RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
photocredit: Assunta Servello
Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997
numero 8 - anno 88 25 Febbraio 2019
AMO FOTOGRAFARE Alberto Matano
LA REALTÀ
Buona settimana
Fabrizio Casinelli
Vita da strada
Diciamo le cose come stanno: se si viene pizzicati con il telefonino mentre si guida la propria autovettura non c'è il ritiro immediato della patente. C'è, secondo il codice della Strada in vigore, una multa da 161 a 647 euro, la decurtazione di 5 punti dalla patente. La sospensione arriva se si è recidivi. Il nuovo Codice della Strada ha introdotto delle novità sulla guida con il cellulare e ha chiarito alcuni punti, stabilendo in maniera inequivocabile cosa è vietato e cosa è permesso fare con il telefono in auto. Secondo il nuovo Codice della Strada, la guida con il cellulare è sempre vietata e questo dovrebbe essere chiaro a tutti. Mentre si è alla guida non si possono effettuare telefonate, se non con l'ausilio del vivavoce in dotazione all'auto o con l'auricolare ricordando che un orecchio deve sempre rimanere libero per ascoltare i rumori del traffico circostante. Quindi dalla telefonata all'invio di sms, dalla chat WhatsApp all'impiego delle mappe per orientarsi con la strada, dalla consultazione della rubrica telefonica o della lista degli appuntamenti fino al semplice rifiuto di una chiamata è tutto vietato quando si è alla guida. Attenzione è vietato anche utilizzare il cellulare in viva voce tenendolo con una sola delle due mani. In estrema sintesi, è impossibile distogliere le mani dallo sterzo. Le attuali normative del Codice della Strada però non sembrano essere sufficienti a porre un freno all'utilizzo del telefonino in auto durante la guida. È di pochi giorni fa la richiesta della Polizia Stradale di una stretta contro questo comportamento che mette a rischio tutti gli automobilisti. La Polstrada ha chiesto espressamente una modifica della normativa che consenta il ritiro della patente alla prima violazione. Purtroppo secondo i rilevamenti della Polizia Stradale la distrazione è la principale causa degli incidenti stradali. A distrarre gli automobilisti nella gran parte dei casi è l'uso improprio di smartphone e altri dispositivi mentre si è al volante. Quando ci mettiamo alla guida della nostra automobile attiviamo sempre il vivavoce, utilizziamo l'auricolare, ma soprattutto accendiamo il nostro cervello…
SOMMARIO
TOTO CUTUGNO
N. 8
Tra i protagonisti del sabato sera di Rai1 con "Ora o mai più", l'artista racconta al RadiocorriereTv della sua esperienza di coach al fianco di Annalisa Minetti, della musica italiana oggi, del suo prossimo disco e del vincitore di Sanremo
25 FEBBRAIO 2019
VITA DA STRADA 3
MADE IN SUD Torna la comicità in prima serata su Rai2. Molte le novità nella nuova edizione dello show in onda dal 4 marzo 32
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SPORT FICTION C'ERA UNA VOLTA VIGATA LA STAGIONE DELLA CACCIA Lunedì 25 febbraio arriva su Rai1 "La stagione della caccia", nuovo atteso capitolo della serie "C'era una volta Vigata". La penna di Andrea Camilleri e la regia di Roan Johnson ci portano nella Sicilia di fine Ottocento
ROBERTA MORISE SIMONETTA COLUMBU
Le foto per raccontare la vita, i fatti, l'attualità, le emozioni. Il sabato in terza serata Rai3 cambia pelle con il nuovo programma di Alberto Matano 6
La showgirl, da settembre al fianco di Giancarlo Magalli nella conduzione de "I fatti vostri", parla al RadiocorriereTv del suo momento magico
New entry nel convento degli Angeli Custodi, Simonetta Columbu è la novità più gradita della quinta stagione di "Che Dio ci aiuti", in onda il giovedì in prima serata su Rai1
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ALBERTO MATANO
STORIE DI CALCIO Ogni settimana raccontiamo il calcio a modo nostro. Sfide impossibili, parate straordinarie, reti decisive, ma soprattutto gesti atletici che non dimenticheremo facilmente…
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"Amore Criminale" torna su Rai 3 con sette nuove puntate in prima serata. A Veronica Pivetti, da domenica 3 marzo, il compito di raccontare la vita di sette donne vittime di femminicidio 30
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ALMANACCO Le storiche copertine del RadiocorriereTv
CULTURA L'arte, la musica, la storia, la danza, il tearo, i libri, la bellezza raccontati dai canali Rai 34
MUSICA Le novità discografiche italiane 36
RADIO www.radiocorrieretv.rai.it www.rai-com.com www.ufficiostampa.rai.it HeadLine giornalisti Ivan Gabrielli
Hanno collaborato Simonetta Faverio Carlo Casoli Claudia Turconi Antonella Colombo
Grafica, impaginazione Cinzia Geromino Claudia Tore Fotografico Barbara Pellegrino Fabiola Sanesi
Le novità e gli appuntamenti del mondo RadioRai 38
RadiocorriereTv
RadiocorriereTv
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AMORE CRIMINALE
Mercoledì 27 marzo Rai1 trasmetterà in prima serata la cerimonia di premiazione della 64° edizione dei David di Donatello con la conduzione di Carlo Conti
DIRETTORE RESPONSABILE FABRIZIO CASINELLI Redazione - Rai Via Umberto Novaro 18 00195 ROMA Tel. 0633178213
Una selezione dei film in programma sulle reti Rai
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DAVID DI DONATELLO LE CANDIDATURE
RADIOCORRIERETV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 8 - anno 88 25 febbraio 2019
CINEMA IN TV
radiocorrieretv
RAGAZZI È arrivata su Rai Gulp la quinta stagione del popolare anime "Battle Spirits". In onda tutte le sere, alle ore 23.25, la serie è tratta da un popolare gioco di carte collezionabili 42
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ALBERTO MATANO
Le foto per raccontare la vita, i fatti, l'attualità, le emozioni. Il sabato in terza serata Rai3 cambia pelle con il nuovo programma di Alberto Matano. Il popolare giornalista al RadiocorriereTv: «Mi piacciono i selfie, sono tuoi momenti che condividi. È un cerchio che si chiude». E ancora: «Amo fotografare la realtà, fermarmi su un'immagine, scrutarla, cercare di capire cosa c'è dentro»
CON PHOTOSHOW
photocredit: Assunta Servello
MI SENTO YEAH!
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TV RADIOCORRIERE
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I
l sabato sera dopo la mezzanotte su Rai3 va in onda "Photoshow", il programma di Alberto Matano che vuole raccontare la realtà attraverso le foto pubblicate sui social e sui media. Lo smartphone è oggi il testimone
d'eccezione delle nostre esistenze. Alberto, che rapporto hai con la telecamera del tuo telefonino?
sicuramente non dà. Bisogna andare un po' oltre, come fa
stiamo vivendo e provare a raccontarle, andare oltre quello
"Photoshow".
che si vede, indagare dentro. Lo facciamo attraverso degli
La tua generazione ha conosciuto la fotografia stampata su
ospiti che invitiamo in studio, abbiamo una duplice finalità,
carta, che ricordo hai di quei tempi? Ricordo la delusione, si scattavano foto al buio, non sapevi come saresti venuto, e questo, oggi, mi fa molto riflettere.
quella di raccontare la realtà così come le persone che ospitiamo. Il nostro non è un programma in cui ognuno parla di sé, ma dove una persona parla di sé attraverso le immagini.
Un rapporto quotidiano, sono diventato un Instagram-
Scattavi quella foto per fermare un particolare momento
addicted, l'idea di scattare con il telefonino una foto da
e poi magari, quando la sviluppavi, trovavi tutt'altro. Lo
condividere è diventata parte integrante della giornata.
sviluppo delle foto era un momento atteso, bellissimo.
Diciamo che è quasi lavoro, i social sono molto impegnativi
Aspettavi il giorno del ritiro con la bramosia di vedere le
Anzitutto è una sfida e per questo ringrazio Stefano Coletta,
e io faccio tutto da solo, alcune volte è un divertimento
foto cartacee, che è qualcosa che si è perso. C'era l'effetto
che è un direttore illuminato. Ha creduto in questo progetto,
mentre altre è un impegno. Oramai bisogna esserci.
sorpresa, l'emozione di vederle stampate non c'è più.
portato da me e Laura Piazzi, che fa incontrare due diverse
Che cosa fotografi?
Ti capita ancora di stampare delle foto?
