Sorpresa! 4-5 - Guida per l'insegnante

Page 1

GUIDA PER L’INSEGNANTE

4-5 INDICE - Il progetto - Dalle Indicazioni Nazionali - Verso le Prove INVALSI - Per una didattica inclusiva - Progettare per competenze classe 4a

classe 5a

- Programmazioni per le competenze trasversali - Programmazioni di italiano - Imparo ad ascoltare -S chede operative Leggo e comprendo Lessico Grammatica - Linguaggi espressivi

- Programmazioni per le competenze trasversali - Programmazioni di italiano - Imparo ad ascoltare -S chede operative Leggo e comprendo Lessico Grammatica - Linguaggi espressivi

- Verso le prove esperte - Materiale digitale


Il progetto

SORPRESA! • Un progetto organizzato e consequenziale mirato all’analisi delle tipologie testuali e al superamento delle prove INVALSI per costruire le competenze. • Un progetto attento al mondo interiore del bambino, al percorso emozionale che il bambino attiva apprendendo e alle dinamiche del gruppo classe.

2


Il progetto

L’antologia La sezione iniziale dell’Accoglienza mira alla realizzazione del clima positivo e armonioso in classe, attraverso il buon rapporto tra compagni e tra bambini e insegnanti. La guida A scuola con un sorriso - tecniche per la gestione della classe supporta l’insegnante nella consapevolezza del proprio operato per creare la relazione positiva con la sua classe suggerendo tecniche pratiche su molteplici aspetti.

Segue la sezione IO SO GIÀ CHE: permette all’alunno di riprendere confidenza con le tipologie testuali conosciute l’anno precedente e di fissare i propri saperi attraverso testi e attività di ripasso. L’insegnante può così testare i prerequisiti del gruppo classe.

3


Il progetto

Il percorso per TIPOLOGIE TESTUALI Il percorso per apprendere le tipologie testuali è particolarmente guidato e graduale: 1. assimilazione di nuove conoscenze 2. elaborazione 3. c onsapevolezza del proprio processo di apprendimento Ogni tipologia testuale è introdotta da schemi che richiamano le conoscenze della classe precedente e anticipano gli elementi principali che saranno materia di analisi. Nelle pagine Metto a fuoco si passa dalla teoria all’analisi del testo guidata con domande utili a ricavare gli elementi della tipologia, e con il codice colore. Si propone un copione di analisi testuale da poter applicare a tutte le tipologie: questa ripetizione facilita la memorizzazione e la costruzione di un metodo di studio. Nella pagina a fianco l’alunno riflette sulle risposte alle domande e acquisisce le conoscenze.

PER IMPARARE FACILE rimanda alle pagine finali in cui le stesse informazioni semplificati e organizzati in mappe da una consulente specialista nei problemi di apprendimento.

Tutti i brani, selezionati dalla letteratura contemporanea e classica, sono supportati da proposte operative mirate ad accompagnare l’alunno nell’apprendimento e consolidamento delle conoscenze, e da spunti di riflessione personale. • Metto a fuoco per elaborare le conoscenze inizialmente acquisite sulla tipologia, analizzandone uno a uno i suoi elementi. • Scrivo per avviare alla produzione autonome di testi. • Comprendo per verificare la comprensione del testo. • Lessico per ampliare il patrimonio lessicale e le relazioni di significato tra le parole. • Racconto di me per stimolare a parlare delle proprie emozioni ed esperienze. • Come la penso per esprimere il proprio punto di vista aprendosi al confronto con gli altri. • Facciamo squadra per consolidare il gruppo classe.

4


Il progetto

Il percorso INVALSI accompagna l’alunno nella preparazione ad affrontare la Prova Nazionale. Il box VERSO L’INVALSI propone strategie di risoluzione ragionata per: • comprendere i testo nei punti essenziali, • cogliere le informazioni implicite • riflettere sul contenuto • ampliare il patrimonio lessicale Nel testo narrativo e informativo è proposta la simulazione esatta di una Prova Nazionale.

Pagine speciali dedicate alle competenze lessicali con approfondimenti su modi di dire, proverbi ed etimologia delle parole.

Il percorso di apprendimento di ogni tipologia si conclude con la verifica PER COSTRUIRE LE COMPETENZE sul modello INVALSI ma volta anche ad attestare le conoscenze acquisite sulla tipologia stessa.

Per sviluppare abilità e competenze quali l’attenzione, l’ascolto e la comprensione ci sono i laboratori di ascolto IMPARO AD ASCOLTARE strutturati in due parti: • prima dell’ascolto stimola la curiosità e l’immaginazione • dopo l’ascolto verifica la capacità di comprensione I testi possono essere letti dall’insegnate vedi giuda pp.33-37 e 142-146 o in versione audio nel M.I.O. BOOK

5


Il progetto

Le doppie pagine speciali dei Classici, in ogni tipologia, puntano al piacere di leggere, stimolando il bambino con curiosità sull’autore e con le emoticons dell’indice di gradimento.

Il libro di testo è anche strumento di formazione della persona: aiuta l’alunno a crescere come cittadino attivo: • A come Autostima • S come Solidarietà • R come Rispetto • R come Responsabilità • T come talento • O come Onestà • L come Legalità • I come Impegno

Io imparo facile Il volume presenta i corrispettivi testi delle antologie ma facilitati e semplificati per rispondere alle diverse esigenze didattiche e ai diversi stili di apprendimento dei Bisogni Educativi Speciali. Uso di font più leggibile e massima chiarezza nell’impaginazione

6


Il progetto

Grammatica Un volume specifico è dedicato alla grammatica per ciascun anno. La grammatica affronta tutti gli aspetti della lingua italiana in modo graduale dalla IV alla V. Esposizione ordinata e consequenziale di ogni pagina che è organizzata in due parti: • Imparo per l’esposizione ed esemplificazione dell’argomento • Mi esercito per l’elaborazione delle conoscenze L’apparato operativo è rafforzato dall’Eserciziario finale.

Ogni argomento di morfologia e sintassi si conclude con una mappa di sintesi che aiuta a memorizzare e con la verifica completa di punteggi per l’autovalutazione.

Pagine speciali di giochi linguistici attivano le conoscenze ortografiche, lessicali e morfologiche, aiutando così il bambino a ripassare in modo ludico prima di mettersi alla prova con la verifica.

Anche nella grammatica continua il percorso INVALSI per costruire le competenze linguistiche: entrambi i volumi si concludono con simulazioni di Prove sul modello INVALSI, per esercitare l’alunno a individuare e analizzare all’interno di testi narrativi i contenuti grammaticali di cui è a conoscenza.

7


Il progetto

Scrittura Il percorso di scrittura segue in entrambi gli anni passo passo il libro di testo e offre un valido strumento di sperimentazione della produzione scritta, attraverso il quale l’alunno acquisirà sempre maggiore autonomia. Sia in 4a che in 5a parte dalla progettazione di un testo scritto, guidandone la stesura fino alla revisione.

In entrambi i volumi è presentato un percorso per raggiungere l’abilità di riassumere e sintetizzare un teso.

La produzione scritta di ogni tipologia testuale è guidata da mappe che utilizzano in “modo pratico” le stesse conoscenze acquisite nel libro di testo in relazione alle tipologie testuali, creando così una traccia per scrivere. Allo stesso tempio il volume rimane indipendente perché tali mappe contengono tutte le informazioni necessarie per poter svolgere le proposte operative. Un box dedicato alla scrittura creativa propone stimoli interessanti e curiosi che liberano la produzione scritta dalle tipologie testuali, permettendo all’alunno di elaborare testi anche in modo personale.

Linguaggi espressivi I linguaggi espressivi (Arte e immagine, Musica) esplorano le stagioni in più tappe: • osservazione dei cambiamenti della natura attraverso i sensi, • sperimentazione di tecniche artistiche e operatività, • osservazione di un’opera d’arte e riproduzione, • realizzazione di uno strumento sonoro e riflessione sulle conoscenze musicali.

8


Dalle Indicazioni Nazionali

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI Competenze-chiave La finalità generale della Scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea. Perciò il sistema scolastico italiano sceglie come orizzonte di riferimento a cui tendere il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente delineate dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea.

• Comunicazione nella madrelingua. • Comunicazione nelle lingue straniere. • Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia. • Competenza digitale. • Imparare a imparare. • Competenze sociali e civiche. • Spirito di iniziativa e imprenditorialità. • Consapevolezza ed espressione culturale.

Profilo dello studente Le competenze che un ragazzo deve dimostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione sono le seguenti:

• Inizia ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni tipiche della propria età, esprimendo

la propria personalità in tutte le sue dimensioni. • È consapevole delle proprie potenzialità e dei propri limiti. • Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, riconosce e apprezza diverse identità, tradizioni culturali e religiose. • Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte consapevolmente, rispetta regole condivise, collabora con gli altri, si impegna a portare a termine il lavoro iniziato da solo o con altri. • Dimostra padronanza della lingua italiana. • Si esprime a livello elementare nella lingua inglese, che impiega anche nell’uso delle tecnologie. • Ha conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche sufficienti ad analizzare dati e fatti della realtà e a verificare l’attendibilità di analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Possiede un pensiero razionale per far fronte a situazioni complesse. • Si orienta nel tempo e nello spazio, osserva e interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha • buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione, analizza criticamente l’attendibilità delle fonti. • Possiede conoscenze e sa ricercarne di nuove autonomamente. • Ha cura e rispetto di sé, assimila il senso e la necessità della convivenza civile. • Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Sa assumersi le proprie responsabilità. Sa chiedere e offrire aiuto. • Si impegna in campi espressivi, motori e artistici che gli sono congeniali, secondo le proprie potenzialità e il proprio talento.

9


Dalle Indicazioni Nazionali

Traguardi per lo sviluppo delle competenze I traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle discipline rappresentano riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo al termine della Scuola Primaria, i traguardi sono i seguenti: Italiano • L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazioni, discussioni, di classe o di gruppo) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. • Ascolta e comprende testi orali diretti o trasmessi dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. • Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. • Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento, utili per l’esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. • Legge e comprende testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, sia in lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. • Produce testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). • Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità monosintattiche e caratteristiche del lessico; rico• nosce che le diverse scelte linguistiche sono determinate dalla varietà di situazioni comunicative. • È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (pluringuismo). • Padroneggia e sa utilizzare, in situazioni diverse, le fondamentali conoscenze logico-sintattiche, le parti del discorso e i principali connettivi. Arte e Immagine • L’alunno utilizza conoscenze e abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare in modo creativo le immagini con varie tecniche, materiali, strumenti. È • in grado di osservare e descrivere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti ecc.) e messaggi multimediali. • Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. • Conosce i principali beni artistico-culturali presenti sul proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Musica • L’alunno discrimina ed elabora eventi sonori e strumenti. • Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; li esegue con la voce, il corpo, gli strumenti. • Improvvisa liberamente e in modo creativo. • Esegue da solo o in gruppi semplici brani vocali, strumentali, utilizzando anche strumenti didattici o auto-costruiti. • Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. • Ascolta e descrive brani musicali di diverso genere.

10


Dalle Indicazioni Nazionali

VERSO LE PROVE INVALSI Il progetto Sorpresa! attribuisce un ruolo di primo piano alla preparazione degli alunni per affrontare la Prova Nazionale di Valutazione Esterna (INVALSI) che li attende al termine della classe quinta. Le prove Invalsi si fondano su precise strategie per l’acquisizione di competenze nella comprensione della lettura e grammaticali. Ma qual è la loro architettura metodologica? Quali sono gli ostacoli e le difficoltà che incontrano gli alunni? La rubrica operativa Verso l’INVALSI nel progetto Sorpresa! offre agli alunni un’utile guida per familiarizzare con questo processo cognitivo, mentre all’insegnante un valido strumento di lavoro per “allenare” gli alunni e valutare: • processi di lettura elementari (come il saper ritrovare informazioni esplicitamente presenti nel testo); • processi più complessi (come il trarre inferenze, il saper interpretare un testo); • processi superiori alla semplice comprensione (come il saper analizzare e valutare criticamente il testo). Come la Prova Nazionale al termine della Primaria è articolata in due parti: la prima dedicata a verificare la comprensione di testi, la seconda dedicata alle conoscenze proprie di uno o più ambiti specifici, quali grammatica e lessico; così il percorso proposto da Sorpresa! si articola tra i volumi dell’antologia (dalla quarta alla quinta) e i volumi della Grammatica.

Competenza di comprensione della lettura Nei volumi di lettura le autrici hanno affiancato il percorso didattico Verso l’Invalsi alle Unità di Apprendimento Sorprenditi con il racconto e Sorprenditi con l’informazione, prendendo in considerazione i sei aspetti della competenza di comprensione trattati dal “Quadro di Riferimento INVALSI”, riportati dui seguito. 1. Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni e riconoscere la relazioni tra le parole. 2. Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. 3. Fare un’inferenza diretta ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o dall’enciclopedia personale del lettore. 4. Cogliere relazioni di coesione e di coerenza testuale. 5. Ricostruire il significato globale di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti. 6. Sviluppare un’interpretazione del testo a partire dal contenuto e/o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale. Questi aspetti non costituiscono una difficoltà improvvisa per gli allievi, perché in Sorpresa! classe quarta sono presentati e spiegati singolarmente, secondo un livello di difficoltà crescente, prima di proporre il relativo quesito. I quesiti per la valutazione della comprensione sono prevalentemente a risposta chiusa e a scelta multipla: • quesiti a scelta multipla semplice (cioè con una sola risposta esatta che l’alunno deve selezionare tra quattro alternative); • quesiti a scelta multipla complessa (costituite da una serie di Vero-Falso o Sì-No); • riordinamento di elementi secondo una sequenza logico-temporale;

11


Dalle Indicazioni Nazionali

• collegamenti e relazioni; Affinché la competenza di scrittura dello studente non incida sui suoi risultati di lettura, vengono evitate le domande aperte, come accade nelle prove Invalsi. Nei testi che sono oggetto del box Verso l’INVALSI compare la numerazione delle righe, perché diversi quesiti richiedono al lettore di reperire informazioni in un punto preciso del testo. Al termine degli step scanditi dal box Verso l’INVALSI, l’alunno è chiamato a confrontarsi con la simulazione di un modello di Prova Nazionale completa (eccetto nella seconda parte di grammatica, perché rimandata al volume specifico).

Competenza grammaticale Sorpresa! – Grammatica a conclusione del percorso didattico propone una serie di prove sul modello della seconda parte della Prova Nazionale, dedicata all’ambito specifico di grammatica e lessico, che tende rilevare in maniera più sistematica la capacità di riflettere sulla lingua e di usarla correttamente. Gli ambiti di contenuto su cui possono vertere i quesiti di grammatica sono cinque: 1. Ortografia: saper scrivere le parole in forma corretta; conoscere e saper applicare le convenzioni d’uso delle maiuscole e minuscole, le regole d’uso di accenti e apostrofi, della divisione delle parole e quelle ortografiche. 2. Morfologia: distinguere parole variabili e invariabili; riconoscere e saper dominare i tratti grammaticali; usare correttamente le forme verbali in contesti dati; riconoscere le categorie lessicali. 3. Formazione delle parole: riconoscere i principali meccanismi di derivazione, alterazione, composizione delle parole e il loro valore semantico. 4. Lessico e semantica: riconoscere le relazioni di significato tra parole, fenomeni di polisemia, l’organizzazione delle parole in campi semantici e in famiglie lessicali, le principali figure retoriche, gli usi propri, figurati, settoriali, situazionali, gergali di parole o espressioni; saper ritrovare le parole nel dizionario ricavandone le informazioni fonologiche, grammaticali, semantiche, etimologiche ecc. 5. Sintassi: riconoscere fenomeni di concordanza tra le parole di una frase, identificandone gli elementi costitutivi; individuare gli argomenti richiesti dal predicato di una frase semplice e le diverse tipologie di frasi; riconoscere le fondamentali funzioni sintattiche in una frase; saper individuare le proposizioni di un periodo e riconoscerne l’articolazione gerarchica (principale-coordinata-subordinata); saper riconoscere le principali tipologie di frasi subordinate. Il formato dei quesiti è analogo a quello descritto per la valutazione della comprensione della lettura.

12


Dalle Indicazioni Nazionali

PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA A cura di Raffaela Maggi - Pedagogista clinico UNIPED Gli alunni con bisogni educativi speciali (Special Educational Needs) sono alunni che presentano disabilità, difficoltà di apprendimento, disturbi evolutivi specifici, difficoltà comportamentali ma anche disagio e svantaggio socioeconomico-linguistico-culturale e che dunque necessitano di “speciale attenzione”. La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 (entrambe del M.I.U.R.) suddividono i BES in tre aree specifiche: • alunni con disabilità certificata secondo la Legge 104/92; • alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA certificati con la Legge 170/2010); • alunni con altri Bisogni Educativi Speciali, come con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. La normativa scolastica vigente invita tutte le scuole a mettere in atto, per studenti in difficoltà, temporanee o permanenti, il diritto alla personalizzazione degli apprendimenti. Difatti compito essenziale dell’insegnante è conoscere “come apprende” l’alunno e, nel fare ciò, deve mettere in atto una “osservazione intenzionale e finalizzata” (Piaget) con lo scopo di pianificare i successivi interventi didattico-pedagogici individualizzati e personalizzati. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA

DIDATTICA PERSONALIZZATA

Modula la didattica, i tempi, gli strumenti rispetto alle caratteristiche dell’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze.

Calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità e unicità, a livello personale, dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo.

Attraverso la normativa più recente (Legge 170 per i Disturbi Specifici di Apprendimento, la Direttiva del 27 dicembre 2012 e successiva Circolare n.8 e note esplicative) ci si propone un nuovo “orientamento culturale” nell’ottica dell’ICF (International Classification of Functioning) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo del funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni” (D.M. 27/12/2012, p.1). È chiara la finalità dei documenti di “demedicalizzare e sburocratizzare” l’intervento educativo. Lo strumento privilegiato per una didattica personalizzata diventa il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che ha lo scopo non di declinare ciò che lo studente non sa fare, ma piuttosto di definire, documentare, monitorare, descrivere le strategie d’intervento più adatte e rispondenti allo stile apprenditivo dell’alunno. Per meglio chiarire, lo schema sottostante indica quale modello compilare per le diverse situazioni di “speciale attenzione”. ALUNNI CON DISABILITÀ

ALUNNI CON DSA

ALUNNI CON ALTRI BES

Legge 104/’92

Legge 170/2010

Direttiva Ministeriale 27/12/’12

PEI (Piano Educativo Individualizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. Tali alunni hanno diritto ad un insegnante di supporto (D.P.R. 24 febbraio ’94 ed eventualmente anche all’educativa del Comune di appartenenza).

PDP (Piano Didattico Personalizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. In esso vengono declinate le strategie e gli interventi didattici in forma collegiale e condivisa.

PDP per i BES, non obbligatorio ma se il consiglio di classe lo ritiene opportuno (cfr. nota del 22/11/2013) può risultare utile per la migliore gestione dei processi inclusivi. Indica se è prevista l’adozione di misure compensative e dispensative (per un determinato periodo o intero anno scolastico) anche per quegli alunni senza specifica certificazione o relazioni da parte di esperti.

13


Dalle Indicazioni Nazionali

Il termine “personalizzazione” degli apprendimenti è presente già negli articoli 33, 34 e 38 della nostra Costituzione. La Legge 53/2003 che va sotto il nome di riforma “Moratti”, all’art. 2 sottolinea che “è promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze, abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro....”. Cosa dovrebbe fare l’insegnante? Una scuola inclusiva non dovrebbe mai lasciare soli i suoi insegnanti. Dunque partire da una buona formazione anche in raccordo con i CTI-CTS di riferimento (Centri Territoriale per l’inclusione e Centri Territoriali di Supporto); organizzare un Piano di Inclusione (PAI) insieme al GLI (Gruppo di Lavoro per l’inclusione d’Istituto) utilizzando l’autonomia organizzativa e didattica (cfr. D.P.R. 275/99) in raccordo con altri servizi e con le famiglie, declinare il tutto nel Piano dell’Offerta Formativa (POF). Ci sono altri aspetti da considerare per migliorare il setting pedagogico: • gli spazi e gli ambienti; • i tempi; • l’osservazione sistematica; • rispetto dei diversi stili apprenditivi; • utilizzo di diversi “stili di insegnamento”; • la motivazione all’apprendere; • modalità di gestione della classe, di aggregazione e lavoro degli studenti (peer education, cooperative learning, tutoring); • i mezzi, gli strumenti e i mediatori didattici. Per gli alunni con BES si possono mettere in atto, in genere, indicazioni e suggerimenti ripresi dalla Legge 170/2010 sui DSA. MISURE COMPENSATIVE

MISURE DISPENSATIVE

Qualsiasi prodotto in grado di bilanciare un eventuale disturbo, riducendo gli effetti negativi.

Dispensare non significa esentare, ma piuttosto tener conto delle reali difficoltà dell’alunno e metterlo in condizione di sviluppare le funzioni e le abilità.

Esempi di Strumenti Compensativi: • tabelle dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri • tabella delle misure, tabelle delle formule • mappe anticipatorie e schemi riassuntivi • linee del tempo • flashcard • illustrazioni e icone

Esempi di Misure Dispensative: • tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante adeguata organizzazione degli spazi e un flessibile raccordo tra insegnanti • assegnazione compiti a casa in misura ridotta • possibilità d’uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine • schede operative a difficoltà graduale

È importante ricordare che: • gli insegnanti devono consentire l’uso degli strumenti compensativi e svolgere un ruolo attivo, proponendo percorsi guidati finalizzati allo sviluppo dell’autonomia; • lo studente non ha necessariamente bisogno di tutti gli strumenti compensativi e quelli che vengono scelti vanno sempre adattati alle sue esigenze; • tutta la classe dovrebbe essere preparata all’introduzione degli strumenti compensativi, per evitare che gli stessi diventino marcatori di differenza o che vengano percepiti come delle facilitazioni; • di particolare importanza sono tutti gli aspetti legati alle emozioni, all’affettività, allo spirito di gruppo e alla condivisione di momenti formali e informali della quotidianità didattica.

14


Dalle Indicazioni Nazionali

Semplificazione delle verifiche In una prospettiva inclusiva è necessario personalizzare le forme di verifica nella formulazione delle richieste. Organizzazione del testo • Formulare domande chiare e corte che riportano la riga del testo che contiene la risposta. • Sottolineare le parole-chiave. • Dividere il racconto nelle tre parti fondamentali, scrivendo all’inizio di ciascuna: “inizio”, “sviluppo”, “conclusione”. • Evidenziare con colori diversi le parti di frase che si riferiscono agli indicatori propri della tipologia testuale esaminata (luogo, tempo, personaggi, situazioni di pericolo, prove da superare, dati sensoriali, sentimenti ed emozioni...). • Scrivere accanto a ogni parte evidenziata gli indicatori a cui si riferisce. • Raggruppare le informazioni in tabelle, schemi, mappe concettuali. Lessico • Evidenziare le parole dal significato complesso, spiegandole in appositi box con utilizzo di parole di uso comune/quotidiano/semplice, calibrate in base alle difficoltà dell’alunno. • Utilizzare immagini per spiegare forme figurate ed espressioni idiomatiche non di uso comune. Sintassi • Sottolineare le parti del discorso su cui si vuole dirigere l’attenzione e spiegarle in appositi box. • Nelle frasi complesse, evidenziare la frase minima. • Evidenziare le forme passive, le forme negative e quelle impersonali, trasformandole in frasi attive, positive, personali (indicandole tra parentesi). Grafica • Curare con attenzione la selezione delle immagini e dei disegni che devono avere come unico scopo quello di chiarire e spiegare i concetti espressi. • Utilizzare un’interlinea di almeno 1.5. • Utilizzare l’“a capo” senza giustificare il testo. • Utilizzare i capoversi quando si conclude un concetto, magari aumentando leggermente la spaziatura. • Usare un font ad alta leggibilità scegliendo tra quelli segnalati come maggiormente efficaci: Verdana, Gill Sans MT, Franklin Gothic, Comics... • Utilizzare un font con una grandezza di 14/16 pt. • Usare codici di colore. Usufruire di colori diversi per mettere in risalto parole o argomenti importanti, ovviamente utilizzando un numero limitato di colori (al massimo cinque) altrimenti si rischia di ottenere il risultato opposto, cioè distrarre e creare confusione.

15


4a

PROGRAMMAZIONE

PROGETTARE PER COMPETENZE Riportiamo la definizione di competenza che proviene dal Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente (2009). “È la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.

Questa definizione indica che la competenza non è un bagaglio di conoscenze e abilità, ma la capacità di usare abilità cognitive, pratiche, affettive, relazionali, sociali, metacognitive in compiti significativi. Le competenze trasversali maturano attraverso un percorso che si costruisce gradualmente e al quale concorrono tutte le discipline. Tenendo conto di questi presupposti, la progettazione annuale presente in questa guida, cioè il piano degli apprendimenti che l’insegnante progetta, avrà la struttura seguente. Progettazione annuale INDICATORE DI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

1) Competenze specifiche

4) Attività

2) Abilità

3) Conoscenze

Traguardi per lo sviluppo delle competenze Costituiscono riferimenti ineludibili per l’insegnante. Sono prescrittivi e rappresentano criteri per la valutazione delle competenze. 1. Competenze specifiche. Indicano le microcompetenze da raggiungere al termine di ogni U.D.A. 2. Abilità. Rappresentano il “saper fare” degli alunni, verificabile anche con prove oggettive. 3. Conoscenze. Rappresentano il “sapere” degli alunni, verificabile anche con prove oggettive. 4. Attività. Sono le varie attività da svolgere in classe finalizzate anche alla ricerca dei collegamenti fra i vari saperi e gli strumenti che il corso Sorpresa! offre.

16


PROGRAMMAZIONE

4a

Competenze trasversali COMPETENZA CHIAVE EUROPEA UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZA SPECIFICA Assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria. Sviluppare modalità consapevoli di convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo. Comprendere e rispettare le regole per la convivenza sociale. Riflettere sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza. Acquisire la consapevolezza che ognuno può intervenire sulla realtà apportando il proprio positivo e originale contributo. Conoscere le istituzioni statali e civili, a livello locale e nazionale, e i principi etici sanciti dalla Costituzione, dal diritto nazionale e dalle Carte Internazionali.

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE A come autostima – S come solidarietà – R come rispetto – R come responsabilità T come talento – O come onestà – L come legalità – I come impegno civile ABILITÀ

CONOSCENZE

Significato di: - gruppo - comunità Partecipare all’attività di gruppo - essere cittadino in modo responsabile, collabo- - essere cittadino del mondo rativo e solidale. Differenza fra “comunità” e “società”. Individuare alcune regole presenti nel mondo del bambino: Struttura: famiglia, scuola, paese, gruppi sportivi; distinguere i loro com- - del Comune - della provincia piti, i loro servizi, i loro scopi. - della Regione Adottare comportamenti di autocontrollo anche di fronte a Significato dei concetti di: - diritto crisi e/o insuccessi. - dovere - responsabilità Adottare comportamenti appropriati nel gioco, nel lavoro, - identità nella convivenza generale, nella - libertà circolazione stradale, nei luoghi e nei mezzi pubblici. Significato di: - tolleranza Esprimere il proprio punto di - lealtà vista, confrontandolo con i - rispetto compagni. Conoscere le regole del vivere in comune e rispettarle.

Esercitare responsabilmente il proprio ruolo.

Alcune forme di democrazia nella scuola.

Prestare aiuto a compagni e altre persone in difficoltà.

Strutture presenti sul territorio che offrono servizi utili alla Cittadinanza.

Rispettare l’ambiente e gli animali attraverso comportamenti di salvaguardia del patrimonio, utilizzo responsabile delle risorse, pulizia, cura. Rispettare il proprio e l’altrui materiale e le attrezzature comuni. Confrontare usi, costumi, stili di vita propri e di altre culture, individuandone somiglianze e differenze.

ATTIVITÀ

• Conversazioni cliniche. • Ascolto di esperienze. • Conversazioni guidate. • Riflessioni personali e collettive.

• Letture scelte. • Ascolto di canzoni. • Visione di documentari, film • Giochi di gruppo, giochi di ruolo.

• Gioco dell’oca del cittadino.

Alcuni articoli: - della Costituzione - delle Carta dei Diritti - dell’Uomo - della Carta dei Diritti dell’Infanzia Organizzazioni internazionali, per scopi umanitari e di difesa dell’ambiente: ONU, UNICEF, WWF, OMS…

Conoscere alcuni articoli della Costituzione italiana per approfondire il concetto di democrazia.

17


4a

PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA Acquisire ed interpretare Le informazioni Individuare le relazioni e i collegamenti presenti nei testi. Trasferire le informazioni acquisite in altri contesti. Individuare, scegliere ed utilizzare varie fonti e varie modalità di informazione per organizzare il proprio apprendimento.

IMPARARE A IMPARARE ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Porsi domande sui testi letti.

Lessico specifico.

Rispondere a domande sui testi letti e\o ascoltati.

Strategie di memorizzazione.

• Lettura di testi. • Uso del dizionario. • Formulazione di domande e\o

Metodologie della ricerca.

• Comprensione delle informa-

Utilizzare strategie di memorizzazione. Ricercare informazioni utili al proprio apprendimento, anche in contesti diversi. Individuare e rappresentare semplici collegamenti tra concetti appartenenti anche a diversi ambiti disciplinari con la guida dell’insegnante. Osservare fenomeni, ricavare informazioni, formulare ipotesi e trovare strategie risolutive con la guida dell’insegnante. Organizzazione le informazioni: selezionare le informazioni principali di un testo, dividerlo in sequenze e scrivere un breve riassunto. Pianificare sequenze di lavoro con l’aiuto dell’insegnante. Compilare elenchi, liste e semplici tabelle.

18

di risposte sul testo letto.

zioni presenti in un testo.

Strategie di studio, di apprendimento e di autocorrezione.

• Divisione del testo in sequenze.

Schemi, tabelle, scalette, riassunti e mappe.

• Completamento di semplici

Progettazione del lavoro per raggiungere gli obiettivi stabiliti.

• Individuazione delle informa-

Semplici strategie di organizzazione del proprio lavoro: autoregolazione, controllo della propria produzione, delle proprie capacità, limiti e risorse.

riassunti.

zioni principali e costruzione di mappe, schemi, tabelle.

• Riflessione sui rapporti logico-causali dei connettivi.

• Riflessione sulle principali relazioni tra le parole.

• Uso di termini specifici.


PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA Valutare le informazioni ricavate dai testi. Valutare il proprio lavoro e prendere decisioni basandosi sulle possibili alternative. Portare a termine compiti e iniziative assunti in modo responsabile.

SPIRITO DI INIZIATIVA E DI INTRAPRENDENZA ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Portare a termine gli impegni assunti con responsabilità.

Fasi del problem solving.

• Ascolto delle letture

Prendere iniziative personali di gioco e di lavoro e portarle a termine.

Le fasi di una procedura.

Spiegare le motivazioni delle decisioni prese.

Diagrammi di flusso.

dell’insegnante.

Convincere altri a fare una scelta o a condividere la propria, spiegandone le motivazioni.

Realizzare semplici progetti. Trovare soluzioni a problemi di esperienza. Adottare strategie di problem solving

Descrivere le fasi necessarie per svolgere un compito, compiere una procedura, eseguire un gioco.

• Strategie per ascoltare e riferire.

Operazioni di planning.

Circle-time. Pianificare e organizzare il proprio lavoro.

4a

Strategie di argomentazione.

• Letture individuali. • Dibattiti in classe. • Attività di analisi di problemi vari e di collegamento con il proprio vissuto.

• Esposizione di opinioni personali.

Individuare gli strumenti necessari per portare a termine un compito. Progettare in gruppo la realizzazione di un manufatto e\o l’organizzazione di un piccolo evento nella vita di classe. Analizzare ipotesi per la soluzione di problemi legati all’esperienza concreta. Scegliere, anche in gruppo, la soluzione più vantaggiosa

19


4a

PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: ESPRESSIONE ARTISTICA E MUSICALE ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Padroneggiare gli strumenti necessari a un utilizzo consapevole del patrimonio artistico (strumenti e tecniche di fruizione e produzione)

ARTE E IMMAGINE Esprimersi e comunicare Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni; per rappresentare e comunicare la realtà percepita.

Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un’opera musicale o d’arte (pittura, fotografia, musica…) e per le produzione di elaborati musicali, grafici, plastici, visivi.

• Rappresentazione pittorica di

Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, pittorici. Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi stilistici scoperti osservando immagini e opere d’erte.

testi poetici, utilizzando tecniche diverse.

• Analisi di opere d’arte di genere e periodo diverso.

• Ricognizione e mappatura dei Principali forme di espressione artistica.

principali beni culturali e artistici e del proprio territorio.

• Realizzazione di semplici guide.

Tecniche di rappresentazione grafica.

Osservare e leggere immagini Guardare e osservare con consapevolezza gli oggetti presenti nell’ambiente, descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva. Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali tecnici del linguaggio visivo (punto, linea, colori, forme…). Comprendere e apprezzare le opere d’arte Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio. Familiarizzare con alcune forme di arte moderna. Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio il patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.

MUSICA Utilizzare voce e strumenti musicali non convenzionali in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione sonora. Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale.

20

• Realizzazione di strumenti

musicali non convenzionali con materiali di riciclo.

• Ascolto di brani musicali del

repertorio classico e moderno

• Individuandone caratteristiche strutturali (tempo).


PROGRAMMAZIONE

4a

Italiano COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON IL RACCONTO (pagg. 22-119)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Comprendere la lettura dell’insegnante e saperne riferire il contenuto in modo chiaro e sintetico.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Previsione del contenuto di un

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti.

Codici fondamentali della comunicazione orale. Principi essenziali di organizzazione del discorso narrativo.

• Attività di vario genere per

Distinguere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento.

Varietà lessicali in rapporto ad ambito a contesti diversi.

• Consegne, messaggi, istruzioni.

Leggere, comprendere ed Usare tecniche di lettura sileninterpretare testi scritti di vario ziosa e di lettura espressiva ad tipo. alta voce.

Tecniche di lettura espressiva: pause, tono di voce, intonazione, ritmo.

• Esercitazioni sul libro di lettura.

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana.

• Strategie per comprendere

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Usare nella lettura opportune strategie per comprendere; porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.

testo in base a indizi presenti nel titolo, nelle immagini. • Ascolto attivo della lettura dell’insegnante.

stimolare la comprensione.

• Esposizione di giudizi e opinioni personali.

“Verso l’Invalsi”

Previsione del contenuto di un testo in base a indizi presenti nel titolo, nelle immagini.

Sfruttare le informazioni della titolazione e delle immagini per anticipare il contenuto. Leggere testi narrativi sia realistici che fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà.

Strutture essenziali dei testi narrativi.

Leggere testi narrativi della letteratura per l’infanzia e formulare su di essi giudizi personali.

Uso del dizionario.

Principali generi letterari, e strutture essenziali con particolare attenzione ai testi narrativi.

• Attività di analisi su sequenze

ordine cronologico, il narratore.

• Attività di rilevamento delle

caratteristiche del narrativo nei vari generi.

• Letture di Classici con indice di gradimento, di interesse e curiosità.

21


4a

PROGRAMMAZIONE

Produrre testi di vario tipo.

Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua

(laboratorio di scrittura) • Strategie per la produzione e la revisione del testo.

Produrre racconti nei vari generi. Scrivere pagine di diario, scrivere lettere indirizzate a destinatari diversi.

Struttura del testo narrativo. Il narratore interno o esterno. L’ordine della narrazioni. Caratteristiche dei generi narrativi presentati.

• Spunti dal testo letto per la

scrittura personale nel genere presentato.

(laboratorio di scrittura)

• Strategie per la produzione. • Produzione di racconti con una mappa guida.

• Strategie per la scrittura creativa.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

• Dalla divisione e titolazione delle

Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (riassumere, parafrasare, riscrivere apportando cambiamenti di caratteristiche, sostituzioni di personaggi, punti di vista, riscrivere in funzione di uno scopo dato ecc.).

Tecniche per riassumere: – le sequenze – il discorso indiretto, – l’uso della terza.

Arricchire il patrimonio lessicale: scoprire il significato e l’etimologia delle parole, parafrasare modi di dire e proverbi, usare i sinonimi.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

• Uso del vocabolario: dall’etimo-

Distinguere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici).

Principali connettivi logici.

• Riflessione sui rapporti logi-

Distinguere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati. Individuare e utilizzare il significato di parole e termini specifici.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

• Riflessione sulle principali rela-

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

Uso dei dizionari. Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole.

• Uso di termini specifici. • Uso del vocabolario: dall’etimo-

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi.

I diversi segni interpuntivi.

• Riflessione sull’uso della

sequenze al riassunto.

(laboratorio di scrittura)

• Esercitazione sulle tecniche apprese con mappa guida.

logia alla formazione di nuove parole. • Uso dei modi di dire e dei proverbi.

co-causali dei connettivi.

zioni tra le parole: – somiglianza e differenza – appartenenza a un campo semantico – parole derivate, alterate e composte

logia alla formazione di nuove parole. • Uso dei modi di dire e dei proverbi.

punteggiatura.

• Pagine di verifica

Per costruire le competenze Simulazione di Prova Nazionale • Speciale BES Insieme per imparare facile: mappe dei generi narrativi

22


PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON LA POESIA (pagg. 120-137)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Individuare ed esprimere il messaggio e lo scopo di testi poetici.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Ascolto di filastrocche

Memorizzare e recitare testi poetici.

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

• Individuazione della struttura. • Individuazione delle figure

Principi essenziali di organizzazione del discorso poetico.

• Parafrasi.

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

4a

e poesie.

• Individuazione e comprensione del messaggio.

retoriche.

Strutture essenziali dei testi poetici. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi. Leggere, comprendere e Leggere testi poetici. interpretare testi scritti di vario tipo. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Leggere testi poetici mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono (versi, strofe, rime, ripetizione di suoni, uso delle parole e dei significati) ed esprimendo semplici pareri personali su di essi.

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Principi essenziali di organizzazione del discorso poetico.

• Lettura espressiva di fila-

strocche, nonsense, limerick, scioglilingua, conte, poesie. • Uso del dizionario.

Principali generi letterari, e strutture essenziali con particolare attenzione ai testi poetici. Tecniche di lettura espressiva.

Leggere e recitare ad alta voce poetici, rispettando le pause e variando il tono della voce. Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuarne quella specifica in un testo poetico. Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.

23


4a

PROGRAMMAZIONE

Produrre testi di vario tipo.

Produrre testi creativi sulla base Principali strutture grammaticali della lingua italiana. di modelli dati (filastrocche, poesie). Elementi di base delle funzioni della lingua. Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo Principi essenziali di organizzasotto forma di testo poetico. zione del testo poetico. Compiere operazioni di Strutture essenziali dei testi rielaborazione sui testi poetici poetici. (parafrasare, manipolare ecc.)

(antologia)

• Produzione di limerick. • Creazione di similitudini. • Parafrasi delle figure retoriche. (laboratorio di scrittura)

• Produzione di filastrocche con una mappa-guida.

• Produzione di poesie con una mappa-guida.

(antologia)

Arricchire il patrimonio lessicale attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

Principali generi letterari, con particolare attenzione ai testi poetici.

• Ricerca in gruppi di filastrocche in dialetto e in lingua straniera.

• Ricerca del significato di parole inusuali.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi. Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Analizzare la frase nelle sue funzioni (soggetto, predicato e principali complementi). Distinguere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua.

• Parafrasi di filastrocche e poesie.

• Produzione di testi poetici. • Ricerca del significato di parole inusuali.

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi.

Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole.

Uso dei dizionari.

• Pagine di verifica

Per costruire le competenze

• Speciale BES

Insieme per imparare facile: mappa della tipologia

24


PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON LA DESCRIZIONE (pagg. 142-169)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Individuare l’argomento principale dei discorsi altrui.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali.

• Previsione del contenuto di un

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti.

Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale.

4a

testo in base a indizi presenti nel titolo, nelle immagini. • Ascolto attivo della lettura dell’insegnante. • Attività di vario genere per stimolare la comprensione. • Esposizione di giudizi e opinioni personali.

Scopo della descrizione. Descrivere ciò che si osserva. Individuare e comprendere le informazioni di un testo descrittivo. Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base.

Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo. Principali indicatori spaziali. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici.

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali. Leggere, comprendere e Leggere testi descrittivi, sia interpretare testi scritti di vario realistici sia fantastici, distintipo. guendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per formulare ipotesi sul testo che si intende leggere. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Ricercare informazioni in testi descrittivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione. Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Previsione del contenuto di un testo in base a indizi presenti nel titolo, nelle immagini, nelle didascalie. Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo. Principali generi letterari, e strutture essenziali con particolare attenzione ai testi descrittivi.

• Individuazione degli elementi

che contraddistinguono un testo descrittivo. • Comprensione delle differenze fra descrizione soggettiva o oggettiva. • Individuazione dei dati sensoriali. • Analisi di testi descrittivi relativi a persone, animali e ambienti. • Individuazione, in un testo descrittivo, dell’ordine logico e\o spaziale. • Individuazione delle sequenze descrittive in un testo narrativo.

Principali indicatori spaziali. Denotazione e connotazione. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative di lettura attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

25


4a

PROGRAMMAZIONE

Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuarne quella specifica in un testo.

Tecniche di lettura analitica e sintetica.

Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.

Uso del dizionario.

Tecniche di lettura espressiva.

• Uso di aggettivi, similitudini e

personificazioni per l’arricchimento della descrizione. • Lettura di pagine dai Classici.

Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Produrre testi di vario tipo.

Raccogliere le idee, organizzarle Principali strutture grammati• Rilevazione dei dati. cali della lingua Italiana. per pianificare la traccia di un • Uso degli indicatori spaziali testo descrittivo. per descrivere un ambiente. Elementi di base delle funzioni • Completamento di un testo Produrre descrizioni di persone, della lingua. narrativo con l’inserimento animali e ambienti. della descrizione di un persoPrincipi essenziali di organizzanaggio fantastico. zione del testo descrittivo. Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (parafrasare (laboratorio di scrittura) Struttura essenziale dei testi una descrizione, riscrivere ap• Descrizione di persone, animali descrittivi. portando cambiamenti di e ambienti con l’uso di dati caratteristiche, in funzione di sensoriali, similitudini, metaPrincipali generi letterari, con uno scopo dato). fore con l’aiuto di una mappa particolare attenzione ai testi guida. Produrre testi corretti dal punto descrittivi. • Descrizioni partendo dall’osdi vista ortografico, morfosinservazione di un’immagine. Varietà lessicali in rapporto tattico, lessicale, in cui siano • Strategie per la scrittura rispettate le funzioni sintattiche ad ambiti e contesti diversi: creativa. linguaggi specifici. e semantiche dei principali • Produzione di descrizioni segni interpuntivi. oggettive e soggettive. Denotazione e connotazione. Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative Uso dei dizionari. orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle Indicatori spazio-temporali. principali relazioni di significato Principali meccanismi di formatra le parole. zione e derivazione delle parole.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Distinguere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici).

Principali connettivi logici.

• Riflessione sui rapporti logi-

Indicatori spaziali.

• Riflessione sulle principali

Distinguere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

Individuare e utilizzare il significato di parole e termini specifici. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

co-causali dei connettivi.

relazioni tra le parole: – somiglianza e differenza – appartenenza a un campo semantico Uso dei dizionari. – parole derivate, alterate e composte Principali meccanismi di forma- • Uso di termini specifici. zione e derivazione delle parole. • Uso del vocabolario: dall’etimologia alla formazione di I diversi segni interpuntivi. nuove parole. • Riflessione sull’uso della punteggiatura.

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi.

• Pagine di verifica

26

Per costruire le competenze • Speciale BES Insieme per imparare facile: mappa della topologia


PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON L’INFORMAZIONE (pagg. 170-185)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Individuare l’argomento principale di un’esposizione.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Previsione del contenuto di un

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Individuare e comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione.

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Principi essenziali di organizzazione del discorso informativo-espositivo.

4a

testo in base a indizi presenti nel titolo, nelle immagini. • Ascolto attivo della lettura dell’insegnante. • Attività di vario genere per stimolare la comprensione. • Esposizione di opinioni personali.

Strutture essenziali dei testi informativo-espositivi.

Organizzare una breve esposizione su un argomento di studio Principali connettivi logici. utilizzando una scaletta. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: Comprendere e utilizzare in linguaggi specifici. modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Leggere, comprendere e Leggere testi informativi. interpretare testi scritti di vario tipo. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per formulare ipotesi sul testo che si intende leggere. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Previsione del contenuto di un testo in base a indizi presenti nel titolo, nelle immagini, nelle didascalie. Principi essenziali di organizzazione del discorso informativo. Principali connettivi logici.

Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (come, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici.

• Riconoscimento degli

elementi fondamentali dei testi informativi: titolo, paragrafi, parole-chiave e supporti grafici. • Individuazione dell’ordine delle informazioni: logico, logico-causale, cronologico. • Individuazione delle informazioni principali e costruzione di mappe, schemi, tabelle. • Comprensione delle informazioni contenute in un depliant. • Ricerca del lessico specifico storico, geografico, scientifico. • Strategie per comprendere “Verso l’Invalsi”.

Tecniche di lettura analitica e sintetica. Uso del dizionario.

Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).

27


4a

PROGRAMMAZIONE

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso la lettura attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuarne quella specifica in un testo. Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Produrre testi di vario tipo

• Attività per la comprensione

Schematizzare e riassumere un testo informativo.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana.

Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi.

Elementi di base delle funzioni della lingua.

e l’uso della terminologia specifica. • Produzione di schemi, mappe e riassunti.

Principi essenziali di organizzazione del testo espositivo.

• Strategie per riassumere con

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

(laboratorio di scrittura) mappa-guida.

Strutture essenziali dei testi espositivi. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Denotazione e connotazione. Uso dei dizionari. Connettivi logici. Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Distinguere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici). Analizzare la frase nelle sue funzioni .

Principali strutture grammaticali della lingua italiana.

• Riflessione sui rapporti logi-

Elementi di base delle funzioni della lingua.

relazioni tra le parole: – somiglianza e differenza – appartenenza a un campo semantico – parole derivate, alterate e composte • Uso di termini specifici. • Uso del vocabolario: dall’etimologia alla formazione di nuove parole. • Riflessione sull’uso della punteggiatura.

Principali connettivi logici. Distinguere le principali relazioni tra le parole. Individuare e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Uso dei dizionari. Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole.

co-causali dei connettivi.

• Riflessione sulle principali

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi.

• Pagine di verifica

Per costruire le competenze Simulazione di Prova Nazionale • Speciale BES Insieme per imparare facile: mappa della tipologia

28


PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON LE REGOLE (pagg. 191-199)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Individuare l’argomento principale dei testi regolativi.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Ascolto attivo delle co-

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

• Attività di vario genere per

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Individuare e comprendere le informazioni essenziali di istruzioni per l’esecuzione di compiti.

Principi essenziali di organizzazione del discorso regolativo.

4a

municazioni e istruzioni dell’insegnante.

stimolare la comprensione.

• Esposizione orale di semplici istruzioni.

Strutture essenziali dei testi regolativi. Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Leggere, comprendere ed Leggere testi regolativi . interpretare testi scritti di vario tipo Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento. Leggere semplici testi regolativi mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali. Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). Arricchire il patrimonio lessicale attraverso la lettura attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Principi essenziali di organizzazione del discorso regolativo. Principali generi letterari, e strutture essenziali con particolare attenzione ai testi pragmatico-sociali.

• Riconoscimento degli elementi fondamentali dei testi regolativi: titolo, elenco, procedimento e supporti grafici.

• Individuazione dell’ordine delle informazioni: cronologico o logico

• Comprensione delle indicazioni contenute in un testo regolativo.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Tecniche di lettura analitica e sintetica. Uso del dizionario

Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuarne quella specifica in un testo. Comprendere e utilizzare parole e termini specifici del settore a cui si riferiscono.

29


4a

PROGRAMMAZIONE

Produrre testi di vario tipo

Realizzare testi in cui illustrano procedimenti per fare qualcosa. Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi. Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

Principali strutture grammaticali della lingua Italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua.

• Attività per la comprensione e la riflessione sull’uso della terminologia specifica.

(laboratorio di scrittura)

• Produzione di testi regolativi con l’aiuto di una mappa.

Principi essenziali di organizzazione del testo regolativo. Strutture essenziali dei testi regolativi. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Uso dei dizionari Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana.

Analizzare la frase nelle sue funzioni.

Elementi di base delle funzioni della Lingua.

Distinguere le principali relazioni tra le parole. Individuare e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati al settore a cui si riferiscono. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici.

• Uso corretto dei modi del verbo.

• Uso dei termini specifici. • Consultazione del vocabolario. • Riflessione sull’uso della punteggiatura.

Uso dei dizionari. Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole.

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi.

• Pagine di verifica

Per costruire le competenze

• Speciale BES

Insieme per imparare facile: mappa della tipologia

30


PROGRAMMAZIONE Imparo ad ascoltare

4a

Grammatica COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA Servirsi delle norme ortografiche per rivedere e correggere la produzione scritta propria e altrui.

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche.

Le regole ortografiche.

• Discriminazione di suoni duri e suoni dolci.

• Discriminazione di digrammi e trigrammi.

• Consolidamento dell’H. • Dividere in sillabe. • Consolidamento dell’accento e dell’apostrofo.

• Giochi linguistici.

• Esercizi su ciascuna parte

Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso o categorie lessicali, riconoscere i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più frequente.

Le categorie grammaticali, variabili e invariabili.

Analizzare la frase nelle sue parti costitutive.

Riconoscere la struttura della frase semplice: predicato, soggetto, altri elementi richiesti dal verbo.

Gli elementi fondamentali della frase semplice.

• Discriminazione delle parti della frase. • Analisi logica.

Arricchire progressivamente il patrimonio lessicale.

Ampliare in modo autonomo la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

Le accezioni di una parola.

• Uso del vocabolario. • Ricerca delle diverse accezioni di una

Riconoscere le principali parti del discorso.

del discorso.

• Mappe di sintesi per ciascuna parte del discorso.

• Analisi grammaticale. • Tavole dei verbi. • Giochi linguistici.

I rapporti di significato tra le parole.

parola.

• Esercizi su campi semantici, omonimi.

Pagine di verifica: Che cosa so fare con autovalutazione Simulazioni di Prova Nazionale

31


4a

Imparo ad ascoltare

IMPARO AD ASCOLTARE In queste pagine sono riportati i testi dei laboratori di ascolto presenti nel volume Lettura classe 4a per leggerli alla classe e/o fotocopiarli (in questo caso si suggerisce di ingrandire un po’ il carattere qui ridotto per esigenze di spazio). Nel M.I.O. BOOK sono gli audio.

