Officina delle Discipline 4 - Storia

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Coordinato da Roberto Morgese

fficina delle Gabriella Fontana

Storia

• StoriaMAP •Q uaderno di Storia con Lapbook

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Studiamo Storia

Mi oriento nella pagina

Studia il testo di Storia seguendo le indicazioni scritte nei riquadri. Leggi il titolo e prova a immaginare di che cosa parla il testo e quanto già sai dell’argomento. 1

Leggi il testo una prima volta velocemente, poi rileggi con calma e rispetta la punteggiatura.

Atlante pp. 3, 8, 106

2

Presta attenzione alle parole-chiave scritte in grassetto. 3

Individua i paragrafi del testo in base agli argomenti trattati. 4

Osserva le immagini e la cartina geostorica: ti aiutano a capire meglio le informazioni che hai letto. 5

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Quaderno p. 112

I Sumeri I Sumeri furono la prima popolazione a stabilirsi nella parte meridionale della Mesopotamia. Intorno al 4000 a.C., questo numeroso gruppo nomade si insediò sulla foce del fiume Tigri e del fiume Eufrate. In origine si trattava di una regione paludosa e inospitale a causa del clima caldo e secco e delle continue inondazioni dei fiumi. I Sumeri lavorarono molto per renderla adatta all’agricoltura: prosciugarono i terreni e costruirono molte opere idrauliche, come dighe, argini, pozzi e canali per l’irrigazione dei campi. In questo modo trasformarono il territorio in un’immensa pianura coltivabile. I Sumeri seppero anche sfruttare la materia prima che proveniva dal fango dei fiumi: l’argilla. Cotta nei forni o essiccata al sole, l’argilla fu utilizzata per produrre mattoni, statuette, vasi e contenitori per liquidi e alimenti e per realizzare tavolette dove incisero le prime forme di scrittura. Imparo e capisco

Tratto del fiume Tigri.

dall’immagine

Collega ogni disegno alla didascalia corretta.

1

2

L’impasto ottenuto viene pressato negli stampi.

Primi stanziamenti

4000 a.C.

3

Prima viene raccolta l’argilla lungo il fiume.

4

I mattoni vengono fatti essiccare al sole.

L’argilla, ancora bagnata, viene mescolata con la paglia.

Invenzione della scrittura Conquista da parte dei Babilonesi

3500 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

2000 a.C.

Storia 19

Le attività del metodo di studio ti aiutano a organizzare ciò che hai studiato. 6

Usa la linea del tempo per avere sempre un’idea chiara del periodo storico. 7

Storia 1


Studiamo Storia

Comprendo

1

Scegli con una X il titolo più adatto tra quelli proposti. Un popolo di combattenti. Il popolo della palude. Un popolo di agricoltori e di inventori.

2

testo può essere diviso in tre paragrafi. Separali con una linea, poi collega con una Il freccia ogni paragrafo al titolo corretto.

Lo sviluppo dell’agricoltura

Nuove invenzioni

L’arrivo dei Sumeri

I Sumeri furono la prima popolazione a stabilirsi nella parte meridionale della Mesopotamia. Intorno al 4000 a.C., questo numeroso gruppo nomade si insediò sulla foce del fiume Tigri e del fiume Eufrate. In origine si trattava di una regione paludosa e inospitale a causa del clima caldo e secco e delle continue inondazioni dei fiumi. I Sumeri lavorarono molto per renderla adatta all’agricoltura: prosciugarono i terreni e costruirono molte opere idrauliche, come dighe, argini, pozzi e canali per l’irrigazione dei campi. In questo modo trasformarono il territorio in un’immensa pianura coltivabile. I Sumeri seppero anche sfruttare la materia prima che proveniva dal fango dei fiumi: l’argilla. Cotta nei forni o essiccata al sole, l’argilla fu utilizzata per produrre mattoni, statuette, vasi e contenitori per liquidi e alimenti e per realizzare tavolette dove incisero le prime forme di scrittura.

3

Segna con una X solo le frasi vere. I Sumeri occuparono la parte meridionale della Mesopotamia. I Sumeri occuparono la Mesopotamia perché era una regione fertile. I Sumeri prosciugarono le paludi per rendere i terreni coltivabili. I Sumeri impararono a costruire molti oggetti con l’argilla.

4

Completa il testo con le parole: argilla - pianura coltivabile - scrittura - Mesopotamia - canali e pozzi

I Sumeri occuparono per primi la parte meridionale della …………………………......……. Nel 4000 a.C. riuscirono a trasformare una regione paludosa in una ……………………..........…….....…… grazie alla realizzazione di …………………………..............................……. L’…………………………......…… ricavata dal fango dei fiumi veniva utilizzata per produrre i mattoni e la ceramica. I Sumeri inoltre inventarono le prime forme di …………………………......……. 2 Storia


Studiamo Storia

Fisso le idee

1

Osserva con attenzione la mappa, poi scegli con una X la sintesi corretta. Mesopotamia, 4000 a.C.

I Sumeri agricoltura

artigianato

opere idrauliche

argilla

dighe, pozzi

mattoni, statuette

scrittura

tavolette

Nel 4000 a.C. i Sumeri arrivano in Mesopotamia, una regione adatta all’agricoltura perché ricca di pozzi e dighe. Altri Sumeri si spostano nelle zone più paludose, dove imparano a sfruttare l’argilla, per produrre mattoni, statuette e tavolette per scrivere. I Sumeri giungono in Mesopotamia nel 4000 a.C. e trasformano questa regione paludosa in una pianura coltivabile realizzando dighe e pozzi. Imparano a modellare l’argilla per produrre manufatti, mattoni e tavolette sulle quali scrivere. I Sumeri giungono in Mesopotamia, una regione ricca di canali, dighe e pozzi, nel 4000 a.C. Imparano a realizzare manufatti di argilla, mattoni e tavolette sulle quali scrivere. Molti Sumeri devono abbandonare le coltivazioni e dedicarsi alla realizzazione di opere idrauliche. Infine ripeti ciò che hai studiato con parole tue. Se non ricordi gli argomenti o pensi di non averli compresi, rileggi il testo e individua per ogni paragrafo l’idea principale grazie alle parole-chiave e alle immagini. 8

Storia 3


Studiamo Storia

Che cos’è l’ APP rendimento globale

lla fine di ogni unità di lavoro, troverai le pagine di Apprendimento globale. Servono a te A e all’insegnante per capire se hai memorizzato e compreso ciò che hai studiato. APP rendimento globale

Aggiornarsi via web Di recente è stata data un’importante notizia che riguarda l’archeologia in Mesopotamia.

Archeologi italiani scoprono un porto del III millennio a.C. Gli archeologi del team di Abu Tbeirah hanno individuato e stanno scavando un porto risalente al terzo millennio a.C. Lo scavo consentirà, secondo gli esperti, di scrivere un nuovo capitolo della storia della Mesopotamia e della sua civiltà, nata dalle acque del Tigri e dell’Eufrate. Le città mesopotamiche erano tutte collegate tra di loro tramite canali, dotate per questo di un porto che consentisse la gestione dei contatti e dei commerci. Pur sapendo già dell’esistenza di questa struttura dalle fonti scritte cuneiformi, ancora nessun porto era mai stato portato alla luce dagli scavi archeologici. Si tratta di un’importante novità in questo campo. adattato da www.repubblica.it, 18/03/2018

1 A 1

Un bel compito di realtà da svolgere tutti insieme o in piccoli gruppi. Il titolo spiega in che cosa consiste l’attività.

APP rendimento globale

Il team di archeologi a lavoro.

Utilizzo l’immagine

coppie gruppo,ecercate su internet informazioni sulla scoperta archeologica. Osservoo ilindisegno immagino di esserealtre a passeggio per i campi della valle dell’Indo. Che cosa vedo intorno a me? Chi incontro? Scrivo sui puntini. • Per prima cosa, rintracciate nel testo le parole-chiave da inserire nel motore di ricerca. Una è già evidenziata. Quali possono essere le altre? ………………………………………………………………................................................................................................................................. • Trascrivete le informazioni più importanti che avete rintracciato su internet. ………………………………………………………………................................................................................................................................. ………………………………………………………………................................................................................................................................. ………………………………………………………………................................................................................................................................. ……………………………………………………………….................................................................................................................................

Le immagini permettono di imparare e ricordare più facilmente le informazioni. Per questo motivo troverai spesso foto di reperti o disegni per parlare di una civiltà.

• Infine, incollate sul quaderno alcune immagini o fotografie del ritrovamento. ……....................………....................……..……....................……..……....................……..……....................……..……....................……..…... Autovalutazione ……....................………....................……..……....................……..……....................……..……....................……..……....................……..…... Sono riuscito a trovare le informazioni su internet? Sì No In parte APP rendimento globale ……....................………....................……..……....................……..……....................……..……....................……..……....................……..…... Ho selezionato facilmente le informazioni più importanti?

38 1Storia 1

No

In parte

Utilizzo lo schema Un passo avanti

Completo schema le parole: Completo lo il testo concon le parole: religione - quando - attività - tecnologia - società scavi - città - civiltà- dove - mattoni - botteghe - livelli - tubature - cinta muraria

La ……....................…….. della valle dell’Indo è conosciuta da poco più di un secolo. ………………………….................…… ………………………….................…… ………………………….................…… Gli …….............................…….. archeologici portarono alla luce i resti delle due …….............................…….. In Mesopotamia Tra il 4000 e il 2000 a.C. Villaggi e città-stato principali: Mohenjo-Daro e Harappa. Le città erano organizzate su due ……...............................…….. Nella parte bassa c’erano le case del popolo e le ……....................…….. degli artigiani. Nella parte alta, protetta da una ……....................……., si trovavano gli edifici più importanti. Le ………………………….................…… ………………………….................…… città avevano una rete idrica che portavaI Sumeri l’acqua direttamente nelle caseAPP e un sistema di rendimento globale - L’aratrocon tirato da buoi Agricoltura fognature ……....................…….. in ceramica che portavano le acque- sporche fuori dalla città. - La ruotadelle piena Allevamento Gli edifici città erano costruiti con ……....................…….. realizzati- con l’argilla del fiume e - Lanei scrittura Artigianato cotti forni. Questo procedimento rendeva i mattoni molto più -duri e resistenti ed è la ………………………….................…… - Commercio ragione per cui i resti dicon queste città sono giunti fino a noi. 1 Completo lo schema le parole: Erano politeisti 1800 a.C. - patriarca - pastori - monoteista - alfabetica - Terra di Canaan

Mappe e schemi sono strumenti per riassumere gli argomenti in poche parole, ma devono essere quelle corrette!

Utilizzo lo schema

Autovalutazione

Quando: dal ................... al 70 d.C. 1

Religione: ........................................

No In parte Un passoSìNoavanti In parte

Sono riuscito a descrivere l’immagine sopra? Sono riuscito a inserire tutte le parole? Sì

Completo il testo con le parole: schiavi, re, nobili, contadini, artigiani, piramide sociale, Attività: ................................................, Tecnologia: commercianti, sacerdoti. agricoltori, artigiani e - lingua aramaica Gli Ebrei

Storia 71 - scrittura Il mercanti …………………………......…… era la figura più importante della società sumera. ........................................ Il secondo gruppo in ordine di importanza era formato da …………………………......……, …………………………......……, guerrieri e scribi. Il gruppo più numeroso era il popolo, di cui facevano Dove: Mesopotamia, Società: tribù guidate dal parte …………………………......……, …………………………......…… e …………………………......……. Gli unici uomini non ................................................., Egitto ..................................................................... liberi erano gli …………………………......……. La tipica forma che assume l’organizzazione sociale a gradini viene chiamata …………………………......…….

Un passo avanti

2 Indico con una X il completamento corretto. 1 Leggo il brano tratto dalla Bibbia e rispondo alle domande. • I Sumeri credevano • La ziqqurat era dedicata al re-sacerdote. in un solo dio, protettore della città. che il popolo dei figli «Ecco sorse sull’Egitto un nuovo re che disse al suo Allora ai nobili. inpopolo: molti dei antropomorfi. cresca, altrimenti, impedire diforze Cerchiamo noi. di forte più e numeroso più è d’Israele al dio protettore della città. nelle dellache natura. di noi e poi partirà contro unirà ai nostri avversari, combatterà di guerra, inalcaso guerriero più si valoroso. in divinità femminili. costruire per il a costretti dal paese». Perciò vennero mandati ai lavori forzati e furono faraone le città-deposito. Ma quanto più gli Egiziani opprimevano il popolo di Israele, Autovalutazione tanto più il popolo di Israele si moltiplicava e cresceva. Gli Egiziani cominciarono ad costringendoli a dura schiavitù, una Sì vita mediante loro amara avere Sono paura. riuscitoResero a ricordare bene glilaargomenti studiati? No In parte di lavoro nei campi. ogni sorta Lo schemal’argilla, mi ha aiutato a ripassare? Sì e adNo In parte mattoni a fabbricare preparare (adattato da Esodo)

Storia 29

• Perché il faraone e gli Egizi hanno paura degli Ebrei? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… • Che cosa fanno gli Egizi per cercare di contenere gli Ebrei? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Autovalutazione Sono riuscito a completare lo schema? Sì No In parte Ho capito le caratteristiche più importanti della civiltà ebraica? Sì No In parte Sono riuscito a comprendere la fonte storica e a rispondere? Sì No In parte

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4 Storia

Le attività di questa sezione ti aiutano a ripassare le conoscenze principali di un paragrafo o di un intero capitolo di Storia.

Le domande in fondo alla pagina ti aiutano a riconoscere i tuoi punti di forza e quelli più deboli nella conoscenza e nella comprensione dell’argomento.


Storia La Storia ............................................................ 6

Il lavoro dello storico .................................................. 8 I collaboratori dello storico .......................................... 9 Gli strumenti della Storia ........................................... 10 INTERDISCIPLINARITÀ Parole che viaggiano ..................... 14 APPRENDIMENTO GLOBALE ............................................. 15

Le civiltà dei fiumi ......................................

16 • La Mesopotamia ................................................... 18 • I Sumeri ............................................................... 19 Le città .................................................................. 20 L’organizzazione sociale .............................................. 21 CITTADINANZA Miti della Mesopotamia ........................ 22 TECNOLOGIA Problemi e soluzioni ............................... 23 Le attività agricole... ................................................. 24 ... e commerciali ...................................................... 25 La scrittura ............................................................. 26 Lo Stendardo di Ur .................................................. 27 APPRENDIMENTO GLOBALE Compito di realtà .................. 28 • I Babilonesi .......................................................... 30 La città di Babilonia .................................................. 32 Le attività e la vita quotidiana - La società ................... 34 CITTADINANZA Il Codice di Hammurabi ........................ 35 • Gli Ittiti ............................................................... 36 L’organizzazione sociale ............................................. 37 APPRENDIMENTO GLOBALE Compito di realtà .................. 38 • Gli Assiri .............................................................. 40 TECNOLOGIA Il potente esercito ................................... 41 La civiltà assira ........................................................ 42 CITTADINANZA Dalla biblioteca di Ninive... .................... 44 APPRENDIMENTO GLOBALE ............................................ 45 • Gli Egizi ............................................................... 46 I tre Regni .............................................................. 47 Le stagioni del Nilo .................................................. 48 I doni del Nilo ......................................................... 49 Le attività ............................................................... 50 TECNOLOGIA Le conoscenze scientifiche ........................ 51 La società egizia ...................................................... 52 Il faraone ................................................................ 53 Vivere a Tebe .......................................................... 54 La religione e gli animali sacri ..................................... 56 La vita oltre la vita ................................................... 57 Le piramidi .............................................................. 58

Collegati con

Quaderno (da p. 109 a p. 152) Atlante

La Valle dei Re e delle Regine .................................... 59 La scrittura ............................................................. 60 Lo scriba ................................................................ 61 La donna e la famiglia .............................................. 62 I giochi dei bambini .................................................. 63 CITTADINANZA Musei egizi nel mondo .......................... 64 APPRENDIMENTO GLOBALE Compito di realtà .................. 65 • Gli Indi ................................................................ 68 Vivere nella valle dell’Indo ......................................... 69 Le città .................................................................. 70 APPRENDIMENTO GLOBALE ............................................. 71 • I Cinesi ................................................................ 72 Le attività ............................................................... 73 L’organizzazione sociale ............................................. 74 Vivere in Cina .......................................................... 75 TECNOLOGIA Grandi inventori ..................................... 76 CODING Pixel art: lo Yin e lo Yang .............................. 78 APPRENDIMENTO GLOBALE ............................................ 79

Le civiltà in movimento

........................... 82 • I Fenici CODING.................................................... 84 L’organizzazione sociale CODING ................................ 85 Le attività CODING .................................................. 86 La religione CODING ................................................ 87 Le colonie CODING ................................................. 88 TECNOLOGIA La navigazione CODING ......................... 89 La scrittura CODING ................................................ 90 APPRENDIMENTO GLOBALE ............................................ 91 • Gli Ebrei .............................................................. 92 Il regno d’Israele ...................................................... 93 L’organizzazione sociale - Le attività ............................ 94 La religione “scritta” ................................................. 95 CITTADINANZA La Shoah ............................................ 96 APPRENDIMENTO GLOBALE ............................................ 97 • I Cretesi ............................................................... 98 Il dominio dei mari ................................................... 99 La religione - Le donne cretesi ................................. 100 La scrittura ............................................................ 101 Il palazzo di Cnosso ................................................. 102 INTERDISCIPLINARITÀ Parole che viaggiano ................... 104 CLIL The Arianna thread CODING............................ 105 APPRENDIMENTO GLOBALE .......................................... 106 VERSO LA QUINTA La Storia continua... ........................ 108

Il simbolo ti indica i luoghi di particolare interesse storico e naturalistico considerati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Inquadra le pagine con il tuo dispositivo e ascolta l’audiolettura. Cerca le icone per accedere ai contenuti digitali.


La Storia Tutte le storie iniziano con “C’era una volta...”. Dopo ogni “C’era una volta” ne viene un altro, poi un altro e un altro ancora… Non finiscono mai. Per fare in modo che i “C’era una volta” non ci portino sempre più indietro, sarà meglio che d’ora in poi ci chiediamo: “Alt! Quando è successo?”. Se poi aggiungiamo anche: “Dove è successo? E come sono andate di preciso le cose?”, ecco che vorremo davvero conoscere la storia. Non una storia, ma la Storia, la nostra storia, la storia del mondo. Vogliamo iniziare? Ridotto e adattato da E.H. Gombrich, Breve storia del mondo, Salani

L’anno scorso hai studiato la Preistoria, il periodo in cui ancora non era stata scoperta la scrittura e del quale rimangono solo testimonianze materiali. Hai imparato che uomini e donne vivevano di caccia e di raccolto e hai capito che la scoperta del fuoco, dei metalli e dell’agricoltura li spinse a organizzarsi nei primi villaggi. Solamente con l’invenzione della scrittura inizia la Storia vera e propria, cioè la ricostruzione di fatti ed eventi basati sulle testimonianze scritte prodotte dall’uomo.

6 Storia


Per iniziare • Quando una testimonianza del passato racconta la realtà e quando invece riporta una storia fantastica? • Esiste davvero, secondo te, la costruzione della foto? Sai dove si trova?

Quest’anno, studiando Storia, imparerai a: - conoscere il metodo con cui si studiano le antiche civiltà; - conoscere le vicende, le abitudini di vita e il modo di pensare dei popoli vissuti molto tempo fa; - orientarti nel tempo e nello spazio delle civiltà del passato; - riconoscere le caratteristiche principali di una civiltà. Le tue competenze: • comprendere che per capire il presente occorre sapere ciò che è accaduto nel passato.

Imparo e capisco

dall’immagine

Parole nuove

Osserva e scrivi al posto giusto: civiltà preistorica - civiltà storica.

.................................

.................................

Quest’anno incontrerai spesso la parola civiltà. Cercala sul dizionario e scrivi brevemente il suo significato. ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

Storia 7


La Storia Imparo e capisco

Quaderno p. 110

dall’immagine

Collega le immagini ai relativi momenti del metodo dello storico.

Il lavoro dello storico

Storia è una parola antica che deriva dal greco historìa: significa indagine, ricerca. Lo storico è colui che studia, ricostruisce e racconta le vicende degli uomini e delle donne del passato, che si sono organizzati in comunità occupando un territorio preciso. Il metodo dello storico si può riassumere in cinque passaggi: 1 sceglie un argomento per la sua ricerca; 2 si pone domande e formula ipotesi su cosa potrà scoprire; 3 ricerca fonti, testimonianze e documenti; 4 individua le cause e le conseguenze degli avvenimenti; 5 ricostruisce i fatti in ordine di tempo e pubblica i suoi risultati su riviste, libri o internet.

Il primo storico Erodoto di Alicarnasso (484 a.C.- 430 a.C. circa) è considerato il “padre” della Storia. Fu il primo tra gli antichi studiosi a voler conoscere da vicino le storie dei popoli. Grazie ai documenti e alle testimonianze raccolte durante i suoi viaggi possiamo conoscere le abitudini, le tradizioni, le battaglie e i territori dei Babilonesi, degli Egizi, dei Fenici e di tantissimi altri popoli antichi.

Cittadinanza Quando si vuole conoscere la verità su un fatto accaduto oppure sugli avvenimenti che succedono nella vostra classe, è necessario indagare, proprio come faceva Erodoto. Egli voleva distinguere la realtà dei fatti dalla fantasia, attraverso un metodo molto rigoroso.

Statua di Erodoto a Vienna.

Imparo e capisco

dal testo

Sottolinea nel primo paragrafo di che cosa si occupa lo storico. Rappresentazione di Erodoto del mondo conosciuto al suo tempo.

8 Storia


La Storia

Quaderno p. 110

I collaboratori dello storico

Lo storico, per svolgere il suo complesso lavoro, collabora con altri studiosi che, grazie alle loro conoscenze specifiche, lo aiutano a ricostruire i fatti. • Il paleontologo ricerca e studia i fossili, antichi resti di vegetali e animali. • L’archeologo ricerca e studia gli oggetti e gli edifici antichi ritrovati durante gli scavi. • Il geologo studia le rocce e la composizione del terreno per stabilire a quale epoca risalgono gli oggetti ritrovati sottoterra. • L’antropologo studia le caratteristiche fisiche dell’uomo e spiega l’organizzazione delle società umane. • Il geografo studia il territorio e gli ambienti e realizza le mappe dei luoghi. • L’epigrafista prova a decifrare ogni forma di scrittura incisa su pietra o su terracotta. Imparo e capisco

Imparo e capisco

dal testo

La parola logo significa studio o studioso. Che cosa significa allora, secondo te, la parola egittologo? ..................................................... ..................................................... ..................................................... Grafo (o grafista) si riferisce, invece, a chi scrive o disegna. Che cosa significa, secondo te, la parola cartografo? ..................................................... ..................................................... .....................................................

dall’immagine

Osserva le immagini e scrivi al posto giusto: paleontologo - archeologo - geologo - antropologo - geografo - epigrafista

.....................................................

.....................................................

.....................................................

.....................................................

.....................................................

.....................................................

Storia 9


La Storia

Quaderno p. 110

Gli strumenti della Storia

Ricostruire e raccontare la storia di un popolo significa affrontare un lungo viaggio indietro nel tempo, nel passato. In questa avventura alla ricerca di informazioni, lo storico si avvale di alcuni importanti strumenti, come: • le fonti; • le linee del tempo; • le carte geostoriche; • i quadri di civiltà.

foto tavoletta

Le fonti Un’antichissima fonte scritta del popolo sumero.

Imparo e capisco

dal testo

Secondo te, tra le fonti elencate, quali non possono provenire da un passato troppo lontano? ..................................................... .....................................................

Imparo e capisco

Una fonte è tutto ciò che dall’antichità è giunto fino ai nostri giorni. Esistono diversi tipi di fonte, suddivisi in base alle loro caratteristiche: • orali, cioè i racconti, le interviste e le informazioni tramandate a voce; • materiali, comprendono tutti gli oggetti prodotti dall’uomo, ma anche i resti di animali e vegetali; • scritte, ovvero tutte le testimonianze scritte su qualunque tipo di materiale, come argilla, papiro, legno, pietra o carta; • iconografiche, cioè immagini di vario tipo (disegni, affreschi, quadri, incisioni, film, fotografie). Tra tutte le fonti, quelle scritte hanno permesso il passaggio dalla Preistoria alla Storia.

dall’immagine

Osserva le immagini e scrivi di quale fonte si tratta.

.......................................

10 Storia

.......................................

.......................................

.......................................


La Storia

Quaderno p. 110

La linea del tempo

Imparo e capisco

Lo storico ricostruisce i fatti in ordine cronologico, cioè di tempo, collocandoli in modo che si capisca bene ciò che è successo prima, dopo o nello stesso momento. Lo strumento che utilizza è la linea del tempo, uno schema simile a una striscia suddivisa attraverso dei segni in periodi tutti uguali. Grazie alla linea del tempo puoi scoprire quando un avvenimento è iniziato, quando è terminato e quanto è durato. Attenzione però: per poter leggere la linea devi sapere quanto tempo passa tra un segno e l’altro. In Storia il tempo si misura in anni. Per periodi più lunghi si possono utilizzare i multipli del numero 10: • 10 anni = un decennio; • 100 anni = un secolo; • 1000 anni = un millennio. Ogni civiltà antica contava gli anni della propria storia a partire da un fatto ritenuto importante. I Greci contavano gli anni dalla prima Olimpiade, gli antichi Romani dalla fondazione di Roma e gli Arabi da quando il profeta Maometto cominciò la predicazione della sua religione, l’Islam. Nella moderna civiltà occidentale, si contano gli anni dalla nascita di Cristo, considerata l’anno zero. Questa data divide la Storia in due grandi periodi: a.C., avanti Cristo, cioè prima della nascita di Cristo, e d.C., dopo Cristo, cioè dopo la nascita di Cristo.

Imparo e capisco

dall’immagine

Osserva le immagini: rappresentano due degli avvenimenti presi come punto di riferimento per contare il tempo. Scrivi di quali civiltà si tratta.

.....................................................

.....................................................

dallo schema

Che cosa segna il passaggio da Preistoria a Storia? ....................................................................................

Inizio della Storia

4000 a.C.

3000 a.C.

IV millennio a.C.

2000 a.C.

III millennio a.C.

1000 a.C.

II millennio a.C.

Nascita di Cristo anno 0

I millennio a.C.

1000 d.C.

I millennio d.C.

2000 d.C.

II millennio d.C.

Storia 11


La Storia

Quaderno p. 110

L’antico Egitto

Le carte geostoriche Le carte geostoriche sono lo strumento che lo storico utilizza per collocare nello spazio geografico gli avvenimenti studiati. Il territorio ha da sempre influito molto sulla nascita e sullo sviluppo di una civiltà. Un popolo che si è insediato lungo le rive di un fiume avrà imparato a conoscerlo, a navigarlo e a sfruttare le sue acque per l’agricoltura e per la pesca. Nelle carte geostoriche accanto agli elementi geografici, come montagne, pianure, fiumi, mari e città, troviamo gli elementi storici, come i confini di un territorio, i luoghi delle battaglie, i percorsi di espansione di un popolo, la diffusione dei principali prodotti agricoli, i monumenti più importanti e i siti archeologici. Ogni carta geostorica ha un titolo, che fa capire l’argomento trattato e una legenda, che spiega che cosa rappresentano i simboli, le linee o i colori presenti sulla carta. Imparo e capisco

Mappa dei luoghi d’interesse storico della civiltà egizia.

dall’immagine

Osserva la cartina e rispondi a voce alle domande. Qual è il titolo della carta? Quale argomento storico rappresenta? Quali elementi geografici sono rappresentati in verde e in azzurro? Ci sono dei simboli disegnati? Che cosa indicano? Collega ogni carta geostorica al titolo corretto.

I prodotti agricoli dei Sumeri

12 Storia

I viaggi dei Fenici


Atlante p. 2

La Storia

Quaderno p. 110

I quadri di civiltà

Imparo e capisco

I quadri di civiltà sono lo strumento che lo storico usa per comprendere e schematizzare le informazioni raccolte su un popolo del passato. Hai già incontrato la parola civiltà e hai imparato che indica l’insieme degli aspetti che caratterizza un popolo. Questi aspetti vengono chiamati indicatori di civiltà e servono a costruire quadri e mappe.

dall’immagine

Collega con una linea gli elementi dell’immagine agli indicatori di civiltà che puoi rintracciare.

Che cosa caratterizza una civiltà? 1 Il luogo: dove si è sviluppata e il tipo di territorio. 2 Il tempo: quando si è sviluppata e quanto è durata. 3 Le attività: i lavori che la popolazione faceva per vivere e come si svolgeva la vita quotidiana. 4 L’organizzazione sociale: come era organizzata e divisa la popolazione delle città e chi comandava. 5 La religione: in quali divinità credevano e come le onoravano. 6 Le conoscenze: quali furono le principali invenzioni, come la scrittura, le opere d’arte e quelle architettoniche. Imparo e capisco

dallo schema

Inserisci al posto giusto gli indicatori di civiltà: società - dove - quando - religione - attività - tecnologia ........................................... - Quando si è sviluppata? - Quanto tempo è durata?

........................................... - Quali divinità adoravano?

........................................... - Quali tipi di lavoro svolgevano? -C ome si viveva ogni giorno?

Civiltà

........................................... - Che cosa sapevano fare? - Quali invenzioni e scoperte fecero?

........................................... - Dove è sorta? - Com’era il territorio?

........................................... - Come era divisa la popolazione? - Chi governava il popolo?

Storia 13


INTERDISCIPLINARITÀ

Parole che viaggiano

1

elle pagine precedenti hai incontrato più volte la parola territorio . È un termine che N ha significati diversi a seconda della frase e dell’argomento. SCIENZE È la parte di ambiente in cui si stabilisce un animale o un branco.

GEOGRAFIA Indica uno spazio delimitato da confini precisi, come una regione o uno Stato.

territorio LINGUAGGIO QUOTIDIANO È lo spazio in cui una persona si trova a proprio agio e sicura nel fare qualcosa.

STORIA È la zona in cui si stabilisce una civiltà e da cui ricava le risorse per vivere.

Sottolinea le frasi con il colore corrispondente al significato. • Il territorio di raccolta del nettare di un’ape può essere molto grande. • Il territorio della civiltà sumera era compreso tra i fiumi Tigri ed Eufrate. • Ehi, hai invaso il mio territorio! • Il cane marca il proprio territorio. • Il territorio italiano è stretto e proteso nel mare. • Gli Assiri invasero i territori di altri popoli. • Il territorio in cui mi muovo meglio a scuola è la Storia. • L’Umbria ha un territorio che non si affaccia sul mare. 2

Questo è il tuo taccuino, uno spazio dove annotare parole comuni a diverse discipline, quelle che qui vengono chiamate “Parole che viaggiano”. Segna quelle che troverai nelle pagine del sussidiario e discuti del loro significato e dei diversi usi insieme all’insegnante e ai compagni. 14 Storia

………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………............................... ………………………………………………………………...............................


