Prezioso 2-3 - Area scientifica - Guida per l'insegnante

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GUIDA per l'insegnante Suggerimenti metodologici Programmazione didattica annuale per competenze Competenze sociali e civiche Rubriche valutative dei compiti di realtĂ Verifiche personalizzate Schede operative di consolidamento Guida ai Lapbook Didattica inclusiva e apprendimento cooperativo Guida ai materiali digitali del M.I.O. BOOK Didattica e nuove tecnologie: Coding, STEM/STEAM, classe capovolta, didattica inclusiva

classi

2-3 Matematica Scienze Tecnologia


Il M.I.O. BOOK è Multimediale, Interattivo, Open È l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su www.raffaellodigitale.it (in linea con le direttive ministeriali).

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CODICE DI ATTIVAZIONE - M.I.O. BOOK docente


Imparare è un viaggio bellissimo!

NOVITÀ SCUOLA

PRIMARIA

2018

Didattica inclusiva Strumenti innovativi per apprendere con facilità: • mappe concettuali e schemi; • pagine speciali; • uso di font specifici.

Compiti di realtà Una palestra in cui mettere alla prova quanto appreso, grazie a stimolanti situazioni legate alle esperienze di ogni giorno.

CLIL Imparare l’inglese diventa semplice se si affianca agli altri saperi.

Coding Strumenti di programmazione di base, coinvolgenti e divertenti, per i nativi digitali.

GUARDA IL VIDEO PROMO

Inquadra il QR code oppure collegati a www.raffaelloscuola.it

A inizio anno scolastico l’autore presenterà il progetto con un WEBINAR dedicato. Seguici sui social


Presentazione del progetto

I libri di lettura di seconda e terza • Orientarsi nelle tematiche per essere protagonisti del proprio percorso di apprendimento. • Giocare con le emozioni è il modo migliore per conoscere se stessi e gli altri.

• Comprendere i testi imparando ad analizzarne gli elementi caratteristici.

• Scoprire il mondo, la natura e l’arte grazie alle sezioni stagionali.

• Imparare ad ascoltare grazie ai laboratori e alle attività ludiche.

• Recuperare le difficoltà nella lettura strumentale e nella comprensione del testo.

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Presentazione del progetto

Gli apprendimenti disciplinari in seconda • Contare con le rime, con le mani, con vari strumenti per scoprire la realtà.

• Capire le regole e fissarle con parole semplici.

• Verificare le competenze con i compiti di realtà e le pagine di verifica.

• Lavorare insieme per imparare meglio.

• Ripartire dalle conoscenze pregresse per agganciare i nuovi apprendimenti.

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Presentazione del progetto

Il sussidiario delle discipline di terza

• Introdurre le discipline • Costruire i quadri di civiltà partendo dal presente per con pagine di narrativa. imparare a comprendere il passato con metodo.

• Organizzare le idee per ricostruire esperienze apprendendo un metodo di studio. • Osservare le fonti e formulare ipotesi dialogando con gli studiosi, simpatici personaggi che parlano in prima persona.

• Recuperare e riorganizzare i saperi con schemi riassuntivi e pagine semplificate.

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Presentazione del progetto

Allegati classi 2a e 3a

I LAPBOOK • Pratiche istruzioni • Materiale da ritagliare

IL QUADERNO DI ITALIANO • Percorsi sulle quattro abilità: ascoltare, parlare, leggere, scrivere e riassumere • Grammatica RAF per: Riflettere, Apprendere e Fissare • Mappe • Autovalutazione

L’ESERCIZIARIO IN FONDO AI SUSSIDIARI • Schede operative di tutte le discipline • Pagine di CLIL • Pagine di CODING

IN PIÙ per la classe il gioco del coding

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Lapbook

I lapbook Che cos’è un lapbook? Un lapbook è una mappa concettuale a tre dimensioni, un’evoluzione dei soliti cartelloni. È contemporaneamente libro, quaderno e verifica. Si presenta come una simpatica cartelletta colorata che raccoglie dei mini libri di diverso formato.

Perché realizzare un lapbook? • Un lapbook è un ottimo supporto alla didattica perché stimola la curiosità, è spunto di apprendimento e permette di consolidare le competenze acquisite. Infatti l’alunno, in uno spazio limitato, affronta in maniera chiara, sintetica e grafica i diversi aspetti di un argomento monotematico. • Costruire un lapbook avvia al metodo di studio poiché permette all’alunno di ideare e progettare, scegliere, organizzare e sintetizzare il proprio sapere. • È lo strumento ideale per imparare facendo e, una volta realizzato, è riutilizzabile e consultabile in ogni momento dell’anno. • Il lapbook è versatile, infatti si adatta a diverse discipline, età o livelli di apprendimento, per questo è utile anche nei casi di alunni con DSA. • Rende piacevole, divertente e ordinato il lavoro svolto dagli alunni a scuola e favorisce la cooperazione. • Realizzare un lapbook è un lavoro creativo, automotivante, dinamico e coinvolgente.

È difficile realizzare un lapbook? Niente paura. Costruirlo è veramente economico e semplice. In classe seconda, nel volume I miei lapbook di seconda, i lapbook proposti aiuteranno il bambino a mettere ordine e ricordare ciò che ha appreso.

I lapbook di classe seconda

L’autunno

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I numeri e le tabelline

Gli ambienti


Lapbook

Nel libro di seconda si trovano le istruzioni e i ritagli

I lapbook di classe terza In classe terza, quando il lavoro è già stato avviato e gli alunni hanno preso dimestichezza con i lapbook, è necessario dare più spazio alla progettazione autonoma degli alunni, che è anche l’obiettivo ultimo della costruzione di un lapbook: l’alunno decide cosa inserire e la forma che gli è più congeniale per riorganizzare i saperi. I lapbook si trasformano in un vero compito di realtà in cui gli alunni decidono quali informazioni introdurre nel lapbook, quali forme utilizzare e come organizzare lo spazio. Per questo motivo non sono presenti dei lapbook già predisposti in classe terza. Come aiuto, alle pagine 186-189 di questa guida, è presente una mini guida per insegnare come progettare un lapbook di scienze. Questo modello può essere utilizzato come vademecum per la progettazione di altri lapbook.

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Bisogni Educativi Speciali

Per una didattica inclusiva A cura di R. Maggi, pedagogista clinica UNIPED (Unione Italiana Pedagogisti) Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) sono alunni che presentano disabilità, difficoltà di apprendimento, disturbi evolutivi specifici, difficoltà comportamentali ma anche disagio e svantaggio socio-economico, linguistico, culturale e che dunque necessitano di “speciale attenzione”. La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 (entrambe del MIUR) suddividono i BES in tre aree specifiche: • alunni con disabilità certificata secondo la Legge 104/92; • alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA certificati con la Legge 170/2010); • alunni con altri Bisogni Educativi Speciali, come svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. La normativa scolastica vigente invita tutte le scuole a mettere in atto, per studenti in difficoltà (temporanee o permanenti), il diritto alla personalizzazione degli apprendimenti. Compito essenziale dell’insegnante è infatti conoscere «come apprende» l’alunno e, per fare ciò, deve mettere in atto una «osservazione intenzionale e finalizzata» (Piaget) con lo scopo di pianificare i successivi interventi didattico-pedagogici individualizzati e personalizzati.

Didattica individualizzata

Didattica personalizzata

Modula la didattica, i tempi, gli strumenti rispetto alle caratteristiche dell’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze.

Calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità e unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo.

Attraverso la normativa più recente (Legge 170 per i Disturbi Specifici di Apprendimento, la Direttiva del 27 dicembre 2012, successiva Circolare n. 8 e note esplicative) ci si propone un nuovo «orientamento culturale» nell’ottica dell’ICF (“International Classification of Functioning, Disability and Health”) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, «che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo del funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni» (D.M. 27/12/2012, pag. 1). È chiara la finalità dei documenti di «demedicalizzare e sburocratizzare» l’intervento educativo nell’ottica del «successo formativo» di ciascuno. Lo strumento privilegiato per una didattica personalizzata diventa il Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo non di declinare ciò che lo studente non sa fare, ma piuttosto di definire, documentare, monitorare e descrivere le strategie d’intervento più adatte e rispondenti allo stile apprenditivo dell’alunno. Per una maggiore chiarezza, la tabella della pagina successiva indica quale modello compilare per le diverse situazioni di “speciale attenzione”.

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Bisogni Educativi Speciali Alunni con disabilità Legge 104/92

Alunni con DSA Legge 170/2010

Alunni con altri BES Direttiva Ministeriale del 27/12/2012

PEI (Piano Educativo Individualizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. Tali alunni hanno diritto a un insegnante di supporto (D.P.R. 24/11/1994 ed eventualmente anche l’educativa del Comune di appartenenza).

PDP (Piano Didattico Personalizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. In esso vengono declinate le strategie e gli interventi didattici in forma collegiale e condivisa.

PDP per i BES, non obbligatorio ma se il consiglio di classe lo ritiene opportuno (cfr. nota del 22/11/2013) può risultare utile per la migliore gestione dei processi inclusivi. Indica se è prevista l’adozione di misure compensative e dispensative (per un determinato periodo o per l’intero anno scolastico) anche per quegli alunni senza specifica certificazione o relazioni da parte di esperti.

L’espressione «personalizzazione degli apprendimenti» è presente già negli articoli 33, 34 e 38 della nostra Costituzione. La Legge 53/2003, che va sotto il nome di “riforma Moratti”, all’art. 2 sottolinea che «è promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze, abilità generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro».

Cosa dovrebbe fare l’insegnante? Una scuola inclusiva non dovrebbe mai lasciare soli i suoi insegnanti. Dunque sarebbe bene partire da una buona formazione, anche in raccordo con i CTI-CTS (Centri Territoriali per l’Inclusione e Centri Territoriali di Supporto) di riferimento; organizzare un Piano di Inclusione (PAI) insieme al GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) d’Istituto, utilizzando l’autonomia organizzativa e didattica (cfr. D.P.R. 275/99) in raccordo con altri servizi e con le famiglie, declinare il tutto nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Ci sono altri aspetti da considerare per migliorare il setting pedagogico: • gli spazi, gli ambienti e i tempi; • l’osservazione sistematica; • il rispetto dei diversi stili di apprendimento; • l’utilizzo di diversi stili “di insegnamento”; • la motivazione all’apprendere; • le modalità di gestione della classe, di aggregazione e lavoro degli studenti (peer education, cooperative learning, tutoring, didattica laboratoriale); • mezzi, strumenti e mediatori didattici; • predisposizione di ambienti di apprendimento formativo. Per gli alunni con BES si possono mettere in atto, in genere, indicazioni e suggerimenti ripresi dalla Legge 170/2010 sui DSA. È importante ricordare che: Misure compensative

Misure dispensative

Si intende qualsiasi prodotto in grado di bilanciare un eventuale disturbo, riducendo gli effetti negativi. Esempi di Strumenti compensativi: • tabelle dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri; • tabella delle misure, tabella delle formule; • mappe anticipatorie e schemi riassuntivi; • linee del tempo; • flashcard; • illustrazioni e icone.

Dispensare non significa esentare ma piuttosto tener conto delle reali difficoltà dell’alunno e metterlo in condizione di sviluppare le funzioni e le abilità. Esempi di Misure dispensative: • tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante adeguata organizzazione degli spazi e un flessibile raccordo tra insegnanti; • assegnazione compiti a casa in misura ridotta; • possibilità d’uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine; • schede operative a difficoltà graduale.

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Bisogni Educativi Speciali È importante ricordare che: • gli insegnanti devono consentire l’uso delle strategie compensative e svolgere un ruolo attivo, proponendo percorsi guidati finalizzati allo sviluppo dell’autonomia; • lo studente non ha necessariamente bisogno sempre di “compensare”, ma se si decide di farlo occorre scegliere le modalità adatte alle sue esigenze; • tutta la classe dovrebbe lavorare nelle stesse modalità per evitare che gli alunni con “speciale attenzione” si trovino a disagio; • di particolare importanza sono tutti gli aspetti legati alle emozioni, all’affettività, allo spirito di gruppo e alla condivisione di momenti formali e informali della quotidianità didattica. Prezioso presenta pagine semplificate da utilizzare con la classe come ripasso e consolidamento dei concetti chiave, oppure come strumento individuale per alunni con difficoltà.

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Presentazione del progetto

Un percorso di apprendimento gratificante A cura di N. Secchi I box delle pietre, che costellano le pagine dei volumi del progetto “Prezioso”, presentano attività e suggerimenti di lavoro piacevoli e coinvolgenti che mirano ad arricchire, in senso reale e metaforico, il percorso didattico, con proposte di lavoro che aiutano a raggiungere le competenze. Il valore aggiunto è dato dal percorso gratificante: in ogni pagina di verifica si invita il gruppo-classe a fare l’autocorrezione e a ritagliare il diamante nell’angolo della pagina, così da incollarlo sulla corona da indossare a fine anno. Costruire pian piano questo oggetto renderà tangibile la conquista delle competenze di prima e la graduale conquista dell’autonomia sia nella scrittura che nella lettura.

RITAGLIA E INCOLLA I DIAMANTI SULLA CORONA!

Lo zaffiro: per imparare…

a lavorare insieme

Nell’ottica della valorizzazione della negoziazione sociale e dell’apprendimento collaborativo, i box “zaffiro”: • suggeriscono proposte di gioco, per consolidare i concetti appresi, ma anche per divertirsi insieme; • propongono la costruzione collaborativa di artefatti o di materiali di gioco, coniugando le dimensioni del “manipolare”, del “creare”, del “collaborare”, del “giocare” in una sintesi didatticamente significativa; • offrono stimoli per la conversazione e per il confronto, avviando fin dalla classe prima gli alunni alla tecnica della discussione, anche quella matematica, che prevede un confronto a più voci (guidato, anche se in modo via via meno direttivo, dall’insegnante).

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Presentazione del progetto

Il rubino: per imparare…

a collegare i saperi

Nell’ottica del superamento della frammentazione tra le discipline e della loro integrazione in quadri d’insieme, condizione necessaria per lo sviluppo delle competenze di valenza trasversale, i box “rubino”: • mettono in evidenza i “punti di contatto” tra discipline diverse, sottolineando termini di uso comune, contenuti trasversali, integrazione tra concetti; • creano occasioni in cui lo svolgimento di un compito richiede l’attivazione di conoscenze o abilità relative ad altre discipline, suggerendo la necessità di una ricomposizione degli oggetti di apprendimento e delle abilità disciplinari.

Lo smeraldo: per imparare…

a connetterti con la realtà

Nell’ottica dell’apprendimento situato, strettamente ancorato alla realtà e alla valorizzazione di compiti significativi, connessi alle pratiche quotidiane, i box “smeraldo”: • esplicitano, con brevi osservazioni e spunti di lavoro, quanto ciò che si studia è presente negli ambienti di vita o nelle pratiche quotidiane degli alunni. In matematica, invitano ad osservare la realtà con un “filtro matematico” per coglierne gli aspetti quantitativi, geometrici, logici e avviando gli alunni ad una loro graduale sistematizzazione; • propongono compiti tratti da situazioni realmente vissute dagli alunni, stimolandoli a quella “motivazione di competenza”, di bruneriana memoria, legata al bisogno di padroneggiare e controllare l’ambiente che li circonda.

Il diamante: per imparare…

a ragionare con l’INVALSI

Nell’ottica di una preparazione “tempestiva” alla prova invalsi, ma anche e soprattutto dello sviluppo di un pensiero flessibile, in grado di liberarsi dalle gabbie degli schemi “fissi” e delle procedure mnemoniche, a favore del ragionamento e della rielaborazione dei dati, i box “diamante” sono inseriti nei percorsi didattici di italiano e matematica, e le “sfide diamante” ne completano le pagine di verifica: • propongono esercizi che rovesciano o “scombinano” gli schemi tradizionali; • stimolano l’alunno a stabilire collegamenti tra i dati a disposizione per arrivare al dato richiesto; • richiedono l’attivazione di strategie di problem-solving; • costringono l’alunno ad attingere a diverse conoscenze e abilità possedute; • richiedono il passaggio da una forma di rappresentazione ad un’altra.

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Contenuti digitali

La didattica e le nuove tecnologie con il M.I.O. Book Alta leggibilità, audioletture, traduttore automatico, strumenti per la creazione di mappe concettuali, schemi di sintesi e linee del tempo per il supporto mnemonico e l’esposizione orale, possibilità di realizzare, allegare e condividere file audio, video e di immagine per valorizzare i diversi stili cognitivi.

Un canale Scratch Raffaello con percorsi di coding e digital storytelling strutturati in maniera semplice e immediata.

Video, approfondimenti, materiali multimediali e spazi virtuali per proporre, realizzare e condividere percorsi di flipped classroom, per valorizzare i talenti e le attitudini.

Hai un account ZAINO DIGITALE? Con un semplice clic puoi accedere ai contenuti del M.I.O. Book.

Dal portale www.raffaellodigitale.it scarica il materiale del M.I.O. Book, i contenuti extra sempre aggiornati e accedi al testo.

PREZIOSO 1a • Passatempi preziosi • Metodo • Letture • Discipline • Il quaderno del corsivo • Il quaderno degli esercizi

PREZIOSO 2a • Letture • Matematica con eserciziario • Storia, Geografia, Scienze con eserciziario • I miei Lapbook di 2a • Il quaderno di italiano

In linea con le direttive ministeriali per la parità e la cultura scientifica, contenuti per sperimentare, motivare e coinvolgere nell’apprendimento delle discipline di Arte, Matematica, Scienze e Tecnologia.

PREZIOSO 3a • Letture • Matematica con eserciziario • Storia, Geografia, Scienze con eserciziario • Il quaderno di italiano

e tanto altro materiale per l’insegnante e la classe 13


Contenuti digitali

Guida ai materiali digitali Negli ultimi anni il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha intrapreso la strada dell’innovazione digitale, rimarcando a più riprese la necessità di aggiornare la scuola italiana. Già a partire dalle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” del 2012 e il successivo decreto 209/13, i libri di testo prendono forma in una nuova versione digitale o mista. Le scuole si dotano di nuovi strumenti, introducendo le LIM, e le classi si affacciano al mondo “2.0”, disegnando così lo scenario di una scuola in grado di affrontare in modo attivo le importanti sfide che ha davanti a sé: l’inclusione, l’apertura al mondo reale e la valutazione delle opportunità che il digitale fornisce, senza sottovalutarne i potenziali rischi. La scuola è ora chiamata a rinnovare i propri abituali metodi di insegnamento e a trovare nuovi approcci, supportata anche da iniziative ministeriali, tra cui Programma il futuro del 2014, che offre ai docenti una serie di percorsi per introdurre gli studenti ai concetti base dell’informatica. A ciò si aggiunge il “Piano Nazionale Scuola Digitale” (decreto 851/15), con il quale il MIUR dà definitivamente il via a un programma di innovazione digitale della scuola italiana, al fine di rivedere il sistema educativo scolastico nell’era digitale. Infine il MIUR focalizza l’attenzione sui nuovi bisogni educativi dei nativi digitali con l’emanazione dei documenti integrativi relativi alle “Indicazioni Nazionali” (2012), dedicati all’Educazione Civica Digitale (“Sillabo di Educazione Civica Digitale”, gennaio 2018) e alle competenze di Cittadinanza e digitali (“Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari”, 22 febbraio 2018). La scuola affronta dunque nuove sfide, sia didattiche che organizzative, ma gli obiettivi non cambiano: le finalità prioritarie sono ancora l’acquisizione di competenze da parte degli studenti, tra le quali rientra ora a pieno titolo anche quella digitale, l’apprendimento dei concetti fondamentali, il raggiungimento di buoni risultati e la consapevolezza dell’impatto che ciascuno avrà nella società, come individuo, cittadino e professionista. Nasce un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento, capace di integrare il suo ruolo classico con l’utilizzo dei nuovi strumenti propri della realtà quotidiana. In quest’ottica le tecnologie diventano un mezzo per accrescere abilità e conoscenze, ponendosi al servizio delle attività orientate alla formazione e all’apprendimento, non solo negli ambiti e negli ambienti tipici della scuola – quindi classi, spazi comuni e laboratori – ma anche nella vita sociale. Il rinnovato sistema educativo-didattico, formato da innovazione metodologica, didattica per competenze e strumentazione digitale, ridefinisce necessariamente anche l’ambito professionale del fare scuola: il docente diventa il progettista del percorso, in grado di utilizzare strumenti sofisticati e complessi. Tra questi strumenti resta centrale il libro di testo, perché la civiltà del libro non può abdicare a se stessa, ma si tratta di un libro diverso, ricco di connessioni e di aperture verso l’esterno: è un libro potenziato, arricchito di contenuti multimediali, un libro che consente approcci diversi allo stesso problema. Per definizione, le tecnologie modificano i comportamenti delle persone e sono destinate anche a cambiare il modo di fare scuola. Governare questo cambiamento, in ultima analisi, è la sfida più importante a cui i docenti sono chiamati.

Introduzione Il M.I.O. BOOK è il libro multimediale del Gruppo Editoriale Raffaello. L’acronimo M.I.O. identifica le tre caratteristiche fondamentali alla base di tutti i progetti digitali. • M come Multimediale: il libro è arricchito con contenuti digitali integrativi di diverse tipologie, che possono essere visionati sia dall’insegnante in classe con l’ausilio della LIM tramite il DVD in allegato alla guida, sia dall’alunno a casa installando il Raffaello Player sul proprio computer o tablet; • I come Interattivo: il libro digitale consente di intervenire nel testo inserendo note o appunti; un libro interattivo ha il pregio di rendere la lezione più coinvolgente e stimolante; • O come Open (cioè aperto): nel libro digitale è possibile creare documenti e condividerli, ampliando i contenuti didattici.

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Contenuti digitali Il M.I.O. BOOK è stato concepito per essere utilizzato sia in classe che a casa: per lo studente il M.I.O. BOOK rappresenta uno strumento con cui proseguire lo studio, per il docente è un supporto utile durante la preparazione e la presentazione della lezione.

Le versioni all’interno del M.I.O. BOOK Il M.I.O. BOOK è realizzato in triplice versione; presenta infatti: 1. il testo sfogliabile multimediale con numerose funzionalità; 2.  il testo liquido ad alta leggibilità per studenti con bisogni educativi speciali (BES) e studenti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento (DSA); 3. l’audiolibro. 1. Testo sfogliabile multimediale L’obiettivo del libro multimediale sfogliabile è principalmente quello di espandere il testo cartaceo arricchendolo di nuovi strumenti per suscitare l’interesse dei nativi digitali e appassionarli alle proposte educative, sviluppando nel contempo le loro competenze digitali. Il M.I.O. BOOK rappresenta un nuovo modo di insegnare e favorire l’apprendimento. Di notevole efficacia risulta la possibilità di utilizzarlo tramite la LIM, che facilita l’attuazione delle strategie educative alla base di una didattica inclusiva. La strumentazione presente nel M.I.O. BOOK permette di intervenire sul testo in modo vario e differenziato. Le funzioni proposte consentono di navigare rapidamente tra le pagine esplorando i contenuti, ma anche di prendere appunti inserendo note o evidenziando le frasi principali; è poi possibile memorizzare audio, video o link utili, scattare fotografie alla pagina, disegnare mappe concettuali, svolgere test interattivi e avere accesso a vari materiali multimediali integrativi. In questo modo gli alunni risultano maggiormente coinvolti e divengono parte attiva durante la spiegazione: la lezione del docente non è più solo frontale e trasmissiva, ma diviene integrata e interattiva. Lavori di gruppo, dibattiti e condivisione di appunti, alla base dei metodi di insegnamento (classe capovolta, scuola senza zaino…) sono ora possibili grazie agli strumenti multimediali. 2. Testo liquido ad alta leggibilità La versione liquida del testo, realizzata nel formato ePub2, è ad alta leggibilità: è infatti pensata per agevolare gli studenti con difficoltà di apprendimento o particolari necessità didattiche, migliorando la lettura della pagina. Il libro ad alta leggibilità consente di aumentare la dimensione del testo e di modificare il font sostituendolo con il font Leggimi, indicato per studenti con BES e DSA. Studiato appositamente per ridurre le problematiche di lettura, il font Leggimi aiuta a identificare più chiaramente le singole lettere presentando anche una maggiore spaziatura tra le parole e tra le righe. A questo si aggiunge una struttura in pagina con brevi paragrafi, più facilmente affrontabili. Le funzionalità dell’alta leggibilità consentono di modificare il carattere minuscolo del testo rendendolo maiuscolo e di disattivare le immagini all’interno della pagina. La versione liquida offre inoltre un servizio di traduzione in altre lingue, particolarmente utile per studenti stranieri che trovano difficoltà con la lingua italiana. 3. Audiolibro Ogni testo è stato letto da speaker professionisti. Molte sezioni presentano anche brani ad alto ascolto, letti scandendo lentamente le parole. Questo accorgimento si rivela particolarmente utile per gli studenti con bisogni educativi specifici e disturbi specifici dell’apprendimento, ma anche per gli studenti stranieri, che possono così ascoltare la corretta pronuncia delle parole.

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Contenuti digitali

Gli strumenti del M.I.O. BOOK, intuitivi e facili da utilizzare, permettono al docente di: • parlare il linguaggio «digitale» degli studenti; • rendere le lezioni interattive e, di conseguenza, più attuali; • catturare e mantenere un’attenzione maggiore da parte della classe; • coinvolgere e stimolare gli studenti con particolari esigenze di apprendimento; • avvicinare tutti gli studenti alle nuove tecnologie; • sviluppare la condivisione e il lavoro di gruppo; • favorire le dinamiche dei nuovi metodi d’insegnamento; • personalizzare le lezioni intervenendo sui contenuti ed evidenziando i concetti chiave; • integrare le lezioni accedendo a materiali provenienti da altri supporti; • fornire approfondimenti in maniera pratica e veloce.

Testo sfogliabile multimediale Come funziona il M.I.O. BOOK • P er prima cosa occorre installare il Raffaello Player sul proprio dispositivo. Si può scaricare tramite il DVD del libro adottato oppure dal sito web www.raffaellodigitale.it. È sufficiente selezionare il proprio sistema operativo e quindi avviare l’installazione. Dal sito è possibile collegarsi alla versione on-line, saltando quindi la fase di installazione. • Installato il Raffaello Player, si accede alla libreria dei testi adottati. • Individuato il testo da utilizzare, fare doppio clic su Apri il libro. • Al primo accesso il testo dovrà essere attivato, inserendo un codice. • Attivato il testo, i contenuti del M.I.O. BOOK si presenteranno nella seguente maniera:

I testi vengono presentati in formato PDF, senza l’integrazione di alcun contenuto digitale interattivo. Utile per tablet o per una consultazione “veloce”.

Visualizza

VISUALIZZA: i contenuti vengono visualizzati ma non memorizzati nel proprio dispositivo. SCARICA (scelta consigliata): i contenuti, prima di essere visualizzati, vengono memorizzati nel proprio dispositivo. Questo rende la fruizione possibile anche senza DVD o connessione Internet.

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Contenuti digitali Il M.I.O. BOOK si presenterà in questo modo:

Strumentazione, utilizzo e icone 1) La navigazione tra le pagine del libro

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Il M.I.O. BOOK può essere sfogliato agevolmente, spostandosi tra le singole pagine. Questa operazione può essere compiuta mediante le frecce, che consentono di muoversi avanti e indietro, oppure digitando il numero della pagina da visualizzare. L’esperienza di lettura è semplificata anche dalla presenza di un pulsante che permette di navigare tra i capitoli, così da selezionare l’argomento interessato. C’è, infine, anche la possibilità di tornare alla schermata iniziale, relativa al libro attivato, da cui procedere con nuove operazioni. 2) La visualizzazione Diverse tipologie di visualizzazione (full screen, a pagina singola, a doppia pagina e con miniature di anteprima) rispondono alle diverse esigenze di lettura. È infatti possibile personalizzare il formato della pagina, che si adatta secondo le richieste. In particolare, è di grande importanza lo strumento Zoom, mediante il quale ingrandire specifiche porzioni di testo: lo studente può in questo modo leggere più facilmente o soffermarsi su singoli dettagli. Per gli studenti con difficoltà di apprendimento esiste la possibilità di passare alla visualizzazione del libro liquido ad alta leggibilità. Alta leggibilità 3) La ricerca dei contenuti I contenuti presenti nel volume possono essere facilmente visualizzati tramite un indice, suddiviso per capitoli e per tipologia. La ricerca di uno specifico tema può avvenire sfogliando l’«indice tradizionale» del libro oppure richiamando le pagine memorizzate tramite la funzione Segnalibri. Per la ricerca di singole parole all’interno di tutto il libro si può utilizzare la funzione Ricerca: dopo aver inserito il termine, comparirà una finestra con i risultati ottenuti. Un’altra pratica funzione è quella che raggruppa le risorse multimediali presenti nell’intero volume, catalogate in base alla tipologia; in questa maniera è possibile accedere a una specifica categoria di contenuti digitali per selezionare la risorsa richiesta.

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Contenuti digitali

4) Gli strumenti Numerosi strumenti consentono di apportare modifiche all’interno della pagina. Permettono, infatti, di scrivere note e appunti, evidenziare parole e frasi, creare schemi mediante l’inserimento di forme geometriche e frecce, disegnare, applicare maschere per nascondere il testo. L’insegnante può ricorrere a queste funzioni durante la lezione, per mettere in risalto i concetti chiave e riassumere i temi più complessi, oppure durante l’interrogazione, per esempio domandando agli alunni di compilare uno schema riepilogativo o disegnare una linea temporale. Allo stesso modo, questi strumenti si rivelano utili durante lo studio a casa o nei lavori di gruppo avviati in classe: creare piccoli appunti personali, dove segnalare un dubbio, o scrivere una nota con i concetti principali, realizzare schemi o piccole tabelle sono un modo concreto e immediato per facilitare l’apprendimento. Il M.I.O. BOOK mette anche a disposizione la possibilità di creare documenti personalizzati, in particolare presentazioni, mappe concettuali e linee temporali. Il docente può quindi generare delle slide complete di documenti integrativi di diverso carattere, come immagini, file audio e video o link a pagine web, allegabili al documento. Allo stesso modo, lo studente può utilizzare questi strumenti per presentare una lezione in classe ai compagni o per creare schemi riassuntivi al fine di semplificare lo studio. Tutte le pagine su cui si sta lavorando possono, infine, essere stampate.

La condivisione dei documenti I docenti e gli studenti hanno la possibilità di creare e di condividere tra loro documenti personali, linee temporali e mappe concettuali. Possono, inoltre, importare allegati multimediali che possono essere sovrascritti così da generare nuovi documenti. Facendo clic su questa icona si inizia il processo di creazione del documento. 1.  Per prima cosa occorre selezionare la tipologia del documento, scegliendo fra Presentazione, Mappa concettuale e Linea temporale. In alternativa, si può importare un documento tramite il pulsante Importa. 2. Nella maschera che si apre, selezionare il modello da utilizzare o compilare i campi con i dati richiesti. 3.  Inserire i contenuti (testi, immagini caricate esternamente oppure «catturate» dal libro, oggetti multimediali audio e video oppure link a pagine Web). 4.  Dopo aver creato il documento, lo si potrà esportare e poi condividere. Il documento, che verrà salvato direttamente sul computer o tablet utilizzato, può essere esportato in diversi formati: • .mio, per una condivisione ottimale su un altro dispositivo con il testo M.I.O. BOOK attivo; • .jpg, per le mappe concettuali e le linee temporali; • .rtf, per le presentazioni (da utilizzare anche al di fuori del M.I.O. BOOK mediante un software di video scrittura).

L’aggiornamento dei contenuti digitali Durante l’anno scolastico sono previsti degli aggiornamenti relativi ai contenuti digitali extra. Per ricevere una notifica e scaricarli, è indispensabile avere un collegamento a Internet ed essersi registrati all’interno del portale www.raffaellodigitale.it. Quando è disponibile un aggiornamento viene segnalato nel seguente modo:

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Contenuti digitali

Testo liquido ad alta leggibilità Alta leggibilità Facendo clic su questa icona si ha la possibilità di visualizzare il testo nella versione liquida. Questa versione ad alta leggibilità è molto utile per gli alunni con DSA/BES. Il testo si presenta così:

Strumentazione, utilizzo e icone 1. La navigazione tra le pagine del libro

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Anche la versione ad alta leggibilità consente di spostarsi tra le pagine del libro mediante delle frecce, oppure di selezionare direttamente una pagina specifica digitandone il numero. Ci si può muovere tra i capitoli, raggiungendo quello precedente o quello successivo. Una volta conclusa la lettura, si può tornare alla schermata iniziale, relativa al M.I.O. BOOK attivato.

2. Le diverse visualizzazioni della pagina Per gli studenti con difficoltà di apprendimento è fondamentale visualizzare la pagina nella maniera più consona. Per questo motivo il M.I.O. BOOK mette a disposizione diverse tipologie di visualizzazione: a pagina singola, a doppia pagina o a schermo intero. Per facilitare la lettura si possono, inoltre, utilizzare i pulsanti che aumentano e riducono la dimensione del carattere, visualizzando il testo in un formato più o meno esteso. Uno strumento particolarmente utile per gli studenti BES e DSA è quello che attiva e disattiva le immagini presenti nella pagina: si può infatti scegliere di visualizzare sia il testo sia le immagini, oppure di togliere le immagini mantenendo solamente il testo, senza elementi di distrazione.

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Contenuti digitali

3. Le diverse visualizzazioni della pagina I contenuti presenti nel volume possono essere raggiunti tramite un indice, suddiviso per capitoli e per tipologia. La ricerca di uno specifico tema può avvenire sfogliando l’«indice tradizionale» del libro oppure richiamando le pagine memorizzate tramite la funzione Segnalibri. Un’altra pratica funzione è quella che raggruppa le risorse multimediali presenti nell’intero volume, catalogate in base alla tipologia; in questa maniera è possibile accedere a una specifica categoria di contenuti digitali per selezionare la risorsa richiesta.

Leggimi

4. Gli strumenti Particolare attenzione è posta alle tecniche e agli strumenti che rendono la lettura più agevole per gli studenti BES e DSA: è possibile modificare il carattere minuscolo dell’intero testo, rendendolo maiuscolo, oppure scegliere fra tre font ad alta leggibilità: Leggimi, pensata appositamente per studenti BES e DSA, Open Sans e Times. È inoltre possibile modificare il colore del testo e dello sfondo, scegliendo tra nero, bianco, rosso e giallo. Per consentire di mettere in risalto alcune parole o frasi, è possibile evidenziare i termini con differenti colori. Pensato in particolare per gli studenti stranieri o per gli studenti che stanno apprendendo una lingua straniera, è lo strumento di traduzione, mediante il quale è possibile selezionare e tradurre una parola, l’intero testo o una sua porzione. Oltre a fornire una traduzione in diverse lingue straniere, mette anche a disposizione la possibilità di ascoltare il testo letto nella lingua selezionata, a diversi livelli di velocità.

Torna al M.I.O. BOOK

Anche nella versione ad alta leggibilità le pagine su cui si sta lavorando possono essere stampate. E, una volta concluso lo studio, si può infine tornare alla versione sfogliabile del testo.

Audiolibro I testi sono anche forniti in formato audio, letti da uno speaker professionista. In questo modo lo studente ha la possibilità di ascoltare il testo e sentire l’intonazione delle frasi per apprendere più facilmente.

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Classe 2a

Programmazione annuale – Matematica

Il sussidiario delle discipline Matematica a cura di N. Secchi L’intento che sta alla base e che ispira tutto l’itinerario didattico della Matematica di Prezioso è trovare un punto d’incontro tra le esigenze “rigorose” della disciplina, con la sua struttura, la sua rete di concetti fondanti, il suo metodo di lavoro, e il mondo del bambino, fatto di esperienze, scoperte, motivazione ad apprendere, ma anche di affetti, emozioni, fantasia… In tutte le pagine si cerca di mantenere un equilibrio tra questi due aspetti, creando, nelle singole proposte, “dinamiche di risonanza” tra la costruzione guidata di concetti e procedure che sono alla base delle competenze matematiche, e le esigenze dello sviluppo cognitivo e affettivo degli alunni. In modo più specifico, le proposte didattiche che si articolano nei percorsi di apprendimento del triennio si ispirano ai principi che seguono. • Il rispetto della naturale progressione delle modalità di rappresentazione della conoscenza che inizia dalla rappresentazione attiva (realtà codificata tramite l’azione), passando per la rappresentazione iconica (realtà codificata mediante le immagini), fino alla rappresentazione simbolica (realtà codificata attraverso il linguaggio e altri sistemi simbolici). • Il principio dell’apprendimento a spirale: le stesse strutture matematiche vengono riproposte a diversi livelli di approfondimento, variando gli strumenti di mediazione didattica e i sistemi di rappresentazione a seconda dell’età degli alunni. • Gli assunti fondamentali del costruttivismo secondo cui: – la conoscenza è il prodotto di una costruzione attiva del soggetto (importanza delle proposte laboratoriali); – ha carattere “situato”, ancorato nel contesto concreto (proposte direttamente collegate alla vita quotidiana e alle esperienze reali); – si realizza attraverso particolari forme di collaborazione e negoziazione sociale (proposte di attività collaborative, momenti di scambio e di confronto con i compagni). • I principi della “Psicomatematica” di Z. Dienes: – Principio dinamico: la conoscenza procede dall’esperienza all’atto di ordinare in categorie. – Principio di costruttività: la costruzione deve sempre precedere l’analisi. – Principio di variabilità percettiva: una medesima struttura deve essere incontrata in svariate situazioni differenti, perché soltanto in tal modo ci si può rendere conto delle sue proprietà strutturali. – Principio della variabilità matematica: poiché in ogni concetto matematico sono implicite variabili essenziali, tutte queste devono essere variate se si deve giungere alla completa generalità di un qualsiasi concetto matematico.

• Il gioco, nelle sue multiformi espressioni (gioco di manipolazione, gioco di rappresentazione, gioco basato su regole), visto come situazione significativa ed efficace per l’apprendimento matematico: attraverso situazioni ludiche, l’insegnante può condurre gradualmente gli alunni alla scoperta del reale e dell’immaginario, avviando confronti e relazioni, smontando e rimontando i concetti.

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Classe 2a

Programmazione annuale – Matematica

Programmazione annuale TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE Numeri e problemi • Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. • Operare con i numeri mentalmente e per iscritto. • Riconoscere e rappresentare situazioni problematiche. • Impostare, discutere e comunicare strategie di risoluzione. • Leggere e comprendere testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. • Risolvere i problemi che richiedono l’uso delle quattro operazioni.

CONOSCENZE E ABILITÀ Numeri: lettura, scrittura, valore posizionale e confronto • Usare il numero per contare, confrontare e ordinare gruppi di oggetti. • Leggere e scrivere i numeri entro il 100. • Confrontare e ordinare numeri entro il 100. • Contare in senso progressivo e regressivo entro il 100. • Riconoscere il valore posizionale delle cifre. • Confrontare quantità e numeri attraverso i simboli convenzionali: maggiore, minore e uguale (>, <, =). Operazioni aritmetiche: significato e tecniche di calcolo • Eseguire addizioni e sottrazioni entro il 100. • Eseguire addizioni e sottrazioni a mente e in colonna senza e con cambio. • Conoscere il significato della moltiplicazione e la sua terminologia specifica. • Rappresentare moltiplicazioni con schieramenti e incroci. • Costruire e memorizzare le tabelline e la tavola pitagorica. • Conoscere e utilizzare la tecnica del calcolo della moltiplicazione in colonna con una cifra al moltiplicatore con e senza cambio. • Conoscere il significato della divisione e la sua terminologia specifica. • Utilizzare tecniche di calcolo con la divisione. • Comprendere e utilizzare i significati di: doppio, metà, triplo e terza parte. Problemi • Riconoscere e isolare situazioni problematiche. • Comprendere la richiesta di una situazione problematica. • Individuare le informazioni utili per risolvere il problema. • Conoscere e rappresentare le fasi risolutive di un problema.

pazio e figure S • Riconoscere e rappresentare forme del piano e dello spazio. • Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche.

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Figure geometriche piane e solide • Riconoscere e denominare figure geometriche solide e piane. • Riconoscere e denominare linee. • Individuare nella realtà oggetti geometrici. • Riconoscere e realizzare figure simmetriche.


Classe 2a TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Programmazione annuale – Matematica CONOSCENZE E ABILITÀ

La misura • Iniziare a conoscere e a usare le unità di misura convenzionali di lunghezza, peso, capacità, tempo e valore.

isure di lunghezza, peso, capacità, tempo M e valore • Misurare grandezze (lunghezze, tempo ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (orologio, euro).

Relazioni, dati e previsioni • Iniziare a rilevare, analizzare e interpretare dati significativi. • Utilizzare consapevolmente rappresentazioni grafiche. • Imparare a riconoscere semplici situazioni di incertezza.

Indagini statistiche • Realizzare semplici indagini statistiche con relativa registrazione nella tabella di frequenza. • Realizzare grafici, tabelle e diagrammi. Classificazioni • Classificazioni in base a uno o più attributi. Eventi aleatori • Individuazione di casi certi, possibili e impossibili.

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Classe 2a

UDA 1 – Riparto da qui – Prerequisiti Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 3-7 Eserciziario: pag. 111

Obiettivi • Usare il numero per contare gruppi di oggetti • Distinguere tra cifra e numero • Confrontare numeri e ordinarli in senso crescente e decrescente • Individuare il precedente e il successivo di un numero • Comprendere il significato di addizione e sottrazione • Effettuare e registrare raggruppamenti del primo ordine in base dieci • Riconoscere il valore posizionale delle cifre Attività proposte • Conteggio di oggetti concreti o rappresentati graficamente • Scrittura di numeri in cifre e in parola • Confronto e riordino di numeri, anche con l’uso dei simboli >, <, = • Individuazione del precedente e del successivo di un numero dato • Soluzione di semplici problemi che richiedono addizioni e sottrazioni • Raggruppamenti in base 10 con l’uso dei Blocchi Aritmetici Multibase o di piccoli oggetti • Rappresentazione dei numeri sull’abaco • Scomposizione e ricomposizione di numeri

Suggerimenti operativi Le consuete attività di accoglienza dopo la pausa estiva forniranno occasioni per riprendere l’uso intransitivo e transitivo del numero: • si può suggerire, come “revival”, di ricordare filastrocche o canzoncine sui numeri apprese in classe prima; • si possono organizzare giochi con la palla che richiedano dei conteggi, ad esempio contare i palleggi o i lanci tra gli alunni disposti in cerchio, senza far cadere la palla; • chi riesce può divertirsi anche a procedere oltre il 20, pregustando già il piacere dell’uso di “numeri grandi”; • si può realizzare qualche gioco mirato a un ripasso di alcuni concetti matematici affrontati in classe prima.

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Classe 2a

Programmazione annuale – Matematica

Un esempio: Il numero misterioso. Un alunno sceglie e scrive su un foglietto un numero da 0 a 20. I compagni hanno la possibilità di porgli fino a 5 domande relative a quel numero, a cui lui dovrà rispondere con sì o no. Ha 2 cifre? È maggiore di 6? È minore di 15? Chi indovina vince un punto. Come suggeriscono le proposte operative delle pagine del testo, una breve rassegna dei materiali scolastici preparati per la classe seconda fornirà ulteriori stimoli per esercitarsi nel conteggio e nel confronto di numeri, oltre a costituire un contesto concreto e piacevole per l’invenzione e la soluzione condivisa di semplici problemi, consentendo così un “recupero” del significato e delle tecniche di calcolo di addizione e sottrazione. Anna ha 18 pastelli, Luca ne ha 12; quanti pastelli ha Anna più di Luca? Aldo ha portato 5 quaderni a quadretti e 3 a righe; quanti quaderni ha messo nello zaino?

UDA 2 – Numeri fino a 99 Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 8-15 Eserciziario: pag. 112

Obiettivi • Leggere e scrivere i numeri naturali entro il 100 in cifre e in parola • Rappresentare i numeri naturali entro il 100 con diverse modalità • Riconoscere, nella scrittura in base 10, il valore posizionale delle cifre • Individuare il precedente e il successivo di un numero • Confrontare e ordinare i numeri entro il 100 • Individuare numeri pari e numeri dispari • Completare successioni numeriche • Scomporre e comporre numeri entro il 100 Attività proposte • Costruzione dei numeri da 20 a 50 e loro rappresentazione con diverse modalità: con simboli grafici ordinati, sull’abaco, in tabella • Individuazione del precedente e del successivo di un numero dato • Confronto di numeri con l’uso dei simboli >, <, =, anche con la modalità vero/falso • Riordino di numeri in senso crescente e decrescente • Costruzione della serie ordinata di numeri da 1 a 50, con individuazione dei numeri pari e dei numeri dispari • Costruzione e rappresentazione dei numeri da 51 a 99 • Scomposizione e ricomposizione di numeri • Completamento di successioni numeriche • Compito di realtà: La tombola Tabù • Verifica sommativa

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Suggerimenti operativi Per la costruzione e la rappresentazione dei numeri entro il 100, vengono proposte nel testo diverse modalità (simboli grafici, abaco, tabelle), che possono essere integrate con l’uso di altri supporti e strumenti presenti in classe. L’uso di materiali strutturati, quali blocchi multibase e abaco, favorisce una concretizzazione del concetto del cambio unità-decine e della regola posizionale del nostro sistema di numerazione: per questo saranno estremamente utili giochi collettivi e di gruppo che prevedano la manipolazione e l’utilizzo di tali supporti. Possono risultare molto efficaci anche le attività di raggruppamento e di cambio con le cannucce e con le monete/banconote degli euro, ampiamente utilizzate in classe prima. Anche l’uso di simboli grafici, inventati e condivisi dagli alunni stessi, può risultare funzionale alla comprensione delle regole di scrittura dei numeri. Un esempio:

= 1 decina

= 1 unità

A quale numero corrisponde ciascuna di queste aiuole?

Disegna le aiuole che corrispondono ai numeri indicati.

72

46

90

Si può “alzare un po’ il tiro” proponendo agli alunni di immaginare le aiuole e rispondere a “quiz” complessi come quelli che seguono, magari lavorando a coppie, in modo da garantire il confronto e la discussione tra pari. A che numero corrisponde un’aiuola che contiene 2 fiori-decina e 15 fiori-unità? Vale di più un’aiuola che contiene 43 fiori-unità o una che contiene 3 fiori-decina e 20 fiori-unità?