Parole in movimento

- Libro Letture 4a, pagina 38

Pierino aveva un papà e una mamma, ma erano tutti e due molto presi dal loro lavoro e quindi in questa storia non compaiono quasi per nulla. In compenso Pierino aveva un nonno. Era un nonno decisamente buono, come la maggior parte dei nonni: non un rimprovero e non un gesto d’impazienza. Poi il nonno diventò sordo, proprio sordo come una vecchia campana. Pierino non lo disse a nessuno, perché era uno che sapeva mantenere i segreti e così nessuno se ne accorse. Non fu così facile, soprattutto all’inizio, perché il nonno continuava a parlare come se niente fosse e bisognava pur rispondergli. Pierino diventò bravissimo a gridare e a scandire bene le parole. Un pomeriggio Pierino disse: – Buona la torta di mele! Ne mangerei volentieri una fetta. – Certo che la Pirenei era una goletta. Ci ho navigato parecchio durante la guerra. Questa è davvero una bella storia! – e il nonno la raccontò. E il pomeriggio passò in fretta. Il giorno dopo Pierino disse al nonno: – Stamattina ho giocato a pallone. Il nonno scosse la testa: – No, purtroppo in cucina non c’è del melone. Anch’io ne avrei mangiato volentieri un po’. Ci fu un pomeriggio in cui Pierino arrivò da scuola e disse tutto contento: – In fondo alla strada stanno costruendo un tunnel! – Lo so, lo so, non è una novità. Sono anni che è stato abbattuto il bosco di betulle! Ma tu non lo puoi ricordare. Adesso ti dico com’era. E Pierino ascoltò con pazienza il racconto del nonno. Un’altra volta Pierino tornò da scuola molto arrabbiato. – Ho litigato con Gigino – disse al nonno. – Strano davvero. Anch’io la scorsa notte ho sognato mio cugino. Non l’hai mai conosciuto, è partito per l’America. Ogni tanto Pierino pensava che le chiacchierate col nonno erano come dei gomitoli di filo: li gettavi per terra e loro cominciavano a srotolarsi e uscivano dalla stanza, e poi dalla casa, dalla strada e dalla città. Nessuno in famiglia scoprì mai il segreto del nonno, anche se ogni tanto mamma e papà ci andarono vicino, come ad esempio quella volta delle lasagne. Successe così. Il pomeriggio stava per finire e Pierino doveva riordinare un po’ il caos della sua stanza, così gridò al nonno: – Accendi il forno! Il nonno, che stava leggendo senza occhiali perché non ci sentiva ma ci vedeva benissimo, posò il giornale e pensò: “Il ragazzo ha visto un tordo? Non capita spesso”. E chiese a Pierino: – DOOOOVE? Pierino si stupì un po’ della domanda e urlò: – In CUCINA! Il nonno si preoccupò: – In cantina? Oh, povera bestia! – e si precipitò giù a vedere. Così quando tornarono mamma e papà la cena era fredda e il nonno fu trovato in cantina che cercava dappertutto gridando “PIUP! PIUP!”, che è all’incirca il verso del tordo.

32


Imparo ad ascoltare

L’isola di Mogul

4a

- Libro Letture 4a, pagina 69

È stato un viaggio incredibile, lungo e faticoso. Partimmo una mattina da Atene io, la mamma e il papà, e dopo un giorno di aereo, treni e autobus arrivammo in Germania, a Zwickau, una cittadina della Sassonia. Ero così stanco che non ricordo che impressione mi fece arrivare lì, sicuramente notai che faceva freddo, che il sole era coperto di nuvole e che si parlava una lingua strana. Mi chiamo Antonis e da un anno vivo a Zwickau con i miei genitori. Sto imparando il tedesco a scuola, alle elementari, e come vi ho già detto poco fa, sono greco di Atene. Penso spesso ai miei amici, ai miei parenti, alla mia lingua. A volte chiudo gli occhi e mi sembra di vedere il mare di Corfù, isola che da piccolo mi ostinavo a chiamare “Mogul”, dove eravamo soliti andare in vacanza d’estate; poi il colore caldo delle pietre d’Atene, la fioritura di primavera. Se mi concentro riesco a sentire pure l’odore del pesce cucinato da mia nonna. Qui a Zwickau sono tutti molto gentili, ma a volte ho nostalgia di casa: in tedesco si dice Heimweh. Ho imparato a scuola che Whe significa “dolore” e Heim “casa”, e forse quando penso alla mia casa di Atene sento anche un po’ di dolore. Sono sicuro che pure mamma e papà pensano spesso alla nostra vita greca, ma per adesso hanno trovato lavoro e credo che entrambi preferiscano parlare con me del futuro invece che del passato. Sul mio comodino c’è un barattolo con della sabbia presa da una spiaggia di Corfù, e la sera mi addormento pensando a quella spiaggia e al verso dei gabbiani. A Zwickau non ci sono gabbiani, ma grosse cornacchie nere, che strillano la mattina alla finestra di camera mia. Mi stanno simpatici questi goffi uccelli che zampettano nella neve come tante macchie di petrolio. Un giorno a scuola mi misi a piangere perché mi avevano escluso da un gioco: talvolta mi capita di non capire la lingua e di sbagliare qualcosa. Quello era uno dei casi in cui Antonis, che sarei io, aveva capito male le regole del gioco e aveva fatto innervosire i suoi compagni, che l’avevano così escluso. La maestra mi si avvicinò, ma provai vergogna a parlare, oltretutto non mi andava di fare lo spione e raccontare che alcuni dei miei compagni non volevano giocare con me. Poi mi feci coraggio e le dissi: – Ho nostalgia di casa. La signora Monika, così si chiama la maestra, fu molto gentile e affettuosa. Mi raccontò alcune storie su Zwickau, per esempio che vi è nato il grande compositore Robert Schumann, e finì con il recitarmi alcuni proverbi divertenti del posto. Riuscì insomma a farmi sorridere, ma la sera mi ritrovai a guardare il barattolo con la sabbia di Corfù, che dentro di me continuavo a chiamare “Mogul”. da L. Moscon, Vedo, non vedo, vedo più in là, Einaudi Ragazzi

La bambina dei tappeti

- Libro Letture 4a, pagina 100

Fataia aveva nove anni e le dita sottili e veloci. Sceglieva i colori, li fissava al telaio e svelta tesseva morbidi tappeti. Un giorno il mercante Siza-Hafiz le portò delle lane bellissime, le mostrò una pergamena e le ordinò di copiare quel disegno senza commettere neppure un errore. Fataia osservò con attenzione il disegno: un giardino con fiori colorati, grandi alberi con tante radici divise in mille biforcazioni, non mille in verità, ma settecentoventinove. E settecentoventinove erano le biforcazioni dei rami e su ogni ramo spuntavano tre foglie. Tra i rami volavano uccelli colorati, ognuno di un colore diverso; gli uccelli erano quarantanove e poi c’erano vasche e fontane di tutte le forme. Nelle vasche nuotavano pesci d’oro e d’argento. Fataia contò anche i pesci: trecentosessantacinque. Dopo tanto lavoro, il giorno che finì di annodare le foglie, successe qualcosa di strano. – Tre foglie su ogni ramo – esclamò ad alta voce Fataia, completando l’ultima e aggiunse: – Su ogni albero sette volte sette rami. A quelle parole il tappeto fremette e ondeggiò leggermente. Fataia balzò indietro spaventata. Ripeté le stesse parole e di nuovo il tappeto si scosse e vibrò sotto i suoi occhi, allora osservando il disegno Fataia continuò: – Quarantanove uccelli nel cielo e trecentosessantacinque pesci nell’acqua. I fili sul telaio si tesero fin quasi a spezzarsi. Fataia capiva ora il grande interesse del mercante Siza-Hafiz: stava tessendo un tappeto volante e la formula magica per farlo volare era nascosta nel bellissimo disegno.

33


4a

Imparo ad ascoltare

All’alba il tappeto era finito. Fataia lo portò sulla terrazza e vi si sedette sopra. Aveva deciso, sarebbe scappata via, lontano lontano, su quel bellissimo tappeto. Però non conosceva la formula per farlo volare verso l’alto. “I rami sono in alto” penso Fataia “e anche le foglie...” e allora disse: – Sette volte sette rami. Tre foglie su ogni ramo. Il tappeto si librò nell’aria. Galleggiava appena un po’ più in alto della cima della palma che cresceva in giardino. Fataia lanciò un urlo di gioia. Le rispose l’urlo di rabbia del mercante, appena arrivato per ritirare il suo tappeto. Era salito sulla terrazza, allungava verso il tappeto le sue grosse braccia e saltava per afferrarlo. Fataia pensò che sarebbe stato più sicuro se fosse salita ancora un po’. – Che cosa è ancora più alto della cima di un albero? Gli uccelli! Quarantanove uccelli nel cielo! – gridò. Allora il tappeto si alzò veloce e sfrecciò nel cielo come un falco! Fataia sentiva l’aria fredda accarezzarle la faccia, spettinarle i capelli. Il mercante Siza-Hafiz era ormai un puntino nero sulla macchia bianca della terrazza. Lo vedeva sbracciarsi, ma Fataia non sarebbe più tornata. Sarebbe salita in alto, in alto, sempre più in alto. Allargò le braccia ad abbracciare il cielo. M. Vago

Il giardino incantato

- Libro Letture 4a, pagina 165

Giovannino e Serenella camminavano per la strada ferrata. Giù c’era un mare tutto squame azzurro cupo, azzurro chiaro, su un cielo appena velato di nuvole bianche. I binari erano lucenti e caldi che scottavano. Giovannino e Serenella erano stati a caccia di granchi e adesso avevano deciso di esplorare la strada ferrata fin dentro la galleria. Giocare con Serenella era bello perché non faceva come tutte le altre bambine che hanno sempre paura e si mettono a piangere a ogni dispetto. – Dove andiamo, Giovannino? – Di là! – disse Giovannino, che aveva trovato un pertugio nella siepe: era già sparito per metà e sgusciava dentro. – Dammi una mano, Giovannino! Si ritrovarono in un angolo di giardino, tutt’e due carponi in un’aiuola, coi capelli pieni di foglie secche e di terriccio. Tutto era zitto intorno; non si muoveva una foglia. C’erano grandi e antichi eucalipti color carne, e vialetti di ghiaia. Giovannino e Serenella camminavano in punta di piedi per i vialetti, attenti al fruscio della ghiaia sotto i passi. Tutto era così bello: era forse un giardino abbandonato? Ma l’ombra dei grandi alberi a un certo punto finiva e si trovarono sotto il cielo aperto, di fronte a una grande villa coi vetri lampeggianti e tende gialle e arancio. E tutto era deserto... ma forse le vetrate stavano per spalancarsi tutt’a un tratto e signori e signore severissimi per apparire sui terrazzi e grossi cani per essere sguinzagliati per i viali... Arrivarono a uno spiazzo dove c’era un fondo di cemento a mattonelle. E in mezzo a questo spiazzo s’apriva un grande rettangolo vuoto: una piscina. – Ci tuffiamo? – chiese Giovannino a Serenella. L’acqua era così limpida e azzurra e Serenella non aveva mai paura. Giovannino si tuffò: non dal trampolino perché il tonfo avrebbe fatto troppo rumore, ma dall’orlo. Andò giù giù a occhi aperti e non vedeva che azzurro, e le mani come pesci rosa; non come sotto l’acqua del mare, piena d’ombre informi verdi e nere. Un’ombra rosa sopra di sé: Serenella! Si presero per mano e riaffiorarono all’altro capo, un po’ con apprensione. No, non c’era proprio nessuno a osservarli. Non era bello come s’immaginavano: rimaneva sempre quel fondo d’amarezza e d’ansia, che tutto questo non spettava loro e potevano esserne, di momento in momento, scacciati via. Uscirono dall’acqua e, quatti quatti, si avvicinarono alla villa. Di tra le stecche d’una persiana a griglia videro, dentro, una bella stanza ombrosa con collezioni di farfalle alle pareti. E in questa stanza c’era un pallido ragazzo. Doveva essere il padrone della villa e del giardino, lui fortunato. Era seduto su una sedia a sdraio e sfogliava un grosso libro con figure. Aveva mani sottili a bianche e un pigiama accollato benché fosse estate. Ai due bambini si spegneva a poco a poco il batticuore. Infatti quel ragazzo ricco sembrava sedesse e sfogliasse

34


Imparo ad ascoltare

4a

quelle pagine e si guardasse intorno con più ansia e disagio di loro. Il ragazzo pallido adesso girava per la sua ombrosa stanza con passi furtivi e si fermava in ascolto. A Giovannino e Serenella il batticuore spento riprendeva ora più fitto. Era la paura di un incantesimo che gravasse su quella villa e quel giardino, su tutte quelle cose belle e comode... Il sole s’oscurò di nuvole. Zitti zitti, Giovannino e Serenella se ne andarono. da I. Calvino, I racconti, Einaudi

L’evoluzione della caramella

- Libro Letture 4a, pagina 181

Forse non ci crederai, ma le caramelle si mangiano da sempre! Gli studiosi hanno scoperto che già gli uomini preistorici, precisamente dell’età del Neolitico, avevano inventato l’antenato del chewing-gum: masticavano infatti una gomma ottenuta da una particolare lavorazione della corteccia di betulla. Anticamente, quando lo zucchero non era ancora noto all’uomo, per addolcire i cibi veniva usato soprattutto il miele: di miele si rivestivano frutti, fiori, semi, vegetali... Gli antichi Romani, ad esempio, ricoprivano di miele le mandorle: fu così che inventarono... i confetti! Nel Medioevo, più di mille anni fa, la caramella era considerata un medicinale e per questo era preparata dagli speziali (cioè i farmacisti di un tempo): si utilizzava una pianta che facilita la digestione, rivestita di zucchero. La gente cominciò ad apprezzarne il sapore e a pensare alla caramella come a un dolciume. In ogni caso, era ancora una squisitezza per le sole persone ricche. Fu circa duecento anni fa che la caramella diventò un bene alla portata di tutti: si aprirono le prime grandi rivendite di dolciumi e in diverse città europee si crearono specialità dolciarie che, in molti casi, ancora oggi conosciamo e apprezziamo. Una specialità tutta italiana sono i confetti, tipici di Sulmona, in Abruzzo. Ne esistono molti tipi: possono variare a seconda del gusto (alla mandorla, al cioccolato ecc.), della forma (ovale, ad anello, a cuore ecc.) e del rivestimento (bianco, azzurro, rosa, argento ecc.) in base alle varie esigenze. da C. Combet e T. Lefèvre, Lo zucchero a piccoli passi, Motta Junior

35


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 1

A FRANCI PIACCIONO TANTO I TEMPORALI A Franci piacciono tanto i temporali. Prima il cielo ha colori bellissimi, poi c’è tutto quel frastuono tremendo. E dopo viene quel buonissimo odore di terra pulita. Mmh, che buono! A Franci piacciono tanto i temporali. Di giorno, però, di notte un po’ meno. Prendiamo questa notte. È un lampo che l’ha svegliata, oppure un tuono o il rumore del vento che scuote i vetri? Franci non lo sa. Sa solo che è sveglia, sola, nel buio della sua camera. E ascolta i rumori della notte, nervosa. All’improvviso la porta si apre lentamente. Cigola un po’. Lascia scivolare dentro un’ombra più grande, più scura e più profonda delle altre. Un mostro. Ma no, i mostri non esistono. Forse... Nuovo lampo. Grande, questa volta, e fermo. È la luce che si accende. Il papà ha acceso la luce, quella piccola. – Franci, tesoro – dice il papà. Franci gli si butta fra le braccia. Allora lui la prende in braccio, come se fosse piccola. E la porta di là, nel posto più bello del mondo, che è il lettone. Il lettone è tiepido, grande. Il papà copre Franci e ride: – Guarda la mamma. Che ghiro! Non si è neanche mossa. Adesso Franci non ha più paura. B. Masini

1. Il testo che hai letto racconta di:

una bambina che di notte viene spaventata da un temporale improvviso una bambina che va nel letto dei genitori per addormentarsi prima una bambina che ammira dalla finestra lo spettacolo di un temporale notturno una bambina che non ha paura dei temporali notturni

2. A Franci piacciono i temporali che scoppiano di giorno perché:

36

l’acqua disseta la campagna si formano le pozzanghere il cielo assume bei colori, si sente un frastuono, c’è odore di terra pulita il rumore del vento scuote i vetri, il cielo è scuro, c’è odore di terra pulita RACCONTO REALISTICO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 1

4a

3. Segna a lato del testo con tre colori diversi l’inizio, lo sviluppo e la conclusione della storia. 4. I personaggi del racconto sono:

il babbo, la mamma, Franci il babbo, Franci, un ghiro i vicini di casa, un ghiro, un mostro un ghiro, un mostro, Franci

5. I fatti narrati si svolgono:

durante tutta la notte in qualche giorno in un giorno durante la notte, in meno di un’ ora

6. Si parla del babbo:

solo all’inizio solo alla fine nello sviluppo e nella conclusione in tutte e tre le parti

7. La vicenda si svolge:

in aperta campagna in casa in casa e in aperta campagna fuori casa

8. Il verbo “cigola” significa:

batte si spalanca stride sbuffa

9. Nella frase “A Franci piacciono tanto i temporali”, il soggetto è:

Franci i temporali tanto sottinteso

10. La voce verbale “ha acceso” è espressa:

al modo indicativo, tempo presente al modo indicativo, tempo passato prossimo al modo congiuntivo, tempo passato al modo infinito, tempo presente

RACCONTO REALISTICO

37


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 1

11. Prendendo spunto dal brano componi sul quaderno un testo con lo stesso argomento. Per organizzare le tue idee, rispondi alle domande della traccia. Poi rielabora i tuoi appunti. Inizio

A te piacciono i temporali? PerchĂŠ? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Sviluppo

In quale occasione un temporale ti ha impaurito? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

Cosa hai visto e sentito? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

Quali sono state le tue reazioni e i tuoi pensieri? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

Cosa è successo? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Conclusione

Come ti sei tranquillizzato? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

38

RACCONTO REALISTICO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 2

4a

AL CIRCO Il pullman si ferma. I bambini scendono tutti contenti. Pioviggina un po’, ma tutti ridono e corrono verso l’ingresso del circo. Camminano sopra le pedane, fra le transenne; alcuni spingono, gridano... Entrano nel circo: è pieno di luce; c’è tanta gente che aspetta parlando. Maura si siede vicino alla sua amica Lara. Bisogna aspettare un po’... Stamattina, prima di partire, erano tutti agitati in classe. Aspettavano il pullman che non arrivava mai. Ogni tanto qualcuno diceva: – Eccolo! E tutti via sulla porta, pronti a spingersi e a gridare. Anche Maura e Lara gridavano. Finalmente ecco il pullman! E ora sono tutti qui al circo. Comincia lo spettacolo. Vengono i clown che si spingono, fanno i giochi e dicono cose buffe. Lara e Maura si sbellicano dalle risate. Ecco due orsi bianchi uguali. Il domatore dice agli orsi di andare a sedersi su due sgabellini: e quelli, buoni buoni, obbediscono. Una signorina dà agli orsi una bottiglia ciascuno; e quelli se la mettono in bocca, come fanno i bambini piccoli con il biberon, poi li fa salire su uno scivolo. Gli orsi vanno su e giù. Lara e Maura applaudono entusiaste. Vengono poi i cavalli con le cavallerizze, le scimmie, i cammelli... Lo spettacolo è finito. Tutti escono. Alcuni cantano, discutono dei clown, ma soprattutto degli orsi.

1. I bambini protagonisti del racconto sono allegri perché:

pioviggina giocano

stanno andando al circo viaggiano in pullman

2. Laura e Maura si sbellicano dalle risate quando:

gli orsi vanno su e giù sullo scivolo aspettano il pullman lo spettacolo è finito i clown si spingono, fanno i giochi e dicono cose buffe

3. Laura e Maura applaudono quando:

gli orsi vanno su e giù sullo scivolo aspettano il pullman lo spettacolo è finito i clown si spingono, fanno i giochi e dicono cose buffe

RACCONTO REALISTICO

39


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 2

4. Lo spettacolo segue il seguente ordine:

prima gli orsi, dopo i clown, poi i cavalli, infine le scimmie e i cammelli prima i clown, dopo gli orsi, poi i cavalli, infine le scimmie e i cammelli prima i cavalli, dopo le scimmie e i cammelli, poi i clown, infine gli orsi prima le scimmie e i cammelli, dopo gli orsi, poi i clown, infine i cavalli

5. La narrazione presentata dal testo segue l’ordine temporale?

No

6. Cerchia con una linea rossa la sequenza che costituisce il flashback. 7. L eggi i titoli delle sequenze, così come sono presentate nel racconto e riscrivili in ordine temporale. I bambini scendono dal pullman.

........................................................................................

I bambini entrano nel circo.

........................................................................................

I bambini hanno aspettato con ansia il pullman.

........................................................................................

Inizia lo spettacolo.

........................................................................................

Infine tutti escono.

........................................................................................

8. Lara e Maura “si sbellicano dalle risate” vuol dire:

sorridono battono le mani ridono tantissimo si annoiano

9. L’espressione “entrano nel circo” si riferisce:

40

agli orsi ai clown agli scolari agli artisti

RACCONTO REALISTICO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 2

4a

10. Collega ogni termine al suo significato.

ANTICIPAZIONE

FLASHBACK

“Salto all’indietro” con cui si racconta un fatto precedente. “Salto in avanti” con cui si racconta in breve un fatto che accadrà in seguito.

11. Scegli il titolo che preferisci e scrivi un racconto usando la tecnica narrativa suggerita. Un segreto (anticipazione)

Un gioco di gruppo (flashback)

Quel giorno in giardino Andrea capì subito che avevo qualcosa che non andava, infatti ero stranamente silenziosa.

Da piccolo giocavo con il nonno ai tiri in porta. Che divertimento! Vincevo sempre io!

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... RACCONTO REALISTICO

41


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 3

ZANNA BIANCA Per Zanna Bianca l’imboccatura della tana rappresentava il limite oltre il quale non si poteva andare, ma la crescita lo spingeva a uscire nella luce. Così un giorno la paura fu sopraffatta dalla curiosità e il lupacchiotto si avvicinò a quella parete di luce. La paura lo spingeva a tornare indietro, ma l’impulso della vita no. La luce diventò acutissima ed egli ne fu quasi accecato. Oramai non provava altro che una gran curiosità per tutto ciò che lo circondava. Osservò l’erba, le piante coperte di muschio, il tronco morto del pino. Uno scoiattolo, che correva intorno alla base del tronco, gli venne quasi addosso ed egli se ne impaurì moltissimo. Si accucciò, mettendosi a ringhiare. Lo scoiattolo, spaventato quanto lui, fuggì sull’albero. Questo incidente aumentò la fiducia del cucciolo, il quale continuò il proprio cammino. E quando un uccello gli saltellò intorno, egli non esitò a colpirlo con una zampa, col risultato di prendersi sul naso una forte beccata. Lo schiamazzo che egli fece impaurì l’uccello, che volò via. Ma il lupacchiotto stava imparando; la sua piccola mente aveva già fatto un’istintiva distinzione. C’erano delle cose vive e delle cose non vive. Egli doveva fare attenzione a quelle vive. Infatti quelle non vive restavano ferme al loro posto, mentre le cose vive si muovevano e non si poteva mai sapere ciò che stessero per fare e perciò egli doveva prepararsi a fronteggiarle. Camminava goffamente, scontrandosi con pietre e altri oggetti. Un ramoscello gli diede, d’un tratto, un colpo sul naso. Sin dagli inizi ebbe fortuna: si imbatté nella preda appena uscito dalla propria tana. Inciampando, cadde casualmente in un nido di pernici. Vide che i pulcini erano piccoli e allora diventò audace, volle sentirne l’odore e ne prese in bocca uno. Nello stesso istante si rese conto di avere fame e serrò le mascelle. Il sapore gli piaceva. E così il lupacchiotto divorò tutta la covata. Zanna Bianca era felice ed esultava nell’avanzare su strade a lui nuove e ben più grandi di quelle percorse sino allora. da J. London, Zanna Bianca, Einaudi Ragazzi

1. Che cosa spingeva Zanna Bianca a uscire dalla tana?

La paura. La crescita e la curiosità. La luce accecante. La vista di uno scoiattolo.

42

RACCONTO D’AVVENTURA


LEGGO E COMPRENDO - scheda 3

2. Q uando l’autore scrive “ la paura fu sopraffatta dalla curiosità” vuol far capire che:

il lupacchiotto era più curioso che impaurito il lupacchiotto era più impaurito che curioso il lupacchiotto voleva tornare indietro il lupacchiotto si mise a dormire

3. P erché Zanna Bianca, quando uscì, si impaurì moltissimo?

Perché vide il tronco morto del pino. Perché uno scoiattolo gli venne quasi addosso. Perché sentì un forte schiamazzo. Perché le piante erano coperte di muschio.

4. I l lupacchiotto, nella sua mente, aveva già fatto “un’istintiva distinzione” tra che cosa?

Tra pernici e scoiattoli. Tra lo schiamazzo e il silenzio. Tra le cose vive e le cose non vive. Tra la felicità e la tristezza.

5. L ’incidente che “aumentò la fiducia del cucciolo” a quale fatto si riferisce?

Un uccello gli saltellò intorno. Un ramoscello lo colpì sul naso. Si scontrò con pietre ed altri oggetti. Si scontrò con uno scoiattolo.

6. P erché l’autore afferma “Sin dagli inizi ebbe fortuna”?

Perché si imbatté nella preda appena uscito dalla propria tana. Perché si fece amici uno scoiattolo e un uccello. Perché non ebbe alcun incidente. Perché non aveva paura di nulla.

4a

7. La struttura del racconto:

è lineare

presenta un flashback

8. I personaggi del racconto sono:

i l lupacchiotto, uno scoiattolo, un uccello, pulcini di pernice uno scoiattolo, un uccello, un ramoscello, il lupacchiotto pulcini di pernice, uno scoiattolo, il lupacchiotto, un cane un uccello, mamma pernice, il lupacchiotto, un nido

9. N ell’ incontro tra Zanna Bianca e lo scoiattolo, quest’ultimo era:

sorpreso dispiaciuto felice spaventato

10. L’avventura si svolge nell’arco di:

una stagione una giornata un mese una settimana

11. Dove si svolge il racconto?

In un parco pubblico. Nel nido di una pernice. In un bosco. Nella tana del lupacchiotto.

12. Dividi il brano in sequenze, dai un titolo ognuna e scrivi una breve sintesi. 13. Nell’espressione “Vide che i pulcini erano piccoli e allora diventò audace” la parola sottolineata si può sostituire con:

tenero pauroso coraggioso insicuro

RACCONTO D’AVVENTURA

43


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 3

14. Le parole “audace-tenero-pauroso-insicuro” sono:

aggettivi possessivi aggettivi qualificativi aggettivi numerali aggettivi indefiniti

15. La voce verbale “esultava” è coniugata:

al modo indicativo, tempo passato remoto, 3a persona singolare al modo indicativo, tempo imperfetto, 3a persona plurale al modo indicativo, tempo presente, 3a persona singolare al modo indicativo, tempo imperfetto, 3a persona singolare

16. Ora prova tu a scrivere un racconto di avventura sul quaderno, utilizzando gli elementi forniti. Inizio

• Avvio della storia • Tempo • Personaggi • Ambientazione

a bordo di un peschereccio... in un inverno gelido... l’equipaggio del Capitano George Weston... lungo le coste dell’Islanda...

Sviluppo

• Intervento dei personaggi antagonisti • Il problema

comparsa di un iceberg... l’imbarcazione si incaglia tra i ghiacci...

Conclusione

• Soluzione del problema

la manovra geniale del marinaio Jeffry... la ripresa del viaggio...

44

RACCONTO D’AVVENTURA


LEGGO E COMPRENDO - scheda 4

4a

GLI ACCHIAPPAFANTASMI – Tom! – disse la mamma – Fai una scappata in cantina e prendi due bottiglie di aranciata. – È proprio indispensabile? – chiese il bambino. – Non tirerai fuori ancora le tue storie di fantasmi! – disse la mamma irritata – Su, spicciati! Sospirando, Tom aprì la porta dell’appartamento. Nel grande edificio in cui abitava, ogni appartamento disponeva di una propria cantina. Quando Tom si trovò davanti alla porta si mordicchiò le labbra e si sistemò gli occhiali. Il freddo corridoio sul quale si affacciavano le porte delle cantine era semibuio. Tom ebbe delle difficoltà a inserire la chiave nella serratura. Poi con una spinta spalancò la porta, che si aprì con un cigolio sinistro. Il buio e un penetrante odore di muffa avvolsero il ragazzo, che coraggiosamente fece un passo avanti alla ricerca dell’interruttore della luce. Dannazione, dove poteva mai essere quel maledetto coso? Era uno di quegli interruttori antiquati da girare. Oh, finalmente. Eccolo là. Tom lo fece ruotare. Una lampadina penosamente fioca si illuminò e... paff! Esplose in mille schegge. Spaventato, Tom indietreggiò urtando con il gomito la porta della cantina che, sbam!, si richiuse di scatto. Tom si ritrovò tutto solo nella cantina nera come la pece. “Stai calmo” pensò “Mantieni la calma, vecchio mio. È scoppiata solo quella stupida lampadina”. Ma da quando in qua le lampadine si mettono a scoppiare? Tom si accorse che la bocca gli si stava rinsecchendo come carta vetrata. Voleva fare un passo indietro, ma le sue scarpe erano come incollate al pavimento. Sentì poi una strana presenza, udiva il suo respiro e poi un lieve fruscio. – Aiuto! – sussurrò Tom – Qualcuno mi aiuti! – Aaaaaahoooo! – nell’oscurità riecheggiò un gemito. Un alito gelido investì il suo volto, mentre artigli di ghiaccio gli si avvinghiarono intorno al collo. – Viaaaa! – urlò Tom – Vai via, essere ripugnante! Gli artigli di ghiaccio allentarono la presa sul collo di Tom e gli tirarono le orecchie. Nell’oscurità brillò una sagoma biancastra. Un qualcosa dagli occhi verdognoli, dalla chioma svolazzante e dal ghigno beffardo. “Un fantasma!”, pensò Tom sbalordito “Un vero fantasma!”. – Ooouuuaaaah! – mugghiò quell’essere orripilante. Con un balzo disperato Tom sfilò i piedi dalle scarpe incollate al pavimento. Barcollò sino alla porta e tremando cercò a tentoni il chiavistello. Il coso raccapricciante si attaccava ai suoi capelli. Con le ultime forze rimastegli Tom spalancò la porta. Il fantasma si ritrasse con grida stizzose e Tom, mezzo morto dallo spavento, inciampò e finì lungo disteso nel corridoio. Di colpo tutto tacque. Silenzio di tomba. Solo la porta cigolò sui cardini. Tom le diede un colpo ed essa si richiuse. Con le ginocchia che gli tremavano, si precipitò verso la scala. Via! Via! da C. Funke, Gli acchiappafantasmi, Mursia

RACCONTO DI PAURA

45


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 4

1. Davanti alla porta della cantina, Tom si mordicchiò le labbra perché:

era contento di andare in cantina era infreddolito aveva paura dei fantasmi aveva visto un fantasma

2. Che cosa accadde quanto Tom girò l’interruttore della luce?

La lampadina non si accese. La lampadina si accese. La lampadina esplose in mille schegge. L’interruttore si ruppe.

3. Che cosa accadde all’interno della cantina?

Tom fece amicizia con un fantasma. Tom prese le bottiglie di aranciata. Tom fu avvinghiato da un fantasma. Tom cercò i fantasmi.

4. Come si conclude il racconto?

Tom uscì tranquillo dalla cantina. Tom rimase chiuso in cantina Tom salì la scala in ginocchio. Tom chiuse con un colpo la porta e fuggì via terrorizzato.

5. Riordina le sequenze inserendo i numeri nei quadratini.

Tom prova a rifiutare perché crede che in cantina ci siano i fantasmi.

Tom ubbidisce e va nella cantina.

Tom si sente il volto investito da un alito gelido e il collo stretto da artigli di ghiaccio.

La mamma chiede a Tom di scendere in cantina a prendere un’aranciata.

Nel buio Tom sente una strana presenza.

Una lampada scoppia e la porta si chiude.

ll ragazzo fugge terrorizzato dalla cantina.

6. Segna quale dei seguenti elementi, tipici del racconto di paura, non compare in questo brano:

rumori sinistri

fantasmi

buio

castello disabitato

7. La vicenda si svolge:

46

in un bosco

in un appartamento

RACCONTO DI PAURA

in una cantina

in una soffitta


LEGGO E COMPRENDO - scheda 4

4a

8. L’autore intende suscitare nel lettore:

commozione

suspense e paura

divertimento

curiosità

9. Ricava dal contesto del racconto il significato delle seguenti parole. semibuio: ........................................................................................................................................................................................ sinistro: ............................................................................................................................................................................................. antiquato: ....................................................................................................................................................................................... ghigno: ............................................................................................................................................................................................

10. L’espressione “nera come la pece” è una:

metafora similitudine personificazione

11. Cerca nel testo i suoni onomatopeici, scrivili accanto al relativo significato. .....................................................................................

“una lampadina esplose in mille schegge”

.....................................................................................

.............................................................................................

12. Ora scrivi altre onomatopee e spiegane il significato. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

13. Che cosa racconterà Tom alla mamma? Che cosa faranno insieme? Continua e concludi il racconto. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

RACCONTO DI PAURA

47


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 5

L’UNIVERSO DI MARGHERITA Ottant’anni: sembra ieri e mille anni fa! Sembra ieri perché mi ricordo di quella bambina che giocava con il cerchio nel grande prato e del piglio allegro e risoluto con cui affrontava le cose e le persone nuove, lo stesso che mi sento dentro adesso. Non mi sono fatta mai intimidire, anche se da giovane ero chiusa e introversa. Ho sempre avuto difficoltà a comunicare con il prossimo, ma il mio carattere competitivo mi ha aiutato più di una volta nella vita a vincere importanti gare di atletica e a diventare una scienziata di successo. Ma ottant’anni mi sembrano anche mille, se penso a com’è cambiato il mondo, la mia città, l’Italia, la scienza. Mi vedo ancora nella casa dove sono nata, a Firenze, un grande appartamento, al primo piano di un palazzo di tre piani. La mamma suonava il piano, io mi accoccolavo sul tappeto e l’ascoltavo. Mi veniva sonno. – Margherita, ti sei addormentata? Sei stanca? – mi chiedeva la mamma e mi svegliava con una carezza. – Mmmm... Mi viene spesso sonno quando suoni il piano. Gran parte del tempo lo passavo in giardino, giocando con Serena, una bambina del giardino accanto, di qualche anno più piccola di me. Mi ricordo anche di una mia malignità. – Serena – le dissi una volta sottovoce – strappa i pomodori! Lei eseguì, ma la sua mamma arrivò arrabbiata dicendo: – Ti ho sentito! Le hai detto tu di strapparli... vergogna! Tu sei più grande! da S. Cerrato e M. Hack, L’universo di Margherita, Editoriale Scienza

1. Di che cose parla l’autrice del brano? ..................................................................................................................... 2. Che cosa ricorda in particolare? .................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................

3. In che occasione scrive? .................................................................................................................................................. 4. In quale città è nata? .......................................................................................................................................................... 5. Che cosa faceva con la mamma? ...............................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................

6. Come trascorreva le giornate? ....................................................................................................................................

48

........................................................................................................................................................................................................... RACCONTO AUTOBIOGRAFICO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 5

4a

7. Quale episodio racconta in particolare? ...............................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................

8. Il racconto è scritto in:

9. Il narratore è:

prima persona terza persona

il protagonista dei fatti narrati un personaggio secondario

10. I fatti sono:

11. Gli ambienti descritti sono:

reali e lontani nel tempo reali e recenti inverosimili e lontani nel tempo

interni esterni interni ed esterni

12. Quali aspetti del suo carattere l’autrice giudica positivi?

13. L’autrice, nel ricordare il passato, esprime una sensazione di:

La competitività. La difficoltà a comunicare. Il piglio allegro e risoluto. La malignità.

rabbia serenità pentimento nostalgia

14. Il linguaggio usato in questo racconto autobiografico è:

accurato

informale

spontaneo

tecnico

15. Collega i verbi alla situazione in cui vengono usati. SITUAZIONE DEL PASSATO

sembra - mi ricordo mi vedo - sembrano

SITUAZIONE ATTUALE

giocava - dissi arrivò - ho avuto

16. Spiega il significato delle espressioni sottolineate nel testo.

• Ottant’anni: sembra ieri e mille anni fa: ............................................................................................................. • ....................................................................................................................................................................................................... • ....................................................................................................................................................................................................... • ....................................................................................................................................................................................................... 17. Trascrivi gli aggettivi numerali presenti nel testo.

............................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................

18. Pensa a un tuo vecchio amico (o amica) e a un episodio vissuto insieme, poi scrivi sul quaderno un racconto autobiografico. RACCONTO AUTOBIOGRAFICO

49


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 6

LA CASA DI STECCOLI Lunedì 4 luglio Caro diario, devo ammettere che la casa che papà ha affittato qui a Steccoli non è brutta. È gialla e ha un piccolo portico che guarda il giardino. Sì, non è brutta, ma non c’è il telefono! Quando l’ho scoperto mi sono arrabbiata moltissimo: come posso vivere senza telefono? Quando ne ho parlato con i miei, papà è scoppiato a ridere e mamma ha risposto che questa è una buona occasione per fare i compiti delle vacanze senza interruzioni! Dietro la casa c’è l’orto. Papà vuole piantare cipolle, carote, patate, lattuga e pomodori: – Questa sì che è vita! Contatto con la natura, aria pulita, gente semplice... Anche in città papà ha una piccola serra sul balcone, dove ha piantato piantine di fragole, una pianta di limoni e una di pomodori. Ogni anno dice “Quest’anno mangeremo le nostre fragole” oppure “Quest’anno avremo limoni genuini”. Alla fine però nella serra non cresce mai niente e lui ne attribuisce la colpa allo smog. Papà è molto contento di essere qui, come il resto della famiglia. Io non li capisco, a me piace molto vivere nel nostro appartamento in città. Inoltre, qui a Steccoli, i vicini sono tutti molto curiosi. Appena siamo arrivati sono venuti a trovarci, con la scusa di portare frutta, dolci e perfino una gallina. Mio fratello ha deciso che la terrà in casa e la chiamerà Polly. È impazzito! da M. Bertarini, Il diario di Val, Eli

1. Questa pagina di diario è stata scritta:

2. Il fatto centrale di cui si parla è:

il primo giorno del mese in inverno di mercoledì in luglio

3. Il papà dell’autrice ama:

conversare al telefono la vita di campagna l’appartamento di città i cibi conservati

5. I vicini a Steccoli sono:

50

indifferenti ostili curiosi gentili

DIARIO

il contatto con la natura l’importanza del telefono l’incontro con i vicini la casa di Steccoli

4. Sul balcone della casa in città il papà ha piantato:

solo fragole solo limoni e fragole solo pomodori limoni, fragole e pomodori

6. I vicini hanno portato:

frutta e dolci frutta, dolci e una gallina soltanto dolci


LEGGO E COMPRENDO - scheda 6

7. La gallina verrà:

8. La gallina sarà chiamata:

regalata cucinata tenuta in casa restituita

9. L’autrice sostiene che il fratello è impazzito perché:

ha deciso di chiamare la gallina Polly ha deciso di tenere la gallina in casa si è innamorato della gallina ha deciso di vendere la gallina

La casa era gialla. Il portico era piccolo. Non c’era il giardino. Non c’era il telefono.

12. La data:

l’autrice stessa un personaggio interno un narratore esterno

13. Il registro linguistico è:

Coccodé Polly Steccoli Smog

10. Nella frase “Quando l’ho scoperto mi sono arrabbiata moltissimo”, la parte sottolineata a quale fatto si riferisce?

11. Il narratore è:

4a

spontaneo e familiare formale burocratico

è utile per ricordare in futuro quando è successo il fatto è inutile, quindi poteva anche essere evitata non deve essere messa in nessun caso

14. L’autrice ha scritto il diario:

per se stessa per farlo leggere ad altri

15. Indica tra i due testi qual è un diario personale e quale un diario di viaggio, completando lo spazio tratteggiato. ......................................................................................

......................................................................................

10 dicembre 2015

10 dicembre 2015 Questa mattina abbiamo raggiunto la meta... anche se con qualche ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia! Lo spettacolo che si è presentato davanti ai nostri occhi ci ha lasciati senza fiato!

Caro diario, ti sembra possibile che qualcuno si dimentichi di ridarti ciò che è tuo? Eppure Sara l’ha fatto! È proprio una con la testa fra le nuvole! Sono furiosa!

16. Pensa a un fatto che suscita in te il desiderio di sfogarti. Com’è?

allegro insolito

incredibile triste

commovente imprevisto

divertente stravagante

DIARIO

51


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 6

17. Ora confidalo al tuo diario con spontaneitĂ utilizzando il linguaggio adatto. Data .......................................... Caro diario, ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................

18. Riscrivi la pagina di diario che hai letto, dal punto di vista del padre dell’autrice.

...................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................

52

DIARIO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 7

4a

SE VUOI ESSERE MIA AMICA Gerusalemme, 9 agosto 1988 Mi chiamo Galit. una strana sensazione al pensiero di Ho dodici anni. Sono israeliana. Provo e un sogno, un bel sogno. Ho voglia scrivere a una palestinese. Come se foss vo a descriverti come sono: sono alta di scriverti tante cose sulla mia vita. Pro i e gli occhi scuri. Peso trentaquattro un metro e quaranta, ho i capelli castan presa me, che sono quella di mezzo. chili! In casa vivono cinque bambini, com a Bakaa, il quartiere di Gerusalemme Abitiamo in una casetta in stile arabo da sua nonna quando questa è morta, dove sono nata. Mamma l’ha ereditata ndo era vecchia e malata. perchè ha avuto molta cura di lei qua che abiti soltanto a quindici chilometri Guardando sulla cartina, ho scoperto ibile venirti a trovare laggiù, perché da casa mia. Purtroppo, mi è imposs . Scrivimi. Voglio sapere chi sei. dicono tutti che è troppo pericoloso

1

Galit

2

Dheisheh, 15 agosto 1988 Non so come rivolgermi a te. Non so se vuoi essere mia amica. So mo lto poco di te e della tua vita, ma provo già amicizia per te. Mi chiamo Mervet. Sono una ragazza intelligente, carina e volonterosa. Non odio nessuno. Amo la gente. Ma più di ogni altra cosa, voglio vivere libera nel mio Paese, come te. A parte la mia famiglia, nessuno sa che ti scrivo. Se le mie compagne di scuola lo venissero a sapere, sicuramente ce l’avrebbero con me perché ho un’ amica ebrea. Da noi, qui a Dheisheh, la vita è molto dura, ma io sono molto felice in famiglia. Ne ho sei di fratelli e sorelle , e io sono la seconda. I miei fratellini sono talmente turbole nti che ho dovuto chiudermi nella camera dei miei genitori per poterti scrivere. Li sento gridare fin da qui, ci siamo, è cominciata la battaglia! Biso gna che vada a vedere cosa sta succedendo! A presto. Mervet

1. Rispondi sul quaderno.

• Per quale motivo le due ragazze si scrivono? • Quali sentimenti provano l’una per l’altra? • Come si descrivono? Rispondi riportando le parole delle autrici stesse. • Quali informazioni si scambiano sulle rispettive famiglie? • La guerra quali conseguenze provoca sulla loro vita quotidiana? • La lettura di questa corrispondenza, quali pensieri e sentimenti suscita in te? LETTERA

53


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 7

2. Completa la tabella. LETTERA n. 1

LETTERA n. 2

MITTENTE DESTINATARIO INDICAZIONE DI LUOGO E DATA FORMULA DI APERTURA FORMULA DI CHIUSURA LINGUAGGIO 3. Le due lettere sono di tipo:

4. Sono state scritte per essere:

personale ufficiale

lette da un destinatario pubblicate da un giornale

5. Il linguaggio utilizzato è:

spigliato

distaccato

6. Collega ciascuna espressione alla tipologia di lettera corrispondente. Illustrissimo Signor Un abbraccio

LETTERA ELETTRONICA

Smail Carissima amica Invio un allegato

LETTERA FORMALE

LETTERA PERSONALE

Distinti saluti 7. Ti piacerebbe invitare da te un amico o un’amica che vive un’altra città? Allora inviagli (o inviale) una lettera nella quale: ti informi sulla sua disponibilità formulando proposte sul periodo; descrivi il luogo in cui abiti; dai indicazioni su come raggiungere la tua abitazione; elenchi ciò che ti piacerebbe fargli (o farle) visitare; parli degli amici che ti piacerebbe fargli (o farle) conoscere; progetti attività che potreste fare insieme.

• • • • • •

8. Immagina di dover richiedere al Sindaco della tua città il permesso per poter assistere con la tua classe a una seduta di Consiglio Comunale, utilizzando la posta elettronica.

54

LETTERA


LEGGO E COMPRENDO - scheda 8

4a

LA RAPA GIGANTE Tanto tempo fa, in Russia, un uomo seminò alcuni semi di rapa. Ogni anno aveva coltivato delle belle rape, ma un anno in particolare ne crebbe una di cui era particolarmente orgoglioso. L’aveva lasciata sotto terra più a lungo delle altre e aveva assistito, fiero ma anche sbalordito, alla sua crescita: infatti la rapa aveva continuato a crescere, a farsi sempre più grossa. Era diventata talmente grossa che nessuno ricordava di averne mai vista una simile. Finalmente la rapa smise di crescere e l’uomo decise che era venuto il momento di tirarla fuori da sottoterra. Perciò afferrò le foglie e tirò con tutte le sue forze. La rapa, però, non si mosse. Allora l’uomo chiamò in aiuto sua moglie. L’uomo tirava la rapa e la donna tirava il marito. Tirarono e tirarono, ma la rapa non si mosse. Allora la donna chiamò in aiuto la sua nipotina. La nipotina si mise a tirare la donna che tirava il marito che tirava la rapa. Ma la rapa non si mosse. Allora la nipotina chiamò in aiuto il suo cane. E il cane si mise a tirare la nipotina, che tirava la donna, che tirava il marito, che tirava la rapa. Ma la grande rapa continuò a restarsene ben dura, piantata nel terreno. Allora il cane chiamò il gatto, perché venisse ad aiutarli a tirare la rapa. Il gatto tirò il cane, il cane tirò la bambina, la bambina tirò la donna, la donna tirò il marito e il marito tirò la rapa. Tirarono, tirarono e tirarono tutti più forte che potevano, ma la rapa non si mosse di un millimetro. Allora il gatto chiamò in aiuto il topo perché venisse ad aiutare a tirar fuori la rapa. Il topo tirò il gatto, il gatto tirò il cane, il cane tirò la nipotina, la nipotina tirò la donna e la donna tirò il marito che tirò la rapa. Tutti insieme tirarono, tirarono e tirarono... All’improvviso la grande rapa venne fuori dal terreno e tutti andarono a gambe all’aria. Fiaba popolare russa

1. Cosa aveva piantato l’uomo?

2. Qual è il suo problema?

Girasoli. Zucche. Rape. Fagioli.

La rapa si è seccata. La rapa non è spuntata. La rapa è troppo piccola. La rapa è diventata gigante.

3. Questo fatto può accadere nella realtà?

4. Segna con una barra al lato del testo, lo sviluppo della storia.

5. Come si conclude la storia?

Sì. No. Qualche volta. Solo in passato.

Riescono ad estrarre la rapa ma finiscono tutti a gambe all’aria. Lasciano la rapa sotto terra e vanno via. Solo il cane e il gatto riescono ad estrarre la rapa. Riescono ad estrarre la rapa senza difficoltà. RACCONTO FANTASTICO

55


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 8

6. Dov’ è ambientata la vicenda?

7. Quando è accaduta?

In Spagna. In Italia. In Russia. In Cina.

L’ anno scorso. Tanto tempo fa. Ai giorni nostri. In inverno.

8. Chi è il protagonista della storia?

9. Quali altri personaggi intervengono?

La rapa. Un uomo. La moglie. La nipotina.

La moglie, la nipote, il gatto, il topo. La nipote, il cane, il gatto, il topo. La moglie, la nipote, il cane, il gatto, il topo. L’uomo, la nipote, il cane, il gatto, il topo.

10. Nella frase sottolineata nel testo il verbo “tirò” compare cinque volte. Il soggetto:

è sempre lo stesso cambia ogni volta cambia solo all’inizio cambia solo alla fine

11. Nella frase “Un uomo seminò alcuni semi” la parte sottolineata è:

soggetto predicato complemento diretto complemento indiretto

12. Scrivi sul quaderno un racconto fantastico prendendo spunto dalla realtà. Sono stanco di ascoltare la maestra, ad un tratto sogno di... Non ne posso più dei miei fratelli e vorrei...

• •

56

RACCONTO FANTASTICO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 9

4a

PANGU (MITO CINESE) All’inizio di tutto, Cielo e Terra non esistevano. C’era solo un grande, immenso uovo, e dentro di esso nasceva Pangu, il creatore. Cresci e cresci, dopo diciottomila anni Pangu era diventato un gigante, così ruppe il guscio e uscì fuori. Il bianco dell’uovo diventò il Cielo, il tuorlo la Terra; Pangu rimase con i piedi puntati al suolo e la testa fra le nuvole. Quando poi il Cielo cominciò ad alzarsi e la Terra ad abbassarsi, il suo corpo dovette allungarsi a dismisura. Lo sforzo terribile uccise Pangu. Così il gigante cadde e cominciò a trasformarsi: dal suo corpo nacquero le montagne, dai suoi muscoli i campi, dalle vene strade e sentieri, dai denti e dalle ossa i metalli, le pietre e le perle. E dai suoi peli nacquero gli alberi, dalla sua voce il vento, dal suo sangue i fiumi. Dai pidocchi che aveva sul corpo, infine, nacquero gli uomini e gli animali, e il mondo intero, così come lo conosciamo, fu creato. Mito cinese, in F. Lazzarato, L’uomo che amava i draghi, Mondadori

1. Che cosa c’era all’inizio di tutto?

Il Cielo. La terra. Un grande uovo. Un gigante.

3. Che cosa provocò la morte di Pangu?

Lo sforzo di rompere il guscio. Lo sforzo di allungarsi troppo. Il lungo tempo trascorso nell’uovo. I pidocchi che aveva sul corpo.

5. L’espressione “a dismisura” (riga 6) significa:

molto poco a poco a poco tantissimo normalmente

7. Questo mito vuole spiegare:

l’origine del Cielo l’origine dell’uomo l’origine del mondo intero l’origine della Terra

2. Dove era cresciuto Pangu, prima di diventare un gigante?

In una grotta. In una capanna. Nel grembo di sua madre. Dentro un uovo.

4. Quale dei seguenti titoli riassume meglio il contenuto del testo?

La crescita di Pangu. La morte di Pangu. La nascita del gigante. L’ origine del mondo.

6. I fatti narrati sono:

reali verosimili fantastici fantascientifici

8. Presso quale popolo è nato questo mito?

..............................................................................

..............................................................................

MITO

57


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 9

9. Il mito è nato per:

dare una risposta a tutto ciò che gli uomini anticamente non sapevano spiegare esprimere emozioni e sentimenti degli uomini antichi dare informazioni scientifiche sull’origine del mondo dare informazioni sugli uomini antichi

10. Completa lo schema del mito. Inizio: ...................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Sviluppo: ..........................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Conclusione: .................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

11. Indica gli elementi del mito. Protagonista: ..............................................................................................................................................................................

Presenta caratteristiche comuni o soprannaturali? ............................................................................................ Altri elementi: ...........................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Tempo: ...............................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Luogo: .................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

12. Riconosci l’espressione più adeguata per introdurre un mito.

58

C’era una volta... Caro amico... Al tempo dei tempi... L’anno scorso... MITO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 9

4a

13. È stato trovato un antico manoscritto che narra il mito di Kai, l’unico essere umano che riuscì a vincere un terribile drago. Purtroppo il manoscritto manca della parte iniziale. Prova a completare il racconto. Inizio

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Sviluppo

Kai riuscì ad addormentare l’essere mostruoso che con le sue fiamme impediva alle piante e agli animali di vivere e lo rinchiuse all’interno della Terra. Conclusione

Talvolta il drago si sveglia dal sonno fatato, allora scuote la Terra e lancia enormi lingue di fuoco. Gli uomini e le donne assistono impauriti a questi fenomeni e li chiamano eruzioni vulcaniche. 14. Ora inventa tu un mito seguendo lo schema (inizio-sviluppo-conclusione). .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... MITO

59


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 10

FILASTROCCHE LA CONTA

LETTERA F...

Bum! Cade la bomba in mezzo al mare. Mamma mia, mi sento male: mi sento male d’agonia, prendo la barca e fuggo via. Fuggo via di là dal mare dove nessuno mi può trovare. Trovo una casa, trovo un letto e mi faccio un gran banchetto. Bevo e mangio notte e dì, a-bi-ci-di.

