Il sorriso del mondo
2
CORSO IRC
3
Il sorriso del mondo
4
1
2
3
4
5
CORSO IRC
5
Il sorriso del mondo
6
1
2
3
4
5
CORSO IRC
7
Il sorriso del mondo
8
CORSO IRC
9
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1
IL MIO MONDO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette su Dio Padre e si confronta con l’esperienza religiosa. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO •D io e l’uomo Cogliere nel proprio nome un mondo di potenzialità, dono di Dio Padre. Prendere coscienza della dimensione religiosa dell’uomo. • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcune semplici storie bibliche: il profeta Isaia. • I valori etici e religiosi Scoprire la bellezza dello stare insieme. Sviluppare sentimenti di rispetto verso tutti. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Il mio nome pag. 1
MATERIALE MULTIMEDIALE
M.I.O. BOOK DOCENTE
Canto: Rap del nome.
QUADERNO ATTIVO Io sono pag. 49
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA Il gioco dei nomi pag. 11 Storia, lavoretto e scheda operativa: La nascita di Cipì pagg. 11-13 Conversazione: La convenzione sui diritti dell’infanzia pag. 14 Storia e scheda operativa: La bambina senza nome pagg. 14-16
Oltre il nome pag. 2
Gioco: L’uomo e la donna.
Ognuno di noi è unico pag. 50
Gioco: Le mani possono parlare pag. 17 Filastrocca del corpo pag. 18
Scheda operativa: Usiamo gli occhi pag. 19 GOCCE DI MIELE Dio conosce il nome di Isaia
Video cartone: Dio conosce il nome di Isaia.
Canto: Il disegno pag. 21 Scheda operativa: Quali nomi per Dio pag. 21 Approfondimenti per l’insegnante: Il profeta Isaia pag. 21
pag. 3
Il mondo della scuola
Il mondo della scuola pag. 51 Nello zaino
pag. 4
pag. 52
Io a scuola pag. 5
10
CLASSE PRIMA
Canzone: La paura.
Storia e lavoretto: Il pinguino Solosolo pagg. 22-23 Scheda operativa: Relazioni... con i luoghi pag. 24 Gioco: Siamo tutti diversi pag. 25
Scheda operativa: Le parole gentili pag. 26
IL MI O MO ND O
IL MIO NOME Dentro l’argomento Nei primi giorni di scuola, in classe prima, l’insegnante deve favorire un clima accogliente affinché ogni bambino possa vivere l’approccio con la scuola primaria in modo divertente e positivo. Facciamo capire ai bambini l’importanza del nome proprio di ogni persona: senza un nome, non potrebbero andare a scuola e sarebbero quasi invisibili, senza identità.
Giochiamo insie
me
Dato che molti bambini potrebbero non conoscersi, sarebbe bello iniziare con un gioco per presentarsi.
Il gioco dei nomi L’insegnante si procura una pallina di gommapiuma e a turno la lancia ai bambini senza seguire un ordine preciso. Il bambino che riceve la pallina sul proprio banco deve presentarsi dicendo quello che vuole. Quando tutti hanno finito di parlare, si può far tirare la palla ai bambini tra loro. Ognuno deve dire prima il nome e poi lanciare la palla al bambino che ha scelto, stando attenti a non escludere nessuno!
Ascoltiamo Per introdurre il tema del nome raccontiamo la storia della nascita di Cipì e di come è stato scelto il suo nome.
Storie da raccontare LA NASCITA DI CIPÌ C’era una volta un piccolo paese disteso nel verde: nel paese c’era un palazzo alto alto e sul tetto del palazzo, nascosta sotto una tegola, una passera covava tre uova piccine, senza abbandonarle mai. Babbo passero pensava a procurarle il cibo volando dal nido alla campagna e dalla campagna al nido; sceglieva per lei i chicchi di grano più teneri, grossi e saporiti e quando glieli portava le diceva: – Porta pazienza! Ancora un po’ e sarai mamma! Un bel mattino di primavera la passera sentì: cric, cric..., allora alzò le ali e vide che erano nati tutti e tre. – Come sono felice! – Esclamò, e insieme a babbo passero spiccò il volo verso il cielo azzurro gridando: – Sono nati! Sono mamma! Sono tre! Tornata al nido, li osservò attentamente: com’erano belli, pur senza piume, i suoi figlioli! Allungavano il collo verso la mamma, aprivano il becco, chiamavano. Uno, il più piccino, era il più birichino: sbatteva le alucce e si girava di qua e di là come se il nido fosse troppo stretto per lui. I fratellini facevano: cip, cip, cip, con garbo, lui invece gridava: cipì, cipì e non smetteva mai. – Ecco, lo chiameremo Cipì! – disse la mamma. A sentire quel verso strano il babbo disse: – Hai proprio ragione, Cipì sarà il suo nome!
CLASSE PRIMA
11
IL MI O MO ND O Costruiamo Fotocopiamo in un foglio A4 la sagoma di CipĂŹ e facciamo costruire ad ogni bambino il piccolo passerotto.
12
CLASSE PRIMA
IL MI O MO ND O Lavoriamo Facciamo ritagliare la scheda lungo la linea tratteggiata, poi chiediamo ai bambini di riordinare in sequenze la storia con i numeri 1-2-3-4, di colorare e ripassare.
CLASSE PRIMA
13
IL MI O MO ND O Completiamo Facciamo completare la pag. 1 del libro di testo e la scheda di pag. 49.
flettiamo Conversiamo e ri Leggiamo ai bambini l’art. 7 della Convenzione sui diritti dell’Infanzia. Ogni bambino deve essere registrato immediatamente al momento della sua nascita e da allora ha diritto ad un nome...
CANTIAMO Rinforziamo la conoscenza con il Rap del nome (anche nel CD Audio traccia n. 1).
Ci sono al mondo tanti nomi Accompagnati dai cognomi Dimmi amico e fratello Qual è il tuo che forse è il più bello? Il mio nome è... E voglio giocare insieme a te.
Ascoltiamo Facciamo comprendere ai bambini il valore del proprio nome attraverso una storia e discutiamone in classe domandando perché, secondo loro, è importante avere un nome.
Storie da raccontare LA BAMBINA SENZA NOME C’era una bambina che aveva un nome come tutti i bambini del mondo: era allegra e andava spesso a giocare in un certo giardino. Un giorno lanciò la palla al di là di una siepe e, quando andò a cercarla, non la trovò. Cerca qua, cerca là, la palla non c’era: la bambina era stupita e anche un po’ spaventata. A un tratto sentì una vocina, in alto: – È tua questa bella palla, piccolina? La bambina guardò su e vide un omettino magro seduto a cavallo di un ramo: aveva la palla fra le mani.
14
CLASSE PRIMA
IL MI O MO ND O – Certo che è mia. Dammela! – disse la bambina. – E tu cosa mi dai, in cambio? – Niente! La palla è mia! – Ma adesso ce l’ho io! – Non ho niente da darti! – disse la bambina. – Si che ce l’hai: dammi il tuo nome! Pensando che l’ometto scherzasse, la bambina gli disse: – Va bene, te lo do: butta la palla! Quello sorrise, lasciò cadere la palla, lei la prese e tornò a casa: si sentiva strana. E si sentì ancora più strana quando si accorse che la salutavano senza dire più il suo nome: poi, pensandoci, si accorse che nemmeno lei se lo ricordava. – Mamma, come mi chiamo io? – disse allora la bambina a sua madre. – Tu? Non hai nessun nome – disse la mamma. La bambina andò a guardare i suoi libri e i suoi quaderni, e vide che non c’era nessun nome. – Tu, scendi a fare merenda! – gridò la mamma di sotto. “La mamma mi ha sempre detto di non chiamare nessuno con un Tu... È perché io un nome non ce l’ho...” pensò con tristezza. Allora, piangendo, la bambina prese la palla, andò al giardino e arrivò sotto l’albero. L’omettino era ancora lassù, con la mano chiusa, e sorrideva. – Ridammi il mio nome! – gridò la bambina – Ti darò la palla, se vuoi. – Tieniti la palla, piccolina, e anche il tuo nome: e un’altra volta non darlo a nessuno, capito? Aprì la mano e all’improvviso la bambina ricordò di chiamarsi Antonella, e si mise a saltare per la gioia. Corse a casa e la mamma le chiese: – Dove sei andata, Antonella? – Avevo perso una cosa importante, mamma – disse la bambina, e lo disse così seria, che la mamma le diede un bacio di quelli che fanno rumore. R. Piumini, C’era una volta, ascolta, Einaudi Ragazzi
Domande guida • Cosa succede ad Antonella? • Quale scambio le propone l’omettino magro? • Perché tornando a casa si sente strana? • Cosa le ha insegnato questa brutta esperienza?
CLASSE PRIMA
15
IL MI O MO ND O Lavoriamo Fotocopiamo la scheda per ogni bambino. Facciamo ritagliare i 4 riquadri lungo le linee tratteggiate, poi chiediamo ai bambini di incollare le immagini una sotto l’altra in modo consequenziale. Successivamente facciamo colorare i disegni e ripassare le frasi.
16
ANTONELLA PERDE LA PALLA
LA MAMMA ABBRACCIA ANTONELLA
ANTONELLA PERDE IL SUO NOME
ANTONELLA TORNA DALL’OMETTO
CLASSE PRIMA
IL MI O MO ND O
OLTRE IL NOME Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere che ognuno di noi è molto più di un nome: è un corpo con un mondo di potenzialità da scoprire e sviluppare. Noi siamo il nostro corpo e non lo dobbiamo vivere come un accessorio; esso è il nostro modo di stare con gli altri e di comunicare con il mondo.
Giochiamo insie
me
Le mani possono parlare Spieghiamo ai bambini che alcune persone, che sono sorde e non sentono o non parlano, possono fare con le mani dei segni che hanno lo stesso significato delle parole: parlano con le mani. Questo modo di parlare è chiamato linguaggio dei segni. Usiamo le mani per salutare o per chiedere a qualcuno di avvicinarsi, poi, seguendo lo schema riportato sotto, insegniamo a dire “papà”, “mamma” e “ti voglio bene” nel linguaggio dei segni.
IO
TI
PAPÀ
VOGLIO BENE
MAMMA CLASSE PRIMA
17
IL MI O MO ND O
Completiamo Facciamo completare la pag. 2 del libro di testo e la scheda di pag. 50.
GIOCHIAMO L’uomo e la donna - attività collegata a pag. 2 del testo.
Cantiamo Insegniamo ai bambini la filastrocca del corpo e ripetiamola con un ritmo scelto da noi.
FILASTROCCA DEL CORPO PAROLE Orecchie, spalle e gambe, Le parti del corpo sono tante! Con mani, bocca e piedi Ci divertiamo lieti!
MOVIMENTI Indicare in ordine, con le dita, orecchie, spalle e gambe. Indicare con le mani tutto il corpo. Muovere le mani e poi indicare bocca e piedi. Fare un sorriso e indicarlo con i diti indici di entrambe le mani.
Con le orecchie tutto ascolto, Con gli occhi guardo il mondo, Guardo giù e su, Il naso non vedo più. Le mani batto in alto Con i piedi faccio un salto.
Portare le mani dietro le orecchie in segno di ascolto. Indicare gli occhi. Muovere la testa giù e su. Indicare il naso e fare segno di no con le mani. Battere le mani. Fare un salto.
Orecchie, spalle e gambe, Le parti del corpo sono tante! Con mani, bocca e piedi Ci divertiamo lieti!
Indicare in ordine, con le dita, orecchie, spalle e gambe. Indicare con le mani tutto il corpo. Muovere le mani e poi indicare bocca e piedi. Fare un sorriso e indicarlo con i diti indici di entrambe le mani.
18
CLASSE PRIMA
IL MI O MO ND O Lavoriamo Fotocopiamo la scheda seguente e distribuiamola a tutti i bambini.
USIAMO GLI OCCHI • Colora il topolino uguale a quello in alto.
• Colora la farfalla nella stessa posizione del modello. Farne una sola poi la duplico io
CLASSE PRIMA
19
GOCCE DI MIELE
DIO CONOSCE IL NOME DI ISAIA Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a capire chi conosce il loro nome e a passare piano piano dal mondo degli affetti all’idea di un Padre grande che conosce da sempre ognuno di noi.
GUARDIAMO Per introdurre il tema ascoltiamo e guardiamo la storia del profeta Isaia (anche nel CD Audio traccia n. 2).
Tanto tempo fa, nel Regno del Sud, il re Acaz si era allontanato da Dio e pensava di poter vincere da solo una guerra contro il re del Nord e quello degli Aramei, che si erano alleati. Allora il Signore Dio scelse Isaia come suo profeta (i profeti sono uomini chiamati a parlare in nome di Dio, al posto suo, per far conoscere il suo volere). Così Dio parlò ad Isaia e gli disse: – Isaia va a dire al re che deve stare tranquillo e non deve avere paura perché presto il regno degli Aramei e quello del Nord saranno distrutti, ma il suo regno, se crederà in me, sarà salvo! Isaia fece come aveva detto il Signore, ma il re Acaz non volle credere alle sue parole e decise di fare di testa sua; ciò rattristò molto il profeta che venne allontanato dalla corte. Il Regno del Nord e quello degli Aramei vennero distrutti, come aveva detto Dio per mezzo di Isaia e qualche anno più tardi anche il regno di Acaz fu distrutto, ma Dio consolò il suo profeta dicendo che non avrebbe abbandonato il suo popolo perché gli voleva bene e aveva scritto il suo nome sul palmo della mano. Dio dice ad Isaia che il nome di ognuno di noi è scolpito nel palmo della Sua mano, in modo indelebile, cioè incancellabile. Egli non può stendere la Sua mano senza ricordarsi di te! Dio dice ad ogni uomo: “Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo”. (Is 43,4) Domande guida • Perché Isaia è triste? • Come lo consola Dio? • Che cosa significa che il nome di ogni uomo è scritto sul palmo della mano di Dio?
Completiamo Facciamo completare la pag. 3 del libro di testo.
20
CLASSE PRIMA
GOCCE DI MIELE Cantiamo
Approfondimenti per l’insegnante
Insegniamo ai bambini il canto liturgico Il disegno.
(introduzione musicale) Lam Fa Lam
Fa
Sol
Sol Do Mi
Do Mi
Nel mare del silenzio una voce si alzò Lam
Fa
Sol
Do Mi
da una notte senza confini una luce brillò Lam
Mi7
dove non c’era niente quel giorno. Lam
Rem
Sol
Do Mi
RIT. A vevi scritto già il mio nome lassù nel cielo, Lam
Rem
Sol
Do Mi
avevi scritto già la mia vita insieme a te, Lam
Mi7
avevi scritto già di me. E quando la tua mente fece splendere le stelle, e quando le tue mani modellarono la terra dove non c’era niente quel giorno. Lam
Rem
Sol
Do Mi
RIT. Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo...
Il profeta Isaia Isaia, in ebraico “il Signore salva”, è, insieme ad Elia, uno dei profeti più importanti di tutta la Bibbia. Nel libro di Isaia si trovano molti passi che la tradizione cristiana ha interpretato come riferimenti a Gesù e Gesù, in Lc 4, 14-19, sceglie proprio un brano di Isaia per iniziare la sua predicazione. Figlio di Amoz (da non confondere con il profeta Amos) Isaia nasce intorno al 765 a.C. Vive a Gerusalemme al tempo della divisione del regno, in un periodo di forti tensioni: tutta la Palestina è sotto la minaccia dell’invasione assira. Isaia, persona preparata e benestante, è chiamato ad essere profeta per denunciare la degradazione morale del popolo. Egli, con un linguaggio poetico, riporta, oltre ai messaggi sul giudizio di Dio (Is 1-39), annunci di consolazione e speranza che possiamo distinguere come segue: • La promessa di Dio di liberare il suo popolo (Is 40-52). • La venuta del servo di Dio che sarà il re Messia (Is 53). • La gloria futura del popolo di Dio (Is 54-66).
E quando hai calcolato la profondità del cielo, e quando hai colorato ogni fiore della terra dove non c’era niente quel giorno. Lam
Rem
Sol
Do Mi
RIT. Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo... E quando hai disegnato le nubi e le montagne, e quando hai disegnato il cammino di ogni uomo l’avevi fatto anche per me. Lam
Rem
Sol
Do Mi
Se ieri non sapevo, oggi ho incontrato te, Lam
Rem
Sol
Do Mi
e la mia libertà è il tuo disegno su di me, Lam
Mi
La
non cercherò più niente perché tu mi salverai.
Lavoriamo Facciamo ricopiare ai bambini le vocali una sotto l’altra nel quaderno. Accanto ad ognuna facciamo scrivere un nome riferito a Dio: A come Amico E come Eterno I come Infinito O come Onnipotente U come Unico.
CLASSE PRIMA
21
IL MI O MO ND O
IL MONDO DELLA SCUOLA Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a cogliere la bellezza della scuola, un luogo dove incontrano tanti amici e imparano molte cose, con caratteristiche proprie: soggetti, arredi, azioni e regole.
ersiamo Ascoltiamo, conv e riflettiamo Per iniziare facciamo percepire la scuola come il luogo dove si cresce insieme raccontando una storia.
Storie da raccontare IL PINGUINO SOLOSOLO Per la novecentosessantatremiladuesima volta il pinguino fece il giro completo del suo iceberg. Un po’ sudato per la corsa, si specchiò in una lastra levigata di ghiaccio e, soddisfatto, si disse: “Non c’è dubbio: sono la creatura più bella dell’Universo”. Gli venne fame e si tuffò nell’acqua di un bel blu scuro appena increspata da una leggera brezza. Mangiò qualche pesciolino, poi tornò sull’iceberg. Sbadigliò e sospirò. Un’altra giornata. Uguale a tutte le altre. Si stese supino e cominciò a contare le nuvole. Il pinguino chiuse gli occhi e pensò: “Sono il più bello, il più forte, il più coraggioso pinguino del mondo... ma perché sono così triste?” Grossi lacrimoni gli scorrevano sul becco. Ma ecco che un giorno, fra le nuvole, il pinguino intravide un puntolino nero. Piano piano s’ingrandiva, quindi si stava avvicinando. Il pinguino aguzzò gli occhi. Era un gabbiano e volava sempre più basso. Il pinguino era tutto eccitato dalla novità, ma chiuse gli occhi per non darlo a vedere. Non voleva che il gabbiano si facesse chissà quali illusioni. Il gabbiano si posò sul ghiaccio e poi cautamente si avvicinò al pinguino. Il pinguino sollevò la testa, era terribilmente contento che finalmente ci fosse qualcuno! – Io mi chiamo Fortala. – disse il gabbiano – E tu, come ti chiami? Il pinguino non lo sapeva. Non aveva mai avuto bisogno di un nome sull’iceberg. – Non ho un nome – disse. – Che stupidaggine! – borbottò il gabbiano – Tutti hanno un nome. Date le circostanze, ti chiamerò Solosolo. – Trovo che sia un nome magnifico – disse il pinguino. Il gabbiano si mise a fargli un sacco di domande: cosa faceva lì, perché viveva da solo, come era il pesce da quelle parti. Il pinguino rispose, ma aveva poco da dire. Dovette ammettere che si annoiava. – Ma perché non te ne vai verso la terra ferma? Là troveresti un mucchio di altri pinguini. Altri pinguini! Solosolo raddrizzò la testa. Doveva andare là. Chissà quanto tempo di nuoto ci voleva... ma che importa? Se si stancava, poteva mettersi a galleggiare. Si fece indicare la direzione giusta e si tuffò. Ma Fortala gli raccomandò: – Sii prudente, Solosolo. Tu non conosci il mare: è pieno di pericoli! E poi il viaggio potrebbe essere lungo e faticoso: dovrai avere molto coraggio! – Non preoccuparti, Fortala. – rispose Solosolo – E grazie di tutto! Solosolo si ritrovò nell’immensità dell’oceano, ma adesso sapeva dove voleva andare. – Chissà da dove viene, poverino – disse una voce. – È un pinguino molto grazioso – aggiunse qualche altro.
22
CLASSE PRIMA
IL MI O MO ND O Una tenera carezza gli sfiorò il becco. Solosolo era troppo stanco per raddrizzarsi. Il viaggio era durato giorni e giorni e aveva incontrato tre terribili tempeste. Riuscì solo ad aprire gli occhi. – È vivo! – dissero contenti i pinguini – Portiamogli qualcosa da mangiare. Solosolo mangiò di vero gusto, circondato dai suoi nuovi amici. Si sentiva invaso da un’immensa felicità. Volete sapere dove si trova adesso? Abita su una spiaggia piena di pinguini e non si chiama più Solosolo, ma... B. Ferrero, Tuttestorie, Leumann
Domande guida • Perché Solosolo è triste? Che cosa gli manca? • Chi arriva un bel giorno? • Perché lo chiama Solosolo? • Cosa consiglia Fortala a Solosolo?
Costruiamo Fotocopiamo, ingrandita in un foglio A4, la sagoma di Solosolo e facciamola ricostruire nel quaderno ad ogni bambino.
• Come viene accolto Solosolo dagli altri pinguini? • Perché Solosolo è invaso da tanta felicità? • Cosa ci insegna questa fiaba?
Istruzioni Colorare di arancione il becco e i piedi. Ritagliare la sagoma bianca e incollarla al centro di quella nera. Incollare gli occhi sopra i due cerchi e il becco sopra il tratteggio, dentro la sagoma bianca. Infine tagliare e incollare le ali e i piedi.
CLASSE PRIMA
23
IL MI O MO ND O Completiamo Facciamo completare la pag. 4 del libro di testo e le schede di pagg. 51 e 52.
Lavoriamo Fotocopiamo la scheda per ogni bambino e facciamola completare.
RELAZIONI‌CON I LUOGHI • Collega i disegni che sono in relazione tra loro.
24
CLASSE PRIMA
IL MI O MO ND O
IO A SCUOLA Dentro l’argomento Facciamo riflettere i bambini sul fatto che a scuola si fanno tante esperienze e si impara a stare insieme, anche se siamo tutti diversi.
CANTIAMO Per concludere il percorso facciamo riflettere i bambini sul timore che li ha accompagnati quando hanno iniziato la Scuola Primaria con il canto La paura (dal M.I.O. BOOK docente).
LA PAURA RIT. Cos’è successo io non lo so... Cosa mi capita io che ne so... La paura che nel cuore ho, ora la butto: non la voglio no! Qui a scuola sono arrivato e mi sento abbandonato. La mia mamma qui non c’è, e papà chissà dov’è...
Giochiamo insie
me
Un mondo di amici: uguali e diversi. Facciamo notare che tutti abbiamo molte cose in comune, ma che non vi sono due bambini identici.
RIT. Cos’è successo io non lo so... Però a guardar bene intorno si può fare il girotondo! A pensarci ancora un po’ tanti bimbi intorno ho! RIT. Cos’è successo io non lo so... C’ho pensato e all’improvviso sul mio viso c’è un sorriso: la paura l’ho scordata e coi bimbi: che risata! RIT. C os’è successo io non lo so... Cosa mi capita io che ne so... La paura che nel cuore ho, ora la butto: non la voglio no! Ora la butto: non la voglio nooooo... Ora la butto: non la voglio nooooo! No!
Gioco: Siamo tutti diversi Chiedere ai bambini di alzarsi ogni volta che l’insegnante dice una frase che li descrive e di restare seduti se la frase non li descrive. Esempi: “Tutte le bambine si alzino... Tutti quelli che hanno gli occhi azzurri si alzino... Tutti quelli che hanno il naso si alzino... Tutti quelli che hanno i capelli neri si alzino... Tutti quelli con il grembiule blu si alzino...”. Continuare tenendo presenti le caratteristiche dei bambini che compongono il gruppo classe.
CLASSE PRIMA
25
IL MI O MO ND O Completiamo Facciamo completare la pag. 5 del libro di testo.
Lavoriamo Fotocopiamo la scheda seguente per ogni bambino. •C olora di rosso i bollini dei comportamenti scorretti e di verde quelli dei comportamenti corretti. Poi ripassa le parole tratteggiate.
LE PAROLE GENTILI
26
PRESTO I COLORI
FACCIO LO SGAMBETTO
TIRO I CAPELLI
SALUTO SEMPRE
GIOCO INSIEME
SCARABOCCHIO
CLASSE PRIMA
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2
LA CREAZIONE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette su Dio Padre e si confronta con l’esperienza religiosa. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Riconoscere che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e cogliere nell’ambiente i segni che richiamano tracce della Sua presenza. • I valori etici e religiosi Scoprire che il Creato è un dono da rispettare. Esprimere stupore per le meraviglie del Creato. Provare sentimenti di gioia e di gratitudine per il dono della vita. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
PAGINE COLORATE
Anche Dio ha un nome
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA Storia: Chi è Dio? pag. 28
pag. 6
GOCCE DI MIELE San Francesco e il lupo
Video cartone: San Francesco e il lupo.
Lavoretto 1: San Francesco e il lupo.
pag. 7
Un mondo di cose belle pag. 8
Video: Le bellezze della natura. Gioco: La natura.
Tutto si trasforma Gioco: I suoni. pag. 9
Poesia: Dio ha creato... pag. 30 Proposta operativa: Gli ambienti con i cartoncini pag. 31 Fare non è creare pag. 53
Filastrocca: Ci vuole un fiore pag. 32
Gioco: Memory del fare e creare pagg. 32-34
Il mondo del cielo pagg. 10-11
Il mondo del mare pagg. 12-13
Il mondo della terra pagg. 14-15
Gioco: Gli animali del cielo. Percorso interattivo: il dono del cielo Canto: Il canto della creazione.
Gioco: Il gioco del sole pag. 36 Storia e scheda operativa: San Francesco e le tortorelle pag. 37
Gioco: Gli animali del mare. Percorso interattivo: il dono del mare
Proposta operativa: I Mandala del mare pag. 39
Gioco: Gli animali della terra. Mare, cielo, Percorso interattivo: il terra pag. 54 dono della terra Le bellezze del Creato
Gioco: Le maschere degli animali pagg. 41-43
pag. 55
CLASSE PRIMA
27
LA CR EA ZIO NE
ANCHE DIO HA UN NOME Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta di Dio come Padre dell’umanità e Creatore del mondo.
Ascoltiamo Per introdurre il tema del nome di Dio raccontiamo una storia.
Storie da raccontare CHI È DIO? Una sera prima di addormentarsi Teresa chiede alla sua mamma: – Mamma perché ogni sera mi dici di pregare Dio? – Perché Lui ci ha creato, è buono e ci vuole bene, anche se non lo vediamo. Non soddisfatta della risposta la bimba continua a chiedere: – Si ma allora chi è Dio? La mamma ci pensa un po’, poi le dice: – Quando hai tolto le ruotine dalla bicicletta, chi ti accompagnava le prime volte in strada? E quando al mare volevi imparare a nuotare senza salvagente, chi ti sosteneva nei punti in cui non toccavi con i piedi per terra? E quando quel cane al parco stava per morderti, chi ti ha protetta? – Il mio papà, non ricordi? Ma che c’entra con Dio? – Dio è come un papà che ci accompagna tutti i giorni, ci sostiene quando siamo stanchi e ci protegge. Per questo lo preghiamo per ringraziarlo del bene che ci vuole. – Questo vuol dire che io allora ho due papà? – Brava, è proprio così! Hai un papà che vedi e abbracci e uno nei cieli che non vedi, ma ogni volta che papà ti dà un bacio è come se te lo desse anche Dio. Tutta felice Teresa si addormenta dicendo: – Buona notte mamma, buona notte papà e buona notte papà Dio. Domande guida • Cosa chiede Teresa alla mamma? • Cosa le risponde la mamma? • Lei rimane soddisfatta della risposta? • Cosa aggiunge la mamma per spiegarsi meglio? • E tu hai capito chi è Dio e qual è il suo nome?
Completiamo Facciamo completare la pag. 6 del libro di testo.
28
CLASSE PRIMA
GOCCE DI MIELE
SAN FRANCESCO E IL LUPO Dentro l’argomento Guidiamo i bambini al rispetto per il Creato con San Francesco d’Assisi.
GUARDIAMO Ascoltiamo e guardiamo la storia di San Francesco e il lupo di Gubbio (anche nel CD Audio traccia n. 3).
Nel tempo in cui San Francesco dimorava nella città di Gubbio, gli abitanti andarono a cercarlo pieni di paura. Si aggirava, infatti, per le campagne intorno alla città, un lupo grandissimo, terribile e feroce, il quale non solo divorava gli animali, ma attaccava anche gli uomini. Allora il Santo andò a cercare il lupo, si fece forza con il segno della croce e, confidando in Dio, si avvicinò alla sua tana. Appena lo vide, il lupo fece un gesto di attacco e spalancò la bocca, ma San Francesco gli parlò dicendo: – Vieni qui, fratello lupo, io ti chiedo da parte di Cristo di non far più male né a me né ad altre persone. Il lupo si fermò e si mise ad ascoltare le parole di Francesco che lo rimproverava con amore: – Vedi, caro Fratello, tu hai fatto molti danni da queste parti, hai ucciso tanti animali, attaccato gli uomini fatti ad immagine di Dio e per questo la gente ti è nemica. Ma io voglio, fratello lupo, far la pace fra te e loro. Se tu ti comporterai bene io ti assicuro che non ti mancherà mai il cibo necessario per vivere. Il lupo, diventato buono come un agnellino, si avvicinò a Francesco, abbassò la testa e gli porse la zampetta in segno di amicizia per dire che accettava il suo consiglio. Da quel giorno l’animale visse in città come un cagnolino addomesticato, senza fare male a nessuno, giocando libero con i bambini e tutti si prendevano cura di lui. Domande guida • Perché gli abitanti di Gubbio hanno paura del lupo? • Cosa promette San Francesco al lupo? • Come finisce la storia? • Perché San Francesco chiama il lupo “fratello”?
Costruiamo Facciamo ritagliare le figure di San Francesco e del lupo a pag. 3 di Pagine Colorate. Dopo aver costruito le sagome dei due protagonisti, facciamo raccontare la storia ai bambini.
Completiamo Facciamo completare la pag. 7 del libro di testo.
CLASSE PRIMA
29
LA CR EA ZIO NE
UN MONDO DI COSE BELLE Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a cogliere la bellezza del mondo che ci circonda e a riconoscere in Dio il Creatore di tanta meraviglia.
GUARDIAMO Introduciamo l’argomento con il video Le bellezze della natura collegato a pag. 8 del testo. Dopo aver visto il video, chiediamo ai bambini di esprimere sul quaderno l’emozione che hanno provato utilizzando dei semplici smile che disegneremo alla lavagna.
MI SENTO…
FELICE
Ascolta e disegn
ARRABBIATO
TRISTE
SPAVENTATO
a
Leggiamo ai bambini questa poesia e facciamo disegnare i tre ambienti: mare - cielo - terra.
DIO HA CREATO... Quando ancora nulla esisteva, Dio decise che creare doveva. Parlò... e in poco tempo tutto creò. Creò tre luoghi meravigliosi, dove tutti sarebbero vissuti gioiosi! Il primo fu il cielo per gli uccelli, piccoli, grandi, brutti e belli. Poi creò il mare perché i pesci ci potessero abitare. Infine fece la terra con monti, fiori, frutti ed erba! Alla fine l’uomo e la donna creò e tutto il mondo gli regalò!
30
CLASSE PRIMA
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO Realizziamo Procuriamoci tre fogli di cartone ondulato verde, celeste e blu e realizziamo uno scenario diviso in tre zone: cielo, terra e mare. Facciamo disegnare ad ogni bambino su dei cartoncini i diversi elementi della natura e inseriamoli con dei bastoncini (quelli usati in cucina per fare gli spiedini) nel luogo giusto.
Completiamo Facciamo completare la pag. 8 del libro di testo.
GIOCHIAMO La natura - attività collegata a pag. 8 del testo.
TUTTO SI TRASFORMA Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere che solo Dio è Creatore, cioè fa le cose dal nulla, mentre l’uomo, con la sua intelligenza e i doni della natura, è capace di costruire tanti oggetti.
Completiamo Per introdurre il tema della differenza tra fare e creare facciamo completare la pag. 9 del libro di testo e la scheda di pag. 53.
CLASSE PRIMA
31
LA CR EA ZIO NE Cantiamo Canticchiamo con i bambini la famosa filastrocca di Gianni Rodari musicata da Sergio Endrigo e facciamo fare i disegni sul quaderno.
CI VUOLE UN FIORE Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare. Per fare un tavolo ci vuole il legno per fare il legno ci vuole l’albero per fare l’albero ci vuole il seme per fare il seme ci vuole il frutto per fare il frutto ci vuole un fiore ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re. Per fare un fiore ci vuole un ramo per fare il ramo ci vuole l’albero per fare l’albero ci vuole il bosco per fare il bosco ci vuole il monte per fare il monte ci vuol la terra per far la terra ci vuole un fiore per fare tutto ci vuole un fio-r-e...
GIOCHIAMO Suoni - attività collegata a pag. 9 del testo.
Giochiamo insie
me
Memory del fare e creare Fotocopiamo le schede seguenti (A1-A2; B1-B2) per coppie di bambini e facciamole colorare in modo che le immagini di A1 corrispondano esattamente a quelle di A2 e quelle di B1 corrispondano esattamente a quelle di B2. Prepariamo le tessere plastificate in modo da ottenere un memory con cui i bambini potranno giocare anche nel tempo libero. Regole del gioco • Disporre tutte le tesserine su un tavolo, con l’immagine capovolta. • A turno i giocatori girano due tessere per volta, facendole vedere anche agli avversari e cercando di trovare due figure uguali tra loro. • Chi trova la coppia di figure uguali deve dire se si tratta di cose create da Dio o fatte dall’uomo; se risponde bene prende le carte e può giocare di nuovo. • Chi sbaglia ricopre le carte che ha girato e il turno passa al giocatore successivo. • Quando tutte le coppie di tesserine sono state scoperte, si contano le carte in mano ad ogni giocatore; vince chi ne ha il numero maggiore.
32
CLASSE PRIMA
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO A1
A2
CLASSE PRIMA
33
LA CR EA ZIO NE B1
B2
34
CLASSE PRIMA
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO
IL MONDO DEL CIELO Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta del mondo del cielo e dei suoi abitanti.
CANTIAMO Possiamo ascoltare il brano anche nel CD Audio, traccia n. 4.
IL CANTO DELLA CREAZIONE Guardo il mondo intorno a me, mi stupisco e penso che troppo bello e troppo grande, non può essere nato all’istante... È per te è per me, questo mondo e sai perché? Perché Dio ce l’ha donato, Lui che sempre ci ha amato. Un bel sole e tante stelle e la luna son sorelle! Tanti prati e un grande mare, non si può che ringraziare! Gli animali, grandi e piccini, quelli terrestri e quelli marini, l’uomo e la donna infine ha creato e il settimo giorno si è riposato! È per te è per me, questo mondo e sai perché? Perché Dio ce l’ha donato, Lui che sempre ci ha amato. Un bel sole e tante stelle e la luna son sorelle! Tanti prati e un grande mare, non si può che ringraziare!
GIOCHIAMO Gli animali del cielo - attività collegata a pag. 10 del testo.
Giochiamo insie
me
Il gioco del sole Facciamo impersonare il sole ad un bambino e facciamolo uscire dalla porta. Gli altri bambini mimano situazioni di freddo. Quando il sole rientra, lentamente, i bambini mimano situazioni di caldo.
35
LA CR EA ZIO NE CANTIAMO Percorso interattivo Il mondo dono di Dio: Il dono del cielo. Per introdurre il tema degli abitanti del cielo impariamo la canzone.
IL DONO DEL CIELO Mentre Dio creava il mondo così grande, così tondo, si sforzava di capire chi nel ciel poteva salire! Tanti uccelli voglio fare che riescono a volare, le farfalle saran belle come e più delle stelle! Per adesso questo ho fatto, ma non sono soddisfatto, molte cose ancor farò, dopo mi riposerò...
36
CLASSE PRIMA
APPROFONDIAMO Percorso interattivo Il mondo dono di Dio: Il dono del cielo - Il sole e la luna.
Completiamo Facciamo completare le pagg. 10-11 del libro di testo.
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO Ascoltiamo Per approfondire il tema raccontiamo la storia di San Francesco e le tortorelle.
SAN FRANCESCO E LE TORTORELLE Un giovane stava andando al mercato per vendere delle tortorelle che teneva in una cesta. Per strada incontrò San Francesco, il quale vedendolo disse: – Tu stai portando queste dolci tortorelle al mercato per venderle a uomini crudeli che le uccideranno. Ti prego, dalle a me, sono così innocenti e così semplici... Quel giovane, ispirato da Dio, diede tutte le tortorelle al Santo che disse: – Sorelle mie, io vi voglio salvare: preparerò dei nidi per voi e per gli uccellini che farete nascere. Così fece Francesco e le tortorelle si moltiplicarono, divennero proprio tante e rimasero sempre attorno al Santo e agli altri frati fino a quando Francesco le benedì e diede loro il permesso di partire.
Lavoriamo Fotocopiamo la scheda e facciamola colorare secondo le indicazioni. 1: marrone 2: rosa 3: grigio 4: nero 5: verde 6: azzurro
3 4
2 3
4 3
3
2
2
3 2
1 6
6
1 5 1
2
2 1
CLASSE PRIMA
37
LA CR EA ZIO NE
IL MONDO DEL MARE Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta del mondo del mare e dei suoi abitanti.
CANTIAMO Percorso interattivo Il mondo dono di Dio: Il dono del mare. Per introdurre il tema degli abitanti del mare impariamo la canzone.
IL DONO DEL MARE Mentre Dio creava il mondo così grande, così tondo, già pensava chi nel mare vi potesse collocare! Metterò nell’acqua il pesce che a nuotare ci riesce, e per rallegrar la sponda le conchiglie sotto l’onda... tra balene e tartarughe, i coralli e mille acciughe! Per adesso questo ho fatto, ma non sono soddisfatto, molte cose ancor farò, dopo mi riposerò...
38
CLASSE PRIMA
APPROFONDIAMO Percorso interattivo Il mondo dono di Dio: Il dono del mare. - Gli ambienti d’acqua - L’acqua si usa per... - Dentro e fuori dall’acqua
GIOCHIAMO Gli animali del mare - attività collegata a pagg.12-13 del testo.
Completiamo Facciamo completare le pagg. 12-13 del libro di testo.
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO Lavoriamo Fotocopiamo in fogli A4 i seguenti Mandala e distribuiamoli ai bambini per approfondire il discorso del mare. Colorare un Mandala ha effetti stimolanti sulla fantasia e dona un senso diffuso di calma e tranquillità; suggerisce armonia e facilita la concentrazione anche in quei soggetti generalmente più vivaci. Ogni Mandala, pur partendo da una base comune, sarà una prova assolutamente unica e la sua realizzazione aiuterà i bambini a sviluppare la stima nelle proprie capacità.
CLASSE PRIMA
39
LA CR EA ZIO NE
IL MONDO DELLA TERRA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta del mondo della terra e dei suoi abitanti.
CANTIAMO Percorso interattivo Il mondo dono di Dio: Il dono della terra. Per introdurre il tema degli abitanti della terra impariamo la canzone.
IL DONO DELLA TERRA Mentre Dio creava il mondo così grande, così tondo, se ne stava lì a pensare chi la terra poteva abitare! Tanti alberi piantò al suolo, fiori e frutti, tutto nuovo ma non solo vegetali, metto anche gli animali dal più piccolo al più grande, dalla pulce all’elefante.
APPROFONDIAMO Percorso interattivo Il mondo dono di Dio: Il dono della terra. - Gli ambienti di terra - La frutta - Il piccolo orto - Le stagioni
GIOCHIAMO Gli animali della terra - attività collegata a pag.14 del testo.
Per adesso questo ho fatto, ma non sono soddisfatto, molte cose ancor farò, dopo mi riposerò...
Completiamo Facciamo completare le pagg. 14-15 del libro di testo e le schede di pagg. 54-55.
Lavoriamo Fotocopiamo le diverse maschere degli animali di terra, mare e cielo. Tagliamole, colleghiamole ad un bastoncino di legno (quelli usati per gli spiedini) e consegniamole ad ogni bambino. Si può giocare chiedendo ai bambini di alzarsi o di fare qualche movimento in base al tipo di maschera. Es: “Si alzino e salutino tutti gli animali del cielo...”, “saltino quelli del mare...”.
40
CLASSE PRIMA
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO TERRA
CLASSE PRIMA
41
LA CR EA ZIO NE CIELO
42
CLASSE PRIMA
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO MARE
CLASSE PRIMA
43
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 3
IL NATALE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e riconosce il significato cristiano del Natale. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO •D io e l’uomo Riconoscere nella nascita di Gesù di Nazaret, l’Emmanuele, un’ esperienza di gioia e di comunione. Comprendere il vero significato del Natale: Gesù, dono di Dio. Riconoscere che per la religione cristiana Dio è creatore e padre. • I l linguaggio religioso Saper collegare alcuni segni e simboli alle feste che rappresentano. Prendere coscienza del particolare carattere dell’Avvento come tempo di attesa e di desideri. • L a Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcune semplici pagine bibliche, anche attraverso l’arte e la conoscenza dei luoghi. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO
MATERIALE MULTIMEDIALE
Il dono della vita
QUADERNO ATTIVO
PAGINE COLORATE
Il dono della vita
Conversazione: Che cos’è un dono? pag. 45 Scheda: Tutti hanno la mamma
pag. 56
Vivere è crescere
pag. 16
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
pag. 57
pag. 46
Scheda: Ad ognuno i suoi genitori pag. 47 Un mondo di festa
Conversazione: Cosa si fa di domenica? pag. 48 Attività: Gli ingredienti della festa pag. 48
pag. 17
Aria di Natale pag. 18
Video: Il mondo a Natale.
L’annuncio a Maria pag. 19
Video cartone: L’annuncio a Maria.
Una notte speciale
Canto: Gesù Bambino. Video cartone: Una notte speciale.
pagg. 20-21
Lavoretto 2: Il calendario dell’Avvento.
Storia: Il ciambellone di Bianca pag. 49
Scheda: Dall’annuncio alla nascita pag. 50 Gesù pag. 58 Il presepe pag. 59 I Magi e la stella
Lavoretto 3: Lavoretto: Stelle 3D pag. 52 Il biglietto di Natale.
pag. 60
VIAGGIO A... Betlemme
Video: Betlemme.
pag. 22
L’ARTE Canto: Giuseppe si fida. RACCONTA... Immagine parlante: La fuga in Egitto La fuga in Egitto. pag. 23
44
CLASSE PRIMA
Storia e scheda operativa: Il racconto di un pastore pagg. 53-54 Filastrocca dei pastori pag. 54
IL ILMINA O MO TA LE ND O
IL DONO DELLA VITA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta della propria vita come un dono gratuito di Dio.
Conversiamo e ri
flettiamo
Per introdurre il tema facciamo un breve brainstorming sul termine dono e sintetiziamolo alla lavagna come segue, a partire dalla domanda: che cos’è un dono?
AMORE - CUORE REGALO
GRATIS PER CHI LO RICEVE
Completiamo Facciamo completare la pag. 16 del libro di testo e le schede di pagg. 56 e 57.
CLASSE PRIMA
45
IL NA TA LE Lavoriamo Attraverso una filastrocca popolare aiutiamo i bambini a capire che Dio, per donarci la vita, si è servito dei genitori. Fotocopiamo la scheda della filastrocca, cantiamola insieme e facciamo colorare i disegni.
STELLA STELLINA LA NOT TE SI AVVICINA: LA FIAMMA TRABALLA, LA MUCCA È NELLA STALLA. LA MUCCA E IL VITELLO, LA PECORA E L’AGNELLO, LA CHIOCCIA COI PULCINI, LA GAT TA COI GATTINI. LA MAMMA HA I SUOI BAMBINI, OGNUNO HA LA SUA MAMMA E TUT TI FAN LA NANNA SUL CUORE DELLA MAMMA.
46
CLASSE PRIMA
IL ILMINA O MO TA LE ND O Lavoriamo Fotocopiamo la scheda Ad ognuno i suoi genitori, consegnamola a tutti i bambini e facciamo completare l’attività. • Cerca i genitori dei cuccioli e cerchia ogni componente di una famiglia con lo stesso colore.
MADRI
FIGLI
PADRI
CLASSE PRIMA
47
IL NA TA LE
UN MONDO DI FESTA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta della festa come esperienza di gioia e di comunione.
Conversiamo e ri
flettiamo
Per introdurre il tema della festa chiediamo ai bambini che cosa fanno la domenica. Otterremo una serie di risposte simili: • Faccio passeggiate con i miei genitori • Gioco a calcio • Vado al parco • Vado in chiesa
• Guardo la TV • Vado a pranzo dai nonni • Gioco a calcio • Vado al cinema...
Successivamente chiediamo se la domenica è un giorno come tutti gli altri oppure no. Sicuramente emergerà l’idea che la domenica è un giorno di festa, ma anche che ci sono diverse feste durante l’anno. Individuiamo insieme ai bambini il sentimento della festa: la gioia.
Lavoriamo
au g
me sie
sorriso
gi oi a
ur
dolci
DE
i
r
in
Facciamo fare ai bambini delle scritte con “gli ingredienti della festa”, poi disegniamo un pacco e incolliamolo su un cartellone. Mettiamo le scritte in modo da dare l’impressione che escano dal pacco.
RAZIONI O C
li a eg ici m a PALLONCINI
D I V E RT I M EN TO
Completiamo Facciamo completare la pag. 17 del libro di testo.
48
CLASSE PRIMA
IL ILMINA O MO TA LE ND O
ARIA DI NATALE Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta dell’ambiente che li circonda durante il periodo natalizio.
Ascoltiamo Per introdurre il tema dell’Avvento, usiamo una storia che parla di pazienza e della gioia di saper aspettare.