APP rendimento globale

Utilizzo lo schema

1

Scrivo quanto tempo passa tra un segno e l’altro.

2000 a.C.

anno 0

1000 d.C.

...............… anni 2000 a.C.

anno 0

1000 d.C.

...............… anni 2000 a.C.

anno 0

1000 d.C.

...............… anni

Un passo avanti

Leggo la sintesi e cancello le parole sbagliate. Lo storico studia gli avvenimenti del passato e utilizza un metodo preciso per raccogliere e ordinare le informazioni / immaginare gli eventi. Nel suo lavoro si fa aiutare da diversi collaboratori / fa tutto da solo. Lo storico utilizza alcuni strumenti per costruire / ricostruire gli eventi del passato: fonti, linea del tempo, carte geostoriche e quadri di civiltà / vasi antichi, linea del passato, carte geografiche e quadri d’autore. Lo storico cerca sempre di capire quali fatti sono accaduti nel passato, le immagini e le storie fantastiche / le cause e le conseguenze che hanno avuto, come si sono svolti e che cosa è successo dopo. 1

Scrivo brevemente di che cosa si occupano gli studiosi. • Paleontologo: ………………………………………………………………................................................................................................. ………………………………………………………………................................................................................................................................. • Antropologo: ……………………………………………………………….................................................................................................. ………………………………………………………………................................................................................................................................. • Archeologo: ……………………………………………………………….................................................................................................... ………………………………………………………………................................................................................................................................. 2

Autovalutazione S ono riuscito a completare lo schema? Sì No In parte Ho capito di che cosa si occupano lo storico e i suoi collaboratori?

No

In parte

Storia 15


Le civiltà dei fiumi Circa 10 000 anni fa, gli uomini capirono che seminando cereali e legumi potevano ottenere dalla terra gran parte di ciò che serviva per la loro sopravvivenza: era nata l’agricoltura. Questa attività, insieme all’allevamento del bestiame, trasformò molte popolazioni da nomadi a sedentarie. I primi villaggi del Neolitico nacquero dove c’era abbondanza di acqua per i campi e per gli animali, cioè vicino ai fiumi.

Perché i fiumi? I fiumi lungo i quali si svilupparono le prime grandi civiltà furono il Tigri e l’Eufrate in Mesopotamia, il Nilo in Egitto, l’Indo in India e il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro in Cina. I fiumi offrivano una preziosa riserva di acqua per bere, cucinare, lavarsi e per irrigare i campi. Con il passare del tempo, i fiumi divennero anche una via di comunicazione fondamentale, grazie alla costruzione delle prime imbarcazioni. Gli agricoltori capirono presto che certi fiumi straripavano periodicamente, inondando i campi circostanti. Quando le acque si ritiravano, lasciavano un fango che rendeva molto fertile il terreno.

La parte tratteggiata viene denominata “Mezzaluna fertile” e comprende i territori delle prime civiltà dei fiumi, nei quali si sviluppò l’agricoltura.

16 Storia


Dai villaggi alle città Grazie allo sfruttamento delle acque dei fiumi, i raccolti erano abbondanti e ci fu più cibo a disposizione. La popolazione aumentò e alcuni villaggi si ingrandirono, fino a diventare vere e proprie città. Nelle città gli abitanti svolgevano lavori differenti: si formarono le prime classi sociali.

Per iniziare •O ltre all’agricoltura, ricordi che cosa segnò il passaggio dal Paleolitico al Neolitico? • Sai già qualcosa delle civiltà che hai letto nel testo? Che cosa? • Sei curioso di approfondire la loro conoscenza?

Studiando le civiltà dei fiumi imparerai a: - conoscere alcune antiche civiltà fluviali; - confrontare i quadri di civiltà. Le tue competenze: • c omprendere la relazione tra uomo e territorio nello sviluppo di una civiltà.

Parole nuove Cerca sul dizionario il termine classe e scrivi il significato riferito a classe sociale. .................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................

Imparo e capisco

dallo schema

uale civiltà finisce poco prima della nascita di Cristo? .......................................................................... Q Quale civiltà arriva fino ai giorni nostri? .................................................................................................. Civiltà della Mesopotamia Egizi

Indi Cinesi

4000 a.C.

3000 a.C.

2000 a.C.

1000 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

1000 d.C.

Oggi

Storia 17


Le civiltà dei fiumi > La Mesopotamia

Atlante pp. 3, 8

Quaderno p. 111

La Mesopotamia Ieri Osserva con attenzione la carta geostorica: ci troviamo nell’antica Mesopotamia, una regione pianeggiante del Vicino Oriente compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate. La parola Mesopotamia deriva dal greco antico e significa, appunto, “terra tra i due fiumi”. In questo territorio c’erano acqua in abbondanza e un clima favorevole alla coltivazione di cereali, legumi, ortaggi e alberi da frutto. In quest’area si stabilirono le popolazioni che diedero origine alle prime civiltà agricole, come i Sumeri, i Babilonesi, gli Ittiti e gli Assiri.

Oggi La Mesopotamia oggi è una terra divisa fra più Stati. La sua parte più pianeggiante e favorevole alle coltivazioni appartiene soprattutto all’Iraq. L’agricoltura è ancora praticata, ma la vera ricchezza di questo Paese è il petrolio, una preziosa fonte di energia, estratto dal sottosuolo. Sumeri

4000 a.C.

18 Storia

Babilonesi

3000 a.C.

Ittiti

2000 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

Assiri

1000 a.C.


Atlante pp. 3, 8, 106

Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Quaderno p. 112

I Sumeri I Sumeri furono la prima popolazione a stabilirsi nella parte meridionale della Mesopotamia. Intorno al 4000 a.C., questo numeroso gruppo nomade si insediò sulla foce del fiume Tigri e del fiume Eufrate. In origine si trattava di una regione paludosa e inospitale a causa del clima caldo e secco e delle continue inondazioni dei fiumi. I Sumeri lavorarono molto per renderla adatta all’agricoltura: prosciugarono i terreni e costruirono molte opere idrauliche, come dighe, argini, pozzi e canali per l’irrigazione dei campi. In questo modo trasformarono il territorio in un’immensa pianura coltivabile. I Sumeri seppero anche sfruttare la materia prima che proveniva dal fango dei fiumi: l’argilla. Cotta nei forni o essiccata al sole, l’argilla fu utilizzata per produrre mattoni, statuette, vasi e contenitori per liquidi e alimenti e per realizzare tavolette dove incisero le prime forme di scrittura. Imparo e capisco

Tratto del fiume Tigri.

dall’immagine

Collega ogni disegno alla didascalia corretta.

1

2

L’impasto ottenuto viene pressato negli stampi.

Primi stanziamenti

4000 a.C.

3

Prima viene raccolta l’argilla lungo il fiume.

4

I mattoni vengono fatti essiccare al sole.

Invenzione della scrittura Conquista da parte dei Babilonesi

3500 a.C.

L’argilla, ancora bagnata, viene mescolata con la paglia.

Nascita di Cristo anno 0

2000 a.C.

Storia 19


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Atlante pp. 10-11

Quaderno p. 112

Le città

Con il passare del tempo, alcuni villaggi sumeri si trasformarono in vere e proprie città, circondate da mura difensive esterne. Le mura interne dividevano la zona in cui viveva il popolo da quella centrale, in cui si trovavano i palazzi e i templi più importanti. Ogni città era indipendente, dotata di un esercito e di leggi proprie: per questo sono state chiamate dagli storici città-stato. Il re viveva in un grande palazzo, comandava l’esercito ed era responsabile delle leggi e dei lavori pubblici. Le città-stato sumere più importanti furono Ur, Uruk, Lagash, Eridu e Nippur, sorte tutte lungo il corso del Tigri e dell’Eufrate.

fiume

palazzo reale

tempio

mura esterne

ziqqurat

mura interne

abitazioni

campi coltivati

20 Storia

La ziqqurat Accanto al palazzo reale sorgeva la ziqqurat, un edificio sacro considerato la casa della divinità sulla Terra. La sua struttura assomigliava a una torre a gradoni, alta fino a 90 metri. In cima all’edificio sorgeva il tempio, utilizzato come osservatorio astronomico dai sacerdoti, gli unici a poter studiare le costellazioni e la posizione dei pianeti. Ai piani inferiori si trovavano la scuola, i granai, i magazzini per le scorte di cibo e le stanze delle cerimonie religiose.


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Quaderno p. 113

L’organizzazione sociale

La popolazione sumera era divisa in uomini liberi e schiavi. Gli uomini liberi erano tutti coloro che potevano possedere case, animali e terreni. Gli schiavi erano soprattutto prigionieri di guerra e nomadi. Non avevano nessun diritto ed erano di proprietà delle persone ricche per cui lavoravano. La persona più importante della società sumera era il re, poi seguivano i sacerdoti, i nobili, i guerrieri e gli scribi e infine i contadini, i commercianti e gli artigiani. Le donne sumere libere si occupavano spesso delle attività commerciali e avevano a disposizione un piccolo patrimonio personale per fare acquisti. Alcune donne svolgevano professioni importanti, come la dottoressa, la cuoca e lo scriba. Nello schema dell’organizzazione sociale, in cima c’è solo il re. Scendendo, il numero di persone in ogni “gradino” aumenta. La società assume quindi una forma a triangolo e per questo motivo viene chiamata piramide sociale.

La religione I Sumeri erano politeisti, credevano cioè in tanti dei, e a ognuno di loro avevano attribuito un compito preciso. Alcune divinità rappresentavano le leggi e la sapienza, altre erano collegate agli elementi naturali e proteggevano il lavoro nei campi e il raccolto. • Enki, il dio dell’acqua e della creazione, era associato ai fiumi Tigri ed Eufrate. • Anu, il dio del cielo, era rappresentato con le ali. •E nlil, il dio del vento, talvolta era raffigurato con un copricapo ornato da corna di bue. • Inanna, la dea della guerra e dell’amore, era figlia di Anu. Le divinità avevano un aspetto e un carattere simili agli esseri umani, erano cioè antropomorfi. Gli uomini cercavano di ottenere la benevolenza degli dei con offerte e preghiere. In ogni città i Sumeri costruivano una ziqqurat in onore del dio protettore e vi svolgevano cerimonie religiose.

Imparo e capisco

Imparo e capisco

dall’immagine

Osserva l’immagine e scrivi di quale divinità si tratta.

dal testo

Sottolinea nel testo in rosso le caratteristiche degli uomini liberi e in blu quelle degli schiavi.

.....................................................

Storia 21


CITTADINANZA

Quaderno pp. 120-121

Miti della Mesopotamia

Nel 1872, lo studioso George Smith ritrovò questa antica tavoletta di argilla in cui sono incise le gesta eroiche di Gilgamesh. Attualmente è conservata al British Museum di Londra.

La storia di Gilgamesh A Uruk regnava il potente Gilgamesh, in parte dio e in parte uomo. Egli opprimeva a tal punto la sua popolazione che i sudditi si rivolsero agli dei per chiedere aiuto. Gli dei modellarono con l’argilla l’eroe Enkidu e lo incaricarono di punire quel sovrano crudele. Enkidu sfidò Gilgamesh e vinse il duello. I due però divennero amici e insieme si avventurarono fuori da Uruk, nella foresta in cui viveva il terribile mostro Khubaba. Lo affrontarono e lo sconfissero. La dea Inanna, impressionata dalla bellezza e dal valore di Gilgamesh, gli chiese di diventare suo sposo, ma lui rifiutò. Inanna, offesa e arrabbiata, scatenò il Toro celeste per le strade di Uruk. Enkidu e Gilgamesh sconfissero anche il Toro celeste, ma nella battaglia Enkidu morì.

Nella civiltà sumera ogni città era un vero e proprio Stato, governato da un solo re. Il suo potere era incontrollato e assoluto, come per Gilgamesh, e nessuno vi si poteva opporre. Fino a circa settant’anni fa anche l’Italia era governata da un re, ma il suo potere non era assoluto. Oggi, invece, l’Italia è una Repubblica, cioè uno Stato in cui è il popolo a decidere attraverso i rappresentanti che elegge, cioè sceglie.

Imparo e capisco

La statua di Gilgamesh è conservata al Museo del Louvre di Parigi.

22 Storia

dall’esperienza

A differenza della civiltà sumera, le città italiane di oggi fanno parte di un unico Stato organizzato in regioni. Fai una ricerca e rispondi alle domande. • Quante sono le regioni italiane? ............................................. .................................................................................................. • Come viene chiamata l’autorità che governa una città? .................................................................................................. • Come viene chiamata la persona a capo del Governo? .................................................................................................. • E il capo di Stato? .................................................................. ..................................................................................................


TECNOLOGIA

Quaderno p. 112

Problemi e soluzioni

I Sumeri furono un popolo operoso e ingegnoso. Oltre alle opere di canalizzazione delle acque e ai mattoni, inventarono altri strumenti per facilitare il proprio lavoro, grazie alle materie prime che avevano in abbondanza, come la canna delle paludi e il legno di alcuni alberi.

Per procurarsi i metalli e le materie prime che a loro mancavano, i Sumeri fecero molti scambi commerciali con le popolazioni delle terre vicine. Si spostavano lungo il fiume a bordo delle prime imbarcazioni, fatte di canne e foderate con pelli di animali.

Per il trasporto di oggetti e persone via terra inventarono la ruota piena, montata sui carri. Lo stesso tipo di ruota era alla base del funzionamento del tornio, impiegato dai vasai per far girare il blocco d’argilla e modellarlo con facilità.

Per coltivare la terra, i Sumeri inventarono l’aratro, un attrezzo in legno con la punta in rame, trainato dai buoi. L’aratro permise agli uomini di fare meno fatica: sollevava pesanti zolle di terra e nel solco veniva deposto il seme attraverso un imbuto.

Imparo e capisco

dal testo

Sottolinea nei testi di fianco alle immagini in rosso il problema e in verde la soluzione trovata dai Sumeri.

Storia 23


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Quaderno p. 113

Le attività agricole…

L’albero più importante per i Sumeri era la palma da datteri. Dai frutti si ricavavano vino, aceto e olio, mentre i noccioli erano utilizzati come cibo per gli animali. Dalle fibre della corteccia si ricavavano corde, vestiti e sacchi. Con il legno si costruivano tetti e porte per le case.

I Sumeri erano abili agricoltori. Usavano l’aratro 1 , le zappe e le falci in legno e pietra e coltivavano cereali, come orzo e frumento, ortaggi e legumi, come fave, lenticchie e piselli. Raccoglievano mandorle, noci, albicocche, mele, fichi e datteri. Dalle piante del lino e della canapa i Sumeri ricavavano i fili per i tessuti. Allevavano mucche, pecore e capre 2 dalle quali ricavavano latte, pelli e lana; buoi e onagri, animali simili agli asini, venivano impiegati per trainare carri e aratri. Lo sviluppo dell’agricoltura fu possibile grazie all’irrigazione dei campi, un lavoro ben organizzato tra più persone: • gli specialisti progettavano i canali 3 e le dighe, dirigevano i lavori e misuravano i campi; • gli artigiani costruivano gli strumenti necessari per lavorare, come pale, ceste, zappe e carriole; • i contadini, quando non lavoravano nei campi, erano occupati nella costruzione e nella manutenzione di argini, canali, pozzi e chiuse. I contadini consegnavano al re parte del raccolto e del bestiame: erano le tasse necessarie a mantenere coloro che, come gli specialisti e i sacerdoti, avevano un compito importante nella gestione della vita della città.

...

... ...

...

24 Storia


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

… e commerciali

Nei villaggi vicino alle campagne e nelle città gli artigiani lavoravano nelle botteghe, dove producevano utensili in legno per il lavoro nei campi, oggetti in ceramica, gioielli, statuette e tessuti. Gli artigiani sumeri decoravano i manufatti con piccoli frammenti di materiali diversi, come conchiglie o pietre colorate, incollandoli con il bitume 4 , un derivato naturale del petrolio. Si lavoravano anche i metalli per la costruzione di attrezzi e armi. I legni pregiati e i metalli venivano portati in Mesopotamia dai mercanti. Essi viaggiavano in carovane a dorso di animali o sui carri 5 oppure navigavano sui fiumi con imbarcazioni a vela 6 . I mercanti barattavano i loro prodotti 7 , cioè facevano scambi con altre merci senza l’uso del denaro, poiché non era ancora stato inventato.

Imparo e capisco

dall’immagine

Leggi il testo, osserva il disegno e inserisci i numeri nei riquadri corretti.

...

... ...

Storia 25


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Atlante p. 104

Quaderno p. 112

La scrittura

Un’importante invenzione dei Sumeri fu la scrittura. Furono i primi a utilizzarla per contare e registrare la quantità di merci scambiate, anche tra città diverse, o depositate nei granai del tempio. I Sumeri non avevano a disposizione lettere dell’alfabeto, carta e penne come noi. Scrivevano con un bastoncino appuntito, chiamato stilo, su tavolette d’argilla fresca che poi facevano essiccare al sole o cuocere nei forni. I primi esempi di scrittura erano dei disegni, chiamati pittogrammi. Per scrivere la parola mano, ad esempio, disegnavano sulla tavoletta una mano. Con il passare del tempo i Sumeri iniziarono a rappresentare non solo oggetti, ma anche idee e azioni. Dai pittogrammi si passò agli ideogrammi, che assomigliavano sempre meno all’oggetto rappresentato. I segni, inoltre, presero la forma di cuneo, cioè a punta, a causa dell’estremità del bastoncino che usavano per incidere l’argilla. Per questo motivo la scrittura dei Sumeri è detta cuneiforme.

Tavoletta d’argilla con scrittura in pittogrammi.

Gli scribi La scrittura cuneiforme era composta da circa 600 segni, molto difficili da scrivere e memorizzare. Per apprendere l’arte della scrittura e diventare uno scriba bisognava frequentare una scuola, l’edubba, che nella lingua sumera significava casa delle tavolette. La scuola durava più di dieci anni ed era aperta solo ai figli maschi delle famiglie più ricche. L’umnia, il maestro, era molto severo e puniva duramente gli scolari indisciplinati o che avevano un rendimento scarso.

Scrittura cuneiforme.

Imparo e capisco

dall’immagine

Osserva come è cambiata nel tempo la parola stella. scrittura pittogramma ideogramma cuneiforme

3100 a.C.

26 Storia

2400 a.C.

700 a.C.

Trasforma la parola bambino prima in pittogramma, poi in ideogramma e infine in scrittura cuneiforme in tre passaggi.


Le civiltà dei fiumi > I Sumeri

Lo Stendardo di Ur

Per sapere come era organizzata la società al tempo dei Sumeri abbiamo a disposizione una fonte dalla quale si ricavano molte informazioni. Al Museo Britannico di Londra, infatti, è conservato lo Stendardo di Ur, uno dei reperti più importanti della civiltà sumera, risalente al 2500 a.C. circa. È formato da due tavolette di legno decorate con mosaici di conchiglie e lapislazzuli, pietre preziose di colore blu. Un lato rappresenta una scena di pace, l’altro ci racconta una scena di guerra.

Nel lato della pace si celebrano un banchetto e una processione alla presenza del re. Questo lato dello stendardo risulta interessante anche per la storia della musica, poiché viene rappresentato un suonatore di arpa.

CLIL 1 F ind the characters in the standard.

The king.

A musician with a singer.

The officials.

The servants.

The British Museum of London.

Storia 27


APP rendimento globale

Interpretare una fonte Cerco in internet l’immagine del pannello di guerra dello Stendardo di Ur. 1

A quale delle immagini qui sotto corrisponde? Indico con una X.

2

Osservo le immagini e rintraccio quanti più elementi possibili della civiltà dei Sumeri.

………...................................................................................................................................................................................................... ………...................................................................................................................................................................................................... Autovalutazione o trovato in internet l’immagine del pannello di guerra dello stendardo? Sì H No Sono riuscito a leggere le fonti come un piccolo storico? Sì No In parte

28 Storia


APP rendimento globale

Utilizzo lo schema

1

Completo lo schema con le parole: religione - dove - quando - attività - tecnologia - società ………………………….................…… In Mesopotamia

………………………….................…… Tra il 4000 e il 2000 a.C.

………………………….................…… Villaggi e città-stato

………………………….................…… - L’aratro tirato da buoi - La ruota piena - La scrittura

I Sumeri

………………………….................…… - Agricoltura - Allevamento - Artigianato - Commercio

………………………….................…… Erano politeisti

Un passo avanti

1

ompleto il testo con le parole: schiavi, re, nobili, contadini, artigiani, piramide sociale, C commercianti, sacerdoti.

Il …………………………......…… era la figura più importante della società sumera. Il secondo gruppo in ordine di importanza era formato da …………………………......……, …………………………......……, guerrieri e scribi. Il gruppo più numeroso era il popolo, di cui facevano parte …………………………......……, …………………………......…… e …………………………......……. Gli unici uomini non liberi erano gli …………………………......……. La tipica forma che assume l’organizzazione sociale a gradini viene chiamata …………………………......……. I ndico con una X il completamento corretto. • La ziqqurat era dedicata • I Sumeri credevano al re-sacerdote. in un solo dio, protettore della città. ai nobili. in molti dei antropomorfi. al dio protettore della città. nelle forze della natura. al guerriero più valoroso. in divinità femminili. 2

Autovalutazione S ono riuscito a ricordare bene gli argomenti studiati? Sì No Lo schema mi ha aiutato a ripassare? Sì No In parte

In parte

Storia 29


Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

Atlante pp. 3, 8

Quaderno p. 114

I Babilonesi

Imparo e capisco

dal testo

Sottolinea la parte di testo che spiega in quale parte della Mesopotamia si stanziarono gli Amorrei.

Imparo e capisco

La civiltà babilonese iniziò a svilupparsi verso il 2000 a.C., quando nelle pianure della Mesopotamia meridionale abitate dai Sumeri arrivarono gli Amorrei, una popolazione nomade che viveva di pastorizia. Con il passare del tempo gli Amorrei assorbirono la cultura e le usanze sumere. Migliorarono le tecniche di canalizzazione delle acque, impararono a coltivare le terre, a commerciare con i popoli vicini e riorganizzarono la società unificando le città in unico Stato. Il re Hammurabi, a capo degli Amorrei, nel 1792 a.C. conquistò tutta la Mesopotamia e fondò un grande Impero con capitale Babilonia, da cui prese il nome la civiltà dei Babilonesi. L’Impero, a differenza dello Stato, è formato da più territori abitati da popoli diversi sotto il comando di un unico sovrano. Infatti, la civiltà babilonese fu caratterizzata dalla convivenza pacifica tra popoli con lingue e tradizioni differenti. Sotto la guida di Hammurabi, i Babilonesi vissero un lungo periodo di pace e prosperità, che si interruppe quando la Mesopotamia venne invasa da alcuni popoli confinanti.

dall’immagine

Quale delle due immagini rappresenta una fonte storica? Indica con una X.

Un re babilonese impartisce ordini ai suoi funzionari. I n questa tavoletta babilonese la Terra è rappresentata come un disco piatto completamente circondato dall’acqua.

30 Storia


Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi Nel 1550 a.C., infatti, l’Impero babilonese subì l’invasione degli Ittiti, seguita nel 1100 a.C. da quella degli Assiri. I Babilonesi, però, intorno al 600 a.C. si ribellarono agli Assiri, li scacciarono e fondarono un nuovo e fiorente regno sotto la guida del re Nabucodonosor (634 a.C.-562 a.C.). Egli ingrandì la città di Babilonia e la rese ancora più bella: fece realizzare i giardini pensili, cioè sospesi, sulle terrazze delle case più ricche, decorandoli con fiori e piante provenienti da regioni lontane. Nel 562 a.C. il popolo dei Persiani conquistò definitivamente la Mesopotamia.

I giardini pensili ieri… e oggi

Soldati babilonesi durante una marcia.

Imparo e capisco

I giardini di Babilonia furono una delle sette meraviglie del mondo antico.

Imparo e capisco

dal testo

Come si chiamano i due re più importanti della civiltà babilonese? Sottolineali con due colori diversi nel testo delle pagine 30 e 31.

Il bosco verticale di Milano è composto da due grandi palazzi decorati con migliaia di piante.

dallo schema

Leggi il testo, trova le date e scrivile sulla linea del tempo. Inizio della civiltà Regno di babilonese Hammurabi

....................

....................

Invasione degli Ittiti

Invasione degli Assiri

....................

Regno di Invasione Nabucodonosor dei Persiani

....................

....................

Nascita di Cristo anno 0

....................

Storia 31


Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi Imparo e capisco

dall’immagine

Inserisci i termini corretti nei cartellini: abbigliamento, ziqquarat, palazzo, porta, Marduk, giardini pensili, calendario.

Quaderno pp. 115-116

La città di Babilonia

Babilonia era una grande città in cui arrivarono a vivere circa 200 000 abitanti. Oltre alla grande ziqqurat dedicata al dio Marduk, vi erano anche numerosi templi decorati con mattonelle smaltate, cappelle e altari dedicati ad altre divinità. Per fornire acqua a tutti e irrigare campi e giardini, Hammurabi fece realizzare un’efficiente rete di canali. Ma fu sotto Nabucodonosor che la città divenne famosa nell’antichità per la sua bellezza. L’.......................................... era costituito da tuniche colorate o gonnellini e mantelli di lana. I ricchi portavano ai piedi sandali decorati, mentre il resto della popolazione indossava sandali più semplici o camminava a piedi scalzi.

La ricostruzione della porta di Ishtar si trova al Museo di Pergamo a Berlino.

Per arrivare al centro della città si percorreva la Via della Processione, che passava attraverso la .......................................... dedicata alla dea Ishtar. Ai lati della strada c’erano alte mura ricoperte di mattonelle smaltate di azzurro. Su queste spiccavano le decorazioni di leoni color giallo.

32 Storia


Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

La religione I Babilonesi erano politeisti e adoravano le stesse divinità dei Sumeri alle quali affiancarono altri dei. Le divinità più importanti erano Marduk, protettore di Babilonia e creatore dell’Universo, Ishtar, dea dell’amore e della fertilità, e Shamash, dio del sole e della giustizia.

Una grande ................................... dedicata al dio ................................... dominava la città. Da qui i sacerdoti osservavano le stelle e misero a punto anche un .............................: il mese era formato da 30 giorni e l’anno da 12 mesi.

Rilievo che raffigura Marduk affiancato da Ishtar e Shamash.

Il ............................. reale ospitava la famiglia del re e comprendeva anche una grande biblioteca.

Vennero costruiti i ......................... ricchi di piante, alberi e fiori. Erano costruiti su gradoni e terrazze.

Storia 33


Le civiltà dei fiumi > I Babilonesi

Quaderno p. 114

Le attività e la vita quotidiana

Contadini vanno al lavoro con un bambino.

Le sacerdotesse venivano scelte fin da bambine. Da adulte potevano sposarsi, ma non avere figli.

Imparo e capisco

La società

dal testo

Evidenzia nel testo le parolechiave che indicano le principali attività dei Babilonesi. Secondo te, che cosa significa la parola sottomesse riferita alle donne babilonesi? ..................................................... ..................................................... ..................................................... Controlla sul dizionario.

34 Storia

Come i Sumeri, anche i Babilonesi erano agricoltori, pastori e abili artigiani. Producevano ceramiche, tessuti, profumi, gioielli decorati con pietre pregiate e oggetti di metallo, come rame, stagno e bronzo. Furono anche abili commercianti: scambiavano i loro prodotti con le popolazioni dell’Asia, del Mar Mediterraneo e dell’Africa del Nord. Poiché non esisteva ancora la moneta, barattavano la loro merce con oro, argento o altri metalli preziosi, calcolando il valore in base al peso. A scuola, i bambini delle famiglie più ricche imparavano a leggere e a incidere i caratteri cuneiformi sulle tavolette e studiavano la matematica e la musica. I Babilonesi erano appassionati studiosi del cielo, poiché erano convinti di poter comprendere la volontà degli dei. Si dedicarono quindi all’astronomia, cioè lo studio delle stelle e dei pianeti. L’alimentazione di base era costituita da pane d’orzo, focacce dolci, legumi, pesce e frutta come datteri, fichi, mele, prugne, albicocche. Oltre all’acqua, i Babilonesi bevevano anche birra e vino di palma.

A capo della società babilonese c’era il re che si faceva chiamare “buon pastore” e “capo del gregge”. Egli, infatti, governava su tutto il territorio e su tutta la popolazione e aveva anche il compito di sommo sacerdote. Il re controllava i lavori di canalizzazione delle acque, amministrava la giustizia, organizzava la difesa militare e gestiva i commerci. La popolazione era divisa in tre gruppi con diritti e doveri diversi. • Gli uomini liberi, chiamati awilum, erano nobili, funzionari di corte, proprietari terrieri e ufficiali dell’esercito. • Gli uomini semiliberi, i muskenum, erano artigiani, contadini, scribi e soldati che lavoravano per gli uomini liberi. • Gli schiavi, i wardum, erano di proprietà del padrone e non godevano di nessuna libertà. Durante il regno di Hammurabi, le sacerdotesse occupavano una posizione importante, ma provenivano dalle classi più elevate. Le donne del popolo, invece, erano fortemente sottomesse.


CITTADINANZA

Il Codice di Hammurabi

Il re Hammurabi, per governare un territorio così vasto, unì le città-stato in un unico Impero e impose che tutti parlassero la stessa lingua e utilizzassero la scrittura cuneiforme. Decise, inoltre, che tutti gli abitanti rispettassero le stesse leggi. Fino a quel momento, infatti, ogni città-stato aveva avuto leggi diverse, tramandate a voce di generazione in generazione. Hammurabi fu il primo a raccoglierle e a metterle per iscritto facendole incidere su lastre di pietra, dette steli. Questa raccolta di leggi è chiamata dagli storici Codice di Hammurabi. Il codice era formato da circa 300 leggi, valide per tutti i popoli della Mesopotamia, e regolava molti aspetti della vita quotidiana, come il matrimonio, la proprietà degli schiavi, il commercio, l’agricoltura e il traffico delle navi. Le leggi stabilivano anche pene molto severe per chi trasgrediva o commetteva dei reati, ma non a tutti veniva riservato lo stesso trattamento.

