Lucia Vitali - Ester Visentini - Elisa Straforini
TI C! TAC! O O OH!
Coordinamento scientifico-didattico Alessandra Venturelli
GUIDA DIDATTICA per la Scuola dell’Infanzia secondo il Metodo Venturelli
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Volume
Le emozioni nelle storie
Lucia Vitali - Ester Visentini - Elisa Straforini Coordinamento scientifico-didattico Alessandra Venturelli
GUIDA DIDATTICA per la Scuola dell’Infanzia secondo il Metodo Venturelli
Volume 2 Le emozioni nelle storie
Presentazione La Guida Didattica Traccio e imparo vol. 2 - LE EMOZIONI NELLE STORIE ha lo scopo di intraprendere con i bambini un viaggio alla scoperta delle emozioni attraverso 12 storie di animali fantastici, suddivise in 3 livelli successivi di difficoltà, in cui a ogni storia illustrata corrisponde una diversa emozione, raccontata in modo semplice e giocoso. All’inizio il bambino non è ancora consapevole di ciò che sente dentro di sé, ma può farne esperienza, immedesimandosi nei personaggi delle storie. In questo modo, l’insegnante ha l’opportunità di accompagnarlo attraverso le parole e le attività ludico-motorie a percepirle e a comprenderle dentro di sé, per riconoscerle e chiamarle per nome. Porre attenzione alla vita emotiva dei bambini promuove lo sviluppo della persona nella sua globalità: le emozioni possono essere positive o negative e ognuna di loro concorre alla crescita del bambino. Ogni capitolo di questo libro delle storie-emozioni è strutturato in modo analogo, secondo attività coerenti che passano per gradi dalla concretezza del corpo vissuto all’astrazione delle attività grafiche. • L a prima parte si compone del testo di una storia che l’insegnante leggerà ai bambini, mentre essi osservano le relative illustrazioni nella pagina accanto.
LA FIDUCIA 3° livello
LA FIDUCIA
Storia
LA FIDUCIA 3° livello
La farfalla e il vento
È primavera e, come ogni anno, i prati si riempiono di mille fiori colorati. Vanessa la farfalla vuole ritrovare quel prato pieno di fiori che tanto le era piaciuto la primavera scorsa. Vola in su e vola in giù, vola di qua e vola di là, ma niente, non riesce proprio a trovarlo. Dopo aver volato per tanti giorni, Vanessa è ormai stanca e ha perso ogni speranza. Ma ecco avvicinarsi a lei il vento, che le dice: «Ciao Vanessa, ti vedo stanca, non sei contenta che sia primavera?». E la farfalla risponde: «Ciao vento, sono giorni che volo per cercare un bellissimo prato di fiori colorati, ma non l’ho ancora trovato e adesso sono stanca… Non ce la faccio più!». Allora il vento le dice: «Non ti arrendere! Se avrai fiducia in me, ti farò arrivare fino a quel prato». Vanessa ci pensa un po’ su. È impaurita, sa che non sempre il vento si comporta bene, a volte fa volare via tutto, a volte soffia così forte da fare paura, a volte invece non si fa neppure sentire. La voglia di vedere quel prato, però, è più forte della paura e Vanessa dice al vento: «Se tu mi guidi, ce la farò». Il vento, felice di sentirsi utile e di sapere che Vanessa si fida di lui, comincia a soffiare, né troppo forte né troppo piano. Il suo soffio è un soffio gentile che riesce a far volare la farfalla, senza che lei abbia bisogno di sbattere le ali. Così il vento la trasporta sopra molti prati, pieni di fiori di tutti i colori, finché finalmente Vanessa arriva al suo prato tanto amato. A quel punto, il vento smette di soffiare e la farfalla può appoggiarsi su quei bellissimi fiori. «Grazie, vento, per avermi aiutata!» dice Vanessa, tutta contenta. Il vento la saluta soffiando piano e se ne va, ancor più felice di prima, perché è riuscito a guadagnarsi la fiducia della sua amica farfalla.