Storie da raccontare IL CIAMBELLONE DI BIANCA Un pomeriggio Bianca chiese alla mamma di fare un ciambellone al cioccolato per papà. Andarono al supermercato e comprarono tutto quello che serviva: burro, farina, uova, latte, polvere di cacao e lievito. Tornate casa, si misero al lavoro. Mescolarono la farina con il burro, le uova e il latte e alla fine aggiunsero la polvere di cacao. Quando l’impasto sembrava pronto, la mamma disse a Bianca di aggiungere il lievito perché bisognava far diventare soffice il dolce. Così lo infornarono tutte soddisfatte. Mentre il dolce cuoceva, la mamma chiese a Bianca di preparare la tavola in modo da poter fare festa al ritorno del padre. Lei fece dei cuoricini di carta rossa e li appoggiò sopra la tovaglia, poi piegò i tovaglioli con cura e sistemò i bicchieri. Dopo un po’, impaziente, volle vedere il suo ciambellone e decise di tirarlo fuori dal forno. Invano la madre le gridò di non farlo. Il dolce, purtroppo, non era ancora cotto e in un momento si abbassò sulla teglia, perdendo la sua bella forma rotonda. Sembrava più una crostata che un ciambellone! Bianca era molto dispiaciuta, ma la mamma le disse di non preoccuparsi, l’importante era che lei avesse imparato la lezione: le cose belle richiedono impegno e tanta pazienza, non si può avere tutto e subito! Bisogna imparare ad aspettare per fare più bella la festa. Domande guida • Cosa chiede Bianca alla mamma? • Cosa fanno insieme? • Perché Bianca apre il forno prima del tempo?
• Quale lezione ha imparato Bianca da questa triste esperienza?
GUARDIAMO Con il video Il mondo a Natale accompagniamo i bambini alla scoperta del periodo di Avvento, un tempo che ci prepara alla festa di Natale per ricevere Gesù nei nostri cuori.
Completiamo Facciamo completare la pag. 18 del libro di testo.
Costruiamo Facciamo ritagliare da Pagine Colorate Il Calendario dell’Avvento e, una volta completato, facciamolo ricostruire su due cartoncini.
CLASSE PRIMA
49
IL NA TA LE
L’ANNUNCIO A MARIA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta del Natale, festa della nascita del Figlio di Dio.
Lavoriamo Per introdurre il tema della nascita di Gesù facciamo completare la scheda seguente.
IL _ _ _ _ _ _ _ DICE ALLA MAMMA CHE ASPETTA UN BAMBINO.
LA MAMMA E IL PAPÀ ATTENDONO CON _ _ _ _ _ LA NASCITA DEL FIGLIO.
IL _ _ _ _ _ _ SULLA PORTA DELL’OSPEDALE È IL SEGNO CHE IL BAMBINO È NATO.
E GLI PORTANO TANTI ______.
GUARDIAMO Per introdurre il tema ascoltiamo la storia dell’annuncio dell’angelo a Maria (pag. 19 del testo).
50
CLASSE PRIMA
PARENTI E _____ GLI FANNO VISITA.
OGNI ANNO SI RICORDA LA SUA NASCITA CON LA FESTA DEL __________.
Completiamo Facciamo completare la pag. 19 del libro di testo.
IL ILMINA O MO TA LE ND O
UNA NOTTE SPECIALE Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta della vera storia del Natale.
GUARDIAMO Per introdurre il tema ascoltiamo e guardiamo la storia della nascita di Gesù (anche nel CD Audio traccia n. 5).
Completiamo Facciamo completare le pagg. 20-21 del libro di testo e le schede di pagg. 58-59-60.
CANTIAMO Per approfondire il tema della nascita di Gesù impariamo la canzone.
GESÙ BAMBINO Là nella capanna, con il papà e con la mamma, tra il bue e l’asinello è nato un bambinello. E tu sai chi è (2 volte). È Gesù bambino, è proprio piccolino, ma già grande è il suo cuore per regalare tanto amore (2 volte). Gli angeli han cantato e i pastori hanno chiamato, i magi han seguito la stella in questa notte così bella! E tu sai perché (2 volte). È Gesù bambino, è proprio piccolino, ma già grande è il suo cuore per regalare tanto amore (2 volte).
CLASSE PRIMA
51
IL NA TA LE Costruiamo Facciamo ritagliare da Pagine Colorate il biglietto di auguri natalizio e poi lo facciamo completare dai bambini.
Costruiamo Decorazioni natalizie - stelle 3D Disegnamo due stelle in un foglio A4 e riproduciamo le sagome su dei cartoncini colorati o sui lati di scatole con decorazioni natalizie. Ritagliamo dal cartoncino le due stelle e l’interno tratteggiato in ognuna. Lo spacco sarà il punto esatto dove incastrare le due stelle ottenute. Foriamo la stella 3D e facciamo passare un filo per appenderla all’albero di Natale.
52
CLASSE PRIMA
Viaggio a...
BETLEMME Dentro l’argomento Per concludere il discorso sul Natale approfondiamo la conoscenza di Betlemme, la città dove è nato Gesù.
GUARDIAMO Osserviamo e ascoltiamo alcune notizie su Betlemme. Lasciamoci attrarre dal luogo in cui è avvenuta la nascita del Figlio di Dio (pag. 22 del testo).
Ascoltiamo Leggiamo alla classe la storia di un pastore.
Completiamo Facciamo completare la pag. 22 del libro di testo.
Storie da raccontare IL RACCONTO DI UN PASTORE Ho visto un angelo. Ce n’erano tanti, era pieno il cielo. Uno però l’ho visto proprio bene, da vicino, e ho sentito le sue parole. Le ho sentite bene. Noi pastori teniamo sempre le orecchie aperte, specialmente di notte, per sentire il fiato della bestia feroce che vuole sbranare una pecora, o il passo dei ladri che vogliono rubare il gregge. – Non abbiate paura. – disse l’angelo – Vi annuncio una grande gioia: oggi a Betlemme è nato il Figlio di Dio, il Messia, il Salvatore! Correte a vederlo: è un bambino dentro una mangiatoia. Gli angeli che volavano in cielo, invece, gridavano: – Gloria a Dio e pace agli uomini! Anche gli altri pastori che erano con me hanno sentito. Siamo rimasti lì a guardarli, con la testa in su, fino a quando non sono scomparsi, inghiottiti dal cielo scuro. Ci siamo subito incamminati per Betlemme. Eravamo curiosissimi, ma anche orgogliosi perché Dio aveva mandato i suoi angeli proprio a noi, poveri pastori. Era proprio come aveva detto l’angelo: a Betlemme abbiamo trovato il bambino dentro la mangiatoia. Con lui c’erano suo padre e sua madre. “E quello lì sarebbe il Salvatore del mondo?” ho pensato. Era un bambino come tanti altri bambini appena nati. Però si stava così bene vicino a quella mangiatoia! Così, con il cuore pieno di gratitudine, gli abbiamo tutti offerto qualcosa: un po’ di latte, del formaggio, fichi, una coperta... Quel bambino è il regalo che Dio ha fatto agli uomini e prima di tutti a noi pastori. È proprio grande Dio! Domande guida • Chi è che racconta? Dove si trovava? Che cosa racconta? • Cosa annunciano gli angeli?
• Cosa fanno i pastori? Cosa portano a Gesù? • Cosa provano accanto alla mangiatoia?
CLASSE PRIMA
53
Viaggio a...
BETLEMME Lavoriamo Fotocopiamo questa pagina. Chiediamo ai bambini di ritagliare i personaggi e di disporli nel quaderno come meglio credono.
Impariamo Facciamo imparare ai bambini la seguente filastrocca con i gesti.
In una mangiatoia dorme il bambino e i pastori gli stanno vicino, perchÊ porta la pace e l’amore dentro il buio di ogni cuore!
54
CLASSE PRIMA
unisci le mani sotto una guancia stringi le braccia al petto come per abbracciarti unisci le mani e portale davanti al petto copri gli occhi con le mani, poi aprile verso l’alto
L'Arte Racconta...
LA FUGA IN EGITTO Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta della fede di Giuseppe che, pur non essendo il padre vero di Gesù, si fida di Dio e gli farà da padre durante la sua vita terrena.
CANTIAMO Per introdurre il tema utilizziamo la canzone (anche nel CD Audio traccia n. 7).
GIUSEPPE SI FIDA L’angelo in sogno appare e dice a Giuseppe: “Non scappare! Prendi con te Maria e il suo bambino e diventa il papà di quel piccino”. Giuseppe si fida delle parole dell’angelo del Signore! Di nuovo l’angelo appare perché la nuova famiglia c’è da salvare. Giuseppe ascolta il messaggero e li porta lontano dal pericolo vero! Giuseppe si fida delle parole dell’angelo del Signore!
ASCOLTIAMO Ascoltiamo la storia evangelica della fuga in Egitto per poi passare all’analisi del dipinto (anche nel CD Audio traccia n. 6).
Completiamo Facciamo completare la pag. 23 del libro di testo.
CLASSE PRIMA
55
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 4
IL MONDO DI GESÙ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO •D io e l’uomo Saper riconoscere che Gesù di Nazaret è stato un bambino come tutti. Ricostruire alcuni aspetti della vita di Gesù più vicini all’esperienza personale e saper operare un confronto. • I l linguaggio religioso Riconoscere negli Apostoli i primi amici di Gesù. Capire che i miracoli sono segni straordinari che rivelano la presenza di Dio fra gli uomini. Comprendere il linguaggio delle parabole. • I valori etici e religiosi Comprendere il valore dell’amicizia nella vita dell’uomo. Scoprire il messaggio d’amore portato da Gesù. • L a Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcune semplici pagine bibliche, anche attraverso l’arte e la conoscenza dei luoghi.
56
CLASSE PRIMA
CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Una giornata a Nazaret pagg. 24-25
MATERIALE MULTIMEDIALE
M.I.O. BOOK DOCENTE
Audio: Una giornata a Nazaret. Approfondimento: Io e Gesù.
QUADERNO ATTIVO
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Gesù, bambino come me
Lavoretto 4: Io e Gesù. Lavoretto 5: A casa di Gesù. Lavoretto 6: La sinagoga.
Dalla Bibbia: Ritorno a Nazaret pag. 58 Approfondimenti: La famiglia di Gesù; I vestiti; Le case; I giochi di Gesù; La sinagoga; La preghiera di Gesù; I materiali pag. 59 Schede operative: Le tavolette di cera; La pergamena ebraica; Le case degli animali; Carte d’identità
pag. 61
La casa di Gesù pag. 62
Nel paese di Gesù pag. 63
La mia scuola e quella di Gesù pag. 64
pagg. 60-63
Gli amici di Gesù pag. 26
Video fumetto: Gli amici di Gesù.
Cartone animato: - Gesù chiama Matteo. - Il gruppo dei Dodici.
Dalla Bibbia con approfondimenti e schede operative: La chiamata di Levi-Matteo; I Dodici Apostoli pagg. 64-65
GOCCE DI MIELE Un esempio di vera amicizia
Video fumetto: Un esempio di vera amicizia.
Canto: L’arca di Noè.
Scheda operativa: Davide e Golia pag. 66 Storia e scheda operativa: Il segno dell’amicizia pagg.
pag. 27
67-68
PAGINA DEI VALORI Che cos’è un valore?
Canto: Amicizia è. Canto: Un Gioco: A... come mondo di amicizia. valori.
L’amicizia pag. 65
Storia e scheda operativa: I musicanti di Brema pagg. 70-72
pag. 28
Il mondo delle parabole pag. 29
L’ARTE RACCONTA... Il mondo dei miracoli pag. 30
Video fumetto: Il buon pastore. Gioco: Il bene e il male. Immagine parlante: Il cieco Bartimeo.
Poesia: Le parabole pag. 73 Storia e scheda operativa: Il lampadario di Edo pagg. 74-75
Cartone animato: La moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Dalla Bibbia con scheda operativa: Il miracolo dei pani e dei pesci pagg. 76-77
CLASSE PRIMA
57
IL MO ND O DI GE SÙ
UNA GIORNATA A NAZARET Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta dell’ambiente in cui Gesù è vissuto.
Ascoltiamo Per introdurre il tema l’insegnante legge il passo evangelico in cui l’angelo dice a Giuseppe di ritornare a Nazaret, con Maria e il bambino.
Dalla Bibbia RITORNO A NAZARET Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: – Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino. Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: – Sarà chiamato Nazareno. Mt 2, 19-23
ASCOLTIAMO
Ascoltiamo come si svolgeva una giornata di Gesù bambino, nella città di Nazaret (anche nel CD Audio traccia n. 8) e facciamo completare il testo del libro con le parole che i bambini avranno ascoltato.
Completiamo Facciamo completare le pagg. 24-25 del libro di testo e le schede di pagg. 61-62-63-64, collegandole alla lettura degli approfondimenti.
58
CLASSE PRIMA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ La famiglia di Gesù: Gesù è vissuto in una normalissima famiglia ebraica; suo padre Giuseppe veniva da Betlemme e di mestiere faceva il falegname. Aveva una bottega proprio dietro casa, dove lavorava. Era un uomo giusto e molto apprezzato da tutti. Maria, sua madre, era una donna buona che passava le giornate ad occuparsi dei lavori domestici, del marito e del figlio. I vestiti: la tunica, con maniche lunghe o corte, era l’indumento principale di donne, uomini e bambini, sia ricchi che poveri. I bambini avevano tuniche lunghe fino al ginocchio, gli uomini le portavano fino ai polpacci e le donne fino alle caviglie. Sotto la tunica si portava un perizoma o una sottoveste e sopra, in genere, un mantello. Per legare la tunica in vita si utilizzavano delle cinture o dei pezzi di corda. Le donne usavano il velo e gli uomini facevano uso di copricapi, di turbanti o di kippà. Le calzature erano costose, quindi molti camminavano scalzi; per gli altri c’erano semplici sandali di cuoio. Le case: la maggior parte degli Ebrei viveva in case fatte con canne o mattoni di paglia mista ad argilla, su base di pietra; le pareti venivano imbiancate a calce (materiale da costruzione ottenuto dalla cottura, ad alte temperature, del calcare): da qui il colore piuttosto chiaro, utile anche per difendersi dal caldo. La forma sembrava quella di grandi scatole quadrate, perché il tetto era piatto a terrazza, realizzato con rami sistemati su grosse travi di legno ed era usato per diversi scopi, come seccare i cibi, pregare e riposarsi. Si poteva raggiungere grazie ad una scala esterna. Le finestre erano poche e piccole e la porta d’ingresso era stretta e bassa. Le persone più povere avevano un’unica stanza, con un piano rialzato fatto di pietra, dove si ritirava la famiglia per la notte (si dormiva uno accanto all’altro su delle stuoie che venivano arrotolate e messe in disparte durante il giorno) e una parte bassa, in terra battuta, per gli animali da cortile e per il focolare: un semplice buco fatto nel pavimento. All’interno non c’erano mobili tranne una cassapanca per gli abiti, una grande anfora dove si conservava l’acqua da usare durante il giorno, qualche utensile e la lampada ad olio. I giochi di Gesù: al tempo di Gesù i bambini giocavano all’aperto a “chiapparello” o “nascondino”, ma anche loro avevano dei giocattoli; sicuramente conoscevano la fionda e la trottola e avevano giochi ricavati dal legno come spade, sonaglini, cavallini, bamboline e barchette. Non avevano palloni come i nostri, ma facevano delle palle con la stoffa o con il cuoio. La sinagoga, scuola e luogo di preghiera: Gesù andava a scuola nella sinagoga, il luogo sacro degli Ebrei. Come i cristiani la domenica si ritrovano in chiesa per celebrare la Santa Messa, Gesù, il sabato, il suo giorno di festa, andava a pregare con i suoi genitori nella sinagoga. Durante la settimana questo luogo veniva utilizzato come scuola. Il maestro era il rabbino, un uomo esperto della Bibbia, il libro che parla di Dio, che ogni mattina accoglieva i suoi alunni con il saluto ebraico “shalom”, che significa: pace, ciao, arrivederci o stai bene. I compagni di Gesù erano solo maschi perché le femmine non andavano a scuola, dovevano rimanere a casa per aiutare la mamma nelle faccende e per imparare i lavori delle donne. All’interno della sinagoga non c’erano sedie; per sedersi ogni bambino usava un tappeto fatto con canne di fiume, giunco o lana. La preghiera di Gesù: la famiglia di Gesù era molto legata a Dio, quindi pregava sempre al mattino, la sera e prima di mangiare. La preghiera ebraica più importante si chiama Shemà Israel e dice così: “Ascolta Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo”. I materiali: nella scuola di Gesù al posto dei quaderni si usavano delle tavolette di legno tenute insieme da lacci di cuoio e spalmate di cera. Ci si scriveva con il punteruolo, di legno o di metallo, che aveva un’estremità appuntita per incidere sulla cera e una parte piatta per cancellare. I bambini non leggevano libri stampati come i nostri, ma usavano dei rotoli di pergamena scritti a mano. L’unico libro che si studiava era la Bibbia e si imparavano a memoria molti racconti e preghiere in essa contenuti.
CLASSE PRIMA
59
IL MO ND O DI GE SÙ Costruiamo Facciamo ritagliare e operare un confronto tra l’abbigliamento di Gesù e quello dei bambini di oggi. Realizziamo l’interno della casa di Gesù e il modellino di una sinagoga seguendo le indicazioni di Pagine Colorate.
APPROFONDIAMO Apriamo le slide del file in PowerPoint e scorrendole confrontiamo la vita quotidiana di Gesù con quella dei bambini di oggi.
Lavoriamo Facciamo inserire nei riquadri le parole giuste tra le seguenti: LEGNO - CERA - CUOIO - SCRIVERE - CANCELLARE
60
PARTE PIAT TA PER
PUNTA PER
............................................
............................................
CLASSE PRIMA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ Lavoriamo Facciamo colorare la pergamena di giallo e le parti con i puntini di rosso: otterremo la preghiera ebraica che recitava sempre Gesù, che significa “Ascolta Israele”.
CLASSE PRIMA
61
IL MO ND O DI GE SÙ Lavoriamo Approfondiamo l’importanza della casa per ogni essere vivente distribuendo ai bambini una scheda-gioco sulle case dei diversi animali. • Collega ogni animale alla sua casa e colora.
62
CLASSE PRIMA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ Lavoriamo Realizziamo due carte d’identità: quella di Gesù, bambino di Nazaret, e quella di ognuno dei nostri alunni. Facciamo completare le due carte d’identità, ritagliamole lungo il perimetro esterno ( ), piegamole a metà, incolliamo le due parti e plastifichiamole. In questo modo i bambini avranno il loro documento di riconoscimento da confrontare con quello di Gesù.
carta d’identità mi chiamo ..................................................................... la mia mamma si chiama ..................................................................................................
il mio papà si chiama ..................................................................................................
abito a ..................................................................................................
Firma .....................................................................................
carta d’identità mi chiamo ..................................................................... la mia mamma si chiama ..................................................................................................
il mio papà si chiama ..................................................................................................
abito a ..................................................................................................
¿Gesù
Firma .....................................................................................
CLASSE PRIMA
63
IL MO ND O DI GE SÙ
GLI AMICI DI GESÙ Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini nella conoscenza di Gesù adulto e dei suoi amici, gli Apostoli.
Completiamo Facciamo completare la pag. 26 del libro di testo.
Ascoltiamo
GUARDIAMO Per introdurre il tema ascoltiamo e guardiamo la storia della chiamata dei primi discepoli (pag. 26 del testo).
GUARDIAMO Video animati: - Gesù chiama Matteo. - Il gruppo dei Dodici.
Approfondiamo l’argomento con i brani evangelici della chiamata Levi e dei nomi degli Apostoli.
Dalla Bibbia LA CHIAMATA DI LEVI-MATTEO In quel tempo Gesù uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte e gli disse: – Seguimi! Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: – Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori? Gesù rispose loro: – Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano. Lc 5,27-32 Approfondimento Levi faceva un mestiere che alla gente non piaceva: riscuoteva le tasse per conto dei Romani, i dominatori della Palestina. Non era ben visto perché tutti lo ritenevano un ladro e un imbroglione. Lui, infatti, chiedeva alla gente più soldi di quelli che doveva e se li teneva per sé. Appena Gesù lo chiama non esita a lasciare tutto e, pieno di gioia, lo invita a mangiare a casa sua. Dalla Bibbia I DODICI APOSTOLI In quel tempo Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Lc 6,13-16
64
CLASSE PRIMA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ Lavoriamo Fotocopiamo la scheda seguente per ogni bambino. • Osserva i volti degli apostoli e ricopia i nomi giusti sotto ognuno di loro.
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
..............................................
PIETRO
FILIPPO
TADDEO
MATTEO
TOMMASO
GIACOMO
GIACOMO
GIOVANNI
GIUDA
ANDREA BARTOLOMEO
SIMONE
CLASSE PRIMA
65
GOCCE DI MIELE
UN ESEMPIO DI VERA AMICIZIA Dentro l’argomento Proponiamo la storia del re Davide e del suo amico Gionata, figlio di Saul.
GUARDIAMO Guardiamo e ascoltiamo la storia dell’amicizia tra Davide e il figlio del re Saul narrata nel primo libro di Samuele (anche nel CD Audio traccia n. 9).
Un esempio di vera amicizia: Davide e Gionata Gionata, il figlio del re Saul, scelto da Dio per governare il popolo degli Ebrei, diventa amico di un giovane pastore molto coraggioso, Davide. Davide viene introdotto a corte perché aveva ucciso con un sasso e una fionda il terribile guerriero Golia e per questo tutti lo ammirano e gli fanno festa. Il re Saul all’inizio è felice di avere vicino a sé un giovane tanto valoroso, ma piano piano ne diventa geloso e, dimenticando gli insegnamenti di Dio, medita di ucciderlo. Quando Gionata capisce le intenzioni del padre, informa l’amico e lo invita a scappare. Riesce così a salvarlo dalla cattiveria di Saul. Qualche anno più tardi Dio sceglierà proprio Davide come nuovo re degli Ebrei al posto di Saul.
Completiamo Facciamo completare la pag. 27 del libro di testo.
Lavoriamo Fotocopiamo e distribuiamo questa illustrazione con le domande da completare.
Rispondi alle domande. -C HI SONO I PERSONAGGI RAFFIGURATI? ................................................................................................................. -Q UALE EPISODIO DELLA VITA DI DAVIDE È RAPPRESENTATO? ................................................................................................................. -C OSA USA DAVIDE PER SCONFIGGERE IL GRANDE GUERRIERO GOLIA? .................................................................................................................
66
CLASSE PRIMA
GOCCE DI MIELE Ascoltiamo Raccontiamo ai bambini che nella Bibbia, il libro che parla di Dio, c’è una storia in cui si dice che l’arcobaleno è il segno dell’amicizia.
Storie da raccontare IL SEGNO DELL’AMICIZIA Dio un giorno posò il suo sguardo sulla terra e vide che gli uomini erano diventati tutti malvagi. Il loro cuore era pieno di cattiveria, invidia, gelosia e crudeltà; non facevano altro che bere, discutere e litigare. Allora si arrabbiò moltissimo, chiamò Noè, l’unico uomo giusto rimasto sulla terra, e gli rivelò il suo piano per distruggere la violenza e la malvagità. – Caro Noè, sono molto deluso dal comportamento degli uomini. Si sono dimenticati dell’amore del loro Creatore e per questo ho deciso che manderò un grosso diluvio; ci sarà tanta acqua da spazzare via ogni traccia di essere vivente, ma tu sei un uomo buono e meriti di vivere, per questo ti ordino di costruire una grande arca di legno di cipresso per salvare te e la tua famiglia. La farai a tre piani, inferiore, medio e superiore, perché vi possa entrare una coppia di ogni specie animale da me creata, con una parte riservata a te e alla tua famiglia ed una stanza per le provviste di cibo. Io, oggi, faccio con te un’alleanza, stringo un patto di amicizia, so che non mi deluderai. Noè corse subito a casa, raccontò ciò che gli aveva detto Dio a sua moglie, ai suoi tre figli Sem, Cam, Yafet e alle loro mogli; poi cominciò a costruire l’arca con il loro aiuto. Gli altri uomini che li vedevano lavorare senza tregua cominciarono a prenderli in giro e dicevano a Noè: – Perché non smetti di lavorare e non vieni con noi a divertirti? A che ti serve una barca, e poi così grande? Non vedi che in cielo non c’è l’ombra di una nuvola? I giorni passarono, Noè riuscì a terminare la costruzione dell’arca in tempo e, come gli aveva ordinato il Signore, vi fece entrare una coppia di ogni specie animale presente sulla terra e tutta la sua famiglia. Cominciò a piovere. Per 40 giorni e 40 notti la pioggia cadde incessantemente sopra la terra fino a sommergerla tutta, comprese le più alte montagne. Passati i 40 giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell’arca e fece uscire prima un corvo e poi una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate un po’. La colomba tornò con un ramoscello di ulivo nel becco e Noè comprese che era tutto finito. Scesi dall’arca fecero una grande festa e Dio disse a Noè e ai suoi figli: – Ecco, io faccio un’alleanza con voi e come segno della mia amicizia con tutti gli uomini metto il mio arco tra le nubi. Ogni volta che apparirà nel cielo vi ricorderete del mio amore per voi. Il segno dell’alleanza scelto da Dio era l’arcobaleno, che appare dopo ogni temporale come un grande abbraccio di pace che Dio dà alla terra e tutti i suoi abitanti. Rielaborazione e adattamento della storia di Noè narrata in Gen 6-9.
Lavoriamo Facciamo colorare ad ogni bambino il suo arcobaleno, segno dell’amicizia con Dio, fotocopiando il disegno che segue a pag. 70
CLASSE PRIMA
67
GOCCE DI MIELE
ARCOBALENO D’AMICIZIA
CANTIAMO AL COMPUTER Cantiamo la storia dell’arca di Noè.
L’ARCA DI NOÈ Il diluvio è arrivato, il mondo intero si è allagato. Ma sull’arca di Noè tutti in salvo son perché: RIT. C’è Noè e la sua famiglia, gli animali che meraviglia, maschio e femmina di ogni animale il Signore non ha uguale!
68
CLASSE PRIMA
La colomba ha volato e un ramo d’ulivo ha riportato. L’arcobaleno con i suoi colori invita tutti a guardare fuori. RIT. C’è Noè e la sua famiglia...
PAGINA DEI VALORI
CHE COS’È UN VALORE? UN VALORE È UNA COSA MOLTO IMPORTANTE, PIÙ PREZIOSA DI UN TESORO PERCHÉ FA BENE ALLA NOSTRA VITA. Dentro l’argomento Concludiamo il discorso sull’amicizia sottolineando che essa rappresenta un valore, cioè una cosa molto importante per l’uomo.
Completiamo Per introdurre il concetto dell’amicizia come un grande valore, facciamo completare la pag. 28 del libro di testo e la scheda di pag. 65.
CANTIAMO UN MONDO DI VALORI RIT. I valori sono tanti, difficile dirli tutti quanti! L’importante è ricordare: il prossimo dobbiamo amare! L’amicizia è il primo valore di chi ci sta accanto per ore, di chi ci aiuta nelle difficoltà e dice sempre la verità. RIT. I valori sono tanti...
La gioia è la prova siamo felici di una cosa nuova. Quando vedi un sorriso sopra il nostro viso. RIT. I valori sono tanti...
E poi la fiducia c’è, tu la scopri dentro di te e ti dice che ce la farai nel cammino che percorrerai. RIT. I valori sono tanti...
Regalare il proprio perdono è fare agli altri uno splendido dono, perché anche noi abbiamo sbagliato e qualcuno ci ha perdonato. RIT. I valori sono tanti...
Riuscire a prendersi cura della splendida natura e della nostra famiglia è proprio una meraviglia! RIT. I valori sono tanti...
CLASSE PRIMA
69
PAGINA DEI VALORI
GIOCHIAMO A... come amicizia - attività collegata a pag. 28 del testo.
CANTIAMO Continuiamo il discorso sull’amicizia con la canzone (anche nel CD Audio traccia n. 10).
AMICIZIA È Qualcuno con cui giocare, qualcuno da amare, qualcuno con cui è bello stare... RIT. È un amico, è al tuo fianco, in ogni momento ci è sempre accanto.
Qualcuno da aiutare, qualcuno che ci sa perdonare, qualcuno che sa ascoltare... RIT. È un amico, è al tuo fianco...
È chi ci vuol bene così come siamo li per lì e in ogni momento del dì... RIT. È un amico, è al tuo fianco...
Ascoltiamo Per concludere il tema dell’amicizia raccontiamo ai bambini la bellissima storia de “I musicanti di Brema” dei fratelli Grimm. Aiutiamo i bambini a comprendere come “I musicanti di Brema” riescono, con la forza dell’amicizia, a superare ogni difficoltà e a vivere felici.
Storie da raccontare I MUSICANTI DI BREMA C’era una volta un asino che aveva lavorato tanto per tutta la vita. Ormai vecchio, non era più capace di portare pesi e si stancava facilmente, per questo il suo padrone aveva deciso di relegarlo in un angolo della stalla ad aspettare la morte. L’asino però non voleva trascorrere così gli ultimi anni della sua vita. Decise allora di andarsene a Brema, dove sperava di poter vivere facendo il musicista. Si era incamminato da poco quando incontrò un cane, magro e con il fiatone. – Come mai hai il fiatone? – gli chiese. – Sono dovuto scappare in tutta fretta per salvarmi dal mio padrone che voleva uccidermi, perché ora che sono vecchio non gli servo più – gli rispose il cane. – Vieni a Brema con me. – suggerì l’asino – Laggiù faremo fortuna con la musica: io suonerò il liuto e tu mi darai il ritmo con il tamburo. Il cane accettò la proposta e s’incamminò con il nuovo amico. Poco dopo incontrarono un gatto che miagolava disperato. – Cosa ti è successo, perché ti lamenti tanto? – gli chiese l’asino.
70
CLASSE PRIMA
PAGINA DEI VALORI
– Sono vecchio e mi fanno male le ossa, per questo devo stare al caldo. Ma ieri, vedendomi riposare vicino al caminetto, il mio padrone si è arrabbiato e mi ha cacciato da casa... ora non so proprio dove andare! – rispose singhiozzando il gatto. – Allora vieni a fare il musicista con noi a Brema, potrai suonare il flauto – gli dissero i due amici. Il gatto pieno di speranza si unì a loro. Passando davanti ad una fattoria, furono distratti da un gallo che schiamazzava rincorso da una vecchia contadina. – Mi vuole tirare il collo! Vuole me perché non ha un tacchino da cucinare per il pranzo della domenica! Mi vuole tirare il collo! – urlava terrorizzato. I tre compari gli gridarono: – Vieni con noi! Con la tua bella voce conquisteremo Brema! Non ebbero il tempo di aggiungere altro che, appollaiato sulla schiena dell’asino, sentirono il gallo che li incitava: – Corriamo, corriamo, amici, prima che la padrona mi acchiappi! Una corsa disperata fino al bosco. Lì finalmente i quattro musicanti ripresero fiato, finché sentirono dei rumori. Nascosti tra i cespugli videro una casa da dove arrivavano urla, risate e... profumo d’arrosto! Erano così stanchi e così affamati! Piano piano si avvicinarono alla casa e guardarono all’interno dalla finestra. In mezzo alla stanza c’era un tavolo colmo di cose buone: un tacchino ripieno, salumi vari, formaggi di tutti i tipi, pane d’ogni forma, torte stupende, frutta profumata... ma quello era il covo dei briganti e, se li avessero visti, sarebbe stata la loro fine! Loro, però, avevano fame e, nascosti tra i cespugli, studiarono un piano per spaventare i briganti e costringerli a scappare. Nel buio della notte si avvicinarono alla finestra. In silenzio l’asino appoggiò le zampe sul davanzale, il cane balzò sul dorso dell’asino, il gatto si arrampicò fin sulla testa del cane e il gallo si appollaiò sulle spalle del gatto. Ad un cenno dell’asino diedero inizio al loro primo concerto: era un ragliare, abbaiare, miagolare e schiamazzare, un vero inferno! Terrorizzati, i quattro briganti scapparono e, nella corsa al buio, furono colpiti da un essere che calciava, graffiava, mordeva e beccava! Non tornarono più in quel luogo, mentre i quattro amici si precipitarono all’interno della casa, si sedettero intorno al tavolo... e... forse sono ancora lì che mangiano e ridono, che ridono e mangiano... Domande guida • Quale insegnamento possiamo ricevere da questa storia? • Cosa ha permesso ai quattro amici di cacciare i briganti?
CLASSE PRIMA
71
PAGINA DEI VALORI
Lavoriamo Fotocopiamo la scheda seguente e facciamo riordinare le sequenze ai bambini.
72
CLASSE PRIMA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ
IL MONDO DELLE PARABOLE Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta del mondo delle parabole.
Impariamo
Completiamo
Per introdurre il tema delle parabole insegniamo ai bambini una semplice poesia che andrà memorizzata per aiutarli a ricordare.
Facciamo completare la pag. 29 del libro di testo.
Poesia: LE PARABOLE Le parabole son storie raccontate da Gesù per farci capire che nessuno ci ama di più, raccontano fatti di vita vera che scaldano il cuore quando viene la sera a chi vuol vivere seguendo il Signore, danno un messaggio di gioia e d’amore.
GUARDIAMO Guardiamo e ascoltiamo la parabola del Buon Pastore e aiutiamo i bambini a comprenderla con uno schema (pag. 29 del testo).
DIO = PASTORE. NOI = IL SUO GREGGE. PECORELLA SMARRITA = CHI SI ALLONTANA DALL’AMORE DI DIO.
GIOCHIAMO Per approfondire il tema facciamo con i bambini il gioco delle due strade: Il bene e il male - attività collegata a pag. 29 del testo.
CLASSE PRIMA
73
IL MO ND O DI GE SÙ Ascoltiamo Per approfondire il messaggio della parabola del Buon Pastore raccontiamo ai bambini una storia di vita familiare, molto vicina al loro vissuto.
Storie da raccontare IL LAMPADARIO DI EDO C’era una volta un papà che amava molto i suoi figli. Ne aveva quattro: Paolo, Edoardo, Diletta e Giacinta. Lui tutte le mattine li accompagnava a scuola, poi se ne andava al lavoro e tutte le sere amava mangiare in pace, con la famiglia al completo, senza il ronzio della televisione. Una sera, però, Edo non si presentò a tavola. Allora il padre si mise a cercarlo e lo trovò sotto le coperte nel suo lettino. – Che cos’hai piccolo, non stai bene? Hai forse la febbre? – chiese con amore. Il bambino scoppiò a piangere e disse tra le lacrime: – Vedi papà, oggi ho fatto una cosa terribile; ho disobbedito alla regola di non giocare con la palla in casa e ho rotto il lampadario del salotto, così ho pensato che tu non mi avresti voluto a cena. Allora il padre rispose: – Caro Edo, tu hai fatto una cosa sbagliata, ma hai capito il tuo errore. Io sono il tuo papà e ti voglio bene, non potrei mai cenare tranquillo sapendo che tu sei in camera a piangere. Sappi che io ti vorrò sempre bene e ti verrò sempre a cercare anche se dovessi fare delle cose molto brutte. – Davvero papà? Il papà fece cenno di sì con la testa e lo abbracciò, poi insieme si misero a tavola con il resto della famiglia. Quella sera mangiarono proprio con gusto: erano felici perché si volevano bene! Domande guida • Perché Edo non si presenta a cena? • Cosa fa il suo papà? • Perché lo va a cercare? • Sapresti fare un collegamento con la parabola del Buon Pastore? • Ti è mai capitata una cosa simile a quella che è successa ad Edo?
74
CLASSE PRIMA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ Lavoriamo Concludiamo il discorso facendo fare ai bambini la scheda seguente. • Scrivi la frase giusta accanto ad ogni disegno.
........................................................................................................... ...........................................................................................................
........................................................................................................... ...........................................................................................................
........................................................................................................... ...........................................................................................................
LA FAMIGLIA CENA FELICE QUANDO ARRIVA EDO CON IL PAPÀ. EDO PIANGE PERCHÉ HA COMBINATO UN GUAIO. IL PAPÀ VA A CERCARE EDO PERCHÉ GLI VUOLE BENE.
CLASSE PRIMA
75
L'Arte Racconta...
IL MONDO DEI MIRACOLI Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nel mondo dei miracoli di Gesù.
ASCOLTIAMO Ascoltiamo il miracolo del cieco Bartimeo e osserviamo il dipinto di El Greco (anche nel CD Audio traccia n. 11).
Completiamo Facciamo completare la pag. 30 del libro di testo.
Ascoltiamo Presentiamo ai bambini il racconto di un altro miracolo: la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Dalla Bibbia IL MIRACOLO DEI PANI E DEI PESCI In quel tempo Gesù prese a parlare alla folla del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: – Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta. Gesù disse loro: – Voi stessi date loro da mangiare. Ma essi risposero: – Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente. C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: – Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa. Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati in dodici ceste. Lc 9,11-17
GUARDIAMO
Per fissare meglio l’episodio, serviamoci del video animato che racconta il miracolo.
76
CLASSE PRIMA
Lavoriamo Presentiamo ai bambini la scheda seguente sul miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Istruzioni Far ritagliare le ceste lungo il perimetro esterno e piegare al centro verso l’esterno in modo da poter incollare le due parti. Piegare in senso opposto le due ali, che non devono essere assolutamente incollate insieme. Le due ali, infatti, dovranno essere incollate sulla fotocopia nei rettangoli con scritto colla. Piegando il riquadro verso destra o verso sinistra si vedranno le ceste vuote o le ceste piene.
CLASSE PRIMA
77
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 5
LA PASQUA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e riconosce il significato cristiano della Pasqua. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO •D io e l’uomo Scoprire nella Pasqua il centro della fede cristiana. Conoscere Gesù di Nazaret, crocifisso, risorto e come tale testimoniato dai cristiani. • L a Bibbia e le altre fonti Conoscere i principali simboli pasquali e il loro significato. • I valori etici e religiosi Riconoscere il valore della gioia cristiana legata alla Resurrezione di Gesù. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO La storia del chicco di grano
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
Gioco: Le fasi della natura.
pag. 31
Gesù muore pag. 32
Video fumetto: Gesù muore.
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Lavoretto 7: La Pasqua è Resurrezione.
Poesia e scheda operativa: È primavera pagg. 79-80 Storia: Veronica e il bruco pag. 81
La Pasqua pag. 66
Dalla Bibbia con scheda operativa: L’ingresso di Gesù a Gerusalemme pag. 82
Gesù risorge pag. 33
PAGINA DEI VALORI Il valore della gioia
Video fumetto: Gesù risorge. Canto: È Pasqua.
La gioia di Pasqua Lavoretto 8: Il bipag. 67 glietto di Pasqua.
Canto: Che gioia.
Storia e attività: Il coniglietto di Pasqua pag. 85
Audio: La leggen- Festività e simboli da del pettirosso. pag. 68
Approfondimenti e scheda operativa: Altri simboli pasquali pag. 87
pag. 34
Il simboli della Pasqua pag. 35
78
CLASSE PRIMA
ILLA MI OPAMO SQ UA ND O
LA STORIA DEL CHICCO DI GRANO Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nel mistero della Pasqua partendo dall’osservazione di quello che avviene in natura: dal seme che si svuota e muore nasce una pianta rigogliosa; dal bruco che non c’è più viene una splendida farfalla; dall’uovo che si rompe nasce un vispo pulcino...
Completiamo Iniziamo il percorso facendo completare la pag. 31 del libro di testo.
GIOCHIAMO Presentiamo il gioco Le fasi della natura attività collegata a pag. 31 del testo.
Ascoltiamo Per introdurre il tema della primavera, come momento dei cambiamenti, facciamo ascoltare ai bambini la poesia.
Poesia È PRIMAVERA È primavera, il pesco si copre di fiori profumati neve e freddo sono passati! Torna la rondine da lontano e il passerotto fa il suo nido sopra un ramo. Svolazza la farfalla sopra il prato e lo scoiattolo esce dalla tana mezzo addormentato! Dalla chioccia nascono i pulcini e c’è il sorriso sul volto dei bambini perché più calde si fanno le giornate che si allungano dal sole illuminate.
79
LA PA SQ UA Lavoriamo Presentiamo ai bambini la scheda seguente legata alla poesia e facciamo scrivere sotto ogni immagine la frase giusta. Poi facciamo ordinare le immagini con i numeri da 1 a 8.
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...........................................................................................................
...........................................................................................................
...........................................................................................................
...........................................................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
...................................................................
80
CLASSE PRIMA
ILLA MI OPAMO SQ UA ND O Ascoltiamo Per approfondire il tema della primavera presentiamo la storia seguente.
Storie da raccontare VERONICA E IL BRUCO A Veronica piace moltissimo stare in giardino. Il giardino è grande e nessuno lo conosce bene come lei. C’è un alberello che preferisce più di tutti, quello che è nato dal seme che lei stessa ha sepolto nella terra. Su quell’albero ci sono i nidi degli uccelli, nella corteccia vivono le vespe, tra le radici le formiche e, ogni tanto, tra le foglie passeggiano i bruchi. Veronica guarda i bruchi con particolare interesse: sono, infatti, i suoi animali preferiti. Sono così divertenti quando si rannicchiano e poi si stiracchiano per andare avanti! Un mattino vede uno dei suoi amici bruchi che pende da un ramoscello, apparentemente senza vita: il suo corpicino è coperto per metà da una pellicola biancastra. Il giorno dopo il bruco è del tutto scomparso e al suo posto è apparso un involucro che sembra una fogliolina appassita. Passano i giorni, addirittura alcune settimane e un giorno Veronica, passando accanto al ramo, nota uno strano movimento... Che cosa succederà? Lentamente nell’involucro si forma un piccolo buco da cui esce un animaletto sottile che, poco per volta, distende grandi ali colorate. Due, tre tentativi ed ecco una bellissima farfalla prende il volo! J. Osterwalder, Raccontami una storia che parla di Dio, LDC
Domande guida • Cosa ama fare Veronica? • Che cosa preferisce osservare e perché? • Cosa succede un bel mattino? • Cosa scopre Veronica dopo qualche settimana?
• Il bruco è morto? • Possiamo paragonare questo racconto alla storia di Gesù? Perché?
Costruiamo Facciamo ritagliare da Pagine Colorate le pagg. 19-20 e facciamo costruire il lavoretto sulla Resurrezione.
CLASSE PRIMA
81
LA PA SQ UA
GESÙ MUORE Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta degli ultimi giorni di Gesù a Gerusalemme.
Ascoltiamo Per introdurre il tema della passione e morte di Gesù narriamo ai bambini il racconto dell’entrata di Gesù a Gerusalemme.
Dalla Bibbia
GUARDIAMO
L’INGRESSO DI GESÙ A GERUSALEMME Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: – Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli! Mc 11,7-10
Guardiamo in classe il video che racconta la storia della morte di Gesù sulla croce (pag. 32 del testo).
Completiamo Facciamo completare la pag. 32 del libro di testo e la scheda di pag. 66.
Lavoriamo Presentiamo ai bambini la scheda seguente. • Trova e cancella le parole asinella - mantelli - ulivo - palme. Riordina le lettere rimaste e scoprirai il saluto della folla a Gesù. Per capire cosa significa risolvi l’esercizio successivo. O P M A
S A A S
U L N I
L M T N
I E E E
V N L L
O N L L
A A I A
___ ___ ___ ___ ___ ___ CHE SIGNIFICA: ___ ___ ___ ___
___
___ ___ ___
• Raccogli le lettere seminate sulla strada che porta l’asina da Gesù.
O L
82
CLASSE PRIMA
D
A E
D I
O
ILLA MI OPAMO SQ UA ND O
GESÙ RISORGE Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini ad entrare nel grande mistero della Resurrezione.
Completiamo Facciamo completare la pag. 33 del libro di testo e la scheda di pag. 67.
GUARDIAMO Guardiamo e ascoltiamo il video che racconta la storia della Resurrezione di Gesù (pag. 33 del testo).
CANTIAMO Ascoltiamo e insegniamo ai bambini il canto di Paqua (anche nel CD Audio traccia n. 41).
Costruiamo Facciamo ritagliare e costruire da Pagine Colorate il biglietto di auguri pasquale, poi facciamolo completare.
È PASQUA La natura si è risvegliata che meravigliosa giornata, gli uccelli cantano in cielo, il seme è diventato un melo. RIT. P er dire al mondo che è Pasqua, è risorto Gesù è Pasqua dillo a tutti anche tu... C’è una dolce brezza le campane suono di dolcezza, le uova scartano i bambini quelli grandi e quelli piccini. RIT. Per dire al mondo che...
CLASSE PRIMA
83
PAGINA DEI VALORI
IL VALORE DELLA GIOIA
UN VALORE È UNA COSA La gioia è l’emozione che si prova quando MOLTO IMPORTANTE, PIÙtua vita. sei contento di te e della PREZIOSA DI UN TESORO La gioia inizia dentro di te e piano piano PERCHÉ FA BENE ALLAda dividere con gli altri. si diffonde, è un dono NOSTRA VITA. Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini a riconoscere nella gioia un grande valore.
CANTIAMO Introduciamo il tema della gioia con un canto (anche nel CD Audio traccia n. 12).
CHE GIOIA Quando nasce un bambino quando la mamma mi dà un bacino quando apro un regalino... RIT. Ecco sento salire un’emozione che non può finire son felice e voglio gridare a tutto il mondo raccontare... Quando con gli amici giochiamo quando poi insieme cantiamo quando nel prato corriamo... RIT. Ecco sento salire... Quando leggiamo una storia bella quando mangio una caramella quando guardo una stella... RIT. Ecco sento salire...
84
CLASSE PRIMA
Completiamo Facciamo completare la pag. 34 del libro di testo.
PAGINA DEI VALORI
Ascoltiamo Per approfondire raccontiamo la storia del coniglietto di Pasqua.
