Amore è - Classi 4-5

Page 1

E R AM O

. . . è


CLASSE QUARTA LA GIOIA DI SENTIRSI AMATI 3 4

Un cuore con tanti perché Siamo tutti... grandi talenti!

5

Storie che scaldano il cuore

6

Dai il meglio di te!

La “voce” del mondo

I SEGNI DELLE RELIGIONI 7 8 9 10 11 12 14 16

La religione Segni di antiche religioni Nell’Egitto dei Faraoni Il tempio e aldilà degli Egizi Gli dei dell’antica Grecia

Le parole dell’intercultura

S come... SEGNI RELIGIOSI NEL MONDO La Bibbia: traccia scritta... ... di una Storia di Salvezza Verso l’anno zero

GESÙ, VERO UOMO E IL SUO TEMPO 17 18

Arte e immagine

19 20 21 22 24

Il cuore del cristianesimo Quattro autori per Gesù Come nascono i Vangeli? La vita di Gesù Le fonti storiche su Gesù

Gesù nella storia

La festa del Natale

NEL PAESE DI GESÙ 26 28 30 32 34 36 38 40

Dov’è vissuto Gesù? Il potere al tempo di Gesù In Palestina, al tempo di Gesù Una fede viva: ieri e oggi Il Tempio di Erode Gruppi sociali e religiosi La Palestina oggi

Le parole dell’intercultura P come... PACE

IL MESSAGGIO DI GESÙ 42 43

44

45 46 47

Un uomo che fa bene al cuore Le parole di Gesù

Storie che scaldano il cuore

Edith Stein

Marta e Maria Gesù e lo straniero

Arte e immagine

La festa di Pasqua

GESÙ, VERO DIO, VINCE LA MORTE 48 50 51 52 54

L’ultima settimana di Gesù Il mistero della Sindone La Settimana Santa

Andiamo a... Gerusalemme Dalla Pasqua alla Chiesa

CLASSE QUINTA

INDICE

LA GIOIA DI SENTIRSI AMATI 55 56

Io: un cuore in viaggio Il viaggio di San Francesco

LA COMUNITÀ CRISTIANA 58 60 61 62 63 64

All’origine della Chiesa Stefano: diacono e martire Pietro, il primo papa Io sono la vite, voi i tralci Come un’orchestra

Storie che scaldano il cuore

Due uomini venuti da lontano

STORIA DEL CRISTIANESIMO

66 Da Saulo... a Paolo 67 Il Vangelo a Roma 68 Andiamo a... Roma 70 I simboli nelle catacombe 71 Tarcisio, giovane martire 72 La forza della fede 73 I principi della fede 74 La Domus Ecclesiae 75 Le basiliche 76 Le chiese nei secoli 77 Gli elementi della chiesa 78 Il monachesimo 79 Il monastero benedettino 80 Le parole dell’intercultura M come... MONACHESIMO NEL MONDO

I CRISTIANI NEL MONDO 82 84

85

86 88 89 90

I Cristiani perdono l’unità Ecumenismo: la via dell’unità

Storie che scaldano il cuore

Messaggera di pace

Diversi luoghi di culto Le feste cristiane Maria tra Oriente e Occidente

Arte e immagine

Gesù nelle... tradizioni cristiane

NEL MONDO DELLE RELIGIONI 92 94 96 97 98 100 102

Viaggio all’origine... delle diverse fedi I principi fondamentali Guide religiose Libri sacri Il culto nel mondo Luoghi di pellegrinaggio

104

Buon viaggio!

Le parole dell’intercultura E come... ECOLOGIA

Quando incontri questa matitina vai alla pagina del Quaderno Attivo che ti indica.


TIRSI AMATI LA GIOIA DI SEN

UN CUORE CON TANTI PERCHÉ

Cla

s s e 4a

Come vedi siamo arrivati in classe quarta, stai crescendo! Dopo il riposo dell’estate ricomincia la scuola e insieme cercheremo le risposte a tante nuove domande, perché le domande non finiscono mai!

Tu vivi. Un giorno se i nato. Nessuno ti ha chiest o se volevi vivere. Ma ora vivi. Talvolta è bello. Talv olta invece sei triste. Molte cose ancora non le comprendi. Vivi, ma perché? Con le tue mani de vi aiutare ad ordina re il mondo. Con il tuo intelletto devi cercare di distin guere il bene dal male. Con il tuo cuore devi amare gli uomini e aiutarli quando pu oi. Sono tanti i compiti che ti attendono. Che attendono le tu e mani, il tuo intelletto, il tuo cuore. H. May

1 Prova a rispondere alle domande che seguono, poi confrontati con i compagni.

• Che cos’è per te il bene? • Che cos’è per te il male? • Quali sono le cose che ti fanno soffrire? • Che cosa ti rende felice? Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 1

3


LA GIOIA DI SEN TIRSI AMATI a

4 Classe

SIAMO TUTTI... GRANDI TALENTI!

Un giorno Gesù raccontò questa parabola: Un uomo ricco partì per un lungo viaggio e decise di lasciare le sue ricchezze a tre servi. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro. Dopo molto tempo il padrone tornò e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti ne presentò altri cinque. “Bene, servo buono e fedele, gli disse, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto”. Venuto chi aveva ricevuto un solo talento, disse: “Signore per paura andai a nascondere il talento sottoterra: ecco qui il tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio, avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritrovato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a chi ha dieci talenti”. Mt 25, 14-28

Gesù vuole far capire che i talenti sono i doni che Dio ha affidato agli uomini, le doti e le qualità di ognuno. Noi abbiamo la responsabilità di curarli per farli crescere. Chi saprà amministrare bene la propria “ricchezza” (che non sono i soldi), potrà condividere la gioia e la felicità con il padrone, cioè con Dio. Chi, invece, per paura, non ne avrà cura, si vedrà togliere quello che ha ricevuto. 1 Osserva le immagini e scrivi a fianco a ognuna quale sarà il comportamento del servo.

2 E tu hai delle capacità? Hai compreso che cosa sono i talenti nominati da Gesù?

4

Ambito tematico • Dio e l’uomo


STORIE CHE SCALDANO IL CUORE

DAI IL MEGLIO DI TE! Nel 1910 a Skopje, in Macedonia, nasce una bambina.

Qualche anno dopo...

Si chiamerà Agnes.

Ora il mio nome è Madre Teresa.

Voglio diventare suora!

In India Madre Teresa incontra tanti poveri.

Teresa, andrai a insegnare in India, hanno bisogno di te!

Capisce finalmente la sua vocazione.

Madre, ho tanta sete.

Vivrò aiutando i più poveri e vivendo tra loro.

Nasce così la famiglia dei Missionari della Carità, uomini e donne che scelgono di essere a fianco dei più poveri, senza aspettarsi niente in cambio. Non sempre infatti si viene ricompensati per il bene che si fa, tanto che Madre Teresa amava dire: “Da’ al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci, ma non importa, dai il meglio di te!”. LE MISSIONARIE DELLA CARITÀ VESTONO UN SARI (ABITO TIPICO DELLE DONNE INDIANE) BIANCO. IL BIANCO, IN ORIENTE, È IL COLORE DEL LUTTO E LO USANO LE DONNE CHE NON HANNO PIÙ NIENTE, PERCHÉ HANNO PERSO IL MARITO. MADRE TERESA HA AGGIUNTO 4 STRISCE AZZURRE, CHE INDICANO I “4 VOTI” DELLE MISSIONARIE: POVERTÀ, CASTITÀ, OBBEDIENZA E VIVERE DA POVERE CON I POVERI. IL COLORE AZZURRO RICORDA LA PROTEZIONE DI MARIA. 1 Secondo te, perché è importante dare il meglio di sé? Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 2

5


LA GIOIA DI SEN TIRSI AMATI a

4 Classe

LA "VOCE" DEL MONDO

Ognuno di noi è in grado di leggere la realtà che ci circonda a vari livelli:

Un astronomo, studioso dei corpi celesti, osservando un cielo stellato, potrà rivelarci le sue origini e la sua evoluzione.

Un astronauta, guardando lo stesso cielo, vedrà in esso la possibilità di nuove scoperte.

Un geologo, esperto nello studio della Terra, osservando un lago tra le montagne, potrà parlare della sua composizione fisica.

Un pastore, osservando lo stesso paesaggio, potrebbe vederci la possibilità di pascoli buoni per le pecore in estate.

L’uomo credente saprà leggere nella bellezza della natura anche la presenza di Dio. Per coloro che hanno uno “sguardo di fede”, ogni realtà è come se parlasse, portando in sé un grande messaggio. Per i Cristiani ogni cosa “parla” della presenza del Creatore, ma per riconoscerla bisogna farsi aiutare e sviluppare la capacità di sentire col cuore e di capire con la mente.

1 Ognuna delle persone citate osserva le cose in modo diverso. Perché, secondo te?

La differenza è nelle cose o negli occhi di chi guarda?

6

Ambito tematico • Dio e l’uomo


LIGIONI I SEGNI DELLE RE Cla

LA RELIGIONE Osservare con meraviglia il mondo che ci circonda e farsi delle domande è sicuramente segno di intelligenza e di sensibilità. Lo stupore è il punto di partenza per la conoscenza, aiuta a scendere in profondità e a non accontentarsi di quello che si vede. L’uomo fin dalle origini, affascinato dai segreti della natura, della vita e della morte, ha cercato di intravedere il mistero di Dio. Così, lentamente, i diversi sentimenti religiosi hanno portato alla nascita delle religioni. Ogni religione è caratterizzata da diversi elementi: luoghi sacri, regole, libri sacri, miti, tempi sacri, feste, riti, preghiere, idea dell’aldilà e guide religiose.

s s e 4a

Religione: tutti quegli elementi che “legano” un gruppo di uomini a una particolare idea di Dio.

In seguito alla formazione delle prime civiltà del passato, accanto a un’organizzazione sociale ed economica sempre più complessa, iniziò a strutturarsi anche il pensiero religioso e l’idea di Dio. Le prime religioni della storia umana si definiscono politeiste, mentre solo con la Rivelazione di Dio al popolo di Israele, si comincerà a parlare di religioni monoteiste. Il termine politeismo significa “molti dei” e indica le religioni che credono in molte divinità.

Il termine monoteismo significa “un solo Dio” e indica le religioni che credono in un solo Dio, dette anche rivelate.

Le prime civiltà si svilupparono in Mesopotamia (che corrisponde in gran parte all’attuale Iraq), dove per più di 3000 anni si stanziarono i Sumeri, i Babilonesi e gli Assiri. Queste popolazioni credevano in un numero molto elevato di divinità che rappresentavano elementi o fenomeni naturali. Gli dei erano immaginati con un corpo simile a quello degli esseri umani ed erano venerati con timore per non ricevere punizioni. 1 Cerca delle notizie sulle divinità dell’antica Mesopotamia.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 3

7


I SEGNI DELLE RE LIGIONI a

4 Classe

SEGNI DI ANTICHE RELIGIONI

Un segno dell’antica religiosità dei popoli mesopotamici è rappresentato dal tempio: la Ziqqurat. In cima sorgeva la parte più sacra, cioè l’abitazione terrena del dio. Si pensava infatti che la divinità, quando scendeva sulla terra, dimorasse in questa stanza.

Aveva la forma di una grande torre fatta “a gradoni”, costruita con mattoni di argilla essiccati al sole. Vi si accedeva grazie a lunghe rampe di scale.

Nella parte bassa si trovavano i magazzini per le scorte alimentari, nei piani centrali c’erano le abitazioni dei sacerdoti, la scuola e le biblioteche.

Dall’antica Mesopotamia è giunto fino a noi un mito della creazione del mondo e dell’uomo, chiamato “Enuma Elish”. Narra di una lotta tra gli dei che si conclude con la vittoria del potente Marduk contro il mostro Tiamat, il cui corpo sarà utilizzato per fare il cielo e la terra. Solo più tardi Marduk deciderà di creare l’uomo dicendo: “Voglio condensare del sangue, costituire un’ossatura e creare così un prototipo umano che si chiamerà uomo! Questo prototipo, questo Uomo, voglio crearlo perché gli siano imposte le servitù degli dei. Affinché essi abbiano tempo libero”. E. Van Wolde - Racconti dell’inizio

Marduk contro Tiamat, bassorilievo dell’VIII secolo a.C.

1 Cancella con una x le parole che esprimono il legame degli uomini con la divinità, nell’antica Mesopotamia.

PAURA - FIDUCIA - TIMORE

2 Che cos’è la Ziqqurat?

3 Secondo l’Enuma Elish perché è stato creato l’uomo?

8

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pag. 4


LIGIONI I SEGNI DELLE RE

NELL'EGITTO DEI FARAONI

Cla

s s e 4a

1 Cerca nel testo i nomi delle divinità zoomorfe LE DIVINITÀ EGIZIE e completa l’esercizio. La civiltà e la religione egiziana si sono sviluppate lungo le rive del grande fiume Nilo. Gli Egizi credevano nell’esistenza di molti dei, il più importante dei quali era Amon-Ra, il dio sole. Tra le divinità alcune, dette antropomorfe, venivano rappresentate in forma umana, altre, dette zoomorfe, avevano il corpo umano e la testa di animale. Tra le divinità antropomorfe c’erano Osiride, dio Horus dell’agricoltura e dell’oltretomba, sua moglie Iside, dea della maternità, e Maat, dea della verità e della giustizia, raffigurata con una piuma in testa. Tra le divinità zoomorfe c’erano Horus, dio-falco del cielo e della legge, Thoth, dio della sapienza, con la testa di ibis, un uccello dal lungo becco, Anubi, il dio-sciacallo, guardiano dei defunti, Seth, dio della sventura e del male, identificabile per l’ “animale di Seth” dalla testa allungata, e Bastet, la dea-gatta dell’amore.

Seth

2 Cerchia nel guardaroba i simboli

del potere del faraone.

IL FARAONE, RE-DIO In Egitto il potere del re era immenso, tanto che egli era considerato un dio. Anche il suo nome era sacro e non veniva pronunciato, per questo si usava la parola faraone, che vuol dire “grande casa”. Il faraone aveva diversi simboli e copricapi, che ne identificavano il potere: • la doppia corona rossa e bianca, per ricordare l’unità del Regno; • la corona blu, con il cobra, che era un elmo di guerra; • il copricapo di forma rettangolare, di lino oro e turchese, che scendeva ai lati del viso fino alle spalle richiamando le ali di un falco; • il bastone ricurvo del pastore, simbolo del suo ruolo di guida del popolo; • la frusta per mietere il grano, simbolo della fertilità dell’Egitto. Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 5

9


I SEGNI DELLE RE LIGIONI a

4 Classe

IL TEMPIO E L'ALDILÀ DEGLI EGIZI

Il tempio egizio si caratterizza per la struttura che è detta “a cannocchiale” (o a imbuto) perché gli ambienti si “restringono progressivamente” per mezzo dell’innalzamento del pavimento, l’abbassamento del soffitto e il restringimento delle pareti. L’ultima stanza, in cui era conservata la statua della divinità, era la più buia e protetta e ci potevano entrare solo il gran sacerdote e il faraone.

All’ingresso c’erano due grossi muri di pietra, che permettevano di entrare in un cortile a cielo aperto, con un altare.

Davanti, come motivi ornamentali, venivano messi gli obelischi, sottili pilastri di pietra a sezione quadrata, ricchi di decorazioni.

Fuori dalle mura del tempio si trovavano le abitazioni dei sacerdoti, la scuola per gli scribi e le botteghe. I templi egizi non erano luoghi di preghiera, ma venivano considerati l’abitazione terrena degli dei, il luogo in cui potevano riposarsi e nutrirsi dopo la grande fatica necessaria a mantenere l’ordine del mondo. Gli Egizi credevano che la vita continuasse nell’aldilà e che l’anima, separata dal corpo nel momento della morte, potesse farci ritorno per vivere in eterno solo se il corpo si fosse mantenuto nel miglior modo possibile. Per questo motivo cercarono di conservare intatto il corpo dei defunti con la mummificazione e curavano molto la costruzione delle tombe, come le piramidi dei faraoni, considerate vere e proprie case per la nuova vita, con mobili, cibi e oggetti di vario genere. Le piramidi egizie

1 Realizza insieme ai tuoi compagni una mappa concettuale con i termini-chiave della religione egizia.

10

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pagg. 6, 7


LIGIONI I SEGNI DELLE RE

GLI DEI DELL'ANTICA GRECIA I Greci adoravano numerosi dei, ai quali attribuivano i pregi e i difetti degli uomini. Nell’aspetto erano simili ai mortali e si comportavano allo stesso modo: litigavano, si ingannavano, amavano, odiavano, gioivano, tradivano, si vendicavano e soffrivano, ma erano immortali. Abitavano in cima al monte Olimpo, la montagna più alta della Grecia, avevano poteri enormi e si nutrivano di nettare e ambrosia, un tipo di pianta che nei miti indica a volte il cibo, a volte una bevanda. Secondo la mitologia i tre dei figli di Cronos, dio del tempo, dopo aver sconfitto il padre, si divisero il governo del mondo: erano Zeus, signore del cielo, Poseidone, dio del mare e Ades, dio degli inferi, il mondo dell’aldilà.

Cla

s s e 4a

ZEUS

POSEIDONE

ADES

I Greci dedicarono molti templi ai loro dei. Il tempio generalmente sorgeva sull’acropoli, la parte più alta della città. Era considerato l’abitazione della divinità e solo i sacerdoti potevano entrare nella stanza più interna, la cella (detta naos) dove era conservata la statua del dio. Una caratteristica del tempio greco sono le imponenti colonne e il frontone, l’elemento triangolare posto a coronamento della facciata dell’edificio.

Un altro importante luogo di culto erano i santuari, indipendenti dalle città e amministrati dai sacerdoti: qui ci si recava per avere risposte dagli dei su particolari problemi. La divinità dava la risposta, detta oracolo, attraverso la voce di un sacerdote o di una sacerdotessa. La risposta era sempre oscura e andava interpretata 1 Spiega sul tuo quaderno la differenza tra

il tempio e il santuario.

Il santuario di Apollo a Delfi

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pagg. 8, 9, 10

11


Le parole dell ’ intercultura

Tutte le religioni hanno dei simboli che le contraddistinguono.

EBRAISMO

E B R A IS M O

ISLAM

La menorah è il candelabro a sette bracci che fa memoria dei sette giorni della creazione. È il simbolo della fede e della speranza ebraica. Si trova nelle case e in tutte le Sinagoghe.

La kippà, un piccolo cappello che indossano gli Ebrei maschi, indica rispetto verso la grandezza di Dio.

IS L A M

12

come...

Il minareto è una torre altissima, che manifesta il desiderio dell’uomo musulmano di elevarsi verso Allah. Dal minareto l’uomo incaricato, il muezzin, invita i fedeli alla preghiera.

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Il rosario musulmano è composto da 33 grani. Il fedele lo sgrana per tre volte recitando i 99 nomi con i quali Allah è chiamato nel Corano, il libro sacro dell’Islam.


Le parole dell ’ intercultura

... SEGNI RELIGIOSI NEL MONDO INDUISMO

IN D U IS M O

Lo yoga è l’insieme delle pratiche di meditazione dell’induismo. Per praticarlo ci si concentra sulle posizioni del corpo e sul controllo del respiro.

BUDDISMO

B U D D IS M O

Sia gli uomini che le donne induisti si dipingono un segno rosso sulla fronte, che rappresenta il terzo occhio, quello dell’anima.

I monaci buddisti accompagnano la preghiera con degli strumenti particolari come campanelle, cembali e corni tibetani.

Le ruote della preghiera consistono in cilindri di metallo sui quali sono incise delle preghiere. I fedeli buddisti credono che, facendoli girare, le preghiere salgano alla divinità.

1 Osservando la realtà che ti circonda, individua alcuni simboli della religione cristiana e disegnali

sul quaderno. Se nella tua classe ci sono dei bambini che praticano religioni non descritte, chiedigli quali sono i simboli della loro fede. Ambito tematico • I valori etici e religiosi

13


I SEGNI DELLE RE LIGIONI a

4 Classe

LA BIBBIA: TRACCIA SCRITTA...

La Bibbia racconta la storia dell’amicizia di Dio con il popolo ebraico. È come un grande album di famiglia, attraverso il quale si possono ripercorrere gli avvenimenti più importanti della Storia della Salvezza, cioè della Rivelazione di Dio agli Ebrei. Per i Cristiani essa è stata completata dopo la venuta di Gesù, diventando anche la storia della comunità cristiana.

1 Osserva i disegni, riordina gli avvenimenti con i numeri da 1 a 10, poi collegali ai periodi indicati

sulla linea del tempo.

Dio si rivela ad Abramo e stringe un’alleanza con lui e con la sua discendenza. 1850 a.C.

1750 a.C.

PATRIARCHI

Dio mette alla prova Abramo chiedendogli la vita del figlio Isacco.

14

Mosè guida gli Ebrei alla libertà: le acque del mar Rosso si aprono e fanno passare il popolo eletto.

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Giacobbe lotta con Dio che gli cambia il nome in Israele. 1300 a.C.

EBREI IN EGITTO

Giuseppe perdona i suoi fratelli e grazie a lui gli Ebrei vengono accolti in Egitto.

MOSÈ E L ’ ESODO

Mosè riceve da Dio le Tavole della Legge.


LIGIONI I SEGNI DELLE RE Cla

... DI UNA STORIA DI SALVEZZA

Davide, re giusto, coraggioso e pieno di fede, riesce a dare unità e stabilità al Regno. 1230 a.C.

Giosuè guida gli Ebrei nella Terra promessa da Dio ad Abramo. 1050 a.C.

GIOSUÈ E I GIUDICI

Il re Salomone, ricordato per la sua saggezza, costruisce il Tempio di Gerusalemme. 930 a.C.