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Il protagonista della storia
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LA FIDUCIA LA FIDUCIA
• S egue poi nella sezione “rifletto” una fase di comprensione, in cui l’insegnante fa delle domande ai bambini sulla storia e sull’emozione trattata, fino a chiarire insieme agli alunni in cosa consiste quell’emozione o quel sentimento.
Rifletto Rifletto
1. Come si chiama la farfalla? 1. farfalla? 2. Come Perchésilachiama farfalla la è stanca? 2. la farfalla stanca? 3. Perché Perché non si fidaèsubito del vento? 3. non si fida subito 4. Perché Hai un amico di cui ti fidi?del vento? 4. Ti Haiseiunmai amico di cui ti fidi? 5. sentito come la farfalla? 5. Ti sei mai sentito come la farfalla?
LA FIDUCIA LA FIDUCIA La fiducia è un sentimento, una sensazione di sicuLa fiducia è un sentimento, unanei sensazione rezza basata sulla stima riposta confrontididisicuuna rezza basata persona o di sulla una stima cosa. riposta nei confronti di una persona di unadal cosa. La fiduciao nasce cuore, quando crediamo che La fiducia nasceper dalil meglio cuore, quando crediamo che le cose vadano e la persona con cui ci le cose vadano il meglio nel e lamigliore persona dei conmodi. cui ci relazioniamo si per comporterà relazioniamo si comporterà nel migliore dei modi.
Motricità globale Motricità globale
Per fare esperienza di che cosa sia la fiducia, si propongono i seguenti giochi: Per fare esperienza di che cosa sia la fiducia, si propongono i seguenti giochi: • Invitare un bambino alla volta a disporsi di spalle davanti all’insegnante, poi a lasciarsi cadere • Invitare un tra bambino alla volta a disporsi di spalle davanti all’insegnante, poi a lasciarsi cadere all’indietro le sue braccia. all’indietro tra le sue braccia.
•N ella successiva sezione di motricità globale, i bambini sono invitati a partecipare a dei giochi o attività motorie che richiamano quella storia o quell’emozione.
LA FIDUCIA
•Q uindi si passa alla parte della sezione “in natura”, in cui i bambini possono conoscere e approfondire alcuni aspetti dedicati all’animale, protagonista della storia, alle sue abitudini e al suo ambiente di vita.
3° livello • Predisporre un percorso LA FIDUCIA • Predisporre uninvitare percorso a ostacoli, poi i 3° livello a ostacoli,a poi invitare bambini disporsi a i In natura bambini a disporsi a coppie. Ilcoppie. ciclo natura vitale delle farfalle UnIn bambino per coppia Un bambino per coppia Dalle uova di farfalla nascono i bruchi che passano la vita a mangiare per poi chiudersi nelle bendato e viene Ilviene ciclo vitale delle farfalle viene bendato e viene crisalidi e dal trasformarsi infine in farfalle. guidato compagno Dalle uova di farfalla nascono i bruchi che passano la vita a mangiare per poi chiudersi nelle guidatoil percorso. dal compagno lungo crisalidi e trasformarsi lungo il percorso. infine in farfalle.
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• I n seguito, nella sezione dedicata alla motricità fine, l’insegnante troverà delle attività legate alla storia, per esercitare i bambini nell’uso delle mani, mediante manipolazione di materiali, ritaglio, ecc.