Storie da raccontare IL CONIGLIETTO DI PASQUA Questa mattina Stefano si è alzato urlando: – Papà, papà, il coniglietto di Pasqua è passato? Cerchiamo le uova! Paolo, il fratello minore esclama: – Ma i conigli mica fanno le uova! – È vero. – dice la mamma – Il coniglio di Pasqua è un segno. I segni servono per far capire cose importanti. In primavera nascono molti coniglietti e molte uova si aprono per far uscire i pulcini. Sia i conigli che le uova sono segno di vita nuova e ricordano che Gesù è risorto. Per ricordare la gioia di questo avvenimento il coniglietto di Pasqua nasconde tante uova di cioccolato per tutta la casa, per la felicità dei bimbi golosi. Allora che aspettate? Buona caccia piccoli cercatori! I due bambini tutti incuriositi cominciano a cercare le uova e, dopo averle trovate, fanno una scorpacciata di dolcezza! – Ma il coniglietto di Pasqua allora esiste veramente? – esclama Paolo. Tutti ridono contenti e si preparano a festeggiare la Pasqua nella gioia.
CLASSE PRIMA
85
LA PA SQ UA
I SIMBOLI DELLA PASQUA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta dell’ambiente che li circonda durante il periodo pasquale.
Completiamo Per introdurre l’argomento facciamo completare la pag. 35 del libro di testo e la scheda di pag. 68.
ASCOLTIAMO Approfondiamo il discorso dei simboli ascoltando La leggenda del pettirosso (anche nel CD Audio traccia n. 13).
Leggenda IL PETTIROSSO Quando Dio creò il mondo diede il nome ad ogni essere vivente. Chiamò a sé l’animale dal collo lungo e disse: – Giraffa, questo sarà il tuo nome. Poi chiamò il felino dal grande ruggito e gli disse: – Tu sarai il leone, re di ogni foresta. E così continuò finché arrivò all’uccellino dalle piume marroni. – Vediamo – gli disse – tu sei un bell’uccellino... ti chiamerò... pettirosso! – Pettirosso, ti sembra il nome giusto per un uccellino tutto marrone?! – Bene – rispose Dio – vorrà dire che ti dovrai guadagnare il nome. – Guadagnare il nome, come faccio? – domandò. – Questo dovrai scoprirlo da solo – in questo modo Dio lo congedò. Allora l’uccellino cercò un modo per riuscire a colorarsi le piume; pensò e ripensò ed ecco gli venne un’idea. Vide un campo ricoperto da splendidi papaveri rossi e pensò: “Mi ci butterò in mezzo, così dopo un bagno di papaveri mi rimarrà un po’ di rosso addosso...”. Quindi si rotolò tra i papaveri! Poi volò al fiume per specchiarsi, ma nemmeno un puntino di rosso si era impresso nelle sue piume marroni. Un giorno si ferì una zampetta e qualche gocciolina di sangue gli macchiò le piume. “Ci sono riuscito” pensò ma, come si bagnò, tutto ritornò come prima, più marrone che mai. Scoraggiato l’uccellino smise di pensare a come poteva guadagnarsi il nome e continuò la sua vita, ma ecco che un giorno, mentre si stava riposando, vide una grande folla e un uomo con una croce. Era Gesù sulla Croce. Le spine della corona che stringeva la fronte si conficcavano nella sua carne facendo uscire grosse gocce di sangue. L’uccellino marrone, vedendo la sofferenza di Gesù, sentì tanta pietà per Lui. Gli si avvicinò con un leggero bisbiglio: – Mi dispiace che soffri così tanto, come posso aiutarti? Gesù non rispose, tanto stava soffrendo. Allora tentò di portargli aiuto. “Forse se riesco a togliere una spina sentirà meno dolore” pensò, e col becco afferrò una piccola spina, tirò forte e nel balzo le sue piume si macchiarono di rosso. Gesù aprì gli occhi, lo guardò fisso e con un filo di voce lo ringraziò, poi spirò.
86
CLASSE PRIMA
ILLA MI OPAMO SQ UA ND O Profondamente rattristato l’uccellino tornò al nido. Passando sopra il fiume vide che aveva il petto rosso, tutto rosso. “Sarà una macchia del sangue di quell’uomo buono” pensò, e si immerse nell’acqua del fiume per lavarsi, ma... sorpresa! La macchia non se ne andava. Da quel giorno l’uccellino conservò, come prova di amore, quelle gocce di sangue sul suo cuoricino. Così, finalmente, era riuscito a guadagnarsi il nome. Approfondimenti: altri simboli pasquali Spieghiamo ai bambini che il pettirosso è un simbolo della PASSIONE di Gesù, cioè della sua sofferenza, mentre altri animali ricordano la RISURREZIONE e la VITA ETERNA, senza fine. La farfalla che nasce dal bozzolo ricorda Gesù che esce dal sepolcro, mentre il gallo che annuncia il nuovo giorno ricorda l’alba della Risurrezione. Un animale che ricorda la vita eterna è, invece, il pavone perché ogni anno, in autunno, le piume di questo animale cadono per rinascere in primavera e, secondo antiche leggende, la sua carne non si decompone, cioè non muore.
Lavoriamo Fotocopiamo la scheda per ogni bambino, facciamo ritagliare e incollare sul quaderno i disegni da completare con i termini che rappresentano: Passione-Resurrezione-Annuncio-Vita eterna.
CLASSE PRIMA
87
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 6
LA CHIESA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno si confronta con l’esperienza religiosa e riconosce nella chiesa il luogo di culto dei cristiani. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO •D io e l’uomo Riconoscere il valore della domenica come giorno sacro che ricorda la Risurrezione di Gesù. • I l linguaggio religioso Scoprire la presenza e conoscere la funzione dell’edificio chiesa. Comprendere il valore simbolico della croce. • I valori etici e religiosi Conoscere i luoghi sacri delle religioni più diffuse al mondo per maturare forme di rispetto. • L a Bibbia e le altre fonti Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Libri sacri
Storia: Dimmi, la Bibbia che cos’è?
pag. 36
pag. 89
Scheda operativa: I Vangeli pag. 90 L’ARTE RACCONTA... L’edificio chiesa
Gioco: La chiesa.
Storia: Dove abita Dio pag. 91 Scheda operativa: Gli edifici pag. 92
pag. 37
Ogni domenica è Pasqua pag. 38
Approfondimento: Gli elementi della chiesa.
Luoghi di preghiera
Approfondimento: Le religioni.
Conversazione: I luoghi di preghiara pag. 94 Scheda operativa: In chiesa pag. 94
Gioco: Segni e significato.
Storia e scheda operativa: La medaglia miracolosa pagg. 95-96
pag. 39
Il segno della croce pag. 40
88
CLASSE PRIMA
È domenica pag. 69
Lavoretto 9: La chiesa.
Storia: La domenica degli animali pag. 93
IL LA MI OCHMO IESND AO
LIBRI SACRI Dentro l’argomento Introduciamo i bambini alla scoperta della Bibbia come libro sacro dei cristiani e aiutiamoli a comprendere che ogni religione ha i suoi testi sacri.
Ascoltiamo Introduciamo l’argomento raccontando ai bambini questa storia su che cos’è la Bibbia per i credenti.
Storie da raccontare DIMMI, LA BIBBIA CHE COS’È? Una sera, prima di addormentarsi, Adelaide chiede alla mamma: – Ma tutte le cose che mi racconti su Gesù e sul suo vero papà, Dio, chi te le ha dette? La mamma allora va a prendere un grande libro e lo porge alla piccola dicendo: – Tutte le cose che so su Dio e su Gesù le ho scoperte leggendo questo libro, la Bibbia. Non soddisfatta la piccola incalza: – Ma, dimmi mamma, la Bibbia che cos’è? Allora la mamma comincia a spiegare: – Questo che vedi è un libro molto antico e molto speciale per i cristiani, è come una lettera d’amore che Dio ha scritto a tutti gli uomini che desiderano conoscerlo. In queste pagine sono raccontate tante storie su come Dio ama e sta vicino agli uomini. Leggendo la Bibbia possiamo conoscere il cuore di Dio e il suo grande amore per noi, imparare a vederci con i suoi occhi e distinguere quali sono i comportamenti che ci rendono felici, perché fanno venir fuori il meglio di noi e ci avvicinano di più a Lui. Poi, attraverso la Bibbia, possiamo conoscere meglio Gesù e i suoi insegnamenti... Adelaide interrompe la mamma: – È un po’ come i disegni che ti faccio a scuola per dirti quanto ti voglio bene? La mamma sorride e risponde: – Si, è proprio come i tuoi disegni. Con questo libro Dio ci dice quanto ci vuole bene. La piccola fa un sospiro e prima di addormentarsi parla tra sé: “Allora la Bibbia è proprio un libro importante!!”. Domande guida • Cosa capisce Adelaide dalla spiegazione della mamma? • Perché la Bibbia è un libro importante?
Completiamo Facciamo completare la pag. 36 del libro di testo.
CLASSE PRIMA
89
LA CH IES A Lavoriamo Presentiamo ai bambini la scheda seguente sui Vangeli.
Approfondimenti Spieghiamo che nel Nuovo Testamento sono quattro i libri che raccontano la storia di Gesù e si chiamano Vangeli. Coloro che li hanno scritti prendono il nome di evangelisti e sono: Marco, Matteo, Luca e Giovanni. Due di loro, Matteo e Giovanni, erano amici intimi di Gesù, mentre gli altri hanno conosciuto due apostoli: Luca ha scritto seguendo i racconti di Paolo e Marco ascoltando Pietro. •A d ogni evangelista corrisponde un simbolo. Scrivi su ogni libro il nome dell’autore facendo corrispondere una lettera ad ogni spazio, poi completa le frasi e colora.
Vangelo di
Vangelo di
M — — — ——
M ————
Vangelo di
Vangelo di
L ———
G ———————
Il simbolo dell’evangelista Marco è il .............................................................. Il simbolo dell’evangelista Matteo è l’ . ........................................................... Il simbolo dell’evangelista Luca è il ................................................................... Il simbolo dell’evangelista Giovanni è l’ ........................................................
90
CLASSE PRIMA
L'Arte Racconta...
L’EDIFICIO CHIESA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta della chiesa come luogo sacro dei cristiani.
Ascoltiamo Per introdurre il tema della chiesa è necessario prima spiegare ai bambini che tutti i cristiani formano la Chiesa, cioè la grande famiglia di Dio, e che la stessa parola indica anche il luogo dove ci si riunisce per partecipare alla Santa Messa che celebra la morte e risurrezione di Gesù. Poi raccontiamo la storia.
Storie da raccontare DOVE ABITA DIO Passeggiando con la zia e la sorellina per le vie del centro della città, Paolo viene attratto dalla facciata della cattedrale e dal suo grande portone; allora incuriosito chiede: – Ma zia, Dio abita in quella chiesa tanto grande o in quella più piccola dove ci portano mamma e papà a messa la domenica? Giacinta, con il suo fare da “saputella” immediatamente lo interrompe: – Ma Paolo, cosa dici, Dio abita in cielo! Non è vero zia? Poi, entrambi, curiosi di una risposta, si voltano verso la zia che non può sottrarsi alla richiesta e decide di raccontare loro una storia: – Tanto tempo fa, quando ancora nelle case non c’era l’acqua corrente, un contadino che stava tornando stanco dalla dura giornata di lavoro nei campi si avvicinò al pozzo e, con il sole del tramonto che gli illuminava la ruvida pelle del viso, attinse dell’acqua per bere. Era un uomo alto, robusto e forte e con le grosse mani prese il secchio di legno e lo portò alla bocca per bere. La brezza della sera gli rinfrescò i capelli scompigliati e l’acqua gli bagnò parte della maglietta pregna del sudore del giorno. Un bambino che stava giocando vicino al pozzo guardò la scena in silenzio; l’uomo era così grande che gli sembrava un vero gigante! Dopo un po’, il contadino si accorse di lui e gli domandò: «Ehi, piccoletto, lo sai cosa c’è in fondo al pozzo?». Il bambino, intimorito ma anche incuriosito dalla domanda, rispose: «No, non lo so, e tu lo sai?». «Certo – rispose l’uomo, alzandosi – lì dentro ci sta Dio!». «Non ci credo, la mamma mi ha detto che Dio sta in cielo e nella chiesa del paese – disse il piccolo – se è vero, fammi vedere!». Allora il contadino si tirò su le maniche e con le grosse mani sollevò il bambino affinché potesse vedere nel fondo del pozzo e gli disse: «Lo vedi Dio?». «No, io vedo solo la mia immagine riflessa nell’acqua ferma, come in uno specchio. Nel pozzo, adesso, ci sono io». «Bene – concluse l’uomo adagiando il bambino di nuovo a terra – adesso hai capito dove abita Dio!». Detto questo se ne andò. Finito di ascoltare la storia, Giacinta dice al fratellino: – Hai capito Paolo? Avevamo ragione tutti e due, anche se la prima casa di Gesù è il nostro cuoricino. Domande guida • Cosa chiede Paolo alla zia? • Cosa risponde Giacinta sicura?
• Perché la zia si mette a raccontare una storia? • Cosa capiscono alla fine Giacinta e Paolo?
CLASSE PRIMA
91
L'Arte Racconta...
Completiamo Facciamo completare la pag. 37 del libro di testo.
GIOCHIAMO Presentiamo il gioco La chiesa - attivitĂ collegata a pag. 37 del testo.
Lavoriamo Presentiamo ai bambini la scheda seguente per far comprendere la diversa funzione degli edifici. • Scrivi il nome e la funzione dei vari edifici.
............................................................................................
............................................................................................
............................................................................................
............................................................................................
92
CLASSE PRIMA
LA CH IES A
OGNI DOMENICA È PASQUA Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere il significato profondo della domenica, giorno della Resurrezione.
Ascoltiamo Per introdurre il tema usiamo una storia che fa comprendere come senza Gesù non ci sarebbe domenica.
Storie da raccontare LA DOMENICA DEGLI ANIMALI Una leggenda africana racconta che un giorno tutti gli animali della foresta si riunirono sotto un grosso albero per discutere su un argomento molto importante: avere la domenica come gli uomini. Il re della foresta, il leone, spiegò: – È molto semplice. Se un giorno cacciando riesco a prendere una gazzella e posso divorare la sua tenera carne, quel giorno per me diventa domenica. Il cavallo nitrì: – A me basta un’ampia pianura dove galoppare, perché sia domenica. Il maiale grugnì: – Datemi un trogolo colmo e un bel sacco di ghiande ed ecco la mia domenica! Il ghiro sbadigliò: – Io ho bisogno solo di un ramo robusto dove poter dormire, perché arrivi per me la domenica. Gli animali parlarono per ore e ore e tutti i loro desideri furono esauditi: ma non ci fu nessuna domenica per loro! Infine giunsero gli uomini che li derisero dicendo: – Sciocchi animali! Non sapete dunque che è domenica solo il giorno in cui si parla con Dio come con un amico? Il segreto della vita, Guida didattica, Le Stelle, MI
Domande guida • Come vorrebbero gli animali la loro domenica? • Perché, anche se i loro desideri vengono esauditi, non hanno la domenica? • Qual è il significato e lo scopo della domenica per i cristiani? • Tu come passi la tua domenica?
Completiamo Facciamo completare la pag. 38 del libro di testo e la scheda di pag. 69.
APPROFONDIAMO Scopriamo quali sono e che funzione hanno i diversi elementi della chiesa (pag. 38 del testo).
Costruiamo Facciamo ritagliare da Pagine Colorate il modellino della chiesa e facciamola costruire inserendo gli elementi al posto giusto.
CLASSE PRIMA
93
LA CH IES A
LUOGHI DI PREGHIERA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta dei luoghi sacri appartenenti ad altre religioni.
Ascoltiamo Per introdurre il tema dei luoghi sacri chiediamo ad alcuni bambini di diverse religioni, presenti nella scuola, di venire nella nostra classe a parlare del luogo dove vanno a pregare.
Domande guida • In quale giorno vai nel tuo luogo sacro? • Cosa fai quando ci vai? • Come ti vesti?
Completiamo Facciamo completare la pag. 39 del libro di testo.
Lavoriamo Presentiamo ai bambini la scheda seguente e facciamo colorare solo le azioni che si possono fare in chiesa.
94
CLASSE PRIMA
APPROFONDIAMO Scopriamo insieme a dei bambini di religione diversa come si chiamano i luoghi di preghiera non cristiani.
IL LA MI OCHMO IESND AO
IL SEGNO DELLA CROCE Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta dei segni e dei simboli presenti nell’ambiente che li circonda.
GIOCHIAMO Per introdurci nel tema usiamo il gioco Segni e significato - attività collegata a pag. 40 del testo. Con esso accompagniamo i bambini alla scoperta del linguaggio dei segni e dei simboli presenti nella realtà che ci circonda.
Completiamo
Ascoltiamo Spieghiamo ai bambini che, oltre alla croce, i cristiani spesso portano al collo anche medaglie di Maria, la madre di Gesù, come segno di affidamento e di protezione. Raccontiamo la storia della medaglia miracolosa legata alle apparizioni di Rue du Bac a Parigi.
Facciamo completare la pag. 40 del libro di testo.
Storie da raccontare LA MEDAGLIA MIRACOLOSA Caterina Labouré, una giovane suora che abitava nel convento delle Figlie della Carità di Parigi, una notte si sentì chiamare per nome: – Suor Labouré! Suor Labouré! Svegliatasi, guardò da dove proveniva la voce e vide un Fanciullo vestito di bianco, tra i quattro e i cinque anni, che le disse: – Vieni in cappella; la Madonna ti aspetta. Fu quella la prima volta che la giovane vide la Madonna e conversò a lungo con Lei. Poi il Fanciullino la ricondusse nella stanza. Caterina pensò che il Fanciullino fosse il suo angelo custode. La Madonna le apparve per altre due volte nella cappella del convento. Stava in piedi vestita di bianco con il velo lungo, appoggiata sopra un mezzo globo, e sotto i piedi c’era un serpente verdastro chiazzato di giallo. Dalle sue mani uscivano raggi splendenti e folgoranti. La Vergine le disse di far fare una medaglia secondo l’immagine che vedeva e le spiegò che i raggi sono le grazie, cioè i doni che Dio vuole concedere, tramite sua madre, agli uomini che le chiedono. Purtroppo molti di questi doni si perdono perché gli uomini non pregano più e quindi non chiedono. Maria salutò Caterina e le disse: – Ricorda, tutte le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia. Per questo motivo la medaglia fu chiamata “miracolosa”. Domande guida • Cosa è successo a Caterina? • Come vide la Madonna?
• Cosa le chiese di fare? • A cosa sarebbe servita la medaglia miracolosa?
CLASSE PRIMA
95
LA CH IES A Lavoriamo Presentiamo ai bambini il disegno della medaglia e facciamolo colorare.
96
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1
IL MIO MONDO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette su Dio Padre e si confronta con l’esperienza religiosa. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO •D io e l’uomo Riconoscere nei cambiamenti del proprio corpo i segni della crescita e i doni di Dio. • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcune semplici pagine bibliche. • I valori etici e religiosi Sviluppare atteggiamenti di collaborazione nel rapporto con gli altri. Apprezzare il valore dell’onestà nella vita sociale delle persone. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Un mondo di emozioni
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
Canto: La scuola, che meraviglia!
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
M.I.O. BOOK DOCENTE
Poesia e attività: La valigia dei ricordi
pag. 1
pag. 99
Gioco: Sensazioni ed emozioni pag. 100
Nel mondo cresco...con tante persone pagg. 2-3
Giochi: Il corpo; Gli ambienti. Approfondimento: Il viaggio della vita.
Io sono pag. 1
Gioco e scheda operativa: Il volto ci parla
Il dono del corpo pagg. 101-102 pag. 2 Schede: La comunicazione; Al mio risveglio questa mattna... pagg. 101-102
Storia: L’albero che diceva sempre di no pagg. 103-104
Scheda: I luoghi per crescere pag. 104
Io: un mondo straordinario
Video cartone: I doni del Signore.
Sono un essere vivente
pag. 4
pag. 3
GOCCE DI MIELE I doni del Signore
Come l’uomo non c’è nessuno
pag. 5
pag. 4
Per crescere nel mondo
pag. 105
Attività: La mia settimana pag. 106
Scheda: Per crescere ho bisogno di... pag. 107
pag. 6
PAGINA DEI VALORI La collaborazione
Gioco: Lo scrigno dei talenti
Approfondimento: “Tuttomondo” di Keith Haring.
Storia e scheda operativa: Il giardino degli animali
Video cartone: San Francesco e i briganti. Approfondimento: Montecasale.
Storia: Il racconto di frate Manfredo
pagg. 108-110
pag. 7
GOCCE DI MIELE San Francesco e i briganti pag. 8
pag. 111
Canto: Mi fido, ti fidi.
IL MI O MO ND O
UN MONDO DI EMOZIONI Dentro l’argomento In classe seconda i bambini già si conoscono e sicuramente sono felici di ritrovarsi dopo le lunghe vacanze estive. Introduciamo il nuovo anno ripartendo proprio dalle vacanze, che tutti avranno voglia e fretta di raccontare.
Completiamo Per introdurre il tema dei ricordi estivi facciamo completare la pag. 1 del libro di testo.
ontiamo Ascoltiamo, racc e lavoriamo Proponiamo la breve poesia di Simone De Beauvoir e facciamo raccontare ad ogni bambino le sue vacanze seguendo le domande guida. Poi realizziamo insieme la valigia dei ricordi.
Poesia “Ritornammo con la testa piena di ricordi: azzurri, rossi, dorati...”. Domande guida • Quali sono i ricordi azzurri, rossi e dorati delle tue vacanze? • Quali altri colori vorresti inserire per i tuoi ricordi? La valigia dei ricordi Fotocopiamo, ingrandita in un foglio A4, l’immagine seguente e chiediamo ai bambini di disegnare i luoghi delle loro vacanze dentro la valigia. Successivamente chiederemo di associare ogni ricordo (disegno) ad un colore: vacanze al mare/azzurro - montagna/verde - città/arancione - piscina/giallo parco giochi/rosso... Per finire in classe faremo “l’angolo dei ricordi colorati”, prendendo dei bristol dei colori scelti dai bambini e attaccandoci sopra le valigie con i disegni associati.
CLASSE SECONDA
99
IL MI O MO ND O Giochiamo Spieghiamo ai bambini che i ricordi ci possono dare tante sensazioni (legate al corpo) e ci aiutano a ricordare emozioni diverse (legate al cuore). Aiutiamoli a comprendere la differenza con un gioco. Sensazioni ed emozioni Fotocopiamo in un foglio A4 e distribuiamo ad ogni alunno le sagome dei corpi di due bambini e il cuore. Poi diciamo ad alta voce una serie di condizioni fisiche ed emotive che i bambini dovranno scrivere dentro la sagoma corretta: corpo o cuore.
Sento freddo Ho fame Ho sonno
Elenco di condizioni fisiche ed emotive Mi fa male la Sono triste Sono arrabbiato Sono stupito pancia Mi dà prurito Mi sento Sono felice Sono stanco il naso allegro Mi tremano le Sento caldo Mi vergogno Rido gambe
Sono annoiato Piango Ho paura
CANTIAMO Concludiamo l’argomento con il canto La scuola, che meraviglia! (anche nel CD Audio traccia n. 14) LA SCUOLA, CHE MERAVIGLIA! Andare a scuola... che meraviglia! Andare a scuola...è una grande gioia! Tanti bambini, una grande famiglia! Quando hai amici, non esiste la noia! Giochiamo insieme, ci divertiamo, Questo è il segreto da imparare, a casa soli noi ci annoiamo! e vedrai, la scuola saprai amare! RIT. Tanti amici da scoprire, ci faranno divertire, tante cose impareremo e felici noi saremo! Andare a scuola, che bellezza! Quando entri, via la tristezza! Se amicizia tu farai, più ricco tu sarai!
100
CLASSE SECONDA
RIT. Tanti amici da scoprire...
IL MI O MO ND O
NEL MONDO CRESCO... CON TANTE PERSONE Dentro l’argomento Tornati dalle vacanze, se ci guardiamo, noteremo che siamo diversi: qualcuno è un po’ più alto, qualcuno ha perso i dentini e qualcun altro ha tagliato i capelli. Il nostro corpo cambia e questo ci fa capire che stiamo crescendo!
Completiamo Per introdurre il tema della crescita facciamo completare le pagg. 2-3 del libro di testo e le schede a pagg. 1-2 del Quaderno Attivo.
Giochiamo Facciamo notare ai bambini, attraverso un gioco, che il corpo che cambia è un segno della crescita e rappresenta il nostro primo modo di comunicare con gli altri.
Il volto ci parla Facciamo venire alla cattedra un bambino e chiediamogli di mimare una persona triste, una annoiata, una felice, una meravigliata, una arrabbiata, una impaurita e una pensierosa. La classe dovrà indovinare il messaggio che viene comunicato di volta in volta.
Lavoriamo Abbiamo bisogno del corpo per comunicare. Fotocopiamo la scheda seguente e facciamola completare ai bambini con: CHI PARLA-CHI ASCOLTA-MESSAGGIO.
LA COMUNICAZIONE
........................................................
........................................................
........................................................
CLASSE SECONDA
101
IL MI O MO ND O Lavoriamo Aiutiamo i bambini a comprendere che ogni emozione viene espressa in modi diversi con il corpo. Fotocopiamo la scheda seguente e distribuiamola a tutta la classe. Successivamente diciamo ai bambini di inserire, sotto dettatura, le azioni che seguono ogni emozione. • Scrivi l’emozione comunicata dal volto sotto ogni disegno, poi inserisci al posto giusto le parole dettate dall’insegnante.
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
....................................................
• Dettare il testo seguente senza dire dove va scritto. La gioia ci fa: urlare - saltare - baciare - abbracciare - cantare - piangere. La paura ci fa: scappare - sudare - tremare - rabbrividire - gridare - non capire più niente - bloccare chiudere gli occhi - nascondere. La tristezza ci fa: piangere - stare zitti - essere pensierosi - sentire senza forze - non avere voglia di niente. La rabbia ci fa: battere i piedi - dare calci - dare pugni - spaccare tutto - gridare - dire brutte parole - buttare in aria tutto.
Lavoriamo Fotocopiamo la scheda seguente per ogni bambino e facciamola completare.
AL MIO RISVEGLIO QUESTA MATTINA...
la prima cosa che ho visto è stata...
102
il primo suono che ho udito è stato...
CLASSE SECONDA
il primo odore che ho sentito è stato...
la prima cosa che ho assaporato è stata...
la prima cosa che ho toccato è stata...
IL MI O MO ND O Ascoltiamo Raccontiamo ai bambini una storia che li aiuti a capire come nessuno può vivere da solo, infatti per crescere abbiamo bisogno degli altri.
Storie da raccontare
GIOCHIAMO E APPROFONDIAMO Guardiamo l’approfondimento su “Il viaggio della vita” e presentiamo il gioco “Il corpo” (attività collegate a pagina 2 del testo).
L’ALBERO CHE DICEVA SEMPRE DI NO In un bosco viveva un grande albero, che pensava di essere il più forte e il più bello di tutti. Un giorno gli si avvicinarono due scoiattoli per vederlo da vicino, in quanto sarebbe stato un’ottima tana per loro, ma non fecero in tempo a salire che l’albero gridò: – Ehi voi! Cosa pensate di fare! Nessuno vi ha invitato a salire! I due scoiattoli gli dissero: – Per favore signor albero ci comporteremo proprio bene! Non ci dica di no! Lei sarebbe una splendida casa per noi! L’albero replicò: – Non vi do il permesso e quando dico di no, è no! Tutti scoraggiati i due se ne andarono, non riuscendo a capire perché un albero così bello fosse, però, così scontroso. Tutto soddisfatto l’albero, intanto, cominciò a sbadigliare e si addormentò, mentre da lontano un orsacchiotto si era messo ad osservarlo, cercando di capire se ci fosse in lui del miele. Tra sé pensò: “Voglio vedere da vicino se nei suoi incavi c’è del miele”, così cominicò a salire, ma proprio quando era quasi arrivato sentì una voce: – Mi hai messo un’unghia nell’occhio! – disse l’albero arrabbiato – Ti ordino subito di scendere! L’orsacchiotto impaurito disse: – Volevo solo vedere se nei tuoi incavi vi fosse del miele! Sai, quando penso al miele non bado più a quello che faccio, perdonami! – Io non ho miele da nessuna parte! E ti ho detto di scendere o ti butto giù io! L’albero raccolse tutte le sue forze e cominciò a tremare e a scuotersi così forte che l’orsacchiotto cadde giù, facendosi tanto male. L’albero era rimasto finalmente solo ed era contento. Gli animali del bosco si erano infatti messi d’accordo di lasciarlo in pace, visto che era così scostante ed antipatico. Un giorno l’albero cominciò a sentire un gran prurito e non riusciva a capire da cosa dipendesse, poi all’improvviso vide salire e scendere una miriade di termiti e così urlò loro: – Cosa credete di fare! Vi ordino di scendere immediatamente! Ma quelle si misero a ridere dicendo: – Non potrai mai cacciarci via, siamo tante! Infuriato l’albero tremò tutto, ma neanche una termite cadde a terra, anzi lo prendevano giro: – Scrollati pure quanto vuoi! Noi rimarremo qui! Per la prima volta nella sua vita l’albero non sapeva cosa fare perché non poteva imporre la sua volontà, allora cominciò a piangere: – Aiuto! Mi stanno riempiendo di buchi! Non sarò mai più bello come prima! L’orsacchiotto, che aveva sentito piangere, si avvicinò all’albero e, visto quello che stava accadendo, andò subito a chiamare la famiglia dei picchi, i quali, pur conoscendo bene l’albero (infatti pure loro tempo prima erano stati cacciati da lui), accorsero subito quando seppero la sventura che gli era capitata. In un batter d’occhio cominciarono a picchiettare con i loro laboriosi becchi e subito le termiti iniziarono a fuggire: l’albero si sentì bene e smise di piangere. Intanto l’orsacchiotto stava per andarsene quando sentì:
CLASSE SECONDA
103
IL MI O MO ND O – Ehi! Non andartene! Volevo dirti grazie! E volevo ringraziare gli amici che mi hanno aiutato! Quelle parole commossero l’orsacchiotto che tornò indietro. L’albero aggiunse: – Ho capito di non essere così forte da non aver bisogno di nessuno! E vorrei diventare vostro amico se voi lo volete! Da quel giorno tutti gli animali del bosco lo considerarono la loro casa e divennero grandi amici, così l’albero non visse mai più da solo. Bruno Ferrero
Domande guida • Perché l’albero pensa di non aver bisogno di nessuno? • Come si comporta con gli altri animali? • Quando si accorge che ha bisogno degli altri?
GIOCHIAMO Gli ambienti – attività collegata a pag. 3 del testo.
Lavoriamo Concludiamo il percorso presentando ai bambini la scheda che segue.
I LUOGHI PER CRESCERE • I nserisci nei fiori giusti le seguenti parole: STIRARE – SACERDOTE – COLAZIONE – CATTEDRA – PENTOLA – MAESTRA – TABERNACOLO – ALUNNO – LEGGIO – FEDELI – LAVAGNA – BIDELLA – LETTO – INGINOCCHIARSI – TELEVISIONE
................................
................................
..............................
...........................
..............................
Chiesa
...........................
Scuola
...............................
............................... ..............................
.............................. ................................
..............................
...........................
Casa
...............................
104
..............................
CLASSE SECONDA
IL MI O MO ND O
IO: UN MONDO STRAORDINARIO Dentro l’argomento In questa fase del percorso, aiutiamo i bambini a comprendere che ognuno di noi è unico ed irripetibile e possiede tante belle qualità.
Completiamo Introduciamo il tema presentando la pag. 4 del libro di testo e le schede di pagg. 3-4 del Quaderno Attivo.
I DONI DEL SIGNORE GUARDIAMO Approfondiamo l’argomento guardando al computer la storia “I doni del Signore”, un adattamento della parabola dei talenti (Mt 25,14-30), a pag. 5 del libro. Il testo è disponibile anche nel CD Audio traccia n. 15.
Giochiamo Proponiamo ai bambini un gioco utile per riconoscere i propri talenti.
LO SCRIGNO DEI TALENTI Fotocopiamo lo scrigno e consegniamolo ad ogni bambino. Sorteggiamo le coppie di giocatori e chiediamo ai componenti di ciascuna coppia di scrivere una qualità dell’altro dentro lo scrigno. Successivamente ciascuno potrà incollare il suo scrigno nel quaderno e dire se si riconosce quel “talento” o no.
CLASSE SECONDA
105
IL MI O MO ND O
PER CRESCERE NEL MONDO Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a riflettere su ciò che è veramente necessario per crescere bene.
Completiamo Introduciamo il tema presentando la pag. 6 del libro di testo.
Lavoriamo Facciamo realizzare ai bambini, nel proprio quaderno, una tabella sull’esempio di quella seguente. Nella prima colonna scriveremo i diversi giorni della settimana e nella seconda le attività che ognuno può legare ad essi.
Giorno
Attività
LUNEDÌ
scuola - TV - riposo - gioco/amici...
MARTEDÌ
scuola - TV - riposo - attività sportiva...
MERCOLEDÌ
scuola - TV - riposo - gioco/amici...
GIOVEDÌ
scuola - TV - riposo - attività sportiva...
VENERDÌ
scuola - TV - riposo - gioco/amici...
SABATO
riposo - gioco - compiti - coccole...
DOMENICA
riposo - passeggiata - Santa Messa - caramelle - dolciumi - coccole...
Domande guida • Qual è, seconde te, la cosa più importante per crescere? • C’è qualcosa a cui potresti tranquillamente rinunciare?
Lavoriamo Concludiamo il percorso presentando ai bambini la scheda che segue.
106
CLASSE SECONDA
IL MI O MO ND O
PER CRESCERE HO BISOGNO DI... • Scrivi sotto ogni disegno la giusta didascalia: DORMIRE – AMICI – LITIGARE – ABBRACCI – DERIDERE – MANGIARE – DOLCI – VIDEOGIOCHI – SCUOLA
......................................................................
......................................................................
......................................................................
......................................................................
......................................................................
......................................................................
......................................................................
......................................................................
......................................................................
• Colora le cornici secondo le indicazioni: - verde, cose importanti e necessarie per crescere bene; - giallo, cose necessarie anche se meno importanti; - rosso, cose non necessarie.
CLASSE SECONDA
107
PAGINA DEI VALORI
LA COLLABORAZIONE
COLLABORARE SIGNIFICA LAVORARE INSIEME CON ALTRE PERSONE PER REALIZZARE UN PROGETTO COMUNE, METTENDO IN GIOCO LE PROPRIE CAPACITÀ E I PROPRI TALENTI.
Dentro l’argomento Facciamo riflettere i bambini sulla necessità di sviluppare rapporti di collaborazione per crescere felici.
Completiamo Introduciamo il tema presentando la pag. 7 del libro di testo.
Ascoltiamo Approfondiamo il valore della collaborazione presentando ai bambini una storia.
Storie da raccontare
APPROFONDIAMO Presentiamo ai bambini un particolare di “Tuttomondo” di Keith Haring e facciamoli rispondere alle domande legate all’attività.
IL GIARDINO DEGLI ANIMALI Un giorno nella foresta il leone gridò: – Presto animali accorrete! Ho una notizia da darvi! La principessa sta per arrivare qui! Presto! Allora tutti gli animai corsero e si riunirono per pensare quale regalo avrebbero potuto fare alla principessa, ma a nessuno veniva in mente un’idea originale. Ad un certo punto l’uccellino marrone timidamente disse: – Potremmo fare un giardino! Alle principesse piacciono tanto i fiori! – Magnifica idea! – disse il leone – Ma dobbiamo trovare un terreno adatto! Così tutti gli animali si misero alla ricerca del posto più bello, ma quando lo trovarono si accorsero che andava un po’ sistemato. Il leone affermò: – Bisogna dissodare la terra! – Ci pensiamo noi! – dissero gli ippopotami – Con i nostri grandi piedoni! E così cominciarono a camminare su e giù, fino a quando la terra non diventò soffice. – Benissimo! – disse il leone – Adesso però bisogna fare i buchi per i semi. – Ci pensiamo noi! – esclamarono i porcospini – Useremo i nostri aculei! – e subito si appallottolarono e rotolarono avanti ed indietro lungo tutto il terreno, fino a quando non fu pieno di buchetti. – Ora possiamo seminare! – suggerì il leone, che comandava l’operazione. – Ci pensiamo noi! – gridarono le cavallette – Siamo veloci e leggere, getteremo i semi in batter d’occhio! Saltellando qua e là sparsero i semi, ma bisognava innaffiare! – Ci pensiamo noi! – dissero gli elefanti – Con la proboscide raccoglieremo tanta acqua!
108
CLASSE SECONDA
PAGINA DEI VALORI
Così con la collaborazione di tutti gli animali riuscirono finalmente a terminare la preparazione del terreno. Dopo un po’ di tempo cominciarono a spuntare fiori di tutti i colori, ma anche le erbacce, che furono subito tolte dall’uccellino marrone con precisione e anche tanta fatica. La giraffa, che era addetta alla guardia del giardino, un giorno gridò: – Presto animali accorrete, sta arrivando la principessa! Quando arrivò la accolsero tutti con grandi inchini e l’uccellino marrone ebbe l’onore di cogliere un mazzo di fiori variopinti per lei. La principessa esclamò: – Non ho mai visto un giardino così stupendo! Ma chi lo ha realizzato? In coro gli animali risposero: – Tutti noi! E il leone aggiunse: – Ognuno di noi ha usato le proprie capacità! Così ci fu una grande festa che rimase a lungo nella memoria degli abitanti della foresta. Bruno Ferrero
CLASSE SECONDA
109
RI LORI VALO DEII VA NA DE GINA PA PAGI
Lavoriamo Fotocopiamo la scheda seguente per ogni bambino. •R iordina la storia in sequenze con i numeri da 1 a 8, poi scrivi l’azione che compie ogni animale.
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
Insieme hanno ............................................................................................................
110
CLASSE SECONDA
GOCCE DI MIELE
SAN FRANCESCO E I BRIGANTI Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere che si cresce meglio se gli altri hanno fiducia e credono in noi.
GUARDIAMO E APPROFONDIAMO Introduciamo il tema guardando la storia di San Francesco e i briganti (anche del CD Audio traccia n. 16), poi presentiamo un approfondimento sull’eremo di Montecasale.
Completiamo Facciamo completare la pag. 8 del libro di testo.
Ascoltiamo Presentiamo il racconto di frate Manfredo per riflettere sul fatto che il pensiero positivo degli altri su di noi ci aiuta a crescere bene.
Storie da raccontare IL RACCONTO DI FRATE MANFREDO «Ciao, sono frate Manfredo, e prima di diventare frate facevo il ladro di mestiere. Con due miei amici ci nascondevamo in un fitto bosco, un postaccio che assomigliava più alla tana di un lupo che ad una casa. Poche persone avevano il coraggio di attraversarlo! Quando qualcuno si azzardava a passare di là, per noi era una gran fortuna, perché riuscivamo a rimediare qualche moneta, oppure una pecora, o qualcos’altro. Noi tre eravamo sempre affamati perché il cibo non ci bastava mai. Sempre alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti, litigavamo come dei cagnolini intorno ad un osso! Un giorno in cui la fame si faceva sentire più del solito, decidemmo di andare al convento dei frati del paese più vicino, a chiedere per carità un po’ di cibo. Era la prima volta che, invece di rubare, chiedevamo la carità, ci vergognavamo da morire!!! Arrivati al convento, però, frate Angelo, il frate portinaio, che ci conosceva bene per fama e malefatte, ci cacciò via urlando in malo modo. Noi, disperati, riprendemmo la via del bosco. Poco dopo frate Angelo, su suggerimento di frate Francesco, ci raggiunse e, in ginocchio, tra le lacrime, ci chiese scusa. Poi tirò fuori dal suo sacco tre grosse pagnotte, formaggio, un po’ di frutta e del vino. Mangiammo proprio con gusto! Dopo quell’abbuffata nessuno di noi tre aveva voglia di parlare, però ognuno aveva deciso in cuor suo di cambiare vita. Per la prima volta ci avevano trattato come persone e non come “ladri”; frate Francesco e frate Angelo, dandoci fiducia, ci avevano fatto sentire migliori e ci aveva dato il coraggio necessario per cambiare. Da quel giorno nessuno di noi rubò più. Anzi, siamo diventati così buoni che la gente ci rispetta. Ed io, pensate un po’, sono diventato un frate e vivo felice annunciando l’amore di Dio!». adattato da www.qumran2.net
CLASSE SECONDA
111
GOCCE DI MIELE
Domande guida • Che cosa fa cambiare i tre ladroni? • Secondo te, è importante che qualcuno ti dimostri la sua fiducia? Perché? • Chi ha fiducia in te e nelle tue potenzialità?
CANTIAMO Concludiamo con la canzone: Mi fido, ti fidi (dal M.I.O. Book docente).
MI FIDO, TI FIDI
112
Se il mio gioco ti do, sono sicuro lo ritroverò. Se il tuo libro mi dai, stai sicuro che lo riavrai.
Se il mio aiuto ti do, sono sicuro che felice sarò! Se la tua amicizia mi regali, stai sicuro che sarà senza pari.
RIT. Mi fido di te, ti fidi di me, è la cosa più bella che c’è! (2 volte)
RIT. Mi fido di te...
CLASSE SECONDA
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2
LA CREAZIONE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre e si confronta con l’esperienza religiosa. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Comprendere, attraverso i racconti biblici delle origini, che il mondo è opera di Dio, affidato alla responsabilità dell’uomo. • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcune semplici storie bibliche. • I valori etici e religiosi Sviluppare atteggiamenti di rispetto verso la natura. Riconoscere il perdono come un dono di Dio. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Dio ha creato il mondo
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
Video: La creazione. Giochi: Fatto/ pag. 9 creato - Vivente/ L’ARTE RACCONTA... non vivente. L’uomo e la donna Photogallery: pag.10 Immagini di poca cura per il Creato. Approfondimenti: La creazione di Adamo ed Eva di Michelangelo. Materiale extra di classe 2a: Il dono del cielo; Il dono della terra.
L’ordine della natura
La disobbedienza
La promessa di una nuova umanità
pag. 11
pag. 5
Aiutiamo il lavoro del riciclaggio
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE M.I.O. BOOK IN GUIDA DOCENTE
Lavoretto n. 1: Mini plastico di carta sul mondo della creazione.
Filastrocca: Riciclare
Lavoretto n. 4:
Scheda: A immagine di Dio
pag. 116
Scheda: Il rispetto della natura
Canto: Mi prendo cura di te.
pag. 117
pag. 6
pag. 7
Dio e l’uomo.
pag. 118
Storia: Matilde e il piccolo Leone pag. 119
Scheda: Atteggiamenti che rompono il patto pag. 120
CLASSE SECONDA
113
NEO ND ZIO MO CROEA IL MI LA
DIO HA CREATO IL MONDO Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nel mondo della Creazione per aiutarli a riconoscere in Dio l’unico Creatore.
GUARDIAMO Per introdurre l’argomento, guardiamo il video che racconta la creazione secondo il testo biblico della Genesi: La creazione.
Completiamo Facciamo completare la pag. 9 del libro di testo e la scheda a pag. 5 del Quaderno Attivo.
APPROFONDIAMO Materiale extra di classe 2a Per approfondire il tema della Creazione, lavoriamo con i percorsi interattivi.
IL DONO DEL CIELO Dalla Bibbia: Elia. Attività: • Il vento alito di vita, • Gli animali del cielo.
IL DONO DELLA TERRA Dalla Bibbia: Il seminatore. Attività: • Il ciclo della vita, • I prodotti degli animali, • I frutti della terra. Dalla Bibbia: la vite e i tralci.
GIOCHIAMO Presentiamo dei giochi di consolidamento sulla differenza tra fare e creare: Fatto/creato e Vivente/non vivente.
114
CLASSE SECONDA
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO
Costruiamo Facciamo realizzare ai bambini un mini plastico sul mondo della creazione ritagliando gli elementi da Pagine Colorate pagg. 55-57.
GUARDIAMO Presentiamo ai bambini delle immagini sul mancato rispetto della natura e facciamoli riflettere sull’importanza di una maggiore cura verso il Creato per vivere tutti in un mondo migliore.
CANTIAMO Consolidiamo l’argomento con una canzone disponibile nel M.I.O. Book docente.
MI PRENDO CURA DI TE Se annaffio una piantina, se raccogli una lattina, se insieme noi giochiamo ed infine riordiniamo... RIT. ...mi prendo cura di te, ti prendi cura di me, insieme del mondo che c’è.
RIT. ...mi prendo cura di te...
Se tutti insieme ci impegniamo e agli altri diamo una mano un mondo più bello costruiamo e fratelli diventiamo... RIT. ...mi prendo cura di te...
Se la mamma aiutiamo, se il papà ascoltiamo, se in famiglia collaboriamo e a vicenda ci incoraggiamo...
CLASSE SECONDA
115
NEO ND ZIO MO CROEA IL MI LA
Completiamo e ri
flettiamo
Per concludere il discorso sulla cura del Creato facciamo completare la pag. 6 del Quaderno Attivo e facciamo riflettere i bambini sul testo della filastrocca Riciclare.
Filastrocca RICICLARE Riciclare significa creare da cose vecchie, cose nuove realizzare, vetro, carta e plastica ben separati ci danno gli oggetti più disparati. Con la raccolta differenziata dimostriamo che la natura viene rispettata. Stefania Fiorucci
APPROFONDIAMO E COMPLETIAMO Presentiamo la pag. 10 del libro di testo e approfondiamo la lettura dei dipinti di Michelangelo con le informazioni digitali per aiutare i bambini a comprendere che l’uomo e la donna sono le creature più importanti del Creato, in quanto sono in grado di dialogare con il Creatore.
116
CLASSE SECONDA
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO Lavoriamo Fotocopiamo la scheda seguente per ogni bambino.
