentito tu avresti sentito lui/lei avrebbe sentito noi avremmo sentito voi avreste sentito loro avrebbero sentito / senti tu! (senta lui/lei!) (sentiamo noi!) sentite voi! (sentano loro!)
Modi indefiniti
Infinito Participio
Gerundio
presente passato presente passato presente passato sentire avere sentito sentente o senziente sentito sentendo avendo sentito
• I verbi irregolari sono quelli che non seguono il modello della loro coniugazione: per esempio, il verbo andare all’indicativo presente usa un’altra radice (vado).
Verbi irregolari della prima coniugazione
Infinito Indicativo presente
Indicativo passato remoto
Indicativo passato prossimo andare io vado io andai io sono andato dare io do io diedi io ho dato fare io faccio io feci io ho fatto stare io sto io stetti io sono stato
Verbi irregolari della seconda coniugazione
Infinito Indicativo presente
Indicativo passato remoto
Indicativo passato prossimo bere io bevo io bevvi io ho bevuto cadere io cado io caddi io sono caduto chiedere io chiedo io chiesi io ho chiesto dovere io devo io dovetti io ho dovuto mettere io metto io misi io ho messo potere io posso io potei io ho potuto ridere io rido io risi io ho riso rimanere io rimango io rimasi io sono rimasto sapere io so io seppi io ho saputo scrivere io scrivo io scrissi io ho scritto vivere io vivo io vissi io ho vissuto volere io voglio io volli io ho voluto
Verbi irregolari della terza coniugazione
Infinito Indicativo presente
Indicativo passato remoto
Indicativo passato prossimo dire io dico io dissi io ho detto salire io salgo io salii io sono salito uscire io esco io uscii io sono uscito venire io vengo io venni io sono venuto
I verbi transitivi
• I verbi transitivi esprimono un’azione che passa dal soggetto al complemento oggetto.
• Il complemento oggetto:
- si collega al verbo direttamente, senza l’aiuto di preposizioni; - risponde alla domanda «chi?, che cosa?».
Soggetto
Verbo transitivo Complemento oggetto Alessandro ascolta (che cosa?) la musica.
I verbi intransitivi
• I verbi intransitivi esprimono un’azione che rimane sul soggetto oppure un’azione che passa dal soggetto a un complemento indiretto.
• I complementi indiretti:
- si collegano al verbo con l’aiuto di preposizioni; - rispondono ad altre domande, per esempio «dove?», «quando?», «perché?».
Soggetto
Verbo intransitivo Complemento indiretto Alessandro va (dove?) a scuola.
Gli ausiliari dei verbi transitivi e intransitivi
• I verbi transitivi formano i tempi composti con l’ausiliare avere Alessandro ha ascoltato la musica.
• I verbi intransitivi formano i tempi composti:
- per lo più con l’ausiliare essere: Alessandro è andato a scuola;
- a volte con l’ausiliare avere: Alessandro ha dormito.
• Per ogni verbo, il dizionario indica se è transitivo o intransitivo e con quale ausiliare forma i tempi composti.
• La forma del verbo esprime il rapporto tra il verbo e il soggetto.
• Un verbo è di forma attiva quando il soggetto compie l’azione espressa dal verbo.
• La forma attiva è possibile sia con i verbi transitivi che con i verbi intransitivi.
Soggetto
Verbo di forma attiva Complemento oggetto
Giulia scrive una lettera.
• Un verbo è di forma passiva quando il soggetto subisce l’azione espressa dal verbo.
• La forma passiva si costruisce con l’ausiliare essere + il participio passato del verbo.
• La forma passiva è possibile solo con i verbi transitivi.
• Nella forma passiva l’azione è compiuta dal complemento d’agente.
Soggetto
Verbo di forma passiva Complemento d’agente
Una lettera è scritta da Giulia.
• La forma passiva si può costruire anche con l’ausiliare venire + il participio passato del verbo: Una lettera viene scritta da Giulia.
• Un verbo è di forma riflessiva quando l’azione parte dal soggetto e ritorna sul soggetto.
• La forma riflessiva si costruisce con una particella pronominale (mi, ti, si, ci, vi), che svolge la funzione di complemento oggetto:
Giulia si lava = Giulia lava (chi?) sé stessa.
• La forma riflessiva è possibile solo con i verbi transitivi.
Soggetto
Particella pronominale Verbo transitivo
Giulia si lava.
I verbi impersonali
• I verbi impersonali non hanno bisogno di un soggetto.