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UDA 3 – Addizione e sottrazione Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 16-29 Eserciziario: pagg. 113-117

Obiettivi • Comprendere il significato di addizione e sottrazione • Eseguire addizioni e sottrazioni con numeri entro il 100, utilizzando strategie di calcolo mentale • Eseguire addizioni e sottrazioni con numeri entro il 100, utilizzando algoritmi per il calcolo scritto • Comprendere la relazione inversa tra addizione e sottrazione e utilizzarla per il completamento di operazioni con termini mancanti • Cogliere il concetto di “uguaglianza” • Utilizzare le operazioni di addizione e sottrazione nella soluzione di problemi Attività proposte • Soluzione guidata di semplici problemi con l’addizione • Esecuzione di addizioni a mente, con l’uso di strategie di calcolo • Esecuzione di addizioni in colonna, senza cambio e con cambio • Soluzione guidata di semplici problemi con la sottrazione • Esecuzione di sottrazioni a mente, con l’uso di strategie di calcolo • Esecuzione di sottrazioni in colonna, senza cambio e con cambio • Utilizzo della relazione inversa tra addizione e sottrazione per provare l’esattezza dei calcoli • Utilizzo della relazione inversa tra addizione e sottrazione per completare operazioni con termini mancanti • Completamento di sequenze numeriche con individuazione della regola • Completamento di uguaglianze numeriche e individuazione di uguaglianze vere o false • Soluzione di problemi con struttura additiva • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi La presentazione di addizione e sottrazione avviene nel testo partendo da situazioni quotidiane che richiedono di unire, aggiungere, togliere e confrontare quantità. Situazioni di questo tipo risultano ancora più efficaci se legate a effettive esigenze di vita quotidiana, relative, ad esempio, al calcolo di presenze e assenze della classe (oggi ci sono 21 presenti, 4 in meno di ieri, quanti alunni erano presenti ieri?), al numero di esercizi assegnati come compito (la maestra dà come compito 12 numeri da scomporre; dopo averne scritti 7 quanti numeri devo scrivere ancora?), a disegni con la quadrettatura (questa tabella è formata da una colonna di 8 quadretti e una colonna di 14 quadretti, quanti quadretti contiene in tutto?) e via dicendo…

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Programmazione annuale – Matematica

Anche l’introduzione dei trucchi di calcolo deve sempre partire da esempi concreti che forniscono un supporto percettivo alla scoperta di una regolarità. Esempio relativo al trucco Coppie del dieci: 26 + 9 Eseguiamo con le cannucce, in due modi: 26 cannucce sparse + 9 cannucce

2 mazzetti e 6 cannucce + 9 cannucce

Si contano le cannucce in tutto Con le 6 cannucce “libere” e altre 4 si forma un terzo mazzetto; restano fuori 5 cannucce Anche l’elemento “sfida” può costituire una motivazione potente: scoprire trucchetti “per diventare matematici bravissimi risparmiando tempo e fatica” è un obiettivo di sicuro interesse. In linea con questo riferimento al concreto, gli algoritmi per il calcolo in colonna vengono presentati sul testo partendo da esempi con le palline. Si potrebbe prevedere un passaggio ancora precedente: eseguire le addizioni prima sull’abaco, aggiungendo alle asticelle le palline-unità e le palline-decina; poi utilizzare le palline in tabella, infine passare alla rappresentazione in colonna. Con l’abaco

In tabella con le palline

da

da

u

........

........

u

........

........

In colonna con i numeri

da

u

1

5

+

1

2

=

........

........

Le operazioni inverse Dopo aver letto la situazione problema del maestro Enea presentata sul testo a pagina 25 (che si presta anche ad essere drammatizzata), si può consolidare il concetto di “relazione inversa tra addizione e sottrazione” attraverso giochi a coppie, in cui un alunno interpreta l’addizione e l’altro la sottrazione. Basta disporre di piccoli oggetti da aggiungere o togliere con facilità. Un esempio: si mette su un banco una scatola con 22 gessi; mentre l’alunno-addizione va a fare un giretto, il compagno-sottrazione toglie 7 gessi; al rientro, l’alunno-addizione deve capire cosa è successo e rimediare, ripristinando la situazione di partenza (quindi dovrà aggiungere 7 gessi). Entrambi racconteranno le loro azioni con il linguaggio matematico, completando uno schema alla lavagna.

–7

22

15 +7

Il segno uguale Non a caso, alla fine del percorso su addizione e sottrazione è stata inserita una pagina dedicata alle uguaglianze. Il segno uguale ha infatti un significato importante, che deve essere colto con chiarezza fin dalle prime classi. Spesso gli alunni sono portati a considerarlo semplicemente un simbolo che precede il risultato di una data operazione; ecco perché considerano “normale” un’uguaglianza come 12 + 8 = …, mentre restano un poco spiazzati dall’uguaglianza … = 12 + 8.

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Per evitare che si creino fissità di questo tipo, è utile l’immagine dell’uguale come una bilancia in equilibrio: sul piatto di sinistra e su quello di destra deve necessariamente esserci la stessa quantità, ovvero lo stesso numero, sia esso espresso (per usare un linguaggio prealgebrico) in forma canonica o non canonica. Un lavoro approfondito e puntuale su questo concetto, anche con il ricorso a item di tipo “vero/falso”, eviterà il formarsi di misconcezioni che potrebbero ostacolare gli apprendimenti successivi.

UDA 4 – Il centinaio Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 30-39 Eserciziario: pagg. 118-119 + CLIL

Obiettivi • Effettuare raggruppamenti in base dieci, con cambio del secondo ordine • Effettuare spostamenti sulla tabella del 100 e coglierne le regolarità • Leggere e scrivere i numeri naturali oltre il 100 • Rappresentare i numeri naturali oltre il 100 sulla retta numerica, individuando il precedente e il successivo di un numero • Confrontare e ordinare i numeri oltre il 100 • Eseguire addizioni e sottrazioni a mente e in colonna con numeri oltre il 100 Attività proposte • Laboratorio: Il centinaio • Costruzione della tabella del 100 e riflessioni sulle regolarità nella posizione dei numeri • Collocazione dei numeri oltre il 100 sulla retta numerica, con individuazione del precedente e del successivo • Completamento di sequenze numeriche oltre il 100, con scoperta della regola • Scomposizione e ricomposizione di numeri, anche con l’uso di simboli grafici • Confronto e riordino di numeri oltre il 100 • Giochi con scambi di cifre • Calcoli in tabella con trucchi per aggiungere o togliere h, da, u • Addizioni e sottrazioni in colonna con numeri di tre cifre • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Per introdurre il concetto di “centinaio” viene proposto un laboratorio con l’uso delle cannucce: si parte dal raggruppamento e dalla costruzione dei mazzetti-decina per arrivare alla costruzione del mazzo grande formato da 10 mazzetti, che mostra in modo percettivamente evidente la composizione del raggruppamento centinaio.

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L’attività di completamento del grattacielo-centinaio proposto nella pagina successiva si potrebbe realizzare, prima ancora che sul testo, su di un cartellone. L’ideale sarebbe preparare separatamente il cartellone del palazzo e i cartellini con i numeri da incollare alle finestre, in modo che il completamento possa diventare un’attività condivisa e offra lo spunto per domande e riflessioni importanti. Dove incolliamo la finestra del 67? Che numero mettiamo sotto al 58? E sopra di esso? Chi ha il numero da incollare in questa finestra? Si arriva in questo modo alla scoperta delle regolarità che caratterizzano il posizionamento dei numeri sulla tabella. Si procede poi con l’uso dei materiali strutturati (abaco e B.A.M.) che l’alunno già conosce e che ritroverà con piacere, arricchiti di nuovi elementi: il piatto e l’asticella del centinaio. Una volta scoperto il secondo raggruppamento, si può procedere con la successione dei numeri oltre il 100, riprendendo la regola ricorsiva Dell’uno in più e poi riproporre esercitazioni su composizioni, scomposizioni, confronti e ordinamenti, già affrontate con i numeri entro il 99. Applichiamo anche ai numeri oltre il 100 le tecniche dell’addizione e della sottrazione già apprese in precedenza; la tecnica dell’incolonnamento non comporta particolari difficoltà, se non nel caso del doppio cambio; devono inoltre essere potenziate le tecniche di calcolo mentale.

UDA 5 – La moltiplicazione Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 40-59 Eserciziario: pagg. 120-125

Obiettivi • Comprendere il significato di moltiplicazione • Operare con la moltiplicazione con l’aiuto di rappresentazioni grafiche • Eseguire moltiplicazioni utilizzando strategie di calcolo mentale • Eseguire moltiplicazioni utilizzando algoritmi per il calcolo scritto • Costruire e memorizzare le tabelline della moltiplicazione • Risolvere situazioni problematiche che richiedono moltiplicazioni Attività proposte • Soluzione guidata di semplici problemi con la moltiplicazione • Rappresentazione di moltiplicazioni mediante schieramenti e incroci • Rappresentazione di moltiplicazioni sulla linea dei numeri • Laboratorio: Usiamo i mattoncini • Costruzione delle tabelline e delle numerazioni fino a 10 • Completamento di tabelline con fattori mancanti • Costruzione e analisi della tavola pitagorica • Esecuzione di moltiplicazioni in colonna, senza cambio e con cambio • Soluzione di problemi con addizioni e moltiplicazioni • Verifica sommativa

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Suggerimenti operativi Come suggeriscono le molteplici proposte operative del testo, è opportuno avvicinarsi alla moltiplicazione con una pluralità di approcci: si può cominciare da quello più intuitivo di addizione ripetuta, partendo da situazioni concrete, come quelle descritte nella pagina laboratorio sui mattoncini, soffermandosi sulla rappresentazione grafica, mediante disegni, schieramenti o incroci, e introducendo infine la simbologia matematica. Si possono inoltre realizzare esperienze pratiche che richiedono un calcolo combinatorio: l’esempio delle mascherine può fornire uno spunto concreto, ma potrebbe trattarsi anche di bandierine o festoni per decorare l’aula, da realizzare con x forme e y colori, ottenendo quindi xy prodotti finali. Un altro utile approccio è l’uso della linea dei numeri, con salti che si ripetono, che predispongono gli alunni alla memorizzazione delle diverse numerazioni. Anche nella costruzione delle tabelline è utile affiancare diverse modalità, prevedendo l’uso di materiali concreti (si potrebbero ad esempio realizzare torri di altezza crescente con l’uso dei mattoncini); parallelamente, seguendo gli spunti di lavoro del testo, si possono promuovere riflessioni interessanti sulla “forma” delle moltiplicazioni, sui fattori pari e dispari, sul ruolo dello zero e dell’1, sulla proprietà commutativa e le peculiarità delle moltiplicazioni con fattore 10. Con le tabelline del 2 e del 3 vengono inoltre introdotti i concetti di “paio”, “coppia”, “doppio”, “triplo”. La costruzione della tabella moltiplicativa da un lato costituisce un quadro di sintesi delle tabelline fino al 10 e dall’altro permette di fissare in modo più sistematico le osservazioni emerse durante le precedenti esperienze di moltiplicazione. Per favorire la comprensione e capire l’utilità d’uso dell’algoritmo di calcolo in colonna, sarà nuovamente utile ricorrere ad esempi concreti. Realizziamo la moltiplicazione 23 × 3 con le due modalità: • individuiamo 3 bambini, ciascuno dei quali avrà il compito di preparare un gruppetto di 23 cannucce; mettiamo i 3 gruppetti di cannucce in un sacchetto e facciamo contare a un quarto bambino il numero totale di cannucce presenti; • facciamo preparare a ciascuno dei 3 alunni 23 cannucce raggruppate in mazzetti decina e unità e facciamole disporre sul tavolo in modo ordinato. Appare palese la comodità di contare separatamente quante decine e quante unità ci sono in tutto. Anche il caso del cambio diviene percettivamente e operativamente evidente: se le cannucce singole superano il 9, si prende un elastico e le si raggruppa in un mazzetto-decina, che viene poi aggiunto agli altri…

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UDA 6 – La divisione Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 60-69 Eserciziario: pagg. 126-129

Obiettivi • Comprendere il significato di divisione come distribuzione e come raggruppamento • Eseguire divisioni, senza resto e con resto, con l’aiuto di rappresentazioni grafiche • Comprendere la relazione inversa tra la moltiplicazione e la divisione e utilizzarla come strategia di calcolo. • Utilizzare diversi strumenti e tecniche per l’esecuzione di divisioni • Comprendere e applicare i concetti di “doppio-metà”, “triplo-terza parte” • Risolvere situazioni problematiche con la struttura moltiplicativa, riconoscendo i casi di moltiplicazione e divisione Attività proposte • Soluzione guidata di problemi semplici con la divisione: rappresentazione grafica di distribuzioni e raggruppamenti • Rappresentazione di divisioni mediante schieramenti • Analisi di situazioni problematiche che evidenziano la relazione inversa tra la moltiplicazione e la divisione • Completamento di moltiplicazioni e divisioni con termini mancanti • Utilizzo di strategie di calcolo per l’esecuzione di divisioni senza resto e con resto (uso delle tabelline e delle numerazioni, con rappresentazione sulle dita) • Completamento di schemi per il calcolo di “doppio-metà”, “triplo-terza parte” • Soluzione di problemi che richiedono la moltiplicazione e la divisione, con e senza rappresentazione grafica • Compito di realtà: La mensa scolastica • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Per introdurre il concetto di “divisione”, conviene predisporre situazioni concrete di distribuzione e raggruppamento, anche ricorrendo a storie e raccontini da drammatizzare. Potremmo ad esempio attingere alle fiabe celebri rappresentando la scenetta di Biancaneve che distribuisce 21 biscotti nei piattini dei 7 nani, oppure Pollicino che prepara sacchettini da 10 sassolini da portarsi nel bosco per non perdersi… Il testo presenta situazioni problematiche di ripartizione e contenenza, con riferimento a contesti di vita quotidiana e avvia gli alunni all’esecuzione di divisioni con varie tecniche, basate su supporti grafici quali disegni, raggruppamenti, schieramenti. Merita un approfondimento particolare la questione della rappresentazione matematica delle divisioni con resto. Per semplificare e non rivoluzionare uno schema consolidato e molto utilizzato nel contesto scolastico, si è mantenuta, nel caso delle divisioni con resto, una rappresentazione come la seguente:

30 : 7 = 4 resto 2 Va detto però che una rappresentazione di questo tipo, pur avendo il pregio della semplicità e dello schematismo, non è formalmente corretta, perché utilizza in modo improprio il segno uguale. Quest’ultimo richiederebbe

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infatti l’assoluta uguaglianza della quantità presente alla sua sinistra e di quella alla sua destra, che in questo caso invece non si verifica:

30 : 7

=

4 resto 2

L’uguaglianza corretta sarebbe in questo caso la seguente: 30 = 4 × 7 + 2 La scelta rispetto al metodo da utilizzare spetta sicuramente all’insegnante ma, anche nel caso si decida di utilizzare la rappresentazione “classica”, si può comunque far presente agli alunni che il segno uguale in questo caso “è un po’ infastidito” perché quando una divisione ha un resto, l’uguaglianza che rappresentiamo non è completamente corretta. Possiamo parlare di uguaglianza approssimata:

21 : 3 = 7

uguaglianza corretta

22 : 3 = 7 (resto 1) uguaglianza approssimata

Significa che se distribuisco 22 cioccolatini tra 3 bambini, ogni bambino ne riceverà 7 interi, ma ne avanzerà 1. Se voglio proprio essere precisa, devo dividere in 3 parti quel cioccolatino rimasto e allora ciascuno ne riceverà 7 e un pezzettino. Ecco perché se scrivo “= 7” devo essere consapevole che mi accontento di un risultato approssimato. Ci si fermerà naturalmente a un livello solo pratico e intuitivo, ma si tratta di basi importanti su cui ritornare nelle classi successive, quando si amplierà l’universo numerico di riferimento, aprendo le porte ai numeri decimali.

UDA 7 – Problemi Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 70-77 Eserciziario: pagg. 130-132 + CODING

Obiettivi • Individuare nel testo di un problema i dati e la domanda • Analizzare un testo o un’immagine per ricavare informazioni • Individuare in un problema eventuali dati inutili o mancanti • Individuare nel testo di un problema i dati impliciti • Cogliere la relazione tra i dati, la domanda e il procedimento risolutivo • Costruire un testo problematico partendo da una rappresentazione grafica • Collegare le risorse all’obiettivo da raggiungere, pianificando le azioni da compiere per giungere alla soluzione Attività proposte • Analisi dettagliata del testo di un problema: individuazione dei dati e della domanda • Soluzione di problemi con dati inutili o mancanti • Soluzione di problemi con dati impliciti • Scelta della domanda adeguata al testo di un problema • Completamento del testo di un problema partendo da una rappresentazione grafica • Organizzo le idee per ragionare bene: Attenzione alle parole! • Organizzo le idee per ragionare bene: Problemi... problematici • Verifica sommativa

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Suggerimenti operativi Nella soluzione di problemi matematici l’elemento critico è l’individuazione della relazione esistente tra i dati che il problema fornisce e la domanda che viene posta. È importante quindi prevedere attività che richiedano all’alunno di ricavare, da un testo o da immagini, diversi tipi di informazioni e di valutare la pertinenza di una domanda rispetto ai dati del problema, e la sua relazione con essi. Il volume propone attività di analisi dei dati volte a distinguere quelli utili alla soluzione da quelli superflui. Vengono inoltre presentate situazioni problematiche che non forniscono tutti i dati necessari alla soluzione, per non alimentare la convinzione che un problema sia risolvibile in ogni caso: a volte occorre attivarsi per ricavare dal testo dati non espliciti, ricercare o inventare dati mancanti per poter arrivare a una soluzione. Meritano un’attenzione particolare gli spunti operativi delle pagine speciali “Organizzo le idee per lavorare bene”. Nella prima di esse vengono analizzate le cosiddette “parole chiave” (in tutto, ciascuno, in più, in meno ecc.) che in alcune situazioni possono aiutare gli alunni nella scelta dell’operazione risolutiva, esplicitando la relazione tra i dati e la domanda. È però fondamentale mettere in guardia gli alunni da un uso acritico di tali parole, il cui significato va sempre messo in relazione con il testo globale del problema: dopo aver affrontato e discusso gli esempi del testo, si possono proporre altri testi problematici “ingannevoli” per rafforzare la capacità di analisi critica degli alunni. Nella seconda pagina vengono proposte situazioni problematiche complesse che mostrano come, nella soluzione di un problema, svolgano sempre un ruolo importante il ragionamento e il buon senso: nel caso della gita in auto, ad esempio, non basta la corretta esecuzione dell’operazione aritmetica, ma il buon senso suggerisce l’idea che in situazioni come questa è necessario un arrotondamento per eccesso!

UDA 8 – Spazio e figure Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 78-86 Eserciziario: pagg. 133-136 + CLIL e CODING

Obiettivi • Riconoscere e descrivere le principali figure solide • Riconoscere e classificare le linee • Riconoscere e classificare i poligoni • Individuare simmetrie in oggetti e figure date • Disegnare figure simmetriche

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Attività proposte • Individuazione della corrispondenza tra oggetti d’uso comune e solidi geometrici • Riconoscimento delle facce dei solidi • Disegno di linee con caratteristiche date • Organizzo le idee per ragionare bene: Poligoni problematici • Disegno e completamento di poligoni • Completamento di figure simmetriche • Individuazione degli assi di simmetria nelle lettere dell’alfabeto • Laboratorio: Simmetrie artistiche • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Per l’approccio alle figure solide, basta guardarsi intorno: l’ambiente è ricco di oggetti la cui forma richiama i principali solidi geometrici. Possiamo quindi organizzare una caccia ai solidi in classe o chiedere agli alunni di cercare a casa un oggetto che somigli il più possibile al solido x… Si può successivamente chiedere a ciascuno di esplorare il proprio solido con gli occhi e con le mani, di verificare se ha delle facce curve che possono farlo rotolare, se ha delle punte, su quante facce può stare appoggiato e via dicendo. Infine ogni alunno può presentare il proprio solido alla classe e descriverlo nel modo più preciso possibile. Un passaggio ulteriore sarà il riconoscimento solo grafico dei solidi, che andrà proposto in vari contesti e con modalità diversificate.

Le facce dei solidi sono figure piane: possiamo realizzare il gioco delle impronte o “aprire”(più precisamente “sviluppare”) un solido di cartoncino per vedere le sue facce sul piano. Ricordiamo i nomi delle figure piane già note e impariamo a conoscerne altre. Focalizziamo l’attenzione sul contorno delle figure piane, analizzando le caratteristiche dei vari tipi di linee e arrivando a una prima approssimativa definizione di poligono come figura che nel suo contorno non ha nemmeno un “pezzetto” di linea curva. In classe seconda il lavoro sui poligoni dovrà essere prevalentemente pratico: il disegno, la colorazione, il ritaglio di poligoni dalle forme strane sono attività divertenti che favoriscono l’individuazione di alcuni elementi fondamentali quali lati e vertici, senza bisogno di ricorrere a definizioni astratte. La pagina laboratorio suggerisce un approccio di questo tipo anche per il tema della simmetria, proponendo giochi con carta e forbici e con le tempere; ad essi si possono accompagnare attività più mirate di completamento di figure simmetriche e individuazione di assi di simmetria.

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UDA 9 – Misura Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 87-97 Eserciziario: pag. 137

Obiettivi • Riconoscere le grandezze misurabili • Misurare e confrontare lunghezze usando unità di misura arbitrarie e convenzionali • Usare correttamente il righello • Confrontare i pesi usando unità di misura arbitrarie • Confrontare le capacità usando unità di misura arbitrarie • Misurare le durate utilizzando unità di misura convenzionali • Leggere l’orologio • Effettuare cambi con monete e banconote in euro • Risolvere problemi semplici con gli euro Attività proposte • Misurazione di lunghezze con unità di misura arbitrarie e con il righello • Confronti diretti di peso con la bilancia a piatti • Confronti indiretti di peso e capacità con l’uso di un medio termine • Lettura dell’orologio e calcolo di semplici durate • Rappresentazione di orari dati sull’orologio a lancette • Semplici somme e cambi con monete e banconote in euro • Soluzione di problemi, illustrati e non, con gli euro • Compito di realtà: La lotteria • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Attraverso esperienze concrete e conversazioni guidate, che potrebbero scaturire dall’osservazione della scenetta di pagina 87, favoriamo l’emergere della consapevolezza che esistono aspetti della realtà misurabili, che si possono “quantificare” e seriare in base all’intensità con cui è presente una certa caratteristica, mentre altri sfuggono alla possibilità di una quantificazione oggettiva. Il passo successivo sarà la realizzazione di confronti, dapprima diretti, poi indiretti, tra grandezze misurabili: di questi, i secondi richiedono azioni di misurazione vera e propria, con l’uso di un medio termine. Per comprendere che cosa significa misurare non c’è altra strada che l’esperienza, meglio se in condizioni controllate e in contesti motivanti: l’approccio alla misura deve quindi passare attraverso attività laboratoriali da condurre insieme in classe. Alcuni spunti forniti dal testo possono dar luogo a vere e proprie sfide, da affrontare insieme.

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Programmazione annuale – Matematica

Un esempio: prendiamo il caso della bilancia con i piatti in equilibrio che contengono uno un’arancia e l’altro 2 banane. Discutendo insieme ci si renderà conto che il peso della banana sarà per forza inferiore a quello dell’arancia, anzi, qualche alunno potrebbe arrivare a osservare che l’arancia pesa il doppio! Anche il ricorso a stime, che precedono le misurazioni vere e proprie, introduce un elemento di sfida che i bambini apprezzano molto e che li abitua a fermarsi a immaginare e riflettere prima di agire. In classe seconda, lo studio della tabellina del 5 fornisce gli strumenti di calcolo necessari per la lettura dell’orologio a lancette: tale attività mette in gioco diversi concetti importanti quali tempo, misura, durata e diverse abilità specifiche. Facciamo costruire agli alunni un bell’orologio di cartoncino con lancette girevoli e giochiamoci, prima di arrivare ad attività solo grafiche e simboliche. Anche l’uso del denaro, ovvero l’approccio alle misure di valore, si presta a simulazioni e giochi che ne motivano la conoscenza e l’utilizzo: è consigliabile il ricorso a monete e banconote fac-simile per realizzare insieme il gioco della banca con i vari cambi e per simulare situazioni di pagamento, con la scelta dei “pezzi” da usare e il calcolo di semplici resti.

UDA 10 – Relazioni, dati e previsioni Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 98-104 Eserciziario: pagg. 138-139

Obiettivi • Classificare in base a uno o due attributi • Rappresentare classificazioni mediante diagrammi • Riconoscere e rappresentare relazioni • Raccogliere e registrare dati nell’ambito di una piccola indagine statistica • Completare un grafico partendo da una tabella di frequenza • Ricavare informazioni da un grafico • Riconoscere eventi certi, possibili, impossibili • Riconoscere e qualificare le situazioni certe e incerte Attività proposte • Classificazioni di elementi secondo due attributi e loro rappresentazione con diagrammi di Venn e di Carroll • Individuazione e rappresentazione di relazioni tra elementi mediante tabelle a doppia entrata e diagrammi a frecce • Giochi con il dado e individuazione di eventi certi, possibili, impossibili • Semplici indagini statistiche con registrazione dati e completamento di grafici • Lettura di grafici per ricavarne informazioni specifiche • Compito di realtà: Il sondaggio • Verifica sommativa

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Programmazione annuale – Matematica

Classe 2a

Suggerimenti operativi Per verificare la capacità degli alunni di classificare oggetti mediante un attributo, si può proporre loro di riordinare, all’inizio del nuovo anno scolastico, materiali informali presenti in aula, cominciando dalla costruzione di insiemi formati da elementi percettivamente simili. Si può procedere poi con un piccolo passo verso l’astrazione, proponendo anche a livello grafico classificazioni che utilizzano come criterio delle qualità percettivamente non evidenti. Le attività di classificazione di elementi vanno ampliate con il riferimento a due attributi e si possono rappresentare graficamente utilizzando vari tipi di diagrammi. Anche le relazioni esistenti tra oggetti o persone si possono rappresentare con tabelle a doppia entrata e diagrammi a frecce. Il testo suggerisce l’uso di un dado “personalizzato” (possibilmente preparato dai bambini stessi) per riprendere il significato dei termini “certo”, “possibile”, “impossibile”, e avviare gli alunni a una prima intuitiva quantificazione della probabilità. Per contestualizzare il ricorso a strumenti di rappresentazione dei dati, si possono organizzare piccole indagini in classe che rilevino le preferenze degli alunni nel campo dei gusti alimentari, del gioco, degli sport, dei programmi televisivi; successivamente si possono proporre attività che si riferiscono a indagini non vissute direttamente, ma “raccontate”, o che partono da una rappresentazione grafica di dati chiedendo di ricavare alcune informazioni.

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Classe 2a

Programmazione annuale – Scienze

Scienze a cura di N. Secchi Il percorso di Scienze invita gli alunni a riflettere sul significato della disciplina sin dalle prime classi. Un efficace insegnamento delle Scienze passa necessariamente attraverso l’osservazione dei fatti e la promozione di atteggiamenti di curiosità e di ricerca, favorendo il coinvolgimento diretto degli alunni, incoraggiandoli a porre domande sui fenomeni e sulle cose e a progettare esperimenti ed esplorazioni. Le proposte presenti nel testo promuovono, in effetti, la conoscenza dei contenuti scientifici attraverso “il fare”, per permettere la costruzione di “categorie mentali” scientifiche basilari. Anche per questa disciplina è importante prevedere momenti in cui, dopo aver realizzato una determinata attività, ci si fermi a discutere insieme di quanto è stato fatto, lasciando spazio a commenti, domande, racconti spontanei. Attraverso le attività operative di osservazione, esplorazione, sperimentazione e riflessione, si pongono le basi per comprendere il significato delle leggi scientifiche. Anche lo studio della Tecnologia deve necessariamente partire dagli oggetti e dagli strumenti di uso quotidiano: tramite attività di osservazione, riflessione, progettazione di semplici esperienze e costruzione di artefatti, gli alunni potranno mettere ordine tra le conoscenze già in loro possesso e acquisire una crescente consapevolezza sulla struttura, le funzioni e il corretto utilizzo degli oggetti. In classe terza viene mantenuta la metodologia avviata nelle classi precedenti, ampliandone i contenuti, sia per la sezione dei viventi, sia per quella dei non viventi. In particolare, si affronta e si approfondisce il metodo scientifico, che costituisce un riferimento costante nella trattazione di tutti gli argomenti: mediante le proposte di lavoro e i box di approfondimento, gli alunni vengono stimolati a esprimere la propria curiosità, a porsi domande, a formulare ipotesi, a osservare e sperimentare e infine a verificare il lavoro svolto.

Programmazione annuale TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CONOSCENZE E ABILITÀ

La materia - Tecnologia • Sviluppare atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che stimolano a cercare spiegazioni di quello che si vede succedere.

Le caratteristiche dei materiali, gli stati della materia • Esplorare e descrivere le caratteristiche e la funzione di materiali diversi. • Riconoscere le caratteristiche dei materiali e gli stati della materia.

I viventi • Riconoscere le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Il mondo vegetale, il mondo animale • Conoscere le parti della pianta. • Conoscere alcune caratteristiche del mondo animale.

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Programmazione annuale – Scienze

UDA 1 – La materia Sussidiario delle discipline: pagg. 54-61 Eserciziario: pagg. 96-99

Obiettivi • Riconoscere i materiali di cui sono fatti gli oggetti e le loro principali caratteristiche • Riconoscere gli stati della materia • Comprendere e descrivere i passaggi di stato dell’acqua • Comprendere e descrivere il ciclo dell’acqua Attività proposte • Osservazione di oggetti e riconoscimento del materiale di cui sono fatti • Descrizione di alcune proprietà degli oggetti • Esperimenti per la scoperta dei diversi stati della materia: solidi, liquidi, gas, polveri • Descrizione delle principali caratteristiche dell’acqua • Sperimento: L’acqua si trasforma • Ricostruzione del ciclo dell’acqua attraverso una sua rappresentazione grafica • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Per comprendere la struttura, la composizione e le funzioni degli oggetti, il modo migliore è osservarli, toccarli e usarli, ma può essere divertente anche sottoporli a una serie di “prove” per testarne le proprietà principali. Prendendo spunto dalla tabella di pagina 55, si potrebbe organizzare un lavoro a gruppi, così strutturato: a ogni gruppo vengono assegnati uno o due oggetti e gli alunni devono eseguire su di essi una serie di test in modo da completare alcune tabelle di presentazione concordate insieme (anche più dettagliate di quella del testo). Che forma ha?

A che cosa serve?

Di quale materiale è fatto?

Com’è da vedere?

Com’è da toccare?

Si piega con le mani?

Si strappa con le mani?

Si taglia con le forbici?

Se cade si rompe?

Si può quindi prevedere un momento in cui un rappresentante di ciascun gruppo presenterà alla classe i propri oggetti, riassumendo i risultati dei test effettuati. Tra gli oggetti distribuiti ai gruppi si potrebbe inserire anche una bottiglietta di plastica piena d’acqua: la gestione di questo oggetto “doppio” sarà complessa perché risulterà necessario fare una distinzione tra contenitore e contenuto, che presentano caratteristiche molto diverse tra loro.

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Classe 2a

Programmazione annuale – Scienze

Questa esperienza potrà poi essere approfondita con la realizzazione degli esperimenti relativi ai tre stati della materia, proposti nelle pagine 56 e 57 del testo. La fase successiva sarà una ricerca di esempi pratici di solidi, liquidi e gas in vari ambienti. • A scuola: i libri e i quaderni, l’acqua dei termosifoni e quella delle bottigliette negli zaini, l’aria che respiriamo… • In cucina: i cibi solidi, le varie bevande, il gas dei fornelli e le bollicine dell’acqua frizzante e delle bibite gassate… I concetti acquisiti si consolideranno ulteriormente con il laboratorio “L’acqua si trasforma”. Sarebbe opportuno che in occasione di ogni esperimento si individuassero uno o due alunni-reporter con l’incarico di prendere appunti e di raccontare, dopo la fine dell’esperienza, quanto è successo. Emergerà gradatamente l’esigenza di acquisire e utilizzare un lessico adeguato, per rendere la descrizione il più possibile chiara e comprensibile da tutti.

UDA 2 – I viventi Sussidiario delle discipline: pagg. 62-72 Eserciziario: pagg. 100-104

Obiettivi • Classificare le piante in base alle caratteristiche del fusto • Riconoscere le parti principali di una pianta e le loro funzioni • Comprendere la funzione di fiori, semi e frutti per la nascita di una nuova pianta • Descrivere le fasi di nascita e crescita di una piantina • Osservare e descrivere alcune caratteristiche degli animali • Operare una prima classificazione degli animali, in base alle loro caratteristiche principali • Cogliere la relazione tra gli animali e l’ambiente • Riconoscere materie prime di origine minerale, vegetale e animale • Comprendere la necessità di comportamenti di rispetto verso l’ambiente e i viventi Attività proposte • Classificazione delle piante in base al fusto e delle foglie in base alla forma • Osservazione e individuazione delle principali parti della pianta e delle loro funzioni: foglie, rami, fusto, radici • Ricostruzione delle fasi di trasformazione del fiore in frutto • Sperimento: Seminiamo insieme • Presentazione di alcune classi di animali e delle loro principali caratteristiche • Presentazione di alcune strategie di adattamento all’ambiente degli animali • Descrizione di alcune materie prime di origine minerale, vegetale, animale e dei loro usi • Cittadinanza e Costituzione: Consigli preziosi • Compito di realtà: La gabbietta degli uccelli • Verifica sommativa

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Classe 2a

Programmazione annuale – Scienze

Suggerimenti operativi Anche l’approccio al mondo dei viventi dovrà passare necessariamente attraverso esperienze di osservazione. Può trattarsi di un’osservazione “ecologica”, che avviene cioè senza interagire con piante o animali, che vanno osservati nel loro ambiente naturale: a tal scopo possiamo organizzare una visita a un parco, un bosco, un giardino, un laghetto presenti sul territorio. In alternativa si può organizzare un’osservazione mirata, in condizioni controllate o con l’uso di specifici strumenti: ad esempio si può prevedere un’esperienza di semina (come descritta nel laboratorio “Seminiamo insieme”, con registrazione delle fasi di crescita della piantina), una raccolta di foglie e la costruzione di un erbario, oppure esperienze di allevamento di piccoli animali, con la realizzazione di un terrario o di un piccolo acquario. Sarà inoltre importante recuperare e valorizzare le esperienze di interazione con il mondo vegetale e animale che gli alunni già vivono quotidianamente, invitandoli a raccontare, a porsi reciprocamente domande e a cogliere somiglianze e differenze nell’aspetto o nel comportamento di piante e animali. Su queste basi, si potrà successivamente passare ad attività di classificazione, stabilendo precisi criteri; le pagine del testo forniscono al riguardo informazioni e immagini chiare e accattivanti.

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Classe 2a

Rubriche valutative dei compiti di realtà – Matematica

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ La mensa scolastica – Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 68 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Rispetto delle consegne

Ha compreso e rispettato pienamente le regole indicate nella consegna

Ha compreso le regole indicate nella consegna e le ha rispettate in buona parte

Ha rispettato parzialmente le regole indicate nella consegna

Ha rispettato in minima parte le regole indicate nella consegna

Ipotesi di sistemazione ai tavoli

Ha elaborato autonomamente una valida ipotesi di sistemazione ai tavoli

Ha partecipato attivamente all’elaborazione di un’ipotesi di sistemazione ai tavoli

Ha contribuito in parte all’elaborazione di un’ipotesi di sistemazione ai tavoli

Si è uniformato alle idee dei compagni nell’elaborazione di un’ipotesi di sistemazione ai tavoli

Utilizzo delle conoscenze

Ha utilizzato in modo efficace e completo le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera soddisfacente le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese

Ha utilizzato in modo parziale le conoscenze apprese

Applicazione nel lavoro

Ha iniziato da subito a organizzare il lavoro mantenendo un impegno costante per tutta l’attività

Ha iniziato a lavorare autonomamente mantenendo un impegno soddisfacente

Ha avuto bisogno di essere sollecitato all’inizio, poi ha continuato da solo

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutto il lavoro

Partecipazione

Ha partecipato con interesse ed entusiasmo al lavoro, offrendo un contributo costruttivo

Ha partecipato con interesse al lavoro, offrendo il proprio contributo

Ha partecipato con discreto interesse al lavoro, offrendo talvolta il proprio contributo

Ha dimostrato un interesse saltuario per il lavoro, partecipando solo se sollecitato

Rispetto delle regole

Durante il lavoro ha sempre rispettato le opinioni dei compagni e ha mantenuto un comportamento corretto

Durante il lavoro ha rispettato le opinioni dei compagni e ha mantenuto un comportamento solitamente corretto

Durante il lavoro ha rispettato in genere le opinioni dei compagni e ha mantenuto un comportamento abbastanza corretto

Durante il lavoro non sempre ha rispettato le opinioni dei compagni e ha incontrato difficoltà nel mantenere un comportamento corretto

Processo

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Classe 2a

Rubriche valutative dei compiti di realtà – Matematica

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ La lotteria – Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 96 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Rispetto delle consegne

Ha rispettato pienamente il budget previsto e la graduatoria stabilita per i premi

Ha rispettato quasi sempre il budget previsto e la graduatoria stabilita per i premi

Con l’aiuto dei compagni ha rispettato il budget previsto

Per rispettare il budget previsto ha avuto bisogno della guida dei compagni

Calcolo dei costi unitari e totali

Ha eseguito correttamente tutti i calcoli in modo autonomo

Ha eseguito correttamente la maggior parte dei calcoli in modo autonomo

Ha eseguito i calcoli abbastanza correttamente, talvolta con un po’ di aiuto

Ha avuto bisogno di aiuto costante nell’esecuzione dei calcoli

Utilizzo delle conoscenze

Ha utilizzato in modo efficace e completo le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera soddisfacente le conoscenze apprese

Ha utilizzato in maniera sufficiente le conoscenze apprese

Ha utilizzato in modo parziale le conoscenze apprese

Applicazione nel lavoro

Ha lavorato da subito con impegno e responsabilità, contribuendo all’organizzazione del lavoro

Ha lavorato con impegno contribuendo in parte all’organizzazione del lavoro

Ha lavorato con discreto impegno rispettando l’organizzazione decisa dai compagni

Ha lavorato con impegno saltuario, inserendosi con difficoltà nell’organizzazione del lavoro

Partecipazione

Ha partecipato con interesse ed entusiasmo al lavoro, offrendo un contributo costruttivo

Ha partecipato con interesse al lavoro, offrendo il proprio contributo

Ha partecipato al lavoro con discreto interesse offrendo talvolta il proprio contributo

Ha dimostrato un interesse saltuario per il lavoro, partecipando solo se sollecitato

Rispetto delle regole

Durante il lavoro ha sempre rispettato le opinioni dei compagni e ha mantenuto un comportamento corretto

Durante il lavoro ha rispettato le opinioni dei compagni e ha mantenuto un comportamento solitamente corretto

Durante il lavoro ha rispettato in genere le opinioni dei compagni e ha mantenuto un comportamento abbastanza corretto

Durante il lavoro non sempre ha rispettato le opinioni dei compagni e ha incontrato difficoltà nel mantenere un comportamento corretto

Processo

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Classe 2a

Rubriche valutative dei compiti di realtà – Scienze

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ Il sondaggio – Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 103 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Registrazione e tabulazione dei dati raccolti

Ha registrato e tabulato i dati raccolti con correttezza, ordine e precisione

Ha registrato e tabulato i dati raccolti con correttezza e ordine

Ha registrato e tabulato i dati raccolti in modo generalmente corretto

Ha registrato alcuni dei dati raccolti, seguendo le indicazioni dei compagni

Realizzazione del grafico

Ha costruito in modo autonomo un grafico corretto e preciso che rappresenta i dati

Ha costruito in modo autonomo un grafico che rappresenta i dati

Seguendo le indicazioni ricevute, ha costruito un grafico che rappresenta i dati

Ha partecipato alla costruzione del grafico solo se guidato

Organizzazione del lavoro

Ha lavorato da subito con impegno e responsabilità, contribuendo all’organizzazione del lavoro

Ha lavorato con impegno, contribuendo in parte all’organizzazione del lavoro

Ha lavorato con discreto impegno rispettando l’organizzazione decisa dai compagni

Ha lavorato con impegno saltuario, inserendosi con difficoltà nell’organizzazione del lavoro

Partecipazione

Ha fornito contributi personali al lavoro svolgendo con cura i propri compiti e interessandosi a quelli dei compagni

Ha fornito contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti

Ha partecipato al lavoro comune svolgendo alcuni compiti

Ha partecipato al lavoro solo se stimolato, svolgendo qualche semplice compito

Atteggiamento

Ha mantenuto costantemente un atteggiamento propositivo, corretto e disponibile verso i compagni, incoraggiandoli nel loro lavoro

Ha mantenuto un atteggiamento corretto e disponibile verso i compagni

Ha dimostrato un atteggiamento abbastanza corretto verso i compagni

Ha dimostrato scarso interesse per il lavoro dei compagni e per le loro esigenze

Processo

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Rubriche valutative dei compiti di realtà – Scienze

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ La gabbietta degli uccelli – Sussidiario delle discipline, pag. 71 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Scelta dei materiali per la realizzazione del progetto

Ha scelto con sicurezza i materiali più adatti per le varie parti della gabbietta, argomentando le scelte effettuate

Ha scelto i materiali più adatti per le varie parti della gabbietta, spiegando il perché delle sue scelte

Ha scelto alcuni materiali utilizzabili per costruire le varie parti della gabbietta

Seguendo specifici suggerimenti, ha scelto alcuni materiali utilizzabili per costruire le varie parti della gabbietta

Individuazione dei possibili “abitanti” per la gabbietta progettata

Ha identificato con sicurezza gli animali che possono vivere in una gabbietta argomentando la scelta effettuata

Ha identificato gli animali che possono vivere in una gabbietta spiegando il perché della scelta

Ha identificato alcuni animali che possono vivere in una gabbietta

Con la guida di apposite domande, ha identificato un animale che può vivere in una gabbietta

Utilizzo delle conoscenze

Ha attinto, in modo consapevole, al proprio repertorio di conoscenze scientifiche nello svolgimento del compito

Ha attinto al proprio repertorio di conoscenze scientifiche nello svolgimento del compito

Ha utilizzato alcune conoscenze scientifiche nello svolgimento del compito

Ha utilizzato informazioni fornite da insegnante e compagni nello svolgimento del lavoro

Partecipazione

Ha partecipato con interesse e con impegno costante allo svolgimento del lavoro, offrendo contributi personali

Ha partecipato con interesse e impegno allo svolgimento del lavoro, offrendo talvolta un contributo personale

Ha partecipato con un certo interesse e un discreto impegno allo svolgimento del lavoro

Ha dimostrato interesse e impegno saltuari verso il lavoro, intervenendo solo se sollecitato

Comunicazione

Ha comunicato attivamente con i compagni, fornendo idee e stimoli per il lavoro comune

Ha partecipato alla discussione esponendo le proprie idee

Ha ascoltato gli interventi dei compagni, esponendo, su richiesta, le proprie idee

Saltuariamente ha ascoltato gli interventi dei compagni

Processo

46


Classe 2a

Verifiche personalizzate Il momento delle verifiche, se non viene gestito in modo consapevole e attento da parte del docente, rischia di diventare uno spartiacque tra il successo e l’insuccesso formativo dei bambini. La personalizzazione dei percorsi, infatti, deve necessariamente includere anche le modalità con cui si osservano i livelli di conoscenze e abilità raggiunti. D’altra parte, anche i documenti ufficiali invitano ad adattare le verifiche sia all’interno dei PDP che dei PEI. Nel primo caso, per i bambini con DSA o per i bambini con BES per i quali si predispone un PDP, è opportuno compiere un’operazione di FACILITAZIONE delle verifiche. Nel secondo caso, quindi per i bambini con certificazione L104 potrebbe non essere sufficiente una facilitazione, ma potrebbe rendersi necessaria una SEMPLIFICAZIONE. La differenza tra le due operazioni è sostanziale: • quando si facilita, si va a graduare, scomporre, accompagnare le difficoltà poste dal compito o dal testo, senza toccare il carico cognitivo del compito stesso; • quando si semplifica, invece, si va a ridurre il testo, a modificarlo seguendo precisi accorgimenti, a ridurre le difficoltà del compito, spesso a cambiarlo completamente, in modo da renderlo più semplice. Nella guida si è voluto fornire ai docenti le versioni sia facilitate che semplificate delle verifiche per favorire l’inclusione di tutti i bambini cercando al contempo di alleggerire il sempre più pesante lavoro degli insegnanti.

I numeri fino a 70 • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 48 pag. 49

Divisioni • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 58 pag. 59

pag. 50 pag. 51

Problemi • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 60 pag. 61

pag. 52 pag. 53

Spazio e figure • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 62 pag. 63

Addizioni e sottrazioni • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 54 pag. 55

Relazioni, dati e previsioni • verifica facilitata pag. 64 • verifica semplificata pag. 65

Moltiplicazioni • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 56 pag. 57

I numeri da 71 a 99 • verifica facilitata • verifica semplificata Il 100 e oltre • verifica facilitata • verifica semplificata

47


Classe 2a

Verifiche personalizzate

I numeri fino a 70 1. Osserva e completa gli abachi con le cifre e con le palline.

da u

da

......... ........

......... ........

......... ........

da 1

da 4

da 2

u 8

da

u

u 0

u

u 7

2. Completa le sequenze con i numeri mancanti.

17

18

.........

.........

.........

34

.........

36

40

.........

38

.........

.........

25

24

.........

3. I nserisci i simboli maggiore (>) e minore (<).

39

36

24

14

49

50

40

38

48

4. Completa come nell’esempio.

2 da e 3 u = 23 20 + 3 = 23 4 da e 7 u =

......... .........

+

.........

=

.........

0 da e 6 u =

......... .........

+

.........

=

.........


Classe 2a

Verifiche personalizzate

I NUMERI FINO A 70 1. OSSERVA E COMPLETA GLI ABACHI CON LE CIFRE E CON LE PALLINE.

da u

da

......... ........

......... ........

da 1

da 4

u 8

u

u 0

2. COMPLETA LE SEQUENZE CON I NUMERI MANCANTI.

17

18

.........

34

.........

36

14

.........

12

25

24

.........

3. I NSERISCI I SIMBOLI MAGGIORE (>) E MINORE (<).

39

36

24

14

49

50

4. COMPLETA COME NELL’ESEMPIO.

2 da e 3 u = 23

20 + 3 = 23

4 da e 7 u =

.........

40 +

0 da e 6 u =

.........

.........

.........

=

+6=

.........

.........

49


Classe 2a

Verifiche personalizzate

I numeri da 71 a 99 1. Indica con una X il borsellino che contiene 90 centesimi.

2. Cerchia il numero minore.

3. Cerchia il numero maggiore.

34 98 70 52

34 98 70 52

• • • •

43 89 07 25

• • • •

43 89 07 25

4. Numera per 3 da 59 a 74.

59

+3

.......

.......

.......

.......

74

.......

64

.......

48

5. Numera per 2 da 54 a 64.

54

+2

.......

.......

.......

6. Numera per 4 da 28 a 48.

28

+4

.......

.......

.......

7. Completa secondo quanto indicato dall’operatore sulla freccia. + 10

59

–5 .......

+1 .......

– 10 .......

+4 .......

59

8. Completa con >, < e =.

77 50

67

73

6 da, 13 u

8 da, 3 u

38


Classe 2a

Verifiche personalizzate

I NUMERI DA 71 A 99 1. INDICA CON UNA X IL BORSELLINO CHE CONTIENE 90 CENTESIMI.

2. CERCHIA IL NUMERO MINORE.

3. CERCHIA IL NUMERO MAGGIORE.

34 98 70 52

34 98 70 52

• • • •

43 89 07 25

• • • •

43 89 07 25

4. NUMERA PER 3 DA 5 A 17.

5

+3

.......

.......

17

.......

