UN MONDO DI EMOZIONI
IL MI O MO ND O
SE CHIUDETE GLI OCCHI POTETE SENTIRE ANCORA I SUONI, I SAPORI E GLI ODORI DELL’ESTATE.
IO SENTO IL VERSO STRIDULO DEI GABBIANI.
IO VEDO L’AZZURRO DEL CIELO.
IO SENTO L’ODORE DEL MARE.
IO SENTO IL SAPORE DELLE CILIEGIE.
1 Segna con una ✗ il disegno che corrisponde alla tua esperienza.
2 Racconta ai tuoi compagni un episodio divertente che ti è capitato quest’estate. NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Classe seconda
1
IL MI O MO ND O
NEL MONDO CRESCO...
Il tuo corpo attraverso i suoi cambiamenti racconta che sei cresciuto e che stai crescendo. Quanta strada hai percorso! HO IMPARATO AD ANDARE IN BICICLETTA.
HO IMPARATO A CAMMINARE.
HO IMPARATO A PARLARE.
ho impa rato a legger
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..........................................................
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LA TUA FOTO
1 Completa la strada della tua crescita: disegnati intento a leggere un libro e scrivi sui puntini che cosa ti aspetti da questo nuovo anno scolastico.
2
Classe seconda NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
...CON TANTE PERSONE
IL MI O MO ND O
Tante persone ci vogliono bene e si prendono cura di noi e della nostra crescita.
Mi hanno fatto ...............................................................................
Mi aiutano a ...............................................................................
Mi insegna a
Incolla
Incolla
Incolla
...............................................................................
Mi fanno
Incolla
...............................................................................
Mi spiega le cose di
Incolla
...............................................................................
Ritaglia i disegni a pag. 61 del Quaderno ATTIVO e incollali al posto giusto. 1 Completa le frasi scrivendo sui puntini. NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Classe seconda
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IL MI O MO ND O
IO: UN MONDO STRAORDINARIO
Per i cristiani ogni uomo è un mondo straordinario perché Dio gli ha affidato alcuni doni speciali che lo rendono superiore agli altri esseri viventi: gli animali e le piante.
La capacità di ascoltare gli altri.
La capacità di provare emozioni. L’intelligenza per ragionare e capire.
La capacità di pensare a Dio e credere in Lui.
La capacità di voler bene.
1 Colora solo le azioni che dimostrano un buon uso dei doni fatti da Dio all’uomo.
Fare la guerra.
Impegnarsi per la pace.
Rubare senza farsi scoprire.
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Scoprire una cura per gravi malattie.
Disobbedire ai genitori.
Classe seconda NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Aiutare chi ha bisogno.
GOCCE DI MIELE
I DONI DEL SIGNORE Nel Vangelo Gesù racconta questa parabola. Prima di partire. A TE LASCIO CINQUE MONETE D’ORO.
A TE NE LASCIO DUE.
A TE UNA.
Mentre era in viaggio.
Quando tornò. IO AVEVO PAURA...
Ascolta la storia e rispondi. Poi discuti in classe.
VATTENE VIA!
• Di che cosa aveva paura il servo che ha seppellito la moneta? ........................................................................ • Perché il ricco signore che gliel’aveva donata lo ha rimproverato? ............................................................................. ........................................................................................................................................
• Tu hai delle doti e delle qualità? Quali? Coraggio Allegria Capacità Pazienza Generosità artistiche Memoria Intelligenza • Queste qualità devi nasconderle o usarle secondo te? ................................................................................................... NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti • I valori etici e religiosi
Classe seconda
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IL MI O MO ND O
PER CRESCERE NEL MONDO Perché un fiore possa sbocciare e mostrare tutta la sua bellezza c’è bisogno di cure e di attenzioni. È necessario: piantare il seme, innaffiare la terra e togliere le erbacce. Allo stesso modo perché tu possa crescere e sviluppare le tue capacità è importante: STUDIARE
CONCENTRARSI
ESERCITARSI
RIPOSARE
AIUTARE CHI HA DELLE DIFFICOLTÀ
Ma anche: GIOCARE
Formulo un’ipote
si
Secondo te la preghiera può servire per sviluppare le nostre capacità? Quali? Come?
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Classe seconda NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
LA COLLABORAZIONE
PAGINA DEI VALORI
COLLABORARE SIGNIFICA LAVORARE INSIEME CON ALTRE PERSONE PER REALIZZARE UN PROGETTO COMUNE, METTENDO IN GIOCO LE PROPRIE CAPACITÀ E I PROPRI TALENTI. COLLABORANDO Oggi Amal è entrata in classe e ha informato i suoi DIVENTA TUTTO compagni che è il suo ultimo giorno di scuola: PIÙ BELLO! – Mi trasferisco in un’altra città – dice triste. Per salutarla i bambini decidono di fare un cartellone tutti insieme, ma subito cominciano a litigare. Nell’aula si sente urlare: “Tu no... Vai via!... Non sai fare niente!... Faccio da solo!”. La maestra allora avverte i bambini che hanno poco tempo e devono cercare un modo per andare d’accordo. Ilenia ha un‘idea: – Ci divideremo i compiti! E così qualche bambino fa il disegno, altri si occupano di temperare i pastelli e altri ancora pensano a colorare. Alla fine nell’aula si sente solo: “Per favore... grazie... sei stato bravo... facciamolo insieme”. Amal ora è contenta. Appenderà quel bellissimo cartellone nella sua nuova cameretta e non si dimenticherà mai dei suoi amici.
Le parole possono diventare dei ponti che uniscono le persone e permettono loro di collaborare, oppure dei muri che dividono. 1 Riscrivi al posto giusto le parole-ponte e le parole-muro del testo. ...................................................................................
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NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Classe seconda
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GOCCE DI MIELE
SAN FRANCESCO E I BRIGANTI Francesco nel corso della sua vita decise di spogliarsi di ogni ricchezza e diventare frate per seguire l’esempio di Gesù. Ascolta la storia e disegna come va a finire.
1 Rispondi alle domande.
•P erché, secondo te, frate Angelo caccia i tre briganti? ............................................................................................................. ........................................................................................................................................................................................................................................................................
•C osa gli dice di fare San Francesco? ............................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................
•P erché i tre ladri decidono di cambiare vita? Cosa ha fatto loro cambiare idea? .................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................
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Classe seconda NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
DIO HA CREATO IL MONDO
LA CR EA ZIO NE
Nella Bibbia, il libro sacro per gli ebrei e per i cristiani, si racconta che Dio ha creato il mondo in sei giorni per donarlo all’uomo. All’inizio non esisteva nulla, c’era solo Dio. Dio disse: – Sia fatta la luce! E la luce fu creata al primo giorno. Poi disse: – Sia fatto il cielo e venga separato dalle acque. Dio fece il cielo al secondo giorno. Dio disse ancora: – Sia fatta la terra con erba, fiori e alberi di ogni tipo. E così avvenne, la terra fu creata e separata dal mare al terzo giorno. Dio disse di nuovo: – Ci siano luci in cielo per distinguere il giorno dalla notte. E così avvenne, il quarto giorno furono creati il sole, la luna e le stelle. Il quinto giorno il Signore Dio disse: – Le acque si riempiano di pesci e uccelli di ogni specie popolino il cielo. E creò gli uccelli e i pesci. Dio disse al sesto giorno: – Siano creati gli animali della terra, dai più piccoli ai più grandi. PRIM OG
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si
Che cosa crea Dio il sesto giorno insieme agli animali della Terra?
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LA CREAZIONE DEL MONDO
Formulo un’ipote
adatt. di Gen 1, 1-26
QUA
O RT
CREARE significa “far nascere le cose dal nulla” e solo Dio può farlo.
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe seconda
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L'Arte Racconta...
L’UOMO E LA DONNA
Il sesto giorno della creazione, Dio crea l’uomo e la donna a Sua immagine e somiglianza, cioè in grado di dialogare tra loro e con Lui, di conoscere, di amare e di vivere in armonia con il Creato. Ecco come Michelangelo ha immaginato il momento della creazione dell’uomo e della donna rappresentandolo negli affreschi della Cappella Sistina a Roma: Dio trasmette loro il suo Spirito e li rende simili a sé. immagine parlante
Michelangelo, Creazione di Adamo Michelangelo, Creazione di Eva
immagine parlante
1 Sei contento del tuo aspetto fisico? Osservati allo specchio e completa.
Di me mi piace .................................................................. ................................................................................................................
Di me non mi piace ..................................................... ................................................................................................................
Formulo un’ipote
si
Nella Creazione di Eva, si vede Adamo addormentato. Perché secondo te? Confrontati con i tuoi compagni. NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altri fonti
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LA CR EA ZIO NE
LA DISOBBEDIENZA
La Bibbia racconta che Dio, dopo aver creato Adamo ed Eva, li pone in un giardino bellissimo chiamato Eden. Nel giardino l’uomo e la donna vivono felici, TU POTRAI MANGIARE dominando su tutte le creature. I FRUTTI DI TUTTI GLI ALBERI Dio fa un patto di amicizia con Adamo ed Eva. DEL GIARDINO, MA NON DEVI MANGIARE IL FRUTTO DELL’ALBERO DELLA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE.
Adamo ed Eva disubbidiscono e mangiano il frutto proibito, rompendo così il patto di amicizia. Per questo il Signore li caccia dall’Eden ed essi perdono la pace e la felicità. Come un papà che ama i suoi figli, anche quando si comportano male, Dio promette all’uomo di inviare sulla terra il Salvatore, suo figlio Gesù, per ristabilire l’originario patto di amicizia. 1 Segna con una ✗ la tua risposta.
•C ome ti comporti dopo aver disobbedito alla mamma? Ti nascondi. Inventi delle scuse. Dai la colpa agli altri. Prometti di non farlo più.
• E la mamma che cosa fa? Non ti parla più. Ti punisce. Ti perdona. Ti spiega perché non devi farlo più.
Un PATTO è un’alleanza tra due o più persone.
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe seconda
11 11
IL NA TA LE
UN GRANDE AVVENIMENTO Ogni anno i cristiani attendono con gioia il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù. Nelle case si addobba l’albero di Natale e si costruisce il presepio. Il periodo di quattro settimane che precede il Natale si chiama Avvento. Per aspettare la venuta di Gesù, i credenti hanno inventato il calendario d’Avvento che indica i giorni che mancano a Natale, e la corona d’Avvento che indica il passare delle settimane. La corona d’Avvento ha una forma circolare ed è fatta con rami sempreverdi, segno della speranza e della vita che non finisce, ornati con nastri rossi. Tra i rami vengono poste quattro candele che devono essere accese una per settimana. Tre candele sono viola, colore che ricorda l’attesa; mentre una è rosa e rappresenta la terza domenica, cioè quella della gioia per il Natale che si avvicina.
1 Leggi la descrizione della corona d’Avvento e colora correttamente. 2 Completa.
P¿er me ¿il Natale ¿è ........................................................ ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................
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Classe seconda NUCLEO TEMATICO Il linguaggio religioso
L'Arte Racconta...
L’ANNUNCIAZIONE
Ogni bambino per nascere ha bisogno di una mamma. Dio sceglie Maria, una giovane donna ebrea, per far nascere suo figlio Gesù e portare a compimento la sua promessa. Maria abita a Nazaret dove conduce una vita semplice e Dio, che sa guardare nel profondo dei cuori, la sceglie tra tutte le donne e le invia il suo annuncio tramite l’angelo Gabriele che le dice: ................................................
................................................
................................................
Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. Ecco darai alla luce un figlio e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono e lui regnerà per sempre. da Lc 1, 26-33
Beato Angelico, Annunciazione di Cortona
Formulo un’ipote immagine parlante
................................................
si
Chi sono secondo te i personaggi in alto a sinistra?
................................................
1 Scegli e scrivi il nome dei personaggi del quadro: Maria • Angelo Gabriele • Spirito Santo • Isaia • Adamo ed Eva. Ora verifica aprendo l’immagine parlante. 2 Quale emozione esprime, secondo te, il volto di Maria? Indica con una ✗.
Gioia
Preoccupazione
Paura
Stupore
Serenità
Dolore
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti • I valori etici e religiosi
Pace
Classe seconda
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IL NA TA LE
GLI ANGELI DEL SIGNORE
Gli angeli sono molto importanti nella storia della nascita di Gesù perché sono i messaggeri di Dio.
L’ANGELO E I PASTORI
L’ANGELO E GIUSEPPE Una notte un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: – Giuseppe, non temere di prendere Maria come tua sposa, perché il bambino che aspetta viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli salverà il suo popolo dai peccati.
Un angelo del Signore si presentò ai pastori e disse loro: – Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi è nato il Salvatore che è il Cristo Signore. Troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia.
liberamente tratto da Lc 2, 8-18
liberamente tratto da Mt 1, 20
1 Secondo te, l’angelo a chi rivolge queste parole? Quando?
PRENDI IL BAMBINO E SUA MADRE E FUGGI IN EGITTO.
A . ..................................................................................................... 2 Sai chi è l’angelo custode? ...............................................................................................................
L’ANGELO E I MAGI I Magi cercavano Gesù nel palazzo del re Erode e lui chiese loro di tornare ad informarlo sul luogo dove si trovava questo bambino speciale. Ma dopo aver adorato Gesù, i Magi vennero avvertiti in sogno da un angelo di non tornare da Erode perché voleva uccidere il Figlio di Dio.
................................................................................................................
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Classe seconda NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
liberamente tratto da Mt 2, 1-12
NAZARET
A
Mar Mediterraneo
STIN
Gesù nasce a Betlemme ma cresce nella città di Nazaret, un piccolo villaggio della Palestina, dove vive fino a trent’anni. Tre anni dopo muore nella città di Gerusalemme. La Palestina è una striscia di terra che si trova tra il mar Mediterraneo e le acque del fiume Giordano che nel suo percorso forma due laghi: il lago di Tiberiade e il mar Morto, così chiamato perché è tanto salato da non permettere nessuna forma di vita. A quei tempi la Palestina era divisa in tre regioni: Galilea, Samaria e Giudea. Oggi la Palestina si chiama Israele ed è definita dai cristiani “Terra Santa”.
PALE
Viaggio a...