IL RISPETTO DELLA NATURA • Descrivi i comportamenti rappresentati e segna con una x se sono corretti o no. corretto
corretto
non corretto
non corretto
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
corretto
corretto
non corretto
non corretto
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
corretto
corretto
non corretto
non corretto
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
CLASSE SECONDA
117
NEO ND ZIO MO CROEA IL MI LA
LA DISOBBEDIENZA Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere il legame tra la storia della prima famiglia umana e la nascita di Gesù, il salvatore del mondo.
Lavoriamo Introduciamo il tema facendo completare la scheda che segue ad ogni bambino.
A IMMAGINE DI DIO • Leggi e completa le frasi con le parole più giuste tra quelle riportate sotto: LIBERTÀ – PAROLA – AMORE – INTELLIGENZA – CORPO – VOLONTÀ Posso pensare, capire e conoscere le cose perché ho l’ ............................................................................................................... Posso esprimere ciò che provo e ciò che penso perché ho la ................................................................................................. Posso comunicare e interagire con l’ambiente, le cose e le persone perché ho un .................................................. Cerco la compagnia e l’amicizia degli altri perché ho bisogno d’ ........................................................................................... Posso scegliere una cosa piuttosto che un’altra perché ho la .................................................................................................. e la .................................................................................
Completiamo Facciamo completare la pag. 11 del libro di testo e la pag. 7 del Quaderno Attivo.
Costruiamo Facciamo realizzare ai bambini l’attività-gioco che racconta il legame tra la prima disobbidienza e la Salvezza portata da Gesù, a pag. 61 di Pagine Colorate.
118
CLASSE SECONDA
LA IL MI CROEA MO ZIO ND NEO Ascoltiamo Presentiamo il racconto seguente per riflettere sull’importanza di mantenere fede alla propria parola, soprattutto alle proprie promesse.
Storie da raccontare MATILDE E IL PICCOLO LEONE Matilde era da sempre un’esperta di cani, conosceva le caratteristiche di ogni razza e, anche se abitava in un appartamento al terzo piano di un grande palazzo, desiderava tanto avere un amico a quattro zampe. Il suo sogno era quello di ricevere in dono un Chou Chou, un cane di taglia media dall’aspetto leonino e una lingua molto particolare perché di colore blu o blu-viola. Lei lo desiderava con il pelo lungo color grigio cenere e non perdeva occasione per chiederlo ai suoi genitori che, dopo tanta insistenza, decisero di accontentarla. Il papà, però, prima di portare a casa il cucciolo, fece un patto con la figlia: – Avrai il tuo Chou Chou, ma dovrai occupartene seriamente, gli darai da mangiare, lo porterai fuori tre volte al giorno per i suoi bisogni e starai attenta che non combini guai in casa. Strafelice Matilde accettò le condizione del padre. Così il cagnolino venne portato a casa. Era proprio come lo aveva immaginato, con il pelo lungo e quel musetto che lo faceva sembrare un piccolo leoncino! Lo chiamò Leone e, per i primi giorni, se ne occupò come aveva promesso. Piano piano, però, la bambina cominciò a trovare scuse per non occuparsi del piccolo amico e il padre, visto che lei non aveva mantenuto la parola, decise di riportarlo dove lo aveva acquistato. Matilde pianse per giorni, chiedendo scusa al suo papà e implorandolo di darle un’altra occasione. Il padre allora riportò a casa Leone e Matilde, che aveva imparato la lezione, non tralasciò mai più i suoi impegni verso il cagnolino perché sapeva bene che i patti vanno sempre rispettati. Domande guida • Qual era il patto tra Matilde e il suo papà? • Come si comporta la bambina? • Quale lezione ha imparato Matilde da questa storia? • A te è mai capitato di non rispettare una promessa? Come ti sei sentito?
CLASSE SECONDA
119
NEO ND ZIO MO CROEA IL MI LA Lavoriamo Concludiamo il percorso facendo eseguire la scheda che segue.
ATTEGGIAMENTI CHE ROMPONO IL PATTO • S cegli tra le parole riportate sotto quelle che indicano i sentimenti che hanno fatto perdere ad Adamo ed Eva il Paradiso e scrivile dentro alle mele: OBBEDIENZA – SINCERITÀ – INVIDIA – SUPERBIA – BONTÀ – EGOISMO – LEALTÀ – BONTÀ – DISOBBEDIENZA – ORGOGLIO – ARROGANZA
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
120
CLASSE SECONDA
.................................................................
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 3
IL NATALE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette e riconosce il significato cristiano del Natale, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tale festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Conoscere Gesù di Nazaret, l’Emmanuele, Figlio di Dio. • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcuni semplici passi biblici. • I l linguaggio religioso Conoscere i segni cristiani del Natale. • I valori etici e religiosi Riconoscere nella fiducia di Maria un atteggiamento di risposta positiva al progetto di Dio. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Un grande avvenimento
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
Canto: Natale vero.
pag.12
L’ARTE RACCONTA... L’Annunciazione pag. 13
Approfondimento: L’Annunciazione di Cortona.
Il precursore di Gesù
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Lavoretto n. 5: Biglietto di auguri.
Attività: Corona d’Avvento
M.I.O. BOOK DOCENTE
pag. 123
Lavoretto n. 2: Approfondimento: Maria, L’Annunciazione. la mamma di Gesù
pag. 8
pag. 124
Maria, la madre di Gesù
Storia: Così Dio ha scelto la mamma di Gesù
pag. 9
pagg. 124-125
Scheda: Maria, la madre pag. 126
Gli angeli del Signore
Gioco: Il Presepe.
pag. 14
Giuseppe e l’angelo Raccontiamo il Natale
Dalla Bibbia: La paternità terrena di Gesù; La nascita di Gesù e la visita dei pastori; La visita dei Magi e la fuga in Egitto
pag. 11
pagg. 127-128
pag. 10
Storia: Come Dio scelse il padre terreno di Gesù
Immagini: Lo sposalizio della Vergine di Raffaello; Il Matrimonio di Giotto.
pag. 128
Poesie: I doni dei re; I tre doni pag. 129
Attività: L’angelo del Natale pag. 130
VIAGGIO A... Nazaret pag. 15
Video: La casa di Maria a Nazaret. Approfondimento: Le città sacre.
Dalla Bibbia: Il ritorno a Nazaret pag. 131
CLASSE SECONDA
121
ND O TA LE O MO IL ILMINA
UN GRANDE AVVENIMENTO Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini ad entrare nel periodo di Avvento perché sappiano attendere con gioia la festa del Natale.
Completiamo Facciamo completare la pag. 12 del libro di testo.
CANTIAMO Insegniamo ai bambini il canto Natale vero (anche nel CD Audio traccia n. 17) e aiutiamoli a riflettere sul significato di questa bellissima festa.
NATALE VERO L’albero di Natale rende tutto molto speciale, l’aria è piena di magia, ma il Natale è un giorno e via? RIT. N atale è solo un giorno? Natale dura un secondo? Lo sai, Natale è vero, se dura un anno intero! Tante vetrine, tutte colorate, le nostre case già tutte addobbate, mille luci intorno a noi, è questo il Natale, il Natale che vuoi?
Babbo Natale ci porta i doni, le mamme quintali di panettoni, mangiamo e festeggiamo, è questo il Natale che vogliamo? RIT. Natale è solo un giorno?...
Il Natale vero sarà se nessuno più piangerà, se vivremo tutti nell’amore senza solitudine né dolore. RIT. Natale è solo un giorno?...
Domande guida • Cosa vuol dire che Natale è vero se dura un anno intero? • Qual è il Natale che vorresti?
Costruiamo Facciamo realizzare ai bambini la corona d’Avvento secondo la proposta che segue e iniziamo a lavorare sul biglietto di auguri per Natale da Pagine Colorate pag. 63.
122
CLASSE SECONDA
IL ILMINA O MO TA LE ND O Corona d’Avvento Fotocopiamo la scheda per ogni alunno. Facciamo colorare i disegni e lo sfondo, lasciando bianchi solo i cerchi con la scritta “candela”. Procuriamoci dei piatti piani di plastica verde. Ritagliamo il cerchio lungo il tratteggio e incolliamolo sul fondo del piatto. Incollandoci sopra dei lumini rossi avremo la nostra semplice corona d’Avvento.
CANDELA
CANDELA
CANDELA
CANDELA
CLASSE SECONDA
123
L'Arte Racconta...
L’ANNUNCIAZIONE Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini ad entrare nel mistero del Natale attraverso gli avvenimenti narrati nei Vangeli.
Completiamo Introduciamo l’argomento presentando la pag. 13 del libro di testo e completando le schede operative di pag. 8-9 del Quaderno Attivo, in cui vengono presentati gli avvenimenti che precedono la nascita di Gesù.
Approfondiamo Presentiamo ai bambini Maria spiegando anche il significato del nome.
Approfondimento MARIA, LA MAMMA DI GESÙ Maria era una giovane ragazza ebrea. Viveva a Nazaret con i suoi genitori, Anna e Gioacchino. Era molto credente e aveva grande fiducia in Dio, conosceva la Bibbia e recitava ogni giorno le preghiere. Durante le sue giornate aiutava la madre nei lavori domestici. Non era certo una persona famosa o ricca, anzi! Prima di diventare la madre di Gesù era una semplicissima ragazza del suo tempo, desiderosa di formare una famiglia. Il suo nome è la traduzione del nome ebraico Miryam o Maryam e significa “amata da Dio”.
Ascoltiamo Leggiamo ai bambini una storia su come Dio ha scelto Maria come madre a Gesù.
Storie da raccontare COSÌ DIO HA SCELTO LA MAMMA DI GESÙ Dio Padre vuole scegliere una mamma per suo figlio. Dal cielo guarda sulla terra, vede tutto il mondo, tutta la gente... Vede una donna bella, la più bella di tutte, con degli occhi azzurri come il cielo e dei capelli biondi come il grano. Sarà questa la mamma da scegliere? Ma Dio non guarda solo il volto, guarda il cuore. Nel cuore della donna bellissima Dio trova pensieri di vanità (“Tutti mi devono ammirare... Come sono
124
CLASSE SECONDA
L'Arte Racconta...
bella”) e di ambizione (“Voglio provare una nuova crema... Voglio un nuovo vestito...”). No, questa non va bene per essere la mamma del Figlio di Dio. Nel suo cuore vede solo concorsi di bellezza, non c’è amore. Ora Dio vede una donna ricca, ricchissima, la più ricca del mondo (le sue mani sono piene di anelli, la sua casa è composta da sei piani, i suoi servi sono lì pronti a servirla per ogni suo desiderio...). Nel suo cuore Dio vede solo avidità (“Voglio altri anelli, voglio altri vestiti, voglio un’automobile...”) e disprezzo per i poveri. Dio vede anche una donna molto intelligente: la donna più sapiente del mondo! Tutti corrono da lei perché risponda alle loro domande (“È più grande la Terra o Giove? È la Terra che gira intorno al Sole o è il contrario?...”). Ma nel suo cuore Dio vede solo orgoglio (“Io sì che sono furba, ma gli altri...”) e disprezzo per la gente comune (“Questi sciocchi non capiscono nulla!”). Alla fine Dio guarda in un piccolo paese della Galilea, nella terra d’Israele. Là vede una ragazza giovane che non è ricca, anzi è povera; non è sapiente, ha fatto solo le scuole elementari, poi è rimasta a casa ad aiutare la mamma; non è la più bella, perché non ha dei bei vestiti nè gioielli, ma nel suo cuore Dio trova una grandissima bontà: è pronta ad aiutare chi soffre, chi è solo, chi è triste. Questa sì che va bene per essere la mamma del Figlio di Dio! L’ora di religione, n° 5/1996, Elledici
Domande guida • Quali sono le qualità che doveva avere la futura madre di Gesù? Perché? • A te hanno mai affidato incarichi importanti? Racconta.
APPROFONDIAMO E COSTRUIAMO Leggiamo le spiegazioni dei particolari dell’Annunciazione di Cortona e facciamo ricomporre il quadro nel quaderno, svolgendo il lavoretto n. 2 a pag. 57 di Pagine Colorate.
CLASSE SECONDA
125
L'Arte Racconta... Lavoriamo Concludiamo il percorso facendo eseguire la scheda che segue.
MARIA, LA MADRE •C olora i disegni, scrivi sotto le vignette i titoli delle sequenze e riordina con i numeri da 1 a 4 la corretta successione dei fatti. L’INCONTRO – L’ANNUNCIO – LA GIOIA – IL VIAGGIO
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
126
CLASSE SECONDA
IL NA TA LE
GLI ANGELI DEL SIGNORE Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini ad entrare nel mistero del Natale attraverso gli “annunci” degli angeli.
Ascoltiamo Presentiamo alcuni brani evangelici che narrano gli avvenimenti relativi alla nascita di Gesù.
Dalla Bibbia La paternità terrena di Gesù: Mentre Maria era in visita presso la casa di Elisabetta, Giuseppe, suo promesso sposo, uomo onesto e saggio, durante la notte fece un sogno: un angelo gli disse di non avere paura di prendere in sposa Maria perché il figlio che aspettava era figlio di Dio. Così, al ritorno della donna, i due si sposarono secondo le usanze del loro popolo, gli Ebrei. Rielaborazione e adattamento di Mt 1,18-25
La nascita di Gesù e la visita dei pastori: In quel tempo, mentre Maria e Giuseppe aspettavano con gioia la nascita del loro bambino, uscì un decreto (cioè una legge) dell’imperatore Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l’impero. Tutti dovevano farsi registrare, ciascuno nella propria città di nascita. Giuseppe, che non era di Nazaret ma veniva da una piccola città nel sud della Palestina, chiamata Betlemme, decise di partire con la sua sposa prossima al parto. Per non farla stancare troppo, la fece salire sul dorso di un asinello, perché il viaggio era molto lungo. Cammina, cammina, finalmente arrivarono a Betlemme. Siccome Maria era molto stanca, Giuseppe cominciò a cercare un posto per passare la notte. Bussò inutilmente a tutte le porte ed ogni volta si sentiva dire che non c’era posto per nessuno e che le locande erano tutte piene. Un giovane vide la coppia affaticata e ne ebbe compassione. Li chiamò a sé e disse loro: “Ho visto che siete forestieri e che non avete trovato un riparo per la notte; venite, io posso offrirvi la stalla degli animali che sta poco lontano da casa mia, in quella direzione. È un’umile capanna, ma lì potrete riposare al sicuro”. Maria e Giuseppe accettarono l’invito del giovane e si sistemarono in quella specie di grotta, dove avevano la compagnia del loro asinello e di un vecchio bue. E proprio lì, in quel luogo senza ricchezza, in una notte piena di stelle...nacque Gesù. Giuseppe lo appoggiò sulla paglia e, per tenerlo al caldo, lo depose in una mangiatoia. Poco lontano c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro, la gloria del Signore risplendé tutto intorno e furono presi da gran timore. L’angelo disse loro: “Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia, che tutto il popolo avrà: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. Questo vi servirà come segno: troverete un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia”. Ad un tratto apparve accanto all’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama!”. Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dissero tra di loro: “Andiamo fino a Betlemme, vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere”. Andarono in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia. Vedutolo, divulgarono quello che era stato detto loro di quel bambino. Si diffuse nell’aria una grande gioia e tanta pace e tutti si meravigliavano delle cose dette loro dai pastori. Rielaborazione e adattamento di Lc 2,1-20
CLASSE SECONDA
127
ND O TA LE O MO IL ILMINA La visita dei Magi e la fuga in Egitto: Gesù era nato a Betlemme quando in Giudea governava come re il terribile Erode il Grande. Dei Magi dal lontano Oriente arrivarono a Gerusalemme, presso la dimora del re chiedendo: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo». Udito questo, il re Erode fu turbato e diventò geloso di questo bambino re. Allora chiamò a sé tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo e s’informò da loro dove dovesse nascere Cristo. Essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea». Allora Erode, chiamati di nascosto i Magi, s’informò esattamente circa il tempo in cui sarebbe nato e, mandandoli a Betlemme, disse loro: «Andate e chiedete informazioni precise sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io possa andare ad adorarlo». In realtà le sue intenzioni erano tutt’altre. I tre re, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ripresero a seguire la stella che avevano visto in Oriente la quale, giunta al luogo dov’era il bambino, si fermò. Quando videro la stella, i Magi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, vedendo il bambino con Maria, sua madre, si inginocchiarono e lo adorarono. Aperti i loro tesori, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Poi, avvertiti in sogno da un angelo di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un’altra strada. Dopo che furono partiti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e restaci finché io non te lo dirò, perché Erode vuole cercare il bambino per farlo morire». Egli dunque si alzò e fece come gli aveva detto l’angelo. Rielaborazione e adattamento di Mt 2,1-14
Ascoltiamo Presentiamo la leggenda del bastone di San Giuseppe.
Storie da raccontare COME DIO SCELSE IL PADRE TERRENO DI GESÙ Quando fu il tempo di scegliere uno sposo per la giovane Maria, il Sommo Sacerdote Zaccaria ricevette ordine da un angelo di radunare tutti gli uomini del popolo; tra di essi Dio avrebbe scelto lo sposo per la ragazza. Nel giorno stabilito, tutti si presentarono al tempio. Zaccaria prese i bastoni di ciascuno ed entrò nel tempio a pregare. Alla fine della sua preghiera riconsegnò ad ognuno il proprio bastone. Quando Giuseppe allungò la mano per prendere il suo, accadde una cosa straordinaria: sull’estremità dell’impugnatura era fiorito un bellissimo giglio bianco, simbolo di purezza e di onestà. Allora Zaccaria gli disse: – Giuseppe, il Signore ti ha scelto per ricevere in moglie la giovane Maria. Domande guida • Qual è il segno della predilezione di Dio su Giuseppe? Perché, secondo te?
APPROFONDIAMO Facciamo vedere ai bambini un confronto fra lo Sposalizio della Vergine di Raffaello e il Matrimonio di Giotto.
128
CLASSE SECONDA
IL ILMINA O MO TA LE ND O Completiamo Presentiamo la pag.14 del libro di testo e facciamo completare le schede operative di pagg. 10-11 del Quaderno Attivo.
Ascoltiamo Presentiamo due poesie sui doni a Gesù.
I DONI DEI RE Oro noi ti portiamo o piccolo Gesù, perché un grande re sei tu, insieme all’incenso dal profumo intenso perché salga forte e fiero a renderti onore, vero Dio del cielo. Un po’ di mirra, infine, ti offriamo perché nella tua umanità noi crediamo.
I TRE DONI Gesù Bambino, io vengo a te per portarti questi tre doni.
Stefania Fiorucci
Il mio secondo dono è l’amore, che è una pianta eterna, che resiste al tempo e cresce sempre di più.
GIOCHIAMO Facciamo divertire i bambini con il gioco “Il presepe” (attività collegata a pag. 14 del testo).
Il mio primo dono è la gioia, che brilla più dell’oro ed è la cosa più preziosa che ho e che posso trasmettere ai miei amici.
Il mio terzo dono è la fiducia, che è più profumata dell’incenso e che rende bella ogni persona che incontro. Roberto Laurita
CLASSE SECONDA
129
IL NA TA LE
Costruiamo Fotocopiamo la sagoma dell’angelo, facciamola colorare dai bambini con i colori che preferiscono e realizziamo l’angelo del Natale per ogni bambino.
Istruzioni 1. Colora l’angioletto. 2. Ritaglia lungo il bordo. 3. Taglia una fessura lungo la linea tratteggiata. 4. Piega a cono e inserisci la linguetta nella fessura. 5. Incolla la linguetta.
130
CLASSE SECONDA
Viaggio a...
NAZARET Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a scoprire le caratteristiche della terra di Gesù.
Ascoltiamo Presentiamo il brano evangelico che narra il ritorno di Gesù a Nazaret.
Dalla Bibbia IL RITORNO A NAZARET Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino”. Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: “Sarà chiamato Nazareno”. Mt 2,19-23
Completiamo Presentiamo e completiamo la pag. 15 del libro di testo.
GUARDIAMO Guardiamo con i bambini il video di approfondimento sulla casa di Maria, poi verifichiamo che i bambini lo abbiano compreso attraverso le domande guida. Domande guida • Qual è il legame tra la Basilica dell’Annunciazione a Nazaret e quella di Loreto nelle Marche? • Perché la Madonna di Loreto è scura di incarnato?
APPROFONDIAMO Leggiamo alcune notizie sulle principali città della Palestina legate alla vita terrena di Gesù.
CLASSE SECONDA
131
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 4
IL MONDO DI GESÙ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO •D io e l’uomo Prendere coscienza del fatto che Gesù è un personaggio storico, attraverso il confronto con la propria realtà quotidiana. Saper riferire su alcuni aspetti della vita in Palestina al tempo di Gesù. • I valori etici e religiosi Riconoscere il valore del lavoro nella vita dell’uomo di ogni tempo. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO La Palestina di Gesù pagg. 16-17
MATERIALE MULTIMEDIALE Approfondimento: La Palestina ai tempi di Gesù.
QUADERNO ATTIVO
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Il sabato in casa Lavoretto n. 3: di Gesù Il paese di Gesù.
Dalla Bibbia: La presentazione al Tempio; Gesù tra i maestri del Tempio
pag. 12
pagg. 133-134
Approfondimenti: Il Tempio; La sinagoga pag. 134
Scheda: Il Tempio e la sinagoga pag. 135
Le abitudini alimentari
Gioco: Il cruciverba.
Schede: L’importanza della preghiera; La preparazione del pane
pag.18
pagg. 136-137
I mestieri più umili pag.19
Artigianato e commercio
Materiale extra di classe 2a: Il dono del mare. Gioco: I mestieri.
pagg. 20-21
132
CLASSE SECONDA
Mestieri al tempo di Gesù
Schede: La vigna; L’ulivo: albero dai mille usi
pag. 13
pagg. 138-139
Schede: Il conciatore di pelli; Il mercato; La musica e la danza pagg. 140-142
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ
LA PALESTINA DI GESÙ Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nell’ambiente in cui è vissuto Gesù.
Completiamo Per introdurre l’argomento presentiamo e completiamo le pagg. 16-17 del libro di testo e la scheda a pag. 12 del Quaderno Attivo.
Costruiamo Facciamo realizzare ai bambini un paese come quello di Gesù ritagliando alcuni elementi da pag. 59 di Pagine colorate.
APPROFONDIAMO A pag. 16 del testo leggiamo ulteriori notizie sulla vita in Palestina al tempo di Gesù.
Ascoltiamo Presentiamo i brani evangelici che mostrano Gesù al tempio di Gerusalemme.
Dalla Bibbia LA PRESENTAZIONE AL TEMPIO Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore come è scritto nella legge del Signore: “Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore,” e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
CLASSE SECONDA
133
GEOSÙ DIND O OMO ND IL ILMOMI “Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele”. Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione e anche a te una spada trafiggerà l’anima, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”. Lc 2,22-35 GESÙ TRA I MAESTRI NEL TEMPIO I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. Ed egli rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. Lc 2,41-51
Approfondiamo Proponiamo due spunti di approfondimento per l’insegnante.
Approfondimenti IL TEMPIO Questo termine indica una costruzione utilizzata come luogo di preghiera, in quanto considerata la casa di Dio. Al tempo di Gesù l’unico Tempio sorgeva nella città di Gerusalemme. Era usanza degli Ebrei, durante le feste più importanti, fare un pellegrinaggio verso questo luogo sacro, da soli o con altre persone, per chiedere qualcosa a Dio o per penitenza. Al Tempio, che si trovava nella parte alta della città, i pellegrini pregavano, ascoltavano la lettura della Bibbia e offrivano doni a Dio. LA SINAGOGA Sinagoga è un termine che indica il luogo di culto della religione ebraica, è il “luogo di riunione dell’assemblea”. Al tempo di Gesù ogni villaggio aveva la sua sinagoga, che veniva utilizzata come scuola per lo studio della Bibbia durante la settimana e come luogo di preghiera il sabato, giorno di festa consacrato a Dio.
134
CLASSE SECONDA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ Lavoriamo Concludiamo il percorso facendo eseguire la scheda che segue.
IL TEMPIO E LA SINAGOGA • Rispondi. Cosa rappresenta questa immagine? ................................................................................................................. .................................................................................................................
Dove si trovava il Tempio? ................................................................................................................. .................................................................................................................
Cosa significa consacrare? Ascoltare Dio. Disubbidire a Dio. Diventare sacro davanti a Dio.
1
2
• Leggi e completa le attività. Nella sinagoga, in genere, donne e uomini siedevano in stanze separate. Per le donne e i bambini sotto i 13 anni c’èra una galleria al piano superiore. All’interno la sinagoga era costituita da una sala con delle panche lungo le pareti, un palco, posto al centro, per chi leggeva i rotoli della Bibbia e un armadio per contenerli. Scrivi i nomi degli elementi indicati dai numeri: 1. ............................................................................................................ 2. .................................................................................................. 3. ............................................................................................................
3
A cosa serviva l’armadio? ................................................................................................................
CLASSE SECONDA
135
GEOSÙ DIND O OMO ND IL ILMOMI
LE ABITUDINI ALIMENTARI Dentro l’argomento Introduciamo i bambini dentro gli aspetti più caratteristici della vita di Gesù.
Completiamo Presentiamo e completiamo la pag. 18 del libro di testo.
GIOCHIAMO Facciamo divertire i bambini con il gioco “Il cruciverba”.
Lavoriamo Presentiamo le schede che seguono per approfondire alcuni aspetti della vita di Gesù.
L’IMPORTANZA DELLA PREGHIERA • L a preghiera è importante per tutta la famiglia, fa parte della vita e le dà significato ogni giorno. Scrivi sotto ogni immagine di quale momento della giornata si tratta: MATTINA – SERA – PRANZO
benedetto sei tu signore nostro dio che illumini il mondo intero
benedetto sei tu signore nostro dio che fai nascere il pane dalla terra
benedetto sei tu signore nostro dio che fai scendere il sonno
............................................................................ ............................................................................ ............................................................................
136
CLASSE SECONDA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ
LA PREPARAZIONE DEL PANE •C olora i disegni e unisci ogni affermazione con l’immagine a cui si riferisce.
Macina del grano per ottenere la farina.
Cottura del pane nel forno di pietra.
CLASSE SECONDA
137
GEOSÙ DIND O OMO ND IL ILMOMI
I MESTIERI PIÙ UMILI Dentro l’argomento Approfondiamo la conoscenza della vita nel villaggio di Gesù.
Completiamo Presentiamo e completiamo la pag. 19 del libro di testo e la scheda a pag. 13 del Quaderno Attivo.
APPROFONDIAMO Materiale extra di classe 2a Attraverso il percorso interattivo ascoltiamo alcuni riferimenti al mare presenti nei vangeli, per approfondire vari aspetti della vita di Gesù. Il dono del mare Dalla Bibbia: • La pesca miracolosa Attività: • I primi discepoli erano pescatori. • La pesca. • Immagini del mare.
Lavoriamo Presentiamo le schede che seguono su alcuni aspetti del lavoro del contadino.
LA VIGNA Durante il periodo della vendemmia tutti gli abitanti del villaggio sostano nelle vigne per la raccolta dell’uva. È una grande festa e, nonostante la fatica, il lavoro viene accompagnato da musiche e danze. L’uva viene mangiata fresca o lasciata essiccare, serve poi per fare vino e sciroppi dolci da cucina. •C ome immagini che avvenga la pigiatura? .......................................................................................... ..........................................................................................
138
CLASSE SECONDA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ
L’ULIVO: ALBERO DAI MILLE USI L’ulivo era considerato un albero molto importante, perché i suoi frutti venivano utilizzati in molti modi nella vita di tutti i giorni. Il frutto, conservato sotto sale, è molto nutriente e rappresenta una sostanziosa colazione. L’olio viene usato come unguento per il corpo e per il capo, perché rende morbida la pelle e luminosi i capelli, mentre in medicina è utilizzato per curare le ferite.
•O sserva i disegni e scrivi le frasi riportate in fondo sotto le immagini giuste.
L’olio veniva usato anche per...
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
• consacrare a Dio, cioè scegliere per degli incarichi particolari sacerdoti, profeti e re. • ungere i corpi dei defunti prima della sepoltura. • alimentare le lampade e il candelabro nel Tempio.
CLASSE SECONDA
139
GEOSÙ DIND O OMO ND IL ILMOMI
ARTIGIANATO E COMMERCIO Dentro l’argomento Concludiamo il viaggio nel paese di Gesù con qualche altro approfondimento.
Completiamo Facciamo completare le pagg. 20-21 del libro di testo.
GIOCHIAMO Proponiamo il gioco “I mestieri” e facciamo collegare ogni artigiano ai suoi prodotti.
Lavoriamo Presentiamo la scheda che segue sul conciatore di pelli, un lavoro molto importante ma considerato umile perché legato a cattivi odori. Proprio perché la lavorazione della pelle emanava un tanfo fastidioso, i conciatori in genere lavoravano fuori dalla città.
IL CONCIATORE DI PELLI •O sserva nei disegni come lavora il conciatore e spiega con parole tue i diversi passaggi. 1. Raschiatura
2. Macerazione
...............................................................................................................
...............................................................................................................
...............................................................................................................
...............................................................................................................
...............................................................................................................
...............................................................................................................
140
CLASSE SECONDA
IL ILMOMI ND O OMO DIND GEOSÙ 3. Essiccazione
4. Cucitura
...............................................................................................................
...............................................................................................................
...............................................................................................................
...............................................................................................................
...............................................................................................................
...............................................................................................................
•C ollega ogni nome al prodotto giusto.
GHIRBE PER L’ACQUA
SANDALI
TENDE
FOGLI DI PERGAMENA
CLASSE SECONDA
141
GEOSÙ DIND O OMO ND IL ILMOMI Approfondiamo
e lavoriamo
Esaminiamo altri aspetti della vita in Palestina.
IL MERCATO I mercati erano molto più grandi nei giorni delle feste più importanti, soprattutto nelle grandi città, dove per la ricorrenza giungevano tanti pellegrini. Non vi era un prezzo fisso per la merce, come accade nei nostri mercati: c’era l’arte di mercanteggiare. Non esisteva neanche l’abitudine di pagare con il denaro, che era molto raro, ma piuttosto si usava pagare in natura, effettuando veri e propri scambi, anche se, volendo, si poteva far ricorso a piccoli lingotti di metalli preziosi. • Completa il dialogo scrivendo nelle vignette una contrattazione. .................................................................... .................................................................... ....................................................................
.................................................................... .................................................................... ....................................................................
LA MUSICA E LA DANZA Il popolo di Gesù ama molto la musica e la danza, infatti ogni avvenimento (nascita, matrimonio, feste religiose) viene accompagnato da musiche e canti. Si danza anche per festeggiare un raccolto o una vittoria e durante le celebrazioni sacre. La musica, con il canto e la danza, viene considerata una grande preghiera a Dio.
• E cco alcuni degli strumenti che si usavano anche in Palestina. Cerchia: - con il rosso gli strumenti a fiato, - con il blu gli strumenti a corda, - con il verde gli strumenti a percussione.
142
CLASSE SECONDA
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 5
LA VITA PUBBLICA DI GESÙ TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Conoscere Gesù di Nazaret, Emmanuele e Messia. • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcuni semplici passi biblici. • Il linguaggio religioso Riconoscere nel Battesimo il momento che segna l’inizio della vita pubblica di Gesù e il sacramento dell’iniziazione cristiana. Scoprire il messaggio di Gesù attraverso la sue diverse modalità comunicative: incontri, miracoli e parabole. • I valori etici e religiosi Comprendere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, come insegnato da Gesù. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
L’ARTE RACCONTA... Audio: Battesimo Il Battesimo di Gesù di Gesù.
Il Battesimo di Gesù
pag. 22
pag. 14
PAGINE COLORATE Lavoretto n. 6: I segni del Battesimo.
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA Schema di sintesi: Il Battesimo pag. 144
Schede: Il segno dell’acqua; I segni del Battesimo
M.I.O. BOOK DOCENTE Approfondimento: Il Battesimo di un fratellino.
pagg. 145-146
I miracoli di Gesù pag. 23
Gesù incontra Zaccheo
Audio: Gesù calma una tempesta; Gesù risuscita la figlia di Giairo; Gesù guarisce un lebbroso.
Schema di sintesi: La vita pubblica di Gesù
Photogallery: Gerico e il sicomoro.
Schede: Zaccheo; Cambiare vita
pag. 147
Schede: Gli Apostoli; I miracoli pagg. 147-148
Video: Gesù guarisce un sordomuto; Le moltiplicazione dei pani e dei pesci; La resurrezione di Lazzaro.
pagg. 149-150
pag. 24
PAGINA DEI VALORI Il valore dell’onestà pag. 25
Le parabole di Gesù pag. 26
Azioni da buon samaritano
Schema di sintesi: La parabola
pag.15
pag. 151
Schede: Un samaritano di oggi; La vita pubblica di Gesù pagg. 152-153
CLASSE SECONDA
143
L'Arte Racconta...
IL BATTESIMO DI GESÙ Dentro l’argomento Introduciamo i bambini al significato sacramentale del Battesimo, a partire da quello di Gesù.
ASCOLTIAMO Per introdurre l’argomento, ascoltiamo il racconto del Battesimo di Gesù (anche nel CD Audio traccia n. 18).
Completiamo Completiamo la pag. 22 del libro di testo e la scheda a pag. 14 del Quaderno Attivo.
APPROFONDIAMO Approfondiamo il tema attraverso una storia che ci racconta i segni con cui viene amministrato il Battesimo nelle nostre comunità.
Costruiamo Realizziamo un piccolo libro sui segni del Battesimo ritagliando gli elementi a pag. 65 di Pagine Colorate.
Sintetizziamo Cerchiamo di sintetizzare ciò che è stato detto sul Battesimo facendo realizzare ai bambini uno schema sulla base di quello proposto.
144
CLASSE SECONDA
L'Arte Racconta...
Lavoriamo Per concludere l’argomento presentiamo ai bambini le seguenti schede di consolidamento.
IL SEGNO DELL’ACQUA • L ’acqua è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo; osserva i disegni e descrivi le varie situazioni in cui è utilizzata.
.................................................................... ....................................................................
.................................................................... ....................................................................
ACQUA .................................................................... ....................................................................
.................................................................... ....................................................................
.................................................................... ....................................................................
.................................................................... ....................................................................
•R icostruisci la frase mettendo in ordine le diverse parti e riscrivila nella riga sotto.
non va sprecata
un bene prezioso
l’acqua è
non può esserci vita
per questo
perché senza
.............................................................................................................................................................................................................................................
CLASSE SECONDA
145
L'Arte Racconta...
I SEGNI DEL BATTESIMO • S crivi i nomi dei segni battesimali accanto ai disegni. Poi collegali con una freccia al loro significato.
...............................................................
Si traccia una croce sulla fronte con dell’olio, segno dello Spirito Santo.
...............................................................
Si accende come segno della luce di Dio.
...............................................................
Viene fatta indossare come segno di purezza e di inizio della vita nuova.
...............................................................
Si viene bagnati sulla testa come segno della morte e della resurrezione di Gesù.
•C ompleta il testo con le seguenti parole: UMANITÀ – VITA NUOVA – CHIESA – CRISTIANI – COLPA Il Battesimo fa diventare .........................................................., con esso si entra a far parte della ........................................... Attraverso questo sacramento Gesù dona una ................................................................ Il Battesimo serve anche per liberarci dal peccato originale, cioè dalla ............................................................... commessa da Adamo ed Eva che ha segnato per sempre il cuore di tutta l’.................................................................
146
CLASSE SECONDA
LA VIT A PUILBBMI LIC O AMO DIND GEOSÙ
I MIRACOLI DI GESÙ Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nella vita pubblica di Gesù per comprenderne gli insegnamenti.
e Ascoltiamo e sch
matizziamo
Spieghiamo che con il Battesimo Gesù comincia a viaggiare per la Palestina insegnando l’amore di Dio Padre. Riassumiamo le azioni di Gesù con uno schema. GESÙ SI FA CONOSCERE ATTRAVERSO
INCONTRI
AZIONI
PAROLE
È accogliente con tutti
Compie miracoli
Parla in parabole
PER ANNUNCIARE L’AMORE DI DIO
Ascoltiamo e lav
oriamo
Prima di cominciare la sua missione, Gesù sceglie dodici amici perché lo accompagnino lungo i suoi viaggi: sono gli Apostoli. Presentiamone alcuni con la scheda che segue.
GLI APOSTOLI • S copri chi era l’apostolo più giovane (X) e quello che fu nominato capo dei Dodici (Y). Poi scrivi i nomi sulle righe.
Il più giovane
MATTEO GIOVANNI PIETRO
..................................................................
X
Il capo degli Apostoli ..................................................................
Y CLASSE SECONDA
147
LICO A DI GE SÙ ND MOBB MIAO PU LAILVIT ASCOLTIAMO
Completiamo Completiamo la pag. 23 del libro di testo.
Ascoltiamo i racconti evangelici di alcuni miracoli operati da Gesù. • Gesù calma una tempesta (CD Audio traccia n. 19). • Gesù guarisce un lebbroso (CD Audio traccia n. 20). • Gesù risuscita la figlia di Giairo (CD Audio traccia n. 21).
GUARDIAMO Presentiamo ai bambini altri miracoli fatti da Gesù. • Gesù guarisce un sordomuto. • La moltilipcazione dei pani e dei pesci. • La resurrezione di Lazzaro.
Lavoriamo Presentiamo la scheda che segue come conclusione del percorso sui miracoli.
I MIRACOLI • S crivi sotto ad ogni immagine il racconto del miracolo che rappresenta.
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..........................................................................................................
148
CLASSE SECONDA
LA VIT A PUILBBMI LIC O AMO DIND GEOSÙ
GESÙ INCONTRA ZACCHEO Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere che l’incontro con Gesù cambia la vita delle persone che decidono di seguirlo.
Completiamo Presentiamo e completiamo le pagg. 24-25 del libro di testo.
Lavoriamo Presentiamo le schede che seguono come conclusione dell’argomento.
GUARDIAMO A pag. 24 osserviamo alcuni elementi che ci aiutano a comprendere meglio la realtà in cui è vissuto Zaccheo.
ZACCHEO •C olora le vignette e numerale seguendo l’ordine degli avvenimenti narrati, poi completa le affermazioni. D arò ai poveri molti dei miei beni e a quelli che ho ingannato restituirò il quadruplo
Z accheo , vieni giù
Zaccheo è cambiato perché: ha vinto tanti soldi a carte. ha invitato Gesù a cena. Gesù ha parlato al suo cuore.
L a salvezza è entrata in questa casa
Zaccheo ha compreso: che Gesù era uno importante. che non aveva bisogno di cambiare. che l’onestà è un valore importante.
CLASSE SECONDA
149
LICO A DI GE SÙ ND MOBB MIAO PU LAILVIT
CAMBIARE VITA • S egui la strada giusta che permette a chi ha sbagliato, come Zaccheo, di ritornare sulla retta via dell’amore e scrivi sulle foglie del sicomoro ciò che serve. AMICIZIA
ED
ER
RA
NC
OR
À
E
BONT
TI
I
RS
GI
TI
US
N
LO
GE
A
PE
A SI
DI
A
VI
ZI
IN
MALE
SUPERIORITÀ
CATTIVERIA
E
IO
OD
RISPETTO
AM OR E
CR
PAZIENZA
EGOISMO
.
......
150
......
..... ......
......
. ......
......
. ......
......
......
..... ... .....
...
CLASSE SECONDA
. .........
............
........ .........
............
.........
............
...
...
............
............
..........
............
.....
...
............. ..............
..
.....
.....
.....
.......
.....
.....
.....
....
... ....... . . . . . . ......
.......
...
LA VIT A PUILBBMI LIC O AMO DIND GEOSÙ
LE PARABOLE DI GESÙ Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere il linguaggio delle parabole.
Ascoltiamo e sch
ematizziamo
Spieghiamo ai bambini che cosa sono le parabole usando un semplice schema riassuntivo.
LA PARABOLA È un fatto raccontato che parte da scene di vita concrete
Nasconde sempre un messaggio o un insegnamento
Completiamo Presentiamo e completiamo la pag. 26 del libro di testo e la scheda a pag. 15 del Quaderno Attivo, poi verifichiamo la comprensione attraverso le domande guida.
Domande guida • Per i briganti cosa vale di più, il denaro o la vita delle persone? • Come si comportano, secondo te, il sacerdote e il levita? • Perché, secondo te, non si fermano? • Invece, perché il samaritano si ferma? Da cosa è spinto? • Secondo te, si aspetta qualcosa in cambio del suo gesto? • Chi è il tuo prossimo?
Lavoriamo e rifle
ttiamo
Per comprendere meglio la parabola del buon samaritano, presentiamo la scheda che segue.
CLASSE SECONDA
151
LICO A DI GE SÙ ND MOBB MIAO PU LAILVIT
UN SAMARITANO DI OGGI • Leggi e colora le scene.
Sull’autostrada una vettura è uscita di strada e l’autista, un giovane elettricista di ritorno dalla discoteca, è gravemente ferito.
Passa un’auto blu di un sacerdote, che non si ferma. Il sacerdote ha tanti impegni.
Di lì a poco giunge la macchina gialla di un medico. Neppure questa si ferma. Il medico deve andare presto in ospedale.
Sopraggiunge lentamente un vecchio camion. Il conducente, un extracomunitario, sta trasportando un carico di frutta dalla Sicilia a Milano.
Scende dal camion, si accerta delle condizioni del ferito e chiama l’ambulanza col suo cellulare. Il ragazzo viene portato al più vicino ospedale.
Tre giorni dopo il camionista passa per la medesima strada e cerca l’ospedale dove è stato curato il suo ferito. Quando lo trova vede che sta meglio e tra i due nasce una bella amicizia.
• Rispondi: Chi, secondo te, si è comportato da fratello con il giovane elettricista ferito? Perché? .............................................................................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................................................................
152
CLASSE SECONDA
LA VIT A PUILBBMI LIC O AMO DIND GEOSÙ
Lavoriamo Concludiamo il discorso sulla vita pubblica di Gesù presentando una scheda di verifica.
LA VITA PUBBLICA DI GESÙ • S egna con una x le risposte esatte. La vita pubblica di Gesù inizia con: il Battesimo. un miracolo. una parabola.
Gesù si fa battezzare all’età di: 33 anni. 12 anni. 30 anni.
Prima di iniziare la sua missione Gesù: sceglie una ventina di discepoli. chiama i dodici Apostoli. saluta sua madre Maria.
Gesù si fa battezzare perché: aveva disobbedito a Dio. doveva essere perdonato. doveva darci l’esempio.
Gesù faceva miracoli per: avere più potere. dimostrare che era il Figlio di Dio. far divertire la gente.
Con le parabole Gesù: insegnava l’amore di Dio. voleva far capire chi è che comanda. intratteneva i curiosi.
•R ispondi alle domande. Che cos’è una parabola? ............................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................
Che cos’è un miracolo? ............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................
Scrivi i miracoli che ricordi. ............................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................
Perché, secondo te, l’incontro con Gesù cambia la vita delle persone? ............................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................
CLASSE SECONDA
153
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 6
DALLA PASQUA ALLA CHIESA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce il significato cristiano della Pasqua e identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Conoscere Gesù di Nazaret, Emmanuele e Messia. • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcuni semplici passi biblici. • Il linguaggio religioso Cogliere i segni cristiani della Pasqua per scoprire che è l’evento fondante della fede cristiana. • I valori etici e religiosi Riconoscere il valore della Chiesa per la custodia e la trasmissione della fede. Scoprire il valore della preghiera nelle religioni. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Gli ultimi giorni pag. 27
La Resurrezione pag. 28
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
Approfondimento: Pasqua Ebraica e Pasqua Cristiana.
Il segno del pane e del vino
Canto: È Risorto. Gioco: La Pasqua.
La Pasqua di Gesù
PAGINE COLORATE
La Pasqua dei Cristiani
M.I.O. BOOK DOCENTE
Storie: Il pane di Emily; L’ulivo benedetto pagg. 155-156 Scheda: Parole di vita/Parole di morte pag. 156
pag. 16
pag. 17
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Lavoretto n. 7: Biglietto di Pasqua.
Lavoretto: Campane 3D pag. 158
pag. 18
Nasce la Chiesa pag. 29
Canto: Che famiglia la Chiesa.
Dalla Pasqua alla Chiesa
Dalla Bibbia: L’ascensione di Gesù al cielo; La Pentecoste
pag. 19
pagg. 159-160
Schema di sintesi: La nascita della Chiesa pag. 160 Schede: Il dono dello spirito; La Chiesa: una grande famiglia; La Chiesa è come... pagg. 161-163 GOCCE DI MIELE Audio: Cilla incontra Cilla incontra Dio Dio.
Storia: Chi era Cilla pag. 164
pag. 30
Pregare nel mondo pag. 31
Un dialogo d’amore pag. 32
154
Audio: Il suono delle campane; Lo shoffar; La voce del muezzin; L’om. Gioco: Vari tipi di preghiera.
CLASSE SECONDA
La preghiera pag. 20
Storia: La bambina che voleva imparare a pregare pag. 165
Dalla Bibbia e scheda: Il fariseo e il pubblicano pagg. 166-167
Immagini: Ascensione di Mantegna; Pentecoste di Duccio da Buoninsegna.
DA LL A PA SQ UA IL MIAL O LA MOCH NDIES OA
GLI ULTIMI GIORNI Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nel mistero della festa di Pasqua, partendo dall’episodio dell’ultima cena di Gesù.
Completiamo Presentiamo e completiamo la pag. 27 del libro di testo e la scheda operativa a pag. 16 del Quaderno Attivo.
APPROFONDIAMO
Ascoltiamo Leggiamo ai bambini la storia del pane condiviso.
Storie da raccontare
Attraverso l’approfondimento, spieghiamo ai bambini che Gesù già celebrava la festa di Pasqua: era un’antica festa del suo popolo, che ricordava quando Dio li aveva liberati dalla schiavitù in Egitto. Dopo la spiegazione, passiamo a mostrare un paragone tra la festa celebrata da Gesù e quella che celebriamo noi grazie a Lui.