5. NUMERA PER 2 DA 6 A 14.

6

+2

.......

.......

14

.......

6. NUMERA PER 4 DA 3 A 19.

3

+4

.......

.......

19

.......

7. C OMPLETA SECONDO QUANTO INDICATO DALL’OPERATORE SULLA FRECCIA. + 10

20

–5 .......

+1 .......

– 10 .......

16

8. COMPLETA CON >, < E =.

77

> 67

73

6 da, 13 u

8 da, 3 u

38 51


Classe 2a

Verifiche personalizzate

Il 100 e oltre 1. Disponi la serie di numeri nell’ordine indicato.

24 • 56 • 13 • 78 • 65 • 80 • 34 • 17 • 47 • 52 • 21 • 39 Ordine crescente .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

Ordine decrescente .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

2. Completa le linee dei numeri.

.......

.......

.......

122

.......

.......

.......

151

.......

.......

.......

.......

3. Scrivi il precedente e il successivo. .........

99

.........

.........

150

.........

.........

126

.........

.........

77

.........

4. Completa con >, < e =.

20

1 da

5 u

5 da

37

3 da, 8 u

4 da

40

30

4 da

68

60

5. Componi e scomponi.

3 da, 7 u = ............................. 8 da, 1 u = ............................ 52

............................................................. .............................................................

= 50 = 64


Classe 2a

Verifiche personalizzate

IL 100 E OLTRE 1. DISPONI LA SERIE DI NUMERI NELL’ORDINE INDICATO.

24 • 56 • 13 • 78 • 47 • 52 • 21 • 39 ORDINE CRESCENTE .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

ORDINE DECRESCENTE .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

2. COMPLETA LA LINEA DEI NUMERI.

.......

.......

122

.......

.......

3. SCRIVI IL PRECEDENTE E IL SUCCESSIVO. .........

99

.........

.........

150

.........

4. COMPLETA CON >, < E =.

20

1 da (10)

37

3 da, 8 u (......)

40

4 da (......)

68

60

5. COMPONI E SCOMPONI.

3 da, 7 u = 8 da, 1 u =

.............................

.............................................................

............................

.............................................................

= 50 = 64 53


Classe 2a

Verifiche personalizzate

Addizioni e sottrazioni 1. Calcola in colonna.

da u 2 3 + 5 1 =

da u 6 6 + 1 5 =

da u 3 7 + 4 5 =

da u 9 6 – 2 3 =

2. Metti in colonna e calcola.

71 + 28 =

36 + 6 =

da u

97 – 73 =

da u

da u

3. Fai la tappa al 10 e calcola in riga come nell’esempio.

15 + 9 = 15 + 5 + 4 = 24

51 – 8 = ........

........

28 + 7 = ........

4. Osserva i bicchieri e completa.

• Quanti hanno la cannuccia? ........ • Quanti non hanno la cannuccia? ........ • Quanti sono i bicchieri in tutto? ........ 54

=

........

........

+

........

+

........

=

........


Classe 2a

Verifiche personalizzate

ADDIZIONI E SOTTRAZIONI 1. CALCOLA IN COLONNA.

da u 3 7 + 4 5 =

da u 9 6 – 2 3 =

2. METTI IN COLONNA E CALCOLA.

36 + 6 =

97 – 73 =

da u

da u

3. FAI LA TAPPA AL 10 E CALCOLA IN RIGA COME NELL’ESEMPIO.

5+9= 5+5+4=

11 – 8 = .......

11 – 1 –

28 + 7 = ........

=

.......

28 +

........

+

........

=

.......

4. OSSERVA I BICCHIERI E COMPLETA.

• QUANTI HANNO LA CANNUCCIA? ......................................... • QUANTI NON HANNO LA CANNUCCIA? ........................ • QUANTI SONO I BICCHIERI IN TUTTO? ......................... 55


Classe 2a

Verifiche personalizzate

Moltiplicazioni 1. Disegna 2 fragole in ogni coppetta, poi calcola. • In tutto le fragole sono:

Addizione + ........ + ........ + ........ = Moltiplicazione ........

........

×

=

........

.......

.......

2. Completa gli schieramenti e scrivi le moltiplicazioni.

4 2 4 × 2 = ..... 6 × ..... = .....

3 × ..... = .....

4 × ..... = .....

3. Colora il risultato corretto.

8 × 2 = 16

18

5 × 7 = 36

35

7 × 7 = 14

49

4 × 8 = 36

32

6 × 0 = 6

0

3 × 9 = 24

27

4. Scopri di quale tabellina si tratta e completa.

0

.........

.........

12

.........

20

.........

28

.........

36

.........

5. S crivi i fattori mancanti in base al risultato.

6. M etti in colonna e calcola sul quaderno.

5 × ........ 3 × ........ ........ × 4 ........ × 7

17 × 5 = 23 × 4 = 29 × 3 = 35 × 2 =

56

= 25 = 30 = 28 = 42

7. Completa.

× 6 8 10 6


Classe 2a

Verifiche personalizzate

MOLTIPLICAZIONI 1. DISEGNA 2 FRAGOLE IN OGNI COPPETTA, POI CALCOLA. • IN TUTTO LE FRAGOLE SONO:

ADDIZIONE + ........ + ........ = ....... MOLTIPLICAZIONE ........

........

×

........

=

.......

2. COMPLETA GLI SCHIERAMENTI E SCRIVI LE MOLTIPLICAZIONI.

4

6

2

3 4×2=8 6 × ..... = .....

3 × ..... = .....

3. COLORA IL RISULTATO CORRETTO.

8 × 2 = 16

18

5 × 7 = 36

35

6 × 0 = 6

0

3 × 9 = 24

27

4. INDICA CON UNA X DI QUALE TABELLINA SI TRATTA, POI COMPLETA.

0

.........

.........

12

.........

20

.........

28

6

32

2

4

5. SCRIVI I FATTORI MANCANTI IN BASE AL RISULTATO.

........

= 25

........

= 30

........

× 4 = 28

6. METTI IN COLONNA E CALCOLA SUL QUADERNO.

17 × 5 =

23 × 4 =

35 × 2 = 57


Classe 2a

Verifiche personalizzate

Divisioni 1. Completa i disegni e scrivi la divisione adatta.

9:

..........

=

..........

..........

:

=

..........

..........

2. Esegui le divisioni.

3. Esegui le divisioni e completa.

21 : 7 = ........ 36 : 9 = ........ 50 : 5 = ........ 64 : 8 = ........

64 : 8 = 30 : 3 = 43 : 5 =

........

resto resto resto

........ ........

........ ........ ........

4. Indica se le frasi sono vere (V) o false (F). • Il doppio di 12 è 20.

V

F

• Il triplo di 10 è 30.

V

F

• La terza parte di 12 è 4. V

F

5. Completa come nell'esempio.

:7 28

..........

4

42

×7

×6

..........

6

35

.......

×7

3

:5

..........

6. Cerchia in blu i numeri pari e in rosso i numeri dispari.

2

58

20 31

5

11 73

34

.......

26 98


Classe 2a

Verifiche personalizzate

DIVISIONI 1. COMPLETA I DISEGNI E SCRIVI LA DIVISIONE ADATTA.

6:

..........

=

8:

..........

2. ESEGUI LE DIVISIONI.

..........

=

..........

3. ESEGUI LE DIVISIONI E COMPLETA.

21 : 7 = ........ 36 : 9 = ........ 50 : 5 = ........

25 : 8 = ........ 10 : 3 = ........ 23 : 5 = ........

RESTO RESTO RESTO

........ ........ ........

4. INDICA SE LE FRASI SONO VERE (V) O FALSE (F). • IL DOPPIO DI 12 È 20.

V

F

• IL TRIPLO DI 10 È 30.

V

F

5. C OMPLETA COME NELL'ESEMPIO.

:7 28

..........

4

42

×7

×6

..........

6

35

.......

×7

:5

3

....... ..........

6. CERCHIA IN BLU I NUMERI PARI E IN ROSSO I NUMERI DISPARI.

2

20 31

5

11

34

59


Classe 2a

Verifiche personalizzate

Problemi 1. Leggi, colora l'operazione adatta e risolvi sul quaderno.

a) L a mamma compra 10 panini a € 2 ognuno. Quanti euro spende in tutto? 2 + 10 =

b) L oris ha visto in un cespuglio 6 api e 12 farfalle. Quanti sono in tutto gli insetti?

2 × 10 =

12 – 6 =

10 : 2 =

12 × 6 =

12 + 6 =

2. L eggi e sottolinea la domanda, poi scrivi i dati nei quadratini e segna con X il dato inutile. Infine risolvi.

a) N ella cassetta ci sono 4 forchette, 5 banane e 8 albicocche. Quanti sono i frutti? .......

.......

b) Dario ha 36 mirtilli e 28 more. Sistema i mirtilli in 4 piattini uguali. Quanti mirtilli mette in ogni piatto?

.......

Operazione: ........................................ = .......... Risposta: .....................................................................

.......

.......

.......

Operazione: ........................................ = .......... Risposta: .....................................................................

3. Inventa un problema con l'operazione e i dati indicati, poi risolvilo.

21 : 7 = .................................................................................................. .................................................................................................. ..................................................................................................

21

fragole

7

cestini

?

...................................................................

.................................................................................................. .................................................................................................. ..................................................................................................

60

Operazione: 21 : 7 = .................................. Risposta: .....................................................................


Classe 2a

Verifiche personalizzate

PROBLEMI 1. LEGGI, COLORA L'OPERAZIONE ADATTA E RISOLVI SUL QUADERNO.

A) L A MAMMA COMPRA 10 PANINI A € 2 OGNUNO. QUANTI EURO SPENDE IN TUTTO? 2 + 10 =

2 × 10 =

B) L ORIS HA VISTO IN UN CESPUGLIO 6 API E 4 FARFALLE. QUANTI SONO IN TUTTO GLI INSETTI? 4+6=

4×6=

2. L EGGI E SOTTOLINEA LA DOMANDA, INDICA CON UNA X IL DATO INUTILE E RISOLVI.

ELLA CASSETTA CI SONO N 4 FORCHETTE, 5 BANANE E 2 ALBICOCCHE. QUANTI SONO I FRUTTI? 4

5

2

OPERAZIONE: ........................................ = ......... RISPOSTA: ....................................................................

3. D OPO AVER OSSERVATO L’IMMAGINE, INVENTA UN PROBLEMA CON L’OPERAZIONE E I DATI INDICATI, POI RISOLVILO. ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ...................................................................................................

8:2= OPERAZIONE: 8 : 2 = ................................... RISPOSTA: ................................................................... 61


Classe 2a

Verifiche personalizzate

Spazio e figure 1. Collega i nomi alle figure corrispondenti.

cono • sfera • cubo • piramide

triangolo • rettangolo • cerchio • quadrato 2. Scrivi C se la linea è curva, M se è mista, S se è spezzata.

.......

.......

.......

.......

.......

.......

3. Colora solo le figure e gli animali che sono divisi in parti simmetriche.

4. T raccia gli assi di simmetria dove è possibile.

62

5. Completa in modo simmetrico.


Classe 2a

Verifiche personalizzate

SPAZIO E FIGURE 1. COLLEGA I NOMI ALLE FIGURE CORRISPONDENTI.

CONO • SFERA • CUBO

TRIANGOLO • RETTANGOLO • CERCHIO • QUADRATO 2. SCRIVI C SE LA LINEA È CURVA, M SE È MISTA, S SE È SPEZZATA.

.......

.......

.......

3. C OLORA SOLO LE FIGURE E GLI ANIMALI CHE SONO DIVISI IN PARTI SIMMETRICHE.

4. TRACCIA L'ASSE DI SIMMETRIA.

5. COMPLETA IN MODO SIMMETRICO.

63


Classe 2a

Verifiche personalizzate

Relazioni, dati e previsioni 1. Leggi e colora la risposta adatta. • Per sapere se hai preso abbastanza farina per la torta misuri:

il peso

la lunghezza

• Utilizzi:

il righello

la bilancia

2. O sserva l'orologio e scrivi che ore sono.

4. I ndica con una X l'affermazione corretta. • Un’ora vale 60 minuti.

Certo

Possibile

Impossibile

• Un problema si può risolvere

in 10 minuti. Sono le ore ............. e 15 minuti.

Certo

4. O sserva l'istogramma sui luoghi di vacanza preferiti e cerchia il dato con più preferenze.

Legenda:

Possibile

Impossibile

5. M etti in relazione nel modo corretto. è maggiore di

= 1 preferenza

6 da

55

6. Osserva e rispondi.

=4 • Se 8 amici vogliono bere un

sui monti 64

al mare

in città

bicchiere di spremuta ciascuno, quante caraffe occorrono? ..........


Classe 2a

Verifiche personalizzate

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI 1. LEGGI E COLORA LA RISPOSTA ADATTA. • PER SAPERE SE HAI PRESO ABBASTANZA FARINA PER LA TORTA

MISURI: IL PESO

LA LUNGHEZZA

2. O SSERVA L'OROLOGIO E SCRIVI CHE ORE SONO.

3. I NDICA CON UNA X L'AFFERMAZIONE CORRETTA.

UN’ORA VALE 30 MINUTI. UN’ORA VALE 60 MINUTI. UN’ORA VALE 100 MINUTI. SONO LE ORE ............. E 15 MINUTI. 4. O SSERVA L'ISTOGRAMMA SUI LUOGHI DI VACANZA PREFERITI E CERCHIA IL DATO CON PIÙ PREFERENZE.

LEGENDA:

= 1 PREFERENZA

5. OSSERVA E RISPONDI.

=4 • SE 8 AMICI VOGLIONO

BERE UN BICCHIERE DI SPREMUTA CIASCUNO, QUANTE CARAFFE OCCORRONO? ................

SUI MONTI

AL MARE

IN CITTÀ 65



Schedario di classe seconda MATEMATICA

SCIENZE

Scheda 1 Scheda 2 Scheda 3 Scheda 4 Scheda 5 Scheda 6 Scheda 7 Scheda 8 Scheda 9 Scheda 10 Scheda 11 Scheda 12 Scheda 13 Scheda 14 Scheda 15 Scheda 16 Scheda 17 Scheda 18 Scheda 19 Scheda 20 Scheda 21 Scheda 22 Scheda 23 Scheda 24 Scheda 25 Scheda 26 Scheda 27 Scheda 28 Scheda 29 Scheda 30

Scheda 31 Scheda 32 Scheda 33 Scheda 34 Scheda 35 Scheda 36 Scheda 37 Scheda 38 Scheda 39 Scheda 40

In fila dal veterinario Fino a 50 I posti al circo Addizioni nel bosco Sottrazioni nello stagno Operazioni per tutti i gusti Cento Il multibase Abachi e confronti I numeri oltre 100 Operare con i simboli Tutti schierati Contare i fiori Allenamento di tabelline Moltiplica in colonna Divisioni al circo Dividere raggruppando In pasticceria Le caramelle Domande inutili Scrivi il testo Linee e figure Solidi e impronte Simmetrie Il quadro astratto Giochi di misura Sulla bilancia Riempili tutti! Minuti preziosi Tutto in relazione

Viventi e non viventi Conosci i materiali Gli stati della materia La materia Che cos’è l’acqua? Osserva il ghiaccio Osserviamo l’albero Noi e le piante Animali a… puntini! Erbivori, carnivori e onnivori


Classe 2a

SCHEDA 1 – MATEMATICA

IN FILA DAL VETERINARIO 1. Il veterinario sta visitando l’undicesimo animaletto. Osserva e completa.

Io sono il DODICESIMO

A me tocca prima del QUINDICESIMO perché sono il ..................................

68

A me tocca dopo il QUATTORDICESIMO perché sono il ....................................... Io sono l'ultimo, sono il ..................................


Classe 2a

SCHEDA 2 – MATEMATICA

FINO A 50 1. Completa con i numeri fino a 50.

Ora scrivi i numeri da 50 a 0. 50 - .................................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

2. Che numero è? Scrivilo sui puntini.

3. Cerchia la cifra delle u.

=

28 – 9 – 48 – 32 13 – 14 – 8 – 17

= da

............

u

da

............

u

4. Cerchia la cifra delle da.

= da

u

=

............

da

............

26 – 12 – 40 – 11 36 – 30 – 8 – 5

u

69


Classe 2a

SCHEDA 3 – MATEMATICA

I POSTI AL CIRCO Il babbo di Silvia ha comprato 10 biglietti per il circo. Conosce i numeri dei biglietti da regalare ai suoi amici, ma non ricorda quelli per i suoi familiari. 1. A iutalo tu: trova i numeri dei familiari, poi completa la striscia. Segui gli indizi.

41

42 ............ ............

45 ............ ............

48

49 ............

INDIZI

• Il babbo ha il numero maggiore di 43 e minore di 45. • La mamma ha il numero composto da 6 unità e 4 decine. • Silvia ha il numero successivo a quello della mamma. • Paolo ha il numero precedente a quello del babbo. • Berto ha il numero maggiore di tutti gli altri.

................ ................ ................ ................ ................

2. Spiega a parole il procedimento che hai seguito. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. C rea una situazione simile con i numeri compresi tra 31 e 40 da assegnare a 6 persone. ............................................................................................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................................................

70


Classe 2a

SCHEDA 4 – MATEMATICA

ADDIZIONI NEL BOSCO 1. Leggi, completa, esegui le operazioni e rispondi alla domanda in fondo.

a) Lo scoiattolino Ciop ieri ha trovato 8 noci e oggi altre 6. Quante noci possiede in tutto? Noci trovate ieri

.........................

Noci trovate oggi

.........................

Noci totali

.........................

Operazione ........................................... = .........................

b) Alla festa del bosco hanno partecipato 8 conigli e 3 lupacchiotti. Quanti animali in tutto? Conigli

.........................

Lupacchiotti

.........................

Animali totali

.........................

Operazione ..................................................... = ......................... c) Cappuccetto Rosso ha raccolto prima 13 fragoline e dopo 6. Quante fragoline ha raccolto in tutto? Fragoline raccolte prima

.........................

Fragoline raccolte dopo

.........................

Fragoline totali

.........................

Operazione .................................................... = .........................

Quale operazione hai effettuato per risolvere i problemi? ................................................................. 71


Classe 2a

SCHEDA 5 – MATEMATICA

SOTTRAZIONI NELLO STAGNO 1. Leggi, esegui le operazioni e rispondi alla domanda in fondo.

a) Nello stagno sguazzano 10 paperelle, ma 8 hanno tanto freddo ed escono. Quante paperelle restano nello stagno? Paperelle totali

.........................

Paperelle uscite

.........................

Paperelle rimaste

.........................

Operazione ....................................... = .................... b) 7 ranocchietti prendono il sole sulle sponde dello stagno, ma all’improvviso 2 si tuffano per fare un bel bagno. Quanti restano sulla riva? Ranocchietti totali

.........................

Ranocchietti che si tuffano ......................... Ranocchietti rimasti

.........................

Operazione ........................................ = ................................

c) 10 libellule volano intorno allo stagno, ma 3 sono stanche e si posano su una canna. Quante libellule continuano a volare? Libellule totali

.................

Libellule stanche

.................

Libellule rimaste

.................

Operazione ....................................... = ..........

Quale operazione hai effettuato per risolvere i problemi? ................................................................. 72


Classe 2a

SCHEDA 6 – MATEMATICA

OPERAZIONI PER TUTTI I GUSTI 1. Calcola le addizioni a mente.

26 + 3 = ...................

51 + 19 = ...............

13 + 17 = ...............

11 + 29 = ...............

32 + 17 = ...............

68 + 11 = ...............

10 + 40 = ...............

14 + 16 = ...............

47 + 12 = ...............

73 + 15 = ...............

19 + 41 = ...............

15 + 15 = ...............

2. Completa con il numero mancante, come nell’esempio.

4+3=5+2

12 +

= 10 + 7

6+3=5+

19 +

= 20 + 4

7+

18 +

= 20 + 1

=8+1

3. Calcola le sottrazioni a mente.

31 – 11 = ...............

37 – 15 = ...............

32 – 12 = ...............

28 – 5 = .................

58 – 16 = ...............

64 – 13 = ...............

48 – 16 = ...............

84 – 13 = ...............

46 – 14 = ...............

89 – 18 = ...............

56 – 24 = ...............

99 – 28 = ...............

4. C ompleta con il numero mancante, come nell’esempio.

18 – 6 = 20 – 8

40 –

= 30 – 10

18 – 5 = 17–

36 –

= 60 – 30

26 –

19 –

= 18 – 9

= 30 – 7

73


Classe 2a

SCHEDA 7 – MATEMATICA

CENTO 1. Completa con i numeri mancanti.

2. Togli 3 u.

3. Togli 1 da.

10

...............

30

...............

99

...............

100

...............

100

...............

45

...............

4. Metti in relazione i numeri e le parole. Osserva l’esempio.

ventisette

101 91

27 100 66

80 99

74

centouno novantuno

ottanta cento novantanove

sessantasei


Classe 2a

SCHEDA 8 – MATEMATICA

IL MULTIBASE 1. Rappresenta le quantità sugli abachi e a scrivi i numeri in lettere.

h

da

................... ....................

u

................

......................................................................................................................................................

h

......................................................................................................................................................

................... ....................

h

......................................................................................................................................................

da

da

................... ....................

u

................

u

................ 75


Classe 2a

SCHEDA 9 – MATEMATICA

ABACHI E CONFRONTI 1. Scrivi in cifre e in lettere i numeri rappresentati sugli abachi.

h

da

u

h

da

u

h

da

u

.................... .................... ....................

.................... .................... ....................

.................... .................... ....................

.......................................................................

.......................................................................

.......................................................................

h

da

u

h

da

u

h

da

u

.................... .................... ....................

.................... .................... ....................

.................... .................... ....................

.......................................................................

.......................................................................

.......................................................................

2. R iscrivi i numeri in ordine decrescente (dal maggiore al minore).

189 200 111 126 108 190 180 ........................................................................................................................................................................................

3. Confronta i numeri con i segni <, >, =, come nell’esempio.

127

108

148

189

134

143

119

109

195

105

118

118

107

170

126

126

76


Classe 2a

SCHEDA 10 – MATEMATICA

I NUMERI OLTRE 100 1. Continua a contare fino a 110.

101, 102, 103 104, 105, 106 107, 108, .........., ...........

2. S cegli tre numeri fra quelli dell'esercizio precedente e rappresentali sull'abaco.

h

da

u

h

da

u

h

da

u

h

da

3. Completa le tabelle. u

h

119

101

106

178

123

111

da

u

4. Scrivi questi numeri in ordine crescente, dal minore al maggiore.

152 ..................

148 <

..................

126 <

112

..................

<

..................

134 <

..................

5. Inserisci i segni >, < o = fra i seguenti numeri.

113

131

102

101

125

125 77


Classe 2a

SCHEDA 11 – MATEMATICA

OPERARE CON I SIMBOLI I bambini della classe 2ª A hanno preparato delle schede di operazioni, ma al posto dei numeri hanno disegnato dei simboli. 1. Completa tu questa scheda.

= 50

= 160

= 60

= 120

=

= 100

+

=

= ............................

=

= ............................

+

=

= ............................

=

= ............................

2. Come hai fatto a calcolare i risultati? Spiega. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. Crea una scheda simile sul quaderno.

78


Classe 2a

SCHEDA 12 – MATEMATICA

TUTTI SCHIERATI 1. C onta gli elementi per riga e per colonna, poi calcola.

Conta per colonne 7 + ....... + ....... + ....... = .................. 7 × ....... = .................. Conta per righe 4 + ....... + ....... + ....... + ....... + ....... + ....... = .................. 4 × ....... = .................. Conta per righe ....... + ....... + ....... + ....... + ....... + ....... + ....... = ..................

5 × ....... = .................. Conta per colonne ....... + ....... + ....... + ....... + ....... = .................. ....... × ....... = ..................

2. Quali addizioni possono diventare moltiplicazioni? Colora le foglie giuste.

2+3+5= 3+3+3=

2+2+2+2=

6+3+4=

5+5+5+5+5=

7+7+7+7=

79


Classe 2a

SCHEDA 13 – MATEMATICA

CONTARE I FIORI 1. Osserva il disegno e collega ogni moltiplicazione al suo significato.

Tante volte è ripetuto il numero dei fiori di ogni vaso.

5×4= 4×5=

Il numero dei fiori di ogni vaso è ripetuto tante volte.

2. Spiega il procedimento che hai seguito per collegare. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. Osserva e giustifica con le tue parole la moltiplicazione.

6×3= ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... .....................................................................................

80


Classe 2a

SCHEDA 14 – MATEMATICA

ALLENAMENTO DI TABELLINE 1. Inserisci il segno corretto: + oppure ×.

2

8 = 16

4

5 = 9

3

3=6

2

8 = 10

4

5 = 20

3

3=9

5

3 = 8

3

6 = 18

5

5 = 10

5

3 = 15

3

6 = 9

5

5 = 25

2. Completa le tabelle. ×

0

1

2

3

4

5

×

1

1

2

2

3

3

4

12

5

6

7

8

9

10

18

4 5

3. Completa con i numeri mancanti.

5 × ............. = 0

4 × ............. = 4

4 × ............. = 28

3 × ............. = 30

3 × ............. = 24

5 × ............. = 45

2 × ............. = 12

3 × ............. = 21

4 × ............. = 16

2 × ............. = 0

5 × ............. = 30

5 × ............. = 50 81


Classe 2a

SCHEDA 15 – MATEMATICA

MOLTIPLICA IN COLONNA 1. Calcola in colonna come nell’esempio.

18 × 2 = 36 da 1 3

u 8 2 6

× =

17 × 4 = .......... da 1

u 7 4

× =

.......... ..........

Moltiplica il moltiplicatore per le unità del moltiplicando: 2 × 8 = 16. Le unità sono più di 9, allora registra le 6 u e cambia 10 u con 1 da e riportala nella colonna delle da. Moltiplica il moltiplicatore per le decine: 2 × 1 = 2. Aggiungi il riporto e registra. 23 × 4 = .......... da 2

u 3 4

.......... ..........

12 × 7 = .......... da 1

× =

u 2 7

13 × 4 = .......... da 1

× =

.......... ..........

× =

.......... ..........

13 × 5 = .......... da 1

u 3 5

× =

.......... ..........

2. Calcola in colonna sul quaderno.

18 × 4 = ..........

12 × 6 = ..........

45 × 2 = ..........

18 × 5 = ..........

12 × 5 = ..........

24 × 3 = ..........

17 × 2 = ..........

12 × 8 = ..........

15 × 6 = ..........

17 × 3 = ..........

13 × 6 = ..........

15 × 5 = ..........

82

u 3 4

13 × 7 = .......... da 1

u 3 7

.......... ..........

× =


Classe 2a

SCHEDA 16 – MATEMATICA

DIVISIONI AL CIRCO 1. I l pagliaccio distribuisce le sue 12 palle colorate ai bambini in uguale quantità. Aiutalo.

• 12 palle divise in 3 parti: 12 : 3 = • Quante palle ad ogni bimbo?

.........

.........

Ora distribuisce le bandierine in parti uguali ad ogni bimbo. Aiutalo.

• 15 bandierine divise in 3 parti: 15 : 3 = • Quante bandierine ad ogni bimbo?

.........

.........

83


Classe 2a

SCHEDA 17 – MATEMATICA

DIVIDERE RAGGRUPPANDO 1. Leggi e completa.

a) La signora Carla ha preparato 12 bastoncini di pesce e vuole darne 4 ad ogni figlio. Quanti figli ha? (Raggruppa per 4 e disegna un bambino per ogni gruppo). 12 : 4 = .........

b) Giusi ha 16 cioccolatini e vuole sistemarne 4 per scatola. Quante scatole le occorrono? (Raggruppa per 4 e disegna una scatola per ogni gruppo). 16 : 4 = .........

c) Leo ha 10 pesciolini e vuole metterli nelle bocce di vetro. Se ne vuole sistemare 5 per boccia, quante bocce gli occorrono? (Raggruppa per 5 e disegna una boccia per ogni gruppo). 10 : 5 = ......... 84


Classe 2a

SCHEDA 18 – MATEMATICA

IN PASTICCERIA 1. Osserva il disegno e rispondi.

• Quanto costa un cannolo?

.........

euro.

2. Spiega come sei arrivato al risultato. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. D isegna una situazione simile usando il materiale che preferisci, per esempio automobiline di due tipi e relativi costi.

85


SCHEDA 19 – MATEMATICA

Classe 2a

LE CARAMELLE 1. Leggi il problema e risolvilo.

Lucia avrà 32 caramelle se la mamma gliene compra 4. Quante caramelle ha ora Lucia? Operazione:

................................................... = .............

Risposta: .................................................................................................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................................................

2. Spiega come hai fatto a risolvere il problema. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. I ndica in quali di questi testi c’è la stessa struttura del problema precedente, poi spiega il perché .

Nel parco ci sono 23 alberi. Se ne piantano altri 2, a quanti alberi si arriva?

...............................................................................................................................................................................................................................

Nel parco ci saranno 23 alberi, se il giardiniere ne pianta altri 2. Quanti alberi ci sono adesso?

...............................................................................................................................................................................................................................

Nel parco c’erano 23 alberi. Il giardiniere ne ha tagliati 2. Quanti alberi ci sono ora nel parco? 86

...............................................................................................................................................................................................................................


Classe 2a

SCHEDA 20 – MATEMATICA

DOMANDE INUTILI 1. Leggi e segna con una X le domande a cui puoi rispondere.

• Nel frigorifero ci sono 6 yogurt alla pesca e 10 ai frutti di bosco. Domande

Quanti yogurt alla banana ci sono in tutto?

Quanti sono in tutto gli yogurt?

Dopo la merenda dei bambini, quanti yogurt restano? Qual è la differenza tra il numero degli yogurt ai frutti di bosco e quello degli yogurt alla pesca?

ci sono 12 api. Ben presto 3 • Nell’alveare decidono di uscire per andare tra i fiori in cerca di nettare.

Domande

Quanti sono tutti i fiori?

Quante api restano?

Qual è la differenza tra il numero delle api che escono e quello delle api che rimangono? 87


SCHEDA 21 – MATEMATICA

Classe 2a

SCRIVI IL TESTO 1. Osserva i disegni, scrivi tu il testo dei problemi e poi risolvi.

In palestra

Testo: ........................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

Operazione: ........................................................................................................................................................................................................ Risposta: .................................................................................................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................................................

In piscina

Testo: ........................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

Operazione: ........................................................................................................................................................................................................ Risposta: .................................................................................................................................................................................................................. ...............................................................................................................................................................................................................................................

88


Classe 2a

SCHEDA 22 – MATEMATICA

LINEE E FIGURE 1. Segna nella casella C se la linea è chiusa, oppure A se la linea è aperta.

2. Colora la regione interna come ti viene indicato:

se è un triangolo • • didi verde arancione se è un quadrato

azzurro se è un cerchio • • discegli tu il colore se è un rettangolo

3. Completa il percorso con la linea spezzata.

P

A

89


Classe 2a

SCHEDA 23 – MATEMATICA

SOLIDI E IMPRONTE Luca e Fabio hanno dipinto con le tempere alcune facce di contenitori di varie forme. 1. C ollega ogni figura solida con l’impronta di colore che lascia sul foglio e poi colorala.

piane solide. • Le impronte sono figure geometriche 2. Ora collega in modo opportuno.

• La freccia dice ha come impronta Cono

Cerchio

Piramide

Cilindro

Rettangolo Cubo Cerchio

Parallelepipedo 90

Triangolo


Classe 2a

SCHEDA 24 – MATEMATICA

SIMMETRIE 1. Disegna la parte simmetrica rispetto alla linea tratteggiata.

91


SCHEDA 25 – MATEMATICA

Classe 2a

IL QUADRO ASTRATTO 1. O sserva il disegno e colora in modo tale che le figure confinanti abbiano sempre colori diversi. Attenzione: devi utilizzare meno colori possibili.

2. Spiega come hai fatto. ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. Disegna un quadro simile e colora con le stesse regole.

92


Classe 2a

SCHEDA 26 – MATEMATICA

GIOCHI DI MISURA 1. O sserva quante volte ogni misura-campione sta nella lunghezza del banco e completa.

Il quadernone sta nel banco ..................... volte.

La matita sta nel banco ..................... volte.

Il tubetto di colla sta nel banco ..................... volte.

La gomma sta nel banco ..................... volte.

2. C ompleta con le parole adatte: minore, misura-campione, maggiore.

La lunghezza del banco non cambia: cambia ogni volta la ................................................................................................................. Il campione piĂš lungo sta nella lunghezza del banco un numero di volte ................................................................................................................. Il campione piĂš corto sta nella lunghezza del banco un numero di volte ................................................................................................................. 93


SCHEDA 27 – MATEMATICA

Classe 2a

SULLA BILANCIA 1. Osserva il disegno e rispondi.

• Quante tazzine pesa ogni bicchiere? 2. Spiega come sei arrivato al risultato. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. R iproduci con il disegno una situazione simile usando il materiale che preferisci: libri, diari, matite…

94


Classe 2a

SCHEDA 28 – MATEMATICA

RIEMPILI TUTTI! 1. P rocurati: alcuni contenitori come quelli suggeriti in tabella, un bicchiere e una tazzina. Riempi d’acqua ogni contenitore utilizzando prima il bicchiere, poi la tazzina, infine registra.

CONTENITORI

N. BICCHIERI

N. TAZZINE

Bottiglia Barattolo Insalatiera Cartone del latte Caraffa Secchiello Lattina

• Con quale campione hai ottenuto misure maggiori? • Perché?

........................................................................

...............................................................................................................................................................................................................

2. O rdina i contenitori dell’esercizio precedente da quello che contiene più acqua a quello che ne contiene di meno.

95


Classe 2a

SCHEDA 29 – MATEMATICA

MINUTI PREZIOSI 1. S crivi le ore indicate dagli orologi e poi completa.

Ore ...........................

Ore ...........................

Ore ...........................

Ore ...........................

Ore ...........................

Ore ...........................

Ore ...........................

Ore ...........................

spazi. • La lancetta dei minuti si è spostata di minuti. • Ogni spazio vale • La lancetta dei minuti ha così percorso in tutto ...........................

...........................

........................... minuti.

2. Ora completa la tabella.

Se la lancetta dei minuti è sul…

3

1

Sono passati minuti…

15

5

2

4

6

5

7

8

................ ................ ................ ................ ................ ................

3. Completa.

1 ora = .................... minuti.

mezz’ora = .................... minuti.

2 ore = .................... minuti.

3 ore = .................... minuti.

96


Classe 2a

SCHEDA 30 – MATEMATICA

TUTTO IN RELAZIONE 1. O sserva gli insiemi e collega gli elementi con una freccia secondo la relazione indicata.

è di colore

è il successivo di

2. C ompleta i disegni secondo la relazione indicata e collega in modo appropriato.

mangia vive nel

3. M etti in relazione i numeri inserendo i segni >, < o =.

16 < 18 ........... 10 ...........

4 ...........

4 ...........

8 97


Classe 2a

SCHEDA 31 – SCIENZE

VIVENTI E NON VIVENTI 1. Inserisci nella tabella il nome degli elementi disegnati.

Viventi

..................................................................................................... ..................................................................................................... .....................................................................................................

.....................................................................................................

Non ..................................................................................................... viventi .....................................................................................................

2. Disegna nel reticolo gli elementi indicati, poi rispondi.

Occhiali (A; 1) Abete (D; 2) Gatto (B; 2) Grembiule (C; 1) Quaderno (A; 2) Serpente (D; 1) Forbici (B; 1) Grano (C; 2)

A

B

C

D

1

2

Quanti esseri viventi? ........................... Quanti non viventi? .......................... 3. Indica le caratteristiche di un ESSERE VIVENTE.

Un essere vivente ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

98


Classe 2a

SCHEDA 32 – SCIENZE

CONOSCI I MATERIALI 1. P rocurati gli oggetti illustrati e scrivi di quale materiale sono fatti, scegliendo tra quelli proposti.

PLASTICA

............................................

LEGNO

METALLO

VETRO

............................................

............................................

CARTA

............................................

............................................

2. O ra trascrivi i nomi dei materiali, poi completa la tabella indicando le proprietà di ciascuno con una X. MATERIALE

SI PIEGA

CAMBIA FORMA

SI SPEZZA

99


Classe 2a

SCHEDA 33 – SCIENZE

GLI STATI DELLA MATERIA 1. Indica prima gli stati della materia, poi per ciascuno fai due esempi.

GLI STATI Stato ...................................................

............................................................................................. .............................................................................................

Stato ...................................................

............................................................................................. .............................................................................................

Stato ...................................................

............................................................................................. .............................................................................................

2. Completa la tabella con le operazioni mancanti e rispondi con una X.

PRIMA

OPERAZIONE

POI

Spezzettare .......................................................

Macedonia di frutta

Congelare

No

No

.......................................................

Fumo

No

.......................................................

Acqua

No

Nuvole

No

.......................................................

100

.......................................................

HA CAMBIATO STATO?


Classe 2a

SCHEDA 34 – SCIENZE

LA MATERIA 1. O sserva i disegni e scrivi la lettera iniziale nella casella corrispondente, poi completa.

Quale parola hai formato? ............................................................................................................................................... Indica almeno 5 sostanze che abbiano questa caratteristica: ........................................................ ...............................................................................................................................................................................................................................................

2. Cosa diventerà? Completa la tabella.

Con il freddo

Con il calore

Acqua Ghiaccio Vapore 3. Rispondi.

• Come può presentarsi la materia? • Come si chiama il fenomeno che trasforma l’acqua in vapore? • Perché avviene questa trasformazione? • Che cosa ottieni se metti un bicchiere di aranciata nel congelatore?

................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................ ...........................................

........................................................................................................................................................................................................................................ ...............................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................................ .........................

........................................................................................................................................................................................................................................

101


Classe 2a

SCHEDA 35 – SCIENZE

CHE COS’È L’ACQUA? 1. Leggi le frasi e completale colorando la parola adatta.

• Nel mare e negli oceani l’acqua è allo stato… gassoso liquido solido • Un ghiacciaio di montagna è formato da acqua allo stato… gassoso liquido solido • Nelle nuvole c’è acqua allo stato… solido

liquido

gassoso

2. Collega ogni disegno alla parola giusta.

GASSOSO

LIQUIDO

SOLIDO

3. Inserisci le parole nel giusto recinto.

mare • vapore • pioggia • neve • ghiaccio • nebbia STATO LIQUIDO

STATO SOLIDO

.................................................................... ....................................................................

..................................................................... ...................................................................

STATO GASSOSO .................................................................... ....................................................................

102


Classe 2a

SCHEDA 36 – SCIENZE

OSSERVA IL GHIACCIO 1. S egui le indicazioni per realizzare l’esperimento, rispondi alle domande e completa la tabella.

alcuni cubetti di ghiaccio e quattro bicchieri di carta. Metti un cubet• Prendi to in ogni bicchiere e sistema i bicchieri in luoghi diversi:

1. uno al sole, 2. uno all’ombra, 3. uno nel congelatore,

4. uno sopra un calorifero caldo.

• Secondo te, i cubetti di ghiaccio si scioglieranno tutti? • Quale cubetto si scioglierà prima?

.................................................................

..................................................................................................................................

BICCHIERI

IL CUBETTO SI È SCIOLTO?

PER QUALE MOTIVO?

1 2 3 4

2. P er concludere, colora il riquadro esatto.

aumenta Il ghiaccio si scioglie quando la temperatura…

diminuisce rimane uguale

Il ghiaccio con il caldo si trasforma in…

acqua vapore 103


SCHEDA 37 – SCIENZE

Classe 2a

OSSERVIAMO L’ALBERO 1. L eggi con attenzione, poi disegna gli elementi indicati al posto giusto e completa il foglietto.

punto più alto della chioma dell’albero c’è un uccellino. • Nel tronco striscia un bruco. • Sul le radici si nasconde un topolino. • Sotto la foglia si è posata una farfalla. • Sopra • Appeso al ramo c’è un biglietto, dove è scritto “RISPETTA LA NATURA”.

104


Classe 2a

SCHEDA 38 – SCIENZE

NOI E LE PIANTE 1. O sserva i disegni e completa le frasi.

1) Le ...................................................................... tengono fermo il terreno.

2) Con il legno del ...................................................................... e dei .............................................. si costruiscono mobili.

3) Sia cotte che crude, mangiamo le ..........................................................................................................................

4) Le ...................................................................................................... purificano l’aria.

5) Per preparare una buona macedonia la cuoca usa i .................................................................................................

6) Con il ....................................................... macinato si ottiene la .................................................... per il pane. Con l’ .......................................................... si prepara il vino.

Tutte le parti della pianta sono utili! 105


SCHEDA 39 – SCIENZE

Classe 2a

ANIMALI A... PUNTINI! 1. U nisci tutti i puntini da 1 a 50 e otterrai due amici animali che conosci bene. Colorali, poi completa.

Il ................................................................................... è un ....................................................................................... vivente, vive nelle nostre ....................................................... oppure libero nei giardini e per le campagne. Il gatto ha ..................................................................................... zampe, il suo corpo è ricoperto di ........................................................................... e nasce da mamma .................................................

Questo è un ................................................., per muoversi ................................................. e ha il corpo ricoperto di ..................................................................... lucide. Si nutre di ............................................................. ed è perciò un ............................................................................ Vive nei prati e nei boschi, spesso si nasconde tra i ................................................................................ 106


Classe 2a

SCHEDA 40 – SCIENZE

ERBIVORI, CARNIVORI E ONNIVORI 1. O sserva e completa.

È un animale carnivoro, perché si ciba di ...................................................

È un animale erbivoro, perché si ciba di ........................ ........................................................................... ...........................................................................

È un animale onnivoro, perché si ciba sia di ........................................... , sia di .......................................................... ...........................................................................

2. S crivi sotto ad ogni animale se è erbivoro, carnivoro o onnivoro.

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Classe 3a

Programmazione annuale – Matematica

Matematica Programmazione annuale TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE Numeri • Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. • Operare tra i numeri mentalmente e per iscritto. • Riconoscere e rappresentare situazioni problematiche. • Impostare, discutere e comunicare una strategia di risoluzione. • Leggere e comprendere testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. • Risolvere i problemi che richiedono l’uso delle quattro operazioni.

CONOSCENZE E ABILITÀ Numeri entro il 9999: lettura, scrittura, ordinamenti, valore posizionale e confronto • Leggere e scrivere numeri naturali fino all’unità di migliaia. • Passare da una forma di rappresentazione a un’altra. • Confrontare e ordinare numeri. • Comprendere il valore posizionale delle cifre e la funzione dello zero. Operazioni aritmetiche: significato, strategie e algoritmi di calcolo • Comprendere il significato di addizione e sottrazione e la relazione inversa che le lega. • Conoscere la terminologia specifica e le proprietà di addizione e sottrazione, e utilizzarle nelle strategie di calcolo mentale. • Eseguire addizioni e sottrazioni in colonna, con uno o più cambi. • Comprendere il significato di moltiplicazione e divisione e la relazione inversa che le lega. • Conoscere la terminologia specifica e le proprietà di moltiplicazione e divisione, e utilizzarle nelle strategie di calcolo mentale. • Eseguire moltiplicazioni in colonna, con moltiplicatore di una o due cifre. • Eseguire divisioni in colonna con divisore di una cifra. Problemi matematici: dati, domanda e procedimento risolutivo • Riconoscere e isolare situazioni problematiche. • In un testo individuare e distinguere la richiesta e i dati necessari. • Individuare in un problema dati necessari, superflui, impliciti e mancanti. • Rappresentare e risolvere situazioni problematiche con tabelle, grafici e diagrammi. • Riflettere sul procedimento risolutivo eseguito e confrontarlo con altre possibili soluzioni. • Risolvere problemi con una domanda e due operazioni.

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Classe 3a

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Programmazione annuale – Matematica

CONOSCENZE E ABILITÀ Frazioni e numeri decimali: significato, rappresentazione grafica, confronto e rappresentazione sulla retta • Riconoscere e rappresentare la porzione di un intero. • Leggere, scrivere e confrontare le posizioni decimali. • Trasformare frazioni decimali in numeri decimali. • Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali e trasformarli sulla retta.

La misura • Iniziare a conoscere e usare le unità di misura convenzionali di lunghezza, peso, capacità, tempo e valore.

Misure di lunghezza, peso, capacità, tempo e valore • Misurare grandezze (lunghezze, tempo ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie, sia unità e strumenti convenzionali (orologio, euro). • Eseguire semplici conversioni tra un’unità e un’altra. • Risolvere problemi con l’uso di misure.

pazio e figure S • Riconoscere e rappresentare forme del piano e dello spazio. • Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche.

Figure geometriche: classificazione, descrizione, elementi fondamentali • Esplorare modelli di figure geometriche; costruire e disegnare le principali figure geometriche esplorate. • Riconoscere le principali figure geometriche e le loro caratteristiche (linee, angoli, figure solide e piane). • Classificare le figure secondo criteri dati. • Individuare e calcolare il perimetro e l’area di semplici poligoni con unità di misura non convenzionali. • Individuare simmetrie in oggetti e in figure date, e saperle rappresentare.

Relazioni, dati e previsioni • Iniziare a rilevare, analizzare e interpretare dati significativi. • Utilizzare consapevolmente rappresentazioni grafiche. • Imparare a riconoscere situazioni semplici di incertezza.

Classificazioni e relazioni • Classificare numeri, figure e oggetti in base a una o più proprietà con adeguate rappresentazioni. • Individuare i criteri usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. • Individuare, descrivere e costruire relazioni. Indagini statistiche • Realizzare una semplice indagine statistica. • Saper rappresentare dati con diagrammi, schemi e tabelle. Quantificazione e confronto di probabilità • Riconoscere eventi certi, possibili e impossibili. • Quantificare la probabilità di un evento in casi semplici.

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Classe 3a

Programmazione annuale – Matematica

UDA 1 – Fino a 1000 e oltre Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 3-13 Eserciziario: pagg. 121-123 + CLIL

Obiettivi • Rappresentare i numeri fino a 999 con i BAM e sull’abaco • Comprendere il ruolo dello zero nella notazione posizionale • Effettuare raggruppamenti del terzo ordine in base 10 • Rappresentare numeri oltre il 1000 con i BAM e sull’abaco • Leggere e scrivere i numeri naturali entro il 9999 • Comporre e scomporre i numeri naturali entro il 9999 • Confrontare i numeri naturali entro il 9999 Attività proposte • Raggruppamenti del secondo ordine e cambi con i BAM • Rappresentazione di numeri entro il 999 sull’abaco • Lettura e scrittura di numeri entro il 999 • Presentazione del migliaio con i BAM e con l’abaco • Completamento delle coppie del 1000 • Lettura e scrittura dei numeri oltre il 1000 • Composizione e scomposizione dei numeri oltre il 1000, con particolare attenzione al ruolo dello zero • Confronto di numeri entro il 9999 • Individuazione del precedente e del successivo con numeri entro il 9999 • Compito di realtà: Il crucinumero • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Nelle prime settimane di scuola si può riprendere contatto con i numeri e le loro regole di lettura e scrittura, attraverso giochi e attività legate all’accoglienza. Consolidiamo innanzitutto i concetti di “numero” e “cifre”, giocando con queste ultime come fossero mattoncini da scombinare e ricombinare per formare numeri sempre nuovi, rispondenti a determinate caratteristiche. Riprendiamo e rafforziamo la comprensione delle regole della notazione decimale e posizionale, anche grazie a raggruppamenti e cambi con materiali strutturati, oppure con l’uso di simboli grafici non convenzionali. Un esempio: osserva e scopri il numero. = 1 unità

110

= 1 decina

= 1 centinaio


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Programmazione annuale – Matematica

Anche nell’introduzione al migliaio e nella costruzione dei numeri oltre il 1000, le situazioni di manipolazione e di gioco possono aumentare il coinvolgimento emotivo e, di conseguenza, l’attenzione e la memorizzazione: conviene riutilizzare quindi tutti i materiali, strutturati e non, usati con i numeri fino a 999. Recuperiamo i simboli grafici inventati in precedenza aggiungendone uno, particolarmente accattivante per il migliaio. Un esempio: osserva e scopri il numero. = 1 migliaio

Variamo le modalità di rappresentazione dei numeri e le tipologie di esercizi, senza trascurare, naturalmente, l’uso del simbolismo convenzionale.