Motricità fine Il minibook della farfalla
Motricità fine
Il minibook della farfalla Materiali • Modello Materiali • Cartoncino bianco •• Modello Matite colorate •• Cartoncino bianco Forbici •• Matite colorate Colla stick • Forbici Fasi • Colla stick 1. Predisporre per ogni bambino il modello delle Fasifigure del ciclo vitale della farfalla e il modello 1. Predisporre ogni bambino delle delle ali, poiper invitare a colorareil modello con le matite figure dele ciclo vitale della farfalla e il modello colorate a ritagliare. ali, poiper invitare colorare una con striscia le matite 2. delle Predisporre ogni abambino di colorate e abianco ritagliare. cartoncino 15x40 cm e piegarla a fisar2. Predisporre per ogni bambino una striscia di monica dividendola in quattro parti. Grafomotricità bianco a15x40 cm le e piegarla 3. cartoncino Invitare i bambini incollare figure dela fisarciclo Permonica esercitare la grafomotricità, sidella propongono le dividendola quattro parti.fisarmonica. vitale della farfalla neiinriquadri seguenti attività: 3. Invitare i bambini a incollare le figure del ciclo 4. Incollare le ali della farfalla ai due lati esterni vitale della farfalla nei riquadri della fisarmonica. della fisarmonica, una della metàfigura a sinistra • Far ripassare il contorno della e una 4.farfalla Incollare leil pennarello ali della farfalla ai due lati esterni metà acon destra. a punta grande. della fisarmonica, una con metàgrafismi a sinistra e una • Far completare la farfalla a piacere, metà a destra. utilizzando il pennarello a punta grande.
• I nfine, nell’ultima sezione del capitolo dedicata alla grafomotricità, i bambini possono divertirsi a decorare delle figure che richiamano i personaggi della storia, grazie al riutilizzo dei grafismi precedentemente appresi.
Modello
LA FIDUCIA 3° livello
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1° livello
La felicità.. . . . . . p. La paura. . . . . . . . . p. La tristezza.. . p. L’amicizia. . . . . . . p.
6 12 18 24
2° livello
L’amore. . . . . . . . . . . . . . . . . p. La condivisione. . . . p. La rabbia. . . . . . . . . . . . . . . p. Il rispetto.. . . . . . . . . . . . . . p.
3
34 40 46 52
3° livello
La fiducia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. L’invidia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. La preoccupazione.. . p. La noia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p.
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LE EMOZIONI DEL 1° LIVELLO
La felicità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 6 La paura.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 12 La tristezza. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 18 L’amicizia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 24
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LA FELICITÀ
Storia
La felicità di Olivia
In una grande fattoria, insieme a tanti animali, vive Olivia. Olivia è un’oca un po’ vecchietta, che trascorre le sue giornate preparando torte. Purtroppo, però, ai suoi amici non piacciono le torte che Olivia prepara. Quindi Olivia le mangia da sola, tutta triste. Ma un bel giorno, tornano dalla fattoria vicina i suoi figli. Hanno una bellissima sorpresa per lei: tanti bellissimi paperi e papere. Finalmente può conoscere i suoi nipotini! Olivia è davvero tanto felice di essere diventata nonna. Per festeggiare prepara una buonissima torta che, questa volta, tutti mangiano contenti. Da quel giorno, i suoi nipotini la vanno a trovare spesso e imparano a preparare torte insieme a nonna Olivia.
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DELLE COMPETENZE LA FELICITÀ 1° livello
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LA FELICITÀ
Rifletto 1. Come si chiama l’oca? 2. Cosa le piace preparare? 3. Perché alla fine è felice? 4. Tu quando sei felice?
LA FELICITÀ La felicità è quell’insieme di emozioni che procurano benessere e gioia in un momento più o meno lungo della nostra vita.
Motricità globale Questo gioco è stato pensato per poter raggiungere diversi obiettivi: coordinazione corporea, equilibrio, e non ultimo il senso di appagamento nel riuscire a svolgere in modo corretto l’esercizio. • F ormare due squadre, poi creare sul pavimento due strisce con lo scotch di carta lunghe quanto lungo si vorrà fare il percorso. Disporre a terra due cerchi dalla parte opposta a dove sono posizionate le squadre. Ogni squadra ha a disposizione un tot di coni delimitatori. Al via dell’insegnante un bambino per ogni squadra dovrà portare una torta (cono), rimanendo in equilibrio sulla riga di scotch, fino a depositarla dentro al cerchio. Vince la squadra che per prima porta tutte le torte dentro al proprio cerchio.
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LA FELICITÀ 1° livello
In natura La vita delle oche A differenza di altri animali, le oche femmina e quelle maschio sono uguali. Le oche domestiche, quelle da fattoria, depongono molte più uova di quelle selvatiche ed entrambi i genitori se ne prendono cura.