Hammurabi

Shamash

Ecco alcune parti del Codice di Hammurabi. •S e qualcuno cava un occhio al figlio di un ricco, gli si caverà un occhio. Se qualcuno cava l’occhio a un povero, pagherà una multa in denaro. • Se un medico opera un cittadino libero e gli salva la vita, riceverà dieci monete d’argento. Se invece morirà, gli si taglieranno le mani. Se si tratta di uno schiavo, dovrà fornirne un altro in cambio. • Se un architetto costruisce una casa non solida e questa crolla uccidendo il proprietario, quell’architetto dovrà essere ucciso. Se ha causato la morte di uno schiavo, darà in cambio un altro schiavo.

L’articolo 3 della Costituzione italiana afferma: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

La stele più famosa, alta più di due metri, è custodita nel Museo del Louvre di Parigi. Nella parte alta si vede il re (in piedi) che riceve l’anello e il bastone, simboli di potere, da Shamash, dio del sole e della giustizia.

Imparo e capisco

dal testo

Secondo la legge di Hammurabi, gli uomini erano trattati tutti allo stesso modo? Quali persone erano favorite? Sottolinea nel testo le parti che ti hanno permesso di rispondere. Confronta ciò che hai compreso del Codice di Hammurabi con uno degli articoli fondamentali della Costituzione. Che cosa noti? Esponi a voce.

Storia 35


Le civiltà dei fiumi > Gli Ittiti

Quaderno pp. 117, 119

Gli Ittiti Come tutti i grandi territori governati da un unico re, anche il regno di Babilonia era difficile da controllare e da difendere. Per questo motivo subì diversi attacchi nel corso della sua storia. Intorno al 1550 a.C. venne invaso e conquistato dagli Ittiti. Gli Ittiti provenivano delle zone montuose della penisola anatolica, la Turchia di oggi. In questa regione avevano fondato, attorno al 2000 a.C., un grande regno che aveva come capitale Hattusa. Verso il 1650 a.C., guidati dal loro re Hattusili, iniziarono a conquistare città e villaggi vicini, poi a partire dal 1550 a.C. si impadronirono della città di Babilonia e giunsero fino all’Egitto. Nel 1200 a.C. il regno degli Ittiti fu a sua volta invaso e distrutto da popoli che giungevano dal mare e la loro civiltà ebbe fine.

L’esercito

La “Porta dei Leoni” nel sito archeologico di Hattusa, la capitale del regno ittita.

Imparo e capisco

dall’immagine

Collega con una linea gli elementi del carro da combattimento ittita. Cavalli Auriga Arciere Ruote a raggi

36 Storia

Gli Ittiti avevano un esercito forte e ben organizzato, formato da cavalieri dotati di armi in ferro. I carri da guerra, veloci e leggeri, erano trainati per la prima volta da cavalli ed erano dotati di ruote con i raggi, rinforzate da cerchioni di ferro. Su ogni carro prendevano posto l’auriga, che guidava il carro, e un arciere, che colpiva i nemici con arco e frecce oppure con la spada.


Le civiltà dei fiumi > Gli Ittiti

Quaderno p. 117

L’organizzazione sociale

Nella società ittita i cavalieri si dedicavano solamente all’addestramento militare e dipendevano direttamente dal re. Erano ricchi nobili che combattevano per professione e che ricevevano dal re, soprattutto in caso di vittoria, terre e schiavi per coltivarle. Questo è uno dei motivi che rese l’esercito ittita così forte per molti secoli. I cavalieri erano così importanti che, insieme agli scribi, ai sacerdoti e ai mercanti più ricchi, formavano un’assemblea chiamata pankus. Il pankus aveva il compito di eleggere il re e di aiutarlo e consigliarlo nel governo del regno e nella guida dell’esercito. La donna più importante della società ittita era la regina. Essa organizzava la vita nel palazzo reale, si occupava dell’educazione dei figli, partecipava alle riunioni di guerra e di giustizia e accoglieva i soldati al ritorno dalle battaglie.

Ricostruzione delle mura di Hattusa.

Le attività e la religione Gran parte delle informazioni giunte fino a noi sugli Ittiti proviene dagli scavi che hanno portato alla luce la capitale Hattusa. Gli archeologi hanno ritrovato migliaia di tavolette d’argilla incise in scrittura cuneiforme, ripresa dai Babilonesi. Gli Ittiti non furono solamente guerrieri, ma anche pastori, agricoltori e commercianti. Le montagne dell’Anatolia erano coperte di boschi perciò avevano legname e altre materie prime in abbondanza, come l’argento e i metalli che barattavano con le popolazioni vicine. Come i Babilonesi, anche gli Ittiti avevano leggi scritte, che però non prevedevano pene corporali, ma solo pagamenti in denaro. Gli Ittiti erano politeisti, cioè veneravano molti dei, fra cui la dea del sole Arinna, il dio del tuono Teshub e il dio dei boschi Telipinu.

Imparo e capisco

La divinità Teshub in un bassorilievo.

dallo schema

Quanto durò il regno degli Ittiti? ...................................................... Insediamento in Anatolia

2000 a.C.

Inizio Invasione del Sconfitti dai espansione regno babilonese popoli del mare

1650 a.C. 1550 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

1200 a.C.

Storia 37


APP rendimento globale

Aggiornarsi via web Di recente è stata data un’importante notizia che riguarda l’archeologia in Mesopotamia.

Archeologi italiani scoprono un porto del III millennio a.C. Gli archeologi del team di Abu Tbeirah hanno individuato e stanno scavando un porto risalente al terzo millennio a.C. Lo scavo consentirà, secondo gli esperti, di scrivere un nuovo capitolo della storia della Mesopotamia e della sua civiltà, nata dalle acque del Tigri e dell’Eufrate. Le città mesopotamiche erano tutte collegate tra di loro tramite canali, dotate per questo di un porto che consentisse la gestione dei contatti e dei commerci. Pur sapendo già dell’esistenza di questa struttura dalle fonti scritte cuneiformi, ancora nessun porto era mai stato portato alla luce dagli scavi archeologici. Si tratta di un’importante novità in questo campo. adattato da www.repubblica.it, 18/03/2018

1

Il team di archeologi a lavoro.

A coppie o in gruppo, cercate su internet altre informazioni sulla scoperta archeologica.

• Per prima cosa, rintracciate nel testo le parole-chiave da inserire nel motore di ricerca. Una è già evidenziata. Quali possono essere le altre? ………………………………………………………………................................................................................................................................. • Trascrivete le informazioni più importanti che avete rintracciato su internet. ………………………………………………………………................................................................................................................................. ………………………………………………………………................................................................................................................................. ………………………………………………………………................................................................................................................................. ………………………………………………………………................................................................................................................................. • Infine, incollate sul quaderno alcune immagini o fotografie del ritrovamento. Autovalutazione S ono riuscito a trovare le informazioni su internet? Sì No Ho selezionato facilmente le informazioni più importanti? Sì

38 Storia

In parte No In parte


APP rendimento globale

1

Utilizzo la mappa

Completo la mappa. Babilonesi

3000 a.C.

2000 a.C.

1000 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

Quando

Dove

I Babilonesi Attività

Società

Tecnologia

Religione

………….........................… ………….........................… ………….........................… ………….........................…

………….........................… ………….........................… ………….........................… ………….........................…

………….........................… ………….........................… ………….........................… ………….........................…

………….........................… ………….........................… ………….........................… ………….........................…

Un passo avanti

1

Indico con una X il completamento corretto.

• Il popolo degli Ittiti a bitava sulle zone pianeggianti dell’Anatolia. a veva fondato un grande regno con capitale Hattusa. fu conquistato dai Babilonesi. era governato dai cavalieri.

• Gli Ittiti non possedevano leggi scritte. b arattavano i prodotti agricoli in cambio di metalli e legname. e rano un popolo di agricoltori, pastori, commercianti e guerrieri. credevano in un’unica dea, Arinna.

Autovalutazione a mappa mi ha aiutato a sintetizzare le informazioni principali? L Ho completato correttamente le frasi? Sì No In parte

No

In parte

Storia 39


Le civiltà dei fiumi > Gli Assiri

Atlante pp. 3, 8

Quaderno p. 118

Gli Assiri Gli Assiri erano un popolo nomade di agricoltori, pastori e artigiani originari della Mesopotamia del Nord, nell’alta valle del fiume Tigri. Il territorio dove vivevano dal 1800 a.C. circa era poco fertile e caratterizzato da un clima ostile, con forti venti e continui sbalzi di temperatura. Questo ambiente difficile contribuì a renderli forti e li spinse a muoversi alla conquista di altri territori. Gli Assiri, grazie a un esercito potente e ben addestrato, cominciarono a espandersi e intorno al 1100 a.C. sottomisero l’Impero babilonese, per poi raggiungere il Mar Mediterraneo e l’Egitto settentrionale.

Assurbanipal Il re Assurbanipal regnò dal 668 a.C. al 631 a.C. Durante il suo regno la capitale fu spostata dalla città di Assur a Ninive, che venne abbellita con palazzi, templi e una grande biblioteca. Assurbanipal, amante dell’arte e della cultura, mandò scribi in ogni regione dell’Impero per raccogliere testi, soprattutto di origine babilonese. Egli utilizzò i bottini di guerra per arricchire la sua biblioteca, che arrivò a contare circa 30 000 tavolette. L’Impero assiro terminò intorno al 612 a.C. quando i Babilonesi si ribellarono e, dopo aver distrutto la capitale Ninive, riconquistarono le loro terre. Imparo e capisco

dallo schema

Leggi il testo e completa la linea del tempo. .................................. ..................................

.................................. ..................................

1800 a.C.

40 Storia

.................................. ..................................

1100 a.C.

.................................. ..................................

668-631 a.C. 612 a.C.

Nascita di Cristo anno 0


TECNOLOGIA

Quaderno p. 118

Il potente esercito

L’esercito assiro era temuto per l’abilità e l’organizzazione dei suoi guerrieri, addestrati e feroci. I soldati avevano a disposizione armi in ferro, molto più resistenti di quelle in bronzo usate dai loro nemici. Gli Assiri sapevano costruire macchine da guerra come arieti, cioè lunghi pali rinforzati adatti a sfondare le porte di accesso delle città nemiche, e torri d’assalto mobili, alte costruzioni in legno per scavalcare le mura. Prima delle guerre alcuni soldati, detti esploratori, venivano inviati sul luogo dello scontro per pianificare meglio le battaglie. Oltre agli esploratori, l’esercito era composto da: •a rcieri, che durante gli assalti si spostavano su veloci carri trainati da cavalli, con ruote a raggi rinforzate da cerchioni in ferro; • c avalieri, che si muovevano a cavallo, dotati di archi e frecce con cui attaccavano i nemici; • f anti, che invece attaccavano a piedi, dotati di lance, scudi ed elmi. Gli Assiri ricavavano grandi ricchezze dallo sfruttamento dei territori conquistati, compresi i numerosi prigionieri di guerra che diventavano loro schiavi.

...................................................................................................

...................................................................................................

...................................................................................................

Imparo e capisco

Imparo e capisco

dall’immagine

Scrivi sotto ciascuna immagine una didascalia adatta.

dal testo

Sottolinea nel testo quali caratteristiche rendevano particolarmente forte l’esercito assiro.

Storia 41


Le civiltà dei fiumi > Gli Assiri

Imparo e capisco

Quaderno p. 118

La civiltà assira

dal testo

Le attività La società

Leggi il testo, poi per ciascun paragrafo colora il riquadro con il titolo corretto.

I contadini coltivavano cereali, olivi, alberi da frutto e piante aromatiche. Furono tra i primi a coltivare la pianta del cotone, da cui ricavavano i tessuti. I pastori allevavano animali da cortile, cammelli, che utilizzavano per trasportare le merci, e cavalli per la guerra. Gli artigiani assiri erano abili nella lavorazione del ferro, con cui costruivano armi molto resistenti, inoltre creavano bellissimi gioielli d’oro e d’argento. Anche il commercio era un’attività molto diffusa: i prodotti artigianali assiri erano ricercati tra le popolazioni del tempo. A

Le leggi Il potere del re A capo dell’Impero assiro c’era il re che aveva un potere assoluto. Egli decideva su molti aspetti della vita quotidiana: emanava le leggi che regolavano la società, decideva i giorni da dedicare alla semina nei campi e stabiliva le tasse da pagare. Il re, per controllare un Impero così vasto, inviava dei funzionari nei territori più lontani, che governavano in suo nome. Il re vestiva solitamente lunghi abiti bianchi ricamati in oro e indossava sandali finemente decorati o alti stivali. B

... Schiavi a lavoro.

... Gioiello assiro.

...

... Ceramica a forma di anatra.

42 Storia

Assurbanipal brinda con la sua sposa.


Le civiltà dei fiumi > Gli Assiri

Imparo e capisco

La pianta del cotone La società

dall’immagine

Collega le immagini al paragrafo: scrivi la lettera corretta nei riquadri. Fai attenzione: alcuni paragrafi hanno più di un’immagine.

La popolazione era composta da due grandi gruppi. Uno era costituito da guerrieri, sacerdoti e nobili che vivevano nelle grandi città e possedevano numerose terre. L’altro, più numeroso, era formato da contadini, pastori e artigiani che durante i periodi di guerra combattevano come soldati. Nella società assira gli schiavi e le donne non avevano diritti e non godevano di nessuna libertà. Le donne assire, infatti, erano sottomesse agli uomini e dovevano obbedire prima al padre poi al futuro marito. C

La religione L’arte Gli Assiri erano politeisti. Veneravano il dio della guerra Assur e pensavano che egli scendesse in battaglia al fianco del re e proteggesse l’esercito. Il re era considerato servo di Assur e il suo primo sacerdote: ogni suo ordine discendeva direttamente dal dio e doveva essere eseguito. La sposa di Assur era Ninlil, chiamata anche Assira. Venivano adorate anche le divinità legate ai fenomeni atmosferici, come Ada, il dio della pioggia, del fulmine e della tempesta; dai Babilonesi ripresero la dea Ishtar e il dio Shamash. D

... Divinità assira.

... Allevatore di cavalli.

... Il re ispeziona le terre con i suoi funzionari.

Storia 43


CITTADINANZA

Dalla biblioteca di Ninive…

Biblioteca è una parola che deriva dall’antica lingua dei greci che significa deposito di libri. Il primo ad avere avuto l’idea di raccogliere in un unico luogo le conoscenze dell’epoca fu il sovrano assiro Assurbanipal. Nella biblioteca di Ninive, all’interno del palazzo reale, erano custodite migliaia di tavolette d’argilla incise in scrittura cuneiforme che permisero agli archeologi di ricostruire la storia e la vita dei popoli mesopotamici. Le tavolette raccoglievano miti, leggi, poemi e il sapere del tempo: dalla medicina alla letteratura, dalla storia all’astronomia. Oggi la maggior parte delle tavolette sono esposte al British Museum di Londra. Le biblioteche antiche sono una fonte preziosissima di informazioni sulle civiltà del passato. Frammento di una tavoletta che racconta il diluvio universale.

Una biblioteca moderna.

… alle biblioteche online Oggi le biblioteche sono molto diffuse e ogni città, ogni quartiere e ogni scuola ha la propria collezione di libri. Esistono anche biblioteche di strada o bibliobus che portano libri nei luoghi più sperduti. Se cerchi un libro e non lo trovi nella biblioteca vicino a casa, puoi provare online. Alcune biblioteche, infatti, pubblicano in internet l’elenco di tutti i loro libri e permettono, inoltre, di prendere in prestito i libri elettronici che si leggono con il tablet o con il computer. L’articolo 9 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Anche le biblioteche contribuiscono a promuovere la conoscenza e la formazione, mettendo a disposizione di tutti i cittadini, gratuitamente o con un piccolo contributo, una grande quantità di libri.

Imparo e capisco

dall’esperienza

E tu, sei mai stato in una biblioteca? Fai una ricerca su internet e scopri la biblioteca più vicina a casa tua, poi elenca sul quaderno tutti i servizi offerti e le iniziative promosse. Un bibliobus.

44 Storia


APP rendimento globale

Utilizzo lo schema e l’immagine

1

Osservo la linea del tempo e rispondo alle domande.

Sumeri

4000 a.C.

Babilonesi

3000 a.C.

2000 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

Assiri

1000 a.C.

• Quando cominciò a essere abitata la Mesopotamia? ………………………………..……………………………………… • Quanto durò la civiltà sumera? ………………………………………................................................……………………………… • Quali civiltà non furono contemporanee? ……………………………………...…..................................…………………… • Quale civiltà scomparve attorno al 562 a.C.? ………………………….…………..…..................................……………… • Quale scomparve nel 612 a.C.? ……………………………………..…................................................……………………………… 2

I l rilievo mostra un’attività praticata dagli Assiri. Osservo e rispondo alle domande.

• Quale ambiente è rappresentato? …………………………………………………………...…………………… • Che tipo di mezzo di trasporto usavano? …………………………………………………………...…………………… • Quale risorsa del fiume sfruttavano? …………………………………………………………...……………………

Un passo avanti

ispondo alle domande. R • Perché gli Assiri si spostarono dal loro territorio per conquistare nuove terre? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… • Che cosa significa che il re aveva un potere assoluto? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 1

Autovalutazione o schema e l’immagine mi hanno aiutato a ripassare? L Ho risposto correttamente alle domande? Sì No

Sì No In parte

In parte

Storia 45


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Atlante pp. 4, 8

Quaderno p. 122

Gli Egizi Il Nilo attraversa l’Egitto da sud a nord e sfocia a delta nel Mar Mediterraneo. Il suo corso crea un’ampia e fertile valle in mezzo al deserto. Intorno al 4000 a.C. le prime comunità si stabilirono sulle sue rive attirate dalla ricchezza d’acqua e dalla vegetazione rigogliosa. Se osservi la cartina puoi notare che il territorio dell’antico Egitto era diviso in due parti che corrispondevano a due regni separati: il Basso Egitto a nord, vicino al delta del Nilo, e l’Alto Egitto a sud. Il re che governava il Basso Egitto indossava una corona rossa, mentre il re dell’Alto Egitto portava una corona bianca. Verso il 3000 a.C. il re guerriero Menes unificò i due regni dando inizio alla lunga storia della civiltà egizia. Menes unì le due corone in un unico copricapo e divenne il primo faraone della civiltà egizia.

Il fiume Nilo circondato dal deserto.

Imparo e capisco

Rilievo raffigurante l’incoronazione del faraone Menes da parte delle dee del Basso Egitto (a sinistra) e dell’Alto Egitto (a destra). Tempio di Horus, a Edfu.

dall’immagine

Il Nilo è un fiume lungo 6 583 chilometri ed è molto ricco d’acqua. Ricordi quali caratteristiche rendono il fiume un ambiente ideale per la vita dell’uomo e lo sviluppo di una civiltà? .........................................................................................................................................................................

46 Storia


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 122

I tre Regni

Dopo Menes, la storia della civiltà egizia viene divisa in tre periodi.

Antico Regno

Piramidi nel mondo Le famose piramidi egizie sono state d’esempio per altre costruzioni simili.

Inizia nel 3000 a.C. circa con l’unificazione; la capitale è Menfi, nel Basso Egitto. Fu un periodo di pace e prosperità, caratterizzato dalla costruzione delle piramidi.

Medio Regno Inizia nel 2050 a.C. La capitale viene spostata a Tebe, nell’Alto Egitto. Durante il Medio Regno gli Egizi conquistarono nuove terre, alla ricerca di metalli preziosi e risorse naturali. I faraoni fecero costruire grandi edifici e importanti opere.

A Roma è presente la Piramide Cestia, formata da lastre di marmo bianco. Fu costruita nel 12 a.C. come luogo di sepoltura per un ricco funzionario romano.

Nuovo Regno Inizia nel 1550 a.C. È il periodo caratterizzato prima dalle guerre di conquista e poi dal lento declino, cioè dalla perdita graduale del potere, e dalle successive invasioni nemiche. Nell’antico Egitto si contano più di trenta dinastie, cioè famiglie reali che governarono il Paese una dopo l’altra. È normale se si pensa che la sua storia durò più di tremila anni. Tra un Regno e l’altro vi furono periodi intermedi segnati da un minore splendore della civiltà, a causa di guerre o invasioni da parte di altri popoli. Nel 31 a.C. i Romani invasero e conquistarono definitivamente l’Egitto.

Imparo e capisco

Al Museo del Louvre di Parigi è possibile ammirare una grande piramide. Fu inaugurata nel 1989 ed è utilizzata come ingresso del museo.

dallo schema

Osserva la linea del tempo e calcola quanto durò ognuno dei tre Regni. Quale fu il più lungo? .................... Primi stanziamenti

4000 a.C.

Antico Regno

3000 a.C.

Medio Regno

Nuovo Regno

2200 a.C. 1550 a.C. 2050 a.C. 1650 a.C.

1000 a.C.

Conquista romana

Nascita di Cristo anno 0

31 a.C.

Storia 47


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi Imparo e capisco

dall’immagine

Collega le immagini delle tre stagioni del Nilo al testo.

Quaderno p. 128

Le stagioni del Nilo

Per gli Egizi il Nilo era come un dio che regolava la natura e le attività degli uomini. Il fiume forniva acqua per irrigare, pescare e navigare. Gli Egizi dividevano l’anno in tre stagioni di quattro mesi ciascuna, in base alle piene del Nilo. Akhet Stagione dell’inondazione: da luglio a novembre A causa delle forti piogge il fiume straripava e allagava l’intera valle. I contadini portavano al riparo il bestiame (buoi, pecore e asini) e aspettavano che le acque del fiume si ritirassero. Peret Stagione della semina: da novembre a marzo Quando le acque si ritiravano, a terra restava il limo, un fango che rendeva il terreno molto fertile e adatto all’agricoltura. Iniziava la stagione del lavoro nei campi. I contadini aravano e seminavano, mentre altri uomini riparavano e costruivano dighe, canali e argini per portare le acque anche nei campi più lontani dal fiume. Shemu Stagione del raccolto: da marzo a luglio Nei mesi della siccità, i contadini egizi raccoglievano quello che avevano seminato: cereali, frutta e ortaggi. Una parte del raccolto veniva immagazzinato, in attesa della nuova piena.

Tecnologia Per prelevare l’acqua del Nilo, gli Egizi usavano lo shaduf, cioè il pozzo a bilancia. Era costituito da un palo appoggiato su un’asta orizzontale. A un’estremità era legato un secchio e all’altra un blocco d’argilla che faceva da contrappeso. Grazie a questa invenzione gli uomini potevano sollevare con poco sforzo i pesanti secchi carichi di acqua, pronta per essere utilizzata nel lavoro dei campi. In Egitto lo shaduf è utilizzato ancora oggi.

48 Storia


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 128

I doni del Nilo

Il Nilo non era una risorsa preziosa solamente per l’agricoltura e per l’allevamento del bestiame. Le sue acque garantivano cibo in abbondanza perché erano ricche di pesci e lungo le sue sponde facevano il nido molti uccelli. Vicino al fiume vivevano soprattutto contadini e allevatori. Alcuni di loro si dedicavano anche alla pesca e alla caccia. Le coltivazioni più diffuse erano cereali, come orzo e grano, ortaggi e frutta, come datteri, uva e fichi. Si coltivava anche il lino, una pianta da cui si ricavavano le fibre per i tessuti. La coltivazione dell’ulivo fu introdotta in Egitto dall’Oriente solamente durante il Nuovo Regno; l’olio rimase comunque poco utilizzato nella cucina egizia. Si allevavano bovini e asini, utilizzati soprattutto per i lavori agricoli, e ovini e caprini per l’alimentazione. Le api venivano allevate per ricavarne miele e cera. Un uomo a caccia di uccelli lungo il fiume.

Il papiro Il papiro è una pianta acquatica molto diffusa sulle rive del Nilo. Gli Egizi la utilizzavano per ricavarne ceste, corde, imbarcazioni e calzature e dal midollo estraevano un succo che veniva bevuto come bevanda. Dal papiro gli Egizi ottenevano anche sottili fogli di carta sui quali scrivevano. Pianta del papiro.

Tecnologia Ecco come gli artigiani egizi ricavavano i fogli dal papiro.

Il fusto veniva tagliato a strisce sottili.

Si disponevano le strisce una accanto all’altra in due strati sovrapposti.

I fogli venivano battuti con una pietra liscia e lasciati essiccare al sole.

Storia 49


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi Imparo e capisco

dal testo

Colora le barre a fianco del testo come indicato: artigianato navigazione commercio

...

Oltre all’agricoltura e all’allevamento, gli Egizi si dedicavano ad altre attività produttive. Nelle città, gli artigiani fabbricavano oggetti che dovevano soddisfare i gusti molto raffinati dei loro clienti, come gioielli in oro e pietre preziose. Con la ceramica producevano vasi, stoviglie e statuette di uso quotidiano, dalle più semplici a quelle più decorate. Pittori, disegnatori e architetti offrivano il proprio lavoro ai faraoni e ai cittadini più ricchi, per la costruzione e la decorazione delle tombe e delle abitazioni. L’Egitto era un Paese ricco di materie prime. I commercianti scambiavano le merci via terra e via mare, anche se il Nilo era la via di comunicazione più utilizzata. Per spostarsi, inizialmente i commercianti usavano imbarcazioni molto piccole, costruite con fasci di papiro legati con cavi e corde. Successivamente gli Egizi costruirono imbarcazioni più grandi e robuste, adatte a trasportare quantità maggiori di merci, compresi i pesanti materiali da costruzione delle piramidi.

...

A Menfi c’era un grande porto sul Nilo dove arrivava una moltitudine di mercanti con i loro prodotti. Gli Egizi importavano il legno di cedro e le stoffe dalla Fenicia; l’olio, il vino e la ceramica da Creta; il rame da Cipro e i metalli preziosi dalla Nubia. Anche i prodotti di lusso erano molto ricercati, come legni pregiati, avorio e uova di struzzo dall’Africa centrale, dalla quale giungevano anche animali selvatici come scimmie, giraffe e leopardi. Esportavano invece grano, manufatti artigianali, fogli di papiro e materiali da costruzione come il marmo e il granito.

...

...

Imparo e capisco

Le attività

dall’immagine

Osserva le immagini e inserisci il numero corrispondente alla didascalia. 1 Un giovane conduce una mandria di buoi dentro il recinto. 2 Per catturare i pesci si usavano reti intrecciate con fibre vegetali. 3 Le scene di coltivazione della vite che appaiono sulle pareti delle tombe ci mostrano che erano diffuse le vigne a forma di pergolato. Per ottenere il vino, l’uva veniva pigiata con i piedi, ma la bevanda più diffusa era la birra. 4 I contadini coltivavano i fiori di loto con cui si ornavano i giardini e dai quali si estraeva un olio profumato.

50 Storia


TECNOLOGIA

Le conoscenze scientifiche

Matematica Gli Egizi furono esperti matematici. Utilizzavano la geometria per misurare i terreni delle coltivazioni e l’aritmetica per contare le merci nei magazzini e quelle scambiate. Nel papiro di Rhind del 1600 a.C. sono presenti operazioni, frazioni e formule per calcolare l’area di figure geometriche e per progettare dighe, canali e altre grandi opere come le piramidi.

Il papiro di Rhind.

Astronomia Gli Egizi, grazie agli studi di astronomia, conoscevano la posizione delle stelle e le fasi della Luna. Tramite queste informazioni realizzarono un calendario di 12 mesi, suddivisi nelle tre stagioni del ciclo del Nilo. Ogni mese era formato da 30 giorni, per un totale di 360 giorni. Medicina I medici e i chirurghi dell’antico Egitto avevano conoscenze approfondite del corpo umano e sapevano curare le malattie più comuni di quel tempo. Gli Egizi furono i primi ad accorgersi delle proprietà curative dell’albero del salice, da cui oggi si ricava l’aspirina. Utilizzavano medicine a base di erbe, radici e miele. Chimica Gli Egizi furono i primi a studiare come cambiavano alcuni materiali sia in natura, sia quando venivano mescolati in laboratorio. Osservarono, quindi, quelle che oggi chiamiamo reazioni chimiche. I numerosi prodotti per la cura del corpo, i trucchi e gli unguenti si ricavavano proprio mescolando tra loro varie sostanze.

Imparo e capisco

L’albero del salice.

dal testo

Leggi le frasi e colora come indicato: matematica astronomia medicina • • • •

Rilievo con uomo in stampella e medico che sta preparando un medicinale.

chimica

Determinare la superficie dei terreni. Preparare oli profumati per il corpo. Controllare le piene del Nilo. Preparare una cura a base di erbe naturali. Gli Egizi si truccavano soprattutto gli occhi.

Storia 51


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 124

La società egizia

In Egitto la popolazione era divisa in classi sociali sulla base delle attività svolte. Erano classi molto rigide, non era infatti possibile migliorare la propria posizione passando da una classe sociale a un’altra. Puoi immaginare la società egizia rappresentata dalla piramide che vedi qui sotto. In cima alla piramide c’era la persona più importante: il faraone. Compariva spesso al fianco della regina.

Dopo il faraone seguivano i suoi aiutanti: i sacerdoti che si occupavano delle cerimonie religiose, i nobili e i funzionari che amministravano il regno nel nome del faraone. Il funzionario più importante era il visir, che aveva il compito di riscuotere i tributi e di amministrare la giustizia. Al terzo posto della piramide c’erano gli scribi, che conoscevano la complessa scrittura egizia, registravano i movimenti delle merci nei magazzini e riproducevano testi religiosi o di studio.

I guerrieri avevano il compito di difendere il regno dalle invasioni e di seguire il re in guerra.

Gli artigiani e i mercanti godevano di un certo benessere. La maggior parte della popolazione era costituita da contadini e operai.

Gli schiavi erano in gran parte prigionieri di guerra e svolgevano i lavori più faticosi senza essere pagati. Imparo e capisco

dallo schema

Osservate la piramide sociale e, con l’aiuto dell’insegnante, rispondete a voce alle domande. Perché i gradini più bassi sono formati da molte più persone rispetto a quelli più alti? Come è distribuita la ricchezza, secondo te, tra i vari gradini della piramide? Qual è il gradino più importante in base a questa piramide sociale? Perché?

52 Storia


Atlante pp. 117-120

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno pp. 124, 127

Il faraone

Imparo e capisco

La parola faraone significa “grande casa”, che accoglie le donne e gli uomini di tutto l’Egitto. Per gli Egizi il faraone era un uomo e un dio allo stesso tempo: governava il regno d’Egitto ed era anche il grande sacerdote dei templi. Era considerato figlio del dio del sole Ra e protetto dal dio falco Horus. Tutto in Egitto apparteneva a lui: le terre, gli animali, le cose e le persone. Il faraone aveva il compito di amministrare la giustizia, organizzare i commerci, fissare i tributi, comandare l’esercito e costruire templi per onorare le divinità. Il potere del faraone era assoluto. Anche le donne potevano diventare faraone.

dall’immagine

Scrivi i numeri corretti accanto ai simboli del potere del faraone. ...