Funghi fritti e friuliane offre Foffo alle farfalle fitte fette di affettato fichi e fiaschi nella muffa fichi soffici e soffietti fra le frasche della fiera fra le effimere fanfare soffre Foffo a far affari. da B. Munari, Alfabetiere, Einaudi

da N. Orengo, A-ulì-ulé, Einaudi

APELLE FIGLIO DI APOLLO

BRR... CHE FREDDO!

Apelle figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo.

Italia, sottozero. Lo stivale è ghiacciato. Sta la neve sui monti come panna sul gelato. I gatti del Colosseo, a Roma, battono i denti. Si pattina sul Po e sui maggiori affluenti. È gelata la coda di un asino a Potenza. Le gondole di Venezia sono a letto con l’influenza. Un pietoso alpinista è partito da Torino per mettere un berretto sulla cima del Cervino. Ma dov’è, dov’è il mago con la fiaccola fatata per portare in tutte le case una calda fiammata?

da AA.VV., Sotto la cappa del camino, Mondadori

NINNA NANNA Ninna nanna, ninna nanna l’uccellino quando imbruna mette il capo sotto l’ala, è un batuffolo di piuma, dorme, dorme sulla rama. Esso ha il vento che lo culla, tu la mamma che ti ninna. Ninna nanna, ninna nanna da N. Orengo, A-ulì-ulé, Einaudi

60

TESTO POETICO

da G. Rodari, Le filastrocche del cavallo parlante, Emme Edizioni


LEGGO E COMPRENDO - scheda 10

1. La filastrocca Ninna Nanna ha lo scopo di:

2. La filastrocca La conta serve quando:

divertire emozionare addormentare informare

4a

è ora di andare a letto si gioca si studia si sta male

3. La filastrocca Apelle... è:

una ninna nanna una conta uno scioglilingua un limerick

4. Nella filastrocca Brrr... che freddo! la rima è:

baciata alternata incrociata assente

5. Nella stessa filastrocca sono presenti rime in: ato ............................ ............................

............................

............................

6. Quale delle filastrocche lette contiene l’allitterazione?

La conta Ninna Nanna Apelle, figlio di Apollo Lettera F Brr... che freddo!

7. Continua tu la filastrocca con almeno altri tre versi, creando una rima.

Ma dov’é, dov’é il sole

..........................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................

..........................................................................................................................................................................................................

TESTO POETICO

61


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 11

LO SPAVENTAPASSERI MALINCONICO Uno spaventapasseri solo nel campo soffriva di malinconia. Era notte: tutto intorno era buio e silenzio. Gli uccellini dormivano già. Dove trovare un po’ di compagnia? Sette cani accorsero, sedettero in semicerchio e intonarono una serenata in suo onore. Quattro uccellini si svegliarono e volarono a posarsi sulle spalle dell’uomo di paglia. E pigolarono in segno di amicizia. Tutti insieme, alla fine, fecero un allegro girotondo attorno all’uomo di paglia, che sorrideva soddisfatto. A. Dotti

1. Dov’è ambientata la “poestoria”? .......................................................................................................................... 2. In quale momento del giorno si svolge? ...........................................................................................................

In quale stagione? .............................................................................................................................................................

3. Chi è il protagonista del racconto? E gli altri personaggi? ................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................

4. Il protagonista che cosa prova all’inizio? ..........................................................................................................

E alla fine? ................................................................................................................................................................................

5. Da quanti versi è composta la poesia? 6. Sono divisi in strofe? 7. I versi sono:

62

in rima alternata in rima baciata in rima incrociata sciolti, senza rima

TESTO POETICO

No


LEGGO E COMPRENDO - scheda 11

4a

8. Qual è il messaggio della poesia?

Chi è solo, è triste. Chi ha tanti amici è allegro e sorridente. Non dobbiamo lasciare soli nel campo gli spaventapasseri. Se i cani abbaiano, gli uccellini si svegliano e pigolano.

9. Quali sentimenti suscita in te la lettura di questa poesia?

Paura Tristezza

Allegria Altro: ......................................................................................

10. Osserva l’ambiente intorno a te e scegli un elemento che possa diventare protagonista di una piccola storia da scrivere in versi sciolti o in rima. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

TESTO POETICO

63


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 12

MI PIACE GUARDARE LE FIGURE Mi piace ascoltare il suono delle candele accese. Sembrano flauti con la nota luminosa che gli esce dalla testa. Mi piace toccare la panna dei sogni senza paura. Alta come una montagna con la cima silenziosa che spunta dal cuscino.

1. Questa poesia è scritta in:

Mi piace mangiare i colori della musica felice. Sono uova gialle fritte sopra le corde della chitarra elettrica.

versi sciolti rima baciata rima incrociata

2. Sottolinea nella poesia le similitudini. 3. Scrivi accanto a ogni espressione della poesia, M se è metafora o P se è personificazione.

Mi piace guardare il vento che scende dalle scale. Sembra un ascensore senza pareti sempre libero da P. Formentini, Poesia fumetto, Nuove Edizioni Romane

“la nota luminosa che gli esce dalla testa”

“la panna dei sogni”

“sono uova gialle fritte”

“il vento che scende dalle scale”

4. Collega ogni figura retorica al riquadro corrispondente. SIMILITUDINE

Pioppo morto Non sarai più il bastone di una stella...

64

TESTO POETICO

METAFORA

Il sole I suoi raggi sono leggeri come allegri pensieri...

PERSONIFICAZIONE

Fiori La viola in questo momento ride con il vento...


LEGGO E COMPRENDO - scheda 13

4a

MICHELE Michele è piccolino, ma corre svelto svelto come una trottola e sempre a piedi nudi. È in continuo movimento, tocca tutto, prende tutto, non sta fermo un momento, mai seduto nel seggiolone. Papà e mamma non ne possono più. Sono tranquilli solo quando dorme. Altrimenti è sempre in moto perpetuo; anche quando pranzano, Michele non dà tregua: corre avanti e indietro, sposta tutto, bisogna badare continuamente che non si faccia male, che non combini guai. Ecco che Michele ora prende delle cartacce da terra e di corsa va a buttarle nella pattumiera; poi prende dei pezzi di legno rotti e via, anche quelli finiscono nella pattumiera. Papà e mamma sono stupiti: – Bravo Michele, ma che bravo! E Michele continua il suo lavoro, mentre papà e mamma si godono un po’ di pace. E Michele avanti e indietro in silenzio tutto concentrato. Ma che ha fatto? Incoraggiato così apertamente, Michele ha scaraventato nella pattumiera cucchiai puliti, piattini, due portacenere e tutto quello che gli è capitato a tiro. 1. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). V F Michele è un neonato. V F Michele corre svelto come una trottola. V F Michele corre con le scarpe da tennis. V F Michele resta seduto tranquillo. V F Michele butta le cartacce nella pattumiera. V F Michele, rimproverato dai genitori, piange. Michele butta nella pattumiera stoviglie pulite. V F

• • • • • • •

2. La descrizione del bambino è:

soggettiva

oggettiva

3. Nel testo prevalgono i seguenti dati sensoriali:

uditivi olfattivi tattili visivi

4. Trascrivili. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... TESTO DESCRITTIVO

65


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 13

5. Del bambino viene descritto:

6. Dal testo si possono ricavare informazioni:

l’aspetto fisico il comportamento il carattere

7. Il bambino suscita:

simpatia antipatia benevolenza riprovazione

sulle abitudini di Michele sui suoi gusti sui suoi interessi sui suoi difetti

8. L’aggettivo più adatto per Michele è:

prepotente vivace dispettoso disubbidiente

9. L’espressione “corre svelto svelto come una trottola” è:

una metafora una similitudine una personificazione

10. I termini “seggiolone”, “cartacce” e “piattini” sono:

nomi alterati nomi primitivi nomi collettivi nomi composti

11. Riscrivi la descrizione del bambino inserendo le sue caratteristiche opposte. Segui l’inizio dato. Un bambino tranquillo .................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................

66

TESTO DESCRITTIVO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 14

4a

UNA SIGNORA POCO SIMPATICA Quella signora portava a spasso il suo cane tutte le mattine e tutte le sere alla stessa ora. Era una donna vecchia, brutta e certamente cattiva, si vedeva a prima vista. Io non ho un gran che da fare e mi piace quella panchina... Quella e nessun’altra. Evidentemente lo faceva apposta: quel cagnetto ignobile era la bestia più schifosa che si possa immaginare: lungo, con peli da tutte le parti. Mi annusava, con disprezzo, tutti i giorni. Poi mi faceva i suoi bisogni proprio sotto il naso. La vecchia lo chiamava con tutti i vezzeggiativi possibili: “bellino, tesorino, amoruccio, stellina, cocchino...”. da M. Aub, Delitti esemplari, Sellerio

1. Segna con una X l’affermazione errata.

La vecchia signora passeggiava da sola. La vecchia signora portava a spasso a orari fissi il suo cane. La vecchia signora appariva brutta e cattiva. La vecchia signora coccolava il suo ignobile cagnetto.

2. La descrizione è:

soggettiva oggettiva

3. Della signora viene descritto:

l’aspetto fisico il comportamento l’aspetto fisico e il comportamento

4. Dal testo si possono ricavare informazioni:

sulle abitudini della signora sui suoi gusti sui suoi interessi sui suoi difetti

5. La signora suscita:

simpatia antipatia benevolenza riprovazione

TESTO DESCRITTIVO

67


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 14

6. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Alla riga 3 “quella” e “nessun’altra” sono pronomi. V F 2. Alla riga 4 la parola “ignobile” significa nobile. V F

3. Alle righe 7-8 le parole “bellino, tesorino, amoruccio” ecc. sono alterati vezzeggiativi.

V F

7. Riscrivi la descrizione della signora inserendo le sue caratteristiche opposte. Segui l’inizio dato. Una signora simpatica ........................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................

8. Segui una delle seguenti proposte di descrizione: un amico lontano • un mio insegnante un personaggio dello spettacolo • una creatura fantastica Produci ora la descrizione seguendo la traccia. a. Introduci il personaggio che hai scelto e presentalo nelle sue caratteristiche generali. b. Descrivi il suo aspetto fisico: cogli i particolari che ti colpiscono di più. c. Descrivi il suo comportamento, le sue abitudini, i suoi interessi. d. Esprimi le tue impressioni personali, le tue opinioni, i tuoi sentimenti nei suoi confronti. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

68

TESTO DESCRITTIVO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 15

4a

IL GIARDINO INCOLTO Dietro un cancello mezzo arrugginito e due pezzi di muro ricoperti da piante rampicanti, c’era un piccolo giardino incolto, con in fondo una palazzina dall’aria abbandonata. Un tappeto di foglie secche copriva il viale e foglie secche giacevano dappertutto sotto i rami dei due platani, formando addirittura delle piccole montagne sulle aiuole. Uno strato di foglie galleggiava nell’acqua verde di una vasca. Intorno al giardino s’elevavano edifici enormi, grattacieli con migliaia di finestre, come tanti occhi puntati con disapprovazione su quel quadratino di due alberi, poche tegole e tante foglie gialle, sopravvissuto nel bel mezzo d’un quartiere di gran traffico. da I. Calvino, Marcovaldo, Einaudi

1. Dove si trova il giardino? .................................................................................................................................................. 2. Che cosa c’era intorno? ......................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................

3. Il giardino dà l’idea di:

trascuratezza e abbandono

cura e ordine

4. Il soggetto è descritto:

5. La descrizione è:

in modo realistico secondo le emozioni dell’autore

soggettiva oggettiva

6. Nel testo prevalgono dati:

visivi

tattili

uditivi

olfattivi

gustativi

7. Quali elementi del giardino vengono descritti e in quale ordine? Riscrivili sul quaderno seguendo l’ordine del testo. 8. L’autore descrive il giardino partendo:

9. L’ ordine della descrizione è:

dall’inizio dal fondo da un lato

spaziale temporale logico

10. L’espressione “come tanti occhi puntati” a che cosa si riferisce?

............................................................................................................................................................................................................

11. Ripensa al giardino descritto e immaginalo ben curato e abitato, poi descrivilo sul quaderno aggiungendo i particolari che ritieni opportuni

TESTO DESCRITTIVO

69


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 16

AL MARE Ero entrato in acqua senza nuotare, mi ero allontanato dalla riva camminando fra le onde, che mi venivano incontro. Mi fermai, l’acqua mi arrivava appena alla vita. Mi voltai a guardare indietro. Intorno a me la superficie dell’acqua era abbastanza calma, si alzava e si abbassava appena, ma poco più avanti l’acqua era più mossa, si formavano già delle piccole onde schiumose. Più in là ancora, prima della riva, le onde si erano fatte più alte e ricadevano su se stesse, spumeggianti. Una schiera di ragazzi si divertiva a farsi travolgere dai cavalloni, ridendo, chiamandosi l’un l’altro, rialzandosi prontamente per ripetere il divertimento col successivo cavallone. E poi c’era la spiaggia, affollata come ogni estate: chi prendeva il sole, chi giocava a carte, qualcuno era pigramente impegnato a non fare niente, seduto sotto l’ombrellone. Qualche genitore osservava vigile i ragazzi che giocavano con le onde.

1. Com’era la superficie dell’acqua?

............................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................

2. Che cosa facevano i ragazzi?

............................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................

3. Chi c’era sulla spiaggia?

............................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................

4. L’ambiente dà l’idea di:

serenità e normalità

5. La descrizione è:

6. La descrizione è:

fedele alla realtà frutto della fantasia dell’autore

7. Nel testo prevalgono dati:

70

agitazione

visivi tattili uditivi gustativi olfattivi

TESTO DESCRITTIVO

soggettiva oggettiva


LEGGO E COMPRENDO - scheda 16

8. L’autore inizia a descrivere:

9. L’ ordine della descrizione è:

da quello che gli è più vicino da quello che gli è più lontano

4a

spaziale temporale logico

10. Sottolinea nel testo le sequenze descrittive. 11. La parola “cavalloni”, che cos’è in grammatica?

............................................................................................................................................................................................................

12. Sottolinea tutti gli avverbi che trovi nel testo. Trascrivili e specifica di che tipo sono.

............................................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................

13. Descrivi un luogo a tua scelta seguendo le indicazioni. Puoi immaginare di muoverti: man mano che ti muovi, indica quello che vedi. Usa gli indicatori spaziali: vicino, lontano, accanto, a destra, al centro. Usa i dati sensoriali, non solo visivi, ma anche uditivi, olfattivi, gustativi, tattili. Descrivi gli elementi del paesaggio con molti aggettivi. Per rendere più efficace la descrizione, puoi creare anche dei paragoni.

• • • •

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

TESTO DESCRITTIVO

71


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 17

UN MAMMIFERO SPECIALE I delfini sono mammiferi: vivono cioè respirando l’aria e partoriscono i piccoli, come tutti gli altri mammiferi. Eppure vivono prevalentemente nell’acqua perché è lì che trovano il loro nutrimento. Tutti i loro organi si sono adattati alla vita acquatica: il loro corpo si è allungato e snellito per meglio nuotare, le zampe si sono trasformate in pinne. Il delfino è del tutto simile a un pesce. È un mammifero intelligente e simpatico. Si esibisce infatti in capriole e salti fuori dell’acqua, in veloci inseguimenti e cambi rapidi di direzione. Per avvistare oggetti e prede emette ultrasuoni, che gli danno precise indicazioni sulla distanza, sulla grandezza e perfino sulla natura dell’oggetto stesso. Il delfino è capace di muoversi anche al buio. Mamma delfino partorisce il suo piccolo in acqua. Immediatamente e con grande delicatezza lo sospinge verso la superficie per farlo respirare.

1. Lo scopo del testo è:

fornire informazioni sul delfino raccontare una storia di delfini

2. L’ ordine di esposizione è:

logico cronologico in forma di elenco

3. Cerca nel testo le informazioni sul delfino e inseriscile, in breve, nei riquadri. specie di appartenenza

caratteristiche fisiche

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

..........................................................................................

comportamenti particolari È intelligente e simpatico, infatti .......................................................................................................................... Per conoscere la posizione di oggetti e prede ........................................................................................... Sa muoversi .......................................................................................................................................................................... Le femmine partoriscono ....................................................., poi sospingono immediatamente i piccoli ....................................................................................... per ..................................................................................... 4. Ora riscrivi sul quaderno la sintesi del brano.

72

TESTO INFORMATIVO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 18

4a

L’IMPORTANZA DELLE PIANTE Le piante sono molto importanti per la nostra vita, soprattutto perché purificano l’aria che respiriamo, e ci forniscono gran parte del cibo di cui ci nutriamo. Basti ricordare, ad esempio, il frumento dal quale ricaviamo la farina per fare il pane, i numerosi ortaggi, gli alberi che producono gustosi frutti da consumare freschi o da conservare e trasformare in vari modi. Indirettamente, noi godiamo i benefici delle piante anche quando mangiamo carne e uova o beviamo latte, poiché utilizziamo il cibo che proviene da animali erbivori. Dalle piante ricaviamo pure il legno, la cellulosa per fare la carta, il cotone, la canapa, il lino per i vestiti e non pochi medicinali. 1. Completa lo schema con le informazioni essenziali che ricavi dal testo. Le piante sono importanti perché...

Esempi

.............................................................................................................. ..............................................................................................................

............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................

Sono importanti anche per...

......................, ...................... ..............................................

.............................................. ......................, ...................... ..............................................

sostanze ...............................

2. Completa le frasi con termini specifici mancanti, scegliendoli fra quelli dati, poi a fianco di ciascuna frase scrivi la disciplina corrispondente: latitudine • papille • interconnessione

• La .................................................................. consente di determinare la distanza di un punto dall’Equatore; viene misurata in gradi.

..............................................................

• Le .................................................................. gustative percepiscono il sapore e sono raggruppate in precise parti della lingua.

...............................................................

• Internet è un sistema integrato di .................................................................. tra computer

e reti locali, che consente la trasmissione di informazioni in tutto il mondo. ............................................................... TESTO INFORMATIVO

73


4a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 19

LE REGOLE DELLA TV 1 - Non accendere la TV appena hai un momento libero. 2 - Dedicati ad altre attività all’aria aperta e da svolgere assieme ai tuoi amici. 3 - Impara ad apprezzare anche il silenzio e i momenti di riposo. 4 - Fatti aiutare dai tuoi familiari a scegliere i programmi adatti alla tua età. 5 - Guarda la TV assieme ai tuoi genitori, ai fratelli, agli amici. 6 - Esprimi giudizi sui programmi che hai visto. 7 - Non cambiare in continuazione canale: impedisce la tua riflessione sui programmi. 8 - Mettiti ad almeno due o tre metri di distanza dallo schermo. 9 - Regola il volume in modo che non sia mai eccessivamente alto. 10 - Evita di mangiucchiare e bere troppo davanti alla TV. 1. Il testo che hai letto è:

prescrittivo

istruzionale

2. Le caratteristiche del testo sono:

linguaggio semplice e comprensibile linguaggio specialistico

testo diviso in punti numerati testo unitario

3. Il modo verbale utilizzato è:

indicativo

imperativo

condizionale

4. Le regole sono state scritte per suggerire:

ai bambini il corretto comportamento davanti alla TV agli adulti il modo di usare la TV responsabilmente

5. Indica in ogni coppia di azioni, quella che è bene compiere

74

apprezzare anche il silenzio e i momenti di riposo stare sempre in silenzio e in ozio guardare la TV attaccati allo schermo guardare la TV a due o tre metri di distanza far scegliere i programmi a parenti e amici guardare la TV con parenti ed amici tenere il volume al massimo regolare il volume ad un livello medio esprimere giudizi personali sul programma seguire sempre il giudizio degli altri mangiare e bere in continuazione davanti alla TV evitare di mangiare davanti alla TV divertirsi a fare zapping riflettere prima di cambiare canale seguire programmi adatti all’età seguire programmi riservati agli adulti TESTO REGOLATIVO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 19

4a

6. Completa le frasi utilizzando la formula più opportuna tra quelle date.

• (È sconsigliabile / È vietato) ............................................................ l’uso del cellulare durante le lezioni scolastiche.

• (È obbligatorio / È meglio) ............................................................ allacciare la cintura di sicurezza in auto.

• Aggiungere (qualche uovo e un po’ di farina / 2 uova e 1 hg di farina) .................................................................................................. al composto e amalgamare bene.

• Nello sport della pallavolo (non sono ammessi / sarebbe meglio non fare)

....................................................................... più di tre passaggi all’interno dello stesso campo di gioco.

7. Stabilisci alcune regole fondamentali che, secondo te, bisogna rispettare nei seguenti ambienti. Osserva l’esempio. In biblioteca

si può né mangiare né bere. .............................................................................................................. • Non • .............................................................................................................. • .............................................................................................................. • .............................................................................................................. Al parco

• .............................................................................................................. • .............................................................................................................. • .............................................................................................................. • .............................................................................................................. Al cinema

• .............................................................................................................. • .............................................................................................................. • .............................................................................................................. • .............................................................................................................. In spiaggia

• .............................................................................................................. • .............................................................................................................. • .............................................................................................................. • .............................................................................................................. TESTO REGOLATIVO

75


4a

LESSICO - scheda 1

OMONIMI: STESSE PAROLE, SIGNIFICATO DIVERSO 1. Completa le coppie di frasi con una stessa parola, che presenta significato diverso perché all’origine c’erano due parole diverse che nel tempo hanno preso la stessa forma.

• La ....................................... nera della mamma, con una catenella per tracolla, è un regalo del babbo. La ....................................... di Milano si è ripresa e fa sperare in buoni affari.

• • A mia sorella piace molto il latte di ....................................... . • Gabriele è il ....................................... di nonna. • Il babbo ha portato il cane dal veterinario per fargli togliere una ....................................... . • Questa banconota da cento euro è nuova di ....................................... . • Oggi è festa nazionale: sull’....................................... . sventola la bandiera. • Lo zia ha comprato all’....................................... . un bellissimo letto in ferro battuto. 2. Scrivi per ciascuna delle seguenti parole due frasi in cui esse abbiano significato diverso. Se ti trovi in difficoltà, usa il dizionario. capitale • boa • merli • pianta • bordo • lancia ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................

76

LESSICO


LESSICO - scheda 2

4a

SINONIMI: PAROLE DAL SIGNIFICATO SIMILE 1. Nelle seguenti frasi elimina con una X il sinonimo meno appropriato.

• La mamma non può accompagnarmi a casa tua perché ha molte cose

faccende

da sbrigare.

• Sono entrato in

una bottega una bellissima tuta.

• Mio fratello ha sostenuto

un negozio di articoli sportivi e ho comprato

un dialogo

un colloquio per essere assunto in una ditta

di esportazione.

• Le prove di tale delitto sono state nascoste occultate . • Persone che urlavano in preda al panico timore uscirono correndo dal palazzo in fiamme.

2. Nelle seguenti coppie sottolinea il sinonimo di maggiore intensità. raro/unico

terrore/spavento

pieno/zeppo

sorpreso/stupefatto

tranquillo/pacifico

furbo/astuto

fame/appetito

ricco/benestante

3. Metti in relazione ogni sinonimo di uso comune con quello di uso più raffinato.

sparire

rinvenire

calmare

codardo

danneggiare

esausto

permettere

etico

rimproverare

dileguarsi

sospettoso

sedare

stanchissimo

profitto

vigliacco

quesito

guadagno

redarguire

morale

consentire

trovare

nuocere

domanda

diffidente

4. Cerchia i sinonimi della parola data. IMPERFEZIONE: inesperienza, difetto, impazienza, manchevolezza, mancanza. PRECISARE: precedere, crollare, definire, stabilire, desinare, specificare. ASTUTO: ingenuo, furbo, ostile, accorto, avveduto, oscuro, scaltro. LESSICO

77


4a

LESSICO - scheda 3

I CONTRARI 1. Accanto ad ogni nome scrivi il suo contrario. benessere..............................................................................

legalità.....................................................................................

femmina.................................................................................

dolcezza..................................................................................

cattiveria.................................................................................

sincerità...................................................................................

precisione..............................................................................

povertà....................................................................................

2. Accanto ad ogni aggettivo scrivi il suo contrario. agitato......................................................................................

colpevole...............................................................................

semplice.................................................................................

efficace....................................................................................

asciutto....................................................................................

pari.............................................................................................

torbido.....................................................................................

scarso........................................................................................

3. Accanto ad ogni verbo scrivi il suo contrario. partire.......................................................................................

accendere..............................................................................

ricordare.................................................................................

perdere....................................................................................

ammettere............................................................................

sporcare..................................................................................

4. Accanto ad ogni avverbio scrivi il suo contrario.

78

raramente..............................................................................

prima.........................................................................................

mai..............................................................................................

presto.......................................................................................

forse...........................................................................................

sopra.........................................................................................

LESSICO


LESSICO - scheda 4

4a

I CAMPI SEMANTICI 1. Un campo semantico si costruisce ricercando tutte le parole, collegate da varie relazioni, che hanno a che fare con la “parola capostipite”. Leggi e completa il campo semantico della parola “CASA”. Ricorda: il dizionario ti può essere di aiuto. Nomi alterati: casetta, ..................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... Nomi derivati: casalinga, casata, rincasare, ......................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... CASA Sinonimi: abitazione, alloggio, .................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... Parti della casa: tetto, coppo, tegola, comignolo, grondaia, facciata, ................................ ......................................................................................................................................................................................... Vari tipi di casa: edificio, capanna, cascina, ....................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... Azioni riferite a “casa”: innalzare, acquistare, ristrutturare, .................................................... ......................................................................................................................................................................................... Modi dire: “Essere di casa” = Essere un amico intimo. “Abitare a casa del diavolo” = Abitare molto lontano. Proverbi: “In casa di ladri non si ruba” = I furbi non si possono imbrogliare.

2. Ora sul quaderno costruisci il campo semantico della parola “LATTE” e quello della parola “TESTA”. Segui la traccia. Nomi alterati: latticello, .................................................................................................................................. Nomi derivati: latticino, lattaio, ................................................................................................................. .....................................................................................................................................................................................................................

Prodotti del latte: formaggio, mozzarella, ........................................................................................ .....................................................................................................................................................................................................................

Azioni riferite al latte: allattare, mungere, ........................................................................................ Nomi composti: caffelatte, ........................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

Modi dire: “Avere ancora il latte sulla bocca.”, “Piangere sul latte versato.”.

LESSICO

79


4a

LESSICO - scheda 5

PAROLE DI SIGNIFICATO GENERALE O SPECIFICO 1. Scrivi per ogni parola di significato generale almeno cinque parole specifiche. Osserva l’esempio. COSTRUZIONE: scuola, caserma, villetta, palazzo, ponte. DOLCIUMI: ........................................................................................................................................................................................ BEVANDE: ......................................................................................................................................................................................... CONTENITORI: .............................................................................................................................................................................. STOVIGLIE: ....................................................................................................................................................................................... FIUME: .................................................................................................................................................................................................. 2. Qual è l’intruso? Cancellalo con una X.

• tè, vino, acqua, limonata, aranciata, latte, bevanda, succo, birra, caffè. • acero, castagno, leccio, pino, abete, quercia, betulla, albero, olmo, ontano. • grano, mais, cereale, orzo, avena, farro, segale, riso. • piatto, bicchiere, tazza, cucchiaio, forchetta, padella, stoviglia, coltello, tazzina. 3. Sottolinea, in ogni coppia, la parola con significato più specifico.

odio – sentimento

mani – estremità

pioggia – precipitazioni

petroliera – nave

zanzara – insetto

uccello – passerotto

braccialetto – gioiello

scatola – contenitore

sciarpa – indumenti

4. Accanto a ciascuna parola data, scrivine un’altra di significato più ampio.

80

insalata ...................................................................................

lenzuola .................................................................................

trota ..........................................................................................

motocicletta .......................................................................

affetto .....................................................................................

cigolio .....................................................................................

LESSICO


GRAMMATICA - scheda 1

4a

CE-CI , CHE-CHI , GE-GI , GHE-GHI 1. Completa le parole con il suono giusto.

• L’inverno comin...........a il ventitré di di...........mbre e porta spesso neve, ...........lo e ...........accio.

• Arlec...........no e Pul...........nella sono due mas........... re simpati........... .

• A me piac...........ono molto le ...........liegie. • Nella fattoria della nonna di ...........ara ci sono tac...........ni, chioc..........., pul...........ni e o........... .

• ........... mi chiama? Con questo ...........asso non capisco niente! • Il papà per ...........na ha chiesto la pasta di ce........... e ...........polle al forno.

• Le ...........occiole e le luma........... sono mollus........... . • I ...........clamini e i ...........lsomini sono fiori profumati. • I ma........... e le stre........... sono personag........... della fantasia. 2. Leggi e completa le parole. la ......randola

la ......ngiva

i fuo......

la ......catrice

fin......re

i porti......

il ......nerale

il ......ardino

la cimi......

la ......vetta

il ......clista

il par......ggio

il ......udice

il vi......le

il ......acciolo

il ......presso

mun......re

il pes......reccio

3. Scrivi al plurale. il luogo....................................................

la spiga..................................................

la bottega.............................................

la luce.....................................................

l’amico....................................................

il rifugio.................................................

lo psicologo........................................

l’albergo................................................

il farmaco..............................................

il dialogo..............................................

la cuoca..................................................

l’astrologo........................................... ORTOGRAFIA

81


4a

GRAMMATICA - scheda 2

SCE, SCIE 1. Leggi le frasi e completa le parole con SCE, SCIE.

• Luca preferi............... lo scivolo che è laggiù vicino alla siepe. • Fra i tanti cappelli, mio fratello ha ...............lto quello da ...............riffo. • Non ...............ndere per bagnarti! Le acque del ru...............llo sono gelide! • Gli ...............nziati si dedicano con passione alle loro ricerche di laboratorio. • Lo ...............icco possedeva cinquanta cammelli. • Anna è inco...............nte: è andata a fare una nuotata con questo cielo nuvoloso! • La mamma ha chiesto all’u...............re dove si trova l’ufficio del Sindaco. • Sul tino pieno di mosto c’è un nugolo di mo...............rini. • Sono ...............so dal sesto piano a piedi perché l’a...............nsore era guasto. 2. Sottolinea in ogni riga la parola sbagliata e riscrivila. uscente – riconoscente – coscente – conoscente.

...............................................................................

scenetta – mascella – ascella – fascietta.

...............................................................................

coscienza – conoscienza – coscienzioso – incosciente.

...............................................................................

scentifico – scettico – ascetico – sceriffo.

...............................................................................

discendente – conoscente – ascendente – coscenza.

...............................................................................

adolescenza – conoscenza – fantascenza – ascendenza. ............................................................................... 3. Scrivi al plurale. la fascia

le .................................

la biscia

le .................................

la coscia

le .................................

la striscia

le .................................

l’ascia

le .................................

la scia

le .................................

4. Trasforma le seguenti frasi al plurale. La biscia liscia fruscia e striscia. ....................................................................................................................................................................................................................

L’indiano tiene legata l’ascia alla coscia. ....................................................................................................................................................................................................................

82

ORTOGRAFIA


GRAMMATICA - scheda 3

4a

CU, CQU, QU, QQ 1. Completa scegliendo l’alternativa corretta, tracciando una X sulla parola errata.

• La mia mamma non beve mai liquori / licuori. • Il cuoco / quoco della scuola prepara sempre piatti appetitosi. • Domenica ho assistito a una gara di acquiloni / aquiloni: alcuni erano bellissimi. • Un’acquerugiola / aquerugiola fastidiosa mi ha inzuppato i capelli. • Ieri hanno sospeso l’erogazione dell’acqua dell’aquedotto / acquedotto per due ore. • Il babbo ha acquistato / aquistato un nuovo computer. • Il batterista perquoteva / percuoteva i suoi tamburi a un ritmo frenetico. • La cassiera del supermercato riscuote / risquote l’incasso della spesa. • L’aquila / acuila delle nevi sorvola le cime alla ricerca di piccole prede. • Nell’acquario / aquario di Simone nuotano dei bellissimi pesci tropicali. • Il nonno di Annalisa ha il naso aquilino / acquilino. • La stanza del Signor Stanislao è stata messa a socquadro / soqquadro dai ladri. 2. Scrivi il nome dell’elemento raffigurato.

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

...............................................

............................................... ORTOGRAFIA

83


4a

GRAMMATICA - scheda 4

GLI, G+L, LI, LLI 1. Completa con GLI oppure LI.

• La mamma mi ha consi...............ato di chiedere scusa alla mia sorellina. • Il papà ha o...............ato i cardini della porta della mia cameretta. • Giu...............a, Gu...............elmo ed Emi...............o sono compagni di classe. • Nel mese di lu...............o una petro...............era è finita contro quella sco...............era laggiù. • Correvo sul ci...............o del fosso, sono scivolato e ho preso una distorsione alla cavi...............a destra.

• Il mio amico Atti...............o vive a Marsi...............a. • Con te posso anche giocare un mi...............one di volte a bi...............ardo, ma perdo sempre. • L’o...............era è vuota, prendi la botti...............a dell’o...............io e riempila. 2. Completa, scrivendo accanto a ogni definizione la parola giusta. Attento, hanno il suono G + L!

• Che interessa tutto il mondo. • Lo zucchero presente in molti frutti. • Sono ”bianchi o rossi” e sono presenti nel sangue. • Qualsiasi corpo a forma sferica. • Diffusa espansione dei ghiacciai. • Nell’antica Roma combatteva contro uomini o belve nell’arena. • Abitazione costruita con blocchi di ghiaccio. • Pianta rampicante con grappoli di fiori violacei profumati.

..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

3. Completa con LI, LLI. so.......evo cava.......ere

.......eve a.......evo

ri.......evo pre.......evo ve.......ero petro.......era sta.......ere bare.......ere cande.......ere bi.......ardo 4. Segna con una X la forma sbagliata.

84

magnolia

raglio

sbadiglio

bagaglio

magnoglia

ralio

sbadilio

bagalio

ORTOGRAFIA


GRAMMATICA - scheda 5

4a

GNI, NI, GNA, GNIA 1. Completa con GNA oppure GNIA. Poi completa le frasi. NOMI

fale...............me casta............... le...............me campa............... se...............le pu...............le monta............... re...............nte inse...............nte pi............... compa............... compa............... VERBI: prima persona plurale del presente indicativo

dise...............mo guada...............mo so...............mo spe...............mo ba...............mo inse...............mo se...............mo impu...............mo Il digramma GN non vuole mai la ...................... a eccezione della parola ..................................... perché sulla I cade l’accento tonico. Nella prima persona plurale del presente indicativo la desinenza è -iamo, perciò i verbi che terminano con -gnare (sognare, segnare, Insegnare...) mantengono la ........................... . 2. Completa con GN oppure NI. Attento agli esempi! ragioniere macedonia ingegnere castagneto

Il digramma GN è sempre seguito da una sola ............................................ Il gruppo NI va a braccetto con un’altra ...........................................................

carabi........ere inge........eria pa........ere comu........one i........oto carabi........ere casta........eto pi........a ........ente a........ello giardi........ere riu........one

cer........era co........ato cri........era re........ante ra........atela mi........atura mi........era se........aletica Ermi........a Dan........ele Euge........o So........a 3. Riscrivi le parole errate in forma corretta. ingeniere

convegnenza

aniello

speniere

..............................................

..............................................

..............................................

.............................................. ORTOGRAFIA

85


4a

GRAMMATICA - scheda 6

CON L’H O SENZA? 1. Completa le frasi con A, HA, O, HO.

• Papà è andato ............. Modena per un incontro di lavoro. • La mamma ............. indossato gli orecchini ............. forma di goccia d’acqua. • La nonna ............ preparato le tagliatelle al ragù che sono il mio piatto preferito. • Basta così ............. hai ancora sete? • ............. perduto lo scuolabus: per questo sono in ritardo. • Sono indeciso: ............. prendo altro risotto ............. mangio la frittata. • Preferisci le patate arrosto ............. le patatine fritte? 2. Completa le frasi con AI o HAI, con ANNO o HANNO.

• ................... voglia di venire con noi ................... giardini? • ................... sentito la notizia del terremoto in Marocco? • ................... giocato con la Play-Station tutto il pomeriggio! • Il gelato piace sia agli adulti che ................... bambini. • Mi ................... detto che Chiara è andata in vacanza. • La mia mamma ha un ................... in meno del mio babbo. • I nonni ................... molta pazienza con i nipoti. • Mi ................... chiesto che cosa pensassi di questo ................... scolastico. • Non ti ................... spiegato la nascita delle civiltà fluviali? 3. Completa con le forme corrette.

• Ogni ................... le rondini depongono da due ................... quattro uova. • Il nonno ripeteva: “................... miei tempi, si concedeva meno libertà ................... ragazzi”. • ................... acquistato tu questo videogioco? Chi ti ................... dato il permesso? • Dopo tanto camminare ................... sete: vorrei un succo ................... una tazza di tè. • L’ape comunica che ................... trovato nettare ................... poca distanza con una danza .................... cerchio.

86

ORTOGRAFIA


GRAMMATICA - scheda 7

4a

DI DOPPIE IN... DOPPIE 1. Diverse parole, nate dall’unione di altre due, raddoppiano la consonante iniziale della seconda parola. Completa, calcolando la... somma! soprattutto sopra + tutto = ........................................................

sopra + ciglia = ............................................................

sopra + luogo = ......................................................

sopra + mobile = ........................................................

e + bene = ..................................................................

e + come = .....................................................................

qua + giù = ................................................................

qua + su = .......................................................................

o + vero = ...................................................................

o + pure = ........................................................................

la + giù =.......................................................................

la + su = ............................................................................

su + detto = ...............................................................

su + porre = ....................................................................

già + che = .................................................................

gia + mai = ......................................................................

da + prima = .............................................................

da + vero = .....................................................................

se + bene = ................................................................

se + pure = ......................................................................

fra + tempo = ...........................................................

fra + porre = ...................................................................

2. Completa con le parole corrispondenti alle definizioni. Attento alle doppie!

• È di spugna e si indossa dopo la doccia. • Rendere dolce, dolcificare. • Controllare per individuare eventuali errori. • Rendere sottili. • Sasso reso tondeggiante e levigato dall’acqua. • Persona che vende pietre e oggetti preziosi. • Serie di scambi di palla fra due o più giocatori.

.............................................................................................. .............................................................................................. .............................................................................................. .............................................................................................. .............................................................................................. .............................................................................................. ..............................................................................................

3. Segna con una X la forma sbagliata. abbastanza

colleggio

abbitudine

colazione

abastanza

collegio

abitudine

colazzione ORTOGRAFIA

87


4a

GRAMMATICA - scheda 8

DI SILLABA IN SILLABA 1. Completa i cruciverba e, nelle caselle in diagonale, leggerai i nomi di laghi italiani. 1. Tessuto di cotone a trama larga usato per medicazioni. 2. Insieme di cereali usati per alimentare i cavalli. 1

1. Serpente dal potente veleno.

ZA

2. Terriccio fine simile al fango.

2

1

CO

2

1. Periodo di tempo di cinque anni.

1. Il quinto mese.

2. Raggruppamento di miliardi stelle.

2. Età compresa fra l’adolescenza e la maturità.

3. Dannoso.

3. Rimanenza.

1 LU

1

2 3

VEN

2

VO

3

2. Dividi in sillabe.

STO

attrezzo guarnizione smeraldo .....................................................................................................................................................................................................................

subacqueo sussidiario maltempo .....................................................................................................................................................................................................................

turismo tappezziere arancia .....................................................................................................................................................................................................................

3. Dividi in sillabe, poi togline una per ottenere una nuova parola. Osserva l’esempio. inganno in – gan – no = inno

geranio

............................. = ....................................

pastello ........................... = ................................. bandito ............................. = .................................... coltello ........................... = ................................. panchina ............................. = .................................... canzone ........................... = ................................. stravagante ............................. = .................................... turchino ........................... = ................................. sostegno ............................. = ....................................

88

ORTOGRAFIA


GRAMMATICA - scheda 9

4a

L’ACCENTO 1. Metti l’accento dove occorre.

• La mamma mi ha spiegato che oggi si tratterra al lavoro piu a lungo. • Ho visto uno scoiattolo arrampicarsi lassu, su quel pino. • Quando vado in citta, mi piace visitare i negozi di libri e oggettistica per ragazzi. • Il pallone e rotolato laggiu, in fondo al campo. • Non si puo entrare con i ciclomotori nel parco, pero alcuni ragazzini lo fanno. • La liberta non e il permesso di fare tutto cio che si vuole. • La farfalla svolazzava di fiore in fiore, di qua e di la. • L’orologio della torre suona le ventitre. Non riesco a prendere sonno. • La vera felicita consiste nell’essere contenti di quello che si ha. • Gigi e famoso per la sua generosita; un giorno tornera a casa senza neppure lo zaino!

2. Scrivi altre parole accentate che conosci. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

3. Completa ogni frase inserendo le due parole al posto giusto.

pero–però casco–cascò faro–farò

• Sono salito sul .........................................., .......................................... le pere erano ancora acerbe. • Per fortuna Carlo domenica aveva il .......................................... quando .......................................... . • .......................................... una passeggiata fino al .......................................... . 4. Scrivi una frase per ciascuna coppia di parole.

suono–suonò fiori–fiorì pianto–piantò

• ................................................................................................................................................................................................................ • ................................................................................................................................................................................................................ • ................................................................................................................................................................................................................ ORTOGRAFIA

89


4a

GRAMMATICA - scheda 10

NOMI E ARTICOLI 1. Leggi e sottolinea i nomi.

Lucia e Marco sono fratelli. Abitano in città, ma spesso vanno in campagna dai nonni, che hanno una fattoria con tanti animali: polli, conigli, anatre e oche, piccioni, tacchini e un bel maialino. Per i due bambini è sempre una festa andare dai nonni e giocare con Fido e Lilla, i due cani della fattoria.

GIANNI

x

x

x

x

x

COMPOSTO

ALTERATO

DERIVATO

PRIMITIVO

ASTRATTO

CONCRETO

COLLETTIVO

PLURALE

SINGOLARE

FEMMINILE

MASCHILE

ANIMALE

PERSONA

COSA

PROPRIO

COMUNE

2. Esegui l’analisi grammaticale dei nomi seguenti, segnando una X nella casella giusta.

x

FORBICI LATTAI BIRRERIA ELBA STORMO ARNO MARE

3. Completa le seguenti frasi con l’articolo determinativo, indeterminativo o partitivo.

• Uscito da scuola ho incontrato .............................. ragazzo; aveva .............................. bel pallone. • .............................. nonna ha telefonato al dentista per .............................. solito controllo. • Ieri, all’uscita dallo stadio, dopo .............................. partita, ho visto .............................. cane randagio. • Durante .............................. temporale .............................. fulmine si è abbattuto sulla città; abbiamo poi appreso che .............................. fulmine aveva colpito .............................. centrale dell’Enel.

• Ho conosciuto .............................. ragazzi molto simpatici.

90

4. Volgi al femminile. un maestro una maestra

5. Volgi al plurale. un albero degli alberi

un artista

........................................................

un uccello

.............................................................

uno studente

........................................................

una zia

.............................................................

un elefante

........................................................

un’orsa

.............................................................

MORFOLOGIA


GRAMMATICA - scheda 11

4a

L’AGGETTIVO IN... GRADI 1. Leggi il brano e rifletti sugli aggettivi sottolineati, poi inseriscili nello schema al posto giusto. IN CITTÀ CON HARRY POTTER

Harry era il più curioso dei bambini della città, avrebbe voluto avere altre quattro paia di occhi. Era più svelto del suo amico Ron, abile, prudente, coraggiosissimo. Era anche meno presuntuoso degli altri bambini, non si vantava mai. Come molti ragazzi della sua scuola, Harry teneva il naso schiacciato contro le vetrine dove erano esposti i manici di scopa. – Guarda Harry, la Nimbus Duemila è veloce come la luce! – esclamò Ron – Voglio diventare anch’io un guidatore di scope – aggiunse. – Sei davvero arcisimpatico – gli rispose Harry – adoro stare con te. i gradi dell’aggettivo positivo

abile

.............................

comparativo

superlativo

maggioranza

minoranza

uguaglianza

relativo

assoluto

............................ ............................

............................ ............................

............................ ............................

............................ ............................

coraggiosissimo

.............................

2. Metti a confronto i due sostantivi di ogni coppia usando un aggettivo di grado comparativo.

...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ...................................................................................................................................... ......................................................................................................................................

3. Esprimi in un altro modo i seguenti superlativi assoluti. svelto svelto..........................................................................

ultramoderno......................................................................

lentissimo...............................................................................

tanto severo..........................................................................

arcistufo...................................................................................

assai sincero..........................................................................

molto alto...............................................................................

straricco................................................................................... MORFOLOGIA

91


4a

GRAMMATICA - scheda 12

AGGETTIVI DETERMINATIVI Nel testo sono stati evidenziati i nomi accompagnati da un aggettivo. Attenzione: gli aggettivi considerati non si limitano a fornire solo precisazioni di qualità.

La signorina Rosa è una donna anziana e stravagante. Mia madre dice che da giovane era stata una donna bellissima e famosa. Era una cantante di musica melodica: insomma, cantava quelle canzoni che piacciono tanto alla nonna e che ancora trasmettono in alcune trasmissioni radiofoniche. Ho anche sentito dire che ai suoi tempi la signora Rosa aveva venduto tanti dischi. Comunque adesso la signorina Rosa sembra una lucertolona. I suoi occhi, visto che se li dipinge con nero nerissimo assomigliano a due prugne secche. Ha una faccia bianca con tante rughe, in forte contrasto con i capelli rosso fuoco e i vestiti che indossa. – Ciao ragazzino, vuoi qualche caramella alla fragola? – mi chiede ogni volta che ci incontriamo sulle scale, o meglio “Cià, vagazzino, vuo che melle agola? “, infatti la signorina Rosa è una di quelle persone che mangiano tutte le parole e non si capisce nulla di quello che dicono. Sì, sembrerebbe una signora un po’ strana e inoffensiva, gentile persino... Avete ragione, lei non è poi così male! da C. Posadas, Dorilda, Mondadori

1. Trascrivi gli aggettivi qualificativi, cioè gli aggettivi che forniscono precisazioni di qualità. .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

2. Classifica gli aggettivi determinativi contenuti nel brano. Aggiungine altri per ogni tipo. Possessivi: ........................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

Dimostrativi: ..................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

Indefiniti: ............................................................................................................................................................................................. ....................................................................................................................................................................................................................

Numerali:.............................................................................................................................................................................................. ....................................................................................................................................................................................................................

Interrogativi ed esclamativi:................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

92

MORFOLOGIA


GRAMMATICA - scheda 13

4a

I PRONOMI 1. Completa con gli aggettivi o i pronomi adatti scegliendo tra: questo/quello qualche/qualcuno dieci/decimo nostro/vostro

• Ho letto questo giornale, non ........................................................ che hai comprato tu! • ........................................................ vestito mi piace molto di più di ........................................................ che indossavi ieri.

• ........................................................ persona si impiccia troppo dei miei affari. • ........................................................ mi ha proposto una gita per Pasqua. • Tra dieci giorni festeggerai il compleanno: è il ......................................................... • Il nostro cane è molto affettuoso, il ........................................................ è più nervoso. 2. Sottolinea con il rosso gli aggettivi, 3. Indica con A gli aggettivi possessivi, con il verde i pronomi indefiniti. con P i pronomi. Molti ragazzi non amano i libri, altri Il mio disegno è meno preciso del tuo. li adorano. Il nostro stupore è uguale al vostro. Avrei bisogno che qualcuno venisse Ho finito la colla, mi presti la tua? ad aiutarmi! Litigano sempre, suo figlio e il mio. Porterò a termine la corsa: nessuno La tua voce è bella, la sua è stridula. mi fermerà. Il loro bambino è molto socievole.

• • •

• • • • • •

4. Rileggi la classificazione dei pronomi e completa le frasi con quelli adatti. 1a persona

2a persona

3a persona

funzione di soggetto

io, noi

tu, voi

egli, ella esso, essa essi, esse

funzione di complemento

me, mi, noi, ci, ce

te, ti, voi, ve, vi

lui, lei, gli, le, li, sé, loro, lo, la

• Ho incontrato Lucia e .................. ho chiesto di te. • L’attore chiamò i bambini sul palco • Paolo è fuori: .................. telefonerò per sapere e .................. invitò a esibirsi con ................... notizie. • Quando sarete in fila, .................. accompa• Tutti conoscono Sergio e .................. salutano. gnerò. • Non ho la gomma .................. presti la tua? • ................. sento bene, parla pure! MORFOLOGIA

93


4a

GRAMMATICA - scheda 14

LE CONIUGAZIONI DEL VERBO Mmm! La vedo brutta!

Scegli la penitenza: PARTIRE, CANTARE o BACIARE!

1. Osserva, leggi e continua tu. I verbi evidenziati sono espressi all’infinito presente, cioè la forma che puoi trovare sul dizionario. A seconda della desinenza, i verbi sono distinti in tre coniugazioni: ARE = 1a coniug. (abitare, ........................................) ERE = .............................. (.....................................................) ............ = ............................. (partire, .................................)

2. Classifica i verbi secondo le coniugazioni.

• • •

• • •

• • •

sentire ridere piangere cenare studiare finire andare tagliare bastonare subire morire punire correre perdere bere

• •

- ARE

- ERE

- IRE

.................................. .................................. .................................. .................................. ..................................

.................................. .................................. .................................. .................................. ..................................

.................................. .................................. .................................. .................................. ..................................

3. Quale parola cerchi sul dizionario? Scrivi la forma base, cioè l’infinito presente.

• Ho scritto........................................................... • Leggevi............................................................... • Hanno detto.................................................... • Partirono............................................................ • Hai conosciuto............................................... • Tenterai............................................................... • Studiavamo......................................................

4. Scrivi accanto ad ogni frase A se essere o avere hanno la funzione di ausiliare, P se invece sono usati con significato proprio. Abbiamo mangiato con gusto. Siamo arrivati prima di cena. Non avere paura. Era nato un cagnolino. Sono in palestra da un’ora. Ha sempre sonno.

Saremo felici al mare. Ho male ai denti. Eravamo solo noi in anticipo. Il collier è della mamma. Aveva divorato gli spaghetti. Hanno una bici da corsa.

5 C ompleta il breve testo inserendo l’ausiliare adatto. La mia gatta ........................ imparato ad aprire le porte. Ieri ........................ fatto un balzo, ........................ dato un colpo alla maniglia e ........................ spalancato la porta della camera

di mia sorella. Non vi dico quello che ........................ successo! Mia sorella si ........................ spaventata e ........................ urlato. Adesso lei si ........................ abituata e gioca con la gatta a farsi inseguire nella stanza, dopo ........................ chiuso tutte le porte.

94

MORFOLOGIA


GRAMMATICA - scheda 15

4a

I TEMPI DELL’INDICATIVO 1. Trasforma al passato prossimo le voci verbali contenute nelle frasi.

• Quando la maestra mi vede, mi saluta gentilmente.

..................................................................................................................................................

• Mi arrivano buone notizie da Luisa.

......................................................................................................................

• I pescatori giungono a riva a sera inoltrata.

..................................................................................................................

• La nonna sferruzza in poltrona.

..................................................................................................................

2. Trasforma all’imperfetto.

• Carlo va allo stadio con i suoi amici.

• Quel bambino piange in continuazione.

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

• Quando sono in vacanza dormo fino a tardi. • Luigi passeggia con il suo cane. 3. Completa con la forma verbale al passato (imperfetto o passato remoto).

• Quando ........................................ (essere) pronta per uscire, la nonna ..................................... (accorgersi) che .................................................... (stare) nevicando; perciò .................................................... (richiudere) la porta e .................................................... (decidere) di restare in casa.

• Mentre io .................................................... (camminare), una grossa e pesante pigna

.................................................... (cadere) da un albero e ................................................... (colpire) la mia testa.