IL TEMPO DEI RE

s s e 4a

Anno 0

I PROFETI Fenici

Alla morte di Salomone, intorno al 930 a.C., il Regno si indebolisce e si divide in due stati:

Mar Mediterraneo

1. IL REGNO DI ISRAELE A NORD, con capitale Samaria.

Samaria

2. IL REGNO DI GIUDA A SUD, con capitale Gerusalemme. Questo periodo viene definito il tempo dei profeti, uomini chiamati da Dio per parlare al popolo. Essi tengono viva l’attesa del popolo annunciando la venuta del Messia con parole di rimprovero, di speranza e di consolazione.

REGNO DI ISRAELE

Gerusalemme

Filistei

REGNO DI GIUDA Moab

Ambito tematico • Dio e l’uomo

15


I SEGNI DELLE RE LIGIONI a

4 Classe

VERSO L'ANNO ZERO

Dalla divisione del Regno, dopo la morte del re Salomone, la Palestina fu oggetto di molte invasioni da parte di popoli conquistatori e gli Ebrei subirono nuove ondate di violenza.

Nel 722 a.C. gli Assiri conquistarono il regno di Israele, a nord, molto più esposto ai culti pagani.

Il regno di Giuda, a sud, crollò per mano dei Babilonesi nel 587 a.C., quando la capitale venne attaccata e distrutta insieme al suo Tempio e il popolo venne deportato a Babilonia.

Nel 539 a.C. il re persiano Ciro conquistò Babilonia e tutte le terre dell’impero fino all’Egitto. Con un decreto permise agli Israeliti di tornare in Palestina e di ricostruire il Tempio.

Nel 333 a.C. Alessandro Magno conquistò la Palestina, dando inizio alla dominazione greca.

L’Impero Romano conquistò tutta l’Europa e si espanse nelle terre che si affacciano sul Mediterraneo, compresa la Palestina, che venne occupata nel 63 a.C. Il governo di questa nuova Provincia romana venne affidato nel 40 a.C. a Erode il Grande.

1 Cerca nella Bibbia, insieme all’insegnante, il salmo 137 e dì a quale periodo si riferisce, secondo te.

16

Ambito tematico • Dio e l’uomo


O E IL SUO TEMPO GESÙ, VERO UOM Cla

GESÙ NELLA STORIA

s s e 4a

La nascita di Gesù è di fondamentale importanza, non solo da un punto di vista religioso, ma anche storico. Infatti, per collocare nel tempo qualunque evento, si prende come punto di riferimento la sua nascita. Egli è stato posto al centro del tempo, come se la sua venuta avesse spezzato in due il corso della storia. Le date che precedono l’anno zero sono affiancate dalla sigla a.C., cioè avanti Cristo, mentre quelle successive dalla sigla d.C., cioè dopo Cristo. Passione, morte e Risurrezione di Gesù

Morte di Erode il Grande

30 a.C.

20 a.C.

AVANTI CRISTO

10 a.C.

STORIA EBRAICA

0

10 d.C.

4 a.C.

VITA DI GESÙ Nascita di Gesù

Non abbiamo fonti che ci dicano quale sia la vera data della nascita di Gesù. Nel IV secolo la Chiesa scelse come data il 25 dicembre perché in quel giorno i Romani celebravano la festa del sole “invictus”, cioè invincibile. Da quella data infatti, che giunge quattro giorni dopo il solstizio d’inverno (il giorno più buio dell’anno), le ore del giorno vanno aumentando sempre di più: per i Romani era la vittoria della luce sulle tenebre. I Cristiani mantennero la data, ma ne cambiarono il significato, perché credevano che Gesù fosse il vero sole, la vera luce che è venuta ad illuminare il cuore di tutti gli uomini.

20 d.C.

30 d.C.

40 d.C.

33 d.C.

DOPO CRISTO

Un errore di datazione Fu il monaco Dionigi il Piccolo a introdurre l’usanza di contare gli anni a partire dalla nascita di Gesù, che egli calcolò nell’anno 753 dalla fondazione di Roma. Sappiamo che Erode il Grande morì intorno al 4 a.C. e che Gesù nacque sotto il suo regno. Questo significa che Gesù è nato qualche tempo prima della morte di Erode, in un arco di tempo compreso tra il 7 e il 5 a.C.

1 Ricostruisci la frase sostituendo ai numeri le lettere corrispondenti dell’alfabeto.

Troverai una frase che sintetizza quello che hai letto.

7-5-17-19

3-5-12-18-16-13

4-5-10

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

18-5-11-14-13

Vai a pag. 11

17


Arte e immagine LA FESTA DEL NATALE La festa del Natale nella tradizione cristiana ricorda il grande mistero dell’incarnazione, cioè dell’assunzione della natura umana da parte del Figlio di Dio, Gesù Cristo. Con la sua nascita, “la luce è venuta nel mondo”, dice l’Evangelista Giovanni nel suo Vangelo. Questa espressione sembra aver ispirato il pittore di questo quadro, che pone al centro della scena il piccolo Gesù, il cui corpo è splendore irradiante che illumina ogni cosa. La luce divina, infatti, si espande e sembra dar vita a tutti i personaggi. Correggio, La Notte

Osserva il dipinto e rispondi.

• Il titolo del quadro è accompagnato anche da un’altra frase. Qual è secondo te? L’adorazione dei pastori La visita dei Magi

• Che cosa sembra dire il pastore giovane a quello anziano secondo te? Inginocchiati davanti a questo mistero. Che cosa sta succedendo?

• Spiega perché.

• Chi è l’unica persona che riesce a guardare la luce proveniente da Gesù? Perché secondo te?

• Che cosa sembra fare con la mano la donna di fronte alla mangiatoia? Perché?

18

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pag. 12


O E IL SUO TEMPO GESÙ, VERO UOM

IL CUORE DEL CRISTIANESIMO

Cla

s s e 4a

Durante gli anni della sua vita terrena, Gesù non ha lasciato ai Cristiani nulla di scritto per tramandare il suo pensiero e i suoi insegnamenti. Sono stati alcuni di coloro che lo seguivano che, avendo ben chiaro nel cuore e nella mente il suo ricordo, decisero di tramandarlo nei secoli. I testi che riportano il “lieto messaggio” di Gesù sono i Vangeli. La parola “Vangelo” deriva dal greco “euanghélion” e significa appunto “buona notizia”. CHE COSA NARRANO I VANGELI?

La nascita di Gesù

Le sue parole: discorsi e parabole.

I suoi insegnamenti

I suoi incontri che cambiano la vita della gente.

La sua Passione, morte e Risurrezione

I suoi miracoli: gesti straordinari.

1 Risolvi il rebus che spiega che cosa sono i Vangeli.

I V

SONO

SU

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

19


GESÙ, VERO UOM O E IL SUO TEMPO a

4 Classe

QUATTRO AUTORI PER GESÙ

Anche se il Vangelo è uno solo, il lieto annuncio si è diffuso per mezzo di quattro Evangelisti. Ogni Evangelista offre un “ritratto” personale di Gesù, pur raccontando tutto della sua vita.

Marco

Non ha conosciuto direttamente Gesù, ma ha seguito l’Apostolo Pietro nelle sue predicazioni. Il suo Vangelo, scritto intorno al 60 d.C., è rivolto ai Romani convertiti per far capire loro che Gesù è veramente il Figlio di Dio.

Matteo

Prima di diventare uno dei Dodici, era un esattore delle tasse. Ha scritto il suo Vangelo intorno al 70 d.C. per far capire agli Ebrei che Gesù è veramente il Messia atteso, discendente del re Davide.

Luca

Ha conosciuto l’Apostolo Paolo ed è stato suo compagno in molti viaggi. Ha scritto intorno all’ 80 d.C. per far capire a tutti che Gesù è l’unico Salvatore, sempre pronto a perdonare l’uomo.

Giovanni

Era l’apostolo più giovane di Gesù, l’unico presente sotto la sua croce. Ha scritto per ultimo, intorno al 100 d.C., per far capire agli uomini che Gesù, Figlio di Dio, è via, verità e vita.

1 Qualcuno ha strappato i fogli delle spiegazioni. Osserva le immagini e scrivi a quale Evangelista

è riferito ogni frammento.

Il suo simbolo è il leone, perché inizia il racconto con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto, dove c’erano animali selvaggi.

Il suo simbolo è il bue, perché inizia il suo Vangelo con Zaccaria al Tempio, dove si sacrificavano animali a Dio.

Il suo simbolo è l’uomo alato, perché inizia il racconto con l’elenco degli antenati di Gesù, mettendo in risalto la sua umanità.

Il suo simbolo è l’aquila, perché il suo Vangelo è quello più spirituale e, come l’aquila, vola più in alto.

20

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

Vai a pag. 13


O E IL SUO TEMPO GESÙ, VERO UOM

COME NASCONO I VANGELI?

Cla

s s e 4a

I quattro Vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni sono i documenti più completi su Gesù che possediamo. Vennero scritti per la necessità di tramandare le sue azioni e il suo messaggio, ma soprattutto la sua morte e Risurrezione. Al tempo di Gesù non esistevano né la stampa né i giornali, perciò inizialmente gli Apostoli annunciavano il messaggio di Gesù attraverso i racconti orali. Solo successivamente si iniziò a trascrivere ciò che gli Apostoli avevano ascoltato e visto. Nascono, così, le prime raccolte di miracoli e di parabole e i primi racconti della nascita e della passione.

Ci ha detto di andare in tutto il mondo ad annunciare quello che ci ha insegnato!

• Dall’anno 33 d.C. all’anno 45 d.C. circa... Noi eravamo con lui quando ha guarito il lebbroso.

• Dall’anno 50 d.C. all’anno 65 d.C. circa... Dobbiamo trascrivere tutte le cose che sappiamo!

Bisogna parlare anche delle parabole e degli insegnamenti.

Scriviamo dei miracoli!

Non dimentichiamo la sua nascita!

• Dall’anno 60 all’anno 100 d.C. circa... nascono i quattro Vangeli.

1 Vangelo deriva dal greco “euanghélion”, che arriva all’italiano dal latino evangelium e significa “buona notizia”.

Risolvi il cruciverba, trascrivi nell’ordine le risposte e scoprirai un altro modo per tradurre questa parola.

1. Lievito senza VI 2. In mezzo a panna 3. Le prime due sillabe di uncino 4. Ci finisco Marco e Matteo —————

1 2 3 4

———————— Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

21


GESÙ, VERO UOM O E IL SUO TEMPO a

4 Classe

LA VITA DI GESÙ

7-6 a.C. Nasce Gesù a Betlemme mentre è in corso il censimento voluto da Augusto.

Beato Angelico, Natività

4 a.C. Gesù, Maria e Giuseppe tornano dall’Egitto dove si erano rifugiati per sfuggire a Erode.

Giotto, La fuga in Egitto

26-27 d.C. Gesù viene battezzato nel Giordano da Giovanni il Battista e inizia la sua missione pubblica.

Andrea del Verrocchio, Il Battesimo di Gesù

Luca 2,1-5: In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra... Anche Giuseppe dalla Galilea salì in Giudea alla città di Betlemme. Doveva farsi censire insieme a Maria sua sposa, che era incinta.

Matteo 2,19-20: Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino”.

Matteo 3,13-16: Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare. Appena battezzato si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire su di lui.

8 a.C. Ottaviano Augusto, l’imperatore dell’Impero Romano, ordina il censimento.

4 a.C. Muore Erode il Grande.

4 a.C. - 39 d.C. Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, governa la Galilea. Secondo i Vangeli fu lui ad imprigionare e a far uccidere Giovanni il Battista.

22

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti


O E IL SUO TEMPO GESÙ, VERO UOM Cla

s s e 4a

30 d.C. Gesù celebra la Pasqua insieme ai suoi discepoli, viene arrestato, subisce il processo religioso di fronte al Sommo Sacerdote Caifa e quello pubblico davanti a Pilato. Viene condannato alla crocifissione, muore alle tre di pomeriggio del venerdì, ma dopo tre giorni risorge.

Giotto, Cristo davanti a Caifa

Matteo 26, 57-60: Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal Sommo Sacerdote Caifa presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani... I capi dei sacerdoti cercarono una falsa testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovarono.

18 d.C. Caifa è Sommo Sacerdote e capo del Sinedrio.

Antonio Ciseri, Ecce Homo

Duccio di Buoninsegna, Crocifissione

Luca 23, 20-23: Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. Ed egli, per la terza volta, disse loro: “Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte”. Essi però insistevano.

26 - 36 d.C. Ponzio Pilato è procuratore della Palestina.

Luca 23, 33-46: Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra... Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.

1 Cerca, con l’aiuto

dell’insegnante, i passi del Vangelo che parlano della Risurrezione di Gesù.

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

23


LA G ES GÙIO , VE IARO DI USOEN MO TIRS E IL I ASM UAT O ITEMPO a

4 Classe

LE FONTI STORICHE SU GESÙ

L’esistenza storica di Gesù è attestata, oltre che dai Vangeli, da diverse testimonianze non cristiane. Queste fonti sono molto brevi, ma importanti, perché risalgono a pochi anni dopo la morte e Risurrezione di Gesù e concordano con i testi evangelici. Il cardinal Martini ne parlava così: “Le testimonianze non cristiane che abbiamo di Gesù provengono da rappresentanti autorevoli e sono più che sufficienti per stabilire il fatto dell’esistenza storica di Gesù”.

LE FONTI EBRAICHE Uno scrittore ebreo, Giuseppe Flavio (37-97 d.C.), nato a Gerusalemme, diventò scrittore a Roma. Nella sua opera Antichità Giudaiche troviamo questo testo: Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se è lecito chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, e attirò a sé molti Giudei, e anche molti dei Greci. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denuncia, lo ebbe condannato a morire in croce, non cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo... Ancora oggi ci sono quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani. Un’altra fonte ebraica che parla di Gesù è il Talmud Babilonese, una collezione di testimonianze e riflessioni dei rabbini, composto tra il 70 e il 500 d.C. Alla vigilia della Pasqua (ebraica), Yeshu fu appeso. Per quaranta giorni prima dell’esecuzione, un araldo ha fatto il pubblico annuncio: “Egli sta per essere ucciso perché ha condotto Israele verso l’abbandono della sua fede...”.

Talmud babilonese

24

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti


O E IL SUO TEMPO GESÙ, VERO UOM Cla

s s e 4a

LE FONTI ROMANE Tre storici romani ci lasciano delle testimonianze su Gesù. Gaio Svetonio (70-126 d.C.) scrisse le biografie degli imperatori. In Vita di Claudio accenna ai Cristiani. Claudio fece espellere da Roma e da tutti i territori dell’Impero quei giudei che, per annunciare la loro fede in Cristo, erano causa di disordini. Plinio il Giovane (62-114 d.C.), governatore della Bitinia, parla di Gesù Cristo e dei Cristiani in una sua lettera all’imperatore Traiano. I Cristiani sono soliti radunarsi in un giorno stabilito per inneggiare a Cristo, che essi considerano loro Dio. Publio Cornelio Tacito (55-120 d.C.) storico romano, nei suoi Annali, a proposito dei Cristiani, scrive: Nerone punì con raffinati supplizi coloro che la gente chiamava cristiani. Questo nome ha avuto origine da Cristo, condannato a morte sotto il regno di Tiberio dal procuratore Ponzio Pilato.

1 Scrivi V (vero) o F (falso) accanto a ogni notizia.

Il nome dei Cristiani risale a Cristo. Cristo fu condannato a morte da Ponzio Pilato. Nerone fu amico dei Cristiani. I Cristiani si radunavano per lodare Gesù. Gesù non è esistito, nessuno lo conosceva. I Cristiani venivano perseguitati e condannati. Testa marmorea dell’imperatore Nerone

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

25


LIBANO

M. Hermon

ane

o

SIRIA

Gerusalemme

Fiume Giordano

Ma

r M e

dit

err

Lago di Galilea

Mar Morto

DOV'È VISSUTO GESÙ?

De

La Palestina si trova nell’area del Mar Mediterraneo, a sud-est rispetto all’Italia. Questa terra, definita “Terra Santa” da Ebrei e Cristiani, è una fonte storica molto importante, perché custodisce le tracce dirette della storia ebraica da cui è nato Gesù e degli avvenimenti della sua vita, Passione, morte e Risurrezione, che hanno segnato l’inizio del Cristianesimo.

ser to del Ne

GIORDANIA

gev

EGITTO

Si tratta di una striscia di terra lunga 240 km, segnata da confini naturali: • a Ovest le acque del Mediterraneo; • a Est il lago di Galilea, il fiume Giordano e il Mar Morto; • a Sud il deserto del Negev; • a Nord la valle tra il Libano e il monte Hermon.

1 IL MAR MORTO È un lago di acqua salata con una grande concentrazione di sale che non permette nessuna forma di vita: da questo deriva il nome. Per la sua elevata salinità è facile galleggiarvi.

2 IL DESERTO Due sono i grandi deserti della Palestina: a sud il deserto del Negev, mentre dalla sponda ovest del Mar Morto si estende, fino a Gerusalemme, il piccolo deserto di Giuda. Nel deserto di Giuda Gesù passò 40 giorni dopo il battesimo nel Giordano.

2

1


3 IL LAGO DI GALILEA Il lago di Galilea (dalla regione in cui si trova) ha una forma triangolare ed è il più grande lago d’acqua dolce della Palestina. È detto anche Lago di Tiberiade o di Genezareth dalle principali città che nel tempo hanno prevalso sulle sue rive. Questo lago e le sue città sono conosciute soprattutto per essere state sede della predicazione di Gesù. Era il luogo di lavoro di molti pescatori tra i quali due coppie di fratelli divenuti Apostoli del Signore: Simone (chiamato Pietro) e Andrea e Giacomo e Giovanni.

4 IL FIUME GIORDANO

3 4

1 Dopo aver letto le caratteristiche

degli ambienti naturali del paese di Gesù, fai un confronto con l’ambiente in cui vivi, evidenziandone le uguaglianze e le differenze.

Il Giordano nasce dal monte Hermon e nel suo tortuoso cammino forma tre laghi: il piccolo lago Hule, il lago di Galilea e il Mar Morto. È sicuramente la zona più fertile del Paese, in cui, ancora oggi l’agricoltura è molto fiorente. Sulle acque di questo fiume Gesù è stato battezzato da Giovanni e ha dato inizio alla sua predicazione.

2 Leggi nel Vangelo di Matteo 4,18-22

la chiamata dei primi discepoli lungo il lago di Galilea e scrivi qual è la promessa che fa loro Gesù.

3 Che cosa intendeva dire Gesù,

secondo te? Parlane con i compagni. Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 14

27


NEL PAESE DI GES Ù a

4 Classe

IL POTERE AL TEMPO DI GESÙ

Al tempo di Gesù, la Palestina era un “angolo” del grande e potente Impero Romano, trasformata in una provincia nel 63 a.C. I Romani occuparono SPAGNA questa terra, ma lasciarono al popolo conquistato la libertà religiosa in cambio della fedeltà e del MAURTANIA pagamento delle tasse. Al tempo della nascita di Gesù, l’Imperatore era Ottaviano Augusto. Impero Romano ai tempi di Gesù Il governo della provincia della Palestina venne affidato a un re fedele a Roma, Erode il Grande. Egli era un uomo crudele, ma anche capace, in alcune occasioni, di gesti nobili, come quando vendette parte del suo oro per sfamare il popolo durante una carestia. Di certo era molto astuto: per farsi apprezzare dal popolo ebraico fece ricostruire il Tempio di Gerusalemme, città dove era solito recarsi per la festa di Pasqua. All’età di diciannove anni, a mie spese, formai un esercito con il quale feci molte guerre e guidai molti soldati, a cui assegnai terre o donai denaro in premio del servizio. Mi fu dato il titolo di Augusto, cioè “il venerabile o il rispettabile” perché avevo aumentato la ricchezza dell’Impero.

GALLIA

ARMENIA

DALMAZIA Roma

MACEDONIA

GALIZIA

GRECIA CRETA

TR

IPO

LIT AN

IA

CIPRO

GIUDEA Gerusalemme

CIRENAICA EGITTO

Provincia: territorio sottomesso al potere dell’Impero Romano, ma al di fuori dell’Italia.

Nessuno si opponga al mio potere perché io sono capace di far uccidere anche le mie mogli e i miei figli per difendere le mie ricchezze.

Ottaviano Augusto Erode il Grande

28

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti


Ù NEL PAESE DI GES Cla

s s e 4a

Quando Erode il Grande morì, nel 4 a.C., il regno venne diviso fra tre dei suoi figli. Io sono Erode Antipa e le terre che ho ereditato sono la Galilea e la Perea.

Fenicia

Mar Mediterraneo

Traconitide

Galilea

Io sono Filippo e regno sull’Iturea e la Traconitide.

Decapoli Samaria

Perea

Io sono Archelao e governavo sulla Giudea e la Samaria, ma a causa delle lamentele del popolo, sono stato sostituito da un procuratore romano.

Nazaret

Iturea Lago di Galilea

Gerusalemme Betlemme

Giudea

Mar Morto

Legenda

Nabatea

Decapoli Archelao Erode Antipa

Idumea

Al tempo della condanna a morte di Gesù era procuratore Romano in Giudea Ponzio Pilato. Egli aveva il compito di riscuotere le tasse per conto dell’imperatore, si occupava dell’ordine pubblico e comandava l’esercito. Di solito la sua residenza era a Cesarea, ma per le grandi feste si spostava a Gerusalemme, nella Fortezza Antonia, un palazzo fortificato costruito vicino alla spianata del Tempio.