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I simboli del potere

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...

...

Il faraone, nelle statue e nei dipinti, era rappresentato sempre con i simboli del suo potere. 1 Il nemes, copricapo in tessuto blu e oro, simboleggiava la natura divina del faraone. 2 L’ureo, a forma di cobra, proteggeva il faraone dai nemici. 3 Lo scettro, il bastone ricurvo usato dai pastori per guidare le greggi, rappresentava la saggezza. 4 Il flagello, simile alla frusta usata per la battitura dei cereali. 5 La barba posticcia, una lunga barba finta indossata durante le cerimonie.

La regina Hatshepsut (1507 a.C. - 1458 a.C.) regnò per oltre vent’anni. La sua mummia è stata ritrovata nella Valle delle Regine.

Tutankhamon (1341 a.C. circa - 1323 a.C.) è il più celebre tra i faraoni. Aveva solo 8 anni quando salì al trono e 18 quando morì. Nella sua tomba fu scoperto un grande tesoro.

Ramses II (1303 a.C. 1213 a.C.) regnò per sessantasette anni; fermò l’avanzata degli Ittiti. Sotto il suo regno furono realizzati grandiosi edifici.

La regina Cleopatra VII (69 a.C. - 30 a.C.) fu l’ultimo faraone d’Egitto. Durante il suo regno iniziò la dominazione romana dell’Egitto.

Storia 53


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi Imparo e capisco

dall’immagine

Osserva e inserisci le parole corrette: tempio, dipinte, papiro, cerimonie, case, lino, obelischi, scale, arredamento, colonne, gioielli.

Quaderno p. 126

Vivere a Tebe

Tebe fu la ricca capitale del regno d’Egitto durante il Medio e il Nuovo Regno. Sorgeva in una grande pianura nei pressi del Nilo. Nella zona del porto arrivavano le grandi navi dei mercanti cariche di merci. Era una città molto vivace, dove si concentravano le botteghe degli artigiani e i magazzini dei commercianti. C’erano anche i grandi palazzi dei nobili, i templi dedicati alle divinità e alcuni imponenti monumenti chiamati obelischi. Le case del popolo erano semplici edifici di mattoni colorati di bianco. Il tempio principale era dedicato al dio del sole Ra ed era composto da grandi sale e cortili, con .................................. dipinte e statue. C’era infine una cella in cui veniva conservata la statua del dio.

Davanti al tempio si innalzavano gli ..................................., monumenti di granito a forma di guglia.

Alle ................................ sacre partecipavano solo il faraone e i sacerdoti.

Al ........................ si accedeva con un viale fiancheggiato da sfingi.

54 Storia


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi I palazzi dei nobili avevano le pareti ...................................... L’.............................................. di base era composto da tavolini, sedie, sgabelli ed era completato da tende e cuscini. Vicino ai letti si tenevano cassapanche di legno per riporre vestiti e biancheria.

Le .................................... del popolo erano costruite con mattoni di argilla, intonacate di bianco e con il tetto a terrazza, a cui si accedeva tramite ................................... esterne.

Le persone comuni vestivano semplici gonnellini di .................................... grezzo e sandali di papiro intrecciato. I ricchi indossavano abiti di lino molto più elaborati e ornati con ............................... Gli uomini indossavano gonnellini o tuniche corte con un mantello. Le donne portavano una lunga tunica aderente, liscia o a pieghe. I sandali, in .............................. o pelle, erano decorati con oro e pietre preziose.

I templi Le immense ricchezze che arrivavano a Tebe e la presenza di molti schiavi favorirono senza dubbio l’ampliamento della città. Dalla ventiduesima dinastia, quando i faraoni si stabilirono definitivamente più a nord, verso il delta del Nilo, la città iniziò la sua lenta decadenza. Furono, però, ancora a lungo conservati e utilizzati i templi e ne furono costruiti di nuovi. Tebe diventò così una città dedicata al culto religioso. Storia 55


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi Imparo e capisco

dall’immagine

Scrivi il nome di ciascuna divinità.

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

Imparo e capisco

dal testo

Sottolinea le parti di testo che ti hanno permesso di capire che gli Egizi erano politeisti.

56 Storia

La religione e gli animali sacri

Gli Egizi erano molto religiosi. Pensavano che ogni aspetto della vita e della morte dipendesse dalla volontà degli dei. Essi credevano in divinità zoomorfe, che avevano cioè l’aspetto di animali. Gli Egizi infatti consideravano sacri: • l’ibis, un uccello dal becco nero e aguzzo, che divorava i serpenti nascosti nel limo del fiume; • il gatto, che teneva lontani i topi dai granai; • il bue, simbolo di fertilità e ricchezza; • il coccodrillo, che preannunciava la piena del fiume.

Le divinità egizie Con il passare del tempo le divinità iniziarono a essere rappresentate sia con aspetto umano, sia in forma mista, con il corpo umano e la testa di animale. Ra, dio del sole, era il padre di tutti gli dei e di tutti i faraoni. Veniva rappresentato con la testa di falco e il sole sul copricapo. Osiride, dio del regno dei morti e dell’agricoltura, aveva l’aspetto di un uomo, ma con la pelle verdastra. Iside, dea dell’amore e sposa di Osiride, indossava una corona che racchiudeva il sole. Horus, il dio con la testa di falco, figlio di Iside e di Osiride, era il signore del cielo e guardiano del faraone. Anubi, il dio con la testa di sciacallo (animale simile a un lupo), era il protettore dei morti. Thot, il dio con la testa di ibis, proteggeva gli scribi.


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 124

La vita oltre la vita

Gli Egizi credevano che dopo la morte la vita continuasse nel regno dei morti di Osiride. Per questo motivo era necessario mantenere intatto il corpo del defunto. I medici egizi misero a punto una tecnica di conservazione, detta imbalsamazione, che consisteva nel trasformare il corpo del defunto in una mummia. Questo trattamento era riservato solamente ai faraoni e ai nobili, poiché molto costoso. La procedura durava settanta giorni, trascorsi i quali avveniva la sepoltura. 1 Gli imbalsamatori estraevano gli organi interni, li avvolgevano in teli di lino e li riponevano nei vasi canopi. Restava nel corpo solo il cuore, considerato la sede dell’anima. 2 Il corpo veniva immerso per quaranta giorni in un sale chiamato natron e successivamente lavato e cosparso di oli profumati. La salma poi veniva avvolta in bende di lino: diventava una mummia. 3 La mummia era deposta in una bara di legno, chiamata sarcofago; sul viso veniva adagiata una maschera funebre.

Vasi canopi.

1

2

La pesatura del cuore Secondo il mito, per arrivare nell’aldilà, il defunto doveva superare la prova della pesatura del cuore al cospetto di Osiride. Il defunto era accompagnato dal dio sciacallo Anubi presso una bilancia: lì veniva pesato il suo cuore. Se era più leggero della piuma appoggiata sull’altro piatto, voleva dire che il defunto non aveva colpe e poteva entrare nel regno dei morti. Horus, il dio con la testa di falco, portava il defunto davanti al trono di Osiride che lo accoglieva.

Imparo e capisco

3

dall’immagine

Il papiro rappresenta la pesatura del cuore. Riconosci e cerchia nell’immagine Anubi, Horus e Osiride.

Storia 57


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Atlante pp. 12-13

Quaderno p. 123

Le piramidi

Le piramidi erano le immense tombe che i faraoni facevano costruire pensando alla loro vita dopo la morte. Per costruire una piramide occorrevano dai dieci ai venti anni: vi lavoravano schiavi, operai e contadini non occupati nei campi. I blocchi di pietra arrivavano sul luogo della costruzione, cioè il cantiere, a bordo di robuste imbarcazioni lungo il Nilo. I blocchi erano molto pesanti e venivano trascinati per mezzo di slitte. A mano a mano che la piramide saliva in altezza, si realizzavano delle rampe che crescevano insieme all’edificio e che venivano distrutte al termine della costruzione.

Il sito archeologico di Giza si trova a pochi chilometri dal Cairo, la capitale attuale dell’Egitto. Qui si trovano le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino e la Sfinge. ...

...

...

Imparo e capisco

dall’immagine

Osserva il disegno e scrivi nei cartellini: A blocchi di pietra - B slitta - C corde -

D

rampa -

E

cantiere -

F

operai -

G

capocantiere

Ricostruisci la storia dell’evoluzione delle piramidi. Associa le didascalie alle foto corrispondenti. 1 Solo dal 2500 a.C. circa furono costruite le piramidi a facce lisce. La prima fu la piramide rossa di Snefru. 2 Le prime tombe dei faraoni furono scavate sottoterra e ricoperte con cumuli di pietra e sabbia. La struttura, detta mastaba, era costituita da una specie di grosso gradino. 3 Verso il 2630 a.C. l’architetto del faraone Djoser ebbe l’idea di impilare, una sull’altra, sei mastabe sempre più piccole, ottenendo la prima piramide a gradoni.

58 Storia


Atlante pp. 117-120

Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 123

La Valle dei Re e delle Regine

All’interno della piramide, oltre al sarcofago del faraone, venivano deposti anche oro e oggetti preziosi appartenuti al defunto. A partire dal 1500 a.C., per evitare che questi oggetti venissero rubati dai ladri, la costruzione delle piramidi venne abbandonata. I faraoni decisero di scavare le tombe nella roccia delle montagne vicino a Tebe, in un luogo più nascosto e difficile da trovare. Questa regione è conosciuta come Valle dei Re: qui è stata ritrovata intatta la tomba del faraone Tutankhamon. Nella Valle delle Regine, poco lontano, venivano sepolte le mogli dei faraoni.

Finora gli archeologi hanno scoperto 65 tombe all’interno della Valle dei Re. Le tombe erano composte da più stanze, interamente affrescate.

...

... ... ...

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...

Storia 59


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 125

La scrittura

In Egitto la scrittura comparve attorno al 3200 a.C. e si modificò nel tempo. Per scrivere gli Egizi impararono a sfruttare i fogli che ricavavano dal papiro. La scrittura egizia era composta da migliaia di geroglifici, parola che significa “segni sacri incisi” perché venivano ritenuti un dono degli dei. Potevano essere pittogrammi, se indicavano una cosa, una persona o un animale con precisione, o ideogrammi, se si riferivano a idee o azioni. Era una scrittura complicata e occorrevano anni di studio per imparare a leggerla e a scriverla. Con il tempo gli Egizi inventarono due forme di scrittura più semplici: quella ieratica, usata dai sacerdoti per i testi sacri, e quella demotica per gli usi quotidiani. I geroglifici vennero via via sostituiti da segni più facili e veloci da tracciare.

Scrittura geroglifica.

Scrittura demotica.

La Stele di Rosetta Dopo la scomparsa della civiltà egizia, la scrittura geroglifica rimase per lungo tempo un mistero da decifrare. Nel 1799, nella città egizia di Rosetta, fu ritrovata una lastra di pietra nera, detta stele, che permise di decifrare la scrittura degli antichi Egizi. Sulla pietra è inciso un messaggio in onore del faraone in tre lingue diverse: geroglifico, demotico e greco. Partendo dal greco, gli studiosi riuscirono a decifrare le altre due scritture.

La Stele di Rosetta è conservata al British Museum di Londra.

Imparo e capisco

dal testo

Sottolinea nel primo paragrafo le frasi che spiegano i vari tipi di scrittura degli Egizi.

60 Storia

Grazie alla Stele di Rosetta si capì che alcuni segni geroglifici avevano valore di lettera o di sillaba. Scopri il tuo nome in geroglifico: osserva l’immagine e riporta sui puntini i segni corrispondenti alle lettere del tuo nome. ..................................................................................................


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 125

Lo scriba

Gli scribi, grazie alla conoscenza della scrittura, occupavano un ruolo molto importante all’interno della società egizia. Ogni attività all’interno del regno veniva registrata: dalla quantità di grano seminato e raccolto, alle merci che entravano e uscivano dai magazzini; dal numero di animali nelle stalle, a quelli che venivano sacrificati durante le cerimonie. Non era facile diventare scriba, per questo il mestiere si tramandava di padre in figlio. I bambini maschi delle famiglie più ricche studiavano dai quattro ai dodici anni nelle scuole, chiamate “case della vita”. Passavano ore e ore a imparare testi a memoria e a esercitarsi nella difficile arte della scrittura, sotto la guida di maestri molto severi. Scrivevano su fogli di papiro utilizzando bastoncini appuntiti. Dal carbone ottenevano l’inchiostro nero e dalla terra argillosa il colore rosso.

Imparo e capisco

Un giovane scriba al lavoro (Lo scriba rosso, Museo del Louvre a Parigi).

dall’esperienza

Una delle difficoltà della scrittura geroglifica è capire da dove iniziare a leggere. Per scoprire la direzione corretta bisogna osservare i volti umani o le teste degli animali: guardano sempre verso il punto da cui si deve iniziare a leggere. Il nome del faraone Tutankhamon è stato scritto in due modi. Traccia una freccia per indicare la direzione di lettura di ciascuno.

Storia 61


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 125

La donna e la famiglia

I bambini fino a dieci anni avevano la testa rasata, eccetto una treccia sul lato destro della testa.

Nell’antico Egitto, quando un uomo e una donna volevano unire le loro vite, prima dovevano comunicarlo alle loro famiglie: se tutti erano d’accordo, veniva scritto e firmato un contratto da entrambi i giovani e da quel momento erano marito e moglie. Oltre a occuparsi della casa e affiancare il marito nelle attività lavorative, la donna si occupava dell’educazione dei figli. I bambini che appartenevano alle classi alla base della piramide sociale iniziavano a lavorare molto presto, mentre le bambine si dedicavano ai lavori di casa. Maschi e femmine delle classi sociali più elevate erano istruiti da un maestro privato o frequentavano le scuole dei templi.

Il ruolo della donna nella società

Statuette familiari.

Nella società egizia le donne avevano gli stessi diritti degli uomini e ricoprivano un ruolo importante in ogni classe sociale. Alcune donne si occupavano della produzione di prodotti per la cura del corpo, altre lavoravano nei tribunali o si dedicavano alla religione come sacerdotesse, musiciste o danzatrici. Nella lunga storia della civiltà egizia alcune donne furono anche medico, scriba e visir. Solo due donne ebbero quest’ultima importante carica: Nebet, suocera del faraone Pepi I nel 2260 a.C., e Cleopatra I, moglie di Tolomeo V, nel 187 a.C.

La cura del corpo Dalle pitture ritrovate all’interno delle piramidi sappiamo che gli Egizi tenevano molto alla cura e alla pulizia del loro corpo. Si lavavano con un miscuglio di ceneri e argilla, si ungevano la pelle con creme per ammorbidirla e usavano profumi vegetali. Oltre alle donne, anche gli uomini e i bambini si truccavano il contorno degli occhi con il khol, un unguento a base di malachite (un minerale di colore verde brillante) e grasso animale. Le donne usavano anche rossetti, ottenuti mescolando polveri naturali e grassi vegetali. Inoltre, per ottenere un colore più intenso, si tingevano i capelli con l’henné, una sostanza preparata con le foglie secche di un arbusto, utilizzata ancora oggi.

Scena familiare egizia.

62 Storia


Le civiltà dei fiumi > Gli Egizi

Quaderno p. 125

I giochi dei bambini

Nell’antico Egitto i bambini si divertivano con alcuni passatempi simili a quelli di oggi. Gli archeologi hanno ritrovato su molti dipinti scene di giochi all’aperto sulle rive del Nilo o nei cortili delle abitazioni. I bambini avevano giocattoli come bambole di legno e di pezza, trottole, biglie, pupazzi snodati, palle di paglia ricoperte di cuoio e piccoli archi con le frecce. I giovani si divertivano con il tiro alla fune e il salto della corda. Gli Egizi amavano molto anche i giochi da tavolo, come il “Gioco del serpente”, detto mehen. Lo scopo del gioco era arrivare con la propria pedina a forma di leone al centro, sulla testa del serpente. Il gioco più diffuso era il senet, composto da una piastra rettangolare divisa in tre file di dieci caselle. Ciascuno dei due giocatori aveva a disposizione sette pedine. A turno si tiravano ossicini simili a dadi o si lanciavano bastoncini con i lati di diverso colore. Lo scopo del gioco era bloccare l’avversario o farlo retrocedere, in modo da portare in salvo le proprie pedine. Imparo e capisco

Bambini che giocano con le biglie.

La regina Nefertari gioca a senet.

dall’immagine

Osserva le immagini e inserisci il numero corrispondente alla didascalia. 4 Bastone con testa di sciacallo. 1 Bambola di legno con i capelli in chicchi d’argilla. 5 Palline da giocoliere. 2 Trottola di Tutankhamon. 6 Gioco del serpente arrotolato. 3 Gatto di legno con la mandibola snodata.

...

...

... ...

...

...

Storia 63


CITTADINANZA

Atlante pp. 117-120

Musei egizi nel mondo

Interno della sala principale del Museo del Cairo.

Statua colossale in granito del faraone Ramses II, British Museum.

Imparo e capisco

dall’esperienza

La storia dell’antico Egitto ci ha lasciato migliaia di testimonianze che sono state raccolte nei musei archeologici di tutto il mondo. Il più grande è il Museo del Cairo, in Egitto, dove sono conservati oltre 150 000 reperti. I pezzi di maggior pregio appartengono al grandioso tesoro ritrovato nella tomba di Tutankhamon. Il Museo Egizio di Torino è il più antico tra i musei dedicati all’arte egizia. Recentemente è stato premiato come uno dei cinquanta musei più importanti del mondo e ampliato con nuove sale e reperti di recente ritrovamento. Con il museo di Torino collaborano alcuni importanti archeologi che lavorano direttamente negli scavi aperti sul territorio dell’Egitto. Al British Museum di Londra è presente una ricca sezione dedicata all’arte egizia. Della collezione inglese fa parte anche la Stele di Rosetta. All’interno del Museo del Louvre di Parigi sono conservate celebri testimonianze della civiltà egizia, come lo Scriba rosso. Il primo museo della storia fu costruito ad Alessandria d’Egitto nel III secolo a.C. Era un edificio dedicato alle Muse, divinità protettrici delle arti e delle scienze, dove si incontravano i maggiori intellettuali dell’epoca. I musei moderni non sono più dei luoghi di studio e di incontro riservati a studiosi e specialisti: in molte città italiane sono sorti musei completamente dedicati alle visite dei bambini, dove è possibile giocare e sperimentare.

Nel luogo in cui vivi ci sono dei musei? ........................................ Fai una ricerca su internet e scopri: • come raggiungere il museo; •q uanto costa il biglietto d’ingresso; • se organizzano visite guidate per le scuole; • se vi sono reperti di particolare valore; • se si tratta di un museo nazionale. Trascrivi sul quaderno tutte le informazioni che hai rintracciato, poi proponi alla classe di visitarlo. La “Sala delle statue” all’interno del Museo Egizio di Torino.

64 Storia


APP rendimento globale

Io, archeologo! Immagino di essere l’archeologo che ha scoperto la tomba di Tutankhamon. La Valle dei Re è stata ed è tuttora uno dei luoghi di maggiori ricerche archeologiche sulla civiltà egizia. Nel 1922 l’archeologo Howard Carter fece una delle più grandi scoperte della storia, portando alla luce la tomba del faraone Tutankhamon. Fu probabilmente uno dei giorni più belli della sua vita. La tomba conteneva migliaia di oggetti, oro e pietre preziose, ed è la sola a non essere stata saccheggiata dai ladri nel corso del tempo. 1

Carter apre il sarcofago del faraone.

Osservo la ricostruzione della tomba del faraone. 4

Camera funeraria

3

Annesso

5

2

Anticamera

1

Tesoro

La testa in legno di Tutankhamon da bambino e la maschera funebre furono trovate nella sua tomba.

Corridoio

S eguendo il percorso tracciato nell’immagine, racconto che cosa vedo e le emozioni che provo mentre scopro questo tesoro favoloso. …………………………………………………………...………............………………….............……….........................…...................….......………… …………………………………………………………...………............………………….............……….........................…...................….......………… …………………………………………………………...………............………………….............……….........................…...................….......………… …………………………………………………………...………............………………….............……….........................…...................….......………… …………………………………………………………...………............………………….............……….........................…...................….......………… …………………………………………………………...………............………………….............……….........................…...................….......………… 2

Autovalutazione Sono riuscito a mettermi nei panni di un vero archeologo?

No

In parte

Storia 65


APP rendimento globale

Utilizzo la mappa

1

oloro la linea del tempo dai primi stanziamenti fino alla fine della civiltà egizia, poi C scrivo le parole corrette nei riquadri: tecnologia - società - attività - quando - religione - dove

4000 a.C.

3000 a.C.

2000 a.C.

1000 a.C. Nascita di Cristo anno 0

.....................................

Gli Egizi .....................................

.....................................

.....................................

agricoltura: organizzata in tre stagioni

in cima alla piramide sociale c’è il faraone

allevamento: buoi, pecore, asini

seguono poi: - sacerdoti, nobili, funzionari, visir - scribi - guerrieri - artigiani, mercanti, contadini - schiavi

geometria, aritmetica e astronomia, con cui elaborano un calendario di 12 mesi e 30 giorni

altre attività: navigatori, pescatori, artigiani e commercianti

66 Storia

piramidi: le tombe dei faraoni

imbalsamazione dei morti, scrittura geroglifica e fogli ricavati dal papiro

.....................................

.....................................

politeista: credono in molti dei

divinità principali: Ra, Osiride, Iside, Horus, Anubi, Thot


APP rendimento globale

Un passo avanti

1

Con l’aiuto della mappa completo le sintesi. Quando

Dove

Intorno al ..................................... a.C. si sviluppa, lungo il corso del fiume Nilo, la civiltà degli ...................................... Attività

L’attività principale degli Egizi è l’..................................... perché la terra lungo il fiume Nilo è molto fertile. Gli Egizi sono anche ....................................., pescatori, navigatori e commercianti. Società

In cima alla piramide sociale c’è il ....................................., considerato come un dio sulla Terra. Seguono, in ordine, i sacerdoti, i ....................................., i funzionari, i visir, gli ....................................., i guerrieri, gli artigiani, i mercanti, i contadini e, infine, gli ...................................... Tecnologia

Gli Egizi sono grandi studiosi di ..................................... e geometria. Attraverso l’astronomia imparano a misurare il tempo e ideano un calendario di ..................................... mesi e ..................................... giorni. Costruiscono le ...................................., cioè le tombe dei ...................................., e inventano la mummificazione per conservare il corpo dei morti. La scrittura egizia è composta da ...................................... Per scrivere utilizzano fogli ricavati dal ...................................... Religione

Gli Egizi sono .....................................: credono in divinità antropomorfe, cioè che hanno l’aspetto di ....................................., e zoomorfe, cioè che hanno l’aspetto di animali. Le più importanti sono Ra, ....................................., Iside, Horus, Anubi e Thot. Indico con una X il completamento corretto. • Il faraone possiede • Nella società egizia un potere assoluto. i sacerdoti sono importanti come gli scribi. solo il potere religioso. il visir è il funzionario principale del faraone. solo il potere militare. i contadini sono al livello più basso. 2

Autovalutazione S ono riuscito a completare la mappa e la sintesi? Sì No Ho completato correttamente le frasi? Sì No In parte

In parte

Storia 67


Le civiltà dei fiumi > Gli Indi

Atlante pp. 5, 9

Quaderno p. 129

Gli Indi

Imparo e capisco

dal testo

Leggi il testo e cancella l’opzione sbagliata. Le inondazioni periodiche dell’Indo rendevano i terreni aridi / fertili. Nella valle dell’Indo si è sviluppata una civiltà basata sull’agricoltura / sulla pesca. Per controllare e sfruttare le acque del fiume vennero realizzate molte opere idrauliche come dighe e bacini / torri e arieti.

Le sorgenti del fiume Indo si trovano sulle montagne più alte del mondo, la catena dell’Himalaya. Le acque dell’Indo attraversano una grande pianura, resa fertile dalle periodiche inondazioni del fiume. A partire dal 3000 a.C. in questa regione si sviluppò un’importante civiltà agricola, quella degli Indi, che in un secondo tempo arrivò a stabilirsi fino alla pianura dell’altro grande fiume: il Gange. Gli Indi avevano caratteristiche simili a quelle dei popoli della Mesopotamia e dell’antico Egitto. Gli uomini e le donne che vivevano nella valle dell’Indo impararono a controllare e a sfruttare le acque del fiume costruendo opere idrauliche. Le dighe e i bacini servivano per raccogliere le acque da utilizzare nei villaggi e nelle città e i canali per irrigare i campi. La civiltà della valle dell’Indo raggiunse il massimo splendore nel 2000 a.C. e scomparve nel 1500 a.C. Gli storici ipotizzano che la scomparsa della civiltà possa essere attribuita a un cambiamento climatico che rese le terre meno fertili, o all’invasione degli Arii, un popolo di pastori nomadi provenienti dal centro dell’Asia.

Il fiume Indo.

Imparo e capisco

dallo schema

Osserva la linea del tempo e scrivi le date corrette.

68 Storia

Primi stanziamenti

Massimo splendore

....................

....................

Fine della civiltà

....................

Nascita di Cristo anno 0


Le civiltà dei fiumi > Gli Indi

Quaderno pp. 129-130

Vivere nella valle dell’Indo

Le principali attività degli Indi erano l’agricoltura e l’allevamento. I contadini coltivavano grano, riso, orzo, legumi e piante di cotone. Scoprirono che dai fiocchi della pianta del cotone potevano ottenere fili con cui realizzare stoffe. Nel lavoro dei campi venivano usati buoi, asini, mucche e bufali. Gli artigiani utilizzavano l’argilla dei fiumi per realizzare oggetti in ceramica e mattoni cotti nelle fornaci. I commercianti scambiavano i prodotti agricoli che avevano in abbondanza con metalli e pietre preziose. Le merci scambiate venivano contrassegnate da tavolette marchiate con sigilli sui quali erano incisi delle figure e dei segni. Questa forma di scrittura non è ancora stata decifrata. I commercianti si spostavano via terra su carri trainati dai buoi, e via fiume su barche a vela con il fondo piatto.

Le tavolette di argilla permettevano di sapere da dove provenivano e di chi erano le merci che accompagnavano.

La religione Della religione che praticavano non si sa quasi nulla perché nelle città non sono stati individuati luoghi di culto come templi o cappelle. Le immagini incise sui sigilli e alcune statuette in terracotta fanno pensare a una religione politeista. Il culto era probabilmente amministrato da un sacerdote 1 ; la divinità più importante era la dea madre 2 , simbolo di fertilità. Certamente credevano in una vita dopo la morte, infatti le sepolture avvenivano in casse di legno e nella tomba del defunto venivano posti vasi di ceramica 3 contenenti cibo.

Imparo e capisco

...

... ...

dall’immagine

Osserva le fonti e inserisci il numero corretto. Alcuni sigilli degli Indi sono stati ritrovati in Mesopotamia. Riesci a immaginare in che modo sono arrivati fin là? Osserva la cartina e traccia il “viaggio di un sigillo” dalla valle dell’Indo alle rive dell’Eufrate.

Storia 69


Le civiltà dei fiumi > Gli Indi Parole nuove Conosci la parola cisterna? Cerca sul vocabolario il suo significato. ..................................................... ..................................................... ..................................................... Scrivi la differenza tra pozzo e cisterna: ...................................... ..................................................... .....................................................

Durante gli scavi non sono stati ritrovati i resti di grandi palazzi, quindi le città probabilmente non erano comandate da un re, ma da un sommo sacerdote.

Quaderno p. 129

Le città

Circa cento anni fa, un gruppo di archeologi inglesi scoprì i resti delle città di Harappa e Mohenjo-Daro. I reperti ci raccontano di una civiltà pacifica e ben organizzata. Gli archeologi, infatti, non hanno trovato armi che facciano pensare alla presenza di un esercito. Le città erano molto grandi ed erano costruite su due livelli: • la parte alta, circondata da mura, comprendeva gli edifici più importanti e alcune piscine, utilizzate forse per riti religiosi; • la parte bassa, fuori dalle mura, era suddivisa in quartieri da un reticolo di strade larghe e dritte lungo le quali sorgevano le abitazioni, le botteghe e i magazzini utilizzati come granai per conservare i cereali del raccolto. Ogni casa aveva un cortile e una cisterna per l’acqua. Una rete di fognature e di tubature di scolo portava via le acque sporche dalla città. mura difensive

parte alta

parte bassa canale di scolo delle fognature

Imparo e capisco

dal testo

Avete letto che la civiltà della valle dell’Indo era pacifica. Con l’aiuto dell’insegnante provate a stilare una lista di condizioni favorevoli alla pace e una lista di cause di guerra. Le rovine di Mohenjo-Daro.

70 Storia


APP rendimento globale

Utilizzo l’immagine

1

sservo il disegno e immagino di essere a passeggio per i campi della valle dell’Indo. O Che cosa vedo intorno a me? Chi incontro? Scrivo sui puntini.

……....................………....................……..……....................……..……....................……..……....................……..……....................……..…... ……....................………....................……..……....................……..……....................……..……....................……..……....................……..…... ……....................………....................……..……....................……..……....................……..……....................……..……....................……..…...

Un passo avanti

1

Completo il testo con le parole: scavi - città - civiltà - mattoni - botteghe - livelli - tubature - cinta muraria

La ……....................…….. della valle dell’Indo è conosciuta da poco più di un secolo. Gli …….............................…….. archeologici portarono alla luce i resti delle due …….............................…….. principali: Mohenjo-Daro e Harappa. Le città erano organizzate su due ……...............................…….. Nella parte bassa c’erano le case del popolo e le ……....................…….. degli artigiani. Nella parte alta, protetta da una ……....................……., si trovavano gli edifici più importanti. Le città avevano una rete idrica che portava l’acqua direttamente nelle case e un sistema di fognature con ……....................…….. in ceramica che portavano le acque sporche fuori dalla città. Gli edifici delle città erano costruiti con ……....................…….. realizzati con l’argilla del fiume e cotti nei forni. Questo procedimento rendeva i mattoni molto più duri e resistenti ed è la ragione per cui i resti di queste città sono giunti fino a noi. Autovalutazione Sono riuscito a descrivere l’immagine sopra? Sono riuscito a inserire tutte le parole? Sì

Sì No

No In parte In parte

Storia 71


Le civiltà dei fiumi > I Cinesi

Atlante pp. 5, 9

Quaderno p. 131

I Cinesi Intorno al 3000 a.C. piccole comunità di agricoltori si riunirono in villaggi nel vasto territorio tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro, dando origine all’antica civiltà cinese. Verso il 1800 a.C. si formarono i primi grandi regni governati da re appartenenti a diverse famiglie reali, cioè a diverse dinastie. Nel 221 a.C. il territorio cinese venne unificato in un unico Impero dal sovrano Shi Huang Ti della dinastia Ch’in. Da questa dinastia probabilmente deriva il nome Cina. L’Impero cinese terminò quasi duemila anni dopo, nel 1912, quando la Cina divenne una Repubblica. Imparo e capisco

dal testo

Studiando le civiltà dei fiumi hai incontrato queste tre forme di governo. Scrivi la lettera corretta: a. Regno; b. Impero; c. Repubblica. ... Stato in cui è il popolo a decidere. tato che comprende territori e ... S popoli diversi.