Motricità fine Lo stagno delle oche Materiali •M odello •P iatto bianco di carta • T empera azzurra • S assolini •P ennelli •M atite colorate •C olla vinilica
Fasi 1. Far pitturare ai bambini il piatto con la tempera azzurra. 2. Predisporre tre modelli di oca a bambino da far colorare con le matite colorate, mettere un po’ di colla dentro al piatto e far incollare ai bambini le oche e qualche sassolino.
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Modello
Grafomotricità Per esercitare la grafomotricità, si propone la seguente attività: •D ecorare la torta con la digitopittura seguendo l’esempio.
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Modello
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LA PAURA
Storia
La coccinella e la luna
In un prato fiorito vive la coccinella Nella, sempre allegra e vivace. Tutto il giorno vola di qua e di là tra i suoi amici, giocando insieme e divertendosi. Quando, però, la giornata termina e il sole va a nascondersi, Nella inizia a rattristarsi. Ognuno torna nella sua tana o si rannicchia tra i fili d’erba e lei rimane sola appoggiata sulla foglia di una campanella. Tutto intorno è buio e lei trema per la paura. Una notte vede spuntare in cielo una luce. “Chi sarà mai?” si domanda. È la luna! Ora, finalmente, il buio è meno buio. Nella saluta la luna e la ringrazia di illuminare la notte. Adesso c’è qualcuno a farle compagnia. Il buio non fa più così paura.
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DELLE COMPETENZE LA PAURA 1° livello
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LA PAURA
Rifletto 1. Come si chiama la coccinella? 2. Di che cosa ha paura la coccinella? 3. Chi aiuta la coccinella a non avere più paura? 4. Tu hai paura del buio?
LA PAURA La paura è un’emozione primaria rappresentata da un senso di forte spiacevolezza e da un intenso desiderio di evitare un oggetto o una situazione. La paura crea tensione a livello del corpo e si manifesta in modo molto caratteristico: sopracciglia avvicinate, fronte aggrottata, occhi sbarrati, bocca semiaperta.
Motricità globale Per fare esperienza di che cosa sia la paura, si propone il seguente gioco: • L ’insegnante invita i bambini a disporsi nello spazio. Poi, per un attimo, chiude le tapparelle così da far provare ai bambini l’emozione del buio e della paura. In seguito, si invitano i bambini a correre nello spazio e, quando l’insegnante dice la parola “paura”, i bambini si fermano e si rannicchiano a terra.
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LA PAURA 1° livello
In natura La vita delle coccinelle Le coccinelle amano trascorrere il proprio tempo sopra le foglie, in cerca di cibo, o a spostarsi tra i fiori dei prati.
Motricità fine Costruiamo una coccinella Materiali • F ondi di bottiglie di plastica •C artoncino nero • F ogli A4 bianchi •O cchietti mobili •P annolenci nero • T empera rossa •P ennelli • F orbici •C olla vinilica •C olla a caldo Fasi 1. Predisporre per ogni bambino un fondo di bottiglia e far pitturare di rosso. 2. Distribuire cinque tondini di pannolenci nero per ciascun bambino e invitare a incollarli sul fondo della bottiglia pitturato. 3. Ritagliare dal cartoncino nero le teste delle coccinelle e distribuirle ai bambini, che assemblano le proprie coccinelle. 4. Fissare ciascuna coccinella su fogli A4 bianchi e invitare i bambini a completare con gli occhietti mobili.
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LA PAURA
Grafomotricità Per esercitare la grafomotricità, si propone la seguente attività: • I nvitare i bambini a colorare la testa della coccinella con la matita nera, poi, con il dito-pennello, pitturare il corpo della coccinella con la tempera rossa e, una volta asciutto, colorare sopra i pallini con la tempera nera.