IL PANE DI EMILY Una mattina Noà, con il volto triste, entrò nella panetteria di Emily. Era una panetteria molto carina, con tante qualità di pane diverso (alle olive, con il sesamo, ai fiori di papavero, al formaggio, con le noci...). Noà ci entrava sempre molto volentieri per prendere la colazione prima di andare a scuola. Quella mattina però era proprio seria e chiese un pezzo di pizza bianca con un filo di voce. La signora Emily si accorse che c’era qualcosa che non andava, e le chiese: – Che cos’hai Noà, non stai bene? – Ieri sera hanno ricoverato la mia mamma in ospedale ed io non so come sta! – rispose la piccina. – Vieni piccola, ho appena sfornato quei panini all’olio che ti piacciono tanto, mangiamone uno insieme, così penseremo alla tua mamma e il nostro pensiero arriverà al suo cuore, vedrai! Così la signora Emily si mise seduta sul gradino del negozio a mangiare, in silenzio, con lei, un pezzo di pane. Subito dopo il nonno chiamò la piccola per andare a scuola e lei si allontanò più sollevata, perché qualcuno aveva condiviso la sua preoccupazione. Domande guida • Perché Noà si sente sollevata? • Che significato aveva per la signora Emily la condivisione del pane? • Se condividere il pane significa condividere la preoccupazione dell’altro, Gesù cosa ha condiviso con noi?
•
Ognuno di noi può diventare pane per gli altri, dicendo una buona parola, dimostrando un po’ d’amore e di accoglienza. Ti è mai capitato di essere “pane” per gli altri?
CLASSE SECONDA
155
UAO AL LA CH IES A SQND A OPAMO DAILLLMI Ascoltiamo Leggiamo ai bambini la storia dell’ulivo benedetto.
Storie da raccontare L’ULIVO BENEDETTO Domenica Elia è stato a messa con la sua famiglia e tutto gli è sembrato un po’ strano. Prima della celebrazione i fedeli si sono ritrovati fuori della chiesa e ogni persona ha preso in mano un ramoscello di ulivo. Ad un certo punto lo hanno alzato e, tutti insieme in processione, con ordine, si sono incamminati dentro l’edificio. Più volte durante la messa i ramoscelli d’ulivo sono stati alzati e sventolati in aria. Poi, come se non bastasse, ognuno ha portato a casa il proprio ramoscello. Molto incuriosito, il bambino ha chiesto alla mamma perché si fosse portata a casa quel ramoscello di ulivo. Allora la mamma, con pazienza, gli ha spiegato: – Vedi Elia, questo ramoscello è benedetto da Dio perché è reso sacro dalle mani del sacerdote. Tanto tempo fa Gesù fu accolto a Gerusalemme proprio da rami d’ulivo e palma sventolati in aria. In quell’occasione, questo gesto era un annuncio della salvezza, perché poco dopo Gesù sarebbe morto e risorto. Anche per noi ha lo stesso significato, ci ricorda che Gesù è il re che è venuto a salvare il mondo intero, non con guerre e prepotenza, ma portando la pace. La domenica delle Palme noi ricordiamo tutto questo e il ramo di ulivo che si tiene in mano e si porta nelle case, come segno di protezione, rappresenta un invito alla preghiera e a vivere in pace con tutti. È un simbolo, proprio come la croce che portiamo al collo che ci ricorda la morte di Gesù il venerdì prima di Pasqua, o le campane che ci ricordano, al contrario, la gioia della resurrezione. Domande guida • Perché l’ulivo è benedetto? • Cosa ci ricorda?
• Perché lo portiamo nelle case? • Cosa ricorda la croce? E le campane?
Lavoriamo Presentiamo ai bambini la scheda che segue.
PAROLE DI VITA – PAROLE DI MORTE • Inserisci le seguenti parole nelle colonne giuste. TRISTEZZA – GIOIA – PIANTO – SORRISO – FELICITÀ – LUCE – TENEBRE – BUIO – FESTA – PAURA – ALLEGRIA – FREDDO – COLORI – CALORE
VITA
156
CLASSE SECONDA
MORTE
DA LL A PA SQ UA IL MIAL O LA MOCH NDIES OA
LA RESURREZIONE Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere che la gioia della Pasqua è legata al fatto che Gesù ha vinto la morte.
Completiamo Presentiamo e completiamo la pag. 28 del libro di testo e le schede operative di pagg. 17-18 del Quaderno Attivo.
CANTIAMO E GIOCHIAMO Facciamo divertire i bambini con il gioco “La Pasqua” e facciamo ascoltare loro una canzone sulla resurrezione disponibile anche nl CD Audio traccia n. 22.
È RISORTO 1° CORO Chi cercate? Chi cercate? Non c’è più! È risorto Gesù!
2° CORO Gesù! Gesù! Non c’è più? È risorto Gesù!
RIT. Alleluia, Alleluia! Grande gioia nel nostro cuore è risorto il Salvatore è risorto il Salvatore!
RIT. Alleluia, Alleluia! Grande gioia nel nostro cuore è risorto il Salvatore è risorto il Salvatore!
1° CORO La morte... La vita... La gioia... È risorto Gesù!
2° CORO È sconfitta! Ha trionfato! Nel cuore! È risorto Gesù!
RIT. Alleluia, Alleluia!...
RIT. Alleluia, Alleluia!...
Costruiamo Realizziamo il biglietto di Pasqua ritagliando gli elementi da Pagine Colorate pag. 67.
CLASSE SECONDA
157
UAO AL LA CH IES A SQND A OPAMO DAILLLMI
Costruiamo Realizziamo le campane di Pasqua in 3D.
158
CLASSE SECONDA
Istruzioni • Fotocopiamo la scheda su fogli colorati con colori primaverili. • Ritagliamo le sagome e incolliamole su dei cartoncini dello stesso colore. • Tagliamo lungo la striscia continua e incastriamo le due sagome. Otterremo una campana 3D.
DA LL A PA SQ UA IL MIAL O LA MOCH NDIES OA
NASCE LA CHIESA Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nel mistero della Chiesa, la comunità dei credenti in Gesù Cristo.
Ascoltiamo Spieghiamo ai bambini che, dopo la Resurrezione, Gesù è stato per quaranta giorni con i suoi amici, poi li ha salutati ed è tornato al Padre promettendo loro il dono dello Spirito Santo.
Dalla Bibbia L’ASCENSIONE DI GESÙ AL CIELO Gesù si mostrò vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre: – Quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo... riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra. Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: – Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo. Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi. At 1,3-13
GUARDIAMO Lavoriamo sul dipinto di Mantegna: l’Ascensione.
Dalla Bibbia LA PENTECOSTE Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
CLASSE SECONDA
159
UAO AL LA CH IES A SQND A OPAMO DAILLLMI Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: – Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio. Tutti erano stupefatti e perplessi, e si chiedevano l’un l’altro: – Che cosa significa questo? Altri invece li deridevano e dicevano: –Si sono ubriacati di vino dolce. At 2,1-13
GUARDIAMO Lavoriamo sul dipinto di Duccio da Buoninsegna: la Pentecoste.
Schematizziamo Facciamo notare ai bambini gli avvenimenti che hanno portato alla nascita della prima comunità cristiana, la Chiesa, attraverso uno schema di sintesi.
resurrezione
apparizioni
ascensione
Completiamo Presentiamo e completiamo la pag. 29 del libro di testo e la pag. 19 del Quaderno Attivo.
160
CLASSE SECONDA
pentecoste
la chiesa
DA LL A PA SQ UA IL MIAL O LA MOCH NDIES OA CANTIAMO Approfondiamo l’argomento della Chiesa facendo ascoltare ai bambini una canzone (anche nel CD Audio traccia n. 23) e proponendo alcune domande guida.
CHE FAMIGLIA LA CHIESA La Chiesa è una grande famiglia che ti accoglie e ti consiglia, che ti abbraccia con amore che ti guida a seguire il cuore. Nella Chiesa ci son io ed il nostro papà è Dio, la nostra mamma è Maria e i nostri fratelli per la via. (tutto 2 volte)
Domande guida • Che cos’hai compreso sulla Chiesa? • Come si entra a far parte della Chiesa? • Chi ne fa parte? • Il termine chiesa viene usato anche con un altro significato. Qual è?
La Chiesa è una grande famiglia che ti accoglie e ti consiglia, che ti abbraccia con amore che ti guida a seguire il cuore.
Lavoriamo Presentiamo ai bambini le schede che seguono, per aiutarli a comprendere che la Chiesa è la comunità dei credenti in Cristo Gesù e al suo interno ognuno ha un compito.
IL DONO DELLO SPIRITO •C ompleta il cruciverba, poi leggi, dall’alto in basso, le lettere delle caselle azzurre. Scoprirai il nome della festa cristiana che ricorda la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli. 1) Facile racconto narrato da Gesù per far capire meglio il suo insegnamento. 2) Mestiere esercitato da San Giuseppe. 3) Paese in cui visse Gesù fino a 30 anni. 4) Vi andarono Maria e Giuseppe per il censimento. 5) Li compì Gesù per amore degli uomini. 6) Vi fu inchiodato Gesù. 7) La terra in cui visse Gesù. 8) Dopo la sua morte Gesù fu deposto in una... 9) Una volta resuscitato, Gesù appare ai suoi...
1 2 3 4 5 6 7 8 9
CLASSE SECONDA
161
UAO AL LA CH IES A SQND A OPAMO DAILLLMI • S crivi i nomi dei disegni nelle caselle. Poi leggi, di seguito, le lettere delle caselle azzurre e scoprirai il nome del luogo in cui Maria e i discepoli ricevettero il dono dello Spirito Santo.
3 7
2 6 4
1
5
LA CHIESA: UNA GRANDE FAMIGLIA •O sserva l’immagine e colora con i colori della luce la chiesa, segno dello Spirito Santo che guida le azioni dei Cristiani. Poi scrivi il nome giusto accanto ad ogni persona che forma la Chiesa, comunità cristiana, scegliendo tra i seguenti: VESCOVO – PAPA – LAICI – SACERDOTE – FRATE – SUORA – MISSIONARIO
162
CLASSE SECONDA
DA LL A PA SQ UA IL MIAL O LA MOCH NDIES OA
LA CHIESA È COME... •O sserva le diverse immagini a cui è stata paragonata la Chiesa e completa le frasi con le parole mancanti: DIO – CASA – SPIRITO SANTO – MATTONI – BARCA – GREGGE LA CHIESA È STATA PARAGONATA A…
... una .......................................................... a vela guidata dal soffio dello ....................................................................... dove i Cristiani trovano rifugio.
... una ............................................................................, dove i Cristiani sono i ........................................................................ con cui è stata costruita.
... un ........................................................................ di pecore guidato da un pastore buono che è ........................
CLASSE SECONDA
163
GOCCE DI MIELE
CILLA INCONTRA DIO Dentro l’argomento Approfondiamo il discorso sulla Chiesa presentando la testimonianza di Maria Letizia Galeazzo, chiamata da tutti Cilla.
Ascoltiamo Leggiamo ai bambini la storia di questa giovane testimone del Vangelo.
Storie da raccontare CHI ERA CILLA Cilla è il nome con cui veniva chiamata Maria Letizia Galeazzo, una ragazza morta prima di aver compiuto quindici anni, in un incidente stradale in provincia di Asti. Pochi mesi prima dell’incidente, era entrata a far parte di un gruppo di ragazzi cristiani cattolici che aveva incontrato nella sua scuola e con loro approfondiva la conoscenza di Dio e si interrogava sull’importanza della Chiesa, cioè della comunità cristiana, nella sua vita. Questi incontri la cambiarono tanto da farle scrivere nel suo diario: “Prima non esistevo. Sono nata nel momento in cui ho capito cos’è la comunità: il mezzo che mi ha portato a Cristo”. Nella sua breve vita, Cilla è stata un grande esempio di fede per i suoi amici; lei aveva incontrato Gesù grazie ai fratelli di comunità e da quel momento si sentiva come gli Apostoli dopo la Pentecoste, profondamente amata e con tanta voglia di rispondere a questo amore, facendolo conoscere al mondo intero: “Sono felice. Vorrei dare a tutti questa felicità...”. Domande guida • Dalle parole di Cilla, secondo te, dove si incontra Dio? E quando? • Che cos’è per Cilla la comunità? • Si può amare Dio senza amare il prossimo? • Perché Cilla vuole far conoscere a tutti l’amore di Dio?
Completiamo Presentiamo e completiamo la pag. 30 del libro di testo.
ASCOLTIAMO Ascoltiamo le parole scritte da Cilla nel suo diario (anche nel CD Audio tracce n. 24 e 25).
164
CLASSE SECONDA
DA LL A PA SQ UA IL MIAL O LA MOCH NDIES OA
PREGARE NEL MONDO Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini nel mondo della preghiera per aiutarli a scoprire questo bellissimo dialogo d’amore.
Ascoltiamo Per introdurre l’argomento, raccontiamo ai bambini la storia della “bambina che voleva imparare a pregare”.
Storie da raccontare LA BAMBINA CHE VOLEVA IMPARARE A PREGARE Una bambina molto piccina voleva imparare a pregare. Allora si mise ad osservare attentamente quello che faceva la gente quando andava in chiesa. Ecco: uno apriva il suo libro di preghiere, se lo metteva davanti e stava per lungo tempo a leggere. Anche la bambina prese subito in mano il libro delle preghiere, lo aprì e se lo mise davanti. Siccome non sapeva ancora leggere, prese il libro all’incontrario, tuttavia chiese: – Adesso sto pregando? Una vecchietta, che era inginocchiata vicino, le disse: – No, per pregare bisogna avere nella testa dei buoni pensieri. Ma questi non arrivano se tieni il libro al contrario! – e le girò il libro per il verso giusto. “Adesso mi verranno dei buoni pensieri” pensò la bambina e si sforzava in tutti i modi di farsi venire in mente dei buoni pensieri. E veramente i buoni pensieri, come degli uccellini, vennero, volando da tutte le parti ed entrarono nella sua testolina. – Adesso sto pregando? –chiese allora ad un anziano signore. – Tu non muovi le lebbra. – disse l’uomo – Io, quando prego, mormoro le preghiere a mezza voce. Allora la bambina cominciò a muovere le labbra e a pronunciare pian piano le parole della preghiera. – Adesso sto pregando? – domandò di nuovo. – Se vuoi davvero pregare – disse una giovane donna – devi incrociare le mani. E la bambina così fece. Quando fu stanca si alzò e si diresse fuori della chiesa. All’ultimo banco, in fondo, vide un bambino come lei. Non teneva le mani giunte, non aveva libri e non muoveva le labbra. – Cosa fai? – gli chiese la piccina. –Sto pregando – rispose lui. – Ma come puoi pregare se non tieni le mani giunte, non hai il libro delle preghiere e non muovi le labbra? – Per pregare ho bisogno solo delle orecchie – rispose il bambino – perché pregare significa ascoltare Dio che parla dentro di noi! J. Osterwalder, Raccontami una storia di Dio, LDC
CLASSE SECONDA
165
UAO AL LA CH IES A SQND A OPAMO DAILLLMI ASCOLTIAMO E GIOCHIAMO Domande guida • Qual è il desiderio della bambina? • Cosa gli dicono i presenti sulla preghiera? Per loro pregare è... • Perché alla fine si stanca, secondo te? • Cosa le dice il bambino? • Che cosa hai capito della preghiera da questo racconto?
Approfondiamo l’argomento ascoltando al computer, a pag. 31 del testo, le diverse modalità di preghiera presenti nelle religioni e giochiamo con i vari tipi di preghiera. Audio: • Il suono delle campane • Lo shoffar ebraico • La voce del muezzin • L’om Gioco: • Vari tipi di preghiera
Completiamo Presentiamo e completiamo le pagg. 31-32 del libro di testo e la scheda operativa a pag. 20 del Quaderno Attivo.
Ascoltiamo e lav
oriamo
Per concludere l’argomento presentiamo ai bambini la parabola del fariseo e del pubblicano.
Dalla Bibbia IL FARISEO E IL PUBBLICANO Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo (studioso della legge di Dio) e l’altro pubblicano (uno di quelli che riscuotevano le tasse per conto dei Romani). Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: – O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo.
166
CLASSE SECONDA
DA LL A PA SQ UA IL MIAL O LA MOCH NDIES OA Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: – O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua perdonato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato”. Lc 18,9-14 Domande guida • Come ti sembra la preghiera del fariseo? • Perché solo il pubblicano torna a casa perdonato? • Cosa ci vuole dire con questa parabola Gesù?
IL FARISEO E IL PUBBLICANO •C ompleta il fumetto con ciò che ricordi della parabola e colora.
......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... ......................................................................................................... .........................................................................................................
......................................................................................................... ......................................................................................................... .........................................................................................................
CLASSE SECONDA
167
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1
IL MIO MONDO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette su Dio Padre, si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Comprendere la funzione di testimonianza delle fonti che documentano lo scorrere del tempo, anche in relazione al dato religioso. • I valori etici e religiosi Riflettere sulla dimensione spirituale dell’uomo a partire dai suoi bisogni. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Si riparte
MATERIALE MULTIMEDIALE Canto: Foto clik!
pag. 33
QUADERNO ATTIVO
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Io sono
Gioco: Raccontami...
pag. 25
pag. 169
M.I.O. BOOK DOCENTE
Scheda: Le mie radici pag. 170
I bisogni dell’uomo
La linea del tempo
pag. 34
pag. 26
Storia e schema: Il bisogno di Dio; Per crescere abbiamo bisogno di... pag. 171
Filastrocca: Le emozioni pag. 172
Storia e scheda: Gatto furioso pag. 173
Scheda: Il mondo delle emozioni pag. 174
GOCCE DI MIELE Video: Sant’Agostino Con gli occhi Sant’Agostino e l’infinito. del cuore pag. 27 e l’infinito pag. 35
168
CLASSE TERZA
Canto: La paura di essere escluso.
IL MI O MO ND O
SI RIPARTE Dentro l’argomento Iniziamo il nuovo anno scolastico ricordando le vacanze estive attraverso oggetti e ricordi che ci aiuteranno ad introdurre il concetto di fonte.
Giochiamo Raccontami... Introduciamo l’argomento con un’attività-gioco. L’insegnante porta a scuola del materiale (una conchiglia, una fotografia, una cartolina) e chiede ai bambini di raccontare la sua vacanza secondo loro; ognuno potrà aggiungere il suo pezzettino. L’intento è quello di aiutarli a capire che si può raccontare un’esperienza passata a partire da oggetti che ne rappresentano delle tracce o prove, che definiremo “fonti storiche”.
CANTIAMO Proponiamo il canto Foto clik! per ripercorrere insieme i ricordi dell’estate (anche nel CD Audio traccia n. 27).
Foto clik! Mettiamoci in posa, fermi e felici. Ferma ogni cosa! Abbracciati amici! Rit: Foto, foto, scatta la foto e fai cis! Foto, foto, scatta la foto e fai cis! Ogni bambino sorride di più Ogni emozione vedo di te Ogni bocca sta all’insù Tu sorridi proprio a me
Rit: Foto, foto, scatta la foto e fai cis ! Foto, foto, scatta la foto e fai cis! Sei felice oppure no Sei arrabbiato forse un po’ E lo vedo il tuo cuore se è arrabbiato o pieno d’amore Rit: Foto, foto, scatta la foto e fai cis Foto, foto, scatta la foto e fai cis scatta la foto e fai cis scatta la foto e fai cis, ciiiiisssss...
Completiamo Introduciamo il concetto di fonte storica facendo completare la pag. 33 del libro di testo e la scheda operativa di pag. 25 del Quaderno Attivo.
CLASSE TERZA
169
IL MI O MO ND O Lavoriamo Aiutiamo i bambini a comprendere che ognuno di noi non è frutto del caso, ma viene da una storia familiare fatta di legami e di affetti. Distribuiamo la scheda che segue ad ogni alunno e facciamola completare con le informazioni di cui sono a conoscenza.
LE MIE RADICI
Nonno
Nonna
Nonno
Nonna
.................................................
.................................................
.................................................
.................................................
PapĂ
Mamma
.................................................
.................................................
Io
170
CLASSE TERZA
IL MI O MO ND O
I BISOGNI DELL’UOMO Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nel mondo dei bisogni, cioè delle cose che sono necessarie per crescere bene.
Completiamo Per introdurre l’argomento facciamo completare prima la pag. 26 del Quaderno Attivo, poi la pag. 34 del libro di testo.
Ascoltiamo e lav
oriamo
Proponiamo ai bambini una storia per aiutarli a comprendere che anche il bisogno di Dio appartiene alla nostra natura umana. Poi sintetizziamo con uno schema i principali bisogni dell’uomo.
Storie da raccontare IL BISOGNO DI DIO Un uomo decise di far crescere un bambino di nome Emilio lontano dalla città, in una bellissima casa immersa nella campagna. Emilio, che non andava a scuola, cresceva osservando il mondo che lo circondava e cercando le risposte alle sue tante domande, che rivolgeva con curiosità al suo educatore. Imparava dall’esperienza, che usava come unico libro. Un bel giorno uscì in giardino e si inginocchiò tra i fiori dai mille colori con gli occhi rivolti verso il cielo. Allora l’uomo, che lo stava guardando, gli chiese che cosa stesse facendo: “Semplice - disse - sto ringraziando Colui che ha fatto questi fiori così belli e profumati!”. Adatt. da Emile di J.J. Rousseau
Domande guida • Cosa prova Emilio davanti ai colori e ai profumi dei fiori, secondo te? • Quale pensiero gli sorge spontaneo? • Di che cosa ha bisogno l’uomo che cerca Dio? Schema
PER CRESCERE ABBIAMO BISOGNO DI...
... bere, mangiare, dormire e avere una casa per vivere
BISOGNI MATERIALI
... avere persone da amare e che ci amano, capire il significato profondo della vita e dell’infinito
BISOGNI SPIRITUALI
... comunicare con gli altri, sapere e capire ciò che ci circonda, fare nuove scoperte per migliorare la vita
BISOGNI INTELLETTUALI
CLASSE TERZA
171
IL MI O MO ND O CANTIAMO Proponiamo ai bambini una canzone sulla paura della solitudine e dell’esclusione per esplorare ancora di più i bisogni dell’uomo.
LA PAURA DI ESSERE ESCLUSO RIT. Tu perché non giochi con me? Tu perché non parli con me? Voglio un amico, un amico per me un mondo di amici intorno a me... Voglio un amico, un amico per me.
Se mi sento solo e un po’ giù Solo un amico sa tirarmi su In due è bello, ma ancor di più Se invece di due sono di più RIT. Tu perché non giochi con me?...
Riflettiamo e lav
Se nessuno mi fa un sorriso Mi sento triste d’improvviso In due è bello, ma ancor di più Se invece di due sono di più RIT. Tu perché non giochi con me?...
Se qualcuno mi manda via Senza amici non c’è più magia In due è bello, ma ancor di più Se invece di due sono di più RIT. Tu perché non giochi con me?...
oriamo
Presentiamo ai bambini, sotto forma di filastrocca, il testo de “La canzone delle emozioni” di Davide Antognazza.
Filastrocca LE EMOZIONI Ci son dei segnali che dicono che c’è un mondo fantastico dentro di me. Se sento qualcosa, ma non ne so il nome, potrebbe trattarsi di un’EMOZIONE. Corre il cavallo nella pianura, scappa veloce quando ha PAURA. Sorride mamma e se non lo dice, tu hai già capito che lei è FELICE. Si agita il gatto dentro la gabbia, se non può uscire prova la RABBIA.
E se poi chiedi se il bello esiste, sai già capire che forse sei TRISTE. Siamo tutti agitati durante l’attesa, a volte compare una bella SORPRESA! Quello che senti si chiama EMOZIONE arriva veloce, e a volte rimane, a volte ti piace, e a volte fa male, ma non crucciarti è tutto normale. Quello che senti, strano non è, fattelo amico, fa parte di te!
Domande guida • Che cos’é, secondo te, un’emozione? • A quali situazioni faresti corrispondere l’emozione della paura? Fai qualche esempio. • Cosa provi a livello fisico quando sei felice? Cosa ti rende triste? • Cosa significa, secondo te, farsi amiche le emozioni?
172
CLASSE TERZA
IL MI O MO ND O Ascoltiamo Concludiamo la riflessione sulle emozioni proponendo ai bambini la storia di “Gatto furioso”. Storie da raccontare GATTO FURIOSO C’era una volta un bambino di nome Federico che voleva avere sempre ragione. Per questo, a scuola, gli capitava spesso di arrabbiarsi con gli altri, tanto che gli avevano dato il soprannome di “gatto furioso”. A lui non piaceva essere chiamato così. Un giorno il suo amico Nino, che non voleva dargli un gioco, cominciò a deriderlo: “Gatto furioso, sei un gattino furioso!!”. La rabbia gli partì dalla pancia e gli fece diventare rosso il volto...Federico, come un gatto furioso, prese il gioco e lo diede in testa all’amico. Subito dopo scappò dove non poteva essere visto e scoppiò in lacrime. Lo ritrovò, nascosto tra le foglie, il preside della scuola. Senza sgridarlo gli disse: “Sai Federico, quando senti che la rabbia sta per farti fare dei danni, fermati e grida stop! Poi metti le mani sopra la pancia e fai tre respiri profondi. Dopo aver fatto questo esercizio, se vuoi, vai a parlare con qualcuno di cui ti fidi, per esempio la maestra”. Il bambino lo ascoltò in silenzio e poi tornò in classe. Nel pomeriggio la maestra fece fare agli alunni un lavoro di gruppo, un cartellone con le impronte delle loro manine. Federico voleva usare il colore azzurro, ma Nino non glielo voleva dare. Ecco che la rabbia gli salì dalla pancia... strappò il tubetto di tempera dalla mano dell’amico e stava per spruzzarglielo addosso quando si ricordò delle parole del preside. Allora gridò forte: “Stop!”. Con il tubetto in una mano, mise l’altra sulla pancia per sentire la rabbia e calmarsi, poi fece tre respiri e...che sorpresa nello sperimentare che si sentiva più calmo! Subito dopo cercò con gli occhi la maestra, che era già lì e che con affetto gli disse: “Bravo Federico!!”.
Domande guida • Ricordi l’ultima volta che ti sei arrabbiato con qualcuno? Cosa è successo? • Secondo te Federico è riuscito a farsi amica l’emozione della rabbia?
Lavoriamo Presentiamo ai bambini la scheda che segue.
GATTO FURIOSO • Ritaglia ed incolla nel quaderno le quattro sequenze della storia e scrivi accanto ad ognuna che cosa rappresenta. Gatto furioso!
stop!
CLASSE TERZA
173
IL MI O MO ND O Lavoriamo Proponiamo ai bambini la scheda seguente per riflettere sulle diverse dimensioni della persona: quella materiale, legata al corpo che cresce e si trasforma e ci permette di vivere nel mondo, e quella spirituale, propria dell’anima, che desidera conoscere Dio.
IL MONDO DELLE EMOZIONI • Completa la scheda scrivendo quali azioni l’uomo può compiere con il corpo e quali pensieri o emozioni nascono nell’anima davanti alle diverse situazioni. Azioni del corpo. ............................................................................................... ............................................................................................... ensieri dell’anima. P ............................................................................................... ...............................................................................................
zioni del corpo. A ............................................................................................... ............................................................................................... Pensieri dell’anima. ............................................................................................... ............................................................................................... Azioni del corpo. ............................................................................................... ............................................................................................... Pensieri dell’anima. ............................................................................................... ...............................................................................................
Azioni del corpo. ............................................................................................... ............................................................................................... Pensieri dell’anima. ............................................................................................... ...............................................................................................
174
CLASSE TERZA
GOCCE DI MIELE
SANT’AGOSTINO E L’INFINITO Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nel mistero di Dio e dell’esistenza umana. Aiutiamoli a capire che si può conoscere Dio con l’intelligenza, ma è necessaria anche la fede, cioè la fiducia verso ciò che non si comprende del tutto, perché è più grande dei nostri pensieri.
ASCOLTIAMO Per introdurre il tema raccontiamo ai bambini la narrazione di “Sant’Agostino e l’infinito” (anche nel CD Audio traccia n. 28).
Storie da raccontare SANT’AGOSTINO E L’INFINITO Sant’Agostino, vescovo di Ippona e grande studioso di Dio, una mattina si era alzato presto e passeggiava, immerso nei suoi pensieri, lungo la riva del mare. Desiderava comprendere cose più grandi di lui: solo con la forza della sua intelligenza cercava di spiegare e di capire tutte le cose su Dio. Era così preso dai suoi pensieri che quasi non si era accorto che di fronte a lui stava giocando un bambino. Aveva fatto una buca nella sabbia e continuava a correre da lì fino a riva, avanti e indietro, trasportando ogni volta un po’ d’acqua con una piccola conchiglia. Allora si avvicinò e gli chiese: “A che gioco stai giocando?”. Il bambino rispose che non stava giocando, voleva solo versare tutto il mare nella sua buca. Agostino sorrise e cercò di spiegare al bambino che la sua impresa era impossibile, perché il mare è troppo grande per essere contenuto in una buca tanto piccola. Anche il piccolo sorrise, ma continuò nella sua opera. Così il santo proseguì il suo cammino e tornò ai suoi pensieri. Dopo qualche passo udì la voce del fanciullo che gli rispose: “Forse hai ragione tu Agostino, ma forse è più facile per me mettere tutto il mare in questa buca che per te credere di capire tutto su Dio, che è infinito, solo con la mente che è limitata”. Sant’Agostino comprese che per arrivare a conoscere Dio non basta l’intelligenza, c’è bisogno anche del cuore, della nostra parte più profonda, intima e segreta, il luogo dell’anima e dei nostri bisogni spirituali. Domande guida • Cosa vuole fare Sant’Agostino? • Perché il bambino continua la sua impresa nonostante il consiglio dell’uomo? • Cosa comprende il Santo con questa esperienza?
Completiamo Facciamo completare la pag. 35 del libro di testo e la scheda operativa a pag. 27 del Quaderno Attivo.
CLASSE TERZA
175
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2
L’UOMO CERCA DIO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette su Dio Padre e si confronta con l’esperienza religiosa. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Individuare comportamenti di apertura al trascendente nell’uomo primitivo e riconoscerli come espressioni di religiosità. Saper identificare gli elementi che definiscono una religione. • I valori etici e religiosi Sviluppare atteggiamenti di stupore nei confronti della bellezza della natura, della vita e delle persone, riconoscendole come un dono di Dio. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO La natura
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
Materiale extra di classe 3a: Il dono del mare; Il dono del cielo; Il dono della terra.
pag. 36
PAGINA DEI VALORI Il valore dello stupore pag. 37
Video: Le bellezze del mondo. Canto: Il mondo per noi.
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA Attività: Tavole di paesaggi pag. 177
Poesia e riflessione: Il punto interrogativo pag. 177
La meraviglia del mondo
Dalla Bibbia: Salmo 8 pag. 178
pag. 28
Il senso della vita
Storia: Joakim e Mika
pag. 38
pag. 179
Scheda: L’uomo e l’idea di Dio pag. 180
Religiosità e preistoria
Approfondimento e attività: La linea del tempo pag. 181
Scheda: Lo scorrere del tempo
pag. 39
La sepoltura dei morti
pag. 182
pag. 40
L’ARTE RACCONTA... La religiosità primitiva pag. 41
Dal sentimento religioso... alla religione pagg . 42-43
176
Video: Pitture rupestri o parietali. Audio: Caverna delle mani; Grotta di Lascaux; Grotta di Altamira. Approfondimento/ gioco: La religione.
CLASSE TERZA
Il sentimento religioso pag. 29
La nascita della religione pag. 30
Verso la religione pag. 31
Storia e scheda: La curiosità di Dada pagg. 183-184 Approfondimento: Una bambina scopre le pitture della grotta di Altamira pag. 185 Storia e scheda: Ukka e Lala pag. 186-187
Approfondimento: I riti pag. 188 Scheda: La religiosità primitiva pag. 189 Schema di sintesi: La religiosità primitiva pag. 190 Scheda: La religione cattolica pag. 190
L ’ UOILMOMICE O MO RC ANDDIO O
LA NATURA Dentro l’argomento Introduciamo i bambini all’osservazione del mondo che li circonda, a partire dagli elementi della natura, per arrivare a capire come il loro sfruttamento ha migliorato le nostre vite.
LAVORIAMO Per introdurre l’argomento, utilizziamo il materiale extra di classe 3a, disponibile nel M.I.O. Book, relativo ai tre ambienti: cielo, mare, terra. Il dono del mare: • Immagini relative a Gen 1 • L’acqua nel mondo • Amica acqua • Lo scarico in mare • Il battesimo di Gesù
Il dono del cielo: • Immagini sul Salmo 104 • Il sole: nuova forma di energia • La luce accesa...la luce spenta • Il vento nostro amico
Il dono della terra: • Immagini relative a Gen 1 • La natura da salvare • Dal rifiuto al riuso • Il lavoro e il ciclo del pane • Il pane al tempo di Gesù
Lavoriamo Realizziamo delle tavole di paesaggi con diversi materiali. Chiediamo ai bambini di portare il coperchio di una scatola di cartone (quella delle scarpe andrà benissimo). Facciamo disegnare all’interno del rettangolo di cartone un paesaggio naturale, che coloreremo con materiali diversi come farina gialla, sabbia, sale grosso e fino, pepe, terra, carta colorata... Una volta ultimato il disegno, aiutiamo i bambini ad incollare i materiali scelti, usando la colla vinilica per i materiali più leggeri e la colla a caldo per quelli più pesanti.
Completiamo
Riflettiamo Aiutiamo i bambini a porsi in modo curioso di fronte alle realtà del mondo, facendoli riflettere su un’affermazione e su una poesia di Gianni Rodari.
Per concludere facciamo completare la pag. 36 del libro di testo.
Poesia IL PUNTO INTERROGATIVO C’era una volta un punto interrogativo, un grande curiosone con un solo ricciolone, che faceva domande a tutte le persone, e se la risposta non era quella giusta sventolava il suo ricciolo come una frusta.
Affermazione “Prima ancora di imparare a parlare l’uomo doveva avere nella testa un grande punto interrogativo; ma di punti interrogativi sono tutt’ora pieni i cieli e la terra” .
CLASSE TERZA
177
RI LORI VALO DEII VA NA DE GINA PA PAGI
CHE IL COS’È VALORE UN VALORE? DELLO STUPORE
UN VALORE È UNA COSA LO STUPORE È QUEL SENTIMENTO DI SORPRESA MOLTO IMPORTANTE, E DI MERAVIGLIA CHEPIÙ SI PROVA DAVANTI AD UN EVENTO STRAORDINARIO O ATESORO QUALCOSA DI BELLO. NASCE DALLA CAPACITÀ PREZIOSA DI UN DI OSSERVARE IL MONDO E STIMOLA LA CURIOSITÀ. PERCHÉ FA BENE ALLA NOSTRA VITA. Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a percepire la meraviglia di fronte alle bellezze della natura e a dare un nome alle diverse emozioni ad essa collegate.
GUARDIAMO E LEGGIAMO Proponiamo un video sulle bellezze del mondo. Dopo la visione del video, leggiamo il salmo 8 che canta la grandezza di Dio, e sottolinea il fatto che il maggior riflesso della maestà divina si trova nella grandezza dell’uomo.
Salmo 8 O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, con la bocca dei bambini e dei lattanti: hai posto una difesa contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi? Davvero l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi: tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari. O Signore, nostro Dio, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
CANTIAMO Approfondiamo l’argomento con un canto (anche nel CD Audio traccia n. 29).
IL MONDO PER NOI Rit. Il mondo creato per noi, è meraviglioso ed è per noi! Il Signore ce l’ha donato e tutto il creato ci ha affidato!
Sole, luna e stelle, quanto sono belle, erba, prato e fiori, di tanti colori! Rit. Il mondo creato per noi, è meraviglioso ed è per noi!...
Gli animali in fondo al mare e gli uccelli che san volare, all’uomo e la donna ha dato la vita e la creazione era finita! Rit. Il mondo creato per noi, è meraviglioso ed è per noi!...
178
CLASSE TERZA
Completiamo Per concludere facciamo completare la pag. 37 del libro di testo e la pag. 28 del Quaderno Attivo.
L ’ UOILMOMICE O MO RC ANDDIO O
IL SENSO DELLA VITA Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a riflettere sui grandi interrogativi o domande di senso che hanno accompagnato la vita dell’uomo sin dalle sue origini.
Lavoriamo Leggiamo ai bambini alcuni passaggi del dialogo tra Joakim e Mika, tratto da C’è nessuno? di Jostein Gaarder, dopo averlo contestualizzato con una breve premessa.
Storie da raccontare JOAKIM E MIKA Joakim racconta alla nipotina Camilla una fantastica avventura della sua infanzia, quando aveva la sua stessa età (appena otto anni) e come lei aspettava la nascita di un fratellino o una sorellina. Mentre i genitori sono in ospedale, il piccolo Joakim, restato solo in casa, aspetta l’arrivo della zia Helene. Guardando fuori della finestra, vede un ragazzo appeso su un albero a testa in giù. In realtà si tratta di un extraterrestre, un alieno di nome Mika simile agli umani, gentile e curioso. I due bambini trascorrono insieme un intero giorno e, parlando, imparano molto l’uno dall’altro. Si raccontano tante cose e si fanno domande sulle loro origini, chiedendosi: “Chi siamo?”, “Da dove veniamo?”, “Dove andiamo?”. D’un tratto sentii una gran confusione in giardino, e, per qualche secondo, pensai che potevano essere la mamma e il papà di ritorno dall’ospedale. Mi sbagliavo. Affacciatomi alla finestra, vidi un ragazzino che penzolava dal melo appeso per l’elastico dei pantaloni... Mi precipitai in giardino, correndo verso il bambino sull’albero... “Chi sei?” domandò . “Mi chiamo Joakim“ – risposi. “E io sono Mika. Di’ un po’, perché stai a testa in giù?”... “Sei tu che stai a testa in giù“ gli spiegai... “Quando due persone si incontrano e una sta a testa in giù, non è così semplice stabilire chi dei due sta nel verso giusto“. Rimasi talmente sbalordito da quella risposta che non seppi ribattere nulla... Come quando, con la purezza tipica di un bambino, mi stupii della singolare usanza di Mika di inchinarsi se gli si poneva una domanda intelligente, mentre rimaneva sgomento quando io mi inchinavo davanti ad una sua risposta intelligente. Ma lui mi spiegò: “Chi si inchina si piega. Non devi mai piegarti davanti ad una risposta. Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre. Un nuovo interrogativo ci permette di andare avanti e di percorrere strade nuove, mentre una risposta è una cosa certa, definitiva, un capitolo chiuso che non ha più nulla da offrire”. Jostein Gaarder, C’è nessuno?, Salari Editore, Milano, 2002
Domande guida • Perché Mika dice che ci si deve inchinare solo davanti ad una domanda e non davanti alle risposte? • Sei d’accordo con questa usanza dell’extraterrestre? Perché? • Per te è importante farsi domande e non dare niente per scontato?
CLASSE TERZA
179
NDAO DIO CE RC MOO MO L ’ILUOMI Completiamo Per approfondire facciamo completare la pag. 38 del libro di testo.
Lavoriamo Concludiamo presentando ai bambini la scheda seguente.
L’UOMO E L’IDEA DI DIO • Osserva il disegno e scrivi nella nuvoletta quale pensiero su Dio nasce nell’uomo di fronte alle meraviglie della natura.
Forse .................................................................................................................. ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ............................................................................................................................... ...............................................................................................................................
L’UOMO, OSSERVANDO LE MERAVIGLIE DEL MONDO CHE LO CIRCONDA, HA UN’INTUIZIONE, UNA GRANDE IDEA!
180
L ’ UOILMOMICE O MO RC ANDDIO O
RELIGIOSITÀ E PREISTORIA Dentro l’argomento Introduciamo i bambini alla comprensione del sentimento religioso, quella straordinaria capacità dell’uomo di farsi domande e cercare le risposte.
Approfondiamo e
lavoriamo
Presentiamo ai bambini la linea del tempo partendo dalla linea della propria vita, con l’aiuto della lavagna. Spieghiamo che ogni anno di vita corrisponde ad un quadrato di quattro quadretti. Prendiamo come ipotesi la data di nascita di un bambino; noi useremo Giorgio nato il 14/05/2006. Spieghiamo che il passare del tempo può essere rappresentato con una linea, come nell’esempio che segue. 14/05/07
1
2
14/05/06
un anno
14/05/09
3
14/05/08
14/05/11
4
5 14/05/10
14/05/13
6
7
14/05/15
8
14/05/12
9
10
14/05/14
Gli storici usano la LINEA DEL TEMPO per rappresentare gli avvenimenti della storia umana. Come punto di riferimento per contare gli anni si prende l’anno 0, che corrisponde alla nascita di Gesù Cristo. Per indicare la data di un fatto avvenuto prima della nascita di Cristo si usa la sigla a.C., che significa avanti Cristo, cioè prima. Al contrario, per indicare un fatto avvenuto dopo useremo d.C., cioè dopo Cristo. Sulla linea del tempo c’è un altro importante avvenimento che segna un grande passaggio: l’invenzione della scrittura. Con l’invenzione della scrittura cuneiforme, avvenuta per opera dei Sumeri 3200 anni prima della nascita di Cristo (più o meno contemporaneamente si sviluppa in Egitto la scrittura geroglifica), si passa dalla preistoria (prima della storia) alla storia. Gli uomini preistorici, infatti, non conoscevano la scrittura e non ci hanno lasciato testimonianze scritte, ma noi abbiamo potuto ricostruire la loro vita grazie ad altre fonti, come ossa di persone e animali, pitture nelle caverne, tombe, vasi e statue. Avanti Cristo
PREISTORIA
Circa 3200 a.C. Nascita della scrittura
Dopo Cristo
STORIA
STORIA Anno 0 Nascita di Cristo
Anno corrente Noi
Completiamo Concludiamo l’argomento facendo completare le pagg. 39 e 40 del libro di testo. Spieghiamo che l’uomo primitivo cerca di soddisfare prima i bisogni materiali per vivere, poi quelli intellettuali per vivere meglio ed infine quelli spirituali per dare un senso a tutto il resto. Da ciò ne consegue che nella preistoria non siamo ancora di fronte a vere religioni, ma alle prime manifestazioni di sentimenti religiosi.
CLASSE TERZA
181
NDAO DIO CE RC MOO MO L ’ILUOMI Lavoriamo Per consolidare il discorso della linea del tempo facciamo completare la scheda che segue.
LO SCORRERE DEL TEMPO • Osserva la storia dell’illuminazione lungo i secoli e riordinala inserendo nei quadratini i numeri giusti.
LAMPADINA A FILAMENTI
CANDELA
LAMPADA AD OLIO
LAMPADINA FLUORESCENTE
TORCIA
LAMPIONE A GAS
1
2
3
4
5
6
Anticamente
Oggi
• Ritaglia il rettangolo grande lungo il tratteggio e incollalo nel quaderno. Inserisci sui trattini la data della tua nascita e quella dei tuoi compleanni fino ad oggi. Ritaglia i disegni e incollali nei riquadri secondo l’ordine. .................
.................
.................
.................
.................
.................
.................
.................
.................
1
2
3
4
5
6
7
8
SONO IN 3a
182
CLASSE TERZA
L'Arte Racconta...
LA RELIGIOSITÀ PRIMITIVA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta della religione attraverso la conoscenza dei diversi sentimenti religiosi che l’hanno preceduta. Spieghiamo che essa consiste in un insieme di elementi che caratterizzano la fede di un gruppo di persone verso una particolare idea di Dio.
Ascoltiamo e lav
oriamo
Introduciamo l’argomento con una storia che racconta i riti di iniziazione nelle grotte preistoriche.
Storie da raccontare LA CURIOSITÀ DI DADA Introduzione Al tempo dell’uomo di Cro-Magnon, la prima specie di homo sapiens sapiens, che deve il suo nome alla località della Francia in cui sono stati ritrovati alcuni scheletri di questa specie, si era soliti dipingere sulle pareti rocciose delle grotte scene di caccia e animali come cervi, bisonti, cavalli, rinoceronti e mammut. Proprio in quel periodo si svolge la storia dei nostri protagonisti, Momo e Dada. Momo, Dada e il rito di iniziazione Momo e Dada sono due bambini preistorici vivaci e molto curiosi. Un giorno, invece di giocare tra i cespugli, entrano nella grotta sacra e si mettono ad ammirare il lavoro del saggio maestro del clan che, con un dito coperto di carbone, disegna il contorno di un bisonte e poi lo colora con un gomitolo di crine intriso di una terra color ocra rossa e di grasso animale. Non riuscendo a mantenere il silenzio, la piccola Dada chiede: – A cosa servono queste figure? Momo la sgrida pensando di aver disturbato il maestro che, al contrario, si mette vicino ai bambini e comincia a spiegare: – Questo è un luogo sacro, cioè separato dal resto del territorio, perché qui si fanno cose importanti per il gruppo. Domani faremo l’iniziazione dei giovani cacciatori del villaggio. – E che cos’è un’iniziazione? Chiede la piccola. – È una cerimonia sacra. Dopo questo rito i giovani potranno cominciare a cacciare. Iniziazione significa proprio iniziare qualcuno ai misteri sacri. Domani tornate a quest’ora e potrete capire di cosa sto parlando. Arrivato il giorno dell’iniziazione, Momo e Dada non stanno più nella pelle. Di corsa arrivano alla grotta, desiderosi di capire cosa succederà. Il maestro saggio è vestito in modo strano: sul capo ha le corna di un cervo e, intorno alle spalle, la pelle di un altro animale. In silenzio, sotto la luce di una torcia, invita i giovani ad entrare per primi, poi tutti gli altri, Momo e Dada compresi. Il gruppo si dispone a semicerchio intorno ai dipinti mentre i giovani, uno alla volta, si mettono prima a danzare con una lancia in mano, al ritmo del tamburo, poi cominciano a colpire l’immagine del bisonte dipinto sulla parete rocciosa, urlandogli contro strani suoni: Uh! Oh! Ah! Tah! Tah! Quando tutti hanno fatto la loro danza, il silenzio della caverna viene interrotto da un grande applauso e il gruppo esce a festeggiare l’avvenimento. Momo e Dada, però, non riescono a divertirsi perché non hanno capito il significato di quello che si è svolto nella grotta. Così prendono coraggio e vanno a chiedere spiegazioni al maestro. L’uomo si siede per terra con i due bambini e comincia a parlare: – Ognuno di quei ragazzi ha fatto una danza sacra rivolta agli spiriti della natura per ottenere protezione e fortuna
CLASSE TERZA
183
IL MI O MO ND O
L'Arte Racconta...
nella caccia. Inoltre tutti hanno colpito l’immagine dipinta con la lancia per indebolire lo spirito dell’animale e poterlo cacciare con più facilità. – Adesso ho capito! Esclama Dada tutta contenta e chiede: – Anche io lo farò quando sarò grande? – No. Risponde il saggio, solo Momo, perché per cacciare ci vuole tanta forza e tu sei una ragazza! Arrabbiata Dada dà un calcio a Momo, che si mette a piangere, poi scappa dicendo: – Chi è adesso il più forte?