4. Completa la tabella. TEMPO

caddi vedrai cogliamo andarono ridono erano partiti saremo arrivati avemmo parlato

PERSONA

INFINITO

....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... ....................................................... MORFOLOGIA

95


4a

GRAMMATICA - scheda 16

AVVERBI, CONGIUNZIONI, PREPOSIZIONI 1. Inserisci le preposizioni dove sono state tolte. Attraverso la nebbia non vedo né la montagna né il fiume; mi affido ................. grido ................. galli e ................. abbaiare ................. cani ................. giungere vicino ................. villaggio. Sul ponte coperto ............... brina lascio ................. primo le impronte ................... mie pantofole blu. Yan Tsen Tsai, Canti e poesie di ogni terra, CEM

2. Sottolinea l’avverbio, poi sostituiscilo con un altro di significato opposto.

• Sei arrivato presto. (.................................................................) • Forse andrò a Roma. (.................................................................) • Guardò la stanza distrattamente. (.................................................................) • Questo film è molto interessante. (.................................................................) • Sono stanco perché ho camminato tanto. (.................................................................) 3. Sottolinea le congiunzioni che legano tra loro le frasi.

• Entro in palestra e saluto il maestro. • È un uomo cordiale ma parla poco. • Sto seduta, se devo aspettare il mio turno. • Guardo volentieri, però preferisco fare qualcosa. • Sono inciampato mentre camminavo.

4. Completa le frasi con la congiunzione adatta.

• Chi ha telefonato, il nonno ............................. la nonna?

• Faceva molto caldo ............................. mi tuffai in piscina.

• Marta sa leggere ............................. non sa scrivere. • Ho sbadigliato, ............................. ho sonno. • Corro ............................. arrivo prima. • ............................ verrai con me, ti divertirai. • Non capisco, ............................. mi adeguo. • Telefonami ............................. arrivi. 5. Completa le frasi tenendo conto delle congiunzioni suggerite. Il babbo prese l’auto Eravamo tutti sudati

96

MORFOLOGIA

perché ........................................................................................................................................ benché........................................................................................................................................ mentre........................................................................................................................................ sebbene.....................................................................................................................................


GRAMMATICA - scheda 17

4a

SOGGETTO E PREDICATO 1. Sottolinea la frase minima e sistemala nello schema. soggetto Il treno procede lentamente. La zanzara femmina succhia il sangue all’uomo. La barbabietola è coltivata in Italia. Sugli scogli si abbattevano le onde. Nel forno lievita la torta di mele.

• • • • •

predicato

2. Sottolinea con il blu i soggetti delle seguenti frasi. Indica con S quando il soggetto è presente, con Ss quando è sottinteso.

• Il cielo è nuvoloso. • Altri la pensano come me. • È noiosa questa giornata! • Io credevo che mi sarei divertito alla festa! • La mamma stira.

• A scuola Paola chiacchiera molto. • Riposare è un piacevole passatempo. • In autunno le foglie cambiano colore. • Domani verrai a trovarmi? • Avete studiato abbastanza?

3. Scrivi un predicato verbale (PV) e un predicato nominale (PN) per ogni soggetto. La pioggia

Il cuoco

Le scale

PV............................................................. PN............................................................. PV............................................................. PN............................................................. PV............................................................. PN.............................................................

Il ciclista

Le torri

La tigre

4. Sottolinea con il rosso i predicati nominali, con il blu i predicati verbali. Marco gioca a scacchi molto bene. Marte e Saturno sono pianeti del Sistema Solare. Il treno per Genova è appena partito. Il leone è un animale pigro: dorme molto. Piero ha appena terminato i compiti. Sono velocissimi quei corridori. Dalla bocca del vulcano esce una nube nera.

• • • • • • •

PV............................................................. PN............................................................. PV............................................................. PN............................................................. PV............................................................. PN.............................................................

5. Sottolinea il verbo essere con funzione di predicato verbale. Matteo era allegro quel giorno. Il gatto è sotto il letto. Quella giacca è di mio fratello. La nostra auto era al parcheggio. Il fiume Rodano è abbastanza lungo. Questo cuscino è di lattice. Il libro era veramente interessante.

• • • • • • •

SINTASSI

97


4a

GRAMMATICA - scheda 18

FRASE MINIMA E FRASE ESPANSA 1. Rifletti e completa.

Un indiano comunica. È una ................................................... perché dà il minimo essenziale di informazioni. Ma si possono dare più informazioni: Un indiano della tribù comunica con segnali di fumo. è una ........................................................................ grazie alle espansioni del ..................................................... e del ...........................................................................

S

P

Un indiano

comunica

.............................................. gruppo del

.................................

di fumo

.................................. gruppo del

.................................

2. Espandi la seguente frase minima. Il gallo .............................................. gruppo del soggetto

canta ..................................

..................................

gruppo del predicato

Riscrivi la frase espansa: .......................................................................................................................................................... 3. Arricchisci le frasi, aggiungendo espansioni al soggetto e al predicato.

• I rospi ................................................................................ gracidavano ................................................................................. • Gli uccelli ................................................................................ se ne vanno ......................................................................... • Le nuvole ................................................................................ corrono .................................................................................. • Il babbo ................................................................................ guida ........................................................................................... • Il vento ................................................................................ soffiava ......................................................................................... • Il protagonista ................................................................................ si nascose ................................................................... • Il Faraone ................................................................................ fu sepolto .............................................................................. 98

SINTASSI


GRAMMATICA - scheda 19

4a

COMPLEMENTI DIRETTI E INDIRETTI 1. Colora con il verde i complementi diretti e con il giallo quelli indiretti. S

P

Roberto

chiama

Ho mal di pancia.

S

P

Il difensore

lancia la palla

al portiere

che cosa?

a chi?

la mamma

per il mal di pancia

chi?

per quale motivo?

2. Completa le frasi con le espansioni indirette.

• Lo stormo ............................................................. procedeva in linea retta. • Le rane ............................................................. gracidano a più non posso. • I freni ............................................................. stridono. • Le cime ............................................................. toccano i fili della luce. • I vagoni ............................................................. sono di colore verde. • L’erba ............................................................. sembra più verde della nostra.

DEGLI UCCELLI DEGLI ALBERI DEL TRENO DELLO STAGNO DELL’AUTO DEI VICINI

3. Completa con un complemento oggetto e uno indiretto. La mamma cucina

Io canto

Tu saluti

(che cosa?).......................................... (dove?)...................................................

(che cosa?).......................................... (come?).................................................

(chi?)........................................................ (dove?)...................................................

4. Sottolinea con il rosso il complemento oggetto e con il blu quello indiretto.

• Molti tifosi guardano la partita in TV. • Luisa prepara una torta in cucina. • La pioggia cade sui tetti.

• Luigi studia una poesia con sua sorella. • Stefano vince molte gare di corsa. • Il treno arriva in ritardo. SINTASSI

99


4a

Linguaggi espressivi

SORPRESA! - LINGUAGGI ESPRESSIVI a cura di Elisa Cordioli Il Ministero dell’Istruzione riassume in tre macro obiettivi il percorso di Arte e Immagine: • saper esprimersi e comunicare; • saper osservare e leggere le immagini; • saper comprendere e apprezzare le opere d’arte. Tutte queste competenze vengono toccate dal laboratorio Sorpresa! - Attività espressive, in modo diretto o trasversale, lasciando libertà all’alunno di dare giudizi e preferenze, perché quello che veramente conta nei percorsi d’arte è offrire gli strumenti e le metodologie per creare un proprio gusto e una propria visione del mondo artistico, senza intromettersi troppo. Ogni volta che si struttura un percorso d’arte la domanda abituale che ci si pone è: “Cosa ci può essere di nuovo da proporre?”. L’arte è un mondo immenso e condensarlo in poche pagine diventa spesso riduttivo e complicato, specialmente per un pubblico di lettori bambini. In ogni pagina, e per ogni argomento, ci si chiede cosa scegliere, cosa scartare, cosa mettere in risalto e cosa accennare. Nel progetto Sorpresa! attraverso l’arte e la musica si esplorano le stagioni. Il percorso è diviso in quattro sezioni, una per ogni stagione, seguendo canoni precisi.

• La poesia: brevi poesie sulla stagione di riferimento, di autori volutamente italiani, introducono ciascuna delle quattro sezioni. La poesia “fa vedere” e perciò, anche in questo caso, stimola una discussione sull’arte e “fa parlare” di arte. • L’acquisizione di nuove tecniche pittoriche, perché è importante, oltre che saper apprezzare e analizzare le opere, anche conoscere le tecniche pittoriche più famose e saperle riprodurre. In questo caso i pittori coinvolti sono molteplici e provengono da tutta l’Europa. In queste pagine compare sempre un box che rimanda ad altri quadri importanti da vedere nel M.I.O. BOOK o in classe, attraverso la LIM, per comprendere meglio l’utilizzo di una tecnica esaminata. • I dipinti di pittori italiani: l’arte viene affrontata attraverso lo studio e l’analisi di alcuni dipinti che raffigurano concretamente le stagioni e che permettono agli alunni di riconoscere le caratteristiche salienti di quel particolare periodo dell’anno, di sviluppare spirito critico. Le tele mostrate e analizzate sono esclusivamente di pittori nostri concittadini, per far capire che non esistono solo i tradizionali grandi pittori francesi e tedeschi nel mondo dell’arte. • La proposta operativa L’angolo dell’arte ovvero l’arte direttamente in mano ai bambini, i quali possono mettersi alla prova e sperimentare con le proprie mani, di creare e toccare materiali diversi, in particolar modo se i materiali da utilizzare sono di recupero. • Il box Scrittura creativa: come filo conduttore con il percorso di produzione scritta, offre un’estensione del percorso artistico: invita gli alunni a mettersi in gioco e a vedere oltre al dipinto, costruendo e inventando uno scenario d’azione.

La musica I percorsi di musica si trovano a chiusura di ogni sezione dedicata alla stagione e sono così organizzati: • costruzione di uno strumento musicale artigianale, legato alla stagione di riferimento perché ne riproduce le caratteristiche sonore (il foglioforo per il fruscio delle foglie in autunno, il guanto sonoro per lo scrosciare della pioggia in inverno, il ronzofono per il ronzio degli insetti in primavera, l’ondofono per lo sciabordio delle onde), si punta ad utilizzare materiali di riciclo e di facile reperimento, anch’essi legati alla stagione stessa;

100


Linguaggi espressivi

4a

• schede operative per acquisire le basi della musica, per un primo approccio al mondo musicale, attraverso nozioni semplici e attività pratiche di sperimentazione In queste pagine della guida sarà possibile avere informazioni in più legate alle pagine del libro e altri spunti di attività da proporre alla classe.

Lo scrigno delle stagioni La costruzione dello scrigno delle stagioni permette agli alunni di entrare gradualmente all’interno del percorso d’arte strutturato in questo volume. Mette in campo competenze manuali, di motricità fine, logico-matematiche e anche artistiche. Inoltre, la libertà di scelta e di espressione che i ragazzi avranno durante la realizzazione darà loro modo di sentire in maniera ancora più forte l’importanza di questo progetto. In autunno si propone per la prima volta ai bambini di raccogliere gli elementi della natura che rappresentano la stagione, di confrontarli con i propri compagni e di riporli all’interno dello scrigno delle stagioni. Durante ogni stagione si potrà svolgere lo stesso lavoro di raccolta e confronto. Sarà importante per avere una visione della stagione che cambia e per costruire, di volta in volta, piccoli oggetti d’arte. Alla fine dell’anno scolastico, lo scrigno conterrà dei piccoli tesori raccolti dagli alunni, che potranno scoprire le diversità che ogni stagione regala. Creeranno in questo modo una piccola memoria storica del tempo, che avrà una data precisa, e un contesto ben definito: il proprio giardino, il cortile della scuola, il parco giochi vicino a casa. La memoria storica è l’insieme degli insegnamenti che una persona o un gruppo di persone conservano del loro passato: una testimonianza collettiva di ciò che hanno appreso e vissuto. Un’idea per conservare gli scrigni e averli sempre a portata di mano potrebbe essere quella di tenerli in classe, scegliendo una parete dove impilarli. Si darebbe così vita a un muro di colori!

Autunno Sguardi d’autunno/Passeggiata in giardino - Laboratorio linguaggi espressivi, pagine 51-52 Trilussa è il nome d’arte del poeta, scrittore e giornalista italiano Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri, nonché anagramma del cognome. Nato a Roma nel 1871, è conosciuto per le sue poesie in dialetto romanesco e i suoi versi in rima. Compose vari sonetti, nei quali raffigurò la Roma borghese e piccolo borghese, ma già intorno al 1907 iniziò a comporre un tipo di favola a metà tra la parodia della favola classica e la libera invenzione. Famoso è il suo spirito caustico, divertito e scettico, venato da momenti di triste e profonda malinconia. Quella proposta è una sua filastrocca senza titolo. Le pagine possono essere incrementate con alcuni esercizi sui cinque sensi (Scheda 1). Quando i bambini eseguiranno il loro disegno (scheda 1 - esercizio 2) si dovrà ricordare di inserirvi anche gli elementi colti usando i sensi. E se la fantasia non suggerisce nulla, si potrà proporre agli alunni di osservare la finestra. Un’attività da svolgere utilizzando il materiale che l’autunno offre è la stampa con le foglie. Materiale occorrente: foglie di vari tipi e dimensioni; un pennello; colori a tempera; un cartoncino; un piatto di plastica; un vecchio giornale.

101


4a

Linguaggi espressivi

Procedimento: 1. Nel piatto mettere un po’ di tempera e pochissima acqua. Con il pennello mescolare fino a che il colore non si sarà un po’ diluito. 2. Sopra un vecchio giornale appoggiare le foglie con le venature del dorso rivolte verso l’alto. Stenderci sopra con il pennello un abbondante strato di colore. 3. Capovolgere la foglia e fare la sua stampa sopra un cartoncino. Prima di aggiungere altro colore (che può essere lo stesso oppure un altro), continuare a fare altri timbri. In questo modo si creeranno dei giochi di chiaroscuro molto originali. Si può decidere di sovrapporre le stampe e realizzare così un turbinio di foglie autunnali.

Scala cromatica dell’autunno - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 53 La scala cromatica può essere realizzata anche usando i colori a tempera. Può essere utilizzata per ogni colore e quindi per ogni stagione: ogni volta si otterranno diverse scale cromatiche da mettere a confronto per vedere come i colori cambiano nel tempo. Può essere realizzata anche in grande, usando cartelloni da appendere in aula. Materiale occorrente: colore bianco; colore nero; un colore caratterizzante l’autunno (rosso, arancio, giallo, marrone...); due o tre fogli bianchi da disegno. Procedimento: 1. Attaccare in successione con lo scotch due o tre fogli da disegno sul lato corto in modo da ottenere una lunga striscia. Disegnare dei quadrati vicini. Nel quadrato centrale usare il colore scelto, direttamente dal tubetto, quindi puro. 2. Alla destra dovranno usare il colore aggiungendoci una punta di bianco. Si ripeterà la stessa operazione per tutti gli altri quadrati a destra, aumentando progressivamente l’aggiunta di bianco al colore ottenuto precedentemente, fino ad arrivare alla tonalità che rasenta il bianco. 3. A questo punto, partendo sempre dal colore puro del tubetto, si aggiungerà una punta di nero e ci si dipingerà il primo quadrato a sinistra del colore puro. Al colore ottenuto si aggiungerà man mano dell’altro nero per dipingere di volta in volta i quadrati a sinistra fino ad arrivare nell’ultimo quadrato a un colore molto scuro. Ecco un esempio di scala cromatica e il risultato che si dovrebbe ottenere.

nero

colore puro

bianco

Il puntinismo - Laboratorio linguaggi espressivi, pagine 54-55 Ogni dipinto, ogni immagine, ogni disegno, anche il più infantile, è costituito da segni, punti e linee. Il segno è la prima forma di espressione per comunicare un pensiero ed è lasciato anche dagli oggetti (la scia di una nave, un’impronta sulla neve). Il punto, il segno grafico più elementare, viene lasciato dal contatto di un oggetto su una qualsiasi superficie e varia in base a diversi fattori: lo strumento con cui viene realizzato (matite, pennarelli, colori a cera, pennelli...); il materiale su cui viene realizzato (carta, stoffa, plastica...); la pressione della mano. Il quadro scelto è La Grande-Jatte di George Pierre Seurat, noto anche come Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte, realizzato tra il 1884 e il 1886 e di dimensioni enormi (207×308 cm). Il puntinismo

102


Linguaggi espressivi

4a

(in francese “pointillisme”), di cui George-Pierre Seurat è uno dei massimi esponenti, richiedeva agli artisti, per tradizione, una numerosa produzione di studi disegnati o dipinti prima di arrivare all’opera conclusiva, proprio perché si tratta di una tecnica molto precisa e dettagliata. Addensando tanti punti fitti si può dare l’effetto dell’ombra, se i punti sono diradati portano luce e trasparenza all’opera: la pittura dei puntinisti è molto luminosa perché essi sono riusciti ad accostare piccolissime pennellate di colore puro, non mescolato con altri. Questo dipinto rapresenta come trascorreva il tempo libero (la domenica pomeriggio) la nuova società borghese e industriale della fine del XIX secolo: ci sono una quarantina di figure, una folla calma e tranquilla intenta a svagarsi, giocare, pescare, riposare, leggere e passeggiare. Nonostante tutti questi movimenti le figure sembrano statiche, come manichini. Il centro del quadro è occupato da due figure, una donna con una bambina per mano, che sembrano procedere verso l’osservatore. La gamma cromatica è caratterizzata da ricche variazioni che danno una grande armonia all’opera. Prevale la luminosità, le pennellate a volte sono tratteggi a volte puntini di colore e nell’insieme restituiscono una trama fitta e minuta di colori che sembrano anticipare il concetto del moderno pixel. George-Pierre Seurat, nato a Parigi nel 1859 e morto a soli trentatrè anni, si recava ogni mattina, molto presto, quando la luce era migliore, a Neully, un isolotto sulla Senna, noto con il nome di Grande-Jatte (“grande ciotola”), per abbozzare scene dipinte all’aria aperta; poi si dirigeva nel suo atelier a curare i dettagli e ritoccare la tela. Facciamo sperimentare agli alunni la tecnica del puntinismo (Scheda 2).

Inverno Sguardi d’inverno - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 60 Il vero nome di Umberto Saba è Umberto Poli. Nacque a Trieste nel 1883 da una famiglia ebraica e morì a Gorizia nel 1957. Poeta, scrittore e giornalista italiano, ha dedicato la sua vita alla scrittura e alla sua libreria antiquaria a Trieste. Abbandonato prima dal padre poi dalla balia, tormentato dalle leggi razziali e colpito da una serie di eventi sfortunati, la sua poetica semplice e lineare rispecchia la sua indole triste e a volte depressa. Saba amava le donne e le creature più umili, la sua piccola Trieste e l’umanità e riusciva a mescolare, nelle sue opere, un tono aulico e uno popolaresco, l’alta lirica e la canzonetta. La poesia Neve è presente nel suo “Canzoniere”, che ebbe edizione definitiva nel 1945. Un’attività legata a questa scheda potrebbe essere la ricerca di informazioni e immagini riguardanti l’inverno nelle varie parti d’Italia. Per facilitare il lavoro, si potrebbe suddividere il territorio in tre macro ambienti: 1. montagna, 2. collina-pianura, 3. mare. Per ciascun ambiente si può discutere con la classe su quali potrebbero essere le caratteristiche di ogni paesaggio: come si presenta, cosa c’è; qual è la temperatura; come ci si veste, fino a giungere alle caratteristiche dell’inverno secondo gli alunni. In un secondo momento si possono far cercare ai ragazzi foto e immagini dei diversi ambienti durante il periodo invernale. Chiediamo ai bambini se hanno mai assistito a una nevicata “strana”, fuori stagione o in un luogo insolito (ad esempio in spiaggia). Proponiamo una ricerca su internet per trovare qualche dipinto famoso che rappresenti la nevicata: i bambini potranno riprodurlo e poi colorarlo con le tonalità di bianco che preferiscono.

103


4a

Linguaggi espressivi

Il collage - Laboratorio linguaggi espressivi, pagine 62-63 Chitarra è stata realizzata da Pablo Picasso nel 1913. Picasso si è sempre contraddistinto per il suo stile e le sue provocazioni artistiche: sperimentando modi e materiali differenti ha aperto la strada a una nuova concezione dell’arte. Dal 1912 si dedicò a una serie di dipinti eseguiti con una nuova tecnica: il papier collé, ovvero “carta incollata”, ottenuto mediante l’accostamento di frammenti di carta (giornali, cartone ondulati). In questa chitarra, l’artista unisce alla carta il filo e la lamina di metallo, per questo si tratta di un collage polimaterico, ossia composto di più materiali. La composizione è chiara, formata da pochi elementi e linee sintetiche. Il colore è limitato a una gamma monocromatica, così da conferire maggior forza espressiva al quadro. Si tratta di una delle prime opere costruite con la tecnica dell’assemblaggio, che è un collage su tre dimensioni. È custodita al MoMA di New York, cioè il più importante museo di arte moderna del mondo, insieme a una serie di altre chitarre costruite da Picasso con diversi materiali che risalgono sempre al periodo 1912-1914. Pablo Picasso nasce a Malaga nel 1881 e muore a Mougins nel 1973. Figlio d’arte (il padre e il nonno erano artisti), iniziò giovanissimo ad avvicinarsi alla creazione artistica e dal 1904 si stabilì Parigi. La sua produzione fu enorme e le opere si trovano in quasi tutti i musei d’Europa, alcuni interamente dedicati a lui come quello di Parigi, all’interno di Palazzo Salé, che contiene oltre tremila opere dell’artista. Una delle sue frasi più celebri è: “A dodici anni sapevo disegnare come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un bambino”. Altri pittori che hanno sperimentato la tecnica del collage sono Gino Severini (Natura morta con la rivista letteraria Nord-Sud), pittore italiano che si stabilì presto a Parigi e si legò alle avanguardie artistiche (futurismo, cubismo, divisionismo), e Francis Picabia (Donna con fiammiferi), anche lui grande sperimentatore, che nell’opera citata raffigura i capelli della donna con una moltitudine di fiammiferi. Proponiamo ai bambini di realizzare il loro collage sulle linee di un’opera di Picasso, Bicchiere sul tavolo (Scheda 3). Per dare un ulteriore esempio pratico sulla tecnica del collage, si è scelto di proporre un dipinto dell’Arcimboldo. Il quadro non è stato realizzato con questa tecnica, ma rende l’idea di come si può costruire un collage: partendo da Pablo Picasso, Bicchiere sul tavolo singoli elementi, si arriva a creare un’unità diversa dai soggetti di partenza. Giuseppe Arcimboldi, detto l’Arcimboldo, visse a Milano tra il 1527 e il 1593 e fu pittore di corte a Praga per gli imperatori d’Austria e scenografo teatrale. È famoso per i suoi dipinti allegorici e le sue teste composte: ritratti burleschi che combinano tra loro elementi dello stesso genere (frutta, verdure, ramaglie...). Oltre al ciclo delle stagioni va menzionato quello degli elementi. I critici del XX secolo gli attribuirono addirittura l’anticipazione di certe tendenze del Surrealismo. Arcimboldo ha dipinto diverse stagioni in periodi diversi: le prime quattro sono sparse nei musei di tutto il mondo, mentre quelle più recenti, dipinte nel 1573, si trovano tutte al Museo del Louvre. In Italia è possibile ammirare alcune opere come Ortaggi in ciotola o L’ortolano al Museo Civico di Cremona, Carnet di Rodolfo II agli Uffizi a Firenze, L’uomo di lettere a Palazzo Rosso a Genova.

104


Linguaggi espressivi

4a

Trittico della natura - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 64 Il Trittico della natura (o dell’Engadina o delle Alpi) – La morte è un’opera di Giovanni Segantini realizzata attorno al 1898. Attualmente si trova al Museo Segantini di St. Moritz, insieme alle altre due tele del trittico, cioè La natura e La vita: si tratta di un’opera maestosa, ispirata alle Alpi tanto amate dal pittore. Segantini lavorava a diretto contatto con la natura, le sue opere erano molto luminose, ed effettuava una profonda ricerca sulla luce, soprattutto nei paesaggi e nelle scene di campagna. I suoi quadri celebrano un senso di quiete, una mistica sintonia con la natura, mentre le ultime opere sono ricche di riferimenti simbolici, a causa all’isolamento delle montagne dell’Engadina dove si ritirò nel 1894, a pochi anni dalla morte. La raccolta maggiore di opere di Segantini è proprio al Museo di St. Moritz, eretto nel 1908 come una sorta di monumento visitabile in sua memoria. Altri suoi dipinti noti sono Le due madri, L’amore alla fonte della vita e L’angelo della vita (Milano, Civica Galleria d’Arte Moderna), Alla stanga (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), Pascoli di primavera (Milano, Pinacoteca di Brera).

Primavera Sguardi di primavera - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 68 Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna nel 1855. Nato in una famiglia numerosa, dedica la sua vita allo studio e agli affetti di casa. La sua poesia, incentrata sulla semplicità, le piccole cose della vita quotidiana, la natura e la famiglia intesa come fulcro dell’esistenza, è ricca, suggestiva e descrittiva. Pascoli rompe gli schemi fino ad allora conosciuti per far provare al lettore le emozioni più profonde e nascoste nell’animo: fu infatti un vero rivoluzionario della poesia. Nel suo scritto Il fanciullino definisce il suo segreto in poesia: affidarsi a uno sguardo nuovo come quello di un bambino che riscopre la realtà. Muore a Bologna nel 1912. Giovanni Pascoli è molto bravo a “far vedere” le cose. Con poche parole permette al lettore di vedere ciò che sta osservando, accompagnandolo in un luogo lontano dal qui e ora. Facciamo provare anche ai bambini questa esperienza, facendo conciliare arte e poesia per creare una sinergia di emozioni. Prima di tutto, rileggiamo con attenzione la poesia Primavera, sottolineando i punti in cui ci sono similitudini e metafore, poi facciamo scrivere in modo poetico quello che gli alunni vedono (Scheda 5). Invitiamoli a rendere la loro poesia attraverso l’immagine (Scheda 6). Se vogliono possono condividere la composizione con il vicino di banco: ogni bambino può disegnare “la primavera” del suo compagno. Le Schede 5 e 6 vanno svolte insieme. Un’attività utile è la raccolta e la catalogazione dei fiori e delle foglie. Questo permetterà agli alunni di imparare a osservare e a descrivere ciò che li circonda. Materiale: un foglio grande, un’enciclopedia (oppure internet), colla, colori. Procedimento: 1. Si inizia con la raccolta dei fiori e delle foglie: si può decidere di usare lo stesso elemento per tutta la classe. 2. Lo si osserva insieme, si pone l’attenzione sulla grandezza, sul colore, sul profumo, sulla forma, su come si presenta al tatto. 3. Si prende il foglio grande e lo si divide in tre colonne: nella prima si disegna il fiore copiandolo dal vivo; nella seconda gli alunni lo descriveranno seguendo le indicazioni rilevate insieme; nella terza colonna si riporteranno la descrizione e il suo nome scientifico, trovato sull’enciclopedia o su internet. Questa attività aiuta gli alunni a imparare a osservare e a non soffermarsi alla superficialità delle cose,

105


4a

Linguaggi espressivi

oltre a stimolare la competenza del disegno dal vero. Si può decidere di seccare il materiale raccolto e poi incollarlo su alcuni cartoncini, oppure sui fogli delle descrizioni precedenti. È importante posizionare i fiori, non rovinati o sgualciti, tra due pesi. È bene proteggerli usando due fogli di carta assorbente. Si lasceranno lì per almeno dieci giorni, in modo che il procedimento di essiccatura avvenga correttamente.

Emozioni di colore - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 69 Un’attività legata all’osservazione della primavera è la ricerca di immagini di campi primaverili. L’input dell’intera esperienza sarà la domanda: “Di che colore sono i prati?”. La primavera è ricca di colori e sfumature, ma spesso la fretta non ci permette di coglierle tutte. Gli alunni dovranno ricercare immagini, foto di viaggi, giardini fioriti e ritagli di giornale nei quali il colore fa da padrone. Questa attività servirà da lancio per pagina 69. Al colore è stato attribuito un codice simbolico. Se vediamo un fiocco bianco, azzurro o rosa su un portone sappiamo attribuire a ciascuno un significato specifico. Anche nella segnaletica stradale il colore è importante, così come nello sport. Il colore impregna la nostra vita e spesso non ce ne accorgiamo neanche: passare il tempo in un luogo colorato oppure grigiastro può influenzare il nostro stato d’animo. Una giornata trascorsa in una città grigia ci rende meno rilassati che un pomeriggio immersi nel verde di un giardino. Ogni colore ha un significato preciso e quando scegliamo una tonalità vogliamo, spesso in modo inconscio, trasmettere un particolare stato d’animo. ROSSO: eccitazione, calore, passione, amore ARANCIONE: vivacità, allegria GIALLO: vitalità, calore, energia NERO: tristezza, noia, forza BIANCO: freddezza, purezza BLU: calma, malinconia, serenità VERDE: calma, tranquillità, serenità, pace Chiediamo ai bambini quali emozioni suscita loro ogni colore (Scheda 7).

La pittura en plein air - Laboratorio linguaggi espressivi, pagine 70-71 Per dipingere “en plen air”, cioè “all’aria aperta”, la tecnica migliore è la tempera o i colori a olio. La tempera offre innumerevoli opportunità e permette di creare sfumature, gradazioni tonali e chiaroscuri che con altri tipi di colori non si ottengono. Il pennello può lasciare pennellate di vario genere, lunghe e sinuose, brevi e rigide, delicate, pesanti e cariche di colore. Essendo la pittura en plen air una tecnica immediata, i colori a tempera permettono di immortalare l’attimo, o di modificarlo fino al raggiungimento del colore scelto. Questa tecnica nasce in Francia nella seconda metà dell’Ottocento e prende spunto dalla corrente impressionista. Gli impressionisti spostano la loro attenzione dal soggetto (spesso immagini religiose o profane) al paesaggio, visto come spunto di ispirazione e “studio”. La soggettività del pittore emerge in modo violento, le emozioni messe sulla tela sono mediate dal colore e dai colpi di spatola. Le superfici, a volte uniformi e a volte discontinue, creano un insieme armonioso e ammirevole. Tra gli esempi di pittura en plein air ci sono alcuni dipinti di Claude Monet (1840-1926). Monet è stato il motore trainante (e sempre fedele) dell’impressionismo, e di conseguenza della pittura en plen air. Il suo desiderio, a volte ossessivo, era quello di dipingere la campagna francese nelle sue mille sfaccettature, cogliendo il più possibile i giochi di luce e le ombre del paesaggio. Lavorò sempre all’aria aperta, prediligendo

106


Linguaggi espressivi

4a

i riflessi mobili della luce sull’acqua e del sole fra le fronde. Ad Argenteuil organizzò il suo studio su un battello, infine si trasferì a Giverny e qui realizzò molti dei suoi capolavori come la serie della Cattedrale, delle Ninfee e dei Covoni. Le tele proposte fanno parte della serie della Cattedrale di Rouen: Monet ha sperimentato vari studi sulla luce, dipingendo lo stesso soggetto più e più volte nei vari momenti del giorno. Si tratta di trenta dipinti, creati tra il 1890 e il 1894, realizzati con un meticoloso studio sulla luce: la stessa facciata è stata riprodotta in diversi momenti della giornata, analizzando i cambiamenti che avvenivano al mattino, al tramonto, in una serata invernale o in un giorno di pioggia. A volte l’artista stesso ha segnalato il tipo di luce della giornata, ad esempio “luce solare”, “pieno sole, armonie di blu e azzurro” oppure “tramonto, armonie in oro e blu”. Queste tele, sparse in vari musei del mondo, insistono sul connubio tra luce in continuo mutamento e struttura statica degli elementi: un oggetto delle dimensioni di una cattedrale, ad esempio, ferma, immobile e statica, può modificarsi solamente in base ai cambiamenti climatici. Molto belli e noti sono anche La stazione Saint-Lazare, con i giochi del vapore dei treni, e il ciclo sulle ninfee, a lui molto care. L’altro dipinto proposto è Albicocchi in fiore, realizzato nel 1888 da Vincent Van Gogh. L’artista olandese (1853-1890), autore di più di ottocentosessantaquattro tele e circa mille disegni, ha influenzato in modo decisivo l’arte del XX secolo. Ha avuto un’infanzia triste, la sua voglia di dipingere è stata frenata dalle severe regole imposte dal padre, ma una volta cresciuto se n’è andato dalla nebbiosa Olanda contadina e ha deciso di diventare pittore. Dalla pittura francese impara a riempire le tele di luce e colori e fonda una comunità di artisti proprio nel sud assolato della Francia. L’intensità con cui guarda alla natura dà ai suoi quadri un’energia che ancora oggi percepiamo viva e intatta. Tra i suoi soggetti ci sono autoritratti, nature morte, dipinti di cipressi, campi di grano e girasoli. In vita artista incompreso, morirà per un colpo d’arma da fuoco divenendo un mito della pittura moderna. Un esercizio da proporre è quello di far fotografare un luogo (il giardino, il parco giochi, quello che si vede dalla finestra aperta di casa) e poi farlo dipingere agli alunni. I ragazzi dovranno cercare di riprodurlo il più similmente possibile alla foto. Terminato il lavoro, foto e disegno saranno incollati su un cartoncino, in modo che i due lavori siano vicini e confrontabili.

Colazione in giardino - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 72 La tela, una delle ultime dipinte da De Nittis, risale al 1883 e si riallaccia a un tema caro alla cultura impressionista. I soggetti di Colazione in giardino sono la moglie Léontine e il figlio Jacques, ritratti al tavolo della colazione del mattino, nel giardino di casa, con un terzo posto vuoto, che presumibilmente è quello dell’artista. La tavola è imbandita con amore e cura, si notano cristalli e porcellane, che accedono di luce il quadro e rappresentano una vera dimostrazione di virtuosismo tecnico.

É. Manet, Colazione sull’erba

Si potrebbero mostrare ai bambini due opere internazionali che ricordano questo stesso soggetto, cioè Colazione sull’erba di Édouard Manet e Colazione dei canottieri di Pierre-Auguste Renoir, proponendo di farne un confronto, notarne le differenze di luce, di sensazione, di colore... De Nittis fu tra i pochi interpreti originali di un tema molto caro ai suoi contemporanei francesi, come quello del déjeuner (=colazione). Ad esempio nell’olio di De Nittis si può notare l’audace controluce che esalta il verde delle fronde e dell’erba, P.A. Renoir, Colazione dei canottieri

107


4a

Linguaggi espressivi

nel sole del mattino, l’aria familiare e intima della sedia lasciata dall’artista, la dolcezza e la sospensione del momento, la dovizia di particolari, quasi didascalica, delle porcellane, dei cristalli e delle tovaglie.

Estate Sguardi d’estate - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 76 La poesia ci proietta in un giorno che sembra immobile; un sole caldo e accecante mette in risalto i passeri che svolazzano in cielo, assetati. I campi risplendono di un giallo intenso, mentre le farfalle in aria schiudono le ali. C’è silenzio dappertutto, lungo il fiume, le campagne e le valli. Interrompe questa monotonia il canto dei grilli, che si fanno sentire di sera. Alfonso Gatto è nato a Salerno nel 1909. Ha dedicato la vita alla scrittura in tutte le sue forme: poesia, letteratura, giornalismo e saggistica. Nella sua poesia, cercò di accordare la parola essenziale con la musicalità del testo, mescolando un ermetismo difficile e rarefatto con gli echi della melodia e delle arie del Settecento. Una proposta per i compiti estivi potrebbe essere quella di raccogliere delle cartoline o delle fotografie dei luoghi dove i bambini trascorreranno l’estate, per vedere i colori dell’estate di ogni alunno. L’estate è un arcobaleno di colori: giallo, rosso, verde, marrone, azzurro. I colori sono intensi e carichi, non esistono toni tenui e tutto è amplificato. Si potrebbe chiedere ai bambini qual è secondo loro il tipo di colore (matita, cera, pennarello) che rende meglio i colori estivi (Scheda 10). Con i colori che il bambino ha scelto facciamo creare il proprio paesaggio estivo, che può essere scelto tra mare, montagna e campagna.

Il frottage - Laboratorio linguaggi espressivi, pagine 77-78 La tecnica artistica del frottage fu adottata in modo particolare da Max Ernst, soprattutto nel suo album Storia naturale del 1926, ma anche da altri artisti surrealisti. Consiste nello sfregare, con una matita o un altro mezzo, un foglio sovrapposto a una superficie ruvida (tela di sacco, foglie, legno...) o con leggere sporgenze, ottenendo, attraverso processi automatici, delle immagini inedite e casuali. La parola è un derivato del francese frotter, cioè strofinare. L’idea che sta alla base del frottage è che i disegni sono “automatici”: l’artista, quindi, riduce volutamente la sua partecipazione attiva alla creazione dell’opera e assiste come uno spettatore al formarsi di immagini inaspettate. Max Ernst nasce in Germania nel 1891. La sua vita, dedicata all’arte e alla ricerca di nuove forme d’espressione, lo porterà a viaggiare e a confrontarsi con molti artisti: Parigi, meta di innumerevoli viaggi e sua ultima città, gli Stati Uniti, luogo di approfondimenti delle sue teorie sul colore e sulle forme d’arte, l’Oriente, che lo porterà a studiare il frottage e a utilizzarlo come nuovo mezzo comunicativo. Ernst affronta anche il collage ed entra di diritto tra i maggiori esponenti della corrente surrealista. Unici nel loro genere sono i suoi “romanzi-collage”, cioè tavole realizzate con collage di immagini ricavate da opere scientifiche, enciclopedie mediche, cataloghi, racconti, che mescolano l’immagine con la parola poetica. In Italia è possibile ammirare Un peu malade de cheval (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, GAM, Torino) e L’Antipapa (Collezione Peggy Guggenheim, Venezia).

108


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 1

4a

ATTRAVERSO I CINQUE SENSI 1. Per ognuno dei cinque sensi scrivi alcune caratteristiche dell’autunno. VISTA

...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... OLFATTO

...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... UDITO

...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... TATTO

...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... GUSTO

...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... 2. Disegnare il tuo paesaggio autunnale.

109


4a

LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 2

IL PUNTINISMO 1. Prova a colorare il disegno usando la tecnica del puntinismo, rispettando le regole che hai imparato. Puoi scegliere tu se usare le matite o i pennarelli e il tipo di punta. Attenzione però all’uso del colore e alla sua intensità per creare ombre e sfumature! Se sei in difficoltà osserva le chiome degli alberi e l’acqua del dipinto di Seurat sul tuo libro!

110


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 3

4a

IL COLLAGE 1. Ecco un’opera d’arte di Pablo Picasso, intitolata Bicchiere sul tavolo. Prova a completarla con la tecnica del collage.

111


4a

LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 4

SUONI E RUMORI 1. Prova a compilare la tabella inserendo i seguenti suoni o i rumori al posto giusto:

spiaggia affollata traffico cittadino orchestra sinfonica piatti che si rompono serranda che si apre cinguettio treno catena cigolante di un’altalena ninnananna

SUONI

RUMORI

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

ra aggiungi alla tabella un suono e un rumore che si percepiscono a casa tua O e un suono e un rumore della classe. 2. Osserva i disegni e colora solo quelli che producono un SUONO DETERMINATO, ovvero quelli che producono note precise, che si possono riconoscere.

112


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 5

4a

DAGLI OCCHI ALLE PAROLE 1. Prova a scegliere un elemento che vedi con i tuoi occhi, ad esempio i fiori sul davanzale, il giardino di casa tua o le aiuole del parco pubblico e descrivilo come farebbe un poeta. Aiuta il lettore a vedere ciò che vedi tu, usa frasi brevi, similitudini e metafore. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................

113


4a

LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 6

DALLE PAROLE AL DISEGNO 1. Ora disegna la tua poesia. Se vuoi, puoi provare a disegnare quella del tuo compagno di banco e lui potrà fare lo stesso con te.

114


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 7

4a

COLORI ED EMOZIONI 1. Scrivi in tabella, a fianco di ogni colore, l’emozione che ti suscita e una situazione che determina quell’emozione.

COLORE

EMOZIONE

SITUAZIONE

BLU

..................................................................................

..................................................................................

ROSSO

..................................................................................

..................................................................................

GIALLO

..................................................................................

..................................................................................

NERO

..................................................................................

..................................................................................

BIANCO

..................................................................................

..................................................................................

VIOLA

..................................................................................

..................................................................................

VERDE

..................................................................................

..................................................................................

GRIGIO

..................................................................................

..................................................................................

ARANCIO

..................................................................................

..................................................................................

115


4a

LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 8

ONOMATOPEE 1. Disegna chi o cosa può produrre l’onomatopea scritta sotto.

116

DRIIIIN

STRAP

SMACK

RONF RONF

BANG

TOC TOC

GRRRRR

PLIN PLIN

SPASH

DIN DON


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 9

4a

I COLORI DELL’ESTATE 1. Prova a colorare i tre disegni qui sotto con le cere, i colori a matita e i pennarelli.

Quale dei tre disegni ti ricorda di più l’estate? Perché? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

2. Riempi la tavolozza con i colori che contraddistinguono l’estate. Se hai qualche dubbio prova a rileggere la poesia di Alfonso Gatto e prendi spunto da lì.

117


5a

PROGRAMMAZIONE

Competenze trasversali COMPETENZA CHIAVE EUROPEA UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZA SPECIFICA Assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria. Sviluppare modalità consapevoli di convivenza civile, di consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo. Comprendere e rispettare le regole per la convivenza sociale. Riflettere sui valori della convivenza, della democrazia e della cittadinanza. Acquisire la consapevolezza che ognuno può intervenire sulla realtà apportando il proprio positivo e originale contributo. Conoscere le istituzioni statali e civili, a livello locale e nazionale, e i principi etici sanciti dalla Costituzione, dal diritto nazionale e dalle Carte Internazionali.

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE A come autostima – S come solidarietà – R come rispetto – R come responsabilità T come talento – O come onestà – L come legalità – I come impegno civile ABILITÀ

Significato di: - gruppo - comunità Partecipare all’attività di gruppo - essere cittadino in modo responsabile, collabo- - essere cittadino del mondo rativo e solidale. Differenza fra “comunità” e “società”. Individuare alcune regole presenti nel mondo del bambino: Struttura: famiglia, scuola, paese, gruppi sportivi; distinguere i loro com- - del Comune - della provincia piti, i loro servizi, i loro scopi. - della Regione Adottare comportamenti di autocontrollo anche di fronte a Significato dei concetti di: - diritto crisi e/o insuccessi. - dovere - responsabilità Adottare comportamenti appropriati nel gioco, nel lavoro, - identità nella convivenza generale, nella - libertà circolazione stradale, nei luoghi e nei mezzi pubblici. Significato di: - tolleranza Esprimere il proprio punto di - lealtà vista, confrontandolo con i - rispetto compagni. Conoscere le regole del vivere in comune e rispettarle.

Esercitare responsabilmente il proprio ruolo.

Alcune forme di democrazia nella scuola.

Prestare aiuto a compagni e altre persone in difficoltà.

Strutture presenti sul territorio che offrono servizi utili alla Cittadinanza.

Rispettare l’ambiente e gli animali attraverso comportamenti di salvaguardia del patrimonio, utilizzo responsabile delle risorse, pulizia, cura. Rispettare il proprio e l’altrui materiale e le attrezzature comuni. Confrontare usi, costumi, stili di vita propri e di altre culture, individuandone somiglianze e differenze. Conoscere alcuni articoli della Costituzione italiana per approfondire il concetto di democrazia.

118

CONOSCENZE

Alcuni articoli: - della Costituzione - delle Carta dei Diritti dell’Uomo - della Carta dei Diritti dell’Infanzia Organizzazioni internazionali, per scopi umanitari e di difesa dell’ambiente: ONU, UNICEF, WWF, OMS…

ATTIVITÀ

• Conversazioni cliniche. • Ascolto di esperienze. • Conversazioni guidate. • Riflessioni personali e collettive.

• Letture scelte. • Ascolto di canzoni. • Visione di documentari, film • Giochi di gruppo, giochi di ruolo.

• Gioco dell’oca del cittadino.


PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA Acquisire ed interpretare Le informazioni Individuare le relazioni e i collegamenti presenti nei testi. Trasferire le informazioni acquisite in altri contesti. Individuare, scegliere ed utilizzare varie fonti e varie modalità di informazione per organizzare il proprio apprendimento.

5a

IMPARARE A IMPARARE ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Porsi domande sui testi letti.

Lessico specifico.

Rispondere a domande sui testi letti e\o ascoltati.

Strategie di memorizzazione.

• Lettura di testi. • Uso del dizionario. • Formulazione di domande e\o

Metodologie della ricerca.

• Comprensione delle informa-

Utilizzare strategie di memorizzazione. Ricercare informazioni utili al proprio apprendimento, anche in contesti diversi. Individuare e rappresentare semplici collegamenti tra concetti appartenenti anche a diversi ambiti disciplinari con la guida dell’insegnante. Osservare fenomeni, ricavare informazioni, formulare ipotesi e trovare strategie risolutive con la guida dell’insegnante. Organizzazione le informazioni: selezionare le informazioni principali di un testo, dividerlo in sequenze e scrivere un breve riassunto.

di risposte sul testo letto.

zioni presenti in un testo.

Strategie di studio, di apprendimento e di autocorrezione.

• Divisione del testo in sequenze.

Schemi, tabelle, scalette, riassunti e mappe.

• Completamento di semplici

Progettazione del lavoro per raggiungere gli obiettivi stabiliti.

• Individuazione delle informa-

Semplici strategie di organizzazione del proprio lavoro: autoregolazione, controllo della propria produzione, delle proprie capacità, limiti e risorse.

riassunti.

zioni principali e costruzione di mappe, schemi, tabelle.

• Riflessione sui rapporti logico-causali dei connettivi.

• Riflessione sulle principali relazioni tra le parole.

• Uso di termini specifici.

Pianificare sequenze di lavoro con l’aiuto dell’insegnante. Compilare elenchi, liste e semplici tabelle.

119


5a

PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA Valutare le informazioni ricavate dai testi. Valutare il proprio lavoro e prendere decisioni basandosi sulle possibili alternative. Portare a termine compiti e iniziative assunti in modo responsabile.

SPIRITO DI INIZIATIVA E DI INTRAPRENDENZA ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Portare a termine gli impegni assunti con responsabilità.

Fasi del problem solving

• Ascolto delle letture

Prendere iniziative personali di gioco e di lavoro e portarle a termine.

Le fasi di una procedura

Spiegare le motivazioni delle decisioni prese.

Diagrammi di flusso

dell’insegnante.

riferire.

Operazioni di planning

circle-time Pianificare e organizzare il proprio lavoro.

Convincere altri a fare una scelta o a condividere la propria, spiegandone le motivazioni.

Realizzare semplici progetti. Trovare soluzioni a problemi di esperienza. Adottare strategie di problem solving

Descrivere le fasi necessarie per svolgere un compito, compiere una procedura, eseguire un gioco. Individuare gli strumenti necessari per portare a termine un compito. Progettare in gruppo la realizzazione di un manufatto e\o l’organizzazione di un piccolo evento nella vita di classe. Analizzare ipotesi per la soluzione di problemi legati all’esperienza concreta. Scegliere, anche in gruppo, la soluzione più vantaggiosa.

120

• Strategie per ascoltare e

Strategie di argomentazione

• Letture individuali. • Dibattiti in classe. • Attività di analisi di problemi vari e di collegamento con il proprio vissuto.

• Esposizione di opinioni personali.


PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA SPECIFICA

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE: ESPRESSIONE ARTISTICA E MUSICALE ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Padroneggiare gli strumenti necessari a un utilizzo consapevole del patrimonio artistico (strumenti e tecniche di fruizione e produzione)

ARTE E IMMAGINE Esprimersi e comunicare Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni; per rappresentare e comunicare la realtà percepita.

Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un’opera musicale o d’arte (pittura, fotografia, musica…) e per le produzione di elaborati musicali, grafici, plastici, visivi.

• Rappresentazione pittorica di

Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, pittorici. Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi stilistici scoperti osservando immagini e opere d’erte.

5a

testi poetici, utilizzando tecniche diverse.

• Analisi di opere d’arte di genere e periodo diverso.

• Ricognizione e mappatura dei Principali forme di espressione artistica.

principali beni culturali e artistici e del proprio territorio.

• Realizzazione di semplici guide.

Tecniche di rappresentazione grafica.

Osservare e leggere immagini Guardare e osservare con consapevolezza gli oggetti presenti nell’ambiente, descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva. Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali tecnici del linguaggio visivo (punto, linea, colori, forme…). Comprendere e apprezzare le opere d’arte Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio. Familiarizzare con alcune forme di arte moderna. Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio il patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.

MUSICA Utilizzare voce e strumenti musicali non convenzionali in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione sonora. Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale.

• Realizzazione di strumenti

musicali non convenzionali con materiali di riciclo.

• Ascolto di brani musicali del

repertorio classico e moderno

• Individuandone caratteristiche strutturali (tempo).

121


5a

PROGRAMMAZIONE

Italiano COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON IL RACCONTO (pagg. 26-121)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Comprendere la lettura dell’insegnante e saperne riferire il contenuto in modo chiaro e sintetico.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Previsione del contenuto di un

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Distinguere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento.

Leggere, comprendere ed Usare tecniche di lettura sileninterpretare testi scritti di vario ziosa e di lettura espressiva ad tipo. alta voce. Usare nella lettura opportune strategie per comprendere; porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. Sfruttare le informazioni della titolazione e delle immagini per anticipare il contenuto. Leggere testi narrativi sia realistici che fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Comprendere in modo appropriato il lessico di base. Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Leggere testi narrativi della letteratura per l’infanzia e formulare su di essi giudizi personali.

122

Codici fondamentali della comunicazione orale. Principi essenziali di organizzazione del discorso narrativo. Struttura essenziale dei testi narrativi.

testo in base a indizi presenti nel titolo, nelle immagini. • Ascolto attivo della lettura dell’insegnante e indice di gradimento. • Attività di vario genere per stimolare la comprensione. • Esposizione di giudizi e opinioni personali. • Consegne, messaggi, istruzioni.

Principali connettivi logici. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi. Tecniche di lettura espressiva: pause, tono di voce, intonazione, ritmo.

• Esercitazioni sul libro di lettura. • Strategie per comprendere

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana.

ordine cronologico con flashback e flashforward. • Attività di rilevamento delle caratteristiche del testo narrativo nei vari generi. • Letture di Classici con indice di gradimento, di interesse e curiosità.

Previsione del contenuto di un testo in base a indizi presenti nel titolo, nelle immagini. Informazioni esplicite, informazioni implicite, brevi sintesi del contenuto, significato delle parole nel contesto. Caratteristiche fondamentali del testo narrativo: struttura ed elementi. Caratteristiche del narrativo ricorrenti in tutti i generi: – biografia; – racc. umoristico; – racc. di fantascienza; – racc. fantasy; – racc. giallo; – racc. storico. Uso del dizionario.

“Verso l’Invalsi”.

• Attività di analisi su sequenze


5a

PROGRAMMAZIONE

Produrre testi di vario tipo.

Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (riassumere, parafrasare, riscrivere apportando cambiamenti di caratteristiche, sostituzioni di personaggi, punti di vista, riscrivere in funzione di uno scopo dato...).