Filippo

Fortezza Antonia

1 Dopo aver letto le notizie del testo prova a rispondere sul tuo quaderno.

• Perché la Palestina divenne una provincia dell’Impero romano? • Chi fu a ordinare la strage dei bambini innocenti per trovare Gesù, appena nato? Tieni presente chi governava la Galilea a quel tempo. • In quale regione si trovava la città di Nazaret? Chi la governava al tempo di Gesù? • Quali città importanti sorgevano in Giudea? • Al tempo della condanna di Gesù, chi aveva il potere in Giudea e poteva salvare Gesù dalla morte in croce? Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

Vai a pag. 15

29


NEL PAESE DI GES Ù a

4 Classe

IN PALESTINA, AL TEMPO DI GESÙ

Camminando lungo le strade della Palestina, al tempo di Gesù, era facile notare molte differenze a livello sociale.

1 Leggi che cosa dicono le persone che incontri per le strade di Gerusalemme e indica

a quale gruppo appartengono colorando i fumetti dei diversi colori, a seconda della categoria.

I RICCHI – LA CLASSE MEDIA – I POVERI – GLI STRANIERI Io sono Yona e faccio il falegname con i miei figli. Ho molto lavoro e sono apprezzato. Conoscere un mestiere mi permette di far vivere bene la mia famiglia.

Io mi chiamo Giosafat e sono un ricco commerciante, mi occupo di scambi con i paesi lontani perché ho i soldi per acquistare e trasportare le merci.

Io sono un samaritano e vengo dalla Samaria. Noi abbiamo il nostro tempio sul monte Garizim.

Io sono diventato schiavo per pagare un debito e ora appartengo alla famiglia dei miei padroni. Svolgo tanti lavori e, dato che sono molto fedele, spero di ottenere presto la libertà.

30

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

Noi siamo due lebbrosi, disprezzati da tutti perché la nostra malattia è ritenuta una punizione per qualche peccato commesso dai nostri genitori. Siamo costretti a vivere di elemosina.


Ù NEL PAESE DI GES Noi siamo due commercianti e veniamo dal lontano oriente. Gli Ebrei ci considerano una minaccia per la loro cultura e per la loro religione.

Noi siamo piccoli proprietari terrieri, infatti possediamo solo un campo per produrre ciò che occorre alla nostra famiglia, ma questo ci permettere di vivere abbastanza bene.

Cla

s s e 4a

Io sono Efraim, un vasaio, e tutti mi considerano un bravo artigiano. Alle mie dipendenze ho diversi giovani che vogliono imparare il mestiere. Mi ritengo molto fortunato perché il mio lavoro mi permette di vivere bene.

Io sono David, un pubblicano, e riscuoto le tasse per conto dei Romani. In genere chiedo più soldi di quanto dovuto a Roma per arricchirmi, anche se è ingiusto! Infatti sono proprio ricco!

Noi siamo braccianti che lavorano a giornata. Siamo molto poveri e ogni giorno aspettiamo lungo gli angoli delle strade che qualcuno ci faccia lavorare almeno qualche ora.

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

31


NEL PAESE DI GES Ù a

4 Classe

UNA FEDE VIVA: IERI E OGGI

La fede degli Ebrei è viva ancora oggi e molte delle caratteristiche del tempo di Gesù le possiamo trovare nella realtà odierna. Dal punto di vista religioso gli Ebrei santificavano: 1) OGNI GIORNO CON LA PREGHIERA QUOTIDIANA, CHE SI RECITAVA ALMENO MATTINA E SERA. - - -

Per la preghiera feriale si indossava il tallit, un ampio scialle di stoffa bianca sul quale spiccano delle strisce azzurre o blu scuro. Il bianco è segno della misericordia di Dio e il colore azzurro/blu della sua giustizia. Alle due estremità il tallit è ornato da frange unite da 10 nodi che simboleggiano l’Alleanza e l’impegno dell’uomo che ha accolto i comandamenti rivelati sul Sinai. Sulla fronte e sul braccio sinistro venivano legati con delle cinghie i tefillin, due piccoli astucci quadrati di cuoio nero con dentro delle strisce di pergamena con scritti passi biblici secondo l’indicazione di Dio:

Porrete dunque nel cuore e nell’anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi. Dt 11,18

2) L’ANNO CON LE VARIE FESTE CHE RICORDAVANO LA PRESENZA DI DIO NELLA STORIA DEL POPOLO.

PESACH (Pasqua)

SHAVUOT (Pentecoste)

SUKKOT (Festa delle capanne)

Ricorda la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto.

Ricorda l’alleanza di Dio con il suo popolo. Si ringrazia Dio per aver donato i suoi comandamenti a Mosè sul Sinai.

Si ringrazia Dio di essersi preso cura del suo popolo durante i lunghi anni della traversata nel deserto verso la Terra Promessa.

1 Gli Ebrei, per le feste, andavano a Gerusalemme perché lì c’era il... scoprilo risolvendo il cruciverba

e ricopiando sui trattini le lettere nelle caselle azzurre.

1. La preghiera due volte al giorno santificava la... 2. Gli astucci di cuoio usati per la preghiera quotidiana. 3. Guidò gli Ebrei oltre il Mar Rosso. 4. Il nome della Pasqua ebraica. 5. Lo scialle indossato durante la preghiera. 6. Sukkot è la festa che ricorda i 40 anni degli Ebrei nel...

1 2 3 4 5 6

32

—————— Ambito tematico • Dio e l’uomo


Ù NEL PAESE DI GES Cla

3) LA SETTIMANA, RISPETTANDO IL RIPOSO DEL SABATO E PARTECIPANDO ALLE FUNZIONI RELIGIOSE GUIDATE DA UN RABBINO NELLA SINAGOGA. La sinagoga, sorta dopo il ritorno dall’esilio babilonese, rappresentava il centro della vita di un villaggio. Era considerata un luogo sacro in cui si ascoltavano le Sacre Scritture, si pregava e si celebravano le feste. Durante la settimana veniva adibita a scuola e, quando necessario, a tribunale.

s s e 4a

I nomi dei giorni Al tempo di Gesù il sabato era l’unico giorno ad avere un nome proprio, gli altri, infatti, erano chiamati 1° giorno, 2° giorno...

2 Collega le definizioni agli elementi corrispondenti nel disegno, inserendo i numeri giusti.

1

Il candelabro a sette braccia ricorda l’arredamento del tabernacolo e del Tempio.

2

I rotoli in cui sono scritte le Sacre Scritture.

3

L’ Arca: il luogo sacro in cui sono custodite le Sacre Scritture.

4

Gli uomini leggono secondo il proprio turno.

5

Le donne e i bambini siedono in uno spazio separato dagli uomini.

3 Rispondi alla domanda e parlane con i tuoi compagni.

Perché, secondo te, per gli Ebrei la preghiera era molto importante? Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

Vai a pag. 16

33


NEL PAESE DI GES Ù a

4 Classe

IL TEMPIO DI ERODE

Il Tempio sorgeva in cima alla collina di Sion (dove è stata costruita Gerusalemme) e occupava la grande spianata. L’edificio originale era stato distrutto dai Babilonesi, al tempo della deportazione, ma Erode il Grande lo aveva fatto ricostruire per accattivarsi il favore del popolo. Una grande piazza circondava l’area sacra, il cortile dei Gentili, accessibile a tutti, uomini, donne e stranieri. Qui si svolgevano molte attività commerciali e, sotto i portici, insegnavano i rabbini. Nel Tempio potevano entrare solo gli Ebrei: le donne entravano fino al cortile loro riservato, mentre gli uomini proseguivano un po’ più in là. Nel Santuario vero e proprio, diviso in due stanze, il Santo e il Santo dei Santi, entravano i leviti, i sacerdoti e il Sommo Sacerdote.

1 Osserva bene com’era il Tempio al tempo di Gesù

e descrivi sul quaderno quello che avveniva in questo luogo.

34

Ambito tematico • Dio e l’uomo


Ù NEL PAESE DI GES Cla

s s e 4a

IL SOMMO SACERDOTE Il Sommo Sacerdote indossava una tunica di lino lunga e sopra un manto viola con dei campanellini d’oro in fondo. Sopra il manto viola portava l’efod, una tunica più corta realizzata con i quattro colori sacri: rosso scarlatto, viola, bianco e oro. Come copricapo indossava un turbante viola con una lamina d’oro in cui era scritto “santificato Yhwh”. Infine aveva un pettorale con dodici pietre preziose, simbolo delle 12 tribù d’Israele.

35


NEL PAESE DI GES Ù a

4 Classe

GRUPPI SOCIALI E RELIGIOSI

Al tempo di Gesù il popolo ebraico, anche se era formato prevalentemente da contadini, pescatori e artigiani, era diviso in gruppi sociali, religiosi e politici con caratteristiche diverse. GLI ZELOTI Erano un gruppo armato che voleva cacciare gli invasori romani dalla Palestina attraverso azioni armate, per questo si rifiutavano di pagare il tributo all’Imperatore. Per loro il Messia doveva essere un guerriero.

I SADDUCEI Erano un gruppo poco numeroso e molto chiuso, formato dai membri delle famiglie più ricche. Spesso collaboravano con i Romani per mantenere i loro privilegi. Tra di loro veniva scelto il Sommo Sacerdote.

I FARISEI Erano un potente gruppo di uomini formato da artigiani e commercianti. Conoscevano e osservavano in modo molto scrupoloso la Torah data da Mosè, curando soprattutto gli aspetti più formali del comportamento. Molti di loro erano bravi solo esteriormente, ma avevano il cuore duro.

I MAESTRI O DOTTORI DELLA LEGGE Erano chiamati anche scribi perché avevano il compito di ricopiare la Torah. Erano uomini studiosi che si occupavano di interpretare e trasmettere gli insegnamenti di Mosè (legge scritta) e la tradizione degli antenati (legge orale).

Torah: parola ebraica che significa legge e indica i primi cinque libri della Bibbia.

36

Ambito tematico • Dio e l’uomo


Ù NEL PAESE DI GES Cla

s s e 4a

IL SINEDRIO La vita religiosa e civile degli Ebrei, nonostante il dominio romano, era regolata dal Sinedrio, che risiedeva a Gerusalemme, presso il Tempio. Questo supremo tribunale era il consiglio degli anziani del popolo, composto da 71 membri scelti tra le grandi famiglie sacerdotali: gli scribi, i farisei e i sadducei. Aveva una sua forza armata e poteva incarcerare e infliggere pene a chi andava contro la Torah. Il capo del Sinedrio era il Sommo Sacerdote.

I SACERDOTI Consacrati a Dio per il culto nel Tempio, assistevano ai sacrifici, bruciavano l’incenso e benedicevano il popolo, secondo turni settimanali. Potevano sposarsi e vivevano grazie alle offerte. Vestivano con tuniche di lino pregiato e indossavano un turbante sul capo. I LEVITI Discendenti dalla tribù di Levi, svolgevano diverse attività presso il tempio di Gerusalemme.

1 Osserva i disegni e descrivi le mansioni dei leviti rappresentate.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pagg. 17, 18

37


NEL PAESE DI GES Ù a

4 Classe

La Palestina Oggi La Questione Palestinese Abitata sin dall’antichità, la Palestina è stata ed è tuttora una terra sacra per le tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Oggi è divisa in due territori, lo Stato d’Israele, abitato dagli Ebrei, e lo Stato Palestinese, abitato da arabi-palestinesi, ma sotto il controllo degli Israeliani. La convivenza tra questi due popoli è tutt’altro che facile e proprio queste tensioni fanno della Palestina una regione instabile perché oggetto di continue guerriglie e rappresaglie. La Questione Palestinese è, quindi, la storia di una terra contesa e di un conflitto tra due popoli lungo mezzo secolo.

IERI

Cause che si perdono nel tempo Le cause che hanno portato a questo conflitto di difficile soluzione si perdono nel tempo. Alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, nel 476 d.C., la Palestina è stata occupata da diversi imperi e nel 638 d.C. venne conquistata dagli arabi. Ciò ha comportato una continua migrazione degli Ebrei da quella che considerano la loro Terra Promessa e un progressivo insediamento della popolazione arabo-palestinese. Durante le persecuzioni razziali che hanno preceduto il secondo conflitto mondiale, molti Ebrei si rifugiarono in Palestina. Scena tratta dal film “Il bambino con il pigiama a righe”

Lo stato d’Israele Dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale più di sei milioni di persone, tra uomini, donne e bambini morirono nei campi di concentramento, moltissimi Ebrei, sopravvissuti alla Shoah (distruzione o catastrofe), vollero trasferirsi in Palestina. L’Organizzazione delle

38

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Nazioni Unite (ONU) propose allora di dividere questo Paese in due territori, uno ebraico e l’altro palestinese. Nacque così, nel 1948, lo stato indipendente d’Israele, ma iniziarono una serie di contrasti per la spartizione dei territori con le popolazioni arabe che vivevano in questa terra.


Cla

OGGI

Lo Stato Palestinese Israele ha cercato nel tempo di allargare i propri confini e questo ha portato a continui conflitti armati. Nel 1988, l’OLP, l’Organizzazione sorta per la Liberazione della Palestina, guidata da Yasser Arafat, dopo alcune vittorie contro l’esercito israeliano, ha proclamato la nascita dello Stato Palestinese, occupando la striscia di Gaza, la Cisgiordania, detta in inglese West Bank (sponda occidentale) e Gerusalemme Est. Con un accordo nel 1993, almeno sulla carta, i due stati si sono riconosciuti reciprocamente.

1 Rispondi sul quaderno.

• Secondo te, che cos’è la pace e come si costruisce? • Inventa un acrostico con la parola pace.

s s e 4a

Libano Siria

Mar Mediterraneo Haifa

Tel AvivGiaffa

Nazaret

West Bank Cisgiordania Gerusalemme

Giordania

Gaza

Betlemme

Egitto

Stato Palestinese Eliat

Stato d’Israele

Una pace che sembra ancora lontana Purtroppo la contesa della Palestina tra questi due popoli prosegue ancora oggi. Nel 2002, in risposta ad alcuni disordini, Israele ha iniziato la costruzione di un muro di separazione, alto circa 8 metri, chiamato anche “barriera di sicurezza”: 750 km di cemento armato che isolano la Cisgiordania, territorio palestinese, dal resto dello stato. Giovanni Paolo II, a questo proposito disse: “Non di muri ha bisogno la Terra Santa, ma di ponti”.

parole Le

del CUORE

SCUSA

Sei capace di chiedere scusa se ti accorgi di avere sbagliato? Parlane con i compagni.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

39


Le parole dell ’ intercultura

come... La pace è un tema molto caro all’uomo di ogni tempo, ciò nonostante sembra che l’umanità non abbia imparato ancora a vivere in pace, infatti ogni giorno si sente di focolai di guerra in qualche parte del mondo. Il papa Giovanni Paolo II, nel 1979, scriveva:

Per giungere alla pace occorre educare alla pace. Ciò è oggi più urgente che mai, perché gli uomini, di fronte alle tragedie che continuano ad affliggere l’umanità, sono tentati di cedere al fatalismo, quasi che la pace sia un ideale irraggiungibile.

Il papa voleva dire che la pace non è qualcosa che ci viene naturale, e nemmeno un regalo che qualcuno può farci, ma il frutto possibile dell’impegno costante di ogni persona. La pace deve essere costruita ed è una responsabilità di ogni uomo, donna e bambino. La pace rappresenta anche il desiderio di tutte le religioni, che offrono riflessioni e preghiere su questo grande argomento. O dio nostro, donaci la forza di agire, di lavorare, di vivere con giustizia... la giustizia allora produrrà pace e le opere di giustizia manterranno tranquillità e sicurezza per sempre. Adat. di una preghiera ebraica per la pace

Se il nemico propende per la pace, anche voi fate altrettanto e abbiate fiducia in Allah, perché il Signore è colui che ode e conosce ogni cosa. Adat. di una preghiera musulmana per la pace

40

Ambito tematico • Dio e l’uomo


Le parole dell ’ intercultura

... PACE Signore, Dio di pace, apri i nostri spiriti e i nostri cuori alle esigenze concrete dell’amore di tutti i nostri fratelli, affinché possiamo essere sempre più dei costruttori di pace. Adat. di una preghiera di papa Paolo VI per la pace

Meglio che, invece di mille parole, ve ne fosse una sola, ma che portasse la pace. Dal Dhammapada, che raccoglie le parole del Budda

Che Dio ci protegga e ci nutra: possiamo lavorare insieme con energia; possiamo amarci e vivere in pace! Siate uniti: parlate in armonia... uniti siano i nostri cuori; comuni siano le nostre intenzioni. Perfetta sia la nostra unità per la pace! Imploriamo pace nei cieli, pace sulla terra, pace nei mari, pace nelle erbe e nelle piante, pace a tutto il creato! Pace, pace a tutti! Adat. di una preghiera induista per la pace

1 Leggi la poesia di Patrizia Camesasca e rispondi alle domande sul quaderno.

PUOI COSTRUIRE LA PACE Se hai cibo, puoi sfamare. Se hai acqua, puoi dissetare. Se hai cuore, puoi amare. Se hai generosità, puoi donare. Se hai dignità, puoi educare. Se hai pazienza, puoi sopportare. Se hai comprensione, puoi tollerare. Se hai indulgenza, puoi perdonare. E se sfami, disseti, ami, doni, educhi, sopporti, tolleri e perdoni, puoi costruire la pace. P. Camesasca

• Sottolinea le parole che non conosci e cercane il significato. • Sei d’accordo con la poetessa? Prova a spiegare il perché. • Cosa potresti fare tu per diventare un costruttore di pace? • Prova a disegnare sul quaderno un simbolo che rappresenti la pace.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 19

41


IL MESSAGGIO D I GESÙ a

4 Classe

UN UOMO CHE FA BENE AL CUORE

Gesù, durante gli anni della sua vita pubblica, ha posato il suo sguardo di tenerezza su molte persone, accogliendo tutti, insegnando con autorità e guarendo i malati nel corpo e nello spirito. Leggendo i passi evangelici, si può osservare che Gesù metteva in pratica degli atteggiamenti che ogni credente dovrebbe imitare. Prima leggi, poi ascolta i brani del Vangelo che presentano i vari atteggiamenti di Gesù.

Andava incontro all’altro: lo sguardo di Gesù era uno sguardo che cercava la comunicazione profonda con l’altro, per questo, spesso, riusciva a trasformare la vita delle persone. Era uno sguardo che amava anche se rifiutato, come nel racconto del giovane ricco (Mc 10, 17-25). Ascoltava tutti: Gesù era accogliente con tutti. Ogni persona trovava posto nel suo cuore, come testimonia la guarigione di molti lebbrosi (Mc 1, 40-45). Testimoniava l’amore misericordioso di Dio: Gesù insegna che si è sempre in tempo per cambiare la propria vita, come è successo a Zaccheo (Lc 19, 1-10). 1 Leggi la parabola.

Un giorno Gesù raccontò questa parabola, per trasmettere un insegnamento: In poco tempo il ragazzo sprecò tutto il denaro, si ridusse in miseria e, per vivere, fu costretto a fare il guardiano di maiali.

Un uomo ricco aveva due figli che amava tanto. Un giorno il più giovane gli disse...

Padre, dammi la mia eredità, voglio andare via.

Pentito di quello che aveva fatto, decise di tornare a casa e di chiedere perdono al padre... ma quando lo vide da lontano, prima che chiedesse scusa, il padre gli andò incontro commosso e lo baciò. Poi disse ai servi di fare festa, perché “il figlio perduto era stato ritrovato”.

42

Ambito tematico • Dio e l’uomo

2 Rispondi alle domande.

• Perché il figlio si ridusse in miseria? • Perché il figlio vuole chiedere perdono al padre? • Come si comporta il padre? • Che cosa ci vuole insegnare Gesù con questa parabola, secondo te?


I GESÙ IL MESSAGGIO D Cla

LE PAROLE DI GESÙ

s s e 4a

Tra tutti i discorsi che Gesù ha lasciato, quello delle beatitudini, detto anche “della Montagna” (Mt 5, 3-12) è sicuramente il più importante perché per i Cristiani rappresenta un programma di vita.

BEATI

I

V PO

ERI IN SPIRITO

BEATI GLI AF FLI TT I

Felici coloro che vivono la sofferenza confidando in Dio.

Felici coloro che si fidano totalmente di Dio.

ELLI T I QUO A BE HANN FAME E S ETE E CH DI G IUSTIZIA

BEATI I MITI

Felici coloro che risolvono i conflitti senza violenza. BEAT

I I MISERICORDIOS

Felici coloro che si comportano onestamente.

A BE

I

Felici coloro che perdonano con amore.

OR

E

Felici le persone semplici.

OPERATORI DI PA I L CE IG T A E B Felici le persone

che si impegnano per costruire la pace.

TI I PURI DI C U

ATI I BE UITATI PER CA G USA SE R DE Felici coloro PE LL A che sopportano

umiliazioni e violenze nel nome di Gesu.

GIU

STIZIA

1 Rifletti con i compagni.

• Secondo te è possibile vivere oggi il programma proposto dalle beatitudini? Come?

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 20

43


STORIE CHE SCALDANO IL CUORE

EDITH STEIN Edith Stein nasce nel 1891 a Breslavia, da una famiglia ebrea, ma a 14 anni decide di abbandonare la fede e diventa atea, cioè non credente. Una volta cresciuta, diviene una docente universitaria e un’affermata studiosa di filosofia. Un giorno però succede qualcosa... Edith Stein decide di convertirsi e di dedicare la sua vita a Dio. Vanno a parlare con il Signore come se fosse un amico, com’è possibile?

Ora sono suor Teresa Benedetta della Croce.

Intanto il mondo stava cambiando. Si diffusero l’odio e la violenza.

Tutti gli Ebrei venivano portati nei campi di lavoro per essere uccisi.

Devi venire con noi.