LA CURIOSITÀ DI DADA • Rispondi alle domande. 1. Cosa spinge Momo e Dada all’interno della grotta? ......................................................................................................................................................................................................................................... 2. Cosa sta facendo il maestro saggio? ......................................................................................................................................................................................................................................... 3. Che cos’è, secondo te, un rito di iniziazione? ......................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................... • Colora il disegno e fai una x sui 5 elementi “intrusi” presenti nella grotta.
184
CLASSE TERZA
L'Arte Racconta...
Completiamo Presentiamo ai bambini la pag. 41 del libro di testo.
APPROFONDIAMO A pagina 41 del libro di testo mostriamo alla classe un video sulle pitture rupestri o parietali e facciamo ascoltare degli audio che descrivono ritrovamenti archeologici importanti (anche nel CD Audio tracce n. 30-31-32). • La “Caverna delle mani”; • La “Grotta di Lascaux”; • La “Grotta di Altamira”. Poi approfondiamo l’argomento attraverso la narrazione della scoperta delle pitture della grotta di Altamira.
Approfondamento UNA BAMBINA SCOPRE LE PITTURE DELLA GROTTA DI ALTAMIRA Nel 1879 il gentiluomo spagnolo don Marcelino de Santuola stava montando a cavallo per recarsi a scavare all’interno di una grotta di sua proprietà, casualmente trovata qualche tempo prima sulla collina di Altamira nei pressi della città dì Santandèr, quando la figlia Maria, appena dodicenne, lo pregò di portarla con sé. Pur considerando che si sarebbe presto stancata del freddo, del buio e della noia dello scavo nella grotta, don Marcelino acconsentì. Ed infatti la bimba, accoccolata presso il padre, si stancò ben presto di vederlo scavare e metter da parte sassi comuni e vecchi ossi sporchi, ed accumulare insignificanti pezzi di selce. La bimba allora si alzò e cominciò a girare per la caverna fin dove glielo permise la luce della lampada. Ad un tratto il padre la sentì ansare dallo stupore e la vide tornare di corsa verso di lui, coi riccioli neri scomposti e gli occhi fuori del capo. “Papà, papà – gridò – mira, toros pintados...” (guarda, tori dipinti!). “Dove?” chiese lui indulgente, pensando che qualche gioco di luci e di ombre fosse apparso nell’immaginazione della bimba come il dipinto di un toro. Trattenendo il fiato, essa additò in alto e, mentre con l’occhio seguiva quel ditino, per poco il padre non rotolò indietro dallo stupore. Il tetto della caverna, sotto il quale aveva strisciato e camminato scavando un’infinità di volte ma verso il quale non aveva mai alzato la testa, era coperto in ogni direzione da una serie di pitture di grandi animali cornuti a piene tinte rosse, marroni e nere, che in quella luce dimessa sembrava sporgessero in rilievo dal soffitto, a tre dimensioni. Quando ebbe diretto in pieno la luce verso il soffitto, si rese conto che quella non era un’illusione. Il tetto della caverna presentava infatti dipinta una mandria di animali selvatici di una specie che don Marcelino non aveva mai conosciuta, ma che era stata realizzata da un artista che aveva veduto perfettamente quegli animali, ormai scomparsi dalle pianure e dalle montagne della Spagna da molti secoli. Nello scorrere lentamente tutta l’estensione del soffitto, il suo eccitamento e la sua meraviglia salirono al grado di febbre. Dovunque il tetto era coperto di pitture, ma sul lato più prossimo all’entrata c’era uno stupendo gruppo di più di venti animali a grandezza naturale e a diversi colori, evidentemente opera di un unico artista. G. Bilby
CLASSE TERZA
185
L'Arte Racconta...
IL MI O MO ND O
Ascoltiamo e lav
oriamo
Continuiamo l’argomento con una storia che ci introduce ai sentimenti religiosi degli uomini primitivi, guidati da emozioni contrastanti come la paura e la meraviglia.
Storie da raccontare UKKA E LALA Migliaia di anni fa, in una tribù primitiva, vivevano un bambino di nome Ukka e la sua amica Lala. Un giorno, mentre camminavano nel bosco, giunsero davanti ad un folto cespuglio carico di bacche rosse. Appena iniziarono a raccoglierle, arrivò una forte raffica di vento seguita da grossi nuvoloni grigi carichi di pioggia che oscurarono il sole: all’improvviso tuonò e il cespuglio prese fuoco colpito da un fulmine. “Aiuto, scappiamo!” urlò Lala e insieme corsero a ripararsi in una grotta. “Che paura, Lala! Il fuoco venuto dal cielo stava per colpirci!” disse Ukka. “Ma chi l’ha mandato?”. “Non lo so, forse è stato un Essere grande e forte che comanda il fuoco... e noi lo abbiamo fatto arrabbiare!”. “Certo!” interruppe Lala “Il cespuglio con le bacche rosse è suo!”. I due bambini, ritornati alla propria tribù, raccontarono tutto quello che era successo allo sciamano che, dopo averli ascoltati, disse: “Oggi gli uomini hanno raccolto molti frutti. Scegliete i più belli: saliremo sul sacro monte e li offriremo al grande Essere che lancia il fuoco dal cielo”. Ukka, Lala e tutta la tribù raggiunsero la cima del monte per andare il più vicino possibile al misterioso Essere. Lì deposero dei frutti a terra in segno di offerta, poi danzarono fino al tramonto per chiedere perdono al grande Essere. Tornati al villaggio, Ukka disse a Lala: “Il grande Essere avrà capito che ci dispiace di aver raccolto le bacche?”. Lala rispose: “Se domani mattina ci sarà il sole, vorrà dire che ci ha perdonato!”. L’indomani mattina un sole caldo e luminoso risplendeva sul villaggio e da quel giorno Ukka, Lala e la loro tribù, prima di raccogliere le bacche rosse, promettevano al grande Essere di portargli in dono le primizie del loro raccolto e danzavano per lui intorno al fuoco tutte le sere. ad. da C. Agliocchi, Granellli di sale, Piemme Scuola
Domande guida • Qual è il sentimento provato dai bambini davanti al fulmine? Perché? • Quale riflessione fanno i due bambini? • Cosa decidono di fare?
186
CLASSE TERZA
L ’ UOILMOMICE O MO RC ANDDIO O
UKKA E LALA • Ritaglia le immagini, incollale nel quaderno e descrivile con brevi didascalie.
Completiamo Facciamo completare la pag. 42 del libro di testo e la scheda a pag. 29 del Quaderno Attivo.
CLASSE TERZA
187
NDAO DIO CE RC MOO MO L ’ILUOMI Approfondiamo Presentiamo la definizione di rito attraverso uno schema, poi spieghiamo le diverse tipologie di riti.
PAROLE
IL RITO È L’INSIEME DI
AZIONI
USATE PER ESPRIMERE, IN GRUPPO, SENTIMENTI RELIGIOSI ALLA DIVINITÀ A seconda dello scopo per cui vengono fatti, i riti si possono distinguere in: • riti di sepoltura, legati al culto dei morti; • riti di richiesta (propiziatori), quando si desidera ottenere un intervento da parte della divinità a nostro favore o a favore del gruppo (es. pioggia per il raccolto); • riti per chiedere perdono (espiazione), quando si è convinti di avere delle “colpe” da farsi perdonare; • riti di ringraziamento, per qualcosa di positivo che abbiamo ricevuto; • riti di passaggio (iniziazione), per segnare il passaggio da uno stato di vita ad un altro (dalla giovinezza all’età adulta es. battesimo - matrimonio cristiano). Quando un rito prevede l’uccisione di un animale si usa il termine sacrificio. Se l’animale viene bruciato, affinché l’odore salga gradito a dio, si parla di olocausto. L’insieme dei riti, delle usanze e delle preghiere con cui un gruppo esprime alla divinità i propri sentimenti religiosi si chiama CULTO. LO SCIAMANO Non tutti gli uomini avevano il potere di entrare in relazione con la divinità. Questo compito era delegato a personaggi particolari, maestri saggi, chiamati “sciamani”, in grado di avvicinarsi alle divinità e di mediarne i rapporti con gli uomini. Allo sciamano si attribuivano grandi poteri magici, come la conoscenza del linguaggio degli animali e del mondo degli spiriti.
Completiamo Facciamo completare la pag. 43 del libro di testo e le schede di pagg. 30 e 31 del Quaderno Attivo.
188
CLASSE TERZA
L ’ UOILMOMICE O MO RC ANDDIO O
Lavoriamo Presentiamo ai bambini la seguente scheda di verifica.
RELIGIOSITÀ PRIMITIVA • Scrivi sotto alle immagini cosa rappresentano, poi collegale al culto che esprimono.
CULTO DELLA FECONDITÀ DELLA TERRA
............................................................ ............................................................
CULTO DEL SOLE
............................................................ ............................................................
CULTO DEI MORTI
............................................................ ............................................................
............................................................ ............................................................
CULTO PER FAVORIRE UNA BUONA CACCIA
CULTO VERSO UN ESSERE SUPERIORE DA PREGARE
............................................................ ............................................................
............................................................ ............................................................
CLASSE TERZA
189
NDAO DIO CE RC MOO MO L ’ILUOMI Sintetizziamo Mostriamo una sintesi dei vari passaggi fatti dall’uomo primitivo nel cammino verso la religione.
UOMINI PRIMITIVI Neanderthal (sapiens) Cro-magnon (sapiens-sapiens) L’uomo del Neolitico
FORMA RELIGIOSA
ESPRESSIONE RELIGIOSA
Avverte una presenza lontana e si fa un’idea dell’aldilà.
Seppelisce i morti.
Dà una forma e un nome alla divinità. Comincia ad avere un’idea di dio e dei soggetti che possano fare da intermediari tra il nostro mondo e quello degli spiriti.
Seppellisce i morti, dipinge le grotte, costruisce statuette per ricordare la dea-madre (sicuramente la terra).
Costruisce luoghi sacri e luoghi di sepoltura. Fa offerte alla divinità.
Costruisce monumenti di pietra per uso funebre e religioso.
Lavoriamo
GIOCHIAMO
Chiediamo ai bambini di completare lo schema degli elementi di una religione con ciò che ricordano della religione cristiana cattolica, in base a quello che hanno fatto a scuola dalla classe prima fino ad oggi.
Possiamo utilizzare l’approfondimento a pag. 43 del libro di testo sui vari elementi della religione come un gioco. Prima li leggiamo insieme ai bambini, poi chiediamo loro, a turno, di dare una definizione di un elemento e, cliccandoci sopra, vedremo se è giusta o sbagliata.
LA RELIGIONE CATTOLICA • Completa con le caratteristiche della religione cattolica gli elementi che formano una religione. Idea di Dio: .............................................................................................................................................................................................................. Gruppo di persone: ............................................................................................................................................................................................ Idea dell’aldilà: ...................................................................................................................................................................................................... Riti: ................................................................................................................................................................................................................................ Luoghi sacri: ............................................................................................................................................................................................................ Feste: ........................................................................................................................................................................................................................... Guide religiose: ..................................................................................................................................................................................................... Preghiere: ................................................................................................................................................................................................................. Libri sacri: ................................................................................................................................................................................................................. Regole: .......................................................................................................................................................................................................................
190
CLASSE TERZA
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 3
LA STORIA DEGLI EBREI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. L’alunno riconosce che la Bibbia è il libro sacro per i cristiani e gli ebrei e un documento fondamentale della nostra cultura; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico e sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili per collegarle alla propria esperienza. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Conoscere la specificità del Dio di Gesù Cristo: un Dio Rivelato. Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e ha stabilito un’alleanza con l’uomo attraverso la sua Rivelazione. • La Bibbia e le altre fonti Ricostruire le principali tappe della Storia della Salvezza attraverso l’analisi di alcuni testi biblici relativi a figure significative ed eventi importanti. Saper collocare nello spazio e nel tempo alcuni personaggi biblici veterotestamentari. Ascoltare e saper riferire alcune semplici pagine bibliche, anche attraverso l’arte e la conoscenza dei luoghi. • Il linguaggio religioso Conoscere il nome con cui Dio si è rivelato a Mosè. Cogliere il significato della Pasqua ebraica, celebrata da Gesù. • I valori etici e religiosi Individuare nella Rivelazione un grande valore per i cristiani. Riconoscere il valore delle regole nella vita sociale delle persone. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Dio si rivela pag. 44
MATERIALE MULTIMEDIALE Gioco: La linea del tempo.
QUADERNO ATTIVO
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Religione e rivelazione
Storia: Dio è veramente... vero?
pag. 32
pag. 193
M.I.O. BOOK DOCENTE
Schema: Forme della Rivelazione pag. 193
Nasce il popolo ebraico
Approfondimento e sche- Presentazione: da: Dio e Abramo Il rito dell’alleanza.
pag. 45
pagg. 194-195
Le promesse di Dio pag. 46
Video: - Il viaggio di Abramo; - Ismaele Gioco: La discendenza di Abramo.
Il viaggio di Abramo pag. 33
Il patriarca Abramo pag. 34
Storia: La fiducia in Dio pag. 196
Poesia: Abramo, il padre dei credenti pag. 197
Scheda: I figli di Abramo pag. 197
CLASSE TERZA
191
ND OLI EBR EI MODEG MI ORIA LAIL STO LIBRO DI TESTO L’ARTE RACCONTA... Il sacrificio di Isacco pag. 47
Giacobbe... diventa Israele pagg. 48-49
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
Video: Isacco. Approfondimento: La cupola della Roccia. Video: Giacobbe. Arte: La scala di Giacobbe.
PAGINE COLORATE
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
M.I.O. BOOK DOCENTE
Scheda: Isacco pag. 198
A caccia di risposte su Giacobbe
Domande guida pag. 199
pag. 35
La storia di Giuseppe
Video: La storia di Giuseppe.
Domande guida
Video: La nascita di Mosè; Mosè è scelto da Dio.
Domande guida
pag. 199
pag. 50
Mosè, il liberatore pag. 51
Il nome di Dio
pag. 200
Scheda: Mosè pag. 200
pag. 52
La Pasqua ebraica pag. 53
Il dono della legge pag. 54
VIAGGIO AL... Monte Sinai
Video: Le piaghe d’Egitto. Approfondimento: La tavola di Pasqua.
Video: Il monastero di santa Caterina. Immagini: L’Arca dell’Alleanza.
Le piaghe d’Egitto
Scheda: Il canto della vittoria
pag. 36
pag. 201
La Pasqua: il passaggio
Attività: La tavola di Pasqua
pag. 37
pag. 202
Da Abramo a Mosè pag. 38
Quarant’anni nel deserto
pag. 55
pag. 39
L’Arca dell’Alleanza
Il Tabernacolo
Lavoretto Schede: La geografia degli n.8: L’Arca israeliti dell’Alleanza. pag. 203 Il vitello d’oro pag. 204
Attività: Le regole pag. 205
pag. 40
pag. 56
PAGINA DEI VALORI Le regole pag. 57
Nella Terra Promessa
Video: Giosuè entra in Canaan.
Dalla Bibbia: Quel giorno in cui il sole si fermò pag. 206 Giuda, il giovane leone
pag. 58
pag. 207
Il tempo dei giudici pag. 59
Il tempo dei re pag. 60
Il Tempio di Salomone pag. 61
192 192
Video: La storia del giudice Sansone e di Dalila.
I Giudici
Video: Davide e Golia. Approfondimento: Il Tempio di Gerusalemme.
I re d’Israele
CLASSE TERZA
pag. 41
Dalla Bibbia e scheda: Debora e i carri di ferro pag. 208
pag. 42
Storia: Intervista al re Davide pag. 209 Scheda: I salmi: canti a Dio pag. 210
Presentazione: L’Haggadah di Pesach.
LA STO RIA IL MI DEG O MO LI EBR ND OEI
DIO SI RIVELA Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini ad entrare nel grande mistero della Rivelazione, quella speciale iniziativa di Dio che, liberamente, sceglie di entrare in dialogo con l’uomo.
Ascoltiamo Introduciamo l’argomento della Rivelazione di Dio con una breve storia.
Storie da raccontare DIO È VERAMENTE... VERO? Un giorno, davanti ad un bellissimo panorama di montagna, la zia fa una grande respiro, poi esclama: – Ringraziamo Dio per tanta bellezza! Allora Paolo, seduto lì vicino, con un grosso punto interrogativo nello sguardo, chiede: – Ma zia sei sicura che Dio esista? Voglio dire che Dio sia veramente…vero, insomma? Io ho studiato che gli uomini antichi, con la loro intelligenza e la loro riflessione, hanno cominciato a credere nell’esistenza di Esseri Superiori che sappiamo essere frutto della loro immaginazione, come il dio del fuoco, del fulmine o la dea Madre Terra; allora noi come facciamo a credere che Dio, quello con la D maiuscola, non sia un’invenzione dell’uomo? – Vedi Paolo – interviene la zia, noi sappiamo che Dio, quello con la D maiuscola, come dici tu, quando l’uomo era pronto per conoscerlo, si è rivelato. – Rivelato? E che vuol dire? – Significa che si è fatto conoscere...devi sapere che, in un momento preciso della storia, circa 1850 anni prima della nascita di Gesù, Dio, con immenso amore, ha parlato agli uomini come ad amici e li ha invitati alla comunione con sé e alla fede in Lui. Pur rimanendo invisibile, Dio parla e si fa conoscere, ma attento! La Rivelazione di Dio non è solo una parola da ascoltare, è la persona di suo Figlio Gesù da accogliere. Ha inizio quando Dio chiama un uomo di nome Abramo e con la sua amicizia comincia la storia del popolo ebraico, una storia sacra che trova compimento in Gesù di Nazaret. – Allora, vediamo se ho capito bene zia. Dio si rivela ad Abramo e ai suoi discendenti per prepararli ad accogliere molti anni più tardi suo figlio Gesù? – È proprio così! – Quindi Dio è veramente vero perché si è fatto conoscere! Forte! Lo dirò a tutti i miei amici domani! Domande guida • Perché Paolo è dubbioso circa l’esistenza di Dio? • Cosa ha capito alla fine?
Completiamo Come passo successivo facciamo completare la pag. 44 del libro di testo e la scheda a pag. 32 del Quaderno Attivo.
GIOCHIAMO Per consolidare il tema della Rivelazione presentiamo il gioco multimediale “La linea del tempo”.
Sintetizziamo Schematizziamo i diversi modi usati da Dio per rivelarsi all’uomo.
FORME DELLA RIVELAZIONE 1) Verbale: Attraverso le parole Es: annunciazione a Maria 2) Non verbale: Attraverso sogni, visioni, estasi Es: annuncio a Giuseppe e ai Magi 3) Negli episodi della storia: La nascita di Gesù
CLASSE TERZA
193
ND OLI EBR EI MODEG MI ORIA LAIL STO
NASCE IL POPOLO EBRAICO Dentro l’argomento Introduciamo i bambini alla scoperta del popolo che ha dato i natali a Gesù: gli Ebrei.
Completiamo Per introdurre la storia del popolo ebraico, da cui discende Gesù, facciamo completare la pag. 45 del libro di testo.
Approfondiamo Proponiamo di approfondire la Rivelazione e l’Alleanza tra Dio ed Abramo con la lettura che segue.
Approfondimento DIO E ABRAMO Nella rivelazione ebraico-cristiana Dio si mostra come un grande comunicatore; ad Abramo promette protezione e usa dei simboli chiari, di facile comprensione. Il Signore parla ad Abramo dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima» (Gen 15,1). Non temere: questa frase, breve ma con un potente messaggio, lungo tutta la storia biblica è stata di conforto a tante persone che si sono trovate nelle difficoltà. L’immagine dello scudo: in guerra questo è uno strumento di difesa; per il credente il vero scudo è la fede e chi crede cammina nella gioia perché può affermare: «Il Signore è la mia forza e il mio scudo; in lui ha confidato il mio cuore e sono stato soccorso; perciò il mio cuore esulta, e io lo celebrerò con il mio canto» (Sal 28,7). Le promesse di Dio sono fuori dagli schemi umani Abramo aveva circa 85 anni quando Dio gli appare in una visione. Lui guardava al presente, ma Dio lo proietta verso il futuro perché Dio vede più lontano di noi. Il patto di alleanza Abramo chiese un segno e il Signore gli rispose: “«Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione». Egli prese tutti questi animali, li divise nel mezzo e pose ciascuna metà di fronte all’altra; ma non divise gli uccelli” (Gen 15,9-10). Abramo fece ciò che Dio gli ordinò: divise le bestie nel mezzo. Questa usanza era una cerimonia utilizzata nella conferma dei patti (cfr Ger 34,18-19). Durante la notte più profonda due figure passano in mezzo agli animali consumandoli, una fornace e una fiamma di fuoco: “Or come il sole fu tramontato e venne la notte scura, ecco una fornace fumante e una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi” (Gen15,17).
APPROFONDIAMO Proponiamo una breve presentazione che aiuti i bambini a comprendere meglio Il rito dell’alleanza.
194
CLASSE TERZA
LA STO RIA IL MI DEG O MO LI EBR ND OEI Lavoriamo Per concludere presentiamo ai bambini una scheda di approfondimento.
DIO E ABRAMO • Colora ogni frase su Abramo dello stesso colore della frase corrispondente su Dio. Abramo desidera essere felice.
Dio gli ordina di lasciare tutto quello che ha.
Abramo ama Dio, si fida di Lui e obbedisce.
Dio promette un figlio e una terra, ma ha in serbo qualcosa di più importante per la vita di Abramo.
Abramo crede che sarà felice se avrà un figlio e una terra. Abramo ha un po’ paura ad accogliere le proposte di Dio perché non sa dove lo condurranno.
Dio promette ad Abramo la sua protezione e la sua continua presenza. Dio che lo ama, vuole che lo sia.
•C ompleta il testo con le parole mancanti. ABRAMO – RAPPORTO – ALLEANZA – ESEMPIO – IMPEGNO – PROMESSA – FEDE – FIDARSI –CAMMINO L’ ........................................... è un’immagine che viene usata per definire il ........................................... tra Dio e il popolo ebraico. Alleanza è l’........................................... di Dio verso ........................................... e verso il suo popolo. Egli parla e la sua parola diventa ............................................ Ma è alleanza anche la ........................................... di Abramo che, chiamato a credere alla realizzazione delle promesse, sceglie liberamente di ........................................... e si mette in ............................................ Abramo è un ........................................... di obbedienza incondizionata a Dio. • Prova a immaginare con quali parole Abramo ha comunicato la sua intenzione di partire e cosa avranno risposto le persone a lui vicine. Abramo: .................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................... Sara, sua moglie: .................................................................................................................................................................................................. ......................................................................................................................................................................................................................................... Lot, il nipote: ........................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................... Uno schiavo: ........................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................
CLASSE TERZA
195
ND OLI EBR EI MODEG MI ORIA LAIL STO
LE PROMESSE DI DIO Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nell’alleanza tra Dio e gli ebrei.
Ascoltiamo Avviamo l’argomento raccontando una breve storia.
Storie da raccontare LA FIDUCIA IN DIO Un uomo che non credeva in Dio cadde da un dirupo. Con prontezza di riflessi riuscì ad attaccarsi ad un cespuglio che sporgeva dalla proda. Rimase in bilico sul precipizio e cominciò ad urlare senza ritegno: “Signore Iddio, salvami!”. Un silenzio totale accolse il suo grido. Ma l’uomo continuò ad urlare: “Dio, salvami!”. Si udì una voce dall’alto: “Dicono tutti così quando sono nei pasticci”. “Io no, Signore! Sono assolutamente sincero. Parlerò di te a tutti. Crederò a tutte le tue parole!”, protestò a gran voce il poveretto. “Va bene. Allora molla il ramo”, disse Dio. “Mollare il ramo? Non sono mica matto!”. B. Ferrero Domande guida • Perché l’uomo comincia a gridare “Dio aiutami” se non era credente? • Perché non fa quello che Dio gli chiede? • Cosa può significare questa storia per la nostra vita?
Completiamo Facciamo completare la pag. 46 del libro di testo.
196
CLASSE TERZA
GUARDIAMO E COMPLETIAMO Guardiamo il video che presenta il lungo viaggio di Abramo verso la Terra Promessa, poi facciamo completare le schede operative a pagg. 33-34 del Quaderno Attivo.
LA STO RIA IL MI DEG O MO LI EBR ND OEI GUARDIAMO A pag. 46 del testo: Video: Ismaele (Anche nel CD Audio traccia n. 33). Gioco: La discendenza di Abramo.
Impariamo Concludiamo l’argomento facendo imparare ai bambini una breve poesia.
Abramo, il padre dei credenti Abramo con grande fiducia si mette in cammino e non ci fa neanche un pensierino! Segue Dio senza troppe esitazioni e da lui discendono tre grandi religioni: gli Ebrei, il popolo di Gesù e i cristiani che son molti di più! I musulmani del profeta Maometto ricordo tutto in modo corretto!
Lavoriamo Approfondiamo la conoscenza di Abramo, padre nella fede, facendo completare ai bambini una scheda sulla sua discendenza.
I FIGLI DI ABRAMO • Completa lo schema inserendo le parole date al posto giusto. ISACCO – ABRAMO – ISMAELE – GESÙ – EBREI - CRISTIANI – MUSULMANI
A____O I____O
I_____E
E___I
M_______I G__Ù C_______I RELIGIONI CHE CREDONO IN UN SOLO DIO
CLASSE TERZA
197
L'Arte Racconta...
IL MI O MO ND O
IL SACRIFICIO DI ISACCO Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini nella lettura di alcuni passi biblici attraverso l’arte.
GUARDIAMO E APPROFONDIAMO
Completiamo Facciamo completare la pag. 47 del libro di testo, poi proponiamo la scheda seguente.
Video: Il sacrificio di Isacco (da Gen 22,2-13), anche nel CD Audio traccia n. 34. Approfondimento: Immagini relative alla Cupola della Roccia a Gerusalemme.
ISACCO • Leggi e collega ogni azione sacra con ciò che vuole ottenere. I sacrifici sono dei riti molto diffusi tra le religioni antiche. I fedeli offrivano a Dio, per mezzo dei ministri sacri, animali (vittime sacrificali), prodotti della terra e profumi in segno di: SUPPLICA
ADORAZIONE
PER OTTENERE AIUTO
PER IL MONDO
PER LA SUA GRANDEZZA
198
CLASSE TERZA
PERCHÉ ESISTE
PER LA SUA BONTÀ
PER ESSERE FELICI
RINGRAZIAMENTO
PER IL PERDONO DEI PECCATI
PER LA VITA
PER AVERE CORAGGIO
LA ST OR IAIL DE MIGL O MO I EBND REOI
GIACOBBE…DIVENTA ISRAELE Dentro l’argomento Presentiamo ai bambini la storia del patriarca Giacobbe e di come Dio gli cambiò il nome in Israele.
Completiamo Facciamo completare le pagg. 48 e 49 del libro di testo e la scheda di pag. 35 del Quaderno Attivo.
GUARDIAMO A pag.49 del testo: Video: Giacobbe (da Gen 25-27), anche nel CD Audio traccia n. 35. Arte: La scala di Giacobbe.
Domande guida • Chi era il padre di Giacobbe? E il nonno? • Come rubò la primogenitura al fratello? • E la benedizione? • Come venne chiamato da Dio? Perché?
LA STORIA DI GIUSEPPE Dentro l’argomento Presentiamo ai bambini la storia del patriarca Giuseppe e di come Dio conduce per mano il suo popolo.
Completiamo Facciamo completare la pag. 50 del libro di testo.
GUARDIAMO Video: La storia di Giuseppe (da Gen 37- 46), anche nel CD Audio traccia n. 36.
Domande guida • Chi era Giuseppe? • Perché i fratelli erano gelosi di lui? • A chi lo vendettero? • Quali doti dimostrò di avere Giuseppe?
• Perché il Faraone lo fece viceré d’Egitto? • Perché i fratelli si recarono da lui? • Egli come li trattò? • Quali furono le conseguenze, in seguito a questi avvenimenti, per il popolo ebraico?
CLASSE TERZA
199
O GL I EB RE I MOIANDDE O OR ILLAMIST
MOSÈ IL LIBERATORE IL NOME DI DIO Dentro l’argomento Presentiamo ai bambini la storia di Mosè e della sua chiamata da parte di Dio.
Completiamo Facciamo completare la pag. 51 del libro di testo.
GUARDIAMO Per introdurre l’argomento guardiamo il video sulla nascita di Mosè (Es 2,1-10), a pag. 51 del testo. Il brano è disponibile anche nel CD Audio traccia n. 37.
Completiamo Facciamo completare la pag. 52 del libro di testo.
GUARDIAMO Continuiamo la storia di Mosè guardando il video sulla sua chiamata da parte di Dio (Es 2-4), a pag. 52 del testo. Il brano è disponibile anche nel CD Audio traccia n. 38.
Domande guida • Perché Dio si rivolge a Mosè? • Conosci, oltre a quella degli Ebrei, altre storie di schiavitù? • Sai cosa vuol dire fare un lavoro da schiavi? Fai qualche esempio. • Cosa significa essere schiavi dell’alcol, della TV, dei videogiochi o delle droghe?
Lavoriamo Proponiamo la scheda che segue come attività di consolidamento e verifica.
MOSÈ • Descrivi gli episodi della vita di Mosè rappresentati nelle due immagini, poi colora.
................................................................................................ ................................................................................................
200
CLASSE TERZA
................................................................................................ ................................................................................................
ILLAMO STNO ORTE IAILISM DE MIOGL O EB MO I EB RA ND RE ICO OI
LA PASQUA EBRAICA Dentro l’argomento Presentiamo ai bambini l’origine della Pasqua ebraica.
Completiamo Facciamo completare la pag. 53 del libro di testo.
GUARDIAMO E APPROFONDIAMO Video: Le piaghe d’Egitto (Es 7-14), anche nel CD Audio traccia n. 39. Approfondimento: La tavola di Pasqua.
Completiamo Facciamo completare le schede di pagg. 36 e 37 del Quaderno Attivo.
Lavoriamo Proponiamo la scheda che segue come attività di consolidamento e verifica.
IL CANTO DELLA VITTORIA • Dopo il passaggio del Mar Rosso Miriam, la sorella di Mosè, prese in mano un tamburello e cantò a Dio il suo grazie.
Voglio cantare al Signore, ha ottenuto una vittoria strepitosa: cavallo e cavaliere, li ha gettati in mare! Signore, chi è come te fra tutti gli dèi? Chi è come te santo e potente? Chi può compiere imprese come le tue? Hai steso la tua mano, e la terra ha inghiottito i tuoi nemici. Hai liberato il tuo popolo! Con la tua bontà lo accompagni, con la tua forza lo guidi alla terra che ti sei scelto.
CLASSE TERZA
201
O GL I EB RE I MOIANDDE O OR ILLAMIST 1
Costruiamo Secondo gli ordini del Signore, gli Ebrei, la sera prima di partire dall’Egitto, mangiarono agnello, erbe amare e pane azzimo. Da allora ogni anno, a Pasqua, nelle famiglie ebree, si celebra la festa del Signore. Ricostruiamo una tipica “tavola di Pasqua”. Ritaglia l’immagine 1 e incollala nel tuo quaderno. Poi ritaglia l’immagine 2, apri la porta, e incollala sopra l’immagine 1.
GUARDIAMO Presentazione: L’Haggadah di Pesach (il racconto della Pasqua).
2
202
CLASSE TERZA
LA ST OR IAIL DE MIGL O MO I EBND REOI
IL DONO DELLA LEGGE Dentro l’argomento Introduciamo i bambini alla scoperta dell’alleanza rinnovata da Dio sul monte Sinai.
Completiamo Facciamo completare le pagg. 54 e 55 del libro di testo e le schede di pagg. 38 e 39 del Quaderno Attivo.
Domande guida • Perché Dio dona le Tavole della Legge al suo popolo? • Secondo te c’era bisogno di scrivere queste parole? Perché?
GUARDIAMO A pag. 55 del testo: Video: Il monastero di Santa Caterina (anche nel CD Audio traccia n. 41).
Lavoriamo Proponiamo le schede che seguono come attività di consolidamento e approfondimento.
LA GEOGRAFIA DEGLI ISRAELITI • Osserva la cartina, scrivi nelle etichette i nomi dei luoghi e colora. MAR MORTO – MAR MEDITERRANEO – NILO – MAR ROSSO – SINAI – CANAAN – EGITTO – GIORDANO
CLASSE TERZA
203
O GL I EB RE I MOIANDDE O OR ILLAMIST
IL VITELLO D’ORO • Leggi la storia del vitello d’oro, unisci i puntini e colora.
Quando scese dal monte, Mosè vide che il popolo non aveva saputo attenderlo. Anzi, aveva commesso una grave mancanza, raffigurando Dio sotto forma di un vitello d’oro, e tutti lo adoravano dicendo: «Ecco il nostro Dio che ci ha condotti fuori dall’Egitto!». Mosè si indignò, e nell’ira gettò a terra le due tavole della legge, che si spezzarono. Poi distrusse il vitello d’oro e castigò chi l’aveva fatto. Infatti nessuno ha mai visto Dio, e ai tempi di Mosè era proibito raffigurarlo in qualunque modo. Il giorno dopo Mosè tornò sul monte, e per prima cosa supplicò il Signore di perdonare il grave peccato del suo popolo. Nella sua bontà il Signore concesse il perdono e diede a Mosè altre due tavole della legge, insieme con molte istruzioni su come il popolo doveva vivere per piacere a Dio. Dopo altri quaranta giorni Mosè scese all’accampamento. Alla presenza di tutto il popolo parlò del patto che il Signore proponeva, e lesse la legge che il popolo doveva impegnarsi a rispettare in cambio del potente aiuto di Dio. Tutti ascoltarono e si impegnarono anche per i propri discendenti. Dalla Bibbia raccontata ai bambini cfr Esodo 32-34
• Rispondi segnando con una x. Perché gli Ebrei costruiscono un vitello d’oro? Perché avevano perso la fede. Per divertirsi.
Perché avevano paura di morire.
Cosa fa Dio, dopo aver visto la poca fede del suo popolo? Si adira con Mosè. Li perdona. Decide di sterminare tutto il popolo.
204
CLASSE TERZA
LA ST OR IAIL DE MIGL O MO I EBND REOI Completiamo Continuiamo il discorso della manifestazione di Dio sul Sinai presentando la pag. 56 del libro di testo e la scheda di pag. 40 del Quaderno Attivo.
Costruiamo Facciamo costruire ai bambini un modellino dell’Arca dell’Alleanza (Lavoretto n. 8 di Pagine Colorate).
GUARDIAMO Immagini: L’Arca dell’Alleanza.
Completiamo Facciamo completare la pagina dei valori sulle regole a pag. 57 del libro di testo.
Approfondiamo Continuiamo il discorso sulle regole presentando un antico proverbio cinese: “Sento e dimentico. Vedo e ricordo. Faccio e capisco”.
Aiutiamo i bambini a riflettere sull’importanza del mettere in pratica comportamenti rispettosi delle regole: più ci comportiamo in modo corretto, più impariamo ad apprezzare il valore delle regole.
Attività Soffermiamoci su alcuni tipi di regole e facciamo degli elenchi. • R EGOLE PER LA NOSTRA SICUREZZA: camminare piano per le scale, uscire di casa solo con il permesso dei genitori... • REGOLE PER LA NOSTRA SALUTE FISICA: lavare i denti tutte le sere, mettersi seduti quando si è molto accaldati... • REGOLE PER LA NOSTRA CRESCITA: fare i compiti assegnati, guardare la TV un’ora al giorno... • REGOLE PER STARE BENE INSIEME: tenere in ordine le cose, raccogliere le cartacce da terra...
CLASSE TERZA
205
O GL I EB RE I MOIANDDE O OR ILLAMIST
NELLA TERRA PROMESSA Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta di chi fu il successore di Mosè.
Completiamo Facciamo completare la pag. 58 del libro di testo.
Ascoltiamo Presentiamo ai bambini alcuni passi della Bibbia raccontata ai bambini e ai ragazzi, relativi alla vittoria di Giosuè per conquistare la terra di Canaan e alla tribù di Giuda, da cui discende il Salvatore del mondo: Gesù.
Dalla Bibbia QUEL GIORNO IN CUI IL SOLE SI FERMÒ Gli Israeliti conquistavano una dopo l’altra le città della terra promessa. Allora gli abitanti di Gabaon si dissero: «Meglio cercare pace con il popolo d’Israele, piuttosto che combatterlo ed essere anche noi sconfitti». E stipularono un’alleanza con Giosuè. Cinque re delle città vicine allora decisero di muovere guerra a Gabaon; radunarono i loro eserciti e assediarono la città. I suoi abitanti mandarono messaggeri a Giosuè, per invocare il suo aiuto. Giosuè accorse con i suoi guerrieri e ingaggiò battaglia con gli eserciti dei cinque re, piombando su di loro all’improvviso e gettando lo scompiglio fra i loro soldati, ma si avvicinava la sera e la battaglia non era ancora decisa. Allora Giosuè invocò l’aiuto del Signore, e disse: «Sole, fermati su Gabaon!». E, con grande meraviglia, quel giorno il sole non tramontò prima che il popolo d’Israele avesse riportato una vittoria completa su tutti i nemici. Non era mai accaduta e non accadde mai più una cosa simile. Giosuè divenne famoso in tutta la regione, come grande condottiero e come amico del Signore. da 366…e più storie della Bibbia ed. Fabbri, cfr Gs 10
Domande guida • Può il Sole essersi fermato? Chi è che gira intorno all’altro, la Terra o il Sole? • Perché questo racconto non può essere considerato storico? • Qual è il significato di questo testo per l’uomo di fede?
206
CLASSE TERZA
GUARDIAMO Video: Giosuè entra in Canaan (anche nel CD Audio traccia n. 42)
LA ST OR IAIL DE MIGL O MO I EBND REOI Dalla Bibbia GIUDA, IL GIOVANE LEONE Giacobbe-Israele, prima di morire, parlò ai suoi figli del loro futuro. Li chiamò uno ad uno, ma l’annuncio più sorprendente, lo fece a Ruben e a Giuda. A Ruben disse: «Tu sei il mio figlio maggiore, fiero e forte, bollente come l’acqua. Ma tu non sarai il più importante tra i tuoi fratelli, perché un giorno hai offeso tuo padre». A Giuda disse: «Sarai tu il più importante. Tu sei come un giovane leone: sottometterai i tuoi nemici, e anche i tuoi fratelli si inchineranno a te. Il bastone del comando resterà saldamente nelle tue mani, fino a quando verrà colui al quale esso appartiene, colui al quale tutti i popoli obbediranno». Molti da allora si sono chiesti chi fosse quel discendente di Giuda, a cui appartiene il bastone del comando, colui destinato a guidare tutti i popoli. Molti secoli dopo si è capito che Giacobbe-Israele intendeva parlare del Messia, il Signore Gesù, mandato da Dio a salvare il mondo intero. Da 366...e più storie della Bibbia ed. Fabbri, cfr Gen 49
IL TEMPO DEI GIUDICI Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere come all’inizio, quando entrarono in Canaan, gli ebrei rimasero divisi in dodici tribù, che avevano un governo autonomo e indipendente.
Completiamo Facciamo completare la pag. 59 del libro di testo e la scheda di pag. 41 del Quaderno Attivo.
GUARDIAMO Video: La storia del Giudice Salomone e di Dalila (anche nel CD Audio traccia n. 43).
CLASSE TERZA
207
O GL I EB RE I MOIANDDE O OR ILLAMIST
Ascoltiamo e lav
oriamo
Presentiamo ai bambini la storia di Debora, l’unica donna che compare tra i giudici d’Israele tra 1160 al 1121 a.C. circa.
Dalla Bibbia DEBORA E I CARRI DI FERRO Il popolo d’Israele viveva in pace nella terra promessa, ma spesso doveva far fronte ai popoli vicini che gli muovevano guerra. Allora i capi d’Israele, che si chiamavano giudici, invocavano l’aiuto del Signore e radunavano i guerrieri per difendersi dai nemici. Una volta era giudice d’Israele una donna, Debora, quando il territorio del nord fu attaccato dal potente esercito di Sisara, giovane condottiero al servizio del re cananeo Iabin. Gli uomini d’Israele avevano molta paura, perché erano tutti a piedi e ben poco potevano fare contro il nemico, che aveva novecento carri di ferro. Ma Debora radunò un’armata raccolta dalle tribù di Neftali e di Zabulon vicino alla pianura e li incoraggiò: «Il Signore ci darà la vittoria, perché avanza in battaglia davanti a noi», disse. I nemici sui carri di ferro correvano per la pianura, quando cominciò a piovere e scese tanta acqua da allagare tutta la pianura; i carri di ferro si impantanarono e rimasero bloccati; i nemici si diedero alla fuga, inseguiti dai guerrieri d’Israele, che riportarono così una strepitosa vittoria. Debora cantò allora un inno di ringraziamento al Signore, che aveva combattuto per il suo popolo mandando la pioggia provvidenziale. Da 366…e più storie della Bibbia ed. Fabbri, cfr Gdc 4
DEBORA E I CARRI DI FERRO • Osserva le immagini e descrivile per raccontare la storia.
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
................................................................................................
208
CLASSE TERZA
LA ST OR IAIL DE MIGL O MO I EBND REOI
IL TEMPO DEI RE - SALOMONE Dentro l’argomento Presentiamo ai bambini i primi re d’Israele e cerchiamo di far capire loro il legame tra il re Davide e Gesù.
Completiamo Facciamo completare la pag. 60 del libro di testo e la scheda di pag. 42 del Quaderno Attivo.
Ascoltiamo Proponiamo ai bambini questa breve intervista (immaginaria) al re Davide dopo la sconfitta del grande guerriero Golia.
Storie da raccontare
GUARDIAMO A pag. 60: Video: Davide e Golia (anche nel CD Audio traccia n. 44).
INTERVISTA AL RE DAVIDE Domanda: re Davide, vuoi dirci quando sei vissuto e come sei diventato re? Risposta: sono vissuto mille anni prima di Gesù, che è mio discendente. Sono figlio di Jesse, sacerdote di Betlem, il più piccolo di otto fratelli. Un giorno venne a casa nostra il profeta Samuele, mandato da Dio a scegliere un nuovo re al posto di Saul, che aveva tradito la fiducia del Signore. In quel momento ero a pascolare il gregge di mio padre e, come al solito, mi dilettavo a cantare e suonare le lodi a Dio. I miei fratelli erano tutti ragazzi di bell’aspetto, alti e robusti. Samuele credeva che avrebbe dovuto scegliere uno di loro. Ma il Signore gli ordinò di scegliere me e di consacrarmi con l’olio dei Re. Io ho commesso gravi peccati nella mia vita, ma mi sono sempre reso conto del male che avevo fatto, e sono tornato a Dio col cuore pentito. Non ho mai dimenticato che tutto quello che ho è un dono del Signore. Negli ultimi anni del mio regno avevo un grande desiderio, costruire un tempio al mio Dio. Dio, per mezzo del profeta Natan, mi disse che non voleva da me un tempio, ma voleva solo la mia fedeltà, e promise che dalla mia stirpe sarebbe nato il Salvatore! Domanda: re Davide, vuoi dirci cosa hai imparato dalla sconfitta del gigante Golia? Risposta: che Dio non guarda le apparenze, ma il cuore di ogni persona. Per questo è importante riconoscere i propri errori e chiedere perdono. Dio non vuole uomini fisicamente forti, ma saldi e radicati nella fede in Lui.
Completiamo Facciamo completare la pag. 61 del libro di testo.
GUARDIAMO A pag. 61: Approfondimento: Il Tempio di Gerusalemme.
CLASSE TERZA
209
O GL I EB RE I MOIANDDE O OR ILLAMIST
I SALMI: CANTI A DIO • Leggi i testi e rispondi.
I MUSICISTI Nell’Antico Israele i musicisti erano importanti. Lo stesso re Davide aveva istituito un coro e un’orchestra con arpe, corni, cembali e trombe per le funzioni religiose. In queste occasioni venivano cantati i salmi. Si suonava musica anche in occasione di matrimoni, feste o vittorie riportate in battaglia.
LA DANZA Agli Israeliti piaceva danzare. Si danzava per ringraziare Dio per un buon raccolto, per una vittoria in battaglia o per divertimento. Uomini e donne danzavano separatamente.
• Cosa sono i salmi secondo te? ......................................................................................................................................................................................................................................... • In quali occasioni si cantava e si danzava? ......................................................................................................................................................................................................................................... • Leggi il salmo 150 e sottolinea con il rosso gli strumenti a fiato, con il blu gli strumenti a corda e con il verde gli strumenti a percussione, poi cerchiali nei disegni usando gli stessi colori.