Principali strutture grammaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua. Caratteristiche fondamentali del testo narrativo. Caratteristiche dei generi narrativi presentati. Tecniche per riassumere: – le sequenze; – il discorso indiretto; – l’uso della terza persona. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

Arricchire il patrimonio lessicale: scoprire il significato e l’etimologia delle parole, parafrasare modi di dire e proverbi, usare i sinonimi. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Distinguere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici). Distinguere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati. Individuare e utilizzare il significato di parole e termini specifici. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

• Spunti dal testo letto per la

scrittura personale nel genere presentato. • Uso del vocabolario: dall’etimologia alla formazione di nuove parole. (laboratorio di scrittura)

• Raccolta di idee in uno schema

a stella; organizzazione per punti; pianificazione della traccia di un racconto e produzione di un testo coerente e coeso. • Produzione testi narrativi cambiandone il punto di vista o l’ordine cronologico. • Strategie per la produzione e la revisione del testo. • Esercitazioni per la produzione di riassunti completi ed essenziali. • Produzione di racconti nei vari generi con una mappa guida. • Strategie per la scrittura creativa.

Principali connettivi logici.

• Riflessione sui rapporti logi-

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

• Riflessione sulle principali

co-causali dei connettivi.

relazioni tra le parole: – somiglianza e differenza; Uso dei dizionari. – appartenenza a un campo semantico; Principali meccanismi di forma– parole derivate, alterate e zione e derivazione delle parole. composte. • Uso di termini specifici. I diversi segni interpuntivi. • Uso del vocabolario: dall’etimologia alla formazione di nuove parole. • Uso dei modi di dire e dei proverbi. • Riflessione sull’uso della punteggiatura.

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi. Pagine di verifica Per costruire le competenze Simulazione di Prova Nazionale Speciale BES Insieme per imparare facile: mappe dei generi narrativi

123


5a

PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON LA POESIA (pagg. 122-139)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Individuare ed esprimere il messaggio e lo scopo di testi poetici.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Ascolto di poesie. • Memorizzazione e recita

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione.

adatto a spiegare i contenuti del testo poetico. • Stimoli per l’espressione di sentimenti ed emozioni. • Integrazione con altri linguaggi. • Individuazione e comprensione del messaggio. • Individuazione della struttura. • Individuazione delle figure retoriche. • Parafrasi.

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Individuare la struttura di un testo poetico. Memorizzare e recitare testi poetici.

Principi essenziali di organizzazione del discorso poetico. Strutture essenziali dei testi poetici. Poesie classiche e poesie moderne. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

Leggere testi poetici. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Leggere testi poetici mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono (versi, strofe, rime, similitudini, metafore, personificazioni, anafore, onomatopee, allitterazioni) ed esprimendo semplici pareri personali su di essi. Leggere e recitare ad alta voce testi poetici, rispettando le pause e variando il tono della voce. Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuarne quella specifica in un testo poetico. Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.

124

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Principi essenziali di organizzazione del discorso poetico. Principali generi letterari, e strutture essenziali con particolare attenzione ai testi poetici. Tecniche di lettura espressiva.

di poesie.

• Uso del registro linguistico

• Lettura espressiva di poesie. • Individuazione e comprensione del messaggio.

• Individuazione della struttura.

• Attività utili a consolidare

la capacità di riconoscere le figure retoriche. • Individuazione delle figure retoriche. • Parafrasi. • Uso del dizionario.


PROGRAMMAZIONE

Produrre testi di vario tipo.

Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, poesie).

Principali strutture grammaticali della lingua italiana.

• Parafrasi • Individuazione del messag-

Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di testo poetico.

Elementi di base delle funzioni della lingua.

• Analisi delle figure retoriche. • Ricerca del significato di

5a

gio espresso.

Compiere operazioni di rielaborazione sui testi poetici (parafrasare, manipolare...). Arricchire il patrimonio lessicale attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

parole inusuali

Principi essenziali di organizzazione del testo poetico. Strutture essenziali dei testi poetici. Principali generi letterari, con particolare attenzione ai testi poetici. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

(laboratorio di scrittura)

• Proposte operative di mani-

polazione, completamento e scrittura di semplici testi poetici. • Decodificazione dei vocaboli difficili. • Riordino delle parti delle frasi. • Esercitazioni mirate volte all’acquisizione di conoscenze

Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole. Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Analizzare la frase nelle sue funzioni (soggetto, predicato e principali complementi). Distinguere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua.

• Parafrasi di poesie. • Produzione di testi poetici. • Ricerca del significato di parole inusuali.

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi. Uso dei dizionari.

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi.

Principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole. Pagine di verifica Per costruire le competenze Speciale BES Insieme per imparare: mappa della tipologia

125


5a

PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON LA DESCRIZIONE (pagg. 140-161)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Individuare l’argomento principale dei discorsi altrui.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali.

• Ascolto attivo della lettura

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti.

Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale.

dell’insegnante e valutazione del contenuto. • Attività di vario genere per stimolare la comprensione. • Esposizione di giudizi e opinioni personali.

Scopo della descrizione. Descrivere ciò che si osserva. Individuare e comprendere le informazioni di un testo descrittivo. Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base.

Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo. Principali indicatori spaziali. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici.

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali. Leggere, comprendere ed Leggere e comprendere descriinterpretare testi scritti di vario zioni soggettive e oggettive. tipo. Leggere testi descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Principi essenziali di organizzazione del discorso descrittivo. Principali generi letterari, e strutture essenziali con particolare attenzione ai testi descrittivi. Principali indicatori spaziali.

Ricercare informazioni in testi descrittivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione.

Denotazione e connotazione.

Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).

Tecniche di lettura analitica e sintetica.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

Tecniche di lettura espressiva. Uso del dizionario.

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative di lettura attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

126

• Individuazione degli elementi

che contraddistinguono un testo descrittivo. • Comprensione delle differenze fra descrizione soggettiva o oggettiva. • Individuazione dei dati sensoriali, dinamici e statici. • Individuazione, in un testo descrittivo, dell’ordine logico, spaziale, temporale. • Analisi di testi descrittivi relativi a persone, animali e ambienti. • Individuazione delle sequenze descrittive in un testo narrativo. • Uso di aggettivi, similitudini e personificazioni per l’arricchimento della descrizione. • Lettura di pagine dai Classici.


PROGRAMMAZIONE

5a

Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuarne quella specifica in un testo. Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole. Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Produrre testi di vario tipo

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Raccogliere le idee, organizzarle Principali strutture grammaticali della lingua italiana. per pianificare la traccia di un testo descrittivo. Elementi di base delle funzioni della lingua. Produrre descrizioni di persone, animali e ambienti. Principi essenziali di organizzazione del testo descrittivo. Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (parafrasare Struttura essenziale dei testi una descrizione, riscrivere apdescrittivi. portando cambiamenti di caratteristiche, in funzione di Principali generi letterari, con uno scopo dato). particolare attenzione ai testi Produrre testi corretti dal punto descrittivi. di vista ortografico, morfosinVarietà lessicali in rapporto tattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. e semantiche dei principali segni interpuntivi. Denotazione e connotazione. Arricchire il patrimonio Uso dei dizionari. lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la cono- Indicatori spazio-temporali. scenza delle principali relazioni Principali meccanismi di formadi significato tra le parole. zione e derivazione delle parole.

• Rilevazione dei dati. • Individuazione dell’ordine della descrizione.

• Uso degli indicatori spaziali per descrivere un ambiente.

• Completamento di un testo

narrativo con l’inserimento della descrizione di un ambiente fantastico. • Proposte di manipolazione dei testi, inserimento di parti, produzioni guidate o libere. • Attività diversificate sul linguaggio figurato. • Stimoli per esprimere sentimenti ed emozioni.

Distinguere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici).

Principali connettivi logici.

• Riflessione sui rapporti logi-

Indicatori spaziali.

• Riflessione sulle principali

Distinguere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi.

Individuare e utilizzare il significato di parole e termini specifici. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

co-causali dei connettivi.

relazioni tra le parole: – somiglianza e differenza; – appartenenza a un campo semantico; Uso dei dizionari. – parole derivate, alterate e composte. Principali meccanismi di forma- • Uso di termini specifici zione e derivazione delle parole. • Uso del vocabolario: dall’etimologia alla formazione di I diversi segni interpuntivi. nuove parole. • Riflessione sull’uso della punteggiatura.

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi. Pagine di verifica Per costruire le competenze. Speciale BES Insieme per imparare facile: mappa della tipologia

127


5a

PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON L’INFORMAZIONE (pagg. 166-189)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Individuare l’argomento principale di un’esposizione.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali.

• Consegne, spiegazioni, ascolto

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Individuare e comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione.

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Principi essenziali di organizzazione del discorso informativo-espositivo.

della lettura dell’insegnante e di notizie comunicate da altri. • Ascolto attivo della lettura dell’insegnante. • Attività di vario genere per stimolare la comprensione. • Esposizione di opinioni personali.

Strutture essenziali dei testi informativo-espositivi.

Organizzare una breve esposizione su un argomento di studio Principali connettivi logici. utilizzando una scaletta. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: Comprendere e utilizzare in linguaggi specifici. modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Leggere, comprendere e Leggere testi informativi. interpretare testi scritti di vario tipo. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per formulare ipotesi sul testo che si intende leggere.

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Principi essenziali di organizzazione del discorso informativo. Principali connettivi logici.

Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Ricercare informazioni in testi di diversa natura con particolare riferimento ai quotidiani. Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).

128

Il metodo delle 5W+H. Titolo, occhiello, sommario. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Tecniche di lettura analitica e sintetica. Uso del dizionario.

• Domande di comprensione. • Esercizi sul linguaggio specifico e sulle informazioni esplicite e implicite. • Riconoscimento degli elementi fondamentali dei tesi informativi: titolo, paragrafi, parole-chiave e supporti grafici. • Ricerca del lessico specifico storico, geografico, scientifico. • Attività utili a consolidare le caratteristiche strutturali della cronaca, approccio al quotidiano cartaceo e a quello on line. • Lettura e comprensione di articoli di cronaca. • Strategie per comprendere “Verso l’INVALSI”.


PROGRAMMAZIONE

5a

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso la lettura attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole. Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuarne quella specifica in un testo. Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Produrre testi di vario tipo

Produrre testi espositivi. Produrre articoli di cronaca e testi per relazionare su esperienze scolastiche.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua.

• Uso e ampliamento delle informazioni.

• Strategie per scrivere cronache (metodo delle 5W+H).

• Strategie per comprendere e usare le parole settoriali.

Usare un linguaggio settoriale. Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Principi essenziali di organizzazione del testo espositivo. Uso del metodo delle 5W+H. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici.

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

Uso dei dizionari.

Analizzare la frase nelle sue funzioni.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana.

Distinguere le principali relazioni tra le parole.

Elementi di base delle funzioni della Lingua.

Individuare e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio.

Principali connettivi logici.

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

Connettivi logici.

• Riflessione sui rapporti logico-causali dei connettivi.

• Uso di termini specifici • Uso del vocabolario: dall’e-

timologia alla formazione di nuove parole. • Riflessione sull’uso della punteggiatura.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Uso dei dizionari.

Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi. Pagine di verifica Per costruire le competenze Simulazione di Prova Nazionale Speciale BES Insieme per imparare facile: mappe della tipologia

129


5a

PROGRAMMAZIONE

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA

COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

SORPRENDITI CON I DIBATTITI (pagg. 190-207)

COMPETENZA SPECIFICA

ABILITÀ

CONOSCENZE

ATTIVITÀ

Individuare l’argomento principale dei discorsi altrui.

Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali.

• Ascolto delle letture

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Individuare e comprendere le informazioni essenziali. Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).

Principi essenziali di organizzazione del discorso argomentativo.

dell’insegnante.

• Strategie per ascoltare e riferire.

• Attività di vario genere per

stimolare la comprensione.

• Dibattiti in classe.

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Strutture essenziali del testo argomentativo. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici.

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Leggere, comprendere e Leggere e confrontare informainterpretare testi scritti di vario zioni provenienti da testi diversi tipo. per realizzare farsi un’idea di un argomento. Leggere testi persuasivi cogliendo l’argomento, lo scopo e le argomentazioni usate per convincere. Comprendere gli scopi di pubblicità diverse. Comprendere e utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative di lettura attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

130

Principali strutture grammaticali ed elementi di base delle funzioni della lingua italiana. Principi essenziali di organizzazione del discorso argomentativo. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Tecniche di lettura analitica e sintetica. Uso del dizionario.

• Letture di testi argomentativi

e individuazione del problema, della tesi, dell’antitesi e delle diverse argomentazioni. • La recensione. • Lo slogan. • Distinzione tra pubblicità commerciale e pubblicità progresso.


PROGRAMMAZIONE

5a

Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare quella specifica in un testo. Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati allo scopo del testo. Produrre testi di vario tipo in relazione a differenti scopi comunicativi.

Produrre testi argomentativi. Individuare modalità efficaci di diffusione di un messaggio. Approfondire la terminologia volta a persuadere. Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi. Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

Distinguere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase; individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo. Analizzare la frase nelle sue funzioni. Distinguere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua. Principi essenziali di organizzazione del testo argomentativo. Strutture essenziali dei testi argomentativi e persuasivi.

• Attività di analisi di problemi

vari e di collegamento con il proprio vissuto. • Attività sulla produzione di messaggi pubblicitari di tipo commerciale e di tipo sociale. • Produzione di testi argomentativi. • Strategie per la revisione.

Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Uso dei dizionari.

Principali strutture grammaticali della lingua italiana. Elementi di base delle funzioni della lingua.

• Attività mirate alla produzione

di slogan giocosi: uso di rime, metafore, esagerazioni ecc. • Espressioni particolari (a parere mio, secondo altri ecc.)

Contesto, scopo, destinatario della comunicazione. Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi: linguaggi specifici. Uso dei dizionari.

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici. Individuare la funzione dei principali segni interpuntivi. Pagine di verifica Per costruire le competenze Speciale BES Insieme per imparare facile: mappa della tipologia

131


5a

PROGRAMMAZIONE

Grammatica COMPETENZA COMUNICAZIONE IN MADRELINGUA CHIAVE EUROPEA COMPETENZA ABILITÀ CONOSCENZE SPECIFICA

ATTIVITÀ

Servirsi delle norme ortografiche per rivedere e correggere la produzione scritta propria e altrui.

Rispettare le fondamentali convenzioni ortografiche.

Le regole ortografiche.

• Gruppi consonantici. • Accento e apostrofo. • Uso dell’acca. • Giochi linguistici.

Comprendere che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue diverse.

Riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

La storia e l’evoluzione della lingua italiana.

• Dal latino all’italiano. • Dialetto e gergo. • Parole prese in prestito. • Arcaismi e neologismi. • Parole specifiche dei vari campi del

Riconoscere il linguaggio settoriale.

sapere e della vita sociale.

• Esercitazioni su ciascuna parte del discorso.

Riflettere sulle regole di funzionamento della lingua.

Riconoscere in una fase o in un testo le parti del discorso o categorie lessicali e individuarne i tratti grammaticali.

Le parti del discorso variabili e invariabili.

• Mappe di sintesi per ciascuna parte

Funzionamento transitivo e intransitivo del verbo, forma attiva e passiva.

• Discriminazione delle parti del

Linguaggio letterale e figurato.

• Esercizi sulle accezioni di una parola.

Riconoscere la struttura della frase semplice e complessa.

Analizzare la frase e il periodo nelle sue parti costitutive.

Passare dalla frase al testo.

Arricchire progressivamente il patrimonio lessicale.

Ampliare in modo autonomo la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole.

del discorso.

• Analisi grammaticale. • Giochi linguistici. • Tavole dei verbi. • Discriminazione delle parti della frase.

periodo: – analisi logica; – mappa di sintesi della frase.

Verifiche Che cosa so fare con autovalutazione Simulazioni di Prova Nazionale

132


Imparo ad ascoltare

5a

IMPARO AD ASCOLTARE In queste pagine sono riportati i testi dei laboratori di ascolto presenti nel volume Lettura classe 5a per leggerli alla classe e/o fotocopiarli (in questo caso si suggerisce di ingrandire un po’ il carattere qui ridotto per esigenze di spazio). Nel M.I.O. BOOK sono gli audio.

La fantasia di William

- Libro Letture 5a, pagina 43

William in apparenza era calmo, tranquillo, impassibile. Parlava poco e non giocava mai. I fratellini lo giudicavano molto noioso. In realtà William giocava dentro di sé con amici immaginari e si divertiva molto. Con loro William viveva storie incredibili, avventure pazze e fantastiche; a volte era un re a volte un buffone, a volte un mendicante, a volte un piccolo mostro. Qualche volta William usciva fuori in giardino e correva, correva: nessuno sapeva che stava gareggiando con il vento. A volte immaginava che gli alberi della foresta vicino alla scuola camminassero per andare in un altro luogo, o che una piccola biscia che incontrava fosse un enorme drago da sconfiggere. Un giorno arrivò un teatro viaggiante che metteva in scena uno spettacolo. I genitori di William decisero di assistere alla rappresentazione e di portare anche i bambini. Tutti si divertirono molto: i fratelli di William risero quando c’era da ridere e seguirono con il fiato sospeso e gli occhi sgranati le scene più movimentate. Solo William non si era affatto divertito. Le storie che lui viveva nella sua mente con i suoi amici immaginari erano più belle, più fantastiche, più emozionanti e poetiche. E così una volta tornati a casa, sotto gli occhi stupiti e increduli del papà, della mamma e dei fratellini, il calmo, il silenzioso, il noioso e impassibile William, muovendo a turno un panciuto macinapepe intorno al quale aveva avvolto un tovagliolo, un cucchiaio di legno, una forchetta di stagno, uno schiaccianoci di ferro, un’esile lama di coltello, e parlando sempre con voce diversa, improvvisò, sul grande tavolo di quercia della cucina, una commedia complessa e divertente. I fratellini seguirono le vicende della signora Forchetta, del signor Cucchiaio, della signorina Lama di Coltello, del cavaliere Schiaccianoci e di mastro Macinapepe divertendosi molto. Alla fine risero e applaudirono e dissero che lo spettacolo di William era molto più bello di quello del teatro viaggiante. Da grande William divenne un attore, fondò un teatro e formò una compagnia teatrale che recitava i drammi, le commedie, le tragedie che lui stesso scriveva. Divenne il più grande autore di teatro mai esistito. I suoi drammi vengono ancora oggi rappresentati in tutti i teatri del mondo. da I. Lepscky, William, Emme Edizioni

Giò Piedenero

- Libro Letture 5a, pagina 80

Giò Piedenero si chiamava così perché si ruzzolava sempre nelle pozzanghere e non si curava di lavarsi. Nei pressi della fattoria dove abitava, c’era una macchia di vecchi alberi così fitti e folti che, per trovare la strada, là in mezzo, ci voleva la lanterna anche di giorno. Correva voce che in quel luogo si radunassero gli elfi nelle notti in cui le porte tra i Due Mondi restano spalancate, e gli abitanti di quello sotterraneo vengono di qua. Nella notte di Ognissanti, Giò sgusciò fuori dal letto, deciso ad andare in quel bosco per vedere cosa vi succedeva. Mentre percorreva il sentiero che conduceva al bosco, Giò udì un tintinnare come di tante campanelle d’argento che suonassero insieme. Ed ecco apparirgli davanti agli occhi un’intera frotta di elfi, vestiti con gli abiti più strani, intenti a ogni sorta di giochi e capriole. Erano proprio come Giò li aveva immaginati: alti pochi pollici, ognuno con il suo berrettuccio verde sul capo, ornato di piume vistose. E che maniere sfacciate! C’era chi ballava, chi brindava con calici di cristallo grandi quanto un ditale, chi giocava a rimpiattino tra gli alberi con grandissimo strepito e trambusto. Il bosco, poi, era tutto illuminato da minuscole candele d’oro e perfino la muffa sulle foglie morte

133


5a

Imparo ad ascoltare

scintillava che era uno splendore a vedersi. C’erano elfi e piccole fate e a Giò parve che recitassero una specie di litania di cui non riusciva a capire le parole. Un po’ spaventato, decise di andarsene via, ma un capitano degli elfi gli si parò davanti e, dandogli un colpetto sulle ginocchia con il bastone, disse: – Salve, Giò Piedenero. – Salve – rispose Giò facendo finta di nulla. Ma aveva le gambe molli e il respiro che pareva un fischietto, tanto era affannoso. – Ti andrebbe di partecipare a una cavalcata? – chiese l’elfo. – Mi spiace, non posso – rispose Giò. – Uh, ha la puzza sotto il naso, il signorino – strillò un altro elfo digrignando i denti e chiamando i compagni che legarono le braccia dietro la schiena a Giò, cantando “Roolya–Boolya, Roolya–Boolya, Roolya–Boolya”. Poi si udì in lontananza uno scalpitio da far tremare il bosco e all’improvviso tra gli alberi sbucò un’intera mandria di cavalli, tutti neri come il carbone, con selle e finimenti d’argento. Giunti che furono, si sdraiarono a terra, perché gli elfi montassero in groppa. Achillea ed erba ruta per ritrovare Irma perduta, spiccio spiccio in Inghilterra ce ne andremo in un baleno. Giò ebbe appena il tempo di sentire quelle parole, che si trovò buttato in sella a uno dei cavalli. Un istante dopo, si accorse che stava volando, circondato da una nuvola di cavalli. Intorno a lui tutti cantavano a squarciagola: Giunchiglie e casi strani, per liberar Irma dei nani, spiccio spiccio in quel di Francia ce ne andremo in un baleno. La velocità era tale che Giò non osava guardare giù, ma capì che stavano puntando su Dover per passare in Francia. Quando giunsero a destinazione, gli elfi lo tirarono giù dalla sella senza tanti complimenti e, solo allora, Giò venne messo al corrente del piano che avevano architettato. Volevano salvare la principessa Irma dal malvagio Signore di Trecotte che la teneva prigioniera e per farlo avevano bisogno di lui, Giò, perché la fanciulla, per ritornare nel bosco degli elfi, doveva montare sul suo cavallo: gli elfi, infatti, non possono star seduti accanto ai mortali e la principessa Irma apparteneva al regno dei mortali. Giò allora fu felice perché, anche se spaventato a morte, stava partecipando a un’impresa gloriosa! da E. O’Brien, Elfi e draghi, Einaudi

Essere in gamba

- Libro Letture 5a, pagina 106

All’incrocio c’era una bettola. – Guarda! – disse Metastasio indicando una moto con la targa dell’esercito tedesco, ferma davanti alla casa. – Vado – disse Metastasio – voglio imparare fino in fondo. – Attento che stavolta è faccia a faccia. – È questo che voglio imparare. – Noi ti attendiamo sotto il ponte della ferrovia. Raggiungici là con la moto. Metastasio entrò nella bettola. C’era una vecchia dietro il banco. – Che cosa c’è di caldo? – Se aspettate, caffè di cicoria. – Aspetterò. Ci vuole molto? – La macchina deve scaldarsi. L’ho accesa ora. Egli sedette a un tavolino, guardò e vide il tedesco, nell’angolo presso la porta, seduto anche lui ad aspettare, non era più un ragazzo, ma la sua voce fu molto timida. – Eh, camerata! – chiese. Metastasio voltò via lo sguardo da lui. “Che aveva un tedesco da essere triste in quel modo?” pensò, “non era in terra conquistata?”. Tornò a guardarlo e vide che aveva gli occhi abbassati, come umiliato, e si guardava le mani,

134


Imparo ad ascoltare

5a

da una parte e dall’altra, insieme, come fanno solo gli operai. Lo vide non nell’uniforme, ma come poteva essere stato: con indosso abiti da lavoro, sul capo un berretto da miniera. – Sarà zuccherato o no il caffè? – chiese alla vecchia. – Zuccherato? Che zuccherato! – Allora non lo voglio. Si rialzò e si avviò alla porta. L’aprì. Il tedesco sollevò il capo e, mestamente, gli sorrise, poi anche lui uscì. Prese la moto, l’accese e ne spinse a fondo la pressione. Nessuno rincorse il tedesco, nessuno gli sparò dietro, e lui fuggì sulla moto. Metastasio raggiunse i compagni che l’attendevano. da E. Vittorini, Uomini e no, Mondadori

Camping Blu

- Libro Letture 5a, pagina 151

Quando viene la primavera, non vedo l’ora che finisca la scuola per andare a vivere nel delizioso bungalow che è la nostra abitazione estiva nel camping. Non potete immaginare come sia piacevole stare in mezzo a quel bosco profumato, anche perché non sapete ancora come è fatto il mio camping. Intanto vi dico il suo nome: “Camping blu”. Si chiama come me. Tutti dicono che Blu è un nome un po’ insolito per una bambina. L’ho ereditato da mia nonna e immagino che ai suoi tempi sembrasse davvero strano. Ora ve lo descrivo: forse è il più piccolo camping del mondo, ha solo quaranta piazzole, ma secondo me è il più bello. Si trova in provincia di Firenze, in un bosco in mezzo alle colline fra terreni coltivati a vite. Ci si arriva attraverso una corta strada sterrata fiancheggiata da cipressi e si vede subito che non ha molte pretese. Non c’ è un supermarket, ma un buchetto dove si vende un poco di tutto: “dall’ago alla vaporiera” sostiene mia madre, compresi i principali quotidiani e i giornalini. Le piazzole sono sparse fra le querce, i sempreverdi, i lecci, gli allori. I gabinetti e le docce sono pulitissimi e abbondanti anche in piena stagione. C’è un ampio spazio per cucinare, con tanti piccoli fornelli e un grande frigo dove chi vuole può mettere la sua roba, basta che ci scriva il nome (non è mai mancata neppure un’oliva). E c’è anche un punto lavanderia: con due vasche lavatoio lunghe e strette. Quando i turisti stranieri arrivano la prima volta, si guardano intorno e chiedono alla mamma (che è addetta alla reception): – Why Camping Blu? Qui tutto verde! da V. Cercenà, Camping Blu, Einaudi Ragazzi

Clochard salvato dal freddo

- Libro Letture 5a, pagina 179

PAVIA – Il personale del 118 lo ha trovato infreddolito e affaticato seduto ai tavolini di un bar di viale Indipendenza. Un clochard di 50 anni aveva trascorso la notte al freddo tra l’ingresso di un palazzo e la strada. Adesso è stato affidato ai servizi sociali. Una storia, quella di P.M., 50 anni domiciliato a Milano, simile a quella di tante persone che non hanno un tetto sotto il quale ripararsi dal freddo. Lui ha sempre vissuto a Milano, da qualche giorno si è trasferito in città in treno e ha trovato come casa l’ingresso del palazzo di viale Indipendenza 19. Dormiva nell’androne comune sdraiato su qualche sacco. Entrava e usciva nella notte. I condomini lo hanno visto e qualcuno ha cercato di aiutarlo. Gli hanno dato vestiti e coperte per ripararsi dal freddo che stava diventando sempre più insidioso. L’altra sera un residente lo ha visto all’ingresso del palazzo e ha chiamato la polizia. In viale Indipendenza sono intervenuti gli agenti della squadra volante che lo hanno trovato seduto ai tavolini del bar vicino. Quell’uomo aveva freddo ed era molto stanco. I poliziotti gli hanno chiesto i documenti ma lui non ne aveva. “Come ti chiami?” gli hanno domandato almeno per avere un’idea di chi potesse essere. Lui ha dato nome e cognome. Ma sembrava sempre più affaticato e gli agenti hanno chiesto l’intervento del personale del 118. Intanto alcuni residenti del palazzo gli hanno regalato altri vestiti. da La provincia pavese, 1 dicembre 2012

135


5a

Imparo ad ascoltare

Pilota di linea

- Libro letture 5a, pagina 201

Jenna avrebbe compiuto di lì a poco quattordici anni quando un giorno all’ora del tè annunciò: – Anche le donne possono fare i piloti di linea e io da grande voglio fare proprio questo lavoro! – Davvero, tesoro? – rispose sua madre con aria assente guardando fuori della finestra – Piove di nuovo. – Certamente. Le donne al volante sono prudenti, attente, con i riflessi pronti – ribatte Jeanna. – Hmmm – mugolò suo padre spalmando la marmellata su una frittella. L’unica persona che veramente sentì l’annuncio di Jenna fu Ned, il fratello quindicenne che, come al solito, le diede contro. – Pilota di linea... – la canzonò – Soltanto gli uomini possono guidare un aereo e sai perché? Nessuno sano di mente salirebbe su un aeroplano pilotato da una donna, che magari si rimira allo specchio invece di guardare se in cielo arriva un altro aereo. – Ma stai zitto, Ned! – ribattè Jenna mescolando il tè – Perché una donna dovrebbe guardarsi allo specchio e un uomo no? Sei tu che, quando pensi che nessuno ti veda, ti guardi allo specchio in bagno, lo so, cosa credi? – Quella è un’altra cosa. io mi schiaccio i punti neri, non mi metto ad ammirare la mia bellezza, per quanto mozzafiato sia. – Ma senti questo! – gridò Jenna – Ma se hai la faccia che assomiglia a una pizza, asino. – Jenna! – la rimproverò la mamma – È normale che Ned abbia i brufoli, è l’età. E mi sembra crudele da parte tua prenderlo in giro. – E allora lui, che prende in giro me soltanto perché ho detto che voglio fare il pilota di linea? Quello non è crudele? – No, tesoro, non lo è. Quello su cui scherza Ned è una tua scelta, mentre lui non ha scelta riguardo ai brufoli. – E tu cosa ne pensi della mia scelta, mamma? Non hai detto niente. Sua madre sorrise. – Ho l’impressione che si tratti di una fantasia passeggera, ispirata dal nostro volo di ritorno da Malaga ieri. Prima di prendere il diploma, cambierai idea un migliaio di volte riguardo a cosa vuoi fare da grande. – A lui però non hai risposto così quando ha detto che voleva diventare miliardario. – Perché Ned non mi ha chiesto cosa ne pensavo, Jenna – sorrise – e poi tutti vogliono diventare miliardari. Soltanto pochi ci riescono e immagino che questo valga anche per chi sogna di volare. – Non è un sogno – brontolò Jenna – io sono seria. So che un giorno volerò. L’ho sempre saputo. da R. Swindells, Voglia di volare, Mondadori

136


LEGGO E COMPRENDO - scheda 1

5a

UNA SCIENZIATA DA NOBEL Marie Sklodowska nacque il 7 novembre 1867 a Varsavia, in una famiglia molto numerosa. Era la minore di cinque figlie di una nota pianista, cantante e insegnante di musica, e di un insegnante di matematica e fisica. Fin da piccola, si appassionò alle quantità, ai numeri, alle cose della natura. Faceva milioni di domande a suo padre sulle stelle, sul Sole, sulla Terra, sulla luce. Il giorno in cui compì nove anni, la madre le spiegò che era arrivato il momento di pensare alle cose a cui pensano le donne: la matematica e le scienze non erano cose da donne. – Vedi, Marie, la fisica non è adatta alle donne. Si occupa di cose troppo piccole, come le particelle, o troppo grosse, come il cosmo. Le donne sono più legate, per così dire, a quello che sta in mezzo, alla misura delle cose umane. Marie non apprezzò quel discorso, anzi continuò a interessarsi alla natura. Quando la madre morì, Marie aveva solo undici anni: fu una tragedia. Passò un anno terribile, fatto di dolore e confusione. A dodici anni disse a suo padre che aveva deciso di dedicarsi alle scienze, lui non ebbe il coraggio di dirle di no. Finite le scuole superiori, poiché a Varsavia non avrebbe potuto studiare all’Università, che non accettava iscrizioni femminili, insieme alla sorella Bronia decise di andare a Parigi. Là le donne erano considerate come gli uomini e infatti Marie e la sorella poterono iscriversi all’Università, ma i professori chiedevano maggior impegno alle femmine. Un giovane professore di fisica, però, non sembrava ragionare come gli altri. Fu colpito subito dall’intelligenza e dall’impegno della ragazza. La trattava con rispetto, discuteva con lei anche per ore di argomenti scientifici. Così iniziò la sua storia con Pierre Curie. R. Piumini, Storie d’amore, Edizioni EL

1. Quali erano gli interessi di Marie?

...........................................................................................................................................................................................................

2. Perché la mamma non li condivideva?

...........................................................................................................................................................................................................

3. A che età perse la mamma?

...........................................................................................................................................................................................................

4. Perché non frequentò l’università di Varsavia?

...........................................................................................................................................................................................................

5. Che cosa dovevano dimostrare le studentesse universitarie a Parigi?

........................................................................................................................................................................................................... BIOGRAFIA

137


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 1

6. Il personaggio di cui si parla nel testo è:

un personaggio di fantasia

un personaggio realmente esistito

7. Si tratta di:

una grande scienziata

una grande musicista

8. I tempi e i luoghi citati nel testo sono:

indefiniti, imprecisati, inesistenti

ben precisi e determinati

9. Il brano è scritto:

in prima persona singolare

in terza persona singolare

10. L’autore mette in evidenza:

l’infanzia e la giovinezza del personaggio la maturità e la vecchiaia del personaggio

11. Il linguaggio usato nel testo è:

accurato e formale

familiare e spontaneo

12. Indica con S i termini del linguaggio scientifico, con C quelli del linguaggio comune.

particelle

cosmo

quello che sta in mezzo

13. Continua tu a scrivere la biografia di Marie Sklodowska riprendendo dall’inizio della sua carriera universitaria a Parigi e utilizzando le informazioni dello schema dato.

MARIE SKLODOWSKA 1891 – Si iscrive alla Sorbona di Parigi per una laurea in scienze. 1894 – Inizia la solida amicizia con il fisico Curie, basata sullo studio e sulla ricerca. 1895 – Sposa Pierre Curie. 1903 – È insignita del premio Nobel per la fisica, assieme al marito e ad Antoine Henri Becquerel, per i loro studi sulle radiazioni. 1906 – Perde il marito. Ottiene la cattedra di fisica generale alla Sorbona, appartenuta prima al marito, divenendo, così, la prima donna ammessa a insegnare. 1910 – Scopre il radio metallico. 1911 – Riceve il premio Nobel per la chimica. 1921 – Effettua un viaggio negli Stati Uniti per raccogliere fondi monetari per continuare le sue ricerche. 1934 – Muore in un sanatorio nell’Alta Savoia colpita da una grave malattia, sicuramente causata dalle lunghe esposizioni alle radiazioni.

138

BIOGRAFIA


LEGGO E COMPRENDO - scheda 2

5a

NABUCCO Oggi è il ventisette di dicembre. Sono le dieci di sera e qui a Roma piove. Il mio cane Nabucco mi porge il guinzaglio perché lo porti a passeggio. Facciamo sempre un giro attorno all’isolato, niente di più. Ma questa non sarà una sera qualunque, né una passeggiata come quelle di tutti i giorni. Nabucco si è messo in testa un’idea. E non posso rifiutargli niente perché oggi è il suo compleanno. Ora devo dirvi che Nabucco è il cane più piccolo che si possa immaginare. È così da sempre, o almeno da quando me lo hanno regalato. È minuscolo. Dorme in una fruttiera, e avanza ancora spazio. Come ho detto, oggi Nabucco compie gli anni. In questo periodo gli faccio sempre la stessa domanda: “Che cosa vuoi che ti regali?” Finora si era accontentato di cose ragionevoli: una ciotola nuova, un cappottino, un osso di plastica, borotalco, un fazzoletto, ciabatte... Invece quest’anno è stato diverso, la faccenda si è complicata. La storia è iniziata dieci o quindici giorni fa, una mattina, quando Nabucco mi portò il giornale a letto. O meglio, quella mattina non me lo portò perché rimase in cucina a guardare il supplemento di viaggi e turismo. C’era un articolo sulla California. Scoprì una fotografia magnifica: un bosco di sequoie del Parco Nazionale, quanto di più grande si possa immaginare in fatto di alberi. Tronchi di cento metri d’altezza e trentacinque metri di circonferenza, che ci avevano messo tremila anni a crescere. In un’altra foto si vedeva una sequoia sotto cui passava una strada dove viaggiava un’automobile. Quel giorno Nabucco rimase talmente impressionato dalle sequoie che si dimenticò di reclamare la colazione. Da quel giorno non fu più lo stesso. All’inizio non mi rendevo conto del motivo di quel cambiamento, ma adesso è tutto chiaro: durante le passeggiate serali, Nabucco si è sempre accontentato di innaffiare i modesti aranci che crescono sul marciapiede. L’arbusto del mio vicino di casa Roberto è troppo grande per lui. Nabucco ci si perde dentro. Allora io mi domando: perché un cane delle dimensioni di Nabucco dovrebbe volere una sequoia gigante, se una margherita gli è più che sufficiente per fare quel che fa ogni sera? Che cosa gli ha preso? Come gli è venuto in mente? E non posso neanche dirgli di no, perché non ho mai detto di no ai suoi desideri per il compleanno. Oggi, ventisette dicembre, sono le dieci di sera e piove. Nabucco scuote il guinzaglio, segno che è impaziente di uscire. Spero solo che la California non sia troppo lontana. Nel dubbio, prima di uscire, tolgo le pentole dal fuoco. E comunque gliel’ho detto chiarissimo: – Va bene, andiamo in California, fai la tua pipì contro la sequoia e torniamo subito indietro. E. WoIf, Che schifo di torta, Salani

RACCONTO UMORISTICO

139


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 2

1. Dove si svolge la vicenda? ............................................................................................................................................................................................................

2. Quali azioni strane compie Nabucco? Sottolineale nel racconto. 3. Come si conclude il racconto? Spiegalo con le tue parole. ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................

4. Il racconto è umoristico perché:

narra situazioni buffe e ridicole narra situazioni con il lieto fine narra avventure da brivido

5. Segna quali delle seguenti tecniche umoristiche creano l’effetto comico nel testo.

il malinteso, cioè il fraintendimento di parole il paradosso, cioè il passaggio da una situazione normale a una conclusione imprevista l’esagerazione, cioè la presentazione in modo esagerato di personaggi normali le situazioni assurde il capovolgimento dei ruoli, cioè il comportamento dei personaggi opposto a quello che il lettore si aspetta

6. Leggi la barzelletta poi sottolinea la parola che ti ha fatto sorridere.

È accaduto in una scuola: – Come si chiama una scarpa piccola? – Scarpina. – E una scarpa piccola e graziosa? – Scarpetta. – E una scarpa grande grande? – Scarpone. – E una scarpa rotta e puzzolente? – Schifo.

7. Sostituisci la parola con l’alterato adeguato alla domanda. ............................................................................................................................................................................................................

140

RACCONTO UMORISTICO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 2

8.

5a

Scrivi un racconto umoristico seguendo le indicazioni fornite dalla traccia. – Scegli i personaggi (ingenui, sprovveduti, combinaguai...). – Inventa una situazione (comica, assurda, imbarazzante...). – Usa le tecniche umoristiche (paradossi, malintesi, esagerazioni, paragoni spiritosi, contrasti, personificazioni...).

Titolo ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

RACCONTO UMORISTICO

141


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 3

FARE AMICIZIA CON UN EXTRATERRESTRE I gambi del granoturco si aprirono ed Elliott guardò dentro: cacciò un urlo e si buttò a terra. La creatura spaziale indietreggiò e si mise a correre verso il cancello producendo un gran rumore di sguazzo con i suoi piedoni. – Non andartene! Ma l’essere se n’era già andato, fuori dal cancello dentro la notte. Il mattino seguente Elliott si diresse verso le colline. Non sapeva perché. Fu la bicicletta a guidarlo attraverso la foresta, su per un sentiero tortuoso. Arrivò a una radura e capì che lì doveva esserci stato qualcosa di incredibile: l’atterraggio della Nave Spaziale. L’essere spaziale, nascosto tra i cespugli lì accanto, non rivelò la sua presenza, anche perché stava per esalare, per la fame, l’ultimo respiro. Il ragazzino si mise a fare una serie di gesti singolari. Levò di tasca un sacchettino ed estrasse un oggetto minuscolo. Posò l’oggetto in terra, fece qualche passo e ne posò un secondo identico al primo, e via di seguito. Il viaggiatore dello spazio strisciò debolmente fuori dai cespugli. Trovò una pillolina rotonda. Se la mise in bocca e lasciò che si sciogliesse. Deliziosa. Non aveva mai assaggiato niente di simile in tutta la sua galassia! Allora partì più velocemente che poté giù per il sentiero, mangiando una pillola dopo l’altra e così facendo sentì che le forze gli ritornavano. A un tratto Elliott spalancò gli occhi e si trovò a fissare l’essere venuto dallo spazio. L’extraterrestre contemplava a sua volta il ragazzo: era spaventato dal suo grosso naso, un naso prominente, dalle orecchie scoperte e soprattutto da quegli occhietti minuscoli come bottoncini. Le gambe poi erano grottescamente lunghe e il suo ventre non pendeva a sfiorare elegantemente il terreno. Il suo cuore si commosse leggendo il terrore di quello sguardo. Così tese verso Elliott un dito, un lunghissimo dito. Elliott mandò uno strillo e fece un salto indietro, stringendosi al petto il sacco a pelo; l’extraterrestre fece un balzo in direzione opposta. Dopo vari tentativi, il viaggiatore dello spazio seguì Elliott, salì le scale, percorse il corridoio e arrivò nella camera del ragazzo, dove ricevette in premio una manciata di pastiglie. Chi divide con gli altri le sue caramelle merita fiducia. L’extraterrestre crollò esausto sul pavimento. Una coperta lo avvolse e si addormentò. W. Kotwinkle, E.T. l’Extraterrestre, Sperling e Kupfer

1. I personaggi sono:

2. La vicenda si svolge:

142

solo terrestri solo extraterrestri sia terrestri che extraterrestri RACCONTO DI FANTASCIENZA

sulla Terra su un pianeta indeterminato


LEGGO E COMPRENDO - scheda 3

5a

3. Questo racconto di fantascienza è:

un testo narrativo un testo informativo un testo descrittivo

4. La vicenda è ambientata:

nel tempo presente nel tempo passato nel tempo futuro

5. Secondo te, l’extraterrestre era sceso sulla Terra con scopi:

pacifici malvagi

6. Da che cosa viene attratto l’extraterrestre?

dal cane di Elliott da Elliott dalle caramelle di Elliott

7. Indica quali sono i sentimenti provati dai due protagonisti:

diffidenza curiosità fiducia

paura odio indifferenza

8. Ordina le seguenti frasi ricavate dalla lettura del testo numerandole da 1 a 6:

Elliott cacciò un urlo e si buttò a terra.

L’extraterrestre sentì che le forze gli ritornavano.

Il viaggiatore dello spazio trovò una pillolina rotonda.

L’ extraterrestre si addormentò sul pavimento.

Tese verso Elliott un lunghissimo dito.

Il mattino seguente Elliott si diresse verso le colline.

9. Nel testo ci sono sei espressioni tipiche della fantascienza: sottolineale. 10. Immagina di imbatterti tu in un extraterrestre e racconta il tuo incontro sul quaderno.

RACCONTO DI FANTASCIENZA

143


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 4

IL RE DEGLI ORCHI Spenser si volse verso i ritratti. Un bagliore sulfureo attirò la sua attenzione. Si avvicinò. – E quello? – domandò. Pamela taceva, avvicinandosi al ritratto sistemato nell’angolo più buio. Spenser le si affiancò e sobbalzò. Da una nuvola temporalesca era scaturito un essere mostruoso, visibile solo in parte. Non si riusciva a distinguere un corpo di forma definita e anche il volto era solo una maschera dall’espressione inconfondibile: furia distruttrice. – È Grandorco – mormorò Pamela con voce quasi tremante – il re di tutti gli Orchi dell’Universo Nebbioso. Spenser rimase impietrito. Dal volto mostruoso provenivano vibrazioni di odio. Un odore disgustoso gli fece arricciare il naso. Un grugnito rabbioso lo stordì. La figura parve animarsi, tese una zampa verso di lui... Spenser arretrò barcollando e solo quando fu al centro della stanza si sentì al sicuro. Pamela lo osservava senza commentare; un sorriso appena accennato le conferiva un’aria ironica che contrastava con la visione spaventosa. Spenser avvertì nuovi palpiti roventi sulla nuca e sospirò rumorosamente, sentendo dietro di sé un presenza forte e calda. Si voltò. Lo spazio racchiuso nella cornice dorata di un altro ritratto si gonfiava come se una brezza calda spirasse dal muro. Fluidi luminosi si protendevano verso il ragazzo, che si sentiva così fiacco da non riuscire a muovere un passo per sfuggire alle appendici di ectoplasma. Tentacoli di forma e colore in continua mutazione si allungarono fino a circondarlo, senza mai toccarlo. Nel frattempo, una figura si era delineata sulla tela che palpitava come una vela alla brezza. – È il Pellegrino! – mormorò Pamela avvicinandosi a Spenser – Se Grandorco è il braccio rozzo e spietato, lui è la mente infida. All’avvicinarsi di Pamela, le emanazioni iridescenti si ritrassero bruscamente e Spenser avvertì la spossatezza mutarsi in un gelo che lo fece rabbrividire. – Ti incanta e poi ti uccide – diceva Pamela – guardati da lui, non esitare con la spada, ha il viso d’angelo e il cuore di diavolo: devi ucciderlo! È lui che ha organizzato i rapimenti. Aquilino, Cacciatori di Orchi, Fabbri

1. Chi emerse dal primo ritratto?

2. E dal secondo?

Il Pellegrino. Pamela. Spencer. Grandorco.

Il Pellegrino. Pamela. Spencer. Grandorco.

3. Chi arretrò barcollando?

4. Questo racconto fantasy è ambientato:

144

Il Pellegrino. Pamela. Spencer. Grandorco. RACCONTO FANTASY

in un ambiente immaginario ma verosimile in un ambiente reale e pauroso in un ambiente immaginario e improbabile in un castello delle fiabe


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 4

5. Il tempo è: un’epoca storica ben precisa un’epoca indefinita del passato

6. L’eroe che dovrà combattere contro il Male è:

Spenser Pamela

7. I rappresentanti del Male sono:

orchi

troll

hobbit

8. Gli elementi fantasy presenti nel racconto sono:

esseri fantastici boschi e foreste incantati un oggetto magico

presenza di fate e maghi la lotta tra il Bene e il Male mutazioni

9. A quali nomi presenti nel testo si riferiscono i seguenti aggettivi?

• mostruoso: ..................................................................................................................................................................................... • distruttrice: ..................................................................................................................................................................................... • disgustoso: ..................................................................................................................................................................................... • rabbioso: .......................................................................................................................................................................................... • luminosi: .......................................................................................................................................................................................... • iridescenti: ...................................................................................................................................................................................... 10. Scrivi una frase per ciascuna delle seguenti espressioni: Vibrazioni di odio

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Appendici di ectoplasma

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... Tentacoli di forma e colore in continua mutazione

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

RACCONTO FANTASY

145


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 4

11. Scrivi il tuo racconto fantasy seguendo le indicazioni dello schema. RACCONTO FANTASY

scegli

racconta

segui la struttura

I PERSONAGGI

I FATTI (imprese, missioni, sfide...)

INIZIO una missione da compiere

il protagonista (un principe, un guerriero...)

altri personaggi (mostri, draghi, orchi...)

SVILUPPO prove da superare CONCLUSIONE vittoria del Bene sul Male

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

146

RACCONTO FANTASY


LEGGO E COMPRENDO - scheda 5

5a

UN DELITTO... QUASI PERFETTO Il signor Baxter, quando decise di eliminare lo zio, sapeva di non potersi concedere alcun errore. Però pensò che avrebbe dovuto lasciare almeno una piccola falsa traccia. Decise quindi che avrebbe dovuto portar via tutto il denaro contante dalla casa dello zio, altrimenti, in quanto unico erede, sarebbe stato un sospettato ideale. Prese in esame con cura anche i piccoli dettagli. Scelse meticolosamente la notte e l’ora. Aprì la finestra con facilità e senza far rumore. La porta che dava sulla camera da letto era socchiusa. Non si sentiva alcun rumore. Decise che per prima cosa avrebbe provveduto al furto. Sapeva dove suo zio teneva il contante, ma doveva dare l’impressione che per trovarlo avessero messo tutto a soqquadro. Due ore dopo, tornato a casa, si svestì in tutta fretta e andò a letto. Poco dopo qualcuno bussò. – Walter Baxter? Abbiamo un mandato d’arresto. Si vesta e venga con noi – disse lo sceriffo. – Un mandato d’arresto? Per cosa? – Furto con scasso. Suo zio l’ha riconosciuta mentre stava rubando. Se ne è stato buono finché lei non se ne è andato, poi ci ha avvisati del furto. Walter Baxter spalancò la bocca. Dopo tutto, un errore l’aveva poi commesso! Aveva studiato il delitto perfetto ma, preso com’era dal furto, aveva dimenticato di commetterlo! F. Brown, Cosmolinea B-2, Mondadori

1. Walter Baxter voleva uccidere:

2. Per sviare i sospetti decise di:

lo sceriffo lo zio il fratello

lasciare la casa in ordine mettere tutto a soqquadro rubare tutto il denaro contante dello zio

3. Egli effettivamente rubò:

4. Walter Baxter fu accusato di:

solo i gioielli tutto il denaro gioielli e denaro

assassinio furto sequestro di persona

5. Walter Baxter dimenticò di:

commettere il delitto cancellare le impronte rubare il contante RACCONTO GIALLO

147


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 5

6. Completa le frasi utilizzando le parole tipiche del racconto giallo: movente colpevole vittima designata investigatore

• Walter Baxter è il ......................................................................................................................................................................... • Lo zio è la ........................................................................................................................................................................................ • Diventare l’unico erede è il ................................................................................................................................................ • Lo sceriffo svolge il ruolo di ................................................................................................................................................ 7. Ora prova tu a scrivere un racconto giallo, utilizzando gli elementi forniti nella traccia. Inizio

Avvio della storia: la contessa Ludmilla grida preoccupata. Tempo: un secolo fa. Personaggi: la contessa Ludmilla e il maggiordomo Alfredo. Ambientazione: nella vecchia Villa Ortensia. Sviluppo

Intervento dei personaggi antagonisti: comparsa del giovane cuoco. Il problema: il prezioso bauletto con i gioielli è sparito. Conclusione

Soluzione del problema: l’intervento del Commissario Agenore Staffoli; il ritrovamento del prezioso bauletto.

Titolo ............................................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................................................

148

RACCONTO GIALLO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 6

5a

QUELL’AZIONE TREMENDA Con il cuore pieno di amarezza il grande Aristarchos guardava il figlioletto Kleidemos dormire tranquillo nel grande scudo paterno che gli fungeva da culla. Il silenzio che avvolgeva l’antica casa era rotto dallo stormire delle querce nel bosco vicino. Un lungo, profondo sospiro del vento. Sparta, l’invincibile, era avvolta dalla notte e solo il fuoco, che ardeva sull’acropoli, mandava bagliori rossastri verso il cielo percorso da nubi nere. Aristarchos si scosse con un brivido gettando uno sguardo nella campagna addormentata e scura. Pensò che era giunto il momento di compiere ciò che doveva, se gli dei nascondevano la luna e oscuravano la terra, se le nubi nel cielo erano gonfie di pianto. Staccò il mantello dalla parete gettandoselo sulle spalle, poi si chinò sul figlioletto, lo sollevò, lo serrò piano al petto e si avviò con passo leggero mentre la nutrice del piccolo si girava nel sonno tra le coperte. Aristarchos si fermò restando immobile per un attimo, sperando in cuor suo che qualcosa gli consentisse di rimandare quell’azione tremenda, poi si fece forza, uscì dalla camera attraversando l’atrio appena rischiarato da una lucerna di coccio. Si affacciò sul cortile investito da una folata di vento freddo, che quasi spense la fiammella già fioca e, mentre si girava per richiudere la pesante porta, vide ritta davanti a sé, come una divinità della notte, sua moglie Ismene. Un’angoscia mortale era dipinta sul suo volto. V. M. Manfredi, Lo scudo di Talos, Mondadori

1. Il testo è ambientato:

2. I personaggi sono:

nell’antico Egitto nell’antica Grecia nell’antica Roma

Aristarchos la nutrice Ismene un servo Kleidemos

3. L’atmosfera del racconto è:

4. La moglie del protagonista è simile a:

di dolore e angoscia di speranza e fiducia di noia e solitudine

una statua di marmo una divinità della notte una nutrice

5. Il protagonista è un personaggio:

6. I fatti narrati sono:

immaginario realmente esistito

realmente accaduti verosimili

RACCONTO STORICO

149


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 6

7. L’ epoca in cui si svolgono i fatti è:

abbastanza precisa

fantastica

8. Il luogo è:

ben definito, precisato

fantastico

non definito, imprecisato

9. Il racconto rappresenta:

un documento storico un misto di invenzione e storia il frutto della fantasia dell’autore

10. Nel racconto le descrizioni sono importanti perché:

indicano le caratteristiche, le abitudini, le tradizioni di un’epoca storica rendono più coinvolgente la lettura

11. Sottolinea la descrizione della città di Sparta nella notte. 12. I termini specifici che si riferiscono al periodo storico sono: scudo, ................................................................................................................................................................................................... 13. Quale azione tremenda sta per compiere Aristarchos? Immagina e scrivi lo sviluppo e la conclusione del racconto. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

150

RACCONTO STORICO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 7

5a

LA MIA SERA Il giorno fu pieno di lampi A ma ora verranno le stelle, B 1 le tacite stelle. Nei campi, A 2 c’è un breve gre gre di ranelle . B Le tremule foglie dei pioppi A trascorre una gioia leggiera. B Nel giorno, che lampi! Che scoppi! A Che pace, la sera! B Si devono aprire le stelle nel cielo sì tenero e vivo. Là, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell’aspra bufera, non resta che un dolce singulto3 nell’umida sera. È, quella infinita tempesta, finita in un rivo canoro. Dei fulmini fragili restano cirri4 di porpora e d’oro. O stanco dolore, riposa! La nube nel giorno più nera fu quella che vedo più rosa nell’ultima sera.

tacite = silenziose 2 ranelle = rane 3 singulto = singhiozzo 4 cirri = nuvole 1

G. Pascoli

1. La poesia è formata da

strofe di

versi ciascuna.