• I verbi impersonali più comuni sono:
- i verbi che indicano fenomeni atmosferici: piove, nevica, fa freddo, fa caldo;
- verbi come bisogna, sembra, conviene.
• I verbi impersonali si usano solo alla terza persona singolare o nei modi indefiniti.
I verbi servili
• I verbi servili si uniscono a un verbo all’infinito per esprimere un significato particolare
• I verbi servili sono potere, dovere e volere: potere indica possibilità o permesso Posso uscire? dovere indica obbligo o necessità Devo uscire.
volere indica volontà o intenzione Voglio uscire.
verbi fraseologici
• I verbi fraseologici si uniscono ad altri verbi per precisare come l’azione si sviluppa nel tempo:
iniziare a, cominciare a + infinito l’azione inizia Inizio a fare i compiti. stare + gerundio l’azione si svolge Sto facendo i compiti. continuare a + infinito l’azione continua Continuo a fare i compiti finire di, smettere di + infinito l’azione finisce Finisco di fare i compiti.
• Altri verbi fraseologici precisano il rapporto tra il soggetto e l’azione: sforzarsi di, provare a + infinito il soggetto tenta l’azione
Provo a fare l’esercizio. fare, lasciare + infinito il soggetto provoca l’azione
Ti faccio giocare.
1 Sottolinea il verbo presente in ogni frase.
1. I nuvoloni scuri all’orizzonte annunciavano l’arrivo di un temporale.
2. L’acqua scorre nelle tubature.
3. Per il compleanno di mia sorella abbiamo preparato una crostata alla frutta.
4. Il gattino dormiva beatamente nella sua comoda cuccia.
5. La nonna ci telefona tutte le sere.
6. Mi presteresti il compasso?
2 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi.
1. Camminando in riva al mare, a ogni passo i miei piedi affondavano nella sabbia umida.
2. Hai mai partecipato a manifestazioni organizzate per proteggere la natura?
3. La fantasia consente di compiere viaggi oltre ogni limite di tempo e di spazio.
4. Quando leggi a voce alta, cambia intonazione a seconda dei personaggi di cui si riportano le parole!
5. Ricordi le fiabe che ti raccontava la nonna?
6. I miei genitori non permettono che io esca di casa da solo.
7. La bambina, prima di andare a letto, ascoltava le favole che i genitori le leggevano.
8. Cerca di convincere chi ti ascolta che il libro che hai letto è straordinario.
3 Per ogni voce verbale, indica la radice, la desinenza, la persona e il numero. amavate dormono scriveremo studiasti ........................................................................................................................................................................................... telefona
arrivò
regalarono ascolterei
4 Classifica i verbi dell’elenco in due gruppi: modi finiti e modi indefiniti.
corri! – vincemmo – correndo – dormiva – catturato – inventerà – aver mangiato –giocando – dormisse – dimenticherei – promosso – inventando – guarda! – scoprirei –avendo copiato
Modi finiti:
Modi indefiniti:
5 Indica se i seguenti verbi sono di modo finito (F) o indefinito (I).
lasciò F I aveva ascoltato F I cantasti F I avendo ottenuto F I dire F I raccontarono F I
difeso F I parlante F I
avere sentito F I proporre F I preparerete F I avrebbe risposto F I leggendo F I avere pulito F I lucidava F I hai nascosto F I
6 Indica se i verbi sottolineati sono al tempo presente (PR), passato (PA) o futuro (FU).
1. Domani inizierà il corso di nuoto. PR PA FU
2. Kevin dormiva serenamente. PR PA FU
3. Al mare passammo delle giornate spensierate. PR PA FU
4. Chiederemo al professore di rispiegare la lezione. PR PA FU
5. Prendo l’ombrello, dato che piove. PR PA FU
6. La lettera anonima conteneva una poesia romantica. PR PA FU
7. In inverno visiteremo Praga o Budapest. PR PA FU
8. Siete già a casa? PR PA FU
7 Nelle seguenti frasi sottolinea i tempi semplici e cerchia i tempi composti.
1. Hai imparato a memoria la poesia?
2. Se tu sapessi chi abbiamo visto!
3. Ho dormito per otto ore.
4. L’anziano camminava quando fu investito.
5. Credevo che tu fossi già arrivato a Trieste.
6. Spero che Chiara mi telefoni.
8 Completa la tabella scrivendo la prima persona singolare dei tempi richiesti dell’indicativo.
Presente Imperfetto Passato prossimo Futuro semplice accompagnare cantare temere dormire partire leggere disegnare
9 Completa le frasi inserendo i verbi fra parentesi, coniugati al modo indicativo e al tempo che ritieni adatto.
1. Io (sentire) .................................. delle voci, sicuramente Andrea (arrivare) ...................................