Alleluia Lodate il Signore per i suoi prodigi, lodatelo per la sua immensa grandezza. Lodatelo con squilli di tromba, lodatelo con arpa e cetra; lodatelo con timpani e danze, lodatelo sulle corde e sui flauti. Lodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali squillanti; ogni vivente dia lode al Signore. Alleluia • Leggi il testo e colora sulla linea del tempo, in tre modi diversi, i regni di Saul, Davide e Salomone. Nel 1020 a.C. le tribù d’Israele si unirono sotto un unico regno governato da Saul. A Saul seguì Davide, dal 1000 al 970 a.C., e poi il regno di Salomone dal 970 al 922 a.C. circa. Alla sua morte il Regno si divise. 1040 a.C.
210 210
CLASSE TERZA
1000 a.C.
900 a.C.
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 4
DIO SI FA UOMO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce il significato cristiano del Natale, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tale festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico e sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare, leggere e saper riferire gli episodi della nascita di Gesù e alcuni passi evangelici relativi al suo messaggio, anche attraverso l’arte e la conoscenza dei luoghi. • Il linguaggio religioso Conoscere il valore di alcuni segni del Natale. • I valori etici religiosi Riflettere sul vero significato del Natale e sui valori legati a questa festa. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO L’ARTE RACCONTA... Il Natale pag. 62
La visita dei Magi pag. 63
MATERIALE MULTIMEDIALE
QUADERNO ATTIVO
PAGINE PROPOSTE COLORATE DIDATTICHE IN GUIDA
Canto: Un grande dono. La tradizione Audio: L’annuncio della del presepe nascita di Gesù; pag. 43 La nascita di Gesù; I Magi. Approfondimenti: L’annunciazione di Filippo Lippi; Adorazione dei pastori di Giorgione; Adorazione dei Magi di Dürer. Video: I Magi. Approfondimento: I doni dei Magi.
Storia: La scatola pag. 212 Scheda: Gli ingredienti necessari pag. 212 Attività: La corona d’Avvento pag. 213 Scheda: Falsi d’autore! pag. 215
Lavoretto n.9:
Scheda: I doni dei Magi pag. 216
I Magi e il Natale.
GOCCE DI MIELE Video: Il primo presepe. Il primo presepe
Prova finale I Quadrimestre
Attività: Il presepe di Greccio
pag. 64
pag. 55
pag. 217
Il messaggio di Gesù
Il Regno di Dio
Scheda: Le parabole del Regno pag. 218 Scheda: La casa sulla roccia pag. 219 Storia e approfondimento: Gesù non è un mago pag. 220 Dalla Bibbia: Il paralitico guarito pag. 220 Attività: Il paralitico calato dal tetto pag. 221
pag. 65
M.I.O. BOOK DOCENTE
pag. 44
Video: La parabola del chicco di grano e del granello di senape. Video: La vera famiglia di Gesù.
CLASSE TERZA
211 211
L'Arte L'Arte Racconta... Racconta...
IL NATALE Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini ad entrare nel mistero dell’Incarnazione attraverso l’aiuto dell’arte cristiana.
Acoltiamo e lavo
riamo
Introduciamo l’argomento con una semplice storia di Bruno Ferrero, poi facciamo completare la scheda.
Storie da raccontare LA SCATOLA Una bambina stava preparando un pacco di Natale. Avvolgeva una scatola con una costosissima carta dorata. Impiegava una quantità sproporzionata di carta, fiocchi e nastro colorato. “Cosa fai?” la rimproverò aspramente il padre. “Stai sprecando tutta la carta! Hai idea di quanto costa?”. La bambina con gli occhi pieni di lacrime si rifugiò in un angolo stringendo al cuore la sua scatola. La sera della vigilia di Natale, con i suoi passettini da uccellino, si avvicinò al papà ancora seduto a tavola e gli porse la scatola avvolta con la preziosa carta da regalo. “È per te, papi” mormorò. Il padre si intenerì. Forse era stato troppo duro. Dopo tutto quel dono era per lui. Sciolse lentamente il nastro, sgrovigliò con pazienza la carta dorata e aprì pian piano la scatola. Era vuota! La sorpresa sgradita riacutizzò la sua irritazione ed esplose: “E tu hai sprecato tutta questa carta e tutto questo nastro per avvolgere una scatola vuota!?”. Mentre le lacrime tornavano a far capolino nei suoi grandi occhi, la bambina disse: “Ma dentro ci ho messo un milione di bacini!”. Per questo, oggi c’è un uomo che in ufficio tiene sulla scrivania una scatola da scarpe. “Ma è vuota” dicono tutti. “No. E piena dell’amore della mia bambina” risponde lui. Bruno Ferrero
Domande guida • Perché il regalo della piccola è un gran bel regalo? • Anche Dio ha fatto un gran regalo all’umanità, sapreste dire qual è?
GLI INGREDIENTI NECESSARI • Scrivi nei cuori quali sono secondo te “gli ingredienti necessari” per fare un regalo di grande valore, scegliendo tra le parole proposte, poi spiega nel quaderno le tue scelte e colora. AMORE – FANTASIA – GRATUITÀ – DENARO – GENEROSITÀ – SICUREZZA – FORZA – TEMPO – DESIDERIO – PAZIENZA – ORGOGLIO – INVIDIA – UMILTÀ – SUPERBIA – EGOISMO
212 212
CLASSE TERZA
L'Arte L'Arte Racconta... Racconta...
Costruiamo Facciamo realizzare ai bambini la corona d’Avvento. Fotocopiamo la scheda per ogni alunno; facciamo colorare la corona, le candele (tre viola e una rosa) e le fiamme; poi facciamo incollare tutto su un cartoncino bristol. Ritagliamo la corona e, con un taglierino, incidiamo sopra le quattro linee continue, infine pieghiamola in due lungo la linea tratteggiata. Successivamente ritagliamo le candele e inseriamole nei quattro tagli fatti sopra le linee continue. Ogni settimana facciamo incollare ai bambini una fiamma sopra una candela.
CLASSE TERZA
213
L'Arte L'Arte Racconta... Racconta...
CANTIAMO Proseguiamo l’argomento con il canto “Un grande dono” (anche nel CD Audio traccia n. 45), le cui parole potranno essere confrontate con la storia precedente.
UN GRANDE DONO RIT. Io vi porto un grande dono per chi sa esser buono buono. Io vi porto pace e amore per scaldare ogni cuore. Io vi porto serenità e gioia in grande quantità.
Dalla capanna fino all’universo si sente qualcosa di diverso. Magi, angeli e pastori annunciano a tutti i cuori che è arrivato all’improvviso un bambino che ha sorriso. “È il figlio del Creatore,
porta solo pace e amore”. RIT. Io vi porto un grande dono...
Dalla capanna per tutto il mondo è successo qualcosa di profondo. Magi, angeli e pastori annunciano a tutti i cuori che è arrivato poverello un bambino bello bello. “È il figlio del Creatore, porta solo pace e amore”. RIT. Io vi porto un grande dono...
COMPLETIAMO, ASCOLTIAMO E APPROFONDIAMO Facciamo completare la pag. 62 del libro di testo. Partendo dall’osservazione delle opere d’arte, ascoltiamo l’audio dei testi biblici e approfondiamo con i collegamenti multimediali. Per finire facciamo completare la scheda operativa a pag. 43 del Quaderno Attivo. Audio: • L’annuncio della nascita di Gesù (CD Audio traccia n. 46); • La nascita di Gesù (CD Audio traccia n. 47); • I Magi (CD Audio traccia n. 48). Approfondimenti: • L’annunciazione di Filippo Lippi; • Adorazione dei pastori di Giorgione; • Adorazione dei Magi di Dürer.
Lavoriamo Per concludere presentiamo ai bambini la riproduzione dei tre dipinti da colorare: dei veri falsi d’autore!
214
CLASSE TERZA
L'Arte L'Arte Racconta... Racconta... FALSI D’AUTORE!
CLASSE TERZA
215
O NDMO MOUO IL MISIO FA DIO
LA VISITA DEI MAGI Dentro l’argomento Introduciamo i bambini ad un approfondimento sul significato della figura dei Magi sul piano esistenziale.
GUARDIAMO, APPROFONDIAMO E COMPLETIAMO Iniziamo presentando il video e l’approfondimento: Video: I Magi (anche nel CD Audio traccia n. 49); Approfondimento: I doni dei Magi. Successivamente facciamo completare la pag. 63 del libro di testo e conversiamo con la classe circa il valore della ricerca di Dio a partire dalla domanda: perché è importante per l’uomo essere alla ricerca di Dio?
Lavoriamo Proponiamo la scheda seguente come approfondimento e verifica.
I DONI DEI MAGI • Leggi le informazioni contenute nel testo. Mirra: è una resina profumata che si ricava da alcune piante. È stata usata, fin dall’antichità, per ricavare degli oli che venivano utilizzati nella sepoltura dei morti e per curare alcune malattie della pelle o delle vie respiratorie. Le famiglie più ricche utilizzavano la mirra per ottenere dei cosmetici. Questa resina è usata ancora oggi in alcuni prodotti di erboristeria, come le caramelle per la gola o i trucchi. Incenso: è una resina che si ottiene praticando dei tagli nel fusto di alcune piante. Essiccata, si presenta in piccoli grani che, bruciati, emanano un odore forte. L’incenso è stato utilizzato, fin dai tempi antichi, nei riti sacri: veniva bruciato davanti alle statue delle divinità come segno della preghiera che sale al cielo. Anche i cristiani lo utilizzano in alcune Messe come simbolo del legame con Dio. • Rispondi alla domanda, poi collega ogni affermazione alla sua esatta conclusione. Qual è il terzo dono dei Magi? ................................................................................................................................................................. - Sono Gaspare e porto oro a Gesù - Sono Melchiorre e porto mirra a Gesù - Sono Baldassarre e porto a Gesù incenso
perché lui è Dio e io voglio adorarlo. perché è il re dei re. perché è un vero uomo e dovrà morire.
Costruiamo Facciamo costruire ai bambini il biglietto di Natale, a pag. 83 di Pagine Colorate.
216
CLASSE TERZA
GOCCE DI MIELE
IL PRIMO PRESEPE Dentro l’argomento Concludiamo la sezione sul Natale facendo scoprire ai bambini la storia del primo presepe.
GUARDIAMO E COMPLETIAMO
Dopo aver ascoltato la storia del primo presepe (anche nel CD Audio traccia n.50), facciamo completare la pag. 64 del libro di testo. San Francesco dimorava spesso a Greccio, una piccola località di cui amava molto gli abitanti, gente povera e semplice. Nell’anno 1223 San Francesco desiderava fortemente celebrare nel miglior modo possibile la nascita di Gesù in quel piccolo paese che gli ricordava tanto Betlemme. Così chiamò il suo amico Giovanni, che si mise a sua disposizione: – Trova una grotta dove poter riprodurre, per quanto è possibile, la grotta di Betlemme, fai costruire una mangiatoia e portala nella grotta insieme a una bove e un asinello. Voglio vedere almeno una volta con i miei occhi la nascita del bambino Gesù. Giovanni aveva quindici giorni per preparare quanto Francesco desiderava e fece tutto con la massima cura, finché il giorno della vigilia arrivò. Per l’occasione si radunarono molti frati e accorse festante tanta gente da Greccio e dai paesi vicini, tenendo in mano candele e fiaccole per illuminare la notte. Mentre San Francesco parlava profondamente commosso alla gente della nascita del Re povero, Giovanni vide apparire dentro la mangiatoia un bellissimo bambino e Francesco chinarsi e stringerlo al petto con tutte e due le braccia. Fu un grande miracolo! Ed altri ne seguirono, come quello della paglia di quel presepio, che da quel giorno servì a sanare in modo prodigioso le malattie degli animali. Quella notte tutti i presenti tornarono a casa pieni di gioia. Fu così che Francesco per la prima volta rappresentò ciò che accadde a Betlemme quella Notte Santa.
Costruiamo Facciamo realizzare ai bambini un biglietto Pop-up con il presepe di Greccio, ingrandendo la fotocopia.
Istruzioni Colora la scheda. Ritaglia il rettangolo grande lungo la linea continua e piegalo a metà. Taglia lungo le linee tratteggiate e spingi in avanti il rettangolo più piccolo. Ritaglia la sagoma di San Francesco davanti al bambino Gesù e incollala sul rettangolo sporgente. Per completare il lavoro incolla il biglietto Pop-up ad un cartoncino colorato.
Verifichiamo Presentiamo la scheda di verifica quadrimestrale a pag. 55 del Quaderno Attivo.
CLASSE TERZA
217
O NDMO MOUO IL MISIO FA DIO
IL MESSAGGIO DI GESÙ Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini alla scoperta del messaggio di Gesù attraverso le parabole e i miracoli.
GUARDIAMO E COMPLETIAMO Per introdurre il tema, presentiamo ai bambini due video: • La parabola del seme di grano e del granello di senape. • La vera famiglia di Gesù. Successivamente facciamo completare la pag. 65 del libro di testo e la scheda di pag. 44 del Quaderno Attivo.
Lavoriamo Proponiamo ai bambini uno schema da completare insieme che sintetizzi le parole di Gesù sul Regno di Dio.
LE PARABOLE DEL REGNO PARABOLA
La parabola del tesoro e della perla Mt 13,44 - 46
La parabola del lievito Mt 13,33
La parabola del granello di senape Mt 13,31-32
218
IL REGNO DI DIO È PARAGONATO A...
PERCHÉ...
.................................................. .................................................. .................................................. .................................................. ..................................................
.................................................. .................................................. .................................................. .................................................. ..................................................
................................................. .................................................. .................................................. .................................................. ..................................................
.................................................. .................................................. .................................................. .................................................. ..................................................
................................................. .................................................. .................................................. .................................................. ..................................................
.................................................. .................................................. .................................................. .................................................. ..................................................
CLASSE TERZA
DISEGNO
DIO IL MI SI OFAMOUO ND MO O Lavoriamo Proponiamo ai bambini la scheda seguente.
LA CASA SULLA ROCCIA • Ritaglia le sequenze della parabola, incollale in ordine sul tuo quaderno e spiegale con una breve didascalia.
CLASSE TERZA
219 219
O NDMO MOUO IL MISIO FA DIO Ascoltiamo e app
rofondiamo
Concludiamo l’argomento attraverso un approfondimento sui miracoli.
Storie da raccontare GESÙ NON È UN MAGO Andrea sta ascoltando con grande attenzione il racconto della guarigione del paralitico quando, improvvisamente, esclama: “Gesù era il mago più bravo di tutti!”. No, spiega la catechista, Gesù non è un mago. I maghi fanno spettacolo per guadagnare soldi ed esercitare potere. Gesù è venuto per aiutare e servire gli uomini. A tutti portò l’amore, fino a dare la sua vita. Alcuni, al momento della crocifissione, lo presero in giro dicendo: “Ha aiutato gli altri, ma non sa aiutare se stesso! Perché con un po’ di magia non fa sparire la croce, se veramente è il Figlio di Dio?”. Gesù è il Figlio di Dio, ma non è un mago. Egli ha percorso il difficile cammino degli uomini e li ha amati fino alla fine, perdonandoli anche sulla croce. Perdonare: anche questo è un miracolo. J. Osterwalder; Raccontami una storia che parla di Dio
Approfondimento I MIRACOLI Presentiamo i miracoli non come una prova dell’esistenza di Dio, ma come dei segni del suo grande amore per l’uomo. Nella logica della Rivelazione, Dio va incontro all’uomo e suscita un evento straordinario, ma è l’uomo che accoglie con fede la forza divina. Nei miracoli i protagonisti hanno sempre caratteristiche proprie: GESÙ
IL MIRACOLATO
LA GENTE
Non cerca la fama, ma opera sempre con discrezione, anzi, in alcune occasioni dirà di non pubblicizzare le sue azioni straordinarie.
Compie sempre un atto di fede nel chiedere la guarigione. Lascia che Gesù si prenda cura di lui sotto ogni aspetto, fisico e spirituale.
Non tutti accolgono Gesù. C’è chi, per fede, riconosce che le sue azioni vengono da Dio e chi, invece, lo ritiene un mago e si rifiuta di credere, tanto da affermare che le sue azioni vengono dal maligno.
Per concludere l’argomento presentiamo ai bambini il miracolo del paralitico risanato.
Dalla Bibbia IL PARALITICO GUARITO Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: “Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati”. Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: “Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?”. Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: “Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va a casa tua”. Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: “Non abbiamo mai visto nulla di simile!”. Mc 2,1-12
220
CLASSE TERZA
DIO IL MI SI OFAMOUO ND MO O Comprensione e riflessione sul testo Paralitici: sono quelle persone che hanno il corpo paralizzato da una malattia. Per spostarsi devono chiedere aiuto, ma anche se dipendono dagli altri per i loro movimenti, restano sempre persone libere, capaci di amare, di inventare e di decidere. Perdonare: quando Dio perdona, rialza colui che è come pietrificato, immobilizzato dal peccato nel suo male. Dio l’aiuta a staccarsi dalle tenebre e lo “rimette in piedi “ per incoraggiarlo a muoversi verso la luce dell’amore di Cristo. Dio risponde sempre, gratuitamente, a tutti coloro che gridano perché vogliono uscire dal peccato che li paralizza.
Istruzioni Ritagliare la casa lungo le line tratteggiate e piegare in modo da ottenere una scatolina aperta su un lato. Incollare i lati con le linguette. Ritagliare lungo i tratteggi il paralitico sul lettuccio e piegarlo in modo da farlo scendere verso il pavimento. Ritagliare le sagome di Gesù e degli amici del paralitico e incollarle al pavimento dove indicato.
Costruiamo Proponiamo ai bambini la ricostruzione della casa di Cafarnao dove Gesù guarì il paralitico calato dal tetto.
colla
colla
colla colla
colla
colla colla
CLASSE TERZA
221 221
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 5
LA CREAZIONE TRA MITI, SCIENZA E FEDE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riflette su Dio Creatore, si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Riflettere sulla dimensione religiosa propria dell’essere umano e riconoscere nei miti l’espressione di una religiosità naturale. Conoscere il concetto biblico di Creazione: la vita e il mondo, doni di Dio. Saper confrontare l’ipotesi storico-scientifica con quella biblica. • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare e saper riferire alcune semplici pagine bibliche, anche attraverso l’arte e la conoscenza dei luoghi. Comprendere che la Bibbia e la Scienza offrono risposte complementari sull’origine del mondo. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO Un mondo di stelle
MATERIALE MULTIMEDIALE Video: Un mondo di stelle.
pag. 66
I miti
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
QUADERNO ATTIVO I Miti
Scheda: In Cina con Panku
pag. 45
pag. 223
Un mito greco pag. 46
pag. 67
Ipotesi e scoperte
Video: Il Big Bang.
Scheda: Il metodo scientifico pag. 224
pag. 68
La creazione nella Bibbia
Il racconto della creazione
Approfondimento: Il libro della Genesi.
pag. 47
pag. 225
Chi ha ragione?
Scienza e Bibbia
pag. 71
pag. 48
Scheda: A domande diverse, risposte diverse
pag. 69
L’ARTE RACCONTA... La creazione
Video: Dio crea e divide. Audio: La creazione di William Blake.
pag. 70
pag. 226
Conversazione: Frase di Galilei pag. 226
Storia: Tu sei speciale pag. 227 Attività: Il mio burattino pag. 228 Storie: L’ottavo giorno; La più grande invenzione pag. 229 Attività: La mia carta di identità
222 222
pag. 229
CLASSE TERZA
LA CREA ZIONE TRA MITI, SCIEN IL MIZA O MO ND O E FEDE
UN MONDO DI STELLE - I MITI Dentro l’argomento Aiutiamo i bambini a comprendere come l’uomo, sin dall’antichità, abbia cercato di dare risposta alle proprie domande sull’origine del mondo, facendo nascere così i miti.
GUARDIAMO E COMPLETIAMO Per introdurre il tema, guardiamo il video a pag. 66, poi facciamo completare le pagg. 66 e 67 del libro di testo e successivamente le schede a pagg. 45 e 46 del Quaderno Attivo.
Lavoriamo Proponiamo una scheda di lavoro sul mito cinese di Panku.
Storie da raccontare IN CINA CON PANKU All’inizio dei tempi c’era solo l’oscurità. Il mondo era un gigantesco uovo che conteneva il caos, la confusione. Dentro l’uovo dormiva da diciottomila anni il gigante Panku, che un giorno improvvisamente si svegliò e ruppe il guscio. Il materiale più leggero salì in alto e formò il cielo; quello più pesante scese in basso e diventò la Terra. Quando, soddisfatto del suo lavoro, Panku morì, il suo respiro si trasformò in vento, la voce in tuono, l’occhio sinistro divenne il Sole e il destro formò la Luna, i suoi capelli le stelle del cielo, mentre le sue braccia diventarono montagne, le sue vene sentieri e strade, la sua carne terreno per i campi e il suo sudore si trasformò in pioggia e rugiada. Così il gigante Panku creò il mondo. • Dopo aver ascoltato il mito completa la tabella.
Situazione Iniziale
....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................
Protagonista del mito
.......................................................................................................................................................
Origine del cielo e della terra
....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................
Origine del vento
....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................
Origine del Sole e della Luna
....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................
Origine delle montagne e delle stelle del cielo
.......................................................................................................................................................
CLASSE TERZA
223 223
ND O TRA MITI, SCIEN ZA E FEDE O MO ZIONE CREA IL MI LA
IPOTESI E SCOPERTE Dentro l’argomento Introduciamo i bambini nel metodo scientifico per scoprire qual è stata la risposta storico-scientifica sull’origine del mondo e della vita.
Lavoriamo Proponiamo ai bambini la scheda che segue per far comprendere la metodologia di indagine usata dalla scienza.
IL METODO SCIENTIFICO
• Riordina in sequenza le frasi riportate sotto e collegale ai disegni scrivendo nei quadratini il numero corrispondente.
Fare gli esperimenti per vericare le ipotesi. Fare delle ipotesi per rispondere alle proprie domande.
Registrare tutti i dati degli esperimenti e studiarli a fondo.
GUARDIAMO Presentiamo ai bambini un video sull’origine del mondo secondo la scienza. Video: Il Big Bang.
224 224
CLASSE TERZA
Osservare la realtà e i fenomeni che ci circondano. Arrivare a delle conclusioni e fare, quindi, una scoperta. Formulare delle domande dopo aver osservato.
Completiamo Per concludere facciamo completare la pag. 68 del libro di testo.
LA CREA ZIONE TRA MITI, SCIEN IL MIZA O MO ND O E FEDE
LA CREAZIONE NELLA BIBBIA Dentro l’argomento Introduciamo i bambini ad una lettura attenta del testo biblico, facendo attenzione al contesto, al pensiero che c’è dietro la scrittura e al linguaggio utilizzato.
Completiamo e appro
fondiamo
Dopo aver completato le pagg. 69 e 70 del libro di testo, proponiamo proponiamo una breve introduzione sul racconto della Creazione contenuto nel primo capitolo del libro della Genesi.
Approfondimento IL LIBRO DELLA GENESI Secondo Ebrei e Cristiani il mondo è stato creato da Dio. Questa verità si ricava dai racconti sulla creazione del mondo, che si trovano nel primo libro della Bibbia: la Genesi, in ebraico Bereishit, parola che significa proprio inizio, principio. Il primo racconto della creazione presenta le seguenti caratteristiche: • È stato scritto da uomini sapienti, detti agiografi, ispirati da Dio, ai quali Dio ha suscitato ciò che dovevano scrivere. • Utilizza il linguaggio dei miti, conosciuto dagli agiografi, per dire delle cose vere: – Dio è all’origine della vita. – Tutto è stato creato da Dio per amore dell’uomo. – Dio non è una creatura, Lui è il Creatore e crea solo cose buone (anche se permette il male perché ci ha creati liberi). – Dio è onnipotente perché crea dal nulla e non utilizza materiali già esistenti per trasfomarli. È il solo che può creare. • Non è un mito, ma nemmeno una spiegazione storico-scientifica, infatti non vuole insegnare ciò che è realmente accaduto quando è nato il mondo, ma chi ci ha creato e perché. • Si presenta diviso in sei giorni raggruppati in 2 quadri di tre giorni ciascuno. Nel primo quadro Dio crea e divide, nel secondo crea per abbellire. Il settimo giorno rimane fuori dallo schema. In questo giorno Dio si riposa e ammira tutto quello che ha creato. Solo per l’uomo e la donna dirà di aver creato una cosa molto buona e bella. • È stato scritto per il popolo di Gesù, gli Ebrei, i quali credevano che la terra fosse una tavola piatta circondata dai mari, sorretta da alcune colonne e coperta da una cupola semicircolare, chiamata firmamento o cielo, che separava le acque inferiori da quelle superiori.
GUARDIAMO Proponiamo ai bambini un video sul racconto della creazione, tratto dal primo libro della Genesi (pag. 69), e un audio sulla creazione secondo William Blake (pag. 70 - anche nel CD Audio traccia n. 51).
Completiamo Dopo la spiegazione è importante far completare ai bambini la scheda a pag. 47 del Quaderno Attivo sulla concezione del mondo secondo gli antichi Ebrei.
CLASSE TERZA
225 225
ND O TRA MITI, SCIEN ZA E FEDE O MO ZIONE CREA IL MI LA
CHI HA RAGIONE? Dentro l’argomento Concludiamo l’unità di apprendimento aiutando i bambini a capire che scienza e fede non sono due realtà che lottano per avere ragione, ma semplicemente si fanno domande diverse e, quindi, si occupano di trovare risposte differenti.
Lavoriamo Proponiamo una semplice scheda per iniziare.
A DOMANDE DIVERSE, RISPOSTE DIVERSE • Collega ogni domanda al libro in cui è possibile trovare la risposta.
• Cosa vuol dire two? • Come è nato il mondo? • Chi è l’uomo di Neanderthal? • Cosa devo fare allo stop?
• Che cos’è il nome? • Dove si trova Londra? • Chi ha creato il mondo? • Come funziona il computer?
Completiamo Facciamo completare la pag. 71 del libro di testo e la scheda a pag. 48 del Quaderno Attivo.
Conversiamo Presentiamo ai bambini la famosa affermazione dello scienziato Galileo Galilei: “La religione dice come si vada al cielo e non come vada il cielo”. Facciamola spiegare ad ogni alunno, con parole sue, nel quaderno, poi condividiamo le risposte in classe.
226 226
CLASSE TERZA
LA CREA ZIONE TRA MITI, SCIEN IL MIZA O MO ND O E FEDE Ascoltiamo Proponiamo ai bambini un racconto di Max Lucado per aiutarli a capire che ognuno di noi è amato da Dio Creatore.
Storie da raccontare TU SEI SPECIALE C’era una volta un falegname di nome Eli che costruiva dei burattini: gli Wemmicks. Gli Wemmicks erano un piccolo popolo di legno che viveva in un paese su misura. I burattini erano tutti diversi; chi aveva il cappello, chi aveva la pelle scura, chi i capelli lunghi... e passavano tutto il giorno ad attaccare adesivi gli uni agli altri. Ognuno di loro possedeva una scatola con bollini grigi e un’altra scatola di stelle d’oro. Quelli belli, fatti di legno liscio e dipinti con maestria, ricevevano sempre stelle. Alcuni, però, fatti con legno invecchiato o ruvido, spesso ricevevano pallini grigi. Non era solo l’aspetto che spingeva alcuni ad attaccare le stelle, ma anche il talento o particolari caratteristiche che attiravano la meraviglia degli altri. Quelli che venivano ricoperti di stelle d’oro camminavano per le strade con fierezza ed orgoglio, ma per gli altri era proprio il contrario: ottenevano solo bollini grigi e se ne vergognavano. C’era in particolare un piccolo Wemmick, che si chiamava Pulcinello, che era tutto ricoperto di bollini grigi e se ne stava sempre solo e triste. Non gliene andava bene una. Quando correva cadeva, quando cercava di spiegarsi diceva solo frasi sciocche e senza senso! Era così pieno di bollini grigi che si vergognava persino ad uscire di casa! Un giorno, però, incontrò Lucia. Lei non aveva né bollini né stelle. Era di legno, come gli altri, ma su di lei semplicemente gli adesivi non rimanevano attaccati. Anche Pulcinello, come Lucia, non avrebbe più voluto i voti di nessuno. Così si fece coraggio e chiese a Lucia il suo segreto: “È semplice, ogni giorno vado a trovare Eli” rispose. Pulcinello decise così di farlo anche lui. Arrivato alla casa del suo creatore, si accorse che le dimensioni delle cose erano incredibili e, dopo essere entrato, decise di tornare indietro, quando qualcuno lo chiamò: “Pulcinello?” Pulcinello si fermò. Non capiva come quell’uomo in carne ed ossa potesse conoscere il suo nome. Eli si chinò, lo prese e lo posò sul banco da lavoro. “Sei uscito dalle mie mani, io ti conosco da sempre” gli disse l’uomo. Pulcinello allora cercò di spiegare perché si trovava lì, ma Eli non volle spiegazioni, non gli importava di ciò che pensavano gli altri Wemmicks. “Non dovrebbe importare nemmeno a te. Chi sono loro per dare stelle o pallini? Sono solo Wemmicks, come te. Quello che pensano non importa Pulcinello. Importa solo quello che penso io. E io penso tu sia davvero speciale”. “Speciale, io? Non so camminare veloce. Non so saltare. Mi si stacca la pittura. Perché dovrebbe importarti di me?” esclamò Pulcinello. Eli posò le sue mani sulle piccole spalle di legno e parlò lentamente: “Perchè tu sei mio. È per questo che mi importa di te. Sai perché a Lucia gli adesivi non si attaccano? Gli adesivi si attaccano solo se per te vogliono dire qualcosa. Più sarai sicuro del mio amore e meno ti importerà dei loro adesivi. Torna tutti i giorni a trovarmi e ricordati quanto sei importante per me”. E così Eli posò di nuovo a terra Pulcinello e lo salutò: “Ricordati, tu sei speciale perchè ti ho fatto io. E io non faccio errori”. Pulcinello uscendo tra sé pensò: “Che sia vero quello che dice Eli”. E in quel momento il primo pallino cascò per terra. Rielaborazione del testo Tu sei speciale di Max Lucado, San Paolo
Domande guida • Perché Pulcinello è triste? • Qual è il segreto di Lucia? • Perché far visita ad Eli le consente di non ricevere né stelle né pallini? • Cosa comprende Pulcinello alla fine? • Come può fare Pulcinello per non dimenticarselo? • Cosa ci insegna questa storia sul rapporto tra gli uomini e Dio?
CLASSE TERZA
227 227
ND O TRA MITI, SCIEN ZA E FEDE O MO ZIONE CREA IL MI LA Costruiamo Proponiamo ai bambini di costruire il loro burattino. Facciamo colorare le varie parti e, dopo averle ritagliate, uniamole con dei fermacampioni. SAGOMA FEMMINILE
SAGOMA MASCHILE
228 228
CLASSE TERZA
LA CREA ZIONE TRA MITI, SCIEN IL MIZA O MO ND O E FEDE Ascoltiamo Proponiamo ai bambini altri due racconti di Bruno Ferrero che sono legati al valore di ogni persona.
Storie da raccontare L’OTTAVO GIORNO Il giorno dopo, il Signore tornò a guardare la sua Creazione. C’era qualche ritocco da fare. C’erano dei bei sassi sui greti dei fiumi, grigi, verdi e picchiettati, ma sotto terra i sassi erano schiacciati e mortificati. Dio sfiorò quei sassi profondi ed ecco si formarono diamanti, smeraldi e milioni di gemme scintillanti laggiù nelle profondità. Il Signore vide i fiori, uno più bello dell’altro. Mancava qualcosa, pensò, e posò su di essi un soffio leggero: ed ecco, i fiori si vestirono di profumo. Un uccellino grigio e triste gli volò sulla mano. Dio gli fischiettò qualcosa e l’usignolo incominciò a gorgheggiare. Poi disse qualcosa al cielo e il cielo arrossì di piacere. Nacque così il tramonto. Ma che cosa mai avrà bisbigliato il Signore all’orecchio dell’uomo perché egli sia un uomo? Gli bisbigliò, in quel giorno lontano, in quell’alba remota, tre piccole parole: “Ti voglio bene”. LA PIÙ GRANDE INVENZIONE La scolaresca era in fila davanti alla mostra delle più grandi invenzioni del secolo. La maestra cercava di preparare i bambini a quello che avrebbero visto. Chiese: “Chi sa dirmi una grande invenzione di oggi, che non c’era cento anni fa?”. Un ragazzino, convinto e puntandosi l’indice al petto, disse: “Io, signora maestra”. Domande guida • Cosa bisbiglia Dio alle sue creazioni per renderle ancora più belle? • Perché ciò che dice è tanto importante? • Tu credi di essere unico e, soprattutto, un’opera d’arte meravigliosa, una “grande invenzione”?
Lavoriamo Proponiamo infine ai bambini di compilare la propria carta d’identità. Una volta ultimata, ritagliamola, pieghiamola in due e facciamo disegnare loro stessi davanti, mentre facciamo incollare la parte dietro sul quaderno.
LA MIA CARTA DI IDENTITÀ nome
...............................................................................................
cognome
.......................................................................................
libro preferito
............................................................................
altre cose su di me
...................................................................
nato/a a ........................................................................................
..........................................................................................................
..................................................................................
..........................................................................................................
colore dei capelli
....................................................................
..........................................................................................................
colori degli occhi
...................................................................
..........................................................................................................
residente in
altezza
..........................................................................................
piatto preferito hobbies
...............................................................
.........................................................................
..........................................................................................
cartone preferito materia preferita
.....................................................................
.......................................................................
impronta dito indice sinistro
Firma ...............................................
CLASSE TERZA
229 229
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 6
LA PASQUA
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno riconosce il significato cristiano della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tale festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico e sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Dio e l’uomo Conoscere Gesù di Nazareth, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani. • La Bibbia e le altre fonti Ascoltare, leggere e saper riferire gli episodi della passione, morte e resurrezione di Gesù, anche attraverso l’arte e la conoscenza dei luoghi. • Il linguaggio religioso Conoscere i termini che esprimono la Pasqua cristiana. • I valori etici e religiosi Individuare negli eventi pasquali il valore della pace e della speranza rivolta a tutti gli uomini. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO La Pasqua di Gesù pag. 72
MATERIALE MULTIMEDIALE Audio: - Gesù è arrestato; - Barabba o Gesù?; - La morte di Gesù; - Sulla strada di Emmaus. Canto: È Pasqua!
QUADERNO ATTIVO Gesù ci insegna l’amore pag. 49
È Pasqua!
pag. 50
PAGINE COLORATE Lavoretto n.10: Il coniglietto di Pasqua.
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA Storia e attività: Il regalo pagg. 231-232
Approfondimento: La settimana santa pag. 232
Filastrocca: Il sepolcro vuoto pag. 233
Attività: Uovo-biglietto pag. 233
Scheda: Passione - morte - resurrezione pagg. 234-235
Storia e scheda: L’araba fenice pag. 236
GOCCE DI MIELE Antonio e la mula pag. 73
230 230
Audio: Antonio e la mula. Immagine: Il miracolo della mula.
CLASSE TERZA
Approfondimento: L’Eucaristia pag. 237
ILLA MI OPAMO SQ UA ND O
LA PASQUA DI GESÙ Dentro l’argomento Accompagniamo i bambini nel mistero della Pasqua attraverso gli eventi narrati dai Vangeli.
Ascoltiamo Introduciamo il tema della Pasqua con una semplice storia, che aiuta a comprendere come ogni dono non è un semplice oggetto, ma un pezzo del proprio amore, perché l’unico vero regalo che possiamo fare agli altri è una parte di noi. Offrire un pezzo di sé, del proprio tempo e delle proprie energie è il dono più grande!
Storie da raccontare IL REGALO Tobia era un bambino di quarta elementare silenzioso e sereno. Viveva con i genitori e i fratelli in una modesta cittadina ai margini di un paese appollaiato su una collina costellata di ulivi a qualche chilometro dal mare. Il giorno della chiusura della scuola prima delle vacanze di Natale, tutti i bambini della quarta elementare fecero a gara per portare un regalo alla maestra, che si chiamava Marisa ed era gentile e simpatica. Sulla cattedra si ammucchiarono pacchetti colorati. La maestra ne notò subito uno piccolo piccolo con un biglietto con la calligrafia chiara e ordinata di Tobia: “Alla mia maestra”. Marisa ringraziò i bambini, uno alla volta. Quando venne il turno di Tobia, aprì il pacchettino e vide una piccola, magnifica conchiglia, la più bella che la maestra avesse mai visto: era tutta un ricamo pieno di fantasia, foderato di madreperla iridescente. “Dove hai preso questa conchiglia, Tobia?” chiese la maestra. “Giù alla Scogliera Grande” rispose il bambino. La Scogliera Grande era molto lontana e si poteva raggiungere solo tramite un sentiero scosceso. Era un cammino interminabile e tribolato, ma solo là si potevano trovare delle conchiglie speciali, come quella di Tobia. “Grazie Tobia. Terrò sempre con me questo bellissimo regalo, che mi ricorderà la tua bontà. Ma dovevi proprio fare tutto quel lungo e difficile cammino per cercare un regalo per me?”. Tobia sorrise: “Il cammino lungo e difficile fa parte del regalo!”. Bruno Ferrero
Domande guida • Perché i bambini desiderano lasciare un pensiero alla maestra? • Che cos’ha di speciale il dono di Tobia? • Cosa ci insegna questa storia? • Conosci qualcuno che ha fatto un regalo così importante da rischiare, o dare la vita?
Lavoriamo Fotocopiamo la conchiglia ingrandita per ogni bambino, facciamo scrivere in ogni riga cosa serve per fare un bel regalo e facciamo colorare secondo le preferenze.
CLASSE TERZA
231 231
ND O SQ UA MI OPAMO ILLA
Approfondiamo Presentiamo alla classe una sintesi degli eventi pasquali secondo la tradizione cristiana, fondata sui Vangeli, lasciandoci aiutare dagli interventi dei bambini e dai loro ricordi.
Approfondimento LA SETTIMANA SANTA • La domenica delle palme: la domenica prima di Pasqua Gesù fa il suo ingresso nella città di Gerusalemme. È un ingresso trionfale, perché viene accolto come un re. Tutti agitano in aria rami di palme e ulivo e gridano: “Osanna (salvaci, aiutaci), benedetto colui che viene nel nome del Signore!”. • La sera del giovedì: Gesù consuma la cena tipica della Pasqua ebraica con i suoi discepoli. Il presunto luogo di questa celebrazione è indicato con il nome di Cenacolo, la stanza al piano superiore di una casa dentro le mura della città. • Giovedì dopo cena: terminata la cena, Gesù scende con i discepoli nel giardino del Getsemani, dove si ritira in preghiera. Nel frattempo Giuda Iscariota, dietro il compenso di trenta denari, va ad avvisare i sacerdoti e li conduce al Getsemani, dove Gesù viene arrestato. • Giovedì notte: Gesù viene condotto al palazzo del Sommo Sacerdote Caifa, dove viene processato dal Sinedrio, la massima autorità degli Ebrei. Il processo si svolge durante la notte e termina al canto del gallo, quando l’alba è ormai vicina. La sentenza è morte in croce. • La mattina del venerdì: appena si fa giorno, i sacerdoti conducono Gesù da Ponzio Pilato. Durante la mattina, Pilato invia Gesù anche da Erode Antipa, re della Galilea, il quale, dopo averlo interrogato, lo rimanda indietro. Pilato “se ne lava le mani” e fa scegliere al popolo se liberare Gesù o un altro prigioniero, un assassino di nome Barabba. La folla decide di mettere a morte Gesù e liberare Barabba. Gesù è caricato della croce e portato al Golgota. • Venerdì ore 15.00: Gesù muore alle tre del pomeriggio. Sotto la croce c’è solo l’apostolo Giovanni con Maria e le altre donne. Il centurione romano che assiste alla morte di Gesù esclama: “Veramente quest’uomo era il Figlio di Dio!”. • Venerdì pomeriggio: Giuseppe d’Arimatea si reca da Pilato e gli domanda il corpo di Gesù. Pilato, stupito che fosse già morto, acconsente. Al tramonto Gesù viene calato dalla croce, avvolto in un lenzuolo funebre di lino e deposto in un sepolcro lì vicino, per fare presto. • La domenica di Pasqua: alcune donne, al mattino presto, si recano al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovano che la pietra è stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovano il corpo del Signore Gesù, ma ecco due uomini si presentano a loro dicendo: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi di quello che vi aveva detto quando era ancora con voi”. Esse si ricordarono delle sue parole e andarono ad annunciare agli undici che Gesù era risorto.
232 232
CLASSE TERZA
ILLA MI OPAMO SQ UA ND O CANTIAMO Presentiamo ai bambini una canzone sulla Pasqua (anche nel CD Audio traccia n. 53).
È PASQUA La natura si è risvegliata che meravigliosa giornata, gli uccelli cantano nel cielo, il seme è diventato un melo.
C’è una dolce brezza le campane suono di dolcezza, le uova scartano i bambini quelli grandi e quelli piccini.
Rit. Per dire al mondo che... Rit. Per dire al mondo che è Pasqua, è risorto Gesù è Pasqua, dillo a tutti anche tu...
ASCOLTIAMO E COMPLETIAMO Dopo aver ripercorso gli avvenimenti pasquali oralmente, facciamo ascoltare gli audio che serviranno per completare la pag. 72 del libro di testo. Successivamente facciamo completare le schede di pagg. 49 e 50 del Quaderno Attivo. Audio: • Gesù è arrestato • Barabba o Gesù? • La morte di Gesù • Sulla strada di Emmaus
Impariamo Facciamo imparare ai bambini una semplice filastrocca sulla tomba vuota. Filastrocca: IL SEPOLCRO VUOTO Il luogo in cui giaceva Gesù è (indica). La pietra davanti alla tomba più non c’è! Chiniamoci, guardiamo, così (chinati e porta la mano sopra gli occhi). Egli non è più qui (alzati). Gesù è risorto! Sia gioia nel nostro cuor così (batti le mani). Dana Eynon
Costruiamo Proponiamo ai bambini il seguente modellino di un uovo-biglietto, che potrà essere decorato con materiali vari, e facciamo costruire il coniglietto di Pasqua, Lavoretto n.10 di Pagine Colorate.
CLASSE TERZA
233 233
ND O SQ UA MI OPAMO ILLA Lavoriamo Fotocopiamo le schede seguenti (ingrandendole e rimpicciolendole all’occorrenza) e ricostruiamo il percorso della passione, morte e resurrezione di Gesù. Fotocopiamo la scheda n.1 per ogni bambino e facciamola incollare tra due pagine del quaderno. Successivamente facciamo ritagliare i personaggi della scheda n.2 e facciamoli incollare con le relative vignette (da assegnare) vicino al nome del luogo in cui si sono svolti i fatti che li riguardano.
PASSIONE-MORTE-RESURREZIONE SCHEDA N.1
CASA DI CAIFA
SEPOLCRO
FORTEZZA DI PILATO
CALVARIO
GIARDINO DEGLI ULIVI
CLASSE TERZA
PALAZZO DI ERODE
PORTA DI GERUSALEMME
CENACOLO
234 234
ILLA MI OPAMO SQ UA ND O SCHEDA N.2
Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Veramente quest’uomo era il figlio di Dio.
Perché cercate fra i morti colui che è Vivo? È risorto come aveva detto!
Me ne lavo le mani, lascerò decidere a loro. Chi volete che liberi, Gesù o Barabba?
Ora che lo abbiamo un po’ deriso rimandatelo da Pilato, sia lui a decidere della vita Gesù!
Il nostro Signore è veramente risorto corriamo a dirlo agli altri!
Lavami anche il capo oltre ai piedi Signore!
Per questi 30 denari ve lo consegnerò. Questo sarà il segno: mi avvicinerò e lo bacerò sulla guancia.
È un sovversivo, deve essere messo a morte!
CLASSE TERZA
235 235
ND O SQ UA MI OPAMO ILLA Ascoltiamo e lav
oriamo
Approfondiamo il tema della risurrezione presentando la leggenda della fenice.
Storie da raccontare LA LEGGENDA DELL’ARABA FENICE L’araba fenice è un uccello fantastico, con l’aspetto di un’aquila reale e il piumaggio dal colore splendido: il collo color oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, ali in parte d’oro e in parte di porpora e un lungo becco affusolato. Secondo un’antica leggenda, questo uccello favoloso, nato dal fuoco, passava le sue giornate in prossimità di una sorgente d’acqua fresca in un’oasi del deserto in Arabia, dove ogni mattina si faceva il bagno e cantava melodie meravigliose. Quando, dopo cinquecento anni di vita, sentiva sopraggiungere la morte, si costruiva un nido con ramoscelli di mirto, incenso, sandalo, legno di cedro, cannella e mirra, ci si adagiava e aspettava che i raggi del sole lo incendiassero. Dopo l’incendio, tra la cenere, compariva una larva che cresceva in un giorno. La fenice era in grado di rinascere dalle sue ceneri, per questo motivo è diventata un simbolo della Resurrezione di Cristo e di tutta l’umanità.
L’ARABA FENICE • Colora l’araba fenice secondo le indicazioni riportate nel testo e rispondi alle domande.
Che cosa faceva la Fenice ogni cinquecento anni? ......................................................................................................................................................................................................................................... Perché per i cristiani è diventata un simbolo di Cristo? .........................................................................................................................................................................................................................................
236 236
CLASSE TERZA
GOCCE DI MIELE
ANTONIO E LA MULA Dentro l’argomento Concludiamo il discorso sulla Pasqua aiutando i bambini a comprendere il mistero dell’istituzione dell’Eucaristia.