Il Fiume Giallo.

erritorio dove vive un solo popolo ... T sotto la guida di un re. Spiega con parole tue il significato della parola dinastia. ............................................................. .............................................................

Imparo e capisco

Il Fiume Azzurro.

dallo schema

Quanto è durato l’Impero cinese? Colora la parte di linea del tempo dall’inizio alla fine dell’Impero. Nascono i primi villaggi

Primi regni cinesi

3000 a.C.

1800 a.C.

72 Storia

Inizio Nascita di Cristo dell’Impero anno 0

221 a.C.

Fine dell’Impero cinese

Oggi

1912 d.C.


Quaderno p. 132

Le civiltà dei fiumi > I Cinesi

Le attività

L’attività più sviluppata nell’antica Cina era l’agricoltura. Le terre lungo le rive del Fiume Giallo erano molto fertili grazie al loess, un fango giallastro che si depositava sul terreno dopo le inondazioni. I contadini realizzarono canali per portare le acque nei campi più lontani dal fiume e costruirono terrazzamenti per poter sfruttare e coltivare anche i pendii delle montagne. Le coltivazioni più diffuse erano frumento, miglio e soprattutto riso. I contadini cinesi allevavano bovini, suini e cavalli e, per primi nella storia, i bachi da seta. Gli artigiani producevano manufatti di ceramica, canna di bambù, bronzo e giada, una pietra preziosa color verde-giallastro. Per lucidare e rendere impermeabili gli oggetti utilizzavano la ceralacca, una sostanza vegetale rossa. I mercanti trasportavano le merci per tutto l’Impero.

La Via della Seta I Cinesi impararono a filare il bozzolo del baco in modo da ottenere un tessuto lucido e pregiato: la seta. Il procedimento per tessere la seta, inventato dai Cinesi nel 2000 a.C., è utilizzato ancora oggi. I mercanti facevano viaggi lunghissimi fino al Mar Mediterraneo per vendere le preziose stoffe. La cosiddetta Via della Seta, lunga più di 5 000 chilometri, metteva in comunicazione due mondi che per lungo tempo rimasero separati: il lontano Oriente e l’Occidente.

Ancora oggi in Cina viene utilizzata la tecnica del terrazzamento per la coltivazione del riso.

Imparo e capisco

dal testo

In quale altra civiltà è stato dato un nome al fango fertile del fiume? Come si chiamava? Perché era importante? Discutetene in classe.

Pendaglio di giada che raffigura un drago.

L’itinerario terrestre della Via della Seta.

Tessuto in seta e baco da seta (in alto).

Storia 73


Le civiltà dei fiumi > I Cinesi

Atlante pp. 14-15, 105

Quaderno p. 132

L’organizzazione sociale

Per i commerci i mercanti cinesi usavano monete di metallo bucate al centro.

La società cinese era molto rigida nella sua organizzazione. A capo della società c’era l’imperatore, venerato come un dio, che si occupava di emanare le leggi. L’imperatore viveva in un palazzo fortificato con sacerdoti e nobili. Per governare l’immenso territorio del suo Impero si serviva di speciali funzionari, detti mandarini. Funzionari, scribi e messaggeri avevano il compito di controllare il loro operato e comunicare gli ordini dell’imperatore. La maggior parte della popolazione era formata da contadini.

La Grande Muraglia Nel 215 a.C., per difendere i confini dell’Impero minacciati dal popolo dei Mongoli, l’imperatore Shi Huang Ti fece edificare una fortificazione lunga oltre 6 000 chilometri, conosciuta come la Grande Muraglia. Ci lavorarono centinaia di migliaia di contadini per oltre dieci anni. Le mura erano costituite da una lunga e larga strada interrotta da tantissime torri di avvistamento, dalle quali si effettuavano le segnalazioni di pericolo: di giorno con il fumo, di notte con il fuoco.

L’imperatore Shi Huang Ti si fece seppellire insieme a un esercito di terracotta composto da 7 000 soldati a grandezza naturale, armati di lance, archi, balestre, carri e cavalli.

Imparo e capisco

dal testo

Indica il completamento corretto con una X. La Grande Muraglia fu edificata per difendere i confini. attirare i visitatori. collegare le città dell’Impero.

74 Storia


Le civiltà dei fiumi > I Cinesi

Quaderno p. 132

Vivere in Cina

Nell’antica Cina la famiglia era molto importante e numerosa. Genitori, figli, zii e nonni vivevano tutti insieme nella stessa casa: i nonni si prendevano cura dei bambini, mentre i genitori e gli zii lavoravano nei campi. Quando i nonni diventavano molto anziani o si ammalavano venivano accuditi con rispetto da tutti. Le giovani donne dovevano obbedire ai mariti per tutta la vita, ma una volta nonne acquisivano un ruolo molto importante all’interno della famiglia. I Cinesi vivevano in casette di legno con il tetto ricoperto di tegole colorate, dotate di un cortile interno. Le case dei ricchi erano più grandi, decorate con colori vivaci e provviste di un giardino esterno.

La religione I Cinesi erano politeisti e veneravano gli spiriti dei loro antenati e alcune divinità della natura. I Cinesi vissero in pace per lunghi periodi della loro storia grazie agli insegnamenti di un grande pensatore, Confucio. Tra il VI e il V secolo a.C. egli tentò di spiegare a tutti gli uomini e a tutte le donne come vivere serenamente all’interno della società, grazie a valori come la lealtà, la sincerità e la disponibilità. Dopo la sua morte, Confucio fu considerato come un dio e le sue idee resero i Cinesi un popolo rispettoso del dovere, delle regole e delle tradizioni della famiglia.

In Cina alcuni edifici hanno mantenuto lo stile delle antiche abitazioni cinesi.

Cittadinanza Alcuni modi di vivere e di pensare dell’antica Cina possono aiutarci a vivere con maggiore pace e armonia e ad avere rispetto per le persone che ci circondano.

Imparo e capisco

dall’esperienza

A coppie sottolineate con due colori diversi le frasi che spiegano perché è importante rispettare le persone più grandi e come ci si deve comportare per vivere meglio in società. Poi insieme all’insegnante discutete in classe seguendo le domande-guida. Voi come vi comportate? Fate attenzione alle persone più anziane? Siete rispettosi degli altri? Statua di Confucio a Pechino.

Storia 75


TECNOLOGIA

Quaderno p. 132

Grandi inventori

I Cinesi furono degli inventori geniali e molte delle loro invenzioni e delle loro scoperte sono utilizzate ancora oggi.

La scrittura

Gli ideogrammi cinesi attualmente sono oltre 50 000. Si scrivono in colonna dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra.

L’Impero cinese era talmente grande che nei villaggi sparsi per tutto il territorio si parlavano lingue molto diverse tra loro. Per superare questa difficoltà, i Cinesi utilizzarono un sistema di scrittura uguale per tutti. I primi esempi di scrittura furono i pittogrammi, cioè disegni che rappresentavano l’oggetto stesso. Questi semplici disegni lasciarono il posto agli ideogrammi, un tipo di scrittura utilizzata ancora oggi, la più antica giunta fino a noi. Le prime forme di scrittura risalgono al 1500 a.C. e sono state ritrovate su gusci di tartaruga e su ossa di animali.

La carta e l’inchiostro La tecnica di fabbricazione della carta fu descritta per la prima volta nel 105 d.C., ma recenti scavi archeologici hanno portato alla luce fogli risalenti al II secolo a.C. Per ottenere la carta, si immergevano in grandi vasche piene d’acqua vecchi stracci, cortecce d’albero e germogli di bambù. La poltiglia ottenuta veniva spalmata su un largo setaccio, un attrezzo che serviva a separare la parte più fina da quella grossolana. Lo strato ottenuto veniva lasciato asciugare e poi pressato: si trasformava così in un vero e proprio foglio di carta pronto per la scrittura. I Cinesi usavano anche l’inchiostro, ricavato dalla polvere di carbone mescolata alla colla e lasciata indurire. Grazie a questo procedimento si ottenevano dei bastoncini che, sciolti in acqua, liberavano l’inchiostro nero. Per scrivere i Cinesi utilizzavano pennelli e bastoncini di bambù.

76 Storia


TECNOLOGIA

La stampa a caratteri mobili La scrittura divenne negli anni una vera e propria forma d’arte. Gli ideogrammi erano molto difficili da riprodurre, per questo i Cinesi misero a punto il primo sistema di stampa a caratteri mobili della storia. I singoli segni erano scolpiti su blocchi di legno che venivano immersi nell’inchiostro e premuti sui fogli come timbri. Successivamente i caratteri mobili non furono più realizzati in legno, ma in piombo, e utilizzati fino al secolo scorso per stampare libri e giornali.

Caratteri mobili cinesi in piombo.

La bussola Ai Cinesi si deve l’invenzione della bussola, utilizzata già nel I secolo a.C. La prima bussola era composta da un cucchiaio magnetico che ruotava su una tavola di bronzo. La parte alta del cucchiaio indicava il nord, mentre il manico il punto opposto, cioè il sud. Un’antica bussola cinese.

La seta Il modo in cui si produceva la seta è stato per secoli un segreto custodito gelosamente dai Cinesi. In Cina arrivavano persino spie da Paesi lontani per scoprirlo. Ora vi viene svelato! 1

I l baco, dopo essersi nutrito a sufficienza di foglie di gelso, produceva un bozzolo che veniva raccolto dagli allevatori.

2

I bozzoli venivano immersi in acqua bollente e poi srotolati: si ottenevano così i fili di seta.

3

er ricavare un filo spesso e resistente era necessario P intrecciare insieme più fili. In questo modo gli antichi Cinesi creavano splendidi tessuti. Imparo e capisco

dall’esperienza

Le invenzioni che gli antichi Cinesi ci hanno lasciato in eredità sono tantissime: la polvere da sparo, i fuochi d’artificio, l’agopuntura, i fiammiferi, la canna da pesca e tante altre ancora. Dividetevi in gruppi, scegliete l’invenzione che vi piace di più e fate una ricerca su internet.

Imparo e capisco

dall’immagine

Osserva i disegni e riordina le fasi da 1 a 3.

...

...

...

Storia 77


CODING

Pixel art: lo Yin e lo Yang

Se provi a ingrandire un’immagine sullo schermo del tablet, dello smartphone o del computer ti accorgerai che è composta da tanti minuscoli quadratini, chiamati pixel. La parola pixel nasce dall’unione di due termini inglesi: picture, che significa immagine, ed element, che significa elemento. Gli schermi dei dispositivi tecnologici sono composti da un reticolo di quadratini (i pixel) che vengono completati secondo un codice scritto da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso. L’antico simbolo cinese dello Yin (la parte nera) e dello Yang (la parte bianca) rappresenta lo scorrere ciclico del tempo, l’alternarsi delle stagioni e i movimenti del Sole e della Luna. Veniva utilizzato per ricordare a ogni donna e a ogni uomo dell’antica Cina di rimanere in equilibrio e in armonia con la natura e con gli altri esseri viventi.

1

’immagine ti mostra il simbolo dello Yin e dello Yang come lo vedresti su uno schermo. L Leggi il codice di lettere e numeri, prova a interpretarlo e completa. B = bianco N = nero riga 1: B18 riga 2: B6 N6 B6 riga 3: B4 N10 B4 riga 4: ………..........….. riga 5: ………..........….. riga 6: ………..........….. riga 7: ………..........….. riga 8: ………..........….. riga 9: ………..........…..

78 Storia

riga 10: ………..........….. riga 11: ………..........….. riga 12: ………..........….. riga 13: ………..........….. riga 14: ………..........….. riga 15: ………..........….. riga 16: ………..........….. riga 17: ………..........….. riga 18: ………..........…..


APP rendimento globale

Utilizzo la mappa

1

Completo la mappa con le parole: politeista - agricoltori - mandarini - Grande Muraglia - sacerdote - cotone Indi Cinesi

4000 a.C. 2000 a.C. anno 0 Oggi 3000 a.C. 1000 a.C. 1000 d.C.

Quando

Dove

Gli Indi

I Cinesi

Attività: agricoltori, allevatori, artigiani e commercianti

Attività: ……….............................................….., allevatori, artigiani e commercianti

Società: gli Indi sono un popolo pacifico. A capo di ogni città c’è un sommo ………...................................…..

Società: grande Impero con a capo un imperatore. Seguono i ………...............................….., funzionari del re, i guerrieri, i sacerdoti, gli artigiani e i mercanti, infine i contadini

Tecnologia: sigilli per marchiare le merci, filatura del ………........................…., scrittura non ancora decifrata

Tecnologia: carta, seta, bussola e scrittura ideografica. Realizzano anche la ………..............................................…..

Religione: ………......................….. Religione: politeista Autovalutazione o capito come è organizzata una mappa? H Sono riuscito a confrontare le due civiltà?

Sì Sì

No No

In parte In parte

Storia 79


APP rendimento globale

Confronto le civiltà dei fiumi

1

Inserisco i nomi delle civiltà sulla carta geografica: civiltà egizia - civiltà della Mesopotamia - civiltà cinese - civiltà dell’Indo

2

Osservo le immagini e scrivo a quale civiltà dei fiumi si riferiscono.

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

ompleto le frasi. C • Per tutte le civiltà fluviali, la presenza dei corsi d’acqua ha rappresentato un grande vantaggio, infatti ............................................................................................................................................................................ ..................................................................................................................................................................................................................... • Queste civiltà hanno dovuto imparare a regolare il corso dei fiumi, poiché spesso .................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... • La ricchezza di queste civiltà attirò l’interesse dei popoli vicini, infatti alcune subirono ...... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... 3

80 Storia


APP rendimento globale

4

Completo la tabella con le principali caratteristiche delle civiltà. Babilonesi

Egizi

Indi

Cinesi

Società

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

Religione

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

Attività

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

Tecnologia

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

Scrittura

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

..................................... ..................................... .....................................

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Taccuino Scrivo sul mio taccuino tutte le conoscenze che ricordo dei popoli delle civiltà dei fiumi che sono arrivate fino ai giorni nostri.

………………………………………………………………............................................................. ………………………………………………………………............................................................. ………………………………………………………………............................................................. ………………………………………………………………............................................................. ………………………………………………………………............................................................. ………………………………………………………………............................................................. ………………………………………………………………............................................................. ………………………………………………………………............................................................. ………………………………………………………………............................................................. ……………………………………………………………….............................................................

Autovalutazione S ono riuscito a ricordare gli argomenti studiati un po’ di tempo fa? Sono riuscito a confrontarli? Sì No In parte

No

In parte

Storia 81


Le civiltà in movimento Circa 3000 anni fa, mentre le civiltà dei fiumi raggiungevano il loro massimo splendore, nello stesso periodo sulle coste del Mar Mediterraneo orientale e sulle isole, altri popoli iniziavano a dare vita a nuove civiltà. Queste comunità fondarono le proprie attività sugli spostamenti: via mare, nel caso di Fenici e Cretesi, e via terra per gli Ebrei. Tuttavia, le diverse caratteristiche del territorio portarono le popolazioni a sviluppare alcune differenze significative.

Perché mettersi in movimento? I motivi che spingono un popolo a spostarsi dalla propria terra possono essere molti: la mancanza prolungata di cibo, l’esaurimento delle risorse offerte dal territorio, l’improvviso peggioramento delle condizioni climatiche, le guerre che mettono a rischio la vita degli abitanti, il desiderio di conquista e di controllo di una nuova regione... I popoli possono spostarsi in gruppi molto numerosi, detti masse, oppure con trasferimenti parziali ma continui verso una stessa destinazione o verso destinazioni diverse. In entrambi i casi si creano veri e propri flussi migratori.

La cartina ti mostra i territori dove si stabilirono le civiltà che stai per studiare.

82 Storia


Il Mar Mediterraneo Mediterraneo è una parola che deriva dal latino e significa “in mezzo alle terre”. Infatti il Mar Mediterraneo è un mare chiuso tra tre continenti: Europa a nord, Asia a sud-est e Africa a sud. Il Mar Mediterraneo ha acque tranquille, adatte alla navigazione e alla pesca; è circondato da coste rocciose e da insenature riparate dai venti e dalle tempeste. Grazie a questa immensa distesa d’acqua, le popolazioni che vivevano sulle coste e sulle isole del Mediterraneo impararono a incontrarsi, a conoscersi e ad avviare scambi di merci e conoscenze.

Per iniziare • Sei mai stato in vacanza in qualche località del Mar Mediterraneo? • Sai già qualcosa delle civiltà che hai letto nel testo? Che cosa? • Quali differenze ti aspetti di trovare tra i popoli dei fiumi e i popoli che vivevano sulle coste?

Parole nuove

Studiando le civiltà in movimento imparerai a: - conoscere alcune antiche civiltà del mare; - confrontare quadri di civiltà; - selezionare informazioni sulle carte geostoriche. Le tue competenze: • comprendere in quali modi diversi ogni civiltà può utilizzare le risorse del proprio territorio.

Imparo e capisco

Cerca sul dizionario il termine flusso, associalo all’aggettivo migratorio e scrivi il significato. ................................................. ................................................. ................................................. .................................................

dallo schema

Quale civiltà giunge fino alla nascita di Cristo? ....................................................................................... Quale altra civiltà che hai già studiato vi arriva? ........................................................................................

Cretesi

3000 a.C.

Fenici Ebrei

2000 a.C.

1000 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

1000 d.C.

Oggi

Storia 83


Le civiltà in movimento > I Fenici

Atlante pp. 6, 16-17

Quaderno p. 133

CODING pp. 141-147

I Fenici

Il “Tempio degli obelischi” di Biblo sottolinea i legami della città con l’antico Egitto.

Imparo e capisco

Attorno al 2000 a.C. i primi Fenici si insediarono a nord della Terra di Canaan, in una lunga striscia di terra costiera stretta tra le montagne e il mare. Il territorio non era adatto all’agricoltura e così i Fenici svilupparono le loro attività sul mare, dedicandosi alla navigazione e al commercio. Sulle insenature della costa fondarono le principali città: Biblo, Berito, Sidone e Tiro. Le navi partivano dai porti di queste città e raggiungevano luoghi anche molto lontani, dove scambiavano prodotti, costruivano porti e depositi per le merci e fondavano nuove città. Una delle più importanti fu Cartagine, nell’Africa settentrionale. La civiltà dei Fenici raggiunse il periodo di massimo splendore tra il 1200 a.C. e l’800 a.C. Nel 750 a.C. il territorio fenicio venne invaso e conquistato dagli Assiri. Secondo gli storici, però, la fine della civiltà fenicia corrisponde al 146 a.C. quando i Romani conquistarono Cartagine.

dallo schema

Osserva la linea del tempo e colora il periodo di massimo splendore della civiltà fenicia. Primi insediamenti nella Terra di Canaan

Inizio espansione della civiltà

Invasione degli Assiri

2000 a.C.

1200 a.C.

750 a.C.

84 Storia

Conquista di Cartagine da parte dei Romani

Nascita di Cristo anno 0

146 a.C.


Quaderno p. 134

Le civiltà in movimento > I Fenici

CODING pp. 141-147

L’organizzazione sociale

La popolazione fenicia viveva nei villaggi e nelle città-stato più importanti, tutte lungo la costa. Ogni città era indipendente ed era governata dal re, il quale era affiancato da un’assemblea di anziani. Le città principali erano protette da alte mura in pietra e mattoni. La maggior parte della popolazione era costituita da commercianti, navigatori, artigiani, pastori e contadini. Gli schiavi lavoravano per alcuni ricchi commercianti, non avevano nessun diritto e potevano essere ceduti come qualunque merce. I Fenici vivevano in comode case a più piani costruite in mattoni, alcune dotate di terrazze e giardini pensili. Le case avevano delle aperture nelle pareti, simili alle nostre finestre, che permettevano all’aria di entrare e rinfrescare gli ambienti. L’alimentazione era ricca e varia: oltre a pane, focacce, pesce e legumi avevano a disposizione verdura e frutta.

La porpora Il termine fenicio deriva dalla parola greca phoinix che significa porpora. I Fenici, infatti, impararono a ricavare dal murice, un mollusco molto diffuso, una sostanza per tingere di rosso le stoffe.

Conchiglia di murice.

Le donne fenicie si occupavano soprattutto della famiglia. Alcune diventavano sacerdotesse.

Imparo e capisco

dal testo

Sottolinea nel testo la frase che ti fa capire dove erano situate le principali città fenicie. Rispondi alle domande. Da chi era affiancato il re? ........... ..................................................... Quale sistema difensivo proteggeva la città? ..................... .....................................................

Il colorante rilasciato dai molluschi veniva fatto bollire per 10-15 giorni, al termine dei quali si immergevano le stoffe.

Storia 85


Le civiltà in movimento > I Fenici

Quaderno p. 133

CODING pp. 141-147

Le attività

Le monete avevano il sigillo della città che le emetteva.

Imparo e capisco

dal testo

Scrivi per ogni risorsa le attività svolte dai Fenici, poi rispondi. Mare: ........................................... Montagne: ................................... Valli: ............................................. ..................................................... Come si chiamava lo scambio di merci? .......................................... ..................................................... Con che cosa venne sostituito? .....................................................

Il cedro è il simbolo del Libano, attuale nome della terra abitata un tempo dai Fenici.

86 Storia

I Fenici avevano a disposizione due importanti risorse: il mare per i commerci e le montagne per il legname. Grazie al mare i Fenici divennero i più abili navigatori e commercianti del mondo antico. Sulle navi trasportavano merci che scambiavano con gli altri popoli che vivevano lungo le coste del Mediterraneo. Con il tempo lo scambio delle merci, cioè il baratto, venne sostituito con l’utilizzo delle monete, molto più comode da trasportare durante i lunghi viaggi. I Fenici realizzarono monete con metalli diversi, alcuni più preziosi, come l’oro e l’argento, e altri più comuni, come il ferro e il rame. Gli artigiani costruivano navi agili e robuste utilizzando il legname ricavato dai cedri, alberi molto diffusi sulle montagne dell’entroterra. Nella stiva delle navi destinate al commercio si potevano trasportare più di mille anfore di terracotta. La terra coltivabile scarseggiava, così gli agricoltori fenici, grazie a un sistema di canali per l’irrigazione, riuscirono a rendere fertili le valli tra le montagne e a coltivare grano, orzo, viti, olivi e palme da datteri.

Tecnologia Il vetro era già conosciuto e utilizzato in Mesopotamia e in Egitto, ma i Fenici furono dei veri maestri vetrai. Crearono sia oggetti di uso comune, come anfore e vasi, sia gioielli. Utilizzavano una sabbia finissima, mescolata con acqua e terre colorate, che una volta riscaldata diventava morbida e facile da lavorare. Con una lunga cannuccia gli uomini soffiavano la pasta di vetro ottenuta per modellarla fino a ottenere la forma desiderata. La tecnica del vetro soffiato è praticata ancora oggi.

Antichi vasi fenici.

Vetraio all’opera.


Le civiltà in movimento > I Fenici

CODING pp. 141-147

La religione

I Fenici erano politeisti e le loro divinità rappresentavano le forze della natura. Ogni città adorava divinità diverse, a cui dedicava feste e cerimonie religiose. Le divinità più importanti erano El, Baalat, Baal e Astarte. • El, il dio creatore di tutte le cose, aveva creato il mondo a forma di uovo e lo aveva fatto girare come una trottola per creare il mare. • Baalat, era la moglie di El e madre di tutti gli dei. • Baal, dio della pioggia e del vento e figlio di El e Baalat, moriva e risorgeva ogni anno per far cambiare le stagioni. • Astarte era la dea della maternità e della fertilità della terra. In alcune colonie, come Cartagine, la dea era chiamata Tanit ed era considerata la divinità principale.

Tofet di Cartagine.

Le cerimonie religiose dei Fenici si svolgevano all’aperto, in un recinto sacro chiamato tofet. Al centro del tofet c’era una pietra dove i sacerdoti offrivano sacrifici agli dei. I Fenici seppellivano i morti in grandi cimiteri chiamati necropoli. Maschera di El in vetro.

Il mito di Baal Baal, eletto re degli dei, volle costruire un grande palazzo degno della sua grandezza. Quando fu terminato, Baal diede una festa alla quale furono invitati tutti gli dei. Solo Mot, il dio degli inferi e della morte, non accettò. Baal sfidò Mot, ma venne imprigionato negli inferi. Senza Baal la Terra sprofondò in una terribile siccità. Anat, sorella di Baal, scese negli inferi, affrontò Mot e lo sconfisse. Baal risorse e tutta la Terra rifiorì.

Statuetta di Astarte.

Baal scatena un fulmine (Museo del Louvre, Parigi).

Imparo e capisco

dal testo

Vero o falso? Indica con una X. • I Fenici adoravano tanti dei. • Le città pregavano tutte le stesse divinità. • Alcune divinità fenicie si ispiravano agli elementi della natura. • I Fenici attribuivano ad alcune divinità il potere di creare il mondo. • Il culto degli dei si svolgeva all’interno di grandi templi. • I Fenici non seppellivano i morti.

V V V V V V

F F F F F F

Storia 87


Le civiltà in movimento > I Fenici

Quaderno pp. 133-134

CODING pp. 141-147

Le colonie

Lungo le rotte commerciali del Mar Mediterraneo, i Fenici realizzarono nuovi porti dove fermarsi per fare rifornimento e per scambiare i prodotti trasportati. Costruirono anche dei magazzini, gli empori, dove le popolazioni locali giungevano per acquistare e vendere le merci. Alcuni di questi empori, con il tempo, si ingrandirono e divennero delle vere e proprie città fenicie, lontane dalla madrepatria, ma da essa dipendenti, le colonie. Le colonie fenicie sorsero in tutto il Mar Mediterraneo, soprattutto in Africa, in Spagna e in Italia. Ogni colonia era governata dalla città-stato che l’aveva fondata, poi con il passare del tempo alcune si resero sempre più indipendenti. La più importante fu Cartagine, situata sulle coste africane, città che fondò a sua volta altre colonie lungo le coste del Mediterraneo occidentale.

Imparo e capisco

dall’immagine

Osserva la cartina con le colonie e i prodotti che i Fenici commerciavano, poi rispondi alle domande. Quale fu la colonia fenicia più importante? ..................................................................................................... In Italia dove puoi trovare testimonianze della civiltà fenicia? .......................................................................... Quali erano i prodotti più commerciati? .......................................................................................................... Le rotte commerciali rimanevano tutte all’interno del Mar Mediterraneo? .......................................................

88 Storia


Quaderno pp. 133-134

TECNOLOGIA

CODING pp. 141-147

La navigazione

Le navi fenicie navigavano in mare aperto, lontano dalle coste. I marinai impararono presto a orientarsi osservando il cielo. Di giorno usavano il Sole come punto di riferimento e di notte la posizione della Stella Polare. I Fenici disponevano di due tipologie di imbarcazione: la nave commerciale, larga e dalle estremità ricurve, e la nave da guerra, più leggera e lunga. Al centro della nave veniva posto un albero che sosteneva una o due vele quadrate o rettangolari, per sfruttare i venti.

La nave era coperta da un ponte fatto di travi, sul quale si poteva camminare e che proteggeva il carico.

L’ancora era una pesante pietra oppure una barra di legno con un braccio di ferro a forma di croce. La stiva per le merci, cioè il fondo dello scafo, era spesso riempita anche di sabbia o pietre, per dare maggiore stabilità all’imbarcazione.

Due grandi remi posti a poppa, la parte posteriore della nave, servivano da timoni.

La nave da guerra fenicia aveva lo scafo più sottile e sulle fiancate c’erano una o più file di remi, spinti dai rematori nella stiva. Circa 50 soldati venivano imbarcati per assaltare le navi avversarie. La prua era fornita di una punta in bronzo, il rostro, per sfondare i fianchi delle navi.

Storia 89


Le civiltà in movimento > I Fenici

CODING pp. 141-147

La scrittura

Al giorno d’oggi scrivere ci sembra un’azione molto semplice, ma fino all’epoca dei Fenici era piuttosto complicata. I Sumeri utilizzavano la scrittura cuneiforme e gli Egizi la scrittura geroglifica: si trattava di sistemi talmente difficili da imparare che il mestiere dello scriba era riservato a pochissime persone. I Fenici, durante gli scambi commerciali, sentirono il bisogno di comunicare in modo più semplice e veloce. Inventarono così la scrittura fonetica, basata su 22 segni che corrispondevano ad altrettanti suoni della lingua parlata. La combinazione di più segni permetteva di comporre un numero infinito di parole. L’alfabeto fenicio era composto solo da consonanti e si scriveva da destra a sinistra, come si fa ancora oggi con le scritture araba ed ebraica. Questo sistema semplice e geniale si diffuse rapidamente anche tra i popoli con i quali i Fenici venivano a contatto per motivi commerciali.

Esempio di scrittura fenicia.

Imparo e capisco

dall’immagine

Confronta l’alfabeto fenicio con quello che utilizziamo noi oggi. Ci sono lettere simili alle nostre? Quali? ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

Imparo e capisco

dall’esperienza

Sappiamo che l’alfabeto fenicio non aveva vocali. A coppie o in gruppi provate a decifrare questo messaggio scritto senza le vocali. L P MPRTNT CLN FNC F CRTGN CH S TRV NLL’ TTL TNS ......................................................................................................................................................................... Adesso organizzate una piccola gara a gruppi in classe. Ogni gruppo deve formulare su un foglio una domanda sulla civiltà fenicia senza l’uso delle vocali. Vince la squadra che riesce a decifrare e a rispondere con precisione a tutte le domande nel minor tempo possibile.

90 Storia


APP rendimento globale

Utilizzo la mappa

1

Completo la mappa con le parole: moneta - vetro - alfabeto - consiglio - divinità - re - porpora Fenici

2000 a.C.

1500 a.C.

1000 a.C.