Amo fotografare la realtà. Recentemente mi è successa una
Ogni tanto sì, lo faccio con quelle del cuore. Sul mio
cosa divertente, il telefono è caduto a terra e non faceva
comodino ne ho una della mia famiglia, così come sul
più i selfie, quindi ho imparato a girarlo, a scattare senza
mio tavolo nella mia stanza in Rai, quando le guardo mi
guardare lo schermo, a prendere una posizione, a fare i
mettono gioia. Ho la foto dei miei nipoti anche sul tablet,
selfie senza selfie (sorride, ndr). Sono diventato quasi un
prima di andare in onda la guardo, mi dà la serenità giusta
mago del selfie.
per poi cominciare una diretta molto impegnativa. Sono lì,
Che cosa ti piace del selfie?
lo accendo, appaiono loro, con quella foto penso a tante
Mi piace il fatto che fermi un tuo momento, lo condividi. L'hai fatto tu, è un cerchio che si chiude. Quali momenti della tua vita condividi con i tuoi follower?
cose belle e questo mi dà serenità. Energia vitale. Come è cambiato il giornalismo con questa sovrabbondanza di immagini?
A tutto questo che cosa può dare di più la terza serata?
esigenze, la nostra di fare questo format, e quella della direzione di Rai3 di cambiare il sabato notte della rete, che è stato, almeno negli ultimi dieci anni, legato alla cronaca nera, all'attualità, per renderlo un po' più allegro e ironico. In questo ci siamo incontrati. Ho accettato la sfida di seminare qualcosa di nuovo in un territorio che aveva sempre visto un certo tipo di contenuto e di impostazione. Scattati un selfie immaginario, cosa vedi? Sul piano professionale vedo un uomo che in qualche maniera è un po' uscito dal meccanismo del telegiornale, nonostante il tg rimanga la mia principale attività, un
La cosa che mi sorprende molto è che in un'epoca
I momenti belli. A volte alle persone fa anche piacere
giornalista che sente l'esigenza di svelare altre parti di sé al
ipertecnologica come quella che viviamo siamo tornati
vederti in una condizione inusuale, magari in un momento
all'immagine fotografica. A un certo punto pensavamo di
pubblico televisivo. Penso di essere pronto per raccontare
di vita quotidiana, come quando fai sport. C'è un po' di
poterne fare a meno, di raccontare tutto attraverso il video,
curiosità, un po' di morbosità.
la televisione, la go-pro, invece ora è tornata l'immagine,
la realtà in maniera più lieve, ironica, ma sempre con profondità e sincerità. Da un punto di vista umano vedo un uomo molto consapevole, maturo, sereno, felice, abbastanza
C'è qualcosa che non condivideresti mai con la rete?
che è preponderante, tutto si comunica attraverso una foto.
Ho due nipoti che amo moltissimo, ogni tanto posto una
trasmissione.
di oggi vede un Alberto più rock, più solare, più yeah!
non vanno messi sui social network, sono molto convinto
Che messaggio vuoi lanciare con "Photoshow"?
Ti piace quest'Alberto?
di questo.
Che siamo bombardati da immagini e spesso non ci fermiamo
Sì, è quello che sono. Sono contento di potere offrire al
Che cosa ti emoziona in una fotografia?
su queste. Vogliamo sceglierne alcune del momento che
pubblico un'altra parte di me.
loro foto ma non voglio che siano riconoscibili. I bambini
Questo mi colpisce, motivo per cui ho deciso di farne una
risolto, grato per le cose che fa e per la vita che ha. Il selfie
Fermarmi su un'immagine, scrutarla, cercare di capire cosa c'è dentro, quando è stata scattata e chi l'ha scattata. Credo che ci emozioniamo sempre meno perché ci fermiamo sempre meno sulle immagini. Le guardiamo con troppa velocità. Vedo che i ragazzi di oggi utilizzano il telefonino in maniera quasi compulsiva, fanno lo scroll delle foto senza fermarsi, mettono like senza pensarci troppo, usano lo smartphone ad una velocità che non ti consente nemmeno di capire bene cosa stai guardando. Un'analisi attenta di una fotografia qualsiasi, anche di un selfie, mostra dei particolari o delle risposte che uno scroll veloce 8
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C'ERA UNA VOLTA VIGATA
FICTION
LA STAGIONE DELLA CACCIA
RITORNO A
VIGATA Lunedì 25 febbraio arriva su Rai1 "La stagione della caccia", nuovo atteso capitolo della serie "C'era una volta Vigata". La penna di Andrea Camilleri e la regia di Roan Johnson ci portano nella Sicilia di fine Ottocento, in un mondo immaginifico fortemente intriso di vero. Nel cast, in gran parte siciliano, Francesco Scianna, Miriam Dalmazio, Tommaso Ragno, Ninni Bruschetta e Donatella Finocchiaro. Il regista al RadiocorriereTv: «Il film nasce da un romanzo sorprendente e originale, i personaggi sono complessi, spesso contraddittori, non sono mai buoni, non sono mai cattivi, sono tutte e due le cose insieme, come è spesso la vita vera»
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TV RADIOCORRIERE
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L
e opere di Andrea Camilleri sono ancora una volta protagoniste del lunedì sera di Rai1. Dopo "Il Commissario Montalbano", che ha tenuto incollati di fronte al teleschermo oltre 10 milioni di spettatori, è la
volta de "La stagione della caccia", vicenda tratta dall'omonimo romanzo storico pubblicato da Sellerio nel 1992, in onda il 25
LA STORIA
febbraio in prima serata. «Ci troviamo di fronte a un romanzo
Poco tempo dopo il ritorno in paese di Fofò La Matina, farmacista e figlio del defunto Santo La Matina, geloso custode dei segreti di piante miracolose, "camperi" del marchese Peluso, la famiglia Peluso viene sconvolta da una serie di morti che sembrano dovute a cause naturali o accidentali disgrazie: muore il vecchio Peluso che pur essendo ormai completamente svanito e quasi paralizzato, se ne va carponi ad affogare in mare; muore avvelenato dai funghi il tanto desiderato figlio maschio Rico, che il marchese era riuscito a procreare grazie all'arte farmaceutica del padre di Fofò; muore, fuori di senno, la marchesa Matilde; muore anche lo stesso marchese Peluso che era riuscito a divenire padre per la seconda volta, sia pure per vie "traverse", di un figlio maschio; muore, insieme alla moglie americana, lo zio Totò, che aveva fatto fortuna in America ed era ritornato a Vigata dopo lunga assenza; muore anche Nenè un cugino che aveva invano cercato di accasarsi con ‘Ntontò, figlia del marchese. Che ne sarà di lei, sempre più sola in quel palazzo in cui non vi sono ormai che lutto e desolazione?
sorprendente che ha una sua originalità - afferma Roan Johnson, regista del film prodotto da Palomar e Rai Fiction non è una vera e propria indagine ma al tempo stesso c'è un mistero, ci sono i morti, quindi in qualche modo è un giallo, e soprattutto i personaggi sono complessi, contraddittori, hanno una sorta di status cangiante durante la narrazione. I personaggi che non sono mai buoni e che non sono mai cattivi, sono tutte e due le cose insieme, come è spesso la vita vera, rappresentano una grande ricchezza narrativa che mi ha aiutato e mi ha entusiasmato molto». "La stagione della caccia" conduce lo spettatore nell'immaginaria cittadina di Vigata, nella Sicilia più autentica di fine Ottocento, dove una lunga serie di morti, apparentemente accidentali, sconvolge la famiglia Peluso, ormai in odore di decadenza. «Quando ho finito di leggere il romanzo di Camilleri e il copione del film mi sono chiesto quale fosse il filo che lega tutte queste diverse vicende e mi è sembrato di capire che si tratta di una critica al patriarcato - prosegue Johnson -. Mi sono ritrovato a immergermi, a navigare e nuotare in una scrittura altissima che unisce tragico, commedia, grottesco». La mattanza dei Peluso ha inizio con il ritorno a Vigata del farmacista Fofò La Matina , nei cui panni si cala il palermitano Francesco Scianna: «Fofò torna in paese dopo anni di assenza. Il padre lavorava la terra, lui invece ha studiato ed è diventato un grande farmacista, torna anche per potere mostrare al mondo, al suo mondo antico, ciò che è riuscito a diventare, una forma di riscatto sociale. Torna a Vigata per rivedere il luogo d'origine e una figura femminile di cui era innamorato da piccolo». Fofò e il riscatto, Fofò e l'amore per la bella ‘Ntontò, interpretata da Miriam Dalmazio: «Il mio personaggio è una voce fuori dal coro - afferma l'attrice -, vive nel passato per la situazione che vive ma è molto moderna per come la vive, è una vera stratega, che usa le armi che ha per raggiungere i suoi obiettivi. Non stiamo minimamente raccontando l'amore romantico del Dolce stil novo, bensì l'amore proibito. Ancora mi chiedo se ‘Ntontò e Fofò si sono amati o no. È come se tutti e due lottassero contro il loro status, in questo senso il loro amore diventa folle». Nel ruolo di Donna Matilde, un'altra attrice siciliana, Donatella Finocchiaro: «Donna Matilde diventa folle, una follia che le permette di essere ribelle, di essere femmina, di dire di no. È una donna inizialmente schiacciata dal suo ruolo, è colei che deve concepire il figlio maschio, è un po' vittima del marchese Filippo Peluso (interpretato da Tommaso Ragno, ndr). Nel 1890 la donna che si ribella è un po' controcorrente». 12
TV RADIOCORRIERE
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DAVID DI DONATELLO Mercoledì 27 marzo Rai1 trasmetterà in prima serata la cerimonia di premiazione della 64ma edizione dei David di Donatello con la conduzione di Carlo Conti. Le candidature riguardano tutti film italiani usciti al cinema da gennaio a dicembre 2018
DAVID 2019
TUTTE LE CANDIDATURE
L
a Fondazione Accademia del Cinema Italiano è pronta ad assegnare i David di Donatello 2019. Appuntamento, con la 64ma edizione del Premio, mercoledì 27 marzo in diretta su Rai1. A fare incetta di nomination il film "Dogman" di Matteo Garrone con 15 candidature, comprese quelle per il miglior film, la miglior regia e il miglior attore protagonista, seguito da "Capri Revolution" di Mario Martone, 13 candidature e da "Chiamami col tuo nome" e "Loro", a pari merito con 12. Per la presidente della Fondazione, Piera De Tassis, "nelle cinquine di candidatura ci sono i nomi più interessanti del nostro panorama, conosciuti in Italia e all'estero e che hanno un respiro moderno e innovatore anche nel linguaggio cinematografico". La conduzione della serata sarà nuovamente affidata a Carlo Conti.