2. I versi sono:

liberi in rima baciata in rima alternata

TESTO POETICO

151


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 7

3. Scrivi l’ultimo verso di ogni strofa:

• ................................................................................................................................................................................................................ • ................................................................................................................................................................................................................ • ................................................................................................................................................................................................................ 4. Quale parola viene ripetuta? ....................................................................................................................................................................................................................

5. Che effetto vuole creare il poeta? ....................................................................................................................................................................................................................

6. Quale dei due cartelli riassume, secondo te, il significato della poesia? Segnalo con una X. Dopo un giorno tempestoso finalmente il cielo si è placato e le nubi nere sono diventate rosa.

Un giorno tempestoso, pieno di lampi, si conclude nella serenità della sera piena di stelle. Anche la vita del poeta si conclude nella pace e nella serenità della vecchiaia dopo una vita sofferta, piena di dolore.

7. Sottolinea e trascrivi le personificazioni presenti nella poesia.

• ................................................................................................................................................................................................................. • ................................................................................................................................................................................................................. • ................................................................................................................................................................................................................. 8. Rileggi con attenzione e sensibilità la poesia, cerca di comprendere il significato di tutte le parole e poi scrivi la parafrasi. La mia sera ........................................................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

152

TESTO POETICO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 8

5a

IL LUPO E IL RAGAZZO Il ragazzo è immobile, ritto davanti al recinto del lupo. Il lupo va e viene. Gira in lungo e in largo senza mai fermarsi. “Che scocciatore, quel tipo...” ecco quel che pensa il lupo. È un’ora, ormai, che il lupo trotta. Un’ora che gli occhi del ragazzo lo seguono. Il pelo azzurro del lupo sfiora la rete. I muscoli guizzano sotto il pelame invernale. Il lupo azzurro trotta come se non dovesse fermarsi mai. Come se stesse tornando a casa sua, lassù, in Alaska. «Lupo d’Alaska» sta scritto sulla targhetta di ferro, sulla rete. E per maggiore chiarezza c’è anche una carta del Grande Nord, con una regione segnata in rosso: «Lupo d’Alaska, Barren Lands». Posandosi al suolo, le zampe non fanno rumore. Continua ad andare da un capo all’altro del recinto: si direbbe il pendolo silenzioso di un grande orologio. E gli occhi del ragazzo hanno un movimento lentissimo, come se seguissero una partita a tennis al rallentatore. “Che ho, da interessarlo tanto?”, il lupo aggrotta le sopracciglia; piccole onde di pelo ritto vanno a smorzarsi intorno al muso, e bruscamente si ferma. Si siede eretto proprio davanti al ragazzo. E anche lui si mette a fissarlo. Adesso sono faccia a faccia. Non un visitatore nel giardino zoologico, non c’è che il ragazzo e quel lupo dal pelame azzurro. “Vuoi guardarmi? D’accordo! Anch’io ti guardo! Si starà a vedere...” pensa il lupo, ma c’è qualcosa che lo disturba: lui non ha che un occhio, mentre il ragazzo ne ha due. A un tratto il lupo non sa in che occhio del ragazzo fissare lo sguardo. Esita. Il suo unico occhio salta da destra a sinistra e da sinistra a destra. Il lupo è maledettamente a disagio, così il suo unico occhio impazzisce sempre più e ben presto, attraverso la cicatrice dell’occhio morto, spunta una lacrima. Allora il ragazzo fa una cosa curiosa: chiude un occhio. Ed eccoli là che si fissano, occhio nell’occhio, nel giardino zoologico deserto e silenzioso. Un occhio giallo, rotondo, con una pupilla nera proprio al centro. Un occhio che non si chiude mai. È come se il ragazzo stesse fissando una candela accesa nella notte; non vede che quell’occhio: gli alberi, lo zoo, il recinto, tutto è scomparso. Non resta che un’unica cosa: l’occhio del lupo. D. Pennac, L’occhio del lupo, Salani

1. Vero o falso? Rispondi con una X.

Nel testo agiscono quattro personaggi.

I fatti si svolgono di giorno.

Il lupo azzurro proviene dall’Alaska.

Il giardino zoologico è affollato.

V V V V

F F F F

TESTO DESCRITTIVO

153


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 8

2. Riordina con i numeri la successione dei fatti.

Il ragazzo, immobile davanti al recinto, osserva il lupo.

Tutti e due si fissano, occhio nell’occhio.

Il lupo non sa quale occhio del ragazzo fissare.

Il lupo si siede eretto davanti al ragazzo, per fissarlo.

Il lupo trotta senza mai fermarsi.

Il ragazzo chiude un occhio.

3. Quali elementi fisici del lupo vengono descritti?

il pelo

i muscoli

gli occhi

la coda

4. Quali elementi dell’ambiente vengono descritti?

il recinto

il giardino zoologico

le gabbie

5. Le descrizioni:

concludono le frasi narrative allungano il testo in modo noioso

caratterizzano l’ambiente e i personaggi sono parti di testo staccate dal racconto

6. Nel testo non sono presenti dati:

visivi e uditivi gustativi e visivi

visivi e tattili uditivi e gustativi

7. Nella frase “E anche lui si mette a fissarlo” (riga 14), la parola sottolineata si riferisce:

al ragazzo

al lupo

8. Perché il lupo è “maledettamente” a disagio?

Non sa dove fissare lo sguardo perché ha un occhio solo. Ha paura del ragazzo. È affamato.

Vuole tornare in Alaska.

9. Quali sentimenti prova il lupo nei confronti del ragazzo?

Odio e rancore. Disagio e curiosità.

Simpatia e curiosità. Disagio e aggressività.

10. Immagina di essere il ragazzo e racconta sul quaderno l’incontro con il lupo dal tuo punto di vista. Aggiungi brevi descrizioni a tua scelta.

154

TESTO DESCRITTIVO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 9

5a

NERO Quando Nero, la giovane pantera, si svegliò, sbadigliò ripetutamente e uscì dal suo covo. Fece qualche passo, mollemente allungandosi su una zampa e sull’altra, poi si accasciò e con lunghi colpi di lingua si pulì accuratamente il pelo. Era una belva pulita, Nero, bella e forte! Sapeva di avere una pelliccia morbida e lucente; sentiva il gioco dei muscoli, perfettamente sciolti, elastici e poderosi, rispondere a ogni movimento; conosceva la forza della mandibola dal dente aguzzo e della zampa che nascondeva unghie acuminate e possenti. Finita la sua pulizia, Nero saltò sull’albero e vi si allungò. Era ancora presto per cacciare; poi gli piaceva stare così, immobile, a esplorare il terreno circostante il suo dominio. Sotto di sé si stendeva a perdita d’occhio la piana delle gazzelle, attraversata dal grande fiume, e il fresco venticello gli portava l’inconfondibile odore della carne. F. Santucci

1. Nel testo si parla:

di una pantera che va in cerca di prede di una pantera che vive su un albero del risveglio di una pantera

2. Nel racconto:

prevale la narrazione prevale la descrizione narrazione e descrizione si equilibrano

3. Nel seguente elenco di verbi ricavati dal testo, cerchia con il rosso quelli che indicano staticità e con il verde quelli che indicano movimento.

essere

saltare

sapere

piacere

fare

pulirsi

4. Scrivi S se la frase estrapolata dal testo è una descrizione statica, M se è dinamica.

La giovane pantera uscì dal covo.

Era una belva pulita, Nero.

Il vento gli portava l’odore della carne.

Nero saltò sull’albero

5. Nell’espressione “sentiva il gioco dei muscoli” (riga 4), la parola “gioco” indica:

il divertimento dei muscoli il movimento dei muscoli il rumore dei muscoli

6. Immagina Nero che si appresta a cacciare le gazzelle e continua la storia sul quaderno. Usa molti verbi che indicano movimento.

TESTO DESCRITTIVO

155


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 10

LA MEDUSA La medusa è uno strano animale che non assomiglia a nessun altro essere vivente. Nuota liberamente nel mare e va alla deriva seguendo le correnti marine, poiché non dispone di alcun mezzo di locomozione proprio. Può essere considerata come una sorta di idra rovesciata, il cui piede si sia trasformato nell’ombrella galleggiante, con i suoi tentacoli appesi. Vi è una gran varietà di meduse, di forme e dimensioni differenti. La bocca è situata al centro della parte inferiore dell’ombrella. I tentacoli, nelle meduse giganti lunghi anche parecchi metri, hanno la funzione di catturare le prede (in generale pesci) e di portarle in vicinanza dell’apertura boccale. Interessante la composizione della medusa: l’animale contiene il 95% d’acqua, la materia organica è solo il 5% della massa totale. Così, se si arena sulla spiaggia, una grossa medusa si scioglie: dopo qualche ora, non resta che una macchia umida sulla sabbia. Ciò nonostante la medusa è velenosa, i suoi tentacoli portano vescicole collegate a ghiandole contenenti filamenti velenosi. Le meduse dei mari freddi e temperati sono meno pericolose, anche se un bagnante colpito abbondantemente può perdere conoscenza. Nei mari caldi vivono invece meduse molto tossiche, che possono anche provocare la morte di un uomo.

1. Cerca nel testo e trascrivi le parti descrittive relative a:

• movimento della medusa .................................................................................................................................................. • cappello della medusa .......................................................................................................................................................... • organi flessibili e di forma allungata.............................................................................................................................. • composizione del corpo ....................................................................................................................................................... • parti che provocano intossicazione .............................................................................................................................. 2. Il registro linguistico usato nel testo è:

3.

156

colloquiale ma ricco di termini scientifici formale e specialistico

Sintetizza il testo per iscritto sul quaderno, seguendo l’ordine delle informazioni presenti: 1. locomozione della medusa 2. struttura fisica 3. composizione del corpo 4. tossicità della medusa

TESTO DESCRITTIVO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 11

5a

Da Enna all’universo

Il «dolce» esperimento di tre ragazzi siciliani La prima missione del «Sicilian Space Program» dall’idea di tre giovani che fanno concorrenza alla Nasa.

C

andido, piccolo, dolcissimo e indifeso nell’immensità dell’Universo: un cannolo siciliano è finito nello Spazio. Ed è anche ritornato in patria. Sembra quasi un fotomontaggio o uno scherzo, ma invece è quello che è successo davvero: si tratta dell’esperimento di tre ragazzi siciliani di Enna. L’idea e la realizzazione del «Sicilian Space Program» è dei filmaker Antonella Barbera e Fabio Leone e dell’informatico con la passione per l’elettrotecnica Paolo Capasso. «Il nostro è stato un esperimento scientifico-ironico – spiega Fabio Leone – e questo è il primo programma spaziale siciliano: è nato da una scommessa, dalla decisione di metterci alla prova, in una serata film e pizza». Per portare a termine la loro missione – autofinanziata con poche centinaia di euro – ai ragazzi sono servite due telecamere, una vaschetta di gelato vuota, un Gps e un pallone sonda riempito di elio. E molta fantasia. Il cannolo – che è fatto di Fimo, una pasta sintetica modellabile – è stato posizionato sul pallone e dotato di un piccolo paracadute per il ritorno sulla Terra. Poi, ricevute tutte le autorizzazioni dall’Enac, dall’Enav e all’aeronautica militare, è arrivato il grande giorno, quello del lancio: lo scorso 2 febbraio

dalla Rocca di Cerere, la montagna più alta che c’è vicino a Enna. Il cannolo ha potuto così iniziare il suo viaggio e arrivare a quasi 30 mila metri di altezza (29.768 per la precisione). Raggiunta questa quota di altezza, il pallone si è disintegrato («In assenza di pressione atmosferica si è dilatato fino a esplodere», racconta Leone) e ha liberato l’«astronave» del cannolo che è così planata, grazie a un piccolo paracadute, fino alla Terra. Atterrando a 25 chilometri da dove era stata lanciata. L’avventura «interstellare» del simbolo della Sicilia è durata in tutto 2 ore circa. «E il fatto che la sonda sia atterrata sulla terraferma è stato fantastico: nell’80% delle nostre simulazioni il cannolo finiva sempre in mare», ricorda Leone. «Questo esperimento è un regalo ai siciliani ed è anche un modo per farli sorridere – dicono i ragazzi – un’azione performativa che appare come nonsense, ma che proprio per questo incuriosisce». Dopo la riuscita dell’impresa, ovviamente, c’è stato un «cannolo party» per festeggiare, a casa di Paolo. da Corriere della sera, 4 marzo 2014

1. Who? ........................................................................................................................................................................................ 2. What? ....................................................................................................................................................................................... 3. Where? .................................................................................................................................................................................... 4. When? ..................................................................................................................................................................................... 5. Why? ......................................................................................................................................................................................... 6. How? ........................................................................................................................................................................................ 7. Scrivi sul quaderno la cronaca di una tua esperienza personale: una gita, un viaggio ecc. Usa la prima persona e fornisci le informazioni che rispondono alle domande delle 5 W+H. CRONACA GIORNALISTICA

157


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 12

L’INQUINAMENTO IDRICO Inquinare l’acqua vuol dire modificarne le caratteristiche in modo tale da renderla inadatta allo scopo cui è destinata. L’inquinamento può essere distinto in tre tipi: civile, industriale, agricolo. Inquinamento civile: è dovuto agli scarichi provenienti dalle abitazioni, dalle scuole, dagli uffici, dalle attività artigianali... Questi scarichi contengono in parte sostanze che provengono dal metabolismo umano e che quindi sono biodegradabili, in parte una varietà di materiali come grassi, detersivi... L’inquinamento industriale invece è molto più diversificato del precedente. Le sostanze contenute negli scarichi industriali variano a seconda del tipo di industria e quindi dei materiali e dei processi di lavorazione usati. Molte delle sostanze contenute negli scarichi industriali non sono biodegradabili. L’inquinamento agricolo è provocato dall’uso massiccio di fertilizzanti e pesticidi. Queste sostanze, generalmente tossiche, passano dal suolo nelle acque, sia superficiali che sotterranee. La capacità di autodepurazione dell’acqua è in grado di operare un rapido disinquinamento. L’acqua, come il suolo, ha infatti la capacità di assorbire e decomporre le sostanze organiche ossidabili tramite i microrganismi presenti in essa. Però se l’acqua è sovraccarica di sostanze organiche, la richiesta di ossigeno dei microrganismi aumenta a tal punto che tutto l’ossigeno può essere consumato. Quando questo si verifica, le capacità di autodepurazione sono superate e l’ambiente va incontro alla degradazione. L’aumento della popolazione e il relativo concentramento in piccole e grandi comunità, l’estendersi dell’attività industriale, l’utilizzo sempre maggiore in agricoltura di prodotti chimici, ha portato a un aumento progressivo dello scarico di liquami. Oltre alla forte variazione nella quantità, c’è stata anche, nel corso del tempo, una modificazione della qualità degli scarichi, con l’aumento di sostanze non biodegradabili. Oggi tra le cause di inquinamento viene anche considerato il prelievo eccessivo di risorse idriche, che ha come risultato la diminuzione delle capacità di autodepurazione dell’acqua. Va infine ricordato che esiste anche l’inquinamento naturale: i fenomeni di vulcanesimo, la fuoriuscita sottomarina di petrolio, il dilavamento da zone minerarie ricche di rame, piombo e zinco, ne sono alcuni esempi. W. Gervasoni e L. Troschel, Acquaria, Carthusia Edizioni

1. Sottolinea nel testo le informazioni più importanti. 2. Completa lo schema logico-causale della pagina successiva con le informazioni ricavate dal testo.

158

TESTO INFORMATIVO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 12

5a

Cause

Inquinamento civile: scarichi biodegradabili e di altri materiali come ........................................ e ........................................................................ provenienti da ........................................ ..............................................................................

Inquinamento industriale: scarichi provenienti dalle .............................., contenenti sostanze non .........................................................

.............................................................................

Prelievo eccessivo di

Inquinamento agricolo: sostanze tossiche che passano dal suolo alle acque come

..........................................................

.........................................................................

..........................................................

.........................................................................

Inquinamento naturale: INQUINAMENTO IDRICO

................................................................ ................................................................ ................................................................ ............................................................... ............................................................... ...............................................................

Conseguenze

Eccessiva richiesta di ossigeno da parte dei ............................................. e diminuzione della ...........................

degradazione

........................................................................... ..........................................................................

TESTO INFORMATIVO

159


5a

LEGGO E COMPRENDO - scheda 13

GLI SLOGAN DELLA PUBBLICITÀ LA GIOIA DELLA LINEA, SENZA LA NOIA DELLA DIETA

1 ............................................................ PUOI CHIEDERGLI TUTTO, ANCHE LA LUNA

4 ...........................................................

SUI GUSTI SI DISCUTE

2 ............................................................ RIGOROSAMENTE NATURALE

5 ............................................................

UN ATTIMO DI RELAX, CON UNA BONTÀ TUTTA NATURALE

3 .......................................................... BELLA, POTENTE E POCO INGOMBRANTE

6 ..........................................................

1. Lo slogan:

è una breve frase che attira l’attenzione è il marchio dell’emittente usa un linguaggio creativo con giochi di parole usa un linguaggio specialistico

2. Indica sotto ai riquadri a quale prodotto si potrebbe riferire ogni slogan pubblicitario. 3. Spiega con parole tue il significato di ogni slogan, riferendolo al prodotto che hai scelto. 1. ................................................................................................................................................................................................................ 2. ................................................................................................................................................................................................................ 3. ................................................................................................................................................................................................................ 4. ................................................................................................................................................................................................................ 5. ................................................................................................................................................................................................................ 6. ................................................................................................................................................................................................................ 4. Inventa degli slogan per pubblicizzare la festa di fine anno scolastico. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

160

MESSAGGIO PUBBLICITARIO


LEGGO E COMPRENDO - scheda 14

5a

CALCIO O TELEVISIONE? Non capisco proprio perché a tanti miei compagni piaccia correre, sudare, prendersi calci e insulti correndo dietro un pallone. E quando anche uno segna un goal, che sarà mai? Una palla infilata fra due pali! Non c’è avventura, non c’è fantasia... Io preferisco la televisione! 1 Seduto comodo comodo sul divano io assisto a scontri fra creature portentose, vedo paesaggi eccezionali, posso andare nel passato, esplorare il presente, osservare il futuro. 2 E quando uno spettacolo mi annoia, clic, premo un tasto e cambio lo spettacolo, premo di nuovo ed ecco un’altra situazione. 3 Non mi vengono lividi, non mi sporco, non mi viene il fiatone, non sudo e non mi viene il mal di gola. il calcio. W la televisione. W

N. Fattori

1. Qual è il problema che viene discusso?

Tesi dell’autore: ............................ ............................................................... ............................................................... ............................................................... Seduto comodo 1° argomento: ................................ ................................................................ ................................................................ Quando 2° argomento: ................................ ................................................................ ................................................................ Non mi 3° argomento: ................................ ................................................................ ................................................................

.....................................................................................................................................................................................................................

2. Scrivi di fianco al testo la tesi del ragazzo e completa gli argomenti che porta per sostenerla. 3. Quali inconvenienti causa il gioco del calcio secondo l’autore? ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................

4. Completa il seguente testo argomentativo, con i connettivi e le espressioni date:

quindi penso anche che secondo me inoltre L’ ALBERO DI NATALE

...................................... l’abete vero è un elemento naturale e ...................................................., per Natale,

è più bello. .................................... l’abete vero non costa nulla: si può andare in un bosco e tagliarne uno. ........................................................................ l’abete vero, se ha le radici, può essere piantato in giardino e usato l’anno successivo. 5. Prova ad argomentare in un testo sul quaderno, sulle tue preferenze in fatto di musica. TESTO ARGOMENTATIVO

161


5a

LESSICO - scheda 1

DA UNA PAROLA... TANTE PAROLE 1. Completa lo schema delle parole derivate da “CARTA”. NOMI cartone cartiera ..............................................................

VERBI

AGGETTIVI

incartare

scartato

..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

..............................................................

.............................................................. .............................................................. ..............................................................

• Come si sono formate? CON I SUFFISSI DOPO LA RADICE

iera = cartiera cart (a) +

CON I PREFISSI E I SUFFISSI PRIMA E DOPO LA RADICE in

ina = cartina

= incartare

+ cart (a)   + are

occio = cartoccio

2. Trova altre parole derivata da quelle date. vento ventoso

...............................

contare

...............................

...............................

sasso

...............................

...............................

vestire

...............................

...............................

aria

...............................

...............................

fare

...............................

...............................

s

= scartare

3. Completa. latteria ..................................

lattosio ..................................

gattile ..................................

gattara ..................................

162

LESSICO


5a

LESSICO - scheda 2

MODI DI DIRE 1. Molti modi di dire usano espressioni metaforiche. Indica con una X il significato di ciascuno.

Oggi Luca ha la luna di traverso.

Oggi Luca:

ha mangiato troppo

è di cattivo umore

Le ore del mattino hanno l’oro in bocca.

Le ore del mattino:

sono luminose

sono le più preziose per svolgere un lavoro

Invece di tacere, Lucia ha dato fiato alle trombe.

Lucia:

ha raccontato in giro una notizia

si è messa cantare a squarciagola

2. Scrivi il significato dei seguenti modi dire. Se ti trovi in difficoltà usa il dizionario, cercando la parola sottolineata.

• Portare acqua al mare: ............................................................................................................................................................ • Essere un lupo di mare: ......................................................................................................................................................... • Promettere mari e monti: ..................................................................................................................................................... • Essere sulla cresta dell’onda: .............................................................................................................................................. • Rompere le uova nel paniere: ........................................................................................................................................... • Ingoiare un rospo: ..................................................................................................................................................................... 3. Scegli due modi di dire dell’esercizio precedente e scrivi una frase con ciascuno di essi.

• ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................

• ................................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................................ LESSICO

163


5a

GRAMMATICA - scheda 1

SUONI CHE SI ASSOMIGLIANO! 1. Completa inserendo: Z - ZZ - S - SS. cola.....ione

te.....oro

epi.....odio

me.....ogiorno

gra.....ioso

provoca.....ione

sporci.....ia

equa.....ione

sistema.....ione

pa.....ione

e.....ilio

pa.....ia

2. Nelle seguenti frasi correggi l’errore nelle parole con MB o MP, poi riscrivile nella forma corretta.

• In soffitta ho trovato una vecchia tronba. .................................................................................................................................................

• All’improvviso è scoppiato un grosso temporale.

.................................................................................................................................................

• Le inpronte lasciate sul terreno erano di uno scimpanzé.

.................................................................................................................................................

• A dicenbre spesso nevica.

.................................................................................................................................................

• Il mio compagno di banco è molto sinpatico.

.................................................................................................................................................

3. Nelle seguenti frasi completa le parole con GN o N.

• Lo scoppio violento nella mi.....iera ha provocato alcuni feriti. • Il babbo di Lorenzo è un ge.....io dell’informatica. • I serpenti velenosi, quando mordono, i.....iettano veleno. • Nella ra.....atela il ra.....o aspettava in agguato le prede. • Non ho fatto .....iente: io guardavo soltanto. • Mario dice che da grande vuole fare l’inge.....iere. • Il prezzo di questo paio di scarponcini è conve.....iente. 4. Completa con LI o GLI. ve.......ero

gioco.......ere

Ita.......a

gi.......o

conchi.......a

pa.......aio

ta.......ere

te.......a

fo.......ame

Giu.......a

o.......era

tova.......a

mi.......ore

cava.......ere

Gu.......elmo

164

ORTOGRAFIA


GRAMMATICA - scheda 2

5a

Ce G 1. CIE oppure CE? Volgi al plurale le seguenti parole. lancia ..................................................

camicia ..........................................

striscia ............................................

boccia .............................................

farmacia ........................................

coscia ..............................................

acacia ..............................................

arancia ...........................................

doccia .............................................

roccia ..............................................

goccia .............................................

marcia ............................................

buccia .............................................

provincia .......................................

faccia ...............................................

2. GIE oppure GE? Volgi al plurale seguenti parole. valigia .............................................

pioggia ..........................................

scheggia .......................................

grigia ...............................................

frangia ............................................

saggia .............................................

spiaggia .........................................

magia ..............................................

grattugia .......................................

3. Scrivi la parola corrispondente a ogni definizione.

• Recipiente che contiene la brace = ............................................................................................................................... • Lo è chi non vede = ................................................................................................................................................................. • È un negozio che fa venire l’acquolina = ................................................................................................................... • La parte di piano racchiusa da una spezzata chiusa = ..................................................................................... 4. In ogni frase, completa le parole con CIE/CE oppure GIE/GE.

• Ha meritato un giudizio suffi.............nte. • Questo è un vicolo .............co. • Lavarsi le mani è una buona norma di i.............ne.

• Che .............lo sereno! • Ecco là i servizi i.............nici. • È una spe............. protetta.

• Per il disegno, questo spazio è insuffi.............nte.

• Mi pia............. l’agente 007. • È un prodotto effi.............nte per pulire i vetri.

• Le api vivono in so.............tà.

ORTOGRAFIA

165


5a

GRAMMATICA - scheda 3

USO DELL’H 1. Completa con O, HO, OH.

• ................, che bella festa a luglio quando ........ compiuto dieci anni! • ........ il fiatone perché ........ corso lungo tutto il percorso. • Ti ........ chiesto se preferisci frequentare un corso di nuoto ........ uno di basket. • ........, finalmente ........ finito tutti i compiti delle vacanze! • Preferisci il gelato alla frutta ........ ai gusti di panna e cioccolato? • Quante cose ........ fatto oggi: ........ pulito casa, ........ cucinato, ........ riordinato la cucina, ........ controllato i compiti di Sara e ........ stirato. Ora mi dedicherò alla lettura ........ a una bella

passeggiata.

2. Completa con A, HA, AH.

• Il babbo è tornato ........ casa dal lavoro molto tardi. • La mamma ........ comprato un paio di jeans ........ mia sorella Lia. • ........ Natale e ........ Capodanno ho il permesso di rimanere alzato fino ........ tardi. • Vorrei tanto andare ........ Roma ad ammirare il Colosseo. • Porta il cane ........ sgranchirsi le zampe! • ........, quanto ........ speso per questa maglietta la nonna! 3. Scrivi tu una frase con O-HO e una con A-HA al posto giusto.

• ................................................................................................................................................................................................................ • ................................................................................................................................................................................................................ 4. Completa con HANNO oppure ANNO.

• Ieri le insegnanti ........................... consegnato le valutazioni di fine ......................... scolastico. • L’........................... scorso i miei genitori mi ........................... mandato a Londra dallo zio. • Luca e Laura ........................... invitano tutti gli amici alla loro festa di compleanno. Ogni ........................... ci divertiamo moltissimo.

166

ORTOGRAFIA


GRAMMATICA - scheda 4

5a

L’APOSTROFO 1. Metti l’apostrofo dove serve con il colore rosso: un orecchio a sventola

quell ombra

un arancia

un ampia estensione

un attacco

nessun invitato

un oca

un ampio panorama

nessun amica

alcun albero

ciascun ape

un ideale

nessun errore

un anatroccolo

buon elemento

2. Fai attenzione e metti l’apostrofo dov’è necessario.

• Lascia stare lascia del nonno: è un attrezzo pericoloso. • Il babbo ha letto che il tartufo costa 100 € letto. • Le mie cugine hanno tanti gioielli: a loro piace loro. • Era luna quando giunsero gli zii da Londra e in cielo splendeva la luna piena. • Alla principessa cadde lago per ricamare in fondo al lago. • Quanti errori! Non pensi al significato della frase per usare lacca come si deve. Mi sa che oggi pensi di più ai tuoi capelli tutti dritti per tanta lacca spruzzata.

• Vado al duomo a passo duomo. • Sotto lacero riposava un mendicante tutto lacero. • La lira aveva un suono così armonioso che mi passò tutta lira che mi tormen­tava. 3. Scrivi sul quaderno una frase per ciascuna delle espressioni scritte nel riquadro.

tutt’al più d’altronde tutt’altro all’ingiù quand’anche

ORTOGRAFIA

167


5a

GRAMMATICA - scheda 5

IL TRONCAMENTO Il troncamento è l’eliminazione dell’ultima sillaba o della vocale finale di una parola. Di solito, quando si fa un troncamento non si mette l’apostrofo. 1. Riscrivi le seguenti espressioni con l’opportuno troncamento. signore Mario ....................................................................

grande vento .....................................................................

dottore Ruffilli ................................................................... bello vestito ........................................................................ suora Emilia .........................................................................

male di denti ......................................................................

ingegnere Biondi ............................................................

fino da bambino .............................................................

professore Monti .............................................................

bene alzato .........................................................................

in cuore suo......................................................................... vengo ora ora .................................................................... quale è tuo zio .................................................................. quale era il giorno ..........................................................

Fa eccezione il seguente gruppo di monosillabi, per i quali è obbligatorio mettere l’apostrofo per indicare il troncamento: da’ (dai) di’ (dici) fa’ (fai) sta’ (stai) va’ (vai) che sono forme dell’imperativo presente, 2ª pers. sing. e l’avverbio po’ (poco).

• •

2. Completa con la forma corretta. (STA - STA’) Marco ....................... sempre attento; ....................... attento anche tu! (DI - DI’)

....................... al tuo amico Francesco ....................... fare silenzio!

(FA - FA’) Luca ................... ciò che gli ha chiesto il babbo, tu ................... quello che ti chiede la zia! (VA - VA’)

Così non ................... bene; ................... subito a chiederle subito scusa!

(DA - DA’)

................... retta a me: va’ subito ................... Carlo e spiegagli l’accaduto.

168

ORTOGRAFIA


GRAMMATICA - scheda 6

5a

LA FORMA GIUSTA 1. Completa.

ME - M’È

CE - C’È

VE - V’È

......... venuto sonno.

Chi ......... l’ha il pallone?

......... ne andate?

Secondo ........., va bene.

......... ancora tempo?

......... lo dico domani.

......... piaciuta la tua festa.

......... un gran vento.

Non ......... più tempo!

2. Completa le frasi in modo corretto, scegliendo fra le proposte date.

• •

......... piaciuto veramente quel ......... ai frutti di bosco che ho preparato

SE S’È

Laura ......... chiesta ......... il tuo complimento era sincero oppure ......... lo hai pronunciato per gentilezza.

NE NÉ N’È

• •

Che buono questo pollo arrosto! ........ vorrei un altro pezzetto se ce ........ ancora. Dopo non prenderò ....... la torta, ........ la frutta.

Dopo la festa del mio compleanno ................ il pavimento tutto sporco: ................ macchie di ogni tipo. La mamma l’ha subito pulito e poi ha passato la ...................

TE TÈ T’È

CERA C’ERA C’ERANO

CENE CE NE CE N’È

VELO VE LO VE L’HO

TELO TE LO TE L’HO

per .........?

D’estate noi prepariamo spesso ............. all’aperto: ci sediamo attorno a un tavolo in giardino e ............. andiamo solo quando il sonno ci vince ma prima pensiamo già alla prossima serata. Di voglia d’estate ............. ancora tanta! ............. detto e ............. torno a ripetere di nuovo: non toccate il .............

che deve indossare Emma per la recita, perché si può sporcare. .................... chiedo per favore: mi puoi prestare quel .................. bianco

che usi per le ombre cinesi? .................. chiesto perché serve a mio zio per proiettare delle vecchie diapositive. ORTOGRAFIA

169


5a

GRAMMATICA - scheda 7

PAROLE DA ALTRE LINGUE 1. Molte parole italiane derivano dal latino. Collega i termini che hanno lo stesso significato. LATINO ITALIANO LATINO ITALIANO lupus campo domus famiglia mater lupo homo agnello pater lieto agnus acqua campus padre panem pelo bucca piede familia pane pedis sette pilum casa laetus madre aqua abile septem bocca habilis uomo 2. Leggi e scrivi il significato attuale di ognuna delle seguenti parole riprese dal latino. Aiutati con il vocabolario! rebus =.................................................................................... juniores =............................................................................... album =.................................................................................. auditorium =.......................................................................

video =.................................................................................... idem =..................................................................................... virus =...................................................................................... habitat =.................................................................................

3. Cerca sul vocabolario i seguenti termini stranieri: scrivi a quale lingua appartengono e qual è il corrispondente termine italiano. hotel (............................................................................ ) = ................................................................................................................ hobby (......................................................................... ) = ................................................................................................................ garage (........................................................................ ) = ................................................................................................................ show (............................................................................ ) = ................................................................................................................ smog (........................................................................... ) = ................................................................................................................ boutique (.................................................................. ) = ................................................................................................................ 4. Scrivi una frase per ognuna delle seguenti parole straniere, che fanno ormai parte del nostro linguaggio quotidiano. nell’armadio

170

in cucina

jeans............................................................

würstel.......................................................

........................................................................

........................................................................

t-shirt..........................................................

cracker.......................................................

........................................................................

........................................................................

EVOLUZIONE DELLA LINGUA


GRAMMATICA - scheda 8

5a

NOMI 1. Scrivi se i nomi sottolineati sono singolari S o plurali P. Poi rispondi. Oggi ho bevuto troppi caffè.

Vado a prendere un caffè con gli amici. Tutti i re hanno la corona. Ho visto il Re Leone. Nei villaggi africani vivono numerose tribù di indigeni. In questa aiuola c’è una vera tribù di formiche. A me non piacciono gli zoo.

Ho visitato lo zoo di Berlino. Mi fermo ogni mattina al bar.

Nella mia via ci sono due bar.

• Perché questi nomi si chiamano “invariabili”? .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

2. Leggi i nomi seguenti e rispondi. occhiali miele

brio nozze

fame sete

latte pazienza

• Perché questi nomi si chiamano “difettivi”? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

3. Volgi al plurale. degli stivali uno stivale ........................................................................... l’elefante ............................................................................... un’amica ............................................................................... lo scorpione ........................................................................

una pantera ........................................................................ il paesaggio ........................................................................ uno stagno .......................................................................... l’opera ..................................................................................... MORFOLOGIA

171


5a

GRAMMATICA - scheda 9

I GRADI DELL’AGGETTIVO 1. Cerchia gli aggettivi di grado positivo. Sottolinea i comparativi di maggioranza in rosso, quelli di minoranza in verde e quelli di uguaglianza in blu.

• Una giornata di sole è allegra, una piovosa è triste. • In montagna l’aria è meno inquinata di quella di città. • L’aranciata è più gassata della limonata. • Questo libro è meno interessante del tuo. • I miei occhi sono più chiari di quelli di mio padre. • Vorrei tanto un amico sincero come te! • Il cavallo è più veloce del mulo. • Mio fratello è alto come te. • ll cane è più fedele del gatto.

2. Sottolinea con il blu i superlativi relativi e con il rosso i superlativi assoluti. Poi trasforma i superlativi assoluti in un altro modo che conosci.

• Sto male! Questo è il più fastidioso raffreddore degli ultimi anni. ........................................................ • Il canto di quel gallo è il più stridulo del pollaio. ........................................................ • Quella cantante lirica ha una voce acutissima. ........................................................ • Mia sorella è assai dispiaciuta per quella brutta litigata! ........................................................ • I miei genitori sono molto affettuosi con me. ........................................................ • Paperon de’ Paperoni è il papero più ricco del Pianeta. ........................................................ • Sono arcistufo delle tue lamentele. ........................................................

3. Collega i seguenti aggettivi qualificativi al loro grado. dolce dolce

POSITIVO

amaro come

meno feroce

lunghissima

pallido più sottile

interessante quanto

il più profondo più ruvido MORFOLOGIA

COMPARATIVO DI MAGGIORANZA COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA SUPERLATIVO RELATIVO

ottimi

sereno

172

assai noioso

COMPARATIVO DI MINORANZA

SUPERLATIVO ASSOLUTO


GRAMMATICA - scheda 10

5a

AGGETTIVI E PRONOMI 1. Analizza gli aggettivi e i pronomi evidenziati nel brano. In questa classe, gli alunni si stanno preparando per la recita di fine anno. Rappresenteranno la fiaba “Biancaneve e i sette nani”. Tutte le bambine vorrebbero interpretare Biancaneve, mentre a nessuna piace la parte della matrigna. Molti sono contenti di interpretare il ruolo dei sette nani, alcuni invece si vergognano. Questi si sono offerti per la parte del padre di Biancaneve e del cacciatore. Ma uno solo è al settimo cielo: Francesco, che sarà il Principe Azzurro e bacerà Biancaneve. Quei bambini che stanno in fondo lo deridono, ma a lui non interessa proprio. Questa: agg. dimostrativo, femm., sing. ......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

......................................................................................................

2. Sottolinea in rosso gli aggettivi possessivi e in blu i pronomi possessivi.

• Il mio zaino è molto pesante, il tuo? • Il suo viso è pallido come il mio. • Il mio numero telefonico è di nove cifre, e il tuo? • I tuoi genitori sono andati a teatro con i miei: i loro interessi sono comuni. • Chiedo che ognuno svolga il lavoro secondo le proprie possibilità. • I vostri litigi mettono a dura prova la mia pazienza. • Sono andata a scuola con la sua bicicletta, perché la mia è ancora rotta. • Pierino ne ha combinata una delle sue. • Il suo tuffo è stato spettacolare. 3. Sottolinea in rosso gli aggettivi interrogativi e in blu i pronomi interrogativi.

• Che film hai visto? • Chi viene con me ai giardini? • Quanto ci vuole per andare a Roma? • Quanti amici hai? • Quale ti piace di più? • Quanto tempo è passato dal nostro ultimo incontro?

MORFOLOGIA

173


5a

GRAMMATICA - scheda 11

PRONOMI PERSONALI 1. Sottolinea LO, LA, LE, GLI con il giallo se sono articoli, con il rosso se sono pronomi personali.

• Lo zio mi ha proposto di andare al cinema ed io gli ho risposto di sì. • Ho ritrovato lo zainetto di mio fratello: lo vuoi? Te lo presto! • Vedi la cima di quel monte? La si può raggiungere solo con la funivia. • Dammi le borse della spesa: le porto io! • Gli ho aggiustato gli occhiali che gli avevo rotto. • La bevi, la versi, la usi per lavarti: che cos’è?

2. Componi una frase con ognuna delle seguenti particelle pronominali. MI

TI

SI

VI

CI

.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

3. Completa con il pronome personale soggetto.

• .................... mi siete proprio simpatici. • .................... è un caro amico. • .................... vengo più tardi. • .................... andiamo spesso al mare. • .................... ce lo auguriamo.

4. Completa con il pronome personale complemento.

• Adesso partiamo e voi .................... seguirete. • Quando incontrerò Marco, .................... darò il regalo. • Marco e Andrea sono laggiù: puoi chiamar .................... per favore? • Pietro è simpatico: tutti .................... vogliono bene. • Ho nostalgia dei miei genitori. Non .................... vedo da tanto tempo. • Devo chiamare Giulia; non .................... ho detto una cosa importante.

174

MORFOLOGIA


5a

GRAMMATICA - scheda 12

PRONOMI RELATIVI 1. Nelle seguenti frasi sottolinea il pronome relativo e cerchia il nome da esso sostituito.

La signora che hai salutato è mia zia.

• Alessio, di cui ti ho parlato, si è iscritto all’Università l’anno scorso. • Susanna è una bambina con cui non riesco proprio ad andare d’accordo. • Il foglio su cui ho segnato i nomi dei giocatori è nel cassetto. • Il romanzo da cui è stato tratto quel film è di Alberto Bevilacqua. • Non sopporto i bambini che si lamentano sempre. 2. Nelle seguenti frasi sottolinea la forma del pronome relativo che ritieni corretta.

• ll compagno CHE - A CUI ho prestato la matita è un ragazzo in gamba. • Non farti ingannare dai ragionamenti CHE - CON CUI Giorgio ha convinto anche me. • Quell’uomo, DI CUI - CHE tutti giudicano positivamente, impegna il tempo libero in attività umanitarie.

• La vita di madre Teresa di Calcutta, CHE - LE CUI attività sono note a tutti, è un grande esempio di amore per i poveri.

• Con un gruppo ho visitato un centro medievale DI CUI - CHE mi è piaciuto particolarmente. • Quattro malviventi, CHE - A CUI erano già noti alle forze dell’ordine, hanno rapinato un’altra banca.

3. Collega in un solo periodo le seguenti coppie di frasi, sostituendo al nome ripetuto il pronome relativo più opportuno. La mamma ha preparato una torta. La torta piace molto ai ragazzi. La mamma ha preparato una torta che piace molto ai ragazzi. In stazione sta per arrivare il treno. Con il treno partirò per Bari.

• .................................................................................................................................................................................................................... • Domani, all’inaugurazione, ti farò conoscere l’attore. All’attore hanno assegnato il premio per la migliore interpretazione maschile.

....................................................................................................................................................................................................................

• Mi piace parlare con Roberto. A Roberto voglio molto bene. .................................................................................................................................................................................................................... • Ho visto un negozio. Nel negozio si vendevano solo prodotti artigianali. .................................................................................................................................................................................................................... • Siamo entrati in quel cinema. In quel cinema proiettavano il film La città incantata. .................................................................................................................................................................................................................... MORFOLOGIA

175


5a

GRAMMATICA - scheda 13

VERBI 1. Analizza i verbi in tabella. VOCE DEL VERBO E CONIUG.

PERSONA

MODO

TEMPO

leggeva

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

andarono

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

cantano

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

finiste

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

mangia

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

parlaste

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

alleverebbe

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

caddi

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

ho scritto

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

fa’

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

squillerà

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

aveva saltato

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

avresti scritto

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

abbia detto

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

avrei avuto

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

corse

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

avesse visto

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

ha avuto

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

abbiamo fatto

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

andando

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

avrebbero visto ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... avendo scritto ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... saltare ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... vedente

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

avere colto

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

legga

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

mangiassero

....................................... ....................................... ....................................... .......................................

avrò conosciuto ....................................... ....................................... ....................................... .......................................

176

MORFOLOGIA


5a

GRAMMATICA - scheda 14

VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI 1. Completa le frasi rispondendo alle domande.

• I nonni hanno mangiato • Paola e Lucia studiavano • Dal balcone vedevo • Al semaforo ho incontrato • Quell’atleta ha vinto • Al mare ho incontrato • Mia madre spesso legge

CHI? CHE COSA?

............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................... ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

• I verbi sottolineati sono transitivi. Sai dire perché? ..................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

2. Sottolinea con il rosso i verbi transitivi, con il blu quelli intransitivi.

• Cecilia telefona ogni giorno alla sua amica del cuore. • Gregorio parla sempre con il suo compagno di banco. • Chi viene a cena questa sera? • La mamma prepara una pizza squisita. • Luisa scarabocchia tutti i suoi libri. • Lorenzo arriva ogni mattina in ritardo. • Anna mangia con appetito un piatto di verdura. • Carlo è nato l’ultimo giorno dell’anno.

3. Scrivi T dove il verbo che ha funzione transitiva, I dove ha funzione intransitiva. Lo zio vive a Torino. Il nonno vive una vecchiaia serena.

Mio fratello guida nel cortile di casa. Mia madre guida una Fiat.

Il cane corre nel prato. L’atleta ha corso dieci chilometri.

Lo zainetto pesa poco. La mamma pesa la pasta.

Stanco, dormii a lungo. Lucio dormì un sonno agitato.

Io giro intorno casa. Il presentatore gira la ruota. MORFOLOGIA

177


5a

GRAMMATICA - scheda 15

LA FORMA DEL VERBO 1. Nelle seguenti frasi sottolinea con il verde i verbi di forma attiva, con il blu i verbi di forma passiva. Durante il temporale l’albero fu abbattuto da un fulmine. Angela esegue sempre i compiti con precisione. Ieri notte Giulia venne svegliata da un rumore. Il tuono improvviso spaventò Luca. Roberta fu visitata dal pediatra per il suo mal di gola. Molti rami furono spezzati dal forte vento. Stefano per merenda mangia una mela.

• • • • • • •

2. Trasforma le frasi attive in frasi passive e viceversa. Fa’ attenzione: il verbo deve rimanere dello stesso tempo.

• Mio papà ha scritto un articolo di cronaca. ........................................................................................................... • Un uragano investì l’isola. .................................................................................................................................................. • I volontari liberano la città dai rifiuti. .......................................................................................................................... • Gli spettatori hanno applaudito gli attori. ............................................................................................................... • Il ladro fu catturato dalla polizia. .................................................................................................................................... • L’orso è attirato dal miele. .................................................................................................................................................. • Antonio è stato aiutato da Luca. ................................................................................................................................... 3. Sottolinea i verbi di forma riflessiva. Martina si guarda allo specchio. La maestra mi ha dato ragione. Gli amici ci hanno regalato un CD. Mi sono ferita e sono corsa al Pronto Soccorso. Fabio si pettina sempre con il gel. Carlotta si veste per uscire. Il cuoco ci ha preparato una cena speciale. Noi ci alleniamo tre volte alla settimana.

• • • • • • • •

4. Completa con un verbo riflessivo adatto.

• Luisa ........................................................................................ cogliendo una rosa. • L’autobus ........................................................................................ per far salire i viaggiatori. • Il vaso cadde e ........................................................................................ in mille pezzi. • La mattina il mio papà ........................................................................................ davanti allo specchio. 178

MORFOLOGIA


GRAMMATICA - scheda 16

5a

LE PARTI INVARIABILI 1. Sottolinea con il rosso gli avverbi e con il verde le locuzioni avverbiali.

• Non posso venire a casa tua, perché è tardi. • Passeggiamo tranquillamente nel giardino. • Di sicuro avete riconosciuto il protagonista del film. • Vi aspetto fuori, certamente non tarderete. • A poco a poco nel cielo apparvero tante stelle.

• All’improvviso il cielo si oscurò. • Sull’autobus i tifosi cantavano a squarciagola. • Claudio ripone a casaccio libri e quaderni nello zaino. • Luca e Stefano hanno quasi la stessa età.

2. Completa le frasi con le preposizioni improprie.

• Ci vediamo ................................................ cena per la revisione del lavoro. • Seguiva l’esibizione dei suoi ragazzi, stando ................................................ le quinte. • In seguito all’incidente tutti mi hanno fatto visita ................................................ Marcello. • Per sua disattenzione andò ................................................ strada e se la cavò con un graffio. • Il detenuto si calò ................................................ il muro, cogliendo di sorpresa anche le guardie carcerarie. • Guardò il giardino e vide uno sconosciuto fuggire con un involucro ................................................ il braccio. • ................................................ il pranzo nuziale molti convitati avvertirono dolori addominali. • Andò ................................................ il fratello per puntiglio e per anni non gli rivolse la parola. • L’abitazione di Fulvio si trova ................................................ la collina ed è circondata da alberi secolari. 3. Elimina la congiunzione sbagliata.

• Mi piace il mare MA - PERCHÉ non so nuotare. • Ti telefonerò O - PERCHÉ verrò a casa tua verso le dieci. • Si è spenta la luce PERCIÒ - PERCHÉ si è interrotta la corrente elettrica. • Non mi sento molto bene QUINDI - PERCHÉ mi corico un po’. • Ti sono affezionato E - BENCHÉ te lo dimostro. 4. Esprimi i sentimenti indicati con frasi che contengano esclamazioni adeguate.

• (paura)............................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

• (ammirazione)..............................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................

• (noia)...................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................... MORFOLOGIA

179


5a

MORFOLOGIA - scheda 17

ANALISI GRAMMATICALE 1. Sottolinea nel testo due parole per ognuna delle nove parti del discorso. Una bambina andò alla festa nella piazza del paese e si comprò un lecca-lecca di zucchero caramellato. Ne scelse uno piccolo, perché quelli grandi a righe rosse e blu erano troppo cari. Si avviò verso casa succhiando il suo lecca-lecca molto lentamente, perché voleva che le durasse a lungo. A un certo punto la bambina inciampò e, ahimè, il lecca-lecca cadde tra le ortiche di un prato. Allora la bambina con un bastone scansò le ortiche e cercò il suo lecca-lecca. Quando lo ritrovò, rimase a bocca aperta: oh, che meraviglia, il lecca-lecca era diventato tre volte più grande di prima! Le ortiche l’avevano talmente punto da farlo diventare grosso come un pallone. La bambina tutta contenta riuscì a riprenderlo e ricominciò subito a leccarlo senza preoccuparsi di andar piano. Ora il lecca-lecca che era diventato così grande, sarebbe comunque durato a lungo, ma bisognava alleviargli il prurito al più presto. U. Wolfel, Storie un po’ matte, Nuove Edizioni Romane

2. Ora svolgi l’analisi grammaticale delle parole che hai trovato. ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ................................................................................................................................................... ....................................................... = ...................................................................................................................................................

180

MORFOLOGIA


GRAMMATICA - scheda 18

5a

SOGGETTO E PREDICATO 1. Individua il soggetto sottinteso e scrivilo nelle parentesi.

• Nuotai in piscina. (io) • Corrono in pista. (................................................................) • Perché si aggrappa al ramo? (................................................................) • Guardate là! (................................................................) • Non finirono l’esercizio. (................................................................) • Sei già arrivato? (................................................................) • Merita un bel voto. (................................................................) • Arriveremo presto. (................................................................) • La mattina faccio una colazione abbondante. (................................................................) 2. Completa le frasi con un soggetto adeguato.

• ...................................................................................... vive nella prateria. • ...................................................................................... cade da molte ore. • Per tutta la notte ...................................................................................... ha abbaiato. • ...................................................................................... è arrivato in orario alla stazione. • ...................................................................................... illumina la Terra. • È decollato ...................................................................................... dall’aeroporto di Roma. • ...................................................................................... pigolavano intorno alla chioccia. • ...................................................................................... ha spiegato geografia. • ...................................................................................... ha aggiustato la nostra auto. • Nel terzo cassetto della scrivania ci sono ...................................................................................... • ...................................................................................... non ha capito come doveva svolgere gli esercizi. 3. Sottolinea nelle frasi i predicati e stabilisci se sono predicati verbali (PV) o nominali (PN). Poi completa la definizione.

• Il pastore è partito con il suo gregge. PV • Ho visto un uccellino ferito. • La mattinata era serena. • Durante le vacanze siamo andati a Siena. • Gigi ha comprato un criceto. • Noi siamo alunni veramente simpatici. • Il babbo è uscito presto.