500 a.C.

anno 0

Quando Dove

I Fenici Attività

Società

Tecnologia

Religione

mercanti, artigiani, navigatori e commercianti

a capo di ogni città c’è il .......................................; affiancato dal ........................................ degli anziani, cioè nobili e mercanti più ricchi

.......................................: sostanza di colore rosso estratta da un mollusco

politeista: credono in molti dei

commercio: legno di cedro, vetro, metalli, stoffe

uso della ........................................ e fondazione di empori e colonie nel Mar Mediterraneo

popolo: artigiani, piccoli mercanti e marinai

.......................................; grandi navi da carico; scrittura: ........................................ di 22 segni, o fonemi, cioè suoni della voce

ogni città ha una ...................................... protettrice

le divinità principali sono El, Baalat, Baal e Astarte

Autovalutazione o capito le caratteristiche più importanti della civiltà fenicia? H Sì No In parte

Storia 91


Le civiltà in movimento > Gli Ebrei

Atlante pp. 6, 16-17

Quaderno p. 135

Gli Ebrei Il termine ebreo significa “colui che si sposta continuamente”. Gli Ebrei furono una tribù di pastori nomadi che, nel 1800 a.C., dalla Mesopotamia arrivarono nella Terra di Canaan, l’attuale Palestina. Si stabilirono lungo la valle del fiume Giordano, dove trovarono buoni pascoli per le greggi. La loro società era organizzata in dodici tribù, ciascuna formata da famiglie patriarcali composte da genitori, figli, zii e cugini che vivevano insieme in accampamenti e in villaggi. Ogni tribù era guidata da un patriarca, di solito l’uomo più saggio e più anziano. L’autorità del patriarca si tramandava di padre in figlio. Fu proprio il primo dei patriarchi, Abramo, a guidare il suo popolo dalla Mesopotamia alla Terra di Canaan. Nel 1500 a.C., in seguito a una grave carestia, gli Ebrei si spostarono in Egitto, dove furono resi schiavi. Nel 1250 a.C., sotto la guida di Mosè, riuscirono a tornare nella Terra di Canaan e a essere di nuovo liberi. Affrontarono un lungo esodo, cioè una migrazione di massa. Durante il lungo viaggio dall’Egitto, Jahvè (Dio) consegnò al suo popolo le Tavole della Legge, i Dieci Comandamenti della religione ebraica incisi su due tavole di pietra. Ebrei verso la Terra di Canaan.

Imparo e capisco

dallo schema

Leggi il testo delle pagine 92 e 93, poi scrivi le date corrette. Insediamento nella Terra di Canaan

Migrazione in Egitto

Partenza dall’Egitto

Distruzione di Gerusalemme

Nascita di Cristo Conquista anno 0 romana

Regno di Israele ....................

92 Storia

....................

....................

....................

....................

....................


Le civiltà in movimento > Gli Ebrei

Quaderno p. 135

Il regno d’Israele

Rientrati nella Terra di Canaan, gli Ebrei trovarono le loro terre occupate da alcune tribù ebraiche e dal popolo dei Filistei. Iniziò un periodo di lunghe guerre per la riconquista del territorio. Per avere maggior forza, nel 1050 a.C. le dodici tribù si unificarono sotto un unico re dando vita al regno di Israele. I re più importanti del regno d’Israele furono Saul, che rafforzò l’esercito di Israele, David, che stabilì la capitale del regno a Gerusalemme, e Salomone, il re saggio, famoso per gli ideali di pace che predicava e per aver fatto costruire il grande tempio di Gerusalemme. Alla sua morte le tribù si separarono di nuovo e gli Ebrei, ormai fortemente indeboliti, furono più volte sottomessi e sconfitti. Nel 587 a.C. gli Ebrei subirono l’invasione dei Babilonesi che, guidati dal re Nabucodonosor, distrussero Gerusalemme. Molti Ebrei vennero fatti prigionieri e portati in esilio a Babilonia come schiavi. Quando i Romani conquistarono definitivamente queste terre, nel 70 d.C., il popolo ebraico fu costretto alla diaspora, cioè a disperdersi ovunque nel mondo e a rimanere senza patria per quasi duemila anni.

Il mosaico rappresenta Mosè insieme alle dodici tribù di Israele.

Cittadinanza Nel 587 a.C. Nabucodonosor di Babilonia portò a termine la prima distruzione di Gerusalemme. Più di duemila anni dopo Giuseppe Verdi, un importante compositore italiano, dedicò un’opera lirica intitolata Nabucco alla ribellione degli schiavi ebrei a Babilonia. L’autore voleva incoraggiare gli italiani del suo tempo a ribellarsi contro l’oppressione dei popoli stranieri che, a quell’epoca, dominavano l’Italia. L’opera diventò un successo mondiale: “Il coro degli schiavi”, più conosciuto come “Va, pensiero”, è considerato ancora oggi un inno alla libertà. Scena dall’opera Nabucco.

Imparo e capisco

dal testo

Collega con una freccia ogni parola al suo significato. Esodo

Allontanamento o prigionia fuori dalla propria patria.

Esilio

Dispersione di un popolo in varie parti del mondo.

Diaspora

Migrazione di massa forzata, per motivi religiosi o politici.

Storia 93


Le civiltà in movimento > Gli Ebrei

Quaderno p. 136

L’organizzazione sociale

La popolazione era suddivisa in eguali, uomini liberi che godevano di tutti i diritti, schiavi, sottomessi ai loro padroni e senza alcun diritto e stranieri, uomini liberi, che non potevano partecipare alle cerimonie religiose, avere schiavi e sposare donne ebree. Le donne nella società ebraica erano molto rispettate, ma dovevano obbedire prima al padre e poi al marito. Nella storia antica del popolo ebraico accanto ai tre patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, furono altrettanto importanti le quattro matriarche Sara, Rebecca, Rachele e Lea. Le matriarche erano donne che avevano una condizione di potere e privilegio. Le quattro Madri del popolo ebraico presero parte a decisioni importanti insieme ai propri mariti. Tomba dei patriarchi a Hebron, in Palestina.

Le attività

Gli Ebrei erano un popolo nomade di pastori. Quando trovavano un posto adatto, montavano i loro accampamenti in zone riparate per proteggersi dai pericoli o vicino a corsi d’acqua e ai pascoli per gli animali. Allevavano pecore, capre, cammelli e asini, dai quali ricavavano latte, carne e pelli che scambiavano con altri prodotti durante il loro cammino. Gli Ebrei cominciarono a dedicarsi all’agricoltura solamente quando si stabilirono nella Terra di Canaan, dopo la schiavitù egizia. Gli agricoltori coltivavano grano, orzo, lino, alberi da frutto, vite e ulivo. Erano abili apicoltori e producevano così tanto miele che, nella Bibbia, la Terra di Canaan fu anche chiamata “terra del latte e del miele”. Nei villaggi sulle rive del Mar Morto e del fiume Giordano praticavano la pesca. Le zone costiere rappresentavano una zona di passaggio molto frequentata dalle carovane dei mercanti, con i quali potevano scambiare i prodotti della terra con legname e metalli. Imparo e capisco

dal testo

Rileggi il paragrafo delle attività e spiega con parole tue perché a un certo punto della sua storia la Terra di Canaan venne definita “terra del latte e del miele”. ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................

94 Storia


Le civiltà in movimento > Gli Ebrei

Quaderno p. 136

La religione “scritta”

Gli Ebrei furono il primo popolo monoteista della storia. Credevano in un solo dio, Jahvè, creatore dell’Universo e padre di tutti gli uomini. Jahvè non aveva aspetto umano e non poteva essere rappresentato con dipinti o sculture. La fede in un unico dio fu ciò che permise al popolo ebraico di rimanere unito per tutta la sua storia, anche durante i periodi di schiavitù in Paesi stranieri. Il libro sacro dell’ebraismo è la Bibbia, scritta in lingua aramaica, una scrittura alfabetica senza vocali come quella dei Fenici. Nei primi cinque libri della Bibbia, chiamati Torah, sono contenute le norme religiose più importanti del popolo ebraico. La Torah non è solamente un testo sacro, è anche un oggetto sacro, insieme alla Menorah, il candelabro a sette bracci.

Durante la lettura della Torah si utilizza un bastoncino per tenere il punto poiché è vietato toccare i rotoli a mani nude. Gli Ebrei maschi, nelle sinagoghe, i loro luoghi di culto, indossano la kippah, un copricapo. La lettura della Torah viene effettuata con l’insegnamento del rabbino, guida spirituale e maestro.

Il tempio di Gerusalemme Il tempio di Gerusalemme, voluto da re Salomone, era costruito in legno di cedro della Fenicia e in pietra. L’edificio raggiungeva i dieci metri di altezza e i trenta di lunghezza. Al suo interno custodiva le tavole dei Dieci Comandamenti, in una cassa di legno ricoperta d’oro, chiamata Arca dell’Alleanza. Il tempio venne distrutto e ricostruito più volte nel corso della storia. Del primo tempio oggi rimane solo una parte di muro, considerato il luogo sacro della religione ebraica. Gli Ebrei lo chiamano Muro Occidentale, ma è conosciuto anche come Muro del Pianto. Imparo e capisco

Il Muro Occidentale, o Muro del Pianto.

dall’immagine

Leggi, poi inserisci i termini corretti per completare le spiegazioni di alcuni simboli dell’ebraismo: Menorah - shofar - Torah - stella di David

La .............................., il rotolo con i primi cinque libri della Bibbia, con i fondamenti della religione ebraica.

La ................................., il candelabro a sette bracci a ricordo dei sette giorni in cui avvenne la creazione del mondo.

La ................................, a sei punte intrecciate, rappresenta l’unione del Cielo con la Terra.

Lo ............................... è un corno di montone, usato come strumento musicale durante le cerimonie religiose.

Storia 95


CITTADINANZA

La Shoah

In molte città europee gli Ebrei furono costretti a vivere in quartieri riservati solo a loro, i ghetti.

Shoah è una parola ebraica che significa “tempesta devastante”. Quando si parla di Shoah ci si riferisce alle persecuzioni che il popolo ebraico dovette subire in Europa tra il 1933 e il 1945. In quegli anni il regime nazista in Germania e quello fascista in Italia emanarono le leggi razziali. Queste leggi cercavano di cancellare tutti i diritti degli Ebrei: inizialmente non poterono più lavorare, votare, andare a scuola ed entrare nei negozi, poi furono costretti a rimanere all’interno dei ghetti (quartieri) delle città dove vivevano. Successivamente gli Ebrei furono deportati in campi di concentramento, dove erano destinati alla morte. Nei campi di concentramento, fino al 1945, furono uccisi circa 6 milioni di Ebrei. Questo orrore non risparmiò nemmeno i bambini: una volta all’interno dei campi venivano separati dalle famiglie e costretti a lavorare. Ogni 27 gennaio il Giorno della Memoria commemora tutte le vittime della Shoah.

A Terezin, nelle Repubblica Ceca, dal 1941 al 1945 furono rinchiusi in un campo di concentramento oltre 15 000 bambine e bambini ebrei. Nello stesso campo fu deportata anche una giovane pittrice austriaca che, all’interno del campo, raccolse tantissimi disegni dei giovani prigionieri. Li nascose in una valigia, che venne ritrovata solamente alla fine della guerra. Oggi gran parte di quei disegni sono esposti nel Museo Ebraico della città di Praga, capitale della Repubblica Ceca.

Disegni esposti al museo.

Imparo e capisco

Il Memoriale della Shoah di Berlino, in Germania, è composto da 2 711 blocchi di cemento.

dall’esperienza

Fate una ricerca sul perché è stato scelto proprio il 27 gennaio come Giorno della Memoria. Avete imparato il significato della parola Shoah. Ora cercate sul vocabolario le altre parole che vengono utilizzate per parlarne e scrivete il loro significato. • Genocidio: ……………………………………………………………………….............................................…………. • Olocausto: ……………………………………………………………………….............................................………….

96 Storia


APP rendimento globale

Utilizzo lo schema

1

Completo lo schema con le parole: 1800 a.C. - patriarca - pastori - monoteista - alfabetica - Terra di Canaan Quando: dal ................... al 70 d.C.

Religione: ........................................

Attività: ................................................, agricoltori, artigiani e mercanti

Tecnologia: - lingua aramaica - scrittura ........................................

Gli Ebrei

Società: tribù guidate dal .....................................................................

Dove: Mesopotamia, ................................................., Egitto

Un passo avanti

1

Leggo il brano tratto dalla Bibbia e rispondo alle domande. Allora sorse sull’Egitto un nuovo re che disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d’Israele è più numeroso e più forte di noi. Cerchiamo di impedire che cresca, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese». Perciò vennero mandati ai lavori forzati e furono costretti a costruire per il faraone le città-deposito. Ma quanto più gli Egiziani opprimevano il popolo di Israele, tanto più il popolo di Israele si moltiplicava e cresceva. Gli Egiziani cominciarono ad avere paura. Resero loro amara la vita mediante una dura schiavitù, costringendoli a preparare l’argilla, a fabbricare mattoni e ad ogni sorta di lavoro nei campi. (adattato da Esodo)

• Perché il faraone e gli Egizi hanno paura degli Ebrei? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… • Che cosa fanno gli Egizi per cercare di contenere gli Ebrei? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Autovalutazione S ono riuscito a completare lo schema? Sì No In parte Ho capito le caratteristiche più importanti della civiltà ebraica? Sì No In parte Sono riuscito a comprendere la fonte storica e a rispondere? Sì No In parte

Storia 97


Le civiltà in movimento > I Cretesi

Atlante pp. 7, 16-17

Quaderno p. 137

I Cretesi Attorno al 2500 a.C. sull’isola di Creta fiorì la civiltà cretese, conosciuta anche come civiltà minoica dal nome del suo re più famoso, Minosse. Creta, grazie alla sua posizione al centro del Mar Mediterraneo, godeva di un clima mite, favorevole all’agricoltura. Il territorio in prevalenza montuoso era ricoperto da fitti boschi che fornivano il legname per le imbarcazioni. Fu però il mare la vera ricchezza della civiltà cretese: favorì l’incontro con altri popoli e consentì lo sviluppo dei commerci. Le città più importanti furono Cnosso, Festo e Mallia, governate da un re-sacerdote che viveva all’interno di un meraviglioso palazzo, centro della vita cittadina. Per questo motivo le città cretesi sono chiamate città-palazzo. Le città non erano circondate da mura: gli abitanti, infatti, si sentivano al sicuro dagli attacchi dei nemici grazie alla presenza del mare. A partire dal 1450 a.C. una serie di calamità naturali e gli assalti del popolo guerriero dei Micenei contribuirono alla distruzione definitiva della comunità cretese. Imparo e capisco

L’affresco raffigura un porto cretese, a testimoniare l’importanza del mare per la civiltà minoica.

Imparo e capisco

dal testo

Sai che cosa si intende per calamità naturali? Prova a comprenderne il significato dal testo, poi cercalo sul dizionario. Scrivi quelle che conosci: ..................................................................................

dallo schema

La civiltà cretese è durata poco più di un millennio. Completa la linea del tempo. .....................................

.....................................

....................

....................

98 Storia

Nascita di Cristo anno 0


Le civiltà in movimento > I Cretesi

Quaderno p. 137

Il dominio dei mari

I Cretesi erano conosciuti nel mondo antico come abili navigatori. La potente flotta dominava su tutto il Mediterraneo orientale sia attraverso i commerci sia attraverso la pirateria. I Cretesi stabilirono una vera e propria talassocrazia, cioè un dominio (crazia) sul mare (talasso). I mercanti si dedicavano agli scambi di merci con le città dell’Egitto, della Grecia, dell’Anatolia e della Fenicia. Esportavano vino, olio, rame, lana, ceramiche e armi in bronzo. Le navi tornavano poi a Creta cariche dei prodotti che nell’isola mancavano, come lino, cotone, stagno e metalli preziosi, con i quali creavano bellissimi gioielli. Gli artigiani lavoravano i metalli e la ceramica, con cui producevano vasi decorati con motivi geometrici e temi naturalistici come piante, fiori e animali. I cretesi furono anche agricoltori e allevatori: coltivavano cereali, viti e ulivi e allevavano pecore e capre.

L’organizzazione sociale A capo della città c’era il re, che viveva nel palazzo e aveva un potere assoluto. I funzionari dirigevano e controllavano tutte le attività commerciali, agricole e artigianali. Il resto della popolazione era composto da artigiani, agricoltori, allevatori, pescatori e marinai. Essi avevano l’obbligo di versare i tributi per il mantenimento della famiglia reale, dei funzionari e della potente flotta. Imparo e capisco

Brocca cretese su cui è dipinto un polpo.

dall’immagine

Osserva la cartina e ripassa di rosso le frecce che indicano le importazioni di merci e di verde le esportazioni.

Storia 99


Le civiltà in movimento > I Cretesi

Quaderno p. 137

La religione Divinità femminile con serpenti.

I Cretesi erano politeisti e in particolare veneravano le divinità femminili. La più importante era la dea madre, considerata la creatrice della vita e portatrice di fertilità. Adoravano elementi naturali come alberi e animali, soprattutto il toro, simbolo di forza. In suo onore sembra che praticassero anche alcuni riti con esercizi ginnici molto spettacolari, ai quali potevano partecipare sia gli uomini che le donne. A Creta non c’erano templi, perciò le cerimonie religiose avvenivano all’aperto, all’interno delle numerosissime grotte o in santuari sulle montagne. I sacerdoti e le sacerdotesse organizzavano i riti principali e le grandi feste in onore delle varie divinità.

Questo affresco, ritrovato su una parete del palazzo di Cnosso, rappresenta un giovane che esegue un’acrobazia sul dorso di un toro. Al rito religioso partecipano anche due donne: una ha il compito di tenere il toro per le corna, mentre l’altra accoglie il giovane alla fine del salto.

Le donne cretesi

Gli storici ritengono che le donne cretesi godessero di una certa autonomia e libertà all’interno della comunità . Potevano partecipare a feste e banchetti e gareggiare nei giochi sportivi. Grazie ai molti dipinti rinvenuti nel palazzo di Cnosso, gli storici ipotizzano che potessero possedere beni e terreni e amministrarli in autonomia. Le donne vestivano con gonne e corpetti attillati, si truccavano gli occhi e avevano elaborate acconciature. Nei dipinti venivano sempre rappresentate con la pelle chiara, mentre gli uomini con la pelle più scura poiché spesso svolgevano lavori all’aperto. 100 Storia


Le civiltà in movimento > I Cretesi

Quaderno pp. 137-138

La scrittura

I Cretesi svilupparono una prima forma di scrittura basata sui segni geroglifici, proprio come gli Egizi. Come tutti i popoli dediti al commercio, presto elaborarono una scrittura più semplice, detta Lineare A, un sistema sillabico formato da circa 70 segni. Sull’isola sono state ritrovate tantissime iscrizioni, ma nessuno studioso è riuscito ancora a decifrarle. Per questo motivo, molti particolari della vita che si svolgeva nei palazzi dell’isola rimangono ancora da scoprire.

L’arte Per conoscere più da vicino la vita di questo popolo raffinato possiamo osservare la loro arte. Gli artisti cretesi dipingevano piante e fiori (come papiri e gigli), animali (delfini e tori) e persone. Nei palazzi le mura erano affrescate con scene di vita quotidiana e di cerimonie religiose, temi spesso presenti anche sui vasi in ceramica. Imparo e capisco

Il Disco di Festo (1700 a.C.) rappresenta un esempio di scrittura geroglifica cretese. È formato da una sequenza di oltre 200 simboli, suddivisi in gruppi da alcune linee sottili.

dall’immagine

Le tre immagini raccontano alcune delle attività svolte all’interno della società cretese. Elimina dall’elenco quelle che non puoi rintracciare: agricoltura - artigianato - guerra - navigazione - pesca - metallurgia

Affresco che rappresenta le navi cretesi.

Raccoglitrici di fiori di croco, il fiore da cui si ricava lo zafferano.

Un giovane pescatore.

Storia 101


Le civiltà in movimento > I Cretesi

Quaderno p. 137

Il palazzo di Cnosso

Uno dei palazzi più importanti di Creta fu il palazzo reale di Cnosso. Oltre a costituire la residenza del re e dei suoi funzionari, rappresentava il centro del potere economico, religioso e politico della comunità . Sorgeva su una collina ed era costituito da più di mille stanze, ognuna con una funzione diversa. Ospitava templi, santuari, magazzini, botteghe e un grande cortile, dove si svolgevano le cerimonie religiose e sportive.

L’illuminazione naturale era sfruttata al meglio con finestre e porticati. La ventilazione era garantita grazie ad aperture sui tetti.

Il palazzo era costruito in pietra. Il legno veniva usato per porte, finestre e per le numerose colonne, dipinte di rosso e nero. Gli uomini erano rappresentati con tuniche, gonnellini di lino e copricapi colorati.

102 Storia


Le civiltà in movimento > I Cretesi

Minosse, il labirinto e il Minotauro Il palazzo di Cnosso aveva una struttura molto complessa e un numero di stanze elevatissimo, tanto da essere considerato un vero e proprio labirinto. Il mito cretese più conosciuto è quello del Minotauro, un essere mostruoso con il corpo di uomo e la testa di toro, figlio del re Minosse. Minosse fece rinchiudere il Minotauro all’interno di un labirinto e ogni anno le città sottomesse a Creta dovevano offrire dei giovani in pasto al mostro. Teseo, figlio del re ateniese Egeo, si ribellò e riuscì a uccidere il Minotauro con l’aiuto di Arianna, figlia di Minosse.

Un sistema di tubi di terracotta permetteva di far arrivare l’acqua corrente nelle stanze più importanti del palazzo. Si sfruttava l’acqua delle sorgenti, dei fiumi e quella piovana.

I numerosi ambienti erano distribuiti su due o tre piani comunicanti tra loro con scale, corridoi e rampe per i carri.

Spesso le pareti erano dipinte con elementi naturali e animali, soprattutto legati al mondo marino.

Imparo e capisco

dall’esperienza

Il labirinto di Creta fu progettato e costruito dall’architetto ateniese Dedalo, che si stabilì a Creta con il figlio Icaro. Anche su di loro esiste un mito. Cercalo e riscrivilo sul quaderno.

Storia 103


INTERDISCIPLINARITÀ

Parole che viaggiano

Nelle pagine precedenti hai incontrato più volte la parola comunità . È un termine che assume significati diversi a seconda della frase e dell’argomento. 1

SCIENZE È l’insieme degli esseri viventi che abitano nello stesso ambiente, condividono le risorse ed entrano in relazione tra loro, come prede e predatori.

GEOGRAFIA Si usa per le organizzazioni fra Paesi o Stati appartenenti alla stessa area geografica, oppure può fare riferimento all’insieme delle piccole città che sorgono in un preciso territorio, come una comunità montana.

comunità LINGUAGGIO QUOTIDIANO Indica l’insieme delle persone che vivono o agiscono in un determinato spazio o che hanno delle caratteristiche e degli interessi in comune.

STORIA È l’insieme delle donne e degli uomini che hanno origini, tradizioni, idee e linguaggi comuni e vivono in un determinato territorio.

S ottolinea le frasi con il colore corrispondente al significato. • A Babilonia, durante il regno di Nabucodonosor, viveva una numerosa comunità di Ebrei. • Nei mesi di luglio e di agosto la comunità scolastica va in vacanza. • Domenica prossima a Cesenatico ci sarà il ritrovo di tutte le comunità scout italiane. • L’ape regina è a capo della comunità dell’alveare. • La Comunità Economica Europea era l’organizzazione fra Stati che ha dato origine all’attuale Unione Europea. • I palazzi reali erano il centro vitale delle comunità cretesi. • Molte comunità montane in Abruzzo si impegnano per impedire l’estinzione dell’orso marsicano. • Alcune delle comunità viventi nella Foresta Amazzonica sono a rischio di estinzione. 2

104 Storia


Atlante 18-19, 22

CLIL

Quaderno 12

The Arianna thread

1

Look and complete. Minotaur - Theseus - ball of wool - Arianna - sword

………………….........……

………………….........……

………………….........……

………………….........……

………………….........……

Now complete. It is half man and half bull: …………………………….......................................................................................................…… She is the king’s daughter and she is a princess: ……………………………............................................................... He is an Athenian warrior: ……………………………............................................................................................................... Arianna gives to Theseus a ………………….................................………… and a …….……….................................………… to kill the Minotaur and free the Athenians. 2

Ora aiuta Teseo a uscire dal labirinto: osserva e scrivi le istruzioni corrette. =1 = up

= down

= right

= left

3 ……….................................................................................….. ……….................................................................................….. ……….................................................................................….. ...............................................................................…..…....... …….................................................................................….... ……….................................................................................…. ………..............................................................................….. Storia 105


APP rendimento globale

Un passo avanti

1

I nserisco le parole corrette e completo la sintesi: dea madre - mare - re-sacerdote - Creta - 1450 a.C. - navigatori - toro - allevatori - palazzi Quando

Dove

Nell’isola di ....................................., nel Mar Mediterraneo, dal 2500 a.C. al .............................................. si sviluppa la civiltà dei Cretesi. Attività

Le attività dei Cretesi sono legate soprattutto al .....................................: commerciano con i popoli vicini, sono abili ....................................., pescatori e marinai. All’interno dell’isola praticano anche l’artigianato, l’agricoltura e l’allevamento. Società

A capo delle città-palazzo c’è il ...................................... Seguono funzionari, artigiani, agricoltori, ....................................., pescatori e marinai. Tecnologia

I Cretesi costruiscono grandi ..................................... in cui risiedono il re e i funzionari e vi si svolgono tutte le principali attività della città. Religione

I Cretesi sono politeisti e venerano sia divinità della natura, come il ....................................., sia divinità femminili, come la ...................................... Indica con una X il completamento corretto. • La scrittura Lineare A • La talassocrazia è favorita non è stata ancora decifrata. dai grandi palazzi. è stata decifrata. dalla posizione geografica e dalla è stata in parte decifrata. potente flotta di navi. dall’esercito di terra. 2

Autovalutazione o completato facilmente la sintesi con le parole mancanti? Sì H No Sono riuscito a scegliere l’opzione corretta? Sì No In parte

106 Storia

In parte


APP rendimento globale

Confronto le civiltà in movimento

1

Leggo i testi e osservo le immagini. Collego ogni testo all’immagine corretta.

“Minosse fu il più antico di quanti conosciamo per tradizione ad avere una flotta e a dominare per maggiore estensione il mare greco, a signoreggiare sulle isole Cicladi e a colonizzarne la maggior parte”. A

Tucidide, storico dell’antica Grecia

“Dall’accampamento dei Filistei uscì Golia. Davide era ancora un giovane pastore e disse al re Saul: ‘Il tuo servo andrà a combattere contro questo Filisteo’. Si scelse cinque sassi dal torrente; prese in mano la fionda e disse al Filisteo: ‘Tu vieni a me con la spada. Io vengo a te nel nome del Signore, Dio delle schiere d’Israele. Il Signore ti farà cadere nelle mie mani’. Davide trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte”. B

Dal libro di Samuele, Bibbia

“Giunti sulle coste i mercanti scaricano le loro mercanzie sulla spiaggia. Gli indigeni accorrono verso il mare, depositano la quantità di oro che secondo loro equivale al valore delle merci e quindi si allontanano. A quel punto i mercanti sbarcano ed esaminano l’oro: se lo ritengono adeguato al valore delle merci lo prendono e se ne vanno. Se invece pensano che sia poco, risalgono sulle navi e aspettano”. C

Erodoto, storico dell’antica Grecia

Taccuino Scrivo sul mio taccuino tutto ciò che i popoli delle civiltà in movimento hanno inventato ed è arrivato fino ai giorni nostri.

………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................ ………………………………………………………………........................................................

Autovalutazione Ho riconosciuto le tre diverse civiltà?

No

In parte

Storia 107


VERSO la Quinta

La Storia continua...

Quest’anno avete iniziato un interessante cammino nella Storia. Come veri esperti, avete ricostruito e raccontato la vita di antiche e splendide civiltà dei fiumi, dei mari e delle genti in movimento. L’anno prossimo, in classe quinta, il cammino proseguirà in altri territori. Vi appassionerete ad altre storie, ad altre vicende e ad altri modi di pensare. Strada facendo riconoscerete, tra le tracce lasciate dai Greci e dai Romani, i segni e le eredità di donne e uomini vissuti prima di loro, cioè dei popoli che avete già studiato. Vi sorprenderà scoprire che... la Storia continua! R iesci a capire che cosa è impresso su questo vaso? L’immagine racconta un episodio dell’assedio dell’antica città di Troia da parte dei Greci. Su questo vaso è possibile ritrovare molte tracce delle civiltà affrontate quest’anno. Prova a osservarle con attenzione e a rispondere alle domande. Vaso monumentale, Museo Archeologico di Myconos, 670 a.C. Osserva la forma intera del vaso. Quali civiltà realizzavano grandi vasi per usi diversi? ................................................... ................................................... Osserva la posizione in cui sono ritratti i guerrieri: quale altro popolo utilizzava la stessa tecnica? ................................................... ................................................... Quali popoli si sono distinti per essere dei formidabili guerrieri? ................................................... ................................................... Riconosci il materiale con cui è realizzato il vaso? A quali civiltà lo colleghi? ................................ ...................................................

108 Storia


QUADERNO DI STORIA

Per iniziare…

Gli strumenti dello storico .......................... 110

Civiltà dei fiumi

La Mesopotamia ....................................... 111 I Sumeri .................................................. 112 I Babilonesi .............................................. 114 La dea Ishtar ............................................ 116 Gli Ittiti ................................................... 117 Gli Assiri .................................................. 118 La ruota e i suoi utilizzi .............................. 119 Le storie della Mesopotamia ...................... 120 Gli Egizi ................................................... 122 STEAM Le case degli Egizi ...................... 126 Arte egizia ............................................... 127 Ode al Nilo ............................................. 128 Gli Indi ................................................... 129 I Cinesi .................................................... 131

Civiltà in movimento

I Fenici ................................................... 133 Gli Ebrei ................................................. 135 I Cretesi .................................................. 137 STEAM

Arte cretese .............................. 138

COMPITI DI REALTÀ

Antichi chef ....................... 139

COMPITI DI REALTÀ

Egizi al museo .................... 140

CODING

Una storia digitale ....................... 141

CODING

Realizziamo la storia in Scratch ...... 143

LAPBOOK

Il lapbook delle discipline ........ 148


Per iniziare…

Sussidiario pp. 6-15

Gli strumenti dello storico 1

Completa il testo con le parole corrette. ipotesi - avvenimenti - fatti - fonti - metodo scientifico - luoghi - conclusioni

Il metodo di lavoro dello storico si basa su alcuni passaggi: ricercare, analizzare e interpretare le storiche; collocare i nel tempo e nei in cui sono avvenuti; ricostruire e spiegare gli attraverso ciò che ha studiato. Una fonte è ciò che si è conservato dall’antichità ed è giunto fino ai giorni nostri. Lo storico analizza le fonti con un vero e proprio : per prima cosa indaga per capire se la fonte che sta studiando sia autentica; poi formula delle su come, quando e perché quella fonte sia stata prodotta; infine trae le , cioè fornisce un’interpretazione dei fatti, e pubblica i risultati delle proprie ricerche.