MIGLIOR FILM
MIGLIOR REGIA
CHIAMAMI COL TUO NOME
CAPRI-REVOLUTION
di Luca GUADAGNINO
Mario MARTONE
DOGMAN
CHIAMAMI COL TUO NOME
di Matteo GARRONE
Luca GUADAGNINO
EUFORIA
DOGMAN
di Valeria GOLINO
Matteo GARRONE
LAZZARO FELICE
EUFORIA
di Alice ROHRWACHER SULLA MIA PELLE di Alessio CREMONINI
Valeria GOLINO LAZZARO FELICE Alice ROHRWACHER
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
DOGMAN
CAPRI-REVOLUTION
Marcello FONTE
Marianna FONTANA
EUFORIA
IL VIZIO DELLA SPERANZA
Riccardo SCAMARCIO
Pina TURCO
FABRIZIO DE ANDRÉ PRINCIPE LIBERO
LORO
Luca MARINELLI LORO Toni SERVILLO SULLA MIA PELLE Alessandro BORGHI
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TV RADIOCORRIERE
Elena Sofia RICCI TROPPA GRAZIA Alba ROHRWACHER UN GIORNO ALL'IMPROVVISO Anna FOGLIETTA
15
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
MIGLIOR PRODUTTORE
DOGMAN
CHIAMAMI COL TUO NOME
FABRIZIO DE ANDRÉ PRINCIPE LIBERO
Matteo GARRONE, Massimo GAUDIOSO, Ugo CHITI
James IVORY, Luca GUADAGNINO, Walter FASANO
Luca GUADAGNINO, Emilie GEORGES, Peter SPEARS, Marco MORABITO, Rodrigo TEIXEIRA, James IVORY, Howard ROSENMAN
Donatella FINOCCHIARO
Luca FACCHINI
EUFORIA
DOGMAN
IL VIZIO DELLA SPERANZA
HOTEL GAGARIN
Francesca MARCIANO, Valia SANTELLA, Valeria GOLINO
ELLA & JOHN (THE LEISURE SEEKER)
ARCHIMEDE, LE PACTE con RAI CINEMA
Marina CONFALONE
PREMIO GIAN LUIGI RONDI
DOGMAN
Stephen AMIDON, Francesca ARCHIBUGI, Francesco PICCOLO, Paolo VIRZÌ
LA TERRA DELL'ABBASTANZA
Matteo GARRONE
IL TESTIMONE INVISIBILE
Fabio e Damiano D'INNOCENZO
LA TERRA DELL'ABBASTANZA
Stefano MORDINI, Massimiliano CATONI
RIDE
Fabio e Damiano D'INNOCENZO
LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO
LAZZARO FELICE
Oscar GLIOTI, Valerio MASTANDREA, Johnny PALOMBA, ZEROCALCARE SONO TORNATO Nicola GUAGLIANONE, Luca MINIERO
Simone SPADA
Valerio MASTANDREA SULLA MIA PELLE
Alice ROHRWACHER
Alessio CREMONINI
SULLA MIA PELLE Alessio CREMONINI, Lisa Nur SULTAN
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
A CASA TUTTI BENE
CAPRI-REVOLUTION
Massimo GHINI
Michele D'ATTANASIO
DOGMAN
CHIAMAMI COL TUO NOME
Edoardo PESCE
Sayombhu MUKDEEPROM
EUFORIA
DOGMAN
Valerio MASTANDREA
Nicolaj BRÜEL
FABRIZIO DE ANDRÉ PRINCIPE LIBERO
LA TERRA DELL'ABBASTANZA
Ennio FANTASTICHINI LORO Fabrizio BENTIVOGLIO
Paolo CARNERA
MIGLIORE MUSICISTA A CASA TUTTI BENE Nicola PIOVANI CAPRI-REVOLUTION Sascha RING, Philipp THIMM DOGMAN Michele BRAGA EUFORIA Nicola TESCARI LORO
LAZZARO FELICE Hélène LOUVART
Lele MARCHITELLI SULLA MIA PELLE MOKADELIC
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TV RADIOCORRIERE
CHIAMAMI COL TUO NOME
LA TERRA DELL'ABBASTANZA Agostino, Giuseppe e Maria Grazia SACCÀ per PEPITO PRODUZIONI, con RAI CINEMA LAZZARO FELICE Carlo CRESTO-DINA per TEMPESTA, con RAI CINEMA In coproduzione con AMKA FILMS PRODUCTIONS, AD VITAM PRODUCTION, KNM, POLA PANDORA
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA CAPRI-REVOLUTION
LAZZARO FELICE Nicoletta BRASCHI LORO Kasia SMUTNIAK SULLA MIA PELLE Jasmine TRINCA
SULLA MIA PELLE CINEMAUNDICI, LUCKY RED
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE A CASA TUTTI BENE " L'INVENZIONE DI UN POETA " musica di Nicola PIOVANI testo di Aisha CERAMI, Nicola PIOVANI interpretata da TOSCA CAPRI-REVOLUTION " ARACEAE " musica di Sascha RING, Philipp THIMM testo di Simon BRAMBELL interpretata da Sascha RING CHIAMAMI COL TUO NOME " MISTERY OF LOVE " musica, testo e interpretazione di Sufjan STEVENS
MIGLIORE SCENOGRAFO CAPRI-REVOLUTION Giancarlo MUSELLI CHIAMAMI COL TUO NOME Samuel DESHORS DOGMAN Dimitri CAPUANI LAZZARO FELICE Emita FRIGATO
IL VIZIO DELLA SPERANZA " ‘A SPERANZA "
LORO
musica, testo e interpretazione di Enzo Avitabile
Stefania CELLA
LORO " ‘NA GELOSIA " musica di Lele MARCHITELLI testo di Peppe SERVILLO interpretata da Toni SERVILLO
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MIGLIORE COSTUMISTA
MIGLIOR TRUCCATORE
MIGLIOR ACCONCIATORE
MIGLIORE MONTATORE
CAPRI-REVOLUTION
CAPRI-REVOLUTION
CAPRI-REVOLUTION
CAPRI-REVOLUTION
Ursula PATZAK
Alessandro D'ANNA
Gaetano PANICO
Jacopo QUADRI, Natalie CRISTIANI
CHIAMAMI COL TUO NOME
CHIAMAMI COL TUO NOME
CHIAMAMI COL TUO NOME
CHIAMAMI COL TUO NOME
CHIAMAMI COL TUO NOME
Giulia PIERSANTI
Fernanda PEREZ
Manolo GARCIA
Presa diretta: Yves-Marie OMNES - Microfonista: Yves-Marie OMNES - Montaggio: Davide FAVARGIOTTI - Creazione suoni: Studio 16 Sound Group - Mix: Jean-Pierre LAFORCE
DOGMAN
DOGMAN
DOGMAN
Massimo CANTINI PARRINI
Dalia COLLI, Lorenzo TAMBURINI
Daniela TARTARI
LAZZARO FELICE
LORO
LORO
Loredana BUSCEMI
Maurizio SILVI
Aldo SIGNORETTI
LORO
SULLA MIA PELLE
Carlo POGGIOLI
Roberto PASTORE
MOSCHETTIERI DEL RE LA PENULTIMA MISSIONE
MIGLIORI EFFETTI VISIVI CAPRI-REVOLUTION Sara PAESANI, Rodolfo MIGLIARI DOGMAN Rodolfo MIGLIARI
ARRIVEDERCI SAIGON di Wilma LABATE
BOHEMIAN RAPSODY
FRIEDKIN UNCUT
di Dexter Fletcher, Bryan Singer (20th Century Fox)
di Francesco ZIPPEL
Marco SPOLETINI EUFORIA
Presa diretta: Alessandro ZANON - Microfonista: Alessandro PALMERINI - Montaggio: Marta BILLINGSLEY - Creazione suoni: Stefano GROSSO, Marzia CORDÒ, Giancarlo RUTIGLIANO - Mix: Paolo SEGAT
DOGMAN Presa diretta: Maricetta LOMBARDO - Micro-
fonista: Alessandro MOLAIOLI - Montaggio: Davide FAVARGIOTTI - Creazione suoni: Mauro EUSEPI, Mirko PERRI - Mix: Michele MAZZUCCO
Giogiò FRANCHINI
LAZZARO FELICE
SULLA MIA PELLE
Presa diretta: Christophe GIOVANNONI - Microfonista: Julien D'ESPOSITO - Montaggio: Marta BILLINGSLEY - Mix: François MUSY
Chiara VULLO
LORO Presa diretta: Emanuele CECERE - Microfonista: Francesco SABEZ, Paolo TESTA - Montaggio: Silvia MORAES, Alessandro FELETTI, Alessandro QUAGLIO - Creazione suoni: Mirko PERRI, Mauro EUSEPI - Mix: Marco SAITTA
COLD WAR
L'ARTE VIVA DI JULIAN SCHNABEL
di Pawel Pawlikowski (Lucky Red)
Victor PEREZ
di Pappi CORSICATO
IL FILO NASCOSTO
LA BEFANA VIEN DI NOTTE
LA STRADA DEI SAMOUNI
Rodolfo MIGLIARI, Monica GALANTUCCI
di Stefano SAVONA
di Paul Thomas Anderson (Universal Pictures International Italy)
LORO
SANTIAGO, ITALIA
Simone COCO, James WOODS
di Nanni MORETTI
Giuseppe SQUILLACI
DOGMAN
CAPRI-REVOLUTION
MIGLIOR FILM STRANIERO
IL RAGAZZO INVISIBILE SECONDA GENERAZIONE
MICHELANGELO - INFINITO
18
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Massimo GATTABRUSI
Walter FASANO
MIGLIOR SUONO
ROMA di Alfonso Cuarón (Netflix) TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI di Martin McDonagh (20th Century Fox)
TV RADIOCORRIERE