A Nazaret è possibile visitare la Basilica dell’Annunciazione che sorge nel luogo in cui l’angelo Gabriele portò l’annuncio a Maria. La casa era costituita da tre pareti in pietra addossate ad una grotta scavata nella roccia. 1 Completa la tabella.
CITTÀ
REGIONE IN CUI SI TROVA
CHE COSA ACCADE
Betlemme
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Nazaret
................................................................................................
............................................................................................
Gerusalemme
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NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe seconda
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IL MO ND O DI GE SÙ
LA PALESTINA DI GESÙ In Palestina i villaggi erano piccoli, con strade di terra battuta dove era possibile incontrare bambini che giocavano all’aria aperta, donne che cucinavano e andavano a prendere l’acqua al pozzo, venditori ambulanti e animali domestici che si muovevano liberamente. Il villaggio sorgeva intorno alla piazza, dove c’era il pozzo e si svolgeva il mercato. Ogni villaggio aveva la sua sinagoga che serviva da scuola per i bambini maschi durante la settimana, e come luogo di preghiera il sabato. Infatti il sabato era il giorno di festa, dedicato alla preghiera e al riposo.
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Classe seconda NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
IL MO ND O DI GE SÙ
Le case erano costruite con mattoni di fango secco e avevano il tetto piatto, raggiungibile da una scala esterna, dove si faceva essiccare la frutta. Le finestre erano piccole e senza vetri e sul pavimento si mettevano dei tappeti o delle stuoie per mangiare e dormire. In genere si cucinava all’aperto per evitare fumo e cattivi odori in casa. L’illuminazione era ottenuta con lucerne di terracotta che funzionavano ad olio.
1 Q uale giorno della settimana è dedicato alla preghiera e al riposo in Italia? .......................................................................................
2 S crivi sul quaderno che cosa fai in quel giorno. Vai a pag 67 del Quaderno ATTIVO e ritaglia i personaggi. Poi costruisci sul tuo quaderno un villaggio della Palestina.
NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo Classe seconda
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IL MO ND O DI GE SÙ
LE ABITUDINI ALIMENTARI
In Palestina ai tempi di Gesù non si faceva una vera e propria colazione: i bambini bevevano un po’ di latte e gli adulti mangiavano del pane con le olive, un cibo comune e nutriente adatto ad affrontare una giornata di duro lavoro. A pranzo si mangiava qualcosa di veloce, come pane e formaggio, in modo da sfruttare al massimo la luce del sole, indispensabile per lavorare. Al calar del sole le famiglie si riunivano per consumare la cena, il pasto più importante. Si sedevano su dei tappeti e consumavano il cibo sopra delle stuoie o su dei tavoli molto bassi. Mangiavano zuppa di orzo, ceci, lenticchie o fave attingendo da un unico piatto e usando le mani e il pane al posto delle posate.
Si consumava molta frutta sia fresca che secca: uva, melagrana, fichi, datteri, noci, mandorle, meloni e pistacchi. Il pane era l’alimento più importante e si faceva in casa. La mattina le donne si alzavano presto per macinare il grano, l’orzo o il miglio e ottenere così la farina che poi impastavano con sale e acqua. Carne e pesce, invece, erano presenti a tavola solo di sabato o nei giorni di festa. Lo zucchero non si conosceva e per dolcificare si usava il miele.
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Classe seconda NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
1 Scrivi sul quaderno che cosa mangi di solito a colazione, a pranzo e a cena. Poi descrivi dove mangi e come. 2 Confronta le tue abitudini alimentari con quelle dei tuoi compagni, poi con quelle al tempo di Gesù.
I MESTIERI PIÙ UMILI
IL MO ND O DI GE SÙ
In Palestina molte persone erano pastori, contadini o pescatori, altri facevano gli artigiani o i commercianti. Di solito i mestieri venivano insegnati dal padre al figlio, ma vi erano anche molti poveri senza un lavoro che chiedevano l’elemosina.
IL PASTORE Il pastore si spostava spesso in cerca di acqua e di pascoli per il gregge. Questo di giorno veniva lasciato libero nei prati, mentre la notte veniva portato in spazi all’aperto recintati. Le pecore e le capre fornivano carne, lana, cuoio e latte.
IL CONTADINO Il contadino viveva con la sua famiglia non lontano dai campi dove coltivava grano, orzo e miglio. Gli attrezzi che usava per lavorare nei campi erano: la zappa, il falcetto, il cesto per la semina e il giogo per i buoi a cui si attaccava l’aratro.
IL PESCATORE La pesca era molto sviluppata nelle zone intorno al lago di Tiberiade. Nelle acque basse, vicino alla riva, i pescatori usavano una rete da pesca a forma circolare. Nelle acque profonde, invece, pescavano a strascico, cioè trascinando dalle barche una rete da pesca, a forma conica, sul fondo del mare. 1 Indica con una ✗ l’elemento intruso di ogni elenco.
• I l gregge forniva: carne. lana. acqua. latte.
• I l pescatore usava: rete circolare. barca. rete conica. falce.
• I l contadino usava: aratro. rete. zappa. falcetto.
NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
•D al latte si produce: pane. burro. formaggio. yogurt. Classe seconda
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IL MO ND O DI GE SÙ
ARTIGIANATO E COMMERCIO Gli artigiani erano molti e quasi tutti erano anche mercanti, perché vendevano i prodotti del loro lavoro. I veri commercianti, però, erano quelli che si occupavano di vendere i prodotti del territorio locale nei mercati, trasportando la merce da un villaggio all’altro. I commercianti più ricchi si occupavano degli scambi con i paesi lontani.
IL FALEGNAME Il falegname costruiva parti importanti degli edifici, come porte e travi per il soffitto; ma fabbricava anche oggetti utili alla vita quotidiana, come tavoli, cassapanche, attrezzi agricoli e molti altri oggetti.
IL VASAIO Per fare i vasi si usava l’argilla. L’argilla è un tipo di terra che, quando è bagnata, è molto malleabile e può essere lavorata facilmente con le mani. Una volta cotta, l’argilla diventa dura e viene chiamata ceramica o terracotta. 1 Collega ogni fase di lavorazione della terracotta all’illustrazione giusta e colora le immagini.
1. MODELLAMENTO
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2. COTTURA
Classe seconda NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
3. DECORAZIONE
IL MO ND O DI GE SÙ
LA TESSITURA DELLA LANA
Abbiamo già visto come le donne si occupavano di procurare i beni di prima necessità per la famiglia: prendevano l’acqua al pozzo, macinavano il grano e lavoravano il pane. A volte più donne si riunivano per svolgere insieme i lavori più pesanti, come la preparazione della lana da tessere. 1. TOSATURA
4. FILATURA
2. LAVATURA
5. TINTURA
IL CONCIATORE DI PELLI Il conciatore era colui che lavorava la pelle degli animali affinché potesse essere utilizzata per farne vestiti, sandali o altri accessori. La lavorazione comprendeva fasi di lavoro lunghe e faticose e in genere il conciatore lavorava fuori dalla città perché la pelle di animale conciata emana un cattivo odore.
3. PETTINATURA
6. TESSITURA
1 Parla con i tuoi nonni o con dei conoscenti anziani e fatti raccontare quali erano i mestieri ai tempi dei loro genitori. Erano diversi da quelli della Palestina? 2 Ci sono oggi persone che svolgono i mestieri presentati in questa pagina? Parlane in classe. 3 E tu, quale mestiere avresti voluto fare? Rispondi sul quaderno spiegando perché.
NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Classe seconda
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IL BATTESIMO DI GESÙ
L'Arte Racconta... 2 1
Lungo le rive del fiume Giordano molte persone andavano ad ascoltare Giovanni il Battista. Egli era un cugino di Gesù, ed era considerato un profeta perché parlava a nome di Dio. – Cambiate vita – diceva – non fate più del male, fatevi battezzare e Dio perdonerà i vostri peccati. Egli diceva anche: – Preparatevi, perché sta per venire chi è più potente di me. Gesù, pur essendo senza peccato, si fa battezzare per dare l’esempio. Ancora oggi i cristiani si fanno battezzare per cancellare, attraverso il segno dell’acqua, ogni peccato e per ricevere lo Spirito Santo e diventare figli di Dio.
3
4
immagine parlante Andrea del Verrocchio, Il battesimo di Gesù
Ascolta, osserva il quadro e scrivi accanto ai numeri il nome dei personaggi, poi rispondi.
Fare un PECCATO significa compiere un’azione contro gli insegnamenti di Dio e contro il bene dell’uomo.
1. ......................................................................................... 2. ......................................................................................... 3. ......................................................................................... 4. ......................................................................................... • Dove si svolge la scena? ........................................................................................... • Cosa rappresenta la colomba? ...........................................................................................
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1 Racconta.
• Oggi si celebra ancora il battesimo? • Hai mai partecipato alla cerimonia? • Ti è piaciuta? Perché?
Classe seconda NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
LA VITA PUBB LICA DI GESÙ
I MIRACOLI DI GESÙ Dopo aver ricevuto il battesimo, Gesù iniziò a rivelarsi agli altri come il Figlio di Dio e si mise in cammino per le strade della Palestina. Comincia così quella che viene chiamata la sua “vita pubblica”. Fino a quel giorno, infatti, egli era rimasto a Nazaret nel silenzio. Per questo i suoi primi trent’anni di vita sono chiamati “vita nascosta”. Quando lasciò Nazaret, Gesù iniziò a compiere dei miracoli. I miracoli non sono opere magiche che cambiano la realtà, ma azioni straordinarie che ricordano all’uomo il grande amore di Dio verso coloro che soffrono o si trovano in difficoltà. Attraverso i miracoli Gesù insegna che Dio è vicino a chi crede in Lui.
Ascolta i racconti, poi colora le cornici bianche facendo attenzione ai colori che indicano i diversi tipi di miracoli: guarigioni
interventi sulla natura
GESÙ CALMA LA TEMPESTA. immagine parlante
Un LEBBROSO ha la lebbra, una malattia della pelle incurabile al tempo di Gesù.
resurrezioni
GESÙ RESUSCITA LA FIGLIA DI GIAIRO. immagine parlante
GESÙ GUARISCE UN LEBBROSO. immagine parlante
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe seconda
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LA VITA PUBB LICA DI GESÙ
GESÙ INCONTRA ZACCHEO Molte persone, dopo aver conosciuto Gesù, cambiavano la propria vita e così accadde a un uomo ricco di nome Zaccheo. Prima di incontrare Gesù, egli era un uomo disonesto che approfittava del suo lavoro per arricchirsi: rubava alla povera gente, chiedendo loro più tasse del dovuto. Mentre Gesù attraversava la città di Gerico, Zaccheo cercava di vederlo, ma non gli riusciva a causa della sua bassa statura e della folla. Decise allora di correre più avanti proprio dove Gesù doveva passare e di salire su un albero di sicomoro. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: Zaccheo scese in fretta e lo accolse pieno ZACCHEO, SCENDI SUBITO, di gioia. Vedendo ciò, tutti mormorarono: PERCHÉ OGGI DEVO FERMARMI A CASA TUA.
VA A MANGIARE DA UN PECCATORE!
Ma Zaccheo disse al Signore: ECCO, SIGNORE, IO DO LA METÀ DEI MIEI BENI AI POVERI…
Le TASSE sono il denaro che viene versato a chi governa per ricevere dei servizi, come le strade, gli ospedali... 1 Drammatizza in classe con i tuoi compagni l’incontro di Zaccheo con Gesù.
Formulo un’ipote OGGI LA SALVEZZA È ENTRATA IN QUESTA CASA.
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si
Perché Zaccheo ha voluto cambiare vita dopo l’incontro con Gesù?
Classe seconda NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
IL VALORE DELL’ONESTÀ
PAGINA DEI VALORI
L’ONESTÀ È LA QUALITÀ DI CHI RISPETTA GLI ALTRI. LA PERSONA ONESTA AGISCE SENZA INGANNI COMUNICANDO CON GLI ALTRI IN MODO SINCERO.
Un pastorello conduceva ogni giorno le sue pecorelle a pascolare. Si annoiava molto e così decise di fare uno scherzo alla gente del suo villaggio. – Aiuto... al lupo! Al lupo! – cominciò a gridare. Tutti i contadini accorsero, ma quando arrivarono nel grande prato trovarono solo il pastorello che rideva a crepapelle: – Era solo uno scherzo. Ci siete cascati! Qualche giorno dopo il giovane pastore ripeté lo stesso scherzo e i contadini di nuovo giunsero di corsa, ma anche questa volta il pastorello si prese gioco di loro. Un giorno arrivò d’improvviso un intero branco di lupi e il pastorello cominciò a gridare disperatamente: – Al lupo! Al lupo! Ma i contadini, credendo che fosse un altro scherzo, non si mossero e così i lupi fecero strage di pecore e agnelli. Esopo
Gesù dice una cosa importante: non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. 1 Leggi la storia, parlane con i tuoi compagni e rispondi.
• Cosa pensi del comportamento del pastorello? • Perché la gente del villaggio non ha aiutato il pastorello quando arrivò il branco di lupi? • Che cosa significa “falsa testimonianza”? 2 Cancella con una ✗ le affermazioni che secondo te sono sbagliate.
Onesto è chi ammette gli errori. Onesto è chi imbroglia.
Onesto è chi è sincero con gli altri. Essere onesti è facile.
Essere onesti è difficile.
NUCLEO TEMATICO Valori etici e religiosi
Classe seconda
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LA VITA PUBB LICA DI GESÙ
LE PARABOLE DI GESÙ Gesù era circondato da tante persone durante gli anni della sua vita pubblica. Tra queste scelse dodici uomini, gli apostoli, a cui insegnò tante cose su Dio e sul Suo amore. Per farsi capire raccontava delle storie, chiamate parabole, che narravano episodi di vita quotidiana e arrivavano dritte al cuore. Gesù spiegava che la cosa più importante e bella da fare è amare il prossimo e con queste parole cambiava la vita di molti. E a chi gli chiedeva: “Chi è il mio prossimo?”, Gesù raccontava questa parabola.
Il SAMARITANO è un abitante della SAMARIA, una regione della Palestina.