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Modello
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LA TRISTEZZA
Storia
La lucciola Lucia
Quando diventa notte, in città, si accendono le luci dei lampioni, delle insegne e delle case. Lucia, una piccola lucciola, vuole illuminare la notte ma con tutte quelle luci la sua quasi non si vede. Così, ogni sera è sempre più triste. Per fortuna, però, incontra altre lucciole che la invitano ad andare con loro a illuminare il parco della città. Il parco è sempre molto buio di notte e serve qualcuno che lo illumini. Lucia decide di ascoltare le altre lucciole e di andare insieme a loro fino al parco. Ora la tristezza di Lucia è passata. Da quella sera, insieme alle sue nuove amiche, va sempre al parco a illuminare la notte.
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DELLE COMPETENZE LA TRISTEZZA 1° livello
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LA TRISTEZZA
Rifletto 1. Come si chiama la lucciola? 2. Perché è triste? 3. Chi incontra? 4. Come riesce a far passare la tristezza?
LA TRISTEZZA La tristezza è il nome dell’emozione che solitamente si esprime con la mancanza di sorriso. Ci si sente tristi perché uno dei nostri bisogni non è stato soddisfatto.
Motricità globale Questo gioco è stato pensato per poter raggiungere diversi obiettivi, quali l’attenzione, la coordinazione del corpo, l’imitazione. • I nvitare i bambini a disporsi in modo sparso nello spazio per eseguire i comandi dell’insegnante. Quando l’insegnante dice “scatoline magiche chiuse” i bambini si mettono in ginocchio, accovacciati con i gomiti attaccati alle ginocchia. Poi l’insegnante dirà “dalle scatoline magiche escono tantissime belle… farfalle, lucciole…” e i bambini si alzeranno e cominceranno a imitare con il corpo o con la voce l’animale richiesto.
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LA TRISTEZZA 1° livello
In natura La vita delle lucciole Le lucciole hanno la capacità di produrre luce dai segmenti addominali. Questo fenomeno si chiama bioluminescenza.
Motricità fine Il mio quadro della notte Materiali •C artoncini A4 bianchi • T empera nera •G ancetti adesivi •P olvere glitter oro •P ennelli •C olla vinilica
Fasi 1. Invitare i bambini a dipingere con la tempera nera tutto il cartoncino. 2. Una volta asciutto, mettere alcune gocce di colla vinilica sparse nel foglio nero. 3. Far cospargere con la polvere glitter oro. 4. Attaccare il gancetto adesivo sul retro del cartoncino.
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LA TRISTEZZA
Grafomotricità Per esercitare la grafomotricità, si propone la seguente attività: • F ar ripassare i bordi del corpo e delle ali della lucciola, poi colorare il corpo e riempire le ali con tanti puntini fatti con il pennarello a punta grossa.
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Modello
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L'AMICIZIA
Storia
La formica e il passero
La formica Ludovica vive in un prato insieme a tutte le sue amiche formiche e lavora con tanto impegno. Un giorno la formica, incuriosita dal rumore del gorgoglio dell’acqua, si allontana dal formicaio. Cammina cammina, alla fine la formica Ludovica finisce in un ruscello. «Aiuto, non so nuotare!» dice. Un passero appoggiato sul ramo di una quercia la vede. Per aiutarla, stacca una foglia da un ramo e la getta verso la formica. Ludovica sale sopra la foglia e si salva. Da quel giorno tra la formica Ludovica e il passero nasce una bellissima amicizia.
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DELLE COMPETENZE L'AMICIZIA 1° livello
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L'AMICIZIA
Rifletto 1. Come si chiama la formica? 2. Dove finisce la formica quando si allontana dal formicaio? 3. Chi aiuta la formica? 4. Come fa a salvarsi?
L’AMICIZIA L’amicizia è una relazione tra due persone. Tra queste due persone nasce un’intesa emotiva intensa che si basa sul rispetto, la sincerità, la fiducia e la disponibilità reciproca.
Motricità globale Per fare esperienza di che cosa è l’amicizia si propone il seguente gioco: •D isporre i bambini a coppie, uno impersona il passero e l’altro la formica. Al bambino che impersona il passero viene dato un foglio di giornale che rappresenta la foglia. I bambini si muovono nello spazio rimanendo a coppie, mentre l’insegnante fa ascoltare il rumore dello scorrere dell’acqua. Quando il rumore si interrompe, il bambino che ha il foglio di giornale lo getta a terra e l’altro ci sale sopra.