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SIMONETTA COLUMBU
NOVIZIA DELLA
TV photocredit: Giorgia De Angelis
IO
New entry nel convento degli Angeli Custodi, Simonetta Columbu è la novità più gradita della quinta stagione di "Che Dio ci aiuti", in onda il giovedì in prima serata su Rai1. L'attrice sarda al RadiocorriereTv: «Penso di essere tutti gli opposti insieme, donna e bambina, dolce e severa, fragile e forte». E sul suo personaggio afferma: «Ginevra mi commuove. È umana anche nelle sue maschere e nelle sue paure»
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TV RADIOCORRIERE
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È stato un percorso molto coerente, lineare pur
le nuvole. Io rimango un po' di stucco, non mi considero fra le nuvole, evidentemente il mio aspetto simpatico trae in inganno. Interpretando Ginevra mi sono fatta trasportare dal personaggio, che mi ha svelato anche tante cose di me.
nella difficoltà. Non riesco a individuare esattamente un
Elena Sofia Ricci e Valeria Fabrizi, quale aggettivo userebbe
cambiamento, niente è stato casuale. Nessuna cosa che è
per descriverle?
accaduta è avvenuta per caso. Tutto è stato consequenziale ad una scelta.
Oltre ad essere grandi professioniste sono generose a livello
Quando ha lasciato la Sardegna?
sono state con me, dandomi consigli, essendo io "novizia"
A 19 anni, finito il liceo classico sono partita per Londra dove sono rimasta pochi mesi. Scelsi l'Inghilterra con l'idea di imparare bene l'inglese, fare i provini e accedere ad una
umano, sono dolci, protettive, premurose, e soprattutto lo non solo in scena ma anche nel mondo della tv. Il grande pubblico sa poco di lei. Chi è Simonetta?
scuola di recitazione. Un giorno però andai alla London
Descrivere se stessi è la cosa più complicata. Penso di essere
Film School per assistere ad un saggio di fine anno e vidi
tutti gli opposti insieme, mi definisco donna e bambina,
ragazzi della mia stessa età che già coltivavano la propria
dolce e severa, fragile e forte.
passione, mentre io, per farlo, avrei dovuto aspettare molto tempo dovendo imparare la lingua. Mi accorsi che a Londra
Che rapporto ha con la fede?
non ero affatto felice. Un giorno ricevetti una mail che
Ho ricevuto solo il battesimo. I miei genitori non mi hanno
diceva che a Roma avrebbero fatto i provini per la Duse
fatto fare né la comunione né la cresima casualmente, e
International, scuola in cui sono stata per quattro anni, e
posso ringraziarli per questo, mi hanno lasciato libera di
così sono tornata in Italia.
incontrare e scoprire la fede dentro di me.
Quindi l'arrivo nella Capitale…
Abbiamo visto che Ginevra non si diverte con le stesse
È stato fantastico. Londra è una città bellissima,
modalità dei suoi coetanei. Simonetta come si diverte?
internazionale, ma è difficile interagire con la gente. In
Non ho bisogno di andare in discoteca per divertirmi. Mi
Italia se esci di casa triste o un po' abbattuto, per qualsiasi cosa, incontri qualcuno che ti fa un sorriso, con il quale scambi uno sguardo, che ti mette di buon umore. Vai dal fruttivendolo, vai a prendere un caffè, c'è empatia, c'è energia. Se sei a Londra e sei un po' triste torni a casa che stai ancora peggio. Come è arrivata a "Che Dio ci aiuti"? Nel modo più normale, facendo dei provini. I provini sono sempre un po' un enigma, non si sa come andranno, giocano fattori che non puoi controllare, come le emozioni, le energie, le empatie. Facendo il provino mi sono trovata a mio agio, ho sentito da subito qualcosa di positivo. Si aspettava che il suo personaggio avrebbe avuto tanto successo?
diverto e rido delle piccole cose che accadono nella vita, di una situazione, di una figuraccia, nel salutare per sbaglio una persona che invece non conosco. Crede nell'amicizia? Sono contenta dei rapporti che ho costruito. L'amicizia è come l'amore, ti capita il giusto compagno di viaggio. Con Camilla, la mia compagna di viaggio, siamo amiche da quando avevamo quattro anni, abbiamo vissuto insieme tante emozioni, dalla discoteca ai viaggi. Cosa le manca della sua Sardegna? Prima di tutto i miei genitori, e poi i sardi. Roma è bellissima, è la città che mi ha accolto, in cui ho incontrato persone davvero speciali. Ma sono sarda, mi sento sarda, il mio
Ginevra a quanto pare piace al pubblico e di questo sono
umorismo è sardo, anche il carattere severo è sardo. Non
contenta. Piace anche a me e mi commuove, perché è
solo questo, mi mancano la bellezza del paesaggio, il mare,
umana, anche nelle sue maschere, nelle sue paure, è così
una passeggiata al porto di Cagliari.
genuina… Simonetta e Ginevra, cos'hanno in comune?
Programmi per il futuro? Far sì che il mio futuro sia bello come il mio presente. Nella
Quando le persone mi incontrano mi dicono che assomiglio
vita cambia tutto, spero che accadano cose belle come
a Ginevra, che sono buffa come lei, un po' con la testa tra
quelle che sto vivendo.
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photocredit: Giorgia De Angelis
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alla sua Cagliari al set di "Che Dio ci aiuti 5" passando per Roma. Come è cambiata la sua vita negli ultimi anni?
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ROBERTA MORISE
Nel suo sguardo solare ci sono il calore della sua Calabria, il grande amore per il pubblico e per lo spettacolo. Roberta Morise, da settembre al fianco di Giancarlo Magalli nella conduzione de "I fatti vostri", parla al RadiocorriereTv del suo momento magico: "Entro ogni giorno negli studi di via Teulada con il sorriso. Non ho filtri, la gente mi conosce per come sono realmente"
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photocredit: Sara Galimberti
Che GIOIA il MIO MEZZOGIORNO con VOI
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E
ntra tutti i giorni nelle case degli italiani con "I fatti vostri" dove la vediamo condurre e cantare, soddisfatta?
Cosa avrebbe fatto se non fosse diventata un'artista?
Credo di vivere il momento più bello in assoluto della mia carriera. Sono entrata in un programma in cui speravo da tempo di arrivare, è accaduto ora a quasi 33 anni, l'età giusta. Ho iniziato a lavorare a 18, ero spensierata, una pupa, sono stata catapultata in un mondo più grande di me, vivendo molte esperienze con un po' di spensieratezza di troppo. Oggi, con tutti i sacrifici fatti, sono arrivata a questo punto e me la sto godendo alla grande. Sono strafelice.