Amerai Dio con tutto il cuore e il prossimo tuo come te stesso. Luca 10, 27
LA PARABOLA DEL BUON SAMARITANO
1 Spiega l’espressione “il tuo prossimo”. Discutine con i tuoi compagni, poi scrivi sul quaderno le vostre conclusioni.
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Un uomo era in cammino verso Gerico quando venne assalito dai briganti che lo presero a bastonate, gli rubarono tutto e scapparono lasciandolo mezzo morto. Un sacerdote che passava vide il ferito, ma proseguì il cammino. Poco dopo passò di lì un Levita e anche lui fece lo stesso. Invece un Samaritano che era in viaggio ne ebbe compassione. Si avvicinò, gli versò olio e vino sulle ferite e gliele fasciò. Poi lo caricò sul suo asino e lo portò fino a una locanda. Lì si prese cura di lui e il giorno dopo, prima di partire, diede al locandiere due monete d’argento e gli disse: – Abbi cura di lui e se spenderai di più, pagherò io al mio ritorno.
Classe seconda NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
liberamente tratto da Lc 10, 30-35
DALL A PASQ UA ALLA CHIES A
GLI ULTIMI GIORNI
La PASQUA era ed è Dopo tre anni passati a predicare in Palestina, la festa più importante per gli Gesù tornò a Gerusalemme per celebrare la Pasqua Ebrei perché ricorda il passaggio degli Ebrei. Quando entrò in città fu accolto con di questo popolo dalla schiavitù grande gioia dalla gente che agitava in aria rami alla libertà. di palma e di ulivo e stendeva tappeti al suo PREDICARE significa “insegnare”. passaggio. Qualche giorno dopo Gesù e gli apostoli consumarono insieme la cena pasquale a base di agnello, pane senza lievito e vino. Durante la cena Gesù prese il pane, lo benedisse e disse: “Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto per voi”. Poi prese il calice del vino e disse: “Prendete e bevetene tutti, questo è il mio sangue offerto per voi, fate questo in memoria di me”. I cristiani con questi gesti rendono presente Gesù ogni volta che celebrano la Santa Messa, venendo così in contatto con la forza di vita e di bene che essi contengono. 1 Ricopia nei fumetti le parole di Gesù. ......................................................................................................
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COLLA
COLLA
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ai a pagina 61 del Quaderno ATTIVO: ritaglia il sacerdote che celebra la V Messa, dividi in due l’immagine e incolla le due parti sopra l’ultima cena. NUCLEO TEMATICO La Bibbia e altre fonti • Il linguaggio religioso
Classe seconda
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DALL A PASQ UA ALLA CHIES A
LA RESURREZIONE
Dopo cena, Gesù andò a pregare in un giardino pieno di ulivi. Egli sapeva che Giuda, uno dei suoi apostoli, lo aveva tradito e si rivolse a Dio con queste parole: – Padre sia fatta la tua volontà. I soldati lo arrestarono con l’accusa di essere un bestemmiatore, perché si era dichiarato Figlio di Dio. Gesù venne interrogato e condannato a morire crocifisso, come un ladro. Morì di venerdì, alle tre del pomeriggio e lo stesso giorno il suo corpo fu deposto nel sepolcro. All’alba di domenica, le donne andarono al sepolcro di Gesù per ungere di olii il suo corpo secondo la tradizione, ma trovarono la tomba vuota. Un angelo disse loro: – Voi cercate Gesù, ma non è qui. Egli è vivo e risorto, come aveva detto. 1 Cerca le parole elencate nello schema: in verticale, orizzontale e diagonale. Con le lettere rimaste completa la frase che dice il soldato sotto la croce di Gesù.
A D O M E N
GIOVEDÌ APOSTOLI PALME
DOMENICA LADRO PANE
SANTA CROCE PREGARE
SABATO VINO
VERAMENTE QUEST’UOMO ERA .................................................................................
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Classe seconda NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
P G S O
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DALL A PASQ UA ALLA CHIES A
NASCE LA CHIESA Gesù, dopo essere risorto, non lasciò soli gli apostoli e per quaranta giorni apparve ai suoi amici e promise loro un dono speciale, poi salì al cielo. Fu così che il giorno di Pentecoste, mentre gli apostoli stavano pregando nel cenacolo insieme a Maria, si sentì un rumore e un vento riempire tutta la stanza. Era lo Spirito Santo, il dono mandato da Gesù. Sotto forma di lingue di fuoco, lo Spirito Santo scese ed entrò negli apostoli rendendoli forti e coraggiosi, pronti ad annunciare a tutte le genti che Gesù era risorto ed era il Salvatore. Molte persone, ascoltando gli apostoli annunciare il Vangelo, si convertirono e chiesero di essere battezzate. È così che tanto tempo fa nacque la Chiesa, la comunità di coloro che credono in Gesù. La PENTECOSTE era un’antica festa ebraica. Oggi i cristiani la celebrano cinquanta giorni dopo la Pasqua per rivivere l’amore di Dio che si manifesta nella discesa dello Spirito Santo. Con la lettera maiuscola Chiesa indica la comunità dei cristiani; con la lettera minuscola chiesa indica l’edificio. 1 Completa le frasi con chiesa o Chiesa.
La messa si celebra in ................................................ La ................................................ parla di Dio al mondo. NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi • Dio e l’uomo
Classe seconda
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GOCCE DI MIELE
CILLA INCONTRA DIO Cilla è il nome con cui veniva chiamata Maria Letizia Galeazzo. Queste sono alcune cose che ha scritto nel suo diario personale. Ascolta la lettura e completa con le parole mancanti.
novembre 1975 Ho partecipato a una Giornata dell’Annuncio a Torino. Ho scoperto l’ ............................................. vissuta nella fede e nella Chiesa e la .................................................................................. Senza neanche accorgermene, ho iniziato a vivere la comunità nel nome di Cristo. È stato ed è ................................................................................. per me vedere gente di età, sesso, carattere diversi vivere ................................................................................., veramente .................................................................................. È la prima volta che prego così. Credo di aver perso finora una delle cose più importanti della ................................................................................. Cilla 14 dicembre 1975 Grazie Signore, grazie perché ci sei, perché sei vicino a me, perché mi metti intorno gente così meravigliosa, perché mi hai messo nel ................................................................................. una dolcezza così fantastica, perché ti amo, perché so che Tu mi ami, perché ti vedo nella ................................................,
nella mia gente.
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, Signore!
Cilla
1 Hai mai provato le emozioni che racconta Cilla? Quando? 2 Scegli tre delle parole che hai inserito nel testo e con ognuna scrivi una frase sul quaderno.
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Prima di compiere 15 anni Cilla muore in un incidente stradale, lasciando ai suoi amici e alla sua famiglia una forte testimonianza di fede e di gioia. Sono stati scritti libri e articoli su di lei ed è nata un’associazione col suo nome, Associazione Cilla, con lo scopo di aiutare i malati. La sua fede ha dato il buon esempio.
Classe seconda NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
DALL A PASQ UA ALLA CHIES A
PREGARE NEL MONDO Gli apostoli vedevano spesso Gesù ritirarsi in disparte a pregare. Un giorno gli chiesero: – Signore, insegnaci a pregare. Allora Gesù insegnò loro il Padre Nostro, la preghiera principale dei cristiani.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua Volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal Male. Amen
Nel mondo ci sono tante religioni e tutte le persone, a qualsiasi religione appartengano, pregano Dio con gesti, parole, musiche, canti... In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso... Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto. Guidaci sulla retta via.
Perché noi siamo tanto presuntuosi da dirti che siamo giusti e non abbiamo peccato; ma, nella realtà, abbiamo peccato... Sia la Tua volontà che io non pecchi di più.
Preghiera musulmana
Preghiera ebraica
1 Hai qualche compagno che crede in una religione diversa dalla tua? Scrivi il suo nome e la sua religione. ................................................................................................
Dalle tenebre conducimi alla luce, dalla morte conducimi all’immortalità. Preghiera indù
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NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo • I valori etici e religiosi
Classe seconda
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DALL A PASQ UA ALLA CHIES A
UN DIALOGO D’AMORE L’amore tra le persone ha bisogno di parole e di gesti per essere comunicato. Anche la preghiera, che è un dialogo di amore con Dio, si esprime con le parole e con il corpo, attraverso gesti che acquistano particolari significati. Osserva le forme di preghiera presenti nella Messa: Mani aperte Insieme alle braccia verso l’alto esprimono la gioia e la fiducia verso Dio.
In ginocchio È segno di rispetto verso la grandezza di Dio di fronte alla quale l’uomo si sente piccolo. Il canto Chi canta prega due volte perché lo fa con la voce e con il cuore.
Mani giunte Sono il segno di chi parla con Dio, simbolo dell’unione tra Dio e l’uomo.
Seduti in silenzio È l’atteggiamento di chi desidera ascoltare e mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù.
Mani che si stringono Sono il segno della comunione e della fratellanza tra i figli dello stesso Padre.
1 A te capita di dare un abbraccio per dimostrare il bene che vuoi a qualcuno? E di ricevere baci e abbracci? Da chi? Che cosa provi?
si Formulo un’ipote Secondo te perché durante la messa ci si alza in piedi?
2 Collega ad ogni disegno la parola corrispondente.
DONO
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ABBRACCIO
CAREZZA
Classe seconda NUCLEO TEMATICO Il linguaggio religioso
BACIO
IL MI O MO ND O
SI RIPARTE
Maddalena racconta ai compagni come ha passato le vacanze estive e mostra loro una cartolina che ha spedito ai nonni, una fotografia e delle conchiglie.
QUEST’ANNO SONO STATA IN VACANZA AL ..................................... E MI SONO DIVERTITA TANTO: HO ........................................................................... ........................................................................................................... ...........................................................................................................
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Le parole di Maddalena e ogni oggetto che ha portato sono una traccia della sua vacanza. Le tracce di un evento si chiamano FONTI e servono per ricostruire il passato. Le FONTI possono essere: SCRITTE, se sono documenti scritti (quaderni, lettere, e-mail, diari…); ORALI, se sono racconti fatti a voce; MATERIALI, se sono oggetti di vario genere; VISIVE, se sono fotografie, disegni, video... 1 Osserva che cosa ha portato Maddalena dalle vacanze, poi scrivi nei cartellini di che tipo di fonte si tratta. 2 Dove è stata Maddalena in vacanza? Che cosa ha fatto? Osserva le fonti e completa il fumetto. NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe terza
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IL MI O MO ND O
I BISOGNI DELL’UOMO
Per crescere nel mondo hai bisogno di: mangiare, bere, dormire, andare a scuola, sentirti al sicuro e protetto, essere amato, giocare, avere amici, ascoltare e vedere cose belle che ti riempiono il cuore di gioia, conoscere e capire la realtà che ti circonda, provare emozioni... Possiamo dividere i bisogni di ogni uomo in tre gruppi: materiali, quelli che riguardano il corpo, intellettuali, quelli che riguardano l’intelligenza e spirituali, quelli che riguardano l’anima, cioè il luogo dove risiedono i sentimenti e le emozioni. 1 Osserva le foto e colora i triangoli in base al tipo di bisogno che rappresentano.
bisogni materiali
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bisogni intellettuali
Classe terza NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
bisogni spirituali
GOCCE DI MIELE
SANT’AGOSTINO E L’INFINITO Sant’Agostino era un vescovo e un grande studioso di Dio. I suoi scritti ancora oggi sono considerati molto importanti.
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Dopo aver ascoltato la storia completa i fumetti.
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1 Spiega sul quaderno cosa significano queste parole di Sant’Agostino:
“Nell’intimo dell’uomo abita Dio”. NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Classe terza
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L ’ UO MO CE RC A DIO
LA NATURA
Fin dai tempi più antichi l’uomo è stato affascinato dalle bellezze della natura, ma anche spaventato dai suoi fenomeni non prevedibili e spesso devastanti: basta pensare alla pioggia, ai fulmini, ai terremoti, alle eruzioni vulcaniche, agli uragani... Per vincere la paura e per ampliare le sue conoscenze l’uomo, grazie alla propria intelligenza, si è posto delle domande. Oggi a scuola impariamo che la pioggia cade quando le nuvole sono piene di vapore acqueo e che i lampi sono scariche elettriche, ma un tempo tutto sembrava avvolto da un grande mistero. COME SONO NATE LE MONTAGNE?
CHI DECIDE QUANDO I FIORI SBOCCIANO?
FORSE ESISTE UN ESSERE PIÙ GRANDE DI ME CHE HA CREATO LA PIOGGIA E DECIDE QUANDO FAR PIOVERE?
PERCHÉ IL SOLE SORGE OGNI MATTINA?
QUALE ESSERE MISTERIOSO REGOLA L’ATTIVITÀ DEI VULCANI?
1 Rifletti insieme ai tuoi compagni sulle domande degli uomini primitivi e individuate quale materia scolastica potrebbe aiutarvi a trovare le risposte esatte. 2 Pensando alle meraviglie della natura, ai fenomeni che non riesci a spiegare e agli elementi che ritieni misteriosi, scrivi sul tuo quaderno almeno tre domande.
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Classe terza NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
IL VALORE DELLO STUPORE
PAGINA DEI VALORI
LO STUPORE È QUEL SENTIMENTO DI SORPRESA E DI MERAVIGLIA CHE SI PROVA DAVANTI AD UN EVENTO STRAORDINARIO O A QUALCOSA DI BELLO. NASCE DALLA CAPACITÀ DI OSSERVARE IL MONDO E STIMOLA LA CURIOSITÀ.
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Osservare il mondo che ci circonda e provare delle emozioni è sicuramente segno di intelligenza e di sensibilità, significa soddisfare i nostri bisogni più profondi. Lo stupore è il punto di partenza per la conoscenza, per questo è molto importante. Aiuta la mente a scendere in profondità, a non accontentarsi di quello che vede, ad ascoltare le emozioni dell’anima e a farsi domande per arrivare a nuove conoscenze.
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1 Osserva le fotografie e scrivi sotto ad ognuna una parola che esprima un’emozione. 2 Continua sul quaderno: “Quella volta che mi sono davvero emozionato…” NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Classe terza
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L ’ UO MO CE RC A DIO
IL SENSO DELLA VITA
In passato, quando l’uomo non riusciva a spiegarsi certi fenomeni, immaginava che fossero tutti provocati da un mondo superiore. Grazie alla scienza, nei secoli l’uomo ha potuto conoscere e spiegare molti fenomeni naturali, prima considerati divini. La realtà è diventata fonte di conoscenza ed il modo di vedere le cose è cambiato. Ci sono, però, delle domande che ancora oggi, nonostante i progressi e le scoperte, restano senza risposta. Queste domande costituiscono il sentimento religioso dell’uomo, che non è la religione, ma è qualcosa che nasce dentro di noi dallo stupore, dalla meraviglia e dal timore della vita che ci circonda.