2

Rispondi alle domande.

• Lo storico, per indagare e ricercare informazioni, utilizza alcuni strumenti adatti a riportare al giorno d’oggi i messaggi del passato. Quali sono i più importanti? 1 2 3 4 • Come si chiamano i quattro diversi tipi di fonte utilizzati dallo storico? 1 2 3 4

110 Storia


Civiltà dei fiumi - Mesopotamia

Sussidiario pp. 16-18

La Mesopotamia DOVE 1

sserva la cartina: ti mostra i primi stanziamenti O delle civiltà della Mesopotamia. Completa la legenda con i nomi delle civiltà corrette.

Legenda Ittiti

2

Osserva la cartina e indica il completamento corretto con una X.

• I fiumi più importanti della Mesopotamia sono: Tigri ed Eufrate. Tigri e Nilo. Eufrate e Indo.

• I due fiumi della Mesopotamia sfociano: nel Mar Mediterraneo. nel Mar Egeo. nel Golfo Persico.

QUANDO 3

Osserva le linee del tempo delle civiltà che si svilupparono in Mesopotamia e rispondi alle domande. Sumeri Ittiti

4000 a.C.

3000 a.C.

2000 a.C.

Babilonesi Assiri 1000 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

• Quando cominciò a essere popolata la Mesopotamia? • Quale civiltà è iniziata per prima? • Quali civiltà furono contemporanee? Storia 111


Civiltà dei fiumi - Sumeri

Sussidiario pp. 19-20, 23, 26

I Sumeri CIVILTÀ 1

eggi le frasi e cancella l’alternativa L sbagliata.

2

sserva la mappa di Nippur incisa su una tavoletta di O argilla e colora secondo la legenda.

• I Sumeri furono la prima/l’ultima popolazione ad arrivare nella parte meridionale della Mesopotamia, intorno al 2000 a.C./4000 a.C. • I Sumeri erano un popolo nomade/ sedentario. • I Sumeri s’insediarono alla foce del Tigri e dell’Eufrate, una regione arida/paludosa e inospitale a causa del clima caldo e secco e delle continue inondazioni dei fiumi. • I Sumeri resero queste terre adatte all’agricoltura: prosciugarono i terreni e costruirono dighe, argini, pozzi e canali per l’irrigazione/l’inondazione dei campi.

Legenda porta canale muro

TECNOLOGIA 3

I Sumeri sfruttarono l’argilla che proveniva dal fango dei fiumi per costruire oggetti diversi. Osserva le immagini e scrivi la lettera corretta.

A

......

B

C

otta nei forni o essiccata al sole, l’argilla era utilizzata per produrre i mattoni C con cui costruivano gli edifici.

......

Con l’argilla realizzavano statuette, vasi e contenitori in ceramica.

......

Le tavolette d’argilla erano utilizzate dai popoli della Mesopotamia per scrivere.

112 Storia


Civiltà dei fiumi - Sumeri

Sussidiario pp. 21, 24-25 SOCIETÀ Rispondi alle domande.

4

• Com’era divisa la popolazione sumera? • Chi erano gli uomini liberi? • Chi c’era in cima all’organizzazione sociale? • In ordine d’importanza e di potere, dopo il re, i sacerdoti, i nobili, i guerrieri e gli scribi chi c’erano? • Chi erano gli schiavi? Avevano dei diritti? • Di che cosa si occupavano le donne sumere? 5

Segna con una X la figura geometrica più adatta a rappresentare la società sumera.

RELIGIONE 6

Leggi il testo, scopri di che cosa parla e scrivilo nel titolo.

Era una grande torre a gradoni che si ergeva al centro di ogni città sumera. Ai piani inferiori c’erano i magazzini per i cereali; sulla cima sorgeva il tempio dedicato al dio protettore della città.

7

Leggi le descrizioni: a quali divinità si riferiscono? Riordina le lettere e lo scoprirai.

• Il dio dell’acqua e della creazione.

K E N I

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• La dea della guerra e dell’amore.

N A I N N A

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• Il dio del cielo.

N A U

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• Il dio del vento.

L E N I L

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Storia 113


Civiltà dei fiumi - Babilonesi

Sussidiario pp. 30-31, 34

I Babilonesi QUANDO umera da 1 a 6 le fasi della storia dei Babilonesi. N L’esercizio è già avviato.

1

......

Nel 562 a.C. la Mesopotamia fu invasa dal popolo dei Persiani.

......

Nel 1 550 a.C. l’Impero babilonese subì l’invasione degli Ittiti.

1 Verso il 2000 a.C. cominciò a svilupparsi la società babilonese.

I Babilonesi nel 600 a.C. si ribellarono agli Assiri, li scacciarono e fondarono un nuovo e fiorente Impero.

......

I l re Hammurabi, a capo degli Amorrei, riunì tutte le popolazioni della Mesopotamia e regnò dal 1792 a.C. al 1750 a.C. circa.

......

Nel 1100 a.C. l’Impero babilonese subì l’invasione degli Assiri.

......

Toro alato.

SOCIETÀ Rispondi alle domande.

2

• Chi era a capo della società babilonese? • Quali erano i suoi compiti? 3

Completa il testo con le parole corrette. schiavi - semiliberi - liberi - padrone - contadini - esercito

La popolazione era divisa in tre gruppi con diritti e doveri diversi. I nobili, i funzionari di corte, i proprietari terrieri e gli ufficiali dell’ i

erano uomini

, gli scribi e i soldati che lavoravano per gli uomini

liberi erano uomini Gli

. Gli artigiani,

. erano di proprietà del

e non

godevano di nessuna libertà. Schiavo sumero.

114 Storia


Civiltà dei fiumi - Babilonesi

Sussidiario pp. 32-33 4

abilonia diventò un importante centro urbano durante il regno di Hammurabi, fino a raggiungere B il massimo splendore con il re Nabucodonosor. Osserva la mappa e completa le didascalie. canali - Eufrate - giardini - palazzo - processionale - tempio - mura - Ishtar

D

C B F

G

H

A

E

A Il

reale ospitava anche una

grande biblioteca.

difensive.

B La via C I

. pensili.

D La città aveva otto porte di accesso; la più importante era quella dedicata alla dea

E La città era protetta da alte

.

F Il

dedicato al dio Marduk.

G Il ponte di pietra sul fiume collegava le due sponde. H Un sistema di

distribuiva

l’acqua all’interno della città.

RELIGIONE 5

Vero o falso? Indica con una X.

• I Babilonesi erano politeisti.

V

F

• Durante il regno di Hammurabi, le sacerdotesse non occupavano una posizione importante.

V

F

• Marduk era il dio del sole e della giustizia.

V

F

• Shamash era considerato il creatore dell’Universo, dio della luce, della vita e del destino.

V

F

• La porta principale delle mura di Babilonia era dedicata a Marduk.

V

F

Storia 115


Civiltà dei fiumi - Babilonesi

Sussidiario pp. 32-33

La dea Ishtar RELIGIONE 1

Leggi il testo e sottolinea le parole chiave.

Ishtar era la dea dell’amore e della guerra. Era venerata in molte città della Mesopotamia, ma il centro più importante era il Tempio di Eanna (dal nome sumero della dea) a Uruk. In un inno dedicato a lei, che risale al 1400 a.C. circa, si legge: “Le sue labbra sono dolci… La sua figura è bella, gli occhi sono brillanti. Tutti, donne e uomini, l’adorano”.

2

sserva questo reperto: si trova al British Museum di Londra e risale al 1790 a.C. O Si tratta di un pannello rettangolare in argilla cotta a fuoco. Compila la scheda del reperto come un vero storico: ti serviranno anche le parole chiave che hai sottolineato nell’esercizio 1.

Si trova:

Risale al periodo:

Nome della dea:

Civiltà d’origine:

Materiale di cui è fatto:

Città centro del suo culto: Descrizione del reperto La dea è raffigurata in piedi senza vestiti. Sulla testa porta un

composto da quattro paia di corna

sormontate da un disco; attorno al collo indossa una preziosa alcuni

e ai polsi si intravedono .

In ciascuna mano tiene due bastoncini ricurvi, simboli di divinità e potere. Dalla schiena spuntano due grandi e i suoi piedi sono artigli d’aquila. Sotto i piedi della dea si vedono due dal suo potere e ai lati due Rilievo Burney.

116 Storia

domati dai grandi occhi.


Civiltà dei fiumi - Ittiti

Sussidiario pp. 36-37

Gli Ittiti DOVE 1

Rispondi alle domande con una X.

• Da dove provenivano gli Ittiti? Dalle zone montuose dell’attuale India. Dalle zone montuose dell’attuale Turchia. • Fin dove si spinsero? In India.

In Egitto.

• Come si chiamava la capitale del loro regno? Babilonia. Hattusa.

QUANDO 2

Osserva la linea del tempo e inserisci le date corrette. 1200 a.C. - 1550 a.C. - 2000 a.C. - 1650 a.C. Insediamento in Anatolia

.....................................

Metodo 3

Inizio Invasione del Sconfitti dai espansione regno babilonese popoli del mare

.....................................

.....................................

Nascita di Cristo anno 0

.....................................

di studio

Leggi i testi e sottolinea le parole chiave, poi indica con una X l’argomento di ogni testo.

Gli Ittiti erano pastori, agricoltori e commercianti. Le montagne dell’Anatolia erano coperte di boschi, perciò avevano a disposizione legname in abbondanza. Barattavano l’argento e i metalli con le popolazioni che non ne possedevano.

attività società religione

Come i Babilonesi, anche gli Ittiti avevano leggi scritte, che però non prevedevano pene corporali, ma solo pagamenti in denaro. Furono un popolo di guerrieri con un esercito efficiente e sottomisero molte popolazioni grazie alla loro potenza militare.

attività società religione

Gli Ittiti veneravano molti dei, fra cui la dea del sole Arinna, il dio del tuono Teshub e il dio dei boschi Telipinu.

attività società religione

Storia 117


Civiltà dei fiumi - Assiri

Sussidiario pp. 40-44

Gli Assiri DOVE E QUANDO 1

ATTIVITÀ

Completa le frasi. Indica con una X.

• In origine, gli Assiri erano stanziati in: Anatolia. Egitto. una piccola regione a nord della Mesopotamia. • La principale città assira fu: Assur. Hattusa. Ur. • Le tavolette di un’antica biblioteca furono ritrovate fra le rovine della città di: Ninive. Babilonia. Assur. • Dal 668 al 631 a.C. governò il re assiro chiamato: Sargon.  Assurbanipal.  Nabucodonosor.

Metodo 2

di studio

Leggi il testo e completa le frasi.

Gli Assiri erano abili guerrieri, ma si dedicavano anche all’agricoltura e all’allevamento. Coltivavano soprattutto cereali, frutta, olivi e anche il cotone, dal quale ricavavano i tessuti. Allevavano bovini, ovini, cammelli e cavalli, utilizzati soprattutto durante le battaglie per trainare i carri. Erano anche esperti artigiani: creavano gioielli, decorazioni in avorio, mobili intagliati, oggetti in argilla e stoffe ricamate. Inoltre erano specializzati nella lavorazione del ferro con cui costruivano armi molto resistenti, come lance, spade, scudi, frecce ed elmi. Il commercio non era molto diffuso. • Gli Assiri erano abili • Gli Assiri allevavano • Gli artigiani assiri creavano

e coltivavano e utilizzavano i

. in battaglia.

e con il ferro costruivano

Le frasi che hai completato sono una sintesi del testo: usale per ripassare le attività principali degli Assiri.

118 Storia

.


Civiltà dei fiumi - Mesopotamia

Sussidiario pp. 23, 36

La ruota e i suoi utilizzi TECNOLOGIA 1

Completa il testo con le parole corrette. sole - carri - argilla - Sumeri - tornio - forma - piede

Gli storici attribuiscono ai

l’invenzione della ruota. All’inizio la ruota era piena, cioè

formata da più pezzi di legno uniti insieme. Era montata sia sui

da guerra sia su

quelli da trasporto. I Sumeri erano molto abili nella lavorazione dell’

, con cui costrui-

vano contenitori, vasi e gioielli. Per modellare meglio l’argilla inventarono il

a pedale.

Era formato da due dischi uniti da un perno. Il vasaio appoggiava l’argilla sul disco superiore e con il faceva girare il disco inferiore. Questo meccanismo permetteva al vasaio di far ruotare contemporaneamente sia il disco superiore sia quello inferiore. In questo modo, bastava schiacciare leggermente l’argilla con le dita per farle prendere la nivano fatti asciugare al

2

voluta. I manufatti ottenuti ve-

.

Leggi le descrizioni, poi scrivi a quale popolazione si riferisce ogni immagine.

• Il carro sumero era sostenuto da quattro ruote piene ed era trainato da due asini. I guerrieri erano armati con lance appuntite. • Il carro da battaglia ittita aveva ruote con raggi rinforzati in ferro, che lo rendevano leggero e agile. Era trainato da veloci cavalli. A bordo, l’auriga conduceva il carro, mentre l’arciere colpiva i nemici con arco e frecce.

........................................................................................

........................................................................................

Storia 119


Civiltà dei fiumi - Mesopotamia

Sussidiario p. 22

Le storie della Mesopotamia Leggi il testo.

1

La creazione dell’uomo (prima parte) Gli dei maggiori Anu, Enlil ed Ea avevano tirato a sorte e si erano spartiti l’Universo: Anu regnava in cielo, Enlil aveva occupato la Terra, mentre Ea custodiva il chiavistello che tiene racchiuso il mare. Sulla Terra gli dei imponevano agli dei minori, gli Igi, il lavoro forzato. Gli Igi dovevano scavare i canali, cioè i corsi d’acqua che sono la vita del Paese. Scavarono il letto del Tigri e dell’Eufrate e aprirono sorgenti in profondità. Con la terra riempivano i grandi cesti che portavano sulle spalle e la ammucchiavano per innalzare le montagne. Lavoravano giorno e notte, senza sosta… A un certo punto, gli Igi si fermarono e contarono gli anni di quel lavoro forzato: erano troppi. Cominciarono a parlare tra loro e a lamentarsi nel bel mezzo di uno scavo. Andarono alla porta della casa di Enlil per dichiarare battaglia. Enlil mandò a chiamare Anu e gli altri dei per consigliarsi con loro. Anu disse: “Di quale colpa possiamo accusare gli Igi? Il loro lavoro è davvero troppo pesante, potevamo udire il rumore delle loro zappe fino in cielo. Eccessiva è la sofferenza a cui sono stati sottoposti. Rimane solo una cosa da fare…”.

Le storie della Mesopotamia sono tra le più antiche del mondo e sono state scritte su tavolette d’argilla, che era la materia prima più diffusa in quelle terre.

Rispondi alle domande.

2

• Come si erano spartiti l’Universo Anu, Enlil ed Ea? • Che cosa dovevano fare sulla Terra gli Igi? • Quando Anu dice: “Rimane solo una cosa da fare...”, secondo te a che cosa si riferisce? Quale sarà la sua soluzione al problema? 120 Storia


Civiltà dei fiumi - Mesopotamia Adesso leggi la seconda parte del testo.

3

La creazione dell’uomo (seconda parte) Anu disse: “Sia creato Lullu, l’uomo, per lavorare al loro posto”. Anu affidò questo compito a Mami, la dea madre, creatrice dei destini. Mami accettò, ma disse agli dei suoi fratelli: “Prima Ea deve fare la sua parte, solo lui può rendere pura ogni cosa; sia dunque lui a preparare per me l’argilla e io farò ciò che mi avete chiesto”. Al suono del tamburo Mami impastò la creta con sangue degli Igi. Il dio e l’uomo furono mescolati insieme nell’argilla. Mami chiamò gli dei e disse: “Mi avete assegnato questo compito e l’ho portato a termine: nel cuore dell’uomo si sentirà per sempre il tamburo di questo giorno. Vi ho liberato dal lavoro forzato, ho imposto la vostra fatica all’uomo e ho ristabilito la vostra libertà”. Gli dei ascoltarono in silenzio queste parole e corsero a baciarle i piedi: “Grazie, signora degli dei”. Così ebbe origine l’umanità. Gli uomini costruirono nuove vanghe e nuove zappe, intrecciarono gerle e si misero a scavare canali per sfamare se stessi e mantenere gli dei. Si moltiplicarono e riempirono il Paese, finché il rumore giunse alla casa degli dei… Rid. e adatt. da S. Ponchia, Gilgamesh, re di Uruk, Nuove Edizioni Romane

Rispondi alle domande con una X.

4

• Perché Mami è creatrice dei destini? Perché ha creato gli dei e l’uomo. Perché è una donna. • Perché solo Ea può rendere pura ogni cosa? Perché è il dio più importante. Perché custodisce il chiavistello che tiene racchiuso il mare.

• La frase di Mami “nel cuore dell’uomo si sentirà per sempre il tamburo di questo giorno” a che cosa ti fa pensare? Allo scorrere del tempo. Al battito del cuore. • Secondo i popoli mesopotamici, gli uomini sono di origine divina? Sì, perché Mami impastò la creta con il sangue degli Igi. No, perché sono stati creati per lavorare al posto degli dei.

Rifletti e rispondi alla domanda.

5

• Che cosa significa che gli uomini “si misero a scavare canali per sfamare se stessi e mantenere gli dei”? Storia 121


Civiltà dei fiumi - Egizi

Sussidiario pp. 46-47

Gli Egizi DOVE 1

Osserva la cartina dell’antico Egitto, poi completa con una X.

• Il Basso Egitto si trova: a sud, lungo la valle del Nilo. a nord, vicino al delta del fiume. • L’Alto Egitto si trova: a sud, lungo la valle del Nilo. a nord, vicino al delta del fiume. • L’Egitto ampliò i suoi confini durante: l’Antico Regno e il Medio Regno. il Medio Regno e il Nuovo Regno. • L’Egitto è bagnato: a nord dal Mar Mediterraneo e a ovest dal Mar Rosso. a nord dal Mar Mediterraneo e a est dal Mar Rosso. QUANDO 2

Osserva la linea del tempo e completa.

Primi stanziamenti 4000 a.C.

Antico Regno 3000 a.C.

Medio Regno 2200 a.C.

Nuovo Regno 1550 a.C. 1000 a.C.

2050 a.C. 1650 a.C.

• L’Antico Regno va dal

a.C. al

a.C.

• Il Medio Regno va dal

a.C. al

a.C.

• Il Nuovo Regno va dal

a.C. al

a.C.

Conquista romana 31 a.C. Nascita di Cristo anno 0

CIVILTÀ 3

Cancella le parole che non sono legate alla civiltà egizia.

piramide geroglifici 122 Storia

ziqqurat

faraone

mummificazione

re

Eufrate

scrittura cuneiforme

Nilo Tigri


Civiltà dei fiumi - Egizi

Sussidiario pp. 58-59

Metodo 4

di studio

Leggi il testo e completa lo schema. Utilizza lo schema per ripetere il testo a voce alta.

Nel 2600 a.C. il faraone Cheope fece costruire una tomba per accogliere il suo corpo mummificato. La tomba sorge a Giza, vicino al corso del Nilo. È stata costruita su un’altura per evitare che le periodiche inondazioni del fiume la danneggiassero. La piramide è alta circa 147 metri ed è composta da quasi due milioni e mezzo di blocchi di pietra. Furono impiegate circa centomila persone tra schiavi, operai e contadini non occupati nei campi. Per costruirla si impiegarono da dieci a venti anni di lavoro.

Luogo: Anno di costruzione: Proprietario: Finalità: Durata dei lavori: Materiali impiegati: Addetti ai lavori: TECNOLOGIA 5

uali tecniche utilizzavano gli Egizi per costruire le piramidi? Osserva le immagini e completa il testo Q con le parole corrette: fai attenzione all’intruso! reggia - tronchi - lati - rampa - slitta - base

Per edificare la

della piramide si costruiva un

gigantesco strato di blocchi. Su questo primo strato si appoggiavano altri strati. Per trasportare i blocchi di pietra sempre più in alto, si ammassava su uno dei mide tanta terra, in modo da realizzare una

della pirain-

clinata. Sulla rampa gli operai trascinavano con delle funi una grossa di

di legno, posta su una serie d’albero. In questo modo i blocchi di pietra

potevano essere trasportati sempre più in alto. Storia 123


Civiltà dei fiumi - Egizi

Sussidiario pp. 52-53, 57

SOCIETÀ Chi parla? Scrivi sotto ogni fumetto la classe sociale corretta.

6

funzionari - schiavi - guerrieri - scribi - contadini - faraone - sacerdoti Io sono al vertice della piramide.

...........................................................

Ci occupiamo delle cerimonie religiose e di amministrare le scorte di cibo nei magazzini.

Aiutiamo il faraone a comandare. Amministriamo la giustizia, riscuotiamo i tributi e controlliamo la costruzione delle opere pubbliche.

...........................................................

Scriviamo le leggi e riproduciamo i testi religiosi. Contiamo le merci che entrano ed escono dai magazzini.

...........................................................

...........................................................

Coltiviamo le terre e costruiamo le opere pubbliche.

Difendiamo il regno.

...........................................................

...........................................................

Siamo prigionieri di guerra e svolgiamo i lavori più pesanti.

...........................................................

RELIGIONE 7

......

......

Osserva le immagini e riordina le fasi dell’imbalsamatura. Scrivi i numeri da 1 a 4.

I nfine la salma era avvolta in bende di lino e deposta all’interno del sarcofago.

li imbalsamatori estraevano gli organi interG ni e avvolgevano il corpo in teli di lino. Solo il cuore era lasciato al suo posto.

124 Storia

......

......

I l corpo restava per quaranta giorni coperto da un sale, il natron, e poi veniva ripulito e cosparso di oli profumati.

li imbalsamatori mettevano gli organi interni G nei vasi canopi.


Civiltà dei fiumi - Egizi

Sussidiario pp. 60-63 TECNOLOGIA 8

Osserva i disegni e scrivi le didascalie: scegli nel testo i nomi corretti.

Lo scriba scriveva seduto con le gambe incrociate. Aveva una tavoletta di legno con due incavi: uno per l’inchiostro nero e l’altro per l’inchiostro rosso. Lo scriba diluiva l’inchiostro con l’acqua, poi scriveva con lo stilo sui fogli di papiro. Durante gli spostamenti, si legava il materiale alla spalla con una cinghia.

........................................................... ........................................................... ...........................................................

...........................................................

........................................................... ...........................................................

...........................................................

Metodo 9

di studio

Leggi e sottolinea le parole chiave, poi scrivi un titolo adatto per ogni paragrafo.

Il clima desertico dell’Egitto costringeva gli uomini a rasarsi completamente la testa, poiché i capelli scaldavano troppo e attiravano i pidocchi. I più ricchi potevano permettersi delle parrucche per abbellirsi e per proteggersi dai raggi del sole. Anche ai bambini venivano tagliati i capelli, ma fino a dieci anni potevano tenere una lunga treccia sul lato destro della testa. Gli Egizi indossavano abiti leggeri, spesso di lino bianco. Le donne vestivano con tuniche lunghe fino ai piedi o alle caviglie; gli uomini, invece, indossavano un gonnellino corto a pieghe. In genere camminavano scalzi e indossavano i sandali solo al termine di un viaggio. Gli Egizi amavano molto i gioielli, come anelli, collane, orecchini e cavigliere in argento e pietre dure. Uomini e donne delle classi sociali più ricche dedicavano molto tempo alla cura del proprio corpo: si truccavano gli occhi e si spalmavano la pelle di lozioni, per proteggersi dall’aria secca del deserto. In alcune tombe sono stati ritrovati specchi in bronzo o in rame e piccoli contenitori per gli oli profumati. Gli Egizi credevano che gli dei possedessero delle barbe perfette, per questo i faraoni indossavano barbe finte. Storia 125


Sussidiario pp. 54-55

Laboratorio STEAM

Le case degli Egizi Il fango del Nilo, mescolato alla paglia, era un ottimo materiale da costruzione. Gli Egizi lo utilizzavano per fabbricare i mattoni con i quali costruivano le loro case. Provate anche voi a realizzare mattoni di fango! OCCORRENTE: un secchiello, terra, sabbia, acqua, erba, paglia o foglie secche, uno o più

stampi per cubetti di ghiaccio rettangolari, un cucchiaino. CHE COSA FARE:

1. In un secchiello mescolate terra, sabbia e acqua, poi aggiungete dell’erba, della paglia o delle foglie secche.

2. Versate l’impasto nello stampo, schiacciandolo bene con il cucchiaino.

3. Mettete lo stampo sul termosifone o al sole, finché il composto non si è seccato.

4. Staccate i mattoncini dallo stampo, facendo attenzione a non romperli… Ecco pronti i vostri mattoni!

Rid. e adatt. da Missione Egitto, Franco Cosimo Panini (in collaborazione con il Museo Egizio di Torino)

126 Storia


Civiltà dei fiumi - Egizi

Sussidiario p. 53

Arte egizia 1

uesta lastra di roccia è un’antica fonte che racconta l’unificazione dell’Alto e del Basso Egitto. Q Osserva la fonte iconografica, poi scrivi il numero corretto vicino a ogni spiegazione.

2 3

1

5

4

lato A

......

......

......

I l faraone Menes, conosciuto anche con il nome di Narmer, indossa la corona bianca dell’Alto Egitto e la barba posticcia. È raffigurato mentre sottomette il nemico.

lato B

......

I l falco Horus, protettore del faraone, è appoggiato su una striscia di terra con sei papiri mentre afferra la testa di un nemico. Simboleggia il controllo sul Basso Egitto: la zona del delta del Nilo ne era ricchissima.

......

Nemici in fuga.

......

6

I l faraone vittorioso indossa la corona rossa del Basso Egitto, la mazza e il flagello, simboli di autorità. È rappresentato mentre sfila in un lungo corteo con i portabandiera che reggono gli stendardi delle quattro province vittoriose dell’Alto Egitto. I leoni, simbolo del faraone che controlla i nemici, intrecciano i loro lunghissimi colli a indicare l’unione fra i due territori. I l toro che abbatte le mura della città è il simbolo della potenza del faraone. Storia 127


Civiltà dei fiumi - Egizi

Sussidiario pp. 48-49

Ode al Nilo Nell’antico Egitto era diffuso un inno che onorava il fiume per la sua capacità di dare vita e di nutrire tutti gli Egizi. Era talmente importante che era insegnato anche a scuola. Leggi con attenzione, poi cancella le tre frasi che, secondo te, non appartengono all’antico inno.

1

Salute a te, o Nilo Salute a te, o Nilo, che sei venuto per far vivere l’Egitto. Salute a te, o Nilo, che sei venuto per far vivere la Mesopotamia. Salute a te, o Nilo, che disseti il deserto. Salute a te, o Nilo, che sei il Signore dei pesci. Salute a te, o Nilo, che sei il Signore delle stelle. Salute a te, o Nilo, che quando sei adirato sono distrutti i cibi dell’anno. Salute a te, o Nilo, che quando sei adirato tutti sono pieni di gioia. Salute a te, o Nilo, che quando cominci ad alzare ogni persona inizia a ridere.

2

piega che cosa significa la frase: “Salute a te, o Nilo, che quando cominci ad alzare S ogni persona inizia a ridere”.

3

Come mai nell’inno si dice “Salute a te, o Nilo, che sei il Signore dei pesci”? Rispondi.

128 Storia


Civiltà dei fiumi - Indi

Sussidiario pp. 68-70

Gli Indi DOVE sserva la carta della civiltà dell’Indo, poi O rispondi alle domande.

1

• Come si chiama il fiume che dà il nome alla civiltà dell’Indo? • Dove sfocia? • Da quale catena montuosa nasce? • Come si chiama l’altro grande fiume dell’India? • L’India è una penisola? Perché?

QUANDO Vero o falso? Indica con una X e riscrivi correttamente le frasi false.

2

• Attorno al 1 000 a.C. gruppi di uomini si stanziarono nella valle percorsa dall’Indo.

V

F

V

F

V

F

• La civiltà della valle dell’Indo raggiunse il massimo splendore nel 2000 a.C. • La civiltà della valle dell’Indo scomparve nel 1500 d.C.

CIVILTÀ 3

Cancella le parole che non sono legate alla civiltà dell’Indo.

visir Ur

Harappa Assurbanipal

Osiride

Gange

Arii

Mohenjo-Daro

Indo

Babilonia

sigilli

giardini pensili Storia 129


Civiltà dei fiumi - Indi Metodo 4

Sussidiario p. 69

di studio

Leggi il testo, poi sottolinea con lo stesso colore le informazioni collegate alle parole chiave.

L’abbigliamento delle donne comprendeva abiti dai colori vivaci, con gonne molto corte di cotone, lino o lana. Portavano gioielli vistosi e luccicanti, fatti in oro, argento o madreperla, abbelliti da pietre preziose. Si pettinavano con acconciature molto elaborate. In genere gli uomini indossavano una specie di mantello che copriva una spalla e lasciava libera l’altra. Gli antichi indiani tenevano in casa molti animali, soprattutto uccelli e cani. Allevavano bovini, pecore, maiali e polli, che servivano per la loro alimentazione. Utilizzavano i bovini per trainare i carri. Si crede che il carro trainato da buoi sia stato usato per la prima volta nell’antica India.

ATTIVITÀ 5

Osserva le immagini e scrivi quale attività stanno svolgendo i personaggi.

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130 Storia


Civiltà dei fiumi - Cinesi

Sussidiario p. 72

I Cinesi DOVE 1

Osserva la carta e inserisci al posto giusto: Fiume Giallo - Fiume Azzurro.

2

Colora sulla carta geografica:

• in giallo il territorio intorno al Fiume Giallo;

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• in azzurro il territorio intorno al Fiume Azzurro. Rispondi alle domande.

3

• In quale oceano sfociano i due fiumi?

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• Il territorio compreso tra i due fiumi, secondo te, è ristretto o molto vasto? • Da che cosa lo deduci? QUANDO 4

Osserva la linea del tempo e completa il testo. Nascono i primi villaggi

Primi regni cinesi

3000 a.C.

1800 a.C.

Nascita dell’Impero 221 a.C.

Fine dell’Impero cinese

Nascita di Cristo anno 0

Nelle pianure comprese tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro, intorno al ro i primi villaggi di agricoltori e allevatori. Verso il regni. Nel

Oggi 1912 d.C.

a.C., sorse-

a.C. si formarono i primi grandi

a.C. il sovrano Shi Huang Ti della dinastia Ch’in riunificò tutti i regni e

fondò un impero che durò fino al

d.C.

SOCIETÀ 5

Cancella le parole che non sono legate all’antica civiltà cinese.