2. L’aereo (partire) in ritardo.
3. Sergio in camera sua (suonare) la chitarra.
4. Nel cielo ci (essere) tante stelle.
5. Al mare (trascorrere) .................................. dei giorni bellissimi.
6. Per la verifica di domani Anna (ripassare) .................................. gli ultimi argomenti.
10 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al congiuntivo.
1. È necessario che arriviate qui al più presto.
2. Se mi avessero offerto quel lavoro di interprete lo avrei accettato.
3. Sembra che abbia finito di nevicare.
4 Magari tu venissi con noi!
5. Mi sarebbe piaciuto che Fausto mi prestasse il suo slittino.
6. Immaginiamo quanto tu abbia sofferto.
11 Completa la tabella coniugando al congiuntivo presente i tre verbi indicati. sentire scherzare leggere
Greta pensa che io
Greta pensa che tu Greta pensa che lui / lei
Greta pensa che noi
Greta pensa che voi
Greta pensa che loro
12 Sottolinea l’alternativa corretta.
1. Bisogna che tu non hai / abbia paura di sbagliare.
2. È bene che andate / andiate a trovare la zia.
3. Desideravo che Elena veniva / venisse al cinema con noi.
4. Sarei passato da voi se avessi / avessi avuto tempo.
13 In quale frase il verbo dare è coniugato correttamente?
A Se tu mi darai retta otterresti facilmente ciò che vuoi.
B Se tu mi dessi retta otterresti facilmente ciò che vuoi.
C Se tu mi davi retta otterresti facilmente ciò che vuoi.
D Se tu mi daresti retta otterresti facilmente ciò che vuoi.
14 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al condizionale presente.
1. Laura sverrebbe se vedesse tutto quel sangue.
2. Potrei prestarti io il libro di Spagnolo.
3. Sarei del parere di telefonare al medico.
4. Mi potrebbe cambiare dieci euro?
5. Verresti in piscina con noi?
15 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al condizionale.
1. Come vorrei essere solo in un’isola deserta!
2. Che cosa avresti potuto fare?
3. Sarebbe bello vederci durante le vacanze!
4. Non avrei mai immaginato che avrebbe fatto questo per noi.
5. Martino non sapeva ancora se sarebbe partito.
6. Vorrei andare in piscina domani pomeriggio.
16 L a voce verbale avresti raccolto è:
A indicativo futuro anteriore
B condizionale passato
C indicativo futuro semplice
D congiuntivo passato
17 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi all’imperativo.
1. Rispondi solo se sei interrogato.
2. Organizzate voi la gita!
3. Chiudi la porta.
4. Venite avanti lentamente e rispettate la fila.
5. Nasconditi dietro il divano e sta’ zitto.
6. Aspettate, non correte.
18 Scrivi l’imperativo della seconda persona singolare e plurale dei seguenti verbi.
cantare piangere
sentire correggere
saltare .................................................................................... salire ........................................................................................
dormire ................................................................................. leggere ...................................................................................
rispondere .......................................................................... spegnere ............................................................................... chiudere spingere
19 Riscrivi i seguenti ordini usando l’imperativo. Segui l’esempio.
1. La mamma disse a Claudia… di apparecchiare la tavola: APPARECCHIA LA TAVOLA di andare a fare la doccia: ........................................................................................................................................... di aprire la finestra:
2. L’insegnante di Scienze motorie disse alla classe… di fare due giri di corsa: FATE DUE GIRI DI CORSA di non chiacchierare: di saltellare per cinque minuti: ...............................................................................................................................
20 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi all’infinito presente e cerchia i verbi all’infinito passato.
1. Dopo aver sonnecchiato a lungo, andò a dormire.
2. Se non si sa cosa dire è meglio stare zitti.
3. Sapeva di meritare un rimprovero.
4. Non puoi volere sempre tutto.
5. Sognò di essere tornato bambino.
6. Partirono dopo aver caricato tutti i bagagli.
7. Dopo aver finito i compiti, decisi di uscire.
8. Posso chiedere un chiarimento?
21 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al participio.