PERCHÉ SI DEVE MORIRE? CHE SENSO HA LA MIA VITA?
CI SARÀ QUALCOSA DOPO LA MORTE? LA MIA ANIMA DOVE ANDRÀ?
DA DOVE VIENE LA GIOIA PROFONDA CHE PROVO DI FRONTE ALLA BELLEZZA DELLA NATURA?
PERCHÉ SONO NATO? DA DOVE VIENE LA VITA?
Di fronte a queste domande gli uomini continuano a rivolgere il pensiero verso una dimensione che va oltre quella terrena: la dimensione di Dio. Segui, nelle prossime pagine, come dal sentimento religioso si è arrivati alla religione e scopri che cos’è. 1 Scegli la risposta giusta.
Il sentimento religioso dell’uomo è: la religione. la sua capacità di farsi domande e di trovare risposte. 2 Scrivi che cos’è, secondo te, una religione. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................
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Classe terza NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
L ’ UO MO IL MICE O RC MO AND DIOO
RELIGIOSITÀ E PREISTORIA Da sempre l’uomo cerca di soddisfare i propri bisogni. Nella preistoria per prima cosa ha cercato di sopravvivere; procurandosi il cibo, difendendosi dagli animali e dormendo al riparo dalle intemperie. Poi si è preoccupato di comunicare con gli altri. Infine si è interrogato sul significato della vita e della morte tentando di trovare delle risposte.
La PREISTORIA inizia con la comparsa dell’uomo sulla Terra e si conclude con l’invenzione della scrittura, che segna l’inizio della STORIA.
1 Osserva lo schema evolutivo dell’uomo della Preistoria.
ATTIVITÀ DI RISPOSTA
BISOGNI
HOMO ERECTUS
NUTRIRSI E RIPARARSI
È raccoglitore, cacciatore e pescatore. Si ripara in grotte e caverne.
È raccoglitore, cacciatore e pescatore. Si ripara in grotte e caverne.
È allevatore e agricoltore. Vive in tende e capanne, costruisce i primi villaggi.
Vive in gruppo. Linguaggio gestuale.
Vive in clan. Linguaggio verbale.
Vive in tribù, formate da più clan. Linguaggio verbale.
Seppellisce i morti.
Sviluppa il proprio sentimento religioso e artistico fino a dar vita alle prime religioni.
COMUNICARE CON GLI ALTRI SENTIMENTO RELIGIOSO E ARTISTICO
Formulo un’ipote
Non ne abbiamo tracce.
HOMO SAPIENS
HOMO SAPIENS-SAPIENS
si
La sepoltura dei morti è considerata dagli studiosi la prima traccia di un sentimento religioso: perché secondo te, a cosa era legata? NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
Classe terza
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L ’ UO MO CE RC A DIO
LA SEPOLTURA DEI MORTI
Le prime tracce di un’attività religiosa sono legate alla sepoltura dei morti. Gli studiosi considerano l’uomo di Neanderthal il primo essere umano a preoccuparsi di seppellire i propri defunti. I corpi dei defunti erano oggetto di cura e di attenzione: prima venivano ricoperti di ocra, un tipo di terra che donava loro un colore giallo-rossiccio, poi erano messi in posizione fetale, e infine sepolti in fosse scavate nella terra, sopra un letto di fiori. In alcune tombe sono stati ritrovati sia oggetti utili per la continuazione della vita, come cibo e armi, sia oggetti cari al defunto. Secondo gli archeologi, questo dimostra che la morte era considerata una fase di passaggio e la terra una madre che accoglieva il corpo del defunto per farlo rinascere nell’aldilà, cioè oltre la vita terrena. Sopra la tomba veniva posta una lastra di pietra o un cerchio di pietre per delimitarne i confini.
Formulo un’ipote
si
Perché, secondo te, i defunti venivano messi in posizione fetale?
L’UOMO DI NEANDERTHAL è un tipo di Uomo sapiens vissuto in Europa. La POSIZIONE FETALE è quella del bimbo dentro la pancia della mamma.
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Classe terza NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
L'Arte Racconta...
LA RELIGIOSITÀ FUGA IN EGITTO PRIMITIVA
Alcune pitture e incisioni rupestri dell’Homo sapiens-sapiens sono giunte fino ai nostri giorni. Egli non conosceva la scrittura, ma dipingeva animali e scene della sua vita di cacciatore nei punti più nascosti e segreti delle caverne. Con questi dipinti l’uomo non voleva semplicemente rappresentare l’animale raffigurato, ma voleva cogliere il suo spirito e probabilmente improvvisava canti e danze davanti a queste immagini, sperando di fare buona caccia. Possiamo dire quindi che la grotta diventa un luogo sacro, dove nascono i primi riti spirituali con cui l’uomo esprime le proprie paure, le proprie emozioni e la propria religiosità nascente. 1. immagine parlante
2. immagine parlante Caverna delle mani, Alto Rio Pinturas, Argentina, 10000 a.C. circa Sala dei bisonti, Altamira, Spagna, 15000 a.C. circa
3. immagine parlante
Giotto, La Sacra Famiglia
ASCOLTA LA storia della fuga in egitto.
1 osserva il quadro e scrivi al posto giusto i nomi dei personaggi:
giuseppe - maria - angelo - gesù - asino.
di Lescaux, Lescaux, Francia, 17000 a.C. circa 2 Grotta com’è il volto dei protagonisti? colora le parole giuste.
PREOCCUPATO SERIO ARRABBIATO IMPAURITO 1 FELICE Prova a esprimere con il disegno queste quattro emozioni: Si chiamano RUPESTRI le pitture e le incisioni fatte gioia, paura, tristezza, rabbia. 3 IL PAESAGGIO INTORNO ALLA SCENA COSApareti ESPRIME SECONDO TE? sulle rocciose delle grotte. Usa solo il rosso, il giallo e il nero, Un RITO è l’insieme delle azioni e delle parole usate proprio come faceva PAURA PACE GIOIAin un gruppo, RABBIA TRISTEZZA SERENITÀ l’Homo sapiens-sapiens. per esprimere, i sentimenti religiosi. NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
Classe terza
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L ’ UO MO CE RC A DIO
DAL SENTIMENTO RELIGIOSO...
La ricerca di Dio nell’uomo comincia presto, ma si sviluppa lentamente. Un altro indizio importante sulla religiosità primitiva del Paleolitico (età della pietra antica) ci viene dalla rappresentazione di figure umane “particolari”, anche se rare. Lo “stregone” della grotta di Trois-Frères è l’immagine, ritrovata in Francia, di una creatura fantastica con il corpo di un cavallo, la testa con occhi rotondi, una folta barba e corna di cervo. Secondo gli archeologi quest’uomo mascherato svolgeva un’azione sacra per i suoi simili: entrando in relazione con il mondo degli spiriti egli dominava le forze della natura tanto temute.
Grotta di Trois Frères, Francia
Incisioni di figure umane sono state trovate in Lombardia, nella Val Camonica. Sono figure stilizzate con gambe e braccia divaricate e rivolte verso il cielo: gli archeologi ipotizzano che rappresentino uomini in preghiera. Gli oranti della Val Camonica, Italia
Le veneri sono delle statuette, quasi sempre di pietra, raffiguranti donne nude, senza braccia né piedi, piuttosto piccole (non superano i 20 centimetri di altezza) e rotonde. Queste statuette sono considerate da molti studiosi la prima raffigurazione di una divinità, la dea madre, cioè colei che dà la vita, ma anche la dea terra, che regala frutti, radici, semi e assicura il benessere a tutta la comunità. 1 Osserva la foto della venere di Willendorf, descrivila sul quaderno, poi rispondi.
Perché, secondo te, la venere aveva seni e fianchi così grandi?
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Classe terza NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
Venere di Willendorf. Tra 23000 e 19000 a.C. Il nome deriva dalla località australiana in cui fu ritrovata.
L ’ UO MO CE RC A DIO
... ALLA RELIGIONE
L’uomo del Neolitico inizia a dedicarsi all’agricoltura e per questo diventa più stanziale. Nel PALEOLITICO l’uomo era Ciò gli permette di stabilirsi in un luogo NOMADE, cioè si spostava continuamente e di cominciare a costruire imponenti per procacciarsi il cibo. monumenti di pietra, i megaliti, spesso usati Nel NEOLITICO (età della pietra nuova) come edifici sacri. l’uomo comincia a coltivare la terra e I primi esempi sono rappresentati da enormi diventa STANZIALE, cioè sedentario, stabile. pietre conficcate nel terreno, i menhir, a volte coperti da una lastra orizzontale, i dolmen. Dolmen e menhir formavano anche strutture megalitiche più ampie, sicuramente usate sia per l’osservazione delle stelle, sia come santuari dedicati al culto del sole, infatti erano sempre rivolte verso Oriente. Le diverse espressioni della religiosità primitiva lentamente portarono alla nascita della religione. Con il termine religione si intendono tutti quegli elementi che “legano insieme” un gruppo di uomini con una particolare idea di dio: per questo esistono diverse religioni.
Un gruppo di uomini
Regole Cose da fare e da non fare.
Idea dell’aldilà
Idea di Dio Libri sacri e miti Preghiere Modi per comunicare con la divinità.
Luoghi sacri Tempi sacri e feste
RELIGIONE
Riti Gesti particolari fatti di azioni e preghiere verso la divinità.
Guide religiose
1 Partendo dallo schema proposto, cerca, insieme ai compagni, di trovare una corrispondenza tra i diversi elementi e la religione Cattolica. NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
Classe terza
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DIO SI RIVELA
DIVINITÀ
Nel corso della preistoria l’uomo, partendo dall’osservazione del mondo e della natura, comincia a credere in forze magiche e esseri superiori, buoni e cattivi, che regolano i fenomeni naturali. Così dà vita a quelle che sono definite religioni naturali perché nascono da scoperte che l’uomo fa con la propria intelligenza e spiritualità e rappresentano un suo “andare” verso Dio.
SI RIVELA
DIO
UOMO
UOMO
Solo con la Rivelazione, molto tempo più tardi, l’uomo potrà conoscere veramente Dio per quello che è: Creatore del mondo e, per i cristiani, Padre di tutti. Nascono così le religioni rivelate in cui è Dio che prende l’iniziativa, va a cercare l’uomo per farsi conoscere e per comunicare con lui: Dio si rivela. Si rivela all’uomo solo quando lo ritiene pronto per accogliere il suo messaggio e cioè in un momento ben preciso della storia, circa 1850 anni prima della nascita di Gesù, e lo fa a un uomo di nome Abramo.
Per la sua profonda fiducia in Dio, Abramo è considerato un grande esempio di fede. Da lui e dalla sua discendenza nascono le tre grandi religioni che credono in un solo Dio, cioè le religioni monoteiste:
Ebraismo
INVENTA
NEGLI EBR EI ZIODE RIA CR EA LA STO
Cristianesimo
RIVELARE significa manifestare, far conoscere ciò che è nascosto, segreto. La DISCENDENZA è l’insieme di coloro che hanno origine da uno stesso capo.
Islamismo
Per questo motivo Abramo viene definito il “PADRE DEI CREDENTI”. 1 Completa la linea del tempo disegnandoti nello spazio vuoto dopo Cristo e scrivendo sotto in che anno sei nato.
Prima di Cristo 1850 a. C.
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Dio si rivela ad Abramo
Dopo Cristo Anno 0
Classe terza NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
Anno .......................
LA STO RIA DE GLI EBR EI
NASCE IL POPOLO EBRAICO
Gli Ebrei, prima di essere il popolo che Dio scelse per manifestarsi a tutti gli uomini, erano una tribù di pastori nomadi. Abramo era il loro capo e viveva, con sua moglie Sara, nella città di Ur, in Mesopotamia. Come la gente del suo tempo, credeva che ci fossero diverse divinità e che ogni tribù avesse il proprio dio protettore. Questo fino al giorno in cui il Signore lo chiamò... LA CHIAMATA “Il Signore disse ad Abramo: vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Farò di te un grande popolo… Allora Abramo partì, come gli aveva ordinato il Signore…” . Gen 12,1-4 “…io renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare…” . Gen 22,17
Abramo obbedì alla chiamata di Dio e strinse con Lui un’Alleanza, un patto di amicizia. Partì con tutta la sua tribù verso la terra promessa, Canaan, e diede inizio alla storia degli Ebrei, il popolo di Gesù.
1 Abramo parte dal suo Paese verso una storia che non conosce, ma pieno di fede in Dio. Cosa prova, secondo te? Colora i sentimenti che ti sembrano più adatti.
NOIA SPERANZA TRISTEZZA PAURA SERENITÀ ALLEGRIA RIMPIANTO GIOIA RABBIA NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe terza
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LA STO RIA DE GLI EBR EI
LE PROMESSE DI DIO
Intorno al 1850 a.C. Abramo, all’età di settantacinque anni, iniziò la sua avventura con Dio, fidandosi delle promesse che Lui gli aveva fatto. LE PROMESSE DI DIO AD ABRAMO LA DISCENDENZA
LA BENEDIZIONE
LA TERRA
Abramo non aveva figli, perché sua moglie Sara era sterile. Ma Dio gli assicura che avrà un figlio e una discendenza.
La benedizione, data con una parola, è molto di più di un semplice augurio di bene: è presenza, protezione e aiuto.
Le tribù di pastori della Mesopotamia erano senza fissa dimora e vivevano in tende.
cartina parlante
IL PATTO DELL’ALLEANZA Per stringere il patto di amicizia con Dio, ad Abramo è richiesto un rito di giuramento e di alleanza usato nell’antica Mesopotamia. Dopo aver ucciso alcuni animali, questi vengono divisi e disposti su due file, in modo da formare un passaggio in mezzo al quale dovranno passare i due contraenti. Le parti augurano a se stessi la stessa fine degli animali uccisi, qualora non rimanessero fedeli al patto. Con Abramo è Dio solo che passa attraverso gli animali sotto forma di una nube di fuoco, perché Lui solo è fedele per sempre. 1 Qual è la promessa più bella che ti hanno fatto? Chi te l’ha fatta? È stata mantenuta?