Il predicato può essere ........................................ (PV) o ............................................... (PN). Il predicato verbale esprime ............................. compiuta o subìta dal .......................................... oppure un possesso. Il predicato nominale dice .......................... o che cos’è il ..................................... ed è formato dal verbo ..................................... (copula) più un ..................................... o un ................................ SINTASSI

181


5a

GRAMMATICA - scheda 19

I COMPLEMENTI 1. Leggi le seguenti frasi e sottolinea: con il rosso il predicato; con il blu il soggetto; con il giallo il complemento oggetto; con il verde gli altri complementi.

• Il mio cane ha partorito due cuccioli bellissimi. • Gli zii hanno prenotato i biglietti aerei tramite Internet. • Luca ha festeggiato il suo compleanno con i compagni di classe. • Gli ospiti si sono trattenuti a lungo. • I miei cugini vivono all’estero da molti anni. • Al ristorante ho ordinato pollo arrosto con patate. • Noi abbiamo inviato una mail ai nostri amici. • Fra tre giorni terminerà la scuola. • Spesso Andrea e Chiara discutono di sport. • Il papà mi ha rimproversto per il gran disordine in camera mia. • Oggi noi abbiamo eseguito la verifica di storia. • Nel cuore del bosco uno zoologo fotografava strani insetti. 2. Completa con un complemento oggetto.

• Con gli acquerelli ho dipinto............................................................................................................................................... • Simona canta sempre.............................................................................................................................................................. • Al parco incontro spesso....................................................................................................................................................... • Oggi voglio leggere.................................................................................................................................................................. • Devete proprio aggiustare.................................................................................................................................................... • Il giornalista ha scritto.............................................................................................................................................................. • Sosterremo fermamente........................................................................................................................................................ 3. Completa con un complemento indiretto le seguenti frasi.

• Arriverà dal Brasile...................................................................................................................................................................... • Roberto salutò i nonni............................................................................................................................................................. • Il postino consegna la posta................................................................................................................................................ • Il papà mi aspetta....................................................................................................................................................................... • L’ultimo autobus passa........................................................................................................................................................... • Emiliano ama dipingere......................................................................................................................................................... • Molti uomini e donne si sono battuti............................................................................................................................ • Acquisterò un fiore.................................................................................................................................................................... • Mi piace molto il libro.............................................................................................................................................................. • Hai speso troppo......................................................................................................................................................................... • Un tempo giocavo..................................................................................................................................................................... 182

SINTASSI


GRAMMATICA - scheda 20

5a

L’ATTRIBUTO E L’APPOSIZIONE 1. Sottolinea l’attributo e indica a quale elemento della frase si riferisce. Riferito al soggetto

Un vento leggero increspava le onde. Piccole onde si frangevano sulla sabbia. Muovevo con le mani la sabbia finissima. Vedevo dovunque visi sorridenti. Dall’albergo vicino uscivano le ragazze. Si coprivano con accappatoi colorati. Tutte avevano lunghi capelli.

Riferito Riferito al complemento al complemento oggetto indiretto

2. Cerchia le apposizioni e collegale a ciò che specificano. Il grande compositore Giuseppe Verdi è nato a Busseto. Il dottor Biagi riceve dalle 15 alle 18. Lucia, l’insegnante di inglese, è assente. È arrivato Carlo, mio cugino. Il fiume Po è il più lungo d’Italia. Hai conosciuto mia sorella Mimma? Il pittore Picasso è famoso in tutto il mondo.

un’attività artistica una professione un rapporto di parentela una categoria geografica

3. Completa le seguenti frasi come indicato.

...con attributi

...con apposizioni

• Il cane ............................. seguiva il padrone. • Il ........................ Giovanni Pascoli è famoso. • Il vento ........................... sradicò una quercia. • ...................... Muzi spiega abilmente la lezione. • Il giornale riportava una notizia ....................... • L’ ........................... Augusto amava la pace. 4. Sottolinea gli attributi con il rosso e le apposizioni con il blu, poi trascrivili a lato.

• L’Italia gode di un clima mite. • Loredana, la sorella di Gabriella, è molto alta. • Il triangolo equilatero ha lati e angoli uguali. • Tokyo, la capitale del Giappone, è una sterminata metropoli. • L’attore Sean Connery ha interpretato un ruolo difficilissimo.

Attributi: ..................................... .............................................................. .............................................................. .............................................................. Apposizioni: ............................. .............................................................. .............................................................. SINTASSI

183


5a

GRAMMATICA - scheda 21

ANALISI LOGICA 1. Colora con il blu il sintagma soggetto con i suoi complementi, con il rosso il sintagma predicato con i suoi complementi. Indica poi il nome di tutti i sintagmi. il pesciolino

della nostra classe

nuota

tranquillamente.

.................................................................................................................................................................................................................... la zia

con tutti.

è gentile

.................................................................................................................................................................................................................... i nostri amici

un bambino africano.

hanno adottato

.................................................................................................................................................................................................................... è stata avvistata

una balena

al largo

di la spezia.

.................................................................................................................................................................................................................... ogni domenica

noi

cuciniamo

una torta.

.................................................................................................................................................................................................................... ogni mattina

il galletto

del mio pollaio

canta

a squarciagola.

....................................................................................................................................................................................................................

2. Svolgi sul quaderno l’analisi logica delle seguenti frasi, come nell’esempio.

• Elisa ha risposto subito al telefono. • Carlo gioca spesso con il computer. • Un gatto miagola davanti alla porta. • Il cane del nonno dorme sul cuscino. • Arriverò alle otto insieme a Marco. • Stasera andiamo al cinema a Firenze. • Ho letto un articolo interessante sul giornale. • Pietro ha imparato una bella poesia a memoria. • Corrado è andato allo stadio per la partita. • Chiara ha comprato in cartoleria un quaderno. • Giulia è partita con la famiglia per la montagna.

184

io

presto

partirò

compl. tempo

P.V.

SINTASSI

SS (soggetto sottinteso) per parigi

compl. luogo

in aereo.

compl. mezzo


5a

GRAMMATICA - scheda 22

FRASI SEMPLICI E COMPLESSE 1. Scrivi nel quadratino S se è una frase semplice, C se è una frase complessa. Un asino carico di sale traversò il fiume. L’asino scivolò e cadde in acqua. Il sale si sciolse e l’asino si sentì leggero come una piuma. Qualche tempo dopo, l’asino giunse ancora in riva al fiume. Questa volta portava un carico di spugne. L’asino ricordò la precedente esperienza e scivolò apposta nell’acqua. Le spugne s’imbevvero, così l’asino non riuscì più a rialzarsi e annegò.

2. Sottolinea i verbi, poi separa una frase semplice dall’altra con una barretta. Quante frasi ci sono in ogni periodo?

• Non trovo più il pettine / che ho comprato ieri. • Mi dispiace che non ti sia divertito. • Ieri il tempo era sereno e la temperatura era mite, perciò siamo andati in montagna. • Non mangiare tanta cioccolata perché potrebbe farti male. • L’indirizzo era sbagliato, quindi la lettera è tornata al mittente. • Nicola mi ha invitato perché studiassimo insieme, ma avevo la febbre. • Mi aveva tanto parlato di quel film che volli vederlo, ma rimasi deluso.

2

3. In ogni periodo colora la frase principale o indipendente che ha un senso compiuto anche da sola. È arrivata l’estate Mi piace il mare Mentre nuoto Mamma prende il sole Se papà pesca Sono stanco Poiché ho tanta sete Benché abbia studiato Mi annoia questo discorso

così vado al mare con la mia famiglia. quando è in burrasca. papà mi fotografa. e io costruisco un castello. io vado con lui. perciò mi sdraio. bevo un’aranciata fresca. non riesce a rispondere. che tratta sempre lo stesso argomento. SINTASSI

185


5a

Linguaggi espressivi

SORPRESA! - LINGUAGGI ESPRESSIVI A cura di Elisa Cordioli Il percorso della classe quinta è parallelo a quello di quarta. La parte introduttiva è dedicata ai musei: presenta alcuni dei principali musei in Italia, come sono organizzati, cosa espongono. Queste pagine sono importanti per stimolare i bambini a conoscere i luoghi dell’arte del proprio territorio, perché la parola “arte” è un grande contenitore che racchiude molte discipline. Ogni stagione continua ad avere il suo avvio dalla poesia. Nelle pagine di quinta si è deciso di dare risalto alla poesia al femminile di varia nazionalità, spesso messa da parte perché oscurata dai grandi poeti, ma molte volte più sensibile e diretta. In questo anno si propone un avvio ad alcune correnti artistiche del 1900 per acquisire una visione moderna dell’arte.

Musei e musei Il termine museo deriva dalla mitologia greca, infatti le Muse, figlie di Zeus, erano le protettrici delle arti e delle scienze. Il primo museo dedicato all’arte risale all’età ellenistica: Re Tolomeo istituì ad Alessandria d’Egitto un luogo dove gli esponenti della comunità letteraria e scientifica si potevano ritrovare e discutere. In Italia invece l’istituzione museale risale al 1700 circa, quando papa Clemente XII aprì al pubblico la collezione dei Musei Capitolini. Da allora ogni museo si è specializzato su un argomento specifico, favorendo in questo modo l’affluenza di un pubblico fortemente interessato a quella specifica esposizione. In questo percorso di avvicinare i bambini alla realtà del museo e nell’eventualità di un’uscita didattica con visita guidata in un museo anche locale, si suggerisce un elenco di parole-chiave inerenti a tale ambito. • Gipsoteca: particolare museo che raccoglie calchi in gesso di importanti statue di bronzo o marmo. • Pinacoteca: museo che raccoglie solamente dipinti, tralasciando le altre opere d’arte. • Curatore: colui o colei che decide i pezzi, cioè dipinti, statue, manoscritti, da esporre nelle sale del museo ed è responsabile di ogni singolo pezzo. • Collezioni private: raccolte di dipinti e opere d’arte formate da singoli individui che possono decidere di donarle a un museo o di conservarle a casa propria. I curatori delle mostre possono chiedere ai proprietari di “prestarle” per allestire avvenimenti. • Deposito o bunker: luogo interno a ogni museo, dove vengono conservati parte dei dipinti non esposti. Regolarmente le tele vengono cambiate e sostituite per dar possibilità ai visitatori di godere di opere sempre diverse. L’aria e la temperatura del deposito sono tenute sotto stretto controllo per evitare danni alle tele. • Restauratori: persone che si prendono cura dei capolavori, li archiviano e li catalogano. • Aree tematiche: zone dei musei che raccolgono opere dello stesso periodo o di un unico artista. Queste aree possono essere presenti sia nei musei permanenti, come il Louvre, ma anche nelle mostre itineranti che vengono allestite per brevi periodi in giro per il mondo. • Mostre itineranti: esposizioni temporanee che raccolgono opere provenienti da musei differenti, che trattano un tema specifico, ad esempio il 1800 nell’arte, oppure la natura morta, dall’espressionismo al futurismo ecc.

186


Linguaggi espressivi

5a

• Dipinti in tour: quadri che talvolta, seppur depositati in un determinato museo, durante certi periodi sono in viaggio verso mostre itineranti. Viaggiano scortati, con una regolare carta d’identità e un’assicurazione. • Catalogo: libro dove sono raccolte e presentate le principali opere conservate nel museo, con la rispettiva analisi. Per far lavorare i ragazzi in prima persona si può utilizzare la Scheda 1, attraverso la quale gli alunni, accompagnati da un adulto, potranno fare una ricerca in rete sui musei del mondo: sarà importante specificare che tipo di opere espone un dato museo, a quale ambito artistico è dedicato, se ci sono dei capolavori assoluti ecc... Per scoprire quali luoghi di interesse artistico ci sono nella propria regione, invece, basterà seguire le indicazioni della Scheda 2.

Autunno Linee d’autunno - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 54 Adelaide Crapsey nasce a Brooklyn nel settembre del 1878 e qui muore a soli trentasei anni. Figlia di episcopali, si dedica allo studio e all’insegnamento e scrive brevi racconti e canzoni, oltre che poesie. La sua vita, costellata di lutti familiari, influenzerà le sue tematiche e il suo modo di scrivere. La sua produzione poetica è ricca e particolareggiata, i suoi versi sono scritti sulla base della sillabazione delle parole, che diventa un metro di misura. Oggi è considerata una delle poetesse americane più famose e i suoi scritti sono conservati nella biblioteca dell’università di Rochester. I versi della Crapsey fungono da invito ai bambini ad ascoltare “dal vivo” le foglie secche che vengono calpestate. Che rumore fanno? Cosa sembrano? Questo esercizio incentiva la riflessione e la ricerca di immagini sonore visive e poetiche.

Il cubismo - Laboratorio linguaggi espressivi, pagine 55-56 Il termine cubismo nasce per denigrare i dipinti realizzati dagli artisti di questa corrente, perché considerati troppo lontani dalla realtà e composti, all’apparenza, solo da un insieme di cubi. Gli artisti che si avvicinarono a questo modo di dipingere, però, non si lasciarono scoraggiare, anzi, continuarono con la loro ricerca, mettendo in pratica nuove forme d’osservazione e di sperimentazione senza porsi limiti. Ciò che ha spinto gli artisti cubisti a guardare con occhi nuovi la realtà è stata l’uscita dai canoni pittorici del periodo precedente, ovvero dalla pittura di paesaggi. L’immagine naturalistica era vista dai cubisti come un limite, perché poteva fermare un solo istante della percezione e avveniva da un unico punto di vista. Il cubismo, al contrario, infrangeva questo modo di dipingere e di fatto introduceva un nuovo elemento: il tempo. Per osservare un oggetto da più punti di vista è infatti necessario che l’analisi avvenga in un lasso di tempo molto più lungo e non si limiti a un istante. L’artista ha bisogno di osservare l’oggetto, di analizzarlo, di scomporlo. I dipinti cubisti hanno perciò introdotto nell’arte la quarta dimensione, il tempo, che non viene percepito solo dall’autore dell’opera ma anche da chi la ammira. Pertanto non basta dedicare uno sguardo fugace a queste opere, occorre soffermarsi e analizzare con occhio attento ciò che è rappresentato, dedicare tempo alla “lettura” dell’opera. Dopo aver analizzato le singole parti, si potranno ricostruire mentalmente, arrivando infine all’immagine totale e al suo significato.

187


5a

Linguaggi espressivi

Il periodo cubista si può suddividere in tre momenti: • cubismo semplice: semplifica le forme e le riduce a pari volumi; • cubismo analitico: rappresenta il soggetto guardandolo da diversi punti di vista e prospettive. L’artista scompone ciò che osserva e lo ricompone sulla tela, che è ricca di angoli e trame incrociate. A volte i soggetti scomposti e ricomposti risultano indecifrabili; • cubismo sintetico: essenzializza le forme scomposte, inserendo scritte e collage, con carte di giornali, carte da gioco, frammenti di legno. I dipinti non rappresentano più la realtà, ma sono la realtà. Les demoiselles d’Avignon, che si trova al Museo di Arte Moderna (MoMa) di New York, sancisce l’inizio della corrente (la tela è del 1906-1907). Picasso ha fatto del cubismo il suo modo di dipingere e l’oggetto da lui rappresentato ha sempre una molteplicità di punti di vista, così da ottenere una completa visione dell’oggetto stesso. I soggetti dipinti vengono scomposti e ricomposti sulla tela, le linee rimangono frammentarie, quasi a interrompere il disegno: si tratta di cubismo analitico. La presenza di due maschere africane rende l’opera ancora più completa e complessa: agli inizi del 1900 infatti gli artisti europei erano affascinati dalla cultura e l’arte del continente africano e cercavano spesso di inserirlo nelle loro opere. Il parco di Carrières-Saint-Denis di Georges Braque si può ammirare al museo Thyssen-Bornemisza di Madrid ed è una delle prime sperimentazioni del cubismo. Le linee sono secche e spigolose, i colori netti e precisi sono inseriti all’interno degli spazi. È una tela del cubismo semplice perché semplifica le forme e riduce i volumi delle cose. Nel M.I.O. BOOK si possono visionare altre opere rappresentative del cubismo, ad esempio: New York di Francis Picabia, che si trova al MoMa di New York. L’artista ha voluto rappresentare la città utilizzando due colori precisi: il grigio e il nocciola. Il primo per ricreare e trasmettere il caos e lo smog (presenti anche all’epoca) e il nocciola per caratterizzare le costruzioni e i grattacieli. Picabia, a differenza di altri, interpreta ciò che vede, utilizzando forme e volumi e obbligando l’osservatore a ripescare l’immagine che ha di una grande metropoli, per poi “vederla” all’interno della sua tela. Per approfondire meglio la comprensione, spesso complessa, delle opere cubiste, è consigliato analizzare prima insieme le opere, per poi lasciare spazio alla loro fantasia e sensibilità e creare un dibattito con l’intero gruppo classe. Possono essere utili le seguenti domande:

• Perché secondo te Picabia ha deciso di usare una gamma dei grigi e nocciola per rappresentare la città? Vivresti in una città del genere? Per quale motivo? • Se avesse utilizzato colori diversi la tela sarebbe stata in grado di trasmettere le stesse sensazioni di caos, confusione, oppressione e smog? • Immagina di realizzare un dipinto cubista del luogo in cui vivi: che gamma di colori utilizzeresti? Per quale motivo? Che sensazioni vorresti far provare a chi osserva il dipinto? Dopo aver mostrato il dipinto di Georges Braque Porto in Normandia sul M.I.O. BOOK o alla LIM facciamo colorare la riproduzione della tela (Scheda 3) utilizzando tre tonalità per far testare ai bambini la discriminazione dei vari soggetti in un’opera cubista.

188


Linguaggi espressivi

5a

Inverno Inverno silenzioso - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 60 La poetessa cilena Gabriela Mistral nasce a Vicuña nel 1889. Orfana di padre fin dall’età di tre anni, a quattordici anni diventa aiuto-insegnante in una piccola scuola, per aiutare economicamente la famiglia, a sedici pubblica la prima raccolta di poesie usando uno pseudonimo, cosa che farà per tutte le pubblicazioni. Infatti Gabriela Mistral non è il suo vero nome: all’anagrafe è registrata come Lucila de Maria del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga. La scelta del nome nasce dalla fusione dei suoi poeti preferiti, Gabriele D’Annunzio e Frédéric Mistral. Prima donna sudamericana a vincere il Nobel per la Letteratura, viaggia in Europa e negli Stati Uniti per tenere conferenze e seminari sulla cultura latino americana. Scrive poesie fino al giorno della sua morte, che avviene a New York nel 1957; il suo stato natale, il Cile, dichiara tre giorni di lutto nazionale. Le sue poesie affrontano il tema dell’amore, della madre e del dolore; il suo modo di scrivere dolce, raffinato e visivo accompagna il lettore in un mondo quasi magico, fatto di immagini e parole evocative. La poesia è accompagnata da una fotografia dell’artista vivente Gianni Berengo Gardin, definito “il fotografo più ragguardevole del dopoguerra”: le sue immagini fanno parte delle collezioni di diversi musei nel mondo, da New York a Losanna e Parigi.

Disegno il volto umano - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 61 Per realizzare un ritratto si può utilizzare un altro metodo. Sono necessari una fotografia, o un’immagine presa da una rivista, una matita o una biro, un righello e un foglio bianco. Una volta scelto il ritratto da riprodurre occorre disegnare sopra l’immagine una griglia quadrettata (simile al piano cartesiano). La dimensione dei quadretti è indifferente, ma più i quadretti saranno piccoli più la riproduzione sarà precisa. La prima riga di quadretti va nominata partendo dalla lettera A, la prima colonna con i numeri partendo dall’1. Una volta realizzata la griglia, invitiamo i bambini a prendere la Scheda 4, che contiene una griglia simile, rispettando il numero di quadretti. La dimensione dei quadretti dovrà essere maggiore: se per la fotografia, per esempio, si è deciso di fare quadretti di 1 cm per lato, sul foglio si realizzeranno quadretti di 2 cm. In questo modo il ritratto da realizzare sarà grande il doppio (se si vuole un ritratto grande uguale basterà mantenere le misure). A questo punto procedere così: quello che si trova nel primo quadrato (A1) della fotografia va disegnato sul foglio nel riquadro A1. Quello che si trova nel quadrato A2 va disegnato sul foglio nel riquadro A2 e così via fino a riprodurre tutta l’immagine scelta.

Ritratti d’artista - Laboratorio linguaggi espressivi, pagine 62-63 Nel M.I.O. BOOK si troveranno esempi esplicativi del modo in cui l’arte del ritratto si è evoluta nel tempo. Nei secoli infatti il modo di ritrarre i volti umani è cambiato: inizialmente il pittore creava una riproduzione fedele di ciò che vedeva. Successivamente ogni artista inseriva il suo stile, in modo che il ritratto fosse riconoscibile a colpo d’occhio. Un esempio lampante sono i ritratti di Picasso (Donna che piange) e di Modigliani (Marguerite). L’utilizzo del colore e delle forme geometriche rende questi ritratti particolari e unici. Gli elementi fondamentali del viso rimangono, ciò che evolve e cambia sono la tecnica e lo stile di realizzazione. Nel 1400 i ritratti erano quasi “anonimi”, era difficile riconoscere l’artista, ma facile riconoscere il soggetto. Al contrario, nel 1900 era immediato intuire chi aveva dipinto la tela, meno chi fosse ritratto.

Paesaggio - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 64 La tela Sopra Vitebsk è stata realizzata nel 1914 da Marc Chagall. Si trova nella Galleria d’arte dell’Ontario

189


5a

Linguaggi espressivi

di Toronto. Mostra la città natale del pittore, in Russia, e molto probabilmente la figura nera, simile alla sagoma di un mendicante, potrebbe rappresentare il profeta Elia, che secondo la tradizione elargiva doni nei momenti di bisogno. I colori usati dall’artista sono vivaci e in contrasto tra loro per dare maggior risalto a ogni singolo elemento, come la neve o il gruppo di case. Altra caratteristica specifica dell’arte di Chagall è la scelta di rappresentare luoghi incantati e ricchi di magia, come se il pittore preferisse ritrarre il proprio mondo onirico piuttosto che la realtà.

Tempo e velocità - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 67 In musica i termini tempo e ritmo sono sinonimi e indicano il susseguirsi regolare di un suono forte e uno o più suoni deboli. Il suono forte prende il nome di accento e cade sempre sulla prima pulsazione di ogni misura. Per far capire agli alunni la regolarità del ritmo lo si può scandire con le mani, i piedi, la matita sul banco, la mano sul banco, un tamburello, due legnetti, persino con la voce. L’importante è che la successione dei suoni sia sempre regolare, che non si acceleri, che non si rallenti. Per dividere il tempo in due movimenti (un-due), indipendentemente dal mezzo, che si è scelto di utilizzare per emettere il suono, il primo colpo deve essere dato più forte del secondo. Se si vuole far eseguire questa sequenza con la voce, potrebbe suonare così:

TUM! Ta! TUM! Ta! TUM! Ta! TUM! Ta! TUM! Ta! (e così via...). TUM corrisponde al suono forte; Ta al suono debole. Con lo stesso meccanismo si può dividere il tempo in tre movimenti (un-due-tre): in questo caso il primo colpo va dato più forte del secondo e del terzo. La successione dei suoni forte/debole/debole deve avvenire in modo regolare e con la voce suonerà così:

TUM! Ta! Ta! TUM! Ta! Ta! TUM! Ta! Ta! TUM! Ta! Ta! TUM! Ta! Ta! (e così via...). Se divido il ritmo in quattro movimenti (un-due-tre-quattro), la successione dei suoni forte/debole/debole/debole suonerà in questo modo:

TUM! Ta! Ta! Ta! TUM! Ta! Ta! Ta! TUM! Ta! Ta! Ta! TUM! Ta! Ta! Ta! TUM! Ta! Ta! Ta! (e così via...). Dopo aver eseguito più volte le scansioni ritmiche per far capire agli alunni la differenza tra i tempi, si può introdurre un’ulteriore difficoltà, ossia ritmare con le sillabe: per tenere il ritmo binario uso parole composte da due sillabe, da tre per il ritmo ternario e da quattro per il ritmo quaternario. Si potranno quindi realizzare vere e proprie catene di parole a seconda della scelta del ritmo di partenza (magari giocando anche con le rime), ad esempio: 2 CÀ-SA; SÀ-LE; LÈ-GNO; GNÒ-MO; MÒ-TO; TÒ-PO; CÒ-VO; VÒ-CE; CÈ-RA (e così via...) • 4 3 TÀ-VO-LO; LÒ-GI-CA; CÀ-RI-CO; CÒ-MI-CO; • 4 (l’accento deve cadere sulla prima sillaba) CÒ-NI-CO; CÒ-SMI-CO; CÒ-STO-LA; LÀ-PI-DE (e così via...) 4 • 4 ( l’accento deve cadere sulla prima sillaba) MÀT-TO-NEL-LA; LÀ-VA-TRI-CE; CÈ-RA-LAC-CA; CÀ-RA-BI-NA; NÀ-VI-CEL-LA; LÀ-VAN-DI-NO (e così via...) Una volta imparato a scandire bene il tempo in due, tre, quattro movimenti è possibile aggiungere un nuovo elemento di difficoltà: la velocità. Si tratta di un elemento importante, sempre legato al ritmo. Un ritmo di due movimenti potrà diventare più lento o più veloce: Tum... Ta... Tum... Ta... Tum... Ta... oppure TumTaTumTaTumTaTumTaTumTa. Lo stesso vale per i movimenti da tre o quattro. L’effetto acustico, cambiando la velocità, è inevitabilmente diverso. Si potrà quindi eseguire la scansione ritmica rallentando o accele-

190


Linguaggi espressivi

5a

rando, poi con la voce si faranno cantare le parole incatenate in una sequenza di due, tre, o quattro sillabe, giocando con intonazioni e modi, oppure si farà eseguire la sequenza ridendo, piangendo, sbadigliando, ragliando, abbaiando, sussurrando, gridando, masticando, miagolando, borbottando ecc. In questo modo si realizza con la classe una divertente “gerundio suite”. Non serve saper cantare né essere particolarmente intonati, la difficoltà del gioco consiste solo nel mantenere il ritmo e l’eventuale variazione di velocità e modo: la classe si divertirà e il risultato sarà assicurato.

Primavera Le ali della primavera - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 68 Emily Dickinson nasce in America nel 1830 ed è considerata una tra le poetesse più influenti del XIX secolo. Vive in una famiglia conservatrice e puritana che influenzerà in modo importante i suoi scritti e la sua poetica. Dopo un viaggio a Philadelphia decise di ritirarsi definitivamente all’interno della propria camera, da cui non uscì fino al giorno della sua morte: qui scrisse i suoi versi più famosi, che celebravano l’amore e la passione per le umili cose della vita quotidiana. La poetessa credeva che la solitudine permettesse alla fantasia di avere il suo massimo sfogo, ottenendo in questo modo tutto ciò che desiderava. Affetta da nevrosi e da una malattia agli occhi morì nel 1886. L’opera di Odilon Redon scelta per la primavera, Farfalle, è un dipinto realizzato nel 1910. Per l’artista il colore fu sempre il fulcro del dipinto: le scale cromatiche prendevano potere, rendendo un soggetto tanto semplice, come delle farfalle, un’esplosione di vita e di energia.

Il surrealismo - Laboratorio linguaggi espressivi, pagine 70-71 Lo stile pittorico del surrealismo fu legato a tre tematiche principali: 1. l’amore, intenso come fulcro della vita; 2. il sogno e la follia, considerati i mezzi per superare la razionalità; 3. la liberazione dell’individuo dalle convenzioni sociali. La caratteristica comune a tutte le manifestazioni surrealiste è la critica profonda alla razionalità dell’uomo. Esso si prefigge una “liberazione” dalle catene del pensare comune, per dare libero sfogo all’immaginazione, andando oltre la realtà. Da questo pensiero nasce il termine sur-realtà e quindi surrealismo, in cui realtà e sogno si accavallano in modo armonico e profondo. Il surrealismo è certamente la più “onirica” delle manifestazioni artistiche, proprio perché dà accesso a ciò che sta oltre il visibile. Inoltre esso comprende immagini nitide e reali, accostandole tra di loro senza alcun nesso logico. Valori personali è stato realizzato da René Magritte nel 1952. L’artista stesso così scrisse della sua opera: “La mia pittura consiste in immagini sconosciute di ciò che è noto”. Il rendere sconosciuto un oggetto familiare era una pratica spesso usata da Magritte, che amava affiancare due o più oggetti tra loro estranei, oppure ingrandirli o rimpicciolirli a dismisura. In quest’opera è rappresentata una stanza, all’interno della quale troviamo oggetti che fanno parte della quotidianità: un pettine, un fiammifero, un bicchiere e un pennello da barba. Verso questi oggetti il nostro interesse è molto basso, ma il pittore, aumentando le loro dimensioni, ha voluto ricordare il dominio che essi esercitano su di noi, quasi arrivando al punto di non poterne fare a meno. Questi quattro oggetti rappresentano, perfettamente, il piccolo borghese, la cui vita è da loro condizionata. Lo stesso discorso si può fare per gli orizzonti delimitati. Nel 1949 Joan Miró dipinge Personaggi e cane al sole. L’artista spagnolo affermava: “Le cose più semplici mi danno delle idee”. Artista dal temperamento romantico, taciturno e riflessivo, Miró fu molto attento agli sviluppi dell’arte moderna, soprattutto francese. Ma si muoveva su una strada autonoma, cercando so-

191


5a

Linguaggi espressivi

prattutto di lavorare liberamente, senza seguire le richieste dei mercanti d’arte. La sua arte è concettuale e si semplifica nelle forme; nelle sue opere compaiono segni e simboli, distribuiti sulla tela secondo un ordine a lungo meditato. “Se anche una sola forma è fuori posto”, diceva, “la circolazione si interrompe e l’equilibrio è spezzato”. Anche se la pittura di Miró tende a divenire astratta, nelle variopinte forme fantastiche tra loro accostate, mantiene quasi sempre una traccia del reale: un occhio, una mano, la luna. Alcuni suoi quadri fanno pensare a cieli stellati, e infatti Miró continua a ispirarsi alla natura, ma anche alla musica. Ai surrealisti piaceva fare il gioco del “cadavere squisito”. Un gruppo di artisti si ritrovava in una stanza. Il primo disegnava un’immagine su un foglio, poi lo passava al secondo senza dare spiegazioni. Il secondo aggiungeva un elemento e così via tutti gli altri. Si può suggerire questo gioco in classe: su un foglio grande e, a turno, ogni alunno disegnerà un elemento, legato o slegato a quello precedente. Il risultato finale sarà sorprendente! Si può continuare anche con un’attività di scrittura creativa sempre legata a questo periodo artistico, infatti un gioco analogo era in voga anche tra i poeti surrealisti. Al posto delle immagini si sovrapponevano parole: una delle prime composizioni nate dal gioco tra poeti fu “il cadavere squisito berrà il vino nuovo”, da cui deriva il nome del gioco stesso. Ogni alunno dovrà scegliere una parola e scriverla, poi, una volta piegato il foglio, si passerà al compagno di banco e via così. Alla fine si leggerà il componimento realizzato che avrà sicuramente risvolti divertenti. Se si pensa che l’esercizio possa essere troppo dispersivo, si può preparare un elenco di parole tra le quali l’alunno potrà scegliere. Una volta scelta la parola questa non potrà essere più usata. Ad esempio: cane, moto, fiore, zucca, vola, nasconde, dorme, profondamente, bene, allegramente, la, il, il, un, per, con, su.

Giovane giardino - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 72 Il dipinto di Paul Klee, realizzato nel 1920 su un supporto di carta e cartone, rappresenta un giardino nel periodo primaverile, quando i colori riprendono vita. Da ciò deriva la scelta di usare colori accesi per le chiome degli alberi e toni meno brillanti per l’erba. Il suolo è suddiviso in riquadri, elemento che torna nel suo modo di dipingere, perché Klee ha sempre prediletto scomporre e portare all’essenziale ciò che vedeva. Per incentivare la fantasia dei bambini si potrebbe proporre loro un’attività artistica operativa legata all’installazione, cioè un’opera d’arte tridimensionale, che si può toccare e attorno alla quale si può girare intorno. Per realizzare un’installazione l’artista utilizza qualsiasi tipo di materiale e forma di comunicazione e può spostarla in luoghi diversi. La principale differenza tra questa forma d’arte e una statua è che l’osservatore può entrare fisicamente nell’installazione, viverla, toccarla, a volte anche modificarla. Proviamo quindi a realizzare un’installazione. Procurarsi i tubi di cartone all’interno dei rotoli da cucina e di carta igienica, scatole di cereali, sacchetti della spazzatura, scatole di pasta vuote, pezzi di spago, bicchieri di plastica, lattine vuote, tappi, colori a tempera, pennelli, colla vinilica e scotch. Si può decidere di usare tutti questi elementi o solo alcuni. Gli elementi vanno assemblati tra loro, incollandoli, tagliandoli, dipingendoli e creando la propria installazione, che avrà come tema, ad esempio, “L’invasione della natura”. Dopo che ogni alunno avrà creato la propria installazione chiediamo loro di dare un titolo e di scrivere qual è il messaggio che vuole trasmettere a chi osserva. Possiamo poi proporre una discussione in classe fingendo di essere dei critici d’arte, studiando le opere degli altri compagni e cercando di capire il significato di ogni installazione. Ogni artista usa e interpreta il tema e il materiale come preferisce: questa è una caratteristica molto importante per chi realizza installazioni!

192


Linguaggi espressivi

5a

Estate Estate fugace - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 76 Margherita Guidacci è una poetessa nata a Firenze nel 1921. Rimasta orfana in giovane età va a vivere in campagna e cresce con il cugino poeta Nicola Lisi, che influenzerà il suo modo di scrivere e la sua poetica. Appassionata di letteratura, si laurea con una tesi su uno dei più grandi poeti italiani: Giuseppe Ungaretti. Specializzandosi in letteratura inglese diverrà traduttrice di scrittori e poeti famosi come John Donne ed Emily Dickinson. Muore a Roma nel 1992. La poesia La conchiglia si adatta bene a un lavoro artistico di gruppo. Dopo aver diviso la classe in gruppi di sei, a ogni ragazzo verrà assegnato un verso che racchiuda dentro sé un’immagine ben definita. Per la divisione dei versi: 1. Non a te... viandante; 2. né alla sabbia... lungamente; 3. prima... mirabile; 4. Io compagna... onde; 5. E non odio... marina; 6. mentre tu... straniero. L’alunno la dovrà quindi realizzare con la tecnica che più preferisce. Si può decidere di fare la suddivisione della composizione insieme ai ragazzi, oppure assegnare direttamente i versetti divisi. A lavoro ultimato ogni gruppo avrà disegnato l’intera poesia in ogni suo passaggio. Accostando le immagini realizzate si otterrà un piccola galleria di opere, che potranno venire esposte in sequenza, con i corrispettivi versi. Il quadro Mattino al mare fu realizzato da Carlo Carrà nel 1928. Questa tela, dipinta nel periodo più maturo dell’artista, raccoglie tutta la sua passione per la solitudine, intesa come momento di riflessione, e per la contemplazione. La Versilia, che spesso Carrà ha riprodotto, offre spunti di spiagge deserte, di capanni allineati e di un mare agitato al vento. Il poeta scrive del suo stile pittorico: “Per me non si può parlare di espressione dei sentimenti senza tener conto delle forme e della potenza dei colori.”

Il futurismo - Laboratorio linguaggi espressivi, pagina 77 Il movimento futurista ebbe come animatore principale il poeta e narratore Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), che nel 1909 pubblicò sul quotidiano francese Le Figaro il Manifesto futurista. Nel manifesto Marinetti esponeva un programma violentemente polemico, di rinnovamento della cultura: l’arte doveva esaltare il dinamismo, la velocità, l’energia e l’azione umana, in ogni campo; doveva sfuggire ai muri dei musei, per rinnovarsi continuamente; doveva incidere profondamente nel tessuto sociale; doveva provocare, scuotere, usare violenza psichica e anche fisica. Prima di tutto, il futurismo è rifiuto della storia, rifiuto “di-tutto-ciò-che-precede”, e quindi è un modo di guardare al futuro, cancellando la storia e le tradizioni. Non si tratta soltanto di respingere gli stili e le forme, le tecniche tradizionali, ma anche e soprattutto i contenuti dell’arte e della cultura in generale: il futurismo tenderà infatti a esaltare enormemente il mondo moderno, con le sue città, le industrie, le macchine. Emblematica rimane la frase di Marinetti sull’automobile, esaltata come “più bella della Vittoria di Samotracia”. Per quanto riguarda il rinnovamento del linguaggio figurativo, uno stimolo fondamentale è la ricerca della rappresentazione del movimento, dell’energia dinamica, attraverso l’evidenziazione delle linee-forza; e se la scomposizione della forma e il geometrismo possono far accostare i futuristi ai cubisti, l’uso del colore li distinguerà fondamentalmente: nei primi il colore è vivace, puro, esuberante, di discendenza neoimpres-

193


5a

Linguaggi espressivi

sionista, mentre nei secondi è sobrio e tendente al monocromo. Ecco il testo del Manifesto futurista, datato 20 febbraio 1909: 1. N oi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità. 2. Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia. 3. La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno. 4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia. 5. Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita. 6. Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali. 7. Non v’è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo. 8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente. 9. Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. 10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria. 11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, e le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e d’antiquari. Già per troppo tempo l’Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri. Filippo Tommaso Marinetti Ispirandosi alla foto Dinamismo di un cane, ogni alunno sarà invitato a realizzare una foto del proprio animale domestico in movimento. Da questa foto dovrà produrre un disegno che riproduca l’azione mettendo in risalto il “dinamismo” del soggetto. In alternativa è possibile realizzare con la classe delle fotografie in cortile. Gli alunni non saranno fotografati in pose statiche, ma in movimento. A ognuno di loro poi sarà consegnata una di queste fotografie da riprodurre. Potrebbe essere interessante incollare su un foglio la fotografia e a fianco il lavoro realizzato dall’alunno.

194


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 1

5a

MUSEI NEL MONDO 1. Con l’aiuto di un adulto ricerca in internet ed elenca sei musei famosi sparsi per il mondo, ricordandoti di scrivere a fianco cosa espongono. MUSEO

COSA ESPONE ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

........................................................................

................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

........................................................................

................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

........................................................................

................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

........................................................................

................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

........................................................................

................................................................................................................................ ................................................................................................................................ ................................................................................................................................

........................................................................

................................................................................................................................

RACCONTO REALISTICO

195


5a

LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 2

CONOSCI IL TUO TERRITORIO? 1. Cerchia la tua regione.

2. Conosci i luoghi di interesse storico, culturale o naturalistico della tua regione? Quali dei seguenti ci sono? Collega i riquadri alla tua regione. città artistiche

chiese, palazzi, ponti storici

gallerie e pinacoteche

musei di diverso tipo

siti archeologici (scavi, reperti, rovine...)

• Quali di questi luoghi hai visitato?

.....................................................................................................................................................................................................................

• Hai visitato alcuni di questi luoghi in altre regioni d’Italia? Dove?

.....................................................................................................................................................................................................................

196


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 3

5a

COME UN PITTORE CUBISTA 1. Dopo aver visto il dipinto di Georges Braque Porto in Normandia, colora la riproduzione qui sotto utilizzando tre tonalità di colore: una per il cielo, una per i fari e un’altra per le barche.

197


5a

LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 4

IL RITRATTO 1. Seguendo le indicazioni dell’insegnante utilizza questa griglia per copiare un’immagine o una fotografia a scelta, cercando di mantenere tutti i dettagli.

A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

198

B

C

D

E

F

G

H

I

L


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 5

5a

NUOVI VOLTI 1. Osserva i volti disegnati qui sotto e rispondi.

• Secondo te, pur non avendo i lineamenti classici di un volto, si capisce che sono visi?

SÌ NO

• Che tipo di emozione esprimono?.................................................................................................................................. • L’artista ha rispettato le proporzioni per occhi, naso e bocca? SÌ NO 2. Traccia con la matita l’asse di simmetria verticale del viso e le due assi che sono perpendicolari per trovare lo schema di costruzione di ciascun volto. 3. Disegna tre visi “nuovi”, prendendo esempio da quelli riportati sopra, e ad ognuno dai un nome.

...............................................................

...............................................................

...............................................................

4. Su un foglio, crea un volto come quelli disegnati utilizzando materiali di recupero (bottoni, fili di lana, carta stagnola, rafia, cucchiaini di plastica...).

199


5a

LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 6

IMITANDO MIRÒ 1. Il surrealisti, come hai potuto imparare, hanno diversi modi di esprimersi. Ispirandoti ai dipinti di Mirò componi il tuo quadro inserendo i seguenti elementi: - 3 cerchi di diverse dimensioni; - 4 quadrati di diverse dimensioni; - 2 triangoli di diverse dimensioni; - 2 ovali di diverse dimensioni; - 3 asterischi di diverse dimensioni. Poi colorali utilizzando il rosso, il blu, il giallo e il nero.

Titolo dell’opera .............................................................................

200

Autore ......................................................................


LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 7

5a

TRA LE IMMAGINI 1. Sfoglia delle riviste e ritaglia gli elementi che ti piacciono. Poi cerca un paesaggio o un luogo e incollalo qui sotto.

2. Ora scegli qualcuno dei soggetti che hai ritagliato dalle riviste e incollali sullo sfondo, per creare il tuo quadro surreale. Completa. Il titolo del mio quadro è...........................................................................................................................................................

201


5a

LINGUAGGI ESPRESSIVI - scheda 8

COSA SI STA MUOVENDO? 1. Osserva le seguenti immagini e segna con una X quelle che danno di piÚ l’idea di movimento.

2. Nei disegni che non hai segnato aggiungi i tratti che permettono di dare maggiore movimento.

202


PROVE ESPERTE

VERSO LE PROVE ESPERTE La “prova esperta” è un’attività che richiede agli alunni l’impiego di più competenze e permette di verificare le competenze stesse: la combinazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti appropriati al contesto. Tipologia Svolgimento di un compito significativo per mezzo di attività di gruppo e individuali che richiedono l’uso di abilità cognitive, pratiche, affettive, relazionali, sociali, metacognitive e di problem-solving. Il compito deve essere diverso da quelli eseguiti durante l’apprendimento scolastico e deve trovare un riscontro preciso nella realtà. Argomento Problema, difficoltà, assunzione di una scelta, verifica di un compito già elaborato, ricerca di errori o inesattezza. Quadro di riferimento La prova esperta dimostra il raggiungimento dei traguardi di competenza indicati nelle Indicazioni per il curricolo. I traguardi rappresentano “l’indispensabile premessa per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione” (Nota del 31-01-2008 prot. n. 1296). Procedimento della prova esperta a focus linguistico 1. Definizione di una situazione problema. 2. Discussione di gruppo per assumere decisioni adeguate sulla risoluzione. 3. Coinvolgimento di abilità e conoscenze linguistiche specifiche (Italiano). 4. Applicazione di competenze trasversali, relazionali, sociali, di iniziativa e spirito di imprenditorialità. 5. Riflessione critica sul lavoro svolto ed eventuale autovalutazione.

Prove esperte classe 4a

1. Le cinture di sicurezza Situazione problema Proponiamo ai bambini la seguente domanda: “A che cosa servono le cinture di sicurezza?” • Distribuiamo la scheda. • Chiediamo di lavorare a coppie. • Facciamo eseguire le istruzioni collaborando a vicenda. • Facciamo completare la spiegazione. • Facciamo rispondere alla domanda iniziale. • Facciamo completare il cartello con la regola. Competenze impiegate • Leggere: decodificare istruzioni scritte. • Scrivere: completare testi descrittivi-informativi. • Competenze tecnologiche: padroneggiare semplici materiali. • Competenze sociali e civiche: collaborare nel gruppo; produrre regole di comportamento.

203


PROVE ESPERTE

2. Correttori di bozze Situazione problema Marta ha scritto la sua autobiografia per il giornalino di classe. Prima di stamparla si deve correggere la bozza che contiene errori di ortografia. • Distribuiamo la scheda. • Chiediamo a ogni bambino di correggere la bozza e poi di confrontarsi con il compagno di banco e infine con l’insegnante. Competenze impiegate • Riflettere sulla lingua: conoscere le convenzioni ortografiche e applicarle per correggere un testo. • Competenze sociali e civiche: confrontarsi con coetanei e adulti in un’attività di revisione del testo.

Prove esperte classe 5a

1. Opinioni diverse Situazione problema La pubblicità ha una funzione positiva o negativa? • Distribuiamo la scheda. • Chiediamo agli alunni di leggere la scheda con attenzione. • Chiediamo a ogni bambino di aggiungere un’argomentazione a favore o contro la pubblicità. • Realizziamo un dibattito in classe in cui ognuno esprime la sua opinione rispettando il proprio turno di intervento, senza interrompere chi sta parlando. • Facciamo scrivere a ogni bambino la possibile soluzione al problema. Competenze impiegate • Leggere: comprendere il tema e le argomentazioni di un testo argomentativo. • Scrivere: produrre argomentazioni e soluzioni efficaci. • Comunicare: partecipare a un dibattito. • Competenze sociali e civiche: non imporre la propria opinione ma confrontarla lealmente con quella altrui.

2. L’analisi logica Situazione problema Luca ha eseguito un esercizio di analisi logica e ora bisogna correggerlo. • Distribuiamo la scheda. • Chiediamo a ogni bambino di correggere l’esercizio, poi di confrontarsi con il compagno di banco e infine con l’insegnante. Competenze impiegate • Riflettere sulla lingua: conoscere i sintagmi costitutivi della frase e saperli usare in base alle richieste. • Competenze sociali e civiche: confrontarsi con coetanei e adulti in un’attività di revisione del testo.

204


PROVA ESPERTA - scheda 1

4a

LE CINTURE DI SICUREZZA Domanda: A che cosa servono le cinture di sicurezza?

1. Esegui l’esperimento. Materiale occorrente

un libro piccolo - un libro grande - un po’ di plastilina un’automobilina - un pupazzetto - un elastico grande. Procedimento

a. Disponi il libro grande sopra quello più piccolo in modo che resti inclinato. Con la plastilina costruisci un muretto e posizionalo davanti ai libri, ad una certa distanza. b. Appoggia l’automobilina sulla parte sopraelevata del libro grande, con il pupazzetto disteso sul tettuccio, lasciala andare e osserva. c. Ripeti l’esperimento fissando il pupazzetto sul tettuccio con l’elastico, lascia andare l’automobilina e osserva di nuovo.

2. Completa la spiegazione dell’esperimento cerchiando le parole giuste. Quando non è/è fissato al tettuccio, il pupazzetto prosegue la corsa in avanti anche dopo che l’automobilina si è fermata contro il pupazzetto/l’ostacolo e quindi cade/non cade. Quando invece il pupazzetto è legato, al momento dell’urto l’elastico si rompe/si tende leggermente e il pupazzetto cade/non cade.

3. Rispondi alla domanda iniziale. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

4. Completa la regola. Le ................................................ si devono allacciare sempre! Questa regola vale sia per i più piccoli, sia per gli ......................................., seduti ............................................. o ..............................................

205


4a

PROVA ESPERTA - scheda 2

CORRETTORI DI BOZZE 1. Immagina di essere un correttore di bozze e correggi tutti gli errori ortografici che riesci a individuare nell’autobiografia di Marta.

IO E TATÀ Il giorno della mia nascita, la nonna mi regalò una grandissima banbola. Cuando avevo pochi mesi la indicavo con il mio ditino, minuscolo rispetto al suo e la chiamavo: “Tatà”. I miei genitori la prendevano, la portavano vicino a mè, la agitavano un po’ per farmi divertire e infine, me la lassavano. Mi ricordo che volevo diventare grande subbito, allora mi andavo a misurare con Tatà. Un giorno scoprii che ero alto come lei! Che soddisfazzione! Poi la notte me la facievo mettere nel lettino vicino ha me e cominciavo a raccontarle la giornata passata insieme, la rimproveravo, le chiedevo consigli e le mettevo il pollicione in bocca. Ecco, quello era il suo consilio: – Ai finito di parlare? Cacciati il dito in bocca e dormi, è tardi, chiacchierona! Cosi mi addormentavo. (Marta, classe IV C)

2. Confrontati con il tuo compagno e poi presentate le vostre correzioni all’insegnante. Chi è stato il miglior correttore di bozze?

Io

Il mio compagno

Io e il mio compagno

3. Quale strategia hai, ha o avete usato per individuare tutti gli errori ortografici? .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

206


5a

PROVA ESPERTA - scheda 1

OPINIONI DIVERSE 1. Leggi le argomentazioni che sottolineano gli aspetti positivi della pubblicità e quelle che ne sottolineano gli aspetti negativi e aggiungine una tua nella parte che condividi. PRO

La pubblicità fa conoscere ai consumatori le diverse qualità di prodotti simili. Perciò le imprese sono costrette a ricercare continui miglioramenti dei prodotti per superare quelli della concorrenza. La pubblicità costituisce uno strumento di indispensabile informazione per il consumatore che riesce così ad avere un quadro completo delle alternative di acquisto. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... CONTRO

La pubblicità mette in luce soltanto gli aspetti migliori o più desiderabili di un prodotto e non permette al consumatore di valutare con obiettività il valore reale del prodotto. Le imprese, per fare pubblicità, sostengono costi elevati. Per questo motivo sono costretti ad aumentare il prezzo del prodotto. Insomma, i costi della pubblicità sono pagati dal consumatore. .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

2. Partecipa al dibattito in classe. 3. Scrivi una possibile soluzione al problema. .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................

207


5a

PROVA ESPERTA - scheda 2

L’ANALISI LOGICA 1. Luca ha costruito sei frasi seguendo le indicazioni, ma ha commesso vari errori. Dividetevi in coppie e, confrontandovi l’uno con l’altro, correggete l’esercizio. Complemento di tempo: Di pomeriggio Soggetto: Io Predicato verbale: vado Complemento di luogo: al parco Complemento di compagnia: della città Soggetto: Mauro Predicato verbale: è felice Complemento di luogo: a casa Complemento di specificazione: della nonna Complemento di mezzo: con la bici Soggetto: Noi Predicato verbale: risolviamo Complemento oggetto: i problemi Complemento di modo: con la calcolatrice Soggetto: Per il compleanno Predicato verbale: regaliamo Complemento di termine: ai nonni Complemento oggetto: un gattino Soggetto: La camicia Complemento di specificazione: a righe Predicato nominale: è bellissima Complemento di tempo: In autunno Soggetto: le foglie Predicato nominale: cadono 2. Ora confrontatevi con l’insegnante. 3. Rispondete a coppie. Avete trovato tutti gli errori? Sì

No

Se sì, quale strategia avete usato? ......................................................................................................................................... Se no, perché non ci siete riusciti? .........................................................................................................................................