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L'AMICIZIA 1° livello
In natura La vita delle formiche Le formiche vivono in grandi case chiamate formicai dove depositano anche il cibo che ricercano durante il giorno. A capo del formicaio c’è la formica regina.
Motricità fine Costruiamo una formica Materiali • T appi di plastica • T empera nera •P ennelli •O cchietti mobili •C arta crespa nera •C olla vinilica Fasi 1. Predisporre per ogni bambino tre tappi di plastica e invitare a pitturarli con la tempera. 2. Invitare i bambini ad arrotolare tre pezzi di carta crespa per formare le zampe della formica. 3. Aiutare i bambini ad assemblare il corpo della formica e incollare le varie parti tra loro. 4. Far completare il volto della formica con gli occhietti mobili.
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L'AMICIZIA
Grafomotricità Per esercitare la grafomotricità, si propone la seguente attività: • F ar colorare le zampe e le antenne della formica con la matita nera, poi far strisciare il pastello a cera sul corpo. Infine, cospargere il corpo di colla vinilica e far incollare pezzetti di lana nera.
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Modello
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NOTE DEL 1° LIVELLO
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NOTE DEL 1° LIVELLO
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LE EMOZIONI DEL 2° LIVELLO
L’amore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 34 La condivisione.. . . . . . . . . . . p. 40 La rabbia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 46 Il rispetto.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 52
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L'AMORE
Storia
Il passerotto Diego
Diego è un giovane passerotto e trascorre le sue giornate volando allegramente. Soprattutto, ama riposarsi sui rami del suo amico ciliegio. Un giorno, però, tra i rami dell’albero, incontra una passerotta che non aveva mai visto prima. “Chissà chi è…” si domanda Diego e dentro di lui sente nascere il desiderio di conoscerla. Prende un po’ di coraggio, poi le chiede: «Ciao, come ti chiami? Io sono Diego!». La passerotta è un pochino timida, ma alla fine gli risponde con voce dolce: «Mi chiamo Sara e sono qui per assaggiare queste gustosissime ciliegie». Sentendo queste parole, Diego esclama: «Visto che ti piacciono i frutti, allora ti farà piacere sapere che qui vicino c’è un bellissimo frutteto. Se vuoi, possiamo andarci insieme». Sara accetta volentieri e insieme spiccano il volo. Arrivati al frutteto, passano un bel pomeriggio insieme. Diego si diverte tanto e, piano piano, inizia a innamorarsi di lei. Poi, un giorno, Diego le propone di fare un nido insieme. Sara, felice, accetta e da quel momento in poi Diego le porta sempre buonissimi frutti.
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DELLE COMPETENZE L'AMORE 2° livello
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L'AMORE
Rifletto
L’AMORE
1. Come si chiama il passerotto? 2. Chi incontra sul ciliegio? 3. Dove vanno insieme Diego e Sara? 4. Anche tu vuoi bene a qualcuno?
L’amore è un sentimento profondo, può essere tra due persone ma anche verso gli animali o la natura. Tutto ciò che si ama viene rispettato e curato.
Motricità globale Per manifestare un sentimento amorevole e per rinforzare l’attenzione associando i colori dei cerchi ai colori della frutta, si propone il seguente gioco: •D isporre nello spazio tanti cerchi colorati, che saranno gli alberi da frutto; i bambini, che interpretano passerotti e passerotte, dovranno “volare” (correre) al di fuori dei cerchi mentre ascoltano della musica. Quando la musica si ferma, i bambini dovranno entrare solo nei cerchi del colore nominato dall’insegnante. Nei cerchi si entra in coppia e abbracciati.
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L'AMORE 2° livello
In natura I passerotti e i loro nidi I passerotti sono piccoli uccelli che costruiscono il loro nido sugli alberi o sui tetti delle case.