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Classe terza NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
L'Arte Racconta...
IL SACRIFICIO DI ISACCO
Dio mantenne la sua promessa. Abramo e sua moglie Sara, pur essendo molto anziani, ebbero un figlio e lo chiamarono Isacco. Dopo alcuni anni Dio volle mettere alla prova la fede di Abramo e gli chiese di sacrificare Isacco. Anche se questa richiesta sembrava andare contro la promessa fatta da Dio sulla discendenza, Abramo obbedì e si incamminò con il figlio sul monte del sacrificio. Sacrificio di Isacco, Caravaggio.
Dio, che si manifesta come colui che vuole la vita dell’uomo e chiede ascolto e fiducia, alla fine non permette l’uccisione di Isacco e condanna ogni tipo di sacrificio umano, perché Lui è l’unico padrone della vita. Abramo supera la prova e il Signore gli rinnova l’Alleanza. Genesi 22,2-13 Il luogo del sacrificio è stato identificato con la collina di Gerusalemme, dove un tempo sorgeva il grande Tempio e oggi si trova la Cupola della Roccia (la Moschea di Omar).
Il sacrificio di Isacco, Rembrandt.
1 Perché Abramo non è sorpreso dalla richiesta di Dio? Parlane in classe. 2 Rispondi.
• Quale dei tre dipinti ti sembra rappresentare meglio questo momento drammatico? ..........................................................................................................................................................................
• Perché Chagall ha inserito nella scena, in alto a destra, un episodio che sembra estraneo? .......................................................................................................................................................................... Il sacrificio di Isacco, Chagall.
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti • Il linguaggio religioso
Classe terza
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LA STO RIA DE GLI EBR EI
GIACOBBE...
Isacco, l’erede di Abramo, da adulto sposò Rebecca che, dopo aver pregato a lungo il Signore, partorì due figli gemelli. Dio la benedì con queste parole: “Due nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si divideranno, un popolo sarà più forte dell’altro e il maggiore servirà il più piccolo”. Gen 25,23
Formulo un’ipote
si
Cosa intende dire Dio con queste parole?
LA NASCITA Quando nacquero i due bambini, il primo fu chiamato Esaù, perché aveva il corpo coperto di peluria rossiccia, il secondo Giacobbe, perché venne alla luce stringendo con la mano il calcagno del fratello. Giacobbe, prediletto della madre, divenne una persona tranquilla, ma attenta ai propri interessi. Esaù era il preferito dal padre Isacco e divenne un uomo rude e abile nella caccia. Genesi 25,24-28
LA PRIMOGENITURA Le usanze del tempo prevedevano che al figlio maggiore spettassero gran parte delle ricchezze paterne e la benedizione del padre, che ne faceva l’erede delle promesse di Dio. Allora Giacobbe, con l’aiuto della madre Rebecca, un giorno preparò una minestra di lenticchie. Poi la offrì al fratello affamato dopo la caccia, in cambio della primogenitura. Esaù, non comprendendone appieno il valore, cedette la primogenitura per la fretta di mangiare. Genesi 25,29-34
1 Fai una ricerca, con l’aiuto dell’insegnante, sul significato del tuo nome.
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Classe terza
FRATELLO, VUOI DELLA ZUPPA? ALLORA CONCEDIMI...
ESAÙ: secondo la tradizione, deriva dall’ebraico e significa “peloso”. GIACOBBE: viene dall’ebraico ageb ed ha diversi significati: “tallone - Dio protegga”. PRIMOGENITURA: è la condizione del primogenito, cioè del figlio nato per primo, il maggiore.
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
LA STO RIA IL DE MI OGLIMOEBR NDEIO
... DIVENTA ISRAELE LA BENEDIZIONE Quando Isacco, ormai vecchio e quasi cieco, decise di dare la propria benedizione al figlio maggiore, Giacobbe approfittò dell’assenza del fratello e, con la complicità della madre, indossò una pelliccia di animale, così da sembrare Esaù, che era molto peloso. Isacco lo toccò, ma non lo riconobbe. Così lo benedì. La benedizione, una volta “data”, non può più essere ritirata, quindi Esaù, saputo ciò che aveva fatto il fratello, voleva ucciderlo. Rebecca inviò allora Giacobbe in Mesopotamia, presso dei parenti. Genesi 27
LA VOCE CHE SENTO È DI GIACOBBE, MA LE BRACCIA SONO DI ESAÙ.
IL SOGNO Durante il cammino, Giacobbe si fermò e si addormentò. Mentre dormiva sognò una scala che in basso poggiava sulla terra e in alto toccava il cielo, sulla quale salivano e scendevano gli angeli. Dio, dalla sommità, gli prediceva che la sua discendenza sarebbe stata numerosa. Il sogno era la conferma che in Giacobbe proseguiva la benedizione di Abramo. Genesi 28,10-22
LA LOTTA CON DIO Giacobbe, in Mesopotamia, sposò due donne: Lia e Rachele. Da loro e dalle loro schiave ebbe dodici figli. Dopo vent’anni decise di ritornare a Canaan per ottenere il perdono di Esaù. Giunto al fiume Iabbok rimase solo per la notte. Un misterioso personaggio lottò con Giacobbe fino all’alba, finché alla fine gli disse: «Lasciami andare, ormai spunta l’alba». E Giacobbe: «Prima devi benedirmi!». L’altro gli disse: «Qual è il tuo nome?». 1 Segna con una X la risposta giusta. Ed egli rispose: «Giacobbe». Quello disse: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, per- Il sogno di Giacobbe è: ché hai lottato con Dio e con gli uomini e hai vinto». un ordine di Dio. Al mattino i due fratelli si rappacificarono. Genesi 32,24-33 un segno dell’amicizia e del dialogo con Dio. NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe terza
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LA STO RIA DE GLI EBR EI
LA STORIA DI GIUSEPPE Giacobbe fu un grande patriarca d’Israele. Egli ebbe dodici figli, i capostipiti delle dodici tribù del popolo ebraico, ma aveva una predilezione per Giuseppe, il figlio nato da Rachele. Genesi 30,24
PATRIARCA: significa “padre-capo” di un vasto gruppo familiare. Il termine è usato anche per indicare i capostipiti degli Ebrei, da Abramo a Giuseppe.
Giuseppe aveva ricevuto in dono da Dio la capacità di interpretare i sogni. Questo fatto, unito al favore del padre, rese gelosi i suoi fratelli. Così essi decisero di venderlo come schiavo e dissero a Giacobbe che era stato ucciso da una belva, facendogli vedere la tunica sporca del sangue di un capretto. Genesi 37 Giuseppe non perse mai la fede in Dio. Fu venduto in Egitto a Potifar, un ufficiale del faraone, guadagnandosi col tempo la sua fiducia. Poi però fu accusato ingiustamente e imprigionato. Grazie al dono che Dio gli aveva fatto, venne liberato per interpretare un sogno del faraone: sette vacche magre divoravano sette vacche grasse, ma rimanevano sempre brutte di aspetto. Secondo Giuseppe, il sogno annunciava sette anni di raccolti abbondanti, seguiti da sette anni di carestia. Così fu nominato responsabile delle scorte di grano in vista della carestia. Genesi 39-41 La carestia arrivò come previsto e anche i fratelli di Giuseppe si recarono in Egitto per comprare il grano. Quando si incontrarono, i fratelli non lo riconobbero. Giuseppe avrebbe voluto vendicarsi, ma quando capì che i fratelli erano pentiti di ciò che avevano fatto, svelò la sua identità e li perdonò, chiedendo loro di portare anche il padre. Giacobbe e i suoi discendenti si stabilirono così in Egitto, con il favore del faraone. Gli Ebrei rimasero in Egitto dal XVII al XIII secolo a.C. I l riconoscimento di Giuseppe dai suoi fratelli, Peter von Cornelius.
1 Fai un confronto tra la storia di Giuseppe e quella di Gesù, poi completa la tabella.
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Classe terza
Genesi 42-48
Di chi è figlio prediletto? Da chi viene tradito? Chi perdona?
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
GIUSEPPE
GESÙ
....................................
....................................
....................................
....................................
....................................
....................................
LA STO RIA DE GLI EBR EI
MOSÈ IL LIBERATORE In principio, il popolo d’Israele fu accolto amichevolmente in Egitto, ma alla morte di Giuseppe e di tutti i suoi fratelli il nuovo faraone li rese schiavi. Egli temeva che gli Ebrei, ormai sempre più numerosi, diventassero più forti degli Egiziani, così ordinò che fosse ucciso ogni loro primogenito maschio, per interromperne la discendenza. Gli Ebrei soffrivano molto e si domandavano se Dio non si fosse dimenticato delle sue promesse. DIO CI HA DIMENTICATI! CHE FINE HANNO FATTO LE PROMESSE FATTE AD ABRAMO?
DIO CI AVEVA PROMESSO UNA TERRA E LA LIBERTÀ!
LAVORATE, SCHIAVI!
DIO, AIUTACI AD USCIRE DA QUESTA VITA!
Ma Dio preparava per loro una via di salvezza. Una donna ebrea diede alla luce un bimbo e, per salvargli la vita, lo abbandonò dentro ad una cesta, sulle acque del fiume Nilo. Il piccolo venne trovato dalla figlia del faraone, che lo allevò come se fosse suo e lo chiamò Mosè (“salvato dalle acque”). Egli fu educato a corte come un principe, ma crescendo, sapendo di essere un ebreo, la sua vita cambiò. Mosè non sopportava di vedere il suo popolo soffrire così tanto e, in un momento di rabbia, uccise un sorvegliante egizio che aveva maltrattato uno schiavo ebreo. Dovette quindi fuggire e si rifugiò nel deserto di Madian, nel Sinai, presso la tribù di Ietro, di cui sposò la figlia Zippora. Esodo 1-2
Formulo un’ipote
si
Cosa spinge Mosè ad uccidere il sorvegliante egizio? NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe terza
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LA STO RIA DE GLI EBR EI
IL NOME DI DIO
Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo OREB: è l’altro nome biblico suocero, si diresse al monte Oreb. Lì vide un roveto che del monte Sinai. ardeva per il fuoco, ma non si consumava. In quel mo“LA TERRA DOVE SCORRONO mento Dio gridò a lui dal roveto: “Mosè!”. LATTE E MIELE”: è un’espressione Egli rispose: “Eccomi!”. usata per indicare la fertilità della Riprese: “Togliti i sandali dai piedi, perché questo luogo terra promessa ad Abramo. è santo!”. E continuò: “Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe” […]. “Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido. Sono sceso per liberarlo e per farlo uscire dall’Egitto, verso un paese dove scorre latte e miele […] Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo!” […] “Io sarò con te” […]. Mosè chiese a Dio: “Se essi mi diranno: qual è il suo nome? Io che cosa risponderò?”. Es 3,1-14 Dio disse: “Io sono colui che sono! Dirai agli israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi”.
La parola ebraica che esprime il nome di Dio nella Bibbia è un tetragramma, cioè una parola di quattro lettere. Si tratta di quattro consonanti: YHWH. Il termine significa: “Colui che esiste da sempre, si rende presente al suo popolo e agisce in favore di qualcuno”. Il nome di Dio, per la sua sacralità, non dovrebbe mai essere pronunciato da un ebreo. Infatti viene sostituito dalla parola Adonai, che significa “Signore” o Elohim, che significa “Dio”. 1 L’ebraico si scrive da destra verso sinistra. Completa tenendo presente che, tradotto con le lettere dell’alfabeto italiano, il nome di Dio risulta formato da quattro consonanti: YHWH. = .................
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Classe terza
= .................
= .................
= .................
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti • Il linguaggio religioso
LA STO RIA DE GLI EBR EI
LA PASQUA EBRAICA Mosè obbedì alla volontà di Dio, si recò dal faraone e gli chiese di lasciare liberi gli Ebrei. Quest’ultimo però si rifiutò. Si verificò allora una serie di terribili sventure per gli Egiziani, ricordate come le dieci piaghe d’Egitto. La più terribile fu l’ultima. Mosè annunciò che l’angelo sterminatore si sarebbe abbattuto sull’Egitto per far morire tutti i primogeniti degli Egiziani, ma sarebbe “passato oltre” le case degli Ebrei se le avessero segnate con il sangue di un agnello, offerto in sacrificio. Dopo quella notte il faraone lasciò partire gli Ebrei, poi però cambiò idea e li fece inseguire dai soldati. Quando giunsero sulle rive del Mar Rosso, avvenne un fatto miracoloso: “…le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra”. Es 14,21-22
Gli Ebrei riuscirono così a passare e le acque si riversarono sull’esercito egiziano che li inseguiva. Per ricordare la notte in cui il Signore li aveva liberati dalla schiavitù, gli Ebrei celebrano ogni anno la festa di Pesach (passaggio), la Pasqua ebraica, attraverso una cena con particolari riti e portate. Durante il pasto si recita l’Haggadah, ovvero il racconto dell’Esodo. 1 Leggi la preparazione della cena di Pasqua in Esodo (cap. 12), poi completa le frasi con i nomi dei cibi che vedi sulla tavola imbandita.
• ........................................................................................ ricorda che, con il suo sangue, vennero segnate le case ebree. • ........................................................................................ ricorda che gli Ebrei, durante la fuga, non ebbero il tempo di far lievitare il pane.
PERCHÉ QUESTA SERA È DIVERSA DALLE ALTRE SERE?
• ........................................................................................ sono simbolo di una nuova vita. • ........................................................................................ ricorda la malta che gli Ebrei dovevano impastare per realizzare i mattoni.
PERCHÉ ERAVAMO SCHIAVI E DIO CI HA LIBERATI.
Erbe amare Agnello
Pane azzimo
Uova sode
Charoset
Vino
• ........................................................................................ ricorda l’amarezza della schiavitù. NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti • Il linguaggio religioso
Classe terza
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LA STO RIA DE GLI EBR EI
IL DONO DELLA LEGGE Dopo il passaggio del Mar Rosso, il popolo liberato si avviò verso la Terra Promessa e, trascorsi tre mesi di cammino nel deserto, si accampò ai piedi del monte Sinai. Il Signore, allora, chiamò Mosè e gli chiese di salire sulla cima del monte. Lì parlò con lui e gli consegnò due tavole di pietra sulle quali erano scritte “le dieci parole” di Dio, il Decalogo, dette anche i Dieci Comandamenti. Così venne stabilito un patto di alleanza che impegnava il popolo a rispettare tali norme, per vivere in amicizia con Dio.