1. Parcheggiata l’auto, ci dirigemmo a piedi in centro.
2. La tua gonna ha l’orlo scucito.
3. La vostra è solo una calma apparente.
4. I partecipanti si siedano.
5. Nel mese entrante dovremo fare molte spese per la casa.
6. Ho visto un documentario riguardante la savana.
7. L’acqua è la bevanda più dissetante che ci sia.
8. Il nostro treno è partito in ritardo.
22 Completa le frasi con i verbi al participio passato dell’elenco.
corse – partiti – portato – incontrato – pentiti – compiuto – andati – ascoltato – convinti
1. Maria e Ugo sono a Torino.
2. I ragazzi hanno la testimonianza di un partigiano.
3. I tre bambini non si sono ............................................. del gesto che hanno ..............................................
4. Abbiamo ............................................. Ettore e Fabio e li abbiamo ............................................. a venire con noi a vedere la partita.
5. All’arrivo dei nonni le due nipotine sono ............................................. incontro a loro.
6. Quando siamo ............................................. per il mare, abbiamo ............................................. con noi solo abiti estivi.
23 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi al gerundio presente e cerchia i verbi al gerundio passato.
1. Avendo parlato con Giulio ho saputo che tuo fratello si è laureato.
2. Parigi, essendo attraversata dalla Senna, è divisa in due parti distinte.
3. Ridendo e scherzando si erano fatte le dieci di sera.
4. Non avendo avuto denaro sufficiente, non potei acquistare quel monolocale nel centro.
5. Quando è agitata, Chiara si calma giocando con la sua bambola preferita.
6. Ho ritagliato il biglietto facendo molta attenzione.
24 Completa le frasi con i verbi al gerundio dell’elenco.
correndo – guardando – avendo sentito – andando – essendo
1. ............................................. scuola ho assistito a un incidente.
2. Pur ............................................. gemelli, Gianni e Luca non si assomigliano.
3. Anche non riuscirai ad arrivare in tempo.
4. dalla finestra della mia camera, vedo la piscina.
5. queste parole, Maria si mise a piangere.
25 Nelle seguenti frasi sottolinea le voci dei verbi essere e avere usati come ausiliari.
1. Oggi ho mangiato una minestra che è stata preparata dalla nonna.
2. L’acqua del fiume ha raggiunto un livello più alto di quello che aveva ieri.
3. Laura è nata nel mese di luglio.
4. Ha preso lo zaino ed è andato via.
26 Completa le frasi con gli ausiliari dell’elenco.
ho – sarò – ho – aveva – è – è stato – è – hai – hanno
1. A luglio ...................... ospitato da alcuni amici in Sardegna.
2. ...................... riportato a Rosa gli occhiali che ...................... dimenticato a casa mia.
3. Il temporale finito; nel cielo comparso un bell’arcobaleno.
4. indossato i pantaloni che ti regalato?
5. saputo che Filippo ingaggiato nella nostra squadra.
27 In quale frase il verbo essere è usato con significato proprio?
A Davide è sceso a precipizio per le scale.
B Davide è uscito con gli amici.
C Davide è stato consolato da Irene.
D È in casa Davide?
28 In quale frase il verbo avere è usato con significato proprio?
A Davide ha aiutato i genitori ad apparecchiare.
B Davide aveva studiato tutto il pomeriggio.
C Davide aveva fame.
D Hai visto Davide?
29 Indica a quale coniugazione appartengono i seguenti verbi. leggere lavare
correre ................................................................................... ubbidire .................................................................................
mangiare .............................................................................. perdere ...................................................................................
cucire ...................................................................................... urtare ......................................................................................
crescere pensare
30 Scrivi l’infinito dei seguenti verbi e indica a quale coniugazione appartengono. unto ......................................................................................... spingeste ..............................................................................
vinse ........................................................................................ fuggiva ...................................................................................
finito ........................................................................................ piangente .............................................................................
chiamavano dormiva
correndo unì
31 Completa le seguenti frasi seguendo le indicazioni tra parentesi.
1. Michele e Alessandro la prossima estate (viaggiare: indicativo, futuro semplice) per vedere Parigi e Londra.
2. Io (sognare: indicativo, presente) poco; a voi invece basta chiudere gli occhi e (sognare: indicativo, presente) !
3. (Allacciare: imperativo, presente) le scarpe a Giovanni! Io non posso chinarmi.
4. Il prossimo mese la zia (incominciare: indicativo, futuro semplice) la cura.
Anoilaparola! Didattica inclusiva ISBN978-88-472-4267-8
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE, GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento
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• Approccio metodologico inclusivo per fasi di apprendimento (Rifletto, Apprendo, Fisso, Faccio)
• Massiccia presenza e varietà di esercizi, con percorsi personalizzati
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