Mi sarebbe piaciuto fare la maestra. Da ragazzina non sognavo questo mondo e amando molto i bambini pensavo che sarei diventata un'insegnante, proprio come mia madre. Alla mia professione ci sono arrivata per caso, vivo con grande gioia il mio presente e guardo con altrettanta serenità verso il futuro, proprio perché non devo stare per forza in questo settore, voglio semplicemente fare delle cose che mi facciano stare bene.
Cosa ha provato quando è entrata per la prima volta in Piazza Italia? Sono arrivata in punta di piedi in una "piazza" dove c'era già un padrone di casa, che è Giancarlo Magalli, un perfetto padrone di casa che mi ha aperto le porte, mi ha fatto sentire ben accetta dal primo giorno, non un'ospite ma parte della famiglia, una sensazione che tutti vorrebbero provare. Devo dire grazie a lui e alle persone che lavorano alla trasmissione.
Quale televisione le piace? Amo il varietà, la tv di un tempo. In trasmissione vediamo spesso dei filmati di repertorio, programmi bellissimi, con personaggi del calibro di Raffaella Carrà. In passato c'era più voglia di fare, di rischiare, di mettersi in gioco.
Magalli e Guardì sono due pilastri del programma e della televisione italiana. Cosa le hanno insegnato? Partiamo dal presupposto che "I fatti vostri" è una palestra. A "I migliori anni" ero sì in diretta, però si trattava di una puntata a settimana, una cosa diversa da quello che faccio oggi. La diretta quotidiana è impegnativa, nell'ultimo periodo sono dimagrita tanto, sono a tremila, non mi fermo mai. Arrivo in studio e vado sempre di corsa, è l'adrenalina che mi porta a essere così. In diretta, così come a telecamere spente, osservo tutto, sono una spugna, imparo seguendo Giancarlo e Michele con attenzione. Giancarlo è geniale nella gestione dei tempi del programma, lui arriva con la tranquillità di chi conosce il mestiere, lo trovo lucido e perfetto. Ogni giorno tratta argomenti di cronaca impegnativi, è sempre preciso, informato. Michele è un attento regista, è il papà di questa trasmissione e pensa a tutto, cura ogni minimo particolare, i dettagli, dall'abbigliamento all'allestimento.
Il sabato e la domenica all'ora di pranzo che cosa fa? Negli anni sono diventata un po' pigra, consumo così tanta energia durante la settimana che nel week end sono uno zombi. Cammino comunque tantissimo, mi piace stare fuori, ascolto musica, soprattutto italiana e un po' vintage, cucino, esco con gli amici e tante volte viene a Roma Luca, il mio fidanzato.
Ne "I fatti vostri" vediamo una Roberta che si mette in gioco a 360 gradi…
Cuore, famiglia, quali sono i suoi progetti?
Sono io e non ho filtri, è il bello della diretta. Viene fuori una Roberta spesso fragile, ma anche dall'animo esuberante. In studio mi chiamano la "fulminata", dicono che ho portato il sorriso ed è la cosa che mi fa più piacere in assoluto. Quando arrivo al lavoro mi si sente, faccio un sacco di rumore. Nel corso delle settimane ho acquisito sicurezza, mi diverto sempre di più. Poco fa stavo riguardando la puntata di oggi, ero in cucina e avevo le mani in pasta mentre lo chef faceva la ricetta. L'ho aiutato passandogli due o tre ingredienti e alla fine ero più sozza di lui (ride fragorosamente, ndr).
Ho una famiglia bellissima e se immagino la coppia perfetta penso ai miei genitori. Povero Luca, lo metto in croce ogni volta su questo. Il nostro rapporto è un po' una giostra, in questo periodo stiamo bene. E poi c'è un grande problema, sono talmente indipendente che o sto davvero bene in coppia, o preferisco stare da sola. Il sogno nel cassetto?
A proposito di cibo, è una brava cuoca?
Vivo molto alla giornata, di sogni ce ne sono tanti, alcuni di questi si sono già avverati, altri vedremo. Ogni giorno sono sempre più grata per quello che faccio. Entro negli studi di via Teulada a Roma con il sorriso, sono artisticamente soddisfatta. Viviamo in un mondo che ti porta ad avere degli up e dei down pazzeschi, per questo motivo dobbiamo goderci al massimo i momenti belli. Per la prima volta mi sto gustando quello che faccio e sono felice per questo.
Da quello che emerge da "I fatti vostri" no, ma nella vita di tutti i giorni lo sono. Cucinare mi rilassa, organizzo tante cene a casa invitando i miei amici, penso mangino bene, altrimenti non tornerebbero una seconda volta. E poi sono una donna del Sud, mia mamma mi ucciderebbe se non sapessi cucinare. Quali piatti le riescono meglio? Non mangio tantissima pasta, avendo avuto un papà macellaio sono più brava nei secondi di carne, faccio dei buonissimi arrosti, la tasca di maiale con prugne e pancetta è squisita, quella in crosta di pane a parere mio è ancora più buona. 26
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Toto, come sta la musica italiana oggi?
TOTO CUTUGNO
Male, ho assistito a Sanremo. Claudio Baglioni ha fatto una cosa molto importante e giusta, ha dato spazio ai vari generi della musica italiana, il rap, il trap, ha spaziato molto, però alla nostra musica mancano quelle canzoni che si ricordano per sempre. Cosa le è piaciuto del Festival?
Canto tutto
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Mi è piaciuto Mahmood, c'era ironia. Andrà all'Eurovision Song Contest, dove penso possa funzionare bene, e poi mi è piaciuto Achille Lauro con "Rolls Royce", era divertente. È importante che una canzone mi diverta o mi emozioni, sono due cose differenti. A Sanremo mi sono divertito, mi spiace per Loredana Bertè, perché aveva una canzone che poteva vincere, mi spiace anche per Simone Cristicchi.
AMORE che ho
Che ricordo ha del suo Eurovision? Eravamo a Zagabria, era il 1990, siamo andati perché i Pooh, che avevano vinto Sanremo con una bellissima canzone, avevano rifiutato. Ero arrivato al secondo posto, mi chiesero se volevo farlo e sono andato, abbiamo vinto, è stata l'unica vittoria maschile italiana nella storia del concorso. È stata un'emozione grandissima, l'Eurovision è ancora oggi la più grande manifestazione musicale che ci sia in Europa.
Tra i protagonisti del sabato sera di Rai1 con "Ora o mai più", Toto Cutugno parla al RadiocorriereTv della sua esperienza di coach al fianco di Annalisa Minetti, della musica italiana oggi, del suo prossimo disco e del vincitore di Sanremo: «Mi è piaciuto Mahmood, andrà all'Eurovision Song Contest, dove penso possa funzionare bene". E sul Festival dichiara: «Potrei tornarci come autore, magari con un brano proprio per Annalisa»
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Le piacerebbe ritornare a Sanremo? Non le posso rispondere, se faccio parlare il mio cuore le dico di sì, se faccio parlare l'artista le dico invece che mi piacerebbe scrivere una canzone per il Festival, magari proprio per Annalisa Minetti. Di brani di successo ne ha scritti e interpretati tanti, cosa deve avere una canzone per toccare il cuore della gente e al tempo stesso arrivare in vetta alla hit parade? Una canzone che arriva al cuore della gente non è detto che vinca una manifestazione. Un brano è fatto di parole e di musica, quella che arriva al cuore delle persone è la musica mentre il testo passa anche inosservato, a colpirti è la melodia. Una canzone che ha una melodia che raggiunge il cuore rimane nel tempo. Una canzone originale, particolare, dura invece il tempo che trova.
on oltre cento milioni di dischi venduti è uno degli artisti italiani più conosciuti e amati nel mondo. Incontriamo Toto Cutugno impegnato su Rai1 con "Ora o mai più" e prossimo al lancio del
Dal suo "Italiano vero", cosa è cambiato nell'italiano medio?
un bilancio?
Sono cambiati i costumi. "L'Italiano" parlava di "un uomo con l'autoradio sempre nella mano destra", oggi con la tecnologia, i telefoni, puoi fare ogni cosa, puoi ascoltare la musica, comunicare con il mondo. Da questo punto di vista abbiamo fatto grandi passi in avanti. Per quanto riguarda la sensibilità della gente, invece, è una cosa che si sta un po' perdendo. I giovani hanno un'altra mentalità, ho un figlio di 29 anni, Nico e vedo attraverso di lui quello che succede nella vita. C'è poco spessore.