Dio disse queste parole: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione di schiavo:
1 Non avrai altri dèi di fronte a me[...]
Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso[...] .
2 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
3 Ricordati del giorno del sabato per
santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato e, in onore del Signore tuo Dio, non farai alcun lavoro[...] Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno[...] e lo ha consacrato.
4 Onora tuo p a d re e t u a m a d r e. 5 Non uccid erai.
6 N o n co m metterai ad ulterio. 7 Non rubera i.
8 N o n p ro n u n ce
rai falsa tes timonianza o prossimo . 9 Non desid ererai la ca sa del tuo p rossimo. 10 Non desid ererai la m oglie del tu prossimo, n o é il suo sch iavo né la s schiava, né ua il suo bue n é il suo asin né alcuna o, co s a c h e a ppar tenga a l t u o p ro s simo”. contro il tu
Es 20,1-17
1 Alcuni comandamenti regolano i rapporti con Dio, altri quelli tra gli uomini. Sottolineali nelle “Tavole della legge” con due colori differenti. 2 Scegli un comandamento del primo e uno del secondo gruppo, spiegali con parole tue e indica di ognuno le conseguenze quando si rispetta e quando non si rispetta.
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Classe terza
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti • I valori etici e religiosi
MONTE SINAI
Gerico
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Viaggio al...
Mar Morto
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Monte Nebo Chesbon
Ebron
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Kades-Barnea
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EGITTO PENISOLA DEL SINAI Nilo
La Bibbia racconta che gli Ebrei trascorsero quarant’anni nel deserto del Sinai (fine XII secolo a.C.), dove Dio non fece mai mancare il suo aiuto, dando loro cibo e acqua nei momenti di difficoltà. A sud della penisola del Sinai si trova il monte del Decalogo, conosciuto anche con il nome di Oreb.
Ezion-Gheber
Monte Sinai Mar Rosso
Itinerario dell’esodo dall’Egitto.
In vetta alla montagna, nel luogo in cui, secondo la tradizione, Dio avrebbe parlato a Mosè, sorge la cappella della Santa Trinità, una piccola chiesetta meta di molti pellegrini. Vi sono due sentieri che salgono sulla cima del monte. Una strada più diretta, ma molto ripida, e un percorso più lungo, ma più facile, detto la “via dei cammelli“, che parte da dietro il Monastero di Santa Caterina. immagine parlante
Il monte Sinai (o Oreb).
1 Ricordi quale altro avvenimento è legato al monte Oreb, oltre al Decalogo?
La chiamata di Abramo. Il sogno di Giacobbe. La vendita di Giuseppe da parte dei fratelli. La manifestazione di Dio a Mosè nel “roveto ardente”. Cappella sulla cima del Sinai.
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe terza
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LA STO RIA DE GLI EBR EI
L’ARCA DELL’ALLEANZA Durante il cammino nel deserto Mosè fece costruire, su indicazione di Dio, l’Arca dell’Alleanza. Si trattava di una cassa di legno, rivestita d’oro, che doveva custodire e trasportare le Tavole della Legge. Sul coperchio erano collocati due cherubini con le ali spiegate, disposti uno di fronte all’altro, in segno di protezione. Ai lati erano fissate due aste di legno dorato, con le quali l’Arca veniva trasportata. Il compito di trasportare l’Arca era riservato ai Leviti, i discendenti della tribù di Levi (una delle dodici tribù di Israele). A chiunque altro era vietato toccarla. L’Arca conteneva anche il bastone di Aronne, fratello di Mosè e primo Sommo Sacerdote del popolo ebraico, e un recipiente con la manna, il cibo misterioso donato da Dio agli Ebrei perché si sfamassero durante il cammino nel deserto. L’arca era il segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo.
Quando gli Ebrei si muovevano, l’Arca camminava davanti a tutti con i Leviti. Quando si fermavano, veniva collocata in una tenda specifica, chiamata Tabernacolo (“dimora”) o “Tenda del Signore”. Il Tabernacolo, una volta che gli Ebrei si stabilirono nella Terra di Canaan, fu collocato presso la località di Silo. Qui vi rimase fino alla costruzione del Tempio di Salomone a Gerusalemme. Dell’Arca si sono perse le tracce da molti secoli: andò perduta durante le invasioni che subirono gli Ebrei. Esodo 25,10-21; 37, 1-9
1 Perché le tribù ebraiche erano dodici?
Perché dodici erano i figli di Giacobbe da cui era disceso il popolo d’Israele. Perché il popolo ebraico nasce dopo le dodici piaghe mandate da Dio in Egitto. 2 Che cos’era il Tabernacolo? ..........................................................................................................................................................................................................................................................................
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NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
PAGINA DEI VALORI
LE REGOLE
LE REGOLE SONO DELLE PRESCRIZIONI (COSE DA FARE O DA NON FARE) CHE RAPPRESENTANO UN MODELLO DI COMPORTAMENTO DA RISPETTARE, PER VIVERE BENE ALL’INTERNO DI UNA COMUNITÀ.
Paolo e Giacomo stanno tornando da scuola. Giacomo sta per attraversare la strada, ma Paolo lo ferma dicendo che deve attraversare sulle strisce pedonali. Intanto una macchina sta arrivando ad alta velocità. I due amici riflettono sull’accaduto. SE NON CI FOSSERO LE REGOLE, SAREMMO LIBERI DI FARE COME CI PARE!
TI SBAGLI: LE REGOLE GARANTISCONO LA NOSTRA SICUREZZA.
1 In famiglia, a scuola, al parco ci sono regole da rispettare? Scrivine alcune negli spazi indicati.
In famiglia: .......................................................................................... ................................................................................................................................... ...................................................................................................................................
A scuola: ................................................................................................... ................................................................................................................................... ...................................................................................................................................
2 Rispondi.
• È giusto che nella vita ci siano delle regole? Perché? ......................................................................................................... .........................................................................................................
• Ci sono regole difficili da rispettare imposte dagli adulti? Quali? ......................................................................................................... .........................................................................................................
• Quali regole ti sembrano giuste? ......................................................................................................... .........................................................................................................
Al parco giochi: ............................................................................. ...................................................................................................................................
• Che cosa provi quando devi rispettare una regola che ti sembra ingiusta?
...................................................................................................................................
......................................................................................................... .........................................................................................................
NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Classe terza
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LA STO RIA DE GLI EBR EI
NELLA TERRA PROMESSA
Mar Mediterraneo
LAGO DI TIBERIADE
GIORDANO
Dio preannunciò a Mosè (Nm 20,12) che, per la poca fede dimostratagli nel deserto, non sarebbe stato lui a introdurre la stirpe di Abramo nella “Terra Promessa”. Quindi gli ordinò di scegliere un successore. Allora Mosè benedì ed istruì Giosuè, poi morì all’età di 120 anni, guardando in lontananza la città di Gerico, al di là del Giordano. La città era fortificata ma, con l’aiuto di Dio, gli Israeliti la conquistarono. Fu la prima grande vittoria del popolo (Gs 6,1-5) che, sotto la guida di Giosuè, riprese possesso della Palestina. Il territorio conquistato venne diviso in dodici parti, una per ciascuna delle dodici tribù, tranne Giuseppe e Levi. Al posto di Giuseppe ebbero due porzioni di territorio i suoi figli Efraim e Manasse, mentre la tribù di Levi era legata all’Arca e al servizio del Signore. Cominciò così un processo di sedentarizzazione. Ogni tribù godeva di una certa autonomia rispetto alle altre. Non esisteva infatti un’autorità centralizzata, solo dei condottieri temporanei, i Giudici, che servivano a risolvere particolari problemi. Questo periodo, che va dal 1250 a.C. circa al 1000 a.C., è chiamato infatti periodo dei Giudici.
1 Colora i territori delle dodici tribù con colori diversi. 2 Spiega con parole tue la promessa di Dio a Giosuè: “Io, il Signore tuo Dio, sarò con te dovunque andrai”. .......................................................................................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................
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Classe terza
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
LA STO RIA DE GLI EBR EI
IL TEMPO DEI GIUDICI Da tempo i Filistei, un popolo di conquistatori, GIUDICI: erano dei capi, opprimevano gli Ebrei. Allora il Signore fece nascere in genere militari, prescelti da Dio un figlio ad una donna sterile per liberare Israele, per liberare una o più tribù ma ad una condizione: il bambino, fin dalla nascita, non doveva tagliarsi i capelli; in cambio egli avrebbe dalla minaccia di nemici. ricevuto una forza straordinaria. La donna partorì un figlio e lo chiamò Sansone (in ebraico “piccolo sole”). Grazie all’aiuto di Sansone, gli Ebrei poterono vivere tranquilli, senza il pensiero degli attacchi Filistei. Quest’ultimi allora escogitarono un inganno. Inviarono a Sansone una donna molto bella, di nome Dalila, e lui se ne innamorò. Dalila riuscì a scoprire che il segreto dell’immensa forza di Sansone erano i capelli. Una notte, mentre Sansone dormiva, Dalila fece tagliare le sue lunghe trecce e così la forza lo abbandonò. I soldati Filistei riuscirono a imprigionare Sansone e lo accecarono. Col passare del tempo, i capelli crebbero nuovamente e con essi tornò la forza, ma Sansone non poteva fare nulla poiché era cieco. Durante una festa filistea, Sansone fu portato al tempio per essere deriso e venne legato alle colonne che sostenevano l’edificio. A quel punto l’uomo invocò il Signore e disse: “Signore mio Dio, ti prego, dammi forza un’ultima volta, perché io mi vendichi in un colpo solo dei Filistei”. Poi scosse le due colonne e disse: “Che io muoia insieme con i Filistei!” Sansone fece crollare il tempio uccidendo così più uomini con la sua morte di quanti ne avesse uccisi in vita. Giudici 13, 2-3, 5, 24; 14, 1-16; 16
1 Rispondi sul quaderno.
• Qual era il patto che legava Dio e Sansone? • Quale fu il sacrificio di Sansone?
2 Ricordi qualcun altro che ha fatto una scelta simile a quella di Sansone? Parlane con i compagni. NUCLEO TEMATICO La Bibbia e altre fonti
Classe terza
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LA STO RIA DE GLI EBR EI
IL TEMPO DEI RE L’ULTIMO DEI GIUDICI
Samuele da bambino viveva presso il santuario di Silo, affidato al sacerdote Eli. Una notte si sentì chiamare: “Samuele!”. Egli corse da Eli, pensando fosse lui che l’aveva chiamato. Ma Eli gli rispose di no. Successe per tre volte e alla fine il sacerdote comprese che a chiamare il ragazzo era Dio. A quel punto suggerì a Samuele di rispondere così: “Parla Signore, il tuo servo ti ascolta”. Samuele seguì le indicazioni di Eli e, quando fu adulto, fu scelto come giudice e profeta del popolo. Samuele 1, 1-3 IL PRIMO RE Gli Ebrei, però, non si sentivano forti senza un re, perciò lo chiesero a Dio. Samuele consacrò così Saul, della tribù di Beniamino, ungendolo con l’olio, intorno al 1020 a.C. Egli si dimostrò un buon condottiero, ma perse il favore divino quando il suo cuore cambiò e si diede al saccheggio delle città conquistate. Saul aveva ormai dimenticato che il suo potere e la sua ricchezza venivano da Dio. Così fu sostituito da un nuovo re: Davide. Samuele 1, 9-16 DAVIDE, IL RE POETA Davide era un pastore di Betlemme, della tribù di Giuda, l’ultimo dei figli di Iesse. Era un suonatore di cetra e compose molte preghiere e canti a Dio. Al suo coraggio è legato l’episodio dell’uccisione del gigante Golia con la fionda, nella guerra contro i Filistei. Governò per settant’anni e riuscì a dare stabilità al Regno, perché era giusto e coraggioso, leale e pieno di fede. Samuele 1, 17, 12-58
Formulo un’ipote
si
Perché gli Ebrei credevano che fosse importante per un re ricordare che il suo potere deriva da Dio?
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Classe terza
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
LA STO RIA DE GLI EBR EI
IL TEMPIO DI SALOMONE Il re Davide fece di Gerusalemme la capitale del regno, ma morì prima di realizzare il suo sogno: costruire un tempio per custodire l’Arca dell’Alleanza. Sarà, infatti, il suo successore, il figlio Salomone, che riuscirà nell’impresa.
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Il Tempio fu realizzato con legni pregiati e pietra. Era una costruzione formata da tre ambienti: un portico, introdotto da due colonne di bronzo, una prima stanza detta il Santo e una seconda chiamata il Santo dei Santi. Ai lati si ergevano tre piani di locali usati come magazzini. Nel Santo, in cui potevano entrare solo i sacerdoti, si trovavano l’altare dell’incenso, da bruciare ogni mattina e ogni sera, dieci candelabri d’oro, cinque su ogni lato, e dieci tavoli con il «pane della presenza», focacce che ricordavano l’amicizia e la benedizione di Dio. Fra il Santo e il Santo dei Santi vi era una doppia porta e una tenda di lino violetta: il velo del tempio. Nel Santo dei Santi era custodita l’Arca, visitabile solo dal Sommo Sacerdote, una volta all’anno. Nel cortile davanti all’edificio c’erano l’altare dei sacrifici e il bacino di bronzo, un’enorme vasca appoggiata su dodici buoi di bronzo (tre per lato), usata dai sacerdoti per le purificazioni. Re 1, 6 1 Dopo aver letto il testo, scrivi dentro i rettangoli il nome dei vari ambienti e degli elementi del tempio. NUCLEO TEMATICO La Bibbia e altre fonti
Classe terza
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L'Arte L'ArteRacconta... Racconta...
LA IN EGITTO IL FUGA NATALE
Dio aveva promesso al popolo di Abramo un Salvatore in grado di vincere il peccato e la morte. Così si rende presente in mezzo agli uomini attraverso la nascita di suo Figlio Gesù.