Edith lascia queste parole:

Devo accettare la croce di Cristo a nome di tutti gli altri, questo significa essere sposa del Signore sotto il segno della croce.

Edith Stein, insieme a molti altri Ebrei, morì il 9 agosto 1942 nelle camere a gas, delle stanze chiuse in cui venivano rilasciati dei gas tossici, per uccidere le persone. 1 Rifletti con i compagni.

• Perché, secondo te, Edith Stein rimane colpita dalle persone che entrano in chiesa solo per fare un saluto a Gesù?

44

Ambito tematico • Dio e l’uomo


I GESÙ IL MESSAGGIO D Cla

MARTA E MARIA

s s e 4a

Nel Vangelo di Luca si racconta che Gesù fu invitato a pranzo a casa di Marta e Maria, due sorelle che gli erano molto amiche. Mentre Marta si affaccendava intorno al fuoco per cucinare, Maria si era accovacciata ai piedi di Gesù per ascoltare la sua parola. Allora Marta, seccata perché la sorella non la aiutava affatto, pregò Gesù di riprenderla e di invitarla a darle una mano invece di stare in ozio accanto a lui. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, perché ti affanni tanto? Tu ti preoccupi e ti agiti per troppe cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno: avvicinarsi a Dio. Maria ha scelto la parte migliore, quella che non le sarà mai tolta”. Lc 10, 38-42 Vermeer, Cristo in casa di Marta e Maria

Gesù non voleva dire che il lavoro svolto da Marta era inutile, perché quando si lavora in favore di altri è sempre una cosa buona, ma nei momenti in cui si è insieme al Signore è importante mettere Questi al primo posto. Gesù voleva far capire che le cose materiali passano, mentre la cura dell’anima dà frutti per l’eternità. La cultura ebraica ai tempi di Gesù era severa nei confronti delle donne: un rabbi, un maestro, non doveva parlare per strada con una donna; per una donna era sconveniente uscire da sola e doveva essere sottoposta sempre al padre o al marito. Gesù capovolge questa mentalità: senza pregiudizi, avvicina continuamente le donne per guarirle, per fare loro del bene, per liberarle dal dolore, per farle sue collaboratrici e per parlare loro di Dio. Luca nel suo Vangelo mette in risalto questa caratteristica: Gesù non ha paura di trattare le donne con la stessa dignità che spetta all’uomo. 1 Rispondi.

• Chi sono Marta e Maria? • Come si comporta Marta? Come si comporta invece Maria? • Gesù chi rimprovera? Perché? • Oggi le persone quale posto riservano a Dio? • Come si giustificano? Ambito tematico • I valori etici e religiosi

45


IL MESSAGGIO D I GESÙ a

4 Classe

GESÙ E LO STRANIERO

Al tempo di Gesù gli Ebrei vedevano con sospetto gli stranieri perché li consideravano un pericolo per la purezza della loro cultura e soprattutto della loro religione. Per Gesù ogni persona era un fratello e coglieva tutte le occasioni per insegnarlo anche agli altri. Gesù accoglieva qualsiasi persona, povera, ricca, malata, ebrea, non ebrea... senza pregiudizi ma con profondo rispetto; egli riconosceva in ognuno la dignità e la grandezza di figlio di Dio, con lo stesso diritto al suo amore. Ad esempio, quando racconta la parabola dell’amore fraterno (Lc 10, 30-37), il “buono” è un samaritano, straniero per i giudei; Gesù guarisce il servo del centurione romano, che era addirittura l’invasore del suo popolo (Mt 8, 5-13) e chiede l’acqua del pozzo alla samaritana (Gv 4, 5-15), la quale si meraviglia che un giudeo chiedesse un favore a una donna della Samaria, cioè a una straniera. Gesù si trattiene a parlare con lei e le spiega che poteva darle “l’acqua che non farà più tornare la sete, ma è sorgente di vita eterna”. Ascolta le parabole e prova a drammatizzarle a gruppi con i tuoi compagni.

46

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pagg. 21, 22

1 Ti ricordi qualche episodio in cui Gesù è

vissuto da straniero?

2 Cerca sul dizionario il significato della

parola “pregiudizio”, poi rispondi.

• Tu pensi di avere pregiudizi verso gli stranieri? Quali? • Secondo te, i pregiudizi avvicinano o allontanano le persone? Perché?

parole Le

del CUORE

ACCOGLIENZA

Riesci a essere accogliente con le persone accanto a te? Racconta.


Arte e immagine LA FESTA DI PASQUA Nella festa di Pasqua i Cristiani celebrano la morte e la Risurrezione di Gesù. Gesù era andato a Gerusalemme per celebrare la Pasqua insieme ai discepoli, qui viene arrestato, processato e muore di venerdì, il giorno che precedeva il sabato della Pasqua ebraica. Le donne si recano al sepolcro “il giorno dopo il sabato”, cioè la domenica, e scoprono il sepolcro vuoto. Noi siamo abituati a pensare al lunedì come il primo giorno della settimana, ma in realtà, per i Cristiani, “il primo giorno della settimana” è il giorno della Risurrezione di Gesù, la domenica, il giorno che dà il senso a tutta la settimana.

Osserva la Risurrezione nel celebre mosaico di Rupnik.

• Gesù sembra risalire dagli inferi; da che cosa lo capisci?

• Chi sono i personaggi intorno a Gesù, secondo te?

• Da che cosa li riconosci?

• Riesci a vedere che cosa hanno nelle mani? Perché, secondo te?

Marco Ivan Rupnik, Risurrezione

Ambito tematico • Il linguaggio religioso

47


GESÙ, VERO DIO, VINCE LA MORTE a

4 Classe

L'ULTIMA SETTIMANA DI GESÙ

1 Osserva la piantina di Gerusalemme al tempo di Gesù e descrivi, sul tuo quaderno,

ciò che è avvenuto nei diversi luoghi, osservando i disegni corrispondenti e aiutandoti con i testi evangelici di riferimento.

8 7

8

5

5

3

3 1

1

48

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pag. 23


VINCE LA MORTE GESÙ, VERO DIO,

7

Cla

s s e 4a

6

6 4

4

2

2

1. Cenacolo (Lc 22, 14-20) 2. Getsemani (Lc 22, 39-53) 3. Casa del Sommo Sacerdote Caifa (Mc 14, 53-55) 4. Fortezza Antonia (Lc 23, 1-4) 5. Palazzo di Erode Antipa (Lc 23, 8-11) 6. Pretorio della fortezza Antonia (Mt 27, 15-24) 7. Golgota o Calvario (Mc 15, 22-27) 8. Sepolcro nuovo (Mt 27, 62-66)

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pag. 24

49


GESÙ, VERO DIO, VINCE LA MORTE a

4 Classe

IL MISTERO DELLA SINDONE

La Sindone è un lenzuolo di lino lungo 4, 41 m e largo 1,13 m in cui sono impresse le impronte (frontale e dorsale) di un uomo che è stato flagellato e crocifisso. Osservando il volto si notano lividi e segni di ferite. Sulla fronte e lungo i capelli sono evidenti molte colature di sangue. Nel dorso sono presenti un centinaio di colpi inflitti, forse, da un flagello. Le mani e i piedi portano i segni dei chiodi usati per la crocifissione.

I Vangeli narrano che il corpo di Gesù, dopo essere stato richiesto a Pilato da un uomo chiamato Giuseppe di Arimatea, venne avvolto in un lenzuolo di lino e deposto in una tomba scavata nella roccia. La Chiesa dice che ogni Cristiano è libero di credere che la sindone sia il lenzuolo in cui fu avvolto Gesù o di non crederlo. Sicuramente essa è un segno che spinge il credente a riflettere sul mistero della Passione, morte e Risurrezione di Cristo. Giovanni Battista della Rovere, Sepoltura di Cristo

IL VELO DI MANOPPELLO A Manoppello, in Abruzzo, nel Santuario del Volto Santo, si custodisce da 500 anni il celebre velo della Veronica, con il quale la pia donna asciugò il volto di Gesù, lungo il cammino verso la crocifissione. Il velo rappresenta l’immagine di un viso maschile, con i capelli lunghi e la barba divisa in bande. È l’unico caso al mondo in cui l’immagine è visibile in modo identico da entrambe le parti. Questo volto sembra coincidere con quello della Sindone. 1 Fai una ricerca sulla storia del velo di Manoppello.

50

Ambito tematico • La Bibbia delle altre fonti

Mattia Preti, Santa Veronica con il velo


VINCE LA MORTE GESÙ, VERO DIO, Cla

LA SETTIMANA SANTA

s s e 4a

I Cristiani ricordano gli ultimi giorni della vita di Gesù, a partire dal suo ingresso a Gerusalemme, in quella che viene definita la “Settimana Santa”, il periodo più importante dell’anno per i credenti. Ogni giorno prevede particolari riti che aiutano i fedeli a rivivere gli avvenimenti della Passione, morte e Risurrezione di Gesù sotto forma di preghiera: DOMENICA DELLE PALME

GIOVEDÌ SANTO

VENERDÌ SANTO

SABATO SANTO

DOMENICA DI PASQUA

Processione con ramoscelli di ulivo.

Messa in Coena Domini per ricordare l’istituzione dell’Eucaristia con la lavanda dei piedi.

Via Crucis e adorazione della croce.

Giorno senza liturgie in attesa della grande veglia.

Le campane suonano gioiose per richiamare i fedeli alla festa.

INGRESSO DI GESÙ A GERUSALEMME

ULTIMA CENA E ARRESTO

PROCESSI, CROCIFISSIONE E SEPOLTURA

GESÙ RIPOSA NEL SEPOLCRO

RISURREZIONE DI GESÙ DALLA MORTE

I tre giorni prima della domenica di Pasqua (giovedì, venerdì e sabato) vengono definiti Triduo Pasquale, mentre il periodo di preparazione che precede questa festa e inizia subito dopo il Carnevale si chiama Quaresima. 1 Osserva le fotografie e scrivi sotto a ognuna a quale giorno della Settimana Santa si riferisce.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 25

51


Andiamo a...

E M M E L A S U R E G Gerusalemme oggi è la capitale dello Stato d’Israele e il suo nome significa “Città della pace”. In questa città cercano di convivere, senza rinunciare alla propria cultura, le tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Il salmo 87, parlando di Gerusalemme, recita così: “Le sue fondamenta sono sui monti santi”. I “monti santi” a cui fa riferimento il salmo sono i colli su cui la città è stata costruita. IL MONTE SINAI e il Cenacolo Sul Monte Sinai si sviluppa la città alta e si trova il Cenacolo. Il Cenacolo fu la prima chiesa cristiana a Gerusalemme. La tradizione lo identifica con la stanza in cui Gesù ha consumato la sua ultima cena con gli Apostoli, prima della Passione. La parola latina “coenaculum” indica il piano superiore di una casa, dove si consumava il pasto principale del giorno, cioè la “coena”.

IL MONTE MORIA e il Tempio

Sul Monte Moria fu edificato il Tempio. Il muro del pianto è ciò che resta della parte occidentale del muro di cinta del Tempio di Gerusalemme. L’origine di questo appellativo, “Muro del Pianto”, non è certa, forse nasce dal fatto che molti Ebrei vanno a piangere qui la distruzione del Tempio.

Mar Mediterraneo

EGITTO Betlemme

52

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti


Andiamo a... IL MONTE DEGLI ULIVI Il Monte degli Ulivi viene detto anche Getsemani. Questo termine significa “frantoio” e indica un piccolo podere dove Gesù si recò a pregare dopo l’ultima cena e dove venne arrestato.

IL MONTE CALVARIO e il Santo Sepolcro Sul Monte Calvario sorge la Basilica del Santo Sepolcro, un grande edificio che ingloba sia la collina del Golgota, il luogo della crocifissione, sia un’antica cava di pietra, dove si trovava il sepolcro dove fu deposto il corpo di Gesù, che è anche il luogo della sua Risurrezione.

Tomba di Gesù

Golgota

1 Fai una ricerca su come è divisa oggi

la città vecchia di Gerusalemme. Scoprirai che ci sono diversi quartieri che corrispondo alle varie religioni o tradizioni cristiane.

Nazaret Gerusalemme

GIORDANIA Damasco

SIRIA

53


GESÙ, VERO DIO, VINCE LA MORTE a

4 Classe

DALLA PASQUA ALLA CHIESA RISURREZIONE

Secondo quanto riportano i Vangeli, dopo la Risurrezione Gesù appare agli Apostoli e resta con loro per quaranta giorni, poi torna al Padre, ma prima promette ai suoi amici il dono dello Spirito Santo. È quanto avviene il giorno della Pentecoste. Da qual momento i Dodici non hanno più paura di annunciare la gioia della Risurrezione e diffondono in tutto l’Impero la Buona Notizia del Vangelo. Molti, dopo aver ascoltato gli Apostoli chiedono di diventare Cristiani ed è così che la Chiesa comincia a diffondersi.

Bartolomeo Schedoni, Le tre Marie al sepolcro

APPARIZIONI

“Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo a loro e disse: “Pace a voi”. Poi disse a Tommaso: “Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani... non essere incredulo, ma credente!”. Gv 20, 26-27

Caravaggio, L’incredulità di San Tommaso

ASCENSIONE

“Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo”. Lc 24, 51

Giotto, L’ascensione di Gesù al cielo

PENTECOSTE

“Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno ed essi furono pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in molte lingue...”. At 2, 3-4

Giotto, Pentecoste

1 Rispondi sul quaderno.

• Perché molti si convertono nel giorno di Pentecoste?

54

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pagg. 26, 27, 28


TIRSI AMATI LA GIOIA DI SEN Cla

IO: UN CUORE IN VIAGGIO

s s e 5a

Ti sarà capitato di sentirti rivolgere questa domanda: “Che cosa vuoi fare da grande?“. Le risposte potrebbero far riferimento a un lavoro che ti piacerebbe fare o a un personaggio a cui vorresti assomigliare. Ma, a pensarci bene, c’è una domanda più importante e sicuramente più impegnativa: “Che tipo di persona speri di diventare?”. Sicuramente rispondere alla domanda sul “fare” è molto più semplice che chiedersi “quale persona vorrei essere”, perché riflettere su “come sarò da grande” richiede impegno e responsabilità. I Cristiani credono che ogni persona sia chiamata a seguire le orme di Gesù per realizzare con Lui un progetto d’amore. Tale progetto è definito “vocazione”, una parola che deriva dal latino e significa “chiamata”. Per questo ogni essere umano ha ricevuto dei doni da Dio che rappresentano l’inizio del meraviglioso viaggio della vita. Secondo i Cristiani, in questo viaggio Dio non abbandona mai le sue creature. 1 Tu che tipo di persona vorresti diventare? Rifletti con i compagni.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 31

55


LA GIOIA DI SEN TIRSI AMATI a

5 Classe

IL VIAGGIO DI SAN FRANCESCO

Francesco, figlio di un ricco mercante di stoffe, era un giovane di Assisi, vissuto nel 1200. Come tutti i ragazzi della sua età, amava far festa con gli amici e indossare vestiti eleganti. Crescendo decise di realizzare il suo sogno: diventare cavaliere. Così, acquistata l’armatura e il cavallo, partì per combattere. Una notte, però, mentre dormiva, udì una voce che gli diceva: “Francesco, chi può darti più onore, il servo o il padrone?”. “Il padrone”, rispose Francesco. “E allora perché lasci il padrone per seguire il servo?”. Francesco disse: “Che cosa vuoi che io faccia, o Signore?”. “Ritorna ad Assisi”. Così il giovane tornò in città e, durante il viaggio, donò l’armatura a un bisognoso. Ritornò alla sua vita, ma il suo cuore era cambiato: le feste e la ricchezza lo lasciavano vuoto, perciò cominciò a ricercare luoghi solitari per pregare e a occuparsi dei lebbrosi e dei poveri, sempre più desideroso di capire la volontà di Dio. Nessuno riusciva a comprendere il cambiamento del giovane Francesco. Un giorno, mentre stava pregando nella piccola chiesa di San Damiano, davanti al crocifisso, sentì queste parole: “Va’ Francesco, e ripara la mia casa che è tutta in rovina”. Così, dopo aver restituito i suoi abiti al padre davanti al Vescovo e agli abitanti di Assisi, con una tunica come unica ricchezza, Francesco si dedicò al restauro della chiesa di San Damiano come gli aveva indicato il Signore. Poi iniziò a vivere in assoluta povertà, mendicando per le strade.

Farò tutto quello che mi chiedi.

1 Durante quel viaggio d’amore che fu la sua vita, San Francesco cercò sempre di capire a che cosa

lo chiamava il Signore perché la vocazione è

scoprire il progetto di bene che Dio ha per ognuno. diventare suore e frati.

56

Ambito tematico • Il linguaggio religioso • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 32


TIRSI AMATI LA GIOIA DI SEN Cla

Qualche tempo dopo Francesco, ascoltando il passo evangelico in cui Gesù invia gli Apostoli ad annunciare la Buona Notizia in tutto il mondo, capì finalmente ciò che Dio gli stava chiedendo: predicare a tutti, ovunque, l’amore di Dio.

s s e 5a

Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: “Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite”. Lc 9, 2-4

Francesco cominciò a vivere senza fissa dimora, “felice di niente”, annunciando al mondo il Vangelo e portando la pace di Dio. Alcuni giovani, come Bernardo da Quintavalle e Pietro Cattani, decisero di seguirlo, altri si unirono in seguito. Nel 1209 Francesco si recò a Roma per chiedere al papa Innocenzo III di approvare la Regola (stile di vita) dei Frati (fratelli) Minori (più piccoli): “vivere secondo il Santo Vangelo”. Il papa approvò la scelta di questi giovani che volevano rinunciare a ogni possibilità di diventare importanti e potenti, per vivere in fraternità, poveri e umili, come annunciatori di pace.

Aumentando il numero dei frati, iniziarono anche le prime incomprensioni sul rispetto e l’applicazione della Regola; la guida dell’Ordine passò a frate Elia e Francesco decise di ritirarsi con l’amico Leone sul monte della Verna, in Toscana. Turbato, chiese a Dio di confermargli che tutto ciò che aveva fatto era la sua volontà e così, nella notte del 17 settembre 1224, ricevette nella sua carne le stimmate, cioè i segni della passione di Cristo. Tornò ad Assisi e morì nella notte del 4 ottobre 1226. Francesco è stato definito “Alter Christus” (un altro Cristo) perché, obbediente, si è lasciato guidare da Dio come Gesù. Gentile da Fabriano, Stimmate di San Francesco

2 Spiega sul tuo quaderno le caratteristiche della scelta di vita dei frati. Ambito tematico • Il linguaggio religioso • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 33

57


LA COMUNITÀ CRI STIANA a

5 Classe

ALL'ORIGINE DELLA CHIESA

Dopo la sua morte e Risurrezione, Gesù inviò gli Apostoli in tutto il mondo ad annunciare la Buona Notizia. Dalla fede degli Apostoli è nata la Chiesa, la comunità dei credenti che, ancora oggi, si impegna nella testimonianza del messaggio di Gesù. Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo, io sarò con voi.

1 Gesù muore in croce e risorge dopo tre giorni: è la festa della Pasqua.

2 Gesù, prima di salire al cielo, affida la diffusione del Vangelo a Pietro e agli altri Apostoli.

3 Nel giorno di Pentecoste lo Spirito Santo scende sugli Apostoli. La Chiesa si manifesta per la prima volta a genti di Paesi e lingue diverse.

4 Dopo la Pentecoste gli Apostoli sono uomini nuovi, e da Gerusalemme, portano la “Buona Notizia” in tutto il mondo allora conosciuto.

1 Durante la sua vita Gesù ha preparato la nascita della Chiesa. In quale modo, secondo te?

Con la sua predicazione.

Con la chiamata dei Dodici.

Spiega il perché della tua risposta.

58

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Con i suoi miracoli.


STIANA LA COMUNITÀ CRI Cla

Successivamente la comunità di Gerusalemme viene affidata alla guida di un Vescovo (custode), a cui vengono affiancati dei collaboratori, i presbiteri, termine che significa “anziani”. Il primo Vescovo di Gerusalemme fu l’Apostolo Giacomo. Questo schema organizzativo sarà applicato a tutte le nuove comunità, che dovevano far riferimento a un’unica dottrina di cui erano custodi i Dodici. Nel libro degli Atti degli Apostoli, l’Evangelista Luca descrive la vita dei primi Cristiani:

2 Scrivi come vivevano i primi Cristiani secondo

il testo degli Atti degli Apostoli.

s s e 5a

Erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli Apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. At 2, 42-45

Dove ci riuniamo stasera per spezzare il pane?

Venite a casa mia!

3 Osserva la vignetta e rispondi.

A che cosa corrisponde l’atto dello spezzare il pane? Dove lo celebravano? Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pag. 34

59


LA COMUNITÀ CRI STIANA a

5 Classe

STEFANO: DIACONO E MARTIRE

La missione che gli Apostoli avevano ricevuto da Gesù, annunciare a tutti la salvezza, fu ostacolata sin da subito dalle autorità ebraiche. Queste non volevano che si diffondesse un messaggio che ritenevano falso e si opposero agli Apostoli come si erano opposti a Gesù. Sorsero così i martiri, cioè delle persone che testimoniarono la loro fede in Gesù anche a costo della vita. Il primo martire fu Stefano, uno dei diaconi istituiti dagli Apostoli. I Cristiani ricordano il suo sacrificio nella festa del 26 dicembre, il giorno dopo Natale.

Diaconi: erano sette uomini pieni di spirito e di sapienza che vennero scelti dagli Apostoli per essere al servizio della comunità. In questo modo gli Apostoli potevano dedicarsi solo alla predicazione della parola di Dio.

Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Allora alcuni della sinagoga si alzarono a discutere con lui, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. Stefano disse: “Ecco, contemplo i cieli aperti e Gesù che sta alla destra di Dio”. Allora, gridando a gran voce, si scagliarono contro di lui e lo trascinarono fuori dalla città per ucciderlo a sassate. Stefano pregava e diceva: “Signore Gesù, accogli il mio Spirito e non imputare loro questo peccato”. Detto questo, morì. At 6-7 Lorenzo Lotto, particolare del Martirio di Santo Stefano

1 Rispondi sul quaderno.

• Chi erano i diaconi? • Che cosa dice Stefano prima di morire? • A chi ti fanno pensare queste parole e perché? • Perché, secondo te, i Cristiani ricordano il martirio con una festa?

60

Ambito tematico • Dio e l’uomo

parole Le

del CUORE

CORAGGIO Secondo te, che cosa significa essere coraggiosi? Fai qualche esempio.


STIANA LA COMUNITÀ CRI Cla

PIETRO, IL PRIMO PAPA

s s e 5a

Gesù, quando era ancora sulla terra, aveva affidato all’Apostolo Simone il compito di guidare la Chiesa, in risposta alla sua grande fede. Come segno del cambiamento di vita operato in lui, Gesù gli aveva cambiato il nome in Pietro.

Gesù disse loro: “Voi chi dite che io sia?”. Rispose Simone: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”. E Gesù gli disse: “Beato tu Simone, perché questo ti è stato rivelato da Dio. E io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra io edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli”. Mt 16, 15-19

Baldacchino

Altare papale

Tomba di San Pietro

Perugino, Consegna delle chiavi a San Pietro

Dopo la Pentecoste, con grande forza e senza paura, Pietro iniziò la sua missione: annunciare Gesù risorto fino agli estremi confini della terra. Svolse il suo compito tra i pagani e venne ucciso per volere dell’imperatore romano Nerone. Pietro viene riconosciuto come il primo papa della storia cristiana. La sua tomba si trova a Roma nelle Grotte Vaticane, situate sotto la Basilica di San Pietro, edificata sul luogo in cui, secondo la tradizione, egli subì il martirio. La tomba si trova in corrispondenza dell’altare papale, riservato unicamente al Sommo Pontefice, sotto la cupola della Basilica. Il luogo del sepolcro è ben identificabile dalla presenza di un grande baldacchino costruito sopra l’altare. 1 “Quo vadis?” è una domanda molto

famosa che si riferisce al martirio di San Pietro. Fatti leggere la storia dall’insegnante e scopri che cosa significa.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Pagani: coloro che seguono una religione non cristiana.

Vai a pag. 35

61


LA COMUNITÀ CRI STIANA a

5 Classe

IO SONO LA VITE, VOI I TRALCI

Gesù, durante l’Ultima Cena, dice ai suoi discepoli: “Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto. Rimanete nel mio amore. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”. Gv 15,1-17

PAPA VESCOVI FRATI E SUORE

DIACONI

SACERDOTI LAICI

1 Rispondi alle domande.

• Da quali parti è formato l’albero della vite? Che cosa rappresentano nel discorso fatto da Gesù? • Nel popolo di Dio chi è la linfa vitale che dà nutrimento e vita? • Da chi è formato il popolo di Dio? • Che cosa raccomanda Gesù a chi decide di seguirlo? • Che cosa significa, secondo te, portare frutto?

APOSTOLI

GESÙ 62

Ambito tematico • Il linguaggio religioso


STIANA LA COMUNITÀ CRI Cla

COME UN'ORCHESTRA

s s e 5a

La Chiesa voluta da Gesù è come un’orchestra ricca di tanti strumenti. Ogni strumento è indispensabile, perché porta la sua “nota”, ma è necessario imparare a suonare insieme per ottenere della buona musica. Così è la Chiesa: una grande famiglia, in cui ognuno ha un compito preciso ed è chiamato ad annunciare l’amore di Dio in base ai doni ricevuti. I laici sono tutti i battezzati che decidono di seguire Gesù nella famiglia, nel lavoro, nel volontariato e nella comunità parrocchiale.

I religiosi sono quelle persone, frati e suore, che decidono di consacrarsi a Dio vivendo secondo i principi di povertà, obbedienza e castità.

Il Vescovo è considerato il successore degli Apostoli. Ha il compito di insegnare il Vangelo e di guidare la comunità che gli viene affidata. Alcuni Vescovi, chiamati ad essere stretti collaboratori del papa, prendono il titolo di cardinali e partecipano anche alla sua elezione.

Il diacono ha il compito di collaborare con i sacerdoti durante la liturgia e di assistere i poveri e i malati.

Il papa è il successore di Pietro e il Vescovo di Roma. Viene considerato la guida di tutti i Cristiani cattolici.

Il sacerdote aiuta il Vescovo nella cura dei fedeli attraverso la guida della parrocchia che gli viene affidata, predicando la parola di Dio, celebrando l’eucarestia e distribuendo i sacramenti.

1 Indica se le definizioni sono V (vere) o F (false).

La Chiesa è la comunità di quanti credono in Cristo. La Chiesa è un’associazione di monaci e di suore. La Chiesa è formata dai soli sacerdoti.

La Chiesa è formata dai soli laici. La Chiesa è formata solo dal Papa e dai suoi diretti collaboratori.

Ambito tematico • Il linguaggio religioso

Vai a pagg. 36, 37

63


STORIE CHE SCALDANO IL CUORE

DUE UOMINI VENUTI DA LONTANO L’elezione del papa è sempre un’esperienza carica di emozioni: tutto il mondo rimane in attesa della famosa “fumata bianca”, il segnale che comunica a tutti che “habemus Papam” (abbiamo il papa). Il fumo viene ottenuto per mezzo di una stufa installata nella Cappella Sistina, il luogo in cui i cardinali eleggono il papa. Oltre alla fumata, quando avviene l’elezione papale, le campane suonano a festa.

GIOVANNI PAOLO II NOME PRIMA DI DIVENTARE PAPA: Karol Wojtyla. ANNI DI PONTIFICATO: dal 1978 al 2005. Primo papa non italiano dopo quattro secoli, vanta il secondo pontificato più lungo della storia dopo Pio IX. LA VITA: nato in Polonia nel 1920, nella sua vita ha affrontato la seconda guerra mondiale, ha lavorato in una cava e poi in una fabbrica per evitare di essere portato nei campi di concentramento dei tedeschi (una specie di carceri). Ha lottato contro il regime comunista che non riconosceva la libertà religiosa, scrisse poesie e opere teatrali e recitò come attore. Nel 1946 divenne sacerdote, fu arcivescovo di Cracovia, poi cardinale e infine papa. Nel suo primo saluto ai cristiani di tutto il mondo, poco dopo la sua elezione, disse la famosa frase: “Se mi sbaglio mi corrigerete”. EPISODI SIGNIFICATIVI: il 13 maggio del 1981 subì un attentato ma, operato d’urgenza, riuscì a sopravvivere. Due anni dopo incontrò in carcere l’uomo che aveva tentato di ucciderlo; di questa esperienza disse: “Ho parlato con lui come si parla con un fratello, che ho perdonato e che gode della mia fiducia. Quello che ci siamo detti è un segreto tra me e lui”. STEMMA: il suo stemma, oltre ad avere i simboli dell’autorità papale, le due chiavi incrociate con sopra la tiara (simbolo di sovranità), è fatto da uno scudo con una base celeste e una croce spostata verso l’alto con una grande M maiuscola che simboleggia Maria sotto la croce, colei che guida i Cristiani verso Gesù.

1 Leggi nella pagina seguente il testo di una canzone di Amedeo Minghi su Giovanni Paolo II e sottolinea le

frasi che si riferiscono al valore del suo messaggio; poi cerca, con l’aiuto dell’insegnante, di comprendere i riferimenti alla sua vita.

64

Ambito tematico • Dio e l’uomo


STORIE CHE SCALDANO IL CUORE UN UOMO VENUTO DA MOLTO LONTANO

PAPA FRANCESCO

Un Uomo venuto da molto lontano. Negli occhi il ricordo dei campi di grano. Il vento di Auschwitz portava nel cuore, e intanto scriveva poesie d’amore. Amore, che nasce dal cuore dell’uomo, per ogni altro uomo. Un uomo venuto da molto lontano. Stringeva il dolore e un libro nella mano. Qualcuno ha sparato ed io quel giorno ho pianto: ma tutto il mondo gli è rimasto accanto. Quel giorno, il mondo ha ritrovato il cuore, la verità non muore. Un uomo che parte vestito di bianco. Per mille paesi non sembra mai stanco, ma dentro i suoi occhi un dolore profondo: vedere il cammino diverso del mondo, la guerra e la gente che cambia il suo cuore. La verità che muore. Va’, dolce grande uomo va’, va’ parla della libertà. Va’ dove guerra, fame e povertà hanno ucciso anche la dignità. Va’ e ricorda a questo cuore mio... ... che Caino sono pure io. Dall’Est è arrivato il primo squillo di tromba: il mondo si ferma, c’è qualcosa che cambia! Un popolo grida: “Noi vogliamo Dio, la libertà è solo un dono suo”. Tu apri le braccia e incoraggi i figli ad essere fratelli.

NOME PRIMA DI DIVENTARE PAPA: Jorge Mario Bergoglio. INIZIO DEL PONTIFICATO: 13 marzo 2013. Il giorno della sua proclamazione ha salutato la folla con queste parole: “Fratelli e sorelle, buonasera!... Il dovere del conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo... Prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica”. SEGNI PARTICOLARI: sin dall’inizio del suo pontificato è stato molto amato dalla gente per il suo linguaggio semplice e per le sue scelte un po’ “fuori dal comune”, a partire dal nome che non era mai stato scelto dai suoi predecessori. Papa Francesco, infatti, invita tutti i Cristiani a ritrovare Gesù nelle persone più deboli, povere e indifese e chiede di andare loro incontro, proprio come faceva il Santo di Assisi. LO STEMMA: sopra lo scudo blu c’è la tiara tra le due chiavi incrociate. Al centro c’è un sole raggiante con le lettere IHS, che in greco sono una abbreviazione del nome di Gesù. Sopra la lettera H c’è una croce e sotto tre chiodi neri. In basso si trovano la stella, simbolo di Maria, e il fiore di nardo, segno di San Giuseppe. Sotto si trova il motto che dice: “Miserando atque eligendo ”, cioè “Guardò con misericordia e lo scelse”.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pagg. 38, 39

65


STORIA DEL CRIS TIANESIMO a

5 Classe

DA SAULO... A PAOLO

L’Apostolo Paolo è una figura molto importante per la diffusione del Cristianesimo. Egli, infatti, era un cittadino romano, figlio di Ebrei, accanito oppositore dei Cristiani, ma si convertì e venne chiamato “Apostolo delle genti” per la sua vivace e proficua azione missionaria. Andrai in carcere, cristiano!

ERA PRESENTE AL MARTIRIO DI STEFANO I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo... Saulo approvava la sua uccisione... e cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere. At 7,58; 8,1-3

L’APPARIZIONE SULLA VIA DI DAMASCO E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. Rispose: “Chi sei, o Signore?”. Ed egli: “Io sono Gesù, che tu perseguiti! Ma tu alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare”. At 9,3-6.

Caravaggio, Conversione di San Paolo

Saulo si pentì, credette in Gesù Cristo e fu battezzato. Cambiò il suo nome in Paolo, che significa “piccolo davanti a Dio”, ricevette il dono dello Spirito Santo, studiò e mise in pratica i principi del Vangelo. Fece quattro lunghi viaggi per evangelizzare nuove terre e fondò molte comunità cristiane con le quali cercò di rimanere in contatto attraverso delle lettere. Paolo non ebbe paura di affrontare le avversità e nemmeno il martirio: fu imprigionato a Roma nel 64 d.C. e morì decapitato, per ordine dell’Imperatore Nerone, nel 67 d.C. 1 Prova a spiegare con parole tue perché Paolo viene definito “Apostolo delle genti”.

66

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pagg. 40, 41


TIANESIMO STORIA DEL CRIS Cla

IL VANGELO A ROMA

s s e 5a

In pochi anni, anche grazie all’opera di San Paolo, il messaggio cristiano si diffuse in tutti i territori del vastissimo Impero Romano. Man mano che i Cristiani crescevano di numero, però, le autorità romane cominciarono a vedere in loro un pericolo per la società. Gesù ci ha insegnato che tutti gli uomini sono uguali.

Per noi l’imperatore non è un Dio, ma solo un uomo!

Si rifiutavano di adorare false divinità e l’imperatore.

Si opponevano alla schiavitù.

Ogni vita è sacra!

Non accettavano gli spettacoli violenti dell’arena.

Ben presto l’ostilità si trasformò in odio: i Cristiani vennero perseguitati, torturati, crocifissi o dati in pasto alle belve. Molti Cristiani con coraggio affrontarono il martirio, rifiutandosi di tradire la propria fede in Gesù. Le persecuzioni terminarono solo con l’Editto di Milano, decretato dagli imperatori Costantino e Licinio nel 313 d.C. Nel 380 d.C. l’Editto di Tessalonica, emanato dall’imperatore Teodosio, dichiarò il Cristianesimo religione di stato. “... noi siamo giunti a Milano per discutere circa il bene dello stato... abbiamo deciso di dare ai Cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire il culto che desiderano...”.

“... tutti quelli che vivono sotto il dominio di Roma, devono rimanere fedeli alla religione che Pietro Apostolo ha trasmesso ai Romani... tutti i contrari, oltre alla punizione divina, si aspettino pene severe...”.

dall’Editto di Milano

dall’Editto di Tessalonica

Il Cristianesimo in pochi anni trasformò la società romana: la domenica fu riconosciuta come giorno di riposo, venne abolita la crocifissione, vennero proibite le lotte dei gladiatori come forma di pena e schiavi e bambini ebbero maggiori protezioni. 1 Completa con le notizie che ricavi dal testo.

• I Cristiani erano considerati un • Le conseguenze dell’Editto di Milano sono che • Con l’Editto di Tessalonica il Cristianesimo fu dichiarato Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pagg. 42, 43

67


Andiamo a...

ROMA Roma è una città molto importante per il Cristianesimo, perché proprio qui furono martirizzati gli Apostoli Pietro e Paolo. Passeggiando per le strade della città, si incontrano centinaia di chiese e monumenti, molti dei quali testimoniano la vita dei primi Cristiani.

LE CATACOMBE Le catacombe sono i primi cimiteri cristiani. Sono gallerie sotterranee, scavate nel tufo, molto simili a dei labirinti. Nelle pareti venivano ricavati i loculi, nicchie rettangolari, di varie dimensioni, che ospitavano i defunti. I corridoi a volte si allargavano in spazi più ampi, dove si celebrava l’Eucaristia.

IL COLOSSEO Il Colosseo è il più famoso anfiteatro romano e il più grande del mondo. Oggi in questo luogo si svolge la tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo guidata dal papa, in ricordo della morte di molti Cristiani innocenti.

Colosseo

1 Quando qualcuno entra in una

stanza senza richiudere la porta un famoso detto vuole che gli si dica: “Abiti forse al Colosseo?”. Perché secondo te?

Castel S. Angelo

Basilica di San Pietro

Circo Massimo

Santa Maria in Trastevere

68

Ambito tematico • Dio La Bibbia e l’uomo e le altre fonti Vai a pag. 2 Vai a pagg. 44, 45


Andiamo a... LA BASILICA DI SAN PIETRO La Basilica di San Pietro venne costruita nel luogo in cui, secondo la tradizione, fu sepolto l’Apostolo Pietro dopo il martirio. Simbolo della cristianità, è uno dei più grandi edifici del mondo. La grande facciata con al centro la Loggia delle Benedizioni, il luogo da cui viene annunziata ai fedeli l’elezione del nuovo papa, si apre su una bellissima piazza. La forma ovoidale della piazza indica l’universo, il portico ricorda le braccia della Chiesa che accolgono l’intera umanità e le statue dei santi, poste sopra il colonnato, rimandano alla loro mediazione tra il mondo e Dio. La cupola è una delle più vaste coperture in muratura mai costruite; simbolo della città di Roma è comunemente definita “il cupolone”.

Cupola

Loggia delle benedizioni

Portico

Statue sopra il colonnato

Basilica di San Giovanni in Laterano

San Paolo fuori le mura

Chiesa del “Domine quo vadis”

2 La Basilica di San Pietro non si

trova nel suolo italiano, ma in un altro stato: fai una ricerca in Internet e scopri qual è.

Catacombe

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 2

69


STORIA DEL CRIS TIANESIMO a

5 Classe

I SIMBOLI NELLE CATACOMBE

Non potendo professare apertamente la loro fede, i Cristiani si servivano di simboli che dipingevano sulle pareti delle catacombe o che incidevano sulle lastre di marmo che sigillavano le tombe. I simboli richiamavano visibilmente la fede cristiana: il termine “simbolo” indica infatti un segno concreto o una figura che, nell’intenzione dell’autore, richiama un’idea o una realtà spirituale. IL MONOGRAMMA DI CRISTO

Cristo in greco si dice Χριστός’ (Khristòs). Al centro si trovano le prime due lettere che formano questa parola: X (chi) e P (ro).

L’ω (omega) è l’ultima lettera dell’alfabeto greco.

L’A (alfa) è la prima lettera dell’alfabeto greco. Questo simbolo voleva rappresentare che Gesù, per i cristiani, è inizio e fine di ogni realtà. IL PESCE Utilizzando l’acrostico della parola greca ΙΧΘYΣ (Ichthùs) che significa pesce, i Cristiani volevano tramettere un messaggio in codice. Ιησοṽς Iesus Gesù

Χριστός Θεoṽ Υιός Σωτήρ Christhós Theù Hyiòs Sotèr Cristo di Dio figlio salvatore

ΙΧΘYΣ

Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore 1 Collega i due simboli a quello che, secondo te, potrebbe essere il significato corretto.

Rappresenta la Chiesa voluta da Gesù. È simbolo di salvezza. La nave

70

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

L’ancora

Vai a pagg. 46, 47


TIANESIMO STORIA DEL CRIS

TARCISIO, GIOVANE MARTIRE

Cla

s s e 5a

Tarcisio era un giovane ragazzo cristiano che ogni tanto si recava nelle catacombe di San Callisto per pregare con tutta la comunità. Un giorno, al termine della celebrazione eucaristica, il papa Sisto II disse ai suoi fedeli: “Carissimi, i nostri fratelli in prigione desiderano tanto ricevere Gesù. Chi porterà ai prigionieri il Corpo del Signore?”. “Andrò io – rispose una voce molto giovane – io sono solo un ragazzo, mi lasceranno passare”. Il papa guardò ammirato Tarcisio, e continuò: “Non hai paura? Sai bene che se ti prendono ti faranno morire!”. Il ragazzo insistette: “Voglio andare lo stesso”. Il Papa prese il pane consacrato, lo avvolse in un panno di lino e lo affidò al giovane. Tarcisio si avviò verso la città, ma, mentre camminava, dei giovani lo avvicinarono e gli gridarono: “Fermati, vieni con noi!”. “Non posso, verrò più tardi!” rispose. “Che cosa nascondi? Facci vedere!”. Lui strinse ancora di più il suo tesoro: “Non c’è niente per voi”. “Non sarai per caso un cristiano?” dissero. In un attimo gli furono tutti addosso e lo buttarono a terra. Lui, con le braccia incrociate sul petto, si piegò e difese con tutte le forze l’ostia. I ragazzi gridando colpirono Tarcisio con pietre e pugni. Tarcisio si sentì venir meno, ma non riuscirono ad aprirgli le braccia. Un ufficiale romano di nome Quadrato, che era divenuto segretamente cristiano, riconobbe il ragazzo e capì che cosa stava difendendo. Mise in fuga quei ragazzi, poi si chinò sul morente, che mostrò al soldato il suo segreto e con un filo di voce gli disse: “Porto il Corpo del Signore, salvalo, io muoio”. Poi, con un sorriso, reclinò il capo e morì. Quadrato disse: “Signore accogli il sacrificio di questa vittima innocente”. Poi coprì col mantello il piccolo corpo e lo portò in braccio fino alle catacombe. 1 Rispondi alle domande.

• Perché Tarcisio era nelle catacombe? • Per quale compito si rese disponibile? • Che cosa volevano fare i ragazzi che lo aggredirono? • Che cosa pensi di quei giovani? Ambito tematico • I valori etici e religiosi

71


STORIA DEL CRIS TIANESIMO a

5 Classe

LA FORZA DELLA FEDE

IL VELO DI SANT’AGATA Agata, figlia di una ricca e nobile famiglia siciliana, ancora giovane decise di consacrarsi a Dio e di dedicarsi all’insegnamento della fede. Il Vescovo di Catania le donò il flammeum, un velo da sposa rosso usato dagli antichi romani, come simbolo del suo amore per Gesù.

Andrai in prigione per la tua fede!

Un giorno però si innamorò di lei il governatore romano Quinziano, giunto in quel luogo per far rispettare l’editto dell’imperatore, che imponeva ai Cristiani di rinunciare alla loro fede. Non riuscendo in nessun modo a farle abbandonare la fede cristiana, Quinziano la fece processare e le inflisse numerose violenze fino a sottoporla alla pena dei carboni ardenti. Per miracolo il velo rosso che avvolgeva le sue spalle non bruciò e rimase intatto, mentre un terremoto scosse la città. Il crudele governatore dovette scappare, ma ormai per Agata non c’era più niente da fare. Il velo di sant’Agata è stato conservato ed è stato portato più volte in processione davanti alle colate di lava dell’Etna che si sono fermate.