Harappa

ziqqurat

carta

Indo

imperatore geroglifici

clan ideogrammi

Fiume Giallo seta

Fiume Azzurro scrittura cuneiforme Storia 131


Civiltà dei fiumi - Cinesi Metodo 6

Sussidiario pp. 73-77

di studio

eggi la leggenda che racconta la scoperta della seta, poi indica con una X la foto che mostra L il baco da seta. Lei-Tsu, giovane moglie dell’Imperatore Giallo, stava prendendo il tè in giardino quando un bozzolo di baco cadde nella sua tazza. Lei-Tsu, infastidita, afferrò il bozzolo bianco per toglierlo dal suo tè, ma questo cominciò a sfilarsi. E, metro dopo metro, coprì l’intero giardino. Allora Lei-Tsu lo osservò meglio e ne notò la lucentezza e la resistenza. Capì così che quel filo misterioso si prestava a essere tessuto. Ma non solo: rimosso il bozzolo, scoprì che al suo interno si nascondeva un baco e che quel baco si nutriva delle foglie del gelso che cresceva nel suo giardino. Così, invece di liberarsi dei bruchi, chiese al marito il permesso di piantare gelsi, quindi di allevare bachi. Fu così che Lei-Tsu scoprì la seta: un tessuto morbido, lucente e piacevole al tatto.

CIVILTÀ 7

Leggi le definizioni e completa il cruciverba.

6

Orizzontali 1. Fu costruita per difendere i confini. 7. Polvere da... 8. Se è magnetico indica una direzione. Verticali 2. Ne esiste uno con soldati di terracotta. 3. In quella “antica” vi si stabilirono i primi Cinesi. 4. Nel 221 a.C. fu fondato quello cinese. 5. Fu inventata per orientarsi. 6. I caratteri della scrittura cinese. 9. Materiale su cui scrivevano i Cinesi.

132 Storia

2 3 4

5

1

8 7

9


Civiltà in movimento - Fenici

Sussidiario pp. 84, 86, 88-89

I Fenici DOVE Osserva la carta e completa come indicato.

1

• Colora la sottile striscia di terra della Fenicia. • Scrivi quali colonie fondarono i Fenici. In Sicilia:

In Africa:

In Sardegna:

In Spagna:

QUANDO Scrivi l’anno corretto vicino a ogni avvenimento: 1200 a.C. - 750 a.C. - 2000 a.C.

2

• Nascita ed espansione della civiltà.

...........................................................

• Invasione degli Assiri.

...........................................................

• Primi insediamenti nella Terra di Canaan.

...........................................................

ATTIVITÀ Osserva la fonte iconografica, rifletti e rispondi alle domande.

3

• Quale ambiente è rappresentato? • Quali mezzi di trasporto sono raffigurati? • Che cosa potrebbero trasportare?

Bassorilievo custodito al Louvre di Parigi.

Storia 133


Civiltà in movimento - Fenici 4

Sussidiario pp. 85, 88-89

Leggi con attenzione il testo, poi sottolinea:

• in rosso le merci vendute dai Fenici agli altri Paesi (esportazioni); • in blu le merci acquistate da altri Paesi (importazioni). I Fenici furono i commercianti più abili dell’antichità. I mercanti organizzavano spedizioni navali nel Mediterraneo, fino in Italia e in Spagna. Caricavano sulle navi il legno di cedro e gli oggetti fabbricati dagli artigiani: vetri soffiati, coppe in bronzo, placche in avorio, raffinati gioielli e stoffe tinte con la porpora. I Fenici acquistavano da altri Paesi ciò che nella loro terra mancava: il ferro, il rame, l’argento e l’oro dai popoli del Mediterraneo e i cereali dall’Egitto.

5

Nella Bibbia si parla dei Fenici e dei loro commerci. Leggi con attenzione il brano.

Nei porti della città fenicia di Tiro arrivavano dalla Spagna argento, ferro, stagno e piombo; dal Mar Nero giungevano schiavi, utensili di rame, cavalli e muli. Rodi e molte altre isole della Grecia erano al servizio dei Fenici e portavano corni d’avorio e legni di ebano; i mercanti che venivano dalle terre a sud del Mar Morto scambiavano le mercanzie di Tiro con smeraldi, porpora, ricami, stoffe di lino, colla, rubini e bardature per cavalli; i mercanti di Israele le scambiavano con frumento, farina, miele, olio e balsamo; i mercanti della Siria offrivano in cambio vini prelibati, latte e grano. Dall’Arabia giungevano mercanti con agnelli, montoni e capre, con aromi, pietre preziose e oro; dalla Mesopotamia giungevano per il baratto vestiti di lusso, mantelli di porpora ricamati, tappeti screziati e corde robuste. Dalla Bibbia, Libro del profeta Ezechiele

Completa lo schema: scrivi quali merci provenivano dai luoghi indicati nel testo.

Spagna: Grecia: Mar Nero: Mar Morto: Israele: Siria: Arabia: Mesopotamia:

134 Storia


Civiltà in movimento - Ebrei

Sussidiario pp. 92-93

Gli Ebrei DOVE 1

Osserva la cartina, poi rispondi con una X.

• Che cosa indicano le frecce colorate? Le rotte commerciali del popolo ebreo. Le invasioni del popolo ebreo. Gli spostamenti del popolo ebreo. • Dalla Mesopotamia, in quale territorio si stabilirono nel 1800 a.C.? Nella Terra di Canaan. In Egitto. Nella valle dell’Indo.

QUANDO 2

Completa la linea del tempo con le informazioni mancanti. Ritorno nella Terra di Canaan - Arrivo nella Terra di Canaan - Diaspora - Formazione del Regno d’Israele

........................................................................................

........................................................................................

........................................................................................

........................................................................................

1800 a.C.

1500 a.C.

1250 a.C.

Distruzione di Gerusalemme

1050 a.C.

587 a.C.

Schiavitù in Egitto

Nascita di Cristo anno 0

70 d.C.

........................................................................................

........................................................................................

........................................................................................

........................................................................................

CIVILTÀ 3

Leggi le descrizioni: a quali re si riferiscono? Riordina le lettere e lo scoprirai.

• Il re guerriero che rafforzò l’esercito d’Israele.

A S U L

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• Il re che stabilì la capitale a Gerusalemme.

D V I D A

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• Il re saggio, famoso per i suoi giudizi di pace.

L O S A N E M O

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Storia 135


Civiltà in movimento - Ebrei

Sussidiario pp. 94-95

RELIGIONE 4

Completa il testo con le parole mancanti: attenzione all’intruso! Comandamenti - Jahvè - Bibbia - Dio - politeisti - Mosè - Sinai - promessa

Il popolo ebraico era monoteista, cioè credeva in un solo il loro unico Dio a

. Gli Ebrei chiamavano

. Secondo la tradizione ebraica, Jahvè consegnò sul monte

le Tavole della Legge, che contenevano i Dieci

. La storia degli Ebrei, dalla conquista della Terra al II secolo a.C., è raccontata nella

Metodo 5

, il libro sacro degli Ebrei.

di studio

Rileggi sul sussidiario la storia del tempio di Gerusalemme, poi descrivilo utilizzando le parole chiave. Re Salomone - cedro - oro - Dieci Comandamenti - Arca dell’Alleanza - distrutto - Muro del Pianto

SOCIETÀ 6

Leggi le definizioni e scrivi di chi si parla.

• Uomini liberi che godevano di tutti i diritti.

..........................................................................

• Uomini sottomessi ai padroni e senza diritti.

..........................................................................

• Uomini che non potevano partecipare alle cerimonie religiose né possedere schiavi o sposare donne ebree.

..........................................................................

• I capi di una discendenza familiare.

..........................................................................

• Le donne che avevano una condizione di potere e privilegio.

..........................................................................

136 Storia


Civiltà in movimento - Cretesi

Sussidiario pp. 98-103

I Cretesi DOVE E QUANDO Osserva la carta e la linea del tempo, poi rispondi.

1

• Come si chiama il mare che circonda Creta? • Quali erano le principali città dell’isola? • Quale elemento fisico proteggeva l’isola dai nemici? • Quanto durò la civiltà cretese?

Nascita della civiltà cretese

Scomparsa della civiltà

2500 a.C.

1450 a.C.

Nascita di Cristo anno 0

CIVILTÀ 2 A ......

......

......

......

......

......

Leggi i testi, poi assegna a ognuno il titolo giusto: scrivi la lettera corrispondente. agricoltura -

V

vita quotidiana -

C

commercio -

S

società -

T

tecnologia -

R

religione

capo della società cretese c’era il re-sacerdote, che rappresentava il volere degli dei A sulla Terra. elle vallate e nelle fertili pianure lungo la costa, gli agricoltori coltivavano in abbonN danza cereali, viti e olivi. li architetti costruivano grandi palazzi. Uno di questi sorgeva a Cnosso: era talmenG te vasto e intricato da essere paragonato a un vero e proprio labirinto. Aveva più di mille stanze e ospitava il re, la sua famiglia e gli addetti al palazzo. I Cretesi amavano dedicarsi all’arte, al divertimento e ai giochi ginnici. Il mare li rendeva sicuri e ben difesi dagli attacchi esterni. I Cretesi erano politeisti e credevano nella dea madre, protettrice della terra e degli uomini. In suo onore organizzavano feste e giochi. I Cretesi navigavano in tutto il Mediterraneo a bordo di navi dal fondo piatto. Grazie al commercio esportavano i loro prodotti e importavano soprattutto metalli. Storia 137


Sussidiario pp. 100-101

Laboratorio STEAM

Arte cretese Le pareti dei palazzi dell’isola di Creta erano decorate con pitture dai colori vivaci e con linee di contorno molto nette. L’uso dei verdi e degli azzurri ci ricorda che i Cretesi erano una civiltà marina. Disegnavano le figure umane con le gambe e i volti di profilo. Ricordi perché le donne erano rappresentate con la pelle chiara e gli uomini con la pelle più scura? CHE COSA FARE:

1. D isegna una figura maschile e una figura femminile: utilizza come modelli le immagini in fondo alla pagina. 2. C olora lo sfondo con un colore acceso. 3. I mmagina che i due personaggi siano atleti che gareggiano durante dei giochi sportivi oppure un sacerdote e una sacerdotessa in un tempio. Che cosa potrebbero dirsi? Disegna un fumetto vicino a ogni volto e scrivi un possibile dialogo fra i due.

Figura maschile cretese. Figure femminili cretesi.

138 Storia


Antichi chef Vi piacerebbe saperne di più sulla dieta dei popoli antichi? Ecco alcuni esempi. Babilonesi pane d’orzo - focacce dolci farcite di noci legumi - frutta (datteri, fichi, mele, prugne e albicocche) - pesce - acqua - birra vino di palma…

Egizi cipolle - rape - legumi (fagioli, lenticchie) pesce - ortaggi (cetrioli, sedano, lattuga, zucchine) - frutta (datteri, fichi, uva) oche - pecore - birra…

Cretesi crostate di carni e formaggi - legumi tuberi - spezie - fagioli - carciofi - fave cipolle - pere - asparagi selvatici - cicorie amare - fichi - mandorle - semi di melone o zucca - vino…

Tocca a voi! 1. Dividetevi in gruppi di tre o di quattro. 2. Scegliete una delle civiltà che avete studiato quest’anno e cercate sul sussidiario o su altri testi a vostra disposizione le informazioni principali sul tipo di alimentazione. 3. Scrivete sui puntini come poteva essere composto un pasto tipico della civiltà che avete scelto. 4. Infine riportate su un cartellone tutte le informazioni che avete rintracciato sulle diverse diete dei popoli antichi e corredatele di alcune immagini degli alimenti. Potete ritagliarle da riviste di cucina oppure disegnarle voi. Storia 139


Egizi al museo Volete preparare un volantino per pubblicizzare alcuni dei reperti più importanti custoditi all’interno del Museo Egizio di Torino. Il Museo Egizio di Torino è distribuito su diversi piani ed è molto grande. Espone statue e steli, amuleti, sarcofagi, mummie, giochi, gioielli, oggetti di vita quotidiana, modelli di imbarcazioni, papiri e molto altro ancora. Tocca a voi! 1. Dividetevi in gruppi di due o di tre. 2. Osservate le immagini e leggete le informazioni presenti nelle didascalie.

Scacchiera da Senet: gioco da tavola con caselline, legno (1425-1353 a.C.). Statuetta del dio Api, bronzo (722-332 a.C.).

Coperchio del sarcofago di Hor (Valle delle Regine), legno (722-525 a.C.).

3. Scegliete uno degli oggetti, poi cercate altre notizie su internet. 4. Create il vostro volantino pubblicitario.

MUSEO EGIZIO

Inserite qui la foto del reperto!

di Torino

Scopri le meraviglie degli antichi egizi

140 Storia


Sussidiario pp. 84-90

Una storia digitale Grazie a questo percorso, imparerai a creare una storia digitale utilizzando il software Scratch. La storia proposta riguarda le caratteristiche del popolo dei Fenici. Come i film e i videogiochi, anche le storie digitali sono composte da immagini, testi e suoni che devono essere assemblati con attenzione. Per questo motivo, prima di creare la storia con il software è importante progettarla.

Conosciamo i Fenici: lo storyboard Prima di lavorare con Scratch, è necessario progettare in modo dettagliato la storia: come inizia? Come si sviluppa? Come si conclude? Da quante e da quali scene è composta e con quali immagini? Testi o suoni devono essere presenti in ogni scena? A questo scopo ci viene in aiuto uno strumento utilizzato nel mondo del cinema, dei fumetti e dei videogiochi: lo storyboard, cioè la descrizione in sequenza di quello che accade nelle singole scene che compongono la storia. Nella pagina seguente trovi un esempio di storyboard: per ogni scena prevista sono presenti tre riquadri: uno per la voce narrante, uno per le immagini e l’ultimo per annotare tutte le informazioni utili per creare e animare la scena. Leggi le informazioni già inserite nello storyboard, fai una ricerca per scoprire le più importanti invenzioni dei Fenici e scrivi l’ultima scena della storia. Una volta completato lo storyboard, crea sul tuo computer una cartella e chiamala “sfondi”. Raccogli nella cartella tutte le immagini che costituiranno l’ambientazione, cioè lo sfondo delle scene che compongono la storia. Ti sarà utile in seguito.

SFONDI Storia 141


Sussidiario pp. 84-90

Titolo della storia: Conosciamo i Fenici VOCE NARRANTE

IMMAGINI

SCENA 1

COSA SUCCEDE • Viene segnalato il territorio occupato dai Fenici con una freccia. • Compare la data 2000 a.C. • Compaiono i nomi delle principali città fenicie.

Intorno al 2000 a.C. i Fenici occuparono il territorio dell’attuale Libano, una stretta lingua di terra fra l’Asia e l’Africa, chiusa tra le montagne a est e il Mediterraneo a ovest. Le più importanti città fenicie furono Sidone, Tiro e Biblo, tutte situate sulla costa. PAUSA Il territorio non permetteva la coltivazione ma era ricco di foreste, perciò il popolo fenicio divenne esperto nella costruzione di navi, nella navigazione e nei commerci.

• I n mare di fronte alla costa compare una nave fenicia. • La nave si muove nel Mediterraneo, si avvicina a una costa e compare l’icona dell’emporio.

SCENA 2 Lungo le coste del Mediterraneo i Fenici crearono molti porti, gli empori, dove costruirono magazzini per raccogliere le merci. Qui arrivavano mercanti da molto lontano per commerciare i loro prodotti.

PAUSA Compare il nome della città nei punti corrispondenti della cartina: Cartagine; Leptis; Malta; Palermo; Cagliari; Cadice.

PAUSA In Sicilia, Sardegna, Corsica e Spagna, dove c’erano giacimenti di argento e di stagno, i Fenici fondarono le colonie. Una di queste, Cartagine, sorta nell’814 a.C. sulla costa africana, divenne una delle più potenti città del Mediterraneo.

SCENA 3 Ogni città Fenicia era uno stato indipendente e aveva un proprio re che governava con un consiglio formato dagli anziani e dagli uomini più ricchi. Le città-stato erano difese da alte mura fortificate con enormi blocchi di pietra.

SCENA 4

In sottofondo si sentono i suoni di un mercato e delle botteghe.

Al centro delle città c’erano i mercati ricchi di oggetti provenienti dalle colonie, le botteghe dei commercianti e i laboratori degli artigiani. I Fenici erano esperti artigiani: lavoravano il vetro, i metalli per farne gioielli e oggetti quotidiani e sapevano tingere le stoffe con la porpora, per venderla in tutti i porti del Mediterraneo.

SCENA 5 Lontano dal centro della città si trovava la necropoli. Sulla cima di una collina veniva eretto il tofet, il tempio in cui i Fenici veneravano le loro divinità della natura.

Sullo sfondo si vedono i resti di un tempio fenicio.

PAUSA Tra le numerose divinità, El era il dio creatore di tutte le cose, mentre Baal, il più venerato, era il dio della vegetazione, della pioggia e del vento.

PAUSA Compare la statuetta del dio El. Compare la statuetta di Baal.

SCENA 6 ...

142 Storia

...

...


Sussidiario pp. 84-90

Realizziamo la storia in Scratch Ora, inizia a trasformare lo storyboard in una storia digitale. 1

Inserire lo sprite e la voce narrante

Lo storyboard prevede che in ogni scena ci sia una voce narrante. È quindi innanzitutto necessario registrare i testi che si trovano nella colonna relativa. Registrare un audio in Scratch è molto semplice. Nel nostro caso è conveniente avere le registrazioni associate a una delle immagini animate (sprite) che agiscono nella scena specifica, in particolare all’immagine che determina il passaggio da una scena all’altra con il blocco invia a tutti... (Situazioni), per esempio nella prima scena puoi registrare l’audio associato allo sprite (fig. 1) freccia (arrow). Per prima cosa elimina lo sprite del gatto, cliccando col tasto destro del mouse sullo sprite gatto e selezionando cancella. Clicca quindi su nuovo sprite e apri la galleria degli sprite, seleziona adesso lo sprite arrow (fig. 2). Ora seleziona Suoni nella barra dei menu. Clicca su registra un nuovo suono (figg. 3 e 4). A questo punto puoi registrare leggendo il testo previsto come voce narrante per la scena 1.

Figura 1

Figura 4

Figura 3 Figura 2

Clicca sul bottone registra (fig. 5, freccia rossa) e, quando hai terminato, ferma la registrazione con il tasto a quadratino. Rinomina la registrazione digitando il nome che vuoi nell’area testuale (fig. 5, freccia verde). In questo caso potresti chiamarla scena_1. Figura 5

Storia 143


Sussidiario pp. 84-90

Adesso possiamo passare a programmare la sequenza. Per prima cosa entra nell’area dello Script. Trascina nell’area di lavoro il blocco quando si clicca su bandierina verde (Situazioni), sotto aggiungi il blocco produci suono scena_1 e attendi la fine (Suono) (fig. 6). 2

Figura 6

Inserire uno sfondo

È il momento di inserire lo sfondo entro il quale si svolge la scena 1. Le immagini che servono a questo proposito dovrebbero essere già tutte presenti nella cartella Sfondi che hai creato sul tuo computer. Per inserire le immagini che serviranno da ambientazione per le scene, clicca su carica uno sfondo da un file (fig. 7) e seleziona le singole immagini, una per volta, dalla cartella “sfondi”. Figura 7

Procedi allo stesso modo per tutti gli sfondi che servono per la storia. Alla fine la sezione Sfondi su Scratch risulterà come nella figura 8.

Figura 8 3

P assare da una scena all’altra

Per passare alla scena successiva è necessario aggiungere allo script il blocco invia a tutti… (Situazioni), poi aprire il menu a tendina, scegliere nuovo messaggio… (fig. 9) e digitare il nome del messaggio che vogliamo inviare, nel nostro caso cambio cartina 1 (fig. 10). Figura 9 Figura 10

144 Storia


Sussidiario pp. 84-90

È necessario che il messaggio cambio cartina 1 sia associato allo sfondo che deve cambiare. Clicca quindi sullo sfondo cartina 1 in basso a sinistra (fig. 11), vai nell’area dello Script e imposta i blocchi necessari per programmare il passaggio allo sfondo successivo: quando ricevo cambio cartina 1 (Situazioni) e passa allo sfondo… (Aspetto) scegliendo dal menu a tendina il nuovo sfondo, nel nostro caso cartina 2 (fig. 12). Ricorda che dovrai ripetere questa procedura ogni volta che vuoi inserire un cambio di sfondo.

Figura 11 4

Figura 12

Creare un’animazione

Passiamo adesso a creare l’animazione che lo storyboard prevede per la scena 1. Per far lampeggiare una freccia che evidenzi il territorio dove vivevano i Fenici, basta creare un blocco quando ricevo vai freccia Figura 13 (Situazioni). Qui dobbiamo inserire i blocchi ripeti … volte (Controllo), i blocchi mostra e nascondi (Aspetto) intervallati da un attendi … secondi (categoria Controllo), impostando un tempo di attesa molto breve, per esempio 0,5 secondi (fig. 13).

Figura 14

Per far comparire la nave fenicia che naviga sul mare della cartina che fa da sfondo, per prima cosa è necessario, analogamente a quanto fatto per gli sfondi, salvare l’immagine della nave in una cartella sul nostro computer (che possiamo chiamare “Sprite”), e poi, su Scratch, cliccare su carica uno sprite da un file (fig. 14) e scegliere l’immagine della nave.

Storia 145


Sussidiario pp. 84-90

Cliccando sul nuovo sprite della nave, impostiamo il suo movimento andando nell’area dello Script. Ricorda: ogni volta che devi programmare un personaggio, occorre prima selezionarlo nell’area Sprite. Per stabilire la posizione iniziale della nave, farla comparire e farla muovere sullo sfondo, usa i blocchi vai a x:… y:… (categoria Movimento), quindi mostra (categoria Aspetto), scivola in … secondi a x:… y:… (categoria Movimento). Per farla nascondere non appena il movimento è terminato, utilizza il blocco nascondi (categoria Aspetto), come nella sequenza di figura 15.

Figura 15

5

ar comparire testi in determinati momenti F della storia

Per far comparire frasi o parole all’interno del nostro stage (fig. 16) è necessario creare nuovi sprite: uno per ogni frase che vuoi utilizzare.

Figura 16

Figura 17

Clicca su disegna un nuovo sprite (fig. 17) e otterrai la schermata in cui poter inserire la frase. Selezionando l’icona TESTO puoi scrivere le parole da far comparire sullo stage, se vuoi cambiare il colore del testo seleziona quello che più ti piace dalla palette dei colori nella parte inferiore della schermata (fig. 18).

Figura 16

146 Storia


Sussidiario pp. 84-90

Per far comparire la frase nel punto dello stage che desideri, utilizza di nuovo il blocco vai a x:… y:… (categoria Movimento). Viene utilizzato il blocco invia a tutti vai_freccia (Situazioni) per dare avvio all’animazione costruita in precedenza per lo sprite freccia (vedi fig. 13); in questo modo la freccia inizierà a lampeggiare dopo che il testo inserito avrà terminato l’esecuzione del suo script. Per far scomparire la frase quando arriva il momento del cambio sfondo, utilizza ancora una volta i blocchi quando ricevo cambio cartina 1 (categoria Situazioni) e nascondi (categoria Aspetto) (fig. 19).

Figura 19

Attenzione! Dovrai ripetere le varie sequenze fin qui illustrate per ogni scena che sceglierai di realizzare.

SFIDE 1

Prosegui con la realizzazione della presentazione

Arricchisci lo storyboard con altre informazioni sui Fenici e fai le variazioni che preferisci. Infine, crea in Scratch l’ultima scena che hai progettato nello storyboard. Parti dal progetto che abbiamo realizzato per te in Scratch e poi prosegui tu. Lo trovi a questo link: https://scratch.mit.edu/users/Gruppo-Raffaello/ 2

Organizza con i tuoi compagni una competizione di storie digitali

Ognuno di voi dovrà scegliere una civiltà antica e creare una storia digitale originale in modo simile all’esercizio che hai svolto. Dovrete essere bravi non solo a programmare con Scratch, ma anche a rendere la storia interessante e avvincente. Alla fine del lavoro, organizzate con i vostri insegnanti una presentazione: il pubblico o una giuria dovrà esprimere un voto e decidere quali sono le storie migliori. Chi sarà il migliore? Storia 147


Il lapbook delle discipline

Il lapbook è una cartelletta che raccoglie una serie di minilibri (minibook) su uno stesso argomento. I minibook possono contenere immagini, schemi, brevi testi e possono avere forme e grandezze diverse, adatte al contenuto che devono riportare. Potremmo definire un lapbook una specie di mappa a tre dimensioni che presenta i concetti essenziali su un dato argomento. Attraverso un lapbook è possibile trattare ogni aspetto delle discipline: quello preferito, quello che si sta studiando a scuola oppure quello più difficile da ricordare. Organizzazione della classe L’insegnante sceglierà i compagni che faranno parte del tuo gruppo. Ogni gruppo dovrà essere composto da tre o quattro bambini. Per portare a termine il lavoro, tutti i componenti del gruppo dovranno aiutarsi e collaborare. 1

Progettazione e realizzazione del lapbook Per creare il vostro lapbook, seguite il percorso come una strada, passo dopo passo. 2

Primo passo: come sviluppare l’argomento? Scegliete l’argomento della disciplina che vi interessa. Successivamente elencate gli aspetti che volete sviluppare e attribuite loro un titolo. In questo modo metterete alla prova le vostre conoscenze. Costruite una tabella, simile a quella sotto, che compilerete con i dati che vorrete rappresentare. ARGOMENTO:

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Definizione

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Elementi

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

148 Storia


Secondo passo: quale modello di cartelletta? Scegliete un modello di cartelletta (figg. 1, 2, 3, 4, 5) e procuratevi un cartoncino del formato (A3 o A4) e del colore che preferite. Piegate il cartoncino per ottenere il tipo di cartelletta che avete scelto:

1 A metà

2 In tre parti

3 In quattro parti

4 In tre parti, con taglio ovale

5 In cinque parti, a triangolo

Terzo passo: strutturazione del lapbook Pensate a come organizzare le informazioni nelle varie “pagine” della cartelletta. Prima di tutto stabilite qual è la copertina e scrivete TITOLO, CLASSE e NOME dei componenti del gruppo. Pensate a dove inserire ogni informazione.

Titolo e

Triplo Flip flap

Fisarmonica

Flip flap

Flip flap

Fiore

Fisarmonica

Fiore

Fisarmonica

immagine

Autori

Fisarmonica

Bustina

Ecco un esempio di come organizzare lo spazio (vedi anche quarto passo).

Storia 149


Quarto passo: progettazione del minibook Potete scrivere i testi a mano o al computer, consultare libri o cercare informazioni in Internet, decidere se rappresentare con disegni o foto, scegliendo il materiale che preferite. Le informazioni si possono rappresentare in diversi modi. Ecco i minibook usati più frequentemente: Tipo

Caratteristiche

Flip flap

Può essere a una o più linguette.

Fiore

Può essere a una linguetta, quadrato o pentagonale.

Fisarmonica

È una striscia piegata più volte.

Busta

Può essere chiusa con aletta o a tasca.

Cerchio

È una ruota con fermacampione al centro e finestrella.

Quinto passo: assemblaggio del lapbook Appoggiate sulla cartelletta i minibook. Se il risultato corrisponde al vostro progetto iniziale, incollate, fissate e colorate le varie parti… il vostro lapbook è terminato.

150 Storia

Esempio


Un lapbook di Storia 4a

Costruisci il tuo lapbook, seguendo l’esempio e la spiegazione delle fasi di lavoro. Realizzandolo insieme ai tuoi compagni, potrai fissare e ricordare meglio i concetti più importanti relativi all’argomento scelto. L’esempio qui proposto riguarda l’argomento “La scrittura nella Storia”. Primo passo: progettazione dei minibook Individua i concetti essenziali che vuoi mettere in evidenza e, per ciascuno di essi, scegli le informazioni da inserire e un modello di minibook adatto a rappresentarle. Esempio modello Che cos’è?

Definizione: La scrittura è…

Flip flap verticale

Quando e dove è nata?

Cartina e linea del tempo

Flip flap orizzontale

Perché è nata?

Cause: La scrittura nacque perché…

Flip flap verticale

Sistemi di scrittura

Logografica; consonantica; alfabetica; musicale; tattile; digitale.

Minibook a fisarmonica

Uomini di scrittura del passato Decifratori di codici misteriosi

Scribi sumeri, egizi, fenici… Jean François Champollion…

Cartellini con fermacampione

Dove e con che cosa si scriveva?

A mano: tavolette di terracotta…

Bustina con schede

Con l’avvento della stampa: caratteri mobili, carta…

Fiore

Direzione della scrittura; scrittura della stessa parola in diverse lingue…

Fisarmonica (interno ed esterno)

La scrittura in Europa e nel mondo

Storia 151


Secondo passo: struttura del lapbook Preparare il progetto grafico. Parte interna della cartelletta Definizione

Fisarmonica

(Flip flap)

Sistemi di scrittura

Parte esterna della cartelletta

Fisarmonica BUSTA

Linea del Cartina tempo

Uomini di scrittura

Flip flap

Decifratori

(Flip flap)

AUTORI

in Europa e nel mondo

Fisarmonica Perché

La scrittura

TITOLO

Sistemi di scrittura

Dove e con che cosa si scriveva

INDICE

Terzo passo: preparazione dei materiali

Quarto passo: realizzazione dei minibook

Con l’aiuto di libri e materiali in rete, prepara testi e immagini per i minibook, con precisione ma anche con creatività. Puoi scrivere i testi a mano o al computer e poi incollarli. Puoi utilizzare immagini pronte o preparare tu i disegni.

Utilizza i modelli forniti dall’insegnante e prepara i singoli minibook, scrivendo, ritagliando, incollando, colorando…

Quinto passo: assemblaggio del lapbook

152 Storia


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Coordinamento: Corrado Cartuccia Redazione: Corrado Cartuccia, Valentina Sabatini Lucarelli Grafica e impaginazione: Giacomo Paolini Illustrazioni e colore: Filippo Pietrobon (testo base), Ivan Stalio (quaderno) Quaderno: Spaziotempo di Erica Zampieri (redazione), Progetto di Davide Protto (impaginazione) Copertina: Mauro Aquilanti Cartografia: LS International Referenze fotografiche: iStock, Shutterstock, Alamy, Scala - Firenze Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

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Disponibile anche la VERSIONE UNICA pack 4a 978-88-472-3290-7 pack 5a 978-88-472-3289-1

IS BN Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o ­altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE ­GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).

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Classe 4a Ambito SCIENTIFICO Codice adozionale 978-88-3267-9 Per ogni materia è allegato il fascicolo con mappe e riassunti: • StoriaMAP • GeoMAP • MateMAP • ScienzeMAP

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