UDA 2 – Addizione e sottrazione Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 14-26 Eserciziario: pagg. 124-128

Obiettivi • Comprendere il significato dell’addizione • Applicare la procedura per eseguire le addizioni in colonna • Conoscere e applicare le proprietà dell’addizione • Comprendere il significato della sottrazione • Applicare la procedura per eseguire le sottrazioni in colonna • Conoscere e applicare la proprietà invariantiva della sottrazione • Comprendere la relazione inversa tra l’addizione e la sottrazione • Utilizzare strategie di calcolo mentale con le addizioni e le sottrazioni • Operare con l’addizione e la sottrazione in situazioni problematiche

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Classe 3a

Attività proposte • Situazioni problematiche che richiedono addizioni • Esecuzione delle addizioni in colonna, con uno o più cambi • Costruzione della tabella dell’addizione con individuazione delle proprietà • Utilizzo delle proprietà nelle strategie di calcolo mentale • Situazioni problematiche che richiedono sottrazioni • Esecuzione delle sottrazioni in colonna con uno o più cambi • Costruzione della tabella della sottrazione con individuazione delle proprietà • Utilizzo delle proprietà nelle strategie di calcolo mentale • Problemi con applicazione della proprietà invariantiva • Completamento di schemi sulla relazione tra l’addizione e la sottrazione • Soluzione di problemi che richiedono l’addizione e la sottrazione • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Il modo migliore per introdurre qualsiasi operazione aritmetica è predisporre situazioni pratiche in cui sia necessario utilizzarla: ad esempio giochi che richiedano il calcolo di punteggi (gioco dell’oca, freccette, gioco degli anelli ecc.), gestione di acquisti di materiale per feste scolastiche, calcolo di presenze e assenze a scuola ecc. Il testo propone una scansione ragionata di proposte operative che coinvolgono tutte le conoscenze e le abilità previste per la classe terza: esse costituiscono, infatti, un’ottima base di lavoro che può essere arricchita con ulteriori esperienze, giochi ed esercitazioni. I casi dell’addizione e della sottrazione e la relazione tra le due operazioni: oltre a risolvere i problemi del testo e a riflettere sulle azioni eseguite, si può chiedere agli alunni, lavorando a coppie o in piccoli gruppi, di inventare altri problemi che si risolvano con una data operazione. Ogni gruppo può poi risolvere i problemi creati da altri, con un momento di confronto finale, per individuare e risolvere eventuali incongruenze o ambiguità nei testi prodotti. Un’altra attività utile è quella dei problemi capovolti: si parte dal testo di un problema che si risolve, ad esempio, con l’addizione, e lo si modifica insieme, in modo che l’operazione risolutiva sia, all’inverso, la sottrazione (o viceversa). Ecco un esempio: Nel mese di ottobre, in un pastificio sono state prodotte 1500 confezioni di spaghetti e 2300 confezioni di pasta corta (conchiglie, fusilli e gnocchi). Quante confezioni di pasta sono state prodotte in totale in ottobre?

Nel mese di ottobre, in un pastificio sono state prodotte 3800 confezioni di pasta: di queste, 2300 sono di pasta corta (conchiglie, fusilli e gnocchi), le altre di spaghetti. Quante scatole di spaghetti sono state prodotte in ottobre? Algoritmi per il calcolo scritto: per riprendere il concetto di “cambio”, favorendone la comprensione, si può ricorrere all’abaco che mostra visivamente l’impossibilità di infilare la decima pallina e la necessità di ricorrere al cambio, passando all’asticella vicina. La procedura operativa, gradualmente, deve diventare un automatismo, ragione per cui è necessario creare (e vivacizzare) occasioni in cui gli alunni si esercitino nel calcolo in colonna.

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Un esempio: Esegui le operazioni in colonna, poi scrivi nei riquadri solo le lettere delle operazioni corrette: ti daranno la soluzione dell’indovinello che segue. “Se lo pianti, non cresce. Ha una testa ma non ragiona. Che cos’è?”

M: 4091 – 1250 = 2831

H: 98 + 79 + 913 = 1090

I: 5600 – 1309 = 4291

C: 3098 + 875 = 3973

E: 284 + 85 + 703 = 1052

O: 8000 – 1798 = 6302

O: 5780 – 1395 = 4385

I: 456 + 2534 =3000

A: 915 + 1606 = 2530

F: 3406 – 828 = 2587

O: 7100 – 6904 = 196

D: 564 + 6829 = 7393

Strategie per il calcolo mentale: in classe terza è giusto iniziare a prestare attenzione all’uso di una terminologia corretta, tuttavia sarebbe deleterio chiedere agli alunni di memorizzare nomi e definizioni delle proprietà delle operazioni. Al contrario, queste ultime devono essere vissute come “trucchi furbi” che consentono di risparmiare tempo e fatica nei calcoli, da usare soltanto per scopi ben precisi.

Inoltre, si possono confrontare con gli alunni gli usi “furbi” e quelli “inutili” relativi alla stessa proprietà. Un esempio:

2750  –  350  =  …… – 5

– 5

2745  –  345  =  ……

2785  –  99  =  …… + 1

+ 1

2786  –  100  =  ……

Per stimolare l’interesse, possiamo organizzare qualche “gara” di calcolo mentale, in cui gli alunni siano particolarmente motivati a trovare una strategia vincente; insistiamo in modo particolare sulla scomposizione dei termini dell’operazione: eseguire un’operazione “a pezzi”, ricomponendoli poi nel risultato, è una delle più potenti strategie di calcolo mentale.

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UDA 3 – Moltiplicazione e divisione Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 27-46 Eserciziario: pagg. 129-137 + CLIL

Obiettivi • Comprendere il significato della moltiplicazione • Applicare l’algoritmo della moltiplicazione in colonna • Costruire e memorizzare la tavola pitagorica • Conoscere e applicare le proprietà della moltiplicazione • Eseguire moltiplicazioni per 10, 100, 1000 • Eseguire moltiplicazioni con il moltiplicatore a 2 cifre • Risolvere problemi che richiedono moltiplicazioni • Comprendere il significato della divisione nei casi di ripartizione e contenenza • Comprendere la relazione inversa tra la moltiplicazione e la divisione • Costruire e analizzare la tabella della divisione • Conoscere e applicare la proprietà invariantiva della divisione • Eseguire divisioni per 10, 100, 1000 • Utilizzare strategie di calcolo mentale con le divisioni • Acquisire e applicare l’algoritmo della divisione in colonna • Operare con la moltiplicazione e la divisione in situazioni problematiche Attività proposte • Situazioni problematiche che richiedono moltiplicazioni • Esecuzione delle moltiplicazioni in colonna, con il moltiplicatore a 1 cifra • Costruzione della tabella della moltiplicazione con individuazione delle proprietà • Esecuzione delle moltiplicazioni per 10, 100, 1000, in tabella e in riga • Esecuzione delle moltiplicazioni in colonna, con il moltiplicatore a 2 cifre • Uso della proprietà commutativa nella prova della moltiplicazione • Verifica sommativa • Soluzione e confronto di situazioni problematiche che richiedono divisioni • Esempi illustrati e completamento di schemi sulla relazione inversa tra la moltiplicazione e la divisione • Esecuzione a mente di semplici divisioni senza resto e con resto, con l’uso delle tabelline • Costruzione e analisi della tabella della divisione • Soluzione di problemi con applicazione della proprietà invariantiva della divisione • Esecuzione di divisioni per 10, 100, 1000, in tabella e in riga • Utilizzo di strategie nel calcolo mentale delle divisioni • Esecuzione delle divisioni in colonna in casi con difficoltà crescente • Soluzione di problemi che richiedono moltiplicazioni e divisioni • Verifica sommativa

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Suggerimenti operativi Per la moltiplicazione e la divisione valgono (con gli opportuni aggiustamenti) tutte le osservazioni e le proposte riportate a proposito dell’addizione e della sottrazione. Da sottolineare l’importanza fondamentale della proprietà distributiva della moltiplicazione, sia per il calcolo mentale, sia per il calcolo in colonna. Per favorirne una piena comprensione, si può utilizzare una rappresentazione grafica che utilizza la quadrettatura e i colori.

12 × 4 =

13 × 12 =

Parte bianca: 10 × 4 = 40 Parte nera: 2 × 4 = 8 Quadrati totali: 40 + 8 = 48

Parte bianca: 10 × 10 = 100 Parte nera: 3 × 10 = 30 Parte grigio chiaro: 10 × 2 = 20 Parte grigio scuro: 3 × 2 = 6 Parte bianca e nera (13 × 10) 100 + 30 = 130 Parte grigia (13 × 2) 20 + 6 = 26 Quadrati totali: 130 + 26 = 156 Per quanto riguarda la divisione, va ribadita l’osservazione, già inserita nella guida di classe seconda a pagina X, a proposito dell’uso del segno uguale nelle divisioni con resto. Un esempio:

50 : 6 = 8

resto 2

Bisogna spiegare agli alunni che, in casi come questo, il segno uguale non è usato in modo completamente corretto, ma indica un’uguaglianza approssimata. Lo dimostra chiaramente la prova: il risultato non è esatto, a meno che non sia integrato con il resto.

6 × 8 + 2 = 50

questa è un’uguaglianza corretta!

Anche la proprietà invariantiva della divisione va spiegata in modo chiaro e le situazioni illustrate a pagina 39 costituiscono esempi significativi a cui se ne possono aggiungere altri. Un esempio: La signora Pina ha 2 figlie sposate, ciascuna delle quali ha tre bambini. Pina ha messo da parte 60 euro per dare la mancia ai suoi 6 nipotini. Quanti soldi toccheranno a ciascuno?

60 : 6 = 10

Le due figlie di Pina vanno a trovarla e lei vuole dare a loro i soldi delle mance per i nipotini, con la promessa che li distribuiranno ai loro figli. Quanti soldi toccheranno a ciascun nipote?

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Riflettiamo: la somma complessiva viene divisa per 2 (Pina ha 2 figlie), ma anche il numero di persone a cui distribuirla si dimezza (ogni figlia la deve dividere tra i suoi 3 bambini).

60  :  6  =  10 : 2

: 2

30  :  2  =  10 Si arriva poi a un momento in cui, come viene suggerito nel testo, ci si limita ad applicare la proprietà con una “scorciatoia” (ad esempio, togliendo 1, 2 o 3 zeri sia al dividendo sia al divisore, senza indicare espressamente che entrambi sono stati divisi per 10, per 100 o per 1000). È importante però che dietro ogni tecnica, ogni automatismo,ci sia una comprensione del significato di ciò che si sta facendo; poi e un secondo momento, si potrà anche smettere di pensarci! Anche la divisione in colonna implica una serie di azioni che, a un certo punto, diventeranno parte di una procedura automatizzata, ma è fondamentale che gli alunni ne afferrino il significato e l’utilità. L’idea di operare “un pezzo per volta” è comune a tutti gli algoritmi di calcolo in colonna. Nel caso della divisione, un elemento importante è la collocazione del resto, a cui va ad affiancarsi la cifra dell’ordine successivo: ciò che conta non è tanto la terminologia usata, che può andare dal classico abbasso il 5 al più descrittivo scrivo il 5 vicino alle 2 decine di resto, ma la comprensione del fatto che, aggiungendo quelle due decine di resto al 5, ottengo una quantità che posso ancora dividere per il divisore. Un esempio: 7 5 5 2 5 1 5 0

Se devo dividere 75 cannucce tra 5 bambini, prima divido le 7 decine e consegno 1 mazzetto di cannucce a ogni bambino; poi però scopro che restano da distribuire ancora 2 mazzetti (resto) e 5 unità (quindi 25 cannucce). Quindi ogni bambino ne riceve altre 5 che, insieme alla decina di prima, danno come risultato finale 15.

UDA 4 – Problemi Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 47-57 Eserciziario: pagg. 138-142 + CODING

Obiettivi • Individuare gli elementi fondamentali di un problema matematico • Raccontare ad altri il ragionamento che porta alla soluzione di un problema matematico • Risolvere problemi con una domanda e un’operazione • Distinguere nel testo di un problema dati utili, inutili, mancanti e nascosti • Risolvere problemi con due domande e due operazioni • Risolvere problemi con una domanda e due operazioni • Risolvere problemi partendo da una rappresentazione grafica

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Attività proposte • Analisi di un problema matematico e individuazione degli elementi che lo caratterizzano • Organizzo le idee per ragionare bene: Un piano… di soluzione • Soluzione di problemi con una domanda e un’operazione • Individuazione del problema che si risolve con un’operazione data • Soluzione di problemi con uno o più dati inutili • Completamento di testi problematici con dati mancanti • Individuazione di dati nascosti e soluzione dei problemi • Soluzione di problemi con due domande e due operazioni • Soluzione di problemi con domanda nascosta • Rappresentazione del percorso risolutivo con un diagramma • Soluzione di problemi presentati per immagini • Compito di realtà: Un torneo in palestra • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Per avviare gli alunni alla soluzione di problemi (i problemi matematici ne costituiscono solo una sottocategoria), occorre innanzitutto abituarli a individuare i problemi nelle varie situazioni, e poi avviarli a cercare autonomamente le strategie risolutive, formulando delle ipotesi e controllando i risultati. Il testo guida gli alunni in un’analisi dettagliata degli elementi caratterizzanti i problemi matematici e ne fornisce alcuni esempi. Prendendo spunto dall’esempio di pagina 47 si può chiedere ai ragazzi di inventare, lavorando a coppie o a piccoli gruppi, dei problemi a fumetti, in cui la domanda viene posta da uno dei personaggi. Invitiamoli a produrre, a scelta, problemi matematici e non matematici, depositando il foglietto con il proprio problema dentro una scatola. Successivamente ogni alunno pescherà da questa scatola un problema, lo classificherà come problema matematico o non matematico e proporrà una possibile soluzione. Una volta affrontati alcuni “problemi standard”, come quelli di pagina 51, risolvibili con una sola operazione, si possono proporre ai ragazzi problemi che possiedono qualche elemento “stonato” rispetto alle situazioni classiche: un dato assurdo, un dato superfluo, una domanda non coerente col testo, un dato mancante e via dicendo. Questo li indurrà a un’analisi più attenta del testo, dei dati e della domanda, per individuare le relazioni tra di essi e la “fattibilità” del problema, prima di cimentarsi nel procedimento risolutivo vero e proprio. Per favorire la riflessione e la ricerca di strategie risolutive, man mano che aumenta la complessità del problema, e soprattutto nel caso di problemi con “domanda nascosta”, si può ricorrere a disegni e schemi grafici, ma anche creare momenti di collaborazione tra pari, per discutere insieme sui percorsi che portano alla soluzione. Una volta individuato il procedimento risolutivo, è utile rappresentarlo in diversi modi: descriverlo con le parole, raccontarlo con i simboli matematici, o anche inserirlo in un diagramma a blocchi che mostra le connessioni tra i dati forniti inizialmente e quelli ricavati nelle fasi intermedie.

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UDA 5 – Frazioni e numeri decimali Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 58-70 Eserciziario: pagg. 143-147

Obiettivi • Riconoscere e rappresentare le unità frazionarie • Rappresentare graficamente le frazioni • Confrontare frazioni aventi lo stesso numeratore • Leggere, scrivere e confrontare frazioni decimali • Riconoscere la corrispondenza tra frazioni decimali e numeri decimali • Comprendere il valore posizionale delle cifre nei numeri decimali • Rappresentare i numeri decimali sulla retta numerica • Comprendere l’uso dei centesimi degli euro • Eseguire semplici addizioni e sottrazioni con i numeri decimali Attività proposte • Frazionamento di figure • Rappresentazione di frazioni mediante colorazione di figure • Individuazione di frazioni corrispondenti alla parte colorata di figure • Individuazione dell’unità frazionaria • Organizzo le idee per ragionare bene: Il rapporto tra parte e tutto • Laboratorio: Le frazioni con i mattoncini • Rappresentazione grafica di frazioni decimali • Trasformazione di frazioni decimali in numeri decimali • Rappresentazione di frazioni e numeri decimali in tabella, sulla retta numerica, con simboli grafici • Cambi con gli euro • Confronti tra prezzi in euro • Soluzione di semplici problemi con gli euro: addizioni e sottrazioni in colonna con i numeri decimali • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Il concetto di “frazione” è da sempre considerato uno dei più “difficili” da costruire e consolidare, e i risultati delle prove Invalsi, dalla primaria alle superiori, confermano questa convinzione. Effettivamente si tratta di un concetto complesso che nasconde varie accezioni, che non può essere ridotto a un’unica definizione generale e di cui si devono esplorare i diversi significati: parte di un tutto, a volte continuo, a volte discreto, rapporto, quoziente, operatore, misura ecc. È importante cercare di evitare difficoltà e misconcezioni derivanti da un approccio troppo rigido, che privilegia solo alcuni aspetti. È valida la pratica didattica di coinvolgere gli alunni in molteplici attività concrete di frazionamento di oggetti e figure (torte, cioccolate, schiacciate, figure di cartoncino da ritagliare), ma non si deve veicolare l’idea che il dividere in parti “uguali” significhi fare parti “congruenti”.

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Diamo spazio ad attività (come quella proposta in più occasioni dal testo) per trovare modi diversi di frazionare le stesse figure, ma possiamo spingerci oltre! Proviamo a comporre unità frazionarie equivalenti ma di diversa forma per far comprendere ai ragazzi (anche senza usare questi specifici termini) che equivalente significa equiesteso, e non congruente.

Tutti i quadrati riportati qui sopra sono correttamente frazionati in quarti! Dopo un po’ di allenamento gli alunni si divertiranno a trovare le modalità più fantasiose per frazionare figure, utilizzando il quadretto come unità di misura per verificare l’equiestensione. È importante anche esplorare le relazioni parte/tutto in entrambi i sensi, come si suggerisce a pagina 61, con le attività di “Organizzo le idee per ragionare bene”. Proponiamo quindi molteplici esercitazioni come quelle presentate nella pagina, stimolando gli alunni a riflettere su come, in entrambi i casi, il concetto chiave sia quello di unità frazionaria 1/n che, ripetuta n volte, ricostruisce l’intero. L’introduzione dei numeri decimali, strettamente legato al concetto di “frazione”, è un altro passo importante: segna il passaggio dall’universo dei numeri naturali a quello dei numeri razionali e dischiude una miriade di nuove opportunità. Come per i numeri naturali, è utile proporre fin dall’inizio molteplici modalità di rappresentazione, favorendo il passaggio dall’una all’altra: con materiali strutturati (BAM, abaco), rappresentazioni grafiche, tabelle, retta numerica, simboli. Per i primi calcoli con i numeri decimali il riferimento più opportuno sono gli euro, che forniscono occasioni, strettamente legate al vissuto, per eseguire addizioni e sottrazioni con i centesimi.

UDA 6 – Misura Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 71-87 Eserciziario: pagg. 148-152

Obiettivi • Cogliere il concetto di unità di misura • Conoscere e utilizzare le unità di misura convenzionali di lunghezza • Conoscere e utilizzare le unità di misura convenzionali di peso • Distinguere tra tara, peso lordo e peso netto • Conoscere e utilizzare le unità di misura convenzionali di capacità • Effettuare stime di misura

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• • • • • •

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Leggere e scomporre le misure Eseguire le equivalenze Risolvere problemi con le misure Calcolare il valore unitario e il valore totale Conoscere e utilizzare le misure di tempo Eseguire cambi con monete e banconote in euro

Attività proposte • Esempi e riflessioni sul concetto di unità di misura • Presentazione delle misure di lunghezza: individuazione delle relazioni tra il metro, i suoi multipli e i suoi sottomultipli • Scomposizioni di misure e inserimento in tabella • Stime relative a misure di lunghezza • Esecuzione di equivalenze con misure di lunghezza e completamento di uguaglianze • Presentazione delle misure di peso: relazioni, stime, equivalenze e soluzioni di problemi • Dato un prodotto illustrato, riconoscimento di tara, peso lordo e peso netto • Soluzione di problemi con tara, peso lordo e peso netto • Presentazione delle misure di capacità: relazioni, stime, equivalenze, scomposizioni e problemi • Soluzione di problemi con misure di lunghezza, peso, capacità: equivalenze, valori unitari e totali • Presentazione delle misure di tempo: lettura dell’orologio, equivalenze e calcolo di durate • Attività di riconoscimento e cambi con monete e banconote in euro • Compito di realtà: Una festa a scuola • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi La scenetta iniziale proposta dal testo è volta a stimolare negli alunni una discussione sulle caratteristiche che dovrebbe possedere un’unità di misura: essere omogenea e di dimensioni adeguate alla grandezza da misurare, valida e riconosciuta da tutti. Può essere utile approfondire il discorso facendo raccontare agli alunni situazioni concretamente vissute in cui hanno utilizzato o visto utilizzare unità di misura. Nel testo, infatti, la presentazione delle diverse unità di misura prende sempre spunto dall’analisi di oggetti di uso quotidiano. È utile far sperimentare agli alunni varie misurazioni con unità arbitrarie per evidenziarne i limiti: la scelta dell’uso di unità convenzionali, dei loro multipli e sottomultipli, deve scaturire come esigenza di comodità e precisione nella misurazione. Per ogni grandezza si inviteranno poi gli alunni a svolgere esperienze concrete di misurazione con diverse unità di misura, per favorire sia la verifica diretta del rapporto tra una misura e l’altra, sia la comprensione del significato di “equivalenza”. Se possibile, l’avvio alle equivalenze dovrebbe infatti avvenire in un contesto che conferisca loro un senso: a tal scopo, è utile predisporre situazioni in cui le abilità relative alle misure trovino un’applicazione pratica. Il Compito di realtà di pagina 86 offre degli spunti in tal senso, ma dalle esperienze scolastiche comuni ne possono scaturire molti altri: pensiamo ad esempio alla gestione condivisa di un orto scolastico, alla realizzazione di qualche semplice ricetta di cucina, all’organizzazione di un mercatino di beneficenza o per l’autofinanziamento di un’iniziativa scolastica.

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Programmazione annuale – Matematica

Solo in un secondo momento si concentrerà l’attenzione sulle tecniche e gli automatismi che consentono di sveltire le procedure e i calcoli e si potranno proporre esercitazioni scritte. Sarà comunque opportuno variare il più possibile le tipologie di esercizi in modo da evitare che i ragazzi si appiattiscano su schemi fissi. Affrontando le misure di tempo si possono applicare i concetti di base appresi per lunghezze, capacità e peso, mettendo in evidenza le loro peculiarità rispetto alle altre unità di misura. Per le equivalenze con misure di tempo conviene limitarsi a casi molto semplici, facendo rilevare lo scostamento rispetto alla regola decimale, che ci costringe a vagliare di volta in volta le relazioni esistenti tra le unità citate. Le unità di misura di valore, già affrontate nella trattazione dei numeri decimali, grazie anche ai modelli fac-simile facilmente reperibili in rete, si prestano molto ad attività di drammatizzazione di scenette di compravendita che consentono di affrontare operativamente i concetti essenziali: cambi tra monete e banconote, pagamenti, resti, costo unitario e costo totale.

UDA 7 – Spazio e figure Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 88-102 Eserciziario: pagg. 153-157 + CODING

Obiettivi • Riconoscere le principali figure solide • Individuare facce, spigoli e vertici nei poliedri • Riconoscere le principali figure piane negli sviluppi dei solidi • Classificare le linee • Riconoscere rette, semirette e segmenti • Comprendere il concetto di “angolo” • Classificare gli angoli in base all’ampiezza • Distinguere tra poligoni e non poligoni • Individuare gli elementi essenziali dei poligoni • Comprendere il concetto di “perimetro” • Confrontare i poligoni • Comprendere il concetto di “area” • Confrontare le aree e individuare figure equiestese • Riconoscere le simmetrie Attività proposte • Analisi e classificazione dei solidi • Laboratorio: La fabbrica dei solidi • Riconoscimento della corrispondenza tra alcuni solidi e il loro sviluppo • Riconoscimento della forma delle facce dei solidi • Classificazione delle linee • Riconoscimento di rette, semirette, segmenti e della loro posizione • Riconoscimento del parallelismo e della perpendicolarità di coppie di rette • Individuazione di angoli e loro classificazione

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Programmazione annuale – Matematica

• • • • • • • •

Classe 3a

Discriminazione tra poligoni e non poligoni Riconoscimento di poligoni con caratteristiche date Confronti di semplici perimetri Confronto di aree di figure quadrettate Riconoscimento di figure equiestese Riconoscimento e disegno di figure simmetriche Disegno di assi di simmetria Verifica sommativa

Suggerimenti operativi L’approccio alla geometria non può che iniziare da esperienze di osservazione e manipolazione degli oggetti concreti, per passare poi gradatamente a una loro modellizzazione. A tale scopo si possono utilizzare molteplici strumenti: dai materiali poveri recuperati riutilizzando vecchi contenitori o giocattoli, ai materiali didattici specificatamente predisposti, fino ai più moderni software di geometria dinamica (ce ne sono di gratuiti, facilmente reperibili in rete, come GeoGebra). Le esperienze più utili per lo sviluppo dei concetti sono sicuramente quelle in cui gli alunni sono protagonisti, sperimentando diverse possibilità di costruzione di oggetti e figure. Un esempio di questo tipo è dato dalla proposta di laboratorio “La fabbrica dei solidi”, che conduce gli alunni a una scoperta spontanea degli elementi costitutivi dei poliedri, grazie alla loro costruzione con stecchini e pongo. Per lo stesso motivo risultano estremamente efficaci le attività di geometria condotte in palestra. Dopo l’esecuzione si può far verbalizzare giochi, percorsi, attività guidate e, una volta tornati in classe, si possono invitare gli alunni a rappresentare graficamente, in modo schematico, le azioni compiute. Anche l’uso di forbici, cartoncino e carta quadrettata è senza dubbio uno strumento utile e flessibile: la carta può essere disegnata, colorata, ritagliata, scomposta e ricomposta, e ne possono nascere scoperte e riflessioni interessanti. Un accorgimento importante, rispetto allo studio delle figure geometriche, è mantenere un’impostazione dinamica, evitando di presentarle e disegnarle sempre nella stessa posizione, perché si potrebbe favorire in tal modo il formarsi di misconcezioni: è utile perciò giocare con le trasformazioni e modificare tutto ciò che è modificabile. Per cominciare a mettere ordine in un mondo così variegato e complesso come quello delle figure geometriche si può ricorrere anche alle tecnologie digitali, che permettono di creare e modificare grandi quantità di forme con pochi clic, di trascinarle e raggrupparle senza fatica. È importante anche evitare di ricorrere a definizioni o formule astratte. Per quanto riguarda il concetto di “perimetro”, il punto d’inizio può essere la realizzazione e la rappresentazione di percorsi, con ritorno al punto di partenza. Risulta utile la tecnica del “rettificare” un perimetro per renderlo misurabile e per arrivare, gradualmente e in modo ragionato, al calcolo, come viene proposto a pagina 98 con la storia delle formichine. L’uso della carta quadrettata è infatti di grande aiuto nella determinazione di perimetri per il conteggio; in un secondo momento si può ricorrere, per casi molto semplici, a unità di misura convenzionali. Rispetto all’approccio alle nozioni di estensione ed equiestensione, una proposta piacevole ed efficace è il gioco del tangram, che gli alunni possono anche confezionarsi da soli. Per le prime attività di confronto e di determinazione di aree di poligoni, si può utilizzare la quadrettatura e la procedura del conteggio.

122


Classe 3a

Programmazione annuale – Matematica

UDA 8 – Relazioni, dati e previsioni Sussidiario delle discipline – Matematica: pagg. 104-112 Eserciziario: pagg. 158-160

Obiettivi • Classificare oggetti in base a una o più proprietà • Rappresentare una classificazione con diversi tipi di diagrammi • Individuare e rappresentare relazioni tra oggetti, esseri viventi e numeri • Realizzare una semplice indagine e rappresentare i dati raccolti con un grafico • Usare correttamente i termini “certo”, “possibile” e “impossibile” • Quantificare, in casi elementari, la probabilità di verificarsi di un evento Attività proposte • Classificazioni di elementi in base a un attributo • Rappresentazioni di classificazioni mediante diagramma di Venn, di Carroll e ad albero • Classificazioni di elementi in base a due attributi e completamento dell’insieme intersezione • Esercizi di classificazione con figure, animali e parole, e completamento di diagrammi • Rappresentazione di relazioni tra elementi, con frecce • Rappresentazione di relazioni tra elementi, in tabella • Realizzazione di una semplice indagine statistica nelle sue varie fasi: raccolta e registrazione dati, costruzione di grafici e individuazione della moda • Riconoscimento di previsioni certe, possibili e impossibili sul verificarsi di determinati eventi • Confronti di probabilità • Compito di realtà: Materiali nuovi • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Anche in terza conviene iniziare le attività di classificazione utilizzando oggetti concreti e proseguire, solo in un secondo momento, con elementi più astratti. Si prestano molto a tale scopo gli animali o le piante, in parallelo con le attività proposte in scienze, ma anche i numeri e le parole, con cui gli alunni stanno acquisendo sempre più confidenza. Una progressione simile si può utilizzare anche per l’individuazione e la rappresentazione di relazioni. Anche nel campo della statistica, le migliori occasioni per attività significative e coinvolgenti scaturiscono dal contesto scolastico, con la realizzazione di indagini che coinvolgono la propria e altre classi, oppure le famiglie.

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Programmazione annuale – Matematica Va appunto in questa direzione la proposta del Compito di realtà di pagina 111, relativa ai materiali della palestra. Tuttavia, potrebbero diventare oggetto di inda­ gine anche i menù della mensa scolastica, i giochi per le giornate sportive, i prodotti da seminare nell’orto scolastico o le mete per la gita scolastica ecc. Per affrontare il concetto di “probabilità” il modo migliore è giocare con lanci ed estrazioni. Si può riprodurre il gioco di estrazione di gettoni di pagina 110, preparando i gettoni con del cartoncino e realizzare poi delle varianti colore per stimolare ulteriori riflessioni sui confronti di probabilità.

124

Classe 3a


Classe 3a

Programmazione annuale – Scienze

Scienze Programmazione annuale TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CONOSCENZE E ABILITÀ

La materia – Tecnologia • Sviluppare atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che stimolano a cercare spiegazioni di quello che si vede succedere. • Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico.

Gli stati della materia, le caratteristiche dell’acqua, del suolo e dell’aria, proprietà e caratteristiche dei materiali • Riconoscere i passaggi di stato della materia. • Riconoscere le principali caratteristiche dell’acqua, del suolo e dell’aria. • Individuare le proprietà e le caratteristiche dei materiali.

I viventi – Gli ecosistemi • Riconoscere le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Le caratteristiche delle piante e degli animali, le catene alimentari e gli ecosistemi • Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali. • Comprendere il significato di catena alimentare (produttori, consumatori primari, consumatori secondari, decompositori) e di ecosistema.

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Programmazione annuale – Scienze

Classe 3a

UDA 1 – Le scienze e la materia Sussidiario delle discipline: pagg. 104-121 Eserciziario: pagg. 175-178 + CLIL

Obiettivi • Individuare il campo d’indagine e le funzioni delle scienze • Descrivere alcuni strumenti utilizzati dagli scienziati • Riconoscere le diverse fasi del metodo sperimentale • Riconoscere gli stati della materia e le loro proprietà • Individuare e descrivere fenomeni semplici legati al calore • Comprendere e descrivere come avvengono i passaggi di stato • Riconoscere le proprietà dell’acqua • Riconoscere le proprietà dell’aria • Riconoscere e descrivere gli elementi che compongono il terreno Attività proposte • Descrizione del campo d’indagine delle diverse scienze • Ricostruzione delle fasi principali del metodo sperimentale e della sua applicazione • Esperimenti che dimostrano che l’aria ha un peso e occupa uno spazio • Descrizione delle proprietà dei tre stati della materia • Presentazione dei passaggi di stato • Descrizione delle proprietà dell’acqua • Ricostruzione del ciclo dell’acqua • Sperimento: Acqua che scioglie • Descrizione delle proprietà dell’aria e completamento di un grafico relativo alla sua composizione • Sperimento: Aria in azione • Presentazione della struttura del suolo e del sottosuolo • Tecnologia: Smaltire i materiali • Facciamo il punto - Pagina di riepilogo • Verifica sommativa

Suggerimenti operativi Il racconto introduttivo di pagina 106, che propone la leggenda delle tartarughe in movimento per spiegare i terremoti, costituisce un ottimo stimolo per conversazioni che diano spazio alle curiosità dei bambini sui fenomeni naturali. Si potrebbe addirittura invitare ciascuno di loro a scrivere su un foglietto una domanda o semplicemente un fenomeno che suscita il loro interesse e che vorrebbero conoscere meglio. In un secondo momento, si possono leggere insieme le domande e si prova a dare loro delle risposte, rendendosi conto che non è sempre possibile trovarle: la scienza, infatti, è nata proprio per cercare di dare risposte, il più precise possibile, a domande come queste.

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Classe 3a

Programmazione annuale – Scienze Anche le diverse fasi del metodo scientifico divengono più chiare e comprensibili se gli alunni le sperimentano in modo diretto, applicandole insieme a un tema tratto dalla vita quotidiana, come viene suggerito nel box “Nella realtà” di pagina 109. È importante che l’analisi dei diversi elementi, quali acqua, aria e terreno, affronti e valorizzi i concetti di “trasformazione” e di “interazione”, che costituiscono una valida chiave di lettura per molti fenomeni. Un esempio: nei passaggi di stato, c’è una trasformazione delle sostanze grazie all’interazione con il calore, mentre negli esperimenti con miscugli e soluzioni si analizzano le interazioni tra coppie di sostanze che possono poi portare a trasformazioni reversibili o irreversibili.

UDA 2 – I viventi Sussidiario delle discipline: pagg. 122-133 Eserciziario: pagg. 179-182 + CODING

Obiettivi • Ricostruire le fasi della nascita dell’Universo e della Terra • Comprendere l’importanza della fotosintesi clorofilliana e i suoi passaggi principali • Comprendere e descrivere come si realizzano le funzioni vitali nelle piante: nutrizione, respirazione e riproduzione • Osservare le caratteristiche e i comportamenti degli animali e individuare alcuni criteri per classificarli • Comprendere e descrivere come si nutrono, respirano e si riproducono gli animali • Comprendere l’importanza dell’adattamento all’ambiente di piante e animali Attività proposte • Presentazione del Big Bang e della nascita della vita sulla Terra • Descrizione delle fasi essenziali della fotosintesi clorofilliana • Confronto tra comportamento delle piante di giorno e di notte, in relazione all’assorbimento e all’emissione di ossigeno e anidride carbonica • Descrizione delle fasi principali della riproduzione delle piante con fiori • Classificazione degli animali in vertebrati e invertebrati • Analisi delle funzioni vitali nelle diverse classi di animali: nutrizione, respirazione e riproduzione • Analisi e confronto di alcune strategie di adattamento all’ambiente di piante e animali • Facciamo il punto - Pagina di riepilogo • Verifica sommativa

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Classe 3a

Programmazione annuale – Scienze

Suggerimenti operativi Dopo aver realizzato osservazioni dirette di piante e animali, anche con uscite nel territorio, racconti degli alunni riguardanti le loro esperienze personali, letture e discussioni collettive a partire dalle pagine del testo, si può organizzare un gioco sulla classificazione di piante e animali. Esso avrà l’obiettivo di stimolare la discussione e il confronto e favorire il consolidamento delle conoscenze acquisite. Materiali: • Carte che raffigurano animali o piante (possono anche essere preparate dagli alunni) • Cartellini su cui scrivere i criteri di appartenenza agli insiemi • 3 cerchi da palestra di colore diverso In alternativa, si può anche realizzare il gioco in formato digitale sulla LIM. Svolgimento: disponiamo i 3 cerchi da palestra sul pavimento, definiamo assieme agli alunni i criteri di appartenenza agli insiemi e prepariamo il diagramma di Venn. Dividiamo poi la classe in due squadre. Ecco un esempio:

rettili

strisciano

ovipari

volano

A turno, un giocatore per squadra pescherà dal mazzo una carta e collocherà la figurina nel diagramma, guadagnando un punto per la sua squadra in caso di collocazione corretta. Successivamente si può aumentare il grado di difficoltà utilizzando tre insiemi. Un esempio: carnivori

mammiferi

vivono nell’acqua

Una volta terminata la prima manche, si possono cambiare i criteri di classificazione e questo offrirà ulteriori spunti di riflessione. Un esempio: se definisco due insiemi come i seguenti non potrà esserci una zona di intersezione perché i due criteri sono incompatibili.

insetti

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allattano i piccoli


Classe 3a

Programmazione annuale – Scienze

UDA 3 – Gli ecosistemi Sussidiario delle discipline: pagg 134-144 Eserciziario: pagg. 183-184

Obiettivi • Comprendere il concetto di “ecosistema” • Individuare i produttori e i consumatori in alcune catene alimentari • Individuare e descrivere le forme di vita in alcuni ambienti naturali Attività proposte • Presentazione degli ecosistemi • Individuazione degli elementi viventi e non viventi nell’ecosistema prato • Analisi dei compiti svolti da produttori, consumatori e decompositori in una catena alimentare • Descrizione delle caratteristiche e delle principali forme di vita di alcuni ecosistemi: il bosco e il mare • Facciamo il punto - Pagina di riepilogo • Verifica sommativa • Cittadinanza e Costituzione: Gli ecosistemi e l’uomo • Compito di realtà: Ricicliamo! • Compito di realtà: In visita al parco

Suggerimenti operativi Il modo migliore per approfondire e consolidare il concetto di “ecosistema” è quello di esplorare insieme, attraverso visite guidate, uno o più ambienti naturali presenti sul territorio (prato, parco, bosco, fiume, laghetto ecc). In tali occasioni, l’uso di un blocco per appunti, di una fotocamera o di una videocamera consentirà di raccogliere una documentazione preziosa da discutere e rielaborare assieme. Questo materiale potrà poi essere utilizzato per progettare e realizzare collettivamente una locandina (come suggerisce il Compito di realtà di pagina 144), o una presentazione multimediale da condividere con le famiglie o con le altre classi. Gli aspetti affrontati in questa unità di lavoro sono strettamente legati al concetto chiave di interazione già trattato nell’unità 1: le relazioni basate sul bisogno di nutrirsi sono senza dubbio le più evidenti, e costituiscono la struttura portante di ogni catena alimentare. È però importante sottolineare che esistono tra gli esseri viventi anche altre forme di interazione, come quelle di sfruttamento (parassitismo), o aiuto reciproco (mutualismo) tra vegetali e animali. Inoltre, suggeriamo di approfondire in modo critico il tema dell’interazione tra l’uomo, l’ambiente e gli altri esseri viventi, come si evince dagli spunti presenti nelle pagine 142 e 143 del testo. Se da un lato, infatti, l’uomo ottiene dai diversi ambienti materie prime di origine minerale, vegetale e animale che migliorano le sue condizioni di vita, dall’altro interviene, talvolta anche molto pesantemente, modificando l’ambiente e interferendo sugli equilibri degli ecosistemi.

129


Classe 3a

Programmazione annuale – Matematica

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ Un torneo in palestra – Sussidiario delle Discipline – Matematica, pag. 55 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Organizzazione del torneo

Per l’organizzazione del torneo ha predisposto regole di gioco e griglie di registrazione dei punteggi chiare e ordinate

Per l’organizzazione del torneo ha predisposto regole di gioco e griglie di registrazione dei punteggi

Per l’organizzazione del torneo ha partecipato alla predisposizione di regole di gioco e griglie di registrazione dei punteggi

Per l’organizzazione del torneo, con l’aiuto dei compagni, ha preparato qualche griglia di registrazione dei punteggi

Calcolo e confronto dei punteggi

Ha registrato, calcolato e confrontato i punteggi autonomamente, in modo rapido e sicuro

Ha registrato, calcolato e confrontato i punteggi autonomamente, con discreta rapidità

Ha eseguito alcuni calcoli relativi ai punteggi, con una guida nelle fasi iniziali

È stato in grado di eseguire alcuni calcoli relativi ai punteggi solo con un aiuto costante

Utilizzo delle conoscenze

Ha utilizzato in modo efficace e completo le conoscenze apprese

Ha utilizzato in modo soddisfacente le conoscenze apprese

Ha utilizzato in modo sufficiente le conoscenze apprese

Ha utilizzato in modo parziale le conoscenze apprese

Applicazione nel lavoro

Ha affrontato il compito e le attività collegate ad esso con impegno e serietà

Ha affrontato il compito e le attività collegate ad esso con impegno apprezzabile

Ha affrontato il compito e le attività collegate ad esso con impegno sufficiente

Ha affrontato il compito e le attività collegate ad esso con impegno superficiale e saltuario

Partecipazione

Si è dimostrato attivo e responsabile facendosi carico delle decisioni da prendere e discutendone in modo produttivo con gli altri

Si è dimostrato attivo e partecipe discutendo con gli altri sulle decisioni da prendere

Ha partecipato alle discussioni sull’organizzazione del lavoro, ma è intervenuto raramente

La sua partecipazione alle discussioni e alle scelte relative al compito è stata incostante

Atteggiamento

È stato sempre disponibile ad aiutare i compagni e ad incoraggiarli nel lavoro

Si è interessato al lavoro degli altri, oltre che al proprio

Si è preoccupato principalmente del proprio lavoro

Ha dimostrato un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere

Processo

130


Classe 3a

Programmazione annuale – Matematica

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ Una festa a scuola – Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 86 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Costruzione delle decorazioni

Ha progettato con sicurezza la costruzione delle bandierine, prevedendo un corretto utilizzo del materiale a disposizione

Dopo alcuni tentativi, ha progettato la costruzione delle bandierine prevedendo un corretto utilizzo del materiale a disposizione

Procedendo per prove ed errori ha progettato la costruzione delle bandierine utilizzando il materiale a disposizione

Ha disegnato e ritagliato alcune bandierine, seguendo le indicazioni dei compagni

Calcolo dei valori unitari e totali

Ha calcolato correttamente e in modo autonomo le quantità e i costi relativi all’occorrente per il rinfresco

Ha calcolato in modo generalmente corretto le quantità e i costi relativi all’occorrente per il rinfresco

Con una guida nella fase iniziale, ha effettuato alcuni calcoli di quantità e costi relativi all’occorrente per il rinfresco

Seguendo precise istruzioni, ha effettuato alcuni semplici calcoli relativi a quantità e costi

Utilizzo delle conoscenze

Ha attinto consapevolmente al proprio repertorio di competenze matematiche, applicandole in modo efficace alle diverse situazioni del compito

Ha attinto al proprio repertorio di competenze matematiche, applicandole in modo adeguato alle diverse situazioni del compito

Ha attinto occasionalmente al proprio repertorio di competenze matematiche, applicandole, con un po’ di aiuto, alle diverse situazioni del compito

Ha utilizzato in modo parziale alcune conoscenze matematiche, seguendo le indicazioni date

Partecipazione

Nelle diverse fasi di realizzazione del compito, ha partecipato in modo attivo e costruttivo, offrendo efficaci contributi personali e tenendo conto delle opinioni degli altri

Nelle diverse fasi di realizzazione del compito, ha partecipato in modo attivo, offrendo contributi personali e tenendo conto delle opinioni degli altri

Nelle diverse fasi di realizzazione del compito, ha partecipato, ascoltando i compagni e offrendo, in qualche caso, un contributo personale

Ha partecipato in modo discontinuo alle fasi del compito, intervenendo solo in caso di specifica sollecitazione

Comunicazione

Ha comunicato attivamente con i compagni, fornendo idee e stimoli per il lavoro comune

Ha partecipato alla discussione, esponendo le proprie idee

Ha ascoltato gli interventi dei compagni, esponendo, su richiesta, le proprie idee

Saltuariamente ha ascoltato gli interventi dei compagni

Processo

131


Classe 3a

Rubriche valutative dei compiti di realtà – Matematica

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ Materiali nuovi – Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 111 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Rispetto delle consegne

Ha compreso e rispettato pienamente le regole indicate nella consegna

Ha compreso le regole indicate nella consegna e le ha rispettate in buona parte

Ha rispettato in parte le regole indicate nella consegna

Ha rispettato in minima parte le regole indicate nella consegna

Registrazione e tabulazione dei risultati

Ha predisposto in modo adeguato i materiali necessari e tabulato i dati con correttezza, ordine e precisione

Ha predisposto i materiali necessari in modo abbastanza adeguato e tabulato i dati con correttezza e ordine

Ha predisposto alcuni dei materiali necessari e tabulato i dati in modo generalmente corretto

Ha registrato alcuni dati raccolti, seguendo precise indicazioni

Costruzione e analisi di grafici

Ha costruito i grafici con cura e precisione, ricavando dal loro confronto le informazioni utili per lo scopo dell’indagine

Ha costruito i grafici con cura, ricavando dal loro confronto alcune informazioni utili per lo scopo dell’indagine

Ha costruito i grafici con sufficiente cura, ricavando da essi alcune informazioni

Con la guida dei compagni, ha partecipato alla costruzione di un grafico

Applicazione nel lavoro

Ha iniziato da subito a organizzare il lavoro, mantenendo un impegno costante per tutta l’attività

Ha iniziato a lavorare autonomamente, mantenendo un impegno soddisfacente

Ha avuto bisogno di sollecitazioni iniziali, poi ha continuato il lavoro da solo

Ha avuto bisogno di aiuto costante per tutta la durata del lavoro

Partecipazione

Ha partecipato attivamente a tutte le fasi del compito, svolgendo un ruolo essenziale per la sua buona riuscita

Ha partecipato attivamente a molte fasi del compito, svolgendo un ruolo importante per la sua buona riuscita

Ha partecipato ad alcune fasi del compito, svolgendo con sufficiente cura il ruolo che gli è stato assegnato

Ha partecipato in modo saltuario alle fasi del compito, svolgendo un ruolo marginale

Atteggiamento

Ha dimostrato un atteggiamento disponibile e collaborativo nei confronti dei compagni, tenendo conto delle loro opinioni e aiutandoli in caso di bisogno

Ha dimostrato un atteggiamento disponibile nei confronti dei compagni, ascoltando le loro opinioni e aiutandoli in caso di bisogno

Ha dimostrato un atteggiamento abbastanza corretto e disponibile nei confronti dei compagni

Non sempre si è dimostrato collaborativo con i compagni durante il lavoro comune

Processo

132


Classe 3a

Rubriche valutative dei compiti di realtà – Scienze

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ Ricicliamo! – Sussidiario delle discipline, pag. 143 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Stesura di testi per i cartelli dei contenitori e per il cartellone esplicativo

Ha preparato dei testi chiari e appropriati, adeguati alla situazione, allo scopo e ai destinatari

Ha preparato dei testi sufficientemente adeguati allo scopo e ai destinatari

Ha preparato dei testi che tengono conto dello scopo e dei destinatari

Con l’aiuto dei compagni ha preparato alcuni testi per i cartelli e il cartellone

Uso di immagini nei cartelli e nel cartellone esplicativo

Ha utilizzato in modo appropriato le immagini per fornire informazioni adeguate sulla raccolta differenziata

Ha utilizzato correttamente le immagini per fornire informazioni sulla raccolta differenziata

Ha utilizzato delle immagini abbastanza adeguate da inserire nei cartelli sulla raccolta differenziata

Con l’aiuto dei compagni, ha scelto qualche immagine relativa al tema della raccolta differenziata

Utilizzo delle conoscenze

Ha attinto in modo consapevole al proprio repertorio di conoscenze scientifiche nello svolgimento del compito

Ha attinto al proprio repertorio di conoscenze scientifiche nello svolgimento del compito

Ha utilizzato alcune conoscenze scientifiche nello svolgimento del compito

Ha utilizzato informazioni fornite dall’insegnante e dai compagni nello svolgimento del lavoro

Partecipazione

Ha dimostrato un atteggiamento attivo, propositivo e collaborativo nello svolgimento del lavoro

Ha dimostrato un atteggiamento attivo e collaborativo nello svolgimento del lavoro

Ha partecipato alle attività con un certo interesse, ma con interventi non frequenti

Ha dimostrato interesse e impegno saltuari verso il lavoro, intervenendo solo se sollecitato

Applicazione nel lavoro

Ha organizzato il lavoro in modo autonomo, mantenendo impegno e interesse costanti

Ha contribuito all’organizzazione del lavoro, dimostrando impegno e interesse

Ha dimostrato discreti impegno e interesse, adeguandosi all’organizzazione del lavoro decisa dai compagni

Grazie a stimoli e sollecitazioni, ha partecipato a qualche attività organizzata dai compagni

Assunzione di comportamenti responsabili

È consapevole dell’importanza della raccolta differenziata per la salvaguardia dell’ambiente, e adotta al riguardo comportamenti responsabili

Comprende che la raccolta differenziata è importante per la salvaguardia dell’ambiente, e cerca di adottare al riguardo comportamenti responsabili

Sa come funziona la raccolta differenziata e spesso ne rispetta le indicazioni

Dimostra interesse occasionale per il tema della raccolta differenziata

Processo

133


Classe 3a

Rubriche valutative dei compiti di realtà – Scienze

RUBRICA VALUTATIVA DEI COMPITI DI REALTÀ In visita al parco – Sussidiario delle discipline, pag. 144 AVANZATO

INTERMEDIO

BASE

INIZIALE

Prodotto Organizzazione della visita al parco

Ha progettato le fasi della visita e predisposto i materiali necessari in modo coerente e funzionale allo scopo

Ha progettato le fasi della visita e predisposto i materiali necessari in modo adeguato allo scopo

Ha preparato i materiali necessari per la visita tenendo conto dello scopo

Ha partecipato alla visita seguendo le attività progettate dai compagni

Osservazione e classificazione degli elementi naturali

Ha osservato con attenzione e sistematicità gli elementi naturali del parco, classificandoli in modo corretto

Ha osservato con attenzione gli elementi naturali del parco, classificandoli in modo corretto

Ha osservato gli elementi naturali del parco, cercando di individuarne le caratteristiche

Ha osservato alcuni elementi naturali del parco

Preparazione della locandina

Ha contribuito in modo significativo alla realizzazione di una locandina che fornisce informazioni chiare e attira l’attenzione

Ha contribuito alla realizzazione di una locandina che fornisce informazioni chiare e attira l’attenzione

Ha contribuito alla realizzazione di una locandina che fornisce informazioni, ma non ha elementi che attirino l’attenzione

Ha contribuito in modo superficiale e saltuario alla preparazione della locandina

Partecipazione

Ha dimostrato interesse, disponibilità ed entusiasmo nelle attività di organizzazione della visita

Ha dimostrato interesse e disponibilità nelle attività di organizzazione della visita

Ha dimostrato un certo interesse nelle attività di organizzazione della visita

Ha partecipato in modo parziale alle attività di organizzazione della visita

Comunicazione

Ha comunicato attivamente con i compagni del gruppo, fornendo idee e stimoli per il lavoro comune

Ha partecipato alla discussione nel gruppo, esponendo le proprie idee

Ha ascoltato gli interventi dei compagni, esponendo, su richiesta, le proprie idee

Saltuariamente ha ascoltato gli interventi dei compagni

Assunzione di comportamenti responsabili

Riconosce l’importanza delle risorse naturali e mostra atteggiamenti di apprezzamento e di rispetto verso l’ambiente

Riconosce l’importanza delle risorse naturali e la necessità di rispettarle

Se stimolato da conversazioni condotte in classe, riconosce la necessità di rispettare l’ambiente

Solo se stimolato mostra di apprezzare alcune risorse naturali

Processo

134


Classe 3a

Verifiche personalizzate Il momento delle verifiche, se non viene gestito in modo consapevole e attento da parte del docente, rischia di diventare uno spartiacque tra il successo e l’insuccesso formativo dei bambini. La personalizzazione dei percorsi, infatti, deve necessariamente includere anche le modalità con cui si osservano i livelli di conoscenze e abilità raggiunti. D’altra parte, anche i documenti ufficiali invitano ad adattare le verifiche sia all’interno dei PDP che dei PEI. Nel primo caso, per i bambini con DSA o per i bambini con BES per i quali si predispone un PDP, è opportuno compiere un’operazione di FACILITAZIONE delle verifiche. Nel secondo caso, quindi per i bambini con certificazione L104 potrebbe non essere sufficiente una facilitazione, ma potrebbe rendersi necessaria una SEMPLIFICAZIONE. La differenza tra le due operazioni è sostanziale: • quando si facilita, si va a graduare, scomporre, accompagnare le difficoltà poste dal compito o dal testo, senza toccare il carico cognitivo del compito stesso; • quando si semplifica, invece, si va a ridurre il testo, a modificarlo seguendo precisi accorgimenti, a ridurre le difficoltà del compito, spesso a cambiarlo completamente, in modo da renderlo più semplice. Nella guida si è voluto fornire ai docenti le versioni sia facilitate che semplificata delle verifiche per favorire l’inclusione di tutti i bambini cercando al contempo di alleggerire il sempre più pesante lavoro degli insegnanti.