L’ASINELLO DI SANTA LUCIA Lucia era una bella fanciulla siciliana, conosciuta per la sua dolcezza e amorevolezza. Dopo una miracolosa guarigione della mamma, la giovane decise di vivere secondo gli insegnamenti di Gesù. I suoi genitori, però, l’avevano promessa in sposa a un giovane che non era cristiano e fu proprio lui a denunciarla alle autorità in quanto seguace di Cristo. Lucia venne arrestata e, dopo il processo, fu condannata al rogo. Per miracolo le fiamme non la sfiorarono, ma un soldato le trafisse la gola con la sua spada. Il culto verso questa giovane martire si diffuse presto in tutta Europa. In Svezia il giorno di Santa Lucia le ragazze, vestite di bianco, con in testa una corona con sette candele, portano doni ai bambini. Anche in molte città dell’Italia nella notte tra il 12 e il 13 dicembre si ricorda Santa Lucia che, col suo fedele asinello, porta i regali ai bambini buoni.

72

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pag. 48

1 Rispondi alle domande e rifletti con i compagni.

• Che cos’hanno in comune le due giovani? • Perché non hanno paura di morire?


TIANESIMO STORIA DEL CRIS Cla

I PRINCIPI DELLA FEDE Il Credo, o Simbolo apostolico, è un’antichissima formula di preghiera cristiana, attribuita agli stessi Apostoli, in cui sono riassunti i punti fondamentali della fede dei Cristiani. Nel IV secolo i concili di Nicea e Costantinopoli ampliarono la “professione di fede”, dando vita al credo niceno-costantinopolitano per cercare di spiegare sempre meglio ai credenti i principi su cui si fonda la fede dei Cristiani.

s s e 5a

Concilio: assemblea dei Vescovi con il papa, in cui si prendono decisioni per il bene della Chiesa.

IN CHE COSA CREDONO I CRISTIANI?

IN UN SOLO DIO TRE PERSONE Per i Cristiani Dio è uno in tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. San Patrizio, un Vescovo del V secolo d.C. a cui si deve la diffusione del Cristianesimo nelle isole britanniche, per spiegare questo grande mistero agli irlandesi, prese come esempio un trifoglio e fece notare che, pur trattandosi di una sola foglia, questa è composta di tre lobi ben distinti, proprio come Dio è uno solo, ma in tre persone. I cristiani credono: In Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra. In Gesù Cristo, suo unico Figlio, nato per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine. Nello Spirito Santo, l’amore che unisce il Padre e il Figlio. Raffigurazione di San Patrizio

NELLA CHIESA

NELLA VITA ETERNA

• Una, perché Gesù vuole la Chiesa unita come una famiglia; • Santa, perché guidata da Gesù grazie allo Spirito Santo; • Cattolica, cioè universale, per tutti; • Apostolica, perché fondata sulla fede degli Apostoli con a capo Pietro e i suoi successori.

I Cristiani credono che Gesù, vincendo la morte, ha aperto la strada del cielo e farà risorgere ogni uomo, donando la vita eterna.

1 Cerca insieme all’insegnante il Credo apostolico e quello niceno-costantinopolitano e confrontali.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 49

73


STORIA DEL CRIS TIANESIMO a

5 Classe

LA DOMUS ECCLESIAE

All’inizio i Cristiani per celebrare si riunivano nelle proprie case. Quando aumentarono di numero, nacque l’esigenza di trovare spazi più grandi, così alcune case vennero utilizzate esclusivamente per gli incontri comunitari. Un edificio di questo tipo veniva chiamato domus ecclesiae, termine latino che significa “casa dell’assemblea” o “casa della chiesa”. Era un edificio privato, adattato alle necessità del culto, che venne usato fino all’emanazione dell’ Editto di Costantino, che istituì la libertà religiosa per i Cristiani nell’Impero Romano. Sala dei Battesimi

Sala della Cena del Signore

Sala per la lettura della Bibbia

Ingresso

Sala per le riunioni prima dei riti

Nella sala dei Battesimi si trovava il fonte battesimale, una vasca con tre gradini per parte, simbolo del percorso di conversione del cristiano. Il rito avveniva per immersione e si concludeva con la consegna della veste bianca e della candela accesa, segni della Risurrezione.

1 Rifletti con i compagni sul significato del Battesimo.

Oggi il Battesimo viene fatto per aspersione; che cosa significa secondo te?

Antica vasca battesimale a forma di croce

74

Ambito tematico • Il linguaggio religioso


TIANESIMO STORIA DEL CRIS Cla

LE BASILICHE

s s e 5a

ATRIO

INGRESSO

NAVATA CENTRALE ALTARE

PORTICO

NAVATA LATERALE NARTECE

TRANSETTO

ABSIDE

Con la libertà religiosa, i Cristiani poterono finalmente costruire degli edifici appropriati per il culto. I primi furono le basiliche, chiamate così perché avevano come modello architettonico le antiche basiliche romane, edifici pubblici in cui si svolgevano gli affari, il commercio e in cui veniva amministrata la giustizia. Tuttavia, mentre le basiliche romane avevano l’ingresso sul lato lungo, le basiliche cristiane erano pensate come un percorso che dalla porta di ingresso, situata sul lato corto, guidava il fedele verso l’abside, dove si trova l’altare, simbolo di Cristo.

FONTANA

NAVATA LATERALE

L’atrio era un cortile quadrangolare a cielo aperto, circondato da un portico di colonne. Al centro dell’atrio vi era la fontana, che veniva usata per i riti di purificazione. Lo spazio tra il portico e la facciata (nartece), era riservato ai catecumeni, coloro che si preparavano a ricevere il Battesimo e che non potevano ancora entrare in chiesa. All’interno della basilica lo spazio era diviso in tre corridoi, chiamati navate. La navata centrale era riservata ai fedeli, mentre quelle laterali servivano per le processioni. L’altare era situato in fondo alla navata principale, nella curvatura dell’abside, su un piano rialzato. Il transetto, una navata trasversale più corta, dava alla basilica la caratteristica forma di croce. 1 Scrivi il nome dei diversi elementi indicati dai numeri.

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

7

2

1

3

4 5

Ambito tematico • Il linguaggio religioso

6

75


STORIA DEL CRIS TIANESIMO a

5 Classe

LE CHIESE NEI SECOLI

Nel corso dei secoli i Cristiani hanno cambiato il modo di costruire le chiese, arricchendole di simboli e significati. Basilica di San Nicola - Bari

Stile romanico

Le chiese romaniche hanno una struttura semplice, con mura molto spesse e archi a tutto sesto, cioè a semicerchio. Hanno poche decorazioni per ricordare all’uomo il bisogno di liberarsi dalle ricchezze per arrivare a Dio. Chiesa del Gesù - Roma

Stile barocco

Le chiese barocche sono caratterizzate da decorazioni sfarzose e maestose. Spesso è presente una cupola per sottolineare la centralità dello spazio verso il fondo della navata. Tutto richiama la grandezza di Dio.

Duomo di Milano

Stile gotico

Lo stile gotico si distingue per il suo slancio verso l’alto, espresso attraverso pinnacoli, guglie e archi a sesto acuto, cioè a punta. La struttura invita il fedele alla preghiera, che è in grado di elevare ogni cuore a Dio. Chiesa di San Giovanni Rotondo

Stile contemporaneo

In epoca moderna non si può parlare di uno stile unico, anche se in molte chiese, a pianta circolare, si evidenzia l’idea di una comunità raccolta intorno al suo Signore, simboleggiato dall’altare posto al centro.

1 Collega ogni caratteristica allo stile giusto.

cupola arco a tutto sesto

76

romanico

moderno

barocco

gotico

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pag. 50

guglie pianta circolare


TIANESIMO STORIA DEL CRIS

GLI ELEMENTI DELLA CHIESA

Cla

s s e 5a

Anche se gli stili con cui gli uomini hanno costruito le chiese sono mutati nel tempo, gli elementi essenziali che possiamo trovare all’interno degli edifici restano gli stessi. Il tabernacolo è il luogo dove si custodisce l’eucarestia. La parola tabernacolo significa “piccola tenda”, in ricordo della tenda dove gli Ebrei custodivano l’Arca dell’Alleanza. Quando il tabernacolo contiene le ostie consacrate, davanti vi viene posta una lampada accesa.

L’ambone è il luogo da cui viene proclamata la parola di Dio. In alcune chiese vi sono addirittura due amboni, uno per il Vangelo e uno per le altre letture.

L’altare è il centro dei riti cristiani, perché indica la presenza di Gesù risorto. L’altare è il simbolo di Cristo che si offre come vittima per la salvezza di tutti. Un tempo perfino i re e i principi giuravano fedeltà davanti all’altare. 1 Anche esteriormente la chiesa è piena di elementi

simbolici. Associa ogni elemento alla spiegazione scrivendo la lettera corrispondente.

A) Gesù è la luce. B) Gesù è la porta che conduce alla salvezza. C) L’uomo deve imitare la testimonianza dei santi. D) Il sacrificio di Gesù è l’elemento fondamentale per Cristiani. E) L’uomo deve ricordare il tempo di Dio.

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

77


STORIA DEL CRIS TIANESIMO a

5 Classe

IL MONACHESIMO

Dopo l’Editto che dichiarava il Cristianesimo l’unica religione dell’Impero, i Cristiani iniziarono a godere di numerosi privilegi, rischiando di allontanarsi dallo spirito del Vangelo. Per questo nel III secolo, in Egitto, alcuni uomini si ritirarono in solitudine nel deserto, per dedicarsi completamente al silenzio, alla meditazione e alla preghiera. Furono chiamati monaci o eremiti. Fra questi si ricorda Antonio, che abbandonò la vita agiata della sua famiglia e visse in una regione desertica dell’Egitto, vicino Tebe. Nell’anno 320 d.C. un altro eremita, Pacomio, spinto dalla convinzione che la vita cristiana fosse soprattutto comunitaria, cioè fatta di amore e di carità fraterna, fondò molti monasteri o cenobi. Qui i monaci vivevano insieme, dedicandosi alla preghiera, allo studio della Bibbia e al lavoro. Abbazia di Montecassino

Grotta dove pregava Sant’Antonio

Monaco: dal greco monos, che significa uno, solo. Eremita: dal greco eremos, che significa deserto. Cenobio: luogo in cui vivono insieme più monaci seguendo le stesse regole.

IL MONACHESIMO BENEDETTINO Nel V secolo la vita monastica si diffuse anche in Europa grazie all’opera di San Benedetto da Norcia, che scrisse una regola di vita riassunta nel motto “ora et labora”, cioè “prega e lavora”. Con queste parole il monaco riconosceva che lavorare significa collaborare con Dio per contribuire alla costruzione di un mondo migliore. Nacque così il monachesimo benedettino. I monaci, oltre a fare un grande lavoro culturale, contribuendo alla conservazione degli antichi testi greci e latini, che venivano ricopiati a mano, si dedicarono all’evangelizzazione dei popoli europei che ancora non conoscevano il Cristianesimo. Per questo motivo San Benedetto è stato proclamato patrono d’Europa insieme ai santi Cirillo e Metodio, due fratelli missionari in Oriente.

1 Rispondi sul quaderno.

• Qual è la differenza tra il monachesimo vissuto da Antonio e quello di Pacomio? • Quali sono i principi del monachesimo benedettino? • Perché i monaci hanno contribuito allo sviluppo della civiltà europea?

78

Ambito tematico • Dio e l’uomo


TIANESIMO STORIA DEL CRIS

IL MONASTERO BENEDETTINO

Cla

s s e 5a

Il monastero è detto anche abbazia, termine che indica l’insieme degli edifici e dei territori circostanti che rientrano sotto il controllo di un abate, il superiore di una comunità monastica.

10

1

8 6

7

2 9

5

3

4

1. La chiesa è formata da una o più navate e prevede uno spazio detto “coro” dove pregano i monaci. Accanto alla chiesa c’è sempre un campanile, necessario per scandire il tempo e la preghiera. 2. Il chiostro è un cortile interno circondato di portici che i monaci usano per pregare e meditare. 3. Nel dormitorio ci sono le celle dei monaci. 4. L’erboristeria è il luogo in cui i monaci lavorano le erbe per ricavare medicine. 5. Nel refettorio i monaci e gli ospiti del monastero consumano i pasti.

6. Nella Sala del Capitolo i monaci si ritrovano per la lettura della Regola. 7. La biblioteca contiene i libri che vengono conservati con cura dai monaci. 8. Lo scriptorium era il luogo in cui i monaci copiavano i libri. 9. Nell’infermeria vengono curati i malati. 10. Dalla lavorazione dei campi e dall’allevamento degli animali vengono ricavati molti prodotti per il sostentamento del monastero.

1 Hai mai visitato un’abbazia? Parlane con i compagni. Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 51

79


Le parole dell ’ intercultura

come... In Occidente come in Oriente si sono sviluppate, nel corso dei secoli, delle pratiche spirituali che desiderano raggiungere la perfezione interiore mediante l’ascesi, cioè un modo di vivere solitario, dedito alla preghiera e distaccato dai piaceri del mondo. Questo stile di vita, proprio dei monaci, si trova in forme diverse in molte religioni: nell’Ebraismo, nel Cristianesimo, nell’Induismo, nel Buddismo e nel ramo sufi dell’Islam.

PER GLI EBREI Anche se l’idea dell’isolamento per dedicarsi alle pratiche religiose non è una caratteristica dell’Ebraismo, si può affermare che una prima forma di monachesimo si sviluppò già nel II secolo a.C., proprio in un gruppo di Ebrei, gli Esseni, che si stanziarono presso Qumran, sulla riva occidentale del Mar Morto. Essi vivevano in comunità e in povertà, dividendo i frutti del loro lavoro e dedicandosi allo studio e alla riflessione sulle sacre scritture, completamente isolati dal mondo.

Grotta presso Qumran

PER I CRISTIANI Nella storia della religione cristiana, il monachesimo rappresenta da sempre uno stile di vita molto importante per chi desidera seguire l’esempio di Gesù e ricercare la perfezione attraverso i voti di castità, povertà e obbedienza. I Cristiani sia d’Oriente che d’Occidente, hanno sempre guardato a questa forma di vita con grande rispetto, perché viene considerata una strada privilegiata per arrivare a Dio. Inoltre i monasteri hanno svolto una grande funzione sociale e culturale come centri di alfabetizzazione e assistenza delle popolazioni.

Monastero greco delle Meteore

80

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Martin Lutero, il fondatore delle Chiese Cristiane riformate, nel 1521 condannò il monachesimo come via privilegiata per la salvezza, respingendone ogni forma e solo nel XIX secolo la Chiesa Anglicana ha riconosciuto qualche ordine monastico. Approfondirai questi argomenti fra qualche pagina.


Le parole dell ’ intercultura

... MONACHESIMO NEL MONDO NELLA TRADIZIONE SUFI DELL’ISLAM Il termine arabo “darwìsh” significa “cercatore di porte” e indica colui che cerca “la soglia” per entrare in contatto con il divino. Il termine generalmente si riferisce a un asceta, una specie di “monaco” della corrente mistica dell’Islam chiamata Sufismo. I sufi sono coloro che desiderano approfondire lo studio del Corano vivendo in assoluta povertà e con la consapevolezza che l’uomo ha bisogno solo di Dio. Una caratteristica dei dervisci è la pratica della danza turbinante: il rituale prevede una danza rotatoria dove la mano sinistra è abbassata verso la terra mentre la mano destra è girata verso il cielo. Mentre rotea, il derviscio appoggia il suo peso sul piede sinistro e, per acquistare velocità, dà slancio alla rotazione con la gamba destra. Per i Sufi questo danzatore diviene un punto di collegamento tra la terra e il cielo.

NELL’INDUISMO E NEL BUDDISMO Nell’Induismo la vita monastica è legata a due forme. • La prima riguarda una particolare fase della vita (la vecchiaia), durante la quale tutti sono chiamati a ritirarsi dal mondo e a vivere in povertà, per dedicarsi alla lettura dei testi sacri e alla meditazione. • La seconda riguarda la scelta di praticare la rinuncia ai beni terreni per dedicare l’intera vita alla spiritualità, come nel caso dei sadhu, i buoni e saggi. Questi uomini conducono una vita senza possedimenti e si dedicano alle pratiche spirituali. Nel monachesimo buddista il monaco che vive da mendicante è considerato il vero discepolo del grande maestro Buddha, perché segue il suo stesso stile di vita.

1 Rispondi.

Perché in tutte le forme monastiche c’è la rinuncia ai beni terreni? Perché troppa ricchezza impedisce la preghiera. Perché la ricchezza è una cosa sbagliata. Ambito tematico • I valori etici e religiosi

81


I CRISTIANI NEL MONDO a

5 Classe

I CRISTIANI PERDONO L'UNITÀ

All’interno della grande famiglia cristiana sorsero gravi incomprensioni che hanno portato alla divisione e alla nascita di Chiese separate da quella cattolica.

I FRATELLI CRISTIANI ORTODOSSI Nel 1054 avvenne lo Scisma d’Oriente, la prima grande divisione dei Cristiani: la Chiesa di Costantinopoli (che comprendeva le comunità della Grecia, della Russia e di alcune nazioni dell’Europa centrale e orientale) si separò da quella di Roma. All’origine di questa spaccatura c’erano ragioni storiche (nel 395 d.C. l’Impero Romano si era diviso in due parti, l’Impero Romano d’Oriente e l’Impero Romano d’Occidente), opinioni diverse su alcune questioni di fede, ma soprattutto la contestazione del primato del papa, che non veniva ritenuto superiore agli altri Vescovi, anche se era riconosciuto come il successore di Pietro. I Cristiani d’Oriente presero il nome di ortodossi e riconobbero come rappresentante della loro fede il Patriarca di Costantinopoli; quelli d’Occidente, fedeli al Papa, presero il nome di cattolici.

Scisma: divisione. Patriarca: Vescovo della Chiesa Ortodossa. Cattolico: universale. Ortodosso: ”retta dottrina”.

I FRATELLI CRISTIANI PROTESTANTI

Martin Lutero

Verso il 1500 la Chiesa cattolica attraversò un’altra grave crisi, in quanto molti uomini del clero (sacerdoti, Vescovi e il papa) sembravano più attratti dal potere e dalle ricchezze che dai valori evangelici. A fronte di questa situazione molti Cristiani sentirono il bisogno di riforme in grado di far ritrovare la purezza delle origini. Nel 1517 un monaco tedesco, Martin Lutero, diede vita alla riforma luterana. Nacquero così le “Chiese riformate o protestanti”, che si e parole L del CUORE separarono da Roma con quello che viene ricordato come lo Scisma d’Occidente. LITIGIO Qualche anno più tardi anche la Chiesa Ti capita di litigare con inglese si separò da Roma per opera del re qualcuno a scuola o a casa? Enrico VIII che voleva sposare Anna Bolena Che cosa provi? e non accettò il rifiuto del Papa a dichiarare nullo il suo matrimonio con Caterina d’Aragona. Nacque così la Chiesa Anglicana.

Enrico VIII

82

Ambito tematico • Dio e l’uomo


MONDO I CRISTIANI NEL Cla

PATRIARCA ORTODOSSO Io sono un patriarca della Chiesa ortodossa. Le nostre comunità sono indipendenti tra di loro e ognuna è guidata da un patriarca, che non deve essere sposato. I nostri sacerdoti si chiamano “pope” e si possono sposare. Noi non riconosciamo l’autorità del papa, ma veneriamo Maria e i santi. Abbiamo tutti e sette i sacramenti anche se con qualche differenza: nell’Eucaristia, per esempio, viene dato sia il pane che il vino, segni del corpo e del sangue di Gesù. Le nostre celebrazioni sono molto solenni e ricche di canti e possono durare delle ore.

s s e 5a

MINISTRO LUTERANO Io sono un ministro della Chiesa luterana. Non stupitevi perché per i luterani anche le donne possono svolgere questo servizio e al contempo si possono sposare. Noi riconosciamo solo due sacramenti, voluti direttamente da Gesù: il Battesimo e la Santa Cena, in cui non c’è la presenza reale di Gesù, ma si fa memoria della sua ultima cena. Noi pensiamo che ogni credente possa leggere e interpretare la Bibbia da solo, per questo non abbiamo il papa, i Vescovi e i sacerdoti, ma solo dei pastori che guidano le celebrazioni. Crediamo che la salvezza derivi solo dalla fede e non dalle opere e non veneriamo né Maria, né i santi, ma solo Dio.

VESCOVO ANGLICANO Io sono un Vescovo anglicano. Anche se noi rientriamo tra le Chiese riformate e ne condividiamo alcuni aspetti, abbiamo delle differenze, infatti i protestanti sono divisi in più comunità spesso diverse tra loro. Noi, per esempio, abbiamo sia i preti che i Vescovi, che possono essere anche donne e si possono sposare. A capo della nostra Chiesa c’è il re o la regina, aiutati dall’arcivescovo di Canterbury.

1 Indica se le affermazioni sono vere o false.

Tutti i Cristiani sono cattolici.

V

F

Tutti i cattolici sono Cristiani.

V

F Ambito tematico • Dio e l’uomo

83


I CRISTIANI NEL MONDO a

5 Classe

ECUMENISMO: LA VIA DELL'UNITÀ Ca tto lici

ti stan e t o Pr

Ecumenismo

Riforma protestante (XVI secolo)

Ortodossi

Cattolici

Scisma d’oriente (XI secolo)

Monachesimo Apostoli Gesù

Ecumenismo: deriva dal greco e significa “terra comune”.

Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo perché non vi siano divisioni fra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di intenti. 1Cor 1,10

ni lica Ang

Con queste parole l’Apostolo Paolo invita i Cristiani a rimanere uniti nell’unica fede in Gesù. Per rispondere all’invito all’unità, dopo anni di incomprensioni tra le diverse confessioni cristiane, è nato il movimento ecumenico, con lo scopo di favorire il dialogo tra le Chiese separate puntando su ciò che unisce e non su ciò che divide: • la Bibbia e il sacramento del Battesimo; • la fede in Gesù e nella Risurrezione; • il desiderio della pace; • l’impegno missionario. Il Concilio Vaticano II ha dedicato all’ecumenismo un documento, Unitatis redintegratio (Il ristabilimento dell’unità) e ogni anno si celebra nel mondo la “settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”, dal 18 al 25 gennaio.