Motricità fine La mangiatoia per passerotti Materiali •B ottiglia di plastica • T empera •P ennelli • S emi per uccellini •C ucchiaio di legno • S pago • F orbici Fasi 1. Praticare un foro nella bottiglia di plastica, avendo cura che sia un po’ più largo del manico di un cucchiaio di legno. 2. Invitare i bambini a dipingere con la tempera la loro bottiglia. 3. Praticare un foro nel tappo della bottiglia per poi infilare e fissare un pezzo di spago per appendere la bottiglia a un ramo. 4. Far infilare il cucchiaio di legno nel foro e chiedere ai bambini di riempire per metà la bottiglia con i semi. 5. Invitare i bambini a portare a casa la propria mangiatoia e, con l’aiuto dei genitori, appenderla a un albero vicino alla propria abitazione.
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L'AMORE
Grafomotricità Per esercitare la grafomotricità, si propongono le seguenti attività: • F ar colorare l’albero con le matite colorate. • S fumare il cielo con il pastello a cera azzurro e il prato con la matita verde. • F ar stampare tante ciliegie sulla chioma dell’albero con il timbro-spugna imbevuto nella tempera rossa.
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Modello
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LA CONDIVISIONE
Storia
Le chioccioline Chicca e Bice
Nel piccolo orto del contadino Luigi vivono due chioccioline di nome Chicca e Bice. Entrambe sono assai ghiotte di verdura e la loro verdura preferita è l’insalata, tenera e gustosa. Un giorno, però, il contadino raccoglie tutte le piante di insalata dall’orto. Rimane a terra soltanto una foglia. «Per fortuna è rimasta una foglia croccante» dice Chicca. «Una bella foglia tutta per me!». Bice guarda l’amica un po’ stupida. Ma Chicca insiste: «L’ho trovata prima io e quindi è mia!». Bice allora prova a domandare: «Non pensi che sarebbe gentile condividere l’ultima foglia rimasta con me?». Chicca però non la vuole ascoltare, così Bice si allontana tutta triste. Il giorno seguente Chicca chiama Bice: «Bice, vieni, ti devo parlare». Piano piano Bice raggiunge Chicca e le chiede: «Che cos’è successo?». Chicca le sussurra: «Scusami tanto, amica mia, sono stata egoista e ho pensato solo a me, ma è giusto condividere l’insalata rimasta. Accetti le mie scuse?». Tutta felice, Bice le risponde: «Sì, certo! Mi piace condividere le cose con te! Noi siamo amiche». Così, da quel giorno, Chicca e Bice condividono sempre l’insalata, sia quando ce n’è in abbondanza sia quando ce n’è poca.
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DELLE COMPETENZE LA CONDIVISIONE 2° livello
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LA CONDIVISIONE
Rifletto
LA CONDIVISIONE
1. Come si chiamano le chioccioline? 2. Dove abitano? 3. Che cosa dice Chicca a Bice quando scopre che è rimasta solo una foglia di insalata? 4. Ti sei mai comportato come Chicca?
La condivisione è un comportamento che nasce dall’amore verso gli altri e che porta a utilizzare insieme un oggetto, un’informazione, una conoscenza in modo da creare armonia e benessere comune.
Motricità globale Per fare esperienza di che cosa sia la condivisione, si propone il seguente gioco: •P osizionare una striscia di scotch di carta sul pavimento del salone e dal lato opposto due cesti. Dividere i bambini in due squadre e in ogni squadra formare delle coppie che dovranno posizionarsi a turno sulla linea di partenza. Ciascuna coppia dovrà portare una pallina da un lato all’altro del salone per poi gettarla nel cesto. Il gioco può essere eseguito utilizzando le varie parti del corpo (le mani, pancia contro pancia, schiena contro schiena, ecc.).
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LA CONDIVISIONE 2° livello
In natura Le abitudini delle chiocciole Le chioccole vivono nei prati e negli orti dove depongono le uova e trovano il cibo.