Fino a mille e oltre • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 136 pag. 137

Frazioni e numeri decimali • verifica facilitata pag. 146 • verifica semplificata pag. 147

pag. 138 pag. 139

Le misure • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 148 pag. 149

pag. 140 pag. 141

Spazio e figure • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 150 pag. 151

Divisione • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 142 pag. 143

Relazioni, dati e previsioni • verifica facilitata pag. 152 • verifica semplificata pag. 153

Problemi • verifica facilitata • verifica semplificata

pag. 144 pag. 145

Addizione e sottrazione • verifica facilitata • verifica semplificata Moltiplicazione • verifica facilitata • verifica semplificata

135


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Fino a mille e oltre 1. Collega la parola al numero e alla scomposizione corrispondente.

1124

millequattrocentododici

1 h, 1 k, 4 u, 2 da

1121

millecentoventuno

4 h, 1 k, 1 da, 2 u

1412

millecentoventiquattro

1 k, 1 h, 1 u, 2 da

2. Osserva il numero indicato dalla bambina, completa e rispondi.

• In lettere si scrive ................................................................ . • È formato da ............... cifre; le k sono ............. ; le h sono ............... ; non ci sono ................................... e le u sono ................. . • Cerchia la cifra che vale di più: è quella delle ....................... . • Il numero 1206 precede il .............................. e segue il ........................ . 3. Confronta i numeri con >, <, =.

2020

2200

3 h

3750

5730

1k 1h

1010 1009

2 k 1 h 3 da

300

2099

2100

1600

6k 2h

6020

213

2147

7142

4. Completa le tabelle facendo attenzione alla posizione delle cifre.

+

1u

1 da 170

1h

............. 160 ............. 799 800 ............. ............. 7099 ............. ............. 7199

136

1u

1 da

1h

160 ............. ............. ............. 799 ............. ............. ............. 7099 ............. ............. .............


Classe 3a

Verifiche personalizzate

FINO A MILLE E OLTRE 1. C OLLEGA LA PAROLA AL NUMERO E ALLA SCOMPOSIZIONE CORRISPONDENTE.

124

MILLEQUATTROCENTODODICI

1 h, 4 u, 2 da

1121

CENTOVENTIQUATTRO

4 h, 1 k, 1 da, 2 u

1412

MILLECENTOVENTUNO

1 k, 1 h, 1 u, 2 da

2. OSSERVA IL NUMERO INDICATO DALLA BAMBINA, COMPLETA E RISPONDI.

• IN LETTERE SI SCRIVE ................................................................ . • È FORMATO DA 4 CIFRE; LE k SONO ............ ; LE h SONO ............ ; LE da SONO ............ ; E LE u SONO ................. . • CERCHIA LA CIFRA CHE VALE DI PIÙ: È QUELLA DELLE ................................. .

3. CONFRONTA I NUMERI CON >, <, =.

2020

2200

3 h

300

2 k

3750

5730

1 k

6h

6k 1 da

200 6020

4. C OMPLETA LE TABELLE FACENDO ATTENZIONE ALLA POSIZIONE DELLE CIFRE.

+

1u

1 da 170

1h

............. 160 ............. 799 800 ............. ............. 7299 ............. ............. 7399

1u 159

1 da

1h

............. ............. 160 799 ............. 789 ............. 7099 ............. ............. .............

137


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Addizione e sottrazione 1. Calcola in riga.

86 – 20 = .........

27 + 50 = .........

107 – 40 = .........

36 + 60 = .........

765 – 5 = .........

114 + 300 = .........

2344 – 200 = ......... 839 + 120 = .........

3. S crivi due addendi che diano come somma 50. ............

+ ............ = 50

4. C erchia il minuendo, sottolinea il sottraendo e calcola.

238 – 11 = ......... 2. S crivi C se è stata usata la proprietà commutativa, A per quella associativa.

48 + 2 + 6 = 50 + 6

128 – 14 = .........

5. C alcola in colonna sul quaderno e fai la prova.

627 + 134 + 42 = ....... 7500 – 14 = ........

23 + 37 + 3 = 23 + 40 18 + 89 + 1 = 89 + 1 + 18

6. A pplica la proprietà invariantiva e calcola sul quaderno.

7 + 14 + 21 = 14 + 7 + 21

569 + 329 = ........

256 – 48 = ........

7. L eggi il testo del problema, indica l'operazione necessaria per rispondere alle domande, poi risolvi.

Matteo ha 10 pennarelli nello zaino e 4 nell'astuccio. Quanti pennarelli ha in tutto? +

Quanti pennarelli ha in più nello zaino?

+

Operazione: ..................................... = .......

Operazione: ..................................... = .......

8. Leggi e rispondi.

• Quanto manca da 50 a 80? ....... 138

• Che differenza c’è tra 90 e 150? .......

• Quanto resta se togli 5 da 100? .......


Classe 3a

Verifiche personalizzate

ADDIZIONE E SOTTRAZIONE 1. CALCOLA IN RIGA.

86 – 20 = .........

3. S CRIVI DUE ADDENDI CHE DIANO COME SOMMA 25. ............

100 – 40 = .........

+ ............ = 25

765 – 5 = ......... 4. C ERCHIA IL MINUENDO, SOTTOLINEA IL SOTTRAENDO E CALCOLA.

27 + 50 = ......... 130 + 60 = .........

38 – 11 = .........

300 – 200 = .........

2. S CRIVI C SE È STATA USATA LA PROPRIETÀ COMMUTATIVA, A PER QUELLA ASSOCIATIVA.

8 + 2 + 6 = 10 + 6 3 + 7 + 4 = 10 + 4 8+9+1=9+1+8 7+4+2=4+7+2

28 – 14 = ........

5. C ALCOLA IN COLONNA SUL QUADERNO E FAI LA PROVA.

27 + 34 + 42 = .......... 750 – 24 = .......... 6. A PPLICA LA PROPRIETÀ INVARIANTIVA E CALCOLA SUL QUADERNO.

569 – 329 = +1/–1

256 – 28 =

+1/–1

7. LEGGI IL TESTO DEL PROBLEMA E RISPONDI ALLE DOMANDE.

MATTEO HA 10 PENNARELLI NELLO ZAINO E 4 NELL'ASTUCCIO. QUANTI PENNARELLI HA IN TUTTO? 14

13

• QUALE OPERAZIONE HAI USATO? +

QUANTI PENNARELLI HA IN PIÙ NELLO ZAINO? 6

2

• QUALE OPERAZIONE HAI USATO? +

– 139


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Moltiplicazione 1. Calcola in riga.

43 × 1 = ............

32 × 10 = ............

2 × 5 × 7 = ............

12 × 2 = ............

0 × 4 = ............

100 × 41 = ............

9 × 4 × 5 = ............

20 × 3 = ............

1 × 74 = ............

8 × 1000 = ............

1 × 10 × 8 = ............

40 × 5 = ............

2. P er ogni prodotto trova almeno 2 coppie di fattori (non adoperare la proprietà commutativa).

4×3

............

12 6 × ............

× ............ 20

............

× ............

............

............

18

× ............

............

× ............ 40

× ............

............

× ............

3. Colora il nome della proprietà utilizzata.

20 × 4 = 4 × 20 = 8 × 9 × 10 = 10 × 8 × 9 = 25 × 4 = (20 × 4) + (5 × 4) = 6 × 2 × 5 = 12 × 5 =

Commutativa Commutativa Commutativa Commutativa

Associativa Associativa Associativa Associativa

Distributiva Distributiva Distributiva Distributiva

4. Calcola in colonna sul quaderno.

307 × 4 =

628 × 9 =

53 × 23 =

306 × 21 =

5. Risolvi i problemi sul quaderno. a) L a maestra fa 4 fotocopie per ciascuno dei 25 bambini della sua classe. Quante ne deve fare in tutto?

140

b) L a cuoca della mensa prepara 3 polpette per ciascun alunno. Se i bambini sono 84, quante polpette deve preparare?


Classe 3a

Verifiche personalizzate

MOLTIPLICAZIONE 1. CALCOLA IN RIGA.

43 × 1 = ............

32 × 10 = ............

12 × 2 = ............

0 × 4 = ............

100 × 41 = ............

20 × 3 = ............

1 × 74 = ............

8 × 1000 = ............

20 × 4 = ............

2. PER OGNI PRODOTTO TROVA LA COPPIA DI FATTORI COME MOSTRA L'ESEMPIO.

4×3

............

12

× ............

............

20

× ............

× ............

............

18

40

3. COLORA IL NOME DELLA PROPRIETÀ UTILIZZATA.

2×4=4×2= COMMUTATIVA ASSOCIATIVA DISTRIBUTIVA 12 × 4 = (10 × 4) + (2 × 4) = COMMUTATIVA ASSOCIATIVA DISTRIBUTIVA 3×2×5=6×5= COMMUTATIVA ASSOCIATIVA DISTRIBUTIVA

4. CALCOLA IN COLONNA SUL QUADERNO.

37 × 4 =

23 × 9 =

32 × 23 =

134 × 21 =

5. RISOLVI IL PROBLEMA SCEGLIENDO LA RISPOSTA CORRETTA. LA MAESTRA FA 4 FOTOCOPIE PER CIASCUNO DEI 10 BAMBINI DELLA SUA CLASSE. QUANTE NE DEVE FARE IN TUTTO?

14

20

40

• Che operazione hai usato? ...... 141


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Divisione 1. Calcola in riga.

:

2. Calcola sul quaderno in colonna con la prova.

b) 873 : 3 = 806 : 2 = 145 : 4 = 617 : 5 = 340 : 7 =

a) 76 : 3 = 114 : 9 = 228 : 6 = 348 : 8 = 279 : 7 =

1 2 3 10

30 600 90

3. Correggi le divisioni errate scrivendo il risultato esatto dove occorre.

25 : 5 = 6 ............ 32 : 8 = 4 ............

40 : 10 = 10 ............ 54 : 6 = 9 ............

63 : 9 = 8 ............ 64 : 8 = 8 ............

4. Usa la proprietà invariantiva e calcola.

20 ×4

:

×4

80 : 20 = ........

5 = ............ :5

45

:5

........

........

5. Completa. :4

× .....

×2

: ........ = ........

:

: ........ = ........

5 = ............ : .....

........

: .....

: ........ = ........

6. Scrivi i numeri che mancano.

40 36 ....... ....... 80 ....... ....... 20 60 10 ....... 16 24 ....... 40 1 ....... .......

×4

36 : ......... = 6 56 : ......... = 6

......... .........

:3=4 :5=5

7. Leggi i problemi e scrivi l'operazione esatta. a) S e una confezione di 10 quaderni costa € 30, quanto costa un quaderno? .......... ......

142

10 = 3

b) H o speso € 14 per comprare dei pennarelli da € 2 l'uno. Quanti pennarelli ho comprato?

c) H o comprato 3 diari da € 9 l'uno. Quanto ho speso in tutto?

14 ...... .......... = 7

.......... ...... ..........

= ..........


Classe 3a

Verifiche personalizzate

DIVISIONE 1. CALCOLA IN RIGA.

:

2. C ALCOLA SUL QUADERNO IN COLONNA CON LA PROVA.

1 2 3 10

76 : 3 = 118 : 9 = 128 : 6 = 34 : 8 = 294 : 7 =

30 60 90

3. COLORA IL RISULTATO CORRETTO DELLE DIVISIONI.

25 : 5 =

5

7

40 : 10 =

63 : 9 =

7

8

64 : 8 =

4

20

6

8

4. USA LA PROPRIETÀ INVARIANTIVA E CALCOLA.

10 ×2

:

×2

20 : 4 = ........

2 = ............ :2

:2

........

: ........ = ........

5. COMPLETA. :4

40 36 ....... ....... 80 10 ....... 16 24 .......

8 ×2

........

:   4 = ............

×2

: ........ = ........

:2

:2

........

: ........ = ........

6. SCRIVI I NUMERI CHE MANCANO. ×4

36 : ......... = 6 56 : ......... = 6

......... .........

:3=4 :5=5

7. LEGGI I PROBLEMI E SCRIVI L'OPERAZIONE ESATTA. A) S E UNA CONFEZIONE DI 10 QUADERNI COSTA € 30, QUANTO COSTA UN QUADERNO? .......... ......

10 = 3

B) H O COMPRATO 3 DIARI DA € 9 L'UNO. QUANTO HO SPESO IN TUTTO?

9 ...... .......... = .......... 143


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Problemi 1. Leggi i problemi, completa i diagrammi e rispondi alla domanda. a) A l chiosco sono stati preparati in tutto 50 panini. A fine giornata ne sono stati venduti 36. Quanti panini sono rimasti?

50

36

b) M arta ha realizzato 7 braccialetti con 10 perline ciascuno. Quante perline ha usato in tutto?

10

7

– .............

.............

2. L eggi il testo dei seguenti problemi, scegli la domanda adatta, poi risolvi sul quaderno. a) S ara deve fare 24 gradini per salire al primo piano, poi altri 15 per arrivare davanti alla porta di casa.

Q uanti gradini deve fare in tutto Sara? Q uanti gradini ha già fatto Sara?

b) G iulia sistema i libri nella libreria mettendone 7 in ogni scaffale. In tutto ne ha 42.

uanti libri metterà in ogni Q scaffale? Di quanti scaffali avrà bisogno?

3. Leggi i problemi, collegali all'operazione corretta e calcola. a) L a maestra riordina 28 schede in 4 cartelline. Quante schede mette in ognuna?

28 × 4 = .......... 144

28 + 4 = ..........

b) L uca ha disegnato 4 stelle su ognuno dei 28 biglietti di invito per la sua festa. Quante stelle ha disegnato in totale?

28 – 4 = ..........

28 : 4 = ..........


Classe 3a

Verifiche personalizzate

PROBLEMI 1. C OMPLETA IL DIAGRAMMA, INVENTA UN PROBLEMA CON I DATI INDICATI E RISOLVI. PANINI IN TUTTO

PANINI VENDUTI

20

16 –

................................................................................................... ................................................................................................... ................................................................................................... ...................................................................................................

.............

...................................................................................................

2. L EGGI IL TESTO DEL PROBLEMA, SCEGLI LA DOMANDA ADATTA, POI RISOLVI SUL QUADERNO. IULIA SISTEMA I LIBRI G NELLA LIBRERIA METTENDONE 7 IN OGNI SCAFFALE. IN TUTTO NE HA 42.

UANTI LIBRI METTERÀ IN OGNI Q SCAFFALE? DI QUANTI SCAFFALI AVRÀ BISOGNO?

3. LEGGI I PROBLEMI, COLLEGALI ALL'OPERAZIONE CORRETTA E CALCOLA. A) L A MAESTRA RIORDINA 8 SCHEDE IN 4 CARTELLINE. QUANTE SCHEDE METTE IN OGNUNA?

8 × 4 = ..........

B) L UCA HA DISEGNATO 4 STELLE SU OGNUNO DEGLI 8 BIGLIETTI DI INVITO PER LA SUA FESTA. QUANTE STELLE HA DISEGNATO IN TOTALE?

8 + 4 = ..........

8 : 4 = .......... 145


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Frazioni e numeri decimali 1. Queste figure sono frazionate? Indica con una X la risposta corretta.

SÌ NO

SÌ NO

SÌ NO

2. S crivi le frazioni corrispondenti alla parte grigia.

SÌ NO

3. C olora la parte indicata dalla frazione.

.........

.........

.........

.........

2 4

.........

.........

7 8

.........

.........

4. Cerchia solo le frazioni decimali.

12 25

10 15

9 10

3 100

5. I ndica il valore della cifra evidenziata.

4 200

3 1000

6. Vero o falso? Indicalo con una X.

4,9 < 5

V

F

60,005 .............

0,7 > 0,5

V

F

8,271 .............

2,15 > 2,51

V

F

0,45 .............

12,7 .............

1,234 ............. 0,19 .............

3 5

7. Collega ogni frazione al numero decimale corrispondente.

63 100

120 1000 0,120

146

0,008

8 10 0,8

8 1000 0,63


Classe 3a

Verifiche personalizzate

FRAZIONI E NUMERI DECIMALI 1. Q UESTE FIGURE SONO FRAZIONATE? INDICA CON UNA X LA RISPOSTA CORRETTA.

SÌ NO

SÌ NO

2. S CRIVI LE FRAZIONI CORRISPONDENTI ALLA PARTE GRIGIA. .........

.........

.........

.........

SÌ NO 3. C OLORA LA PARTE INDICATA DALLA FRAZIONE.

2 4 7 8

4. CERCHIA SOLO LE FRAZIONI DECIMALI.

12 25

9 10

10 15

3 100

5 1000

5. INDICA IL VALORE DELLA CIFRA EVIDENZIATA.

6. V ERO O FALSO? INDICALO CON UNA X.

0,45 .............

12,7 .............

4,9 < 5

V

F

1,234 .............

60,005 .............

0,7 > 0,5

V

F

7. COLLEGA OGNI FRAZIONE AL NUMERO DECIMALE CORRISPONDENTE.

63 100

120 1000 0,120

0,8

8 10 0,63 147


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Le misure 1. Colora solo i multipli del metro.

km

mm

dam

cm

2. Completa e cerchia il recipiente che contiene meno di un litro.

..............

¿l e

..............

d¿l

¿l e

..............

3 d¿l

..............

d¿l

11 d¿l

3. I ndica con una X tutti i prodotti che insieme pesano 1 kg (1000 g).

4. Esegui le equivalenze.

60 mm = ............. cm 27 hm = ............. m 46 ¿l = ............. c¿l

650 g

500 m¿l = ............. d¿l

250 g

3 Mg = ............. kg 200 dg = ............. dag

500 g

250 g

5. Completa con peso lordo, peso netto e tara. Poi calcola. ..............................................

..............................................

3 kg

1 kg

148

..............................................

........

kg


Classe 3a

Verifiche personalizzate

LE MISURE 1. COLORA SOLO I MULTIPLI DEL METRO.

km

mm

dam

cm

2. CERCHIA IL RECIPIENTE CHE CONTIENE MENO DI UN LITRO.

3 d¿l

11 d¿l

3. C ALCOLA IL PESO DEI PRODOTTI E TRASFORMALO IN KG.

600 g

250 g

500 g

25 d¿l

4. E SEGUI LE EQUIVALENZE.

.............

g +

60 mm = ............. cm

.............

g +

27 hm = ............. m

.............

g =

46 ¿l = ............. c¿l

g = ........... kg

500 m¿l = ............. d¿l

...................

5. COMPLETA CON PESO LORDO, PESO NETTO E TARA. POI CALCOLA. ..............................................

..............................................

3 kg

1 kg

..............................................

........

kg 149


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Spazio e figure 1. Scrivi il nome dei solidi.

...............................

...............................

...............................

...............................

2. Collega ogni termine al posto giusto nel solido e nella figura piana.

faccia

vertice

vertice

angolo

spigolo

lato

3. R ipassa ogni linea con i colori corretti e poi indica se sono linee aperte (A) o chiuse (C) come mostra l'esempio.

Linee miste blu

Linee curve rosso

Linee spezzate verde

A

4. Indica di che tipo di rette si tratta: incidenti, parallele o perpendicolari.

Incidenti Parallele 150

Incidenti Perpendicolari

Perpendicolari Parallele


Classe 3a

Verifiche personalizzate

SPAZIO E FIGURE 1. COLLEGA I SOLIDI AI RISPETTIVI NOMI.

SFERA

PIRAMIDE

CUBO

2. COLLEGA OGNI TERMINE AL POSTO GIUSTO NELLA FIGURA PIANA.

VERTICE ANGOLO LATO 3. R IPASSA OGNI LINEA CON I COLORI CORRETTI E POI COLORA TUTTE LE LINEE CHIUSE.

LINEE MISTE BLU

LINEE CURVE ROSSO

LINEE SPEZZATE VERDE

4. S CRIVI DI CHE TIPO DI RETTE SI TRATTA: INCIDENTI, PARALLELE O PERPENDICOLARI.

INCIDENTI PARALLELE

PERPENDICOLARI PARALLELE 151


Classe 3a

Verifiche personalizzate

Relazioni, dati e previsioni 1. Osserva e metti in relazione negli insiemi e in tabella. Osserva l’esempio. mangia

mangia

Erba

Carne

Tigre Capra Gallina

2. Osserva i dadi e rispondi.

Semi

X

3. Osserva l’ideogramma e rispondi.

Legenda: Creme

= 5 preferenze 5

5

5

5

= 20

Frutti Yogurt • Qual è la probabilità di pescare un dado grigio chiaro?..............................

• Quanti preferiscono il gelato allo yogurt? .............. • Quanti sono gli intervistati in tutto? ..............

4. Considera le seguenti figure e completa le diverse rappresentazioni.

figure figure quadrati

quadrato neri neri

................................... e ...................................

152

non quadrato

non neri

neri

non neri


Classe 3a

Verifiche personalizzate

RELAZIONI, DATI E PREVISIONI 1. OSSERVA E METTI IN RELAZIONE. MANGIA

2. OSSERVA I DADI E RISPONDI.

3. OSSERVA L'IDEOGRAMMA E RISPONDI.

LEGENDA:

= 2 PREFERENZE

CREME

2

2

FRUTTI

2

2

2

2

=8

YOGURT • QUAL È LA PROBABILITÀ DI PESCARE UN DADO GRIGIO CHIARO? ......... 9

• QUANTI PREFERISCONO IL GELATO ALLO YOGURT? .............. • QUANTI SONO GLI INTERVISTATI IN TUTTO? ..............

4. CONSIDERA LE SEGUENTI FIGURE E COMPLETA LA RAPPRESENTAZIONE.

FIGURE QUADRATO NERO

NON NERO

NON QUADRATO NERO

NON NERO

153



Schedario di classe terza MATEMATICA

SCIENZE

Scheda 1 Scheda 2 Scheda 3 Scheda 4 Scheda 5 Scheda 6 Scheda 7 Scheda 8 Scheda 9 Scheda 10 Scheda 11 Scheda 12 Scheda 13 Scheda 14 Scheda 15 Scheda 16 Scheda 17 Scheda 18 Scheda 19 Scheda 20 Scheda 21 Scheda 22 Scheda 23 Scheda 24 Scheda 25 Scheda 26 Scheda 27 Scheda 28 Scheda 29 Scheda 30

Lapbook di Scienze Scheda 31 Tutto è materia Scheda 32 L’acqua Scheda 33 Le caratteristiche dell’aria Scheda 34 Nuvole e precipitazioni Scheda 35 È fatto di… Scheda 36 Oggetti in classe Scheda 37 Classifichiamo gli animali Scheda 38 Animali e ambienti Scheda 39 Le piante e il cibo Scheda 40 Catene alimentari

Scopri i numeri Combinazioni La posizione delle cifre Siamo a 1 000 In che anno…? Proprietà dell’addizione Proprietà e calcolo Addizione e sottrazione Moltiplicazioni e prova Divisioni con il cambio La domanda Dati nascosti Le consegne del lattaio Problemi veloci Le biglie di Carlo Torte a fette Numeri decimali Sulla linea dei numeri Misure Peso netto, peso lordo, tara Camminata ecologica Pacchi e pacchetti Rette e angoli Conta i lati Il perimetro Sono equiestese? Disegna e calcola La squadra di calcio preferita La probabilità Pescare nelle urne


Classe 3a

SCHEDA 1 – MATEMATICA

SCOPRI I NUMERI 1. Completa le successioni secondo il comando della freccia.

100

+30

0

+100

800

–20

500

–10

..................

..................

..................

..................

..................

..................

190

..................

400

..................

740

..................

..................

..................

..................

..................

..................

..................

..................

..................

..................

2. Ora scopri tu il comando di ogni freccia e poi completa.

700

............

680

660

..................

..................

200

............

230

260

..................

..................

800

............

820

840

..................

..................

156


Classe 3a

SCHEDA 2 – MATEMATICA

COMBINAZIONI 1. C ombina le tre cifre in tutti i modi possibili, poi scrivi i numeri cancellando gli zeri inutili.

0

6

............................................

6

0

............................................

.......

.......

............................................

.......

.......

............................................

.......

.......

............................................

.......

.......

............................................

2

0

6

2. Spiega il procedimento che hai seguito per combinare le tre cifre. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. Esponi il ragionamento che hai seguito per cancellare gli zeri inutili. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

157


SCHEDA 3 – MATEMATICA

Classe 3a

LA POSIZIONE DELLE CIFRE 1. Scrivi in cifre i numeri rappresentati su ogni abaco.

2. Scomponi i seguenti numeri come nell’esempio.

5 487 = 5000 + 400 + 80 + 7 5 k + 4 h + 8 da + 7 u

3 212 = . ............................................................

0971 = . ............................................................

1 640 = . ............................................................

.............................................................

.............................................................

3 119 = . ............................................................

1 319 = . ............................................................

.............................................................

.............................................................

0101 = . ............................................................

0506 = . ............................................................

.............................................................

.............................................................

1 100 = . ............................................................

1 580 = . ............................................................

.............................................................

.............................................................

158

.............................................................


Classe 3a

SCHEDA 4 – MATEMATICA

SIAMO A 1 000 1. Componi il 1 000.

2. Ricomponi e scrivi i numeri.

1 k, 1 h, 3 da, 6 u = 1 136

3 k, 5 da, 6 u = ...................

6 k, 7 h, 2 da, 9 u = ...................

1 k, 2 h, 1 da =

...................

4 k, 6 h, 1 da = ...................

5 k, 5 h, 5 da, 5 u = ...................

3 k, 3 h, 2 da, 8 u = ...................

2 k, 4 h, 3 da = ...................

6 k, 1 h, 2 da =

4 k, 2 h, 4 da =

7 k, 9 h =

8 k, 7 h, 8 da, 9 u = ...................

...................

...................

...................

3. Scomponi i numeri come nell’esempio.

1 216 = 1 k, 2 h, 1 da, 6 u

1 001 = . ...............................................

3 214 = . ....................................................

1 028 = ....................................................

8 214 = ................................................

3 418 = .....................................................

6 926 = ...................................................

4  000 = ................................................

7 926 = .....................................................

4. Completa le numerazioni sulla cresta dell’onda.

999 1 000

1 110

1 112

1 114

100010031006

159


Classe 3a

SCHEDA 5 – MATEMATICA

IN CHE ANNO…? 1. Scrivi in cifre e in lettere il numero dell’anno…

… in corso

.........................

= .............................................................................................

… scorso

.........................

= .............................................................................................

… prossimo

.........................

= .............................................................................................

.........................

= .............................................................................................

.........................

= .............................................................................................

… in cui hai iniziato ad andare a scuola … in cui compirai tredici anni

2. C onfronta i tuoi numeri con quelli dei compagni e scrivi le tue osservazioni. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. Riscrivi i numeri che hai registrato da quello più piccolo a quello più grande. .........................

.........................

.........................

.........................

.........................

4. O ra evidenzia quale tra queste azioni del pensiero hai utilizzato per trovare la soluzione e spiega il perché della scelta.

comporre

ordinare

scomporre

............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

160


Classe 3a

SCHEDA 6 – MATEMATICA

PROPRIETÀ DELL'ADDIZIONE 1. Osserva le rappresentazioni e calcola le addizioni.

+ +

+

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 2 + 12

2 + 10 + 2

=

=

.........................

+ +

+

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 5 + 13

=

5 + 10 + 3

=

.........................

2. R ispondi.

• Quale proprietà dell’addizione hai osservato? • Che cosa dice questa proprietà?

......................................................................................................

...........................................................................................................................................

3. Spiega perché la proprietà usata ti ha facilitato il calcolo. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

161


Classe 3a

SCHEDA 7 – MATEMATICA

PROPRIETÀ E CALCOLO 1. Applica le proprietà alle seguenti addizioni e calcola.

COMMUTATIVA

ASSOCIATIVA

13 + 7 + 120

13 + 7 + 120

............................................................. = ..................

............................................................. = ..................

2. Applica la proprietà invariantiva alle sottrazioni.

121 – 61 = .................. – ......

99 – 19 = ..................

– ......

– ......

............ – ............ = ...............

48 – 18 = ..................

– ......

– ......

............ – ............ = ...............

– ......

............ – ............ = ...............

3. Calcola velocemente e completa le tabelle.

+

+ 10

+ 100

+ 1 000

– 10

125

1 965

888

2 400

638

3 690

1 962

8 000

– 100

– 1 000

4. Completa le catene operative. + 100

1300

– 200

............ – 400

+ 300

+ 100

............

162

............

............

............ – 100

50

............ + 300

............

............ – 100

+ 50

+ 200

............

............

............

............

+ 60

+ 50

– 400

– 100

............

............

............

............

– 50

– 1200

+ 300

– 500

............

............

1000

............

+ 500

– 400

............

500


Classe 3a

SCHEDA 8 – MATEMATICA

ADDIZIONE E SOTTRAZIONE 1. Unisci con una freccia l’operazione e i suoi termini/significati.

minuendo

aggiungere addizione

addendo

separare riunire

resto sottrazione

somma

togliere diminuire

sottraendo differenza

aumentare

2. S crivi il nome dei termini delle operazioni e calcola. h da u

h da u

..........................................

1 4 0 +

..........................................

3 1 4 –

..........................................

1 2 1 =

..........................................

1 0 6 =

..........................................

..... ..... .....

..........................................

..... ..... .....

h da u

prova h da u

3. Calcola e completa le prove. h da u

prova h da u

6 4 +

..... ..... ..... +

5 4 +

..... ..... ..... +

1 2 5 =

..... ..... ..... =

3 1 8 =

..... ..... ..... =

..... ..... .....

..... ..... .....

..... ..... .....

..... ..... .....

h da u

prova h da u

h da u

prova h da u

2 6 9 –

..... ..... ..... +

3 2 8 –

..... ..... ..... +

5 2 =

..... ..... ..... =

1 1 5 =

..... ..... ..... =

..... ..... .....

..... ..... .....

..... ..... .....

..... ..... .....

163


Classe 3a

SCHEDA 9 – MATEMATICA

MOLTIPLICAZIONI E PROVA 1. C alcola, poi verifica l’esattezza del risultato applicando la proprietà commutativa.

k h da u

7 8 × 5 4 =

prova k h da u

k h da u

prova k h da u

5 4 × 7 8 =

3 9 ×

..... ..... ×

6 4 =

..... ..... =

3 1 2 + 3 9 0 0 =

.... .... .... +

.... .... .... +

.... .... .... +

.... .... .... .... =

.... .... .... .... =

.... .... .... .... =

4 2 1 2

.... .... .... ....

.... .... .... ....

.... .... .... ....

k h da u

prova k h da u

k h da u

prova k h da u

4 9 ×

..... ..... ×

2 8 ×

..... ..... ×

3 7 =

..... ..... =

9 6 =

..... ..... =

.... .... .... +

.... .... .... +

.... .... .... +

.... .... .... +

.... .... .... .... =

.... .... .... .... =

....

.... .... .... =

.... .... .... .... =

.... .... .... ....

.... .... .... ....

.... .... .... ....

.... .... .... ....

k h da u

prova k h da u

k h da u

prova k h da u

1 1 6 ×

..... ..... ×

1 3 6 ×

..... ..... ×

1 6 =

..... ..... ..... =

2 4 =

..... ..... ..... =

.... .... .... +

.... .... +

.... .... .... +

.... .... .... +

.... .... .... .... =

.... .... .... +

.... .... .... .... =

.... .... .... +

.... .... .... ....

.... .... .... .... =

.... .... .... ....

.... .... .... .... = .... .... .... ....

.... .... .... ....

2. Calcola in colonna sul quaderno e verifica con la prova.

34 × 35 = ...............

137 × 54 = ...............

273 × 25 = ...............

217 × 24 = ...............

87 × 64 = ...............

270 × 29 = ...............

118 × 15 = ...............

134 × 18 = ...............

148 × 19 = ...............

17 × 42 = ...............

146 × 18 = ...............

123 × 21 = ...............

164


Classe 3a

SCHEDA 10 – MATEMATICA

DIVISIONI CON IL CAMBIO 1. Esegui le divisioni in colonna. h da u

h da u

6 9 4

4

h da u

9 4 6

=

4

3 5 6

2

6

h da u

8 1 0

=

9 =

h da u

3 1 9

=

8 2 8

=

h da u

1 4 9

5

=

h da u

h da u

9

4 4 4

=

8 =

2. C olora solo le lettere con i risultati delle divisioni: leggerai un giudizio sul tuo lavoro.

173

71 105

86

53

92

81

46

236

90

55

59 74

3. Calcola le divisioni e verifica con la prova. h da u

8 4 6

5

..... ..... ..... = .........

prova h da u

h da u

..... ..... ..... ×

9 4 8

..... =

prova h da u 7

..... ..... ..... = .........

..... ..... ..... × ..... =

..... ..... .....

..... ..... ..... +

..... ..... .....

..... ..... ..... +

.....

..... =

.....

..... =

..... ..... .....

..... ..... .....

165


Classe 3a

SCHEDA 11 – MATEMATICA

LA DOMANDA 1. L eggi attentamente il testo, scrivi la domanda che ritieni adatta e poi risolvi il problema.

Chiara, la bibliotecaria, ha deciso di rimettere in ordine i suoi 485 libri. 303 sono di fiabe o favole, gli altri sono di argomento scientifico.

LA MIA DOMANDA

LA MIA RISPOSTA

............................................................................................................

............................................................................................................

............................................................................................................

............................................................................................................

2. Costruisci un testo adatto partendo dalla domanda.

Quante squadre potranno partecipare al torneo di calcetto?

IL MIO TESTO .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. ..................................................................................................................................

166


Classe 3a

SCHEDA 12 – MATEMATICA

DATI NASCOSTI 1. N ei problemi i dati ci sono tutti, ma sono nascosti o sottintesi. Scoprili e risolvi i problemi nel quaderno.

a) Luca è andato al canile municipale per adottare un cagnolino. Da qui non vedo bene, ma ho contato 48 zampe. Quanti cani ci sono nel giardino?

il problema? • Si puòSì risolvere No ual è, secondo te, il dato • Qnascosto?

...........................................................

......................................................................................... .........................................................................................

b) Alla cassa del Centro Scarpe ci sono 8 clienti con una scatola ciascuno. Quante scarpe stanno comprando?

c) Lucia è tornata dalla vacanza al mare dopo 3 settimane. Quanti giorni è stata in vacanza?

DATO NASCOSTO ........................................................................................ ........................................................................................

DATO NASCOSTO ........................................................................................ ........................................................................................

Quale problema ti è piaciuto di più? ................................................................................................................................

167


SCHEDA 13 – MATEMATICA

Classe 3a

LE CONSEGNE DEL LATTAIO 1. Leggi il testo del problema e risolvi.

Il lattaio trasporta 250 bottiglie di latte. In via dei Pini ne consegna 67, in via dei Faggi 89, in via degli Olmi 45. In via delle Querce consegna tutte quelle rimaste. Quante bottiglie di latte consegna in via delle Querce?

2. Confrontati con i compagni e valuta alternative diverse di soluzione. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

3. Esponi in modo coerente il tuo modo risolutivo. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

168


Classe 3a

SCHEDA 14 – MATEMATICA

PROBLEMI VELOCI 1. L eggi attentamente e risolvi.

La libreria della biblioteca di classe ha 7 ripiani. Su ogni ripiano entrano, al massimo, 15 libri. Quanti libri possono stare sulla libreria? Operazione: ............................... = ................................ Risposta: ................................................................................. ...............................................................................................................

Il pasticciere ha esposto 20 vassoi di dolci. Su ogni vassoio ha messo 12 dolci. Quanti dolci ha esposto il pasticciere? Operazione: ............................... = ................................ Risposta: ................................................................................. ...............................................................................................................

Paolo ha ordinato la sua collezione di figurine. Le ha disposte in 10 righe da 5 e sono avanzate 4 figurine. Quante figurine ha Paolo? Operazioni: .................. Ă— .................. = ...................... .................. + .................. = ..................

Risposta: ................................................................................. ...............................................................................................................

169


Classe 3a

SCHEDA 15 – MATEMATICA

LE BIGLIE DI CARLO 1. Leggi il testo del problema e risolvi.

Carlo cerca le sue biglie per metterle in 3 scatoline. Sotto il letto ne ritrova 8 e sotto la scrivania il doppio di quelle che ha trovato prima. Quante biglie metterĂ in ogni scatolina? ....................

2. Inventa una scenetta per spiegare il percorso seguito.

3. U tilizza lo schema del top down per spiegare il ragionamento che hai seguito.

biglie in ogni scatolina

biglie trovate prima

170

n. totale biglie

:

+

il doppio

n. scatoline


Classe 3a

SCHEDA 16 – MATEMATICA

TORTE A FETTE 1. C olora la frazione di torta che spetta ad ogni persona e completa con l’unità frazionaria corrispondente.

Ogni persona può mangiare ...................... della torta.

Ogni persona può mangiare ........................ della torta.

Ogni persona può mangiare .................. della torta.

2. R ispondi. In quale caso ogni persona mangia la fetta più piccola? .................................................................

• • In quale caso la fetta per ciascuna persona1è la più1 grande? • Se sei un tipo goloso, preferisci mangiare 4 o 8 della stessa torta?

...................................................... ..............................

3. Spiega il ragionamento che hai seguito per formulare le risposte. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

171


Classe 3a

SCHEDA 17 – MATEMATICA

NUMERI DECIMALI 1. Trasforma le frazioni decimali nei numeri decimali corrispondenti.

4 = 4 decimi 10 6 = 6 decimi 10 8 = 8 decimi 10

u 0

d 4

u 5 = 5 centesimi 0 100 3 = ........................... 0 100 9 = ........................... 0 100

0,4

0

..........

0

..........

d 0

c 5

0,05 .......... ..........

2. Scrivi sotto ogni frazione il numero decimale corrispondente.

Frazioni decimali

1 10

6 100

3 10

9 10

1 100

5 100

7 10

4 100

2 100

8 100

9 100

Numeri decimali

0,1

0,06

..........

..........

..........

..........

..........

..........

..........

..........

..........

3. Unisci le frazioni decimali ai numeri decimali corrispondenti. Osserva l'esempio.

1 10

0,8

3 100

0,07

4. Completa la tabella.

172

8 10

0,1

7 100

0,09 Numero dato 34,23 51,10 6,2 74,24 14,10 8,90 4,75 16,34

6 100

9 100

1 100

4 10

0,03

0,01

0,4

0,06

Parte intera da u 3 4

Parte decimale decimi d centesimi c 2 3


Classe 3a

SCHEDA 18 – MATEMATICA

SULLA LINEA DEI NUMERI 1. S crivi il numero decimale che corrisponde alla frazione decimale.

0

1

2

2 ___ 10

6 ___ 10

8 ___ 10

14 ___ 10

18 ___ 10

20 ___ 10

0,2

.........

.........

.........

.........

.........

2

3

4

22 ___ 10

25 ___ 10

29 ___ 30 ___ 10 10

33 ___ 10

37 ___ 10

40 ___ 10

.........

.........

......... .........

.........

.........

.........

2. I nserisci i numeri decimali sulla linea dei numeri collegandoli alla tacca corrispondente.

0

1

0,4

0,1

0,6

0,9

2

1,1

2

1,5

1,7

1,8

3

2,2

2,3

2,5

2,8

1,9

4

3,2

3,5

3,9

3,7

173


Classe 3a

SCHEDA 19 – MATEMATICA

MISURE 1. Q uanto manca?

25 g + .............. g = 1 hg

5 dm + .............. dm = 1 m

3,5 hg + .............. hg = 1 kg

10 hm + .............. hm = 1 km

7 …l + ..............

…l = 1 da …l 10 d…l + .............. d…l = 2 …l 0,5 da …l + .............. da …l = 10 …l

125 g + .............. g = 2 hg 90 dam + .............. dam = 1 km 2. Scomponi.

a)

3. Completa.

m

dm

cm

mm

a)

12 cm 123 mm 24 dm 5m 155 mm b)

km

hm

dam

m 2000

40 600 4 7000 kg

hg

dag

g

b)

1500 g 13 hg 200 g 8 kg 135 dag

h…l 5

da…l

…l

d…l

900 3000 60 4

4. R isolvi sul tuo quaderno i seguenti problemi.

a) La casa di Maria è distante 450 m dalla scuola. Quanti chilometri percorre Maria in 6 giorni per andare da casa a scuola e ritorno?

174

b) P er il compleanno di Sara la mamma deve dividere in 10 parti uguali una torta che pesa 1 kg. Quanti grammi peserà ogni fetta?


Classe 3a

SCHEDA 20 – MATEMATICA

PESO NETTO, PESO LORDO, TARA 1. Unisci ogni immagine al cartellino giusto.

Peso netto

Peso lordo

Tara

2. Osserva e completa i diagrammi.

Peso lordo: 350 g Peso netto 250 g

?