Approfondiamo Per introdurre il tema del grande valore dell’Eucaristia, presentiamo il seguente approfondimento.
Approfondimento L’EUCARISTIA Gesù amava molto i suoi amici e voleva rimanere con loro. Non solo nel ricordo. Voleva che lo sentissero veramente presente, in mezzo a loro. Per questo inventò l’Eucaristia. Nell’Ultima Cena Gesù spiegò che, ogni volta che si fossero riuniti per la cena come stavano facendo in quel momento, spezzando il pane e bevendo il vino in suo ricordo, Lui sarebbe stato presente in mezzo a loro in carne e sangue. In questo modo il suo dono, il dono della sua vita e della sua persona, si sarebbe rinnovato ogni volta. Anzi, mangiando quel pane Lui diventa noi e noi diventiamo Lui. Un po’ del pane consacrato viene sempre custodito in quell’armadietto che c’è in tutte le chiese cattoliche, chiamato tabernacolo, perché Gesù vuol essere sempre con noi: per indicare questa presenza costante accanto al tabernacolo c’è sempre una luce rossa accesa. da Dossier catechista – marzo 2013
ASCOLTIAMO E COMPLETIAMO Facciamo ascoltare ai bambini la storia di sant’Antonio e la mula, che permette di completare la pag. 73 del testo, per riflettere sul valore dell’Eucaristia. Poi concludiamo l’argomento presentando una tavola d’arte che raffigura l’episodio della mula che si inginocchia davanti all’Eucarestia; chiediamo ai bambini di riprodurla sul loro quaderno.
SANT’ANTONIO E LA MULA Un giorno che Sant’Antonio parlava di Dio, tra la gente che lo ascoltava c’era un uomo non credente. Il santo non riusciva a convincere l’uomo che l’eucaristia consacrata era il corpo di Gesù. Alla fine l’uomo lo sfidò dicendo: “Se tu, Antonio, riuscirai a provare con un miracolo che nell’ostia c’è il vero corpo di Cristo, io mi convertirò e diventerò credente”. E spiegò il suo piano: “Terrò la mia mula a digiuno per tre giorni fino a farle sentire i tormenti della fame. Dopo tre giorni, davanti a tutti, le mostrerò il foraggio. Tu starai di fronte con quello che ritieni sia il corpo di Cristo. Se la bestia sceglierà il tuo Dio al foraggio, io mi convertirò alla tua fede”. Antonio accettò la sfida perché aveva grande fede nel Signore. Il giorno stabilito la gente arrivò da ogni parte. Antonio prima celebrò la santa messa, poi uscì con l’Ostia consacrata nelle mani. Fuori trovò la mula affamata. Il santo, con molta fede, ordinò all’animale di inginocchiarsi con umiltà davanti al Signore per convertire il cuore dei cattivi. Allora la bestia, a cui il padrone aveva avvicinato del fieno, rifiutò il cibo e si avvicinò docile al frate, piegò le zampe anteriori davanti all’Ostia e abbassò la testa. Grande gioia si diffuse tra la gente che si mise a lodare Dio. Fu così che l’uomo non credente si convertì. Domande guida • Perché l’uomo lancia una sfida al santo? • Come reagisce Antonio? • Che cosa decidono di fare?
• Cosa fa il mulo? • Perché, secondo te?
CLASSE TERZA
237 237
IL MI O MO ND O
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 7
IL MONDO DELLA BIBBIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’ alunno riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e un documento fondamentale della nostra cultura. La sa distinguere da altre tipologie di testi; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico e sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • La Bibbia e le altre fonti Scoprire la Bibbia come documento fondamentale della fede cristiana. Conoscere la struttura essenziale della Bibbia e alcuni elementi del suo stile: autori, materiali, struttura, generi letterari... Conoscere l’origine, la struttura e il linguaggio dei Vangeli. CONTENUTI E ATTIVITÀ LIBRO DI TESTO
QUADERNO ATTIVO
La Bibbia
La Bibbia
pag. 74
pag. 51
pag. 75
pag. 52
Una biblioteca importante Come e quando nasce la Bibbia
Il linguaggio della Bibbia Come si consulta la Bibbia
PAGINE COLORATE Lavoretto n. 11: Qumran.
PROPOSTE DIDATTICHE IN GUIDA
Storia e attività: La gabbianella e Approfondimenti: il gatto che le insegnò a volare - La particolarità pagg. 239-240 della Bibbia; Approfondimento: Una storia di - Un libro ispirato; amicizia - La Bibbia. pag. 241
Gioco: Raccontiamo un’esperienza
pag. 76
pag. 53
pag. 241
pag. 77
pag. 54
pag. 242
Il linguaggio della Bibbia
I materiali usati per scrivere
M.I.O. BOOK DOCENTE
Schema di sintesi: Come nasce la Bibbia Storia: La scoperta dei rotoli di Qumran pag. 243
I Vangeli
Verifica finale
pag. 78
pag. 56
Storia e scheda: Una lettera d’amore pagg. 244-245
238 238
CLASSE TERZA
Approfondimento: I Vangeli e gli Atti.
IL MO ND OIL DE MILL O AMOBIB NDBIA O
LA BIBBIA Dentro l’argomento Iniziamo i bambini alla conoscenza della Bibbia, il testo sacro di Ebrei e Cristiani.
Ascoltiamo e c
ostruiamo
Proponiamo la storia dell’amicizia tra il gatto nero Zorba e Fortunata, una gabbianella che doveva imparare a volare, per spiegare che la Bibbia è una grande storia di amicizia tra Dio, che si è Rivelato, e l’uomo che lo ha accolto. Dopo aver letto la storia, facciamo costruire ai bambini le sagome dei due protagonisti.
Storie da raccontare LA GABBIANELLA E IL GATTO CHE LE INSEGNÒ A VOLARE C’era una volta una gabbiana che volava felice nell’aria insieme al suo stormo. Ad un tratto si tuffò nel mare per mangiare qualche piccola aringa, ma... il mare era una distesa di petrolio e la povera gabbiana non riuscì più a volare libera nel cielo, perché le sue ali si erano inzuppate di quel malefico oro nero e restavano immobili. Raccolte le sue ultime forze, riuscì a raggiungere la città, ma precipitò sul balcone di una casa. Qui abitava Zorba, un gatto grosso dal mantello lucente e nero. La gabbiana era tutta sporca e puzzolente e Zorba le disse: «Ti darò un po’ del mio cibo e vedrai che ti farò guarire». La povera gabbiana stava molto male, ma prima di morire riuscì ad affidare il suo primo e ultimo uovo allo stupito Zorba, dopo avergli chiesto di mantenere tre promesse: covare l’uovo, avere cura del pulcino che sarebbe nato e insegnargli a volare. Zorba, nonostante sapesse di essere un gatto, acerrimo nemico degli uccelli e incapace di volare, promise di prendersi cura del piccolo che stava per nascere. Poco dopo aver deposto l’uovo, la gabbiana se ne andò per sempre. Zorba avrebbe voluto mangiare quell’uovo ma, per rispettare le promesse, con delicatezza cominciò a covarlo e riscaldarlo. All’improvviso dall’uovo uscì una gabbianella, che venne chiamata Fortunata. Zorba mantenne le sue promesse, finché arrivò il momento di insegnarle a volare, cosa alquanto difficile per un gatto! La portò sul campanile e lì Fortunata tentò di spiccare il volo diciassette volte, e per diciassette volte finì a terra dopo essere riuscita a innalzarsi solo di pochi centimetri. Con l’aiuto di un umano, per l’ultima volta tentarono di farla volare. «Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. È acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia. Senti la pioggia. Apri le ali» miagolò Zorba. La gabbianella spiegò le ali. I riflettori del porto la inondavano di luce e la pioggia le copriva di perle le piume. L’umano e il gatto la videro sollevare la testa con gli occhi chiusi. «La pioggia. L’acqua. Mi piace!» stridette. «Ora volerai» miagolò Zorba. «Ti voglio bene. Sei un gatto molto buono» stridette Fortunata avvicinandosi al bordo della balaustra. «Ora volerai. Il cielo sarà tutto tuo» miagolò Zorba. «Non ti dimenticherò mai. E neppure gli altri gatti» stridette lei già con metà delle zampe fuori dalla balaustra. «Vola!» miagolò Zorba allungando una zampa e toccandola appena. Fortunata scomparve alla vista, e l’umano e il gatto temettero il peggio. Era caduta giù come un sasso. Col fiato sospeso si affacciarono alla balaustra, e allora la videro che batteva le ali sorvolando il parcheggio, e poi seguirono il suo volo in alto, molto più in alto della banderuola dorata che corona la singolare bellezza di San Michele. «Volo! Zorba! So volare!» strideva euforica dal vasto cielo grigio. L’umano accarezzò il dorso del gatto. «Bene, gatto. Ci siamo riusciti» disse sospirando. «Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante» miagolò Zorba. «Ah sì? E cosa ha capito?» chiese l’umano. «Che vola solo chi osa farlo» miagolò Zorba. «Immagino che adesso tu preferisca rimanere solo. Ti aspetto giù» lo salutò l’umano. Zorba rimase a contemplare Fortunata, finché non seppe se erano gocce di pioggia o lacrime ad annebbiare i suoi occhi gialli di gatto nero grande e grosso, di gatto buono, di gatto nobile, di gatto del porto. Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Luis Sepúlveda
CLASSE TERZA
239 239
LLOA BIB BIA DEND O OMO IL ILMOMIND Domande guida • Perché Zorba e Fortunata, in circostanze diverse, non avrebbero potuto essere amici? • Bisogna essere uguali per essere amici o si può anche essere diversi? • Anche nella Bibbia, un libro molto importante, si narra la storia di un’amicizia tra due realtà tanto diverse, sapresti dire quali?
La gabbianella • Tagliare le sagome, incollare tra loro quelle del corpo. • Tagliare la linea tratteggiata e infilare le ali. • Piegare le ali. • Incollare le zampe, una per lato. • Attaccare un filo al gabbiano; facendolo dondolare su e giù le ali dovrebbero muoversi.
Il gatto • Tagliare le sagome, colorare e poi incollare la sagoma della testa. • Piegare lungo la linea tratteggiata, in modo che la figura possa rimanere in piedi.
240 240
CLASSE TERZA
IL MO ND OIL DE MILL O AMOBIB NDBIA O Completiamo e ap
profondiamo
Entriamo ora nel mondo della Bibbia e facciamo completare le pagg. 74 e 75 del libro di testo, poi svolgiamo il seguente approfondimento.
Approfondimento UNA STORIA DI AMICIZIA Dopo aver parlato dell’amicizia, possiamo riferirci alla Bibbia come ad un testo che narra una grande storia di amicizia, una storia di “salvezza” per gli uomini che nasce dall’iniziativa di Dio che si rivela, si fa vicino e chiede di “diventare amico”. Per insegnare agli uomini la strada giusta per conoscerlo ed essere felici con lui, Dio, all’inizio, scelse un popolo, quello degli Ebrei, lo educò e lo guidò, preparandolo alla venuta di suo figlio. Al popolo ebraico si manifestò attraverso avvenimenti straordinari e “messaggeri” speciali che ascoltavano la sua parola e poi la diffondevano tra i credenti. Tutte le storie del legame tra Dio e il popolo “eletto” vennero conservate nella memoria e tramandate di padre in figlio, come racconti di famiglia, facendo nascere la tradizione orale. Ad un certo punto gli Ebrei decisero di mettere per iscritto le storie bibliche, dando origine alla tradizione scritta, che non è ancora la Bibbia, ma solo un insieme di racconti. Solo molto tempo più tardi (la vulgata di San Girolamo risale al IV secolo d.C.) tutti i racconti sono stati raccolti in un unico libro che prenderà il nome di Bibbia (che significa appunto “libri”).
Giochiamo Per comprendere meglio il passaggio dalla tradizione orale a quella scritta proponiamo un gioco.
Gioco RACCONTIAMO UN’ESPERIENZA Facciamo raccontare a tre o quattro bambini un avvenimento successo in classe il giorno prima o la settimana precedente. Ascolteremo versioni diverse di uno stesso avvenimento. Il gioco ci serve per far capire ai bambini che un racconto, passando da una bocca all’altra, rischia di modificare un po’ i fatti.
CLASSE TERZA
241 241
LLOA BIB BIA DEND O OMO IL ILMOMIND Completiamo Facciamo completare la pag. 76 del libro di testo e la scheda a pag. 51 del Quaderno Attivo, accompagnando l’attività con qualche notizia. Non si deve pensare che sia esistito subito un unico volume con tutti libri, così come lo abbiamo noi oggi. A questo risultato, infatti, si è arrivati solo dopo numerosi studi e ricerche, attraverso le quali si sono ordinati e scelti i racconti. Molte copie erano sparse nei vari villaggi o paesi e solo dopo una loro attenta traduzione è stato possibile arrivare al testo che conosciamo noi oggi. I primi testi scritti della Bibbia risalgono al 1200 circa a.C., mentre gli ultimi intorno al 100 d.C.
Sintetizziamo Per aiutare i bambini a memorizzare meglio il discorso sulla nascita del Testo Sacro, facciamo riportare sul quaderno la linea del tempo e uno schema di sintesi.
AVANTI CRISTO
1850 a.C.
1000 a.C.
TRADIZIONE ORALE
DOPO CRISTO
anno 0
TRADIZIONE SCRITTA
Schema COME NASCE LA BIBBIA L’elaborazione del testo biblico ha avuto una lunga storia, che nasce da un’esperienza concreta e diretta di amicizia tra Dio e l’uomo, un’amicizia che cresce nel tempo. Successivamente il popolo degli Ebrei ha cominciato a raccontare “a voce” le storie di questa amicizia. Per non dimenticare o trasformare troppo i racconti, ad un certo punto, questi sono stati messi per iscritto. Dalla raccolta di tutti gli scritti che narravano parti della storia di amicizia tra Dio e l’uomo è nata la Bibbia.
242 242
CLASSE TERZA
100 d.C.
ALLEANZA DIO-UOMO TRADIZIONE ORALE TRADIZIONE SCRITTA
BIBBIA
IL MO ND OIL DE MILL O AMOBIB NDBIA O Completiamo Continuiamo il discorso sulla Bibbia parlando dei suoi “generi letterari” e dei materiali con cui è stata scritta all’inizio. Per questo facciamo completare la pag. 77 del libro di testo e le schede delle pagg. 52, 53 e 54 del Quaderno Attivo.
ostruia Raccontiamo e c
APPROFONDIAMO
mo
Raccontiamo la storia della scoperta dei Rotoli del Mar Morto e facciamo ricostruire una delle grotte con il lavoretto n. 11 di Pagine Colorate.
Presentiamo ai bambini degli approfondimenti da “A scuola con la Bibbia”: • La particolarità della Bibbia; • Un libro ispirato; • La Bibbia.
Storie da raccontare LA SCOPERTA DEI ROTOLI DI QUMRAN Nel 1947, sui colli di Qumran, vicino a Gerico in Palestina, un giovane beduino quindicenne di nome Mohamed, soprannominato “il lupo”, mente sta cercando una capra smarrita, fa una grande scoperta. Vede in lontananza una fessura nel terreno e comincia a calciare dei sassi verso l’interno, quand’ecco che sente le pietre rotolare, rotolare e dopo un po’ fermarsi. Comprende allora che lì ci deve essere una specie di grotta ed incuriosito si infila dentro. C’è poca luce e non vede verso dove sta camminando, ma ad un certo punto inciampa in qualcosa, si accorge che è una giara di terracotta, la porta fuori, scopre che contiene delle pergamene e tutto contento va a venderle al mercato della città vicina. Uno studioso, acquistando le pergamene al mercato, si accorge che erano preziose perché molto antiche, forse le più antiche copie dei testi biblici, quindi torna dal mercante e si fa spiegare dove erano state trovate. Così sono state scoperte le 11 grotte di Qumran, usate sicuramente per nascondere e proteggere i libri sacri: all’interno sono stati ritrovati circa 900 rotoli! Domande guida • Dove vennero scoperti i rotoli della Bibbia? • Chi fu a capirne l’importanza? • Perché, secondo te, furono messi in queste grotte?
CLASSE TERZA
243 243
LLOA BIB BIA DEND O OMO IL ILMOMIND
I VANGELI Dentro l’argomento Concludiamo il discorso sulla Bibbia presentando quattro libri speciali, i Vangeli, che riportano tutta la storia terrena di Gesù, il Figlio di Dio.
Ascoltiamo e com
pletiamo
Proponiamo ai bambini una storia per capire che il linguaggio della Bibbia e dei Vangeli, a volte, può sembrare un po’ difficile, ma vuole ricordarci sempre un’unica verità: che Dio ci ama! Concludiamo l’argomento facendo completare la pag. 78 del libro di testo. Presentiamo, infine, la verifica finale a pag. 56 del Quaderno Attivo.
Storie da raccontare UNA LETTERA D’AMORE Per il suo compleanno, una principessa ricevette dal fidanzato un pesante pacchetto dall’insolita forma tondeggiante. Impaziente per la curiosità, lo aprì e trovò...una palla di cannone. Delusa e furiosa, scagliò a terra il nero proiettile di bronzo. Cadendo, l’involucro esteriore della palla si aprì e apparve una palla più piccola d’argento. La principessa la raccolse subito. Rigirandola fra le mani, fece una leggera pressione sulla sua superficie. La sfera d’argento si aprì a sua volta e apparve un astuccio d’oro. Questa volta la principessa aprì l’astuccio con estrema facilità. All’interno vi trovò un magnifico anello con due semplici parole: ti amo. Molta gente pensa che la Bibbia è troppo difficile, ma chi fa lo sforzo di rompere il primo “involucro”, con attenzione e preghiera, scopre nuove e sorprendenti bellezze, e soprattutto verrà presto colpito dalla chiarezza del messaggio divino inciso nella Bibbia: Dio ti ama. da “Quaranta storie nel deserto” di Bruno Ferrero
Domande guida • Perché la principessa scaglia a terra la palla di cannone? • Che cosa avrebbe dovuto fare la principessa? È stata paziente? Si è impegnata per capire il significato del regalo? • Hai compreso il legame con la Bibbia?
APPROFONDIAMO Presentiamo ai bambini un approfondimento da “A scuola con la Bibbia”: I Vangeli e gli Atti.
244 244
CLASSE TERZA
IL MO ND OIL DE MILL O AMOBIB NDBIA O
Lavoriamo Presentiamo una scheda di approfondimento relativa alla storia della principessa.
UNA LETTERA D’AMORE • Metti in ordine le sequenze della storia e fai di ognuna una breve descrizione.
1. ................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................... 2. ................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................... 3. ................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................... 4. ................................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................................... • Colora ogni domanda dell’uomo dello stesso colore della risposta che viene data dalla Bibbia.
In principio Dio creò il cielo e la terra. Gen 1,1
Cosa devo fare per essere felice?
I buoni saranno guidati dall’onestà... Pr 11,3
Chi prende sul serio il Signore, vivrà felice, perché si fida di chi lo può salvare. Sir 34,14-15
Chi è all’origine del mondo e di tutte le forme di vita?
Come devo comportarmi nella vita per stare bene?
CLASSE TERZA
245 245
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
GUIDA AI MATERIALI DIGITALI In seguito alle Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM del 16/11/2012) e al successivo Decreto 26.03.2013, prot. N. 209, i libri di testo prendono forma in una nuova versione digitale o mista (costituita da un testo in formato cartaceo e da contenuti digitali integrativi, oppure da una combinazione di contenuti digitali e digitali integrativi). Le nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 hanno posto all’attenzione dei docenti e di tutte le persone interessate al dibattito sulla scuola, un nucleo di tre concetti fondamentali. Il primo è di tipo prettamente metodologico e riguarda il fare scuola quotidiano con un suggerimento ad adottare strategie di tipo collaborativo o cooperativo. A fronte di un’analisi in cui sono messe in evidenza le crescenti difficoltà relazionali da parte di figli unici, generalmente digital native, la scuola italiana individua nella capacità di lavorare con gli altri un valore trasversale a tutte le discipline. Un secondo aspetto evidenziato dalle Nuove Indicazioni Nazionali è incentrato sul concetto di competenza, tra cui quella digitale. L’introduzione delle lavagne interattive prima, l’istituzione di classi sempre più “2.0” dall’altra disegnano lo scenario di una scuola che affronta in modo attivo le importanti sfide che ha davanti a sé: l’inclusione, l’apertura al mondo reale, le opportunità e gli allarmi posti dal digitale. Il sistema educativo-didattico complessivo formato da innovazione metodologica, didattica per competenze e strumentazione digitale, ridefinisce necessariamente anche l’ambito professionale del fare scuola. Il docente diventa il progettista del percorso in grado di utilizzare “una cassetta degli attrezzi” particolarmente sofisticata e complessa. Tra questi attrezzi c’è certamente anche il libro di testo, perché la civiltà del libro non può abdicare a se stessa, ma è un libro diverso, ricco di connessioni e di aperture verso l’esterno. Ne emerge un libro potenziato, arricchito di contenuti multimediali, un libro che consente approcci diversi allo stesso problema. L’integrazione tra linguaggi diversi è una risorsa per l’apprendimento, questo i docenti lo sanno bene. Spesso, le nuove acquisizioni devono collimare con modalità preferenziali di apprendimento diverse da bambino a bambino e differenziare i linguaggi può essere un primo punto di partenza. L’introduzione del digitale tra gli strumenti didattici, però, offre un’opportunità in più. Oltre a catturare l’attenzione dei bambini con video e animazioni, fornisce al docente l’opportunità di modificare la sceneggiatura stessa della propria lezione. Per definizione, le tecnologie modificano i comportamenti delle persone e sono destinate anche a cambiare il modo di far scuola. Governare questo cambiamento è, in ultima analisi, la sfida più importante a cui i docenti sono chiamati. Il M.I.O. BOOK è il libro multimediale contenuto nei DVD-Rom allegati a tutti i libri di testo del GRUPPO EDITORIALE RAFFAELLO. L’acronimo M.I.O. identifica le tre caratteristiche fondamentali alla base di tutti i progetti digitali: M come Multimediale, perché integrato con contenuti audio, video, interattivi che possono essere visionati sia dall’insegnante in classe con l’ausilio della LIM, sia dall’alunno a casa istallando il CD nel proprio computer o tablet. I come Interattivo, perché è possibile intervenire nel testo inserendo note o appunti. .O come Open, perché è possibile creare documenti e condividerli in classe. Il M.I.O. BOOK è stato concepito per essere utilizzato in classe (costruzione condivisa della lezione) e a casa sia dallo studente (facilitatore dell’uso del libro) sia del docente (preparazione della lezione). Il M.I.O. BOOK esce in triplice versione: 1. SFOGLIABILE L’obiettivo del progetto è principalmente quello di sviluppare le competenze digitali degli alunni, interessando le nuove generazioni e appassionandole alle proposte educative in modo coinvolgente.
246
Non meno importante come strumento è la possibilità di poter creare un profilo personale; ciò consente di salvare le modifiche apportate al M.I.O. BOOK, di poterle rivedere anche a distanza di tempo e di personalizzare il proprio testo. Nello specifico, l’insegnate può disporre di più profili personali (tanti quante sono le sue classi) e può assegnare agli alunni dei compiti da eseguire a casa attraverso schede o documenti personali che crea direttamente all’interno del M.I.O. BOOK. Anche gli alunni possono avere un profilo personale che consente loro di personalizzare il proprio testo, di svolgere a casa, al computer, i compiti assegnati dall’insegnante e salvarli in una chiave di memoria. 2. TESTO LIQUIDO La versione liquida del testo è ad alta leggibilità: grazie al suo particolare formato, permette all’utente di intervenire sulla pagina migliorando la lettura e aiutando le difficoltà di apprendimento. Permette infatti di aumentare la dimensione del testo, modificare la font (con la possibilità di utilizzare la font Leggimi, indicata per studenti con BES e DSA), cambiare lo stile trasformando tutto il testo in maiuscolo e disattivare le immagini all’interno della pagina per evitare elementi di distrazione. La versione liquida offre inoltre un servizio di traduzione di tutto o parte del testo in altre lingue, uno strumento particolarmente utile per studenti stranieri che trovano difficoltà con la lingua italiana. 3. AUDIOLIBRO Ogni testo è stato letto in maniera completa da speaker professionisti. Molte sezioni presentano anche brani ad alto ascolto, letti scandendo bene le parole. Questo accorgimento è di grande aiuto agli studenti con BES e DSA.
Gli strumenti del M.I.O. BOOK, intuitivi e facili da utilizzare, permettono al docente di: parlare il linguaggio “digitale” degli studenti catturare e mantenere un’attenzione maggiore da parte della classe sviluppare la condivisione e il lavoro di gruppo personalizzare le lezioni (con diversi stili, centrata sui BES ecc.)
247
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
Il M.I.O. BOOK rappresenta un nuovo modo di insegnare e di favorire l’apprendimento che nasce da un modello didattico di tipo cooperativo-metacognitivo e che si fonda su concetti di riflessione, cooperazione e condivisione. Di notevole efficacia risulta la possibilità di un suo uso associato alla LIM, in quanto facilita l’attuazione delle strategie educative, che stanno alla base di una didattica inclusiva. Visualizzare il testo sulla LIM, a grandi dimensioni, consente all’insegnante e agli alunni di interagire sul libro digitale. La strumentazione presente nel M.I.O. BOOK permette di lavorare in modo vario e differenziato con il testo. Si possono: ricercare parole chiave nel testo; evidenziare il testo; inserire segnalibri; prendere appunti; inserire e memorizzare note scritte sotto forma di slide o post-it; inserire e memorizzare audio, video, documenti, link utili; scattare fotografie alla pagina; scrivere e disegnare nelle pagine, salvando le modifiche; avere accesso a vario materiale multimediale integrativo.
FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
Versione testo sfogliabile Avvio Una volta scaricato il Raffaello Player, si accede alla libreria dei testi adottati. Individuato il testo da utilizzare, fare doppio clic sulla copertina. Al primo accesso il testo dovrà essere disattivato, inserendo due codici: • ISBN • Rispondere ad una domanda Il M.I.O. BOOK si presenterà in questo modo:
A
MIO
ABC
1
Strumentazione, utilizzo e icone Visualizzazione a “tutto schermo”: la schermata dei menù si apre in maniera automatica, per passare alla modalità a A tutto schermo fare clic sul tasto in alto a destra; per tornare alla visualizzazione ridotta fare clic nuovamente sull’icona. Per richiamare i contenuti fare clic sulle varie icone presenti nella schermata.
AA
Per uscire e chiudere il M.I.O. BOOK fare clic sul tasto.
A
A
A
Il M.I.O. BOOK si presenta nella modalità “minimale”, in cui sono visualizzati il testo e gli strumenti basilari per la navigazione. A A Facendo clic sulle icone è possibile passare alla modalità “completa”, dove è visibile il set completo della strumentazione. 1 È possibile stampare le pagine su cui si sta lavorando.
MIO
La barra di navigazione (parte inferiore) ABC • Strumento disegno: consente di visualizzare gli strumenti di scrittura, evidenziazione, annotazione, MIO ecc. MIO doppia o singola. MIO • Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina
ABC ABC
11
MIOun’anteprima dei contenuti. • Permette lo scorrimento in maniera rapida delle pagine del libro con
ABC
• Permette di passare direttamente agli indice deiMIOcontenuti del libro.
ABC
248
1
1 1
MIO
ABC
1
• Consente di modificare la formattazione del testo a seconda delle esigenze e di utilizzare il carattere ad Alta Leggibilità MIO (vedi oltre per approfondire). 1 MIO
MIO
1
1
• Strumento zoom: offre la possibilità di aumentare o ridurre la visualizzazione del testo.
Gli strumenti per la ricerca dei contenuti (parte superiore) • Attraverso queste icone è possibile ricercare contenuti sia attraverso gli indici “tradizionali” (suddivisi per capitoli e per tipologia), sia scrivendo un termine nel campo “cerca”. • Le tipologie degli indici sono diverse: - “tradizionale” del libro - navigazione guidata (non presente nel libro) - contenuti multimediali
A
• Strumento segnalibro: facendo clic su questa icona è possibile memorizzare e richiamare pagine o risorse A presenti all’interno del testo.
Lo strumento per la creazione dei contenuti (parte superiore) • Questa icona permette di creare documenti personalizzabili: - presentazioni - mappe mentali - linee temporali
A
Gli strumenti per il disegno e le annotazioni (parte laterale sinistra) • TastoABC per attivare la strumentazione.
MIO
• Puntatore per selezionare, spostare, modificare. • Matita. 1
MIO
• Evidenziatore. • Figure geometriche basi. • Linea e freccia.
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
• Consentono di passare alle pagine precedenti o successive. È possibile spostarsi nel testo di una 1 MIO pagina in avanti, di una pagina indietro oppure passare alla prima o all’ultima pagina.
1
MIO
• Cancella. • Maschera. MIO
1
• Aggiungi annotazione testuale. • Aggiungi ABC annotazione multimediale (documenti, immagini, video, audio, web link). ABC ABC ABC • Cambia ABC colore (penna, evidenziatore, linee, frecce...). ABC ABC ABC ABC ABC
MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO
249
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
Creazione e condivisione di documenti personalizzati e appunti I docenti e gli studenti hanno la possibilità di creare e condividere tra loro: documenti personali appunti / note / disegni allegati multimediali bookmark Una volta importati, si ha la possibilità di sovrascrivere e generare nuovi documenti. Esempio Facendo clic su questa icona si inizia il processo di creazione del documento che prevede: A 1. Selezione della tipologia del documento. 2. Selezione del modello da utilizzare. 3. Inserimento dei contenuti: testo, immagini (caricate esternamente oppure “catturate” dal libro) e web-link. 4. Questi documenti potranno essere esportati e poi condivisi in diversi formati: – .mio, per una condivisione ottimale su un altro dispositivo con il testo M.I.O. BOOK attivo. – .jpeg, per le mappe mentali e le linee temporali. – .rtf, per le presentazioni (da utilizzare anche al di fuori del M.I.O. BOOK con software di video scrittura).
FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK Il testo liquido ad alta leggibilità ABC
Cliccando questa iconaMIOsi ha la possibilità di visualizzare il testo nella versione liquida. 1 Questa versione è molto utile per gli alunni con DSA/BES.
Il testo si presenta così:
250
MIO
A
A
Strumentazione, utilizzo icone Strumenti per la navigazione Indice degli argomenti.
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
A
A
A
Indice degli argomenti multimediali.
A
Elenco degli allegati multimediali (creati nella versione M.I.O. BOOK sfogliabile). Pagina singola.
ABC ABC
MIO
Doppia pagina. Avanzamento della pagine.
1
O
MIO
Ritorno alla versione testo sfogliabile.
MIO
1
1 testo. Stampa delle pagine del
MIO
Strumenti per la modifica del testo Aumento della dimensione del carattere. MIO
1
MIO
1
Possibilità di: - cambiare la font del carattere (compreso la font Leggimi, utile per BES/DSA); A - cambiare il colore del carattere e dello sfondo; - cambiare il testo in tutto maiuscolo o tutto minuscolo. Possibilità di attivare/disattivare le immagini all’interno della pagina (indicato per BES/DSA). A Possibilità di evidenziare il testo sottolineato. A
FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK Versione audiolibro I testi all’interno della visualizzazione ad “Alta leggibilità” sono anche forniti in formato audio.
1
1
1
251
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
I MATERIALI DEL MIO BOOK Alunno Canzoni Audio letture Esercizi-gioco interattivi Video fumetti Video approfondimento Approfondimenti e lezioni integrative Percorsi interattivi Docente Esercizi-gioco interattivi Video approfondimento Cartoni animati DESCRIZIONE DEI MATERIALI Canzoni e audio letture Il codice universale della musica e del canto, esperienza importante nello sviluppo intellettuale, emotivo e relazionale dei bambini, aiuta ad attribuire significato ad ogni esperienza. Per questo le canzoni sono ottimi strumenti per introdurre argomenti nuovi, per sintetizzare alcuni percorsi e/o approfondirli. Insieme alle audio letture favoriscono un didattica inclusiva, in grado di: rispondere alla pluralità dei bisogni educativi, sviluppare in tutti la capacità di ascolto, stimolare al piacere della lettura. Esercizi-gioco interattivi Attraverso esercizi e giochi interattivi, il bambino ha la possibilità di imparare in modo piacevole, dinamico e coinvolgente. Questi strumenti favoriscono un processo di apprendimento di tipo simbolico-ricostruttivo in cui la verifica e la valutazione sono parti integranti del percorso: nello svolgimento dell’attività multimediale, il bambino apprende e mette in gioco le sue abilità e conosce nze, mentre l’insegnante può verificare le competenze e fare un’adeguata valutazione. Video fumetti Sono realizzati con le immagini del libro che scorrono, mentre si possono ascoltare i testi sempre corrispondenti al libro. Nell’organizzazione didattica della scuola primaria, i video fumetti rappresentano degli ottimi strumenti per veicolare contenuti di vario genere, in quanto: sono adatti alle potenzialità di ciascuno, .catturano l’interesse e facilitano la partecipazione di tutti, .favoriscono la motivazione all’apprendimento, aiutano i bambini con difficoltà perché riportano in audio gli stessi testi del libro. Video approfondimento I video di approfondimento sono stati pensati come mezzo di sostegno dell’azione didattica per educare i bambini al linguaggio delle immagini e al gusto del bello e promuovere un approccio culturale all’arte nelle sue molteplici espressioni. I video sono di vario genere: suggestive rappresentazioni della realtà che ci circonda, dalla bellezza della natura alla frenesia del periodo natalizio, accompagnate da musiche evocative, ricostruzione di luoghi sacri legati al pensiero religioso dell’uomo nei secoli, lettura approfondita di opere d’arte e reperti archeologici riferiti a sentimenti religiosi,
252
Video cartoni Veri e propri cartoni animati con temi differenti da quelli trattati nel libro. Rappresentano episodi fondamentali della vita pubblica di Gesù. Approfondimenti e lezioni integrative Gli approfondimenti e le lezioni integrative incrementano l’apprendimento in quanto: .coniugano il linguaggio della narrazione, canale privilegiato per il coinvolgimento emotivo dei bambini e la promozione del pensiero riflessivo, con l’uso simultaneo dei diversi canali percettivi, visivo, uditivo, tattile e cinestetico, rispettano e favoriscono lo sviluppo delle “intelligenze multiple”, .permettono di accedere ad una grande quantità di informazioni, .u tilizzano un approccio visuale anche per spiegare concetti complessi. Percorsi interattivi Si tratta di 5 percorsi multimediali dedicati per il triennio alla bellezza e alla salvaguardia della Terra che Dio ha donato all’uomo e per il biennio al tema dei pellegrinaggi. Le diverse attività in cui si articolano i percorsi suggeriscono un approccio multisensoriale all’apprendimento e permettono l’inclusione scolastica di tutti gli alunni, non solo quelli con Disturbi Specifici dell’Apprendimento o con Bisogni Educativi Speciali.
253
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
spiegazione di luoghi legati alla storia del cristianesimo, .e splorazione di situazioni storico-geografiche legate alla religiosità dell’uomo, visualizzazione di alcune storie bibliche e di passi evangelici.
GuidaGuida ai materiali ai materiali digitali CD M.I.O. AUDIOBOOK
I CONTENUTI DEL CD AUDIO Prima classe Traccia 1 Rap del nome (canzone) Traccia 2 Dio conosce il tuo nome (audio video cartone) Traccia 3 San Francesco e il lupo (audio video cartone) Traccia 4 Canto della creazione (canzone) Traccia 5 Una notte speciale (audio video cartone) Traccia 6 La fuga in Egitto (audio delle sacre scritture - laboratorio d’ascolto) Traccia 7 Giuseppe si fida (canzone) Traccia 8 Una giornata a Nazaret (audio video cartone) Traccia 9 Un esempio di vera amicizia (audio - laboratorio d’ascolto) Traccia 10 Amicizia è (canzone) Traccia 11 Il cieco Bartimeo (audio delle sacre scritture - laboratorio d’ascolto) Traccia 12 Che gioia! (canzone) Traccia 13 La leggenda del pettirosso (audio racconto) Seconda classe Traccia 14 La scuola, che meraviglia! (canzone) Traccia 15 La parabola dei talenti (audio video cartone - laboratorio d’ascolto) Traccia 16 San Francesco e i briganti (audio video cartone - laboratorio d’ascolto) Traccia 17 Natale vero (canzone) Traccia 18 Battesimo di Gesù (audio delle sacre scritture - laboratorio d’ascolto) Traccia 19 Gesù calma la tempesta (audio delle sacre scritture) Traccia 20 Gesù guarisce un lebbroso (audio delle sacre scritture) Traccia 21 Gesù resuscita la figlia di Giairo (audio delle sacre scritture) Traccia 22 È risorto (canzone) Traccia 23 Che famiglia è la Chiesa (canzone) Traccia 24 Cilla incontra Dio 1 (audio racconto - laboratorio d’ascolto) Traccia 25 Cilla incontra Dio 2 (audio racconto - laboratorio d’ascolto) Traccia 26 La campana (audio approfondimento) Terza classe Traccia 27 Foto clik (canzone) Traccia 28 Sant’Agostino (audio video cartone - laboratorio d’ascolto) Traccia 29 Il mondo per noi (canzone) Traccia 30 La caverna delle mani (audio approfondimento) Traccia 31 La grotta di Lesacaux (audio approfondimento) Traccia 32 La grotta di Altamira (audio approfondimento) Traccia 33 Ismaele (audio su personaggi biblici) Traccia 34 Il sacrificio di Isacco (audio dalle sacre scritture) Traccia 35 Giacobbe (audio dalle sacre scritture) Traccia 36 La storia di Giuseppe (audio su personaggi biblici) Traccia 37 La nascità di Mosè (audio dalle sacre scritture) Traccia 38 Mosè è scelto da Dio (audio dalle sacre scritture)
254
Le piaghe d’Egitto (audio dalle sacre scritture) La fuga dall’Egitto (audio dalle sacre scritture) Il monastero di Santa Caterina (audio approfondimento) Giosuè entra in Canaan (audio dalle sacre scritture) Sansone e Dalila (audio su personaggi biblici) Davide e Golia (audio dalle sacre scritture) Un grande dono (canzone) L’annuncio della nascita di Gesù (audio delle sacre scritture laboratorio d’ascolto) La nascita di Gesù (audio delle sacre scritture - laboratorio d’ascolto) I magi (audio delle sacre scritture - laboratorio d’ascolto) La visita dei magi (audio video cartone) Il primo presepe (audio video cartone - laboratorio d’ascolto) L’anziano di giorni (audio approfondimento - laboratorio d’ascolto) Antonio e la mula (audio approfondimento - laboratorio d’ascolto) È Pasqua (canzone)
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
Traccia 39 Traccia 40 Traccia 41 Traccia 42 Traccia 43 Traccia 44 Traccia 45 Traccia 46 Traccia 47 Traccia 48 Traccia 49 Traccia 50 Traccia 51 Traccia 52 Traccia 53
255
Appunti per il docente ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................
256
Appunti per il docente ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................
257
Appunti per il docente ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................
258
Appunti per il docente ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................
259
INDICE PRESENTAZIONE DEL PROGETTO.. ...................................................................................2
CLASSE PRIMA UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 - IL MIO MONDO........................................................... 10
Il mio nome...................................................................................................................... 11 Oltre il nome.................................................................................................................... 17 Gocce di miele: Dio conosce il nome di Isaia.................................................... 20 Il mondo della scuola................................................................................................... 22 Io a scuola......................................................................................................................... 25 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2 - LA CREAZIONE........................................................... 27
Anche Dio ha un nome............................................................................................... 28 Gocce di miele: San Francesco e il lupo.............................................................. 29 Un mondo di cose belle.............................................................................................. 30 Tutto si trasforma........................................................................................................... 31 Il mondo del cielo.......................................................................................................... 35 Il mondo del mare......................................................................................................... 38 Il mondo della terra...................................................................................................... 40 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 3 - IL NATALE. . .................................................................. 44
Il dono della vita. ............................................................................................................ 45 Un mondo di festa. ........................................................................................................ 48 Aria di Natale................................................................................................................... 49 L’annuncio a Maria......................................................................................................... 50 Una notte speciale........................................................................................................ 51 Viaggio a... Betlemme................................................................................................... 53 L’arte racconta... La fuga in Egitto........................................................................... 55 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 4 - IL MONDO DI GESÙ................................................... 56
Una giornata a Nazaret................................................................................................ 58 Gli amici di Gesù............................................................................................................. 64 Gocce di miele: Un esempio di vera amicizia.................................................... 66 Pagina dei valori: Che cos’è un valore?................................................................. 69
260
Il mondo delle parabole..............................................................................................73 L’arte racconta... Il mondo dei miracoli.................................................................76 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 5 - LA PASQUA.................................................................78
La storia del chicco di grano......................................................................................79 Gesù muore.......................................................................................................................82 Gesù risorge......................................................................................................................83 Pagina dei valori: Il valore della gioia.....................................................................84 I simboli della Pasqua....................................................................................................86 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 6 - LA CHIESA. . ..................................................................88
Libri sacri.............................................................................................................................89 L’arte racconta... L’edificio chiesa..............................................................................91 Ogni domenica è Pasqua............................................................................................93 Luoghi di preghiera.......................................................................................................94 Il segno della croce........................................................................................................95
CLASSE SECONDA UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 - IL MIO MONDO........................................................... 98
Un mondo di emozioni............................................................................................... 99 Nel mondo cresco... con tante persone............................................................ 101 Io: un mondo straordinario..................................................................................... 105 I doni del Signore. ....................................................................................................... 105 Per crescere nel mondo........................................................................................... 106 Pagina dei valori: La collaborazione................................................................... 108 Gocce di miele: San Francesco e i briganti...................................................... 111 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2 - LA CREAZIONE........................................................ 113
Dio ha creato il mondo............................................................................................ 114 La disobbedienza. ....................................................................................................... 118 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 3 - IL NATALE. . ............................................................... 121
Un grande avvenimento.......................................................................................... 122 L’arte racconta...L’annunciazione.......................................................................... 124
261
Gli angeli del Signore................................................................................................ 127 Viaggio a...Nazaret...................................................................................................... 131 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 4 - IL MONDO DI GESÙ................................................ 132
La Palestina di Gesù................................................................................................... 133 Le abitudini alimentari.............................................................................................. 136 I mestieri più umili...................................................................................................... 138 Artigianato e commercio........................................................................................ 140 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 5 - LA VITA PUBBLICA DI GESÙ............................... 143
L’arte racconta... Il Battesimo di Gesù................................................................ 144 I miracoli di Gesù........................................................................................................ 147 Gesù incontra Zaccheo............................................................................................ 149 Le parabole di Gesù................................................................................................... 151 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 6 - DALLA PASQUA ALLA CHIESA. . ......................... 154
Gli ultimi giorni............................................................................................................ 155 La Resurrezione............................................................................................................ 157 Nasce la Chiesa............................................................................................................ 159 Gocce di miele: Cilla incontra Dio....................................................................... 164 Pregare nel mondo.................................................................................................... 165
CLASSE TERZA UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 - IL MIO MONDO........................................................ 168
Si riparte. . ........................................................................................................................ 169 I bisogni dell’uomo.................................................................................................... 171 Gocce di miele: Sant’Agostino e l’infinito........................................................ 175 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2 - L’UOMO CERCA DIO. . ........................................... 176
La natura......................................................................................................................... 177 Pagina dei valori: Il valore dello stupore........................................................... 178 Il senso della vita. ........................................................................................................ 179 Religiosità e preistoria.............................................................................................. 181 L’arte racconta... La religiosità primitiva............................................................ 183
262
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 3 - LA STORIA DEGLI EBREI...................................... 191
Dio si rivela.................................................................................................................... 193 Nasce il popolo ebraico........................................................................................... 194 Le promesse di Dio..................................................................................................... 196 L’arte racconta... Il sacrificio di Isacco................................................................ 198 Giacobbe... diventa Israele...................................................................................... 199 La storia di Giuseppe................................................................................................. 199 Mosè il liberatore / Il nome di Dio...................................................................... 200 La Pasqua ebraica....................................................................................................... 201 Il dono della legge..................................................................................................... 203 Nella Terra Promessa.................................................................................................. 206 Il tempo dei Giudici................................................................................................... 207 Il tempo dei Re - Salomone.................................................................................... 209 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 4 - DIO SI FA UOMO.................................................... 211
L’arte racconta... Il Natale. ........................................................................................ 212 La visita dei Magi......................................................................................................... 216 Gocce di miele: Il primo presepe......................................................................... 217 Il messaggio di Gesù................................................................................................. 218 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 5 - LA CREAZIONE TRA MITI, SCIENZA E FEDE . . ... 222
Un mondo di stelle – I miti..................................................................................... 223 Ipotesi e scoperte....................................................................................................... 224 La creazione nella Bibbia......................................................................................... 225 Chi ha ragione?............................................................................................................ 226 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 6 - LA PASQUA............................................................ 230
La Pasqua di Gesù. ...................................................................................................... 231 Gocce di miele: Antonio e la mula...................................................................... 237 UNITÀ DI APPRENDIMENTO 7 - IL MONDO DELLA BIBBIA.................................... 238
La Bibbia.......................................................................................................................... 239 I Vangeli .......................................................................................................................... 244
263
GUIDA AI MATERIALI DIGITALI.................................................................................... 246
Funzionamento del M.I.O. BOOK.......................................................................... 248 I materiali del M.I.O. BOOK...................................................................................... 252 I CONTENUTI DEL CD AUDIO.. ...................................................................................... 254
© 2015 Raffaello Libri Srl Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it -info@grupporaffaello.it
Coordinamento e redazione: Emilia Agostini, Carmen Referza Grafica e impaginazione: Letizia Favillo Illustrazioni e colore: Greta Crippa Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Paolo Giuliani, Luca Pirani Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Ristampa: 5 4 3 2 1
2020 2019 2018 2017 2016
L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo è rispondente al codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.
264