È stata un'esperienza per me nuova, non andavo in
Musica a parte, cosa fa battere forte il cuore di Toto?
nuovo atteso disco. "Ora o mai più" è in dirittura d'arrivo, ha voglia di tracciare
televisione da tanto tempo, mi sto divertendo. Annalisa
L'amore nel senso generale, per una donna, per la natura, per gli animali. Penso a quando sono sulla spiaggia, il rimanere solo con il mare mi dà un'emozione grandissima. Penso anche a quando chiamavo la mia cagnetta, Kira, che non c'è più, e che al mio rientro a casa veniva di corsa ad accogliermi, a darmi affetto, è un'emozione che non provi se non hai un cane. Ho fatto una cosa molto bella, che presto sentirete. Un paio d'anni fa ero nella mia casa di Rapallo e Kyra abbaiava
Minetti non è molto soddisfatta perché si aspettava che le votazioni andassero un pochino diversamente. Io l'ho che del risultato ce ne importa poco. Quale futuro vede per Annalisa in campo musicale? È un momento difficile per la discografia italiana, ci sono vari generi, Annalisa deve solo avere delle belle canzoni da proporre, fare una bella promozione, sicuramente una voce
photocredit: Assuna Servello
rincuorata, le ho detto che sta uscendo la sua bravura e
moltissimo, con il telefono registrai la sua voce, il suo abbaiare. Quindi mi è venuta voglia di scrivere una canzone per i cani, si chiama "Bau Bau", all'inizio del brano sentirete la voce di Kyra. Quando potremo ascoltare le sue nuove canzoni? Il cd è pronto, aspettiamo il momento di farlo uscire, il momento giusto. Ci sarà tanta promozione, anche all'estero. Vi aspetto per riparlarne, per ritrovarci insieme e parlare ancora di musica.
come la sua può ancora interessare al pubblico. 28
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AMORE CRIMINALE
STORIE DI
NON AMORE "Amore Criminale" torna su Rai 3 con sette nuove puntate in prima serata. A Veronica Pivetti, da domenica 3 marzo, il compito di raccontare la vita di sette donne vittime di femminicidio
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DOMENICA 3 MARZO
ette monologhi di grandi scrittori per ricostruire attraverso la tecnica della docu-fiction e sulla base della verità processuale e delle testimonianze raccolte le vite di altrettante donne vittime di femminicidio. Da domenica 3 marzo torna su Rai3 "Amore Criminale". A interpretare i testi di Roberto Costantini, Giuseppe Di Piazza, Marco Franzoso, Francesco Abate, Marcello Fois, Paolo Di Paolo e Francesco Pacifico, è Veronica Pivetti. Sono centinaia le storie di violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica, raccontate dal programma nei dodici anni di messa in onda. Attraverso la ricostruzione di queste vicende la trasmissione ha portato avanti, dal 2007 a oggi, una grande battaglia di denuncia sociale insieme a una campagna di sensibilizzazione. Sono ancora tante le donne che dopo la messa in onda delle puntate scrivono alla redazione cercando sostegno e aiuto, ricevendo il contatto del centro antiviolenza più vicino al loro domicilio. "Amore Criminale" è realizzato in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri e con la Polizia di Stato.
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LA PRIMA PUNTATA La prima puntata racconta storia di Maria Archetta Mennella, uccisa due anni fa, a 38 anni. È la mattina del 23 luglio 2017 quando Maria Archetta (detta Mariarca) viene uccisa nel suo appartamento a Musile di Piave, vicino Venezia, dove si era trasferita con i figli per rifarsi una vita. Ad ammazzarla con cinque coltellate, l'ex marito Antonio Ascione, mentre Mariarca era ancora a letto. Dopo aver commesso il delitto, l'uomo telefona ai carabinieri confessando l'omicidio, poi decide di lavarsi e cambiarsi per accogliere i militari. Antonio Ascione è stato condannato, in primo grado, con rito abbreviato a 20 anni di carcere. Si attende l'appello.
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COMICITÀ
RISATE Torna la comicità in prima serata su Rai2. Molte le novità nella nuova edizione dello show in onda dal 4 marzo
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arà Stefano De Martino ad affiancare Fatima Trotta, volto storico
del programma di Rai2, alla conduzione
della
nuova
stagione di "Made in Sud", in diretta dall'Auditorium della Rai di Napoli con la regia di Sergio Colabona. Una nuova sigla e una nuovissima e
e r i c s u r e p S ad i s ce na hèe c e t r u n'eala p e na val
scintillante scenografia, sul palco comici già affermati e volti nuovi, quelli che il pubblico ha imparato ad amare negli anni ma anche nomi nuovi, provenienti dal Sud e non solo. Ad arricchire lo spettacolo il corpo di ballo diretto dal coreografo Filippo Mainini. 32
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CULTURA
Don Chisciotte
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on il "Don Chisciotte" che ha aperto la stagione di balletto 2017 - 2018 del Teatro dell'Opera di Roma, Rai Cultura festeggia i giorni del Carnevale e annuncia un ciclo di appuntamenti dedicati all'opera francese - in onda nel mese di marzo su Rai5 - che proporranno pregiate edizioni d'archivio e tre recenti produzioni in prima Tv: il balletto "Carmen" in scena al Teatro dell'Opera di Roma nel febbraio scorso, con la coreografia di Jiří Bubeníček; l'attesissima opera di György Kurtág "Samuel Beckett: Fin de partie - scènes et monologues", rappresentata in prima mondiale al Teatro alla Scala di Milano nel novembre 2018; e il capolavoro di Massenet "Werther", andato in scena al Teatro La Fenice a gennaio con la regia di Rosetta Cucchi. Si comincia domenica 3 marzo alle 10.30 su Rai5 con il balletto "Don Chisciotte" firmato dal coreografo ed étoile parigino Laurent Hilaire, attuale direttore artistico dello Stanislavsky Ballet di Mosca. La coreografia è ispirata alla versione originale di Mikhail Baryshnikov per l'American Ballet Theatre, da Marius Petipa e Alexander Gorsky su musica di Ludwig Minkus. Tra gli interpreti principali figurano Iana Salenko, principal dancer dello Staatsballett di Berlino, e Isaac Hernández, principal dancer dell'English National Ballet. Con loro Étoiles, Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma danzano sulle scene pop e con i costumi dal sapore fumettistico firmati da Vladimir Radunsky. Direttore il Maestro David Garforth. Nel mattino delle domeniche successive, in omaggio all'opera francese, Rai Cultura proporrà "La Damnation de Faust" di Hector Berlioz, in onda domenica 10 marzo, nella versione diretta da Daniele Gatti con la regia di Damiano Michieletto per il Teatro dell'Opera di Roma nel 2017. L'opera viene proposta nel 150° anniversario della morte di Berlioz (8 marzo 1869). L'omaggio proseguirà domenica 17 con "Thaïs" di Jules Massenet, tratta dall'omonimo romanzo di Anatole France, proposta in occasione del 125° anniversario della prima rappresentazione (16 marzo 1894). Si proseguirà domenica 24 con l'opera "Dialogues des Carmélites" di Francis Poulenc, diretta da Riccardo Muti per il Teatro alla Scala nel 2004, e si concluderà domenica 31 con "Les pêcheurs de perles" di Georges Bizet, con la direzione musicale di Ryan McAdams. Cuore dell'omaggio di Rai Cultura all'opera francese saranno tre appuntamenti in prima e seconda serata dedicati a recenti produzioni: il balletto "Carmen", in onda in prima serata giovedì 21 marzo, proposto nell'edizione andata in scena al Teatro dell'Opera di Roma nel febbraio scorso, con la coreografia di Jiří Bubeníček; l'opera in un atto di György Kurtág "Samuel Beckett: Fin de partie - scènes et monologues", rappresentata in prima mondiale al Teatro alla Scala di Milano nel novembre 2018 e che sarà trasmessa sabato 23 marzo in seconda serata; e il capolavoro di Massenet "Werther", in onda in prima serata giovedì 28, andato in scena al Teatro La Fenice a gennaio con la regia di Rosetta Cucchi.