Tara 100 g

Peso netto: 250 g ................

Tara: 100 g

................ .......... g

350 g

................

................ .......... g

250 g

+

Peso lordo .......... g

Peso netto .......... g

Tara .......... g

?

?

3. Completa la tabella.

Peso lordo

Peso netto

850 g

600 g

15 kg

.......................

.......................

2 Mg

Tara .......................

2 kg 5 Mg

175


Classe 3a

SCHEDA 21 – MATEMATICA

CAMMINATA ECOLOGICA Gli alunni della terza fanno una gita in montagna. Partono alle 9. Camminano per 2 ore e mezza prima di arrivare al rifugio.

1. Rispondi alle domande.

• A che ora arrivano al rifugio?

....................

Giocano e fanno picnic. Si rimettono in cammino alle ore 14. Arrivano a casa alle 16.

• Quante ore hanno impiegato nella discesa? • Di più o di meno del tempo impiegato all'andata?

.................... ....................

2. Disegna le lancette negli orologi.

ANDATA

Partenza ore .................

RITORNO

Arrivo ore .................

Partenza ore ................. Arrivo ore .................

3. Che ore sono?

176

.................................

.................................

.................................

.................................


Classe 3a

SCHEDA 22 – MATEMATICA

PACCHI E PACCHETTI 1. Risolvi questa situazione problematica.

Carlo e Maria hanno un pacchetto ciascuno. Quello di Carlo pesa 1 kg e mezzo, quello di Maria pesa 1 kg. Quanti grammi pesa in più il pacco di Carlo?

2. Spiega il percorso che hai seguito. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

177


Classe 3a

SCHEDA 23 – MATEMATICA

RETTE E ANGOLI 1. R ipassa di rosso le rette parallele, di verde le rette incidenti e di giallo quelle perpendicolari.

2. Classifica gli angoli in retto, acuto, ottuso, piatto, giro.

angolo .............................

angolo .............................

angolo .............................

angolo .............................

angolo .............................

angolo .............................

178


Classe 3a

SCHEDA 24 – MATEMATICA

CONTA I LATI 1. C olora con lo stesso colore i poligoni che hanno lo stesso numero di lati e poi completa unendo con una freccia.

• I poligoni con 3 lati si chiamano • I poligoni con 4 lati si chiamano • I poligoni con 5 lati si chiamano • poligoni con 6 lati si chiamano

esagoni triangoli pentagoni quadrilateri

179


Classe 3a

SCHEDA 25 – MATEMATICA

IL PERIMETRO 1. M isura con il righello la lunghezza dei lati dei poligoni, completa e calcola il perimetro.

C

Il poligono ABC è un ........................................................................................................ ..................... + ..................... + ..................... = .....................

Il perimetro del poligono ABC è di .......................... cm.

A

B

F

G

E

Il poligono DEFG è un ...................................................................................................... ..................... + ..................... + ..................... + ..................... = .....................

Il perimetro del poligono DEFG è di ................................ cm.

D

M L

N

Il poligono HILMN è un .................................................................................................. ..................... + ..................... + ..................... + ..................... + ..................... = .....................

Il perimetro del poligono HILMN è di .......................... cm.

H

I

S

R

T

Q

Il poligono OPQRST è un ............................................................................................. ................. + ................. + ................. + ................. + ................. + ................. = .....................

Il perimetro del poligono OPQRST è di .......................... cm.

O

180

P


Classe 3a

SCHEDA 26 – MATEMATICA

SONO EQUIESTESE? 1. Indica se le figure di ogni riquadro sono equiestese.

No

No

No

No

2. Spiega la strategia che hai usato per rispondere al quesito. ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

181


Classe 3a

SCHEDA 27 – MATEMATICA

DISEGNA E CALCOLA 1. U sa il righello per disegnare i poligoni che vuoi e calcola la lunghezza del loro perimetro.

• Il perimetro è di

............

• Il perimetro è di

............

• Il perimetro è di

............

• Il perimetro è di

............

182


Classe 3a

SCHEDA 28 – MATEMATICA

LA SQUADRA DI CALCIO PREFERITA 1. O sserva la tabella che riporta i risultati dell'indagine “squadra di calcio preferita” proposta ai ragazzi di una palestra. Poi completa l'ortogramma e l'ideogramma.

= 1 preferenza Squadra

Frequenza

Milan Inter Juventus Roma Fiorentina Napoli

9 10 12 6 8 4

12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

= 1 preferenza

­­

­­

Milan

Inter

­­

­­

­­

­­

Juventus Roma Fiorentina Napoli

MILAN INTER JUVENTUS ROMA FIORENTINA NAPOLI 2. Rispondi alle domande.

• Di quanti ragazzi è composta la popolazione? • Qual è la moda?

....................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

3. Ordina le squadre in base alla frequenza.

prima

seconda

terza

quarta

quinta

sesta

.................................

.................................

.................................

.................................

.................................

.................................

183


SCHEDA 29 – MATEMATICA

Classe 3a

LA PROBABILITÀ Sara fa la collezione di figurine. Oggi vuole regalarne una a Sabrina e le chiede di prenderne una a caso, a occhi chiusi. 1. O sserva le figure, completa e colora ogni volta tanti rettangolini quante sono le probabilità di estrazione.

I casi possibili sono ................ Le probabilità di estrarre la figurina di un fiore sono ............... su ................

Le probabilità di estrarre la figurina di un animale sono ............... su ................

Le probabilità di estrarre la figurina di un frutto sono ............... su ................

L’evento più probabile è l’estrazione di una figurina di ................................................................................... Tra i casi considerati l'evento meno probabile è l’estrazione di una figurina di .............................................................................................................................

184


Classe 3a

SCHEDA 30 – MATEMATICA

PESCARE NELLE URNE Fai una gara con un tuo amico. Vince chi estrae una pallina nera da una delle due urne appoggiate sul tavolo. 1. Completa.

La probabilità di estrarre una pallina nera dall’urna A è 3 su .....................................................................; dall’urna B è .......................................................... : conviene estrarre dall’urna ..............................................................

2. Rifletti e rispondi.

Se tu estrai dall’urna A e il tuo amico dall’urna B, è sicuro che vinci tu o è soltanto più probabile? Perché? ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................................

185


LAPBOOK

UN LAPBOOK DI SCIENZE: LA MATERIA •Q uesto lapbook raccoglie insieme diversi argomenti inerenti la materia: trova tutte le informazioni necessarie prima di procedere.

1 Primo passo: organizza le informazioni 1. Gli stati della materia Disegna o cerca delle foto che rappresentano elementi nei diversi stati della materia. Poi scrivi in tabella i nomi degli elementi che hai scelto. Solido

Liquido

Gassoso

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

......................................................

2. I passaggi di stato Completa le tabella per riepilogare le informazioni. Passaggi di stato

186

Da solido a liquido

.............................................................

Da liquido a solido

.............................................................

Da liquido a gassoso

........................................................

Da gassoso a liquido

........................................................


LAPBOOK

3. Materiali artificiali e naturali Disegna o trova delle immagini di materiali naturali e artificiali. Poi scrivi in tabella il nome degli elementi che hai scelto. Naturali

Artificiali

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

................................................................................................

4. Le proprietà dei materiali Disegna o trova un’ immagine per ogni proprietà dei materiali.

Conduce il calore

Non conduce il calore

È elastico

Non è elastico

È impermeabile

È permeabile

È plastico

Non è plastico

2 Secondo passo: scegli il tipo di cartelletta Scegli il modello di cartelletta che vuoi realizzare. Ecco alcuni suggerimenti.

A METÀ

IN TRE PARTI

A RUBRICA

187


LAPBOOK

3 Terzo passo: scegli i minibook Per ogni argomento ti vengono proposti più minibook, scegli quello che preferisci.

1. Gli stati della materia Tipo Fisarmonica Con gli spicchi

Busta

Possibile uso

Esempio

Riporta nella prima anta il tipo di stato e il disegno delle molecole, nelle altre disegna o incolla le foto. Scrivi il tipo di stato al centro, riportando anche il disegno delle molecole. Disegna o incolla le foto negli spicchi. Scrivi il tipo di stato all’esterno della busta riportando anche il disegno delle molecole. Nelle schede all’interno disegna o incolla le immagini.

2. I passaggi di stato Tipo

Possibile uso

Flip flap

Costruisci il minibook con quattro linguette e riportaci i nomi dei passaggi di stato.

Ruota con fermacampione e finestrella

Scrivi nel cerchio i nomi dei passaggi di stato. Man mano che la ruota gira si scopre quello che è stato scritto.

Esempio

3. I materiali Tipo

Possibile uso

Busta

Prepara due buste, una per i materiali naturali e una per i materiali artificiali. Nelle schede all’interno disegna o incolla le immagini.

Con gli spicchi

Scrivi il tipo di materiale al centro e disegna o incolla le foto sugli spicchi.

Scrivi nella prima anta il tipo di materiaA fisarmonica le e in quelle successive fai dei disegni o incolla le immagini.

188

Esempio


LAPBOOK

4. Le proprietà dei materiali Tipo

Possibile uso

Esempio

Scrivi negli spazi centrali Flip flap con le caratteristiche dei materiali quattro ante e nelle ante che si aprono riporta i disegni o incolla le immagini. Preparane otto. Su ognuna scrivi Finestrelle davanti la proprietà e dentro riporta i singole disegni o incolla le immagini.

4 Quarto passo: assembla il tuo lapbook Ora non ti resta che mettere insieme tutti i pezzi. Appoggia prima i minibook sulla cartelletta e fai delle prove poi, quando sei sicuro del risultato che vuoi ottenere, incolla, fissa e colora le varie parti.

DIARIO di bordo • Rispondi alle domande.

Ti piace costruire i lapbbok? Molto Poco Abbastanza Costruire un lapbook ti aiuta a ricordare meglio le informazioni? Molto Poco Abbastanza Quando costruisci un lapbook ti piace lavorare con i compagni? Molto Poco Abbastanza Riesci a lavorare bene insieme agli altri? Molto Poco Abbastanza Quale parte della realizzazione di un lapbook ti sembra più difficile? ...............................................................................................................................................................................................

Quale invece ti sembra più semplice? ...............................................................................................................................................................................................

Che cosa ti diverte di più? C’è qualcosa invece che non ti piace? ...............................................................................................................................................................................................

189


Classe 3a

SCHEDA 31 – SCIENZE

TUTTO È MATERIA 1. Completa. Per materia si intende tutto ciò che:

• occupa uno spazio; • si può percepire con i sensi e perciò si può gustare,

................................................,

ascoltare, ................................................, toccare.

2. O sserva l’ambiente e classifica in tabella gli elementi in base allo stato solido, liquido e gassoso.

SOLIDO

Elementi naturali allo stato... LIQUIDO

GASSOSO

3. Identifica di quale stato della materia si tratta.

Il legame tra le particelle che costituiscono la materia è più debole e per questo non hanno una forma propria, ma assumono quella del recipiente che li contiene.

Le particelle sono molto vicine. Occupano sempre lo stesso spazio e hanno sempre la stessa forma.

Le particelle tendono a occupare tutto lo spazio che hanno a disposizione perché i legami sono molto deboli e consentono loro di spostarsi in tutte le direzioni.

............................................................

...................................................

.........................................................

190


Classe 3a

SCHEDA 32 – SCIENZE

L’ACQUA 1. L ’acqua sulla Terra occupa la maggior parte della superficle. Colora di azzurro tutte le acque che riconosci nella carta fisica dell’Italia settentrionale e completa il testo inserendo le parole: dolce – salata.

Il mare è costituito di acqua ............................................, invece i fiumi e i laghi di acqua ......................................... L’acqua ............................................ rappresenta solo il 3% (tre per cento) di tutta l’acqua del globo. L’uomo ne utilizza una grande quantità per le sue attività e per i suoi bisogni.

2. L ’areogramma quadrato rappresenta l’acqua presente sulla Terra. Colora 3 quadretti su 100 di celeste e i rimanenti 97 di azzurro. Poi completa.

celesti rappresentano la quantità di acqua , mentre • Ii 973 quadretti azzurri l’acqua . che utilizziamo nelle nostre case proviene dagli acquedotti che • L’acqua distribuiscono acqua attraverso una rete di tubi e serbatoi. • Prima di giungere a noi l’acqua viene filtrata e depurata, cioè diventa ............................................

................................................

................................................

.......................................

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Classe 3a

SCHEDA 33 – SCIENZE

LE CARATTERISTICHE DELL’ARIA 1. i ndica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

L’ARIA

Mantiene sempre la stessa forma.

V F

Non ha forma propria.

V F

Occupa sempre lo stesso spazio.

V F

Occupa tutto lo spazio disponibile. V F

2. Leggi le due ipotesi e cancella le affermazioni sbagliate, poi completa.

L’ARIA 1a ipotesi

mantiene / non mantiene la stessa forma…

2a ipotesi

occupa / non occupa tutto lo spazio disponibile…

…perché è materia allo stato ..........................

3. Verifica le tue ipotesi con esperimenti. Osserva e completa.

Materiale: – tre ...................................................; – una .................................................

Osservazioni ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. .................................................................

Procedimento: 1° esperimento: ��������������������������������������������������������������������������������������������������������� ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ .

2° esperimento: ��������������������������������������������������������������������������������������������������������� ������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ .

prima ipotesi era • Lacorretta? Sì No

• La seconda? Sì No

Conclusione: L’aria, come tutta la materia allo stato gassoso, .................................................... forma propria e ......................................................... tutto lo spazio disponibile perché è comprimibile ed elastica.

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Classe 3a

SCHEDA 34 – SCIENZE

NUVOLE E PRECIPITAZIONI 1. Leggi attentamente e completa con le seguenti parole.

nuvole

sole

alto

raffredda

condensa

L’aria riscaldata dal calore del ............................................. si dilata, è più leggera e quindi tende a salire verso l’.............................................. Più l’aria sale più si ............................................. e il vapore acqueo si ............................................. formando piccole goccioline d’acqua. È così che si formano le .............................................; la nebbia non è altro che una nuvola formatasi a bassa quota.

2. Scrivi sotto a ogni illustrazione il tipo di precipitazione corrispondente.

pioggia

...........................................

neve

.................................................

grandine

nebbia

.................................................

...........................................

3. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

formazione di neve dipende • Ladall’abbassamento di temperatura. di grandine scendono • Iconchicchi la neve. chicchi di grandine sono • Igoccioline d’acqua congelate.

V F V F V F

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Classe 3a

SCHEDA 35 – SCIENZE

È FATTO DI… 1. Osserva il disegno, leggi e colora le caselle giuste. Cerca la composizione dell’imbottitura.

Leggi l’etichetta con la composizione del tessuto.

Imbottitura

Composizione

60% piuma naturale 40% piuma sintetica

80% cotone 20% acrilico La cerniera è di plastica. La plastica è un materiale…

La spilla è di alluminio.

naturale artificiale ottenuto con procedimenti chimici

Il cotone è un materiale…

L'alluminio è un materiale...

La piuma naturale è un materiale…

naturale artificiale di origine

naturale

naturale artificiale di origine

vegetale

animale

minerale Il tessuto acrilico è un materiale… naturale artificiale ottenuto con procedimenti chimici

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artificiale di origine

vegetale animale minerale ottenuto con procedimenti chimici

vegetale

animale

minerale La piuma sintetica è un materiale… naturale artificiale ottenuto con procedimenti chimici


Classe 3a

SCHEDA 36 – SCIENZE

OGGETTI IN CLASSE 1. O sserva il disegno e scrivi il nome dei materiali di cui è costituito ciascun oggetto.

• Lavagna • Banco • Cattedra • Sedia • Gessi • Cestino • Righello

di legno e ardesia ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. ................................................. .................................................

• Mappamondo • Quaderno • Cancellino • Libro • Astuccio • Zaino • Armadio

............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................ ............................................

2. Ora inserisci i nomi degli oggetti nel recinto adatto e poi rispondi.

Costruiti con un materiale Costruiti con più di un materiale

te, perché nello stesso oggetto, a volte, vengono utilizzati materiali • Secondo diversi?

.........................................................................................................................................................................................................

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Classe 3a

SCHEDA 37 – SCIENZE

CLASSIFICHIAMO GLI ANIMALI 1. Completa la descrizione delle seguenti classi di animali.

INSETTI

UCCELLI

Possiedono sei ............................................ e spesso il loro corpo è ricoperto di ...........................................................................

Possono ................................ con le .................................. e il loro corpo è ricoperto di ......................... e .........................

PESCI

RETTILI

Possono vivere solo ................................ e si muovono .................................................

Per muoversi .............................. e hanno il corpo ricoperto di ...................................

ANFIBI

MAMMIFERI

Possono vivere sia nell’......................... che sulla ...............................................................

Partoriscono cuccioli ............................... e poi li .......................................................................

2. O sserva gli animali raffigurati, poi scrivi sotto a ciascuno la classe di appartenenza.

...........................................

...........................................

...........................................

...........................................

...........................................

...........................................

...........................................

...........................................

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Classe 3a

SCHEDA 38 – SCIENZE

ANIMALI E AMBIENTI 1. Osserva con attenzione e completa con le parole elencate.

Questo è un ..................................................................................... Può vivere solo nell’................................................................, dove respira per mezzo di branchie. Per muoversi e cambiare direzione usa le ................................................. e la ..................................................... Ecco un fantastico martin pescatore. È un ............................................................, ha un lungo ......................................... appuntito per nutrirsi, le .................................... per volare e il suo corpo è ricoperto di .......................................................................... e ................................................... È un oviparo, cioè si riproduce deponendo le ....................................

La ....................................... ha quattro ........................................, ha il corpo ricoperto di ...................................................... Si nutre di ..............................................., perciò è detta ................................................ Si riproduce partorendo cuccioli vivi: è quindi un .......................................................................................

La ........................................ è un anfibio, cioè capace di vivere sia nell’............................................................... che sulla .......................................................................................................... Il corpo è .................................................. e ............................. ........................ Si nutre di insetti, per questo è detto ..................................................................

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Classe 3a

SCHEDA 39 – SCIENZE

LE PIANTE E IL CIBO 1. Racconta come si nutre una pianta.

1

Attraverso le radici le piante succhiano dal terreno .......................

2

3

La linfa grezza .............. ....................................................... .......................................................

Le foglie catturano dall’aria ................................ .......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

5 ➙

La linfa elaborata è il .................................................

La pianta con l’energia del Sole e l’anidride carbonica

4 ➙

6

Intanto la clorofilla delle foglie ....................... .......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

.......................................................

2. R isolvi il cruciverba e spiega il significato della parola nella colonna più scura.

Si trova nei frutti. Su di essi crescono le foglie. Se il fusto non è legnoso, è… Linfa non elaborata… Fissa la pianta al terreno. È ricoperto dalla corteccia. Ricoprono il cactus. La buccia del seme.

L’.......................................................................................... è ........................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................................................................................

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Classe 3a

SCHEDA 40 – SCIENZE

CATENE ALIMENTARI 1. Collega nel modo giusto, come nell'esempio.

PRODUTTORE ERBIVORO CARNIVORO DECOMPOSITORE

2. Scrivi gli elementi mancanti nelle seguenti catene alimentari.

INSETTO

RANA

............................

ERBA

............................

AQUILA

GRANO

............................

VOLPE

............................

............................

............................

............................

ORSO

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La didattica e le nuove tecnologie - Coding

Coding A cura di L. Cesaretti, M. Storti

Che cos’è il pensiero computazionale? “Pensiero computazionale” è un’espressione che si sta rapidamente diffondendo nel mondo educativo. Introdotto per la prima volta dalla scienziata informatica americana Jeannette Wing in un articolo (“Computational Thinking”, CACM, 2006), indica «il processo di pensiero coinvolto nella formulazione di problemi e delle soluzioni rappresentate in una modalità che sia eseguibile da un agente elaboratore di informazioni, che sia un uomo, una macchina o una combinazione tra uomo e macchina». In termini più concreti, facciamo riferimento a questa forma di pensiero come a un insieme di abilità cognitive con le quali analizzare una grande varietà di problemi e sviluppare delle soluzioni, intendendo con “problemi” non soltanto quelli matematici o che richiedono soluzioni precise, ma anche dilemmi del mondo reale che ammettono soluzioni varie e complesse. Per Jeannette Wing questa modalità di pensiero consente alle persone di «riformulare un problema apparentemente difficile in uno che siamo in grado di risolvere, anche riducendolo, incorporandolo in altro, trasformandolo o simulandolo». Si tratta, cioè, di un’abilità fondamentale per tutti, non solo per gli scienziati informatici, ed è considerata sempre di più, accanto alle tre competenze di base del saper leggere, scrivere e svolgere calcoli, la quarta abilità analitica da sviluppare a partire dall’infanzia.

Ma che cosa significa pensare in modo computazionale? A che cosa serve in termini concreti? Alcuni dei processi che caratterizzano il pensiero computazionale sono i seguenti: • scomporre un problema complesso (i dati, i processi ecc.) in parti più elementari e gestibili; • analizzare i dati e organizzarli in una struttura logica; • riconoscere regolarità tra problemi o dati diversi; • rappresentare le informazioni attraverso codici o altri sistemi simbolici di trasmissione; • costruire algoritmi, ovvero sequenze di istruzioni per risolvere problemi o produrre risultati attesi; • astrarre i principi generali da situazioni specifiche e generalizzare le strategie risolutive dei problemi per trasferirle ad altri simili.

Che cos’è il coding? Nell’ambito del pensiero computazionale, il coding è l’insieme delle procedure per la creazione di programmi finalizzati a risolvere dei problemi attraverso l’uso di linguaggi di programmazione. Oltre a costituire il linguaggio con cui gli informatici creano, tra l’altro, i siti internet e i software che regolano il funzionamento dei dispositivi digitali, questa competenza conserva al suo interno svariate possibilità educative per lo sviluppo di aspetti positivi nella personalità degli studenti. Alcune delle attitudini che questa disciplina punta a far emergere sono: • l’atteggiamento di apertura e iniziativa di fronte a situazioni complesse; • la perseveranza di fronte a problemi complessi;

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La didattica e le nuove tecnologie - Coding • la tolleranza della frustrazione per l’errore e la sua rielaborazione in chiave positiva; • l’abilità di utilizzare diversi linguaggi e codici comunicativi; • la disponibilità e capacità di progettare e coordinarsi in gruppo per raggiungere un obiettivo comune.

Perché introdurre il pensiero computazionale e il coding a scuola? Nel contesto della Scuola Primaria, l’interesse prevalente attorno al pensiero computazionale e al coding non risiede tanto nello sviluppo di abilità puramente tecnologiche o nell’apprendimento di nozioni di carattere informatico, ma nell’acquisizione di nuovi strumenti cognitivi necessari ad affrontare sfide, problemi e progetti con successo. Nella prospettiva dell’applicazione del pensiero computazionale ai contesti educativi, gli studenti non sono semplici utilizzatori degli strumenti e delle strategie di risoluzione di problemi, ma diventano i creatori di questi strumenti e strategie. Nel farlo, utilizzano abilità come l’astrazione, la ricorsività e l’iterazione per elaborare e analizzare i dati e creare artefatti reali e virtuali. Questa metodologia di problem-solving può essere automatizzata, trasferita e applicata a tutte le discipline. Infatti, pensiero computazionale e coding rappresentano anche strumenti utili per migliorare l’apprendimento nelle discipline tradizionali e nei contesti informali. Pensiamo alle abilità che stanno dietro esercizi comuni per gli studenti: per analizzare un racconto o una poesia è necessaria la scomposizione in parti; per comprendere eventi e comportamenti può essere utile condurre un’analisi dei dati; gli algoritmi entrano in gioco nei calcoli e nei problemi di matematica, ma sono anche una guida per il comportamento corretto in situazioni complesse o di pericolo; attraverso rappresentazioni astratte, come mappe e simulazioni, si può comprendere meglio un evento come il ciclo dell’acqua o l’energia eolica. Il coding, inoltre, rappresenta una disciplina strategica per promuovere nei giovani lo sviluppo delle competenze digitali (digital skills), riconosciute a livello internazionale come competenze necessarie, al pari delle capacità di scrivere, leggere (literacy) e svolgere calcoli (numeracy), per vivere e lavorare nelle società del ventunesimo secolo come cittadini attivi e capaci di affrontare le sfide del futuro.

Lo scenario in Italia e in Europa Le recenti evoluzioni negli indirizzi programmatici dell’istruzione hanno visto crescere l’attenzione verso le competenze digitali, il pensiero computazionale e il coding, sia nel contesto italiano che in quello europeo. La Commissione Europea ha pubblicato nel 2013 il documento “DIGCOMP: A Framework for Developing and Understanding Digital Competence in Europe”, che delinea il quadro comune di riferimento per le competenze digitali ritenute necessarie per vivere da cittadini attivi e consapevoli. Il quadro, strutturato in maniera modulare, comprende 5 aree di competenza digitale nelle quali sono definite 21 competenze digitali; tra queste compaiono la competenza di programmazione (area 3.4) e quelle relative al problem-solving (area 5), in parte affini all’area del pensiero computazionale. La Comunità Europea considera il coding il “linguaggio universale”: oggi le competenze digitali e di programmazione sono fondamentali in sempre più professioni e al sistema educativo è riconosciuto il compito di rispondere alla crescente domanda di tali competenze. A tale scopo le istituzioni europee hanno creato iniziative internazionali come l’European Code Week che celebra le possibilità creative della programmazione con eventi nelle scuole europee, anche mettendole in comunicazione con altre organizzazioni che si occupano di tecnologia e di educazione. Il mondo dell’istruzione in Italia ha visto un progressivo aumento dell’interesse per l’insegnamento delle competenze digitali e del pensiero computazionale, sia a livello di norme che di interventi. Già all’interno delle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione”

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La didattica e le nuove tecnologie - Coding (settembre 2012), relativamente all’insegnamento tecnologico nella scuola del Primo Ciclo, si suggerisce di introdurre gli alunni ad alcuni linguaggi di programmazione semplici e versatili, con lo scopo di «sviluppare il gusto per l’ideazione e la realizzazione di progetti […] e per la comprensione del rapporto che c’è tra codice sorgente e risultato visibile». Questo indirizzo del MIUR a favore dell’insegnamento dei concetti base del pensiero computazionale e del coding ha trovato conferma due anni dopo, nel 2014, attraverso l’iniziativa Programma il Futuro, che aveva l’obiettivo di introdurre nelle classi lezioni sul coding mediante un sito liberamente accessibile. Nel 2015 il MIUR ha presentato il “Piano Nazionale Scuola Digitale”, un documento di indirizzo per l’attuazione di un processo complessivo di innovazione digitale della scuola al fine di realizzare la competenza digitale; in alcune delle azioni in cui è strutturato il “PNSD” (15, 17), si dà rilevanza all’insegnamento del pensiero computazionale attraverso attività di coding, svolte sia con il computer, sia in modalità unplugged (senza l’uso di tecnologie digitali), in modalità di laboratorio e in prospettiva interdisciplinare. In ultimo, con il “Sillabo di Educazione Civica Digitale” (Gennaio 2018) e con il documento “Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari” (22/02/2018) l’insegnamento del pensiero computazionale e del coding entra di diritto nella Scuola Primaria in quanto “strumento culturale” indispensabile per un “nuovo umanesimo”. Il percorso presentato intende sviluppare negli studenti del primo ciclo di istruzione strumenti concettuali e abilità tecniche sul coding e sul pensiero computazionale. La guida presenta un taglio operativo e descrive alcuni percorsi didattici realizzabili in classe, sia in modalità unplugged (senza necessità di computer) che con l’ausilio del software Scratch; le attività ruotano attorno ai concetti di base del coding, tenendo sempre presenti i percorsi disciplinari curricolari, introducendo e/o consolidando i contenuti delle diverse discipline. Il percorso affronta i concetti di sequenza, ciclo, condizioni e algoritmo da prospettive differenti, analizzando le specifiche caratteristiche con molteplici modalità (esercizi su carta, creazione di progetti in Scratch). Per ciascuna attività vengono offerte: • informazioni generali (tipologia, argomento, discipline coinvolte, modalità di conduzione, tempo di svolgimento previsto, materiale occorrente); • introduzione all’attività; • obiettivi specifici; • descrizione dell’attività (per quelle realizzate in Scratch si verrà guidati passo-passo nella creazione delle sequenze, così da poter replicare in classe con facilità i progetti qui proposti); • approfondimenti o varianti dell’attività; • progetti da proporre agli studenti (nel caso delle attività in Scratch).

202


Classe 2a

La didattica e le nuove tecnologie - Coding

Programmazione annuale - Classe 2a Traguardi di competenze

Competenze trasversali

L’alunno:

L’alunno:

• s compone un problema o un sistema di dati o processi in parti più elementari e gestibili;

• c ollabora con atteggiamento positivo all’interno del piccolo gruppo e della classe;

• r appresenta le informazioni attraverso sistemi simbolici;

• l avora nel piccolo gruppo in maniera organizzata e autonoma per svolgere semplici compiti;

• c ostruisce algoritmi, sequenze di istruzioni per risolvere problemi o produrre i risultati attesi;

• r ispetta la distinzione dei ruoli nel gruppo e i tempi dati;

• r iconosce gli errori di un algoritmo creato e immagina possibili soluzioni e miglioramenti;

• e labora soluzioni creative, sia concettuali che costruttive, per raggiungere un risultato o risolvere un problema;

• c omprende gli elementi comuni a varie situazioni e problemi e trasferisce le strategie di soluzione a compiti nuovi;

• r iconosce gli errori commessi da sé o dal gruppo e si applica per correggere le sue azioni.

• o rganizza a livello temporale informazioni, conoscenze e periodi, individua successioni, contemporaneità e durate e prevede gli effetti futuri di un’azione o di una sequenza di azioni.

Discipline correlate Matematica

L’alunno: • scrive la sequenza di comandi utilizzando simboli e numeri; • riconosce, denomina e descrive figure geometriche piane;

Scienze

L’alunno: • i ndividua in esemplari di piante e animali somiglianze e differenze e identifica le caratteristiche distintive; • registra dati significativi; • acquisisce termini specifici e altre conoscenze relative alle piante e agli animali.

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Classe 2a

La didattica e le nuove tecnologie - Coding

Risoluzione dei problemi Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 130 Tipologia Argomento Discipline correlate Modalità di conduzione Tempo di svolgimento previsto Materiale occorrente

Esercizio su scheda Sequenze, diagramma di flusso Matematica Esercizio individuale Circa 30’ Scheda per l’alunno

Obiettivi • Identificare l’algoritmo alla base della risoluzione dei problemi matematici e completare il diagramma di flusso proposto con le informazioni mancanti • Conoscere il significato e la funzione dell’algoritmo e del diagramma di flusso Introduzione L’attività affronta i concetti di “algoritmo” e di “diagramma di flusso”, che sono alla base del coding e del pensiero computazionale, attraverso una loro applicazione pratica disciplinare: la risoluzione di problemi matematici. Gli alunni sono guidati a riconoscere l’utilità dell’algoritmo come strumento concettuale sia per generalizzare una procedura che per applicarla nella risoluzione di problemi matematici specifici. Descrizione dell’attività Per svolgere l’esercizio è opportuno che gli alunni abbiano già acquisito familiarità con la soluzione di problemi matematici e lo svolgimento delle operazioni. Può essere utile guidare gli alunni a riflettere sulle procedure messe in atto per risolvere alcuni problemi e identificare, al di là delle specifiche differenze tra i problemi, la struttura che accomuna le diverse risoluzioni. In tale senso, si può chiedere agli alunni di descrivere a voce la sequenza degli step svolti per arrivare al risultato finale. Un esempio: Quali sono stati i passaggi che avete seguito per risolvere il problema? Come possiamo rappresentare il processo di soluzione in più fasi? Guardando a come avete risolto il problema, riuscite a trovare delle indicazioni utili nel processo di soluzione anche di altri problemi? Quali sono secondo voi? È fondamentale sottolineare che la strategia di risoluzione generale è un esempio concreto di “algoritmo”, e che la sua rappresentazione grafica viene chiamata “diagramma di flusso”. Esso descrive le operazioni da svolgere per risolvere un problema e la sequenza corretta con cui eseguirle. Inoltre, si può chiedere agli alunni di proporre altri esempi di procedure che, in Matematica, possono essere considerate algoritmi (come, ad esempio, la sequenza di operazioni per svolgere una moltiplicazione), facendo notare l’importanza dell’ordine delle istruzioni. È anche importante evidenziare che l’algoritmo risolutivo osservato è generalizzabile, ossia consente di risolvere problemi diversi tra loro, ma che condividono una stessa struttura. Valutazione La valutazione può avvenire tenendo conto dei seguenti aspetti: • coerenza del processo di risoluzione del problema con il diagramma di flusso proposto; • correttezza dell’esecuzione e del risultato finale del problema; • comprensione del significato e della funzione dell’algoritmo e del diagramma di flusso, specialmente quando applicati alla risoluzione di problemi matematici.

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Classe 2a

La didattica e le nuove tecnologie - Coding

Simmetrie con gli algoritmi Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 136 Tipologia Argomento Discipline correlate Modalità di conduzione Tempo di svolgimento previsto Materiale occorrente

Esercizio su scheda Sequenze, ciclo Matematica (simmetria) Esercizio individuale Circa 40’ Scheda per l’alunno

Obiettivi • Disegnare simmetrie assiali con assi di simmetria orizzontali e verticali • Descrivere la sequenza di azioni necessarie per disegnare la simmetria in un algoritmo informale attraverso un sistema simbolico (frecce, numeri, colori) • Applicare il concetto di “ciclo” per ottimizzare un algoritmo informale • Conoscere il significato e la funzione dell’algoritmo e della ripetizione ciclica Introduzione L’attività affronta il tema disciplinare della simmetria assiale, mettendolo in relazione con i concetti di “sequenza”, “algoritmo” e “ciclo”, che appartengono anche al pensiero computazionale. Nella scheda viene richiesto allo studente di completare alcune simmetrie e di tradurre in algoritmi informali le sequenze delle singole azioni compiute per disegnare le simmetrie. Si introduce il concetto di “ciclo”, esemplificato dal numero di ripetizioni dello stesso movimento, da applicare a un algoritmo creato per ottimizzarlo. Infine, allo studente è chiesto di produrre un nuovo algoritmo informale riferito a una simmetria assiale, per anticipare l’esecuzione grafica della simmetria. Descrizione dell’attività Prima dello svolgimento degli esercizi della scheda, è opportuno che gli studenti abbiano compreso il significato di “simmetria assiale” e abbiano svolto alcuni esercizi introduttivi. Nella fase iniziale, può essere utile ripassare cos’è una simmetria, quali sono gli orientamenti possibili (soprattutto orizzontale e verticale) e la posizione dell’asse di simmetria rispetto alla figura (simmetria interna ed esterna). È necessario assegnare un tempo massimo per svolgere ogni esercizio. All’interno degli esercizi vengono introdotti alcuni concetti di base della programmazione: l’algoritmo e la funzione ciclo. Al termine degli esercizi, si può sottolineare che le sequenze di azioni, necessarie a disegnare le simmetrie, sono esempi molto semplici di algoritmi, ovvero di sequenze ordinate di istruzioni che permettono di risolvere un problema, o che descrivono la procedura per passare da un punto iniziale a un risultato finale. L’algoritmo è un concetto fondamentale dell’informatica e della programmazione, per esempio per quanto riguarda lo sviluppo dei software: la programmazione è infatti il processo di traduzione degli algoritmi in programmi che possono così essere eseguiti dai computer, utilizzando linguaggi opportuni. Una caratteristica essenziale degli algoritmi è la presenza di una sequenza ordinata: non sono importanti solo le singole operazioni, ma anche il loro ordine. A questo proposito, si potrebbe osservare con gli alunni che cosa accadrebbe a una simmetria se si mantenessero le istruzioni corrette ma se ne cambiasse l’ordine. Inoltre, si può chiedere agli alunni di proporre alcuni esempi di situazioni o azioni quotidiane in cui l’ordine delle azioni è essenziale, e che potrebbero dunque essere descritte da un algoritmo.

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Classe 2a

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Un esempio: Sapete dirmi un esempio di “algoritmo” che eseguite tutti i giorni? Ad esempio, prepararsi la mattina per andare a scuola. Esatto. Quali sono le azioni di questo algoritmo e l’ordine esatto da eseguire? Che cosa accadrebbe se invertissimo l’ordine delle istruzioni nella sequenza? Si arriverebbe allo stesso risultato? Si introduce uno degli aspetti che caratterizzano la funzione del ciclo. Al termine dell’esercizio è utile sottolineare la sua utilità: spesso gli algoritmi, come quelli creati dagli sviluppatori di software, sono composti da sequenze lunghissime di istruzioni nelle quali alcune parti si ripetono all’interno dello stesso algoritmo o in algoritmi differenti. La ripetizione permette di evitare di riscrivere più volte una stessa parte di sequenza. Un esempio: nell’esercizio svolto si può chiedere agli alunni di accorciare la scrittura della sequenza di frecce, indicandone semplicemente il numero necessario per ciascun movimento. Valutazione La valutazione dell’attività può essere svolta mediante la correzione degli esercizi da parte dell’insegnante insieme alla classe, presentando e discutendo con gli alunni le risposte corrette e proponendo loro di descrivere il lavoro svolto. Si possono anche invitare gli alunni ad auto-correggersi o a valutare la scheda di un compagno dopo averle scambiate a coppie. I criteri utili alla valutazione dell’attività sono: • capacità di eseguire in modo corretto i disegni delle simmetrie assiali proposte; • capacità di tradurre le sequenze di azioni per disegnare le simmetrie nel linguaggio simbolico proposto; • capacità di applicare in modo corretto il concetto di ”ciclo” agli algoritmi creati; • comprensione del significato di algoritmo dimostrata dalla proposizione di esempi di algoritmi nelle situazioni di vita quotidiane; • capacità di produrre un algoritmo che anticipa la sequenza di disegno di una simmetria.

Il pattern delle piante Sussidiario delle discipline – Scienze, pag. 101 Tipologia Argomento Discipline correlate Modalità di conduzione Tempo di svolgimento previsto Materiale occorrente

Esercizio su scheda Pattern Scienze Esercizio individuale Circa 40’ Scheda per l’alunno

Obiettivi • Classificare le informazioni rilevanti e non rilevanti per il pattern della pianta • Applicare il concetto di “pattern” per valutare l’appartenenza di altri esemplari alle piante • Conoscere il significato e la funzione del pattern in Informatica Introduzione La scheda ha lo scopo di introdurre all’alunno il significato di “pattern” attraverso l’analisi degli elementi caratteristici delle piante.

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Classe 2a

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Descrizione dell’attività Far completare la scheda in modo individuale (se necessario facendo riferimento al libro di testo). Gli alunni dovranno identificare gli elementi rilevanti e non rilevanti che costituiscono la pianta, per poter, in un secondo momento, riconoscere l’insieme delle caratteristiche utili a descrivere le piante, risalendo così al loro pattern. Una volta terminato l’esercizio, procedere alla correzione in classe. È utile sottolineare che in Biologia si usa il termine pattern per indicare vari tipi di regolarità, per esempio negli eventi che avvengono durante lo sviluppo di un organismo, nelle caratteristiche fisiche o nel comportamento degli animali. Si possono porre agli alunni domande che stimolino riflessioni e osservazioni su altri argomenti di Scienze, in modo da produrre altri esempi di pattern. Un esempio: Osservate con attenzione questi tre tipi animali: il falco, il pettirosso e la rondine. Quali sono le principali differenze fisiche che notate? Nonostante siano molto diversi, appartengono tutti alla classe degli uccelli: proviamo a fare un elenco delle caratteristiche comuni a tutti gli uccelli, cioè a definire il pattern? Per prima cosa tutti gli uccelli hanno… Si può anche favorire la comprensione del concetto di “pattern” attingendo anche ad altri esempi quotidiani: Proviamo a cercare le ricette per preparare diversi tipi di torte: la torta di mele, il pandispagna e la torta Sacher. Dopo aver letto le ricette, riuscite a intravedere uno schema che si ripete in tutte le torte? Quali sono le istruzioni di questo schema, cioè il pattern per la preparazione delle torte? Inoltre, si può sottolineare che il riconoscimento dei pattern è un processo che aiuta a svolgere molti compiti diversi: i giocatori esperti di scacchi, ad esempio, sanno scegliere ogni volta la migliore strategia di gioco riconoscendo dei pattern sulla scacchiera, ovvero delle disposizioni delle pedine che si verificano spesso nelle partite; una volta riconosciuto il pattern, decidono in fretta quale pedina muovere e hanno probabilità maggiori di vincere. Il riconoscimento dei pattern è anche il metodo alla base di molti software, come quelli che riconoscono le persone attraverso le impronte digitali. Infine, a conclusione dell’attività, si può assegnare come compito il punto 3 della scheda, in cui si richiede all’alunno di applicare le conoscenze acquisite sul pattern delle piante per creare un nuovo esemplare di pianta. Valutazione I criteri utili alla valutazione dell’attività sono: • capacità di classificare in modo corretto le informazioni rilevanti e non rilevanti riferite alle piante; • capacità di rielaborare in modo personale le informazioni per produrre una descrizione di pattern riferito alle piante; • capacità di applicare le conoscenze acquisite sul pattern per creare nuovi esemplari; • capacità di produrre o affrontare esempi di applicazione dei pattern in altri contesti.

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Classe 3a

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Programmazione annuale - Classe 3a Traguardi di competenze

Competenze trasversali

L’alunno:

L’alunno:

• s compone un problema o un sistema di dati o processi in parti più elementari e gestibili;

• c ollabora con atteggiamento positivo all’interno del piccolo gruppo e della classe;

• r appresenta le informazioni attraverso sistemi simbolici;

• l avora nel piccolo gruppo in maniera organizzata e autonoma per svolgere semplici compiti;

• c ostruisce algoritmi, sequenze di istruzioni per risolvere problemi o produrre i risultati attesi;

• r ispetta la distinzione dei ruoli nel gruppo e i tempi dati;

• r iconosce gli errori di un algoritmo creato e immagina possibili soluzioni e miglioramenti;

• e labora soluzioni creative, sia concettuali che costruttive, per raggiungere un risultato o risolvere un problema;

• c omprende gli elementi comuni a varie situazioni e problemi e trasferisce le strategie di soluzione a compiti nuovi;

• r iconosce gli errori commessi da sé o dal gruppo e si applica per correggere le sue azioni.

• o rganizza a livello temporale informazioni, conoscenze e periodi, individua successioni, contemporaneità e durate, e prevede gli effetti futuri di un’azione o di una sequenza di azioni.

Discipline correlate Matematica

L’alunno: • esegue divisioni in colonna nella risoluzione di problemi matematici; • riconosce e denomina i solidi e le loro proprietà geometriche; • costruisce sequenze di operazioni utilizzando l’implicazione logica; • scrive la sequenza di comandi utilizzando simboli e numeri.

Scienze

L’alunno: • i ndividua in esemplari di animali somiglianze e differenze e identifica le caratteristiche distintive; • registra dati significativi; • acquisisce termini specifici e altre conoscenze relative agli animali.

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Classe 3a

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Creiamo problemi! Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 139 Tipologia Argomento Discipline correlate Modalità di conduzione Tempo di svolgimento previsto Materiale occorrente

Esercizio su scheda Sequenze, diagramma di flusso Matematica Esercizio individuale Circa 30’ Scheda per l’alunno

Obiettivi • Identificare l’algoritmo alla base della risoluzione dei problemi matematici e completare il diagramma di flusso proposto con le informazioni mancanti • Saper applicare le indicazioni di un algoritmo proposto per creare un nuovo problema matematico • Saper applicare l’algoritmo di risoluzione a un nuovo problema matematico • Conoscere il significato e la funzione dell’algoritmo e del diagramma di flusso Introduzione L’attività affronta i concetti di “algoritmo” e di “diagramma di flusso”, che sono alla base del coding e del pensiero computazionale, attraverso una loro applicazione pratica disciplinare: la risoluzione di problemi matematici. Agli alunni è richiesto di analizzare un nuovo algoritmo e di utilizzarlo per la creazione di un problema matematico da far risolvere ai compagni. Nell’esercizio 2 bisogna utilizzare la procedura appresa, al fine di creare un nuovo problema e sottoporlo ai compagni. Descrizione dell’attività Prima di svolgere gli esercizi della scheda, analizzare con gli alunni la struttura del diagramma funzionale alla creazione di problemi matematici. Al termine della risoluzione dei problemi creati, predisporre una fase di correzione. Evidenziare, infine, assieme a tutta la classe, i casi in cui l’algoritmo di costruzione del problema è stato seguito correttamente e quelli in cui si sono commessi degli errori. Valutazione La valutazione può avvenire tenendo conto dei seguenti aspetti: • l’aderenza del nuovo problema creato dall’alunno con le istruzioni del diagramma di flusso proposto; al termine dell’attività gli alunni possono essere invitati a descrivere a voce o a mostrare alla classe il processo costruttivo; • la correttezza dell’esecuzione e del risultato finale del problema; • la comprensione del significato e della funzione dell’algoritmo e del diagramma di flusso.

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Equiestensioni in codice Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 157 Tipologia Argomento Discipline correlate Modalità di conduzione Tempo di svolgimento previsto Materiale occorrente

Esercizio su scheda Codici, sequenze, cicli Matematica Esercizio individuale Circa 45’ Scheda per l’alunno

Obiettivi • Individuare percorsi corretti all’interno di uno spazio • Associare i simboli con i significati corrispondenti • Costruire sequenze di simboli corrispondenti al percorso immaginato • Utilizzare in modo pertinente nelle sequenze la funzione “ciclo” • Conoscere il significato di equiestensione Introduzione Gli studenti sono guidati a sperimentare in prima persona il concetto di “equiestensione” di figure, affrontando parallelamente il processo della codifica di informazioni relative alle direzioni di movimento. Vengono introdotte le istruzioni di spostamento nelle 4 direzioni, quelle per colorare le caselle e la funzione “ciclo” che consente di ottimizzare le sequenze indicando la ripetizione di alcune parti delle istruzioni. Le attività proposte sono finalizzate a far familiarizzare l’alunno con la programmazione di sequenze di operazioni, una modalità di elaborazione di informazioni che sta alla base della scrittura di algoritmi. Descrizione dell’attività Si può presentare la scheda agli alunni, spiegando che la legenda fornisce gli input per tradurre i codici di istruzione utili a completare l’esercizio. Inoltre, è importante invitare a pensare ad altri codici, usati per trasmettere delle informazioni specifiche, che incontriamo nella vita di ogni giorno come, ad esempio, i colori del semaforo, che indicano cosa deve fare l’automobilista, o il suono della campanella con diverse durate, che segnala l’inizio delle lezioni, la fine dell’ora o la ricreazione. Infatti, anche nella programmazione di un computer o di un robot reale, le istruzioni che il programmatore invia sono sempre tradotte in un “codice”, ovvero un linguaggio formato da caratteri o simboli che rappresentano delle informazioni. Questo linguaggio deve essere comune sia al programmatore che alla macchina da programmare, in modo tale che ci sia una perfetta comprensione dei messaggi e, di conseguenza, un corretto funzionamento. Nell’esercizio 1 si richiede la corretta decodifica degli algoritmi di istruzioni per poter completare le due figure e stabilire se, tra di loro, sono in un rapporto di equiestensione. Nell’esercizio 2, invece, gli alunni sono invitati a creare un codice di istruzioni per realizzare due poligoni equi­ estesi. Per completare questa seconda attività, dunque, gli studenti dovranno aver ben chiaro il concetto di equiestensione e allo stesso modo dovranno avere la capacità di utilizzare efficacemente l’algoritmo di istruzioni e di tradurlo in codice. Valutazione La valutazione finale dell’attività può essere svolta mediante la correzione dell’esercizio da parte dell’insegnante. Per l‘esercizio 2 si possono invitare gli alunni a valutare la scheda di un compagno dopo averle scambiate a coppie.