L’esperienza di Bose Io sono Enzo Bianchi, guido una comunità monastica di donne e uomini appartenenti a chiese cristiane differenti che vive a Bose, in provincia di Biella. Noi cerchiamo Dio nell’obbedienza al Vangelo, nella comunione fraterna e nel celibato e ci impegniamo nel dialogo ecumenico con studi, confronti e preghiere.

1 Scrivi quattro “ingredienti” su cui si basa il dialogo ecumenico.

1. 2.

84

3. 4. Ambito tematico • Dio e l’uomo


STORIE CHE SCALDANO IL CUORE

MESSAGGERA DI PACE Caterina nasce a Siena nel 1347 e, fin da piccola, decide di dedicare la sua vita a Dio. A dodici anni rifiuta con fermezza il matrimonio che i genitori avevano combinato per lei, sopportando con pazienza le punizioni che ne derivano fino al giorno in cui il padre vede una colomba posarsi sulla sua testa mentre prega e capisce che la sua vocazione è sincera. A sedici anni entra a far parte dell’Ordine Domenicano delle Mantellate, così chiamate per il lungo mantello nero che copriva l’abito bianco: si occupa dei poveri, assiste i malati e porta conforto ai prigionieri. La sua attenzione è rivolta soprattutto a coloro che, oltre ad essere malati, sono soli e abbandonati. Caterina, con l’aiuto del Signore, diventa una donna sapiente e molti le chiedono consiglio. È una brava mediatrice nelle lotte tra le famiglie potenti e riesce sempre a mettere pace tra la gente che litiga. Pur non avendo studiato, lascia molte lettere, scritte dai suoi discepoli sotto dettatura, per gente di ogni estrazione sociale. Scrive spesso anche a uomini potenti e invita tutti al perdono e alla riconciliazione, ricordando che il potere di governare sulla terra è un potere “prestato” da Dio. In quel tempo alcune città italiane erano in conflitto Raffigurazione di Santa Caterina da Siena con il papa, che si era trasferito da Roma ad Avignone, in Francia, e la Chiesa sembrava vicina a un altro Scisma. Caterina decide di andare ad Avignone, si fa ricevere dal pontefice Gregorio XI e lo esorta a far ritorno a Roma, la sua vera sede, in quanto luogo del martirio di San Pietro, per far pace con le città italiane, scongiurando in questo modo altre divisioni. 1 Scrivi nel cruciverba il contrario delle parole riportate, poi riscrivi le lettere nelle caselle

azzurre e leggi la frase.

1. Stolto 2. Buono 3. Ricco 4. Diviso 5. Sposata 6. Guerra

1 2 3 4 5 6

Santa Caterina da Siena, insieme a San Francesco d’Assisi, è — — — — — — — d’Italia.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

85


I CRISTIANI NEL MONDO a

5 Classe

DIVERSI LUOGHI DI CULTO LE CHIESE ORTODOSSE

Icona: raffigurazione o immagine sacra ritenuta opera di Dio stesso, realizzata attraverso le mani dell’iconografo per trasmettere particolari messaggi di fede. Per questo la sua preparazione avviene in un clima di meditazione.

86

Ambito tematico • Il linguaggio religioso

Le chiese ortodosse sono riconoscibili dall’esterno per le bellissime cupole che le caratterizzano. In genere sono a forma di cipolla per richiamare la fiamma di una candela, simbolo della preghiera incessante verso Dio. Se c’è una sola cupola, essa simboleggia l’unico Dio; se le cupole sono tre richiamano la Trinità; se cinque, Cristo affiancato dai quattro Evangelisti. All’interno l’altare, sul quale si celebra l’Eucarestia, è racchiuso da una parete piena di icone, l’iconostasi, che separa la navata destinata ai fedeli dal luogo della liturgia. Nella parte centrale dell’iconostasi c’è una porta che collega i due ambienti e permette la partecipazione ai riti. Ai lati della porta, in genere, si trovano, a destra l’icona di Cristo e a sinistra quella della Theotokos, la Madre di Dio. Non ci sono, invece, statue e posti per stare seduti, infatti alle celebrazioni si partecipa in piedi. La maggior parte delle pareti è ornata da dipinti di scene bibliche e quadri di santi fatti con la stessa tecnica delle icone, in cui anche i colori utilizzati servono per aiutare il fedele a entrare in un clima di preghiera e di pace interiore.


MONDO I CRISTIANI NEL Cla

LE CHIESE PROTESTANTI

s s e 5a

Nelle chiese protestanti, dette anche riformate, hanno grande importanza il leggio e il pulpito dai quali si proclama la Parola di Dio. Per questo motivo l’edificio è pensato come un unico spazio, abbastanza ampio, in cui il fedele è invitato all’ascolto e alla comprensione del pastore che guida la preghiera. La struttura tipica di questi edifici è chiamata quadrangolo corale riformato: “quadrangolo” perché la forma più ricorrente è quella quadrangolare, anche se si possono avere piante ottagonali o circolari; “corale” perché richiama l’idea dell’assemblea dei fedeli e del loro canto, molto usato nella liturgia protestante. Inoltre sono presenti un altare, che di solito è un semplice tavolo, e il battistero per i sacramenti. La chiesa protestante non va considerata come un edificio sacro, ma il luogo in cui l’assemblea si mette in ascolto di Dio. Non c’è il tabernacolo perché le ostie consacrate non vengono conservate e non sono presenti immagini, in quanto distraggono dalla preghiera e dalla riflessione.

1 Le icone sacre sono dette “finestre aperte sul cielo”.

Che cosa significa questa espressione, secondo te?

2 Ci sono chiese ortodosse o protestanti nella tua città?

Prova a descriverle.

3 Completa lo schema con ciò che hai imparato sulle religioni cristiane.

Capo della Chiesa

Numero di sacramenti

Culto di Maria e dei santi

Immagini sacre

Le chiese sono edifici sacri?

CATTOLICI ORTODOSSI PROTESTANTI Ambito tematico • Il linguaggio religioso

Vai a pag. 52

87


I CRISTIANI NEL MONDO a

5 Classe

LE FESTE CRISTIANE Tutte le religioni cristiane condividono e riconoscono come feste principali il Natale e la Pasqua.

Il Natale

Equinozio: quel momento dell’anno in cui si hanno le stesse ore di luce e di buio.

I Cristiani cattolici e alcune Chiese riformate celebrano il Natale il 25 dicembre, mentre la Chiesa ortodossa lo festeggia il 7 gennaio. Per tutti il Natale ricorda il mistero di Dio che si è fatto uomo ed è entrato nel mondo debole e indifeso come un bambino. Molte sono le usanze legate al Natale. • Allestire il presepe che, secondo la tradizione, è stato ideato da San Francesco d’Assisi, è caratteristico dei cattolici. • Addobbare l’albero con luci e decorazioni è un’usanza che nasce nel nord Europa in ambiente protestante, ma oggi è comune a tutte e tre le confessioni. • Preparare la corona d’Avvento è una tradizione del mondo protestante, ma oggi è caratteristica anche dei cattolici. • Scambiarsi regali è una tradizione comune a tutti i Cristiani. • Venerare le icone della natività con fiori e candele è una tradizione dei Cristiani ortodossi. • La messa di mezzanotte, la vigilia di Natale, è molto sentita da cattolici e ortodossi, mentre il culto della notte di Natale è celebrato solo in alcune comunità riformate.

La Pasqua

Matthias Grunewald, Resurrezione

La Pasqua cristiana, al contrario di quella ebraica che viene celebrata di sabato, si festeggia sempre di domenica, giorno della Risurrezione di Gesù. Per i cattolici e i protestanti la Pasqua cade la domenica successiva alla prima luna piena di primavera, dopo l’equinozio che cade intorno al 21 marzo, mentre per gli ortodossi, che usano un calendario diverso, viene sempre prima di quella ebraica. Per i cattolici la Pasqua è preceduta dalla Settimana Santa, che inizia con la Domenica delle Palme. Nei giorni del triduo pasquale, giovedì, venerdì e sabato, si ricordano l’istituzione dell’eucaristia (l’ultima cena), e la morte in croce di Gesù e si celebra la veglia pasquale in attesa della Risurrezione. Per gli Ortodossi la veglia pasquale è molto importante e dura tutta la notte, mentre solo alcune chiese protestanti la celebrano. Tutti i Cristiani riconoscono nell’uovo un simbolo della vita tipico delle festività pasquali. 1 Fai una ricerca sulle tradizioni legate all’uovo di Pasqua.

88

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Vai a pagg. 53, 54


MONDO I CRISTIANI NEL

MARIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE Maria, la madre di Gesù, è presente sin dall’inizio nella vita del figlio e della Chiesa, ed è un esempio di vera sequela di Cristo. Lei, che lo ha amato come madre e come credente e ha partecipato alla sua missione, può essere considerata la prima “cristiana”. A eccezione di Luca, che racconta l’Annunciazione e la visita a Elisabetta, i Vangeli parlano di Maria solo in episodi legati alla vita del figlio. I Cristiani cattolici e ortodossi hanno per lei una grande venerazione, in quanto la riconoscono come Madre piena di misericordia che intercede per loro presso Dio. A Maria si rivolgono con la recita del rosario, in cui ricordano gli eventi della sua vita e di quella di Gesù, dedicano il mese di maggio e molte feste durante l’anno.

Vladimir, Vergine della tenerezza

s s e 5a

Sequela: atteggiamento di chi accoglie Gesù e ne segue l’esempio con fede.

Andrea Solario, Madonna del cuscino verde

La Vergine della tenerezza di Vladimir, città di cui porta il nome, detta anche Madre di Dio “Eleousa”, che in greco vuol dire “misericordia”, è un’icona ortodossa in cui il bambino appoggia la guancia su quella della madre. Questo atteggiamento rivela il potere di Maria di intenerire il figlio a favore del genere umano. Gli occhi di Maria sono rivolti verso chi guarda per invitarlo all’incontro con Dio.

Cla

In Occidente Maria è stata dipinta in molti modi a seconda dei periodi storici, delle tecniche utilizzate e delle diverse sensibilità degli artisti. Molto bella è quest’opera del Solario in cui la madre nutre il piccolo allattandolo al seno. Il quadro simboleggia la Chiesa che “nutre” i Cristiani con la Parola di Dio e, proprio come Maria, dona Gesù Cristo al mondo.

1 Che cosa ti fa pensare e quali emozioni ti comunica ciascuna immagine?

Scrivilo sul quaderno.

Ambito tematico • La Bibbia e le altre fonti

Vai a pag. 55

89


Arte e immagine

GESÙ NELLE... Nell’arte iconografica orientale i personaggi sono rappresentati in una posizione austera, solenne, che sembra essere al di fuori del tempo, perché le immagini devono accompagnare colui che guarda nel mistero dell’eternità di Dio. Il Cristo Pantocrator, dal greco “sovrano di tutte le cose”, comunemente reso con “onnipotente”, è una raffigurazione di Gesù tipica dell’arte orientale, in cui il Cristo è ritratto in atteggiamento maestoso e severo, nell’atto di benedire. La benedizione, impartita con la mano destra, può essere data con due o tre dita: nel primo caso ricorda la duplice natura, umana e divina, di Gesù, mentre nel secondo richiama il mistero della Trinità. Nella mano sinistra Gesù mostra il Vangelo, l’unica strada che, per i Cristiani, può portare gli uomini a una vita piena, nella pace e nell’amore. Cristo Pantocrator nella Cattedrale di Cefalù

In Occidente la pittura sacra ha dato vita a opere di generi molto differenti tra loro, accomunati dal desiderio di voler esprimere sentimenti di fede. Il Cristo benedicente di Raffaello emerge luminoso con il panno rosso che gli cinge i fianchi; il volto, pienamente umano, è caratterizzato da uno sguardo profondo che sembra fissare con tenerezza chiunque gli volga lo sguardo. Osserva le due immagini, completa e rispondi.

• Il Cristo di Raffaello benedice con tre dita. con due dita.

• Il Cristo Pantocrator benedice con tre dita. con due dita.

• Quale delle due immagini ti sembra più realistica? Nessuna delle due. Il Cristo Pantocrator. Il Cristo di Raffaello. • Quale immagine preferisci? Spiega perché.

90

Ambito tematico • Il linguaggio religioso

Raffaello Sanzio, Cristo benedicente


Arte e immagine

... TRADIZIONI CRISTIANE In Oriente la tradizione ritiene che le immagini acheropite, termine che significa “non realizzate da mani d’uomo”, siano le più fedeli nella riproduzione del volto umano di Cristo. L’origine di questo ritratto è da ricercarsi nella leggenda del Mandylion (in aramaico asciugamano) di Edessa, che racconta come il re di Edessa, malato di lebbra, abbia mandato un suo servo da Gesù per ritrarlo. Gesù si fece dare la tela e, dopo averla appoggiata sul viso, vi lasciò impressa l’immagine del suo volto. In Occidente il Mandylion di Edessa corrisponde alla Veronica, il sudario con cui venne asciugato il volto di Gesù mentre saliva il monte Calvario. Su quel panno rimase impresso miracolosamente il volto di Gesù. Veronica, infatti, significa “vera immagine”. Da molti questa è considerata la prima icona. Il significato di queste leggende è, anzitutto, quello di attestare la storicità di Gesù Cristo e anche di ricondurre ogni sua raffigurazione a un’immagine iniziale ricevuta direttamente da Dio e non elaborata dall’uomo. Volto Acheropita, Mosca

La figura al lato è una delle prime rappresentazioni cristiane di Gesù nelle catacombe e rappresenta il passo biblico: Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Gv 10, 11

Osserva l’immagine e completa.

• Il pastore ha in mano perché simboleggia che Gesù • Il pastore porta in spalla la pecorella che aveva perduto la strada come Gesù

Ambito tematico • Il linguaggio religioso

91


NEL MONDO DELLE RELIGIONI a

5 Classe

VIAGGIO ALL'ORIGINE...

Nel mondo esistono tante religioni diverse, scoprile attraverso il racconto di chi le pratica: Ciao, io sono Elia e sono ebreo. Il simbolo più conosciuto della mia religione è la stella di David, detta anche stella a sei punte. Nasce dall’incontro di due triangoli equilateri e ricorda l’incontro dell’uomo con Dio.

Ciao, io sono Ahmed e sono musulmano. La mezzaluna con la stella è il simbolo della mia fede, in quanto ricorda la protezione di Dio che guida la nostra vita.

Ciao, io sono Latika e sono di religione Indù. Il nostro simbolo è l’om, la sillaba sacra che ripetiamo durante la preghiera, e che è simbolo dell’armonia del Cosmo.

Ciao, io sono Batu e sono buddista. La mia religione è simboleggiata spesso dalla ruota a otto raggi, che ricorda le otto regole che è necessario seguire per essere felici e vivere in pace con tutti.

1 Segui nelle pagine successive i racconti dei bambini, che ti spiegheranno vari aspetti delle

loro religioni. Stai attento a riconoscere ogni religione sulla base del simbolo rappresentato e, se avrai dei dubbi, torna a questa pagina per controllare!

92

Ambito tematico • Dio e l’uomo


RELIGIONI NEL MONDO DELLE Cla

...DELLE DIVERSE FEDI

s s e 5a

La mia religione nasce in Arabia Saudita con il profeta Maometto, un carovaniere vissuto alla Mecca intorno al 570 d.C. A venticinque anni prese l’abitudine di ritirarsi in una grotta sul monte Hira per pregare, meditare e digiunare. Proprio lì, nel 610, gli apparve l’angelo Gabriele che gli rivelò il suo compito: convertire tutti gli arabi al culto di Allah (l’unico Dio) di cui lui era l’ultimo profeta. Maometto fu costretto a lasciare la Mecca per migrare a Yatrib (l’attuale Medina), nel 622, anno dell’Egira (migrazione), che segna la nascita della prima comunità islamica, ma tornò alla Mecca qualche anno dopo. ISRAELE

Noi crediamo che l’unico vero “fondatore” del nostro popolo sia Dio, ma riconosciamo Abramo come “capostipite” che, dopo la Rivelazione, avvenuta intorno al 1850 a.C., si stabilì nel territorio della Palestina, dove oggi si trova lo stato di Israele.

Cina Afghanistan

Iran

Iraq

NEPAL

ARABIA SAUDITA Pakistan Egitto Oman

INDIA Sudan

La mia religione è molto antica, infatti risale a 2500 a.C. Non ha un fondatore conosciuto; nasce in India dall’unione di molte esperienze, riflessioni e principi che si sono sviluppati quando la popolazione degli Arii, provenienti dalle steppe russe, si stabilì lungo il fiume Indo.

Yemen

La mia non è una vera e propria religione, ma l’insieme degli insegnamenti del Buddha. Il suo nome in origine era Siddharta Gautama ed era un principe del Nepal, nato nel 560 a.C. A ventinove anni, mosso dal desiderio di conoscere la vita, uscì dal suo palazzo e incontrò un vecchio, un malato, un monaco eremita e un cadavere. I primi tre incontri lo turbarono molto, mentre l’ultimo lo fece riflettere sul senso della vita. Siddartha decise di lasciare tutto e di dedicarsi alla meditazione. Una notte, dopo giorni di digiuno, raggiunse l’“illuminazione” e diventò il Buddha, cioè l’“illuminato”.

2 Scrivi nei cartellini i nomi delle religioni che sono nate nelle regioni indicate. Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 2

93


NEL MONDO DELLE RELIGIONI a

5 Classe

I PRINCIPI FONDAMENTALI Noi crediamo in molte divinità, anche se tutte sono forme o espressioni dell’unico Essere Supremo, Brahman, principio e fine di tutte le cose. Brahaman è un’ essenza divina presente in ogni essere vivente, uomini, animali e vegetali. La sua manifestazione più potente avviene nella Trimurti, cioè in tre divinità:

1. Brahma, il dio creatore del mondo, è rappresentato con più teste e più braccia. 2. Vishnù, il dio conservatore dell’ordine, di solito è illustrato in una forma umanoide dalla pelle blu dotata di quattro braccia. 3. Shiva, il dio distruttore-creatore, signore della danza, si occupa del ciclo delle rinascite. Spesso viene rappresentato con più braccia e con un terzo occhio tra le sopracciglia, l’occhio della saggezza.

1 Scrivi il nome giusto delle divinità rappresentate.

Noi induisti siamo persone pacifiche e riteniamo sacri alcuni animali, come la mucca. Crediamo nella reincarnazione, cioè nel fatto che, prima di poter tornare al Brahman, la nostra anima deve “migrare” di corpo in corpo e vivere più vite. La liberazione dal ciclo delle rinascite avviene attraverso tre vie: la conoscenza, cioè lo studio; l’azione e la devozione, cioè la pratica dell’amore e della meditazione (tramite lo yoga).

Noi Ebrei crediamo in un solo Dio, il cui nome, formato da quattro consonanti, “JHWH”, non si può pronunciare, anche se molti lo traducono con la parola Javhè (Egli è). Dio ha rivelato il suo nome a Mosè nel roveto ardente e significa “Dio è il Signore della vita”. Siamo convinti che Dio, fedele al patto di Alleanza stretto con il nostro popolo, è sempre presente nella nostra storia. Noi rispettiamo i dieci comandamenti, ma oltre ad essi abbiamo 613 precetti, molti dei quali sono regole alimentari: infatti non possiamo mangiare animali impuri, come il cavallo, il maiale e il cammello, o mangiare insieme carne e latticini. Inoltre crediamo nella vita eterna che Dio concederà ai giusti.

2 Osserva l’immagine a lato: è il piatto tipico della cena

di una grande festa ebraica che dovresti conoscere. Ricordi qual è?

94

Ambito tematico • Dio e l’uomo


RELIGIONI NEL MONDO DELLE Cla

5

Sawm

Zakah

Salah

4

Hajj

3

2

1

Shahadah

Noi crediamo in Allah, che è un Dio unico, immateriale, onnipresente e onnisciente. A Lui si riconoscono i “99 bei nomi”, che vengono recitati dai fedeli con l’aiuto di un rosario. Le nostre regole fondamentali sono definite i cinque pilastri:

s s e 5a

1. La professione di fede: “Non c’è altro Dio oltre Allah e Maometto è il suo profeta”. 2. La preghiera: da recitare cinque volte al giorno, rivolti verso la Mecca. 3. L’elemosina legale: una tassa a favore dei più poveri. 4. Il digiuno: va praticato nel mese di Ramadan, mese della rivelazione. 5. Il pellegrinaggio: da fare almeno una volta nella vita, alla Mecca e a Medina. Anche noi abbiamo delle regole alimentari, come il divieto di mangiare carne di maiale e di bere alcolici. Le donne in genere indossano un velo che copre loro le orecchie e i capelli, perché la loro bellezza è riservata alla famiglia.