Annunciazione di Filippo Lippi
Ascolta e osserva i dipinti che rappresentano alcuni episodi del Natale e rispondi con una ✗.
A quale importante momento corrisponde l’immagine? La nascita di Gesù. L’annunciazione. L’adorazione. immagine parlante
I pastori, avvertiti dall’angelo, sono i primi a far visita al Bambino Gesù. Quali sono i valori che esprimono? Povertà, semplicità e gioia. Gioia, povertà e paura. Povertà, amore e preoccupazione.
Giotto, La Sacra Famiglia
immagine parlante parlante ASCOLTA LA storia della fugaimmagine in egitto.
Adorazione dei pastori di Giorgione
1 osserva il quadro e scrivi al posto giusto i nomi dei personaggi: I re magi che fanno visita al Re dei re, giuseppe - maria - angelo - gesù - asino. in questo quadro che cosa rappresentano? 2 com’è Tutti iil popoli della terra, tranne i cinesi. volto dei protagonisti? colora le parole giuste. Le tre età dell’uomo: infanzia, giovinezza SERIO ARRABBIATO FELICE e età adulta. PREOCCUPATO Tutti i popoli della terra e le tre età dell’uomo. 3 IL PAESAGGIO INTORNO ALLA SCENA COSA ESPRIME SECONDO TE? 1 SERENITÀ Osserva i quadri, descrivili i personaggi, TRISTEZZA PAURAprecisando PACEchi sonoGIOIA come sono rappresentati e cosa fanno.
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Classe terza NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
IMPAURITO
Adorazione dei Magi di Albrecht Durer
RABBIA
LA VISITA DEI MAGI Nel Vangelo di Matteo, uno dei quattro libri che parlano di Gesù, si racconta che i Magi giunsero a Gerusalemme e domandarono:
DOV’È IL RE DEI GIUDEI CHE È NATO?
DIO SI FA UO MO ABBIAMO VISTO SORGERE LA SUA STELLA E SIAMO VENUTI PER ADORARLO.
Chi erano i Magi? Di quale stella parlano? Erano ricchi uomini sapienti, esperti nello studio delle stelle. Arrivarono a Gerusalemme seguendo la stella cometa, un fenomeno astrologico particolare che loro interpretarono come il segno della nascita di un grande re.
Che cosa fecero?
NON È QUI, MA QUANDO LO TROVATE TORNATE A DIRMELO.
Si presentarono al palazzo di Erode, il re della Giudea, sicuri di trovare il neonato, ma non lo trovarono. Così, sempre guidati dalla stella, i Magi giunsero a Betlemme e, in una grotta, dentro una mangiatoia, videro Gesù appena nato. Capirono che Dio non pensa alla maniera degli uomini: Egli non si manifesta nella grandezza, ma nella semplicità dell’amore. Il re Erode, invece, schiavo del potere e della ricchezza, cercherà di uccidere Gesù.
Che cosa insegnano i Magi e la stella cometa? I Magi insegnano che la vita è un cammino di studio e di ricerca per conoscere il mondo. Insegnano anche il valore della ricerca di Dio, che può dare significato e gioia alla vita. La stella cometa, invece, indica che Dio vuole incontrare l’uomo e per questo gli manda in aiuto Gesù e la sua parola. 1 Segna ciò che è importante nella ricerca della verità.
Studiare. Ascoltare i consigli.
Pregare. Conoscere.
Non impegnarsi. Fidarsi solo di sé.
Non chiedersi mai perché. Accettare di cambiare idea.
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Classe terza
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GOCCE DI MIELE
IL PRIMO PRESEPE
Francesco durante la sua vita si impegnò ad avvicinare le persone a Gesù e ai suoi insegnamenti. Ascolta la storia e scrivi una frase per raccontare ogni immagine.
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immagine parlante
Oggi quel luogo è diventato un santuario. Al posto del presepio, termine che significa greppia o mangiatoia, è stato costruito un altare e poi una chiesina in onore di san Francesco affinché là, dove un tempo gli animali hanno mangiato il fieno, ora gli uomini possano nutrirsi del corpo di Cristo. Grotta del presepio Greccio, Rieti
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Classe terza NUCLEO TEMATICO Il linguaggio religioso
DIO SI FA UO MO
IL MESSAGGIO DI GESÙ San Francesco voleva rivivere l’emozione e la dolcezza della notte di Natale perché amava Gesù sopra ogni cosa e aveva capito che solo vivendo secondo i suoi insegnamenti poteva raggiungere la vera felicità. Proprio come aveva spiegato Gesù nella parabola della casa sulla roccia.
Una persona STOLTA si comporta in modo poco intelligente, è sciocca.
Chiunque ascolta le mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta le mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande. Mt 7, 24 - 27
1 Qual è secondo te l’insegnamento della parabola? Scrivilo con parole tue. ............................................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................................
Gesù quando parla di accogliere i suoi insegnamenti e di costruire la vita sull’amore dice che il suo Regno è come una perla di inestimabile valore o un tesoro preziosissimo che dovremmo cercare con tutto il cuore. Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Incolla
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose, trovata una perla di grande valore va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Mt 13,45 - 46
Mt 13,44
2 Rispondi con una ✗.
Che cos’è il Regno di Dio? È la Sua presenza. È avere molte ricchezze.
Incolla
itaglia a pagina 77 del Quaderno ATTIVO R lo scrigno con il tesoro e l’ostrica con la perla e incollale al posto giusto. NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe terza
65
LA CR EA ZIO NE
UN MONDO DI STELLE Paolo e Giacinta sono in terrazza e osservano il cielo stellato con la zia. MA CHE DICI! ZIA, LE STELLE SONO STATE CREATE DA DIO, VERO?
ZIA È VERO CHE LE STELLE SI SONO FORMATE DA AMMASSI DI GAS CALDO E POLVERI?
SECONDO LA TRIBÙ DEGLI INDIANI D’AMERICA MAIDU, ALL’INIZIO C’ERA SOLO UN IMMENSO MARE. UNA TARTARUGA CHIESE AL GRANDE SPIRITO UN PEZZO DI TERRA ASCIUTTA E LUI LA CREÒ, POI FECE IL SOLE PER IL GIORNO E LE STELLE PER LA NOTTE.
ALLORA DIO È COME IL GRANDE SPIRITO?
NO, DIO È IL SIGNORE, QUELLO CHE HA CREATO IL MONDO, VERO ZIA?
Nei tempi antichi, in Grecia, uomini sapienti chiamati filosofi hanno cercato le risposte sull’origine dell’uomo e del mondo attraverso i ragionamenti della mente, usando l’osservazione e l’intelligenza. Ecco alcune delle loro risposte: Talete: “L’acqua è il principio di tutte le cose; tutti gli esseri viventi sono fatti di acqua e questa serve per vivere”.
Formulo un’ipote
Anassimene: “L’aria è la prima sostanza da cui, per condensazione, ha avuto origine l’acqua, poi la materia”.
Platone: “Ci deve essere una forza ordinatrice che dà forma a tutte le cose”.
si
Secondo te come ha avuto origine il mondo? Confrontati con i tuoi compagni.
66
Classe terza NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
LA CR EA ZIO NE
I MITI Oggi noi conosciamo i racconti dei popoli antichi in cui eroi o dei, con poteri straordinari, creano il mondo e ogni realtà della Terra. Questi racconti fantastici si chiamano miti e rappresentano un tentativo di dare delle risposte alle grandi domande dell’uomo.
DALL’ANTICO EGITTO
All’inizio, quando ancora il mondo non esisteva, c’erano solo le acque del caos, immerse in un grande silenzio e avvolte dalle tenebre del buio profondo. Otto creature si misero a nuotare poi si fusero insieme e divennero un Grande Uovo. L’uovo venne covato dall’oca, la Grande schiamazzatrice, e da esso uscì il Creatore, il dio Sole. Le due metà del guscio divennero il mondo. Più tardi il Creatore fece tutte le cose del mondo con i suoi pensieri e con le sue parole.
DALLA MITOLOGIA INDIANA
L’universo al principio non era che tenebre. Ad un certo punto il principio vitale disperse le tenebre e fece emergere le acque in cui pose il germe divino che divenne un uovo tutto d’oro, dallo splendore del sole: dall’uovo nacque Brahman, progenitore di tutto il mondo. Dalle parti dell’uovo spezzato furono formati il cielo e la terra.
DALLA POLINESIA
All’inizio di tutte le cose c’era solo il silenzio e Ta’aroa. Egli, creatore di sé stesso, abitava solitario nella sua conchiglia che aveva la forma di un uovo. Annoiato, ruppe il guscio e usò i frammenti per fare rocce e sabbia, poi con la sua colonna vertebrale creò le catene montuose, con le sue lacrime fece gli oceani, i laghi e i fiumi, con le unghie delle mani ricoprì di scaglie i pesci, con le sue piume fece tutta la vegetazione e con il suo sangue il tramonto. Alla fine creò l’uomo. 1 Rispondi sul quaderno, poi discuti in classe.
• Quale mito ti è piaciuto di più? • Che cosa vogliono spiegare questi miti? • Quale elemento è presente in tutti e tre i miti? Perché? NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
Classe terza
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LA CR EA ZIO NE
IPOTESI E SCOPERTE La scienza nel tempo è riuscita a spiegare sempre più cose. La maggior parte degli scienziati afferma che il mondo ha avuto origine da una grande esplosione (teoria del Big Bang) da cui è derivata la vita attraverso una lenta trasformazione di organismi da forme semplici, nate nell’acqua, a creature sempre più complesse. irca 15 miliardi di anni fa, C l’universo era formato da una nuvola di gas e polvere, che si surriscaldò ed esplose (Big Bang). Enormi ammassi di materia incandescente si sparsero nello spazio, formando stelle e galassie.
itaglia i disegni a pagina R 77 del Quaderno ATTIVO e incollali al posto giusto.
Incolla
Ipotesi. Verifica dell’ipotesi. Osservazione della realtà. Scoperta.
Uno di questi ammassi si raffreddò: era la Terra. Il raffreddamento creò intorno ad essa uno strato di gas (atmosfera). Un lungo periodo di pioggia diede origine a mari, fiumi e laghi. Nell’acqua si formarono i primi organismi viventi.
2 Rispondi con V (vero) o F (falso).
La scienza afferma che... il Big Bang è stata un’esplosione che ha creato l’universo. Incolla
68 68
la Terra esisteva prima del Big Bang. l’atmosfera è uno strato di gas che avvolge la Terra.
a questi organismi si svilupD parono animali sempre più grandi e complessi. irca 400 milioni di anni fa C apparvero sulla Terra i primi uomini e le prime donne.
1 Il metodo della scienza è formato da 4 momenti. Rimettili in ordine:
i fiumi e i mari si formano perché ci fu un lungo periodo di pioggia. Incolla
Classe terza NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
i primi organismi viventi sulla Terra furono gli uomini e le donne.
LA CR EA ZIO NE
LA CREAZIONE NELLA BIBBIA Per Ebrei e cristiani l’origine del mondo trova la sua spiegazione nel primo libro della Bibbia: la Genesi (che significa origine, inizio). Nel primo racconto della Genesi alcune frasi si ripetono come il ritornello di un canto. I giorni dedicati da Dio alla creazione sono sei e possiamo dividerli in due gruppi. DIO CREA E DIVIDE
DIO CREA E ABBELLISCE
Dio crea le luci
Dio crea la luce e la separa dalle tenebre.
grandi per illuminare il giorno e la notte, poi crea le stelle.
Incolla
FU SERA, FU MATTINA PRIMO GIORNO
FU SERA, FU MATTINA QUARTO GIORNO
altà.
nti
Dio crea il
firmamento, cioè il cielo e separa le acque superiori da quelle inferiori.
Dio crea uccelli e pesci di ogni specie per popolare il cielo e il mare.
Incolla
FU SERA, FU MATTINA SECONDO GIORNO
FU SERA, FU MATTINA QUINTO GIORNO
Dio crea tutti gli
Dio crea
l’asciutto che chiama terra con tutta la vegetazione e la separa dal mare.
animali secondo le varie specie. Alla fine crea l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza.
Incolla
FU SERA, FU MATTINA TERZO GIORNO itaglia i disegni a pagina 77 del Quaderno R ATTIVO e incollali al posto giusto.
FU SERA, FU MATTINA SESTO GIORNO
Formulo un’ipote
si
Secondo te il settimo giorno che fa Dio?
NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo • La Bibbia e le altre fonti Classe terza
69
L'Arte Racconta...
LA CREAZIONE
Per comprendere il racconto della Genesi è importante sapere che: • è stato scritto da uomini sapienti, ispirati da Dio. Essi immaginavano la Terra come una specie di tavola piatta sorretta da delle colonne e protetta da una cupola, il firmamento o cielo, a cui erano appesi il sole, la luna e le stelle. Al di sopra di tutto c’era il trono di Dio.
William Blake, L’anziano dei giorni, Whitworth
• non è una spiegazione scientifica e nemmeno un mito. Però usa il linguaggio dei simboli e dei miti per comunicare queste verità: - Dio è all’origine della vita; - Dio crea perché così manifesta il suo grande amore; - le cose create non sono di Dio, sono creature, Lui solo è il Creatore; - Dio è onnipotente, può fare tutto, Lui parla e le cose esistono.
1 Rispondi alle domande.
• Che cosa circonda l’immagine di Dio? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Quali colori esprimono la Sua forza e potenza? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
• Osserva il volto di Dio, come viene raffigurato? ..................................................................................................................................................................................................................................................................................
2 Tu come immagini Dio? Prova a disegnarlo sul tuo quaderno.
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Classe terza NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
LA CR EA ZIO NE
CHI HA RAGIONE? Chi ha ragione sull’origine del mondo: la scienza o la religione? Leggi le vignette e rifletti. Secondo te, qual è la differenza tra la domanda del bambino e quella della bambina? E le risposte in che cosa saranno differenti? CHI HA FATTO LA PIZZA? DI SICURO È STATA LA NONNA PERCHÉ MI VUOLE BENE.
COME HAI FATTO LA PIZZA ZIO? MI DICI GLI INGREDIENTI CHE HAI USATO?