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Italia popolare vista attraverso il disincanto ironico della sua matita, con i salamini e l'immancabile lisca di pesce che a lungo fu anche la sua firma, insieme ai personaggi colorati, pesanti e un po' volgari. Il disegnatore Jacovitti è il protagonista del documentario di Simona Fasulo, con la regia di Nicoletta Nesler, in onda martedì 5 marzo alle 21.45 su Rai Storia per "Italiani". Jacovitti, il cui nome di battesimo - essendo nato l'anno dopo la marcia su Roma - è Benito, ai suoi tempi era considerato di destra dalla sinistra e di sinistra dalla destra, ma l'essenziale per lui era sentirsi libero di esprimere quel che sentiva. E la lettura dell'Italia attraverso i suoi personaggi, ci sembra oggi ancora più chiara di allora. Nel documentario è lui stesso a raccontare il suo percorso di vita e d'arte, attraverso le sue apparizioni in TV dal 1962 al 1997 e le interviste radiofoniche. La narrazione di episodi realmente vissuti dal disegnatore molisano è affidata all'attore Giovanni Sorenti. Per la figlia Silvia, che sorridendo lo definisce "un fratello minore dispettoso", Jac aveva un lato molto oscuro, ma la sua depressione e le sue manie le esorcizzava
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lavorando ore e ore alle tavole che hanno segnato il tempo del nostro paese. Una lettura critica dei suoi fumetti la dà, invece, lo scrittore e giornalista Goffredo Fofi, accanito lettore fin da bambino del Vittorioso, la rivista dove Jacovitti era la penna più illustre. Per Fofi, Jac è da considerare "uno dei grandi sociologi, antropologi della società italiana dal 1945 al 1997". Gianni Brunoro, critico letterario, in un excursus sui suoi fumetti più noti, rileva quanto sia stato importante per Jac il rapporto con il cinema: "quel tipo di fantasia gli è stata sicuramente favorita da una educazione cinematografica". In effetti da bambino Jac accompagnava al lavoro il padre che faceva il proiezionista, era ancora l'epoca dei film muti. Il colorista di Jacovitti, l'illustratore Luca Salvagno, lo descrive come una persona affettuosa e dolce, nonostante il suo aspetto burbero, e con un enorme rispetto per i suoi lettori. Edgardo Colabelli, che per amore dei fumetti di Jac ha aperto il Museo Jacovitti a Roma, ricorda il suo incontro col disegnatore ed è convinto che, con il suo celeberrimo Diario Vitt, "l'umorismo di Jacovitti ha fatto crescere diverse generazioni".
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per avvicinare a questo mondo meraviglioso i giovani che non lo
MUSICA
conoscono». Che cosa rappresenta per lei la canzone romana? Vivo per Roma e sono determinata a portare avanti la tradizione della canzone di questa città che negli anni Novanta era quasi scomparsa e che ora sta ritrovando vigore. Per mantenere viva questa tradizione ha ideato un concorso per giovani cantautori. È un'operazione di rilancio della romanità. Il talent è un modo per fare conoscere ai giovani di oggi la canzone tradizionale di ieri e per fare
ALMA
conoscere ai meno giovani la canzone di tendenza di oggi. Anche il pubblico è davvero eterogeneo, giovani e meno giovani che apprezzano uno stesso prodotto. Il progetto nasce nel 2002 insieme a grandi nomi dello spettacolo, parlo di Sergio Bardotti, Pippo Caruso, Carlo Lizzani,
nuovo album e tour per ENRICO RUGGERI
Franco Miseria. Il talent è invece una novità degli ultimi anni. Una lunga selezione, quindi la finale alla sala A di via Asiago, soddisfatta? La giuria ha eletto vincitrice la brava Nicole Riso e la sua coinvolgente "Donna Roma", ma un plauso va a tutti i finalisti, Fabio Bisceglie, Nessone e Kero, Pietro La Terza, Monia Ronin e Jemme, Simone Sartini,
IL VOLO festeggia con MUSICA Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble festeggiano i dieci anni di carriera de Il Volo con il nuovo album "Musica" (Sony Music), uscito in tutto il mondo il 22 febbraio. Oltre al brano sanremese "Musica che resta", con il quale il trio si è aggiudicato il podio al 69° Festival di Sanremo, l'album contiene gli inediti "Fino a quando fa bene" e "Vicinissimo" e le imperdibili cover di "Arrivederci Roma", "A chi mi dice", "People", "La nave del olvido", "Lontano dagli occhi", "Be My Love", "La voce del silenzio" e "Meravigliosa Creatura". Il tour de Il Volo prenderà il via il 22 giugno da Palmanova (Udine).
Da venerdì 1 marzo sarà in radio e disponibile negli store digitali "Come lacrime nella pioggia", il nuovo singolo di Enrico Ruggeri, brano che anticipa l'album di inediti "Alma" (Believe), in uscita il 15 marzo. Il cantautore, che affonda le sue radici nel punk, torna con nuovi brani che testimoniano l'urgenza creativa che lo ha contraddistinto in oltre quarant'anni di carriera, in cui ha scritto pezzi di storia della musica italiana, per se stesso, per i Decibel e per altri grandi artisti. Dal 4 aprile Enrico Ruggeri si esibirà in tutta Italia per presentare dal vivo il nuovo album con due tipi di esibizioni, nei teatri e nei club.
Tally-Ho, Valerio Porrovecchio e Guglielmo Poggi. La mia più grande soddisfazione è quella di dare un'occasione concreta a tanti giovani talentuosi.
«Voglio per gli Stadio una strada con un panorama meraviglioso. A costo di cambiare tutto, di cambiare anche la nostra visione del lavoro, di cambiare pelle. In fondo, non sarebbe la prima volta»
A fare da cornice al talent tante emozioni in musica…
Tantissime. Ho invitato sul palco Giorgio Onorato, storico stornellatore, ha fatto un freestyle con Skuba Libre: uno stornellatore dell'altro secolo con il giovane rapper che parlano lo stesso linguaggio. Un momento unico. Una sintesi del progetto, che mostra come lo stornello dell'Ottocenso sia precursore e padre del rap di oggi. Tutti e due scattano una fotografia della vita che scorre nella nostra città. Ci indichi tre brani che raccontino la canzone romana…
Di sicuro proporrei una canzone di Romolo Balzani, come "Barcarolo romano", "L'eco der core" o "Fiori trasteverini". Balzani è storicamente il più grande e prolifero autore romano e ha dato un grande apporto alla romanità. Diceva: io voglio scrivere per Roma. Quindi penso a un brano scanzonato, "Le mantellate" di Giorgio Strehler, e alla più intima "Fijo mio" di Franco Califano, un pezzo di storia della romanità. Ne aggiungerei
Gaetano Curreri
però un quarto, una delle indimenticabili canzoni interpretate in modo straordinario da Gabriella Ferri: "Il valzer della toppa" scritta da Pasolini. A quando la nuova edizione? Nel 2019, le iscrizioni sono già aperte. Per partecipare è sufficiente andare sul sito elenabonelli.net e compilare la domanda. L'iscrizione voglia di cantare Roma. Cosa augura alla manifestazione? Di approdare in televisione, sarebbe un coronamento importante per
#RaiDaLeggere
Roma e la sua canzone a cui ancora non è mai stata dedicata una serata tutta per "lei". 36
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photocredit: Adriano di Benedetto
è gratuita, ed il premio è in denaro. È sufficiente avere talento e tanta
"Me la ricordo questa pioggia d'estate…" "Me la ricordo questa pioggia d'estate…". È questo l'incipit della puntata di lunedì 25 febbraio alle 23.05 su Radio1 con Vito Cioce, Marcella Sullo e lo scrittore Luca Ammirati. Scrivi subito il tuo Miniplot come commento al post fissato in alto sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine dove potrai seguire la puntata anche in diretta video. E la sera di sabato 2 marzo alle 00.35 la puntata dedicata al Concorso dei Racconti. Con Vito Cioce, Marco Buticchi e Patrizia Rinaldi.
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Un'inchiesta magistrale, un racconto avvincente che, attraverso l'avventura nera di Rizzuto, della sua famiglia e de suoi sodali, ci permette di capire nuovi aspetti della crimininalità internazionale #RaiDaLeggere 39
SPORT Ogni settimana raccontiamo il calcio a modo nostro. Sfide impossibili, parate straordinarie, reti decisive, ma soprattutto gesti atletici che non dimenticheremo facilmente...