Noi non crediamo in un dio personale, ma seguiamo la strada tracciata dal Buddha. Con l’illuminazione egli comprese le quattro nobili verità: 1. La vita è dolore. 2. Il dolore è causato dai nostri desideri di ricchezza, potere, successo e piacere. 3. Il dolore cessa se eliminiamo il desiderio. 4. La via sacra per liberarsi dal dolore è il nobile ottuplice sentiero. Il nostro è un cammino interiore che richiede silenzio e meditazione e il rispetto delle otto regole necessarie per essere felici: giusta fede, giusto impegno, giusto parlare, giuste azioni, giusto modo di vivere nel rispetto di sé e degli altri, giusto sforzo, giusto pensiero e giusta meditazione. Anche noi crediamo nella reincarnazione e abbiamo come fine ultimo quello di porre fine al ciclo delle rinascite, ma solo per raggiungere il Nirvana, uno stato di pace assoluta, in cui non ci sarà la totale assenza del dolore. 3 Prova a scrivere insieme all’insegnante quali sono i principi della religione cristiana cattolica. Ambito tematico • I valori etici e religiosi

95


NEL MONDO DELLE RELIGIONI a

5 Classe

GUIDE RELIGIOSE

Il rabbino è la nostra guida religiosa e il capo della comunità. Non è un sacerdote, ma uno studioso dei testi sacri, per questo può insegnare e dare consigli spirituali ai fedeli. Nell’Ebraismo ortodosso, quello più fedele alla tradizione, le donne non possono diventare rabbini, mentre ciò è possibile nelle comunità che si sono riformate.

I capi delle nostre comunità sono gli imam, che sono chiamati a guidare le preghiere comunitarie. Colui che ci invita alla preghiera è invece il muezzin, che recita le diverse formule dall’alto del minareto.

I brahmini, le guide spirituali della mia religione, ricevono le offerte nei templi e organizzano i riti. Spesso hanno un segno caratteristico (tilaka) posto sulla fronte che ne indica l’appartenenza a una specifica tradizione religiosa. Si crede che il tilaka abbia una funzione protettiva contro il male e di sollievo spirituale. Un pallino rosso è usato anche dalle donne per indicarne lo stato coniugale, o dai pellegrini dopo la visita a un tempio. In questo caso ha una funzione decorativa e identificativa.

Nella mia religione non ci sono sacerdoti, ma esistono i bonzi, monaci (sia uomini che donne) che scelgono di vivere pienamente gli insegnamenti del Buddha e sono per tutti veri e propri maestri di vita. Nel Buddismo tibetano il Dalai Lama è una persona sacra, in quanto è la reincarnazione del Buddha.

1 Scrivi le lettere che compaiono due volte e scopri che cosa significa rabbino.

DMFABESGTLCROEZOIASMURTP 2 Ricordi che cos’è il minareto? Prova a rivedere la pag. 12 di classe quarta e scrivi la definizione. 3 Commenta con i compagni queste parole del Dalai Lama: “Quando perdi, non perdere la lezione”.

96

Ambito tematico • Dio e l’uomo


RELIGIONI NEL MONDO DELLE Cla

LIBRI SACRI

s s e 5a

La nostra Bibbia, formata da 24 libri, viene indicata con il termine Tanak, un acronimo formato dalle iniziali delle tre sezioni che la compongono: TORAH: i primi cinque libri; NEVIIM: i profeti; KETHUVIM: gli scritti sacri. Per noi è molto importante anche il Talmud, una raccolta di riflessioni rabbiniche. Caratteristico è lo yad (in ebraico “mano”), un puntatore usato per guidare le letture pubbliche del testo della Torah.

La raccolta degli insegnamenti del Buddha si chiama Tripitaka, i “tre canestri della legge”: VINAYA 1. il canestro della disciplina, ossia le regole dei monaci; 2. il canestro della dottrina, che è per tutti i seguaci; 1 3. il canestro degli approfondimenti, i commenti sulla dottrina.

SUTRA

2

ABHIDHARMA

3

Noi abbiamo un vasto gruppo di scritti sacri che provengono da diverse tradizioni e sono raccolti nei Veda. I Veda comprendono inni, canti e prescrizioni che all’inizio venivano tramandati oralmente. Altri testi, le Upanishad, riflettono sui problemi della vita, della sofferenza e dell’amore. Il nostro libro sacro è il Corano, che significa “recitazione” in quanto spesso viene imparato a memoria e recitato dai fedeli. Contiene tutte le parole rivelate dall’angelo Gabriele a Maometto durante le sue visioni. È scritto in arabo ed è formato da 114 capitoli chiamati sure. 1 Completa la tabella.

RELIGIONE

TESTI SACRI

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

97


NEL MONDO DELLE RELIGIONI a

5 Classe

IL CULTO NEL MONDO Stupa

Noi buddisti abbiamo molti luoghi sacri. Il nostro tempio, in genere, è formato da uno o più edifici, con alcuni elementi caratteristici: • la sala principale per il culto, con la statua di Buddha e un altare su cui vengono offerti fiori, incensi e altri doni; • l’albero della Bodhi, la pianta sotto la quale Buddha, secondo la tradizione, ha raggiunto l’illuminazione; • il reliquiario chiamato stupa, a forma di campana, Pagoda che conserva vari oggetti legati a Buddha; • gli alloggi dei monaci.

Il monastero si chiama pagoda e si presenta come un edificio a forma di torre divisa su più piani e con vari tetti sovrapposti, costruiti a falde spioventi con gli spigoli inferiori curvati verso l’alto. La forma è quadrangolare o ottagonale. Noi non abbiamo un giorno sacro come i Cristiani e nella preghiera usiamo i mantra, (formule rituali che si ripetono), lo yoga e la meditazione, fatta attraverso l’osservazione dei mandala, disegni circolari che hanno al loro interno varie figure geometriche.

In India ci sono milioni di templi, spesso diversi tra loro. In genere hanno la pianta quadrangolare, il tetto piramidale a uno o più piani e una zona centrale dove trova posto la statua della divinità. Nel recinto esterno si possono trovare le abitazioni dei sacerdoti, delle sale e gli ospizi per i pellegrini. La maggior parte degli induisti, però, pratica il culto in casa, davanti al santuario domestico, fatto da un altare dove sono esposte le statuette delle divinità davanti alle quali vengono poste delle candele accese. Offriamo alle divinità incenso, cibo, petali di fiori e frutta.

98

Ambito tematico • Il linguaggio religioso


SALA DELLE PREGHIERE MINARETO

RELIGIONI NEL MONDO DELLE Cla

MIHRAB

s s e 5a

Per noi musulmani la moschea (che significa luogo di prostrazione) non è la casa di Dio, ma un luogo dove ci si raduna esclusivamente per pregare, soprattutto il venerdì, il nostro giorno sacro. Ogni moschea ha un minareto e un mihrāb, una nicchia che indica la direzione della Mecca. Può avere un FONTANA pulpito (minbar) dall’alto del quale l’ Imam fa il suo sermone. In moschea si entra scalzi, per questo è piena di tappeti e non ci sono sedie. Non ci sono nemmeno immagini sacre perché il Corano vieta ogni raffigurazione di Dio, ma spesso ci sono gli arabeschi, bellissime decorazioni in cui forme vegetali stilizzate si intrecciano con motivi geometrici. Per le purificazioni rituali spesso è presente una fontana. La preghiera quotidiana, fatta cinque volte al giorno fuori della moschea, necessita di alcuni strumenti: • un tappeto per inginocchiarsi; • una bussola per conoscere la direzione della Mecca; • una calotta per il capo, portata in segno di rispetto di fronte a Dio.

Il luogo sacro per noi Ebrei è la sinagoga dove andiamo ogni sabato per rispettare il riposo settimanale a cui siamo chiamati in questo giorno. La sinagoga, però, è anche un luogo di studio e di incontri. Gli elementi principali sono: • l’arca-armadio, contenente i rotoli delle Sacre Scritture, situata nella parete verso Gerusalemme; • il pulpito del lettore, collocato sopra una piattaforma rialzata.

1 Ricordi quali sono gli oggetti che utilizzano gli Ebrei per pregare?

Vai a pag. 32 di classe quarta e disegnali sul tuo quaderno.

2 Scegli le parole giuste per comporre una frase di senso compiuto e scrivila.

I/LE- CHIESE/LUOGHI - SACRI/BELLI - SONO/FANNO - LUOGHI/STRADE- IN/DI - PREGHIERA/GIOCO

Ambito tematico • Il linguaggio religioso

Vai a pagg. 56, 57

99


NEL MONDO DELLE RELIGIONI a

5 Classe

LUOGHI DI PELLEGRINAGGIO

Il pellegrinaggio verso luoghi ritenuti sacri è una pratica molto diffusa in tutte le religioni. Per l’induismo Benares, o Varanasi, è la città santa per eccellenza. Costruita sulla riva del fiume Gange, è costeggiata dai ghat, lunghe gradinate che scendono fino all’acqua, sempre piene di pellegrini. Nel Gange i fedeli scendono per il bagno purificatore e ognuno vorrebbe che vi fossero sparse le sue ceneri dopo la morte, perché morire a Varanasi significa ottenere la liberazione. Il pellegrinaggio assume il valore simbolico di un incontro tra ciò che è terreno e ciò che è eterno. Anche l’Himalaya, una catena montuosa definita “il tetto del mondo” in quanto comprende le cime più alte della Terra, è considerata sacra perché dalla sua parte centrale nasce il Gange.

Secondo la tradizione, il Buddha, poco prima di morire, ha raccomandato la visita ai luoghi in cui si svolsero i quattro momenti fondamentali della sua vita. Stupa di Chaukhandi

• Lumbini: il luogo in cui è nato. Oggi, intorno alla pietra su cui sua madre lo diede la luce, è stato costruito un tempio. • Bodhgaya: il luogo in cui sorgeva l’albero della Bodhi, sotto il quale raggiunse l’illuminazione. • Il parco di Sarnath, a Varanasi, il luogo in cui il Buddha predicò il primo sermone. Qui sorge la Stupa di Chaukhandi. • Kushinagar, il luogo dove avvenne la sua morte.

1 Quale città sacra hanno in comune l’induismo

e il buddismo?

100

Ambito tematico • Dio e l’uomo

Albero della Bodhi


RELIGIONI NEL MONDO DELLE Cla

s s e 5a

Uno dei cinque pilastri dell’Islam dice che, chiunque ne abbia la possibilità, deve compiere almeno una volta nella vita un pellegrinaggio alla Mecca, la città natale del profeta Maometto. Il pellegrinaggio ha luogo nell’ultimo mese dell’anno musulmano e prevede l’adempimento di una serie di riti. L’abito del pellegrino consiste in due pezze di stoffa non cucite di colore bianco, segno dell’uguaglianza tra tutti gli uomini. La prima tappa del viaggio sacro è la moschea della Mecca, la più grande moschea del mondo, dove il pellegrino deve girare sette volte intorno alla Kaaba (l’edificio cubico posto al centro), tentando di toccare o baciare la “Pietra Nera” (incastrata in un angolo del muro) che, secondo la tradizione, è caduta direttamente dalle mani di Allah. Dopo aver compiuto Pietra Nera i diversi riti che prevede il pellegrinaggio, tra i quali il sacrificio di un agnello e la “lapidazione di Satana”, eseguita scagliando sette pietre contro una stele che lo rappresenta, i pellegrini fanno tappa alla città di Medina per venerare la tomba del profeta. Questo pellegrinaggio viene fatto per chiedere perdono; con esso vengono cancellati i peccati e l’anima della persona è purificata. Kaaba

L’immagine a lato rappresenta un luogo importante per la religione ebraica, meta di molti pellegrini. Tutti gli Ebrei desiderano andare a Gerusalemme per offrire preghiere in questo luogo. Le preghiere, scritte su dei bigliettini, vengono incastrate tra le fessure del muro.

2 Ricordi come si chiama questo

luogo sacro?

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pagg. 58, 59

101


.

Le parole dell ’ intercultura

come... Nel giugno 2015 è uscita la seconda enciclica di Papa Francesco che, nel titolo, riprende le parole del famoso “Cantico di Frate Sole” scritto da San Francesco d’Assisi. Nella prima parte il papa fa un’analisi dura, ma concreta, della realtà della nostra casa comune, la Terra, e pone l’accento sul fatto che non sempre il nostro pianeta viene rispettato e difeso. L’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la deforestazione, i disastri ambientali, sono solo alcuni dei problemi ecologici che affliggono l’umanità.

Enciclica: lettera apostolica scritta dal papa e indirizzata ai Vescovi e ai fedeli di tutto il mondo. Ecologia: la scienza che studia i rapporti tra l’uomo, le piante, gli animali e l’ambiente in cui vivono.

Cattolici, ortodossi e protestanti, già nel 2001, avevano sottoscritto un documento, la Carta Ecumenica (universale), in cui avevano condiviso l’impegno verso il Creato: Credendo all’amore di Dio creatore, riconosciamo con gratitudine il dono del creato, il valore e la bellezza della natura. Guardiamo tuttavia con apprensione al fatto che i beni della Terra vengono sfruttati senza tener conto del loro valore... pertanto vogliamo impegnarci insieme per realizzare condizioni sostenibili di vita per l’intero creato. Papa Francesco attraverso questa enciclica sottolinea con più forza questo messaggio e lo rivolge anche a chi professa altre fedi. L’organizzazione internazionale “Earthcharter” (Carta della Terra) ha promosso la diffusione, con il consenso di molti Paesi e religioni, della Carta dei Diritti della Terra, che si fonda su alcuni principi fondamentali per la vita umana. • Rispetta la Terra e la vita, in tutta la sua diversità. •P renditi cura di ogni essere vivente con comprensione, compassione e amore. • Costruisci società che siano giuste, libere e pacifiche.

1 Perché, secondo te, questi

principi sono scritti in seconda persona?

• Tutela i doni e la bellezza della Terra per le generazioni presenti e future. • Tratta ogni essere vivente con rispetto e considerazione. •P romuovi una cultura della tolleranza, della non violenza e della pace.

102

Ambito tematico • Dio e l’uomo


Le parole dell ’ intercultura

... ECOLOGIA Gli Ebrei, come i Cristiani, ritengono la Terra un dono di Dio affidato alla cura dell’uomo.

Nell’induismo si pensa che il Brahman, l’energia cosmica da cui tutto ha origine, sia presente in ogni elemento della natura, che, per questo, deve essere rispettato.

RISPETTO

O RICICL

Anche l’Islam condivide il principio del rispetto e della custodia del Creato, considerato un dono di Allah.

NATURA

VITA

Nel Buddismo si parla di retto agire, un principio che deve accompagnare ogni comportamento perché la nostra vita è strettamente legata a quella degli altri e del mondo.

2 Da dove ha origine, secondo te, la cura verso il Creato per i Cristiani di ogni confessione?

3 Papa Francesco ha scritto: «Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile,

e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile». Che cosa vuol dire, secondo te?

4 Che cosa può fare un ragazzino della tua età per mettere in pratica ciò che chiede il papa?

Fai un elenco nel tuo quaderno e poi confrontati con i compagni.

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pagg. 60, 61

103


NEL MONDO DELLE RELIGIONI a

5 Classe

BUON VIAGGIO! Beato chi trova in Te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio. Salmo 83

L’autore biblico definisce la vita come un cammino nel quale ogni persona è chiamata a costruire un progetto e a diventarne protagonista. Questo non vuol dire che devi decidere ora tutto ciò che vuoi fare da grande, ma significa dare senso a ogni piccolo gesto quotidiano, perché ogni scelta che fai oggi partecipa alla realizzazione della tua vita futura. Avere un progetto di vita è ciò che viene indicato da tutte le religioni che abbiamo studiato in questo anno. Quando Gesù chiamava le persone, la loro vita non era più la stessa, sia che lo ascoltassero, sia che lo rifiutassero, e questo è valido anche per i Cristiani di oggi. Anche in un mondo che cambia, un Cristiano può riuscire a compiere questo viaggio se rimane fedele agli insegnamenti evangelici: vivere come se dovesse incontrare Gesù ogni giorno sulla sua strada. Ricorda quello che abbiamo detto all’inizio dell’anno: non è importante se “diventerai qualcuno”, ma che tipo di persona vorrai essere!

August Macke, Campi di verdure

1 Leggi la poesia: ne condividi il programma?

Parlane con i compagni.

ACCOGLIERTI Per accoglierti, per preparare la nostra terra, per credere in te, nostro grande Signore, non c’è da fare niente di straordinario! Basta avere un cuore limpido e onesto, basta avere uno sguardo dolce e senza cattiveria, basta mettere sulle proprie labbra il sorriso e la gioia, basta aprire le mani per dare e per condividere, basta essere attenti e fedeli alla tua Parola, basta amare, senza essere avari della propria tenerezza. C. Singer

104

Ambito tematico • I valori etici e religiosi

Vai a pag. 62


Per attivare il M.I.O. BOOK Studente segui questi semplici passi

Il M.I.O. BOOK è Multimediale, Interattivo, Open

1

È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).

2

È “aperto” perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.

Scarica e installa il Raffaello Player Collegati al sito www.raffaellodigitale.it Disponibile per le versioni: PC - MAC - Android - iOS - Linux

Registrati

Non puoi connetterti al sito? Chiedi all’insegnante il DVD M.I.O. BOOK studente allegato alla sua guida.

Inserisci il tuo nominativo e i dati della scuola che frequenti.

NULLA OSTA Conferenza Episcopale Italiana Angelo Card. Bagnasco, Presidente Roma, 25 gennaio 2016 Prot. 43/2016

Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti.

È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi.

Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.

È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare la font trasformandola in MAIUSCOLO. Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.

IMPRIMATUR L’ordinario diocesano Mons. Francesco Manenti, Vescovo di Senigallia Senigallia, 19 febbraio 2016 Prot. 1/16/V

Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Carmen Referza Grafica e impaginazione: Letizia Favillo Illustrazioni e colore: Francesca Gallina, Filippo Pietrobon Copertina: Letizia Favillo Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, Thinkstock Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

La voce dei profeti DOPO LA MORTE DI SALOMONE, IL REGNO VENNE DIVISO E GLI EBREI ATTRAVERSARONO MOMENTI DI SOFFERENZA E DI OPPRESSIONE. MOLTO SPESSO SI DIMENTICARONO DEL PATTO DI AMICIZIA CHE LI LEGAVA AL SIGNORE E TORNARONO AD ADORARE FALSI DEI (GLI IDOLI). DIO PERÒ, CHE È FEDELE, NON ABBANDONÒ IL SUO POPOLO E, PER AIUTARLO, SCELSE DEGLI UOMINI CAPACI DI PARLARE IN SUO NOME, I PROFETI. ESSI RIMPROVERAVANO TUTTI, SENZA DISTINZIONI, ANCHE METTENDO IN PERICOLO LA PROPRIA VITA. LE PAROLE DEI PROFETI POTEVANO ESSERE: • PAROLE DI RIMPROVERO PER CORREGGERE. • PAROLE DI CONSOLAZIONE PER RITROVARE LA FIDUCIA IN DIO. • PAROLE DI SPERANZA CHE ANNUNCIAVANO LA VENUTA DI UN SALVATORE CHE AVREBBE DONATO PACE E PROSPERITÀ.

4

Inserisci il codice ISBN 9788847226111 e rispondi alla domanda.

Controlla gli aggiornamenti

L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

© 2016 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

www.raffaellodigitale.it

3

Sblocca il testo

Ristampa: 5 4 3 2 1 0

2021 2020 2019 2018 2017 2016

Il materiale digitale presente nel M.I.O. BOOK è pubblicato e scaricabile anche su www.raffaellodigitale.it

Per ulteriori chiarimenti sulla procedura di attivazione sono disponibili dei VIDEO TUTORIAL all’indirizzo www.raffaellodigitale.it/tutorial-miobook Hai qualche dubbio? Scrivi una mail a supporto@raffaellodigitale.it oppure collegati al forum di discussione all’indirizzo www.raffaellodigitale.it/supporto


attività manuali e creative, pagine semplificate, schede con quiz modello Invalsi, approfondimenti.

/

per 1a - 2a - 3a

5

AMORE

St e IS BN Am fan 97 or ia F 8- e è ior 88 . uc -4 .. 4 ci 72 -5 -2 60 81

Nei quaderni attIvi troverai:

è...

Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G ­ RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

Dalla Scuola dell’infanzia alla Scuola primaria Una sezione iniziale ludico-operativa e il carattere stampato maiuscolo introducono all’esperienza religiosa fin dai primissimi giorni di scuola con la dovuta gradualità.

Educare all’affettività e alla conoscenza di sé e dell’altro attraverso al figura di Gesù Percorsi interculturali e riferimenti biblici guidano alla scoperta dei principali concetti religiosi legati alla figura di Gesù e alla storia del suo popolo.

La mia Bibbia da colorare

per 4a - 5a

. . . è

Il mio Vangelo Imparare a studiare con metodo, grazie a un approccio multidisciplinare Percorsi creativo-espressivi e storico-geografici avviano al metodo di studio per l’apprendimento dei saperi religiosi e al conseguimento delle competenze al termine della classe quinta.

SE PER L’INSEGNANTE E LA CLAS • Guide al testo con programmazione, schede operative, suggerimenti... • I poster di 1a-2a-3a: Nasce il Redentore Passione, morte e risurrezione La Palestina al tempo di Gesù Il popolo eletto • I poster di 4a-5a: I miracoli di Gesù L’anno liturgico L’arte racconta la vita di Gesù

Atlantino di Geostoria IN DOTAZIONE CON LA GUIDA: il M.I.O. BOOK docente con la guida al testo, approfondimenti video, video cartoni, lettura di opere d’arte... il M.I.O. BOOK studente I DVD si possono installare senza connessione a Internet

D audio in formato MP3 con la C versione audio di tutto il libro letto da speaker professionisti

I volumi sono in versione digitale M.I.O. BO OK, scaricabil i on-line e archivia bili su USB

CORSO IRC

I S B N 978-88-472-2611-1

I S B N 978-88-472-2608-1

9

E R AM O

Stefania Fiorucci

788847 2 2 6 1 1 1

Codice per l’adozione e l’attivazione Amore è... - Pack 4-5 ISBN 978-88-472-2611-1

9

www.raffaellodigitale.it

www.grupporaffaello.it

788847 226081

Prezzo ministeriale

PER LA SCUOLA PRIMARIA • Versione audio del libro • Carattere modificabile MAIUSCOLO/minuscolo • Traduzione in altre lingue


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.