Anche la religione e la scienza si pongono domande diverse e di conseguenza formulano risposte diverse. Possiamo dire che scienza e religione non si oppongono, come se fossero due nemici, ma si completano a vicenda come due amici e per questo l’uomo ha bisogno di credere ad entrambe.
SULL’ORIGINE DEL MONDO E DELLA VITA.
1 Colora le domande della scienza e completa la tabella con le risposte giuste.
DOMANDA
RISPOSTA
DOMANDA
RISPOSTA
Chi ha creato tutto?
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Come è nato il mondo?
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Perché siamo stati creati?
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......................................................................................
......................................................................................
Quando?
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NUCLEO TEMATICO Dio e l’uomo
Classe terza
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LA PA SQ UA
LA PASQUA DI GESÙ
La parola “pasqua” significa passaggio: per gli Ebrei ricorda la fine della schiavitù in Egitto, mentre per i cristiani ricorda il passaggio di Gesù verso una vita nuova dopo la passione e la morte in croce. Con la Resurrezione Gesù vince la morte per sempre. Mt 27, 15-26
Mc 14, 43-48 immagine parlante
immagine parlante
Incolla
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Arrivò la folla preceduta da Giuda. Il traditore si avvicinò a Gesù e disse: “Rabbì”. E lo baciò. Le guardie capirono così che quello era Gesù e lo arrestarono.
Pilato rimise in libertà Barabba e, dopo averlo fatto flagellare, consegnò Gesù perché fosse crocifisso.
Lc 23, 44-46
Lc 24, 13-35 immagine parlante
immagine parlante
Incolla
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Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo morì.
Due discepoli erano in cammino per il villaggio di Emmaus quando Gesù si avvicinò, e parlò loro senza essere riconosciuto.
Vai a pagina 79 del Quaderno ATTIVO: ritaglia le scene e incollale al posto giusto. 1 Ogni immagine corrisponde ad un episodio importante della Pasqua di Gesù: inserisci i titoli.
Flagellazione • Arresto • Morte • Resurrezione 2 Rispondi con una ✗.
Quali episodi esprimono la Pasqua?
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Flagellazione e Resurrezione
Morte e Resurrezione
Classe terza NUCLEO TEMATICO Il linguaggio religioso • La Bibbia e le altre fonti
GOCCE DI MIELE
ANTONIO E LA MULA Antonio visse la sua vita dedicandosi interamente a Gesù e agli altri. Ascolta la storia e osserva i disegni, poi indica con una ✗ quello errato e spiega perché.
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1 Riordina la frase di sant’Antonio con i numeri da 1 a 6, poi riscrivila nel fumetto. ............................................................................................. ................................................................................................... ............................................................................................. .............................................................................................
quanto richiedi”. mi concederà per tua la conversione, nel mio salvatore “Confido Gesù Cristo che,
NUCLEO TEMATICO I valori etici e religiosi
Classe terza
73
IL MON DO DELL A BIBBI A
LA BIBBIA
Dio, rivelandosi ad Abramo, ha stretto con lui un patto di amicizia ed è rimasto accanto al popolo ebraico con il suo amore. Quando è arrivato il momento ha inviato suo figlio Gesù, che ha creato una nuova alleanza e questa volta non solo con il popolo ebraico, ma con tutti gli uomini. La prima parte di questa grande storia di amicizia che Ripassa continua ancora oggi, è stata raccontata in un libro molto importante per i cristiani: la Bibbia. A pagina 45 di questo libro trovi la storia di Abramo. Nella Bibbia viene narrata una storia straordinaria, quella di Dio che cerca gli uomini e va loro incontro per condurli alla Salvezza, con il suo Amore.
PAROLA DI DIO
Bibbia
Gen 1,7 nasce dall’iniziativa di Dio Perché che si RIVELA all’uomo.
Gli autori della Bibbia sono più di quaranta, uomini del proprio tempo che hanno scritto di avvenimenti storici, vicende religiose o problemi personali su ispirazione divina. L’ispirazione è quella spinta interiore che permette all’animo umano di creare qualcosa o di fare una certa azione. Dio ha messo nel cuore di questi uomini la capacità di riconoscere la sua presenza e di poterne scrivere le parole.
Perché è stata scritta da uomini sapienti ISPIRATI da Dio.
DIO SI È SERVITO DEL LINGUAGGIO DEGLI UOMINI PER FAR COMPRENDERE A TUTTI LA SUA PAROLA.
1 Rispondi con una ✗.
“La Bibbia è un libro ispirato da Dio” significa che: Dio lo ha dettato agli scrittori sacri. Dio ha suggerito agli autori le verità da scrivere. Dio ha scritto con le sue mani la Bibbia.
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PAROLA DELL’UOMO
Classe terza NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
IL MON DO DELL A BIBBI A
UNA BIBLIOTECA IMPORTANTE La Bibbia può essere considerata una piccola biblioteca con tanti libri diversi raccolti in due grandi sezioni.
La parola BIBBIA deriva dal greco “biblia” e significa libri. TESTAMENTO significa “alleanza”, “patto di amicizia.
ANTICO TESTAMENTO
NUOVO TESTAMENTO
Scritto prima della nascita di Gesù, racconta la creazione del mondo e l’ANTICO PATTO DI ALLEANZA stretto fra Dio e gli Ebrei. Parla, soprattutto, della promessa di un Salvatore.
Scritto dopo la venuta di Cristo, narra la sua storia e il suo messaggio. Tratta del NUOVO PATTO DI ALLEANZA stretto da Dio con tutta l’umanità, attraverso la persona di Gesù.
PENTATEUCO
LIBRI PROFETICI
LIBRI SAPIENZIALI VANGELI STORIA
A pagina 79 del Quaderno ATTIVO ritaglia i gruppi di libri del Nuovo e dell’Antico Testamento e incollali al posto giusto.
LIBRI STORICI
LETTERE CATTOLICHE
LETTERE DI SAN PAOLO
PROFEZIA
1 Ora conta i volumi e completa l’addizione, scoprirai da quanti libri è composta la Bibbia.
Totale libri AT =
...................
...................
+ Totale libri NT
...................
Totale libri Bibbia
NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe terza
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IL MON DO DELL A BIBBI A
COME E QUANDO NASCE LA BIBBIA
I vari libri che compongono la Bibbia sono stati scritti in un tempo molto lungo da persone diverse, che sono vissute in epoche molto lontane tra loro. dis libro
Tutto ha inizio con il patto di amicizia tra Dio, Abramo e i suoi discendenti. Per molto tempo i racconti di questa amicizia vengono trasmessi a voce di padre in figlio e dagli anziani ai giovani.
TRADIZIONE ORALE
Intorno all’anno 1000 a.C., alcuni uomini cominciano a mettere per iscritto questi racconti per non perderne la ricchezza e per evitare che venissero modificati.
TRADIZIONE SCRITTA
Gli scritti, di cui l’ultimo risale al 100 d.C., sono stati riordinati e raggruppati: insieme formano la Bibbia come la conosciamo oggi.
TESTO SACRO
Prima dell’invenzione della stampa, i vari libri della Bibbia venivano scritti a mano (manoscritti) su fogli di papiro o pergamena. Più tardi furono i monaci benedettini a ricopiare e decorare i testi biblici, favorendone la diffusione. Con l’avvento della stampa, il primo libro ad essere stampato è stato la Bibbia.
Il PAPIRO è una pianta diffusa nel delta del Nilo. La pelle di animale, dopo essere stata lavorata, diventava PERGAMENA e serviva per scrivere.
Vai a pagina 79 del Quaderno ATTIVO ritaglia e incolla le scritte al posto giusto sulla linea del tempo. Antico Testamento
Incolla
Nuovo Testamento
Incolla
Incolla
Incolla
Anno 0 1850 a. C.
76
1000 a. C.
100 d. C.
Classe terza NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
1454 d. C.
IL MON DO DELL A BIBBI A
IL LINGUAGGIO DELLA BIBBIA
La Bibbia è stata scritta in diverse lingue: l’Antico Testamento è quasi tutto in ebraico, mentre il Nuovo Testamento è in greco. Gli autori, a seconda del messaggio che volevano trasmettere, hanno utilizzato modi diversi di scrivere, cioè differenti generi letterari. In molti casi si sono serviti del linguaggio simbolico, cioè di immagini concrete, per spiegare insegnamenti importanti. 1 Completa la tabella inserendo i passi biblici riportati in fondo alla pagina.
GENERE LETTERARIO
CONTENUTO E SIGNIFICATO
STORICO NARRATIVO
Narrazioni storiche di fatti e vicende realmente accaduti.
NORMATIVO
Leggi che servono per regolare la vita sociale e religiosa del popolo.
POETICO
SAPIENZIALE
PROFETICO
EPISTOLARE
Insieme di salmi, canti, poesie e preghiere. Proverbi e detti popolari che servono per riflettere su alcuni temi importanti della vita. Messaggi mandati da Dio al suo popolo per mezzo dei profeti: parole di consolazione o di rimprovero per ritrovare la via del bene. Lettere che alcuni apostoli inviarono alle prime comunità cristiane per mantenere viva la loro fede.
ESEMPIO ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................ ........................................................................................
• “Abramo partì, come il Signore gli aveva detto...” (Gen 12,4). • “O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra” (Sal 8,10). • “Un cuore felice, rende sereno il viso” (Prv 15,13). • “Non rubare” (Es 20,15). • “Fratelli, pregate per noi perché la parola del Signore si spanda...” (2Ts 3,1). • “Scrivo a voi, figlioli, perché vi sono stati rimessi i peccati...” (1Gv 2,12). NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
Classe terza
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IL MON DO DELL A BIBBI A
I VANGELI Gesù non ha lasciato niente di scritto per trasmettere i suoi insegnamenti. Le sue parole sono rimaste impresse però nella mente e nel cuore di chi lo seguiva. Così sono nati i Vangeli, quattro libri del Nuovo Testamento.
La parola VANGELO significa “lieto annuncio”, “buona novella”.
Che cosa raccontano i Vangeli? I Vangeli raccontano la vita di Gesù: • La sua nascita straordinaria e l’infanzia a Nazaret. • I suoi insegnamenti fatti di incontri, discorsi, parabole e miracoli. • La sua passione, morte e resurrezione, le apparizioni e l’ascensione al cielo. Come sono nati? La nascita dei Vangeli, come li conosciamo oggi, passa attraverso delle tappe. Osserva la linea del tempo.
PREDICAZIONE ORALE DEGLI APOSTOLI
Anno 0
33 d. C.
PRIMI SCRITTI RACCOLTE: RACCONTI: di miracoli della passione di parabole dell’infanzia
50 d. C.
REDAZIONE DEI QUATTRO VANGELI
65 d. C.
100 d. C.
Chi sono gli evangelisti? Gli evangelisti sono uomini che hanno scritto i Vangeli. Ognuno di loro ha fatto un ritratto personale di Gesù scrivendo ciò che riteneva più importante. Gli evangelisti sono quattro. • Marco, discepolo dell’apostolo Pietro (65 d.C); • Matteo, apostolo (70 d.C); • Luca, apostolo (80 d.C); • Giovanni discepolo dell’apostolo Paolo (100 d.C). 1 In ogni cerchio una sola lettera è ripetuta 3 volte. Trovala e scrivila nella casella dello stesso colore. Scoprirai quale evangelista scriveva agli Ebrei divenuti cristiani.
M
M PA S M
78
A A P A S T
T S M A T T
T P M T T S
E T M E M E A
Classe terza NUCLEO TEMATICO La Bibbia e le altre fonti
M P O P O A O
INDICE
Classe seconda IL MIO MONDO
il mondo di gesù
Un mondo di emozioni 1 La Palestina di Gesù 16 Nel mondo cresco... 2 Le abitudini alimentari 18 ... con tante persone 3 I mestieri più umili 19 Io: un mondo straordinario 4 Artigianato e commercio 20 Gocce di miele 5 L’arte racconta... 22 Il battesimo di Gesù I doni del Signore Per crescere nel mondo 6 Pagina dei valori 7 la vita pubblica di gesù La collaborazione I miracoli di Gesù 23 8 Gocce di miele Gesù incontra Zaccheo 24 San Francesco e i briganti Pagina dei valori 25
LA CREAZIONE
Il valore dell’onestà Le parabole di Gesù 26
Dio ha creato il mondo 9 L’arte racconta... 10 dalla pasqua alla chiesa L’uomo e la donna Gli ultimi giorni 27 La disobbedienza 11 La resurrezione 28 Nasce la Chiesa 29 il natale Gocce di miele 30 Un grande avvenimento 12 Cilla incontra Dio L’arte racconta... 13 Pregare nel mondo 31 Un dialogo d’amore 32 L’annunciazione Gli angeli del Signore 14 Viaggio a... Nazaret 15
INDICE
Classe terza Il mio mondo Si riparte I bisogni dell’uomo Gocce di miele Sant’Agostino e l’infinito
l’uomo cerca dio
33 34 35
Nella Terra Promessa 58 59 Il tempo dei Giudici Il tempo dei Re 60 61 Il Tempio di Salomone
dio si fa uomo L’arte racconta... Il Natale La visita dei Magi Gocce di miele Il primo presepe Il messaggio di Gesù
62
La natura 36 63 Pagina dei valori 37 64 Il valore dello stupore Il senso della vita 38 65 Religiosità e preistoria 39 La sepoltura dei morti 40 la creazione L’arte racconta... 41 La religiosità primitiva Un mondo di stelle 66 I miti 67 42 Dal sentimento religioso... Ipotesi e scoperte 68 43 ... alla religione La creazione nella Bibbia 69 L’arte racconta... 70 la storia degli ebrei La creazione Dio si rivela 44 Chi ha ragione? 71 Nasce il popolo ebraico 45 Le promesse di Dio 46 la pasqua L’arte racconta... 47 La Pasqua di Gesù 72 Il sacrificio di Isacco Gocce di miele 73 Giacobbe... 48 Antonio e la mula 49 ... diventa Israele 50 La storia di Giuseppe Mosè il liberatore 51 Il mondo della bibbia Il nome di Dio 52 La Bibbia 74 53 La Pasqua ebraica Una biblioteca importante 75 54 Il dono della legge Come e quando nasce la Bibbia 76 Viaggio al... Monte Sinai 55 Il linguaggio della Bibbia 77 L’arca dell’Alleanza 56 I Vangeli 78 Pagina dei valori 57 Le regole