Motricità fine Costruiamo una chiocciola Materiali •P ongo marrone e verde Fasi 1. Predisporre per ogni bambino due palline di pongo, una per colore. 2. Mostrare ai bambini come, dalla pallina di pongo verde, ricavare un rotolino lungo circa 10 cm più spesso verso l’inizio e più sottile verso la fine, e invitarli a provare, strisciando le mani sul pongo appoggiato al banco. 3. Invitare i bambini a lavorare anche l’altra pallina, quella di pongo marrone, per formare un rotolino di 20 cm, che andrà poi arrotolato come una girella di liquirizia. 4. Far schiacciare il primo rotolino per ottenere così il corpo della chiocciola a cui viene adagiato il guscio di pongo marrone.
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LA CONDIVISIONE
Grafomotricità Per esercitare la grafomotricità, si propongono le seguenti attività: • F ar colorare il corpo della chiocciola con le matite colorate e sfumare il guscio con i pastelli a cera. • F ar incollare sul guscio pezzetti di carta seguendo la forma della spirale.
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Modello
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LA RABBIA
Storia
La rabbia di ape Adele
L’ape Adele vola di prato in prato alla ricerca di tanti bei fiori. Vuole succhiare il loro nettare per preparare un buonissimo miele. Volando di qua e di là, Adele vede da lontano un prato con tanti fiori colorati. Finalmente si avvicina ai fiori, ma si accorge che i fiori sono quasi tutti appassiti. Adele non capisce il perché e domanda loro: «Perché state tanto male?». I fiori allora rispondono: «Stiamo male perché il sole è troppo caldo e abbiamo sete». Adele, che ha fatto tanta fatica per trovare quel prato, si arrabbia molto con il sole e se la prende con lui: «È tutta colpa tua, sole! Guarda come soffrono i fiori di questo prato!». Dispiaciuto di aver fatto arrabbiare Adele, il sole le propone una soluzione: «Scusa, Adele, se ti ho fatto arrabbiare. Non era mia intenzione! Non mi sono accorto che i fiori di questo prato stavano appassendo. Però so come farli stare meglio». Il sole si nasconde dietro le nuvole e chiama la sua amica pioggia che bagna dolcemente tutto il prato. In men che non si dica, i fiori tornano a essere rigogliosi e felici, dopo essersi dissetati. Ora Adele, che non è più arrabbiata, può volare da un fiore all’altro e succhiare il nettare, tranquilla.
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LA RABBIA 2° livello
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LA RABBIA
Rifletto
LA RABBIA
1. Come si chiama l’ape? 2. Perché è arrabbiata con il sole? 3. Che cosa fa il sole per farsi perdonare? 4. Anche tu, come l’ape, qualche volta ti sei arrabbiato?
La rabbia è un sentimento umano che manifesta fastidio e frustrazione verso una situazione o un accadimento e spesso viene comunicata attraverso la mimica facciale o posturale.
Motricità globale Per fare esperienza di che cosa sia la rabbia, si propone il seguente gioco: •U n bimbo è l’ape arrabbiata e gli altri bambini non devono farsi pungere. L’ape arrabbiata “punge” (tocca) i bambini che però possono scappare e rifugiarsi dentro ai cerchi posizionati qua e là sul pavimento. A turno si scambiano i ruoli.
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GUIDA DIDATTICA per la Scuola dell’Infanzia secondo il Metodo Venturelli Il progetto Traccio e imparo offre un percorso didattico unitario, basato sul Metodo Venturelli, sia di continuità verticale tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria, sia orizzontale di integrazione tra le varie aree di apprendimento e i diversi campi di esperienza, in un’unica logica pedagogico-didattica.
Volume 1
Dal gesto al segno con punto e freccia
Punto di partenza per l’avvio di questo percorso unitario, con una prima parte teorica, seguita da attività e giochi.
Volume 2
Le emozioni nelle storie
Un viaggio alla scoperta delle emozioni attraverso dodici storie di animali fantastici, suddivise in tre livelli di difficoltà.
I libri operativi
collegati alla Guida Didattica TRACCIO E IMPARO
La Guida TRACCIO E IMPARO è formata da due volumi indivisibili al prezzo di vendita di € 55,00. In mancanza di uno dei due volumi non può essere commercializzata.
www.raffaelloscuola.it