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Classe 3a

La didattica e le nuove tecnologie - Coding

I criteri utili alla valutazione dell’attività sono: • capacità di decodificare sequenze di istruzioni; • capacità di individuare percorsi corretti all’interno di uno spazio; • capacità di decifrare simboli da una legenda; • capacità di costruire sequenze di simboli corrispondenti al percorso immaginato; • capacità di utilizzare in modo pertinente nelle sequenze la funzione “ciclo”; • conoscere il significato di equiestensione.

Il pattern dei mammiferi Sussidiario delle discipline – Scienze, pag. 182 Tipologia Argomento Discipline correlate Modalità di conduzione Tempo di svolgimento previsto Materiale occorrente

Esercizio su scheda, lavoro di ricerca Pattern, variabili, costanti Scienze Esercizio individuale o in gruppo, discussione in gruppo e guidata Circa 60’ Scheda per l’alunno

Obiettivi • Comprendere il significato informale e la funzione di variabili, costanti, pattern • Conoscere le principali caratteristiche che accomunano tra loro i mammiferi • Comprendere le risorse fornite e individuare le informazioni richieste sulle variabili e le costanti • Produrre altri esempi di variabili, costanti e pattern riferiti a contesti diversi Introduzione L’attività affronta lo studio dei mammiferi allacciandosi ai concetti di “variabile”, “costante” e “pattern” utilizzati nell’Informatica e in altre discipline. La ricerca delle informazioni su alcuni mammiferi è il punto di partenza per mettere in evidenza le variabili dentro le categorie analizzate (ad esempio habitat, nutrizione, struttura fisica) e le costanti che accomunano gli esemplari e permettono quindi di definire la categoria dei mammiferi. Si arriva poi alla riflessione sul concetto di “pattern” e alle sue applicazioni pratiche in diversi contesti reali. Descrizione dell’attività Al punto 1 della scheda invitare gli studenti (in modo individuale o in piccoli gruppi di 2-3) a condurre una breve ricerca sugli animali proposti (tutti esemplari di mammiferi) per raccogliere le informazioni indicate nella tabella. A questo scopo, l’insegnante potrà predisporre risorse cartacee e/o digitali (ad esempio sitografia, enciclopedie online, video educativi, motore di ricerca con suggerimenti sull’uso di parole chiave), attraverso le quali ricercare le informazioni. Al termine della ricerca e della compilazione della tabella, chiedere di rispondere alla domanda al punto 2: gli studenti, analizzando le informazioni raccolte, dovranno individuare le costanti, ovvero le caratteristiche che accomunano tutti gli animali analizzati. Condividere con la classe le risposte; nel caso di risposte discordanti, invitare gli studenti o i gruppi a motivare le loro scelte in un breve dibattito.

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La didattica e le nuove tecnologie - Coding

Classe 3a

A questo punto, è necessario individuare le variabili, cioè le differenze esistenti all’interno di ciascuna categoria. Si potrà svolgere quindi un confronto dei risultati ottenuti con tutta la classe. Il box a fondo pagina, infine, chiarisce il concetto di “pattern” e lo mette in relazione all’esercitazione di Scienze. L’attività si può concludere con una discussione guidata in cui produrre altri esempi di variabili, costanti e pattern (e riconoscimento di pattern) che entrano in gioco nell’attività scolastica o quotidiana – come nel caso indicato della risoluzione di formule e problemi matematici – allo scopo di stabilire connessioni tra discipline diverse e favorire un processo metacognitivo. Può essere utile svolgere un approfondimento sul significato informatico di “pattern” e proporre alcune sue applicazioni pratiche; per esempio, le tecnologie di riconoscimento facciale e di lettura automatica di parole e numeri scritti a mano si basano su algoritmi per il riconoscimento di pattern. Si possono inoltre esplorare i significati del termine in altri settori disciplinari, dalla Biologia al Design, allo scopo di arricchire la conoscenza del termine. Valutazione La valutazione finale dell’attività può essere svolta mediante la correzione dell’esercizio da parte dell’insegnante o durante le fasi di confronto in classe, e si riferirà al singolo alunno o al gruppo. I criteri utili alla valutazione dell’attività sono: • analizzare le risorse informative date e comprenderne i contenuti; • individuare le informazioni richieste e compilare in modo corretto la tabella riassuntiva; • individuare le costanti in modo corretto tra le proposte date; • indicare alcune variabili in modo corretto e coerente con le informazioni raccolte; • saper produrre altri esempi di pattern e riconoscimento di pattern in altri contesti e discipline.

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La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

Con le STEM-STEAM verso il metodo scientifico a cura di Chiara Beltramini e Mauro Sabella

Con le STEM-STEAM verso il metodo scientifico STEM è un acronimo che sta per Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Il termine STEM ha iniziato ad acquisire una sua identità nel 2006. In breve tempo, il nuovo paradigma STEM ha riscontrato sempre più interesse e ha acquisito una maggiore rilevanza in ambito didattico nei contesti internazionali. Pochi mesi dopo la nascita del termine STEM, la ricercatrice Georgette Yakman ha invitato a una aggiunta della lettera A, passando da STEM a STEAM, per includere anche le Arti in questo nuovo, necessario, intervento di rinnovamento dei programmi scolastici. Recentemente, si è sviluppata l’idea di includere la lettura tra le discipline da tutelare, passando quindi da STEM o STEAM a STREAM, con l’aggiunta della R (dall’inglese reading). L’esercizio della lettura appare infatti fondamentale per poter affrontare e interpretare le discipline scientifiche con un linguaggio adeguato e pertinente.

Le STEAM nella didattica In ambito didattico ci si riferisce alle STEAM come a un curriculum di Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica. Esso prevede attività comuni, progettate attraverso un approccio integrato, che portano l’alunno a costruire le proprie conoscenze, sviluppando competenze sia disciplinari che trasversali. L’educazione STEAM utilizza a scuola un approccio pratico, relativo alle scienze applicate al mondo reale. Fin da piccoli, infatti, i bambini si pongono delle domande sui fenomeni della natura e cercano di darsi delle risposte, seguendola loro ingenuità e le loro conoscenze pregresse. A fronte di una didattica tradizionale trasmissiva, le STEAM utilizzano il laboratorio per stimolare modelli cognitivi basati sull’esperienza e migliorare l’atteggiamento nei confronti delle discipline scientifiche e, in senso più ampio, per aumentare la consapevolezza del mondo che ci circonda. Parallelamente, il laboratorio pone attivamente gli studenti alle prese con fenomeni, concetti e strumenti della Scienza attraverso fasi di progettazione, sperimentazione e, indirettamente, interiorizzazione dei contenuti. Questo tipo di “apprendimento attivo” è un modello potente e profondo, che stimola l’acquisizione delle competenze: quando idee e concetti sono appresi in senso significativo e applicati a contesti reali, l’apprendimento diventa resiliente, solido e trasferibile.

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La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

Da STEM a STEAM fino a STREAM Soprattutto nelle fasi di progettazione di un artefatto, l’importanza dell’Arte sembra essere fondamentale: applicare il design e la decorazione ai lavori realizzati nel corso di una sfida di progettazione serve sì a rendere i progetti STEM più accattivanti dal punto di vista estetico, ma soprattutto a stimolare le possibilità creative. Da sempre il termine creatività richiama alla mente il genio dell’artista, l’estro fantastico e immaginativo di creazioni originali. Negli anni ‘50 fu Guilford che, riferendosi alla creatività, distinse tra “pensiero convergente e riproduttivo” e ”pensiero divergente e produttivo”: l’uno attento a riprodurre percorsi di conoscenza già tracciati per giungere ad un risultato prevedibile, l’altro alla ricerca di nuove soluzioni personali e creative. La scuola ha spesso favorito un comportamento cognitivo di tipo riproduttivo: l’insegnante è depositario del sapere e lo insegna in modo trasmissivo, pretendendo che l’alunno lo riproduca come copia fedele dell’originale. Questo accade soprattutto nelle materie scientifiche, nelle quali la ricerca di una soluzione univoca e oggettiva lascia poco spazio all’immaginazione. Al contrario, nelle discipline artistiche, viene valorizzato il pensiero divergente, la libertà di espressione, la creatività. Ecco che, quindi, aggiungendo le discipline artistiche alle STEM, esse diventano complementari, concorrendo allo sviluppo di competenze differenti. E la lettura? Non ci sono attività STEAM che non prevedano una fase di lettura e interpretazione di testi specifici. Sembra che la lettura sia ancora una delle carenze principali nelle competenze di base degli alunni ed ecco perché negli Stati Uniti si inizia a parlare di STREAM, introducendo la “R” di reading nei curricola STEAM. Un lavoro di comprensione dei testi scientifici, di articolazione di testi argomentativi e di ricerca e selezione delle informazioni diventa assolutamente complementare a delle attività che appaiono, solo superficialmente, di impianto prettamente scientifico. Inserire Arte e Lettura nel curricolo STEM significa, pertanto, che le discipline artistiche e linguistiche devono essere perfettamente integrate nel lavoro didattico.

Che cosa significa insegnare le STEAM per un docente? L’insegnante può osservare i bambini in momenti di ricerca destrutturati, ricavando preziose informazioni sulle competenze trasversali raggiunte dagli alunni e perdendo il ruolo di “leader” per divenire “tutor”. Affiancando i bambini, ponendo delle domande per condurli alla risoluzione del problema ed evitando correzioni dirette, anche l’errore diventa uno strumento per progredire nel processo di costruzione delle conoscenze. Il confronto tra pari, poi, si rivela particolarmente efficace: gli studi scientifici sulla peer education, mostrano che essa è strumento prezioso per la crescita civica e personale del bambino. Imparare ad ascoltare, confrontarsi e lavorare in team, sono competenze richieste in ogni ambito.

La situazione in Italia e nel mondo a livello ministeriale Per quanto riguarda la didattica STEM, l’esperienza americana continua a rimanere un riferimento solido per la scuola europea. Se i programmi scolastici europei, e italiani in particolare, sono già dotati di molti strumenti per affrontare questa sfida, manca invece un’adeguata consapevolezza di quanto la cultura scientifica è fondamentale nello sviluppo dell’individuo, al pari delle discipline umanistiche. Le Raccomandazioni del Parlamento Europeo1 si sono poste come obiettivo quello di «coadiuvare l’operato degli Stati membri per assicurare che al completamento dell’istruzione e formazione iniziale i giovani abbiano sviluppato le competenze chiave a un livello che li renda pronti per la vita adulta». Questo documento, che si propone   “Raccomandazione 2006/962/CE” del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relative a competenze chiave per l’apprendimento permanente.

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La didattica e le nuove tecnologie - STEAM come guida per gli Stati membri in materia di formazione ed istruzione in ambito scientifico, fa esplicito riferimento a otto competenze chiave. Tra queste, la competenza matematica e le competenze di base in ambito scientifico e tecnologico compaiono come parte di un’unica voce. L’integrazione delle discipline in un’unica competenza è sicuramente in linea con l’integrazione delle STEM in un curricolo scolastico. Nello specifico, la competenza in campo scientifico viene definita come «la capacità e la disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati». La competenza in campo tecnologico è considerata «l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani». In Italia, a livello ministeriale, dal 2016, il MIUR ha individuato il mese di marzo come “Mese delle STEAM”. L’iniziativa, frutto di una collaborazione tra il Dipartimento per le Pari opportunità e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, si inquadra nel più ampio impegno del Dipartimento per colmare il gap di genere nella cultura scientifica. Infatti, solo il 38% delle studentesse italiane indirizza il proprio percorso formativo verso le discipline STEAM, spesso per ostacoli culturali dettati da stereotipi, che vogliono le donne scarsamente predisposte a queste materie. Nella legge “Buona Scuola”, c’è un comma2 che riguarda l’educazione al rispetto e contro discriminazioni e violenze. Si tratta di un’azione che ha un doppio obiettivo: da un lato, la necessità di favorire tra le studentesse e gli studenti lo studio e la passione per le STEAM, per sviluppare sempre di più competenze nel campo delle Scienze e dell’innovazione tecnologica che è in continuo sviluppo. D’altro canto, questo comma intende innescare una diversa modalità di lotta a uno stereotipo di genere che porta, in questi ambiti, ad un divario tra maschi e femmine, sia all’interno del percorso di studi, che nei contesti lavorativi. Numerose scuole hanno aderito alle iniziative del “Mese delle STEAM” o si sono fatte promotrici di interventi all’interno dei propri istituti. Le “Nuove Indicazioni Nazionali”3 del 2012 si sono preoccupate di sottolineare come la scuola si debba adeguare alla mutevolezza del contesto sociale in cui gli alunni vivono. Nello specifico, le “Indicazioni” liberano le discipline dalle aree in cui erano state inserite per incoraggiare un atteggiamento il più possibile interdisciplinare, che porti ad uno sviluppo di competenze sempre più trasversali. Nell’ampia digressione sugli ambienti di apprendimento si sottolinea come sia fondamentale che la scuola riesca a favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d’indagine, a cercare soluzioni originali.

Il documento ministeriale del 2012 invita gli insegnanti del Primo Ciclo a realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri.

Le “Indicazioni Nazionali” fanno chiaro riferimento alle discipline STEM, accomunate da un approccio pratico, che prenda spunto da situazioni reali e che conduca il bambino verso l’acquisizione del rigore scientifico. La Matematica viene considerata nel suo aspetto pratico di strumento che può permettere all’alunno di risolvere problemi utili nella vita quotidiana. Il documento sottolinea anche l’importanza del laboratorio come luogo fisico «in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive». Le Scienze vengono considerate come diverse nei contenuti ma accomunate da metodologie di indagine simili. Inoltre, si evidenzia l’importanza di rapportarsi con le STEAM secondo un approccio integrato e trasversale, evitando così la frammentarietà nozionistica dei differenti contenuti: «la ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui, l’apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie».  “Linee Guida Nazionali” (art. 1 comma 16 L.107/2015).  “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione” (settembre 2012).

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La didattica e le nuove tecnologie - STEAM Anche per quanto riguarda il curricolo di Tecnologia, le “Indicazioni Nazionali” sono molto chiare: è indispensabile una didattica di tipo laboratoriale per affrontare situazioni e fenomeni concreti in modo attivo.

Le STEAM nell’ultimo documento ministeriale “Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari” Pubblicato il 22 febbraio 2018 dal MIUR, il documento “Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari” si presenta come un aggiornamento delle ultime “Indicazioni Nazionali” ad opera del Comitato Scientifico Nazionale, in seguito alle sperimentazioni condotte in alcune scuole in accompagnamento al documento del 2012. Il documento non integra il precedente né lo modifica. Si tratta di una ricalibrazione rispetto alle otto competenze chiave europee4 e alla Raccomandazione del 23 aprile 2008 sul “Quadro Europeo delle Qualifiche”,5 che va nella direzione dello scenario auspicato dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Dalle sperimentazioni attuate emerge ancora un forte senso di incertezza e di resistenza ad abbandonare modelli didattici prevalentemente trasmissivi. Il MIUR sottolinea con vigore la necessità di attuare didattiche innovative che non puntino sulla quantità delle conoscenze, ma sui nuclei fondanti delle discipline da raggiungere attraverso una didattica strutturata per competenze. Quest’ultima non deve essere una scelta di pochi, ma l’orientamento dell’intero Istituto e di tutti i collegi docenti che sono chiamati a progettare in verticale, così da poter lavorare in modo coerente e proficuo allo sviluppo e alla crescita degli alunni. Le discipline non possono più essere viste come chiuse ed autoreferenziali, ma devono essere affrontate in modo integrato e trasversale, sconfinando l’una nell’altra in modo da raggiungere le competenze richieste al termine del percorso di studio. Anche le discipline linguistiche devono essere inserite in attività che mirano al raggiungimento della competenza matematica, scientifica e tecnologica in quanto indispensabili per esprimere il pensiero critico e astrarre quanto sperimentato in laboratorio. Il testo ministeriale fa esplicito riferimento alla Geografia come “cerniera” tra le materie umanistiche e quelle scientifiche (paragrafo 5.2): il linguaggio e gli strumenti di indagine di questa disciplina la accomunano alle Scienze, alla Matematica e alla Tecnologia. Alla Matematica, al pensiero scientifico e all’Arte sono dedicati paragrafi specifici (5.3, 5.5 e 5.6): nel primo viene evidenziata l’importanza del laboratorio come “palestra” per imparare e per stimolare capacità di argomentare e il confronto tra pari. Tutte le attività STEAM proposte prevedono una didattica di tipo laboratoriale, nella quale la competenza matematica è imprescindibile, anche se non viene affrontata direttamente. Il metodo scientifico deve essere incentivato come indispensabile per lo sviluppo del pensiero critico e la capacità di analisi della realtà in modo razionale, senza pregiudizi né false credenze. L’alunno, come previsto dalle attività STEAM, deve essere in grado di analizzare in modo preciso e scientificamente valido qualsiasi situazione proposta, attraverso ipotesi, osservazione, sperimentazione, analisi e verifica. Ogni attività proposta sarà finalizzata a far interiorizzare il rigore del metodo. Le discipline artistiche, infine, vengono definite fondamentali per lo sviluppo armonioso della persona e della capacità di esprimersi con modalità diverse. Sono altresì il veicolo per il riconoscimento di una identità sociale e culturale, e a loro si devono tutela e salvaguardia. In ultima istanza, il documento ministeriale pone l’accento sull’ambiente e sulle metodologie. Si incoraggia la destrutturazione dell’aula tradizionale per andare verso un ambiente di apprendimento che favorisca il confronto e il lavoro in team. Insomma, un ambiente che risulti più idoneo a una didattica di tipo cooperativo e dove sia possibile contestualizzare i saperi nella realtà quotidiana. La conclusione è un invito a un’alleanza tra le discipline che porti a un nuovo umanesimo. “Raccomandazione del Parlamento Europeo Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente” (dicembre 2016). 5  “European Qualifications Framework” (14/02/18). 4

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La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

Quale metodologia utilizzare nello strutturare un’attività STEAM? Il metodo scientifico Il metodo scientifico, detto anche metodo sperimentale, si basa su una serie di attività strutturate, che consentono di raggiungere la conoscenza attraverso l’osservazione dei fenomeni e l’analisi delle cause. Una raccolta di informazioni verificabili e ripetibili consente, infatti, allo scienziato di elaborare leggi e teorie. Il metodo scientifico o sperimentale si articola in due fasi: la fase induttiva e la fase deduttiva. La fase induttiva prevede l’osservazione e la raccolta dei dati. Segue la formulazione di un’ipotesi che tenta di spiegare il fenomeno mediante la “lettura” dei dati sperimentali. La fase deduttiva invece comprende la verifica dell’ipotesi attraverso altri esperimenti e la formulazione di una teoria, nel caso in cui l’ipotesi venga confermata. Tutte le attività pratiche, che sono alla base del metodo sperimentale, mettono il bambino al centro del processo di apprendimento. Semplici attività di gruppo porteranno continui confronti e condivisioni delle esperienze. La possibilità di ripetere alcune dinamiche laboratoriali consentirà di capire che alcuni fenomeni non sono casuali. L’essere protagonisti di un processo di apprendimento migliora l’autostima e valorizza le attitudini dei singoli.

Come procedere? Suddividere la classe in piccoli gruppi. Consegnare ad ogni gruppo la scheda di laboratorio che fungerà da guida nelle varie fasi di lavoro. Gli step suggeriti, secondo il metodo scientifico, prevedono le seguenti fasi: 1. problema: l’insegnante pone una domanda/sfida ai bambini; 2. ipotesi: con un’attività di brainstorming vengono raccolte le prime ipotesi; 3.  materiali: vengono messi a disposizione dei vari gruppi i materiali necessari allo svolgimento degli esperimenti; 4. esperimento: i bambini si cimentano in attività sperimentali; 5. risultati: al termine degli esperimenti vengono raccolti i risultati ottenuti dai vari gruppi; 6. conclusione: viene data una risposta “scientifica” alla domanda iniziale. Dopo aver svolto l’attività i bambini sono invitati alla compilazione della scheda di laboratorio che, se si ritiene opportuno, può essere anche corredata di ricostruzione grafica.

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La didattica e le nuove tecnologie - Scheda di lavoro

Scheda di lavoro: Il metodo scientifico Classe: .............................. Nome e cognome: ............................................................... I componenti del mio gruppo di lavoro sono: .........................................................................................................................................................................................

1. Che cosa vedi? (Osservazione) ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................

2. Che cosa può essere successo? (Ipotesi) ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................

3. Sperimenta (Sperimentazione) ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................

4. Quali sono i risultati? (Analisi) ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................

5. Ripeti l’esperimento e confrontalo con il precedente (Verifica) 6. Che cosa hai capito? (Conclusione) ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................

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La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

Il Tinkering Il Tinkering è un approccio didattico che sta diventando sempre più popolare nella didattica delle STEAM. Tinkering è un termine inglese che letteralmente vuol dire “armeggiare, adoperarsi, darsi da fare”. Negli ambienti educativi internazionali, viene considerato uno strumento importante per lo sviluppo delle competenze del ventunesimo secolo e per l’educazione alle STEAM. Si tratta, infatti, di una metodologia molto potente per lo sviluppo di creatività, pensiero creativo, collaborazione, problem-solving, autostima e comunicazione. È una forma di apprendimento informale che si ottiene tramite attività durante le quali l’alunno è incoraggiato a sperimentare, stimolando la sua attitudine alla risoluzione dei problemi. Tutte le attività vengono lanciate sempre sotto forma di gioco o sfida e devono essere realizzate in gruppo. Le principali consistono nel costruire o decomporre oggetti, progettare macchine che si muovono, volano, disegnano, galleggiano, esplorare materiali o elementi meccanici, creare artefatti originali o reazioni a catena. Lo scopo del Tinkering, infatti, è realizzare oggetti di vario genere utilizzando materiali di recupero e facilmente reperibili: scatole, bicchieri, fogli di carta, pezzi di legno, fili metallici, involucri di plastica. L’alunno che inizia un’attività di Tinkering non ha da subito chiaro che cosa può o vuole fare. Quando si troverà davanti a oggetti sui quali poter agire liberamente, dopo una fase iniziale di libera esplorazione ed esperimenti, tenderà a porsi da solo gli obiettivi da raggiungere, senza percepirli come un esercizio imposto dall’esterno. Le soluzioni verranno trovate per tentativi, attraverso errori ed esperienze. L’insegnante, come nella maggior parte delle metodologie attive, acquista un nuovo ruolo di facilitatore dell’apprendimento, affiancando gli alunni che lavoreranno in attività laboratoriali di gruppo. Dovrà prima di tutto lanciare la sfida e spiegare lo scopo dell’attività, porre le giuste domande per far riflettere gli alunni e guidarli, e non correggerli, in caso di errore. Tra i vantaggi di questa metodologia c’è sicuramente la volontà di avvicinare tutti alle STEAM in modo ludico. Si valorizza la creatività e si stimola la curiosità. In un mondo prettamente digitale, questo tipo di approccio consente di tornare ad acquisire un’importante manualità, utilizzando tutti i sensi in attività che coinvolgono mente, mani, occhi, strumenti e materiali differenti. Gli alunni con problemi dell’attenzione o bisogni educativi speciali, come quelli che hanno bisogno di essere sempre in movimento, potrebbero migliorare le loro capacità di concentrazione attraverso un’attività di Tinkering.

Come procedere? Si mette a disposizione degli alunni una serie di materiali e strumenti che devono essere utilizzati per esplorare un fenomeno STEAM attraverso il processo di creazione. Attraverso questa attività di progettazione, pianificazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione dei risultati, l’alunno costruisce le proprie conoscenze creando connessioni tra preconoscenze e nuove evidenze. L’insegnante divide la classe in gruppi e lancia la sfida. Ogni gruppo è libero di realizzare un oggetto conforme a quanto richiesto dall’insegnante liberando la propria creatività. In seguito ad attività di confronto tra pari, attraverso prove e tentativi, ogni gruppo arriva alla consegna di quanto richiesto. Il confronto tra i risultati dei vari gruppi è fondamentale in un’ottica di miglioramento.

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La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

La valutazione delle STEAM Trattandosi di attività in cui vengono integrate diverse discipline e diversi linguaggi, è opportuno che la valutazione sia legata alle competenze trasversali. L’insegnante, dal ruolo di “tutor/osservatore”, è in grado, attraverso delle apposite griglie predisposte ad hoc, di valutare i seguenti indicatori di competenza (“Linee Guida per la Certificazione delle Competenze nel Primo Ciclo di Istruzione” del 9/01/176): • autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; • relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima positivo; • partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; • responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; • flessibilità, resilienza e creatività: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte e soluzioni funzionali e all’occorrenza divergenti; • consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni; L’insegnante dovrebbe, inoltre, invitare il bambino a raccontare quanto fatto in classe, le difficoltà incontrate e le modalità di superamento delle stesse, gli aspetti più interessanti, le fasi di lavoro. Attraverso questa narrazione l’alunno attuerà un processo metacognitivo sul percorso compiuto, guidandolo a diventare più consapevole dei propri apprendimenti.

Griglia di osservazione/valutazione Titolo attività: .......................................................................................................................................................... Alunno

.........................

Classe

.........................

.........................

Avanzato

Intermedio

Base

Iniziale

Autonomia Relazione Partecipazione Responsabilità Flessibilità, resilienza e creatività Consapevolezza

Vedi “Linee Guida per la Certificazione delle Competenze al fine di orientare le scuole nella redazione dei modelli di certificazione delle competenze per il primo ciclo” – D.M. 742/2017

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Classe 2a

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TRAGUARDI E OBIETTIVI PER LA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA PRIMARIA Le attività STEAM della classe seconda affrontano alcuni concetti della Biologia e propongono un percorso laboratoriale ricco di esperienze, utilizzando le foglie come elemento di partenza.

SCIENZE Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• S viluppare atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che stimolano a cercare spiegazioni di quello che si vede succedere. • Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare esperimenti semplici.

Esplorare e descrivere oggetti e materiali • Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. Osservare e sperimentare sul campo • Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali.

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Classe 2a

La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

Estrazione e separazione del colore dalle foglie Estraiamo i pigmenti (prima parte) Discipline correlate: Scienze e Tecnologia Metodologia: learning by doing Tempo previsto: 1 ora per la preparazione e alcuni giorni per vedere i risultati Materiale occorrente: foglie di diverso tipo, cannucce o bastoncini in legno, barattoli in vetro con tappo a vite, carta da filtro (o carta da filtro da caffè), alcol buongusto1 Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• L ’alunno esplora i fenomeni con un approccio scientifico, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti

• I ndividuare, attraverso gli esperimenti, la struttura delle foglie, analizzarne alcune proprietà, descriverle e riconoscerne alcune caratteristiche principali

Introduzione Anche se appaiono verdi, in realtà le foglie contengono pigmenti di colore differente: principalmente clorofille di tipo a e b (verde), xantofille (giallo) e carotene (arancione). È possibile estrarre queste sostanze utilizzando come solvente l’alcool etilico commerciale (usato a scopo alimentare). Dopo l’estrazione con alcool, è possibile separare i vari colori con la tecnica cromatografica. Attività 1. Portate a scuola delle foglie possibilmente verdi e fresche (ad esempio spinaci, agrumi vari). 2. Dividete la classe in gruppi e assegnate a ogni gruppo alcune foglie dello stesso tipo. 3. Fate sminuzzare le foglie e fatele inserire in un barattolo di vetro. 4. Passate dai diversi gruppi e versate alcuni millilitri di alcol nel barattolo in modo da ricoprire completamente le foglie. 5. Chiudete il barattolo con l’apposito tappo e lasciate riposare per qualche giorno in un posto sicuro, scrivendo il nome della foglia o del gruppo sul barattolo. 6. T rascorsi alcuni giorni, prendete il barattolo e fate osservare ai bambini che cosa è successo: l’alcol è diventato verde e le foglie si sono sbiancate.

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A uso alimentare, reperibile nei supermercati.

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Classe 2a

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Estrazione e separazione del colore dalle foglie La cromatografia di una foglia (seconda parte) Discipline correlate: Scienze e Tecnologia Metodologia: learning by doing Tempo previsto: 1 ora Materiale occorrente: i barattoli dell’esperimento precedente con il rispettivo contenuto, barattoli in vetro con tappo a vite di dimensione larga e bassa, carta da filtro (o carta da filtro da caffè), alcol buongusto2 Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• L ’alunno esplora i fenomeni con un approccio scientifico, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti

• I ndividuare, attraverso gli esperimenti, la struttura delle foglie, analizzarne alcune proprietà, descriverle e riconoscerne alcune caratteristiche principali

Attività 1. Trasferite ogni estratto colorato dai barattoli dell’esperimento precedente in un secondo barattolo non troppo alto e aggiungete un ugual volume di acqua. 2. Utilizzando il tappo come sagoma, fate disegnare ai bambini un cerchio su un foglio di carta da filtro. Ritagliate la sagoma e individuate il centro del cerchio come indicato a lato. 3. Fate tagliare una strisciolina sottile (qualche millimetro) dal bordo fino al centro del cerchio e piegatela a 90°. 4. Appoggiate il cerchietto di carta sulla parte superiore dei barattoli al posto del tappo, in modo che la strisciolina peschi nel liquido. 5. Lasciate riposare per qualche ora. Conclusioni Per capillarità, il liquido sale verso l’alto lungo la strisciolina assorbente, raggiungendo il dischetto di carta. Qui si espande in modo uniforme e circolare. La tonalità originaria è formata da pigmenti diversi che si comportano in modo differente a contatto con la carta. Infatti, essi si separano e si formano dischi concentrici dai colori differenti: • clorofilla A (verde intenso); • clorofilla B (verde tenue); • xantofille (gialle); • carotene (arancione).

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A uso alimentare, reperibile nei supermercati.

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Classe 2a

La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

Coloriamo un gambo di sedano Discipline correlate: Scienze e Tecnologia Metodologia: learning by doing Tempo previsto: 1 ora Materiale occorrente: gambi di sedano, pennarelli colorati, barattoli in vetro, carta assorbente Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• L ’alunno esplora i fenomeni con un approccio scientifico, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti

• O sservare i momenti significativi nella vita di piante e animali

Introduzione Questa attività permette di far capire ai bambini in che modo si nutrono le piante. È un esperimento che lascerà i nostri alunni a bocca aperta. Descrizione attività: 1. Prendete 4 bicchieri vuoti trasparenti e riempiteli d’acqua. 2. Fate colorare ai bambini dei pezzetti carta assorbente con pennarelli ad acqua. 3. Fate inserire i pezzetti di carta assorbente colorata all’interno di bicchieri differenti finché l’acqua non avrà raggiunto una colorazione intensa. Togliete, quindi, i pezzi di carta. 4. Mettete un gambo di sedano all’interno di ogni bicchiere di acqua colorata. 5. Notate che quasi immediatamente il colore inizia a salire lungo il gambo di sedano. 6. Lasciate riposare per almeno 12 ore. 7. Fate osservare ai bambini i risultati chiedendo loro di giustificare il fenomeno. Conclusioni I gambi di sedano per nutrirsi assorbono l’acqua contenuta nei barattoli. Poiché si tratta di acqua colorata, essa arriva fino alle foglie, colorandole. Il gambo di sedano rimane del colore originale. Solo tagliandone una sezione trasversale è possibile notare i capillari colorati che portano il liquido fino alle foglie.

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Classe 3a

La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

TRAGUARDI E OBIETTIVI PER LA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Le attività STEAM del terzo anno sono dedicate a diverse discipline: sono coinvolte Chimica, Fisica e Geografia. L’approccio alle varie attività è di tipo laboratoriale e prevede la costruzione di alcuni strumenti. In questo processo di costruzione vengono messe in campo competenze trasversali necessarie alla composizione del personale bagaglio di conoscenze.

MATEMATICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• R iconoscere e rappresentare forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. • Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche, determinarne misure, progettare e costruire modelli concreti di vario tipo. • Utilizzare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro ecc.).

Spazio e figure • Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. • Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio. Relazioni, dati e previsioni • Misurare grandezze (lunghezze, tempo ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio ecc.).

SCIENZE Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• E splorare i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare esperimenti semplici. • Individuare nei fenomeni somiglianze e differenze, fare misurazioni, registrare dati significativi, identificare relazioni spazio-temporali.

Esplorare e descrivere oggetti e materiali • Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. • Descrivere fenomeni semplici della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore ecc. Osservare e sperimentare sul campo • Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (a opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua ecc.) e quelle a opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione ecc.).

TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• R iconoscere nell’ambiente circostante i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che questi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. • Conoscere e utilizzare oggetti semplici e strumenti di uso quotidiano, saperne descrivere la funzione principale e la struttura e spiegarne il funzionamento.

Vedere, osservare e sperimentare • Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. Prevedere e immaginare • Pianificare la fabbricazione di un oggetto semplice elencando gli strumenti e i materiali necessari.

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Classe 3a

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L’inchiostro magico Discipline correlate: Tecnologia, Arte, Scienze Metodologia: learning by doing Tempo previsto: 1 ora Materiale occorrente: un limone, dello zucchero, una ciotola, un cotton-fioc, un foglio bianco, ferro da stiro Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• L ’alunno esplora i fenomeni con un approccio scientifico

• O sservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali

Introduzione Grazie a questa attività gli alunni potranno sperimentare un’esperienza concreta di manipolazione di un frutto dalle proprietà benefiche rinomate, facilmente reperibile anche a casa, per scoprirne le caratteristiche più prettamente legate alle scienze. In questo stretto rapporto tra scienze e quotidianità è possibile sottolineare la ricaduta nel mondo reale di esperienze svolte a scuola. Attività 1. Dividete la classe in piccoli gruppi e consegnate a ciascun gruppo un limone e una ciotola. 2. Fate spremere ai bambini il limone nella ciotola. 3. Fate aggiungere due cucchiaini di zucchero e fate mescolare. 4. Usando un cotton-fioc o un pennello intinti nel liquido ottenuto come se fosse inchiostro, fate scrivere ai bambini un messaggio segreto o un disegno sul foglio bianco. 5. Aspettate che il foglio asciughi: ciò che è stato tracciato sul foglio non sarà più visibile. 6. Stirate i fogli di ogni gruppo con il ferro da stiro: apparirà il messaggio segreto scritto o disegnato dagli alunni. Conclusioni La reazione alla base di questa curiosa esperienza è la caramellizzazione degli zuccheri presenti nel succo di limone e la carbonizzazione del foglio di carta. Queste due reazioni portano alla visibilità del messaggio scritto.

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Classe 3a

La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

Giochiamo con l’arcobaleno (prima parte) Discipline correlate: Scienze, Tecnologia, Arte Metodologia: learning by doing Tempo previsto: 1 ora Materiali: un catino, acqua, uno specchio, un cartoncino bianco Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

• L ’alunno esplora i fenomeni con un approccio scientifico

• O sservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua ecc.) • Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto

Introduzione Con questa attività gli alunni possono ammirare la magia dell’arcobaleno nella scomposizione della luce, un fenomeno che, da sempre, affascina grandi e piccoli. Rendere riproducibile con pochi elementi questo fenomeno naturale, le cui origini sembrano essere così misteriose, permette di percepire che ogni evento è spiegabile scientificamente. Attività 1. In una giornata di sole, riempite d’acqua un catino poco profondo e disponetelo sopra un banco, che sia davanti a una finestra con esposizione diretta del sole. 2. Immergete uno specchio da un lato del catino, in modo tale che i raggi del sole colpiscano la parte di specchio immersa nell’acqua. 3. Posizionate un cartoncino bianco dal lato opposto rispetto a dove si trova lo specchio, in modo che possa essere colpito dalla luce riflessa dallo specchio. 4. Muovete lentamente lo specchio e osservate i colori dell’iride che appaiono sul cartoncino bianco. Conclusioni In natura l’arcobaleno si forma in situazioni particolari: da un lato deve splendere il sole, mentre la parte opposta del cielo deve essere ancora investita dalla pioggia. Altre volte arcobaleni si formano in vicinanza di cascate o spruzzi d’acqua, sempre ammesso che dalla parte opposta di chi osserva ci sia il sole. In ognuna di queste situazioni devono esserci, cioè, gocce d’acqua opposte al sole. Quando i raggi solari passano attraverso le goccioline d’acqua, in parte vengono riflessi e tornano indietro; la parte restante, invece, attraversa l’acqua subendo una deviazione (chiamata “rifrazione”). Questi ultimi raggi vengono scomposti nei sette colori della luce. La luce del sole, infatti, appare bianca ma in realtà è composta da 7 colori: rosso, giallo, arancione, verde, azzurro, indaco e violetto.

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La didattica e le nuove tecnologie - STEAM

Classe 3a

Giochiamo con l’arcobaleno (seconda parte) Discipline correlate: Scienze, Tecnologia, Arte Metodologia: learning by doing Tempo previsto: 1 ora Materiali: un cartoncino bianco, pennarelli colorati, un righello, fermacampioni Introduzione Questa attività serve a mostrare la composizione della luce e la differenza tra radiazioni policromatiche e monocromatiche. Facendo ruotare rapidamente un disco di carta colorato con i sette colori dell’arcobaleno, Newton dimostrò che le radiazioni erano additive, e davano origine a un’unica colorazione, bianca. Attività 1. Fate ritagliare un cerchio di cartone e suddividetelo in 7 spicchi uguali. 2. Fate colorare ogni spicchio con uno dei colori dell’arcobaleno, rispettando la sequenza rosso-arancione-giallo-verde-azzurro-indaco-violetto. 3. Al centro del cerchio inserire un fermacampioni che fungerà da perno e permetterà di far ruotare il cartoncino rapidamente. 4. Osservando il cartoncino durante la rotazione, i colori si fonderanno in un’unica colorazione bianca. Conclusioni La luce, come già visto grazie all’esperimento precedente, appare bianca, ma in realtà è composta da radiazioni additive diverse che, se sommate, danno come risultato il colore bianco.

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La didattica e le nuove tecnologie - La classe capovolta

La classe capovolta A cura di K. Buccelli

Che cos’è la classe capovolta Nel panorama educativo, oggi si parla con sempre maggiore insistenza di flipped classroom, ovvero di classe capovolta, una metodologia sorta a metà degli anni 2000 negli Stati Uniti nella Woodland Park High School, in Colorado, dove due docenti di Scienze (Jonathan Bergmann e Aaron Sams) cominciarono a registrare su video le loro lezioni, a supporto degli studenti assenti. Quando anche gli studenti presenti in classe cominciarono a seguire i video, ritenendoli una risorsa per il loro studio a casa, quei docenti intuirono che i ragazzi avevano bisogno di loro per dialogare e discutere riguardo alle difficoltà che incontravano nella comprensione ed elaborazione dei contenuti proposti, più che di insegnanti che trasmettevano concetti e argomenti attraverso lezioni frontali. In questo modo la videolezione cominciò a essere ritenuta uno strumento efficace per scavalcare la lezione frontale, riservando tempo e risorse alla relazione con gli studenti. Ma che cosa significa, nel concreto, applicare le strategie educative e le metodologie didattiche della flipped classroom? Nella nostra esperienza di studenti e, molto spesso, nella nostra quotidianità di insegnanti, il processo di insegnamento-apprendimento si è esplicato, e si continua sovente a tradurre tramite un percorso, per così dire, lineare: • gli alunni ascoltano in classe la lezione dell’insegnante che in cattedra e/o alla lavagna (oggi anche LIM) espone ciò che è scritto nel libro; • a casa i ragazzi studiano sul libro quanto assegnato dall’insegnante e svolgono esercizi di approfondimento e applicazione dello studio; • successivamente, in classe, l’insegnante verifica gli esiti dello studio tramite interrogazioni o verifiche scritte. Sperimentare la metodologia della flipped classroom significa capovolgere i tempi e i modi della didattica: le attività tradizionalmente svolte a scuola (ovvero la lezione) vengono fruite a casa, mentre il lavoro comunemente assegnato come compito a casa (ad esempio, esercitazioni e problemi da risolvere) viene eseguito a scuola, in modo collaborativo con i compagni, con la guida e la supervisione dell’insegnante. Gli insegnanti «capovolti» realizzano e propongono ai loro studenti video o supporti didattici digitali che ogni allievo deve rivedere e utilizzare a casa, in biblioteca, o altri luoghi, senza un tempo predefinito, secondo il proprio stile e ritmo di apprendimento. In questo modo il docente, nel tempo-classe, privilegia le dimostrazioni pratiche in laboratorio e la ricerca divergente, coinvolge quotidianamente i suoi alunni in spazi aperti di discussione, che mirano a costruire gradualmente comprensione e apprendimento attivo, e annota come essi interagiscono sia con lo studio, sia tra di loro.

La didattica capovolta e gli stili di apprendimento Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia. (D. Pennac)

Parafrasando ciò che scrive Daniel Pennac nel suo Diario di scuola, ogni classe è un gruppo eterogeneo di studenti e ognuno di loro possiede caratteristiche fisiche, culturali e sociali uniche, anche per ciò che riguarda l’impegno nello studio, nello svolgimento dei compiti o nella soluzione di problemi cognitivi. Ogni studente apprende in maniera personale e possiede un proprio stile di apprendimento che lo caratterizza e lo distingue dai compagni. Per trovare “l’armonia”, e fare quindi in modo che ogni studente abbia un ruolo attivo nella classe, è necessario prima conoscere le modalità con cui apprende e poi valorizzare le sue inclinazioni, analizzare i diversi stili di apprendimento che ognuno utilizza in maniera preferenziale, compreso il nostro, in quanto riflessione sul nostro metodo di insegnamento. Solo considerando le differenze individuali il metodo di insegnamento potrà tener conto delle attitudini dei singoli, valorizzarle nonché adattarle a contesti in cui tali attitudini potrebbero presentare problematicità.

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La didattica e le nuove tecnologie - La classe capovolta La flipped classroom potrebbe essere erroneamente confusa con modalità di insegnamento e-learning, ovvero l’istruzione a distanza, nella quale il ruolo dell’insegnante è sostanzialmente marginale. Al contrario, poiché uno dei concetti chiave della didattica capovolta è proprio la personalizzazione, questa metodologia consente di facilitare e potenziare la relazione educativa tra docenti e studenti, con l’obiettivo di valorizzare i talenti e le attitudini dei singoli allievi. Al docente spetta il compito di strutturare attività personalizzate affinché ciascuno raggiunga il massimo obiettivo possibile a seconda delle proprie caratteristiche. Inoltre, uno dei principali vantaggi di questa metodologia è costituito dal tempo più disteso per l’apprendimento: poter rivedere o ascoltare più volte i materiali di studio facilita quegli alunni per i quali è più difficoltoso comprendere in tempi rapidi o in situazioni di sovraffollamento di informazioni. Il fattore tempo gioca a favore anche dell’insegnante, che ne avrà di più per osservare gli stili di apprendimento, e potrà così meglio mettere a fuoco interventi didattici mirati a supportare anche chi presenta bisogni educativi speciali.

Processi di individualizzazione e personalizzazione degli apprendimenti La videolezione, strumento imprescindibile per la classe capovolta, diventa una risorsa per l’apprendimento alla quale ogni alunno accede nei modi e nei tempi che desidera, secondo il proprio ritmo e in stretta connessione con gli obiettivi di apprendimento del proprio Piano Personalizzato. Gli studenti, in una situazione di apprendimento rovesciato, riescono a interagire con i compagni con modalità di peer education e apprendimento collaborativo; la condivisione della conoscenza fra pari stimola percorsi di responsabilizzazione rendendo gli studenti soggetti attivi e consapevoli del proprio apprendimento poiché viene stimolato un processo spontaneo di passaggio di conoscenze. L’esperienza e le conoscenze del singolo divengono un’occasione di autoformazione condivisa dal gruppo e nel gruppo, che non solo acquisisce nuove informazioni, ma rafforza anche la sua capacità creativa di rispondere ai problemi, di agire in modo positivo ed efficace e di interagire tramite il lavoro di gruppo in cui vengono suddivise le responsabilità. In questo contesto, il docente assume il ruolo di promotore di responsabilità e di partecipazione individuale e collettiva.

Linguaggio digitale per favorire la costruzione collaborativa dei saperi Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” ricordano che La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola. Si tratta di una rivoluzione epocale […]. La scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere. Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme attraverso risorse in continua evoluzione… Dunque il “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale.

Le continue trasformazioni in atto nell’odierna società digitale impongono alla scuola, e a chi vi opera, un rinnovamento della metodologia didattica che tenga conto delle attitudini e della familiarità verso le tecnologie, propria delle nuove generazioni di studenti, nati e cresciuti tra computer, videogiochi, telefoni cellulari, apparecchi per riprodurre musica digitale e videocamere, fino a giungere alle tecnologie domotiche di uso quotidiano. Infatti, il linguaggio digitale, nella sua dimensione interattiva, determina un nuovo modello di elaborazione mentale, rafforza un atteggiamento mentale dinamico, favorisce un’azione di organizzazione e strutturazione del sapere. Un impiego didattico che si avvale di più codici espressivi, tramite una dimensione multimediale accattivante, stimola la curiosità e l’interesse e può promuovere più facilmente la motivazione, l’attenzione e l’impegno di tutti gli studenti, oltre che rappresentare un valido supporto per soggetti con difficoltà di apprendimento e/o disabilità. Allo stesso tempo, la scuola ha però anche il compito di far acquisire agli alunni la capacità di riflettere sui propri processi cognitivi, sostenendoli affinché sviluppino graduali consapevolezze e capacità di scelta, nonché un controllo critico delle informazioni e dei media.

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La didattica e le nuove tecnologie - La classe capovolta Il valore delle tecnologie non è connesso ai contenuti ma ai processi che vengono attivati, e il superamento di una trasmissione lineare e sequenziale dei saperi, in favore di un’azione didattica mediata dalle TIC, rappresenta un grosso stimolo ad «apprendere facendo», in un rapporto di interazione sia con l’insegnante, che con i compagni: non solo learning by doing, ma anche learning by thinking, cioè “apprendere pensando”, riflettendo, e discutendo con gli altri (cooperative learning). L’approccio esplorativo, insito nel linguaggio multimediale, privilegia la visione di un sapere costruito e implica un apprendimento dove smontare, ricostruire, rielaborare fanno parte di un processo di costruzione di conoscenze da elaborare in gruppo e da condividere. Questo approccio collaborativo, il cui punto di forza è la motivazione, favorisce e promuove corresponsabilità, accresce sicurezza, rafforza il valore della scoperta e incita alla riflessione critica. Il gruppo sperimenta situazioni di problem-solving in modo creativo, discute, analizza: la rielaborazione e l’assunzione di responsabilità individuali e collettive consente agli studenti di sviluppare anche competenze socio-relazionali. Pensare e organizzare la classe come un ambiente in cui gli allievi ricercano, collaborano e condividono, consente al docente di assumere la regia di un processo che promuove la responsabilità cognitiva tramite la sperimentazione dell’apprendimento collaborativo. In questa prospettiva, al docente spetta anche la responsabilità di organizzare in modo attento la formazione dei gruppi, assegnando ruoli e attività in funzione delle peculiarità dei singoli componenti, tenendo come punto fermo la creazione di un clima impostato sulla fiducia, l’aiuto reciproco e la corresponsabilità.