STORIE di CALCIO
Ancora una brutta domenica per la VAR con partite ormai superano abbondantemente i 100 minuti di gioco. E oltre i 100 minuti è andata anche la finale di Coppa di Lega a Londra, dove Guardiola ha sconfitto di nuovo Sarri che si è reso protagonista di una sceneggiata con il suo portiere. Settimana dura per lui che rischia, mentre Montella potrebbe trasferirsi in Iran come commissario tecnico. La Lazio smentisce “esorcisti” in vista a Formello: sono stati benedetti i nuovi campi. E per chiudere la nostra domanda a Politano dell’Inter: quella strana esultanza a goal di Firenze che cosa significava? Queste le nostre cinque fotografie. 1) Ancora errori al VAR. Da quando ho iniziato questa piccola rubrica credo di aver segnalato almeno un paio di strafalcioni a settimana commessi dai Direttori di gara coadiuvati al VAR. Fiorentina –Inter è stato il festival della nuova tecnologia che ha portato in dote al minuto 111 un rigore per i padroni di casa che a vederlo e rivederlo non sembra proprio tale... Potere del video. 2)“Esci tu che entra l’altro”. “No io non esco”. Coppa di Lega amara per il Chelsea di Sarri che ai rigori è stato sconfitto ancora una volta dal Manchester City di Pep Guardiola. Ma la scena che sta facendo il giro del mondo sui social e non solo, è quella del tecnico toscano che invita il suo portiere Kepa ad uscire. Si vede chiaramente che l’allenatore impreca e minaccia di lasciare la panchina. Nulla il portiere non raccoglie l’invito e rimane in porta per la sfida dagli undici metri che premia i ragazzi di Guardiola. Per Sarri si apre una settimana molto difficile. 3) Dopo due esoneri nel giro di cinque mesi Vincenzo Montella potrebbe ripartire dalla panchina dell'Iran. La Federazione iraniana ha proposto al tecnico italiano un contratto di tre anni e mezzo con il compito di guidare la Nazionale alla conquista di un posto ai Mondiali 2022 in Qatar. 4) Nessun “esorcista a Formello”. La Lazio ha diramato un comunicato stampa per smentire la presenza di presunti “esorcismi” contro la malasorte. Semplicemente, come avviene ovunque, a conclusione dei lavori di ristrutturazione del Centro Sportivo di Formello dove sono stati realizzati due nuovi campi da gioco oltre a nuovi spazi per il Settore Giovanile, rinnovati dal punto di vista strutturale e tecnologico gli spogliatoi della prima squadra, dello staff tecnico e della Primavera, nonché ampliate e potenziate la palestra, la piscina e la zona relax", il Presidente ha chiesto ad un sacerdote, a cui lo lega una amicizia cinquantennale, di benedire i nuovi ambienti… Per cronaca anche qualche nuovo ufficio, aperto in quei giorni, è stato benedetto… 5) Che cosa avrà voluto dire il calciatore dell’Inter Politano con la sua esultanza, modello Icardi, dopo aver segnato a Firenze? Ci piacerebbe saperlo. Intanto, per cronaca, la sua squadra senza il campione argentino continua ad ottenere risultati…
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RAGAZZI
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arrivata su Rai Gulp la quinta stagione del popolare anime "Battle Spirits". In onda tutte le sere, alle ore 23.25, la serie è tratta da un popolare gioco di carte collezionabili. Pubblicato da Bandai e Sunrise, è uscito nel settembre 2008 in Giappone, ottenendo subito un grande riscontro di pubblico in tutto il mondo. Al gioco di carte hanno fatto seguito 8 serie anime prodotte dal 2008 con i loro rispettivi manga, e altro merchandising, come giochi o videogiochi.
IL QUINTO CAPITOLO DEL POPOLARE ANIME
La quinta stagione, dal titolo "Battle Spirits - Sword Eyes", è divisa in due stagioni: la prima comprende i primi 29 episodi, mentre la seconda è intitolata "Battle Spirits - Sword Eyes Gekitōden" e include gli episodi dal 30 fino alla conclusione. Atlantia, il più grande paese di Legendia, è lacerata da disordini. 14 anni più tardi, un ragazzo di nome Tsurugi Tatewaki, che non ricorda il suo luogo natio, incontra Bringer, una carta 'Battle Droid'. Tsurugi comincia a giocare a Battle Spirits per affrontare l'Esercito delle Tenebre, esercito alla ricerca delle "12 Sword Braves". Punto di forza della serie sono i personaggi, tutti molto popolari tra gli appassionati di manga e animazione giapponese. Tsurugi Tatewaki è un ragazzo allegro e vivace, cresciuto da una coppia di anziani che ha sempre chiamato nonni. Dopo aver incontrato Bringer, scopre di essere lo Sword Eye rosso della luce e il fratello minore di Yaiba. Yaiba Byakuyaō è invece conosciuto come Imperatore bianco della notte, siede al trono di Atlantia da quanto il paese è caduto nel disordine e Sword Eye bianco dell'oscurità. Mira a diventare il dominatore del mondo usando le Sword Eyes. Poi ci sono Kizakura Kukuri (Sword Eye gialla della luce), Hagakure Shido (Sword Eye verde della luce e abile ninja), Sora Ryuyo (Sword Eye blu della luce, abile meccanico ed esperto di arti marziali), Haqua Estoc (Sword Eye bianco della luce e bravo in affari) e Suou Rakels (Sword Eye viola della luce). Bringer è il droide protettore di Tsurugi da quando era in fasce, gli insegna a duellare e lo accompagna nella sua missione, anche se è un modello superato.
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I FILM DELLA SETTIMANA
CINEMA IN TV Jodie Foster torna per la quarta volta dietro la macchina da presa per dirigere questo film, interpretato tra gli altri da George Clooney e Julia Roberts, che affronta un argomento di grande attualità. "Money Monster" è un programma televisivo condotto dall'esperto finanziario Lee Gates che, durante lo show, commenta l'andamento della borsa e consiglia investimenti. Dei soldi che possono guadagnare o perdere i telespettatori a Gates in realtà importa poco, almeno fino a quando un giovane investitore che seguendo i suoi consigli ha perso tutto, irrompe nello studio televisivo durante la diretta e, sotto la minaccia di una pistola, obbliga Gates ad indossare un gilet imbottito di esplosivo. Davanti agli occhi di milioni di telespettatori, il conduttore e la regista del programma incominciano una lotta contro il tempo per svelare cosa si nasconde dietro una cospirazione all'interno dell'odierno mercato dell'alta tecnologia globale. La polizia e le forze speciali, intanto, entrano nel palazzo dell'emittente televisiva pronte ad intervenire.
LUNEDÌ 25 FEBBRAIO ORE 21,15 ANNO 2005 - REGIA DI MIKE BINDER Scritto e diretto da Mike Binder, "Litigi d'amore" è una commedia intelligente e drammatica sulla middle class della provincia americana che non fa piangere, ma emoziona. La quarantenne Terry è una moglie affettuosa e madre di quattro figlie che vive in una tranquilla cittadina. Improvvisamente la sua vita viene sconvolta dalla misteriosa scomparsa del marito. La donna si trova così costretta a fronteggiare da sola i problemi quotidiani e ad allevare le quattro figlie, anche loro confuse e spaesate davanti alla nuova vita senza il papà. Terry, disperata e sola, cerca consolazione nell'alcool e in Denny, un vicino di casa ex campione di beseball e ora dj radiofonico. L'uomo diventa presto un punto di riferimento fondamentale sia per Terry, sia per le quattro figlie di lei. Le cose però si complicano quando le ragazze si rivolgono a lui non solo per risolvere i dilemmi romantici della madre, ma anche i loro. Nel cast, tra gli altri, Kevin Costner, Joan Allen, Alicia Witt, Erika Christensen e Evan Rachel Wood.
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Adattamento cinematografico del romanzo "Dejarse Llover" di Paula Farias, "Perfect Day" è una commedia capace di raccontare la guerra con le armi dell'ironia e della speranza. Il film, che ha vinto il Premio Goya per la miglior sceneggiatura non originale, è interpretato tra gli altri da Benicio Del Toro e Tim Robbins. La storia si svolge in Bosnia nel 1995. La guerra è appena finita e quattro operatori umanitari devono ingaggiare una lotta contro il tempo per salvare un approvvigionamento di acqua che rischia di essere contaminato. Per farlo devono rimuovere un cadavere da un pozzo. La squadra è guidata dal carismatico Mambru e comprende l'ingenua idealista, appena arrivata dalla Francia, Sophie, la bella e disinibita Katyae l'incontenibile B, volontario di lungo corso ma allergico alle regole. Il gruppo, che deve vedersela con astuti e pedanti burocrati delle Nazioni Unite, con fazioni militari e con criminali locali, capisce che il compito è più difficile del previsto, in un Paese in cui anche trovare una corda può diventare un'impresa impossibile.
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO ORE 21,10 ANNO 2015 - REGIA DI GABRIELE MUCCINO
MARTEDÌ 26 FEBBRAIO ORE 21,10 ANNO 2016 - REGIA DI JODIE FOSTER
Jake Davis è uno scrittore di successo, ha vinto il premio Pulitzer e vive a New York con la sua famiglia. Un incidente d'auto cambia la sua vita completamente: la moglie muore, lui sopravvive ma riporta gravi danni fisici e neurologici. Per curarsi è costretto a un lungo ricovero ospedaliero durante il quale Katie, la sua bambina di cinque anni, è affidata alla sorella della madre defunta che nutre nei confronti di Jake, responsabile dell'incidente, un profondo rancore. Quando sarà dimesso, dovrà vedersela con le difficoltà di crescere da solo sua figlia e i tentativi dei parenti di portargliela via. 25 anni dopo Katie è un'assistente sociale che si occupa di bambini disagiati, una donna che lotta contro i traumi derivanti dalla sua infanzia travagliata, capace di aiutare tutti ma non se stessa. Il film, diretto da Gabriele Muccino, è un racconto originale che si svolge sui due piani paralleli di passato e presente. Interpretato tra gli altri da Russell Crowe, Amanda Seyfried, Aaron Paul, Diane Kruger e Jane Fonda, è una commovente storia di paura e speranza.
TV RADIOCORRIERE
DOMENICA 3 MARZO ORE 21,10 ANNO 2015 - REGIA DI FERNANDO LEÓN DE ARANOA
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ALMANACCO DEL RADIOCORRIERE 1929
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Febbraio marzo
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o n g a p m o c c Vi a v i a g g i o n u n o i i r a n i d r o s tra c op e r ta a l l a s i a c i t tĂ m a l l e d
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