208


In seguito alle Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM del 16/11/2012) e al successivo Decreto 26.03.2013, prot. N. 209, i libri di testo prendono forma in una nuova versione digitale o mista (costituita da un testo in formato cartaceo e da contenuti digitali integrativi, oppure da una combinazione di contenuti digitali e digitali integrativi). Le nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 hanno posto all’attenzione dei docenti e di tutte le persone interessate al dibattito sulla scuola, un nucleo di tre concetti fondamentali. Il primo è di tipo prettamente metodologico e riguarda il fare scuola quotidiano con un suggerimento ad adottare strategie di tipo collaborativo o cooperativo. A fronte di un’analisi in cui sono messe in evidenza le crescenti difficoltà relazionali da parte di figli unici, generalmente digital native, la scuola italiana individua nella capacità di lavorare con gli altri un valore trasversale a tutte le discipline. Un secondo aspetto evidenziato dalle Nuove Indicazioni Nazionali è incentrato sul concetto di competenza, tra cui quella digitale. L’introduzione delle lavagne interattive prima, l’istituzione di classi sempre più “2.0” dall’altra disegnano lo scenario di una scuola che affronta in modo attivo le importanti sfide che ha davanti a sé: l’inclusione, l’apertura al mondo reale, le opportunità e gli allarmi posti dal digitale. Il sistema educativo-didattico complessivo formato da innovazione metodologica, didattica per competenze e strumentazione digitale, ridefinisce necessariamente anche l’ambito professionale del fare scuola. Il docente diventa il progettista del percorso in grado di utilizzare “una cassetta degli attrezzi” particolarmente sofisticata e complessa. Tra questi attrezzi c’è certamente anche il libro di testo, perché la civiltà del libro non può abdicare a se stessa, ma è un libro diverso, ricco di connessioni e di aperture verso l’esterno. Ne emerge un libro potenziato, arricchito di contenuti multimediali, un libro che consente approcci diversi allo stesso problema. L’integrazione tra linguaggi diversi è una risorsa per l’apprendimento, questo i docenti lo sanno bene. Spesso, le nuove acquisizioni devono collimare con modalità preferenziali di apprendimento diverse da bambino a bambino e differenziare i linguaggi può essere un primo punto di partenza. L’introduzione del digitale tra gli strumenti didattici, però, offre un’opportunità in più. Oltre a catturare l’attenzione dei bambini con video e animazioni, fornisce al docente l’opportunità di modificare la sceneggiatura stessa della propria lezione. Per definizione, le tecnologie modificano i comportamenti delle persone e sono destinate anche a cambiare il modo di far scuola. Governare questo cambiamento è, in ultima analisi, la sfida più importante a cui i docenti sono chiamati. Il M.I.O. BOOK è il libro multimediale del GRUPPO EDITORIALE RAFFAELLO. L’acronimo M.I.O. identifica le tre caratteristiche fondamentali alla base di tutti i progetti digitali: M come Multimediale, perché integrato con contenuti audio, video, interattivi che possono essere visionati sia dall’insegnante in classe con l’ausilio della LIM, sia dall’alunno a casa installando il CD nel proprio computer o tablet. I come Interattivo, perché è possibile intervenire nel testo inserendo note o appunti. .O come Open, perché è possibile creare documenti e condividerli in classe. Il M.I.O. BOOK è stato concepito per essere utilizzato in classe (costruzione condivisa della lezione) e a casa sia dallo studente (facilitatore dell’uso del libro) sia dal docente (preparazione della lezione). Il M.I.O. BOOK esce in triplice versione: 1. SFOGLIABILE L’obiettivo del progetto è principalmente quello di sviluppare le competenze digitali degli alunni, interessando le nuove generazioni e appassionandole alle proposte educative in modo coinvolgente.

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

GUIDA AI MATERIALI DIGITALI

209


Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK 210

Il M.I.O. BOOK rappresenta un nuovo modo di insegnare e di favorire l’apprendimento che nasce da un modello didattico di tipo cooperativo-metacognitivo e che si fonda su concetti di riflessione, cooperazione e condivisione. Di notevole efficacia risulta la possibilità di un suo uso associato alla LIM, in quanto facilita l’attuazione delle strategie educative, che stanno alla base di una didattica inclusiva. Visualizzare il testo sulla LIM, a grandi dimensioni, consente all’insegnante e agli alunni di interagire sul libro digitale. La strumentazione presente nel M.I.O. BOOK permette di lavorare in modo vario e differenziato con il testo. Si può: ricercare parole chiave nel testo; evidenziare il testo; inserire segnalibri; prendere appunti; inserire e memorizzare note scritte sotto forma di slide o post-it; inserire e memorizzare audio, video, documenti, link utili; scattare fotografie alla pagina; scrivere e disegnare nelle pagine, salvando le modifiche; avere accesso a vario materiale multimediale integrativo. Non meno importante come strumento è la possibilità di poter creare un profilo personale; ciò consente di salvare le modifiche apportate al M.I.O. BOOK, di poterle rivedere anche a distanza di tempo e di personalizzare il proprio testo. Nello specifico, l’insegnante può disporre di più profili personali (tanti quante sono le sue classi) e può assegnare agli alunni dei compiti da eseguire a casa attraverso schede o documenti personali che crea direttamente all’interno del M.I.O. BOOK. Anche gli alunni possono avere un profilo personale che consente loro di personalizzare il proprio testo, di svolgere a casa, al computer, i compiti assegnati dall’insegnante e salvarli in una chiave di memoria. 2. TESTO LIQUIDO La versione liquida del testo è ad alta leggibilità: grazie al suo particolare formato, permette all’utente di intervenire sulla pagina migliorando la lettura e aiutando le difficoltà di apprendimento. Permette infatti di aumentare la dimensione del testo, modificare la font (con la possibilità di utilizzare la font Leggimi, indicata per studenti con BES e DSA), cambiare lo stile trasformando tutto il testo in maiuscolo e disattivare le immagini all’interno della pagina per evitare elementi di distrazione. La versione liquida offre inoltre un servizio di traduzione di tutto o parte del testo in altre lingue, uno strumento particolarmente utile per studenti stranieri che trovano difficoltà con la lingua italiana. 3. AUDIOLIBRO Ogni testo è stato letto in maniera completa da speaker professionisti. Molte sezioni presentano anche brani ad alto ascolto, letti scandendo bene le parole. Questo accorgimento è di grande aiuto agli studenti con BES e DSA.

Gli strumenti del M.I.O. BOOK, intuitivi e facili da utilizzare, permettono al docente di: parlare il linguaggio “digitale” degli studenti; catturare e mantenere un’attenzione maggiore da parte della classe; sviluppare la condivisione e il lavoro di gruppo; personalizzare le lezioni (con diversi stili, centrata sui BES ecc.).


Versione testo sfogliabile Avvio Una volta scaricato e installato il Raffaello Player, si accede alla libreria dei testi adottati. Individuato il testo da utilizzare, fare doppio clic sulla copertina. Al primo accesso il testo dovrà essere attivato, inserendo due codici: • ISBN • Rispondere a una domanda Attivato il testo, i contenuti del M.I.O. BOOK si presenteranno nella seguente maniera: Novità – I testi vengono presentati in formato PDF, senza l’integrazione di alcun contenuto digitale interattivo. Utile per tablet o per una consultazione “veloce”

Visualizza on-line Scarica da on-line (previa connessione ad Internet)

Testi in formato PDF Materiale EXTRA per il docente Guida per il docente Unità 1 Unità 2

Apri da DVD Installa da DVD

Il M.I.O. BOOK si presenterà in questo modo:

A

MIO

ABC

1

Strumentazione, utilizzo e icone Visualizzazione a “tutto schermo”: la schermata dei menù si apre in maniera automatica, per passare alla modalità a tutto schermo fare clic sul tasto in alto a destra; per tornare alla visualizzazione ridotta fare clic nuovamente sull’icona. PER USCIRE E CHIUDERE IL M.I.O. BOOK FARE CLIC SUL TASTO.

MIO

A

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK

IL M.I.O. BOOK SI PRESENTA NELLA MODALITÀ “MINIMALE”, IN CUI SONO VISUALIZZATI IL TESTO E GLI STRUMENTI BASILARI A A PER LA NAVIGAZIONE. FACENDO CLIC SULLE ICONE È POSSIBILE PASSARE ALLA MODALITÀ “COMPLETA”, DOVE È VISIBILE IL SET COMPLETO DELLA STRUMENTAZIONE. 1 È POSSIBILE STAMPARE LE PAGINE SU CUI SI STA LAVORANDO.

211


A

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

La barra di navigazione (parte inferiore) • Strumento disegno: consente di visualizzare gli strumenti di scrittura, evidenziazione, annotazione ABC MIO ecc. MIO doppia o singola. MIO • Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina

ABC ABC

11

MIOun’anteprima dei contenuti. • Permette lo scorrimento in maniera rapida delle pagine del libro con

ABC

• Permette di passare direttamente all'indice dei MIO contenuti del libro. ABC

1

1

1

• Consente di modificare la formattazione del testo a seconda delle esigenze e di utilizzare il carattere ad alta leggibilità MIO (vedi oltre per approfondire).

1

• Consentono di passare alle pagine precedenti o successive. È possibile spostarsi nel testo di una 1 MIO pagina in avanti, di una pagina indietro oppure passare alla prima o all’ultima pagina. • Strumento zoom: offre la possibilità di aumentare o ridurre la visualizzazione del testo.

Gli strumenti per la ricerca dei contenuti (parte superiore) • Attraverso queste icone è possibile ricercare contenuti sia attraverso gli indici “tradizionali” (suddivisi per capitoli e per tipologia), sia scrivendo un termine nel campo “cerca”. • Le tipologie degli indici sono diverse: - “tradizionale” del libro - navigazione guidata (non presente nel libro) - contenuti multimediali

A

• Strumento segnalibro: facendo clic su questa icona è possibile memorizzare e richiamare pagine o risorse A presenti all’interno del testo.

Lo strumento per la creazione dei contenuti (parte superiore) • Questa icona permette di creare documenti personalizzabili: - presentazioni - mappe mentali - linee temporali

A

Gli strumenti per il disegno e le annotazioni (parte laterale sinistra) • TastoABC per attivare la strumentazione.

MIO

• Puntatore per selezionare, spostare, modificare. • Matita. 1

MIO

• Evidenziatore. • Figure geometriche basi. • Linea e freccia.

1

MIO

• Cancella. • Maschera. MIO

1

• Aggiungi annotazione testuale.

212

• Aggiungi ABC annotazione multimediale (documenti, immagini, video, audio, web link). ABC ABC ABC • Cambia ABC colore (penna, evidenziatore, linee, frecce...). ABC ABC ABC ABC ABC

MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO MIO


I docenti e gli studenti hanno la possibilità di creare e condividere tra loro: documenti personali; appunti / note / disegni; allegati multimediali; bookmark. Una volta importati, si ha la possibilità di sovrascrivere e generare nuovi documenti. Esempio Facendo clic su questa icona si inizia il processo di creazione del documento che prevede: 1. Selezione della tipologia del documento. 2. Selezione del modello da utilizzare. 3. Inserimento dei contenuti: testo, immagini (caricate esternamente oppure “catturate” dal libro) e web-link. 4. Q uesti documenti potranno essere esportati e poi condivisi in diversi formati: – .mio, per una condivisione ottimale su un altro dispositivo con il testo M.I.O. BOOK attivo. – .jpg, per le mappe mentali e le linee temporali. – .rtf, per le presentazioni (da utilizzare anche al di fuori del M.I.O. BOOK con software di video scrittura).

FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK Il testo liquido ad alta leggibilità ABC

Cliccando questa icona si ha la possibilità di visualizzare il testo nella versione liquida. Questa versione è molto utile per gli alunni con DSA/BES.

MIO

Il testo si presenta così:

MIO

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Creazione e condivisione di documenti personalizzati e appunti

1

213

A


A

A

A

A

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Strumentazione, utilizzo icone Strumenti per la navigazione A

Indice degli argomenti.

A

INDICE DEGLI ARGOMENTI MULTIMEDIALI. ELENCO DEGLI ALLEGATI MULTIMEDIALI (CREATI NELLA VERSIONE M.I.O. BOOK SFOGLIABILE). PAGINA SINGOLA.

ABC

MIO

MIO

DOPPIA PAGINA.

ABC

1

AVANZAMENTO DELLE PAGINE.

MIO

RITORNO1ALLA VERSIONE TESTO SFOGLIABILE.

MIO

STAMPA DELLE PAGINE DEL TESTO.

1

MIO

Strumenti per la modifica del testo AUMENTO DELLA DIMENSIONE DEL CARATTERE. 1

MIO

MIO

POSSIBILITÀ DI: - CAMBIARE LA FONT DEL CARATTERE (COMPRESA LA FONT LEGGIMI, UTILE PER BES/DSA); - CAMBIARE IL COLORE DEL CARATTERE E DELLO SFONDO; A - CAMBIARE IL TESTO IN TUTTO MAIUSCOLO O TUTTO MINUSCOLO.

1

POSSIBILITÀ DI ATTIVARE/DISATTIVARE LE IMMAGINI ALL’INTERNO DELLA PAGINA (INDICATO PER BES/DSA). A

POSSIBILITÀ DI EVIDENZIARE IL TESTO SOTTOLINEATO.

A

FUNZIONAMENTO DEL M.I.O. BOOK Versione audiolibro I testi all’interno della visualizzazione ad “alta leggibilità” sono anche forniti in formato audio.

1

1

MIO

1

214

A


Durante l’anno scolastico sono previsti degli aggiornamenti dei contenuti digitali extra. Presupposto fondamentale: avere un collegamento a internet e aver creato un profilo all'interno del portale www.raffaellodigitale.it. Gli aggiornamenti disponibili vengono segnalati nel seguente modo:

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

AGGIORNAMENTO DEI CONTENUTI DIGITALI

215


Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK 216

VERSO LA COMPETENZA DIGITALE Il M.I.O. BOOK supporta l’alunno nell’acquisizione della competenza digitale, che significa padroneggiare le tecniche di utilizzo delle nuove tecnologie e utilizzarle con autonomia e responsabilità nel rispetto delle regole. Il M.I.O. BOOK Sorpresa! propone strumenti informatici di comunicazione visiva e multimediale per le attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

I MATERIALI DEL M.I.O. BOOK Pagine con esercizi interattivi Alcune pagine si arricchiscono della versione interattiva degli esercizi proposti in cartaceo. Grazie al report previsto al termine di ogni esercizio, l’alunno ottiene un riscontro immediato ai propri progressi, consentendo l’autovalutazione e il monitoraggio costante degli apprendimenti, nonché la revisione e il rinforzo dei contenuti disciplinari fondamentali. Video dimostrativi per eseguire i lavori creativi Attività laboratoriali nell’ambito di italiano e linguaggi espressivi, in particolare legate alle festività, sono supportate da video. Il video, infatti inteso come mediatore didattico attivo, fa visualizzare al bambino i vari passaggi utili per realizzare le fasi manuali del procedimento.

Esercizi-gioco interattivi Sono degli Oggetti di Apprendimento, anche detti Learning Object, che hanno una durata di esecuzione dai 2 ai 15 minuti e sono totalmente indipendenti l’uno dall’altro. Ciascuna tipologia di “oggetto” è interattiva, fornisce all’allievo una risposta utile e contiene un obiettivo e una valutazione finale. In caso di risposta sbagliata al bambino non sarà consentito un secondo tentativo. Soltanto al termine, dopo che avrà terminato tutti gli esercizi, potrà visualizzare il punteggio totalizzato (che può essere anche stampato e consegnato all’insegnante) e rivedere tutto il percorso effettuato con i relativi marcatori di “risposta esatta” o “risposta sbagliata”, utile per autocorreggersi e riflettere sul proprio operato.

Esercizi-gioco interattivi - versione docente I Learning Object, ossia gli Oggetti di Apprendimento, sono contenuti digitali integrativi per l’approfondimento, lo studio e la didattica multimediale e interattiva, in classe o a casa, che hanno come obiettivo quello di favorire l’ingresso dell’innovazione nei processi d’insegnamento-apprendimento. Sono strumenti dotati di una potenziale multifunzionalità poiché possono aiutare gli studenti a diventare protagonisti dei loro percorsi di apprendimento; inoltre presentano caratteristiche interessanti per gli aspetti relativi al potenziamento delle esperienze di autoapprendimento, poiché, grazie alla loro struttura, sono flessibili e dinamici, e ciò favorisce, in chi apprende, l’associazione del contenuto dell’istruzione con le conoscenze pregresse e le esperienze personali. I LO possono essere utilizzati sia da docenti, sia da studenti, in modo indipendente e senza una sequenza predefinita. Come sostiene Howard Gardner, noto per aver scritto alcuni importanti testi di


Approfondimenti tematici Documenti specifici sui Classici per conoscere gli autori e approfondire le trame, sul Cinema per confrontare il testo scritto di un genere letterario con il testo misto del film dello stesso genere.

Modelli di scrittura L’analisi di ogni tipologia testuale è affiancata dalla produzione scritta, a cui è dedicato il volume Sorpresa! scrittura - Linguaggi espressivi, ma tramite il M.I.O. BOOK l’alunno può elaborare un componimento digitale, da poter quindi salvare, esportare e condividere. Andando su “Documenti personali”, poi su “Elenco documenti predefiniti” e selezionando la tipologia interessata, sono forniti spunti tematici o tracce per sperimentare le abilità personali in veri e propri laboratori di scrittura.

Zoom fotografici Grazie a una specifica funzione del software, è possibile approfondire e rendere più “dinamico” il lavoro di analisi dei quadri d’autore, coinvolgendo e stimolando l’attenzione dell’alunno: si tratta di uno zoom potente che permette di visionare il dipinto in tutti i suoi particolari, mantenendo sempre un’ottima risoluzione. Galleria d’arte presenta un repertorio di grandi immagini fotografiche delle principali opere d’arte appartenenti alle correnti artistiche del 1900 analizzate dall’autrice, da proiettare e ingrandire per approfondire l’indagine artistica.

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

psicologia e per aver elaborato la più importante storia classica della nascita della scienza cognitiva, sostiene che “In questa prospettiva, si modifica il concetto di apprendimento che diventa processo sociale, grazie anche agli strumenti tecnologici e alle componenti multimediali impiegate, capaci di attivare situazioni didattiche a elevata interattività. In questo contesto l’utilizzo dei LO integra e non sostituisce il lavoro dei docenti; possono altresì consolidare l’attività didattica dell’insegnante e accrescere la motivazione degli studenti per gli aspetti riguardanti il potenziamento delle esperienze di auto-apprendimento, favorendo le intelligenze multiple.” Per quello che riguarda nello specifico il materiale messo a disposizione dalla Raffaello Editrice, si può parlare a tutti gli effetti di LO, micro entità digitali o non, che possono essere utilizzati, riutilizzati per un numero illimitato di volte durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. Sono infatti idonei all’utilizzo in classe, in videoproiezione, ma soprattutto con la LIM. Ogni “esercizio” può essere eseguito dall’alunno con l’impiego di diverse modalità: touch (determinate aree sensibili vanno “toccate” per dare una risposta); d rag and drop (con il “trascinare e rilasciare” si associano concetti complementari); cloze (completamento di frasi, di sillabe o concetti da scrivere direttamente con la tastiera); corrispondenze (immagini o parole da mettere in relazione con il trascinamento); s equenze (gruppi di parole o numeri vanno organizzati seguendo un determinato ordine); s celte multiple v ero o falso. Di ogni LO viene presentata la versione per l’insegnante e quella per l’alunna/o. Nel primo caso il punteggio finale non sarà fornito mentre sarà possibile, nell’eventualità di risposta sbagliata, tentare di nuovo, ritornare indietro e ripetere l’esercizio all’infinito. Nella versione per l’alunno non sarà consentito un secondo tentativo in caso di risposta sbagliata, soltanto al termine, dopo che avrà visualizzato il punteggio totalizzato, gli sarà possibile rivedere tutto il percorso effettuato con i relativi marcatori di “risposta esatta” o “risposta sbagliata” e stampare la nota finale con i relativi punteggi.

217


Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK 218

Letture integrative Si offre all’insegnante una ricca raccolta di testi organizzati per tipologie, che segue la scansione delle unità presentate nel libro, una piccola biblioteca da cui attingere nuove proposte di letture. Tale “archivio” è arricchito da una serie di audioletture con testo in file stampabile, per alunni con difficoltà e/o eventuali laboratori di ascolto.

Lezioni preimpostate in PowerPoint Slide con lezioni organizzate per presentare alla classe in modo schematico, preciso e immediato, ciascuna tipologia testuale presa in esame dal programma ministeriale. Le lezioni illustrano ogni aspetto delle tipologie, permettendo così il ripasso e la sintesi.

Percorsi digitali multidisciplinari per la LIM L’insegnante ha a sua disposizione tre percorsi multidisciplinari, due per la quarta e uno per la quinta: PICCOLI CHEF, PIANETA TERRA e UN VECCHIO LUPO DI MARE. Nelle pagine a seguire vi mostriamo parte del materiale di quarta: si tratta delle introduzioni ai due percorsi e delle miniature di PICCOLI CHEF che l’insegnante trova inserite in versione digitale all’interno del percorso. Ogni pdf può essere visionato sul MIO BOOK docente, scaricato e/o stampato. Questo materiale introduce e guida, clic dopo clic, anche l’insegnante meno esperta che, grazie a queste indicazioni dettagliate, potrà usare i percorsi multidisciplinari per la LIM con facilità ed efficacia.

Piccoli Chef Guida per lʼinsegnante

Area dei linguaggi - Introduzione In “Piccoli Chef” il cibo e la cucina costituiscono il motivo conduttore per una serie di innovative proposte di attività destinate a bambini di classe quarta della Scuola Primaria. Questo segmento, in particolare, è dedicato allʼambito dei «linguaggi» e si articola in percorsi che coinvolgono Italiano, Arte e immagine ed Educazione motoria. Alla base del progetto vi è lʼintima convinzione che la LIM effettivamente costituisca un valido ausilio per innovare ambienti e strategie di apprendimento, per attivare nuove dinamiche relazionali e motivazionali, per offrire ai bambini ulteriori e preziose occasioni di esperienza. Di qui il proposito di mettere a disposizione dellʼinsegnante degli strumenti che consentano un impiego quanto più possibile efficace e autenticamente proficuo della lavagna nella didattica di classe. In questo senso, la riflessione sulle diverse tipologie testuali e, in particolare, sul testo regolativo, lungi dallʼappiattirsi sulla mera trasmissione di nozioni, si caratterizzerà invece per un approccio problematico in cui il bambino sarà anzitutto chiamato a valutare criticamente, recuperare e condividere quanto nelle sue conoscenze pregresse potrà risultare utile. Nello stesso ordine di idee, lʼanalisi dei modi infinito, imperativo e congiuntivo sarà anche occasione per soffermarsi a esaminare come cambi il “registro” della comunicazione al variare del modo del verbo. La considerazione del soggetto “cibo” nelle opere pittoriche di epoche diverse proiettate alla LIM permetterà alla classe di confrontarsi con valutazioni e commenti in una proficua interazione. Dopodiché la lavagna diventerà strumento per un lavoro condotto in parallelo da tutti gli alunni, allʼesito del quale si saranno apprese le nozioni di una particolare tecnica di disegno. A conclusione del percorso, i bambini saranno coinvolti in un divertente gioco motorio a tema, di cui dovranno aver previamente determinato nel dettaglio le caratteristiche, cooperando nella sua progettazione e predisposizione.

02 Italiano - Il modo giusto per cucinare  Riconoscere caratteristiche e funzione linguistica dei verbi nei modi infinito, imperativo e congiuntivo.  Trasformare i verbi passando dal modo infinito al modo imperativo e dal modo infinito al modo congiuntivo operando su testi regolativi.

03 Arte e Immagine - Artisti ai fornelli  Riconoscere l’importanza del cibo come soggetto nelle arti figurative.  Individuare ruoli e funzioni delle rappresentazioni pittoriche del cibo in autori ed epoche diversi.

04 Arte e Immagine - Cuciniamo alla griglia  Conoscere tecnica e funzioni del disegno con l’ausilio di una griglia.  Riprodurre un’opera figurativa sul tema “cibo” con la tecnica della griglia.

05 Educazione Motoria - La dura vita del cameriere  Esaminare e comprendere le regole di un gioco motorio come esempio di testo regolativo.  Contribuire nella progettazione e nella predisposizione di un gioco.  Partecipare ad un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole.

Pulsanti e icone nel multimedia

Tutte le attività sono concepite in modo da favorire la massima interazione con la LIM da parte del maggior numero possibile di bambini e comunque in modo da coinvolgere attivamente anche quelli al momento non impegnati in prima persona alla lavagna. Vengono inoltre messi a disposizione materiali e spunti per attività individuali da svolgersi a casa o a scuola e suggerimenti per approfondire o integrare i percorsi didattici.

Competenze attese all’esito delle attività 01 Italiano - Testi, regole e ricette  Riconoscere le diverse tipologie testuali in relazione alle loro funzioni.  Riconoscere le funzioni e i settori di impiego del testo regolativo.  Riconoscere le caratteristiche principali di un testo regolativo.  Creare testi regolativi lavorando cooperativamente e individualmente. 1

N.B.: Agire sui pulsanti con un singolo clic / singolo tocco alla LIM. In caso di doppio clic la risorsa potrebbe non essere visibile in quanto collocata in secondo piano. Per renderla visibile senza chiudere il programma procedere come segue: - fare clic con il pulsante destro del mouse in un punto qualsiasi dello schermo; - dal menù contestuale selezionare Schermo – Cambia programma; - cliccare dalla barra delle applicazioni sullʼicona del file da visualizzare.

2


Guida lʼinsegnante Guida perper lʼinsegnante

Guida per lʼinsegnante

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Piccoli Chef Piccoli C Piccoli Chef Piccoli Chef Piccoli Chef ccoli Chef Piccoli Chef

Guida per lʼinsegnan

Guida per lʼinsegnante

Italiano- Testi, - Testi, regole 02ricette Italiano - Il modo giusto pe 0101Italiano regole e ericette Guida per lʼinsegnante Guida per lʼinsegnante Riconoscere le diverse tipologie testuali in-relazione funzioni.per 01 Italiano -Riconoscere Testi, regole e02 ricette caratteristiche e funzione linguistica Italiano IlRiconoscere modo giusto cucinare le diverse tipologie testuali in relazione allealle loroloro funzioni. imperativo e congiuntivo. le funzioni e i settori diloro impiego del testo regolativo. esti, regole eRiconoscere ricette 02 Italiano - inIlerelazione modo giusto cucinare Riconoscere le diverse tipologie alle funzioni. caratteristiche e funzione linguistica dei verbi nei modi inf Riconoscere letestuali funzioni i Riconoscere settori di impiego delper testo regolativo.

Trasformare i verbi passando dal modo infinito al imperativo e congiuntivo. Riconoscere le impiego caratteristiche principali di un testo regolativo. Riconoscere le funzioni e i settori di del eprincipali testo regolativo. Riconoscere lecaratteristiche caratteristiche dilinguistica un testo regolativo. tipologie testuali in relazione alle loro funzioni. Riconoscere funzione dei verbi nei congiuntivo modi infinito,operando su testi reg infinito al modo Trasformare i verbi passando dal modo infinito al modo imperativo e da imperativo e congiuntivo. Creare testi regolativi lavorando cooperativamente e individualmente. Riconoscere caratteristiche di un testo cooperativamente regolativo. Creare regolativi lavorando e individualmente. e i settori di le impiego del testi testoprincipali regolativo. infinito al modo congiuntivo operando su testi regolativi. 01 Italiano - Testi, regolei verbi e ricettepassando dal modo infinito 02 Italiano Il modo giusto per cucinaree dal modo Trasformare al- modo imperativo Creare testi regolativi lavorando cooperativamente e individualmente. istiche principali di un testo regolativo. Attività preliminari infinito al modo congiuntivo operando su testi regolativi. Attività preliminari Attività preliminari avorando cooperativamente e individualmente. 1. Avviare il software in dotazione alla LIM.

Piccoli Chef

Piccoli Chef

Guida per lʼinsegnante

Guida per lʼinsegnante

Riconoscere le diverse tipologie testuali in relazione alle loro funzioni.

Riconoscere caratteristiche e funzione linguistica dei verbi nei modi infinito, imperativo e congiuntivo.

Riconoscere le funzioni e i settori di impiego del testo regolativo.

Attività preliminari (es. Start - Tutti i programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspir 1. Avviare il software in dotazione alla LIM. Attività preliminari 1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi - Active 1. Software Active Inspire Active Inspire) il software in2. dotazione allalaLIM. (es.Attività Start - Tutti i programmi - Active SoftwareAvviare - Active Inspire - Active Inspire) preliminari Selezionare funzione di annotazione sul desktop. (es. Start - Tutti i programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire) 1. Avviare il software in dotazione alla LIM. nari 2. Selezionare laInspire funzione diInspire) annotazione desktop. Resterà visibile sola Casella degli strumenti con ilapulsanti per passare da uno strumen es. Start - Tutti i programmi2. - Active Software - Active - Active Selezionare la funzione di annotazione sul sul desktop. Resterà visibile la sola Casella Trasformare i verbi passando dal modo infinito al modo imperativo e dal modo infinito al modo congiuntivo operando su testi regolativi.

Riconoscere le caratteristiche principali di un testo regolativo.

Creare testi regolativi lavorando cooperativamente e individualmente.

Attività preliminari

Attività preliminari

1. Avviare il software in dotazione alla LIM.

1. Avviare il software in dotazione alla LIM.

(es. Start - Tutti i programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire)

(es. Start - Tutti i programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire)

2. Selezionare la funzione di annotazione sul desktop. Resterà visibile la sola Casella degli strumenti con i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro.

2. Selezionare la funzione di annotazione sul desktop. Resterà visibile la sola Casella degli strumenti con i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro.

1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. - Annotazione sul desktop) Resterà visibile la sola C degli strumenti con i -pulsanti passare da strumento allʼaltro. 2.per Selezionare la uno funzione diStrumenti annotazione sul desktop. (es. strumenti Start - Tutti i programmi Activeper Software - Active -strumento Active Inspire) degli con i pulsanti passare daInspire uno allʼaltro. dotazione alla LIM. (es. Strumenti Annotazione sul desktop) 2. Selezionare la funzione di annotazione desktop. visibile sola Casella degliResterà strumenti con i la pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro.Seleziona (in Strumenti - Annotazione sul sul desktop) e Software - Active Inspire - (es. Active Inspire) 3. Se necessario, passare allo strumento (es. Strumenti Annotazione sul desktop) 2. Selezionare la funzione di annotazione sul desktop. Resterà visibile la sola Casella degli strumenti con i pulsanti passare da uno strumento allʼaltro.Selezionafreccetta 3. Seper necessario, passare allo strumento (in genere contrassegnato dapuntatore una analoga a quella del mouse). Ten es.annotazione Strumenti - Annotazione desktop) 3.suldegli Se necessario, passare Seleziona (in genere contrassegnato dadel una di sul desktop. Resterà con visibile laallo solastrumento Casella strumenti i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro. freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da un 3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato d (es. Strumenti - Annotazione sul del desktop) freccetta analoga a quella puntatore del mouse). Tenere presente che questo nti per passare da uno strumento allʼaltro. strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad unʼaltra. 3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (inuso genere contrassegnato dapuntatore una analoga a quella del delunʼaltra. mouse). Tenere presente che questo sktop) strumento dovrà sempre esserefreccetta in per passare da una diapositiva ad Diapositiva 1 4. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in mod Diapositiva 1 3. Se passare strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una reccetta analoga a quella delnecessario, puntatore Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in aver uso per passare diapositiva ad unʼaltra. I bambini sarannodel stati giàmouse). avvertiti delleallo Dopo lavorato alla tipologia “testo caratteristiche complessive del finestre percorso regolativo” in “Testi,Trascinarla regole e ricette”,la si attiverà 4. Chiudere eventuali presenti sul desktop in modo che resti visibile sola Casella degli strumenti. e ancorarla al lato destro dell interdisciplinare “Piccoli chef” (Start - Vai alla allo strumento (in genere da una analoga a passare quella del del mouse). Tenere che la questo strumento dovràSeleziona sempre essere in usocontrassegnato per dapuntatore una diapositiva ad inresti questa sede una sessione di riflessione 4. freccetta Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in unʼaltra. modo chepresente visibile sola Casella presentazione del percorso). Chiarite che, in linguistica. Quali sono “modi” e “tempi” del degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva questa prima sessione, ci si occuperà delle 4. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola verbo utilizzati nelle ricette? ai bambini del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in usoalper da una diapositiva ad Chiedete unʼaltra. degli strumenti. Trascinarla latopassare destro della diapositiva caratteristiche dei diversi tipi testuali,e già ancorarla noti ai se ricordano quali sono i modi dei verbi già noti, 5. Avviare il software LIM Raffaello. bambini dalla classe terza. Prima di passare alla oltre allʼindicativo,al domandando se ne 4. Chiudere finestre presenti sul desktop indegli modo che resti Trascinarla visibile la sola Casella strumenti. e ancorarla lato destro della diapositiva ssere in usoeventuali per passare una ad fraunʼaltra. Diapositivada 2 , chiedete aidiapositiva bambini se ricordano alcuni i diversi tipi rammentano funzioni e modalità di impiego. Approfittatene per chiedere di il software LIM Raffaello. di testo e5. se neAvviare sanno indicare funzioni e caratteristiche. coniugare un verbo in tutti i modi resti e tempi conosciuti. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che visibile la sola Casella degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva 5. 4. Avviare il software LIM Raffaello. 6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “02 Italia 5. Avviare il lato software Raffaello. tre presenti sul desktopdegli in modo che resti visibile laesola Casella strumenti. Trascinarla ancorarla al destroLIM della diapositiva 6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” “01 Italiano” “Vai allʼattività”. Guida per lʼinsegnante il software Raffaello. 6. LIM Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “01 Italiano” allʼattività”. a5.eAvviare ancorarla al lato destro della diapositiva 7. Nel- “Vai gruppo di chef” pulsanti semitrasparenti in basso 6. Selezionare il collegamento a “Piccoli - “02 Italiano” - “Vaivisibile allʼattività”. 5.7.Avviare il software LIM Raffaello. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo puls 6.Raffaello. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef”semitrasparenti - “01 Italiano” - “Vai allʼattività”. 7. Nel gruppo di pulsanti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore Opzioni freccia Visibile. 7. a Nel gruppo di terzo pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della 6. Selezionare il collegamento “Piccoli chef” - “02pulsante Italiano” “Vai allʼattività”. diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul e- selezionare puntatore Opzioni freccia Visibile. 7.nto Nela gruppo pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare “Piccolidichef” -Opzioni “01Opzioni Italiano” “Vai allʼattività”. puntatore - Opzioni freccia - Visibile. Riconoscere l’importanza delpuntatore cibo come soggetto nelle-della arti figurative. gruppodestro di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a freccia sinistra diapositiva, fare clic con7.il Nel pulsante sul terzo pulsante e selezionare Opzioni - Opzioni Visibile. emitrasparenti visibile indiapositiva, bassofreccia a sinistra della fare- Visibile. clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni Guida per lʼinsegnante Individuare ruoli e funzioni delle rappresentazioni pittoriche del cibo in autori ed pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia -- Artisti Visibile. 03 Arte e Immagine ai fornelli epoche diversi. Riconoscere l’importanzaI delbambini oni freccia - Visibile. Dopo aver lavorato a cibo come soggettosaranno nelle arti figurative. stati già avvertiti delle (es. Strumenti - Annotazione sul desktop)

(es. Strumenti - Annotazione sul desktop)

3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad unʼaltra.

3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad unʼaltra.

4. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola Casella degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva

4. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola Casella degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva

5. Avviare il software LIM Raffaello.

5. Avviare il software LIM Raffaello.

6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “02 Italiano” - “Vai allʼattività”.

6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “01 Italiano” - “Vai allʼattività”.

7. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

7. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

1

Piccoli Chef 1

03 Arte e Immagine - Artisti ai fornelli Piccoli Chef

Diapositiva 1 Diapositiva Diapositiva 11 saranno stati già avvertiti delle Diapositiva 1 regolativo” in “Testi, Diapositiva I1bambini caratteristiche complessive del percorso caratteristiche complessive Dopo del percorso aver lavorato tipologia “testo I bambini saranno stati già avvertiti delle in questa sede una s interdisciplinare “Piccoli chef” (Start - Vai allaalla Diapositiva 1 Attività preliminari interdisciplinare “Piccoli chef” (Start Vai alla Diapositiva 1 regolativo” in “Testi, regole e ricette”, si so at caratteristiche complessive del percorso linguistica. Quali Individuare ruoli e funzioni delle rappresentazioni pittoriche del cibo in autori ed epoche diversi.

Attività preliminari

presentazione percorso). Chiarite che, Dopo aver lavorato alla tipologia “testo presentazione deldel percorso). Chiarite che, in insessione di riflession I bambini saranno 1. stati già avvertiti delle in questa sede una Avviare il software in“Piccoli dotazione alla LIM. interdisciplinare chef” (Start Vai alla verbo utilizzati nelle questa prima sessione, sie occuperà regolativo” in “Testi, regole ricette”,delle sidelle attiverà questa prima sessione, ci sici occuperà caratteristiche complessive percorso (es. Start - Tuttidel i programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire) linguistica. Quali sono e “tempi” d presentazione del percorso). Chiarite che, in se “modi” ricordano quali so caratteristiche diversi tipi testuali, noti ai in questa sede una sessione di riflessione caratteristiche deidei diversi tipi testuali, giàgià noti ai ricette? interdisciplinare “Piccoli chef” (Start Vai alla verbo utilizzati nelle Chiedete ai b questa prima sessione, ci si occuperà delleterza. oltre allʼindicativo, do 2. Selezionare la funzione di annotazione sulclasse desktop. visibile la sola Casella bambini dalla Prima di passare bambini dalla classe terza.Resterà Prima passare allaalla linguistica. Quali sono “modi” edi“tempi” delsono presentazione del degli percorso). Chiarite che, in se ricordano quali dei verbi gi caratteristiche dei diversi tipi testuali, già noti aialcuni strumenti con i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro. rammentano funzioni e modalità di impiego. Appr Diapositiva , chiedete ai bambini ricordano fra i diversi tipii modi 2si- 2 , chiedete ai verbo bambini se se ricordano alcuni fra i diversi tipi utilizzati nelle ricette? Chiedete ai bambini questa primaDiapositiva sessione, ci occuperà (es. Strumenti Annotazione suldelle desktop) oltre allʼindicativo, domandando se ne bambini dalla classe terza. Prima edicaratteristiche. passare allaun coniugare verbo in tutti i modi e tempi conos di testo e se ne sanno indicare funzioni se ricordano quali sono i modi dei verbi già noti, di testo e se ne sanno indicare funzioni e caratteristiche. caratteristiche dei diversi tipi testuali, già noti ai rammentano funzioni e modalità di impiego. Approfittatene per chieder Diapositiva 2 , chiedete ai bambini se ricordano alcuni fra i diversi tipi 3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una Diapositiva 1 oltre allʼindicativo, domandando ne conosciuti. bambini dalla classe terza.analoga Primaadie passare alla coniugare undel verbo in tutti i modi ese tempi di testo e se ne sanno indicare funzioni caratteristiche. freccetta quella del puntatore mouse). Tenere presente che questo rammentano funzioni modalità impiego. Approfittatene per chiedere di dete ai bambini se ricordano alcuni fra iediversi 1 strumento dovrà sempre esseretipi indi uso 1per1passare da una diapositiva ad unʼaltra. coniugare un verbo in tutti i modi e tempi conosciuti. indicare funzioni e caratteristiche. 1. Avviare il software in dotazione alla LIM.

(es. Start - Tutti i programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire)

2. Selezionare la funzione di annotazione sul desktop. Resterà visibile la sola Casella degli strumenti con i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro. (es. Strumenti - Annotazione sul desktop)

3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad unʼaltra.

4. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola Casella degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva 5. Avviare il software LIM Raffaello.

6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “03 Arte e Immagine” - “Vai allʼattività”. 7. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

1

Lo scopo del percorso è quello di mettere in evidenza come il cibo, elemento necessario alla sopravvivenza dellʼuomo, sia stato anche da sempre presente nelle rappresentazioni artistiche e, in particolare, in quelle pittoriche. E di sottolineare come questa presenza abbia assolto via via a funzioni diverse, a seconda delle peculiarità storico-culturali delle varie epoche e della sensibilità e delle intenzioni dellʼautore. Lʼattività, inoltre, è propedeutica rispetto a quella del secondo percorso di Arte e immagine “Cuciniamo alla griglia” in cui ai bambini si richiederà di riprodurre un disegno con il cibo, appunto, per soggetto.

4. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola Casella 1 1 degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva 1 5. Avviare il software LIM Raffaello. 1

6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “03 Arte e Immagine” - “Vai allʼattività”. 7. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare

219


Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Piccoli Chef Guida per lʼinsegnante

04 Arte e Immagine - Cuciniamo alla griglia Piccoli Chef

Diapositive 3-5 Conoscere tecnica e funzioni del disegno con l’ausilio di una griglia.

Leggendo dalle diapositive ed eventualmente aiutandovi con lo strumento Evidenziatore, spiegate alla classe le nozioni fondamentali della tecnica del disegno con lʼausilio della griglia. Ponete particolare cura nellʼillustrare come vanno individuati i punti di intersezione dei contorni della figura con la griglia (diapositiva 4).

Riprodurre un’opera figurativa sul tema “cibo” con la tecnica della griglia. Guida per lʼinsegnante

04 Arte e Immagine - Cuciniamo alla griglia Conoscere tecnica e funzioni del disegno con l’ausilio di una griglia.

Riprodurre un’opera figurativa sul tema “cibo” con la tecnica della griglia.

Attività preliminari

Diapositive 6 - 9

Attività preliminari

Evidenziate, sempre seguendo la spiegazione riportata nelle diapositive, quali sono i risultati che è possibile ottenere avvalendosi della tecnica di disegno in considerazione.

1. Avviare il software in dotazione alla LIM.

(es. Start - Tutti i programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire)

2. Selezionare la funzione di annotazione sul desktop. Resterà visibile la sola Casella degli strumenti con i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro.

1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Strumenti - Annotazione sul desktop)

3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una

freccetta analoga-a Tutti quella delipuntatore del mouse). Tenere presente che questo (es. Start programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire) strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad unʼaltra.

Diapositive 10 - 19

4. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola Casella degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva

Stampate la griglia disponibile dai Materiali per 2. Selezionare la funzione di annotazione sul desktop. Resterà visibile la sola Casella lʼalunno e consegnatene una copia ad ogni bambino, avvertendo che da questo degli strumenti con i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro. momento si passerà alla fase operativa. 5. Avviare il software LIM Raffaello.

6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “04 Arte e Immagine” - “Vai allʼattività”.

7. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della (es. Strumenti - Annotazione sul edesktop) diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante selezionare

Da questo momento il lavoro andrà condotto parallelamente alla LIM e sul cartaceo consegnato. Chiamate un bambino diverso alla LIM per ognuno dei compiti che verranno via via richiesti. Per consentire a tutti di partecipare allʼattività è anche possibile suddividere ulteriormente il lavoro, chiedendo al singolo alunno alla lavagna di eseguire solo una parte del compito (ad esempio: segnando solo alcuni dei punti di intersezione della figura con la griglia). Richiedete la massima cura nellʼesecuzione del lavoro, sia sul cartaceo, sia alla LIM. Nel caso in cui si commettano errori alla LIM, piuttosto che cancellare tutto con lo strumento Ripristina pagina, si potrà ricorrere allo strumento Gomma.

Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

Piccoli Chef

3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una Diapositive 1 - 2 freccetta analoga quella delsegmento puntatore del mouse). Tenere presente che questo Dopo avera illustrato nel precedente di attività lʼimportanza del cibo nelle opere pittoriche di tutte le epoche, spiegate ai bambini strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad unʼaltra. che ora toccherà a loro “fare arte” sul soggetto alimentazione. E che sarà una valida occasione per

apprendere una tecnica che consente di 4.riprodurre Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola Casella un disegno-modello in modo molto preciso. degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva Guida per lʼinsegnante 2

1

5. Avviare il software LIM Raffaello.

6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “04 Arte e Immagine” - “Vai allʼattività”. 05 Educazione Motoria - La dura vita del cameriere 7. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della

Esaminare e comprendere le regole unterzo gioco motorio come esempio di testo diapositiva, fare clic con il pulsante destrodisul pulsante e selezionare regolativo. Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile. Diapositiva 3

Piccoli Chef

Lʼattività consente anche di richiamare le caratteristiche del testo regolativo, già esaminato nei percorsi di Italiano. Anzitutto esaminate insieme alla classe lʼelenco dei materiali necessari.

Contribuire nella progettazione e nella predisposizione di un gioco. Guida per lʼinsegnante

05 Educazione Motoria - La dura vita del cameriere

Partecipare ad un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole. Esaminare e comprendere le regole di un gioco motorio come esempio di testo regolativo. Contribuire nella progettazione e nella predisposizione di un gioco.

Partecipare ad un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole.

Diapositive 1 - 2

Diapositive 4 - 6

Quindi leggete e commentate insieme alla classe le modalità di preparazione del gioco, le regole da osservare nel suo svolgimento e il suo scopo.

Attività preliminari Dopo aver illustrato nel precedente segmento di Attività preliminari

1. Avviare il software in dotazione alla LIM.

(es. Start - Tutti i programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire)

attività lʼimportanza del cibo nelle opere

2. Selezionare la funzione di annotazione sul desktop. Resterà visibile la sola Casella degli strumenti con i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro.

1. Avviare il software in dotazione alla LIM.di tutte le epoche, spiegate ai bambini pittoriche (es. Strumenti - Annotazione sul desktop)

3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una

freccetta analoga-a Tutti quella delipuntatore del mouse). Tenere presente che questo (es. Start programmi - Active Software - Active Inspire - Active Inspire) strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad unʼaltra.

Diapositive 7 - 8

che ora toccherà a loro “fare arte” sul soggetto 2. Selezionare la funzione di annotazione sulalimentazione. desktop. Resterà visibile la sola Casella degli strumenti con i pulsanti per passare da uno strumento allʼaltro. E che sarà una valida occasione per (es. Strumenti - Annotazione sul desktop) apprendere una tecnica che consente di riprodurre un disegno-modello in modo molto preciso. 3. Se necessario, passare allo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una Diapositive 1-2 4. Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola Casella degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva 5. Avviare il software LIM Raffaello.

6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “05 Educazione motoria” - “Vai allʼattività”. 7. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.

Le “prove di abilità” illustrate nelle diapositive costituiscono solo degli esempi. Cercate di coinvolgere i bambini chiedendo loro di proporne altre. Fate una visita nella palestra della scuola per vedere quali attrezzi potrebbero essere impiegati come ostacoli nel vostro percorso. Una volta organizzato il percorso e definite tutte le prove di abilità, non vi resterà che giocare!

A conclusione del percorso “Piccoli chef” potrete è possibile visualizzare utili Suggerimenti ampliare lʼattività. freccetta analoga abambini quella delgiocopuntatore del mouse). Tenere presente cheperquesto proporre ai un divertente motorio sempre in tema “alimentare”. Si tratta di organizzare una gimcanaessere che riproduce in uso per passare da una diapositiva ad unʼaltra. strumento dovrà sempre scherzosamente le traversie di un cameriere di

Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per lʼinsegnante,

ristorante. I bambini saranno coinvolti anche nella pianificazione del gioco oltre che,

nella fase esecutiva. 4.ovviamente, Chiudere eventuali finestre presenti sul desktop in modo che resti visibile la sola Casella 1 degli strumenti. Trascinarla e ancorarla al lato destro della diapositiva 1

2

5. Avviare il software LIM Raffaello.

220

6. Selezionare il collegamento a “Piccoli chef” - “05 Educazione motoria” - “Vai allʼattività”. 7. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.


Guida per lʼinsegnante

Area dei Linguaggi - Introduzione Il filo conduttore di “Pianeta Terra!” è quello della visita di un alieno con cui, in qualche modo, i bambini sono entrati in contatto. Questa situazione offre il destro per una serie di innovative proposte di attività destinate a bambini di classe quarta della Scuola Primaria. Questo segmento, in particolare, è dedicato allʼambito dei «linguaggi» e si articola in percorsi che coinvolgono Italiano, Musica ed Educazione motoria. Alla base del progetto vi è lʼintima convinzione che la LIM effettivamente costituisca un valido ausilio per innovare ambienti e strategie di apprendimento, per attivare nuove dinamiche relazionali e motivazionali, per offrire ai bambini ulteriori e preziose occasioni di esperienza. Di qui il proposito di mettere a disposizione dellʼinsegnante degli strumenti che consentano un impiego quanto più possibile efficace e autenticamente proficuo della lavagna nella didattica di classe. In particolare, la necessità di stabilire una proficua comunicazione con lʼamico extraterrestre costituirà una preziosa occasione per affrontare alla LIM lʼintero programma relativo alla sintassi generalmente considerato in classe quarta. Lʼapproccio del primo percorso di Italiano è tale per cui ad ogni concetto proposto allʼattenzione dei bambini farà immediatamente seguito una fase operativa, in cui il concetto troverà applicazione pratica, con evidenti ricadute in termini di interiorizzazione e consolidamento degli apprendimenti. In coerenza, il secondo percorso di Italiano riprenderà complessivamente in considerazione le conoscenze acquisite, guidando anzitutto il bambino nella ricostruzione dellʼalgoritmo dellʼanalisi logica. Dopodiché lʼestesa attività esercitativa proposta potrà essere svolta in parallelo alla LIM e sul quaderno, in modo che tutti i bambini acquistino la necessaria sicurezza nellʼesecuzione. Il percorso dedicato alla Musica andrà introdotto evidenziando la valenza comunicativa del linguaggio musicale, unʼaltra preziosa risorsa a disposizione per comunicare con lʼalieno. Lʼattività alla LIM consentirà, in particolare, di prendere confidenza con strutture ritmiche che gli alunni saranno invitati ad ascoltare e a riprodurre, singolarmente o collettivamente. Lʼimpianto ludico-informativo prosegue con la conclusiva sessione dedicata al linguaggio corporeo e, quindi, allʼEducazione motoria. I bambini saranno coinvolti in un divertente gioco a squadre, da svolgersi allʼaperto e occasionato dalla necessità di rifornire di carburante lʼastronave dellʼalieno che, ormai giunto al termine della sua visita, si appresta a tornare sul suo pianeta. Tutte le attività sono concepite in modo da favorire la massima interazione con la LIM da parte del maggior numero possibile di bambini e comunque in modo da coinvolgere attivamente anche quelli al momento non impegnati in prima persona alla lavagna. Vengono inoltre messi a disposizione materiali e spunti per attività individuali da svolgersi a casa o a scuola e suggerimenti per approfondire o integrare i percorsi didattici.

1

Competenze attese all’esito delle attività

Pulsanti e icone nel multimedia

Italiano 1 - Un problema di favella  Distinguere una frase da una non-frase.  Ricostruire una frase a partire da una non-frase.  Individuare l’informazione contenuta in un sintagma.  Dividere una frase in sintagmi.  Individuare frase minima e frase espansa.  Individuare il soggetto e il soggetto sottinteso.  Individuare il predicato.  Distinguere predicato verbale e nominale.  Formare il predicato nominale con i verbi copulativi.  Riconoscere il verbo essere come predicato verbale.  Ricondurre le espansioni al Gruppo del soggetto o al Gruppo del predicato.  Individuare il complemento oggetto.  Individuare i complementi indiretti.  Ricostruire l’algoritmo dell’analisi logica.

Italiano 2 - Una lingua "fatta a pezzi"!

N.B.: Agire sui pulsanti con un singolo clic / singolo tocco alla LIM. In caso di doppio clic la risorsa potrebbe non essere visibile in quanto collocata in secondo piano. Per renderla visibile senza chiudere il programma procedere come segue: - fare clic con il pulsante destro del mouse in un punto qualsiasi dello schermo; - dal menù contestuale selezionare Schermo - Cambia programma; - cliccare dalla barra delle applicazioni sullʼicona del file da visualizzare.

 Ricostruire e interiorizzare l’algoritmo dell’analisi logica.  Eseguire l’analisi logica di semplici frasi (divisione in sintagmi, riconoscimento del soggetto, del soggetto sottinteso, del predicato verbale e nominale, del complemento oggetto e dei complementi indiretti).

Musica 1 - Se ci sei... batti un colpo!  Ascoltare sequenze ritmiche in due, tre o quattro tempi.  Riprodurre sequenze temporali marcando l’accento ritmico e rispettando le pause.

Storia 1 - Un pieno di simpatia!  Organizzare un gioco motorio all’aperto, reperendo i materiali e disponendoli opportunamente.  Eseguire un gioco di squadra all’aperto.

Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK

Pianeta Terra!

2

3

221


APPUNTI .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................


.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................


.................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................................


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.