La progettazione e l’organizzazione di una flipped classroom Per impostare una didattica capovolta il primo punto fondamentale è la scelta degli obiettivi di apprendimento, intesi come competenze, conoscenze e abilità che ogni studente deve poter raggiungere. È opportuno, quindi, stabilire quali sono le discipline, le singole unità didattiche o gli argomenti che intendiamo sviluppare tramite questa metodologia, nonché quanto tempo investire e quale strumento utilizzare per la nostra comunicazione online. Molte scuole ormai hanno adottato piattaforme di condivisione come Moodle, Google Classroom, Edmodo ecc., veri e propri spazi virtuali protetti pensati per la didattica che consentono di comunicare notizie e informazioni, assegnare compiti, correggerli, inviare feedback e condividere materiali. Se la nostra scuola non ha adottato nessuno di questi strumenti possiamo creare un nostro spazio personale di condivisione con Google Sites, un modo facile e gratuito per creare e condividere pagine web, con una buona leggibilità su qualunque device e con tutti i sistemi operativi. Si tratta di uno strumento che in pochi e semplici passaggi guidati, senza scrivere nemmeno una linea di codice, consente di scegliere le pagine da creare e di inserire in esse i contenuti che vogliamo condividere, tramite un editor molto intuitivo. In rete si trovano numerosi tutorial che indicano in modo semplice e chiaro i singoli passaggi per la realizzazione di un sito web con questo strumento. Una volta impostata la parte progettuale e tecnica dobbiamo rendere partecipi i nostri studenti e le loro famiglie alla nuova modalità di lavoro che abbiamo previsto di adottare. È infatti fondamentale fornire spiegazioni chiare (anche scritte) sul metodo capovolto, chiedendo alle famiglie un consenso scritto, affinché tutti comprendano che il web diventa uno strumento di studio. Dovremo informare anche il Dirigente Scolastico rispetto alla nostra intenzione di sperimentare la didattica capovolta ed esplicitare in modo chiaro le modalità della nostra progettazione e sarebbe ottimale condividere almeno con un collega il nostro percorso. Successivamente, è opportuno raccogliere informazioni precise per rilevare se tutti i nostri allievi, a casa, dispongono di connessione internet e se, di conseguenza, possono utilizzare un dispositivo (smartphone, pc, tablet) e come/quanto possono accedervi. Può essere utile formulare un questionario scritto così da raccogliere tutti i dati ed eventualmente risolvere eventuali problemi di accesso alla rete. Inoltre, per sperimentare la classe capovolta, anche noi docenti dobbiamo disporre di dispositivi adeguati (meglio un pc portatile dello smartphone) con una buona connessione.

L’ambiente di apprendimento e gli strumenti per la comunicazione interattiva Prima di avviare l’esperienza della flipped classroom, l’insegnante deve coinvolgere gli studenti nella visione di alcune videolezioni, gli strumenti tramite cui si snodano i percorsi della classe capovolta. È una fase indispensa-

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La didattica e le nuove tecnologie - La classe capovolta bile per educare gli allievi ad avvalersi di un video in modo autonomo ed efficace, incoraggiandone la fruizione libera e diversificata per impostare un ritmo personale della lezione. In termini pratici, questo si traduce nell’uso libero di pause e riavvolgimenti del video che consentono un approccio personalizzato ai contenuti per comprendere meglio i concetti presentati. Questa procedura non sarebbe possibile nella lezione frontale, dove l’insegnante deve impostare un ritmo standard che gli consenta di coinvolgere tutti senza però annoiare chi è più capace, o perdere il contatto con chi si trova in difficoltà. Superata questa fase preliminare potrà prendere il via la sperimentazione della didattica capovolta. Sul piano operativo, l’insegnante deve predisporre i diversi materiali didattici su cui far studiare gli studenti a casa, e, successivamente, il suo ruolo in classe consisterà nel promuovere la discussione e proporre ulteriori percorsi di approfondimento. È fondamentale fare attenzione a non trasferire i limiti della didattica basata sulla lezione frontale, dall’aula al web. Infatti, il principale motivo per cui si sceglie l’apprendimento rovesciato è che oggi un approccio tradizionale di tipo trasmissivo, in buona parte dei casi, non è abbastanza efficace e risulta sempre più necessario un approccio metodologico capace di sollecitare l’interesse e coinvolgere attivamente gli alunni. L’utilizzo di video didattici da parte degli studenti dovrà essere integrato e supportato da altri strumenti basati prevalentemente sull’utilizzo delle tecnologie digitali il cui linguaggio favorisce la costruzione collaborativa dei saperi. Affinché una lezione interattiva risulti efficace bisogna tenere in considerazione alcuni elementi: • curare la scelta dei sussidi multimediali, che devono essere facilmente fruibili e presentare una chiara introduzione dell’argomento trattato; • la durata deve essere contenuta entro i 5 o 6 minuti e l’esposizione deve comprendere esempi esplicativi per favorire domande e osservazioni da parte degli studenti; • l’esposizione dei concetti deve essere chiara e concisa, e suddivisa in sequenze significative; • inoltre può risultare proficuo inserire una serie di domande a scelta multipla lungo la timeline di un video, per far riflettere gli studenti sui contenuti proposti e attivare un processo di verifica e autoverifica delle conoscenze acquisite. La rete offre molti materiali già preparati: video didattici, simulazioni interattive, strumenti per la comunicazione interattiva. Pertanto, in prima battuta, prima di partire da zero realizzando i propri video, può essere utile selezionare e proporre risorse già esistenti adeguate alla nostra progettazione, scegliendole tra quelle dei docenti che hanno già svolto attività di classe capovolta, modificandole e integrandole in base alle nostre esigenze. In rete sono disponibili diverse applicazioni liberamente utilizzabili per trasformare la visione di un video in un’esperienza condivisa e di interazione comunicativa. Si tratta di strumenti non particolarmente complessi, il cui utilizzo è spesso facile e intuitivo e dei quali è possibile trovare online dettagliati tutorial, come è riportato nella tabella. Playposit è un’applicazione web free utile per rendere interattivi i nostri video didattici inserendo domande a scelta multipla e a risposta aperta, testo, immagini, audio, link. È possibile manipolare con facilità il video trasformandolo in un oggetto ipermediale inserendovi le risorse reperite in rete e/o i contenuti realizzati da noi. LearningApps è una suite completamente gratuita che consente di creare interessanti moduli interattivi per facilitare i processi di apprendimento. Si possono realizzare video con inserimenti, sondaggi, test, questionari. Thinglink è uno strumento web che consente di rendere interattivi immagini e video tramite l’inserimento di link, ulteriori immagini, video e testo. Edpuzzle consente di trasformare un video in una lezione interattiva tramite l’inserimento di quiz, immagini, testo ecc., e di registrare la propria voce sul video.

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TED-Ed Lesson permette di creare lezioni a partire da video pubblici e integrarli con risorse per l’approfondimento e la verifica, fornendo risorse a sostegno della formazione, dell’apprendimento e del monitoraggio delle attività degli studenti. È uno strumento completo per corredare videolezioni di questionari, link, integrazioni testuali, mappe, immagini. Biteable è una risorsa online per la creazione di simpatiche animazioni video personalizzabili. La funzione base gratuita mette a disposizione molti template dalla grafica accattivante. Alcuni modelli consentono l’inserimento di immagini personali. Powtoon è un servizio che permette di realizzare presentazioni animate accattivanti e di grande effetto. Adobe Spark è uno strumento gratuito per realizzare facilmente e con rapidità oggetti grafici, presentazioni, digital storytelling e animazioni video, con sottofondo musicale o registrazione audio della nostra voce.


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Apprendimento cooperativo e compiti autentici per padroneggiare le competenze chiave La “Raccomandazione 2006/962/CE” del Parlamento Europeo definisce le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente. Con l’emanazione di questo documento, l’Unione Europea esorta tutti gli Stati membri a perseguire il raggiungimento di quelle competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione per tutto l’arco della vita (lifelong learning), a partire dal percorso di istruzione: 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale. Si tratta di competenze di carattere trasversale che dovrebbero essere acquisite dai giovani alla conclusione del percorso obbligatorio di istruzione in preparazione della loro futura vita lavorativa, e che dovrebbero costituire, al contempo, un bagaglio per i futuri apprendimenti. L’Italia ha recepito la sollecitazione dell’Unione Europea attraverso il D.M.139/2007 “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione” dove vengono delineati “gli assi culturali” che mirano al conseguimento delle competenze di base alla fine del ciclo obbligatorio di istruzione. Nel documento tecnico allegato al testo di legge si dice testualmente che i saperi sono articolati in abilità/capacità e conoscenze, con riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del “Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche” (EQF)1. La competenza digitale, contenuta nell’asse dei linguaggi, è comune a tutti gli assi, sia per favorire l’accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali.

Il “Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli” contiene le seguenti definizioni: • Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro e sono descritte come teoriche e/o pratiche. • Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). • Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Ad integrazione di un dettato rigidamente impostato sulla suddivisione di saperi disciplinari, l’allegato 2 stabilisce i fondamenti per le «competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria». Si tratta di otto competenze chiave volte a «favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale». A sei anni dalla pubblicazione delle “Indicazioni Nazionali”, il Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ha presentato al MIUR il documento “Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari” (22 febbraio 2018) che propone alle scuole una rilettura delle “Indicazioni“ del 2012 focalizzando l’attenzione sulle competenze di Cittadinanza. Il documento propone alle scuole una rilettura delle “Indicazioni“ al fine di calibrare il curricolo e le proposte didattiche nella cornice delle competenze di Cittadinanza e Costituzione poiché «l’esercizio della cittadinanza attiva necessita di strumenti culturali e di sicure abilità e competenze di base, cui concorrono tutte le discipline». 1

Si fa riferimento alla proposta di “Raccomandazione 2006/962/CE” del Parlamento Europeo e del Consiglio (7 settembre 2006).

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La didattica e le nuove tecnologie - La classe capovolta Questa sollecitazione colloca la Cittadinanza come sfondo integratore e punto di riferimento di tutte le discipline che concorrono a definire il curricolo. La riflessione evidenzia inoltre come le pratiche di cittadinanza attiva possano essere veicolate da un’adeguata progettazione didattica che realizzi ambienti per l’apprendimento volti alla «costruzione di conoscenze e abilità attraverso l’analisi di problemi e la gestione di situazioni complesse, la cooperazione e l’apprendimento sociale, la sperimentazione, l’indagine, la contestualizzazione nell’esperienza, la laboratorialità», indicando in questi elementi i presupposti per lo sviluppo di competenze e apprendimenti significativi in grado di contribuire alla costruzione di competenze sociali e civiche. Questa rilettura intende rispondere alla necessità di una sempre maggiore aderenza o sviluppo diretto alla sostenibilità in tutti i suoi aspetti, recependo anche i contenuti dell’Agenda 2030. Questo quadro normativo pone quindi le basi per definire ciò che si è chiamati a fare attivamente in classe dove gli alunni realizzano il cosiddetto “compito autentico”, svolto attraverso il cooperative learning. La metodologia dell’apprendimento cooperativo coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo e si fonda sull’interazione e la corresponsabilità dei componenti del gruppo per raggiungere un fine comune, tramite un lavoro collaborativo di approfondimento e il contributo personale di ognuno alla costruzione di nuova conoscenza. In questo contesto l’insegnante, che assumerà il ruolo di facilitatore e mediatore, ha il compito di organizzare un ambiente per l’apprendimento in grado di favorire un clima relazionale positivo. Wiggins (1998) chiarisce che un compito, un problema, un progetto è autentico quando: • è realistico: riflette il modo nel quale l’informazione o l’abilità dovrebbero essere usati nel mondo reale; • richiede giudizio e innovazione: è basato sulla soluzione di problemi non strutturati che potrebbero avere più di una risposta giusta e, quindi, richiedono al soggetto che apprende di compiere delle scelte consapevoli; • chiede allo studente di «costruire» la disciplina, impadronendosi delle procedure proprie delle discipline, che le formano nei significati e nei processi; • replica o simula contesti diversi (lavoro, vita civile, vita personale) nei quali solitamente gli adulti sono «controllati» e valutati, e si realizza quindi in contesti o situazioni specifiche che hanno particolari restrizioni, proposte o spettatori (compiti complessi); • sollecita l’impiego di un repertorio di conoscenze e di abilità per negoziare altri compiti complessi; • permette appropriate opportunità di ripetere, praticare, consultare risorse, ricevere feedback e perfezionare la prestazione, i prodotti e gli apprendimenti, focalizzando l’apprendimento attraverso il ciclo di performance-feedback-revisione-performance. La progettazione di un compito autentico ha lo scopo di valutare l’abilità degli studenti di applicare competenze e conoscenze in attività reali (Mueller, 2003). Nella sua formulazione, necessita di indicazioni e caratteristiche ben definite, a partire dalla esplicitazione chiara dell’obiettivo che si intende perseguire. Affinché sia chiaro agli studenti il percorso da seguire, vanno loro fornite indicazioni esplicite circa i contenuti, il tipo di prestazione da svolgere, lo scopo da raggiungere, le caratteristiche del prodotto atteso, quali sono i tempi richiesti, le fasi del lavoro e le risorse a disposizione. Gli studenti, oltre ad avere chiaro il percorso da seguire, devono conoscere le modalità di valutazione che contemplano anche l’autovalutazione del proprio prodotto. L’attività che si propone di realizzare deve inoltre essere stimolante e motivante, consentendo la condivisione e la collaborazione dei membri del gruppo chiamati a rielaborare e riorganizzare in una situazione problematica, ma strettamente ancorata a contesti reali, ciò che hanno appreso. Appare evidente quindi come l’obiettivo finale miri alla costruzione di competenze chiave mediante compiti significativi che si traducono nella realizzazione di un prodotto finale completo, in cui la problematizzazione e la contestualizzazione del sapere vengono calati in contesti reali. In quest’ottica, l’azione didattica che si esplica tramite la metodologia flipped consente agli studenti di sperimentare varie soluzioni operative e di acquisire, utilizzare e consolidare competenze, attraverso l’esperienza, la riflessione, lo scambio e la collaborazione tra pari.

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La didattica e le nuove tecnologie - La classe capovolta

La valutazione nella flipped classroom Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione” introducono il principio di certificazione delle competenze, delineano i traguardi formativi da conseguire al termine dei diversi gradi dell’istruzione primaria e focalizzano l’attenzione su di una nuova cultura didattica, dove la scuola non è più il principale agente educativo. In questo documento si pone l’accento sui principi di conoscenze contestualizzate, apprendimento significativo, centralità del soggetto che apprende, scuola aperta alla realtà. La Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015, nelle “Linee guida” allegate esplicita il concetto di certificazione delle competenze tramite documenti da compilare, in via sperimentale, al termine della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e al completamento dell’obbligo scolastico (2ª classe della scuola secondaria di secondo grado). La certificazione delle competenze non sostituisce la valutazione disciplinare ma la integra, poiché esprime una valutazione trasversale della capacità degli allievi di utilizzare in modo efficace i saperi acquisiti in contesti nuovi e complessi, siano essi reali o simulati. Il decreto del MIUR del 3 ottobre 2017, prot. n. 742, disciplina la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione e trasmette i relativi modelli unici nazionali di certificazione nei quali si sancisce l’obbligo di delineare il “Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione” in base ai livelli di competenza raggiunti, in riferimento alle otto competenze chiave europee. Tradizionalmente, la valutazione del profitto scolastico scaturisce dal confronto dei risultati ottenuti dagli studenti con i risultati attesi. Questa modalità implica però l’utilizzo di criteri di classificazione e selezione perché non indaga la «costruzione» e lo «sviluppo» della conoscenza, né prende in considerazione la capacità di applicare in contesti reali quanto si conosce. La valutazione delle competenze analizza il «sapere agito» e considera ciò che gli alunni sanno e «come lo sanno fare» applicando le loro conoscenze, abilità, capacità e predisposizioni personali, nel momento in cui si trovano ad affrontare un compito significativo che preveda la soluzione di un problema e/o la realizzazione di un prodotto. Quanto fin qui esposto, in merito alla didattica capovolta, converge in un processo di valutazione delle competenze strettamente connesso al compito autentico, pilastro della flipped classroom e principale momento di valutazione dello studente da parte del docente. Egli, infatti, osserva in itinere processi, interazioni, coinvolgimenti e strategie di studio impiegate, proprio nel momento operativo, in classe, mentre gli studenti lavorano in gruppo alla soluzione del compito assegnato. In questo modo, azione didattica e azione valutativa si intersecano: l’insegnante misura i progressi dello studente durante il percorso di apprendimento analizzando non tanto la conoscenza, quanto piuttosto la competenza, dal momento che vengono monitorate le sue capacità organizzative ed espressive, la sua abilità nel reperire e gestire il materiale, e le strategie adottate nel risolvere il problema e giungere all’esito atteso. Nella classe capovolta un altro aspetto di basilare importanza è il momento di autovalutazione che consiste nella richiesta di redigere una rubrica, cioè una griglia strutturata in cui ciascuno studente è chiamato a esprimersi sul suo ruolo nel gruppo, e il gruppo, a sua volta, è chiamato a valutare l’efficacia del proprio lavoro con riferimento ai livelli di giudizio che vengono riportati sul documento di certificazione delle competenze (livello avanzato, intermedio, base, iniziale). Tramite questo percorso di autovalutazione gli allievi riflettono sulla propria esperienza di apprendimento, esaminando i punti forti e i punti deboli del loro lavoro cooperativo, riflettono sia il prodotto della loro attività e i processi che li hanno condotti a conseguire un dato risultato. Sia il metodo di valutazione dell’insegnante del processo, delle competenze trasversali e di quelle disciplinari, il cui fulcro è il compito complesso, sia l’autovalutazione degli studenti, hanno sempre come punto di riferimento alcune delle competenze individuate tra le otto competenze chiave a cui mirava l’attività progettata, rilevabili con questa modalità proprio per il carattere trasversale dell’approccio didattico capovolto. Per concludere, adottare una metodologia di lavoro che si basi sulla classe capovolta può contribuire a favorire la costruzione di quelle competenze necessarie per la formazione integrale della persona in modo unitario, sia nella sua dimensione personale, che in quella relazionale. Una scuola efficace per tutti i suoi studenti include e valorizza, ricerca e sperimenta, rielabora e rappresenta nuove forme di conoscenza. Non si tratta tanto di andare contro una scuola tradizionale, quanto piuttosto di integrare spazi e modalità didattiche con nuovi scenari educativi al passo coi tempi.

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La didattica capovolta nelle classi prime della Scuola Primaria Le scelte culturali, educative e didattiche che sono alla base del progetto formativo della Scuola Primaria non possono che avere come principale obiettivo trasversale lo sviluppo di un’identità sociale, intesa come acquisizione da parte dell’alunno di un’immagine articolata della realtà, attraverso l’interazione con gli altri e la presa di coscienza della vita comunitaria. Fin dalla classe prima diventa perciò di prioritaria importanza stimolare la progressiva acquisizione di autonomia, intesa come passaggio progressivo dallo stato di dipendenza ad un atteggiamento sempre più responsabile che, lungo il percorso dei cinque anni di Scuola Primaria, condurrà l’alunno a sperimentare processi di condivisione di responsabilità, autostima e consapevolezza di sé, delle proprie attitudini e capacità, per pervenire a scelte autonome e consapevoli. Nella progettazione dei percorsi curricolari è bene, pertanto, privilegiare quelle strategie metodologiche che incentivano la crescita e la maturazione globale dell’alunno, a sostegno di un percorso che stimoli la partecipazione attiva di ogni allievo al proprio apprendimento e nel quale il ruolo dell’insegnante sia quello di monitorare, guidare e supportare il processo di apprendimento. In questo scenario la flipped classroom si sta imponendo come una metodologia che sostiene la partecipazione e valorizza le inclinazioni naturali di ciascun alunno per favorire un orientamento adeguato alle potenzialità individuali. Tuttavia, per ovvie ragioni, non risulta molto praticabile applicare questa metodologia all’inizio della Scuola Primaria, ma è innegabile che anche i piccoli alunni delle prime classi mostrino uno spiccato interesse per la tecnologia e che il video stia diventando un mezzo didattico dalle innumerevoli potenzialità che, se utilizzato in un preciso contesto e configurato a partire dalle aspettative dei piccoli alunni, possa diventare uno strumento efficace per la personalizzazione dei contenuti da proporre. Le “video animazioni”, ormai ampiamente utilizzate per contenuti educativi, possono essere molto efficaci anche con gli alunni più piccoli. L’uso di brevi video per l’apprendimento (video microlearning) sta diventando sempre più diffuso tra gli insegnanti e non solo: grafica e animazioni attirano immediatamente l’attenzione degli spettatori e, nel contempo, le didascalie spiegano con efficacia un concetto complesso. Dagli Stati Uniti, dove la didattica capovolta ha avuto origine, giungono numerose sollecitazioni su come modellare l’approccio metodologico della classe capovolta alle esigenze della didattica delle prime classi di Scuola Primaria.

Flip in-class Diversi insegnanti stanno sperimentando “flip in-class”, una declinazione del modello capovolto senza i problemi associati all’invio del lavoro a casa. Come in un tradizionale approccio capovolto, l’insegnante predispone un video che, anziché essere visualizzato a casa, viene presentato in classe per il lancio di un’attività di tipo collaborativo. Con questa modalità, che fondamentalmente è caratterizzata dalla flessibilità, si arricchisce la lezione frontale con un approccio didattico che si avvale del peer tutoring e sfrutta le risorse del gruppo classe nella sua eterogeneità. È possibile infatti avviare attività di tipo collaborativo fin dalle prime classi, coinvolgendo inizialmente i piccoli alunni in semplici attività di lavoro a coppie, dapprima brevi (15-20 minuti), poi via via sempre più contestualizzate e articolate. L’obiettivo primario è la conquista delle abilità sociali che aiutano a stare insieme in gruppo: capacità di ascolto, parlare sottovoce e a turno, muoversi in modo ordinato senza fare troppo rumore, controllare atteggiamenti aggressivi o prevaricanti. In queste occasioni l’insegnante assume il ruolo di “facilitatore” del processo di socializzazione, stimola la collaborazione e orienta l’ascolto e l’interazione. Dal lavoro a coppie si potrà poi passare a semplici attività in piccoli gruppi in cui ogni singolo allievo, con la supervisione dell’insegnante, sperimenterà l’alternanza dei ruoli in attività, gradualmente sempre più articolate di anno in anno.

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Le fasi di lavoro per lo sviluppo dell’UDA in modalità “Flip in-class” La stesura della progettazione deve tener conto dei seguenti punti: • Dati dell’Unità di Apprendimento (titolo, scuola, classe, disciplina/e) • Responsabile del progetto • Finalità e obiettivi educativi e didattici generali e trasversali • Descrizione dell’argomento trattato • Competenze disciplinari e interdisciplinari coinvolte • Competenze chiave da attivare • Metodologia • Strumenti che si intendono impiegare • Tempi e spazi • Descrizione delle fasi e delle sequenze di lavoro • Prodotto atteso a conclusione del percorso • Modalità organizzative • Materiali e strumenti • Metodologie e strumenti di valutazione e autovalutazione • Traguardi formativi/esiti attesi al termine dell’attività La visione del video e i giochi didattici sulle applicazioni digitali allegate al M.I.O. Book, rappresentano gli strumenti di preparazione all’argomento, che sarà sviluppato, in un secondo momento, con un approccio di tipo collaborativo. L’insegnante guida gli alunni nella rielaborazione di quanto presentato e coordina le esercitazioni per il consolidamento di quanto appreso. Questa fase di approfondimento viene realizzata collettivamente sotto la guida del docente che coordina gli interventi degli alunni. Si rivelerà senz’altro molto utile presentare alla LIM i giochi didattici, incoraggiando una corretta partecipazione all’attività collettiva. Il “capovolgimento” si realizza nel momento in cui la rielaborazione e l’approfondimento dell’argomento avvengono organizzando semplici attività a coppie, in cui poter incoraggiare lo spirito di collaborazione reciproca e osservare le dinamiche di interazione. In questa fase l’insegnante valuta se c’è l’esigenza di svolgere attività di recupero per potenziare o recuperare l’apprendimento di quegli alunni che ne hanno bisogno, oppure per adattare contenuti e strumenti per i bambini con BES. Il compito autentico come in tutte le UDA. di classe capovolta, rappresenta l’attività di rielaborazione e produzione finale da realizzare individualmente o a coppie. Solo quando le abilità sociali saranno tali da consentirlo, e quindi negli anni successivi alla classe prima, si potrà optare per un’attività di gruppo, la modalità di lavoro finalizzata all’acquisizione delle competenze relazionali, personali ed interpersonali, che sono alla base di una civile convivenza.

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Griglia di autovalutazione individuale Indica con una X Ti è piaciuto lavorare in questa attività? Hai rispettato le indicazioni della tua insegnante? Sei stato preciso e ordinato nel tuo lavoro? Hai avuto cura del materiale? Hai avuto bisogno dell’aiuto dell’insegnante?

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Attività di Matematica classe 2a ADDIZIONE E SOTTRAZIONE: OPERAZIONI INVERSE ( Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 25) Scuola Referente del progetto Descrizione del gruppo classe

Descrivere sinteticamente le caratteristiche del gruppo e l’eventuale presenza di alunni con bisogni educativi speciali.

Disciplina

MATEMATICA

Tempi

12 ore + 1 ora di presentazione degli elaborati alla classe.

Modalità di lavoro

Indicare le modalità di organizzazione dei gruppi di lavoro: il compito autentico richiesto prevede che questa attività si svolga a gruppi di tre, massimo quattro alunni.

Finalità

Garantire il successo formativo tramite l’attivazione di strategie educative e didattiche che favoriscano l’acquisizione delle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente e la padronanza delle competenze disciplinari declinate nelle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”.

Obiettivi educativi e didattici

• U tilizzare la tecnologia e strategie didattiche innovative per veicolare saperi, conoscenze e competenze alla base della programmazione scolastica annuale • Acquisire il piacere della scoperta e della ricerca • Lavorare individualmente e/o in piccoli gruppi per ottenere scopi comuni • Saper organizzare con efficacia il proprio lavoro, sia individuale che di gruppo

Competenze chiave

• • • • •

Competenza matematica Imparare a imparare Competenze sociali e civiche Competenza digitale Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Competenze disciplinari

• • • •

Operare con i numeri Sviluppare il calcolo mentale Rappresentare e risolvere situazioni problematiche utilizzando le frazioni Saper usare i numeri per contare, confrontare, ordinare nei vari contesti della vita quotidiana

Metodologia

Utilizzo della didattica capovolta per favorire sia un coinvolgimento attivo degli studenti nel rispetto degli stili di apprendimento individuali, sia la creazione di un ambiente per l’apprendimento che incentivi relazioni interpersonali positive.

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La didattica e le nuove tecnologie - La classe capovolta

Contenuti

Il percorso è volto ad approfondire la relazione tra addizione e sottrazione, analizzandone le funzioni e le peculiarità in contesti operativi strettamente legati alla quotidianità, per favorire l’acquisizione di strategie di calcolo veloce. • Fase 1 – Lancio del progetto: l’insegnante spiega agli alunni come si snoda il percorso e in quali modalità si svolgerà il lavoro, sia a casa che a scuola. A partire dalla visione in classe del filmato “Addizione e sottrazione operazioni inverse”, gli alunni si esercitano alla LIM con le applicazioni allegate al video. Sia la video animazione che i giochi didattici allegati saranno messi a disposizione degli alunni (nella classe virtuale o fornendo il link), così che ognuno possa rivedere il percorso anche successivamente e in autonomia a casa. • Fase 2 – Dopo il momento di autoformazione iniziale, in classe si rielabora quanto appreso tramite domande e risposte, breve discussione, brainstorming, ulteriori approfondimenti ed esercitazioni. • Fase 3 – L’insegnante consegna il compito autentico, attività finalizzata a uno scopo concreto in cui gli alunni dovranno dare prova delle loro capacità. • Conclusione – Gli elaborati prodotti vengono presentati alla classe, valutati in maniera formativa, eventualmente corretti e possibilmente condivisi con l’esterno.

Prodotto atteso

REALIZZAZIONE DI UN MEMORY MATEMATICO

Valutazione

• Osservazione dei processi di lavoro durante le fasi dell’attività • Autovalutazione di gruppo e individuale tramite check list • Valutazione sommativa

Materiali e strumenti

LIM – PC di classe e/o del laboratorio della scuola – Appmatrix e materiali digitali su M.I.O. Book – compito autentico – materiale in elenco nel compito autentico – libri di testo – risorse web

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COMPITO AUTENTICO

La didattica e le nuove tecnologie – La classe capovolta

IL NOSTRO MEMORY MATEMATICO Per allenarci con le addizioni e le sottrazioni costruiremo una versione particolare di Memory da utilizzare nei nostri momenti liberi. 1. Ci divideremo in gruppi. Ogni gruppo dovrà realizzare 16 tessere che dovranno contenere un’addizione e la sua sottrazione inversa, inventando le operazioni utilizzando i numeri indicati: • gruppo “uccellini” operazioni con i numeri da 1 a 15 • gruppo “fiori” operazioni con i numeri da 15 a 20 • gruppo “farfalle” operazioni con i numeri da 20 a 30 • gruppo “pesci” operazioni con i numeri da 30 a 40 • gruppo “alberi” operazioni con i numeri da 40 a 50 2. Vi fornirò dei cartoncini in cui scriverete le vostre operazioni in modo chiaro e senza risultato. 3. Potete utilizzare matite colorate e pennarelli con i quali decorare le vostre tessere; sul lato posteriore delle carte (quello in cui non sono scritte le operazioni), eseguite dei disegni in base al nome del vostro gruppo. 4. Alla fine di questa attività plastificheremo le tessere e vi scambierete i Memory per sfidarvi al gioco.

Per l’insegnante Materiale occorrente: • • • •

Cartoncino bianco gr. 200 (con la taglierina ricavare da ogni foglio 4 tessere di 15 cm × 10,5 cm) Pennarelli Colori a matita Plastificatrice per plastificare le tessere del Memory

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La didattica e le nuove tecnologie - La classe capovolta

Attività di Matematica classe 3a LE FRAZIONI ( Sussidiario delle discipline – Matematica, pag. 58) Scuola Referente del progetto Descrizione del gruppo classe

Descrivere sinteticamente le caratteristiche del gruppo e l’eventuale presenza di alunni con bisogni educativi speciali.

Disciplina

MATEMATICA

Tempi

8 ore + 1 ora di presentazione degli elaborati alla classe.

Modalità di lavoro

Indicare le modalità di organizzazione dei gruppi di lavoro: il compito autentico richiesto prevede che questa attività si svolga a gruppi di tre, massimo quattro alunni.

Finalità

Garantire il successo formativo tramite l’attivazione di strategie educative e didattiche che favoriscano l’acquisizione delle competenze chiave europee per l’apprendimento permanente e la padronanza delle competenze disciplinari declinate nelle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”.

Obiettivi educativi e didattici

• U tilizzare la tecnologia e strategie didattiche innovative per veicolare saperi, conoscenze e competenze alla base della programmazione scolastica annuale • Acquisire il piacere della scoperta e della ricerca • Lavorare individualmente e/o in piccoli gruppi per ottenere scopi comuni • Saper organizzare con efficacia il proprio lavoro, sia individuale che di gruppo

Competenze chiave

• • • • • •

Competenze disciplinari

• C omprendere il significato di frazione e di unità frazionaria nel linguaggio matematico • Riconoscere e rappresentare graficamente la frazione di un numero • Riconoscere e denominare i termini della frazione • Riconoscere e calcolare la frazione complementare • Sviluppare il calcolo mentale

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Comunicazione nella madrelingua Competenza matematica Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Competenza digitale Spirito di iniziativa e imprenditorialità


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Metodologia

Utilizzo della didattica capovolta per favorire sia un coinvolgimento attivo degli studenti nel rispetto degli stili di apprendimento individuali, sia la creazione di un ambiente per l’apprendimento che incentivi relazioni interpersonali positive.

Contenuti

Il percorso è volto ad approfondire il significato di frazione e il concetto di unità frazionaria nel linguaggio matematico, in relazione a situazioni concrete. • Fase 1 – Lancio del progetto: l’insegnante spiega agli alunni come si snoda il percorso e in quali modalità si svolgerà il lavoro, sia a casa che a scuola. A partire dalla visione del filmato “Le frazioni”, gli alunni si esercitano con le applicazioni allegate al video. • Fase 2 – Dopo il momento di autoformazione iniziale (che, a seconda della scelta metodologica del docente, si potrà sviluppare a casa in modalità flipped, o in classe in modalità flip in-class), si rielabora in classe quanto appreso tramite domande e risposte, breve discussione, brainstorming, ulteriori approfondimenti in riferimento a situazione concrete ed esercitazioni con supporto grafico. • Fase 3 – L’insegnante consegna il compito autentico, attività finalizzata a uno scopo concreto in cui gli alunni dovranno dare prova delle loro capacità. • Conclusione – Gli elaborati prodotti vengono presentati alla classe, valutati in maniera formativa, eventualmente corretti e possibilmente condivisi con l’esterno.

Prodotto atteso

REALIZZAZIONE DEL GIOCO “L’UOMO NERO DELLE FRAZIONI”

Valutazione

• Osservazione dei processi di lavoro durante le fasi dell’attività • Autovalutazione di gruppo e individuale tramite check list • Valutazione sommativa

Materiali e strumenti

LIM – PC di classe e/o del laboratorio della scuola – Appmatrix e materiali digitali su M.I.O. Book – compito autentico – materiale in elenco nel compito autentico – libri di testo – risorse web

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La didattica e le nuove tecnologie – La classe capovolta

COMPITO AUTENTICO

IL GIOCO DELLE FRAZIONI Conoscete il gioco di carte dell’Uomo nero? Adatteremo questo celebre gioco realizzando, al posto delle carte da gioco ordinarie, delle carte speciali che rappresentano le frazioni. Svolgimento del gioco 1. Ci divideremo in gruppi. 2. Ogni gruppo riceverà delle fotocopie che contengono delle coppie di carte (in tutto le carte sono 108, divise in 12 per 9 fotocopie). 3. Ciascun gruppo colorerà, anche riempiendo con disegni e dando libero sfogo alla propria creatività, le porzioni di figure corrispondenti alla frazione indicata a sinistra. 4. Una volta completate le carte, si procederà a ritagliarle con cura lungo il bordo e a mescolare il mazzo. A questo punto si potrà cominciare a giocare. All’inizio della partita il mazziere sceglierà (o farà scegliere) una carta che verrà messa in un posto nascosto, senza che nessuno la veda. Poi distribuirà tutte le carte del mazzo ai giocatori, una per volta (capita spesso che alcuni ricevano una carta in meno, ma non è un problema). Appena ricevute le carte, ogni giocatore dovrà scartare tutte le coppie di carte dello stesso valore di cui è in possesso, mettendole in mezzo al tavolo. Dopo un po’ di giri, a ciascun giocatore rimarranno poche carte; inizierà a giocare chi possiede più carte. L’obiettivo di ogni giocatore sarà quello di riuscire a liberarsi di tutte le carte che ha in mano, accoppiandole con la frazione o la rappresentazione grafica equivalente. Il giocatore di turno pescherà quindi una carta a caso (senza vederla) dal giocatore alla sua sinistra. Se la carta presa fa coppia con una che ha già in mano allora può scartarle entrambe, altrimenti la aggiunge alle sue carte. Il turno passerà poi al giocatore alla sua destra che a sua volta prenderà una carta, e così via. Il gioco proseguirà finché tutti i giocatori riusciranno ad accoppiare le carte che hanno in mano, ad eccezione di uno, che rimarrà con una sola carta. Prima di nominarlo ”Uomo nero delle frazioni”, bisognerà controllare che la carta rimasta faccia coppia con quella nascosta all’inizio del gioco.

Per l’insegnante Materiale occorrente: • • • • •

Cartoncini bianchi gr. 200 prestampati (vedi allegato set di 108 carte) Pennarelli Colori a matita Forbici Plastificatrice per irrobustire le carte da gioco

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COMPITO AUTENTICO

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2 5

5 8

4 9

4 5

8 9

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1 4

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1 3

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COMPITO AUTENTICO


COMPITO AUTENTICO

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5 6

1 2

3 8

1 6

11 16 247


La didattica e le nuove tecnologie – La classe capovolta

1 9

9 10

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SETTE OTTAVI

TRE SETTIMI

UN DECIMO

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COMPITO AUTENTICO


COMPITO AUTENTICO

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CINQUE SETTIMI

QUATTRO SETTIMI

UN OTTAVO

SETTE DECIMI

5 12

11 12 249


La didattica e le nuove tecnologie – La classe capovolta

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7 9

5 9

1 12

5 16

4 15

13 15

COMPITO AUTENTICO


COMPITO AUTENTICO

La didattica e le nuove tecnologie – La classe capovolta

3 9

6 9

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3 16

9 15

3 15 251


La didattica e le nuove tecnologie – La classe capovolta

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5 15

8 12

7 16

7 15

1 15

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COMPITO AUTENTICO


COMPITO AUTENTICO

La didattica e le nuove tecnologie – La classe capovolta

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6 7

7 12

6 16

11 15

2 15 253


Guida ai materiali digitali

I materiali del M.I.O. BOOK Lezioni disciplinari per la didattica inclusiva Slide con lezioni strutturate per alunni con BES e DSA. Audio e mappe per la didattica inclusiva Le pagine di didattica inclusiva offrono allo studente i file audio con lettura lenta ad alto ascolto, eseguita da speaker professionisti. Per il docente, sono presenti i pdf con gli esercizi già completati, a ulteriore supporto per la didattica inclusiva. Audio a supporto delle pagine CLIL Le risorse CLIL sono corredate da audio per l’apprendimento della corretta pronuncia. Video dimostrativi per eseguire esperimenti di scienze Il video, inteso come mediatore didattico attivo, fa visualizzare al bambino i vari passaggi utili per realizzare le attività laboratoriali, legati alle discipline. Nello specifico si tratta di video che mostrano le fasi degli esperimenti di scienze. Video tutorial Accompagnano i passaggi più difficili e astratti della matematica passando in rassegna, attraverso immagini e spiegazioni audio, le varie strategie logico mentali da mettere in atto, in maniera chiara, comprensibile, giocosa e riproducibile all’infinito. Pagine con esercizi interattivi Alcune pagine si arricchiscono della versione interattiva degli esercizi proposti in cartaceo. Il report, previsto al termine di ogni esercizio, permette all’alunno un riscontro immediato dei propri progressi, consente l’autovalutazione e il monitoraggio costante degli apprendimenti, nonché la revisione e il rinforzo dei contenuti disciplinari fondamentali. Esercizi interattivi I Learning Object, ossia gli Oggetti di Apprendimento, sono contenuti digitali integrativi per l’approfondimento, lo studio e la didattica multimediale e interattiva, in classe o a casa, che hanno come obiettivo quello di favorire l’ingresso dell’innovazione nei processi d’insegnamento-apprendimento. Sono strumenti dotati di una potenziale multifunzionalità poiché possono aiutare gli studenti a diventare protagonisti dei loro percorsi di apprendimento; inoltre presentano caratteristiche interessanti per gli aspetti relativi al potenziamento delle esperienze di autoapprendimento, poiché, grazie alla loro struttura, sono flessibili e dinamici, e ciò favorisce, in chi apprende, l’associazione del contenuto dell’istruzione con le conoscenze pregresse e le esperienze personali. I LO possono essere utilizzati sia da docenti sia da studenti, in modo indipendente e senza una sequenza predefinita. Come sostiene Howard Gardner, noto per aver scritto alcuni importanti testi di psicologia e per aver elaborato la più importante storia classica della nascita della scienza cognitiva, in questa prospettiva, si modifica il concetto di apprendimento che diventa processo sociale, grazie anche agli strumenti tecnologici e alle componenti multimediali impiegate, capaci di attivare situazioni didattiche a elevata interattività. In questo contesto l’utilizzo dei LO integra e non sostituisce il lavoro dei docenti; possono altresì consolidare l’attività didattica dell’insegnante e accrescere la motivazione degli studenti per gli aspetti riguardanti il potenziamento delle esperienze di auto-apprendimento, favorendo le intelligenze multiple.

Per quello che riguarda nello specifico il materiale messo a disposizione dalla Raffaello Editrice, si può parlare a tutti gli effetti di LO, micro entità digitali o non, che possono essere utilizzati, riutilizzati per un numero illimitato di volte durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. Sono infatti idonei all’utilizzo in classe, in videoproiezione, ma soprattutto con la LIM.

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Guida ai materiali digitali Ogni “esercizio” può essere eseguito dall’alunno con l’impiego di diverse modalità: • touch (determinate aree sensibili vanno “toccate” per dare una risposta); • drag and drop (con il “trascinare e rilasciare” si associano concetti complementari); • cloze (completamento di frasi, di sillabe o concetti da scrivere direttamente con la tastiera); • corrispondenze (immagini o parole da mettere in relazione con il trascinamento); • sequenze (gruppi di parole o numeri vanno organizzati seguendo un determinato ordine); • scelte multiple; • vero o falso. I Learning Object hanno una durata di esecuzione dai 2 ai 15 minuti e sono totalmente indipendenti l’uno dall’altro. Ciascuna tipologia di “oggetto” è interattiva, fornisce all’allievo una risposta utile e contiene un obiettivo e una valutazione finale. In caso di risposta sbagliata al bambino non sarà consentito un secondo tentativo. Soltanto al termine, dopo che avrà terminato tutti gli esercizi, potrà visualizzare il punteggio totalizzato (che può essere anche stampato e consegnato all’insegnante) e rivedere tutto il percorso effettuato con i relativi marcatori di “risposta esatta” o “risposta sbagliata”, utile per autocorreggersi e riflettere sul proprio operato. Classe Capovolta In corrispondenza di argomenti selezionati è presente un link di collegamento ai materiali digitali utili alle attività didattiche in modalità Classe Capovolta. Percorsi digitali multidisciplinari per la LIM Nel quadro delle risorse tecnologiche di ausilio all’insegnamento, la Lavagna Interattiva Multimediale occupa sicuramente una posizione di centralità e sta conoscendo una significativa diffusione nella scuola italiana. L’uso di questo strumento non richiede conoscenze di particolare complessità: in genere è sufficiente qualche sessione informativa perché l’insegnante apprenda le funzionalità di base per costruire la propria lezione multimediale. Uno dei problemi rilevati, in relazione questo nuovo medium educativo, sta però nel fatto che la creazione delle “slide” in cui si articola una lezione alla LIM è un’attività piuttosto dispendiosa in termini di tempo: la ricerca e la collocazione ordinata dei contenuti nelle diapositive richiederebbero all’insegnante che volesse regolarmente lavorare alla lavagna multimediale un compito davvero impegnativo. Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione delle insegnanti dei percorsi LIM realizzati con accuratezza da insegnanti esperti di contenuti multimediali e immediatamente utilizzabili nella pratica didattica. L’attenta selezione del materiale informativo, la qualità del repertorio grafico, l’impianto ludico, la strutturazione delle attività in modo da consentire la massima interazione tra i bambini e il feedback immediato rappresentano alcune fra le caratteristiche dei software che assicureranno ai bambini delle vostre classi esperienze di apprendimento qualitativamente significative. L’insegnante ha a sua disposizione quattro percorsi multidisciplinari, due per la seconda e due per la terza: SIM SALA BIM, UNA PAROLA DOPO L’ALTRA, PICCOLI DETECTIVE LINGUAGGI E PICCOLI DETECTIVE DISCIPLINE. Nelle pagine a seguire vi mostriamo parte del materiale: si tratta delle introduzioni ai percorsi e alcune miniature di ciascun percorso, che l’insegnante trova inserite in versione digitale all’interno del percorso. Ogni pdf può essere visionato sul M.I.O BOOK docente, scaricato e/o stampato. Questo materiale introduce e guida, clic dopo clic, anche gli insegnanti meno esperti che, grazie a queste indicazioni dettagliate, potranno usare i percorsi multidisciplinari per la LIM con facilità ed efficacia.

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Guida ai materiali digitali

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Guida ai materiali digitali

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Guida ai materiali digitali

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Guida ai materiali digitali

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Guida ai materiali digitali

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Guida ai materiali digitali

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Guida ai materiali digitali

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Note

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Note

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Coordinamento: Emilia Agostini Redazione: Carmen Referza, Valentina Sabatini Lucarelli Grafica e impaginazione: Pagina 49 Illustrazioni: Archivio Gruppo Ed. Raffaello Copertina: Mauda Cantarini Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani Redazione multimedia: Sara Ortenzi Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

© 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

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Classe 1

a

• Metodo • Laboratori di lettura • Alfabetiere individuale

• Letture • Linguaggi espressivi • Grammatica RAF

• Matematica • Storia • Geografia • Scienze • Tecnologia

• Grafo-motricità • Corsivo • Primi testi

• Eserciziario disciplinare • Pagine di Clil • Pagine di Coding

E INOLTRE... Classe 2

a

• Letture • Prepararsi all’Invalsi • Linguaggi espressivi • Cittadinanza e Costituzione

• Storia • Geografia • Scienze • Tecnologia • Eserciziario • Cittadinanza e Costituzione

• Matematica • Prepararsi all’Invalsi • Eserciziario

•A scoltare, parlare, leggere, scrivere e riassumere • Autovalutazione • Mappe • Grammatica RAF

• Test d’ingresso • Attività per i primi giorni • Mandala e cornicette • Giochi di logica • Lapbook

Lapbook di 2a

Classe 3

a

• Istruzioni • Materiali

• Letture • Prepararsi all’Invalsi • Linguaggi espressivi • Cittadinanza e Costituzione

• Storia • Geografia • Scienze • Tecnologia • Eserciziario • Quadri di civiltà

• Matematica • Eserciziario

•A scoltare, parlare, leggere, scrivere e riassumere • Autovalutazione • Mappe • Grammatica RAF

PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE • Guida al testo con guida alle competenze, programmazione, suggerimenti per coding, STEAM e classe capovolta, schede operative, verifiche a livelli • Cartelloni: Tabelle forma-sillabe; Accoglienza; I compleanni della classe; Le tabelline; L’evoluzione dell’uomo; Le cinque Ere • L’alfabetiere murale • I l tesserino portanome per ogni alunno

il M.I.O. BOOK docente il M.I.O. BOOK studente CD audio in formato MP3

In omaggio al docente LA GUIDA ai percorsi educativi speciali, con tante schede di lavoro per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.

• Puoi usufruire dei testi su DVD senza connessione internet • La registrazione è facoltativa • Dal portale www.raffaellodigitale.it puoi accedere

ai testi on-line

Codice per l’adozione Prezioso - Pack 2 ISBN 978-88-472-2971-6

www.raffaellodigitale.it www.raffaelloscuola.it

Prodotto omaggio


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